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REGIONE CALABRIA Dipartimento Istruzione, Università, Alta Formazione, Innovazione e Ricerca Osservatorio Regionale sull’Istruzione e il Diritto allo Studio LA SCUOLA CALABRESE IN CIFRE 2009 CARATTERISTICHE STRUTTURALI, ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE SECONDARIE DI SECONDO GRADO DELLA REGIONE CALABRIA Dicembre 2009

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REGIONE CALABRIA

Dipartimento Istruzione, Università, Alta Formazione, Innovazione e Ricerca

Osservatorio Regionale sull’Istruzione e il Diritto allo Studio

LA SCUOLA CALABRESE IN CIFRE 2009

CARATTERISTICHE STRUTTURALI, ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E

ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

SECONDARIE DI SECONDO GRADO DELLA REGIONE CALABRIA

 

 

 

Dicembre 2009 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 2

 

 

Il presente rapporto di ricerca illustra i risultati dell’ Indagine integrativa 2009 sulle caratteristiche delle scuole secondarie di secondo grado che rientra tra le iniziative del Progetto SISPICAL 2009 – Sistema Informativo a Supporto delle Politiche dell’Istruzione della Regione Calabria  ‐ promosso dal Dipartimento  Istruzione, Università,  Alta  Formazione,  Innovazione  e  Ricerca  della  Regione  Calabria  in  collaborazione  con l’Università della Calabria nell’ambito della Legge Regionale n. 27/85.  

 

Coordinatore Scientifico del Progetto 

Prof.ssa Carmen Argondizzo,  Università della Calabria  

Responsabile delle attività 

Dott.ssa Sara Laurita, responsabile dell’Ufficio Statistico – Università della Calabria  Responsabile Amministrativo 

Ing. Antonio Morrone, responsabile Unità organizzativa complessa Università della Calabria  

Gruppo di lavoro 

Dott. Andrea Lanzino, dottore in Scienze Statistiche e attuariali 

Dott.ssa Giovanna Le Pera, dottore in Scienze Politiche 

Dott.ssa Alessandra Perri, dottore in Economia aziendale  

Vittorio Trovati, collaboratore Ufficio Statistico dell’Università della Calabria 

 

Referenti Regione Calabria 

Dott.ssa Sonia Tallarico, Dirigente Settore Politiche dell’Istruzione, Programmazione delle Reti Scolastiche e del Sistema Educativo – Regione Calabria 

Dott.ssa Antonella Cauteruccio, Dirigente Servizio Politiche dell’Istruzione – Regione Calabria 

 

Il  rapporto  è disponibile  sul  portale  tematico  “Calabria  Istruzione” del  sito  istituzionale della Regione Calabria.  I dati della presente pubblicazione, ove non diversamente specificato, sono patrimonio della Regione Calabria.  

È consentito  l’utilizzo e  la pubblicazione dei dati con citazione della fonte: “Regione Calabria, Osservatorio Regionale Istruzione e Diritto allo Studio, 2009”  

   

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 3

CONTATTI   Università della Calabria  Campus di Arcavacata Via P.Bucci – 87036 Arcavacata di Rende (Cs) Ufficio Statistico +39 0984 493967 www.unical.it  

Regione Calabria Dipartimento Istruzione, Alta Formazione e Ricerca Via Molè – 88100 Catanzaro  Tel. +39 0961852079 – 2081 www.regione.calabria.it/istruzione  

 

STUDI E RICERCHE DELL’OSSERVATORIO ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO    I  diplomati  calabresi  del  2008  ‐  Profilo,  riuscita,  valutazione  dellʹesperienza  scolastica  e aspettative di studio e lavoro.  

  Prima e dopo  il diploma  ‐Caratteristiche, riuscita scolastica e prospettive di studio o  lavoro dei diplomati  della  banca  dati  AlmaDiploma  (che comprende  per  il  2008  51  scuole  e  4812 studenti calabresi) 

  Rapporto  sulle  attività  di  orientamento  e  valutazione  dei  fabbisogni  delle  scuola secondarie di secondo grado della Regione Calabria  

  Esiti scolastici dei diplomandi delle scuole secondarie di secondo grado della Calabria – AS 2008/2009. 

  Dieci anni di scuola calabrese   Tutti gli  studi  e  le  ricerche  sono disponibili  sul portale  tematico  “Calabria  Istruzione” del  sito istituzionale della Regione Calabria.  

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 4

INDICE

INTRODUZIONE ........................................................................................................................................ 6

LE CARATTERISTICHE GENERALI DELL’INDAGINE ............................................................... 9

1. STUDENTI........................................................................................................................................... 14

1.1 STUDENTI ............................................................................................................................... 15

1.2 STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI ............................................................................. 19

1.3 STUDENTI CON CITTADINANZA NON ITALIANA .......................................... 24

2. ORGANICO ........................................................................................................................................ 28

2.1 DOCENTI ................................................................................................................................. 29

2.2 PERSONALE A.T.A ............................................................................................................. 32

3. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ............................................................................................... 35

3.1 ATTIVITA’ DIDATTICA ...................................................................................................... 36

3.2 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ........................................................................ 49

4. RISORSE STRUTTURALI ............................................................................................................ 53

4.1 RISORSE STRUTTURALI ................................................................................................ 54

4.2 DOTAZIONI TECNOLOGICHE ..................................................................................... 67

5. ORIENTAMENTO ............................................................................................................................. 72

5.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ................................................................................... 73

5.2 ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO .................................................................................. 79

ALLEGATI .................................................................................................................................................. 90

BIBLIOGRAFIA……………………………………………………………………..….90  

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel presentare i risultati dell’Indagine Integrativa 2009 sulle

scuole secondarie di secondo grado della Regione Calabria il

Dipartimento Istruzione, Alta Formazione e Ricerca ringrazia

le istituzioni scolastiche e i loro Dirigenti per la partecipazione

all’iniziativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 6

 

Il rapporto illustra i principali risultati dell’Indagine integrativa 2009 sulle scuole

secondarie di secondo grado della Regione Calabria. L’Indagine rientra

nell’ambito del progetto SISPICAL 2009 – Sistema Informativo a Supporto delle

Politiche dell’Istruzione della Regione Calabria - promosso dal Dipartimento

Istruzione, Alta Formazione e Ricerca della Regione Calabria in collaborazione

con l’Università della Calabria, nell’ambito degli interventi della Legge Regionale

n. 27/85.

A partire dal 2008 il Dipartimento Istruzione, Alta Formazione e Ricerca ha

progettato, promosso e realizzato interventi e azioni per elevare nel breve

periodo il livello delle capacità e delle competenze di quote significative della

popolazione studentesca regionale e per migliorare la capacità organizzativa e

formativa delle istituzioni scolastiche e universitarie calabresi. In particolare per

colmare il gap informativo sulla scuola calabrese, è stato avviato l’Osservatorio

regionale sull’istruzione e il diritto allo studio, che si propone di monitorare

costantemente i dati della scolarità nella regione, in collaborazione con le

Province, di fornire informazioni statistiche su fenomeni scolastici rilevanti e di

realizzare indagini e studi sui temi di interesse per la programmazione degli

interventi regionali in tema di istruzione.

 

La conoscenza puntuale delle principali grandezze scolastiche è, infatti, una

delle condizioni necessarie per individuare strategie volte a incrementare la

qualità dell’offerta formativa. Negli ultimi anni le indagini comparative

internazionali, gli approfondimenti territoriali e soprattutto le discussioni in

ambito accademico sul ruolo della conoscenza nelle dinamiche di sviluppo

INTRODUZIONE

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 7

sociale, civile ed economico di un paese hanno contribuito a diffondere nel

mondo dell’istruzione la consapevolezza di disporre di un patrimonio

informativo ampio e in continuo aggiornamento.

L’Indagine Integrativa sulle scuole secondarie di II grado della Regione Calabria

si muove in tale direzione e rappresenta uno dei tasselli nella costruzione del

sistema informativo regionale che si impone come centro di raccolta,

elaborazione e diffusione di informazioni e dati sul mondo della scuola.

 L’obiettivo generale dell’Indagine è realizzare un’analisi approfondita sulle

peculiarità delle scuole secondarie di secondo grado e raccogliere informazioni

complementari a quelle già esistenti a livello ministeriale sulle caratteristiche

degli istituti superiori della regione Calabria. In particolare, l’Indagine si è

focalizzata sulle caratteristiche strutturali, sull’organizzazione didattica e sulle

attività di orientamento delle scuole secondarie calabresi. Grazie all’esecuzione

dell’Indagine è stato possibile realizzare l’Anagrafe regionale degli istituti di

secondo grado.1

Il rapporto restituisce una fotografia aggiornata sugli istituti secondari calabresi

e fornisce ai diversi stakeholders coinvolti nel processo educativo indicatori

quantitativi e qualitativi da leggere e interpretare per individuare i punti di

forza e di debolezza, le criticità e le potenzialità del mondo scolastico.

Il rapporto è strutturato in 5 macro aree:

Studenti;

Organico;

Organizzazione didattica e gestionale;

                                                 1 E’ possibile consultare l’Anagrafe sul portale telematico della Regione Calabria al seguente indirizzo www.regione.calabria.it/istruzione.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 8

Risorse strutturali;

Orientamento.

La prima macroarea comprende 3 cluster: studenti, studenti diversamente abili

e studenti stranieri. La seconda si caratterizza per la presenza di 2 cluster:

docenti e personale della scuola. La terza contiene dati ed informazioni relativi

all’organizzazione didattica e gestionale ed è suddivisa in 2 cluster: attività

didattica e piano dell’offerta formativa. La quarta macroarea comprende 2

cluster: patrimonio strutturale e dotazione tecnologiche. Infine la macroarea

relativa all’orientamento con 2 cluster: struttura organizzativa e attività di

orientamento.

I dati nella maggior parte dei casi sono stati aggregati per tipologia di scuola

in quanto tale tipo di classificazione consente di cogliere le peculiarità e le

criticità del sistema scolastico nel suo insieme e individuare politiche e azioni

di intervento specifiche.. I risultati completi dell’Indagine sono riportati in forma

tabellare sia per tipologia di scuola che per provincia nell’Appendice statistica.

Negli allegati del presente rapporto sono disponibili:

la classificazione degli istituti per macrotipologia (Allegato A)

l’elenco degli istituti di secondo grado che hanno aderito all’Indagine

per tipologia e provincia (Allegato B),

l’elenco degli istituti che non hanno aderito per tipologia e provincia

(Allegato C).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 9

L’Indagine integrativa sulle scuole secondarie di secondo grado è stata

realizzata nel periodo aprile – luglio del 2009 e ha coinvolto i 180 istituti di

secondo grado localizzati nel territorio calabrese.

L’adesione a tale Indagine, e alle atre iniziative del progetto Sispical, era

condizione necessaria per poter partecipare ai Bandi promossi dalla Regione

Calabria orientati a migliorare la qualità dell’istruzione e innalzare i livelli di

apprendimento. Nonostante la presenza di tale vincolo 28 istituti non hanno

aderito all’iniziativa, di cui 15 localizzati nella provincia cosentina, 6 in quella

catanzarese, 4 a Vibo Valentia e 3 a Reggio Calabria. Crotone è l’unica

provincia pienamente rappresentata (Cfr. Figura 1).

L’analisi per tipologia evidenzia che dei 28 istituti 6 sono licei, 7 istituti misti,

6 professionali e 9 istituti tecnici (Cfr. Figura 2). La mancata adesione di tali

istituti non ha consentito di censire completamente tutte le unità scolastiche,

ma poiché l’84% del campione ha aderito all’Indagine i dati che presentiamo

nel rapporto ci forniscono una fotografia abbastanza chiara e dettagliata della

realtà calabrese.

Dei 152 istituti che hanno partecipato il 37% è localizzato nella provincia di

Cosenza, il 29% a Reggio Calabria, il 16% a Catanzaro, il 10% a Crotone e

l’8% a Vibo Valentia (Cfr. Figura 3). Se consideriamo la tipologia osserviamo

che il 29% è rappresentato dai licei, il 29% dagli istituti tecnici, il 22% dagli

istituti misti ed il 20% dagli istituti professionali (Cfr. Figura 4).

L’indagine è stata condotta con la somministrazione di tre questionari ai

dirigenti e/o personale amministrativo degli istituti di secondo grado della

LE CARATTERISTICHE GENERALI DELL’INDAGINE

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 10

Regione Calabria. I questionari erano semistrutturati, con domande aperte,

chiuse e a scelta multipla.

Il primo questionario relativo alla struttura dell’istituto è stato distinto in 4

macroaree:

Area 1: Dati anagrafici dell’Istituto

Area 2: Classi, popolazione studentesca e risorse umane

Area 3: Dotazioni tecnologiche e risorse strutturali

Area 4: Piano per la sicurezza.

Il secondo questionario si concentrava sull’organizzazione didattica e di

gestione dell’istituto con 3 aree:

Area 1: Attività didattiche e di valutazione

Area 2: Piano dell’offerta formativa

Area 3: Capacità di attrarre fondi

Il terzo questionario relativo alle attività di orientamento promosse e realizzate

dalla scuola e comprendeva 6 aree:

Area 1: Struttura organizzativa dell’orientamento

Area 2: Le attività di orientamento

Area 3: Competenze dell’orientatore

Area 4: Risorse finanziarie utilizzate per l’orientamento

Area 5: Suggerimenti ai nodi critici generali sull’orientamento

Area 6: Commenti personali

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 11

NOTA ESPLICATIVA ALLA LETTURA DI GRAFICI E TABELLE

Nelle pagine che seguono sono riportati grafici e tabelle relativi agli aspetti più importanti dell’Indagine sulle scuole secondarie di II della Regione Calabria. Di norma grafici e tabelle non evidenziano i dati mancanti, quindi i valori percentuali (e non) riportati fanno riferimento agli istituti che hanno fornito una risposta a quella domanda del questionario. Nell’Appendice statistica, che è strutturata in base alle sezioni dei tre questionari utilizzati nell’Indagine, sono disponibili le tabelle con i risultati completi che includono anche le mancate risposte e tutte le domande del questionario.

Figura 1: Istituti che hanno aderito e che non hanno aderito all’Indagine per provincia

 

Figura 2: Istituti che hanno aderito all’Indagine e che non hanno aderito per tipologia di scuola

 

50 

37  40

54 

44

3034

45 

Licei Misti Professionali Tecnici

N. istituti  N. Istituti che hanno aderito all'Indagine

71

31 15

4756 

25 15 16

180

44

12

152

Cosenza  Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia Calabria

N° Istituti  N° Istituti che hanno aderito all'indagine

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 12

Figura 3: Istituti che hanno aderito all’Indagine per provincia (valori %)

 

Figura 4: Istituti che hanno aderito all’Indagine per tipologia di scuola (valori %)

 

Cosenza37%

Catanzaro16%

Crotone10% 

Reggio Calabria 29%

Vibo Valentia8%

Licei29%

Misti20%

Professionali22% 

Tecnici 29% 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 13

 

SISPICAL

SISPICAL - Sistema Informativo a Supporto delle Politiche dell’Istruzione della Regione Calabria – è un sistema informativo orientato alla raccolta, trasformazione e distribuzione di informazioni statistiche inerenti il settore dell’istruzione e della formazione universitaria calabrese. Il percorso di ideazione SISPICAL si basa su un forte coinvolgimento di tutti gli attori che ruotano intorno al mondo della scuola: Regione, Province, Enti Locali, USR, USP, Istituti scolastici, Università ed Enti di ricerca e formazione, Imprese e Famiglie. Prevede la creazione di anagrafi flessibili, condivise e comparabili tra loro (sia diacronicamente che sincronicamente): anagrafe istituti scolastici, anagrafe studenti – anagrafe diplomati, anagrafe studenti universitari – anagrafe dei laureati, anagrafe dottorandi – anagrafe dottori, anagrafe studenti master, anagrafe studenti IFTS, anagrafe istruzione adulti. La creazione di tali anagrafi consentirà di monitorare il diritto/dovere all’istruzione, organizzare il flusso delle informazioni da e verso le scuole, promuovere iniziative di orientamento per gli studenti di secondo ciclo e per gli universitari, migliorare la programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione delle politiche in tema di istruzione e di diritto allo studio, favorire l’estensione delle conoscenze, l’alternanza scuola-lavoro, l’istruzione degli adulti e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. I dati raccolti forniranno alle scuole aderenti opportunità conoscitive molto importanti per effettuare analisi di efficacia interna attraverso indagini sulle caratteristiche dei diplomati, valutazioni delle conoscenze degli studenti riguardo il mondo universitario, analisi di efficacia esterna con il monitoraggio degli sbocchi formativi ed occupazionali. I vantaggi per gli studenti sono i seguenti: acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie preferenze, capacità e competenze per una scelta oculata del proprio futuro lavorativo o formativo, entrare a far parte di una Banca Dati nazionale con la pubblicazione del proprio curriculum vitae, capire quali sono i corsi di laurea più vicini ai propri interessi.  

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1. STUDENTI

1.1 STUDENTI

1.2 STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI

1.3 STUDENTI STRANIERI

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 15

1.1 STUDENTI

 

Gli studenti che hanno frequentato nell’Anno scolastico 2008/2009 i 152 istituti

che hanno aderito all’Indagine sono all’incirca 93mila. Di questi il 36% ha

frequentato i licei, il 27% gli istituti tecnici, il 19% gli istituti misti e il 18% gli

istituti professionali (Cfr. Figura 5).

Per quanto riguarda le classi il valore medio è pari a 31: i licei hanno in

media 34 classi, gli istituti misti 30, gli istituti professionali 32 e gli istituti

tecnici 282 (Cfr. Tabella 1).

In media3 gli alunni per istituto sono 611: si va dai 164 studenti del Liceo

artistico “Tommaso Campanella” di Catanzaro ai 1603 studenti del Liceo

Scientifico “Modena S. Sperato” di Reggio Calabria. I licei hanno in media 742

studenti, gli istituti misti e professionali all’incirca 570 e gli istituti tecnici 539

(Cfr. Tabella 2).

L’analisi per sesso, anno di corso e tipologia di scuola evidenzia che le

ragazze scelgano principalmente i licei mentre i ragazzi le scuole professionali

e tecniche. Il numero medio di studenti per docente – escludendo i docenti di

sostegno - è pari a 8: nei licei è presente un docente ogni 10 alunni, negli

istituti misti ogni 8 studenti, negli istituti tecnici ogni 7 ed infine negli istituti

professionali il rapporto è di uno a 64 (Cfr. Figura 6).

                                                 2 Il numero medio di classi è dato dal rapporto tra il numero di classi e il numero di istituti ed è stato calcolato per tipologia di scuola. 3 Il valore medio è dato dal rapporto fra numero di alunni e numero di istituti ed è stato calcolato per tipologia di scuola. 4 Il numero medio dei docenti è dato dal rapporto fra il numero degli alunni e quello dei docenti, escludendo i docenti di sostegno. Questa categoria di personale docente viene esclusa per evitare di incorrere in duplicazioni contando sullo stesso posto sia il docente titolare che il docente di sostegno. Nei Paesi Ocse nel 2007 la media del rapporto fra studenti e docente è pari a 12.8 e a livello nazionale 11.7. Negli Stati Uniti è presente in media un docente ogni 16 alunni mentre in Spagna uno docente ogni 7 studenti. Cfr. www.istruzione.it.

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Figura 5: Distribuzione % della popolazione scolastica per tipologia di scuola

 

Tabella 1: Numero di classi per anno di corso e tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia di scuola Indicatori

Numero di sezioni Classe prima

Classe seconda

Classe terza

Classe quarta

Classe quinta

Totale

Liceale Media 7 7 7 7 7 34 Minimo 1 2 2 1 0 8 Massimo 15 13 13 12 12 61

Mista Media 6 6 6 6 6 30 Minimo 4 3 3 3 3 19 Massimo 10 15 9 10 10 48

Professionale Media 6 7 6 6 6 32 Minimo 2 2 2 2 2 10 Massimo 13 12 10 12 11 52

Tecnica Media 5 5 6 6 6 28 Minimo 2 1 1 2 2 12 Massimo 12 11 12 15 15 62

Totale Media 6 6 6 6 6 31 Minimo 1 1 1 1 0 8 Massimo 15 15 13 15 15 62

Liceo36%

Mista19%

Professionale18% 

Tecnica 27% 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 17

Figura 6: Numero di studenti per docente per tipologia di scuola

11 

8

6

78 

Liceo  Mista  Professionale Tecnica Scuole secondarie diII 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 18

Tabella 2: Alunni per classi, sesso e tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia di scuola

Indicatori Classe prima Classe seconda Classe terza Classe quarta Classe quinta Totale

Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine

Liceale Media 53 99 53 98 52 101 49 97 46 94 742 Minimo 2 18 3 18 2 24 1 16 0 0 164 Massimo 213 209 195 211 198 224 161 234 129 243 1603

Mista Media 69 57 62 56 57 58 54 56 48 55 572 Minimo 30 4 22 3 16 2 25 2 18 4 340 Massimo 143 113 113 115 108 112 102 119 110 119 945

Professionale Media 85 57 72 50 67 50 60 42 48 40 572 Minimo 11 0 12 0 7 0 7 0 6 0 169 Massimo 195 125 153 100 135 133 140 131 114 110 1032

Tecnica Media 78 41 72 35 72 39 66 36 62 37 539 Minimo 16 0 9 0 9 0 12 1 11 0 177 Massimo 247 151 196 146 239 127 262 112 238 116 1169

Totale Media 71 64 64 61 62 63 57 59 52 58 611 Minimo 2 0 3 0 2 0 1 0 0 0 164 Massimo 247 209 196 211 239 224 262 234 238 243 1603

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 19

1.2 STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI  

Gli alunni disabili che hanno frequentato nell’anno scolastico 2008/2009 gli

istituti secondari calabresi sono 16165 di cui il 49% ha frequentato gli istituti

professionali, il 22% gli istituti misti, il 19% gli istituti tecnici e il 10% i licei

(Cfr. Figura 7).

La disabilità più diffusa è quella di natura psico-fisica.

Gli alunni diversamente abili rappresentano all’incirca il 2% della popolazione

scolastica, mentre negli istituti professionali quasi il 5% della popolazione

scolastica (Cfr. Figura 8). In media in un istituto secondario della Regione

Calabria sono presenti 12 studenti disabili6; gli istituti professionali rilevano

una maggiore presenza con 24 studenti (Cfr. Tabella 3).

I soggetti maggiormente coinvolti nell’organizzazione degli interventi finalizzati

all’integrazione degli alunni disabili sono le ASP, i docenti della classe di

appartenenza, i genitori dei disabili e la Provincia (Cfr. Figura 9).

E’ stato rilevato, inoltre, che per il 28% circa degli istituti la gestione delle

situazioni di disabilità risulta problematica a causa di una disponibilità limitata

di assistenti educativi comunali e/o provinciali, di un modesto livello di

interesse degli Enti Locali e delle ASP, di un non adeguato livello di assistenza

delle ASP (Cfr. Figura 10).

Alcuni Istituti hanno evidenziato inoltre che è difficile realizzare Piani Educativi

Personalizzati per gli studenti diversamente abili per l’assenza di personale

specialistico di supporto a tale attività e per una difficile intesa e

collaborazione con le famiglie.

                                                 5 Sono 137 gli istituti che hanno dichiarato di avere studenti diversamente abili, di cui 54 della provincia cosentina, 20 di Catanzaro, 14 di Crotone, 38 di Reggio Calabria e 11 di Vibo Valentia. L’analisi per tipologia evidenzia che 32 sono licei, 30 istituti misti, 33 istituti professionali e 42 istituti tecnici. 6 Il numero medio è dato dal rapporto fra numero di studenti disabili e numero di istituti ed è stato calcolato per tipologia di scuola.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 20

Figura 7: Distribuzione % degli alunni diversamente abili e della popolazione scolastica per tipologia di scuola

36

10

19

22

18

49

2719

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Studenti Studenti diversamente abili

Liceo Mista Professionale Tecnica

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 21

Figura 8: Incidenza % degli studenti diversamente abili sulla popolazione scolastica per tipologia di scuola

Figura 9: Soggetti coinvolti nell’organizzazione degli interventi finalizzati all’integrazione dei disabili (valori %)

 

 

17

23

39

43

58 

68 

84

85

Associazioni di

volontariato

Esperti esterni

Comune

Provincia

Genitori dei disabili

Docenti della classe di

appartenenza

Asp 

Docenti dell'istituto impegnatiin progetti finalizzati

0.48

2.08 

4.92

1.30

1.80 

Liceo Mista  Professionale Tecnica Scuole secondariedi II 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 22

Figura 10: Motivi per cui la gestione delle situazioni di disabilità risulta problematica (valori %)

 

10

10

36 

36 

51

54

56

Altro

Difficile intesa con le famiglie

Mancanza di esperti esterni

Non adeguato livello di assistenza delle Asl

Modesto livello di interesse di Enti Locali, Asp, Associazioni di volontariato

Inadeguata collaborazione tra i docenti disostegno

e altri docenti

Mancanza di sistemi educativi comunali e provinciali

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Tabella 3: Alunni disabili per sesso, anno di corso e tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia di scuola Indicatori

Classe prima Classe seconda Classe terza Classe quarta Classe quinta Totale

Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Liceale Media 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 5

Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 2 4 4 5 2 4 2 3 2 3 19

Mista Media 3 2 2 2 2 2 2 1 2 2 12 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 Massimo 9 5 5 3 5 3 5 4 7 2 35

Professionale Media 5 3 3 2 4 2 3 2 4 2 24 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 Massimo 11 7 11 5 9 5 9 5 8 4 61

Tecnica Media 2 2 2 2 2 2 2 1 2 1 7 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 5 10 5 8 6 8 4 6 5 2 38

Totale Media 3 2 2 2 2 2 2 2 3 2 12 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 11 10 11 8 9 8 9 6 8 4 61

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 24

1.3 STUDENTI CON CITTADINANZA NON ITALIANA

Gli studenti con cittadinanza non italiana sono 13207: il 42% ha frequentato gli

istituti professionali, il 25% gli istituti tecnici, il 20% i licei ed il 13% gli istituti

misti (Cfr. Figura 11).

Se rapportiamo il numero degli studenti con cittadinanza non italiana sul totale

della popolazione scolastica calabrese emerge che gli studenti stranieri

rappresentano l’1% circa della popolazione complessiva.

Negli istituti professionali gli studenti stranieri rappresentano il 3% circa (Cfr.

Figura 12), confermando anche per la Calabria una forte concentrazione in tale

tipologia di scuola, così come registrato a livello nazionale8.

Gli alunni stranieri, sia appartenenti all’UE che extra UE, sono in media 6 per

istituto9. I valori massimi sono rappresentati dall’istituto tecnico frequentato in

media da 64 studenti stranieri appartenenti alla Comunità europea e

dall’istituto professionale con 27 studenti extra europei (Cfr. Tabella 4 e

Tabella 5).

Dall’Indagine è emerso che per il 16% degli istituti l’inserimento degli studenti

stranieri risulta problematico a causa delle difficoltà linguistiche ed espressive

dello studente, delle carenze disciplinari e delle difficoltà psicologiche relative

all’inserimento in un nuovo contesto scolastico.

                                                 7 Gli Istituti che hanno dichiarato di avere studenti stranieri sono 124; di questi 91 hanno affermato di avere studenti appartenenti all’Unione Europea e 101 studenti stranieri extra europei. In particolare dei 124 istituti 29 sono licei (11 di Cosenza, 4 di Catanzaro, 3 di Reggio Calabria e 1 di Vibo Valentia), 27 istituti misti (11 di Cosenza, 3 di Catanzaro, 1 di Crotone, 9 di Reggio Calabria e 3 di Vibo Valentia), 30 istituti professionali (10 di Cosenza, 5 di Catanzaro, 3 di Crotone, 9 di Reggio Calabria e 3 di Vibo) e 38 istituti tecnici (13 di Cosenza, 10 di Catanzaro, 4 di Crotone, 9 di Reggio Calabria e 2 di Vibo). 8 Per maggiori informazioni cfr Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2009). 9 Il valore medio è dato dal rapporto tra numero di studenti con cittadinanza non italiana e numero di istituti ed è stato calcolato per tipologia di scuola.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 25

Figura 11: Distribuzione % degli alunni stranieri e della popolazione scolastica in totale nelle scuole secondarie di II per tipologia di scuola.

36

20

19

13

18

42

27 25

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Studenti Studenti Stranieri

Liceo Mista Professionale Tecnica

 

Figura 12: Incidenza % degli alunni stranieri sulla popolazione scolastica per tipologia di scuola

0.791.00 

3.47

1.36 1.46

Liceo Mista Professionale Tecnica Scuole secondarie diII

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Tabella 4: Alunni di cittadinanza non italiana appartenenti all’Unione Europea per sesso, anno di corso e tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia di scuola Indicatori

Studenti stranieri appartenenti all'Unione Europea Classe prima Classe seconda Classe terza Classe quarta Classe quinta

Totale

Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Liceale Media 2 2 2 2 3 2 1 2 1 1 6

Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 4 8 2 8 6 10 1 4 1 2 33

Mista Media 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 4 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 3 6 2 2 1 1 1 1 1 2 13

Professionale Media 4 2 3 2 2 2 2 2 1 1 12 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 13 6 8 7 5 4 3 6 2 2 43

Tecnica Media 2 3 1 4 2 2 1 2 1 2 6 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 11 13 3 13 4 7 2 5 1 5 64

Totale Media 3 2 2 2 2 2 1 2 1 1 7 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 13 13 8 13 6 10 3 6 2 5 64

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Tabella 5: Alunni di cittadinanza non italiana provenienti da paesi extra europei per sesso, anno di corso e tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia di scuola Indicatori

Studenti stranieri extraeuropei Classe prima Classe seconda Classe terza Classe quarta Classe quinta

Totale

Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Liceale Media 2 2 1 2 1 2 1 1 1 2 5

Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 4 6 1 6 2 3 1 3 2 6 15

Mista Media 2 2 1 1 2 1 1 1 2 1 5 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 5 4 3 2 2 2 2 2 3 2 18

Professionale Media 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 9 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 8 7 6 4 5 5 6 5 2 3 27

Tecnica Media 2 2 1 2 2 2 1 2 1 2 6 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 7 7 4 4 4 3 2 4 2 3 22

Totale Media 2 2 2 2 2 2 1 2 1 2 7 Minimo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Massimo 8 7 6 6 5 5 6 5 3 6 27

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2. ORGANICO

2.1 DOCENTI

2.2 PERSONALE A.T.A

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 29

2.1 DOCENTI

I docenti che hanno prestato la loro attività lavorativa nelle 152 scuole

secondarie di secondo grado calabresi che hanno aderito all’Indagine sono

all’incirca 12mila, di cui 7421 sono donne e 4547 maschi.

In media in un istituto secondario calabrese lavorano 49 donne e 29 maschi10.

Il sesso femminile prevale su quello maschile e tale fenomeno, riscontrato

anche a livello nazionale11, è rilevabile anche fra i docenti di sostegno: in

media il corpo docente preposto a supportare studenti disabili è composto da

5 donne e 2 maschi (Cfr. Figura 13, Tabella 6, Tabella 7).

La “femminilizzazione” del personale docente è presente in tutte le tipologie di

scuola, in particolare nei licei e negli istituti misti (Cfr. Figura 14).

I docenti di sostegno superano di poco le mille unità e rappresentano l’8,5%

del corpo docente. L’analisi per tipologia evidenzia che negli istituti

professionali i docenti di sostegno rappresentano il 16% del personale docente

e negli istituti misti il 10% (Cfr. Figura 15). In queste due tipologie di scuola, in

cui si concentra una quota significativa di studenti diversamente abili, il corpo

docente destinato alle attività di supporto nella didattica degli studenti disabili

è composto in media da 15 e 9 unità.

                                                 10 Il numero medio è dato dal rapporto fra il numero dei docenti sul numero di istituti ed è stato calcolato per tipologia di scuola. 11 Cfr . Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2009a).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 30

Figura 13: Docenti e docenti di sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado per sesso (valori medi)

 

 

Figura 14: Distribuzione % dei docenti per sesso e tipologia di scuola

76 62 56 55 62

2438 44 45 38

79 75 74 78 75

21 25 26 22 25

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Liceo Mista Professionale Tecnica Scuole secondarie diII

Docenti femmine Docenti maschi Docenti di sostegno Femmine Docenti di sostegno maschi 

 

 

 

 

29.67

2.53

48.73 

5.88

78.18

9.13

DOCENTI 

Maschi Femmine Totale

DOCENTI DI SOSTEGNO

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 31

Tabella 6: Docenti per tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia istituto Indicatori Maschi Femmine Totale Liceale Media 17 54 71

Minimo 3 14 26 Massimo 37 97 134

Mista Media 28 47 75 Minimo 0 4 4 Massimo 56 96 121

Professionale Media 41 52 93 Minimo 10 9 35 Massimo 73 97 146

Tecnica Media 35 42 77 Minimo 15 11 37 Massimo 99 89 183

Totale Media 30 49 78 Minimo 0 4 4 Massimo 99 97 183

 

Tabella 7: Docenti di sostegno per tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia istituto Indicatori Maschi Femmine Totale Liceale Media 1 3 7

Minimo 0 0 0 Massimo 4 7 100

Mista Media 3 6 9 Minimo 0 0 2 Massimo 37 18 55

Professionale Media 4 11 15 Minimo 0 1 3 Massimo 10 31 38

Tecnica Media 3 4 7 Minimo 0 0 0 Massimo 61 32 93

Totale Media 3 6 9 Minimo 0 0 0 Massimo 61 32 100

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 32

Figura 15: Incidenza % dei docenti di sostegno sul corpo docente per tipologia di scuola

3

10

16

6

8

Liceo Mista Professionale Tecnica Scuole secondariedi II

 

 

 

2.2 PERSONALE A.T.A  

Il personale ausiliario, tecnico, amministrativo (A.T.A.) nel 2008/2009 è

composto approssimativamente da 4300 unità: 1093 amministrativi, 923 tecnici,

1873 ausiliari e 442 soggetti che svolgono diverse mansioni a seconda delle

tipologie di scuola in cui operano e che per semplicità abbiamo classificato

nella categoria “altro”12.

Dei 1093 amministrativi il 28% opera negli istituti tecnici, il 26% nei licei, il

21% negli istituti misti, il 24% negli istituti professionali.

Per quanto riguarda il personale tecnico il 37% lavora presso gli istituti

professionali, il 32% nelle scuole tecniche, il 20% negli istituti misti ed il 10%

nei licei.

                                                 12 Riportiamo alcuni esempi di personale che gli istituti secondari hanno classificato come “altro”: cuochi, guardarobiere, infermieri, bibliotecari, lavoratori socialmente utili.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 33

Il personale ausiliario si distribuisce in modo quasi omogeneo nelle diverse

tipologie di scuola: il 28% nei professionali, il 26% nei tecnici, il 24% nei licei

ed il 21% negli istituti misti.

Infine, quasi la metà del personale che abbiamo classificato come “altro”

presta la propria attività lavorativa negli istituti professionali, circa un quanto in

quelli tecnici e negli istituti professionali e solo l’8% nei licei (Cfr. Figura 16).

Ogni istituti secondari calabresi presenta mediamente: 7 amministrativi, 6

tecnici, 12 ausiliari e 3 soggetti che prestano attività specifiche13. Gli istituti

professionali registrano valori medi superiori al valore regionale: 8

amministrativi, 10 tecnici, 16 ausiliari e 6 soggetti classificabili come “altro”

(Cfr. Tabella 8).

Figura 16: Distribuzione % delle tipologie di Personale ATA nelle scuole secondarie di II grado

25.8910.40

24.517.69

21.32

19.93

20.93

23.08

24.52

37.38

28.2445.48

28.27 32.29 26.32 23.76

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Amministrativi Tecnici Ausiliari Altro

Licei Misti Professionali Tecnici 

                                                 13 Il valore medio è stato calcolato come rapporto tra personale A.T.A. e numero di istituti, distinguendo le diverse categorie di personale.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 34

Tabella 8: Personale A.T.A. per tipologia di scuola (valori medi)

Tipologia istituto Indicatori Amministrativo Tecnico Ausiliario Altro Liceale Media 6 2 10 1

Minimo 3 0 5 0 Massimo 10 6 22 7

Mista Media 8 6 13 3 Minimo 5 2 6 0 Massimo 12 13 27 38

Professionale Media 8 10 16 6 Minimo 4 2 0 0 Massimo 13 20 42 59

Tecnica Media 7 7 11 2 Minimo 4 2 3 0 Massimo 14 23 31 23

Totale Media 7 6 12 3 Minimo 3 0 0 0 Massimo 14 23 42 59

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 35

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

3.1 ATTIVITA’ DIDATTICA

3.2 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA  

 

 

 

 

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 36

3.1 ATTIVITA’ DIDATTICA  

3.1.1 DIDATTICA

Sull’organizzazione didattica è stato chiesto agli istituti di indicare gli elementi

determinanti la definizione delle strategie didattiche. Il 91% degli istituti ha

indicato i requisiti in ingresso degli studenti, l’89% la specificità degli obiettivi

disciplinari, l’86% i criteri e le linee guida individuate dal Consiglio di Classe,

l’85% l’utilizzazione dei laboratori e delle altre risorse strutturali, il 71% il

saldo dei debiti, il 68% le situazioni di contesto, il 54% gli ambienti di

apprendimento ed il 51% la rilevazione dei crediti (Cfr. Figura 17).

Le tipologie di insegnamento maggiormente utilizzate sono le lezioni frontali

(99%), i laboratori di apprendimento e di ricerca operativa (il 68%), i laboratori

di ricerca teorica (55%) e solo per l’8% l’alternanza di moduli di

apprendimento in presenza e a distanza (Cfr. Figura 18).

La formazione continua dei docenti, l’applicazione di tecniche multimediali, il

miglioramento del contesto scolastico, l’implementazione di modalità attive di

insegnamento, la riqualificazione dei laboratori e l’ascolto delle esigenze degli

studenti sono state individuate dai 150 istituti che hanno risposto al quesito

come le principali azioni che consentono di migliorare l’efficacia delle attività

didattiche (Cfr. Figura 19).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 37

Figura 17: Quali elementi sono determinanti nella scelta delle strategie didattiche? (valori %)

 

Figura 18: Quali tipologie di insegnamento sono utilizzate? (valori %)

5

8

55

68

99

Altro

Alternanza di moduli di apprendimento inpresenza e a distanza

Laboratori di apprendimento e di ricerca teorica

Laboratori di apprendimento e di ricercaoperativa

Lezioni frontali

 

 

 

 

 

 

 

 

9

8

7

6

5

4

3

2

1

51

54

64 

68 

72 

86 

87 

89 

911. Requisiti in ingresso degli studenti

2. Specificità degli obiettivi disciplinari

3. Criteri e linee guida individuate dal

Consiglio di classe

4. Utilizzazione dei laboratori

e delle altre risorse strumentali

5. Saldo dei debiti

6. Situazioni di contesto

7. Criteri e linee guida definite

nel Dipartimento

8. Ambienti di apprendimento

9. Rilevazione dei crediti

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 38

Figura 19: Come potrebbe migliorare l’efficacia dell’attività didattica? (valori %)

3.1.2 PROCESSO DI APPRENDIMENTO

In riferimento al processo di apprendimento è stato chiesto - attraverso delle

domande a scelta multipla - di evidenziare come viene favorito il processo di

apprendimento e gli elementi che lo condizionano negativamente.

Sulle modalità è emerso che per il 96% degli istituti un ruolo chiave è

rappresentato dal rapporto costruttivo fra docente e classe, per l’87% dalle

analisi del Consiglio di classe sul conseguimento degli obiettivi disciplinari, per

l’80% da un’efficace comunicazione tra docenti e famiglie, per il 76% da un

29

35

40

47

47

50

54

55

65

68

89 

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10 

11 

11. Formazione continua e in servizio dei docenti 10. Applicazione di tecniche multimediali 9. Miglioramento della qualità degli ambienti, degli arredi e delle strumentazioni 8. Modalità di insegnamento di tipo attivo 7. Riqualificazione dei laboratori 6. Ascolto delle esigenze degli studenti 5. Collaborazione di esperti esterni 4. Collaborazione con altre agenzie formative o con aziende di settore 3. Organizzazione condivisa delle attività integrative 2. Approfondimenti e ricerche su temi specifici 1. Organizzazione funzionale dell’orario

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 39

rapporto costruttivo fra docente e singolo studente, per il 71% da un dialogo

efficace fra gli insegnanti (Cfr. Figura 20).

Un impegno discontinuo nello studio individuale e la frequenza irregolare sono

stati indicati dalla maggior parte degli istituti come i due principali elementi

che ostacolano e rallentano il processo di apprendimento degli studenti (Cfr.

Figura 21).

Figura 20: Nel suo istituto come viene favorito il processo di apprendimento? (valori %)

 

Costruttivo rapporto fra docente e classe

Analisi del Consiglio di classe sul conseguimento degli obiettivi disciplinari

Efficace comunicazione tra docenti e

Famiglie

Costruttivo rapporto tra docente e singolo Studente

Efficace dialogo professionale tra gli insegnanti del dipartimento

Trasmissione ed elaborazione dei contenuti disciplinari in forme multimediali

Metodologie didattiche di tipo cooperativo

39

41

72

76

80

87

96

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 40

Figura 21: Quali sono i principali elementi che condizionano il processo di apprendimento degli studenti? (valori %)

 

3.1.3 VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI

L’Indagine ha consentito di reperire informazioni sulle modalità di valutazione

dei risultati degli studenti, sulle procedure utilizzate, gli ambiti disciplinari nei

quali gli studenti presentano più frequentemente debiti formativi, sulle iniziative

realizzate per saldare i debiti e sulle attività di potenziamento.

In riferimento alle modalità di verifica dei processi di apprendimento, tutti gli

istituti utilizzano prove orali e prove scritte, il 92% simulazioni di prove di

esame, il 91% prove strutturate, l’80% prove pratiche, il 79% questionari, il

68% prove semistrutturate, il 52% tesine, il 33% osservazioni sistematiche e

solo il 7% test di repertorio (Cfr. Figura 22).

Le procedure di valutazione sono definite nella maggior parte dei casi

all’interno del Collegio dei docenti e dei singoli consigli di classe (Cfr. Figura

23). Per quanto riguarda le procedure di valutazione dei risultati di profitto

degli studenti, su 132 istituti che hanno risposto a tale quesito l’87% analizza

in modo sistematico le prestazioni degli studenti, l’80% osserva i risultati degli

esami finali, il 43% i criteri per la certificazione delle competenze e solo il

19% le iscrizioni all’Università (Cfr. Figura 24).

9

11

11

75 

99

Difficoltà comunicative nei rapporti tra glistudenti 

Difficoltà comunicative del docente con glistudenti

Percorsi didattici non adeguatamentefinalizzati

Frequenza irregolare

Impegno discontinuo nello studio individuale

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 41

Figura 22: Attraverso quali strumenti viene verificato il processo di apprendimento degli studenti? (valori %)

7

34

52

68

80

80

91

92

98

99

Test di repertorio

Ossevazioni sistematiche

Tesine/relazioni

Prove semistrutturate

Questionari

Prove pratiche

Prove strutturate

Simulazioni di prove di esame

Prove scritte

Prove orali

 

 

Figura 23: Organi con i quali sono condivisi gli strumenti di valutazione degli studenti (valori %)

10

58

88

95

Consiglio di corso per indirizzo

Dipartimento disciplinare

Singolo Consiglio di Classe

Collegio dei docenti

 

Figura 24: Procedure di valutazione dei risultati di profitto degli studenti (valori %)

19

44

80

87

Analisi delle iscrizioni all'università

Criteri per la certificazione dellecompetenze

Analisi dei risultati degli esami finali

Analisi sistematica delle prestazionidegli studenti

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 42

Gli ambiti disciplinari nei quali gli studenti presentano più frequentemente debiti

formativi sono l’ambito logico – matematico (96%), l’ambito relativo alle lingue

straniere (79%) , lingue classiche (74%) e lingua italiana (63%) (Cfr. Figura 25).

Figura 25: Ambiti disciplinari nei quali gli studenti presentano più frequentemente debiti formativi (valori %)

4

16

63

79

74

96

49

38

96

84

37

21

26

4

51

62

Ambito Artistico

Ambito Storico - Filosofico - sociale

Ambito Linguistico - espressivo: Lingua italiana

Ambito Linguistico - espressivo: Lingue straniere

Ambito Linguistico - espressivo: Lingue classiche

Ambito Logico-matematico

Ambito scientifico

Ambito tecnologico

Frequente Non frequente 

Le attività realizzate per il saldo dei debiti formativi sono le lezioni per

studenti della stessa classe con il docente curricolare (l’87%), interventi

didattici personalizzati (75%), lezioni per studenti provenienti da classi diverse

(67%), sportello didattico (57%), lezioni per studenti della stessa classe con

altri docenti (52%) e interventi per l’acquisizione di idonee metodologie di

apprendimento (44%) (Cfr. Figura 26).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 43

Figura 26: Attività realizzate per il saldo dei debiti formativi (valori %)

44

53

57

67

75

88

Interventi per l'acquisizione di idonne metodologie diapprendimento

Lezioni per studenti della stessa classe con il docentenon curricolare

Sportello didattico

Lezioni per studenti provenienti da classi diverse

Interventi didattici personalizzati

Lezioni per studenti della stessa classe con il docentecurricolare

 

Per quanto riguarda le modalità utilizzate per lo svolgimento delle attività di

potenziamento su 138 Istituti che hanno risposto al quesito, 98 organizzano

stage, 84 aree di progetto, 79 conferenze con esperti, 75 gruppi di studio su

tematiche specifiche, 44 attività di ricerca-azione e altre 44 simulazioni di

impresa (Cfr. Figura 27).

Figura 27: Modalità utilizzate per lo svolgimento delle attività di potenziamento (valori %)

32

32

54

57

61

71

Simulazioni di impresa

Attività di ricerca-azione

Gruppi di studio su tematiche specifiche

Conferenze di esperti

Aree di progetto

Stage

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 44

3.1.4 DISPERSIONE SCOLASTICA

Nell’ambito delle attività didattiche vi rientrano le iniziative promosse e

realizzate dagli istituti per contrastare la dispersione scolastica. La provincia

che realizza maggiori interventi in ogni macrotipologia di scuola è quella

cosentina, seguita da quella di Reggio Calabria (Cfr.

Tabella 9).

Una maggiore attenzione da parte dei docenti alle problematiche e alle

difficoltà degli studenti, un’analisi all’interno dei Consigli di classe delle

difficoltà emerse nello svolgimento quotidiano della vita scolastica, incontri con

i genitori, interventi didattici personalizzati, attività laboratoriali sono le

principali iniziative implementate con maggiore frequenza dai 142 istituti che

hanno dichiarato di adottare interventi contro la dispersione scolastica (Cfr.

Figura 28).

Tabella 9: Istituti che realizzano iniziative per contrastare la dispersione scolastica per tipologia e provincia

Liceale Mista Professionale Tecnica Scuole secondarie di II Cosenza 13 11 12 17 53 Catanzaro 6 3 5 10 24 Crotone 6 1 3 5 15 Reggio Calabria

10 10 9 10 39

Vibo Valentia 2 3 4 2 11 Totale 37 28 33 44 142

 

 

 

 

 

 

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 45

 

Figura 28: Iniziative adottate per contrastare la dispersione scolastica (valori %)

 

3.1.5 INTERVENTI FORMATIVI PER ADULTI

Gli interventi formativi destinati agli adulti sono attività didattiche che gli istituti

secondari promuovono solo da pochi anni. Su 152 istituti che hanno aderito

all’indagine solo 68 realizzano queste attività, ed in particolare gli istituti

tecnici (Cfr. Tabella 10). Corsi brevi e modulari di alfabetizzazione in lingua

20% 21% 

46%

49%

63%

68%

73%

74%

86% 88% 

93%

1 2 3 4 5 6 7 8 9 

10 11 

11. Attenzione da parte dei docenti alle problematiche e difficoltà degli studenti 10. Analisi da parte del Consiglio di classe delle difficoltà emerse 9. Incontri con i genitori 8. Interventi didattici personalizzati 7. Attività laboratori ali 6. Adozione di strategie funzionali al superamento delle difficoltà emerse 5. Attività integrative finalizzate alla rimotivazione degli studenti 4. Periodi di alternanza scuola-lavoro 3. Incontri degli studenti con personale specializzato esterno 2. Incontri con rappresentanti della formazione professionale 1. Corso di tecniche e metodologie di apprendimento destinato agli studenti

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 46

italiana, informatica, lingua straniera e corsi di ordinamento serali sono le

iniziative promosse con maggior frequenza (Cfr. Figura 29).

Figura 29: Tipologia di interventi formativi per adulti (valori %)

 

 

 

Tabella 10: Istituti che organizzano interventi formativi per adulti per tipologia e provincia

Liceale Mista Professionale Tecnica Scuole secondarie di II Cosenza 3 4 8 13 28 Catanzaro 2 4 7 13 Crotone 1 1 3 4 9 Reggio Calabria

1 4 3 4 12

Vibo Valentia 1 3 2 6 Totale 5 12 21 30 68

6%

10% 

15% 

16% 

24% 

25%

32%

74% 

78% 

1

2

3

4

5

6

7

8

9

9. Corsi brevi e modulari di alfabetizzazione funzionale 8. Corsi di ordinamento serali 7. Collaborazione con Enti Locali 6. Collaborazione con Agenzie e Centri di formazione professionale 5. Corsi per l’integrazione linguistica degli stranieri 4. Corsi di qualificazione professionale 3. Collaborazione e collegamenti con Centri Territoriali Permanenti 2. Utilizzo di oggetti digitali per la formazione a distanza 1. Corsi di ordinamento in strutture di detenzione

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 47

 

 

3.1.6 VALUTAZIONE DEI DOCENTI

La valutazione dei docenti è un tema che è emerso negli ultimi anni e che

sempre più diventa oggetto di studio e di approfondimento14. Dall’Indagine è

emerso che la valutazione dei docenti verte sui seguenti aspetti (Cfr. Figura

30):

contenuti e tempi della programmazione disciplinare (78%),

criteri di valutazione (77%),

numero e tipologie delle prove di verifica (66%),

obiettivi formativi (66%),

obiettivi specifici delle discipline (64%),

metodologie didattiche (59%),

strumenti di verifica del profitto scolastico (53%).

La valutazione viene effettuata attraverso l’esame dei registri di classe (76%) o

dei registri personali (42%) da parte del dirigente scolastico o di un suo

delegato, oppure con la presentazione di una relazione periodica da parte dei

docenti in sede di Consiglio di classe (73%) o al dirigente scolastico (42%)

(Cfr. Figura 31).

                                                 14 Cfr. Martini A. (2008), Koppich J. (2008), Sanders W.L., Horn S.P. (1995).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 48

Figura 30: Aspetti dei docenti sottoposti a verifica (valori %)

53

59

64

66

66

77

78

Strumenti di verifica del profitto scolastico

Metodologie didattiche

Obiettivi specifici delle discipline

Obiettivi formativi

Numero e tipologie delle prove di verifica

Criteri di valutazione

Contenuti e tempi della programmazionedisciplinare

 

Figura 31: Strumenti utilizzati per la valutazione dei docenti (valori %)

43

69

73

77

Relazione periodica da parte dei docenti aldirigente scolastico

Esame dei registri personali dei docenti daperte del dirigente scolastico

Relazione periodica da parte dei docenti insede di Consiglio di classe

Esame dei registri di classe da parte deldirigente scolastico o suo delegato

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 49

 

3.2 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA  

Il secondo cluster di domande in tema organizzazione didattica riguarda il

Piano dell’Offerta Formativa (POF). In particolare oggetto di indagine sono stati:

i soggetti coinvolti nella predisposizione del POF; le modalità utilizzate per la

pubblicizzazione; le attività di monitoraggio e valutazione delle azioni previste

nel POF; le attività aggiuntive o extrascolastiche individuate nel POF.

I soggetti coinvolti nella definizione del POF sono nella maggior parte dei casi

i docenti, il Collegio dei docenti, il Consiglio di istituto e gli studenti. Nel 66%

degli istituti partecipa anche il personale ATA e nel 65% le famiglie (Cfr. Figura

32).

Il 92% delle scuole secondarie calabresi utilizza la pubblicazione all’albo come

modalità di informazione, l’81% organizza seminari di presentazione destinati

alle famiglie e agli alunni, l’80% rende accessibile sul sito web dell’Istituto il

POF e il 51% consegna il POF all’atto di iscrizione (Cfr. Figura 33).

Figura 32: Soggetti direttamente coinvolti nella predisposizione del POF (valori %)

9

13

13

14

27

65

66

78

87

97

97

Esponenti del mondo del lavoro

Università e istituti di istruzione superiore

Agenzie culturali

Aziende del territorio

Istituzioni del territorio

Famiglie

Personale Ata

Studenti

Consiglio di istituto

Collegio dei Docenti

Docenti

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 50

Figura 33: Modalità utilizzate per la pubblicizzazione del POF (valori %)

52

80

82

93

Consegna allo studente e ai suoi familiariall'atto di iscrizione

Consultazione on line

Presentazione alle famiglie e agli studenti

Pubblicazione all'albo dell'istituto

 

Le iniziative previste nel POF vengono monitorate e valutate attraverso una

relazione dei referenti di progetto sui risultati attesi e raggiunti (92%), con un

consuntivo analitico dei progetti e delle attività (81%), con schede di

rilevazione del gradimento degli studenti (68%), analisi degli elaborati e

materiali prodotti (65%), schede sintetiche di valutazione dei progetti (55%),

relazione dei referenti dei dipartimenti e aree disciplinari (52%), strumenti di

rilevazione dello stato di attuazione dei progetti (46%) (Cfr. Figura 34).

Fra le attività aggiuntive o extrascolastiche individuate nel POF spiccano le

attività sportive (83%), le discipline proposte dai docenti (70%) e le attività

proposte dagli studenti (55%) (Cfr. Figura 35).

Il personale coinvolto nella realizzazione di tali attività è rappresentato nel

94% degli istituti da professionisti di settore, nel 63% da operatori di enti e di

istituti di ricerca e nel 46% da docenti universitari (Cfr. Figura 36).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 51

Figura 34: Attività di monitoraggio e di valutazione delle attività previste dal POF (valori %)

46

52

55

65

68

82

93

Strumenti di rilevazione dello stato diattuazione dei progetti

Relazione dei referenti dei dipartimenti e areedisciplinari

Schede sintetiche di valutazione dei progetti

Elaborati e materiali prodotti

Schede di rilevazione del gradimento deglistudenti

Consuntivo analitico dei progetti e delleattività

Relazione dei referenti di progetto sui risultatiattesi e raggiunti

 

Figura 35: Attività aggiuntive o extrascolastiche individuate nel POF (valori %)

17

55

70

83

Altro

Attività formative proposte dagli studenti

Discipline aggiuntive proposte dai docenti

Attività sportive

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 52

Figura 36: Esperti esterni coinvolti nella realizzazione delle attività aggiuntive (valori %)

46

63

94

Docenti universitari

Operatori di Enti e/o associazioni, istitutidi ricerca

Professionisti di settore

 

Concludiamo l’analisi sull’organizzazione didattica evidenziando le tipologie di

fondo utilizzate per realizzare progetti relativi all’attività didattica. Su 152 Istituti

che hanno aderito all’Indagine, 138 dichiarano di utilizzare fondi dell’UE, 135

fondi statali, 89 fondi regionali, 74 fondi degli Enti Locali, 63 fondi privati e 53

fondi propri (Cfr. Figura 37).

 

Figura 37: Tipologia di fondi utilizzati per realizzare progetti (valori %)

35

41

49

59

89

91

Fondi propri

Fondi privati

Fondi Enti Locali

Fondi regionali

Fondi statali

Fondi dell'UE

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 53

4. RISORSE STRUTTURALI

4.1 RISORSE STRUTTURALI

4.2 DOTAZIONI TECNOLOGIICHE

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 54

4.1 RISORSE STRUTTURALI

L’Indagine ha consentito di censire le principali dotazioni strutturali delle scuole

secondarie di secondo grado della Regione Calabria. Il quadro che emerge

evidenzia molte criticità sia per l’assenza di molte dotazioni strutturali in un

numero consistente di istituti che per la non agibilità e funzionalità di alcune

strutture e attrezzature nei casi in cui sono presenti all’interno delle scuole.

4.1.1 AREE SPORTIVE ATTREZZATE

Riguardo alle aree sportive solo la metà degli istituti che hanno aderito

all’Indagine è dotato di strutture. Situazione migliore si registra, come si può

evincere dalla Figura 38, per gli istituti tecnici, dove più dei due terzi dispone

di aree sportive, mentre valori sotto la media si registrano nelle altre tipologie

di istituti15.

Figura 38: Dotazione di aree sportive attrezzate per tipologia di scuola (valori %)

48

47

48

67

53

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

                                                 15 I valori percentuali sono stati calcolati come rapporto tra istituti che sono dotati di una struttura ed il numero complessivo di istituti considerando le singole macro tipologie o le provincie.  

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 55

Catanzaro, con il 64%, è la provincia maggiormente dotata di aree sportive

nelle scuole; segue Cosenza con il 59%, Vibo Valentia con il 50%, Reggio

Calabria con il 45% ed infine Crotone con il 40% (Cfr. Figura 39).

Figura 39: Dotazione di aree sportive attrezzate per provincia (valori %)

59

64

40

45

50

53

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

Il 69% degli istituti dotati di aree sportive ha giudicato tali risorse idonee e

funzionali. L’esiguità delle attrezzature, l’inadeguatezza e/o non utilizzabilità

sono state individuate come le principali cause della mancata funzionalità e

agibilità.

4.1.2 AULA MAGNA

Gli istituti che hanno dichiarato di possedere tale struttura sono 114, di cui 32

licei, 19 istituti misti, 23 istituti professionali e 40 istituti tecnici (Cfr. Figura 40).

L’analisi per provincia evidenzia che l’87% degli istituti di Crotone è dotato di

tale struttura, l’80% degli istituti della provincia cosentina, il 75% della

provincia di Vibo, il 73% della provincia reggina ed infine il 60% della

provincia capoluogo di regione (Cfr. Figura 41).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 56

Il giudizio sull’idoneità e funzionalità è abbastanza positivo: l'87% degli istituti

ha espresso una valutazione positiva. Una cattiva acustica dei locali è stata

indicata come la principale causa della mancata idoneità.

Figura 40: Dotazione di aula magna per tipologia di scuola (valori %)

73

63

70

89

75

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

Figura 41: Dotazione di aula magna per provincia (valori %)

80

60

87

73

75

75

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 57

4.1.3 BIBLIOTECHE

L’88% delle scuole secondarie di II grado calabresi sono dotate di almeno

una biblioteca. Quasi tutti gli istituti tecnici e la gran parte di quelli misti

(90%) dispongono di una biblioteca, mentre il 18% dei licei e degli istituti

professionali ne risulta privo (Cfr. Figura 42).

A livello provinciale spicca la provincia di Cosenza (93%), seguita da Catanzaro

(88%), Reggio Calabria (86%), Vibo Valentia (83%) ed infine Crotone (73%)

(Cfr. Figura 43).

Su 133 istituti dotati di tale struttura, 52 hanno espresso un giudizio negativo

sull’idoneità e funzionalità a causa principalmente di un numero insufficiente di

posti a sedere per garantire un adeguato e funzionale utilizzo.

Figura 42: Dotazione di biblioteche per tipologia di scuola (valori %)

82

90

82

96

88

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 58

Figura 43: Dotazione di biblioteche per provincia (valori %)

93

88

73

86

83

88

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

4.1.4 SALE CINEMA/PROIEZIONI

Solo un quarto degli istituti secondari calabresi dispone di sale cinema per la

proiezione di film: il 31% degli istituti tecnici, il 27% dei licei, il 23% degli

istituti misti ed il 21% degli istituti professionali (Cfr. Figura 44).

Catanzaro con il 44% è la provincia che detiene il primato di dotazione di

sale cinema, seguita da Vibo, dove 1 istituto su 3 ne risulta dotato (Cfr. Figura

45).

Generalmente le sale proiezione sono funzionali, in quanto solo il 15% degli

istituti ha espresso un giudizio negativo in riferimento all’ idoneità,

evidenziando l’insufficienza dei posti a sedere e l’obsolescenza delle

apparecchiature.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 59

Figura 44: Dotazione di sale cinema per tipologia di scuola (valori %)

27

23

21

31

26

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

Figura 45: Dotazione di sale cinema per provincia (valori %)

25

44

20

18

33

26

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

4.1.5 SPAZIE ESTERNI

Gli spazi esterni all’istituto scolastico si registrano in 118 strutture su 152:

l’87% degli istituti tecnici, l’82% dei professionali ed il 70% dei licei e istituti

misti (Cfr. Figura 46).

L’analisi provinciale evidenzia mostra delle buone performance per Cosenza,

dove solo il 12% delle scuole dichiara di non disporre di spazi esterni, mentre

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 60

maggiori criticità si registrano a Catanzaro dove tale valore raggiunge il 36%

delle scuole coinvolte nell’indagine (Cfr. Figura 47).

Meno della metà degli intervistati dichiara che tali spazi risultano non idonei e

poco funzionali a causa della dimensione e dell’inagibilità.

Figura 46: Dotazione di spazi esterni per tipologia di scuola (valori %)

70

70

82

87

78

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

Figura 47 Dotazione di spazi esterni per tipologia di scuola (valori %)

88

64

80

75

67

78

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 61

4.1.6 PARCHEGGI PER DISABILI

I parcheggi per i disabili sono poco presenti nelle strutture scolastiche di

secondo grado della Regione Calabria. Solo il 47% degli istituti è dotato di

tale struttura di servizio. In particolare gli istituti tecnici e professionali, le due

tipologie di scuola maggiormente frequentate da studenti diversamente abili,

che offrono questo servizio sono rispettivamente 28 (pari al 62%) e 16 (pari al

48%) (Cfr. Figura 48).

Il 59% degli istituti della provincia cosentina dispongono di parcheggi per i

disabili, il 50% delle scuole di Vibo, il 45% di Reggio Calabria, il 40% di

Catanzaro. A Crotone solo il 20% degli istituti offre tale servizio (Cfr.

Figura 49). Per la maggior parte degli istituti i parcheggi per i disabili sono

idonei e funzionali.

Figura 48: Dotazione di parcheggi per disabili per tipologia (valori %)

39

37

48

62

47

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

Figura 49: Dotazione di parcheggi per provincia (valori %)

59

40

20

45

50

47

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 62

4.1.7 LABORATORI

4.1.7.1 LABORATORI DI INFORMATICA

I laboratori di informatica sono presenti in quasi tutte le scuole secondarie

calabresi: solo 10 istituti non dispongono di tale struttura, di cui 2 licei, 2

istituti misti, 2 professionali e 4 istituti tecnici (Cfr. Figura 50).

Catanzaro e Vibo Valentia sono le due province con una copertura totale (Cfr.

Figura 51).

Circa un terzo degli istituti dichiara, però, che i laboratori di informatica sono

non idonei e funzionali a causa principalmente di un’offerta non sufficiente di

apparecchiature e strumentazioni rispetto alla domanda16.

Figura 50: Dotazione di laboratori di informatica per tipologia di scuola (valori %)

95

93

94

91

93

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

                                                 16  In questo ambito si deve rilevare che la Regione Calabria in attuazione della Misura 3.15 del POR Calabria 2000/2006 alla fine del 2008 ha concesso contributi per 2,5 milioni di euro per la realizzazione di 50 laboratori tecnologici e multimediali. 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 63

Figura 51: Dotazione di laboratori di informatica per provincia (valori %)

89

100

87

95

100

93

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

4.1.7.2 LABORATORI LINGUISTICI

Poco più della metà degli istituti calabresi che hanno aderito all’Indagine sono

dotati di laboratori linguistici. In particolare è emerso che il 75% dei licei, il

58% degli istituti tecnici, il 50% degli istituti misti ed infine il 42% dei

professionali dispongono di tale risorsa strutturale (Cfr. Figura 52)17.

Vibo Valentia è la provincia con un numero più consistente di istituti dotati di

tale risorsa: su 12 istituti che hanno partecipato all’Indagine solo 4 non

detengono laboratori linguistici (Cfr. Figura 53).

Per il 76% degli istituti i laboratori sono idonei e funzionali. Il restante 24%

valuta negativamente i laboratori a causa di strumentazioni obsolete e

inefficienti rispetto alle esigenze didattiche.

                                                 17 Anche in questo ambito si deve rilevare che la Regione Calabria in attuazione della Misura 3.15 del POR Calabria 2000/2006 alla fine del 2008 ha concesso contributi per 2,4 milioni di euro per la realizzazione di 47 laboratori linguistici. 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 64

Figura 52: Dotazione di laboratori linguistici per tipologia di scuola (valori %)

75

50

42

58

58

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

 

 

Figura 53: Dotazione di laboratori linguistici per provincia (valori %)

63

60

47

52

67

58

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 65

4.1.7.3 LABORATORI SCIENTIFICI

Riguardo ai laboratori scientifici solo il 58% delle scuole secondarie calabresi

possiede tale struttura. L’analisi per tipologia di scuola evidenzia che il 73%

dei licei calabresi sono dotati di laboratori scientifici, il 60% degli istituti misti,

il 58% degli istituti tecnici e solo il 36% dei professionali (Cfr. Figura 54)18.

La provincia con un tasso di copertura maggiore è Catanzaro: su 25 istituti 17

sono dotati di laboratori. All’estremo opposto si colloca Vibo Valentia: solo il

42% degli istituti secondari offre tale servizio (Cfr. Figura 55).

Il 59% degli istituti ha giudicato i laboratori non idonei e funzionali

evidenziando come ciò sia connesso all’insufficiente dotazione delle

strumentazioni rispetto alle esigenze formative e alle apparecchiature obsolete.

Figura 54: Dotazione di laboratori scientifici per tipologia di scuola (valori %)

73

60

36

58

58

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

 

 

 

 

                                                 18 Confronta nota 16. 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 66

 

Figura 55: Dotazione di laboratori scientifici per provincia (valori %)

55

68

60

59

42

58

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

4.1.7.4 LABORATORI SPECIFICI PER INDIRIZZO

La dotazione di laboratori specifici per indirizzo è significativa negli istituti

professionali: il 91% di tale tipologia di scuola è dotata di tale struttura. I licei,

al contrario, sono le scuole con minori laboratori specifici (Cfr. Figura 56).

L’analisi provinciale mette in risalto che Vibo Valentia presenta una copertura

più elevata rispetto alle altre provincie: l’83% degli istituti di Vibo detiene

laboratori specifici (Cfr. Figura 57).

La valutazione sull’idoneità e funzionalità di tale struttura non sempre è

positiva: il 43% degli istituti ha espresso un parere negativo evidenziando che

nella maggior parte dei casi le apparecchiature sono insufficienti e non

moderne.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 67

Figura 56: Dotazione di laboratori specifici per indirizzo per tipologia di scuola (valori %)

27

63

91

64

59

Licei

Misti

Professionali

Tecnici

Scuole secondarie di II

Figura 57: Dotazione di laboratori specifici per indirizzo per provincia (valori %)

59

56

60

55

83

59

Cosenza

Catanzaro

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Calabria

 

 

 

4.2 DOTAZIONI TECNOLOGICHE  

In riferimento alle dotazioni tecnologiche l’Indagine era orientata a verificare la

disponibilità di un sito e i soggetti dediti alla gestione, la presenza delle rete

intranet, le attività didattiche e amministrative gestite con l’utilizzo di supporti

informatici.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 68

Gli istituti che non dispongono di un sito Internet sono solo 10: 2 sono

localizzati a Cosenza (un liceo e un istituto professionale), 1 a Catanzaro

(istituto tecnico), 3 a Crotone (un istituto tecnico, un istituto professionale, uni

liceo), 4 a Reggio Calabria (un istituto tecnico, un istituto misto e 2

professionali) (Cfr. Figura 58).

Figura 58: Istituti che dispongono di un sito Internet per tipologia di scuola (valori %)

95%

88%

93%

97%

93%

Liceale

Mista

Professionale

Tecnica

Scuole secondarie di II

 

I soggetti dediti alla gestione del sito sono nella maggior parte dei casi i

docenti (Cfr. Figura 59). In particolare nei licei la gestione è affidata nel 70%

dei casi ai docenti, nell’11% al personale ATA, nel 9% al personale esterno e

nel 23% a figure specifiche19.

Per quanto riguarda gli istituti misti, il 74% degli istituti ha affidato la gestione

ai docenti, il 6% al Personale ATA, il 13% al personale esterno ed il 13% ad

altre figure professionali. Negli istituti professionali il 60% affida la gestione ai

docenti, il 21% al personale ATA ed il 24% ad altre tipologia di operatori.

Infine negli istituti tecnici, il 71% assegna la cura e l’aggiornamento del sito ai

docenti, il 19% a figure classificate come altro, il 14% al personale interno e

il 9% a personale esterno.

                                                 19 In alcuni casi la gestione viene effettuata in modo sinergico dalle diverse figure professionali e pertanto il totale delle percentuali non è sempre pari a 100.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 69

Figura 59: Soggetti che gestiscono il sito internet per tipologia di scuola (valori %)

70% 74%61% 71%

11%6%

21% 14%9%

13% 10%

23% 13%24% 19%

Liceale Mista Professionale Tecnica

Docenti Personale ATA Personale esterno Altro 

 

Le reti Intranet sono meno diffuse: su 152 istituti sono 105 le scuole

secondarie che dispongono di tale tecnologia. In particolare il 66% dei licei, il

67% degli istituti tecnici, il 70% degli istituti misti ed infine il 79% degli istituti

professionali (Cfr. Figura 60). Dall’Indagine è emerso che a Cosenza il 77%

degli istituti detiene reti intranet, a Vibo Valentia il 75%, a Catanzaro il 68%, a

Crotone il 67% ed infine a Reggio Calabria il 59%.

Figura 60: Istituti che dispongono di una rete Intranet per tipologia di scuola (valori %)

66%

71%

69%

79%

67%

Liceale

Mista

Professionale

Tecnica

Scuole secondarie di II

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 70

Riguardo alle attività didattiche gestite con il supporto informatico è emerso

che l’80% degli istituti secondari calabresi utilizza le risorse informatiche per

pianificare le attività didattiche annuali, il 69% per gestire gli scrutini, il 64%

per pianificare ed erogare attività extracurriculari, il 46% per gestire le verifiche

e le valutazioni ed il 39% per pianificare ed erogare stage (Cfr. Figura 61).

Fra le attività amministrative spiccano la gestione anagrafica degli studenti

(97%), le attività a supporto della gestione amministrativa (97%), la

realizzazione di statistiche scolastiche (93%), la gestione dei certificati (91%) e

dell’archivio storico (47%) e infine l’archiviazione delle prove di esame e dei

test (23%) (Cfr. Figura 62).

Figura 61: Attività didattiche gestite con l’utilizzo di supporti informatici (valori %)

6%

39%

46%

64%

69%

80%

Nessuna

Pianificazione ed erogazione degli stage

Gestione delle verifiche/vallutazioni

Pianificazione ed erogazione delle attivitàextracurriculari

Gestione degli scrutini

Pianificazione annuale delle attività didattiche

 

 

 

 

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 71

Figura 62: Attività amministrative gestite con l’utilizzo di supporti informatici (valori %)

4%

23%

47%

91%

93%

97%

97%

Altro

Archiviazione delle prove di esame e dei test

Gestione dell'archivio storico

Gestione dei certificati

Realizzazione di statistiche scolastiche

Attività a supporto della gestioneamministrativa

Gestione anagrafica degli studenti

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 72

 

5. ORIENTAMENTO

5.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA

5.2 ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 73

5.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA

I soggetti che gestiscono le attività di orientamento sono solitamente

classificati in tre categorie:

singolo coordinatore,

commissione,

coordinatore e commissione.

Dall’Indagine è emerso che su 41 Istituti che hanno dichiarato di avere un

singolo coordinatore il 46% sono licei, il 27% istituti tecnici, il 22% istituti

misti ed il 5% professionali. Su 38 istituti che hanno una Commissione, il 34%

rientra nei professionali, il 24% negli istituti misti ed il 21% nei licei e nelle

scuole tecniche. Infine su 72 istituti che hanno selezionato la soluzione mista,

il 36% è rappresentato da istituti tecnici, il 25% da professionali, il 24% da

licei ed il 15% da istituti misti (Cfr. Figura 63).

Figura 63: Soggetti che gestiscono le attività di orientamento per tipologia di scuola (valori %)

46

21 24

22

24 15

34

25

27 2136

5

Un singoloCoordinatore/Referente

Una Commissione Un Coordiantore/Referente euna Commissione

Liceale Mista Professionale Tecnica 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 74

Per quel che riguarda il ruolo del coordinatore, 48 istituti attribuiscono tale

incarico ad un docente su cattedra ed 11 ad un collaboratore del dirigente

scolastico20. Inoltre 67 istituti riconoscono a tale organo una funzione

strumentale per l’orientamento e solo 29 una funzione non specifica per

l’orientamento. Nella Figura 64 sono riportate le distribuzioni percentuali in

base alle diverse tipologie di scuola.

Figura 64: Ruolo del Coordinatore per tipologia di scuola (valori %)

31% 28%36% 33%

18% 24% 9% 10%

15%24%

27%17%

36%24% 27%

40%

Funzione strumentale perl'orientamento

Funzione strumentale ma nonspecifica per l'orientamento

Collaboratore del dirigentescolastico

Docente su cattedra

Liceale Mista Professionale Tecnica

Le funzioni più significative svolte dal coordinatore sono le seguenti:

raccordarsi con il territorio per l’individuazione delle opportunità (88%), gestire

interventi di orientamento per le classi dell’istituto (86%), recepire e raccogliere

le proposte di attività pervenute dall’esterno (80%), coordinare un gruppo di

lavoro (66%), raccordarsi con i consigli di classe per individuare i bisogni di

orientamento delle utenze (59%) e realizzare degli interventi (55%) (Cfr. Figura

65).

                                                 20 Al quesito sul ruolo del coordinatore hanno risposto sia gli istituti la cui attività di orientamento è gestita da un singolo coordinatore sia gli istituti che hanno una soluzione mista

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 75

Le Commissioni per l’orientamento sono in media composte da 6 unità21: le

commissioni più numerose sono quelle degli istituti professionali con 7 unità

(Cfr. Figura 66).

Figura 65: Funzioni svolte dal coordinatore (valori %)

55%

59%

66%

81%

87%

88%

Raccordarsi con i consigli di classe per larealizzazione degli interventi

Raccordarsi con i consigli di classe per individuarebisogni di orientamento dell'utenze

Coordinare un gruppo di lavoro appositamentecostituito

Recepire e raccogliere proposte di attivitàpervenute dall'esterno

Gestire interventi di orientamento per le classi/pergruppi di studenti

Raccordarsi con il territorio per l'individuazione ditutte le opportunità di interventi orientativi

 

 

Figura 66: Numero medio dei componenti la Commissione

5.80

4.90

7.19

5.79

6.03

Liceale

Mista

Professionale

Tecnica

Scuole secondarie di II

 

                                                 21 Il numero medio è stato calcolato come rapporto tra numero dei membri della Commissione e numero di istituti che hanno dichiarato di avere tale struttura dedita all’orientamento.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 76

Il ruolo assunto dalle Commissioni per l’orientamento assume caratteristiche

diverse nelle singole tipologie di scuola: su 78 istituti che hanno riconosciuto

alla Commissione un ruolo propositivo, 35% sono istituti tecnici, 24% istituti

professionali, 22% licei, 19% istituti misti.

Su 23 istituti che assegnano a tale organo un ruolo decisionale, il 39%

appartiene agli istituti tecnici e professionali, il 13% ai licei e il 9% agli istituti

misti. Infine su 92 istituti che riconoscono alla Commissione un ruolo esecutivo,

il 30% appartiene agli istituti tecnici, il 29% agli istituti professionali, il 21% ai

licei ed infine il 18% agli istituti misti (Cfr. Figura 67). E’ importante rilevare

che nell’80% circa di tutte le tipologie di scuola la commissione per

l’orientamento è formalizzata.

Figura 67: Ruolo della Commissione per tipologia di scuola (valori %)

22%13%

22%

19%

9%

18%

24%

39%

29%

35% 39%30%

Ruolo propositivo Ruolo decisionale Ruolo esecutivo

Liceale Mista Professionale Tecnica 

Una sezione del terzo questionario indagava sulle competenze dell’orientatore.

In particolare è stato chiesto agli Istituti di indicare il grado di importanza di

alcune competenze, il ruolo della formazione e gli ambiti di conoscenza

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 77

necessari per l’espletamento delle attività di orientamento, i principali problemi

connessi alla figura dell’orientatore.

Sviluppare un clima di collaborazione ed organizzazione con gli enti territoriali

ed i soggetti istituzionali, progettare percorsi di orientamento innovativi, rilevare

caratteristiche e tendenze del mercato e raccogliere informazioni rilevanti per

le attività di orientamento, ascoltare e comunicare con i singoli gruppi sono

alcune delle competenze ritenute fondamentali e cruciali nella gestione

dell’orientamento (Cfr. Tabella 11).

Riguardo alla formazione la maggior parte delle scuole che hanno aderito

all’Indagine la considerano un’attività da realizzare. La conoscenza dell’ambito

scolastico e territoriale, dell’evoluzione dei sistemi dell’orientamento e la

normativa di riferimento sono stati indicati come gli ambiti necessari nei

processi formativi dell’orientatore (Cfr. Figura 68).

Concludiamo l’analisi sulle risorse umane dell’orientamento evidenziando le

problematiche connesse alla figura di orientatore; in particolare il 62% degli

istituti ha evidenziato l’assenza di un’identità chiara e definita di tale figura.

(Cfr. Figura 69).

Tabella 11: Grado di importanza delle competenze dell’orientatore nelle attività di orientamento

Grado di importanza

Poco Abbastanza Molto

Sviluppare un clima di collaborazione e organizzazione con gli enti territoriali e i soggetti istituzionali

2 68 81

Rilevare caratteristiche e tendenze del mercato e raccogliere informazioni rilevanti per le attività di orientamento

11 66 74

Intervenire sull'individuo e sul gruppo relativamente ai processi di soluzione dei problemi, alla scelta dei percorsi futuri, all'analisi dell'efficacia individuale e collettiva

20 72 59

Possedere conoscenze in ambito giuridico, amministrativo ed economico 75 57 19 Ascoltare e comunicare con i singoli e i gruppi 7 76 68 Progettare percorsi di orientamento innovativi anche attraverso metodologie sia di tipo tradizionale che di natura multimediale e telematica

4 71 76

Gestire i processi di apprendimento individuale e di gruppo 27 82 42 Controllare la gestione delle attività realizzate 7 94 50 Coordinare gruppi e riunioni, gestire i conflitti, negoziare 27 67 57

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 78

Figura 68: Quali ambiti di conoscenza ritiene siano più necessari per la formazione del personale interno che opera nell'orientamento? (valori %)

21%

23%

42%

52%

62%

86%

100%

Tecnhiche per il lavoro di rete

Teorie generali sull'orientamento

Didattica orientativa

Tecniche e metodologie per interventi-attività diorientamento

Normativa di riferimento sull'orientamento

Conoscenza dell'evoluzione dei sistemi diriferimento dell'orientamento

Conoscenza ambito scolastico e territorio

 

 

Figura 69 Secondo lei quali sono attualmente i maggiori problemi relativi alla figura professionale di orientatore? (valori %)

 

34% 

35% 

36% 

40% 

63%

Frammentazione e sovrapposizione degli entiche svolgono attività di orientamento

Scarsità di informazioni preventive sui corsiche verranno attivati dai vari enti

Mancanza di percorsi formativi specifici perla figura dell'orientatore

Mancanza di metodolgoie e strumenticondivisi e verificati

Mancanza di una definizione del profilo diorientatore

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 79

 

5.2 ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO  

5.2.1 ATTIVITA’ IN ENTRATA

Ad eccezione di 2 licei, tutti gli istituti secondari calabresi realizzano attività in

entrata. In particolare organizzano visite, incontri e iniziative con gli alunni

delle scuole secondarie di I grado per illustrare l’offerta formativa e le

peculiarità della scuola (98%), azioni di prima accoglienza nelle strutture

scolastiche (96%), incontri con i genitori (80%), rapporti con le scuole medie

per conoscere i metodi educativi e le strategie didattiche (72%) (Cfr. Figura

70).

Figura 70: Attività di orientamento in entrata (valori %)

72%

80%

96%

98%

Approfondimento del rapporto con le scuolemedie per una conoscenza reciproce dei metodieducativi, delle strategie didattiche e dell'offerta

formativa

Incontri con genitori per illustrare l'offertaformativa e le peculiarità della scuola

Prima accoglienza nella struttura scolastica

Organizzazione di visite, incontri e iniziative conalunni per illustrare l'offerta formativa e le

peculiarità della scuola

 

5.2.2 ATTIVITA’ IN ITINERE

Il quadro cambia leggermente nel caso delle attività in itinere. Sono 122 gli

istituti secondari calabresi che realizzano tali attività ed in particolare il 66%

dei licei, l’80 % degli istituti tecnici, l’86% degli istituti misti ed il 97% degli

istituti professionali.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 80

Le attività in itinere organizzate più frequentemente sono la partecipazione

delle classi ad eventi, incontri, seminari per stimolare e motivare gli studenti a

proseguire gli studi (96%), gli stage (75%), visite aziendali ed incontri con

esperti esterni (73%). E’ interessante osservare che il 57% degli istituti

promuove colloqui con i singoli studenti per incoraggiarli e sostenerli nella

scelta di proseguire gli studi (Cfr. Figura 71).

Figura 71 Attività di orientamento in itinere (valori %)

31%

43%

57%

73%

75%

96%

Tirocini

Unità formative interne a percorsi di alternanzascuola-lavoro

Colloqui individuali per dare supporto allamotivazione e all'interesse per la prosecuzione degli

studi

Visite aziendali/Incontri con esperti esterni

Stage

Partecipazione delle classi ad eventi, incontri,seminari per dare supporto alla motivazione eall'interesse per la prosecuzione degli studi

 

Per progettare le azioni in itinere l’80% degli istituti utilizza i dati relativi alla

frequenza, al comportamento e all’apprendimento dei risultati, il 66% rileva i

dati attraverso l’analisi di documenti formali come i registri di classe, le schede

di valutazione, ed il 51% somministra questionari agli studenti.

5.2.3 ATTIVITA’ IN USCITA

Riguardo alle azioni di orientamento in uscita tutte le scuole che hanno

aderito all’Indagine realizzano questa tipologia di attività ad eccezione di due

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 81

istituti professionali e 2 istituti misti. I soggetti con i quali le scuole secondarie

di II gestiscono più frequentemente attività in uscita sono i servizi di

orientamento sia pubblici che privati (62%), le aziende private (51%), le

aziende pubbliche (48%). Meno frequenti sono le relazioni con le associazioni

datoriali (7%), le cooperative di lavoro (11%) e i centri di ricerca (17%) (Cfr.

Figura 72).

Poco diffusa è la pratica di stabilire con tali soggetti reti formalizzate: solo il

26% degli istituti formalizza il rapporto. L’analisi per tipologia di scuola

evidenzia che i licei ricorrono più frequentemente a tale pratica mentre gli

istituti misti la utilizzano con minore frequenza.

Figura 72: Soggetti con i quali l’istituto organizza attività in uscita (valori %)

7%

11%

17%

20%

37%

41%

44%

48%

51%

62%

Associazioni datoriali

Cooperative di lavoro

Centri di ricerca

Centri di formazione professionale

Centri per l'impiego

Associazioni di categoria

Enti locali

Aziende pubbliche

Aziende private

Servizi di orientamento pubblici e/o privati

 

Le attività in uscita comprendono sia azioni finalizzate a promuovere l’ingresso

nel mondo del lavoro degli studenti sia azioni per supportare gli studenti nella

scelta degli studi universitari.

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 82

La prima tipologia di azioni viene promossa e realizzata con maggior frequenza

dagli istituti professionali (96%), dagli istituti tecnici (84%) e dagli istituti misti

(78%) (Cfr. Figura 73).

Figura 73: Attività di orientamento per l’ingresso nel mondo del lavoro per tipologia di scuola

55%

22% 16%26%

45%

78%

97%84%

74%

3%

Liceale Mista Professionale Tecnica Scuolesecondarie di II

Non realizzano attività di orientamento Realizzano attività di orientamento  

L’84% degli istituti promuove attività informative sulle opportunità di

inserimento nel mondo del lavoro e il 77% visite guidate in contesti lavorativi.

Solo il 39% delle scuole partecipa ai progetti di orientamento attivo promossi

dai Centri per l’Impiego, Enti locali e associazioni di categoria (Cfr. Figura 74).

Riguardo alle attività per la prosecuzione degli studi dall’Indagine è emerso

che il 97% degli istituti promuove tali iniziative. In particolare le azioni

organizzate più frequentemente sono le visite guidate, gli incontri con i docenti

delle università (94%) e i percorsi di gruppo (61%) (Cfr. Figura 75).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 83

Figura 74: Tipologie di attività per l’ingresso nel mondo del lavoro (valori %)

27%

30%

33%

39%

77%

84%

Incontri dei genitori con esperti e/o insegnanti interni

Attività di gruppo per l'analisi degli sbocchi professionalie per l'analisi dei mercati dei mercati del lavoro locale

Somministrazione di test attitudinali

Partecipazione a progetti di orientamento attivo pressocentri per l'impiego, Enti locali, Associazioni di categoria

tutoring per ricerca delle informazioni

Visite guidate in contesti lavorativi reali al fine diraccogliere informazioni utili per orientarsi e decidere del

proprio futuro

Attività informative sulla possibilità di inserimento nelmondo del lavoro nel contesto territoriale e nel settore

caratteristico del corso di studi

 

Figura 75: Tipologie di attività per la prosecuzione degli studi (valori %)

13%

30%

32%

42%

61%

94%

Incontri dei genitori per coinvolgerli nel processo di sceltauniversitario intrapreso dal proprio figlio

Azioni di tutoraggio per affrontare le esperienze dialternanza tra studio-lavoro e tirocinio

Sviluppo disciplinare di argomenti e di unità diapprendimento comprendenti più discipline inerenti lapeculiarità tecnico-professionale del corso di studi

Somministrazione di test attitudinali

Percorsi di gruppo per sostenere il processo di scelta peril futuro in ambito accademico e Istruzione e Formazione

Tecnica Superiore

Visite guidate e incontri con i docenti delle università alfine di ricevere informazioni utili per effettuare la scelta e

decidere del proprio futuro

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 84

In riferimento alle attività in uscita realizzate in collaborazione con le Università

è emerso che 124 istituti hanno partecipato alle iniziative promosse dall’Unical,

58 a quelle promosse dall’Università Magna Graecia, 58 alle azioni organizzate

dall’Università Mediterranea e 58 agli interventi promossi da altre Università.

L’analisi per tipologia di scuola e provincia evidenzia che le scuole della

provincia cosentina hanno partecipato con maggiore intensità alle iniziative

promosse dall’Unical (Cfr. Figura 76). Le scuole secondarie di Catanzaro e

Reggio Calabria hanno partecipato con maggiore intensità alle iniziative di

orientamento promosse dall’Università Magna Graecia (Cfr. Figura 77).

Gli istituti secondari di Reggio Calabria hanno aderito alle azioni promosse

dall’Università Mediterranea (Cfr. Figura 78) e da altre università (Cfr. Figura

79).

Fra le attività promosse e realizzate dalle Università la distribuzione di

materiale informativo, le visite guidate, gli incontri con i docenti e i seminari

sono quelle che hanno registrato in tutti i 4 casi esaminati un’alta

partecipazione (Cfr Figura 80, Figura 81, Figura 82, Figura 83).

Figura 76: Attività di orientamento in collaborazione con l’Unical per provincia e tipologia di scuola (valori %)

33%42% 45% 41%

18%

18% 21%15%

14% 13%

26%42%

14% 21%

8% 8% 9%

4%4%

5%

Liceale Mista Professionale Tecnica

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 85

Figura 77 Attività di orientamento in collaborazione con l’Università Magna Graecia per provincia e tipologia di scuola (valori %)

16%9% 11% 15%

28%

18%

44%

69%16%

9%

11%

28%

55%

22%

15%12% 9% 11%

Liceale Mista Professionale Tecnica

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia 

Figura 78: Attività di orientamento in collaborazione con l’Università Mediterranea per provincia e tipologia di scuola (valori %)

5%

19%14%

22%36%

10%

7%

57%71% 67%

64%

10% 7% 11%

Liceale Mista Professionale Tecnica

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 86

Figura 79: Attività di orientamento in collaborazione con altre Università per provincia e tipologia di scuola (valori %)

16%9% 11% 15%

28%

18%

44%

69%16%

9%

11%

28%

55%

22%

15%12% 9% 11%

Liceale Mista Professionale Tecnica

Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia 

Figura 80: Livello di partecipazione alle attività promosse dall’Unical (valori %)

49%

27%12%

25%

22%

7%

25%

21%

24%

20%

50%

40%

37%

41%

35%

9%

37%52%

10%26%

16%

2%

10%

Fiere

Visite g

uida

te

Distrib

uzione

di

materiale

inform

ativo

Seminar

i

Inco

ntri

tra

stud

enti

edo

centi

universitari

Somministraz

ione

di q

uestiona

ri

Nullo Limitato Medio Massimo 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 87

Figura 81: Livello di partecipazione alle attività promosse dall’Università Magna Graecia (valori %)

62%

29%16%

33%

26%

14%

26%

21%

22%40%

43%

34%

36%

28%

29%40%

10%28%

17%

14% 3%

17%

5%7%

Fiere

Visite g

uida

te

Distrib

uzione

di

materiale

inform

ativo

Seminari

Inco

ntri

tra

stud

enti

edo

centi

universitari

Somministraz

ione

di q

uestiona

ri

Nullo Limitato Medio Massimo 

 

 

Figura 82: Livello di partecipazione alle attività promosse dall’Università Mediterranea (valori %)

53%33%

17%33%

17%

22%

12%

14%38%

43%

31%

45%29%

38%52%

14%26% 24%

2%10% 3%

14%

12%

17%

Fiere

Visite g

uida

te

Distrib

uzione

di

materiale

inform

ativo

Seminari

Inco

ntri

tra

stud

enti

edo

centi

universitari

Somministraz

ione

di q

uestiona

ri

Nullo Limitato Medio Massimo 

 

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 88

Figura 83: Livello di partecipazione alle attività promosse da altre Università (valori %)

64%48%

17%

38%

17%

19%

21%

24%

31%

47%

26%

45%

29%

14%

40%

17%9%

7%

43%7%

12%

14%

7%5%Fiere

Visite g

uida

te

Distrib

uzione

di

materiale

inform

ativo

Seminari

Inco

ntri

tra

stud

enti

edo

centi

universitari

Somministraz

ione

di q

uestiona

ri

Nullo Limitato Medio Massimo 

 

Per valutare l’efficacia delle attività di orientamento è stato chiesto alle scuole

di indicare l’impatto delle azioni di orientamento sul processo decisionale dello

studente. Il 73% dei licei e degli istituti professionali, il 67% degli istituti misti

e tecnici hanno sottolineato che l’attività di orientamento incide molto sul

processo decisionale (Cfr. Figura 84).

Concludiamo la disamina sull’orientamento evidenziando le principali

problematiche connesse a tale attività. Le risorse economiche rappresentano la

criticità più rilevante: più della metà degli istituti che hanno aderito all’indagine

assegnano a tale variabile un livello di criticità elevato o medio (Cfr. Figura

85).

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 89

Figura 84: Secondo lei, quanto l'attività di orientamento incide sul processo decisionale dello studente? (valori % per tipologia di scuola)

4%

27% 27% 21% 18%

73% 67%73% 67%

11%6%3%

Liceale Mista Professionale Tecnica

Per nulla Poco Molto Moltissimo 

Figura 85: Le criticità nell’attività dell’orientamento (valori %)

15%

21%

21%

18%

21%

21%

21%

9%

43%

42%

45%

45%

35%

48%

49%

33%

38%

32%

29%

32%

28%

27%

21%

23%

4%

5%

5%

5%

16%

5%

10%

34%

Quantità risorse umane impiegate

Qualità risorse umane impiegate

Atteggiamento dei docenti

Atteggiamento degli studenti

Atteggiamento dei genitori

Progettualità

Area psicopedagica

Risorse economiche disponibili

Nessuna Ridotta Media Elevata

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 90

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATI

 

ALLEGATO A

ALLEGATO B

ALLEGATO C  

 

 

 

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 91

ALLEGATO A : Classificazione per tipologia degli istituti secondari di II grado

SCUOLA SECONDARIA Tipologia di istituti

Liceale Liceo classico Liceo scientifico

Misti

Liceo artistico Liceo pedagogico-sociale Istituto d'arte Tutti gli istituti che si caratterizzano per la presenza di indirizzi di studio afferenti a diverse tipologie di scuola

Professionale

Istituto professionale per i servizi alberghieri e ristorazione Istituto professionale per i servizi commerciali Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici Istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente Istituto professionale per l'industria e l'artigianato

Tecnica

Istituto tecnico agrario Istituto tecnico commerciale Istituto tecnico industriale Istituto tecnico nautico Istituto tecnico per geometri Istituto tecnico per il turismo

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 92

ALLEGATO B: Elenco degli istituti di secondo grado che hanno aderito all’Indagine Integrativa per tipologia di scuola e provincia

LICEI

Nome Istituto Comune "P.GALLUPPI" CATANZARO "GIOVANNA DE NOBILI" CATANZARO F. FIORENTINO LAMEZIA TERME "TOMMASO CAMPANELLA" LAMEZIA TERME GALILEI LAMEZIA TERME LICEO SCIENTIFICO STATALE "A.GUARASCI" SOVERATO LICEO ARTISTICO CATANZARO LS CORIGLIANO CORIGLIANO CALABRO LS G.GALILEI TREBISACCE LC IULIA ACRI LC CANDELA. SAN MARCO ARGENTANO LIC.CL. S. DEMETRIO C. SAN DEMETRIO CORONE LIC.CL.RENDE RENDE LIC. SC. S. GIOVANNI IN F. SAN GIOVANNI IN FIORE LIC. SC."VALENTINI" CASTROLIBERO LIC. SC."PITAGORA" RENDE LIC. SC. ST/LE- SCALEA SCALEA LIC.CL."B.TELESIO" COSENZA LICEO STATALE "LUCREZIA DELLA VALLE" COSENZA LIC. SC."FERMI" COSENZA LIC. SC."SCORZA" COSENZA IS "N. PIZI" PALMI "G.RECHICHI" POLISTENA "IVO OLIVETI" LOCRI "CORRADO ALVARO" PALMI "G.MAZZINI" LOCRI LOCRI "L.NOSTRO" VILLA S.G. VILLA SAN GIOVANNI "ZALEUCO" LOCRI "M.GUERRISI" CITTANOVA ANNESSO CONVITTO NAZIONALE RC REGGIO CALABRIA "TOMMASO CAMPANELLA" REGGIO CALABRIA "T.GULLI". REGGIO CALABRIA "A.VOLTA". REGGIO CALABRIA LIC.ARTISTICO "M.PRETI". REGGIO CALABRIA LICEO CLASSICO "M.MORELLI" VIBO VALENTIA IST.ISTRUZ.SEC.II GRADO "V.CAPIALBI" VIBO VALENTIA LICEO SCIENTIFICO G.BERTO VIBO VALENTIA

ISTITUTI MISTI

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 93

Nome Istituto Comune IS GIRIFALCO GIRIFALCO IS "L.COSTANZO" DECOLLATURA IS "MALAFARINA" SOVERATO LS CARIATI CARIATI IPSSA PRAIA A MARE PRAIA A MARE IM BELVEDERE M.MO BELVEDERE MARITTIMO LC CASTROVILLARI CASTROVILLARI LS PAOLA PAOLA LICEO ARTISTICO STATALE COSENZA COSENZA LS V.BACHELET. SPEZZANO ALBANESE IPSIA CASSANO IONIO CASSANO ALLO IONIO ITCG DIAMANTE DIAMANTE ITI FERMI FUSCALDO ITI BISIGNANO BISIGNANO LS ROGLIANO ROGLIANO IST.TECN.COMM. POLO CUTRO "FAMILIARI" MELITO DI PORTO SALVO IS F.SCO LA CAVA BOVALINO "MAZZONE" ROCCELLA IONICA "ZANOTTI " MARINA DI GIOIOSA IONICA "R. PIRIA" ROSARNO "EUCLIDE" BOVA MARINA IS "E. FERMI" BAGNARA CALABRA "GEMELLI CARERI" TAURIANOVA "FERRARIS" PALMI OPPIDO MAMERTINA OPPIDO MAMERTINA "V. GERACE" CITTANOVA ISTIT.D'ISTR.SUP.LICEO CLASSICO NICOTERA IST D'ISTRUZIONE SUPERIORE P.GA TROPEA IST D'ISTRUZIONE SUPERIORE LUIG SERRA SAN BRUNO

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 94

ISTITUTI PROFESSIONALI

Nome Istituto Comune "MARESCA" CATANZARO "G.FERRARIS" I.P.S.I.A. CATANZARO IPSSA CATANZARO CATANZARO "LUIGI EINAUDI" LAMEZIA TERME I.P.S.A.R. SOVERATO SOVERATO IPSC PAOLA PAOLA IPSIA CASTROVILLARI CASTROVILLARI IPSIA TREBISACCE TREBISACCE I.P.A."TODARO"CONV. RENDE RENDE IST.PROF.SERV.ALB. PAOLA I.P.S.I.A. "GIOVANNI MAZZONE" CARIATI IPAA SCIGLIANO SCIGLIANO I.P.S.I.A. ACRI ACRI I.P.S.I.A. "N.GREEN" CORIGLIANO CALABRO I.P.S.I.A."L.DA VINCI"S.. SAN GIOVANNI IN FIORE IPSC MANCINI COSENZA COSENZA IST.PROF. DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI COSENZA I.P.S. SERVIZI COMMERCIALI E TU COTRONEI I.P.S.I.A. CROTONE I.P.S.COMM.E TUR."S.PERTINI" CROTONE "G.RENDA" POLISTENA POLISTENA IST.PROF.STAT.SERVIZI ALBERGHIERI E RIST LOCRI I.P.I.ARTIGIANATO SIDERNO "P.PANETTA" LOCRI "GUERRISI" PALMI G. MOTTAREALE REGGIO CALABRIA "U.BOCCIONI". REGGIO CALABRIA "E.FERMI". REGGIO CALABRIA "A.FRANGIPANE". REGGIO CALABRIA IST PROF SERVIZI ALBERGHIERI E RISTORAZ. VIBO VALENTIA IST PROF SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI VIBO VALENTIA IST PROF INDUSTRIA E ARTIGIANATO VIBO V. VIBO VALENTIA ISTITUTO STATALE D'ARTE D.COLAO VIBO VALENTIA

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 95

ISTITUTI TECNICI

Nome Istituto Comune "B.GRIMALDI" CATANZARO "R.PETRUCCI" CATANZARO "V.EMANUELE II" CATANZARO "FRA' LUCA PACIOLI" CATANZARO I.T.A.S."CHIMIRRI" CATANZARO "E SCALFARO" CATANZARO V. DE FAZIO LAMEZIA TERME "ANTONINO CALABRETTA" SOVERATO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LAMEZIA TERME LAMEZIA TERME LAMEZIA TERME ITCG "PITAGORA" CASTROVILLARI I.T.C.G."FERMI" SAN MARCO ARGENTANO I.T.C.G."G.P. PIZZINI" PAOLA I.T.C.G.PROGR.TUR. TREBISACCE I.T.C. ROSSANO ROSSANO I.T.C."L.PALMA" CORIGLIANO CALABRO I.T.C.G. SAN GIOVANNI IN FIORE SAN GIOVANNI IN FIORE I.T.C.G."E.MAJORANA" CASTROLIBERO I.T.C."V.COSENTINO" RENDE I.T. ATT.SOCIALI ROSSANO ROSSANO I.T.I.S."FERMI" CASTROVILLARI I.T.C."PEZZULLO" COSENZA I.T.C."A.SERRA" COSENZA I.T.F."NITTI"" " COSENZA I.T.A."TOMMASI" COSENZA I.T.I.S."A.MONACO" COSENZA I.T.G. COSENZA COSENZA "MARIO CILIBERTO" CROTONE E. SANTONI CROTONE G.DONEGANI CROTONE GIUSEPPE GANGALE CIRO' MARINA A. LUCIFERO CROTONE "E. MAIORANA" ROCCELLA IONICA "SEVERI" GIOIA TAURO "G.MARCONI" SIDERNO "EINAUDI" PALMI "L.REPACI" . VILLA SAN GIOVANNI "M.M.MILANO" POLISTENA "ATTILIO DA EMPOLI" REGGIO CALABRIA "G.FERRARIS". REGGIO CALABRIA "RAFFAELE PIRIA". REGGIO CALABRIA

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 96

"G.VALLAURI". REGGIO CALABRIA "RIGHI". REGGIO CALABRIA IST TECNICO INDUSTRIALE VIBO VALENTIA VIBO VALENTIA IST TECNICO PER GEOMETRI VIBO VALENTIA VIBO VALENTIA

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 97

ALLEGATO C: Elenco degli istituti di II che non hanno aderito all’Indagine Integrativa per provincia e tipologia di scuola  

Licei IS "FERMI" CATANZARO "SICILIANI" CATANZARO LICEO SCIENTIFICO FILADELFIA FILADELFIA LIC. SC."E.MATTEI" CASTROVILLARI LIC.CL."S. NILO" ROSSANO LIC.CL."SATRIANI". CASSANO ALLO IONIO "DA VINCI" REGGIO CALABRIA

Misti IS "ENZO FERRARI" CHIARAVALLE CENTRALE IPSC CROSIA CROSIA LS AMANTEA AMANTEA LS BALSANO ROGGIANO GR. ROGGIANO GRAVINA LC CETRARO CETRARO "PITAGORA" SIDERNO

Professionali "L.DA VINCI" I.P.S.I.A. LAMEZIA TERME I.C.SQUILLACE - SQUILLACE IPSIA CASTROVILLARI CASTROVILLARI I.P.S.I.A. COSENZA COSENZA IPSIA BOCCH/RO-AGG.IST.COMPRENSIVO BOCCHIGLIERO I.S.A."OLIVERIO" . SAN GIOVANNI IN FIORE IPSIA FILADELFIA FILADELFIA

Tecnici I.T.C."L. EINAUDI" CATANZARO I.T.I.S. ROSSANO . ROSSANO I.T.G."FALCONE BORSELLINO." CORIGLIANO CALABRO I.T.C.G.TUR."G.FALCONE" ACRI I.T.C."C.MORTATI" AMANTEA "A.PANELLA" REGGIO CALABRIA ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE "G.GALILEI" VIBO VALENTIA ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE MILETO MILETO ISTITUTO TECNICO NAUTICO PIZZO PIZZO

Osservatorio Regionale sull’istruzione e il diritto allo studio 98

BIBLIOGRAFIA

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2009), Alunni con cittadinanza non italiana. Scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008, www.istruzione.it.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2009a), La scuola statale: sintesi dei dati Anno scolastico 2008/2009, www.istruzione.it.

Martini A. (2008), “L’accountability nella scuola”, Working paper Fondazione Giovanni Agnelli, n.8, www.fondazione-agnelli.it.

Koppich J. (2008), Toward a more comprehensive model of teacher pay, NCPI, Vanderbilt University, Nashville, Tennessee.

Sanders W.L., Horn S.P. (1995), “he Tennessee value-added assessment system (TVAAS): mixed methodology in educational assessment” in Shinkfiled A.J., Stufflebeam D.L. (a cura di), Teacher evaluation: guide to effective practice, Kluwer Academic Publishers, Boston.