LA SICUREZZA DEI VOLONTARI NELLE PARROCCHIE...LA SICUREZZA DEI VOLONTARI NELLE PARROCCHIE A cura di...
Transcript of LA SICUREZZA DEI VOLONTARI NELLE PARROCCHIE...LA SICUREZZA DEI VOLONTARI NELLE PARROCCHIE A cura di...
LA SICUREZZA DEI VOLONTARI NELLE PARROCCHIE
A cura di Dott. Sergio PIAZZOLLA – Medico del Lavoro P.I. Ernesto ARSUFFI – Tecnico della Prevenzione Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro A. S. L. di Bergamo
BERGAMO, 26 Maggio 2012
OBIETTIVI GENERALI
• Contribuire al miglioramento della sicurezza dei luoghi di culto e di servizio.
• Contribuire allo sviluppo dell’autonoma capacità a migliorare le proprie condizioni di sicurezza.
Parleremo di
• Principi generali di prevenzione • Sicurezza delle persone (lavoratori,
volontari e utenti) • Definizione di Volontario • Attività formativa e informativa nei
confronti dei volontari • Individuazione dei principali fattori di rischio
e quali misure adottare per la sicurezza del volontario
PRINCIPI GENERALI DI PREVENZIONE
• Attuare tutte le misure idonee a tutelare la salute e l’integrità psicofisica dei lavoratori.
• Obbligo di garantire la massima sicurezza (sia organizzativa che tecnologica) possibile tramite: 1. la Valutazione dei Rischi; 2. l’organizzazione del Servizio di Prevenzione e
Protezione; 3. la formazione dei lavoratori in materia di
sicurezza, igiene del lavoro, primo soccorso e pronto intervento in caso di emergenza.
SICUREZZA DELLE PERSONE (LAVORATORI, VOLONTARI E UTENTI)
• LAVORATORI (Decreto Legislativo n. 81/2008)
• VOLONTARI
a) organizzazioni di Volontariato (ex L. 266/91); b) volontari non organizzati
• UTENTI tutti coloro che frequentano i “nostri” ambienti
e “fruiscono” dei nostri servizi
Decreto Legislativo n°81/2008 Gli obblighi del Parroco
Il parroco può diventare datore di Lavoro Quando…
all’interno della organizzazione della parrocchia vi è del personale che risulta assimilabile alla definizione di “lavoratore dipendente” così come previsto dal Decreto sulla sicurezza.
Obblighi documentali e organizzativi
• Redigere il Documento di AUTOCERTIFICAZIONE dei rischi (modello Semplificato ASL)
• Nominare il RSPP • Nominare il Medico Competente (ove necessario)
per idoneità del personale con mansioni che espongono a rischi specifici (lavori in altezza, guida automezzi, rumore, ecc.)
• Fornire i DPI
VOLONTARIO ORGANIZZATO Organizzazioni di volontariato ex L. 266/91
Per volontariato deve intendersi quell’attività prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà.
L'attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal
beneficiario.
Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall'organizzazione di
appartenenza le spese effettivamente sostenute per l'attività prestata.
La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro
subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con
l'organizzazione di cui fa parte.
DECRETO 13 aprile 2011 Art. 4
Obblighi delle Organizzazioni di Volontariato della Protezione Civile
1. Informare, Formare e Addestrare i volontari 2. Dotare i volontari di attrezzature e DPI idonei 3. Addestrare e informare i volontari al corretto uso di attrezzature e DPI
Le sedi delle organizzazioni NON sono luoghi di lavoro a meno che in esse si svolga una attività lavorativa.
VOLONTARIO ORGANIZZATO
Il decreto fa esplicito riferimento ai soli volontari di cui alla Legge n. 266/1991 (associazioni di volontariato), precisando che agli stessi si applicano le disposizioni relative ai lavoratori autonomi. Sono, pertanto, esclusi tutti coloro che appartengono al mondo del cd. “volontariato non organizzato” (si pensi, per esempio, a tutti i collaboratori delle parrocchie, cioè a tutte quelle persone di “buona volontà” che, condividendo le finalità dell’ente, gratuitamente prestano il loro servizio in ambito parrocchiale).
VOLONTARI
Il Volontario che aiuta la parrocchia
È il VOLONTARIO che NON appartiene alle organizzazioni di
volontariato ex L. 266/91 e pertanto risulta essere un
VOLONTARIO NON ORGANIZZATO.
VOLONTARIO NON ORGANIZZATO:
RESPONSABILITÀ In presenza di Volontariato non Organizzato che collabora con la parrocchia non è necessario osservare gli adempimenti formali previsti dalla normativa. È utile un’applicazione sostanziale garantendo lo svolgimento dei lavori in sicurezza, ad esempio mettendo a disposizione dei volontari attrezzature idonee al lavoro da svolgere.
A tale proposito la sentenza della Cassazione Penale Sez. IV - Sentenza n. 7730 del 20 febbraio 2008 (u. p. 16 gennaio 2008) ha ritenuto: il Parroco di una parrocchia, imputato del reato di lesioni colpose aggravate in danno di una persona che si era offerta volontaria e caduta dall’altezza di circa tre metri a seguito del ribaltamento di un trabattello non allestito a regola d’arte che la stessa persona stava utilizzando durante i lavori preparatori di una festa parrocchiale.
Ambienti sicuri e a norma. “Strumenti” di lavoro a norma, in buona manutenzione (es. scale). Formazione specifica e aggiornamento dove necessario (es. chi si occupa di manutenzione). Attenzione ad attività“eccessivamente pericolose” (es. pulizia caldaie, pulizia campanile, lavori in quota, ...). Regole “minime”di sicurezza (es. saper usare un estintore, conoscere le uscite di sicurezza, sapere dove si trova la cassetta del pronto soccorso...). Regole specifiche nelle attività commerciali (es. Haccp nei bar ►salubrità alimenti). Attività edile: verificare sempre la competenza professionale ed evitare la presenza di volontari nei cantieri.
COSA GARANTIRE AI VOLONTARI?
ORGANIZZARE E GESTIRE LA SICUREZZA DEI
VOLONTARI E DEI LUOGHI CON PRESENZA DI
PERSONALE
I TRAGUARDI COMUNI DELLE PARROCCHIE E DEI VOLONTARI • Condividere la sicurezza come valore aggiunto
irrinunciabile per le organizzazioni parrocchiali;
• Mantenere nel tempo i requisiti di sicurezza delle strutture, dei luoghi e delle attrezzature;
• Valorizzare il ruolo dei volontari attori del benessere della parrocchia e portatori di sicurezza.
GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI EDIFICI
E DELLE STRUTTURE Luoghi con presenza di personale
Protezione contro la caduta dall’alto dei luoghi di transito pericolosi (parapetti);
Predisposizione di vie di accesso a luoghi elevati con linee vita e punti di ancoraggio;
Predisporre vie di uscita e emergenza e luoghi di raccolta in caso di esodo.
INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTINCENDIO EVACUAZIONE EMERGENZA
I Volontari della parrocchia devono: • Conoscere le principali regole di comportamento da tenere nei casi di emergenza (allertamento – cosa e come interfacciarsi con i soccorsi (VVF – 118 – Forze Ordine); • Saper eseguire interventi minimi in caso di emergenza (uso di estintore portatile); • Conoscere le vie di uscita e emergenza e saper indirizzare gli utenti in caso di emergenza verso i luoghi di raccolta in caso di esodo.
GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI
Impianti elettrici e termici
Corretta gestione della parte documentale di ogni singolo impianto (Progetti, documenti
tecnici - come costruito, collaudi); Acquisire e tenere ben archiviati i documenti
relativi alle certificazioni di conformità; Istituire un registro delle manutenzioni di
ogni singolo impianto.
Garantire la corretta manutenzione e Sottoporre a verifica gli impianti ad opera di Enti verificatori
Garantire la sicurezza delle attrezzature
Definizioni • Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina,
apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro
• Uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro,quale la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio.
Garantire la sicurezza delle attrezzature Elenco di alcune Attrezzature
• scale semplici portatili • trabattelli, cavalletti, ponteggi metallici • macchine per la pulizia (idropulitrici, aspirapolveri, lucidatrici, ecc) • ascensori, montacarichi • utensili elettrici portatili (trapani, mole a disco, martelli demolitori elettrici, ecc…), cavi elettrici • decespugliatori, tagliasiepi, motoseghe, ecc...
Le regole principali per un uso corretto delle attrezzature
1. Essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari (Conformità CE);
2. Essere installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso;
3. Essere sottoposte a regolare manutenzione (istituire il registro delle manutenzioni);
4. Utilizzate da persone capaci ed addestrate.
Caduta da trabattello non correttamente assemblato. Grave trauma cranico.
Anni 70 – GRAVE Volontario
Utilizzo di attrezzature non idonee
Garantire la sicurezza antincendio
1. Sottoporre a verifica periodica le attrezzature e gli impianti (estintori portatili o carrellati, impianti specifici antincendio);
2. Garantire una corretta accessibilità alle attrezzature antincendio in caso di emergenza;
3. Vietare (o regolamentare molto bene) l’uso di fiamme libere;
4. Predisporre idonea segnaletica e mantenere libere le vie di emergenza.
ATTIVITÀ DI CANTIERISTICA EDILE DEI VOLONTARI
Orientamento e linee di indirizzo ASL Il volontario che accede in cantiere deve avere comprovata
esperienza per i lavori che andrà a svolgere (valutazione del requisito professionale).
Il volontario deve utilizzare i DPI e attrezzature conformi alla normativa (considerato come lavoratore autonomo - art. 21 del D.Lgs 81/08).
Il volontario deve agire in completa autonomia e non sotto la direzione di altro soggetto (es. impresa) altrimenti si configura la prestazione di manodopera irregolare e mancata copertura assicurativa.
LE MANSIONI DEI VOLONTARI
E I LORO RISCHI SPECIFICI
ATTIVITÀ SVOLTE IN CHIESA • SACRISTA • ADDETTI AL MONTAGGIO E SMONTAGGIO ADDOBBI • ADDETTI ALLE PULIZIE / MANUTENZIONE CAMPANE • ORGANISTA - CORISTA • CHIERICHETTO
ATTIVITÀ SVOLTE IN ORATORIO
• CATECHISTA • ADDETTI AD INTERVENTI DI MANUTENZIONE • GIARDINIERE • SARTE • ANIMATORI • ADDETTI PREPARAZIONE/ SOMMINISTRAZIONE BEVANDE
E ALIMENTI • ADDETTI ALLE PULIZIE • ADDETTI MONTAGGIO E SMONTAGGIO CUCINA • ADDETTI MONTAGGIO E SMONTAGGIO TENDONI • SORVEGLIANZA E GESTIONE DEL CINEMA O DEL TEATRO
PARROCCHIALE (biglietteria, proiezione, tecnici luci, ecc.) • IMPIEGATA/O
OPUSCOLO INFORMATIVO
LA SICUREZZA DEI VOLONTARI NELLE
PARROCCHIE
PROPOSTE CONCRETE • In ogni Parrocchia ci sia una persona
“regista” dei volontari, che cioè faccia filtro al loro ingresso e sia il supervisore delle loro attività.
• Per quanto possibile, non eseguire le attività da soli, ma almeno in 2.
• Almeno 1 volta all’anno ispezionare visivamente tutte le attrezzature di lavoro.
• Tutti i volontari che manipolano attrezzi, metallo e rifiuti, devono essere stati vaccinati per il tetano (è gratis, al Distretto ASL).
• Ogni volta che si inizia una “festa”, fare un momento obbligatorio per tutti di ripasso delle regole di igiene e sicurezza!
• I lavori in altezza devono essere eseguiti con attrezzature (piattaforme) sicure e persone idonee ed affidabili. Mai camminare sui tetti senza imbracature o parapetti!!!
• Tutti devono avere i Dispositivi di Protezione Individuale adatti.
PROPOSTE CONCRETE
• Le manutenzioni (giardini, saldature, elettricità, ecc. vanno svolte senza utenti/fedeli nelle vicinanze).
• Utilizzo di scale: sempre con una persona a terra che trattiene la scala alla base e aiuta.
• Non chiudere le porte a chiave quando nella sala/chiesa è presente un alto numero di persone ( mettere invece cartelli e/o far presidiare le entrate da volontari). Lasciare cioè più possibilità di vie di fuga.
PROPOSTE CONCRETE
• Se esistono particolari oggetti o strutture (apparati, palchi…) che si montano in alcune festività e occasioni, far scrivere le procedure di montaggio in sicurezza
PROPOSTE CONCRETE