La Diretta nuova - Dicembre 2010

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SOMMARIOATTUALITA’

SpecIALe NATALe

ScUOLA & cULTURA

Incendiata l’auto del Sindaco Spina

Nasce il portale dei creditori

OccUpIAMOcI. Il lavoro a Bisceglie: istruzioni per l'uso

Il topo sul tetto che scotta

Sanità: in pensione anche il dott. Nicola De Toma

Biceglielive ha la meglio sul comune Finanziamenti per le scuole biscegliesi

piero Di Terlizzi alla direzione dell' Accademia delle Belle Arti di Foggia

con un pizzico di sale: approfondimenti radio in salsa appetitosa

centenario del frantoio caprioli

Il centro storico come non lo avete mai visto

calici nel borgo antico

ANDAMeNTOLeNTO: - come si muovono i ragazzi in città?

- conferenza Lions sulla mobilità

- c'entro in bici

- I tratturi: dalla transumanza degli armenti a quella dei saperi

- Salviamo palazzo Fiore

L’Unesco di Bisceglie porta la pace a Napoli con un concerto da non dimenticare

La raccolta delle olive nel corso dei secoli

40° anniversario della confraternita dell'Addolorata

A Manduria per la festa di fine vendemmia

Il Rotary adotta una classe

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26RUBRIcHe

NOTIzIA FLASH: I fatti di Novembre

SpORT: -Bisceglie calcio: finalmente la vetta!

- Bisceglie calcio a 5: Dopo il derby, la rimonta

- ASD Olimpia Basket: si può sognare!

- Il karate ‘made in Bisceglie’ si impone a Brindisi

- Olimpiadi: Il muro del pianto

- ASD Nettuno: In caduta libera!

Lettere al Direttore

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Indignazione su una festa melensa, ipocrita

come sarebbe il Natale...

I presepi animano il borgo antico

Scout: XXXIV ed. del presepe Vivente

Il vademecum delle spese natalizie

Shopping di Natale: facciamolo solidale

pOLITIcA

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In tema di sicurezza, parla Vincenzo De pinto

contraddittorio sulla sicurezza

pablo Rigante: ma Dario Galantino dove va?

Generazione Italia prende la via del Fli

Forum cittadini: il sindaco Spina concede il bis

Dario Galantino: se nessuno scende in campo, lo faccio io

Avviciniamo i disabili alla politica

BAT: Morte di una democrazia!

Il giornalismo è cambiato, lo si sa e bisogna adeguarvisi. Se un tempo il lettore si accontentava di leggere notizie da un foglio di carta, oggi può ampliare, approfondire le sue conoscenze on-line, fare commenti, avvalersi di link e supporti multimediali. Si è già ipotizzata la scomparsa del cartaceo e il passaggio definitivo al web. e per qualcuno lo “switch-on” è già avvenuto. Ma i più forti resistono, fanno l’uno e l’altro, differenziano i contenuti a seconda dei media e fanno capire che la “convivenza” tra i vari ambienti dell’informazione è possibile, a volte indispensabile.Oltre a blog e siti web (magari dotati di web-tv), altro strumento interattivo di notevole interesse è Facebook, il social network più diffuso al mondo, che si sostanzia in una rete di relazioni virtuali (ma in realtà anche reali) tra conoscenti e amici di conoscenti. Vista la sua diffusione e le opportunità di promozione che questa risorsa offre, abbiamo deciso di compiere il passo anche noi. cercate dunque “La Diretta Nuova” per discutere con la nostra redazione in maniera più rapida e interattiva.

presto allestiremo una galleria di immagini inedite, link ad articoli, curiosità e tutto quello che i limiti della carta non ci permettono di fare. Tutto questo si aggiungerà al consueto formato cartaceo.La prima discussione aperta, intitolata “Il mestiere che non c’è”, è già aperta. Si tratta di una indagine conoscitiva, circa i lavori che mancano nella nostra città. poiché molti giornali hanno recentemente denunciato su più fronti l’assenza, in Italia, di imbianchini, manovali, idraulici e operai, ci siamo chiesti quali possano essere le cause della repulsione verso questi lavori manuali. A Bisceglie non mancano i bar, i venditori ambulanti, i supermercati, ma aprire una bottega artigianale è ancora remunerativo? Diteci la vostra, siamo curiosi.per partecipare alla discussione basta essere iscritti a Facebook. Gli stessi lettori possono sollevare questioni, fornirci segnalazioni e curiosità sul nostro paese. Il nuovo giornalismo è anche questo: è fatto dai cittadini, che così diventano parte integrante di una redazione a misura di città.

LA DIReTTA NUOVA HA DA OGGI UNA VITA pARALLeLA

Fabrizio RiganteL’Italia si conta. La nuova tornata censuaria organizzata dall’Istat correggerà i dati relativi alla popolazione di tutta la penisola, generalmente

soggetta ad errori di sovra copertura , originati da chi è ancora registrato ma non risiede più nel comune, e quelli di sotto copertura, originati da chi dimora abitualmente sul territorio comunale ma non vi risulta residente, con metodi più semplici del solito.Ma il core di tutto il progetto sta nella rilevazione sul campo, effettuata distribuendo questionari “porta a porta” con l’aiuto di rilevatori selezionati da ciascun comune in base alle rispettive referenze.Anche il comune si sta dando da fare e, nell'ambito delle attività preordinate al 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni, ha provveduto alla nomina di cinque rilevatori per la raccolta delle informazioni relative ai numeri civici, al numero e alle caratteristiche strutturali degli edifici al fine di facilitare le attività censuarie del 2011. I rilevatori, dopo una riunione di formazione, hanno iniziato il 30 Novembre i lavori di rilevazione dei numeri civici degli edifici situati nelle sezioni loro assegnate. Il censimento avrà termine il prossimo 14 Febbraio.Ai cinque rilevatori, scelti per punteggio tra i candidati, dovranno registrare le informazioni raccolte sui modelli di rilevazione ed, eventualmente, anche in formato digitale; dovranno inoltre verificare la congruenza delle informazioni raccolte e riferire agli uffici comunali preposti le eventuali problematicità riscontrate nel corso dell’attività.

Silvia La Franceschina

AL VIA IL RILeVAMeNTO DeI NUMeRI cIVIcI

SpecIALe NATALe

errata corrige Nel num. 96 a pag.7 avevamo scritto«.. l'essere di destra lo si dimostra ogni giorno nelle proprie opere e che forse tradire, rinnegare la propria identità è di gran lunga meglio di continuare a difendere i camorristi alla Cosentino, ....»Anziché «l'essere di destra lo si dimostra ogni giorno e chi tradisce e rinnega la propria identità è chi continua a difendere i camorristi alla Cosentino, i mafiosi alla Dell'Utri, ecc ecc! Io non rinnego la mia identità politica...».ci scusiamo con Vincenzo Arena per il qui pro quo, banale ed evidente. Tanto dovevamo, la redazione.

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Lucia nacque a Siracusa da famiglia nobile (280 d.c.). ebbene si, anche i santi possono essere meridionali. cristiana e per giunta

consacrata a Figlio di Dio all’epoca (terribile) di Diocleziano, compì miracoli in vita e dopo la morte, guadagnando fan e devoti subito dopo la sua decapitazione (13 dicembre 204). per lei, il tempo fu subito galantuomo.Da Dante a Tommaso d’Aquino, da Santa caterina da Siena a San Gregorio Magno, i suoi supporter (e testimonial) hanno portato sino a noi il suo grido di fede. Che magari si è affievolito e non poco, da quando la tradizione è andata oltre. Tra falò e frittelle di mele e uvetta, mercatini natalizi e atmosfere da fiaba, della martire, il 13 Dicembre, si è persa quasi ogni traccia.Nel nord Italia, dal bergamasco al veronese, e se ci spostiamo ancora oltre in Svezia e Danimarca, Santa Lucia è la festa dei bambini. come per noi nella notte tra Tutti i Santi e il giorno dei Morti, ogni bambino, prima di andare a dormire, imbandisce la tavola per i parenti defunti, come promemoria per i dolciumi da ricevere al mattino, nel polpaccio dello Stivale, i piccoli sistemano accanto alla porta di casa una ciotola

piena d’acqua e una carota per l’asinello, assieme alla letterina con le richieste di giochi e quant’altro. Se sarà stato buono, Santa Lucia porterà i doni,

altrimenti solo carbone nero.Ma veniamo a noi, perché è giusto si capisca cosa c’entri un editoriale in tema natalizio, con la festa a della verginetta siracusana protettrice (ancora uno “storpiamento” popolare) della vista.proviamo a fare una previsione. Il 13 Dicembre di quest’anno le preghiere italiane a Santa Lucia Martire, saranno più generose che mai. e sarebbe già un primo miracolo, in effetti. Ma il miracolo più grande, per cui vedremo politici nazionali e locali allinearsi inginocchiati in preghiera, potrebbe verificarsi qualche ora più in là in parlamento, nel cosiddetto “giorno della verità”. Fli promette di sfiduciare il Cav. A meno che non accetti di fare riforma della legge elettorale, la riforma del Fisco, un grande provvedimento economico e sociale. L’idea di Berlusconi, Santa Lucia permettendo, è invece quella di incassare la maggioranza e andare verso il “rimpasto programmato”. Magari preceduto da un periodo di appoggio esterno al governo da parte centrista. «Andare a nuove elezioni ora – dice il premier (ma questo lo pensa anche Fini, almeno a giorni alterni, viste le continue contraddizioni)- sarebbe solo un atto irresponsabile, una jattura per l’Italia a causa della crisi che soffia in Europa».e ora veniamo a noi, alla situazione locale. Se per intercessione di Santa Lucia il governo reggesse, a Bisceglie si confermerebbero le posizioni politiche attuali. che, da voci di popolo, rispetterebbero più o meno questa mappatura: pro-Spina: puglia prima di Tutto/pdl/Fli/Dc/Udc/Nuovo psi pro-Napoletano: pdci e Rifondazione comunista/pd/Idv/Sinistra ecologia Libertà/partito Socialista/Unione popolare cristiana/ Verdi/ Alleanza per l’Italia L’Mpa – Io Sud per ora va’ solo, o meglio non scende in campo come partito, ma raccoglie consensi attorno a chi, della sezione locale, vorrà metterci del suo da indipendente.

Se la grazia non dovesse arrivare per Spina e Napoletano, le ripercussioni da Montecitorio a Bisceglie si farebbero sentire già all’alba del 15 Dicembre.Il terzo polo Fli - Udc salirebbe subito all’altare per stringere matrimonio con il pd, che dal cappello magico tirerebbe fuori il nome del terzo candidato. Noi non facciamo nomi per prudenza, ma se incontraste l’on. Boccia per strada (in questi giorni, più di una volta è qui… ed è già un segno) potrete chiedere a lui se è vero o no che l’avv. Bartolo cozzoli è il loro volto del prossimo quinquennio a Bisceglie.L’asse centrista calamiterebbe a sé probabilmente i favori di Mpa e Dc, lasciando isolati i due poli, a meno di improbabili ribaltoni. Difficile fare previsioni, anche perché è a Roma che si gioca tutto, e che il cav. giocherà il tutto per tutto. prima del fatidico verdetto e di scoprire quale sarà il colore del prossimo Natale, abbiamo davanti ancora più o meno dieci giorni di veleni e guazzabugli, flirt dell’ultima ora, propagande.e magari di preghiere e invocazioni (profane?) alla

IL MIRAcOLO DI SANTA LUcIA

[email protected]

“Occhio” alla notte del 13 Dicembre.

Secondo forum cittadino per la redazione del piano Urbanistico Generale, la cui stesura è stata avviata nel 2008, su integrazione del documento programmatico preliminare risalente al 2005.

Un intero giorno, quello del 25 Novembre al Teatro Garibaldi, dedicato alle proposte “dal basso” e a condividere i risultati dell’integrazione al Dpp, presentato il 10 Settembre scorso alla prima conferenza di copianificazione per la redazione dei PUG regionali, presso l’Assessorato Regionale alla Qualità del Territorio: quadri interpretativi, schema strutturale strategico di indirizzo per la elaborazione del pUG ed Rapporto Ambientale Intermedio della VAS (Valutazione Ambientale Strategica). I progetti strategici, valutati positivamente dalla Regione, sono così stati esposti dal dirigente arch. Giacomo Losapio e dall’ass. all’urbanistica avv. Antonio Di Lollo.A relazionare, anche il prof. Gianluigi Nigro, coordinatore del gruppo di progettazione, l’arch. Mauro Saito responsabile della progettazione urbana e l’arch. Francesca calace in qualità di consulente scientifico. Il prof. Nigro ha presentato i caratteri giuridico formali del pUG, suddivisi in previsioni strutturali (finalità da raggiungere ed assunzione delle invarianti in vista della salvaguardia del territorio) e previsioni programmatiche (in cui si fissano le regole dell’uso del suolo).«Il pUG dovrà essere sia perequato – ha spiegato Nigro - nel senso che chi è nelle stesse condizioni, riceverà uguale trattamento, che perequativo tra pubblico e privato, nel senso che il privato dovrà integrare le spese dell’Amministrazione mettendo a disposizione una quota di edificabilità per politiche sociali e di qualificazione urbana».La fase progettuale vera e propria invece è compito dell’arch. Saito che ha individuato circa 10 progetti strategici per Bisceglie- itinerario naturalistico culturale nel paesaggio agrario (che ha come nodo il Dolmen della chianca);- parco agricolo Lama Santa croce (comprende casali, costruzioni rurali e trulli);- parco Pantano Ripalta (una delle zone più difficili da gestire, a causa dell’insediamento produttivo esistente);- nuovo paesaggio ecoproduttivo ( fotovoltaico inserito nel paesaggio nella zona produttiva ASI);- viale verde di ingresso alla città (in via S. Andrea si pensa ad un viale con alberi monumentali);- foro urbano (tra mare e ferrovia, per ricucire le “due città” divise dalla stazione);- strategia per il nucleo antico (che riguardi sia le abitazioni che gli spazi pubblici);- nuovo water front ( un tutt’uno con la riqualificazione del centro storico: primo passo, eliminare la rete metallica che separa la città dalla vista del porto e del mare);- musei in edifici storici rilevanti.

pUG: DOVe SARANNO Le cASe IN cITTà LO DecIDONO (ANcHe) I cITTADINI

Felicia Antonino

Gloriosa Lucia martire bellaluce dei secoli fulgida stella

del paradiso vaga eroinadel mondo tutto luce divina.

editoriale

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INceNDIATA L’AUTO DeL SINDAcO SpINA…e con l’automobile divampano le fiamme anche in campagna elettorale Fabrizio Ardito

Il Sindaco Spina, già minacciato più volte nel corso del suo mandato amministrativo, ha visto la sua

auto ardere tra fiamme “di origini ignote” durante la notte tra il 4 e il 5 Novembre. L'autovettura, un'Audi A4 di colore nero, era parcheggiata in via Nigri, una traversa del centrale corso Umberto. Sul posto non sono stati trovati residui di liquido infiammabile. episodio di delinquenza gratuita e intollerabile, che ha giustamente messo in moto sin da subito la “macchina” dei messaggi di solidarietà politica. Dall’ANcI, di cui il Sindaco è consigliere nazionale, al gruppo parlamentare del pD alla camera, rappresentata dal coordinatore delle commissioni economiche On. Francesco Boccia; dall’UDc al pd locali, dai consiglieri comunali indipendenti ai movimenti giovanili, per passare attraverso “puglia prima di tutto” e pdl regionale: tutti hanno mostrato vicinanza e indignazione, stima o per lo meno rispetto, rabbia e preoccupazione.A qualche giorno dall’accaduto, in ritardo rispetto al tempestivo coro di voci politiche che si è magistralmente scatenato dopo poche ore dal fatto, anche l’avversario politico di Spina alle prossime competizioni comunali, il pdci Francesco Napoletano, si è fatto sentire.Di qui, si è sviluppata una vicenda politica che sembra avere ormai vita propria e, come sfondo, già le elezioni di primavera. Dopo il messaggio di Napoletano (che, tramite un giro di parole, accusava sostanzialmente il Sindaco di essersi avvalso di gente poco rispettabile e di farne pagare

oggi le conseguenze a tutti i cittadini) Spina lo ha querelato per diffamazione, calunnia e istigazione a delinquere. Di tutta risposta Napoletano ha respinto le accuse, rimandandole al mittente con un bigliettino stile se quel poliziesco: «Non mi faccio intimidire dalle querele (e da te)». Della storia vorremmo forse già sentire la mancanza, ma prima di abbandonarla nel dimenticatoio, faremmo meglio ad analizzarla. Il messaggio di Napoletano (il primo, si intende) in effetti mostrava qualche punto controverso: prima il suo formale messaggio di solidarietà, poi l’attacco. Napoletano non ha difatti perso occasione per ricordare che certi fatti nel corso del suo mandato non accadevano. E ha giustificato la cosa prima con un rapporto più diretto con l’elettorato (specialmente quello meno abbiente) e poi con la sua lontananza da certi «bravi di

manzoniana memoria» della politica locale. Odore di campagna elettorale si sente anche scorrendo il messaggio e accorgendosi che l’io è usato in tutto il messaggio: giustificabile nel messaggio di solidarietà a Spina, ma inutile ai fini della lettera, se non per ricordare una età dell’Oro (la “sua”) e tornare alla questione “campagna elettorale”. La risposta di Spina, come dicevamo all’inizio, non si è fatta attendere: «il messaggio di Napoletano è calunnioso, diffamatorio e istiga a perpetrare atti in tal senso».Del resto Napoletano non sembra condannare seriamente i piromani («Nei circa dieci anni durante i quali ho guidato l’Amministrazione comunale di Bisceglie non è mai accaduto nulla di simile»), né farsi propositivo, invitando

i cittadini ad una condotta civica migliore. Non voglio dire né pensare che l’auto di Spina sia stata incendiata da seguaci di Napoletano per far apparire la città do-minata dai vandali. Sia perché l’atto in sé sarebbe stato moralmente deprecabile, sia perché il centrosinistra non avrebbe nulla da guadagnarci in immagine da questi episodi. È tuttavia strano notare che nel messaggio originale di Napoletano non si dica esplicitamente: “chiunque ha appiccato quell’incendio è un vandalo, delinquente e va arrestato per il bene di tutti”, ma solo un timido «auspico che le Forze dell’ordine […] individuino presto i responsabili». Torniamo però alla calunnia. Napoletano scrive senza peli sulla lingua: «Non mi sono mai avvalso dei bravi di Don Rodrigo, di manzoniana memoria, né davanti alle sezioni elettorali, né per garantirmi la personale incolumità». e così facendo gioca al ribasso, senza fare nomi ma instillando dubbi piuttosto pesanti. Spina, che il fatto suo lo sa, ha contrattaccato in maniera impeccabile: «Renda pure alle autorità inquirenti tutte le circostanze che lui stesso […] pare conosca molto bene».e qui arriviamo ai giorni nostri, alla querela. Napoletano ha reagito con grande savoir faire, non lo si può negare. Se Spina mi querela, è perché spera di «spostare la contesa elettorale nelle aule di Giustizia, dove, forse, spera di trovare chi sia disposto ad assecondarlo». Che dire?! Per una sitcom, gli ingredienti ci sono tutti. e forse agli spettatori della tv piacerebbe pure.Ma qual è la morale di tutto questo? Non sono sicuro che debba essercene per forza una in questa storia, ma vorrei dare un consiglio ad entrambi i contendenti: le elezioni sono in primavera, quindi mancano quattro mesi circa. Non abbassate il livello della campagna elettorale poiché, per quanto mi riguarda, la democrazia è ancora sinonimo di confronto, di passione e di discussioni su temi forti. piuttosto che battibeccare sul “chi sei tu/chi sono io” parlate di programmi, proposte e idee. Non incendiate la campagna elettorale con temi che non le appartengono: di fiamme, tra macchine e cassonetti al rogo, ne abbiamo viste fin troppe.

con l'auto del Sindaco brucia la campagna elettorale

presentato in comune dall’ass. Mimmo Spina e dal sindaco Francesco Spina il cipel portal: il portale dei creditori. Bisceglie, comune pilota nella trasparenza amministrativa, è la prima città pugliese ad

attivare la consultazione telematica dei crediti.Ciò significa che d’ora in avanti si avrà maggior chiarezza sullo stato del procedimento che porta al pagamento di un credito che un cittadino vanta nei confronti dell’Amministrazione. collegandosi al sito istituzionale www.comune.bisceglie.bt.it. nella sezione “come fare per” è possibile accedere all’area web dedicata ai creditori dell’Amministrazione, o direttamente cliccando www.comunedibiscegliepay.it.Il portale è stato realizzato da Svimservice su indicazione del dirigente dott. Angelo pedone.per consultare il portale occorrono alcuni passaggi preliminari:- richiesta di registrazione, ossia accreditamento on-line ( la cipel vi darà l’ok inviando una mail di conferma e specificando quali documenti produrre);- autorizzazione del dirigente che, previa verifica della documentazione, invia due mail contenenti rispettivamente autorizzazione alla consultazione e password d’accesso;- autenticazione on-line, immettendo nome e password utente ad ogni singola consultazione.Vi può accedere anche un delegato, ma occorre prima che la delega venga trasmessa via posta elettronica e ugualmente autorizzata dal dirigente.Da oggi i 5.000 creditori del comune potranno dunque monitorare le procedure amministrative (estratto conto fatture, impegni, liquidazioni, mandati) e tramite posta elettronica saranno informati sul pagamento (dove, quando, come e in quali termini).

NASce IL cIpeL pORTAL: il portale dei creditori

Alessio Di Liddo

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Felicia Antonino

IN TeMA DI SIcURezzA pARLA VINceNzO De pINTO ispettore capo polizia di stato

contRADDittoRio SuLLA SicuRezzA

cOORDINAMeNTO cITTADINO pD

Il consiglio comunale nella seduta monotematica sulla “Sicurezza Urbana”, fortemente voluta dal partito Democratico e tenutasi nella giornata di ieri, è giunto all’approvazione, unanime, di un ordine del giorno che, fatti salvi i principi fondanti del confronto politico e di una sana dialettica tra maggioranza e opposizione, ha sancito, inequivocabilmente, l’accoglimento delle indicazioni e delle istanze espresse dal Gruppo consigliare del pD in questi anni di opposizione. Seppure con improvvido ritardo, l’Amministrazione comunale ha accolto la nostra richiesta di istituire una “commissione consiliare Speciale sulla sicurezza urbana” il cui compito, tra gli altri, è lo studio delle problematiche afferenti la Sicurezza nella nostra città e la promozione e la tutela della cultura della legalità. In questi anni più e più volte il pD si è fatto promotore di interrogazioni e proposte volte alla determinazione della reale consistenza della criminalità nella nostra città e alla attuazione di efficaci strumenti di prevenzione e repressione e di misure tese a contrastare il disagio sociale, l’ emarginazione, i conflitti sociali e culturali. Non ci aspettiamo che sia l’O.d.G di ieri a porre rimedio ai ritardi gravissimi che questa amministrazione ha sul delicato tema della sicurezza dei cittadini. D’altronde l’istituzione della commissione e l’accoglimento delle nostre indicazioni e dei nostri suggerimenti, peraltro con notevole ritardo e solo in piccola parte non avendo avuto questa maggioranza il coraggio di sposare e di aderire in pieno alla nostra impostazione “culturale” fatta di azioni concrete e mirate su tutti gli aspetti del tema Sicurezza, è “de facto” il riconoscimento della inefficacia dell’ordinaria azione svolta sul tema da questa Amministrazione. conseguentemente all’approvazione di tale documento ci aspettiamo dall’Assessore competente (Abbascià) una presa di coscienza dei suoi limiti accompagnata da una presenza più assidua ed un maggior impegno nello svolgimento dei compiti che la sua carica richiede. con il consiglio di ieri, questa Amministrazione ha preso atto dell’esistenza di un problema serio, prenda anche atto dei propri ritardi. il segretario nicola Amoroso

cITTA’ DI BISceGLIe

Il Sindaco di Bisceglie ha espresso piena soddisfazione per l’approvazione all’unanimità nella seduta del consiglio comunale del documento proposto dall’Amministrazione comunale.Sono stati analizzati i risultati fin ora ottenuti nel campo della sicurezza e del controllo del territorio:- ristrutturazione ed ampliamento della caserma dei carabinieri; - avvio ed ampliamento del sistema di videosorveglianza; - stipula di convenzioni con Metronotte, Guardie campestri, Guardie Ambientali e Associazioni d’Arma per interventi sussidiari; - svolgimento di una seduta del comitato dell’Ordine pubblico e la Sicurezza presso la sala consiliare del comune presieduto dal prefetto di Bari con l’intervento delle massime Autorità di pubblica sicurezza.Questi traguardi storicamente mai raggiunti prima dal comune di Bisceglie non sono stati sufficienti, tuttavia, ad evitare una serie di episodi di criminalità a danno di rappresentati comunali impegnati nell’attuazione del programma amministrativo sulla legalità e sicurezza.Il Sindaco, avv. Francesco Spina, ha previsto nel suo programma di governo cittadino l’istituzione di una “commissione consiliare speciale” che diventi osservatorio sulle tematiche della sicurezza e promuova occasioni di incontro e raccordo interistituzionale per definire azioni concrete ed efficaci. Nel prossimo consiglio comunale tale punto programmatico del sindaco troverà attuazione con la formale istituzione di tale commissione consiliare speciale e la nomina dei componenti.Il Sindaco ha espresso soddisfazione per l’adesione e il sostegno di tutte le forze di maggioranza e per la minoranza, del pD e di città Solidale ad eccezione del gruppo dei comunisti Italiani.Il documento approvato dal consiglio comunale verrà trasmesso al Ministro degli Interni, ai prefetti di Bari e della B.A.T., al comandante della Tenenza dei carabinieri di Bisceglie anche per l’inoltro agli Organi superiori.

L’attentato subito dal Sindaco Spina e il conseguente consiglio comunale monotematico (svoltosi lo scorso 22

Novembre) hanno portato alla ribalta l’argomento “sicurezza urbana”, uno dei temi caldi della campagna elettorale della prossima primavera per il rinnovo dell’amministrazione comunale.Tra i tanti candidati consiglieri, anche Vincenzo de pinto, classe 1959, ispettore capo della polizia di Stato e attuale consigliere di maggioranza in forza al pdL. Lo abbiamo intervistato, prendendo spunto dagli ultimi fatti di cronaca.

Da quando fa politica attiva?«Da sempre. ero iscritto al Fronte della Gioventù a metà degli anni ’70 ed è a quegli anni che risale la mia amicizia con Francesco Amoruso».

Presumo che, considerata la sua professione, il suo impegno politico sia rivolto alla risoluzione dei problemi di sicurezza cittadina.«Sono convinto che ove non vi sia sicurezza non v’è sviluppo né pace sociale. e parlo di sicurezza intesa come lotta alla criminalità e “imposizione” del senso civico. La mia lunga esperienza sul

campo (ho alle spalle 32 anni di servizio nella polizia di Stato) mi porta a notare subito ciò che non va. Sono consapevole che nessuno sia in possesso della bacchetta magica, ma, avvalendomi dell’esperienza, provo a trovare soluzioni».

Quale è la prima cosa che farebbe se le fosse data possibilità di operare per la sicurezza urbana dal versante politico? «Il coordinamento delle Forze di polizia Locale. Non v’è una sinergia tra forze dell’ordine, cosa necessaria per un controllo del territorio. A scopo assolutamente preventivo, devono essere presenti sul territorio in maniera più visibile, soprattutto nel fine settimana e fino all’alba. Quanti meno genitori piangerebbero! Altro fronte su cui mi muoverei sin da subito, è quello dell’educazione al vivere civile. Auspico una maggior presenza delle forze dell’ordine e delle varie associazioni d’armi nelle aule scolastiche di ogni ordine e grado ».

Ha delle proposte per una migliore vivibilità della città e sicurezza dei cittadini? «Una maggior sorveglianza dei punti strategici della città. e poiché non è possibile aumentare il personale della polizia Municipale, penso ad un maggior supporto tecnologico. Ovvero, aumentare il controllo con la videosorveglianza».

in tema di sicurezza stradale cosa propone?«c’è molto da fare. elenco alcune azioni indispensabili:- rilevatori di velocità in via S. Andrea, in prossimità degli imbocchi della 16 bis e della rotonda. altrettanto dovrebbe accadere in via Veneto dove vanno anche posizionati dei rallentatori;- creazione di una rotonda all’incrocio di via Veneto - bretella via Ruvo (nelle vicinanze del distributore di benzina), un’altra all’incrocio di via Vecchia corato con via Sergio cosmai (direzione via Andria) e l’ultima all’incrocio via S.Andrea - via S. Maiellaro;- strisce pedonali rialzate rispetto all’assetto stradale(dossetti) per tutto il lungomare, onde obbligare gli automobilisti a rallentare.Ma la vera necessità è l’aumento del numero di Vigili Urbani. L’organico cittadino è proprio insufficiente: ce ne vorrebbero 50, uno ogni 1000 abitanti così come prevede la legge, ma gli operatori in servizio attualmente sono solo 31 ».

Sono sul punto di accomiatare l’ispettore de pinto, quando mi anticipa con le parole:«È necessario un codice etico comportamentale per pubblici amministratori, politici e dipendenti pubblici tutti. chiederò al Sindaco e al consiglio comunale di elaborarne uno, che preveda una pena pecuniaria e un procedimento disciplinare verso tutti coloro i quali contravvengono alle norme di legge e deontologiche. Non possiamo permetterci di elevare contravvenzioni ai cittadini quando noi non diamo il buon esempio».

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Felicia Antonino

pABLO RIGANTe: MA DARIO GALANTINO DOVe VA?

Incontro l’avv. pablo Rigante, consigliere comunale del pdL per caso e subito mi chiede: «hai capito cosa sta facendo Dario Galantino?»

Si riferisce al comunicato che l’avv. Dario Galantino, già segretario del MpA, ha inviato alla nostra redazione e che abbiamo pubblicato sul numero in edicola a Novembre.

cosa vuoi dire? gli ho dato il la ed è stato come accendere una radio. «È singolare quello che dice. Fa un appello ai cittadini, parla a titolo di alcuni sottoscrittori, ma l’unico firmatario è lui. E poi: si presenta come ex coordinatore cittadino del MpA, come candidato consigliere o come candidato sindaco? parla di un “distacco dei cittadini dalla politica amministrativa e … distacco nei confronti della politica nazionale e dei suoi interpreti”, quando tra questi “interpreti della politica nazionale” c’è anche il presidente del suo partito. Tra l’altro, a mio parere, Lombardo è il primo degli esempi di poca affidabilità e il suo unico consigliere comunale Tonio Di Lollo non è certo da meno: non partecipa a tutti i consigli comunali e quando lo fa è presente per poco tempo».tento una difesa di Dario: ma non è stato tuo

“allievo” politico in seno al MPa?«Mi dispiace, ma devo dire che Dario Galantino da segretario di sezione non è stato capace di formulare suggerimenti concreti da porre all’attenzione del consiglio comunale. Se io, pablo Rigante, ho fatto qualche proposta in passato, non è certo stato frutto del lavoro del coordinamento del partito. e poi, di quale coordinamento stiamo parlando?»

Sei troppo polemico: il movimento che galantino propone è agli inizi; aspetta almeno che si concretizzi con un programma condiviso e con un gruppo più allargato. Ma veniamo a noi. cosa mi dici di Pablo rigante? «Sono fortemente convinto del giusto operato dell’attuale amministrazione e in particolare del pdL. Mi sono riconosciuto nel suo programma e per questo, da consigliere di maggioranza MpA, sono passato a consigliere di maggioranza del pdL. Auspico la riconferma del centro-destra alla guida della nostra città».

Hai un programma tuo?«È quello che stiamo costruendo nel pdL, ma personalmente prometto un maggior impegno

FORUM cITTADINI:IL SINDAcO SpINA cONceDe IL BIS

con il ciclo di incontri “città e cittadini a confronto”, il primo cittadino si fa “aiutare” a stendere

il suo programma elettoraleL’idea dei forum non è nuova: erano già stati attivati nel 2006, contribuendo probabilmente alla vittoria dell’avv. Francesco Spina sui suoi concorrenti. Ora il Sindaco, che punta alla riconferma, indice nuovi tavoli di discussione in vista della campagna elettorale per le nuove amministrative. Il primo dei quattro forum previsti, Venerdì 5 Novembre, ha messo in chiaro una cosa: a stendere il suo nuovo programma elettorale saranno tutti i cittadini, nessuno escluso.Il Sindaco lo ha capito bene, che la partecipazione è percepita come elemento decisivo per la democrazia. e che la gente sa che gli amministratori che operano correttamente hanno tutto l’interesse a coinvolgere la base, mentre chi fa da sé e non concede potere di indirizzo a nessuno, lo fa per due motivi: o è un dittatore, o ha qualcosa da nascondere. Tornando all’appuntamento del 5 Novembre, il meeting moderato dalla giornalista Vanessa Battista ha avuto come tema “Il comune, leva di sviluppo e di lavoro”. ed è proprio dallo sviluppo che ha preso piede la discussione: sono stati evidenziati i progetti già avviati e quelli in fase di attuazione.parlando poi dei programmi futuri è emersa la necessità di ripartire dalle peculiarità del territorio: agricoltura, turismo, imprenditorialità vincenti. Le difficoltà che la città lamenta sono soprattutto di tipo occupazionale e la rivoluzione in tal senso non è cosa breve. presenti presso l’auditorium S. croce,

politico. Si sa, c’è sempre tanto da migliorare».

Qualche parola sul candidato sindaco dell’opposizione?«Resto molto sorpreso quando sento dire all’avv. Napoletano, già sindaco di Bisceglie e oggi ricandidato: “Se dovessi fare il Sindaco farei…”. Forse non si è reso conto di aver già fatto il Sindaco per tre volte. Avrebbe già dovuto realizzare tutto ciò che oggi propone. È palesemente non credibile. e poi in questi cinque anni di Amministrazione Spina, il centro-sinistra si è limitato a contestare ogni proposta presentata dalla maggioranza, senza preoccuparsi di favorire un’alternativa. Quindi, presumo ancora una mancanza di idee e progetti per la nostra Bisceglie. È assurdo contestare e opporsi ai lavori di riqualificazione delle periferie e soprattutto del Centro Storico, riqualificazione fortemente voluta dal sen. Amoruso. Stiamo rivalutando il borgo antico dopo un decennio di totale abbandono e degrado e, anziché dire grazie o per lo meno tacere, loro contestano. propongano alternative, invece».

appositamente allestito in modo professionale dall’agenzia di comunicazione “zero 1 media” di Molfetta, oltre al sindaco Francesco Spina e al sen. Francesco Amoruso in qualità di vicesindaco, i rappresentanti di organizzazioni del territorio, il dott. Gianni porcelli vicepresidente confagricoltura di Bari, il dott. Alessandro Fusco in rappresentanza della confcommercio di Bari, la dott.ssa Rachele Barra della conbitur (consorzio Bisceglie Turistica), l’ing. Giuseppe Latrofa per il consorzio ASI (Area Sviluppo Industriale) e la dott. Mariangela chiappa del centro per l’impiego di Andria. Dal confronto con il pubblico, i relatori hanno sviluppato una scaletta degli argomenti da trattare nei prossimi forum: sistemazione delle strade, pulizia del territorio, incentivazione dell’agricoltura attraverso il riciclo delle acque reflue, partecipazione delle donne alla vita politica e amministrativa, sostegno al comparto della pesca.chi volesse farsi portatore di idee in tema di sviluppo e della città, si è ribadito in chiusura di dibattito, può inviare i propri suggerimenti al blog “cose da fare.it”.

F. A.

Generazione Italia - Futuro e Libertà BAT, il circolo dei futuri Fli della sesta provincia, debutta politicamente con un incontro sul

tema “Legalità. L’etica e la morale nella politica”.L’incontro, svoltosi lo scorso 26 Novembre, è stato promosso dai circoli di Generazione Italia di Barletta e di Bisceglie. A rappresentare la nostra città, Nancy pasquale, coordinatrice G.I. per Bisceglie. Hanno partecipato al dibattito l’on. Salvatore Tatarella, parlamentare europeo di Fli, Gianmarco Surico, vice-coordinatore regionale Fli, il docente universitario di diritto commerciale Sabino Fortunato, il coordinatore Generzione Italia della provincia Foggia, Fabrizio Tatarella e carmine di paola, coordinatore G.I. per Barletta. con questo meeting ha preso dunque il via il traghettamento dei finiani locali nel partito Futuro e Libertà, che conta in Italia il 7% dell’elettorato attivo pur non essendo ancora un partito organizzato e strutturato. Il messaggio politico, più che chiaro, che si è voluto lanciare in questo primo meeting è : ridiamo al centrodestra la cultura della legalità e del rispetto delle regole. Incisivo è stato l’on. Tatarella, che, parafrasando Berlusconi («chi mi sfiducia è un traditore», ndr) ha detto: «chi è nel Fli non è un traditore. Noi siamo sempre stati coerenti. Il tema della legalità ci ha portato allo scontro con il Pdl ed è il tema che giustifica la nascita del partito». Ciò che i finiani rimproverano al Pdl è di non aver risolto il problema della giustizia né nel passato governo, né in questo. Dunque, imperativo categorico per il nuovo centrodestra locale e nazionale, è quello di dare seguito alla stesura di un codice deontologico anche e soprattutto per i professionisti della politica, affinché precondizione di un buon politico sia l’essere un uomo buono.

GeNeRAzIONe ITALIA pReNDe LA VIA DeL FLI

Felicia Antonino

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Bartolomeo pasquale

AVVIcINIAMO I DISABILI ALLA pOLITIcA

in quanto persone ma quali rappresentanti di uno stesso sistema, caratterizzato dall’immobilismo amministrativo che ha portato la nostra città ad essere ormai ferma dal punto di vista dello sviluppo economico e sociale».

e cosa propone di rivoluzionario?«credo che il semplice fatto di lavorare per la città sia già una rivoluzione, visto il chiarissimo processo involutivo che ha interessato Bisceglie, dovuto ovviamente alla superficialità della classe amministrativa degli ultimi 10-15 anni».

DARIO GALANTINO: Se NeSSUNO SceNDe IN cAMpO, LO FAccIO IO

Nel mese di Novembre abbiamo pubblicato il suo appello ai cittadini per una “politica che parta dal basso”. Dario Galantino, avvocato men che 30enne, già in lizza per le provinciali del 2009 in quota all’Mpa, questa volta ci riprova con piglio e buona volontà. Un mese e mezzo fa aveva scritto e firmato di suo pugno una missiva per raccogliere consensi attorno ad una nuova proposta politica che avesse base larga e vertice più o meno uguale.La sua idea di movimento civico “trapezoidale” (chiamiamola così, per contestare il metodo della “piramide”) ci è piaciuta. Ma quella lettera “nuda”, così come proposta (in prima persona punto e basta), poteva sembrare un salto nel vuoto. Siccome conosciamo il Galantino, intuiamo che invece alle spalle c’è tutto un progetto, magari non ancora definito in ogni dettaglio, ma pur sempre reale. Di questo, abbiamo parlato con lui in un incontro informale.

Serena Ferrara

Allora, spiegaci bene da cosa nasce questa tua idea di scendere in campo in prima persona.

«Nasce dalla semplice constatazione di due elementi:1° nella città si parla solo sotto voce di tutto ciò che non va e nessuno ha preso l’iniziativa. Quindi, da persona convinta che ci siano tante cose che non vanno, provo a farmi portavoce del malcontento;2° la classe politica che ci rappresenta a livello comunale e non solo, non rappresenta il mio ideale di politica. Sono molto legato al territorio e vorrei che si sviluppasse il più possibile, ed invece assisto al susseguirsi di notevoli rappresentanze in seno agli organi decisionali della nostra repubblica che non fanno nulla, o fanno pochissimo, per il nostro territorio».

e dunque: il coraggio premia? Hai ricevuto adesioni alla tua proposta? Se si, di che genere di persone si tratta? (Politici, tecnici, imprenditori, gente di destra delusa da Spina, gente di sinistra che ha perso la strada di casa…)«Il coraggio premia sempre, almeno dal punto di vista delle gratificazioni personali; e posso assicurare che poter dire quello che si pensa, senza essere costretti a dire solo SI SIGNORe, è una grande soddisfazione.Al progetto hanno aderito in molti, persone di ogni genere, tutti scontenti del sistema e che non vedevano l’ora di sentire una voce apparentemente fuori dal coro, ma effettivamente molto condivisa».

Se si tratta di un movimento a base larga, dovreste consentire a tutti di partecipare in modo sostanziale. Ma mi rendo conto che dire “democrazia assoluta” in politica è come dire caos. condividi?«Non sono d’accordo. Il progetto si svilupperà attraverso delle sedute aperte a tutte le persone che avranno voglia di dare un contributo. e le decisioni saranno prese in maniera condivisa».

avete già pensato ad un nome e ad un programma? chi si occuperà di tutto questo? «Il programma sarà condiviso da tutti i membri del comitato che vorranno apportare delle idee».

a livello nazionale, Lombardo (a capo dell’Mpa, di cui eri fino a qualche mese addietro il coordinatore cittadino) ha dichiarato amore al Fli di giancarlo Fini, ma a Bisceglie i finiani sono con Spina. E l’Mpa, a questo punto, che strada prende? «L’Mpa prende la strada dell’autonomia e dello sviluppo del territorio, attraverso la difesa dei valori e l’esaltazione di tutto ciò che rende Bisceglie unica.credo che i gruppi che sostengono uno schieramento a livello nazionale ed uno differente a livello locale

avranno grosse difficoltà a fare una campagna elettorale coerente.e comunque a Bisceglie, come nel resto d'Italia, i finiani sono con Fini, e se Spina rappresenta uno schieramento che Fini vuole contrastare, i suoi rappresentanti locali dovranno seguire quella linea, oppure cambiare partito, se non condividono».

Ma questo movimento civico “trasversale” che, a quanto ho capito, non fa capo all’Mpa, cosa rimprovera a Spina?«Il movimento che sta nascendo rimprovera a Spina tutto ciò che rimprovera a Napoletano, non

Nelle campagne elettorali dei politici locali e nazionali, tra i tanti punti dei programmi un accenno al sostegno ai

disabili non manca mai. Ma per passare dalle belle parole ai fatti, le strade spesso sono tortuose e al concreto non si arriva mai. Fa eccezione il giovane club della Libertà di Bisceglie (nato lo scorso Settembre), presieduto da enzo caputo.Fautore del progetto per l’inclusione politica di disabili e donne è Alex Caputo, classe 1989, laureando in Giurisprudenza d’impresa e mediatore creditizio. ci ha spiegato le ragioni del suo credo: «Vivendo a stretto contatto con persone meno agiate e disabili, ho voluto dar loro voce, eliminando i filtri e le barriere con le istituzioni. Non vogliamo puntare ad una loro candidatura diretta, perché a loro non interessa esporsi in prima linea, ma essere rappresentati come portatori di interesse».La domanda sorge così spontanea: quale contributo attivo i disabili possono dare al club? «Tramite il loro responsabile, Giosuè Gargiulo (disabile anche lui dal 2003 a causa di un incidente stradale), i ragazzi meno fortunati di noi possono manifestare le loro esigenze ed i loro problemi. Giosuè merita di essere preso ad esempio per la sua forza di volontà».Voce anche alle donne, con la sezione femminile, presieduta da Gabriella Aruanno. «Vogliamo che tutti partecipino – spiega caputo - indistintamente dal sesso e dalla classe di appartenenza. Anche le ragazze hanno molto da dire: il feeling è ottimo, le basi per fare bene ci sono tutte».Il club delle Libertà in meno di tre settimane ha raccolto cento iscritti. Ma a caputo i numeri per il momento non interessano. L’euforia dei primi tempi, si concentra sui progetti futuri del circolo: «Intendiamo realizzare una manifestazione al mese, in collaborazione con associazioni come l’Agebeo di Michele Farina (l'Associazione genitori bambini emato oncologici, ndr) ed altre realtà locali. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere tutte le fasce sociali, diversamente abili compresi, in tutte le fasi della realizzazione degli eventi organizzati».

A tu per tu con Alex Caputo

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Bartolomeo Pasquale

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La fabbrica di Nichi e la Cgil discutono di uno dei problemi più spinosi delle nuove generazioni.

OccUpIAMOcI. IL LAVORO A BISceGLIe: ISTRUzIONI peR L'USO

Lo spettro più grande che minaccia i giovani del Sud (e ormai non solo loro) è senza dubbio la disoccupazione.

Se ne è parlato tanto, e si continua a filosofeggiare sulle cause che costringono le nuove generazioni a migrare altrove. c’è chi sostiene che dipenderebbe dalla cattiva volontà dei meridionali, riluttanti ad accettare salari inferiori o posti non prestigiosi, scarsamente disponibili alla mobilità territoriale, insomma ‘poltroni’ nel senso pieno del termine. c’è chi, invece, considera il Sud vittima del “familismo amorale”, come sostiene l’antropologo americano Edward Banfield, che ha coniato il concetto per descrivere l’incapacità della popolazione meridionale di agire per qualsivoglia fine che trascenda l’interesse materiale immediato del nucleo familiare. c’è poi chi liquida il problema andando a scomodare la cultura greca classica, secondo la quale i figli continuano ad espiare le colpe

dei propri padri; per cui noi staremmo ancora pagando, come i nostri nonni e bisnonni trapiantati al nord in cerca di fortuna, chissà quale delitto. Fatto sta che nel Mezzogiorno la disoccupazione aumenta pressoché sistematicamente, in misura più pronunciata quando la situazione economica generale è negativa, ma senza mostrare significativi cali quando la situazione economica volge al bello.La Fabbrica di Nichi e la cgil, venerdì 12 Novembre hanno incontrato presso la sede della cgil Bisceglie Michele Valente, coordinatore comunale della cGIL di Bisceglie e l'avv. Gianpaolo Santoro. A moderare il dibattito Mario Lamanuzzi, giornalista di Bisceglielive. Obiettivo, quello di fare il punto sulla situazione occupazionale locale e dare qualche consiglio ai giovani su come utilizzare i finanziamenti pubblici.L’avvocato Santoro ha parlato della sua

esperienza di consulente del lavoro, dopo un decennio d'insegnamento di diritto ed informatica ed il conseguimento, sin dal praticantato legale, di una specializzazione nell'ambito della "finanza agevolata". Il consulente del lavoro è la figura incaricata di seguire chi fa domanda di un finanziamento pubblico per la realizzazione di un’impresa, in tutto il percorso dal mandato di consulenza fino all'erogazione del finanziamento.In un quadro generale di un paese, l’Italia intera, massacrato dalla crisi e dalla mancanza di prospettive lavorative per i giovani, i finanziamenti pubblici rappresentano una risorsa concreta contro la disoccupazione, in quanto destinati esclusivamente allo sviluppo delle microimprese in ambiti territoriali svantaggiati, come il Sud Italia. A proposito di microimprese, l’avv. Santoro ha spiegato che gli attuali bandi regionali per l’ottenimento dei finanziamenti (finalizzati a start up o investimenti) escludono le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio. Il programma di sviluppo finanziario promosso dalla regione puglia, allo stato attuale mette a disposizione a fondo perduto fino a 400mila euro per ogni nuova microazienda e si rivolge a disoccupati e precari, giovani e donne. permette inoltre il sostegno dei cassaintegrati intenzionati ad uscire dall’azienda. Secondo l’esperienza di Michele Valente anche Bisceglie soffre tanto. e alcuni dati risultano addirittura stupefacenti. Un settore un tempo trainante come quello dell’agricoltura, è oggi in crisi (su 1100 braccianti, 450 domande di disoccupazione), mentre risulta pressoché scomparso quello tessile, più che fiorente fino ad una decina d’anni fa. La manodopera locale è stata soppiantata da quella estera, che costa molto meno. Le aziende non dispongono di più di 15 dipendenti. Solo il settore edilizio è in ripresa, grazie anche alla 167. e il terziario? Non incide nemmeno sui dati occupazionali: parliamo solo di lavoro stagionale e lavoro in nero.e frattanto che ci arrendiamo all’evidenza dei fatti, ci domandiamo: la politica cosa fa e cosa può fare per sciogliere il nodo più grande del millennio?

Silvia La Franceschina

IL TOpO SUL TeTTO cHe ScOTTA

cristina Giovenale

Un piccolo Jerry fa irruzione in casa di biscegliesi

Questa è la storia di un topo di Bisceglie, nato per caso in Via Isonzo. Ma un giorno disse: vado alla ricerca di una nuova casa e mentre lo diceva sorgeva un cantiere; là dove c’era l’erba ora c’è una colata di cemento su cui arrampicarsi. Passano i mesi, ma otto son lunghi e il topolino di strada ne ha fatta: ora quella casa può anche occuparla…

“chissà come si farà” avrebbe concluso il buon celentano, che magari al topo, nella via Gluck inondata

col tempo dal cemento, proprio non aveva pensato.e “come si farà” è la domanda che ora si pongono alcuni condomini di Via Isonzo, che da un po’ di tempo stanno assistendo ad un caso tanto increscioso quanto disgustoso: topi che nelle ore notturne si aggirano per i balconi. come gli ‘scazzambreidd', i folletti dispettosi. chi ha visto l’animale ha dichiarato che si tratta di un topo nero di fogna; altri hanno solo constatato gli effetti, la visita topastra, avendone trovato le tracce in escrementi e foglie delle piante rosicchiate.causa di tali scappatelle, il cantiere edilizio costruito proprio a ridosso dello stabile in questione, passerella ideale per i topi per raggiungere i balconi. chi ha provviste sul balcone, negli armadi da giardino, già teme per la salute dei propri cari. Ma i più preoccupati sono i residenti dell’ultimo piano e sull’attico, che prevedono la nidificazione dei topi sul terrazzo, in vista della stagione fredda.La presenza dei topi nella zona era di certo preesistente al cantiere, ma quest’ultimo ne ha

facilitato l’accesso alle abitazioni.

Un episodio simile si è verificato in uno stabile di Via Federico II di Svevia, nelle vicinanze di Fondo Noce: un topo di fogna si è insediato nello stanzino di una abitazione (ricavandosi una tana tra le provviste di farine e zuccheri), nei pressi dei tubi esterni del gas; nel luogo riparato, ha potuto vivere comodamente sino a che non ci si è accorti che aveva rosicchiato i cavi elettrici della caldaia. I residenti ora non possono più usufruire di acqua calda.

Il comune denominatore dei due episodi di periferia, i topi di fogna, ci dice una sola cosa: che la città è sporca. contribuisce a destare preoccupazione, il fatto che i bidoni della spazzatura (in modo particolare in queste zone) non sempre vengano vuotati quotidianamente, invitando a nozze i roditori (e non solo loro). che accadrà dunque durante le vacanze di Natale, quando, a causa delle feste, i servizi ordinari di smaltimento non rispondono in toto alle normali esigenze di igiene? Anziché aspettare di scoprirlo, chiudete bene le finestre, evitate la sovraproduzione di rifiuti e, soprattutto, lasciate il gatto sulla porta…

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MORTe DI UNA DeMOcRAzIA

Accadde nell’Anno Domini 2001, era d’inverno, il calendario segnava 20 febbraio, l’orologio le 19.35. Doveva esserci foschia.

Nell’Aula senz’altro, fuori forse.A palazzo S. Domenico si riuniva il consiglio comunale con all’Ordine del Giorno “Sesta provincia pugliese”, ovvero “Morte Annunciata di una Democrazia”, ovvero ancora “piangere il Morto”, per il popolo “andare sap o vist”.era ancora in vita però. Ma il rantolo non cedeva, la speranza si affievoliva.

Tutti i consiglieri comunali avevano chiesto una 6ªprovincia policentrica a 12, se l’erano trovata policentrica a 3. portavano per scontata l’individuazione del capoluogo, se ne videro piombare ben tre in testa. Scontato ritenevano pure il nome di battesimo della neonata, e con gli altri 11 comuni desideravano brindare al grande evento, si videro invece sbattere in faccia il nome BAT e ricevere l’invito a …rimanere a secco. Vibrata era stata la protesta del sindaco Napoletano per quell’insulto (nota 22335 del 30/10/2000), assestato fu il silenzio che ne subì.Di tutto questo quel Sindaco “prendeva atto”, e sottoponeva all’approvazione dei consiglieri presenti un Ordine del Giorno col quale si ribadiva la “volontà di aderire ad una 6ª provincia pugliese effettivamente policentrica” (cioè a 12), pur sapendo che ciò non sarebbe potuto avvenire altrimenti la nuova provincia non sarebbe mai nata, neppure col cesareo. Ma lui ci teneva. Doveva salvare la faccia però e apparire un duro. e doveva “convincere”, se voleva …continuare a sognare, sognare di dominare l’intero territorio rosso! Come fare? Facile, bastava, come bastò, terminare l’O.d.G. con un monito, anzi una minaccia: ripristinare le condizioni originarie della 6ª provincia “onde evitare possibili sfilacciamenti e ripensamenti che pongano nel nulla una grande occasione di sviluppo per i comuni aderenti”. ed è ciò che avvenne: lo sfilacciamento, mai il ripensamento. Anzi: col nome BAT confermato, con la policentricità a tre consolidata, con le nostre vocazioni completamente ignorate (sul turismo e la sanità qualcuno ha mai guardato a noi?), con la nostra dignità beffata (al Sindaco Spina viene fatta ingoiare la sua timida proposta di Referendum) c’erano tutte le condizioni per onorare quell’O.d.G. e avviare il minacciato ripensamento. Invece no. Tutti i partiti, Napoletano in testa, in occasione dell’elezione del primo consiglio prov.le, si buttano in difesa della provincia a tre bocche ed ivi piazzano, aggiungendoli agli altri, ben sette consiglieri-picconatori della nostra città, della nostra dignità, della nostra vocazione, del nostro sviluppo.

Al capezzale, in quell’ ombroso 20 febbraio, quattro sindaci della nuova provincia recitano le ultime orazioni definendo “fughe in avanti” lo sberleffo del capoluogo a tre, e “problemi di metodo” la lucida determinazione di annullarci. conferita, così, l’Unzione degli Infermi i sindaci si allontanano. Restano i consiglieri col loro “dolore”. L’agonia continua a spegnere ogni speranza. Qualche consigliere propone disperatamente l’ultimo tentativo: consultiamo, consultiamo i cittadini, può salvarsi!“I cittadini? Non hanno mai protestato, non hanno mai reagito, non hanno mai raccolto firme -informa lesto Napoletano che vede per un attimo offuscare

…dalla Delibera di Consiglio Comunale n.4 del 20/02/2001 con all’O.d.G. 6ª Provincia

Si è spenta

LA DeMocRAziA

Lutto cittADino

la sua capacità di governo democratico- c’è indifferenza, meno male che non abbiamo fatto il Referendum!”. Viene così evidenziato il risultato del suo lungo e capillare lavoro di “sensibilizzazione democratica”, e viene finalmente dimostrato quanta “fatica” occorra per aspirare al vitalizio eterno.Rimbalza l’altro compagno-aspirante, elevando il concetto: “Il Referendum? e noi che ci stiamo a fare qui? Dobbiamo dimostrare di non essere capaci di fare scelte di natura politico-istituzionali? Se siamo incapaci è bene che i cittadini facciano il referendum, ma per cacciare noi dal consiglio comunale”.Da cotanta levatura e idealità, ove il distacco dalla prov. di Bari e l’adesione alla Bat venivano trattate alla tregua di un appalto della Nettezza Urbana, nessun consigliere, punto nell’orgoglio (io incapace?), se la sente di apparire distante. I più nervosetti vengono “serviti” ospitando qualche loro scarno emendamento, e, con l’unica meditata e sofferta astensione - “per motivi linguistici” (sic!) - del prof. L. De pinto presidente, quell’O.d.G. passa all’unanimità. La Democrazia spira. (*)

La dipartita viene coperta da un lungo silenzio, un silenzio che seguiva quello degli anni immediatamente precedenti e che doveva continuare a lungo. Su tutto: sullo scempio urbanistico, sulla distruzione delle nostre vestigia, sul non rispetto dei diritti dei lavoratori, sullo sterminio della struttura solidaristica e dei grandi valori dell’uomo sui quali la nostra città con tutt’altre Amministrazioni, e con tutt’altri Sindaci (Ricchiuti e Lorusso), si era votata negli anni precedenti.Un silenzio che continua ancora oggi su quella Bat, dalla quale i comuni di Ruvo e di corato si sono salvati, e nella quale Bisceglie è stata trascinata, volutamente ignorando il NO alla 6ª provincia deliberato a suo tempo dal consiglio provinciale di Bari alla unanimità di tutti i partiti (comunisti compresi); e nonostante gli appelli e gli inviti rivolti in più occasioni al sindaco Napoletano dal prof. Domenico Ricchiuti (ex Presidente della Provincia di Bari ed ex Sindaco del Comune di Bisceglie) di consultare, prima, i cittadini e di indire il Referendum. Inviti ai quali Napoletano non ha mai degnato di una risposta, mentre soverchia “dignità” ha mostrato nel porsi a paladino di una adesione alla Bat che si realizzava grazie a quell’ o.d.g. abiurato, da lui stesso e da tutti i consiglieri che l’avevano votato (alcuni dei quali nel tempo si sono ravveduti, grazie a Dio).Infatti si è accettato che per Bisceglie (seguiamo in corsivo l’O.d.G. di Napoletano): il “maggiore protagonismo -auspicato- rispetto al passato”

scadesse nell’adesione al ruolo di comparsa; il “rammarico …per …la soluzione dei capoluoghi a tre” si tramutasse in sostegno al mostro a tre bocche; l’auspicio di vedere “esaltate le proprie vocazioni ” sfociasse in iella; “la grande occasione di sviluppo” si trasformasse in regresso; “l’enorme beneficio …sotto l’aspetto del decentramento amministrativo, dei collegamenti e dei servizi” …diventasse ciò che è sotto gli occhi di tutti, basta recarsi all’INpS, o avventurarsi per una visita medica specialistica.

Ora basta. che si gridi, che si urli, che si additino i responsabili. e subito.I continui appelli contro la Bat stanno svegliando le coscienze sopite. Nascono i comitati, si tenta da più parti la formazione di Liste civiche con al centro il bubbone Bat. Si registra un buon sperare.e’ in arrivo la scadenza amministrativa, forse anche quella politica. Quale migliore occasione per urlare, per condizionare, per pesare?Guai a crearsi una tregua in questo momento. e’ ciò che vorrebbero, anzi è ciò che vogliono e in tal senso si stanno già muovendo, coloro che ci hanno resi sudditi togliendoci la libertà di scegliere con chi stare, con chi vivere, con chi programmare, con chi sognare.Ma questa volta non la spunteranno. parola della Democrazia.Questa è una battaglia di tutti, è una battaglia di libertà: nessuna strumentalizzazione è possibile né per l’oggi, né per il domani.coprire con una pagina di riscossa una delle pagine più nere e umilianti della storia di Bisceglie, è imperativo categorico per chiunque abbia a cuore le sorti della nostra città, le sorti della nostra Democrazia, le sorti della nostra Libertà.Occorre muoversi subito. Muoversi ora.22 nov. 2010, Mauro Papagni

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Felicia Antonino

67 anni, per lo Stato, sono il segnale per il giro di boa. E così anche per il Dott. De Toma, a tutti noto per essere il primario

del reparto di Ostetricia e Ginecologia, è ora di salutare i reparti in cui ha vissuto 40 anni. Laureatosi nel 1967, ha iniziato il suo lavoro di ginecologo proprio nell’ospedale cittadino (a quel tempo si poteva scegliere dove iniziare la carriera) nel 1970, come assistente del padre, all’epoca primario del reparto. Per 6 anni “aiuto” all’ospedale di Canosa, nel 1993 è tornato a Bisceglie, dopo aver vinto il concorso di primario. Ora la legge gli impone di tornare a casa, ma il dott. De Toma non l’ha presa troppo bene. Ha pertanto fatto richiesta alla ASL di rimanere come consulente. In attesa di risposta, continua ad esercitare con passione la sua professione. Curiosi di conoscere la verità su un reparto storico come quello di Ginecologia a Bisceglie, lo abbiamo incontrato e intervistato per La Diretta.

Dott. De toma, cosa è cambiato nel reparto da quel lontano ’93, anno del suo insediamento da primario a Bisceglie?«Molto. Il reparto è cresciuto a dismisura e i parti annuali pure: da 170 a 1200. Non perché nascano più figli, ma perché prima c’erano molti altri ospedali in cui partorire: Molfetta, Trani,Villa Giustina… oggi chiusi. L’aspetto negativo della questione, è che alla mole di lavoro non corrisponde un adeguato budget. È vero che i medici sono passati da 4 a 11 e che anche il numero delle ostetriche e delle infermiere è aumentato, ma le attrezzature non sono confacenti. Siamo in attesa di un nuovo cardiotocografo, visto che quello in uso ha 10 anni di vita. Un ospedale di eccellenza deve essere aggiornato tecnologicamente. per patologie particolari non siamo attrezzati e dobbiamo talvolta dirottare i pazienti verso altre strutture. Sono anni che mi batto per avere una rianimazione prenatale. Anche la mentalità del ginecologo è cambiata.

Il Vittorio Emanuele Isempre più povero

IN peNSIONe ANcHe IL DOTT. NIcOLA De TOMA

prima si pensava a salvare la madre, poi a salvare madre e bambino, oggi si pensa a far star bene entrambi e fare in modo che la mamma ricordi la nascita del figlio come un lieto evento, senza trauma e dolori. Ma per rispondere alle nuove esigenze c’è bisogno che Bisceglie diventi un punto nascita con servizi di analgesia ostetrica (epidurale). ci aspettavamo che il servizio toccasse al nostro ospedale, visto che è il primo della Bat per numero di nascite, oltre che essere l’unico ospedale in cui si fa raccolta sangue di cordone ombelicale. Invece è stata Andria a spuntarla. In barba alla legge. Stiamo aspettando che venga estesa anche a Bisceglie, Barletta e canosa. per abbassare la soglia dei parti cesarei, come ci chiedono, occorrono le epidurali. Bisogna istituzionalizzarle, perché questo comporta anche un guadagno per l’azienda: la gente paga, ospedale e medico guadagnano».

ci sono cose che non vanno nel reparto?«Non voglio vederle. Ho sempre pensato a risolvere i problemi di giorno in giorno. Agli amministratori della Asl ho cercato in molte occasioni di far capire l’importanza di una sala operatoria di reparto, ma finora nulla è accaduto. Non sono un buon organizzatore ma un buon lavoratore, mi piace soprattutto stare in reparto, in sala parto o in quella operatoria. »

a trani il reparto di ginecologia è stato riaperto il 19 ottobre. anche questo in barba alla legge. come se lo spiega?e’ vero che vogliono scipparci anche questo?«Loro lo definiscono un “percorso donna”. È sempre stato un pallino dei tranesi avere un punto nascita. per ora a Trani è stato fatto solo qualche intervento di natura ginecologica, oltre che il day hospital già esistente. È un fatto politico quello che sta accadendo. Quel che posso dire è che per ora il nostro reparto non si

trasferisce a Trani».

Però è certo che molti reparti di ginecologia saranno chiusi, lo prevede il piano di riordino ospedaliero presentato alcuni giorni fa dal governo alla conferenza Stato-regioni. Si parla di accorpamenti di sale parto che contano tra gli 800 e i mille interventi e di chiusura di reparti in cui che contano meno di 500 nascite all’anno. entro la fine di novembre le Regioni dovrebbero dare una risposta al ministro Ferruccio Fazio.«Noi effettuiamo circa 1200 interventi, abbiamo una guardia ostetricia 24 ore su 24, anche se difettiamo di anestesisti. Dovremmo essere al riparo, però i giochi politici si sa come sono. e la Sanità è politica allo stato puro».

È vero che dal 1° Ottobre non si effettuano più interruzioni di gravidanza? e se è si, perché? «perché manca un anestesista non obiettore di coscienza. Da noi si effettuavano più di 400 interruzioni di gravidanza (non se ne può andare fieri, ma è la donna che deve decidere), oggi se ne fanno zero. Il dott. Lopez (l’anestesista non obiettore) è in malattia. per motivi burocratici non è stato sostituito. Tra l’altro non è facile trovare non obiettori, perché l’anestesista che effettua interruzioni di gravidanza si accolla questo lavoro come un extra non pagato, anche nelle strutture private convenzionate: il budget per le interruzioni di gravidanza è stato ampiamente superato. È sempre un fatto di soldi: gli amministratori sono condizionati dalla spesa, che è piuttosto alta in quanto in puglia il privato entra molto nella Sanità creando problemi al pubblico servizio. Forse questo è il maggior problema della sanità regionale».

rifaresti questo mestiere?«Non lo so, forse farei il chirurgo più che l’ostetrico. Di certo rifarei il medico. Vivo con ansia il momento della nascita e mi crea problemi sentire soffrire le donne. Talvolta sembra che tutto si accanisca contro una partoriente, e spesso, se qualcosa comincia ad andar male, si presentano le situazioni più imprevedibili. Nonostante i miei anni di lavoro, in sala parto l’ansia è maggiore dell’emozione che si prova quando un bimbo viene al mondo. Sembro tranquillo solo perché devo tranquillizzare le pazienti».

Quali sono il ricordo più bello e quello più inquietante di questi anni?«ce ne sono tanti. Ma quello che ancora mi emoziona è la nascita di tre gemelli. Non eravamo attrezzati ad una gravidanza trigemina una decina di anni fa. L’allora pediatra dott. Lamanuzzi era piuttosto restio a questo parto, ma alla fine ci organizzammo. Ed è stato proprio un lieto evento.Invece il più critico è stato un intervento di asportazione di ciste ovarica. La difficoltà era nella dimensione della ciste: circa 40 cm di diametro. Occupava tutta la pancia, sembrava una gravidanza. pensavo proprio di non farcela, ma nulla è impossibile quando ci si mette d’impegno. Siamo stati fortunati: poteva essere una ciste di natura maligna invece è risultata benigna».

Una domanda a tema per il mese di Dicembre. come vivi il Natale tu che lo celebri ogni giorno?«Lo vivo in casa. Sono molto tradizionalista. Mi piace la festa del Natale ed in effetti lo abbino sempre alla nascita. però per me resta un momento tutto familiare».

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Serena Ferrara

BISceGLIeLIVe HA LA MeGLIOIl direttore Mario Lamanuzzi, querelato per diffamazione dal Comune, viene scagionato dal Gip: il reato non sussiste

«Due comuni, due appalti, una sola azienda. Il comune di corsano revoca l'appalto per la gestione della

pubblica illuminazione. Un appalto con tante similitudini con quello di Bisceglie. A partire dall'impresa aggiudicataria».Questo l’incipit dell’articolo che sarebbe valso una querela per diffamazione (delibera di Giunta Municipale del 16/01/2009) al direttore di Bisceglielive, il collega (e amico) di lunga esperienza Mario Lamanuzzi. persona mite, dalle idee politiche ben chiare ma mai prestate a servizio dell’informazione, come la professione richiede. Insomma, un giornalista che sa fare il suo mestiere e che, come tutti, può sbagliare. Ma non questa volta, non per quel pezzo (da lui firmato tre giorni prima della querela) che gli sarebbe costato mesi di rabbia ed amarezza (anche se, diciamocela tutta, per un giornalista una querela è un po’ un marchio d’orgoglio). Il direttore del quotidiano on-line semplicemente dichiarava che le similitudini tra i due comuni, circa l’appalto 25ennale concesso alla ditta Alfano, erano tante e che se a corsano avevano scelto di

revocare l’appalto, avrebbero potuto revocarlo anche a Bisceglie, “visti gli stessi “requisiti estremamente selettivi” (come definiti dal Tar di Lecce) riscontrati nei due bandi. Ovvero:1) fatturato globale «negli ultimi tre esercizi conclusi (2004-2005-2006) per almeno € 15.500.000,00»; 2) capitale sociale «non inferiore a n. 5 volte l’importo annuo dell’appalto (3.100.000,00 – tremilionicentomila)»; 3) Gestione pregressa dei punti luce e cioè «consistenza di almeno n. 6.000 punti luce, per un importo complessivo, nel triennio (2004-2005-2006), pari o superiore ad € 1.000.000,00».e’ chiaro che la “scivolata sul malizioso” , come lui stesso definiva la traduzione di “appalto selettivo” in “appalto su misura” (riferita però al comune di corsano), il coraggioso direttore se la sarebbe potuta evitare, ma è altrettanto vero che da qui ad una denuncia-querela avallata da ben 8 assessori (Vincenzo Di pierro, Antonio Di Lollo capurso, Alfonso Russo, Giovanni Abascià, Antonia Spina, Saverio Montrone, Vittorio Fata, Nunzia Nancy pasquale) più il Sindaco Spina, la strada che corre è tanta.

Ora il Giudice per le Indagini preliminari Roberto Olivieri del castillo si è pronunciato, accogliendo la memoria difensiva degli avvocati Nico Regina e Simona cifarelli e disponendo quindi l’archiviazione del caso.poche le righe di motivazione: «Sollecitare un'indagine giudiziaria non vuol dire (e non si dice nell'articolo) dare per scontato un esito di colpevolezza nei confronti dell'amministrazione comunale e pertanto non vi è alcuna valenza diffamatoria, bensì legittimo esercizio del diritto di cronaca e di critica».Sollecitare un’indagine giudiziaria è dunque un legittimo esercizio di critica e cronaca, nel rispetto di un obbligo professionale.e credetemi, lo dico con tutta onestà, non è un obbligo sempre facile da esercitare. O per lo meno non in questa realtà, non a livello locale, provinciale, regionale. A meno che non ci sia di mezzo la cronaca nazionale ed internazionale, il sexy gate o la escort di turno, quale che sia l’ala politica al governo, “fare il muso duro” e denunciare non è facile.Ora Lamanuzzi, avendo sedimentato, dopo quasi due anni, la questione, tira un sospiro di sollievo e si lascia andare. « Quale senso di giustizia volessero richiamare gli otto assessori più il Sindaco nel proporre quella denuncia, è per me ancora incomprensibile. Sarebbe certamente più plausibile interpretarla come azione intimidatoria nei confronti di un operatore dell’informazione locale».

e alla domanda «e ora cosa pensi di fare?», risponde semplicemente: «A loro offro l’occasione anche di ammettere l’errore. E di chiedere scusa a me, a Bisceglielive e a chi vuole l’informazione sempre libera. Non con una delibera, però».

In tempi in cui la discussione sulla traballante Riforma Gelmini sta mortificando ed emarginando la scuola italiana (creando

gravi tensioni nel mondo scolastico) c’è chi concretamente interviene per migliorare la fruibilità delle nostre scuole.Nella seduta del 24 novembre le commissioni parlamentari V e VII hanno approvato lo stanziamento di somme per realizzare gli interventi necessari per la messa in sicurezza e, per alcuni territori, l’immediato adeguamento antisismico delle scuole (“Interventi in materia di edilizia scolastica, legge 23 dicembre 2009 n.191 -finanziaria 2010- art.2, comma 239”).In tale contesto, i gruppi parlamentari hanno indicato talune priorità e, tra quelle indicate dal partito Democratico, su iniziativa dell’On. Francesco Boccia, vi sono le scuole biscegliesi.In particolare, l’On Francesco Boccia, componente della commissione Bilancio della camera dei Deputati, ha raccolto la segnalazione sulla difficile condizione delle scuole biscegliesi rivoltagli dai consiglieri comunali del pD, Bartolo cozzoli, Mauro Di pierro e carlo Rocco, e si è prontamente ed efficacemente impegnato per far

PD, gruppo consiliare città di Bisceglie

FINANzIAMeNTI peR Le ScUOLe BISceGLIeSI

destinare agli istituti di istruzione cittadini una prima tanche di risorse finanziarie, pari a 370 mila euro, che, nello specifico, andranno a favorire interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle Scuole medie “R.Monterisi” e “G.Ferraris”.Ancora una volta l’attenzione e la sensibilità dell’On Boccia e del pD nei confronti della città di Bisceglie e della nostra comunità fanno da contraltare a chi si ricorda dei cittadini solo in occasione delle elezioni e/o per fare demagogia o propaganda spicciola, destinando alle scuole pubbliche cittadine risorse modeste a vantaggio di soggetti e/o iniziative meno importanti (ma politicamente più “vicine”).La speranza è che questo diventi solo il primo di altri interventi sul patrimonio scolastico; i consiglieri comunali Bartolo cozzoli e Mauro Di pierro, infatti, anticipano: “nei prossimi giorni il gruppo consiliare del pD di Bisceglie contatterà e incontrerà i dirigenti scolastici delle scuole cittadine e del mondo studentesco per conoscere dalla loro viva voce le urgenti necessità degli istituti locali e segnalare le stesse all’On. Boccia”.

Il primo cittadino di Bisceglie ha ricevuto il 19 Novembre dalle mani del ministro Fitto l'onorificenza di

"cavaliere al Merito della Repubblica Italiana". L'onorificenza proposta dal Presidente del consiglio dei Ministri è stata conferita con decreto del presidente della Repubblica il 2 Giugno scorso.La cerimonia si è svolta nella Sala degli Specchi della prefettura di Bari, alla presenza del prefetto carlo Schilardi, del presidente del consiglio Regionale della puglia, Onofrio Introna, del presidente della provincia di Bari, Francesco Schittulli e del presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola.

FRANceScO SpINA cAVALIeRe AL MeRITO DeLLA RepUBBLIcA

Alessio Di Liddo

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notizie

flash

Descrivere la vita di una cittadina di media gran-dezza come Bisceglie, significa mettere in evidenza alcuni parametri salienti che emergono, per la loro peculiarità, dal solito tran tran quotidiano. Ecco in estrema sintesi, quel che è accaduto nel mese di No-vembre a Bisceglie

I FATTI DIMarco tempesta

NOVeMBRe

cRonAcA AttuALitA’

PoLiticA

cuLtuRA

- Salvati dalla guardia costiera dopo 4 giorni in balia delle onde, due austriaci sorpresi in mare da avverse condizioni meteorologiche ed un guasto al motore. Una disavventura che poteva finire in tragedia.

- Incidente mortale sulla Bisceglie-corato. Hanno perso la vita due coniugi di 64 anni, presi in pieno da un'auto mentre si immettevano sulla strada, con la loro auto, da una villa privata.

- Una violenta reazione alle contestazioni della guardia costiera che lo aveva sorpreso in mare mentre pescava illegalmente, ha portato in carcere un giovane biscegliese, che non ha voluto fornire le proprie generalità.

- profanata la tomba della contessa caprioli, nobildonna biscegliese molto nota per le sue attività assistenziali. e' stata aperta una sottoscrizione per ridare dignità alla sua ultima dimora.

- Un operaio biscegliese trentottenne è rimasto ferito in un incidente sul lavoro a Molfetta, mentre stava scaricando pannelli per l'isolamento termico in un capannone industriale a Molfetta.

- Un biscegliese di 45 anni completamente ubriaco ha tentato di aggredire i sanitari del 118 accorsi in piazza Dante, a Trani, per soccorrerlo. Sono prontamente sopraggiunti gli uomini della polizia locale che hanno bloccato l'aggressore, rendendolo inoffensivo.

- Un grave scempio è stato compiuto ai dan-ni del Dolmen Frisari: sono state derubate 50 grate di metallo poste come recinzione a protezione del monumento. Le grate sono state segate con una fresa e portate via con una gru.

- Il biscegliese Mario catalano è stato nominato nel direttivo provinciale del partito Alleanza per l'Italia, di Francesco Rutelli.

- Il sindaco Spina comunica ai cittadini di aver rispettato il patto di stabilità anche quest'anno, al fine di ottenere il riequilibrio del bilancio, che è stato chiuso in pareggio.

- Si torna a parlare della raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati. Intanto ci si chiede come mai è stato autorizzato il trasferimento a Bisceglie dei rifiuti di Ruvo.

-Il consiglio comunale ha approvato l’ultimo assestamento di bilancio di previsione per l’anno 2010 con 20 voti a favore e 6 contrari. Quest'anno non si prevede un disavanzo d’amministrazione.

- Giovani del partito "La Destra" hanno incappucciato con dei sacchi neri le fontane pubbliche di Bisceglie, per protesta contro la privatizzazione dell'acqua.

- Gli eroi biscegliesi De Trizio e De cillis sono stati immortalati in un'opera scultorea dell'artista Francesco calabrò, calabrese di origine ma biscegliese d'adozione. L'opera è stata donata alla città nel corso dell'inaugurazione della mostra del calabrò, a Santa croce.

- Il Dolmen della chianca, entrerà a far parte del novero internazionale dei “Monumenti Messaggeri e Testimoni di una cultura di pace”, promosso dall’Unesco.

- Apre il centro per anziani “Mons.re pom-peo Sarnelli”i n un palazzo settecentesco in piazza castello. La struttura dispone di 40 posti letto

- Nasce a Bisceglie un centro diurno per l’ac-coglienza di malati di Alzheimer, l’unico cen-tro autorizzato di tutta la Bat. La struttura, di 250 mq, potrà ospitare 30 pazienti (dalle 8.30 alle 16.30), e offrirà un servizio comprensivo di trasporto e mensa.

- Ultimati i lavori della nuova scuola mater-na di via Padre Kolbe. L’edificio è stato rea-lizzato con fondi comunali per un importo di circa un milione di euro.Nella nuova scuola materna saranno ospita-te quattro sezioni più locali adibiti a mensa.

- L'Associazione "comitato progetto Uomo" indice la XII edizione del concorso musicaleUNA cANzONe peR LA VITARassegna regionale di canzoni inedite per "nuovi talenti" e "talenti affermati", band e solisti, sul diritto alla vita dal concepimento al termine naturale manifestazione canora con finalità educative e di solidarietà. Le iscrizioni per la preselezione si accettano dal 1° dicembre 2010 al 10 gennaio 2011.

- 10 associazioni culturali si aggregano per il "concerto di Natale" che si svolgerà presso la Basilica di S. Giuseppe. Ad esibirsi l'orchestra e il coro polifonico Ass. capotorti.

- Il professionale richiede l'istituzione di nuovi indirizzi per l’anno scolastico 2011-2012. In particolare, per la sede di via Gandhi, l’indirizzo “Meccanica , Meccatronica ed energia”, con articolazione “energia” e l’ indirizzo “elettronica ed elettrotecnica” con articolazione “Automazione”. per la sede di via Villa Frisari, la richiesta è quella di avviare un indirizzo “Socio-Sanitario” con articolazioni “Odontotecnico” ed “Ottico”.

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pIeRO DI TeRLIzzI: UN BISceGLIeSe ALLA DIRezIONe DeLL’AccADeMIA DeLLe BeLLe ARTI DI FOGGIA

Le elezioni si sono svolte il 29 Ottobre scorso e hanno decretato il “nostro”, come il più idoneo per porsi a capo dell’Accademia al posto del prof. Savino Grassi.

Partiamo da zero. Molti, a Bisceglie, ti conoscono in qualità di artista (… ho raccolto pareri e le voci sono più o meno

unanimi: personaggio sui generis e pennello elegante), ma non come docente. Parlaci dunque di te.«Giovanissimo ho iniziato con l’insegnamento all’Accademia di belle Arti di Bari dove godevo della stima di maestri come R.Spizzico e M.conenna. ero tornato da Roma dove ero stato assistente per 2 anni di Alighiero Boetti. L'artista, prematuramente scomparso, con i suoi insegnamenti rappresenta per me una specie di "angelo custod". Sono quindi stato professore di 2ª fascia ad Anatomia, poi sono stato a Frosinone e Bologna. Dopo il concorso da docente ho vinto una cattedra all’accademia di Brera, dove sono stato per cinque anni dal 1992 al 1997. con il direttore F.de Filippi si respirava già un’aria nuova e stimolante: l'anatomia non era più vista come una disciplina esclusivamente scientifica, ma studiata anche sotto l'aspetto sensoriale.prima di "scendere" a Foggia ho lavorto anche a Roma dal 1998».

e’ vero allora, che nessuno è profeta in patria? e’ per questo che a Bisceglie non esponi mai?«Sono convinto che Bisceglie non sia una città molto attenta all’arte e soprattutto l’arte contemporanea, mi piace vivere in questo luogo un po’ come un Ufo. Da noi non c’è sensibilità e scarsa è la promozione della cultura. Non c’è amore per il paesaggio, le arti visive non vengono viste come fattore di sviluppo economico. Si promuovono molte manifestazioni popolaresche senza una programmazione, eventi che non sono in grado di richiamare diversi target turistici. per attirare visitatori i paesi vicini hanno già mosso passi importanti, penso a Trani con palazzo Beltrami dove c’è la collezione Scaringi e a Barletta con palazzo della Marra e con il castello dove si trova la collezione De Nittis. Sono 16 anni che non espongo a Bisceglie e sinceramente non ne sento la mancanza. preferisco esporre in altri contesti che sono più gratificanti».

a quali progetti ti stai dedicando ultimamente, dal punto di vista personale e in seno all’accademia?«Sono stato eletto da pochi giorni, ma questo non m’impedisce di pensare che quest’anno ricorrono i 40 anni dalla nascita dell’istituzione dell’accademia in capitanata. Mi piacerebbe, per dare visibilità e rilanciare l’attività, riproporre la testimonianza del lavoro dei docenti che hanno contribuito alla crescita dell’istituzione, artisti come I. Legnaghi, L. Lucchetti, G. Albanese, V. capone, in un confronto con gli artisti e docenti che tuttora sono presenti nel nostro istituto.Stiamo contemporaneamente seguendo, con molta attenzione, gli sviluppi del progetto che il prof. Sgarbi ha illustrato questi giorni a Roma per

la Biennale del 2011. Si prospetta la partecipazione delle accademie e dei giovani artisti a quella che è la più importante manifestazione d’arte italiana. S a r e b b e u n a b u o n a opportunità per far conoscere la vitalità creativa d e i g i o v a n i talenti presenti n e l l a n o s t r a istituzione. Dal punto di vista personale, ho un’attività abbastanza frenetica. Al momento mi sto concentrando su una personale di sculture in ceramica e porcellane che si svolgerà in primavera; nell'occasione sarà pubblicato anche un catalogo».

torniamo all’accademia. che prospettive hanno i nostri studenti meridionali, in un panorama nazionale ed internazionale che si fa sempre più competitivo? il provincialismo dell’arte, qui da noi, è ancora così forte?«Le regole del gioco non le facciamo noi, il mercato è globale. per questo motivo bisogna inseguire ad ogni costo i propri sogni. Oggi, rispetto a quando ero un giovane artista, sono cambiate tante cose: tanto per cominciare non esistono più gli artisti “puri”, ma solo artisti poliedrici e creativi, che mescolano e corrompono i linguaggi. Se a questo aggiungiamo i viaggi low coast, internet, i computer e le tecnologie, capiamo bene che, per chi ha cose da dire, non ci sono limiti. Serve solo un po’ di coraggio».

Ma ai tuoi ragazzi consiglieresti, immagino a malincuore, di fare “baracche e burattini” e cercare prospettive al nord (sia ben chiaro, anche a Milano si sente la crisi), oppure credi sia arrivato il momento di suggerire loro di fermarsi, per dare una spinta di “tacco” al resto dello Stivale?«Ti ripeto: la cosa migliore e più semplice è quella di inseguire il mercato, anche perché non ci sono proposte politiche strategiche che incentivino i nostri giovani a rimanere in puglia. Altrove, e sto parlando del Nord, ci sono più prospettive; anche perché oltre all’arte oggi i “cosiddetti creativi” sono occupati in attività diverse come la moda e il fashion, il design, il cinema d’animazione, la fotografia, il fumetto, la grafica per videogiochi. Milano è una città carica di fermenti e di opportunità. e oggi è anche una

storta di passaggio obbligato per chi vuol far carriera nell’arte».

Ma, visti i tagli alla spesa pubblica nel settore, come stimolare l’arrivo di maggiori fondi dai privati?«parliamo della nostra regione, dove nonostante tre accademie, a Bari, Lecce e Foggia non esiste un contenitore vero e proprio per l’arte contemporanea. Musei del tipo di Maxxi e Macro a Roma, sono convinto che potrebbero non solo promuovere e valorizzare i giovani artisti, ma diventare un luogo di confronto e conoscenza per collezionisti e mecenati. entrerebbero in gioco sponsor autorevoli e si potrebbe far richiesta di disporre in comodato d’uso di collezioni di banche e mercanti, così da accrescere il prestigio di questi spazi. Insomma, quel che più serve al momento, è un luogo dove l’informazione verso l’arte contemporanea si possa affermare in tempo reale, entrando in rete con le maggiori realtà museali d’Italia».

Posso permettermi, in questa sede, di farti una proposta? Da due anni a questa parte l’associazione g.B. Ferrara, editrice di questo giornale, sta promuovendo “giulianarte”, un evento che tramite l’arte ha l’obiettivo di far conoscere alla gente la musica del “nostro” Mauro giuliani. Se volessimo interagire con l’accademia, “sfruttando” la presenza un direttore biscegliese, ci offriresti la tua collaborazione? «certo, possiamo collaborare. Basta organizzare per tempo le cose. Se sei d’accordo, potremmo estendere la proposta anche agli amici musicisti che insegnano nei nostri conservatori di Bari e Monopoli. Sono convinto che ne sarebbero entusiasti».

Serena Ferrara

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iL centRo StoRico coMe non Lo AVete MAi ViSto

Serena Ferrara

non me ne vogliate se vi propongo l’ennesima puntata di un evocativo tormentone: il centro storico e la sua edilizia.

Questa volta l’idea è quella di prendervi per mano virtualmente e farvi riscoprire (come lo abbiamo fatto noi in anteprima, con una guida di eccezione) le bellezze del centro storico, guardandole da una nuova angolazione.La verità è che si può percorrere le viuzze del borgo antico in tre modi: passeggiare accontentandosi di respirarne i profumi e le emozioni e magari fare caso solo alla poca igiene e il generale degrado degli isolati; oppure percorrerlo da “semplici” turisti, a caccia di ricordi eccezionali e scorci di rara suggestione da immortalare. La terza via è quella della “consapevolezza”, di chi prende coscienza di essere custode di un patrimonio unico e inizia a chiedersi come poterlo preservare. Quest’ultima via è forse la più dolorosa, ma certamente è quella che regala le emozioni più grandi. Se siete pronti a percorrerla, allora seguiteci in questa sommaria “caccia al tesoro”, alla ricerca dei testimoni sopravvissuti del Medioevo a Bisceglie.

PALAzzo SciARRA e Le uLtiMe ScoPeRte inteReSSAnti

partiamo dunque da piazza castello per raggiungere palazzo Sciarra (alle spalle della chiesa di S. Adoeno). Lungo il percorso, a destra e manca, decine di archi attompagnati sulle facciate dei palazzi rinascimentali già ci indicano la presenza di case torri medievali, in seguito accorpate in edifici più recenti. Questo ci spiega che in passato nulla veniva distrutto: ogni edificio successivo semplicemente inglobava i

Case torri, portali catalani, emergenze medievali che spuntano ovunque: l’eccezionalità di un borgo antico ancora sconosciuto

precedenti. Una forma di tutela della storia più o meno inconsapevole, che noi “post-moderni” abbiamo del tutto dimenticato. A fianco del palazzo di Lucrezia Borgia vi è uno stabile in corso di ristrutturazione. E’ palazzo Sciarra, edificio settecentesco dalle mille sorprese.pozzo a conchiglia, scalinata napoletana si affaccia che si sul loggiato, travi cordonate del ‘500 un tempo decorate, finestre gotiche e rinascimentali, vano della torre medievale (e arco gotico di passaggio dalle strutture settecentesche a quelle precedenti) ancora perfettamente leggibile. e poi, eccole (si veda foto esplicativa), belle come non mai, le ultime scoperte della stagione: due

al palazzo di Lucrezia Borgia: il tetto è a cuspide ( ancora una torre medievale) e svetta libero sul cielo: un caso raro. Ben più spesso la casa palazziata orizzontale ingloba nelle facciate tutto il frontespizio della casa verticale.Restiamo sul posto e ruotiamo il busto di 180° per scoprire un altro dei mille edifici interessanti. Questa volta non ristrutturato. Il doppio arco del portale murato di ingresso sta ad indicare che ci troviamo di fronte ad una casa-bottega. L’ingresso più stretto (per motivi di sicurezza) consentiva solo l’accesso ai piani superiori, in cui era la zona abitata, mentre il portale più ampio segnalava ai clienti la presenza della bottega. In genere questi ingressi erano sopraelevati (sempre per ragioni di privacy), così da permettere ai proprietari, ritratte le scale di legno, di evitare ruberie al calar della sera. Il livello stradale nel corso dei secoli si è dunque alzato di oltre mezzo metro.

StRADA BALeStRieRi

proseguiamo lungo viale Sciarra per portarci in Largo tre Archi, all’incrocio con Strada Bardaro e Strada Balestieri. Nello spiazzo incontriamo il primo dei 10 portali catalani censiti nel centro storico: li si riconosce perché l’arco è incorniciato da una modanatura rettangolare, nello stile dell’architettura quattrocentesca. Alzando lo sguardo, ancora coppie di archi attompagnati, seminascosti sotto le tre (note) finestre rinascimentali. Alla nostra destra, oltre l’arco voltato a botte che attraversa il palazzo, c’è Strada Balestieri. La si legge come la mappa di un cielo stellato: archi ed archetti murati, con doppie monofore si affastellano ovunque indicando la presenza di case-torri antiche e raccontano storie dei primi secoli di vita di Vigiliae. Lungo la strada dormiente (nessun lavoro in corso) c’è anche un palazzo dal bugnato alternato. Si tratta della torre di avvistamento più antica di Bisceglie, gettata lì senza alcun genere custodia, quasi fosse una delle macerie. e’ una torre longobarda e data l’ VIII sec. eppure è sorprendentemente intatta agli esterni. Si pensa appartenesse all’antico casale di Vigiliae, precedente persino alla data di fondazione della cattedrale. Il bugnato alternato è presente anche in altri edifici del centro storico, a significare un circuito di torri fortificate che segnava il confine delle vecchie mura medievali (non continue come quelle aragonesi, ma intervallate da robuste torri di vedetta). Il percorso anulare passa per S. Domenico via Arco S. Antonio

StRADA DeLL’oSPeDALe, RuotA DeGLi eSPoSti e cHieSA Di S.nicoLA

Da strada Balestrieri svoltiamo per la stretta strada Ospedale, che prende il nome dall’antico ospedale della città. L’edificio settecentesco (oggi adibito a case popolari) è ancora in ottimo stato di conservazione (viste le finalità dell’edificio, i recuperi sono stati semplici e poco invasivi). All’esterno dell’ospedale, ad incrocio con Strada pastore, vi è ancora splendente il sacro monte di

Continua a pag. seguente

Finestra medievale rinvenuta negli interni di Palazzo Sciarra

finestre medievali a bifora, con capitello decorato, venute alla luce mentre i restauratori stonacavano le pareti della zona medievale. L’appartamento è nelle mani di un privato che ha fatto un salto nel buio e si è scoperto fortunato. Oggi sta compiendo un pregevole lavoro di restauro avvalendosi di materiali di recupero: un esempio sicuramente da seguire prima che tanti gioiellini architettonici possano crollare infrangendo tutti i loro segreti.Torniamo sulla strada, per dare un’ultima occhiata

cuspide di casa torre,Palazzo Borgia

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Notti di sapori, odori e arti negli antichi portoni e nei vicoli della città vecchia

Dopo i Libri del Borgo Antico, Bisceglie ha dato prova di saper organizzare eventi di un certo spessore culturale.

I calici nel Borgo Antico, alla loro seconda edizione, hanno riscosso un successo notevole: sarà perché rispecchia appieno le tendenze del

momento o perché offre una valida alternativa alle pizzerie per tutta la fascia (non più discotecara) degli ultratrentenni, sta di fatto che c’è stata grande affluenza di pubblico e che la gente è giunta anche dal sud barese per assaporare i vini provenienti dalle più importanti cantine pugliesi, dal foggiano al leccese.Sono stati aperti sei punti vendita in cui acquistare calice e coupon per la degustazione nei portoni (in omaggio, giusto per sottolineare che la puglia è molto à la page, anche tarallini da aperitivo).

Inoltre, per valorizzare ulteriormente il territorio e promuoverne la conoscenza, sono state distribuite mappe del centro storico. In realtà il vino è stato anche un pretesto per invitare la gente a superare i pregiudizi ancora oggi nutriti nei confronti del centro storico: sia Domenico Storelli dell’associazione Borgo Antico (organizzatrice dell’evento), sia l’On. Francesco Amoruso (assessore al centro storico), intervistati da noi hanno sottolineato la disponibilità e la gentilezza di chi vive nella cosiddetta Bisceglie Vecchia.«La collaborazione è stata totale – ha detto Domenico Storelli – anche quando si è trattato di trasportare i vini e gli arredi. Centro storico poco praticabile? Falso. L’ho frequentato parecchio negli ultimi anni problemi. Ora la gente mi ferma, mi saluta, si fa una chiacchierata. Non è assolutamente pericoloso. È una leggenda metropolitana. Ovunque nel mondo c’è brava e cattiva gente: quella che ho conosciuto io è brava gente».e di «massima collaborazione da parte degli abitanti» ha parlato anche l’On. Amoruso, sottolineando un dato di fatto: «altrimenti non ci avrebbero consentito tutti l’uso dei portoni. Questo vuol dire che anche chi ha deciso di vivere nel centro storico lo ha fatto con gusto e con interesse e ora si mette a disposizione affinchè anche tutti gli altri cittadini possano apprezzare questo quartiere della città».Ogni palazzo recava al proprio ingresso delle brevi notizie storiche sui vari proprietari. Informazioni esclusive per arricchire il patrimonio culturale dei biscegliesi su Bisceglie.L’iniziativa, svoltasi il 19 e il 20 Novembre scorso, ha raccolto gli entusiasmi di sponsor, soci dell’associazione Borgo Antico e altri enti, come ad esempio il Rotaract club, che ha fornito un contributo significativo alla logistica dell’evento. Il supporto, però, è stato da parte di tutti più materiale che economico: anche studenti, lavoratori e volontari hanno dato una mano alla buona riuscita dell’evento. Ma l’associazione Borgo Antico, presieduta da Francesco Dente, non si ferma qui: a partire dal 28 Novembre tornano i presepi in Via cardinale Dell’Olio.«I progetti sono tanti – ha detto l’On. Amoruso – anche se il nostro centro storico per un po’ di tempo dovrà restare chiuso. Sarà difatti oggetto di importanti lavori di ristrutturazione. Al di là di questo, spero che per l’anno prossimo, con il bis dell’iniziativa Libri nel Borgo Antico, magari da realizzarsi in maniera più organizzata di quanto non lo sia stato quest’anno, ci possa essere un momento di grande partecipazione. Non dimentichiamo che il fine ultimo è quello del rilancio di un centro storico che avrà nel frattempo acquistato anche una veste, io spero, ancora più bella di quella attuale».

pietà e quella che forse era un tempo la nostra ruota degli esposti. L’antica forma assistenziale permetteva ai figli di nessuno o della povertà di sperare in una nuova vita, in un orfanotrofio o in una seconda famiglia.All’ incrocio di via Ospedale con la degradata Strada pastore, di fronte all’ospedale, vi sono i resti della chiesa di S. Nicola, a tre navate poi divenute case torri. Sul palazzo (di colore rosa, in versione ottocentesce) svetta ancora intatto l’antico campanile. Strada pastore, dicevamo. In questa strada le case torri hanno subito lo scempio dell’intervento fatto sull’intero isolato. Tutti i piani terra sono murati, alle antiche torri vi si accede da un unico vano scala centrale che collega l’isolato. periodicamente tra gli edifici crollati vengono improvvisate discariche abusive e il rischio di crollo o incendio è piuttosto

grave. Basterebbe invece fermarsi a riflettere e pensare: perché dal crollo di quelle due case torri medievali al centro della via, non farne un museo? Le sezioni, i piani, le strutture interne sono perfettamente visibili. Da un cancro che rischia di farsi metastasi, potrebbe nascere un fiore…

A proposito di Fiore, lo sapevate dell’interessante progetto che un privato cittadino, il dott. Gennaro papagni, sta portando avanti per trasformare via Montegrappa in una strada della cultura?cogliamo l’occasione per diffondere la notizia ed invitarvi a deviare un po’ dal percorso medievale per partecipare (attivamente se potete) alla maratona culturale il dott. papagni organizzerà nei pressi di palazzo Fiore entro l’arrivo della primavera. Se frattanto vi va di curiosare per le altre strade del borgo antico approfittando delle vacanze natalizie, fatelo assolutamente e raccontateci del vostro viaggio a testa alta ed occhi sgranati. Scommettiamo che scoprirete quel che neanche noi sappiamo immaginare?

Continua da pag. precedente

Fabrizio Rigante

torre longobarda in Strada Balestrieri

ex chiesa di S. nicola, oggi inglobata in edificio ottocentesco

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Silvia Lafrancschina

Serena Ferrara

cOMe SI MUOVONO I RAGAzzI IN cITTà?

GReeN NIGHT pARTY

Un’indagine promossa dall’Unitre mette a nudo stili di vita e contraddizioni

Venti realtà associative, privati commercianti e otto scuole Biscegliesi: la Settimana Unesco Dess per la Mobilità Sostenibile, svoltasi tra 8 e14 Novembre scorsi, ci ha coinvolti tutti e ci ha insegnato tanto. Mostre,

conferenze, feste, liberazione delle piste ciclabili e degli scivoli per carrozzine, installazione di rastrelliere, finte multe simboliche e momenti di protesta hanno dimostrato che il momento è quello adatto per cambiare traffico e mentalità, tutti insieme e in maniera coordinata. “Andamentolento”, questo il nome della rassegna di attività che ha procurato all’Unesco Bisceglie il titolo di “realtà pugliese più attiva nella promozione della sostenibilità urbana”, ha davvero visto una partecipazione «corale, eterogenea e trasversale della cittadinanza», così come ha ben riassunto il coordinatore delle iniziative, dott. Antonio Consiglio, al termine della Settimana.Una cosa, in particolar modo, è apparsa chiara: aree pedonali, reti ciclabili, corsie preferenziali per bus e campagne sociali sono importanti. Ma non servono a nulla se la strada del cambiamento non la si percorre in maniera graduale, partecipata, costante.E così Andamentolento (di cui di seguito leggerete un resoconto dei suoi momenti più significativi) sceglie di avere un seguito e aprirsi ancor di più alla città. A partire dal 5 Dicembre le associazioni e i privati torneranno a riunirsi, per studiare nuove strategie di condivisione dei valori della mobilità sostenibile. Altrimenti detta “vivibilità”.PS: se state leggendo questa pagina, prima di passare oltre pensateci bene. Segnatevi piuttosto i recapiti del dott. Consiglio ([email protected]) e scrivetegli per partecipare a forum e iniziative. Lo diciamo solo per il vostro bene…

Grande successo anche per la Festa della sostenibilità, nella serata del 13 Novembre, pensata dall’Open Source.

Il circolo Arci, aderendo alla settimana di educazione alla Mobilità Sostenibile di Bisceglie, ha organizzato una serata speciale, ricca di musica e fantasia. “Bike Wearing”, il nome dell’iniziativa che ha ispirato artisti e seguaci di Art Attack ! Sono stati raccolti disegni, colori, temi, ispirati ad una filosofia green a cui si rifà il tema di questo appuntamento annuale indetto dall'Unesco. Tutti gli ospiti potevano portare con sè una T-shirt, per farla decorare da un’artista - Giovanna Di pierro - che la restituiva trasformata in una maglia “ecosostenibile”, con soggetti dipinti estemporaneamente in tema con logica eco-green.La serata, scandita a ritmo di reggae-bohan-rock-elettronic-dub, ha galvanizzato i partecipanti, scatenati nella pista danzante interna, il nuovo spazio al coperto del circolo Arci, ristrutturato e rivalorizzato dai volontari Open, inaugurato proprio in quest’occasione. Si sono esibiti alla consolle i “Limongella project” (Francesco “Gneppo” Di Gregorio e Francesco “Vinod” Monopoli) con il loro sound “proteico”, frutto di contaminazioni diverse, e il Dj Narrow in coppia con il Vj Atomix, la cui musica avanguardistico- sperimentale elettronica, è una tensione continua verso nuove emozioni. In questo caso, all’insegna del greeness.

promossa dall’Unitre, una delle realtà che più e meglio ha lavorato per la Settimana

per la Mobilità Sostenibile a Bisceglie, l’iniziativa “Andiamo a scuola senza macchina" è forse la prima nel suo genere su scala locale.L ’ i n d a g i n e h a p r e s o i n considerazione un campione di 330 ragazzi tra i 12 e i 13 anni (seconde e terze medie inferiori), onde scoprirne strategie di spostamento quotidiano, modo di fruire gli spazi urbani e tipologie di mezzi utilizzati in famiglia. Un

non fanno troppo peggio: 281. Una media che sale grazie ad un buon 38% di studenti che dichiara 4 o più biciclette nel nucleo familiare. poche (appena 133), sono invece le due ruote, tra vespe e motori. chi usa l’auto la mattina (il 32% degli intervistati), e qui il dato preoccupante, lo fa principalmente per scelta personale (31% del totale): andare a piedi in città, anche in pieno giorno, per molti non è totalmente sicuro. A confermarlo, un altro dato: il 19% degli studenti viene accompagnato perché sono i genitori a non volerlo lasciar solo, mentre il 23% non si sposta a piedi solo perché abita troppo lontano. Il problema traffico, di cui i ragazzi si pensa abbiano ancora poca coscienza, è invece percepito molto da vicino, se è vero che ben il 48% degli studenti dichiara impossibile giocare per strada, contro un 10% che invece ci riesce facilmente. e se quest’ultimo dato può dare molto da riflettere a tecnici e amministratori comunali, agli insegnanti resta il compito di educare, affinché i dati non presentino più contraddizioni e sorprese.Ad ogni modo, forse, qualche mobility manager in più tra i banchi di scuola non sarebbe male…

“test”, insomma, finalizzato a consapevolizzare studenti, insegnanti e istituzioni sugli stili di vita e di mobilità dei futuri cittadini.perché, come si suol dire: bisogna prima conoscersi per poi migliorarsi.Tutti i lavori sono stati esposti durante la settimana tra l’8 e il 14 Novembre presso il Sepolcreto di S. croce, dove, parallelamente, è stata allestita anche una mostra fotografica sulla mobilità, tra denuncia e sentimento.Tra i dati raccolti dall’Unitre, emerge un fenomeno schiacciante: i ragazzi vanno a scuola a piedi (66%), non usano molto le biciclette (il 28% degli intervistati sostiene che in tutta la famiglia ce n’è solo una e appena il 2% ha dichiarato di usarla come mezzo quotidiano negli spostamenti casa-scuola) né pare facciano smanie per trovarla sotto l’albero (solo il 3% chiederebbe in dono una bicicletta allo scopo di ridurre l’inquinamento in città). però sono in tanti a ritenere opportuno un aumento delle piste ciclabili (ben un 52% degli studenti, ha risposto così alla domanda: “cosa faresti per ridurre traffico e inquinamento in città?”).Rassicura un dato: se le auto sono in rapporto di 1-1 (310 vetture su 330 famiglie), le biciclette

Serena Ferrara

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Tra gli eventi che hanno animato la settimana dedicata alla mobilità sostenibile, particolarmente interessante è stato il dato della partecipazione all’happy hour “c’entro in bici” organizzato dal

Rotaract club di Bisceglie, presso il locale Rosso cardinale, Giovedì 11Novembre.Oltre 80 giovani hanno animato l’ingresso del centro storico sino a tarda sera, tra cocktail, stuzzichini e campanelli di biciclette, all’insegna di uno stile di vita notturno sostenibile che non rinuncia al divertimento. Un monito che ci si augura possa ripetersi anche al di fuori dei sette giorni del programma di andamento lento, ora che la città si sta dotando di nuove forme di arredo urbano.Mary e Dino, titolari del wine bar Rosso cardinale (che ha ospitato l’aperitivo sostenibile), sono stati decisamente contenti di questa iniziativa. Hanno accettato difatti senza esitazioni la proposta di installare – a proprie spese - una rastrelliera per parcheggiare portabiciclette, che i soci del club Rotaract avrebbero scelto e installato (assieme a quella donata alla Biblioteca don Michele cafagna, con il contributo della parrocchia omonima e di BisceglieViva-confcommercio), dopo essersi procurati autorizzazioni presso gli uffici comunali e sconti di eccezione dalla dita fornitrice.La trovata , almeno per quella sera, ha funzionato: dalle 23.00 in poi, la rastrelliera prospiciente l’ingresso del locale era colma di biciclette. Il ricco aperitivo a base di vino, focaccia con la mortadella e salatini, provvidenziale ristoro dopo tanto pedalare, è stato un ottimo esempio di animazione delle serate della movida, ugualmente divertenti anche senza macchina. Anzi, anche di più!

Aderendo alle iniziative del coordinamento “Andamento Lento” e con il patrocinio del comune di Bisceglie, il Lions club di Bisceglie ha voluto promuovere il dibattito sulla mobilità sostenibile, con

una conferenza in linea con i dettami della Settimana Unesco di educazione allo Sviluppo Sostenibile 2010.Il meeting dello scorso 9 Novembre, molto partecipato, è stato inteso dal presidente del club Neri Genesio Verdirosi come «un servizio alla cittadinanza, ovvero uno strumento di conoscenza del tema “mobilità urbana”, con particolare attenzione agli aspetti di accessibilità e fruizione degli spazi pubblici da parte di ciechi e ipovedenti». come ci ha tenuto a sottolineare la presidente di Circoscrizione, prof.ssa Chiapperini, l’incontro a sfondo scientifico e culturale si è elevato ad un grande momento sociale. Non è la prima volta che il Lions club agisce a favore dei ciechi con service mirati, tanto è vero che in tutto il mondo i soci del club di servizio sono considerati “cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”.Relatore della serata, lo psicologo Dr. Antonio consiglio; sono inoltre intervenuti il responsabile UIcI Bisceglie (Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti) Giovanni ciani, il presidente provinciale dell’UIcI Francesco Giangualano, il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bisceglie Arch. Giacomo Losapio, il Sindaco di Bisceglie Avv. Francesco Spina e l’assessore all’ambiente Di pierro.con estrema chiarezza il Dr. consiglio ha illustrato il concetto di mobilità sostenibile partendo dallo scomposizione dell’espressione. «Mobilità – ha spiegato - è il diritto di poter accedere a qualsiasi luogo da parte di tutti. E’ sinonimo di accessibilità. L’aggettivo sostenibile richiama il mantenimento della nostra sopravvivenza in connessione con tutto ciò che riguarda gli spostamenti: traffico, smog, parcheggi... Sostenibilità è invece pensare in un modo diverso, cambiare la propria forma mentis». L’analisi dell’argomento è risultata ancora più interessante quando il relatore ha iniziato a citare i dati, prima nazionali poi provinciali e infine cittadini. A proposito delle auto in circolazione: a Bisceglie se ne contano 26.456. Momento centrale dell’intervento dello psicologo è stato quello riguardante le misure collegate alla mobilità sostenibile: le infrastrutture e gli aspetti semiotici a esse collegati. «Sono le strutture a comandarci il comportamento - sostiene lo psicologo. - Bisogna quindi progettare e realizzare le strade a misura di pedoni: carreggiata stretta, panchine, alberi, marciapiedi bassi». La seconda azione è di tipo educativo e formativo: «bisogna cambiare mentalità». «Uno dei modi per cambiare mentalità é ascoltare una conferenza come quella di oggi, ma qual è la sua efficacia?» si è domandato il Dr. consiglio.«Non sempre si può plasmare il comportamento della massa così. A volte è più efficace agire per imitazione. La prima fase quindi è quella dell’osservazione del comportamento altrui». Il relatore ha presentato anche una terza via, che è quella che persegue la fermezza: «i cittadini sono purtroppo incentivati ad agire in un certo modo solo se sollecitati da sanzioni. Ed è ciò che è accaduto con il divieto di non fumare nei luoghi chiusi».

A parlare in maniera esaustiva degli interventi già attuati dall’amministrazione e di quelli in programma per la mobilità ciclistica e a favore delle utenze deboli è stato poi l’Arch. Losapio. «Partiamo dal presupposto che basterebbe rispettare il codice della strada – ha affermato in incipit il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune. - Ciò non toglie che lavori infrastrutturali nel segno della mobilità sostenibile sono stati necessari e continuano a esserlo». L’architetto ha dunque illustrato quanto fatto in questi anni: «Grazie a finanziamenti europei è stato possibile realizzare piste ciclabili in ambito urbano; con fondi di stessa natura saranno realizzate piste anche nella zona S. Francesco - Ripalta e una ciclovia che collega le Grotte di Ripalta alle Grotte di S. Croce. In ambito urbano sono stati dotati gli impianti semaforici di segnalazione acustica per i non vedenti. L’azione continuerà con la costruzione di marciapiedi in zone sprovviste».

Una leggera critica al piano illustrato dall’Arch. Losapio è stata rivolta dal presidente provinciale dell’UIcI che si è lamentato della mancata sinergia tra Amministrazione e UIcI. «Chi meglio di noi può suggerirvi sistemi adeguati per la mobilità dei non vedenti? Noi mettiamo a disposizione dei tecnici la nostra esperienza sul campo, li aggiorniamo su migliori provvedimenti. Solo insieme si può pensare e agire efficacemente. Quelli proposti sembrano quasi atti di commiserazione, mentre riteniamo che la mobilità debba essere assicurata a tutti i cittadini, senza distinzioni». A tale proposito l’Assessore all’ambiente Di pierro ha ammesso che per gli

interventi citati, l’amministrazione avrebbe dovuto chiedere il parere dei diretti interessati, ma, come accade spesso, sono mancati i “tempi tecnici”: si rischiava, in soldoni, di perdere i finanziamenti per sopraggiunta scadenza dei termini di presentazione delle domande. A conclusione della serata, il presidente Lions ha consegnato ai relatori dei “contapassi” a ricordo della manifestazione.

MeeTING LIONS SULLA MOBILITà SOSTeNIBILe

Grazia Pia Attollini

c’eNTRO IN BIcI

Silvia La Franceschina

L'happy hour Rotaract vale una rastrelliera

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I TRATTURI: DALLA TRANSUMANzA DeGLI ARMeNTI A QUeLLA DeI SApeRI

costruire un futuro migliore senza dimenticarci del passato è la sfida del presente. Uno stile di vita più responsabile

nei confronti della salute, dell’ambiente e della vivibilità degli spazi urbani è possibile. Lo hanno

dimostrato i ragazzi del Liceo scientifico di Bisceglie con “Tratturi: un grande parco ambientale - un monumento per amico”.Il progetto con cui gli alunni hanno “adottato” i tratturi biscegliesi, è stato presentato, insieme al libro: “Dalla Transumanza degli Armenti alla transumanza dei Saperi”, il 12 Novembre presso l’auditorium del liceo, in un dibattito patrocinato da comune di Bisceglie, provincia Bat, presidio del Libro Bisceglie e club UNeScO Bisceglie ed inserito all’interno del cartellone di eventi della Settimana Unesco per la Mobilità Sostenibile “Andamentolento”.I lavori, coordinati sapientemente dalla prof. Rosa Leuci, sono stati illustrati al pubblico tramite un video documentario, giusto corredo al volume realizzato da alunni ed esperti (trattavasi difatti di un pON risultato

vincitore del programma regionale “Un monumento per Amico”) a conclusione del percorso di approfondimento.come ha sottolineato la dott.ssa Anselmi della Regione puglia, intervenuta al convegno, l’idea

Attolini Grazia pia Bartolomeo pasquale

di far partecipare i ragazzi nasce dalla volontà di trasmettere alle nuove generazioni un grande messaggio: il nostro patrimonio culturale non va considerato un relitto, ma un insieme di valori, utili a costruire una comunità attiva.A colto al volo il segnale, il sindaco Spina, che nel suo intervento ha dichiarato di voler far tesoro dello studio sui tratturi, considerandolo ai fini della redazione del piano Urbanistico Generale, ancora in corso.presente all’incontro, anche il presidente Unesco Bisceglie dott.ssa pina catino, che ha partecipato al progetto anche in veste di esperta di fotografia. e in qualità di fotografa, ci ha tenuto a ricordare il potere dell’immagine: strumento di denuncia sociale, ricerca e riflessione sulle peculiarità del territorio. che la scuola sia la base da cui partire per rivoluzionare la mentalità e la cultura è un dato di fatto, ma ottenere risultati di buon livello non scontato e né tanto meno è da tutti. Dando a cesare quel che è di cesare, c’è da riconoscere che il Liceo di Bisceglie, in questo senso, ha grandi meriti.

Serena Ferrara

SALVIAMO pALAzzO FIORe

Il contesto è quello della presentazione del volume “Dalla Transumanza degli Armenti alla transumanza dei Saperi”. Si parla di tratturi, le vie della transumanza, i sentieri creati dal calpestio degli armenti in migrazione stagionale: un tema in linea con quello della Settimana Unesco per la Mobilità Sostenibile e di Andamento Lento, di cui questa serata fa parte (vedi articolo precedente).ci sono le istituzioni locali e provinciali, referenti della Regione puglia, il presidente del club Unesco di Bisceglie e i ragazzi. È insomma il luogo adatto per parlare a cuoce aperto di un sogno che ha finalmente trovato il tempo di realizzare: ridare luce a Villa Fiore (palazzo su cui la sua casa si affaccia) creando una vera e propria via della cultura. possibilmente con appuntamenti ciclici e non sporadici.Accorato ma non veemente, il dott. Gennaro papagni nell’Auditorium del Liceo racconta dei suoi studi, delle sue scoperte, del perché ama Villa Fiore e non la può veder lasciar morire.Spiega quale sia il valore architettonico della palazzina di scuola napoletana (attribuita al Vaccaro) nel contesto pugliese e documenta con immagini le similitudini con altri monumenti:la chiesa S. Teresa a chiaia, palazzo principe di Tarsia, le ville vesuviane lungo la strada del Miglio d’Oro.come un avvocato di grande esperienza all’atto

di deporre una memoria difensiva, traccia con arte oratoria la Storia delle ferite di palazzo Fiore, a partire da un secolo fa. «Agli inizi ‘900, Villa Fiori era dotata di un lungo viale che la conduceva nei pressi dell’attuale Palazzuolo e di una cappella, negli anni’20 inglobata dall’espansione della città. Negli anni’40 tre statue sono state vendute, e negli anni’50 un muro posticcio oscura la facciata anteriore. Due box auto con ingresso a saracinesca, tutt’oggi presenti, completano il quadro. Nel 53 arriva finalmente il vincolo della Sovrintendenza, che avrebbe dovuto salvare l’immobile e invece gli interni del palazzo, già allora trasformato in moduli abitativi, continuano a subire modifiche senza che nessuno batta ciglio. Scompaiono prima gli affreschi, poi il vestibolo del primo piano, coperto con un tavolato ligneo e decorato con motivi floreali. Viene cancellato anche un pregevole tavolato ligneo ottocentesco, decorato con il sistema della quadratura prospettica e raffigurante Apollo che stringe una lira da braccio accompagnandosi ad un putto musicante. Non rimane più traccia neanche del tondo raffigurante una scena dell’Orlando Furioso (Angelica che cura le ferite di Medoro). Ma la ferita più grande che il palazzo ha subito in questi cinquant’anni è quella di essere stato dimenticato». Quindi pone una domanda, sperando che tutti, come lui la considerino retorica:

«Ma è questa la luce che merita un Barocco-Rococò? Questo è quanto di meglio la mia terra riesce ad offrire ad un’architettura così pregevole?»Ma le istituzioni sono già via, già passate a presenziare ad altro evento. Il dott. papagni non si perde d’animo e va avanti: «Un funzionario di stato di fronte a queste mie domande ha risposto: “la fortuna di un palazzo non dipende da un vincolo, ma dal suo destino” Il suo destino?! Non si può accettare questa logica, non ci si può rassegnare ad un destino di cui siamo gli artefici».Bisogna, conclude il dott. papagni, che ognuno faccia la sua parte, che ogni istituzione «diventi il destino di Villa Fiori. Chiedo pertanto al dirigente scolastico di occuparsene come ha fatto con la rete dei tratturi; alla dott.ssa Anselmi (responsabile dell’ Ufficio Ambiente e Territorio Regione Puglia e tra gli esperti del PON del Liceo, nrd) di facilitarci la strada perché Villa Fiori ed altri monumenti in ombra diventino veramente “amici”; al presidente del Club Unesco di Bisceglie di candidare Villa Fiore nella lista dei beni meritevoli di un riconoscimento Unesco. E infine al Sindaco, chiedo che accolga questo palazzo tra i monumenti da promuovere e che dia il via ad un progetto di “strada della cultura”, in cui promuovere iniziative culturali con due obiettivi: portare gente sul sito, in moda che possa accorgersi che questo esiste; fare in modo che la cultura diventi strumento per presidiare un bene di tutti ormai in pericolo».

Il dott. Gennaro Papagni promuove le domeniche della cultura in via Montegrppa. Ad artisti e associazioni dice: "Fatevi avanti"

Gli studenti del liceo Da Vinci adottano i tratturi

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Dino cosmai

INDIGNAzIONI SU UNA FeSTIVITà MeLeNSA, IpOcRITA

Non avrò finito di scrivere questo rigo che saranno morti due bambini: buon Natale.

Ogni 3 secondi al mondo muore un bambino, di fame. Mentre leggevate un altro è morto: buon Natale.Il tempo, inesorabile scorre, non conta le nostre ridicole ricorrenze, tanto meno il Natale. Altri 3 bambini sono morti: buon Natale.A Natale, siamo tutti più buoni, disarmante e oscena bugia. Un altro bimbo è morto: buon Natale.Ogni anno, a Natale ci ripromettiamo ed elenchiamo le cose che potrebbero, in meglio, cambiare. Sono sempre, dal giorno dopo disattese. Sono morti altri 3 bimbi: buon Natale.A Natale ci pestiamo i piedi per comprare cibo per le pattumiere, e doni inutili. Sono morti altri 2 bambini, buon Natale.Natale la festa della famiglia… però solo la famiglia legittimata dalla chiesa… che le altre si arrangino. Sono morti altri 3 bimbi: buon Natale.Buon Natale a quelle donne - 1 su 4 al mondo - che vengono violentate nella “santa famiglia”. Altri 2 bambini sono morti: buon Natale.Oggi, siamo tutti buoni, e per non offendere nessuno tranquillamente prepariamo in casa, il presepe e l’albero (sacro e pagano). Sono morti altri 3 bimbi: buon Natale.A Natale c’è qualcuno che ricorda le famiglie dei morti sul LAVORO? Oltre che indignarsi le istituzioni, hanno fatto qualcosa per impedire questo massacro? 4 bimbi ancora sono morti: buon Natale.e a chi mendica lavoro, accoglienza, dignità, amore e vive nell’indigenza e/o indecenza, diciamo buon natale? Ma si, tanto non ci costa niente. Altri 3 bambini sono morti: buon Natale.e, facciamo mancare gli auguri all’industria bellica italiana, che in questi cupi tempi di recessione è viva e vegeta come non mai (un fatturato di oltre 5 miliardi di euro) ed esporta armi italiane prevalentemente nei paesi del Sud del mondo? Sono morti altri 8 bimbi: buon Natale.Ma anche al governo, va il mio personale buon Natale, perché ha scelto di investire 14 miliardi di euro in un progetto internazionale per costruire strumenti di morte (per la pace del mondo): i cacciabombardieri F35, proprio in questo momento di crisi economica. Non ha trovato invece soldi per l’occupazione, la scuola, la ricerca, le pensioni, per la “santa famiglia”. Ancora 7 bambini sono morti: buon Natale.Non dimentichiamo di fare gli auguri alle banche, che sono l’intermediario privilegiato nelle esportazioni di morte. UBI Banca, la Deutsche Bank e la BNL - BNp/ paribas

Vicini alle feste di Natale e forse anche un po’ preoccupati che il portafoglio si svuoti anzitempo, probabilmente staremo già pensando a come fare per mediare tra rispetto

della luculliana tradizione culinaria ed economia.Detto fatto, se seguiamo un “Menu di Natale a km 0″, ovvero facendo attenzione a che gli ingredienti delle nostre ricette contengano solo prodotti agricoli, zootecnici e lattiero-caseari locali (ad impatto ecologico ed economico più contenuto).Sulle tavole pugliesi per la cena della Vigilia di Natale, non possono mancare i panzerotti fritti fatti in casa, che diventano più buoni se preparati con farina di grano duro integrale Senatore cappelli da agricoltura biologica. Tra i primi piatti consigliamo orecchiette al ragù di cavallo e spaghetti con alici e pinoli. La pasta prodotta con grano pugliese e trafilata al bronzo trattiene meglio i condimenti. Per secondo da leccarsi i baffi: carne di cavallo “alla pignata” o agnello ai funghi carboncelli, con contorno di cime di rape o broccoli stufati. per il pranzo di Natale: tocchetti di focaccia pugliese, orecchiette fatte in casa ai frutti di mare e zuppa di pesce, naturalmente adriatico. e veniamo al dolce: perché accontentarsi di una scatola di panettone, quando custodiamo segreti che il mondo ci invidia? cartellate, torrone, marzapani e sapienze, se fatti in casa non possono che impregnare l’atmosfera della vera magia del Natale. A km 0.

Menù Di nAtALe A KM 0

zaccaria Gallo

cOMe SAReBBe IL NATALe ...

…Se abbandonassimo ogni competizione, l’aggressività, l’antagonismo a tutti i costi;se non percepissimo più gli altri come avversari;

se la bontà non fosse considerata debolezza;se non volessimo esercitare il potere per schiacciare i più deboli;se non cercassimo a tutti i costi il profitto;se non inseguissimo sempre, ovunque e comunque il successo;se imparassimo che, per sentirci uomini, non è necessario salire sempre;se non licenziassimo i dipendenti;se, almeno per un quarto d’ora al giorno, ci adoperassimo a contrastare con ogni mezzo la povertà;se fossimo più gentili, più cortesi, più dolci;se il nostro cuore fosse più generoso;se rispettassimo gli altri;se sorridessimo di più, anche a chi non ci piace;se, ricordando le nostre origini, fossimo più accoglienti e ospitali con chi ha bisogno di una casa, di un lavoro, di una libertà, di una dignità, di una carezza;se potessimo avere occhi che non vedono il colore della pelle;se dessimo una mano al drogato, al carcerato che ha scontato la sua pena, al carcerato che soffre nel carcere, al disabile, a chi è solo, a chi trascorrerà la notte nella stazione;se amassimo gli anziani;se avessimo sempre tempo per alleviare la sofferenza di chi si incammina sulla via della morte col dolore;se, amando un Dio, ricordassimo che non è il nome che conta, ma l’amore per Lui;se riuscissimo a stare più in silenzio;se lasciassimo i nostri figli eredi di un mondo pulito, non inquinato;se difendessimo la bellezza;se decidessimo di non fare regali superflui;se non imitassimo le guerre sparando i botti;se evitassimo d’infliggere sofferenze agli animali e alle piante;si ci battessimo per la pace;se tornassimo bambini…

(la stessa che promuove Telethon), si spartiscono da sole i 3/4 di questo ricco mercato, a seguire altre banche sia straniere che italiane tra cui Unicredit e Intesa San Paolo (ah San Paolo!). Altri 9 bambini sono morti: buon Natale.A chi alimenta la deriva anticulturale italiana, buon natale anche se è morto un altro bambino.“Bisogna aiutarlo, sostenerlo, perché viene, vengono tutti da zeus, forestieri e mendichi … un dono … anche piccolo dono, è caro”. così Omero, per bocca di Nausica ci presenta il naufrago Ulisse. Oggi noi, dal mare ci aspettiamo solo delinquenti e terroristi, perché così lasciamo che lo dipingano e non ci accorgiamo dei criminali in giacca e cravatta ben profumati, che abbiamo accanto. Abbiamo dimenticato, anzi ci infastidisce, l’idea di intolleranza, solidarietà, accoglienza con il cuore, il bene per tutti. Valori di sempre, a prescindere dal Natale. Ma intanto che ce lo diciamo sono morti 6 bimbi: buon Natale.Ora voi: fate il conto di quanti bambini, con la sola colpa di essere nati, sono morti per fame durante il tempo di queste poche righe. Ogni tre secondi un bambino lascia questo “bel pianeta” anche a Natale! Questi che ho elencato sono una piccola parte dei gravi problemi che ci mortificano, problemi a cui, ad ogni Natale, tutti si ripromettono di porre rimedio, ipocritamente, da annie dal momento che non mi ritengo un ipocrita, non aspettatevi il mio buon Natale. Sono indignato.

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XXXIV eDIzIONe DeL pReSepe VIVeNTe

Fabrizio Ardito

Il Natale si avvicina e come consuetudine tutti i negozi e le case si abbelliscono di alberi e presepi. Sebbene questa festa non nasca

I pReSepI ANIMANO IL ceNTRO STORIcO

L’Associazione Borgo Antico organizza la 3ª Mostra Mercato di presepi artigianali

affatto nel mondo del lusso, sappiamo bene che spendere, in questa occasione, ci piace: ci piace costruire presepi e addobbare gli alberi,

ci piace ricevere regali (ma forse non sempre farli). D’obbligo, nella nostra tradizione è tuttavia la costruzione del presepio, classicamente composto da una grotta, con la Sacra Famiglia, e a volte abbellito da un paesaggio montagnoso, cui si affacciano pastori e altri personaggi secondari.Il via vai delle mode, spesso e volentieri ci spinge a cambiare look ai “corredi” del Natale. Un anno si sfoggia un presepe andino, l’altro quello di manifattura napoletana. Una volta quello antico, l’altra quello ispirato al design contemporaneo. Ma se non abbiamo un presepe, o ne vogliamo uno di riserva, dove possiamo comprarlo? A t o g l i e r c i i l d u b b i o , è l a manifestazione che ancora una volta vedrà protagonista il borgo antico. Dopo l’incredibile successo di “Libri nel Borgo Antico” e “calici nel Borgo Antico” l'associazione culturale "Borgo Antico" fa il tris, aggiungendo alla sua rassegna, in poco meno di tre mesi, il

chi non ha mai visto a Bisceglie il presepe Vivente del Gruppo Scout? pochi, immagino.e’ difatti da 34 anni che il Gruppo Scout promuove questa iniziativa

natalizia.Il luogo prescelto, anche quest’anno, è lo splendido scenario notturno delle Grotte di S. croce, lungo la strada provinciale Bisceglie-Corato al 7° km. Uno scenario di rigogliosa florache nella notte, alla luce delle lampadine e delle torce, restituisce una meravigliosa, quasimistica immagine di sé, aiutando a riportare il pubblico a 2000 e passa anni fa.Lungo un percorso guidato si potranno osservare mestieri antichi minuziosamente ricostruiti (il fornaio, il calzolaio, il pescivendolo, il pescatore, il vasaio, il torciaio, lo spaccalegna) accanto a prodotti della tradizione tipica contadina.Ma il presepe realizzato dagli Scout non solo vive di personaggi e mestieri: è uno spettacolo dinamico, con le odalische presso la reggia del governatore romano Quirinio (comel’evangelista Luca riporta nel suo Vangelo) e scene di vita irruente, quello la drammatizzazione della vicenda l’arresto di uno dei personaggi.Sarà per queste sue caratteristiche suggestive, che il nostro presepe Vivente riscuote successi da ogni dove: negli ultimi anni, dai dati raccolti si è registrato un continuo aumento di visitatori provenienti da paesi limitrofi (maggiormente provenienti da Trani, Barletta, Andria, Corato, Ruvo di Puglia, Molfetta e Terlizzi) e di turisti da città che varcano i confini regionali (Milano, Roma e Napoli sono solo alcuni esempi) e italiani (diversi sono infatti i turisti francesi e di altre nazionalità).come di consuetudine, sarà possibile “vivere” il presepe Scout nei giorni di Sabato 25 e Domenica 26 Dicembre 2010, Domenica 2 e Giovedì 6 Gennaio 2011. Appuntamento, presso le Grotte di S. croce.

Il Gruppo Scout organizza l’ennesima edizione del tradizionale Presepe Vivente

Fabrizio Ardito

terzo evento che valorizza le potenzialità della città vecchia. Da Domenica 28 Novembre a Giovedì 23 Dicembre in via cardinale dell’Olio si svolgerà una mostra-mercato di presepi (l’evento è già alla sua terza edizione). Meta quasi obbligata per chi ha l’hobby di costruire presepi, luogo di passeggio ed acquisto esclusivo per chi non è un hobbista. per la prima volta, tanti artigiani “per passione” potranno esporre e mettere in vendita i propri manufatti. I prezzi delle opere oscillano da poche decine di euro a cifre che superano i tre zeri. ci sono presepi ricchi e completi, oppure solo scorci di paesaggi, ma sono in vendita anche personaggi da aggiungere ad un presepe esistente, oppure ancora solo paesaggi, da poter personalizzare con la propria inventiva. «e' certamente un passo avanti – ci spiega più di un commerciante. - L'associazione propaganda la città vecchia a favore di tutta la cittadinanza. L'iniziativa diventa importante in quanto avvicina i cittadini al centro storico, ancora poco apprezzato sotto il profilo della quotidianità. Non vedo a Bisceglie, come accade invece in altre città, un centro storico all’altezza delle sue bellezze. Quest'anno si sono viste più iniziative che contribuiscono al recupero di questa immagine e spero vivamente che la vitalità di questi giorni non resti circoscritta alla realizzazione di grandi eventi». Inutile dire che il numero di presepi per “bottega” è vario, a seconda che i partecipanti abbiano realizzato pochi ma grandi, o piccoli ma tanti manufatti; il prezzo (ancora una occasione di folklore) si contratta sul posto, direttamente con l’artigiano.

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A Natale si sa, siamo tutti più buoni: che si tratti di fidanzati o di amici,

di familiari in linea retta o collaterale, ci piace vedere un sorriso, quando sotto l’albero si scarta un pacchetto incartato a regola d’arte. e chissà, tra scambi di doni, rituali della tradizione, funzioni religiose e promesse di buone azioni, che non scappi anche un pensiero solidale verso chi è più sfortunato. La domanda che prende forma tra noi della redazione è però: ma i supermercati, sanno essere effettivamente così “buoni” durante le festività? Secondo lo studio annuale di Natale di Twenga, il motore di r icerca per lo shopping di nuova generazione, gli italiani prevedono di aumentare solo del 3% il loro budget per gli acquisti natalizi nei supermarket rispetto al 2009. Il budget m e d i o degli italiani per quest’anno è di 325€, il che si avvicina al budget medio europeo (339€ contro i 314€ dell’anno scorso). Gli inglesi sono quelli che prevedono di spendere di più: ben 474€, mentre più parsimoniosi saranno tedeschi e olandesi, che spenderanno rispettivamente 270€ e 206€.

SpUMANTe FONTANAFReDDA

pANeTTONe MeLeGATTI ARAcHIDI SpUMANTe

ASTI GANcIA

penny Market* -------- -------- € 3.58 € 2.39 - 2.99primo prezzo € 5.50 € 2.99 - 3.95 € 4.50 -------Di Meglio € 6.59 € 3.99 € 6.00 € 2.99Despar € 6.39 € 4.99 € 5.18 € 4.60panda ------- ------ € 3.98 ------

Dok € 6.60 € 2.79 gr.750 € 5.40 € 3.90Ipercoop € 6.20 € 5.30 € 6.50 kg € 4.90

Grazia Pia AttolliniBartolomeo Pasquale

IL VADeMecUM DeLLe SpeSe NATALIzIe

Nella nostra Bisceglie la spesa media settimanale di una persona nei supermercati, si aggira sui 45 € considerando i prodotti di prima necessità come pane, pasta, contorni e frutta, insaccati e prodotti per la casa. Nelle settimane di Natale la cifra si quadruplica. e non creadiamo sia solo una questione di pranzi luculiani: a Natale non si praticano sconti (o per lo meno le promozioni si fanno più furbe) e i prodotti tipici costano molto più di quel che valgono. prova ne è, la “svendita” post – vacanziera di panettoni, cotechini, bevande e dolci della tradizione.Abbiamo effettuato una indagine su un campione di sei supermercati evidenziando le differenze nei prezzi relativamente agli stessi prodotti. emerge un dato di fatto: i supermercati quotati, in fatto di prezzi, fanno peggio dei fratelli minori.Un esempio? Uno spumante Asti Fontana Fredda in un discount come il penny Market viene venduto a 2,99 €, mentre in un supermercato noto al pubblico come il Dok o il Di Meglio raggiunge i 7 € a bottiglia. più obiettivi, i rivenditori sembrano esserlo su altre marche di spumanti meno in voga, tutte

vendute ad un prezzo di più o meno 3 €. Stesso discorso per la frutta secca, in modo particolare gli arachidi: i prezzi variano clamorosamente sempre in rapporto alla grandezza ed alla notorietà del supermercato, dai 3,58 del Penny Market fino ai 6 € al chilo del Di Meglio (un aumento del 59,7 %): nel mezzo troviamo primo prezzo a 4,50 € e Dok a 5,40 al kg.

Dulcis in fundo (perché proprio di dolci stiamo parlando) pandori ed i panettoni. Stavolta non è effettivamente la portata dell’esercizio

commerciale a fare la differenza sui prezzi, ma il marchio distintivo: fra

un panettone Maina ed uno Melegatti del peso di 750 grammi ci sono 60 centesimi in più, ma si arriva a 6 € (come nel caso della Despar) per le confezioni “famiglia” con panettone (o pandoro) e spumante di varie case. Abbiamo provato a stilare una tabella comparativa,

ma in realtà l’operazione si

NATALe È ANcHe...

L’Associazione “comitato progetto Uomo” ONLUS, in collaborazione con la FeDeRFARMA-Bari, organizza per

sabato 4 dicembre, nelle farmacie di turno della città di Bisceglie, il “Banco Bebè”: raccolta di farmaci, prodotti alimentari e per l’igiene dei neonati da 0 a 12 mesi. Quanto raccolto sarà offerto, in prossimità delle festività natalizie, alle gestanti e alle mamme in difficoltà assistite dal nostro Centro di Aiuto. Il Banco Bebè sarà allestito presso la FARMAcIA VeNTURA in piazza Vittorio emanuele e la FARMAcIA DI GeNNARO in via Sant’Andrea sia in orario antimeridiano che pomeridiano.

Il centro di Aiuto opera a servizio delle donne e dei loro bambini solo grazie alla generosità di quanti non fanno mancare il loro personale contributo. pertanto, invitiamo i nostri concittadini a condividere questo gesto di solidarietà con i neonati della nostra città che vivono in condizioni familiari precarie.

L’associazione rivolge un ringraziamento particolare al Dott. Arnaldo Tempesta, presidente FeDeRFARMA Bari, al Dott. Sergio Ventura e al dott. Girolamo Di Gennaro per aver colto l’importanza sociale dell’iniziativa.

BANcO BeBÈ

NATALe È ANcHe...

è rivelata piuttosto complicata. I supermarket si sono fatti, ahimè, molto furbi e in due rivendite non è mai possibile trovare gli stessi prodotti. chi ha Bauli non ha Motta o paluani, chi ha Asti cinzano non ha Fontanafredda o Martini Grandi Auguri. ecco dunque la risposta alla domanda iniziale: i dettaglianti, ma soprattutto la grande distribuzione, a Natale non sono di certo “più buoni”. Un pezzetto di carbone sotto l’albero, piuttosto che una generosa mazzetta da 50 euro in cambio di salmoni e salami, specie in un periodo di recessione come questo, ci starebbe. perché se è vero che le feste fanno girare l’economia, è altrettanto vero che più d’uno è costretto ad indebitarsi. e i debiti non saldati, alla lunga l’economia la possono solo affossare.

A Bisceglie è difficile comprare bene

* tutti i dati sono stati raccolti tra 26 e 29 Novembre

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"un anno di vita con Giovanni Paolo ii" - ed. Messaggero padova, a cura del biscegliese prof. Natalino Monopoli e di

padre Remo piccolomini, è il primo dei doni "giusti" di questo Natale. per due motivi: chi lo riceve potrà valersi di una guida spirituale che, giorno per giorno, scandirà la vita quotidiana con un pensiero di papa Wojtyla. chi lo dona, saprà di aver fatto un'opera davvero buona. L'intero ricavato delle vendite del volume (15 euro), sarà difatti devoluto alla fondazione dell'Orfanotrofio Giovanni Paolo II a Medjugorje. Il volume è disponibile presso tutte le maggiori librerie, su richiesta in cattedrale e presso il negozio Semeia (via G. Amendola, 7). Altrimenti è possibile acquistarlo durante il Natale della Solidarietà, l'11-12-18-19 Dicembre.

che ne direste di una confezione natalizia di caffè, cacao, tè, tisane, marmellate, cioccolata,

spezie prodotti senza sfruttamento dei lavoratori? Anche gli acquisti alimentari possono sposare sotto l'Albero la solidarietà. I prodotti Fairtrade Italia (Alce Nero e Mercatoaltro), in vendita presso il negozio naturalmente (Via Alcide De Gasperi, 40) sono garanzia di commercio equo e solidale. Fairtrade Italia è un consorzio senza scopo di lucro costituito da organismi che operano nella cooperazione internazionale, nella solidarietà e nel commercio equo e solidale.

Nelle quattro giornate del Natale della

Solidarietà(11-12-18 e 19 Dicembre) sarà possibile acquistare gli oggetti realizzati dai disabili della cooperativa di promozione sociale "Uno tra Noi". Il ricavato delle vendite servirà a potenziare le attività dei laboratori, con cui gli utenti vengono resi protagonisti di esperienze artistiche e di vita fondamentali al potenziamento della loro autostima.

Se volete un Natale solidale fino in fondo, non limitatevi ai regali. Anche gli

auguri potrebbero salvare una vita. Al posto del solito sms, quest'anno scegliete carta e penna. Acquistando cartoline o altri prodotti solidali da poste Italiane (trovate giocattoli e articoli natalizi presso l'ufficio centrale, in via Gramsci 32) sosterrete l'Unicef, nei suoi progetti a sostegno dell'infanzia.

presso "Bon Bon chicche di eleganza", negozio di oggettistica situato nel centro

Mongolfiera a Molfetta, è possibile acquistare articoli natalizi e pregevoli manufatti tra i quali servizi di piatti anche personalizzati, maschere, pannelli decorativi, bambole e collages realizzati dai disabili della cooperativa di promozione sociale per l’integrazione dei diversamente abili ce.Di.S. onlus di Giovinazzo. Il 70% del ricavato sarà devoluto ai fini sociali del centro diurno

Immancabile acquisto natalizio, la Stella dei volontari della Fondazione Ant torna in piazza per tutto il mese di Dicembre.

Durante il fine settimana del 4 e 5 dicembre e il Natale della Solidarietà, l'11-12-18-19 Dicembre, la campagna raggiungerà il suo culmine, colorando di solidarietà le speranze dei malati di tumore. A disposizione anche candele, panettoni, calendari, carte regalo e decorazioni natalizie per sostenere il progetto “eubiosia” (assistenza domiciliare ai malati terminali di tumore).

In via cardinal Dell'Olio, nelle stesse date, sarà inoltre

possibile acquistare il calen-dario 2011 realizzato dall'As-sociazione Giovanni Paolo ii. con un'offerta minima di 2 euro sarà possibile aiutare due diverse realtà: l'orfanotrofio l'Alveare di cascia e quello di Medjugorge. presso lo stand dell'ass. GpII, anche accessori di abbigliamento e ricami re-alizzati dalle piccole di cascia nelle ore di educazione al lavoro manuale.

facciamolo solidaleShopping di Natale: i nostri consigli per gli acquisti umanitari

Se cercate un regalo elegante, che sappia al contempo stupire e arredare ogni casa, Argenti preziosi è la scelta ideale. e solidale. Acquistando uno dei

complementi di arredo presso il negozio di oggettistica e articoli da regalo casabella (via G. pasquale, 7) sosterrete AMReF in Kenya. Dal 2009, Argenti preziosi è difatti impegnata per la costruzione di aule scolastiche, la conduzione di programmi sanitari legati all’utilizzo dell’acqua e la distribuzione di materiale educativo a favore della scuola primaria di Majivuni nel distretto di Malindi.

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ci sono luoghi in cui storia, costume, tradizioni, fede e religiosità si mescolano in

modo inestricabile.Uno di questi luoghi è la cappella del Tesoro di San Gennaro a Napoli.entrarci non è solo una esperienza estetica di emozionante evidenza, ma è anche motivo di riflessione profonda su tutto quello che Napoli ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà per la storia del nostro paese.certo, oggi, passare dalle discariche a cielo aperto delle strade, alla ineffabile raccolta di ori, argenti, statue, stucchi e tele dà l’impressione che, varcare la porta del Duomo significhi passare da un stato di rabbia rassegnata a uno di stupore meditativo.ed è quello che è successo a noi, mentre ci preparavamo a questo straordinario evento del 7 Novembre. Si tornava spesso con la memoria, così, a quel giorno in cui, dopo il conferimento del premio Luigi d’Angiò 2010 al Duca Don Riccardo carafa, leggemmo del suo entusiasmo e della sua gratitudine per l’accoglienza ricevuta a Bisceglie e per l’impegno della presidentessa

L’UNeScO DI BISceGLIe pORTA LA pAce A NApOLI cON UN cONceRTO DA NON DIMeNTIcARe

del nostro club Unesco, pina catino. entusiasmo e gratitudine che, poi, si concretizzarono nell’invito che il Duca, vicepresidente della Deputazione della cappella di San Gennaro di Napoli, rivolse al club Unesco di Bisceglie: organizzare un concerto per la pace a Napoli.In quel momento si scelse la musica, linguaggio che accomuna tutti i popoli della terra, perché da tutti capito, senza bisogno di traduzioni. Musica

che unisce, non divide. Musica che è veicolo di pace.Due regioni, puglia e campania, che da sempre hanno interagito, lasciando testimonianze del loro rapporto diretto nella produzione artistica. Allora ecco l’intuizione di unire materialmente, in una giornata, con un evento-spettacolo le forze operative dei club Unesco di Napoli e Bisceglie, per diffondere un messaggio di pace e ricordare quelli i valori fondativi della Federazione Italiana dei club Unesco: rispetto del bene comune e delle risorse del pianeta; valorizzazione del ruolo dell’educazione nella diffusione dei valori e delle

competenze, attraverso la promozione della cultura della conoscenza.L’aver riunito il presidente del club Unesco di Napoli, prof. Danise Fortunato, la presidente della Federazione Nazionale dei club Unesco, Dott.sa Maria Luisa Stringa, i Sindaci delle due città On. Maria Russo Iervolino e Francesco Spina, Monsignor Vincenzo De Gregorio, Abate del Tesoro di San Gennaro, i Vicepresidenti e il Segretario Generale del Direttivo Nazionale dell’Unesco, i membri della Deputazione della cappella del Tesoro di San Gennaro, una grande quantità di autorità civili e religiose, i presidenti dei club Unesco di Baretta, Baronissi, caserta, Lucera, Trani, Il presidio del Libro di Bisceglie, L’Archeoclub di Bisceglie, la pro Loco di San Ferdinando, Il Lions club di Bari “Isabella d’Aragona” e tanti altri enti, testimonia l’importanza e la risonanza di questo appuntamento. La cerimonia della consegna della Sacra Manna di San Nicola alla cappella di San Gennaro è stata toccante. Non capita spesso, difatti, di vedere due Santi uniti in un omaggio reciproco a due grandi terre del Sud.Quando sono risuonate le prime note del sassofono del Maestro Vittorio Gallo, si è capito che il concerto avrebbe rapito l’anima di tutti gli spettatori. certo, noi artisti eravamo emozionati, ma “L’Improvvisazione Barocca sul 2° Movimento del concerto BWV 1060”di Johann Sebastian Bach, eseguita con sassofono solo, ha presto dato a tutti la spinta necessaria per dare il meglio. e, allora, si sono alternate, con intensità, le voci recitanti delle due napoletane Valeria D’Avenia e Francesca Buommino e della terlizzese Luigia Antonino, alle intense due voci liriche del contralto elisabetta Sasso e della soprano Angela Lisco, che hanno cantato magistralmente brani di Bach, Haendel, Durante e Faurè. All’organo e al pianoforte, due pianisti: emanuele De Filippis e la nostra Angela Rosa Graziani. A me è toccato il compito di far risuonare fra le pareti della cappella e la sua volta affrescata le parole di Don Tonino Bello sulla pace: momento di grande gioia. Gli applausi alla fine per tutti sono stati suggello di una serata che difficilmente sarà dimenticata.

Metti insieme una cucina, due gatti, pentole, computers, un improbabile chef, una giornalista scoppiettante e

gente che, tra una risata e un bicchiere di vino si ritrova a condividere un piatto di orecchiette e cime condito di esperienze diverse, ed ecco che nasce “Un Pizzico di sale”!Il programma, originale e verace, va in onda ogni lunedì dalle 21.30 alle 22.30 sulla piattaforma www.ufosolar.com, in streaming live dalla cucina di casa pizzi a Bisceglie. È un format nato in collaborazione con l’associazione musicale e culturale Badside.Marzia, l ’acqua che bolle - mente del programma- e Domenico, il maccherone, invitano a cena ogni lunedì sera un paio di ospiti per una chiacchierata informale che spazia tra argomenti diversi d’attualità, cinema, musica, cultura. Tutto rigorosamente made in Italy, meglio ancora se made in puglia, nella logica della filosofia del “pensare globalmente ed agire localmente”. La bellezza di questo format “semigiornalistico” sta proprio nella suo essere così tanto casalingo e quindi così tanto vero. Non c’è tempo e modo per costruirci impalcature artificiose; gli ospiti si

ORIGINALITà, MADe IN BISceGLIe e AppROFONDIMeNTO IN SALSA AppeTITOSA: eccO GLI INGReDIeNTI DeLL’ULTIMA RIceTTA DI BADSIDeMarzia Papagna e Domenico Pizzi ideatori e conduttori del programma radio in streaming live ogni lunedì dalle 21.30 alle 22.30

confrontano direttamente in onda, magari non si conoscono nemmeno (come è successo nella puntata del 15 novembre, in cui erica Mou e i Sei ore dopo si sono incontrati per la prima volta). Ai fornel l i , cuochi d’eccezione come Giovannangelo De Gennaro (noto maestro di musica) e la sua impertinente aiutante, Sara Valente; e lo chef Domenico che pungola gli ospiti con briosa sagacia, fino alla conclusione, davanti al piatto del giorno.Nel corso della puntata gli invitati parlano di sé e affrontano l’argomento della serata, mentre il pubblico può interagire in diretta tramite chat, offrendo spunti e idee. A far da sfondo è sempre la musica.Avendovi assistito dal vivo, vi assicuro che il programma è davvero carinissimo. per questo consiglio a tutti i lettori di sintonizzarsi ogni lunedì sera su “Un pizzico di sale”. Male che vada, avrete una nuova ricetta per il vostro menù.

Silvia La Franceschina

zaccaria Gallo

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LA RAccOLTA DeLLe OLIVe NeL cORSO DeI SecOLI

Fabrizio Ardito

ceNTeNARIO DeL FRANTOIO cApRIOLI

Festeggia quest’anno la storica soglia del secolo di vita il frantoio di via S. Andrea.Fila tutto liscio come l’olio. Ma un detto

potrebbe essere usato meglio in questo caso. Di fatti certamente un ottimo risultato è stato raggiunto per il frantoio caprioli, che proprio quest’anno spegne le cento candeline. e il compleanno cade in un periodo, quello in cui si raccolgono le olive per poi lavorarle e spremerle fino ad ottenere un olio che ci invidia ormai tutto il mondo, di massima attività: al frantoio di via S. Andrea entrano ed escono trattori, rimorchi, casse piene di olive. Le macchine sono sempre in funzione, per separare i frutti dalle foglie e dai ramoscelli e le presse non conoscono riposo. La produzione dell’olio è un processo affascinante, non c’è dubbio. e poi quel profumo di “cose buone che fanno bene”, che l’aria emana nei mesi di novembre e dicembre, ha in sé un qualcosa di caratteristico, speciale. Ma come sono cambiati i frantoi, ed in particolare

il frantoio caprioli, in cento anni? Il processo è rimasto pressoché identico, ma solo cambiati i macchinari: la tecnologia ha premesso di velocizzare e di rendere più accurata tutta la lavorazione. Riposano ormai nella memoria dei nostri nonni le vecchie presse in pietra.Il frantoio caprioli rimane comunque radicato nella tradizione: non entra nella filiera produttiva dell’olio, ma come i frantoi tradizionali lavora prodotti altrui. Non interviene quindi nel mercato con proprio marchi, con confezioni e bottiglie di olio targate con il suo nome né con linee speciali di prodotti per il centenario o per le feste natalizie ormai alle porte. Una chicca del frantoio, che tuttavia non è il solo ad aprirsi al turismo, è la possibilità di visitare i locali durante tutta la produzione dell’olio. Basta farne richiesta ai titolari e le porte di un pezzo di storia della nostra città si apriranno a chiunque.

Preside Giuseppe Di Pierro

Dalle tecniche antiche a quelle moderne, per non dimenticare

Le operazioni di raccolta delle olive nel corso dei secoli sono state sempre manuali. Nei primi tempi si attendeva che le olive maturassero e cadessero a terra, quindi venivano raccolte nel miglior modo possibile.Nel secolo scorso le operazioni di raccolta furono divise in due fasi successive. prima la raccolta delle “olive di casco” ovvero quelle cadute a terra a causa di venti o di parassiti; più tardi, a mezza maturazione del frutto, si procedeva alla raccolta dalla pianta delle “olive di cima”.Le olive di casco erano raccolte a mano, una per una, da ragazzi, anche minorenni, che riuscivano, nell’arco della giornata a coglierne 60 - 80 kg. I più bravi anche 100 kg. I proprietari o i capo d’opera, per incentivare e sveltire il lavoro, organizzavano una gara, (la “mbrov”, prova) mettendo in palio due premi in denaro (di pochi soldi) per i primi due classificati.Onde facilitare queste operazioni si preparava il terreno sottostante la chioma degli alberi livellandolo e pulendolo da erbe o sterpaglie; si faceva la “chiazz” (la piazza).per la raccolta delle olive di cima, gli operai si arrampicavano sugli alberi senza scarpe, per evitare di scivolare sulla terra bagnata attaccata sotto le scarpe e farla cadere tra le olive. La raccolta veniva fatta a mano col metodo della “mungitura” delle frasche, quasi accarezzando i rami. Le olive cadevano sui teli, preventivamente stesi sotto l’albero. così, passando da albero ad albero i teli si riempivano e si svuotavano nei sacchi. All’operazione partecipavano cinque operai:

due mantenevano il sacco aperto, gli altri tre provvedevano a svuotare i teli e riempire i sacchi. I teli (“ràcane”) , lunghi circa 8m e larghi 3 m, erano fatti di canapa, mentre i sacchi, della capacità di circa 100 kg, erano di iuta. Si usava anche un’asta di legno lunga oltre tre metri (verga) per far cadere le ultime olive attaccate alla pianta.Nel dopoguerra i teli di canapa furono man mano sostituiti dalle reti di nailon a maglie strette delle stesse dimensioni. col passare degli anni, man mano che cambiava il metodo di raccolta, furono confezionate reti sempre più ampie a maglie strettissime (attualmente sono in uso reti di 12x10 m).per velocizzare il raccolto fu introdotto l’uso del “pettine” di plastica a forma di mano. Si passò, quindi, dal metodo della “mungitura” a quello della “pettinatura” dei rami di olive. A seguito dell’aumento dei costi di mano d’opera,

si introdusse un metodo che definirei “barbaro”: la raccolta con l’uso di mazze. Da quelle più corte, di 60-70 cm (“u mazzidd”) a quelle medie e lunghe, fino a 4 metri (verghe), per scuotere i rami più alti. Le fronde venivano battute e le olive cadevano sulle retine, a volte anche fuori. Gli alberi a suo tempo ”accarezzati” o pettinati venivano ora “mazziati”.L’operaio moderno non sale più sugli alberi né si toglie le scarpe, perché la raccolta viene fatta da terra, girando attorno alla pianta per battere tutti i rami.Nell’ultimo decennio la raccolta

è stata meccanizzata. Sono state prima introdotte grosse macchine che scuotendo gli alberi provocano la caduta delle olive (scuotitori), poi, per evitare danni alle piante, i “vibratori”: grossi attrezzi montati su trattori che abbracciano il tronco e lo fanno vibrare. Recente è anche l’introduzione di piccoli scuotitori motorizzati, portati a spalla dall’operaio, che agganciano e scuotono tutti i rami dell’albero. Anche lo svuotamento dei teli ed il trasporto delle olive sui rimorchi dei trattori è stato velocizzato: i teli, appena riempiti, vengono svuotati nei “secchioni” della capacità di 3-4 qt (detti “chippn”, coppini), montati su altri trattori, che provvedono a riversare le olive sui rimorchi, alla rinfusa.I mezzi moderni, poco delicati, hanno sostituito il poetico metodo secolare della raccolta manuale.Allora i sacchi caricati sui traini e trasportati al frantoio, venivano scaricati e pesati uno per uno e quindi svuotati negli appositi “camini.”Le operazioni di carico e scarico erano fatte a spalla dagli operai.Ai vantaggi tecnici dell’ultimo mezzo secolo, non corrisponde però alcun beneficio economico per l’agricoltore, perché nel contempo sono sensibilmente lievitati i costi di gestione, mentre i prezzi delle olive sono drasticamente crollati.Da diversi anni si è rinunciato alla raccolta delle olive di casco, anche di quantità consistenti: il solo costo della mano d’opera supera il ricavo di vendita. Nelle annate di magra non vengono raccolte nemmeno le olive di cima. per dare un’idea concreta della situazione attuale mettiamo a confronto due dati:

1980 – prezzo di vendita delle olive: £ 80.000 per qt (pari a circa 40 €). Salario per oltre 7 ore lavorative: £ 30.000 (15 €).

2010 - prezzo delle olive: 35 € compreso IVA 4% (pari £ 67.000 nette).Salario per 6 ore lavorative: 50 € (pari a £ 100.000), più i contributi sociali maggiorati.

Ogni commento è superfluo.Si badi bene che questa crisi grava solamente sugli olivicoltori, unici componenti di tutta la filiera a chiudere in perdita netta i propri bilanci. Se la situazione dovesse perdurare, si profila all’orizzonte un futuro disastroso: l’abbandono della terra.

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SI cHIUDe IL 40° ANNIVeRSARIO DeLLA cONFRATeRNITA DI MARIA SS. ADDOLORATAVerrà benedetto il gonfalone, sottoposto ad un accurato restauro a cura di Vincenzo Di Leo

Priore della confraternita

Lo scorso 14 novembre il Rotary club di Bisceglie si è recato in visita a Manduria per partecipare alla XIV edizione della

Festa di fine Vendemmia. L’occasione è stata colta da una trentina di soci e ospiti biscegliesi i quali hanno potuto, in quell’occasione, esplorare

A MANDURIA peR LA FeSTA DI FINe VeNDeMMIA

il locale parco Archeologico e, al tempo stesso, gustare il vino che a buon diritto rende nota la cittadina del tarantino. La prima tappa ha riguardato una mostra d’arte contemporanea, comprendente opere di Massimo Ruio e Alessandro parmigiani e presentata, presso la chiesa di S. croce, dal prof. Aldo pezzarossa. Successivamente, guidati dalla prof.ssa Laura pezzarossa dell’Archeoclub di Manduria, ci si è tuffati nel passato di questa città di origine messapica che presenta preziose vestigia di età precristiana. I resti più cospicui di quella che fu la Manduria messapica sono senza dubbio le mura megalitiche, certamente le meglio conservate di tutte le coeve cinte murarie salentine. La cerchia interna è ancora emergente per circa metà della sua lunghezza; essa era fiancheggiata da un fossato, oggi ricolmo, e la tecnica con cui è stata costruita la fa risalire al V sec. a.c., epoca in cui i conflitti fra i Messapi e la città di Taranto erano quanto mai violenti. La seconda cerchia, che racchiude la precedente, fu costruita con tecnica più evoluta ed è riferibile all’epoca delle guerre puniche (III sec. a.c.). esiste, inoltre, un terzo muro (terzo per data di rinvenimento, ma datato al IV sec. a.c.), individuato all’interno del fossato

relativo alla prima cerchia muraria e costruito, forse, proprio con funzione di rinforzo di quest’ultima. A ridosso delle mura si osservano i resti della necropoli messapica, circa mille tombe che hanno restituito corredi funerari databili al IV-III sec. a.c.. Molto suggestiva è stata la visita al Fonte pliniano, una sorgente d’acqua sita in una grotta naturale sotterranea descritta, in antichità, dal naturalista latino plinio nella sua Naturalis Historia. La tradizione vuole che l’acqua di questo fonte abbia dissetato le truppe di Annibale che qui si erano asserragliate durante

il lungo assedio di Quinto Fabio Massimo. Recenti scavi archeologici hanno restituito frammenti di ceramica attica del VI sec. a.c., ad ulteriore testimonianza dell’antica frequentazione del fonte. Non meno interessante è stata la visita condotta alla chiesa di S. pietro Mandurino; si tratta di un monumento composto da tre elementi architettonici comunicanti tra loro: il primo coincide con la chiesetta emergente, databile tra il X e il XII secolo; gli altri due ambienti, ipogei, sono rispettivamente una basilica a due navate terminante con due absidi e datata tra l’VIII e il IX secolo ed una camera di forma quadrangolare, probabile riuso di una tomba a camera di età ellenistica.Il pranzo, tenutosi presso la cantina del consorzio produttori Vini, è stato preceduto dalla relazione del prof. Alessandro Di Muro, ricercatore presso l’Università della calabria, sul tema “prima del primitivo: vite e vino nella puglia medioevale”, e si è caratterizzato per la presenza di ben 250 soci provenienti da diverse zone della puglia e d’Italia. Un’occasione di incontro, dunque, per rinsaldare i legami di amicizia rotariana all’insegna della storia, dell’arte e della buona tavola.

Giovanni cassanelli

Do p o l a n o m i n a a p r i o r e d e l l a confraternita di

Maria SS.Addolorata, la mia mente era già prospettata al 2010 che, pur non essendo un anno giubilare per il

nostro sodalizio, avrebbe visto protagonista la nostra amata confraternita in occasione del 40° anniversario della sua costituzione. Nel consiglio della confraternita tenutosi a Marzo del 2009 portai a conoscenza dell´amministrazione della nostra confraternita tutte le possibili proposte che poi avrebbero formato il vasto programma di eventi per ricordare la nascita del nostro pio sodalizio. con mia grande soddisfazione tutte le proposte furono deliberate senza grandi contestazioni o controversie di alcun genere. Tra queste, il restauro del nostro gonfalone, che

a parer mio non era altro che un rifacimento dell´antico labaro preesistente. Sul nostro labaro era presente l' immagine della Vergine SS. Addolorata in fotografia, cosa che non confaceva all'epoca di costituzione della confraternita. Decisi con altri confratelli di distaccare la fotografia dal panno del labaro e con grande sorpresa sotto questa trovammo un dipinto della Madonna risalente all'800.La gioia fu grande e l'emozione fu così forte da non riuscire piu' a trattenere le lacrime.A mio avviso il dipinto fu coperto per ragioni estetiche, dato che la testa dellaVergine si presentava troppa inclinata. Il restauro effettuato oggi dalla dott.ssa Loredana Acquaviva, ha reso possibile correggere la posizione del capo e restituirci il gonfalone che ricorda la data della fondazione della confraternita.

È stata nostra premura far aggiungere sul retro del panno l'anno di fondazione della confraternita e l'anno del restauro.Il labaro sarà portato come insegna confraternale nelle processioni "principali" per la solennità del corpus Domini, in occasione della festa dei Santi prottetori e la Festa della Vergine Addolorata.Sabato 18 dicembre il labaro sarà benedetto ed esposto ai fedeli.Domenica 19 dicembre 2010 tutti i confratelli saranno chiamati ad eleggere il nuovo consiglio della confraternita in conformità con il nostro statuto diocesano.colgo l'occasione per ringraziare il nostro padre Spirituale, per l'impegno e il costante supporto a Don Mauro Camero, nonché a Lucia Maffione, Speranza Brescia ed a pasquale capurso per la professionalità nella realizzazione dei ricami.

Dal 29 di Ottobre poste Italiane ha assegnato nuovi codici di avviamento postale a 146 comuni e 23 frazioni d’Italia, compresi i 10 comuni della sesta provincia pugliese. Una modifica necessaria per mettere ordine tra i codici di quei comuni che hanno subito variazioni nell’assetto amministrativo. Il nuovo codice d'avviamento postale assegnato al comune di Bisceglie è 76011 che sostituisce il precedente 70052. Fino ad aprile si potranno utilizzare ancora i vecchi codici d'avviamento, poi si dovranno adoperare necessariamente i nuovi.Questi i cap dei dieci comuni della Bat: Andria 76123, Barletta 76121, Bisceglie 76011, canosa di puglia 76012, Margherita di Savoia 76016, Minervino Murge 76013, San Ferdinando di puglia 76017, Spinazzola 76014, Trani 76125, Trinitapoli 76015.

cAMBIA IL cODIce DI AVVIAMeNTO pOSTALe A BISceGLIe.

Alessio Di Liddo

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Sport

TAMBUReLLO: Non so come scriverlo nel nostro dialetto, ma seguendone il suono dovrebbe risultare: TAMBRReIDD. con questo nomignolo, che gli veniva dal suo correre come un matto da una porta all’altra del campo di calcio, era conosciuto da una marea di biscegliesi, non solo sportivi.Sto parlando di Mauro Lamanuzzi, che il 13 Novembre 2010 ha lasciato un vuoto nel cuore di chi lo ha amato.persona che si è contraddistinta nella sua vita,

MAuRo LAMAnuzzi24 Gennaio 1932 - 13 Novembre 2010

abbastanza tribolata, per il forte altruismo, una generosità che lo spingeva a dividere il suo poco con gli altri.Molti lo ricorderanno anche per quel suo modo, al limite, di giocare a calcio.Ha giocato nella polisportiva “G.Ventura di Bisceglie”, raggiungendo non trascurabili traguardi negli anni 1956-57-58.Nella foto, è il secondo da sinistra, accovacciato.ciao Mauro, se puoi continua a correre…Tambrreidd.

Il ritratto della felicità in casa Bisceglie viene disegnato da Amedeo Di pinto, decisivo nelle ultime due uscite della formazione

neroazzurra contro il Maruggio e contro il San Paolo Bari; gare che, dopo l’inopinata sconfitta subita in casa col cerignola, hanno permesso di agganciare il Martina Franca al primo posto in classifica, rinverdendo la rivalità che due stagioni fa aveva fatto da leit motiv per la promozione in serie B nel campionato di Basket.Andando con ordine, la gara contro il castellana ha dato fiducia ulteriore agli uomini di Del Rosso, spinti a fare bottino pieno, così come negli scontri, diretti e sentiti, di copertino e Martina Franca. Due risultati risicati con reti di Cioffi nel primo incontro e Sisalli nel secondo, ma che hanno dato ulteriore entusiasmo anche alla tifoseria. entusiasmi subito spenti dalla decente partita contro l’Audace Cerignola dell’ex tecnico andirivieni Mimmo Di corato, contestato per tutto l’incontro insieme ad una vecchissima conoscenza locale militante nelle fila gialloblu. Si tratta di Massimo piscopo, uno dei migliori in campo, con una prestazione impreziosita dall’assist sul filo dell’offside che ha portato i foggiani sullo 0-2.Le reti di questa gara sono, come prassi, capitate tutte nella ripresa con Lasalandra, che al 51’ fionda un diagonale beffardo per Sansonna, dal

Bartolomeo Pasquale

BISceGLIe cALcIO: FINALMENTE LA VETTA!Di Pinto decisivo con tre gol in due gare

canto suo un po’ fuori dai pali ed al 71’ mediante un tiro a tu per tu con l’estremo difensore, ben imbeccato da piscopo. Gol della bandiera di Beppe Ingrosso al 77’ su tiro dalla lunga distanza. Sul taccuino anche un rigore parato dal portiere Sansonna per fallo da ultimo uomo di Cioffi su Greco.La sconfitta non viene però vista come campanello d’allarme, visto il contemporaneo rallentamento della formazione biancoceleste allenata da ciraci: il Bisceglie nei successivi due turni trova una sua identità e prosegue il suo cammino momentaneamente trionfale.0-3 col Maruggio è la sintesi di motivazione, concentrazione, gioco di squadra e grinta messa da tutti i reparti: le chiavi della porta leccese sono state consegnate a Sisalli, Di pinto e persia (di ritorno dalla squalifica contro il Martina). L’ultima gara di Novembre ha visto invece un super Amedeo Di Pinto finalmente tornato protagonista e portabandiera di questa squadra con la doppietta rifilata, al 20’ e 31’ del primo tempo, al San paolo Bari: dai suoi piedi sono anche partite le azioni più pericolose (fallite clamorosamente da persia e Sisalli). Il primo centro parte con un rapido tocco di campo su

persia, che segue e passa la sfera per l’accorrente capitano, lesto ad infilare di esterno destro Di candia; il secondo gol vede Di pinto svettare su tutti infilando al volo una corta respinta di Dentamaro sugli sviluppi di un corner.Il prossimo turno, per continuare a sperare, vede il Bisceglie in trasferta a Sogliano per la penultima d’andata.

cORDOGLIO peR LA MORTe DeLL'eX cALcIATORe

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Spor

t

Bartolomeo Pasquale

Bartolomeo Pasquale

oLiMPiADi cALcio A 5: IL MURO DeL pIANTO

BISceGLIe cALcIO A 5: DOpO IL DeRBY, LA RIMONTA 4 vittorie di fila e si sale al 3° posto in classifica

Difesa colabrodo: 36 gol subiti in 9 partite

che l’Olimpiadi Bisceglie avesse dovuto sopportare le pene dell’inferno per cercare quantomeno di restare a galla in questo torneo di serie A2 era tutto sommato comprensibile. ciò che sorprende è la totale mancanza di una difesa affidabile, quella che noi stessi avevamo osannato alla presentazione ufficiale.Ma cosa c’è che non va? cosa rappresentano questi 36 gol subiti in nove turni di campionato? e' una media spaventosa di quattro gol subiti in ogni gara disputata.Questa squadra non ha l ’opportunità (l’opportunità, non le capacità) di fare quel gol in più che permetterebbe di portare a casa un punteggio pieno: in questi ultimi cinque turni, è successo una volta sola, contro il Fasano. Si parte con la sconfitta patita il 30 Ottobre contro il Napoli caffè Marigliano, la seconda debacle fra le mura amiche dove, dopo un primo tempo equilibrato, i campani hanno affondato la nave di mister Ventura con i centri di Urio e pelentir (non basta la doppietta di Diego).Dopo il clamoroso 8-5 rifilato dalla squadra principale di putignano, anche la sfida fra i

cuginetti minori termina male: 2-0, con reti beffarde di Milani nel giro di soli 18 secondi. Solo in data 13 Novembre il roster biscegliese riesce ad agguantare quei tre punti che mancano dal secondo turno. contro il Fasano: 4-2 gara, tutto sommato, sofferta che ha visto un fenomenale De cills autore di tre gol (l’altro è di Magueran, al suo primo centro in carriera con questa maglia, dopo un avvio al di sotto delle aspettative).paura nella ripresa con i brindisini che si rifanno sotto, dopo aver preso anche due legni, tramite i gol di Grumiche e Juninho: la squadra di chiaffarato però recrimina su un impianto difensivo molto distratto e cincischiante nel primo tempo, che ha favorito gli inserimenti di “Sheva” ed i movimenti senza palla di Diego. La luce la si vede ancora per poco; Regalbuto ed Isef cercola riportano alla dura realtà la squadra del presidente Di Liddo, annientata in entrambe le occasioni da 16 reti terribili (9 dal Regalbuto e 7 dal cercola). Le restano un paio di certezze: Bartolo Sasso , non solo un giocatore ma un piccolo pianeta speciale che la serie A deve cercare sempre di riscoprire (sua,

I maligni davano per spacciata la formazione di Leopoldo capurso, dopo il tonfo clamoroso nel derby contro il putignano, finito per

8-5. e invece i nostri hanno ritrovato la via del gol, inanellando 4 vittorie consecutive. L'ultima, il 30 Novembre, nella partita contro i campioni in carica del Montesilvano, gara in cui il Bisceglie dimostra a tutti ciò che è in grado di fare, battendo, negli ultimi 3 minuti di una partita fin troppo equilibrata, i campioni d'Italia (gol di Nicolodi, pereira e pedotti).La prima tappa di questa “remuntada” che ha portato i locali a ridosso delle grandi (siamo a quota 17 punti, contro i 22 della Marca Futsal e i 21 del Lazio) ha avuto come palcoscenico il paladolmen di via Ruvo, dove l’eterna rivale Luparense è stata sconfitta per 1-0: la rete è messa a segno da pedotti sugli sviluppi di un preciso calcio di punizione; per lui si tratta del 61° gol in carriera con questa casacca. Stessi punti conquistati, stessi gol ma avversa-rio diverso in occasione della quinta giornata di campionato contro il Kaos Futsal Bologna; stavolta è il fenomeno Nicolodi a mettere alle spalle dell’ultimo baluardo Bragaglia, poco abile a trattenere il tiro iniziale del capitano pedotti.Aumentano piano le reti ma si vince sempre con un gol di scarto anche nel turno successivo contro il cagliari calcio a 5: la terza vittoria

consecutiva è ottenuta grazie ai centri di Rodolpho e Alcides pereira, ma viene resa amara dall’infortunio di Dao e da alcune incertezze patite nella retroguardia. Dal taccuino del sito ufficiale Alcides Pereira dichiara: «La squadra è forte, ben assemblata e competitiva, con giocatori veloci come Borruto ed importanti tatticamente come Rogerio, ma tutti hanno la loro importanza negli equilibri di squadra. Il momento è positivo e dobbiamo lottare: siamo pronti a combattere».Adesso ai neroazzurro stellati tocca una trasferta in campagnia, contro un Napoli Vesevo davvero difficile da superare.Quella del 4 Dicembre sarà una prova del nove importante.

podio meritato per gli atleti biscegliesi della palestra Aktiva, capitanati dal maestro Angelo Dell’Olio.

Grande orgoglio per la città di Bisceglie per la vittoria dell’Accademia BudoRyu del maestro Angelo Dell’Olio, al III campionato di kick-boxing fu toa di kata hard – semi e light contact e forme kung fu, svoltosi a Brindisi Domenica 7 Novembre.L’Accademia del maestro Dell’Olio conferma, ancora una volta, una incisiva supremazia tecnica nei kata hard tradizionali e nel semi contact. premiati anche atleti della società ‘Sol Levante’ di Bisceglie.Questi i risultati:•Pantaleo Dell’Olio c.n. 4° dan - budoryu – 1° class. semi contact – cat. -68 kg;•Sergio Messina c.n. 4° dan - budoryu – 2° class. semi contact – cat. -64 kg;•Giulio Di Pierro c.n. 2° dan - budoryu – 3° class. semi contact – cat. +83 kg;Under 18•Gioacchino Piccolo c.n. 1° dan - budoryu – 2° class. semi contact – categ. -78kg;•Cristian Lavolpicella c.n. 1° dan - sol levante – 1° class. kata – categ. -16anni;•Pasquale Gisondi cintura gialla - sol levante – 1° class. kata – categ. -10anni;•Lorenzo Cosmai cintura marrone - sol levante – 3° class. kata – categ. -14anni;•Girolamo Mastrapasqua cintura marrone - sol levante – 2° class. kata – categ. -14anni;•Marco Valente cintura marrone - sol levante – 1° class. kata – categ. -14anni.

IL KARATe ‘MADe IN BISceGLIe’ SI IMpONe A BRINDISI

infatti, una delle due reti rifilate ai siciliani); e Francesco Acquaviva, che con le sue giocate ha permesso all’Olimpiadi di salvarsi da situazioni imbarazzanti un anno fa e che oggi è tornato ad essere un abile giocatore. Acquaviva ha segnato il suo primo centro stagionale a cercola, prima di ritrovarsi daccapo ad indossare gli scomodi panni del portiere in movimento, per cercare l’impossibile “tutto per tutto”.Il prossimo turno in programma è per Sabato 4 Dicembre. per tutti, quella contro il Gragnano è già la “sfida-salvezza”.

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ASD OLIMpIA BASKeT: SI PUò SOGNARE! Domenico Aurora

Record di 5 vittorie consecutive interrotto dalla sconfitta di Molfetta

Sport

Domenico Aurora

ASD NeTTUNO: IN CADUTA LIBERA!Brutto momento della squadra distante 3 punti dalla zona retrocessione

Non è un momento positivo per la squadra biscegliese nel massimo campionato regionale di futsal. Nelle ultime cinque

giornate di campionato sono arrivate solo due vittorie. ciò che preoccupa è l’incapacità di ottenere i tre punti contro avversari alla portata del Nettuno. Il 30 Ottobre i biscegliesi hanno avuto la meglio sul Tris Gravina per 5-3. Buona la prova di Maurizio Valente, sempre più bomber della squadra, autore di una doppietta. Sette giorni dopo arriva un punto dalla trasferta di Foggia contro i locali del Fovea, rinvigoriti dal nuovo assetto dirigenziale dopo il ripescaggio in c1. Il primo tempo si chiude per 1-0 con Illiano che caparbiamente si libera di due avversari e serve a sinistra Spagnoli che in diagonale infila Squeo. Nella ripresa Landriscina, su azione da calcio d’angolo infila l’ottimo portiere dauno Spina, autore di molti pregevoli interventi che hanno salvato il risultato. Nella giornata successiva il calendario vede opposti ai ragazzi di mister Gentile il fanalino di coda Futsal Messapia. Ospiti che sbagliano addirittura quattro tiri liberi su 5. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 3-1

Basta solo un termine per descrivere l’inizio di campionato della squadra biscegliese: incredibile! Incredibile sono le cinque

vittorie consecutive, incredibile è vedere la gioia dei tanti tifosi che sempre più riempiono gli spalti di un gremito paladolmen, incredibile è il momentaneo secondo posto in compagnia di Ostuni e Trapani dietro solo la corazzata Ruvo. Il 31 ottobre, al terzo appuntamento esterno dopo le due sconfitte subite contro Trapani e Latina, arriva il primo acuto lontano dal paladolmen in quel di potenza per 79-76. Dopo un primo tempo in tono minore, con i lucani capaci di raggiungere anche un vantaggio di 13 lunghezze, Bisceglie ha saputo riaprire la gara con caparbietà rimontando il divario nella seconda parte del match e combattendo punto a punto nella frazione decisiva, in cui gli uomini di coach ciracì hanno evidenziato un maggiore tasso di lucidità e di esperienza rispetto agli avversari. Sette giorni dopo altra bella prova contro il Ferentino, tra le papabili per la vittoria finale. Grande la prova dei cestisti biscegliesi che non concedono nulla agli avversari e limitano Carrizo, pericolo numero uno tra le fila ciociare. Da segnalare tra le fila neroazzurre i 20 punti di Rosignoli e i 21 di Raschi, sempre più trascinatore della squadra, che contribuiscono al punteggio finale di 81-62. Nel turno successivo altro successo esterno, il secondo consecutivo, ottenuto ad Agrigento, formazione apparsa molto in difficoltà in questo avvio di campionato. Sono necessari i cinque minuti dell’overtime per conquistare i due punti. Sul parquet di porto

con le reti di cangelli, Valente e Landriscina. Nella ripresa il Nettuno amministra il risultato e segna altre tre reti con cangelli e Rana, autore di una doppietta. Nella giornata successiva, in quel di Rutigliano, si assiste ad una autentica “caporetto” per la squadra del presidente papagni. In vantaggio per 0-3, i biscegliesi si fanno rimontare e superare dai locali dell’Azetium. L’incapacità degli arbitri di gestire il match di fronte ad un pubblico locale molto “pressante” ha condizionato l’incontro. Anche i vincitori si sono lamentati dell’arbitraggio, infatti come riportato dall’Ufficio Stampa dell’Azetium Rutigliano C5: “Nonostante la vittoria, c’è da ridire comunque sull’arbitraggio che non è stato assolutamente all’altezza della partita con decisioni arbitrali sia a favore che contro che hanno lasciato molti dubbi. purtroppo certi arbitri in certe categorie non possono arbitrare!” Dopo una beffa, eccone pronta un’altra contro il città di Bari c5, relegata al penultimo posto della classifica. Sotto di 1-3, i biscegliesi riescono a rimontare e conquistare un punto che muove leggermente la classifica. Migliore in campo il portiere biscegliese Gangai,

autore di parate strepitose.Proprio sul momento difficile che attraversa il Nettuno si è soffermato il presidente papagni affermando che: “nelle ultime partite siamo stati penalizzati fortemente dagli arbitri. A Rutigliano abbiamo perso per 4-3 perché c’erano arbitri spaventati dai 500 tifosi locali. Inoltre vorrei aggiungere che ci sono stati molti infortuni (Michele dell’Olio e Mimmo papagni su tutti) che hanno penalizzato il rendimento della squadra. Devo ringraziare ancora una volta il mister Leo Gentile che ci sta dando una grossa mano ad uscire da questo momento difficile. Recupereremo gli squalificati e gli infortunati in vista dei prossimi due turni difficili che ci attendono: Barletta e Ruvo. Non mi preoccupo per ora della classifica, l’obiettivo stagionale era e resta la salvezza”.Sul fronte dirigenziale, ingresso in società per Massimo Ambrosino (vecchia gloria biscegliese con un passato importante nelle fila della vecchia Fidenz Bisceglie) in qualità di dirigente accompagnatore. prossimo turno a Barletta contro il Futsal. Fischio d’inizio fissato per le 16.

empedocle i nerazzurri ingaggiano un duello serrato, caratterizzato da ripetuti capovolgimenti di punteggio, spuntandola al 45’ grazie alla solidità di un gruppo sempre più compatto e vincente. 77-78 il punteggio finale con Raschi e Mainoldi autori di 16 punti. La “quinta” viene “ingranata” con l’affermazione casalinga contro il Matera per 79-74, altra squadra rivelazione di questo campionato. Nel match più avvincente finora disputato in stagione al palaDolmen, i ragazzi di coach Ciracì regolano nel finale l’indomito team biancazzurro e perfezionano l’aggancio momentaneo al Ruvo in cima alla classifica. Raschi, Rosignoli e Mainoldi tra i migliori in campo. L’unica nota negativa del mese di Novembre è stata la sconfitta subita nel derby contro Molfetta. Non è bastato l’incitamento dei circa 300 tifosi biscegliesi accorsi in massa per incitare i propri beniamini. Sempre in svantaggio ad eccezione di un effimero sorpasso, subito soffocato, la squadra del presidente Valentini esce dal campo sconfitta per 79-69. Hanno influito sul risultato le scarse percentuali di realizzazione dalla distanza dei 6,75 m. Nella

gara contro il Molfetta ha fatto il suo esordio Marko Micevic, ala/pivot di 21 anni proveniente dal San Severo (Legadue).Altro avversario difficile attende l’Ambrosia il 5 Dicembre. Sarà l’Ostuni, appaiato alla formazione biscegliese in classifica. Servirà una prova di carattere per trionfare contro una squadra che, secondo gli addetti ai lavori, lotterà per la promozione in Legadue.

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USPI

il Direttore risponde

chiuso il 30/11/ 2010 Dalle 16,30 alle 18,45 - lunedì 15 novembreInsolito lo spettacolo della nebbia per una Bisceglie dal clima mite, con autunni dolci e inverni tiepidi. Spettacolo insolito ma affascinante: c’è un alone quasi mistico. prima una foschia diffusa poi la nebbia avvolge la città: il panorama è indistinguibile. Guardo verso il solito lampione è opaco, offuscato. Inevitabili i disagi legati alla circolazione stradale. Nessun suono nell'aria, c’è un silenzio inconsueto per le cinque del pomeriggio, il traffico è ridotto. Le auto coi fari accesi percorrono le strade al rallentatore.

Ma è magia di poche ore: la nebbia si fa subito foschia e poi scompare come una nuvola di cipria profumata dopo il maquillage. Agli orizzonti torna una città che non sempre è come la vorremmo.

E si, signora mia è proprio magia. e poi diciamo che la Lega Nord in Puglia non ha potere...

Giovanna Rana

Litigio tra due signori che portavano cani a passeggio. Finora avevo assistito solo a battibecchi tra proprietari di cani e semplici cittadini, oggi ho visto litigare anche due proprietari. e’ avvenuto alla periferia della città, in via padre Kolbe. Uno dei due litiganti abitava in zona, l’altro no. Quest’ultimo aveva portato con la macchina il suo animale di grossa taglia a passeggiare e a soddisfare anche i suoi bisogni fisiologici in un quartiere “non suo”, senza curarsi di rimuovere con scopa e paletta la cacca del suo amato. ecco dunque il residente di via S. Andrea assalire l’uomo con un: «porta il tuo cane a defecare a casa tua, lascia pulito il nostro quartiere». e l’altro, altrettanto sprovvisto di paletta: «cosa vuoi, che mi rivolga alle forze dell’ordine per farti stare zitto? Io vado dove mi pare, la città è anche mia, compreso questo quartiere». Di qui è iniziata una serie di botta e risposta. Urla per una decina di minuti, finché lo “straniero” non è tornato nel suo rione. A parte il modo incivile di comportarsi, io mi chiedo: non sarebbe giusto restringere l’accesso ai cani in alcune zone centrali della città, visto che bambini a spasso con i genitori possono essere intimoriti dalla presenza di grossi animali? Maria V.

Partiamo dalla cosa più importante: se nessuno dei due proprietari aveva spazzola e paletta, mia cara signora, lei li doveva denunciare. Ognuno dovrebbe raccogliere gli escrementi del proprio animale e allo stesso modo ognuno dovrebbe farsi carico anche di sporgere denuncia anche al vicino se questi non si comporta correttamente. Sarebbe un gesto di civiltà e di rispetto verso tutto il quartiere. Il problema delle deiezioni dei cani è strettamente collegato al tema del decoro cittadino. Personalmente ritengo che anche le istituzioni, in questo senso, abbiano ancora molto da lavorare, con campagne di sensibilizzazione al senso civico e azioni repressive (in verità mai poste in essere a Bisceglie). Restrizioni all’accesso ai cani in alcune zone della città, mi sembrano invece eccessive: basta che gli animali siano tenuti sempre al guinzaglio e quelli ritenuti pericolosi portino la museruola. È colpa del proprietario se l’animale non si comporta correttamente: un cane va educato a vivere in città e tra la gente. D’altra parte anche i genitori devono essere attenti ai propri figli. Se un bambino vede un cane, non è il caso che gli si avvicini e magari gli tiri la coda o l’orecchio. La reazione dell’animale non è mai prevedibile, per quanto educato possa essere.

Per richieste e segnalazioni scriveteci a: [email protected]

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IL ROTARY ADOTTA UNA cLASSe

c’era una volta So-Tchanhoue, un villaggio del Benin, sperduto nell’Africa Occidentale tra

Nigeria e Burkina Faso. A un passo dalle elezioni, previste come da noi per il 2011, il Benin è una repubblica presidenziale con alle spalle scarsi cinque anni di democrazia, tanti problemi e una risorsa su cui ha ancora molto da lavorare: il cotone, “oro bianco” degli ultimi mesi. Tra baraccopoli e difficoltà di ogni natura, So-Tchanhoue sta vivendo un piccolo sogno, grazie all’impegno della Rotary Foundation. I l lustrato a Bisceglie nel corso dell’incontro del 25 Novembre dalla dott.ssa eliana centrone, del Rotary Club Bitonto -Terre dell’Olio (club capofila) il service “Adotta una classe” è stato realizzato in interclub con i Rotary Club di Bisceglie, Casamassima, Corato, Melfi e Molfetta.Obiettivo: la costruzione di 3 aule per scuola primaria nel Villaggio di So-Tchanhoue, al fine di migliorare, nel piccolo, le condizioni di studio degli alunni e degli insegnanti. e soprattutto fare in modo che non esistano più classi di 140 bambini e che ad ogni banco non siedano più di tre alunni alla volta.Ma cosa vuol dire “adottare una classe” a migliaia di km di distanza? Non si tratta solo di una adozione a distanza, se è vero che i soci ingegneri dei club pugliesi hanno prestato gratuitamente la loro opera ed esperienza per la progettazione e la supervisione dei lavori. Un contributo di certo più rilevante di una qualsiasi copiosa donazione.Nel progetto, patrocinato dai comuni di Bitonto e Giovinazzo, sono state coinvolte le classi V della scuole primarie delle due città, tramite il premio “Adotta una classe”. per educare i bambini alla cultura della diversità e della multiculturalità, si è chiesto loro di realizzare disegni sul tema della scuola e del miglioramento delle condizioni di apprendimento da dedicare ai coetanei africani. I lavori sono stati pubblicati in un volume che ha permesso di raccogliere parte dei fondi necessari a finanziare la costruzione della scuola a So-Tchanhoue, la cui prima pietra è stata posata, ad un anno circa dall’inizio dei lavori, lo scorso Marzo 2010. Alla costruzione della scuola hanno collaborato tutti i ragazzi del villaggio, facendosi co-artefici della realizzazione di un piccolo sogno.

Mansueto Mariaserena

Questo il progetto che l’ Adisco Sezione Territoriale di Bisceglie ha ideato e delineato e che è stato positivamente

valutato e condiviso dall’Assessorato Regionale della Sanità, che ha voluto generosamente

assumerne il patrocinio, a testimonianza dell’apprezzamento e della significativa valenza. Infatti, gli organismi regionali, condividendo l’opportunità di diffondere la conoscenza della preziosità delle cellule staminali cordonali e la cultura della

donazione eterologa, come previsto anche nei propri programmi di politica sanitaria

, ha accolto prontamente l’idea progettuale articolata in vari punti.

1) Redazione del vademecum “ VITA ALLA VITA”predisposizione di una guida semplice ma non semplicistica che spieghi gli scopi e le fasi dell’iter della donazione. Il vademecum verrà diffuso nel corso di appuntamenti itineranti da noi definiti:

2) Un gazebo per la vitaSi tratta dell’apertura domenicale di gazebo nelle

principali città della Regione, presso i quali i volontari dell’Adisco forniranno informazioni particolareggiate sulla donazione cordonale e distribuiranno i vademecum.3) Distribuzione di gadget

Nella medesima circostanza saranno distribuiti appositi gadget (quali bavette, mutandine per neonati e t-shirt per bambini e adulti, tutti con logo Adisco ecc.) per raccogliere fondi destinati A) a sostenere la ricerca scientifica nel settore delle staminali; B) a facilitare la diffusione della cultura della donazione; c) a potenziare la rete delle Banche pubbliche cordonali; D) a incentivare l’operatività dei centri di raccolta presso le strutture pubbliche abilitate.4) campagna informativaL’apertura domenicale di gazebo sarà preceduta da una campagna informativa incentrata su notizie fornite attraverso vari mass media, compresi giornali on line e televisioni private.5) creazione di altre Sezioni Adiscopromuovere la costituzione di altre sezioni Adisco in ambito regionale onde rendere più capillare l’opera di sensibilizzazione propria dell’Adisco, a supporto delle strutture sanitarie impegnate nella raccolta e nella conservazione del prezioso ScO. I primi risultati significativi in tal senso sono già una meravigliosa realtà con la nascita delle sezioni territoriali di Bari e di Trani, delle quali la sezione di Bisceglie è orgogliosa madrina. pertanto, a nome del consiglio Direttivo e di tutti i soci della sez. terr. Adisco di Bisceglie, rivolgo il più vivo ringraziamento alle Istituzioni Regionali per la sensibilità dimostrata e l’autorevole supporto che ci forniranno affiancandoci in partnership.( Siamo certi che in tali circostanze i club rotariani non ci faranno mancare la loro fattiva collaborazione date le significative finalità; sarà nostra cura informare per tempo i club delle varie città in cui ci recheremo). Anita pesce presidente Sez. Territoriale Bisceglie

cAPoDAnno con volo diretto da Bari

VIeNNA dal 30 Dicembre al 3 Gennaio ............. da 595 europRAGA dal 30 Dicembre al 3 Gennaio .............. da 498 euro

cApODANNO IN pUGLIA

VILLAGGIO VALeNTINO 31 Dic. al 2 Gen da 235 euroRIVA MARINA ReSORT 31 Dic. al 2 Gen da 250 euro

ePiFAniABeRLINO 3-6 Gennaio ..........................................da 385 euro

via XXiV Maggio 19/21 70052 Bisceglie (Bt) italy

web: www.tuttiviaggi.com mailto: [email protected]

tel. +39 080 3921877 Fax +39 080 3965691

la sezione di Bisceglie promuove

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