APPUNTI E PROPOSTE PER LA FORMAZIONE: 1. MOTIVAZIONI E VALORI 2. ASCOLTO ATTIVO 3. LA BUONA...

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Le ragioni del Filo Progetto formativo a sostegno dell’evoluzione della telefonia sociale di Auser 2014 APPUNTI E PROPOSTE PER LA FORMAZIONE: 1. MOTIVAZIONI E VALORI 2. ASCOLTO ATTIVO 3. LA BUONA COMUNICAZIONE DEL SERVIZIO Auser Regionale Lombardia, Bergamo, dicembre 2014

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Le ragioni del FiloProgetto formativo a sostegno

dell’evoluzione della telefonia sociale di Auser2014

 

APPUNTI E PROPOSTE PER LA FORMAZIONE:1. MOTIVAZIONI E VALORI

2. ASCOLTO ATTIVO3. LA BUONA COMUNICAZIONE DEL SERVIZIO

Auser Regionale Lombardia, Bergamo, dicembre 2014

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1. Motivazioni e valori

OBIETTIVO DEL PROPRIO ESSERE VOLONTARIO E VOLONTARIA DELLA TELEFONIA SOCIALE

E NEI SERVIZI …

PASSAGGI e PROPOSTE(Clara Bassanini)

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IL PROPRIO PUNTO DI VISTA SOGGETTIVO RAFFORZATO E INTEGRATO DA FONTI QUANTITATIVE E QUALITATIVE POICHÈ

LE INFORMAZIONI SERVONO PER LA CONOSCENZA DELLA REALTA’

CONOSCERE LA PROPRIA REALTA’ ASSOCIATIVA I PIANI DI ZONA E LE PROPOSTE TERRITORIALI PER L’AMBITO «POPOLAZIONE ANZIANA» LA LETTURA DELL’INVECCHIAMENTO NELLA COMUNITÀ INFORMAZIONE – MESSAGGI VEICOLATI DAI MEDIA LE VOCI DI VOLONTARI E VOLONTARIE LA PREVENZIONE DALL’ISOLAMENTO TELEFONIA E SERVIZI: MAPPA DELLE FRAGILITÀ ATTRAVERSO DATI, PROSPETTIVE E PROPOSTE CHI SONO GLI ALTRI? ASSOCIAZIONI CHE LAVORANO CON LE PERSONE ANZIANE

…la cultura del dato……fare rete…e raccoglierlo nelle riunioni preliminari

con i Comprensori

DARE TESTIMONIANZA DEL PROPRIO AGIRE, COMUNICARE E CONNETTERE

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IO

IL MOND

OIO NEL MOND

O

METTERE IN LUCE LE RELAZIONI

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UN COLLAGE CHE:

RACCONTA

INFORMA

COMUNICA

SI METTE IN RELAZIONE A

VALORIZZA E RI-PROGETTA

AFFINA COMPETENZE E FA CULTURA

RISULTATO:

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2. Ascolto attivo

3. La buona comunicazione del servizio

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La comunicazione è processo chiave che permette lo scambio di informazioni, finalizzandolo al raggiungimento di

risultati.

Ma, ciò facendo, la comunicazione ‘interviene’ :

orienta le relazioni interpersonali, partecipa al gioco delle attrazioni e delle ostilità,

decide dell’accordo e del disaccordo, alimenta la collaborazione e il conflitto….

Ovviamente….della comunicazione fanno parte l’ascolto, il silenzio, la noia, la confusione.

La comunicazione è processo chiave

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INIZIAMO:Mi presento…. sono il mio/la mia collega….

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«In te c’è tutto»

Holderlin

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PERCHÉ SONO VOLONTARIO/VOLONTARIA?Parole e frasi in libertà a partire da sé

CHE VOLONTARIO-VOLONTARIA SEI?Parole e frasi in libertà a partire da sé

(post-it… bigliettini… verbalizzazione)(collage…)

VOLONTARIO/VOLONTARIAIN AUSER…

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L’ASCOLTO ATTIVO

ASCOLTARE, RISPONDERE, ACCOMPAGNARE

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«Cercate il consiglio degli anziani, giacché i loro occhi hanno fissato il volto

degli anni e le loro orecchie hanno ascoltato le voci della vita»

Kahil Gibran

Ascoltare le voci della vita

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“Se vuoi comprendere quello che un altro sta dicendo,

devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti

a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.”

LE SETTE REGOLE DELL’ASCOLTO ATTIVO

(da Marianella Sclavi: 2000)

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1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista.Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva

LE SETTE REGOLE DELL’ASCOLTO ATTIVO

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4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio.Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi.Il loro codice è relazionale e analogico.5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili.I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze.

LE SETTE REGOLE DELL’ASCOLTO ATTIVO

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6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione interpersonale. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.

7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica.Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé.

LE SETTE REGOLE DELL’ASCOLTO ATTIVO

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LA COMPETENZA COMUNICATIVA

LA CAPACITÀ DI RELAZIONARSI CON GLI ALTRI

I fattori che la facilitano:

empatia espressività, calore umano, capacità di immedesimarsi nell’altro

adeguata gestione dei ruoli capacità di condurre, sostenere, indirizzare l’interazione

flessibilità capacità di seguire il filo conduttore dell’altro, evitando schematismi, rigidità o codici precostituiti

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A) capire che cosa vuol comunicare l’interlocutore;

B) capire a quale scopo lo sta comunicando;

C) evitare di interpretare soggettivamente i messaggi dell’interlocutore;

D) cercare di individuare e rimuovere eventuali ostacoli al libero fluire della comunicazione;

E) far capire che ha capito.

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L’ascolto può essere considerato come un momento del processo della comunicazione:

il messaggio in arrivo viene ascoltato ed elaborato per formulare un’azione o un messaggio di ritorno (feedback).

L’ascolto spontaneo può non essere adeguatamente efficiente: molti equivoci e molte incomprensioni che si verificano in questo contesto si possono attribuire ad una scadente capacità di ascolto da parte degli interlocutori.

ESEMPI…….a PARTIRE DA LORO…

ASCOLTARE………

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Il termine “ascolto”, nell’uso corrente, viene associato ai concetti di passività e naturalezza.

PASSIVITA’

Per ascoltare non bisogna “fare” niente. Basta che chi ci parla pronunci le parole in modo sufficientemente forte e chiaro.

NATURALEZZA

L’ascolto non richiede alcun accorgimento particolare perché è un fenomeno spontaneo e coincide semplicemente con lo

“stare a sentire” qualcuno che parla.

Parlano i partecipanti…

IL MIO MODO DI ASCOLTARE

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L’ascolto attivo è una delle tecniche dell’assertività e si fonda sia sulla capacità di leggere i segnali che ci invia l’interlocutore, sia su quella di controllare i segnali che noi emettiamo e di finalizzarli a favorire un’espressione più aperta e una maggiore comprensione.

Innanzitutto è necessario tener presente che, nell’ambito di un approccio pragmatico ai problemi della comunicazione, non si ascoltano solo i contenuti (espressi attraverso le parole), ma si può “ascoltare” anche la relazione (espressa attraverso la comunicazione non verbale).

ASCOLTARE…

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PARLANTE

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Pubblico – (persona) Atti linguistici (forma e contenuto) Risultato (obiettivo) Localizzazione (tempo-spazio-luogo) Agente strumentale (che cosa utilizzo) Norme (le regole dello scambio) Tipi di comunicazione (le differenze) Emozioni (i lati affettivi)

P.A.R.L.A.N.T.E

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Utilizzare le informazioni raccolte sul contesto di riferimento territoriale a partire dalla loro organizzazione di Punti di ascolto, di servizi offerti alla comunità locale, di attività svolte in rete con altri (la comunicazione riguarda anche il comunicare con i gruppi/associazioni della rete)

ESEMPI A PARTIRE DAL LORO CONTESTO:nostri esempi, loro esempi

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mimica facciale sguardo / contatto oculare postura gestualità voce (modulazione e toni) aspetto esteriore e abbigliamento

La Comunicazione Non Verbale (CNV)

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La Comunicazione Non Verbale (CNV)

Numerosi studi sul ruolo dei diversi canali espressivi hanno appurato che in

un interscambio tra due persone il messaggio è veicolato in questo modo:

parole «arrivano» al 10%tono della voce «efficace» al 40%

C N V «interviene» al 50%

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Lei, anziana, telefona

Lui, volontario di Auser , risponde(il tema: maltrattamento/dipendenza da

gioco)1. Anche invertendo i ruoli M/F…2. Il gruppo osserva in silenzio …

3. Il gruppo commenta…4. Gli attori commentano…

5. Commento finale (osservazioni di ‘correzione’)(NOI: nostra preparazione traccia scritta)

Prova di gruppo«Squilla il telefono….»

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Insieme in auto per una visita medica

Lui, anziano, in casa di riposoLui, da poco volontario Auser

1. Anche invertendo i ruoli M/F…2. Il gruppo osserva in silenzio …

3. Il gruppo commenta…4. Gli attori commentano…

5. Commento finale (osservazioni di ‘correzione’)(NOI: nostra preparazione traccia scritta)

Prova di gruppo«Ti accompagno a…..»

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Maltrattamenti e violenze Cenni sul fenomeno, rete dei servizi, informazioni.

(tema di esercitazione?)

Telefonia in uscita Progetto locale/comunale, rete dei servizi,

informazioni, attivare l’ascolto attivo

Gioco d’azzardo, dipendenza da gioco Cenni sul fenomeno, rete dei servizi, informazioni.

TEMI SPECIFICI(da approfondire)