La Piazza del Miranese sud - nov2012 n144

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Le speranze degli esercenti per Natale Commercio pagg. 4-5 Piena del Muson, a rischio il centro del paese Mirano pag. 8 pag. 13 Spinea, tagli alle scuole, scattano le proteste I dirigenti scolastici denunciano difficoltà a man- tenere pulite le aule e garantire la sorveglianza I mmaginate di mandare vostro figlio a scuola e introdurlo in un edificio dove nessuno controlla gli accessi all’ingresso o durante l’intervallo e le lezioni si svolgono in aule sporche, piene di polvere, per non parlare delle condizioni dei bagni. Dicia- molo subito: non è il caso di Spinea, dove nonostante tutto e con grande sforzo degli addetti riescono ancora a garantire un livel- lo buono di vivibilità all’interno delle scuole. I tagli però si fanno sentire e la domanda che ora si pongono famiglie, dirigenze sco- lastiche e Comune è: fino a che punto si potrà continuare a togliere? Nelle scorse settimane, stanco delle continue lamentele di genitori e dirigenti, il sindaco ha scritto all’Ufficio scolastico regionale, per denuncia- re una situazione sempre più difficile all’in- terno dei plessi scolastici cittadini. Silvano Checchin lo ha fatto senza troppi tentenna- menti dopo l’ultima segnalazione arrivata dai due dirigenti scolastici, Daniela Bizi e Stefano Simionato, che hanno informato il Comune sulla difficoltà di mantenere perfino pulite le aule, e garantire la sorveglianza. Servizi elementari, che ogni genitore con- sidera garantiti e che invece con la famige- rata spending review diventano a rischio, provocando anche non poca preoccupazione nelle famiglie. Colpa, ancora una volta, del taglio dei finanziamenti agli istituti. Nel caso dell’istituto comprensivo Spinea 1 il dirigen- te ha segnalato al Comune l’impossibilità di garantire apertura e funzionamento della scuola Calvino, mentre per il Spinea 2 è emerso un taglio ... Il comune punta su sicurezza e ambiente S.M. di Sala pag. 21 del Miranese Sud + Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.144 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 MIRANO: QUADRANTE NORD NUOVA VIABILITA’ Quadrante nord di Mirano, il Comune ha deciso. Stavolta definitiva- mente. La giunta chiude la questione viabilità nell’area attorno all’ospedale, questione insoluta da anni, tra proteste, sperimentazioni e proroghe, ma soprat- tutto incassa l’ok implicito dei comitati, promettendo anche a quelli ... pag. 12 MIRANO, STAGIONE TEATRALE AL VIA Entra nel vivo la stagione teatrale a Mirano, organizzata da Regione, Provincia, Arteven, Fondazione Venezia. Sette gli ap- puntamenti in calendario, fino al 26 marzo, tutti con inizio alle 20.45. Tanti gli artisti che arriveranno in città, per una rassegna che ogni anno propone sempre eventi di livello. pag. 22 EDITORIALE Nuovo Veneto firmato Monti di Nicola Stievano P oche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, deci- ne di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, con- citati, giorni che hanno preceduto il decre- to sono stati spazzati via con un colpo di penna. Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio. Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano. Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confini. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Za- nonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto metten- do in subbuglio decine di sindaci e costrin- gendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona. continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento S iamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vogliamo impe- gnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di co- struttivo, che porti dei risultati, senza limitarci ad urlarla per strada e nelle piazze. Vogliamo combattere la rassegnazione generale. Per il futuro della scuola indignarsi non basta *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato) Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova* 575 € mpianto endosseo 70 € Otturazione semplice estetica 45 € Igiene dentale 35 € OPT (panoramica) 395 € Corona ceramica Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo, Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio . Con Dentalcoop, sorride anche la convenienza. Unità di MIRANO Prenota la tua visita senza impegno: tel. 041 410052 All’interno trovi l’inserto Dentalcoop news da pag 17 a pag 20 È EVI_DENTE CHE CONVIENE Costruzione, restauro e manutenzione di immobili residenziali, commerciali ed industriali. Urbanizzazioni. CAVARZERE (VE) Via Maestri del Lavoro, 13 Tel. 0426 311783 Fax 0426 311741 www.tirakkina.it

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Le speranze degli esercenti per Natale

Commercio

pagg. 4-5

Piena del Muson, a rischio il centro del paese

Mirano

pag. 8

pag. 13

Spinea, tagli alle scuole, scattano le protesteI dirigenti scolastici denunciano difficoltà a man-tenere pulite le aule e garantire la sorveglianza

Immaginate di mandare vostro figlio a scuola e introdurlo in un edificio dove nessuno controlla gli accessi all’ingresso

o durante l’intervallo e le lezioni si svolgono in aule sporche, piene di polvere, per non parlare delle condizioni dei bagni. Dicia-molo subito: non è il caso di Spinea, dove nonostante tutto e con grande sforzo degli addetti riescono ancora a garantire un livel-lo buono di vivibilità all’interno delle scuole. I tagli però si fanno sentire e la domanda che ora si pongono famiglie, dirigenze sco-

lastiche e Comune è: fino a che punto si potrà continuare a togliere? Nelle scorse settimane, stanco delle continue lamentele di genitori e dirigenti, il sindaco ha scritto all’Ufficio scolastico regionale, per denuncia-re una situazione sempre più difficile all’in-terno dei plessi scolastici cittadini. Silvano Checchin lo ha fatto senza troppi tentenna-menti dopo l’ultima segnalazione arrivata dai due dirigenti scolastici, Daniela Bizi e Stefano Simionato, che hanno informato il Comune sulla difficoltà di mantenere perfino

pulite le aule, e garantire la sorveglianza. Servizi elementari, che ogni genitore con-sidera garantiti e che invece con la famige-rata spending review diventano a rischio, provocando anche non poca preoccupazione nelle famiglie. Colpa, ancora una volta, del taglio dei finanziamenti agli istituti. Nel caso dell’istituto comprensivo Spinea 1 il dirigen-te ha segnalato al Comune l’impossibilità di garantire apertura e funzionamento della scuola Calvino, mentre per il Spinea 2 è emerso un taglio ...

Il comune punta su sicurezza e ambiente

S.M. di Sala

pag. 21

del Miranese Sud

+ Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.144 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

Mirano: Quadrante nord nuova viabilita’

Quadrante nord di Mirano, il Comune ha deciso. Stavolta definitiva-mente. La giunta chiude la questione

viabilità nell’area attorno all’ospedale, questione insoluta da anni, tra proteste, sperimentazioni e proroghe, ma soprat-tutto incassa l’ok implicito dei comitati,

promettendo anche a quelli ...pag. 12

Mirano, stagione teatrale al via

Entra nel vivo la stagione teatrale a Mirano, organizzata da Regione, Provincia, Arteven, Fondazione Venezia. Sette gli ap-

puntamenti in calendario, fino al 26 marzo, tutti con inizio alle 20.45. Tanti gli artisti che

arriveranno in città, per una rassegna che ogni anno propone sempre eventi di livello.

pag. 22

EDITORIALE

Nuovo Veneto fi rmato Monti di Nicola Stievano

Poche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, deci-

ne di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, con-citati, giorni che hanno preceduto il decre-to sono stati spazzati via con un colpo di penna.

Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio.

Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano.

Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confi ni. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Za-nonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto metten-do in subbuglio decine di sindaci e costrin-gendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona.

continua a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

Siamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vogliamo impe-gnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di co-struttivo, che porti dei risultati, senza limitarci

ad urlarla per strada e nelle piazze. Vogliamo combattere la rassegnazione generale.

Per il futuro della scuola indignarsi non basta

*Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)

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gnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di costruttivo, che porti dei risultati, senza limitarci

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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 novembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

EDITORIALE

Nuovo Veneto fi rmato Monti In questa fi ne del 2012, dunque, il nuovo Veneto porta la fi rma del governo Monti e non certo degli amministratori del territorio, che

del resto quanto a potere decisionale e forza di incidere sulle scelte per il prossimo futuro sono in buona compagnia con gli altri colleghi di tutta l’Italia.

Tutti impegnati a recintare il proprio orticello, i nostri rappresentanti non si sono resi conto che le decisioni ormai passano sopra le loro teste lasciando a loro, però, il compito di mettere in pratica il nuovo assetto, piaccia o non piaccia. Il giorno dopo il decreto di riordino delle Province è tutto un levare di scudi: dai presidenti e assessori “a scadenza” a fi ne anno ai sindaci, di questo o quello schieramento, che mal digeriscono accorpamenti ed esclusioni.

C’è chi annuncia ricorsi alla Corte Costituzionale e chi è prova a mettere insieme un fronte politico che permetta di modifi care lo scenario ma alla maggioranza dei cittadini tutte queste manovre interessano fi no ad un certo punto e, anzi, possono apparire come l’ennesimo tentativo della politica di salvare se stessa. Un padovano continuerà a sentirsi tale anche se dal punto di vista amministrativo dividerà la provincia con Treviso, che manterrà le sue specifi cità e la sua identità. E lo stesso sarà per Rovigo. Quanto alla città metropolitana Padova - Venezia, che adesso potrebbe allargarsi anche a Treviso, l’argomento è stato affrontato all’ultimo minuto senza avere il tempo necessario per approfondirne i dettagli e valutarne le opportunità. Se ci saranno i presupposti potrebbe nascere qualcosa di interessante, in caso con-trario ognuno proseguirà per la sua strada. Ora la parola passa agli amministratori e ai politici locali, hanno l’ultima occasione per riportare in primo piano gli interessi le autentiche necessità del territorio.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

Provincia: peculiarità localinoveMila euro per

progetti del territorio

Novemila euro di contributi destinati a progetti e inziative di associazioni, scuole

e Comuni del territorio veneziano. A metà novembre la Giunta provinciale

su proposta dell’assessore alle Attività produttive e pro loco Lucio Gianni(in foto)

ha approvato lo stanziamento. A favore dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto sono stati destinati 4 mila euro per la 33^ regata interistituti pro-

vinciale studentesca di voga alla veneta; al Comune di Pianiga 500 euro per la

manifestazione l’Arca di Noè; al comitato festeggiamenti di Robegano 500 euro per la settima edizione della Festa del Baccalà

2012; alla Pro loco di Santa Maria di Sala 2 mila euro per la manifestazione la

Casa delle Fiabe e il Giardino Incantato, edizione 2012; al gruppo micologico

“Bruno Cetto” di Mestre mille euro per il 52° corso di micologia edizione 2012; al Comune di Salzano mille euro per la Festa

della zucca 2012.

A Salzanole ultiMe...“fiabe d’inverno”

Volge ormai alla conclusione il ciclo di letture animate “Fiabe d’inverno...”, dedicato ai piccoli lettori. Una iniziativa che la Biblioteca civica di Salzano ha allestito per i mesi di novembre e dicembre, grazie alla disponibilità di un gruppo di lettori volontari. Gli ultimi due appuntamenti a ridosso del Natale. Sabato 15 dicembre, dalle 10 alle 11, “Il moscerino di buon cuore” destinato ai bambini dai 4 agli 8 anni. Doppio appuntamento il prossimo 22 dicembre con “Fiocco il coniglietto della neve” e “Le renne di Babbo Natale” per i bambini dai 4 ai 6 anni. Info 041-437002.

Scuolesaranno garantiti siCurezza e risCaldaMento

La Provincia di Venezia ha recuperato 975 mila euro da una sanzione amministrativa in materia ambientale. Di questi, ha deciso di utilizzare 370 mila euro per garantire il calore quest’inverno nelle scuole superiori, mantenendo fede ad un impegno che la giunta e il Consiglio hanno ritenuto inderogabile. Gli altri 605 mila euro saranno utilizzati per completare l’azione di bonifica dell’amianto ancora presente in alcune scuole del territorio.

Il centro di Pianiga senza barriere architet-toniche. È questo lo scopo dei lavori voluti dal comune che sono partiti a novembre, in piazza San Martino, in piazza Mercato e nei principali accessi ai marciapiedi nella

centrale via Roma. I lavori dureranno fino a Natale e si concentreranno nel capoluogo.

A Pianigastop alle barriere

arChitettoniChe

8

IL VENETOin PRIMO PIANO

Inizio novembre, metà novembre, fi ne novembre... Cos’accadrà a dicembre non può prevederlo nessuno ma sicuramente

le temperature ancora alte non fanno spe-rare nel meglio.

Eppure tutti ricordano benissimo lo sce-nario disastroso del 2010 e vien da chieder-si come mai oggi siamo ancora al punto di partenza o quasi. Il presidente dei consorzi veneti, Giuseppe Romano, assicura che “Se le precipitazioni dell’11 novembre scorso, durate 8 ore, fossero continuate per altre 24 ore ci saremmo trovati davanti la stessa situazione di due anni fa con relativi danni ingenti”.

Non si tratta più di eventi straordina-ri: ciò che accade è semplicemente frutto della cementifi cazione selvaggia e mal gover-nata che ha generato un fragile equilibrio idraulico che oggi sta cedendo.

Dal 2010 ad oggi si è tamponato, messo delle pezze qua e là, e forse in soli due anni non era possibile fare molto altro specie con le risorse a disposizione.

Dopo l’ennesimo pericolo esondazione sono molte le voci che si alzano per chie-dere interventi strutturali. Il vicecapogruppo

del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, è tra i primi a chiedere “subito un Piano plu-riennale di opere per la salvaguardia idro-geologica, con relative previsioni sia delle risorse da esigere dallo Stato, sia degli in-vestimenti di parte regionale”. “Dalle città come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo – alle prese con l’acqua alta straordinaria, fi no a Vicenza e Padova, che devono fare i conti con la minaccia della tracimazione dei fi umi, passando per le campagne venete, il Veneto è un territorio in emergenza. Occor-re che Zaia metta in campo una strategia a lungo termine con ingenti risorse econo-miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è

pura demagogia, è tuttavia doveroso e ragionevole - conclude Tiozzo - mettere fi n da subito le basi per un percorso a tappe che con certezza permetta

di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha assoluta necessità”.

E in merito al pericolo alluvioni anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce richia-mando il Governo affi nché sia migliorato il recepimento della direttiva in materia di prevenzione delle alluvioni.

“I nostri territori – ha ribadito il Go-vernatore Luca Zaia – sono sempre più a

rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica ab-biamo pronti progetti signifi cativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realiz-zare è limitato e parziale”.

“Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”.

E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Pre-fetto di Verona Perla Stancari, ha fi nanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno.

Hanno oggi, infatti, superato il va-glio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di fi nanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Meglia-dino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i

di Germana Urbani

E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regionePotremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere

Tiozzo: “Subito un Piano pluriennale di opere per la salvaguardia idrogeologica”

Dopo due anni via libera a fi nanziamenti importanti

comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Ca-salserugo. I costi di realizzazione ammon-tano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali.

Tanti sforzi congiunti ma che diffi cil-mente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e ce-mentifi cato senza tener conto di autorevoli

pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifi ca la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edifi cate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.

Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo

eConoMia

pag. 24

La crisi rallenta i cantieri delle grandi opere

MalteMpo

pag. 25

Mareggiate di novembre. Alle spiagge i danni maggiori

personaggio

pag. 27

Romeo Perini, piccoli presepi nelle conchiglie

territorio

pagg. 30-31-32

L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione

arte

pag. 34

A Palazzo della Ragione la fucina di Plessi

Page 6: La Piazza del Miranese sud - nov2012 n144

4 Argomento del mese

presepi

Appuntamenti in Veneto

Dicembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visita-tori nei paesi soprattutto per i presepi in

Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Ba-silica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria

fi no a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fi no al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografi co Parrocchiale” di Fossò fi no al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fi no al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 fi guranti di Revine Lago fi no al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fi no al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fi no all’8 gennaio.

Sottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per defi nire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Ve-

neti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fi ne anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fi no a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici.

E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-For-mat condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente conte-nimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino.

Le richieste di una condotta del governo fi nalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fi ducia alle fami-glie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse.

“Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confeser-centi Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro

in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spen-deranno 17milioni di euro in meno”.

E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’infl azione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”.

Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sosti-tuzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fi scale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro.

Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspet-tano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa

eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrifi cando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%).

Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno orga-nizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fi occhi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Ros-si che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”.

Una proposta che fa eco a quella del segretario Borto-lussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”.

Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consuma-tori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.

di Ornella Jovane

Tredicesime più leggere e scadenze fi scali

imminenti comportano un contenimento

dei consumi

Commercianti e artigiani chiedono al governo

di detassare le tredicesime per dare

un po’ di ottimismo

LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITYGrande impegno dei commercianti

per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le diffi coltà

non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta

dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte

per dare una chance in più a commercianti e acquirenti Natale, le famiglie festeggiano con sobrietà

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

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8 Argomento del mese

Mestre, Venezia e provincia

Eventi e iniziative Crisi: le città non rinunciano al Natale Eventi natalizi e negozi vestiti a festa anche al tempo della crisi. Vediamo come si

prepara il capoluogo e le principali città della provincia. Partiamo da Mestre, festeggerà il periodo natalizio con sobrietà sul fronte delle luminarie, tanti mercatini, ma qualche

possibilità di intrattenimento in più con l’animazione in centro, ogni fi ne settimana. Andia-mo nel dettaglio. Sul fronte luminarie sarà illuminata piazza Ferretto e la torre di Mestre, che come piazza San Marco, si assicura le luci sponsorizzate dalle imprese dell’illumina-zione pubblica. L’albero di Natale in piazza lo porterà l’associazione “Immagina Mestre”. Nel resto dei quartieri si dovranno organizzare i commercianti, contando sulla copertura dei consumi elettrici da parte del Comune. Ma l’impressione, dicono Confcommercio e Confesercenti del capoluogo, è che quest’anno molte zone in terraferma staranno al buio. Non c’è insomma la corsa dei commercianti per l’autotassazione e la raccolta dei contributi per illuminare le strade. Il centro di Mestre sarà illuminato da cascate di luci, stelle bianche e rosse e cerchi. In via Mestrina niente luci ma una ventina di grandi abeti appesi ai pali della luce. Tra Riviera XX Settembre e via Poerio invece, i commercianti puntano su spettacoli di animazione. In via Piave ci pensano il Comune e “Venezia Marketing Eventi”. Fino al 26 dicembre c’è la pista di pattinaggio ai giardini dei ferrovieri vicino alla stazione. Ci saranno anche i gazebo di “Soul Kitchen” (ristorante del Plaza) e di “Santi e Marchini” con stuzzi-chini, bibite calde, cioccolate. La pista di pattinaggio si sposterà in piazza Ferretto da Santo Stefano all’Epifania. Infi ne spettacolini, concertini, animazioni per i bambini con la ludoteca all’aperto, in piazzetta Pellicani. Fra le proposte che al momento in cui andiamo in stampa stanno per essere discusse c’è la proposta di rendere gratis le strisce blu dei parcheggi attorno al centro, dall’ex ospedale a via dei Battuti. Questo potrebbe fare la differenza per il piccolo commercio in tempi di vacche magre. Fra gli eventi organizzati da ricordare invece a Venezia a centro storico c’è quello dell’associazione musicale “Ermanno Wolf-Ferrari”, convenzionata con il Conservatorio “Benedetto Marcello”, che per il Natale 2012, ha in programma due concerti aperti al pubblico: uno a Sant’Erasmo, il 16 dicembre, e uno a Venezia il 21 dicembre, alla Chiesa dei Mendicanti (Ospedale Civile). Se il capoluogo, ha tanti eventi, anche Chioggia il secondo centro più popoloso della provincia, non resta a guardare grazie ad Ascom e comune. Si parte l’8 dicembre con due proposte musicali: il concerto prenatalizio della banda cittadina, all’auditorium, e il classico concerto di Natale dell’orchestra “Vittore Bellemo” alle 21 nella basilica di San Giacomo. Il 14 dicembre Pippo Zaccaria presenta il diario scherzoso “La mia vita xe una barzeleta” in auditorium. Il 15 sempre all’auditorium, fi nale del Premio letterario “Città di Chioggia” e del concorso fotografi co “Immagini di mistero”, promossi dalla Pro Loco. Due i maxieventi proposti da Ascom: “Christimas in love” con animazioni, musica, la casetta di Babbo Natale e sorprese nei negozi dal 16 dicembre, e “Saldi da oscar”. Per i più piccoli il 29 dicembre, alle 17 all’auditorium, “L’Omino della pioggia”, uno spettacolo di clown e teatro visuale promosso da Arteven. Grande festa di piazza per Capodanno con i dj di radio Company e radio 80, dalle 22 in piazza Granaio. A Jesolo città balneare del divertimento per eccellenza, la discussione in città è sugli eventi di San Silvestro e Capodanno. Si sta organizzando un evento diviso tra Pala Arrex, piazza Mazzini e discoteca Muretto. Quest’ultima terrà aperto fi no a mezzogiorno del primo gennaio, come a Ibiza. Ci sarà un biglietto cumulativo, 35 euro, senza contare la festa gratuita in piazza Mazzini, e tante altre iniziative collegate a un Capodanno che si vuole dedicato ai giovani. A.A.

spalla pag 5 per vene-ziane

In alcprese

5Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

Shopping on line attenti alle truffeL’allarme Adiconsum e Federconsumatori

Mese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del

fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, fi niscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verifi care il prezzo e cercare online le esperienze di altri con-sumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Feder-consumatori Veneto mette a disposizione un uffi cio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it

Natale, le famiglie festeggiano con sobrietà

555Argomento del mese

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6 Territorio66 Territorio

Dai tetti degli edifici comunali arriverà energia pulita. Lo ha deciso la giunta di Mirano, che nelle scorse settimane

ha approvato la concessione d’uso delle superfici di copertura di edifici di proprietà per la realizzazione di impianti fotovoltaici, generatori di energia elettrica pulita. Un’a-zione che permetterà la riduzione dei consu-mi e delle emissioni inquinanti in linea con gli obiettivi di sostenibilità posti dall’Unione europea entro il 2020 (riduzione delle emis-sioni di Co2, aumento del 20% di livello di efficienza energetica e del 20% della quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico utilizzato). Un primo e significativo intervento per attuare la deliberazione firmata dal commissario prefettizio con cui nell’agosto 2011, il Comune aveva aderito all’iniziativa della Commissione europea denominata “Patto dei sindaci”. Il patto prevede la redazione e attuazione di un piano di azione per l’ener-gia sostenibile per ridurre almeno del 20% nel territorio comunale (rispetto ai livelli del

2005) le emissioni di Co2. Il piano è an-cora in fase di redazione ma la giunta ha preferito non perdere tempo e consentire il prima possibile l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici di proprietà comunale, compatibili con questo interven-to. Gli immobili disponibili sono ventuno: le ex scuole di Luneo, Vetrego, Campocroce e Scaltenigo, il magazzino comunale, le scuo-le, le palestre e il bocciodromo. “Stiamo lavorando con il massimo della tempestività per una Mirano eco-sostenibile anche dal punto di vista energetico, come previsto nelle linee programmatiche” ha dichiarato il sindaco Maria Rosa Pavanello. L’iniziativa consentirà di implementare la produzione di energia da fonte rinnovabile e allo stes-so tempo garantirà al Comune gli introiti derivanti dai canoni di concessione delle superfici degli edifici. Ai concessionari spet-teranno i costi di progettazione, installazio-ne e gestione che troveranno remunerazio-ne negli incentivi. L’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici potrà essere utilizzata

gratuitamente e istantaneamente dagli edi-fici comunali su cui saranno installati. Il Co-mune quindi, oltre ad avere un guadagno, risparmierà anche sull’acquisto di energia elettrica dalla rete pubblica. La concessione verrà aggiudicata tramite gara, tenendo con-to sia del canone offerto che della quantità di potenza installata. Una moda, quella del fotovoltaico, che contagia anche i privati: in un anno, da novembre 2011, in tutto il comprensorio sono stati ben 192 i cittadini che hanno aderito al progetto di adesione a gruppi di acquisto, con 61 impianti già in-stallati. Si tratta per la quasi totalità (95%) di impianti per uso domestico, mentre solo il rimanente 5% riguarda piccole attività. I dati emergono dal progetto Soleinrete promosso dalla onlus Energoclub, che ha scelto pro-prio il Miranese, terra evidentemente fertile e sensibile al problema, per promuovere la nuova campagna d’acquisto di impianti fo-tovoltaici, pompe di calore e solare termico. Orientamento, consulenza tecnica, servizio chiavi in mano, risparmio e assistenza pre e

post installazione: questi i vantaggi richiesti oggi dai cittadini, che in piena crisi dei con-sumi, sborsano volentieri qualche centinaio di euro di investimento, per risparmiare poi sulla bolletta. Merito anche della sensibiliz-zazione fatta a livello locale, come a Spinea

o Mirano, dove da tempo operano gruppi di acquisto fotovoltaico con l’obiettivo di otte-nere finanziamenti agevolati per acquisti di impianti in associazione. E adesso l’esempio del Comune di Mirano potrebbe fare scuola, a partire proprio da Spinea.

di Filippo De Gasperi

Gli immobili sono ventuno: le ex scuole di Luneo, Vetrego, Campocroce e Scaltenigo, il magazzino comunale, le scuole, le palestre e il bocciodromo

Ambiente I comuni di Mirano e Spinea annunciano interventi a favore della sostenibilità ambientale

Energia pulita dai tetti degli edifici pubblici

Pannelli fotovoltaici

Il Consiglio comunale di Spinea approva il Piano d’azione per l’energia sostenibile: si tratta di uno strumento di programma-

zione per raggiungere entro il 2020 gli obiet-tivi europei ambientali, ossia la riduzione del 20% dell’emissione di anidride carbonica e gli incrementi del 20% di energia da fonti rinnovabili e di efficienza energetica. “È uno strumento di programmazione importante – afferma il sindaco Silvano Checchin – che vede il diretto coinvolgimento di tutta la cittadinanza. Questo avverrà grazie a una capillare campagna di informazione, dando ampio spazio alle azioni e agli interventi utili per ridurre i consumi, non solo negli edifici pubblici, ma anche nelle abitazioni”. Cosa prevede il piano? Sono cinque i grandi filoni che vedono il coordinamento di competenze diverse dalle politiche ambientali, all’urbani-stica, ai lavori pubblici e alla viabilità: in-tervento pubblico nei confronti delle scuole per migliorare le performance energetiche (coibentazione delle coperture e valvole termostatiche), acquisto di energia verde per gli immobili comunali, prodotta senza lo sfruttamento di combustibili fossili, ma utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili, interventi per favorire la mobilità sostenibile in coordinamento con altri enti e attraverso specifiche opere di urbanizzazione, inter-venti sulla pubblica illuminazione, istituzio-ne dello “sportello energia integrato”: un servizio ai cittadini in materia di risparmio energetico e sulle opportunità esistenti per interventi di qualificazione energetica sugli immobili. Il Comune di Spinea aveva già ap-

provato nel 2011 il protocollo d’intesa con la Provincia di Venezia e ha aderito anche al “Patto dei Sindaci”, un accordo tra la Comunità Europea e gli enti locali di tutta Europa con l’obiettivo di ridurre, attraverso azioni concrete e programmate, le emissioni di inquinanti e di incrementare l’energia da fonti rinnovabili. “Il documento approvato ora dal Consiglio comunale è uno strumento fondamentale e dinamico per la realizzazio-ne degli interventi sino al 2020 su tutto il territorio comunale. Gli obiettivi energetici – afferma l’assessore all’Ambiente Stefania Busatta – riguardano sia il pubblico che il privato. Infatti, mediante alcuni semplici ma efficaci interventi, ogni cittadino e il Comune stesso possono, non solo agire positivamen-te sull’ambiente, ma anche sui diretti con-sumi. Concludendo il documento approvato ha un significato importante non solo per la sua concretezza, ma anche perché affronta le tematiche ambientali in modo integrato, facendoci ricordare che viviamo tutti su uno stesso pianeta e che le risorse non sono in-finite”.

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8 Mirano88 Mirano

Detto e puntualmente verificato. Mirano col fiato sospeso lo scorso novembre per la piena del Muson. Il livello del fiume che attraversa il

centro storico è arrivato a lambire la strada al pon-te delle Barche, tracimando in alcuni punti al parco Belvedere, chiuso in anticipo sull’orario canonico, mentre in piazza si svolgeva il Zogo de l’oca con un occhio alla manifestazione e l’altro al fiume. A fred-do, non è azzardato affermare che Mirano, stavolta, ha davvero rischiato di finire sotto. Erano anni che non si arrivava al limite come in questo caso, e la stagione delle piogge non è ancora passata. Evento eccezionale? Nemmeno per sogno. Pesa come un macigno la denuncia dei mesi scorsi del Comune e di Italia nostra, tornate più volte a puntare il dito contro le condizioni del bacino dei Molini di Sotto, completa-mente ostruito da terra di riporto e rifiuti, senza alcun sfogo per le piene. Il Comune aveva scritto all’ente territoriale a fine estate, allegando alla richiesta di intervento urgente una preoccupata relazione tecnica in cui paventava il rischio di gravi danni al patrimo-nio in caso di piena del Muson, nel tratto in cui il fiume forma il bacino. “La folta vegetazione forma-tasi oltre all’interramento parziale del bacino - scriveva il Comune - provoca il mal funzionamento idraulico del sistema, determinando un serio rischio di esondazione del fiume con conseguente allagamento di tutto il centro storico di Mirano”. Il Genio civile si è detto pronto a intervenire e potrebbe destinare alla risoluzione del problema e alla sicu-rezza idraulica del bacino delle Barche i primi 500 mila euro, ma il problema, ancor prima delle risorse, sono i tempi. I lavori infatti non potranno cominciare prima del 2013, Pavanello però ha chiesto di effet-

tuare subito almeno la pulizia e lo sfalcio del bacino e delle rive. La piena di San Martino chiede a questo punto di farlo subito. Il problema principale che rischia di mandare in crisi il cuore della città è l’isolotto formatosi negli ultimi

anni sul lato sud del bacino, verso la pescheria e che a livello del Muson ostruisce gran parte del deflusso del fiume verso il ponte delle Barche. “Gli infestanti - prosegue il Comune - che oramai stanno assumendo dimensioni consistenti hanno provocato dissesti al muro di sostegno del piazzale pescheria. Una prolun-gata trascuratezza del fenomeno potrebbe provocare

anche un rilevante rischio statico ai presidi di sponda, se poi si aggiunge un’eventuale ondata di piena pro-vocata da forti precipitazioni, si potrebbe assistere a una rimozione dell’isolotto formatosi nel bacino e la relativa massa di fango e ramaglia potrebbe pro-vocare il dissesto dello storico ponte delle barche”. Insomma la situazione appare grave. Anche Italia Nostra aveva diversi mesi fa lanciato l’allarme: “La situazione è grave - spiega il rappresentante dei soci miranesi Adriano Marchini, - sia per le condizioni dell’ex opificio, sia per il delicato controllo idraulico del sottostante sistema di regolazione delle acque, a rischio per lo stato di abbandono in cui si trova l’edifico”.

di Filippo De Gaspari

Alluvioni Tanta paura a novembre per la piena del corso d’acqua

Il Muson rischia di inondare il paese

Il Muson in centro a Mirano

Il Genio civile pronto a intervenire destinando alla sicurezza idraulica del bacino delle Barche, i primi 500 mila euro

Il problema che potrebbe mandare in crisi il cuore della città è l’isolotto sul lato sud del bacino

Territorio

Riapre il Centro Pace e Mirano lo dedica a Sonja Slavik, sua fondatrice, scomparsa lo scorso febbraio. La cerimonia di intitolazio-

ne è avvenuta il 20 ottobre scorso e ha vissuto momenti profondi e toccanti, coinvolgendo un pubblico numeroso nel ricordo commosso della sua fondatrice. In prima linea le associazioni, in parti-colare quelle impegnate nella promozione della pace e dei diritti. Il sindaco Maria Rosa Pavanello

ha scoperto la targa che intitola il centro a Sonja Slavik, ricordando l’importanza di essere riusciti a riaprire una così significativa istituzione della città, dopo tre anni di chiusura, decretata dalla preceden-te giunta per mancanza di fondi. Inoltre il sindaco ha sottolineato l’importanza dell’aggiunta del rife-rimento alla legalità nell’intitolazione del centro, che si chiamerà appunto “Centro per la pace e la legalità”. “Dove non c’è legalità, non può esserci

pace” ha detto Pavanello. Vincenzo Guanci, marito di Sonja e coordinatore pro-tempore del centro ha voluto ringraziare quanti si sono adoperati per otte-nere quest’importante risultato. L’intitolazione del Centro per la pace e la legalità, è l’evento centrale che il Comune ha messo in campo per la Settimana europea della democrazia locale, per sostenere la partecipazione attiva alla vita politica e sociale e migliorare il rapporto dei cittadini con le istituzio-

ni. Alla cerimonia è stato anche presentato il libro “Ciao, Sonja” curato dal Comune e che raccoglie i messaggi di addio che parenti, amici e autorità hanno rivolto alla sua fondatrice nel corso della cerimonia funebre e nei mesi successivi alla sua scomparsa. La presentazione del libro ha dato uno dei momenti più toccanti della giornata di riapertu-ra, quando la giovane Anna Volpato ha letto una selezione di passi del libro.

neWs Socialeriapre il Centro paCe dediCato a sonja slavik

F.D.G. Sonja Slavik

segue da pag. 1Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpol-

pare le fi la del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Os-servando come le violenze che spesso si verifi cano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati.

La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli sti-moli affi nché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verifi care se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifi ca quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superfl ue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifi ci scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimen-ti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’inno-vazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto.

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Da patron del Summer Festival a cittadi-no illustre di Mirano. Paolo Favaretto è il miranese dell’anno 2012, eletto

nella manifestazione resuscitata in grande stile dall’associazione “Incontri culturali culi-nari tra regioni” presieduta dal gestore della trattoria “19 al Paradiso” Vincenzo Fusco e che per la prima volta è stata aperta ai cittadini: tutti, infatti, hanno potuto votare il loro concittadino preferito. Favaretto è stato premiato ufficialmente all’interno della kermesse enogastronomica “Il parmigiano di Mantova incontra la sopressa vicentina”,

con la partecipazione di personaggi illustri e la visita di una delegazione del comune mantovano di Pieve di Coriano, piegato dal sisma dello scorso maggio e a cui gli orga-nizzatori e il Comune hanno devoluto fondi per la ricostruzione della chiesa. Nell’occa-sione Favaretto ha ringraziato commosso per il premio ricevuto. Un riconoscimento inatteso, ma che il patron dell’associazione Volare, nonché padre del Mirano Summer Festival, ha voluto condividere idealmente con tutti i suoi collaboratori. È stata l’occa-sione anche per parlare del Summer Festival

e rilanciare la manifestazione in grande stile, annunciando importanti novità: “Potrebbe diventare lungo un mese - ha affermato Favaretto - diventando l’evento più grande dell’estate veneziana. E vogliamo che sia solo a Mirano: nell’ultimo anno sono arrivati riconoscimenti a livello nazionale, e anche qualche avance da parte di altre città: ma noi vogliamo mantenerlo qui, dove è nato e dove ci riconosciamo tutti, con iniziative importanti per i nostri giovani e per la città”. Ritirando il premio, un oggetto realizzato dai maestri vetrai della De Majo di Murano,

Favaretto ha poi aggiunto: “Ringrazio la cit-tà per questo affetto, sono un po’ sorpreso, non mi aspettavo tanta riconoscenza”. Per Favaretto il voto dei miranesi è stato un vero plebiscito, sulla scia dell’incredibile successo dell’ultima edizione del Mirano Summer Fe-stival, che ha totalizzato in 18 serate qual-cosa come 350 mila presenze. Cinquant’an-ni, di professione imprenditore, Favaretto ha iniziato a impegnarsi nelle associazioni e nel sociale nel 1998. Da anni collabora col Zogo de l’oca come capitano della squadra di Scaltenigo, ed è anche in prima linea nel

gruppo “Pro l’oca” che ogni anno, a Natale, consegna panettoni agli anziani e disabili del paese. Organizza anche la sagra paesana di Scaltenigo. E’ infine membro attivo del diret-tivo della Festa dell’agricoltura, organizzata insieme a Coldiretti, ma soprattutto è anima del Summer Festival dal 2007 capace di portare a Mirano le finali regionali di Miss Italia e le selezioni del Grande Fratello.

di Filippo De Gaspari

La manifestazione da lui ideata ha portato quest’estate 350 mila presenze distribuite su un programma di 18 serate

Riconoscimenti Festa per il patron del Summer Festival

Paolo Favaretto è il miranese dell’anno

La premiazione di Paolo Favaretto

Cento nuovi alberi nei parchi comunali. Il progetto ha vi-sto la messa a dimora di nuove piante nei giardini storici di villa Belvedere e villa Giustinian Morosini, per dare

continuità alla vegetazione di questi gioielli verdi. Le essenze sono state piantumate nelle scorse settimane: si tratta di cento piante autoctone (noccioli, carpini, frassini), messe a dimora

nelle vicinanze di alberi caduti o abbattuti perché danneggiati a causa del maltempo. Le ultime piantumazioni risalivano ad almeno quattro anni fa, così il mese scorso il Comune ha deci-so, anche a seguito della caduta di cinque alberi provocata lo scorso anno da un forte temporale, di intervenire con l’apporto di nuove piante, per mantenere la ricchezza della vegetazione. I due parchi infatti, sorti in maniera autonoma, seppur confi-nanti, sono diventati beni patrimoniali del Comune di Mirano

nel 1969, e sono stati poi collegati tra loro per costituire un unico polmone verde, punto di riferimento per la comunità. La loro conformazione s’ispira alla forme della natura incon-taminata del giardino romantico inglese e numerosi sono gli esemplari ormai vetusti e monumentali. Nel 2009 i due parchi sono anche stati inseriti nel sito ufficiale www.ilparcopiubello.it, prestigiosa guida online completa e aggiornata su tutti i più bei giardini d’Italia. F.D.G.

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MAL DI SCHIENA E DOLORI OSTEO ARTICOLARI: CURA E PREVENZIONEartrosi, lombosciatalgia, ernia del disco, osteoporosi, anche, ginocchia Intervista al Dott. Paolo Esopi,

nuovo Primario del Reparto di Ortopedia e Traumatologia ULSS N.13 di Dolo - VE Consulente del Centro Equilibero di Spinea.

Chi colpisce il mal di schiena?Il mal di schiena colpisce indistintamente or-mai giovani ed anziani ed è la prima causa di assenza dal lavoro e la seconda di invalidità. Chi soffre di questo disturbo sono soprattut-to persone con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni e oltre ma la patologia è in aumento anche tra giovani con età inferiore ai 20 anni.

Perché si parla tanto di postura, mal di schiena e dolori osteoarticolari?Perché il mal di schiena e i dolori osteoar-ticolari possono essere causati, oltre che da traumi, anche da posture scorrette e at-teggiamenti sbagliati. Una postura scorretta può portare a dolori muscolo scheletrici e

patologie osteoarticolari anche gravi come artriti e artrosi. Un sistema posturale scorret-to potrebbe essere anche causa di scoliosi, iperlordosi lombare o cervicale, dolore agli arti inferiori o superiori, ernie, pubalgie e in-fiammazioni. Tali patologie impediscono una buona qualità della vita come ad es. praticare sport, camminare, muoversi in maniera ade-guata.

Quando è necessario ricorrere all’in-tervento chirurgico nell’artrosi dell’anca e del ginocchio?Sempre come ultima ratio. La sostituzione protesica dell’anca, ginocchio e spalla si ren-de necessaria quando le terapie conservative non garantiscono più una buona qualità di vita. La protesi è come un abito su misura nel senso che è indispensabile adattare la prote-si all’osso e non viceversa. Questo in sintesi è il significato di mini-invasività.

Le terapie del CENTRO EQUILIBERO Intervista al Dott. Paolo Esopi,

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Assessore provinciale Lucio Gianni, lei è l’assessore alle attività produttive e alle Pro Loco; come sta procedendo il suo lavoro in sinergia con tutte le Pro Loco veneziane?“Le Pro Loco rappresentano l’anima popolare, quella vera e genuina, si stanno impegnan-do tantissimo per la promozione enogastronomica e turistica e nell’ambito della riscoperta delle tradizioni e della riqualificazione culturale... sono soddisfatto del loro operato”. Come si sta con-cludendo questo 2012?

“Durante l’attività annuale le Pro Loco hanno proposto, e stan-no proponendo, molteplici mani-festazioni, feste e sagre per risco-prire le tradizioni della Provincia di Venezia; sono iniziative basi-lari per mantenere cultura, iden-tità, origini a stretto legame con “la propria terra”, per rafforzare lo spirito di appartenenza”. Terra affascinante e unica come quella veneziana... “La provincia di Venezia è un territorio ricco di cultura, arte, creatività; la terra affascina con i suoi prodotti agroalimentari e orticoli. E’ una terra ricca di persone che amano il proprio la-voro e si ingegnano per renderla speciale e irripetibile: siamo la prima provincia turistica del-la penisola! I nostri uomini e le nostre donne quando vanno al di là, quando vanno oltre, quando vanno al sodo, quando amano profondamente la propria terra, il proprio territorio, la NOSTRA storia... ecco che allora offrono anche tempo libero, capacità, conoscenze e professionalità per la promozione... allora entrano a far parte della Pro Loco!... sono la Pro Loco!”.

Il CONSORZIO DELLE PRO LOCO DEL DECUMANO

Augura a tutti i lettori un Buon Natale, un felice anno nuovo e vi da appuntamento alle tante

manifestazioni che si terranno nei mesi di dicembre e gennaio.

Roberto GalloriniPresidente Consorzio del Decumano

MIRANO, NOALE, SALZANO, SANTA MARIA DI SALA, SCORZE’ SPINEA, MARTELLAGO, LIDO/PELLESTRINA

Messaggio pubbliredazionale

Assessore provinciale Lucio Gianni

CONSORZIO DEL DECUMANOSede: Palazzo della Loggia - Piazza Castello, 55 - 30033 Noale (VE) tel. 041 432433 fax 041 5702138 - e-mail: [email protected]

1-2 dicembreMostra del Radicchio a Santa Maria di Sala8 dicembreMercatino Natalizio a Salzano8-9 dicembreMercatini di Natale a Noale 9 dicembreBotteghe e Sapori a Scorzè22 dicembreIl Filò a Cappelletta di Scorzè23-26-30 dicembre e 6 gennaioLa casa delle fiabe e il Giardino incantato a S. Maria di Sala

1°gennaioCapodanno ibernista Lido di Venezia5 gennaioPanevin a Scorzè 5 gennaioPirola Parola a Noale6 gennaioRaduno e corsa delle befane a Salzano6 gennaioCorsa dea befana a Lido di Venezia13 gennaioFesta del Radicchio a Mirano

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12 Mirano121212 Mirano

Quadrante nord di Mirano, il Comune ha deciso. Stavolta definitivamente. La giunta chiude la questione viabilità

nell’area attorno all’ospedale, questione insoluta da anni, tra proteste, sperimenta-zioni e proroghe, ma soprattutto incassa l’ok implicito dei comitati, promettendo anche a quelli più penalizzati dalla circuita-zione di questi anni, sistemi di dissuasione e rallentamento del traffico. Con la delibera 106 la giunta ha dunque confermato la cir-colazione degli ultimi anni, stavolta in via definitiva: una soluzione che a detta del sindaco Maria Rosa Pavanello è risultata la più vantaggiosa alla luce dei dati rilevati e delle proposte progettuali presentate dai tecnici incaricati, e che è stata condivisa dai comitati dei cittadini. In pratica resta il sen-so unico di via Parauro verso le Canossiane, rimane anche quello in via Dante nord verso i Giuseppini e in via Zinelli verso l’ingresso nuovo dell’ospedale. Rimangono così come sono anche via don Sartor, via Mariutto e via Villafranca. La giunta ha però deciso anche di istituire in via Mariutto (nel tratto compreso tra l’incrocio con via Parauro-via Villafranca e che prosegue su via Miranese), in via Dante, in via Villafranca (nel tratto dall’incrocio con via Mariutto all’incrocio con via della Vittoria) e in via Zinelli (nel tratto compreso tra via Miranese e l’incrocio con don Sartor) il limite di velocità di 30 chilometri orari. Potrà inoltre essere attua-to, non appena sarà possibile, il divieto di transito dei mezzi pesanti dopo una verifica dei flussi di traffico e per renderlo effettivo,

il Comune potrebbe decidere di istallare appositi portali anti-tir. E’ previsto infine che vengano realizzati interventi di mitiga-zione della velocità nelle strade interessate dalla circuitazione, compatibilmente con la disponibilità finanziaria del Comune, che consisteranno principalmente nella realiz-zazione di attraversamenti pedonali rialzati. Ecco dunque come si conclude l’annosa vi-cenda della viabilità in zona nord: divieto di accesso a tutti i veicoli, a eccezione di quelli autorizzati, nella nuova strada di accesso al parcheggio dell’ospedale, via don Sartor, tra la rotatoria a nord del parcheggio e l’inter-sezione con via Zinelli. Senso unico da sud verso nord in via Dante, tra l’incrocio con via Villafranca e l’innesto su via Miranese, mantenendo i parcheggi e la ciclabile a lato. Senso unico da sud verso nord in via Zinelli, tra l’incrocio con via Miranese e la nuova strada di accesso al parcheggio dell’ospe-

di Filippo de Gaspari

Senso unico da sud verso nord in via Dante, tra l’incrocio con via Villafranca e l’innesto su via Miranese

Area ospedale La decisione della giunta Pavanello

Quadrante nord, arriva la nuova viabilità

Striscioni di protesta lungo via Parauro

dale. In via Parauro, tra l’incrocio con via Mariutto e Villafranca e l’innesto alla rota-toria con via Sartor, la corsia di marcia da Mirano verso Salzano resta riservata a bus e autorizzati. Infine limite di velocità di 30 chilometri orari in via Mariutto, via Dante, via Villafranca e in via Zinelli. L’unica con-trarietà finora è stata espressa da uno dei partiti di maggioranza: non ci sta l’Udc, che pur non facendone una questione di fedeltà alla giunta, era contraria al mantenimento del senso unico in via Parauro.

In via Mariutto e laterali, istituito il limite di 30 chilometri all’ora Terminati i lavori di restauro del cam-

panile di Scaltenigo. La sua messa in sicurezza si è resa necessaria

circa tre anni fa, a causa della caduta di alcuni frammenti della guglia e di le-sioni presenti sia nella guglia stessa che nel fusto. I lavori sono iniziati lo scorso marzo su progetto redatto dall’architetto salese Enrico Merlo e coadiuvato dall’in-gegner Siro Andrich di Belluno e realizza-to dall’impresa Ducale Restauro. Il costo dell’intervento è stato di 200 mila euro, molto al di sopra delle possibilità eco-nomiche della parrocchia di Scaltenigo: per questo la Banca di credito coopera-tivo Santo Stefano, ha già concesso un contributo e ora la parrocchia confida in quello del Comune. Il campanile di Scal-tenigo, alto 46 metri, risale al 1563, è uno dei più antichi del Veneto e il pros-simo anno ricorre il 450mo anno dalla sua costruzione. Nell’ultimo consistente restauro, effettuato nel 1906, per un costo di 4 mila lire dell’epoca, il Comune mise la metà dei soldi: 2 mila lire.

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13131313Spinea

Immaginate di mandare vostro figlio a scuola e introdurlo in un edificio dove nessuno controlla gli accessi all’ingres-

so o durante l’intervallo e le lezioni si svol-gono in aule sporche, piene di polvere, per non parlare delle condizioni dei bagni. Diciamolo subito: non è il caso di Spinea, dove nonostante tutto e con grande sforzo degli addetti riescono ancora a garantire un livello buono di vivibilità all’interno del-le scuole. I tagli però si fanno sentire e la domanda che ora si pongono famiglie, di-rigenze scolastiche e Comune è: fino a che punto si potrà continuare a togliere? Nelle scorse settimane, stanco delle continue lamentele di genitori e dirigenti, il sindaco ha scritto all’Ufficio scolastico regionale, per denunciare una situazione sempre più difficile all’interno dei plessi scolastici cit-tadini. Silvano Checchin lo ha fatto senza troppi tentennamenti dopo l’ultima segna-lazione arrivata dai due dirigenti scolastici, Daniela Bizi e Stefano Simionato, che hanno informato il Comune sulla difficoltà

di mantenere perfino pulite le aule, e ga-rantire la sorveglianza. Servizi elementari, che ogni genitore considera garantiti e che invece con la famigerata spending review diventano a rischio, provocando anche non poca preoccupazione nelle famiglie. Colpa, ancora una volta, del taglio dei finanziamenti agli istituti. Nel caso dell’i-stituto comprensivo Spinea 1 il dirigente ha segnalato al Comune l’impossibilità di garantire apertura e funzionamento della scuola Calvino, mentre per il Spinea 2 è emerso un taglio addirittura del 51% rispetto al finanziamento assegnato nel 2009 dal Ministero. “Queste difficoltà finanziarie e organizzative generano allar-me e preoccupazione nelle famiglie - ha detto Checchin - con una ricaduta sulla vita della città. Per questo ho deciso di appro-fondire la questione scrivendo a chi ha la competenza sui finanziamenti”. L’obietti-vo è riuscire a mitigare l’impatto finanzia-rio dei tagli permettendo alla scuola di ero-gare almeno i servizi essenziali di pulizia

e sorveglianza. Spinea, tra l’altro continua a crescere dal punto di vista demografico e con la popolazione aumenta anche il numero di alunni. Nel 2012 il bilancio comunale ha previsto per gli investimenti circa 1 milione e 200 mila euro, utilizzati soprattutto per garantire sicurezza e mi-glior gestione degli spazi pubblici, anche all’interno delle scuole. “Facciamo così dal 2010 - ricorda Checchin - nonostante le difficoltà economiche e i tagli all’en-te. Oltre ad aver investito nelle strutture

scolastiche, sosteniamo anche numerosi progetti a scuola, nonostante i dolorosi tagli imposti dalla revisione della spesa. È tempo che anche le altre istituzioni diano risposte concrete alla scuola, ognuno se-condo le proprie competenze”. Ma è ovvio che da Regione e Stato continueranno ad arrivare solo tagli, per garantire l’apertu-ra delle scuole saranno proprio i progetti didattici a dover finire nel cassetto, con gravi conseguenze per la formazione delle giovani generazioni.

di Filippo De Gasperi

I dirigenti scolastici hanno informato il Comune sulla difficoltà di mantenere perfino pulite le aule e garantire la sorveglianza

Istruzione Il sindaco Silvano Checchin ha scritto all’ Ufficio Scolastico Regionale

Tagli nelle scuole, scattano le proteste

La scuola Vivaldi dell’istituto comprensivo Spinea 1

La biblioteca comunale ha riaperto il suo servizio al pubblico, dopo una breve chiusura servita per l’installazione di un nuovo software studiato per

rendere il servizio ancor più efficiente e adatto alle esigenze di lettori e studenti. Grazie a questa nuova piattaforma informatica i lettori potranno accedere a centinaia di migliaia di libri disponibili al prestito nel polo bibliotecario della Regione, con pochi click digi-tando l’indirizzo venezia.sebina.it. Molti i vantaggi, a cominciare dalla tessera unica che renderà possibile l’accesso al prestito in tutte le biblioteche che hanno aderito al progetto della rete. D’ora in poi quindi, chi vorrà usufruire del servizio dovrà procedere con una nuova iscrizione. A breve saranno attivati anche ulte-riori servizi online: uno spazio personale per richiedere e prenotare via internet i libri da ritirare in biblioteca, salvare ricerche sul catalogo per essere sempre aggior-nati sulle nuove acquisizioni indicando le tematiche preferite, salvare bibliografie, la visualizzazione dei messaggi ricevuti dalla biblioteca, la visualizzazione dei prestiti in corso, delle prenotazioni, le richieste di prestito e i suggerimenti di acquisto inviati alla bibliote-ca, la visualizzazione dello storico dei prestiti.

Serviziriaperta la biblioteCa

F.D.G.

Spinea capitale della sicurezza stradale. Grazie al contributo del Motoclub Spi-nea, si è tenuta a fine ottobre la nona

edizione del Motoincontro d’autunno, due giorni intensissima di iniziative per la pro-mozione della sicurezza stradale a portata di tutti, con controlli gratuiti e corsi per non lasciarsi sorprendere dagli eventi su strada. Molte le iniziative in programma. Corsi di guida sicura con lo scooter per ragazzi, mo-tociclisti e neofiti, nel piazzale dello stadio di Spinea, il Motogiro al monumento di Borsari sulla strada dell’ex circuito delle industrie di Marghera, un corso didattico di sicurezza per i ragazzi con le biciclette, riservato agli alunni delle scuole elementari e medie di Spinea e di tutto il Miranese in piazza Fermi. Poi anco-ra: prevenzione e controllo degli scooter per l’inquinamento e la velocità con mezzo mobi-le della motorizzazione civile, corso di guida sicura moto per adulti, e presentazione e test prove pratiche, controlli e test sulle gomme di auto e moto a cura di gommisti locali, con-trollo della vista con gli ottici locali per tutti gli utenti della strada, apertura dell’operazione “Sulla strada ci sei anche tu... per un inverno sicuro pensaci”, stand di sensibilizzazione alla donazione del sangue con l’Avis di Spi-nea. Ma non solo: simulazione di incidente e operazioni di soccorso, presentazione dei piloti del Team fuoristrada e velocità, e infi-ne alcuni momenti di festa per celebrare la sicurezza e l’anno trascorso insieme, con la premiazione dei campioni di motociclismo locali e dei vincitori del Campionato veneto Motoraid 2011, l’esibizione del Gruppo

folkloristico sbandieratori di Bergantino e una castagnata finale offerta dall’organizzazione per tutti i centauri e i cittadini presenti. Il mal-tempo ci ha messo lo zampino, ma la formula ha ottenuto comunque il suo buon successo. Da anni il Motoincontro d’autunno acquista risalto nella panoramica di iniziative per la sicurezza stradale. Particolare dedizione è stata riservata anche quest’anno ai bambini, con la proposta “Disegna la tua sicurezza” e un percorso didattico formativo seguito dagli istruttori con un minicorso di guida sicura che si è riusciti a effettuare solamente al sabato, poiché domenica a farla da padrone è stato il maltempo. Una trentina di ragazzini han-no partecipato al corso teorico con la loro scuola, con gli scooter messi a disposizione dall’organizzazione. Dialogo diretto e molto tecnico, senza troppi moralismi: test delle sospensioni e degli pneumatici, le “scarpe” della moto. Poi sotto i gazebi, a causa della pioggia, controlli dei comportamenti di guida al simulatore e test computerizzati dei tempi di reazione del campo visivo. Per poi tornare su strada, da soli, con più consapevolezza.

SICUREZZA MOTOINCONTRO D’AUTUNNO

F.D.G.

Sui parcheggi a pagamento si può trovare l’intesa. La vo-lontà del Comune di introdurre le strisce blu in centro e al Villaggio dei Fiori continua a far discutere. Restano contrari

i commercianti, spalleggiati dalle associazioni di categoria, ma nelle scorse settimane, in un faccia a faccia tra sindaco e una cinquantina di titolari di attività a Spinea si è trovato forse un punto di contatto. Le distanze restano e le parti si sono prese del tempo per ragionare: per il Comune resta l’esigenza di riordinare la sosta nelle aree più critiche della città. Per i negozianti quella di farlo senza introdurre ticket, limitandosi, se proprio è il caso, al disco orario. La Confcommercio ha avanzato tre contropropo-ste che il Comune si è detto disposto e valutare: i commercianti chiedono la sosta gratuita almeno per i primi 15 minuti, in modo

da favorire gli acquisti veloci. In secondo luogo c’è la richiesta di dotare di un pass i negozianti che abbiano la loro attività all’inter-no delle aree blu, per esentarli dal pagamento dell’abbonamento e non penalizzare così le attività già vessate dalla crisi e dalla concorrenza della grande distribuzione. Infine gli operatori chie-dono l’introduzione di fasce orarie, col pagamento del ticket solo dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, lasciando libera quindi la pausa pranzo dove maggiore è la richiesta di un parcheggio per la sosta breve. Non tassare, quindi, anche il panino. Il Comune ha detto che ragionerà sulla possibilità di riequilibrare il posizionamento dei parcheggi prevedendo strisce blu anche nelle laterali di via Roma. “I parcheggi a pagamento hanno una logica - ha ribadito il sindaco Silvano Checchin - quella di garantire una miglior organizzazione della sosta nelle aree critiche: il disco orario non è la stessa cosa, anche perché il Comune non ha sistemi di controllo efficaci, a cominciare dall’organico insufficiente dei vigili, mentre gli stalli blu verrebbero controllati dagli ausiliari della ditta che gestisce il sistema. Una cosa a Spinea è fin troppo chiara: le numerose multe per sosta fuori tempo massimo hanno dimostrato che troppi non rispettano le regole”. Anche l’assessore alla Viabilità Gianpier Chi-nellato ha ribadito la necessità di cambiare sistema, aggiungendo però che il Comune continuerà a promuovere il confronto con le categorie produttive e i cittadini per trovare insieme la soluzione migliore. Intanto la Confesercenti ha protocollato la petizione contro l’introduzione dei parcheggi blu, con oltre duemila firme di cittadini e titolari di attività produttive, ricordando l’impatto negativo che la sosta a pagamento potrebbe avere sui bilanci familiari dei cittadini che vivono e lavorano in città. Favorevole invece, ma con restrizioni, il coordinamento Spinea ciclabile, che vede la possibilità di incentivare la mobilità dolce. In cambio però di nuove piste ciclabili.

viabilità

le proteste dei commercianti

PARChEGGI A PAGAMENTO, INTESA IN VISTA

F.D.G.

Strisce blu

Chiesta l’introduzione di fasce orarie, col ticket dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19

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14 Spinea141414 Spinea

Due anni di vita, oltre 200 volontari impegnati a rotazione, un innovativo sistema di organizzazio-ne interna del lavoro e addirittura un approccio di

project management molto rigoroso che viene studiato anche dall’Università di Padova.

Tutto questo è il progetto “Mi prendo cura della mia città” realizzato dal Comune di Spinea e che vanta sempre più tentativi di imitazione a due anni dalla sua nascita.

Lo scorso 13 novembre il sindaco Silvano Checchin ha accolto in municipio il primo cittadino di Cattolica Pie-ro Cecchini, accompagnato dai consiglieri comunali della città romagnola Belluzzi, Ruggeri e Sabattini. L’incontro è servito alla delegazione della città in provincia di Rimini per studiare da vicino il progetto, che ora vuole esportare nel proprio comune. Cattolica, che ha 17 mila abitanti, ma nella stagione estiva viene invasa da decine di mi-gliaia di turisti, ha già adottato l’innovativo format del Comune di Spinea e ha voluto approfondirne insieme agli ideatori spinetensi gli aspetti tecnico procedurali. All’incontro hanno partecipato, oltre al sindaco Checchin, anche il consigliere delegato al progetto Paolo Barbiero, l’assessore alla Pubblica istruzione Loredana Mainardi e quello all’Ambiente Stefania Busatta. Dal 2010 i volon-

tari al decoro si occupano di piccole sistemazioni in città, dalle aiuole, ai parchi, dalle scuole ai marciapiedi. Piccoli interventi di manutenzione che il Comune non avrebbe fondi per intraprendere e che in questo modo diventano compito di tutti, legando ancor più la città a chi la abita. Un progetto da esportare, anche nel modello di città par-tecipata, che fa del rapporto tra ente e cittadino una sorta di partenariato attivo.

In questi anni a Spinea il progetto “Mi prendo cura” è cresciuto a vista d’occhio: dalle piccole manutenzioni in strada, alle aule, passando per le panchine, le giostrine pubbliche e le foglie cadute nei parchi. Tra il 2011 e il 2012 sono stati passati al setaccio, a caccia di interventi, il parco Nuove Gemme, con la pulizia generale e lo sra-dicamento dell’edera dai tronchi degli alberi in circa 50 mila metri quadrati.

Al parco di via De Filippo-De Curtis-Baseggio sono stati sistemati 20 mila metri quadrati, al parco delle Sta-gioni 6500, in piazza Cortina 1900 e in piazza Taormina 1600.

Poi le scuole: alla Anna Frank sono stati ripuliti 8020 metri quadrati di guardino, alla Goldoni 5800 più la si-stemazione di porte e bagni, alla Marco Polo 5060 metri quadrati e alla Andersen 3500, con la pulizia dell’orto

e la manutenzione di lavandini e bagni. Alla Mantegna sono stati effettuati piccoli interventi agli infissi, alla Nievo su giardino, fioriere e all’interno dell’edificio, alla materna di Fornase e alla scuola per l’infanzia Grimm sono stati fatti interventi di ridipintura.

In totale i volontari si sono presi cura di circa 102.380 metri quadrati di città. Recentemente si è an-che costituito un nucleo ambientale, dove ogni giorno i volontari informano e aiutano i cittadini nel migliorare la raccolta dei rifiuti in città, dando istruzioni sul corretto conferimento dei materiali.

di Filippo De Gasperi

Tra il 2011 e il 2012 sono state passate al setaccio, e sistemate tutte le aree pubbliche del territorio

Sociale In due anni 200 volontari impegnati nel progetto “Mi prendo cura della mia città”

Volontari del decoro, una risorsa preziosa

I volontari del decoro a Spinea

Spinea pronta ad affrontare l’inverno: è stato approntato nelle scorse settimane il piano neve per la stagione alle porte e far fronte

così in maniera coordinata alle possibili nevicate previste in pianura. L’assessorato alla Viabilità ha acquistato 25 tonnellate di sale per uso stradale, che andranno a integrare le scorte già presenti. Gli interventi saranno coordinati dal magazzino comu-nale: verranno utilizzati cinque spargisale e, in caso di necessità, anche le livelle spazzaneve. Nelle ulti-me settimane sono entrati in gioco anche i volontari del Gruppo di protezione civile che hanno portato avanti un’attività formativa conclusa con la parte-cipazione al corso abilitante all’uso di macchine movimento terra, in modo particolare la minipala in dotazione al gruppo. Il corso, tenuto dalla scuola Edile di Venezia, abilitata dalla formazione dalla Regione, grazie all’interessamento del presidente Pierluigi Pellegrini, il vicepresidente Gianni Pasian e il coordinatore Orazio Gobbesso, ha permesso di approfondire le tematiche relative alla sicurezza e tutto gratuitamente, offerto dalla scuola stessa. Il gruppo di volontari era già stato impegnato con la minipala, lo scorso febbraio, nelle operazioni di soc-corso alla regione Marche a seguito delle notevoli nevicate, in quella occasione l’esiguo numero di vo-lontari abilitati all’uso del mezzo aveva evidenziato la necessità di formare ulteriore personale, al fine di garantire in ogni momento la pronta disponibilità dell’attrezzatura. I volontari continueranno ora uno specifico iter di mantenimento operativo.

Emergenze climaticheCittà pronta alle neviCate

F.D.G.

Portare gli autobus in via Rossignago. A chiederlo, dopo che in passato a farlo erano state le minoranze, con Mauro

Armelao, sono ora anche i consiglieri di mag-gioranza: Giorgio Conte, Idv, sottopone al sindaco il sondaggio effettuato tra i cittadini per verificare la copertura del servizio di tra-sporto pubblico: emerge che non tutta l’area di Spinea è servita. Il centro città con via Roma, piazza Marconi e Villaggio dei Fiori è ampliamente coperto dalle linee urbane del 6 e 7 e da tutte le linee extraurbane tra Venezia-Mirano e il 7 extraurbano. Il Girospinea, con le sue circolari oraria gialla e antioraria blu, coprono in modo ottimale i quartieri di Fornase e Crea, con lo stadio e il centro sportivo Antares. Importanti i due capolinea di Crea e della stazione di Spinea che portano il servizio su via Alfieri, via Mat-teotti, via Pozzuoli, via Fregene, via Mion e ulteriormente via Roma con piazza Marconi. La zona nord-ovest di Spinea, cioè Orgnano, via Luneo, via della Repubblica, sono servite da tutti i mezzi extraurbani che tramite via Roma collegano Venezia a Mirano, inoltre via Luneo è anche servita dall’autobus che da Mirano, tramite via Costituzione, collega Scorzè. L’unica zona sguarnita è il nord-est di Spinea e più precisamente il quartiere e via Rossignago, con ben dieci vie laterali a via Rossignago, via Asseggiano, via delle Rose, via Parco e la nuovissima via Esuli Giu-liano Dalmati, queste ultime in grande fase di sviluppo residenziale. “Serve attivare un servizio pubblico per la zona di Rossignago, deviando la linea del 7 urbana, per via Rossi-

gnago e via Gioberti che, si allungherebbe di 1.400 metri, proseguendo per la sua corsa normale, passando com’è, da Villaggio dei Fiori, via Martiri della Libertà e relativo ca-polinea – chiede dunque Conte – poi vanno programmate almeno cinque fermate Actv, di cui la prima all’inizio di via Rossignago (zona Bersaglieri), la seconda vicino alla nuova via Esuli Giuliano Dalmati, la terza all’altezza di via Frassinelli e centro di Rossi-gnago, la quarta in via Gioberti e prossimità di via Esuli Giuliano Dalmati e la quinta vici-no alla chiesa Santa Bertilla”. Secondo Con-te l’attivazione di questo servizio pubblico non comporterebbe grossi investimenti per il Comune, ma fornirebbe comunque grandi benefici alle 458 famiglie che già risiedono nel quartiere, tenuto conto che con i nuovi insediamenti Spinea avrà un probabile incre-mento del 40 o 50% di nuovi cittadini. “Le due fermate che vengono eliminate dal 7 urbano, sono comunque servite – conclude il consigliere – quella dei Bersaglieri dalle linee extraurbane di via Roma e dal Girospi-nea, quella di via Mameli, oltre che dalle li-nee extraurbane di via Roma, può utilizzare la fermata di Santa Bertilla”.

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Page 17: La Piazza del Miranese sud - nov2012 n144

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In biblioteca è stato installato un nuovo software fornito dalla Re-gione Veneto, studiato per rendere il servizio ancor più effi ciente ed adatto alle esigenze del lettore medio e degli studenti. Grazie a questa nuova piattaforma informatica, i lettori potranno accedere a centinaia di migliaia di libri disponibili al prestito nel polo bibliotecario della Regione Veneto con pochi click digitando l’indirizzo http://vene-zia.sebina.it/. Da subito i vantaggi sono la tessera unica che renderà possibile l’accesso al prestito in tutte le biblioteche che hanno aderito al progetto della rete. Nei prossimi giorni chi vorrà ususfruire del servizio dovrà procedere con una nuova iscrizione alla Biblioteca.

A breve saranno attivati anche alcuni ulteriori servizi online:· Uno spazio personale nell’Opac per richiedere e prenotare via in-ternet i libri da ritirare in biblioteca, salvare ricerche sul catalogo per essere sempre aggiornati sulle nuove acquisizioni indicando le tematiche preferite, salvare bibliografi e;· La visualizzazione dei messaggi ricevuti dalla biblioteca;· La visualizzazione dei prestiti in corso, delle prenotazioni, le ri-chieste di prestito e i suggerimenti di acquisto inviati alla biblioteca· La visualizzazione dello storico dei prestiti.

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Da poche settimane l’Assessorato ai Servizi Sociali ha inaugurato lo “Sportello dedicato ai problemi della demenza” presso il Centro Anziani Insieme che nasce per favorire l’o-rientamento e l’informazione per le famiglie e i malati in collabrazione con Assiciazione Alzheimer Venezia. Lo scopo dello sportello è quello di offrire accoglienza e ascolto, fornen-do informazioni utili sulla malattia e sui servizi del territorio e permetten-do il confronto con le esperienze di altre persone o gruppi familiari. Inol-tre allo Sportello sarà possibile rice-vere materiale informativo e specifi -co relativo alla malattia, ai sintomi e a come affrontarla e conviverci. «Nel 2012 – spiega l’Assessore Buiatti – abbiamo fatto un salto di qualità aprendo lo Sportello Alzheimer. Vo-lontari opportunamente formati da giugno sono in grado di accogliere, orientare, informare le famiglie che si trovano all’improvviso a dover ge-stire una demenza in casa».

Ecco gli orari dei prossimi in-contri:

10.12.2012 ore 18.30-20.30

Lo Sportello Demenze è aperto:

lunedi 14 gennaio ore 18.30-20.30 lunedi 28 gennaio ore 9.30-11.30

lunedi 11 febbraio ore 18.30-20.30 lunedi 25 febbraio ore 9.30-11.30.

Per maggiori info: Servizi Sociali Tel. 0415071107 oppure 0415413625 (nei giorni di apertura dello sportel-lo) [email protected]

SPORTELLO DEDICATO AI PROBLEMI DELLA DEMENZA. UN AIUTO PER LE FAMIGLIE

biblioteCa di spinea: una eCCellenza seMpre piÙ al servizio del Cittadino

i volontari che hanno dato vita allo sportello

Con l’incontro “Assag-gi di lettura” è iniziata ad ottobre l’attività dei Gruppi di Lettura della Biblioteca Comunale di Spinea. Un evento organizzato in colla-borazione con l’Asso-ciazione Amici della Biblioteca. Le iscrizio-ni hanno già raggiunto quota 75 iscritti e tra ottobre e novembre cominceranno gli incontri dei tre gruppi che si sono formati: due pomeridiani (un Giovedì al mese ore 17.00-19.00) e uno serale (un Giovedì al mese ore 20.30-22.00).Gruppi di lettura, cosa sono? E’un gruppo di lettrici e lettori che si ritrovano per parlare e discutere insieme di ciò che hanno letto, per scoprire punti di vista diversi, per mettere in comune rifl essioni ed emozioni nate dalla lettura.Letture in programma:L’ingrediente perduto di Stefania Aphel Barzini.Il contesto di Leonardo Sciascia.I sommersi e i salvati di Primo Levi.Il fucile da caccia di Yasushi Inoue, e Libro d’ombra di Tanizachi Junichiro.Nel tempo di mezzo di Marcello Fois.L’ostacolo di Rosamund di Margaret Drabble Per il Gruppo di Lettura in Giallo, il gruppo di lettura affronterà: Fulvio Ervas, L’amore è idrosolubile; Carlo Lucarelli, Almost blue; Fabio Bartolomei, Giulia 1300 e altri miracoli; Francesco Recami, Gli scheletri nell’armadio; Valentina Patavina, La libraia di Orvieto; Fred Vargas, La cavalcata dei morti; Valerio Varesi, Il fi ume delle nebbie. Per informazioni: www.comune.spinea.ve.it oppure facebbok.com/comune.spinea

gruppi di lettura: leggere e’ una passione senza eta’

Spinea si prepara con decine di appuntamenti tutti diversi e tutti animati dalla gioia di condividere una festa nel segno dell’accoglien-za e della solidarietà. Associazioni, parrocchie, volontari e il Comune hanno messo in rete energia, pas-sione e creatività per un mese di dicembre che vedrà la città prota-gonista.

DICEMBRE 2012:

· Mercoledì 12 dicembre: Addob-bo degli alberelli di Natale, con le classi che hanno aderito al pro-getto, in P.zza Fermi (in caso di pioggia, l’evento viene spostato a giovedì 13 dicembre).· Venerdì 14 dicembre: Pomeriggio con Babbo Natale a cura dell’Asso-ciazione Amici del Graspo de Ua.· Venerdì 14 dicembre: Premia-zione dei Giovani Laureati alle ore 18.00 presso la Sala Consigliare.· Sabato 15 dicembre: Inaugura-zione della Mostra Cento Presepi a Spinea alle ore 11.00 presso l’ex mobilifi cio Corò.· Sabato 15 dicembre: Concerto Spiritual Gospel “Joy Singers” di-retto da Andrea D’Alpaos, orga-nizzato da Lions in collaborazione con il Centro Attilio Scocco alle ore 20.45 presso la Chiesa Santa Ber-tilla.· Sabato 15 dicembre: Concerto

“Santa Claus is coming” coro su Ali d’Aquila alle ore 21.00 presso la Sala Barbazza.· Sabato 15 dicembre e domenica 16 dicembre: Mercatino di Natale.· Domenica 16 dicembre: Concer-to Banda alle ore 15.30 presso la Chiesa Santa Bertilla.· Venerdì 21 dicembre: Concerto Scuola Media - indirizzo musicale - alle ore 20.45 presso il Cinema Bersaglieri.· Sabato 22 dicembre: Concerto di Natale della Scuola di Musica I. Stravinski alle ore 17.00 presso la Sala Barbazza.· Sabato 22 dicembre: Concerto di Natale delle Corali Parrocchiali alle 20.45 presso la Chiesa SS. Vito e Modesto.· Domenica 23 dicembre: Concer-to Coro Polifonico CREA alle ore 17.30 presso la Chiesa di Crea con

la partecipazione dei Piccoli Can-tori Patavini diretti dal M° Nicola Rampazzo. · Venerdì 28 dicembre: Coro La Gerla e Cantori di Corte alle ore 20.30 presso la Chiesa di Crea.

GENNAIO 2013

· Sabato 5 gennaio: Consegna diplomi ai presepari della mostra Cento Presepi alle ore 15.30 e a seguire Premiazione del Concor-so Presepi Parrocchia di San Vito e Modesto alle ore 17.30 presso Oratorio Giovanni Paolo II· Sabato 5 gennaio: Concerto dell’Epifania, a cura della Scuola di Musica I. Stravinski e del Cen-tro Studi Bachelet, alle ore 16.30 presso la Sala Barbazza. Ingresso: Euro 8,00.· Domenica 6 gennaio: Spettacolo Musicale, a cura di Avis, alle ore 15.00 presso la Sala Barbazza.· Domenica 6 gennaio: “Arriva la Befana a Fornase” che distribuirà le “calze” ai bambini alle ore 14.30. Per loro avrà luogo un intratteni-mento festoso. Alle ore 17.00 ci sarà il falò “Se brusa ‘a vecia”.

Segui tutti gli eventi e il calenda-rio aggiornato www.comune.spinea.ve.it oppure facebook.com/comune.spinea

natale si avviCina… prepariaMoCi a viverlo insieMe

L’Assessore Mainardi in biblioteca con alcuni lettori e i Consiglieri Fiorella Fagherazzi e Mario Zorzetto

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La Pro Loco di Santa Maria di Sala in collaborazio-ne con l’Amministrazione Comunale, per il periodo natalizio organizza la manifestazione fiabesca: “La

casa delle Fiabe e il giardino incantato” coinvolgendo oltre dodici mila e cinquecento bambini con le loro fami-glie. I bambini interessati sono quelli delle scuole mater-ne e primarie, provenienti non solo dal comprensorio del miranese ma anche dagli altri comuni delle province di Venezia, di Padova e di Treviso; inoltre la manifestazio-ne è aperta a tutti. “Il successo della manifestazione ha confermato e consolidato la popolarità e celebrità delle fiabe in Villa – dice la presidente dalla Pro Loco Cate-rina Padolazza – grazie ad un’accorta organizzazione e abile ambientazione della Pro Loco, che ha soddisfatto le esigenze delle famiglie nel periodo natalizio. Questa manifestazione piace molto, l’anno scorso è arrivata gente anche da Verona e Pordenone; noi volonta-ri lavoriamo con il cuore e speriamo sempre che la gente si diverta tanto”. L’edizione di quest’anno si svilupperà nelle giornate del 23, 26 e 30 dicembre e il 6 gennaio 2013 e porterà in scena la fiaba del “burattino Pinocchio” di Carlo Collodi. Attraverso un

percorso guidato dalle “Fate”, gli ospiti potranno rivive-re direttamente la fiaba entrando a contatto con i vari personaggi, interpretati da attori, quali: il bu-rattino Pinocchio, Mastro Geppet-to, il Grillo Parlante, il Gatto e la Volpe, Mangiafuoco; entreranno nel ventre della balena e infine

conosceranno la Fata Turchina. Vivranno l’atmosfera del paese dei Balocchi, le feste nell’osteria del Gambero Rosso e attraverseranno il campo dei miracoli. I bambi-ni vivranno 45 minuti di spettacolo, davanti a tutti in

prima fila, accompagnati dalla Fata turchina. Nel piano terra della villa si terrà la mostra di disegni su Pinocchio, ben 60 illustrazioni provenienti e gentilmente concesse dalla Fondazione Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’infanzia di Sarmede (Tv). Durante le giornate di spettacolo, dalle ore 14 fino alle 19 e ogni 15 minuti, partirà un gruppo di 40/50 persone; la biglietteria apre nei giorni degli spettacoli dalle ore 13.30, il costo del biglietto unico è 5 euro. Per maggiori informazioni e per prenotazioni si può contattare il numero 041 487560 o scrivere a [email protected]

di Roberta Pasqualetto

L’edizione di quest’anno si svilupperà nelle giornate del 23, 26 e 30 dicembre

Iniziative La Pro Loco ha organizzato un evento che attira pubblico da tutta la provincia

Un Natale da fiaba in villa Farsetti

Villa Farsetti

La siccità ha creato una si-tuazione di emergenza in questo lungo periodo inver-

no–estate 2012 a Santa Maria di Sala. Recentemente l’asses-sore alle Attività Produttive, Gabriele Ragazzo, ha incontrato singolarmente tutti i principali referenti delle associazioni di categoria dei vari settori economici quali l’agricoltura, l’artigiana-to, il commercio e l’industria. Nello stesso incontro si sono affrontati temi quali la riqualificazione degli edifici rurali non più strumentali all’attività agricola, l’istituzione di un tavolo verde per l’agricoltura, la valutazione di sinergie con gli agricoltori per i piani di sfalcio del verde e di sgombero neve e il proble-ma dell’irrigazione dei campi mal servita, a volte, per la scarsa regolamentazione e tenuta dei fossi tra privati. L’amministrazione comunale, tramite il Sin-daco, Nicola Fragomeni e l’assessore di riferimento, Gabriele Ragazzo, si è subito prodigata per attivare tutte le procedure necessarie in modo che la Regione del Veneto inoltri al Ministero delle politiche agricole e forestali, la richiesta di declaratoria di eccezionale avversità atmosferica. Inoltre, poiché la situazione ha interessato il territorio comunale di Santa Maria di Sala e la pluralità dei fondi agricoli in esso compresa sono stati richiesti, all’Agenzia del Territorio di Vene-zia, gli sgravi fiscali previsti in caso di annata con perdite di prodotto ordinario superiori al 30%.

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Il bilancio in agricoltura forti danni per la siCCità

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16 Santa Maria di Sala161616 Santa Maria di Sala

Saranno coinvolti oltre dodici mila e cinquecento bambini con le loro famiglie

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21212121Santa Maria di Sala

La nuova amministrazione di Santa Maria di Sala punta molto sulla si-curezza e sulla difesa dell’ambiente

per questo ha realizzato due progetti: uno di inserimento di telecamere di vide-osorveglianza e l’altro di divieto assoluto di gettare mozziconi di sigarette a terra. Da poco sono stati ultimati i lavori di ripri-stino e aggiornamento dei software delle quattro telecamere mobili che saranno installate a rotazione, in punti strategici per sorvegliare zone particolarmente sen-sibili a fenomeni di criminalità quali la zona industriale, dove è alto il fenomeno della prostituzione e, i punti sensibili della via-bilità dove avvengono infrazioni del codice della strada e nelle zone destinate a isole ecologiche. A queste telecamere sono da aggiungere le dodici fisse già installate in punti strategici delle varie frazioni e nei pressi dell’Eco centro di Via Ferraris per la raccolta dei rifiuti differenziati. Anche queste telecamere saranno registrate sia da un punto di vista che riguarda i software (per una migliore qualità d’immagine) sia per quanto riguarda la loro installazione in punti in cui si possano monitorare i varchi per l’accesso a tutto il territorio comunale (viabilità principale SR515 e Strade Provin-ciali) e i centri abitati delle varie frazioni. E’ prevista l’istallazione di altre due nuove telecamere fisse, nei pressi di Villa Farsetti, per tutelarne il valore storico e architetto-

nico evitando possibili atti di vandalismo o episodi spiacevoli in quell’area. “Si stanno rispettando gli impegni – dice Fabio Se-menzato assessore ai lavori pubblici – e si procede con le migliori soluzioni per la tutela del patrimonio e l’incolumità dei cit-tadini. Stanno andando al loro posto una serie di tasselli importanti messi in campo dall’amministrazione comunale per l’intero territorio di Santa Maria di Sala”. La vide-osorveglianza in primis e l’attenzione per il verde pubblico sono i due punti cruciali che Semenzato precisa: “La sicurezza è il primo punto ma non dimentichiamo la salvaguardia dell’ambiente. Coloro che sa-ranno visti gettare mozziconi di sigaretta a terra saranno sanzionati, anche questo per sottolineare la tutela degli edifici pubblici e la lotta all’uso improprio degli spazi pub-blici”. Infatti, è stata emessa un’ordinanza del sindaco che vieta permanentemente di gettare a terra, sui marciapiedi, sulle strade e piazze del territorio, mozziconi di sigaret-ta. In effetti, è dimostrato che i mozziconi

di Roberta Pasqualetto

Alle telecamere in arrivo sono da aggiungere le 12 fisse già installate nelle varie frazioni e nell’ecocentro

Amministrazione L’assessore ai lavori pubblici illustra gli interventi in programma

Le priorità? Sicurezza nelle strade e difesa dell’ambiente

L’installazione di una telecamera

hanno un effetto negativo sull’ambiente e sulle persone per le sostanze che rilasciano nell’ambiente quindi il comune ha deciso di fare qualcosa per questo problema. Sempre l’amministrazione farà collocare, davanti alle diverse tipologie di attività, dei posacenere contenenti sabbia al fine di portare l’utenza al pieno utilizzo degli stessi evitando l’incontrollato abbandono delle cicche sulle strade, piazze e aree pubbliche o prospicienti locali pubblici. Chi non rispetterà questa ordinanza sarà punito con una sanzione pecuniaria di 25 euro. Insomma oltre alla brutta figura segno di inciviltà pagherà di tasca propria.

Il Comune farà collocare davanti alle diverse attività commerciali dei posacenere

Il comune darà risalto al Natale con l’iniziativa del Natale Solidale. Il programma, prevede la festa dell’an-

ziano in villa Farsetti il 2 dicembre, la realizzazione di 6 alberi di natale e altrettanti concerti per tutte le frazioni. Per realizzare gli alberi di natale sa-ranno impiegate quelle persone che al momento non hanno un lavoro e che presterebbero il loro aiuto alla comuni-tà rendendo più vivibile il loro paese. Questa manifestazione sarà inaugurata l’8 dicembre con un tour per le frazio-ni per accendere i 6 alberi di natale. “L’assessorato che dirigo si è proposto di trasformare in risorsa quello che al momento è un problema e un costo sociale occupando le persone disoccu-pate per mantenere quei servizi minimi di decoro e di supporto all’istituzione comune, alla scuola e alla comunità in genere – dice l’assessore Gabriele Ragazzo – Il simbolo dell’albero sarà il mezzo per la costituzione di un fondo solidale che servirà a supportare, con il contributo di tutti, i prossimi lavori di utilità sociale che saranno svolti dalle persone “vittime” di questo momento di crisi”. L’iniziativa sarà accompagnata alla richiesta di contributo agli impren-ditori per costituire un fondo solidale. L’intero evento sarà curato dall’associa-zione Onlus Laboratorio Solidale.

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22 Cultura222222 Cultura

Entra nel vivo la stagione teatrale a Mira-no, organizzata da Regione, Provincia, Arteven, Fondazione Venezia. Sette

gli appuntamenti in calendario, fino al 26 marzo, tutti con inizio alle 20.45. Tanti gli artisti che arriveranno in città, per una rasse-gna che ogni anno propone sempre eventi di livello. La stagione 2012-2013 si è aperta il 20 novembre con Arturo Cirillo, che ne curava pure la regia, con lo spettacolo “L’in-finito” di Tiziano Scarpa. A dicembre si pro-seguirà lunedì 17 con il Finalista del Premio Off Teatro Stabile del Veneto, la compagnia Amor Vacui, che presenterà “This is the only level” con Andrea Bellacicco, Eleonora Pa-nizzo, Andrea Tonin, per la regia di Lorenzo Marangoni. Si parlerà del mondo del lavoro, dove il giocatore, come in un videogioco, entrerà nell’azienda al livello più basso e, accompagnato da una musica elementare e ipnotica, viene addestrato da un tutor a raggiungere i propri obiettivi. Se all’inizio le azioni molto semplici saranno sufficienti per ottenere i risultati sperati, dopo poco le

regole inizieranno a cambiare e non saranno più spiegate. Trascorso il periodo di Natale, la rassegna tornerà venerdì 18 gennaio con “La febbre” di Giulio Casale. Si tratta di pro-sa cantata, scritto e interpretato dallo stesso Casale, con la regia di Francesca Bartellini. Uno spettacolo come un giro di ricognizione su tante cosiddette marginalità della società italiana contemporanea. Febbraio si aprirà il giorno 6, di mercoledì, con “Open day” di Walter Fontana, con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro. La regia sarà di Rug-gero Cara. Separati da tempo, una madre e un padre si ritrovano per iscrivere la figlia alla scuola superiore. Sembra facile, ma non sarà così. Due settimane più tardi, venerdì 22, Parma Concerti proporrà “È stato così” di Natalia Ginzburg con Sabrina Impacciato-re. Sensibile, drammatico, schietto. Così è il romanzo della Ginzburg, che Valerio Bina-sco, regista dalla sensibilità attenta, porta in scena, regalando un intenso ritratto femmi-nile. In archivio febbraio, si entra nel vivo di marzo (mercoledì 13), con la compagnia

Sandro Lombardi di Firenze, con “Un amore di Swann” di Marcel Proust, con lo stesso Sandro Lomardi, Elena Ghiaurov, Iaia Forte per la regia di Federico Tiezzi. “Un amore di Swann” è la storia di un tormento, di un amore che diventa ossessione, malattia, rovina: una vicenda di passione, gelosia, tradimenti nella Parigi della mondanità di fine Ottocento insieme ritratto di una società in via di disfacimento e analisi accorata ma anche spietata dei moti dell’animo e della legge dell’amore. “Un amore di Swann” offre la possibilità di una drammaturgia

asciutta e tagliente, spumeggiante di toni comici e drammatici, dolenti e ironici. Ulti-mo appuntamento martedì 26 marzo, con il teatro Stabile di Torino, quello delle Marche e teatro di Roma con “Serata a Colono”, di Elsa Morante, con Carlo Cecchi, Angelica Ip-polito e Antonio Truppo. Le musiche saranno di Nicola Piovani, mentre la regia è affidata a Mario Martone. La compagnia sarà forma-ta da attori che hanno recitato con Cecchi e con lo stesso Martone, mentre Nicola Piova-ni e Sergio Tramonti lavoreranno alla musica e alle scene.

di Alessandro Ragazzo

Saranno sette gli appuntamenti in calendario, fino al 26 marzo, tutti con inizio alle 20.45

Mirano Arteven ha organizzato un cartellone pieno di sorprese

Al via una stagione teatrale di qualità

Chiusa la prevendita degli abbonamen-ti, il biglietto per il singolo spettacolo costerà 18 euro, mentre quello ridotto

15. Gli studenti e i lavoratori pagheranno 10 euro, 8 euro se si acquisteranno un minimo di tre tagliandi in prevendita. Per chi possie-de la tessera “Giovani a teatro”, il prezzo d’ingresso sarà di 2,50 euro. Riduzioni per gli oltre sessantacinquenni, per i giovani fino ai 26 anni, per i Cral aziendali e i dipendenti del Comune di Mirano. Per i diversamente abili, anche l’accompagnatore avrà diritto al biglietto ridotto. C’è anche la possibilità di usufruire della prevendita on-line, entrando sul sito www.vivaticket.it by Charta o recan-dosi alla biglietteria del Teatro di Mirano nei tre giorni precedenti lo spettacolo. Lo sportel-lo osserverà il seguente orario: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12. La vendita, invece, prenderà il via la sera stessa dello spettacolo a partire da un’ora prima del suo inizio. Per informazioni, telefonare al numero 041-4355536 (biglietteria e segre-teria del teatro).

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2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Grandi opere in provincia di Venezia, il 2013 con la ripresa eco-nomica dovrebbe essere l’anno della ripartenza. Sul tavolo ci sono grandi opere come l’elettrodotto Dolo-Camin, la Romea

Commerciale, l’idrovia Padova-Venezia, la camionabile, l’alta veloci-tà nel territorio del Veneto Orientale e Veneto City fra Dolo e Pianiga. Nel frattempo è stato inaugurato lo scorso ottobre il casello di Meolo Roncade, prima opera del progetto terza corsia. Erano presenti il presidente di Autovie Venete Emilio Terpin, l’assessore regionale alle infrastrutture del Veneto Renato Chisso, il Commissario per l’emer-genza in A4 Riccardo Riccardi, i presidenti delle Regioni del Veneto Luca Zaia e del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo. “E’ un’opera importante per tutti, segno della capacità progettuale e realizzati-va di questo nostro nord est- ha detto il presidente della Provincia Francesca Zaccariotto. Un’infrastruttura attesa da oltre trent’anni, che è stata possibile grazie al lavoro di squadra delle istituzioni locali. Un plauso va alle imprese e alle maestranze che hanno concluso l’opera in tempi brevissimi, anzi in anticipo sul previsto, e alla Regione del Veneto per aver saputo dare una risposta concreta alle richieste del territorio. Per la Provincia questo casello vuol dire un collegamento all’autostrada, uno sbocco alla via del mare che si completerà speriamo in tempi altrettanto serrati, e meno traffi co congestionato nella viabilità provinciale ed urbana. La nostra provincia è la prima in Italia per affl usso turistico e un’infrastruttura adeguata è sicuramente un buon biglietto da visita per i turisti che amano il nostro litorale e vi soggiornano volentieri”. Fra le opere in

programma, continueranno anche per il 2013 a gran ritmo, i cantieri del Mose a Venezia. Sempre nel comune lagunare c’è in cantiere la ristrutturazione dell’ex Ospedale al Mare. Nel complesso dell’ex nosocomio del Lido nel 2013 si faranno le bonifi che delle aree inqui-nate. Per l’Hotel Des Bains si attende l’inizio dei lavori di ristruttura-zione per trasformarlo, con 58 residenze alberghiere assistite dagli 80 ai 300 metri quadri di dimensioni, più quattro ville nel parco. Già assegnato anche l’appalto, ma il cantiere non è ancora partito ma nel 2013 prenderà il via. Sulle opere infrastrutturali Veneto City partirà solo nel 2014. E’ in corso infatti la pianifi cazione urbanistica che porterà alla presentazione del Pua (piano urbanistico attuativo) entro giugno 2013. Toccherà poi ai Comuni di Dolo e Pianiga analiz-zare il progetto e approvarlo, e questo processo potrebbe durare da-

gli 8 ai 12 mesi. Il passo successivo saranno i piani edilizi del primo stralcio che interessano circa 340 mila metri quadri sui 748 mila to-tali. Di questi, visto l’indice di costruzione pari allo 0,7, si potranno costruire 240 mila mq. L’area interessata è quella più a ovest visto che sarà vincolata alla realizzazione della

stazione Sfmr. Sull’elettrodotto Dolo – Camin, i cantieri sarebbero già stati avviati, ma sull’opera pende un ricorso che potrebbe farli slittare per diversi mesi ancora. Per l’idrovia Padova Venezia invece, richiesta a gran voce da tutti, invece la regione ha fatto uno studio di fattibilità ma non si è ancora espressa. Per la Romea Commerciale invece si è in alto mare. Mancherebbero i fi nanziamenti pubblici e non ci sarebbero nemmeno quelli privati.

di Alessandro Abbadir

Inaugurato il casello di Meolo – Roncade sulla A4. Veneto City al via nel 2014

Infrastrutture ed interventi Il punto della situazione in provincia di Venezia per il 2013

La crisi rallenta le grandi opere

Sabato 24 novembre si è svolta la XVI edizione della Giornata Nazio-nale della Colletta Alimentare che

ha coinvolto più di 9.000 supermercati di tutta Italia. Grazie al sostegno di 130.000 volonta-ri, provenienti da realtà e associazioni presenti nel territorio, 11.000 circa solo nel Veneto, sono state raccolte 9.622 tonnellate di prodotti alimentari, confermando sostanzialmente, nonostante la crisi, il dato dell’edizione 2011 (9.600 tonnellate). Nel Veneto il dato è in crescita, 694 tonnellate (+4%), e il materiale raccolto verrà distri-buito alle oltre 8.600 strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare. Un gesto così concreto che coinvolge tutta Italia e che è il solo ad unire nello stesso giorno l’intera nazione. Sono spesso piccoli dialoghi o semplici sguardi che riempiono quanti da anni partecipano alla colletta alimentare. “Ancora una volta, l’opportunità di donare tocca le radici della persona – sostiene il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus Andrea Giussani, - e, contro il pessimismo, rilancia una piccola o grande responsabilità individuale”.

la Giornata nazionale della Colletta alimentarc

la Carità non ConosCe la Crisi anChe in veneto

Miriam Vianello

“Romea Commerciale: qualcuno al Governo si è fi nalmente accorto che con i livelli di traffi co at-tuali un Project Financing da 10 miliardi di euro

non sta in piedi. Non bastano nemmeno i Project Bond e la defi scalizzazione. Non se ne sono accorti gli “indignados di palazzo”, il Presidente Zaia e l’assessore Chisso, che vogliono quest’opera “a tutti i costi”. A prendere questa posizione sono Rebecca Ruvoletto e Lisa Causin portavoci del comitato Opzione Zero. Per Opzione Zero ”continuare a sostenere quest’opera “ha qualcosa di diabolico, manca un piano economico-fi nanziario del progetto. Il rischio non è

solo la devastazione ambientale ma anche quello di creare un enorme defi cit pubblico che graverà per anni sulle ta-sche di chi paga le tasse, esattamente come la Tav in Val di Susa”. “La “Romea commerciale - dicono i comitati - è un affare da 10 miliardi di euro che da sola vale quattro volte di più di tutti i progetti contenuti nel nuovo piano regionale delle opere pubbliche appena approvato e che vede la can-tierizzazione di un turbinio di nuove strade e autostrade: Padana Inferiore, Nogara-Mare, collegamento A4-Jesolo, nuova Valsugana, tangenziali Verona-Vicenza-Padova, grande Raccordo Anulare di Padova e Camionabile”. Invece

qualcuno al Governo si è reso conto che un Project Finan-cing da 10 miliardi di euro con questi livelli di traffi co e in tempi di crisi, semplicemente non sta in piedi, a meno di non provocare un “buco” nei bilanci pubblici dello Stato che avrà ripercussioni per molti anni sulle tasche dei contribuenti italiani. Per Opzione Zero le “diffi coltà tecniche” sono in realtà diffi coltà economico-fi nanziarie, manca un piano economico-fi nanziario: il giochetto del project fi nancing per opere di questa portata non funziona più da anni, “nemme-no con il sistema dei Project Bond e della defi scalizzazione del ministro Passera”. Dure le conclusioni “A fronte di un

calo vertiginoso dei dati di traffi co - spiegano Causin e Ru-voletto - si continuano a portare avanti progetti concepiti 15 anni fa, trascurando le infrastrutture esistenti che continue-ranno a rimanere insicure e degradate, come per l’attuale Romea. La Romea Commerciale è un’opera insostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale”. A.A.

I COMITATI “OPZIONE ZERO” ROMEA COMMERCIAlE, OPERA SENZA FINANZIAMENTI

La Romea Commerciale rischia di saltare per mancanza di fondi

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3Spazi aperti

di Ornella Jovane

ADOTTAMISperanza. Femmina giovane, forse meno di 1 anno. Recupe-

rata da un signore che, impietosito dalle sue condizioni, l’ha portata in rifugio. Noi volontari l’abbiamo accolta a braccia

aperte. E’ stata visitata dal veterinario che ha confermato lo stato di denutrizione, ora aspettiamo l’esito degli esami.

Mistica. Femmina, circa 2 anni, taglia medio-contenuta circa kg.10. Mistica è stata salvata da una meravigliosa ragazza che ha notato la piccola sui binari del treno zona sant’Anna di Chioggia. Cerchiamo vecchio o nuovo proprietario. Verrà regolarizzata dal veterinario.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Penelope. Giovane micia di un enorme colonia. Solo 5 mesi - sverminata e vaccinata - da sterilizzare

obbligatoriamente a 6 mesi . Carattere socievole e gestibilissima.

Prima dell’inverno le abbiamo promesso una casetta.

Lello. Meraviglioso gattone nero, circa 4-5 anni. Purtroppo la sua amata proprietaria è stata portata in casa di riposo. Una vicina di casa lo accudisce provviso-riamente. Ma se non trova nessuno a breve per Lello ci sarà la strada. Cerchiamo adozione urgente.

Emergenze pioggia La Provincia prova a fare un bilancio

Sono soprattutto le spiagge ad ave-re subito i maggiori danni derivanti dall’ondata eccezionale di maltempo

che il fi ne settimana del 10-13 novembre scorso ha colpito duramente vaste aree an-che del Veneziano.

E’ ciò che emerge dal dettagliato ren-diconto della Quinta commissione consiliare della Provincia (Ambiente, Ecologia, Caccia, Pesca, Protezione civile e Vigilanza) che si è riunita lo scorso 20 novembre a Mestre, pre-sieduta dal consigliere Diego Vianello, e alla quale hanno preso parte anche l’assessore provinciale alla Protezione civile Giuseppe Canali e il dirigente del servizio Massimo Gattolin.

L’impatto sull’ambiente in seguito alle forti precipitazioni, in concomitanza con l’al-ta marea e la conseguente ondata di piena dei corsi d’acqua è stato registrato in varie parti del territorio - è il risultato dell’analisi compiuta - a cominciare proprio dai comuni costieri, dove si sono verifi cati fenomeni di erosione delle spiagge e dove si sono

ammassate enormi quantià di materiale li-gneo e, più in generale, di rifi uti trasportati dalle piene. Il maltempo, del resto aveva già provocato ingenti danni con le violen-te mareggiate delle settimane precedenti (Chioggia con Sottomarina sono state mes-se in ginocchio dalle piogge del week end di Halloween).

Ci vorranno circa 10-20 milioni di euro per provvedere alla pulizia degli arenili, all’asporto dei rifi uti e al ripascimento delle spiagge. Almeno a quanto risulta da una prima stima.

Il maltempo ha colpito duro anche nell’entroterra: nel Portogruarese e nel San-donatese, nel Miranese e nel Cavarzerano “minacciati” dalla critica situazione dei fi u-

mi Piave, Livenza, Adige e Gorzone, oltre a Brenta, Sile, Dese e Marzenego.

Per fronteggiare l’emergenza sono stati impiegati nell’intero territorio provinciale un’ottantina di volontari della Protezione ci-vile che hanno svolto attività di sorveglianza lungo gli argini dei fi umi in piena, resi più a rischio dalle condizioni di alta marea (quella dello scorso 11 novembre è stata la sesta marea eccezionale in ordine storico) che ne ha ostacolato lo scarico in laguna o in mare.

“La Provincia di Venezia - ha commen-tato l’assessore Canali elogiando il lavoro svolto dalla Protezione civile che ha messo a disposizione uomini e mezzi - ha agito in modo puntuale e tempestivo per dare una risposta concreta alle esigenze di intervento che si sono presentate.

Per quattro famiglie di San Donà di Pia-ve, che hanno le loro abitazioni nell’area golenale del Piave, si è reso necessario lo sgombero. Le dodici persone sono state aiu-tate nelle operazioni di sfollamento dagli uomini della Protezione civile.

O.J.

Maltempo, alle spiagge i danni maggiori Il litorale Veneziano paga il tributo maggiore agli effetti del maltempo che ha pro-

dotto danni per circa 20 milioni. A fare i conti sono i sindaci dei comuni costieri del territorio veneziano all’indomani della prima ondata di maltempo, a inizio novembre,

che ha provocato violente mareggiate che hanno spazzato via migliaia di metri cubi di sabbia. I primi cittadini di Caorle, Cavallino-Treporti, Eraclea, Jesolo e San Michele al Ta-gliamento - mancava Chioggia che ha comunque condiviso iniziativa e decisioni - si sono riuniti all’inizio di novembre per chiedere congiuntamente alla Regione fi nanziamenti straordinari, necessari a ripristinare gli arenili della costa veneziana e a pulirla dai rifi uti che si sono accumulati col maltempo.

A complemento, nel corso dell’incontro si è convenuta la necessità di un’azione comune e condivisa delle città costiere affi nché si studi un sistema risolutorio per la protezione delle coste.

Dopo la seconda ondata di maltempo, lo scorso 12 novembre, il governatore del Veneto; Luca Zaia, si è detto pronto a chiedere lo stato di calamità.

“Abbiamo chiesto, e attendiamo dai sindaci dei terri-tori colpiti dagli eventi di questi giorni - ha affermato - un puntuale monitoraggio dei danni. Andando in giro per il territorio, ho constatato personalmente quanto le fami-glie, le imprese, le aziende agricole e i Comuni siano stati danneggiati”. “È impensabile – ha afferma il presidente – che una Regione come la nostra, che paga prontamente le tasse e in misura molto superiore a quanto le viene restituito, rimanga senza il segno concreto di un aiuto da parte del Governo nazionale. Per questi motivi, appena ricevuta la puntuale risposta delle amministrazioni, la Regione si attiverà anche formalmente per chiedere lo stato di calamità”.

I sindaci del litorale veneziano uniti chiedono alla Regione

“FINANZIAMENTI STRAORDINARI PER RIMEDIARE All’EROSIONE”

Il governatore Luca Zaia

“Il VENETO PRONTO A ChIEDERE lO STATO DI CAlAMITÀ”

L’associazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li

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26 Mondo scuola262626 Mondo scuola 5Mondo scuola

di Melania Ruggini

La lettura aiuta a crescere: ne sono con-vinti il preside e i professori, in testa i docenti di lettere, della scuola seconda-

ria di primo grado Cappon di Cavarzere, che hanno trovato il sostegno e l’appoggio della fondazione Clodiense, tramite l’assegnazio-ne di 2500 euro per il Progetto Biblioteca.

Per merito dei docenti di lettere, Carlo Mantovani e Renza Pavanato, il progetto è stato presentato alla Fondazione della Co-muntà Clodiense, che dal 2001 opera nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona, sposandone l’idea con questo generoso contributo economi-co. Grazie all’ottimo risultato, dunque, la biblioteca scolastica potrà ampliare signifi -cativamente l’offerta dei libri di narrativa, ma anche i testi di divulgazione e di consul-tazione, per stimolare i ragazzi alla lettura e alla ricerca, con testi coinvolgenti e in buono stato. Inoltre sono previste una serie di iniziative, tra cui un concorso rivolto agli alunni della scuola secondaria di primo gra-do, per stimolare la lettura di uno o più testi e la presentazione di un elaborato in forma

grafi ca e scritta. Il concorso premierà con un libro di narrativa fi no a tre alunni per clas-se e i vincitori potranno partecipare a una visita guidata alla biblioteca e alla città di Chioggia. Alla fi ne dell’anno scolastico sarà allestita una mostra del materiale realizza-to, aperta al pubblico. È prevista, infi ne, l’organizzazione di un incontro tra gli alunni della scuola e un autore di libri di narrativa per ragazzi.

“Si tratta di un importante risultato - commenta il dirigente scolastico Filippo Sturaro - Bisogna sapere che la biblioteca

scolastica ha una lun-ga storia alle spalle, in quanto esiste da circa vent’anni e da sempre ha costituito un punto di riferimento nella vita dell’istituto. Il locale

adibito a biblioteca è spazioso e luminoso, in modo da invogliare gli alunni a frequen-tarlo”.

Come spiega il preside, sono presenti più di quattromila volumi, divisi in settori dedicati ai vari generi della narrativa per ragazzi e alla divulgazione. Inoltre la biblio-teca è anche luogo di raccolta dei lavori di

ricerca svolti dagli alunni, quale memoria storica della scuola.

Nel corso degli anni, la biblioteca è di-ventata parte integrante del processo educa-tivo, in quanto “fornisce informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo nell’attuale società dell’in-formazione e della conoscenza” come cita il manifesto Ifl a/ Unesco sulla biblioteca sco-lastica. “La biblioteca scolastica - sostiene Sturaro - offre agli studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l’apprendi-mento lungo l’arco della vita, di sviluppare l’immaginazione e li fa diventare cittadini responsabili”

Pertanto il dirigente scolastico, assieme ai docenti responsabili di progetto e la co-munità scolastica dell’istituto comprensivo ringraziano la Fondazione della Comunità Clodiense per aver apprezzato e riconosciu-to l’importanza di un’effi cace promozione della lettura tra i ragazzi della città.

Cavarzere Grazie ad un contributo della Fondazione Comunità Clodiense decolla il Progetto Biblioteca

La scuola punta sulla letturaEdilizia scolastica Inaugurate al Musatti e al Majorana

Nove aule in più e un laboratorio nuo-vo di zecca per le scuole superiori di Mirano e Dolo: rispettivamente

quattro al liceo scientifi co “Majorana” e altre cinque all’Istituto professionale per i Servizi commerciali Turistici Alberghieri e della ristorazione “Musatti”. La cerimonia di inaugurazione lo scorso 15 novembre con il taglio del nastro e la consegna delle chiavi ai dirigenti scolastici degli edifi ci (Carla Ber-to a Mirano e la vicepreside del “Musatti” a Dolo Sonia Flospergher, presente anche il preside del Galilei Luigi Carretta). A fare gli onori di casa il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello e l’assessore alla Cultura del Comune di Dolo, Cecilia Canova.

Complessivamente la Provincia ha speso 500mila euro (300 mila a Mirano e 200mila a Dolo) per ricavare, ed arredare, spazi che fossero adeguati alla didattica in un contesto in cui si registra da alcuni anni un incremento del numero di studenti.

“Sulla qualità della scuola - ha com-mentato l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Giacomo Gasparotto - non si discute”. E compiacendosi delle aule, am-pie e luminose, ha ricordato come solo 8 mesi fa’ fosse stato approvato il progetto per Mirano. Le nuove aule al “Majorana” sono di circa 66 mq, a rispetto delle norme previste, attrezzate per ospitare fi no ad un massimo di 30-33 persone”. “Negli ultimi

anni - ha proseguito l’assessore - il distretto scolastico di Mirano ha vissuto una profonda inversione di tendenza e gli studenti sono aumentati in maniera signifi cativa. A causa della carenza di aule didattiche l’istituto era costretto a sfruttare una serie di ambiti non idonei alla didattica”. Un ampliamento che non è fi ne a se stesso ma che è stato pensato e organizzato coerentemente con il riodino dell’offerta formativa. Lo ha sotto-lineato l’assessore provinciale all’Istruzione Claudio Tessari. “Qui a Mirano - ha detto - il Ponti sarà aggregato al Levi e il Lorenz all’8 marzo, andando a completare un’offerta ampia anche per il territorio, le famiglie e le aziende”.

Parole di encomio sono state espresse nell’occasione anche dalla presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello.

La cerimonia di consegna si è ripetuta a Dolo: in questo caso sono state consegnate 5 aule e il nuovo laboratorio al primo pia-no dell’ampliamento del “Musatti”. Sono stati completati alcuni spazi didattici che risultavano al grezzo, realizzati tutti i lavori edili di fi nitura, completati gli impianti e l’adeguamento normativo per permettere la totale fruibilità del primo piano. Le cinque aule sono di circa 64 metri quadrati ciascu-na e un’aula speciale è di circa 90 metri quadrati.

O.J.

Nove aule nuove per Dolo e Mirano

Oltre 4000 volumi nella biblioteca che di anno in anno di arricchisce di nuove proposte

Page 29: La Piazza del Miranese sud - nov2012 n144

5Mondo scuola

di Melania Ruggini

La lettura aiuta a crescere: ne sono con-vinti il preside e i professori, in testa i docenti di lettere, della scuola seconda-

ria di primo grado Cappon di Cavarzere, che hanno trovato il sostegno e l’appoggio della fondazione Clodiense, tramite l’assegnazio-ne di 2500 euro per il Progetto Biblioteca.

Per merito dei docenti di lettere, Carlo Mantovani e Renza Pavanato, il progetto è stato presentato alla Fondazione della Co-muntà Clodiense, che dal 2001 opera nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona, sposandone l’idea con questo generoso contributo economi-co. Grazie all’ottimo risultato, dunque, la biblioteca scolastica potrà ampliare signifi -cativamente l’offerta dei libri di narrativa, ma anche i testi di divulgazione e di consul-tazione, per stimolare i ragazzi alla lettura e alla ricerca, con testi coinvolgenti e in buono stato. Inoltre sono previste una serie di iniziative, tra cui un concorso rivolto agli alunni della scuola secondaria di primo gra-do, per stimolare la lettura di uno o più testi e la presentazione di un elaborato in forma

grafi ca e scritta. Il concorso premierà con un libro di narrativa fi no a tre alunni per clas-se e i vincitori potranno partecipare a una visita guidata alla biblioteca e alla città di Chioggia. Alla fi ne dell’anno scolastico sarà allestita una mostra del materiale realizza-to, aperta al pubblico. È prevista, infi ne, l’organizzazione di un incontro tra gli alunni della scuola e un autore di libri di narrativa per ragazzi.

“Si tratta di un importante risultato - commenta il dirigente scolastico Filippo Sturaro - Bisogna sapere che la biblioteca

scolastica ha una lun-ga storia alle spalle, in quanto esiste da circa vent’anni e da sempre ha costituito un punto di riferimento nella vita dell’istituto. Il locale

adibito a biblioteca è spazioso e luminoso, in modo da invogliare gli alunni a frequen-tarlo”.

Come spiega il preside, sono presenti più di quattromila volumi, divisi in settori dedicati ai vari generi della narrativa per ragazzi e alla divulgazione. Inoltre la biblio-teca è anche luogo di raccolta dei lavori di

ricerca svolti dagli alunni, quale memoria storica della scuola.

Nel corso degli anni, la biblioteca è di-ventata parte integrante del processo educa-tivo, in quanto “fornisce informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo nell’attuale società dell’in-formazione e della conoscenza” come cita il manifesto Ifl a/ Unesco sulla biblioteca sco-lastica. “La biblioteca scolastica - sostiene Sturaro - offre agli studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l’apprendi-mento lungo l’arco della vita, di sviluppare l’immaginazione e li fa diventare cittadini responsabili”

Pertanto il dirigente scolastico, assieme ai docenti responsabili di progetto e la co-munità scolastica dell’istituto comprensivo ringraziano la Fondazione della Comunità Clodiense per aver apprezzato e riconosciu-to l’importanza di un’effi cace promozione della lettura tra i ragazzi della città.

Cavarzere Grazie ad un contributo della Fondazione Comunità Clodiense decolla il Progetto Biblioteca

La scuola punta sulla letturaEdilizia scolastica Inaugurate al Musatti e al Majorana

Nove aule in più e un laboratorio nuo-vo di zecca per le scuole superiori di Mirano e Dolo: rispettivamente

quattro al liceo scientifi co “Majorana” e altre cinque all’Istituto professionale per i Servizi commerciali Turistici Alberghieri e della ristorazione “Musatti”. La cerimonia di inaugurazione lo scorso 15 novembre con il taglio del nastro e la consegna delle chiavi ai dirigenti scolastici degli edifi ci (Carla Ber-to a Mirano e la vicepreside del “Musatti” a Dolo Sonia Flospergher, presente anche il preside del Galilei Luigi Carretta). A fare gli onori di casa il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello e l’assessore alla Cultura del Comune di Dolo, Cecilia Canova.

Complessivamente la Provincia ha speso 500mila euro (300 mila a Mirano e 200mila a Dolo) per ricavare, ed arredare, spazi che fossero adeguati alla didattica in un contesto in cui si registra da alcuni anni un incremento del numero di studenti.

“Sulla qualità della scuola - ha com-mentato l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Giacomo Gasparotto - non si discute”. E compiacendosi delle aule, am-pie e luminose, ha ricordato come solo 8 mesi fa’ fosse stato approvato il progetto per Mirano. Le nuove aule al “Majorana” sono di circa 66 mq, a rispetto delle norme previste, attrezzate per ospitare fi no ad un massimo di 30-33 persone”. “Negli ultimi

anni - ha proseguito l’assessore - il distretto scolastico di Mirano ha vissuto una profonda inversione di tendenza e gli studenti sono aumentati in maniera signifi cativa. A causa della carenza di aule didattiche l’istituto era costretto a sfruttare una serie di ambiti non idonei alla didattica”. Un ampliamento che non è fi ne a se stesso ma che è stato pensato e organizzato coerentemente con il riodino dell’offerta formativa. Lo ha sotto-lineato l’assessore provinciale all’Istruzione Claudio Tessari. “Qui a Mirano - ha detto - il Ponti sarà aggregato al Levi e il Lorenz all’8 marzo, andando a completare un’offerta ampia anche per il territorio, le famiglie e le aziende”.

Parole di encomio sono state espresse nell’occasione anche dalla presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello.

La cerimonia di consegna si è ripetuta a Dolo: in questo caso sono state consegnate 5 aule e il nuovo laboratorio al primo pia-no dell’ampliamento del “Musatti”. Sono stati completati alcuni spazi didattici che risultavano al grezzo, realizzati tutti i lavori edili di fi nitura, completati gli impianti e l’adeguamento normativo per permettere la totale fruibilità del primo piano. Le cinque aule sono di circa 64 metri quadrati ciascu-na e un’aula speciale è di circa 90 metri quadrati.

O.J.

Nove aule nuove per Dolo e Mirano

Oltre 4000 volumi nella biblioteca che di anno in anno di arricchisce di nuove proposte

27272727Personaggio4 Personaggio

Artigiano della solidarietà, Romeo Peri-ni, classe 1940, ex muratore e gran lavoratore per tutta la vita, non spreca

il suo tempo neanche in pensione. Oltre ad essere occupato come nonno full time, ha trasformato la sua semplice passione in un vero e proprio lavoro per aiutare gli altri. Le sue opere, piccoli presepi realizzati con le conchiglie, “i lavoreti co le cape”, o crea-zioni legate alla tradizione marinaresca e religiosa, vengono venduti nei mercatini di Natale parrocchiali, per raccogliere fondi destinati ad opere caritative.

Per il nostro incontro sfi da pioggia e acqua alta in bicicletta, amica inseparabile, come ci confessa, anche se di solito quando il tempo volge al peggio preferisce rintanar-si nel suo laboratorio a creare.

Da quando ha iniziato ad occuparsi di questa attività?

“Dal 1999, ormai più di dieci anni, da quando sono andato in pensione. Prima il mio lavoro, sono un ex muratore, non mi lasciava molto tempo libero. Preferivo accudire uccellini, ne avevo oltre 100 di varie razze in casa, ma poi ci siamo tra-sferiti e ho dovuto regalare tutto. Così ho ripreso quello che avevo iniziato a fare da

giovane. Avevo cominciato a lavorare con le conchiglie, da fi danzato, e le mie prime creazioni hanno avuto successo con colei che sarebbe diventata mia moglie. In fami-glia la passione era di mio padre”.

Quindi si tratta di una passione “ge-netica”?

“Direi di sì. Mio papà per tutta la vita ha riprodotto bragozzetti e barche tra-dizionali in miniatura. Poi di questo si è occupato mio fratello Gianfranco. Quando se n’è andato, ho preso in mano tutto io, a mio modo, continuando la tradizione di famiglia”.

Dove recupera il suo materiale?“Quasi sempre dal territorio. In inverno

dopo le alte maree vado a passeggiare in spiaggia in cerca di conchiglie. Ho anche qualche amico al mercato ittico che mi passa del materiale. Lavoro anche con il pirografo, ne ho ben sei, con il mosaico,

di Giovanna bellemo

Nonno a tempo pieno ed ex muratore, ora in pensione, realizza “i lavoreti co le cape” che poi regala ad associazioni di volontariato

Romeo Perini Lo scultore di Chioggia che con i suoi piccoli capolavori fa benefi cenza

Piccoli presepi nelle conchiglie aiutano il prossimo

In alto Romeo Perini all’opera. Sotto alcune dei suoi lavori

con il legno e con il cemento o con il gesso a presa rapida. Poi regalo tutto.

Nel mio laboratorio periodicamente vengono a farmi visita associazioni di vo-lontariato che hanno bisogno di materiale per i mercatini o per le lotterie. Fanno raz-zia di tutto e così sono motivato a creare dell’altro. Ho appena fi nito due crocifi ssi con il mosaico e due quadri con Giovanni Paolo II… sono già stati prenotati!”

Va tutto in benefi cenza?“Sì, i miei lavori vanno o in benefi cen-

za o ad amici. Le ultime creazioni verranno utilizzate dalla parrocchia della Madonna di Lourdes per i mercatini di Natale. Anche gli ex allievi di Don Bosco, a cui sono iscritto, con le mie creazioni raccolgono fondi per fi nanziare le missioni salesiane in Congo”.

Pensa che la sua passione avrà un futuro?

“Chissà! La mia caneva, il laboratorio, è anche la sala giochi dei miei nipotini. Il più piccolo di sei anni è già alle prese con legnetti, sega e martello. Ci sono buone speranze che segua le orme del nonno”.

Le associazioni li utilizzano nei mercatini o per le lotterie, il ricavato va in benefi cenza

Page 30: La Piazza del Miranese sud - nov2012 n144

7Cultura provinciale

Quando il giornalismo si fa con le immagini. I grandi fotografi -giornalisti continuano a raccontarsi in un ciclo di sette incontri che ha preso il via lo scorso

23 novembre e proseguirà fi no al prossimo 1 marzo a Camponogara.

Il progetto intitolato “Camponogara Fotografi a” è di fatto una rassegna che è stata organizzata dal fotografo veneziano Michele Gregolin, in collaborazione con l’Univer-sità popolare di Camponogara ed il patrocinio dell’Ordine regionale dei Giornalisti del Veneto.

Ciascun incontro sarà l’occasione per conoscere l’espe-rienza di un fotografo- giornalista attraverso la sua testi-monianza. Il racconto di chi ha scelto la fotografi a come professione, riuscendo a trasformare con successo una passione in mestiere.

Dopo gli interventi di Piermarco Menini - fotografo delle celebrità e docente di fotografi a a Milano - e Alberto Pizzoli - fotoreporter dell’Agenzia France Press- gli incontri proseguono. Il prossimo 14 dicembre l’appuntamento è glamour, con uno dei più talentuosi fotografi italiani, Al-berto Buzzanca.

Si riparte con il nuovo anno, il 25 gennaio quando interverrà Mauro Fermariello, napoletano di nascita e mila-nese d’adozione, che racconterà il percorso a volte trava-gliato che un fotografo deve intraprendere per affermarsi nella sua professione.

L’8 febbraio Claudio Pagan, importante fotografo del settore, descriverà e farà rivivere le atmosfere dello sfavillante mondo mondo della moda attraverso la propria

esperienza in quanto da anni fi rma campagne pubblicitarie di note marche.

Il 23 febbraio si preannuncia una serata di suggestio-ni, in compagnia del veneziano Andrea Pattaro, fotografo in costante ricerca della perfezione anche nelle immagini destinate all’editoria e alle news. Ultimo appuntamento il prossimo 1 marzo con Stefano MIcozzi, fotografo romano che nel reportage sociale ha realizzato il sogno di una vita intera.

Gli incontri inizieranno alle 21 e ternimeranno intorno alle 23, si terranno nella sala Consiliare del Municipio di Camponogara, in via Mazzini 1.

Info www.unpocorsofoto.blogspot.it

Camponogara. In sette serate

GRANDI FOTOGRAFI-GIORNAlISTI SI RACCONTANO

Venezia Museo Peggy Guggenheim

Il museo Peggy Guggenheim di Venezia, fi no a domenica 10 febbraio 2013, ospita una mostra retrospettiva di Giuseppe Capogrossi artista del

Novecento. L’esposizione è curata da Luca Massi-mo Barbero, critico d’arte molto noto nello scenario veneziano, ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi di Roma, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La mostra veneziana ripercorre i momenti salienti del maestro romano, partendo dal periodo fi gurativo fi no a giungere alle opere astratte che lo hanno reso famoso: i pettini neri; per poi arrivare alle monumentali tele astratte degli anni Sessanta. Questa retrospettiva unica e completa, segue il per-corso del maestro: dall’analisi del rigore del segno per giungere alla grande orchestrazione del segno-colore, tracciando l’evoluzione della complessa vicenda pittorica dell’artista e di quel suo alfabeto, che, nelle sue più svariate interpretazioni, ha fatto identifi care Capogrossi con il gusto di un’epoca, di un’Italia fi orente e ottimista, colta nel pieno del boom economico dei “meravigliosi” anni Cinquan-ta e Sessanta.

“Capogrossi è un artista molto noto per le for-me lunate che lo hanno reso famoso – dice Luca Massimo Barbero curatore della mostra – ma quello che rende particolare questa esposizione veneziana è il percorso e la notevole quantità di

opere esposte che sono oltre 75”. L’esposizione è accompagnata da una pub-

blicazione, un nuovo studio monografi co curato da Barbero e realizzato in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, in doppia edizione italiana e inglese, il catalogo raccoglie undici saggi che ricostruiscono in modo attento e puntuale il percorso artistico di Capogrossi.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18, escluso i martedì e il 25 dicembre e il 9 gen-naio. Il costo del biglietto d’ingresso è 12 euro e ridotto 10; per maggiori informazioni si può visitare il sito www.guggenheim-venice.it

Roberta Pasqualetto

Retrospettiva del maestro Capogrossi

Giuseppe Capogrossi, “Sole di mezzanotte”

Il 2013 sarà un anno importante per ricordare Tullio Serafi n: ad agosto ricorrerà infatti il centenario della sua prima “Aida”, diretta all’Arena di Verona. Ce lo

svela la musicologa Nicla Sguotti, nativa di Rottanova nel Cavarzerano, come il maestro, che ha dedicato i suoi studi e la sua preparazione accademica al glorioso concittadino, uno stimolante percorso tra lettere, foto, video inediti, sfociato in un’originalissima tesi di laurea che sarà pubblicata proprio nel 2013. Nel frattempo, si sta cercando la casa editrice per la pubblicazione.

Questa ricerca rappresenta un notevole passo in avanti nello studio della carriera di Serafi n e del suo innegabile contributo all’interpretazione e alla concer-tazione della musica lirica nel corso del Novecento. Mediante la ricostruzione cronologica delle direzioni, si pone l’accento, per la prima volta, sulle innovazioni portate da Serafi n al panorama lirico internazionale gra-zie alle innumerevoli prime rappresentazioni dirette, alle molte prime esecuzioni italiane nonché alla riscoperta di autori moderni rimasti non eseguiti per secoli. Basti l’esempio de “L’Orfeo”, opera che Serafi n scelse per l’esordio alla direzione del Teatro dell’Opera di Roma nel dicembre 1934, permettendo così all’opera di Mon-teverdi di essere rappresentata per la prima volta in età moderna, dopo secoli di oblio.

Un lavoro certosino, dunque, che Nicla Sguotti ha condotto con passione e competenza e che si è imposto con la forza della sua originalità per tentare di riportare

in luce la grande fi gura di Serafi n, noto a livello naziona-le e internazionale, tuttavia spesso rimasta ai margini, forse perchè Serafi n era un personaggio discreto, schivo, che non amava esporsi o farsi pubblicità e che ha scelto Rottanova anche come luogo di sepoltura, preferendo la quiete della campagna alle sepolture trionfali di qualche grande città.

A livello di diffusione, la tesi è stata presentata nel territorio e anche fuori dai confi ni regionali, nel corso di tre anni, grazie all’associazione “Concetto Armonico”, che ora sbarcherà ad Assisi per un importante concerto nella Basilica Superiore, mentre sarà a Roma in prima-vera per un altro concerto.

Come è iniziata questa tua stimolante ricerca?“La ricerca ha preso il via dal carteggio, diciassette

autografi e quattro copie, contenuto nel fondo, donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, al Circolo Amici del Maestro Tullio Serafi n di Rottanova. Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafi n per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o che chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige. Tra queste, quattro di Gian Francesco Malipiero inerenti la prima esecuzione assolu-ta dei Capricci di Callot, avvenuta a Roma nel ’42 negli anni in cui Serafi n era direttore presso il Teatro dell’O-pera. Da esse si può avere un’idea di quello che poteva essere lo scambio di visioni, a volte anche divergenti, tra un autore e il direttore in vista di una première. Vi sono

anche lettere che arrivarono a Serafi n non da composito-ri, bensì da personaggio illustri del mondo della cultura, una per esempio di Gabriele D’Annunzio e da istituzioni che gli conferiscono onorifi cenze. Particolare rilievo han-no, inoltre, le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata Serafi n, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità”.

Quale metodologia hai seguito per il tuo impor-tante lavoro?

“I documenti e le altre lettere del fondo sono dapprima state catalogate in ordine cronologico, quin-di riportate in originale e trascritte, cercando di conte-stualizzarle nell’ambito della carriera di Serafi n e dei contatti lavorativi. Prima dell’analisi delle fonti è stata tracciata una breve biografi a artistica di Serafi n, con i fatti più signifi cativi della sua lunga carriera, e ricostruita la cronologia completa delle sue direzioni. Si tratta di quasi settant’anni di carriera che, prima di quest’opera, nessuno aveva mai ricostruito se non lacunosamente. Nella cronologia sono riportate la data, la città, il te-atro, l’opera, l’autore e gli interpreti, dove possibile, di ciascuna rappresentazione, nonché il numero delle recite e l’eventuale registrazione audio o video. Una catalogazione che risulta essere indispensabile per chi si dovesse apprestare allo studio dell’arte di Tullio Se-rafi n, ma anche per coloro che avessero necessità di riferimenti cronologici per la carriera dei tanti interpreti coi quali si trovò a collaborare. È stata inoltre catalogata

la rassegna stampa, contenuta nel fondo, e le numerose incisioni discografi che di Serafi n, tutt’oggi tra le più ven-dute per quanto riguarda la musica lirica, essendo lui il direttore delle più famose incisioni di Maria Callas, che egli lanciò sulla scena lirica italiana ed europea, dirigen-dola alla sua prima performance italiana e contribuendo notevolmente alla sua formazione dal punto di vista interpretativo”.

Qualche altra chicca di questo lavoro? “Parte integrante del libro è anche l’intervista a

Carlo Bergonzi, grande tenore emiliano che tutt’oggi ricorda Serafi n come il direttore migliore, per la com-petenza e l’abilità nella scelta delle voci di ciascuna rappresentazione, con il quale egli abbia mai lavorato. Tale testimonianza, raccolta a Busseto nel febbraio del 2009, è registrata su supporto audio e costituisce parte integrante dell’opera”.

Dopo questa importante pubblicazione, cosa ti aspetti?

“Tanto, anzi tantissimo, rimane da conoscere e approfondire in merito al grande artista che fu Serafi n e l’auspicio è che quest’opera possa essere un primo fondamentale passo verso la riscoperta di uno dei più grandi concertatori che l’Italia e il mondo abbiano mai avuto, oggi purtroppo non ricordato come meriterebbe. Ad esempio il materiale d’archivio potrebbe essere reso fruibile attraverso mostre itineranti e la divulgazione bei diversi teatri nazionali e, perchè no, internazionali”.

di Melania Ruggini

Nel 2013 ricorre il centenario della sua prima “Aida”, diretta all’Arena di Verona. Innegabile il suo contributo alla musica lirica nel Novecento: fu lui che fece debuttare Maria Callas in Italia

Musica Nicla Sguotti ricostruisce vita e opere del grande direttore d’orchestra

Tullio Serafi n, fi gura da valorizzareIl maestro

Tullio Serafi n, in alto la studiosa Nicla Sguotti

La locandina del primo incontro con Piermarco Menini

O.J.

28 Cultura provinciale282828 Cultura provinciale

A Teatro Belvedere

La sezione del Cai di Mirano “Alberto Azzolini” ha organizzato con l’inizio del 2013 una se-rie di appuntamenti culturali dedicati alla mon-

tagna e alla scoperta della natura. Si terranno tutti al Teatro di Villa Belvedere di Mirano alle 20,45 e saranno ad ingresso libero.

Si parte il 25 gennaio 2013, con una serata dedicata cosa deve essere camminare in completa solitudine per tanti giorni, nel Grande Nord. Alla fine di giugno del 2008 Mirna Fornasier, bellunese, ap-passionata di trekking e montagna, parte zaino in spalla alla volta dell’ultima grande area selvaggia d’Europa, il Padjelanta National Park, nella Lappo-nia svedese. Racconterà l’avventura.

Il 22 febbraio serata introduttiva al corso na-turalistico “I grandi fiumi del nord est: geografia, naturalità, uomini e storia”. Proiezione del dia-pofilm: Le acque del Veneto a cura di Maurizio Sartoretto. Il 22 marzo una serata emozionante grazie alle immagini e alla presenza della guida alpina Giampaolo Calzà El Trota, fotografo ufficiale de “La Sportiva” e grande scalatore di pareti. Il 19 aprile serata con Alessandro Baù, giovane alpinista di grande capacità.

Trentunenne alpinista padovano, Baù ha inizia-to la sua attività in montagna in cordata con il pa-dre. Negli ultimi anni si è distinto per salite di incre-dibile difficoltà nelle Dolomiti. Il 24 maggio serata con Gianfranco Corradini, socio Cai della Sezione

di Bassano. Un alpinista disabile che racconterà la sua esperienza. Il 14 giugno cinema, con la visione del film “Il pianeta con la scomparsa dell’uomo”. Immaginiamo che gli oltre 6,5 miliardi di persone che popolano la Terra se ne vadano, magari diretti in un’altra galassia. Cosa accadrebbe al nostro pia-neta? “La triste verità”- dice il biologo americano John Orrock – “è che subito dopo la scomparsa degli uomini, l’ambiente inizierebbe a stare molto meglio”.

Cai, serate di montagna e natura

Page 31: La Piazza del Miranese sud - nov2012 n144

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Javier Adolfo Salas e Pablo Esteban Belsi-to, calciatori del Franco Gomme Venezia (Calcio a 5, Serie A), hanno partecipato

con le loro nazionali ai Campionati Mondiali di Futsal svoltisi dall’1 al 18 novembre in Thailandia. Per festeggiare i suoi due gio-catori, la società veneziana ha organizzato una festa che si è svolta al ristorante - piz-zeria Flag 34 di Marghera. Per entrambi i calciatori si tratta della prima partecipazione alla kermesse iridata di Calcio a 5. Javier Adolfo Salas, paraguaiano di Assuncion, proviene da una famiglia di sportivi e ha disputato i Mondiali assieme al fratello Juan Adrian che milita nella Lazio. “Sono molto emozionato e felice di partecipare ai Mon-diali - aveva spiegato durante la festa - e an-cora di più perché ci sarà anche mio fratello. Mi sono preparato bene durante quest’anno per farmi trovare pronto a questo evento. Un piccolo rammarico è che non ci sarà anche il mio compagno del Venezia, Zaffe”. Anche Pablo Esteban Belsito, argentino di Buenos

Aires, è molto felice per la partecipazione ai Mondiali della nazionale “albiceleste” che lo scorso anno ha vinto la Coppa America. “Questa convocazione mi riempie di gioia - racconta il possente centrale difensivo del Venezia - e sono felice di aver aiutato la mia nazionale in tutte le gare di qualifi cazione per ottenere questo traguardo. Il movimento del calcio a 5 in Argentina è molto giovane perché tutti preferiscono giocare a calcio a

11 ma stiamo crescendo e maturando come squadra”. A nome del Franco Gomme Ve-nezia è intervento il presidente Vladimiro Amato. “Avere due calciatori che partecipa-to ai campionati del mondo è una grande soddisfazione e ci riempie di gioia. Questa festa è per augurare a Javier e Pablo i nostri più sinceri auguri”. Per la squadra veneziana il campionato è ripreso il 24 novembre con l’incontro casalingo contro il Putignano.

di Giacomo Piran

Franco Gomme, calciatori mondialiCiClisMo

Grande successo per l’edizione 2012 del “Trofeo D’Autunno Fpt Industrie – 9’ Trofeo

Mauro Santello” di mountain bike, manifestazione in dieci tappe svol-tesi dal 26 agosto al 4 novembre, che ha toccato le province di Vene-zia, Treviso, Padova e Vicenza con una presenza di oltre 300 corridori per tappa. Lo scorso 10 novem-bre, in villa Farsetti a Santa Maria di Sala si è svolta la cerimonia di premiazione degli atleti arrivati tra i primi cinque (dalla categoria Esor-dienti fi no agli Amatori Master 6) e la gara fi nale per l’assegnazione del premio “Top Gold 2012” che vedeva schierati tutti i vincitori della singole categorie. I titoli “Top Gold 2012” sono stati conquistati per le categorie maschili da Nicolò Ferrazzo (Torpado) e per le femminili da Giovanna Troldi (Cicli Olympia). Sono state poi premiate tutte le società organizzatrici delle gare del circuito: Zero5 Bike di Motta di Livenza, Vc Torrebelvicino, Zero Absolute Mtb di Noventa Piave – Magicabike di San Donà di Piave, Mtb Club La Perla Verde di San Stino di Livenza, Mtb Tuttinbici di Adria, Uc Fpt di Santa Maria di Sala, Alessandra il Sorriso di Chioggia, Team Velociraptors di Torre di Mosto e Comitato Cittadino di Rottanova di Cavarzere. Il premio speciale dedicato alla memoria di Mauro Santello, appassionato di mountain bike prematuramente scomparso e assegnato alla squadra che schiera il maggior numero di ciclisti della manifestazione, è stato assegnato al Team Velociraptors.

Mountain bike - trofeo d’autunno, gran suCCesso

G.P.

Eddi Badoer vive a Chioggia con la moglie e i due fi gli, è un agente di polizia ma è anche un culturista mol-

to affermato. A ottobre dell’anno scorso ha partecipato e vinto una gara nazionale a Vicenza denominata “Gran Prix Body Blast” che l’ha qualifi cato per la compe-tizione internazionale “Arnold Classici Eu-rope” che si è svolta a Madrid Arena il 13 ottobre scorso. A tale gara erano ammessi i migliori atleti selezionati dalle nazioni di tutto il mondo, Eddi ha ottenuto un ottimo quinto posto nella categoria Master fi no a 80 kg; questa competizione è quella con più partecipanti del circuito IFBB con i suoi 650 atleti. In quella competizione c’erano solo 3 italiani, Eddi è stato quello che si è classifi cato nel miglior modo, aggiudican-dosi il pass per il Campionato del Mondo Master che si svolgerà a Budapest dal 14 al 17 dicembre prossimo. La preparazio-ne per questo importante appuntamento è anticipata da altre due importanti gare nazionali il 23 novembre la Notte dei Campioni a Lazise (Vr) e il 5 dicembre il Gran Prix Ludox Maximus IFBB a Roma (qualifi cante per i Giochi del Mediterraneo 2013). “La mia preparazione per questi appuntamenti importanti è iniziata a gen-naio supportata dalla super visione di un amico, Gianluca Degan, che mi ha oltre-ché’ cambiato il modo di approccio alla dieta aiutato nel metodo di allenamento – dice l’atleta Eddi Badoer - ho impron-tato l’alimentazione sulla base del gruppo

sanguigno, io sono 0 RH +. Con Degan abbiamo visto che rispondo molto bene all’alimentazione a base di carne rossa (bovino e manzo molto magri) e mentre negli anni scorsi arrivavo alle competizio-ni molto scarico quest’anno ho sofferto molto meno la riduzione calorica dovuta alla dieta”. L’allenamento di Eddi preve-de 3/4 incontri settimanali cominciando con sedute per l’aumento della forza nel periodo dei primi 2-3 mesi e poi arrivando a lunghi allenamenti ad alta intensità fi no all’aumento dell’attività cardio nel periodo precedente la gara. La giornata dell’atleta inizia alle 5 del mattino con l’attivita’ car-dio per circa un’ora a digiuno e poi, dopo una colazione iperproteica, si reca al Com-missariato di Chioggia dove lavora. Parte-cipare alle nazionali è già un’eccellenza per un italiano, ma Eddi è sicuro di potersi impegnare ancora molto.

Eddi badoerun Culturista di Chioggia alle nazionali

Calcio A5 Javier Adolfo Salas e Pablo Esteban Belsito sono volati in Thailandia

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

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8

IL VENETOin PRIMO PIANO

Inizio novembre, metà novembre, fi ne novembre... Cos’accadrà a dicembre non può prevederlo nessuno ma sicuramente

le temperature ancora alte non fanno spe-rare nel meglio.

Eppure tutti ricordano benissimo lo sce-nario disastroso del 2010 e vien da chieder-si come mai oggi siamo ancora al punto di partenza o quasi. Il presidente dei consorzi veneti, Giuseppe Romano, assicura che “Se le precipitazioni dell’11 novembre scorso, durate 8 ore, fossero continuate per altre 24 ore ci saremmo trovati davanti la stessa situazione di due anni fa con relativi danni ingenti”.

Non si tratta più di eventi straordina-ri: ciò che accade è semplicemente frutto della cementifi cazione selvaggia e mal gover-nata che ha generato un fragile equilibrio idraulico che oggi sta cedendo.

Dal 2010 ad oggi si è tamponato, messo delle pezze qua e là, e forse in soli due anni non era possibile fare molto altro specie con le risorse a disposizione.

Dopo l’ennesimo pericolo esondazione sono molte le voci che si alzano per chie-dere interventi strutturali. Il vicecapogruppo

del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, è tra i primi a chiedere “subito un Piano plu-riennale di opere per la salvaguardia idro-geologica, con relative previsioni sia delle risorse da esigere dallo Stato, sia degli in-vestimenti di parte regionale”. “Dalle città come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo – alle prese con l’acqua alta straordinaria, fi no a Vicenza e Padova, che devono fare i conti con la minaccia della tracimazione dei fi umi, passando per le campagne venete, il Veneto è un territorio in emergenza. Occor-re che Zaia metta in campo una strategia a lungo termine con ingenti risorse econo-miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è

pura demagogia, è tuttavia doveroso e ragionevole - conclude Tiozzo - mettere fi n da subito le basi per un percorso a tappe che con certezza permetta

di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha assoluta necessità”.

E in merito al pericolo alluvioni anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce richia-mando il Governo affi nché sia migliorato il recepimento della direttiva in materia di prevenzione delle alluvioni.

“I nostri territori – ha ribadito il Go-vernatore Luca Zaia – sono sempre più a

rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica ab-biamo pronti progetti signifi cativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realiz-zare è limitato e parziale”.

“Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”.

E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Pre-fetto di Verona Perla Stancari, ha fi nanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno.

Hanno oggi, infatti, superato il va-glio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di fi nanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Meglia-dino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i

di Germana Urbani

E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regionePotremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere

Tiozzo: “Subito un Piano pluriennale di opere per la salvaguardia idrogeologica”

Dopo due anni via libera a fi nanziamenti importanti

comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Ca-salserugo. I costi di realizzazione ammon-tano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali.

Tanti sforzi congiunti ma che diffi cil-mente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e ce-mentifi cato senza tener conto di autorevoli

pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifi ca la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edifi cate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.

Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo

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9Il Veneto in primo piano

Basterebbe un solo dato per dire stop alla cementifi cazione: secondo le ul-time stime di Legambiente sulla testa

di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfi ci artifi ciali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%.

Basta spostarsi in auto lungo le diret-trici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti

e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere.

Secondo studiosi e ambientalisti occor-re un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi euro-pei che hanno adottato precise normative di tutela fi ssando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualifi cazione.

Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre

più in rosso, cercano di recuperare adope-rando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, para-dossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edifi care anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto.

Secondo quanto denunciato dalle as-sociazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fi no ad ora tra vent’an-ni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-

lioni di ettari, una superfi cie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che signifi ca anche dirigersi velocemente verso la non autosuffi -cienza alimentare.

di Germana Urbani

Il caso

Consumo del territorio: dati drammatici

neWs

Dopo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Vene-to e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in

grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico.

Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mi-tigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più diffi cili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio

corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fi umare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.

legaMbiente: serve un patto per il territorio

31313131Il Veneto in primo piano

Nasce a Mirano un nuovo ser-vizio di assistenza domiciliare e ospedaliera privata “Dentro Casa”. Un servizio di altissima qualità che offre un aiuto in ospedale o a casa per anziani, malati e disabili. A spiegarci i motivi di questo servizio, sono le tre titolari della Cooperativa. Tre donne di Mirano che hanno vissuto in prima persona il pro-blema dell’assistenza a un pro-prio caro in difficoltà.“Ci siamo rese conto – spiega-no – anche dalla nostra espe-rienza personale, che i servizi di assistenza pubblica domiciliare, come quelli offerti dai comuni o dalle ASL, spesso non sono sufficienti. Cosi come non sono all’altezza della situazione quelli offerti da figure improvvisate. Ad esempio gli operatori per l’assi-stenza ospedaliera assunti dai famigliari, molto spesso non si occupano del servizio di igiene personale del malato, lasciando l’incombenza agli stessi famiglia-ri. Come cooperativa perciò ab-biamo come missione, l’offerta di assistenza diurna e notturna continuativa o occasionale ver-so privati, per la cura di malati

e disabili a domicilio o presso ospedali presidi sanitari, case di cura, case di riposo. Per fare ciò abbiamo selezionato personale qualificato scelto in base alle ri-chieste della famiglia”. “I nostri servizi hanno un costo di mercato competitivo – preci-sano le titolari – sono garantiti da copertura assicurativa e so-prattutto saranno valutati dopo una visita gratuita che faremo a domicilio senza impegno, per capire le reali esigenze dell’assi-stito e della sua famiglia”.Fra i problemi più importanti ri-scontrati nei servizi di assistenza dalle famiglie che ne fanno uso,

c’è quello della scarsa prepa-razione delle badanti che han-no invece una funzione molto importante, visto che a queste figure si lasciano gli anziani da accudire giorno e notte dentro casa. “Per questo, la nostra coopera-tiva offre un servizio di qualità alla portata di tutti, aiutando le famiglie – spiegano le titolari – nella scelta stessa della badante, nell’assunzione e formazione e nell’espletare il servizio burocra-tico amministrativo legato all’uti-lizzo di questa figura. Figura che fino a qualche anno fa “parlava” solo straniero, ma che ora anche a causa della crisi vede sempre più donne italiane impiegate“. Nel dettaglio i servizi che of-fre “Dentro Casa” soprattutto nell’area del miranese sono: Servizi sanitari a domicilio, as-sistenza domiciliare, assistenza ospedaliera, Servizio Badanti, Servizi socio assistenziali e an-che Servizi di Baby Sitter.

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13Voci da palazzo

“Svincolarsi dal patto di stabilità e

realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione neces-sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novem-bre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò defi nirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Ve-neto - prosegue - è una Regione che manda fi umi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfat-te quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fi ne a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà defi nitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”.

Matteo Toscani, lega Nord“servono risorse, usCiaMo dal patto di stabilità”

L’opinioneL’opinione

“Al Bel-l u n e s e servono

immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Sil-vano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Vene-to Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellune-se servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”

Dario bond, Popolo delle libertà“a belluno servono 5 Milioni di euro”

A due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 no-vembre i fi umi si sono ingrossati per l’effetto combinato

delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fi umi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pres-sione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 fi nirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella Bassa Padovana ha mostrato infi ltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono stati gli interventi per contenere smotta-menti e allagamenti dall’alto Cadore fi no a Feltre. Insomma, una situazione che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi su quanto sia stato realmente fatto in Regione per contenere le emergenze provocate dalle piogge. Dubbi, tra l’al-tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, che come un fi ume in “piena” ha sottoli-neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni dalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di un maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re-gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione

della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen-da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse-re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto

del protocollo d’intesa con la Regione sul calcolo degli indennizzi per il bacino di Caldogno, l’invaso che deve garantire la sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto che la sicurezza idrogeologica del nostro suolo non diventerà la priorità numero uno dell’azione della Regione e del suo

bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda-zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il suo iter, tanto che entro la fi ne del 2012 verranno completate le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il fi nanziamento è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni

di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri av-viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo il presidente Zaia per accelerare il completamento degli espro-pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Que-sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapi-damente su questo fronte, che signifi ca meno cemento è più bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già fi nanziati”.

di Mauro Gambin

Emergenza fi umi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?

Il rischio alluvione rimane altoRuffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane

“E’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini

burocratiche e della program-mazione su larga scala degli interventi – ha commentato il presidente della quarta com-missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom econo-mico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - preci-sa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fi umi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazio-ne dobbiamo affi ancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - pas-sa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.

“iMportante anChe la Manutenzione

“I bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli inte-ressi particolari dei singoli proprietari dei

terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente della Commissione bilancio in Consiglio regio-nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stan-ziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fi ne mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessa-rio che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvio-ne di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.

“l’interesse pubbliCo vale piÙ degli interessi partiColari”

Davide bendinelli, Popolo delle libertà

La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente

Costantino Toniolo

Costantino Toniolo, Popolo delle libertà

Matteo Toscani

Dario Bendinelli

Dario Bond

“No ai contrasti, ma interve-nire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro

territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regiona-le di Italia dei Valori, all’indomani della nuova emergenza idrogeologica. “Le polemiche - scrive Marotta - non impedi-scono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandonia-mo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di inter-vento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spes-so frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di alla-gamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.

Gennaro Marotta, Italia dei Valori“basta poleMiChe, È il MoMento delle risposte”

Gennaro Marotta

“Lo Stato conferisca ai governatori dei poteri speciali per intervenire”

32 Voci da palazzo323232 Voci da palazzo

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14 Cultura veneta

In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano

Nell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore

denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fi no al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’a-dozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il fl usso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di let-tura: un incessante e costante fl usso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni.

Un costante fl usso creativo ben rappre-sentato in questa mostra con il fl uire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i

fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono

e fl uiscono in questo grande tavolo centrale, termine improprio perché si tratta di una vera e propria installazione, legata al luogo e all’am-biente in quanto creata in simbiosi con il Palaz-zo della Ragione che ci ospita. Il corpo centrale è composto di 2 lunghe teche contrapposte, nelle quali ho inserito tutti i ripensamenti, le prime idee, gli schizzi e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima dell’opera. Le persone sono abituate a vedere il lavoro che eseguo già fi nito e in questa sede ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una

sorta di back stage di tutto quello che è il mio lavoro. Da navigatore solitario, navigo in que-sto mare di fogli che sono tutta la mia vita. In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire come nasce il mio lavoro con tutto quello che c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una

mostra privata, intima che diventa pubblica”.

Nel suo studio ha moltissimi progetti di cui alcuni sono poi eseguiti site specifi c.

“Parlo sempre di un piccolo iceberg composto di una mole im-mensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. Certi progetti si realizzano, altri no ma una volta fi ssati sulla carta diventano parte di me”.

Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico presti-gioso.

“Monumenta ad Agrigento è un’instal-lazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contempora-nee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’in-serire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”.

In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la pro-gettazione e il relativo utilizzo?

“Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e

disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientifi camente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bot-tega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine men-tale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifi co.

di Alain Chivilò

Arte contemporanea A Palazzo della Ragione di Padova fi no al 24 febbraio

La fucina delle idee di Fabrizio Plessi

Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione

“Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000”

Capodanno a Rovigo

Si prospetta un grande evento per il ca-podanno 2013 di Rovigo. Una lunga maratona musicale accompagnerà la

città per tutta la notte coinvolgendo sia la piazza che la zona fi era.“Un avvenimento senza precedenti, ha esordito il sindaco Bru-no Piva, che impegna la città in una serie di iniziative sinergiche che renderanno la notte del 31 dicembre veramente indimen-ticabile”. La festa in piazza, che sarà per l’occasione animata dalla Diapason Band, troverà prosecuzione al Censer con il gruppo 7.2, realizzando così una perfetta conviven-za tra i due eventi evitando sovrapposizioni tra l’iniziativa privata e quella del Comune. Anello di congiunzione tra le due realtà sarà anche la diretta radiofonica in simultanea di Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo Zangirolami, onorato che la scelta sia ricadu-ta su Rovigo valorizzandone la sua posizione strategica ed una struttura di qualità come il Censer, assicura che“il Comune farà quanto necessario per garantire la sicurezza e gestire

il grande impatto che un evento di tale porta-ta avrà sulla città”.

Notevole il coinvolgimento delle realtà locali, alcune delle quali saranno presenti all’interno del Censer mentre altre saranno di servizio come navette, taxi ed hotel per ospitare i numerosi partecipanti provenienti da altre provincie del Veneto. Il tutto all’in-segna della prevenzione e sicurezza per un divertimento sano garantito dalla presenza di ambulanze, vigili del fuoco e polizia.

“La festa al Censer - ricorda Giuseppe Bergantin - vuole essere un momento di sano divertimento. I costi sono molti perché lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia ab-biamo mantenuto prezzi popolari che vanno da un minimo di 10 euro in prevendita ad un massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la notte una ricchissima consolle con il dj Alberti-no e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, storici resident del gruppo 7.2”.

Una notte con Diapason Band e gruppo 7.2

Ro.Gi.

Città come Lhasa, Shigatze, Gyantze e le sfaccettature della cultura tibetana non sono mai state così vicine a noi come

nella mostra allestita a Treviso, Casa dei Carraresi, fi no al 2 giugno: “Tibet. Tesori dal tetto del mondo”. Un’esposizione che punta direttamente a evidenziare la civiltà tibetana allontanandosi dalla politica e dai fatti con-temporanei. Un sapiente taglio che il curatore Adriano Màdaro è riuscito a dare a una cultura non così semplice da comprendere, rispetto a certe facili mode d’adozione della religione buddista, fatta da qualche vip in passato, spinto più dalla novità di marketing personale che da un’approfondita disamina. A livello sto-rico, come premessa, sono da considerare i rapporti con la Cina, sempre d’interscambio, a partire dal XIII secolo momento in cui Gengis Khan incluse l’altopiano nell’impero mongolo-cinese, i numerosi doni fatti dai vari Dalai Lama agli imperatori succeduti e l’inserimento della lingua tibetana, fi no al 1911, all’inter-no dei 4 linguaggi uffi ciali parlati nell’impero oltre al cinese, manciù e mongolo. Completa questa disamina la presenza di un’interesante foto storica che ritrae l’attuale Dalai Lama, il quattordicesimo Tenzin Gyatso, insieme a Mao Tse-tung nel 1954 come testimonianza dei buoni rapporti iniziali esistenti successiva-mente interrotti. Dal punto di vista espositivo, il visitatore entra immediatamente in simbiosi con i luoghi originali grazie a gigantografi e dei paesaggi e degli abitanti dell’altopiano tibetano con foto scattate da Màdaro nei suoi

soggiorni, avvolgendo fi guratamente i reperti e le persone lungo tutto il percorso. Dopo la I sala intesa come porta d’accesso a questo mondo, seguono altre X inerenti alla disa-mina del “pantheon” tibetano. A differenza di come si potrebbe pensare, sono rappre-sentati a livello di culto diversi Budda. Una sorpresa, per coloro i quali non hanno avuto modo d’approfondire questa religione, è nel vedere Sakyamuni il fondatore del buddismo Siddharta, Amitabha il Budda “Incommensu-rabile” della “luce senza fi ne”, Mandkesvara il Budda felice, Akhsobhya il Budda “Immuta-bile dell’Est”, Mahakala la versione buddista di Shiva e Yamantaka con le 34 braccia che reggono oggetti sinistri. Alla statuaria si entra a toccare altri aspetti meno conosciuti come la presenza della tradizione Tantrica che ricorre, inaspettatamente per noi occidentali, all’uti-lizzo di ossa umane come nella gabula, una

coppa sacra ricavata dalla calotta di un santo monaco, in alcuni strumenti musicali usati nei rituali, fi no a un rosario con teschio ben raffi gurato. Nel percorso s’incontrano gioielli, vestiti, strumenti musicali, maschere divina-torie, i Dharma Chakra elementi d’altare e i Mandala intesi come oggetti di contemplazio-ne, ossia il “contenitore” (la) “di essenza” (Manda). Ben rappresentati sono i reliquari Gau (corpo di Budda nel reliquario) che per-mettono di professare il culto stando lontani dai templi. Indossati a tracolla cadono sul pet-to come gesto di continua preghiera. Dunque un percorso espositivo che tiene sempre vivo l’interesse di noi occidentali estranei a questa cultura. Si consiglia l’utilizzo dell’audio guida che permette una maggiore comprensione, grazie alla simpatica ma professionale spiega-zione del curatore Màdaro.

Al.Ch.

Treviso, Casa dei Carraresi, fi no al 2 giugno

tibet CosÌ lontano, CosÌ viCino

34 Cultura veneta343434 Cultura veneta

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35353535I nostri esperti

Gli occhiali sono una protesi di uso comune compo-sta da una montatura e da due lenti atte a corregge-re imperfezioni della vista dovute a vizi refrattivi o a insuffi cienze nella funzionalità oculare.igiene Se gli occhiali non sono puliti adeguatamente, pos-sono formarsi nel tempo depositi che sono il terreno di coltura ideale, un “collante” per lo sviluppo di co-lonie dimicrorganismi patogeni, quali funghi e batte-ri, che si moltiplicano velocemente e quindi possono provocare infezioni oculari. Esiste una fl ora batterica di funghi e batteri che normalmente vivono nell’oc-chio sano. I microrganismi patogeni, che crescono nell’occhiale o nella lente a contatto sporca, si pro-

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

Cheratite e Occhiali da soleL’OTTICO

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

di Valentino Micaglio

pagano per via aerea e possono giungere a con-tatto della cornea, fi no a provocare una cheratite. La cheratite è un’infi ammazione della cornea, la parte anteriore trasparente del bulbo oculare, la prima lente del percorso ottico, costantemente rico-perta dal fi lm lacrimale. I segni della cheratite sono soggettivi (epifora, fotofobia, blefarospasmo, sen-sazione di corpo estraneo, cefalea frontale, conati di vomito) e/o oggettivi (iniezione pericheratica, congiuntivite peribulbare, infi ltrati stromali, lesioni epiteliali). L’infi ammazione provoca dolore ocula-re e diminuzione dell’acuità visiva; una cheratite superfi ciale punteggiata solitamente bilaterale si sviluppa precocemente e può portare ad un dan-no epiteliale importante, con conseguenti dolore intenso ed accentuata lacrimazione. La guarigione con una completa riepitelizzazione si verifi ca di norma dopo almeno 36 ore dall’esposizione ed è raro che determini un danno permanente. Viene riportato uno studio effettuato tra il settembre 1984 ed l’agosto 2009 in alcune spedizioni alpinistiche nell’ambito della “Outdoor Leadership School”, un’associazione fondata nel 1965 che si occupa di viaggi e spedizioni in zone remote del mon-do. Nel periodo sopraindicato si sono registrati 15 casi nel corso dello studio con un’incidenza dello 0.06% su 23.257 partecipanti che si sono esposti alla neve o all’acqua, e dello 0.02% su 65141 altri individui che hanno preso parte allo studio. L’età media è stata di 23 anni, con il 40% di maschi. Tutti i casi si sono verifi cati in zone di montagna e uno solo su un fi ume, in barca. Tredici soggetti su quindici (87%) non portavano gli oc-chiali da sole. Dieci casi si sono verifi cati con sole splendente, quattro casi con cielo nuvoloso o con scarsa visibilità. I sintomi si sono presentati entro 24 ore dall’esposizione. Non sono state richieste ospedalizzazione o evacuazione. L’occhio possie-de meccanismi interni ed esterni di protezione nei confronti dei raggi UV, ma quando l’esposizione è eccessiva o i sistemi di protezione non sono ade-guati tali meccanismi non bastano a proteggerlo. Si ritiene che un’esposizione ai raggi solari rifl essi dalla neve possa essere suffi ciente a causare una cheratite. La neve e l’acqua rifl ettono oltre l’88% dei raggi UV. Sebbene lo strato di ozono sia in grado di assorbire la maggior parte delle radia-zioni dirette sulla terra, le radiazioni UV aumenta-no con l’altitudine ad una velocità pari a circa il 4% per ogni 1000 piedi di dislivello.Quando il sole è basso nel cielo seguendo l’an-damento ciclico delle stagioni o dei vari momenti della giornata, meno radiazioni raggiungono la terra e viceversa quando è alto più radiazioni sola-ri attraversano l’atmosfera. Molto utile risulta la pre-venzione utilizzando un cappello protettivo e degli idonei occhiali da sole, che trasmettano meno luce (5-10% della luce visibile). Utili possono essere le protezioni laterali da inserire sugli occhiali che im-pediscono ai raggi solari di entrare di lato.- Gli occhiali protettivi vanno acquistati presso un ottico di fi ducia.- Per essere realmente protettiva una lente solare deve essere in grado di fi ltrare i raggi UV e la luce blu.- I bambini che non tollerano gli occhiali da sole vanno protetti con cappellini muniti di visiera.

Bibliografi a. Wikipedia e Wilderness & Enviro-mental Medicine

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]

E’ stato a lungo un obiettivo degli oculisti individuare delle procedure e delle tecniche chirurgiche per la correzione permanente dei difetti di vista. E da quasi cento anni si sperimentano tecniche per ridurre o eliminare la completa dipendenza dagli occhiali. La strada per arrivare a questo risultato è stata quindi lunga e costellata da successi ma anche da errori. Attualmente si è arrivati mediante la “cheratectomia” con laser ad eccimeri ad eliminare ( o per lo meno a ridurre notevolmente) la dipendenza dagli occhiali o dalle lenti a contatto. Il laser ad eccimeri rappresenta il “bisturi” più preciso e delicato oggi esistente. La descrizione delle tecniche più raffi nate (PRK - LASIK), la loro esecuzione, la loro affi dabilità e il loro meccanismo d’azione non è sintetizzabile in un così breve articolo. Ritengo più opportuno dare qualche suggerimento di carattere generale. Spesso settimanali, mensili e riviste descrivono le varie tecniche in maniera esauriente dal punto di vista scientifi co, senza approfondire l’individualità del problema che varia da caso a caso. Tutto ciò ha un forte impatto comunicativo che si traduce in grandi aspettative da parte del paziente. In pratica succede che nei nostri ambulatori il paziente dica:” voglio fare il trattamento laser per togliermi gli occhiali” convinto che unica sia la procedura e unico il risultato. In realtà non sa che esiste la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo miopico semplice, l’astigmatismo ipermetropico semplice., miopico composto, ipermetropico composto e misto e che ogni difetto può essere lieve, medio, o grave, e che un occhio può essere affetto da un difetto e l’altro da una di tutte le altre combinazioni possibili. Molte volte il paziente è convinto di poter correggere il proprio difetto di vista ed inoltre di recuperare quella persa in un occhio pigro (occhio che non vede perfettamente per i motivi già da me descritti in un precedente articolo): questo non è possibile. Se il paziente con occhiali ha 5/10 di visus dopo l’intervento avrà sempre 5/10 di visus senza occhiali. Da ciò si deduce che prima cosa importante è defi nire con esattezza il difetto refrattivo perché le procedure sono diverse come diverse sono le tecniche. Ciò andrà approfondito con il proprio oculista di fi ducia. Spesso i pazienti proprio perché disinformati su questo si affi dano al “passaparola” a riprova del vuoto informativo come sopra detto. In pratica il miope lieve di due diottrie, che ha recuperato benissimo la sua vista, convince l’astigmatico ipermetrope di quattro diottrie della bontà e del recupero del trattamento scoprendo poi che le cose non stanno proprio così. Il paziente non deve rapportarsi all’esperienza di un altro paziente perché ogni difetto ha la sua correzione e la stessa persona può avere due correzioni diverse. Oltre a questo va detto che ci sono sul mercato

Correzione laser difettti visiviL’OCULISTA

varie aziende che producono laser ad eccimeri e che sono tutte valide, ma che presentano differenze comprensibili solo ad esperti. Semplifi cando è un po’ quello che succede per le auto; ce ne sono di diverse case produttrici, tutte buone, ma con caratteristiche diverse. Una volta selezionato il paziente i risultati sono comunque sicuri, precisi e stabili nel tempo. L’articolo è sicuramente incompleto sotto molti punti di vista, ma mi ripropongo di ritornare sull’argomento trattando punti specifi ci in base anche ai vostri suggerimenti.

RIACQUISTARE IL SORRISO IN UN GIORNO

Una forte causa di disagio e stress è sicuramente quella di avere denti molto compromessi o mancanti.

Altrettanto difficile da accettare è l’attesa della dentatura definitiva dopo un intervento di implantologia. Giorni o addirittura mesi senza denti o con protesi mobili provvisorie.

Tutto questo fa parte del passato! Oggi si può sorridere immediatamente dopo essersi sottoposti all’implantologia.Attraverso la metodica del “carico immediato” si riabilitano intere arcate dentarie ottenendo da subito, nella stessa giornata dell’intervento, denti che assomigliano e funzionano come denti naturali.

Prima di tutto si studiano i singoli casi attraverso l’utilizzo di sofisticate attrezzature e software e poi ci si prepara all’intervento avendo preso tutte le misure possibili per far sì che il paziente non abbia la percezione del dolore, viva con tranquillità le varie fasi della cura e torni a casa sereno con la dentatura fissata saldamente agli impianti.

Tutto questo in una sola giornata, un giorno per riacquistare il sorriso.

I consigli del Dott. Barchitta

ODONTOIATRIA OGGI

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO UN’ARIETTA

FRIZZANTE DI CONQUISTA VI RENDERÀ CIVETTUOLI E RICHIES- IN SOCIETÀ. DEDICATEVI A UNA

SELEZIONE ACCURATA · SALUTE FORMA IN NETTA RIPRESA, GLI IMPEGNI VI PE-SANO MENO, SIETE PIÙ TONICI E RESIS-TENTI. SUCCESSI IN OGNI GENERE DI SPOT

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11F A S C I N O

L’AMORE FOLLE VI TRAVOLGE, CON TUTTO

IL COROLLARIO DI ROMANTICISMO STRAPPALACRIME E DI PASSIONI IMPOS-SIBILI · SALUTE PER LIEVI MALESSERI, L’EVENTUALE RICORSO ALLE CURE TER-MALI (O ALL’ALIMENTAZIONE MACROBI-OTICA) SARÀ EFFICACISSIMO

SAGITTARIODAL 23/11

21/12FASCINO VI ATTENDONO INCONTRI DAVVERO INTER-ESSANTI, MAGARI NEL BEL

MEZZO DI UN VERNISSAGE O DI UNA CENA CULTURALE · SALUTE LA FORMA MENTALE E QUELLA MUSCO-LARE SARANNO PERFETTE E L’INFLUSSO DEI PIANETI VI RENDERÀ IMBATTIBILI AN-CHE NEGLI SPORT

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO DESID-

EROSI DI NOVITÀ: CHI IN COPPIA DA LUNGO TEMPO POTRÀ

CONCEDERSI UN VIAGGIO O NUOVE ESPE-RIENZE · SALUTE LE FORZE VI SOSTEN-GONO MA NON ESAGERATE CON LE ORE PICCOLE E LE MINI PORZIONI A TAVOLA. DIETA SÌ MA EVITATE LA FAME

ACQUARIO 21/01 19/02

ASCINO AFFASCINANTI E VI DIVERTITE A FLIR- E A SEDURRE SOLO PER

GIOCO. ATTENTE A NON CREARE ILLUSIONI PERICO-LOSE · SALUTE SE DOVETE

FARE DEI TRATTAMENTI CERCATE DI AF-FIDARVI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE. PIÙ MIRATI SONO MEGLIO FANNO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO IL CUORE È UN NAUFRAGO SENZA

BUSSOLA IN UN MARE IN TEMPESTA. AN-CORATEVI ALLA REALTÀ PER RESTARE A GALLA · SALUTE IPERATTIVI SUL PIANO INTELLETTUALE, STANCHI E APATICI SU QUELLO FISICO CON QUALCHE PROBLEMA MUSCOLARE

ARIETE 21/03

20/04FASCINO LE RELAZIONI

SI FARANNO MENO TESE MA COPPIA VA A RILENTO, NON STUZ-ZICATE LA GELOSIA, IL FUOCO BRUCIA! · SALUTE USATE CAUTELA: PREVENITE EVENTUALI STRAPPI CON MASSAGGI E RICORRETE ALLE TERAPIE NATURALI, AN-CHE PREVENTIVE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO CHI

VIVE RELAZIONI ALTALENANTI, AV-

VERTIRÀ UN BISOGNO DI CONTINUITÀ, CHE POTRÀ DIVENIRE IMPELLENTE. ERO-TISMO A MILLE · SALUTE DI ATTIV-ITÀ FISICA NON SE NE PARLA, VINCE LA PIGRIZIA. RIDUCETE ALMENO ZUCCHERI E GRASSI O LA BILANCIA VI PUNIRÀ

GEMELLI 21/05

AL 21/06FASCINO QUALCHE DIVERBIO O PROBLEMA

DI COMUNICAZIONE, VI SALVANO EN-TUSIASMO E VIVACITÀ, DOTANDOVI DI FASCINO SENZA FLESSIONI · SALUTE TRATTATE CON DOLCEZZA MUSCOLI E VIE RESPIRATORIE. EVITATE SFORZI AEROBICI ECCESSIVI, MEGLIO DISCIPLINE PIÙ SOFT

CANCRODAL 22/06AL 22/07ASCINO IL PARTNER VI

POTREBBE TROVARE FREDDI, O SARETE VOI A PATIRE UN SENSO

DI . FAVORITE UN DIALOGO PIÙ EFFICACE· SALUTE ATTENZIONE ALLO STOMACO E ALLE SOMATIZZAZIONI, SARÀ BENE ESEGUIRE CON REGOLARITÀ ALCUNI ESERCIZI DI RILASSAMENTO

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO EMERGE IL VOSTRO LATO PIÙ MAL-ANDRINO E IL VOSTRO NATURALE CARISMA FARÀ PROSELITI, SIA

DENTRO CHE FUORI DALLA COPPIA · SALUTE PARTIRETE ALLA GRANDE AN-CHE SE GLI ACCIACCHI NON SI FARANNO ATTENDERE. L’INFLUENZA DI STAGIONE POTREBBE ATTACCARVI

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO RISCHIATE DI AP-PROCCIARVI AI SENTIMENTI

CON UN ATTEGGIAMENTO POCO COSTRUTTIVO. CONSIGLIO? UNA MINI-VACANZA · SALUTE NON CEDETE A DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE E TONO MUSCOLARE NON OTTIMALE: RIDI-MENSIONATE LE ASPETTATIVE

Oroscopo

VERGINEVERGINEDALDALALAL

CONCON

LEONELEONELEONELEONELEONELEONELEONEDALDALDALDAL 23/07 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFFVOSTRO

FARÀDENTRO CHE FUORI

TOROTORO

VIVEALTALENANTI

ARIETEARIETEARIETEARIETEARIETE

CREARELOSE

CAPRICORNOCAPRICORNO

EROSI

SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDALDAL

MEZZO

SCORPIONESCORPIONESCORPIONE

FFL’AMORE

TRAVOLGECOROLLARIO DI

BILANCIABILANCIABILANCIABILANCIABILANCIA

FRIZZANTEVI RENDERÀ

SOCIETÀ

ROMANTICISMO E LUCI DI CANDELE NON MANCHERANNO A RISCALDARE I GIORNI DI FESTA. SORPRESE DIETRO L’ANGOLO PER I PIÙ AUDACI

36 Oroscopo363636 Oroscopo

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Telefono: 041 48 62 35Cellulare: 328 597 29 62

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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad”

Thermalquelle Loipersdorf GmbH & Co KG 8282 Loipersdorf 152 Tel: +43 (0) 33 82 / 82 04 -0 • www.therme.at

Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, pro-vando i tipici rituali termali dell’epoca romana - natural-mente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amo-re!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garan-tiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.

PANORAMICA NEL DETTAGLIO:TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicata-mente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applica-zione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.

CALDARIUM - Libera il respiroIn questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piace-vole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali li-berano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!

LACONIUM - dolce relaxUn piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti ini-ziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’or-ganismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.

FRIGIDARIUM - frizzante refrigerioFatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti.La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.

LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vitaI nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.

ATRIOLUM - Dar spazio all’anima“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chia-mavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.

APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tuttoLiberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spal-le la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.

AVVENTO IN STIRIAI bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magi-camente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, tro-verete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici.• Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping nata-lizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini.• Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno.• Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loiper-sdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline inne-vate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.

VIAGGIO SENSORIALE ATTRAVERSO LA REGIONEImpacco Stirasul su lettino ad acqua, seguito da massaggio classico - il rilassamento profondo che fa decelerare!Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti - Durata massaggio intero: ca. 50 Minuti Prezzo pacchetto: € 99,00Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti Durata massaggio schiena: ca. 30 Minuti. Prezzo pacchetto: € 79,00

VITALITA’ PER CORPO E ANIMAMassaggio con le spazzole o massaggio con guanto di seta - per sentire il brivido dell’energia che fluisce!Durata: Trattamento con il partner 30 Minuti Prezzo: € 116,00Durata: Trattamento singolo 30 Minuti Prezzo: € 58,00Trattamento singolo 50 Minuti Prezzo: € 78,00

TERZETTO DI ESPERIENZEBENESSERE A LA LOIPERSDORFUna trilogia composta da Steirasul - impacco alla schiena, rifles-sologia plantare e massaggio tradizionale. Fate un respiro pro-fondo, chiudete gli occhi e semplicemente godetevi il momento!Durata: Esperienza Benessere ca. 55 Minuti Prezzo: € 80,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e massaggio alla schiena) Esperienza Benessere ca. 75 Minuti Prezzo: € 98,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e Massaggio completo)

MASSAGGIO JUNIORUn’esperienza di suoni, profumi e massaggio - trovate un sano equilibrio tra attivita’ e relax!Tempo di trattamento: Bambini 5-7 anni -15 Min. Prezzo: € 18,50Bambini sopra i 7 anni – 30 Min Prezzo: € 37,00

FLUSSO ENERGETICODALLA TESTA AI PIEDIUn trattamento che combina l’imposizione delle mani al mas-saggio delicato, stimolando il corpo fino in profondita’.Durata: 15 Minuti Prezzo : € 24,00

IMPULSO BENESSERE A LA LOIPERSDORFFate un’esperienza frizzante nella nostra acqua termale con un bagno a base di erbe, seguito da massaggio. Lasciate andare alla deriva i vostri pensieri e le preoccupazioni.Durata del trattamento: 50 minuti ( incluso riposo ) Prezzo: € 59,00

VIAGGIO NEL GIARDINOAROMATICO STIRIANOMassaggio con sacchettini di erbe aromatiche regionali. Un modo diverso per regalare alla vostra schiena un’esperienza unica.Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00

RELAX PER LE FUTURE MAMMEMassaggio delicato per schiena, viso e piedi - Godetevi a pieno i momenti straordinari della vostra gravidanza !Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00

MASSAGGIO AROMATICO A LA LOIPERSDORFLa combinazione ideale tra un massaggio rilassante e olii essen-ziali di alta qualita’. Armonia per corpo, mente e anima!Trattamento completo durata 50 minuti Prezzo € 55,00Trattamento parziale durata 30 minuti Prezzo: € 41,00

novità

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