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  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.2014 - Posteitaliane

    Anno XVI - n 163 Febbraio 2016Febbraio 2016Febbraio 2016Febbraio 2016Febbraio 2016

    Lillusione

    del potere

    segue a pag. 2

    (eds) - Lallenatore del Napoli -MauroSarri - protagonista insieme a Roberto

    Mancini di un clamoroso alterco du-

    rante la partita Napoli-Inter di Coppa

    Italia nel corso della conferenza stampa

    tenutasi dopo il fattaccioha dichiara-

    to che invece di rivolgere allallenatore

    dellInter lepiteto di frocio e finocchio

    avrebbe potuto tranquillamente offender-

    lo chiamandolo solo democristiano.

    Il Presidente dellAssociazione Allenato-ri il compagno comunista Renzo Ulivie-

    ri in una dichiarazione sullo scontro

    Sarri-Mancini - riportata anche da Il Tir-

    reno di gioved 21 gennaio a pag.12 del-

    le pagine sportive- non daccordo con

    Sarri allorch, in conferenza stampa, ha

    cercato di minimizzare loffesa di omofo-

    bia dicendo potevo dargli del democri-

    stiano.

    Il compagno Ulivieri non affatto dac-

    cordo dicendo che, personalmente, avreb-

    be preferito essere chiamato finocchio

    anzich democristiano perch, ha

    aggiunto, essere definito tale mi offende

    troppo.

    A questi due squallidi esponenti del mon-

    do dorato del calcio, da democristiano

    quale sono sempre stato e tale sono rima-

    sto, rispondo che tali giudizi, cos mise-

    rabili, danno la misura delle loro dimen-

    sioni morali e culturali.

    Con le loro farneticanti espressioni con-

    tro il partito dei liberi e forti, che ha

    avuto il non indifferente merito ricostru-

    ire lItalia e garantirne progresso e liber-t ed ai lor signori di arricchirsi, han-

    no ignobilmente offeso milioni e milioni

    di italiani che, nel corso di un quaran-

    tennio, hanno riversato, senza soluzione

    di continuit, i loro voti sulla Democra-

    Lepisodio che ha visto pro-tagonista , assolutamente innegativo, il Sindaco di Livor-no - Filippo Nogarin - 5Stel-le di cui riportiamo integral-mente il servizio apparsonella pagina interne de Il Tir-reno di domenica 24 genna-io e che ha coinvolto inopi-natamente lo scrivente, ladura reprimenda del consi-gliere comunale Nicola Me-schinelli sempre contro las-sessore alla cultura Fasulo,lunico membro della Giuntanon appartenente al movi-mento grillino, reo di avereorganizzato presso I Granaidi Villa Mimbelli una mostra

    del noto pittore Mario Madiai,colpevole di avere parteci-pato ad una conferenza or-ganizzata da qualche Log-gia Massonica ma, ci hannoassicurato, estranea a Li-vorno, danno la sensazionedel crescere di una serie diimbarazzi e di sbandateche non aiutano certamen-te questa faticosa esperien-za amministrativa, inciden-

    talmente, catapultata sulleteste di questi neofiti dellapolitica.La sensazione che si sta ra-

    I compagni di merenda:Sarri e Ulivieri

    LEditorialedi Enrico Dello Sbarba

    [email protected]

    zia Cristiana, il partito di Alcide De Ga-

    speri che ha avuto il non indifferente meri-

    to di salvare lItalia proprio dalle furie

    egemoniche e liberticidi del partito di Uli-

    vieri e presumibilmente anche di Sarri.

    Purtroppo la categoria degli sciocchi si

    arrichisce sempre di pi, certamente Ren-

    zo Ulivieri e Mauro Sarri ne fanno sicura-

    mente parte ed in una posizione di punta.

    Gioved 11 Febbraio, h. 17.30

    c/o Libreria Erasmo

    Viale degli Avvalorati 62 - Livorno

    Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno

    Venerd 19 Febbraio, h. 18

    Incontro con il

    Luned 15 Febbraio, h. 18

    Incontro con il

    Moderatore di entrambi gli incontri:

    Enrico Dello Sbarba

    Sen. Marco Filippi

    Consigliere Regionale

    Francesco Gazzetti

    Presentazione dei libri

    La mia DCdi Enrico Dello Sbarba

    C'eravamo anche noi

    Storia dei socialisti livornesi

    di Massimo Bianchimoderatore:

    Alessandro Guarducci

    Giornalista deIl TirrenoResponsabile redazione Livorno

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    e-mail: [email protected]

    dalla prima pagina

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    pidamente estendendo nellopinionepubblica livornese che la Giuntapentastellata di Livorno viva, di fat-to, sulla improvvisazione e sul pres-

    sapochismo.In effetti ci troviamo di fronte ad unaserie di accadimenti che alimentanolimpressione degli sprovveduti ne-ofiti, privi di esperienza in materia digestione della cosa pubblica tantoda alimentare il sospetto di trovarcidi fronte a dilettanti allo sbaraglio.E proprio questa la crescente sen-sazione che si sta consolidando nel-la opinione pubblica livornese pro-prio in conseguenza delle penoseesibizioni di una classe dirigente ina-deguata ed inesperta bench ri-colma di uno eccessivo spirito di de-magogica arroganza insieme ad unimpasto ingarbugliato di arrogan-za e prosopopea senza limiti.Se alle clamorose deficienze chequotidianamente stanno emergendoa Livorno, si aggiungono quelle, al-trettanto tragicomiche del comune diQuartu, le dimissioni per gravissimicontrasti con il Movimento del Sin-daco di Gela, la crisi che sta esplo-

    Redazione ed Amministrazione:Via Trieste 7 - 57124 Livorno

    e.mail: [email protected]

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:Enrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia il 4/2/2016

    Hanno collaborato a questo numero:Paolo Arzilli, Mauro Banchini, JacopoBertocchi, Franco Biancani, FrancescoButini, Massimo Cappelli, SandroCerri, Nicola Graziani, Luca Lischi,Mario Lorenzini, Enrico Salvadori,Marisa Speranza, Franco Spugnesi,Lorenzo Taccini

    COMITATO DI REDAZIONE:Massimo Cappelli,

    Laura Conforti Benvenuti,

    Sergio Cini, Valeria Grillo,

    Luca Lischi,

    Mario Lorenzini, Marisa Speranza,

    Franco Spugnesi.

    STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005

    dendo nel comune capoluogo di Ra-gusa, per non parlare del sostanzialeisolamento del Sindaco Pizzarotti diParma, il quadro riassuntivo delnuovo modo di governare dei grilli-ni, sembra veramente avviato ver-

    so un clamoroso, totale fallimento.Emergono, in sostanza, le incapaci-t, le debolezze, la inesperienza po-litica di una pseudo classe dirigenteche vorrebbe rivoltare il Paese comeun calzino.Non si pu certamente non fare unaccenno alla pa-rossistica situazio-ne o telenovela dellANPS (lazien-da livornese per la raccolta dei rifiutiurbani) su cui, a quanto si legge sututti gli organi di informazione, do-vuta intervenire pesantemente laCASALEGGIO ASSOCIATI che ha,di fatto, imposto un consiglio di am-ministrazione di sua esclusiva fidu-cia dopo i clamorosi e ripetuti tonfidel Sindaco Nogarin e della suagiunta.Se usciamo dalle cronache livorne-si, lo stato di salute del M5Stelle,dopo i trionfi degli anni dellesordio,malgrado la bont dei sondaggi, nonappare eccellente. Del resto, lemor-ragia dei parlamentari prosegue

    senza soluzione di continuit. Dagliiniziali 163 (tra deputati e senatori) illoro numero si ridotto a 126: unaspetto, questo, che mette in chiaraevidenza lo stato di crisi e di disagioin cui si dibatte il Movimento.In un articolo,apparso sulle colonnedi Repubblica di mercoled 27 gen-naio, Stefano Folli afferma che nonbasta la retorica del candore, ovun-que, dappertutto, ma specialmentein politica serve una classe dirigen-

    te che i grillini devono, in buona par-te, costruire.

    Amministrare una citt non equivalea fare i conti di casa propria, aggiun-ge il noto giornalista. Ebbene il mo-vimento non pu solo continuare aproporre slogan che potevano an-dare bene allinizio dellavventura delgrillismo. Non sono questi segnalied ammonimenti incoraggianti nel-lanno di importanti elezioni ammini-strative.

    Un fatto di per se largamente inno-vativo e di rilievo sicuramente quel-lo della cosiddetta uscita di lato diBeppe Grillo.Possono tentare di imitare i giovanieredi lo stile e gli slogan del leader

    fondatore ma certo che verr amancare quellenergia vitale cheGrillo ha rappresentato fin dallesor-dio dellavventura.Forse pensano di continuare nel lorolungo ma periglioso viaggio attraver-

    so le istituzioni degli Enti Locali maquesto significa, di fatto, rinunciareal sogno delle spallate pensatodopo il clamoroso ed imprevisto suc-cesso elettorale del febbraio 2013.Resta il comodo ruolo della opposi-zione di tutto contro tutti: ma questascelta sarebbe la palmare testimo-nianza dellinizio di un declino che,per esempio, aggiunge nella parteterminale del suo editoriale StefanoFolli ha trovato un riscontro nellafallimentare adunata organizzata ad

    Arezzo a sostegno dei clienti truffatidalle quattro Banche in default edalla quale hanno partecipato non pidi 500 persone molte delle qualiniente avevano a che fare con loscandalo e questo malgrado fosse-ro presenti i leaders maximidel mo-vimento.Se comunque i sondaggi danno an-cora ragione a questa loro politicanon costruttiva, resta vedere sequesti segnati dal Signore inten-dono perseguire nella loro politicaesclusivamente protestaria ed ag-gressiva contro la classe politica, leIstituzioni Repubblicane, contro ogniprovvedimento assunto dal governoed approvato dal parlamento, potr,alla fine, essere pagante.Cavalcare con insistenza e prepo-tenza, senza una meditata valutazio-ne tutta la marea dei no espressidalla pletora crescente dei comita-ti che spuntano come funghi e mol-

    to spesso coincidenti con interessidi bottega, alla fine possa risultareveramente pagante anche sul pia-no dei consensi.Ecco perch, a chiusura di questolungo editoriale, vogliano suggerireai molti cittadini che hanno sposatoe creduto ciecamente nella logicaanarchica di Beppe Grillo, "quantoparossistica e visionaria sia la logi-ca che, per dirla con Stefano Folli,porta avanti questo movimento".

    Ci sembra giunto il momento di unariflessione attenta ed approfonditaperch si rischia veramente di esal-tare il pi pericoloso fenomeno av-venturistico e populista della storiadel nostro Paese.

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    La buona notizia: finito il letargo. La cat-tiva: attenzione che vogliono ridarci il son-nifero. Le settimane che hanno precedutoil voto il Parlamento sulla legge per la re-golamentazione delle unioni civili hannosegnato un risveglio. La Chiesa di PapaFrancesco chiede a noi laici di non aspet-tare il placet benevolo dellautorit peragire, allora un gruppetto di parlamentarisi finalmente ricordato che dovere delcristiano testimoniare, e del politico dibat-

    tere. Nel Pd hanno cos riscoperto il gustoalla discussione sui temi forti, e non suglislogan giovanilistici. Buon per loro, e perla democrazia. Speriamo non si tratti di unarondine che non fa primavera.Sulla base dello stesso assunto, centina-ia di migliaia di persone si sono riversatesu Roma per manifestare sostegno allafamiglia. Benissimo anche questo. Meno

    bene la presenza chiaramente opportuni-stica di tanti politici del centrodestra, im-

    pegnati chiaramente a trasformare lo slan-

    cio popolare in una riedizione delle mani-festazioni degli anni passati, segnate pidal gusto dellintransigenza fine a se stes-sa che non della testimonianza.Ma non facciamoci il sangue amaro perquesto: in fondo, se Giorgia Meloni aspettaun figlio sempre una bella cosa. Bastache non gli insegni a trattare gli immigraticome vorrebbero fare lei e Salvini.Il fatto un altro: Renzi da una parte, Me-loni Giovanardi e Gasparri dallaltra appa-iono in questo momento come la retroguar-dia di un ventennio che ci auguriamo fini-

    to. Quello in cui la Chiesa nel suo insiemedelegava e si accontentava del piatto dilenticchie di Esa. Il quale alla fine si tro-v prima senza regno, e poi senza lentic-chie. Urge a questo punto stare attenti:nella millenaria storia della nostra civiltsono pochi ad aver fatto una figura simile,

    e noi non vorremmo essere tra questi cam-pioni. Tanto pi che, di fronte ad un risve-glio, si manifestano due necessit. Unaquella di alzarsi in piedi, che cosa pifaticosa di sollevare la palpebra, laltra ilnon farsi rimettere a dormire, come vor-

    rebbero i tre esponenti suddetto del cen-trodestra, magari qualche porporato me-lanconico e lo stesso presidente del con-siglio, che oggi cattolico, domani verdi-niano, dopodomani chiss.C un solo modo per evitare che questo

    accada: ricominciare ad elaborare idee eprogetti, dimostrare di essere in gradodi riprendere nelle proprie mani il nostrofuturo, tornare a vedersi, a parlarsi, a di-

    battere. Scrivere libri, ridare al laicatocattolico una funzione centrale nella so-

    ciet civile.Diceva un saggio che il sonno della ra-gione genera mostri. Noi i nostri li ab-

    biamo gi messi al mondo. ora di farlitornare a Mostropoli, che poi la citt di

    Monsters and Co.

    di Nicola Graziani

    Il rischio di essere strumentalizzati

    L'imponente manifestazione a Circo Massimo a Roma a sostegno alla famiglia.

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    e-mail: [email protected] Politica

    UnEuropa allitalianaDopo i provvedimenti recentemente as-sunti per il salvataggio di quattro ban-che italiane, e la conseguente appli-cazione delle nuove norme europee sulcosiddetto bail-in, si stanno infittendole pubbliche richieste di revisione ditale provvedimento. Non intendo entra-re nel merito, ma solo nel metodo.Si chiede a gran voce di emendare la

    norma sul salvataggio delle banche.Perch troppo vecchia e non pi ade-guata? Assolutamente no: la direttivaeuropea stata recepita in Italia con iDecreti legislativi n. 180 e n. 181 del16 novembre 2015, pubblicati sullaGazzetta Ufficiale dello stesso giorno.Allora perch dovrebbe essere cambia-to un provvedimento poche settimanedopo la sua entrata in vigore? Perchchi lha approvato non ha capito nulladi cosa sarebbe accaduto con la sua

    applicazione?Mettiamo insieme date e commenti po-

    litici. La Direttiva 2014/59/UE del Par-lamento europeo e del Consiglio, cheistituisce un quadro di risanamento erisoluzione degli enti creditizi e delleimprese di investimento del 15 mag-

    gio 2014.Il Senato della Repubblica approva ildisegno di legge con-tenente le deleghe alGoverno per consen-tire il recepimento divarie Direttive euro-pee, tra cui quella re-lativa al bail-in, il gior-no 14 maggio 2015con 154 voti a favore,5 contrari e 32 aste-nuti. La Camera deiDeputati approva defi-nitivamente il disegnodi legge il 2 luglio 2015con 270 voti a favore,113 contrari e 22 aste-nuti.Il Governo provvededunque ad emanare idue Decreti legislati-vi, come visto, il 16 no-vembre 2015.Nessuno, o quasi,

    avrebbe capito nullasul bail-in?Non sarebbe giustoporre la questione soloin questi termini. Il di-battito parlamentare

    di Francesco Butini

    stato intriso di alta retorica europeista,dipingendo unItalia che finalmente col-ma decenni di ritardi adeguandosi aspron battuto al quadro normativo eu-ropeo. Inoltre, queste deleghe al Go-

    verno per recepire le direttive europeesono spesso dei grandi calderoni den-tro i quali si mescola tutto, dal ciboOGM alla vigilanza bancaria.Lon. Rocco Buttiglione, ad esempio,consider in modo molto favorevole iprincipi bancari del bail-inal momentodel voto della legge delega alla Came-ra il 2 luglio 2015. Non solo per sot-trarre alla spesa pubblica gli oneri deipossibili cracbancari, ma anche percoinvolgere gli stessi correntisti nel sal-vataggio della banca in fallimento.Disse lon. Buttiglione: Ma certo, [an-che i clienti della banca] sono credito-ri, sono creditori anche loro: se la ban-ca non paga i creditori, non paga an-che loro.E non manc di raccomandare i colle-ghi deputati e, in senso lato, tutti i cit-tadini a selezionare bene la banca dovedepositare i propri risparmi: Questovuol dire, amici miei, che quando sce-gliete la vostra banca, farete bene acontrollare che sia guidata da persone

    oneste e che abbia un patrimonio soli-do.Non c dubbio. Ma come fa una per-sona normale a misurare lonest deimanager della banca e a stimare lasolidit del patrimonio?

    A proposito delle nuove norme sul cosiddettobail-in

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    Dopo i famosi accordi intrapresi da Enrico Mattei con losci di Persia Reza Pahlavi

    1957: Enrico Mattei e lo sci di Persia Reza

    Pahlavi.

    Era il lontano 1957, quasi sessanta annifa, ed Enrico Mattei firm con lo scidi Persia Reza Pahlavi un accordo chegett le basi per le relazioni tra lIran elEni e il nostro Paese.Laccordo si basava su quella che poivenne definita la formula Mattei, ap-plicata in quegli anni anche con lEgit-to, altro Paese dove lEni presente dadecenni.In poche parole la formula Mattei pre-vedeva che la compagnia petroliferastraniera, in questo caso lEni, oltre apagare al Paese produttore i diritti di ri-cerca, lo coinvolgesse nella attivit pro-duttiva condividendone al 50% le sortidella stessa, nei rischi ma anche neiprofitti.Era in sostanza un incontro virtuoso traPaese esperto in tecnologie e Paese ric-co di risorse naturali.La formula Mattei sconvolse le prati-che sino ad allora seguite dalle grandimajor petrolifere multinazionali, abitua-te a considerare i Paesi in via di svilup-po come terri tor i esclusivamente dasfruttare e, ovviamente, attirarono suMattei delle forti inimicizie per la perdi-ta di profitti che caus loro.Questi accordi permisero allEni e al-lItalia di potersi affermare, a livello in-ternazionale, tra i Paesi importanti nella

    produzione di oil e gas , pur avendomodeste risorse petrolifere proprie.Permise inoltre di stabilire con i paesiproduttori forti legami, oltre linteressecommerciale, basati sulla considerazio-ne e il rispetto, punto di forza delle rela-zioni internazionali dellItalia, cos forteche si mantenuto negli anni, a prescin-dere dai regimi che si sono succeduti.E il motivo per cui lItalia, grazie an-che alla politica di Mattei e dei suoi suc-cessori, ha solidi legami con lIran,

    lEgitto, la Libia, la Nigeria, la Russia,lAlgeria, la Tunisia , lIraq e numerosialtri Paesi nel mondo.E indubbio quindi che il ritorno dellIrannelle relazioni internazionali, a seguitodellaccordo raggiunto nel luglio del

    2015, rappresenta uno degli eventi eco-nomici e politici pi rilevanti. La stradaintrapresa porter alla fine completa dellesanzioni europee e statunitensi, com-prese quelle riguardanti lindustria pe-trolifera.LIran un Paese con 75 milioni di abi-tanti dei quali il 60% ha meno di trentaanni ed ha un buon livello di istruzione.La sua economia una delle 20 piimportanti al mondo, seconda in Me-

    dio Oriente solo allArabia Saudita.Quarto Paese al mondo per riserve dipetrolio e secondo per riserve di gasnaturale, al centro di una delle regionipi strategiche del pianeta. Si capisceallora limportanza del viaggio in Euro-pa del Pres iden te de llI ran HassanRouhani.E lindicazione di voler individuare nel-lEuropa un interlocutore privilegiato per

    la ripresa delle relazioni commerciali epolitiche.Il fatto che lItalia sia stato il primo Paesevisitato seguito dalla Francia non casua-le. Si inizia con i Paesi dove si considera-no esserci i rapporti pi stretti e storica-mente pi importanti, e lItalia indubbia-mente nei primi posti se non al primo.Un evento quindi politicamente ed eco-nomicamente di grandissimo rilievo,nella considerazione anche del ruolo dipacificazione che lIran pu svolgere inunarea assai turbolenta, cosa che statasottolineata sia nellincontro che Rohua-ni ha avuto con il premier Renzi che inquello avuto con la Santa Sede.Mille motivi per sottolineare limportan-za degli incontri in corso. Dispiace chedavanti a questi fatti positivi che dove-vano portare ad approfondimenti sulruolo e sulla conoscenza dellIran, granparte dei media si sia sentita pi affasci-nata dallepisodio della copertura di

    alcune statue di nudo nelle sale dei Mu-sei Capitolini dove stata organizzata laconferenza di fine incontro con il Go-verno Italiano.Forse ai pi sfuggito che lattuale re-gime iraniano una Repubblica Islami-ca Presidenziale Teocratica, dove il mas-simo potere decisionale affidato al capopolitico-religioso, attualmente lAyatol-lah Khamenei.A mio modesto avviso penso si dovessescegliere un altro luogo per la confe-

    renza, a Roma non mancano, e comun-que quanto fatto stato un segno di ri-spetto per lospite. Infatti il commentodi Rohuani alle polemiche stato sinte-tico. una questione giornalistica GliItaliani sono molto ospitali e cercano difare di tutto per mettere a proprio agiogli ospiti e li ringrazio per questo. Misembra non ci debba essere altro daaggiungere!

    Il ritorno dellIRANdi Massimo Cappelli

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    e-mail: [email protected] Attualit

    A partire dal prossimo 18 maggio nuova rotta tra la citt della Torre Pendente e quella norvegese

    Primi voli da Pisa a Haugesund

    goTO-Nordics annuncia il lancio dei suoiprimi volidallAeroporto di Pisa a quellodi Haugesund in Norvegia. I voli inizie-

    ranno a maggio 2016 e offriranno ai con-sumatori pacchetti vacanze e collegamen-ti convenienti ed efficienti tra queste duefantastiche citt:

    Da Pisa ad HaugesundDal 18 maggioUna volta a settimanaVoli a partire da soli 189 euro

    andata e ritorno

    I viaggiatori Toscani possono ora pre-notare voli e vacanze da Pisa per Hauge-

    sund per scoprire la storia dei Vichinghie visitare i fiordi, le cascate, la meravi-gliosa costa, la citt, i ghiacciai, le mon-tagne, le isole e molto altro!

    Tom Shearer di goTO-Nordics ha dichia-rato:Siamo lieti di annunciare tra le prime

    rotte di goTO-Nordics quella tra Pisa eHaugesund. I viaggiatori Toscani ora

    possono prenotare voli e vacanze diret-

    tamente con goTO-Nordics e andare allascoperta delle tante meraviglie diHauge-

    sund e degli straordinari fiordi della

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    L'affascinante citt di Haugesund (Norvegia)

    Un magnifico fiordo norvegese

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7 Attualit

    Sulle problematiche dei nostri porti e del mare

    La mia prima reazione alla bozza di decreto attuativo della riforma del sistema

    camerale stata togliere dal mazzo delle chiavi quella del portone camerale e

    spedirla, con relativa lettera di accompagnamento, alla Presidenza del Consi-

    glio. Poi il buon senso ha prevalso: in primo luogo perch quello che ero tentato

    di scrivere mi avrebbe probabilmente costretto a trascorrere i miei anni futuri nei

    palazzi di giustizia e poi non avevo la certezza che la bozza letta fosse quella

    ufficiale: la propalazione per vedere leffetto che fa una tecnica vecchia ma

    sempre efficace. Nel frattempo infatti la predetta bozza di decreto rimasta orfana.

    Se servito a poco argomentare in merito allutilit delle Camere di Commer-

    cio; in merito al fatto che con i denari delle imprese si svolgono funzioni e si

    mantengono servizi che altrimenti sarebbero a carico dello Stato; in merito al

    fatto che proprio le piccole imprese sono le maggiori beneficiarie degli inter-

    venti del sistema camerale; quello che deve farci ulteriormente riflettere stata

    lassenza di reazioni forti ed importanti a fronte della bozza fatta circolare.Dove possono allora attestarsi le imprese non solo e non tanto a difesa delle

    Camere di Commercio ma bens del fatto stesso di esserci e di essere tali, in

    primo luogo come piccole imprese che sono la stragrande maggioranza? Cosa

    debbono fare per difendere il loro lavoro, il loro patrimonio di esperienze e di

    risorse economiche e culturali, per tutelare la loro sicurezza e la nostra libert

    di cittadini prima ancora che di imprenditori?

    La linea di difesa non dovr essere statica, non potr essere come una linea

    Maginot che abbia come casematte gli edifici camerali. Come i Romani, dopo le

    sconfitte inflitte loro da Annibale in Italia, andarono a cercare lo scontro riso-

    lutivo davanti Cartagine, anche le imprese dovranno spostare la lotta su un

    altro terreno. Se la politica si occupa delle Camere di Commercio e delle impre-

    se, anche le imprese debbono occuparsi della politica. Debbono scendere su

    tale terreno e debbono affrontare la sfida con tutta la loro forza, mettendo da

    parte le inutili mediazioni e ricercando il massimo di unit. Lappuntamento,

    per tutti, a Zama.

    Sergio Costalli

    Venerd 22 gennaio si tenuta presso la

    sala Capraia della Camera di Commercio,allapresenza di un folto pubblico, l'attesa con-ferenza della Sottosegretaria di Stato Mini-stero Ambiente, Tutela del Territorio e delMare, on. Silvia Velo.E' stato il direttore de Il Centro a moderare ildibattito che ha consentito alla Sottosegre-taria di trattare con estrema praticit i nu-merosi argomenti oggetto dei numerosi in-terventi.Tra quelli di maggior rilevanza la norma perrendere pi facili gli escavi portuali attra-

    verso lo smaltimento in mare dei materialiasportati, il passaggio di competenza fra iSIN (siti di interesse nazionale) ai SIR (sitidi interesse regionale) allo scopo di velo-cizzare le procedure di risanamento ambien-tale di questi siti che, per la nostra provin-cia, riguardano Livorno e Piombino ed infi-ne l'iter della revisione delle normative pistringenti rispetto a quelle comunitarie in-trodotte nel passato in Italia e tali da rende-re pi difficili gli investimenti delle multina-zioni sul territorio vedi il caso Solvay.La on.Velo ha assicurato che il problemadello smaltimento in mare, a distanze ap-

    propriate, stato approvato mentre incorso di elaborazione, ormai nella sua faseconclusiva, il passagggio delle comptenzeda SIN a SIR.Per quanto riguarda infine il terzo quesitosono in fase di completamento gli studi per

    procedere speditamente in direzione di unafacilitazione delle rigide procedure impostedalla Comunit Europea.Il dibattito poi si esteso alle problemati-che locali con particolare riferimento alla

    grave crisi dell'AAMPS di Livorno e dellefantasmagoriche "invenzioni" studiate dallagiunta Nogarin con la nascita del nuovoconsiglio di amministrazione frutto dell'av-venturismo e del pressapochismo della sem-

    pre pi pericolante maggioranza grillina.La citt ha aggiunto la on.Velo sta vivendouna fase di grande preoccupazione, l'im-

    pressione quella di una fase caratterizza-ta da una profonda incertezza e da una clas-se dirigente assolutamente inadeguata agestire una crisi cos devastante che Livor-

    no sta attraversando: l'ultima cosa da fare,ha aggiunto in conclusione la sottosegre-taria, quella di proseguire in una logicaisolazionista che firr per acuire la gravecrisi da cui Livorno,al momento, non riescead uscire.

    Le assicurazione dell'On. Silvia Velo

    Il pressapochismo dell'attuale maggioranzegrillina sta assumendo proporzionie di-

    mensioni sempre pi preoccupanti.Ma nel men del consiglio dei ministri dimercoled sera cera anche qualcosaltroche riguarda da vicino i porti: la nuova

    normativa sui dragaggi alla quale ha lavo-

    rato il sottosegretario Silvia Velo, che vedenella riforma una grande occasione perlo sviluppo e la crescita della blue eco-nomy. Lo dice sottolinando la crescitadel sistema portuale italiano possibilesenza intaccare minimamente la tutela ela salvaguardia del mare e dellambiente. per questo che rivendicando al ministe-ro dellambiente di aver fatto la sua partecon una serie di modifiche normative cheaiuteranno a superare le difficolt tecni-che e operative che sono state riscontrate

    in questi anni nella realizzazione delle ope-re di dragaggio nei porti, definendo unavolta per tutte un quadro regolamentarechiaro in materia.

    L'editoriale di Sergio Costalli sul numero 2/2016 di CentrostudiLivorno.news,

    il periodico di informazione economica e statistica del Centro Studi e Ricerche

    Il dr. Enrico Dello Sbarba e l'on. Silvia Velodurante il dibattito alla Camera di Commercio.

    Appuntamento a Zama

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    8/24

    e-mail: [email protected] Attualit

    Nella scuola tempo di iscrizioniCon la novit del Comitato di Valutazione aperto per la prima volta a un genitore e uno studente

    Tempo di iscrizioni per il prossimo annoscolastico negli Istituti secondari. Hannoincominciato fin da dicembre a presentar-si con i loro Indirizzi, aperto i loro Labora-tori, hanno mobilitato i loro docenti perillustrarli.La BUONA SCUOLA entra in vigore conuna novit piuttosto importante. Con ilCOMITATO DI VALUTAZIONE nel qua-le fanno parte per la prima volta un geni-tore e uno studente oltre ai docenti, tuttiregolarmente eletti dai rispettivi OrganiCollegiali.Il Comitato diretto da un Dirigente di-verso da quello titolare.Per la prima volta il contatto con il mondodel lavoro coinvolge anche gli studentidei Licei. Fino ad oggi il contatto era ri-servato agli studenti degli Istituti tecnicie professionali.I nostri studenti sono allavanguardia mail mondo del lavoro di casa nostra non molto ampia con una situazione indusr-riale piuttosto ridotta.Un rilievo vogliamo fare.

    Lindustria nautica sviluppata ed pre-sente ormai da parecchi anni. Ci constache la maggior parte della manodopera vie-ne da fuori. Non si mai pensato fino adoggi a istituire un indirizzo professionaleattinente alla nautica nel nostro IstitutoProfessionale per formare i giovani.Indubbiamente mancato un collegamen-to, un tavolo di discussione. E la respon-sabilit di vari referenti del passato.Lo vogliamo segnalare allAssessore al-lIstruzione della Regione prof.sa Grieco

    che ben conosce la realt livornese.

    Scuoladei mestieri

    E' pubblicato sul sito della Fondazione Ca-ritas (www.caritaslivorno.it) il nuovo ban-do per partecipare ai corsi della Scuola deiMestieri, rivolti a uomini e donne maggio-renni che stanno affrontando l'esperienza

    della disoccupazione. Cucina, falegname-ria, assemblaggio e riparazione di biciclet-te, fotografia: sono questi i corsi che pren-deranno il via col mese di febbraio e siconcluderanno entro la fine di aprile pres-so Sorgenti di Carit, la struttura di Cari-tas in via Donnini 167, dove hanno sede iservizi di secondo livello della fondazio-ne. Il progetto della Scuola dei Mestierinasce per offrire una risposta al crescentebisogno di esperienze qualificanti dal puntodi vista prima di tutto umano che ha rag-giunto in questi anni i diversi centri diascolto della Caritas. Il suo obiettivo quello di offrire occasioni di formazioneinformale con l'obiettivo principale di per-mettere a persone che vengono da periodidi prolungata inattivit di rimettersi in gio-co, acquisire nuove competenze, rinnova-re la propria immagine di s. Le domandedi ammissione possono essere consegnatefino al 28 gennaio il luned, il marted e ilgioved dalle 9 alle12 presso la segreteriadella Scuola in via Donnini 167, dove sonodisponibili anche i moduli di iscrizioni (sca-ricabili anche on line). Contestualmente allapresentazione della domanda si svolger

    un breve colloquio conoscitivo.Informazioni:[email protected], 0586 884693.

    Ci sembra di estremo interesse quanto pro-

    posto dalla Fondazione Caritas: siamo di

    fronte ad una luminosa conferma della

    seriet,del senso di responsabili, aspetti

    peculiari che caretterizzano il ruolo svol-

    to a Livorno, da sempre, dall'importante

    associazione.

    Ci sembra, pertanto, quanto mai assurda ed

    incomprensibile l'atteggiamento vessatorio

    che la Giunta grillina di Livorno con in testa

    l'assessore al sociale sta conducendo nei con-fronti della Caritas a conferma della insen-

    sibilit e della incapacit di questo manipolo

    di principianti che sta governando, nel modo

    che tutti possiamo quotidianamente verifi-

    care la citt di Livorno.

    E tempo anche di iscrizioni nella ScuolaMedia e anche questa Scuola ha apertole varie sedi illustrando i relativi program-mi e mostrando le relative attrezzature.E spesso la scelta ha come preferenzalubicazione rispetto allabitazione.

    LUniversit di Pisa solita festeggiarei 25 e i 50 anni della laurea.Questanno si sono ritrovati i laureati diun periodo forse pi importante per lIta-lia. Abbiamo i dati che sono significativi.Hanno conseguito la laurea venticinqueanni fa ben 2187 giovani.

    Le FACOLTA PIU SEGUITEGiurisprudenza 257; Economia e Com-mercio 292; Medicina 285; Lettere e Filo-sofia 144; Scienze informatiche 251; Elett-tronica 206; Lingue straniere 106.Seguono tutte le altre Facolt

    LA SCUOLA FA TEATRO20 CLASSI 600 ALUNNI da tre a diciottoanni hanno partecipato allannuale inizia-tiva di avvicinare al teatro i giovani. Ini-ziativa che si svolta nel mese di Dicem-

    bre e ha visto la premiazione al teatro 4Mori in una atmosfera dove tutti hannoricevuto premi e applausi.

    Riprendono i corsi di Caritasper persone disoccupate

    La premiazione ai 4 Mori dei giovani studenti.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    9/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7Cinguettare 9

    @ Basta passeggiar e nelcentro cit t di L ivorno e co-gliere molte vetrine vuote. Ti prendedentro una grande tristezza: negozi sto-

    rici chiusi a raffica. Ricordi le insegne,le luci, gli oggetti che li contraddistin-guevano nella loro unicit. Ricordi le per-sone che li rendevano vivi. I tempi cam-biano e le periferie con i centri com-merciali diventano il vero polo di attra-zione. Le persone abbandonano cos ilcentro e si indirizzano verso la perife-ria. Povero centro!

    @ Ancora troppi non paga-

    no i servizi pr imari ,si pensi alservizio di raccolta rifiuti. Tutti pro-ducono spazzatura ma non tutti lapagano. Speriamo che quanto fatto peril pagamento del canone tv (spalmatosulla bolletta dellenergia elettrica) siapossibile estenderlo ad altre tasse. Urgeuna nuova stagione dei doveri. Comeil dovere di trovare le migliori e pi ve-

    loci soluzioni possibili affinch tutti pa-ghino i servizi di cui usufruiscono.

    @Al l oggi del comun e aRoma aff i ttati al costo (mensile)di pizza, bevuta e caff, ovvero 10euro! Quasi 600 immobili finiti nel mi-rino del Commissario straordinarioTronca perch affittati a prezzi fuori

    Cinguettaredi Luca Lischi

    PISA- MONTECATINI VAL DI CECINA - Loc. LA BACCHETTONA

    Via della Villana, 126, Rosignano Solvay-CastiglioncelloTelefono:0586 760981

    mercato. Ancora una volta ingiustiziemacroscopiche che richiedono uno snel-limento di sistemi burocratici che fre-nano la operosit, e che tutelano i pri-vilegi acquisiti. Speriamo con fiducia inun cambio di rotta e di prezzi!

    @Questa una stagione incui troppi chiedono e recla-mano diri tti (per lo pi individuali)ma troppo pochi si spendono per servirele proprie comunit con una dose gene-rosa di doveri indispensabili per la cre-scita e lo sviluppo del nostro bellissimoPaese. Il dovere non pu restare una

    sorta di rassegnazione endemica.

    @I ndignarsi non basta! Bi-sogna riscoprire il senso di responsabili-t. Prendo in prestito queste parole daltesto di Giuseppe Stoppiglia Vedo unramo di mandorlo... e le trovo appro-priate per i nostri tempi. Siamo quotidia-namente subissati di scandali-ruberie-furbizie-astuzie-sprechi-ingiustizie. Imass media ci inondano di notizie tri-sti che ci indignano fino alla nausea.

    Ora necessitano, accanto a professorie ragionieri, maestri veri, ma soprattuttoartisti e poeti. Bisogna evolversi, pas-sare dalle radiografie alle ricette. Andareavanti.

    @27 gennaio: giorno del lamemoria, 10 febbraio: gior-no del r icordo. Guai dimenticare.Aiutare tutti a comprendere cosa sonostati gli anni della guerra e del genoci-dio di milioni di persone unazioneencomiabile. A volte non necessariotroppo tempo, n troppe parole per la-sciare un segno indelebile e aiutare afar pensare. E sufficiente un numero:134351, quello di don Roberto Angeli,sacerdote livornese, deportato nel la-ger di Dachau.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    10/24

    e-mail: [email protected] Spigolature

    Questi grillini

    non finiscono

    mai di stupireLultima stupidata viene dal consiglie-re 5Stelle del Comune di Livorno. Trattasidi un certo Nicola Meschinelli il qualenon ha trovato di meglio che scagliarsicontro lassessore alla cultura - lindipen-dente Serafino Fasulo - gi gestore dellasala cinematografica Kino Dess dovesi faceva veramente cultura, reo di ave-re organizzato una mostra di pittura conle opere di Mario Madiai presso i Granaidi Villa Mimbelli. I motivi di questo stranoed inquietante ostracismo nei confron-ti del noto pittore labronico, laver pat-

    teggiato in Tribunale nel processo PortoLivorno 2000 per cessione di quadri al difuori delle normali procedure in vigore.

    Nei mesi scorsi lassessore Fasulo avevapartecipato ad un evento organizzato dauna loggia massonica che aveva scatena-

    to vive proteste nella democraticissimabase dei 5Stelle (sic!!!!).Fasulo ha risposto per le rime a questeassurde critiche sollevate da un neofi-ta privo di una autentica coscienza de-mocratica non nascondendo il suo imba-

    razzo ed il suo disagio.Resistere, restare o dimettersi? Con i tem-pi che corrono il rischio di una dismis-sione autoritaria esiste, basta ricordarelepisodio recente dellex assessore Gor-diani.Personalmente, dato che riteniamo Fasu-lo uno, assessore competente e capace,anche perch ci risulta non essere grilli-no, ci auguriamo che riesca a resiste-re. Certo alla stupefacente stupidit diquesto strano mondo grillino non esisto-no n limiti n confini.

    I grillini con i cinghiali...Perfino sulla legge recentemente appro-vata dal Consiglio Regionale della Tosca-na tendente a ridurre il numero dei cin-ghiali, divenuti ormai un pericolo pubbli-co per le persone, in particolare gli auto-mobilisti, e per salvaguardare la produ-zione agricola, il gruppo consigliare dei 5Stelle ha votato contro.

    Applausi irrefrenabiliLa conferma del sen.Altero Matteoli (For-za Italia) a Presidente della CommissioneTrasporti al Senato che prevalso sulcandidato del PD Vittorio Fravezzi, sta-ta salutata da irrefrenabili applausi da chi?Eh dai senatori della sinistra di SEL, daigrillini e, naturalmente da quelli di ForzaItalia.Ma che strano! Non ci capiamo proprio

    pi nulla.Ma i grillini, questi testimoni della pulizia

    assoluta, della moralit indissolubile, del-la specchiezza cristallina non avevanosempre detto, a destra ed a manca, chemai avrebbero sostenuto chiunque aves-se in corso una denuncia o un rinvio agiudizio?

    Ora, a quanto ci risulta, il sen. Matteoli hain corso una denuncia per il suo coinvol-gimento nel pasticcio del mose di Vene-zia e lautorit giudiziaria ha chiesto al Se-nato lautorizzazione per il suo rinvio in

    giudizio.Niente ancora di definitivo e di certo maresta la sorpresa per il comportamentodisinvolto e poliedrico dei grillini che pre-dicano bene e razzolano male: hanno sem-

    pre dichiarato che mai avrebbero sostenu-to chiunque avesse in corso un procedi-mento giudiziario!

    Nessun commento: ci rimettiamo al giudi-zio dei lettori.

    Spigolatu

    re

    Intervista

    Dimostranti sono in piazza

    perch son senza lavoro.

    Linviato de La7

    intervista uno di loro.

    Lei lavorerebbe gratis,

    per esempio, per Di Pietro?

    Senza dubbio e con piacere,

    non mi tiro certo indietro!

    Per un uomo come Bossi?

    Mica sono un mercenario.

    Per servire il gran padano

    farei lo straordinario!

    E uno come Berlusconi?

    Non mi prenda per malato;

    del servizio al Cavaliere

    ne sarei molto onorato!

    Lo farebbe anche per Renzi?

    Per il Gran Rottamatore?

    Penso potrei ave un orgasmo

    nel servir lInnovatore!

    Le fa onore tutto questo

    ed un bravo cittadino.Che faceva di lavoro?

    Per ventanni fui becchino!

    Franco Biancani

    Stimo lavv. Cannito da quando operava

    nel volontariato, prima che si impegnas-

    se in politica. Condividendone, poi, le

    scelte quando non volle allearsi con la

    precedente Amministrazione comunale.

    Mentre, nella sua intervista del 15 u.s.,

    sono rimasto meravigliato leggendo il suo

    rifiuto ad appoggiare la traballante Giun-

    ta dellattuale Sindaco. Ponendo pregiu-

    diziali, a mio parere pretestuose e difficili

    ad accettarsi senza ulteriori approfondi-

    menti. Come quella di voler risolvere, a

    priori, la complessa e difficile vertenza

    Aamps. Respingendo, in tal modo,una oc-

    casione irripetibile come quella di man-

    tenere, a Livorno, una gestione diversa da

    quella del passato. Quel passato che, ne-

    gli ultimi anni, ha ingessato la citt. Col

    rischio, molto probabile, di andare a nuo-

    ve elezioni, con la quasi certezza che il

    Palazzo venga restituito alle antiche

    cariatidi, piene di gufi imbalsamati.

    Ciro Ferrante

    (e.d.s.) - Daccordo con le cariatidi del pas-sato ma onestamente non mi sembra pro-

    prio che lattuale giunta ed in particolare lafigura dellingegnere spaziale!!!! rappre-sentino una garanzia per questa poveranostra citt.

    Niente evasorial parco giochiLa sindaca di San Germano, 1700 anime nel-la provincia vercellese, ha deciso di vietareil parco giochi ai figli degli evasori fiscali. Il

    piccolo comune ha il bilancio in rosso e unalista di 180 cittadini che non hanno ancora

    pagato la Tari o la Tasi. Ora, a seguire allalettera la delibera, non dovrebbero pi ave-re accesso a vari servizi, dalla mensa scola-stica al teatro comunale.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 11Livorno

    Ha dato precise disposizioni ai commessi di respingere la consegna del nostro mensile

    Gioved 4 gennaio, durante l'infocata e tem-pestosa riunione del Consiglio Comunaledi Livorno (ma ormai il clima che prevalenel consesso livornese costantementecaldissimo caratterizzato dalle proteste ur-late, dai tentativi di assalto al banco dovesiedono Sindaco ed Assessori, da minac-ce e gi di li).Mi sono recato nella saletta riservata aicommessi comunali per consegnare. comeormai avviene da tredici anni, le copie de

    Il Centro per il Sindaco, gli assessori e

    capigruppo.Mentre inizio il rituale della consegna, ilcommesso di servizio, con garbo e corte-sia, mi avvertiva che il Sindaco Nogarinaveva dato precise disposizioni di "non

    gradire sulla sua scrivania la copia de IlCentro".Imperturbabile, ma intimamente un po' scos-so, ho consegnato egualmente le copie che,sulla falsariga del diktat del Sindaco saran-nio certamente state cestinate.Sabato 7 gennaio sono andato a Cuti-

    gliano per partecipare alla mostra itine-rante su Alcide De Gasperi, di proprietdel circolo culturale il Centro ed organiz-zata presso la sala consiliare di quella ri-dente ed ospitale localit della montagna

    pistoiese.Al termine sono stato avvicinato da unodei presenti che si successivamentequalificato come l'ex assessore all'ambien-te della giunta grillina livornese, si pro-

    prio Gordiani, allontanato, d'imperio, dalSindaco Nogarin per contrasti sulla ver-tenza AMPS: avevo anche alcune copiede Il Centro ed uno di queste l'ho conse-gnata al Gordiani il quale mi ha comuni-cato che mai, prima di ora, aveva avutooccasione di leggere il mensile da me di-retto.Il democraticissimo Sindaco di Livorno,appartenente ad un movimento che vor-rebbe fare della libert assoluta uno deisuoi punti di riferimento, aveva evidente-mente esteso il proprio diniego alla letturade Il Centro a tutta la Giunta.Voglio astenermi da ogni ulteriore commen-

    to solo mettere in rilievo un comportamen-to lontano mille miglia dal sistema dellelibert e del pluralismo che, malgrado tut-to, in questo nostro paese tutte le forze

    politiche hanno da sempre garantito.Enrico Dello Sbarba

    Nogarin non gradisceIl Centro

    Anche sulle colonne de Il Tirreno stata dato ampio spazio all'incredibile rifiuto del Sindaco.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    12/24

    e-mail: [email protected] Livorno

    AUTORIT PORTUALE - La scelta maturata durante la riunione della Commissione Consultiva

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    Rispetto delle regole e coerenza con il Prp

    Perch la Co.tu.nav non pu andare sul Molo Italia

    Rispetto delle regole e coerenza congli strumenti di programmazione delporto. Durante la Commissione Con-sultiva di alcuni giorni fa, riunitasi pertrattare della questione Co.tu.nav/Scotto, stato fissato un punto fer-

    mo: il Molo Italia destinato alla mo-vimentazione dei prodotti forestali enon pu essere stabilmente usato peraltre tipologie di traffico.A sancir lo il Piano Regolatore Por-tuale, approvato lanno scorso, cheprevede di concentrare i rotabili nellearee del porto industriale della Darse-na Inghirami (oggi assegnata in con-cessione a LTM) e della prima metdella sponda ovest del Canale indu-striale, fino al limite delle aree in con-

    cessione a Sintermar.La filosofia del Prp ha dichiarato ilsegretario generale della Port Autho-rity, Massimo Provinciali quella dispostare il traffico dei rotabili nellezone periferiche del porto e deconge-stionare cos il Varco Valessini e laviabilit interna. quindi evidente lin-compatibilit con tali previsioni di untraffico extra-Schengen che generaoltre 14.000 trailer allanno.La compagnia tunisina di Stato uncliente storico del porto di Livorno, chescala con frequenza bisettimanale(ogni mercoled e sabato) imbarcan-do e sbarcano principalmente rotabilie secondariamente container.

    Nel 2015 la Compagnie Tunisienne deNavigation ha movimentato nello sca-lo labronico oltre 14.000 mezzi com-merciali e 8200 teus (oltre 6000 con-tenitori) in import/export.Alla fine dellanno scorso la societ,tramite lagenzia Austral, aveva di-sdetto il contratto con quello che erail suo terminalista di riferimento, LTM,decidendo di rivolgersi al concessio-nario Scotto srlu, che opera sul latonord del Molo Italia, per leserciziodelle operazioni portuali di sbarco/im-barco.

    Ristorante

    di Benedetti SergioVia Indipendenza 3 - Venturina TermeTel. 0565851212 - Cell. 3389243719Otello

    La compagnia tunisina aveva spostato i propri traffici nelle aree in concessione a Scotto

    Provinciali: evidente lincompatibilit con le previsioni del Piano Regolatore Portuale

    La riunione della Commissione Consultiva dell'Autorit Portuale.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 13 Livorno

    AAMPS, una spina continua...Negli ultimi giorni scoppiato anche il caso di indagini per abuso d'ufficio

    di Franco Spugnesi

    E opinione comune che i livornesi siano gente di cuore ma non di lettere. Infondo un poco ignoranti e poco propensi, almeno nei tempi moderni a prenderela penna (ci sar qualcuno che ancora usa la penna) per cimentarsi nella redazio-ne di libri ecc. Invece non sono pochi i concittadini che sono capaci di misurarsinella letteratura con opere interessanti che anche se non hanno risalto nazionalesono spesso pregevoli.Il Centro come sapete quindicinalmente si riunisce per gli incontrare i perso-

    naggi di rilievo della citt per discutere su argomenti di attualit, vorremmo oradedicare un incontro al mese per ascoltare i nostri concittadini scrittori, cono-scerli capire se esiste una qualche specifica caratteristica labronica nello scrive-re a Livorno. Daremo naturalmente avviso e conto su queste pagine della nostraattivit come di ogni altra iniziativa.

    La vicenda AAMPS ha continuato a tene-re desta lattenzione della pubblica opinio-ne e non solo in queste ultime settimane. Adire il vero anche la Guardia di Finanza e laMagistratura si sono interessate assai, nonalle ultime vicende ancora in divenire, ma alcomportamento degli amministratori e allaredazione dei bilanci degli anni scorsi.Infine la Procura ha mandato alcuni avvisidi garanzia (che com noto comunicano

    che stato aperto unindagine) ad ammi-nistratori dellazienda ed anche a Walter

    Nebbiai, indagato per abuso dufficio, peressersi interessato al buon fine della tran-sazione tra lazienda Aamps e una ditta chenon ce la faceva a pagare il debito accu-mulato nei confronti dellente.E almeno singolare che si imputi le perditedellazienda non a chi non riuscito a in-cassare i crediti, ma a chi riesce, sia purecon lo sconto, a farli pagare. Non manche-r comunque occasione di esaminare com-

    piutamente la vicenda giudiziaria, che si an-nuncia annosa, nello stile dei tempi dellagiustizia italiana. Intanto le ultime decisionidellamministrazione comunale hanno por-tato fatti importanti ma non definitivi.Dopo il repentino siluramento del presi-dente dellazienda finalmente arrivatalassemblea. Il Comune di Livorno unicosocio, e stato rappresentato non dal suosindaco e neppure da un funzionario madal dott. Lanzalone, un algido avvocatogenovese che si era gi occupato dellattodi revoca del CdA appena cacciatoNaturalmente si perso un po di colorelabronico ma si guadagnato in concre-tezza. La provenienza del rappresentantenon ci ha poi sorpreso pi di tanto, ormaiquando a Livorno si vuol fare qualcosa, civuole un genovese. si veda: terminal

    po rtu al i,A ut or it po rt ua le , ca lc ioetc..Senza contare le significative affinitelettive che legano il ns. sindaco ad unnoto genovese.Lavvocato ha risolto rapidamente ogniinghippo procedurale ed ha introdotto il

    nuovo CDA : presidente Federico Castel-nuovo, milanese, e poi i consiglieri PaolaPetrone anchessa milanese e Massimilia-no Tolone che invece viene da Firenze. In-dubbiamente professionisti dal profilo pro-fessionale impeccabile, tale che sembra

    proprio improbabile abbiano mandato iloro curricoli a Nogarin per contendersiun incarico che comporta tante gatte da

    pelare e, ufficialmente, compensi da lavo-ratore precario (si parla di circa quaranta-mila euro lordi annui per tutti e tre). Spe-riamo abbiano un rimborso spese, almenocome gli assessori, altrimenti finirebbero

    per rimettere un tanto.I nuovi manager dopo tre giorno avevanoletto tutto, esaminato i conti, stabilizzati i

    precari, preparata la prenotazione per il

    concordato di continuit - quando si dicelefficienza milanese - e non avevano pa-gato neppure un fornitore.Tutto preparato alla perfezione. Daltra

    parte, dopo la delusione patita con Pizza-rotti, sindaco di Parma, che proprio sullagestione dei rifiuti, ha preso decisioni rea-listiche e non ideologiche, (ed ormai ac-cusato di deviazionismo e non espulsosolo perch troppo in vista), Livorno ri-mane lunica esperienza grillina nell am-ministrazione di una citt, grande abba-stanza e per di pi strappata allodiato PD,da essere un valido test, non della capacitadel sindaco ormai indimostrabili, ma dellacompatibilit dellideologia penta stellata

    con le esigenze reali di una popolazione. Untest che pu valere un paio di milioni di votialle prossime amministrative.Ci hanno aiutato i nostri deputatiha di-chiarato il sindaco dopo lassemblea a chi do-mandava perch non era stato scelta una go-vernance di Aamps pi legata al territorio e,dico io, contemporaneamente i suoideputatihanno fatto fuori la politica cittadina dallavicenda Aamps, sindaco compreso.La linea sembra quella del meno si fameno si sbaglia, si parla, si enuncia, si

    disquisisce..poi il giorno dopo si precisa,sintegra, si chiosa e cosi via. Si prendetempo, basta che lazienda non fallisca, chela CGIL o le aziende dellindotto non lasci-no i rifiuti per strada, che il giudice falli-mentare non esprima subito la decisionesul concordato, almeno fino alle elezioniamministrative. Se poi intervenisse la Ma-gistratura sulla vecchia amministrazione si

    potrebbe affermare che tutto il male vieneda li e sarebbe veramente il massimo!

    Nel frattempo non risulta si sia fatto tuttoil possibile per cercare di recuperare i cre-diti dai contribuenti morosi sia quelli stori-ci della Tia (che comunque stiamo rateal-mente pagando noi cittadini onesti) siaquelli che sono sorti dal giugno 2014, ciocon la presente amministrazione.Livorno non merita di finire come una ca-via, governata da poteri esterni che nonhanno avuto neppure quel minimo consen-so del 19% riportato dal sindaco Nogarin,usata per esperimenti di dubbia politicanazionale, merita invece un sincero e ar-monico interesse al benessere dei suoi cit-

    tadini e suo decoro..

    Al via gli incontri con gli scrittori livornesi

    Un mezzo dell'Aamps.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    14/24

    e-mail: [email protected] Rosignano

    E' una eccellenza in tutto il territorio rosignanese

    In questa edizione di febbraio abbiamo

    pensato di riservare un servizio esclusivoalla Societ di Mutuo Soccorso Rosigna-nese -anno di fondazione 1874 - con sede

    proprio a Rosignano M.mo in Via CesareBattisti n.7.Una realt che ha fatto del sociale la suagloriosa bandiera e che continua a svol-gere con grande abnegazione e sensibili-t la sua alta e nobile funzione.Ha un presidente onorario di grande li-gnaggio ed esattamente Giuseppe Garibal-di, un simbolo rappresentato da due mani

    che si stringono.In quegli anni, ne erano trascorsi pochidall'Unit d'Italia cominciarono a sorgeremolte Societ di Mutuo Soccorso con loscopo di aiutare i lavoratori che, a queitempi, non avevano nessuna forma di as-sistenza legata anche al graduale proces-so della industrializzazione: si usciva daun'economia prevalentemente agricola enon venivano certamente praticate formedi assistenza ai lavoratori.In effetti, verso la fine dell'ottocento na-scevano le prime forme dello stato socialea tutela, in particolare, della invalidit edella vecchiaia per cui veniva meno il ruo-lo di supplenza delle SMS.Ed allora nel 1905 la Societ di Mutuo Soc-corso Rosignanese dette vita alla Societdi Pubblica Assistenza avente la funzionedi fornire il primo soccorso ai malati e quin-di orientata a svolgere un'opera pi pro-

    priamente socio-sanitaria.Sciolte durante il ventennio fascista, fu-rono immediatamente riattivate molte SMSspecialmente per volont dei vecchi soci

    fondatori e tra queste la gloriosa SMS diRosignano che riprese le attivit brutal-mente interrotte orientando il suo pro-gramma verso il volontariato con compitisocio-culturali-ricreativi con lo scopo disalvaguardare lo sviluppo sociale e cultu-rale di Rosignano M.mo.E siamo cos arrivati ai giorni nostri con

    una realt sempre pi pregnante e visibileal punto da divenire un riferimento impor-tante per il Capoluogo.Ma come stato possibile questo miraco-lo? Grazie all'impegno ed alla eccezionaleabnegazione di alcuni rosignanesi vera-mente "doc".In testa a tutti il Presidente Renzo Giustiche guida la Mutuo Soccorso dal 1998 conuno spirito, una abnegazione un entusia-smo di altri tempi con lui un consiglio com-

    posto da sei soci e precisamente:- Graziana Ricci - Vicepresidente- Luciana Cicchetti- segretaria- Mauro Tonelli - tesoriere- Maria Raponi - consigliere- Ebe Mochi - consigliere- Nicola Locondro - consigliereIn particolare vogliamo mettere in risalto il

    ruolo trainante che sta svolgendo con gran-

    de determinazione ed impegno Mauro To-nelli.Le attivit che la SMS rosignanese sta svol-gendo riguardano settori di vitale impor-tanza quali i servizi sociali per disabili, diaccompagnamento, i servizi di pompe fu-nebri ed una serie di iniziative dedicate allaricreazione ed al tempo libero.Vogliamo mettere in evidenza quest'ultimosettore perch garantisce, in ogni stagio-ne, ma particolarmente durante i mesi in-vernali, un fattore di grande rilevanza so-

    ciale per molti rosignanesi.Ha avuto, qualche anno fa, anche una gros-sa disavventura quale il crollo del pavimen-to che avrebbe potuto provocare gravi con-seguenze alle persone presenti durante quelterrificante evento ma, grazie al Cielo, pri-vo di serie conseguenze.Ecco pensiamo di essere stati sufficiente-mente esaustivi nel mettere nel giusto rilie-vo la grande missisone sociale che, nei di-versi campi pi sopra indicati, sta svolgen-do questa storica associazione che onora,in maniera emblematica, Rosignano M.mo.E proprio per questa "priorit" che il Cen-tro ha voluto premiarla con questo serviziooltre alla iscrizione, in qualit di socio, nel-la gloriosa Societ di Mutuo Soccorso Ro-signanese.

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    Il tesoriere Mauro Tonelli e il presidente Ren-

    zo Giusti con il gonfalone dell'associazione.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    15/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15Rosignano

    Un bilancio molto positivo, un trittico digrande successo. La triade di incontri or-ganizzata dallassociazione culturale IlCentro a Rosignano Solvay va in archi-vio caratterizzata da grandi consensi. Ef-fettivamente nella sala dei concerti del-lUniversit Popolare al teatro Solvay si

    parlato di sport ma anche del periodo dovei grandi eventi si sono consumati. Unospaccato dellItalia e del mondo che hatravalicato lanalisi del risultato pretta-mente agonistico.Come nel caso dellincontro con DavideCassani, attuale ct della nazionale azzur-ra, che ha parlato del suo ciclismo deglianni Settanta e Ottanta e di quello attuale

    basato sulla presenza di grandi multina-

    zionali e dallesplodere dei casi doping,dove per il filo conduttore resta la gran-de passione. Il tutto analizzando anche ladrammatica vicenda di Marco Pantani alquale Davide era legato da una profondaamicizia.Con Nicola Calzaretta lattenzione pas-sata sul calcio, lo sport pi popolare. Masoprattutto sul calcio anni Ottanta al cen-tro del libro dello stesso Calzaretta, colla-

    boratore di punta del glorioso Guerin Spor-tivo, contrapposto al calcio di oggi che si

    regge essenzialmente sui proventi dei di-ritti televisivi e ha perso quella poesia equella ritualit che lo hanno reso molto

    popolare nel tempo.

    In sala a dare la loro testimonianza Rober-to Tancredi che da Rosignano arriv allaJuventus e Paolo Giovannelli che da Ce-cina approd alla Roma per poi vestire altremaglie di serie A e B. Le storia di due ra-gazzi venuti dalla provincia che con il sa-crificio e la passione hanno raggiunto lamassima serie.La conclusione del trittico Sport ed emo-zioni stata affidata a Paolo Bertolucci,unicona del tennis italiano e mondiale.Paolo ha sintetizzato quello che ha scritto

    Cassani, Calzaretta, Bertolucci:

    lo spaccato di uno sport che ci manca

    Successo del trittico di incontri de Il Centro al Teatro Solvay

    nel suo ultimo libro Pasta kid.Anche nel suo caso la bellissima cavalca-ta di un ragazzino figlio del maestro di ten-nis dei vip a Forte dei Marmi che viene

    adocchiato da un talent scout che lo por-ta a Bologna sotto le cure di Orlando Siro-la. Poi il passaggio alla scuola tennis diFormia diretta da Mario Belardinelli dovesi forma il quartetto di moschettieri (Pa-natta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli)che ci regala nel 1976 la Coppa Davis.E la finale di Santiago stata al centro delracconto con quellidea di giocare il dop-

    pio decisivo con la maglietta rossa persfidare il sanguinario regime di AugustoPinochet. Il titolo del libro Pasta kid riferito al soprannome che Bud Collins,santone del giornalismo tennisto ameri-cano, affibbi a Paolo perch giocatore diclasse ma un po in sovrappeso. Berto-lucci ha parlato anche lui di un tennis pidivertente e disincantato come quello gio-cato da lui, Panatta, Nastase, Borg e Vilas.Insomma, un bel trittico di eventi che servito a ricordare non soltanto allinse-gna della nostalgia ma a far capire che losport e lintera Societ italiana siano cam-

    biati. Non sempre in meglio.I tre incontri sono stati coordinati da Enri-

    co Dello Sbarba presidente dellAssocia-zione Il Centro, da Enrico Salvadoricapo servizio del giornale La Nazione,edizione Viareggio-Versilia e da VinicioMonnanni, noto esponente dello sportlocale.

    Ciclismo, calcio e tennis visti nei racconti di tre personaggi

    Davide Cassani Nicola Calzaretta

    Da sin: Enrico Dello Sbarba, Francesca Tufanio, Paolo Bertolucci, Fabio Lupi, titolare del Ristorante-

    Pizzeria Ghostbuster di Castiglioncello, e la signora Bertolucci subito dopo l'interessante dibattito.

    di Enrico Salvadori

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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    e-mail: [email protected] Montecatini val di Cecina

    Come tristemente noto, il 27 Gennaio1945 le truppe sovietiche dellArmataRossa arrivarono al campo di sterminiodi Auschwitz, liberando i pochi prigionieririmasti in vita. Si seppe ufficialmente al-lora, quello che gi in molti sapevano, e ilmondo intero scopr quella che fu la pigrande tragedia dellumanit: la Shoah,ovvero lo sterminio pianificato di milionidi persone, di nazionalit ebraica e non

    solo, da parte della Germania nazista diHitler (le statistiche parlano di un nume-ro di vittime che stimato dai 15 ai 20milioni).Il Parlamento Italiano, con Legge n. 211/2000, ha istituito il Giornata della Me-moria, che ricade appunto ogni 27 Gen-naio.Come ogni anno, anche mercoled 27 Gen-naio, il Comune di Montecatini Val di Ce-cina ha organizzato un evento in occa-sione della Giornata della Memoria,

    coinvolgendo gli alunni delle classi 3^,4^ e 5^ della Scuola Primaria di Pontegi-nori e delle tre classi della Scuola Mediadi Montecatini. Gli alunni erano accom-

    pagnati dagli insegnanti ed erano presentianche numerosi cittadini oltre alle Auto-rit militari del luogo.Il tutto si svolto nella bella cornice dellaSala Calderai, in localit La Miniera,affollata da ragazzi che si sono dimostratisensibili ed attenti a quanto stato lororicordato dalle varie persone che sonointervenute.Il Sindaco ha portato il suo saluto ed ilsaluto dellAmministrazione Comunale,ribadendo quanto sia utile ed indispen-sabile il ricordo di quanto accaduto oltre70 anni fa, ed ha ribadito limpegno del

    Comune di Montecatini nel promuovereogni anno iniziative di questo genere. Haparlato di quanto successo in quei ter-ribili anni, evidenziando anche la corre-sponsabilit del Governo fascista di Mus-solini, a seguito dellemanazione dellevergognose leggi razziali del 1938.Vi stata poi una novit per quanto ri-guarda le iniziative tradizionali della Gior-nata della Memoria a Montecatini, valea dire la presentazione di un libro. Un li-

    bro che parla di una persona, purtropponon pi in vita, che ha vissuto per anni aCasino di Terra, al Podere S.Ottavia, nelComune di Montecatini: Gino Graziani.Il libro, scritto dal Prof. Silvano Granchi,scrittore e gi Sindaco di Ponsacco per17 anni, si intitola infatti GINO GRAZIA-

    NEL COMUNE DI MONTECATINI VAL DI CECINA

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    NI Matricola n. 175.158 Stammlager X CStoria postuma di un internato militare

    italiano nei lager nazisti.

    Il libro traccia la storia di questo agri-coltore che, internato militare in un la-ger nazista, del suo ritorno a casa, delsuo impegno sindacale politico. E il ri-tratto di una bella persona, che ha vis-suto unesperienza drammatica ma cheha saputo, nonostante tutto, lottare perle ingiustizie e trasmettere valori impor-tanti ai propri figli.

    Era infatti presente anche il figlio di GinoGraziani, Paolo, anche lui impegnato dasempre nel Sindacato, che ne ha tracciatoun ricordo forte e commovente, al quale seguita la presentazione del libro da partedellautore Silvano Granchi.

    La Giornata della Memoriadi Sandro Cerri

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17Cultura

    di Mauro Banchini

    70 anni dalla Repubblica e dallassem-blea costituente: attualit di Alcide De

    Gaperi. E su questo tema che lammini-strazione comunale di Cutigliano ha volu-to concludere il periodo espositivo dellamostra (Alcide De Gasperi dalla rico-

    struzione dellItalia alla costruzione del-

    lEuropa) promossa dal Circolo Cultura-le Il Centro e aperta, nella sala consilia-re dello splendido Palazzo dei Capitani, per

    lintero periodo delle festivit natalizie conun buon successo di visitatori.Il sindaco Tommaso Braccesi ha chiama-to, per un confronto su Alcide De Gasperi,Enrico Dello Sbarba con Luca Lischi insie-me a Francesco Butini e al parlamentare

    pidd Edoardo Fanucci. Non sono manca-ti, in tutti gli interventi, richiami allattuali-t del confronto politico visto lo specificomomento di riforme costituzionali che, ap-

    punto nel settantesimo anniversario dallagrande scelta fra Monarchia e Repubblica

    con la contemporanea elezione dellAs-semblea Costituente, vede oggi impegna-to il Parlamento e presto, nel prossimo au-tunno, vedr impegnati tutti i cittadini nelreferendum che dovr confermare o respin-gere la riforma voluta dal premier MatteoRenzi.Introdotto dallo stesso Braccesi (da nota-re che Cutigliano uno dei pochissimiComuni in tutta Italia a potersi vantare diun monumento ad Alcide De Gasperi. Mo-numento a suo tempo inaugurato dalla mo-glie dello statista e qualche tempo fa re-staurato con la presenza della figlia MariaRomana), il confronto stato moderato dalgiornalista Mauro Banchini. Che, nellin-trodurre il secondo giro degli interventi,ha invitato tutti a rinchiudere lo statistanei contenuti di una parola, una sola paro-la. Nulla pi che un gioco ha spiegato

    per concludere in modo lieve una mattina-ta di riflessioni intense, ma talvolta anchecon un gioco si possono raggiungere ri-sultati interessanti.I relatori sono stati al gioco e ciascuno

    di loro ha detto la sua, di parole consen-tendo cos un piccolo ma significativo

    puzzle. In due (Luca Lischi e FrancescoButini) hanno concordato sul concetto dionest, concetto piaciuto anche al mo-deratore che a sua volta ha citato il caso di

    FRATELLI NERIS.P.A.

    LIVORNO - ITALY

    Alcide De Gasperi in quattro parole

    un suo conoscente nella cui abitazione lebanconote utili per le spese mensili ven-gono, da sempre, inserite in un volume,uno dei tanti presenti in quella casa, conscritti di Alcide De Gasperi. Perch DeGasperi spiega la consorte di questa

    persona era un uomo onesto, uno cheseppe terminare la sua vita di uomo po-tente non essendosi mai profittato per finisuoi personali del grande potere avuto.

    Altre due parole, allapparenza divergen-ti, sono state il contributo di Enrico DelloSbarba e del sindaco Tommaso Braccesi:rispettivamente con santit e con lai-cit, in modo da definire altrettante di-vergenti solo allapparenza dimensionidello statista trentino. Un politico che gi-rava sempre con i Vangeli in tasca, la cuifede non era di quelle sbandierate per con-venienza, ma che seppe dare splendida

    prova, in periodi complessi, di effettiva esapiente separazione di sfere (la fede inDio, la fede nelle istituzioni civili) che semalamente intrecciate portano a guai gros-si sia per luna che per laltra dimensione.E dal pi giovane fra i relatori, il poco piche trentenne parlamentare Fanucci, natoquasi trentanni dopo la morte di AlcideDe Gasperi, venuta la parola visione.

    Nel senso di progettualit, nel senso divalori, nel senso di utopia: nel senso

    Del grande uomo politico se ne parlato a Cutigliano in una mostra organizzata daIl Centro

    ottimamente colto di un uomo che per isuoi valori aveva pagato (perfino con la

    prigione) e che con quei valori, sempreinterpretati attraverso la necessit di con-frontarli con i valori di altri che, come lui,

    per i loro valori avevano combattuto esofferto, seppe dimostrare come la Politi-ca possa essere una attivit nobile. E comele istituzioni pubbliche possano essereservite, nellinteresse generale, senza ser-

    virsene per scopi privati.Uomo, insomma, di grande visione e diriconosciuta onest, Alcide De Gaspe-ri, ci rimanda anche oggi alla possibilit diessere santo e insieme laico. Dovenessuna di queste quattro dimensioni in contraddizione con laltra.

    Un momento del dibattito su Alcide De Gasperi nella sala consiliare del Palazzo dei Capitani a

    Cutigliano. Da sin.: Enrico Dello Sbarba, Mauro Banchini e l'on. Edoardo Fanucci.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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    e-mail: [email protected] Cultura

    Quando parlano le fontidi Marisa Speranza

    Sono trentanni che ariamo il campodella storia. Cos il presidente dellAs-sociazione Livornese di Storia Lettere eArti, Roberto Lombardi, ha introdotto lapresentazione del XXI volume di NuoviStudi Livornesi, la prestigiosa rivista an-nuale che si avvale del contributo di emi-nenti studiosi, accomunati da una stes-sa passione storica.A dare il benvenuto, presso la sede dellaFondazione Livorno, il vicepresidente del-la stessa Riccardo Vitti che ha avuto pa-role di lode per quanto lAssociazione divolontariato sta facendo per la diffusionedella cultura.A spiegarne alcune modalit, sono in-tervenuti il prof. Fabrizio Amore Biancoe la prof.ssa Carla Roncaglia, mentre ildirettore editoriale della rivista, Massi-mo Sanacore, ha ricordato che Livornoha avuto una grande storia spesso sot-taciuta che merita di essere rivisitata.A mostrare il suo apprezzamento in-

    tervenuto Vittorio Mosseri, presidentedella Comunit ebraica livornese. A cuisi riferiscono ben tre saggi, ricchi di com-plesse ricerche darchivio: un mosaicodi dati provenienti da fonti diverse che laComunit sta mettendo in rete.Il primo, di Liana Elda Funaro, riportaalla ribalta il dottor Emanuele Basevi(1799-1869), un personaggio a suo tem-po molto noto in citt, (fu cancellieredella Comunit ebraica) e figura benconosciuta nei circoli intellettuali, finan-

    ziari e politici fiorentini.Il suo curriculum intenso: laureato inmedicina e filosofia nel 1817 a Pisa,socio ordinario dellAccademia Labro-nica, collaboratore stimato di Vieus-seux, appartenente a quellambiente in-tellettuale livornese che fu assai vivaceanche in ambito scientifico, con unat-tenzione particolare per la medicina (nel1826 Basevi vice presidente della So-ciet Medica Livornese).Lelenco dei suoi impegni lunghissi-mo: va dal riordino dellarchivio al con-

    trollo delloperato degli stampatori diopere ebraiche; dallattenzione alledu-cazione delle giovani generazioni a quel-la per diverse questioni civili (ad es.laballottazione, cio lammissione allaComunit ebraica); dai provvedimenti sa-

    nitari al problema delle conversioni al cat-tolicesimo...Su queste illuminante il saggio di Ma-ria Teresa Reale che indaga a fondo su-gli abboccamenti dei catecumeni ebreicon i propri correligionari a Livorno nel-lOttocento. Il sistema per regolarli sod-disfaceva tutte le parti coinvolte nelliterdi conversione: la Comunit ebraica, laChiesa e lAutorit governativa laica, (ov-viamente locali).Ad occuparsi di assistere, in modo cen-tralizzato, coloro che volevano conver-tirsi al cattolicesimo era la Pia Casa deiCatecumeni, costituita dai locali annes-si alla chiesa della Purificazione. Si ri-conoscevano due diverse tipologie di ab-boccamento tra i catecumeni ebrei e iloro correligionari: i colloqui con i paren-ti e lesplorazione. Questa era compiu-ta dai rappresentanti della Comunitebraica di Livorno al cospetto dellAutori-t governativa laica locale nel palazzo di

    sua residenza. Ben conservati e integral-mente leggibili a Livorno, tutti gli atti diesplorazione redatti tra il 1811 e il 1864. Icolloqui accordati ai parenti dei catecu-meni erano invece concessi dal Provvedi-tore della Pia Casa dei Catecumeni e quiavvenivano alla presenza di una rappre-sentanza della Purificazione. E evidente

    che gli abboccamenti avevano tutti la me-desima funzione: distogliere il catecume-no dal suo proponimento di farsi cristia-no e saggiare la saldezza della sua vo-lont.Anche in questo caso i registri docu-mentano i colloqui avvenuti e i dettagliche se ne ricavano ci fanno meglio co-noscere le motivazione di ogni singoladecisione.Il saggio di Maria Teresa Reale riccodi esempi che gli danno spessore: unodi questi, la duplice esplorazione sepa-rata di Riccarda Coen vedova di Levi Al-vares e di sua figli Sara, le uniche cate-cumene che nel corso dellOttocento ri-nunciano a convertirsi soltanto in virtdellesplorazione.Il terzo saggio, di Antonio Cortese, si pro-pone di seguire levoluzione demografi-ca della Comunit ebraica di Livorno. Apartire dalla Livornina (1593), linsedia-mento ebraico si arricchisce nel tempo

    in modo consistente. Nel tentativo di de-linearne le linee generali, lautore consi-dera tre distinti periodi: quello mediceoche si conclude nel 1737, quello lorene-se e, dal 1861, quello dello Stato unita-rio. Che d inizio ai censimenti.Ma prima ? A partire gi dal 600 la regi-strazione continua di nascite, morti ematrimoni un punto di riferimento co-stante per la demografia storica (il 19novembre 1668 il governo della Nazio-ne ebrea di Livorno decise di tenere un

    registro delle nascite di maschi e fem-mine). Le tabelle inserite nel saggio cidanno unidea precisa della consisten-za della Comunit : dai 134 casi se-gnalati nel 1601 ai 1250 del 1645. Man-cano dati precisi per un lungo periodofino al censimento interno del 1738 concui viene contata una popolazione paria 3476 unit.Destinata a crescere nel periodo napo-leonico (4753 nel 1809) e a mantenersisopra le 4000 unit sino al 1881, perscendere poi a 1660 nel 1931. Nel cen-

    simento degli ebrei del 22 agosto del1938 al dato nazionale corrisponde peril Comune di Livorno quello di 2172 per-sone censite. Poi, le drammatiche vi-cende degli anni successivi. Oggi gliebrei di Livorno sembrano essere 700.

    Vittorio Mosseri, presidente della Comu-nit ebraica livornese.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7Cultura 19

    reperti rinvenuti presso la zona di SantoStefano ai Lupi, dove Chiellini ritenevasi potessero individuare i resti dellanti-

    ca Turrita, localit citata gi dalle fontiantiche come Rutilio Namaziano, e pi omeno direttamente collegata al sito di

    Portus Pisanus.Alla morte di Enrico Chiellini, avvenutail 28 Dicembre 1892, la direzione del mu-seo fu affidata a Pio Mantovani, grazie alquale nel 1896 vide la luce il nuovo Mu-seo Civico Archeologico, intitolato adEnrico Chiellini, che riuniva i vari polimuseali cittadini, annesso alla Pinacote-

    ca di Piazza Guerrazzi.

    Lafflusso di nuove acquisizioni nella col-lezione del museo declin lentamente nelcorso del XX secolo, fino a quando, nelcorso della Seconda Guerra Mondiale ilmuseo fu completamente distrutto duran-te il bombardamento aereo del 19 Mag-gio 1944. Fortunatamente in precedenzai reperti archeologici erano stati trasferiti

    presso i locali della scuola di Valle Bene-

    detta, che cos poterono salvarsi.La collezione rimase nellombra fino aglianni 70, quando, dopo il restauro, ven-

    ne proposta la realizzazione del nuovoMuseo Civico Archeologico, preveden-do come sede ideale i Bottini dellOlio. Tale

    proposta non fu mai realizzata, fino allat-tuale soluzione, che potrebbe essere riso-lutiva, del famoso Museo della citt

    Un tesoro (nascosto) della citt:

    di Lorenzo Taccini

    Livorno, spesso bistrattata come luogoprivo di storia e di antiche radici, ha avu-to, in realt, una storia ben pi lunga ericca di quanto generalmente non si cre-da, o spesso, non si sappia. Inoltre alcu-ne grandi personalit del passato hannocercato di ricostruire, talvolta anche in ma-niera maldestra ed approssimativa, le an-tiche ed originarie vicende della nostra

    citt.Livorno, affermatosi fin dal XVII secolocome importante emporio commerciale,divenne anche centro di scambio di operedarte e manufatti antichi. Nel corso delSettecento sinteressarono alle ricerchenellambito delle antichit personaggi il-lustri quali Giovanni Targioni Tozzetti e ilnobile di origini portoghesi Andrea Luigimarchese da Silva, dando origine al feno-meno del collezionismo di antichit anchenella citt labronica. Grazie alle ricerche di

    storici ed antiquari si comincia cos a deli-neare un profilo storico delle origini di Li-vorno, inizialmente ancora incerto tra re-alt e leggenda, come accade per la que-stione del tempio dedicato ad Ercole La-

    brone, riferita da alcuni autori e riportata

    La collezione Enrico Chiellinida unanonimaguida di Livorno

    del 1856:La storia di Li-vorno breve.

    Era Villaggio al

    tempo dei Roma-

    ni, e si chiamava

    Labrone, nome

    che i dotti credo-

    no di rinvenire in

    quello di Calam-

    brone [] Untempio consa-

    crato a Ercole

    sorgeva sopra il

    lido Labronico e

    prendendo nome

    dal medesimo si

    chiamava Tem-

    pio dErcole La-

    brone.Nel corso del XIX secolo spicca la figuradel collezionista livornese Enrico Chiellini,

    fervente patriota risorgimentale, che accom-pagnava limpegno politico ad un forte in-teresse storico per le origini della sua citt.A partire dal 1870 comincia cos a racco-gliere materiali archeologici: Mio fermo in-tendimento fin da quando [] la raccol-

    ta parve prendere una qualche importan-

    za, fu di giungere possibilmente con quel-

    la a colmare le lacune che esistono nella

    storia della citt []. N la mia speranza

    fu vana, che su quegli oggetti pot leg-

    gersi mirabilmente, quasi in antica per-

    gamena, di famiglia, la storia dei nostriavi pi remoti.Attraverso la ricerca e lacquisto di nume-rosi reperti archeologici provenienti da sitidellarea livornese e pisana, ma anche daluoghi ben pi lontani come Cartagine elEgitto, ed i generosi donativi di collezio-nisti come Oreste Minutelli e George Hen-ry Gower, Chiellini pot dare vita ad a unavasta collezione che decise di donare nel

    1882 al Municipio di Livorno.Nel 1887 nasceva ufficialmente il Museo

    Civico di Paletnologia Archeologia e Nu-mismatica di Livorno, collocato nella salamaggiore del Regio Liceo Niccolini in viaErnesto Rossi, di cui Chiellini fu nominato

    direttore.Nucleo centrale della collezione rimasero iEnrico Chiellini.

    L'immagine di una pisside, uno dei pi pregiati pezzi della collezione archeo-

    logica di Livorno di Enrico Chiellini.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

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  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    21/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 21Cultura

    Scheletri - le canzoni di cui ci vergogniamoPRIMO APPUNTAMENTO

    di Paolo Arzilli

    Via Caduti di Nassiriya - Loc. Le Morelline Due - Rosignano SolvayPhone: +39 0586 728111 - Fax: +39 0586 728222

    e-mail: [email protected] - website: www.simeeng.com

    Primo appuntamento con la gradevolis-

    sima rubrica Scheletri le canzoni di

    cui ci vergogniamo, per spiegare la

    quale non servir maggiore chiarezza

    che quella presente nel suo nome: qua,

    per voi, ogni volta, una canzone che ci

    siamo vergognati di amare.

    Ma a chi mi dice

    Che tornerai

    Non credo oramai

    Oh a chi ti diceChe sto male pensandoti

    Tu sorridi voltandoti

    Verso lui

    Ma davvero ci servivano questi quattromarcantoni del Regno Unito, per spiegar-ci come funzionano le cose peggiori dellavita, e quindi, per la maggior parte del suotempo, la vita stessa?Erano giovani, allepoca pi giovani di al-cuni di noi, e allo stesso tempo pi diquanto alcuni di noi lo siano adesso:

    avevano, nel 2003, et che oscillavano trai 20 e i 25 anni; non erano pi soltantoragazzi, e non erano ancora uomini.Con il loro primo album, del 2001, All Rise,arrivano alla prima posizione della UK Al-bums Chart, e resistono 63 settimane nel-la UK Top 75 Albums Chart, e vincono 4dischi di platino in UK; con il loro secon-do album, One Love, del 2002, arrivanoalla prima posizione della UK AlbumsChart, vi resistono per 2 settimane, vin-cono 4 dischi di platino, e, tra album esingoli, vendono 5 milioni di copie.Sono diversi da noi, i Blue? S, ma non

    Tiziano con un cuore grande cos.

    per i successi, non per le vendite, non per ipremi: sono diversi perch sanno la veri-t; sono diversi per quella capacit di sin-tesi che non abbiamo mai avuto, e non rag-giungeremo mai.

    Non credo oramai.

    Non credo, oramai, e quindi questo che leloro parole vogliono significare: Non vo-glio pi crederci; non posso pi farlo. Vor-rei, ma quante ne ho passate? Quante neabbiamo viste? Quante donne abbiamosedotto, abbandonato, e da quante donnesiamo stati sedotti e abbandonati? Qual-che decina di milioni, probabilmente. Fa-cile, se sei i Blue. Ma diocristo, quando nehanno avuto il tempo, di scoprire cos tan-te cose? Quanta esperienza, quanta sag-gezza: da dove la si ricava, se non la si maturata in maniera naturale?La risposta viene da Latina, e si chiama

    Tiziano Ferro: che s, allepoca aveva 23anni, ma con certezza ne aveva gi pas-sate un bel po: i 111 chili del liceo (nellamia testa peso sempre 111 chili il suomantra) e quel piccolo fatto di esser gaye non sapere come rivelarlo.

    I Blue splendidi interpreti: Tiziano fan-tastico paroliere.

    I Blue, che sono stati partoriti a Disney-land, sono nati belli e hanno probabil-mente avuto i primi rapporti consenzientia 9 anni, e con donne sposate e squisite;Tiziano, che nato nella citt di ManuelaArcuri e Elena Santarelli, nato grasso e,vale la pena sottolinearlo, nato aLati-na.I Blue che soffrono le pene dellinferno

    pensando a una lei che si volta versoun lui, e sorride, e pensa quel coglionedavvero sta ancora male per me? Non hasaputo che nel frattempo ho frequentatotutta lInghilterra e il Galles?; Tiziano chesoffre pensando a un lui che si volta ver-so un lui, il quale a sua volte sorride e dicema quel coglione sta ancora male per te?

    Non sa che nel frattempo ti sei intrattenu-ta con tutta Frosinone e mezza Rieti?, enon pu raccontarlo in giro.Risultato: una canzone eccezionale.Dopo Almeno tu nelluniverso , la mia

    hit da doccia per eccellenza: complica-tissima, serve la respirazione giusta, po-tenza vocale, una buona estensione, e so-

    prattutto serve un grande cuore che sof-fre: come il nostro, certo, che lo fa comequello di Tiziano.

  • 7/25/2019 Ilcentro Feb 2016

    22/24

    e-mail: [email protected] Cultura

    Come suonano

    le campane,cos vive la gente

    di Jacopo Bertocchi

    Dai trattenimenti popolari al Giubileo della Misericordia

    (seconda parte)Da secoli luomo affida al tocco del-le campane il richiamo del tempoche scorre, il segno della vita reli-giosa e civile, landata o il ritornodalle attivit quotidiane.Una narrazione specialistica ci ri-manda alla complessit di un mon-do scomparso fatto di grandi mae-stri, rituali e tradizioni che il tempoha trasformato in arte vera e propria,quella campanaria, capace di irra-

    diare le comunit di passione e dicure riservate nellinstallazione enella conservazione di questi impor-tanti manufatti che campeggiavanonei luoghi di culto e nei palazzi civi-ci delle nostre citt.A Campiglia la campana pi anticaesposta nel museo locale di ArteSacra quella della chiesa di SanSebastiano, opera fusa nel 1372 daNanni Pisano, arrivata da San Fre-diano verso la fine del 600 e simbo-lo di una grande scuola di fonditoriche nasce nellXI secolo, caratteriz-zata dalla grande capacit manua-le ed espressiva e da una perfettatecnica nellarte fusoria.Finanziata dallOpera della Pieve diCampiglia e dalla compagnia delCorpus domini, nel settembre 1692si fondono per una nuova realizza-zione, sotto la guida del fiorentinoAgostino Pezzini, due antiche cam-pane. la prima volta che una fusione ar-

    tistica ad alta specializzazione, av-viene in un luogo con una lunghissi-ma storia metallurgica.Nel 1504 a spese del Comune re-alizzata la campana per la