LA VOCE DEL FALCO · 2018. 11. 28. · OTTOBRE-NOVEMBRE 2018 La Dott.ssa Angelina Lanna è la nuova...

OTTOBRE-NOVEMBRE 2018

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Speciale Nuovo Dirigente Scolastico

IN EVIDENZA…

ACCOGLIENZA

NUOVO DIRIGENTE

SCOLASTICO

LA VOCE DEL FALCO 2.0

Coordinatore e Responsabile: Prof.ssa Angela Nespoli

Referenti articoli: Docenti di Materie Letterarie dell’Istituto

Impaginatori: Alessio Avallone 4BIN Giuseppe Vicigrado 4AIN

IL FALCO VINCITORE

CONCORSO CALLIOPE

CONCORSO GISPA

BULLISMO

CYBERBULLISMO


La Dott.ssa Angelina Lanna è la nuova Dirigente Scolastica dell’Istituto Tecnico “Falco” di Capua. Dallo scorso 1 settembre alla guida del nostro Istituto c’è la Dirigente Scolastica Angelina Lanna.La prof.ssa Lanna ha frequentato il liceo classico “Nevio”, ha conseguito due lauree in materie umanistiche, ha frequentato numerosi master presso prestigiose università ed ha al suo attivo collaborazioni con l’Università degli Studi di Napoli,

l’Orientale. E’ stata docente di lettere presso il Liceo Pizzi di Capua.Da ben 13 anni ricopre il ruolo di Dirigente Scolastica, maturando esperienze anche fuori provincia. Il suo ultimo incarico l’ha ricoperto presso l’I.A.C. di Alvignano, dove è ricordata per le molteplici iniziative progettuali alle quali ha sempre partecipato proficuamente l’Istituto da lei gestito. La Preside Lanna ha evidenziato ottime capacità gestionali di leadership, il suo garbo autorevole, la sua professionalità, la sua equità nell’approcciarsi al personale tutto della scuola, hanno avuto immediato

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riscontro positivo sulle relazioni lavorative di ciascuno e, di riflesso, sull’utenza.Si è inser i ta nel la nuova nostra scuola immediatamente, come se la dirigesse già da molti anni.Angelina Lanna è capuana e parte attiva del tessuto relazionale e sociale locale. Opera da anni sul territorio, è stata Presidente della FIDEPA ed ancora ne è parte integrante, altro vantaggio della scuola, che potrà acquisire sempre maggiore visibilità sul territorio capuano.La Preside Lanna, sin dalle prime riunioni collegiali, ha palesato l’intenzione di attivare numerosi progetti, finalizzati a migliorare sempre di più i contatti con tutte le agenzie che operano sul territorio e consentire all’utenza opportunità formative ed educative sempre più ricche ed accattivanti.Dunque, i presupposti e le aspettative sono elevati, la nostra Preside possiede tutti i requisiti per innalzare sempre più il livello operativo e culturale del nostro Istituto: il suo efficace modus operandi non può che motivare tutto il personale della scuola ad orientarsi nella stessa direzione, quella della coesione e della motivazione, affinché possa concretizzarsi nel migliore dei modi la mission della scuola, che, come ha sottolineato, deve realizzarsi in un contesto lavorativo sereno, cordiale e cooperativo.

La Redazione.

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GISPA 2018 Nei giorni 12 e 13 Ottobre si è svolta a Volandia la seconda edizione Gara Internazionale Scuole Progettazione Aeronautica GISPA , ideata ed organizzata dall’Istituto Tecnico Andrea Ponti di Gallarate. A questa edizione hanno partecipato 7 istituti scolastici di scuola superiore secondaria di tutta Italia . Il giorno 12/10 gli istituti hanno visitato il museo del volo di Volandia, limitrofo al terminal 1 di Malpensa, nel giorno del ventennale dell’inaugurazione dello stesso. Nel pomeriggio hanno assistito alla conferenza tecnica “il pilota collaudatore…vivere per volare. Cit. Chuck Yeager” , nell’aula convegni di Volandia. La conferenza è stata aperta dall’On. Marco Giovanni Reguzzoni, presidente di Volandia, mentre il vicepreside Antonio Perruccidell’istituto Andrea Ponti ha aperto ufficialmente l’evento GISPA. Relatori sono stati dei protagonisti di elevatissimo valore in campo aereonautico : il com.te. Colonnello pilota lo Coco (pilota militare linea F-104, prendendo spunto da episodi della vita operativa del collaudatore Chuck Yeager, primo uomo a superare la barriera del suono.

Il 13/10 ha avuto luogo a Volandia La gara, nelle tre classi in cui essa è suddivisa. Bronze Class: per alianti progettati e realizzati dagli studenti lanciati a mano. Silver Class: per alianti progettati e realizzati dagli studenti lanciati da una slitta-catapulta. Gold Class: per alianti progettati e realizzati dagli studenti interamente con una stampante 3D e lanciati da una slitta-catapulta. La gara ha visto come vincitori l’istituto G.C. Falco di Capua nella Silver e Gold Class, e l’istituto Da Vinci di Viterbo nella Bronze Class. La premiazione si è svolta nell’aula ingegni di Volandia . I trofei sono stati consegnati dal vicepresidente di Volandia , Luciano Azzimonti , e dal vicepreside dell’istituto Andrea Ponti, Antonio Perrucci.

L’ESPERIENZA DEL FALCO E DELLE CLASSI 4ACA E 4ACM. Il giorno 12/10 tutti gli alunni delle classi 4ACA - 4ACM , i professori L. Mascolo e G. Belardo sono partiti per Volandia. Dopo tante ore di viaggio siamo giunti a Volandia appena dopo pranzo. Dopo aver fatto un giro per Volandia abbiamo assistito ad una conferenza tecnica molto interessante , dove ci hanno dato un caloroso benvenuto. Alla fine di questa conferenza abbiamo iniziato a montare le slitte-catapulta per la gara del giorno

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successivo, poi abbiamo festeggiato il ventennale dello stesso museo e successivamente ci siamo diretti in hotel per riposare ed essere pronti per affrontare la gara del giorno successivo. Sabato 13/10, il giorno della Gara. In mattinata si sono svolte le gare della “Bronze Class” e

della “Silver Class” . Dopo pranzo si è svolta la gara della “ Gold Class” e, dopo che si sono riuniti i giudici di gara, c’è stata la premiazione. La premiazione è stata molto bella e soprattutto “soddisfacente” visto gli esiti…

Le due classi del Falco si sono aggiudicate 7 trofei:• 1 Posto Gold Class. • 2 Posto Gold Class

• 3 Posto Gold Class • 1 Posto Silver Class • 2 Posto Silver Class • Premio alla scuola Gold ClassPremio alla scuola Silver Class

Appena finita la premiazione ci siamo messi in viaggio e durante il ritorno eravamo tutti molto contenti compresi i professori. A noi alunni piace questo tipo di scuola, queste sono dell’ esperienze bellissime e istruttive. Da parte nostra è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno reso tutto ciò possibile, a cominciare dal nostro Dirigente scolastico la Dr.ssaAngelina LANNA, ma soprattutto ai nostri professori L. Mascolo , G.Belardo e G. Di Stasio, senza i quali il nostro falco non sarebbe tornato vincitore e non avrebbe potuto “VOLARE IN ALTO”!

Carmine Fava, 4ACA.

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L’I.T. “FALCO” DI CAPUA PRIMO AL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA: “CALLIOPE 4”. L’I. T. Falco conquista per l’ennesima volta il gradino più alto del podio, questa volta in ambito letterario nella quarta edizione del concorso dedicato alla Musa greca della Poesia. Il concorso di poesia Calliope ha visto una massiccia partecipazione di giovani provenienti da tutte le scuole medie e superiori d’Italia.

A presentarsi per l’I. T. Falco è stato l’alunno Antonio Sepolvere della classe VAMM, guidato dalla sua docente d’Italiano Angela Nespoli, che nella categoria ‘giovani 2’ che prevede la partecipazione di studenti dai 16 ai 18 anni, si è classificato primo con la poesia ‘VOLTURNO’, prevalendo su tutti gli istituti in territorio nazionale.

Ecco la classifica riportata dal concorso :

Istituto “G.C. Falco” di Capua – “VOLTURNO” – Autore Antonio Sepolvere – Classificatosi al 1° posto.

Istituto Mag. “S. Pizzi” di Capua – “LA DONNA… UN GRANDE MISTERO” – Autrice Rosa Bovenzi– Classificatasi al 2° posto.

Liceo Scientifico (Istituto Comprensivo) di Castel Volturno – “NOI” – Autrice Venere Giannini – Classificatasi al 3° posto.

Ed infine nella zona Podio destinato agli “Adulti” troviamo:

LUIGI ABBRO con la poesia “NOTTE SUL LAGO”classificatosi al 3° posto

E U G E N I O R A I M O N D O c o n l a p o e s i a “ C O M E U N A METEORA” classificatosi al 2° posto

Mentre il vincitore assoluto, classificatosi al 1° posto del Premio Calliope 2018 è GIUSEPPE BOCCHINO con la sua lirica “LA SOLITUDINE DEL PIRATA”

Antonio Sepolvere, 5AMM.

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CYBERBULLISMO: PREVENZIONE

ALL’I.T. “FALCO”

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è impegnato da anni sul fronte della prevenzione del fenomeno del bullismo e, più in generale, di ogni forma di violenza, mettendo a disposizione delle scuole varie risorse per contrastare questo fenomeno , ma soprattutto, ha attivato strategie di intervento utili ad arginare comportamenti a rischio determinati in molti casi da condizioni di disagio sociale non ascrivibili solo al contesto educativo - scolastico. Con l’evolversi delle tecnologie, l’espansione della comunicazione elettronica e online e la

sua diffusione tra i preadolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto le forme subdole e pericolose del cyberbullismo che hanno richiesto la messa a punto di nuovi e più efficaci strumenti di contrasto. Gli atti di bullismo e di cyberbullismo si configurano sempre più come l’espressione della scarsa tolleranza e della non accettazione verso chi è diverso per etnia, per religione, per caratteristiche psico-fisiche, per genere, per identità di genere, per orientamento sessuale e per particolari realtà familiari. Vittime del bullismo sono sempre più spesso, infatti, adolescenti su cui gravano stereotipi che scaturiscono da pregiudizi discriminatori. È nella disinformazione e nel pregiudizio che si annidano fenomeni di devianza giovanile che possono scaturire in violenza generica o in più strutturate azioni di bullismo. Tra gli altri, i ragazzi con disabilità sono spesso vittime dei bulli che ripropongono ed enfatizzano pregiudizi ancora presenti nella società. La persona con disabilità appare più facile da irridere o da molestare. Interventi mirati vanno, dunque, attuati da un lato sui compagni più sensibili per renderli consapevoli di avere in classe un soggetto particolarmente vulnerabile e bisognoso di protezione, dall’altro s u g l i i n s e g n a n t i a f f i n c h é a c q u i s i s c a n o consapevolezza di questa come di altre ‘diversità’. A tal proposito, scuola e famiglia possono essere determinanti nella diffusione di un atteggiamento mentale e culturale che consideri la diversità come una ricchezza e che educhi all’accettazione, alla consapevolezza dell’altro, al senso della comunità e della responsabilità collettiva. Per definire una strategia ottimale di prevenzione e di contrasto, le esperienze acquisite e le conoscenze prodotte vanno contestualizzate alla luce dei cambiamenti che hanno profondamente modificato la società sul piano etico, sociale e culturale e ciò comporta

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una valutazione ponderata delle procedure adottate per riadattarle in ragione di nuove variabili, assicurandone, in tal modo, l’efficacia. Il MIUR, sin dal 2007, ha promosso una specifica campagna nazionale di comunicazione attivando una casella di posta elettronica e linee telefoniche dedicate per accogliere segnalazioni di casi, ma anche richieste di informazioni e consigli. Nel 2013, si sono aggiunti due social tematici pensati e realizzati insieme ai ragazzi. Il Ministero dell’Istruzione, a partire dal 2012, ha aderito al programma comunitario “Safer Internet”, istituito dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’ Unione Europea. Il programma prevede la definizione di una serie di azioni strategiche per la promozione di un uso consapevole, sicuro, e responsabile di internet tra i più giovani; il finanziamento di interventi a livello europeo e nazionale attraverso la creazione di poli di riferimento nazionali sul tema: “Safer Internet Center”- centri nazionali per la sicurezza in rete. La formazione in ingresso e in servizio degli insegnanti è, senza dubbio, il cardine per a s s i c u r a r e l ’ a d e g u a t e z z a d e l l a professionalità docente ai bisogni formativi ed educativi degli studenti. La formazione deve avviare, dunque, un c o n c r e t o p r o c e s s o d i f e e d - b a c k autovalutativo che comporti la revisione delle prassi metodologiche e didattiche adottate e promuova nei docenti la consapevolezza di un nuovo modo di essere educatori ed esploratori del “quotidiano virtuale” degli studenti, spesso inconsapevoli dei pericoli non sempre tangibili del web … ricordiamo a tutti che, oggi, il cyberbullismo è un reato punito dalla legge. Dunque, la tematica del cyberbullismo è, purtroppo, di estrema attualità come confermano le cronache degli ultimi anni, tanto in Italia quanto all’estero. Per queste motivazioni, nel mese di gennaio 2017, il Senato approvò, quasi all’unanimità, il disegno di legge a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. È diventato legge il 27 maggio 2017. La legge n. 71/2017 sulla prevenzione e il contrasto del cyberbullismo attribuisce alle istituzioni scolastiche nuovi compiti e nuove responsabilità. “La presente legge si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche”. Nella legge si esplicita che la prevenzione del cyberbullismo è trasversale alle discipline del curricolo e può concretizzarsi attraverso varie attività anche in collaborazione con servizi territoriali e organi di Polizia.

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La scuola, nella persona del Dirigente Scolastico, deve informare tempestivamente, qualora venga a conoscenza di atti di cyberbullismo che non si configurino come reato, i genitori dei minori coinvolti ponendo in essere azioni non di carattere punitivo ma educativo. Le novità introdotte dalla legge e i compiti affidati dalla stessa alle scuole, comportano delle modifiche al Regolamento di Istituto e al Patto Educativo di Corresponsabilità che vanno integrati con specifici riferimenti ai comportamenti di cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari. La legge prevede anche l’individuazione di un referente che coordini le attività di prevenzione e contrasto del cyberbullismo messe in atto dalla scuola (art. 4, comma 3). Il Referente può avvalersi della collaborazione delle Forze di Polizia e delle Associazioni presenti sul territorio. L’Istituto Tecnico “Falco” ha programmato una serie di attività per la prevenzione del fenomeno in parola al fine di supportare nel migliore dei modi sia l’utenza che le famiglie. Il 13 novembre 2018 è stata tenuta dalla Commissaria Dott.ssa Maria Rosa Di Mauro della Questura di Caserta una conferenza/dibattito sul bullismo e cyberbullismo

particolarmente coinvolgente. La Dottoressa ha evidenziato ai Docenti come nella complessa vita sociale dei nostri giovani iperconnessi il fenomeno del cyberbullismo sia in forte crescita; con la complicità degli adulti che illudendosi di avere figli nativi digitali perfettamente equipaggiati per affrontare il mondo del web senza correre rischi, non si preoccupano di fornire loro un’adeguata educazione ai media, indispensabile per poter “vivere” online. Il mondo virtuale rispecchia, talvolta amplificandola, la deriva del mondo reale e obbliga genitori ed educatori a riflettere sulle proprie responsabilità, senza poter ravvisare nel demone digitale un comodo capro espiatorio. La Commissaria Di Mauro si è mostrata particolarmente comunicativa ed incisiva nell’approccio con i ragazzi, che hanno visto in lei un valido supporto ai loro dubbi e alle loro paure nell ’approccio al mondo multimediale. Le attività del “Falco” relative alla tematica

del cyberbullismo proseguiranno per tutto l’anno scolastico proponendo sempre nuove ed incisive iniziative per dire “no al bullismo e al cyberbullismo”.

La Referente, Prof.ssa Angela Nespoli.

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IL BULLISMO IMPAZZA ANCHE NELLE

SCUOLE D’EUROPA

Torna il bullismo a scuola. Questa volta, almeno, non si tratta di un caso nelle scuole italiane.L'episodio di bullismo è accaduto in Francia, al liceo Edouard-Branly di Créteil, come riporta “Le Parisien”, nel video girato con il telefonino, si vedrebbe un alunno puntare la pistola ad aria compressa alla testa dell'insegnante. Da quanto si vede nel video, l’alunno le avrebbe intimato di metterlo "assente", per poi correggersi e dire "presente", l'insegnante è apparsa stufa dell'atteggiamento prepotente e minaccioso dell'alunno. Le immagini del video sono subito diventate virali a partire dal 18 ottobre 2018, entrambi i giovani sono stati arrestati. A testimoniare l’accaduto è stato un video girato con lo smartphone da un compagno di scuola. Nelle immagini si vede anche un altro studente fare un gestaccio davanti.Il bullismo degli studenti nelle scuole verso i loro professori non è solo un problema solo italiano. Anche se in Italia gli episodi di bullismo sono sempre più frequenti: solo all'inizio dello scorso mese un professore dell’Istituto Tecnico Professionale Lampertico di Vicenza è stato ripetutamente minacciato da un alunno di 16 anni, poi costretto a mettersi in un angolo da dove alla fine è riuscito a lasciare precipitosamente l'aula, visibilmente spaventato. Negli ultimi 12 mesi sono state registrate ben 36 aggressioni da parte dei bulli di classe, e cinque di queste sono avvenute in Veneto. Fra i casi più gravi c’è quello degli schiaffi ad un insegnante di una scuola media di Paese (Treviso), aggredito dal padre e dal fratello di un alunno che aveva raccontato il falso, cioè che il professore gli aveva messo le mani addosso. Un episodio molto simile è avvenuto a Firenze, a gennaio del 2018, uno studente di 17 anni ha minacciato con una pistola giocattolo, davanti a tutta la classe, un professore che lo aveva ripreso per il suo forte comportamento scorretto. Il giovane ha puntato l'arma alla testa dell'insegnante intimandogli di alzare le mani e solo in un secondo momento gli ha detto che l'arma era finta e che si trattava soltanto di uno scherzo. Naturalmente le scuse non sono bastate, il ragazzo è stato sospeso. Si è mossa anche la Procura, presso il Tribunale dei minori di Firenze, che ha aperto un'inchiesta e indagato lo studente per violenza privata continuata, minacce e ingiuria. Scene analoghe di bullismo in classe si sono verificate a Pesaro, in una quarta classe di una scuola professionale, dove un insegnante è stato aggredito da due studenti, entrambi maggiorenni e già ripetenti. Uno dei due studenti aveva in mano un accendino e veniva sollecitato dai compagni ad usarlo contro il professore, mentre l’altro lo spintonava.

Gianluca Guida, 4BMM.

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CRONACA


PSICOLOGIA DEL BULLISMO Il termine Bullismo indica un insieme di comportamenti verbali, fisici e psicologici continui nel tempo, esercitati da un individuo, o da un gruppo di individui, nei confronti

di individui più deboli.

È una forma di violenza contraria a quelle rivolte contro le istituzioni scolastiche ed i loro

simboli (docenti o strutture scolastiche): queste ultime sarebbero al di fuori del suo

raggio di azione, mentre il bullismo è, invece, interno alla cerchia degli alunni.Inoltre è da sottolineare come quasi sempre, in particolare nei casi di ostracismo, l’intera classe tende

ad essere coinvolta nel bullismo, attivo o passivo, rivolto verso le vittime del gruppo,

tramite meccanismi di consenso, più o meno consapevole, non solo nel timore di

diventare nuove vittime dei bulli, o per mettersi in evidenza nei loro confronti, ma perché

questi spesso riescono ad esprimere la cultura identitaria del gruppo, sia pur in negativo, attraverso la designazione della vittima quale capro espiatorio.

I psicologi hanno individuato un ciclo di

mutua azione e reazione tra il bullo e la

vittima. Generalmente, il ciclo può includere

sia atti di aggressione sia atti di reazione a disposizione della vittima, che saranno

interpretati come stimolanti da parte del

bullo. Il ciclo, secondo l’indagine psicologica,

si basa essenzialmente sulla capacità di avere

sempre degli stimoli che possano motivare l’aggressore a mettere in pratica i propri

intenzioni deviati, a volte protratto per mesi,

anni o per tutta la vita. Allo stesso tempo il ciclo può essere subito interrotto al suo

nascere, o durante la sua progressione, se viene a mancare o l’atto abusivo o la risposta

della vittima.

Senza dubbio lo stimolo che determina la riattivazione del ciclo del bullismo è la

sottomissione. Nel momento in cui il bullo percepisce questo stimolo, tenta di ottenere un

riconoscimento pubblico per ciò che andrà a compiere, come dire: «vedetemi e temetemi,

sono così forte che ho il potere di incutere timore verso qualsiasi persona ed in qualsiasi

momento senza pagare alcuna conseguenza per le mie azioni!». Nel momento in cui la vittima dimostra una certa passività, e non reagisce all’atto, allora il ciclo continuerà a

riattivarsi. Nei casi in cui il ciclo non si è stabilito ancora, la vittima potrebbe rispondere

in modo che qualsiasi tentativo da parte dell’aggressore non avrebbe alcun effetto. In ogni

modo, la vita del bullo indica una deviazione psicologica pericolosa, se non viene assistito

adeguatamente potrebbe diventare un membro nocivo alla società.

Sabrina Mzoughi, 3ACM

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CRONACA


LA DIPENDENZA DA SMARTPHONE Sempre più giovani vivono prigionieri dei social network, gli esperti paragonano la dipendenza dei

cellulari all’alcolismo. La tecnologia dopo aver rivoluzionato il mondo sotto diversi aspetti sta diventando un

pericolo! Che cosa si può fare per correre ai ripari? Gli esperti parlano di «nomofobia» quando emerge una difficoltà dallo staccarsi fisicamente dal telefono, inoltre esistono diversi disturbi psicologici legati all'eccessivo

uso dei dispositivi mobili. La nomofobia, anche detta sindrome da disconnessione è la paura di rimanere sconnessi dai contatti di rete di telefonia

mobile. Colui che presenta questa sindrome cerca il contatto continuo ed esasperato con lo smartphone o anche con qualunque altro dispositivo elettronico. Svariati sono i motivi, dal senso di sicurezza fornito dall' essere sempre rintracciabile oppure semplicemente dall’esigenza di

rimanere costantemente in contatto con il mondo “virtuale”! Tra i numerosi rischi per chi soffre di nomofobia c’è il caso di chi non si riesce più a fare a meno sia di una connessione internet che del cellulare, quindi nel caso in cui vengono a mancare il soggetto comincia a soffrire di attacchi di panico, ansia, depressione, e anche la sola idea di essere senza smartphone genera malessere e aggressività. Una persona smartphone-dipendente è più incline a trascurare i rapporti umani preferendo l’interazione digitale con il proprio dispositivo, questo stato chiamato “phubbing”, indica appunto

un soggetto che ignora le persone intorno, trascurando le attività sociali e continuando a prestare attenzione unicamente al cellulare. Il primo passo per la “disintossicazione"dal cellulare, è sicuramente la presa di coscienza del tipo di rapporto che si ha con l’oggetto in questione. È possibile combattere la dipendenza da smartphone con app che sono state appositamente create: ne esistono a tal proposito alcune che monitorano l’utilizzo dello smartphone (App Usage), registrando il numero di volte che si controlla il telefono o il tempo impiegato su ogni

applicazione. Infine un altro consiglio per diminuire l’uso del cellulare potrebbe essere quello di disattivare le notifiche, così da evitare eventuali tentazioni. Concludendo è possibile affermare che riuscire a stabilire precisi tempi di utilizzo di “questo

mezzo di comunicazione”, potrà solo giovare alla salute fisica e mentale del possessore.

Vincenzo Tommasino, 4BEL

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CRONACA


LO SMARTPHONE: IERI E OGGI Oramai, tutti noi abbiamo uno smartphone col quale chiamare,

messaggiare e non solo. Però gli smartphone sono un’invenzione

recente. Basti pensare che il primo smartphone è stato il

Simon, che fu prodotto dalla “International Business

Machines Corporation” (IBM) ma fu distribuito dalla

BellSouth. Fu immesso nel mercato nel 1994. Le applicazioni

principali erano un calendario, una rubrica, un orologio

mondiale, una calcolatrice, un blocco note, un client di e-mail,

ed i giochi e permetteva anche di inviare fax. Comprendeva

anche un file manager per la gestione dei file. Ma la memoria di

questo smartphone non era delle eccellenti: presentava solo 1

MB di memoria (che al quel tempo, però, era molto). Ma ora

passiamo ai telefoni di nuova generazione. Prendiamo un

qualsiasi telefono cellulare: si può subito notare una differenza

in spessore e in grandezza e possiamo anche notare che il

Simon, a differenza degli smartphone di oggi, aveva bisogno di

una antenna. Negli smartphone di ora, è stato aggiunto il GPS,

che serve per avere la posizione quasi esatta del dispositivo grazie all’uso dei satelliti.

Mentre il Simon aveva una memoria di 1 MB, i telefoni di oggi possono facilmente

arrivare ad avere una memoria superiore ai 100 GB. Oltre ciò,

vediamo che gli smartphone recenti presentano delle

fotocamere in alta definizione che, a quei tempi, non potevano

essere immesse in un dispositivo di tale grandezza. Poi, negli

ultimi anni, si è sviluppata una nuova tecnologia: il

Riconoscimento Facciale. Solitamente, il riconoscimento

avviene attraverso la comparazione di tratti somatici di uno

specifico individuo e le caratteristiche principali del viso, che

possono variare dal colore degli occhi a un neo su una

guancia. Oltre a quest’ultima, si è sviluppato lo schermo.

Lo schermo è passato dall’LCD al QLED. La differenza tra i

due è che nel primo tutto lo schermo viene illuminato e quindi si ha un consumo alto,

mentre nel secondo si nota che ogni pixel è autonomo e che quindi può spegnersi,

garantendo un minor consumo energetico. Insomma, possiamo solo dire che la

tecnologia sta cambiando, e noi con essa.

Lorenzo Dalia, 4AMM

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Simon della IBM

Telefono di nuova generazione

L’ANGOLO DELL’INFORMATICA


FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE PER ASSUNZIONE E FORMAZIONE DI GIOVANI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO IN CAMPANIA

Con Decreto Dirigenziale n. 1094 del 12/09/2018, la Regione Campania ha approvato l’Avviso pubblico per il sostegno e l’implementazione dei contratti di apprendistato professionalizzante, stanziando ben 4,2 milioni di euro. Le risorse che la Giunta regionale ha voluto destinare per promuovere la crescita professionale e incentivare la buona occupazione, segnano un concreto impegno a sostegno del lavoro. Infatti, i temi della formazione e del lavoro rappresentano fattori determinanti nella capacità di intercettare e valorizzare le elevate risorse umane presenti nel territorio per implementare la crescita e la competitività del sistema produttivo della Campania. L’incentivo è riconosciuto per le assunzioni effettuate tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018, nei limiti delle risorse specificamente stanziate, con contratto a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione), di apprendistato professionalizzante, a tempo determinato (anche a scopo di somministrazione) di durata iniziale sia pari o superiore a sei mesi. Per le imprese, quindi, che assumono lavoratori e lavoratrici di età compresa tra i 18 anni e 29 anni di età, con contratto di apprendistato professionalizzante e lo trasformano in contratto a tempo i n d e t e r m i n a t o c o n o b b l i g o d i mantenimento per almeno 24 mesi, è prevista l’erogazione di un incentivo all’assunzione e stabilizzazione, pari a € 7.000,00. L’obiettivo principale del Decreto Dirigenziale è quello di valorizzare l'apprendistato quale strumento di promozione dell'occupazione dei giovani e della loro crescita personale e professionale, garantendo qualità dell'offerta formativa sul territorio regionale. Le aziende ricevono un’altra forma di incentivo se assumono, entro 6 mesi dall'acquisizione del titolo di studio, studenti che hanno svolto presso di loro attività di alternanza scuola-lavoro, infatti, in questo caso sono esonerate dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi e i contributi dovuti all'INAIL), per un massimo di 36 mesi e di 3.250 euro su base annua.

Giuseppe Iannotta, 4BEL

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LO SAPEVI?


IL COMPUTER

L’invenzione e la realizzazione del primo computer si fa risalire a Blaise Pascal, egli nel 1642 il inventò la pascaline, una calcolatrice in grado di svolgere semplici operazioni aritmetiche attraverso la rotazione di ingranaggi. Solo agli inizi del 900 si costruirono macchina sempre più potenti e precise fino ad arrivare all’evoluzione dei tempi di oggi con incredibili innovazioni.

Un computer detto anche elaboratore è una macchina automatizzata programmabile capace di eseguire sia complessi calcoli matematici e sia altri tipi di elaborazioni dati, con efficacia velocità e affidabilità. Le parti interne che compongono fisicamente un computer vengono indicate con il termine Hardware, ovvero quelle parti elettriche e meccaniche che consentono il funzionamento corretto del computer. Lo schema principale del funzionamento di un computer si basa su delle informazioni al suo ingresso (INPUT), che vengono elaborate in base a un programma e li restituisce in uscita (OUTPUT) trasformandoli in risultati.

Il principale componente di un computer è la scheda madre ovvero il cuore del PC, perché è una scheda di circuiti integrati che fa da collegamento tra gli altri componenti del computer, mettendoli in comunicazione. In secondo piano ma non meno importanti abbiamo diversi componenti come: CPU: coordina le altre unità che elaborano dei dati ed esegue calcoli matematici. Alimentatore: è l’elemento che permette l’ingresso della giusta quantità di corrente per il funzionamento del computer. RAM: è una memoria volatile che immagazzina i dati. Hard disk: è l’elemento per l’archiviazione dei file. Scheda video: è l’elemento che ci consente di vedere lo schermo del computer.

Luigi Ristaldo, 4BEL

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BITCOIN: COS’ E’ E COME FUNZIONA LA CRIPTOVALUTA.

Che cos’è: Bitcoin è una moneta elettronica creata nel 2009 da un inventore

anonimo. Questa moneta non fa uso di un ente centrale né di meccanismi finanziari sofisticati e non essendo emessa da una banca o un’autorità centrale ognuno può prendere parte al progetto liberamente.

Come funziona: Bitcoin è un sistema decentralizzato, per cui il database con tutte le transazioni è distribuito tra tutti gli utenti. Per sincronizzare tutti i database, è necessario il “mining” ovvero la trasformazione delle transazioni in una stringa (secondo un procedimento di matematica crittografica) e incollare l’hash in fondo al database stesso. Ovviamente ci sono ricompense (in Bitcoin) per coloro che mettendo a disposizione il loro computer elaborano le transazioni correttamente.

Alessio Avallone, 4BIN

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Database: In informatica, archivio di dati strutturato in modo da razionalizzare la gestione e l ’aggiornamento delle informazioni e da permettere lo svolgimento di ricerche complesse.

Hash: In informatica, funzione matematica capace di produrre una stringa (sequenza di caratteri) di lunghezza fissa. Ogni modifica del file o del testo produrrà una diversa stringa in uscita. La caratteristica fondamentale è la loro difficile invertibilità: in questo modo dato un valore di hash, è molto difficile risalire al messaggio che l’ha generato.



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L’ANGOLO DEI DISEGNI

Alessandro Russo, 3ACA


LE LOCUSTE

Armando Verazzo, 4AEL

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Le locuste migrano in diversi sciami

che possono arrivare a “80 milioni di locuste per chilometro quadrato”. Eppure r iescono ad evitare le collisioni. Come fanno?

Riflettete. Dietro ognuno dei due occhi composti dalla locusta è presente un neurone noto come rilevatore di movimento del lobulo g igante (LGMD). Quando la collisione sembra imminente, questi neuroni inviano un segnale ad ali e zampe stimolando immediate risposte della locusta. In effetti la sua reazione è 5 volte più veloce di un battito di ciglia.

Traendo spunto dagli occhi e dai neuroni delle locuste, gli scienziati hanno ideato un

sistema computerizzato che permette a un robot di rilevare ed evitare l’impatto con oggetti in avvicinamento, senza dover ricorrere a sofisticati radar o rilevatori a raggi infrarossi. I ricercatori stanno applicando questa tecnologia ad alcuni veicoli, dotandoli di un veloce e accurato sistema di al lerta che ridurrebbe le collisioni.

“Abbiamo davvero molto da imparare da un semplice insetto come la locusta”. A f f e r m a i l p r o f S h i g a n g Y u e dell’Università di Lincoln nel Regno Unito.

Che ne dite? I l r i levatore d i movimento della locusta è un prodotto dell’evoluzione? O è frutto di un progetto?

LO SAPEVI ?


LA GRANDE GUERRA Il 24 ottobre noi alunni della V ACM, accompagnati dal professore D’Angelo, ci siamo recati nella sala cineteatro per la visione del film “LA GRANDE GUERRA” (uno dei cento film più famosi d’Italia).

Il regista del film è Mario Monicelli e spiccano due grandi attori del cinema italiano: Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Il film tratta le fasi della prima guerra mondiale dove i due protagonisti vestono i ruoli del milanese Giovanni Busacca e del romano Oreste Jacovacci.

Nel 1916, i due si incontrano per la prima volta nell’infermeria della caserma per l’arruolamento dove Oreste era di turno come infermiere promettendo a Giovanni di farlo riformare in cambio di danaro.

Quest’ultimo viene ingannato dal commilitone e viene spedito al fronte.

Dopo l’addestramento entrambi si ritrovano nel treno per il fronte e da lì comincia un’amicizia tra i due.

Entrati in guerra in seguito alla disfatta di Caporetto i due vengono comandati come staffette portaordini.

Una sera dopo aver svolto la missione si coricano nella stanza di un avamposto poco lontano dalla prima linea, ma una repentina avanzata degli austriaci li trasporta in territorio nemico rendendoli prigionieri.

I due ammettono di essere in possesso di informazioni cruciali sul contro attacco italiano sul Piave.

E pur di salvarsi decidono di passarli al nemico, ma l’arroganza dell’ufficiale austriaco li porta a tenere il segreto fino alla morte.

La battaglia si conclude poco tempo dopo con la vittoria dell’esercito italiano.

Valeria Capoluogo - Anna Orlando - Pasquale Castaldo -

Virgilio D’Abrosca - Francesco Gagliardi, 5ACM

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CRONACA


PONTE MORANDI Il ponte Morandi o ponte delle condotte inaugurato nel 1967 alle 11:36 del 14 AGOSTO è

crollato.

Al momento del crollo vi erano, sul ponte, 35 autovetture e 3 camion. La sezione crollata

ha colpito un edificio dell’AMIU, la ferrovia sottostante e alcuni uffici con un bilancio

attuale di 43 vittime e 14 feriti ( Ricoverati presso il policlinico San Martino di Genova ).

Si stanno ancora stabilendo le responsabilità dell’accaduto mentre autostrade per l’Italia,

ha affermato di aver effettuato controlli trimestrali che non davano segno di cedimento.

Il ministro delle infrastrutture e dei

trasporti Danilo Toninelli, con l’appoggio

del ministro del lavoro Luigi Di Maio e del

presidente del consiglio Giuseppe Conte ha

annunciato inizialmente il ritiro della

concessione alla società autostrade per

l’Italia, successivamente però è stato deciso

che una commissione del MIT farà luce

sulle responsabilità insieme alla procura di

Genova, che attualmente indaga per:

disastro colposo, omicidio plurimo e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Il crollo del ponte inoltre ha creato particolari disagi alla viabilità, con le macerie che

potrebbero creare una diga artificiale in caso di alluvione.

Nel 2006, Santiago Calatrava aveva progettato un nuovo ponte in ferro, che avrebbe

sostituito quello in calcestruzzo, occupando meno spazio, tuttavia considerando

l’importanza del viadotto, il progetto è stato accantonato.

Raffaele Giordano, 5AMM

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Ponte Morandi prima del crollo

CRONACA


AL “FALCO” SETTIMANA UNESCO… “FUORI DALLA PLASTICA”

La FEDERAZIONE ITALIANA CENTRI PER L’UNESCO ha aderito alla Settimana ed ha invitato tutti i Club e Centri per l’UNESCO membri della Federazione a programmare iniziative per contribuire in maniera significativa all’azione educativa proposta, che rientra nel programma generale sullo Sviluppo Sostenibile al quale molti Club per l’UNESCO della Federazione Italiana partecipano da tempo con entusiasmo, anche attraverso la rete FICLULAB 2030, per diffondere la conoscenza e contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Dal 19 al 26 novembre in tutta Italia c‘è stata la Settimana per l’Educazione alla Sostenibilità. Decine di iniziative si sono svolte sulla tematica della campagna 2018/2019: “Fuori dalla plastica: un percorso da costruire”. L’istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” di Capua ha aderito, infatti, alla settimana dell’UNESCO per l'educazione alla sostenibilità, con un programma ricco di iniziative che hanno visto il coinvolgimento di studenti dell’Istituto e degli Istituti viciniori. Lunedì 19 novembre 2018, c’è stata l’apertura della mostra con l’intervento della Prof.ssa Jolanda Capriglione, Presidente Centro per l’UNESCO di Caserta e Professore di CULTURE MATERIALI DEL MEDITERRANEO (DADI, Università della Campania 'L. Vanvitelli'). Hanno partecipato anche le delegazioni di studenti delle scuole secondarie di primo grado di Capua e di Santa Maria C.V. con Docenti e Dirigenti scolastici, e gli studenti dell’Istituto che hanno realizzato il filmato e i cartelloni esposti nella mostra. I lavori sono stati introdotti dal D.S. Dr.ssa Angelina Lanna.

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CRONACA


Martedì 20 novembre 2018, gli studenti dell’Istituto hanno visitato la mostra mentre gli studenti che hanno realizzato il filmato si sono recati, insieme alla Dirigente e alla professoressa referente a Caserta, presso il Dipartimento di Scienze Politiche, per partecipare al Convegno sul tema “Mangiar Plastica?”. Mercoledì 21 novembre 2018, con il Seminar io format ivo sul tema “Plastica: emergenza mondiale”

presso la sala riunioni dell’Istituto c’è stata la chiusura delle manifestazioni. Sono intervenuti la prof.ssa Jolanda CAPRIGLIONE, Presidente Centro per l’UNESCO di Caserta e Professore di C U L T U R E M A T E R I A L I D E L MEDITERRANEO (DADI, Università della Campania 'L. Vanvitelli'); il prof.

Gian Maria PICCINELLI Presidente

onorario Centro UNESCO di Caserta e

Professore di DIRITTO COMPARATO

(Dip. di Scienze Politiche ‘J. Monnet’) e la prof.ssa Antonella VIOLANO, Professore di

TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA (DADI, Università della Campania 'L.

Vanvitelli'). I lavori sono stati introdotti dal D.S. Dr Angelina Lanna. Sono stati presenti gli studenti delle classi quinte dell’Istituto. L’obiettivo principale dell’adesione dell’Istituto alla Settimana per l’Educazione alla Sostenibilità è stato quello di far capire l’importanza del tema “Emergenza Plastica” agli studenti partecipanti, ovvero l’importanza del recupero e del riciclo della plastica

i n q u i n a n t e , m o l t o pericolosa per il nostro ecosistema.

Francesco Russo, 4BEL

!22La prof.ssa J. Capriglione in compagnia della nostra

D.S. Dott.ssa Angelina Lanna

CRONACA


IL MASSACRO DI YULIN, OLTRE 10.000 CANI TRUCIDATI NELLE MANIERE PIU’ CRUDELI

Il 21 giugno nella città di Yulin, nella repubblica Cinese, si compie ogni anno un massacro di proporzioni gigantesche che gli organizzatori chiamano con indicibile sfrontatezza “Festival della carne di cane”. Oltre 10.000 cani destinati al consumo dei partecipanti, molti dei quali catturati per strada o rapiti dalle loro case, vengono presi con un punzone di ferro per il collo, bastonati per essere storditi e poi sgozzati sulla strada, senza alcun rispetto delle condizioni igieniche. Dopo giorni di terrore trascorsi ammassati uno sull’altro in gabbie piccolissime con i musi spesso legati con la corda per evitare che “la merce si sciupi”, vengono trucidati nelle maniere più crudeli: bolliti vivi, scuoiati mentre ancora respirano e picchiati a morte. Purtroppo c’è da aggiungere che la “sagra” di Yulin è solamente la punta dell’iceberg di una “tradizione” diffusa in molti paesi dell’estremo oriente dalle due Coree alle Filippine, e dalla Thailandia al Vietnam anche se in alcune di queste nazioni ufficialmente sarebbe vietata. Ma l’aspetto più inquietante del consumo alimentare di cani e gatti che per noi sono veri e propri compagni di vita e l’assordante silenzio dei governi di tutto il pianeta nei confronti di questo scempio.

Sono tante le voci da tutto il mondo che chiedono di fermare il massacro dei cani. E’ per questo che a Yulin è praticamente impedito agli stranieri di entrare, per paura che possano uscire immagini compromettenti per gli affari del mercato della carne di cane. Mentre in tutto il mondo i cittadini manifestano indignazione, dolore, disperazione per i tormenti inflitti a questi essere indifesi, presidenti, premier, politici, capitani di industria, organizzatori di grandi eventi sportivi non solo tacciono come se queste mattanze non esistessero ma sembrano infastiditi dalle proteste della gente che potrebbero incrinare i rapporti diplomatico-affaristici con paesi che stanno diventando le più grandi potenze economiche del mondo.

Dal canto nostro però possiamo contribuire a diffondere la consapevolezza di quanto avviene e sostenere, solidarizzando con chi vive in quei territori e si batte affinché i governi come quello cinese oltre che dell’arricchimento finanziario, si occupi della crescita culturale dei propri abitanti promulgando leggi per la protezione e la tutela degli animali.

Raul Lamia e Marco Federico, 4BMM

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CRONACA


REDAZIONE:

ANTONIO SEPOLVERE, 5AMM

ALESSIO AVALLONE, 4BIN

CARMINE FAVA, 4ACA ARMANDO VERAZZO, 4AEL

LUIGI RISTALDO, 4BELGIUSEPPE IANNOTTA, 4BEL

LORENZO DALIA, 4AMM

SABRINA MZOUGHI, 4ACM - Sede di Grazzanise

VINCENZO TOMMASINO, 4BELGIANLUCA GUIDA, 4BMM

MARCO FEDERICO, 4BMM

RAUL LAMIA, 4BMM

FRANCESCO RUSSO, 4BEL

RAFFAELE GIORDANO, 5AMM

VALERIA CAPOLUONGO, 5ACM - Sede di Grazzanise

ANNA ORLANDO, 5ACM - Sede di Grazzanise

PASQUALE CASTALDO, 5ACM - Sede di Grazzanise

VIRGILIO D’ABROSCA, 5ACM - Sede di Grazzanise

FRANCESCO GAGLIARDI, 5ACM - Sede di Grazzanise

ALESSANDRO RUSSO, 4ACA

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LA VOCE DEL FALCO · 2018. 11. 28. · OTTOBRE-NOVEMBRE 2018 La Dott.ssa Angelina Lanna è la nuova...

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