Settimana della Cultura Calabrese 2010

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della cultura calabrese Settimana Notizie e immagini della prima edizione tenuta a Camigliatello Silano dal 22 al 29 agosto 2010 Supplemento al n. 8/2010 di Comunità viva direttore responsabile Vittorino Vivacqua Reg. Trib. CS n. 17384 (6.11.72) Stampa Finedit Castrolibero Otto giorni di incontri, mostre, musica, enogastronomia e ambiente La bellezza salverà la Calabria EDITORIALE di Vittorino Vivacqua Giudizi più che positivi per la Prima Settimana della cultura calabrese a Camigliatello Silano. Il mix di iniziative ha trovato lar- go consenso tra i turisti e visitatori. La gente ha af- follato i luoghi delle mo- stre, ha partecipato con vivo interesse ai dibattiti, è rimasta incantata dalla bellezza delle immagini proposte durante «suo- ni e visioni» ed anche i bravi musicisti che hanno proposto i loro repertori musicali hanno suscitato grande entisuasmo. Che dire dei giochi tradiziona- li, la piazzetta di Camiglia- tello è diventata in quei giorni il luogo per adulti e piccini per sfide ormai dimenticate. E in tanti chiedono che il prossimo anno Camigliatello Silano diventi la capitale estiva della cultura calabrese. Un impegno per tutti. Dal 22 al 29 agosto 2010 Camigliatello ha vissuto un evento culturale di grande spessore con la Prima Settimana della cultura calabrese. Organizzata dagli edi- tori Demetrio Guzzardi rettore dell’Universitas Vivariensis, titolare di Editoriale Progetto 2000 e di Egidio Bevilacqua della Dea editori. La Settimana è stata ospitata nei locali della Continua a pagina 2

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Notize ed Immagini della prima Settimana della cultura calabrese svoltasi a Camigliatello Silano dal 22 al 29 agosto 2010

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della cultura calabreseSettimanaNotizie e immagini della prima edizione tenuta a Camigliatello Silano dal 22 al 29 agosto 2010

Supplemento al n. 8/2010di Comunità viva

direttore responsabile Vittorino Vivacqua

Reg. Trib. CS n. 17384 (6.11.72)Stampa Finedit Castrolibero

Otto giorni di incontri, mostre, musica, enogastronomia e ambiente

La bellezza salverà la CalabriaEDITORIALEdi Vittorino Vivacqua

Giudizi più che positivi per la Prima Settimana della cultura calabrese a Camigliatello Silano. Il mix di iniziative ha trovato lar-go consenso tra i turisti e visitatori. La gente ha af-follato i luoghi delle mo-stre, ha partecipato con vivo interesse ai dibattiti, è rimasta incantata dalla bellezza delle immagini proposte durante «suo-ni e visioni» ed anche i bravi musicisti che hanno proposto i loro repertori musicali hanno suscitato grande entisuasmo. Che dire dei giochi tradiziona-li, la piazzetta di Camiglia-tello è diventata in quei giorni il luogo per adulti e piccini per sfide ormai dimenticate. E in tanti chiedono che il prossimo anno Camigliatello Silano diventi la capitale estiva della cultura calabrese. Un impegno per tutti.

Dal 22 al 29 agosto 2010 Camigliatello ha vissuto un evento culturale di grande spessore con la Prima Settimana della cultura calabrese.Organizzata dagli edi-tori Demetrio Guzzardi rettore dell’Universitas Vivariensis, titolare di Editoriale Progetto 2000 e di Egidio Bevilacqua della Dea editori.La Settimana è stata ospitata nei locali della

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Parrocchia e nel salone del Cenacolo di cultura socia-le, messi a disposizione dal parroco. Ricca e variegata l’offerta culturale. Essa ha mostrato il volto di un’altra Calabria segnata da un notevole patrimonio di molte-plici fermenti positivi.L’evento ha riguardato tutti i campi della cultura nel-la sua varietà socio-antropologica: mostre, rassegna di libri degli editori calabresi, presentazione di volumi attorno ai quali si accendeva un dibattito con insigni studiosi e con il pubblico, visioni multimediali con pro-iezione di foto inedite che documentavano le bellezze marine e montane della Calabria, enogastronomia, co-noscenza turistica della Sila, ascolto di musica etnica, films, recita di commedie in dialetto, giochi tradizionali. Ogni giorno tematiche diverse che mettevano in luce aspetti inediti del nostro essere calabresi, le diversità etniche con un incontro con la comunità albanese della Calabria, la piaga cancrenosa della mafia, un dibattito su Chiesa italiana e Mezzogiorno, idee e progetti per un turismo sostenibile, dibattito sull’area urbana di Co-senza, strategie per un nuovo turismo, ecc.Le giornate poi venivano vivacizzate da gite nelle diver-se località silane con degustazione dei prodotti tipici; a questi sono da aggiungere i cullurielli offerti a tutti, il pane di Cuti (Rogliano) fatto nella maniera tradizionale, intinto nell’olio biologico Gabro di Lauropoli ed il vino dell’azienda Mangone di Mandatoriccio. Nei pomerig-gi venivano coinvolti i bambini coi gioghi tradizionali animati dal presidente dell’omonima Accademia, Pietro Turano. La settimana si è conclusa con l’ottava edizione del Premio Cassiodoro con «riconoscimenti a persona-lità che operano e risiedono in Calabria, che si sono distinte nella ricerca e nell’elaborazione culturale, eco-nomica e sociale». Otto giorni densi di eventi che hanno vivacizzato la splendida località turistica di Camigliatello Silano, rice-vendo unanimi apprezzamenti col pressante invito a ri-petere l’estate prossima questa significativa esperienza.

Vittorino Vivacqua

Sotto il segno del ricordoEDITORIALE - CONTINuA DALLA pRImA

Autorità e tanta gente nella giornata inaugurale

Con il taglio del nastro, da parte dell’Assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri e del sindaco di Spezzano del-la Sila Tiziano Gigli, è stata inaugurata la Prima Settima-na della cultura calabrese. Il giornalista Saverio Basile ha presentato il suo ultimo libro sulla tragedia di Mattmark. Grande gioia per i puù piccini per la presenza dei clown dell’Associazione di volontariato «Gianmarco De Maria»

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Conosciamo le culture silane In tour con i pulman delle Ferrovie della Calabria

Grazie alla disponibilità dei dirigenti delle Ferrovie della Calabria, che hanno messo a disposizione un loro autobus, da lunedì 23 a sabato 28 agosto si sono svolte le visite guidate nei paesi e in alcuni luoghi significativi dell’Altopiano Silano. Lunedì 23 agosto, accompagnati da Saverio Basile, si è svolta la visita guidata al centro storico di San Giovanni in Fiore e all’abbazia florense; pres-so il biscottificio dei fra-telli Mancina la degusta-zione della pitta mpigliata.Martedì 24, accompagna-ti dagli architetti Franco Scarcello e Fulvio Terzi, visita alle dighe del lago di Ariamacina e del lago Arvo a Lorica; degustazio-ne di bruschette ai sapori silani all’agriturismo Silva-na Mansio. Mercoledì 25 tappa a Longobucco, con visita alla chiesa madre e al laboratorio e al museo della tessitura del cav. Ma-rio Celestino che ha of-ferto la degustazione dei carricieddi, rosette di pane e sardella.Giovedì 26 è stata la volta degli agriturismi Simao e Zagaria con degustazione di fritti ai profumi di mon-tagna e della ’mpanata.

Venerdì 27 il giornalista Enzo Pianelli ha guidato i partecipanti alla cono-scenza del centro visite di Cupone e dei giganti di Fallistro, degustazioni di salsicce alla brace al posto

ristoro di Cupone e presso l’Hotel Magara, aperitivo e prodotti della gastro-nomia silana. Sabato 28 agosto, accompagnati da Alfredo Salzano, escursio-ne al Monte Botte Donato

e sosta a Montescuro da-vanti al Cristo di Miniaci a al cippo dello scrittore Nicola Misasi. La trattoria Calderaro di Moccone ha offerto la degustazione di frittelle silane.

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Settimana della cultura calabrese4In collaborazione con l’Accademia dei giochi tradizionali

I nostri nonni giocavano cosìChi l’avrebbe mai det-to che lo strummolo (la trottola) poteva catturare così tanta attenzione tra i ragazzi che smanetta-no tutti i giorni con i loro giochi elettronici? Inve-ce è stato proprio così. È bastato che i responsabili dell’Accademia dei giochi tradizionali, capitanati da Pietro Turano, organiz-zassero tutti i giorni dal-le 16,00 alle 18,30 nella piazzetta di Camigliatello i giochi tradizionali che una settantina di ragazzi, ma anche molti anziani, si da-vano appuntamento per far girare la loro trottola. I tempi venivano rigo-rosamente cronometrati da Emilio Marigliano che dava il responso ad ogni lancio. Tutti quelli che si sono cimentati alla fine hanno ottenuto un di-screto risultato, il vincitore però è stato un ragazzino di Milano che, tutto con-tento per la vittoria, ha ricevuto come premio un bel cono gelato. Soddi-sfatto anche il negozian-te che ha venduto in due giorni tutte le trottole che ormai giacevano invendu-te in alcune ceste. Entusiasmanti anche le gare della corsa con i sac-

chi, il tiro alla fune, il faz-zoletto, ma tutti i giochi hanno trovato nei piccoli concorrenti giocatori ap-passionati. Più volte si è ripetuto che anche la «cul-tura del gioco» merita at-tenzione da parte dei più grandi. Qualcuno ha detto «basta poco per divertirsi», ma quel poco è la voglia di divertirsi, di socializzare, di vincere o di perdere, ma di stare insieme. Si ripeterà il miracolo di giocare e di sentirsi appagati soltanto per un applauso? Credia-mo proprio di sì.

uGO LAmACCHIA E L’ARIA DELLA SILAÈ stato Ugo Lamacchia il vero personaggio che ha animato la piazza a Camigliatello, con il suo insepa-rabile microfono la mattina invitava i turisti a par-

tecipare alle varie ini-ziative proposte dagli organizzatori della Setti-mana. Il pomeriggio con i suoi amici dell’Acca-demia animava i giochi tradizionali e poi l’idea dell’Aria della Sila in vasetto per raccogliere fondi a favore delle ini-ziative della Pro Loco di Spezzano Piccolo, di cui è Presidente.

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Escursioni guidate e assaggiTutti i pomeriggi per conoscere Camigliatello & dintorni

Nessun segreto per chi vuole conoscere Cami-gliatello e i suoi immediati dintorni. Il maestro Luigi Carravetta è riuscito a por-tare decine di persone nei luoghi più belli della citta-dina silana. Per gli aman-ti della mountain bike escursione lungo il parco fluviale e all’Old Calabria, naturalmente accessoriati dal casco perché le stra-de ripide richiedevano la massima sicurezza. Per chi invece ha prefe-rito camminare a piedi il maestro Carravetta ha proposto i mitici baston-cini Nordic walking; gli escursionisti hanno rag-giunto il primo giorno la riserva biogenetica del Tasso, successivamente si sono recati all’antica sor-gente di Fiuggi e l’ultima giornata è stata dedica-ta alla foresta incantata. Naturalmente tutti i par-tecipanti hanno espresso il loro positivo consenso sia per l’organizzazione ma soprattutto per i luo-ghi visitati. Le passeggiate dovranno ripetersi anche il prossimo anno perché conoscere approfondi-tamente il territorio è un compito della Settimana della cultura calabrese.

Era uno degli appuntamenti più gradi-ti dai visitatori e dai turisti. Dalle 17,30 alle 18,30 in vari locali di Camigliatel-lo, seguendo il programma stabilito, si sono tenute le degustazioni di prodotti dell’enogastronomia calabrese. «Dob-biamo valorizzare anche la cultura del cibo» ha più volte detto Egidio Bevilac-qua, responsabile della vetrina promo-zionale Saperi & sapori di Calabria. Il giorno dell’inaugurazione e della con-clusione della manifestazione lo stand della Trinità mediterranea (pane, olio e vino) è stato letteralmente preso d’as-salto. Il panificio di Cuti, è bene riba-dirlo l’azienda si può fregiare del titolo «Il pane più buono d’Italia», l’oleificio Gabro di Lauropoli e l’azienda vinicola Mangone di Mandatoriccio, hanno of-ferto i loro prodotti, molto apprezzati dai partecipanti alla manifestazione. Ma anche la torta Telesio, della premia-ta ditta Renzelli di Cosenza, ha suscitato varie curiosità per via dell’utilizzo della farina di lupini. Hanno riscosso mol-to gradimento anche l’acqua minerale Sorgente dell’amore prodotta a Grimal-di, offerta ai relatori e ai vari visitatori e le confezioni di pasta artigianale tra-filata a bronzo dell’azienda Pasta Forte di Rende. Gli altri prodotti degustati e molto apprezzati la liquirizia di Natura Med, le creme di cipolla di Tropea e di castagne al cioccolato di Alpa, il patè di olive e funghi di Scalzo. Grande con-senso ai prodotti lattiero caseari delle aziende silane.

SApERI & SApORI

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Settimana della cultura calabrese6mostre: tanti libri, quadri e le cartoline su CosenzaQuEL VOLumE… CHE mI pIACE TANTONon poteva mancare all’interno della Settima-na della cultura calabrese una serie di mostre per sottolineare l’importanza dell’iniziativa. Dodici edi-tori calabresi hanno mes-so a disposizione i loro li-bri per il progetto Libro di vino; tutti i volumi esposti avevano un unico prezzo al pubblico (5 euro) ed acquistando quattro titoli si riceveva gratuitamen-te una bottiglia di vino dell’azienda vinicola Man-gone di Mandatoriccio. Un vero successo, tanti i libri venduti, naturalmen-te tutti rigorosamente editi in Calabria, ed anche l’omaggio del vino è stato gradito, quasi un brindisi al coraggio e alla passione degli editori calabresi.Ma nel salone delle mo-stre è stato possibile ap-prezzare alcune coperte lavorate al telaio della bottega del cav. Mario Celestino di Longobucco, un’anteprima sulla rasse-gna «Santi, santità e san-tini di Calabria», alcune interpretazioni pittoriche di Gabry Coscarella sul tema «Quel volume… che mi piace tanto» e la mo-stra «Cosenza nei primi anni del Novecento nelle

cartoline della Cronaca di Calabria» in collabora-zione con l’Ordine degli architetti della Provincia di Cosenza e del gruppo su facebook «Il senso del tempo, il valore di un po-sto. Cosenza» fondato da Massimo Veltri. La mostra si può visitare tutti i giorni a Cosenza presso la sede dell’Ordine degli architetti.

LE 12 CASE EDITRICI CALABRESI pRESENTIDa Cosenza: Coessenza edizioni, Editoriale pro-getto 2000, Edizioni Erranti, Edizioni Orizzonti meridionali, Le nuvole editoria e arti visive. Da Castrovillari: Editrice Il Coscile. Da Corigliano: Editrice Libreria Aurora. Da Paludi: Ferrari edi-tore. Da Camigliatello Silano: La Dea editori. Da Tropea: meligrana Giuseppe editore. Da De-lianuova: Nuove edizioni Barbaro e da Soveria Mannelli: Rubbettino editore.

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musica «made in Calabria»Grande consenso per i nostri musicisti ed interpreti

Lunedì 23 agosto il musicista roglianese Sandro Sottile, accompagnato dalla sua band, ha allietato la serata proponendo numerosi brani del suo ultimo lavoro «C’è quel Sud». Le musiche dell’artista hanno fatto rievocare atmosfere di appena ieri ed hanno ri-cordato momenti del brigantaggio post-unitario.

Martedì 24 agosto Amedeo Fera, giovane studioso, ha proposto alcuni brani da lui musicati e tratti dal suo recente libro «Due secoli di poesia popolare e protesta sociale in Calabria». Tra gli altri, alcune delle più belle liriche di mastro Bruno Pelaggi, poeta di Serra San Bruno, che canta la Calabria che vorrebbe.

Mercoledì 25 agosto il gruppo Imanèra, capitanati da umberto Russo, hanno proposto i loro suoni, i loro ritmi e le atmosfere della Calabria ionica. Molto applaudite le musiche della tradizione e le esecuzio-ni con la chitarra battente, strumento che ricorda le feste popolari nelle piazze dei paesi.

Domenica 29 agosto, Chiara D’Andrea, cantante e com-positrice di Lamezia Terme, all’interno della cerimonia conclusiva della Prima Setti-mana della cultura calabrese, ha reso omaggio alla gran-de Mia Martini, interprete di canzoni di successo, che ha portato alto il nome della Calabria.La giovane D’Andrea ha ri-scosso grande consenso non solo per la sua straordinaria vocalità, ma anche per la magistrale interpretazione. Chiara ha anche proposto un suo recente brano.

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Suggestive le serate alla Prima Settimana della cul-tura calabrese. Tante le im-magini di una Calabria dav-vero unica e sorprendente. Domenica 22 agosto è stata dedicata a Vittorio Vecchione, il fotografo cosentino scomparso il 26 marzo 2009. Vecchione era nato a Baiano, un pic-colo centro della provincia di Avellino. Arrivò a Cosen-za nel 1955 come poliziot-to della scientifica. Ma la sua passione era la foto-grafia, oltre ad essere un talent scout di giovani cal-ciatori, che grazie ai suoi consigli giocheranno in prestigiose squadre di se-rie A. Ha percorso in lungo e in largo la Calabria con la sua inseparabile macchina fotografica immortalan-do monumenti, paesaggi ma soprattutto l’umanità che vedeva intorno a lui. Ricercatore del mistero di Alarico, a cui dedicò molto tempo e le sue intuizioni furono pubblicate in due libri. Lunedì 23 agosto l’am-bientalista Alfredo Salza-no, fondatore del gruppo su facebook «Noi silani» ha proposto le più belle immagini da lui realizzate, mentre il micologo Fran-co Scarcello ha catturato l’attenzione sui funghi ve-lenosi e su quelli che pro-curano la morte.Martedì 24 è stata la volta di Giulio Archinà che ha proposto le sue foto rea-lizzate volando su un del-taplano a motore. Archinà nei giorni precedenti era stato premiato a Papasi-dero proprio per questa sua unicità, infatti è l’uni-co fotografo al mondo a

NELLE FOTO DI VITTORIO VECCHIONE L’AmORE pER LA CALABRIA

GLI SCATTI DI ALFREDO SALZANO pER VALORIZZARE LA SILA

GIuLIO ARCHINà FOTOGRAFA LA CALABRIA DAL DELTApLANO

I colori della nostra CalabriaNei click dei maestri della fotografia

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La compagnia teatrale Pagliacci di Montalto Uffugo ha proposto, venerdì 27 agosto, la visione del film in vernacolo calabrese Pagliacci, liberamente tratto dall’omonima opera di Ruggiero Leoncavallo con la regia e la sceneggiatura di paolo Gugliel-melli. Tutte le scene e tutti gli attori, non professionisti, sono di Montalto Uffugo. Domenica 29 è stata presentata la commedia Peppina a zicca, opera del commedio-grafo mendicinese Paolo Barca. Un divertente atto unico sulla jettatura interpretato da Paolo Guglielmelli che ne cura anche la regia, Daria Caruso, Maria Giovanna Lauria, Mariangela Corniola, Roberto Celebre e Francesco Mascali.

CINEmATOGRAFIA E TEATRO IN VERNACOLO

ritrarre un’intera regione dal deltaplano.Mercoledì 25 agosto la scrittrice Assunta Scorpi-niti ha presentato la sua ri-cerca di antropologia foto-grafica dal titolo: «Sguardi sullo Jonio. L’identità me-diterranea fra storie, gente e culture del mare», tante immagini per raccontare la fatica dei pescatori di Ca-riati e la grande comunità marinara.Giovedì 26 agosto Adria-no mazziotti, studioso delle tradizioni albanesi, ha proposto un filmato per conoscere come nella liturgia greco-bizantina si svolge il battesimo, il ma-trimonio e la commemo-razione dei defunti.Venerdì 27 agosto ampio spazio per conoscere ed approfondire i giochi di appena ieri. È stato pro-iettato il reportage televi-sivo di Daniela Malatacca e Giampiero Capecchi, trasmesso da Raitre nella trasmissione Geo & Geo. Per parlarne più compiuta-mente, oltre alla giornalista Malatacca, sono intervenu-ti il pedagogista dell’Unical Giuseppe Trebisacce e il presidente dell’Accademia dei giochi tradizionali pie-tro Turano che ha illustra-to la sua enciclopedia dei giochi tradizionali. Sabato 28 agosto è stato il giorno in cui si è parlato dell’emigrazione calabre-se in Argentina. Il micro-fono è stato consegnato a

pasquale Guaglianone e ad Angelo Ciampi che di-riggono l’Accademia Terra Calabra che cerca di sen-sibilizzare l’opinione pub-blica calabrese sul grande ruolo che hanno svolto e che continuano a svolgere

i calabresi che vivono ed operano nell’America del Sud. È stato presentato il video che accompagna il progetto «Sulla prua del vapore». Subito dopo ha concluso il ciclo di suoni e visioni il prete cantauto-

re don Giancarlo Gatto, che ha fatto ascoltare al-cune sue ultime canzoni, rigorosamente in dialetto calabrese, per raccontare come sia grande l’amore di Dio per i suoi figli a che nella nostra regione.

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Settimana della cultura calabrese10molti i temi trattati nei pomeriggi della rassegna

Agosto, libro mio ti conosco

DuE INCONTRI pER DIRE NO ALLA mAFIA Nel corso della Settimana sono stati presentati due vo-lumi che hanno testimoniato come la Chiesa calabrese, ma anche tanti cittadini, si oppon-gono alla criminalità organiz-zata.Venerdì 27 agosto don Ennio Stamile, delegato della Caritas calabrese, ha presentato gli atti del convegno regionale «È Cosa nostra». Sono intervenu-ti il magistrato Biagio Politano, l’editore Antonella Dodaro, i consiglieri regionali Salvatore Magarò e Carlo Guccione, co-ordinati dal giornalista Andrea Gualtieri.Domenica 29 agosto Mimmo Nasone ha presentato il libro su don Italo Calabrò, un prete reggino che si è sempre con-trapposto allo strapotere delle

La parte più culturale del-la Settimana sono state le presentazioni di libri, con degli incontri molto par-tecipati sia da parte dei relatori che del pubblico. Il primo appuntamento si è tenuto lunedì 23 agosto, don Pino Caiazzo, un pre-te di Crotone, ha illustrato il recente documento dei vescovi italiani su Chiesa e Mezzogiorno, dopo la sua introduzione il dibattito si è aperto ed hanno parte-cipato il consigliere regio-nale Gianluca Gallo, l’eco-nomista Lilia Infelise, il direttore di Confindustria Cosenza Sarino Branda, il presidente regionale di MCL Vincenzo Massara e il segretario regionale del-la CGIL Massimo Covello. Il dibattito è stato mode-rato dal giornalista Rino Giovinco e concluso da padre Vittorino Vivacqua.Martedì 24 agosto l’atten-zione è stata puntata sul turismo mare-monti. Si è partiti dalla guida Cala-bria perla del Mediterra-neo (edita da La Dea) e il giornalista Enzo Pianelli ha moderato un incon-tro molto interessante tra il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, quello di Pedace Nuccio Martire, il

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LE RISORSE DELLA REGIONEValorizzare le potenzialità turistiche della Calabria

vice sindaco di San Gio-vanni in Fiore Salvatore Audia, la voce degli ope-ratori turistici è stata affi-data ad Antonio De Septis, presidente del centro sudi manageriali «Mario Lo-sciale». Per tutti gli inter-venuti: «Se il turismo mari-no soffre, ne risente anche quello montano».Giovedì 26 agosto è stata la volta del patrimonio lin-guistico calabrese. Un’ope-ra di Egidio Bevilacqua che è un vero e proprio viag-gio tra gli italo-albanesi, i grecanici e gli occitani. All’appello hanno risposto in tanti, anche la giova-ne miss Arbëresche 2010 Denise Gnisci, fresca del titolo conquistato qualche giorno prima. Il dibattito, moderato dal giornalista Nicola Bavasso, ha visto

la partecipazione di papas Pietro Lanza, parroco del-la Chiesa greco-bizantina di Cosenza, del presidente della commissione bilan-cio della Regione Cala-bria Francesco Morelli, del sindaco di Bova Andrea Casile, di Angelica Tundis dello sportello linguistico di Guardia Piemontese e dell’assessore alla cultura del Comune di Frascineto.

Tra le altre cose è venuta fuori la richiesta, subito accolta dall’on. Morelli, di utilizzare anche nelle leggi regionali termini «positivi» e di non parlare più né di etnia, né tanto meno di minoranze.Sabato 28 agosto, ospiti di Torre Federici, si è tenuto il convegno sull’importan-za dell’enogastronomia nelle nuove strategie per

il turismo. Il capo redat-tore della sede regionale dell’Ansa Filippo Veltri ha moderato il dibattito con gli interventi di Adolfo Collice, degli editori Egi-dio Bevilacqua e Deme-trio Guzzardi, del docente Unical Nicola Uccella, di Pietro Molinari presiden-te regionale Coldiretti e di Maria Filicetti della Confa-gricoltura.

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Qualità della vita nelle città del SudArchitettura e urbanistica a Cosenza tra le due guerre

Il saggio dell’arch. Fulvio Terzi La città ripensata. Ur-banistica e architettura a Cosenza tra le due guerre, edito da Progetto 2000, è stato lo spunto per chia-mare a raccolta esponenti politici, imprenditori, ar-chitetti per discutere della qualità della vita nelle cit-tà del Sud.Sotto l’abile regia di Mas-simo Clausi, capo redatto-re de Il Quotidiano della Calabria, sono intervenuti gli architetti Fulvio Terzi e Stefania Frasca, l’assessore al bilancio del Comune di Cosenza Maria Lucente, il consigliere regionale Mimmo Talarico, il pre-sidente del movimento Buongiorno Cosenza Ser-gio Nucci, il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco e l’imprenditrice Marella Burza. Tutti gli interventi han-no sottolineato il grande lavoro svolto dall’archi-tetto Terzi nel redigere il suo pregevole saggio che apre un dibattito su come in questi ultimi anni si sia costruito in città rispetto alle linee dei piani urba-nistici portati avanti per realizzare la «Nuova Co-senza». Naturalmente il dibattito resta aperto.

Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno offerto gratui-tamente la loro collaborazione per la buona riuscita dell’iniziativa. In particolare: padre Vittorino Vivac-qua che ha messo a disposizione le strutture della parrocchia e del Cenacolo di cultura sociale e il prof. Mario Bozzo, presidente della Fondazione Carical, che ha creduto nella bontà del nostro progetto.

Facebook: Settimana Cultura CalabreseNew Sila, via Roma 16 - 87052 Camiglia-tello Silano - tel. 0984 578125universitas Vivariensis, via Padolisi 9 - 87100 Cosenza - tel. 0984 34700Egidio Bevilacqua, Camigliatello Silano - [email protected] - cell. 335 6689611Demetrio Guzzardi, Cosenza, Via degli Stadi 27 - [email protected] - cell. 347 4829232

INFORmAZIONI E CONTATTI

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premio Cassiodoro 2010Nella serata conclusiva la consegna dei riconoscimenti

Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, il personaggio ca-labrese a cui è dedicato il premio, è unanimemente riconosciuto quale «modello di incontro culturale, di dialogo, di riconciliazione» nell’intento di realizzare la «sintesi fra la tradizione romano-cristiana dell’Ita-lia e la nuova cultura gotica».Il Premio Cassiodoro 2010 ha avuto come tema con-duttore «Presenza e non oblìo», la presenza di uo-mini e donne che costruiscono con il loro impegno quotidiano una coscienza rinnovata, non dimenti-cando chi siamo e da dove veniamo.La prima edizione si è tenuta a Cerisano nel 2003, così come la seconda; per tre anni di seguito il Premio è stato consegnato a Paola; nel 2008 a Terravecchia e lo scorso anno a Savelli in provincia di Crotone.Sul sito www.premiocassiodoro.eu la storia del Premio e i riconoscimenti fino ad ora consegnati.

Ad Adolfo Collice, imprenditore che ha scelto di vivere ed operare in Sila tra e per la sua gente. Un esempio di come l’Altopiano Silano può diventare centro di un mondo di affetti e luogo d’impegno costante nelle di-verse attività imprenditoriali.Ritira il premio la moglie Patrizia, consegna la pergame-na Fiorenzo Conte, Sindaco di Papasidero.

Riconoscimento al presidente dell’Associazione di vo-lontariato “L’incontro” Carmine De Rosa; guardare con occhi diversi la realtà che ci circonda, produce la nascita di associazioni di volontariato e una scelta di vita in cui la presenza è parola d’ordine di un impegno quotidiano.Consegna la pergamena Mimmo Nasone della Comuni-tà Agape di Reggio Calabria.

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A padre Vittorino Vivacqua, giornalista, operatore cul-turale, parroco di Camigliatello; con la sua passione per l’umanità, ha dimostrato che la presenza in un luogo è un atto di amore e di responsabilità verso la gente che gli è stata affidata.Consegna la pergamena a nome dell’organizzazione del-la Settimana della cultura calabrese, Egidio Bevilacqua.

A Totonno Chiappetta, poeta, attore e uomo di spet-tacolo; una presenza nel panorama culturale calabrese di grande creatività, che riesce a valorizzare cose, per-sone e situazioni della nostra terra. Nella sua espressivi-tà, oltre la nostalgia, prevale il rispetto e la riconoscenza per gli uomini e le donne di ieri.Consegna la pergamena Ugo Lamacchia, Presidente Pro Loco Spezzano Piccolo e Villaggi silani.

Al prof. massimo Veltri, docente Unical, già senatore della Repubblica. Fondando un seguitissimo gruppo su facebook, ha offerto nuovo slancio al senso dell’iden-tità dei cosentini, dimostrando che l’oblio è il peggior male della contemporaneità; sul web c’è la grande vo-glia di raccontarsi e di riscoprire le proprie radici.Consegna la pergamena l’editore Egidio Bevilacqua.

pietro Turano è il presidente dell’Accademia dei giochi tradizionali, impegnata a sottrarre all’oblio la genuina capacità di divertimento dei nostri nonni; recuperare il modo di giocare di appena ieri e farne anche delle olimpiadi è un’operazione di grande valore culturale.Consegna la pergamena a nome dell’organizzazione del-la Settimana della cultura calabrese, Ernesto Funaro, già Assessore regionale.

pRESENZA E NON OBLIO

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Settimana della cultura calabrese 15TRE pREmI ALLA mEmORIA

Ad Eduardo martire, cultore e divulgatore della Sila e della sua gente, anche con i microfoni della Rai. Chi vive in montagna ha un grande compito: essere sentinella di un mondo che cambia, ma che deve cu-stodire gelosamente la propria identità.Ritira il premio il figlio Nuccio, consegna la pergame-na William Lo Celso, imprenditore turistico.

Ad Enzo Stancati, saggista, scrittore di teatro e sto-rico, ha amato la sua città donandole i propri studi per riaffermare un carattere democratico e popolare; la sua ultima opera, Cosenza nei suoi quartieri, è un modo nuovo di scrivere la storia nella contempora-neità.Ritira il premio la moglie Maria Carmela, consegna la pergamena l’editore Demetrio Guzzardi.

A Tobia Cornacchioli, intellettuale a tutto campo, ha indagato l’agire umano facendolo assurgere a consapevolezza collettiva. Il senso della storia e le trasformazioni dell’oggi resteranno come monito per tutti coloro che vorranno continuare la ricerca storica in terra di Calabria.Ritira il premio la moglie Maria Teresa, consegna la per-gamena Mario Russo, Sindaco di Castiglione Cosentino.

Anna maria Letizia Fazio direttrice dell’Archivio di Sta-to di Cosenza; insieme ai suoi collaboratori porta avanti il progetto del Portale degli Italiani, che, attraverso il web e le nuove tecnologie, porge a tutti la conoscenza delle antiche carte conservate nei faldoni dell’archivio.Consegna la pergamena Gabriella Coscarella, Presiden-te associazione culturale Xenìa.

All’editore de Il Quotidiano della Calabria, Antonella Dodaro; tutte le mattine il suo giornale racconta una Calabria che non dimentica l’appena ieri, ma guarda con fiducia al suo domani.Consegna la pergamena Rita Commisso, Commissario Agenzia Regionale Diritto allo Studio Universitario.

Al maestro d’arte mario Celestino, che propone ai vi-sitatori della Sila i manufatti tessili al telaio, realizzati dalle donne silane; premiando il maestro vogliamo dare un tributo anche a chi amorevolmente lavora traman-dando l’antica arte dei filati.Consegna la pergamena Roberto Ortu, imprenditore tu-ristico.

Page 16: Settimana della Cultura Calabrese 2010

Settimana della cultura calabrese16

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