La Nuova Voce ottobre

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SOMMARIO: Perché Renzi? 2 Perché Bersa- ni? 3 Il sindaco a 360° 4 Il sindaco a 360° 5 Centrale del Mercure 6 Incontro GD: Primarie e 7 Autunno a Viggianello 8 La nuova Voce “Quel che sogniamo è il nostro destino” OTTOBRE 2012 VOLUME 1, NUMERO 7 Grafica e impaginazione a cura di Antonio Rizzo DOPO LA PAUSA ESTIVA RITORNA “LA NUOVA VOCE” Dopo un "meritato riposo" eccoci di nuovo qui a raccontarvi le nostre idee e i nostri progetti. Dopo un'Estate viggianellese cosi ricca di eventi, ritorniamo con il nostro Giornalino. Dedicheremo, quest'anno, piu spazio alle vicende politiche locali, non trascurando ciò che accade a livello nazionale e estero, con il consueto "angolo" dedicato alle attività sportive e all'attualita. Gia in questo numero, ab- biamo ritenuto opportuno dedicare uno spazio alle questioni di partito che da vicino ci interesseranno da qui a breve: Renzi o Bersani? Perche l'uno? Perche l'altro? Non solo "giornalino". Il nostro gruppo riparte con nuove iniziative. Tra le tante, organizzeremo dei veri e propri percorsi itineranti, ossia degli incontri che periodicamente terremo in tutte le contrade del nostro paese, per confron- tarci con tutta la popolazione ed essere al corrente di tutte le problematiche che affliggono il nostro territorio. Siamo sicuri che il vivere tra la gente sia davvero "il seme" della tanto rinomata "buona politica". IL SEGRETARIO Luis Vizzino PRIMARIE 2012: MATTEO RENZI VS PIERLUIGI BERSANI Il 37enne Sindaco di Firenze contro il 61enne Segretario del PD. Il 25 Novembre alle urne. A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.

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Il giornalino dei GD di Viggianello

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Page 1: La Nuova Voce ottobre

S O M M A R I O :

Perché Renzi? 2

Perché Bersa-

ni?

3

Il sindaco a

360°

4

Il sindaco a

360°

5

Centrale del

Mercure

6

Incontro GD:

Primarie e

7

Autunno a

Viggianello

8

La nuova Voce

“Quel che sogniamo è il nostro destino” O T T O B R E 2 0 1 2 V O L U M E 1 , N U M E R O 7

Grafica e

impaginazione

a cura di

Antonio Rizzo

DOPO LA PAUSA ESTIVA RITORNA “LA NUOVA VOCE”

Dopo un "meritato riposo" eccoci di nuovo qui a raccontarvi le nostre idee e i

nostri progetti. Dopo un'Estate viggianellese cosi ricca di eventi, ritorniamo con

il nostro Giornalino. Dedicheremo, quest'anno, piu spazio alle vicende politiche

locali, non trascurando ciò che accade a livello nazionale e estero, con il consueto

"angolo" dedicato alle attività sportive e all'attualita. Gia in questo numero, ab-

biamo ritenuto opportuno dedicare uno spazio alle questioni di partito che da

vicino ci interesseranno da qui a breve: Renzi o Bersani? Perche l'uno? Perche

l'altro? Non solo "giornalino". Il nostro gruppo riparte con nuove iniziative. Tra

le tante, organizzeremo dei veri e propri percorsi itineranti, ossia degli incontri

che periodicamente terremo in tutte le contrade del nostro paese, per confron-

tarci con tutta la popolazione ed essere al corrente di tutte le problematiche che

affliggono il nostro territorio. Siamo sicuri che il vivere tra la gente sia davvero

"il seme" della tanto rinomata "buona politica".

IL SEGRETARIO

Luis Vizzino

PRIMARIE 2012: MATTEO RENZI VS PIERLUIGI BERSANI

Il 37enne Sindaco di Firenze contro il 61enne Segretario del PD. Il 25 Novembre alle urne.

A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.

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P A G I N A 2

PERCHE’ MATTEO RENZI ?

Renzi e il suo moderno PD contro la vecchia “Unione”

E’ con grande piacere che apprendo le diverse posi-

zioni, nel GD di Viggianello, riguardo le primarie

2012. Credo sia sintomo di grande maturità, in un

gruppo, portare avanti idee proprie anche se diverse

dal resto della compagine. Perciò come circolo non

prendiamo una netta posizione a favore di uno dei

due candidati del PD, ma preferiamo confrontarci,

rispettarci e continuare a crescere anche con punti di

vista differenti. Il governo Monti, chiamato per sal-

vare l’Italia, ha ridato credibilità al paese ma non ha

saputo dare una prospettiva di crescita. Ora serve un

gruppo che dia il cambiamento giusto, quello vero,

serve l'architetto che tiri su la casa. C’è bisogno di

una scossa, bisogna voltare pagina, rinnovare e mo-

dernizzare la politica nostrana ancora legata ad un

vecchio modo di fare che ci ha resi deboli e portato

gli Italiani “sul lastrico”. Non si tratta di un cambia-

mento anti-politico, c’è bisogno di buona politica.

Matteo Renzi, è l’attuale sindaco di Firenze, ha 37

anni e ha già ricoperto dal 2004 al 2009 la carica di

presidente della Provincia di Firenze. E’ stato eletto

il sindaco più amato d’Italia. E’ uno di noi, un citta-

dino normale, del ceto medio, è sposato ed ha tre

figli, da giovane ha partecipato come concorrente a

“La ruota della Fortuna” vincendo anche 48 milioni

di lire, ha fatto l’arbitro ed ha sempre nutrito una

grande passione per la politica. Sono costretto a fare

un po’ di biografia Renziana perché non essendo

mai stato in Parlamento ancora non è noto quanto i

“Batman” e i segretari di partito. Il 13 Settembre

2012, Renzi si è candidato alle primarie per la scel-

ta dell’aspirante premier del centrosinistra alle ele-

zioni politiche del 2013. Inizia il suo tour in camper

(finanziato da donazioni online senza nessun finan-

ziamento di partito) da Verona e sta continuando a

riempire auditorium e teatri in tutto il Bel Paese. La

campagna elettorale “Adesso!” si basa su 3 punti

cardini: Futuro, Europa, Merito. Tante idee, da buon

37enne, giovane, senza inciuci tra la testa e soprat-

tutto senza padrini dietro le spalle. Sono tanti i gio-

vani e i meno giovani che iniziano ad avvicinarsi al

progetto Renzi, si è creato un grande entusiasmo e

infatti i sondaggi iniziano ad impazzire, in netta

ascesa per il Sindaco di Firenze. Il 4 Ottobre il se-

gretario Bersani decide di apportare delle modifiche

allo statuto. Non si voterà come per Prodi, Veltroni

e lo stesso Bersani. Start al registro degli elettori e al

doppio turno, per evitare che gli elettori della destra

possano esprimere la propria idea. Perché proprio

ora? In realtà, Renzi, per il suo modo di fare, per

essere meno partitico e più ideatore, molto moderno,

disposto a collaborazioni e confronti politici, è molto

gradito anche dai sostenitori della destra che privi di

un leader nella propria compagine potrebbero voltar

fronte. Ecco perchè il segretario piacentino ha prefe-

rito prevenire anziché curare. Ma in questo caso a

parlare di nuova politica non è Beppe Grillo o qual-

figlio di Zelig o Colorado, bensì un Sindaco che vive a

stretto contatto con le problematiche dei cittadini e che

sa come governare, facendolo brillantemente in una del-

le città più importanti d’Italia. Tagliare i costi della poli-

tica. Dimezzare i parlamentari e i consiglieri regionali,

cancellare tutti i vitalizi, abolire il finanziamento pub-

blico ai partiti. Cambiare il sistema politico ma anche

tutto il sistema manageriale ( lo stipendio di un dirigente

non deve superare più di 10 volte quello dell'operaio

meno pagato dell'azienda); Aumentare il potere di acqui-

sto delle famiglie. Detrazioni di imposta per 100 euro al

mese, 1300 euro l’anno, a tutti i lavoratori dipendenti

che guadagnano meno di 2000 euro netti al mese. Libe-

ralizzare per far scendere le tariffe; credito alle piccole

imprese tramite i fondi UE che vengono usati ancora per

creare nuove infrastrutture (siamo il paese con la mag-

giore percentuale di infrastrutture in Europa, quindi più

manutenzione e meno inaugurazioni). Da buon Sindaco,

Renzi conosce bene quelle problematiche che all’occhio

di chi si chiude nei salotti romani sono sciocchezze: il

ruolo delle donne (nella giunta fiorentina ci sono già più

donne che uomini ), aumento degli asili nido (la media

italiana è del 12,8 % quando la strategia di Lisbona parla

del 30%) per garantire ad una donna in carriera di poter

continuare a lavorare anche dopo la gravidanza. Propo-

ne gli Stati Uniti d'Europa, il servizio civile europeo,

elezioni democratiche. Un'istituzione che non pensi solo

alle banche e ai burocrati ma soprattutto alle famiglie e

ai cittadini. Combattere l’evasione e ridurre la pressione

fiscale. Recuperare il 25 % dell’evasione fiscale e desti-

nare tutto il ricavato alla riduzione delle tasse; Diritti

all’altezza dei tempi. Chi nasce in Italia è italiano, civil

partnership per le coppie dello stesso sesso, registro del-

le coppie di fatto, fecondazione assistita in linea con

l’Europa. La battaglia che Renzi ha intrapreso non è

combattuta solo per mandare a casa una ventina di diri-

genti nazionali, ma per cambiare tutto nella politica e

nella società, rimuovere le conservazioni e i conservato-

rismi, liberare le energie e favorire la mobilità sociale.

Perché Futuro, Europa e Merito hanno molto più senso

della sola parola rottamazione. Detto ciò nell'aria si re-

spira qualcosa di nuovo, di sano, di capace. E' per questo

motivo che non possiamo perdere assolutamente il treno

Renzi; abbiamo un'opportunità, Adesso! La sua voglia di

desacralizzare la politica ("non serve la scorta per andare

a fare la spesa o per andare a fare sub") ci deve portare

al cambiamento politico e culturale. Gli incontri di Mat-

teo non hanno l'aria del comizio: niente foglietto con

discorso bello e pronto, niente palchetto per la predica,

niente loghi. Dalla platea lo interrompono più volte, il

cittadino è e si sente al centro del progetto. Perfino l'u-

scita di scena non è scontata, è nella folla, a stretto con-

tatto con la gente. Andiamo a votare secondo la nostra

idea, senza ascoltare il partito o i “forti”, liberi di espri-

merci, iniziamo a cambiare NOI per arrivare al cambia-

mento che vogliamo. Perché qualsiasi regola uno possa

inventare, non si ferma il vento con le mani. . ADESSO!

di ANTONIO RIZZO

Page 3: La Nuova Voce ottobre

P A G I N A 3 V O L U M E 1 , N U M E R O 7

Per il rilancio del nostro giornalino mi tocca, con infinito

piacere, sostenere la candidatura alle primarie di coali-

zione del PD dell’attuale Segretario del Partito Democra-

tico, Pier Luigi Bersani.

In un’epoca in cui la gente ha bisogno di essere rassicu-

rata, un’epoca di profonda crisi economica e politica che

attanaglia non solo il Bel Paese ma l’intero globo, è chia-

ro che è davvero semplice diventare popolare e racco-

gliere consensi andando a calcare le questioni che la

gente vuole sentire. Temi come l’Europa, il merito e l’u-

guaglianza economica sono all’ordine del giorno di tutte

le agende politiche ormai da tempo, eppure, oggi, qual-

cuno si fa portatore di valori e questioni come se ne fos-

se lo scopritore.

Non è mia intenzione fare comparazioni tra i candidati

alle primarie, ma su una sola questione, la

“rottamazione” credo sia il caso di spendere qualche

parola. Pare che nell’immaginario collettivo dei poco

informati questa rottamazione, sostenuta e voluta da

Matteo Renzi, equivalga alla spinta verso il pensiona-

mento di tanti dirigenti del Partito che, in caso di vittoria

di Renzi, raccoglieranno le loro cosette e si ritireranno a

vita privata. Ma noi, noi che sappiamo di cosa stiamo

parlando, non possiamo, a mio avviso, farci travolgere

dall’euforia dello show che impazza nelle piazze e nei

teatri d’Italia, non possiamo permettere che si dia visibi-

lità all’individualismo di una persona e non alla collettivi-

tà, all’insieme di teste, che rappresentano un Partito.

Quella gente che adesso bisognerebbe travolgere nella

pressa della rottamazione, non dimentichiamo che sia-

mo stati noi stessi a volerla nelle posizioni in cui si trova,

non si sono accomodati in Parlamento intrufolandosi da

un ingresso secondario, siamo noi elettori che, tramite

quell’altissimo istituto di democrazia chiamato voto,

abbiamo sostenuto le loro candidature. Non si può par-

lare di rottamazione secondo un principio legato soltan-

to all’età anagrafica! Sono le idee che vanno rottamate

semmai, è la staticità di un percorso politico di Partito

che non ha la spinta ad adeguarsi alle nuove sfide e alle

esigenze della società che va cambiato scuotendolo con

un rovesciamento delle condizioni e delle persone su cui

poggia, ma non è questo, di certo, il caso del PD. Tenen-

do in considerazione che in Italia la situazione non è

delle più rosee, siamo il primo Partito del Paese eppure

rischiamo di perdere credibilità tra i simpatizzanti (si

badi bene, non parlo di sostenitori) per le divisioni inter-

ne che nascono come funghi di questo periodo! Già il

Partito poggia su due anime, socialista e liberale, che

Per il rilancio del nostro giornalino mi tocca, con infinito pia-

cere, sostenere la candidatura alle primarie di coalizione del

PD dell’attuale Segretario del Partito Democratico, Pier Luigi

Bersani. In un’epoca in cui la gente ha bisogno di essere rassi-

curata, un’epoca di profonda crisi economica e politica che

attanaglia non solo il Bel Paese ma l’intero globo, è chiaro che

è davvero semplice diventare popolare e raccogliere consensi

andando a calcare le questioni che la gente vuole sentire. Temi

come l’Europa, il merito e l’uguaglianza economica sono

all’ordine del giorno di tutte le agende politiche ormai da tem-

po, eppure, oggi, qualcuno si fa portatore di valori e questioni

come se ne fosse lo scopritore. Non è mia intenzione fare com-

parazioni tra i candidati alle primarie, ma su una sola questio-

ne, la “rottamazione” credo sia il caso di spendere qualche pa-

rola. Pare che nell’immaginario collettivo dei poco informati

questa rottamazione, sostenuta e voluta da Matteo Renzi, equi-

valga alla spinta verso il pensionamento di tanti dirigenti del

Partito che, in caso di vittoria di Renzi, raccoglieranno le loro

cosette e si ritireranno a vita privata. Ma noi, noi che sappiamo

di cosa stiamo parlando, non possiamo, a mio avviso, farci tra-

volgere dall’euforia dello show che impazza nelle piazze e nei

teatri d’Italia, non possiamo permettere che si dia visibilità

all’individualismo di una persona e non alla collettività, all’in-

sieme di teste, che rappresentano un Partito. Quella gente che

adesso bisognerebbe travolgere nella pressa della rottamazione,

non dimentichiamo che siamo stati noi stessi a volerla nelle

posizioni in cui si trova, non si sono accomodati in Parlamento

intrufolandosi da un ingresso secondario, siamo noi elettori

che, tramite quell’altissimo istituto di democrazia chiamato

voto, abbiamo sostenuto le loro candidature. Non si può parlare

di rottamazione secondo un principio legato soltanto all’età

anagrafica! Sono le idee che vanno rottamate semmai, è la sta-

ticità di un percorso politico di Partito che non ha la spinta ad

adeguarsi alle nuove sfide e alle esigenze della società che va

cambiato scuotendolo con un rovesciamento delle condizioni e

delle persone su cui poggia, ma non è questo, di certo, il caso

del PD. Tenendo in considerazione che in Italia la situazione

non è delle più rosee, siamo il primo Partito del Paese eppure

rischiamo di perdere credibilità tra i simpatizzanti (si badi be-

ne, non sostenitori) per le divisioni interne che nascono come

funghi di questo periodo! Già il Partito poggia su due anime,

socialista e liberale, che avremmo pensato inconciliabili, e per

il futuro spero che non si arrivi a rinunciare sempre più alla

sinistra andando invece verso il centro. Potrei anche dire sol-

tanto “scelgo Bersani perché la sua militanza politica è iniziata

tra le file del PCI e poi dei Democratici di Sinistra, ed io riten-

go giusto, se noi ci riconosciamo davvero da questa parte del

centro politico, che debba essere una persona proveniente da

sinistra a rappresentare il Partito e il Governo”. Comunque,

argomenterò la mia posizione. Io credo che attualmente nel PD

ricopra il ruolo di Segretario l’unica persona che, per doti per-

sonali e capacità amministrative, possa guidare il Paese in caso

di vittoria elettorale alle prossime elezioni nazionali. Pensare

che Pier Luigi Bersani debba essere vittima della forbice da

pota che tanto va di moda è un’offesa al Segretario, al partito,

alla storia, a chi ha ritenuto fosse la persona adatta a governare

e alla politica italiana in generale. Stiamo parlando di un uomo

venuto dal popolo, che non ha mai dimenticato da dove viene,

un uomo la cui vita gli ha insegnato che “la realtà viene pri-

ma della comunicazione”. Un uomo con un curriculum poli-

tico di tutto rispetto che se non avesse l’età che ha non

avrebbe nemmeno potuto accumulare le sue competenze.

Esiste un decreto, divenuto legge, che porta il suo nome: il

decreto sulle liberalizzazioni (Decreto Bersani), che, giusto

per dire una cosa che può interessare ai giovanissimi, tra i

vari provvedimenti prevedeva l’abolizione dei costi fissi

sulle ricariche telefoniche in aggiunta al traffico! Bersani,

che ha voluto concedere la possibilità ad altri di candidarsi

come Premier volendo le modifiche allo Statuto (secondo il

quale sarebbe stato possibile attribuire il ruolo di Premier

esclusivamente al Segretario), non è un uomo politico che

già ha dato ciò che poteva dare, anzi, è sempre un passo in

avanti, più “moderno” per intenderci, rispetto a tanti altri

politici nelle posizioni da lui prese in merito alle questioni

chiave dell’agenda politica italiana , europea. In quanto se-

gretario del Partito, egli ha dovuto farsi carico, mettendoci

la faccia, della responsabilità del PD per aver dovuto votare

e appoggiare misure impopolari ritenute necessarie in questo

momento storico. Però Bersani, a differenza d’altri, non po-

ne la sua persona al di sopra del Partito, non tiene banco

dinnanzi alle platee esaltando uno sfrenato individualismo.

Egli parla di Partito, di gruppo, di bene comune. Basti pen-

sare che nel 2007 rinunciò a candidarsi alle primarie contro

Veltroni perché riteneva che tale candidatura sarebbe stata

destabilizzante per il Partito. Per quanto riguarda le sue po-

sizioni politiche, è doveroso citare la questione inerente ai

diritti civili, tema su cui l’avversario showman Renzi stenta

a pronunciarsi e che invece è punto fondamentale per Bersa-

ni, il quale ritiene che essi debbano avere concreta attuazio-

ne perché la gente deve essere libera di compiere le proprie

scelte individuali e personali e solo il riconoscimento pieno

delle coppie omosessuali, con apposita legge che garantisca

ad esse uguali diritti, può rendere l’Italia un Paese che possa

dirsi civile, moderno ed inclusivo alla stregua di altri Paesi

europei. Basta leggere il documento fondativo del Comitato

per Bersani per trovare progetti di cui il nostro Paese neces-

sita e che soltanto Bersani, tra i pretendenti, è in grado di

concretizzare. In merito alla questione Fiat, anch’essa porta-

trice di grattacapi all’interno del Pd, mentre c’è chi, come

Bersani, auspica una soluzione il più possibile indolore per

lo Stato e per i lavoratori, Renzi, prima delle ultime vicende

che lo hanno visto scontrarsi con Marchionne, si era schiera-

to dalla parte di quest’ultimo sostenendo “si al referendum

senza se e senza ma”, posizione lontana dalla sinistra e per

questo contestata. Sul tema delle modifiche allo Statuto per

permettere altre candidature, io le trovo oltremodo ragione-

voli, sia per l’albo degli elettori, cui è chiesto un piccolo

sacrificio (proclamarsi elettore di centro-sinistra) in cambio

della possibilità di utilizzare uno strumento, le primarie, di

altissimo rilievo democratico. Poi, in merito al doppio turno,

la scelta è ricaduta su questo sistema perché si vuole assicu-

rare che il vincitore avrà la maggioranza assoluta dei con-

sensi. Per concludere, Bersani non è una persona che “Se ne

sta lì a pettinar le cozze”, ha il coraggio e, soprattutto, le

capacità per governare in tempo di crisi e per rendere con-

crete le politiche di cui l’Italia necessità.

PERCHE’ BERSANI ?

Il segretario con SEL e PSI. di GINA FERRAZZANO

Page 4: La Nuova Voce ottobre

P A G I N A 4

Ora che noi Giovani Democratici abbiamo

deciso di ricominciare a pubblicare il nostro

giornalino, ho ritenuto necessario e dovero-

so per i lettori, oltre che un piacere per me e

per il circolo, pubblicare un’intervista al

Sindaco Corraro. Dopo cinque mesi dall’e-

lezione, noi GD riconfermiamo a gran voce

il sostegno all’amministrazione comunale

del nostro Paese, amministrazione che ab-

biamo voluto, che sentiamo vicina, che tie-

ne conto delle nostre esigenze, di cui ci fi-

diamo e che non ci delude.

Sindaco Corraro, vuole farmi un reso-

conto sui primi mesi di attività ammini-

strativa?

Sono stati cinque mesi intensi, che spero di

poter riassumere in poche righe. Partiamo

dalla viabilità e dalle infrastrutture. Abbia-

mo lavorato su molti disagi viari nelle fra-

zioni, sulla strada che va a Piano Ruggio e

su quella che attraversa l’abitato di Pranta-

lato. Abbiamo ripreso i lavori della strada

Croce bivio Cantoniera - Pantana, che l’im-

presa ci consegnerà in primavera. Sono ini-

ziati i lavori di ristrutturazione del rifugio

De Gasperi, quelli degli spogliatoi dei cam-

petti a Pezzo la Corte; ottenuti due impor-

tanti finanziamenti per l’adeguamento della

zona industriale di Anzoleconte e della stra-

da per Zarafa. Abbiamo chiesto un finanzia-

mento per il recupero del rifugio di Visito-

ne, e avremo dal Parco la gestione delle

strutture nel pianoro. Stiamo lavorando a

delle proposte di rilancio turistico del paese

(il cosiddetto grande attrattore finanziato

dalla Regione): Museo dell’Acqua con in-

vaso sulla sorgente del Mercure, lo Sky-

walk o la Casa del Parco; abbiamo miglio-

rato il servizio della NU. Per quanto riguar-

da il turismo, abbiamo cominciato a desta-

gionalizzare gli eventi in modo da creare

nel tempo un ciclo continuo di iniziative per

distrbuire il flusso turistico tutto l’anno.

Abbiamo celebrato un’estate impeccabile

dal punto di vista musicale, culturale e di

promozione delle eccellenze locali oltreché

della valorizzazione del nostro centro stori-

co, grazie anche a una splendida sinergia

in primis con la Pro Loco e poi con le as-

sociazioni del posto; abbiamo riaperto la

biblioteca comunale. Sul sociale abbiamo

potenziato il servizio ai minori e stiamo

promuovendo iniziative importanti come

quella con il Procuratore di Lagonegro

Vittorio Russo e con le scuole per lavorare

sulla prevenzione delle dipendenze. Sulla

questione della riconversione della centra-

le del Mercure, continuiamo a produrre

atti, tenere in piedi la mobilitazione di

concerto con i comitati al fine di scongiu-

rare l’avvio di questo progetto scellerato.

Può dirmi in quale situazione economi-

ca verteva il comune di Viggianello pri-

ma del suo insediamento?

Posso affermare che abbiamo un bilancio

sano, fermo restando alcune criticità che

abbiamo ereditato, in primis il debito tri-

stemente “famoso” della Multiservice.

Ammonta a più di trecentomila euro che

questa amministrazione si sforzerà in ogni

modo di appianarlo – anche se i tempi non

sono facile per via della congiuntura eco-

nomica sfavorevole - nel più breve tempo

possibile. Però posso dire che, anche in

virtù della cosiddetta spending review,

stiamo lavorando a una migliore ottimiz-

zazione delle spese e degli sprechi dell’en-

te. Poi ci sono in essere dei contenziosi

legali, legati alle vicende di “Euroappalti”

l’impresa che gestiva la NU NU fino

all’anno 2009, a quelle dell’impresa

“Formica” appaltatrice di un lavoro pub-

blico negli anni ‘90, e all’“Alesia” altra

impresa che gestiva la NU. Stiamo se-

guendo queste ‘vicende’ diligentemente,

in modo tale da arrivare a soluzione senza

gravare pesantemente sul bilancio comu-

nale.

Quali sono i progetti che lei e la sua

squadra intendete realizzare nel breve

periodo?

Lavoriamo con particolare intensità al pro-

getto dell’imbottigliamento delle que Mi-

L A N U O V A V O C E

Passato, presente e futuro di Viggianello nelle

parole del Sindaco Vincenzo Corraro

“Dopo dieci

anni non sono

in classe, farò

il sindaco a

tempo pieno.”

Il Primo cittadino

Page 5: La Nuova Voce ottobre

P A G I N A 5 V O L U M E 1 , N U M E R O 7

Acque Minerali che sarà anche l’investimento del

lungo periodo per le ricadute occupazionali che ver-

ranno. Stiamo poi lavorando a un progetto del siste-

ma illuminario del paese, potenziando i punti luce e

sostituendo i pali desueti. Altri progetti che stiamo

portando avanti sono il rilancio e il completamento

con la messa in esercizio dell’Impianto Irriguo di S.

Elena con relativa centralina idroelettrica; il comple-

tamento dell’impianto irriguo nella frazione di S. Ian-

ni e il recupero di finanziamenti ormai persi quali

quelli del “foro boario” e della “gradinata” nel centro

storico. Un restyling al sito web del comune, anche in

versione english; la realizzazione di un portale turisti-

co che faccia sintesi delle tante iniziative e delle po-

tenzialità del territorio.

E quelli nel lungo periodo?

Appena associati i servizi con gli altri comuni, occor-

re lavorare sulla differenziata, almeno su quella spin-

ta per i due centri urbani del centro storico e di Peda-

li. Bisogna progettare sull’alta quota, regolarizzando

dal punto di vista urbanistico i due pianori (Ruggio e

Visitone). Occorre dare una immagine civile della

montagna, evitando l’imbarbarimento e il disagio del

mese di agosto, creando un luogo virtuoso attraverso

i rifugi recuperati, le strutture ricettive del parco e le

associazioni che lavorano con le escursioni e la pro-

mozione turistica al fine di beneficiare degli indiscu-

tibili vantaggi di quei posti straordinari.

Mi descrive con un aggettivo ciascuno dei compo-

nenti della sua squadra?

Facciamo due. L’assessore ai lavori pubblici Sassone

è disponibile e gioviale; l’assessore al Turismo Petro-

la è meticoloso e generoso; il vicesindaco lo defini-

sco un marcatore a uomo ed è battagliero; Petillo è

dinamico e instancabile; De Franco è un ragazzo di-

retto e sincero.

Cosa potremmo fare noi giovani per contribuire

alla svolta del nostro Paese?

Impegnarsi in qualsiasi attività sociale che non sia per

forza la politica. Nell’impegno strutturale e non auto-

referenziale sta il segreto per contribuire a far cresce-

re in modo sano una collettività. Discutere, indignar-

si, vedersi, costruire, realizzare qualcosa insieme, mi-

gliorare la qualità della vita di se stessi e poi degli

altri, anche dare consigli utili alle amministrazioni

che ci guidano. Noi non possiamo sicuramente impe-

dire lo spopolamento o l’invecchiamento della popo-

lazione ma se non altro possiamo invertire la tenden-

za, instradando i giovani a mestieri o opportunità di

lavoro, ad esempio, che nessuno vuole fare più e che

A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.

invece, con umiltà e tenacia, potrebbero essere red-

ditizi e utili.

Nel centro storico lamentano la mancanza di

copertura ADSL e sappiamo che l’attuale ammi-

nistrazione ha promesso di farsi carico della ri-

soluzione del problema ed esaudire la richiesta

in questione, state già lavorando affinché anche

il centro storico possa avere la possibilità di na-

vigare in internet in modo veloce?

Abbiamo istruito una pratica per l’istallazione di

una antenna Wi max nel centro storico, confermo,

che dovrebbe offrire un servizio quanto meno ade-

guato. Ma non sarà sufficiente. So che la Regione

ha previsto un piano di investimenti per la realizza-

zione della rete veloce nei comuni in cui questa

manca e che un gestore telefonico ha vinto il ban-

do. Mi auguro che inizino presto i lavori. Nel frat-

tempo stiamo studiando altre soluzioni.

Come sta conciliando il suo precedente lavoro e

l’attività di Sindaco?

Mi sono messo in aspettativa. Dopo dieci anni non

sono in classe, farò il sindaco a tempo pieno. Un

atto di onestà nei confronti di chi mi ha votato e

che si aspetta impegno quotidiano da questa ammi-

nistrazione e pure nei confronti dei ragazzi e delle

famiglie di Laino, così ho evitato di creare disagi e

scompensi, a causa delle tante assenze che avrei

fatto, in una fascia d’età delicata.

Se lei pensa al futuro del nostro Paese, qual è il

modo in cui vede Viggianello tra 10 anni?

È difficile rispondere, perché non sappiamo quando

e come usciremo da questa crisi economica anzitut-

to globale e poi nazionale per quanto concerne le

strette in fatto di occupazione, sviluppo e tagli agli

enti pubblici. Immagino conseguenze non belle,

soprattutto per i piccoli centri che hanno a che fare

con problemi di bilanci e di programmazione sem-

pre più carente. Però confido nella intraprendenza

dei giovani viggianellesi, nella loro creatività, nei

loro sforzi. Vorrei voler vedere recuperato, anche

grazie all’iniziativa privata, lo splendido borgo e le

grandi potenzialità della montagna. Vorrei veder

crescere cooperative agricole che producano e ven-

dano le tipicità locali, vorrei poter vedere occupa-

zioni in questi settori strategici. Mi auguro che que-

sta amministrazione e quelle che verranno diano un

impulso concreto e definitivo a tutto ciò.

La ringrazio per la disponibilità che ancora una

volta mostra nei confronti dei cittadini e di noi

giovani.

Antonella Ferrazzano

Page 6: La Nuova Voce ottobre

P A G I N A 6

“Questa è casa MIA e qui comando IO”

Si riapre il caso: “ Centrale

del Mercure”. Da tempo i

cittadini di Viggianello e

Rotonda si battono per af-

fermare il rispetto della le-

galità, dell’ambiente e della

salute per uno sviluppo so-

stenibile e intelligente del

territorio contro il folle pro-

getto dell’ENEL per la ria-

pertura dell’ormai defunto

Inceneritore del Mercure.

Qualche giorno fa quattro

lavoratori sono saliti sulla

ciminiera dello stabilimento

della Centrale e hanno di-

chiarato di scendere qualora

venissero confermati gli

impegni e garantita la conti-

nuità dell’impianto e si

creassero posti di lavoro

alla Centrale a biomasse.

Dopo ciò il prefetto di Co-

senza, Raffaello Cannizza-

ro, ha convocato un incon-

tro con la regione Calabria,

l’Ente Parco del Pollino, la

provincia di Cosenza, l’E-

NEL e i rappresentanti di

Cgil, Cisl e Uil per discute-

re nuovamente sulla proble-

matica inerente alla riaper-

tura del grande “mostro”.

Tra i fattori negativi infatti

non possiamo escludere

l’impatto ambientale , dovu-

to all’emissione di gas tossi-

ci e cancerogeni ormai as-

sorbiti dal terreno . Questo

lo si può notare dall’aumen-

to del numero di morti per

tumori nella Valle. Va an-

che sottolineato che la ria-

pertura non procurerà alcun

posto di lavoro o meglio per

i cittadini del luogo come

invece si pensa. Sempre

Martedì 9 ottobre , i cittadi-

ni della Valle erano davanti

all’Ente Parco a mobilitarsi,

per l’ennesima volta, contro

la riattivazione della Centra-

le. Alla loro guida, vi erano

il sindaco di Rotonda, Gio-

vanni Pandolfi e il sindaco

di Viggianello, Vincenzo

Corraro, insieme ai rappre-

sentanti delle Associazioni

territoriali impegnati in que-

sta lotta senza fine, che chie-

dono uniti lo smantellamen-

to della Centrale. La cosa

più grave è che ad agosto

tutti promettevano tempi

rapidi per la ripresa e la con-

clusione della Conferenza

dei servizi e ora invece av-

vertiamo l'amara sensazione

che tutto si stia nuovamente

incagliando nei meandri del-

la burocrazia. A manifestare

con consapevolezza e deter-

minazione, anche gli studen-

ti del Liceo Scientifico di

Rotonda e dell’ITC di Vig-

gianello, convinti che i gio-

vani non possono restare

inerti di fronte a problemati-

che di questo genere perché

oltre ad essere parte inte-

grante del mondo in cui vi-

vono, si preparano ad af-

frontare e condurre la socie-

tà futura. Muniti di cartello-

ni e striscioni dicono NO

alla Centrale e lo fanno in

maniera del tutto originale .

Queste sono le parole con

cui gli studenti manifestano

il loro rancore: “tre colori: il

verde, il bianco e il rosso.

Non rappresentano solo il

tricolore italiano ma ogni co-

lore è come se parlasse . Il

verde simboleggia tutto il

verde e la natura che circonda

il Parco del Pollino e che la

Centrale renderebbe spazza-

tura; Il bianco rappresenta il

nostro cielo, il cielo sotto cui

viviamo e che il fumo di

quella maledetta centrale ren-

derebbe nero; e infine il rosso

il colore dei cuori dei cittadini

del parco che risentono pro-

fondamente di questa situa-

zione e che vogliono vivere

sereni e tranquilli senza la

paura di stendere il bucato e

ritrovarlo nero di fumo”. I

giovani e tutta la gente chiede

all’Ente Parco un comporta-

mento più coerente al suo

ruolo istituzionale, e alla sua

presenza sul territorio, al fine,

di favorire momenti di cresci-

ta civile. Noi siamo il Parco,

loro sono solo un Ente e nes-

suno deve venire a dettare

leggi nel nostro territorio.

Popolo di Viggianello, di Ro-

tonda e di tutta la Valle del

Mercure uniamoci in questa

lotta e salviamo la nostra Ter-

ra.

Antonella Caputo - Gazzaneo

Daniela

L A N U O V A V O C E

Foto di Beppe Bianco. Foto. La centrale del

Mercure

Page 7: La Nuova Voce ottobre

P A G I N A 7 V O L U M E 1 , N U M E R O 7

I GD RIPARTONO DAL CENTRO STORICO

Foto di Serena Rizzo

A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.

Sabato 13 ottobre si è tenuto un incontro di circolo pres-

so il Centro Visite, nel cuore del Centro storico di Vig-

gianello, con cui si è colta l’occasione di lanciare la

Campagna tesseramento dei Giovani Democratici. Du-

rante l’incontro si è discusso di temi centrali dell’agenda

politica del centro-sinistra e dei Giovani Democratici.

Insieme ai Giovani Democratici di Viggianello, il Segre-

tario provinciale Michele Palo e il Segretario del Circolo

di Tito Fabio Laurino. Ad aprire il dibattito, il Segreta-

rio del Circolo di Viggianello, Luis Vizzino, che, dopo

aver salutato quanti hanno preso parte alla riunione ed

essersi fatto portavoce del Vicesegretario Antonio Rizzo

(assente per motivi universitari) nel salutare e ringrazia-

re per suo conto gli intervenuti, ha elencato i punti

all’ordine del giorno, vale a dire le primarie, la petizione

“Rise up” e i diritti civili. Il Segretario ha passato la pa-

rola al Sindaco di Viggianello, Vincenzo Corraro, cui

sta a cuore il tema dei diritti civili e che si è soffermato

su un problema assai discusso in Italia: il sovraffolla-

mento delle carceri e i diritti dei condannati. Dopo l’in-

tervento del Sindaco ha preso la parola il Segretario Pro-

vinciale Michele Palo che, salutati i presenti, ha intro-

dotto il tema delle primarie delineando l’attuale situazio-

ne all’interno del PD ed ha spiegato, in maniera esausti-

va, i punti cardine della petizione Rise up, promossa dai

Giovani Socialisti Europei che ritengono fondamentale

per l’Europa negoziare un trattato sociale progressista.

Tale trattato mira a creare un’ Europa che sfrutti al me-

glio le proprie potenziali, ponga i cittadini al centro del

processo decisionale in ambito comunitario, dia migliori

prospettive di futuro ai giovani garantendo loro nuove

opportunità e maggiori garanzie, avvii un massiccio im-

pegno per la reindustrializzazione del continente, punti

allo sfruttamento delle energie rinnovabili e preveda

modifiche alla Politica Agricola Comune (PAC) in mo-

do da rendere il settore agricolo più efficiente e creare

nuovi posti di lavoro anche nel settore primario. Solo

attraverso queste misure sarà possibile combattere la

disoccupazione e ridare alla politica il ruolo che le spet-

ta. E’ stato poi il turno di Gina Ferrazzano che, rite-

nendo le proposte della petizione assolutamente neces-

sarie allo sviluppo in senso democratico dell’Europa, ha

riaffermato, partendo da quanto detto da Michele Palo,

la necessità di sostenere, con la firma, la petizione per

contribuire alla riconferma di una nuova stagione politi-

ca in cui siano i giovani a fare da traino allo sviluppo di

una coscienza comune e comunitaria che metta al centro

i cittadini e le loro esigenze e che porti gli stessi ad ave-

re un peso maggiore nelle scelte politiche per puntare a

ricostruire l’Europa dando ai cittadini la possibilità di

scegliere direttamente i propri rappresentanti

(attualmente eleggiamo solo il Parlamento Europeo). In

tema di primarie interviene Fabio Laurino che ha espo-

sto, con una padronanza di linguaggio tipica di chi della

politica ne fa una professione, il suo punto di vista

sui candidati concorrenti e si è poi concentrato sul tema

dell’importanza del riconoscimento dei diritti civili. Da

tutti i sopracitati è stata affermata l’importanza dell’impe-

gno delle giovani generazioni ad ogni livello: locale, na-

zionale, sovranazionale e internazionale. Per quanto ri-

guarda i problemi del nostro territorio, si è discusso della

Centrale del Mercure, tema che sta a cuore a tutti i citta-

dini della Valle, a chi si oppone alla riapertura e a chi,

invece, ne è a favore. Ad introdurre il tema, Franco Fron-

tuto, Vicesindaco di Viggianello, che ha ritenuto dovero-

so congratularsi con i ragazzi che hanno partecipato

all’ultima manifestazione tenutasi a Rotonda e ha ribadito

la necessità dell’impegno di tutti, soprattutto dei giovani,

per contrastare la volontà di chi vuole arrecare danno alla

nostra Terra. Dalla platea è giunto l’intervento di Daniela

Gazzaneo che, dopo aver brevemente accennato alla sua

esperienza durante la festa regionale dei Giovani Demo-

cratici tenutasi a Metaponto a settembre, ha consigliato ai

suoi coetanei di partecipare attivamente alle iniziative

politiche perché “Partecipare, dapprima anche solo per

gioco, fa venir voglia di partecipare sentitamente”. L’en-

tusiasmo dei giovanissimi nel voler capire le dinamiche

del mondo fa sperare in un vento di cambiamento che

riporti i cittadini a riavvicinarsi alla politica. L’incontro si

è chiuso tra i sorrisi di quanti vi hanno preso parte e con

soddisfazione del Circolo di Viggianello il cui direttivo,

con il costante supporto dei tesserati, ha tutta l’intenzione

di impegnarsi per contribuire, nel proprio piccolo, alla

costruzione di un futuro migliore, del futuro che voglia-

mo.

Gina Ferrazzano

Foto di Serena Rizzo

Page 8: La Nuova Voce ottobre

“Abbiamo destagionalizzato gli eventi come è giusto che sia. Non possiamo permetterci un Estate ricca di

manifestazioni e poi dimenticarci degli altri 11 mesi dell’anno. E’ prevista una folta presenza di turisti per

la Sagra dei Funghi e della Castagna. Gli alberghi sono tutti pieni e questo è per noi motivo di orgoglio e

anche di sana esaltazione del tanto lavoro finora fatto. In 7 mesi abbiamo affrontato subito l’Estate, orga-

nizzando credo un ottimo Pollino Estate, ora vogliamo superare brillantemente l’Autunno per poi pensare

al Natale Viggianellese e poi il Carnevale che dobbiamo assolutamente riprendere. Dobbiamo lavorare

tanto, lo facciamo con immenso piacere. Vogliamo fare sempre di più, con la speranza che i cittadini tutti,

giovani e meno giovani si avvicinino alla Pro Loco e alla questione pubblica. E’ nostro obbiettivo la valo-

rizzazione del Centro Storico, della nostra montagna con i bellissimi piani da sfruttare e Montagna di Bas-

so da promuovere. Abbiamo diverse idee che spero potranno permetterci tutto ciò. Il 22 Settembre abbiamo

affrontato la prima sagra autunnale, quella del “truccisco”, anche in quel caso l’organizzazione è stata

eccellente, soprattutto grazie al mio direttivo e a volontari che colgo l’occasione per ringraziare di cuore.

Erano presenti molti turisti ma pochi residenti. Questo è un dispiacere, ma non ci abbattiamo, vogliamo

coinvolgere sempre di più i cittadini, le associazioni e collaborare insieme agli albergatori. Nelle prossime

date vi aspettiamo in tanti e per qualsiasi puntualizzazione, informazione ecc. la Pro Loco è sempre a di-

sposizione.”

Il presidente Antonio Rizzo

A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.

AUTUNNO A VIGGIANELLO