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Lunedì 10 luglio è mancato don Bruno Pozzetti, fondatore del “La Nostra Casa” di San Benedetto di Lugana, a Peschiera del Garda, centro di accoglienza diurno e residenziale per perso- ne con disabilità, ma anche punto di riferimento per tante persone senza dimora che al sabato potevano trovare un posto dove cambiarsi e rifocillarsi e in don Bruno una persona disposta ad ascoltarli. Pagina 8 AFFILIATO con ANNO XXXII - N.07 - LUGLIO 2017 - Stampato il 20/07/2017 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE QUADRANTE EUROPA www.laltrogiornale.net L’argomento “vaccini” è sempre più al centro delle discus- sioni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che triplica da 4 a 12 i sieri obbligatori per i bambini da zero a 6 anni…Ma la Giunta regionale del Veneto non intende mollare, tanto che lo scorso 13 giugno ha dato mandato all’Avvocatura regionale per predisporre provvedimento di impugnativa del decreto n. 73 dello scorso 7 giugno . Pagina 6 VACCINI E OBBLIGHI. BRACCIO DI FERRO TRA MINISTRO E REGIONE L’ADDIO A DON BRUNO POZZETTI L’alleanza la sanciscono con una stretta di mano, i due capi- tani. Cristian Marai a sinistra, Giorgio Bonato a destra, in mezzo un pallone da rugby e il logo della comune franchigia territoriale, simboli dell’”unione”. Rugby Club Valpolicella e West Verona Union Rugby parlano la stessa lingua, l’inizia- tiva presentata sabato 1 luglio a Sona legherà ancora di più le due società veronesi. Pagina 22 RUGBY VALPOLICELLA E WEST VERONA: L’ALLEANZA Uno spettacolo pirotecnico e tanti calici alzati hanno chiu- so in bellezza la ventiquattre- sima edizione della Festa del Nodo d’Amore. Anche in questo 2017 il Ponte Viscon- teo di Borghetto ha fatto da cornice, nella calda e stellata serata di martedì 20 giugno, alla tradizionale cena sul ponte. Pagina 11 NODO D’AMORE. IL SUCCESSO DELLA 24 a EDIZIONE E’ cronaca recente la messa in vigore della legge sul divorzio breve e delle nuove regole sull’assegno di mantenimento. La separazione di una coppia è sem- pre un momento drammatico: l’amore, le sicurezze acquisite nel tempo, i progetti e i sogni portati avan- ti per anni spariscono, ci si trova a dovere affrontare cambiamenti repentini, battaglie legali, cambi di residenza. E quando di mezzo ci sono anche figli la faccenda diventa ancora più complicata. Questo vale in egual misura per la moglie e per il marito, indi- pendentemente da quali siano le cause e da chi dei due le abbia scatenate. E’ dal referendum del 1974 che in Italia è entrato in vigore il divorzio, e da allo- ra la nostra giustizia ha sempre avuto parametri di giudizio nettamente a favore delle mogli/madri sepa- rate con affidamenti sistematici dei figli e il ricono- scimento di abitazioni e assegni di mantenimento. Giusto dal mio punto di vista l’affidamento condiviso dei figli che hanno bisogno di continuare a vivere nella casa dove sono cresciuti, con l’affetto e il lega- me materno (senza nulla togliere al ruolo fondamen- tale del padre nello sviluppo di un giovane) che non può essere sostituito da niente e nessuno. Diverso invece il discorso del mantenimento: sono decenni che la donna nella società civile ha acquisito un ruolo operativo, ben distante dalla routine famiglia- re che conducevano le nostre nonne o madri. La donna del nuovo millennio lavora, ha ruoli impor- tanti e impegnativi nel campo lavorativo come in politica, ha cercato - e in molti casi trovato - nella vita quotidiana soddisfazioni lontane dall’ambito famigliare. Questo le ha consentito di avere una pro- pria autonomia sia finanziaria che di prospettive e quindi – in caso di divorzio - non bisognosa di gros- si sostegni da parte dell’ex marito. Ma siamo dovuti arrivare nel 2017 per vedere cambiamenti sostanzia- li nelle regole delle separazioni. Troppi, ancora oggi, i mariti divorziati che conducono vite misere, uomini che pur lavorando non riescono a mantenere le spese derivanti dalla separazione e nello stesso tempo a pagare un affitto per avere un tetto sulla testa, le bol- lette, le spese dell’auto e quant’altro. Qualcosa è stato fatto con le ultime leggi approvate, ma di più bisogna chiedere per il futuro: non giudizi e sentenze a prescindere dallo stato dei coniugi, ma decisioni mirate alle singole situazioni di vita e di lavoro in cui ci si imbatte. Perché se la parità dei diritti per la quale tante battaglie sono state fatte e tante se ne faranno, e grazie alle quali molte cose sono cambia- te e progredite, anche nella separazione oltre al dirit- to legittimo della donna-madre, sia rispettato e dife- so anche quello dell’uomo-padre di poter condurre una vita dignitosa anche agli occhi dei propri figli. DIVORZI E LEGGI di RICCARDO REGGIANI PASTRENGO Festa della Zucca dal 30 Agosto al 5 Settembre Pagina 10 SOMMACAMPAGNA Sensi Unici Musica e Arte nelle terre del Custoza Pagina 12 SOMMACAMPAGNA La Pesca in tavola Pagina 13

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Lunedì 10 luglio èmancato don BrunoPozzetti, fondatore del“La Nostra Casa” diSan Benedetto diLugana, a Peschieradel Garda, centro diaccoglienza diurno eresidenziale per perso-ne con disabilità, maanche punto di riferimento per tante persone senza dimorache al sabato potevano trovare un posto dove cambiarsi erifocillarsi e in don Bruno una persona disposta ad ascoltarli. Pagina 8

AFFILIATO con

ANNO XXXII - N.07 - LUGLIO 2017 - Stampato il 20/07/2017 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

L’ALTRO GIORNALEEDIZIONE QUADRANTE EUROPA www.laltrogiornale.net

L’argomento “vaccini” è sempre più al centro delle discus-sioni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto leggeche triplica da 4 a 12 i sieri obbligatori per i bambini da zeroa 6 anni…Ma la Giunta regionale del Veneto non intendemollare, tanto che lo scorso 13 giugno ha dato mandatoall’Avvocatura regionale per predisporre provvedimentodi impugnativa del decreto n. 73 dello scorso 7 giugno . Pagina 6

VACCINI E OBBLIGHI.BRACCIO DI FERRO TRA MINISTRO E REGIONE

L’ADDIO A DON BRUNO POZZETTI

L’alleanza la sanciscono con una stretta di mano, i due capi-tani. Cristian Marai a sinistra, Giorgio Bonato a destra, inmezzo un pallone da rugby e il logo della comune franchigiaterritoriale, simboli dell’”unione”. Rugby Club Valpolicella eWest Verona Union Rugby parlano la stessa lingua, l’inizia-tiva presentata sabato 1 luglio a Sona legherà ancora di piùle due società veronesi.Pagina 22

RUGBY VALPOLICELLA E WEST VERONA: L’ALLEANZA

Uno spettacolo pirotecnico etanti calici alzati hanno chiu-so in bellezza la ventiquattre-sima edizione della Festa delNodo d’Amore. Anche inquesto 2017 il Ponte Viscon-teo di Borghetto ha fatto dacornice, nella calda e stellataserata di martedì 20 giugno,alla tradizionale cena sulponte. Pagina 11

NODO D’AMORE. IL SUCCESSO DELLA 24a EDIZIONE

E’ cronaca recente la messa in vigore della legge suldivorzio breve e delle nuove regole sull’assegno dimantenimento. La separazione di una coppia è sem-pre un momento drammatico: l’amore, le sicurezzeacquisite nel tempo, i progetti e i sogni portati avan-ti per anni spariscono, ci si trova a dovere affrontarecambiamenti repentini, battaglie legali, cambi diresidenza. E quando di mezzo ci sono anche figli lafaccenda diventa ancora più complicata. Questo valein egual misura per la moglie e per il marito, indi-pendentemente da quali siano le cause e da chi deidue le abbia scatenate. E’ dal referendum del 1974che in Italia è entrato in vigore il divorzio, e da allo-ra la nostra giustizia ha sempre avuto parametri digiudizio nettamente a favore delle mogli/madri sepa-rate con affidamenti sistematici dei figli e il ricono-scimento di abitazioni e assegni di mantenimento.Giusto dal mio punto di vista l’affidamento condivisodei figli che hanno bisogno di continuare a viverenella casa dove sono cresciuti, con l’affetto e il lega-me materno (senza nulla togliere al ruolo fondamen-tale del padre nello sviluppo di un giovane) che nonpuò essere sostituito da niente e nessuno. Diversoinvece il discorso del mantenimento: sono decenniche la donna nella società civile ha acquisito unruolo operativo, ben distante dalla routine famiglia-re che conducevano le nostre nonne o madri. Ladonna del nuovo millennio lavora, ha ruoli impor-tanti e impegnativi nel campo lavorativo come inpolitica, ha cercato - e in molti casi trovato - nellavita quotidiana soddisfazioni lontane dall’ambitofamigliare. Questo le ha consentito di avere una pro-pria autonomia sia finanziaria che di prospettive equindi – in caso di divorzio - non bisognosa di gros-si sostegni da parte dell’ex marito. Ma siamo dovutiarrivare nel 2017 per vedere cambiamenti sostanzia-li nelle regole delle separazioni. Troppi, ancora oggi,i mariti divorziati che conducono vite misere, uominiche pur lavorando non riescono a mantenere le spesederivanti dalla separazione e nello stesso tempo apagare un affitto per avere un tetto sulla testa, le bol-lette, le spese dell’auto e quant’altro. Qualcosa èstato fatto con le ultime leggi approvate, ma di piùbisogna chiedere per il futuro: non giudizi e sentenzea prescindere dallo stato dei coniugi, ma decisionimirate alle singole situazioni di vita e di lavoro in cuici si imbatte. Perché se la parità dei diritti per laquale tante battaglie sono state fatte e tante se nefaranno, e grazie alle quali molte cose sono cambia-te e progredite, anche nella separazione oltre al dirit-to legittimo della donna-madre, sia rispettato e dife-so anche quello dell’uomo-padre di poter condurreuna vita dignitosa anche agli occhi dei propri figli.

DIVORZI E LEGGIdi RICCARDO REGGIANI

PASTRENGOFesta della Zuccadal 30 Agosto al 5 Settembre

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SOMMACAMPAGNASensi UniciMusica e Arte nelle terre del Custoza

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SOMMACAMPAGNALa Pesca in tavola

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LE VOSTRE LETTEREL’ALTRO GIORNALELuglio 2017 3WhatsApp

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25010 BORGOSATOLLO (BS)Numero chiuso il20 - 07 - 2017

È successo nell’entroterragardesano, un sabato, diuna magnifica giornata,calda e soleggiata, di pri-mavera. Un’adulta, figlia, ampia-mente maggiorenne, inten-zionata a dedicare qualcheoretta alla propria mamma,si è recata appositamentenella struttura privata ricet-tiva, nella quale alloggiasua madre, per trascorre unpo’ di tempo con lei. Perpura e formale cortesia haavvisato il personale in ser-vizio che entrambe sareb-bero uscite in giardino. Mai si sarebbe immaginatache le arrivasse un tassati-vo «no» dal medico reperi-bile, casualmente presente.La dottoressa ha motivatol’imperativo suo diniegoper un’esterna presuntaaria fredda che sarebbepotuta essere dannosa perla salute «dell’ospite». Laquestione è ancora tuttaaperta: l’aria fresca eraavvertita solo da lei. E quelche è più strabiliante nellavicenda è il fatto che lasanitaria abbia chiamato icarabinieri in suo appog-gio. I gendarmi, da bravi esecu-tori, esponenti dell’appara-to di coercizione l’hannoovviamente sostenuta. Gliordini sono ordini, non sidiscutono, si eseguono.Dalla comandante è partital’imposizione: bisognaassolutamente dissuaderela disobbedienza! Nondimentichiamo che i ceru-sici appartengono da secoliad una categoria d’esperti.Dal canto loro, gli infer-mieri, sono dei preziosicollaboratori dei medici, dasottoposti meno preparati liaiutano, contribuendo nelfar scattare la paura, in tutti

i mal capitati, che compa-iono loro davanti: parenti ealloggiati, paganti, perbloccare ogni loro tentati-vo d’azione. Pena: la piùtotale solitudine dovutaalle mancate visite impostedal regolamento “orale”vigente e applicato dallostaff organizzativo, del-l’edificio nel quale lavora-no. Il vecchio detto «Chipaga sceglie la musica»non intacca e non scalfisceil potere dei signori dalcamice bianco e dietro diloro, di quelli togati, innero.

Rosanna Malagnini

CASA DI RIPOSO

“Ordini precisi!”E continuano a sbarcare.Ovviamente parliamo degliextracomunitari, oppure sevogliamo chiamarli immi-grati, o profughi, o richie-denti asilo, o clandestini, orifugiati, oppure «risorse»,che arrivano tutti i santigiorni a bordo delle navi ita-liane che fanno la spola,come dei taxi, dalle costelibiche all’Italia. Le ultimestime ci dicono che dall’ini-zio dell’anno ne sono arri-vati in Italia oltre 60.000 mane sono previsti 200.000entro l’anno, mentre nelresto d’Europa solo 6.000 evisto che Francia, Svizzerae Austria hanno chiuso iconfini con l’Italia, perquanto riguarda gli extraco-munitari, questi signori cirimarranno incollati sullanostra schiena vita naturaldurante. Questi che arrivanoin Italia, vanno, vengono,spariscono, spacciano, vio-lentano, delinquono, rubanoe uccidono senza ritegno ese combinano qualche«marachella», viene datoloro il foglio di via con laraccomandazione di «nonfare troppo il cattivo» e poirimangono comunque inItalia tanto nessuno li espel-le. Loro chiedono «solo»vitto, alloggio e lavoro. Enoi cosa gli offriamo. Tren-tacinque euro a testa al gior-no (in buona parte versatialle cooperative, la nuovagrande industria) e poi vittoe alloggio gratis. Per quantoriguarda il lavoro purtroppo

ci dispiace ma non ce néneanche per noi italiani,infatti oltre 100.000 italianinel 2016 sono andatiall’estero a cercare lavoro.E per quelli che non voglio-no adattarsi, si arrangianocome meglio credono; sta-zioni ferroviarie, capannonidismessi, occupazioni abu-sive, bidonville, ecc., conun degrado da terzo mondoche ci fa vergognare di esse-re italiani e tutto ciò a causadi una classe politica inettae inefficiente, preoccupatasolo della «carega» e delvitalizio. Ma io mi domandoqueste «risorse» che bighel-lonano tutto il giorno, nonsarebbe il caso di rispedirlea casa loro e dare i quasicinque miliardi stanziati perquesta emergenza, agli ita-liani poveri, agli sfrattati eai disoccupati, che sonomilioni? E i nostri politican-ti sinistroidi cosa fanno?Adesso vogliono approvarela legge dello «ius-soli» chestabilisce che i bambini natiin Italia da genitori immi-grati diventano automatica-mente italiani. Io penso cheessere italiani, bisognameritarselo e non solo per-ché si nasce in Italia. Biso-gna essere italiani dentro,bisogna saper parlare l’ita-liano, conoscere la nostrastoria, adattarsi alle nostreusanze, alle nostre leggi ealle nostre tradizioni. Pur-troppo in Italia molti hannouna visione distorta dell’in-tegrazione secondo cui non

sono gli immigrati a doversiadeguare alle nostre leggi eusanze, ma gli italiani alleusanze degli stranieri, altri-menti veniamo tacciati dirazzismo. Così facendo per-deremo ancor più la nostraidentità e lo ius-soli diven-terà la chiave per introdurrein Italia idee, leggi e tradi-zioni completamente diver-se e contrarie al nostromodo di pensare e di agire,e quando ci renderemoconto di quanto è successopurtroppo sarà troppo tardi earriverà il momento in cui inostri nipoti ci chiederanno«Ma voi dove eravate quan-do l’Italia veniva invasa daquesta orda barbarica e cosaavete fatto per difendere ilnostro futuro?». Difficiledare una risposta avendo deipoliticanti che hanno pure lasfrontatezza di dichiarareche questi immigrati sonouna risorsa per noi italiani eche in futuro le pensioni leavremo grazie a loro. E inostri giovani che non tro-vano lavoro in Italia? Chevadano a lavorare all’esterotanto al nostro futuro e aquello dei nostri figli ci pen-seranno gli immigrati. Natu-ralmente, tutto ciò si riper-cuote sulle casse dello statoitaliano. Per la cronaca, ildebito pubblico italiano haraggiunto la fantastasmago-rica cifra di 2.270 miliardidi euro, dieci miliardi in piùin un solo mese. Meditategente.

Silvano Miniato

IMMIGRATI

“La grande bugia dei nostri governanti”

Egregio Signor Direttore,vorrei anch’io dire la miasul “caso Charlie Gard”, ilpiccolo inglese di cui la Giu-stizia e la Corte Europea deidiritti dell’uomo hanno deci-so e decretato la fine […]. Ame sembra che si sia prevari-cata la libertà di scelta deigenitori che hanno deciso dicurarlo nel migliore deimodi, fino alla fine dei suoigiorni, anche con l’aiutodella generosità popolareche ha raccolto fondi suffi-cienti per tentare una curasperimentale in America. Mache legge è e che giustizia èquella che si accanisce con-tro il più fragile, e anzichédifenderlo contro tutto etutti, semplicemente loabbandona? A qualcunosembra forse che sia questoil progresso? Ogni ammala-to, grave o lieve, piccolo oanziano, vicino alla guari-gione o prossimo alla morte,non può essere consideratocon la sua stessa malattia o,peggio ancora, è consideratouna “cosa” mentre è una per-

sona con la sua dignità e benpiù grande della sua malat-tia. Questo lo sanno bene,tutti, i familiari, i medici, ilpersonale sanitario: oltre aldolore la vita c’è. Invecesanità e giustizia inglesihanno visto solo la malattiadi Charlie e non i suoi sorri-si e le sue sofferenze, leniteperò dalla carezza dellamadre, da uno sguardo delpadre e dall’attenzione delpersonale medico. Che sani-tà e giustizia sono quelleche negano il diritto di vive-re e sperare? E chi ha datol’autorità a un collegio sani-tario e allo Stato per decide-re quando staccare la spinaa un paziente e a un cittadi-no? Perché non ci potrebbeessere un provvedimento di“grazia” da parte dellaRegina per Charlie? Ci vor-rebbe veramente questomiracolo umanitario. Chissàse nella sanità e nella giusti-zia inglesi c’è ancora uncuore che batte, e non lafredda determinazione diconcludere quanto è già

stato deciso. Preghiamo esperiamo perché succedaqualcosa d’impensabile, ilmiracolo di una pietà umanache sappia vincere questadisumanità, e restituisca unpo’ di vita e speranza aCharlie e ai suoi genitori.Altrimenti verrà soffocatodalla falsa misericordia diuna scienza che non fa iconti con il mistero deldolore. È un’indignazioneche ci dovrebbe prenderetutti, di fronte a una societàche non ha “umanità” e chesceglie di far morire gli sco-modi e costosi “imperfetti”,anziché curare, sollevare,sperare e aiutare a vivere.

Giancarlo Maffezzoli

CHARLIE GARD

“Così la penso io”

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LE VOSTRE LETTERE L’ALTRO GIORNALELuglio 20174 WhatsApp

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Caro Direttore,una sola cosa ci sembra certa, la nostra vitapassa e finisce. Come, quando o in che cosasi trasforma (se così fosse) nessuno di noi losa. Scienziati e stregoni hanno consumato econsumano miliardi di parole, hanno scrittoe scrivono montagne di libri, ma non hannoscalfito di un micron il mistero della nostraesistenza, cioè da dove veniamo, perchéesistiamo e dove andremo dopo la fine dellanostra vita. Oggi noi esistiamo, pensiamo,in parte decidiamo delle cose da fare quoti-dianamente, possiamo perfino decidere di

fermare la nostra vita, ma nulla abbiamopotuto fare o possiamo fare per aver rinun-ciato a cominciarla. Siamo venuti alla vitacoercitivamente. Il rifugio buio ed inco-sciente di tutte le nostre razionali spinteconoscitive all’assalto delle incertezzedominanti è la fede, che è il simbolo dellasterilità immaginativa e creativa di un esse-re umano. Solo con l’avvento della Fisicadelle Particelle e della Meccanica Quanti-stica incominciamo a vedere un po’ di lucein fondo al tunnel dell’ignoranza – arrogan-za clerico-nobiliare. La realtà esiste di persé, a prescindere dall’esistenza dell’osser-vatore. La vita è un’avventura che trascen-de il nostro modo ordinario di pensare. Lateoria della coscienza quantica spiega l’esi-stenza dell’anima. La coscienza è basata suvibrazioni quantistiche nei microtubuli

all’interno dei neuroni cerebrali. L’anima èl’insieme di queste microstrutture dette“microtubuli”. La coscienza è un’informa-zione contenuta nei microtubuli, nonmuore, ma torna alla sua sorgente, nelcosmo, quando il cuore smette di battere e ilsangue non circola più. La coscienza (l’ani-ma) è un’informazione quantistica in gradodi esistere al di fuori del corpo (la strutturaatomica) a tempo indeterminato. Lacoscienza (l’anima) non può nascere némorire perché vive in uno stato atemporaledi non località. La cultura sociale dovrebbeessere permeata da molta più scienza per-ché la rivelazione, che implica la fede, èimpossibile capire che la realtà è moltodiversa da come spesso ci appare, anche iltempo è un’entità diversa da come ci sem-bra e la sua natura, per il momento resta ilmistero più grande. Cosa lega il tempo allanostra natura di soggetti? Il mondo è ungroviglio di cose in movimento che vamolto più avanti della breve vita dellanostra struttura atomica, lasciando persiste-re in noi un senso di vuoto e di attesa chesarà soddisfatto quando avremo capito per-ché nell’atemporalità di tutto sta la sorgen-te della nostra identità. […] Per chi segue lamorale del catechismo, i comportamentiprivati non sono materia di preferenza per-sonale, sono questioni morali decisive cheintaccano la credibilità della Chiesa, se cifosse ancora qualche cosa da intaccare, chetroppe volte è stata ridicolizzata dalla bigot-ta difesa di quelli che qualche tempo fa se laprendevano con i bambini e i loro genitorisulla questione del babao e la festa dellazucca, ora non sanno se piangere o rideresulle aperture della Chiesa giovane e pove-ra, ma viva, in aperto antagonismo con laChiesa vecchia, oscurantista e ricca, mamorta. Evidentemente questi preferisconocardinali vecchi e avariati che proteggonopreti pedofili a giovani preti che esercitanola loro missione con intelligenza, preveg-genza e misericordia.

Giampaolo Butturini

VITA E SCIENZA

“Fisica, scelte e violenze”

Reddito di cittadinanza oreddito di dignità sono duetermini spesso utilizzatiper esprimere lo stessoconcetto, ma a differenzadi come viene visto dall'at-tuale sfera politica, esisteun’associazione che lointerpreta in maniera com-pletamente diversa. Nel-l’ambito di un convegno aSan Bonifacio è intervenu-to il noto economistaAntonino Galloni. Anchenel basso vicentino, comein ogni parte d'Italia, pren-de il largo un grande feno-meno: i Clemm, i salottiliberi che prendono spuntodal Coemm (Comitatoetico mondo migliore).Così come previsto e por-tato avanti dal programmaCoemm, in quasi ogniComune d’Italia é operati-vo un circolo culturale, unsalotto, che, portandoavanti e sviluppando tema-tiche importanti, suggeritea livello nazionale ma"tradotte" nella specificitàsul territorio, contribuiscein maniera costruttiva adare voce al programmaseguito già da circa

100mila persone. Collanteiniziale una leva economi-ca molto forte. Il reddito didignità permette ad unpopoloso gruppo di perso-ne di condividere il pro-prio pensiero senza alcunaviolenza e falsi preziosi-smi. Ma perchè fa tantapaura al potere? Sicura-mente non guidati da unaspinta politica i Clemmsono dei salotti, formati daun padrone di casa (capita-no) e 10 persone ospiti cheogni mese dibattono untema indicato dal Coemmstesso. Stante la crescentedifficoltà di far seguire lapolitica, intesa comegestione della polis e dellemigliorie apportabili allastessa, da parte dei cittadi-ni, il sistema, risulta moltomotivante per i partecipan-ti, che riescono finalmentea dire la loro sui vari argo-menti trattati e a dar manforte alla comunità nell'af-frontare i problemi e neltrovarne le soluzioni o nel-l'evitare che si creino. IClemm, sono formati daliberi cittadini e persone diogni estrazione professio-

nale e sociale che donanotempo e ingegno, unica-mente per costruire unmondo migliore. Unascommessa? Sicuramente,ma con risultati ambiziosie con la giusta pianifica-zione per poterli raggiun-gere. Secondo il Prof. Gal-loni la nostra società haraggiunto un superamentodella scarsità della produ-zione di beni materiali e,dall'altra parte i benimonetari sono scarsi. Que-sto da un punto di vistamacroeconomico è un pro-blema perché se la gentenon compra e non spendel'economia non gira. Sel'economia non gira, c'èdisoccupazione, riduzionedei salari e reddito insuffi-ciente. Di conseguenzaqualunque proposta cheinduca le persone adacquistare prodotti e servi-zi, se sostenuta da unasovranità monetaria,diventa non solo fattibile,ma una necessità sociale.La scommessa è iniziataora, vedremo se verràvinta.

Michele Pigozzo

REDDITO E CITTADINI

Da qualche tempo l’im-pressione è che alla realtàche viviamo sovrapponia-mo la trama di un film, cheperò non è mai stato girato,dunque si tratta di sequen-ze prodotte dalla nostradisabitudine a vedere lecose per quello che sono.Nella scuola l’eroe da imi-tare non è quel ragazzosilenzioso dell’ultimobanco, quello che scrivecome il mio autore preferi-to, piuttosto è quell’altro,che mette sotto il più debo-le con l’aiuto degli altri,con metodo da lager o dagulag. Il gruppo è in mar-cia, batte i piedi, è diventa-to assai più importantedella famiglia, è fameliconel ricercare gli obiettivi,nell’individuare e spezzarela fragilità del coetaneo diturno. Non è così sempliceomologare una violenza,errata e inaccettabile, maaddirittura svestita di unaqualunque “utilità”, quindiriottosa a qualsivogliaridefinizione sociale. Sullacriminalità di piccolo

cabotaggio, delle grandiorganizzazioni, si conosco-no anse e anfratti di quellescelte dirompenti, i pochisi nascondono dietro i tantiper fare denaro, per deliriodi onnipotenza. Ma difronte a queste forme diincomprensibile distorsio-ne umana, perché di vera epropria erosione intimisti-ca si tratta, non è con lasola punizione esemplare,con la semplicizzazionedella risposta penale, che siripiana la follia di una fisi-cità comportamentale dive-nuta requisito primario perapparire, per essere ricono-sciuti all’esterno della pro-pria carta di identità. Tolle-ranza zero, risposte dure,tutti pronti alla guerra diliberazione del terzo mil-lennio, forse è questa laricetta giusta, ma qualemetodo educativo èapprontato per riguadagna-re il terreno perduto dellabuona vita, al disagio rela-zionale che investe l’interasocietà e non soltanto i piùgiovani? Gli adulti ben

hanno da preoccuparsi,consegnando rese e tradi-menti ai propri figli, qualestile di vita hanno trasmes-so per fronteggiare la deri-va del tutto e subito, ladivinazione del mito dellaforza, della dialettica chemette in fila le parole manon aiuta a distinguerne ilsenso, perché nel frattem-po quelle parole si sonoconsumate. Come per ildetenuto che non sa lavora-re su di sé, ma persiste agiustificare e condannaregli altri delle propriedisfatte, anche per questegenerazioni di guerrieri inerba, vi sarà la disperazio-ne ad attenderli al varco, efinchè si insisterà a raccon-tarne gli episodi in manieraossessiva, da casa del“grande fratello”, il deliriocontinuerà a investire i piùgiovani, quelli innamoratidella messaggeria istanta-nea schizzoide, dalla“roba” che fa bene, dallenocche infrante.

Vincenzo Andraous

SOCIETÀ

“... mordi e fuggi”

Mi chiamo Luciana e sono massaggiatrice con esperienza

in ospedale. Se interessati chiamatemi

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Ragazzi, viviamo in unoStato oramai fallito. E'risaputo e prima o poibisognerà prenderne dram-maticamente atto. Il debitopubblico è incomprimibileed i soli interessi chepaghiamo per contenerlo(inutilmente) tolgono ener-gie per gli investimentipubblici che dovrebberodare slancio all'economianazionale agonizzante. IlPaese, a mio avviso, è ora-mai irriformabile, non sipuò toccare e/o variarenulla, ostaggio di regioni,corporazioni, centri dipotere, associazioni, sinda-cati anatocistici e chi piùne ha più ne metta. Unesempio per tutti è laRegione Sicilia che, difatto, è fallita ma gravacome un macigno sui contipubblici italiani. Ad ognilegislatura “regala” ottantarappresentanti al Parla-mento Nazionale, i qualifanno sempre e comunquefronte comune per bloccare

qualsiasi novità o riformache porti a razionalizzare oa limitare l'impressionantespesa pubblica soventeimproduttiva che, distri-buita a pioggia, crea il loroconsenso politico. Nevedremo delle belle con ilprossimo referendum con-sultivo per un minimo,“per grazia ricevuta”, diautonomia che rivendica ilVeneto... Questo Paese“tira a campare” umiliatodalla Commissione Euro-pea; ogni anno la sua clas-se dirigente non potendo-volendo toccare nulla pernon precludere il consensointerno, aumenta le sigaret-te, la benzina e l'IVA.Anche un somaro saprebbegovernare con queste logi-che. […] D'accordo amicilettori, siamo messi con ilculo per terra, comandanogli americani, comandano itedeschi, comanda chiancora fa investimenti suquesta “espressione geo-grafica” che si chiama Ita-

lia, ma dico: un po' di sanoorgoglio? Basta con questasudditanza culturale che ame fa proprio girare imaroni. Per carità, io sonol'ultimo degli italiani, mami domando dove ed inquale parte del mondo perpubblicizzare un sito, unarealtà commerciale siusino termini che nonabbiano attinenza o prove-nienza dalla lingua madre.Da queste piccole situazio-ni si capisce che, come ita-liani, non abbiamo scam-po. Si salvi chi può e fin-ché saremo in salute, miamoglie ed io, un po' perorgoglio ed un po' perdignità, continueremo amangiare polenta e salame,accompagnati da un buonbicchiere di profumatovino rosso locale, alla fac-cia del Colonnello Sanderse dei suoi stramaledettipolli, sicuramente tuttitransgenici! PROSIT.

Luciano Modena

DEBITO PUBBLICO

“Uno stato che tira a campare”

Senza ombra di dubbio, illuogo comune più gettona-to sul pianeta Terra è: chisi butta in politica, lo faper interessi personali.Verità, indubbiamentelapalissiana, ma nonnecessariamente vera. Arottamare il prototipo di"politico affarista" ci hapensato il neo sindaco diVerona Federico Sboarina,che, neppure il tempo diformare la "squadra", haesordito nell'agone politi-co veronese annunciandoil ritiro dei testi genderdalle scuole comunali edalle biblioteche. Apriticielo, quelli che “la naturanon si può permettere digenerare maschietti e fem-minucce”, si sono sparsi il

capo di cenere sfoderandoil solito refrain dello statolaico, della democrazia,dei diritti e bla bla bladiscorrendo. Sul tema,dimostrando di avere ideeparticolarmente confuse(l'ideologia gender non hanulla da spartire con i"diritti" gay o le unionicivili!) è intervenuta anchel'Arcigay Verona che hacommentato: «Non siamolontani dal rogo di librisolo con forme più buro-cratiche. È sconcertantecome il Sig. Sboarina, nel2017, sia rimasto vittimadel grande spauracchio,l’apoteosi paranoica rea-zionaria del momento: ilbabau gender nelle scuole,una roba che non esiste ma

su cui ci hanno purecostruito un partito cheprende qualche voto».Domandina facile facile ainegazionisti del gender:ma se il gender non esiste,perchè volete impedire alSindaco che rispetta leregole dei cromosomi dimettere al rogo il libro chenon c'è?

Gianni Toffali

GENDER

Per le vostre lettere scrivete a :[email protected]

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L’argomento “vaccini” èsempre più al centro dellediscussioni. Il Consigliodei Ministri ha approvatoil decreto legge che tripli-

ca da 4 a 12 i sieri obbli-gatori per i bambini dazero a 6 anni. Ad antipo-liomelite, antidifterica,anti-pertosse e antitetani-

ca (somministrate inun’unica soluzione esava-lente comprensiva di anti-epatite B ed anti-Haemo-philusinfluenzale tipo B),

si affiancano non piùcome raccomandate macome obbligatorie anti-meningococco B, anti-meningococco C, antimor-billo, anti-rosolia, antipa-rotite e anti-varicella. Senon vaccinati i bambini –e i ragazzi, fino a 16 anni– non potranno essereiscritti ad asili nido, scuo-le dell’infanzia e scuoledell’obbligo. E la scuoladovrà segnalarli alla Ulssdi riferimento che provve-derà a far scattare multesalate e segnalazioniall’Ufficio dei Minori. DaSettembre quindi anche ilVeneto, unico in Italia ad

aver tolto l’obbligatorietàdei vaccini dal 2008,dovrebbe adeguarsi allanormativa…Ma la Giuntaregionale del Veneto nonintende mollare, tanto chelo scorso 13 Giugno hadato mandato all’Avvoca-tura regionale per predi-sporre provvedimento diimpugnativa del decreton. 73 dello scorso 7 giu-gno che ha introdottol’obbligatorietà di 12 vac-cinazioni entro i primi 16anni di vita. Intervengonoquindi Luca Zaia e LucaColetto, Presidente eassessore alla Sanitàdella Regione Veneto. Sul-

l’argomento anche un let-tore ha scritto alla reda-zione: di seguito pubbli-chiamo la lettera. Nelfrattempo abbiamo chie-sto all’Aulss9 scaligera diintervenire per approfon-dire la questione, ma, fin-chè la Regione Veneto nonavrà recepito la leggenessuno potrà intervenire.Pubblichiamo tuttaviaalcuni dati forniti dal-l’UOS Profilassi MalattieInfettiveSISP - Dipartimento diPrevenzione dell’Aulss9Scaligera.

IL CASO D’ATTUALITÀ. Il Consiglio dei Ministri ha triplicato il numero di sieri obbligatori per i bimbi. Regione e un lettore intervengono

Vaccini, Veneto più libero?

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO, LUCA ZAIA

Non siamo contro i vaccini, nè intendiamo metterne in discussione la validi-tà scientifica ma siamo contrari alle modalità coercitive che inquietano igenitori e finiranno per favorire l’abbandono della scelta vaccinale. Allelegittime preoccupazioni delle mamme e dei papà per un programma di vac-cinazioni così concentrato, e per certi versi immotivato, non si risponde conl’imposizione dell’obbligo e le multe, ma con l’informazione e il dialogo. Miauguro che il Parlamento, in sede di conversione del decreto legge, abbia amodificarlo. In caso contrario, la Regione Veneto impugnerà anche la legge.In Veneto, unica Regione d’Italia ad aver abolito dieci anni fa l’obbligo vac-cinale risultano vaccinati con il siero esavalente il 92,6% dei nati nel 2016:un indice di copertura in netta ripresa dopo il ‘minimo’ storico dell’88,6%registrato del 2014. Le performances documentate dall’anagrafe vaccinaleinformatizzata della Regione dimostrano che il modello Veneto funziona. Unmodello che vorremmo fosse replicato a livello nazionale, basato sull’infor-mazione e sul convincimento consapevole, e non su obblighi inapplicabili esu multe sperequative fino a 7500 euro. Del resto non siamo i soli ad aversposato la libertà di scelta e la responsabilizzazione consapevole: in Europaci sono 15 Paesi che non impongono l’obbligo vaccinale e in 14 paesi neiquali vige una strategia mista, che fa convivere vaccinazioni obbligatorie evaccinazioni facoltative. Il decreto, così come è stato formulato dal Governolede l’autonomia della Regione, monetizza l’obbligatorietà creando spere-quazioni tra i cittadini e ignora il vincolo di stipulare prima una intesa conle Regioni per definire le modalità applicative e ripartire i costi del piano divaccinazioni di massa. Tant’è che non ci sono nemmeno i tempi tecnici, lestrutture e le risorse per applicare da subito le disposizioni governative.

L’ASSESSORE ALLA SANITÀ DELLA REGIONE VENETO, LUCA COLETTOIl nuovo decreto ha portato da 4 a 12 le vaccinazioni obbligatorie da 0 a 16anni, ma è stato formulato senza alcuna intesa preventiva con le Regioni: neinuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) non è prevista la copertura deicosti. Il Piano nazionale di vaccinazioni è tarato su 4 vaccini obbligatori(antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite B) e gratuiti e prevedequindi un impegno di spesa di 300 milioni di euro, distribuiti in due annua-lità. Si poteva affrontare in modo diverso il problema della prevenzione vac-cinale rendendo obbligatorio il ricorso ai vaccini solo nel caso in cui il tassodi copertura fosse inferiore alla soglia ‘di gregge’ raccomandata dalla comu-nità scientifica. Privilegiare, invece, il modello impositivo significa andareallo scontro con le preoccupazioni dei genitori, tradire il rapporto di fiduciatra medici e cittadini e distogliere risorse significative dai programmi di pre-venzione rivolti alle patologie croniche invalidanti, la cui cura assorbe circail 70% della spesa sanitaria. Il Veneto ha privilegiato da anni la scelta volon-taria in tema di prevenzione vaccinale grazie ad una informazione traspa-rente e alla responsabilizzazione di genitori e autorità locali. Non intendeperciò rinunciare ad una scelta culturale e di civiltà che si è dimostrata vali-da e rispettosa della libertà e dei diritti di tutti i cittadini.

I DATI DELL’ULSS9 SCALIGERAA titolo esemplificativo, secondo un calcolo effettuato considerando i bambi-

ni in fascia 0-6 anni (nati dall’1.01.2011 al 31.12.2016) residenti nell'ex

Ulss 20 vaccinati per la 1a dose di vaccino antipoliomielite (come rappre-

sentativo dei vaccini contenuti nell'esavalente), e dei bambini della fascia 1-

6 anni (nati dal 01.01.2011 al 31.12.2015) per 1a dose di vaccino anti-

morbillo e di vaccino antimeningococco C oppure del quadrivalente, si stima

che i bambini non ancora vaccinati possano essere:

- polio circa 890 su un totale di 24.640 bambini residenti

- morbillo circa 2.170 su un totale di 20.700 bambini residenti

- meningite da meningococco C/tetravalente circa 1.600 su un totale di

20.700 bambini residenti

Da sinistra, Luca Coletto e Luca Zaia

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Lunedì 10 luglio è mancatodon Bruno Pozzetti, fondato-re del “La Nostra Casa” diSan Benedetto di Lugana, aPeschiera del Garda, centrodi accoglienza diurno e resi-denziale per persone condisabilità, ma anche punto diriferimento per tante personesenza dimora che al sabatopotevano trovare un postodove cambiarsi e rifocillarsie in don Bruno una personadisposta ad ascoltarli. A set-tembre avrebbe compiuto 75anni: se l’è portato via unarresto cardiaco, mentrecome ogni mattina aspettaval’arrivo dei suoi collaborato-

ri e dei ragazzi seguiti dalCeod, il Centro educativooccupazionale diurno dellaNostra Casa. Già qualchesettimana prima don Brunoaveva avuto un malore percui era stato ricoveratoall’ospedale, ma non eraemerso nulla di preoccupan-te, se non qualche valore datenere sotto controllo. Apiangere la sua perdita sonointere comunità del bassolago di Garda e non solo,visto che la sua opera eraconosciuta in tutta la provin-cia di Verona e oltre. Ma lopiangono soprattutto i circaquaranta ospiti seguiti dalla

“Nostra Casa”, che siaggiungono alle persone aiu-

tate in passato e alle lorofamiglie, per cui la “NostraCasa” è stata ed è un faro perguardare oltre le difficoltàdella disabilità. Dopo l’espe-rienza in Brasile nei primianni di sacerdozio, donBruno ha continuato la mis-sione nella sua terra. Si erareso conto che anche nel ter-

ritorio del basso lago esiste-va una periferia, di tiposociale e culturale, che por-tava a isolare le persone condisabilità e le loro famiglie.La svolta avvenne nel 1981,indetto dall’Onu come“Anno internazionaledell’handicap”: don Brunoottenne un piccolo apparta-mento in località Dolci,prima sede dell’associazione“La Nostra Casa”. Al suofianco Orazio Menini, cheaveva conosciuto durantel’esperienza in Brasile e chediventa il suo primo collabo-ratore e il suo braccio destroin tutti questi anni. Nel 1990sede e attività vengono tra-sferite nella casa di localitàPalazzo, struttura resa dispo-nibile dalla parrocchia diSan Benedetto di Lugana. Iprogetti avviati vanno di paripasso con i lavori di ristrut-turazione dell’edificio, con-

clusi nel 2004. Al Centrodiurno per persone con disa-bilità psicofisica e vittime ditraumi e celebro-lesioni siaggiungono i progetti diaccoglienza residenziale: lacasa famiglia aperta nel1996 nella vicina viaColombo, a cui da una deci-na d’anni si è affiancata laComunità Corte Palazzo, alsecondo piano della sededell’associazione. Serviziche don Bruno puntava ariunire in località Palazzo,con il progetto di amplia-mento che prevede di realiz-zare una nuova ala dell’edi-ficio dove oggi c’è il portica-to. Progetto presentato inComune a Peschiera a finegiugno e che ora dovrannoessere altri a continuare. Innome di don Bruno e delbene che ha fatto.

Katia Ferraro

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IL LIBRO. L’Arena raccontata dai protagonisti

Nuovo libro di Claudio Capiti-ni interamente dedicatoall’Arena di Verona e al suofestival lirico. Il volume, “Elucevan le stelle. L’Arena diVerona raccontata dai prota-gonisti”, edito dai Gabrielliedi-tori e dotato di un ricco appa-rato fotografico, è stato illustra-to in sala Maffeiana dal musi-cologo Giovanni Gavazzeni,dal direttore d'orchestra vero-nese Nicola Guerini e dalsovraintendente della Fonda-zione Arena, Giuliano Polo.Claudio Capitini, critico teatra-le e autore di programmiradio-televisivi già capo UfficioStampa presso l’Ente LiricoArena di Verona, narra la sto-ria del Festival lirico arenianodegli ultimi 40 anni attraversola voce e la testimonianza dei protagonisti che quella storia hanno reso unicae irripetibile. La formula adottata è quella del “ritratto-intervista”, già speri-mentata con successo nella pubblicazione “Le voci del teatro” edito da Marsi-lio. Dalla fine degli anni Sessanta ai Duemila, i più grandi interpreti della liri-ca – cantanti, registi, scenografi e costumisti – hanno frequentato l’Arena, ilsuo storico Festival e il Teatro Filarmonico, parte integrante dell’attività musi-cale prima dell’Ente lirico e quindi della Fondazione Arena di Verona. Anchela grande danza vi è stata protagonista, nel segno della magica interpreta-zione. Nelle pagine scorrono pensieri e volti delle grandi stelle della liricacome Bergonzi, Berio, Bolchi, Bonisolli, Bruson, Caballé, Cappuccilli, Carre-ras, Kabaivanska, Dessì, Di Stefano, Domingo, Gasdìa, Gavazzeni, Maag,Montaldo, Muti, Nucci, Oren, Pavarotti, Prêtre, Raimondi, Ricciarelli, Santi,Scotto, Zeffirelli, Zuffi, e per la danza Béjart, Bolle, Fracci, Nureyev, Savigna-no, Terabust, Vasiliev. Sono 80 le interviste, selezionate tra più di duecento,nomi memorabili, dato che l’Arena (e il Teatro Filarmonico) proposero in que-gli anni storiche messe in scena e produzioni di eccellenza che, attraverso levoci dei protagonisti, riaccendono su di sé i riflettori. «Ho avuto il privilegio -dichiara Claudio Capitini - di avvicinare da giornalista ognuno di quei gran-di con interviste personalizzate per la pagina Spettacoli del quotidiano L’Are-na. Ebbi allora l’opportunità di discutere con quei protagonisti di regia, artescenica e interpretazione, così in pratica documentando la storia del Festivalareniano e insieme dipingendo atmosfere, personalità e mondo interiore deisingoli protagonisti». La narrazione si svolge come un viaggio sentimentaleche si concretizza attraverso interviste da vivere come gustosi momenti dellamemoria e, al contempo, come uniche e irrinunciabili testimonianze. Il loroinsieme si trasforma in un fondamentale strumento per capire come si pensas-se e producesse il teatro d’opera in anni gloriosi e nei nostri anni, di crisi e, sispera, di resurrezione. Lino Cattabianchi

DON BRUNO POZZETTI È MANCATO. Scomparso il fondatore de “La Nostra Casa” di San Benedetto di Lugana. Aveva 74 anni

Ascoltava tutti, ora è in cielo

Don Bruno

“We serve” è il motto che contraddistingueil Lions International, la più grande orga-nizzazione di servizio al mondo che con46.000 club presenti in oltre 200 nazioniconta sulla collaborazione di 1.445.000soci, fondata dall’uomo d’affari di ChicagoMelvin Jones il 7 giugno di 100 anni fa.Anno di celebrazioni e di service a livellointernazionale e per le comunità locali per-ché dove c’è un bisogno, lì c’è un Lion.L’organizzazione si articola in distretti e ilmulti distretto 108 Italia ne comprende 17.Il distretto Ta1 conta 53 club delle provin-ce di Bolzano, Trento, Verona e Vicenzarette da un governatore eletto ogni annodall’assemblea dei delegati dei Club, perl’anno 2017/2018, iniziato il primo luglio,la dott.ssa Maria Enrica Cecchini. Ildistretto è organizzato in otto zone, coordi-nate da un presidente nominato dal gover-natore, di cui tre in provincia di Verona, la

E e la F con Pierluigi Piccoli e TarcisioCaltran rispettivamente. Per la zona Dcomprendente i sei club di Bussolengo,Garda Benacus, Peschiera del Garda, SanVigilio Garda Orientale, Valpolicella e Vil-lafranca di Verona è stato nominato ilnostro collaboratore Claudio Gasparini giàsegretario per due anni del Lions ClubPeschiera del Garda. Riccardo Reggiani

L’ASSOCIAZIONE / LIONS INTERNATIONAL

Glaudio Gasparini

Balconi di Pescantina, apre una nuova scuola media

Bilinguismo, innovazione, benessereTra di noi ci chia-miamo Soci di sognifin dal 2011 quandoè nata l'idea di par-tire con un'avventu-ra, che ben presto èdiventata un'impre-sa, il Centro Infanzia Bambi&Bimbi. Nido e Scuola dell'Infanzia in un contesto speciale. Edificio costruito nelverde nel cuore della campagna di Pescantina, con criteri della bioedili-zia, mensa interna con cibo biologico, bilinguismo fin dai primi mesi divita con personale madrelingua inglese e approccio didattico ispirato alcooperative learning. Nel 2015 è nata la Scuola Primaria sotto la spinta e l'entusiasmo deigenitori ormai contagiati da questa esperienza dal sapore di sfida. L'impresa, infatti, è credere in un'attività imprenditoriale che si fonda suvalori che di commerciale hanno ben poco. Educazione, famiglie, bam-bini non sono certo il core business di grandissime realtà imprenditoria-li. Sono invece la nostra sfida, quella che ci spinge oggi a proporre laprima classe di Scuola Secondaria per l'anno scolastico 2017/2018. Siamo pronti a partire, anzitempo sulla tabella di marcia già a settembre2017 con una classe prima di quella che fino a qualche anno fa era chia-mata scuola media. La nostra squadra è pronta, infatti sono stati conta-giati e rapiti dal nostro sogno insegnanti seri e motivati che hanno ade-rito con entusiasmo al nostro progetto di scuola che punta al benesseredei bambini, base fondamentale per apprendimenti di qualità. Si punterà molto forte sull'inglese, con professori madrelingua che inse-gneranno ai nostri ragazzi anche varie discipline (coding, scienze, mate-matica e geografia). Spagnolo, teatro, arti espressive, matematica e nonsolo...il tutto nel contesto Bambi&Bimbi La classe è una sola e le iscrizioni resteranno aperte per tutta l'estate!Chissà che anche quest' impresa non veda il suo battesimo!

Tel. 045/[email protected] - [email protected]

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Divieto di uso dell’acquapotabile per l’irrigazione dicampi, orti e giardini di usoprivato e condominiale: ilperiodo stabilito dall’ordi-nanza del sindaco PaolaBoscaini va fino al 31 agosto,dalle 8 alle 21. Vietati ancheil lavaggio degli automezzi,

eccezione fatta per gliimpianti autorizzati, il riem-pimento di piscine e tutto ciòche non sia strettamentenecessario ai fini del fabbiso-gno umano. «Si è reso neces-sario - spiega il Sindaco,adottare, per il periodo estivo,un provvedimento a carattere

gestionale per garantire ilbuon andamento del serviziodi acquedotto e di distribuzio-ne delle acque. La societàAcque Veronesi scarl harichiesto al comune di Busso-lengo, l’emissione di un’ordi-nanza di limitazione dell’ac-qua potabile. La cittadinanzaè invitata, anche negli orarinon soggetti a limitazione, anon abusare delle risorse idri-che, limitandone il consumoallo stretto necessario». Siraccomanda, inoltre, di con-trollare il corretto funziona-mento dei propri impiantiidrici ed irrigui al fine di indi-viduare eventuali perditeocculte; di utilizzare disposi-tivi per il risparmio idricoquali frangi getto per i rubi-netti; di attrezzare i sistemiirrigui del verde con irriga-zione a goccia e con sistemitemporizzati; di utilizzarelavatrici e lavastoviglie sem-pre a pieno carico; di preferi-re, per l’igiene personalel’uso della doccia, in alterna-tiva alla vasca da bagno; dinon far scorrere in modo con-tinuo l’acqua durante il lavag-gio di denti e rasatura dellabarba; di utilizzare l’acqua dilavaggio di frutta e verduraper innaffiare le piante. Lesanzioni previste vanno da 25a 500 euro.

CRONACHE di BussolengoL’ALTRO GIORNALELuglio 2017 9WhatsApp

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Grande partecipazioneal convegno “Sport: unaquestione di mente ecuore”, svoltosi nella corni-ce della Festa dello Sportcon un confronto fra gli atle-ti Michela Brunelli, paralim-pica di tennis tavolo, Ales-sandro Boni, campione dibasket, Dino Mascalzoni,sportivo fiduciario Coni eRoberto Di Donna, olimpio-nico ad Atlanta. Ha modera-to l’incontro il giornalistaRaffaele Tomelleri. Gli atle-ti hanno interagito con unpubblico attento di ragazzidelle varie società sportive.«Questo appuntamento

annuale - ha commentatol’assessore allo sport KatiaFacci, è frutto dell’impegnodi molti volontari e amantidello sport, che ringrazio».Un annuncio del sindaco èstato applaudito. «Dovremoampliare gli impianti sporti-

vi - ha posto l’accento PaolaBoscaini. La richiesta dellapratica sportiva nel nostropaese è in continuo aumentoe c’è bisogno di spazinuovi». «Il valore dellosport come scuola di vita èstato messo in luce dagli

atleti. Ha rimarcato Alessan-dro Boni: «Nello sport siimpara la gioia di stare insie-me e spesso la sconfitta aiutaa crescere». «I genitoridevono stare alla finestra elasciare campo libero adallenatori esperti per nonesercitare troppa pressionesui loro ragazzi», ha com-mentato Mascalzoni. Rispet-to delle regole e lealtà neiconfronti degli avversari idue punti toccati da RobertoDi Donna che ha raccontatoper l’ennesima volta, emo-zionandosi come se fosse laprima, la finale di Atlanta.«Non scoraggiarsi mai» èstata la grande testimonian-za di Michela Brunelli cheha riscosso tanti applausi.

Servizi diLino Cattabianchi

PARERI ILLUSTRI. Sfilata di campioni al convegno Sport: una questione di mente e cuore

Sport è stare uniti

LIMITAZIONI ALL’USO DELL’ACQUA POTABILE

MUSICA / QUINTETTOCELTICOGrande successo a Villa Spi-nola per il concerto di pre-sentazione del primo cd"Welcome" del QuintettoCelti-co fondato da Monica Bulga-relli. L'album musicale con-tiene arie irlandesi, scozzesi,brani classici e di noti rappre-sentanti della musica con-temporanea. «E' stato unconcerto suggestivo ed emo-zionante che resterà a lungonei cuori - commenta Monica Bulgarelli. Desidero qui ringraziare i genitori dei componentiil QuintettoCeltico, che con tanta disponibilità, creatività, passione e amore hanno contribui-to all'ottima realizzazione della serata». Il QuintettoCeltico di recente costituzione è compo-sto da giovani musicisti in età compresa tra i 14 e i 20 anni provenienti dall'orchestra Ichi-tarrissimi, ed è composto da Andrea Cagalli, violino, Laura Sartori, arpa celtica, Mattia Zan-grando, chitarra classica, Elisa Di Bianco, chitarra classica, Gaia Fontana, violoncello e chi-tarra, con l'accompagnamento di Monica Bulgarelli, chitarra e arpa celtica. Conclude Bulga-relli: «Un doveroso ringraziamento va all'Amministrazione comunale di Bussolengo ed inparticolare al sindaco Paola Boscaini e all'assessore Katia Facci per aver creduto fin da subi-to a ques to nuovo progetto e ad altre attività musicali da me proposte. Ringrazio ancora l'as-sessore Katia Facci per il bellissimo pensiero che ha avuto nel contattare Radio2 e pubbli-cizzare così il concerto del Quintetto Celtico». «Grazie alla nostra maestra - ha commentatoGaia Fontana nel suo messaggio finale, per averci fatto scoprire e amare la musica».

CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE

Le somme richieste dal Comune adintegrazione del contributo di costru-zione relativo al periodo dal 2006 al2012 si potranno pagare a rate. Pergli importi sino a mille euro il dirigentedell’area Servizi tecnici può consentirela rateizzazione del pagamento delcredito del Comune, di norma, in mas-simo 12 rate mensili. Per gli importisuperiori a mille euro è previsto unmassimo di 30 rate mensili. Tutti gliinteressati potranno inviare richiesta dirateizzazione o prendere contatto conl’ufficio Sportello unico per l’edilizia:tel. 045.6769931/932; email: [email protected] vicenda fa riferimento all’iniziativaistruita dall’Ufficio sportello unico perl’edilizia per il recupero di contributi dicostruzione relativi ai permessi dicostruire già rilasci ati dal 2006 al2012, a seguito di un ricalcolo effet-tuato nei mesi scorsi.

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Sono già a pieno regime le “zucche pensanti” della Pro LocoPastrengo nel programmare la 26° Festa della Zucca che que-st’anno partirà già il mercoledì 30 agosto e durerà fino al mar-tedì 5 settembre. Saranno sette giorni di allegra goliardia dovenon ci si annoia, anzi si riscopre il lato più naturale e bucolicodell’esistenza, l’aspirazione ad una vita più tranquilla e rilas-sante. Pastrengo pur non essendo un territorio di produzioneintensiva di zucche, ha eletto l’ortaggio zucca a simbolo aggre-gatore di estro artistico. Il collegato Concorso “Zucca più…” èun piacere anche per gli occhi degli adulti che riscoprono laspensieratezza di giocare con le zucche di ogni forma e colore,decorandole e intagliandole. Ne derivano quadretti teatrali chesovente esprimono la personale filosofia di vita delle autrici

donne, più inclini a concorrere nelle categorie estetiche dellafantasia e dell’arredo. Gli uomini, per contro, espongono pre-feribilmente zucche con gli attributi misurabili delle categorie“...più grossa, più lunga”. La Festa offre un menù di piatti pre-libati a base di zucca e anche qui la fantasia culinaria è sovra-na. Nei giorni dedicati alla Festa, il Parco delle Zucche, allarotatoria di Piovezzano, offre una disposizione funzionaledelle strutture con ampio tendone coperto e grandi spazi con itavoli all’aperto, il reparto giochi “Zuccabimbi” e MagoRighello, la scuola di intaglio vegetale nel gazebo dei maestridi Modena, i banchetti degli hobbisti del Club di Giulietta.Quest’anno la Festa accoglierà nel suo già ricco contenitore,anche proposte solidali con momenti di socialità “diversamen-te espressa”. Ci sarà un percorso a piedi nudi sull’erba delparco tra le zucche per provare il contatto energetizzante dellanuda terra. Spazio anche per gli amanti dello Yoga: un mae-stro istruttore darà lezioni propedeutiche e di approfondimen-to. La domenica (ore 16,30 - 18) è previsto un momento spe-cifico dedicato ai “diversamente abili” che si propongono inDance Ability e Danza emozionale a cura delle insegnantiGiorgia e Monica. La Festa della Zucca di Pastrengo - Piovez-zano è una Festa diversa con di tutto è di più nella tranquillitàdel parco, nel silenzio della natura dove si riscopre il piaceredel filò e della “ciacola”. Info Pro Loco Pastrengo www.prolo-copastrengo.it Tel. 348.4424694

Albino Monauni

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VACANZE. Anziani in gita a Rimini e a BellariaGiugno, tempo di vacanze e di mare. Anche il gruppo anziani di Pastrengo ha par-tecipato ai soggiorni climatici organizzati dal Consorzio intercomunale di Veronapassando quindici giorni di ferie in alcune località marittime. Il primo gruppo, quel-lo più numeroso, è stato ospite all’Hotel Vienna Marina Centro di Rimini (vedi foto),dal 7 al 21 giugno. Una vacanza davvero riuscita, a detta dei partecipanti, graziealla splendida ospitalità e al servizio offerti dall’hotel, ma soprattutto per la puntua-le organizzazione di iniziative ed eventi promossi da Donatella, la coordinatrice. Ilsecondo gruppo si è recato a Bellaria dal 14 al 28 giugno. Per entrambi i gruppi ilmomento più importante della vacanza è stata la visita del Primo Cittadino, GianniT esti, accompagnato dalla moglie e dai figli, e dell’Assessore Michela Venturini, chedomenica 18 giugno hanno raggiunto i villeggianti per condividere il pranzo e qual-che momento di allegria.

Bruno Gardin

L’ESTATE DI PASTRENGO TRA MUSICA, CUCINA E SAGRE TRADIZIONALI

La prima serata del FestivalPop - Soul-Jazz in piazza aPastrengo è iniziata allagrande. Martedì 4 lugliosono arrivati a Pastrengodue pullman gran turismoche hanno riversato sullapiazza del Comune 115 stu-denti più una dozzina diinsegnanti e genitori. Sitrattava di tre scuole dellaCornovaglia, regione sullapunta estrema a sud - ovestdi Londra, in viaggio studioin Italia. Avevano già suo-nato e cantato la sera primaa Lazise, ma Pastrengo purlontana dal turismo dellago, non ha sfigurato peraccoglienza e presenza dipubblico. Al taglio delnastro della serata di aper-tura ha presenziato il sinda-co di Pastrengo GianniTesti con alcuni assessori eil presidente della Pro Loco

Albino Monauni con gliaiutanti della Pro Loco,associazione organizzatricedella rassegna musicale chesi estende per tutto il mesefino al 25 luglio per untotale di 17 serate. «Da treanni - spiega Monauni,questi concerti aiutano adanimare il progetto comu-nale del Salotto in piazzache con la presenza di ungazebo - ristoro e i tavolinidistribuiti sulla piazza ha loscopo principale di offriremomenti di aggregazione esocialità soprattutto ai citta-dini residenti. Naturalmen-te sono benvenuti anche ivisitatori di passaggio sullaprovinciale, per una brevesosta fuori dallo stressvacanziero del lago». Dopoi concerti estivi in piazza,nel fine settimana di sabato29 e domenica 30 luglio

saranno presenti a Pastren-go i cuochi della Pro Locodi Canaro nel Polesine cheproporranno il loro piattotipico dei bigoli al torchio.Nel week - end successivova in porto negli spazi delcampo sportivo la Sagra diSan Gaetano (3-7 agosto), edue settimane dopo è ilturno della Sagra di SanRocco a Piovezzano (17-21agosto). Sagre tipiche con itradizionali balli e con la

pesca di beneficenza.L’estate festaiola diPastrengo - Piovezzano siconclude con la Festa dellaZucca che ha luogo dal 30agosto al 5 settembre. Lalocation al parco presso larotatoria di Piovezzano è lastessa dello scorso anno: unposto molto apprezzato per-ché immerso nella tranquil-lità della natura.

Bruna De Agostini

VALEGGIO. Musica e cinema, addio a Villa Zamboni

L’associazione culturale Humus di Valeggio dà l’addio definitivoad un luogo che dal 2007 è stato per tanti giovani una casa dellamusica, del cinema e dell’aggregazione. Villa Zamboni, lo stori-co edificio alle pendici del Castello Scaligero, è stata dichiarataedificio inagibile dalle ultime perizio dell’ufficio tecnico comuna-le e non potrà più ospitare, nemmeno nell’area del piano terra,i locali in cui si svolgevano le attività, i laboratori ed i concertiorganizzati da Humus. Una sentenza volta a salvaguardare lasicurezza, ma accettata da fondatori e simpatizzanti con unacerta tristezza: c’è già nostalgia nei confronti di quell’ex asilo,frequentato tra l’altro da tanti ragazzi e ragazze che, poi, sisono ritrovati a fare musica alternativa in quegli stessi locali, apartecipare alla rassegna di film in lingua, a collaborare nellarealizzazione di mostre e performance di numerosissime banditaliane. Davide Briani, uno dei capisaldi dell’associazione, parladelle proposte dell’amministrazione: «Per i laboratori, una solu-zione potrebbe essere l’ex scuola di Vanoni Remelli, ma è diffi-cile da insonorizzare perché possiede molte finestre. Anche l’ex mercato delle pesche e una parte del consorzioagrario che si trova di fronte la villa Sigurtà non sono da escludere». Ma la cosa più importante per coloro chehanno vissuto con Humus per tanti anni è che il dialogo con il Comune rimanga aperto e si sviluppi ancora di più,al fine di far conoscere l’operato dell’associazione e i suoi scopi di divulgazione culturale ai fini della socialità:l’obiettivo è di trovare presto altre soluzioni dove poter riprendere e continuare il lavoro iniziato a villa Zambo-ni e con rammarico interrotto per cause esterne a cui non è possibile opporsi. Paola Peretti

LA MANIFESTAZIONE. La 26ª edizione della Festa avrà luogo dal 30 agosto al 5 settembre

L’arte della Zucca

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Uno spettacolo pirotecnicoe tanti calici alzati hannochiuso in bellezza la venti-quattresima edizione dellaFesta del Nodo d’Amore.Anche in questo 2017 ilPonte Visconteo di Borghet-to ha fatto da cornice, nellacalda e stellata serata dimartedì 20 giugno, alla tra-dizionale cena sul ponte.Lungo due tavolate di circa600 metri i 2500 commensa-li provenienti da tutta Euro-pa (1000 in meno rispettoallo scorso anno dovuti allamancanza di quattro risto-ranti tra gli organizzatori)hanno potuto ancora unavolta gustare i prodotti tipicidel territorio proposti, tra iquali hanno trionfato ifamosi tortellini (Nodid'Amore) di Valeggio, pro-tagonisti in due versioni,con il ripieno classico e conripieno alla zucca. Il riccomenù, aperto da un antipa-sto, seguito da primi piatti ditortellini, dal secondo diroast beef, dallo spiedino difrutta, dessert alle pesche egelato, è stato accompagna-to dagli ottimi vini Valpoli-cella (offerto dalle Famigliedell’Amarone) e dal biancodei Colli Mantovani e dalla

grappa 18 Lune che ha deli-ziato il palato dei commen-sali pienamente soddisfattidella Festa 2017. La manife-stazione, organizzata dal-l’Associazione ristoratori diValeggio (Arv), anche que-st’anno non ha mancato distupire omaggiando i parte-cipanti della Sfogliatina diVillafranca e di una specialeedizione del vino Valdo,oltre che del piatto comme-morativo della Festa…cheha rispolverato la collezionedegli anni passati: «abbiamopensato di utilizzare i nume-rosissimi piatti rimasti dallepassate feste – afferma Gio-vanni Veronesi, segretario diArv -, pensando di fare cosagradita a chi avesse persoqualche edizione e creandoun momento di scambio dipiatti delle varie annate. Lafesta 2017 è andata benissi-mo, a partire dal meteo chenon ha creato preoccupazio-ni, all’organizzazione del-l’intera cena, prima e duran-te il suo svolgimento. Tutti icommensali hanno apprez-zato la cena e l’intera seratache si è conclusa con unmagnifico spettacolo piro-tecnico». La 24ª Festa delNodo d’Amore ha visto pre-

miare la campionessa parao-limpica Francesca Porcella-to, lo storico locale CesareFarinelli e l’ufficio turisticodi Valeggio sul Mincio. Acomplimentarsi con gliorganizzatori della Festa èanche Leonardo Oliosi,assessore alla Cultura delcomune di Valeggio: «Laserata è stata ottima – affer-ma -, grazie al meteo che si èrivelato clemente, ma ancheai ristoratori che come sem-pre sono stati impeccabili.Quest’anno non sono manca-

te le novità, ma la Festa èstata comunque eccezionale,confermandosi la manifesta-zione che ha dato lustro aValeggio sul Mincio». Oral’associazione ristoratoriValeggio si sta preparandoall’edizione 2018 che saràdavvero speciale: la 25ª,dopo di che la Festa delNodo d’Amore potrebbeandare incontro ad una svol-ta, con qualche novità e,chissà, magari anche conuna nuova location.

Riccardo Reggiani

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VALEGGIO. Poesie di Bukowskilette da Beppe Morisi con gli UZI

E’ una sera come tante quella in cui due ragazzi diValeggio, tra loro sconosciuti, approdano allo stes-so bar. Uno tira fuori dalla tasca un libro di Char-les “Hank” Bukowski, l’altro lo segue con una chi-tarra. E così Giuseppe Morisi si rivela nella suavera natura, quella di attore di teatro di lunga datae regista della Nuova Filodrammatica Partenopea,mentre Simone Cipriani ammalia i presenti conun’improvvisazione viscerale, tanto intonata allapsichedelica esistenza del poeta americano, dalleorigini europee, vissuto nel Novecento. Dovevaandare così: da un incontro di grandi passioninasceva una collaborazione fatta di letture pubbli-che e musica senza regole, tra chi, come Morisi, hadedicato una vita all’incontro con il pubblico attra-verso la recitazione e chi ha fatto dell’intensità edell’autenticità del suono un’arte dall’estetica pura.E’ il caso degli UZI Ensemble -Simone Cipriani, chi-tarrista, e Luca Sona, alla batteria - che il 7 agosto,a Monzambano, all’interno della rassegna “Canti-na degli Artisti” (compagnia teatrale I Gotturni),ripeteranno la lettura pubblica di alcune poesie diBukowski, già messa in scena a Valeggio negli anniscorsi, ripercorrendo la vita e la rabbia del poetacon un assaggio dei temi più ricorrenti nei suoiscritti: l’alcol e le corse dei cavalli, le donne, lascrittura stessa, la morte.

P.P.

Il Book-crossing nel Comu-ne di Sona è ormai attivo dadue anni ed ora aggiunge unnuovo livello di presenza nelterritorio: quattro casette dilegno saranno posizionate inaltrettanti parchi delle quat-tro frazioni di Sona. Tuttipotranno fruire liberamentedei libri, avendone cura.«L’iniziativa del Book-cros-sing, che prevede di metterea disposizione per la lettura i

libri donati dai cittadini allaBiblioteca di Sona, è iniziatadue anni fa – racconta l’As-sessore alla cultura Gianmi-chele Bianco - quando comeassessorato abbiamo volutoportare i libri fuori dallabiblioteca, in modo da facili-tare la lettura e lo scambio. IlBook-crossing appunto. Sisono realizzati punti di pre-stito sul territorio, doveognuno può prelevare i libri

e riportarli dopo la lettura,punti collocati presso glistudi medici, gli istituti dibellezza e i parrucchierilocali. Più di tremila libriogni giorno girano letteral-mente il nostro Comune. Maadesso andiamo oltre: posi-zioneremo i libri all’apertoin quattro parchi per farlifruire ancor di più. Sona, SanGiorgio, Palazzolo e Luga-gnano avranno una bibliote-

ca sempre aperta e disponibi-le». Verranno installate dellecasette porta libri in legno,adatte a mantenere diversedecine di libri che la bibliote-ca rifornirà periodicamente.Il costo per le quattro casettedi legno è di circa 1800 euro,mentre i libri sono prelevatitra quelli donati dai cittadini.«L’iniziativa è particolar-mente di valore – dichiaranoIrene Canzan e RaffaellaTessaro del settore culturadella Biblioteca di Sona :- ilibri vanno letteralmenteverso la gente. I parchi inte-ressati sono: Parco ContiLugagnano, Centro ServiziS. Giorgio in salici, Parcogiochi di via Prele a Palazzo-lo, Parco giochi di via S.Quirico a Sona. Un sognoper ogni bibliotecario». Lecasette saranno posizionateentro fine luglio 2017 edimmediatamente attive.

SONA. Mare e tranquillità: gli over 60 si rilassano sulla Riviera Adriatica

Quelle che alcuni definiscono vacanze per anziani, sono contraddistinte da grande tranquillità, relax, posizione favorevole direttamente sul mare eil massimo delle attenzioni e dell’ospitalità. I visitatori Over 60 amano frequentare la Riviera Adriatica in periodi di bassa stagione, quando l’esta-te è appena iniziata, o nel mese di settembre, quando il sole non picchia troppo forte e le spiagge sono meno affollate. La Riviera Adriatica è dasempre considerata una delle mete di vacanza più ricercate a tutte le età, anche per le tradizioni e le usanze che ha saputo mantenere vive neltempo. «Tutte queste cose – afferma Meri Pinotti, delegata agli Eventi Sociali dell’Associazione Turistica Pro loco Sona, che da tre anni gestisce isoggiorni estivi in collaborazione con il Comune - le abbiamo trovate a Cattolica e in Hotel dotato di ambienti accoglienti e spaziosi, camere vistamare ampie e luminose con ogni confort e naturalmente compreso il mangiare bene. Durante la settimana i programmi giornalieri sono tantissimied è proprio in questo contesto che ha potuto godere la vacanza con serenità e salute il nostro Grupp o Over 60 del Comune di Sona». L’anno scor-so è stato programmato, a richiesta, un altro periodo di soggiorno, “Mare Settembrino”, a Gatteo Mare per una decina di giorni, «altro luogo acco-gliente e vivace che offre spettacoli serali in ogni angolo e strade ed ogni confort necessari per trascorrere bene la vacanza – aggiunge Pinotti -.Bella e positiva esperienza alla quale hanno partecipato i nost ri Over 60 e che hanno già fatto richiesta di poterla ripetere anche quest’anno. Colgol’occasione quindi per informare tutti coloro che vorranno aderire alla mini vacanza di contattarci in tempo entro il mese di Luglio per dare la nostradisponibilità necessaria per la programmazione e realizzazione. Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato al soggiorno dimostrando fidu-cia e stima al nos tro operato. Un grazie inoltre all’Amministrazione Comunale che anche quest’anno ha voluto sostenerci».

VALEGGIO. Due tavolate di circa 600 metri, 2.500 commensali e il trionfo dei tortellini

La cena sul Ponte

SONA. Il Book-crossing si estende: quattro casette saranno posizionate in altrettanti parchi

Letture all’aperto

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Sull’estate 2017 continua asoffiare una piacevole e coin-volgente brezza di grandespettacolo nei suggestivi pal-coscenici di Sommacampa-gna con gli eventi della rasse-gna proposta dall’assessoratoalla cultura “Sensi Unici –Musica ed Arte nelle Terredel Custoza”, organizzati incollaborazione con Arteven,BoxOffice Live e le partner-ship della Regione Veneto,RetEventi, Provincia diVerona e altri sostenitori. Afare da cornice la settecente-sca Villa Venier. «E’ una sta-gione ricca di proposte chespaziano in tutti i campi,organizzate tenendo contodei desiderata dei concittadi-ni, per gli abitanti del comu-ne, dei dintorni e per i turisti– afferma l’assessore allaCultura Isabel Granados -.Ringrazio i nostri partnercon i quali abbiamo creatouna bella equipe e in partico-lare Ombretta De Boni,insostituibile collaboratricedell’ufficio cultura per ilgrande impegno e propositi-vità». Il nutrito calendario di18 spettacoli ha portato

Angelo Branduardi il 14luglio con il suo “Hits Tour17” con il riassunto delletappe della sua carriera arti-stica dopo tre anni di assen-za dalle scene veronesi cuiha fatto seguito l’esibizionedi Enzo Avitabile con la Ori-ginal Kocaini Orkestar in unconcerto speciale unico nelsuo genere. Il 28 luglioEugenio Finardi presenterà isuoi più grandi successiattraverso i sentieri in “40anni di musica ribelle”. VillaVenier sarà teatro dell’esibi-zione di due regine del pal-coscenico italiano: LellaCosta con uno spettacolocurioso il 20 luglio e TeresaMannino nella sua unicadata estiva 2017 che coin-volgerà i presenti l’1 settem-bre nello spettacolo “Sonodi parte, solo in parte”. Perla prima volta debutterà il 9agosto l’operetta “La vedo-va allegra” proposta dallaCompagnia Teatro MusicaNovecento. In luglio torneràil 22 la sensuale atmosfera

del Tango con la compagniaA Media Luz che proporrà ilsuo “dall’Ignoto Tango” e il30 la Compagnia Teatrale ElGavetin proporrà la sua ulti-ma commedia dialettale “48Morto che parla”. Con lacollaborazione dei produtto-ri che condividono il percor-so culturale proseguirà larassegna “Teatro in Cantina”dopo l’appuntamento del 12luglio a Villa Medici con ilSatiro Teatro di Treviso con“Abecedario comico deiVeneti”, il 26 a Monte del

Frà si terrà “DrammaticaElementare”, divertenti gio-chi linguistici in un abeceda-rio contemporaneo a cura dela Piccionaia e I FratelliDalla Via. Il 6 settembre iltrio Conati-Pasetto-Tedeschipresenterà “Veronesi tutimati”. Il trio sarà presenteanche all’apertura della tra-dizionale sagra di San Luigia Caselle il 3 agosto con“Noi Veneti”, divertentespettacolo di racconti musi-cali che narrano dei vizi evirtù dal popolo Veneto.

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SENSI UNICI / OSSARIO DI CUSTOZA Con il tradizionale appuntamentoall’Ossario di Custoza è partita il24 giugno scorso la ricca estate2017 di “Sensi Unici” propostadall’assessorato alla cultura diSommacampagna. La giornataintensa con passeggiata pomeri-diana al Mausoleo, concerto del-l’associazione Campanari di Custo-za, Santa Messa con la corale SanPietro in Vinculis, deposizione dicorone d’alloro al monumento deicaduti delle due guerre mondiali enella cappella dedicata a don Gae-tano Pivatelli, conferenza “Custoza una sconfitta imprevista” del fran-cese Hubert Heyriès, si è conclusa con “Musica, Pace e Libertà” l’ap-plaudito concerto del Corpo Bandistico di Sommacampagna diretto dalnuovo direttore Daniele Accordini. Tra i nove brani “Il Canto degli Ita-liani” conosciuto come Inno d’Italia scritto da Goffredo Mameli e musi-cato da Michele Novaro nel 1847 accompagnato dal canto dei presen-ti, la celebre marcia di Radetzky di Strauss e l’Inno alla Gioia trattodalla nona sinfonia di Beethoven adottato come inno europeo.

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Servizi diClaudio Gasparini

LA RASSEGNA. Prosegue “Sensi Unici”: tra gli ospiti, ecco Eugenio Finardi e Teresa Mannino

La musica e l’artesalgono sul palco

IL TENORE. Il premio “Lugo” va a Francesco DemuroIl 28 giugno scorso nell’ampio salone delristorante Villa Vento, gremito di appas-sionati della lirica, è stato consegnato il24° premio “Giuseppe Lugo”, in ricordodel grande protagonista originario diRosolotti di Sona, ad uno dei tenori piùattivi sui palcoscenici nazionali e interna-zionali, Francesco Demuro. Nato a PortoTorres nel 1978 ha iniziato a cantare aquattro anni e ad esibirsi in pubblico dal-l’età di dieci come cantante folk. Studiail canto lirico e debutta a 29 anni. «Mi sono fatto stregare dal palcoscenico - ha affermato - e mi sono immersoin questo ambiente cui bisogna dedicare la vita. Sempre in giro per il mondo quando si può si ritorna a casa perla famiglia, gli affetti, la mia terra molto importante». Demuro ha recentemente debuttato in Lucia di Lammer-moor di Donizetti e ne I Puritani. Il prossimo futuro lo vedrà impegnato un po’ ovunque con I Puritani a Madride Parigi in Kazakhstan per il Falstaff con i musicisti del Teatro La Scala. La serata del 28 giugno, condotta da Davi-de Da Como che ha illustrato le arie interpretate dal premiato e dal soprano Rosanna Savoia, mezzosoprano Ana-stasia Boldyreva e baritono Leonardo Lopez Linares accompagnati al pianoforte dal maestro Patrizia Quarta, haavuto il suo momento clou con la consegna del premio “Giuseppe Lugo” all’ospite da parte del presidente del-l’omonimo comitato Comm. Giuseppe Pezzini e del sindaco di Sommacampagna Graziella Manzato presente alconcerto con l’assessore alla cultura Isabel Granados. Il premio istituito nel 1994 intende valorizzare ogni announ tenore che sia distinto nel panorama teatrale internazionale. Vanta tra i premiati nomi illustri come PlacidoDomingo, Josè Carreras, Giuseppe Di Stefano, Franco Corelli e tanti altri. Soddisfatto il tenore Francesco Demuro:«il premio mi onora perché arriva da una terra dove la lirica affonda le sue radici da secoli e mi fa piacere rice-verlo alla presenza di tanti appassionati e competenti».

CONCORSO FOTOGRAFICO. La musica in uno scattoScadrà il 15 settembre l’opportunità di partecipare, gratuitamente, al primoconcorso fotografico organizzato con il patrocinio del comune, della parroc-chia e della Provincia di Verona, dalla Schola Cantorum Sant’Andrea Aposto-lo di Sommacampagna, riservato a fotografi non professionisti, maggiorenni,di qualsiasi nazionalità purché residenti in Italia. Sul tema “La musica in unoscatto” le immagini dovranno esprimere, in modo originale, l’impegno e lapassione di chi lavora con la musica ritraendo un musicista, un cantante o ungruppo, o dei fruitori della stessa, come le emozioni del pubblico. Non solo maanche la molteplicità delle attività legate al mondo della musica, il ballo, l’al-lestimento di uno spettacolo musicale, il backstage, e tutto ciò che esprime ilsuono sia esso uno strumento musicale o un elemento naturale. L’associazio-ne di promozione sociale Schola Cantorum Sant’Andrea Apostolo è sorta nel2013 dalle “ceneri” della Corale Sant’Andrea nata alla fine dell’800 dall’aggregazione spontanea di alcuni par-rocchiani con la finalità di prestare servizio di canto in chiesa in occasione delle più importanti solennità liturgi-che. Le immagini potranno essere inviate previa compilazione di apposito modulo pubblicato sul sito www.schola-cantorumsantandrea.it. Le fotografie passeranno al vaglio di una giuria qualificata, composta da esperti nelcampo della fotografia, delle arti visive, della comunicazione e della musica. Le prime cinque fotografie giudica-te meritevoli riceveranno una targa di riconoscimento ed un cesto gastronomico. La premiazione è prevista saba-to 25 novembre alle 21 presso la sala degli affreschi del municipio di Sommacampagna. Per informazioni sul con-corso telefono 3357129578 o mail [email protected].

foto Volani

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La quarta edizione “LaPesca a Tavola – frutti dellanostra terra” promossa dalleamministrazioni comunalidi Bussolengo, Castelnuovodel Garda, Pescantina, Som-macampagna, Sona, Valeg-gio sul Mincio e Villafrancadi Verona con il supportodel Consorzio Zai Verona ela collaborazione della Pro-vincia di Verona, dopo lapresentazione in sala Rossail 23 giugno scorso, è appro-data la domenica successivaa Bardolino grazie alla col-laborazione con il comuneche ha visto anche l’iniziodi una proficua collabora-zione con il Consorzio Bar-dolino ed il Consorzio Lagodi Garda Veneto. «Comecomuni organizzatori del-l’evento volto alla promo-zione della Pesca IGP diVerona – pone l’accentol’assessore alle attività pro-duttive di Villafranca Gian-domenico Franchini –abbiamo accolto l’invito delsindaco di Bardolino IvanDe Beni a promuovere lenostre pesche con il “Chia-retto di Bardolino”». L’ini-

ziativa ha avuto un ottimoriscontro con la partecipa-zione di tantissima genteche ha avuto la possibilità diacquistare la pesca e degu-starla gratuitamente «ancheattraverso due nuovi interes-santi e piacevoli cocktailproposti che hanno incurio-sito. Dobbiamo continuaresulla strada della sensibiliz-zazione al consumo dellapesca locale» - ha eviden-ziato l’assessore all’agricol-tura di Sommacampagna,Giandomenico Allegri, cheper primo nel 2014 proposenel suo Comune la valoriz-

zazione di questo frutto esti-vo dalle valenze positive dalpunto di vista nutrizionale,con il convinto appoggiodell’Associazione Ristora-tori del Custoza rappresen-tata dal presidente dell’epo-ca Franco Predomo delristorante Tamburino Sardo.Un progetto, questo, chesuccessivamente si è allar-gato ai sette Comuni citati,compresa la new entryCastelnuovo del Garda, ilcui sindaco Giovanni Peret-ti sottolinea «lo sposalizioturismo – pesca. Avvicinareil mondo agricolo al pubbli-

co con un prodotto dellanostra zona di alta qualitàcome la pesca doc veronesecon la novità della tracciabi-lità del prodotto è un’ottimaidea cui abbiamo aderitocon convinzione». La proposta coinvolge 71ristoranti, trattorie, agrituri-smi, pasticcerie e gelaterie,54 aziende agricole, 4 mer-cati ortofrutticoli (Busso-lengo-Pescantina, Somma-campagna-Sona, Valeggio eVillafranca), 14 iniziative didegustazione e vendita, dueper Comune.

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Servizi diClaudio Gasparini

L’EVENTO. Presentazione lo scorso 23 giugno. E c’è pure la collaborazione con Bardolino

La “Pesca a Tavola” vuol dire tradizione

La presentazione de “La Pesca a Tavola” in primavera

CASELLE. Piedibus, diplomi di congedo. Il servizio cresceIn prossimità della chiusu-ra dell’anno scolasticoscorso i bambini ed ivolontari del Piedibus sisono ritrovati a Caselledove sono stati accolti dalsindaco Graziella Manza-to, dal vice e assessorealle Politiche Sociali Ales-sandra Truncali, dal con-sigliere delegato alla Scuola, Paola Fasol, e dal comandante della Polizia Muni-cipale Marco Borrelli con l’addetta al servizio Keti Pacchin. Dopo i saluti ainumerosi presenti sono stati consegnati i diplomi di congedo Piedibus ai bambi-ni che inizieranno l’anno prossimo la scuola media ed un omaggio a tutti i volon-tari. Il prezioso servizio attivato a Caselle più di dieci anni fa a seguito dell’esi-genza manifestata da alcune famiglie è cresciuto in maniera esponenziale, allar-gandosi anche al capoluogo e raggiungendo i 105 frequentanti accompagnatida una sessantina di volontari. A Caselle dai punti di partenza delle quattrolinee attivate gli alunni delle scuole elementari dotati di una pettorina gialla s’in-camminano, corda alla mano, sul percorso che li conduce alla scuola, guidatidagli accompagnatori con pettorina arancione e paletta, che li riaccompagna-no a casa terminate le lezioni. Il presidente del Piedibus Emanuela Felisi sottoli-nea come il servizio sia sempre più richiesto e «stiamo aspettando le iscrizioniper valutare quanti bambini potremo accettare in relazione al numero di accom-pagnatori che non sono mai sufficienti. Invito chi avesse del tempo da mettere adisposizione, anche un’ora al mese, di farsi avanti consentendoci in tal modo didare una risposta positiva alle tante richieste». La Felisi, responsabile della lineaC, ringrazia le tre colleghe Michela, Cinzia e Claudia: «I tre pilastri responsabi-li della A, B e D per l’indispensabile contributo. Senza di loro non riuscirei agestire il servizio di cui siamo soddisfatte e orgogliose per i risultati raggiunti. Ibambini oltre a conoscere meglio il loro territorio imparano a socializzare arri-vando a scuola molto attivi. Un grazie particolare ai volontari». Anche il sinda-co Manzato ha ringraziato i volontari «che quotidianamente accompagnano ibambini. Il loro servizio va al di là del tempo dedicato portando un messaggiodi gratuità ai bambini. Essere qui oggi è anche un bagno nella vita. Vedere tuttiquesti bambini che stanno bene insieme è una grande soddisfazione. Con il Pie-dibus imparano le regole del muoversi per la strada e a confrontarsi con gli altri,tutte valenze molto positive».

CENTRO QBO / IL MURALES

La realizzazione dell’opera artistica sul muretto peri-metrale del Qbo - centro urbano ben organizzato inVia Dossobuono a Sommacampagna, rivisitazione diun tema del pittore, scultore, architetto ed ecologistaaustriaco Friedensreich Hundertwasser, è il risultato diun laboratorio, recentemente conclusosi, organizzatogratuitamente nel Novembre scorso dall’assessoratoalle Politi che Giovanili al centro. L’iniziativa ha coin-volto 20 giovani dai 15 ai 18 anni. Spiega Alessan-dra Truncali, insegnante d’arte, vicesindaco e asses-sore ai servizi sociali, educativi e scolastici: «Ci siamotrovati e con il contributo di una volontaria, la profes-soressa d’arte Ornella Castagna e l’educatore Gio-vanni, abbiamo iniziato questo momento - incontroscegliendo inizialmente dei quadri d i Roy Lichtenstein,uno dei massimi esponenti della pop art, proseguitoper tutti i venerdì dalle 19 alle 21, dove i giovani acoppie liberamente scelte tra di loro si cimentavanosui loro elaborati per finire con un momento convivia-le per consolidare il senso del gruppo. Si è quindi pas-sati alla doppia dimensione del pannello, (2.501.70mt.) realizzato sempre a coppie in questo casoscelte da noi per abituarli che si lavora con tutti». L’iterdidattico è proseguito sui quattro temi dell’infanzia,età dell’amore, vecchiaia e morte e l’isola dell’oltreper finire con la realizzazione del murale. «Il gruppoè arrivato alla fine di un percorso che mi piacerebbecontinuasse – pone l’accento Truncali – autogestendo-si con il contributo del servizio educativo contribuendoalla formazione di altri gruppi per la rinascita del cen-tro. Il Qbo utilizzato per il diurno, per le feste e crea-to con la prospettiva di diventare un centro di aggre-gazione per i giovani non è vissuto pienamente daglistessi».

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Quando ci si avvicina aquesto argomento, ènecessario innanzituttofornire al lettore unadefinizione chiara dellaparola “fitofarmaci”, alfine di avere un quadrocompleto di che cosasono, della loro necessitàe utilità e delle conse-guenze positive e negati-ve che il loro uso com-porta. I fitofarmaci sono sostan-ze composte da più ele-menti destinati a proteg-gere le coltivazioni datutti i parassiti animali evegetali e favorire le pro-duzioni.Essi possono essere diorigine minerale, vegeta-le o composti da organi-smi viventi, con caratteri-stiche, efficacia e con-troindicazioni moltodiverse per tempi emodalità d’uso e perico-losità per l’uomo e l’am-biente.Come tutte le medicine,anche i fitofarmacihanno un obiettivo pri-mario da debellare e sulquale devono essere effi-caci, ma portano con

loro effetti secondari dicui il legislatore, l’opera-tore e tutta la comunitàdevono tener conto, neidiversi momenti istitu-zionali e operativi.Le specie da difenderesono le colture agricole,ma, nel contempo, quel-le da preservare e salva-guardare sono l’uomo etutti i vertebrati, gli orga-nismi acquatici, le api etutti gli insetti utili, i lom-brichi e tutti i microrgani-smi del terreno.Come si può ben vedere,la complessità degliobiettivi da raggiungerenecessita studi appro-fonditi nella fase di ricer-ca del prodotto, unmonitoraggio costantesul grado di efficacia suipatogeni, sulla presenzadi residui indesideratisulle produzioni e nel-l’ambiente.Il fitofarmaco, quindi,dopo aver espletato lasua azione sugli organi-smi che vogliamo com-battere e debellare, pro-lunga la sua presenzasulle colture, sulle produ-zioni e nell’ambiente, in

forma minore e con ungrado di pericolositàaccettato dalle vigentinormative.Una sostanza utilizzata inagricoltura viene immes-sa direttamente nell’am-biente, quindi, la suaazione è particolarmenteinvasiva, poichè essa sidisperde nell’aria pervolatilizzazione, nellavegetazione attraversole radici e gli stomi, nelsuolo e nelle acque perpercolazione e nell’ecosi-stema acquatico pereffetto dei movimentiorizzontali dell’acqua.

Ecco che i fattori cheinfluenzano i movimentidei residui indesideratidiventano decisivi perpoter prevedere quali edove saranno gli effettiche essi provocano.Il primo fattore è la lisci-viazione che dipendedalle proprietà fisiche,chimiche e microbiologi-che del suolo, dalle pro-prietà dei fitofarmaci(solubilità in acqua e per-sistenza), da fattoriambientali (temperaturae umidità), da fattoriagronomici (formulazio-ne del prodotto, quantitàdistribuite, irrigazione elavorazioni del suolo). Il secondo fattore è ilruscellamento, chedipende dalla pendenzae dalla compattazionesuperficiale del suolo,dalla formulazione delprodotto, dal clima, in

particolare dall’intensitàdelle piogge ed infinedalla gestione aziendaleintesa come controllodell’erosione e residuicolturali.Il terzo fattore è la volati-lizzazione per la quale latemperatura, l’umidità ela velocità del ventosono fattori decisivi.Il controllo dei residuisulle colture è l’unicostrumento che ci con-sente di stabilire lanecessità, o meno, dimettere in atto alcunicomportamenti utili enecessari al fine di elimi-nare o limitare la presen-za dei residui stessi.A questo punto è neces-sario conoscere i para-metri che influenzano lavelocità di degradazionedi un fitofarmaco, chedipende dalle caratteri-stiche fisico-chimiche del

prodotto, dalla dose, daltipo di suolo e di coltura,dal metodo di applica-zione, dalle condizioniambientali, dal numerodei trattamenti, dall’in-tervallo tra ultimo tratta-mento e raccolta.Annullare e comunqueridurre il problema deiresidui indesiderati, èuna necessità e lo si puòottenere accettando un“livello soglia” della pre-senza del patogeno, al disotto del quale non sifanno trattamenti,migliorando la cono-scenza e lo sfruttamentodelle tecniche agronomi-che, scegliendo in modoresponsabile principiattivi ed epoche di inter-vento, mettendo in attoefficaci sistemi integratidi lotta.Infine c’è da sottolinearel’entrata in commercio diprodotti organici edisgregatori molecolariche applicati prima dellaraccolta hanno la capaci-tà di abbattere i residui difitofarmaci presenti sullafrutta e di bonificare i ter-reni con presenza di erbi-cidi e/o metalli pesanti.In ogni caso la formazio-ne professionale edun’assistenza tecnicaqualificata sono decisiveper il successo di questepratiche agricole.

G.D.C.

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURAFITOFARMACI: NECESSITÀ, PRECAUZIONI E SOLUZIONI

AUTORIZZAZIONI E DIRITTO D’IMPIANTOBentornati nel nostro consueto spazio dedicato al diritto vitivinicolo, con cui voglio rispondere questa voltaad un quesito che diversi operatori del settore mi hanno posto nelle ultime settimane.Parliamo di autorizzazioni e di diritti di impianto: è possibile il trasferimento dell'autorizzazione all'im-pianto da una Regione all'altra? Innanzitutto ricordiamo che dal 31 dicembre 2015 ha cessato di esistereil sistema imperniato sul concetto di “diritto di impianto o reimpianto” mutato in autorizzazione all'im-pianto. Sia il “diritto” d’impianto che il nuovo sistema di “autorizzazione” hanno la stessa finalità, quelladi consentire al soggetto titolare di impiantare un vigneto all’interno di un sistema di contenimento dell’of-ferta, almeno così erano le intenzioni. Infatti il nostro caso pratico, è un esempio di un falla normativa. Ineffetti, il decreto Mipaaf - facendo leva sull’art. 10 del regolamento di esecuzione 2015/561 della Com-missione Ue - acconsente (all’art. 14) abbastanza facilmente di impiantare un vigneto in una regione diver-sa da quella che ha concesso l’autorizzazione. Il beneficiario di quest’ultima può infatti effettuare l’impiantosu una superficie della propria azienda diversa da quella per cui è esso è stato inizialmente autorizzato,semplicemente a condizione che il terreno per la nuova collocazione rispetti le medesime condizioni di quel-lo per cui l’autorizzazione era stata originariamente rilasciata. Non essendo sanciti limiti, il primo ben puòsussistere in una regione diversa rispetto a quello dove si trova il secondo (come riconosciuto anche dallacitata circolare Agea, punto 3 di pag. 9). Ciò ha provocato nell’anno 2016 varie manovre speculative in Ita-lia, attraverso alcuni escamotages legati all’affitto del fondo su cui si faceva confluire l’autorizzazioneall’impianto originariamente ottenuta per terreno diverso, magari pure collocato in una regione diversa.Tale situazione ha spinto il Mipaaf a reagire ponendo dei limiti e dei criteri di priorità, dapprima diffon-dendo una circolare interpretativa (n. 5852 del 25 ottobre 2016) e poi emanando il regolamento n. 527del 30 gennaio 2017, modificante quello sulle autorizzazioni (il menzionato n. 12272 del 15 ottobre 2015)mediante l’introduzione di alcuni nuovi articoli nel suo testo (5 bis, 7 bis e 9 bis).Sul numero di Agosto per dare completezza al parere sul caso proposito seguiremo l'evoluzione della nor-mativa attuale e i vari aggiustamenti eseguiti con le circolari del Ministero.

Vino & Dirittoa cura di Alessia Beghini [email protected]

DIARIO DI LUGLIO LAVORI DA FAREIrrigazioni e controllo delle erbacceSarchiatura e zappettatura del terrenoAttenzione alla peronospora (eventuali trattamenti con rame)Raccolta ortaggi primaverili

UN CONSIGLIOAllevare lombrichi è un’attività molto interessante per chi fa orto. E’ semplice e non richiede grossiinvestimenti, permette di trasformare scarti vegetali in fertile humus, il miglior concime del mondo.

SEMINE IN CAMPOA luglio si possono seminare in piano campo ortaggi con un ciclo colturale veloce come rapanelli,biete, lattughe, rucola. Siamo ancora in tempo per fagiolini nani e fagioli.Luglio è anche il mese di semina per cime di rapa, finocchi e tutte le cicorie (da cespo, da taglio,indivie, radicchio, scarola, catalogna).

CRONACHE L’ALTRO GIORNALExLuglio 201714 WhatsApp

331 9003743

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Il 13 giugno scorso si ètenuto, presso la base del 3°Stormo Logistico a Caluri, ilseminario AMEM, AirfieldMedical Emergency Mana-

gement. Attraverso wor-kshop pratici gestiti a picco-li gruppi sono state discusse

e messe in pratica le emer-genti novità procedurali etecnologiche relative aipassi dell’ABCDE (…cercoe tratto quello che pone rapi-damente a rischio la vita delpaziente…) anche prove-nienti in campo militare gra-

zie all’esperienza maturatanegli ultimi anni. Il semina-rio è stato aperto dal coman-

dante del 3° Stormo, Colon-nello Pietro Spagnoli, cheha sottolineato come ilseminario «offra la rinnova-ta possibilità di consolidarela stretta collaborazioneposta in essere con l’Azien-da Ospedaliera Integrata di

Verona e con il ServizioUrgenza Emergenza Medica118 della Regione Veneto.

Questo a conferma delladualità su cui poggia la mis-sione del 3° Stormo, la cuisfera di azione spazia inambiti sia militari sia civili,con la capacità di esprimerela rapida e flessibile proie-zione di unità logisticheautonome, aggiornate, inte-grate e correttamente dimen-sionate per sostenere leForze Nazionali in operazio-ne tutto questo presupponeun’attenzione alla formazio-ne e all’addestramento, alfine di garantire l’eccellenzanel posto giusto al momentogiusto. Il settore medico,specializzato in operazioni inambienti austeri, continua aprogredire con ritmo serrato,adattandosi alla più recentiprocedure, tecnologie e allenuove sfide, che implicano lanecessaria armonizzazionetra esigenze operative e ilconseguimento dei prioritariobbiettivi di tutela della vitaumana, riduzione della disa-bilità, aderenza alla migliorepratica medica. Il nostro

modo di operare deve, quin-di, continuamente evolvereper assicurare che l’Aero-nautica Militare Italiana ed ilSistema Paese rimanganoall’avanguardia e questoseminario è tangibile testi-monianza di questo sforzoevolutivo». Nella sessionepomeridiana sono state ese-guite simulazioni con role -playing di un evento terrori-stico con multipli feriti il cuitrattamento, ad opera delleequipe composte dai parteci-panti al seminario, è statoeseguito sul campo e tra-

smesso “live” dall’areaaddestrativa all’aula plena-ria. Le simulazioni sono statecondotte attraverso l’uso dimanichini interattivi acomando Wi-Fi tramitetablet e PC in remoto in HighFidelity Simulation, appenaacquisiti dallo stormo upgra-dati con moduli simulatoriecografici in emergenza inmodo da poter realizzaresessioni addestrative inte-grate sempre più complessee realistiche nei quadriemergenziali di arresto eperiarresto cardiaco.

CRONACHE di Villafranca e PoveglianoL’ALTRO GIORNALELuglio 2017 15VILLAFRANCA. Novità dell’ABCDE discusse alla base del Terzo Stormo Logistico a Caluri

Seminario AMEM

Il Comandate Colonnello Pietro Spagnoli

Cerimonia ufficiale loscorso 1 giugno per laBiblioteca Civica di Pove-gliano Veronese, intitolataal professor Glauco Pretto,cittadino onorario delcomune dal 2008. Unaserata interessante dove ilpubblico ha seguito conattenzione la descrizionedella persona da parte diPaolo Bertezzolo, cuihanno fatto seguito la pre-sentazione di Pino Agosti-ni di “A desligar figure esentimenti” approfonden-do la poetica dell’autore,poesie recitate da BrunoCastelletti, la proiezionedel video “Vita col Bacoda Seta 2001”, altre poesierecitate dalla nipote delprotagonista FaustaGastaldelli, un altro videoper la cittadinanza onora-ria di Povegliano e dellavita vissuta a Dossobuonodopo il matrimonio conRenza. e poi daLuciaFranzini, video su mostraSilverio Soffiati a sottoli-neare la sua amicizia conla famiglia, poesie recitateda Franco De Grandis, unvideo intervista del 27febbraio 2016 cui ha fattoseguito l’intitolazione daparte del sindaco LucioBuzzi. Infine la declamazionedella poesia da parte di unfiglio di Pretto “Lassèmeancora da butin”. Glaucoha raggiunto l’amataRenza con cui aveva con-diviso oltre sessant’anni dimatrimonio nel maggiodello scorso anno all’etàdi 88 anni dopo aver dedi-cato gran parte della suavita a promuovere e divul-gare libri di poesia, storiae scienze.

La nipote Fausta lo haricordato nel corso della

serata come “inarrestabilecantore del paese che lo ha

visto crescere e maturare edove lui stesso spesso

diceva, con orgoglio, diessere stato “piantato”.Saggi, racconti e un nume-ro incredibile di poesiesono stati dedicati alpaese. In essi si conosconoe soprattutto si è guidati ad

amare le persone, i luoghi,le abitudini che “gli hannoinsegnato a vivere” come èdetto nella dedica dellasua prima raccolta in dia-letto “A desligar figure esentimenti”.

POVEGLIANO. Intitolata la struttura civica al professor Glauco, cittadino onorario dal 2008

Biblioteca “Pretto”

POVEGLIANO. Dal grest parrocchiale al grest sportivo. Divertimento a tutto tondoUn programma nutrito per i giovani di Povegliano che, par-tito con il grest parrocchiale dal 19 giugno al 14 luglio, pro-seguirà con tre settimane di grest sportivo, dal 17 luglio al 4agosto, dove i bambini dai 6 ai 13 anni avranno la possi-bilità di provare una decina di discipline sportive, calcio,rugby, tennis, arti marziali, pallavolo, basket, tanto percitarne alcune mentre il pomeriggio si cimenteranno con atti-vità ricreative. «Siamo riusciti ad ottenere la collaborazionedi Decathlon che ci metterà a disposizione il materiale per leattività e instaurare una proficua collaborazione con le real-tà sportive del paese e dintorni elaborando un programmaricco per i nostri ragazzi – afferma l’assessore Pietro Gua-dagnini -. L’ulteriore proposta di un camp in lingua inglesegestito da English Studio di Verona organizzato negli spazidel parco Balladoro e del centro “La Madonnina” dal 28agosto all’8 settembre coniugherà il sano divertimento ad una solida formazione». L’assessore all’istruzione e giovani Giulia Farina sot-tolinea: «le nostre proposte raccolgono l’esigenza di moltissime famiglie che lavorando non riescono a seguire adeguatamente i ragazzidurante l’estate, ma sono aperte a chiunque voglia per i propri figli un luogo sicuro e stimolante dove giocare e formarsi. I ragazzi avran-no la possibilità di fare attività fisica e conoscere nuove discipline sportive, migliorare l’inglese sul campo attraverso il gioco». Per infor-mazioni servizio educativo di Povegliano Veronese: [email protected] o telefoni 349.5537264-340.0750351.

Servizi diClaudio Gasparini

Annalisa Roberto e Giampaolo Pretto, figli di Glauco.Il sindaco Lucio Buzzi e Silverio Soffiati,

pittore poveglianese

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CRONACHE di Castel d’Azzano e Vigasio L’ALTRO GIORNALELuglio 201716

CASTEL D’AZZANOAlternanza tra scuola e lavoro

Studio e occupazione a braccetto. Imparando lateoria da una parte ed entrando concretamentenel mondo del lavoro dall'altra. Sono oltre venti,infatti, gli studenti che hanno partecipato al pro-getto di alternanza scuola-lavoro nel comune diCastel d'Azzano nel corso del 2016 e nei primimesi del 2017: l'iniziativa è svolta in accordocon gli istituti veronesi Luigi Einaudi, Ettore Boli-sani, Enrico Medi, Cangrande della Scala, Gali-leo Galilei, Nani-Boccioni e dà modo di intra-prendere un percorso di crescita e di formazio-ne, utile per il presente ma soprattutto per il futu-ro, quando le porte della scuola si chiuderanno esi apriranno quelle dell'occupazione. «Grazie ainostri giovani che stanno svolgendo l'alternanzascuola lavoro in Comune: tante cose da fare chenemmeno immaginavano – dichiara il sindacoAntonello Panuccio -. Un'esperienza positiva siaper gli studenti che per l'Amministrazione comu-nale che ha avuto la possibilità di avvicinaremaggiormente le nuove generazioni alla cono-scenza delle tantissime attività municipali cheservono per il buon funzionamento della nostracomunità».

Mauro Corona a Casteld'Azzano. Per presentare lasua ultima fatica letteraria(uscita una manciata dimesi fa, precisamente inmarzo) e intrattenere ilpubblico con riflessioni dalsapore di attualità. I quat-trocento posti a sedereerano esauriti, sabato 24giugno, la platea era quindigremita, l'attenzione erarivolta con interesseall'“attore” protagonista el'intera serata è possibileriassumerla in due parole:un successo. Lo scrittore,alpinista e scultore trenti-no, insieme alle melodiedel cantautore Luigi Maie-ron, ha così presentato ilproprio libro “Quasi Nien-te” (scritto, lo specifichia-mo, con lo stesso Maie-ron), che in tre mesi conta

già sei ristampe. I dueautori hanno riflettuto adalta voce sulla collettivafrenesia che consuma tuttonell'istante, nel dominio deldenaro e del successo, tor-nando a raccontare i senti-menti come la fragilità e leesperienze come la sconfit-ta, e su queste inventandoun canto poetico che hatoccato gli spettatori nelprofondo. La serata della manifesta-zione “Sorsi d'Autore” (in

cui era inserito, appunto,l'incontro con Mauro Coro-na) a Villa Violini è iniziataalle ore 18:30 con unadegustazione guidata divini Punto Zero a cura diAis (Associazione italianasommelier) Veneto, accom-pagnati da formaggi e salu-mi del territorio, per prose-guire alle 19:30 con la visi-ta gratuita alla villa a cuihanno partecipato oltre 60persone provenienti datutto il Veneto. «Una bellis-

sima serata culturale perCastel d'Azzano» ha com-mentato il sindaco Antonel-lo Panuccio, il quale haaccolto i partecipanti conuna breve storia del Castel-lo e delle Risorgive ringra-ziando l'Istituto RegionaleVille Venete, la Regione ela Fondazione Aida «perun' iniziativa che valorizzail patrimonio culturaleveneto». «A volte non cirendiamo conto della ric-chezza che abbiamo dalpunto di vista storico e cul-turale, che magari abbiamoa pochi passi da casa – haripreso il primo cittadino -.Questa kermesse (si riferi-sce a Sorrisi d'Autore) èuna splendida iniziativa chedà lustro al nostro territorioe ai suoi prodotti. Attraver-so degustazioni, incontri evisite guidate apriamo conorgoglio le porte delle bel-lezze del comune di Casteld'Azzano».

CASTEL D’AZZANO. Lo scrittore e alpinista in paese per presentare il suo ultimo libro

Applausi a Corona

CASTEL D’AZZANO. Scuola Dante Alighieri, festa di fine annata

Festa conclusiva per salutare l'annata scolastica, all'aria aperta e immersa nel verde. Una giornata di sole,condita da allegria, educazione, socializzazione e divertimento. A fine maggio, nel giardino della scuola pri-maria Dante Aligheri di Castel d'Azzano, si è tenuta la festa di fine anno, a cui è stata invitata pure l'Ammi-nistrazione comunale. Bambini e bambine, insieme alle loro famiglie, hanno trascorso qualche ora in com-pagnia, consolidando le amicizie strette durante il periodo scolastico e rivivendo settimane e mesi di lezionitrascorse (e condivise) sui banchi e in aula. «Non c'è niente da fare: anche la scuola la fanno le persone –fanno sapere appunto gli amministratori -. Grazie pertanto alle insegnanti, grazie al personale scolastico,grazie alla collaborazione dei genitori». Oltre ad essere un momento di saluto e di celebrazione dell' annotrascorso insieme, la festa ha rappresentato la conclusione del progetto “Libericonilibri” che ha accompagnatogli alunni e le alunne nel ultimo periodo di studi attraverso il potenziamento linguistico, la lettura con i nonnie la Mostra del libro.

Sempre più solidarietà, nelsegno della vicinanza e diun aiuto concreto. Vigasiodà il benvenuto alla sedeCaritas e al Centro di ascol-to parrocchiale: la struttura,sita in via Chiesa 3, è statainaugurata qualche settima-na fa e rappresenta già unpunto di riferimento per ilpaese e per chi si trova inuno stato di difficoltà. «Èl’emanazione di una comu-nità cristiana che si propo-ne di offrire un’iniziativa diapertura, approccio e primarisposta ai bisogni del terri-torio, e ha quindi unadimensione territoriale coe-rente con l’Unità Parroc-chiale che si andrà deline-ando a livello Vicariale –comunicano i volontaridella parrocchia e delGruppo Caritas -. È il luogoin cui le persone in difficol-tà possono sperimentare,attraverso accoglienza eascolto, il volto fraterno

della comunità cristiana; èuno strumento che permettedi conoscere e condividere ibisogni concreti della gente,perché, facendosene carico,la comunità stessa possavivere l’impegno e la testi-monianza della solidarietà.Infine, è frutto della dispo-nibilità e del lavoro di ungruppo di persone che vivo-no l’ascolto come servizio,come mezzo con cui portareagli altri la gioia». Unacuriosità: «La Caritas diVigasio ha organizzato, adoggi, la distribuzione dioltre 500 borse di alimentialle famiglie del territorio instato di emergenza primariaalimentare – rivelano ivolontari -. Iniziativa, que-sta, che si aggiunge al soste-gno economico prestato acoloro che non dispongonodelle risorse sufficienti perpagare l’affitto o le utenzeprimarie. Noi volontarisiamo inoltre impegnati ad

accompagnare tali persone ariacquisire una propria auto-nomia e dignità, mediantepercorsi di ricerca attiva dellavoro». L’appello di par-rocchia e Caritas è rivolto atutti coloro che desideranodare una mano al prossimo:«È possibile segnalare l’ini-

ziativa a famiglie in tempo-ranea difficoltà in modo chesi possano rivolgere al Cen-tro di ascolto, candidarsicome volontario telefonan-do allo 045.6694745 e par-lare dell’apertura del Cen-tro Caritas con amici, colle-ghi e parenti».

VIGASIO. Taglio del nastro per la sede della Caritas e il Centro di ascolto parrocchiale

Un aiuto, una casa

VIGASIO / PADRE PASINATOVenticinque anni diordinazione sacer-dotale. La parroc-chia di Vigasio hafesteggiato padreMarco Pasinato, ilquale ha recente-mente celebrato ilsuo venticinquesimodi sacerdozio. Lamessa per ricordarelo speciale anniver-sario e il traguardoraggiunto da padreMarco, lo ricordia-mo, ha avuto luogodomenica 21 mag-gio in occasionedella festa di SanZeno Patrono.

Servizi diMatteo Sambugaro

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Comuni Ricicloni, NogaroleRocca risponde presente. ELegambiente strizza l’oc-chio al paese veronese.L’associazione ambientali-sta ha riconosciuto, purequest’anno, l’impegno delComune per quanto riguar-da la gestione dei rifiuti e,quindi, l’attenzione allanatura. Nogarole Rocca, coni suoi 3.668 abitanti, hainfatti raggiunto l’83% diraccolta differenziata, nelpieno spirito dell’iniziativa.Già, perché Comuni Rici-cloni (nel 2017 come in pas-sato) valorizza il conteni-mento della produzione dirifiuti selezionando solo lerealtà che producono menodi 75 chilogrammi di rifiutosecco indifferenziato perabitante all’anno: se ilnumero dei municipi pre-miati scende rispetto alloscorso anno (da 525 a 486),soprattutto a causa dellafusione tra Comuni di pic-cole dimensioni avvenuta adinizio 2016 e del mancatoinvio dei dati utili alla clas-sifica da parte dei Comunicampani (che passano infat-ti da 50 a 21), in compenso,aumentano i cittadini RifiutiFree, passando da quasi 3milioni a 3 milioni e 276mila, dimostrando che èaumentata la taglia deimunicipi impegnati sulfronte della riduzione delsecco indifferenziato.«Anche quest'anno Legam-biente ci premia – riferiscecon soddisfazione l’Ammi-nistrazione di Nogarole

Rocca -. La nostra comunitàha infatti raggiunto il 18°posto assoluto su base pro-vinciale (su un totale di 97Comuni, ndr), la posizione101 tra i Comuni del Venetosotto i 10.000 abitanti e il365° posto assoluto dellagraduatoria nazionale (su untotale di 8.000 Comuni,ndr). Abbiamo certamenteancora tante cose da miglio-rare, in tema di rifiuti, masicuramente abbiamo fattobene il nostro dovere neiconfronti dell'ambiente: atutti, quindi, un grande gra-zie per quanto fatto». L’edi-zione «Comuni Ricicloni»,lo segnaliamo, è stata pre-sentata martedì 27 giugno aRoma durante la giornataconclusiva del IV Ecoforumorganizzato da Legambien-te, La Nuova Ecologia eKyoto Club in partnershipcon il Conou (Consorzionazionale per la gestione,raccolta e trattamento deglioli minerali usati). All’in-contro, introdotto dal diret-tore generale di Legambien-te Stefano Ciafani, hannopartecipato Rossella Muroni(presidente nazionaleLegambiente), Gian LucaGalletti, (Ministro dell’Am-biente e della Tutela del Ter-ritorio e del Mare), ErmeteRealacci (presidente Com-missione Ambiente Cameradei Deputati) e SalvatoreMicillo (CommissioneAmbiente Camera deiDeputati). Ma com’è, neldettaglio, la situazione inItalia? Il rapporto 2017 con-

ferma le annose differenzetra i sistemi di gestione deirifiuti urbani operativi nelnord Italia e quelli del cen-tro-sud. Quest’anno l’82%dei Comuni Rifiuti Freesono nel settentrione, irestanti li troviamo per il10% al sud e circa per l’8%al centro. In particolare, alnord, aumentano i Comunilombardi che passano dai 76Rifiuti Free dello scorsoanno agli attuali 90 di cui,ben 20, oltre i 10 mila abi-tanti; e quelli trentini (+5).

Stabili Friuli Venezia Giu-lia, Liguria ed EmiliaRomagna. Assente, dinuovo, la Valle d’Aosta,mentre il Piemonte piazza ilsuo primo Rifiuti Free oltrei 10 mila abitanti: Cossato.La classifica per distribuzio-ne di Comuni Rifiuti Freevede così in testa il Veneto(29,2% di Comuni liberi dairifiuti sul totale regionale),seguita da Friuli VeneziaGiulia (27,8%) e TrentinoAlto Adige (18,7%).

Matteo Sambugaro

CRONACHE di Nogarole RoccaL’ALTRO GIORNALELuglio 2017 17WhatsApp

331 9003743

NOGAROLE ROCCACasa famiglia, 1ª candelina

Brindisi a Nogarole Rocca, per festeggiare la casa famiglia San France-sco. È infatti trascorso un anno dall’inaugurazione della struttura, unanno che la comunità ha voluto ricordare in grande stile: sabato 24 giu-gno è stata così organizzata una festa (aperta a chiunque desiderassepartecipare) per celebrare il primo anniversario della casa famiglia, nataper iniziativa dell’Associazione Casa San Francesco. Tra gli ospiti, inmezzo a tanti amici e conoscenti, c’era anche la locale Associazionedonatori di sangue San Francesco d’Assisi (Asfa): «Collaboriamo con l’As-sociazione Casa San Francesco fin dalla sua nascita e molti, tra i volon-tari del nostro gruppo, hanno accolto l’invito alla donazione di sangue.L’Associazione, in particolare modo quest’anno, aderisce alla Campagna“L’Unione fa il Dono” – osserva il direttivo della sezione di NogaroleRocca -. La casa famiglia è nata dal sogno dei coniugi Signoretti e forni-sce un servizio residenziale all’interno di una comunità familiare, rivoltoal sostegno e alla cura di minori in situazioni di difficoltà nelle loro fami-glie d’origine. Si rivolge, ossia, a minori tra 0 e 17 anni e può accoglie-re fino ad un numero massimo di sei ospiti». La prima candelina sullatorta è stata spenta con orgoglio dalla casa famiglia. Solidarietà e aiutoal prossimo sono le basi della filosofia del gruppo Casa San Francesco.Filosofia che il direttivo Asfa appoggia e loda: «Attorno a questa realtàruotano tantissimi volontari di Nogarole Rocca e non solo. Questi hannocontribuito prima di tutto, con lavoro e generosità, alla ristrutturazionedello stabile in cui ha sede la casa famiglia e sostengono ora le attivitàquotidiane dell’Associazione (il riferimento è, appunto, alla Casa SanFrancesco, ndr)». E aggiunge: «Durante la serata del 24 giugno è statoallestito un info-point a cura della sezione Asfa di Nogarole Rocca, è statodistribuito materiale divulgativo e si è svolto un momento di sensibiliz-zazione per tutti i partecipanti a cura del volontario, e donatore di san-gue Asfa, Giovanni De Togni». M.S.

ACQUE VERONESI. Oro blu, «no agli sprechi»«Le alte temperature dei giorni scorsi e le scarse precipitazioni previste nei prossimi mesi non fanno sperare in unmiglioramento delle riserve di acqua. Un grande aiuto deve arrivare dalle ordinanze delle Amministrazioni Comuna-li per limitare l'utilizzo di acqua e dai comportamenti dalle persone, a partire dai piccoli gesti quotidiani risparmian-do ed evitando gli sprechi di acqua». Così Niko Cordioli, presidente di Acque Veronesi, commenta gli aggiornamentirelativi alla situazione di estrema criticità che sta interessando l'intera provincia scaligera. «Sono state emesse dalleAmministrazioni Comunali diverse ordinanze contro gli sprechi di acqua e verrà rafforzata la vigilanza. Acque Vero-nesi ha già messo in campo interventi straordinari per gestire questa emergenza idrica, anticipando in alcuni casi larealizzazione di interventi originariamente programmati per annualità future o inserendo opere non previste prece-dentemente (come il collegamento della rete idrica dell’Alpo di Villafranca con la Rete idrica di Povegliano oltre allarealizzazione di un nuovo pozzo e realizzazione di nuovo pozzo a Mozzecane). I sistemi di telecontrollo e monito-raggio di Acque Veronesi hanno evidenziato nelle scorse settimane che, nonostante le temperature vicine ai 39 gradie le direttive dei primi cittadini, i consumi non sono diminuiti». Acque Veronesi, impegnata da anni in campagne disensibilizzazione su un corretto utilizzo della risorsa acqua, raccomanda soprattutto in periodi di estrema siccità di evi-tare sprechi e usi impropri, ribadendo alcuni semplici ed efficaci accorgimenti per risparmiarla e razionarla: l’utilizzodi appositi frangigetto da montare nei rubinetti (possono consentire un risparmio anche del 50%), non utilizzare acqua

COMUNI RICICLONI. L’Amministrazione: «Anche quest’anno Legambiente ci premia»

Rifiuti e ambienteNogarole virtuoso

VALEGGIO. «Sì» all’iniziativa “Il Veneto legge” Fino a settembre tutti gli amanti della letteratura veneta troveranno alla Biblioteca comunale di Valeggio pagine perla loro passione. La Biblioteca aderisce infatti al progetto “Il Veneto legge”, promosso dalla Regione in collaborazionecon la Sezione Veneto dell’Associazione Italiana Biblioteche. Nei mesi estivi si potranno pertanto trovare tra gli scaf-fali particolari spazi per gli scrittori originari della nostra regione o per quegli autori che abbiano ambientato la loroopera in Veneto. Tra questi, Dino Buzzati, Luigi Meneghello, Antonio Fogazzaro, Romolo Bugaro, Paolo Barbaro e tantialtri. L’iniziativa si concluderà venerdì 29 settembre, quando si terrà nel maggior numero possibile di luoghi del Vene-to una maratona di letture. L’evento è dedicato ad adulti e bambini ed è creato per inviare un messaggio forte e chia-ro: se un’intera regione italiana si mobilita e si unisce in un momento riservato alla lettura e alla letteratura, signifi-ca che leggere e saper leggere, come affermano gli stessi bibliotecari dei numerosi comuni che hanno aderito al pro-getto, è davvero importante. La Biblioteca di Valeggio è stata una delle pochissime privilegiate ad essere stata scelta,a fine maggio, come luogo per la presentazione ufficiale del progetto e la visita dei librofori. L’evento ha una paginafacebook dedicata, Il Veneto legge, dove ogni lettore potrà postare brani o commenti tratti dalle proprie opere prefe-rite.

Paola Peretti

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SPAZIO DONNA L’ALTRO GIORNALELuglio 201718

Finalmente è arrivatal’estate con il tempo divacanze, mare, sole erelax!L’esposizione al sole portagrandi benefici per lanostra salute ma ci sonoanche piccole precauzioneda prendere per non recaredanni alla pelle. La primacosa da fare è scegliere unabuona protezione (alta) chegarantisca alla pelle delviso la giusta idratazione eil corretto scudo. La secon-da regola è quella di beremolta acqua.

Ma dopo un interna gior-nata trascorsa al mareesponendo il viso al sole èassolutamente necessarioprenderci cura della nostrapelle, soprattutto quandol’età pian piano avanza e lapelle non è più così giova-ne! La pelle del viso infattiè molto sensibile ai raggisolari e, anche se la proteg-giamo adeguatamente, siformano piano piano pic-coli segni, rughe precoci oun’eccessiva secchezzache possono portare lapelle ad invecchiare piùvelocemente.Per cercare di rallentare idanni dovuti al sole è beneusare uno specifico dopo-sole o una crema idratante. A volte però le creme nonbastano, o meglio, possonoessere integrate in modomolto efficace, rapido edeconomico da alcunemaschere doposole fai date realizzate con ingredien-ti semplici e facilmentereperibili. Un prodotto chemolto spesso è sottovaluta-to nella gestione domicilia-re della cura della pelle delviso è il tonico. Quest’ulti-

mo è un prodotto utile perriequilibrare la pelle, ter-minare in maniera correttala pulizia del viso e ripristi-nare il giusto PH cutaneo.In caso di pelle arrossata,secca e con qualcherughetta e poco soda, avre-te bisogno di un tonicocapace di distendere lelinee d’espressione, levi-gare la pelle e donarlenuova luce.Mettete a bollire 1 tazza diacqua, lasciate in infusione2 bustine di tè verde percirca 10 minuti, lasciateraffreddare. Aggiungete ilsucco di mezzo pompelmoe mezzo bicchiere di acquadi rose; mescolate bene conun cucchiaio in modo daunire tutti gli ingredienti.Potete applicate sul visopulito, lasciate asciugare edopo applicate la vostracrema idratante oppuretenete il tonico in frigorife-ro e dopo l’esposizione alsole fate una bella masche-ra imbibendo un panno dilino o di cotone con il toni-co fresco. L’effetto lenitivoe idratante è assicurato.Namastè! ?

BENESSERE DONNA A CURA DI CHIARA TURRI

Tonico viso stimolante e rassodante doposole

“Il sole è nuovo ogni giorno” (Eraclito)

Chiara Turri

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Trent’anni di storia, di ami-cizia, di solidarietà. Tren-t’anni di crescita e di pro-getti. L’associazione Donnedella Valpolicella – che adoggi conta 110 iscritte - haspento le sue prime 30 can-deline in una serata specia-le, quella del 7 giugno. «Nel1987 - ha ricordato la presi-dente Bruna Pavesi – abbia-mo dato inizio, con l’allorapresidente Nenè Lovat, aquesta forma di socializza-zione tra donne che non esi-steva in questo territorio(ancora oggi è l’unica asso-ciazione femminile esisten-te). Desideravamo stareinsieme e conoscerci, ma loscopo era anche quello divalorizzare il nostro territo-rio con visite guidate, cheabbiamo organizzato peranni con la guida del profes-sor Francesco Quintarelli.Ancora oggi organizziamoogni anno una visita alleantiche ville del territorio». L’associazione Donne dellaValpolicella è stata la primaad allestire una mostra pergli alunni delle scuole dellaValpolicella affinchè illu-strassero come vedevano laloro terra. Ma tanto altronegli anni è stato organizza-to: concerti di musica classi-ca e operette nel teatro diSan Pietro in Cariano;anziani che non avevanopossibilità economichehanno potuto visitare Lour-des a spese delle Donnedella Valpolicella… L’As-sociazione - che collaboracon le Associazioni di Vero-na attraverso le sue rappre-sentanti, Franca Bevardo

Burati e Luciana Quintarel-li, presso la Consulta delleAssociazioni Femminili delcomune di Verona - da cin-que anni organizza una lot-teria benefica raccogliendofondi per l’Ospedale Onco-logico di Negrar, guidato daStefania Gori, per fornireparrucche alle pazienti inchemioterapia che nonhanno la possibilità di acqui-starle. «Desidero ringraziareper il loro aiuto – ha conti-nuato Bruna Pavesi - la vicepresidente Carmela DoriGuidi, la segretaria Ada, latesoriera Liliana Farina, leconsigliere Paola Braghetta,Fiorenza Ferruda, ClaraPerusi, Carla Cicolin, Cristi-na Franza, Franca BevardoBurati, Luciana Quintarelli el’amica Jacqueine Mati.Colgo l’occasione anche perringraziare il presidenteLions Valpolicella, SergioRuzzenente, Paola DadaGhinato, la presidente Lions

di zona, Adriana Benati,Rosanna Pancaldi, direttorede L’Altro Giornale, LuciaCametti, e ancora LauraPigozzi, il dottor Pelizzo,Enzo Badalotti, il nostrotenore (che accanto al fisar-monicista Marco Facchinettiha allietato la serata del 7giugno). Un grazie specialeva anche a Carolina Figuei-redo, responsabile EventiRistorazione e ad EnricoGhinato per l’omaggio con-segnato ad ognuna dellesocie presenti per un tratta-mento di bellezza ad Aquar-dens. Come Presidente – haconcluso Bruna Pavesi -spero di aver svolto le miemansioni con attenzione eserietà perché penso che ilnostro gruppo sia formatoda persone speciali con verisentimenti di amicizia e cor-dialità che fanno dellenostre riunioni piacevolimomenti di incontro».

Silvia Accordini

ASSOCIAZIONE DONNE DELLA VALPOLICELLA

Trent’anni di amicizia

LA SALUTEa cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

IL PUNTO SUI VACCINIAl di là delle campagne ministeriali e dei decreti legge che possono far discu-tere, oggi affrontiamo il tema dei vaccini limitandoci adarne una definizione più chiara, capirne i meccani-smi e il valore sociale. Il vaccino è un preparato con-tenente materiale costituito da proteine complesse ori-ginate da microrganismi opportunamente trattate pernon essere dei contaminanti per il nostro organismoma in grado di conferire immunità attiva al soggettocui viene somministrato. Questa immunità deriva dallastimolazione alla produzione di anticorpi neutraliz-zanti il microrganismo stesso. La vaccinazione pertan-to ha l'obiettivo di indurre il sistema immunitario ariconoscere i patogeni, attraverso un'esposizione sicu-ra agli stessi, e allenarlo ad attivare i meccanismi perla loro eliminazione. Al di là della patologia da cui proteggono, la distinzio-ne tra vaccini è legata al modo con cui sono ottenuti e prodotti i componentiin grado di scatenare la risposta immunitaria. Esistono vaccini costituiti daorganismi attenuati o inattivati, antigeni, peptidi sintetici, virus (in quantità nonin grado di offendere l'ospite) o vaccini a DNA. Una delle caratteristiche forsemaggiormente importanti è la capacità di indurre la cosiddetta immunità dibranco (o di gruppo o di gregge), cioè il fatto che immunizzando la maggiorparte della popolazione, anche gli individui non venuti in contatto con il pato-geno vengono protetti interrompendo la catena di infezione. E' stato stimatoche serve almeno l'80% della popolazione vaccinata per permettere che ciòaccada (che è un po' ciò a cui sta puntando il Ministero della Salute con ilrecente decreto). La prevenzione delle malattie infettive costituisce uno deiprincipali obiettivi della Sanità Pubblica. Basti pensare che grazie all’utilizzodei vaccini nella pratica medica è stato debellato il vaiolo, sono quasi scom-parsi il tetano, la poliomielite, la difterite e sono state notevolmente ridottemalattie virali come l’epatite B, il morbillo, la rosolia, la parotite e le malattiebatteriche come la meningite. Paradossalmente però le vaccinazioni sonooggi “vittime del loro successo”: non essendo più visibili le patologie che sonostate debellate o sensibilmente ridotte è diminuita la percezione dell’impor-tanza delle vaccinazioni, mentre vengono amplificati dal web messaggi allar-manti e preoccupanti sull’utilizzo dei vaccini. Se di scelta si deve parlare, fac-ciamo in modo che la scelta sia veramente consapevole.

Il chiostro dell’Abbazia diSan Zeno, ha ospitato, grazieall’Abate Monsignor GianniBallarini, la conferenza di“Forza, è curabile! – Il tumo-re al seno, un male che nondeve spaventare” con la col-laborazione della Fondazio-ne Umberto Veronesi e ilpatrocinio di Europa Donnae Moica. Giunto alla quintaedizione, “Forza, è curabi-le!” intende sensibilizzare lepersone nei confronti deltumore al seno attraverso lasua testimonial, Maria Cri-stina Gamba, che con la suaesperienza affrontata e vissu-ta in prima persona, ha volu-to portare la sua esperienza equella di tante altre donnepresentando questo formatcon lo scopo di divulgareconoscenze ma anche espe-rienza grazie al supporto dichi questo grande dolore loha superato con coraggio. Laconferenza è stata condottadalla giornalista SimonettaChesini che ha presentatol’intervento dell’oncologa eprofessoressa AnnamariaMolino, Responsabile scien-tifico del progetto e Respon-sabile Delegazione di Verona“Fondazione Umberto Vero-nesi”. «In Italia ogni giornosi manifestano circa 1000casi di diagnosi di tumorealla mammella. Un male cheoggi giorno ha un’altissimapossibilità di guarigione,

grazie alle diagnosi precoci,alle terapie giuste e alla pre-venzione – precisa la Profes-soressa Molino. Ad oggi lasopravvivenza media dellepersone affette da un tumorealla mammella è dell’87% a5 anni grazie all’efficaciadelle terapie». Studi ameri-cani hanno evidenziato qualisiano i fattori di rischio lega-ti allo sviluppo del tumore

tra cui la predisposizione e lafamiliarità, il sesso, l’utilizzodi terapie ormonali sostituti-ve (anticoncezionali), fattorigenetici, l’età avanzata (indonne adulte è più frequen-te), l’esposizione a radiazio-ni, la lunga durata del perio-do fertile (prima mestruazio-ne precoce e menopausa tar-diva), nessuna gravidanza ogravidanze dopo i 30 anni. IlCodice Europeo contro ilcancro ha evidenziato deifattori di rischio che si pos-

sono modificare: sovrappe-so, scarsa attività fisica, con-sumo di alcol, alimentazionericca di grassi, fumo di siga-retta. Sarebbe opportunoseguire una dieta ricca difibre e di antiossidanti conte-nuti soprattutto nella verdurae nella frutta, limitare lecarni rosse, sì alla dietamediterranea. Studi afferma-ti hanno accertato che una

corretta prevenzione va ese-guita con uno screening delledonne in fascia d’età dai 50ai 69 anni mediante l’utilizzodella mammografia ogni 2anni. Negli ultimi anni si stasviluppando una prevenzio-ne su base genetica andandoa ricercare la presenza di fat-tori genetici (BRCA 1 e 2)che se presenti conferisconoun rischio di tumore allamammella dal 60 al 90%.

Angelica Adami

LA CONFERENZA

Il tumore al seno è curabile

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SPAZIO DONNAL’ALTRO GIORNALELuglio 2017 19WhatsApp

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Benvenuto Riccardo! Un bacio dai tuoi nonni

“La violenza corre sul web.I pericoli della rete: cyber-bullismo e non solo…”,questo il tema del dibattitodello scorso 7 giugno pres-so l’Aula Magna dell’Istitu-to Cangrande nel cuoredella città scaligera. Latavola rotonda, presiedutada Giuseppe Rizza, Diri-gente Scolastico dell’I.T.S.Cangrande, ha visto la par-tecipazione di Devis Rode-gher, Dirigente UGL Poli-zia Postale di Verona, diGiuliana Guadagnini, Psi-cologa Clinica – sessuolo-ga, specializzata in Psicolo-gia Giuridica Civile e Pena-le e responsabile PuntoAscolto sul disagio scola-stico e bullismo dell’Uffi-cio Ambito Territoriale VIIdi Verona, dagli avvocati

Panizzo e De Santi. Al cen-tro del dibattito i veri peri-coli che corrono sul web,problematiche sempre piùdiffuse tra i giovani dovuteall’uso improprio dei sociale delle piattaforme digitaliche sempre più frequente-

mente ledono la privacydella società postando inrete contenuti multimedialispesso poco dignitosi: nonsolo in rete viene postato ditutto, ma si stanno perden-do i valori della comunica-zione verbale, orale e dei

rapporti umani. Una pro-blematica che deve interes-sare famiglie, scuola e isti-tuzioni, con un controllocostante del genitore sulproprio figlio e un obiettivoben preciso: parlare, farsiraccontare, mettersidall’”altra parte”, trasmette-re fiducia. «Il cyberbullismosta emergendo in manierarilevante – precisa il dottorRodegher –. In rete stannoprendendo piede piattafor-me internazionali senza uncontrollo da parte nostraperché molto difficili da rin-tracciare; parliamo di “DarkNet”, reti oscure, come ilfamoso fenomeno della“Blue Whale”, il gioco cheistiga al suicidio con cin-quanta prove da effettuareprima di compiere il passo

definitivo verso la morte, ecomprende l’incidersi sulbraccio con una lama, lafigura del cetaceo». Ungioco diabolico - che arrivada un giovane russo indivi-duato e arrestato dalla poli-zia - che ha però provocatonumerose vittime nel suoPaese e per il quale le forzedi polizia europee si sonotrovate costrette ad alzare laguardia perché il gioco èdilagato in maniera folleoltreconfine. Ad oggi, dopola morte di Carolina Pic-chio, di soli 14 anni, che si èlasciata cadere dal terzopiano di casa perché stancadi essere derisa dal gruppodi amici che qualche setti-mana prima aveva postatoun filmato che la ritraevaubriaca e in loro totale bàlia,

la Camera dei Deputati e delSenato della Repubblica ita-liani il 29 maggio scorsohanno approvato la Legge71 che pone l’obiettivo dicontrastare il fenomeno delcyberbullismo in tutte le suemanifestazioni, con azioni acarattere preventivo e conuna strategia di attenzione,tutela ed educazione neiconfronti dei minori coin-volti. Ora in Italia si è mossoqualcosa. In altri Stati peròci sono normative differentiper lo scambio di informa-zioni: negli Stati Uniti adesempio non si è tenuti afornire dati e informazioniper le indagini nel casoscattasse una denuncia dal-l’Italia.

Angelica Adami

IL CONVEGNO

Cyberbullismo, la violenza corre sul web

L’ANGOLO DI FRANCESCAa cura di Francesca Galvani - www.cucinaeciacole.it

GIRELLE DI MANZO FARCITE

Francesca Galvani

Ingredienti:600 gr. di carne macinata di manzo, magra1 vasetto di carciofini sott’olio100 gr. di pecorino in scaglie4 fette di prosciutto cotto affettato sottileSalePepe2 cucchiai di olio

Preparazione:Mescolare la carne con sale, pepe, l’olio (e sevolete altri aromi) e stendere la stessa su unfoglio di carta forno aiutandovi con mattarel-lo e pellicola. Frullare i carciofini scolati dal-l’olio e stenderli su metà della carne. Su que-sti appoggiare il prosciutto e le scaglie di for-maggio. Avvolgere stretto e far riposare infrigo o un’oretta in freezer per facilitare poi il

taglio. Tagliare a rondelle di circa 2,5 cm ecuocere coperto in una padella rivestita dicarta forno. Saranno pronte appena cambia-no colore, non cuocetele troppo. Lo stessomodo di cottura potrete usarlo per fettine diogni tipo o per hamburger, inoltre la scelta diun formaggio di capra o pecora che sia nonè casuale, questo tipo di formaggi infatti noncontiene colesterolo.

Lorenzo. Fosse di S.Annagrazie zia Caterina Un trio felice Caterina con Red

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RUBRICHE20 L’ALTRO GIORNALELuglio 2017

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CON NOI AL CINEMAa cura di Franco Frey

PAN - Viaggio sull'Isolache non c'è (Pan). Genere: avventura -Family. Durata 1h 51m -USA 2015 (uscita film 21luglio) di Joe Wright, conLevi Miller, Hugh Jack-man, Amanda Seyfried,Garrett HedlundUna curiosità: nel 1953, esatta-mente 64 anni fa, usciva nellesale americane: Le avventure diPeter Pan, il 14° ClassicoDisney, ora pilastro della cultu-ra popolare. Con l'estate viene ripropostoper la gioia di tutti: Pan - Viag-gio sull'Isola che non c'è, rivisi-tazione del classico Peter Pancreato dallo scozzese J. M. Bar-rie che porta sullo schermo l'origine della leggenda del bambino che nonvoleva crescere.Peter (Levi Miller interpreta con bravura il ruolo del magico bambino) è undodicenne birichino e un pò ribelle, ma nel triste Orfanotrofio di Londradove ha vissuto tutta la vita queste qualità non sono ben viste. In una notteincredibile Peter viene trasportato in un mondo fantastico, chiamato Never-land, popolato da sirene, pirati, guerrieri pellerossa e incantevoli fate.Qui si ritrova a vivere straordinarie avventure nel tentativo di svelare l'iden-tità segreta di sua madre che lo aveva abbandonato tanto tempo prima.Con una squadra formata da Giglio Tigrato (Rooney Mara), Mary Darling(Amanda Seyfried) e al suo nuovo amico Capitan Uncino (Garrett Hedlund)Peter deve sconfiggere lo spietato pirata Barbanera (Hugh Jackman) persalvare Neverland e scoprire il suo vero destino: diventare l'indimenticabi-le eroe Peter Pan. Una bella favola per la buonanotte, da vedere Amici Let-tori in compagnia dei vostri bambini. Buon divertimento!

IL BIMBOa cura del dottor Gianni Tamassia

La dieta “mediterranea” fa bene alla flora intestinaleGli alimenti che introduciamo nel nostro corpovanno a interagire con le migliaia di micro-orga-nismi che vivono pacificamente nel nostro intesti-no. Questi organismi contribuiscono anche allatrasformazione stessa degli alimenti introdotti efavoriscono l’assorbimento dei nutrienti, ma se sicrea uno squilibrio nel lume intestinale possonoessi stessi diventare nocivi oppure essere sostitui-ti da batteri nocivi. La dieta mediterranea giocaun ruolo importante nel mantenere un buonequilibrio. Se si pensa inoltre che l’intestino è lasede di migliaia e migliaia di neuroni, tanto da essere definito come un “secondo cer-vello”, ed è la sede del 60% del sistema immunitario che ci protegge dagli agentiesterni, risulta evidente che mantenerlo in equilibrio significa tenere in salute tutto l’or-ganismo. La composizione del microbiota intestinale è molto instabile in quanto stret-tamente dipendente dallo stile di vita (dieta sbilanciata, consumo eccessivo di alcoolnell'adulto, stress, eccesso di zuccheri semplici, eccesso di grassi saturi), oltre che dalleinfezioni causate da microorganismi nocivi esterni. Accanto a questo inoltre va tenu-ta in considerazione la genetica dell'individuo. I geni infatti giocano un ruolo nellacomposizione microbica del nostro intestino che è caratteristica in ciascun individuo eche può variare con la crescita sin dall'epoca del concepimento. Alcuni alimenti con-tenuti nella dieta mediterranea sembrano essere correlati al mantenimento del corret-to equilibrio tra i diversi microrganismi. Alcuni zuccheri non digeribili del latte mater-no e di alcuni latti per lattanti “i galatto oligosaccaridi non digeribili” e i derivati del-l’inulina che si trovano ad esempio, in aglio, banane, carciofi e cipolle sono i princi-pali composti ad azione prebiotica (stimolano la crescite e nutrono i batteri “buoni”),gli acidi grassi polinsaturi, ad esempio gli Omega 3, di cui sono ricchi salmone epesce azzurro, favorirebbero un buon funzionamento della flora intestinale”. Anchela frutta ha un ruolo importante attraverso gli antocianidi contenuti nei frutti di bosco,che hanno dimostrato di inibire la crescita di batteri dannosi come lo Staphylococcusaureus”. A riprova della correlazione flora intestinale-dieta, c’è il fatto che l’uso diprobiotici (prodotti costituiti da ceppi batterici utili alla promozione dello stato dibenessere dell'intestino) si sta rivelando strategico anche nella prevenzione e tratta-mento di alcune patologie. Allo stesso modo le alterazioni del microbioma sembranoessere alla radice dello sviluppo di diverse patologie. Il microbioma partecipa alladigestione, metabolizzazione e all’assunzione dei nutrienti introdotti con ladieta. Se la dieta è costituita dai corretti nutrienti, come è la dieta mediterranea,contribuisce non solo ad un corretto accrescimento, se si tratta di un bambino,ma anche allo stato di benessere e salute della flora batterica intestinale e del-l'individuo stesso.

IN AUTOMOBILEa cura di Roberto e Alessandra Azzolina

MULTE E BOLLI ...VIETATO NON PAGARLI!Norme più rigide per automobilisti e motociclistiche evadono il pagamento della tassa di proprietàe delle multe stradali. Dal primo luglio scatterà ilpignoramento del conto corrente, seguitodal prelievo diretto delle somme da saldare. Ilnuovo corso interessa non solo i guidatori maanche le diverse categorie di contribuenti. Il mec-canismo di prelievo è una diretta conseguenza del-l’abolizione di Equitalia le cui funzioniconfluiscono con quelle dell’Agenziadelle Entrate. Questa trasformazione permette-rà ai servizi di riscossione di attingere alle variebanche dati in possesso del Fisco, individuando lesomme sui conti correnti del contribuente e bloc-cando quello che permette di soddisfare il credito.Il pignoramento delle somme è una procedura giàin vigore dal 2005: fino ad ora, però, Equitaliapoteva solo ricevere informazioni sul numero deiconti intestati al contribuente, sequestrandoli tutti aprescindere dall’entità delle somme avanzate. L’in-casso delle multe e dei bolli non corrisposti nonsarà automatico. Al debitore sarà comun-que notificata la cartella esattoriale, chegli darà 60 giorni di tempo per pagarequanto dovuto (chiedendo anche un’eventuale rateazione) o iniziare unprocedimento di ricorso. Per debiti fino a 1.000 euro l’Agenzia delle Entra-te-Riscossione aspetta altri 120 giorni, inviando un ulteriore avviso prima diintraprendere l'azione di riscossione. Scaduti i termini, senza alcuna azionedel debitore, l’ente passerà al recupero coattivo delle somme. Il pignora-mento non dovrebbe essere l’unica tegola per gli automobilisti italiani, chepresto potrebbero fare i conti con un possibile aumento del bollo.Secondo il nuovo piano di strategia energetica nazionale, l’incremento del-l’imposta dovrebbe applicarsi a tutti i veicoli maggiormenteinquinanti. Il provvedimento colpirà soprattutto i veicoli euro 3, visto chea oggi quasi una vettura su due appartiene a questa classe ambientale.

Alessandra Azzolina

Roberto Azzolina

NOVITÀ IN VETRINAa cura di Gianfranco Iovino

Nel piccolo paesino abruzzese di Acitrullo, che conta il minimale numero di16 abitanti, con età media di 68 anni, non succede mai nulla d'interessante,fino a quando la contessa Ugalda Maririo in Cazzati si strozza mentre ingur-gita con avidità un dolcetto. L'occasione diventa per il sindaco Piero Pelurial'opportunità di trasformare una morte accidentale in un accoltellamento mul-tiplo, che tanto piace alle trasmissioni televisive, tra le quali "chi l'acciso".L'imbroglio ha il chiaro intento di attirare Media e curiosi in quella che è lamoda del momento, vale a dire il "turismo da Serial Killer" che ha giàreso celebri i comuni, prima sconosciuti, di Cogne, Novi Ligure e Avetrana.Ad aiutare il Sindaco c'è anche il fratello Marino, del tutto imbrana to e pocosveglio, ma che consentirà di dare vita e credibilità ad una scena ideale di"OMICIDIO ALL'ITALIANA" di cui ne parlerà tutto il Paese. La genialità diMaccio Capatonda riesce a mettere in scena una bella pellicola che riassumeil peggio dell'Italia di oggi: la TV del dolore, accompagnata da giornalistiassetati di scoop e di curiosi che si improvvisano reporter pronti a catturareselfie e dett agli d'autore. Un film demenziale nella sua trama ma assoluta-mente reale e riflessivo nella sua morale.

Dopo il successo di pubblico raccolto in un'estate ed un inverno bollente di"Live da tutto esaurito" torna Renato Zero con un doppio album di inediti daltitolo "Zerovskij… solo per amore”, anticipato dal singolo “Tiandrebbe di cambiare il mondo?”, composto da 19 nuovi brani cheverranno proposti anche nel tour estivo che vedrà ancora l'Arena protagoni-sta a settembre, per il re dei sorcini, questa volta cimentato nel racconto inmusica di una stazione improbabile, diretta da un misterioso Zerovskij, chevedrà transitare Amore, Odio, Tempo, Morte e Vita non più come concettiastratti concetti ma, finalmente, reali ed umanizzati, pronti al confrontoamaro, ironico, tenero e spietato, con i due viaggiatori di sempre: Adamo edEva. Una grande orchestra di 61 elementi, 30 coristi e 7 attori sono il con-torno di uno spettacolo senza precedenti che consacra 50 anni di carriera delnostro artista più rappresentativo e illuminato del panorama musicale nazio-nale, che ci regala un CD pieno di talento, dove sono i testi ad essere i pro-tagonisti attorno ai quali si sviluppa una melodia intensa, non semplice e daprimo ascolto immediato, ma che riesce ad ogni nuova partenza regalaresempre più certezze e magia d'armonia per quello che è l'album di consa-crazione di un istrione inimitabile entrato di diritto nella leggenda della disco-grafia italiana.

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RUBRICHE 21L’ALTRO GIORNALELuglio 2017

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“LIBRI DI CASA NOSTRA”a cura di Gianfranco Iovino

SOPRAVVIVERE ALLA MORTE DI UN FIGLIO... SI PUO'?Quando la sofferenza interiore raggiunge gli apici della sopportazione si trasforma in angoscia e arrendevolezza ad ogni minima reazione,perché nella mente s'insinua una spessa coltre di rassegnazione impossibile da spazzare via con rimedi e cure mediche, soprattutto se lamente non accetta nessun aiuto esterno, isolandosi in se stessa. Ed è così che il male del ricordo, la spietatezza della solitudine e il senso del-l'infelicità perenne albergano in ogni minima attività giornaliera, impoverendola di entusiasmi, specialmente quando la vita di qualcuno cheti era assolutamente caro e vitale viene strappata improvvisamente. Questo il punto di partenza con cui immergersi nella lettura di LACRIMEVERSATE, un testo importante, intenso e profondo scritto da chi il dolore lo ha vissuto in prima persona e in maniera indifesa: una madre cheprova a raccontarci le pieghe e gli incroci che abitano il dolore quando si perde un figlio. Parliamo di Hannelore Marlon Keller, nata in Ger-mania, residente a Verona, ma assidua frequentatrice di Alba e i territori collinari circostanti, che racconta parte della sua odissea subita acausa dell'improvvisa scomparsa della figlia Olivia, morta a 22 anni a Valdobbiadene con il proprio ragazzo, mentre erano in moto, spen-sierati e felici dopo un pranzo con gli amici: un’auto è uscita dallo stop senza fermarsi ed Olivia è volata per trenta metri morendo sul colpoinsieme anche al suo ragazzo e il conducente della vettura. Da quel primo novembre del 1995, giorno dell’incidente, la vita di Keller ha smes-so di esistere perché orfana di un bene tanto assoluto, quanto insostituibile qual è quello che appartiene ad una figlia, lasciando che il tempoispessisca sempre più la soglia di sopportazione al dolore così da permettere una lentissima risalita verso la rassegnazione che consenta diriguadagnare un minimo di serenità, nella convinzione che l’amore e la voglia di vivere sono l’unico antidoto al nulla e la morte. Come la stessa autrice sostiene inogni incontro con il pubblico, è importante considerare sempre che un figlio è un bene in prestito e che non si deve mai dare per scontata l'idea di averlo per sempreaccanto a sé, e solo partendo da questa ragione, maturata con grande dolore, che poi si riesce a convivere con la sofferenza, e a tal riguardo l'autrice prova a rac-contare la testimonianza personale di chi, dopo un simile dramma deve provare a non commettere l'errore di chiudersi in se stessi, ma affrontare le conseguenze,allargando le stanze del cuore per farci coesistere sia dolore che speranza a non arrendersi completamente, perché alla fine si può sopravvivere alla morte, pur secon tremenda fatica, nel ricordo d'amore di chi non è più accanto a noi. Marion Keller continua la sua missione di assistenza e sostegno alle famiglie colpite da dram-mi simili al suo ed ha aperto una pagina facebook (lacrimeversate) per i familiari delle vittime della strada molto frequentata.

Gianfranco Iovino

LETTO PER VOIFatos Kongoli, La vita in una scatola di fiammiferi,

Rubbettino 2015, 254 p., 16,00€“Quando il campanello della porta squillò, lui era seduto al tavolo. Conuna bottiglia di Jach Daniel’ ridotta a meno della metà”. Bledi Terziu,cronista di nera senza più un lavoro, abbandonato dalla compagnaVeronika, una conduttrice televisiva, vive da solo in un appartamenti-no al centro di Tirana quando riceve la visita inaspettata di una giova-ne zingara, Isabela. Con la mente annebbiata dall’alcol, Bledi tentamaldestramente di possederla ma la ragazza, quasi accidentalmenteper una spinta, muore. Il romanzo si divide in due tempi: luglio 2004,quando il protagonista, un giornalista di trentadue anni commette invo-lontariamente un reato nella sua abitazione, e il passato al quale luiritorna continuamente con i suoi ricordi. “Il protagonista” ha spiegatol’autore Fatos Kongoli, lo scrittore di maggior successo dell’epoca ditransizione in Albania dal 1990 ad oggi, “vive contemporaneamentedue epoche: il suo passato e il suo presente. Questo è anche ciò cheaccade nell’Albania oggi, che trattiene dentro di sé il suo passato. Nonsi può spiegare il presente senza guardare al passato”. L’intensità dellastoria albanese, dal regime di Hoxha, passando per il periodo post-comunista, fino ad arrivare all’anarchia del 1997 e al successivo perio-do di occidentalizzazione, non è il semplice sfondo del romanzo ma lachiave di lettura. Il titolo del libro contiene una duplice metafora, Ilricordo dell’appartamento in cui il protagonista aveva vissuto, in spazistrettissimi, dove veniva a mancare anche l’aria e dove non sapevacome muoversi. Tali spazi, come una scatola di fiammiferi, reprimeva-no l’uomo, lo deformavano nello spirito e nella psiche. “Sono convinto”dice lo scrittore “ che il regime dittatoriale costruiva intenzionalmentele abitazioni collettive uniformi, dove la gente veniva repressa e defor-mata fino al limite dell’esistenza. Tuttavia la realtà di oggi, anche setotalmente diversa, è spesso crudele, disumana, dove la sete di arric-chirsi ad ogni costo e con ogni mezzo conduce a drammi raccapriccian-ti…”. La storia di Bledi è raccontata senza filtri narrativi. La societàclassista e razzista, gli attivisti di quartiere, l’icona sacra in ogni casa,la corruzione dilagante, sono la quotidianità alla quale o ci si adatta osi soccombe. Lo scrittore è brutale, gioca con le immagini dissacranti,con gli odori rivoltanti e i corpi nudi, con la sessualità e l’ingenuità del-l’infanzia, ma è uno scrittore e una realtà che vale la pena di leggeree scoprire.

LINGUA E CIVILTÀNell’isola della Martinica non c’è più la popolazione dei Caribi chetrovò Colombo il 15 giugno 1502 quando vi posò il piede nel corsodel suo quarto viaggio. Intelligenti, arditi e bellicosi, i Caribi furo-no in parte uccisi e in parte deportati in altre isole dai Francesi checolonizzarono l’isola nel Seicento. Il nome francese Martinique,donde il nostro Martinica, non è che l’alterazione del nome indi-geno Madinina. Attualmente l’isola è abitata in grande maggio-ranza da neri discendenti da quelli importati dall’Africa comeschiavi nelle piantagioni da zucchero. Ma il nome di Carìbico restaal gran mare che la bagna a occidente e ci ricorda le indimentica-bili avventure salgariane. Mare dei Caraibi: ma si deve leggereCaràibi o Caraìbi? Il nome originario etnico è Kalìna, da Kalìnadiscendono le varianti Kalìbi o Kanìba, ma le alterazioni sonomolte di più. I Francesi dicono Caraibes e pronunziano caraìb, gliOlandesi Caraìben, gli Inglesi Caribbees, gli Spagnoli Caribes. Lanostra pronunzia deve dunque essere Caraìbi con l’accento sullaprima i e non Caràibi come si sente spesso. Altra pronunzia darispettare è Friùli. Infatti, i Friulani dicono Friùl, derivato dall’ori-gine latina del nome, Forum Jùlii, l’antico nome dell’odierna Civi-dale che era il centro fortificato di quella colonia romana. Inveceè sdrucciola la pronunzia corretta di Nùoro, rispettata da tutti iveri Sardi perché deriva dal nome medievale della città, Nùgoro,accentato sulla u. Quando nel 1900 s’inaugurò la ferrovia sotter-ranea parigina, questa fu chiamata chemin de fer métropolitain,ferrovia metropolitana, cioè ferrovia che serve una metropoli, unagrande città. Per far più presto si abbreviò in le metropolitain, eabbreviando ancora in le métro. Quel le, articolo maschile, si spie-ga con il nome maschile chemin de fer, ma poiché in italiano cor-risponde al femminile la ferrovia, viene logica l’abbreviazione ita-liana la mètro. Questo in teoria. In pratica, il fascino parigino haprevalso sulle raccomandazioni dei linguisti e tutti, stampa intesta, scrivono e dicono il metrò (con accento sulla ò) per ritrova-re un po’ di Parigi anche a casa nostra. Chi avesse piacere e desi-derio di ampliare e approfondire l’uso corretto degli accenti, con-siglio la lettura de Il piacere dell’italiano e Si dice o non si dice diAldo Gabrielli, illustre linguista autore anche del Grande diziona-rio della lingua italiana e del Dizionario linguistico moderno e delfamoso Dizionario dei sinonimi.

AGENDA LETTERARIASono duecento anni che è morta la scrittrice inglese Jane Austen nataa Steventon il 16 dicembre 1775 e morta a Winchester il 18 luglio1817. E’ una delle scrittrici più famose dell’Inghilterra e una delle piùimportanti del periodo preromantico. E’ stata un’acuta osservatricedella società umana: possedeva una grande capacità di leggere all’in-terno delle persone. La sua vita fu pove ra di eventi, non si sposò maie fu sostenuta soprattutto dal fratello Edward. Austen visse in un’epo-ca e in uno strato sociale in cui la conversazione, gli incontri, le pas-seggiate in compagnia, le viste agli amici e ai vicini erano la parte piùimportante della vita quotidiana. La libertà femminile era limitata alpunto che a una donna non era consentito camminare da sola in città,o scrivere una lettera a un uomo che non fosse un parente o il fidan-zato: il matrimonio era l’unica via di fuga. Il primo romanzo pubbli-cato fu Ragione e sentimento del 1811. Al 1813 risale la pubblica-zione del più celebre e del più amato dei romanzi di Austen, Orgoglioe pregiudizio. Mansfield Park è quello psicologicamente più profon-do. Ne L’abbazia di Northanger la protagonista è una giovane senzaqualità che sogna una vita simile ai libri che ama leggere. In Per-suasione sono bellissime e simboliche le descrizioni della stagioneautunnale. Indimenticabili sono i personaggi. In particolare il cam-pionario femminile, donne piene di vita, di sensazioni e di personali-tà, è così completo e ben definito da sembrare un manuale di com-portamento. Ci sono le donne (Elinor e Anne) pazienti, forti e costan -ti che vivono pienamente conservando nell’anima segreti e inguaribi-li tormenti; c’è la donna che vive sul punto di sbocciare e non si rea-lizza mai (Fanny); c’è la donna la cui tenerezza di cuore riesce a oscu-rare la stupenda bellezza (Jane Bennet); c’è quella comune in tuttotranne che nella potenza dell’amore (Jane Faifax); c’è l’emanazionepiù sincera del romanticismo (Marianne), quella il cui splendore è cosìintenso da rasentare la presunzione (Emma) e quella dalla malia irre-sistibile ma priva di limpidezza (Mary); tuttavia il caleidoscopio piùvario e attraente delle qualità femminili è impersonato dalla straor-dinaria Elisabeth Bennet, protagonista di Orgoglio e pregiudizio cheanche nei momenti più critici della sua storia, quando perfino dai suoi“begli occhi neri” sgorgano delle la crime, la sua innata allegria ciriempie il cuore di speranza. Austen, “l’artista più perfetta tra ledonne, la scrittrice di libri immortali” che vale la pena di leggere erileggere.

a cura di Lino VenturiniCultura

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L’alleanza la sancisconocon una stretta di mano, trai due capitani. CristianMarai a sinistra, GiorgioBonato a destra, in mezzo

un pallone da rugby e illogo della comune franchi-gia territoriale (Ftgi), sim-boli dell’«unione». RugbyClub Valpolicella e West

Verona Union Rugby parla-no la stessa lingua, l’inizia-tiva presentata sabato 1luglio a Sona legherà anco-ra di più le due società vero-nesi: il progetto di collabo-razione è cominciato nellascorsa stagione, interessan-

do le categorie giovaniliunder 14, 16 e 18, e dal2017/18 verrà esteso alivello seniores coinvolgen-do la seconda squadra del

Valpo (fresca di promozio-ne in serie C1) e la forma-zione seniores del WestVerona. L’unione di gioca-tori e forze permetterà, per-tanto, di predisporre duecompagini (a denominazio-ne West Verona), che mili-teranno in C1 (l’ex C Elite)e in C. «L’obiettivo princi-pale della nostra franchigiaterritoriale e di questo pattosportivo è la crescita deiragazzi – ha sottolineatoMario Ramundo, presidentedel West Verona -. Deside-riamo formare una basesolida e un vivaio ben strut-turato che possa, in futuro,essere un vero e proprio ser-batoio per le categoriesuperiori, come la serie Adel Santamargherita RugbyClub Valpolicella. In talmodo aiuteremo a migliora-re sia gli atleti già di uncerto livello, e coloro che

usciranno dall’under 18, siaquelli che si avvicinano alrugby in età avanzata, ossiada maggiorenni e quindimeno preparati». L’headcoach della nuova squadradi C1 sarà Francesco Brolis,il suo vice e tecnico della CGiacomo Sanfilippo, men-tre per il ruolo di preparato-re atletico è stato sceltoIvan Guariso. La carica didirettore tecnico, invece,verrà affidata all’esperienzadi Alessandro Zanella, chetornerà ad guidare il Santa-margherita in serie A.«Valpo e West contanoinsieme più di 500 atleti eoltre un centinaio di tesse-rati tra allenatori e dirigenti:intraprendere un’avventuracosì non è semplice, occor-rono passione, impegno,sacrifici ed entusiasmo – haspiegato il presidente delRugby Club Valpolicella,

Sergio Ruzzenente -. Ilnostro progetto è innovati-vo e coinvolge un’areavastissima, da Sant’Annad’Alfaedo a Villafranca.L’aspirazione? Vogliamoincrementare le squadre,non eliminarle. Tante volte,i club si uniscono per creareuna sola compagine edessere più competitivi,mentre noi desideriamo col-laborare sì per aumentare laqualità degli organici maanche per allargare la base.Le due società possonoinfatti contare su persone dispessore: bambini e ragazzivengono a giocare a rugbyvolentieri e si divertono inun ambiente molto serenoed educativo». Alla presentazione, lo pre-cisiamo, oltre ai rappresen-tanti delle due società,erano presenti l’assessoreallo Sport di Sona Gian-

franco Dalla Valentina eEzio Aldrighetti per l’Avisprovinciale. «Questa inizia-tiva è bella in primis per ilmondo del rugby: sonocarico, ho grande entusia-smo e sono davvero conten-to dello staff con cui colla-borerò – ha detto l’headcoach Francesco Brolis -. Ilfatto che i roster di C1 e Clavorino in sinergia (gliallenamenti saranno con-giunti, ndr) è stimolante eimportante: la sana compe-tizione, sapere di non avereil posto scontato e la vogliadi mettersi in mostra e arri-vare a giocare ad un livellopiù alto fa crescere il movi-mento. Nel rugby, a fare ladifferenza non è sempre lasomma di tanti elementiforti, bensì la presenza ditanti elementi uniti. Perchésenza un gruppo compatto èdifficile andare lontano».

RUGBY. La franchigia territoriale prosegue: l’alleanza prevede pure un club in C1 e uno in C

West e Valpolicellain campo insieme

PALLAVOLO. Volley Belladelli, finale di annata con il botto: due trofei e due promozioni Finale di stagione con il botto. Anzi, con veri fuochi d’artificio. Il Volley Belladelli ha arricchito bache-ca e palmares, aggiungendo negli ultimi mesi, grazie alle proprie formazioni, il titolo provincialeunder 14, la promozione in serie C, il trofeo under 12 misto e la promozione in Seconda divisione.Senza dimenticare il riconoscimento dell’under 16, laureatasi vicecampione provinciale. Il corona-mento, questo, di un’intera annata di impegno, passione e determinazione messi in campo dalle atle-te e dalla società. TITOLO PROVINCIALE UNDER 14. Andiamo con ordine: la prima soddisfazione risale a marzoed è firmata dall’under 14. «Grande impresa delle ragazze di Paolo Zamboni e Stefano Guernieriche si sono aggiudicate 3-2 la finale provinciale under 14, contro il Lachiver Antares, al palazzettodi Quaderni – ricorda il club -. Partita straordinaria, prima di tutto sotto l'aspetto emozionale. Inten-sa e difficile, come deve essere una finale, ottenuta contro una squadra forte e ben messa in campo.Una vittoria bellissima che va oltre la pallavolo, oltre la tecnica e l'organizzazione di squadra. Ungruppo straordinario che ancora una volta ha dimostrato che senza il cuore messo sul campo certepartite non si portano a casa. Queste sono ragazze straordinarie che nel 2015 hanno vinto il torneoprovinciale under 12, nel 2016 si sono laureate campionesse under 13 e quest'anno hanno fatto loroil torneo under 14». PROMOZIONE IN SERIE C. In maggio, invece, ad esultare è stata la formazione del Volley Belladelli militante in serie D. «Grande festa per la compagine veronese che vin-cendo 1-3 in trasferta contro lo Scatolificio FB, ha conquistato la matematica promozione in serie C con una giornata di anticipo rispetto alla fine del campionato – afferma il club-. Bastava un solo punto alle atlete di Nicola Zanoccoli e Tatiana Marconi per la certezza matematica del salto nel massimo torneo regionale». Punto arrivato nel terzo set. «All'ul-timo punto della frazione è esplosa l’esultanza in campo e sugli spalti: la partita non era ancora finita ma il punto decisivo è stato ottenuto, pertanto il quarto set è servito solo perla cronaca. La gioia è stata grande sui volti delle atlete e degli allenatori, il pubblico era in delirio e si respirava una forte soddisfazione tra i dirigenti che hanno visto premiatol'impegno di questi anni».TITOLO UNDER 12 MISTO. La cronistoria dei successi arriva a giugno. In cui tocca all’under 12 misto andare a punto, portandosi a casa il titolo di campione. «Venerdì 2giugno, a Quaderni, la squadra di Paolo Zamboni ha avuto la meglio sul Valpovolley, fisicamente superiore alla nostra compagine – commenta il club -. Dopo un primo set vintosenza troppa fatica dal Belladelli (25-18), la reazione delle ospiti non si è fatta attendere (12-25). Il terzo set decide tutto: il Valpovolley, carico da un secondo set dominato, partesubito alla grande e guadagna qualche punto di vantaggio; il Belladelli non molla e aggancia le avversarie sul 13-13, ma di nuovo il Valpo scatta in avanti e si porta sul 15-20.Sembriamo ormai spacciati, ma dopo un time-out di Zamboni ingraniamo la marcia giusta e con un parziale di 6-0 ci assestiamo sul 21-20. Da questo momento ogni punto èda cardiopalma, ma il Belladelli ha la meglio e con uno splendido ace chiude 25-23, conquistando così il titolo e archiviando nel migliore dei modi un’annata ricca di emozio-ni».PROMOZIONE IN SECONDA DIVISIONE. L’ultimo ruggito della stagione è firmato dalla Terza divisione young, allenata da Paolo Zamboni e Stefano Guernieri: «La squa-dra – conclude il club - chiude in bellezza il campionato con una vittoria per 3-0 su Ipervolley San Martino, vittoria che assicura al Belladelli il secondo posto in classifica e la pro-mozione in Seconda divisione! Complimenti a tutte le ragazze».

Servizi diMatteo Sambugaro

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA

Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettiliLo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guida-ta dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di gio-vanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechten-stein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plasti-ca per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delletartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il ParcoNatura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionatidegli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle botti-glie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti eimmessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., doveappunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente irisultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico chepermetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il ProgettoChelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconforte Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei con-tenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG®Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è maistato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche –ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip perseguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di pre-lievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescan-tina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttri-ce, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante lefasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti adaumentare significativamente la qualità di materiale pro-veniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nelcorso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permettereb-be, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indiscarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per ilcittadino.

La formazione di serie D del Volley Belladelli

Da sinistra, Marai e Bonato

L’alleanza tra Valpolicella e West Verona

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Il bilancio di una stagione.Una stagione piena «dimomenti belli e meno belli,che ti fanno sorridere o cheti fanno ancora arrabbiare:momenti in cui si è riso perla vittoria o momenti in cuisi è usciti dal campo in lacri-me per la sconfitta. Momen-ti che in ogni caso hannoformato e fatto crescereragazzi, genitori, dirigenti eistruttori». Franco Modeniniriavvolge il nastro e raccon-ta l’annata 2016/17 del Dos-sobuono Basket. Il respon-sabile del settore minibasketanalizza con passione le pre-stazioni di ogni squadra e diogni categoria, impegnatetutte le settimane sui campidella provincia di Verona enon solo: «È stata comples-sivamente una stagionepositiva: abbiamo ottenutobuoni risultati sportivi eabbiamo di nuovo aumenta-to il numero dei ragazzi delminibasket (2011-2005,ndr), con i quali abbiamoraggiunto e superato quota100 iscritti – spiega Modeni-ni -. L’under 16 Csi (Centrosportivo italiano, ndr), natain estate come una scom-messa, con l’aiuto di tutti si

è rivelata una bellissima sor-presa: titolo provinciale equalificazione alle finaliregionali. Il risultato finale aFeltre non è stato il migliorema l’esperienza è stata entu-siasmante; la squadra under13 ha concluso la stagionead un pelo dalla qualifica-zione alle Final Four regio-nali, mancata per la sola dif-ferenza canestri. La cavalca-ta è passata attraverso unterzo posto alle Final Fourprovinciali dopo che la vit-toria della semifinale è sfug-gita per un solo punto.Anche qui, comunque, pos-siamo solo dire che è statoun anno straordinario peruna piccola realtà comequella di Dossobuono. Algalà del basket veronese,infatti, la nostra piccola pre-senza era l’unica diversadalle società storiche e piùgrandi della Provincia». Lalente di ingrandimento passa

quindi sopra al settore mini-basket: «L’annata ha fornitotantissimo buoni spuntipositivi di valutazione e dicrescita, soprattutto per laquantità e la qualità del lavo-ro svolto – prosegue Mode-nini -. Abbiamo partecipatoa numerosi tornei fuori dallanostra Provincia: gli aquilot-ti del 2006 sono stati a Rivadel Garda per il torneo diNatale e ci sono tornati amarzo per un altro torneo.Manifestazione a Trentoanche per gli under 13 sulfinire del 2016 e straordina-ria esperienza di due giorniper i 2007 a Bergamo ad ini-zio giugno; senza dimentica-re i tre giorni di maggio, aVerona, al Torneo “Memo-rial Bonetti” per i 2006. Nonsolo: due eventi di piccolaentità ma importanti pureper le ragazze della squadrafemminile, ad Alpo e in casanostra, con due minitornei

cha hanno avuto un ottimosuccesso». E aggiunge: «Leformazioni minibaskethanno ben figurato nei tor-nei di categoria organizzatidalla Fip (Federazione ita-liana pallacanestro, ndr).Buona esperienza per lasquadra esordienti, che puressendo formata da quasitutti atleti del 2006, ha rag-giunto il terzo posto nellaprima fase per poi giocarebuone partite nel gironedelle terze nella secondafase. Al contrario, non cisono state le seconde fasidelle altre tre categorie per ilritardo dell’organizzazionedella Fip, però i 2006 nelloro campionato “AquilottiNBA” hanno messo dietrotutte le squadre del gironetranne la compagine di Vil-lafranca. Secondo posto nelgirone anche per i 2007, chesono stati secondi solo aIsola della Scala. Inizioinvece titubante per i nostriscoiattoli (2008, ndr), chesono partiti impauriti gio-cando la loro prima garacontro Sommacampagna,ma che poi hanno ottenutosuccessi nelle altre garedimostrando che se avesseroavuto più gare avrebberopotuto crescere e ottenereottimi risultati».

PALLACANESTRO. Il dirigente Franco Modenini ripercorre l’annata 2016/17 a tutto campo

Dossobuono felice:«Stagione positiva»

Servizi diMatteo Sambugaro

BEARS BASKET BUSSOLENGO

Pallacanestro, una scuola di vita

La riflessione comincia con una citazione: «ScuolaeGymnasium vitae, dicevano i latini. E questo è pro-prio il motto della nostra associazione: lo sport e lapallacanestro come palestra di vita». Già, perchél’attività fisica e il gioco di squadra insegnano etrasmettano valori sani. I Bears Basket Bussolengovanno a canestro con passione, allegria e amicizia,mettendo sul podio delle parole chiave l’educazio-ne, il divertimento e la formazione. «Non siamo trale prime società per risultati in Provincia, almenonon ancora. Ma teniamo parecchio al fatto che lapallacanestro possa essere uno strumento di cresci-ta e maturazione atletica nonché umana per tutti,dagli atleti agli allenatori, dai dirigenti ai genitori –dichiara la dirigenza -. Siamo una piccola associa-zione di volontari che, con grandi difficoltà edenormi sacrifici, assieme ad uno staff tecnico di pri-missimo valore e spessore umano, portiamo avanti“un progetto” che sul territorio di Bussolengo portagrandi benefici alla comunità e che si vede rara-mente in giro». La filosofia dei Bears si è infattiradicata nel tempo e ha fondamenta solide. «Ognianno, circa duecento ragazzi e altrettante famiglieaffidano i loro ragazzi ai Bears di Bussolengo –osserva la dirigenza -. Noi non possiamo garanti-re che vinceranno il proprio campionato, anche seci vogliamo provare, che giocheranno sempre odiventeranno i nuovi LeBron James, però possiamogarantire che impareranno a confrontarsi con i pic-coli e i grandi problemi di tutti i giorni. I problemi,cioè, che affronteranno quotidianamente nelle lorovite di adulti: i conflitti con i compagni, con l'alle-natore, con i genitori, le delusioni, le antipatie, larabbia, ma anche le simpatie, la gioia, la felicità,la soddisfazione e le tante, tantissime emozioni chesolo questo sport sa dare». Gli ingredienti dellaricetta Bears Basket Bussolengo? «Un ambiente“sano”, il più “controllato” possibile, seppur non inmaniera evidente e pressante, con un codice eticochiaro, ma soprattutto lontano dai pericoli e dalletentazioni della strada o del divano di casa – pre-cisa ancora la dirigenza -. Quella appena conclu-sa è stata una stagione lunga ed è giusto che ognu-no la interpreti nella maniera che ritiene più conso-na, però noi siamo contenti e felici di essere arrivatifin qui. Tutti assieme».

CALCIO VALEGGIO. Padri e figli insieme. Tre giorni di mare e palloneTre giorni di «ritiro volontario». Tre giorni con il rapporto padri-figli in prima linea. Tre giorni sempre con il pal-lone tra i piedi. L’iniziativa è del Gabetti Valeggio, i protagonisti sono stati la formazione giovanissimi 2003 e lefamiglie dei giovani atleti rossoblù. La meta del 2017? Un centro vacanze a Caorle, in provincia di Venezia, a finea maggio. «Il ritiro volontario post campionato si è svolto all’insegna di divertimento, aggregazione, mare, sole ecalcio – racconta la società -. Ventuno ragazzi e sedici papà hanno infatti trascorso tre giorni di allegria e sport.Questa iniziativa è la replica di quanto già avvenuto lo scorso anno in Toscana, allorquando lo stesso numerosogruppo aveva soggiornato in un villagg io vacanze di Figline Valdarno». La comitiva della formazione giovanissi-mi 2003 era partita carica di borse e palloni (giusto per non perdere l’abitudine), ma pure di griglie, accessori varie vettovaglie, ossia cibo e bevande. Ed è tornata a Valeggio più carica di prima, con il calcio sempre più nel cuoree con un legame papà-figlio ancora più forte. «Le iniziative funzionano se qualcuno le organi zza abilmente – pun-tualizza la società rossoblù -. Ed un immenso ringraziamen-to, oltre ai responsabili della logistica, va al nostro efficientis-simo “team manager” Gianfranco Imbriani, per la disponibi-lità e la grande pazienza avuta nel portare avanti, insiemeagli altri, l'organizzazione non banale della trasferta. Più ingenerale, comunque, è giusto sottolineare il coinvolgimentodi tutti i par tecipanti, a conferma che questa gita, come laprecedente, pur essendo nata per favorire i nostri ragazzi, èstata accolta con grande entusiasmo anche da parte deigenitori. Evidentemente, insieme si sta bene».

Gli scoiattoli Dossobuono 2008 insieme ai pari età di Mozzecane

Un flash del ritiro volontario

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