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INDICE 1. PRESENTAZIONE CLASSE a. Presentazione della classe b. Attività curricolari ed extra curricolari c. Obiettivi del Consiglio di Classe d. Criteri di valutazione 2. RELIGIONE a. Relazione b. Programma 3. ITALIANO a. Relazione b. Programma 4. LATINO e GRECO a. Relazione b. Programma di Latino c. Programma di Greco 5. STORIA e FILOSOFIA a. Relazione b. Programma di Storia c. Programma di Filosofia 6. MATEMATICA e FISICA a. Relazione b. Programma di Matematica c. Programma di Fisica 7. SCIENZE a. Relazione b. Programma 8. STORIA DELL’ARTE a. Relazione b. Programma 9. ED. FISICA a. Relazione b. Programma

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INDICE

1. PRESENTAZIONE CLASSE a. Presentazione della classe

b. Attività curricolari ed extra curricolari

c. Obiettivi del Consiglio di Classe

d. Criteri di valutazione

2. RELIGIONE a. Relazione b. Programma

3. ITALIANO a. Relazione b. Programma

4. LATINO e GRECO a. Relazione b. Programma di Latino c. Programma di Greco

5. STORIA e FILOSOFIA a. Relazione b. Programma di Storia c. Programma di Filosofia

6. MATEMATICA e FISICA a. Relazione b. Programma di Matematica c. Programma di Fisica

7. SCIENZE a. Relazione b. Programma

8. STORIA DELL’ARTE a. Relazione b. Programma

9. ED. FISICA a. Relazione b. Programma

LICEO CLASSICO

''G. M DETTORI" - CAGLIARI

Esame di Stato conclusivo del corso di studi (L.452/97 – DPR 323/98 art. 5.2)

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2011/12

Classe III sez. C

1. Presentazione sintetica della classe

N° Cognome Nome Comune di nascita

Data di nascita

Comune di provenienza

1 ATZORI VALENTINA CAGLIARI 01.04.1993 SERRAMANNA

2 BOI MARIA CHIARA CAGLIARI 01.02.1993 SETTIMO S. PIETRO

3 CABULA CHIARA CAGLIARI 07.05.1993 CAGLIARI

4 CAVALLERI ELISA ISILI 18.09.1993 CAGLIARI

5 DISOGRA MICHELE SORGONO 24.08.1993 CAGLIARI

6 FALZOI M. VALENTINA CAGLIARI 08.09.1992 QUARTU S. ELENA

7 GANGA FRANCESCA CAGLIARI 23.01.1992 MONSERRATO

8 IRDE ANNA MARIA CAGLIARI 27.07.1994 CAGLIARI

9 LITTARRU MARCO VALERIO CAGLIARI 01.05.1993 CAGLIARI

10 LOI GIANMARCO CAGLIARI 16.02.1993 CAGLIARI

11 MEDDA VERONICA CAGLIARI 25.06.1993 SERRAMANNA

12 NUTI PAOLO CAGLIARI 24.02.1994 CAGLIARI

13 PODDA EDOARDO CAGLIARI 26.02.1993 CAGLIARI

14 ROMANO FEDERICO BOLOGNA 30.09.1993 CAGLIARI

15 ROSSI SILVIA CAGLIARI 19.01.1993 CAGLIARI

16 SANTOLISIER RICCARDO CAGLIARI 12.05.1994 CAGLIARI

17 SEDDA CLAUDIA SAN GAVINO MONREALE

16.08.1993 SERRAMANNA

18 SOLARO LUCA CAGLIARI 16.07.1993 SESTU

19 SORO SARA CAGLIARI 28.02.1993 SESTU

2. Presentazione sintetica della classe

La classe 3 C è composta da diciannove allievi (otto maschi e undici femmine) tutti prove-nienti da nucleo originario, con sette pendolari. Pur nella varietà, dovuta alla personalità dei singoli, si presenta articolata in tre gruppi: un primo gruppo è formato da ragazzi che studiano con serietà e impegno, come sempre hanno fatto nel corso del triennio, in possesso di abilità adeguate, capacità di analisi, sintesi e stu-dio serio nonché rigoroso, supportato da evidenti capacità critico-logiche e di rielaborazione personale integrate da letture ed approfondimenti in tutte le discipline; un altro gruppo è for-mato da ragazzi che si applicano in modo tale da ottenere risultati sufficienti, talora condi-zionati da alcune lacune pregresse e da qualche personale problematica, ma comunque mossi da una certa volontà e disponibilità al recupero; infine una piccola componente di stu-denti che ha mostrato interesse discontinuo nei confronti dell’attività didattica, nonché della partecipazione ad essa, a causa anche di una frequenza irregolare alle lezioni; a ciò si ag-giunge anche una fragilità dovuta alla presenza di lacune pregresse, mai, o solo parzialmen-te, colmate nel corso del tempo.

Sul piano comportamentale sono stati raggiunti gli obiettivi previsti dal consiglio di classe, quasi tutti gli allievi, infatti, si sono sempre dimostrati rispettosi e corretti verso gli insegnanti.

3. Attività curricolari ed extra curricolari

La classe aderisce al P.N.I. (Piano Nazionale Informatica) fatto questo che la caratterizza in modo peculiare anche per l'aspetto scientifico.

La sperimentazione, concepita e promossa già dalla fine degli anni ottanta dal M.P.I., preve-de un ampliamento notevole del programma di Matematica e un aggravio orario di lezione settimanale nei cinque anni secondo la cadenza 4 – 4 – 3 – 3 – 3 invece di 2 – 2 – 3 – 2 – 2.

La classe ha sottoscritto un abbonamento per i seguenti cinque spettacoli teatrali con il cir-cuito Cedac al Teatro Massimo di Cagliari:

La commedia di Orlando

Il racconto d’inverno

Due di noi

Orlando Furioso

I fratelli Karamazov

Durante l’anno sono state effettuate due simulazioni di terza prova.

Le simulazioni sono state effettuate sia nella forma della trattazione sintetica, tipologia A, che nella tipologia B.

Il Consiglio di Classe ritiene che i candidati siano in grado di affrontare la terza prova nella forma della trattazione sintetica (tipologia A).

4. Obiettivi generali del Consiglio di Classe

a) Abilità logico - riflessive valide anche in ambiti non scolastici. b) Apprendimento di un metodo di studio. c) Motivazione a conoscere sempre di più e meglio. d) Capacità di decodificare criticamente la realtà. e) Formare personalità consapevoli, eticamente mature e responsabili delle proprie

scelte.

5. Obiettivi cognitivi in relazione a:

CONOSCENZE: secondo i programmi delle singole discipline; COMPETENZE: - applicare regole e principi; - decodificare e ricodificare; - confrontare e scegliere; - schematizzare; - uso appropriato del lessico in rapporto alle singole discipline; - ragionamento induttivo e deduttivo.

CAPACITA': - analisi e sintesi; - collegamenti logici; - giudizio critico; - risolvere problemi; - organizzare ed elaborare un testo in modo organico.

6. Criteri e strumenti della misurazione e della valutazione ap-provatati e utilizzati dal Consiglio di Classe

A. Griglia di valutazione per le prove scritte

(punteggio in decimi e quindicesimi per ciascuna voce. Totale verticale in …/10 e …/15)

Criteri Valutazione Valutazione Valutazione Valutazione

aderenza all’assunto

completa parziale superficiale incompleta scarsa

informazione esauriente corretta qualche imprecisione limitata

molte imprecisioni molto limitata

argomentazione articolata soddisfacente ma non sempre presente

non ben articolata spesso assente

struttura discorso

ordinata coerente

schematica qualche incongruenza

spesso incoerente

apporti personali

validi significativi

abbastanza significativi poco significativi non presenti

competenza linguistica

elevata buona sufficiente mediocre

capacità di calcolo

pronta ed elegante

senza errori di rilievo ma meccanica

disordinata e con qualche errore

errori di base

totale …/10 10 7.5 6.0 3.0

…/15 15 12.5 10.0 4.0

B. Indicatori e descrittori per l’attribuzione dei voti al colloquio

Requisiti della prova Punteggio

…/15 …/10

Scarsa comprensione del quesito. Risposte non pertinenti e incoerenti. 5/15 3/10

Difficoltà ad organizzare un discorso logico. Incertezze ed improprietà di lingui-stiche, insufficiente conoscenza dell’argomento. 6/15 4/10

Capacità di orientamento generale. Imprecisioni e approssimazioni concettuali ed espressive. Lessico povero e insignificante. 8/15 5/10

Le risposte sono pertinenti ma non approfondite; il discorso è poco fluido ma accettabile. I contenuti attengono strettamente ai quesiti 10/15 6/10

Le risposte sono presentate con discreta sicurezza, anche se contengono qual-che imprecisione sia nella sostanza che nella forma. 12/15 7/10

Disinvoltura e autonomia espositiva. Il discorso è fluido, abbastanza preciso, ed è sostenuto da un lessico ed una sintassi adeguata. 14/15 8/10

Le risposte ai quesiti sono pertinenti, chiare e sicure. Gli argomenti sono riela-borati e memorizzati con intelligenza. Capacità di operare relazioni e connes-sioni con intelligenza. Capacità di operare relazioni e connessioni multidiscipli-nari, talvolta con apporti creativi.

15/15 9-10/10

Cagliari, 15 Maggio 2011

(RITORNA ALL’INDICE)

Il Consiglio di Classe

Cappai Maricilla Religione

Cucciari M. Daniela Italiano

Runchina Cinzia Latino e Greco

Franco Francesco Storia e Filosofia

Loi Alberto Matematica e Fisica

Caddeo Antonia Scienze

Farci Piero Storia dell’Arte

Melis Anna Educazione fisica

Cagliari, 15 Maggio 2012

Il Dirigente Scolastico (prof. Dimitri Antonio)

(RITORNA ALL’INDICE)

RELIGIONE

Docente: Maricilla Cappai

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Classe eterogenea, pronta al dialogo e al confronto costruttivo, ha partecipato attivamente alle lezioni, riportando ottimi risultati. Una minima parte della classe si è attestata, però, sulla sufficienza.

2. PERCORSI DIDATTICI

I percorsi didattici definiti nella programmazione disciplinare, sono incentrati intorno a contenuti fondamentali, esplicitati nel Pof, e che di seguito riassumo.

Il Cattolicesimo in contesto multiculturale e plurireligioso: migrazione di popoli, incontro di culture e religioni diverse.

L’importanza del Cristianesimo nella formazione della Europa. Le radici cristiane dell’Europa.

La concezione di Dio nella Bibbia

La ricerca critica di Dio

Il mistero di Cristo nell’arte, nella musica, nella cinematografia, nei mezzi di comunicazione.

Rapporto tra fede, scienza e sviluppo tecnologico

L’etica della vita: le sfide della Bioetica e delle tecnologie avanzate applicate alla ricerca

Il male, la morte, la vita oltre la vita: teorie, convinzioni religiose e opinioni a confronto con l’escatologia cristiana.

3. OBIETTIVI COGNITIVI

Gli obiettivi cognitivi generali riguardano, invece, il conoscere e l’operare nell’ambito delle conoscenze acquisite; il passaggio dalle capacità alle abilità e da queste alle competenze. Acquisire, nonché potenziare le capacità di analisi e di sintesi e valutare criticamente.

4. SCELTA METODOLOGICA

Problem-solving

Brainstorming

Cooperative learning

Nella scelta metodologica, sposo la pedagogia fenomenologico-umanistica di Rogers e dei teorici del modello “empatico” che, nel rapporto docente-discente, descrivono l’apprendimento significativo come quello che coinvolge l’allievo in modo globale (sia nella sfera cognitiva che in quella emozionale e affettiva).

5. VERIFICA

Analisi dei prerequisiti degli allievi nella fase di Brainstorming

Discussione guidata

Colloqui orali

6. MODALITÀ DI RILEVAZIONE DELLE COMPETENZE

Le competenze sono rilevate in itinere attraverso le seguenti modalità:

Brainstorming iniziale

Discussione guidata

Dibattito e reperimento di materiali

Cagliari, 15 Maggio 2012

Il docente (Maricilla Cappai)

(RITORNA ALL’INDICE)

ITALIANO

Docente: Daniela Cucciari

LIBRI DI TESTO: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria “La lettera-

tura” volumi 4,5,6 Ed. Paravia

D. Alighieri, “ La Mente Innamorata” (a cura di G. Torniotti) Ed. B. Monda-

dori

ORE DI LEZIONE: Numero ore previste al 15/05/2012: 110

Numero ore effettuate al 15/05/2012: 117

OBIETTIVI:

Conoscenza dei caratteri generali della storia letteraria

dell’Ottocento e del primo Novecento, nonché dei testi e degli autori

maggiormente rappresentativi del panorama letterario nazionale, con-

siderato nella sua molteplicità, anche in relazione alle letterature

straniere, ed in particolare europee.

Sviluppo della capacità di analizzare e contestualizzare i testi.

Sviluppo della capacità di cogliere, attraverso la conoscenza degli au-

tori e dei testi più significativi, le linee fondamentali della prospettiva

storica e culturale nelle tradizioni letterarie italiane.

Sviluppo della padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e pro-

duzione sia in forma scritta che orale.

CONTENUTI:

Caratteri generali del Neoclassicismo e del Preromanticismo in Europa

J. Winckelmann e la “Storia dell’arte nell’antichità”

Ugo Foscolo e la tradizione della poesia sepolcrale inglese. Lo Sturm

und Drang. I Canti di Ossian. T. Gray: “Elegia scritta in un cimitero

campestre”

Ugo Foscolo: esperienze umane e letterarie. Il romanzo epistolare.

Dalle “Ultime lettere di Jacopo Ortis”: il sacrificio della patria nostra

è consumato; il colloquio con Parini. Dai Sonetti: “Alla sera”; “In morte

del fratello Giovanni”; “A Zacinto”. “Dei Sepolcri” (vv. 1-61 / 175-212).

Dalle “Grazie”: Proemio (vv. 1-27)

Caratteri e peculiarità del Romanticismo. La situazione italiana. Le ri-

viste e la figura dell’intellettuale. Il sonno della ragione. “Sulla manie-

ra e l’utilità delle traduzioni” M. de Stael (Biblioteca italiana) e “Un

italiano risponde” P. Giordani

Giacomo Leopardi: esperienze umane e letterarie. Il 1822. Dalle Ope-

rette morali: “Dialogo della Natura e di un Islandese”. Da I Canti:

“L’infinito”; “A Silvia”; “La quiete dopo la tempesta”; “Il sabato del vil-

laggio”; “La ginestra o fiore del deserto” (vv. 1-51 e 297-317).

Alessandro Manzoni: esperienze umane e letterarie. Il romanzo come

risultanza storica? Il concetto di verosimiglianza. Dalle Odi: “Il cinque

maggio”. Dall’Adelchi: coro dell’atto IV (vv. 1-30).

Il sistema dei personaggi e la struttura dell’intreccio nei Promessi

Sposi. Segmentazione dell’intreccio manzoniano. La Scapigliatura.

Naturalismo e Verismo.

Poetica del Verismo italiano e legami con l’Europa.

Giovanni Verga: esperienze umane e letterarie. Il progetto dei “Vinti”

e la prefazione a “I Malavoglia”: la fiumana del progresso. Da Vita dei

campi: “Rosso Malpelo”; “La Lupa”. Dalle Novelle rusticane: “La roba”.

Il sistema dei personaggi e la struttura dell’intreccio ne “I Malavo-

glia”; lo straniamento. Giosué Carducci: esperienze umane e letterarie.

Il classicismo e la monarchia. Da Le Rime nuove: “San Martino”; “Pian-

to antico”.

Il Decadentismo. Il Simbolismo francese. Origine dell’avanguardia e

passaggio dall’impressionismo all’espressionismo.

Giovanni Pascoli: esperienze umane e letterarie. Il simbolismo e la sua

poetica. Figure retoriche e poesia d’emozioni. Da Myricae; “Lavanda-

re”; “I puffini dell’Adriatico”; “X Agosto”. Dai Poemetti: “Digitale pur-

purea”. Dai Canti di Castelvecchio: “Il gelsomino notturno”. Il fanciul-

lino e la teoria del Superuomo.

Da Il fanciullino: “Una poetica decadente”.

Gabriele D’Annunzio: esperienze umane e letterarie. I rapporti con il

fascismo. L’estetismo e la sua crisi. L’ideologia superomistica ed i ro-

manzi. Il teatro. Le Laudi. Da Alcyone: “La pioggia nel pineto”.

Italo Svevo: esperienze umane e letterarie. Il primo romanzo: Una vi-

ta e la figura dell’inetto; Senilità; da La coscienza di Zeno: “La morte

del padre”; la pagina conclusiva del romanzo: “La profezia di

un’apocalisse cosmica”.

Luigi Pirandello: esperienze umane e letterarie. I rapporti con il fasci-

smo. La visione del mondo e la poetica dell’umorismo. Dall’avvertimento

al sentimento del contrario. Novelle, romanzo e teatro. “Il fu Mattia

Pascal”; “Uno, nessuno, centomila”. Da Novelle per un anno: “Il treno

ha fischiato”.

La letteratura del primo Novecento. Le testimonianze artistiche e

letterarie dell’avanguardia; il Manifesto tecnico della letteratura fu-

turista.

L’Ermetismo. U. Saba: esperienze umane e letterarie. Dal Canzoniere:

“La capra”.

S. Quasimodo: esperienze umane e letterarie. Da Acque e terre: “Ed è

subito sera”; “Alle fronde dei salici”.

G. Ungaretti: esperienze umane e letterarie. Dall’Allegria: “Porto se-

polto”; “Veglia”; “San Martino del Carso”. Da Il dolore: “Non gridate

più”

E. Montale: esperienze umane e letterarie. Da Ossi di seppia: “Non

chiederci parola”; “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vi-

vere ho incontrato”. Da Le occasioni: “Non recidere, forbice, quel vol-

to”.

D. Alighieri: “Divina Commedia” Paradiso: canti I, III, VI, XI, XII,

XVII (vv. 37-99), XXXIII (lettura, parafrasi e commento integrali).

Lettura, nel corso dell’anno, di almeno tre romanzi a scelta dello stu-

dente, appartenenti al panorama letterario oggetto di studio.

METODOLOGIA:

Le lezioni sono state sia di tipo frontale che interattivo privilegiando

il dialogo e la discussione guidata.

MEZZI E STRUMENTI:

Libri di testo, fotocopie e dizionario.

VERIFICHE:

Le verifiche sono state sia di tipo formativo, volte all’accertamento

del raggiungimento di determinati obiettivi, che di tipo sommativo,

con prove scritte ed orali al fine di raggiungere una valutazione perio-

dica e finale tale da determinare il voto profitto.

VALUTAZIONE:

Per i parametri valutativi è stata utilizzata la tabella elaborata dal

consiglio di classe e qui allegata. Per la valutazione finale del lavoro

svolto dagli allievi si terrà conto degli indicatori in merito alla cono-

scenza, la comprensione, l’esposizione, la capacità di analisi e sintesi,

la capacità di effettuare collegamenti e di produrre un testo valido in

autonomia, la partecipazione e l’impegno.

Cagliari, 15 Maggio 2012

La docente

(Prof.ssa Daniela Cucciari)

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LATINO e GRECO

Materia: Latino - Greco Docente: Cinzia Runchina Obiettivi conseguiti come Conoscenze, Competenze, Capacità.

Obiettivi.

1. Conoscere i principali fatti storici; 2. Comprendere i motivi economici, politici e sociali dei fatti; 3. Riconoscere i centri e le modalità della produzione culturale e il rapporto tra intellettuali e

potere; 4. Sviluppare abilità nell’individuare nei fatti letterari proposti le tematiche legate al contesto

storico del periodo; 5. Cogliere analogie tra passato e presente; 6. Far conoscere gli aspetti più evidenti del sistema- lingue latina/greca; 7. Rafforzare le conoscenze di morfo-sintassi e di grammatica testuale già acquisite; 8. Riconoscere modelli culturali, poetiche, elementi tipici di una data epoca; 9. Saper riconoscere i fattori individuali e sociali nella formazione della personalità lettera-

ria; 10. Porre in rapporto opera e intenzioni di poetica. Conoscenze.

Saper individuare le caratteristiche del periodo storico-culturale, i generi letterari e la loro evoluzione, il pensiero degli autori. Competenze.

1. Saper individuare le caratteristiche narratologiche dei testi narrativi; 2. Saper svolgere analisi testuali, selezionando tutti i dati e le informazioni acquisite; 3. Saper fornire una lettura critica dei testi presi in esame. Capacità.

1. Di interpretare un passo in lingua latina e greca anche con una lettura dei dati sintattici e stilistici;

2. Di individuare i caratteri peculiari e di scoprire nel loro sviluppo i generi letterari e i grandi problemi linguistici, storici, politici che accompagnano l’evoluzione della comunicazione letteraria latina e greca;

3. Di saper tradurre in buon italiano un passo in lingua; 4. Di esprimere giudizi motivati. Contenuti. Vedi allegato.

Metodi di insegnamento: Lezione frontale, lettura critico-analitica dei testi, confronto delle

idee, prove graduate, insegnamento individualizzato. Criteri per la valutazione: Competenze linguistiche ed espressive, competenze rispetto al genere testuale, integrazione dei dati forniti con informazioni congruenti, conoscenze disciplinari, capacità di rielaborazione critica, conoscenze delle norme grammaticali e sintattiche della lingua latina in una traduzione che colga il senso generale del testo. Strumenti di lavoro: Manuale, antologia, , fotocopie, , dizionario latino e greco. Cagliari, 15 Maggio 2012 La Docente (prof.ssa Cinzia Runchina)

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Programma di Latino

Letteratura Latina. L’età Giulio-Claudia: idee e cultura nella prima età imperiale; gli intellettuali e il principato: un rapporto difficile; le forme della comunicazione letteraria.

Seneca: il pensiero dell’autore tra asistematicità e contraddizioni; la conquista del dominio di sé; il rapporto con il potere; l’intellettuale tra scienza e filosofia; l’Apokolokyntosis, Seneca tragico, la condizione umana: liberi e schiavi.

Lucano: la follia della guerra civile e la morte dell’epos; un’opera letteraria e non di poesia; la scelta dell’argomento e l’assenza dell’eroe.

Persio: la satira di un poeta “semipaganus”.

Petronio: la questione della paternità del Satyricon e le relative fonti; problemi di classifica-zione del genere letterario: parodia del romanzo greco; rapporti con Orazio Lucilio e satira menippea ; motivi fondamentali del Satyricon; la decadenza dell’oratoria secondo Petronio; la Cena Trimalchionis; la fabula Milesia; intersezioni tematiche; la demistificazione del dolore e della morte; narratore scoperto e autore nascosto;

Dai Flavi a Traiano: verso l’assolutismo paternalistico; una cultura per l’ordine, fra incentivi e repressione; le forme della comunicazione letteraria.

Quintiliano: l’organizzazione del consenso e l’ideale del vir bonus dicendi peritus; Quintilia-no oratore e studioso di retorica, l’Institutio oratoria e la figura del magister; Quintiliano pe-dagogista e critico letterario; il ciceronianesimo.

Plinio il Giovane: l’epistolario : i primi nove libri; il X libro: la corrispondenza con Traiano e il “problema” dei cristiani; Plinio e Tacito; caratteri del Panegirico.

Marziale: caratteri della poetica; gli epigrammi autobiografici; l’amore e la concezione della vita; le Roma del tempo; epigrammi funebri ed epicedi.

Giovenale: satira I : “si natura negat, facit indignatio versum”; satira III : degrado urbanistico e degrado morale; satira VI : la descrizione tipizzata delle donne; la satira “seria” di Giovena-le.

L’età di Nerva, Traiano e Adriano : quadro storico culturale.

Tacito: il metodo storiografico nelle Historiae; gli Annales e l’inevitabile fine della libertas; il Dialogus de oratoribus, embrione dell’ideologia tacitiana; la monografia dell’Agricola e il di-scorso di Calgaco; la Germania e il riscatto dei barbari, convincimenti religiosi e filosofici di Tacito; un esempio di narratore tragico.

Apuleio: il “romanzo”, racconto di avventure e di magia; l’Apologia; i Florida e le opere di di-vulgazione filosofica, le Metamorfosi e il problema delle fonti; il romanzo di Lucio; la fiaba di Amore e Psiche; rapporti del romanzo di Apuleio con il romanzo greco e il Satyricon di Pe-tronio; rapporti tra Apuleio e la Seconda Sofistica.

Auctores.

Seneca: lettura critica e commento dei seguenti passi: Ep 47.

De brevitate vitae I; III.

De tranquillitate animi II, § 6-15.

De constantia sapientis IV, V.

De ira III, cap. 5

Tacito: lettura critica e commento dei seguenti passi: Annales, I, cpp. I÷VIII.

Agricola, cap. XXX. Cagliari, 15/05/2012 L’Insegnante (Prof.ssa Cinzia Runchina)

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Programma di Greco

Letteratura Greca.

L’età della Polis: l’ oratoria; Demostene: da una politica di non ingerenza all’interventismo contro Filippo; caratteri dell’oratoria di Demostene attraverso lo studio e l’analisi di tutte le sue orazioni. L’oratoria giudiziaria: caratteri della logografia di Lisia; analisi delle orazioni. Tucidide: il lavoro dello storico; diagnosi e prognosi, analisi e sintesi; il discorso degli Atenie-si ai Melii; il modello di stato pericleo: prestigio e onestà.

L’età ellenistica: nascita e tramonto dei regni ellenistici; l’ideologia monarchica; centralizza-zione burocratica, urbanesimo e vita “borghese”; gli studi di Droysen e i grandi centri della cultura ellenistica; eclissi della religione tradizionale ed esplosione dei culti misterici; forme e modelli di un’arte nuova.

La commedia “borghese” di Menandro: la commedia “nuova” e Menandro; il Misantropo, assurdo dramma di un vecchio in disarmonia con il mondo; i conflitti interiori di Demea e la Donna di Samo; l’Arbitrato e il superamento delle classi sociali; mondo”borghese” e limiti del realismo menandreo.

La nuova poesia e Callimaco: nuovi canoni poetici; Callimaco e il proemio dei Telchini; A-conzio e Cidippe e la Chioma di Berenice; gli Inni: pezzi di bravura desacralizzati; i Giambi e l’ Ecale; l’arguzia e l’eleganza degli Epigrammi.

Tradizione e novità nell’epos di Apollonio: adeguamento ai canoni aristotelici, innovazioni strutturali e artificiosità “barocca”.

Epigramma ed elegia: da Anite di Tegea a Meleagro, la scuola fenicia.

Teocrito e la poesia bucolica:genesi e poetica degli Idilli, dalla mascherata bucolica di Hempel all’agone pastorale; vero teocriteo e vero esiodeo; i Mietitori e il Ciclope, tra amore e lusus; l’Incantatrice o la disperata passione di Simeta; le Siracusane, spaccato di vita bor-ghese; la campagna come evasione.

La storiografia ellenistica e l’opera di Polibio: le nuove tendenze della ricerca storica; Po-libio, dalla Lega Achea al Circolo degli Scipioni; principi storiografici, universalità “organica”, costituzione e impero, il pianto di Scipione davanti a Cartagine.

Età ellenistico-romana: Roma imperiale e la nuova cultura ellenistica; polemiche, retoriche e il trattato Sul Sublime; la controversia tra apollodorei e teodorei; anomalia e analogia; estro creativo e regole, imitazione e ispirazione, genialità e perfezione morale, le cause della de-cadenza dell’eloquenza.

Il romanzo: la cronologia e il problema delle origini, da Rhode ai giorni nostri; per l’analisi del romanzo si è seguita la tesi di Bachtin, “Estetica e romanzo”, 1975 e Bachtin “Dostoe-vskij” pgg. 147÷157.

Auctores. Lisia: “Per l’uccisione di Eratostene” cpp. 1÷26

Euripide:”Baccanti”: lettura metrica, traduzione e commento dei seguenti versi:

Prologo: vv. 1÷63;

Parodo: vv. 64÷169;

Primo episodio: vv. 170÷252;

Secondo episodio: vv. 434÷518;

Terzo stasimo: vv. 862÷911; Cagliari, 15/05/2012

L’Insegnante (Proff.ssa Cinzia Runchina)

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STORIA E FILOSOFIA Docente: Francesco Franco

CONOSCENZE: Adeguata padronanza delle linee inerenti lo sviluppo storico del Novecento, correlando le differenti questioni analizzate dal punto di vista politico, economico, sociale e culturale. Comprensione critica delle differenti interpretazioni proposte. Analisi ed esposizione critica delle principali tematiche filoso-fiche con riferimento ai modelli e alle varie correnti dell’Ottocento e del Novecento; esame critico de-gli aspetti teoretici più dibattuti nello sviluppo di ciascuna filosofia e delle ripercussioni che hanno a-vuto nella ricezione all’interno del dibattito attuale

COMPETENZE:

Acquisizione di un patrimonio linguistico ricco e specifico. Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni: definire e comprendere termini e concetti; enucleare le idee centrali; ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi. Individuare analogie e differenze tra concetti; confrontare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema.

CAPACITA’:

Saper individuare all’interno di un testo il tema filosofico. Saper individuare il linguaggio specifico in termini di lessico, di argomentazioni. Saper ricomporre i temi all’interno di un autore e tra autori. Saper rapportare il tema (oggetto) e il filosofo (chi) al contesto più generale (società). Contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Sufficiente: Quando si riscontra capacità di offrire una risposta pertinente e precisa, completezza di

informazione, capacità di distinguere gli aspetti fondamentali del tema trattato e quelli marginali e di esporre in modo ordinato, con un’accettabile padronanza di linguaggio.

Discreto: in più l’alunno evidenzia capacità di correlare nozioni e argomenti tra loro, di rielabora-

re, acquisizione del metodo di lavoro e consapevolezza lessicale.

Buono: in più evidenzia preparazione approfondita, in cui le capacità di rielaborazione si riferi-scono anche a conoscenze pregresse; si riscontrano il sicuro possesso della metodolo-gia di lavoro, la padronanza degli strumenti linguistici, capacità di formulare giudizi criti-ci.

Ottimo: In più l’alunno è in possesso di una preparazione criticamente approfondita in cui si fondono organicamente contenuti appresi durante il lavoro curricolare e letture persona-li; si riscontra autonomia di giudizio e capacità di organizzare il sapere secondo percorsi autonomi e schemi di tipo logico critico induttivo-deduttivo.

Mediocre: Quando il livello di preparazione è tale da non permettere una risposta pertinente (in tutto o in parte) o non del tutto precisa e completa; l’esposizione risente di una non completa padronanza degli strumenti linguistici, le conoscenze sono solamente mne-moniche.

Insufficiente Quando le risposte fornite non sono assolutamente pertinenti, mancano di precisione e di completezza, l’esposizione è confusa e modesta la consapevolezza degli strumenti. linguistici.

Scarso: Quando le risposte non sono per niente precise o pertinenti, l’esposizione è assai con-fusa e frammentaria, c’è mancanza di consapevolezza degli strumenti linguistici.

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PROGRAMMA DI STORIA

Libro di testo: Giardina-Sabbatucci-Vidotto “Il mosaico e gli specchi” Editori Laterza

Il Risorgimento: le guerre di indipendenza

Stato e società nell’Italia unita: L’Italia nel 1861. La classe dirigente; Destra e Sinistra. Lo Stato Accentrato, il Mezzogiorno, il Bri-gantaggio. La politica economica: i costi dell’unificazione. Il completamento dell’unità. La Sinistra al potere. Crisi agraria e sviluppo industriale. La politica estera: la triplice alleanza e l’espansione colo-niale. Movimento operaio e organizzazioni cattoliche. La democrazia autoritaria di Francesco Crispi. Giolitti, i Fasci Siciliani e la Banca Romana. Il ritorno di Crispi e la sconfitta di Adua.

Verso la società di massa: 1) Suffragio universale, partiti di massa, sindacati. 2) La questione femminile. 3) I Cattolici e la "Rerum novarum". 4) Il nuovo nazionalismo.

L'Europa tra due secoli: Le nuove alleanze. La Russia fra industrializzazione e autocrazia. La rivoluzione russa del 1905. Verso la prima guerra mondiale.

L'Italia giolittiana: La crisi di fine secolo. La svolta liberale. Decollo industriale e progresso civile. La questione meri-dionale. I governi Giolitti e le riforme. Il giolittismo e i suoi critici. La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia. Riformisti e rivoluzionari. Democratici-cristiani e clerico-moderati. La crisi del si-

stema giolittiano.

La prima guerra mondiale: Dall'attentato di Sarajevo alla guerra europea. Dalla guerra di movimento alla guerra di usura. L'Ita-lia dalla neutralità all'intervento. La svolta del 1917. I trattati di pace e la nuova carta d'Europa. La società delle nazioni.

La rivoluzione russa:

Lenin e le tesi di Aprile.

L'eredità della Grande Guerra: Le trasformazioni sociali. Le conseguenze economiche. Il biennio rosso. La rivoluzione in Germania. La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna. La Repubblica di Weimar. La crisi della Ruhr. La ricerca della distensione in Europa.

Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo I problemi del dopoguerra. Cattolici, socialisti e fascisti. La "vittoria mutilata" e l'impresa fiumana. Le agitazioni sociali e le elezioni del '19. Giolitti, l'occupazione delle fabbriche e la nascita del P.C.I. Il fascismo agrario e le elezioni del '21. L'agonia dello stato liberale. La marcia su Roma. Verso lo stato autoritario. Il delitto Matteotti e l'Aventino. La dittatura a viso aperto. I regimi autoritari nell'Europa de-gli anni '20.

La grande crisi: economia e società negli anni ‘30: Crisi e trasformazione. Gli anni dell’euforia: gli Stati Uniti prima della crisi. Il “grande crollo” del 1929. La crisi europea.

L’Europa negli anni ‘30. Totalitarismi e democrazie : L’eclissi della democrazia. La crisi della Repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo. Il consolida-mento del potere di Hitler. Il terzo Reich. Repressione e consenso nel regime nazista. Il contagio au-toritario. La guerra civile di Spagna. L’Europa verso la catastrofe.

Lo Stalinismo

la Nep, la lotta contro i Kulaki, i Gulag. L’industrializzazione forzata, lo stacanovismo.

L’Italia fascista Il totalitarismo imperfetto. Il regime e il paese. Cultura, scuola, comunicazioni di massa. Il fascismo e l’economia. La “battaglia del grano” e “quota novanta”. Il fascismo e la grande crisi : lo “Stato im-prenditore”. L’imperialismo fascista e l’impresa etiopica. L’Italia antifascista. Apogeo e declino del re-gime fascista.

La situazione internazionale negli anni ‘30 La questione mediorientale e il Sionismo. La Turchia di Atatürk. L’India di Gandhi. Nazionalismo e comunismo in Cina. Imperialismo e autoritarismo in Giappone.

La seconda Guerra mondiale Le origini: le alleanze. Caduta di Polonia e Francia. Italia in Guerra. L’intervento degli Stati Uniti d’America. “Nuovo ordine” e sterminio degli ebrei. La svolta del conflitto ’42 - ’43. Caduta del fasci-smo, sconfitta di Germania e Giappone.

La Guerra fredda Lo sviluppo dei due blocchi; le conseguenze in Europa; la Germania divisa. La situazione italiana nel secondo dopoguerra: la fine della Monarchia; la nascita della Repubblica; le ripercussioni della Guer-ra fredda sulle elezioni del ’48.

Cagliari, 15 Maggio 2012

Il docente (prof. Francesco Franco)

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PROGRAMMA DI FILOSOFIA Libro di testo: Abbagnano-Fornero "Itinerari e testi della filosofia" Ed.Paravia Kant I. Il problema generale della "Critica della ragion pura" I "giudizi sintetici a priori" La "rivoluzione copernicana" La partizione della "Critica della ragion pura" L'estetica trascendentale: La teoria dello spazio e del tempo - L'analitica trascendentale: Le categorie - La deduzione trascendentale La dialettica trascendentale: La genesi della metafisica e delle sue tre idee-Critica della psicologia razionale e della cosmologia razionale La "Critica della ragion pratica": La ragion pura pratica e i compiti della nuova critica-Realtà e as-

solutezza della legge morale - La categoricità dell'imperativo morale - La formalità della legge e il dovere - L'autonomia della legge e la rivoluzione copernicana morale - La teoria dei "postulati".

La "Critica del giudizio": L'analisi del bello e i caratteri specifici del giudizio estetico (solo le defini-zioni) - L'universalità del giudizio estetico - La giustificazione dell'universalità del giudizio di gusto e la rivoluzione copernicana estetica - Il sublime, le arti belle e il "genio"-Analisi del giudizio teolo-gico: il finalismo come "bisogno" connaturato alla nostra mente.

Caratteri generali del Romanticismo tedesco ed europeo Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di altre vie d'accesso alla realtà e all'Assoluto. Il senso

dell’Infinito-La vita come inquietudine e desiderio.

Dal kantismo all'idealismo I critici immediati di Kant e il dibattito sulla cosa in sé. Dal kantismo al fichtismo: caratteri generali dell'idealismo

Fichte J.G. La dottrina morale: Il primato della ragion pratica-La missione sociale dell'uomo e del dotto. La filosofia politica di Fichte: Rivoluzione francese, Stato liberale e società autarchica - Lo Stato Na-zione e la celebrazione della missione civilizzatrice della Germania.

Hegel G.W.F. La razionalità del reale. La Dialettica: puntualizzazioni circa la Dialettica La Fenomenologia dello spirito (coscienza) Autocoscienza: Signoria e Servitù Cenni della filosofia della Natura. La filosofia dello Spirito: Spirito soggettivo, Spirito oggettivo: Diritto, Moralità, Eticità (La famiglia - La società civile - Lo Stato), Spirito assoluto: Arte, Religione e Sapere Assoluto La filosofia della Storia

Il dibattito post-hegeliano Destra e sinistra La critica di Feuerbach a Hegel. Il concetto di alienazione

Schopenhauer A. Le radici culturali del sistema. Il mondo della rappresentazione come "velo di Maya". La scoperta della via d'accesso della cosa in sé. Caratteri e manifestazioni della "Volontà di vivere": Dolore, piacere e noia La sofferenza universale L'illusione dell'amore Approfondimento: la critica delle varie forme di ottimismo: il rifiuto dell'ottimismo cosmico - Il rifiuto dell'ottimismo sociale - Il rifiuto dell'ottimismo storico Le vie di liberazione dal dolore: l'arte, l'etica della pietà, l'ascesi.

Marx K. Caratteristiche del marxismo La critica dell’economia borghese e la problematica dell’ ”alienazione”. Il distacco da Feuerbach e l’interpretazione della religione in chiave “sociale” La concezione materialistica della storia: Struttura e sovrastruttura-La legge della storia e le grandi formazioni economico-sociali. Borghesia, proletariato e lotta di classe; La critica dei falsi socialismi. Il Capitale. Merce, valore e plu-svalore. Tendenze e contraddizioni del capitalismo.

Kierkegaard S. Il singolo e il valore della libertà L’analisi dell’esistenza e la sua funzione filosofica Lo stadio etico come principio tra stadio estetico e stadio religioso

Comte A. La filosofia della storia: i tre stadi dello sviluppo dello spirito scientifico La funzione della filosofia come critica della scienza La classificazione delle scienze La sociologia e la tecnocrazia

Stuart Mill J. La formazione del pensiero e la critica a Comte L’induttivismo e lo sviluppo del positivismo L’analisi economica Il liberalismo politico

Nietzsche F. Filosofia e malattia: nuovi punti di vista critici La denuncia delle "menzogne millenarie" dell'umanità e l'ideale di un "oltre uomo" Nietzsche e Schopenhauer Il "dionisiaco" e l' "apollineo" come categorie interpretative del mondo greco L'accettazione totale della vita La critica della morale e la trasvalutazione dei valori La "morte di Dio" e la fine delle illusioni metafisiche: Realtà e menzogna - Il grande annuncio-Morte di Dio e avvento del superuomo.

L’Esistenzialismo le origini della rinascita kierkegaardiana; Jaspers: l’analisi dell’esistenza finita e la libertà; la metafi-sica della situazione limite e la finitezza umana; Heidegger: il problema dell’essere e il dasein; l’analitica esistenziale di “Essere e Tempo”; la svolta: l’evento e il linguaggio nell’itinerario dell’essere; Marcel: mistero e problema nell’uomo concreto.

Il docente (prof. Francesco Franco)

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MATEMATICA E FISICA

Docente: prof. Alberto Loi A.S. 2011/12

Premessa

La classe ha attuato la sperimentazione d’Informatica, aderendo al P.N.I., relativamente alla sola Matematica.

La sperimentazione, così com’è stata concepita dal Ministero, prevede un ampliamento notevole del programma di Matematica e un aggravio orario di lezione settimanale nei cinque anni secondo la cadenza 4 – 4 – 3 – 3 – 3 (invece di 2 – 2 – 3 – 2 – 2 dei corsi normali) e prevede, oltre ad un approccio all’Informatica, un potenziamento molto significativo dei temi di Matematica.

La C.M. n° 688 del 29.01.1987 con la quale il M.P.I. ha dato attuazione al P.N.I. subordina l’adesione al progetto al possesso di prerequisiti essenziali; essa recita infatti che il programma da svolgere dovrebbe essere “concepito in continuità con quello della scuola media, una continuità di proseguimento e di sviluppo, adeguata alla ulteriore, continuativa fase di sviluppo dell’allievo. Esso non è realizzabile se quello della scuola media non è stato sviluppato con sufficiente completezza e profondità, non essendo possibile affrontare ad un livello di riflessione razionale temi che non siano stati in precedenza esplorati con quell’approccio intuitivo, ed anche manipolativo, che carat-terizza l'apprendimento del preadolescente.”

Normalmente gli alunni che scelgono volontariamente di frequentare questo corso non sono in possesso dei prerequisiti citati. Ciononostante, dopo anni di esperienza, ho maturato la convinzio-ne che quanti frequentano il corso sperimentale con un atteggiamento positivo e motivato acquisi-scono comunque conoscenze più vaste e competenze più valide nell’ambito della Matematica per un approccio iniziale più sereno e proficuo alle facoltà universitarie, soprattutto a quelle scientifi-che. E’ quest’ultimo aspetto che mi ha convinto ad effettuare la sperimentazione nonostante la mancanza dei prerequisiti richiesti per la sua attuazione.

Ovviamente, dovendo recuperare un gap iniziale non indifferente, la mia programmazione prevede dei tagli talvolta significativi: ad es. sviluppo la geometria solo sino alla prima liceo; uso il laborato-rio di Informatica solo quando strettamente indispensabile; non tratto, se non marginalmente in Fi-sica, il concetti statistico-probabilistici; il calcolo infinitesimale si arresta, quando va bene, alle deri-vate o al più allo studio di funzione. Va osservato che i programmi ministeriali sono talmente vasti che, con la cadenza oraria esposta, è quasi impossibile affrontare tutti i temi e per giunta in modo esaustivo.

Pertanto, pur di rispettare al meglio gli obiettivi più significativi della programmazione previsti dai programmi ministeriali per il P.N.I., ho trascurato il laboratorio di Informatica, in quanto è venuto meno il primario scopo della sperimentazione, che era quello di diffondere l’uso del computer, che ancora alla fine degli anni ottanta era privilegio di pochissimi.

Concludo osservando che uno degli obiettivi primari che mi sono prefisso nell’aderire al P.N.I. è quello di fornire agli alunni uno strumento adeguato per una più cosciente e serena scelta di una facoltà universitaria, scelta che sia consona alle aspettative e ai desideri di ciascun alunno e tale da rendere più facile e proficuo di soddisfazioni, non solo ideali, l’inserimento nel mondo del lavo-ro.

1. Obiettivi

A. Obiettivi trasversali. 1. Crescita umana, civile e, ovviamente, culturale degli alunni. Sviluppo della loro perso-

nalità, tenendo conto delle esigenze e delle capacità individuali. Acquisizione del senso del dovere e di onestà nei confronti di sè stessi e degli altri. Partecipazione alle discus-sioni in modo corretto e costruttivo.

2. Rendere gli alunni consapevoli delle proprie capacità educandoli anche all’autovalutazione del proprio operato, dell’impegno profuso e dei traguardi formativi raggiunti.

3. Insegnare a saper esporre correttamente e a saper comprendere e analizzare un ma-nuale o un quesito scritto.

4. Acquisizione di un metodo di studio ordinato e razionale; ottimizzazione dei tempi di la-voro.

5. Preparazione degli alunni ad un approccio sereno e consapevole agli studi universitari onde consentire una scelta ponderata della facoltà senza preclusione alcuna, soprattut-to di quelle ad indirizzo scientifico.

B. Obiettivi disciplinari. 1. Sviluppare l'intuizione geometrica nel piano e nello spazio. 2. Acquisire rigore espositivo e l’utilizzo di un appropriato lessico scientifico, capacità di

deduzione e pratica di processi induttivi. 3. Utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo. 4. Perfezionamento del metodo di studio autonomo e critico. 5. Perfezionamento del senso critico e della mentalità logico-matematica. 6. Perfezionamento del metodo di studio e della capacità di lettura e comprensione di un

testo scientifico. 7. Acquisizione delle conoscenze specifiche dei contenuti degli argomenti esposti nei pro-

grammi allegati.

2. Metodi e mezzi di lavoro

Il metodo utilizzato è stato quello della lezione frontale coinvolgendo, quando possibile, gli alunni.

In Matematica, ho corredato le spiegazioni con esercizi significativi coinvolgendo gli alunni, per quanto lo consentivano gli argomenti e le “rimembranze” del loro bagaglio matematico.

Ho cercato di inculcare il metodo del “poco ma tutti i giorni” ma ho ottenuto scarsi risultati in quanto il metodo di studio adottato dalla quasi totalità degli alunni è quello di affrontare una disciplina alla volta trascurando momentaneamente le altre.

3. Strumenti e criteri di valutazione

A. Strumenti

Visto il poco tempo a disposizione e quello notevole dedicato alla risoluzione in classe di una grande quantità e varietà di esercizi, ho dovuto ricorrere a verifiche generali scritte, la-sciando libertà a ciascuno di sostenere verifiche individuali secondo modi e tempi concorda-ti personalmente. La classe ha sempre sfruttato questa possibilità concessa, dimostrando con ciò la voglia di migliorare e di recuperare gli argomenti trascuratati. Ho effettuato una verifica per ciascuna unità didattica.

In tali verifiche scritte assegnavo in genere molti esercizi: alcuni brevissimi tendenti a veri-ficare l’acquisizione degli elementi basilari di un argomento (formule e loro applicazione), al-tri leggermente più impegnativi per la verifica delle capacità manipolative delle formule ed infine, talvolta, anche complessi, non affrontati in classe, tendenti a verificare le capacità di ricerca di una strategia risolutiva individuabile mediante le conoscenze globali della discipli-na, le competenze acquisite nel lavoro individuale e le capacità logiche maturate.

Ovviamente durante le spiegazioni e i dibattiti ho sempre colto, e di essi poi ho sempre tenuto conto, e terrò ovviamente conto nella valutazione finale di quest’anno scolastico, la pertinenza degli interventi sia volontari sia stimolati, i nessi logici insiti nelle domande di chiarimento che gli alunni mi ponevano e la padronanza delle conoscenze di base.

B. Criteri di valutazione

I criteri seguiti sono sinteticamente i seguenti.

Voto /10

conoscenze - competenze - capacità

1 Mancanza totale di conoscenze (compito in bianco)

2 - 3 Pochissime conoscenze e gravissimi errori di base

4 Conoscenze superficiali, incomplete, errori di base; non è in grado di applicare formu-le

5 Conoscenze quasi complete e solo schematiche, lessico non appropriato; applica formule; carenze nel calcolo.

6 Conoscenze complete, non approfondite; discorso non fluido ma valido; applica for-mule; esercizi di base completi.

7 Conoscenze complete, organicamente organizzate, abbastanza approfondite, ma con qualche imprecisione; incompletezza e difficoltà in esercizi complessi.

8 Conoscenze complete, approfondite, organiche ma anche un po' libresche; esercizi pressoché completi e calcoli manualistici.

9 - 10 Conoscenze complete, approfondite, organiche; esposizione logica e personale; ope-ra riferimenti appropriati; esercizi completi, calcolo snello ed essenziale; opera con strategie risolutive autonome

4. Contenuti dei singoli moduli.

Per quanto concerne i contenuti, che ho dettagliato accuratamente, rimando all'allegato. Ho lavorato, per quanto mi è stato possibile per temi.

5. Considerazioni finali.

Il programma svolto, come si può vedere, è molto ampio, soprattutto se si tiene conto del nume-ro di ore di lezione a disposizione.

Non avendo ultimato la Trigonometria in seconda liceo, l’ho completata quest’anno in maniera esaustiva.

Il calcolo infinitesimale prevede i limiti, la derivata di una funzione e lo studio di funzione (anche se in modo incompleto in quanto non sono riuscito ad affrontare il problema dello studio dei massimi, minimi e flessi con lo studio delle derivate successive; ho solo spiegato l’uso della de-rivata seconda per lo studio della concavità e dei punti di flesso).

Per fare tutto ciò ho dovuto sacrificare la parte teorica nella quale mi sono limitato, come peral-tro specificato nel programma, ai soli enunciati delle definizioni, proprietà, teoremi e quant’altro, pur di arrivare allo studio di funzione (anche per mostrare finalmente … “a cosa serve?” quanto faticosamente studiato e appreso nel corso degli studi liceali).

Lo studio di funzione completo l’ho trattato solo con semplici funzioni polinomiali e polinomiali fratte.

Per tener nel giusto conto e qualificare la sperimentazione attuata, ma anche per gratificare il la-voro e l’impegno profuso dagli alunni, all’esame di maturità ho sempre chiesto ed ho sempre ot-tenuto sia dal Consiglio di Classe che dal Presidente della Commissione, che nella terza prova venisse inserito un quesito di Matematica (normalmente uno studio di funzione semplice: funzio-ne polinomiale, polinomiale fratta e comunque affrontabile in 20/25 minuti).

Allego alla relazione le simulazioni di terze prove proposte soprattutto nello scorcio finale dell’anno scolastico.

Il docente (prof. Alberto Loi)

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PROGRAMMA DI MATEMATICA

A. TRIGONOMETRIA

Relazioni fra lati ed angoli di un triangolo

Teoremi sul triangolo rettangolo. Risoluzione dei triangoli rettangoli.

Risoluzione di semplici problemi sui triangoli rettangoli.

Teorema della corda in una circonferenza.

Teoremi sui triangoli qualunque. Teorema dei seni. Teorema di Carnot o del coseno. Risoluzione dei triangoli qualunque (problemi non complessi).

B. LOGARITMI E EQUAZIONI ESPONENZIALI

Potenza con esponente razionale

Potenza con esponente reale

Funzione esponenziale

Equazioni e disequazioni esponenziali

Sistemi di equazioni e disequazioni esponenziali

Funzione logaritmica

I logaritmi

Proprietà dei logaritmi

Equazioni e disequazioni logaritmiche

Sistemi di equazioni e disequazioni logaritmiche

C. CALCOLO INFINITESIMALE: LIMITE DI UNA FUNZIONE (solo definizioni ed enunciati, salvo esplicitamente dichiarato)

Cap. 1 Insiemi numerici e funzioni

Insiemi numerici

Corrispondenze tra insiemi

Insiemi di punti

Funzioni: definizioni varie, grafico

Cap. 2 Limiti

Limite finito di una funzione per x tendente a un numero finito e ad infinito.

Limite infinito di una funzione per x tendente a un numero finito e ad infinito.

Limite destro e sinistro

Teoremi generali sui limiti

Funzioni continue e calcolo dei limiti

Cap. 3 L’algebra dei limiti e delle funzioni continue

Teoremi sui calcoli dei limiti

Limiti delle funzioni razionali

Forme indeterminate

Limiti notevoli: ex

11lim e )onedimostrazi con( 1

x

senxlim

x

x0x

Cap. 4 Funzioni continue (definizioni fondamentali)

Discontinuità delle funzioni

Proprietà delle funzioni continue

Zeri di una funzione

Grafico probabile di una funzione

Cap. 5 Derivata di una funzione

Definizioni e nozione fondamentale sulle derivate: (rapporto incrementale, significato geometrico, punti stazionari, continuità delle funzioni derivabili)

Derivate fondamentali

Teoremi sul calcolo delle derivate

Derivata seconda

Cap. 6 Teoremi sulle funzioni derivabili. Massimi, minimi, flessi

Teorema di Lagrange (con dimostrazione) e sue conseguenze

Funzioni derivabili crescenti e decrescenti

Massimi relativi, minimi relativi, flessi (definizioni)

Ricerca dei massimi e minimi e dei punti di flesso

Cap. 7 Studio di funzione (Limitatamente a semplici funzioni di tipo polinomiale intere o fratte)

Testi adottati e consigliati.

Testo adottato: N. Dodero – P Barboncini – R Manfredi “Lineamenti di Matematica” - Moduli: K – N – O – P

Il Docente (prof. Alberto Loi)

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PROGRAMMA DI FISICA A. IL CALORE. LA TERMODINAMICA.

Cap. 1º Termometria e calorimetria. Definizione operativa di stato termico: temperatura

Misura della temperatura mediante un termometro a liquido (termometri e scale termometriche)

Dilatazione termica dei solidi e dei liquidi

Calore e sua misura, calori specifici

Propagazione del calore (conduzione – convezione – irraggiamento)

Cap. 2º Comportamento dei gas perfetti. Leggi dei gas, il gas perfetto e sua equazione caratteristica

Temperatura assoluta e scala Kelvin

L'equazione caratteristica in funzione della temperatura assoluta

Cap. 3º Teoria cinetica dei gas (approfondimento) Modello molecolare dei gas perfetti: ipotesi della teoria

Considerazioni sui risultati cui perviene la teoria: la v.q.m. delle particelle contenute nel gas relazione tra energia cinetica e temperatura.

Cap. 4º Gli stati di aggregazione della materia e i loro cambiamenti Fusione e solidificazione

Evaporazione, tensione di vapore saturo, ebollizione

Transizione vapore-liquido per un gas reale. Isoterma critica

Cap. 5º Primo principio della termodinamica.

Il mondo della termodinamica

Principio di equivalenza: il calore diventa una forma di energia

Trasformazioni reversibili e irreversibili

Lavoro termodinamico

Primo principio della termodinamica

Trasformazione adiabatica

Energia interna di un gas perfetto

Cap. 6º Secondo principio della termodinamica. Alcune considerazioni riguardanti il secondo principio della termodinamica

La direzione privilegiata nelle trasformazioni energetiche Il calore una forma alquanto degradata di energia

Particolari aspetti del secondo principio della termodinamica

Il lavoro prodotto in un ciclo e l’impossibilità del moto perpetuo di seconda specie

Enunciato di Kelvin: limiti e modalità nelle trasformazioni di energia termica in lavoro utile

Aspetto pratico del secondo principio. Teorema e ciclo di Carnot Rendimento di una macchina termica Carnot e il suo teorema Macchina e ciclo di Carnot Il principio di Nerst: terzo principio della termodinamica

L’evoluzione spontanea dei fenomeni naturali

Enunciato di Clausius

Cap. 7º L'Entropia Definizione e caratteristiche dell’entropia

Entropia nei processi reversibili

Entropia nei processi irreversibili

Formulazione analitica del secondo principio della Termodinamica

Interpretazione fisica dell'entropia mediante concetti probabilistici (in forma discorsiva).

B. ELETTROMAGNETISMO.

Cap. 1º Carica elettrica. Legge di Coulomb. Corpi elettrizzati e loro interazione

Rilevatori di carica Isolanti e conduttori

Induzione elettrostatica

Interpretazione dei fenomeni di elettrizzazione Elettrizzazione per strofinio Elettrizzazione per contatto Elettrizzazione per induzione Attrazione degli isolanti Principio di conservazione della carica

La legge di Coulomb

Distribuzione della carica sulla superficie dei conduttori

Cap. 2º Il campo elettrico.

Il concetto di campo elettrico

Vettore campo elettrico

Campo elettrico di una carica puntiforme Calcolo del campo Rappresentazione del campo

Campo elettrico di alcune particolari distribuzioni di cariche; campo elettrico di una sfera con-duttrice carica

Il flusso del campo elettrico. Teorema di Gauss

Applicazioni del teorema di Gauss Campo elettrico di una lastra carica infinitamente estesa Campo elettrico di un condensatore.

Energia potenziale elettrica. Lavoro del campo elettrico. Calcolo dell’energia potenziale elettrica. Circuitazione del campo elettrico. Conservazione dell’energia nel campo elettrico.

Potenziale elettrico.

Campo e potenziale elettrico di un conduttore in equilibrio elettrostatico. Potenziale di un conduttore sferico. Teorema di Coulomb.

Capacità di un conduttore

Cap. 3º La conduzione nei solidi. Corrente elettrica nei conduttori metallici.

Elettroni di conduzione. Intensità di corrente. Circuito elettrico elementare.

Resistenza elettrica e leggi di Ohm.

Forza elettromotrice.

Circuiti elettrici.

La prima legge di Ohm applicata ai circuiti elettrici.

Forza elettromotrice e differenza di potenziale.

Resistenze in serie e in parallelo.

Lavoro e potenza della corrente; effetto Joule.

C. CAMPO MAGNETICO

Magneti e loro interazione

Campo magnetico

Campo magnetico delle correnti e interazione corrente-magnete

Il vettore B

André-Marie Amper e l’interazione corrente-corrente

Induzione magnetica di alcuni circuiti percorsi da corrente. Legge di Biot-Savart

Teorema della circuitazione di Ampère

Flusso dell’induzione magnetica

Motore elettrico a corrente continua (descrizione)

D. INDUZIONE ELETTROMAGNETICA E APPLICAZIONI

Forza di Lorentz

Esperienze di Faraday sulle correnti indotte

Analisi quantitativa dell’induzione elettromagnetica Calcolo della forza elettromotrice indotta Legge di Faraday-Neumann Legge di Lenz e sua interpretazione

Produzione di correnti alternate con campi magnetici (descrizione)

Trasformazione della corrente alternate: il trasformatore

Trasporto dell’energia elettrica (descrizione sommaria)

Testo adottato

A Caforio – A. Ferilli “Dalla Meccanica alla costituzione della materia” Vol. 2

Il Docente (prof. Alberto Loi)

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SCIENZE

GEOGRAFIA GENERALE Insegnante: Antonia Caddeo

1. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe III C è formata da 19 alunni, 8 ragazzi e 11 ragazze, provenienti tutti dalla I C.

Nel corso di quest’anno la risposta degli allievi alle proposte educative e didattiche non sono state sempre adeguate, fatta eccezione per alcuni, alle aspettative. Permane da parte di diversi alunni una situazione nel complesso stentatamente sufficiente, che è da attribuire soprattutto per qualcuno ad un impegno poco assiduo o superficiale, spes-so accompagnato da una frequenza discontinua e una partecipazione limitata al lavoro scolastico. Per un gruppo ristretto di alunni si è registrato un apprezzabile impegno nel portare avanti il proprio lavoro pervenendo ad una preparazione ricca di approfondimenti personali e di ricerca.

Lo studio è stato condotto in modo da poter seguire la descrizione dal macrocosmo fino allo studio della terra studiandone le caratteristiche fisiche chimiche associate ai fe-nomeni endogeni ed esogeni. Ogni argomento dopo la presentazione è stato affrontato attraverso commenti e discussioni.

2. OBIETTIVI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSE-GUITI I SEGUENTI OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CA-PACITA’

Il programma di Geografia, nel terzo anno del liceo Classico, risulta essere molto vasto e complesso, pertanto sono state effettuate delle scelte finalizzate a dare agli al-lievi le conoscenze di base necessarie per affrontare le tematiche riguardanti lo sviluppo del sistema "Universo –Terra”.

Nella prima parte, dell’anno, si sono richiamati alcuni concetti di fisica e di chimica, con l’obiettivo di fornire le conoscenze e le competenze per affrontare agevolmente lo studio successivo. Non sempre gli allievi hanno mostrato evidenti capacità a seguire il percorso logico-deduttivo rielaborando a livello personale i concetti acquisiti. Solo pochi hanno seguito e sviluppato, anche autonomamente, il lavoro svolto.

Pertanto il programma è stato svolto secondo gli schemi tradizionali, senza particolari occasioni di approfondimento oltre i minimi essenziali.

CONOSCENZE:

- localizzare il sistema terra nello spazio e nel tempo e individuare le tappe fondamentali della sua evoluzione

- riconoscere cause e conseguenze dei principali fenomeni osservabili nell’universo

- riconoscere le cause responsabili dei fenomeni endogeni terrestri e coglierne il caratte-re sistemico

- conoscere ed esporre le principali leggi e teorie riguardanti i fenomeni naturali

- sviluppare atteggiamenti consapevoli sull’importanza della tutela ambientale

- conoscere ed esporre in modo critico i principali parametri fisici dell’atmosfera e le loro

interazioni.

COMPETENZE: - saper leggere un testo sviluppando capacità di comprensione e riflessione. - saper esporre oralmente con buona padronanza della lingua italiana concetti e termini

scientifici - saper esporre in forma organizzata, fluida, selezionando strumenti e lessico specifico

CAPACITÀ: - saper argomentare e sostenere un colloquio.

3. MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo: Dall’Universo al Pianeta Terra – Tano Cavattoni-Fabio Fantini –Simona Monesi- Stefano Piazzino – Editore: Italo Bovolenta Presentazione Power-Point Quotidini – Riviste Scientifiche Attività di laboratorio

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Test semistrutturati, questionari, prove scritte secondo le tipologie della terza prova d’esame, verifiche orali.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE

Per le verifiche orali: capacità di sintesi, rielaborazione ed esposizione dei concetti ap-presi.

I livelli di preparazione individuati sono:

1. Le/gli alunne/ni conoscono gli argomenti, utilizzano un appropriato linguaggio scientifico, manifestano adeguate capacità espositive.

2. Le/gli alunne/ni conoscono gli argomenti e sono in grado di esporre sufficiente-mente con un appropriato linguaggio

3. Le/gli alunne/ni non conoscono specificatamente gli argomenti e non sono in grado di esporre con un sufficiente linguaggio scientifico.

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6. CONTENUTI SPECIFICI LA TERRA NEL SISTEMA SOLARE E NELL’UNIVERSO

Origine ed evoluzione dell’Universo: ipotesi a confronto

La legge di Hubble e l’espansione dell’Universo

Origine dell’universo

L’Universo stazionario

Il big bang e l’Universo inflazionario

Le galassie e la struttura dell’Universo Le Stelle

Stelle e costellazioni

Magnitudine delle stelle

Spettri stellari

La fornace del Sole e delle altre stelle

Diagramma H-R

Evoluzione delle stelle: dalle nebulose alle gigante rosse Il Sistema Solare e il Sole

Origine ed evoluzione Sistema solare

Il modello Tolemaico

I modelli copernicano e tychonico

Il moto dei pianeti intorno al Sole: Leggi di Keplero

I pianeti del Sistema solare e i corpi minori

La stella Sole: struttura

L’attività solare Il pianeta Terra

Forma e dimensione della Terra

Moto di rotazione: prove e conseguenze

Moto di rivoluzione: prove e conseguenze

Altri moti L’Orientamento

I riferimenti per orientarsi

Il reticolo geografico: Le coordinate geografiche

Le unità di misura del tempo

Il tempo vero, il tempo civile e i fusi orari La Luna e il sistema Terra –Luna

La Luna a confronto con la Terra

I movimenti della Luna

Le fasi Lunari

Eclissi

Paesaggio lunare

L’origine della Luna

LA TERRA SOLIDA La composizione della Terra

Composizione chimica della Terra solida

Minerali

Struttura cristallina dei minerali

Proprietà fisiche – chimiche – organolettiche dei minerali

Classificazione dei minerali Le rocce

Le rocce e la loro formazione

Il processo Magmatiche - Rocce Magmatiche

Il processo Sedimentarie - Rocce sedimentarie

Il processo Metamorfiche -Rocce metamorfiche

Il ciclo Litogenetico Elementi di Tettonica

Faglie

Pieghe Fenomeni vulcanici

Vulcanismo – Edifici e prodotti dell’attività vulcanica

Vulcanismo effusivo ed esplosivo

Altri fenomeni legati all’attività vulcanica

Rischio vulcanico e previsioni delle eruzioni Fenomeni sismici

Studio dei terremoti

Propagazione e registrazione delle onde sismiche

Le scale di intensità dei terremoti

Gli effetti dei terremoti

Rischio sismico

Prevenzione dei danni sismici

Maremoti L’interno della Terra

Temperatura - Magnetismo terrestre - Densità

Crosta – mantello – nucleo

Litosfera e astenosfera

La dinamica interna della Terra L’espansione dei fondali oceanici

Dorsali e fosse oceaniche

Fondali in espansione

Il paleomagnetismo La tettonica delle placche

La teoria della tettonica a placche

Margini divergenti

Margini convergenti e subduzione

Margini convergenti e orogenesi

Margini trascorrenti

La deriva dei continenti

Atmosfera terrestre e i fenomeni metereologici

L’atmosfera: composizione

La bassa e l’alta atmosfera Radiazione solare e il bilanciamento termico

Temperatura dell’aria

Effetto serra La pressione atmosferica

Variazione della pressione nella troposfera

Aree cicloniche e anticicloniche

I venti

La circolazione generale dei venti Umidità dell’aria

Condensazione del vapore acqueo

Precipitazioni atmosferiche

Il ciclo dell’acqua Cagliari, 15 Maggio 2012 La Docente

(Prof.ssa Antonia Caddeo)

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STORIA DELL’ARTE

Docente: prof. Piero Farci

PRESENTAZIONE

La classe è formata da 19 studenti quasi tutti residenti in città, con pochi casi di pendolari-smo. Attraverso alcune verifiche generali riguardanti i pre requisiti, di ambito storico artistico, la classe è apparsa complessivamente omogenea nella sua composizione. In relazione allo svolgimento dei programmi svolti vanno evidenziati due aspetti chiave: il primo dovuto al li-mitato numero delle ore (due/settimanali in 3° liceo). Il secondo, che ha inciso maggiormen-te, è quello del cambiamento di Docenti nell’arco del triennio e conseguenzialmente delle metodologie. Va tenuto conto che per le ragioni su descritte non si sono potuti approfondire i contenuti secondo la programmazione iniziale.

La definizione degli obiettivi è relativa alle competenze ed ai livelli di preparazione acquisiti dagli studenti negli anni precedenti.

OBIETTIVI DIDATTICO-DISCIPLINARI GENERALI

- Individuazione della storicità dell’opera d’arte e della sua autonomia - Riconoscimento della doppia valenza dell’opera d’arte di documento e monumentum - Capacità di osservazione e percezione, di analisi, di critica - Capacità di collegare i fenomeni artistici e gli altri ambiti disciplinari - Acquisizione di autonomia di giudizio - Educazione alla conoscenza e al rispetto del patrimonio artistico

OBIETTIVI DIDATTICI RAGGIUNTI

CONOSCENZE

o Conoscenza del linguaggio specifico della disciplina o Conoscenza dei linguaggi, delle tecniche e poetiche dell’arte per approfondire il

patrimonio culturale personale finalizzandolo ad una concezione della cultura di tipo interdisciplinare.

o Educazione alla conoscenza e al rispetto del patrimonio artistico o Conoscenza e comprensione delle relazioni tra le opere e il loro contesto: figura

sociale dell’artista, contesto storico, fruizione, committenza e mercato;

COMPETENZE

Di tipo generale :

o Analisi e lettura dell’immagine o Contestualizzazione dell’opera d’arte in ambito storico o Esposizione chiara dei contenuti o Elaborazione coerente del testo o Riflessione critica

considerare l’importanza che la Storia dell’Arte riveste nell’ambito della storia genera-le e, nello specifico, nell’ambito della storia della cultura delle differenti aree geografi-che e nelle diverse epoche;

comprendere il rapporto tra conoscenza e salvaguardia del patrimonio storico-artistico, considerato nella sua globalità: dall’oggetto al contesto umanizzato;

avere consapevolezza che il patrimonio culturale e, nello specifico, storico-artistico – sia antico sia moderno sia contemporaneo - è un elemento che contribuisce a deter-minare la qualità della vita;

avere consapevolezza del fatto che i valori costituiti dalla specificità e dall’unicità delle diverse componenti del patrimonio artistico sono fenomeni irripetibili e non rinnovabili, in quanto frutto di una creatività sviluppata entro processi storici conclusi;

collegare i fenomeni del passato con i contesti del presente, anche con l’aiuto di sup-porti storico-critici

CAPACITA’

o Capacità di descrivere l’opera d’arte nel suo contesto storico , sotto un adeguato livello di conoscenza iconografica e iconologica nei caratteri generali.

o Capacità di cogliere le differenze formali e i caratteri stilistici delle opere d’arte, nei diversi contesti storici e culturali attraverso i confronti tra esse

o Acquisizione di autonomia di giudizio o Capacità di collegamento tra i diversi fenomeni artistici e altri ambiti disciplinari o Consapevolezza del grande valore culturale del patrimonio archeologico, architet-

tonico e artistico del nostro Paese

INTERESSE, PARTECIPAZIONE, FREQUENZA

Nella fase iniziale il docente e gli studenti hanno dovuto tener conto dei nuovi contesti meto-dologici. Nell’arco di poche lezioni si è riusciti ad impostare un nuovo metodo condiviso dalla classe. Gli studenti, nella quasi totalità, hanno dimostrato interesse per gli argomenti svolti ed hanno partecipato positivamente al dialogo educativo. Purtroppo, nell’arco dell’anno, al-cuni studenti hanno dimostrato non sempre l’interesse costante e partecipazione che avreb-bero dovuto tenere coloro che frequentano una classe di maturità. I loro comportamenti so-no stati spesso di disturbo, specie verso gli altri studenti che invece, nonostante tutto, han-no seguito ed ottenuto un buon profitto. La frequenza è sempre stata costante e questo ha inciso positivamente nella qualità e nella continuità didattica e nell’acquisizione delle nuove conoscenze.

PROFITTO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE

Il profitto appare mediamente discreto, con alcuni esempi di buona e ottima preparazione

METODOLOGIE

LA DESCRIZIONE DELLE OPERE VIENE SEMPRE FATTA ATTRAVERSO L’USO DI POWER POINT MEDIANTE LE IMMAGINI PROIETTATE IN DIAPOSITIVA, TRATTE DA CD ROM SPECI-FICI O DA CD PRODOTTI DAL DOCENTE.

DURANTE LE PROVE SEMISTRUTTURATE CI SI E’ AVVALSI, OLTRE CHE DELLE DIAPOSITI-VE ANCHE DI FOTOCOPIE A COLORI.

Gli argomenti sono stati trattati sull’asse sincronico . Inserimento nel contesto sto-rico, introduzione generale dell’epoca artistica e breve biografia dell’artista deline-ata parallelamente dalla visione delle principali opere con il contemporaneo uso di C.D ROM e CD autoprodotti

Lezioni frontali e dialogate, schemi compositivi sull’immagine proiettata, riassunti e chiarimenti sulle lezioni precedenti..

Spiegazione delle opere attraverso la descrizione secondo la scansione: Datazio-ne, Tecnica costruttiva/artistica. Committenza. Collocazione originale ed attuale dell’opera. Caratteri formali, compositivi, iconografici e, iconologici in generale,. Confronto tra opere coeve e precedenti. Influenza delle opere nel proseguo della produzione artistica.

MATERIALI DIDATTICI

Testo adottato BERNINI ROTA “EIKON” VOLL. 2 – 3 LATERZA

o Aula

o Postazione mobile, P.C portatile e videoproiettore o Uso di C.D . prodotti dal Docente o CD ROM ( diapositive) Bernini Rota “ Storia dell’Arte “dal ‘400 al ‘600” Laterza -- : o CD ROM ( diapositive) Bernini Rota “ Storia dell’Arte “dal ‘700 a oggi” Laterza -- : o C.D. prodotti dal Docente e proiettati agli studenti: Giotto ad Assisi – RINASCI-

MENTO – SECONDO RINASCIMENTO – LEONARDO - MICHELANGELO – RAFFAELLO E MANIERISMO – BAROCCO – NEOCLASSICISMO – ROMANTI-CISMO

Le verifiche sono state di tipo formativo e sommativo utilizzando le seguenti tipologie: Verifiche informali in itinere,Discussioni, Prove semistrutturate . Per i criteri di valutazione ci si è attenuti alle decisioni ed alla griglia di valutazione e-laborata dal Consiglio di Classe, tenendo conto anche della partecipazione al dialogo educativo, all’impegno e all’interesse nei confronti dei doveri. scolastici. Cagliari, 15 Maggio 2012 Il Docente

(Prof. Piero FARCI)

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PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

1. RINASCIMENTO E GOTICO INTERNAZIONALE .

GENTILE DA FABRIANO, “Adorazione di magi” (RIPASSO ) Caratteri generali del primo rinascimento fiorentino, il ruolo degli artisti, dei committenti. Il contesto storico artistico. Firenze del XV sec. La prospettiva, Il palazzo, le morfologie architettoniche

MASACCIO, caratteri generali dell’artista, la prospettiva “Il tributo”

BRUNELLESCHI, caratteri generali dell’artista – La prospettiva brunelleschiana, i nuovi valori spaziali - opere: ‘Spedale degli innocenti – Chiesa S. Spirito, S. Lorenzo –. lettura architettonica e funzionale ( RIPASSO)

DONATELLO, caratteri generali dell’artista, “David” “S.Giorgio” “Banchetto di Erode

LEON .BATTISTA ALBERTI: caratteri generali, le opere : Rimini tempio Malatestiano, Firenze S.M. Novella – Palazzo Rucellai La tipologia del palazzo rinascimentale: Palazzo Medici, Palazzo Strozzi,

PIERO DELLA FRANCESCA: caratteri generali, le opere, Battesimo di Cristo, Ritratti dei Du-chi di Montefeltro. Flagellazione – Pala di Brera

SANDRO BOTTICELLI, caratteri generali, le opere.:, Adorazione dei Magi, La primavera., Nascita di Venere, Natività mistica.

2. RINASCIMENTO MATURO Il contesto storico, la figura dell’artista nella grandi corti.

LEONARDO, caratteri generali dell’artista, opere : Part. dal battesimo del Verrocchio -Vergine delle rocce – Cenacolo – S. Anna Madonna il bambino e l’agnello - La Gioconda. lettura iconografica

MICHELANGELO, caratteri generali dell’artista: opere: Centauromachia - Pietà – David – - Affreschi della volta della Cappella Sistina – Giudizio Universale. lettura iconografica –

RAFFAELLO, caratteri generali dell’artista – le opere – descrizione iconografica: Madonna del cardellino – Sqcra famiglia Canigiani – La bella giardiniera – Madonna del Granduca - Stanze Vaticane: Scuola di Atene, Liberazione di S.Pietro – Tra-sfigurazione.

MANIERISMO caratteri generali. La dissoluzione dell’equilibrio Rinascimentale

JACOPO PONTORMO: La deposizione, Santa Felicita,

ROSSO FIORENTINO: La deposizione.

3. IL BAROCCO, il contesto storico geografico e culturale. I gesuiti, la Controriforma cattoli-

ca

CARAVAGGIO, Il contesto storico culturale - caratteri generali dell’artista – le opere – de-scrizione iconografica: Bacco – Bacchino malato – fanciullo morso da un ramarro – cesto di frutta – Riposo nella fuga in Egitto –Cappella Contarelli: Vocazione di S. Matteo, Martirio di S.Matteo. – Cappella Cerasi

I CARRACCI, caratteri generali, l’accademia degli incamminati, A. Carraci “Assunzione della Vergine” “Comunione di San Gerolamo”L. Carracci Annunciazione”

BERNINI, caratteri generali – letture iconografiche : Apollo e Dafne – David - Ratto di Pro-serpina – Baldacchino di S.Pietro Busto ritratto di Scipione Borghese – Estasi di S.Teresa – S.Andrea al Quirinale – Piazza S.Pietro

BORROMINI, caratteri generali – “San Carlo alle quattro fontane”

4. IL NEOCLASSICISMO

DAVID: caratteri generali dell’artista – le opere – descrizione iconografica e iconologia:– Giuramento degli Orazi – Marat assassinato – Bonaparte valica il Gran San Bernar-do – Incoronazione di Napoleone.

CANOVA: caratteri generali dell’artista – le opere – descrizione iconografica e iconologia: Amore e Psiche giacenti –– Busto ritratto di Napoleone –Monumento funerario di Maria Cristina d’Austria..

5. ROMANTICISMO, caratteri , generali

FRIEDERICH “Viandante sul mare di nebbia” “Il naufragio della Speranza”GERICAULT, ca-ratteri generali, le opere: La zattera della medusa

DELACROIX, caratteri generali, le opere“Il massacro di Scio”“La libertà guida il popolo”

HAYEZ, Opere

ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE DAL DOCENTE NELL’INTERO ANNO SCOLASTICO 56 SU 66

Cagliari, 15 Maggio 2012 Il Docente

(Prof. Piero FARCI)

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EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: PROF.SSA MELIS ANNA

Gran parte degli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dagli alunni, in particolare è stato raggiunto e riscontrato un soddisfacente grado di socializzazione, autocontrollo e creatività motoria. Sotto l’aspetto del profitto, occorre dire che esso è da considerarsi buono, e così si può dire del comportamento dei discenti che hanno quasi sempre mostrato interesse e partecipazione verso le attività svolte. Alcuni problemi sono stati determinati dalla difficoltà in alcuni casi di conciliare le attività e-xtrascolastiche con gli impegni scolastici e con il problema della turnazione con la succursa-le dove non vi è la possibilità di usare spazi consoni all'attività ginnico/sportiva. Gli alunni sono stati coinvolti nei tornei interni d sezione organizzati dagli insegnanti ed inol-tre alcuni di loro hanno fatto parte della rappresentativa di istituto in occasione dei giochi sportivi studenteschi.

PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

1) Potenziamento fisiologico - resistenza organica - forza e moblizzazione articolare

2) Rielaborazione degli schemi motori

3) Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso Civico

4) Conoscenza pratica dell' attività sportiva

5) Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni

6) Storia dello sport.

7) Apparato scheletrico muscolare.

8) Educazione alimentare.

9) Nozioni di pronto soccorso.

10) Alimentazione.

11) Paramorfismi e dismorfismi.

12) Doping.

13) Trattazione di un gioco sportivo a scelta.

Cagliari, 15 Maggio 2012 La docente (Anna Melis) (RITORNA ALL’INDICE)