La nuova voce
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Pippo Baudo direbbe “Perché Sanremo
è Sanremo”, ma per noi lucani la 62°
edizione del Festival non sarà la stessa
delle altre. Quest’anno oltre al riconfer-
mato Morandi è stato aggiunto nel ruo-
lo di presentatore il “nostro” conterra-
neo Rocco Papaleo. Rocco è un attore,
regista, musicista, cantante e comico
noto, in particolare, per la partecipazio-
ne a diversi film del regista e attore Leo-
nardo Pieraccioni. Da “Classe di fer-
ro” (1989–1991), passando per i succes-
si dell’attore toscano, nel 2010 ha por-
tato la Basilicata nelle sale cinematogra-
fiche, con il film “Basilicata Coast to
Coast”…. SEGUE PAG 2
La droga costituisce forse uno dei pro-
blemi più gravi e drammatici che la
società contemporanea conosca. Dopo
essere stata per qualche tempo un fatto
caratteristico soltanto di alcuni paesi o
di solo alcune tipologie di persone, è
oggi una piaga che si è estesa a tutte le
classi sociali e ha conquistato tutto il
mondo. L’Organizzazione Mondiale
della Sanità (O.M.S.) definisce la tossi-
codipendenza come la “malattia della
dipendenza”, dove per malattia si in-
tende lo stato pregiudizievole del be-
nessere fisico, psichico e sociale dell’in-
dividuo. Nello specifico la tossicodi-
pendenza è una malattia cronica e re-
cidivante e il tossicodipendente è una
vittima di una dipendenza da sostanze
stupefacenti e di uno stato compulsivo
che lo spinge a continuare a far uso
della sostanza stessa. Le problemati-
che cliniche delle dipendenze da so-
stanze possono essere ricondotte a tre
fattori: il tipo di sostanza d’abuso; le
caratteristiche dell’assuntore e la sua
vulnerabilità psico-biologica; i fattori
ambientali relativi ad un determinato
contesto socio-ambientale e storico.
Nella società attuale ci sono diversi tipi
di tossicodipendenza, tra cui il tabagi-
smo, l’alcolismo e l’uso di diversi tipi
di droghe. SEGUE PAG 6
S O M M A R I O :
Il posto fisso 2
La rivolta 3
Castrum 4
ASD 5
Stupefacenti 6
Donne in
politica
7
Oroscopo 8
La nuova Voce
“Quel che sogniamo è il nostro destino” F E B B R A I O 2 0 1 2 V O L U M E 1 , N U M E R O 3
Grafica e
impaginazione
a cura di
Antonio Rizzo
PERCHE’ PAPALEO E’ PAPALEO
Il lucano Rocco Papaleo conduttore del Festival della Musica insieme a Morandi
COSA VUOL DIRE ASSUMERE SOSTANZE STUPEFACENTI
Rocco Papaleo insieme a Maz Gazzè, Paolo
Briguglia e Alessandro Gassman sul set di
“Basilicata coast to coast”.
P A G I N A 2
PERCHE’ PAPALEO E’ PAPALEO
Il lucano Rocco Papaleo conduttore del Festival della Musica insieme a Morandi
...Il 14 di questo mese inizierà l’av-
ventura Sanremese, portando la no-
stra terra su Rai 1 per cinque serate.
Il festival negli ultimi anni ha perso
quell’appeal che l’aveva reso il più
grande appuntamento della televisio-
ne italiana. Oggi, il mondo è cam-
biato, i social network, la globalizza-
zione, ci hanno aperto orizzonti ina-
spettati, e gli ascolti del Festivali
sono calati, soprattutto tra le nuove
generazioni che nutrono un totale
disinteresse per l’appuntamento.
Ma quest’anno almeno noi lucani saremo
lì davanti al televisore a goderci il nostro
Rocco, che tanto fa per la nostra terra
quanto la ama. La sua comicità e la sua
indiscussa professionalità, il suo essere
un’artista completo e la presenza dell’altra
lucana Arisa tra i concorrenti, ci faranno
divertire e ci renderanno , almeno per
qualche istante, fieri di essere lucani e con-
vinti che se Cristo si è fermato ad Eboli è
ora che scenda anche qui da noi.
Antonio Rizzo
Meno male che ci sono gli istituti di
ricerca a chiarirci quello che già sap-
piamo noi tutti ( compresi gli sfigati
che non arrivano alla laurea nei tempi
canonici). Uno studio anglo-
finlandese, e qui si scopre l’acqua
calda, lavorando su un campione di
duemila impiegati inglesi, ha concluso
che lavorare troppo aumenta il rischio
di entrare in depressione. Se la cavano
bene quelli che, lavorando tanto, ne
ricavano stipendi elevati e soddisfa-
zioni sociali e professionali adeguate.
Il nostro Presidente del Consiglio, a
cui non sfugge il fenomeno, quando
ha affermato che il posto fisso è mo-
notono, ha voluto aprire gli occhi di
chi, il posto, lo ha e di chi, il posto, lo
cerca sui possibili rischi di depressio-
ne procurati da un impegno giornalie-
ro lavorativo con modesto reddito e
con scarsa dignità sociale accompa-
gnata da bassa soddisfazione profes-
sionale. Toccherà di fare i conti con i
risultati della ricerca ai camionisti e
ai taxisti, per i quali la depressione è
dietro l’angolo e ad una maggioranza
di persone colpite da impoverimento
Progressivo. Straordinari e doppio lavoro
porteranno direttamente in clinica psichiatri-
ca, giusta pena per chi si spezza la schiena
per cercare di sopravvivere. Il quadro non è
confortante e la paura, che va generalizzan-
dosi, non trova sollievo nella fiducia bulgara
che il Parlamento offre ad ogni iniziativa del
Governo. Gli stessi Italiani approvano, se-
condo sondaggi, l’operato dei Professori,
voltando contemporaneamente le spalle ai
partiti politici. Questo sdoppiamento dei
giudizi è forse il primo sintomo sulla depres-
sione che incalza e che genera la sindrome
della caccia all’untore, la quale si diffonde a
macchia d’olio. Prima è toccato ai taxisti,
poi ai camionisti ed ai pescatori, poi ai far-
macisti, ed, ancora, ai notai e agli avvocati,
di sentirsi piover addosso la condanna di
privilegiati non accettati di questi tempi.
Prima che agli altri, è capitato alla cosiddetta
”casta “ della politica, di essere ritenuta
branco di fannulloni incompetenti titolari di
stipendi faraonici. Fortuna vuole che ora il
comando delle operazioni è assunto dai
“Tecnici”, disinteressati e sobri, grazie ai
quali la recessione non riuscirà a deprimerci.
Vivremo ,così, “Tutti felici e contenti”
Luis Vizzino
E vivremo tutti felici e contenti
Foto: Rocco Papaleo
Foto. Luis Vizzino ( ci
scusiamo per la sciar-
pa rossonera)
P A G I N A 3 V O L U M E 1 , N U M E R O 3
Cinque giorni di protesta, a partire da lunedì 16 gen-
naio , che hanno portato ad un blackout totale dell’in-
tera Sicilia. I cittadini e i commercianti siciliani si
lamentano che nel bel mezzo di questa grave crisi
economica lo Stato tende a mettere da parte l’isola
italiana. L’economia siciliana, che si basa principal-
mente sull’esportazione di frutta e verdura in tutta
Italia, è seriamente minacciata dall’importazione dall’
estero, dall’aumento dei prezzi dei carburanti, dall’au-
mento dei pedaggi e da tutto ciò che contribuisce a far
lievitare in modo spropositato il prezzo della merce
trasportata. La Sicilia non produce più reddito ma solo
debito. Le aziende continuano a fallire, una dopo l’al-
tra nella totale indifferenza delle istituzioni. E allora
ecco cosa succede quando un popolo è stanco di esse-
re preso in giro. Allevatori, autotrasportatori, agricol-
tori, pastori e tutti coloro che si sentono traditi dallo
Stato si sono uniti sotto il Movimento dei Forconi de-
cidendo di bloccare di fatto la Sicilia, ostruendo le
strade principali in modo da bloccare esportazioni e
importazioni, occupando porti, aeroporti, banche, raf-
finerie e tutti quei luoghi considerati “strategici. Chie-
dono che lo Stato li consideri, chiedono l’abbassa-
mento dei prezzi del carburante, chiedono l’utilizzo di
quei fondi europei destinati allo sviluppo, chiedono il
rispetto dei loro diritti, del loro lavoro e delle loro fa-
tiche. I Forconi e le loro ragioni hanno rappresentato
una scintilla che gradualmente, col passare delle ore,
ha fatto maturare nel resto dei siciliani (e del paese) la
consapevolezza del loro malessere sociale reale. Così,
oltre alle categorie degli autotrasportatori, degli agri-
coltori, dei pescatori, erano presenti categorie di altre
attività produttive, comitati spontanei, studenti, pen-
sionati, semplici cittadine e cittadini solidali con le
ragioni della mobilitazione ma anche richiedenti mag-
giori certezze per il proprio futuro. I principali temi
riportati dalla delegazione siciliana al presidente del
Consiglio hanno riguardato il trasporto (il costo della
benzina, il traghettamento, le tariffe autostradali), la
protezione della produzione regionale dalla concor-
renza di altri paesi, la vigilanza della qualità merceo-
logica dei prodotti agricoli, altre tematiche critiche
dell’agricoltura e della pesca, l’utilizzo degli incentivi
europei, il blocco delle cartelle esattoriali ed molti
altri punti. Dopo l'incontro tra Lombardo e il presi-
dente del Consiglio Mario Monti, mercoledì 25 gen-
naio a Roma, i manifestanti avevano allentato la mor-
sa dei presidi e dei blocchi, ma a distanza di una setti-
ma il popolo si ribella; d’altronde questo accade
“Picciotti accattativi i biciclette”
quando si tira troppo la corda.
Oggi la Sicilia, domani chissà? La protesta inizia a
salire lo stivale dalla Calabria e si fa sentire anche
nei nostri paesi; a causa del blocco dei “padroncini”
ai caselli autostradali, ma anche lungo le arterie del-
le Statali, iniziano a scarseggiare già le scorte di
viveri nei supermercati e la benzina. Non solo in
alcune città come Palermo, ma anche nel nostro ter-
ritorio e nei paesi limitrofi nelle scorse settimane
scarseggiava il carburante e alcune pompe espone-
vano il cartello «esaurito». Vi erano lunghe code ai
distributori di benzina con automobilisti inferociti.
Ma la cosa più scandalosa è che sono passati parec-
chi giorni e nessun tg nazionale ne parla per paura
di una possibile rivolta a livello nazionale. Le mag-
giori testate giornalistiche ed i principali telegiornali
hanno dedicato pochissimo spazio a questa notizia,
quasi ignorata. E’ questo, purtroppo, un atteggia-
mento a cui siamo abituati da tempo e che, ferisce
profondamente. L’informazione nazionale blocca
dunque le notizie pericolose, quelle che possono
mettere in dubbio la bontà della nuova linea di Mon-
ti . E’ come se la Sicilia fosse dimenticata, isolata
non solo geograficamente. La protesta siciliana del
Movimento dei Forconi viene così compressa all’in-
terno di uno schema classico che punta alla mini-
mizzazione dell’evento. La notizia viene data, per
carità, la coscienza è a posto; ma con un rilievo del
tutto inadeguato. I grandi giornali (nazionali e loca-
li) servono anche a questo: a bloccare le noti-
zie .Una rivolta pacifica, ma determinata. Guardia-
mo con speranza alla rivolta dei "forconi", auspican-
do che sia la miccia che faccia esplodere proteste
non solo in Sicilia. Siamo stanchi della povertà e
dell'ingiustizia sociale, siamo stanchi di vederci ab-
bandonati dallo Stato; milioni di meridionali onesti
che, pur credendo ancora nel sud Italia sono condan-
nati all'emigrazione, alla disperazione, ai viaggi del-
la speranza. Gli operai non hanno patria, non hanno
stato, ma hanno diritti, hanno bisogni, e questa è
l’ora del risveglio, risveglio dal torpore dell’indiffe-
renza. È l’ora di riprendersi ciò che ci appartiene!
Noi Siamo cittadini LIBERI, stanchi delle ingiusti-
zie, amanti della propria città e desiderosi di poter
vivere liberamente in un luogo civile ed equo. Vo-
gliamo una città migliore, libera, giusta, valorizzata
che guardi di più ai nostri bisogni.
Antonella Caputo
P A G I N A 4
“L’obiettivo è
quello di fare
più punti
possibili da qui
alla fine del
campionato”
Foto. L’allena-
tore-calciatore
del Castrum
Luca Caputo.
LA “VALANGA CASTRUM” AVANZA MINACCIOSA!!!
Un mese di gennaio positivo
per il Castrum Byanelli. La
squadra Viggianellese di calcio
a 5 allenata dal duo “Caputo –
La Froscia”, in quattro gare
disputate ha totalizzato 9 punti
su 12 a disposizione (vinte tre
e persa una). La sconfitta è
arrivata alla prima giornata di
ritorno contro un ostico Real
Nova Siri, (0-0 all’andata) dove
il Castrum è stato sconfitto
per 8-7. Una gara segnata dai
tantissimi errori da parte
dell’arbitro, incapace di gestire
una gara che alla fine si è rive-
lata dura e scorretta, suscitan-
do molto nervosismo ad en-
trambe le squadre. In goal per
i Viggianellesi vanno Carlucci
(autore di quattro reti), De
Luca e capitan La Froscia
(doppietta). Una settimana
dopo arriva subito l’occasione
di rifarsi per i ragazzi: nella
gara della quindicesima giorna-
ta il Castrum affronta in casa il
Cirigliano. La prima frazione di
gioco si chiude con gli ospiti in
vantaggio per 2 a 1, nonostan-
te la rete iniziale siglata da
bomber Carlucci per i locali.
Nel secondo tempo il Ca-
strum preme e trova il pari al
7’con Caputo Luca ’80 su as-
sist di Carlucci, ma il Cirigliano
non ci sta e si porta nuova-
mente in vantaggio grazie a un
dubbio calcio di punizione
concesso dall’arbitro, per la
rete che vale il 2 a 3. Pochi
minuti dopo è Corraro a pa-
reggiare i conti con un tiro a
giro sotto l’incrocio; dopo una
serie di botta e risposta il Ca-
strum segna con Caputo Luca
’80 (su assist di Carlucci) il
goal che vale i tre punti: risul-
tato finale 4-3. Forti della vit-
toria conquistata, pur sofferta,
la squadra vuole continuare a
vincere e ha l’occasione di
farlo nell’incontro della sedice-
sima giornata: a Maratea il
Castrum è ospite del Sanbre-
ma. I ragazzi giocano alla gran-
de e a fine gara il punteggio
parla chiaro: i Viggianellesi si
impongono per 11-3 e portano
a casa altri tre punti fondamen-
tali ai fini della classifica finale.
In rete vanno il solito Carlucci
(6), bomber indiscusso della
squadra, Caputo L. ’80 autore
di 2 goal, capitan La Froscia,
Caputo L. ’93 con un gran de-
stro e un’autorete. Buona gara
disputata anche da Caputo V.,
Fiorenza e Bonafine, bravi ad
entrare in campo dando sem-
pre il massimo. La gara più
sentita dalla squadra arriva alla
diciassettesima giornata: al
“Boschetto” i padroni di casa
affrontano il 3P Valle del Noce,
squadra seconda in classifica ed
avanti di 8 lunghezze rispetto ai
Viggianellesi. Nel primo tempo,
terminato 1-1, vanno in rete
prima gli ospiti e pareggia poco
dopo Caputo Luca ’80 con un
sinistro dal limite. La ripresa è
tutta di marchio Castrum: Ca-
puto Luca ’93 porta i padroni
di casa in vantaggio e subito
dopo La Froscia realizza la rete
del 3-1. Il 3P non ci sta e riapre
la partita, ma Carlucci sotto-
porta non sbaglia e riporta a
due i goal di vantaggio del Ca-
strum; gli ospiti accorciano
ancora ma ancora Caputo L.
’80 (prestazione super) va a
realizzare la rete che mette la
parola fine all’incontro. Come
all’andata, dunque, il Castrum
batte il 3P 5-3 portandosi a 5
punti dai “Trecchinesi”(secondi
in classifica). Al termine della
partita i mister (Caputo e La
Froscia) ci concedono una bre-
ve intervista, con le parole di
Caputo: mister nonostante i
tanti infortuni la squadra
ha interpretato la gara nel
migliore dei modi. Soddi-
sfatti della prestazione? Si,
molto soddisfatti. E’ vero, no-
nostante le assenze abbiamo
fatto una buona partita, sfrut-
tando al meglio le caratteristi-
che degli uomini che avevamo
a disposizione. La squadra è
apparsa visibilmente in
buona forma atletica. For-
se in alcune partite vi è
mancata un pò di cattive-
ria agonistica? Sicuramente,
questo perché molti dei nostri
giocatori non sono cresciuti
con la mentalità del calcio a 11,
quando, a volte, abbiamo af-
frontato squadre che spesso
hanno fatto del divario fisico la
propria forza, giocando un
calcio a 5 “ruvido”. Una vit-
toria che vale molto so-
prattutto perché ottenuta
contro la seconda in classi-
fica, che vi porta a 5 punti
proprio da essa. Credete
sempre nel secondo posto?
Certamente. L’obiettivo è
quello di fare più punti possibili
da qui alla fine del campionato,
sperando che, chi ci sta davan-
ti, faccia qualche passo falso.
Sappiamo che la strada è lunga
e difficile, ma sognare, in fon-
do, non costa nulla. Infine le
faccio una domanda stret-
tamente personale. Da
cosa nasce la sua passione
verso il pallone? Ereditata da
mio padre. Mi regalò un pallo-
ne appena mossi i primi passi e
mi scrisse alla scuola calcio di
Castelluccio Inferiore all’età di
soli quattro anni; da allora, non
mi sono più separato dal pallo-
ne.
Gianluca Conte
L A N U O V A V O C E
P A G I N A 5 V O L U M E 1 , N U M E R O 3
zi dominare il match. Sale in cattedra Gioia, autore
di una tripletta, che fissa il risultato sul 4-1. Si
chiude il girone di ritorno, con un ottimo quanto
inaspettato 7° posto. La prima di ritorno vede regi-
strare però una sconfitta per i nostri ragazzi che
sul difficilissimo campo di Senise perdono per 2-
0. Asd in emergenza, ma nonostante ciò tiene bene
il campo. È un errore difensivo a dare il vantaggio
al Senise, che da qui in avanti sfiora più volte il
raddoppio. Allo scadere del primo tempo ci prova
Algieri che dopo un ottima discesa palla al piede
mette un gran cross al centro ma i nostri attaccanti
non sono bravi ad approfittarne. Prima mezz’ora
del secondo tempo equilibrata, dove non si registra
alcuna occasione importante. E’ a 10’ dal termine
che l’ 11 del Senise si inventa un gran goal e fissa
il risultato sul definitivo 2-0. L’Asd nonostante la
sconfitta esce a testa alta, mettendo in difficoltà un
Senise che lotta per la conquista del titolo. Un gra-
zie particolare va al nostro giornalino, che da
quando è stato istituito ha visto l’Asd risalire dal
penultimo al 7° posto in classifica. Che sia un por-
tafortuna? Beh, credo proprio di si!!!!
Giuseppe Vitale
Dopo la brutta sconfitta di Spinoso gli uomini
allenati da Mr. Crescente rialzano la testa batten-
do in casa per 2 reti a 1 l’Episcopia. Partita gio-
cata alla grande dai nostri ragazzi, dominata per
quasi tutti i 90’. Si passa subito in vantaggio
grazie ad una rete di De Franco bravo a farsi
trovare in area e a metterla dentro da vero op-
portunista. Passano pochi minuti e Rossino con
una gran lancio trova Vitale G. che di testa la
appoggia per il neoacquisto Oliveto, è 2-0! I no-
stri ragazzi avrebbero più volte l’occasione per il
3-0 ma sono gli ospiti ad accorciare le distanze,
con una grande punizione che si va ad infilare
nell’angolino basso alla destra del portiere. Si va
al riposo sul 2-1. Dopo i primi 10 minuti di af-
fanno la compagine gialloverde continua a ma-
cinare a gioco e sfiorano in diverse occasioni il 3
-1, ma complice un po’ di imprecisione sotto
porta, la palla non entra. Nonostante qualche
brivido finale, il match si chiude sul 2-1. Alla
dodicesima giornata si vola sul difficile campo
di Nemoli. I ragazzi di Ms Crescente affrontano
la gara con la giusta personalità, e dopo solo 3’
di gioco sfiorano il goal del vantaggio con un
gran destro dalla distanza di Vitale G. che si
stampa però sulla traversa. Dopo una fase che
vede le due squadre giocare perlopiù a centro-
campo è Rossino con una grande punizione a
colpire un’altra traversa. Nonostante un grande
primo tempo dei nostri si va a riposo sullo 0-0.
Secondo tempo piuttosto equilibrato che vede il
Nemus sfiorare il vantaggio in diverse occasioni
ma la nostra difesa regge alla grande. In pieno
recupero è Caputo a sfiorare il goal del vantag-
gio con una grande azione personale ma il por-
tiere compie un vero e proprio miracolo. Il
match si chiude sullo 0-0, un importantissimo
punto che allontana ulteriormente i nostri ragaz-
zi dalle zone calde della classifica. Continua il
momento d’oro dell’Asd che sul proprio campo
batte il Val Sinni con un secco 4-1. Partono male
però i nostri ragazzi, che subiscono le offensive
della squadra ospite che va in vantaggio dopo
appena 20’. Allo scadere del primo tempo, è
Verbicaro con un gran colpo di testa a ristabilire
la parità. Secondo tempo che vede i nostri ragaz-
IL GIORNALINO PORTAFORTUNA
“ Da quando
è stato
istituito il
giornalino
l’Asd dal
penultimo al
7° posto in
classifica.
P A G I N A 6
“il fenomeno
dilagante
dell’uso di
sostanze
stupefacenti
riguarda
principalmente
il mondo
giovanile”
COSA VUOL DIRE ASSUMERE SOSTANZE STUPEFACENTI
La droga costituisce forse uno dei problemi
più gravi e drammatici che la società con-
temporanea conosca. Dopo essere stata per
qualche tempo un fatto caratteristico soltan-
to di alcuni paesi o di solo alcune tipologie
di persone, è oggi una piaga che si è estesa a
tutte le classi sociali e ha conquistato tutto il
mondo. L’Organizzazione Mondiale della
Sanità (O.M.S.) definisce la tossicodipen-
denza come la “malattia della dipendenza”,
dove per malattia si intende lo stato pregiu-
dizievole del benessere fisico, psichico e
sociale dell’individuo. Nello specifico la
tossicodipendenza è una malattia cronica e
recidivante e il tossicodipendente è una vitti-
ma di una dipendenza da sostanze stupefa-
centi e di uno stato compulsivo che lo spinge
a continuare a far uso della sostanza stessa.
Le problematiche cliniche delle dipendenze
da sostanze possono essere ricondotte a tre
fattori: il tipo di sostanza d’abuso; le caratte-
ristiche dell’assuntore e la sua vulnerabilità
psico-biologica; i fattori ambientali relativi
ad un determinato contesto socio-ambientale
e storico. Nella società attuale ci sono di-
versi tipi di tossicodipendenza, tra cui il ta-
bagismo, l’alcolismo e l’uso di diversi tipi di
droghe. Le prime due sono ormai legalizza-
te, ma questo non vuol dire che non facciano
male; le droghe invece si dividono in due
categorie: droghe leggere e droghe pesanti.
Si comincia dal gradino più basso, quello
delle droghe leggere, che comprende la ma-
rijuana e l’hashish e si passa poi man mano
alle droghe pesanti e più costose come l'eroi-
na,la cocaina e l 'ecstasy. L’uso prolungato
delle sostanza stupefacenti provoca il feno-
meno della dipendenza. La dipendenza psi-
cologica, che si manifesta come “carving”
che è il desiderio intenso e irrefrenabile di
assumere la sostanza per poterne sperimen-
tare gli effetti piacevoli, o per evitare i sin-
tomi spiacevoli legati all’astinenza. Tale uso
provoca anche l’assuefazione che consiste in
una condizione dovuta alla recente assunzio-
ne di una sostanza che comporta delle modi-
ficazioni clinicamente significative sia sul
piano comportamentale che psicologico.
L’assuefazione è la condizione in cui diven-
gono necessarie dosi sempre maggiori di
sostanza per ottenere l’effetto prima ottenuto
con dosi più basse. La cessazione o la ridu-
zione dell’assunzione di una sostanza presa
in modo consistente e prolungato, genera la
sindrome d’astinenza. Tale sindrome causa
un disagio clinicamente significativo che
compromette il funzionamento lavorativo,
sociale e familiare del soggetto tossicodi-
pendente. Oggi il fenomeno dilagante dell’u-
so di sostanze stupefacenti riguarda princi-
palmente il mondo giovanile, infatti il loro
uso è molto diffuso tra i giovani tra i 16 e i
24 anni, senza distinzioni di classi sociali.
Possono cambiare le motivazioni, ma le con-
seguenze sono le stesse. Generalmente le
condotte di dipendenza sono messe in atto
essenzialmente dopo la pubertà, spesso du-
rante o subito dopo l’adolescenza. Questo
dato è legato al momento in cui il soggetto
deve rendersi autonomo dalla famiglia, quin-
di deve trovare un equilibrio tra il bisogno di
cambiamento e di sentirsi svincolato dalla
famiglia, ma nello stesso tempo ha il biso-
gno di protezione e di stabilità dato dal siste-
ma familiare. Spesso in questi momenti i
ragazzi trovano il modo per far fronte al
cambiamento assumendo e sperimentando
l’assunzione di diverse droghe. E’ nell’oscil-
lazione tra la demarcazione dalla famiglia e
la vicinanza o la co-percezione con la fami-
glia che si collocano le droghe, le quali sono
usate come una sorta di auto-medicazione,
in altre parole come una terapia per il pro-
prio disagio, senza pensare che queste
“terapie” portano alla dipendenza.
Dott.ssa Pierina Caputo
L A N U O V A V O C E
LA PRIMA CONFERENZA DELLE DONNE DEMOCRATICHE A VIGGIANELLO
P A G I N A 7 V O L U M E 1 , N U M E R O 3
stenibilità ambientale, smaltimento dei rifiuti,
welfare e politiche sociali, temi etici;
-Organizzare incontri e confronti con le donne
non solo del PD.
-Progettare e realizzare sul territorio occasioni di
formazione politica, soprattutto rivolte alle gio-
vani.
- “far scegliere le donne alle donne”.
Questo è quanto ha sostenuto Rossella Brenna ,
portavoce regionale della Conferenza delle don-
ne democratiche. La stessa conferenza si è con-
clusa con l’elezione di Roberta De Salvo, porta-
voce dell C.T.P “Alto Sinni” e Maddalena Palaz-
zo, portavoce della C.T.P “Viggianello”, le quali
hanno ringraziato ed assicurato di impegnarsi per
concretizzare gli obiettivi sopra detti.Il prossimo
incontro delle donne del C.T.P. avverrà a Napoli,
in data 17/18 Febbraio, con la presenza del Se-
gretario del PD, Pierluigi Bersani, e delle rappre-
sentati della regione Campania, Puglia, Basilica-
ta, Calabria, Sicilia e Sardegna, discutendo su
temi inerenti il welfare e le politiche sociali; la
legalità e la giustizia e la democrazia paritaria
Antonella Ferrazzano
Il 27 gennaio, presso la sala consiliare del co-
mune di Viggianello, si è svolta la prima Con-
ferenza Territoriale Permanente (C.T.P.) delle
donne democratiche. Ad essere presenti erano
alcune donne provenienti da diversi paesi della
Basilicata: Calvera, Carbone, Castronuovo di
Sant’Andrea, Chiaromonte, Episcopia, Fardel-
la, Francavilla sul Sinni, Teana, Rotonda, Ca-
stelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore,
San Severino Lucano e dallo stesso Viggianel-
lo. A dare il benvenuto Vincenzo Libonati,
consigliere provinciale e ragioniere comunale,
che ha augurato un buon lavoro e portato i sa-
luti del commissario straordinario Luca Roton-
di. Libonati ha affermato: ”Io, personalmente,
sono d’accordissimo che le donne prendano
coscienza e diventino protagoniste in questo
territorio, in Basilicata, ed in tutta Italia, con-
siderando, per giunta, che le donne hanno otti-
me capacità nello svolgere qualsiasi mansione
ad esse assegnate”. La nascita di questo orga-
nismo autonomo ha come finalità ed obiettivi
principali:
-Affermare il punto di vista di genere sui gran-
di temi del nostro tempo: crisi strutturale, so-
“Progettare e
realizzare sul
territorio
occasioni di
formazione
politica.”
Il Cruciverba Viggianellese
Orizzontale
1-Squadra calcio a 11
3-Gli anni totali delle
amministrazioni Fiore
6- Lo sono per noi le vecchiette
7- Associazione di volontariato
9- Lo sono i “rascatieddi”
10- Per noi è “ORA”
12- A Viggianello insieme alla fauna
13-Le indossiamo in montagna
17- “Andiamo” a Viggianello
19- A “Pezzo la Corte” sta in mezzo
20- In Fiore è al centro
23- Noi abbiamo quello botanico
24-Le prime del giornalista RAI nato
a Viggianello
25- Nasce e scorre a Viggianello
Verticale
1- Era sindaco nell’anno dell’ultimo
Mondiale vinto dagli azzurri
2-Il secolo dei primi insediamenti dei
monaci Basiliani a Viggianello
4- Famoso senatore Viggianellese
5 - Medico ed erborista che curò
Mussolini
8- Per fortuna a Viggianello è poco
11- Oliveto senza veto
14- La nostra storia ha perso -ia
15- Le vocali del nostro Parco
18- Le prime della Madonna del
Carmelo
21- Torno senza no
22- A Caloie sta in mezzo A cura di Antonio Rizzo
L’OROSCOPO
ARIETE
Salute: Stai buonu ma vidi i nun mangià assai.
Fortuna: Accorta a chi fai ca ti puoi truvà puru
mienzu a na via.
Amore : Accorta ca ci ngappisi ancunu scaffo.
Lavoro: I soldi a casa i portisi,ma né chiù né meno
TORO
Salute: Si troppo nervoso e nun ti ni fa bene
Fortuna: Si na bomba, continua cusì.
Amore: Sapisi u fattu tuia. Bravo
Lavoro: On lassà a via vecchia pa nova, ca sapisi chi
tenisi ma nun sapisi chi trovisi
GEMELLI
Salute: Fatilla ancuna visita ogni tantu.
Fortuna: Pensa a fatigà ca iè miegghiu
Amore: On iè cuntu du tuia.
Lavoro: Quissu puoi fa nda vita!!! E mancu u fai
buonu..
CANCRO
Salute: Onni pigghià friddu ca cadisi malatu
Fortuna: Onni tenisi sciorta
Amore: Vai pi fricà e restisi fricatu.
Lavoro: Fatiga com nu ciucciu sinnò sold a casa
onni portisi
LEONE
Salute: Stai friscu com nu pisci.
Fortuna: Tu e a furtuna sisi unicu cuntu
Amore: Nda su misi trovisi u vagghione/a iustu
Lavoro: Continua cusì
VERGINE
Salute: U friddu u sentisi e ti fa male
Fortuna: Onni tenisi sciorta assai
Amore: su tenisi tennatillu strittu
Lavoro: on c’è trippa pi gatt
BILANCIA
Salute: Filivaru è nu brutto misi
Fortuna: A furtuna stai misu buonu
Amore: On iè cuntu
Lavoro: Credic, cia puoi fa
SCORPIONE
Salute: I primi 15 iuorni stai buonu, pu catarro a non
finisci.
Fortuna: 0. A filivaru pi tia on ci né
Amore: Masculi/fiemmine su tutt i tuia
Lavoro: On ti puoi lamintà
SAGITARIO
Si u segnu du misi, furtuna quanta ni vuoi, amore puru, a
salut stai na billizza e a casa i soldi i portisi cu cuofunu.
CAPRICORNO
Salute: Si tuostu com na petra.
Fortuna: Lassa perd
Amore: I fiemmine/masculi i tenisi ma l’amore no
Lavoro: A strada pigghiata è iusta. Continua cusì
ACQUARIO
Salute: U friddu on ti ni fa ben
Fortuna: Rischia picchì ti va tuttu buonu
Amore: Ancora iè priestu
Lavoro: Vai na scheggia
PESCI
Salute: Stai chiù o spidal ca a casa
Fortuna: Nunni tenisi e nunni trovisi
Amore: Stai misu buonu però vacci pulitu
Lavoro: Su tenisi tenatillo stritto
Antonio Rizzo e Walter Carlucci