La relazione con il malato Trieste, 6 aprile 2011 Lucia Bazzo Consulente AVO Regionale Veneto...

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La relazione La relazione con il malatocon il malato

Trieste, 6 aprile 2011Trieste, 6 aprile 2011

Lucia BazzoLucia BazzoConsulente AVO Regionale VenetoConsulente AVO Regionale VenetoPsicologa, specializzanda U.O.S. di Psicologa, specializzanda U.O.S. di

Psiconcologia IOVPsiconcologia IOV

Definizione diRELAZIONE

(da referre = riportare) implica il concetto ) implica il concetto di reciprocità, quindi di disponibilità a farsi di reciprocità, quindi di disponibilità a farsi prossimi e, più ancora, il significato di prossimi e, più ancora, il significato di

ri-condurre, restituire l'altro a se stesso.ri-condurre, restituire l'altro a se stesso.

LA RELAZIONE D’AIUTO

è

una relazione in cui almeno uno dei protagonisti ha lo scopo di promuovere nell’altro la crescita, lo sviluppo, la maturità e il raggiungimento di un modo di agire adeguato/efficace/integrato

C. Rogers

LA RELAZIONE DI AIUTO

Si basa su: Accoglienza Attenzione al vissuto della persona Interesse per la persona (il dialogo deve

essere centrato sull’altro) Rispetto della persona Impegno a facilitare la comunicazione

FINALITA’ DELLA RELAZIONE DI AIUTO

Accogliere

Fornire elementi di speranza

Contrastare la solitudine

Fare in modo che la persona trovi le sue

risposte alle difficoltà

Caratteristiche della Relazione di Aiuto

Caratteristiche della Relazione di Aiuto

Caratteristiche della Relazione di Aiuto

QUALITA’ INDISPENSABILI perla Relazione di Aiuto

Genuinità – spontaneità Comprensione empatica Accettazione incondizionata

ACCOGLIENZA

È la qualità dell’incontro interpersonale che determina

l’efficacia e la riuscita dell’intervento di aiuto

Incontro e Relazione si costruiscono attraverso INTERAZIONI

COMUNICATIVE

DIVERSI MODI DI COMUNICARE

Comunicazione verbale

Comunicazione non verbale

COSA SI INTENDE PERCOMNUNICAZIONE NV?

Contatto oculare Espressione facciale Prossemica Gestualità Postura Aptica (messaggi comunicativi espressi tramite

contatto fisico, es. stretta di mano, abbraccio)

COMUNICAZIONENON VERBALE

Funzioni:

- Rafforzare il linguaggio verbale- Sostituire il linguaggio verbale- Esprimere emozioni- Trasmettere/ricevere informazioni sulla

persona

PRESENZA

ESSERE PRESENTI TOTALMENTE

CON LA MENTE E CON IL CUORE

creando dentro di sé uno spazio di attenzione per l’altro

ASCOLTO

ciò che viene richiesto è:

“regalare l’ascolto”

ASCOLTO ATTIVO

Messaggi di accoglimento:- “La ascolto”- “Sto cercando di capire”- Cenno della testa o sorriso

Espressioni facilitanti:- “Mi dica di più”- “È interessante…” “continui…”

Tecnica della riformulazione

COMPORTAMENTI AGEVOLANTI

Diminuire l’agire ed essere più ascoltatori Rispettare lo spazio intimo della persona Mostrare considerazione positiva Concedere il tempo per pause di silenzio e

riflessione Agire con rispetto della personalità altrui Controllare le interferenze ambientali e le

interferenze emotive

COMPORTAMENTI OSTACOLANTI

Comunicazione egocentrica e logorroica Distrazione Sdrammatizzazione del problema Risposte per una soluzione immediata al

problema Affermazioni assolute o banali Comportamenti di tipo indagatorio

Comportamenti da evitare(Okun, 2002)

Interrompere o anticipare le frasi Dare consigli o giudizi Incolpare Predicare Esortare Porre troppe domande (soprattutto domande con “perché”) Dirigere, richiedere Eccedere nell’ interpretazione Perdere l’argomento centrale Intellettualizzare Parlare troppo di sé Minimizzare, comunicare incredulità

TECNICHE EFFICACIDI COMUNICAZIONE

1. Adeguare il livello linguistico 2. Ascoltare attivamente 3. Osservare in modo partecipato 4. Tollerare il silenzio 5. Fare domande appropriate 6. Decifrare il linguaggio analogico 7. Confermare il contenuto del messaggio

ricevuto 8. Dare risposte appropriate

TECNICHE INEFFICACIDI COMUNICAZIONE

Parlare per parlare Cambiare discorso (autodifesa) Mostrare disinteresse Banalizzare i sentimenti altrui Verbalizzare le proprie paure Mostrarsi chiusi Mandare messaggi incongruenti

Come si riconosce un dialogo efficace?

Quando la persona non ha paura di mettere in gioco se stessa

Quando lo scambio produce un cambiamento nei due interlocutori

g

Grazie dell’attenzioneGrazie dell’attenzionee e

buona seratabuona serataa tuttia tutti