La Nuova Martinella - feb.2010

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Con il D.L. 135/2009 il governo italiano impone una decisa privatizza- zione dei servizi pubblici locali, con immediate e consistenti ricadute dirette sui cittadini. Il decreto riguarda molti servizi attualmente ges- titi dai Comuni o comunque di ambito locale, ritenuti a rilevanza econom- ica: per questi viene di fatto resa impossibile la gestione diretta da parte dell’ente locale o di sue società interamente controllate. A rischio di es- sere compresi in questo elenco, ci sono attività sensibili, come le farma- cie o le mense scolastiche, ma anche molti altri servizi di tipo sociale. Se questo non fosse già abbastanza grave, il decreto ha ef- fetti diretti su quello che è una risorsa primaria, riconosciu- ta come diritto fondamentale di ogni essere umano: l’Acqua. Il decreto infatti stabilisce che l’affidamento del Servizio Idrico Integra- to deve essere fatto mediante gara e non direttamente a società pub- bliche, che anzi laddove esistessero dovrebbero cedere ai privati alme- no il 40% delle quote societarie o addirittura il 70% se quotate in borsa. Con questa norma gli Enti vengono esautorati della loro autonomia di scelta e, con l’obbligo alla privatizzazione di una quota consistente del servizio, viene fatto largo forzatamente all’ingresso dei privati. Noi riteniamo invece che l’Acqua sia un Bene Comune essenziale e che, al pari della Sanità o dei Servizi Sociali, vada gestito da società a completo controllo pubblico e direttamente referenti ai cittadini del territorio ges- tito, così come sancito anche dal Parlamento Europeo (risoluzione 15 marzo 2006). La gestione della risorsa idrica deve essere quindi effettuata secon- do principi di solidarietà ed efficienza del servizio, in un’ottica di uti- lizzo sostenibile e compatibile con i bisogni delle generazioni future. ACQUA: risorsa primaria e bene comune Alessio Giunti - coordinatore Sinistra Ecologia Libertà Colle aperiodico di Sinistra per Colle - Sinistra Ecologia Libertà anno O numero 0 Per questo, essendo necessaria una gestione industriale dell’acqua, al fine di superare le inefficienze di troppa frammentazione e garan- tire la risorsa a favore di un’area più vasta, solidarmente verso i ter- ritori con minore disponibilità e contenendo anche i costi comples- sivi per i cittadini, è opportuno che sia una società pubblica a farlo. Infatti una società privata in un settore monopolistico, come quello dell’acqua, non incentiva la concorrenza, bensì le garantisce un mer- cato certo e consistente, mentre la remunerazione del 7% fissata per legge, che una società pubblica reinvestirebbe nel miglioramen- to del servizio, non stimola certo politiche di riduzione dei consumi. Contrariamente al tentativo di dismissione tentato dal Governo, sarà in- oltre necessario il rafforzamento delle Autorità pubbliche di regolazi- one, di garanzia e di controllo (gli AATO), in grado di gestire le modalità degli affidamenti, di fissare le regole e controllarne il rigoroso rispetto. L’imposizione normativa di supportare tutto il Servizio Idrico Integrato me- diante la tariffa pagata dai cittadini, limita fortemente gli investimenti, l’adeguamento delle reti, la costruzione di nuovi impianti, il miglioramento della qualità dell’acqua: è invece fondamentale il coinvolgimento della finan- za pubblica, per migliorare l’intero ciclo delle acque e garantire quindi mag- giore equità e minor costo. Per questo ci batteremo anche sul nostro territorio e in Consiglio Comunale per ribadire che l’acqua è un diritto di ogni essere umano, il cui accesso deve essere garantito, e che la gestione del Servizio Idrico non può essere privatizzata per decreto, in quanto servizio pubblico essenziale non a rilevanza economica. Mentre il governo nazionale si vanta di aver saputo affrontare la crisi meglio di ogni altro paese senza aumentare le tasse ai cittadini, ancora una volta ha drasticamente ridotto i trasferimenti agli enti locali. Invece di ridurre le spese inutili a livello nazionale, dove minore è il controllo e maggiori sono gli sprechi, si tagliano sempre più le risorse destinate ai Comuni, con dirette ricadute sulla qualità della vita dei cittadini. Il tutto nella logica di un sempre minore sostegno dello Stato ed una riduz- ione del sistema di welfare. A Colle, invece, seppure in questo quadro di difficoltà, abbiamo inteso mantenere alti i livelli di sostegno sociale, senza diminuire i servizi né alzando imposte e tariffe. Per questo anche il piano degli investimenti che riguarda le opere pubbliche e le manutenzioni del patrimonio fa parte di un bilancio di previsione che ha capacità economiche limitate e che ha imposto delle scelte difficili per continuare a garantire i servizi essenziali per i cittadini, mantenendo però il livello degli ultimi anni. Nonostante questo, abbiamo cercato di mettere in campo progetti di qualità che hanno attivato risorse esterne, stanziate dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Mps, consentendoci di contare su circa 16 milioni di euro. Di questi, un milione proviene dagli oneri di urbaniz- zazione, con l’obiettivo di ricondurre progressivamente la totalità di questi proventi allo sviluppo della città, anziché, in mancanza di risorse statali, a sostenere la spesa corrente.E’ necessario sottolineare che in questo bilan- cio si ravvisano importanti segnali di cambiamento di indirizzo politico e amministrativo. La priorità sarà cioè il completamento degli interventi in corso a partire dalla riqualificazione definitiva di piazza Arnolfo, la pavimen- tazione dei portici e la tinteggiatura delle volte. Colle perciò, in questa legis- latura, anziché l’apertura di nuovi progetti o lavori, potrà finalmente vedere il completamento di quegli interventi di trasformazione urbana che l’hanno interessata e ripensata in questi anni. In quest’ottica quindi, tra gli interventi previsti per i prossimi anni, spiccano quelli compresi nel Piuss, recente- mente finanziato dalla Regione con oltre 20 milioni di euro che andranno a sostenere diverse opere sia Colle di Val d’Elsa che Poggibonsi. Si tratta per- ciò di un risultato importante, anche sotto il profilo politico e amministrativo, una forte spinta verso le politiche di Area e la gestione unitaria di servizi tra i diversi comuni valdelsani, con possibili interventi in diversi settori, dal sociale alla cultura fino alla riqualificazione urbana, per una maggiore ef- ficienza e un risparmio diretto dei cittadini. Inoltre tutti gli interventi finanziati tramite Piuss saranno obbligatoriamente affidati entro fine 2010 ed anche questo consentirà tempi certi e realistici. Per quanto ci riguarda il Piano comprende: la realizzazione della mediateca nell’area de La Fabbrichina; la pista ciclabile fra Colle e Poggibonsi, per la quale si avvicina il bando di gara; la riqualificazione dell’area compresa fra il Teatro del Popolo e via Ober- dan, che darà un nuovo volto ad una via centrale della parte bassa. Per quest’ultimo intervento, possiamo contare anche su un finanziamento della Fondazione Mps. Gli interventi previsti dal Piuss saranno affiancati dalle manutenzioni del patrimonio esistente. Anche a questo capitolo, spesso sacrificato per indis- ponibilità di risorse ma a diretto contatto con le esperienze quotidiane di ognuno di noi, verrà dedicato un fondo molto più consistente e strutturato di quanto successo negli anni passati. Il capitolo della manutenzione quindi, forte di 400mila euro in bilancio, sarà destinato principalmente, ma non solo, alla: risistemazione della rete viaria interna, già avviata negli ultimi mesi; manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Questa Amministrazione infatti considera fondamentale il miglioramento del- le condizioni strutturali dei nostri edifici scolastici, per i quali, non fossero suf- ficienti gli stanziamenti previsti ed in totale assenza di un sostegno da parte dello Stato, saremo pronti anche ad una specifica variazione di bilancio. Non vanno infine dimenticati gli importanti passi che sono stati mossi in direzione dell’efficienza, del risparmio energetico e delle energie rinnov- abili, che dovranno vedere comunque nei prossimi anni di legislatura ulte- riori progetti ed incentivi. Oltre alla già realizzata nuova illuminazione del Castello, a breve, grazie al supporto del Consorzio di Bonifica, sarà finalmente possibile il recupero del sistema delle Gore che ci permetterà di far funzionare l’illuminazione pub- blica sfruttando la canalizzazione delle acque e quindi utilizzando energia idroelettrica, pulita e a costo zero. Massimo Logi - Sinistra per Colle assessore ai Lavori Pubblici La SINISTRA dei FATTI: una buona amministrazione

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La Nuova Martinella - aperiodico di Sinistra Ecologia e Libertà, Colle di Val d'Elsa - febbraio 2010

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Con il D.L. 135/2009 il governo italiano impone una decisa privatizza-zione dei servizi pubblici locali, con immediate e consistenti ricadute dirette sui cittadini. Il decreto riguarda molti servizi attualmente ges-titi dai Comuni o comunque di ambito locale, ritenuti a rilevanza econom-ica: per questi viene di fatto resa impossibile la gestione diretta da parte dell’ente locale o di sue società interamente controllate. A rischio di es-sere compresi in questo elenco, ci sono attività sensibili, come le farma-cie o le mense scolastiche, ma anche molti altri servizi di tipo sociale. Se questo non fosse già abbastanza grave, il decreto ha ef-fetti diretti su quello che è una risorsa primaria, riconosciu-ta come diritto fondamentale di ogni essere umano: l’Acqua. Il decreto infatti stabilisce che l’affidamento del Servizio Idrico Integra-to deve essere fatto mediante gara e non direttamente a società pub-bliche, che anzi laddove esistessero dovrebbero cedere ai privati alme-no il 40% delle quote societarie o addirittura il 70% se quotate in borsa. Con questa norma gli Enti vengono esautorati della loro autonomia di scelta e, con l’obbligo alla privatizzazione di una quota consistente del servizio, viene fatto largo forzatamente all’ingresso dei privati. Noi riteniamo invece che l’Acqua sia un Bene Comune essenziale e che, al pari della Sanità o dei Servizi Sociali, vada gestito da società a completo controllo pubblico e direttamente referenti ai cittadini del territorio ges-tito, così come sancito anche dal Parlamento Europeo (risoluzione 15 marzo 2006).La gestione della risorsa idrica deve essere quindi effettuata secon-do principi di solidarietà ed efficienza del servizio, in un’ottica di uti-lizzo sostenibile e compatibile con i bisogni delle generazioni future.

ACQUA: risorsa primaria e bene comune

Alessio Giunti - coordinatore Sinistra Ecologia Libertà Colle

aperiodico di Sinistra per Colle - Sinistra Ecologia Libertà

anno Onumero 0

Per questo, essendo necessaria una gestione industriale dell’acqua, al fine di superare le inefficienze di troppa frammentazione e garan-tire la risorsa a favore di un’area più vasta, solidarmente verso i ter-ritori con minore disponibilità e contenendo anche i costi comples-sivi per i cittadini, è opportuno che sia una società pubblica a farlo. Infatti una società privata in un settore monopolistico, come quello dell’acqua, non incentiva la concorrenza, bensì le garantisce un mer-cato certo e consistente, mentre la remunerazione del 7% fissata per legge, che una società pubblica reinvestirebbe nel miglioramen-to del servizio, non stimola certo politiche di riduzione dei consumi. Contrariamente al tentativo di dismissione tentato dal Governo, sarà in-oltre necessario il rafforzamento delle Autorità pubbliche di regolazi-one, di garanzia e di controllo (gli AATO), in grado di gestire le modalità degli affidamenti, di fissare le regole e controllarne il rigoroso rispetto. L’imposizione normativa di supportare tutto il Servizio Idrico Integrato me-diante la tariffa pagata dai cittadini, limita fortemente gli investimenti, l’adeguamento delle reti, la costruzione di nuovi impianti, il miglioramento della qualità dell’acqua: è invece fondamentale il coinvolgimento della finan-za pubblica, per migliorare l’intero ciclo delle acque e garantire quindi mag-giore equità e minor costo.Per questo ci batteremo anche sul nostro territorio e in Consiglio Comunale per ribadire che l’acqua è un diritto di ogni essere umano, il cui accesso deve essere garantito, e che la gestione del Servizio Idrico non può essere privatizzata per decreto, in quanto servizio pubblico essenziale non a rilevanza economica.

Mentre il governo nazionale si vanta di aver saputo affrontare la crisi meglio di ogni altro paese senza aumentare le tasse ai cittadini, ancora una volta ha drasticamente ridotto i trasferimenti agli enti locali. Invece di ridurre le spese inutili a livello nazionale, dove minore è il controllo e maggiori sono gli sprechi, si tagliano sempre più le risorse destinate ai Comuni, con dirette ricadute sulla qualità della vita dei cittadini.Il tutto nella logica di un sempre minore sostegno dello Stato ed una riduz-ione del sistema di welfare. A Colle, invece, seppure in questo quadro di difficoltà, abbiamo inteso mantenere alti i livelli di sostegno sociale, senza diminuire i servizi né alzando imposte e tariffe.Per questo anche il piano degli investimenti che riguarda le opere pubbliche e le manutenzioni del patrimonio fa parte di un bilancio di previsione che ha capacità economiche limitate e che ha imposto delle scelte difficili per continuare a garantire i servizi essenziali per i cittadini, mantenendo però il livello degli ultimi anni. Nonostante questo, abbiamo cercato di mettere in campo progetti di qualità che hanno attivato risorse esterne, stanziate dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Mps, consentendoci di contare su circa 16 milioni di euro. Di questi, un milione proviene dagli oneri di urbaniz-zazione, con l’obiettivo di ricondurre progressivamente la totalità di questi proventi allo sviluppo della città, anziché, in mancanza di risorse statali, a sostenere la spesa corrente.E’ necessario sottolineare che in questo bilan-cio si ravvisano importanti segnali di cambiamento di indirizzo politico e amministrativo. La priorità sarà cioè il completamento degli interventi in corso a partire dalla riqualificazione definitiva di piazza Arnolfo, la pavimen-tazione dei portici e la tinteggiatura delle volte. Colle perciò, in questa legis-latura, anziché l’apertura di nuovi progetti o lavori, potrà finalmente vedere il completamento di quegli interventi di trasformazione urbana che l’hanno interessata e ripensata in questi anni. In quest’ottica quindi, tra gli interventi previsti per i prossimi anni, spiccano quelli compresi nel Piuss, recente-mente finanziato dalla Regione con oltre 20 milioni di euro che andranno a sostenere diverse opere sia Colle di Val d’Elsa che Poggibonsi. Si tratta per-ciò di un risultato importante, anche sotto il profilo politico e amministrativo, una forte spinta verso le politiche di Area e la gestione unitaria di servizi tra i diversi comuni valdelsani, con possibili interventi in diversi settori, dal sociale alla cultura fino alla riqualificazione urbana, per una maggiore ef-ficienza e un risparmio diretto dei cittadini.Inoltre tutti gli interventi finanziati tramite Piuss saranno obbligatoriamente

affidati entro fine 2010 ed anche questo consentirà tempi certi e realistici. Per quanto ci riguarda il Piano comprende:

• la realizzazione della mediateca nell’area de La Fabbrichina;• la pista ciclabile fra Colle e Poggibonsi, per la quale si avvicina il bando di gara;• la riqualificazione dell’area compresa fra il Teatro del Popolo e via Ober-dan, che darà un nuovo volto ad una via centrale della parte bassa. Per quest’ultimo intervento, possiamo contare anche su un finanziamento della Fondazione Mps.

Gli interventi previsti dal Piuss saranno affiancati dalle manutenzioni del patrimonio esistente. Anche a questo capitolo, spesso sacrificato per indis-ponibilità di risorse ma a diretto contatto con le esperienze quotidiane di ognuno di noi, verrà dedicato un fondo molto più consistente e strutturato di quanto successo negli anni passati.Il capitolo della manutenzione quindi, forte di 400mila euro in bilancio, sarà destinato principalmente, ma non solo, alla:

• risistemazione della rete viaria interna, già avviata negli ultimi mesi;• manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.

Questa Amministrazione infatti considera fondamentale il miglioramento del-le condizioni strutturali dei nostri edifici scolastici, per i quali, non fossero suf-ficienti gli stanziamenti previsti ed in totale assenza di un sostegno da parte dello Stato, saremo pronti anche ad una specifica variazione di bilancio.Non vanno infine dimenticati gli importanti passi che sono stati mossi in direzione dell’efficienza, del risparmio energetico e delle energie rinnov-abili, che dovranno vedere comunque nei prossimi anni di legislatura ulte-riori progetti ed incentivi.Oltre alla già realizzata nuova illuminazione del Castello, a breve, grazie al supporto del Consorzio di Bonifica, sarà finalmente possibile il recupero del sistema delle Gore che ci permetterà di far funzionare l’illuminazione pub-blica sfruttando la canalizzazione delle acque e quindi utilizzando energia idroelettrica, pulita e a costo zero.

Massimo Logi - Sinistra per Colle assessore ai Lavori Pubblici

La SINISTRA dei FATTI: una buona amministrazione

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