X Congresso FILCAMS Lecco – Relazione Segretario Generale Barbara Cortinovis

“La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimentoculturale che abitui tutti a sentire la bellezza del frescoprofumo della libertà che si oppone al puzzo del compromessomorale, dell’indifferenza della contiguità e quindi dellacomplicità”

Paolo Borsellino.

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Gentilissimi invitati,

carissime compagne e carissimi compagni,

Inizio questa mia relazione del X° Congresso della Filcams Cgil diLecco, rivolgendo un caldo saluto di benvenuto e un sentitoringraziamento di partecipazione alle delegate e ai delegati .

Un benvenuto particolare a tutti gli invitati presenti che con la lorodiretta partecipazione ai nostri lavori dimostrano sensibilità eattenzione alle problematiche che investono il mondo del lavoro dellanostra categoria.

Un saluto particolare lo rivolgo ai rappresentanti territoriali delle altreOrganizzazioni Sindacali, con i quali nel corso di questi anni abbiamosempre tenuto aperto il confronto fra di noi, e mantenuto un rapportofranco e leale.

Oggi è una giornata speciale ed importante per la FILCAMS di Lecco,oggi con tutti Voi ci apprestiamo a svolgere il nostro X° Congressoterritoriale, un appuntamento importante sia per i temi posti neidocumenti congressuali “Il lavoro è” e “riconquistiamo tutto”, sia per illavoro che abbiamo svolto in questi anni dal precedente Congresso edi significativi risultati che abbiamo ottenuto.

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Ma partiamo dal luogo in cui ci troviamo e da ciò che rappresenta :FIORE CUCINA IN LIBERTÀ

La scelta di svolgere qui il nostro X° Congresso nasce da una miariflessione attenta ed accurata che vuole portare la Categoria ad unatrasformazione e ad un rilancio anche sul territorio proprio perché inquesto periodo storico i nostri settori stanno sempre più avanzando.

La nostra provincia si sviluppa oltre che sul settore dell’industriamanifatturiera anche sul settore del turismo.

Se parliamo di DIRITTI E CITTADINANZA punto cardine deldocumento Congressuale questo luogo ne è l’emblema.

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Il 31 agosto 1992 il boss della ‘ndrangheta Franco Coco Trovato vienearrestato nell’operazione Wall Street , l’operazione prende il nomedella pizzeria di Via Belfiore 1, di proprietà della famiglia mafiosa ed èil luogo in cui oggi ci troviamo .

Successivamente il Tribunale di Lecco firma un provvedimento per laconfisca della pizzeria e di altri immobili nella provincia, beni cheverranno destinati a scopo sociale grazie alla legge approvata nel1996.

Il Coordinamento Libera fa nascere l’idea di creare una PIZZERIADELLA LEGALITÀ, non solo un esercizio pubblico che rappresenta inostri settori ed il turismo, ma anche uno spazio di promozione dicultura e legalità,.

Questo progetto si realizzerà solo nel maggio del 2015 quandol’Associazione temporanea di scopo, composta dalla cooperativasociale La Fabbrica di Olinda Milano, da Arci e Auser Lecco vincono ilbando promosso dal comune che porta alla creazione di FIORECUCINA IN LIBERTÀ.

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Questo locale dove una volta aveva all’interno un bunker in cementoarmato, protetto da una porta blindata spessa venti centimetri era ilposto in cui venivano pensati e organizzati sequestri, omicidi e trafficidi droga si è trasformato oggi in un luogo che rappresenta il lavoroonesto e dignitoso.

Le mura che ci circondano, i profumi dei cibi che vengono preparatitrasmettono una forza più profonda,una forza che nasce dallaconsapevolezza dell’importanza della legalità e della giustizia e non inultimo della libertà.

Qui ci lavorano anche giovani immigrati che hanno trovato non soloaccoglienza ma tutela e lavoro dignitoso.

Sono convinta che il riutilizzo dei beni e delle aziende sequestrate siauno straordinario strumento di contrasto al potere mafioso ed unopportunità per il rilancio del lavoro legale per riprendere il controllosociale del territorio e, proprio in questo quadro, la Cgil ha assunto ladecisione di costituirsi parte civile nei procedimenti giudiziari permafia.

La legalità si realizza riducendo povertà, diseguaglianze, combattendolo sfruttamento, la corruzione, il caporalato ed il lavoro neroincrementando anche il personale di giustizia e delle forze dell’ordine.

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La mia relazione ha come obiettivo quello di avviare una discussionetra noi perché il vostro contributo è l’essenza principale del nostroagire sindacale.

I temi posti dai documenti congressuali, rappresentano la capacità diconfronto e dialogo che la CGIL nel suo insieme sa mettere in campo,in ordine di presentazione “Il lavoro è” con prima firmataria SusannaCamusso che nelle nostre assemblee di base ha ottenuto il 100% deiconsensi, ma ritengo

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comunque importante cogliere alcuni spunti che il secondodocumento “Riconquistiamo tutto” con prima firmataria Eliana Comopone nel confronto e nel dibattito.

Abbiamo bisogno di una CGIL coesa pronta ad affrontare le sfide cheil contesto politico, economico e sociale ci impone.

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Siamo di fronte ad uno scenario difficile e complicato:

L’emergere di un populismo diffuso dove sempre più vengono negatele differenze fra i soggetti che compongono la nostra società, dove imorti nel mediterraneo, le discriminazioni sono una costante dipensiero sempre più diffuso, dove gli immigrati ed i profughi sonodiventati un fastidio da cacciare negando la nostra stessa storia dipopolo di migranti che si è insediato in tutti i paesi del mondo.

Io credo che questo fermento di negazione si debba fermare e che perqueste ragioni diventa indispensabile contrapporre un pensierocomposto da un progetto comune da nuovi e vecchi valori cheriaffermino la necessità di un società basata sull’affermazione deidiritti universali fra tutti i soggetti, sulle pari opportunità e sulrispetto fra le diversità di genere.

C’è un pericoloso rigurgito nazionalista e fascista , c’è chi si riempiela bocca di sicurezza ma con la sua propaganda di odio quotidiana stalegittimando la violenza e rendendo di fatto le nostre città meno sicureperché le organizzazioni fasciste girano indisturbate grazie allacopertura politica di qualche ministro che invece secondo costituzionedovrebbe scioglierle quelle organizzazioni.

Nel nostro pensiero basato sui valori della democrazia e del rispettodei diritti fondamentali queste violenze e intimidazioni non possonoessere tollerate.

Aggiungo a questi valori la Pace fra i Popoli, baluardo del nostro agirela Marcia PERUGIA-ASSISI con migliaia di persone che l’hannopercorsa è la testimonianza di tenere alta la nostra azione.

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La CGIL rappresenta una grande Organizzazione che può incidereprofondamente nel paese con la sua azione sindacale.

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I temi posti nel dibattito politico/sindacale del nostro congresso, li vogliocitare in quanto sono stati il frutto di un lungo discutere fra le lavoratricied i lavoratori in tutte le nostre assemblee che abbiamo svolto nei luoghi dilavoro e nelle sedi territoriali, sono:

- UGUAGLIANZA

- SVILUPPO

- DIRITTI E CITTADINANZA

- SOLIDARIETÀ’ E DEMOCRAZIA

Questi quattro temi devono trasformarsi in un azione sindacale di forteimpatto contro coloro che auspicano una società senza diritti, dove ilconfronto viene negato ed il diverso escluso.

La nostra azione sindacale deve essere fortemente incisiva in particolarenelle nuove generazioni, il tema dell’occupazione del lavoro è il temapreponderante emerso nel confronto con i lavoratori oltre allaprecarizzazione dei contratti di lavoro.

Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è un ulteriore emergenza, imancati investimenti ed i controlli sulla sicurezza dal parte degliimprenditori stanno determinando incidenti e morti sul lavoro.

Nella nostra categoria, nei settori che abbracciamo il tema dei diritti è unacostante quotidiana della nostra attività sindacale: l’attacco ai diritti e alContratto Nazionale di Lavoro rimane il tema emergenziale della nostraazione.

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C’è anche una riflessione da fare sul tema della rappresentanza, la CGILritiene fondamentale la promozione della presenza sindacale in tutti iluoghi di lavoro, valorizzando e supportando i delegati e le delegate elettiaiutandoli nella crescita e nella formazione così da risultare parte attiva diun dibattito interno e non solo, di divenire ruolo indispensabile nellacontrattazione aziendale.

La loro presenza è preziosa per diventare patrimonio di valori e diideali da trasmettere a generazioni future.

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I GIOVANI

La disoccupazione che è cresciuta in questi anni e la poca tutelacontrattuale dimostra che i giovani si trovano davanti a varie forme disfruttamento, in alcuni casi molto grave: chi ha pensato di scambiarei diritti con altre forme di libertà ha sbagliato tutto e insiste acontinuare a pensare che quella sia la via maestra.

Siamo un paese che non è stato capace di costruire possibilità difuturo per i giovani.

Non è accettabile che vadano all’estero centomila ragazzi l’anno, comenon è accettabile uno “sdoganamento” di valori e linguaggi xenofobi efascisti e la creazione di finte emergenze come quelle dei migranti.

E’ ora di costruire posti di lavoro e non di delegare solo alle imprese.

I nostri settori rappresentano luoghi di lavoro dove all’internoincrociamo giovani lavoratrici e giovani lavoratori assunti concontratti intermittenti spesso a chiamata, senza garanziaoccupazionale, senza la possibilità di affrontare un futuro certo.

Questi giovani hanno difficoltà e paura ad esternare i loro problemi eper lo più si rivolgono a noi nel momento in cui l’emergenza è andataoltre.

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Il nostro scopo dovrebbe essere quello di informare e formareattraverso una comunicazione veloce ed immediata poiché spesso lenuove tecnologie sostituiscono la nostra funzione , spesso i giovani siaffidano a motori di ricerca sul web per risolvere i loro problemi o pertrovare informazioni in materia di diritti creando ancor più disordine esconforto.

Abbiamo necessità di reinventarci e provare ad approcciare con canalie modelli nuovi di comunicazione che rappresentino il mondo deigiovani per raggiungere questi lavoratori che diverranno il futuro dellasocietà.

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IL NOSTRO CONGRESSO – LA FILCAMS DI LECCO

Le assemblee di base svolte sono state 80 hanno votato 1278 iscrittisu una platea di iscritti convocati pari a 2069 con il 100% delconsenso sul documento 1 “Il lavoro è”.

Ho voluto fare in modo che il lavoro svolto in questi due mesi fossecapillare, cercando, grazie all’impegno della squadra, di raggiungeretutti i luoghi di lavoro e di coinvolgere tutte le lavoratrici ed ilavoratori perché penso fortemente che solo il coinvolgimento possaprodurre un azione positiva ed un confronto utile alla trasformazione.

E’ stata una fase faticosa e complessa, non abbiamo risparmiatoenergie ed impegno ma i risultati ci hanno ricompensati degli sforzisostenuti.

Sono stata eletta un anno fa circa, ma arrivo da questa categoriaprima come delegata, poi come apparato tecnico, funzionario ed infine Segretario Generale, il primo Segretario di Categoria che arrivadal direttivo, dal settore e dal territorio.

Ringrazio nuovamente chi ha riposto fiducia nella mia scelta

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Ricordo una FILCAMS che non rappresentava i numeri che oggiabbiamo.

Ho vissuto in prima persona l’evolversi della categoria che quattroanni fa stimava 1800 iscritti. E’ stata una scommessa ed un lavorometicoloso da chi mi ha preceduta e da tutti coloro che in questi annihanno lavorato in Categoria, da un impegno accurato sul mondo degliappalti, dalla conquista di nuovi luoghi di lavoro da sindacalizzare,alla permanenza continua nelle sedi di zona e al coinvolgimento deidelegati nelle iniziative territoriali, regionali e nazionali.

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Durante la mia relazione programmatica mi prefissavo un obiettivo edera quello di raggiungere i 3000 iscritti, obiettivo che oggi siconcretizza.

Una categoria che porta un tesseramento sano e che ha ripianato inquesti quattro anni dall’ultimo Congresso ad oggi tutti i debiti verso lealtre categorie e che ha investito in modo significativo nell’acquistodella nuova sede sindacale di Merate.

Una nuova FILCAMS,una nuova squadra che ha portato risultatisorprendenti.

Un grande investimento anche sulla formazione dei delegati che cirappresentano nei luoghi di lavoro,un gruppo dirigente che collaborain sinergia, cresce e che contribuisce a sostenere i valori della nostraOrganizzazione anche attraverso la militanza.

La Filcams è la seconda categoria della Camera del lavoro di Lecco.

Alcune figure che hanno svolto ruoli diversi all’interno della Categoriaoggi ricoprono ruoli Confederali:

Francesca Seghezzi ex Segretario Generale ora è passata in SegreteriaConfederale, Irene Mosca ricopre il ruolo di impiegata per laSegreteria Confederale sostituendo Chicca Zanetti.

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Una Filcams che incomincia a marcare il territorio.

Nel corso di questo anno di lavoro ho predisposto nuovi progetti:l’ingresso di Roberta Sinigaglia delegata Conad come apparatotecnico, e se parliamo di proselitismo oltre alle permanenze aBarzanò, Merate, Varenna è stato inserito un nuovo recapito aCalolziocorte.

La scelta nasce dal fatto che molti luoghi di lavoro lì oggi cirappresentano e perché inoltre credo che essere presenti sulterritorio, metterci la faccia, incontrare la nostra gente paga, ed irisultati mi hanno dato ragione.

Paga soprattutto in un settore come il nostro, un settore frammentatoe polverizzato, la nostra è un Categoria di Frontiera, dove c’è data lapossibilità di toccare con mano l’individualità delle problematicheoltre a quelle collettive.

Nel lavoro pratico in questi mesi oltre alla fase Congressuale siamostato impegnati in vertenze e contrattazioni complicate eparticolarmente difficili, voglio citare alcuni casi di massimaattenzione:

Le vertenze pilota nazionali aperte in Sicuritalia, il contratto disecondo livello rinnovato in Copma ed in Seruso, le RSU inMediaworld ,l’assistenza dei lavotori nelle delicate fasi pre Concordatoin Rex Supermercati e Legler Market, e Key Global, con la qualeabbiamo firmato un accordo complessivo che impegna la società dipulizie ad applicare il CCNL multiservizi.

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TURISMO

Il mondo del lavoro sta cambiando, assicurare lo sviluppo sociale,ambientale e territoriale per la crescita del lavoro e se parliamo dipolitiche industriali soprattutto nel nostro territorio dobbiamo citare ilTURISMO, io lo chiamerei TURISMO 4.0 perché oltre ad essere unelemento centrale per il paese lo è anche a livello territoriale, per unaserie di congiunture favorevoli tra cui la relativa tranquillità del

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nostro paese rispetto ad altri sul piano degli attacchi terroristici, ilsettore segna almeno da due anni un andamento positivo.

E’ chiaro che si tratta di un trend positivo che nasconde limiti storicidi un comparto privo di politiche industriali serie, caratterizzato daun cronico spontaneismo imprenditoriale e fragile.

Siamo il paese più desiderato al mondo ma solo il quinto visitato daglistranieri.

Oggi il turismo rappresenta il 12% del PIL e se l’Organizzazione parladel lavoro che cambia deve considerare il turismo come parteimportante e che le statistiche dicono in crescita.

La mia domanda è : “cosa servirebbe al settore come rilancio e qualepiano strategico?”

La risposta potrebbe essere attraverso la tutela della professionalità,l’economia dell’ospitalità e l’industria dell’accoglienza.

I fattori possono essere due :la promozione ed il controllo della filieraanche a livello confederale.

La formazione per i lavoratori ma perché no anche agli imprenditori.

E’ un settore “grigio” che sfuma dal lavoro in nero a quello regolare,serve una politica imprenditoriale sana e una giusta risposta agliammortizzatori sociali. Chi lavora la stagione entra nell’ordine di ideedi dover accettare il Far West senza alzare la testa.

Le imprese mancano di cultura del settore e si orientano sul massimoguadagno immediato senza programmare l’offerta.

Inoltre a questi lavoratori viene dimezzata l’indennità didisoccupazione accusandoli di una sorta di parassitismo socialequando in realtà il loro lavorare a spot è figlio di un offerta turisticamalata.

I voucher in questo settore erano per lo più comode patenti diregolarità proposte e imposte ai lavoratori in nero. Con la loroabolizione abbiamo registrato un impennata del ricorso al lavorointermittente, stagionale e di contratti a tempo determinato.

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Bisogna approcciare al turismo come si approccia a qualsiasisegmento produttivo industriale anche territoriale. C’è bisogno dimeno retorica e di più politica richiamando le imprese ad un senso diresponsabilità sociale.

E’ necessario potenziare le ispezioni e gli interventi per evitareirregolarità e anche illegalità diffusa.

I Lavoratori del turismo sono la prima interfaccia con cui i turisti siapprocciano e per migliorare il settore c’è bisogno che questilavoratori vengano formati, valorizzati correttamente, inquadrati eadeguatamente retribuiti.

Sarà nelle nostre prerogative sviluppare un PROGETTO sul TURISMOal livello territoriale nei prossimi anni.

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Se parliamo di sviluppo dobbiamo anche parlare di digitalizzazione edi algoritmi.

C’è necessità di vedere anche il nostro modo di contrattazione perchél’innovazione tecnologica e la digitalizzazione che stiamo vivendocambiano il mercato del lavoro e credo che la FILCAMS ne siaportavoce.

Perché se l'industria produce la risposta il commercio ne determina ladomanda.

Si crea lavoro povero e precario ma soprattutto sfruttamento.

Condizioni di lavoro che peggiorano dagli orari, cito la liberalizzazionedegli orari nei centri commerciali, un modello di società che si basasugli h24, sul consumismo ed il lavoro 365 giorni all’anno.

Sul tema delle domeniche la filcams nazionale ha chiesto a Luglio unincontro con il Ministro Di Maio che non è mai avvenuto.

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La nostra Categoria porta avanti dal 2011 la battaglia contro ledomenichelavorative, loha fatto coniniziative e

coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le domeniche di lavoro non hanno prodotto nuova occupazione macreato dumping contrattuale all’interno dello stesso posto di lavorocreando lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, spalmando illavoro su sette giorni alla settimana anziché sei.

Mettendo in ginocchio i piccoli commercianti a favore della GrandeDistribuzione Organizzata.

Le Aziende hanno semplicemente cercato di ridurre i costi speculandosul costo del lavoro, sottraendo la maggiorazione domenicale.

A mio avviso andrebbe reintrodotta una legge che richiami la vecchialegge Bersani la quale prevedeva un blocco di domeniche obbligatorie,allargando la discussione a livello territoriale tra le associazioni, leimprese e le Organizzazioni Sindacali.

Dobbiamo pensare all’economia della città, ai suoi tempi,all’ambientee a tutto quello che po passa dalle aperture domenicali agli orarisenza regole.

Nuovi modelli di lavoro la digitalizzazione, la contrattazionedell’algoritmo e la conciliazione dei tempi vita e di lavoro.

All’interno degli stessi luoghi di lavoro i nostri settori incontranodiversi contratti che si intrecciano e che vengono utilizzatipersinonelle stesse aziende creando una spaccatura tra i lavoratori elavoro povero, questa è un emergenza che va fermata.

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Concludendo la Filcams di Lecco esce da Congresso unita erafforzata anche sul piano organizzativo grazie alla partecipazionedelle lavoratrici e dei lavoratori, delle delegate e dei delegati, di tutto ilgruppo dirigente che in questi anni è cresciuto anche politicamente.

Nelle tante difficoltà da superare è cresciuta una nuova Categoriasolida e rinnovata.

Il mio impegno sarà quello di tenere salda la squadra che si è venutaa formare attraverso la formazione ma soprattutto attraverso lapartecipazione e la condivisione.

Mi sono chiesta più volte in questi giorni cosa lega la nostra presenzadi tutti noi qui, la risposta è stata una sola: la passione che ciaccomuna.

La passione per quello che facciamo, la passione che impieghiamo neldifendere i più deboli, la passione che impieghiamo nel portare acasa qualche aumento salariale o migliorando la qualità della vita.

La passione, quella passione che ci fa addolorare se non siamoriusciti a concludere un buon contratto o se abbiamo perso unlavoratore attraverso un licenziamento.

La gioia quando riusciamo a difendere un lavoratore o asalvaguardare un posto di lavoro.

La passione, la passione per quello che facciamo e per i valori in cuicrediamo.

Vorrei concludere ringraziando tutti.

Tutte le compagne e tutti i compagni che hanno contribuito alsuccesso di questo Congresso, presenti in questa sala, insieme con itanti che hanno dato il loro contributo e che oggi, purtroppo, sono sulloro posto di lavoro.

X Congresso FILCAMS Lecco – Relazione Segretario Generale Barbara Cortinovis

Questa CGIL, questa FILCAMS di tanto lavoro, di tanta passione esacrificio merita un grande ringraziamento a tutti voi, e quindi atutti Noi.

Lecco, 17 Ottobre 2018

Il Segretario Generale della filcams di Lecco

X Congresso FILCAMS Lecco – Relazione Segretario Generale Barbara Cortinovis