la repubblica A&F - 9 november 2015 - se non innovi sei tagliato fuori

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La Repubblica Affari & Finanza (ITA) Paese: it Pagina: 51 Readership: 2540000 Diffusione: 338431 Tipo media: Supplement Autore: V.D.C. 09 Novembre 2015 - 151109 La Repubblica Affari & Finanza (ITA) 09 Novembre 2015 - 151109 Paese: it Pagina: 51 Readership: 2540000 Diffusione: 338431 Tipo media: Supplement Autore: V.D.C. :t ( [IL CASO! Tutti i servizi iii ima card muliiuso "Se non iiiriovi, sei tagliato fuori" QUI! GROUP HA COMINCIATO tOITICKET RESTAIIRANT SUI QUAU PREVEDE DI CHIUDERE L'ANNO CON UN GiRO D AFFARI DI 650 MILIONI. POI HAAVVIATO UN PIAt\O Di DIVERSIFICAZIONE CON PROPOSTE 01 WELFARE. "IL MODELLO RESTA OLIVETTI" DICEIL PRESIDENTE FOGLIAM (v.d.c.) Milano S fruttare Io strumento dei buoni pasto per entrare nel ricco busi ness del welfare aziendale, seguendo un modello già collaudato: quello dei grandigruppi italiani del passato, Oli- vetti e Pirelli in testa, che in materia rappresentano ancora og- gi un punto di riferimento. «Il successo di quel mo- dello di welfare è figlio di una contaminazione intel- lettuale, voluta da impren- ditori illuminati, che ha prodotto profitti all'impre- sa e benessere ai lavorato ti. Oggi. quel modello è possibile? Io dico di sì". Parla a braccio, Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group, primo opera- tore a capitale italiano e se condo per peso specifico nel mercato nazionale dei buoni pasto con un giro di affari passato in 4 anni da 440 (2010) a 610 miiioni di euro (2014), con una previ- sione di chiusura nel 2015 cli 650 milioni di euro. Al suo attivo, l'azienda ha og,gi più di 3omila punti vendita aderenti ai programmi di fidelizzazione; 29 mi- lioni di carte elettroniche attive nei programmi di fidelirzazione cash hack; 4,5 milioni di carte elettroni- che atttse nei programmi di fidelizza zione a punteggio; oltre 15 mila Pos gestiti; 101) milioni di buoni emessi ogni anno e circa 1 milione di carte prepagate in distribuzione. ,,tn qstesti anni abbiamo raggiulito risultati importanti. Ma non bastano perché se un'azienda non aggredisce il mercato con idee innovalive, ilmer- calo ti taglia fuori. Soprattutto se ti confronti con una realtà come la no- stra, dominata da multinazionali stra- niere. E' quello che stiamo facendo, e ilbuonopastoèla "chiave" peraprire altre porte. Una di queste e il welfare aziendale», afferma Fogliani, alla gui- da di un gruppo di 1300 persone il quale, per crescere ulteriormente, ha da qualche anno rivendicato il pro- prio business che ad oggi comprende moneta elettronica, tecnologia e wel- fare aziendale. Ultima nata in casa Qui! Group è, infatti, Welfare Company, la prima azienda italiana specializzata in solu- zioni di welfare 20. li primo obietti- vo della società e stato In sviluppo di un portale, My Welfare, per la gestio- ne dei piani di fiexible benefit: buo- no acquisto, voucher scuola, buoni bebè, voucher mobilità, soluzioni ba- sate tu card, «'oucher, e-couponing e altri servizi innovativi. «Raggiunta una certa dimensio- ne, ci siamo chiesti: come possiamo essere diversi dagli altri? La risposta è arrivata dal mercato, con le nuove tecnologie. Non a caso, abbiamo in- vestito 20 milioni di euro in tre anni in ricerca. Siamo passati dal buono pasto cartaceo a quello elettronico, ora il presente è nella card multiuso oin un'app per mobile su cui si pos- sono caricare, oltre ai buoni pasto, molti altri servizi aggiuntivi di welfa- re», sottolinea Fogliani. Un passaggio storico che, con tiit- ta probabilità, sarà accelerato dalle ultime novità normative introdotte a luglio cnn la defiscalizzazione dei buoni pasto elettronici, da 5,29 a 7 estro. «E un primo passo che si muo- ve nella direzione giusta perché si ri- percuote positivamente su tutta la 6- liera - spiega il presidente - Per tre semplici motivi: il potere di acqui sto dell'utente aumenta in media di 400 euro annui; l'esercente ha in questo modo la possibilita di incre- mentare il suo giro di affari in modo trasparente; l'azienda, a sua volta, è in grado di offrire un incentivo in più ai propri dipendenti senza paga- re i contributi e con una gestione dei buoni pasto rapida e veloce: ad esempio, con le cardelettrorachedi- minuiranno notevolmente gli errori nei conteggi e nelle fatture. Inoltre, si ridurrà il pericolo di frode e falso». Per il numero uno di QUI! C,roup, il secondo passo è quello di allargare ul- teriormente questi incentivi per met tere in tasca alle persone più soldi. «Per dare 100 euro rietti ad un dipen- dente, un'azienda oggi ne spende 300 - obietta - E qui il problema. Per superarlo, bisogna invece allarga re il concetto tradizionale di buono pasto a quello di welfare aziendale. Se questo accadrà, prevedo che entro tre anni ci saranno sul mercato solo card elettroniche», Tuttavia, ancora oggi, ci sono forti resistenze alla diffu- sione di un sistema integrato e digita- le dei buoni pasto, dal momento che una soluzione di questo tipo impor rebbe una vera tra- sparenza nelle tran- sazioni e molti eser centi, per non fini- re gambe all'sua a causa di una tassa rione asflssiante, sono costrette a fa- re del nero. «Inque sto modo, l'intera filiera non cresce —afferma Pogllani - perché le oppnr. tunita di «vi] sippo non possono pre- scindere dalla trasparenza». Intanto, l'obiettivo di Qui! Group per i prossimi anni è quello di appro- dare sui mercati stranieri, proponen- do anche all'estero i suoi sistemi di payrnent e loyaliy. L'azienda, per il momento, inizierà a operare in Bra- sile, grazie alla partnership con un'importante società che svolge emissione cli carte di credito (com- parabile all'Imel italiano). 'Nel pros- simo biennio sarà poi la volta degli Stati Uniti, dove stiamo già facendo scouring - conclude il presidente - Non ci dimentichiamo però dell'I- talia, dove stiamo investendo per consolidare due centri di eccellenza tecnologica, Genova e Napoli, per l'innovazione e lo sviluppo dei busi- ness del gruppo, con l'inserimento in azienda di giovani talenti selezio- nati attraverso le collsborazioni Con le università». r Nella foto sopra Gregono Fogliani presidente di Qui! Group

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La Repubblica Affari & Finanza(ITA)

Paese: itPagina: 51Readership: 2540000Diffusione: 338431

Tipo media: SupplementAutore: V.D.C.

09 Novembre 2015 - 151109

La Repubblica Affari & Finanza(ITA)

09 Novembre 2015 - 151109

Paese: it

Pagina: 51

Readership: 2540000

Diffusione: 338431

Tipo media: Supplement

Autore: V.D.C.

:t

(

[IL CASO!

Tutti i servizi iii ima card muliiuso"Se non iiiriovi, sei tagliato fuori"

QUI! GROUP HA COMINCIATOtOITICKET RESTAIIRANTSUI QUAU PREVEDE DI CHIUDEREL'ANNO CON UN GiRO D AFFARIDI 650 MILIONI. POI HAAVVIATOUN PIAt\O Di DIVERSIFICAZIONECON PROPOSTE 01 WELFARE."IL MODELLO RESTA OLIVETTI"DICEIL PRESIDENTE FOGLIAM

(v.d.c.)

Milano

Sfruttare Io strumento dei buonipasto per entrare nel ricco busi

ness del welfare aziendale, seguendoun modello già collaudato: quello deigrandigruppi italiani del passato, Oli-vetti e Pirelli in testa, che in materiarappresentano ancora og-gi un punto di riferimento.

«Il successo di quel mo-dello di welfare è figlio diuna contaminazione intel-lettuale, voluta da impren-ditori illuminati, che haprodotto profitti all'impre-sa e benessere ai lavoratoti. Oggi. quel modello èpossibile? Io dico di sì".Parla a braccio, GregorioFogliani, presidente diQui! Group, primo opera-tore a capitale italiano e secondo per peso specificonel mercato nazionale deibuoni pasto con un giro diaffari passato in 4 anni da440 (2010) a 610 miiioni dieuro (2014), con una previ-sione di chiusura nel 2015cli 650 milioni di euro.

Al suo attivo, l'azienda ha og,gi piùdi 3omila punti vendita aderenti aiprogrammi di fidelizzazione; 29 mi-lioni di carte elettroniche attive neiprogrammi di fidelirzazione cashhack; 4,5 milioni di carte elettroni-che atttse nei programmi di fidelizzazione a punteggio; oltre 15 mila Posgestiti; 101) milioni di buoni emessiogni anno e circa 1 milione di carteprepagate in distribuzione.

,,tn qstesti anni abbiamo raggiulitorisultati importanti. Ma non bastanoperché se un'azienda non aggredisceil mercato con idee innovalive, ilmer-calo ti taglia fuori. Soprattutto se ticonfronti con una realtà come la no-stra, dominata da multinazionali stra-niere. E' quello che stiamo facendo, eilbuonopastoèla "chiave" peraprirealtre porte. Una di queste e il welfareaziendale», afferma Fogliani, alla gui-da di un gruppo di 1300 persone ilquale, per crescere ulteriormente, ha

da qualche anno rivendicato il pro-prio business che ad oggi comprendemoneta elettronica, tecnologia e wel-fare aziendale.

Ultima nata in casa Qui! Group è,infatti, Welfare Company, la primaazienda italiana specializzata in solu-zioni di welfare 20. li primo obietti-vo della società e stato In sviluppo diun portale, My Welfare, per la gestio-ne dei piani di fiexible benefit: buo-no acquisto, voucher scuola, buonibebè, voucher mobilità, soluzioni ba-sate tu card, «'oucher, e-couponing ealtri servizi innovativi.

«Raggiunta una certa dimensio-ne, ci siamo chiesti: come possiamoessere diversi dagli altri? La rispostaè arrivata dal mercato, con le nuovetecnologie. Non a caso, abbiamo in-vestito 20 milioni di euro in tre anniin ricerca. Siamo passati dal buonopasto cartaceo a quello elettronico,ora il presente è nella card multiusooin un'app per mobile su cui si pos-sono caricare, oltre ai buoni pasto,molti altri servizi aggiuntivi di welfa-re», sottolinea Fogliani.Un passaggio storico che, con tiit-

ta probabilità, sarà accelerato dalleultime novità normative introdottea luglio cnn la defiscalizzazione deibuoni pasto elettronici, da 5,29 a 7estro. «E un primo passo che si muo-ve nella direzione giusta perché si ri-percuote positivamente su tutta la 6-liera - spiega il presidente - Pertre semplici motivi: il potere di acquisto dell'utente aumenta in media di400 euro annui; l'esercente ha inquesto modo la possibilita di incre-mentare il suo giro di affari in modotrasparente; l'azienda, a sua volta, èin grado di offrire un incentivo inpiù ai propri dipendenti senza paga-re i contributi e con una gestione deibuoni pasto rapida e veloce: adesempio, con le cardelettrorachedi-minuiranno notevolmente gli errorinei conteggi e nelle fatture. Inoltre,si ridurrà il pericolo di frode e falso».

Per il numero uno di QUI! C,roup, ilsecondo passo è quello di allargare ul-teriormente questi incentivi per mettere in tasca alle persone più soldi.«Per dare 100 euro rietti ad un dipen-

dente, un'azienda oggi ne spende300 - obietta - E qui il problema.Per superarlo, bisogna invece allargare il concetto tradizionale di buonopasto a quello di welfare aziendale.Se questo accadrà, prevedo che entrotre anni ci saranno sul mercato solocard elettroniche», Tuttavia, ancoraoggi, ci sono forti resistenze alla diffu-sione di un sistema integrato e digita-

le dei buoni pasto,dal momento cheuna soluzione diquesto tipo imporrebbe una vera tra-sparenza nelle tran-sazioni e molti esercenti, per non fini-re gambe all'sua acausa di una tassarione asflssiante,sono costrette a fa-re del nero. «Inquesto modo, l'interafiliera non cresce—afferma Pogllani- perché le oppnr.

tunita di «vi] sippo non possono pre-scindere dalla trasparenza».

Intanto, l'obiettivo di Qui! Groupper i prossimi anni è quello di appro-dare sui mercati stranieri, proponen-do anche all'estero i suoi sistemi dipayrnent e loyaliy. L'azienda, per ilmomento, inizierà a operare in Bra-sile, grazie alla partnership conun'importante società che svolgeemissione cli carte di credito (com-parabile all'Imel italiano). 'Nel pros-simo biennio sarà poi la volta degliStati Uniti, dove stiamo già facendoscouring - conclude il presidente- Non ci dimentichiamo però dell'I-talia, dove stiamo investendo perconsolidare due centri di eccellenzatecnologica, Genova e Napoli, perl'innovazione e lo sviluppo dei busi-ness del gruppo, con l'inserimentoin azienda di giovani talenti selezio-nati attraverso le collsborazioni Conle università».rNella fotosopraGregonoFoglianipresidentedi Qui! Group

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li mercato deibuoni pasto è

in netta risalitada treanni,dopo aversubito un

crollo. L'ultimaspinta arriva

dalle modifichedi legge chedall'estate

scorsa hannoreso

fiscaimente pLiconveniente ilbuono pastoelettronico

BUONI PASTO, LE QUOTE DI MERCATODati 2014

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REPAS6,1%PELLEGRINI6,0%

LA TASSAZIONE DEI BUONI PASTOSoglia di esenzione fiscale in diversi paesi

Cartaceo 5,29ITALIA

Elettronico ricaric. 7,00

SPAGNA

FRANCIA 7,00

PORTOGALLO 6,70

TURCHIA 6,00

9,00

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