La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

8
Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 28 luglio 2013 “Accompagnare”: è difficile trovare una parola che dica qualche cosa di più definitivo e di più provvisorio. “Accompagnare” è definitivo, perché è sempre l’incontro di due vite; è anche provvosrio perché accompagnare una vita ha sempre il senso dell’avventura, dell’imprevedibile, dell’inventi- va, di un possibile sviluppo più vasto e anche del dover ricominciare. Ogni persona allora che entra in una comunità deve saper accettare questi due momenti, definitivo e provvisorio, nell’accompagnare come nell’esse- re accompagnata. Per la legge de definitivo si deve accettare che la comu- nità, anche quando non è perfetta, non è ideale, non è piena (ma puoi mai esserlo?) è pur sempre una realtà, una grande realtà. Per la legge del provvisorio invece chi entra in una comunità non potrà mai avere un “prodotto finito, una meta definitivamente raggiunta, dovrà invece sem- pre accompagnare, cioè sviluppare, andare avanti. (Dalla Lettera pastorale 1977) A Rio con la preghiera di Livorno n questi giorni in cui chiudiamo le pagine de “La Settimana” il vescovo Simone ed il Papa sono in viaggio per Rio de Janeiro. Migliaia di giovani da tutto il mondo sono riuniti là per vivere la Giornata Mondiale della Gioventù: un avvenimento che rappresenta un’esperienza unica di viaggio, di fede, di vita. Nei giorni scorsi i 16 ragazzi partiti da Livorno (Fulvio, Diletta, Virginia, Benedetta, Claudia, Giovanni, Claudia, Jamona, Sandra, Paola, Rildison, Elena, Diego, Arianna, Lorenzo e Francesco ) insieme a don Marcio Farias ci hanno spedito alcune foto in cui sono ritratti insieme ad altri pellegrini, loro coetanei, arrivati in Brasile con la stessa voglia di stare insieme e di partecipare ad un evento grande e coinvolgente. Le pubblichiamo in questa pagina perché anche i nostri lettori possano in qualche modo vivere la gioia di questi nostri giovani. Tanti altri giovani toscani, che non sono partiti per Rio, si ritroveranno a Viareggio per partecipare virtualmente alla veglia di preghiera in diretta con il collegamento video. L’appuntamento è per Sabato 27 Luglio alle 16.30 alla Parrocchia dell’Assunta alla Migliarina (Viareggio). Alle 17.30 si svolgerà un momento di benvenuto e le presentazioni delle diverse Diocesi presenti, alle 19 la preghiera insieme e alle 20 la cena. Alle 21.30 inizierà la festa in musica che si concluderà alle 24 quando inizierà il collegamento in diretta con RIO. Durante la notte, dopo la Veglia in chiesa ci sarà l’esposizione del Santissimo con la possibilità di confessarsi o dialogare con i sacerdoti e suore presenti. La Domenica 28 Luglio inizierà alle 8 con la preghiera delle Lodi con la riposizione del Santissimo, alle 8.30 è prevista la colazione, mentre alle 10 Mons. Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa celebrerà la Messa per tutti i presenti. Nelle loro email i pellegrini a Rio hanno chiesto di seguirli nella preghiera: un messaggio che giriamo anche a coloro che leggeranno questa pagina, perché questi giovani possano davvero sentirsi accompagnati dalla Diocesi e questo viaggio possa trasformarsi in un’occasione di crescita e di speranza per il loro futuro. I ella conferenza sugli studi del professor Lejeune, durante la setti- mana per la vita organizzata dalla Diocesi nel febbraio scorso, si prospettò la possibilità di scoprire un modo per aiutare e curare chi nasce con la sindrome di down, mentre finora l’unica “soluzione” al problema era considerata la diagnosi prenatale e la successiva sop- pressione del feto. Qualche giorno fa è stato reso noto che per la prima volta è sta- ta neutralizzata in provetta la terza copia del cromosoma 21, responsabile della sindrome di Down. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, è stato condotto da un gruppo di ricercatori di tre università nordamericane e di- mostra che il difetto genetico responsabile della trisomia 21 può essere corretto. Solo in Italia sono 38 mila le persone inte- ressate da questa sindrome, il 61% delle quali ha più di 25 an- ni. Plaude l’Associazione Scienza e Vita. Al microfono di Paolo Ondarza il copresidente Domenico Coviello, direttore del La- boratorio di genetica umana degli Ospedali Galliera di Genova “La novità – dal punto di vista scientifico – è quella di essere riusciti a utilizzare un gene che fisiologicamente funziona sul cromosoma “X” e ha la funzione di inattivare il secondo cro- mosoma “X” nelle donne, proprio per bilanciare la situazione fisiologica. La novità è aver utilizzato questo gene, trasferito su un altro cromosoma – in questo caso il cromosoma 21 – ed es- sere riusciti ad inattivarlo. Quindi, la novità è che mentre pri- ma si lavorava a livello di un singolo gene, adesso abbiamo trovato un gene che riesce a inattivare un intero cromosoma. E nella Sindrome di Down il problema era questo: non c’era un gene in più, ma c’era un cromosoma in più da dover spegnere. In questo caso, a livello sperimentale, ci sono riusciti”. E’ una grande scoperta, perché silenziare il cromosoma 21 ap- pariva come un’impresa impossibile, fino a poco tempo fa … “Fino ad oggi non si era mai riusciti a poter agire su tutto il cro- mosoma”. A questo punto, che cosa ci si può aspettare? Quali scenari, per quanto riguarda la sindrome di Down che, solo in Italia, inte- ressa 38 mila persone di cui il 61 per cento ha più di 25 anni? “Questo è l’inizio importantissimo di un percorso di ricerca che, partendo dagli esperimenti di questi scienziati americani che sono stati effettuati su cellule in coltura, verranno adesso confermati o sperimentati nuovamente prima sul modello ani- male per poi poter passare alla terapia sull’uomo. Non sappia- mo esattamente il tempo che ci vorrà, ma sicuramente è una nuovissima strada e quindi c’è la possibilità di poter in qualche modo poi correggere le cellule anche nel soggetto Down”. Come “Scienza e Vita” voi rilevate che scoperte come questa di- mostrano che si possono ottenere importanti risultati scientifi- ci anche senza, ad esempio, quella liberalizzazione della ricer- ca sugli embrioni umani che è stata votata recentemente in Francia e che qualcuno vorrebbe introdurre anche in Italia… “Esattamente. Di solito, quando si parla di malattie genetiche o di malattie con handicap fino ad oggi, purtroppo, la soluzio- ne più semplice è quella di fare degli screening, delle diagnosi prenatali o addirittura la diagnosi pre-impianto, per poter evi- tare il problema, quindi scartare, buttare via l’embrione con il difetto e fare andare avanti solo l’embrione senza il difetto. Questa non è una terapia, non è quello che il professor Lejeu- ne aveva in mente quando scoprì la causa della trisomia 21: lui voleva curare le persone che hanno un problema, come è com- pito del medico, non sopprimerle”. Ciò dimostra che esiste una scienza che lavora per l’uomo e non contro l’uomo … “Esattamente. Proprio per poter aiutare, e accettare le persone per quello che sono, e non escluderle”. Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/07/21/silenziato_il_cro- mosoma_responsabile_della_sindrome_di_down._plaude/it1 -712179 del sito Radio Vaticana N Le immagini dei pellegrini alla GMG LA BUONA NOTIZIA SULLA SINDROME DI DOWN CURARE E NON SOPPRIMERE IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi Notizie da Rio

description

Settimanale della Diocesi di Livorno

Transcript of La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

Page 1: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

28 luglio 2013

“Accompagnare”: è difficile trovare una parola che dica qualche cosa dipiù definitivo e di più provvisorio. “Accompagnare” è definitivo, perché èsempre l’incontro di due vite; è anche provvosrio perché accompagnareuna vita ha sempre il senso dell’avventura, dell’imprevedibile, dell’inventi-va, di un possibile sviluppo più vasto e anche del dover ricominciare.Ogni persona allora che entra in una comunità deve saper accettare questidue momenti, definitivo e provvisorio, nell’accompagnare come nell’esse-re accompagnata. Per la legge de definitivo si deve accettare che la comu-nità, anche quando non è perfetta, non è ideale, non è piena (ma puoimai esserlo?) è pur sempre una realtà, una grande realtà. Per la legge delprovvisorio invece chi entra in una comunità non potrà mai avere un“prodotto finito, una meta definitivamente raggiunta, dovrà invece sem-pre accompagnare, cioè sviluppare, andare avanti.

(Dalla Lettera pastorale 1977)

A Rio con lapreghiera di Livorno

n questi giorni in cuichiudiamo le paginede “La Settimana” ilvescovo Simone ed il

Papa sono in viaggio perRio de Janeiro. Migliaia di giovani datutto il mondo sonoriuniti là per vivere laGiornata Mondiale dellaGioventù: unavvenimento cherappresenta un’esperienzaunica di viaggio, di fede,di vita.Nei giorni scorsi i 16ragazzi partiti da Livorno(Fulvio, Diletta, Virginia,Benedetta, Claudia,Giovanni, Claudia,Jamona, Sandra, Paola,Rildison, Elena, Diego,Arianna, Lorenzo eFrancesco ) insieme a donMarcio Farias ci hannospedito alcune foto in cuisono ritratti insieme adaltri pellegrini, lorocoetanei, arrivati inBrasile con la stessa vogliadi stare insieme e dipartecipare ad un eventogrande e coinvolgente. Lepubblichiamo in questa

pagina perchéanche i nostrilettoripossano inqualche modovivere la gioiadi questinostri giovani.Tanti altrigiovanitoscani, chenon sono partiti per Rio,si ritroveranno a Viareggioper partecipare

virtualmente alla veglia dipreghiera in diretta con ilcollegamento video.

L’appuntamento è perSabato 27 Luglio alle16.30 alla Parrocchiadell’Assunta allaMigliarina (Viareggio).Alle 17.30 si svolgerà unmomento di benvenuto ele presentazioni dellediverse Diocesi presenti,alle 19 la preghierainsieme e alle 20 la cena.Alle 21.30 inizierà la festain musica che siconcluderà alle 24

quandoinizierà ilcollegamentoin diretta conRIO. Durantela notte, dopola Veglia inchiesa ci saràl’esposizionedelSantissimocon lapossibilità diconfessarsi odialogare coni sacerdoti esuore

presenti. La Domenica 28Luglio inizierà alle 8 conla preghiera delle Lodicon la riposizione delSantissimo, alle 8.30 èprevista la colazione,mentre alle 10 Mons.Paolo Benotto,Arcivescovo di Pisacelebrerà la Messa pertutti i presenti.Nelle loro email ipellegrini a Rio hannochiesto di seguirli nellapreghiera: un messaggioche giriamo anche acoloro che leggerannoquesta pagina, perchéquesti giovani possanodavvero sentirsiaccompagnati dallaDiocesi e questo viaggiopossa trasformarsi inun’occasione di crescita edi speranza per il lorofuturo.

I

ella conferenza sugli studi del professor Lejeune, durante la setti-mana per la vita organizzata dalla Diocesi nel febbraio scorso, si

prospettò la possibilità di scoprire un modo per aiutare e curare chinasce con la sindrome di down, mentre finora l’unica “soluzione” alproblema era considerata la diagnosi prenatale e la successiva sop-pressione del feto.

Qualche giorno fa è stato reso noto che per la prima volta è sta-ta neutralizzata in provetta la terza copia del cromosoma 21,responsabile della sindrome di Down.Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, è stato condotto daun gruppo di ricercatori di tre università nordamericane e di-mostra che il difetto genetico responsabile della trisomia 21può essere corretto. Solo in Italia sono 38 mila le persone inte-ressate da questa sindrome, il 61% delle quali ha più di 25 an-ni. Plaude l’Associazione Scienza e Vita. Al microfono di PaoloOndarza il copresidente Domenico Coviello, direttore del La-boratorio di genetica umana degli Ospedali Galliera di Genova

“La novità – dal punto di vista scientifico – è quella di essereriusciti a utilizzare un gene che fisiologicamente funziona sulcromosoma “X” e ha la funzione di inattivare il secondo cro-mosoma “X” nelle donne, proprio per bilanciare la situazionefisiologica. La novità è aver utilizzato questo gene, trasferito suun altro cromosoma – in questo caso il cromosoma 21 – ed es-sere riusciti ad inattivarlo. Quindi, la novità è che mentre pri-ma si lavorava a livello di un singolo gene, adesso abbiamotrovato un gene che riesce a inattivare un intero cromosoma. Enella Sindrome di Down il problema era questo: non c’era ungene in più, ma c’era un cromosoma in più da dover spegnere.In questo caso, a livello sperimentale, ci sono riusciti”.E’ una grande scoperta, perché silenziare il cromosoma 21 ap-pariva come un’impresa impossibile, fino a poco tempo fa …“Fino ad oggi non si era mai riusciti a poter agire su tutto il cro-mosoma”.

A questo punto, che cosa ci si può aspettare? Quali scenari, perquanto riguarda la sindrome di Down che, solo in Italia, inte-ressa 38 mila persone di cui il 61 per cento ha più di 25 anni?“Questo è l’inizio importantissimo di un percorso di ricercache, partendo dagli esperimenti di questi scienziati americaniche sono stati effettuati su cellule in coltura, verranno adessoconfermati o sperimentati nuovamente prima sul modello ani-male per poi poter passare alla terapia sull’uomo. Non sappia-mo esattamente il tempo che ci vorrà, ma sicuramente è unanuovissima strada e quindi c’è la possibilità di poter in qualchemodo poi correggere le cellule anche nel soggetto Down”.

Come “Scienza e Vita” voi rilevate che scoperte come questa di-mostrano che si possono ottenere importanti risultati scientifi-ci anche senza, ad esempio, quella liberalizzazione della ricer-ca sugli embrioni umani che è stata votata recentemente inFrancia e che qualcuno vorrebbe introdurre anche in Italia…“Esattamente. Di solito, quando si parla di malattie geneticheo di malattie con handicap fino ad oggi, purtroppo, la soluzio-ne più semplice è quella di fare degli screening, delle diagnosiprenatali o addirittura la diagnosi pre-impianto, per poter evi-tare il problema, quindi scartare, buttare via l’embrione con ildifetto e fare andare avanti solo l’embrione senza il difetto.Questa non è una terapia, non è quello che il professor Lejeu-ne aveva in mente quando scoprì la causa della trisomia 21: luivoleva curare le persone che hanno un problema, come è com-pito del medico, non sopprimerle”.

Ciò dimostra che esiste una scienza che lavora per l’uomo enon contro l’uomo …“Esattamente. Proprio per poter aiutare, e accettare le personeper quello che sono, e non escluderle”.

Testo proveniente dalla paginahttp://it.radiovaticana.va/news/2013/07/21/silenziato_il_cro-mosoma_responsabile_della_sindrome_di_down._plaude/it1-712179 del sito Radio Vaticana

N

Le immagini dei pellegrini alla GMG

LA BUONA NOTIZIA SULLA SINDROME DI DOWN

CURARE E NON SOPPRIMERE

IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

Notizieda Rio

Page 2: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI28 luglio 2013II

La parola alla... CARITAS

Il sorriso dei più forti

he cosa voglio fare da “grande”?Questa è la domanda che si stanno

ponendo tanti ragazzi che, ormai termi-nati gli esami di maturità, si apprestanoora a intraprendere la difficile scelta del-la facoltà universitaria a cui iscriversi. E’tempo, dunque, di dubbi, riflessioni,scelte che vanno ponderate, meditateperché ne va del loro futuro professio-nale. Ecco che allora, vengono in aiutoiniziative di informazione e orienta-mento promosse dalle università perguidare i ragazzi nella scelta del corso dilaurea che risponda a loro interessi, atti-tudini, aspirazioni, ma soprattutto chegarantisca più sbocchi professionalipossibili. A tale scopo, al Polo Universi-tario di Villa Letizia, la presentazionedel corso di laurea in Economia e legi-slazione dei sistemi logistici dell’ Uni-versità di Pisa che ha sede a Livorno. Al-l’incontro erano presenti: l’Assessore al-la Promozione dei Saperi ed alle Rela-zioni Internazionali del Comune di Li-vorno, Giovanna Colombini, il pro-ret-tore vicario Nicoletta De Francesco,l’armatore livornese Marcello Fremura,la presidente dell’associazione Spedi-mar Gloria Dari, rappresentanti deglienti finanziatori (Comune di Livorno,Provincia di Livorno, Camera di Com-mercio di Livorno, Fondazione Cassa diRisparmi di Livorno, Autorità Portualedi Livorno), docenti, laureati e laurean-di del corso di laurea. Una serie, dun-que, di testimonianze dirette di espo-nenti del mondo dell’ateneo e delle im-prese del campo della logistica che han-no illustrato questo validissimo corsodal punto di vista del piano degli studi edei possibili sbocchi professionali.Si tratta di un corso di laurea triennaleche ha l’obiettivo di formare “mana-ger”, in grado di progettare, gestire e va-lutare infrastrutture e servizi di logisticae trasporto, in un’ottica intermodale, at-traverso una formazione a carattere in-terdisciplinare, aperta e polivalente, checopre, oltre al settore economico-azien-dale, anche quelli giuridico - politico elogistico - organizzativo. Il piano distudi prevede la possibilità di effettuarestage e esperienze formative, anche al-l’estero che permettono agli studenti dientrare in contatto con il mondo del la-voro e farsi conoscere dalle imprese delsettore. Al termine degli studi, i laureatipossono intraprendere la loro carrieraprofessionale presso aziende, private epubbliche, operanti nell’ambito dei ser-vizi della logistica e del trasporto mercie passeggeri; aziende di gestione delleinfrastrutture dei trasporti; società diconsulenza; funzioni logistiche delleimprese di produzione e distribuzione;amministrazioni pubbliche, centri di ri-cerca, organismi internazionali e istitu-zioni finanziarie, interessati alle proble-matiche del settore. Per accedere al cor-so, che ha una media di 100 iscritti l’an-no, è previsto un test di ingresso di valu-tazione, non selettivo, che ha lo scopodi misurare la preparazione di base, lo-gico-matematica, e la capacità di com-prensione verbale degli studenti. Esistepoi la possibilità di colmare eventualilacune, attraverso la frequenza gratuitadi precorsi di matematica e diritto. Gliiscritti a Economia e legislazione dei si-stemi logistici possono godere poi di unambiente accademico confortevole efunzionale e della presenza di coordi-natori didattici che rispondano efficien-temente ai vari problemi degli studenti.Un’oasi felice, in uno scenario accade-mico nazionale spesso caotico e desta-bilizzante, che mira alla crescita cultura-le, professionale e umana dei ragazzi.La professoressa Giovanna Colombiniha definito Economia e legislazione deisistemi logistici una fievole speranza diun futuro migliore per i ragazzi, un vo-lano di svolta per Livorno in questo dif-ficile periodo di crisi. Questo corso rap-presenta, infatti, un’innovazione rispet-to allo standard universitario odiernograzie alla formazione interdisciplinareavanzata offerta che rende i giovanicompetitivi sul mercato del Lavoro. Se-condo una statistica, infatti, circa il 47%dei laureati di questo corso svolge unoccupazione pertinente al titolo di stu-dio entro i sei mesi dalla laurea e questolo attestano anche le testimonianze deilaureati presenti all’incontro. Per info: http://els.adm.unipi.it/

Caterina Lo Russo

C

Open- day al Polouniversitario: la presentazione del corso di laurea

Managerper il futuro

iamoindiversi” è ungruppo di volontaridella CommissioneCaritas per

l’handicap che da ormai 35anni, quando Teresa Todaroideò quest’iniziativa con ungruppo parrocchiale, si occupadi intrattenere i ragazzidisabili trascorrendo delle orein allegria e divertimentosenza dimenticare l’aspettodidattico ed educativo.In particolare in estate prendecorpo ogni anno il progetto"Castiglioncello" in cui circa50 volontari ,dai 15 ai 35anni, si danno il cambio dallunedì al sabato peraccompagnare questi ragazzial mare a Castiglioncello,Rosignano e Vada.Come ogni anno il campeggiodiurno “Castiglioncello” si èsvolto nelle ultime tresettimane di luglio eterminerà il 3 di Agosto conuna cena condivisa fra ivolontari, complessivamentecirca 50, i responsabili, iragazzi e i loro genitori.Quando sono salitosull’autobus, venerdì scorso,mi ha subito pervasoun’atmosfera particolare,quasi magica, di amicizia;infatti, mi sono subito sentitoaccolto da questi ragazzi comemai prima d’ora era successo:un’orda di persone che sidivertivano a presentarsiparlare chiacchierare cantareurlare senza pensieri e senzaproblemi, solo pensando adun presente pieno di gioia.Proseguendo nel viaggio hopoi avuto modo di constatarecome tutti qui siano raccolti inuna enorme famiglia, inbuona parte composta davolontari che non perdonooccasione di socializzare con inuovi arrivati come con iragazzi, a cui devono sempredare un occhio per la lorosicurezza e serenità.In prossimità del primostabilimento che collaboracon questo gruppo, alcunedelle responsabili hanno

spiegato come saremmo statisuddivisi, e poi è scesa dalpullman una prima parte diragazzi, proseguendo sonoscesi gli altri gruppi per untotale di 5 stabilimenti.Ma anche sulla spiaggial’aspetto che mi haimmediatamente colpito è lafratellanza di tutti, fatta di“sfottò” e prese in giro, maanche di rimproveri, perché inquesto gruppo siamoDAVVERO tutti uguali. E così,dopo che il simpaticissimoAlessio ci ha letto l’oroscopo el’inguaribile innamorato Lucaha fatto la corte alla sua nuovafidanzata, tutti a fare unbel tuffo insieme!In questo caso non possofare a meno di osservare eapprezzare il grandelavoro svolto dai volontariimpegnati ad accudire conla massima grazia e forzadi volontà anche lepersone più in difficoltàdisponendole con grandesforzo su sedie a rotelleadeguate alla loro malattia omunendole di salvagentespecifici e sempre con ilsorriso sulle labbra.Naturalmente per il pranzo cisi sposta, e ci si reca presso unasilo, il Battisti di Rosignano,in cui tutti i giorni di“Castiglioncello” viene svoltoil servizio di mensa e per cui iragazzi e i volontari lascianopoi a fine pasto un’offerta

libera. Si può notare comeogni giorno ci siano deigruppi di volontari dediti aservire a tavola o a puliredopo mangiato, regolatiquotidianamente in base allostabilimento balneare diprovenienza, e come il lavorofra tutti i ragazzi sia motivo direalizzazione e anchedivertimento, piuttosto chefonte di fatica, come in unvero campeggio! Parlando con

alcuni dei responsabili hopotuto capire come infattii volontari partecipino aquesta iniziativa per imotivi più diversi, ma conl’unico scopo di aiutare imeno fortunati; inparticolare, mi diceCecilia, una delleresponsabili, che si è

recata per la prima volta aCastiglioncello all’età di 15anni perché i genitori glieloavevano imposto comecondizione per andare allefeste allo stabilimentobalneare dei Pancaldi; si puòtrovare chi lo fa perchéaltrimenti starebbe a casa anon far niente, chi perrendersi utile o chi, oberatodal lavoro, decide di staccareper qualche giorno unendol’utile al dilettevole. Ogni giorno dopo pranzo lacomunità si reca a prendereun gelato al bar per poipassare le ultime ore giocandoo facendo delle attività ingrado di coinvolgere tutti inogni modo, e concludendo lagiornata facendo ritorno alleproprie abitazioni verso le17.00. Straordinariamenteperò venerdì abbiamoricevuto la gradita visita diMonsignor Simone Giusti, cheha manifestato il pienosupporto a quest’iniziativa esalutato personalmenteognuno di noi. Si tratta di un’esperienzaformativa che chiunque puòintraprendere anche per unsolo giorno, e che consigliovivamente per regalare unsorriso a chi ne ha piùbisogno; mentre il vociare ,lerisate e la gioia dei ragazzisono rimasti nel mio cuore enella mia mente anche oggiche scrivo di loro … E questoe’ il regalo bellissimo che loromi hanno fatto.

Lorenzo Corea

«Si tratta di un’esperienzaformativa che chiunque puòintraprendere anche per un sologiorno, e che consiglio vivamenteper regalare un sorriso a chi ne ha più bisogno»

Lorenzo, un adolescente della parrocchia di Sant’Agostino, ci racconta l’atmosferache si respira al campeggio di Castiglioncello

Page 3: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI28 luglio 2013 III

Scatenate la gioia!i è sempre statoraccontato cheMartina, oggi MariaLucia, si fosse

chiamata così per "colpa" mia;all’asilo io e la sorella Lisaeravamo inseparabili (comeancora oggi dopo quasitrent’anni) e così, quandonacque la sorellina, lei deciseche si dovesse chiamare comeme.Oggi quel nome è cambiato,forse in uno più bello e daimille significati ma per me èsempre quella bambina cheseguiva ogni nostro passo, conle guance sempre rosse e gliocchi vispi e pronti a sprizzareenergia da tutti i pori.Quando, ormai più di ottoanni fa, mi disse che volevaentrare a far parte dellafamiglia delle SorelleFrancescane del Vangelo,rimasi colpita ma a dir laverità, nemmeno più di tantoperché sapevo che moltoprobabilmente della sua vitanon avrebbe potutofare scelta migliore.Oggi è arrivata allaconsacrazione eabbiamo voluto inqualche modo,condividere con i suoigenitori questomomento.

Martina, oggi sorellaMaria Lucia, ha fattouna scelta"controcorrente",come è stata vissutaquesta decisione infamiglia? «All’inizio siamorimasti spiazzati dallasua decisione ,abbiamo credutofosse un colpo ditesta ; unainfatuazionetemporanea. Poiseguendola nel suocammino :postulante, novizia, juniores,l’abbiamo vista crescere nellasua vocazione e anche noisiamo cresciuti insieme a Lei,comprendendo econdividendo la sua scelta. Inquesti otto anni abbiamogirovagato insieme a Leiandando a trovarla ovunqueveniva trasferita, ogni tre mesicirca la raggiungevano percinque, sei giorni vivendo conlei e con le sorelle della suacomunità giorni intensi. Unpoco alla volta , camminandoinsieme, abbiamo capito cheil SIGNORE l’avevaCHIAMATA».

Avreste mai immaginato pervostra figlia un futuro cosìparticolare?«No. Ma dal suo carattere c’erada aspettarsi di tutto.Vogliamo dire che la suatenacia e convinzione nellescelte l’hanno semprecaratterizzata. E’ sempre stata

Mmolto decisa : o era bianco oera nero. Sinceramente nonavevamo fatto programmi peril futuro delle nostre figlie,volevamo che ciascuna di lorosi sentisse libera di seguire ipropri desideri e le proprieambizioni, non abbiamo maicercato di indirizzarle, masolo di affiancarle nelle loroscelte. Anche se, comeabbiamo detto prima ,all’inizio non è stato facileaccettare la scelta di MariaLucia. Enrico è stato piùbravo di me, anche se triste , leha subito detto vai e noi tiaccompagneremo. Io inveceho pianto per nove mesi, sinoa quando non l’ho vistavestita da suora. Infatti lacelebrazione prevede che ametà della funzione lapersona esca per lasciare i suoiabiti e rientrare vestita dasuora. Pertanto temevo ilmomento in cui sarebbeuscita come Martina erientrata come Maria Lucia,

invece quando l’ho vista ilpianto di dolore si ètrasformato in pianto di gioia.Mi sembrava di averla semprevista vestita così».

Le Sorelle Francescane delVangelo, vi hanno accolto abraccia aperte: come ci si sentea far parte di questa "grandefamiglia"?«Più che accolto a bracciaaperte , ci hanno travolto conil loro entusiasmo e il lorocarisma.La battuta che spesso facciamoè : "non abbiamo perso unafiglia ma né abbiamo adottatepiù di 50". Questo dice tutto. Abbiamo abbracciato questa"grande famiglia" diventandoun’unica famiglia insiemeanche all’altra nostra figliaLisa e suo marito Marco.Le conosciamo tutte , ognunacon la sua personalità e contutte il rapporto è sincero ;alcune sorelle spesso sirivolgono a noi chiamandoci

mamma Simona e papàEnrico (mai babbo perché insiciliano la parola babbo haun altro significato!)».

Che cosa vi manca di MariaLucia?«E’ difficile trovare unarisposta. Tutto e niente . Cimanca quello che manca adogni genitore che ha un figlioche vive lontano, noi peròsiamo fortunati, perché inquesti otto anni si è creato unfilo virtuale che ci lega in unamaniera inspiegabile».

L’augurio che volete farle inquesto giorno speciale.«Di continuare a esseresempre la stessaMartina/Maria Lucia, dicontinuare a testimoniare lasua fede, di continuare a dareamore a tutti quelli cheincontra , di continuaresempre a sorridere anche neimomenti più difficili, ditrovare sempre la forza dirialzarsi quando inciampa, diincontrare sempre personeche le vogliano bene, dicontinuare a sprizzare gioiadalle sue guancette rosse.Ma soprattutto, credo, comeogni genitore desidera, leauguriamo di essere felice,vivendo con serenità la stradache ha scelto». E allora, come recita un cantoche ci hanno insegnato leSorelle: "Scatenate la gioia,oggi qui si fa festa!"

Martina Bongini

La professione perpetua disorella Maria Lucia si terrà aPalermo, venerdì 2 agosto maci sarà però tempo difesteggiare con lei a Livornolunedì 12 agosto alle 18.00 alSantuario di Montenero conuna celebrazione presieduta damonsignor Simone Giusti.

Alla vigiliadella

professioneperpetua,mamma

Simona ebabbo Enrico,ci raccontanoMaria Lucia

aranno le Diocesi della Toscanaad ospitate l’incontro nazionale

2013 dell’Ordo Virginum, un even-to eccezionale, per 4 giorni alla Ver-na oltre 250 donne consacrate delleDiocesi d’Italia si incontrerannoper riflettere insieme, a 50 anni dalConcilio, il senso della consacra-zione nell’Ordo Virginum comeprovocazione nel mondo contem-poraneo.L’antico rito di consacrazione allachiesa da parte di donne fu stato ri-pristinato da Paolo VI con il Conci-lio Vaticano II, e 1982, GiovanniPaolo II promulgò il Rito di consa-crazione in Italiano, una consacra-zione antica ma giovane, non anco-ra conosciuta e diffusa nelle nostrechiese particolari, ecco l’importan-za di accogliere, ogni anno in unaRegione diversa dell’Italia, l’incon-tro nazionale, unico momento del-l’anno in cui le donne consacrate,in formazione ed interessate, si in-contrano per alcuni giorni di con-fronto insieme ai loro Vescovi.L’Ordo Virginum deve molto allanuova Luce del Concilio, soprattut-to la bellezza della presenza pura esemplice della donna nella chiesache desidera donare tutta se stessaal Suo Sposo senza “particolari ri-conoscimenti”, ma solamente tra-smettere la Buona Novella con laquotidianità della propria vita.Un’impresa! È vero, e proprio perquesto è importante nella chiesapregare per l’Ordo Virginum perchépossa essere segno della bellezza edella gioia delle mistiche nozze conil Signore, perché con il proprioimpegno nella chiesa locale e nellasincera e generosa collaborazionecon i loro Pastori possa comunica-re, la pienezza del proprio carisma:vivere come tutti gli uomini e ledonne, ma con un intenso rapportocon il Signore perché vive nel mon-do, ma non è del mondo.Alla Verna si parlerà di affetti, disessualità, di tenerezza, di femmi-nilità, di presenza nel mondo delladonna consacrata, alla Luce dellaSua Parola, dei Documenti Conci-liari, e si pregherà per questo con iVescovi della CET, che ringraziamoper l’impegno di questi anni nel se-guire l’Ordo Virginum in Toscana, echiediamo a tutto il Popolo di Diodi ricordarsi nella preghiera di que-sto evento come segno di una nuo-va Luce nella chiesa come contribu-to all’affermazione del fondamentodella Fede in Gesù Risorto, per vi-vere la vita in pienezza e nella cer-tezza che l’abbandono alla Sua vo-lontà mai delude!

Giusy D’Agostino

Per ogni informazione sull’IncontroNazionale, aperto a chiunque,www.diocesilivorno.it –www.ordovirginum.org [email protected]

S

Alla Verna l’incontronazionale dell’OrdoVirginum dal 27 al 30agosto

Donneconsacratealla luce della Parola

Maria Lucia con la famigliaSotto: con alcuni giovani in ritiro ad Assisi

In basso: con i ragazzi di Trieste

Particolare “Esaltazione della vera della Croce”Pierodella Francesca 1460 c.

Page 4: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI28 luglio 2013IV

Dal 20 al 30 luglio il Vescovo parte-ciperà alla GmG di Rio de Janeiro

MERCOLEDÌ 31 LUGLIONella mattina, udienze laici in ve-scovado11.00 consiglio episcopale in ve-scovado

GIOVEDÌ 1 AGOSTONella mattina, udienze laici in ve-scovado

VENERDÌ 2 AGOSTONella mattina, udienze clero in ve-scovado

Dal 3 all’8 agosto, il Vescovo èfuori per un periodo di riposo

DOMENICA 11 AGOSTO9.15 S. Messa nella pineta di Casti-glioncello, in occasione del cente-nario della fondazione della par-rocchia di S. Andrea

LUNEDÌ 12 AGOSTO18.00 S. Messa al Santuario diMontenero, per la professione difede di Sorella Maria Lucia (vd. pa-gIII)

MARTEDÌ 13 AGOSTOVisita e pranzo galeotto, al carceredell’isola di Gorgona

GIOVEDÌ 15 AGOSTO9.30 S. Messa alla chiesa di S. Ma-ria Assunta a Torretta

SABATO 17 AGOSTO8.10 pellegrinaggio mensile dioce-sano al Santuario di Montenero, aseguire S. Messa

Dal 18 al 24 agosto, il Vescovoguida il pellegrinaggio diocesanoin Terra Santa

DOMENICA 25 AGOSTO9.00 S. Messa e incontro con gli an-ziani che soggiornano all’Istitutodi Via del Bosco11.00 S. Messa per l’ingresso delnuovo parroco alla chiesa di SanFerdinando, padre Emilio Ko-laczyk

MARTEDÌ 27 AGOSTOIn vescovado, udienze clero

MERCOLEDÌ 28 AGOSTONella mattina, udienze laici in ve-scovado

GIOVEDÌ 29 AGOSTO18.00 A La Verna, S. Messa in occa-sione dell’incontro nazionale del-l’Ordo Virginum

VENERDÌ 30 AGOSTO11.00 consiglio episcopale in ve-scovado

SABATO 31 AGOSTO12.00 incontro con i catechisti delgruppo dei neocatecumenali in ve-scovado17.00 S. Messa e cresime dalle suo-re vincenziane a Quercianella

Agenda del VESCOVO

EFFETTO VENEZIA 2013

Bella Italia

ella Sala delle Cerimonie del Comune,l’assessore alle Culture Mario Tredici ha

aperto la conferenza stampa della presentazione di“Effetto Venezia” ricordando che quello era “un belgiorno” perché ricorreva la liberazione della cittànel 1944, entrando poi in argomento ha detto cheun mese prima aveva espresso la convinzione chel’edizione di quest’anno poteva durare soloquattro giorni, a causa della situazione ormairicorrente della limitatezza delle risorse. Questofatto ha però provocato un sussulto positivo innumerosi ambienti cittadini specialmente in quellidel settore portuale. C’è stata dunque unamobilitazione convinta da parte dei privati che è laprova migliore della vitalità di questamanifestazione. «Siamo così riusciti aprogrammare degli spettacoli di qualità -haterminato- e penso che lo sforzo compiuto possaessere apprezzato da tutti». Ha preso poi la parolaPaola Bernardo, assessore al Turismo, « è statal’organizzatrice dell’evento che si è potuto attuare-ha detto- grazie al ruolo svolto dagli enti privati edagli sponsor ai quali è stato chiesto uno sforzostraordinario, da qui la necessità di rendere piùsolidi e duraturi i rapporti con il Comune. Abbiamocercato -ha aggiunto- di mettere in evidenza lacultura dell’intera città e per la prima voltal’ascolto di un’Opera lirica è stata resa accessibilee visibile a tutti. Data la congiuntura economica èstato fatto un miracolo con l’esborso di 380 milaeuro, di cui 100 mila sono derivati dalla Tassa di

N

soggiorno che gli stessicommercianti hannoindirizzato versol’Effetto Venezia». Ildirettore artisticoMario Menicagli haaggiunto che è statoun onore grandissimoda un punto di vista professionale dirigere per laquarta volta questa manifestazione e di averpotuto lavorare in un ambiente in cui la coesionetra le persone rappresenta un valore aggiunto, hapoi fatto una vasta panoramica degli avvenimentipiù importanti, più di 90, che si svolgono in luoghidiversi del quartiere. Anche il sindaco AlessandroCosimi ha sottolineato la “sofferenza” che si èdovuta attraversare per poter costituire il budget,ha poi rilevato che a causa delle nuove normative iComuni non hanno più competenze e risorse nellagestione dei fatti culturali, nessuno però ha dettochi e come dovrebbe gestirli! Ma cosa si può diredi questo “Effetto Venezia 2013”? Riprendendo leparole di Menicagli questa è la 28° edizione dellamanifestazione che si svolgerà dal 26 luglio al 4agosto e sarà dedicata alla nostra “Bella Italia”,continuando la tradizione delle nazioni che siaffacciano sul mediterraneo, lo scorso anno erastata la volta della Grecia e l’anno prima dellaFrancia.

IL PROGRAMMALo spettacolo di apertura del 26 luglio si svolgeràalle 21.35 in Piazza del Luogo Pio e avrà comeprotagonista Gaetano Triggiano, un mago, unillusionista di fama mondiale, insignito comemiglior artista magico con il Mandrake d’Or aParigi nel 2007. Il 27 luglio è la giornata clou, cisarà la “Notte Bianca” e il Palio dell’Antenna, ilPalio si svolgerà alla Darsena Toscana, davanti agliScali Novi Lena, alle ore 23, durante lamanifestazione l’Associazione La Livornina daràvita a una sfilata con i costumi storici del ’700 aricordo dell’antico Palio remiero del 1766. InPiazza del Luogo Pio, alle 22.30, si esibirà la24enne pianista toscana Giulia Mazzoni (una

Giovanni Allevi al femminile l’ha definitaMenicagli) che presenterà alcuni brani del suodisco d’esordio “Giocando con i bottoni” chefotografa sensazioni e ricordi della sua infanzia edel suo presente. In Piazza dei Domenicani invece,a cura del Subbuteo Club Labronico, si terrà il 4°Trofeo Subbuteo “Effetto Venezia” che ripercorreràil magico cammino della Nazionale Italiana aiMondiali di Spagna del 1982, il Subbuteo èdiventato di moda da quando il premier EnricoLetta ha detto di averne sempre una scatola con sein macchina! Ricordiamo anche che per la NotteBianca, il Museo di Storia Naturale e il MuseoFattori di Villa Mimbelli, rimarranno aperti fino alle23 con ingresso gratuito. Il 28 luglio i più giovanipotranno seguire i 4 finalisti di Amici 2013 che siesibiranno in Piazza del Luogo Pio alle 22.05 conun omaggio alla canzone italiana. Per la giornatadi chiusura il 4 agosto alle 21.35 in Piazza XXsettembre ci sarà l’Opera “Rigoletto” di GiuseppeVerdi (nello stesso luogo il giorno prima si terràuna "prova"), i fuochi d’artificio daranno terminealla kermesse alle 0.30 in Fortezza Nuova. Per chiama il genere comico ricordiamo che dal giorno29 luglio fino al 4 agosto in Piazza del Municipioalle ore 23.45 Claudio Marmugi intratterrà ilpubblico con lo spettacolo “Grilli parlanti...”. Dal28 luglio al 4 agosto in Largo Strozzi il comicoGiovanni Bondi condurrà “Effetto Venezia … altroche barzellette!!!”, chiunque volesse raccontareuna barzelletta lo potrà fare e … sarà premiatocon un aperitivo offerto dai più conosciuti barlivornesi. Come si può vedere ce né per tutti igusti... e allora Buon Effetto Venezia 2013!Naturalmente i mercatini lungo i fossi ci sonosempre!

Gianni Giovangiacomo

Libri da LEGGEREdi Mo.C.

Ianari V. (a cura di)- Primavera Araba.Dalle rivolte a un nuovo patto nazionale.- Ed. Paoline, pp.155, euro 13,50.

Il 17 dicembre 2010, giorno del gestoestremo del giovane tunisino Moham-med Bouazzi, che lo ha visto darsi fuoconella cittadina di Sidi Bouzid perché pri-vato del suo lavoro e soprattutto dellasua dignità, ha fatto da detonatore aduna esasperazione che milioni di arabistavano vivendo, perché attanagliati dal-la violenza di matrice islamista e dallarepressione dei regimi al potere. Ecco chestiamo assistendo ad un fenomeno chia-mato "Primavera Araba" che vede ilNord Africa e il Medio Oriente congiun-to al resto del mondo. Ma che cosa han-no conseguito queste rivoluzioni? Qualile sfide con cui confrontarsi? Quali le in-fluenze che esse esercitano sui rapportiinternazionali, specie sulla relazione tral’Islam e le altre Religioni? Vittorio Iana-ri, sacerdote della Comunità di Sant’Egi-dio di Roma che si interessa di rapportitra mondo arabo-islamico e Occidente edella presenza cristiana nel contesto me-diorientale, ascoltando alcuni dei prota-gonisti di questa primavera araba, ci of-fre un contributo prezioso per compren-dere questa importante trasformazioneculturale e politica.

Durante effetto Venezia tantiappuntamenti anche alla parrocchia S. Caterina,che si trova proprionel quartiere della festa: le iniziative sul sitowww.chiesadisantacaterina.it

Diocesiinforma

Page 5: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI28 luglio 2013 V

ari giovani,vorrei far giungere atutti voi il mio salutopieno di gioia e di

affetto. Sono certo che molti divoi sono tornati dalla GiornataMondiale della Gioventù diMadrid maggiormente«radicati e fondati in Cristo,saldi nella fede» (cfr Col 2,7).Quest’anno, nelle varieDiocesi, abbiamo celebrato lagioia di essere cristiani, ispiratidal tema: «Siate sempre lietinel Signore!» (Fil 4,4). E ora cistiamo preparando allaprossima Giornata Mondiale,che si celebrerà a Rio deJaneiro, in Brasile, nel luglio2013.Desidero anzitutto rinnovarvil’invito a partecipare a questoimportante appuntamento. Lacelebre statua del CristoRedentore, che domina quellabella città brasiliana, ne sarà ilsimbolo eloquente: le suebraccia aperte sono il segnodell’accoglienza che il Signoreriserverà a tutti coloro cheverranno a Lui e il suo cuoreraffigura l’immenso amore cheEgli ha per ciascuno e perciascuna di voi. Lasciateviattrarre da Lui! Vivete questaesperienza di incontro conCristo, insieme ai tanti altrigiovani che convergeranno aRio per il prossimo incontromondiale! Lasciatevi amare daLui e sarete i testimoni di cui ilmondo ha bisogno.Vi invito a prepararvi allaGiornata Mondiale di Rio deJaneiro meditando fin d’orasul tema dell’incontro:«Andate e fate discepoli tutti ipopoli!» (cfr Mt 28,19). Sitratta della grande esortazionemissionaria che Cristo halasciato alla Chiesa intera e cherimane attuale ancora oggi,dopo duemila anni. Oraquesto mandato deverisuonare con forza nel vostrocuore. L’anno di preparazioneall’incontro di Rio coincidecon l’Anno della fede, all’iniziodel quale il Sinodo dei Vescoviha dedicato i suoi lavori a «Lanuova evangelizzazione per latrasmissione della fedecristiana». Perciò sonocontento che anche voi, carigiovani, siate coinvolti inquesto slancio missionario ditutta la Chiesa: far conoscereCristo è il dono più preziosoche potete fare agli altri.

UNA CHIAMATA PRESSANTELa storia ci ha mostrato quantigiovani, attraverso il donogeneroso di se stessi, hannocontribuito grandemente alRegno di Dio e allo sviluppo diquesto mondo, annunciandoil Vangelo. Con grandeentusiasmo, essi hannoportato la Buona Notiziadell’Amore di Dio manifestatoin Cristo, con mezzi epossibilità ben inferiori aquelli di cui disponiamo algiorno d’oggi. Penso, peresempio, al Beato José deAnchieta, giovane gesuitaspagnolo del XVI secolo,partito in missione per ilBrasile quando aveva meno divent’anni e divenuto ungrande apostolo del NuovoMondo. Ma penso anche aquanti di voi si dedicanogenerosamente alla missionedella Chiesa: ne ho avuto unasorprendente testimonianzaalla Giornata Mondiale diMadrid, in particolarenell’incontro con ivolontari.(...)

C

DIVENTATE DISCEPOLI DI CRISTOQuesta chiamata missionariavi viene rivolta anche perun’altra ragione: è necessariaper il nostro cammino di fedepersonale. Il Beato GiovanniPaolo II scriveva: «La fede sirafforza donandola» (Enc.Redemptoris missio, 2).Annunciando il Vangelo voistessi crescete nel radicarvisempre più profondamente inCristo, diventate cristianimaturi. L’impegno missionarioè una dimensione essenzialedella fede: non si è vericredenti senza evangelizzare. El’annuncio del Vangelo nonpuò che essere la conseguenzadella gioia di avere incontratoCristo e di aver trovato in Lui laroccia su cui costruire lapropria esistenza.Impegnandovi a servire gli altrie ad annunciare loro ilVangelo, la vostra vita, spessoframmentata tra diverseattività, troverà la sua unità nelSignore, costruirete anche voistessi, crescerete e matureretein umanità.(...)

ANDATE!Gesù ha inviato i suoi discepoliin missione con questomandato: «Andate in tutto ilmondo e proclamate il Vangeloa ogni creatura. Chi crederà esarà battezzato sarà salvato»(Mc 16,15-16). Evangelizzaresignifica portare ad altri laBuona Notizia della salvezza equesta Buona Notizia è unapersona: Gesù Cristo. Quandolo incontro, quando scoprofino a che punto sono amatoda Dio e salvato da Lui, nascein me non solo il desiderio, mala necessità di farlo conosceread altri. All’inizio del Vangelodi Giovanni vediamo Andrea ilquale, dopo aver incontratoGesù, si affretta a condurre daLui suo fratello Simone (cfr1,40-42). L’evangelizzazioneparte sempre dall’incontro conil Signore Gesù: chi si èavvicinato a Lui e ha fattoesperienza del suo amore vuolesubito condividere la bellezzadi questo incontro e la gioiache nasce da questa amicizia.Più conosciamo Cristo, piùdesideriamo annunciarlo. (...)

RAGGIUNGETE TUTTI I POPOLICristo risorto ha mandato isuoi discepoli a testimoniare lasua presenza salvifica a tutti ipopoli, perché Dio nel suoamore sovrabbondante, vuoleche tutti siano salvi e nessunosia perduto. Con il sacrificio diamore della Croce, Gesù haaperto la strada affinché ogniuomo e ogni donna possaconoscere Dio ed entrare incomunione di amore con Lui.E ha costituito una comunitàdi discepoli per portarel’annuncio di salvezza delVangelo fino ai confini dellaterra, per raggiungere gliuomini e le donne di ogni

luogo e di ogni tempo.Facciamo nostro questodesiderio di Dio! (...)

FATE DISCEPOLI!Penso che abbiatesperimentato più volte ladifficoltà di coinvolgere i vostricoetanei nell’esperienza difede. Spesso avrete constatatocome in molti giovani,specialmente in certe fasi delcammino della vita, ci sia ildesiderio di conoscere Cristo edi vivere i valori del Vangelo,ma questo sia accompagnatodal sentirsi inadeguati eincapaci. Che cosa fare?Anzitutto la vostra vicinanza ela vostra semplicetestimonianza saranno uncanale attraverso il quale Diopotrà toccare il loro cuore.L’annuncio di Cristo non passasolamente attraverso le parole,ma deve coinvolgere tutta lavita e tradursi in gesti di amore.L’essere evangelizzatori nascedall’amore che Cristo ha infusoin noi; il nostro amore, quindi,deve conformarsi sempre dipiù al suo. Come il buonSamaritano, dobbiamo esseresempre attenti a chiincontriamo, saper ascoltare,comprendere, aiutare, percondurre chi è alla ricerca dellaverità e del senso della vita allacasa di Dio che è la Chiesa,dove c’è speranza e salvezza(cfr Lc 10,29-37). (...)

SALDI NELLA FEDEDi fronte alle difficoltà dellamissione di evangelizzare,talvolta sarete tentati di direcome il profeta Geremia:«Ahimè, Signore Dio! Ecco, ionon so parlare, perché sonogiovane». Ma anche a voi Diorisponde: «Non dire: “Sonogiovane”. Tu andrai da tutticoloro a cui ti manderò» (Ger1,6-7). Quando vi sentiteinadeguati, incapaci, debolinell’annunciare e testimoniarela fede, non abbiate timore.L’evangelizzazione non è unanostra iniziativa e non dipendeanzitutto dai nostri talenti, maè una risposta fiduciosa eobbediente alla chiamata diDio, e perciò si basa non sullanostra forza, ma sulla sua. Loha sperimentato l’apostoloPaolo: «Noi abbiamo questotesoro in vasi di creta, affinchéappaia che questa straordinariapotenza appartiene a Dio, enon viene da noi» (2 Cor 4,7).(...)

CON TUTTA LA CHIESACari giovani, per restare saldinella confessione della fedecristiana là dove siete inviati,avete bisogno della Chiesa.Nessuno può essere testimonedel Vangelo da solo. Gesù hainviato i suoi discepoli inmissione insieme: «fatediscepoli» è rivolto al plurale. Èdunque sempre come membridella comunità cristiana chenoi offriamo la nostra

testimonianza, e la nostramissione è resa feconda dallacomunione che viviamo nellaChiesa: dall’unità e dall’amoreche abbiamo gli uni per gli altrici riconosceranno comediscepoli di Cristo (cfr Gv13,35). Sono grato al Signoreper la preziosa opera dievangelizzazione che svolgonole nostre comunità cristiane, lenostre parrocchie, i nostrimovimenti ecclesiali. I frutti diquesta evangelizzazioneappartengono a tutta la Chiesa:«uno semina e l’altro miete»,diceva Gesù (Gv 4,37). (...)

«ECCOMI, SIGNORE!»In conclusione, cari giovani,vorrei invitarvi ad ascoltare nelprofondo di voi stessi lachiamata di Gesù adannunciare il suo Vangelo.Come mostra la grande statuadi Cristo Redentore a Rio deJaneiro, il suo cuore è apertoall’amore verso tutti, senzadistinzioni, e le sue bracciasono tese per raggiungereciascuno. Siate voi il cuore e lebraccia di Gesù! Andate atestimoniare il suo amore, siatei nuovi missionari animatidall’amore e dall’accoglienza!Seguite l’esempio dei grandimissionari della Chiesa, comesan Francesco Saverio e tantialtri.Al termine della GiornataMondiale della Gioventù aMadrid, ho benedetto alcunigiovani di diversi continentiche partivano in missione. Essirappresentavano i tantissimigiovani che, riecheggiando ilprofeta Isaia, dicono alSignore: «Eccomi, manda me!»(Is 6,8). La Chiesa ha fiducia invoi e vi è profondamente grataper la gioia e il dinamismo cheportate: usate i vostri talenticon generosità al serviziodell’annuncio del Vangelo!Sappiamo che lo Spirito Santosi dona a coloro che, in umiltàdi cuore, si rendonodisponibili a tale annuncio. Enon abbiate paura: Gesù,Salvatore del mondo, è con noitutti i giorni, fino alla fine delmondo (cfr Mt 28,20)!

Questo appello, che rivolgo aigiovani di tutta la terra, assumeun rilievo particolare per voi,cari giovani dell’AmericaLatina! Infatti, alla VConferenza Generaledell’EpiscopatoLatinoamericano che si è svoltaad Aparecida nel 2007, iVescovi hanno lanciato una«missione continentale». E igiovani, che in quel continentecostituiscono la maggioranzadella popolazione,rappresentano una forzaimportante e preziosa per laChiesa e per la società. Siatedunque voi i primi missionari!Ora che la Giornata Mondialedella Gioventù fa il suo ritornoin America Latina, esorto tutti igiovani del continente:trasmettete ai vostri coetaneidel mondo intero l’entusiasmodella vostra fede!La Vergine Maria, Stella dellaNuova Evangelizzazione,invocata anche con i titoli diNostra Signora di Aparecida eNostra Signora di Guadalupe,accompagni ciascuno di voinella sua missione ditestimone dell’amore di Dio. Atutti, con particolare affetto,imparto la mia BenedizioneApostolica.Dal Vaticano, 18 ottobre 2012

BENEDICTUS PP XVI

Andate e fatediscepoli tutti i popoli

UN INCONTRO SPECIALE..... ....

Alla vigilia dell’incontro di PapaFrancesco con i giovani del mondo, vi proponiamo alcunibrani del messaggio per la Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro,scritto da Papa Benedetto XVI

RIO

2013

Page 6: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI28 luglio 2013VI

l primo pellegrinaggio del Movimen-to del Messaggio di Fatima accompa-

gnati da Lei: quali sono state le Sueimpressioni in questi giorni?«Pace, tranquillità, profondità di vitaspirituale, e poi tanta comunione, tan-ta preghiera, possibilità di vedere conprofondità la propria vita e al tempostesso riuscire a vivere un’esperienzadi Chiesa Universale. Incontri con glialtri Vescovi, con tutto il popolo cri-stiano che è convenuto qui. Il 13 e lavigilia ci fanno capire come la devo-zione a Maria sia una grande sorgentedi rinnovamento della Chiesa e diriforma della Chiesa stessa, e sia unadelle strade principali della NuovaEvangelizzazione.Credo proprio che Maria ci possa gui-dare, Lei che è la Stella del Mattino,anche in questa nuova epoca dellaChiesa in cui siamo tutti stati chiamatia compiere questa Nuova Evangelizza-zione»

Queste solenni celebrazioni del 12 edel 13 Luglio cosi affollate, per noi so-no state molto emozionanti, che cosaha provato?«L’impressione può essere data da co-loro che in ginocchio fanno centinaiae centinaia di metri per arrivare allaCappellina delle Apparizioni in segnodi penitenza e di devozione. C’è unpopolo qui che crede, che si ritrova in-torno a Maria, ma soprattutto c’è unaMadre la quale vuole stare con il suopopolo. È impressionante vedere chequi spontaneamente convengono de-cine e decine di persone senza chenessuno le abbia convocate, senza checi sia un convegno, un congresso, unagiornata.... ma semplicemente perchéè un tredici, perché è una data che ri-corda le apparizioni di Maria.Questo ci fa capire quanto Maria sianel popolo Cristiano al punto tale chenon c’è neanche bisogno di Internetper convocarle, viene da sola, perché ènel cuore di tutto ciò che si manifestal’amore a Maria».

I

i è svolto dall’ 11 al 16 Luglioil primo pellegrinaggio delMovimento del Messaggio diFatima accompagnati dal

Vescovo Simone Giusti, presidentee guida del movimento.I pellegrini hanno aderito dadiverse Diocesi della Toscana, maanche dalla regione Lazio,esattamente dalla Diocesi di CivitaCastellana, dove la scorso anno si ètenuta una Peregrinatio Mariaeorganizzata dal Movimento. Visto iluoghi di residenza deipartecipanti, il Vescovo Simone haaffermato che questo era il primo“Pellegrinaggio Nazionale” delMovimento del Messaggio diFatima.Siamo partiti da Livorno in 45persone, anzi 46 con la Statua dellaMadonna di Fatima pellegrina, cheha viaggiato come passeggerasull’aereo della compagnia aereaPortoghese. L’Immagine Pellegrinadi Fatima è stata accompagnata nelSuo Santuario dopo 4 mesi dipermanenza nelle varie Diocesi tracui 2 mesi nella nostra Diocesi diLivorno.Sono state giornate ricche di fortespiritualità, in modo particolare laveglia del giorno 12, inpreparazione alla celebrazione delgiorno 13.La mattina del 12, accompagnatidalle Suore Oblate della BeataVergine Maria di Fatima, i pellegrinihanno visitato i luoghi dove hannovissuto i pastorelli, dove apparvel’Angelo del Portogallo e il luogodove i bambini ebberol’apparizione il 19 Agosto 1917,dopo il loro arresto. Le lorospiegazioni, accurate e precise

hanno permesso che i pellegrinivivessero anche spiritualmentequei luoghi benedetti dal cielo. Lecare suore Oblate, Suor Giustina,Suor Stella e Suor Lucia sono statedelle guide preziose per tutto ilgruppo, e ben preparate sullaspiritualità di Fatima.Il giorno 12 luglio una piccoladelegazione composta dal VescovoEccellenza Simone Giusti, ilCanonico Mons. GiuseppeCoperchini, Don Giorgio Eschini,Don Aroldo Carotti e PadreRiccardo Niziolek, accompagnatidalle referenti del Movimento delMessaggio di Fatima, AlessandraBimbi e Silvia Fiorini, sono statiospiti a pranzo alla CasaEpiscopale di Coimbra dal VescovoEccellenza Virgilio Antunes, ilquale ha assistito e appoggiatotutto il processo di formazione delMovimento italiano.Il Vescovo Virgilio, prima della suanomina a Vescovo di Coimbra, èstato per due anni Rettore delSantuario di N.S. di Fatima. Unapersona molto accogliente egioviale, che ha sempre

comunicato con i pellegriniincoraggiando i laici nella loromissione di diffusione delmessaggio della Bianca Signora.Il pranzo è divenuto unacondivisione fraterna insiemeanche al Vicario del VescovoVirgilio e al suo segretario ecancelliere. I due Vescovi hannoparlato molto, confrontando larealtà delle due diverse Diocesi. IlVescovo Virgilio ha avutoattenzioni per tutti i convitati e allafine c’è stato uno scambio di doni,inoltre il Vescovo Simone lo hainvitato a farci visita a Livorno eMons. Virgilio ha promesso diprendere in considerazione laproposta .

Il giorno 13 luglio, abbiamoassistito alla solenne cerimonia nelricordo della terza apparizione diNostra Signora di Fatima ai trepastorelli. Molto importante è statoricordare in questa apparizione lavisione dell’inferno, la comunioneriparatrice nei primi Sabati delMese e la consacrazione al CuoreImmacolato di Maria. La piazza del

Santuario era colma di persone ealla fine della Santa Messa, dalgrande Altare nella Cova D’Iria, ilVescovo di Leiria-Fatima,Eccellenza Mons. Antonio Marto,ha rivolto un caro salutoparticolare al Vescovo SimoneGiusti e al Movimento delMessaggio di Fatima Diocesi diLivorno, affinché Nostra Signora diFatima lo benedica . L’emozione siè fatta sentire e tanti di noi si sonocommossi quando il coro delSantuario ha dato inizio al canto"l’Adeus de Fatima" dove è solitosventolare il fazzoletto bianco allaMadonna come saluto finale. Dopole varie funzioni , nella sacrestia delSantuario, abbiamo salutato ilVescovo di Leiria-Fatima, e loabbiamo ringraziato per la suabenedizione e per la suaaccoglienza.Le giornate seguenti sono statericche di visite ai vari musei: quellodel Santuario “Fatima Luz e Paz”,dove è esposta la famosa coronarecante incastonato il proiettiledell’attentato di Giovanni Paolo II;l’Esposizione sul CuoreImmacolato di Maria alla NuovaChiesa, nella preparazione alCentenario delle Apparizioni, chein questo terzo anno ricordal’apparizione del 13 Giugno e lavisione del “Cuore Immacolatorifugio e cammino che conduce aDio”, e infine il Memoriale di SuorLucia al Carmelo di Santa Teresa diCoimbra, nella quale cappella ilVescovo ha celebrato la S. Messainsieme ai sacerdoti presenti .Fare visita al Carmelo ci haricordato molto Suor Lucia,specialmente vedere tutti gli oggettiappartenuti alla veggente di Fatima:le migliaia di lettere che ognigiorno riceveva da ogni parte delmondo, a cui lei rispondeva , irosari che lei realizzava a mano, isuoi abiti e gli oggetti di quandoera bambina .Le suore del Carmelo ci hannoaccolto con grande gioia, e anche inquesto luogo abbiamo provato unaforte spiritualità e una grande pace.Possiamo affermare che Fatima halasciato nei nostri cuori un segnoprofondo, ognuno di noi è rimastocolpito da questo luogo benedettodal Cielo, l’atmosfera che abbiamovissuto a Fatima ci aiuterà adilluminare la Vita e il nostrocammino donandoci la Pace.Ringraziamo Nostra Signora diFatima!

Alessandra e Silvia M.M.F

S

IL PELLEGRINAGGIO DIOCESANO E NAZIONALE A FATIMA.........

Pace, tranquillità e preghiera

LUTTO

n questi giorni è tornato al Padre il profes-sor Vasco Lucarelli. La Settimana spesso ha

raccontato i suoi libri tra storia e fede, tantoper ricordare alcuni titoli: Sepolcro nellaroccia; Vieni da me sul monte. Storia deigrandi pellegrinaggi al santuario di Monte-nero; Immagine del suo volto. Vita di suorMaria Pia Mastena; Montenero. Tra ricordi eleggende; I sette del Senario e l’Ordine deiServi di Santa Maria; San Giovanni Gualber-to. Mille anni di giovinezza; Un contempo-raneo affascinante. Don Guanella; Oltre ilmare dei giunchi. Lea Scandiani; Tafari e ilcalzolaio. Un uomo di grande onestà, digrande fede e appassionato della storia ed inparticolare della storia di Montenero, checome redazione vogliamo ricordare e ringra-ziare. Alla famiglia le più sentite condoglian-ze anche da parte de La Settimana.

I

Le parole del VESCOVO

MARIA SORGENTE DI RINNOVAMENTO PER LA CHIESA

È morto Vasco Lucarelli

Page 7: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI28 luglio 2013 VII

È ACCADUTO NELPELLEGRINAGGIO

l giorno 15 Luglio, nella Cappellina delleApparizioni, il Vescovo Simone Giusti, ha presieduto

la S. Messa delle ore otto.Durante la celebrazione sono stati diversi i momentiinteressanti, momenti che hanno unito ancora di piùtra loro i pellegrini presenti: la benedizione di unacoppia di sposi nel 50° anniversario di Matrimonio, ilrinnovo della Consacrazione al Cuore Immacolato diMaria di tre appartenenti al Movimento del Messaggiodi Fatima, e la benedizione di una statua di NostraSignora di Fatima, acquistata nei giorni precedenti.La coppia di sposi sono Rita Eschini e Liano Vita ,

rispettivamente sorella ecognato di don GiorgioEschini, che hanno scelto diricordare la data del loromatrimonio nel SantuarioMariano accompagnati dalfratello, festeggiando,poi,con tutto il gruppo inalbergo.Alessandra e Silvia, referentidel Movimento delMessaggio di Fatima, e NadiaCalderini, assistente ecoordinatrice del Movimentoper la Parrocchia di S.Teresadel Bambin Gesù aRosignano Solvay, hanno

rinnovato con grande emozione, davanti all’Immaginedi Nostra Signora nella Cappellina, la loroconsacrazione al Cuore Immacolato di Maria con labenedizione del Vescovo.Alla fine della celebrazione il Vescovo Simone habenedetto una statua della Vergine Pellegrinaacquistata da Padre Riccardo Niziolek per la propriaParrocchia di S.Antonio a Castel Sant’Elia, nellaDiocesi di Civita Castellana, dove lo scorso anno ilMovimento del Messaggio di Fatima curò laPeregrinatio Mariae per 10 giorni.

Nella foto in alto gli sposi Rita e Liano con donGiorgio EschiniA sinistra, un ’immagine della benedizione della statuadella Madonna

I

Piccole, grandi CURIOSITÀ

ALCUNE TESTIMONIANZE RACCOLTE DURANTE IL VIAGGIOAldo e Anna di Livorno: “ Per noi è stataun’esperienza particolare; non sapevoche in questo pellegrinaggio c’era il Mo-vimento del Messaggio di Fatima, per cuiè stata anche per noi una cosa bella co-noscere questa realtà. Il messaggio dellaMadonna che abbiamo approfondito quia Fatima ci ha fatto riflettere molto. Co-munque tutto bello, soddisfacente l’orga-nizzazione e le accompagnatrici”.

Antonietta e Settimio di Livorno “ si sta

talmente bene che non si tornerebbe piùa casa perché tutti i problemi si sono la-sciati e siamo contenti di aver conosciutotante persone nuove: una cosa da ricor-dare”.

Roberto e Franca di Livorno iscritti alMovimento, che per la prima volta visita-vano Fatima:” siamo rimasti colpiti dallamaestosità solenne del Santuario e dallasemplicità del popolo portoghese. Nondimenticheremo mai questo pellegrinag-

gio e sono contento di lavorare per la dif-fusione del Messaggio di Fatima”.

Alcuni pellegrini delle Diocesi partecipial pellegrinaggio hanno dichiarato:“La conoscenza è avvenuta in pullmanma siamo molto soddisfatti per il climadi fratellanza e unione che si è creato eper l’accoglienza del Vescovo Simone.Molto bravi e preparati gli organizzatori;giorni pieni di spiritualità viva, di grandefede e grande amore alla Madonna”.

Il primo pellegrinaggio del Movimento del Messaggio di Fatimaaccompagnati dal Vescovo Simone Giusti: quali sono state le Sueimpressioni in questi giorni?«Ottime, impressioni ottime, la cosa che mi dispiace è che dalla miaParrocchia sono venuti pochi partecipanti, però come avete visto l’annoscorso a Ottobre, quando il Movimento ha portato la Madonna di FatimaPellegrina, la partecipazione era tanta.La gente sente la devozione alla Madonna, per questo abbiamo acquistatola statua, per dare maggiore profondità al cammino che abbiamo iniziatoquando l’ Immagine ha lasciato la nostra parrocchia».

Queste solenni celebrazioni del 12 e del 13 Luglio cosi affollate, per noisono state molto emozionanti, che cosa ha provato?«Sicuramente suggestive, chi ha partecipato sicuramente ha preso qualcosaper se come devozione mariana. Anche se in lingua portoghese ospagnola, quello che conta è lo spirito con cui uno partecipa. Grazie».

Due domande a PADRE RICCARDO NIZIOLEK

Nella foto in alto: S. Messanella Cappella delleApparizioniQui sopra: il pranzo aCoimbraA fianco: il gruppo in visitada monsignor Virgilio

Nella foto grande: il gruppo al completo al SantuarioIn alto: il gruppo in visita a NazarèQui sopra: visita ad AlcobacaIn basso: visita alle case dei pastorelli

Qui sopra: un’immagine suggestiva del SantuarioQui sotto: il luogo di preghiera dei pastorelli

Page 8: La Settimana n. 29 del 28 luglio 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI28 luglio 2013VIII