La voce libera

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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie [email protected] - [email protected] n.72 - 21 gennaio 2011 Sede Legale Via Quattro novembre, 98 00187 Roma Segreteria Tel. 06/69770301/2/3 Fax 06/6783559 [email protected] Amministrazione Tel. 06/69770329 [email protected] Sostieni Libera Tel. 06/69770334/20 [email protected] Organizzazione Tel. 06/69770326 [email protected] Comunicazione e stampa Tel. 06/69770323 [email protected] [email protected] [email protected] Tesseramento Tel. 06/69770321 [email protected] Educazione alla legalità Tel. 06/69770325 [email protected] Ufficio beni confiscati Tel. 06/69770330 - 06/69770331 [email protected] Settore internazionale Tel. 06/69770322 [email protected] Progetti Tel. 06/69770327 [email protected] Sport Tel. 06/69770326 [email protected] La speranza ha due bei figli L’anno nuovo è iniziato e come vi avevamo promesso ci presentiamo nel 2011 con una grafica rinnovata. Un cambiamento di abito che non è uni- camente frutto della necessità di migliorare esteticamente, ma più che al- tro, avere strumenti che siano sempre più efficaci e che sempre meglio sappiano raccontare quello che ogni giorno facciamo. Tante sono le sfide ci attendono perchè questo nuovo anno non è iniziato bene purtroppo. Mentre continua la campagna contro la Corruzione stiamo organizzan- do due carovane che sappiano coniugare lo sport, la memoria e l’impegno. Il 4, 5 e 6 febbraio saremo a Rocca di Papa (RM) per il semi- nario di formazione e aggiornamento nazionale per i referen- ti territoriali dal titolo “Conoscere i territori, conoscersi nei territori”. Il 19 marzo saremo a Potenza XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Dal 1995 il 21 marzo, primo gior- no di primavera, è il simbolo della speranza e dell’impegno che si rinnovano ed è anche l’occasione per incontrare i tanti, troppi, familiari delle vittime innocen- ti. Questi i grandi eventi nazionali che apriranno l’anno nuovo ma saremo ogni giorno al fianco della società responsabile dal sud al nord Italia, in Europa, in America Latina e in Africa in tante iniziative sulle quali vi terremo informati. Il Paese ha bisogno di noi, del nostro coinvolgimento, della nostra vigilanza e della nostra presenza. Come ha scritto Sant’Agostino: «La speranza ha due bei figli: la rabbia ed il coraggio. La rabbia nel vedere come vanno le cose, il coraggio di vedere come potrebbero andare». Dobbiamo animare la speranza di rabbia e di coraggio. Il sentimento dell’ingiustizia per ciò che vediamo deve tradursi in un fare di più e di meglio, in una maggiore responsabilità e corresponsabilità. Progetto grafico di Avenida. Thanks a lot! ;)

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la newsletter di Libera

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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

[email protected] - [email protected]

n.72 - 21 gennaio 2011

Sede LegaleVia Quattro novembre, 9800187 RomaSegreteriaTel. 06/69770301/2/3Fax 06/[email protected]. 06/[email protected] LiberaTel. 06/69770334/[email protected]. 06/[email protected] e stampaTel. 06/[email protected]@[email protected]. 06/[email protected] alla legalitàTel. 06/[email protected] beni confiscatiTel. 06/69770330 -06/[email protected] internazionaleTel. 06/[email protected]. 06/[email protected]. 06/[email protected]

La speranza hadue bei figliL’anno nuovo è iniziato e come vi avevamo promesso ci presentiamo nel 2011 con una grafica rinnovata. Un cambiamento di abito che non è uni-camente frutto della necessità di migliorare esteticamente, ma più che al-tro, avere strumenti che siano sempre più efficaci e che sempre meglio sappiano raccontare quello che ogni giorno facciamo. Tante sono le sfide ci attendono perchè questo nuovo anno non è iniziato bene purtroppo.

Mentre continua la campagna contro la Corruzione stiamo organizzan-do due carovane che sappiano coniugare lo sport, la memoria e l’impegno.

Il 4, 5 e 6 febbraio saremo a Rocca di Papa (RM) per il semi-nario di formazione e aggiornamento nazionale per i referen-ti territoriali dal titolo “Conoscere i territori, conoscersi nei territori”.

Il 19 marzo saremo a Potenza XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Dal 1995 il 21 marzo, primo gior-no di primavera, è il simbolo della speranza e dell’impegno che si rinnovano ed è anche l’occasione per incontrare i tanti, troppi, familiari delle vittime innocen-ti. Questi i grandi eventi nazionali che apriranno l’anno nuovo ma saremo ogni giorno al fianco della società responsabile dal sud al nord Italia, in Europa, in America Latina e in Africa in tante iniziative sulle quali vi terremo informati.

Il Paese ha bisogno di noi, del nostro coinvolgimento, della nostra vigilanza e della nostra presenza. Come ha scritto Sant’Agostino: «La speranza ha due bei figli: la rabbia ed il coraggio. La rabbia nel vedere come vanno le cose, il coraggio di vedere come potrebbero andare». Dobbiamo animare la speranza di rabbia e di coraggio. Il sentimento dell’ingiustizia per ciò che vediamo deve tradursi in un fare di più e di meglio, in una maggiore responsabilità e corresponsabilità.

Progetto grafico di Avenida.

Thanks a lot! ;)

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S.O.S. Giustizia

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Da sempre Libera, nella sua sede na-zionale o anche nelle sue sedi terri-toriali, ha rappresentato un punto di riferimento per quanti vivono situa-zioni di disagio, e in modo particola-re legate all’azione di gruppi crimina-li e mafiosi. Richieste di aiuto che si è sempre cercato di orientare al nostro Ufficio legale o a quelle Associazio-ni che in determinate problematiche potevano dare un sostegno concre-to o quanto meno una consulenza.

Negli ultimi anni queste richieste di aiuto sono andate aumentando considerevolmente fino a solleci-tarci nell’organizzarci in modo più strutturale nei territori, e a rende-re più organica la nostra risposta soprattutto in quattro ambiti: so-stegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e alle vittime del racket delle estorsioni, accompa-gnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia ammini-strativa e nella complessa legisla-zione in materia, accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia.

Nasce così il progetto “S.O.S. Giu-stizia - Servizio di ascolto e di assi-stenza alle vittime della criminalità organizzata”, finanziato dal Mini-stero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali (legge 383/2000 lett f direttiva 2009), che prevede l’attivazione in alcune regioni di vari sportelli di ascolto finalizzati ad ac-cogliere, orientare ed offrire consu-lenza a quanti faranno richiesta in quei particolari ambiti di disagio.

COLLOCAZIONE DEGLI SPORTELLI

POTENZAVia Raffaele Acerenza n. 39Contatti: tel/fax 0971/273119 mail [email protected]

MODENAVia 4 novembre 40/l (presso Arci Modena)Contatti: tel/fax 059/334631 mail [email protected]

PALERMOPiazza Castelnuovo n. 13Contatti: tel/fax 091/7815962 mail [email protected]

LATINAPiazza Aldo Moro n. 37Contatti: 0773/244001 - fax 0773/260437 mail [email protected]

REGGIO CALABRIAVia P. Pellicano n. 21/hContatti: tel/fax 0965/330927 mail [email protected]

Inoltre si prevede che nel tempo massimo di sessanta giorni si attive-ranno in modo sperimentale anche due sportelli a Torino e a Milano, e nei prossimi mesi altri due nel Centro-Sud.

ORARI DI APERTURALunedì - Mercoledì - Venerdì dalle 09.00 alle 13.00Martedì - Giovedì dalle 15.00 alle 19.00

Per chiunque ne abbia bisogno sarà sufficiente fare una telefonata o mandare una email e prendere un appuntamento con l’operatore.

Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata

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ROMA - Trentatré anni fa Miguel Benancio San-chez fu sequestrato da una banda paramilitare nella sua casa di Calle San Martin, periferia sud della Gran Buenos Aires. Aveva 25 anni. Sognava di correre alle Olimpiadi e diventare professore di educazione fisica, invece è uno dei trentamila de-saparecidos della ditta-tura militare argentina.

Per ricordarlo, il 23 gennaio più di cinquemila persone si riuniranno a Roma nella Corsa di Miguél, evento sportivo nato nel 2000 grazie alla grinta di Elvira Sanchez, sorella di Miguél. Un appuntamento attor-no al quale cresce, di anno in anno, una sempre più grande corolla di iniziative solidali ed artistiche. Nel-le varie edizioni, la Corsa di Miguél ha segnato momenti straordinari di vera poesia. Il più grande nel 2004 quando insieme ad Elvira, la sorel-la di Miguél, arriva a Roma anche Martin Sharples, maratoneta disa-bile che corre con una protesi. Ha scoperto la storia di Miguel su un giornale, se n’è innamorato, ha por-tato tutti i suoi trofei a casa Sanchez e li ha regalati. L’immagine di Miguel

è sulla sua protesi. Ci tiene tantissi-mo a completare i dieci chilometri. Ma a un certo punto, si rompe la protesi. Fine della gara per Martin. Invece no. Quando lo stadio ormai si è svuotato, dall’ingresso sbuca lui, senza protesi. Corre su una gamba sola fra lo stupore e la commozione generale. La gente è impazzita, cor-rono da tutte le parti per accompa-gnarlo. Arriva così e soffoca Elvira in un abbraccio. Martin è sempreil “miguelista” numero uno ma ora niente più protesi, troppo costosa quella da atleta: corre in carrozzina.

La corsa di Miguél, oltre che a Roma si svolge anche a Buenos Aires. Anzi, per i vari tira e molla tra provincia e comune, se ne svolgono diverse. La più importante è a marzo, ma la più dolce si svolge in ottobre a Berazate-gui, dove viveva Miguél, snodandosi nelle stradine vicino casa Sanchez. In Argentina come in Italia, il ruolo delle scuole nella Corsa di Miguél è molto importante. A Buenos Aires l’organizzazione dell’evento vene af-fidata ad una scuola media, la “Che Guevara”, che ha scelto di mettere, nel suo piazzale, un monumento a Miguél e anche un murales in cui Miguel è ritratto come un angelo. Gli studenti hanno chiamato la stra-da Calle Miguel Sanchez. Sono stati loro a musicare le poesie di Miguel a ritmo rap. A Roma i cartelli chi-lometrici della gara sono fatti con le fotografie dei ragazzi della scuola più multietnica d’Italia, la Corrado Melone di Ladispoli. E sono tante le

scuole che hanno aderito al progetto didattico promosso dalla Corsa, con la collaborazione dell’Istituto per il Credito Sportivo. Quest’anno il con-corso creativo è sul tema: “Viva la staffetta”, intesa come sport collet-tivo, traguardo conquistato insieme. La staffetta non è solo gara (gli stu-denti ne disputeranno diverse, fino a maggio, legate alla Corsa di Miguel) ma anche storia. Basti pensare al si-stema postale degli Incas basato sui chasqui (una sorta di antenati degli staffettisti di oggi) o ai chilometri percorsi da Gino Bartali per salva-re la vita a centinaia di ebrei, con i documenti nascosti nel sellino e nel telaio della sua bici. Legata alla Corsa di Miguel è anche la staffet-ta degli studenti delle superiori. Si terrà il 13 maggio allo stadio delle Terme di Caracalla e precede di un giorno la staffetta più multietnica: la Mappamondo. Mille metri a na-zione, per cento nazioni. E, ad ogni frazione, musica e cibo di quel Pa-ese, con uno speciale per le scuole.

Ogni anno la Corsa adotta dei pro-getti da finanziare con il ricavato iscrizioni e contribuzioni volontarie. Quest’anno si punta a costruire pozzi d’acqua nel Mali, con l’associazione Friends For Water, e a sostenere “La Casa di Miguel” per i bambini bra-siliani dell’Acorp, associazione che aiuta l’adozione a distanza in Brasile. Ma vediamo le novità dell’edizione 2011. In onore dei ciclisti travolti il 5 dicembre 1 scorso in Calabria, per la prima volta ai podisti, competitivi e

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A Roma il 23 gennaio si terrà la dodicesima edizione della manifestazione podistica, competitiva e non, in memoria del giovane desaparecido argentino che amava correre. Quest’anno la gara sarà “ecocom-patibile”. Partecipano anche le bici e, come sempre, musica, festa e tante iniziative di cooperazionedi ANNA MARIA DE LUCA su Repubblica.it

La Corsa di Miguel 2011

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bini fino a 12 anni non pagano niente.

E, se qualcuno dovesse trovarsi in difficoltà, niente di cui preoccupar-si: da quest’anno alla Corsa di Mi-guel debutta la figura dell’aiutatore podistico: venti podisti vestiti in te-nuta gialla attaccheranno bottone, con discrezione e delicatezza, con chi è in difficoltà e magari ha biso-gno di un consiglio, di una parola, di uno sguardo. Con lo spirito che proprio Riccardo De Paolis, primati-sta di battute e di socialità attraver-so l’atletica, riusciva a trasmettere.Per info e iscrizioni, sia alla com-petitiva che alla non competi-tiva: www. lacorsadimiguel. it

non competitivi, si uniranno anche le due ruote. Una quarantina di ci-clisti arriveranno proprio da Lame-zia Terme, dove è avvenuto il tragico incidente. E saranno loro ad aprire la corsa, alle 9.30 del mattino del 23 gennaio. Seguirà, alle 10, la par-tenza dei podisti e poi, l’ultima delle tre partenze: l’”onda non competiti-va”, dedicata al baseball e al softball.

L’altra novità di questa edizione si racchiude invece nella parola “eco compatibilità”: quanti rifiuti possono produrre più di cinquemila parteci-panti tra le strade e i ponti di Roma? Ecco dunque che, con l’aiuto del Wwf e di Legambiente, la Corsa di Miguel 2011 diventa anche un esperimento di “gara ecocompatibile”, dalle buste dei pacchi gara, ai bicchieri e forchet-te per il ristoro, alla raccolta differen-ziata. Per aumentare la partecipazio-ne femminile ci sarà una corsia rosa

all’arrivo, un pacco gara femminile più ricco per le donne e un concor-so a premi intitolata alla Venere del Foro Italico. E poi musicisti di strada, soprattutto rom, lungo il percorso. Chi può partecipare. La Corsa di Mi-guel è di tutti. Per chi vuole mettersi in competizione, c’è la gara di dieci chilometri, riservata agli agonisti o tesserati Fidal. I non competitivi, che amano chiacchierare, passeggia-re e gironzolare, possono cimentarsi in due chilometri e settecento metri con arrivo all’interno di Villa Glori, il parco di un circuito podistico tra i più apprezzati. Due i percorsi per i ciclisti: otto chilometri con arrivo a Ponte Milvio alla grande festa della bicicletta, oppure una 73 chilometri con rientro poco prima dell’ora di pranzo allo stadio Paolo Rosi per il Pasta Party. Per le famiglie c’è anche il servizio baby sitter, mentre i bam-

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América reaparecida. Suggestioni per l'EuropaSabato 19 febbraio 2011, dalle 9 alle 17 presso il salone Pio XII in Via S. Antonio, 5 a Milano si terrà il Convegno ‘Améri-ca reaparecida. Sug-gestioni per l’Europa’.

L’iniziativa è promossa da Caritas Am-brosiana, Centro Ambrosiano di Docu-mentazione e Studi Religiosi, Centro Documentazione Mondialità, Ufficio Diocesano Pastorale Migranti, Uffi-cio Diocesano Pastorale Missionaria.

Il Convegno focalizza l’attenzione sulla realtà latinoamericana attraverso un ex-cursus che possa aiutare a comprendere come interagiscono vecchio e nuovo in un contesto dinamico sempre più globa-lizzato, tratteggiando il panorama delle relazioni internazionali e individuando piste di riflessione e suggestioni anche per i cittadini del vecchio continente.Il programma dei lavori prevede una mattinata assembleare con quattro re-lazioni generali e un pomeriggio di-visi a gruppi in laboratori tematici.

Iscrizione on line: http://www.chiesadimilano.it/cdm

Informazioni: Centro Documen-tazione Mondialità Via S. Antonio, 5 Milano tel: 02-58391.395/393 [email protected]

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6 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

Diciotto anni sono tanti per una ri-vista di nicchia, tenuta in piedi con fatica in un contesto spesso difficile: e ciò impone festeggiamenti che se-gnino un passaggio. Cambiamo in-fatti anche per ragioni di sostanza. Per dare un segnale in un momento storico particolare. Da anni il mer-cato editoriale è in crisi, e l’attuale congiuntura, cavalcata a senso uni-co dalla politica, ha dato il colpo di grazia a molte (troppe) iniziative importanti. Ma la crisi più grave è quella culturale, etica, di valori. Per invertire la tendenza occorre fare di più. Per questo, insieme al Gruppo Abele e a Libera, che da anni sosten-gono il nostro lavoro, abbiamo deciso di investire ulteriormente in questa impresa. Una impresa che dal 1993 segue, documenta e analizza i fat-ti di mafia, guardando alla politica, all’economia, al costume del Paese. Questo rinnovato impegno ci ha por-tati, pochi mesi fa, ad aprire il sito e ora ci spinge ad aumentare le pagine, a rendere più vivace l’impostazione grafica e anche a rivedere la testata, per la quale abbiamo scelto un ca-rattere che ricorda lo stencil con cui si marchiano le casse da imbarcare sulle navi. Perché quello che voglia-mo intraprendere, insieme con chi ci legge e con chi ci sta vicino, è un vero e proprio viaggio: un viaggio verso un’Italia libera dalle mafie, come recita lo slogan che abbiamo scelto per la campagna promozionale. Le mafie, infatti, sono il contrario della

libertà tout court. Esse attanaglia-no l’Italia: dall’economia (pensiamo all’influenza sull’arretratezza del Sud e alle infiltrazioni nel sistema econo-mico legale) alla salute delle persone (basti ricordare le cave abusive della Campania che hanno avvelenato una terra intera e i prodotti alimentari destinati alle nostre tavole) fino alle condizioni minime di sicurezza (i riferimenti sono sterminati: ponti, case, ospedali costruiti con cemento depotenziato e che per questo crolla-no; abusivismi che rendono il territo-rio incapace di sostenere una scossa di terremoto o una alluvione e via elencando potenzialmente all’infi-nito). In copertina abbiamo inserito anche una grande X. È una lettera che ha, per noi, tre significati. Evo-ca, anzitutto, il fattore x, l’incognito delle mafie che andiamo a investi-gare e su cui ci interroghiamo conti-nuamente seguendone le evoluzioni e sforzandoci di capire dove e come mutano. Indica, poi, il “per”, cioè un fattore propositivo, perché quello che vogliamo fare non è solo denun-cia, analisi, approfondimento, ma anche promozione di esperienze po-sitive: guardare la realtà con occhio critico significa anche riconoscere quanto di positivo esiste e raccon-tare le storie di ribellione a un ma-laffare sistemico che nega giustizia e diritti (e questo costituisce per noi un modo di onorare il vincolo deon-tologico del giornalismo a rispettare la verità complessiva dei fatti). Infine

la nostra X è anche un moltiplicato-re dell’impegno che vogliamo rac-cogliere intorno al nostro progetto.Abbiamo, poi, modificato il sotto-titolo sostituendo “legalità, diritti, cittadinanza” (che pure restano, per noi, riferimenti fondamentali) con un messaggio specificamente lega-to al nostro essere un giornale, e, dunque, “l’informazione libera per contrastare la criminalità e i poteri corrotti”. Perché la corruzione è il sostrato su cui le mafie si innestano: circostanza che, da ultimo, ha indot-to Libera a lanciare una campagna per la raccolta di un milione e mezzo di firme finalizzata a promuovere la confisca e l’uso sociale dei beni sot-tratti ai corrotti. Infine abbiamo in-serito nella testata, accanto ai loghi del Gruppo Abele e di Libera, quel-lo di Flare, il ramo internazionale dell’associazione, con cui collaboria-mo dalla nascita e con cui abbiamo in cantiere numerosi progetti. Anche questo all’insegna della continuità: nel 1993 la copertina del nostro pri-mo fascicolo era dedicata ai “Santuari dell’est”… Le mafie sono state le pri-me a globalizzarsi, lo stesso deve fare l’antimafia. Lo stesso facciamo noi.

Vogliamo proseguire per tut-to il tempo necessario in que-sto viaggio. Insieme. Con il vo-stro sostegno e il vostro consiglio.

Cambiamo pelle ma non anima

Cambiamo veste grafica: pelle, dunque, ma non anima. Lo abbiamo annunciato nello scorso editoriale e ora il nuovo giornale è sotto i vostri occhi. Cambiamo perché diventiamo grandi. Narcomafie quest’anno compie diciotto anni e, come per ogni maggiore età, il compleanno va festeggiato in modo particolare.

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“Molti attentati addebitati a Cosa Nostra non sono stati commessi da noi ma dallo Stato. Voi lo sapete be-nissimo.” Luigi Ilardo, l’infiltrato. Le sue rivelazioni sono alla base del processo in corso a Palermo a cari-co dell’ex capo del Sisde e del Ros, generale Mario Mori, per la manca-ta cattura di Provenzano nel 1995.Sembra un film ma è una storia vera, e inedita. Un infiltrato dentro Cosa nostra negli anni delle stragi e all’inizio della Seconda repubblica. Un uomo d’onore al servizio dello Stato. Oggi le rivelazioni di Ilardo – raccolte dal colonnello Michele Ric-cio – sono alla base di un processo in corso a Palermo che vede comeprincipale imputato il generale Ma-rio Mori. Ilardo parla di patti e diarresti di capimafia (“In Sicilia i capi o muoiono o si vendono”). Fa inomi. Sembra una storia sudameri-cana, ma accade in Italia. Meno diventi anni fa. E oggi, dopo le rive-lazioni del figlio di Vito Ciancimi-no, molti all’improvviso parlano.Ilardo nel 1994 nessuno lo ascolta – a parte il colonnello Riccio, che re-gistra tutto. Ed è incredibile perché proprio l’infiltrato porterà gli uomi-ni del Ros nel casolare di Provenza-no. Perché il boss non fu arrestato?

Dice Mori ai magistrati di Paler-mo: “Non ricordo… tenga presen-te che io ero responsabile di una struttura quindi avevo una serie di problematiche…”. E il suo vice Ma-

rio Obinu: “Abbiamo localizzato ilcasale… (va considerata) la diffi-coltà tecnica di entrare, in quan-to era costantemente occupa-to da pastori, mucche e pecore”.

Da LeggereIl Patto di Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci. Da Ciancimino a Dell’Utri. La trattativa Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato. Chiarelettere Prezzo 16,00 euro

Risultato? Provenza-no continuerà a trat-tare con i nuovi re-ferenti politici della Seconda repubblica.

E Ilardo sarà ammazza-to dalla mafia nel 1996, pochi giorni prima di diventare ufficialmente pentito. Oggi si parla di misteri e ombre dietro le trattative tra Stato e mafia. Ma non ci sono né misteri né ombre. Basta mettere in fila i fatti, come fanno gli autori in questo libro. Basta ascoltare Ilardo (ci sono i nastri con la sua voce). È difficile da credere ma è tutto cla-morosamente chiaro.

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Dal 25 al 30 gennaio 2011 al Teatro Ambra Jovinelli “Santos” l’adat-tamento teatrale d’un racconto di Saviano cui hanno impresso forma dialogata il regista Mario Gelardi (già firmatario del Gomorra sceni-co) e Giuseppe Miale di Mauro, im-pegnando gli attori Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudi-no, Giuseppe Miale di Mauro e Adria-no Pantaleo, un prodotto di Ipocriti - Nuovo Teatro.. Protagonisti dello spettacolo sono quattro ragazzini che vengono “assunti” come vedette del-la camorra. Bambini che apparente-mente giocano solo a calcetto in una piazza, ma che in realtà hanno il com-pito di avvisare se arriva qualcuno di sospetto o la Polizia.Uno dei ragazzi verrà “espulso” dal gruppo perché in-

vece di avvisare il capoclan decide, in una delle partite, di terminare l’azio-ne di gioco, una scelta questa che glisalverà la vita. La storia racconta quindi la difficile scelta di quattro ragazzi tra calcio e delinquenza. Si tratta di una favola, del racconto di chi usa il calcio per seguire i proprio sogni e soprattutto per salvarsi da una dura realtà. Il secondo spettaco-lo al Teatro Cometa Off di Roma dal 26 al 28 gennaio Suerte liberamen-te tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Laurenti scritto, diretto e in-terpretato da Alessio Di Clemente se-lezione musicale di Camillo Ventola La storia vera di un narcotrafficante, dalla Colombia al carcere: una con-fessione, il ricordo di un’epopea cri-minale. La storia di una rinascita. “La

pallottola è l’unico gioiello che per custodia ha carne umana”. Che cosa si prova a vivere con la morte come assidua compa-gna? Per piú di un anno uno dei maggiori narco-trafficanti a livellointernazionale , oggi imprenditore di successo, ha rac-contato a GiulioLaurenti la sua vita rocambolesca e pericolosa: anzi, le sue due vite.Quelle confessio-ni sono diventate un romanzo, dalla voce inconfondi-bile e unica, col timbro della ve-

Da VedereIl teatro civile in scena a Roma. Due spettacoli, due tramediverse, unico denominatore raccontare per conoscere e lottare.

rità definitiva. Alessio Di Clemen-te dà corpo e voce a Pablo e ai suoi fantasmi, in un incrocio tra passa-to e presente, tra dolorosi ricordi e pericolose tentazioni. La voce di un uomo non redento, ma rinato, non pentito ma consapevole. Ma fino a quando? Pablo porta chi lo ascolta nei locali più lussuosi del mondo, nei meandri della sua mente, sfrec-ciando su Ferrari fiammanti, fino a san Quintino, trascinandosi sull’orlo della vendetta, svelando lati oscuri e svolte inaspettate. Ma, inaspet-tatamente, coinvolge gli spettatori anche nei sentieri più intimi e nasco-sti, quelli della coscienza, dell’amo-re e dell’attaccamento alla vita.

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CUPComitato Unitario

delle Professioni di Modena

CARTE IN REGOLA:I PROFESSIONISTI MODENESI

SFIDANO CON L’ETICAMAFIE E CORRUZIONE

Venerdì 28 gennaio 2011Auditorium Marco Biagi

Largo Marco Biagi, 10 - Modena

Comitato Unitario delle Professioni di ModenaPiazzale Boschetti, 8 • Modena

InfoTel. 059 223 831 • Fax 059 237 166

Mail: [email protected]

Ore 16.00Presentazione

della carta eticadelle professioni intellettuali

Dott. Ing. Pietro BaluganiPresidente Comitato Unitario delle Professioni di

Modena

Ore 16.20L’etica professionale,

una scelta di responsabilità civile

Prof.ssa Stefania PellegriniDocente di sociologia del diritto Facoltà di

Giurisprudenza dell’Alma Mater Studiorum Universi-tà di Bologna

Ore 16.40I professionisti

e gli strumenti normativiper il contrasto alle mafie

Dott. Roberto AlfonsoProcuratore della Repubblicapresso il Tribunale di Bologna

Ore 17.10Carta etica e istituzioni.

Quali risposte?

Dott. Matteo RichettiPresidente dell’Assemblea Legislativa

della Regione Emilia Romagna

Ore 17.30Per un’etica della responsabilità

Don Luigi CiottiFondatore e Presidente di Libera

“Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”

Modera gli interventi:

Dott. Lorenzo FrigerioCoordinatore “Libera informazione”

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La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inqui-na e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene del-la comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Per questo motivo Libera e Avviso Pub-blico raccoglieranno un milione e

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Per il bene comune i corrotti restituiscano ciò che hanno rubato

mezzo di cartoline da inviare al Pre-sidente Napolitano per chiedergli di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichi-no quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle conven-zioni internazionali e alle direttive

comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, in-trodotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l’uso so-ciale dei beni sottratti ai corrotti.

Raccolte firme in tutta Italia contro la corruzione!Da Aosta a Palermo, dalla Calabria al Trentino, dalla Sardegna al Venetopassando anche per le botteghe di Altromercato e Botteghe del Mondotanti sono i punti per fi rmare durante queste feste.

L’elenco completo e aggiornato è sul sito di Libera www.libera.itSullo stesso sito è possibile fi rmare on line!!!

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11 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

Una campagna attraverso la quale vogliamo allargare ulteriormente la nostra rete e lanciare un chiaro se-gnale: l’importanza della formazione.

Proprio per questa ragione Libe-ra ha deciso di investire sul mensi-le Narcomafie, per renderlo stru-mento condiviso di informazione e approfondimento. Una rivista fondamentale per conoscere le rot-te delle mafie italiane e straniere e per conoscere tutte le iniziative di contrasto messe in campo, dal-le Istituzioni e dalla società civile.

Da gennaio 2011 sarà disponibi-le l’abbonamento a Narcomafie in pdf e Libera propone di includer-lo nelle quote del tesseramento dei soci singoli e delle realtà collettive.

Per le tessere, rimane invaria-ta la quota di 1€ per gli under 18.

Le novità arrivano dai 18 in su: stabile la quota di 5€ per chi ha tra i 18 e i 25 anni, ma incluso nel-la quota i giovani soci potran-no usufruire dell’abbonamento in pdf da gennaio a dicembre 2011.

Per gli over 25 invece, la tesse-ra costerà 15€ e comprenderà anche in questo caso l’abbona-

mento in pdf. E’ fondamentale al riguardo inserire il proprio indi-rizzo mail nel modulo di adesione.

Resta possibile ricevere il giorna-le cartaceo, con la formula a 30€ che comprende adesione e abbo-namento a 11 numeri della rivista.

Per le adesioni delle associazioni lo-cali, la quota sarà di 70€ con l’abbo-namento in pdf. Sarà possibile rice-vere il cartaceo aggiungendo 20€ in più, quindi con il versamento di 90€.

Alle scuole invece proponiamo una nuova formula, che possa venire in-contro ai problemi di bilancio: per l’adesione delle classi e delle scuole la quota prevista è 15€, che include l’abbonamento in pdf a Narcomafie.

Per aderire fate riferimento al sito di Libera, nella sezione “Aderisci”, scri-vete a [email protected] o telefo-nate allo 0669770321 o 0669925262

E tu da che parte stai?Ti ricordiamo che per aderire a Libera e ricevere la tessera è necessario comunicare tutti i propri dati (nome, cognome, indirizzo, telefono, e-mail, data di nascita e codice fiscale). Indicare l’e-mail è, da quest’anno, parti-colarmente importante per attivare l’abbonamento on-line a Narcomafie. Il versamento per aderire può essere fatto sia tramite conto corrente posta-le, sia tramite bonifico bancario che con carta di credito via web. In ogni caso deve sempre essere accompagnato dai dati anagrafici.

adesione 2011

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12 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

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