La scusa del maltempo - FILCAMS CGIL23 Luglio: le categorie sindacali rappresentanti dei lavoratori...

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N on ci sono più le mezze stagioni, un luogo comune, uno dei tanti, una frase senza un vero senso logico, che nasconde la voglia di lamentarsi per qualcosa di cui non possiamo avere colpa. Forse, tra qualche anno, si sentirà anche dire che è tutta colpa dei “meteo terroristi”, siti commerciali di meteorologia che sono stati denunciati dagli albergatori della Riviera perché colpevoli del cattivo andamento del turismo. Il maltempo invece, è la ricerca di una scusa per giustificare una stagione turistica difficile, ma per tanti altri motivi. “Forse dovrebbero ragionare sul tipo di offerta che fanno” è il commento a caldo di Paolo Montalti segretario organizzativo dell’Emilia Romagna, impegnata tra luglio e agosto con il Camper dei diritti, una campagna contro il lavoro nero e irregolare nel turismo, denominata “Diritti alla stagione”. Prima settimana tra Rimini e Riccione. Il camper offre l’opportunità ai lavoratori di avvicinarsi per chiedere informazioni e comprendere meglio i propri diritti: “Ci siamo messi in contatto con più di 60 lavoratori che non ci conoscevano” racconta Isabella Pavolucci della Filcams Cgil di Rimini, “molti camerieri di alberghi e addetti dei pubblici esercizi – visto che i marinai di salvataggio sono già sindacalizzati –; tante domande soprattutto sulle modalità per ottenere l’indennità di disoccupazione e sull’orario di lavoro”. Bisogna conoscere i propri diritti per non cadere nella rete dell’irregolarità: “Siamo molto preoccupati per l’utilizzo dei voucher – spiega Pavolucci – al momento è solo una percezione, il riscontro effettivo si potrà avere solo a fine stagione, ma il sospetto è che i voucher siano la copertura per il lavoro nero, da utilizzare in caso di controlli”. Tra l’altro, come spiega la segretaria, la platea dei lavoratori è composta per la maggior parte da lavoratori espulsi dai loro sistemi produttivi, e il voucher permette di non interrompere l’eventuale cassa integrazione, ma se il suo utilizzo è prolungato nel tempo e abusato, sarà sempre a discapito del lavoratore che avrebbe dovuto avere un contratto a tempo determinato. Visto l’interesse, da fine luglio la Camera del lavoro di Riccione sarà aperta in orario serale, per permettere ai lavoratori di rivolgersi alla Filcams dopo la chiusura della loro giornata lavorativa. “I diritti non vanno in vacanza”, è la campagna lanciata dalla Filcams Cgil di Viareggio, come ogni anno impegnata a combattere le diverse forme di lavoro irregolare nel turismo stagionale e i diversi escamotage per contenere i costi del lavoro. “Nell’ultimo periodo – racconta Umberto Marchi segretario della Filcams Cgil di Viareggio – le cameriere ai piani, anche se inquadrate full time, vengono pagate a camera e non più con un mensile. Più camere sistemi più ti pago”. La stagione è in calo, sia nel settore alberghiero che negli stabilimenti balneari, ed è per questo che la Filcams vuole sostenere incontri con le amministrazioni comunali per investire sul territorio della Versilia, ormai in declino. Si combatte l’irregolarità anche in Puglia, dove è stato registrato un calo dei turisti italiani ma un aumento di quelli stranieri. Flussi comunque non sufficienti, che stanno portando anche le maggiori strutture turistiche ad aprire solo in estate. “C’è una tendenza a stagionalizzare – racconta Valentina Fragassi segretari della Filcams Cgil di Lecce – l’offerta turistica si è accorciata e gli alberghi risentono molto della crisi e della maggiore diffusione di Bed and Breakfast privati”. Vista la crisi e le nuove agevolazioni della Regione Puglia, molti salentini si sono organizzati attrezzando le loro seconde case, togliendo cosi fette di mercato ad altre tipologie ricettive. Modalità differenti per affrontare la mancanza di lavoro sul territorio, dove ancora non c’è una vera ripresa. La dinamica “della seconda casa” esiste anche in Sardegna, come spiega Simona Fanzecco, segretaria regionale, “almeno secondo i T U R I S M O C O M M E R C I O S E R V I Z I Rassegna Sindacale I.R. al numero 30/2014 di Rassegna Sindacale È stato sottoscritto il primo Contratto integrativo nazionale di Alpitour, che prende vita da un precedente accordo che riguardava solo le sedi di Torino e Cuneo, scaduto ormai da anni. Una trattativa lunga e travagliata, interrotta più di tre anni fa, anche a causa di un ampio piano di ristrutturazione aziendale: “Negli anni successivi siamo stati coinvolti in numerosi processi di riorganizzazione – spiega Sabina Bigazzi della Filcams Cgil nazionale – con l'utilizzo di ammortizzatori sociali, e ristrutturazioni-chiusura di alcune sedi periferiche, trasferimento di alcune attività tra le sedi, ristrutturazione della Welcome Travel, vendita dell’azienda a un gruppo di investitori, e infine trasferimento della storica sede di Cuneo a Torino”. Alpitour World apre i battenti nel 1947 a Cuneo, con la fondazione della prima agenzia, l’Alpi, che organizza trasferimenti di gruppo in treno e pullman in occasione di eventi di Siglato il primo contratto integrativo nazionale ••• SEGUE A PAGINA 23 ••• SEGUE A PAGINA 22 R. M. Roberta Manieri I veri perché della difficile stagione del turismo La scusa del maltempo TURISMO |ALPITOUR T Terziario07_ok 28/07/14 13:02 Pagina 21

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N on ci sono più le mezzestagioni, un luogo comune,uno dei tanti, una frase senzaun vero senso logico, che

nasconde la voglia di lamentarsi perqualcosa di cui non possiamo averecolpa. Forse, tra qualche anno, si sentirà anche dire che è tutta colpadei “meteo terroristi”, siti commerciali di meteorologia che sono statidenunciati dagli albergatori della Rivieraperché colpevoli del cattivo andamentodel turismo. Il maltempo invece, è la ricerca di una scusa per giustificareuna stagione turistica difficile, ma per tanti altri motivi.“Forse dovrebbero ragionare sul tipo diofferta che fanno” è il commento a caldodi Paolo Montalti segretarioorganizzativo dell’Emilia Romagna,impegnata tra luglio e agosto con ilCamper dei diritti, una campagna controil lavoro nero e irregolare nel turismo,denominata “Diritti alla stagione”.Prima settimana tra Rimini e Riccione. Il camper offre l’opportunità ailavoratori di avvicinarsi per chiedereinformazioni e comprendere meglio ipropri diritti: “Ci siamo messi in contattocon più di 60 lavoratori che non ciconoscevano” racconta IsabellaPavolucci della Filcams Cgil di Rimini,“molti camerieri di alberghi e addetti deipubblici esercizi – visto che i marinai disalvataggio sono già sindacalizzati –;tante domande soprattutto sullemodalità per ottenere l’indennità didisoccupazione e sull’orario di lavoro”. Bisogna conoscere i propri diritti pernon cadere nella rete dell’irregolarità:“Siamo molto preoccupati per l’utilizzodei voucher – spiega Pavolucci – almomento è solo una percezione, ilriscontro effettivo si potrà avere solo afine stagione, ma il sospetto è che ivoucher siano la copertura per il lavoronero, da utilizzare in caso di controlli”.Tra l’altro, come spiega la segretaria, laplatea dei lavoratori è composta per lamaggior parte da lavoratori espulsi dailoro sistemi produttivi, e il voucherpermette di non interromperel’eventuale cassa integrazione, ma se ilsuo utilizzo è prolungato nel tempo eabusato, sarà sempre a discapito del

lavoratore che avrebbe dovuto avere uncontratto a tempo determinato.Visto l’interesse, da fine luglio la Cameradel lavoro di Riccione sarà aperta inorario serale, per permettere ailavoratori di rivolgersi alla Filcams dopola chiusura della loro giornata lavorativa.“I diritti non vanno in vacanza”, è lacampagna lanciata dalla Filcams Cgil diViareggio, come ogni anno impegnata acombattere le diverse forme di lavoroirregolare nel turismo stagionale e idiversi escamotage per contenere i costidel lavoro. “Nell’ultimo periodo –racconta Umberto Marchi segretariodella Filcams Cgil di Viareggio – lecameriere ai piani, anche se inquadrate

full time, vengono pagate a camera enon più con un mensile. Più cameresistemi più ti pago”. La stagione è incalo, sia nel settore alberghiero chenegli stabilimenti balneari, ed è perquesto che la Filcams vuole sostenereincontri con le amministrazioni comunali per investire sul territorio della Versilia, ormai in declino.Si combatte l’irregolarità anche in Puglia,dove è stato registrato un calo dei turistiitaliani ma un aumento di quellistranieri. Flussi comunque nonsufficienti, che stanno portando anche lemaggiori strutture turistiche ad apriresolo in estate. “C’è una tendenza astagionalizzare – racconta Valentina

Fragassi segretari della Filcams Cgil diLecce – l’offerta turistica si è accorciatae gli alberghi risentono molto della crisi e della maggiore diffusione di Bed and Breakfast privati”. Vista lacrisi e le nuove agevolazioni dellaRegione Puglia, molti salentini si sonoorganizzati attrezzando le loro secondecase, togliendo cosi fette di mercato ad altre tipologie ricettive. Modalitàdifferenti per affrontare la mancanza di lavoro sul territorio, dove ancora non c’è una vera ripresa.La dinamica “della seconda casa” esiste anche in Sardegna, come spiegaSimona Fanzecco, segretaria regionale, “almeno secondo i

T U R I S M O C O M M E R C I O S E R V I Z IRassegna Sindacale

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È stato sottoscritto ilprimo Contrattointegrativonazionale di

Alpitour, che prende vitada un precedente accordoche riguardava solo le sedidi Torino e Cuneo, scadutoormai da anni. Unatrattativa lunga etravagliata, interrotta più ditre anni fa, anche a causadi un ampio piano diristrutturazione aziendale:“Negli anni successivisiamo stati coinvolti innumerosi processi diriorganizzazione – spiegaSabina Bigazzi dellaFilcams Cgil nazionale –

con l'utilizzo diammortizzatori sociali, eristrutturazioni-chiusura dialcune sedi periferiche,trasferimento di alcuneattività tra le sedi,ristrutturazione dellaWelcome Travel, venditadell’azienda a un gruppodi investitori, e infinetrasferimento della storicasede di Cuneo a Torino”. Alpitour World apre ibattenti nel 1947 a Cuneo,con la fondazione dellaprima agenzia, l’Alpi, cheorganizza trasferimenti digruppo in treno e pullmanin occasione di eventi di

Siglato il primo contrattointegrativo nazionale

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R. M.

Roberta Manieri

I veri perché della difficile stagionedel turismo

Lascusadelmaltempo

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23Luglio: le categoriesindacalirappresentanti dei

lavoratori della funzione pubblicadi Cgil Cils e Uil sono in piazzacontro la riforma del sistema delleCamere di commercio in Italia.Il dl 90/2014, all’art. 28, haprevisto infatti la riduzionenell’ordine del 50% del dirittocamerale, che rappresenta ilcontributo che le impresericonoscono alle Camere per garantirne la struttura e iservizi di cui le imprese stessepossono usufruire.Tali soldi, pertanto, che nonrappresentano un risparmio per ilsistema pubblico in senso stretto,quanto piuttosto per le imprese,nella fattispecie quelle più grandi(che sono quelle che partecipanocon i contributi più elevati),corrispondono a una cifra pari acirca 800 mln/anno sul territorionazionale. Il risparmio previsto,che come abbiamo detto non èrisparmio per lo Stato, è dunquenell’ordine di 400 mln/anno.Sin qui il dato di base. Ma qualisono le conseguenze e quali lemotivazioni di questo atto?Assodato, come già detto, chenon si tratta di un risparmio dellapubblica amministrazione, premesottolineare un paio di questioni.Il primo effetto di questi tagli è laricaduta sul piano occupazionale.Quanti sono i lavoratori impiegatinel “sistema” camerale? Stiamoparlando di circa 10mila personeimpiegate direttamente, oltre acirca 2.500 occupate nei serviziesternalizzati afferenti a impresedi area Filcams. Gli effettiavranno dunque una doppiaincidenza: in prima istanza suiservizi esternalizzati che, conbuona probabilità, verrannodismessi o internalizzati in parte,per quanto possibile erelativamente a ciò che non sipuò dismettere; in secondaistanza sui dipendenti diretti che vedranno a rischio i loroposti di lavoro, poiché molteCamere di commercio nonsaranno più in grado dimantenere gli attuali organici. Il secondo effetto, altrettantograve, consiste nelle ricadute sulsistema delle imprese in terminidi servizi offerti e garantiti dallestesse camere di commercio peril sistema di promozione delleimprese con i conseguenti ritorniin termini di benefici economici elavorativi per le Pmi.Posto che in un’indaginepubblicata da Confcommercio indata 24 giugno e riferita ad unsondaggio effettuato in data 14giugno, il gradimento da partedelle imprese iscritte neiconfronti delle Camere dicommercio, e dei servizi dallestesse effettuati, varia tra il 70% el’85% in relazione alla specificadomanda di gradimento (serviziamministrativi, servizi disupporto, promozione) e dunquesi attesta su dati piuttosto elevati,non appare comprensibile laratio di un tale provvedimento.Ci chiediamo dunque quali sianole ricadute per le impreseSecondo autorevoli esponenti(Dott. Torreggiani – Camera diCommercio di Modena), oltre aporre in crisi alcune strutture chenon potranno garantire i livellioccupazionali, salteràcompletamente tutto il sistemadegli incentivi, con ricaduteenormi e in negativo per leimprese sul piano degliinvestimenti e delle commesse di

lavoro, sul livello di promozioneche le Camere di commerciopotrebbero garantire alleimprese stesse.Tutto questo a meno di un annodall’Expo 2015, evento su cui sistavano prevedendo da parte dimolte Camere di commercioinvestimenti mirati allapromozionalità dei vari territori edelle imprese a essi collegate. Tutti investimenti cheevidentemente salterannocreando un danno potenziale intermini di fatturato nonquantificabile ma certamentemaggiore dei 400milioni dirisparmio previsto.Precisiamo inoltre che, basandosisul dato delle imprese registrate(circa 2,6 milioni sul territorionazionale), la media di contributodovuta alla Camera diCommercio di riferimento è dicirca 280 euro su base annua,pertanto il risparmio dovuto atale provvedimento per la singolaimpresa è mediamente di 140euro su base annua.A fronte dunque di un risparmioannuo di 140 euro l’impresa nonpotrà fruire dei vari servizisuppletivi e incentivanti per la

promozionalità e lo sviluppocommerciale del territorio.Un vero affare per le Pmi italiane!A ulteriore riprova dellanegatività dell’intervento, undocumento di Unioncamerepresentato in audizione allaCamera dei deputati stima in 2,5miliardi le ricadute negative intermini di mancati investimentiper il territorio, unitamente al problema occupazionalestimato in circa 2.500 posti dilavoro, che sarebbero in tal modoposti a serio rischio.Un dramma che potenzialmentesi potrebbe consumaretrasversalmente, con grave dannosia per il sistema delle impresesia per l’occupazione, quindi sulpiano economico e su quello

sociale con ulteriori effettideprimenti per quello che piùcomplessivamente potremmodefinire Sistema Italia. Una logica e un interventopolitico che appaionosemplicemente sconsiderati o,quantomeno, indubitabilmentemal ponderati. L’intervento previsto ha scatenatol’alzata di scudi delle Camere dicommercio che hanno anchelanciato un’imponente protesta euna raccolta firme sul socialnetwork Twitter (non a caso ilpiù utilizzato e “gradito”, almenodal punto di vista comunicativo,dall’attuale presidente delConsiglio). I tweet contro il provvedimentohanno già superato quota 30mila

e l’argomento si conferma cometrend topic nel network per laseconda settimana consecutiva.Allo stesso tempo i sindacatihanno gravemente denunciato irischi occupazionali che potrebbero derivare daquesto decreto. Oltre al citato presidio tenutosi il23 luglio da parte delle categoriesindacali rappresentanti deilavoratori del pubblico impiego,la Confederazione è impegnatacon il massimo delcoordinamento confederale e ilcoinvolgimento di tutte lecategorie, Filcams in primis, e lerappresentanze coinvolte perlimitare o evitare quanto piùpossibile le ricadute sui lavoratoridel sistema (ivi compresi quelli in appalto e delle societàpartecipate).Ulteriori iniziative specificheverranno intraprese. Questo èsolo l’inizio di un percorso.Fare politica non è certamenteuna cosa semplice e se è vero chein tempi di crisi l’urgenza dellerisposte determinata dallecondizioni socio economiche si fa sempre più pressante enecessita di un enormeassunzione di responsabilità,unitamente a una capacità diintervenire con prontezza evelocità, l’aspetto decisionale nonpuò prescindere dall’analisiponderata dei problemi. Risposte superficiali non possonofar altro che portare danniulteriori a un sistema-paese e aun’economia già profondamentesegnati e lontani da livelli dicompetitività adeguati.Una politica che va avanti per“balzi” ideologici (l’esempio delflop delle liberalizzazionimontiane e dei 100mila posti dilavoro persi nel settore è lì adimostrarcelo) senza unacomprensione peculiare eapprofondita dei “mezziattraverso i quali” perseguire gli scopi politici stessi è unapolitica necessariamente eintrinsecamente sbilanciata, che fallirà nel perseguire i propri stessi obiettivi ma continuerà a sostentarsi ereplicarsi negli annunci,nell’immagine riflessa, artefatta e autogiustificativa di sé stessa. •

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dati aeroportuali, le presenzeturistiche sono aumentate, ma soloa fine stagione si potrà avere

riscontro su un eventuale aumento deiguadagni delle strutture ricettive, viste chemolte case private vengono affittate aituristi in nero”.Dati sconfortanti se pur parziali, arrivanodalla Sicilia, che nel passato aspettava lastagione estiva per una boccata d’ossigenolavorativo ed economico: “la stagioneturistica è pessima, stiamo vivendo unacontrazione terribile. I lidi sono vuoti, lestrutture ricettive soffrono – è il commentodel segretario regionale Salvo Leonardi –.Nel messinese su 195 alberghi, adesso solo5 rimangono aperti per gran partedell’anno, la stagionalità aumenta”.Anche in Calabria, la stagione non apparedelle migliori, deludendo le aspettative. “Nelle strutture ricettive più organizzateabbiamo un calo eccessivo delle presenzeche si ripercuotono sull’occupazione –racconta con preoccupazione Luigi Scarnati,

segretario regionale della Filcams –. Lastagione è fiacca e debole, e non vediamosegnali di ripresa nonostante siano miglioratele condizioni ambientali e naturalistichedella regione. Aumenta il turismo breve deiweek end, mentre diminuisce quellostanziale; così non si fa economia, non sicrea sviluppo e non si garantisce il lavoro,ma aumenta la precarietà”.Situazione diversa a Venezia, dove,malgrado gli ultimi scandali politici, ilturismo cresce, ma con qualche sfumaturanegativa. Nonostante il buon trend, infatti,e nuove possibilità di lavoro, “è sempre piùdifficile tutelare i lavoratori e ci sonosempre più forme di irregolarità –secondo Monica Zambon, segretariaFilcams Cgil Venezia –. La città ha infinitepotenzialità, ma non sfruttate, e la carenzapolitica attuale ha portato all’aumento disituazioni ai limiti della legalità anche nelturismo, con investimenti economici didubbia provenienza”.L’industria turistica italiana potrebbe dare

molto di più; il patrimonio culturale, risorsainestimabile, potrebbe essere volano anchedell’economia, ma la mancanza diinvestimenti e attenzione da partedell’istituzioni non è più giustificabile.Gli ultimi interventi in materia, da parte del governo, prima del ministroBray e ora del ministro Franceschini(rispettivamente i decreti “Valore Cultura” e“Artbonus”) non bastano ancora a segnareun deciso cambio di rotta.“Anche per questo – spiega CristianSesena, segretario nazionale dellaFilcams – vogliamo farci promotori di unacampagna che rilanci l’attenzione sullacultura, sull’importanza che può avere peril nostro paese, e sul valore aggiunto chepotrebbe avere l’occupazione nel settoreturismo se solo fosse posta nelle condizionidi crescere in quantità, qualità e stabilità.Soprattutto in vista di Expo 2015, l’Italia habisogno di fare il fatidico salto, perpresentarsi al mondo come ritrovato leaderdell’accoglienza e dell’ ospitalità.” •

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Manieri

DALLA PRIMATurismo La scusa del maltempo

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LA RIFORMA | CAMERE DI COMMERCIO

Per le imprese risparmi piccolima danni grandi

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30mila tweetposson bastare?

La Commissione Affari costituzionali della Camera haapprovato il 25 luglio, un emendamento al decreto legge

Pubblica Amministrazione in tema di Camere di commercio cheaccoglie le proposte avanzate dai deputati modenesi del Pd. Insintesi: dimezzamento del diritto camerale spalmato su tre anniin modo da consentire alle aziende di risparmiare, ma anche alleCamere di commercio di razionalizzare la propria presenza sulterritorio, con un occhio di riguardo per quegli enti che già eranoefficienti ed efficaci nel loro operato. Il nuovo testo stabilisce chel’attuale importo del diritto camerale che le imprese iscrittepagano alle rispettive Camere di commercio viene ridotto del35% nel 2015, del 40% nel 2016 e del 50% nel 2017. •

ULTIME NEWS

Adriano Montorsi

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Q uando musica, teatro,scrittura e voglia di“evasione” diventano

arte: questo sono i Presi PerCaso, compagnia di detenuti,ex detenuti e non solo, delcarcere romano di Rebibbia,progetto nato nel 1996 graziealla volontà del direttore direndere costruttivo il tempoinfinito trascorso nelle muradel penitenziario: autorizza lacostituzione della Rock Band,mette a disposizione una salaprove, e concede la possibilitàdi esibirsi, per le famiglie deidetenuti, nell’area del carcere. Il progetto cresce e si rafforzanegli intenti e negli obiettivi,dal 2004 si inaugura lastagione teatrale dellacompagnia, che mette inscena il primo musical daltitolo “RadioBugliolo” scrittoda uno dei fondatori delgruppo, Salvatore Ferraro,diretto da Michele La Ginestrae portato sul palco dei TeatriSette e Palladium, con discretosuccesso di pubblico e critica.All’attivo la produzione deiPresi per Caso conta trespettacoli teatrali, oltre alprimo, c’è “Delinquenti” del2005, e “Recidivo Recital” del2008 e, dal reparto musica, hasfornato ben tre CD, prodottida un’associazione no profit di

detenuti, e sono “Presi PerCaso”, “Delinquenti” e “Senzapassare dal via”, raccontandoil carcere e le sue storie, masoprattutto la sua realtàparadossale.Esiste una lineasottile chedivide laproduzionemusicale delgruppo deiprimi anni divita fino adoggi: all’inizioil rock è moltopiù duro,critico, edesprime ilmalessere della propriacondizione di vita da reclusi el’inquietudine del quotidiano:tutto questo in brani come ‘Lamacchina del Capo’, istruzionid’uso per la rapina, oppure ‘LaPerquisa R&Roll’, critica alleperquisizioni notturne in cella.Successivamente il linguaggiosi trasforma, anche grazieall’inizio di una nuova vitaartistica e non solo, con lamusica infatti il gruppo iniziaad esibirsi fuori dalle muracarcerarie, a otteneremaggiore libertà e contattocon il mondo esterno, i testi ela musica diventano piùmorbidi e ironici, ‘Fiesta’, in

versione latino americana,narra la svolta estiva di uncondannato agli arrestidomiciliari che ruba un’auto,una Fiesta appunto, percorrere al mare e venirenaturalmente colto inflagrante; ancora il ‘CristoGospel’ geniale preghiera delcondannato che chiede lagrazia e una vita migliore.Il successo ottenuto inserisceil gruppo di diritto in un tourall’estero, e la Band si ritrovaa suonare per la prima volta inIrlanda, esibendosi in duedifferenti carceri ed avviandouna stretta collaborazione con realtà che da tempo

operano nel settore.Il 2014 registra poil’uscita dell’ultimoalbum “Fuori – masolo per un breve

permesso premio” interessantedescrizione del mondo esterno,di quella realtà immaginata intutti gli anni di carcere, che sipresenta ai protagonisti intotale dissesto, in frantumi,piena di contraddizioni e diingiustizie sociali, uno sguardo

differente del mondo che cicirconda; album prodottograzie ai finanziamentivolontari del pubblico chesostiene il progetto. La caratteristica della band èdi non essere mai compostadagli stessi elementi, dato chearresti o scarcerazioni possonomutare gli equilibri, oggichiunque può cantare nelgruppo a condizione che sialibero, anche per dare unsegnale forte in seguito alla

morte del primo cantante,Giorgio Capece, deceduto incarcere dopo aver contrattouna malattia incurabile,scarcerandolo simbolicamente.Aperte le collaborazioni ancheai non detenuti, e molti attori,registi, musicisti si sono unitial progetto, 99 Posse, ModenaCity Ramblers e perfinoClaudio Baglioni.Oggi la compagnia contanumerosi componenti, per“comunicare il carcere informa artistica, rompere ilmuro tra società dei reclusi esocietà dei liberi. Creando,invece, un solidissimo ponte”in un mix di libertà ed exdetenzioni, accomunate dallavoglia di raccontare un disagioda cui si può abilmente eonestamente fuggire.http://www.presipercaso.it

CONTAMINAZIONI | PRESI PER CASO C

Loredana Colarusso

Le voci di dentro

particolare importanza.Negli anni 70, grazie al benessere

economico diffuso, gliitaliani scoprono il piaceredel viaggio; il GruppoAlpitour inventa la formuladel ‘tutto compreso’ e daallora il bilancio aziendale èin continua crescita.Nonostante le naturalibattute d’arresto di questiultimi anni e la contrazionedel mercato, il 2010 è statoun anno record per ilgruppo, ma nel 2011l’azienda decide di lasciare lastorica sede di Cuneo pertraslocare in un’altra città,Torino, a quasi cento km didistanza, dove già ha un’altrasede importante. Nello stessoanno l’azienda viene vendutaa un gruppo di investitori.

Il trasferimento rientra in unpiù ampio processo diriorganizzazione di Alpitour,ma metterà in serie difficoltàpiù di 300 lavoratrici elavoratori. Dopo quasi un anno vienesiglato l’accordo per itrasferimenti da Cuneo aTorino, è l’estate del 2012:circa 70 lavoratori sonorimasti a Cuneo legati asituazioni particolari, mentre circa 180 vengonotrasferiti a Torino, con un accordo che, nellasituazione data, è positivo eche mette a disposizionenumerosi strumenti: orari articolati, servizio dipullman con il contributodell’azienda e altro.Gli anni successivi sonoimpegnativi e fitti di

appuntamenti, perché ancheAlpitour risente della crisi.Perciò vengono siglatiaccordi di Cassa integrazionestraordinaria e poi i Contrattidi solidarietà, attualmenteancora in vigore. Ma leorganizzazioni sindacali nonhanno mollato la presa edopo un lungo negoziatosono arrivati finalmente alla sottoscrizione del primocontratto integrativonazionale.Loredana Sasia e ElisabettaMesturino, che hanno seguitola trattativa per la FilcamsCgil di Cuneo e la FilcamsCgil di Torino, sono moltosoddisfatte per l’accordoraggiunto, un sospiro disollievo dopo tante difficoltà,una boccata d’ossigeno pertutti i lavoratori Alpitour sul

territorio nazionale“Un risultato ottenuto anchegrazie al contributo di tutti,dalle strutture alle Rsa, che hanno partecipatoattivamente alladiscussione – è il commentodi Sabina Bigazzi –, unsuccesso di tutti, ancor di più in un periodo storicoin cui è molto difficilechiudere accordi”.I contenuti infatti, sono tuttipositivi per gli 800dipendenti e rafforzano ilruolo della rappresentanzasindacale: flessibilitàdell’orario di lavoro inentrata e in uscita adiscrezione dei lavoratori,pur con limiti e regole;diverse articolazioni orarieper tutti i reparti; sistema direlazioni sindacali strutturato;

monte ore permessi sindacaliaggiuntivo per le Rsa;conferma del servizio mensa aziendale, e/oconvenzioni ed estensionealle sedi che fino a ora neerano escluse; Permessiindividuali aggiuntivi pari a12 ore anno; salariointegrativo variabile;estensione del contrattointegrativo aziendale a tuttele sedi, che fino a ora neerano escluse. La pratica di relazionisindacali costanti ecostruttive ha consentito adAlpitour e alle organizzazionisindacali di gestire momentie situazioni di grandedifficoltà e delicatezza, maanche di investire sulpatrimonio più importante: le lavoratrici e i lavoratori. •

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R. M.

DALLA PRIMAAlpitour. Siglato il primo contratto integrativo nazionale

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Rassegna SindacaleSettimanale della Cgil

Direttore responsabileGuido Iocca

Ufficio vendite06/44888230 - [email protected] e impaginazioneMassimiliano Acerra, Cristina izzo, Ilaria LongoStampaPuntoweb Srl, Via Variante di Cancelliera, 00040 - Ariccia, Roma

Inserto d’informazione della Filcams CgilVia L.Serra, 31, 00153 Roma, tel. 06/5885102 e-mail: [email protected] - www.filcams.cgil.it

A cura diRoberta Manieri Ufficio Stampa Filcams Cgil nazionaleTel 06/58393127 - cel 3494702077 e-mail: [email protected]

Chiuso in tipografia lunedì 28 luglio ore 13

EditoreEdit. Coop. società cooperativa di giornalisti,Via dei Frentani 4/a, 00185 - RomaIscritta al reg. naz. Stampa al n. 4556 del 24/2/94Proprietà della testataEdiesse SrlUfficio abbonamenti06/44888201- [email protected]

C iao Carla.Compagna, amica,donna battagliera,

che, ancor di piùnell’ultimo periodo, hadimostrato la sua forza ela sua grinta nell’affrontarela malattia che l’ha colpita.Nel 2010, quando hasaputo di essere malata,raccontava di essersiposta la domanda:“perché proprio a me?”E di essersi risposta: “eperché non a me”. Argomentava dicendo chese questo tipo malattieriguardano unapercentuale di persone, ame è toccata la sorte diessere una persona checoncorre a determinarequesta statistica.Lo diceva con convinzionee in modo che ognunopotesse riflettere edomandarsi: io sareicapace di reagire come lei? Tempo fa mi avevachiamato perché nonriceveva più la nostrarassegna stampaquotidiana, era inospedale, ma ci teneva atenersi aggiornata anchein quel periodo, non sipoteva “permettere” direstare indietro.Carla della Volpe lascia ungrande vuoto, ma ancheuna grande eredità, perquello che ha dimostratosempre.Generosa nel lavoro e nel

rapporto con le persone;affidabile e coerente;disponibile e impegnatatotalmente nel lavorosindacale; caparbianell’affermazione delle sueidee; testarda e leale.Così la ricorda VittorioPezzotti, segretariogenerale della Filcams Cgildi Roma e Lazio, dove peranni Carla ha dedicato ilsuo impegno: “Unapersonalità forte, positiva,non facile, che agiva infavore dell’organizzazionecui si sentiva diappartenere. Queste suecaratteristiche venivanopercepite e apprezzatedalle lavoratrici e dailavoratori con cui entravain contatto. Spessoripeteva che i lavoratori, lastragrande maggioranza,apprezzavano il suo agire:era vero. Lo abbiamoconstatato più e piùvolte.”Vittorio Pezzotti ripercorrele tappe di avvicinamentodi Carla al mondosindacale: “Nel 1995 hoincontrato Carla –racconta – era delegata diun appalto di pulimentodi Pomezia. Nel suoposto di lavoro era stimatadai colleghi e apprezzatadai dipendenti delcommittente. Nel 1996, dopo ilcongresso, gli ho chiestodi impegnare il suo tempo

libero nelsindacato,precisandoche, in quelmomento,non eravamoin condizionedi garantirecompensieconomici o ilsuo impiego atempo pienonella Filcams. Lei non haesitato. Si èdichiaratadisponibile,pronta avalutare, stradafacendo, il suoimpegno, avvertendomiche, se si fosse stancata,non avrebbe interrotto lasua militanza in modoimprovviso. Un altrosegnale di responsabilità edi serietà”.Nel 2001 comincia unaesperienza nell’ufficiovertenze della Cgil diPomezia e nel 2002 iniziaa lavorare, a tempo pieno,presso la Filcams di Romae del Lazio, operando nelterritorio di Roma centro.Nel 2007 condivide dilavorare nel dipartimentodei servizi della Filcams diRoma e Lazio e nel 2010,svolge un incaricotransitorio a Roma Centro,un territorio dal quale laFilcams aveva deciso diuscire per ragioni

organizzative. Nel 2012 siè costituita la nuovastruttura di Roma CentroOvest Litoranea, e Carla, èstata eletta nellasegreteria. Nel 2007-2008viene eletta Responsabiledel coordinamento donnedella Filcams di Roma edel Lazio.“Ogni incarico svolto èstato sempre onorato conil massimo impegno –ricorda Pezzotti – e con lapreoccupazione di nonessere all’altezza. Unadote, quest’ultima, propriadelle persone responsabili,non boriose, non saccenti,non arriviste. Ognioccasione di lavoro, ogniincarico svolto hanno fattoemergere le molte qualitàdi Carla unite alla suacaparbietà che, talvolta, si

trasformava incocciutaggine. Carla erauno spirito libero, cheamava il sindacato e lapolitica perché gliconsentivano di dissentire,di essere se stessa. Ma lasua azione la svolgevasempre, sempre, insquadra. Carla nonsopportava coloro che puravendo il diritto diesprimere diversità diopinione, sparavano

sentenze, sempre eovunque, contro laFilcams, la Cgil, ilpartito in cuimilitavano. Carlaviveva il sindacato damilitante e con ilvaloredell’appartenenza.Valori mostrati fin daquando era delegatadi posto di lavoro”.“Carla si è battuta aviso aperto contro ilsuo male – raccontaancora il segretario –lo ha sfidato,convincendosi, comeavrebbe fatto unpugile sul ring, chel’avversario si puòbattere, ma per farlobisogna giocare lapartita finoall’ultimo secondo.Carla la partita, l’hagiocata stupendoci

ancora una volta. Quandostavano contando il ko, siè rimessa in piedi e hagiocato l’ultimo round”.Il cordoglio arriva da ogniparte, e nell’era del web2.0 sono tanti i messaggianche sui social network,dove rimbalza unasplendida foto di Carlache guarda lontano, forsel’orizzonte, forse l’infinito.E allora grazie Carla,grazie per averci mostratola forza del combattente, ilguerriero che non siarrende neanche davantialla battaglia più difficile.Grazie per l’esempio el’affetto mostrato anche aquei tanti giovanisindacalisti che haiaffiancato con esperienzae amicizia, e che persempre ti ricorderanno.•

RIL RICORDO | CARLA DELLA VOLPE

R. M.

Uno spirito liberoche faceva

gioco di squadra

Terziario07_ok 28/07/14 13:02 Pagina 24