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LA RIFORMA DEL MODELLO CONTRATTUALE! A cura di M.Bentivogli Aggiornamento 16 Aprile 2009 Accordo del 15 Aprile 2009

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LA RIFORMA DEL MODELLO

CONTRATTUALE!

A cura di M.Bentivogli

Aggiornamento 16 Aprile 2009

Accordo del 15 Aprile 2009

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CRISI DEL MODELLO del 23 Luglio 1993

Difficoltà contratti nazionali Inflazione di riferimento programmata Tempistiche ritardi e allungamenti contratti

(mediamente il ritardo è intorno agli 11 mesi) negli artigiani metalmeccanici abbiamo avuto ritardi di 6 anni!

Secondo livello: Estensione II° livello in Crisi (rapporto Cnel)

Nei metalmeccanici il 70% delle aziende non fa contratti aziendali Contrattazione territoriale solo per “prassi”

Per cui: tutti d’accordo a riformarlo ma poi per La Cgil … per anni ha assunto la posizione: nulla si modifica!!!!

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La lotta all’inflazione

erode il potere di acquisto dei salari

Redistribuisce ricchezza

dai salari in favore dei profitti e delle rendite

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Quali comparazioni per giudicare la possibile intesa

1) il sistema di luglio ’932) la prassi dal ’99 in poiMA SOPRATTUTTO: le spinte verso la

DEREGOLAZIONE

degli ultimi 16 mesi(ultimo ccnl e relazioni industriali sempre più segnate da atti unilaterali

(anticipi, testi ccnl,etc.)) IMPORTANZA

DI NUOVE REGOLE IN UN CONTESTO CHE SPINGE VERSO “REGOLE ZERO“

Che ben si coniuga con chi sostiene il conflitto come un fine!

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La verità sulla scala mobile

Adeguamento automatico per leggeProblema paniere

Spirale prezzi/Salari

Ci guadagnava chi ci guadagna con l’inflazione alta

Tutti tranne i salariati.

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Le ragioni della riforma 1

In Italia, le retribuzioni reali per occupato, nel periodo 1996 – 2005, sono cresciute meno che nella media UE.

Negli ultimi anni l’Italia ha perduto progressivamente terreno sul piano della produttività . La crescita è attualmente il tema prioritario per il nostro Paese.

La scarsa diffusione della contrattazione integrativa ha determinato una centralizzazione eccessiva delle dinamiche retributive che, assorbendo una quota media stimata della produttività ha sterilizzato lo sviluppo delle retribuzioni.

Gli spazi attualmente lasciati dai contratti collettivi nazionali alla contrattazione integrativa sono minimi mentre cresce l'impatto delle decisioni dei governi regionali e locali sulle condizioni di vita e sull'organizzazione del lavoro e dei sistemi produttivi.

L'insufficienza della contrattazione collettiva di secondo livello, ovvero aziendale o territoriale nel fornire risposte collettive ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro ha aperto margini di manovra integrativi e complementari nella contrattazione individuale fra lavoratore e azienda, con la determinazione diretta o unilaterale del datore di lavoro di elementi retributivi variabili

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Le ragioni della riforma ..2E nei metalmeccanici…. Negli ultimi 5 contratti

Sigle firmatarie FIM-FIOM-UILM FIM e UILM FIM e UILM FIM-FIOM-UILM FIM-FIOM-UILM

vigenza30/06/96 - 31/12/98

01/01/01 - 31/12/02

01/01/03 - 31/12/04

01/01/05 - 30/06/07

01/07/07 - 31/12/09

durata 24 mesi + 6 mesi 24 mesi 24 mesi 24 mesi + 6 mesi 24 mesi + 6 mesi

ritardi contratto dopo 8 mesi dopo 6 mesi dopo 5 mesi dopo 13 mesi dopo 7 mesi

ore di sciopero 40 ore - - 62 ore 40 ore

blocco strordinario SI SI SI SI SI

Nei metalmeccanici i limiti delle attuali regole le abbiamo subite con ritardi nei rinnovi, ore di sciopero e blocchi del lavoro straordinario. Ad ogni rinnovo dovevamo scontrarci con Federmeccanica per andare oltre l’inflazione programmata.

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Finalmente una posizione unitaria

Dopo, dubbi, fughe dai tavoli che abbiamo assistito dal 1998 per 10 anni. La CISL da tempo aveva elaborato la propria proposta di modifica, La CIL non pendeva una decisione

Febbraio 2008: Dopo un lungo e paziente lavoro unitario, CGIL CISL UIL elaborano la piattaforma unitaria

In Cgil.. Fiom contraria (105 SI 25 NO)

12 maggio 2008 - Esecutivi CGIL CISL UILApprovato il documento con 1 astenuto (Fiom)Attivi con delegati e assemblee nei luoghi di lavoro

10 giugno 2008 Avvio TRATTATIVA CON CONFINDUSTRIA! Con una serie di incontri: circa 18.

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La storia della trattativa..

12 sett. 2008 – Confindustria presenta una ipotesi di accordo dettagliata, che accoglie alcuni elementi positivi del negoziato, con la presenza anche di alcuni aspetti negativi da modificare e migliorare.

La Fiom prende posizioni e chiede a CGIL di interrompere negoziato. La CGIL decide di rompere l’unità con CISL e UIL indicendo una manifestazione separata senza condividerla per il 27 settembre. Assistiamo ad un ricompattamento tra Cgil e Fiom per equilibri interni.

Indette nel paese due manifestazioni politiche che pesano sugli atteggiamenti di CGIL: la sinistra l’11 ottobre e il PD il 25 ottobre.

1 ottobre 2008 – Confindustria durante il negoziato da' ulteriori assicurazioni facendo alcuni passi in avanti. CISL e UIL danno una valutazione positiva circa le nuove disponibilità, CGIL ribadisce la posizione di non trattare e di assistere passivamente al negoziato.

Federmeccanica cerca di far saltare la trattativa (dichiarazioni AD di Fiat Marchionne “meglio lasciare le vecchie regole”)

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La trattativa continua…..2

9 ottobre 2008 – Ulteriore sforzo CISL per evitare rottura sindacale: Incontro riservato Bonanni e Epifani dove si costruisce ipotesi delle linee guida per evitare accordo separato.

10 ottobre 2008 documento linee guida per allargare confronto alle altre controparti e aprire una trattativa finale con la presenza del Governo, viene condiviso da CISL e UIL, non da CGIL che dichiara di continuare a partecipare “passivamente?”ai negoziati con altre associazioni imprenditoriali.

La Fiom:assemblea dei delegati 31 ottobre per lanciare una manifestazione.

13 ottobre 2008 La FIM-CISL ribadisce l’importanza della riforma e fissa i punti ancora da migliorare nei prossimi incontri.

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Tutte le tappe

Febbraio 2008 Documento Unitario “struttura della Contrattazione” - Elezioni politiche-

12 maggio 2008 Approvazione piattaforma Unitaria CGILCISLUIL 12 settembre 2008. Presentazione Bozza Confindustria 10 ottobre 2008. AVVISO COMUNE Linee Guida CISL UIL CONFINDUSTRIA CONFINDUSTRIA – CISL e UIL CONFINDUSTRIA – CISL e UIL (11 ottobre 2008 PROTOCOLLO D’INTESA TRA GOVERNO e CISL e UIL PER IL P.I. PROTOCOLLO D’INTESA TRA GOVERNO e CISL e UIL PER IL P.I. (30 ottobre 2008) ARTIGIANATO (CISL, UIL, CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI)ARTIGIANATO (CISL, UIL, CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI) – (21 novembre 2008) CONFAPI – CISL e UIL CONFAPI – CISL e UIL – (4 dicembre 2008) CONFCOMMERCIO – CISL e UIL CONFCOMMERCIO – CISL e UIL (17 dicembre 2008) CONFESERCENTI – CISL e UIL CONFESERCENTI – CISL e UIL (22 dicembre 2008)

22 gennaio 2009 Accordo Quadro per la Riforma degli Assetti Contrattuali

“Specifiche intese” ancora non siglate: industria..

15 Aprile 2009 Accordo con Confindustria.

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“LINEE GUIDA DI RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE”

Obiettivi/ RISULTATI:

Conferma 2 livelli ok Definizione compiti e non sovrapposizione

Riduzione n. ccnl (400) ok Razionalizzazione per aree omogenee e settori

CCNL ok Conferma ruolo centrale regolatore e difesa potere di acquisto retribuzioni

Triennalizzazione ok Unificazione parti normativa ed economica

Recupero differenziale ok meccanismo di recupero certo entro la fine del periodo di vigenza contrattuale

Superamento inflazione programmata ok riferimenti più realistici sull’aumento dei prezzi – IPCA su base triennale depurato energia

Copertura dalla decorrenza * Rinvio al CCNL obiettivo: Dalla data di scadenza del precedente contratto

Base di calcolo * Valore riferimento: minimi+scatti+indennità fisse

Anticipo negoziato e moratoria ok 6+1 tregua più lunga e anticipo del negoziato

Sanzioni per violazioni unilaterali ok Soluzione eventuali controversie con procedure di raffreddamento e conciliazione tra le parti nessun caso riguardare lavoratori o delegati ma solo le organizzazioni sindacali e datoriali nella più esplicita reciprocità.

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Sul CCNLDal Tasso inflazione programmata all’Indice previsionale

consumi armonizzato IPCA (-energia)

Con il nuovo indicatore previsionale triennale per l’inflazione i salari aumenteranno del 1,5% in più nel triennio 2009 – 2011 rispetto al tasso di inflazione programmata del Governo per lo stesso periodo

Risultato: 2009 – 2011 + 1,5%corrispondente a circa 400 €

di beneficio per i lavoratorinel triennio preso in esame rispetto agli incrementi contrattuali previsti con l’inflazione programmata

A questi miglioramenti vanno aggiunti gli effetti positivi derivanti dal recupero certo degli scostamenti fra l’inflazione programmata e quella effettiva che verrà integrato nei minimi tabellari

NOTA BENE: Anche il paniere della scala mobile era depurato dall’incremento dei prezzi dei prodotti petroliferi.

L’accordo del ’93 parlava di aumenti depurati dalle “ragioni di scambio” internazionali, considera tutti gli elementi di natura inflattiva importati ( non solo i prodotti petroliferi)

triennio

Inflazione programmataDpef 18/6/2008

IPCA - energia differenza

2009-2011 4,50% 6% +1,5%

I conteggi si basano sulla programmazione del Dpef del 2008 per il triennio 2009-2011, e sulle previsioni di inflazione Eurostat disponibili al momento

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IPCA: cos’è e come viene calcolato

Il nuovo indice previsionale armonizzato europeo dei prezzi al consumo verrà calcolato da un ente terzo sulla base dell’indicatore IPCA, che viene elaborato e pubblicato dall’Istat nonché inviato mensilmente all’Eurostat. L’IPCA è calcolato sulla quota parte dei consumi di beni e servizi che hanno regimi di prezzo comparabili nei diversi paesi dell’Unione Europea ed è utilizzato per misurare la dinamica dei prezzi in questi paesi. Le tipologie di spesa per consumo considerate per il calcolo dell’IPCA sono in gran parte quelle utilizzate per il calcolo dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC); vengono esclusi o trattati con una diversa metodologia alcuni prodotti quali lotto e lotterie, concorsi pronostici, servizi relativi alle assicurazioni vita e servizi socio sanitari. Conseguentemente anche il sistema di ponderazione dell’IPCA differisce leggermente da quello usato per il calcolo del NIC.

L’indice preso in esame nelle linee guida si differenzia tuttavia dall’IPCA poiché a quest’ultimo viene sottratta la componente relativa ai beni energetici. Per il periodo 2004-2007 è possibile approssimare dai dati dell’ISTAT un valore per l’indice di riferimento. Per il periodo previsionale, al solo scopo di effettuare delle simulazioni, si può prendere in considerazione un indice analogo che viene calcolato nelle previsioni di consenso al CNEL: la core inflation. Questa depura l’IPCA non solo della componente energetica ma anche di quella relativa ai prodotti alimentari freschi (la cui dinamica dei prezzi verrà invece inclusa nell’indice considerato nell’accordo).

Come si vede nella tabella 1 il nuovo indicatore (l’IPCA al netto dell’energia) presenta valori sempre superiori all’inflazione programmata dal Governo (TIP).

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AnnoEurostat

IPCA-energiaIstat Indice prezzi FOI

Differenza IPCA-FOI

1997 1,9 1,7 0,21998 2,2 1,8 0,41999 1,8 1,6 0,22000 1,8 2,5 -0,72001 2,5 2,7 -0,22002 3,0 2,4 0,62003 2,8 2,5 0,32004 2,3 2,0 0,32005 1,7 1,7 0,02006 1,8 2,0 -0,22007 2,1 1,7 0,42008 2,9 3,2 -0,3

26,8000 25,8000 1,0000L'indice Ipca risulta in linea con l'indice dei prezzi

CONFRONTO IPCA E INDICE PREZZI ISTAT negli ultimi 10 anni

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Se ne occuperà l’ISAE E NON I GOVERNI

Lettera Incarico valutazione IPCA conferita a ISAE

L'Istituto di Studi e Analisi Economica (ISAE) è stato istituito con D.P.R. n. 374/98, nell'ambito del processo di riorganizzazione e unificazione dei Ministeri del Tesoro e del Bilancio e della Programmazione Economica, operate dalla Legge n. 94/1997 ed opera dal gennaio 1999.

L´autonomia scientifica di ente pubblico di ricerca, non governativo! COME RECITA IL SUO STATUTO!

 

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2 punti da completare e migliorare nel prossimo CCNL

La FIM CISL COSTRUIRA’ LA PROSSIMA VERTENZA CONTRATTUALE:

BASE DI CALCOLO AUMENTI: per gli aumenti dei contratti nazionali sarà: il valore punto stabilito dal nostro contratto (18,82€ al punto = 1.882 Euro mese = paga base + scatti + indennità x (per metalmeccanici parte restante del totale valore)

DECORRENZA AUMENTI: l'accordo prevede la copertura economica dalla scadenza del precedente Ccnl. In tal senso nel CCNL va regolata la decorrenza degli aumenti contrattuali. Infatti il meccanismo di Una Tantum + IVC quando il rinnovo dura troppi mesi fa perdere troppo salario ai lavoratori.

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La base di calcolo del Ccnl

Composizione base di calcolo Ccnl metalmeccanici

Paga tabellare 5° 1.524,56

Edr 10,33Scatti – num. 3,5 103,74

indennità fisse – valore convenzionale Ccnl 243,37

BASE CALCOLO CCNL 1882

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IL SECONDO LIVELLO

ERG elemento retributivo di garanzia

ok Per tutti i lavoratori che non hanno aumenti a livello aziendale nei 4 anni (importo da definire a livello di categoria)

incentivi ok Strutturalità -> cumulo detassazione 10% + decontribuzione 3-5%. PIU’ SOLDI SUL NETTO IN BUSTA! E incentiva contratti aziendali

territoriale * Secondo prassi in essere…(stesso testo ’93)

moratoria ok 2 + 1 tregua sindacale (da ambo le parti) 2 mesi prima della scadenza e nel mese successivo

Diffusione ok Linee guida per modelli standard di premio variabile nelle piccole imprese

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IL SECONDO LIVELLOil sostegno ora strutturale alla diffusione!

DECONTRIBUZIONEDECONTRIBUZIONE DEI PREMI DI RISULTATO – PROTOCOLLO WELFARE DEL 23 LUGLIO 2007, LEGGE 247/07,

DM 7/5/08, circolare INPS 82/08

DEFISCALIZZAZIONEDEFISCALIZZAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO – D.L. 93/08 convertito in L. 126/08 – RESA STRUTTURALE E AMPLIATA DALLA LEGGE DI CONVERSIONE DEL PRIMO DECRETO ANTI-CRISI (185/08) – L. 2/09

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Il nuovo prelievo fiscale e contributivo sulla contrattazione integrativa

Defiscalizzazione

(ci pago meno tasse …)Imposta sostitutiva applicata direttamente dal sostituto d’imposta

10% (imposta sostitutiva IRPEF)Sino a 6.000 euro di premio erogatoSino a 35.000 euro di reddito nel 2008

Decontribuzione (ci pago meno contributi previdenziali …)deposito c/o DPL entro 30 gg da stipula o entrata in vigore

DURC

Anche le agenzie per i lavoratori somministrati

AZIENDE : riduzione max 25% della percentuale a loro carico, calcolata su una quota pari al 3% della retribuzione imponibile.LAVORATORI : sgravio (sempre riferito al limite del 3% di retribuzione imponibile) di tutta la quota di contributi a loro carico (9,19 o 9,49% o 5,84% per apprendisti), senza perdere la copertura assicurativa pensionistica

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Detassazione e decontribuzione

Diventa definitiva. La tassazione dei premi aziendali è ridotta e fissata su l’Irpef al 10% (oggi di solito 27%) con un risparmio fiscale del 17%. La decontribuzione (riduzione dei contributi previdenziali senza impatto sul calcolo della pensione) lascia ulteriore salario netto in busta paga

esempio: lavoratore con retribuzione annua di € 24.000 con premio aziendale annuo di € 1.000

decontribuzione € 68 – detassazione € 158netto in più in busta € 226

con premio aziendale annuo di € 2.000decontribuzione € 68 – detassazione € 329

netto in più in busta € 397

Il Risparmio fiscale e contributivo sulla contrattazione integrativa

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- UNITA’ CGILnoi facciamo… aderite?

sabato 27 settembre ‘08ha manifestato in alcune piazze d’Italia facendolo sapere alle altre organizzazioni sindacali tramite le agenzie di stampa.

Il giovedì 12 dicembre’08 la Cgil sciopera da sola: adesione media 25%

Giovedì 14 Febbraio’09: sciopero Fiom e FP con manifestazione: 12,5% media adesione a sciopero

Sabato 4 Aprile’09 importante manifestazione Cgil ma sempre da sola!

Il segretario della Cgil, Epifani in perfetto stile “unitario” dice che Cisl e Uil “si sono venduti per un piatto di lenticchie” e “sono le mosche cocchiere del Governo”. Il segretario della Fiom-Cgil Rinaldini gli fa eco dicendo che la Cgil è “l’unica organizzazione di massa in Italia”.

Queste parole sono gravi e sono frutto di una cultura settaria per cui le altre idee non sono semplicemente altre idee ma sono tradimenti, svendite etc. Sono parole più consone al Marchese del Grillo che a leaders di organizzazioni sindacali.

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Le argomentazioni della Cgil

SI PERDE SALARIO....MA E' PROPRIO VERO?

“diminuisce il Valore punto”

NON E’ VERO

Faremo la piattaforma del nostro CCNL riconfermando il valore punto concordato a 18,82

IPCA (indice inflazione depurato da energia)

VERO IL CONTRARIO

Le vecchie regole prevedono l’utilizzo dell’inflazione programmata (più bassa del nuovo indicatore)

Mancato recuperodifferenziale

NON E’ VERO

E' previsto il recupero del differenziale entro il triennio del CCNL di riferimento

Anche nei contratti aziendali (a causa dell’ elemento di garanzia ERG)

NON E’ VERO

Lo abbiamo sperimentato nel nostro CCNL per due contratti con l’elemento perequativo… dei 130 e 260 Euro. E' una garanzia in più per i lavoratori.

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La democrazia…ha bisogno di regole condivise:SCRIVIAMOLE!

Come ha raccolto la Cgil i suoi i 3,4 milioni voti per il no:

Ci preme sottolineare che la democrazia ha bisogno di: REGOLE CONDIVISE: come si vota, chi ha diritto di voto, chi verifica la regolarità delle elezioni, come si assicura la piena e completa informazione sui contenuti degli accordi, etc.TUTTE LE CAMPANE. La Fiom ha già iniziato a far votare in Assemblee in cui spesso solo una posizione in merito all’accordo viene illustrata, in cui una sola organizzazione è rappresentata. TRASPARENZA, ASCOLTO E CONFRONTO. Altrimenti le votazioni rischiano di avere poco a che fare con la democrazia che non si realizza con l’alzata di mano, ma con un processo più profondo di informazione e valutazione. senza regole condivise e in cui le commissioni elettorali sono composte da militanti e dirigenti della Fiom. Controllati e controllori non possono essere gli stessi.DISPONIBILITA’. In questo senso va l’apertura di un confronto (a cui ha aderito la stessa Cgil) per condividere regole democratiche per la valutazione degli accordi nel settore privato, come, peraltro, già avviene nel pubblico impiego.Noi siamo disponibili a ragionare su un sistema di regole che riconosca la rappresentatività alle organizzazioni sindacali non con i decibel delle grida, ma attraverso regole certe, per es. come avviene nel pubblico impiego prevedendo l’incrocio tra i voti raccolti nella rsu (momento di massimo coinvolgimento dei lavoratori, ai referendum invece partecipa 1/3 della categoria) e gli iscritti ad ogni organizzazione. 

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Il valore dell’unità

Le iniziative di sciopero solitarie non colgono la necessità di questa fase che richiama alla mobilitazione unitaria e alla capacità di riempire tutti gli spazi contrattuali per la tutela dei lavoratori. E’ così complicato capirlo?

Restare ai tavoli e non trattare è il modo migliore di rappresentare i lavoratori? E’ così che si fanno buoni accordi??

Siamo più forti insieme:

Se sappiamo tradurre in risultati la spinta unitaria.Se consideriamo gli scioperi strumenti e non finalità.Se sappiamo lottare e fare accordi con qualsiasi Governo.Se impariamo a valorizzare le idee diverse

Il sindacato è chiamato ad un grande impegno unitario contrattuale e di lotta e per cambiare questa situazione e dare risposte concrete sulla tutela del reddito e dell’occupazione.

Non è tempo di rompere l’unità d’azione sindacale Non è tempo di dividere i lavoratori

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Nuova contrattazione per un nuovo Sindacato!

- LA MANCATA DEFINIZIONE DI NUOVE REGOLE AVREBBE INCISO PESANTEMENTE SUI LAVORATORI.

- PRESENZIARE AI TAVOLI SENZA NEGOZIARE E’ UN MODO PER RAPPRESENTARE I LAVORATORI?

Non rinnovare e ridefinire le regole presenta il forte rischio di arretramento su tutti i fronti: tra i lavoratori e nel paese.

- RIPRENDERE IL CONFRONTO ANCHE PER DEFINIRE REGOLE CONDIVISE PER LA RAPPRESENTANZA E LA DEMOCRAZIA

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Il Governo il 30 marzo si è accorto della Crisi! Ma ci ha rassicurato:“E’ mondiale!”

Ammortizzatori sociali Accordo stato regioniLegge 2, legge 185Qualche passo avanti-Problema allungamento durata- copertura apprendisti

Politiche anticicliche Assolutamente insufficientiNo sostegno politiche industrialiPiano infrastrutture a “scoppio ritardato”

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PEOPLE FIRST!Insieme Piu’ forti contro la crisi

La tabella che segue è tratta dall’Interim Report dell’Ocse diffuso il 31 marzo 2009 e ripreso nel sito nella sezione “Documenti”. Come si vede, le previsioni per l’Italia sono molto pesanti: calo del Pil del 4,3 nel 2008 e di un altro 0,4 nel 2010, il rapporto indebitamento/Pil è previsto al 4,7 quest’anno e al 5,9 l’anno prossimo, la domanda interna èstimata in discesa del 4,1 e dello 0,1 per cento nel biennio e il tasso di disoccupazione rispettivamente al 9,2 e al 10,7.

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Effetto 0

Contemporaneamente, l’Ocse ha diffuso anche il rapporto (“Fiscal packages across Oecd countries” consultabile nella sezione “Documenti” di questo sito) sugli interventi di contrasto alla crisi effettuati dai diversi Paesi: l’Italia è l’unico che registra un impatto delle sue misure pari a zero.

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ANDREMO AVANTI

Chiedendo al Governo misure REALI anti-crisi e per la lotta all’evasione fiscale.

Per la riduzione delle tasse sul lavoro dipendente (che assieme ai pensionati paga il 78% del gettito Irpef)

Costruiremo la piattaforma del rinnovo del CCNL coerentemente col nuovo modello contrattuale 6 mesi prima della scadenza (a Giugno 2009)