la Nuova Fucina - n.1 - 2010

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LA NUOVA FUCINA Anno 1- Numero 1 - Maggio 2010 - In attesa di registrazione Edito dall’Associazione Nuova Fucina (ANF)- Distribuzione gratuita La Nuova Fucina online: www.nuovafucina.net La Puglia al centrosinistra Margherita al centrodestra Il post elezioni con i protagonisti Patrimonio Unesco Intervista ad Arnò ‘Salinis’ calcio a 5 Promozione in C1

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LA NUOVA FUCINAAnno 1- Numero 1 - Maggio 2010 - In attesa di registrazioneEdito dall’Associazione Nuova Fucina (ANF)- Distribuzione gratuitaLa Nuova Fucina online: www.nuovafucina.net

La Puglia al centrosinistraMargherita al centrodestra

Il post elezionicon i protagonisti

Patrimonio UnescoIntervista ad Arnò

‘Salinis’ calcio a 5Promozione in C1

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Margherita di Savoia, il ciclone Carlucci e NichiAlle comunali si vota Gabriella, alle regionali VendolaÈ stata la scelta di circa mille e cinquecento cittadiniUn dato su cui il centrosinistra deve interrogarsi

Il neosindaco di Margherita di Savoiaon. Gabriella Carlucci

Rieccoci qui. “La Nuova Fucina” tor-na nella disponibilità dei cittadini di Margherita e dei Comuni viciniori (ma anche dei tanti navigatori originari di queste parti che si sono sparsi ai quattro angoli del mondo, e potranno seguirci tramite il nostro sito internet www.nuo-vafucina.net). Un progetto editoriale ha i suoi rodaggi, i suoi percorsi di collau-do, i suoi svezzamenti; noi confi diamo che lo sforzo compiuto dall’associazione che ci edita e lo spirito civico che anima i promotori di questa iniziativa potranno rendere stabile e sereno il nostro cam-mino. Un giornale, per piccolo che sia, è sempre un arricchimento della comuni-tà a cui si rivolge, ed il nostro obiettivo è fare in modo che il tempo da voi de-dicato alla lettura di queste colonne non vada sprecato. Per questo vi ringraziamo di averci dato attenzione e ringraziamo gli inserzionisti per il loro decisivo con-tributo.Poco più di due mesi fa la nostra città è stata interessata dal rinnovo del Consi-glio Comunale: Gabriella Carlucci ha fat-to il pieno, raccogliendo i suffragi di tre votanti su quattro. Una percentuale bul-gara, che non è dovuta a semplici ragioni politiche: ha pesato lo charme della par-lamentare ed ex-showgirl, il fascino che un personaggio famoso esercita sull’opi-nione pubblica, l’idea che, grazie ai suoi

prestigiosi incarichi e alla solidissima rete di relazioni che possiede, l’onorevo-le Carlucci possa portare dei benefi ci a Margherita. Noi, naturalmente, ce lo auguriamo di tutto cuore, e speriamo che la prima cit-tadina possa al più presto avviare la con-creta realizzazione del suo programma. Non ignoriamo, non è possibile ignorar-lo, che le qualità che i margheritani han-no trovato nella nostra bionda sindaca sono anche l’altra faccia di una medaglia di incognite: le condizioni della città, le scelte strategiche che deve compiere (in questo numero, con l’aiuto di Floredana Arnò, ne individuiamo una: la candida-tura di Margherita di Savoia e della sua zona umida a patrimonio dell’umanità Unesco) avrebbero richiesto un sinda-co a tempo pieno; fi gura che l’onorevole Carlucci non può né vuole interpretare. Speriamo che la qualità della sua azione amministrativa non sia proporzionale alla quantità di lavoro che potrà dedicar-vi, e che la sua Giunta sappia affi ancare al carisma del suo capo l’impegno dei suoi componenti. Il trionfo della Carlucci, dicevamo, non signifi ca che la geografi a politica di Margherita si sia ribaltata verso destra: molti cittadini, circa mille e cinquecen-to, che hanno dato il loro consenso alla candidata del Pdl hanno votato, nello

di Fabio Vaira

stesso giorno, per una delle liste che so-stengono Nichi Vendola. Anche in città, come nel resto della Bat, Rocco Palese ha prevalso sul presidente rieletto; ma il differenziale tra comunali e regionali è decisamente superiore alle fi siologi-che diversità che si registrano in tutte le competizioni. Perché è accaduto? Crediamo di non dire un’eresia quando diciamo che il centrosinistra locale non è stato all’al-tezza del compito. Il ciclone Carlucci era forse inarrestabile: ma l’impressione è che i competitors abbiano guardato più al loro interno, ai loro dissidi e risenti-menti, che al desiderio di farsi capire dai cittadini. Quando succede, i cittadini abitualmente castigano.

LA NUOVA FUCINAMensile di informazione

Anno I - Numero 1Maggio 2010

In attesa di registrazioneEdito dall’associazione

‘Nuova Fucina’Direttore responsabile

Fabio VairaVicedirettoreDoriana Tozzi

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LA NUOVA FUCINA EDITORIALENum. 1 - Maggio 2010

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LA NUOVA FUCINAATTUALITA’ Num. 1 - Maggio 2010

Due valide opportunità di sviluppo del territorio‘Piano Strategico di Area Vasta’ e ‘Piano Integrato Plurifondo’: programmi e proposte

di Ruggiero MavelliLa nuova fi liera della programmazione inte-grata delle politiche comunitarie e delle poli-tiche nazionali (Quadro Strategico Nazionale 2007/2013 – Documento Strategico Regiona-le 2007/2013 – Programma Operativo – Linee Guida per la Pianifi cazione territoriale strate-gica di Area Vasta) richiede di aggiornare le re-lazioni tra il sistema locale (Comuni) e quello sovra-locale (Regione, Comunità Europea) e, in particolare, consente di cogliere l’impor-tante occasione per il Nord-Barese-Ofantino di contribuire alla defi nizione delle politiche regionali e nazionali con contributi originali.Quello di Area Vasta è un concetto emergente che oggi è alla base delle politiche comunita-rie in materia di programmazione strategica e si confi gura, quindi, come chiave di lettura di relazioni più vaste, utile per la riorganizzazio-ne del territorio e dei rapporti tra Enti locali in una rete di relazioni, viste come il superamen-to della dimensione locale per l’ottimizzazio-ne delle risorse a un livello sovra-provinciale. In virtù della nuova visione integrata delle politiche europee e della politica nazionale, i piani strategici di area vasta che sono in corso di redazione in Puglia, dovranno provvedere a mettere a sistema tutte le risorse fi nanziarie a disposizione attraverso una integrazione del-le linee strategiche.In questo contesto, i 10 Comuni sottoscrit-tori della Convenzione riguardante l’Area Vasta del NBO denominata “Vision 2020” (Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Margherita di Savoia, Minervino Murge, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola, Trani, Trini-tapoli) e la nuova Provincia policentrica gio-cano, insieme alla Regione Puglia, un ruolo innovativo di integrazione delle politiche e si propongono come luogo del confronto e di verifi ca delle vocazioni e delle opportunità in atto, insieme al partenariato istituziona-le e socio-economico. Il Piano Strategico di area vasta è lo strumento per attuare i macro-obiettivi di sviluppo e le relative strategie sui territori locali, da oggi fi no al 2020, selezio-nando quei progetti bandiera che saranno in grado più di altri di contribuire allo sviluppo equilibrato del territorio regionale. Il Piano Integrato Plurifondo, invece, è lo strumento quadro per l’integrazione ed il coordinamento dei programmi e delle azioni relative alla valorizzazione dei sistemi am-bientali, culturali e turistici in Puglia, attuate nell’ambito della programmazione di settore della Regione Puglia, dei processi di Area Va-sta e delle programmazioni interregionali e nazionali. Già da qualche mese sono stati av-viati dalla Regione Puglia una serie di incontri tematici-territoriali con le Aree Vaste, con la partecipazione di rappresentanti del parte-

nariato economico-sociale, fi nalizzati all’at-tivazione dell’approccio integrato e pluripro-gramma nel campo della cultura, ambiente e turismo, ispirata all’adozione di una strategia di integrazione fra sistemi, incardinata nei territori della regione e connessa ai processi di pianifi cazione e sviluppo delle dieci Aree Vaste. Nei tavoli di lavoro avviati con ciascu-na Area Vasta è stato defi nito rapidamente un programma di interventi da fi nanziare con tutte le risorse disponibili entro il 2013, prevedendo una prima tranche di progetti da fi nanziare immediatamente tra le opera-zioni individuate nella programmazione di Area Vasta e nella programmazione a regia regionale, ammissibili all’Asse IV del PO FESR

PUGLIA 2007-2013 e a tutte le altre fonti di fi nanziamento attualmente disponibili. Dal punto di vista attuativo il Piano di Interventi Plurifondo viene costituito a seguito di una preliminare istruttoria regionale che, parten-do dalle proposte progettuali delle Aree Vaste ed in coerenza con le attività a regia regionale, costituisce la base in grado di favorire la pro-mozione di economie distrettuali, produrre impatti signifi cativi di natura economica e sociale, determinare effetti rilevanti di valo-rizzazione ambientale e culturale. Nella fase tutt’ora in corso si procederà con la valutazio-ne di ammissibilità delle progettualità prese-lezionate e, successivamente all’elaborazione del Piano, si procederà alla stipula di un Ac-cordo Quadro tra la Regione e ciascuna Area Vasta avente ad oggetto l’adozione della parte attuativa del Piano Integrato Plurifondo e le relative fonti di fi nanziamento.Il Comune di Margherita di Savoia, nel perio-do dell’Amministrazione Bufo, ha presentato diverse proposte progettuali risultate coerenti con il metaplan del Piano Strategico di Area Vasta “Vision 2020” ed, in particolare, con l’Asse IV del PO FESR 2007/2013 tanto che oggi quella programmazione, anche grazie all’impegno della recente gestione Commis-sariale del Comune di Margherita, ha riscon-trato il beneplacito del Nucleo di Valutazione della Regione Puglia, così da drenare anche i fi nanziamenti previsti dal Piano Integrato Plurifondo, il quale a breve sarà oggetto di Ac-cordo Quadro tra la Regione Puglia e la nostra Area Vasta.

L’ing. Ruggiero Mavelli, già Assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Margherita

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Elenco dei Progetti presentati dall’Amministrazione “Bufo”, e meritevoli di fi nanziamenti nel breve/medio termine:PROGETTI FINANZIATI DAL PRIMO ACCORDO STRALCIO:1. Centro Polimuseale “Halite” (Progetto stralcio Ipogeika) Costo intervento Euro 414.000 - STRALCIO Asse IV2. Recupero Torrepietra Costo intervento Euro 185.482- STRALCIO Asse IVCOMPLETAMENTI3. Centro Polimuseale “Halite” (progetto stralcio di IPOGEIKA presentato dall’U.C. del Tavoliere - Realizzazione di un centro polimuseale che contenga: Museo del sale, Museo del mare, Ecomuseo con fl ora e avifauna zona umida, Pinaco-teca Civera. Il tutto rivolto ed attrezzato per laboratori didattici, laboratori divulgativi sulla cultura ambientale, della produzione del sale e del mare, biblioteca specialistica, centro di archiviazione digitale ed elettronica; sala conferenze, nuova ubicazione della biblioteca/archivio storico Comunale; uffi ci amministrativi-Assessorato Cultura; aree ristoro-bar, spazio accoglienza, shopping center; servizi all’utenza, informazione, pubblicazioni, gestione delle visite; coordina-mento manifestazioni temporanee. Costo intervento Euro 2.386.000 - A completamento STRALCIOCANDIDABILI4. Lavori di difesa dall’erosione del litorale di ponente e di levante - Interventi di sistemazione idraulico-marittima esten-sive con tecniche di difesa rigida naturalistica contro l’erosione marina contro l’arretramento della linea di costa. Costo intervento Euro 750.000 – progetto Coerente – Cantierabilità Oltre 20105. Ripristino della vegetazione dunale - Interventi di sistemazione idraulico-forestale estensive con tecniche di ingegneria naturalistica per il ripristino della vegetazione dunale e contro l’erosione eolica, antropica e metereologica. Costo intervento Euro 300.000 – progetto Coerente – Cantierabilità Oltre 20106. Porto Turistico Margherita di Savoia - Lavori di completamento, ristrutturazione e rifunzionalizzazione darsena turistica del porto di Margherita di Savoia – Costo intervento Euro 20.000.000 progetto Coerente – Cantierabilità Oltre 2010ALTRI PROGETTI7. “SINERGICA” – Programma minimo di interventi a difesa dell’ambiente - Il programma “Sinergica” si pone negli obiettivi strategici compatibili con gli indirizzi del Piano Strategico di Area Vasta del Territorio Nord Barese Ofantino nell’asse “Ambiente ed Energia”, attraverso un “pacchetto” di interventi integrati tra loro e che interessano l’intero ter-ritorio omogeneo dell’ Unione dei Comuni “Tavoliere Meridionale” Margherita di Savoia - San Ferdinando - Trinitapoli. In modo specifi co si prevedono interventi di difesa per le emergenze naturalistiche, interventi per la qualità della vita e del risparmio energetico, campagne di promozione e informazione. In particolare sono previsti sistema di raccolta acque refl ue, impianti fonoassorbenti, difesa delle coste dall’erosione, impianti fotovoltaici, bonifi ca zona umida Ramsar e aree fl uviali Ofanto. Costo intervento Euro 19.950.000 - Cantierabilità Oltre 20108. Porto Peschereccio Margherita di Savoia - Lavori di completamento, ristrutturazione e rifunzionalizzazione darsena peschereccia del porto di Margherita di Savoia Costo intervento Euro 4.500.000 - Cantierabilita’ Oltre 2010

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Le domande a cui avremmo voluto rispostaIl sindaco Carlucci non ha trovato il tempo di accontentarci; sarà per la prossima volta?

di Matteo Salinaro

Abbiamo cercato in più di un’occasione, tramite telefono, sms e mail, di rivolgere a Gabriella Carlucci, parlamentare e sindaco di Margherita, qualche domanda relativa ai suoi progetti di governo. Purtroppo, pur ricevendo sempre risposte cortesi, non sia-mo riusciti ad ottenere risposta. Dal blog dell’onorevole (www.gabriellacar-lucci.it) non siamo riusciti a trarre notizie collegate al suo impegno di sindaco, anche se abbiamo potuto apprendere che il Comi-tato Interministeriale per la Programma-zione Economica ha deliberato la stanzia-mento di alcuni fondi, pari a 850mila euro complessivi, per le scuole di Margherita. In particolare queste risorse, derivate dai fondi FAS per l’edilizia scolastica, saranno ripartite fra la Scuola “Galante” (550mila euro), la scuola “Aldo Moro” (100mila) e l’Istituto Alberghiero (150mila). Da qual-che parte c’è un refuso, perché al totale mancano cinquantamila euro, ma si tratta sicuramente di una buona notizia.Riteniamo comunque di insistere: non ab-biamo nessuna pretesa, perché conoscia-mo gli impegni dell’onorevole Carlucci, ma riteniamo che sia un onere del nostro sindaco rispondere alle domande che gli rivolgiamo nell’interesse dei lettori. Lo fac-ciamo, come estrema ratio, a mezzo stam-

pa.1) Onorevole Carlucci, la prima domanda è d’obbligo: lei è parlamentare, presidente di una importante Commissione, responsabi-le nazionale del Pdl per lo Spettacolo, con-duttrice televisiva: come e quando troverà il

tempo per fare il sindaco di Margherita di Savoia?2) Lei ama molto la Puglia, ma natural-mente è estranea alle logiche di un piccolo centro. Si fi da ciecamente dei suoi collabo-

ratori? O teme che possano esserci malinte-si?3) L’ambiente è una delle principali risorse di Margherita di Savoia; cosa intende fare per tutelarlo e valorizzarlo?4) La nostra città è stata organizzata per anni intorno alla monocoltura del sale. In quali direzioni pensa debba espandersi oggi?5) Tra i comparti produttivi di maggior ri-lievo c’è l’industria turistica; come pensa si possa potenziare e migliorare?6) Lei ha invitato i giovani margheritani a inviare il loro curriculum al Comune, che si farà per loro job promoter, li aiuterà nel-la ricerca del lavoro. Cosa pensa di fare, in concreto?7) Si parla di lei come di una possibile can-didata alla presidenza della Regione Pu-glia? È un’idea che le piace o vuol fare il sin-daco per due mandati?8) L’opposizione la stimola, la irrita o la preoccupa?Niente di impegnativo, come si vede: le normali curiosità dell’opinione pubblica. Domande che riteniamo vengano formu-late da qualsiasi cittadino di Margherita, abbia o meno votato per la Carlucci. Cosa ne dice, sindaco? Ce la dà qualche rispo-sta?

Gabriella Carlucci, sindaco di Margherita

LA NUOVA FUCINA POLITICANum. 1 - Maggio 2010

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LA NUOVA FUCINAPOLITICA Num. 1 - Maggio 20105

Consiglieri di maggioranza eletti

Giuseppe SarcinaVice Sindaco - Assessore con delega al Personale, Polizia Municipale, Traspa-renza e Cittadinanza Attivavoti ottenuti: 406

Andrea DaloisoAssessore con delega al Turismo e Spettacolovoti ottenuti: 349

Rosa ScognamiglioAssessore con delega alla Cultura, Piano Strategico e Pubblica Istruzionevoti ottenuti: 348

Domenico RiccoAssessore con delega al Bilancio, Tribu-ti, Finanze, Ambiente e Affari Generalivoti ottenuti: 341

Giuseppe MuoioAssessore con delega alla Sanità e Poli-tiche Socialivoti ottenuti: 317

Nunziante GiacomantonioAssessore con delega al Patrimonio, Contenzioso, Servizi Cimiteriali, Arredo Urbano, Strade e Viabilitàvoti ottenuti: 307

Antonio RenzulliPresidente del Consigliovoti ottenuti: 294

Francesco Pestillodelega allo Sport e Politiche per la Famigliavoti ottenuti: 271

Michele Russovoti ottenuti: 265

Cristina Borregginevoti ottenuti: 230

Felice Cristianodelega alla Manutenzione, Verde Pubbli-co e Servizi Esternivoti ottenuti: 201

Francesco Dipaolavoti ottenuti: 196

Gaetano Daloisodelega alle Attività Produttive e Com-merciovoti ottenuti: 185

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LA NUOVA FUCINA POLITICANum. 1 - Maggio 2010

La politica locale fra delusioni e trasformismoLa speranza: l’unità nell’unico nome dell’interesse del paese, senza fi ni propagandistici

Deve essere stata una inconsapevo-le scintilla di preveggenza quella che portò, più di un secolo fa, il poeta Giosuè Carducci a bollare senza mezzi termini il trasformismo politico defi-nendolo una “brutta parola...trasfor-marsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri”.In realtà Carducci si riferiva all’esca-motage ideato da Depretis, leader del-la sinistra storica, per giustificare il cambio di schieramento di alcuni par-lamentari eletti nella destra e passati alla sinistra per impedire la caduta di quel governo: cosa, se vogliamo, anco-ra positiva da un certo punto di vista.Parlo di preveggenza perché quella che allora sembrava un’invenzione positiva si è poi rivelata, nella sua de-generazione, uno dei maggiori fatto-ri di distinguo tra la Politica con la P maiuscola e quella con la p minusco-la. A Margherita, ad esempio, ci sono sta-ti diversi casi di trasformismo al con-trario, di quello che serve a far cadere un’amministrazione, a prescindere che sia di destra o di sinistra. Forse però in tal caso parlare di trasformi-smo è un eufemismo, perché ci sono stati esempi da campionato mondiale di salto in lungo, altro che quaglie o canguri! E spesso si è trattato di salti mirati, effettuati poco prima di mo-menti politici topici, insomma con tutta la buona volontà riesce davvero difficile credere ad improvvise folgo-razioni come quella di San Paolo sulla via di Damasco anziché all’intenzione di utilizzare la politica per i propri in-teressi personali.E’ davvero ora che si smetta defini-tivamente di pensare ai partiti e alla politica come a filobus sui quali sali-re o dai quali scendere a seconda se soddisfino o meno i propri interessi personali. A tale riguardo, forse un

primo messaggio molto importante ai Margheritani è stato già recapitato nell’ultima tornata elettorale delle co-munali, là dove è sembrato che i par-titi abbiano effettuato una certa sele-zione dei candidati.Basta questo? No, il paese ha bisogno di un altro messaggio, ancora più for-te: quello dell’unità nell’unico nome dell’interesse del paese, l’unità vera però, non quella sbandierata a soli fini propagandistici.Abbiamo visto quanto accaduto per la scelta del candidato sindaco del centrodestra, che invece di unire ha diviso ancor più la compagine; allo stesso modo è impresa a dir poco ar-dua tentare di unire il centrosinistra margheritano da un giorno all’altro. Semplicemente non funziona così, così non va: sono solo i modi migliori per aggravare vecchi rancori e antiche divisioni. Non è un segreto il disaccor-do che c’è stato all’interno dei parti-ti del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco, con la differenza che non è stato nascosto così come, e piuttosto maldestramente, nel cen-trodestra.Proprio il centrodestra, ad onta della schiacciante (e si dice prevista) vitto-ria elettorale alle comunali, è adesso alle prese non solo con i problemi di divisione interna scaturiti dalla scelta del candidato sindaco, ma anche con notevoli incongruenze (i Margherita-ni, fra tanti sindaci-facenti-funzione, segretari-sindaci e vicesindaci effetti-vi o sedicenti tali, si stanno chieden-do quanti primi cittadini abbiano in effetti eletto); panorama frammentato anche nel centrosinistra (in cui l’uni-ca cosa importante sembra essere da sempre solo attribuirne il cosiddet-to primato a questo o a quel partito), ovviamente alle prese con un periodo post-elettorale piuttosto problemati-co.

Viene da pensare che ci siano solo due modi di amministrare una realtà come quella di Margherita, o con un peren-ne commissariamento prefettizio op-pure, ed è ciò che ci auguriamo, con la più ampia condivisione possibile. Ed è proprio questo il vero obiettivo da perseguire: riuscire finalmente a coagulare, amalgamare, ma sul serio, tutte le forze –politiche e non poli-tiche– che si riconoscano non solo e non tanto nel centrosinistra o nel cen-trodestra ma soprattutto in un proget-to e un programma seri che riguardino il nostro paese ed i nostri concittadi-ni. Uomini e donne di buona volontà – e ce ne sono! – capaci di mettere da parte ogni tipo di ambizione e interes-se personali e di agire unicamente per il bene comune del nostro paese. Ecco il messaggio più importante, che deve andare anche oltre le logiche di partito ed il momento politico contin-gente: vera unità di intenti e di obiet-tivi e delle azioni nel perseguirli.Mi si dirà che è un’utopia, solo un so-gno. Forse. In tal caso sarebbe ora che Margherita iniziasse a sognare.

di Raffaele Bufo

Raffaele Bufo, già sindaco di Margherita di Savoia

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LA NUOVA FUCINAPOLITICA Num. 1 - Maggio 20107

Il centrosinistra parla socialistaParla Bernardo Lodispoto, il candidato sindaco sconfitto“Abbiamo pagato le lacerazioni del Partito Democratico”

Socialista da sempre, a lungo assessore provinciale a Foggia, l’avvocato marghe-ritano Bernardo Lodispoto è stato l’av-versario di Gabriella Carlucci alle ultime elezioni comunali.Non un gran risultato, Lodispoto; per-ché?“Direi che abbiamo pagato le troppe ruggini esistenti nel centrosinistra, le stesse che hanno portato alla fine pre-matura dell’esperienza Bufo. Quando gli elettori danno fiducia ad una coalizione e quella coalizione non riesce a portare a termine il mandato, è molto difficile che gli elettori la confermino. Il resto lo ha fatto il carisma personale della Car-lucci. Era un risultato atteso, anche se le proporzioni possono stupire.”Tanto più che il voto delle regionali è an-dato diversamente; perché?“Detto che avremmo perso anche con il voto delle regionali, il dato ha certamen-te un suo significato. La mia opinione e la mia percezione che nel voto comu-nale abbia pesato molto il travaglio del Partito Democratico, una forza politica che, a Margherita più che altrove, sconta lacerazioni e dissensi di ogni tipo. È una diagnosi che trova puntuale riscontro

nella graduatoria e nelle caratteristiche degli eletti in Consiglio.”Sarebbe stato meglio puntare su un gio-vane?“Credo di no, e che anzi sarebbe sta-to ingeneroso: un candidato inesperto sarebbe diventato un comodo alibi per tutti, un capro espiatorio per impedirci di ragionare sulle cause profonde della sconfitta.”Come ci si attrezza per la rivincita?“Partendo dalla realtà, ossia dalla nostra pattuglia consiliare. A parte me, si trat-ta di elementi giovani, liberi da vecchie ipoteche ed appartenenze, che possono davvero costruire un futuro per il cen-trosinistra margheritano.”Sono in maggioranza socialisti...“Sì, perché la nostra forza politica, che alle regionali, come sapete, contribuiva alle liste di Sinistra, Ecologia e Libertà, ha mostrato compattezza e coerenza. Un atteggiamento che gli elettori hanno premiato. Sappiamo che la nostra for-za non basta, che non è sufficiente per far tornare a vincere il centrosinistra; di sicuro però la presenza dei socialisti è imprescindibile per raggiungere questo obiettivo. Ogni bizzarra idea di ridurci a

quota marginale, a ruoli ornamentali o ininfluenti è destinata a infrangersi con-tro questa evidente realtà.”Che opposizione farete all’Amministra-zione Carlucci?“Quella che siamo abituati a fare in ogni sede istituzionale in cui non abbiamo responsabilità di maggioranza: un’op-posizione inflessibile sui temi della tra-sparenza, dell’equità e della imparzia-lità dei comportamenti della pubblica amministrazione, lucida e costruttiva sui temi dello svilupo margheritano. La logica del ‘tanto peggio, tanto meglio’ non ci è mai appartenuta, e non la adot-teremo certo in questa occasione.”

di Enrico Ciccarelli

L’avvocato margheritano Bernardo Lodispotocandidato sindaco del centrosinistrasconfi tto alle ultime elezioni comunali

...gli altri sei consiglieri di opposizione eletti

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LA NUOVA FUCINA PRIMO PIANONum. 1 - Maggio 2010

Come si diventa Sito Patrimomio dell’UmanitàI criteri per entrare nella prestigiosa lista e l’itinerario selettivo da seguireValore fondamentale per l’inclusione di un’area è l’assenza di inquinamento

Parallelamente alla statale 159, si svi-luppa la famosa zona umida di Marghe-rita di Savoia: 4mila ettari di litoranea le cui eccezionali caratteristiche ambien-tali creano un ecosistema unico, con va-rietà e diversità di forme difficilmente incontrabili in altri luoghi. Qui, infat-ti, permane un habitat indispensabile per la sopravvivenza di molti animali acquatici che altrimenti sarebbero de-stinati all’estinzione: alcuni di questi esemplari sono infatti a rischio nel resto d’Europa.Il valore del sito poi si amplia se si con-siderano le altre particolarità a esso connesse: le salicornie, le acque madri, le terme e l’Osservatorio per il birdwa-tching. A testimonianza della sua fon-damentale importanza, la zona umida margheritana ha ricevuto molti ricono-scimenti in passato, come la Convenzio-ne internazionale di Ramsar, e la tutela come riserva dello Stato.E nello scorso anno si è palesata l’idea

di raggiungere il traguardo più ambito: entrare a far parte della Lista del Patri-monio dell’Umanità dell’Unesco.Sarebbero allora numerose le ricadute positive per la città, dall’economia al turismo: il sito, infatti, entrerebbe nel-la rete internazionale degli altri luoghi del patrimonio venendo così coinvolta in una serie di importanti iniziative e progetti di sviluppo. Inoltre il comu-ne sarebbe costretto a conservare de-gli standard qualitativi ottimali, quegli stessi che ne decretano la candidatura, per via dei costanti controlli che l’Une-sco effettua costantemente nei siti del suo elenco.

Il percorso verso il Patrimonio dell’Uma-nità parte con la segnalazione del luogo come sito di interesse internazionale: un’amministrazione, un’associazione o gli stessi club Unesco propongono un’area per la sua particolare importan-za da un punto di vista culturale o na-turale. Esistono al riguardo dieci criteri, fissati dal Comitato per il Patrimonio dell’Umanità, per la segnalazione e l’in-clusione nella lista, e un sito deve sod-disfarne almeno uno. Nel nostro caso, Margherita di Savoia potrebbe appagare due di questi principi: “essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione del-l’ecosistema” oppure “contenere gli ha-bitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minac-ciati aventi un particolare valore univer-sale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione”. Il passo successivo è la stesura di un dos-sier per la candidatura per avvalorare i requisiti di eccellenza del sito. Occorre allora coinvolgere gli esperti con le loro relazioni tecniche, gli amministratori, le associazioni locali, e comunque, un contributo importante, lo fornirebbero anche i semplici cittadini chiamati in causa sia con qualsiasi manifestazione di appoggio al progetto di candidatu-ra, ad esempio attraverso una raccolta di firme, sia, ruolo ancora più decisi-vo, preservando la salubrità dell’area, evitando qualunque forma di incuria o inquinamento. Ed è su quest’ultimo punto che Margherita dovrebbe preoc-cuparsi, visti gli atti di inciviltà con cui

si compromettono la zona umida (come mostrano le foto a sinistra e sotto, effet-tuate dal Club Unesco di Foggia durante dei sopralluoghi).Il dossier, poi, viene presentato al Cni del Ministero dei Beni Culturali che crea una lista provvisoria con i 45 siti giudi-cati migliori; a questo punto la possibi-lità di accedere alla World Heritage List sarà riservata a sole due aree (due infatti è la quota di siti destinati annualmente all’Italia, che, va ricordato, è la nazione che detiene più siti nella lista, ndr.).E comunque, a questo punto interver-rebbero, nella valutazione, i commissari internazionali dell’Unesco. Certo però, per Margherita costituirebbe un bel tra-guardo, considerato anche che per la Puglia sarebbe l’unico sito patrimonio dell’umanità in ambito naturalistico.

di Fabio Vaira

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LA NUOVA FUCINA PRIMO PIANO Num. 1 - Maggio 2010

Un progetto con buone potenzialità di riuscitaL’impegno di Floredana Arnò, presidentessa del ‘Club Unesco Foggia’“Coinvolgere la cittadinanza” per la tutela e la valorizzazione del sito

di Fabio Vaira

La zona umida di Margherita di Savoia costi-tuisce un ambiente esclusivo per le caratteri-stiche fi siche che permettono l’esistenza di al-cuni particolari esemplari vegetali e faunistici, edenico luogo generato da una combinazione diffi cilmente ricreabile in altre situazioni. Un sito, quindi, che indubitabilmente presenta le caratteristiche di unicità, insostituibilità e uni-versalità, valori base richiesti per il riconosci-mento di un Bene Patrimonio dell’Umanità. Da qui a pensare Margherita nell’elenco del-l’Unesco il passo è breve. Ma il percorso per farne realmente parte è molto lungo e pieno di rigide operazioni e comportamenti retti da osservare. Lo sa bene Floredana Arnò, pre-sidente del Club Unesco Foggia (info: www.clubunescofoggia.it) che dall’inizio del suo mandato si sta impegnando nel progetto di

segnalare Margherita alla CNI (Commissione nazionale italiana) del Ministero dei Beni Cul-turali e quindi candidarla per l’inserimento nella World Heritage List. “Con un atto delibe-ratorio del 2008, l’amministrazione dell’allora sindaco Raffaele Bufo chiese il nostro interven-to”: spiega così Floredana Arnò l’inizio del-l’avventura margheritana. Da quel momento il club foggiano, che unisce persone che cer-cano di realizzare concretamente gli ideali di azione dell’Unesco e che la presidente perfet-tamente individua come “gli occhi, le orecchie, la voce, le braccia dell’Unesco”, si impegna ad avviare le pratiche della candidatura, ma so-prattutto opera costantemente per il controllo del sito affi nché sia salvaguardato e risponda ai requisiti richiesti, soprattutto quello dell’in-contaminazione. L’iter era iniziato con le migliori prospettive e i più incoraggianti avvenimenti: dopo un attestato del club Unesco di Tutela Culturale ed Oggettiva ed Impegno alla Conservazione

delle Saline e della Zona Umida di Margherita di Savoia, consegnato alla cittadinanza diret-tamente da Floredana Arnò, erano già stati individuati gli esperti per stilare il dossier, pri-mo passo fondamentale per l’individuazione di un sito; in seguito, nel marzo 2009, in oc-casione della scoperta delle targhe simbolo, era giunta a Margherita la presidente nazio-nale dei Club Unesco, nonché vicepresidente mondiale, M. Luisa Stringa. A quel punto, il progetto si è bloccato per la caduta dell’am-ministrazione e così il dossier che sarebbe stato presentato nell’ottobre di quest’anno non fu mai compilato. Ma l’impegno di Flo-redana Arnò è continuato, proseguendo anzi con più lena per la tutela della zona umida. La presidente, infatti, crede realmente nelle potenzialità di Margherita: “Il sito ha già avuto

importanti riconoscimenti e non ha nulla da invidiare ad altre realtà già riconosciute dall’Unesco come il delta del Po o la Val d’Orcia; soprattutto se si considera l’importanza e la singolari-tà delle acque madri, utili per le cure termali ma fondamentali per creare un habitat ideale per una ricchissi-ma e rara avifauna; infatti servirebbe la creazione di una buffer zone, una zona tampone che tuteli il bene dal-l’impatto esterno”.Il punto su cui insiste la presidente è proprio quello della salubrità quale requisito fondamentale per il proget-to e, al di là di esso, come prerogativa irrinunciabile per un posto così ame-no. E così Club Unesco opera inces-santemente come osservatorio per il

mantenimento dei requisiti di integrità e au-tenticità: “Compiamo spesso dei controlli della zona con l’ausilio di rappresentanti della LIPU e del FAI”, spiega la presidente che poi ama-

reggiata racconta gli orrori dei sopralluoghi, dal bracconaggio incontrastato alle immondi-zie anche inquinanti lasciate nei bacini della zona umida, proprio vicino ai fenicotteri rosa.Per garantire una maggiore tutela e valoriz-zazione del luogo la presidente del Club ha infatti intenzione di inserire Margherita nel programma Mab (The Man and the Biosphe-re Programme) e “coinvolgere la cittadinanza che vorrei vicina nel progetto” con una serie di iniziative, tutte volte alla sensibilizzazione:come il coinvolgimento delle scuole nel bird-watching formando studenti per divenire gui-de per i propri coetanei.In questi giorni la speranza della realizzazione del progetto del Club Unesco si è rinverdita: “Ho incontrato due volte il sindaco Carlucci e stiamo per allestire la commissione per la ste-sura del dossier con nomi importanti del cali-bro del geologo Mario Tozzi”, conclude Flore-dana Arnò.Cosicché si smentisca la considerazione sul comune espressa dallo studioso Adamo Rion-dino nel 1942: “Se l’avessero gli Olandesi sareb-be una delle stazioni più belle, più sane e più felici del mondo”.

Floredana Arnò, presidente Club Unesco Foggia

Targa del sito scoperta in presenza della Presidente Nazionale dei Club Unesco, d.ssa M.Luisa Stringa

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Consegna dell’Attestato del Club Unesco da Floreda-na Arnò al sindaco Raffaele Bufo (19 dicembre 2008)

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DATI ANAGRAFICI E FLUSSI DEMOGRAFICI DELLA CITTA’

La nostra epoca è contrassegnata da molti squilibri socio-economici, e in questo contesto di riferimento, quale la città di Margherita di Savoia, anche i dati demografi ci rispecchiano questo andamento. Senza entrare nel merito degli indicato-ri economici di attività e di governo, il punto di partenza dell’analisi dei dati grezzi presenti nella tabella 1 ci guidano verso una interpretazione del fenomeno del saldo naturale e sociale riferito agli anni 2008 e 2009. La scelta di operare per dati grezzi, pur apparendo rischiosa sul piano scien-tifi co, ci permette di tracciare a gran-di linee e per macro aree ciò che noi “vediamo”alla luce dei dati demografi -ci. Innanzitutto, il trend negativo sui saldi naturale/sociale è un unicum con i dati provinciali, regionali e di area Tab. 1. I due anni, 2008 e 2009 a confronto dan-no un saldo negativo natalità/mortalità di 13 unità l’anno 2008 e di 17 unità l’anno 2009. La somma del trend negativo per i due anni e di meno 32 unità così suddiviso (tab.2: realizzata dalla stessa Clementi-na Marino ndr.): I maschi nati nel 2008 sono stati 50, deceduti nello stesso anno

55. Le femmine nate nel 2008 sono state 57, decedute nello stesso anno 65. I maschi nati nel 2009 sono stati 61, de-ceduti nello stesso anno 58. Le femmine nate nel 2009 sono state 55, decedute nello stesso anno 75. Il saldo sociale, dif-ferenza tra gli immigrati e gli emigrati, tra coloro che si sono iscritti al comune e coloro che, invece, si sono trasferiti, pre-senta il seguente andamento (Tab.2): Per l’anno 2008 a fronte di decremento consistente sul dato assoluto della popo-lazione il salso sociale è positivo, signifi -ca che abbiamo avuto in incremento di popolazione pari a 40 unità. Discorso inverso, invece, per l’anno 2009, dove quel trend positivo dell’anno precedente si trasforma in negativo portando una variazione in numeri assoluti di meno 71 unità, che rapportandoli all’anno precedente porta la “nostra” popolazio-ne ad una diminuzione di 31 unità.

Sintesi Tabella 2 Saldo naturale per anno 2008 Natalità/Mortalità - 13 unità 2009 Natalità/Mortalità - 19 unità Saldo Naturale negativo per due anni di rife-rimento - 32 unità Saldo sociale per anno

2008 Immigrati/Emigrati + 40 unità 2009 Immigrati/Emigrati - 71 unità Saldo Sociale negativo per due anni di riferi-mento - 31 unità Saldo Sociale + Saldo Naturale determina una diminuzione della popolazione di Mar-gherita di Savoia nel biennio di riferimento 2008/2009 di 63 unità.Che cosa è avvenuto in questi due anni posti sotto osservazione: in valori asso-luti sia il saldo naturale, sia quello so-ciale per gli anni 2008 e 2009, presenta una diminuzione di 63 unità tra maschi e femmine. L’andamento emerso dai dati osservati è in linea con i dati provinciali e regionali, ma questo non ci giustifi ca né nella na-talità, né nella mortalità e men che mai sui dati dell’immigrazione e soprattut-to dell’emigrazione dal nostro territorio verso altri. Queste brevi osservazioni sull’inter-pretazione dei dati emersi dalla tabella n.1, certamente non sono esaustive , né permettono di fornire suggerimenti su eventuali proposte metodologiche di in-tervento, per le quali occorrerebbe avere una conoscenza approfondita, non solo demografi ca, ma di tutti gli aspetti so-ciali ed economici della città.*Sociologo

Il valore dei numeri interpretato da un’espertadi Clementina Marino*

LA NUOVA FUCINA CURIOSITA’Num. 1 - Maggio 201010

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Un viaggio nel mondo poetico di Maria RonzinoAffetta da distrofi a muscolare, la poetessa margheritana mette in versi i suoi sentimentiRaccolte in due libri, le composizioni parlano di “tutto ciò che è vita, nel bene e nel male”

di Fabio Vaira

La sapida atmosfera margheritana sem-bra essere fertile habitat non solo per le verdi macchie delle salicornie tremule al volo rosa dei fenicotteri ma anche per lo sviluppo della profonda esigenza di espri-mersi altamente in versi.E’ questo il caso della trentanovenne poe-tessa di Margherita di Savoia: Maria Ron-zino.La sua vita però non si svolge come tutti gli altri suoi coetanei, e non solo per la ra-gione che l’anima del poeta non permette di recepire indulgentemente la realtà cir-costante, ma anche perché Maria Ronzino è affetta da distrofi a muscolare (malattia degenerativa che colpisce tutti i muscoli del corpo ) dall’età di nove anni.“A causa della mia disabilità e di altri mo-tivi correlati ad essa non ho frequentato la

scuola, ma la mia sete di conoscenza mi ha permesso di acquisire una mia personale cultura”: così spiega la sua formazione Maria, e forse proprio questo studio da autodidatta, scevra da apprendimenti vi-colati, le ha permesso di comporre liriche spontanee, espressioni immediate del suo sentimento, scorci di mondo in cui condi-videre il suo particolare punto di vista.Maria Ronzino ha iniziato a scrivere poe-sie all’eta di quindici anni quando: “I miei unici ‘amici’ erano la radio e la penna;

la musica dei Rondò Veneziano mi tra-scinava in un mondo tutto mio dove la penna, indotta dalle mie dita immature, prendeva a ‘danzare’ su un foglio bianco che dopo pochi minuti vedevo riempito di magica poesia”.Dopo periodi di ispirazione e altri in cui la vena poetica “si spegne completamen-te per poi riaccendersi inaspettatamente”, oggi Maria Ronzino conta una produ-zione di trentatré poesie con le quali i suoi amici Unitalsiani hanno realizzato due libri: Poesia di un’anima parlan-te, pubblicato nel giugno del 2004, e Ali di gabbiano pubblicato nel ottobre del 2005, entrambe da Ed. Tiemme. Oltre alle poesie Maria ha scritto anche due brevi racconti, una favola e vari articoli relati-vi alla disabilità, e “ho partecipato a vari concorsi di poesia vincendone uno nel mio paese nel 2005”.Sfogliando le sue raccolte si compren-de da dove tragga ispirazione: “Quando scrivo poesie cerco d’isolarmi totalmente entrando in una dimensione dove posso dare libertà assoluta ai miei pensieri, non metto confi ni o barriere. Mi dimentico del

mondo circostante e concentro i miei pen-sieri solo sul mio mondo interiore fatto di cose tangibili solo a me stessa”. E da questi viaggi Maria Ronzino ci riporta ogni volta un souvenir lirico dell’ineffabile volontà di amare, nella più intima essenza dolce e amara di quest’affezione, un resocon-to in versi della sua particolare visione sulla malattia, l’amicizia, la solitudine, la guerra, “tutto ciò che è vita, nel bene e nel male”, attraverso uno stile libero poiché “voglio che le parole siano libere, leggere, aperte, predisposte ad entrare nel cuore di chi legge”.E da qui dentro si spera possa contagiare l’altro alla passione per l’arte come stru-mento per meglio affrontare i problemi, o comunque seguendo il consiglio di Maria Ronzino: “Per chi si trova a vivere momen-ti diffi cili l’unica cosa che posso dire è che la vita è paragonabile a un sogno, pensate solo che prima o poi ci sveglieremo”.

Maria Ronzino

Un piccolo angolo

C’è un angolo dove posso rifugiarmi dallo sguardo del mondo?Cerco un angolo! Un piccolo angolo dove la pace siede sul trono...Dove la paura ha l’anima spenta...Dove i pregiudizi non abbiano scarpe...Voglio un angolo!Dove gli angeli vanno a dormire...Dove il sole posa i suoi raggi...Dove l’amore non abbia rivali...Datemi un angolo!Dove le pareti son fatte di fi ori...Dove l’angoscia sia fi glia del nulla...Dove la verità non abbia catene...Cerco un angolo!Dove la maschera non abbia volto...Dove la felicità non resti un miraggio...Dove il destino non ami scherzare...Voglio un angolo!Dove il pianto sia solo di gioia... Dove le parole accarezzano l’anima...Dove il dolore non abbia potere...Datemi un angolo!Dove gli sguardi non abbiano lame...Dove il cuore non conosca tempeste...Dove il male non abbia futuro...Cerco un angolo!Dove il mio “io” non abbia vergogna di esistere...

Mi ricordai di vivere

Dentro l’alba mi svegliai... Mi ricordai di vivere...Per chi lo dimenticai non so...Forse per qualcuno che amai e mi ferì...Amai chi mai d’amor mi parlò...Dal nulla in cui mi cullai mi svegliai...Mi ricordai di vivere...Per quale indegno cuore rinnegai il mio?Perché amai così? Senza scudo ne frecce...Quanto cieca fu l’anima mia...L’abisso era nei suoi baci...Perché amai così?Senza vegliare sul mio domani...Dentro il rombo di un tuono mi svegliai...Mi ricordai di vivere...Perché lo dimenticai non so...Forse per qualcuno che amai e mi ferì...Amai chi d’amor non visse mai...Amai chi di solo inganno mi nutrì...Perché amai così?Senza scudo ne spade...Quanto cieca fu l’anima mia...Mai mi sfi orò il pensiero del suo gioco...L’abisso era nei suoi occhi...Si può amar chi non t’ama? Non so... Dentro un canto di sirene mi svegliai...Mi ricordai di vivere...

LA NUOVA FUCINACULTURA Num. 1 - Maggio 201011

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LA NUOVA FUCINACULTURA

Num. 1 - Maggio 2010

La ricetta del mese: Cime di broccoli con alici e oliveIngredienti per 4 persone: -500 g di broccoli -4 fi letti di alici sott’olio -8 olive nere-2 scalogni-2 spicchi d’aglio-2 cucchiai d’olio extravergine di oliva-pepe e salePreparazione: Nettate le cime dei broccoli, cuocerle per 25 minuti a vapore, oppure lessarle per 8 minuti in abbondante acqua salata e sco-larle. Nel frattempo scolare i fi letti di alice,

tamponarli con carta da cucina e spezzet-tarli grossolanamente. Snocciolare le olive e spezzettarle. Affettare fi nemente gli scalo-gni e spellare l’aglio. In una capace padella mettere l’olio, e farvi soffriggere a fi amma media l’aglio e lo scalogno assieme. Quan-do saranno ben dorati aggiungere l’alice e le olive e proseguire di qualche istante la cottu-ra. Spegnere e tenere in caldo. Quando sono pronti i broccoletti, ritirarli ed accendere il fuoco sotto la padella. Saltare i broccoletti nella padella per qualche minuto, unire una manciata di pepe e regolare di sale.

‘Musagogè’: divulgare la cultura a 360 gradiL’associazione è nata a Margherita nell’aprile del 2008Tra gli eventi organizzati: il Festival del Cortometraggio

di Doriana Tozzi

Controcorrente con un mondo che inse-gue evanescenti mete attraverso la strada dell’individualismo, ci sono nuclei di per-sone con la voglia di migliorare la condi-zione del loro territorio e si uniscono in libere associazioni per divulgare la loro ideologia. Parleremo di tutte le associazio-ni più promettenti e attive sul nostro ter-ritorio, aprendo le danze con la marghe-ritana Musagogè. L’Associazione Culturale Musagogè, è nata a Margherita nell’aprile del 2008, ma ha già all’attivo due perle che brillano nei cartelloni delle ultime due estati margheritane: la prima e la secon-da edizione del Festival Internazionale del Cortometraggio.“La prima edizione del festival – ha di-chiarato Vincenzo Camporeale, uno dei soci fondatori dell’associazione - ha su-bito richiamato l’attenzione degli esper-ti del settore, con più di 140 corti iscritti, provenienti da 6 nazionalità diverse”: un bel traguardo, considerando che il festival era solo alla sua prima esperienza. Infat-ti, l’eco dell’interesse che ha circondato la manifestazione, è giunta fi no a riviste importanti, tra cui Tutto Digitale, la quale, come ha sottolineato lo stesso presidente “ha conferito al festival la certifi cazione

‘Top Video’, rilasciata alle manifestazioni che si distinguono in fatto di professiona-lità”.E ancor più numerosi sono stati i corto-metraggi che si sono iscritti alla seconda edizione, quella della scorsa estate, che ha contato 160 iscrizioni provenienti da 10 nazionalità differenti. La giuria tecnica, inoltre, ha mirato sempre a professionisti del panorama cinematografi co e teatrale a livello nazionale ed internazionale, come l’attore Pino Quartullo (noto soprattutto per il ruolo del padre della protagonista in Scusa Se Ti Chiamo Amore, oltre che doppiatore italiano di Jim Carrey) il qua-le è stato presidente di giuria nella prima edizione, e Pietro De Silva (Alfredo in Non Ti Muovere e il padre di Dario in Amore 14), che ha presieduto la giuria nell’ulti-ma edizione, al fi anco dell’attore barletta-no Manrico Gammarota e del giornalista margheritano Francesco Di Lecce.Da sottolineare, però, che la Musagogè non si limita all’organizzazione del Festival In-ternazionale del Cortometraggio. Savino Riglietti, presidente dell’associazione, ha dichiarato, infatti, che la Musagogè “è nata per organizzare eventi a carattere cultu-rale, per divulgare la cultura a 360°”. Per

questo, lo scorso inverno, si è fatta promo-trice dell’iniziativa Cine-Visioni, ovvero una serie di incontri nelle scuole superiori ai quali sono intervenuti personaggi del mondo cinematografi co e teatrale nazio-nale, come l’attore e regista Gianmarco Tognazzi, lo stesso Pino Quartullo e il re-gista Daniele Cascella.Da quest’anno le attività in programma comprenderanno anche eventi musicali, di arte visiva e letteraria, che permette-ranno all’associazione di non fossilizzarsi, quindi, solo sulla settima arte, mostrando la propria capacità ideativa ed organizza-tiva nelle varie sfaccettature che la cultura offre.Info: www.margheritafest.it

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SPORT

L’Asd Salinis è stata promossa a pieni voti in ‘C1’Importanti i trionfi della squadra di calcio a cinque sia in campionato che in coppa

Un campionato da incorniciare, quel-lo appena concluso dalla A.S.D. Salinis calcio a cinque di Margherita di Sa-voia.Dopo l’importantissimo tra-guardo raggiunto a gennaio con la conquista della Cop-pa Puglia, vinta ai rigori ai danni del Five Martina, ora la squadra allenata da Salva-tore Del vecchio ha trionfa-to anche in campionato ag-giudicandosi la promozione in serie C1.La gloriosa conquista è arri-vata, sabato 17 aprile, dopo una lunga serie di meritate vittorie, con il pareggio per 3-3 contro il Real Foggia: il punteggio è bastato per garantire l’accesso alla ca-tegoria superiore con una giornata d’anticipo dalla conclusione del campiona-to.Così, già nella propria città, di fron-

te all’euforico pubblico del Palazzetto dello sport G. Piazzolla, la Salinis ha festeggiato l’abbandono della C2: brin-

disi, inni, la gratificazione di una targa ricordo consegnata dall’Amministra-

zione Comunale e la meritata passerel-la di tutti i protagonisti della stagione.I rosanero concludono la loro espe-

rienza in C2 con una sconfitta, subita sabato 24 nello scontro con la Fovea. Ma l’ultimo incon-tro è da annoverare come una passerella per i gio-catori margheritana, in cui ricevere nuovamente gli onori per un campio-nato che ha visto le loro prestazioni garantire un totale di 55 punti, risul-tato eccellente di 18 par-tite vinte, tre perse e solo una pareggiata. Ma il bel ricordo che lascia è quel-lo dello spettacolo che ha sempre assicurato ai suoi tifosi grazie a un attacco che ha prodotto ben 139 reti.

L’appuntamento con la bravura della Salinis ora si sposta in C1.

di Fabio Vaira

L’atleta del mese: Nicola Mavelli

“Io sono una persona semplice; Margherita è piccola, ci conosciamo tutti, bisogna essere umili e io sono uno di quelli che saluta sem-pre per primo”. Con questa considerazione risponde Nicola Mavelli alla nostra decisione di segnalarlo come atleta del mese per la sua vita dedicata allo sport, sia in qualità di cal-ciatore che di insegnante di Educazione Fisi-ca. Mavelli ha esordito in una partita uffi ciale a 15 anni con gli Allievi del Barletta, fi nché arrivò la prima soddisfazione: “Nel 1966/67 vincevo il campionato di 3 ̂cat. col Marghe-rita, dopo ciò sono stato acquistato dalla Pol. Trani in serie C per 700.000 lire”. Dal Trani fu

poi ceduto alla Turris. Militando qui, in una partita di C contro il Bari giunse il grave in-fortunio (distrazione agli adduttori) che lo ha tenuto tanto tempo lontano dai campi di cal-cio, calcati nuovamente, poi, con la Gladiator di S. Maria Capua Vetere. “Oggi sono arrivato alla tenera età di 63 anni, rifarei tutto quello che ho fatto, non ho nessun rimpianto, na-turalmente il quotidiano ti presenta sempre una cosa positiva e tante negative”, conclude il fl usso di ricordi Nicola Mavelli, contento della sua carriera sportiva ma anche di essere stato “il prof. che ricordano tutti volentieri”.

La squadra A.s.d. Salinis di calcio a 5

La passione per la corsa ha sempre accomunato Salvatore Piazzola, Fran-cesco di Lecce, Fabio Dipace, Ruggie-ro Mavelli, Savino Perrucci, Concetta Valerio e Ruggiero Mascolo, tanto che nel 2007 hanno dato vita al Margheri-ta di Savoia Runners. Da allora hanno espresso continuamente il loro ago-nismo partecipando a numerose gare sulla breve, media e lunga distanza a livello regionale, nazionale e anche in-ternazionale. Entusiasmo contagioso il loro visto il gran numero di perso-ne, di diverse fasce d’età, che si sono aggregati e ora sono loro compagni di squadra. Forse perché, come afferma il vice presidente Francesco di Lecce, “ogni atleta è sempre un vincitore, con la corsa non bisogna dimostrare nulla agli altri ma solo a se stessi!” In questi anni gli atleti salinari hanno parteci-pato a ben 67 gare, e hanno organiz-zato tre edizioni Mare&Sale, la nota gara podistica di 10km, unica in Euro-pa, che si corre all’interno di una Sali-na la prima domenica di marzo e che quest’anno ha contato ben 453 iscritti. Info e contatti: www.mdsrunners.com

I traguardi dei ‘Runners’Tre edizione di Mare&Sale

LA NUOVA FUCINANum. 1 - Maggio 201013

NomeNicolaCognomeMavelliNato aMargherita di S.Data25/11/1946Impiegoinsegnante di Ed. FisicaSport praticatoCalcio

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La musica che sfuggì all’orrore dello sterminioIl Centro Culturale Polivalente ha ospitato il ‘Festival regionale di musica judaica’L’evento entra nel singolare progetto di una Letteratura musicale concentrazionaria

di Roberto Parisi

Il palcoscenico del Centro Culturale Po-livalente di San Ferdinando di Puglia ha ospitato, giovedì 25 febbraio, Nuit d’exi-le, Festival regionale di musica Judaica e Concentrazionaria, organizzato in collaborazione con l’Unione dei Comu-ni-Tavoliere Meridionale.Due esecuzioni in prima nazionale e una in prima assoluta sono state le ca-ratteristiche d’eccellenza di questa ter-za edizione del Recital di musiche per quartetto d’archi scritte nei Campi di concentramento militari del Terzo Rei-ch, durante la Seconda Guerra Mondia-le.Il Festival Musica Judaica, ospitato nei suoi precedenti incontri dall’Audito-rium del Liceo Scientifico A. Moro di Margherita di Savoia, dal Cineteatro Impero di Trani, e che si è concluso alla Sala Comunità S.Antonio a Barletta, fa parte di un più ampio ed ambizio-so progetto, che intende raccogliere la produzione musicale dal 1933 al 1945 realizzata in tutti i Campi di prigionia, transito, concentramento e sterminio, aperti dal Terzo Reich.Per la ricerca delle 2500 opere circa, Il pianista Francesco Lotoro, autore del festival, si è basato oltre che sull’inda-gine e sulla ricerca diretta presso Me-moriali, Musei, Archivi, Biblioteche, Li-brerie, anche sulla documentazione di tutto il lavoro filologico e musicologico

sinora compiuto sulla Letteratura musicale concentrazionaria.Musica Judaica, in altre parole, vuol essere il più completo e aggior-nato ciclo discografi-co contenente l’intero corpus musicale scrit-to da musicisti im-prigionati, deportati, uccisi o sopravvissuti, provenienti da qual-siasi contesto naziona-le, sociale o religioso. Pertanto, non un’an-tologia bensì, una vera e propria enci-clopedia discografica della Letteratura musicale concentrazionaria. Al termine della pubblicazione del ciclo discogra-fico verrà pubblicato il Dizionario della Letteratura musicale concentraziona-ria. KZ Musik rappresenta uno dei più grandi sforzi storiografici, editoriali e artistici mai compiuti e consiste nella registrazione discografica dell’intero corpus musicale creato in tutti i luoghi di cattività, deportazione e privazione dei diritti umani dall’apertura dei Lager di Dachau e Börgermoor sino alla libe-razione di tutti i Campi alla fine della Se-conda Guerra Mondiale. Per l’autore la Shoah è una delle più grandi catastrofi dell’umanità e per questo è opportuno

approfondire tutto ciò che possa docu-mentare quegli anni. Allo stesso tempo, la produzione stessa di questo mate-riale musicale può farci capire come la Shoah sia rovinosamente caduta sulla storia umana come una meteora im-pazzita e abbia distrutto non soltanto la vita fisica di sei milioni di persone, bensì anche la brillante carriera di tanti uomini di cultura e di arte.La cornice offerta dalla presenza di nu-merosi musicisti professionisti e affer-mati solisti dell’Orchestra Musica Con-centrazionaria che hanno preso parte a tale opera, il loro coinvolgimento emo-tivo e la loro passione per la Musica di qualità, qualificano il progetto come assolutamente unico nel suo genere.

Il quartetto d’archi con, al centro, il direttore artistico Francesco Lotoro

LA NUOVA FUCINA Num. 1 - Maggio 201014

SAN FERDINANDO

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LA NUOVA FUCINATRINITAPOLINum. 1 - Maggio 2010

Scoperto un nuovo calendario astronomicoIl rinvenimento è avvenuto, casualmente, per uno scavo edile in zona 167L’archeologa Tunzi parla di un mare di tesori ancora da portare alla luce

di Gaetano Samele

Rinvenuto, a Trinitapoli, un altro Calenda-rio astronomico risalente all’età del Bronzo medio. Lo ha accertato la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, a segui-to dei rilievi diretti dall’archeologa Anna Maria Tunzi.La scoperta, casuale, è avvenuta, in zona 167, durante uno scavo per la costruzio-ne della recinzione di un cantiere, al fi ne di dare inizio ai lavori per la realizzazione dell’Asilo Nido comunale.Si tratta di una serie di buche orientate ver-so gli astri, secondo criteri scientifi ci. Ana-loga scoperta era venuta all’interno del Par-co archeologico degli Ipogei e all’esterno, a poca distanza, durante lavori edili da parte di privati. Anche qui, a seguito di una cam-pagna di scavo diretta dalla Soprintenden-za, era venuto alla luce un elevato numero di buche di diverse dimensioni (molte delle quali intercettano gli ipogei) formano una serie di allineamenti che puntano a nord il Gargano e a Sud il Vulture.I ricercatori ritengono che questi allinea-menti di buche rappresentino un calenda-rio astronomico dell’età del bronzo, utiliz-zato 3500 anni fa per individuare, facendo riferimento al sole, alla luna e alle stelle, i periodi giusti per entrare, attraverso il

dromos degli ipogei, che nella sua forma richiama l’organo sessuale femminile, nel grembo della Madre terra dove si sentiva-no protetti nella penombra ipogeica dal calore del sacro Fuoco e della divina Madre mentre praticavano riti propiziatori per la caccia, la semina o per la fertilità.Da notare che i due siti si trovano ad alcuni chilometri di distanza: Madonna di Loreto a nord-ovest e la zona 167 a sud-est. Una ulteriore conferma, dunque, a quanto la Tunzi va affermando da oltre venti anni (i primi scavi iniziarono nel 1987 e proseguiti ininterrottamente). Ovvero che Trinitapoli si trova su un mare di tesori archeologici ancora tutto da scoprire. Tesi, peraltro, or-mai condivisa dalla comunità scientifi ca nazionale ed internazionale.Da oggi riprenderanno i lavori per la rea-lizzazione dell’importante struttura pub-blica da parte dell’impresa aggiudicataria dell’appalto: Ruggiero Andriani di Barletta, che avrà 360 giorni di tempo per ultimarli. Il progetto esecutivo, elaborato da Ilarione Di Palo e Giacomo di Staso, dell’importo di 500.000 euro, era stato approvato dalla giunta municipale, su proposta dell’asses-sore ai lavori pubblici, Giuseppe Brandi. “L’iniziativa dell’amministrazione comu-

nale - dichiara il sindaco Ruggero di Gen-naro - si inquadra all’interno di un ampio programma di offerta di servizi alle perso-ne e alle famiglie, fi nalizzata a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a prose-guire nella urbanizzazione delle zone peri-feriche”. Non a caso, l’area individuata per la costruzione dell’Asilo nido è stata loca-lizzata all’interno del Piano di zona 167, in via Mandriglia angolo via Mercadante.“Una scelta strategica, in linea con il pro-gramma - sottolinea l’assessore Brandi - in un quartiere, sorto a cavallo degli anni novanta, che conta oltre 2000 residenti, dove la parte residenziale è stata intera-mente edifi cata, mentre siamo impegnati a completare quella riguardante i servizi”.Intanto, oltre a opere di urbanizzazione pri-maria, sono già stati realizzati importanti interventi destinati a servizi residenziali ed attrezzature urbane quali il Palazzetto del-lo Sport Sandro Pertini, il Poliambulatorio, parcheggi, pista di pattinaggio, verde pub-blico in piazza Mattarella, il Centro sociale parrocchiale Santo Stefano e la sede del-l’associazione Volontari Soccorritori (Avs) Casaltrinità.

Centro Servizi del Parco Archeologico

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Calendario astronomico nel Parco Archeologico

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