L’ ASCOLTO ATTIVO - mastercounselingurb.itmastercounselingurb.it/files/slide_20140214b.pdf · È...
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URBINO 14/02/2014

È un processo attivo (mente e cuore)
Richiede
- concentrazione
- volontà
- disponibilità affettiva
- impegno
- cultura
- equilibrio
-empatiaURBINO 14/02/2014

ascoltare
non significa stare zitti
Non significa parlare a turno
Non è un ascolto pigro
Non è curiosità fine a se stessa
URBINO 14/02/2014

URBINO 14/02/2014
L’ascolto
non coincide
con l’altruismo

L’ascolto attivo esige
Accettazione (non è negazione del dissenso)
Coinvolgimento
Partecipazione
Riconoscimento
URBINO 14/02/2014

Talora però le nostre inibizioni
possono diventare una barriera
per l’ascolto dell’altro
URBINO 14/02/2014

L’ ascolto autentico presuppone
due fondamentali modalità:
1 - ASCOLTO CRITICO e IPERCRITICO
2 - ASCOLTO EMPATICO
URBINO 14/02/2014

1 - ASCOLTO CRITICO
Centrato sulla decodifica dei messaggi e
sul costrutto logico di ciò che l’altro
dice…… individua e valuta la
razionalità e la coerenza del discorso.
Indaga, cerca difetti ed errori per produrre
un miglioramento
URBINO 14/02/2014

- ASCOLTO IPERCRITICO
È concentrato sui dettagli e sugli
errori
Misconosce le emozioni
Dosi troppo alte producono senso di
inadeguatezza
Produce eccessiva distanza
URBINO 14/02/2014

2 - ASCOLTO EMPATICO
L’ ascolto empatico vuole comprendere le motivazioni ed intenzioni sottese.
non esplora
la razionalità del discorso dell’altro
Offre comprensione e sostegno
URBINO 14/02/2014

17/02/2014 AIPAC - PESARO 11
È Intuizione del mondo interiore
L’empatia è la capacità di leggere fra le righe, di captare le spie emozionali, di cogliere anche i segnali non verbali indicatori di uno stato d’animo e di intuire quale valore rivesta un evento per l'interlocutore, senza lasciarsi guidare dai propri schemi di attribuzione di significato.

Dosi troppo alte di empatia costringono l’altro a compiacersi della propria
inadeguatezza
Nasce una simbiosi che impedisce un confronto
URBINO 14/02/2014

L’ ascolto attivo
È un giusto mix tra i due tipi di ascolto
È sintonia e differenza
Alla base c’è l’amore e il rispetto
È il primo passo
verso l’autenticitàURBINO 14/02/2014

PRINCIPI E REGOLE
DELL’ ASCOLTO ATTIVO
L’ ascolto attivo è un atto intenzionale che impegna la nostra
attenzione a cogliere quanto l’altro ci riferisce sia in modo
esplicito che in modo implicito
Per disvelare il messaggio implicito
è necessario
un processo di elaborazione
degli indicatori
verbali e non verbali URBINO 14/02/2014

Ascolto attivo
è costituito da tre processi
Ricezione del messaggio
Elaborazione ( 6 aspetti)
Risposta
URBINO 14/02/2014

Sai che gli alberi parlano?
Sì parlano. Parlano l'un con l'altro
e parlano con te,
se li sai ascoltare.
Ma gli uomini bianchi non ascoltano.
Non hanno mai pensato
che valga la pena di ascoltare noi indiani e,
temo che non ascolteranno
nemmeno le altre voci della Natura.
Io stesso ho imparato molto dagli alberi:
talvolta qualcosa sul tempo,
talvolta qualcosa sugli animali,
talvolta qualcosa sul Grande Spirito.
(Tatanga Mani - Bisonte che cammina - Tribù Stoney del Canada
URBINO 14/02/2014

URBINO 14/02/2014
LE 6 FASI
DELL’ASCOLTO ATTIVO

1 - CONTENUTO
Si tiene conto
di che cosa l’altro ci vuole informare
e di che cosa pensa in relazione all’oggetto
della comunicazione
URBINO 14/02/2014

Domande di laddering
URBINO 14/02/2014

2 - RIVELAZIONE DI SE’
L’ emittente in modo consapevole o
inconsapevole rivela qualcosa di sé.
In questa fase il soggetto cerca di soddisfare i propri bisogni di
riconoscimento
La carenza di autorivelazione è causa di una
comunicazione difficile.
URBINO 14/02/2014

Per nascondersi Usare il si impersonale e il noi …
fare molte domande per far si che l’altro
si sveli ma non dire nulla di personale
Fare accuse perentorie (dare giudizi sulla
persona e non sul comportamento )
Autosvalutarsi (per essere contraddetto
o per scaricare il lavoro)
URBINO 14/02/2014

Nella dimensione di autopresentazione
l’attenzione è focalizzata nelle seguenti
domande:
-Che cosa l’altro sta dicendo di sé, mentre comunica ?
-Che cosa vuole che io pensi di lui ?
-Vuole che io lo valuti positivamente o negativamente ?
-come vuole mostrarsi ? (colto onesto ….)
URBINO 14/02/2014

3 - APPELLO o RICHIESTA
Nella quale si tiene conto di che cosa l’altro in
modo esplicito od implicito ci appella a
pensare, credere, fare o non fare.
Gli appelli possono essere:
DIRETTI
NASCOSTI
PARADOSSALI
MANIPOLATORI
Una comunicazione positiva si nutre di molti
appelli diretti.URBINO 14/02/2014

Gli appelli nascosti si hanno quando chi parla influenza il destinatario in modo manipolatorio per
sottometterlo o per ottenere favori o privilegi.
Gli appelli paradossali sono quelli che si contraddicono tra loro.
C’è una contraddizione nei termini
Gli appelli diretti implicano l’espressione chiara e spontanea di desideri ed intenzioni. Delle volte le
persone evitano tali appelli perché hanno paura di scoprirsi, temono di essere rifiutati, oppure cercano di non dare l’impressione d’imporre ciò che in realtà
desiderano.
URBINO 14/02/2014

Nella dimensione dell’appello
si cerca di rispondere alle
domande:
-Che cosa l’altro mi chiede ?
-Di che cosa mi vuole convincere ?
-Che cosa vuole ottenere da me ?
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4 - RELAZIONE
Si tiene conto di
come l’altro percepisce la relazione in corso
e
come intende modificarla
URBINO 14/02/2014

Nella dimensione della relazione si
cerca di rispondere alle domande:
-In che modo l’altro mi percepisce ?
-Che tipo di relazione ha instaurato con me ?
-Come vorrebbe modificarla ?
URBINO 14/02/2014

Esame delle transazioni
Quando conversiamo effettuiamo una serie
di comunicazioni.
In Analisi Transazionale questo flusso di
comunicazioni è chiamato catena di transazioni.
Una transazione è dunque “l’unità
fondamentale del discorso sociale” (Berne).
URBINO 14/02/2014

TRANSAZIONE
Una transazione è costituita da uno stimolo
transazionale più una risposta transazionale
che avviene tra stati dell’Io specifici.
stimolo transazionale +
risposta transazionale =
TRANSAZIONE
URBINO 14/02/2014

URBINO 14/02/2014

URBINO 14/02/2014

URBINO 14/02/2014

URBINO 14/02/2014

5 - ESPRESSIONE
Si tiene conto dei vissuti
relativi a ciò che viene detto,
ossia dei sentimenti, delle emozioni,
degli stati d’animo
che il soggetto prova ad esprimere.
Molte emozioni e molti sentimenti sono visibili attraverso il corpo, che si esprime suo malgrado. Per esempio la tristezza è prima nel volto che nelle parole
URBINO 14/02/2014

Nella dimensione dell’espressione
emerge la comunicazione non verbale
si cerca di rispondere alle domande:
-Che cosa l’altro sente dentro di sé ?
-Quali stati d’animo esprime ?
-Quali sentimenti ed emozioni ?
URBINO 14/02/2014

6 - CONTESTO
Si esamina come si incastonano
le cose narrate
con il contesto in cui sono
immerse e con la situazione
interpersonale
URBINO 14/02/2014

Faccio fatica a seguire con questa
confusione… può far fare un po’
di silenzio?
1. Contenuto
di cosa ci sta parlando (anche
implicitamente, di cosa ci informa )
URBINO 14/02/2014

Faccio fatica a seguire con questa
confusione… può far fare un po’
di silenzio?
2.RIVELAZIONE DI SÉ
come si mostra a me ? cosa dice di sè
URBINO 14/02/2014

Faccio fatica a seguire con questa
confusione… può far fare un po’
di silenzio?
3 APPELLO
cosa ci chiede di fare , pensare,
credere
URBINO 14/02/2014

Faccio fatica a seguire con questa
confusione… può far fare un po’
di silenzio?
4 RELAZIONE
evidenzia che relazione c’ è tra noi
URBINO 14/02/2014

Faccio fatica a seguire con questa
confusione… può far fare un po’
di silenzio?
5 ESPRESSIONEemozioni e sentimenti
6 CONTESTO
URBINO 14/02/2014

URBINO 14/02/2014

Esercizio per riflettere
sull’implicito comunicativo
Ricordare un dialogo significativo
Cosa mi voleva dire l’altro? Cosa volevo dire io all’altro (contenuto)
Cosa l’altro diceva di sé e cosa dicevo io di me (autopresentazione)
Cosa l’altro voleva ottenere e cosa volevo io (appello)
Che relazione c’è tra noi? Come voleva modificarla? Come volevo
modificarla
Stati d’animo miei e dell’altro
Luogo contesto della discussione
URBINO 14/02/2014

Ascolto attivo
è costituito da tre processi Ricezione del messaggio
Elaborazione ( 6 aspetti)
Risposta
URBINO 14/02/2014

Le principali risposte
funzionali…
14 FEBBRAIO 2014

-LA CHIARIFICAZIONE
-Mi stai dicendo che...”, “Puoi descrivermi in modo più preciso quanto mi stai
dicendo?”, “Intendi dire che…?”
-LA PARAFRASI
-LA VERBALIZZAZIONE
-LA RISPOSTA FENOMENOLOGICA (descrizione con sospensione del
giudizio)
-LA RISPOSTA DI CONSAPEVOLEZZA
-Che cosa senti quando dici….?” oppure: “Che cosa succede quando tu dici di
essere arrabbiato?”.
-LA RISPOSTA DI DECONTAMINAZIONE
-IL SOMMARIO
-LA RISPOSTA PROPOSITIVA propone concretamente soluzioni alternative
-LA RISPOSTA DI PROBLEM SOLVING
-L’INTERPRETAZIONE
-LA RISPOSTA ESPLICATIVA
-fornire informazioni e possibili indicazioni tra le quali scegliere
-LA RISPOSTA ESPLORATIVA “Cosa significa per te ?”14 FEBBRAIO 2014

-LA RISPOSTA DI RIDECISIONE
-Decidi ora che cosa puoi fare di diverso”. prima dicevi di non farcela, ora
puoi decidere di abbandonare quel comportamento autodistruttivo. Puoi
rispondere si o no?
-LA RISPOSTA DI CONFERMA rafforza la consapevolezza di una parte
del proprio sé che vuole ancora boicottare il cambiamento. ad es. “Dici
che non vuoi ammalarti, ma esiti ogni volta ad andare dal medico”.
-LA RISPOSTA DI ILLUSTRAZIONE anche con metafore
-LA RISPOSTA DI SOTTOLINEATURA evidenzia alcuni aspetti del
discorso fatto dal cliente
-LA RISPOSTA DI EVIDENZIAZIONE evidenzia un paradosso
-LA DOMANDA INVESTIGATIVA Che cosa significa per te…
-LA DOMANDA DI CONFRONTAZIONE fanno emergere incoerenze o
violazioni linguistiche
-LA RISPOSTA DI PERSONALIZZAZIONE
-LA RISPOSTA DI AVVIO ALL’AZIONE si aiuta l’altro a definire il
proprio bisogno per poi guidarlo a definire i passi concreti per realizzarlo
14 FEBBRAIO 2014

URBINO 14/02/2014

bibliografia
F Nanetti COUNSELING AD ORIENTAMENTO
TRANSPERSONALE -ed mylife
F Nanetti I SEGRETI DEL CORPO la comunicazione
trascurate nel comportamento non verbale -ed armando
editori
F Nanetti GIOCHI FORMATIVI ed aipac
F Nanetti COUNSELING INTERPERSONALE INTEGRATO
ed aipac
URBINO 14/02/2014