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La sostenibilità nell’Agenda Onu per lo sviluppo post-2015 Roma, 20 giugno 2015 p. Luciano Larivera S.I

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La sostenibilità nell’Agenda Onu per lo sviluppo post-2015

Roma, 20 giugno 2015p. Luciano Larivera S.I

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BENE COMUNE GLOBALE E ORDINE INTERNAZIONALE

DIGNITÀ UMANA

responsabilità umanepassate

presenti

natura umana: bellezza, libertà, peccato nuove

future

APOCALISSI

Provvidenza-Grazia di Dio

SOSTENIBILITÀ

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2015: ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Synthesis Report On the Post-2015 Agenda (Ban Ki-moon, 4 dicembre 2014)

«La strada verso la dignità entro il 2030: porre fine alla povertà, trasformare la vita di tutti e proteggere il pianeta»

people, dignity, prosperity, justice, partnership, planet

Evangelii nuntiandi (Paolo VI, 1975), n. 36: «La Chiesa reputa certamente importante ed urgente edificare strutture più umane, più giuste, più rispettose dei diritti della persona, meno oppressive e meno coercitive, ma è cosciente che le migliori strutture, i sistemi meglio idealizzati diventano presto inumani se le inclinazioni inumane delcuore dell'uomo non sono risanate, se non c'è una conversione del cuore e della mente di coloro che vivono in queste strutture o le dominano»

Papa Francesco Evangelii gaudium, Laudato si’, discorso all’Onu, Giubileo

Ue: Anno dello sviluppo (revisione Europe 2020, nuova Circular ecomony strategy)

Italia: Expo2015 Nutrire il Pianeta. Energia per la vita (Carta di Milano)

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ONU 2000: DICHIARAZIONE DEL MILLENNIO

•global partnership (Doha Development Round, 11/9/01, G20, internet)

•povertà estrema

Millennium Development Goals (Segr. Generale ONU)

•peace, state of law & good governance: efficacia ODA

Peacebuiding and Statebuilding Goals (Ocse, g7+)

•sviluppo sostenibile (RIO+20, Open Working Group)

Sustainable Development Goals

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2000-2015:

8 MILLENNIUM DEVELOPMENT GOALS (MDGs) sub-obiettivi/targets (anche intermedi) e misure; e report annuali

1. sradicare la povertà estrema e la fame (e assicurare l’occupazione piena e produttiva e il

lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani)

2. rendere universale l’istruzione primaria

3. promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne

4. ridurre la mortalità infantile

5. migliorare la salute materna

6. combattere Hiv/Aids, malaria e altre malattie

7. garantire la sostenibilità ambientale (acqua potabile, servizi sanitari…)

8. sviluppare un Partenariato mondiale per lo sviluppo (accesso universale ai servizi

finanziari, banda larga per tutti…)

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1.

pace, sicurezza, stato di diritto e buona governance

5 PSGs (PEACEBULDING AND STATE BUILDING GOALS)IV Forum di Alto Livello sull’efficacia degli aiuti allo sviluppo (29 novembre-1° dicembre 2011, Busan) Global Partnership for Effective Development Co-operation (160 governi e 45 organizzazioni)

International Dialogue on Peacebulding and State Building con il «g7+» (e l’Ocse)

New Deal for Engagement in Fragile States (goals-targets-indicatori; focus; tasks)

1. politiche legittime e inclusive (rappresentanza e partecipazione ...)

2. sicurezza

3. giustizia

4. solide basi economiche (l’accesso ai servizi di trasporto, energetici di telecomunicazione ed, prezzi alimentari, la riduzione del lavoro minorile ...)

5. buona gestione del gettito fiscale (inclusi il contrasto alla corruzione e alla fuga dei capitali) e servizi pubblici.

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I 4 (3+1) PILASTRI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILEECONOMICO lotta a povertà estrema, crescita, occupazione per tutti e dignitosa SOCIALE diritti umani, diseguaglianze, partecipazione politica-sociale-culturaleECOLOGICO 9 planetary boundaries, 20 Aichi targets 2011-20 per la biodiversità ecc.PACE-SICUREZZA-GOOD GOVERNANCE «Stato di diritto»; transitional justice; fragile

states, lotta a terrorismo, corruzione, evasione fiscale, riciclaggio, fuga di capitali, paradisi fiscali, criminalità organizzata locale e transnazionale, accesso a giustizia, multi-stakeholdership, corporate social responsibility, transparency, accountability, ownership, partnership ecc.

equità vs iniquità distributiva / inclusione vs marginalizzazione data revolution «WHAT YOU MEASURE DETERMINES WHAT YOU GET» e BIG DATA global partnership e global governance means of implementation

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9 PLANETARY BOUNDARIESper la sicurezza operativa del pianeta-specie umana

1. cambiamenti climatici (protocollo di Kyoto, crediti di carbonio, unburnable carbon)

2. acidificazione degli oceani (barriere coralline, perdita ossigeno…)

3. riduzione della fascia di ozono nella stratosfera

4. modificazione del ciclo biogeochimico di azoto e fosforo

5. uso dell’acqua dolce

6. cambiamenti nell’utilizzo del suolo

7. perdita di biodiversità (20 Aichi targets 2011-20)

8. diffusione di aerosol atmosferici

9. inquinamento chimico (anche radiologico)

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AI CAPI ESECUTIVI DELLE AGENZIE, DEI FONDI E DEI PROGRAMMI DELL’ONU 9 MAGGIO 2014

Papa Francesco ha chiesto che i futuri Obiettivi per uno sviluppo sostenibile siano formulati «con generosità e coraggio, affinché arrivino effettivamente a incidere sulle cause strutturali della povertà e della fame, a conseguire ulteriori risultati sostanziali a favore della preservazione dell’ambiente, a garantire un lavoro decente per tutti e a dare una protezione adeguata alla famiglia, elemento essenziale di qualsiasi sviluppo economico e sociale sostenibile. Si tratta, in particolare, di sfidare tutte le forme di ingiustizia, opponendosi alla “economia dell’esclusione”, alla “cultura dello scarto” e alla “cultura della morte”».

Il Pontefice ha incoraggiato i Capi Esecutivi a promuovere «una vera mobilitazione etica mondiale che, al di là di ogni differenza di credo o di opinione politica, diffonda e applichi un ideale comune di fraternità e di solidarietà, specialmente verso i più poveri e gli esclusi».

Il Papa ha poi osservato che oggi esiste il pericolo di una diffusa indifferenza (cfr il suo Messaggio per la Quaresima 2015). E nella misura in cui questa indifferenza riguarda il campo della politica, colpisce anche i settori economico e sociale.

La Santa Sede interviene su questi temi e non soltanto in sede Onu. Ad esempio, perché l’Agenda protegga e promuova le popolazioni indigene, le famiglie di migranti, il lavoro dignitoso ecc. A Vienna, lo scorso 8 dicembre, in occasione della Conferenza sull’impatto umanitario delle armi nucleari, la Santa Sede si è unita a chi domanda che le risorse destinate agli armamenti nucleari vengano riallocate in programmi di sviluppo in linea con i futuri Obiettivi di sviluppo sostenibile.

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Expo 2015 padiglione Santa Sede

«Non di solo pane vive l'uomo»

«Dacci oggi il nostro pane»

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La sapienza dell’enciclica sociale LAUDATO SI’si può inquadrare l’enciclica, con i princìpi operativi che indica:

sicurezza ambientale, contro la fame, la violenza, le guerre, le mafie ecc.;

sviluppo «il nuovo nome della pace» disse Paolo VI;

sostenibilità ambientale, urbanistica e degli stili di produzione e consumo, circular economy

socialità cioè destinazione universale dei beni, proprietà privata in funzione del bene comune, diritti umani, inclusione educativa, culturale e politica, equità, sobrietà, trasparenza e completezza dell’informazione ecc.

solidarietà verso i poveri attorno noi, alle future generazioni, a ogni sistema e creatura vivente;

sussidiarietà, dall’associazionismo familiare alle reti sociali di pressione politica, alle autorità statali e quelle mondiali ancora assenti per governare la globalizzazione e la crisi ambientale, punire gli inquinatori e imporre riparazioni;

subordinazione: da quella sacra a Dio e alla sua rivelazione manifesta anche nel «libro della natura», a quella alle science ecologiche sulla dinamica dei sistemi complessi non lineari, e alla ragionevole autoevidenza esistenziale della «pervasività e perversità» del paradigma tecno-economico.

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2015: I TRE NEGOZIATI INTERGOVERNATIVI

Addis Abeba, 13-16 luglio

Third Financing for Development Conference

New York, 25-27 settembre

Summit per l’adozione della Post-2015 Agenda

Parigi, 30 novembre-11 dicembre

21a Conf. delle Parti della Climate Change Convention

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SUMMIT PER L’ADOZIONE DELL’AGENDA POST-2015 (NEW YORK 25-27 SETTEMBRE)

a) dichiarazione

b) Sdgs e targets (sotto-obiettivi), con indici che li quantifichino (marzo 2016)

c) Global partnership for sustainable development per i «mezzi di implementazione»

d) seguito attuativo (follow-up) e riesame (review )

• verificare tecnicamente il raggiungimento tramite dati statistici analitici,

affidabili e disaggregati (gli effetti distributivi sugli «scarti umani»)

Global Sustainable Development Report

• farlo politicamente, con trasparenza e assunzione vera di accountability(resposabilità)

High-level Political Forum on Sustainable Development

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MEANS OF IMPLEMENTATION / GLOBAL PARTNERSHIP / ENABLERS• le istituzioni finanziarie internazionali e regionali e le collaborazioni intergovernative per

garantire la stabilità finanziaria e contrastare evasione fiscale, fughe di capitali, corruzione, criminalità organizzata ecc.

• i mezzi internazionali, statali, privati, misti pubblico-privato per finanziare lo sviluppo di Paesi poveri e gruppi svantaggiati Tobin tax, carbon tax, credit emissions trading, finanza islamica, finanza cooperativa, microfinanza, filantropia,

• trasferimenti di tecnologia (ad esempio farmaceutica, industriale, informatica e delle telecomunicazioni)

• trasferimenti di competenze amministrative, sanitarie, giudiziarie, educative, imprenditoriali ecc., sia al settore pubblico sia a quello privato;

• ruolo delle corporations corporate sustainability

• la multi-stakeholder partnership con: gruppi sociali svantaggiati (major groups), ong, enti filantropici, università e centri ricerca, organizzazioni della società civile (comunità religiose)

• l’inclusione, infrastrutturale e regolamentare nei sistemi commerciali globali

• organi di governance regionali, settoriali, globali: nuovi o riformati (e finanziati)

• Consiglio di Sicurezza, Corte Penale Internazionale, Responsabilità di Proteggere: estensione?

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OWG: 17 OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE/SDGS E 169 TARGETS

1. Porre fine alla POVERTÀ ovunque e in tutte le sue forme

2. Porre fine alla FAME, garantire la sicurezza alimentare e una migliore alimentazione e promuovere un’agricoltura sostenibile

3. Garantire la SALUTE per tutti e a tutte le età

4. Garantire un’ISTRUZIONE inclusiva e di qualità e promuovere opportunità di apprendimento per tutti in tutto l’arco della vita

5. Garantire l’eguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le DONNE E BAMBINE

6. Garantire accesso e gestione sostenibile di ACQUA POTABILE e SISTEMI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

7. Garantire l’accesso a un’ENERGIA moderna, sostenibile, affidabile e a prezzi equi per tutti

8. Promuovere una CRESCITA ECONOMICA sostenuta, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un LAVORO DIGNITOSO per tutti

9. Costruire INFRASTRUTTURE resilienti, promuovere un’INDUSTRIALIZZAZIONE inclusiva e sostenibile e rafforzare l’INNOVAZIONE

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10. Ridurre le DISUGUAGLIANZE all’interno e tra i paesi

11. Rendere le CITTÀ e tutti gli INSEDIAMENTI UMANI inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili

12. Garantire MODELLI DI PRODUZIONE E CONSUMO sostenibili

13. Adottare misure urgenti per contrastare il CAMBIAMENTO CLIMATICO e il suo impatto;

14. Garantire la conservazione e l’uso sostenibile degli OCEANI, dei MARI e delle RISORSE MARINE per uno sviluppo sostenibile

15. Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ECOSISTEMI TERRESTRI, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, fermare e contrastare il degrado dei suoli e porre fine alla perdita della biodiversità

16. Promuovere SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE per lo sviluppo sostenibile, garantire accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficienti, trasparenti e inclusive a tutti i livelli

17. Rafforzare gli STRUMENTI DI IMPLEMENTAZIONE e rilanciare la PARTNERSHIP GLOBALE per lo sviluppo sostenibile

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Global Education First Initiative AN INITIATIVE OF THE UNITED NATIONS SECRETARY-GENERAL

First, putting every child in school. The global community pledged

to achieve universal primary education by 2015. We need to make all

the necessary investments to ensure that every child has equal

access to schooling.

Second, improving the quality of learning. Access to education is

critical. But it is not enough. We must make sure that people acquire

relevant skills to participate successfully in today’s knowledge-

based society.

Third, fostering global citizenship. Education is much more than

an entry to the job market. It has the power to shape a sustainable

future and better world. Education policies should promote peace,

mutual respect and environmental care.

EDUCATION FOR ALL GOALS

Six internationally agreed education goals aim to meet the learning needs of all children, youth and adults by 2015.

Goal 1 Expanding and improving comprehensive early childhood care and education, especially for the most vulnerable and disadvantaged children.

Goal 2 Ensuring that by 2015 all children, particularly girls, children in difficult circumstances and those belonging to ethnic minorities, have access to, and complete, free and compulsory primary education of good quality.

Goal 3 Ensuring that the learning needs of all young people and adults are met through equitable access to appropriate learning and life-skills programmes.

Goal 4 Achieving a 50 per cent improvement in levels of adult literacy by 2015, especially for women, and equitable access to basic and continuing education for all adults.

Goal 5 Eliminating gender disparities in primary and secondary education by 2005, and achieving gender equality in education by 2015, with a focus on ensuring girls’ full and equal access to and achievement in basic education of good quality.

Goal 6 Improving all aspects of the quality of education and ensuring excellence of all so that recognized and measurable learning outcomes are achieved by all, especially in literacy, numeracy and essential life skills.

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Goal 4. Ensure inclusive and equitable quality education and promote life-long learning opportunities for all

4.1 by 2030, ensure that all girls and boys complete free, equitable and quality primary and secondary education leading to relevant and effective learning outcomes

4.2 by 2030 ensure that all girls and boys have access to quality early childhood development, care and pre-primary education so that they are ready for primary education

4.3 by 2030 ensure equal access for all women and men to affordable quality technical, vocational and tertiary education, including university

4.4 by 2030, increase by x% the number of youth and adults who have relevant skills, including technical and vocational skills, for employment, decent jobs and entrepreneurship

4.5 by 2030, eliminate gender disparities in education and ensure equal access to all levels of education and vocational training for the vulnerable, including persons with disabilities, indigenous peoples, and children in vulnerable situations

4.6 by 2030 ensure that all youth and at least x% of adults, both men and women, achieve literacy and numeracy

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4.7 by 2030 ensure all learners acquire knowledge and skills needed to promote sustainable development, including among others through education for sustainable development and sustainable lifestyles, human rights, gender equality, promotion of a culture of peace and non-violence, global citizenship, and appreciation of cultural diversity and of culture’s contribution to sustainable development

Indicator 4.7.1 Percentage of 15-year old students showing proficiency in knowledge of environment science and geoscience

Indicator 4.7.2 Percentage of 13-year old students endorsing values and attitudes promoting equality, trust and participation in governance

4.a build and upgrade education facilities that are child, disability and gender sensitive and provide safe, non-violent, inclusive and effective learning environments for all

4.b by 2020 expand by x% globally the number of scholarships for developing countries in particular LDCs, SIDS and African countries to enrol in higher education, including vocational training, ICT, technical, engineering and scientific programmes in developed countries and other developing countries

4.c by 2030 increase by x% the supply of qualified teachers, including through international cooperation for teacher training in developing countries, especially LDCs and SIDS

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GOAL 4 Garantire un’istruzione inclusiva ed equa di qualità e promuovere apprendimento per tutti durante l’arco della vita.

4.1) entro il 203, garantire che tutti i bambini e le bambine completino un’educazione primaria e secondaria libera, equa e di qualità, che guidi a rilevanti ed efficaci risultati di apprendimento;

4.2) entro il 2030 assicurare che tutti i bambini e le bambine abbiano accesso a uno sviluppo di qualità della prima infanzia, a cure e a un educazione pre-primaria in modo tale da essere pronti per l’educazione primaria

4.3) entro il 2030 garantire l’uguale accesso a tutte le donne e a tutti gli uomini a un educazione tecnica, professionale e terzi aria economicamente accessibile e di qualità

4.4) aumentare dell’X% il numero di giovani e di adulti che hanno abilità rilevanti, incluse quelle professionali e tecniche, a fi ne di svolgere un occupazione, un lavoro dignitoso e un attività imprenditoriale

4.5) entro il 2030 eliminare le disparità verso le donne (gender disparities) nell’educazione e assicurare l’uguale accesso a tutti i livelli dell’educazione e della formazione professionale per le persone vulnerabili, incluse quelle con disabilità, i popoli indigeni e i bambini in situazioni di vulnerabilità

4.6) entro il 2030 assicurare che tutti i giovani e almeno l’X% degli adulti, sia uomini che donne, acquisiscano capacita linguistiche (literacy) e matematiche (numeracy);

4.7) Entro il 2030, garantire che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza la conoscenza e le abilità (skills) necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile, includendo, tra gli altri, attraverso l’educazione allo sviluppo sostenibile a stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’eguaglianza di genere, la promozione della cultura della pace e della non-violenza, la cittadinanza globale a l’apprezzamento della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile

4.a) costruire e adeguare le strutture scolastiche che siano attente alle esigenze dei bambini, dei disabili e delle differenze di genere e provvedano un ambiente di apprendimento sicuro, non violento, inclusivo e efficace per tutti

4.b) entro il 2030 aumentare dell’X% a livello mondiale il numero delle borse di studio disponibili per i Paesi in via di sviluppo, in particolare in quelli meno sviluppati, i Stati insulari, quelli africani, per l’iscrizione nelle istituzioni di educazione superiore degli Stati sviluppati o in via di sviluppo, includendo training professionale e tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, programmi tecnici, ingegneristici e scientifici

4.c) entro il 2030 aumentare dell’X% l’offerta di insegnamenti qualificati, includendo l’impiego della cooperazione internaziona le per il training degli insegnanti nelle nazioni in via di sviluppo, specialmente quelle meno sviluppate e i piccoli Stati insulari in via di sviluppo costituiti

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SDG 4.7Entro il 2030, garantire che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le abilità (skills) necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile, includendo, tra gli altri, attraverso l’educazione allo sviluppo sostenibile a stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’eguaglianza di genere, la promozione della cultura della pace e della non-violenza, la cittadinanza globale a l’apprezzamento della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile

Due sono le misure proposte dagli statistici dell’Onu per questo target:

Indicator 4.7.1: «Percentuale di studenti di 15 anni che mostrano competenza (proficiency) in scienza ambientale e geoscience»

Indicator 4.7.2: «Percentuale di studenti di 13 anni che approvano i valori e gli atteggiamenti che promuovono l’equità (equality), fiducia e partecipazione nella governance».