Miranese nord ott2013 n129

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del Miranese Nord Periodico d’informazione locale. Anno XX n.129 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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Miranese nord ott2013 n129

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del Miranese Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.129 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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Il comune mette in vendita otto immobili

Noale

pag. 10

pag. 8

Noale, un referendum sulla viabilitàNel 2012 in un’indagine con 1400 questionari, il 96% era contrario all’attuale sistemazione del centro

Si torna a parlare di referendum sulla viabilità del centro di Noale. E a tornar-ne a parlare è la Confcommercio del

Miranese, da sempre critica al progetto en-trato in vigore a metà del 2011 e che chiede alla giunta di cambiarlo. Troppi problemi ai commercianti, ai clienti per arrivare nel cuore cittadino e, di conseguenza, affari a picco ac-cusa l’associazione di categoria che ha pro-tocollato in municipio una lettera in risposta a quella del sindaco Michele Celeghin del 16 maggio. Confcommercio si dice disponibile

a ricorrere al difensore civico se il Comune non dovesse adempiere ai suoi obblighi. Confcommercio aveva chiesto ancora il 15 marzo di andare alle urne per chiedere alla gente se piace o meno la viabilità in vigore da più di due anni, rifacendosi all’articolo 38 dello statuto. Il quesito da sottoporre ai citta-dini è: “Volete voi che venga integralmente ripristinato l’assetto viario del centro storico di Noale precedente all’attuale e, nello spe-cifico, vengano rimossi sensi unici e zone a traffico limitato, con tutta la relativa segnale-

tica, gli spartitraffico, i rallentatori, le barriere e quant’altro istituito e realizzato a seguito della delibera di giunta comunale avente a oggetto “Riqualificazione viabilistica del cen-tro urbano, nonché di tutti gli atti prodromici e conseguenti inerenti la modifica dell’asset-to viario di Noale capoluogo?”. Due mesi dopo è arrivata la replica di Celeghin, dove scriveva che è un “regolamento specifico che disciplina le modalità di svolgimento del referendum consultivo, mentre nulla si dice in tema di consultazioni ...”.

Pometon, il futuro resta incerto

Martellago

pag. 14

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TeaTro a Mirano, 4 sTagioni in un anno

Quattro stagioni in un anno. Si prevede un’annata ricca per il Teatro di Mirano,

che ospiterà ben quattro cartelloni fino alla prossima primavera, con appuntamenti per

grandi e piccini. Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna

“La scuola va a teatro” e Domenica a teatro”.pag. 20

piu’ loculi nei due ciMiTeri di salzano

pag. 18

Il comune di Salzano ha trovato una soluzione al problema di ampliamento dei cimiteri comunali visto e considerato che si stavano esaurendo i loculi per la tumulazio-ne di salme. Con deliberazione di giunta n.

14 del 07.02.2012, ha dato indirizzo di predisporre tutti gli atti per affidare ...

Panoramica nelle aziende che guardano al dopocrisi

Lavoro

pagg. 4-5

EDITORIALE

Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano

“Davanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate

in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da impren-ditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifi ca i favori piccoli e grandi, gli “ag-giustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pub-blico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di pic-colo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifi ca tutti gli altri, fi no ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”?

continua a pag. 3

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L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Le recentissime modifi che legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Con-

siglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determi-nato dai delitti contro le donne.

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking

*Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

di Silvia Giuriato*

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L’Intervento

Le recentissime modifi che legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzio-

ne del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne.

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking

*Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

di Silvia Giuriato*

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Miranese Provincia RegioneTerriTorio

pag. 6

19 milioni per le opere complementari al Passante

scorze’

pag. 16

Conclusi i lavori per la caserma dei carabinieri

MarTellago

pag. 14

Il sindaco lancia l’allarme finanziario per il comune

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 29 ottobre 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

EDITORIALE

Davanti al “dio palanca” così fan tutti Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia?

Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo?

Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori?

E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato.

Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo diffi cile e confuso periodo.

Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fi ne settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere.

E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno.

E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustifi care ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fi ne il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

Strutture uso delle palesTre provinciali

Concessione delle palestre provin-ciali in orario extrascolastico La provincia autorizza per il 2013-14 l’uso delle palestre, da parte delle associazioni sportive che però devono essere presentate entro il 30, con ap-posito modulo pubblicato sul sito-web della Provincia. Per quanto riguarda le palestre gestite in convenzione con i Comuni di Mirano, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Chioggia, Cavarzere e Jesolo e le Municipalità del Comune di Venezia, le assegnazioni saranno effettuate dai Comuni in base ai criteri da loro stabiliti per la gestione delle proprie palestre.

Violenza sulle donneallo sTudio un servizio di supporTo psicologico

Dopo il protocollo d’intesa con l’Ordine

degli avvocati per l’attività di prima

consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza, la Provincia di Venezia sta mettendo a punto un’analogo accordo

di collaborazione con l’Ordine degli psicolo-gi. Il testo discusso ed emendato in sede

di Commissione pari opportunità verrà valutato dall’Ordine. L’intenzione - spiega l’assessore provinciale alle Pari opportunità

Giacomo Gandolfo - è di arrivare alla firma del testo definitivo per il consiglio

provinciale straordinario del 25 novembre prossimo, convocato in occasione della

giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

-

Ddl svuota Provinciela MobiliTazione

a roMa delle province

“Vogliono far passare l’abolizione delle

Province come la solu-zione dei problemi del nostro Paese, quando

ben sanno che incidiamo pochissimo sulla spesa generale”. La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto

prende le distanze dal disegno di legge Delrio, cosiddetto svuota Province, e

pur concordando sulla necessità di una riforma, reclama criteri differenti da quelli

presi in considerazione dal Ddl. “Non si può fare di tutta l’erba un fascio” sostiene e rivendica il caso della Provincia di Venezia, come esempio di funzionalità

ed efficienza. “E’ un ente che dà lavoro ad oltre 500 persone , - afferma - con il bilancio a posto nonostante i tagli, un

ente ben organizzato che paga le aziende e i fornitori in meno di 20 giorni”.

Una posizione la sua ribadita anche lo scorso 5 novembre in occasione

dell’Assemblea nazionale delle Province organizzata dall’Upi (Unione delle Pro-

vince italiane) a Roma alla quale hanno partecipato amministratori provinciali,

parlamentari ed esponenti del Governo, esperti e sindacati.

Urbanisticapiano casa, un successo

Sono 1.358 dall’inizio del 2013 le pratiche ricevute dai 44 Comuni della Provincia di Venezia relative

all’ampliamento delle abitazioni previste dalla proroga della legge sul Piano casa

approvata dal Consiglio regionale nel luglio scorso. Da marzo a maggio 2013

le pratiche presentate sono state 452, e gli dagli ultimi dati relativi al bimestre giugno-settembre 2013 di pratiche ne sono state presentate 701. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge sul

Piano casa, fino ad oggi, sono state ben 9.507 le pratiche presentate per

l’ampliamento delle abitazioni.

parTiTi

pag. 22

E’ Stradiotto il nuovo segretario provinciale del Pd

personaggio

pag. 28

Mason, l’irresistibile passione peril collezionismo

aMbienTe

pag. 25

Allarme nutrie al cimitero di San Michele

TrasporTi

pagg. 34-35

Nuovi orari dei treni, una rivoluzione

arTe

pag. 40

Verona e Vicenza, un posto al sole per il paesaggio

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4 Argomento del mese

coinvolTi 750 lavoraTori Tra noale e scorzÉ

Per Aprilia la corsa più lunga

Acque agitate nel polo del motociclismo dell’Aprilia nel veneziano. I 750 lavoratori hanno respinto il piano di ridimensionamento della produzione

presentato dal patron di Aprilia Roberto Colaninno. I due stabilimenti di Scorzé e Noale producono 27 mila motoveicoli all’anno e l’occupazione tiene grazie al ricorso, in atto da 4 anni, ai contratti di solidarietà. Il piano Colaninno prevede invece che la produzione si assesti attorno agli 8-10 mila moto e motocicli: si fa

presto a fare i conti dei lavoratori che sarebbero espulsi dall’azienda. Raccontando l’in-contro di Pontedera Matteo Masier, della Fim Cisl veneziana, sottolinea come non sia possibile “curare Aprilia con la stessa medicina che si è usata per Guzzi perché, nei fatti, signifi ca, far scomparire i due stabilimenti produttivi”. Per questo motivo il sindacato, che non nega l’oggettività della crisi, chiede una svolta nella strategia aziendale con un pro-getto industriale di investimenti che rilanci gli stabilimenti. Sindacati ed Rsu contestano all’azienda di non aver dato luogo nemmeno agli investimenti annunciati un anno fa, a partire dalla riorganizzazione ed il potenziamento del settore marketing e commerciale. La sensazione che si voglia andare ad una lenta e progressiva chiusura dei siti produttivi è confermata anche dagli altri interventi “è questo il futuro che si prepara per chi ha appena vinto il campionato mondiale Superbike costruttori?” si chiedono in molti. Per i lavoratori di Aprilia si apre quella che probabilmente sarà la corsa più lunga.

Il taglio del cuneo fi scale, farà ripartire l’economia italiana e anche quella veneta? Il governo pensa di si, le associazioni di categoria e i sindacati hanno più di qualche dubbio. Più effi cace per incenti-

vare le assunzioni sembra essere stato il bonus fi scale “under30”, fi n nelle scorse settimane. In questo caso le richieste presentate in poco tempo dalle imprese venete sono state moltissime. Va ricor-dato che sono circa 170.000 i disoccupati in Veneto, per lo più dovuti alla massa di licenziamenti questi ultimi 5 anni. A pagare maggiormente questa situazione sono soprattutto le donne, che nel 60% dei casi si trovano disoccupate. Ma vediamo le cifre del taglio al cuneo fi scale. Nel 2014, il taglio varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015). La riduzione del cuneo fi scale sarà dunque in tre anni: di 5,6 miliardi per le imprese e 5 miliardi per alleggerire il peso del fi sco sui lavoratori .Il primo anno il cuneo di fatto varrà in tutto 2,5 miliardi. Attualmente si stanno studiando due ipotesi e alla fi ne dei calcoli, in termini di guadagno si tratta, di una disponibilità immediata in busta paga di 112 euro nel primo caso e di 502 euro nel secondo. A partire dall’anno d’imposta

2013, per ottenere le compensazioni di crediti di imposte dirette superiori a 15mila euro (come avviene oggi per l’Iva), sarà neces-sario ottenere il visto di conformità di un professionista abilitato. Si incentiva poi la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affi dabili per le banche. Ed è previsto il rifi nanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma queste cifre vengono criticate dalla Cgia di Mestre con il suo segretario Giu-seppe Bortolussi come troppo esigue per far ripartire i consumi e perciò l’economia reale. “Il taglio del cuneo fi scale – dice Borto-lussi - potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fi no a 14 euro netti al mese. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, uno stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’di serenità alle famiglie è una chimera. Stiamo parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza. Diffi cile far ripartire i consumi in questo modo”. Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe poi favorire nuove assunzioni, visto che le imprese pagherebbero meno per i dipendenti, e anche su questi aspetti dell’operazione, i dubbi sono molti. Qualche risultato

però più consistente si pensa potrà vedersi nei prossimi anni quando il taglio sarà più netto. Più risultati sembra darli invece immediata-mente il “bonus under 30” che prevede cospicue agevolazioni per le imprese che decidono di procedere con nuove assunzioni o con la trasformazione di rapporti di lavoro a tempo determinato in tempo. A livello nazionale i 4/5 delle richieste riguardano nuove assunzioni, mentre approssimativamente 1/5 si riferisce a trasformazioni dei rapporti in tempo indeterminato. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il benefi cio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fi no a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi per trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende. Le domande devono essere presentate all’Inps per via telematica. In poche ore in Veneto sono state presentate migliaia di domande. Per il Veneto, il fondo a disposizione per le nuove assunzioni ammonta a 5,4 milioni per il 2013, 11 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.

di Alessandro Abbadir

La Cgia di Mestre: il taglio del cuneo

porta in busta paga 14 euro netti

al mese

Migliaia di richieste di assunzioni sono

arrivate all’Inps per avere le agevolazioni del “bonus under30”

LAVORONel 2014, il taglio del cuneo

fi scale varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce

medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota

lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016).

Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato

un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015) Cuneo fi scale e bonus giovani per rilanciare l’occupazione

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Natale Aziende 2013

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5Argomento del mese

di Nicola Stievano

Quando i dipendenti salvano l’azienda: Fonderie Zen fa scuolaLa storia Un anno fa il via alla nuova formula che ha permesso di mantenere l’occupazione

Un esempio destinato a fare scuola nella lunga recessione che ha investito il nostro Paese. E ancora una volta, anche tra le dif-fi coltà della crisi, il Veneto a fare da capofi la, a dare il “buon esempio”. Stiamo parlando delle aziende salvate dai dipenden-ti, dai lavoratori che non si arrendono al fallimento e scelgono di impegnarsi in prima persona per mantenere la produzione

e l’occupazione. Un anno fa proprio nella nostra regione, in provincia di Padova, le Fonderie Zen hanno ripreso l’occupazione e salvato decine di posti di lavoro grazie ad una formula fi no ad allora pressoché inedita, poi replicata nel resto della Penisola. E sempre dal Nordest sono partite altre iniziative di lavoratori che da ex disoccupati sono diventati “azionisti” o “imprenditori” e garantendo un futuro ad aziende in crisi. Un anno fa le ex Fonderie Zen di Albignasego hanno riavviato l’attività produttiva, con una nuova compagine sociale (la Zen Fonderie Srl) e 115 dipendenti, di cui quasi la metà extracomunitari. Il progetto industriale, che ha ottenuto anche l’appoggio economico di Veneto Sviluppo Spa, fi nanziaria della Regione, è stato presentato con un esempio unico in Italia. “Per la prima volta anche i lavoratori – ricorda l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - sono entrati nel capitale sociale dell’azienda e hanno concorso a salvarla da un sicuro fallimento. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo fortemente voluto appoggiare questo progetto che rappresenta anche un segnale e un esempio per tutte le aziende oggi in sofferenza. Non è stato facile mettere insieme una fi liera che va dai lavoratori, ai manager, agli investitori, ma è una sfi da vinta per l’impresa, i dipendenti, il mondo del pubblico e del privato”. E’ stato il primo esempio di cogestione in Italia, in cui lavoratori, dirigenti, ma anche istituzioni pubbliche e fondi privati hanno costituto un’alleanza forte per salvare un’attività con ancora margini di rilancio.

Cuneo fi scale e bonus giovani per rilanciare l’occupazione

10 Argomento del mese

spalla pag 5 per vene-ziane

Dati Unioncamere per il veneziano

Area sud la più in affanno Nel 2013 in fumo 4160 posti di lavoroDisoccupazione galoppante e imprese in diffi coltà. I segnali di ripresa ci saranno

anche a livello internazionale ma nel veneziano fanno proprio fatica a vedersi. I dati per le imprese sono arrivati dal report di Unioncamere . Le cifre sono

pesantissime: a fi ne 2013, rivela il consueto report del sistema tessuto produttivo veneziano si ritroverà con oltre 4mila posti di lavoro in meno rispetto a inizio anno, 2mila e 800 nel comparto dei servizi e 1.360 in quello industriale Le assunzioni di lavoratori dipendenti sono in calo del 17% rispetto al 2012 e del 20% in confronto a cinque anni prima. Due terzi dei nuovi contratti sono a tempo determinato, mentre rispetto al 2012 cala del 5% l’utilizzo di rapporti cosiddetti atipici. Andiamo nel dettaglio nel veneziano quest’anno troveranno un posto di lavoro 15.290 persone: 13.120 avranno un contratto da dipendenti, mille entreranno con contratti di som-ministrazione (ex interinali), 660 con il co.co.pro e 510 con altri tipi di rapporto. Restano a casa 19.450 lavoratori dei quali 17.280 dipendenti. Ciò signifi ca che il 2013 segnerà la perdita di 4.160 posti di lavoro. Solo quindici imprese veneziane ogni cento hanno messo in preventivo di assumere nuovo personale entro l’anno. Molte di queste non intendono assumere perché, pur avendone necessità, ritengo-no eccessivo il costo del lavoro e sperano che il taglio del cuneo fi scale favorisca l’operazione. Intanto si è svolto nella sede del Centro servizi di Mestre un incontro tra l’assessore provinciale alle attività produttive Lucio Gianni, e il direttore della Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato. Si sono analizzati gli aspetti legati alla situazione diffi cile dell’area sud della provincia nei comuni di Cavarzere Cona e Chioggia . Qui aumenta la Cassa Integrazione Guadagni dell’ 8 per cento, così come le procedure di mobilità del 6 per cento, crolla il fatturato del 10-12 per cento, i setto-ri più penalizzati sono l’edilizia, seguita dal metalmeccanico. Le prospettive di ripresa si allontanano al secondo semestre 2014, nel frattempo la situazione di crisi tende ad aggravarsi con ulteriore ricorso alla Cig e aumento del tasso di disoccupazione oltre l’11 ed il 12 per cento rispetto ad altre aree del Veneto. “La situazione del sud della provincia veneziana – spiega l’assessore Gianni - evidenzia dati molto preoc-cupanti. Ho convocato all’inizio di quest’anno, a Chioggia, una riunione con i sindaci e gli assessori alle attività produttive, dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona per proporre e suggerire di creare, una sinergia di intenti per abbattere i “campanili” che dividono e, creano incomprensioni. Questo territorio ha grosse potenzialità, ma che se non vengono trasformate in opportunità imprenditoriali e produttive, con una forte azione unitaria, corriamo il grosso pericolo di trovarci fra un anno a constatare il peg-gioramento dei dati che oggi vengono evidenziati”. Per direttore di Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato: ”Rispetto ad altre aree del Veneto la bassa veneziana soffre in maniera endemica della mancanza di uno sviluppo industriale consolidato negli anni. Si è puntato solo ed esclusivamente (vedi Chioggia) a sviluppare il siste-ma turistico senza procedere a pari passo a consolidare attività correlate. L’area poi vive la perdita occupazionale di Marghera. Serve dunque uno sviluppo del settore turistico con valorizzazione del patrimonio territoriale, che proceda con l’integrazione delle attività complementari. Una politica del credito agevolata per sviluppare attività che diano risposte ad un territorio che da troppi anni soffre”.

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Natale Aziende 2013

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6 Territorio

Sulle opere complementari Mirano rischia di rimanere con un palmo di naso. In commissione regionale Tra-

sporti e Viabilità è arrivato infatti un dise-gno di legge che rivede in parte la tranche di pagamento di 35 milioni di euro, appro-vati con la Finanziaria 2009, per realizzare opere di “fascia B” complementari al Pas-sante lungo tutto il tracciato. A denunciare il presunto colpo di mano regionale è il Partito democratico, che accusa la maggioranza di aver unilateralmente rivisto gli accordi di programma che garantivano i paesi attraver-sati dal Passante attraverso la realizzazione di opere complementari e di mitigazione. In pratica dei 95 milioni di euro inizialmente previsti dal protocollo d’intesa del 2004 con i comuni del Passante, ne sono rimasti a disposizione ancora meno dei 35 attesi e precisamente 18. Mirano, sulla carta, ne aspetterebbe 19. E’ chiaro dunque che le opere complementari miranesi, tutte per lo meno, non si faranno. In Regione, come in città, è bufera e adesso il sindaco Maria

Rosa Pavanello, minaccia addirittura di scendere in strada e bloccare il casello di Vetrego se non verranno adempiuti gli obbli-ghi previsti dagli accordi. “In modo del tutto unilaterale molte opere complementari del Passante, concordate con gli enti locali, ri-schiano di saltare – spiega il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Lucio Tiozzo – di fatto verrebbero sospesi, con il pericolo di cassare definitivamente, tutti gli interven-ti di mitigazione di fascia B che dovevano essere realizzati da Veneto Strade. L’asses-sore Renato Chisso ha il dovere di rendere conto dei motivi di questo dietrofront sul quale peraltro solleviamo dubbi di illegitti-mità. E bisogna fare chiarezza sul perché, nel frattempo, una serie di interventi di fa-scia B siano stati spostati in fascia A, ovvero a carico di Cav, e già realizzati”. Rincara la dose il vicepresidente della commissione re-gionale Viabilità Bruno Pigozzo: “Ci dicano qual è la situazione reale, perché se è vero che sono disponibili solamente 18 milioni, è un diritto di comuni come Mirano sapere se

e quanti saranno destinati alle opere che at-tendono da anni”. Duro anche Pietrangelo Pettenò, della Federazione della sinistra: “E’ un disegno di legge poco chiaro e che crea molti sospetti: gli accordi sottoscritti fin dal 2004 vanno mantenuti, non possono essere i comuni a farsi carico della realizza-zione di opere infrastrutturali funzionali al Passante. La giunta Zaia rispetti gli accordi e onori gli impegni senza “mercanteggia-re”, scegliendo con discrezionalità a quali opere dare priorità”. Alle voci di dissenso in Regione si aggiungono quelle locali. La più dura stavolta è proprio il sindaco Pavanello, che schiera gli avvocati e minaccia blocchi stradali: “Abbiamo già dato mandato ai no-stri legali di prendere in mano la questione – sbotta il sindaco – l’accordo di program-ma non sarà un contratto ma è giusto che la questione diventi giuridica. Siamo l’unico paese del Passante che si è subìto traffico e casello fuori da ogni previsione, con le con-seguenze che tutti noi conosciamo e non ci è mai arrivato il becco di un quattrino.

Chiediamo, anzi pretendiamo, che arrivi subito almeno una prima tranche dei soldi promessi per mitigare l’impatto che queste opere hanno avuto. Abbiamo già messo in mora la Regione con la richiesta di attiva-zione del collegio di vigilanza previsto dalle

legge (che prevede interventi sostitutivi di fronte alle inadempienze regionali, ndr), adesso intraprenderemo tutte le altre azio-ni possibili, legali e non solo. Pretendiamo garanzie, altrimenti la città non starà a guardare”.

di Filippo De Gaspari

Dei 95 milioni di euro inizialmente previsti dal protocollo d’intesa del 2004, ne sono rimasti a disposizione solamente 18

Infrastrutture In commissione regionale Trasporti e Viabilità riviste le tranche di pagamento

Opere complementari al Passante, cancellate

Via il tornello dal 1° gennaio, salasso in vista per il 2014. La nuova data dell’agognato salvataggio di Vetrego

da traffico e smog è fissata con l’arrivo del nuovo anno: saranno aumentate le tariffe e dunque eliminate le fastidiose code che inta-sano la viabilità attorno all’autostrada, ogni giorno. La novità è emersa da un incontro tra il comitato Rinascita Vetrego e Cav, Con-cessioni autostradali venete, nella sede della società in via Bottenigo a Mestre. Tecnici e dirigenti hanno ricevuto una delegazione di vetreghesi e hanno annunciato le prossime tappe che porteranno alla soluzione del problema che dura ormai da oltre quattro anni. Il comitato è soddisfatto degli esisti dell’incontro. “Abbiamo aspettato anni, qualche mese in più non fa la differenza, purché si arrivi a una soluzione” ha affer-mato il presidente del comitato Emanuele Congia. L’eliminazione del tornello, ormai è noto, passa per l’aumento delle tariffe sulla tratta Padova-Venezia: in questo modo non sarà più conveniente per i “tornellisti” uscire e rientrare subito al casello di Mirano-Dolo, intasando la rotonda di via Vetrego, per sfruttare il tratto liberalizzato della A57. In paese aspettano questi aumenti da mesi, sapendo che ciò non piacerà affatto ai pendolari, su cui grava la prospettiva di un salasso senza precedenti. Le prospettive sono di una triplicazione delle tariffe e non riguardano solamente i miranesi: un viaggio da Mirano a Padova Est potrebbe costare 2,70 euro contro gli 80 centesimi di adesso, stessa tariffa da Mestre a Padova, invece

dei 3,30 di oggi. Così non converrà più a nessuno uscire e rientrare a Vetrego. Resterà invece sempre gratuita la tratta Mirano-Mestre. Per i residenti di Mirano, Mira, Dolo, Santa Maria di Sala e Pianiga, i comuni che più di tutti usufruiscono del casello mirane-se, potrebbero arrivare agevolazioni, ma è presto per parlare di ufficialità: da tempo si parla di venti passaggi scontati al casello, con Telepass. Tutto da vedere. Intanto a Ve-trego ringraziano e pazienza per i malumori dei pendolari. “Cav ha sollecitato più volte in questi mesi i ministeri dell’Economia e dei Trasporti - spiega Congia - i ritardi sono dovuti alla burocrazia: in particolare serve affrontare un tortuoso iter attraverso il Cipe, il Comitato interministeriale per la program-mazione economica, che poi si rivolgerà ai ministeri per l’ok definitivo. Ma Cav ci ha as-sicurato che a gennaio ci sarà la svolta. Noi abbiamo fiducia che ciò possa avvenire. L’ad di Cav Eutimio Mucilli non ha pregiudizi su Vetrego, a questo punto fatto 30 facciamo 31, e aspettiamo questi mesi per arrivare a una soluzione chiara e definitiva. Per la prima volta Vetrego vede la luce in fondo al tunnel”.

VETREGO TORNEllO VIA DAl 2014

F.D.G.

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8 Noale

Si torna a parlare di referendum sulla viabilità del centro di Noale. E a tornarne a parlare è la Confcommercio del Miranese, da sempre critica

al progetto entrato in vigore a metà del 2011, e che chiede alla giunta di cambiarlo. Troppi problemi ai commercianti, ai clienti per arrivare nel cuore cittadino e, di conseguenza, affari a picco, accusa l’associa-zione di categoria che ha protocollato in municipio una lettera in risposta a quella del sindaco Michele Celeghin del 16 maggio. Confcommercio si dice di-sponibile a ricorrere al difensore civico se il Comune non dovesse adempiere ai suoi obblighi. Confcom-mercio aveva chiesto ancora il 15 marzo, di andare alle urne per chiedere alla gente se piace o meno la viabilità in vigore da più di due anni, rifacendosi all’articolo 38 dello statuto. Il quesito da sottoporre ai cittadini è: “Volete voi che venga integralmente ripristinato l’assetto viario del centro storico di Noa-le precedente all’attuale e, nello specifico, vengano rimossi sensi unici e zone a traffico limitato, con tutta la relativa segnaletica, gli spartitraffico, i rallentatori, le barriere e quant’altro istituito e realizzato a seguito della delibera di giunta comunale avente a oggetto “Riqualificazione viabilistica del centro urbano, non-ché di tutti gli atti prodromici e conseguenti inerenti la modifica dell’assetto viario di Noale capoluogo?”. Due mesi dopo è arrivata la re-plica di Celeghin, dove scriveva che è un “regolamento speci-fico che disciplina le modalità di svolgimento del referendum consultivo, mentre nulla si dice in tema di consultazioni ge-neriche”. Nella stessa missiva, poi, aggiunge come Noale non abbia questo regolamento, e si dovrebbe adottare, senza contare le spese da sostenere per il voto, stimate in 50 mila euro tra seggi, stampa delle

schede, pagamento del personale, degli scrutatori e via dicendo. Confcommercio torna all’attacco e chie-

de il referendum con un nuovo documento presentato il 27 set-tembre e firmato dal presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo, il delegato di Noale Giovanni Liziero, e il referente del comitato di via Sant’Andrea

Luigi Bonacin. Gallo non esclude l’ipotesi difensore civico, e continua a sostenere come il mancato colle-gamento tra le piazze Castello e XX Settembre abbia penalizzato i negozianti. “Lo scorso anno – aggiunge

Liziero – abbiamo fatto un’indagine con oltre 1400 questionari firmati, dove il 96% dava un parere ne-gativo. Sarà stato anche ridotto l’inquinamento, ma i camion stavano già fuori dal centro ancora da prima, grazie all’apertura della variante alla Noalese e della bretella di via Valsugana. Celeghin, poi, parla di spese da sostenere ma non credo che le barriere, i divisori, le fioriere e la segnaletica siano state gratis”. Ma il sindaco Celeghin non ci sta. “Risponderò con una let-tera a Confcommercio – replica Celeghin – ma da quattro anni Gallo ci fa campagna elettorale contro. So che vuole candidarsi a sindaco; dovesse vincere, sono certo che poi aprirà tutte le strade del mondo”.

di Alessandro Ragazzo

Viabilità Le categorie economiche chiedono una consultazione popolare

Referendum, Confcommercio alla carica

Il traffico a Noale

Lo scorso anno in un’indagine con 1400 questionari, il 96% dava un parere negativo alla sistemazione del centro

Le spese per il voto ammontano a 50mila euro tra seggi e stampa delle schede

Il caso

Il 2014 dovrebbe essere l’anno buono per l’intervento di ripri-stino e messa in sicurezza della palestra delle scuole medie di Noale. L’assessore ai lavori Pubblici Michele Cervesato sta

verificando la sostenibilità economica nel piano dei pagamenti del Comune ma c’è ottimismo. “Stiamo verificando l’impatto con i conti e con il bilancio comunale – spiega il sindaco Michele Cele-ghin – ma sono convinto che se le previsioni di entrata saranno rispettate, dovremmo farcela e realizzare l’intervento”. Il proget-to sarà realizzato con risorse interne al Comune e sarà finanziato

con parte delle somme a disposizione di messa in sicurezza delle scuole noalesi e l’ammontare della spesa sarà di poco superiore ai 100 mila euro. “Si tratta di un intervento oramai inderogabile – commenta l’assessore Michele Cervesato – dobbiamo togliere e sostituire tutta la moquette, rifare i controsoffitti e i pavimenti oramai eccessivamente deteriorati e inutilizzabili. Un intervento dovrà essere effettuato anche sull’impianto elettrico al fine di garantire la massima sicurezza agli studenti ed alle associazioni che usufruiscono di quell’immobile”. Si tratta, dunque, di un in-

tervento a tutto tondo e richiesto da diverso tempo. Ora si spera che gli operai possano mettersi all’opera in tempi rapidi. Anche il dirigente scolastico spera si apra presto il cantiere. “Da anni – ag-giunge Francesca Bonazza – segnaliamo l’esigenza di interveni-re sulla palestra, che ci permetterà di vedere rimesso a nuovo un luogo frequentato dai miei studenti, perché crediamo molto alle discipline sportive che aiutino la crescita non solo fisica ma pure umana dei nostri figli. Si tratta, senza dubbio, di un intervento che riqualificherà anche la messa in sicurezza dell’immobile”.

neWs Scuole2014, palesTra delle Medie Messa in sicurezza

A.R.

segue da pag. 1

Sono stati introdotti strumenti giuridi-ci per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di preven-zione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprat-

tutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà suffi ciente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’auto-re, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltratta-menti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affi nché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi si-ano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in fl agranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offe-sa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specifi catamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

L’Intervento

di Silvia Giuriato*

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking

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Noale ha deciso di mettere in vendita parte dei suoi immobili. Sono otto, per la precisione, quelli che il Consi-

glio ha dato il via libera per mettere sul mer-cato per poter sistemare il centro storico. Il progetto, comunque, non vedrà la luce prima di un anno, ovvero per fine 2014 ma intanto ha detto sì la maggioranza e no Uni-ti per Rinnovare. Gianni Tegon (Progetto dei noalesi) si è astenuto. Il totale da riuscire a mettere in cassa fa 2.099.500 euro e i soldi dovrebbero bastare per mettere mano a più di un locale. Nella lista c’è Palazzo

Scotto, sede della biblioteca, e l’obiettivo è aprire i cantieri nel primo e nel secondo piano, ora inutilizzabile, proprio con la ven-dita dei vicini locali. L’importo per dare il via ai lavori è di 700 mila euro. Inoltre il Co-mune vuole sistemare la Loggetta, che nel novembre del 2011 ha visto il crollo di due tavelloni. L’obiettivo è fare un accordo tra il pubblico e il privato, con quest’ultimo che dovrà far ritornare il monumento ai vecchi splendori, ma la proprietà rimarrebbe comu-nale. Tra i primi edifici da alienare ci sono le pertinenze attorno a piazza XX Settembre e

via De Gasperi, che saranno messe all’asta partendo da un valore di 850 mila euro. Lì, secondo le intenzioni del Comune, sarà ad uso commerciale, direzionale e residenzia-le. Si tratta delle stanze occupate in passa-to dagli uffici comunali e dalle associazioni. In lista c’è anche il compendio immobiliare di via Mestrina, con una superficie totale di 8.814 metri quadrati e il valore di stima fissato è di un milione e 48 mila euro. Le altre operazioni saranno fatte tramite asta pubblica o trattativa privata-diretta. Per l’al-loggio di via San Giuseppe, il Comune conta

d’incassare 30 mila euro, a cui si vogliono sommare i 25 mila euro provenienti dalla zona verde (268 metri quadrati) di via Ein-stein e i 20 mila di quella di via Montello (270 metri quadrati). Poi è stato inserito anche l’alloggio di via Cadore, per una somma presunta di 70 mila euro, che dovrà essere ceduto tramite asta pubblica o attra-

verso una trattativa privata-diretta. C’è, poi, l’area verde di via Pacinotti da 550 metri quadrati, valutata 49.500 euro, che avrà destinazione urbanistica. La somma di 7 mila euro si pensa di poterla ricavare dalla superficie di via Einaudi (200 metri quadra-ti), con il progetto di trasformarlo da verde pubblico a privato.

di Alessandro Ragazzo

Il totale da mettere in cassa è di 2.099.500 euro e i soldi dovrebbero bastare per sistemare il centro storico

Patrimonio Il comune ha deciso di recuperare denaro dalle alienazioni

Il centro di Noale

Si è lavorato per anni per bonificare e riqualificare l’ex discarica di via Bigolo a Noale. Ora lì è sorto un im-pianto fotovoltaico, primo esempio di una situazione

del genere in Italia, pronto a funzionare. A novembre ci sarà l’inaugurazione. Un progetto da 3 milioni di euro, iniziato

ancora con la giunta di Carlo Zalunardo che, con l’ex vice sindaco Enrico Scotton, aveva messo nero su bianco un atto d’indirizzo per recuperare quel sito chiuso nel 1991. Poi le operazioni sono state portate avanti dal successore Michele Celeghin e dal suo assessore all’Ambiente Renato Damiani. L’obiettivo è risparmiare 5300 tonnellate di combustibile fossile e la produzione di 11 mila tonnellate di anidride car-bonica. Soddisferà il fabbisogno di 560 famiglie. L’impianto

è di tipo “grind connect” ed è collegato alla linea elettrica, senza dover far uso di accumulatori, e occupa circa tre et-tari di terreno con 217 siringhe da venti pannelli di silicio di ultima generazione. Il Comune, con questa operazione, risparmierà circa 30 mila euro all’anno di spese di gestione. Per i prossimi vent’anni, Veritas avrà in concessione l’intera superficie, che poi tornerà di proprietà del Comune.

A.R.

l’iMpianTo foTovolTaico in via bigolo funziona

Ambiente

Otto immobili pronti alla vendita

10 Noale

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12 Noale

Stop alla produzione nello stabilimento Aprilia di Scorzè nella seconda parte di ottobre, con la possibilità, neppure

remota, di replicare a novembre e dicem-bre. Ancora un fine anno di preoccupazione per i circa 720 dipendenti impegnati tra Noale e, appunto, Scorzè, a causa di un mercato che non riesce più a decollare e le vendite non registrano segnali positivi. Non sarà usata la cassa integrazione ma solo fe-rie e il contratto di solidarietà, in scadenza a fine gennaio. Insomma, si procederà con quanto fatto sinora quando c’è stato il bloc-co forzato dello stabilimento, vedi l’inizio di settembre. Il mercato degli scooter, settore dove Aprilia da sempre è molto presente, a settembre ha subito un altro meno 5,3% in immatricolazioni. I cinquantini perdono ben il 25,4%. Le moto, invece, hanno segnato un confortante più 8,3%. Questo secondo il Ministero dei Trasporti. Fino a poco tempo fa Aprilia era in testa nel mer-cato dei cinquantini, ora sorpassata dalla casa-madre Piaggio. E così, è il ciclomotore Liberty 50 Rst 4T dell’azienda di Pondera a primeggiare, seguito dallo Scarabeo 50 2T di Aprilia e da un altro Piaggio, la Vespa Lx 50 4V 4T. Poi a scorrere tutti gli altri, con Aprilia che, tra i primi venti, presen-ta anche lo Scarabeo 50 4T 4V al nono posto, il modello Sr 50 R al tredicesimo ed Sr Motorad 50 al ventesimo. Questo si inserisce in un mercato dove le imma-tricolazioni, ad agosto, si sono fermate a 8.614 unità, ovvero meno 22,7% rispetto allo stesso periodo del 2012. All’orizzon-

te, c’è poi la discussione del rinnovo del contratto di solidarietà, in scadenza a fine gennaio prossimo. Questo riguarda sempre i 360 lavoratori di Scorzè, mentre è stato ridotto dai 360 dello scorso anno a poco meno di 300 il numero per quelli di Noale. Intanto si registrano cambi della guardia in Aprilia Racing. Luigi Dall’Igna non è più il responsabile delle attività sportive. Al suo posto, in qualità di direttore sportivo, Ro-mano Albesiano, 50 anni di Carrù (Cuneo). Dall’Igna aveva rassegnato le dimissioni dalla casa di Noale, poi accettate, e la-vorerà per la Ducati, dove sarà il direttore generale del reparto corse. “Differenze di visione strategica in tema di gestione spor-tiva, e in considerazione dei risultati sinora conseguiti nella stagione 2013 del Mon-diale Superbike” questi i motivi, si legge in una nota di Aprilia, che hanno portato l’ingegnere di Thiene e la casa motoristica

di Alessandro Ragazzo

Le immatricolazioni, ad agosto, si sono fermate a 8.614 unità, ovvero meno 22,7%

Economia Ansia fra i 720 dipendenti, per un mercato che non riesce a decollare

La preoccupazione resta alta all’Aprilia

Alcuni modelli della linea prodotta dall’Aprilia

a percorrere strade diverse. Al suo posto ci sarà Albesiano, ingegnere aeronautico dopo aver studiato al Politecnico di Torino. La sua carriera è iniziata in Cagiva e pro-seguita alla Fondmetal Technologies. Nel 1998 il ritorno alla casa varesina e nel 2005 è arrivato in Piaggio, dov’è stato responsabile del Centro tecnico moto. Ca-rica che manterrà insieme alla guida della squadra dei tecnici di Aprilia Racing. Per l’azienda di Noale, ha sviluppato la RSV4 e il suo motore di 1000 di cilindrata.

Le motociclette invece, hanno segnato un confortante più 8,3 %

Prima si è partiti con le frazioni Briana, Cappelletta e Moniego, ora tocca al centro storico di Noale a

cambiare il sistema di raccolta dei rifiu-ti, passando a quello a calotta. Dunque anche il cuore della città dei Tempesta si adegua non solo al resto del comune, ma anche a gran parte dei paesi attor-no, esclusa Salzano, che già lo adotta da tempo. Sono coinvolte circa 4 mila famiglie e 600 fra attività non domesti-che, artigianali e commerciali di Noale e del centro storico. “Abbiamo ancora delle questioni da risolvere – commenta l’assessore all’Ambiente di Noale Rena-to Damiani – come l’abbandono della spazzatura fuori dei contenitori e il con-ferimento errato sui cassonetti del verde, della multiraccolta e l’umido. Questo pro-voca delle criticità al servizio, con spese aggiuntive da sostenere. Ma questo pro-getto non costerà di più a famiglie e im-prese”. Anche l’ecocentro di via Mestrina avrà il sistema a calotta. Tutti i cittadini potranno avere accesso con la chiavetta e servirà a ottimizzare e semplificare il servizio. Veritas sta iniziando a sostituire i vari contenitori, mentre per i negozi si adotterà il porta a porta, come già attivo nella zona industriale.

Rifiuti la raccolTa arriva in cenTro

A.R.

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Con l’autunno, è ritornata calda la questione Pometon, l’azienda metallurgica di Maerne. Dapprima l’accordo saltato tra le parti, poi il

referendum indetto dalla Fim Cisl tra i lavoratori, con il no della Fiom Cgil e, infine, il prolungamento del contratto di solidarietà per quattro mesi, fino al 10 febbraio 2014. Tutto è partito dalla scorsa estate, da quando i vertici Pometon hanno annunciato 42 esuberi sui 177 dipendenti. Ora, invece, potrebbero diventare 75, con la possibilità di delocalizzare. E sono iniziate le trattative, per nulla semplici, che han-no portato al tavolo davanti all’assessore provinciale al Lavoro, Paolino D’Anna. Tavolo che è andato male. Il banco è saltato sulla questione delle penalizzazioni per gli operai in uscita: l’azienda era disposta a met-tere sul piatto 120 mila euro, a copertura di quelle che avrebbero colpito chi sarebbe andato via prima in base alla riforma Fornero. Inoltre si ragionava a un altro anno di contratto di solidarietà, il quarto, ma fra dodici mesi Pometon avrebbe iniziato a lasciare a casa proprio quegli operai che nei successivi tre anni, fino al 2017, avrebbero raggiunto il limite di età pensionabile. Questo numero era stato indicato in 22-25 persone. Fiom Cgil non era disposta a firmare

in bianco, a fronte di una cifra che avrebbe potuto non essere sufficiente per gli operai danneggiati. Fim Cisl era orientata a trattare. Il successivo passaggio in Confindustria ha permesso di ratificare il contratto di solidarietà per altri quattro mesi, anziché un anno come si chiedeva. “Almeno abbiamo un po’ di respiro e possiamo discutere – afferma Stefano Boschini di Fim Cisl – anche se è inusuale una proroga di soli quattro mesi. Forse l’azienda ha altre idee, visti gli esuberi e la voglia di delocalizzare, come ci è stato detto sette giorni fa”. Dello stesso avviso anche la Fiom Cgil, che sta monitorando le posizioni in uscita dei suoi iscritti in base alla legge Fornero. “Lo consi-deriamo come un fatto importante per gli operai – aggiunge Giuseppe Minto – perché così nessuno sarà messo fuori. Avevamo chiesto pure noi di allungare il contratto di solidarietà di un anno ma almeno abbia-mo consentito di essere più tranquilli. Nel frattempo, stiamo verificando la situazione di ciascun lavoratore prossimo alla pensione”. Ma che in fabbrica non tutti la pensino allo stesso modo, è dimostrato dal refe-rendum indetto dalla Fim Cisl proprio per capire le intenzioni degli operai. Il risultato è stato piuttosto chiaro, con prevalenza dei sì con 110 preferenze, sui

116 votanti, mentre i no sono stati 4, una scheda bianca e una nulla. Gli aventi diritti erano 173 e alle urne si è recato il 67,05% dei dipendenti. Anche nel rapporto tra chi è andato alle urne e l’esito finale, ben il 94,83% si dice favorevole, solo il 3,45% è contra-rio. Sui numeri allargati agli aventi diritto, quasi due terzi dicono sì (63,58%). Intanto la politica locale cerca di restare vigile. “Sono preoccupata – spiega il sindaco Monica Barbiero – e come giunta non sia-mo fermi, ma stiamo cercando di capire la situazione con le parti interessate”.

di Alessandro Ragazzo

Gli aventi diritto erano 173 e alle urne si è recato com-plessivamente il 67,05% dei dipendenti

Occupazione Restano fosche le prospettive dell’azienda di Maerne

Referendum alla Pometon, Fiom contro

Ormai ci siamo per la caserma dei carabinieri di via Roma, che apre vicino al magazzino comunale. Dopo la consegna delle chiavi e i successivi allacciamenti per renderla ope-rativa, la struttura può entrare in funzione. A far da comandante c’è il maresciallo capo

Giovanni De Angelis. Originario di Triggiano (Bari), ha 55 anni e una lunga esperienza alle spalle; dapprima è stato alla radiomobile di Milano come autista, poi per trent’anni al Nucleo Natanti e negli ultimi dieci è stato il comandante della sezione operativa e radiomobile di Venezia. E’ stato vice comandante a Marghera e comandante in sede vacante della stazione principale di Mestre. “Sono contento di aver assunto questo incarico – dice De Angelis – che considero prestigioso: siamo i primi carabinieri ad arrivare qui a Martellago. Speriamo di fare bene, di dare quelle certezze ai cittadini che si aspettano”. In caserma saranno impegnati un-dici uomini, comandante compreso, con due vice comandanti maresciallo, due sovrintendenti e sei fra carabinieri e appuntati. “Il merito di questa caserma – ricorda il sindaco, Monica Barbiero – va alla vecchia giunta e al mio predecessore Giovanni Brunello. Spero sia una tranquillità in più, una garanzia di maggiore sicurezza”. E sulla questione sicurezza, parla anche delle telecamere. “Possono essere uno strumento – aggiunge – ma non la soluzione. Ne parlerò con i militari dell’Arma e la polizia locale per trovare un modo per essere più pre-senti sul territorio. Le telecamere? Vedremo cosa fare. Intanto ne abbiamo già due agli incro-ci di Martellago”. La caserma ha una superficie totale di 602 metri quadrati e sarà costituita da due blocchi. Nel primo, troveranno posto la parte operativa, gli uffici del comandante e dei militari, la sala server e quella d’attesa per il pubblico, i locali di massima sicurezza. Al primo piano, sono previsti sei alloggi per il personale in servizio, con sala mensa, sala ritrovo. Nel secondo blocco, su tre piani, andranno l’autorimessa, i garage per i quattro appartamenti che troveranno spazio sopra, due per piano, per il comandante e gli altri militari. La struttura va a sommarsi a quella di Scorzè, che sino ad oggi ha controllato anche il territorio di Martellago. Ad eseguire i lavori è stata la Ite Group, che si è aggiudicata la gara.

CASERMA lAVORI CONClUSI

A.R.

Numeri davvero importanti in tema di efficienza energetica A due anni dall’avvio del Patto dei Sindaci sono 19 i Comuni che hanno presentato il Paes: Camponogara, Caorle, Ceggia,

Dolo, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Musile di Piave, Noale, Noventa di Piave, Portogrua-ro, Salzano, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Spinea, Torre di Mosto, Ve-nezia, Vigonovo. Nel 2013 si sono aggiunti Annone Veneto, Campolongo Maggiore, Cavallino Treporti, Chioggia, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fiesso D’artico, Fossò, Mirano, Quar-to D’Altino, Santa Maria Di Sala, Scorzè.” A partire dai comuni del “primo” gruppo sono state fatte analisi delle azioni legate agli edifici per definire l’ordine di grandezza di una possibile base d’asta per il programma “Elena”. Obiettivo del progetto “Elena” è fornire l’assistenza tecnica necessaria a sostenere le autorità regionali o locali per sviluppare programmi di investimento nei settori dell’effi-cienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili applicati sia al settore edifici pubblici, sia a quello dei trasporti e delle infrastrutture

finora per un valore minimo di 50 milioni di euro, oggi abbassati a 30 milioni. Copertura prevista fino al 90% dei costi ammissibili. La base di partenza per costruire un programma di finanziamento è la diagnosi energetica degli edifici e degli impianti di illuminazione partendo dai Paes. Nei Piani d’azione per l’energia sostenibile i comuni hanno inserito azioni che avrebbero potuto realizzare com-patibilmente con i loro limitati bilanci quantificandone le relative spese. Dai 18 Paesi esaminati (escluso Venezia) è emerso un am-montare d’investimento pari a 7 milioni e 316.000 euro per la riqualificazione energetica degli edifici e 1milione e 776.000 euro per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica. La Provincia per la riqualificazione energetica delle scuole superiori prevede 9 milioni e 500.000 euro. A partire da questo valore, proiettandolo sul numero di edifici presenti nei 18 comuni esaminati si stima un impegno economico pari a 39milioni e 300.000 euro, a cui aggiungere 24

milioni e 800.000 euro sui 12 nuovi comuni aderenti al Patto dei Sindaci, per un totale di investimenti su edifici comunali pari a 64 milioni e 111.000 euro e un totale su edifici comunali e provinciali pari a 73 milioni e mezzo di euro Al valore vanno aggiunte le

economie necessarie alla riqualificazione energetica dell’apparato di illuminazione pubblica, ricavato in 1.700.000 euro per la parte dei Comuni e stimato in 3.700.000 euro per la Provincia. Le cifre in sintesi: 9.500.000 euro per interventi su edifici provinciali; 64 milioni euro per interventi su edifici dei 31 Comuni aderenti al Patto dei Sindaci; 3 milioni e 700mila euro per interventi sul patrimonio di illuminazione pubblica provinciale; 1 milione e 700, mila euro per interventi sul patrimonio di illuminazione pubblica comunale. Totale 79 milioni di euro.

neWs

A due anni dal Patto dei sindaci

RISPARMIO ENERGETICO, INVESTIMENTI PER DECINE DI MIlIONI

S.H.

Si stima un impegno economico di oltre 39 milioni di euro, a cui aggiungerne 25 sui 12 nuovi comuni aderenti al Patto

Sono già al lavoro i volontari per preparare il Presepio Vivente, in campiello Marzenego a Maerne, in program-ma dal 24 dicembre al 6 gennaio. Per le costruzioni si

usano più volte scarti di segheria e cassoni da imballaggio usati, travi vecchie e canne di palude per i tetti. Si realizzeran-no così oltre venti capanne per le attività pastorali e artigiana-li che pure quest’anno vogliono coniugare l’antico ambiente mediorientale con la realtà della terra veneta come modifi-catasi nel tempo. L’origine di questa manifestazione lega il ricordo al periodo natalizio dell’infanzia, quando si costruiva il presepio in famiglia. Nelle case era preparato per celebrare l’avvenimento religioso della nascita di Gesù e la sua costru-zione dava stimolo alla creatività procurando emozioni e sod-disfazioni soprattutto a lavoro finito. Ogni pomeriggio festivo, da Natale all’Epifania, si passeggerà tra le stalle animate e le capanne dove sarà possibile ammirare i prodotti lavorati dagli artigiani con attrezzi dell’epoca. Ci si potrà riscaldare con il tè caldo o con il vin brulé offerto a presenti. Nel giorno dell’epifania, chiusura con l’arrivo dei Re Magi.

MaerneCultura presepio vivenTe, fervono i preparaTivi

A.R.

Lo stabilimento della Pometon

La caser-ma in Via Roma

14 Martellago

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16 Scorzè

Allarme conti dal Comune di Scorzè. Un po’ tutti si stanno lamentando dei bilanci sempre più poveri, dei finanziamenti che ogni anno

sono sempre meno e anche il sindaco Giovanni Battista Mestriner lancia il suo personale sasso nello stagno, mettendo in guardia il Consiglio e an-che il suo territorio. Di fatto, Scorzè aspetta soldi dalla Regione sia per il 2014 e altri ne attende per il 2014. “Attendiamo dei soldi soprattutto da Palazo Balbi – annuncia davanti al parlamen-tino – che sta soffrendo le politiche nazionali e tirando indietro i pagamenti anche di opere già finanziate e che i Comuni hanno già realizzato. Per quanto ci riguarda, avanziamo 38-39 mila euro per la pista ciclabile di via Castellana e per il 2014, dobbiamo fare quella lungo il fiume Dese, del co-sto di 500 mila euro, di cui l’80 per cento che arriveranno da Regione con fondi europei. Se da Palazzo Balbi non arriveranno i soldi, dovremmo anticiparli”. Per il capogruppo della lista Pizzolato-sindaco, Maurizio Civiero, “non posso credere che in futuro i servizi siano solo a pagamento. Avremo un aumento dei poveri, non potremmo pensare di essere un paese progredito e non avremo alcuna

ripresa economica”. Insomma, anche Scorzè lancia il suo personale grido d’allarme e per il futuro, a partire dal 1 gennaio, aderirà al progetto di conta-bilità pubblica, facendo assomigliare il rendiconto a quello di un’azienda privata. L’obiettivo è garantire maggiori trasparenza e funzionalità. “E’ il punto finale – spiega Mestriner – che ci ha permesso di portare Scorzè in una condizione molto sana. Avre-mo un bilancio diverso, le cifre approvate dal parla-mentino locale saranno ancora più macroaggregati rispetto a oggi. Un tempo si approvava capitolo per capitolo, in futuro il Consiglio sarà di indirizzo

generale, la giunta potrà spostare da un capitolo all’altro e poi ci sarà il dirigente. Per il 2014 po-tremmo avere un patto di stabilità più leggero e si alza dal 50 al 60% il limite per poter assumere personale a tempo determinato: il prossimo anno ci potremmo gestire meglio”. Critico il capogruppo del Pd Gianna Manente. “In commissione non si è parlato di questo argomento – spiega – che non mi sembra di poco conto, sarà un cambio molto importante. Andiamo sempre più verso un depau-peramento delle competenze del Consiglio e per una democrazia non è il massimo”.

di Alessandro Ragazzo

“Avanziamo 39 mila euro per la ciclabile di via Castellana e dobbiamo fare quella sul Dese, costo 500 mila euro”

Amministrazione Interviene il sindaco Giovanni Battista Mestriner

Comune, è allarme finanziario

Il municipio di Scorzè

La delegazione di Venezia ha conquista-to il premio per il miglior abbinamento riso-vino nel concorso “Risotto del

Sommelier”. A prevalere la coppia formata da Marco Salin, chef in rappresentanza del ristorante Alla Crosarona di Scorzè, e Paolo Chinellato, delegato veneziano dell’Asso-ciazione italiana sommelier (Ais) Veneto. La terza edizione del concorso “Risotto del Sommelier”, si è tenuta a Isola della Scala (Verona) ed è stato indetto dal loca-le ente fiera e dallo stesso Ais Veneto. Lo scopo della manifestazione era valorizzare la cucina tipica veneta e la produzione del riso vialone nano veronese Igp. Il tema del concorso prevedeva la presentazione di un risotto tipico della zona di provenienza e l’abbinamento enologico. La delegazione

veneziana ha trionfato nella categoria “mi-glior abbinamento riso/vino” con lo chef Marco Salin che ha presentato un risotto al ragù bianco di faraona di cortile, mantecato al basilico, morbido di Casatella Dop e pol-vere di olive nere. Per la parte enologica, il sommelier Chinellato ha servito un pinot grigio dell’azienda De Stefani di Fossalta di Piave. “Sono felice – dice Salin – di aver portato sul gradino più alto del podio il nome del ristorante Alla Crosarona della famiglia Rainato, che mi ha permesso di gareggiare. L’esperienza maturata in dieci anni di concorsi gastronomici internaziona-li, mi ha permesso di portare ancora una volta alla ribalta il Team Venezia Chef, esempio di professionalità e stile nell’am-bito regionale”.

GASTRONOMIA ChEF, PREMIATO SAlIN

A.R.

Pronto il progetto esecutivo per allargare l’illuminazione pub-blica in altre strade di Scorzè. Interessate soprattutto le fra-zioni di Rio San Martino, Cappella, Gardigiano e Peseggia.

La giunta comunale, infatti, ha approvato l’ultimo passaggio per dare luce ad alcune zone finora scoperte. In un primo momento, c’erano quattro strade inserite in questo progetto: via Bigolo e via Sant’Ambrogio a Rio San Martino, via Dante a Cappella e via Frat-tin a Gardigiano. Poi i soldi a disposizione da investire sono aumen-tati, grazie a una variazione di bilancio in Consiglio comunale, e il governo locale ha deciso di allargare il cantiere anche al vicolo San Paolo e a via Cavalieri di Vittorio Veneto a Peseggia e via Canaletto a Gardigiano. Nel primo caso, i nuovi lampioni avranno diodi a emissione luminosa (led) per avere risparmio energetico. Nel se-condo, saranno adottati dei punti luminosi a vapori di sodio ad alta pressione. L’importo complessivo sarà di poco inferiore ai 267 mila euro e grazie a una maggiore disponibilità economica, il cantiere sarà esteso. Il progetto è stato redatto dall’ufficio Lavori pubblici e Patrimonio di Scorzè e i lavori dovrebbero iniziare a breve.

neWs

lavori pubblicisTrade, arriva la nuova illuMinazione

A.R.

Il momento della premiazione

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Il comune di Salzano ha trovato una soluzione al problema di ampliamento dei cimiteri comunali visto e considerato che si stavano esaurendo i loculi per la tumulazione di salme. Con de-

liberazione di giunta n. 14 del 7 febbraio 2012, ha dato indirizzo di predisporre tutti gli atti per affidare la costruzione e gestione di 96 loculi. La suddivisione dei loculi ne prevede 48 nel cimitero di Salzano” e 48 nel cimitero di Robegano, mediante concessione di lavori pubblici di cui all’art. 3 comma 11 del decreto legislativo n. 163/06, perché il Comune non ha la disponibilità economica per sostenere il costo per la loro costruzione. Con delibera della giunta comunale n. 23 del 13 marzo 2012 è stato approvato il progetto preliminare, redatto dal Responsabile dell’area assetto del territorio l’architetto Giuseppe Matteotti in collaborazione con l’architetto Ni-cola Barbiero. Successivamente si è svolta la gara d’appalto con cui è stata individuata l’impresa esecutrice e finanziatrice dei lavori. La ditta che si è aggiudicata l’appalto, “Melato Costruzioni Generali di Saletto” (Pd), provvederà alla progettazione definitiva/esecutiva e alla costruzione dei loculi sul terreno messo a disposizione dal Comune e anziché essere pagata dal Comune stesso, sarà pagata dai vari concessionari dei nuovi loculi man mano che saranno asse-gnati. Il costo previsto per la concessione trentennale è di due mila e seicento euro. La firma del contratto con l’impresa, è avvenuta in data il 2 luglio scorso. Il progetto esecutivo ammonta a centoventi mila euro, ed è stato approvato con delibera della giunta comunale

n. 97 del 17 settembre scorso. I lavori sono iniziati il 7 ottobre e, dal contratto sottoscritto, è stabilito che la ditta avrà 110 giorni di tempo per completare le opere. L’ampliamento dei due cimiteri sarà quindi ultimato nei primi mesi del 2014. Insomma una rispo-sta concreta alle istanze delle famiglie che risiedono nel territorio comunale.

di Roberta Pasqualetto

E’ stata affidata la costruzione e gestione di 96 loculi: 48 per ognuna delle aree sacre

lavori pubblici Il comune fa fronte all’emergenza nei campisanti di Salzano e Robegano

I cimiteri si ampliano

Salzano promuove l’iniziativa culturale “libri+liberi”: cinque incontri con autori sal-zanesi nella biblioteca comunale. Il ciclo d’incontri vuole presentare libri e autori e le storie ed esperienze che coinvolgono percorsi di vita, luoghi, tempi più o meno

vicini. Martedì 5 novembre il primo appuntamento è con Roberta Sorgato: “Cuori nel pozzo Belgio 1956. Uomini in cambio di carbone”. Nata in Belgio da genitori italiani, Roberta Sorgato rievoca la durissima realtà vissuta dagli emigrati italiani nelle miniere di carbone. Martedì 12 novembre, Roberto Bortolato in: “Tre paia di scarpe da Venezia a Santiago di Compostela”. Tre paia di scarpe sono quelle utilizzate e consumate da Ro-berto Bortolato che ha camminato per ben 2.500 km partendo da Salzano e arrivando a Santiago de Compostela. Martedì 19 novembre Diego Mazzetto racconta il suo libro: “99 cose da fare, da vedere e da scoprire a Venezia e nel suo territorio”. Questo libro presenta ai lettori lo straordinario patrimonio artistico, paesaggistico, storico, gastronomi-co dell’intera area veneziana. Martedì 26 novembre, Paolo Grosso, presenta il suo libro: “Kirtipur – Nepal Diario dall’ambulatorio Giuliano de Marchi” con prefazione di Erri De Luca. Il libro raccoglie il racconto divertente, puntuale, affettuoso di tre medici-viaggiatori impegnati in un progetto importante: la costruzione di un ambulatorio a Kirtipur, in onore dell’amico medico alpinista Giuliano De Marchi. Martedì 3 dicembre la giovanissima scrittrice (18 anni) Valentina Giuliano con il suo libro: “Ibrido di fuoco”, riconosciuto tra i cinque finalisti del premio Campiello Giovani 2013. La storia racconta la vita di un’adolescente coinvolta nel tragico incendio che devasta gran parte del villaggio dove vive e che uccide tutta la sua famiglia.

Iniziative“libri+liberi”, cinque inconTri con l’auTore

R.P.

18 Salzano

Loculi in un cimitero

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19Salzano

Le preoccupazioni per Ulss 13 Mirano Dolo espresse in più modi dai Sindaci del Miranese e della Riviera del Brenta

e dai Dirigenti dell’Ulss 13 relativamente ai servizi delle strutture ospedaliere di Mirano, Dolo e Noale sono basate sugli scarsi investi-menti Regionali e sugli importanti tagli fatti ai servizi. Il sindaco di Salzano, Alessandro Quaresimin, si fa portavoce di questi timori e di una situazione che forse non tutti i cit-tadini hanno presente e riporta alcuni dati per valutare meglio la situazione: la quota pro capite stanziata dalla Regione per i 270 mila cittadini del Miranese e della Rivera del Brenta è pari a 1.500 euro; tale quota è la più bassa del Veneto e su scala nazionale. La quota destinata alla non autosufficienza è all’ultimo posto della graduatoria Regio-nale. Il numero dei posti letto è di 2,8 per mille abitanti, ben al di sotto dei 3,7 previsti dalla Normativa Regionale e dai 3,5 previ-sti dal Piano Socio Sanitario della Regione Veneto. Il finanziamento di 22,5 milioni di euro, stanziato qualche anno fa dalla Regione per la ristrutturazione e la messa in sicurezza degli edifici, è stato bloccato. “Questa forte penalizzazione – dice il sin-daco Alessandro Quaresimin – in questi anni sta mettendo in ginocchio i nostri ospe-dali, da vere eccellenze stanno diventando strutture che garantiscono a fatica la qualità e la quantità dei servizi, nonostante sindaci

e Dirigenti dell’Ulss negli ultimi anni sono stati impegnati in una forte riorganizzazione che eliminasse tutti i doppioni, garantendo delle importanti sinergie e risparmio di risor-se”. Altri dati preoccupanti si evincono dalle nuove schede ospedaliere e territoriali uscite dalla commissione Sanità Regionale che pe-nalizzano ulteriormente l’Ulss 13 preveden-do: di ridurre la Chirurgia Generale ordinaria dell’Ospedale di Dolo a un Week-surgery con Unità semplice Dipartimentale (senza primario), con servizio di ricovero solo per cinque giorni la settimana (esclusi sabato e domenica). Il sindaco è particolarmente preoccupato per questo fatto, soprattutto a fronte del numero di emergenze che quoti-dianamente capitano in una struttura ospe-daliera, o a quelle legate all’Ostetricia e alla Neonatologia (parti cesarei...) per cui pochi minuti sono decisivi per salvaguardare la vita di una persona, per consentire la nascita di un bambino. Poi, di istituire il primariato di Riabilitazione e Recupero Funzionale a Dolo con venti posti letto, che però derivano dalla riduzione dei posti letto di Medicina

di Roberta Pasqualetto

Il numero dei posti letto è di 2,8 per mille abitanti, ben al di sotto dei 3,7 previsti in Veneto

Sanità Il sindaco Alessandro Quaresimin interviene sul futuro degli ospedali

Ulss 13, finanziamenti più bassi a livello regionale

L’ospedale di Noale

che da 100 passeranno a 80 e di mante-nere il servizio di ostetricia in entrambi gli ospedali ma con un solo primario, a Dolo. “Non sono infine per niente chiare – con-clude Quaresimin – la programmazione e il finanziamento di 111 posti letto in quelle che sono chiamate “strutture intermedie”, e rimane tuttora aperta anche la questione dell’ospedale di Noale, che da tempo, come sindaci, proponiamo diventi un Polo Riabili-tativo di vasta area metropolitana”.

Nel mese di ottobre, a Salzano, è partito un ciclo di incontri rivolti ai genitori promosso dall’Assessora-

to alle Politiche Giovanili e dall’Istituto Comprensivo, in collaborazione con il Comitato Genitori e con la Cooperativa Olivotti. I sei incontri sono rivolti a tutti i genitori e hanno lo scopo di aiutarli a comprendere meglio alcune fasi dei loro figli e come comportarsi di fronte a pro-blematiche comuni e meno comuni: dai classici capricci e controllo della rabbia al rapporto con la tecnologia e la rete. Nel mese di novembre si terranno due incon-tri. Giovedì 14 novembre: “ Perché i figli non cadano preda della rete” e; giovedì 24: “Parental control: come fare?”. I bambini e i ragazzi hanno spesso un rapporto quotidiano con la rete e con tutta la tecnologia che oggi è presente nelle vita domestica, ma è importante capire come comportarsi di fronte a que-sto nuovo mezzo. Giovedì 5 dicembre si terrà l’incontro conclusivo: “Che comuni-tà educante possiamo essere”. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nell’aula magna della scuola Dante Alighieri in via Meucci alle ore 20.30. Per maggiori informazioni si può contattare l’ufficio cultura allo 041 5709743.

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SocialefaMily neT, sosTegno ai geniTori

R.P.

Il finanziamento di 22,5 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici è bloccato

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20 Cultura

Quattro stagioni in un anno. Si prevede un’annata ricca per il Teatro di Mira-no, che ospiterà ben quattro cartelloni

fino alla prossima primavera, con appun-tamenti per grandi e piccini. Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e “Domenica a teatro”. Le date, al momento in cui scriviamo, non sono ancora conferma-te. Riguardo agli appuntamenti di prosa, sempre alle 20.45, a Mirano arriveranno in dicembre il giorno 6 Paolo Rossi, con “L’a-more è un cane blu, Beppe Fiorello il 23 con “Pensa che un sogno così”. Si proseguirà il 14 gennaio, spazio a Manuela Mandracchia con “Hedda Gabler”, il 15 febbraio “Sior tita paron” con il teatro Stabile del Vene-to, il 6 marzo con “Hotel Paradiso” della compagnia Familie Flöz, il 27 marzo con la Piccionaia-I Carrara con “Un sogno di mezza estate” e, infine, il 10 aprile, Atir-Carmelo Rifici in scena con “Yerma”. Abbonamenti a 100 euro, ridotto 85, biglietto intero 18 euro, ridotto 15 e studenti 10 (se prendono

almeno tre tagliando in prevendita, il costo scende a 8 euro). Per il teatro emergente, tutto è da definire e le date non sono anco-ra certe. Il 19 o 20 dicembre ci sarà Marco D’Agostin con “Per non svegliare i draghi addormentati”, l’11 febbraio i Fratelli del-la Via con “Mio figlio era come un padre per me”, il 7 febbraio “Electro Show” con Francesca Botti. Infine a marzo, “L’uomo del diluvio” con Valerio Malorni, con serata ancora da definire, e il 21 marzo “Religion” con la Farmacia Zoè. E arriviamo alle novità di quest’anno. Per “Domenica a teatro”, quattro spettacoli tutti alle 16. Si partirà do-menica 1 dicembre con “Il gatto con gli sti-vali” de La Piccionaia-I Carrara e il 2 febbraio “Una giornata con Giulio coniglio”, proposto dal Teatro dell’Archivolto. Sempre a febbra-io, ma stavolta il 23, a Mirano arriverà il Teatro Necessario con “Clown in libertà”. Il sipario si chiuderà il 9 marzo con “Il piccolo Asmodeo” del Teatro Giocovita. Il biglietto intero costerà 6,50 euro, quello ridotto 4,50 euro (under 14) e per gli over 65 si pagherà

5 euro. L’abbonamento per i 4 spettacoli sarà di 20 euro, scende a 12 euro per gli under 14. Per “La scuola va a teatro - L’arte dello spettatore”, dedicata ai piccoli dell’asi-lo, ai bimbi delle elementari e ragazzi delle medie, ci saranno cinque appuntamenti, tutti alle 10. Si partirà il 13 dicembre con “Lo chiamarono Maria” di Ketti Grunchi e si proseguirà il 4 febbraio con “Il viaggio di Marco Polo”. Il 10 febbraio toccherà a “Il cubo magico” di Pandermonium Teatro

e il 14 febbraio con “Sogno di una notte di mezza estate” con La Piccionaia-Icarrara. Infine il 14 marzo con “Romeo e Giulietta” con il teatro Blu. Biglietto unico 4,5 euro, con ingresso gratuito per i bambini portatori di handicap, insegnanti e accompagnatori. Il programma potrebbe subire alcune variazio-ni. Per accedere si deve prenotare all’ufficio del teatro il martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 14.30 alle 16 (telefono e fax 041-4355536).

di Alessandro Ragazzo

Ci saranno la prosa, il teatro emergente e le novità della prima rassegna “La scuola va a teatro” e “Domenica a teatro”

Teatro di Mirano Presentati quattro cartelloni fino alla prossima primavera

Quattro stagioni in un annoCon sabato 26 ottobre, è tornata

a Maerne la rassegna teatrale “Sipario d’autunno”, giunta alla

sedicesima edizione e organizzata dalla compagnia Formigheta e Fata Morgana produzioni. Quattro serate in sequenza in calendario, sempre al sabato al teatro “La rondine” con inizio alle 21. Si parte con lo spettacolo della compagnia “Fata Morgana” di Preganziol, che metterà in scena “Il raggiratore”, commedia di Carlo Goldoni, per proseguire il 2 novembre con “Na goldola da maridar” di Innocente So-ligon, proposta da “Conegliano Teatro”. Si passerà al giorno 9 con la compa-gnia “El Campielo” di Marcon, con una commedia di Franco Belgrado dal titolo “L’orbo no se toca – Un péro, un però, un perù”. Infine il 16 novembre, con i “Camerini con vista” di Padova, che si cimenteranno nello spettacolo “Camere da letto” di Alan Ayckbourn. Il biglietto d’ingresso per la singola serata è di euro, abbonamenti a 15 euro. Per acquistare i biglietti in prevendita, rivolgersi al bar “Al centro” di piazza Vittoria a Martellago (041-8941055) e a Maerne al Circolo Noi (041-641563) e al panificio Aiolo, entrambi in piazza IV Novembre (041-640762). Il botteghino del teatro, la sera dello spettacolo aprirà alle 19.30.

A Martellago“sipario d’auTunno”

A.R.

Paolo Rossi durante uno spettacolo

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222

A.A.

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Esempio, generosità e servizio, squadra, trasparenza e meritocrazia, donne, circoli, amministratori locali, innova-

zione, città metropolitana , lavoro, impresa, semplifi cazione, Veneto. Sono 15 le parole “strategiche” che Marco Stradiotto, ex sindaco di Martellago e parlamentare nelle due scorse legislature, candidato unico alla segreteria provinciale del Partito democratico veneziano, ha portato in giro per i circoli del territorio, ha fatto girare in rete e ha voluto condividere come presupposto per un con-fronto costruttivo con gli iscritti e gli elettori nel corso della fase congressuale. Quindici parole per stimolare proposte, opinioni, commenti che sono confl uite in quel docu-mento programmatico già imbastito prima, ma redatto nella sua veste uffi ciale e conclu-siva solo dopo aver celebrato il congresso in tutti i circoli della provincia.

Stradiotto, a differenza del contesto nazionale, nei circoli territoriali, e così anche a Venezia, si è riusciti a fare sintesi delle diverse correnti, proponendo per

lo più un unico candidato alla segreteria del partito. Perché? A livello locale si è più vicini alla concretezza dei problemi e più lontani da una visione astratta della politica?

“Non in tutte le realità territoriali si è arrivati a un candidato unico: in alcune pro-vince si stanno confrontando in modo forte. Direi che non c’è una contrapposizione tra un modello nazionale e uno locale.

Qui a Venezia si è riusciti a ragionare nell’ottica di evitare spaccature sul nome rilanciando, invece, sui temi, e ciò va dato atto alle varie sensibilità che ci sono anche nel Pd di Venezia e che si esprimeranno nelle Primarie nazionali. Rispetto ad altri circoli provinciali, dove si parla di nomi e cognomi, qui si parla dei problemi.

Inoltre, l’individuazione della mia can-didatura come persona super partes, non

essendo mai stato un uomo di corrente, ha aiutato. Del resto, non avrei mai accettato una candidatura in contrapposizione”.

Stradiotto, lei è stato defi nito vicino al premier Enrico Letta, ma di recente è stato associato ai Renziani. Dove si collo-ca in realtà?

“Sono molto amico del Presidente del Consiglio, ritengo che Matteo Renzi sia una risorsa e che i due siano complementari.

Credo che a Letta e al Pd faccia bene Renzi come segretario: un partito più forte per-mette al premier di operare scelte migliori nel suo Governo”.

Venezia, territorio diffi cile, forte-mente colpito dalla crisi economica che spesso si è tradotta, in politica, in voto di protesta, prima alla Lega, poi al Movi-mento 5 Stelle. Come pensa di ricondurre quei voti al Pd?

“Il fenomeno della Lega in passato, e

del M5S oggi, sono il termometro del di-sagio. Il Pd recupererà consenso se riuscirà – è il mio primo obiettivo - a riconquistare la fi ducia dei cittadini e per fare ciò deve essere un partito che si pone al servizio, che è coerente con ciò che dice e trasparente. L’esempio partirà da me: conserverò il mio attuale lavoro e l’incarico di segretario lo svolgerò come un servizio, come volontaria-to. Un segnale per far capire che la politica deve dare, appunto, l’esempio”.

La Cgia di Bortolussi sostiene che questa Finanziaria porterà ad un aumen-to di un miliardo di euro delle tasse. E davvero così?

“La Cgia di Mestre ci “allieta” spesso con le sue statistiche, ma credo che ci deb-ba essere meno superfi cialità nel divulgare i dati. La cosiddetta “media del pollo” fa rumore, ma non dà gli strumenti utili per

affrontare i temi: nella fattispecie, scopria-mo che le tasse in più le pagano le banche. Certo, ciò non signifi ca che nella Legge di Stabilità non ci siano aspetti che si possano modifi care e migliorare. Dobbiamo trovare il modo di far ripartire il Paese: se la spesa pubblica continua a pesare su una produzio-ne e un Pil che calano, o non crescono, il sistema si soffoca”.

L’elenco delle 15 parole si conclude con una sollecitazione alle diverse anime del Pd: “Oh issa!”.

“Nel Partito democratico - chiosa Stra-diotto - dobbiamo riscoprire e mettere in pratica la parola “oh issa!”: il Paese sta andando a rotoli e non possiamo permet-terlo: mettiamo insieme le nostre forze e sincronizziamoci e riusciremo a vincere e a governare bene sia il Veneto che il Paese”.

di Ornella Jovane

Politica Intervista al nuovo segretario del Partito democratico veneziano

Il Pd con Marco Stradiotto è alla ricerca di una nuova sintonia col territorio

“Il Partito Democratico in provincia di Venezia, ri-sente delle dinamiche congressuali, nazionali ma a livello locale ha dimostrato ottimi segnali di vita-

lità e radicamento. Riteniamo che la candidatura di Marco Stradiotto sia la più idonea in questa fase. Certo se qual-cuno avesse voluto presentare una candidatura differente, bastava raccogliesse un centinaio di adesioni“. A spiegarlo è Michele Mognato, per anni vicesindaco a Venezia, ora deputato e segretario provinciale uscente. Mognato è la voce di Gianni Cuperlo nella Federazione, spiega come sia di fatto la scelta migliore quella che va a incoronare Marco Stradiotto segretario provinciale del Pd.

“Marco Stradiotto - dice Mognato – è la persona giu-

sta nel posto giusto e nel momento giusto. Di lui si può apprezzare l’esperienza da amministratore, ma anche di parlamentare. E’ l’uomo giusto per fare da unione fra esperienza amministrativa locale e quadro di riferimento nazionale. Certo si tratta di gestire il partito e non fare l’amministratore o sedere in Parlamento. Si è convenuti su questa candidatura perché dà delle garanzie precise”. Per Mognato la segreteria di Stradiotto è anche la più preparata per gestire sfi de importanti a livello comunale del 2014.

“Alle ultime comunali a parte il caso anomalo di Mira fi nito in mano ai grillini – dice - Abbiamo consolidato le nostre posizioni conquistando comuni come Mirano e San Donà. Il prossimo anno bisognerà prepararsi per sfi de im-

portanti prima fra tutte quella per il Comune di Venezia”. Al di là della scontata elezione di Stradiotto il partito

veneziano si anima anche sulle vicende congressuali nazio-nali. La discussione nei circoli del Pd c’è. I circoli torneranno a riunirsi dal 10 al 17 novembre, dopo la parentesi del congresso provinciale, per eleggere i candidati alla con-venzione provinciale in cui emergeranno i pesi veri delle varie mozioni che appoggiano i quattro candidati e cioè Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Gianni Pittella, nel veneziano. Lo sbarramento da superare è quello del 5 per cento. Saranno duecento i delegati dell’assemblea provinciale, all’assemblea nazionale.

Il SEGRETARIO USCENTE MIChElE MOGNATO “E’ l’UOMO GIUSTO PER AFFRONTARE lE SFIDE FUTURE”

Michele Mognato

Marco Stradiotto

Stradiotto: “E’ necessario per il nostro Partito farsi recepire utile alla società”

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25Spazi aperti 3Spazi aperti

di Alessandro Abbadir

Ambiente Sempre più diffuso il grosso roditore erbivoro

E’ allarme nutrie in tutta la provincia di Venezia. I grossi roditori che un tem-po si concentravano prevalentemente

nell’area sud della provincia ora sono diffusi in tutto il territorio. Da Chioggia e Cavarzere da tempo si sono diffusi e ora infestano la zona sud della Riviera per poi passare nel miranese e nel Veneto orientale.

Da poco però hanno anche fatto la loro pesante apparizione in centro a Venezia. Gli agenti della polizia provinciale hanno ricevu-to diverse segnalazioni di avvistamento del roditore sempre più presente nel territorio. Il primo intervento è stato effettuato alla scuo-la elementare “Valeri” dove i genitori hanno allertato gli agenti, che con apposite gabbie hanno catturato le nutrie e provveduto a bonifi care l’area interessata. Le nutrie han-no poi fatto tappa anche al cimitero di San Michele e, tra lo sbigottimento della gente si sono cibate dei fi ori posti nelle tombe dei defunti.

Grazie all’intervento degli agenti sono

stati catturati due esemplari e i custodi del camposanto hanno riferito che non hanno notato altre presenze dell’animale. Infi ne è giunta una segnalazione della presenza di nutrie alla scuola Sansovino di Cannaregio.

La presenza di nutrie a Venezia era già stata segnalata la scorsa primavera con diversi animali segnalati nell’Isola di Sacca

Sessola, dove c’era stato un primo interven-to tampone. Ora è stato pianifi cato per la stagione invernale un intervento più effi cace e duraturo”.

L’assessore alla polizia provinciale Giu-seppe Canali commenta “Invito i cittadini a segnalare tempestivamente alla Polizia Provinciale la presenza di questi animali

chiamando la centrale operativa (numero verde 800128580) per consentire un pron-to intervento ed evitare che la popolazione di questi animali alloctoni aumenti in modo consistente.

I cittadini tuttavia devono anche sapere che la nutria non è un animale aggressivo, è erbivoro e non attacca l’uomo se non per difendersi. La nutria è un animale che si ri-produce velocemente, una femmina appena nata riesce già entro l’anno a procreare una nidiata di piccoli, e dunque le nutrie stan-no invadendo anche l’ambito lagunare per la loro capacità di adattamento che rende sempre arduo il contenimento della specie”. Proprio per affrontare le nutrie la polizia provinciale ha chiesto di adeguare le armi in dotazione.

L’amministrazione con questa modifi ca ha ravvisato la necessità di dotare il Corpo di polizia provinciale di armi più consone ai servizi cui sempre più è chiamato a concor-rere il Corpo, tra i quali le numerose richieste

da parte delle Forze dell’ordine, Ulss e citta-dini per l’abbattimento di animali di grossa taglia, sia selvatici che fuggiti da allevamen-ti, sia per il contenimento di specie alloctone quali la nutria.

Per tale ragione verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina cali-bro 22”, maggiormente funzionale all’ab-battimento di nutrie, nonchè la “carabina lancia siringhe anestetizzanti” per evitare di uccidere l’animale anestetizzandolo. Per l’assessore Canali “Va preso atto che la presenza delle nutrie in questi ultimi anni

è cresciuta in modo notevole, e in particolar modo nei centri cittadini attraversati da corsi d’acqua.

Stiamo intervenendo sia con il sistema del “trappolaggio”, sia con l’abbattimento secondo i piani di contenimento previsti. Il ricorso ad armi più idonee al loro utilizzo in ambienti urbanizzati consentirà, nel rispetto dei canoni di sicurezza, di non destare allar-me tra i cittadini a causa delle detonazioni che, in particolare nel silenzio dell’orario notturno, sono maggiormente avvertibili”

Nutrie, è allarme a Venezia

ADOTTAMIKevin, il bassottone. Maschio, circa 5-6 anni, taglia medio con-tenuta. Da circa 1 mese girava vicino ad una casa dove vivono 2 cani e delle brave persone. Quando ha visto che per lui c’era

pappa ed acqua a disposizione ha deciso che poteva fi darsi. Dopo qualche giorno però è stato portato in rifugio

Ora è un ospite a.p.a in attesa di famiglia.

Nuvola rossa. Gattina di circa 3-4 mesi. Arrivata in un giardino dove c’era cibo ed acqua. Pensava di avere trovato un posto sicuro per crescere, ma non era così. La sua adozione è urgente. Noi volontari purtroppo non sappiamo dove metterla.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus3289620233

Diana, pastore tedesco 8 mesi femmina. Comperata in allevamento e buttata via come un giocattolo rotto.

E’ meravigliosa ma imperfetta: ha la displasia all’anca e alle zampette anteriori. Chi se n’è liberato ha evitato

di affrontare costi e cure. Diana ha ora fatto il primo intervento, riuscitissimo, ma dovrà affrontarne altri .

Two sisters. Segugette giovani circa 6-8 mesi, carattere pauroso, ma molto buone. Sicuramente prese per cacciare e visto che non erano in grado di farlo perché tenerle? Recuperate terrorizzate che vagavano disorientate. Queste due sorelline saranno affi date solo da compagnia anche separatamente. Presto verranno sterilizzate.

Lilly. Cagnetta di 6 mesi, già sterilizzata, arrivata cucciola: aveva solo 2 mesi. Il suo carattere timido e

molto pauroso non hanno facilitato la sua adozione. Ora è più espansiva. La vita del rifugio durante l’inverno è

molto dura. Lilly pesa solo 5 chili.

Hanno devastato il cimitero di San Michele mangiando i fi ori delle tombe dei defunti

Verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, funzionale all’abbattimento

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26 Mondo scuola 5Mondo scuola

Un linguaggio fresco, brioso e origi-nale, uno stile effi cace, ben costru-ito ma spontaneo, per esprimere

in pochi minuti attraverso un fi lmato un messaggio “edifi cante” ed educativo: gli oggetti contraffatti fanno male alla salute e all’economia.

I 21 studenti - selezionati tra le tre clas-si terze (A, B e C) della scuola secondaria di primo grado di Fossò dell’Istituto comprensi-vo Galileo Galilei - con il loro video dal titolo “La F... iesta (storia di regali indecenti)” hanno saputo stupire e convincere, prima la qualifi cata ed esigente giuria del concorso regionale “Ciak! Caccia al Falso”, istituito da Regione Veneto, Unioncamere e le Asso-ciazioni di consumatori operanti in Veneto, e poi i navigatori della rete. Questi ultimi con i loro voti li hanno premiati, “piazzan-doli” al primo posto nella sezione “scuole” del concorso.

Tutto ha inizio lo scorso aprile, quando la scuola di Fossò decide di procedere con un secondo corso di eccellenza, dopo quel-lo fotografi co dell’anno precedente, rivolto agli alunni delle (allora) classi seconde che avevano manifestato particolare motivazio-ne e interesse nello svolgimento delle atti-

vità didattiche. Selezionati i 21 studenti, si è effettua-

ta l’iscrizione al concorso che per il tema trattato - la lotta alla contraffazione - è apparso all’attuale dirigente scolastico, la professoressa Laura Contin, e ai docenti interessati al progetto, il professore di tec-nologia Salvatore Salamone insieme alla collega Patrizia Borina, un utile esercizio di cittadinanza attiva, con stimolanti potenzia-lità sul piano multidisciplinare.

Nulla è stato lasciato al caso e il percor-so preparatorio è iniziato con un approccio teorico al tema in questione.

“Dopo aver messo a fuoco i contenu-ti - racconta il professor Salamone - siamo passati alla fase più tecnica, relativa alle modalità di realizzazione del video, dalle riprese al montaggio”.

I ragazzi si sono occupati in prima persona della sceneggiatura, interamente ideata da loro, dei costumi e degli oggetti, hanno disegnato le varie sequenze di ripre-sa, si sono assegnati i ruoli e hanno messo a punto le parti. Anche per la musica è stata fatta una scelta originale, un piacevolissimo e orecchiabile “tormentone” scritto insieme al professore di musica Stefano Ricatti ed

di Ornella Jovane

Lotta alla contraffazione L’Istituto comprensivo di Fossò primo al concorso regionale “Ciak! Caccia al falso”

La bella storia di una scuola vincenteeseguito col fl auto dolce dagli stessi ragaz-zi.

Fra i personaggi coinvolti anche alcuni esercenti di Fossò che, interpellati dagli studenti, si sono resi disponibili per interpre-tare un “ruolo” all’interno del video. Con il prezioso aiuto dei genitori, in particolare di Giorgio Bellingardo e Michele Gelmo, le sin-gole sequenze fi lmate sono state montate ed è stato confezionato il video.

“Un lavoro - spiega la professoressa Contin - che alla fi ne è diventato corale, gra-zie all’entusiasmo trascinante che studenti e insegnanti hanno saputo trasmettere non solo all’interno dell’istituto comprensivo ma anche a tutto il territorio”.

Il video è stato realizzato nell’arco di un mese, tra fi ne aprile e maggio, con una cura certosina che ha portato gli studenti ad utilizzare tutto il tempo a disposizione, tan-to da arrivare a consegnare a mano presso la segreteria del concorso, proprio all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile, il prezioso cd. L’arrivo delle vacanze estive non ha interrotto il cammino verso la vittoria. I ra-gazzi si sono tenuti in contatto tra di loro e, come un tam tam, il 15 luglio la bella notizia ha subito fatto il giro del paese: la

prima selezione era stata superata, il video dell’istituto comprensivo di Fossò era stato pubblicato, selezionato fra i tre migliori, sul blog “Veneto consumatori” per essere votato. Fra questi sarebbe uscito il vincito-re. “La F...iesta” è piaciuto subito in rete e le preferenze sono state numerose, a fi ne settembre se ne contavano oltre 200. Un “bottino” signifi cativo con cui il 16 ottobre i 21 ragazzi con i loro docenti, la dirigente scolastica e i genitori si sono presentati a palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, accolti dall’assessore regionale alle Politiche dell’Agricoltura Franco Manzato insieme alle altre due scuole selezionate - Itc Fusi-nieri di Vicenza e l’istituto “Agli Angeli” di Verona - per assistere alla proclamazione della vincitrice (nella foto in alto).

Non si può raccontare a parole l’emo-zione e la soddisfazione provata dal gruppo di Fossò quando si sono resi conto di aver vinto i 6.500 euro messi in palio dal con-corso. La dirigente, i docenti, i genitori e i ragazzi, uniti dalla stessa commozione, hanno esultato insieme - e non sono manca-te le lacrime di gioia -, felici del risultato rag-giunto. La commissione giudicatrice prima e quindi la rete ha premiato il modo in cui è

stato proposto il messaggio e “confeziona-to” il video. “I ragazzi - commenta il pro-fessor Salamone - hanno scelto di creare un doppio piano di comunicazione per arrivare in modo effi cace a stimolare la rifl essione. C’erano le immagini, la storia di una festa di compleanno a sorpresa, e le parole, con cartelloni di commento inseriti fra una se-quenza e l’altra con cui si voleva sottolinea-re la “morale” della storia”. Effi cace anche la scelta di trasporre la narrazione in una dimensione senza tempo, attraverso l’uso del bianco e nero, virato seppia, che dava al videoclip un’apprezzabile patina “artistica”.

I ragazzi hanno fatto la loro parte por-tando a casa il prestigioso premio e anche la considerevole somma, ora tocca alla diri-gente scolastica mantenere la parola data. “Avevamo promesso che in caso di vittoria - spiega la professoressa Contin - avremmo inserito nel programma una visita scolastica all’estero. Si tratta ora di decidere la meta, ma il meritato viaggio di istruzione è assi-curato”.

Una bella, utile ed educativa esperienza che testimonia di un modo nuovo, frizzan-te e motivante di fare scuola, una buona scuola.

Sarà il prossimo

Einstein?Nome

Cognome

Via n°

Cap Città Prov

Tel Cell

E-mail

Data e luogo

Firma

Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.

Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.

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Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione.Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!

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28 Personaggio6 Personaggio

Franco Mason, pensionato vive a Mira Por-te e ha una passione molto particolare: col-lezionare oggetti. Franco colleziona ogni

genere di cosa e condivide la passione con la moglie Carla Barberini, con la quale frequenta i vari mercatini alla ricerca di oggetti affascinanti.

Quando nasce la passione di colleziona-re oggetti?

“Sinceramente una risposta precisa non saprei darla, posso dire che mio nonno “Mo-robeo”, negli anni Quaranta, vendeva in giro di-verse cose: castagne, patata americana, bagigi e bomboni, davanti alla chiesa o al cinema o, a porta a porta, la “smorga” (scarto della Mira Lanza) e spesso si faceva pagare con oggetti vecchi, quali chiavi, attrezzi o documenti, che a sua volta scambiava”.

Dove trova questi oggetti? “Da una trentina di anni frequento i mer-

catini di antiquariato. Gli oggetti mi attraggono

molto e il desiderio di possederli e cresciuto con il tempo; per comprarli senza intaccare il bilancio familiare, partecipo a mercatini dell’antiquariato vendendo oggetti e cose trovate nei magazzini, garage e soffi tte delle case di parenti, colleghi e amici”.

Si può dire che questa passione è diven-tata uno stile di vita?

“Certo; ha cambiato la mia vita e il tem-po libero: le domeniche facevo i mercatini di antiquariato girando per il Veneto, e le regioni vicine, alla ricerca di nuove cose e oggetti parti-colari per le mie raccolte. Questo nuovo modo di girare mi ha dato anche l’opportunità di sco-prire, vedere e conoscere altre città e paesi”.

Il collezionismo è una passione associa-tiva?

“Molte persone hanno questa passione ed è bello condividerla: ogni domenica ci sono migliaia di visitatori che frequentano i mercatini

oltre ai venditori, con i quali prima o dopo, ci si ritrova e allora si chiacchiera su questo mondo meraviglioso. Un’altra bella cosa che offre que-sta passione è la concentrazione e l’impegno che ti fanno “staccare la spina”: per qualche tempo ci si isola, i problemi si allontano e si vive solo per la propria passione”.

I suoi oggetti interessano anche gli altri? “Ho partecipato a più di cento mostre: tra

feste paesane o all’interno di ville. Per me le mostre sono tutte belle, perché cerco sempre di accompagnare le mie cose con documenti o libri per illustrare la storia”.

Qualche esempio di oggetti interessanti per le mostre?

“Documenti e libri su Mira e sulla Riviera del Brenta, macchine per scrivere, calcolatrici materiale didattico, gioco oca, fi schietti, domi-no, calamai, carte gioco, compassi, timbri, cuci-trici, pinocchio, la cantina, cavatappi, tappatrici,

caraffe, densimetri, sifoni bar, tutto martini, curiosità; del mondo contadino: gioghi, roncole, chiavi, tenaglie, seghetti, martelli, saldatori; del calzolaio: forme, pinze, martelli, calza scarpe, forme scarpe; dei parrucchieri: rasoi con affi la lamette, usa e getta, lamette, macchinette ta-glia capelli. Pesi e misure, bilance, metri, calibri, compassi, livelle, fi lo piombo, cavalletti genio misura pressione gomme e sangue; tutto per il caffè: macinini, caffettiere, tostatori, libri e docu-menti e tutto sulla Mira Lanza con i 175 anni di storia, cartoline, prodotti, Calimero, documenti e molto altro ancora”.

Sorge spontaneo chiedersi dove tiene tutti questi oggetti.

“Ho due magazzini che tengo molto ordi-nati, sono molto organizzato perché facevo un lavoro che lo richiedeva”.

Per il futuro? “Se il comune di Mira mi mettesse a di-

sposizione degli spazi potrei organizzare delle mostre o delle esposizioni sulle tradizioni locali: di recente ne ho fatta una legata alla biancheria della nonna, in piazza a Mira Porte, prossima-mente ne farò un’altra legata agli antichi “co-stumi” dei neonati”.

“Ho due magazzini dove colloco gli oggetti che raccolgo da oltre trent’anni”

L’intervista A tu per tu con un cultore dell’antiquariato della Riviera del Brenta

Franco Mason, collezionista per passione

Nella foto Franco Mason

Roberta Pasqualetto

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9Cultura provinciale

E’ scomparso qualche settimana fa Paolo Morelli, leader degli Alunni Del Sole. La band napoletana è

stata, negli anni Settanta, una delle più importanti a livello nazionale e i suoi successi, “ Concerto “ su tutte, ma anche “E mi manchi tanto“ e “Un’altra poesia“ sono stati colonna sonora di stagioni esti-ve vissute all’insegna del divertimento e del sorriso in un lungomare adriatico di Sottomarina sempre ricco di locali da ballo o di juke-box che si alternavano di notte al suono delle radio che proprio a quelle ore lasciavano spazio ai “ fi li diretti“.

Gli Alunni Del Sole, e quindi Paolo Morelli, non sono collegabili a Chioggia solo per questi motivi: nel 1978 riuscirono a vincere con “ Liù “ il Festival Bar e pro-prio da Chioggia, nell’ambito del “Disco Verde“, riuscirono a muovere i primi passi del loro cammino verso l’Arena di Verona, sede della fi nalissima.

Proprio in You Tube il video di Liù, estrapolato dalla trasmissione televisiva “SuperClassifi ca Show“, è quello girato a piazza Vigo in uno scenario speciale che aveva saputo portare fortuna alla band napoletana che in quella occasione aveva stretto una sorta di gemellaggio con la ra-dio locale per eccellenza di quel periodo, ovvero l’ormai scomparsa “Radio Chioggia Libera “ dei vari Zerlino Varagnolo, Tiziano

Marchesan, Carlo Pagan, Aldo Crivellari e, il sottoscritto, Marco Lanza che, all’epoca dodicenne, veniva chiamato Marco Junior.

Liù fu programmatissima e divenne la colonna sonora dell’estate “sottomari-nante” andando a trionfare, con la regia del padovano Vittorio Salvetti, in fi nale a Verona nella manifestazione relativa alle più ascoltate nei juke-box.

Se ne è andato quindi anche Paolo Morelli, con Aldo Tagliapietra delle Orme, una delle più belle voci della musica ita-liana, però per Chioggia rimane il fascino delle belle immagini di quel video, ora cliccatissimo, con l’imponenza del pon-te di Vigo, quasi a volerci ricordare che Chioggia e Sottomarina sono tra le poche città in Italia a poter abbinare mare e città d’ arte...

”Concerto“ cantavano gli alunni Del Sole, e questa volta non è “Un mare senza te“: è un mare anche abbinato alla cultura.

Sul fi nire degli anni 70 forte fu anche l’ abbinamento sport e orticoltura con I Giochi senza Frontiere e la celeberrima Rosa di Chioggia...

A volte c’è da pensare di dover avere l’imbarazzo della scelta per poter decidere da dove iniziare la ripartenza di Chioggia.

Ritorna in auge su Youtube, omaggio a Paolo Morelli

NEl VIDEO DI “lIÙ” DEGlI AlUNNI DEl SOlE, ChIOGGIA DEGlI ANNI SETTANTA

La Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve) propone un calendario ricco di ap-puntamenti e mostre per tutto l’autunno.

Il primo novembre ha riaperto Palazzo Moce-nigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Da gennaio 2013 il Palazzo è stato oggetto di un eccezionale intervento conserva-tivo che ha consentito di recuperare non solo i principali elementi architettonici e strutturali, ma anche gli antichi arredi e i mobili, i fastosi affreschi, gli stucchi e i marmorini, i preziosi pavimenti e gli infi ssi. Il nuovo impianto, che oggi coinvolge diciannove sale al piano nobile del palazzo, ripropone le suggestioni di un’abi-tazione nobiliare veneziana del XVIII secolo e l’evolversi delle tendenze della moda, del co-stume e del tessile. Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la super-visione scientifi ca del Maestro Pier Luigi Pizzi: architetto, regista, scenografo e costumista di

fama internazionale e si realizza sotto la dire-zione scientifi ca di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curate-la di Chiara Squarcina, responsabile del Museo. All’interno del nuovo percorso anche un’inedita proposta museografi ca che riguarda la storia del profumo e delle essenze, affi dato a Mavive Spa, partner principale di questa straordinaria operazione di recupero e valorizzazione della sede museale.

Il fi nale d’anno sarà all’insegna del “Set-tecento”, dopo Palazzo Mocenigo sabato 7 di-cembre si inaugurerà, al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico, una monografi ca dedicata al raffi nato pittore vedutista Pietro Bel-lotti, fratello di Bellotto e nipote di Canaletto, con cui si darà il via all’iniziativa “Archivi del vedutismo” che proporrà nel tempo appunta-menti dedicati a protagonisti e aspetti poco noti di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo.

Il 12 dicembre nel museo di Cà Pesaro

aprirà la mostra: “Camera 1953/1964 – Gli anni di Romeo Martinez”. La rivista “Camera”, pubblicata a partire dai primi anni ’20 in Sviz-zera, diventa negli anni ’50 e ‘60 un punto di riferimento internazionale per la fotografi a, grazie all’impegno di Romeo Martinez (1911-1990), che la dirige dal 1953 al 1964. La sua importanza e unicità sono legate soprattutto al ruolo di sostegno e sviluppo della fotografi a eu-

ropea in un periodo in cui industria, pubblicità e moda ricorrono massicciamente all’impiego strategico dell’immagine.

Tra gli altri appuntamenti da non perdere: a palazzo Fortuny Tàpies Lo sguardo dell’arti-sta “A very light art” e “Imbarcazioni da re-gata” a Ca’ Rezzonico fi no al 24 novembre. A Cà Pesaro la mostra: The Sonnabend Collection esposizione prolungata fi no all’8 dicembre. Al

museo Correr e a Cà Pesaro la mostra Vedova Plurimo fi no a fi ne anno e Flora Viale -Fram-menti sacri al Museo del Merletto fi no al 5 gennaio 2014. A Palazzo Ducale la mostra: I doni di Shah Abbas il Grande alla Serenissima fi no al 12 gennaio 2014; proseguiranno fi no al 31 gennaio 2014 le mostre: Eraldo Mauro Camera Oscura - Slides e Anna Skibska entram-be al Museo del Vetro di Murano.

Dall’inizio di novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Dicembre invece sarà un omaggio al Settecento con l’inaugurazione a Ca’ Rezzonico di una monografi ca dedicata al pittore vedutista Pietro Bellotti

Venezia La Fondazione Muve propone un catalogo ricco di appuntamenti

Autunno di mostre ai Musei civici veneziani

La sala 15, delle cinque di Palazzo Mocenigo dedicate al profumo, evoca il laboratorio dove si producevano le essenze

di Roberta Pasqualetto

Celebrazioni di Giuseppe Verdi Una lezione-spettacolo in tour per le scuole superiori

Il 10 ottobre era il compleanno di Giuseppe Verdi e proprio in questo giorno è ripartito il tour all’interno degli Istituti Superiori secondari del Veneto che con una lezione-spettacolo celebra le

opere e la storia del grande musicista italiano nato 200 anni fa.Giuseppe Verdi non era di origine veneta, ma ha avuto un rap-

porto privilegiato con la nostra regione, in particolare con Venezia e il Teatro La Fenice in cui hanno debuttato alcune delle sue più importanti opere (Rigoletto 1851, La traviata 1853). La lezione spettacolo, rivolta agli studenti e presentata direttamente all’interno delle scuole, offre una valida opportunità didattica complementare e alternativa in quanto, attraverso il linguaggio teatrale, permette la diffusione della poetica musicale e delle correnti artistiche dell’Ot-tocento.

La prima tappa di questo tour verdiano ha coinvolto il Liceo Veronese di Chioggia per poi proseguire all’istituto Marco Belli di Portogruaro, al Sant’Apollinare di Rovigo e in istituti di Conegliano, Verona, Vittorio Veneto, Castelmassa, Monselice, Villafranca di Vero-na, Este e così fi no a dicembre all’interno degli istituti che ne hanno fatto richiesta, per un totale nell’anno 2013 di 60 istituti coinvolti nelle 7 province.

“Viva Verdi! Invito all’opera. Questa non è una musica per vec-chi” intende coinvolgere i nuovi adolescenti nelle vicende umane e artistiche del famoso compositore italiano.

“Ho voluto indagare un po’ nella vita e nelle opere di questo uomo straordinario – spiega Andrea Pennacchi che interpreta la lezione-spettacolo -, a cui sono dedicate piazze e viali in ogni città, le cui “arie” ognuno conosce anche se non ha mai fatto da spettato-re a un’opera lirica (basti pensare a “Va’ Pensiero”, o a “La donna è mobile”), e ne ho approfi ttato per conoscere e far conoscere meglio anche l’Opera Lirica stessa, genere un tempo adorato dalle masse e ora ridotto – tranne che in alcuni casi particolari – a costoso intrattenimento d’élite proprio qui, in Italia, la sua patria d’origine! Il risultato – grazie anche all’aiuto del musicista Giorgio Gobbo – è

stata la scoperta che Verdi e l’Opera sono tutt’altro che “roba per vecchi”, anzi: sono musica per giovani orecchie”.

Questo progetto, promosso da Arteven con il sostegno della Regione Veneto, si inserisce nell’ambito delle proposte didattico-cul-turali indirizzate agli studenti degli Istituti Superiori del Veneto, un appuntamento che ha visto negli anni proporre con grande successo iniziative legate ai Moti del ‘48, al Ruzante, agli scritti del Palmieri, alla poesia del Petrarca, ai luoghi veneti descritti dal Teatro di Sha-kespeare, al duello tra Gozzi e Goldoni, alle architetture di Andrea Palladio, alle scoperte di Galileo Galilei e alla pittura rivoluzionaria del Giorgione, ai 150 anni dell’Unità d’Italia tramite la fi gura di Ippolito Nievo e ai fantastici viaggi in terre esotiche di Salgari.

Invito all’opera con “Viva Verdi!”

La locandina dell’iniziativa

Eugenio Ferrarese

Dallo scorso gennaio Palazzo Mocenigo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo

Marco Lanza

31Cultura provinciale

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11

LO SPORT in PRIMO PIANO

L’inizio della stagione agonistica della Pallanuoto veneziana, Mestrina Nuoto, assomiglia a quella di un motore diesel:

dove non si è verifi cato uno scatto bruciante ma una tranquilla sensazione di affi dabilità e di continuità. Sulla panchina della prima squadra maschile è stato promosso Luca Gambardella: un indimenticabile tripleta nella stagione 2010 /11 e il “premio mentore” tributatogli alla prima edizione di Futursport, galà dei giovani talenti dello sport del territorio organizzato dalla Provincia di Venezia, due fi nali nazionali con l’under 17 nelle ultime due stagioni, una lunga gavetta al fi anco dei “maestri” Giovanni Zaccaria e Massimo De Crescenzo nella serie A femminile e sulla panchina della prima squa-dra maschile ma soprattutto tanti anni passati assieme al folto reparto di atleti del vivaio che costituiscono l’ossatura della Mestrina Nuoto alla vigilia del suo terzo campionato in serie B.

Massimo De Crescenzo ha scelto, so-prattutto per ragioni familiari, di tornare in Liguria e di andare ad allenare il Chiavari e

ha convinto la dirigenza biancoceleste che Luca Gambardella fosse l’uomo giusto per guidare una squadra giovane e ambiziosa che, due anni fa, ha disputato i play off per la promozione in serie A e l’anno scorso li ha mancati per pochissimo.

La rosa degli atleti coniuga continuità e freschezza: sono stati confermati quasi tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio biancoceleste: il capitano Andrea Barina (uscito dalle giova-nili in verità da qualche tempo), il mancino

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fi no agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato signifi cative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difenso-re) mentre mancherà all’appello in questa stagione il loro ex compagno di under 17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno recupero fi sico. Tra i mestrini passa dalla va-sca alla panchina Antonio Scafuri; degli altri “mestrini storici” continuerà a indossare la calottina biancoceleste Tommaso Vecchiato mentre giocherà in un’altra città, per ragioni di studio, Francesco Chiozzini, idealmente rimpiazzato da un altro ragazzo del vivaio che lo ricorda per la velocità, Dorin Condrat. Confermato, oltre al portiere Gola, il laziale Andrea Tafuro che, dopo le esperienze in A1, prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la sua avventura nella pallanuoto veneziana mentre manca poco alla defi nizione dell’in-tesa con il centro boa Francesco Zatti.

Mestrina Nuoto punta al verticeneWs

Si è svolto nella sala consiliare del municipio di Campolongo “Grazie di cuore”, evento promosso da Affari Puliti e dai sindaci della Riviera per illustrare i risultati raggiunti grazie all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la

presenza della Nazionale Cantanti in una partita benefi ca svoltasi l’8 settembre scorso. Tutte le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 euro che sarà completamente destinato alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rap-presentanti dell’associazione Affari Puliti hanno ringraziato in primis l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della targhe alle associazioni: Pro Loco di Dolo, ALTA Associazione Lagunari Truppe Anfi bie, Protezione Civile di Dolo, Atletica della Riviera del Brenta, InterClub Campolongo Maggiore, Fc Calcio Dolo, Accademia del Pane e Gruppo Artigiani Panifi catori della Riviera del Brenta. Inotre sono stati segnalati con un attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Fiorenzo Zagallo, Alessandra Sorgato, Gianluca Costa, Ettore Erriu, Biagio Beneduce, Walter Mosticone, Francesca Matterazzo, Protezione Civile Fossò, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. Infi ne sono state consegnate Targhe di Pregio ai due Campi sulla Legalità realizzati nell’estate 2013 presso la sede di Affari Puliti.

A CampolongoparTiTa conTro la Mala, un successo

G.P.

Lo Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport inverna-

li sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per prin-cipianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master.

Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Au-stria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiu-so; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal

Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione at-letica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presi-dente Giorgio Boato – poi ci siamo classi-fi cati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla fi nalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giova-nissimi, dai cuccioli agli juniores, con ot-timi risultati – conclude Boato – si sono classifi cati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella sta-gione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it

Sport invernaliscii club MesTre, risulTaTi da ricordare

R.P.

Nuoto Prende il via la stagione della pallanuoto veneziana

di Roberta Pasqualetto

32 11

LO SPORT in PRIMO PIANO

L’inizio della stagione agonistica della Pallanuoto veneziana, Mestrina Nuoto, assomiglia a quella di un motore diesel:

dove non si è verifi cato uno scatto bruciante ma una tranquilla sensazione di affi dabilità e di continuità. Sulla panchina della prima squadra maschile è stato promosso Luca Gambardella: un indimenticabile tripleta nella stagione 2010 /11 e il “premio mentore” tributatogli alla prima edizione di Futursport, galà dei giovani talenti dello sport del territorio organizzato dalla Provincia di Venezia, due fi nali nazionali con l’under 17 nelle ultime due stagioni, una lunga gavetta al fi anco dei “maestri” Giovanni Zaccaria e Massimo De Crescenzo nella serie A femminile e sulla panchina della prima squa-dra maschile ma soprattutto tanti anni passati assieme al folto reparto di atleti del vivaio che costituiscono l’ossatura della Mestrina Nuoto alla vigilia del suo terzo campionato in serie B.

Massimo De Crescenzo ha scelto, so-prattutto per ragioni familiari, di tornare in Liguria e di andare ad allenare il Chiavari e

ha convinto la dirigenza biancoceleste che Luca Gambardella fosse l’uomo giusto per guidare una squadra giovane e ambiziosa che, due anni fa, ha disputato i play off per la promozione in serie A e l’anno scorso li ha mancati per pochissimo.

La rosa degli atleti coniuga continuità e freschezza: sono stati confermati quasi tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio biancoceleste: il capitano Andrea Barina (uscito dalle giova-nili in verità da qualche tempo), il mancino

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fi no agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato signifi cative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difenso-re) mentre mancherà all’appello in questa stagione il loro ex compagno di under 17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno recupero fi sico. Tra i mestrini passa dalla va-sca alla panchina Antonio Scafuri; degli altri “mestrini storici” continuerà a indossare la calottina biancoceleste Tommaso Vecchiato mentre giocherà in un’altra città, per ragioni di studio, Francesco Chiozzini, idealmente rimpiazzato da un altro ragazzo del vivaio che lo ricorda per la velocità, Dorin Condrat. Confermato, oltre al portiere Gola, il laziale Andrea Tafuro che, dopo le esperienze in A1, prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la sua avventura nella pallanuoto veneziana mentre manca poco alla defi nizione dell’in-tesa con il centro boa Francesco Zatti.

Mestrina Nuoto punta al verticeneWs

Si è svolto nella sala consiliare del municipio di Campolongo “Grazie di cuore”, evento promosso da Affari Puliti e dai sindaci della Riviera per illustrare i risultati raggiunti grazie all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la

presenza della Nazionale Cantanti in una partita benefi ca svoltasi l’8 settembre scorso. Tutte le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 euro che sarà completamente destinato alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rap-presentanti dell’associazione Affari Puliti hanno ringraziato in primis l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della targhe alle associazioni: Pro Loco di Dolo, ALTA Associazione Lagunari Truppe Anfi bie, Protezione Civile di Dolo, Atletica della Riviera del Brenta, InterClub Campolongo Maggiore, Fc Calcio Dolo, Accademia del Pane e Gruppo Artigiani Panifi catori della Riviera del Brenta. Inotre sono stati segnalati con un attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Fiorenzo Zagallo, Alessandra Sorgato, Gianluca Costa, Ettore Erriu, Biagio Beneduce, Walter Mosticone, Francesca Matterazzo, Protezione Civile Fossò, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. Infi ne sono state consegnate Targhe di Pregio ai due Campi sulla Legalità realizzati nell’estate 2013 presso la sede di Affari Puliti.

A CampolongoparTiTa conTro la Mala, un successo

G.P.

Lo Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport inverna-

li sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per prin-cipianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master.

Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Au-stria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiu-so; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal

Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione at-letica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presi-dente Giorgio Boato – poi ci siamo classi-fi cati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla fi nalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giova-nissimi, dai cuccioli agli juniores, con ot-timi risultati – conclude Boato – si sono classifi cati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella sta-gione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it

Sport invernaliscii club MesTre, risulTaTi da ricordare

R.P.

Nuoto Prende il via la stagione della pallanuoto veneziana

di Roberta Pasqualetto

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LO SPORT in PRIMO PIANO

L’inizio della stagione agonistica della Pallanuoto veneziana, Mestrina Nuoto, assomiglia a quella di un motore diesel:

dove non si è verifi cato uno scatto bruciante ma una tranquilla sensazione di affi dabilità e di continuità. Sulla panchina della prima squadra maschile è stato promosso Luca Gambardella: un indimenticabile tripleta nella stagione 2010 /11 e il “premio mentore” tributatogli alla prima edizione di Futursport, galà dei giovani talenti dello sport del territorio organizzato dalla Provincia di Venezia, due fi nali nazionali con l’under 17 nelle ultime due stagioni, una lunga gavetta al fi anco dei “maestri” Giovanni Zaccaria e Massimo De Crescenzo nella serie A femminile e sulla panchina della prima squa-dra maschile ma soprattutto tanti anni passati assieme al folto reparto di atleti del vivaio che costituiscono l’ossatura della Mestrina Nuoto alla vigilia del suo terzo campionato in serie B.

Massimo De Crescenzo ha scelto, so-prattutto per ragioni familiari, di tornare in Liguria e di andare ad allenare il Chiavari e

ha convinto la dirigenza biancoceleste che Luca Gambardella fosse l’uomo giusto per guidare una squadra giovane e ambiziosa che, due anni fa, ha disputato i play off per la promozione in serie A e l’anno scorso li ha mancati per pochissimo.

La rosa degli atleti coniuga continuità e freschezza: sono stati confermati quasi tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio biancoceleste: il capitano Andrea Barina (uscito dalle giova-nili in verità da qualche tempo), il mancino

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fi no agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato signifi cative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difenso-re) mentre mancherà all’appello in questa stagione il loro ex compagno di under 17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno recupero fi sico. Tra i mestrini passa dalla va-sca alla panchina Antonio Scafuri; degli altri “mestrini storici” continuerà a indossare la calottina biancoceleste Tommaso Vecchiato mentre giocherà in un’altra città, per ragioni di studio, Francesco Chiozzini, idealmente rimpiazzato da un altro ragazzo del vivaio che lo ricorda per la velocità, Dorin Condrat. Confermato, oltre al portiere Gola, il laziale Andrea Tafuro che, dopo le esperienze in A1, prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la sua avventura nella pallanuoto veneziana mentre manca poco alla defi nizione dell’in-tesa con il centro boa Francesco Zatti.

Mestrina Nuoto punta al verticeneWs

Si è svolto nella sala consiliare del municipio di Campolongo “Grazie di cuore”, evento promosso da Affari Puliti e dai sindaci della Riviera per illustrare i risultati raggiunti grazie all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la

presenza della Nazionale Cantanti in una partita benefi ca svoltasi l’8 settembre scorso. Tutte le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 euro che sarà completamente destinato alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rap-presentanti dell’associazione Affari Puliti hanno ringraziato in primis l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della targhe alle associazioni: Pro Loco di Dolo, ALTA Associazione Lagunari Truppe Anfi bie, Protezione Civile di Dolo, Atletica della Riviera del Brenta, InterClub Campolongo Maggiore, Fc Calcio Dolo, Accademia del Pane e Gruppo Artigiani Panifi catori della Riviera del Brenta. Inotre sono stati segnalati con un attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Fiorenzo Zagallo, Alessandra Sorgato, Gianluca Costa, Ettore Erriu, Biagio Beneduce, Walter Mosticone, Francesca Matterazzo, Protezione Civile Fossò, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. Infi ne sono state consegnate Targhe di Pregio ai due Campi sulla Legalità realizzati nell’estate 2013 presso la sede di Affari Puliti.

A CampolongoparTiTa conTro la Mala, un successo

G.P.

Lo Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport inverna-

li sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per prin-cipianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master.

Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Au-stria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiu-so; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal

Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione at-letica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presi-dente Giorgio Boato – poi ci siamo classi-fi cati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla fi nalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giova-nissimi, dai cuccioli agli juniores, con ot-timi risultati – conclude Boato – si sono classifi cati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella sta-gione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it

Sport invernaliscii club MesTre, risulTaTi da ricordare

R.P.

Nuoto Prende il via la stagione della pallanuoto veneziana

di Roberta Pasqualetto

Page 36: Miranese nord ott2013 n129

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35Il Veneto in primo piano 11Il Veneto in primo piano

Pendolari sul piede di guerra e una raccolta fi rme che ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri-

mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati da 36 mila passeggeri ogni giorno. A quanto pare, per colpa dei tagli dallo Stato, il Veneto non ha più soldi per garantire il servizio svolto da quattro coppie di treni interregionali veloci Milano – Venezia. Né la Lombardia stanzierà i 4 milioni di euro necessari a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can-cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna-liere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non

ci sono, che si affi ancheranno ai treni cadenzati Milano – Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma

costa molto di più alla Regione. Le 13 coppie di Frecce regionali, il cui costo a catalogo a carico del Veneto sarà di circa 16,7 milioni l’anno a fronte dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Regione per le quattro coppie di in-terregionali, potranno tranquillamente

collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Se-condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza

è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul mede-simo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avan-zano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi -

dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.

di Germana Urbani

Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano

Pendolari: “La Regione ci ripensi”

Gli abbonamenti per le Frecce veloci costeranno molto di più

le prioriTÀ

I 152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, inter-venuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha

commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella

normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprendito-ri - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima effi cienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfi lacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una program-mazione dei servizi a medio-lungo termine”.

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12 Il Veneto in primo piano

Il 24 novembre, come ogni anno, si cele-bra la triste giornata contro la violenza di genere che sempre più spesso sfocia in

femminicidio. Ad ottobre la Camera ha fi -nalmente dato il via libera alle nuove norme sul contrasto alla violenza di genere. Oltre alle norme che introducono maggiori tutele sul piano penale, il cuore dell’impegno di tante deputate è stato fornire uno strumen-to valido per dare avvio ad un vero piano nazionale antiviolenza, costruito con il con-tributo delle associazioni e degli operatori. Sono previste politiche di formazione, poli-tiche di prevenzione, la costituzione di un Osservatorio, la sperimentazione di progetti per la presa in carico degli uomini violenti; inoltre - con l’articolo 5bis - si riconosce e si rafforza, anche attraverso la previsione

di uno specifi co fondo, l’attività dei centri antiviolenza che in questi anni hanno ga-rantito non solo l’indispensabile servizio di accoglienza delle donne vittime ma sono stati dei veri e propri laboratori dove, attra-verso una metodologia dell’accoglienza, si è fatta prevenzione e cultura, troppo spesso in solitudine.

Delia Murer, deputata veneziana del Pd e componente della commissione Affari sociali, sottolinea l’importanza del passo che si è compiuto, ricordando il lavoro fatto per migliorare il testo del governo attraver-so i numerosi emendamenti accolti: “Un passo importante, un buon provvedimento. C’ è ancora da fare ma per combattere la violenza di genere, in Italia, abbiamo uno strumento in più.

Abbiamo lavorato intensamente, nel-le commissioni, per migliorare il testo del Governo che, nella sua versione originaria, era carente. Siamo riuscite ad ottenere, con emendamenti mirati, norme di maggiore tu-tela per le donne, fi nanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio con il Piano che sarà costruito in modo partecipa-to e il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che sarà fi nanziato in automatico. La legge – conclude la de-putata – è per noi solo un primo passo. La convenzione di Istanbul, che abbiamo

di Germana Urbani

Maggiore tutela, fi nanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio e il Fondo per le politiche su diritti e pari opportunità fi nanziato in automatico

Il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio primavera

No alla violenza di genere: fi nalmente la nuova legge

ratifi cato ad inizio di legislatura, comincia a trovare concreta attuazione. C’è ancora da lavorare e lo faremo a partire dalla legge di Stabilità. Ma il tema è ormai una chiara priorità per l’agenda politica”.

In assenza di una legge nazionale, il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio pri-mavera. Con voto unanime il Consiglio regionale aveva approvato la Legge “In-terventi regionali per prevenire e contrasta-re la violenza contro le donne”. Un lavoro di sintesi di due precedenti progetti di legge presentati rispettivamente dal consigliere del Pdl Leonardo Padrin e dal consigliere del PD Piero Ruzzante, che avevano entrambi trovato un’adesione trasversale. Con que-sta legge quadro il Veneto, riconosceva, prima ancora dell’I-talia, che ogni forma di violenza contro le donne rappresenta una violazione dei diritti umani fonda-mentali alla vita, alla dignità, alla libertà, alla sicurezza e all’in-tegrità fi sica e psichica della persona e che le donne, anche quelle di minore età, sono spesso esposte a gravi forme di violenza, che costituiscono grave violazione dei diritti umani oltre che principale ostacolo al rag-giungimento della parità tra i sessi.

Con la stessa legge sono state defi nite anche le tipologie delle strutture necessarie rivolte alle donne vittime di violenza e ai loro fi gli minori: i centri antiviolenza che offrono assistenza, sostegno e percorsi di superamento del disagio, le case rifugio e le case di secondo livello, ovvero strutture di ospitalità in grado di offrire accoglienza e protezione. “Si è trattato – spiega il consi-gliere del Pd Piero Ruzzante - di un percorso che ha coinvolto il mondo del volontariato e

dei centri antiviolenza della nostra Regione e per questo siamo molto soddisfatti. E’ importante ora che le risorse che verranno stanziate consentano un percorso di raffor-zamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, perché ciò rappresenta una reale prevenzione per tutte quelle violenze che si consumano all’interno delle abitazioni o nella vita quotidiana e che possono sfociare in femminicidio”

“Si tratta - ha aggiunto Padrin - di un provvedimento composito, ma calato sulla realtà veneta e quindi applicabile e operativa. Si va dal coordinamento di tutti i soggetti che ope-rano sul fronte della violenza di genere al coinvolgimento degli enti locali, vere sen-tinelle del territorio”. Le reti che i vari sog-getti sono chiamati a sviluppare saranno il cuore pulsanto dell’o-peratività di questa legge: i centri e le case dovranno man-tenere costanti e fun-zionali rapporti con le forze dell’ordine, l’au-torità giudiziaria a cui compete l’assistenza,

la prevenzione e la repressione di reati, nonché con enti locali, aziende sanitarie e istituzioni scolastiche operanti nel territorio al fi ne di garantire risposte adeguate alle diverse condizioni personali di provenienza nel rispetto delle rispettive competenze e attribuzioni istituzionali.

Con l’approvazione della Legge regio-nale erano stati stanziati 400.000 euro a copertura delle attività del 2013.

Ora, l’ultimo decreto nazionale mette in campo dieci milioni di euro che saranno erogati attraverso le Regioni e la com-missione Pari opportunità del Veneto ha pubblicato da poco i bandi per domande e progetti.

La prima causa di uccisione nel Mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio

36 Il Veneto in primo piano

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Protagonisti a NordestProtagonisti a Nordest

L’intervista

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Padova Fiera premia Cicli OlympiaQuest’anno Olympia festeggia 120 anni di attività e in occasione di Expobici 2013, la fi era internazionale della bicicletta che si è tenuta a Padova lo scorso settembre, Olympia ha visto riconosciuto il contributo dato alla regione ed al ciclismo: dalle mani di Paolo Coin, AD di Pado-vaFiere S.p.A., l’azienda ha ricevuto un premio per i suoi 120 anni di attività. Parimenti, la sua bici Leader, gioiello da strada dotato di freni a disco e telaio in multifi bre di carbonio alto modulo, ha ricevuto l’Innova-tion Award per la creatività, le soluzioni tecnologiche ed il design.

120 anni: le ruote delle bici Olympia, di Piove di Sacco (PD) hanno attraversato due secoli di strade e sono arrivate, più tecnologiche e ricercate che mai, nel XXI secolo.

120 Anni, un traguardo impor-tantissimo, che poche aziende nel mondo della bici possono vantare. Imparare dal passato ma guardare al futuro: ecco come opera Olym-pia oggi. E a EXPOBICI Padova 2013 l’azienda vede riconosciuta la propria storia con un premio alla “carriera” ed uno alla sua bici “LE-ADER”, bici che ha vinto il premio “INNOVATION AWARD 2013”, consegnato a Padova in occasione del EXPOBICI.Azienda leader nel settore dell’ mtb e delle bici da corsa, fi ore all’oc-chiello del Made in Italy ciclistico, Olympia, con sede a Piove di Sacco (PD) è un marchio profondamente radicato nel territorio veneto (è pro-babilmente il secondo produttore della regione, per quantità/qualità); tuttavia le sue origini ci portano in Lombardia e precisamente, a Mila-no. Fondata nella capitale mene-ghina da Carlo Borghi, nel 1893, Olympia è uno dei più vecchi mar-chi della storia del nostro ciclismo, secondo solo a Bianchi (1885). Attenta alle tendenze di mercato ed alle innovazioni (basti pensare che nella sua gamma di inizio at-tività fi guravano anche apprezzati modelli di motocicli e di velocipe-di) Olympia si dedica, nel tempo, unicamente al ciclismo. Con le maglie Olympia, dai caratteristici colori bianchi con fascia nera, cor-rono tanti grandi: da Enrico Mollo, che arriverà secondo al Giro d’I-talia (1940) a Gaetano Belloni (il rivale di Girardengo) fi no a Pietro Chiappini che con i colori Olympia vincerà una Milano-Torino (1941) e arriverà 3° alla Milano-Sanremo (1941) davanti a Fiorenzo Magni. Dinamico e attento alle mode, Bor-ghi affi da l’immagine di Olympia ad uno dei più grandi illustratori del tempo (papà di tanti cartelloni fa-mosi, dal Campari allo champagne Cliquot al Fernet Branca): Luciano Achille Mauzan. Le maglie storiche Olympia, i poster di Luciano Achille Mauzan e tanti memorabilia storici, sono tuttora oggetto di un acceso mercato del collezionismo.Agli inizi degli anni 60’ del secolo scorso, Olympia passa nelle mani

Paolo e Vittorio Fontana, pionieri della produzione di bici di qualità

Olympia fiore all’occhiello del made in Italy, con 120 anni di storia

Paolo e Vittorio Fontana

della famiglia Fontana che ne tra-sferisce la produzione in Vene-to. Negli anni ’80 i giovani cugini Fontana, Paolo e Vittorio, rilevano l’eredità dei genitori e rilanciano il

marchio. Oggi, l’azienda è sempre di proprietà della famiglia Fontana e a Paolo e Vittorio si sono aggiun-ti i fi gli: Michela Fontana (fi glia di Paolo) e Antonio Fontana (fi glio di

Vittorio).La Olympia del 2000 opera nel mo-dernissimo stabilimento di 4400 mq di Piove di Sacco (PD) ed il gruppo conta anche il prestigioso marchio

Scapin e, con azionariato diverso, il marchio Frera. Scapin, altro storico brand veneto, è sinonimo nel mon-do di altissima tecnologia e artigia-na capacità ed un suo modello di mtb, la “Rudolf”, è addirittura as-surto all’olimpo del design, vincen-do il premio italiano “Compasso d’Oro”. Anche Olympia, nel 2009, viene inserita nell’ADI DESIGN IN-DEX, annuario italiano del design che raccoglie le produzioni più bla-sonate.Il gruppo Olympia conta una forza lavoro interna di 25 dipendenti ed un indotto di oltre 200 persone: tutta la progettazione, il design e l’assemblaggio (manuale, per scel-ta e cura, senza catene di montag-gio!) delle bici è interno all’azienda. La gamma copre tutti i segmenti di mercato, nella fascia alta, medio alta e media: mtb da competizione XC, mtb da escursione, mtb da di-scesa, bici da strada, bici ibride, city bike, pregevoli bici da turismo, una bici pieghevole (ZIP- per la barca o l’auto /caravan) ed una gamma particolarmente apprezzata di bici elettriche. Oggi, telai dalle forme sofi sticate, leggerissimi, si affi an-cano a biciclette destinate ad un pubblico amatoriale, che tuttavia richiede qualità e fi nitura inecce-pibili.Fiore all’occhiello del brand è anche la presenza sportiva, in particolare nel settore della mountain bike di alto livello, dove Olympia è sponsor di atleti di calibro internazionale, come il campione marathon Mar-zio Deho. Molte le iniziative in corso per fe-steggiare i 120 anni di attività: tra di esse anche un modello esclusivissi-mo, la 849, con un telaio che riporta in auge la Superleggera ed infrange la barriera degli 850g di peso. E tra le idee curiose segnaliamo la pagi-na facebook https://www.facebo-ok.com/OlympiaBikes?fref=ts : gli utenti sono stati invitati a “posta-re” la loro bici Olympia, di qualsiasi epoca e modello. Così, si creerà un meraviglioso album virtuale che farà scoprire il glorioso marchio at-traverso i suoi due secoli di storia.

BICI MOD. LEADER VINCITRICE DEL PREMIOINNOVATION AWARD 2013

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40 Cultura veneta16 Cultura veneta

Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini

Il Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini, fi no al 24 novembre, presenta “Sarah Sze: triple point”. Come afferma

la stessa artista “al centro della mostra è la nozione di bussola e come noi ci situiamo in un mondo perenne-mente disorientante. Ciascuna delle sale opera come un sito sperimentale, in cui gli oggetti tendono a diventare strumenti o montaggi per misurare o modellare la no-stra posizione nello spazio e nel tempo. L’aspirazione a costruire modelli che catturino la complessità e l’impos-sibilità di quell’impresa, è il punto centrale dell’opera”. Un grande laboratorio che la Sze compone di “resti ar-cheologici di esperimenti falliti”. Dal 1990 l’artista Sa-rah Sze, classe ‘69, ha sviluppato un’estetica scultorea che trasforma gli spazi attraverso mutamenti radicali di scala, colonizzando spazi trascurati o periferici, dialo-gando con il tessuto e la storia di un edifi cio. La perce-zione dello spettatore e l’esperienza architettonica sono spostate attraverso interventi specifi ci di grandi dimen-

sioni. A livello tecnico tutto parte dalla defi nizione che la termodinamica indica al termine “triple point” che de-signa una singolare combinazione di temperatura in cui tutte le tre fasi di una sostanza (gassosa, liquida e soli-da) coesistono in perfetto equilibrio. La triangolazione, cioè la misurazione della distanza da tre punti ordinali, è anche usata per determinare un punto specifi co dello spazio. L’opera di Sze fa riferimento a entrambi questi concetti, la fragilità dell’equilibrio e il desiderio costante di ritrovare stabilità e posizione. Contrariamente ad altri allestimenti di altri artisti, in questa edizione l’ingresso del Padiglione è stato trasferito a una vecchia porta di uscita a sinistra della rotonda d’ingresso. All’interno lo spettatore incontra strutture improvvisate, alcune ap-parentemente ancora in costruzione, che richiamano modelli, macchine e strutture come in un planetario, un osservatorio, un laboratorio, un pendolo e dispositivi di misurazione o elementi per localizzare i corpi nello spazio.

Il laboratorio di Sze

Il motto della mostra è fatto da una somma algebrica tradotta in Arte ossia: Artisti internazionali + vetro = Glasstress. Fino al 24 novembre tre sedi, costituite da Palazzo Cavalli – Franchet-

ti / Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti (Campo S. Stefano), Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano) e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco), costi-tuiscono l’esposizione dedicata al vetro d’arte “Glasstress. White Light/White Heat” giunta alla sua terza edizione. Tutto ruota sul coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo per la creazione d’innovative e straordinarie opere confrontando luce e calore con aspetti intrinsechi del vetro e della sua lavorazione. A livello storico è stata la grande passione per l’arte contempora-nea e per il vetro che hanno portato Berengo a creare Glasstress. Tutto è iniziato dal 2009 riunendo complessivamente oltre 200 artisti. In questa edizione l’evento ha unito, nella propria fornace a lavorare con entusiasmo e con spirito di gruppo, 65 artisti di

fama internazionale. Molti di loro si sono confrontati per la prima volta con questo materiale duttile e luminoso facendo nascere opere di alto valore artistico e comunicativo. Il successo si rias-sume nelle parole di Adriano Berengo: “ho capito che Glasstress ha raggiunto un importante obiettivo quando ho visto tre artisti di nazionalità diverse, nella nostra fornace di Murano, parlare fra loro. Era la prima volta che s’incontravano e si scambiavano le loro impressioni sul vetro, sulle tecniche e sugli esperimen-ti che stavano conducendo. Il dialogo ha modifi cato in modo sostanziale i progetti di ciascuno. Ecco, questo è Glasstress: un luogo d’incontro per gli artisti di tutto il mondo che si confrontano con il vetro”. Artisti quali Mimmo Paladino, Francesco Gennari, Joana Vasconcelos, Zhan Wang, Jan Fabre, Loris Cecchini, Aldo Mondino, Thomas Schutte, Joseph Kosuth, Mona Hatoum, Tim Noble &Sue Webster, solo per citarne alcuni, illumineranno la visita con opere di luce.

Fino al 24 novembre in tre sedi veneziane

UNO STRESS DI VETRO

Al.Ch. Al.Ch.

Marco Goldin propone una mostra dedicata ad un genere dell’arte. Anche quest’anno l’esposizione sarà divisa tra Gran Guardia e Basilica Palladiana

Marco Goldin e la sua Linea d’Ombra ripropongono, dopo il grande successo, una doppia esposizione divisa tra Verona e Vicenza, invertendo le sedi rispetto al recente binomio

che trattò la ricerca, nei secoli dell’arte, sulla fi gura e sul volto uma-no. Fino al 9 febbraio 2014 presso il Palazzo della Gran Guardia è di scena “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Nove-cento”. Il secondo capitolo delle esposizioni è dunque dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal ‘600 al ‘900. Uno studio della natura dal XVII secolo, per giungere ad alcuni dei mag-giori pittori del secondo ‘900. Una presenza superiore alle novanta opere condurrà il visitatore all’interno di sei sezioni. Il Seicento. Il vero e il falso della natura: opere di Lorrein, Poussin, Hobbema, Van Ruisdael, Van Goyen e Seghers narrano l’evoluzione della pittura del paesaggio dalla resa immaginaria e artefatta fi no allo studio della realtà e del vero della natura. Da questo secolo la natu-ra, da sfondo di ambientazione, emerge come fulcro dell’indagine artistica in un rapporto continuo tra la rappresentazione del vero e del falso. Il Settecento. L’età della veduta: tre nomi su tutti con Ca-naletto, Bellotto e Guardi con opere poco note al pubblico italiano. Romanticismi e realismi: l’800, ossia il secolo della natura. Una trentina di quadri di Turner, Constable e Friedrich per arrivare al realismo di Corot, Coubert e della scuola di Barbizon. La disamina

tocca la Scandinavia, l’Est Europa fi no all’America della Hudson River School. L’impressionismo e il paesaggio: venticinque opere d’impressionisti e post impressionisti quali Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Dai primi contatti con i pittori del periodo precedente fi no alle esposizioni nello studio di Nadar giungendo alla negazione stessa della pittura en plein air. Monet e la nuova natura: con venticinque opere apre una vera e propria piccola monografi a alla sua arte. Il focus è maggiormente posto sugli agli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet ro-vescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore anticipando le ricerche artistiche successive. Il paesaggio del Novecento: dall’evoluzione del post-impressionismo fi no alle avanguardie. Bonnard, Matisse e Picasso fi no ad alcune esperienze astratte sia europee sia americane, da De Staël a De Kooning e Pollock. Invece per il contemporaneo sono rappresenta-te per l’America opere di Diebenkorn e Wyeth mentre per l’Europa Garcia e Richter. Artisti che descrivono in chiave attuale la natura. Dunque a livello complessivo si tratta di una mostra contenitore che permette di vedere l’Arte ad ampio spettro, secondo una curatela ormai collaudata e affi dabile.

di Alain Chivilò

Mostre A Verona quattro secoli di storia dell’arte nella pittura di paesaggio

Un posto al sole per il paesaggio

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42 Oroscopo

Bilancia dal 2 3/09 al 22/10Fascino Sarete un po’

meno algidi e molto più Sciolti nell’eSternare i

Sentimenti. lanciate il cuore oltre l’oStacolo · salute Sarete molto Scattanti e curioSi ciò vi fa apparire aSSai più giovani. cercate di nutrire corpo, mente e Spirito

Scorpione dal 23/10 al 22/11Fascino recu-

pererete grinta e Sex-appeal. i Sen-

timenti prenderanno Strade aperte e lineari: bando alle dietrologie · salute abitudini più Salutari, qualche attività all’aria aperta e trattamenti linfodrenanti Sortiranno effetti miracoloSi

Sagittario dal 23/11 al 21/12

Fascino Sarete Spumeggianti e vitali, perfettamente in linea

con la voStra natura eStroverSa. SenSualità e Sentimento al top salute inSidie all’orizzonte per le difeSe immunitarie: proteggete la Schiena e l’apparato digeStivo. rimedi naturali

capricorno dal 22/12 al 20/01Fascino l’amore

è Solo voStro, viS-Suto in maniera molto più interi-orizzata e romantica. avventure in arrivo · salute compattezza muScolare e ottima forma mentale. concentratevi Su diScipline e terapie oliStiche più Spirituali

acquario dal 21/01 al 19/02Fascino rinnovato en-

tuSiaSmo nelle relazioni, all’inSegna delle novità,

della Socialità fatta di Slanci e condiviSione · salute recupererete

con gradualità tutte le energie ma evitate il fitneSS improvviSato e al-cun tipo di traScuratezza

peSci dal 20/02 al 20/03Fascino l’amore riacquiSterà tutta

la Sua carica energetica e iSpirante che per il voStro carattere Sono linfa vitale · salute potrete Sof-frire di una forma non ottimale o di qualche tenSione a carico della Schiena. agite tempeStivamente

ariete dal 21/03

al 20/04Fascino belli nel corpo e nello Spirito,

attirerete Stuoli di ammiratori, con ottime opportunità di Svaghi e nu-ove conoScenze · salute la grinta di cui Sarete provviSti vi aiuterà a fare incetta di traguardi o per Sen-tirvi al riparo da problemi vari

toro dal 21/04

al 20/05Fascino vi

farete deSider-a r e molto, attenti però a non tirare troppo la corda potreSte perdere qualcoSa di impor-tante · salute grande recupero di energia e voglia di fare. Sfruttate le belle giornate per ricaricarvi a contatto con la natura

gemelli dal 21/05 al 21/06Fascino riServerete le voStre migliori

doti intellettuali ed eSpanSive ai rapporti conSolidati. diffidate del mordi e fuggi · salute evitate Strapazzi e alimentazione diSordi-nata, e curate particolarmente il ripoSo e il rilaSSamento

cancro dal 22/06 al 22/07

Fascino nuovo Slancio per dinamizzare i ménage

più abitudinari propoSitivi nei confronti di eventuali nuove amicizie · salute buoni Stimoli per rendere continuativo l’impegno nel fitneSS, e i buoni propoSiti con ot-timi riScontri

leone dal 23/07

al 23/08Fascino avrete voglia di fare pro-getti e di Superare barriere o diStanze. fatelo, è queSto il

tempo giuSto per agire · salute Sarete in forma Scattante: capelli belliSSimi, gambe toniche e leggere. occhio alla brillantezza mentale, entuSiaSmo!

Vergine dal 24/08 al 22/09Fascino l’eroS partirà in Sordina, con avanceS

paSSionali alternate ad enigmatici diStacchi. Si recupera in fretta · salute dedicatevi a diS-cipline legate al movimento e alla Socialità: walking, ginnaStica poS-turale, Sport di gruppo

OroscopoPresentatevi alle Porte

dell’inverno con determinazione e

colori sgargianti

Aprile 1994 - Aprile 2014 Verso i 20anni

padova Via Svezia, 9 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • [email protected]

Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono come 20 anni fa!

Ogni mese più di trecento attività scelgonoper comunicare con i propri Clienti.

Questa scelta è da vent’anni il nostro orgoglio, perchè è il riconoscimento della qualità, del risultato e di un ruolo sociale svolto dal nostro giornale

verso migliaia di famiglie che leggono e si informano con noi.

1994 OGGI

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