La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

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del Miranese Sud Periodico d’informazione locale. Anno XX n.18 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

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del Miranese Sud

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.18 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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Crisi, meno assicurati sulle strade

Sociale

pagg. 4-5

Il maltempo fa strage di alberi

Mirano

pag. 9

pag. 14

Spinea, al via i lavori per la tangenziale nordSarà realizzata una bretella di 2,3 chilometri che corre lungo la ferrovia Venezia-Trento

Il Bollettino ufficiale della Regione Ve-neto ha pubblicato l’approvazione della variante che consentirà a Spinea di

riprendere i lavori per la tangenziale nord. E’ l’ultimo atto, a lungo atteso, di una pro-cedura complessa che permetterà alla città di concludere il progetto e risolvere, si spera una volta per tutte, l’annoso problema del traffico di attraversamento in centro. Grazie alla tangenziale nord, dalla rotonda di As-seggiano alla fine di via 11 Settembre a Spi-nea, si potrà raggiungere la nuova rotonda

della stazione di Maerne sulla camionabile, senza dover per forza percorrere via Roma in centro. Evidenti i vantaggi, sia per i re-sidenti soffocati dallo smog e dal traffico, sia per gli automobilisti, che taglieranno anche i tempi di percorrenza. Il cantiere del-la nuova strada è già aperto da anni, ma i lavori sono da tempo fermi al palo, in attesa dell’approvazione della variante urbanistica dell’ultimo tratto, in comune di Venezia. In pratica il tracciato del cosiddetto “Inter-vento 9”, com’è chiamata tecnicamente

la tangenziale, si bloccava al confine tra i due comuni. Ora il cantiere potrà riaprire e la strada potrà essere completata: sarà rea-lizzata una bretella di 2,3 chilometri che, correndo lungo la ferrovia Venezia-Trento, permetterà di ricevere parte del traffico della direttrice Miranese, in particolare quello di-retto verso nord (Maerne, Noale, Scorzè). I lavori dovrebbero concludersi entro il 2014. In questo modo, il Comune vede completarsi il pacchetto di tre opere riguardanti i by-pass esterni al centro.

Politica, la crisi investe il centro- sinistra

Spinea

pag. 12

del Miranese Sud

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.18 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

Sanita’, ulSS 13 Sottofinanziata

“Con un indice di soli 2,43 posti letto per mille residenti, di cui 0,31 di Lungo-degenza contro l’indice di 3,5 posti letto regionale, una popolazione di 270.787

residenti e un finanziamento di soli 1.500 euro procapite, la Ulss 13 figura

da anni immeritatamente all’ultimo posto della classifica ...

pag. 6

Cultura, Va in SCena la GranDe letteratura

Ancora tante iniziative culturali nel Miranese, con teatro e musica a farla da

padroni. A Mirano, ultimi due appunta-menti della stagione, rispettivamente il 13 e il 26 marzo, sempre alle 20.45.

All’inizio toccherà a “Un amore di Swann” di Marcel Proust, proposto dalla compagnia Sandro Lombardi di Firenze.

pag. 23

EDITORIALE

La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*

Dalle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero ine-stricabile, o perlomeno diffi cilmente

risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Pro-prio quello che non ci voleva in una situa-zione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fi ne.

Il ciclone o tsunami (come lo defi nisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata.

Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di par-titi che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa par-te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord.

Due partiti che fi no a due anni fa ave-vano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elet-torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.

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continua a pag. 8

L’Intervento

Come tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronun-ciamento del Papa che dichiara di ritirarsi

è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune.

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Miranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMiranese Provincia RegioneMirano

pag. 8

Controlli dei vigili, incassati 683 mila euro

Spinea

pag. 12

Piantato un albero per ogni nuovot nato

S.M. Di Sala

pag. 18

Cantieri alle scuole medie Cordenons

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 27 febbraio 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà da GIVE EMOTIONS Srl

Ediliziapiano CaSa, trenD

poSitiVo nel Veneziano

Ampliamento e ristrutturazioni

delle abitazioni previsto dalla

legge sul Piano Casa, continua

anche nei primi mesi del 2013 il trend positivo

nel Veneziano. A gennaio e febbraio di quest’anno la Provincia ha infatti già

ricevuto 205 pratiche dai 44 comuni del territorio, relative all’ampliamento delle

abitazioni previsto dalla proroga della legge sul Piano Casa.

Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge, fino al 28 febbraio scorso sono state 8354 le pratiche presentate per

l’ampliamento delle abitazioni.“Valuto queste cifre positivamente - ha commentato l’assessore all’Urbanistica

Mario Dalla Tor - 205 pratiche presen-tate dall’inizio dell’anno sono un segno

evidente del gradimento nei confronti della legge. Si tratta di un’autentica boccata

d’ossigeno per i nostri artigiani in un momento di crisi che ha colpito in modo

pesante anche il settore delle costruzioni”.

BandoinCentiVi per l’aCquiSto Di biCiClette

E’ stato pubblicato sul sito della Provincia di Venezia, all’indirizzo www.provincia.venezia.it/trasparenza/bandi-di-gara-aperti, il bando per l’acquisto, a condizioni agevolate, di biciclette e/o biciclette a pedalata assistita rivolto ai residenti della provincia di Venezia. Il materiale è repe-ribile all’indirizzowww.trasporti.provincia.venezia.it/mososten/IncentiviBICI/Incen-tiviBICI.html. Si punta ad favorire le azioni di mobilità sostenibile promosse dagli enti locali aiutando i cittadini a scegliere mezzi di trasporto non inquinanti.

A Miraponte ChiuSo fino a GiuGno

Resterà chiuso al traffico per 90 giorni, a Malcontenta di Mira, il ponte sullo scolo Foscara, in via Bastie Interne. Uno dei sostegni laterali è in precarie condizioni di staticità e determina una situazione di rischio per il transito degli automezzi. Con un’ordinanza urgente e con lo scopo di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, il sindaco di Mira Alvise Maniero ha disposto da la chiusura al transito di tutti gli automezzi sul ponte che attraversa lo scolo consortile, in via Bastie Interne.

“Le delizie della Bren-

ta: arte, cultura, ga-stronomia,

natura, artigianato tra Padova e Venezia” è la

nuova guida presentata lo scorso 15 febbraio alla Bit, Borsa internazionale del Turismo di Milano. Si tratta di una

proposta per il turista che ama soffermarsi per meglio conoscere i territori, attraverso un approccio lento e sostenibile delle sue bellezze architettoniche, paesaggistiche,

ambientali per apprezzarne la storia, l’arte e la natura. Una guida che mette in

evidenza le bellezze in particolare della Riviera del Brenta.

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EDITORIALE

La crisi dietro la protesta Dietro lo smottamento del centrodestra il problema di fondo: la crisi economica devastante, le fabbriche del Nord Est che chiudono

ad una ad una, operai ed imprenditori disperati, e sullo sfondo la marea montante della rabbia per un sistema politico sprecone che viene percepito come solo produttore di tasse e ineffi cienze.

Non è un caso che Grillo con la sua offerta politica antisistema abbia pescato a piene mani fra le categorie che sono state più bastonate dalla crisi: da un lato gli operai e dall’altro imprenditori e lavoratori autonomi. Un tempo votavano proprio Pdl e Lega. Il richiamo dei “Vaffa day” si è fatto via via più forte, nel momento in cui tutti i partiti invece di dare l’impressione di capire il momento che stavano passando famiglie, giovani e pensionati, hanno continuato in un logoro teatrino, percepito ormai come dannoso e fuori tema. Sul territorio la grande delusione, l’ennesima grande occasione mancata (peraltro annunciata), è stato il risultato del Pd e dei suoi alleati. Ancora una volta il partito di Bersani ha dimostrato in Veneto di essere poco radicato, a parte Padova, Rovigo e soprattutto Venezia (dove tra l’altro i grillini hanno fatto il pieno dei voti).

Ancora una volta il centrosinistra interpreta con diffi coltà le dinamiche di una regione che fi no a pochi anni fa era la locomotiva d’Italia e ora è ferma. Bloccata anche dal suo stesso modello di sviluppo fatto di piccole e piccolissime imprese, che si sono rivelate e più vulnerabili con la crisi. Ora per uscire da questa impasse, ci vuole lo sforzo di tutti partiti e soprattutto dei cittadini. Un voto ravvicinato rischia di complicare ancora di più la situazione. Votare chi fa promesse facili insomma può dare una momentanea sensazione liberatoria, ma alla fi ne i problemi rimangono e adesso vanno affrontati realisticamente, se non si vuole andare a fondo tutti insieme.

segue da pag. 1

di Alessandro Abbadir

politiCa

pag. 24

Un commento al voto nel Veneziano

aMbiente

pag. 25

I gruppi di cammino, tra moda e salute

perSonaGGio

pag. 28

Corallino racconta la “sua” Chioggia

oCCupazione

pagg. 32-33

Ecco il Veneto giovane delle “Start Up”

VoCi Da palazzo

pag. 36

Comuni in fuga verso le provincie autonome

Cultura

pag. 38

L’influenza di Wagner nelle arti tra ‘800 e ‘900

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

Gli obbliGhi Della leGGe: reViSione

Ogni quanto va fatta

Oltre alla questione dell’assicurazione c’è quella della revisione del mezzo nei centri autorizzati o alla Motorizzazione. Revisione

delle auto, insomma, ogni quanto farla? La prima revisione è obbligatoria dopo quattro anni dalla pri-ma immatricolazione, entro il termine del mese di rilascio della carta di circolazione. I successivi con-trolli devono essere effettuati invece con scadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a

quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Queste scadenze si applicano per auto-vetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg e dal 2003 motoveicoli e ciclomotori. La revisio-ne è invece obbligatoria con cadenza annuale per le autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente, per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 Kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici (ad esempio, le auto elettriche leggere da città). Va prestata attenzione poi che con il “Decreto Liberalizzazioni di Monti” anche il controllo dei gas di scarico delle auto è reso obbligatorio solo in concomitanza della revisione e non più con cadenza annuale. In sintesi per le autovetture nuove l’obbligo scatta solo dopo 4 anni in occasione del primo controllo e successivamente ogni due.

La crisi provoca un fenomeno inaspettato e pericoloso: sulle strade della nostra regione circolano sempre più auto prive di copertura assicurativa e con la revisione scaduta. Il fatto

è certifi cato dai controlli fatti dalle forze dell’ordine sul territorio e anche in altre parti del territorio italiano. Di fatto in circolazione ci sono auto che sono delle vere e proprie mine vaganti sia dal punto di vista della sicurezza (vengono fatte circolare nonostante non abbiano passato la revisione), sia da punto di vista giuridico (sen-za assicurazione: se si fanno incidenti o si paga in proprio i danni o si rischia di provocare danni a terzi non risarcibili). In Veneto la percentuale dei veicoli trovati senza la classica Rc auto non è altissima rispetto ad altre zone d’Italia, ma comunque in costante aumento rispetto a 5 anni fa, quando le auto senza assicurazione si stimava fossero solo qualche decina di migliaio, insomma un dato che da decenni era fi siologico. Ora l’impennata, la gente non ha soldi e rischia viaggiando senza assicurazione. I veicoli che circolano in Italia senza assicurazione obbligatoria Rc auto sono aumentati rispetto ai tre milioni stimati dall’Aci nel 2011. Lo con-fermano i primi dati della Polizia stradale, che ha avviato controlli mirati su tutto il territorio nazionale. Sono stati fatti posti di blocco con 160-170 pattuglie schierate contemporaneamente in alcune regioni. Nelle prime due operazioni della Polizia stradale, svolte

il 20 dicembre 2012 e il 31 gennaio scorso, la percentuale dei mezzi risultati scoperti si aggira su una percentuale a livello na-zionale del 6-7%. Applicando questa percentuale all’intero parco circolante italiano (49,2 milioni di veicoli), si ottengono cifre sui 3,4 e 3,5 milioni. Ci sono dati come quelli della Sicilia con il 14 % e la Calabria con il 13% davvero preoccupanti. Ma ci sono anche regioni del sud virtuose, come la Puglia con il 2,7% delle auto senza assicurazione. In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli circolanti (dati uffi ciali del 2010) dei quali, dalle stime della Polizia e dell’Aci, il 3,8 % viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti (e quindi potenzialmente anche più ad alto ri-schio che circolino senza assicurazione) ed abitanti sono Treviso e Vicenza (62 auto ogni 100 abitanti), seguite da Verona e Rovigo (61), Belluno e Padova (60) ed infi ne da Venezia (52). Ci sono dati che emergono dai controlli specifi ci nelle singole provincie che fanno rifl ettere. A Verona ad esempio nel corso del 2012, i vigili hanno scoperto 481 veicoli sprovvisti di assicurazione, un vero e proprio record negli ultimi cinque anni. Nell’anno precedente le vio-lazioni accertate erano state 428 e nel 2010 solo 385. Nel 2012 sempre a Verona quindi sono stati 34 i conducenti multati per la mancata copertura assicurativa a seguito di sinistro stradale. Multe

decisamente “salate”, perché il codice della strada prevede sanzio-ni fi no a 3.366 euro con il sequestro del veicolo. I dati dimostrano che la guida senza assicurazione insomma si è radicata anche in una città veneta tra le più forti a livello economico. Ma i disagi non mancano nemmeno a quegli automobilisti in regola che, loro malgrado, si trovano coinvolti in incidenti con altri veicoli sprovvisti di copertura assicurativa. Cosa fare in questi casi? A rispondere è Carlo Pognici avvocato della Federconsumatori di Venezia.“In Italia -spiega Pognici - è previsto un Fondo di Garanzia per le Vitti-me della Strada gestito dalla Consap (Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici) predisposto per risarcire tutti coloro che hanno subito un incidente con un veicolo non assicurato. Il Fondo di Ga-ranzia prevede risarcimenti nel caso in cui avvenga un sinistro con veicoli in circolazione contro la volontà del proprietario o con mezzi spediti nel territorio italiano da un altro Paese dell’Unione europea. È prevista una copertura assicurativa anche nel caso in cui avvenga un incidente con un veicolo estero con targa non corrispondente”. In ognuno di questi casi il danneggiato deve inoltrare richiesta di risarcimento con raccomandata alla Consap e all’impresa designa-ta. Info www.consap.it, insieme ad un modulo per la domanda. In quarant’anni di attività il Fondo di Garanzia ha versato risarcimenti per oltre sei miliardi di euro relativi a 1,3 milioni d’indennizzi.

di Alessandro Abbadir

A Verona nel 2012 sono stati 34 i multati

perchè non avevano alcuna copertura

assicurativa

In Italia è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della

Strada gestito dalla Consap

EFFETTI DELLA CRISIIn Veneto circolano circa 3 milioni

di veicoli dei quali, il 3,8% viaggerebbe senza

assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è

il più alto rapporto tra auto circolanti ed abitanti, sono

Treviso e Vicenza con 62 auto ogni 100 abitanti. Sono seguite

da Verona e Rovigo con 61, Belluno e Padova 60 ed infi ne

Venezia con 52 Sempre più auto senza assicurazione sulle strade

Page 9: La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

555Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

Comparazioni dei prezzi on line, è boomRisparmio I dati tendenziali in Veneto

Comparare i prezzi on line delle assicurazioni permette di fare scelte più oculate in tempo di crisi. A rendere chiara la situa-zione nella nostra regione sono i dati che sono arrivati con il rinnovo delle assicurazioni nelle prime settimane di gennaio. Dai primi dati tendenziali, il numero degli automobilisti veneti che si sono rivolti ai comparatori online per trovare una nuova

polizza Rc Auto, è aumentato del 31%. Chi ha cercato una nuova compagnia online ne ha tratto notevole benefi cio, garantendosi un risparmio fi no al 50% rispetto

alla polizza con cui circolava l’anno prima. “Rispetto a quanto accadeva in altre nazioni – sostiene Mauro Giacobbe, Responsa-bile business unit assicurazioni di www.facile.it – nel nostro Paese erano ancora pochi gli automobilisti che cercavano una nuova compagnia allo scadere della polizza. Stando ai primi numeri, sembra che lo scopo di incentivare gli italiani ad essere più attenti alle reali offerte del mercato, che era alla base del provvedimento del Governo, sia stato ottenuto”.

Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione oltre 45.000 preventivi compilati in Veneto nelle prime tre settimane di gennaio 2013, l’incremento del ricorso ai comparatori è stato più sostenuto che in molte altre regioni. Nel dettaglio: la provincia di Padova ha visto un vero e proprio boom con un incremento che ha sfi orato il 38% rispetto al 2012, ma sono altissime an-che le percentuali di aumento registrate nelle province di Vicenza (+32,5%), Venezia (+30,1%), Treviso (+29,7%) e Verona (+26,4%); al di sopra della media nazionale anche Rovigo (25%) e Belluno (22,4%).

Chi sono le persone che hanno deciso di utilizzare lo strumento on line per la comparazione? Sono per la maggior parte imprenditori, pensionati e artigiani.

Sempre più auto senza assicurazione sulle strade

10 Argomento del mese

Veneziano

I dati dei vigili Boom di sequestri e polizze carissime Il fenomeno della guida senza assicurazioni e con la revisione dell’auto scaduta, è’ una

costante anche nei principali centri della provincia di Venezia. Abbiamo i dati provenienti dai report delle polizia municipali di Chioggia, San Donà, Mira, Portogruaro. A Chioggia

ci sono stati ben 174 casi di assicurazione mancante o, addirittura, falsifi cata, nel bien-nio 2011-2012, a fronte di 73 casi analoghi nei due anni precedenti (con un aumento, quindi, del 138%). C’è poi un buon piazzamento anche dei casi di omessa revisione del veicolo che, sempre prendendo a base l’ultimo biennio, a confronto con quello precedente, arriva a quota 180 rispetto a 112, un aumento del 60%. Le conseguenze sono pesanti infatti la mancata revisione, in caso di incidente, equivale alla mancata assicurazione. La possibilità di incappare in uno scontro con un automobilista che, poi, si scopre essere non assicurato, non è più una probabilità remota. Farsi risarcire diventa molto più complicato. A San Donà sono 180 le auto trovate, nel corso dell’anno, o con assicurazione scaduta (il 60%) o addirittura senza copertura assicurativa (il 30-35%) o con tagliando risultante pagato, ma in realtà falsifi cato (il 5-10%). Si tratta del 50 per cento in più circa rispetto alla media degli anni precedenti. “Inizialmente - dicono sconsolati i vigili di San Donà - erano le auto senza copertura assicurativa, adesso vengono fermati anche automobilisti privi di licenza di guida. E’ un dato che fa rifl ettere”. Anche a Mira, il centro più popoloso della Riviera del Brenta si registrano dati inquietanti. Qui calano le multe, ma non quelle per divieto di sosta ed aumentano le persone denunciate. Impennata delle auto sequestrate per mancata revisione o senza assicurazione. La polizia municipale di Mira è la seconda in Italia per l’azione di controllo dei documenti di trasporto merci su tir italiani ed esteri. “Nel 2012 – dice il comandane Mauro Rizzi - sono stati fatti 2.398 verbali per violazione al Codice, per circa 450mila euro di sanzioni. Le multe sono diminuite. Emerge l’alto numero di verbali emessi nei confronti degli autisti di mezzi pesanti (497), come pure per divieto di sosta (733). Le patenti ritirate sono state 161, le carte di circolazione 56. Ma ecco il problema del momento: sono state accertate 133 mancate revisioni e 86 mancate coperture assicurative. Signifi cativo il numero di sanzioni nei confronti di automobilisti privi di qualsiasi documento: 157. Sono stati 95 i veicoli posti sotto sequestro amministrativo, 127 quelli sottoposti a fermo, 17 quelli oggetto di rimozione”. Infi ne a Portogruaro, nel 2012 ci sono state da parte dei vigili, oltre 7.000 le violazioni accertate, con 16 sequestri di veicoli non assicurati, 74 patenti ritirate, 15 veicoli rimossi e 13 fermi amministrativi. Sono stati 188 gli incidenti rilevati nel 2012, uno ogni due giorni, senza considerare quelli rilevati da altre forze dell’ordine; 12 i permessi per disabili ritirati e 102 auto e 5 ciclomotori privi di assicurazione, un dato che fa rifl ettere. Se gli irresponsabili (complice la crisi), che guidano senza assicurazione e revisione sono molti va anche detto (non come scusante sia chiaro), che l’assicurazione dell’automobile in provincia di Venezia è la più cara del Veneto. Il costo medio di un’assicurazione pagata da una persona adulta è di 625 euro, 24 euro in più rispetto a Padova, seconda in graduatoria, ma ben 152 in più rispetto a Belluno. Il costo minimo è di 513 euro, ma si può salire fi no a 727 euro, sempre considerando che il tagliando riguarda un’auto di 1300 cc, e che quindi il prezzo lievita per le auto di maggiore potenza. Il vero salasso è però per i giovani: come minimo l’assicurazione auto pesa per 1.761 euro, il costo medio è di 2.867, ma può arrivare fi no 4.016 euro. Sono somme che fanno pensare ai giovani, che è meglio prendere il bus e non comprarsi o farsi comprare l’auto. A.A.

spalla pag 5 per vene-ziane

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6 Territorio66 Territorio

“Con un indice di soli 2,43 posti letto per mille residenti, di cui 0,31 di Lungodegenza, contro l’indice di

3,5 posti letto regionale, una popolazione di 270.787 residenti e un finanziamento di soli 1.500 euro procapite, la Ulss 13 figura da anni immeritatamente all’ultimo posto della classifica delle quote procapite, nonostante eroghi prestazioni di media e alta speciali-tà”. Il comitato Carlo Salvioli esordisce così nella nuova, pressante lettera al governatore del Veneto Luca Zaia, all’assessore Luca Co-letto e al segretario Domenico Mantoan, per denunciare ancora una volta la situazione dell’Ulss 13 e mettere nero su bianco l’agen-da degli interventi da attuare per il rilancio della sanità locale in vista della pubblicazio-ne delle schede di dotazione ospedaliera. A parlare è il presidente Aldo Tonolo, che sulla dotazione dei tre ospedali dell’Ulss è chiaro: “La Regione deve mantenere fede alle deci-sioni assunte da tempo e premiare concreta-mente i virtuosi”. Ecco l’elenco delle cose da fare. Per l’ospedale di Noale il Salvioli chiede

alla Regione di autorizzare l’attività di riabi-litazione semintensiva a valenza pluri-Ulss di tipo neurologica, cardiologica e ortopedica. “Possibile sede di ospedale di comunità – specifica Tonolo – unitamente alla Utap già attiva, come espressione della nuova Medi-cina sul territorio e inoltre il potenziamento

dell’ottimo servizio di Medicina dello sport e del servizio di recupero e riabilitazione fun-zionale cardiologica”. Per quanto riguarda Mirano e Dolo il comitato chiede un ospedale per acuti organizzato su due sedi, dunque col mantenimento dell’attuale mix funzionale medico-chirurgico. “Le specialità di base di un ospedale per acuti non possono essere in alcun modo considerate doppioni,, ma devo-no essere dimensionate su base epidemiolo-

gica e, data la popolazione dell’Ulss, è più che giustificata la dotazione esistente – af-ferma Tonolo – va respinta dunque qualsiasi ipotesi di destinazione solo chirurgica o medi-ca per singolo plesso, in quanto irrealizzabile sul piano funzionale e perché richiederebbe investimenti di gran lunga superiori a quelli già previsti nella finanziaria regionale 2010 e non ancora erogati”. Per il Salvioli inoltre, urge a Mirano il nuovo monoblocco De Carlo 3 per la riconversione del settore Materno-Infantile e sede eventuale di Lungodegenza e a Dolo la sistemazione del Pronto soccorso e nuove sale operatorie prefabbricate assie-me a una nuova Rianimazione. Non è finita. Nella lettera ai vertici regionali il comitato miranese torna sulla spinosa questione dei finanziamenti: “Devono essere erogati i 20 milioni di euro già stanziati nella Finanziaria 2010, appena l’8% del costo di un nuovo ospedale, perché il resto dell’investimento necessario sarà reperito in autofinanzia-mento con leasing immobiliare pagato con risparmi di gestione e con dismissione di

immobili inutilizzati”. Infine nuove opportu-nità all’orizzonte. Ci sono, basta volerlo e il Salvioli indica la strada: “Un hospice a Mi-rano in collaborazione con l’ente Mariutto e un centro Alzheimer a Dolo in collaborazione con la casa di riposo – conclude Tonolo – ma soprattutto vanno respinte le ipotesi di riduzione dei servizi, perché sarebbero una riduzione dei livelli essenziali di assistenza

per i cittadini, ingiustificabile e inaccettabile. Già adesso c’è una conclamata sottodotazio-ne di Ortopedia, che richiede a nostro avviso la riattivazione urgente di 18 posti letto a Mirano, peraltro disponibili da tempo. La Regione deve ricercare le sue economie in altre Ulss, ben distanti dai parametri di effi-cienza della 13 per una questione di equità e riequilibrio”.

di Filippo De Gaspari

Con 1.500 euro a cittadino, figura ingiustificatamente all’ultimo posto della classifica delle quote pro capite

Sanità Il comitato Salvioli analizza i dati che arrivano dalla Regione

Ulss 13, costantemente sottofinanziata

Una tessera Usb, stavolta non per acquistare o per ottenere sconti nei negozi, nemmeno per farsi riconoscimento, ma per salvarci la vita. È l’idea, così preziosa, diventata finalmente realtà, grazie a Cuore Amico, la onlus di Mirano impegnata

nella prevenzione cardiovascolare in tutto il territorio dell’Ulss 13: gli iscritti all’asso-ciazione, in costante aumento, sono per la maggioranza pazienti cardiopatici e soci sostenitori. Per loro è ora disponibile un dispositivo elettronico, da portare sempre con sé, con tutte le notizie cliniche essenziali in caso di necessità. Un tesoro piccolissimo, grande come una tessera bancomat, ma contenente tutte le notizie che riguardano la nostra salute e le cure ricevute finora. Allo scopo di agevolare i propri soci infatti, l’asso-ciazione ha realizzato, in collaborazione con l’azienda Ulss 13, un supporto informatico portatile, contenente i dati cardiologici salienti, quali esami strumentali, visite speciali-stiche, lettere di dimissioni, eccetera, dei pazienti curati presso le strutture cardiologiche aziendali: Cardiologia di Mirano, Cardiologia di Dolo, Medicina dello sport e Cardiologia riabilitativa di Noale. Questo supporto informatico ha la finalità di facilitare la gestione clinica dei propri soci, nel caso essi si trovassero fuori del territorio dell’Ulss 13, con un problema cardiologico in atto. Funziona così: un vero e proprio dossier digitale (che chiaramente non ha la valenza legale della cartella clinica vera e propria) viene salvato, nell’assoluto rispetto e garanzia della privacy, in una comune “penna” Usb, cioè un supporto di memoria mobile, che ciascun paziente potrà, alla stregua di una normale carta di credito, inserire nel proprio portafoglio e portare comodamente sempre con sé. Un utilizzo che basta a spiegare il nome del progetto, chiamato appunto “Il cuore in tasca”. In questo modo, qualsiasi sanitario dovesse trovarsi a gestire il paziente, avrà a disposizione velocemente e con pochi clic sul computer, l’intera storia cardiologica dell’interessato. Dopo la conclusione positiva della prima fase sperimentale, volta a saggiarne la reale fattibilità, il progetto è ora divenuto pienamente operativo, coin-volgendo, oltre alla Medicina dello sport e Cardiologia riabilitativa di Noale, anche la Cardiologia di Mirano e la Cardiologia di Dolo. L’associazione Cuore Amico di Mirano sta distribuendo in queste settimane, gratuitamente ai soci che ne faranno richiesta, le penne Usb, presso le proprie sedi di Mirano e Noale. Chi volesse conoscere il progetto e richiederne l’accesso può contattare telefonicamente il numero 041-5795707 per la sede di Mirano oppure il numero 041-5896515 per la sede di Noale e fissare un appuntamento.

Salute

L’iniziativa dell’associazione Cuore Amicouna teSSera SalVa la Vita

F.D.G.

L’ospedale per acuti deve essere organizzato in due sedi

La direzione dell’Ulss 13 a Mirano

“Essere moderni domani”. E’ così che RelaXXI defi nisce la nuova RSA per anziani Santa Maria dei Battuti a Noale, che accoglierà i suoi primi ospiti a primavera 2013. Una strut-tura con 120 posti letto, luminosa, nuova, confortevole come lo è la casa che ognuno di noi sogna, anche per la propria vecchiaia. RelaXXI - nata in seno alla Cazzaro Costruzioni di Tre-baseleghe insieme al know how di qualifi cato management del settore - ha lavorato con costanza e coerenza negli ultimi anni per portare avanti un progetto ambizioso dal punto di vista architettonico e tecnologico, ma allo stesso tempo fun-zionale, innovativo ma attento alla qualità della vita delle persone anziane: una vera novità tra le Residenze per anziani non solo della Regione, ma di tutto il territorio nazionale. La nuova R.S.A. garantisce servizi di massimo livello e lo fa con la consapevolezza e la volontà di essere una struttura aperta a tutti, rivolta a chi cerca il meglio al costo giusto. Stanze insonorizzate, aerazione automatica degli ambienti cinque volte al giorno, risparmio energetico, sale bagno mu-nite di vasche ad ultrasuoni per l’igiene non invasiva dell’o-spite, spazi comuni luminosi e chiari, permeabilità tra interno ed esterno con terrazze verdi di piante ed erbe aromatiche: questi sono soltanto alcuni degli standard qualitativi che la residenza esprime. Ma senza dubbio ciò che si percepisce en-trando nella struttura, ancora in fi eri, è qualcosa di diverso: uno spazio a misura d’uomo, ampio ed esteticamente bello,

dall’atmosfera serena e cordiale, confortevole e confortan-te. Uno spazio in cui sentirsi vivi, attivi, protagonisti della propria esistenza, per riscoprire il piacere delle piccole cose quotidiane, in ambienti curati. Una casa circondata dalla na-tura protetta dell’Oasi WWF Cave di Noale, a pochi metri di distanza. A Santa Maria dei Battuti, il cibo è buono e genuino: la cucina interna alla struttura utilizza ortaggi e frutta fresca; lo chef sceglie gli ingredienti per il vitto in base alla stagione per un’alimentazione ricca e variegata, attenta alle esigenze nutrizionali e alle diete particolari dei singoli ospiti. Se gli spazi sono così studiati intorno all’ospite, il personale infer-mieristico e di assistenza, presente 24 ore al giorno, garan-tisce professionalità e competenza fondando il servizio alla persona sulla priorità del rapporto umano e relazionale; uno staff di medici, psicologi, fi sioterapisti, logopedista, assicura-no ogni necessità sanitaria e riabilitativa; la presenza di un sacerdote offre, per chi lo desidera, la disponibilità per mo-menti “di ascolto e conforto” e le funzioni religiose, mentre operatori specializzati sono disponibili per favorire occasioni d’incontro, iniziative ricreative e di intrattenimento. Questo è solo l’inizio: dalla prossima primavera, quan-do gli ospiti entreranno nella loro nuova casa, Santa Maria dei Battuti si arricchirà di storie e racconti che ogni persona porterà con sé, creando uno spazio a misura d’uomo in cui le relazioni umane saranno ancora al centro dell’esistenza.

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8 Mirano88 Mirano

I miranesi al volante corrono troppo, non rispetta-no le precedenze e faticano pure ad assimilare i divieti della Ztl in centro. Il poco confortante iden-

tikit emerge dalla relazione sull’attività svolta dalla polizia locale nell’ultimo anno. Un anno impegnati-vo per gli agenti di Mirano, impegnati su più fronti: sicurezza stradale, commercio, edilizia, ambiente, protezione civile, pubblica sicurezza, educazione stradale nelle scuole, prevenzione e polizia giudizia-ria. Viste le tante segnalazioni in merito a piccoli fur-ti e danneggiamenti ai veicoli, è stata incrementata l’attività di prossimità nel territorio controllando, con pattuglie appiedate, aree come i parchi, il centro storico, le zone residenziali. In particolare è stato incrementato il monitoraggio del territorio con tele-camere mobili di videosorveglianza, per contrastare l’utilizzo di aree impiegate come discariche abusive e il rispetto delle regole sulla raccolta dei rifiuti. Par-ticolarmente impegnativi i servizi che hanno coinvol-to il comando durante l’incendio dell’Idealservice a Ballò e il ribaltamento di un’autobotte di idrogeno a Vetrego, in entrambi i casi con evacuazione par-te dei residenti. In arrivo inoltre nei prossimi mesi, grazie al lavoro dei vigili, sei dissuasori di velocità “Velo Ok” e un varco elet-tronico per il controllo dei transiti irregolari dei tir in centro. Ma a preoccupare sono i comportamenti dei miranesi alla guida: nel 2012 sono stati rilevati 87 incidenti, di cui 60 con feriti, con un aumento di circa il 10% e un mortale. Le cause principali sono per il 40% determinate dalla mancata precedenza e per il 35% dalla velocità. Anche le infrazioni al codice della strada, hanno subito un notevole au-mento, determinato dall’installazione dell’impianto

automatico di controllo della Ztl in centro che, sommato alle sanzio-ni sulle strade di Mirano, ha com-portato l’accertamento di 9.198 verbali per un valore di circa 683 mila euro. In materia di controllo edilizio, sono rimasti costanti i so-

pralluoghi, con 70 verifiche e 12 notizie di reato. Di-minuite di circa il 10% invece le violazioni commer-ciali e ai regolamenti comunali. Complessivamente l’attività dell’ufficio segreteria del comando di via Macello, ha visto un aumento delle pratiche trattate di circa il 20%, a cui si deve aggiungere l’esponen-

ziale aumento di lavoro dovuto all’elaborazione e al contenzioso legato alla Ztl. Rilevante anche l’attività di educazione stradale nelle scuole, con 200 ore di lezione, 10 uscite con percorsi per le biciclette e 30 con percorsi a piedi. A queste vanno aggiunte le 40 ore di collaborazione presso le scuole medie per il conseguimento del patentino. “E’ stato possibile re-alizzare questo lavoro, grazie a tutti gli appartenenti al corpo, per il loro costante impegno, lo spirito di servizio e abnegazione, senza dimenticare la fattiva collaborazione e i rapporti molto positivi e costruttivi con le altre forze dell’ordine presenti sul territorio”, ha dichiarato il comandante Stefano Sorato.

di Filippo De Gaspari

Bilancio I dati dell’attività della Polizia municipale di Mirano

Eccesso di velocità, fioccano le multe

Un controllo dei vigili urbani sulle strade del territorio

Nel 2012 sono stati rilevati 87 incidenti, di cui 60 con feriti, con un aumento di circa il 10% e un mortale

Viabilità

Nuova gara per la concessione dei tetti degli edifici comunali. Potranno essere utilizzati per l’istallazione di impianti fotovoltaici, contribuendo così al risparmio energetico per l’intero comune e dunque per tutti i cittadini. Già lo scorso anno

erano state affidate in concessione le coperture degli edifici delle scuole elementari “Sil-vio Pellico” di Campocroce e “Alberto Azzolini” di Mirano alla ditta Cristoforetti Servizi Energia di Lavis (Trento). L’intervento sui due lotti farà risparmiare 82.402 euro nei 20 anni di durata della convenzione e permetterà, trascurando le emissioni per la costruzione e la manutenzione, di evitare emissioni di Co2 per 223 tonnellate, e di risparmiare circa 95 tonnellate equivalenti di petrolio. Il nuovo bando rende disponibili i tetti di diciannove immobili (scuole, palestre, bocciodromo, ex scuole di Luneo, Vetrego e Scaltenigo, ma-

gazzino comunale) e riconosce al concessionario condizioni economiche più vantaggiose del precedente. Una scelta che il Comune ha seguito pur di promuovere la produzione di energia pulita, i cui vantaggi sono molteplici: permette di ridurre i consumi e le emissioni inquinanti in linea con gli obiettivi di sostenibilità posti dall’Unione europea entro il 2020, garantisce al Comune gli introiti derivanti dai canoni di concessione delle superfici degli edifici e fornisce energia a basso costo agli edifici su cui sono installati. Ai concessionari spetteranno i costi di progettazione, installazione e gestione che troveranno remunera-zione negli incentivi e dal bonus messo a disposizione dal Comune per l’energia di cui gli edifici beneficiano. La concessione verrà aggiudicata tramite gara, tenendo conto sia del canone offerto, sia della quantità di potenza installata e sia del suddetto bonus.

neWS Fotovoltaicopannelli Solari Sopra le SCuole

Sono stati accertati 9.198 verbali per un valore di circa 683 mila euro

Nello scorso numero, in questa stessa pagina è stato pubblica-to un articolo dal titolo ”Villa Bianchini, si rifà il look”, dove si dava informazione della possibilità di “rendere accessibile

ai cittadini il parco della villa per la Giornata di Primavera del Fai”. Dobbiamo precisare che si tratta di informazione errata, in quanto è stato precisato da Maria Camilla Bianchini d’Alberigo- capo Dele-gazione Fai Venezia-Mestre che le condizioni di non sicurezza di Villa Bianchini e del parco circostante non rendono possibile alcuna fruibilità dei luoghi e quindi non è stata prevista alcuna apertura del sito per le prossime Giornate Fai di Primavera. Ci scusiamo con i lettori e con la fondazione Fai.

errata CorriGe

segue da pag. 1

Poi si è andato affermando in modo sempre più evidente il senso di una perdita, come chi è stato abituato fi n da fanciullo ad avere sotto gli occhi la fi gura paterna del Papa. La solennità ieratica di Pio

XII, l’amabilità audace di Giovanni XXIII, l’intelligenza e la decisione di Paolo VI, la semplicità di Giovanni Paolo I, l’irruenza multiforme di Giovanni Paolo II, e infi ne la squisitezza umana di questo Papa, Benedetto XVI. Con ciascun Papa, in tempi diversi della vita, è avvenuta una sorta di immedesimazione, non solo nei riguardi dei contenuti e delle modalità della funzione papale, ma anche per un apprezzamento dello stile personale di ciascuno. Un Papa, un nome: ciascun Papa con il suo nome, il suo volto, la sua anima. Con Bene-detto è fi orito un rapporto certamente speciale. Ben prima che fosse Papa l’avevo frequentato come limpido teologo, capace di entrare nelle questioni della modernità con uno sguardo alla storia svolto in un’esposizione piana e scorrevole; un teologo che si poteva leggere con immediata scioltezza, senza dover ansimare dietro concetti invo-luti o frasari complicati. Ne ricavavo soddisfazione per l’intelletto e feconda apertura per l’esperienza, nella scoperta di questioni attuali o nella nuova ripresa di tematiche tradizionali. Egli affrontava tutto nell’orizzonte di una fede incarnata nel tempo, nel contesto di una ragione aperta e viva. Quando questo teologo è diventato Papa, il suo insegnamento è stato proclamato nella barca di Pietro e dalla riva della Chiesa incrociando folle attente in tutto in mondo, soprattutto attraverso gli Angelus festivi, le omelie, le udienze del mercoledì, i dialoghi diretti con bambini o sacerdoti. Papa Benedetto si è proposto con la sua fi gura tenue e lieta, decisa ma non arrogante, e persino con il suo accento così caratteristico. Un uomo timido, meravigliato di trovarsi nella piazza del mondo, e nello stesso tempo così desideroso di ‘cercare Dio’, a imitazione dei monaci nel silenzio. Un uomo di Chiesa, che ama Gesù e riconosce in Lui, per sé e per tutti, l’attrattiva e lo specchio della felicità. Quante volte notavo che diceva con profon-dità e chiarezza le cose che mi sarebbe piaciuto dire e quelle che mai avrei immaginato di pensare e di dire. Ero tentato di trascrivere interi brani delle sue omelie, fi ssando perle di concetti e di linguaggi. Ora ho quasi l’impressione che un grande tesoro venga sepolto, senza più questa possibilità di proseguirne l’annuncio e il prezioso dialogo con il mondo. O forse si tratta di una paternità divenuta una semente che, a suo tempo e come vorrà il Signore, può ancora germogliare per tutti.

*Parroco Chioggia

L’Intervento

di Don Angelo Busetto*

Benedetto Papa…

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999Mirano

Nevicate di febbraio, è strage di albe-ri. Si fa sentire, nella città verde, il bilancio dell’ondata di maltempo,

con neve, freddo e gelo, che ha colpito il Veneto e la provincia di Venezia nelle scorse settimane. L’emblema del disastro è stato ai parchi comunali, chiusi per una settimana per abbattere o tagliare parzialmente decine di alberi crollati a causa del peso della neve e della bufera dell’11 febbraio. Al parco di villa XXV Aprile è crollato anche il mitico albero degli innamorati. Il suo maestoso fusto non ha retto al peso dell’abbondante nevicata

che ha messo in ginocchio l’intera provin-cia. La notizia, ironia della sorte, si è avuta proprio nel giorno di San Valentino, dove probabilmente molti fidanzati sarebbero tor-nati sotto la sua folta chioma per un bacio. Il mausoleo naturale dell’amore è in realtà un tasso centenario, uno dei grandi monumenti del bosco del parco di Mirano. Chiamato così perché sotto la sua chioma si davano appun-tamento da decenni le coppiette di Mirano. A quell’albero si arrivava percorrendo un sentie-ro lungo il Muson, tra i parchi di villa Belve-dere e XXV Aprile, addentrandosi nel bosco,

verso la piazza. A ben guardare, i disagi sulle strade per la copiosa nevicata, sono stati niente in confronto ai danni al patrimonio ar-boreo dei parchi. Una vera e propria strage, che non si presentava agli occhi dei miranesi nemmeno dopo i più violenti temporali estivi. Ad essere colpiti sono stati anche molti alberi privati, crollati in strada o sui cavi della bassa tensione, lasciando al buio interi quartieri. E danni simili si sono riscontrati negli altri giardini pubblici. Gran lavoro per gli operai, e ora il Comune dovrà realizzare nuove pian-tumazioni compensative, come quelle dello

scorso novembre, messe a dimora proprio nei parchi. Da più parti però si chiede una maggior manutenzione del verde, che raf-forzino le piante di fronte ad eventi meteo sempre più estremi e soprattutto si chiedono compensazioni in grado di diventare presto grandi alberi per sostituire le ultime secolari perdite. Prima di novembre, le ultime piantu-mazioni risalivano a sei anni fa, motivo per cui il Comune aveva deciso di intervenire

con l’innesto di nuove piante. I due parchi, sorti in maniera autonoma ma confinanti, sono divenuti beni patrimoniali del Comune nel 1969. Da sempre la loro conformazione si ispira alle forme della natura incontami-nata del giardino inglese, e numerosi sono gli esemplari monumentali, alcuni ancora a rischio di crollo. Nel 2009 i due parchi sono stati inseriti nella guida online, sui più bei parchi e giardini d’Italia.

di Filippo De Gaspari

Al parco di villa XXV Aprile con le nevicate, è crollato anche il grande albero degli innamorati

Verde pubblico I dati degli uffici comunali

Il maltempo fa strage di alberi

Villa XXV Aprile

Si torna a parlare di ristrutturazione dell’ente Mariutto, dopo l’approdo di un progetto firmato dal nuovo presi-dente Vincenzo Rossi in Consiglio comunale. Il piano

prevede l’abbattimento del vecchio monoblocco Ortensia, e la realizzazione di un nuovo padiglione, oltre alla ristrutturazione degli altri due, il Fontana e il Magnolia. L’investimento finale

supererà gli 11 milioni di euro. A far discutere è però l’aspetto finanziario: il Movimento 5 Stelle contesta la scelta del project-financing e aggiunge: “C’è uno squilibrio fra risorse disponibili dell’ente con circa 700 mila euro, l’intervento regionale con 3 milioni e il ricorso alla finanza di progetto con 5 milioni di euro: sarebbe questa una struttura finanziaria prudente e lungimiran-te?” si chiede Marco Marchiori. “Una maggioranza come al solito incerottata a tenere le posizioni di difesa della proposta

di delibera per dare il via libera a un progetto provvisorio finan-ziato con strumenti indefiniti” afferma per la Lega Giampietro Saccon. Ma per il sindaco Maria Rosa Pavanello le polemiche sono pretestuose e strumentali: “Finalmente abbiamo sbloccato una situazione ferma da anni: ora può partire il progetto di adeguamento. Siamo soddisfatti, quello del Comune doveva essere solo un parere di conformità urbanistica, ora spetterà alla Regione avviare l’iter di approvazione del progetto”. F.D.G.

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Gamberetti, polipi, insalata di mare,

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Risotto alla pescatora

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Nuovo anno, nuova Privilege card. Il progetto, già sperimentato durante la giunta Cappelletto, torna in grande

stile a partire già dalle prossime settimane. La storica carta vantaggi per il Miranese, scaduta il 31 dicembre scorso, sarà ristam-pata e vedrà fondersi aspetti di sostegno al commercio locale con vantaggi e servizi per il cittadino. A presentarla è ancora una volta il coordinatore del progetto Giorgio Pesce, dell’associazione Mirano “Al Pozzo”, con la benedizione del Comune e delle categorie. Pronti una serie di servizi a vantaggio dei cittadini, grazie al sostegno delle aziende e attività partner. Esibita alla cassa dei negozi aderenti al circuito, darà diritto ad agevola-zioni come sconti, promozioni, offerte. Una sorta di incentivo per acquistare prodotti in città e non, come sempre più spesso avvie-ne, nei grandi centri commerciali fuori comu-ne. A decidere come favorire i possessori sa-ranno gli stessi commercianti, che potranno riconoscere così i clienti miranesi dagli altri, e dare loro un trattamento di riguardo. Già 150 i negozianti aderenti, ma Pesce non nasconde l’ambizione di agganciare tutti o quasi i commercianti della città. L’obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo dell’econo-mia locale, del tessuto specifico in cui è nata e cresciuta, il Miranese, grazie a una nuova partnership con Confcommercio-Ascom del Miranese e le amministrazioni comunali del comprensorio, che hanno dato il loro patro-cinio al progetto che promuove la Privilege Card con lo slogan “Fai la spesa sotto casa - La mia città vive”, per valorizzare i picco-

li negozi nel loro contesto urbano. Inoltre l’associazione Mirano “Al Pozzo”, propone la Privilege Card come semplice soluzione di base perché i residenti di Mirano possa-no avere una tariffa agevolata all’accesso autostradale da Vetrego Mirano a Padova Est, e viceversa. E sono giorni questi in cui da Cav, Concessioni autostradali venete, è attesa una risposta in merito a una propo-sta che i promotori giurano essere già bella pronta. “Questa tessera può essere davvero la soluzione per introdurre agevolazioni ai miranesi contro gli aumenti autostradali: basterebbe recarsi a un Punto Blu e abilitare la propria card personale, che riconosce il possessore attraverso un codice Pin unico. Non servono telepass o altro” afferma Pe-sce. Si vedrà. Già partita intanto la fase di convenzione con le attività commerciali miranesi aderenti al progetto, a breve sa-ranno stampate le card e distribuite a circa

di Filippo de Gaspari

Esibita alla cassa dei negozi darà diritto ad agevolazioni su promozioni ed offerte

Economia Il coordinatore Giorgio Pesce ha presentato il progetto

Privilege card, servizi per rilanciare 150 negozi

Un’immagine del sito Privilege Card

18 mila abitanti maggiorenni nel Comune, con lettera di presentazione del sindaco. La stampa e la distribuzione saranno replicate per i quattro anni successivi per i nuovi mag-giorenni. La card sarà valida fino al 2017. Il progetto, che per ora prevede convenzioni commerciali per usufruire di sconti e agevo-lazioni, potrà essere implementato con l’ac-cesso wi-fi in aree preposte, l’accesso a in-formazioni e servizi documentali attraverso totem e altro da coordinare con la pubblica amministrazione.

Saranno stampate e distribuite a circa 18 mila abitanti nel Comune

La Filarmonica di Mirano ha il suo nuovo presidente. Il consiglio direttivo nella riunione del 4 febbraio scorso, su

proposta del vice presidente in carica Primo Peron, ha eletto all’unanimità l’ex sindaco Gianni Fardin, decimo in linea temporale di questa storica associazione miranese. Far-din, già socio della Filarmonica di Mirano, sostituisce Giorgio Tonolo, scomparso lo scorso maggio e presidente per 15 anni, principale sostenitore e finanziatore della realizzazione della Casa della musica, nuova sede della Filarmonica e della banda cittadina. La Filarmonica di Mirano, associa-zione ultra centenaria fondata nel lontano 1855 ancora sotto il governo austriaco, conta attualmente 240 iscritti, gestisce la banda cittadina, con un organico di 60 suo-natori, la scuola di musica con 120 allievi e gruppi giovanili Junior band e Big Band. Fardin è stato sindaco di Mirano dal 1998 al 2008 e senatore della Repubblica dal 1994 al 1996. Dopo anni di silenzio, torna sulla scena pubblica, anche se per occuparsi della sua grande passione: la musica.

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Feroce crisi politica, Silvano Checchin però riesce a parare i colpi, almeno per ora. In meno di un mese e a un anno

dalla scadenza del suo mandato, la maggio-ranza ha perso due consiglieri, passati tra le fila dell’opposizione e ai quali rischiano di aggiungersi le dimissioni di un terzo eletto. Il margine sulla minoranza si assottiglia a un voto, e ora anche un’assenza per il centrosi-nistra può rivelarsi problematica. Questione scatenante degli ultimi sconvolgimenti in Consiglio è la viabilità, in particolare via Matteotti, che alcuni vorrebbero riportare a doppio senso, altri confermare a senso unico in un progetto globale di mobilità rivista per il centro. Ma le ragioni sono anche altre. I transfughi della maggioranza sono Alfonso Delfino (Italia dei Valori) e Maurizio Di Flavia (Gruppo misto). “Abbiamo chiesto una verifica di maggioranza e sollecitato maggior partecipazione del nostro partito - accusa Delfino - c’è stato un netto rifiuto e la bocciatura della mozione su via Matteotti è stata la goccia che ha fatto traboccare il

vaso. Avevamo inoltre sollevato dei dubbi sulla gestione di questa giunta: nomina delle cariche, piano norma 20, Pat, azioni Veri-tas, strada 8-bis, cave di via Luneo, Passante verde, lottizzazione a Santa Bertilla, piazza Fermi e parcheggi a pagamento: nessuna apertura. È imprescindibile la nostra uscita da questa maggioranza: voteremo solo quello che riconosciamo nel programma di governo”. “Lascio dopo l’attacco subito da Delfino in Consiglio comunale - aggiunge solidale anche Di Flavia. Resta salda la mag-gioranza? Numericamente forse. Ricordo che si tengono un consigliere notoriamente di destra come Pietro Curreli”. Ma in realtà anche Curreli mostra tutta la sua insofferen-za: è lui il consigliere che minaccia le dimis-sioni per lasciare Checchin ma non appoggia nemmeno Tessari: “Siamo nati come lista dei comitati e via Matteotti era una delle questioni su cui sono state fatte battaglie, oltre che il primo punto del nostro program-ma. Se mi verrà chiesto di mollare questa maggioranza mi dimetterò dal Consiglio”

sono le sue parole. Curreli fa parte della lista 585, eletta mettendo al primo posto proprio la questione di via Matteotti. Adesso la mag-gioranza scricchiola: se anche la 585 ritiras-se l’appoggio alla maggioranza, il margine di voti del centrosinistra si assottiglierebbe 11 contro 10. Checchin tuttavia non fa una piega e prosegue dritto: “Chi abbandona la nave lo fa per interesse elettorale. Sulla via-bilità i cittadini non chiedono ideologie, ma scelte ragionate” e annuncia un nuovo Piano urbano del traffico per Spinea. “Quello che

è accaduto - prosegue il sindaco - con l’ab-bandono della coalizione di due consiglieri e la minaccia di Curreli di non sostenerla più, è singolare. Perché per la stessa que-stione, cioè via Matteotti, una parte della maggioranza se ne va perché vuole di nuovo la strada a doppio senso, mentre l’altra mi-naccia di andarsene se non resterà a senso unico. Sono atteggiamenti contradditori, ma entrambi opposti al modo di far politica di questa giunta”.

di Filippo De Gaspari

La maggioranza ha perso i consiglieri Alfonso Delfino e Maurizio di Flavia, passati tra le fila dell’opposizione

Amministrazione Il sindaco Silvano Checchin è in forte difficoltà

Centrosinistra, è crisi politica

Il municipio di Spinea

Una via dedicata agli esuli giuliano dalmati. L’ha voluta il Comune di Spi-nea, uno dei pochi in Italia a ricorda-

re nella propria toponomastica la tragedia perpetrata dagli jugoslavi dopo la seconda guerra mondiale. La cerimonia di intitola-zione, volutamente sobria ma commossa, si è tenuta proprio il 10 febbraio, Giorno del ricordo, istituito in Italia nel 2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata nei ter-ritori occupati dall’Armata popolare del ma-resciallo Josip Broz Tito. Spinea è sempre stata sensibile alla tragedia degli infoibati, e della diaspora forzata degli italiani istriani e dalmati, tanto che in città si è formata una sezione dell’associazione Venezia Giu-lia Dalmazia presieduta da Alessandro Cuk, figlio di un fiumano sopravvissuto alle foibe. Alla richiesta di sensibilizzazione avanzata dall’associazione, il Comune di Spinea ha risposto intitolando la strada che all’interno del piano norma 3 collega via Gioberti con via Rossignago. È qui che il 10 febbraio il sindaco Silvano Checchin ha scoperto l’inse-gna della nuova via Esuli Giuliano Dalmati, alla presenza delle autorità e delle associa-zioni d’arma e di volontariato.

neWS

Memoriauna Via per Gli eSuli DalMati

A Spinea piantato un albero per ogni nuovo nato. È così una delle prime città

in Italia ad applicare nei fatti la legge 113 del 1992, che ob-bliga i comuni sopra i 15 mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato. Il 28 febbraio è stato infatti inau-gurato il Bosco dei nuovi nati, sorto nell’area verde del Piano norma 19, dietro l’oasi Nuove Gemme, tra via del Parco e via delle Rose. Si tratta di un vero e proprio intervento di forestazione su una superficie di 46.350 metri quadrati, con la piantumazione di 2.400 essenze, di cui 700 alberi e 1.700 arbusti, tut-ti di età inferiore ai due anni e un’altezza variabile, per ora, dai 50 agli 80 centimetri. Piccole piantine dunque, ma la città li vedrà crescere negli anni, proprio come i suoi piccoli cittadini. Per Spinea, che ha da sempre un debito di verde, essendo una delle città più densamente popolate ed edificate del Veneto, si tratta di un traguardo non da poco: da questo mese ha un intero bosco dedicato alle bimbe e ai bimbi nati fra il 2009 e il 2012. Ogni pianta porterà lo stesso nome del bambino a cui è collegata e sarà strettamente legata nella sua crescita al proprio piccolo cittadino. Piantate specie arboree e arbustive come il frassino, la farnia, l’olmo campestre, il carpino bianco, il tiglio, il biancospino, il nocciolo e altre essenze locali. “Con questa iniziativa - spiega il sindaco Silvano Checchin - il Comune ha voluto sensibilizzare tutti, bambini e adulti, a prendersi cura della natura e dei luoghi della città, siano essi pubblici o privati, in quanto bene comune”. Alla cerimonia di piantumazione il Comune ha voluto anche per questo motivo invitare simbolicamente tutti i bambini di Spinea, arrivando perfino a con-tattare gli asili, le parrocchie e i pediatri della città, per arrivare a tutte le famiglie con bambini. Centinaia quelli presenti alla giornata inaugurale, quando i piccoli alberelli sono stati piantati su un terreno già predisposto per il corretto attecchimento. Alla fine il Bosco dei nuovi nati, sarà un’importante area di compensazione ambientale per Spinea. Soddisfatto per questo anche il comitato “Difesa ambiente e territorio di Spinea”, impegnato nella promozione del progetto insieme al Comune. “Oltre ad essere un’azione ambientale con finalità educative, visto che il bambino che pianterà il suo albero potrà individuarlo e continuare a seguirne la crescita anche appendendo un cartellino con il proprio nome - afferma il presidente Vincenzo Rino Franzin - creare il Bosco dei nuovi nati, va nel senso giusto di equilibrare il consumo del territorio con zone desolatamente prive di vegetazione”.

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Una moderna piscina semi-olimpionica con una piaz-zetta antistante, attigua ad un’ampia zona verde ade-guatamente attrezzata; un nuovo ampio parcheggio; una zona residenziale di pregio, un albergo e vari negozi: questo è il futuro prossimo del Piano Norma 22. La seconda commissione del Consiglio Comunale ha esaminato insieme ai progettisti il planovolume-trico generale relativo a quest’area posta a ridosso della stazione della SFMR. Tutto sarà all’insegna della qualità progettuale e della qualità esecutiva per una zona che sarà vitale, ricca di servizi di pregio dotata di pista ciclabile di collega-mento con l’area del Parco Nuove Gemme e con il cen-tro città. Questo è il futuro di Spinea che vuole essere sempre più una città ricca di servizi, strutture spor-tive moderne nel rispetto dell’ambiente. L’accordo prevede la cessione gratui-ta dell’area di circa 26.000

mq dove è stato costruito il parcheggio della stazione, ancora oggi di proprietà privata e la cessione di ben 23000 mq di verde pubbli-co al cui interno sorgerà la piscina. Questa strut-tura natatoria rimarrà in proprietà privata ma sarà gestita mediante una con-venzione che permetterà al Comune di offrire un servi-zio a prezzi vantaggiosi per bambini, anziani e catego-rie svantaggiate. La pisci-na, inoltre, sarà dotata an-che di una vasca esterna e sarà alimentata da centrale a gas ad impatto zero. Con questa soluzione il Comune ottiene tre importanti van-taggi. Il primo vantaggio è che è fi nalmente in grado di consegnare le aree sulle quali la Regione ha costru-ito il parcheggio della sta-zione. il Comune di Spinea, infatti, si era impegnato a fare tale consegna in cam-bio dei lavori del parcheg-gio e di altre opere fi n dal 2007. Con questo piano norma si evita l’instaurarsi di contenzioso di natura ri-

sarcitoria con la stessa Re-gione. Il secondo vantaggio è dovuto al fatto che il PN 22 riduce i volumi di nuo-va costruzione e il cemen-to rispetto alle precedenti ipotesi progettuali. Il terzo vantaggio è che il Comune ridisegna strategicamente l’area della SFMR dando un nuovo volto alla porta est di Spinea e connetten-do tale ambito al tessuto insediativo del centro del-la città. La stazione passa dall’essere”non-luogo” a diventare centro nevralgico di una città contemporanea e a misura d’uomo, proiet-tata adeguatamente nel contesto metropolitano di una grande capitale della cultura europea: Venezia. Entro il 2013 verranno rea-lizzate le opere di urbaniz-zazione, la piscina e la par-te commerciale. “Nessuna colata di cemento e nessun vantaggio speculativo per la nostra città - spiega il Sindaco Checchin - ma una modulazione urbana all’al-tezza delle potenzialità nel rispetto dell’ambiente”.

PIANO NORMA 22: PISCINA E SERVIZI PER UNA CITTA’ SOSTENIBILE

L’Assessorato alle Pari Opportunità con Marzomesedon-na discute dell’Universo Femminile in tutti i suoi aspetti. Quest’anno sono stati organizzati anche due appuntamen-ti dedicati alla salute ed al benessere (yoga e il contrasto all’obesità) oltre ad eventi dedicati al teatro e alla musica. E’ prevista anche “Diario dal Kenia Essere donna” una mo-stra di Santina Ricupero che verrà inaugurata il prossimo 16 marzo presso l’Oratorio di Santa Maria Assunta. Di par-ticolare importanza è l’evento “Essere donne a Spinea. Il Volontariato Femminile” previsto per il 24 marzo prossimo al Cinema Bersaglieri alle 16.00 organizzato dall’Assesso-rato alle Pari Opportunità con le donne delle associazioni di Spinea e la partecipazione di Luisa Conti Presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato della Pro-vincia di Venezia e del Centro Servizio Provinciale. Tutti i dettagli nei prossimi giorni www.comune.spinea.ve.it, fb e twitter

BOSCO DEI NUOVI NATILo scorso 28 febbraio, il Comune insieme ai bimbi delle scuole di Spinea, ha messo a dimora 2.400 piante fra alberi ed arbusti nella zona di via del Parco e via delle Rose cominciando a dare vita a quello che sarà inaugurato come il “Bosco dei nuovi nati”. Questo intervento avviene in riferimento alla Legge n° 113/1992 che prevede la mes-sa a dimora di un albero per ogni nuovo nato. Il Comune intende dedicare il “Bosco dei nuovi nati” a tutti i bimbi nati a Spinea fra il 2009 e il 2012. Il 28 febbraio hanno lavorato per piantumare gli alberi oltre 300 bambini delle scuole materne ed ele-mentari di Spinea ma l’Assessorato all’Ambiente vuole che anche i bimbi più piccoli si sentano protagonisti. Oltre 1000 lettere stanno partendo per informare tutti i genitori dei bimbi e delle bimbe nati fra il 2009 e il 2012.Invitiamo tutte le famiglie e i bimbi nati fra il 2009 e il 2012 a partecipare all’inaugura-zione del nuovo bosco il giorno Sabato 13 Aprile, con ritrovo alle ore 10.00 presso l’area di Via del Parco e via delle Rose.I genitori assieme ai bambini potranno nell’occasione portare una ciocca o un pen-sierino da appendere su una delle piantine presenti, come gesto simbolico dell’ap-partenenza del nuovo bosco ai bambini di Spinea nati nel 2009, 2010, 2011 e 2012. Per ulteriori dettagli visitate il sito: www.comune.spinea.ve.it oppure facebook.com/pages/Comune-di-Spinea.

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14 Spinea141414 Spinea

G.Pip.

Il Bollettino ufficiale della Regione Veneto ha pubblicato l’approvazione della variante che consentirà a Spinea di riprendere i lavori per la tangenziale nord. E’ l’ultimo atto,

a lungo atteso, di una procedura complessa che permetterà alla città di concludere il progetto e risolvere, si spera una volta per tutte, l’annoso problema del traffico di attraversa-mento in centro. Grazie alla tangenziale nord, dalla rotonda di Asseggiano alla fine di via 11 Settembre a Spinea, si potrà raggiungere la nuova rotonda della stazione di Maerne sulla camionabile, senza dover per forza percorrere via Roma in centro. Evidenti i vantaggi, sia per i residenti soffocati dallo smog e dal traffico, sia per gli automobilisti, che taglieranno anche i tempi di percorrenza. Il cantiere della nuova strada è già aperto da anni, ma i lavori sono da tempo fermi al palo, in attesa dell’approvazione della variante urbanistica dell’ultimo tratto, in comune di Venezia. In pratica il tracciato del cosiddetto “Intervento 9”, com’è chiamata tecnicamente la tangenziale, si bloccava al confine tra i due comuni. Ora il cantiere potrà riaprire e la strada potrà essere completata: sarà realizzata una bretella di 2,3 chilometri che, correndo lungo la ferrovia Venezia-Trento, permetterà di ricevere par-te del traffico della direttrice Miranese, in particolare quello diretto verso nord (Maerne, Noale, Scorzè). I lavori dovreb-bero concludersi entro il 2014. In questo modo, il Comune

vede completarsi il pacchetto di tre opere riguardanti i by-pass esterni al centro e che comprendono anche gli interventi 8 e 8-bis, ovvero l’allargamento di via della Costituzione da Ma-erne alla Fossa e la realizzazione della contestata bretella sud tra via Martiri e via Capitanio. Interventi, anche questi, partiti già da tempo e a buon punto. Presi tutti assieme, almeno nei piani di Comune, Provincia e Regione, le tre tangenziali consentiranno quantomeno di alleggerire il traffico che con-gestiona il centro città. Riguardo alla tangenziale nord, il sindaco Silvano Checchin spiega che la ripresa dei lavori è un risultato importante soprattutto in prospettiva: “Consentirà una gestione dei flussi di traffico completamente nuova, a vantaggio del centro storico e della vivibilità urbana – affer-

ma – è importante ricordare tra l’altro che in questo modo si è evitata un’opera incompiuta che fino ad oggi si fermava in via Frassinelli. Grazie a questo accordo il tracciato proseguirà con benefici di sistema per tutta la viabilità”. L’obiettivo per Checchin e la sua giunta ora è agganciare l’utilizzo della tan-genziale a uno studio generale dei flussi di traffico urbano, in modo da razionalizzare la viabilità partendo dai dati a disposi-zione. Per il sindaco infatti solo con le tangenziali a regime si potranno utilizzare i nuovi dati sul traffico in centro per varare un piano urbano del traffico per Spinea. Diverse le opzioni sul tavolo, alcune riguardano anche i sensi unici, al centro del dibattito politico di questo ultimo anno di amministrazione prima della chiamata alle urne.

di Filippo De Gaspari

Sarà realizzata una bretella di 2,3 chilometri che corre lungo la ferrovia Venezia-Trento

Infrastrutture Dalla Regione il via libera per la ripresa dei lavori

Tangenziale nord, si parte

Un’immagine del tracciato

La neve di febbraio dà il colpo di grazia alla ex scuola Bennati, dove avevano sede diverse as-sociazioni di Spinea. La copiosa nevicata dell’11

febbraio in particolare ha danneggiato in modo irrepa-rabile il tetto dell’edificio, costringendo le associazioni al trasloco forzato. Il problema interessa molti gruppi particolarmente attivi in città nello sport, nella cultura e nel sociale, tra cui l’Aido, la polisportiva Aurora, la pallavolo, la Pro Loco e molte altre. Il Comune ha do-vuto chiudere i cancelli e dichiarare l’inagibilità dello stabile. Problemi tutti confermati poi da un successivo sopralluogo tecnico, che ha rilevato un crollo parziale del solaio all’interno della struttura e la necessità di abbattere l’edificio prefabbricato. Troppo pericoloso continuare l’attività dei volontari con la possibilità di crolli, anche se solo parziali, da un momento all’altro e troppo costoso anche mettere mano a un edificio ormai vecchio e obsoleto. Molte associazioni sono dunque rimaste senza casa, altre hanno trovato ospitalità in sedi provvisorie, come l’Aido, tempora-neamente trasferita nella sede della Pro Senectute in via Giussani. L’assessore ai Lavori pubblici Gianpier Chinellato spiega così la situazione: “Abbiamo chiuso la sede di via Bennati per precauzione, l’entità dei danni si è purtroppo rivelata consistente e non si potrà riaprire. E’ comunque un edificio vecchio e destinato a non essere più utilizzato, con molte associazioni che si trasferiranno nello stabile dietro, verso la palestra del quartiere”.

neWS

Maltempoex SCuola bennati inaGibile

Al via il cantiere per la nuova pista ciclabile di via Roma. Il percorso, che cambierà la mobilità e le abitudini dei cittadini, sostituirà quello provvisorio tracciato lungo la via

principale della città con uno definitivo. Ad aggiudicarsi la gara per la realizzazione della ciclopista è stata la ditta Building Stra-de di Mestre, con un ribasso del 26,40%. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 430 mila euro, che comprende lavori, le spese tecniche, il progetto vero e proprio, il rilievo, la sicurezza e la direzione lavori. Il costo è finanziato grazie a specifici fondi statali. La ciclabile partirà da piazza Marconi, di fronte la chiesa dei Santi Vito e Modesto e percorrerà via Roma lungo il lato nord, fino alla biblioteca comunale. Qui il percorso passerà dall’altro lato, a sud, con una novità: un passaggio ciclopedonale rialzato, con un segnale luminoso che si attiverà solamente all’arrivo della

bicicletta, così da avvisare gli automobilisti dell’imminente attra-versamento. Dalla biblioteca la pista ciclabile proseguirà quindi fino alla nuova piazza di Santa Bertilla, dove potrà innestarsi in futuro con i percorsi ciclopedonali del Villaggio dei fiori. L’intero percorso ricalcherà quello provvisorio segnato oggi in via Roma con una striscia gialla, ma diventerà finalmente definitivo: sarà a doppio senso di marcia, separato dalla carreggiata con una cordonata e dei parapetti in acciaio, con un sedime in asfalto e tratti in porfido, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Per facilitare lo svuotamento dei cassonetti da parte dei mezzi di Veritas, in corrispondenza delle isole ecologiche, la pista lascerà la sede stradale passando dietro e occupando parte del marciapiede. “Ogni scelta sulla viabilità va fatta in modo organico e connesso con un pensiero strategico sulla città che parte dal garantire un diritto ai cittadini: il diritto alla mobilità sostenibile – spiega il Comune – realizzare tutto questo significa prima di tutto lavorare per la sostenibilità ambientale, il che implica il potenziamento di tutte le forme di mobilità dolce: piste ciclabili, uso dei mezzi pub-blici, pedibus per i bambini, parcheggi scambiatori, potenziamen-to delle corse dei treni”. Su via Roma i lavori stanno per iniziare e proseguiranno per i prossimi mesi, con qualche disagio per il traffico. Anche se il Comune è riuscito ad ottenere la possibilità di non modificare la viabilità generale di via Roma: il cantiere infatti procederà per stralci e i disagi saranno limitati al singolo tratto di esecuzione dei lavori. Una volta ultimata la pista ciclabile, il centro di Spinea potrà essere percorso in sicurezza da tutti, anche in bici: restano scoperti per ora i tratti di via Roma ad Orgnano, tra Santa Bertilla e via Deledda e di fronte la villa, dove per realizzare la ciclopista sarà necessario restringere prima la carreggiata.

neWS

Lavori in via Roma

PARTE LA NuOVA PISTA CICLABILE

F.D.G.

Il costo dell’intervento è di circa 430 mila euro. A farlo è la Building Strade di Mestre

Via Roma a Spinea

Primi interventi dopo l’approvazione, nel novembre scorso, del Paes, il Piano di azione per l’energia soste-

nibile. Cinque i grandi filoni di intervento su cui Spinea lavorerà nei prossimi anni. Pronto l’intervento pubblico nei confronti delle scuole per migliorare le performance energetiche con interventi di coibentazione delle coperture e installazione delle valvo-le termostatiche: un investimento da oltre 500 mila euro che durerà fino al 2018. In secondo luogo, il Comune acquisterà energia verde e promuoverà progetti di forestazione di aree pubbliche attraverso lo scomputo degli oneri di urbanizzazione delle nuove lottizzazioni. In terzo luogo darà impulso all’informazione dei cittadini per incentivare le buone pratiche di rispar-mio energetico nelle abitazioni private, divulgando le informazioni relative ai di-versi interventi di risparmio energetico e l’ottenimento di agevolazioni e contributi. Come quarto aspetto, partiranno interventi per favorire la mobilità dolce con finanzia-menti propri e derivanti da Unione Europea, Stato e Regione: la prevista realizzazione di piste ciclabili sarà garantita con interventi da realizzare attraverso opere di urbanizza-zione nell’ambito dei piani norma previsti. È stata inoltre inserita nel programma trien-nale delle opere pubbliche, la realizzazione della pista ciclopedonale tra via Gioberti e via Luneo per 100 mila euro. Anche la costruzione della tangenziale nord nell’am-bito delle opere complementari al Passante è funzionale alla diminuzione di traffico e

inquinanti. Infine il Comune punterà sul miglioramento della pubblica illuminazione in ottica di risparmio. Finora sono stati so-stituiti a Spinea circa 400 apparecchi per l’illuminazione stradale, ormai obsoleti, sostituendoli, con lampade al sodio ad alta pressione ed elevata efficienza energetica. Tutto questo ha consentito di ottenere una riduzione dei consumi da 231 mila kilo-watt/ora a 129.360, con una riduzione delle emissioni inquinanti di Co2 pari a 51 mila chilogrammi all’anno e migliorando nel contempo i livelli di illuminazione. Sem-pre in connessione con il Piano d’azione per l’energia sostenibile, sono stati attivati 28 orologi astronomici che sostituiscono il vecchio interruttore crepuscolare. Si sono ri-sparmiati in questo modo 13.500 kilowatt l’anno, riducendo le emissioni di anidride carbonica di 6.700 chilogrammi l’anno. Il Comune sta ora valutando la realizzazione di un impianto fotovoltaico da installare nella scuola primaria Vivaldi di Fornase. Per quanto riguarda gli interventi di fore-stazione dal 28 febbraio scorso la città può contare su un minor debito di verde, con la nascita del Bosco dei nuovi nati nella zona di via del Parco e via delle Rose.

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16 Santa Maria di Sala161616 Santa Maria di Sala

Santa Maria di Sala propone un ciclo di sei ap-puntamenti dedicato ai genitori e agli educatori, titolato “Percorsi dell’educatore: Family Project”.

Il progetto è in collaborazione con il comune di Scorzè che propone altri sei appuntamenti nel suo territorio. Questo evento è stato realizzato con la partecipazio-ne attiva del Comitato Genitori di Santa Maria di Sala, l’organizzazione del percorso con “Cielo Blu”, associa-zione di volontariato di Scorzè. “Realizzare dei progetti per i cittadini, in tempi di crisi e a fronte della poca di-sponibilità economica, non è semplice ma siamo riusciti ugualmente a puntare sulla qualità degli appuntamen-ti” – dice il vicesindaco Alessandro Arpi – l’ingresso alle serate è libero, perché vogliamo dare ai nostri cittadini genitori e agli educatori, una chiave di lettura in più nel difficile compito di formatori ed insegnanti”. I sei appuntamenti si terranno nel teatro comunale di Santa Maria di Sala e nella palestra di Caltana, tutti alle 20.30, escluso l’ultimo. I primi due appuntamenti sono stati ospitati nella palestra di Caltana: giovedì 7 marzo, “La felicità è contagiosa” a cura della professoressa Maria Rita Parsi. La professoressa Parsi è nota come scrittrice, psicologa e psicoterapeuta anche per le innu-merevoli presenze a trasmissioni televisive in qualità di

esperta e opinionista. Venerdì 15 marzo, il professor E. Acet ha tenuto la serata titolata: “Adolescenti - Fragilità e speranza”. Gli altri quattro appuntamenti si terranno nel teatro comunale di Santa Maria di Sala: giovedì 21 marzo, la dottoressa F. Gioia terrà la conferenza: “Sempre connessi: Problemi reali del modo virtuale”. Giovedì 4 aprile, la dottoressa S. Sgaravatto parlerà di “Alfabetizzazione emotiva”. Giovedì 11 aprile la dot-toressa F. Gioia terrà la serata: “Il bullismo: Prevenirlo e gestirlo, si può”. L’ultimo incontrò si terrà sabato 20

aprile, alle 8.30, con il dottor Meazzini: “La sfida del futuro - Media e uomo”. Questo ciclo d’incontri è rivolto ai genitori, ma anche agli educatori che vogliono appro-fondire alcuni argomenti; le serate tematiche presenta-te da esperti psicologi lasceranno poi aperto il dibattito e il confronto con i presenti. Tutti gli appuntamenti di quest’anno sono gratuiti, e questo fa immaginare una forte affluenza, da parte dei cittadini, visto il tutto esau-rito dell’anno scorso nonostante ci fosse una quota di partecipazione di 35 euro.

di Roberta Pasaqualetto

Fra i problemi che più colpiscono il comune e il comprensorio, c’è anche la piaga del bullismo

Formazione Un ciclo di sei appuntamenti dedicato ai genitori e agli educatori

Famiglia, aumenta il disagio

Un’immagine di bullismo a scuola

Il Comune di Santa Maria di Sala, in occasione della festa del papà, organizza la prima edizione del concorso di “Arte a tutto tondo” denominato

“Essere padre” aperto agli adulti e ai bambini. Per partecipare al bando, rivolto esclusivamente ai citta-dini, si possono presentare delle opere di: arti visive (pittura, scultura, incisione, fotografia), narrazione (poesia, racconto breve) e immagini in movimento (cortometraggi, video documentari del territorio). Saranno selezionate due opere artistiche per ogni tipologia e una giuria di qualità, diversa per ogni ca-tegoria, selezionerà i vincitori. La giuria tecnica sarà composta di associazioni e/o gruppi informali locali, che perseguono finalità socio-culturali nel territorio, con particolare riferimento alle diverse espressioni ar-tistiche. “Lo scopo di questo bando è di sensibilizzare la cittadinanza verso la figura del padre, membro de-terminante della famiglia ma spesso poco valorizzato – dice Alessandro Arpi vicesindaco di Santa Maria di Sala. Questo tipo di eventi danno l’occasione di esprimere sentimenti personali utilizzando la propria creatività”. Il concorso non prevede alcun premio in denaro ma dei riconoscimenti, le opere selezionate dalle giurie, saranno esposte per dare massima vi-sibilità. Le domande di partecipazione con allegati i materiali richiesti, dovranno pervenire entro il 19 marzo. Per maggiori informazioni si può visitare il sito del comune www.santamariadisala.gov.it

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18 Santa Maria di Sala181818 Santa Maria di Sala

Il comune di Santa Maria di Sala ha investito novecento mila euro per tra-sformare le scuole medie Cordenons. I

lavori di ampliamento inizieranno a marzo e prevedono la costruzione di una nuova parte di struttura adiacente innestata in via Monte Santo; la chiusura del cantiere è prevista per settembre, entro l’inizio del prossimo anno scolastico. Il progetto è stato realizzato dall’Ufficio Tecnico del comune e firmato dall’architetto Stocco, il costo complessivo di questo cantiere è di 1.050.000 euro, interamente finanziati dall’amministrazione e senza l’accensione di mutui. “L’ampliamento era diventato inevitabile visto l’incremento demografico riscontrato negli ultimi anni – spiega l’as-sessore ai lavori pubblici Fabio Semenza-to – questa necessità era stata sollecitata anche dalla Direzione didattica che ci aveva riferito l’aumento della richiesta di nuove iscrizioni. Terminati questi lavori, ci occupe-remo anche dell’adeguamento del vecchio edificio adiacente in viale Rimembranze”. I lavori prolungheranno l’edificio esistente verso sud, andando a occupare l’area ver-de, in allineamento con l’antistante via e mantenendo le distanze minime dai fabbri-cati esistenti e dalla recinzione. Questo con un aumento di superficie di circa 772 metri quadrati (pari a circa 2.315 metri cubi), incrementando la struttura con dieci nuo-ve aule e relativi servizi distribuiti su due piani. Le nuove aule saranno cosi divise: al piano terra 5 aule (capienza massima di 30 alunni per aula); al primo piano 5

aule (capienza massima di 30 alunni per aula); 2 locali per il Ced (centro ela-borazione dati) di circa 8 mq l’una, una al piano terra in prossimità dell’ingresso e una al primo piano e 5 nuovi servizi igienici per piano. In entrambi i piani, alla fine del corridoio sul fronte sud, sarà realizzata una stanza dedicata ai materiali per la didattica e il servizio. E’ prevista a realizzazione di un ascensore in posizione decentrata, rispetto al fabbricato esistente, che permetterà l’abbattimento delle barrie-re architettoniche. L’intervento sarà fatto in base alle norme riguardanti la proget-tazione antisismica, e prevederà impianti tecnologici come climatizzazione invernale ed estiva, riciclo e purificazione dell’aria, impianto fotovoltaico e recupero del calore dall’aria depurata. “I progettisti dell’Ufficio Tecnico hanno saputo trasformare l’edificio in una struttura ecosostenibile – conclude

di Roberta Pasqualetto

Il costo complessivo è di 1 milione e 50 mila euro, finanziato dal Comune e senza l’accensione di mutui

Lavori pubblici Cantieri alle scuole medie al via da questo mese

Restyling all’istituto comprensorio Cordenons

La scuola media Cordenons di Santa Maria di Sala

Semenzato – infatti, il progetto è stato realizzato in maniera organica, semplice, economica e funzionale e tenendo conto degli obblighi imposti agli enti pubblici nel-la realizzazione di edifici a energia “quasi” zero. L’edificio sarà costruito nella maniera più semplice possibile, sarà antisismico e a basso costo”. La dimensione dei locali è stata concordata con la Direzione didat-tica, adattando il progetto al mutamento delle esigenze di organizzazione e della programmazione delle lezioni. Una volta ultimata la struttura, il comune utilizzerà un service esterno per monitorare il mante-nimento ottimale dell’edificio.

E’ previsto un aumento di superficie di circa 772 metri quadrati

L’associazione teatrale Ubi Jazz terrà dieci spettacoli a Santa Maria di Sala, nel mese di marzo. L’as-

sociazione, che da quest’anno ha sede in villa Farsetti, propone un calendario con diversi soggetti: sport, cultura e associazionismo. Tra gli appuntamenti, sabato 9 marzo, alle ore 21, lo spetta-colo: “Rusconi: Revolution” con Stefan Rusconi pianoforte; Fabian Gisler con-trabbasso; Claudio Strueby batteria. I tre musicisti: Rusconi, Gisler, e Strueby, sono riconosciuti e acclamati in tutto il mondo. Domenica 10, 17 e 24, alle ore 17, “Jam Session Time” uno spettacolo che vuole dare voce al lato più creativo nell’ambito musicale: la jam session, termine che definisce una perfomance di musicisti che si abbandonano all’im-provvisazione e si uniscono per il piace-re di suonare insieme, creando feeling spontanei. Venerdì 15, alle ore 21, lo spettacolo di Anna D’Errico, autrice ve-neziana che sta riscuotendo successi da solista e da camerista. Giovedì 21, alle ore 21, lo spettacolo “Le opere e i gior-ni” ispirato alle voci, ai suoni e ai pae-saggi di una natura antica e guaritrice, e tratto dal libro “La casa dei nonni” di Paolo Pietrobon, con la musica di Omar Francescato.

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Ancora tante iniziative culturali nel Mi-ranese, con teatro e musica a farla da padroni. A Mirano, ultimi due appunta-

menti della stagione, rispettivamente il 13 e il 26 marzo, sempre alle 20.45. All’inizio toccherà a “Un amore di Swann” di Marcel Proust, proposto dalla compagnia Sandro Lombardi di Firenze, con Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov e Iana Forte. Il secondo, invece, vedrà protagonisti il Teatro Stabile di Torino, quello delle Marche e il Teatro di Roma. Metteranno in scena “Serata a Colo-no” di Elsa Morante, con Carlo Cecchi, An-gelica Ippolito e Antonio Truppo.“Gli ultimi spettacoli della stagione teatrale 2012-13 – commenta la delegata alla Cultura Rena-ta Cibin – vedono le compagnie impegnate nel confronto con scrittrici e scrittori che, in modi e con esiti differenti, hanno segnato profondamente la letteratura del Novecento. Di Marcel Proust, tanto è stato detto dalla critica, che non ci resta nulla da aggiungere se non che fu tradotto in italiano da Natalia Ginzburg. Elsa Morante appartiene a quel-

la tormentata generazione cui non è stata risparmiata alcuna delle cruciali esperienze del secolo scorso: due guerre mondiali, fasci-smo, nazismo, stalinismo, crisi sociali, eco-nomiche ed ideologiche. Un arco temporale che hanno testimoniato con la sua attività letteraria oltre che con le sofferte e coerenti scelte di vita”. I biglietti per i singoli spetta-coli costano 18 euro, ridotto 15, studenti 10. Giovani a Teatro 2,50. Riduzioni anche per gli over 65 anni e i ragazzi fino ai 26 anni. E nei prossimi mesi proseguirà “Ubi Jazz winter season”, la rassegna musicale che tocca i quattro comuni del Miranese No-ale, Scorzè, Spinea e Santa Maria di Sala. A Spinea il cinema Bersaglieri ospiterà Rita Marcotulli il 22 marzo alle ore 21, dopo la sua visita alle scuole. Originaria di Roma, è una pianista e compositrice di musica jazz. Ha iniziato la sua carriera artistica suonan-do in piccoli gruppi negli anni settanta, e ha iniziato poi a collaborare con artisti di fama nazionale ed internazionale del calibro di Chet Baker, Enrico Rava, Pino Daniele e

molti altri. Noale ospiterà due eventi dedi-cati in particolare all’infanzia: il primo il 10 marzo in piazza XX Settembre. Il gruppo si è formato nel 1993, ed è composto dalle voci dei bambini di una fascia d’età che va dai 3 agli 11 anni. Fa parte di un’associa-zione culturale che riunisce cori più piccoli che hanno un punto di riferimento importan-te nelle attività dell’Antoniano di Bologna, nello Zecchino D’Oro e negli insegnamenti di Mariele Ventri. Il secondo, invece, sarà un musical il palasport il 27 aprile. Villa Far-setti a Santa Maria di Sala ospiterà il “Jam

Session Time” alle ore 17. All’interno della rassegna, infatti, si è voluto dar voce spazio al lato più creativo nell’ambito musicale: la jam session. Con questo termine si vuole de-finire una perfomance di musicisti che si ab-bandonano all’improvvisazione e si unisco-no per il piacere di suonare insieme, facendo nascere feeling spontanei, e dando vita ad esibizioni all’insegna del coinvolgimento e dell’armonia. Al teatro Elios di Scorzè Gegè Telesforo suonerà l’11 aprile, in una perfor-mance di canto e improvvisazione musicale. Info www.ubijazz.it.

di Alessandro Ragazzo

Appuntamenti di qualità al teatro Elios di Scorzè, e in villa Farsetti a Santa Maria di Sala

Teatro Prosegue a Mirano una stagione di successo

Va in scena la grande letteraturaUna buona notizia arriva per i tanti

frequentatori della biblioteca di Maerne: possono navigare gratis

in internet. La decisione è stata presa dalla giunta comunale in una delle prime sedute del nuovo anno, dove ha ratificato il provvedimento che consente a tutti di entrare nella rete, facendosi dare la password dal personale. Il servi-zio costerà al governo locale circa 600 euro. Sinora, infatti, si dovevano pagare 12 euro annui, tipo canone, per potersi collegare con il proprio computer. Più di qualche studente aveva chiesto la possibilità di eliminarlo e, con l’inizio del nuovo anno, è stato accontentato. Ora si potrà studiare e navigare in in-ternet senza costi aggiuntivi ma solo connettendosi con la parola chiave che sarà consegnata. La biblioteca di Maer-ne è aperta il lunedì e dal mercoledì al sabato, dalle 9 alle 12.30, il lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 14.30 alle 19, il giovedì dalle 14.30 alle 22, mentre il martedì effettua servizio conti-nuato dalle 9 alle 22. Prestiti, iscrizioni, restituzioni, ricerche e navigazione on-line terminano quindici minuti prima della chiusura.

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• 14 Aprile 2013 34^ Edizione Noale in Fiore di cui si allega il manifesto

• 25 Aprile 2013 XXXV edizione “Fiori a Mirano” Piazza Martiri a Mirano, il 25 aprile, si trasforma, per un giorno, in un grande giardino e che le vie del centro storico si riempiono di fiori, colori e profumi.Fiori a Mirano, è considerata come una delle più presti-giose e qualificate mostre-mercato a invito della Regione. Grazie ai suoi oltre 110 espositori di piante, fiori e arredi da giardino, selezionati con cura dagli organizzatori che crescono ogni anno, sia per varietà che per qualità, grazie anche al passaparola tra gli stessi vivaisti.Vogliamo ricor-dare con orgoglio gli ottimi risultati delle edizioni prece-denti, in particolare quella del 2012, con 100.000 visitato-ri. chi verrà a Mirano non troverà solo Fiori, perché potrà visitare i parchi, le Ville Settecentesche, il Duomo con una famosa pala del Tiepolo, e un momento di gratificante ri-storo nei ristoranti aderenti all’associazione “A Tavola sul Cardo”, per degustare, i menù a base di erbe aromatiche e di primizie di primavera, da loro proposti nel periodo 20 Aprile-1° Maggio. • 12 Maggio 2013 2^ edizione della “Castella-na” Nell’ambito delle manifestazioni culturali organiz-zate dalla Pro Loco Martellago, domenica 12 maggio 2013, si svolgerà la la seconda edizione della manifesta-zione intitolata “La Castellana” - un inedito e straordina-rio percorso culturale fra le Ville Venete di Martellago – che l’anno scorso ha visto la presenza di circa 500 persone che hanno potuto visitare alcune mostre dedicate ai temi di grande interesse, quali “L’era glaciale e l’evoluzione della specie umana” e “La Strada Castellana”, allestite nel nuovo complesso della Banca Santo Stefano di Martel-lago. Quest’anno, per soddisfare le numerose richieste di partecipazione, le visite guidate si svolgeranno nell’arco

dell’intera giornata di domenica 12 maggio, in cui si po-tranno visitare le favolose Ville Venete Grimani-Morosini Ca’ della Nave e Fapanni-Combi in una splendida cornice musicale curata dagli allievi della Scuola di Musica “G. Sinopoli” di Martellago che si esibiranno in brani musicali per chitarra ed archi.

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Pro Loco SAntA MArIA DI SALAinfo: 041.487560 - [email protected]

Pro Loco MIrAnoinfo: 041.432433 - [email protected]

“Le Pro Loco fanno grande il territorio”appuntamenti da non dimenticare

• 14 Aprile 2013 34^ Edizione Noale in Fiore di cui

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Lo tsunami evocato dal Movimento 5 Stelle si è abbattuto sui partiti tradizionali anche in provincia di Venezia, mutando lo scena-

rio politico radicalmente. Il centrosinistra tiene anche se delude, mentre cala vistosamente il centrodestra rispetto alle politiche di 5 anni fa. Alla Camera i “grillini” diventano il primo partito e portano a casa il 27,45%. Il Pd lo è al Senato con il 27,61 % dei consensi, La coalizione di Bersani ha raggiunto complessi-vamente il 30 per cento. Il partito Democratico mantiene di un soffi o la vetta della classifi ca al Senato, pur perdendo quattro punti in percen-tuale rispetto alle ultime Politiche del 2008. Il segretario provinciale del Pd ora eletto in Parlamento come deputato a caldo non ha resistito allo sbotto vedendo i risultati. “Eviden-temente – dice Mognato – la serietà del Pd e dei suoi alleati non paga. Evidentemente in un periodo come questo contano di più, per avere consenso, le promesse irrealizzabili”. Va male la Lega, ma c’era da aspettarselo anche se in

misura non così grande. La Lega adesso è il quinto partito di una provincia che la vedeva fortissima, dietro anche alla coalizione centri-sta di Monti e Casini. Il crollo del centrodestra coinvolge anche il Pdl, che lascia sul campo quasi dieci punti in percentuale passando da l’oltre 19% del 2008 al misero 10,03 delle elezioni di febbraio. Va considerato che la Lega Nord qualche anno fa proprio in provincia di Venezia con Francesca Zaccariotto aveva fatto l’impresa sconfi ggendo nelle urne l’ex presi-dente Davide Zoggia, ora di fatto uno dei mag-giori dirigenti del Pd a livello nazionale. Forse ad infl uire sulla determinazione dell’elettorato a votare “padano “sono state anche le lotte interne fra maroniani e bossiani, ma i numeri impietosi del crollo del centrodestra sono a tutti evidenti: la coalizione passa dal 48 per cento delle ultime Politiche (29 al Pdl e 18 alla Lega) ai 28 punti di oggi (18 al Pdl, 6,5 alla Lega, 1,4 a Fratelli d’Italia). I commenti ad un risul-tato del genere non sono esaltanti anche se,

ammette l’assessore regionale Renato Chisso, originario del Veneto orientale “Qui a Venezia il centrodestra ha tenuto rispetto a previsioni ancora più fosche - dice Chisso. Il Movimento 5 Stelle che ha avuto questo risultato strepitoso non va demonizzato. La gente è arrabbiata anche per una situazione economica diffi cile“. Contento il segretario provinciale Mario Dalla Tor che stacca il biglietto per il Parlamento con il Pdl E il centro montiano con Scelta Civica, Fli e Udc? Ridimensionato. Da grande centro, che qualche mese fa puntava al 20 per cento ora è solo un “centrino”. Non supera nemmeno la soglia del 10%, la coalizione alla Camera con i tre partiti coalizzati. Va male alla sinistra, quel-la in coalizione come Sel dove il coordinatore provinciale Stefano Lorenzin di fronte al mi-sero 2% racimolato alla Camera non ha occhi per piangere. “E’ un risultato al di sotto delle aspettative – dice laconico. Ora cercheremo di capire perché la gente non ci ha premiato”. E’ stata cancellata dagli elettori l’alleanza di

sinistra guidata da Ingroia. L’ex Pm con Rivo-luzione civile in provincia di Venezia non va oltre un misero 1,3 per cento, insuffi ciente per ottenere anche un solo deputato, vista la soglia del 4 per cento. La delusione fra i movimenti che lo hanno appoggiato, Rifondazione, Comu-nisti italiani, i Verdi di Bonelli, Italia dei Valori è grandissima. Ma dove hanno vinto i grillini? Dappertutto, il fenomeno è a macchia di leo-pardo. A Chioggia , Asan Donà In comuni come Mira, dove esiste un’amministrazione a 5 stel-le da un anno, il Movimento di Grillo è passato dal 17,5% al 35,14%. Il sindaco Alvise Ma-niero ribadisce come alla gente non interessi alla fi ne nulla della vicenda del licenziamento dell’assessore all’ambiente Roberta Agnoletto.

La stessa Agnoletto aveva accusato Maniero di averla cacciata perché incinta Gianluigi Placel-la, primario ortopedico in pensione, impegnato nei movimenti civili, unico consigliere comuna-le del Movimento a Venezia sottolinea che il M5s con il Pd, alleanze non ne potrà fare ma votare sui singoli provvedimenti moralizzatori della politica quello si. Infi ne per dovere di cronaca non sfonda il movimento di Oscar Giannino, , anch’esso stabile intorno all’1,3 per cento. Quasi inesistente infi ne il Centro democratico di Bruno Tabacci (ex competitore di Bersani alle primarie) con lo 0,18% che, a Venezia era rappresentato dall’ex capogruppo di Idv al Senato Massimo Donadi.

di Alessandro Abbadir

Crollo del centrodestra rispetto al 2008, soprattutto da parte della Lega. Delude il Pd Male Sel. Alla Movimento 5 Stelle, prima formazione

Politica Analisi dei dati emersi alle ultime consultazioni politiche

Il ciclone grillino si abbatte sui partiti

C’è fermento nel Pd, storico partito egemone in pro-vincia di Venezia, per il risultato elettorale uscito dalle urne del 24 febbraio scorso. Fra gli elettori e i militan-

ti, la stragrande maggioranza è contraria a qualsiasi accor-do con il centrodestra di Silvio Berlusconi. L’accordo che si cerca da parte del Pd, è con il Movimento 5 Stelle, con pro-poste che però al momento in cui scriviamo vengono tutte respinte. A prendere una radicale posizione è il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto che ricalca quella del sindaco di Bari. “Ora basta - dichiara Campalto- il

Partito Democratico non può giocare sempre la sua partita in difesa. Mi faccio promotore a livello provinciale di una proposta politica ben precisa che tanti militanti democratici sono pronti a portare avanti: il Pd sostenga un monocolore grillino, ma non faccia assolutamente alcun accordo con Berlusconi e il Pdl”. Campalto fa sul serio. “Invito come sindaco- continua - i dirigenti del mio partito, a non cadere nel tranello di creare un “governissimo” con il centrodestra. Nessuno dei nostri elettori lo capirebbe. L’elettorato italiano va messo però di fronte alle proprie responsabilità. E se gli

elettori hanno fatto del Movimento 5 Stelle il primo partito alla Camera, questo deve avere l’onere e l’onore di go-vernare”. Il sindaco Pd sa che esistono posizioni differenti su questo tema ma spiega di volersi fare portabandiera di questa proposta in provincia di Venezia, perché sollecita-to da tantissimi iscritti. “Sono pronto alla conta- dice - su questa posizione politica. Il Movimento 5 Stelle non può e non deve essere lasciato a criticare da fuori un accordo che sa di vecchio e partitocratico. Hanno vinto? Governino. Di volta in volta verifi cheremo se votare le loro proposte

in Parlamento” Campalto lancia una sfi da al Movimento diretto dall’ex comico sulle cose da fare “Ora se i grillini si assumeranno la responsabilità di governare – chiude - vogliamo proprio vedere che faranno. Il tempo della re-sponsabilità fi no ad ora non ha premiato. I cittadini hanno premiato chi ha gridato di più. Ora vediamo cosa sono in grado di fare i grillini oltre che parlare”. A.A.

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Salute e ambiente In tutta la provincia, comuni e Ulss promuovono attività fi sica per anziani e non

Arriva la primavera e la voglia di fare cam-minate all’aria aperta aumenta. Lo stile di vita sempre più sedentario è un ostacolo

ad una buona salute, e per questo i comuni e le Ulss del veneziano hanno promosso da qual-che anno in maniera massiccia, l’esperienza dei gruppi di cammino. Le prime esperienze dei gruppi di cammino sono rivolte ad anziani ma non solo. Nel comune di Venezia infatti da circa un anno per tutta l’estate, al Parco San Giuliano, con ritrovo all’Infopoint, si svolgono le attività gratuite dei “gruppi di cammino”. Il pro-getto, lo scorso anno è stato ideato e coordina-to dal Servizio Programmazione Sanitaria del Comune di Venezia nell’ambito dell’Anno Eu-ropeo dell’Invecchiamento Attivo e del progetto AllenaMente. I gruppi sono stati guidati da istruttori laureati in Scienze Motorie e formati. “L’attività – spiegano i promotori - è all’insegna

delle relazioni sociali e del benessere psico-fi si-co, sviluppato attraverso percorsi all’aria aperta con i quali allenare piacevolmente il corpo, il ragionamento e la memoria”. Anche quest’an-no l’appuntamento non mancherà. Per quanto riguarda la provincia è soprattutto nell’area dell’Ulss 13 (Riviera e Miranese), che i comuni si sono impegnati massicciamente. Il primo a promuovere l’idea fu il comune di Mira ancora due anni fa. Il Centro anziani “Palladio” di Mira Vecchia ora ha un gruppo di circa 20 persone, che due volte alla settimana si muove lungo un percorso ben individuato. Lo stesso dicasi per il centro “La Bella Età” di Piazza Vecchia, che ha individuato cinque itinerari per le passeggiate. Riprenderanno le attività da aprile e maggio. A Stra ad illustrare il progetto e fare un bilancio positivo del lavoro svolto, è l’assessore Stefano Valentini. “E’ ormai riconosciuto - dice Valenti-

ni - che l’attività fi sica costante aiuta a prevenire malattie, a ridurre i rischi derivanti dal sovrappe-so e sedentarietà per avere una migliore qualità della vita e, garantendo considerevoli vantaggi sia ai singoli, sia al sistema sanitario riducendo le ospedalizzazioni e l’uso dei farmaci. Infatti, l’obiettivo di ogni persona è di vivere in salute il più a lungo possibile, restando autonomo nei movimenti ( in particolare deambulare). Il cam-mino è l’attività fi sica praticabile da ogni fascia di età, si può svolgere costantemente nell’arco dell’anno ed è economica. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13 (www.ulss13mi-rano.ven.it) da tempo ha avviato attività per sensibilizzare la popolazione sulla necessità del movimento fi sico. In particolare, ha promosso i gruppi cammino nei vari comuni con il progetto “ Ogni passo conta “. Ha messo a disposizione un laureato magistrale in Scienze e Tecniche

dell’attività motoria preventiva e adattata che forma e segue i partecipanti, affi nché ogni gruppo diventi autonomo. Il nostro comune ha aderito con entusiasmo alla proposta dell’Ulss e da circa un anno, c’è un gruppo cammino che 2 volte alla settimana svolge l’attività”. Stessa esperienza si appresta fare Fiesso. Lo scorso anno il comune di Spinea ha aderito con l’iniziativa denominata “Percorsi della salute”. “Andare a piedi è un atto d’amore per il territo-rio e il proprio corpo” è il motto dell’iniziativa. Anche quest’anno da maggio saranno disponi-bili in diversi punti di Spinea, dei volantini per promuovere i Gruppi di cammino. ”Il luogo ideale - dicono gli organizzatori - per l’attività sarà il parco Nuove Gemme, con diversi itinerari da percorre, alcune regole base per vivere in salute la propria giornata e fuggire dalla seden-tarietà”.

A.A.

Arriva la primavera, ecco i gruppi di cammino Uno su

t r e deg l i

adulti che vivono nel comprenso-rio dei 17 comuni dell’Ulss 13 è completamente sedentario. Questi i dati che sono emersi da una indagine condotta nei mesi scorsi dall’Ulss 13 con il Dipartimento Prevenzio-ne. E ecco le brutte sorprese: solo il 31% degli adulti che vivono nei comuni del com-prensorio pratica settimanalmente l’attività fi sica raccomandata (30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte per settimana), mentre c’è un 28% è completamente sedentario. L’attività fi sica ha molti effetti positivi sulle condizioni di salute. Si è infatti notato sia un importante effetto preventivo nei confronti delle malat-tie croniche (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tipi di tumori), che la capa-cità di infl uire sulla riduzione delle fratture negli anziani e su alcune malattie mentali .Da qui per comuni e Ulss 13 l’importanza di organizzare Gruppi Cammino rivolti in particolare alle persone anziane.

Stili di vita

INDAGINE uLSS13

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è sempre comportata bene e si è adattata a qualsiasi condizione. Ora si trova in un rifugio e aspetta una

nuova famiglia e una casa.

Picchio. Maschietto, taglia piccola, forse 6-8 anni Ritrovato in piena notte e portato in polizia Dopo la procedura di routine picchio è arrivato in rifugio Il terrore si legge nei suoi occhi. Le cicatrici in volto farebbero pensare a bruciature.

I comuni di Venezia, Mira, Spinea, Stra e Fiesso pronti alla bella stagione con percorsi ad hoc

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5Amministrazione

Abolizione delle Provincie, un tema che ha fatto discutere e che avrebbe dovuto tradursi in dato di fatto con la soppres-

sione di parte di esse. E invece, probabilmen-te, le Provincie concluderanno il mandato.

L’assessore provinciale Lucio Gianni tor-na ad affrontare l’annosa questione relativa al ruolo delle Provincie, insistendo sull’essen-ziale lavoro svolto.

“Per tutto il 2012 siamo stati sommersi da tantissime informazioni che provenivano da fonti diverse: abbiamo udito il tutto e i contrario di tutto! Ci si stava privando di uno strumento di gestione di servizi a favo-re dei cittadini - esordisce l’assessore della Provincia di Venezia - senza averne creato uno alternativo che lo andasse a sostituire; all’ultimo momento è prevalso il buon senso e si è salvato un Ente di estrema importanza la cui soppressione o ristrutturazione deve avvenire in modo sereno non sotto una spinta emozionale. Molte persone che non conoscevano nulla di questa realtà si erano convinte che chiudendo le Provincie si sareb-be salvato il Paese!”

Qual è, in concreto, il ruolo delle Pro-

vincie?“Io sono assessore della Provincia di Ve-

neziai: garantisco la mia presenza costante e continua in tutto il territorio per tutte le mie deleghe (Attività produttive, agricoltura, Programmazione Negoziata, Pro loco, Voga veneta, afriturismo, alimentazione, Gruppi micologici, Fiere, Mostre e mercati), così pure fanno i miei colleghi di Giunta; insieme gestiamo concretamente dei servizi sovraco-munali e territoriali che la Regione e lo Stato non potranno mai svolgere direttamente perché sono troppo distanti dal territorio e troppo slegati dalla realtà quotidiana”.

In termini numerici, può quantifi care - per esemplifi care, il lavoro svolto?

“Nel 2012 la Giunta Provinciale ha

eseguito 220 delibere e sono pervenute dagli assessori 241 Informative mentre il Consiglio Provinciale ha votato 96 delibe-re; la Giunta si è riunita tutte le settimane come pure tutte le settimane si sono riunite le Commissioni Consiliari ed il Consiglio si è riunito da una a due volte al mese: questo si-gnifi ca una grande quantità di lavoro svolto! L’attuale Amministrazione Lega Nord – Pdl ha trovato in eredità un vero disastro con de-biti e cattive gestioni; il Governo di Roma ha tagliato molte risorse; con meno dipendenti, pieni di debiti e meno soldi ma attraverso una seria programmazione ed una accorta gestione, sono stati raggiunti risultati miglio-ri rispetto al passato: la Provincia di Venezia sta pagando i suoi debitori con una media

di 36 giorni; è l’unico Ente che ha inviato una ingiunzione di pagamento allo Stato per i crediti che vantava ottenendo i 40 milioni di euro che gli spettavano; gestiamo diretta-mente il turismo e siamo la prima Provincia d’Italia; gestiamo la pianifi cazione territo-riale ed urbanistica di tutti i 44 Comuni, la caccia, la pesca interna lagunare, la Polizia Provinciale e la Protezione Civile, i parchi, i boschi e le riserve naturali, l’uffi cio del lavoro e la formazione professionale, l’am-biente e la geologia, l’edilizia del patrimonio immobiliare tra cui scuole e palestre, i servizi sociali, i trasporti e le pari opportunità, la via-bilità, la sicurezza stradale e la manutenzio-ne delle strade provinciali, lo sport, la cultura e l’istruzione”.

La sua conclusione quindi è che la Provincia non è un ente inutile...

“Probabilmente non tutti i cittadini sono stati informati sul fatto che la Provincia di Venezia fa tutto questo e così pensano che sia un Ente inutile! Se i cittadini lo vogliono le Provincie possono essere chiuse ma è pri-ma necessaria una programmazione seria in cui si decida “chi fa cosa” e si indichi tempi

e modi per trasferire deleghe, competen-ze e strutture per evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più!

Ci sono Provincie che sprecano e non ottengono buoni risultati; ma possiamo dire lo stesso anche di Regioni, Ministeri, Prefet-ture, ULSS, Comuni, Società partecipate, Camere di Commercio ecc.; perché non chiu-diamo tutta l’Italia?”

Quale allora la strategia effi cace per ridurre i costi?

“Invece di chiudere è necessario com-battere l’ineffi cienza e gli sprechi; eliminare spese inutili, gonfi ate, incontrollate; attuare politiche di risanamento; prevedere costi standard uguali per tutti gli Enti e tutta Italia; non fare di tutta l’erba un fascio! Nella situa-zione attuale chiudere le Provincie è sicura-mente la cosa più semplice e sbrigativa ma è impensabile eliminare un Ente intermedio di assoluta importanza ritenendo di lasciare al suo posto il nulla; ciò che fanno oggi le Provincie, i Comuni non avranno mai la forza di poterlo fare e la Regione è troppo grande e distante!”

Intervista L’assessore della Provincia di Venezia, Lucio Gianni, rifl ette sul ruolo e il lavoro svolto

Provincie, insostituibili se non si pensa ad una seria alternativa“Serve una programmazione per trasferire deleghe, competenze e strutture onde evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più”

L’assessore Lucio Gianni

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Page 31: La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

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Page 32: La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

Sul balcone della sua casa in calle San Domenico da qualche tempo si nota un vecchio pantofolone da pe-

scatore, di quelli che un tempo si usavano nei battelli da pesca, trasformato in un artistico presepio con qualche variazione marinaresca visto che al posto del bue e dell’asinello compaiono due cavallucci marini e la stella cometa è diventata una stella marina. Accanto un altro presepio di piccole dimensioni con Gesù bambino ada-giato in una cappasanta. All’interno della stanza al pianterreno altre opere e compo-sizioni insieme ad una personale collezione di attrezzi da lavoro ed altri oggetti della tradizione chioggiotta: un piccolo laborato-rio dove Corrado Sfriso crea, inventa e poi espone.

Classe 1931, l’obbligo scolastico della riforma Gentile ossia la quinta elementare, il primo lavoro in una panetteria al termine della seconda guerra mondiale, in seguito dapprima muratore per realizzare di fronte la chiesa di san Domenico la fabbrica del ghiaccio dove un tempo vi era il teatro Garibaldi - e dove sta ora sorgendo un com-plesso residenziale – poi in mare pescatore motorista; nel ’55 si trasferisce a Trieste ancora con un’impresa edile, qualche anno

dopo il matrimonio e ritorno nella ‘sua’ Chioggia operaio nel retifi cio Donaggio e in seguito nella falegnameria di Borgo S. Giovanni specializzata in cornici tonde e volanti per appassionati automobilisti spor-tivi fi no alla pensione… il tutto accom-pagnato sempre da una grande passione per l’arte, la poesia e la sua città ritratta in ogni angolo e scorcio più caratteristico, talvolta riproponendo mestieri e attività che animavano la vita della calle: le donne che ricamavano, i pescatori che cucivano le reti, lo stagnino che aggiustava attrezzi e pitali da notte quando i bagni in casa erano an-cora un lusso…

Corrado, ma per tutti Corallino, fi rma che compare nelle sue composizioni, al mattino passeggia con gli amici in Corso, una sosta al caffè; nel pomeriggio per lo più è indaffarato con le sue creazioni. Le sue poesie sono rigorosamente in dialetto con frequenti rimandi ai suoi ‘amissi pesca-ori’ con i quali ha condiviso la passione e i pericoli della navigazione e della pesca quando le ‘sardele veniva a bordo/ le vi-sceva da tute le parte’, ai ricordi delle gen-te in calle (“Ghe gera i Guera, i Spacapor-te,/ el Polastrelo, el Cucarin,/ el Scage, el

di Eugenio Ferrarese

Ha lavorato per tutta la vita facendo i più svariati mestieri, ora, in pensione, si dedica all’arte

Corrado Sfriso Crea, inventa, espone... Chioggia

“Corallino”, artista della memoria

Corrado Sfriso e le sue composizioni

Fasiolin./ Ma tuta brava zente la gera”), ai bambini che giocavano al ‘trotolo’ e al ‘pandolo’, ai pescatori che ‘i se porteva la Madona su le spale in procession’, perfi no la suora Impillia che all’asilo ‘me feva ‘na caressa in testa,/un baso su la ganassa/ e cossì la me consoleva” e la ‘ciesa de san Domenego’ con i muri screpolati dalla sal-sedine, ”ma se zè ‘na zornà de sole,/ co i so’ colori pare che la se rida”.

Uno stile semplice, senza tanti fronzo-li, ma Corallino è anche una persona che ama rifl ettere sulla vita, le sue gioie e i vari drammi e tutto questo viene comunicato nelle sue composizioni più complesse, per lo più in legno, utilizzando scarti di moga-no, rovere, palissandro, noce: l’universo, il sole e la luna, la luce e la notte, l’umanità divisa, l’unione coniugale, le diversità raz-ziali.

Talvolta le sue opere compaiono nelle vetrine dei negozi del centro storico; in altre occasioni Corallino viene invitato a recitare le sue poesie o a collaborare con alcuni eventi culturali: la presentazione di un libro, qualche mostra sulla marineria… E basta anche una breve passeggiata per le calli e il Corso di Chioggia per trovare l’ispirazione per una nuova realizzazione artistica e un’altra poesia.

7Personaggio o scuola UNI

Dalla scultura alla poesia, in un linguaggio semplice racconta la vita di tutti i giorni

L’articolo della pagina dedicata al “Personaggio” pubblicata lo scorso mese dal titolo “Una vita vissuta ad

alta quota” è stato erroneamente attribu-ito a Marta Boscolo. L’autore del pezzo è invece Eugenio Ferrarese. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati per l’errore”.

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Page 33: La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

9Cultura provinciale

Nei mesi di marzo e aprile si terranno quattro spettacoli al Teatro Aurora di Marghera. Gli appuntamenti sono dedicati alla rassegna contemporanea progetto Sala Travaglio, dove

le giovani compagnie sono protagoniste. Sabato 16 marzo sono andati in scena i primi due appuntamento del progetto “Specie Protetta – Sala Travaglio”. Alle ore 21, la compagnia H2O non potabile , ha proposto “Comma 212”. Alle ore 22, Itineris Teatro, con la proposta dello spettacolo “Di doppio andare”.

Giovedì 21 marzo, alle ore 21, lo spettacolo “Pinocchio” interpretato da Gli Amici di Luca e Babilonia Teatri che, parlando di questa storia commentano: “I protagonisti sono persone che si sono risvegliate dal coma. La società ci ha respinti, accantonati, isolati e fare teatro è l’unica possibilità per tornare a mettere un piede dentro la società. Pinocchio corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario, dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla fi nzione”.

Al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico dell’Aurora.

Sabato 13 aprile, alle ore 21, ancora uno spettacolo Sala

Travaglio: “L’Orazio di Heiner Muller” con la compagnia La Van-guardia Nonsensista. Questo dramma indaga sulla dualità tra la legge e il sentimento: “Una dicotomia ancora attuale, un confi ne tra la scrittura e l’oralità, tra ciò che è sentito giusto e ciò che è stabilito – spiegano gli interpeti della compagnia - le convenzioni sono le basi della nostra società, nata dal sacrifi cio di una famiglia che annega nel mito del diritto, del giusto a prescindere da tutto”.

Giovedì 18 aprile, doppio appuntamento: alle ore 21, Em-pusa Teatro presenta “Bersabèa” ispirato alla guerra dell’acqua accaduta in Bolivia nel 2000 con la privatizzazione del bene; alle 22.15 è la volta di diexvUoto Teatro con “Funi e desideri rapidamente ammazzano (F.E.D.R.A.)”. Quest’ultimo spettacolo è ambientato in una stanza da letto, dove tutto si consuma: vita, amore, sonno, solitudini. I protagonisti, un uomo e una donna, si desiderano ma non si accettano. Lui è un ragazzo, lei una donna adulta forse sua madre. Perduti in quella stanza sempre più pic-cola, soli nella loro quotidiana miseria, vivono al ritmo serrato di un videoclip. Per maggiori informazioni si può contattare il teatro Aurora al numero 041 932421. Roberta Pasqualetto

Teatro Aurora di Marghera

GIOVANI COMPAGNIE TEATRALI PROTAGONISTE IN QuATTRO SPETTACOLI

Istituto comprensivo Chioggia 5 Da una scuola all’altra

Le storie incantano sempre, si sa. Ma possono diventare anche un valido strumento pedagogico. E infatti le inse-

gnanti della scuola primaria Caccin di Chiog-gia, all’interno dei progetti di continuità tra scuola dell’infanzia e primaria e dei progetti di educazione all’ascolto e motivazione alla lettura, hanno promosso una serie di incontri di lettura animata di favole della tradizione per bambini di 5 e 6 anni, nel teatrino della scuola.

“Ti leggo una storia…!” è un’inizia-tiva promossa dalla Dirigenza dell’Istituto Comprensivo Chioggia 5, che cerca di ac-compagnare i bambini nel diffi cile passag-gio tra i diversi ordini di scuola col sostegno di un buon lavoro di squadra.

Al primo incontro di martedì 19 febbra-io ha partecipato un buon gruppo di bambi-ni, accompagnati da genitori e nonni, che si sono gustati, in un clima disteso, la lettura della classica storia dei Tre porcellini. L’a-scolto della storia è stato favorito da alcuni esercizi preparatori di rilassamento condotti dalla psicopedagogista che ha poi introdot-to l’arrivo di un personaggio “fatato” che, avvolto in un mantello di luccicanti stelle, ha prestato la sua voce a una favola che ha lasciato i bambini a bocca aperta mentre sedevano su morbidi tappeti.

Il secondo e terzo incontro sono stati

un’occasione per i bambini per ritrovarsi e invitare altri amici a condividere l’esperien-za.

Questi incontri sono stati progettati con l’intento di intrattenere piacevolmente i bambini, abituandoli al piacere dell’ascolto, attraverso la lettura delle favole classiche della tradizione e delle storie di una volta. È’ infatti un requisito fondamentale per la scuola primaria l’ascolto attento e attivo per riuscire a imparare e apprendere nel contesto di gruppo. Diviene importante far apprezzare ai bambini la magia del silen-zio e dell’attenzione per riscoprire il mondo fantastico e meraviglioso della lettura che stimola la fantasia e la creatività. I bambini che ascoltano con piacere le favole oggi sa-ranno i buoni lettori di domani. M.Bo.

“Ti leggo una storia...!”, un progetto per bambini di 5 anni

Fu uno degli scultori italiani protagonisti del Novecento, il veneziano Romano Via sep-pe cogliere e fi ssare nella materia, bronzo,

marmo, cemento, terracotta, i volti, le storie e le emozioni della terra veneta.

A cento anni dalla sua nascita, il Consiglio regionale del Veneto gli rende omaggio ospi-tando nella propria sede di palazzo Ferro-Fini una mostra a lui dedicata.

Conosciuto e apprezzato più all’estero che in patria, Romano Vio è autore di importanti opere molte delle quali commissionate da enti pubblici e privati. Tra queste la più prestigiosa, per mole e collocazione, risulta il rifacimento del monumento “cano-viano” di George Washington, che troneggia nell’atrio del Parlamento del North Carolina, a Raleigh. La grande scultura che il Canova rea-lizzò nel 1821 in onore del primo presidente degli Stati Uniti andò infatti distrutta dieci anni dopo, nel grande incendio che devastò lo State House della capitale dell’ex colonia americana.

E un secolo e mezzo dopo l’assemblea del North Carolina affi dò proprio al veneziano Vio il compito di ricreare il monumento partendo dal calco di gesso conservato nella gipsoteca di Possagno, paese natale del Canova. Tra le “grandi” altre opere realizzate su commissione fi gurano il monumento a Umberto Giordano realizzato nel 1956 per la città di Foggia, vincendo un concorso nazionale che vedeva la partecipazione di oltre 50 artisti, il monumento alla Resistenza per la città di Savona, l’omag-

gio a Franco Marinotti, l’imprenditore della Snia Viscosa, realizzato per lo stabilimento Torvi-scova (Udine) e alcune sculture veneziane: il triplo ritratto bronzeo in

memoria dei martiri di Belfi ore che sovrasta l’uffi cio postale di San Marco, dietro le Procu-ratie Novissime, la Madonna del Carmelo sul campanile della chiesa dei Carmini, il bronzo di San Giacomo sul campanile dell’omonima chiesa a Rialto e la grande Madonna Pellegrina sulla facciata della chiesa del rione Altobello a

Mestre. Meno note, perché fi nora conservate nelle

abitazioni private dei fi gli, le 30 opere della mostra che hanno trovato ospitalità a palazzo Ferro-Fini e alla Cassa di Risparmio di Campo Manin.

“In esse - come ha ricordato Ennio Pu-chard curatore della rassegna insieme con Elena Dezuanni - Vio ha riversato tutta la sua prodigiosa abilità manuale, raggiungendo, per-ché svincolato dai vincoli imposti dai concorsi,

risultati artistici eccezionali che pongono lo scultore veneziano tra i protagonisti del Nove-cento”.

Da ammirare soprattutto i bronzi ispirati ai canti dell’Inferno dantesco, nei quali Vio ha dato prova di uno stile espressionistico dram-matico e molto personale; Simonetta, scultu-ra con la quale Vio partecipò alla Biennale di Venezia del 1956; il Pugilatore (esposta alla Quadriennale romana del 1965); Nudo dor-miente e Ballerina in riposo, di grande libertà

inventiva, e alcune opera religiose ispirate a modelli tre-quattrocenteschi (Gesù divino lavo-ratore, I sermoni di Sant’Antonio, Gesù incontra sua madre).

“Quella di aprire palazzo Ferro-Fini a ma-nifestazioni culturali riguardanti artisti veneti o realtà signifi cative della nostra tradizione - ha commentato il presidente del Consiglio reginale Clodovaldo Ruffato in occasione dell’inaugu-razione della mostra lo scorso 22 febbraio - è una scelta assunta fi n dall’inizio della legislatu-ra e che intendiamo proseguire con l’obiettivo di testimoniare la vicinanza dell’istituzione re-gionale a tutte le espressioni della società vene-ta e di offrire loro delle opportuità di maggiore conoscenza e fruizione. Sono certo che anche la mostra su Romano Vio sarà l’occasione per far conoscere un grande artista che Venezia e i veneziani, fose, non conoscono appieno e che rischiava quindi di essere più noto all’estero che in patria”.

La mostra resterà aperta fi no al 26 aprile e sarà visitabile, con ingresso gratuito, tutti i gior-ni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17.

A cento anni dalla sua nascita l’allestimento di una esposizione pensata per far apprezzare un artista protagonista del Novecento, che rischiava di essere più noto all’estero che in patria

Scultura Il Consiglio regionale ospita a Palazzo Ferro-Fini la rassegna aperta al pubblico fi no al 26 aprile prossimo

Le sculture di Romano Vio in mostra

Seppe fi ssare nella materia i volti, le storie, le emozioni della terra veneta

Il teatro Aurora a Marghera

Un momento della lettura

L’inaugurazione della mostra in teleconferenza con lo State Capitol del North Carolina. In alto la locandina

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Page 34: La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

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LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Il campionato giocato dall’Unione Calcio Ve-nezia sta andando discretamente, e ha dato diverse soddisfazioni alla società sportiva e

ai tifosi. Agli inizi di marzo, sono state giocate più della metà delle partite del campionato, che si chiuderà domenica 12 maggio contro il Savona. Nella classifi ca, nel momento in cui scriviamo, l’Unione Venezia con 41 punti è al sesto posto preceduta dal Bassano (43 punti) dal Castigliane (44 punti), Renate (44 punti) dal Savona (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Punti). Nelle venticinque partite giocate la squadra arancioneroverde ha totalizzato: undi-ci vittorie, otto pareggi, sei sconfi tte, ha fatto trentasei gol e ne ha subiti trentadue. La sede sportiva storica di questa squadra, è lo stadio veneziano Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 e dedicato alla memoria all’aviatore che parte-cipò alla grande guerra. Parlando di una delle ultime partite vinte, giocata contro il Mantova in casa, l’esito è stato incerto fi no alla fi ne quan-do grazie a una doppietta di Denis Godeas, il Venezia si è aggiudica la vittoria. La partita era

stata condotta molto bene e in vantaggio per via della rete iniziale di Godeas, ma poi il Ve-nezia è stato chiuso in area nelle battute fi nali. La fatica si era fatta sentire e il Mantova appro-fi ttava per raggiungere il pareggio all’87esimo minuto quando Giovannini (entrato da poco) ha atterrato De Respinis. L’arbitro ha fi schiato il rigore sapientemente parato, poi al terzo calcio d’angolo consecutivo, Spinale riesce a infi lare la porta e a pareggiare al 90esimo minuto. Ma la partita non era ancora fi nita e all’ultimo minuto di recupero, Margarita serve, a Godeas un passaggio che diventa gol, mettendo così a segno la personale doppietta, facendo vincere l’Unione Venezia. Una vittoria meritata e soffer-

ta, dall’esito impensabile fi no all’ultimo minuto. Korablin, il presidente russo della società spor-tiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo questa partita, ha dichiarato “di aver assistito al gioco con grande orgoglio e di aver osservato i suoi giocatori, anche quelli che non erano in campo, riconoscendogli una grande affi nità e unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno”. Insomma belle parole che, fanno ben sperare per una conclusione del torneo soddi-sfacente. Gli appassionati possono seguire la squadra arancioneroverde, oltre che sul sito uffi -ciale, anche in faceboook profi lo “F.B.C. Unione Venezia” aggiornato costantemente durante le partite, anche con i commenti dei tifosi.

Il Venezia va a gonfi e veleil torneo

Tutto pronto il primo aprile per l’avvio allo stadio Marcellino Gallo di Mirano del torneo “Memorial Enrico Maso”, giunto alla quinta edizione. Saranno quattro le società nella categoria esordienti, che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd

Miranese, prematuramente scomparso l’11 novembre 2008 a causa di un male incu-rabile. Un appuntamento che si rinnova per volontà dei genitori del ragazzino, Carla ed Eustasio. Un modo per ricordare Enrico, e allo stesso tempo promuovere con spirito di solidarietà una raccolta fondi per chi come lui, sta lottando contro la malattia. Il ricavato delle offerte raccolte sarà infatti interamente devoluto alla fondazione Città della Speranza di Padova, per sostenere i progetti di ricerca dedicati all’Oncoematologia pediatrica. Insomma un modo per dare una speranza ai bambini che affrontano una sfi da così importante per la loro vita, in età così piccola. Sul campo sono in programma 4 sfi de, quella tra Miranese, Us San Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva San Pio X Mirano. Primo match previsto è quello tra padroni di casa e l’Us San Marco Stigliano alle 14,30. Seguirà quello tra San Pio Xe Us Rio San Martino alle 15,15; alle 16 fi nale per il terzo e quarto posto, e fi nalissima alle 16.45

Solidarietà a sport a Miranoil “MeMorial enriCo MaSo”

S.H.

L’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce uffi cialmente nel 1995 e si oc-cupa dell’esercizio a livello amatoria-

le di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le fi nalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassio-nati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Ve-cellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori proven-gono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malconten-ta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qual-che nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba per-ché si mantengono giovani più che pos-sono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di

questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’asses-sore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è inte-ramente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presi-dente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per mag-giori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a [email protected] o [email protected].

A MestreCo.ra.pe, aMatoriale pallaCaneStro

R.P.

Calcio Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde

di Roberta Pasqualetto

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Il campionato giocato dall’Unione Calcio Ve-nezia sta andando discretamente, e ha dato diverse soddisfazioni alla società sportiva e

ai tifosi. Agli inizi di marzo, sono state giocate più della metà delle partite del campionato, che si chiuderà domenica 12 maggio contro il Savona. Nella classifi ca, nel momento in cui scriviamo, l’Unione Venezia con 41 punti è al sesto posto preceduta dal Bassano (43 punti) dal Castigliane (44 punti), Renate (44 punti) dal Savona (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Punti). Nelle venticinque partite giocate la squadra arancioneroverde ha totalizzato: undi-ci vittorie, otto pareggi, sei sconfi tte, ha fatto trentasei gol e ne ha subiti trentadue. La sede sportiva storica di questa squadra, è lo stadio veneziano Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 e dedicato alla memoria all’aviatore che parte-cipò alla grande guerra. Parlando di una delle ultime partite vinte, giocata contro il Mantova in casa, l’esito è stato incerto fi no alla fi ne quan-do grazie a una doppietta di Denis Godeas, il Venezia si è aggiudica la vittoria. La partita era

stata condotta molto bene e in vantaggio per via della rete iniziale di Godeas, ma poi il Ve-nezia è stato chiuso in area nelle battute fi nali. La fatica si era fatta sentire e il Mantova appro-fi ttava per raggiungere il pareggio all’87esimo minuto quando Giovannini (entrato da poco) ha atterrato De Respinis. L’arbitro ha fi schiato il rigore sapientemente parato, poi al terzo calcio d’angolo consecutivo, Spinale riesce a infi lare la porta e a pareggiare al 90esimo minuto. Ma la partita non era ancora fi nita e all’ultimo minuto di recupero, Margarita serve, a Godeas un passaggio che diventa gol, mettendo così a segno la personale doppietta, facendo vincere l’Unione Venezia. Una vittoria meritata e soffer-

ta, dall’esito impensabile fi no all’ultimo minuto. Korablin, il presidente russo della società spor-tiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo questa partita, ha dichiarato “di aver assistito al gioco con grande orgoglio e di aver osservato i suoi giocatori, anche quelli che non erano in campo, riconoscendogli una grande affi nità e unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno”. Insomma belle parole che, fanno ben sperare per una conclusione del torneo soddi-sfacente. Gli appassionati possono seguire la squadra arancioneroverde, oltre che sul sito uffi -ciale, anche in faceboook profi lo “F.B.C. Unione Venezia” aggiornato costantemente durante le partite, anche con i commenti dei tifosi.

Il Venezia va a gonfi e veleil torneo

Tutto pronto il primo aprile per l’avvio allo stadio Marcellino Gallo di Mirano del torneo “Memorial Enrico Maso”, giunto alla quinta edizione. Saranno quattro le società nella categoria esordienti, che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd

Miranese, prematuramente scomparso l’11 novembre 2008 a causa di un male incu-rabile. Un appuntamento che si rinnova per volontà dei genitori del ragazzino, Carla ed Eustasio. Un modo per ricordare Enrico, e allo stesso tempo promuovere con spirito di solidarietà una raccolta fondi per chi come lui, sta lottando contro la malattia. Il ricavato delle offerte raccolte sarà infatti interamente devoluto alla fondazione Città della Speranza di Padova, per sostenere i progetti di ricerca dedicati all’Oncoematologia pediatrica. Insomma un modo per dare una speranza ai bambini che affrontano una sfi da così importante per la loro vita, in età così piccola. Sul campo sono in programma 4 sfi de, quella tra Miranese, Us San Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva San Pio X Mirano. Primo match previsto è quello tra padroni di casa e l’Us San Marco Stigliano alle 14,30. Seguirà quello tra San Pio Xe Us Rio San Martino alle 15,15; alle 16 fi nale per il terzo e quarto posto, e fi nalissima alle 16.45

Solidarietà a sport a Miranoil “MeMorial enriCo MaSo”

S.H.

L’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce uffi cialmente nel 1995 e si oc-cupa dell’esercizio a livello amatoria-

le di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le fi nalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassio-nati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Ve-cellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori proven-gono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malconten-ta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qual-che nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba per-ché si mantengono giovani più che pos-sono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di

questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’asses-sore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è inte-ramente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presi-dente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per mag-giori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a [email protected] o [email protected].

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R.P.

Calcio Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde

di Roberta Pasqualetto

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Il campionato giocato dall’Unione Calcio Ve-nezia sta andando discretamente, e ha dato diverse soddisfazioni alla società sportiva e

ai tifosi. Agli inizi di marzo, sono state giocate più della metà delle partite del campionato, che si chiuderà domenica 12 maggio contro il Savona. Nella classifi ca, nel momento in cui scriviamo, l’Unione Venezia con 41 punti è al sesto posto preceduta dal Bassano (43 punti) dal Castigliane (44 punti), Renate (44 punti) dal Savona (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Punti). Nelle venticinque partite giocate la squadra arancioneroverde ha totalizzato: undi-ci vittorie, otto pareggi, sei sconfi tte, ha fatto trentasei gol e ne ha subiti trentadue. La sede sportiva storica di questa squadra, è lo stadio veneziano Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 e dedicato alla memoria all’aviatore che parte-cipò alla grande guerra. Parlando di una delle ultime partite vinte, giocata contro il Mantova in casa, l’esito è stato incerto fi no alla fi ne quan-do grazie a una doppietta di Denis Godeas, il Venezia si è aggiudica la vittoria. La partita era

stata condotta molto bene e in vantaggio per via della rete iniziale di Godeas, ma poi il Ve-nezia è stato chiuso in area nelle battute fi nali. La fatica si era fatta sentire e il Mantova appro-fi ttava per raggiungere il pareggio all’87esimo minuto quando Giovannini (entrato da poco) ha atterrato De Respinis. L’arbitro ha fi schiato il rigore sapientemente parato, poi al terzo calcio d’angolo consecutivo, Spinale riesce a infi lare la porta e a pareggiare al 90esimo minuto. Ma la partita non era ancora fi nita e all’ultimo minuto di recupero, Margarita serve, a Godeas un passaggio che diventa gol, mettendo così a segno la personale doppietta, facendo vincere l’Unione Venezia. Una vittoria meritata e soffer-

ta, dall’esito impensabile fi no all’ultimo minuto. Korablin, il presidente russo della società spor-tiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo questa partita, ha dichiarato “di aver assistito al gioco con grande orgoglio e di aver osservato i suoi giocatori, anche quelli che non erano in campo, riconoscendogli una grande affi nità e unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno”. Insomma belle parole che, fanno ben sperare per una conclusione del torneo soddi-sfacente. Gli appassionati possono seguire la squadra arancioneroverde, oltre che sul sito uffi -ciale, anche in faceboook profi lo “F.B.C. Unione Venezia” aggiornato costantemente durante le partite, anche con i commenti dei tifosi.

Il Venezia va a gonfi e veleil torneo

Tutto pronto il primo aprile per l’avvio allo stadio Marcellino Gallo di Mirano del torneo “Memorial Enrico Maso”, giunto alla quinta edizione. Saranno quattro le società nella categoria esordienti, che ricorderanno il dodicenne giocatore dell’Usd

Miranese, prematuramente scomparso l’11 novembre 2008 a causa di un male incu-rabile. Un appuntamento che si rinnova per volontà dei genitori del ragazzino, Carla ed Eustasio. Un modo per ricordare Enrico, e allo stesso tempo promuovere con spirito di solidarietà una raccolta fondi per chi come lui, sta lottando contro la malattia. Il ricavato delle offerte raccolte sarà infatti interamente devoluto alla fondazione Città della Speranza di Padova, per sostenere i progetti di ricerca dedicati all’Oncoematologia pediatrica. Insomma un modo per dare una speranza ai bambini che affrontano una sfi da così importante per la loro vita, in età così piccola. Sul campo sono in programma 4 sfi de, quella tra Miranese, Us San Marco Stigliano, Us RioSan Martino, Polisportiva San Pio X Mirano. Primo match previsto è quello tra padroni di casa e l’Us San Marco Stigliano alle 14,30. Seguirà quello tra San Pio Xe Us Rio San Martino alle 15,15; alle 16 fi nale per il terzo e quarto posto, e fi nalissima alle 16.45

Solidarietà a sport a Miranoil “MeMorial enriCo MaSo”

S.H.

L’associazione sportiva CO.RA.PE. nasce uffi cialmente nel 1995 e si oc-cupa dell’esercizio a livello amatoria-

le di attività sportiva e manifestamente dello sport della pallacanestro. Nel corso di questi ultimi tredici, anni le fi nalità non sono mai cambiate e molti degli attuali giocatori sono tra i soci fondatori. Alcuni elementi più giovani sono entrati a far parte del gruppo, e ogni anno c’è qualche nuovo socio. Questo gruppo di appassio-nati di pallacanestro in realtà gioca da venticinque anni, e si incontra per giocare a livello amatoriale, nella palestra di Ve-cellio di Mestre (ex scuola elementare) in via Giardino. Molti giocatori proven-gono da altre esperienza, alcuni dalla Reyer come il presidente Peraro, altri da squadre quali la Mestrina e la Malconten-ta. Oggi però giocano con il solo spirito goliardico e per divertimento. Il gruppo è ben consolidato ma ogni anno c’è qual-che nuovo iscritto, i giocatori sono circa sedici, prevalentemente maschi; quasi tutti abitano a Mestre o nelle zone vicine. “Noi giochiamo per divertirci ma senza grosse pretese – dice Ruggero Peraro presidente dell’associazione – abbiamo anche alcune donne che giocano, e posso dire che sono veramente in gamba per-ché si mantengono giovani più che pos-sono e anche meglio degli uomini (dice sorridendo). Per il futuro ci piacerebbe collaborare anche con altre associazioni soprattutto per condividere i problemi di

questa palestra, che non è messa molto bene: su dieci illuminazioni quattro non funzionano e inoltre piove dentro. E’ mia intenzione prendere contatto con l’asses-sore allo sport per metterlo al corrente dei problemi della struttura”. La palestra ha le dimensioni adatte per il gioco del basket (280 mq), e il pavimento è inte-ramente composto di materiale plastico. Le spese per pulire i locali sono divise tra le associazioni che utilizzano la palestra, ma anche su questo argomento, il presi-dente, dice che si potrebbe fare meglio. Le associazioni che utilizzano la palestra mestrina non sono poche: Pallacanestro Mestrina, Corape, Overdream (danza), Canottieri Mestre e Amatori Basket e sarebbe il caso di sistemare alcune cose per la sicurezza e il decoro dei giocatori che frequentano la palestra. Le partite di pallacanestro si giocano i giovedì sera da settembre a giugno, gli interessati possono iscriversi direttamente recandosi in palestra durante le partite. Per mag-giori informazioni si può chiamare 335 370005 o scrivere a [email protected] o [email protected].

A MestreCo.ra.pe, aMatoriale pallaCaneStro

R.P.

Calcio Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde

di Roberta Pasqualetto

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IL VENETOin PRIMO PIANO

La passione per lo sport e la musica abbinata all’informatica, l’amore per il proprio territorio veicolato sul web,

l’ingegno dell’inventore abbinato alle nuo-ve tecnologie.

Non si può certo dire che ai giovani ve-neti le idee manchino, soprattutto quando si tratta di svilupparle sfruttando le poten-zialità di internet e i progressi quotidiani dell’informatica.

Ora otto di queste buone idee hanno trovato anche l’occasione di spiccare il volo grazie a “Rebound” iniziativa rivolta agli aspiranti imprenditori veneti under 35 messa a punto da Confi ndustria Padova e Camera di Commercio per favorire l’incontro con la fi nanza privata. Sono state ben 76 idee d’impresa nei servizi digitali, mobile e tlc, marketing, web e social network, pre-sentate da oltre 170 giovani, che hanno scelto anche di giocare in squadra. Gli 8 fi nalisti hanno seguito un percorso di forma-zione e consulenza affi ancati da esperti di sviluppo d’impresa per trasformare le idee in business plan completi di analisi dei costi, mercati e concorrenza.

C’è il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni, la web-utility per costruire il viaggio ideale, la piattaforma social sui sentieri escursionistici, l’ambien-te web per condividere appunti e lezioni tra studenti, le riprese foto-video aeree dal pallone a elio.

E poi un portale wiki-based per le squa-dre minori di basket, prodotti a km 0 a por-

tata di touch, un web music store per vende-re offl ine la musica di band underground. Le idee migliori hanno potuto svilupparsi sulla piattaforma web di Ban Veneto, il network coordinato dal Parco Scientifi co Galileo. “Rebound conferma che il Veneto pulsa di energie creative nei settori innovativi - sot-tolinea Gianni Potti, vice presidente di Con-fi ndustria Padova -. Si tratta di coltivarle e indirizzarle perché possano diventare nuove imprese, linfa per la crescita. Il vero tema è però farle decollare e resistere nel tempo. Af-fi ancare le start up con esperienza e metodo per emergere in un mercato iper selettivo, è

quello che noi imprenditori dobbiamo fare per coglierne le opportunità. Il vero premio è stato l’affi ancamento a questi giovani di professionisti di sviluppo d’impresa. L’altro tema cruciale è l’accesso al credito per le buone idee d’impresa”.

Fra le più interessanti spicca Crevel,ora in faste di test con il sostegno di H Farm, ideata da Claudio Floreani, 34 anni, ap-passionato di informatica, dopo aver orga-nizzato un viaggio tra amici da Monaco a Berlino.

Ne è nata una utility web-based che permette di esprimere preferenze di viaggio

e tradurle in progetti da condividere con gli amici.

Tutte le informazioni vengono inter-pretate, localizzate e organizzate su una mappa, collaborando con i compagni di viaggio, operatori e agenzie turistiche. Dalla passione per le escursioni di Thomas Bertani e Giovanni Masarà, 22 anni, studenti di in-gegneria e fi losofi a del collegio Don Mazza di Padova, è nata una piattaforma web per consultare dati geografi ci sui sentieri e con-dividere itinerari. Pensata per appassionati, enti locali e chiunque si occupi di promozio-ne turistica, ne esiste già un prototipo con dati forniti da Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia.

Moku promette invece di rivoluzionare il “mondo” degli appunti. Gli studenti po-tranno organizzare in un ambiente web gli appunti di lezioni e le registrazioni, condivi-dendoli con amici e colleghi e rendendone possibile l’aggiornamento in ogni luogo e momento.

L’idea è di Simone Pozzobon, 27 anni, trevigiano e di tre amici ingegneri e designer ed è già entrata nella scuderia di H-Farm.

Da un’intuizione maturata al liceo, il team dei vicentini Matteo Scapin, Tommaso Grotto, Maria Cristina Malavolta, Luca Gu-glielmi - età media 28 anni - ha sviluppato un’applicazione web di supporto alle band indipendenti per distribuirne la musica in formato digitale durante i concerti.

Alberto e Riccardo Tentori, 33 e 28 anni, di Camposampiero, un ingegnere e un

di Nicola Stievano

Ecco il Veneto giovane delle “start up”La tecnologia e il web protagonisti delle iniziative imprenditoriali under 35

Partire con una buona idea

laureato in economia, hanno creato Playba-sket.it, portale web dedicato alle categorie agonistiche minori del basket in Italia con 35.000 visitatori unici al mese.

I veronesi Nicola Galetto, Marco Grumo-

lato, Alessandro Vaccaro, 27 anni, hanno messo a punto un’applicazione mobile dedi-cata a tutte le piccole e medie imprese che vogliano vendere cibi a km 0 direttamente ai clienti fi nali scavalcando la distribuzione. Infi ne Stefano Pagur, 24 anni, ha ideato un sistema per riprese foto-video sopraelevate con pallone ad elio.

Il prototipo è già realizzato con costi competitivi e la possibilità di fare riprese particolari in movimento.

Dalle riprese con il pallone ad elio ai prodotti a “km 0” scelti con il tocco delle dita

Otto i giovani vincitori del progetto Rebound pronti a mettersi in gioco

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9Il Veneto in primo piano

Davide e Daniela, giovani pastori dell’Alpago, usano il pc e internet per avere informazioni tecniche, Stefano

viticoltore della Valpolicella, vende in inter-net le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, ma anche Sara allevatrice di Cortina si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda, mentre il neo pescatore Gabriele del Cavallino lo utilizza per programmare le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che dal Bangladesh a Chioggia coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.

Alcuni esempi che si moltiplicano ogni giorno e che grazie alla nuova piattafor-ma informatica potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola. È per loro e per altri duemila giovani agricoltori veneti che la Regione ha messo a punto la “community della zappa”, sul portale www.piave.veneto.it., una piattaforma on line per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per in-cidere sul sistema economico. Il “tesoretto”

dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografi a agroalimen-tare nazionale, per numeri e qualità, si integra sempre di più nel web all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita.

“Grazie alla piattaforma informatica – spiega Sandra Chiarato di Coldiretti Ve-neto, che segue da vicino proprio i giovani agricoltori – le esperienze imprenditoriali potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare

l’attività agricola. Che cosa accomuna questi ragazzi ?

La scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investi-menti, con misure comunitarie ambientali, l’accesso al credito, le nozioni di fi nanza, ma anche solo per scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione atti-va alle decisioni politiche o addirittura solo per fi ssare un appuntamento al mercatino a kmzero o semplicemente un aperitivo “tra colleghi” che sanno divertirsi con impegno responsabile”.

di Nicola Stievano

Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”

Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”

neWS

In Italia più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Uno su 4 non studia e non lavora per un totale di oltre 2 milioni di giovani Neet (not in education, employment, training). Negli altri Paesi europei gli studenti che alternano studio e lavoro sono una

media del 20-30%, in Italia solo 3 su 100. Invertire questa tendenza e permettere ai giovani di acquisire competenze subito

spendibili nel mondo del lavoro è l’obiettivo del progetto ASL Alternanza Scuola lavoro realizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confi ndustria Padova in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Uffi cio Scolastico Regionale e Confi ndustria Veneto, punta a diffon-

dere una metodologia didattica in cui l’azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti.

Da qui anche la realizzazione di un vademecum per le imprese su come stringere questo “patto” didattico con gli istituti.

Il progetto è stato presentato a 50 dirigenti scolastici e imprenditori nel corso dell’in-contro “Alternanza scuola-lavoro: il ruolo attivo delle imprese” organizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confi ndustria Padova fi ne gennaio.

La sezione Metalmeccanici di Confi ndustria Padova mette a punto un vademecum che presenta a 50 dirigenti scolasticiCon l’alternanza SCuola-laVoro le azienDe DiVentano “iMpreSe forMatiVe”

La Regione mette a punto una piattaforma on line che permette lo scambio di idee

33333333Il Veneto in primo piano

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10 Il Veneto in primo piano

Un turismo religioso e devozionale, fatto di itinerari di fede che coniuga-no spiritualità, tradizione ma anche

cultura e arte. Nell’ Anno della Fede il Veneto si collo-

ca tra i protagonisti degli itinerari regionali, con ben quattro differenti proposte.

Il primo comprende la Via del Santo e i Santuari Antoniani, da Camposampiero a Padova, lungo il percorso terreno di sant’An-tonio. Si tratta di un pellegrinaggio votivo che tocca i principali santuari antoniani in provincia di Padova, ma che si inserisce in un più lungo percorso sui passi della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona: dall’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, alle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia, sino ai giorni di Padova e Camposampiero dal 1221 al 1231.

La seconda proposta è stata battezzata

la “Via dei papi”: ripercorre gli antichi itine-rari di pellegrinaggio lungo la Via Francigena Orientale, da Feltre a Lorenzago di Cadore e Canale d’Agordo, passando per Belluno. I luoghi interessati hanno dato i natali a tre Papi (Papa Luciani, Giovanni Paolo I; Papa Cappellari, Gregorio XVI; Papa Sarto, Pio X) ed hanno ospitato papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei diversi soggiorni estivi . Sono costellati di numerosi santuari, con-

venti, abbazie e chiese.Le “Grandi Rogazioni” dell’Altopiano

di Asiago rappresentato il terzo itinerario. Si tratta di un antico cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell’Ascensione e che si snoda lungo un circuito di 33 chilometri, percorso a partire dall’alba dai residenti ma anche da fedeli provenienti da paesi lontani.

Nell’Anno della Fede sono stati inseriti gli itinerari religiosi di Valpolicella, strade che collegano gli insediamenti di più antica origine, fi no a porre tra loro i luoghi di fede testimoni della prima evangelizzazione del territorio. In luoghi suggestivi sorgono bel-lissimi santuari come la la Chiesa di Santa Maria di Valleverde, la Chiesa Vecchia di Ca-valo, la Chiesa di Santa Maria del Degnano, la Chiesetta di San Pietro a Torbe, la Pieve di San Giorgio VIII, l’Oratorio di San Zeno in Poja, la Pieve di San Floriano.

di Giovanni Giovetti

Turismo religioso

Il Veneto propone quattro itinerari nell’Anno della Fede

I quattro percorsi veneti, protagonisti degli “Itinerari regionali nell’Anno della Fede” sono stati presentati alla Borsa

internazionale del Turismo a Milano lo scorso febbraio. Gli itinerari sono stati og-getto di un’intesa sottoscritta tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Regione Vene-to fi nalizzata a valorizzare l’Anno della fede e a diffondere la conoscenza dei tantissimi luoghi della fede disseminati nel territorio ragionale.

“Attraverso questi progetti – ha dichiarato infatti monsignor Liberio An-dreatta, vicepresidente dell’Orp – l’O-pera Romana Pellegrinaggi favorisce uno strumento di conoscenza e di approfon-dimento partendo dalla premessa fonda-mentale che il cristianesimo ha innervato profondamente la storia la cultura e l’arte di questo paese. In particolare, gli itinerari proposti per la Regione Veneto sono foca-

lizzati sulla storia di spiritualità mariana di cui questa regione è intrisa e ovviamente sulle tracce di grandi santi quali Sant’An-tonio da Padova”.

“Gli itinerari della fede non sono solo un’occasione per conoscere i luoghi per-corsi dai viandanti che si recavano a Roma – gli ha fatto eco l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – ma anche motivo di consolidamento dei rapporti e di amicizia tra le genti. Le radici cristiane del territorio si respirano in ogni angolo del Veneto, dalle grandi chiese di Venezia alle croci in cima alle vette più alte delle Dolomiti. La tradizione dell’accoglienza ai pellegrini si rinnova ancora di più grazie a questi quattro percorsi, quattro “Itinerari nell’Anno della Fede”, indetti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’aper-tura del Concilio Ecumenico Vaticano II”.

I quattro percorsi veneti presentati alla Bit di Milanole raDiCi CriStiane Si reSpirano in oGni anGolo Del Veneto

Il Castello Carrarese a Padova, il Giardino Jacquard a Schio, Villa Serego a Veronel-la, la Chiesa di San Giovanni a Bassano

del Grappa, l’Oratorio Santa Maria delle Grazie a Fontaniva nel Padovano sono i cin-que siti veneti segnalati alla sesta edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento del Fondo Ambiente Italiano promosso in colla-borazione con Intesa Sanpaolo.

Giunta alla sesta edizione l’iniziativa, che quest’anno ha registrato la partecipa-zione di un milione di italani, ha lo scopo di segnale luoghi in pericolo, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, solleci-tando una testimonianza diretta per aiutare le località indicate e raccomandate a soprav-vivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere.

Avviato l’ultimo censimento lo scorso maggio, nel Veneto ha raccolto 15.611 segnalazioni, posizionandosi al 15° posto della graduatoria nazionale il Castello Car-rarese (in foto) a Padova. Nato come sem-plice muro in pietra e terrapieno, diventò un vero e proprio castello all’epoca di Carlo Magno. Conobbe il suo periodo di maggior splendore nel XIV secolo con la dinastia dei Carraresi, decaduta la quale iniziò la fase di degrado: divenne dapprima caserma, quin-di deposito dei Veneziani e, infi ne, carcere su iniziativa dei Francesi nel 1807. Oggi il Castello è chiuso ad eccezione della Torre della Specola, un osservatorio affi dato all’U-niversità di Padova. L’edifi cio è comunque al centro di numerosi progetti di valorizzazio-ne e restauro che hanno come obiettivo di renderlo fruibile.

Al 18° posto con 11.144 voti il Giardi-no Jacquard a Schio nel Vicentino. Nacque per volontà dell’industriale Alessandro Rossi che, nel 1860, fece trasformare l’area di fronte al lanifi cio Francesco Rossi in uno splendido giardino tardo-romanico aperto agli operai dell’opifi cio.

Oggi il Giardino è chiuso al pubblico e apre soltanto in occasione di eventi. Il de-siderio della cittadinanza è che venga reso fruibile in modo costante.

Villa Serego, detta “Corte Grande” a Veronella ha ottenuto, posizionandos al 19° posto, 10.920 segnalazioni. Pro-gettata da Andrea Palladio nel 1565 è un importante esempio di villa veneta. Dal 1996 è iscritta nelle Liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. La Corte Grande versa oggi in condizioni di abbandono: è chiusa da circa 10 anni, pericolante, e in stato di degrado. La Chiesa di San Giovan-ni Battista a Bassano del Grappa si colloca al 43° posto della classifi ca nazionale con 5.784 segnalazioni e al 131° posto con 928 preferenze si colloca l’ultimo luogo del cuore segnalato in Veneto, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Fontaniva.

I “LuOGHI DEL CuORE” VENETI DA SALVARE

G.G.

La via del Santo, quella dei Papi, le “Grandi Rogazioni” e gli itinerari di Valpolicella sono i 4 percorsi regionali

L’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi con Monsignor Andreatta. In basso gli itinerari

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36 Voci da palazzo363636 Voci da palazzo 13Voci da palazzo

La Giunta veneta ha recentemente approvato lo schema di protocollo d’intesa che disciplina i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto in riferimento agli adempimenti previsti per l’attuazione del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confi nanti con le Regioni a statuto speciale”. “Si tratta di un fondo istituito nel 2007 presso la Presidenza

del Consiglio dei Ministri che ammonta a 39 milioni e 408 mila euro. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di fi nanziamento sono 63 e già da alcuni mesi hanno la disponibilità le risorse loro assegnate per la realizzazione dei relativi progetti: 16 milioni e 221 mila euro sono andati alla macroarea confi nante con il Trentino Alto Adige (34 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 12 della provincia di Vicenza, 8 della provincia di Verona) e 23 milioni 187 mila euro alla macroarea confi nante con il Friuli Venezia Giulia (29 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 8 della provincia di Treviso, 7 della provincia di Venezia).

foCuS quaSi 40 Milioni Di euro per i CoMuni Confinanti

“Ho votato a favore delle mozioni referendarie, perché, in un momento storico come questo, era importante dare un messaggio forte e ine-quivocabile a Roma. Non c’è storia: il nuovo Parlamento dovrà tenere in considerazione

questo nostro grido d’allarme. E’ il momento giusto per parlare di autonomia e attuazione concreta del federalismo. In questi ultimi mesi le autonomie locali sono state attaccate su più fronti, adesso dobbiamo riscattarci. Sono convinto che una presa di posizione chiara e netta metta il Parlamento con le spalle al muro. Adesso sarà più diffi cile per Roma non mettere mano alle disparità di trattamento tra Regioni a statuto speciale e Regioni ordinarie. La Regione del Veneto si è assunta la propria responsa-bilità con questo atto coraggioso, il Parlamento dovrà fare altrettanto”.

Dario Bond, Popolo delle Libertà“SeGnale politiCo forte e inequiVoCabile a roMa”

L’opinioneL’opinione

“L’aver votato in Consiglio la nostra risoluzione, dopo che proprio la Lega è riuscita a far convocare una seduta straordinaria sul tema dei Comuni secessionisti, è un passo fondamentale per l’autodeterminazione di quei cittadini di monta-

gna che hanno scelto con referendum il passaggio al vicino Statuto Speciale. La risoluzione impegna chiaramente il Governo e il Parlamento ad approvare defi nitivamente l’iter di secessione: in questo modo diamo una risposta forte a quelle popolazioni che da troppi anni la attendono. Mentre le giuste rivendicazioni dei nostri Comuni secessionisti sono impaludate nelle Commissioni parlamentari, Luis Dürnwalder usa le risorse della propria Autonomia per attrarre le nostre aziende venete oltre confi ne. Questo dimostra anche che lo Statuto speciale non serve più, come 60 anni fa, per colmare un gap di una minoranza rispetto al resto del Paese, ma per attivare politiche economiche fortemente competitive verso aree limitrofe a specifi cità ridotta. E’ necessario perciò rivedere queste discrasie. Se il modo scelto dalle popolazioni di confi ne è il passaggio alla Provincia o Regione vicina, non bastando più neanche l’elemosina del Fondo Brancher, la Lega Nord appoggia la loro scelta ed oggi conferiamo alla Giunta un mandato forte per portare a Roma le istanze di queste genti di montagna. La subalternità rispetto alle Autonomie speciali e le ingiustizie quotidiane che gli abitanti della nostra montagna vivono sulla propria pelle, devono trovare una risposta e una soluzione anche da parte del Veneto. Ben si comprende quindi la loro voglia di passare dall’altra parte, una scelta che per le 16 comunità referendarie signifi cherebbe più risorse, più agevolazioni, meno imposte locali. C’è sicura-mente una ragione culturale ma anche una economica che non è meno importante. Come Lega, pur non contenti che i confi ni territoriali si sfaldino, siamo convinti che questa causa referendaria porterà a Roma il dibattito sulla necessità di autonomia di tutto il Veneto, regione che versa 17 miliardi di residuo fi scale l’anno ma che è ultima in Italia per trasferimenti statali pro-capite”.

Federico Caner, Lega Nord “le riSorSe Di bolzano attraGGono le noStre azienDe oltre Confine”Giancarlo Galan, nel 2005 non l’aveva presa bene la decisione di

Lamon di staccarsi dal Veneto. L’allora governatore del Veneto era arrivato a scontrarsi con la sua stessa Giunta. A minacciare le di-

missioni, per giunta. Con veemenza si era scagliato contro il parere favo-revole espresso della Commissione bicamerale per le questioni regionali al disegno di legge costituzionale sul distacco del piccolo comune bellu-nese dalla Regione del Veneto. “Se il Parlamento dovesse approvare il provvedimento legislativo con il quale si consentirà l’effettivo distacco di Lamon dal Veneto, la Regione – spiegava Galan - impugnerà la legge di fronte alla Corte Costituzionale e questo perché, in buona sostanza, noi riterremmo il provvedimento basato sulla più plateale violazione delle regole costituzionali che disciplinano la distribuzione delle risorse nell’ambito della Repubblica”. Come andò lo sappiamo tutti, lo scorso settembre (dopo sette anni dal referendum) la Camera ha rinviato in commissione la proposta di legge costituzionale per il passaggio del comune dalla provincia di Belluno a quella di Trento. Il Governo della crisi sollevò dubbi sulla copertura economica dell’operazione e al piccolo comune diventato famoso, oltre che per i fagioli, per essere stato il primo fra i comuni bellunesi a percorrere la strada del referendum, non è rimasto altro che vedere andare in fumo ogni aspirazione separati-sta. La strada però era aperta e con il governo regionale sensibile al secessionismo deve essere parsa addirittura quasi in discesa. Del resto il tema delle risorse per i comuni di montagna della provincia bellunese è un tema di sopravvivenza che da sui nervi appena guardano oltre il confi ne regionale. Le stesse pietre e le stesse diffi coltà, infatti, ottengo-no ben altra considerazione nelle vezzeggiate province autonome di Trento e di Bolzano dove la maggiore disponibilità di risorse e contributi, garantiti costituzionalmente, consente alla popolazione di montagna l’erogazione di quei servizi pubblici oggi indispensabili per mantenere vive le loro comunità. Su questo punto ogni volta si apre il dibattitto se sia ancora necessario mantenere immutate le prerogative speciali di cui godono Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli ma in mancanza di risposte convincenti (non c’è stato altro oltre al parziale recupero delle Regioni a statuto ordinario consentito dalla modifi ca del Titolo V della Costituzione che ormai risale al 2001) rimangono comun-que in molti a volerne benefi ciare. Lamon non è stato l’unico. Lo scorso mese Rocca Pietore, Canale D’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè hanno aperto i seggi per consentire una consultazione referendaria tra i propri cittadini, sull’opportunità di cambiare provincia e passare al trentino. Ma non c’è stato un plebiscito. Tutt’altro: in nes-suno dei comuni al voto è stato raggiunto il quorum. Un peccato per il governatore Luca Zaia che invece aveva sperato in una partecipazione molto forte e suffi cientemente agguerrita da richiamare sull’argomento l’attenzione del Governo, ammesso che ce ne sarà uno. L’occasione, tut-tavia, è stato presa come una palla al balzo dal Consiglio Regionale che ha portato al voto, poi approvata, una risoluzione con la quale è stato chiesto l’impegno della Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo

e il Parlamento affi nché la Regione Veneto ottenga quelle prerogative necessarie ad attuare adeguate e più effi caci politiche perequative a favore dei territori di confi ne, al fi ne di ridurre le attuali differenze con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Nella stessa occasione, inoltre, la Giunta è stata invitata ad attivarsi presso il Parlamento nazionale affi nché sia possibile procedere, come stabilito dall’articolo 132 della Costituzione, all’esame e all’approvazione di una legge che defi nisca il passaggio dei Comuni di Lamon, Sovramonte, Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Pedemonte dal Veneto al Trentino Alto Adige, accogliendo così la richiesta inequivocabile delle popolazioni locali. Avvincente è stato il dibattito tra gli scranni di Palazzo Ferro Fini. Il capogruppo leghista Federico Caner ha osservato che le motivazioni che hanno spinto al referendum i Comuni, in prevalenza bellunesi, sono di ordine culturale - identitario ma anche economico. Secondo Sergio Reolon del Partito Democratico al centro dell’attenzione sarebbe dovuta essere posta l’in-tera questione alpina perché i referendum sono stati una scelta di so-pravvivenza di una montagna veneta altrimenti destinata ad una morte annunciata. A suo giudizio il vero obiettivo è realizzare il rafforzamento dell’autonomia delle province montane così come stabilito dall’art. 15 del nuovo Statuto veneto. Per Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra e fi rmatario di uno dei documenti in discussione la politica delLA Regione Veneto, dal 2005 non ha saputo dare risposte convincen-ti. “Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affi nché possano garantire servizi essenziali in sanità e nell’istruzione”. Secondo il vicepresidente leghista del Consiglio Matteo Toscani non si può dire di no alla volontà liberamente espressa dai cittadini dei Comuni che hanno organizzato i referendum, recuperare il tempo perduto e dare attuazione allo Statuto. Antonino Pipitone di Italia dei Valori ha invitato ad analizzare il fenomeno dei referendum osservando inoltre che non è normale per una Regione accettare l’amputazione del proprio territorio. Le disparità con le Regioni limitrofe sono indubbie - ha concluso - l’as-semblea veneta deve, quindi, legiferare per dare le giuste risposte alla montagna a partire dal bilancio di previsione 2013. Stefano Fracasso del Pd ha ribadito che l’obiettivo deve essere l’autonomia differenziata per la montagna previsti dalla Costituzione e dallo Statuto veneto per garantire i servizi ai cittadini di queste aree. Mariangelo Foggiato di Unione Nordest invece si è detto convinto che qualsiasi documento non servirà a nulla. “Passando la palla al Parlamento nazionale - ha conclu-so - il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.

di Fortunato Marinata

Enti locali Niente quorum a Rocca Pietore, Canale, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè

Comuni in fuga verso le province autonome Il referendum dei comuni bellunesi è fallito ma la Regione incalza il Governo per l’autonomia fi scale, amministrativa e legislativa

“Qualsiasi documento non servirà a nulla. Passando la palla al Parlamento nazionale il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.

la reGione ha abDiCato al parlaMento

“Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Bel-luno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affi nché possano garantire servizi es-

senziali in Sanità e nell’Istruzione”.

“oCCorre DeCentrare alle zone Montane CoMpetenze e riSorSe”

Mariangelo Foggiato, unione Nordest

Pietrangelo Pettenò

Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra

Dario Bond

Mariangelo Foggiato

Federico Caner

“La Lega Nord ha fatto bene a chiedere la convocazione straordi-naria del Consiglio Regionale. Se non lo avesse fatto, i Comu-ni referendari sarebbero ancora in attesa, e chissà per quanto

tempo ancora, di una risposta. Il Consiglio non può che scusarsi per gli anni trascorsi senza affrontare lo scottante argomento. Tuttavia, la risoluzione della Lega Nord approvata, seppur tardivamente, è un capitolo importante nel rapporto tra Regione e territorio. Il Veneto ha fatto la sua parte, ha adempiuto al suo dovere: ora Governo e Parlamento non avranno ulteriori alibi per tenere bloccate le aspettative di migliaia di cittadini espresse con regolari e partecipati referendum consultivi.

I temi della parità di condizioni delle Regioni, con il ‘livellamento’ verso l’alto della caren-za di risorse della nostra Regione e l’applicazione dell’art. 15 dello Statuto per la provincia di Belluno e la montagna veneta, sono oltremodo attuali e sentiti.

Matteo Toscani, Lega Nord“il Veneto ha fatto la Sua parte, il parlaMento non ha piÙ alibi”

Matteo Toscani

Page 41: La Piazza del Miranese sud - 2013feb n18

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In Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’infl uenza tra la fi ne dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive

La mostra “Fortuny e Wagner. Il wagneri-smo nelle arti visive in Italia” a Venezia presso Palazzo Fortuny fi no all’8 aprile

onora il bicentenario della nascita di Richard Wagner (Lipsia 1813 – Venezia 1883) par-tendo da una constatazione di base: in Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’infl uenza tra la fi ne dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive. Il luogo scelto per dimostrare tale tesi è la dimora di Mariano Fortuny che in questi anni ha unito, in numerose mostre, contem-poraneità con ambiti del Simbolismo e del Liberty. Anche in questa esposizione si posso-no scorgere lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa ma in tale sede non sono il soggetto principale. Infatti le oltre 150 opere, composte da dipinti, sculture, di-segni, incisioni, cartoline, illustrazioni, riviste e libri evidenziano la vasta diffusione in Europa, tra Simbolismo e Art Nouveau, di tematiche quali per esempio Parsifal, Sigfrido, Tristano, le valchirie e le così chiamate fanciulle-fi ore. Un fascino che partì dal movimento del Ro-manticismo e soprattutto dalle sinfonie di Wagner. Una continua evocazione a vari livelli visivi, che tramite un’iconografi a istituzionale e una compenetrazione di diversi signifi cati ha trovato un’assimilazione in fasi artistiche, quali il movimento culturale simbolista e del Jugendstil. In questo periodo pervade dunque

una sensualità musicale che coglie le remote radici dell’essere. Ecco che Mariano Fortuny (Granada 1871 – Venezia 1949), a livello postumo come anni del suo agire, trova in tut-te queste infl uenze una base di partenza, per elaborare nel suo cammino artistico un ciclo di lavori prettamente wagneriani. Come un predestinato, quando Wagner morì a Venezia il 13 febbraio 1883, Mariano all’età di dodi-ci anni era con Giovanni Boldini a Parigi che poneva le basi a quei semi di passione per il teatro e per le scenografi e che si svilupperan-no successivamente in abbinamento ad altre arti. Fu l’incisore e scultore spagnolo Rogelio de Egusquiza a trasmettere al giovane l’ado-razione per la musica di Wagner, prendendo corpo nell’ultimo decennio dell’ottocento con i viaggi a Monaco di Baviera e Bayreuth. I primi lavori di Mariano abbandonano dunque l’accademismo iniziale per entrare in area

simbolista associando luoghi e personaggi del compositore tedesco. Ulteriori disamine lo conducono a elaborare la “Cupola”, ossia una nuova concezione dell’illuminazione scenica che innova i fondali dipinti che campeggia-vano nei teatri dell’epoca. Così affermava: “Tutto quello che vidi e sentii, mi accese mag-giormente nel desiderio di realizzare nuovi

mezzi, forme e nuovi aspetti per accrescere gli effetti generali del teatro. Ricordo ancora qualche particolare della scena dell’Oro del Reno che scontentava la mia fantasia giovani-le. L’effetto del fi ume in lontananza mancava di effi cacia per un gioco di luce non bella”. Dunque Palazzo Fortuny, visitabile nella sua completa interezza data dalle stanze aperte,

crea percorsi di dialogo tra le opere di Mariano e altri artisti quali per esempio Eugenio Prati, Adolfo Wildt, Gaetano Previati e Lionello Bale-strieri. Un’esposizione complessa ma godibile, che permette d’iniziare una disamina di quel percorso dell’Ottocento che ha trovato nei primi decenni del secolo successivo elementi d’infl uenza e di rimandi.

di Alain Chivilò

Grandi mostre A Palazzo Fortuny fi no all’8 aprile

L’infl uenza di Wagner ante e post mortem nelle arti tra ‘800 e ‘900

Alcune opere

presenti alla

mostra

La città lagunare, in sedi prestigiose, propone due mo-stre che tracciano la storia della fotografi a italiana e internazionale. Se pur separati dal canale della Giudec-

ca e dal Canal Grande, sono messi in dialogo a distanza due artisti di generazioni diverse: Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure 1930) e Maurizio Galimberti (Como 1956). Ognuno di questi intende in modo diverso il modo di fotografare, ma entrambi testimoniano il passare del tempo bloccando istanti di contemporaneità. La mostra “Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo”, presso la Casa dei Tre Oci fi no al 12 maggio, rappresenta un’appro-fondita antologica con 130 fotografi e che toccano diverse tematiche del Maestro ligure. “Le immagini sono ciò che conta” così afferma Berengo Gardin che nel bianco e nero ha trovato il suo personale credo artistico. Di conseguenza la pellicola è il mezzo ideale in contrapposizione a tutto quello che oggi è digitale. In questa sede il colore non è contemplato perché “distrae il fotografo e chi guarda”, tanto da far risaltare più l’abbigliamento o l’ornamento che la fi sionomia dei soggetti impressi. C’è però un rimando alla televisione, ai grandi insegnamenti dei fotografi del passato e a quelle storiche produzioni cinematografi che, che con i due colori base hanno segnato l’immaginario collettivo di più di una generazione. Le sue collaborazioni sono vastissime da Il Mondo, il Touring Club Italiano, l’Isti-tuto Geografi co De Agostini di Novara fi no ad aziende quali Ibm, Olivetti e Fiat. Le tematiche affrontate invece sono innumerevoli dall’India dei villaggi, agli zingari di Firenze e Palermo, ai baci e abbracci, alla Gran Bretagna, a New

York, a Dentro le case, fi no a Venezia e la sua Biennale d’Arte solo per citarne alcuni. Siamo di fronte a delle storie in cui Berengo Gardin ha saputo carpire dei segreti, che sono sempre tenuti celati, portandoli così all’occhio di tutti. Un’abilità unica che lo fa diventare il Maestro del bianco e nero. A dimostrazione di ciò, una piazza San Marco, vista dai Mori con l’acqua alta, permette al sole di specchiare rifl essi unici, dando alla composizione una visione ulteriore. Frammenti atemporali di vissuto quotidiano e di luoghi che riecheggeranno per sempre, rispetto a una società che con-suma e brucia tutto rendendo banali e sorpassate situazioni che invece fanno ancora parte di noi. La fotografi a arriva dopo la televisione, ma consente di approfondire maggior-mente superando la superfi cialità che l’antico tubo catodico crea. A Palazzo Franchetti invece, presso l’Istittuto Veneto di Scienze, Lettere e Arti fi no al 12 maggio si fa un balzo

generazionale con la mostra “Maurizio Galimberti. Paesag-gio Italia”. In scena più di 150 click che uniscono diversi scenari ambientali del nostro paese. Un ampio passaggio antologico che evidenzia la maturità e gli alti livelli compo-sitivi. Il credo principale di Galimberti è dato dal metodo Po-laroid che consente la visualizzazione immediata dello scat-to, tanto da farne uno dei principali esponenti, perché come lui stesso afferma “vivi il tuo progetto in diretta, avendo azzerato i tempi d’attesa e questo è molto bello. Sei più concentrato, vivi in diretta e sei maggiormente all’interno del progetto che svolgi. Inoltre sei più diretto con lo sguardo e con l’azione di cattura dell’immagine”. Le foto esposte si possono inquadrare in quattro tecniche realizzative diverse. I “Mosaici”, tecnica che l’ha fatto conoscere, consistono in una sequenza di singole Polaroid che affi ancate costituisco-no una griglia composta di singoli particolari di un luogo o

persona. La visione complessiva permette di ottenere un quadro unico del soggetto impresso, fornendo nel contem-po una sorta di cineticità complessiva. Come afferma “non sono banali perché l’architettura è affascinante se scattata con rispetto di te stesso e del paesaggio che fotografi . Una realtà dilatata che ti sorprende sempre in modo intimo”. Il “Ready-made”, di duchampiana origine, parte da oggetti quali cartoline, mappe, lettere, fogli pubblicitari dove scatta su porzioni selezionate dell’oggetto, riquadrandolo succes-sivamente con l’isolamento di particolari che così vengono assemblati. Le “Singole” rendono visibile una dimensione intima dell’artista, mentre le “Manipolazioni” gli permetto-no di sfocare e di cambiare i soggetti stessi con vari effetti. Ecco che nel lungo percorso i paesaggi dell’Italia sono resi attuali a un occhio contemporaneo voglioso di nuove vi-sioni.

Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti Scatti d’autore a Venezia

Al.Ch.

In mostra i lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa

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40 Oroscopo404040 Oroscopo

BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO IL SENTIMENTO

DOMINA IL RAPPORTO DI COPPIA E VI FA RAGGIUNGERE

. UN PO’ MENO ENTUSIAS-MANTE L’EROS · SALUTE ATTENZIONE PERCHÈ I JEANS SI FANNO PIÙ STRETTI! SIETE ATTIRATI TROPPO DALLA TAVOLA E POCO DALLA PALESTRA. FORZA!

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO TER-

REMOTI AFFETTIVI IN VISTA NEL RAPPORTO

DI COPPIA PIÙ CONSOLIDATO. PER CHI È SINGLE INTIMITÀ VULCANICA · SALUTE E’ UN TEMPO ENERGICO QUELLO CHE STATE VIVENDO E SE SAPRETE APPROFIT-TARNE VI TROVERÀ TONICHE, CARICHE, IPERATTIVE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO DIALOGO E TE-NEREZZA SOSTITUISCONO I BRIVIDI CHE VI MANCANO

TANTO. STUZZICATE UN CON LA PRIMAVERA POTRESTE ANDARE INCONTRO AD ALLERGIE E PROBLEMI RES-PIRATORI. DEBOLEZZA GENERALIZZATA

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA GELO-SIA È SPESSO CAT-TIVA CONSIGLIERA.

MODERATE I SOSPETTI E GODETEVI INVECE UN’INTIMITÀ PEPA-TISSIMA · SALUTE FORMA FISICA AL TOP, ADATTA AL LAVORO IN PALESTRA O PISCINA PER MODELLARE IL CORPO COME PIÙ VI PIACE

ACQUARIODAL 21/01

AL 19/02FASCINO I PIANETI VI INVI-TANO ALLA RIFLESSIONE AN-CHE SE PER VOI È TEMPO DI

PASSI EPOCALI CONDITI DA ENTUSIASMO · SALUTE RALLENTATE IL RITMO CON BACCO E TABACCO, FRE-

NATE GLI ECCESSI E SCEGLIETE UNA DIETA DISINTOSSICANTE, UN TOCCASANA

PESCIDAL 20/02

AL 20/03ASCINO MALIN-

TESI E PETTEGOLEZZI POTREBBERO ROVIN-

ARE UN’INTESA DESTINATA A CRESCERE E A DIVENTARE AMORE. SIATE SAGGI · SALUTE EVITATE LE DIETE TROPPO DRASTICHE, IN QUESTO PERIODO VI BASTERÀ FARE ATTIVITÀ FISICA, SPORT, E SARETE SPLENDIDI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO L’EROS VIENE

U N PO’ AFFOSSATO DALLA POSIZIONE DEI PIANETI MA L’INTESA AF-FETTIVA NON NE RISENTE. GODEVI GLI ABBRACCI · SALUTE SFOLTITE GLI IM-PEGNI E NON SOTTOVALUTATE PICCOLI MALESSERI. RISPARMIATE ENERGIE: IL CAMBIO DI STAGIONE VI AFFATICA

TORO DAL 21/04AL 20/05

ASCINO VI ATTENDONO LITI

TESTUOSE E POLEMI-CHE A NON FINIRE. ANCHE SE LA PAS-SIONE NON VI ABBANDONA NON VI BASTA · SALUTE CORSE ALL’ARIA APERTA E PIEGAMENTI RINFORZANO IL FISICO E IL VOSTRO GIROVITA NE RISENTE IN POSI-TIVO. METTETECELA TUTTA

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO LA VITA DI

COPPIA È IMMERSA IN UNA NU-VOLA DI ZUCCHERO E ANCHE SE MANCA UN PO’ DI PICCANTE TUTTO VA BENE · SALUTE DECISAMENTE MANCATE DI TONICITÀ E DOVETE CORRERE AI RIPARI. ATTENTI PERÒ A NON ESAGERARE SUL TAPIS ROULANT

CANCRO 22/06

22/07ASCINO SARETE OGGETTO

CALDE ATTENZIONI E NE DISPENSERETE ANCHE MOLTE. IL

PARTNER VE NE SARÀ GRATO E ANCHE VOI GODRETE · SALUTE LA PRIMAVERA VI PORTA AD ESSERE IPERATTIVE MA ANCHE GOLOSE. LE CALORIE PERÒ SEMBRANO EVAPORARE GRAZIE ALL’ESERCIZIO

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO LA COPPIA È SOTTOPOSTA A FORTI TENSIONI. DIFFICILE RICUCIRE GLI STRAPPI. A VOLTE È PREFERIBILE

PAGINA · SALUTE LO STRESS IN AUMENTO VI PORTERÀ A SOFFRIRE D’INSONNIA. SDRAMMATIZZATE IL PIÙ POSSIBILE, È TEMPO DI CAMBIAMENTI

VERGINE 24/08 22/09ASCINO IL ROMANTI-

CISMO VIENE SOFFOCATO DALLA ROUTINE. CORRETE

SUBITO AI RIPARI CON FANTA-SIA E IL BUON GUSTO CHE VI APPARTIENE · SALUTE L’ATLETA CHE C’È IN VOI VI-ENE ASSOPITO DAGLI EVENTI DELLA VITA E ANCHE LA SOCIALITÀ SCENDE AI MINIMI STORICI

Oroscopo

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFF

A PAGINA

GEMELLIGEMELLIDAL

COPPIACOPPIACOPPIACOPPIACOPPIA

TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

ALAL

U N

PESCIPESCIPESCI

DALDALDALDALDALDAL 21/01 21/01DAL 21/01DALDAL 21/01DALALALALALAL 19/02 19/02AL 19/02ALAL 19/02ALFFASCINOASCINOTANOCHE

PASSI

BACCO

SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDALDALDALALALALALAL

TANTO

SCORPIONESCORPIONESCORPIONE

FFREMOTI

IN VISTADI COPPIA PIÙ CONSOLIDATO

DOMINACOPPIA

. U

L’ILLUSIONE È UN ERRORE DEI SENSI,

UN INGANNO DELLA MENTE, UNA

SPERANZA VANA

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