KyosVerona Giugno 2010

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MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA kyos verona giugno 2010 kyos verona - giugno 2010 n. 44 - distribuzione gratuita - Poste italiane s.P.a. - sPedizione in abbonamento Postale - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, cns verona - Prezzo a coPia € 2,00 il mondo del lavoro rita Levi Montalcini giuseppe Cornaglia omar Pedrini giuseppe sautto g i u g n o 2 0 1 0

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Il mondo del lavoro

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il mondo del lavoro

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Eccomi associazione di volontariato onluslavorare per i giovani con i giovaniEccomi è un’associazione di volontariato che sostiene progetti per i giovani in Burundi, Burkina Faso, e in Brasile, il progetto remar. Promuove l’educazione, l’istruzione e la formazione di giovani e adulti in difficoltà Appoggia i giovani nel loro ambiente collaborando alla realizzazione di iniziative imprenditoriali e artigianaliReperisce le risorse umane ed economiche necessarie alla definizione dei progettiSostiene lo scoutismo giovanile e adulto, coerente con i valori associativi di solidarietà, di promozione umana, di pace e di rispetto della dignità di ogni uomo

Come offrire le donazioniLe donazioni possono essere effettuate a favore dieccomi - associazione di volontariato onlusvia g.a.Pasquale, 11 - 00156 roma indicando il nome del progetto che si intende sostenere- tramite conto corrente postale: n° 78044310- tramite assegno non trasferibile o bonifico bancario:Banca Popolare etica, agenzia di roma, via rasella, 14 - 00187 romacoordinate bancarie internazionali: iT77 Q 05018 03200 000000118601.

L’associazione di volontariato eccomi onlus è una organizzazione non Lucrativa di utilità sociale con sede legale in roma debitamente registrata presso l’agenzia delle entrate, Direzione regionale del Lazio ai sensi dei D.Lgs 460/97 e D.M. 266/03. Pertanto le donazioni in denaro e in natura erogate da persone fisiche sono deducibili dal reddito complessivo o detraibili dall’imposta lorda del soggetto erogante a norma di legge.

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KYOS verOna editoriale

Città del Messico, una ventina di anni fa, un ricco turi-sta americano cammina curioso al mercato cittadino. Ha l’aria distesa tipica di chi, a conclusione della sua vacanza non rinuncia agli ultimi acquisti importanti. S’imbatte in una strana bottega di sedie fatte a mano dai colori vivaci e dalle forme originali. Si rivolge all’ar-tigiano indiano che accovacciato sul suo sgabellino sta riparando un utensile e gli chiede il prezzo.“Dieci pesos, senor” è la risposta immediata senza distrarsi dal suo lavoro. Le sedie sono belle, i colori sono speciali, nel giardino di casa farebbero davvero effetto…riflette l’americano.“Se te ne ordino sei” domanda sicuro lo yankee “che prezzo mi fai?”“Settantacinque pesos” è la risposta dell’indiano che continua pazientemente la riparazione dell’oggetto.“Ma come !” esclama stupito l’americano che si at-tendeva un prezzo forfettario inferiore e si stupisce di quel comportamento assai poco commerciale e chiaramente antieconomico. Si tratterà di un malinte-so: per una sedia dieci pesos e per sei settantacinque!“Volevi dire cinquantacinque pesos?” “No, settanta-cinque pesos per sei sedie” risponde l’indiano alzando gli occhi stupiti.Una lunga discussione e infine l’indiano dà la sua spie-gazione: “Che risarcimento avrò per l’incredibile fasti-dio di un lavoro che mi costringe a rifare per cinque volte la stessa cosa? Mi stai vuotando il negozio ed io dovrò lavorare anche di notte per ricostruire ciò che mi manca.”

…1994. L’improvvisa svalutazione del franco Cfa (Comunautè Francaise D’Afrique) sta offrendo buo-

ne prospettive ad alcuni paesi africani come il Burki-na Faso e il Mali nell’attività di esportazione di carne. Dato che la carne del Sahel ormai era competitiva con quella argentina o con le eccedenze della Comu-nità Europea, la Banca mondiale finanziava dei proget-ti per lo sviluppo dell’allevamento nei paesi di quella regione. Ma gli esperti disperavano di fronte agli alle-vatori che non comprendevano il perché dovevano aumentare il loro bestiame al di là del necessario, sol-tanto per fare soldi. “Che ci dobbiamo fare con tutti quei soldi?” si domandavano stupiti.Noi occidentali siamo lontani anni luce da questi due piccoli esempi di “senso del lavoro”. Per noi il “profitto” è il primo e più importante traguardo da raggiungere.Ma se spostiamo per un momento il traguardo…, supponiamo …con la felicità? Siamo sicuri che essa sia aumentata al giorno d’oggi? Il consumo di psico-farmaci, il bisogno di ricorrere a guaritori dell’anima di vario genere, la difficoltà a relazionarsi con gli altri, la bruttezza di certe architetture nelle grandi città, il consumismo eccessivo, l’inquinamento, i disastri am-bientali.Quando la natura si ribella non ha certo limiti né re-gole….Ma la natura è insita anche nell’uomo!

Guido Benati

Liberamente tratto dalla tesi di laurea di Marco, mio nipote che abbraccio forte, sullo “sviluppo sostenibi-le” di Serge Latouche.

oggIoooooLAVorArE …

A Silvia !Dopo quasi cinque anni di collaborazione il nostro direttore responsabile Silvia Sartea ci lascia per de-dicarsi per intero alla sua famiglia che sta crescendo.guido, Luisa, la redazione di KyosVerona e tutta la Printedita vogliono ringraziare Silvia per l’ottimo la-voro svolto ma soprattutto per la grande passione e l’autorevole professionalità con cui ha sempre animato la vita di Kyos fin dalla sua ideazione. Il nostro impegno ora sarà nel cercare di rimanere nel solco abilmente tracciato dalla sua straordinaria energia. Un grande abbraccio e un grazie di cuore.

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Il mondo del lavoro

Rita Levi MontalciniIl lavoro e il diritto delle donne africane 06

TEATro DANZA 19

MUSICA - ArTE 23 SPorT - DA NoN PErDErE 27

Omar PedriniRitorno ai lavori e valori rurali 10

Giulia SolenniCampionessa con le ali ai piedi 14

SudafricaContrasti e Mondiali 18

appuntamenti

rubriche

Questione di stileTempo di bikini 35

rivista mensile di Verona

giugno 2010anno 5- numero 45

rivista mensile free press di Verona e provincia. 12.000 copie distribuite nei migliori punti di incontro

EditorePrINTEDITA Srl - Via Francia, 7/b - 37024 Negrar (Vr) - Tel. : (+39) 045 8101204 Fax: (+39) 045 [email protected]

Iscrizione al Tribunale di Verona:n. 1786 - 17/01/2008Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CNS VEroNARegistrazione al ROC n° 16808 Prezzo a copia € 2,00

Direttore responsabile: Silvia Sartea

Responsabile di redazione: georgia Passuello

Redazione: guido Benati e riccardo Ferraresso

Hanno collaborato: Cristiana Albertini, David Bonato, Ennevi, Ass. Emozioni in movimento, Ilaria Noro, Federico Martinelli, Mercedes Maltés, Istituto Design Palladio e georgia Passuello

Copertina di: Cinzia Signorini

Supervisione Tecnica: gianna Calabria

Redazione Grafica: Cinzia Signorini, Manuel Bergamasco

Relazioni Pubbliche: Luisa Calabria

Sviluppo Commerciale e Pubblicità:guido Benati, Alessia Corsocell: 3481532664mail: [email protected]. : (+39) 045 8101204

Stampa: Cierregrafica Sommacampagna (Vr)Tel. 045 8580900 - www.cierrenet.it

Numero chiuso in redazione il:21 maggio 2010

v e r o n a

Professor CornagliaEccellenza dedicata alla ricerca 08

Printedita sostieneABo ProJECT

www.aboproject.it

In musicaMethodica, Ruben e Farabrutto 38

Che si dice a VeronaCrisi e soluzioni nell’edilizia 40

Ciak si giraCosa voglio di più di Soldini 42

Emozioni in MovimentoA picco sul Lago 46

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VoUCHEr DI CUrA

Voucher di cura per le persone in difficoltà. Pur-troppo la crisi economica persistente da molti mesi ormai, ha avuto e continua a creare conseguenze disastrose. Così tante persone che hanno dedicato la propria vita a studiare, cercare lavoro e a realizzarsi nello stesso, tutto ad un tratto, si trovano senza sti-pendio ed in difficoltà. All’ improvviso la vita cambia senza magari poter contare sull’aiuto dei parenti o famigliari. Avendo forse minori, disabili o anziani da aiutare o mantenere. È in questo momento che le istituzioni, capendo, hanno il compito di aiutare chi ne ha davvero bisogno. C’e’ una bella iniziativa voluta dall’assessore alle Pari opportunità di Verona, Vitto-rio Di Dio che prevede un voucher di cura a favore dei cittadini in situazioni di disagio. “Mi sono fortemente impegnato – ha sottolineato l’Assessore Di Dio – affinché, nonostante la difficile congiuntura economica che anche le amministrazioni pubbliche stanno vivendo, il progetto Voucher po-tesse rimanere attivo. originariamente il voucher di cura era destinato esclusivamente al genere femmi-nile per carichi familiari relativi a figli minori, da zero a sei anni, mentre ora riguarda anche minori, anziani non autosufficienti e i disabili. In questi anni ho volu-to un allargamento dei possibili destinatari di questo

contributo, perché seguendo le linee guide che ho voluto dare a tutte le attività del mio Assessorato, credo che oggi “Pari opportunità” per tutti significa azioni di rimozione di ogni forma di discriminazione.”

Un progetto che l’anno scorso è stato anche pre-miato dal Ministro alle Pari opportunità, che ha as-segnato il Premio del governo italiano per il pro-getto “Voucher di cura” (risultato tra i migliori tra quelli proposti dalle amministrazioni locali sul tema di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro) proprio all’Assessore Di Dio.

Ma in che cosa consiste questo voucher?

“Concretamente il “Voucher di cura” – ha sottoli-neato l’Assessore Di Dio – permette di ottenere il rimborso delle spese di cura (fino ad un massimo di 1.000 euro) sostenute da parte di chi, residente nel Comune di Verona, ha una difficoltà temporanea nel conciliare i compiti di cura, la vita familiare e quella lavorativa , quando non ha a disposizione altri servizi o una rete parentale o amicale di supporto alla si-tuazione emergenziale.”

Un aiuto per le persone in difficoltà anche a causa della crisi economicadi georgia Passuello

∙ Assessore Vittorio Di Dio

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KYOS verOna pubbliredazionale

PAUSADIbenessere

Un luogo romantico per una fuga dallo stress e dalla frenesia nei luoghi amati dall’ Imperatrice Sissi. L’Hotel Therapia a Crikvenica, nel golfo del Quarnaro fa rivivere in chiave moderna e nostalgica il fasto del periodo asburgico. Ci si sente principi e principesse non appena si varca la soglia dell’albergo a quattro stelle. grandi saloni, vetrate, androni e ampie scale accolgono con grandiosità l’ospite, ma l’ambiente è accogliente e caldo. Il mare si staglia davanti, screziato e meraviglioso, con le isole a fare da sfondo. Dalle finestre e dai balconi dell’hotel è possibile ammirare l’ampia piscina in stile hollywoodiano che campeggia nel terrazzamento. Fu negli ultimi secoli dello splendore imperial-regio, nostalgici ed allo stesso tempo affascinanti, che la High Society del regno Asburgico scoperse le bellezze e il clima favorevole delle coste mediterranee. Allora si passeggiava sulla spiaggia ad Abbazia o a Crikvenica, si respirava la salutare aria di mare e si godeva di un turismo di gran lusso. Questo edificio storico costruito nel 1895 in una splendida architettura liberty, è stato completamente rinnovato nel 2006 e ora si presenta nuovamente di tutto il suo antico splendore insieme ad un’atmosfera ineguagliabile. In tema di benessere l’hotel vanta una grande tradizione. già nel 1899 fu creata un’area per l’idroterapia, secondo i più moderni dettami della fisioterapia di allora. È da qui che l’hotel trasse il suo nome. oggi l’hotel dispone di una piccola area wellness di ca. 300 m² dotata di sauna finlandese, bagno turco alle erbe, pediluvio Kneipp e idromassaggio. www.falkensteiner.com/de/hotel/therapia

La sensazione della calda acqua termale sulla pelle e la possibilità di rigenerarsi in Carinzia. L’hotel Bliebergerhof ha una tradizione quasi “magica” perché sorge nella terra denominata Mystica. Si tratta di una località termale rinomata per qualità curative dell’aria, situata ad un’altitudine di 920 m. Si narra che vi passò Parcelso, il grande alchimista, e che una sorta di grande energia sia impressa nelle rocce di quella terra. Una meta per chi vuole rilassarsi, ma anche trovare nuova forza e salute attraverso la fantastica opportunità di respirare aria purissima nelle gallerie delle miniere curative di Bad Bleiberg. L’acqua nella Spa è offerta in brocche che contengono pietre e vi sono trattamenti legati alla loro forza energetica.Al Falkensteiner Hotel & Spa Bleibergerhof è davvero curata ed ampia la zona termale, sauna, relax con piscine coperte ed esterne, ovviamente termali, laghetto naturale balneabile, Infrastruttura benessere “Kärnten SPA” su una superficie di 2.500 m² a base di prodotti naturali carinziani, saune tematiche, sale di riposo, cardio fitness, eserci di respirazione e di rilassamento in gruppo.L’acqua termale proviene da un lago sotterraneo, attraversa molti tipi di rocce e si presenta quindi molto ricca di preziosi microelementi. E’ molto efficace soprattutto in caso di disturbi reumatici, blocchi muscolari, riabilita-zione dopo terapie per l’artrosi, traumi ed operazioni. www.falkensteiner.com/it/hotel/bleibergerhof

Presso il Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia a Tropolach vicino a passo Pramollo tutto ruota attorno al be-nessere. Nell’Area Acquatica e Wellness Acquapura Spa, che è stata premiata con 2 gigli dalla relax guide, si rimane letteralmente senza fiato per la cura del design e per la posizione panoramica.La struttura offre ai propri ospiti piaceri culinari di alto livello. Al ristorante dalle grandi vetrate luminose si godono stupendi scorci sull’imponente cornice montuosa circostante. Ben 2.400 m² di wellness e lifestyle nell’area benessere: accanto alle numerose sale per trattamenti perfettamente attrezzate, alle sale di medita-zione ed all’esclusiva Spa Suite per due, non c’è che l’imbarazzo della scelta fra la piscina coperta ed esterna riscaldata, la “piscina dei sensi”, le vasche idromassaggio, la grotta di raffreddamento, la vasca Kneipp, la piscina dei bambini, la palestra fitness e la Spa & relax Lounge.L’edificio, progettato per inserirsi nel contesto naturale con spontaneità è vicino al il più grande comprensorio sciistico della Carinzia. In estate ci si mette in sella alla mountain bike e si indossano le scarpe da trekking e via alla scoperta di una delle più incantevoli regioni montuose ed escursionistiche della zona. Parco avventura e adrenalina pura, percorsi studiati per famiglie nei boschi e non lontano da lì le miniere di Bad Bleiberg. Anche gli amanti del golf trovano un motivo in più per recarsi all’Hotel Cariniza, perché il green è vicino e invitante.

www.falkensteiner.com/carinzia

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Diritto e lavoro, valori fondanti per le società in via di sviluppo. E quando questi due aspetti si fondono insieme, favorendo la creazione di nuove e giovani figure professionali che si occupano di legalità, salva-guardia dei diritti umani, sviluppo dei valori della de-mocrazia e coscienza sociale, non possono che com-piere passi da gigante partendo proprio dal basso.E’ questo, in estrema sintesi, parte di quello che la fondazione rita Levi Montalcini, fondata nel 1992 dal premio Nobel insieme alla sorella Paola, sta portan-do avanti nei paesi del Sud del mondo. ora, questa realtà solidale che con il motto “futuro ai giovani”, ha intrapreso una serie di iniziative che favoriscono l’orientamento allo studio e al lavoro delle nuove ge-nerazioni, ha un alleato in più proprio nella nostra città. È l’ordine professionale degli avvocati di Vero-na che sta raccogliendo fondi per istitutire borse di studio in diritto alle giovani donne africane e rega-lare così la duplice opportunità di accedere ad una corretta istruzione e formazione e contribuire alla salvaguardia della legalità in Paesi in cui spesso viene disattesa e dove sono calpestati anche i più elemen-tari diritti umani. Ad applaudire il nuovo progetto è stata, durante un convegno che si è svolto in gran guardia, la stessa rita Levi Montalicini approdata sulle rive dell’Adige, seppur virtualmente, dato che ha parlato alla platea in videoconferenza. “La situazione nei paesi sviluppati è migliorata di molto soprattutto per le donne, non solo da un punto di vista dei riconoscimenti dei diritti sociali ma anche delle possibilità di esprimere tutte le loro capacità intellettuali. Per questo motivo, anche se non bisogna mai abbassare la guardia sul rispetto dei diritti, ora ci si può preoccupare di aiutare anche i popoli, e in particolare le donne, dei paesi in via di

rita Levi Montalciniè approdata “virtualmente” in riva all’Adige per suggellare la nuova collaborazione tra la sua fondazione onlus e l’ordine degli avvocati diVerona

di Ilaria Noro

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sviluppo come l’Africa”, ha spiegato il premio Nobel ringraziando l’ordine scaligero per il proprio contri-buto. La raccolta fondi veronese è già partita ed en-tro breve, la fondazione potrà così affidare la borsa di studio numero uno ad una giovane studentessa dell’Eritrea. “Questo è un primo ma ottimo traguar-do, a cui spero ne seguano molti altri”, ha commenta-to l’avvocato Nives Bignotti d’Acquarone, presidente della commissione Diritti umani dell’ordine che si è fatta promotrice e portavoce di questo progetto. “La formazione accademica e professionale della giovane sarà svolta rigorosamente in loco perché questo è il nostro vero obiettivo: quello di creare nei paesi in via di sviluppo nuove professionalità in grado di pro-muovere il rispetto delle regole e delle leggi”, aggiun-ge Bignotti d’Acquarone. Un ruolo, insomma, quello che saranno chiamate a fare, altrettanto importante di molti altri lavori tecnici mirati allo sviluppo di infra-strutture e dell’economia.

Tema dell’incontro in grand guardia è stato “L’istru-zione giuridica: garanzia per i diritti umani”. Il po-meriggio di lavori si è concentrato, in apertura, su una serie di interventi sui diritti umani, curata dalla commissione dei diritti dell’uomo dell’ordine degli avvocati di Verona, in collaborazione con la facoltà di giurisprudenza, l’associazione nazionale magistrati e il consiglio notarile di Verona. In seguito, il progamma è entrato nel vivo spiegando nel dettaglio il nuovo progetto pensato per le giovani giuriste africane. Tra i relatori professionisti sia veronesi del calibro di Do-nata gottardi, docente di Diritto del lavoro nell’ate-neo scaligero, che ha parlato di “promozione della formazione giuridica come azione positiva per lo sviluppo”, che provenienti da tutta Italia.

Cento e uno, per la precisione. Queste le candeline che rita Levi Montalcini ha spento il mese scorso, il 22 aprile, solo pochi giorni dopo il suo intervento in gran guardia. gli auguri di Kyos al premio Nobel per la medicina, consegnato a Montalcini nel 1986, si ag-giungono a quelli di tutta la nazione e del mondo in-tero, che le hanno dimostrato affetto e riconoscenza in occasione di questo importante traguardo anagra-fico. Nata a Torino nel 1909, si è laureata in Medicina all’Istituto di Anatomia Umana della stessa Università. Fin dai primi anni universitari si è dedicata agli studi sul sistema nervoso. A seguito della promulgazione delle leggi razziali, per proseguire le sue ricerche sui processi del differenziamentodel sistema nervoso, si trasferisce in Belgio. Nel 1947 viene invitata alla Washington University di St. Louis nel Missouri. Nel 1951 si reca in Brasile per poter eseguire gli esperi-

TANTI AUgUrI SENATrICE:

UN PREMIO NOBEL LUNgo oLTrE CENT’ANNI

menti di colture in vitro presso l’Istituto di Biofisica dell’Università di rio de Janeiro, dove, nel dicembre dello stesso anno, tali ricerche le consentono di identificare il fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve growth Factor, noto con l’acronimo NgF). È questa la scoperta che le valse il Premio Nobel per la Medicina. Stabilitasi definitivamente in Italia, nel 1969, assume la direzione dell’Istituto di Biologia Cellulare del CNr a roma fino al 1989. Dal 1993 al 1998 presiede l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani. Tra le varie cariche che ancora ricopre, è presidente onorario dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e il 1° agosto 2001 è stata nominata Senatore a vita. Nel 2005 costituisce l’Istituto Europeo di ricerche sul Cervello, con l’acronimo EBrI (European Brain research Institute), del quale è presidente.

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gIUSEPPE CorNAgLIA: UNA VITA DEDICATA ALLA LoTTA CoNTro LE INFEZIoNI

E’ veronese (d’adozione) il nuovo Presidente dell’ ESCMID (Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive). giuseppe Cornaglia, Professore all’Università degli studi di Verona ci ha parlato, tra un volo e l’altro, della sua professione, dell’importante ruolo che riveste, quello di Presidente della società europea che si occupa di diagnostica delle malattie infettive (come l’influenza H1N1 della quale tanto si è discusso nei mesi scorsi). Dalle difficoltà e gli osta-coli del lavoro di ricerca alla grande responsabilità nel formare i futuri medici, passando come sempre per la nostra bella Verona alla quale è molto legato, ecco cosa ci ha raccontato.

In che cosa consiste il suo ruolo all’interno dell’ESCMID?Il Presidente dell’ESCMID coordina e presiede tutta l’operatività della Società in tema di iniziative educa-tive, scientifiche e professionali. L’ambito della nostra attività è vastissimo perché include tutto ciò che ri-guarda Microbiologia Clinica e Malattie Infettive, cioè tutti gli aspetti diagnostici, clinici ed epidemiologici delle infezioni. Tanto per capirci, dalle infezioni ospe-daliere alla terapia antibiotica e all’influenza H1N1. Inoltre, il Presidente cura in prima persona i rapporti con le Società extraeuropee (abbiamo un intenso programma di scambi e consultazione con russia, Cina e America del Sud) e con gli organismi inter-nazionali (per le prossime settimane ho in agenda incontri con i nuovi direttori dell’ECDC e del WHo Europa). Nessuna meraviglia che io sia diventato un cliente abituale delle principali compagnie aeree.

I giovani e l’Università, lei formerà dottori del futu-ro, una grande responsabilità ma anche un grande orgoglio.Sento soprattutto la responsabilità di operare in un contesto difficile e con risorse non sempre adeguate. L’orgoglio potrà venire, forse, al momento di tirare le somme. Ma già da ora posso dirmi certamente or-goglioso di fare parte dell’Università. Anche se non vive il suo momento più facile, l’Università come tale è una delle istituzioni di cui possiamo andare più fieri. Per chi crede nei valori della cultura, il concetto di

Universitas Studiorum ha sempre un valore immu-tato. Quello che più mi affascina è la possibilità di un continuum tra il lavoro di ricerca e approfondimento e quello di trasmissione del sapere alle nuove gene-razioni. Qualcosa di molto diverso, certo, dal mero ‘esamificio’ che talvolta constatiamo, ma anche qual-cosa che richiede per sua stessa natura un rapporto interpersonale che si va purtroppo affievolendo.

L’Italia e la ricerca: molte sono le polemiche che toccano il nostro Paese e parlando di ricerca si ci-tano sempre la fuga dei cervelli ei tagli dei fondi. Qual’è il suo punto di vista?Altro tasto dolente. Quello che preoccupa non sono tanto le difficoltà contingenti, che vedo più o meno in tutto il mondo, ma un’impostazione di fondo to-talmente sbagliata. L’atteggiamento di larga parte del potere politico e del mondo imprenditoriale è, nel-la migliore delle ipotesi, di totale indifferenza per il mondo della cultura. Investire nella cultura, soprattut-to con una prospettiva temporale adeguata, sembra assolutamente alieno a chi detiene le leve del potere politico ed economico. Come ho detto, è qualco-sa che travalica le difficoltà economiche contingenti e che prescinde da colorature politiche particolari. Paradossalmente, è una delle poche linee assolu-tamente bipartisan di questo Paese. Quello che è particolarmente frustrante non è tanto la mancanza di mezzi materiali, anche perché spesso il famigerato ‘genio italico’ (o arte di arrangiarsi che dir si voglia) riesce ancora a fare miracoli e a tenerci a galla, quan-to la quotidiana sensazione che quello che si fa non è apprezzato e talora neanche capito. Le priorità della Nazione, ammesso che qualcuno le abbia realmente definite, ignorano completamente la cultura in tut-ti i suoi aspetti che non siano puramente ludici o di immediata fruibilità. C’è da meravigliarsi che chi vuole lavorare seriamente e vedere il proprio lavoro riconosciuto scappi via? E chi va via lo fa non soltanto per lavorare in Atenei prestigiosi o in laboratori di grido, ma anche (o soprattutto) perché dei risulta-ti che potrebbe comunque ottenere anche in Italia, non importa proprio niente a nessuno. E forse per non continuare a perdere il proprio tempo dietro

Veronese d’adozione il Presidente dell’ESCMID

di riccardo Ferraresso

∙ Un primo piano del Professor Cornaglia

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amministrazioni e burocrazia che con il lavoro di ri-cerca (e con la mentalità di chi lo fa) hanno molto poco da spartire!

Lei lavora a stretto contatto con colleghi di tutta Europa, ha riscontrato delle differenze tra il meto-do di lavoro italiano e quello degli altri Paesi con cui collabora?Non si può generalizzare, ma certo all’estero non è molto diffuso né gradito il nostro modo di ‘arran-giarci. Questo modo ha naturalmente aspetti negativi e positivi. Agli aspetti negativi ho già accennato pri-ma, e possono riassumersi nella nostra scarsa orga-nizzazione, nella mancanza di programmazione e di un quadro temporale ben definito, nella carenza di sbocchi professionali dignitosi per chi inizia questo lavoro. Insomma, vedo all’Estero una maturità pro-fessionale molto maggiore. Il lato positivo, anche se non possiamo certamente accontentarcene, è una maggiore flessibilità (la necessità aguzza l’ingegno) e la nostra innata tendenza a rifuggire da schemi pre-fissati: in generale questo non facilita il nostro inseri-mento in progetti e programmi quadri caratterizzati da un certo schematismo, ma quando arriviamo ai ‘piani alti’ e possiamo esprimerci compiutamente spesso dimostriamo una marcia in più. Ma attenzio-ne: ai piani alti non è facile arrivare, le regole non le facciamo noi e chi le fa non le scrive certo in no-stro favore. operare in un contesto internazionale significa anche accettare un modo di fare che magari non ci appartiene ma che non possiamo certamente riscrivere a nostro piacimento.

Il mondo del lavoro nel settore medico: quali sono gli ostacoli che un professionista come lei ha ri-scontrato durante la sua carriera?Non credo che la mia vita professionale sia stata diversa da quella di molti altri, soprattutto di quelli nati – come me – quando il periodo delle vacche grasse era ormai finito. Quindi, difficoltà per la scel-ta del ramo più appropriato, difficoltà per il primo impiego e per le progressioni di carriera, e difficoltà a trovare una giusta collocazione professionale nel panorama del Servizio Sanitario Nazionale. Forse ho

avuto più fortuna di altri o forse sono stato un po’ più testardo (dopotutto sono nato in Sardegna), ma certamente gli ostacoli sono stati molti, soprattutto di tipo generazionale. Ancora oggi, riesco a tradurre in pratica solo una minima parte di quello che vedo in giro per l’Europa e di quello che mi passa per le mani sedendo in un osservatorio privilegiato come la Presidenza della maggiore Società Scientifica Euro-pea che opera in questo settore. Il mio ruolo come Presidente dell’ESCMID e la mia attività di medico scorrono paralleli ma senza un vero interscambio, talora quasi come compartimenti stagni. Molte oc-casioni perdute, molti rimpianti (forse gli unici di una carriera che per il resto mi soddisfa completamente), e un’ulteriore dimostrazione di quella miopia cultura-le che non riusciamo a scrollarci di dosso.

Un sardo a Verona, come è arrivato e che rapporto ha con la nostra città?Quando mi chiedono da dove vengo, mi viene na-turale rispondere ‘da Verona’! Sono arrivato qui vin-cendo il mio primo concorso all’Università, non me ne sono più andato e non ho nessuna intenzione di farlo. Come ‘nostra’ città intendo un bene che ora appartiene anche a me, e per la quale sarei felice di fare qualcosa di concreto. La Sardegna mi è rimasta nel cuore e - allo stato subliminare - anche in qualche recondita zona dell’encefalo, pronta a essere evoca-ta quando sbarco all’aeroporto di Alghero e vengo investito dal profumo della macchia mediterranea. Essere nato in un’isola, e in particolare in un’isola del Mediterraneo, è qualcosa che ti resta dentro. Io ri-vendico la mia mediterraneità in ogni momento della mia vita professionale e spesso in opposizione a mol-ti colleghi del Nord Europa. E’ un mondo di valori e un codice di comportamento di cui sono orgoglioso e che cerco di tenere sempre presenti sia nella mia vita privata che in quella professionale.

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omar Pedrini e la passione per le vigne ed il buon vino. A quattro anni di distanza dal suo ultimo di-sco, è uscita il mese scorso l’ultima fatica discografica di omar Pedrini, un lavoro che celebra il ventennale della sua carriera. L’album, dal titolo “La capanna dello Zio rock”, contiene tutti i suoi più grandi successi, sia del periodo in cui era il leader del gruppo “Timoria”, sia quelli più recenti della sua carriera da solista; in più due inediti, “Zio rock” e “Il figlio del vento”. Quest’ul-timo fa parte della colonna sonora del film di Pupi Avati dal titolo “Il figlio più piccolo” uscito qualche mese fa in cui il rocker bresciano interpretando se stesso in un piccolo cameo fa anche parte del cast composto da Laura Morante, Luca Zingaretti, Chri-stian De Sica.

omar Pedrini si è ormai affermato in qualità di artista polivalente: dopo essere stato per quindici anni lea-der dei Timoria, aver pubblicato tre album da solista e vinto due premi della critica al festival di Sanremo, ha intrapreso una carriera in diversi ambiti della cultura e dello spettacolo. Ha lavorato in televisione, per la rai, come autore e conduttore di trasmissioni musi-cali e non (ha curato anche “gamberock”, program-ma televisivo che racconta, attraverso un tour nelle più belle località del nostro paese, i tesori dell’arte e dell’enogastronomia); si è cimentato anche nella scrit-tura pubblicando il libro di poesie “Acqua d’amore ai fiori gialli”. E’ anche un apprezzato attore: in ambito teatrale ha interpretato “L’orfeo” di Dino Buzzati, mentre in ambito cinematografico ha recitato nel film

“Un Aldo qualunque”, con Neri Marcorè e Fabio De Luigi, oltre a partecipare a numerosi cortometraggi. Per finire è stato anche direttore artistico del Festival Brescia Music Art e da cinque anni è docente del Master in Comunicazione all’università Cattolica di Milano e Brescia.

Definirla musicista è riduttivo, e’ anche docente uni-versitario, da dove possiamo cominciare? Potremmo cominciare da dove ho appena concluso: arrivo con grande soddisfazione dalla esperienza di gamberock, un programma da me scritto per l’emit-tente gambero rosso che ha avuto un grande suc-cesso tanto che lo stanno riproponendo anche in questi giorni.

Omar Pedrini chef, da quanto ha questa passione?Da tanto tempo. La cucina, i sapori, gli aromi, le com-binazioni, le contaminazioni, si esprimono in cucina come nella musica. La nostra bella terra, l’Italia, è una fonte incredibile di ispirazioni, tradizioni, perle culina-rie, enologiche ed arte. Sono praticamente tutte le mie passioni. Così ho ideato questo viaggio per l’Italia alla scoperta dei suoi valori.

Valori popolari per lei importantissimi.Nessuno ha idea di quanta saggezza e quanta sapien-za coltivatori e contadini abbiano da elargire, quasi delle filosofie di vita. Anche io nel mio piccolo coltivo vigne e produco del vino che degusto o regalo agli amici solo per il piacere puro di lavorare la terra e

Siedo lassù in alto a Montebruna.Mite colle, dolci curve.Come donna appena vinta giaci nudadove ieri c’era l’uva.Perché è femmina il Barberalo è la terra, la fatica, la fortuna.Sento il suono del silenzio a Montebruna

Il cantante e la passione per i vini

LE PaROLE ChE OMaR PEDRInI ha DEDICatO a MOntEBRUna:

oMArdi georgia Passuello

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riceverne con fatica i frutti.

arte, musica, cucina: un bel mix, e dire che lei è stato per qualche anno assente dal mondo della musica. Si, nel 2004 ho subito una delicatissima operazione a cuore aperto a causa di un aneurisma aortico e i medici mi hanno invitato, o a dire il vero, intimato di interrompere qualsiasi attività e soprattutto stare lontano dal rock and roll. Un periodo difficile, come ne è venuto fuori? In certi momenti della vita, quando per così dire la tragedia incombe e vengono meno tutte le tue “fondamenta”, devi fare leva su i tuoi valori. E nella mia vita ho sempre dato grandissima importanza al pensiero, alla filosofia, a quello che assimili dalle altre culture durante i viaggi. Diciamo che un po’ la mia filosofia induista e un po’ la mia ironia mi hanno aiu-tato a trasformare il dramma in esperienza, ed è stato pubblicato per questo motivo l’album “Pane Amore e Medicine”, un lavoro dove scherzavo su quanto mi accadeva facendo anche delle allusioni divertenti.

Per fortuna quel momento è passato e lei è di nuo-vo in tour. Parliamo quindi del presente e dei suoi progetti, ha anche degli impegni accademici. già, sono docente all’ALMED: l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo, un master dell’Univer-sità Cattolica del Sacro Cuore di Milano. E’ una bella esperienza di cui mi sento onorato e dico sempre ai

miei studenti che spesso solo loro ad insegnarmi tan-to, stimolandomi in continue e nuove ricerche.

Che dire di cinema ? E’ vero che si sta re-inventan-do come attore? Non esageriamo, dai. Ho scritto solamente la title-track ovvero la canzone del film di Pupi Avati “Il figlio più piccolo” uscito lo scorso febbraio, dove ho reci-tato in un cammeo, accanto ad attori del calibro di Christian De Sica, Luca Zingaretti e Laura Morante.

Per quel che riguarda la musica, è uscito da poco il doppio album “ La capanna della Zio Rock”.E’ un bel discone, come mi piace definirlo, con tutto il meglio dei Timoria, più alcuni inediti “ Zio rock” e “Il figlio del vento”. Un lavoro tutto sound e sudore e 20 anni nel campo della musica.

L’anima rock di omar Pedrini e lo spirito pionieristi-co di giuseppe e raffaella Bologna, figli del creatore dell’azienda vinicola Braida, si sono uniti per l’edizione 2010 del vino Montebruna, la barbera rock.La Barbera d’Asti Montebruna 2008, promossa a DoCg, con un nuovo look 2010 caratterizzato sulla retro etichetta da una poesia di omar Pedrini. Poesia che crea un legame tra i vigneti ed il brindisi finale che dagli stessi ha origine, dando voce ad un paesaggio molto speciale.

è finita la vendemmia ed ora è pace.Le parole della terra sonomosto, legna e bruma.Si fa sera su Piemonte e Montebruna.alzo gli occhi verso sera:è ancor sole ed è già luna!

∙ Alcune immagini di Omar Pedrini e a sinistra insieme ai fratelli Bologna

LE PaROLE ChE OMaR PEDRInI ha DEDICatO a MOntEBRUna:

PEDrINI

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IL ForgIATorE DI ELEMENTI

Da odontoiatra a “forgiatore di elementi” in pochi mesi, guidato dalla passione e dall’amore per l’arte e la creatività. La storia, particolare e affascinante, è quella di giuseppe Sautto, 46 anni, di cui oltre ven-ti alle spalle trascorsi tra protesi dentali, trapani, per forgiare al meglio ceramiche e plastiline e restituire così il sorriso, letteralmente, a centinaia di persone. Una professione redditizia, quel che si definisce un “buon impiego” insomma. Eppure per giuseppe Sautto qualcosa non andava. Quattro anni fa, quindi, la metamorfosi avvenuta come spesso avvengono le grandi scelte che cambiano la vita: per caso.“Sono entrato nel laboratorio di un’amica che lavo-rava la ceramica con l’antica tecnica che oggi anch’io utilizzo chiamata raku e dentro di me è cambiato qualcosa. Sono rimasto affascinato da quelle linee, da quei colori e ho deciso di cimentarmi così per hobby creando piccoli oggetti”, racconta Sautto. Ma da sem-plice passatempo, l’amore per l’arte dell’ormai ex odontotecnico diventa lavoro con “L” maiuscola nel giro di pochi mesi. Un anno dopo quel pomeriggio, infatti, giuseppe Sautto archivia per sempre dentiere e protesi e spalanca le porte del suo laboratorio, in

cui ritaglierà presto anche uno spazio per il suo ate-lier espositivo, alla creatività.La sfida del lavoro, a volte, è anche questa: mettere da parte dubbi e razionalità e seguire il proprio istin-to, la propria vocazione. Lasciare il certo per l’incerto e rischiare.“La mia creatività era come imprigionata in un lavo-ro che, pur implicando molto impegno e un’ottima manualità per ricostruire al millesimo di millimetro i progetti delle protesi dentali che realizzavo non mi appagava. Attendevo il fine settimana con impazien-za. ora potrei lavorare 365 giorni l’anno, 20 ore al giorno senza pause e senza ferie e sarei comunque l’uomo più felice e realizzato”, spiega Sautto dal suo laboratorio: uno studio in cui gli strumenti di lavoro in questi quattro anni non sono cambiati. Ci sono i trapani, il forno per cuocere le argille, i piccoli utensili manuali per plasmare e dare forma. Anche “l’unifor-me” il camice con lo scollo a V tipico di chirurghi e infermieri e i pantaloni, è uguale a quella che vestiva quando faceva l’odontotecnico. Di nuovo, però, ora spiccano i colori. E si respira l’atmosfera frizzante del suo estro d’artista e dell’entusiasmo.

di Ilaria Noro

∙ Giuseppe Sautto tra le sue creazioni

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“Non avevo una particolare formazione artistica, ado-ro Dalì, Klimt e Kandinsky e sicuramente il loro stile mi può avere in qualche modo, insconsciamente, in-fluenzato ma ammiro i loro dipinti da profano, senza specifiche capacità analiti-che. Penso che la forza della mia espressività sia proprio quella di aver approcciato l’arte “da vergine”- spiega Sautto che nei suoi oggetti, esprime un’arte astratta che però, in qualche modo, si ri-conduce sempre alla Madre terra -a quei segni e sim-boli di fuoco, terra, aria, acqua, allo spirito etnico, a quella voglia di ritor-nare al primitivo, che anche e soprattutto in quest’epoca di frenesia ed alta tec-nologia, rimangono comunque insiti e radicati in ciascuno di noi”.Ad oggi, la crea-tività artistica di Sautto si concre-tizza, per lo più, in oggetti più pic-coli come por-tafoto, pendenti, orecchini, fino a veri e propri elementi d’ar-redo e di design come specchi, mosaici, copri-

prese della luce, mattonelle. Ma gli

orizzonti che può offrire sono infiniti. E

la voglia di cimentarsi con altre forme, altri og-

getti, altre sfide è molta e, parere nostro, non tarderà

a concretizzarsi. “In mente ho mille idee e sono complici sono anche i clienti e le loro richieste. Ad esempio, mi è stato richiesto il corrimano di una scala. E vorrei anche realizzare i piani di copertura delle cucine. Certo, la ceramica lavorata con questa tecnica è delicata, ma li ricoprirei con dei biocom-ponenti (uguali a quelli che utilizzavo per ricoprire le protesi) del tutto trasparenti ma in grado di iso-lare il materiale e renderlo così funzionale e sem-plice da tener pulito”.Il sogno nel cassetto, che potrebbe diventare realtà fra qualche mese, è quella di realizzare un enor-me mosaico in un viottolo dello stupendo paesi-no medievale di Bienno, vicino al lago d’Iseo, che una volta all’anno ospita il festival dell’artigianato. “Ho partecipato alla manifestazione ed è stato in quell’occasione che il Sindaco mi ha commissiona-to quest’opera. È un progetto che ora dovrà essere approvato dalla giunta comunale del paese, per po-ter passare alla fase attuativa”.Questo, insomma, il prossimo futuro. Ma le soddi-sfazioni anche nel presente non mancano di cer-to. Infatti, l’arte che Sautto promuove, attraverso il sito internet www.forgiatoredielementi.it, fiere e, per i veronesi, in una vetrina espositiva in galleria Pellicciai, ha già fatto il giro d’Italia e non solo, ap-prodando addirittura a New York. È Sautto, infatti, che crea e produce i cuoricini che rappresentano la città dell’amore e che, in collaborazione con la Provincia di Verona, vengono consegnati a politici e diplomatici durante le visite ufficiali. Qualche mese fa, ad esempio, uno dei colorati cuori in ceramica è stato consegnato direttamente nelle mani del sin-daco della grande Mela. Del nostrano Forgiatore di elementi, infine, si è occupato anche osvaldo Bevilacqua durante una puntata del celebre pro-gramma “Sereno Variabile”.

abbiamo elencato molti aspetti positivi della sua scelta. Ma c’è anche un rovescio della medaglia? ha sacrificato qualcosa per poter seguire questa sua metamorfosi professionale che lo ha, di fatto, consacrato come artista?In parte il lato economico. Come odontotecnico guadagnavo di più e le entrate erano più costan-ti. ora invece di certo non mi lamento ma ovvia-mente il settore è meno certo. Inizialmente la mia famiglia si è mostrata un po’ scettica ma poi mi ha capito ed appoggiato in tutto e per tutto.

Parlando con una mano sul portafoglio le chiedo: la sua è un’arte per pochi?Direi proprio di no. Al contrario le mie creazioni sono alla portata di tutte le tasche. Si parte da un costo base di 15, 20 euro per pendenti, orecchini e la piccola bigiotteria. Tra i pezzi economicamente più impegnativi ci sono gli specchi: la lavorazione decisa-mente richiede molto tempo. Ma in questo caso la spesa varia a seconda della grandezza: uno specchio molto grande e particolare, che mi è stato commis-sionato su misura e con precise indicazioni, è costato ad esempio sui mille euro. Ma le possibilità variano veramente di molto, a ciascuno il suo, insomma.

“L’arte di fare ceramica è consentita a quei pochi ceramisti abili nel giocare con terre e fuoco per ottenere quell’unicitá tra idea e risultato”. La cera-mica raku è un’antica tecnica giapponese risalente al XVI secolo, rinnovata e reinventata in occidente negli ultimi decenni. È un modo di fare ceramica dove inventiva e improvvisazione sono la regola; e il fascino sta proprio nella libertá da qualsiasi vincolo canonico. Nel raku, infatti, il ceramista può intervenire sull’oggetto addirittura durante la cot-tura nel forno, che deve rigorosamente toccare i 900 gradi.In questa tecnica, si utilizzano argille e terre par-ticolari che hanno la proprietá di resistere ai no-tevoli sbalzi di temperatura dovuti all’estrazione dell’oggetto, ancora incandescente, dal forno e al suo immediato raffreddamento (riduzione). La riduzione - ottenuta in un recipiente metallico pie-no di materiale di varia natura, dalla segatura alle foglie, alla carta, provoca la formazione dei carat-teristici riflessi metallici e lustri dovuti alla reazione chimica degli ossidi presenti negli smalti, nell’argilla e nei materiali usati per il soffocamento. All’aper-tura del forno il ceramista ha pochi secondi per afferrare, con pinze, l’oggetto incandescente e decidere le operazioni da fare per ottenere que-gli effetti che lo renderanno unico. Il raku non da risultati costanti, ed è questa la sua bellezza e la sua originalità che rende ogni oggetto unico ed irripetibile. Perfino i segni delle pinze sugli oggetti li valorizzano, rendendoli assolutamente unici. Deve passare in forno per ben due volte. Una prima vol-ta al “grezzo”, una seconda invece, già con i colori che in questo modo, a causa delle elevate tempe-rature, si fondono tra loro regalando il risultato fi-nale che Sautto impreziosisce poi con pietre dure, glitter ma anche oggeti qualunque a volte anche di recupero come vecchi bottoni e altri piccoli ele-menti di scarto.IL R

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Lasciare un lavoro per inventarne un altro: la metamorfosi di giuseppe Sautto, da esperto odontotecnico ad artista delle forme e dei colori

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gIULIA SoLENNI CoN LE ALI AI PIEDI

giulia Solenni: la passione corre su otto ruote. No-nostante questo mese sia caratterizzato da una grande attenzione nei confronti del calcio, a causa dei Mondiali, vogliamo invece concentrare il nostro interesse nei confronti di giulia Solenni. Una campio-nessa di pattinaggio a rotelle, classe ‘90, che è nata e risiede tutt’ora a Verona e che ha vinto lo scorso mese la medaglia d’argento agli ultimi Europei di pat-tinaggio Show e Precision che si sono svolti a Nantes, in Francia, dedicati ai quartetti grandi e piccoli gruppi. Abbiamo incontrato e conosciuto meglio la giovane campionessa giulia Solenni dopo la recente vittoria.

Vedendo gli atleti nelle loro performances artisti-che viene da chiederci Giulia, quali emozioni susciti praticare uno sport come l’artistic Roller Skating?Nel pattinaggio artistico l’espressione armoniosa per eccellenza è quel sentimento leggero che parte dal cuore e dall’anima dell’atleta e fluisce con forza e po-tenza nel movimento del corpo sulle rotelle. Quella energia che arde dentro e pulsa. Parte dal cuore, si espande nelle braccia, nelle gambe, pulsa fino a scoppiare in una meravigliosa e armoniosa sinergia di movimenti. Non bisogna pensare che il pattinaggio artistico a rotelle sia solo un insieme di salti, bisogna vederlo come una risposta della bellezza dell’anima che viene dal cuore di ogni atleta. Divenendo sinoni-mo di amore, tanto amore per lo sport.

Come è la vita di una pattinatrice? La vita di un’at-leta? E’ una lunga strada costellata di emozioni, colori, strass e vittorie, ma non priva di sacrifici, rinuncie e sfide. otto ruote ed un cuore che batte su una pia-stra di titanio.

L’agonismo nel pattinaggio è fonte di amicizie e so-dalizi che durano per la vita. giulia è entrata a far parte dell’agonismo del pattinaggio artistico a rotelle nel 1998, iniziando così una vita di gare, aumento di ore passate in pista e la necessità di organizzare impegni sportivi, scolastici e vita sociale. La Solenni

di Mercedes Maltés

∙ Le ragazze del Celebrity insieme al coreogrago, Sabrina Scatizzi e Stefania Poli

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ha gareggiato nel 2003 e nel 2004 nella specialità “Quartetti Cadetti” (atleti fino ai 14 anni) e dal 2005 a tutt’oggi nella specialità “Quartetti”. Tanti i successi. Insieme a Martina Comparotto ha conquistato nel 2004 il primo oro Europeo della carriera, battendo tutte le formazioni italiane ed europee. Componente storica del quartetto Michela Mezzari che ha da sem-pre contribuito alla maggior coesione ed sincronismo nelle performances, che negli anni sono divenute più tecniche, veloci e precise nell’armonia e negli effet-ti.  Successi dovuti ad allenamenti costanti, lavoro intenso e ottime allenatrici. Stefania Poli e Sabrina Scatizzi della Società Artiskate A.D.S. Verona sono la spina dorsale delle pattinatrici, le indispensabili presenza che oltre ad insegnare, dirigono, spronano, comandano indiscutibilmente rappresentando e de-lineando sempre il punto di riferimento all’orizzonte delle aspettative.

Giulia ci racconta i suoi esordi?  Per puro caso. Avevo sei anni e mezzo ed andai a vedere una mia compagna delle elementari ad un allenamento di pattinaggio a rotelle e vedendo patti-nare le ragazze più grandi sono rimasta letteralmente affascinata da questo sport. I miei mi hanno asse-condata subito nella scelta, forse sperando che mi piacesse più della danza classica, che avevo appena abbandonato.

Il pattinaggio come passione o lavoro?Da atleta rispondo passione, qualità che non può mancare in questo sport. Come allenatrice posso dire lavoro, ma riesci ad allenare bene solo se sei spinta da una grande dose di passione che io voglio  trasmettere alle mie piccole atlete.

Quanto la impegna praticare il pattinaggio a livello agonistico?Nei periodi imminenti alle gare sicuramente la mag-gior parte della mia giornata

La famiglia l’ha sempre appoggiata?

La mia famiglia è lo stimolo più forte che mi permet-te di andare avanti, senza il loro appoggio non sarei senz’altro arrivata dove sono ora e una delle soddi-sfazioni più grandi al termine di un’esibizione o com-petizione, è proprio vedere l’orgoglio nei loro occhi.

Che tipo di allenamento svolge quotidianamente?Dipende dalla specialità. Nel singolo la preparazione è basata sui salti, sulle trottole, sulla  prova del di-sco di gara, mentre nella specialità quartetti è tutto concentrato sulla coreografia, sul lavoro tecnico e di unione con le compagne. E’ molto importante, tutta-via, per entrambe le specialità una buona preparazio-ne fisica, sia di fiato che di gambe, per questo molto spesso l’allenamento è preceduto da corsa, addomi-nali, dorsali e tutti gli esercizi rivolti a questo scopo.

La dieta è quella di un atleta.Senz’altro l’alimentazione è un elemento fonda-mentale in quanto consente di mantenere il fisico e di allenarlo più velocemente; per questo nel corso dell’anno seguiamo un piano di alimentazione ade-guato, preparato da un dietologo sportivo.

Diceva che sono molteplici le specialità nel patti-naggio. Le discipline del pattinaggio artistico sono tante. Dai singoli, dove il pattinatore presenta individualmente un disco composto di passi, trottole e salti, alle cop-pie artistico e coppie danza che si differenziano per gli esercizi tecnici e lo stile che presentano per finire ai gruppi spettacolo che si dividono in quartetti, pic-coli e grandi gruppi e gruppi sincronizzato.

Esegue evoluzioni sia nell’individuale che in gruppo. Sono due discipline molto diverse. La differenza sta senz’altro nel fatto che nel quartetto devi ricercare l’unione con le compagne, mentre nel singolo hai un margine di gestione ed autonomia maggiore.

Da quanto tempo vi esibite insieme?Il quartetto Celebrity è nato nel 2003 ma le com-

ponenti sono cambiate quasi tutti gli anni. Io sono entrata a fare parte del Celebrity nel 2005 e da al-lora la formazione è mutata parecchie volte. oggi il Celebrity è composto da Martina Comparotto, con la quale gareggio sin dal 2004, da Michela Mezzari che è il nostro amato Capitano, con la quale abbiamo vinto dal 2006 in campo regionale, italiano ed euro-peo. Quest’anno è entrata nel gruppo Silvia Cantù, giovane e determinata.

Chi si occupa delle vostre coreografie e dei vostri abiti?Le coreografie dei nostri dischi di singolo e di quar-tetto sono sempre state montate dalle allenatrici Stefania Poli e Sabrina Scatizzi, ad eccezione degli ul-timi due anni in cui è intervenuto un coreografo per il quartetto. Per quanto riguarda i body, in passato venivano confezionati dalla sarta  e dalla ricamatri-ce, ma negli ultimi anni devo dire che i miei genitori mi hanno sorpreso improvvisandosi sarti con risultati eccezionali.

Cosa hai provato la prima volta che sei salita in podio? La prima volta che sono salita sul podio europeo avevo 13 anni e devo dire che sentire l’inno di Ma-meli che suona per te e per ciò che hai saputo fare, è emozionante.

Cosa puoi dire alle giovani veronesi che vogliono avvicinarsi al tuo sport?Posso semplicemente dire se vi piace provate, se vi appassiona non mollate. Cadete e rialzatevi, perchè con la determinazione e la passione si possono otte-nere grandissimi risultati e come mi dicono sempre le allenatrici: volere è potere!

Veronese di nascita e Pluri-Campionessa Europea

∙ Giulia agli esordi e durante una competizione internazionale

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Da oltre un anno è attivo a Vicenza il Poliambula-torio ad Alta Specializzazione Laser Parracelso, un vero Centro di Eccellenza nella Laserterapia ad Alta Potenza. Il Centro è divenuto un punto di riferimen-to in particolare nella cura non invasiva di patologie muscolari, tendinee, ligamentose e nel trattamento delle discopatie; la Direzione Sanitaria è affidata al dr. Adriano Zanon, la Direzione Scientifica al Prof. Pier Francesco Parra. Forte di un’esperienza più che ventennale nel campo della ricerca e della sperimentazione, il Prof. Parra è riconosciuto come uno dei massimi esperti nell’utiliz-zo di laser ad alta potenza per applicazioni mediche,

tanto da essere ormai noto con il nome di Doctor Laser.Nell’ultimo anno, quasi 400 pazienti - fra cui ben 75 tennisti professionisti - hanno scongiurato l’interven-to chirurgico grazie alla sua innovativa metodologia. Una tecnica che richiede grande competenza: l’appa-recchiatura laser, come ricorda lo stesso prof. Parra, è infatti “semplicemente uno strumento, la cui forza deve essere supportata dall’esperienza di chi lo usa, perché una gestione maldestra anziché produrre benefici al pa-ziente può provocare dei danni e prolungare il periodo di recupero delle funzionalità”.Sportivi di fama internazionale del mondo dell’at-

letica, dello sci, del calcio, del tennis del calibro di Alberto Tomba, Novak Djokovic, gelindo Bordin e Maria Sharapova, hanno voluto il Prof. Parra al loro fianco in occasione dei momenti più significativi della loro carriera; durante i principali tornei di tennis - Australian open, Wimbledon, roland garros e US open - Doctor Laser è chiamato agli straordinari per assicurare a giocatori e giocatrici una forma perfetta.recentemente, anche lo staff medico del Manchester United di Sir Alex Ferguson ha richiesto espressa-mente la consulenza e la professionalità del medico che il mondo ci invidia per accelerare la guarigione dei suoi campioni in vista degli appuntamenti più im-

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TErAPIE DI ECCELLENZA AL PoLIAMBULATorIo PArrACELSo

portanti della stagione calcistica. Presso il Centro Parracelso nei pressi dell’uscita di Vi-cenza Est, è attiva un’unità di fisioterapia, che garan-tisce assistenza qualificata per definire un percorso riabilitativo personalizzato: ionoforesi, magnetotera-pia, massaggi, rieducazione funzionale e stimolazione muscolare. Non solo. Il Poliambulatorio ospita in regime di libe-ra professione anche l’AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso), un network che già annovera circa 40 sedi in tutta Italia: a Vicenza l’équipe di dietologi e psicologi altamente qualificati è diretta dal dott. riccardo Dalle grave. Accanto alla

cura dell’alimentazione, infine, il reparto di chirurgia e medicina estetica, grazie anche al costante aggior-namento dei suoi professionisti, garantisce i più ac-curati trattamenti per viso e corpo: si correggono gli inestetismi tipici dell’invecchiamento o derivanti da particolari stili di vita, variazioni del peso corporeo o patologie.Il Centro Parracelso mette dunque a disposizione di tutti i pazienti un team assolutamente completo, in grado di offrire servizi di alta qualità senza interventi invasivi.“Volevamo creare a Vicenza un primario centro di riferi-mento per terapie altamente specializzate - sottolinea

Michele Zonin, amministratore unico del Centro – Possiamo affermare con soddisfazione che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto, a partire dagli straordinari successi conseguiti nell’ambito della laserterapia dal prof. Parra, che è riuscito ad ottenere risultati impensabi-li solo qualche anno fa. Professionisti di altissimo profilo, tecnologie di ultima generazione, cortesia e attenzione alle esigenze del singolo paziente: la filosofia del nostro Centro si conferma in tutti gli altri ambiti terapeutici, dalla fisioterapia, alle cure per i disturbi dell’alimentazio-ne, ai trattamenti estetici. I pazienti ci accordano piena fiducia, noi li ripaghiamo offrendo servizi di eccellenza per risolvere i loro problemi”.

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L’INgEgNErIA ITALIANA E’ gIA’ TrA I VINCITorI DEI ProSSIMI MoNDIALI DI CALCIo IN UNA TErrA PIENA DI CoNTrASTI: IL SUDAFrICA

L’ undici giugno inizia la diciannovesima edizione del campionato mondiale FIFA. Lasciamo volentieri alle riviste specializzate il compito di spiegarvi e parlar-vi di nazionali favorite, gol e finali. Come più volte abbiamo fatto nella nostra rubrica Passeggiando tra le nuvole ciò che vi vogliamo raccontare è il Sudafri-ca pre- mondiale, quel Sudafrica di Nelson Mandela portato recentemente sul grande schermo dal regi-sta Clint Eastwood, un paese pieno di contraddizioni e segnato ancora profondamente dall’apartheid, un paese che vanta il record di essere il primo paese africano ad ospitare un mondiale di calcio (uno degli eventi più seguiti al mondo). Per questo motivo ab-biamo deciso di farci raccontare il Sudafrica da chi ha vissuto e lavorato lì per alcuni mesi e che ha certa-mente un punto di vista reale della situazione e dei contrasti forti vissuti nella nazione. Nostro intento non è rovinare la grande festa mondiale (anche per-chè non ne saremmo in grado) ma solamente invi-

tare i lettori a riflettere, del resto anche il Mondiale non è solo calcio!

alberto Lonardi veronese ha lavorato al nuovo sta-dio di Johannesburg, il Soccer City Stadium nel ruo-lo di site engineer ovvero di ingegnere di cantiere.

Il mio ruolo era quello di controllare il monitorag-gio delle strutture in acciaio per una ditta italiana, di Pordenone che ha interamente progettato l’amplia-mento dello stadio ed aveva il compito di fornire e montare la copertura di facciata dello stadio.

Secondo lei questi lavori e questa attenzione me-diatica contribuirà a portare ricchezza al popolo sudafricano, in particolar modo agli abitanti di co-lore?

Il Sudafrica è un paese dai mille contrasti dove i bianchi detengono da sempre il potere economico. Hanno uno stile di vita e una concezione del diverti-mento simile ai britannici. In tutto questo le persone di colore svolgono il lavoro manuale, sottopagato però. Nella capitale si può vedere i divario sociale in modo netto. I bianchi residenti in quartieri di lusso e proprietari di ville da sogno mentre i neri risiedono in periferia, in abitazioni di fortuna, anche baracche dove la malavita la fa da padrona. Purtroppo dopo l’euforia dei mondiali molti dei lavoratori assunti e sottopagati nei cantieri rimarranno disoccupati e continueranno a rimanere nella povertà anche se estenderei tutto il discorso che sto facendo anche

anche ai bianchi. già non tutti sanno che il calcio re-sterà lo sport dei neri mentre il rugby sarà sempre lo sport degli afrikaans, cioè dei bianchi boeri.

Soccer City Stadium in numeri e curiosità Capienza: 94700 posti di fatto il più grande stadio del continente africano

Forma: è ispirata al “calabash”, la zucca che le donne sudafricane appoggiano sulla testa usandola come recipiente

Rivestimento: è composto da un mosaico di pan-nelli in fibro-cemento dai colori della terra e del fuo-co, mentre la copertura a sbalzo sugli spalti ha i colori della sabbia simile a quello delle miniere circostanti lo stadio

Struttura: ha la forma reticolare a sezione triango-lare composta da tre elementi correnti tubolari di diametro variabile compreso tra i 710 millimetri e i 910 millimetri e spessore tra i 20 mm e i 40 mm

anello: è costituito da 32 conci collegati mediante giunti bullonati a turbina

tonnellate: in tutto 8mila quelle in acciaio lavorate dal 2008 al 2009

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∙ Alberto Lonardi mentre gioca nel nuovo stadio

di riccardo Ferraresso

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ll palio di verona di roberto pulieroVilla Vescovile, Bovolone

1° giugno, ore 21.00

Monologo dell’attore e regista roberto Pu-liero tratto dal libro di Marino Zampieri che ripercorre le atmosfere vissute dai veronesi durante il periodo del Palio, iniziato nel 1208 ripetendosi annualmente per più di 500 anni. Ingresso 8 euro

Per informazioni: Tel.: 045 8011154 - www.boxoffice-live.it

si nasce tutti pazzi.. alcuni lo restanoTeatro Camploy, Verona

12 giugno, ore 21.00

Uno studio liberamente ispirato a Beckett, Wedekind, Ahakespeare, PInter, Buchner per la regia di roberto Totola. Partecipano gli al-lievi di Punto in Movimento e Aias

Per informazioni: Tel.: 045 8008184 www.comune.verona.it/teatrocamploy

estate teatrale cavaionese 2010Cose turche al casinòTeatro Arena Torcolo, Cavaion Veronese

Domenica 6 giugno, ore 21.15

Appuntamento con l’ironia e la risata con lo spettacolo “Cose turche al casinò” a cura del Teatro Attorchio con la regia di Michele ot-tolini

Per informazioni: Tel.: 045 6265712 - www.comunecavaion.it

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ll palio di verona di roberto pulieroCastello, Valeggio sul Mincio

3 giugno, ore 21.00

Monologo dell’attore e regista roberto Pu-liero tratto dal libro di Marino Zampieri che ripercorre le atmosfere vissute dai veronesi durante il periodo del Palio, iniziato nel 1208 ripetendosi annualmente per più di 500 anni. Ingresso 8 euro

Per informazioni: Tel.: 045 8011154 - www.boxoffice-live.it

ll palio di verona di roberto pulieroVilla Spinosa, Negrar

8 giugno, ore 21.00

Monologo dell’attore e regista roberto Pu-liero tratto dal libro di Marino Zampieri che ripercorre le atmosfere vissute dai veronesi durante il periodo del Palio, iniziato nel 1208 ripetendosi annualmente per più di 500 anni. Ingresso 8 euro

Per informazioni: Tel.: 045 8011154 - www.boxoffice-live.it

ll palio di verona di roberto pulieroVilla giusti giardino, Sona

10 giugno, ore 21.00

Monologo dell’attore e regista roberto Pu-liero tratto dal libro di Marino Zampieri che ripercorre le atmosfere vissute dai veronesi durante il periodo del Palio, iniziato nel 1208 ripetendosi annualmente per più di 500 anni. Ingresso 8 euro

Per informazioni: Tel.: 045 8011154 - www.boxoffice-live.it

la bella addormentata nel boscoCortile Chiesa Parrocchiale, Illasi

Mercoledì 16 giugno, ore 21.00

Il Piccolo Teatro propone la favola “La Bella Addormentata nel bosco”

Per informazioni: Tel.: Comune di Illasi 045 7830441

estate teatrale e musicale 2010Parco di Villa Trevisani, Sona

Lunedì 3 giugno, ore 21.00

La compagnia teatrale “La Zattera” di Sona presenta una divertente commedia dialettale ambientata nelle campagne di mezzo secolo fa. La vincita di una vacanza mette in contra-sto il mondo contadino con il “bel mondo” di Taorina.

Per informazioni: Tel.: Comune di Sona 045 6091287

appuntamenti teatro danza

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Kyos Verona giugno 201020

KYOS verOna appuntamenti teatro danza

la mugger dell’ottomanAzienda vitivinicola, Colognola ai Colli

Domenica 20 giugno, ore 20.45

La compagnia teatrale la Mocheta presenta “ la Mugger dell’ottoman”

Per informazioni: Tel.: 045 6159611

le baruffe chiozzottePiazza, Monteforte D’Alpone

26 giugno, ore 21.00

La compagnia Libera-mente porta in scena la divertente commedia goldoniana per la regia di Isabella Caserta

Per informazioni: Tel.: 045 8031321 - www.teatroscientifico.com

la corte dei strassoniTeatro di San Martino B.A

Giovedì 17 giugno, ore 21.30

Il musical in dialetto veronese interpretato da 14 giovani attori-ballerini e cantanti curati alla regia da Alessandro Anderloni

Per informazioni: Tel.: 045 7901626- 3336208370

estate teatrale cavaionese 2010le donne curioseteatro Arena Torcolo, Cavaion Veronese

Sabato 19 giugno, ore 21.15

Appuntamento con l’ironia e la risata con lo spettacolo “Le donne curiose” a cura del-la compagnia Teatro dei Pazzi con la regia di giovanni giusto

Per informazioni: Tel.: 045 6265712 - www.comunecavaion.it

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il suonatore meravigliosoTeatro Laboratorio Aperto, Verona

22 e 23 giugno, ore 18.00

Spettacolo incluso nella rassegna Il giardino dei Bimbi. Il suonatore Meraviglioso è tratto dalal fiaba di Enzo Maria Caserta e curato alla regia da roberto Vandelli e Andrea Manicor

Per informazioni: Tel.: 045 8031321 www.teatroscientifico.com

ll palio di verona di roberto pulieroCastello, Sanguinetto

22 giugno, ore 21.00

Monologo dell’attore e regista roberto Pu-liero tratto dal libro di Marino Zampieri che ripercorre le atmosfere vissute dai veronesi durante il periodo del Palio, iniziato nel 1208 ripetendosi annualmente per più di 500 anni. Ingresso 8 euro

Per informazioni: Tel.: 045 8011154 - www.boxoffice-live.it

ll palio di verona di roberto pulieroCortile Mercato Vecchio, Verona

29-30 giugno, ore 21.00

Monologo dell’attore e regista roberto Pu-liero tratto dal libro di Marino Zampieri che ripercorre le atmosfere vissute dai veronesi durante il periodo del Palio, iniziato nel 1208 ripetendosi annualmente per più di 500 anni. Ingresso 8 euro

Per informazioni: Tel.: 045 8011154 - www.boxoffice-live.it

la sbetega soradaPiazza Boschetto, Illasi

Sabato 26 giugno, ore 21.00

La compagnia Teatroprova presenta la “Sbe-tega sorada”, brillante commedia liberamente ispirata alla celeberrima “Bisbetica Domata” di William Shakespeare

Per informazioni: Tel.: Comune Illasi 045 7830441

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

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Marsa Alam - Egitto

Gorgonia Beach Marsa alam – EgittoBambini fino a 14 anni gratis - VOLI DIREttI Da VEROnaInformazioni: [email protected] - gorgonia Beach

un paradiso terrestreL’esclusivo Sea Club Francorosso nasce da un progetto di imprenditori veronesi ed è stato inaugurato nell’agosto 2008. Gorgonia Beach

si trova lungo la costa egiziana meridionale del Mar Rosso a circa 115 km da Marsa Alam, dove il reef è ricco ed incontaminato.

Il Sea Club Gorgonia Beach, è costituito da diversi blocchi nei quali sono disposte le 350 camere e i servizi comuni, e si estende tra grandi piscine ed ampi spazi interni, fino a raggiungere la magnifica spiaggia di sabbia. Le camere con balcone, sono dotate di servizi privati,

phon, aria condizionata, tv satellitare, minibar, telefono e cassetta di sicurezza.

Lo staff di animatori è in grado di coinvolgere gli ospiti organizzando giochi, tornei e spettacoli serali. All’interno del villaggio sorge una SPA con bagno turco, sauna, fitness, massaggi e cure estetiche, in un atmosfera raffinata ed elegante per soddisfare tutte le esigenze della clientela.

Dal Gorgonia Beach è possibile partire per bellissime escursioni alla scoperta dell’antico Egitto ed in barca fino agli atolli di Hamata e Abu Dabab.

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KYOS verOna

marco mengoniTendenze 2010Teatro romano, Verona

Venerdì 4 giugno, ore 21.00

L’artista vincitore dell’ultima edizione del talent show X Factor si è classificato terzo al Festival di Sanremo interpretando “Credimi Ancora” che fa parte del suo EP “re Matto”

Per informazioni: Tel.: 045 8039156 - www.eventiverona.it

gala della lirica 2010Arena, Verona

Domenica 6 giugno, ore 21.00

La stagione areniana apre l’88esima edizione in diretta televisiva. Sul palco si alterneranno interpreti della canzone italiana e voci della li-rica mondiale sotto la conduzione di Antonella Clerici

Per informazioni: www.fondazionearena.it

libera brass band in concertogiardini Pubblici, Malcesine

Sabato 12 giugno, ore 21.00

Concerto del gruppo strumentale composto da tutti i fiati appartenenti alla famiglia degli ottoni

Per informazioni: Tel.: 045 7400837 - www.malcesinepiu.it

sorelle marinettiTendenze 2010Teatro romano, Verona

5 giugno, ore 21.00

Al romano il trio maschile di attori-vocalist che si esibisce “en travesti”. I loro nomi d’ar-te sono Turbina, Mercuria, Scintilla (al secolo, rispettivamente, Nicola olivieri, Andrea Al-lione e Marco Lugli). Durante l’ultimo Festival di Sanremo hanno accompagnato Arisa nella sua “Malamoreno”

Per informazioni: Tel.: 045 8039156 - www.eventiverona.it

concerto coraleChiesa Parrocchiale, Ca’ di David

Martedì 1° giugno, ore 21.00

Concerto corale per l’85° anniversario del gruppo Alpini Ca’ di David

Per informazioni: www.corovocidelbaldo.com

concerto del corpus dominiChiesa Parrocchiale, Bardolino

Venerdì 4 giugno, ore 21.00

Nel suggestivo contesto della chiesa parroc-chiale, la Filarmonica di Bardolino eseguirà un imperdibile concerto in occasione del Corpus Domini

Per informazioni: Tel.: 045 6212586 - www.bardolinotop.it

concerto musica classicaTeatro del Castello

Venerdì 4 giugno, ore 21.00

Concerto di musica classica con la pianista oli-via Friemel di Neuburg

Per informazioni: Tel.: 045 7400837 - www.malcesinepiu.it

enjoy your life & varianti festival 2010Vallo Città di Nimes, Verona

11e 12 giugno, dalle 19.00

Un Festival musicale e no solo dedicato all’im-pegno all’accuratezza e allo sviluppo della mu-sica nel territorio veronese. Protagonista di questa prima serata il famoso Dj e produttore americano Carl Craig

Per informazioni: [email protected]

appuntamenti musica

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

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KYOS verOna

malika ayaneVerona Folk 2010Teatro romano, Verona

27 giugno, ore 21.30

Malika Ayane, la voce femminile under 30 più originale del momento e reduce dal successo sanremese canta live nella suggestiva cornice del Teatro romano

Per informazioni: Tel.: 045 8011154 - www.boxoffice-live.it

musica in villa 2010 - le sorgenti mu-sicali dell’europa (terzo viaggio)Villa Santa Sofia in Pedemonte di S. Pietro in Cariano

24 giugno, ore 21.00

Le Terre di Mezzo: una passeggiata musicale della Scandinavia all’impero Austroungarico. J. Brahms Concerto n.1 per pianoforte in re min. op.15. J. Brahms Sinfonia n.1 in do min. op.68. Pianoforte: roberto Pegoraro, orchestra sin-fonica “g.rossini”, direttore Paolo SavioPer informazioni: Tel.: 0457701920 - www.valpolicellaweb.it

rod stewardVerona Music Festival 2010Arena, Verona

21 giugno, ore 21.00

Nella magica cornice dell’Arena il concerto di rod Stewart che segna l’unica tappa nel no-stro paese per presentare il suo ultimo album Soulbook

Per informazioni: Tel.: 045 8039156 - www.eventiverona.it

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malcesine blues festivalTeatro al Castello, Malcesine

Dal 25 al 26 giugno, ore 21.00

Mike Sponza feat. Joyce Yuille - Sandra Hall & gBB

Per informazioni: Tel.: 045 7400837 - www.malcesinepiu.it

stagione concertistica benacus chamber orchestraTeatro al Castello, Malcesine

Lunedì 28 giugno, ore 21.00

Mozart: fantasie, sonate e arie d’opera

Per informazioni: Tel.: 045 7400837 www.benacuschamberirchestra.it

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turandotArena, Verona

18 giugno, ore 21.15

Al via l’88^ edizione della stagione lirica are-niana con l’opera in tre atti di giacomo Pucci-ni per la regia di Franco Zeffirelli

Per informazioni: Tel.: 045 8051811 - www.arena.it

aidaArena, Verona

19 giugno, ore 21.15

Non poteva mancare l’Aida di giuseppe Verdi nella 88^ edizione della stagione lirica areniana che vede alla regia il maestro franco Zeffirelli

Per informazioni: Tel.: 045 8051811 - www.arena.it

amici 2010Piazza Bra, Verona

Domenica 20 giugno, ore 21.00

Tutti i ragazzi dell’ultima edizione del program-ma ideato da Maria de Filippi si esibiranno live a due passi dall’Arena. Non mancherà anche la vincitrice, la cantante Emma

Per informazioni: Tel.: 02 202334 - [email protected]

appuntamenti musica

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KYOS verOna arte

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Immagine tratta da www.holland.com

anne frank, una storia attualepalazzo Forti, Verona

Fino al 13 giugno

Una mostra che si rivolge in particolar modo ai giovani stimolando una riflessione su idea-li quali la tolleranza il rispetto reciproco e la democrazia

Per informazioni: Tel.: 045 8001903 - www.palazzoforti.it

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paolo w. tamburellaByblos Art gallery, Verona

Fino al 26 giugno

Tamburella è noto per i suoi progetti concet-tuali ed ambientali rivolti per lo più ai paradossi del nostro mondo ed al recupero dei suoi og-getti smarriti o in via d’estinzione

Per informazioni: Tel.: 045 8030985 - www.byblosartgallery.it

Colore, Forma e GeometriaUna Mostra di: Bonetti, girelli, Nadali

A cura di: Fiorenza CanestrariInaugurazione Lunedì 5 luglio alle ore 17.30

Lunedì 5 Luglio - Domenica 11 Luglio. Sala Birolli, Verona Via Macello 17.Apertura mostra tutti i giorni dalle ore: 16.00 alle 20.00,

sabato e domenica dalle ore; 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Colore, Forma e GeometriaBonetti, girelli, Nadali

S’inaugura lunedì 5 luglio 2010, alle ore 17.30 nella Sala Birolli (Ex Macello) la mostra di tre giovani Artisti di gran talento, tutti con studi Accademici alle spalle:

Maddalena Bonetti, Massimo girelli e Fabiano Nadali, con il Patrocinio del Comune di Verona e della 1° Circo-scrizione. Pittura, fusioni in vetro, sculture, allestimenti ed installazioni sono le proposte dei tre artisti, che spa-ziano dall’astratto più essenziale, alla geometria analitica, all’arte concettuale per finire nel surrealismo.

Maddalena Bonetti, allieva del Maestro Davide Antolini si misura con l’astratto, dove la forma e l’oggetto scom-paiono per lasciare il campo al colore e alle sfumature sempre più liquide che non possono più essere chiuse in contenitori poiché inafferrabili; lasciano solo la scia di qualcosa già avvenuto. Le sue installazioni esprimono l’idea di vivere l’arte decontestualizzandola, da ruolo usuale, che spesso rimane distante ai nostri occhi. Solo il colore le dà modo di manifestare le sue emozioni: tristezza, gioia, paura o esaltazione, meditazione, sono parti di un progetto che dalla mente passa al corpo e si esprime attraverso le mani. Tale concetto emerge dalle sue installazioni.

Massimo girelli, allievo del Maestro Luciano Fabro a Brera, si confronta con il tema della “geometria asso-luta”. Punti, linee, triangoli, cerchi, accompagnati da una ricerca cromatica estremamente interessante sono la “trama” del nostro essere su cui s’imposta la nostra vita.Tutto deve avere un ordine, un equilibrio ben definito e riempire lo spazio, perché già un semplice punto sulla tela può rappresentare l’Universo.Molto singolari anche le sue installazioni, dove gli arazzi stesi su un tavolo, da tovaglia si possono trasformare in mantelli, in abiti e in tendaggi. È l’Arte che costituisce una difesa della Natura perché valorizza la produzione dei consumi con sobrietà e solidarietà.

Fabiano Nadali, allievo del Maestro renzo Margonari di Verona, esprime una pittura che partendo da immagini di quotidianità assume via via la forma di un pensiero astratto. NeIl’astrazione, infatti, l’Artista esprime la pro-pria interiorità ed esigenza di spiritualità. Molto attratto dal tema “paradosso della vita” trova un aggancio nel Surrealismo di Magritte e Dalì. La curiosità, l’ironia, il bisogno di evasione sono un bisogno interiore che allo stesso tempo necessita però di un geometrico punto fisso. Le fusioni in vetro di Nadali che si trasformano in originalissime sculture e pannelli seguono sempre il tema “astrattismo”. Il vetro plasmato e colorato sapiente-mente si trasforma, infatti, in oggetti inusuali di grande impatto.

Presenta gli artisti Fiorenza Canestrari dell’Associazione culturale “ApertoArte”, Via Cefalonia n°9, 37126 Verona: tel. 0039 045 8345060, cell. 0039 333 [email protected], www.apertoarte.com.

Giovani in Arte2010

Maddalena Bonetti“Realizzazione Mutante”.Tecnica mista, 2009

Massimo Girelli“Logotipo”.Ferro cromato, 2009

Fabiano Nadali“La Volontà”.Tecnica mista, 2009

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26 Kyos Verona Giugno 2010

KYOS verOna appuntamenti arte

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storie sepolteMuseo di Storia Naturale, Verona

Fino al 30 giugno

Una mostra deicata all’incredibile ritrovamen-to di archeologia funeraria di inizio II millennio a.C. avvenuto nel territorio di Arano vicino a Cellore d’Illasi

Per informazioni: Tel.: 045 8012090 www.museostorianaturale.it.it

artisti bardolino docPiazza del Porto, Cisano di Bardolino

Tutti i mercoledì fino a settembre dalle ore 20.30

Da giugno a settembre ogni mercoledì musi-ca, pittura e scultura ad opera degli artisti di Bardolino

Per informazioni: Tel.: 045 6212586 - www.bardolinotop.it

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giovani in arte 2010Via Macello, Verona

Fino al 4 luglio

Rassegna pittorica organizzata dalla prima cir-coscrizione con l’esposizione di 39 talenti se-lezionati dall’omonimo concorso. Gli artisti a gruppi di tre, presenteranno i loro lavori per circa una settimana

Per informazioni: Tel.: 045 8078904 [email protected]

il tempo ritrovato. forme e storie dell’arte africana nella collezione corsi

Museo Africano, VeronaFino al 20 giugno

La mostra propone una visione della scultura nera di carattere ettnico-storico, presentando la varietà delle forme nella’rte apfricana dei principali gruppi etnici. I 160 oggetti esposti appartengono al collezionista Fabrizio Corsi.

Per informazioni: Tel.: 045 8092199 - www.museoafricano.org

past present futurePalazzo della Ragione, Verona

Fino al 3 giugno

Continua a Palazzo della Ragione la mostra che rappresenta quattro secoli di arte euro-pea, presentando opere antiche e contempo-ranee riunite per temi, che caratterizzano le sette sezioni in cui si sviluppa la mostra.

Per informazioni: www.artcollection.unicreditgroup.eu

federico cinquettiLe città invisibiliKn Studio, Verona

Fino al 18 giugno

Federico Cinquetti, giovane artista veronese presenta un personale ricerca artistica legata alla tradizione dell’informale “materico”, il cui è il materiale a fora e pensiero.

Per informazioni: Tel.: www.kn-studio.it

michael najjar: high altitude-financial markets between reality and simu-lationLungadige Galtarossa, 21, Verona

Fino al 30 giugno

Studio la Città presenterà le nuove fotografie dalle serie “ High Altitude”, scattate dall’artista durante le tre sedimane di spedizione trascor-se sulle Ande Argentine

Per informazioni: Tel.: www.studiolacitta.it

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strade ferrate 1858- 1879Scavi Scaligeri, Verona

Fino al 13 giugno

La mostra mette a fuoco il rapporto fra foto-grafia e ferrovia uno dei binomi meglio riusciti dell’arte. Fotografia e ferrovia nascono infatti nello stesso secolo, e sono due delle più vi-stose e pervasive innovazioni che la moder-nittà abbia introdotto nella vita quotidiana e nell’universo culturale dell’Ottocento

Per informazioni: www.comune.verona.it

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27Kyos Verona Giugno 2010

KYOS verOna

granfondo eddy merckx 2010Rivalta, Brantino Belluno - Verona

omenica 13 giugno ore 9.00

La competizione che lo scorso anno ha visto alla partenza oltre mille atleti, ritorna anche per l’edizione 2010. I percorsi previsti sono due, un granfondo di 148 Km e ben 2961 m di dislivello e un percorso medio fondo con 97 km e un dislivello di 1550 m.

Per informazioni: Tel.: 045 990320 www.granfondoeddymercks.com

finali provinciali csi calcio a 11Campo di Via Sogare - Verona

Sabato 5 giugno dalle ore 18.00

Attesa finale per assegnare il premio alla mi-glior squadra del campionato CSI di 1 e 2^ divisione. Le finaliste che si contenderanno il titolo di campioni di 1 divisione 2009/2010 sono Altetico Santa Maria 1999, ACD Colo-gnola,

Per informazioni: www.csiverona.it

gialloblu superstarStadio M. Bentegodi - Verona

Mercoledì 2 giugno ore 20.30

Partita organizzata dall’associazione Ex Calciatori Hellas Verona in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Verona, che vedrà sfidarsi in campo i giocatori che si sono aggiudicati lo scudet-to nel 1985 e la Rappresentativa Italiana Attori.

Per informazioni: Tel.: 800 32 32 85

VI torneo dell’amiciziaMontecchio di Negrar

dal 1 giugno ore 20.30

Dopo la partita inaugurale del torneo, dal 3 giugno venti squadre si affronternno per con-quistare l’ambita coppa dell’amicizia. Durante lo le partite sarà in funzione uno stand con pa-nini, bibite, birra, Gran finale domenica 4 luglio a partire dalle 18.00.

Per informazioni: http://www.facebook.com/profile.php?id=1819695725&ref=ts

gara nazionale “dragon boat”Porto di Bardolino

5 e 6 giugno

Gara di Dragon Boat sul lago di Garda. Saba-to sera gara nazionale - open misto mt.200. Domenica mattina gara nazionale - mt. 1000. Le gare si svolgeranno davanti al porto di Bar-dolino.

Per informazioni: Tel.: 045 7210078 [email protected]

lessinia legendCaserma Passalacqua - Verona

Mercoledì 2 giugno ore 9.00

“Lessinia Legend”, la mitica gara nazionale di mountain-bike, torna nel suo territorio d’origine, dove ha preso il via 14 anni fa. L’edizione 2010 si svolgerà su due percorsi: Marathon di km 124 e Point to Point di Km 58.

Per informazioni: www.lessinialegend.it

festa dello sportSan Pietro di Morubio

dal 4 al 6 giugno

Festa paesana dello sport, con innumerevo-li attività sportive e ludiche: corse ciclistiche, tornei, giochi per bambini e molto altro anco-ra. Inoltre per le serate di sabato e domenica cena comunitaria e musica dal vivo.

Per informazioni: www.comune.san-pietro-di-morubio.vr.it

granfondo damiano cunegoCaserma G. Duca - Verona

Domenica 6 giugno ore 9.00

La prima novità di rilievo per il 2010 è l’in-gresso della Granfondo Damiano Cunego nell’Unesco Cycling Tour. Un nuovo Circu-ito che racchiude cinque prove che attra-versano territori riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità: San Gimignano, Verona, le Dolomiti, Urbino, le 5 Terre.

Per informazioni: www.granfondodamianocunego.it

appuntamenti sport

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28 Kyos Verona Giugno 2010

KYOS verOna

19/20 giugno 2010

L’Accademia del Basket di Alessandro Boni e Roberto Dalla Vecchia presenta:

VERONAArea VERONAMERCATO

dalle 0re 19 di Sabato 19alle ore 14 di Domenica 20

NOTTE BIANCA DI BASKET E VOLLEY

appuntamenti sport

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VI memorial faio murariMazzano di Negrar - Verona

Sabato 12 giugno ore 14.00

Torna anche quest’anno per la VI edizione il torneo di calcio a sette organizzato dall’ Atle-tico Santa Maria 1999 per ricordare l’amico e compagno di squadra Fabio Murari.

Per informazioni: www.asm99.it

magicnight 2010Area Veronamercato - Verona

Sabato 19 e domenica 20 giugno ore 17.00

Torneo di volley e basket organizzato dai cam-pioni del basket Alessandro Boni e Roberto Dalla Vecchia. Una magica notte di sport e di-vertimento.

Per informazioni: www.magicsummer.it

27° triathlon internazionale di badolinoBardolino - VeronaSsabato 19 giugno

Il G.S. Bardolino è lieti di invitarvi al 27° Triathlon Internazionale - 5° Trofeo Italo Botter “Città di Bardolino”. Un’occasione autentica di vivere lo sport in tre grandi specialità: nuoto, ciclismo e corsa.

Per informazioni: [email protected]

golf club paradiso del gardaPeschiera del Garda - Verona

VII pro-am Park Hotels Italia memorial Germano ChincheriniVenerdì 4 giugno

Coppa Colmar - Finale Nazionale -Sabato 5 e domenica 6 giugno

VI Trofeo Ottica MARTINELLI - Stbl 3 cat Domenica 13 giugno

sumer volleyNovaglie - Verona

Domenica 13 giugno

Il gruppo sportivo novaglie asd organizza an-che quest’anno il torneo di green volley a 32 squadre. Il torneo e per squadre miste ama-toriali composte da 4 atleti con minimo una donna in campo.per informazioni ed iscrizioni telefonare ai seguenti numeri.

Per informazioni: [email protected]

25 caminada per pampuroPampuro di Sorgà - Verona

Domenica 20 giugno ore 8.30

Tradizionale corsa podistica su strada per le campagne di Sorgà con tre differenti percorsi: 5 - 10 - 15 km piani.

Per informazioni: G.P. S’Ciopadì Tel. 045 7320020

Range Rover Golf ch. 2010 - Stbl 3 cat. Finale EsteraDomenica 20 giugno

II Trofeo del Garda Luoisiana a 2 - seniorMercoledì 23 giugno

PROSECCO Cup 2010 - Stbl 3 cat. Domenica 27 giugno

Per informazioni: www.golfclubparadiso.it

soave bikeSoave - Verona

Domenica 13 giugno

La manifestazione è aperta a tutti i tesse-rati di qualsiasi società ma anche agli ama-tori. A tutti è richiesto di indossare il casco protettivo.Previste classifiche per gli agonisti e per gli escursionisti.

Per informazioni: www.soavebike.it

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KYOS verOna appuntamenti da non perdere

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

la notte al museoUna notte a caccia della Savana!Museo di Storia Naturale, Verona

Venerdì 4 e 18 giugno, ore 19.30

Due serate speciali dedicate ai bambini che non hanno paura di dormire senza mamma e papà e in mezzo agli animali. Vivranno un’av-ventura al museo in puro stile caccia al tesoro

Per informazioni: Tel.: 045 8000804 [email protected]

73ˆmostra provinciale delle ciliegie veronesiCazzano di Tramigna

Dal 4 al 8 giugno

In esposizione quest’anno anche la famosa qualità “mora”. No mancheranno mostre, pre-mi, stands a base di gastronomia locale

Per informazioni: Tel.: 045 7820546 - [email protected]

preistoria festival 2010Molina di Fumane

Domenica 6 giugno, ore 14.00

Facciamo la preistoria: laboratori e attività di-dattiche perle famiglie. Nei borghi di Molina saranno presenti le guide della Grotta di Fu-mane che proporranno dei laboratori per far comprendere la vita preistorica ai bambini

Per informazioni: Tel.: 045 7701920 - www.valpolicellaweb.it

corso look e immagine personaleBiblioteca comunale, Villafranca

Lunedì 7 giugno

Un corso per approfondire il tema della stile e valorizzare la propria immagine in ambito pro-fessionale e personale per acquisire maggior consapevolezza della propria persona

Per informazioni: Tel.: 0456303510

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terza edizione di italia in rosaDogana Veneta, Lazise

Sabato 5 e domenica 6 giugno

Sul lago di Garda le eccellenze die rosati ita-liani nella doppia sede espositiva a Moniga del Garda e Lazise. Previsto trasporto in moto-nave attraverso il lago

Per informazioni: Tel.: 338 4812496- www.italiainrosa.it

sagra paesanaConcamarise

dal 29 maggio al 2 giugno

Locale sagra paesana con musica balli e stand gastronomici. L’occasione per assaporare i piatti tipici locali della Bassa Veronese e per trascorrere una serata in compagnia

Per informazioni: Pro loco Tel.: 0442 83216

mercatino delle pulci e dell’antiquariatoPiazza della Libertà, Legnago

Domenica 6 giugno dalle ore 8.00 alle ore 20.00

Mercatini delle pulci e pezzi di antiquariato per le vie principali di Legnago . Pezzi da collezio-ne, oggetti di ogni tipo e tante curiosità

Per informazioni: Tel.: 0442 634011 www.comune.legnago.vr.it

sapori e dintorniSan Giovanni Lupatoto

Giovedì 10 giugno, ore 20.30

Speciale rassegna gastronomica che permette di scoprire i vecchi e cari sapori di un tempo. Quattro tappe per degustare i risotti, bolliti, pesce di lago e dolci. il tutto accompagnato da buon vino locale.

Per informazioni: Tel.: 3478367876 - www.artnove.it

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KYOS verOna

festa medioevale 13ˆedizioneBorgo Antico, Affi

Dall’11 al 13 giugno

Gli antichi mestieri, i giocolieri, gli sbandiera-tori e figuranti per tutto il Borgo Antico in co-stume d’epoca. Punti di ristoro e cena a tema medioevale. Non mancheranno tornei dei ma-estri d’arco e balestra

Per informazioni: Tel.: 045 7235411 - www.comune.affi.vr.it

parole sull’acquaPiazza del Porto, Bardolino

Dal 12 al 13 giugno

Un vero e proprio festival della cultura in col-laborazione con la Fondazione Aida di Verona

Per informazioni: Tel.: 045 6212586 - www.bardolinotop.it

mercato dell’artigianoVia Pace, Villafranca di Verona

Sabato 19 giugno dalle ore 9.00 alle ore 18.00

Ricca mostra-mercato dell’artigianato con esposizione di oggetti finemente realizzati in vetro, legno, cartapesta, terracotta, pietra, merletti e oggetti di antiquariato

Per informazioni: Tel.: 045 6339112 www.comune.villafranca.vr.it

museo motomAreaexp, Cerea

Domenica 27 giugnodalle ore 9.00 alle ore 12.30dalle ore 14.00 alle ore 18.00

Ricca esposizione di moto d’epoca e docu-menti storici relativi al mondo del motocicli-smo

Per informazioni: Tel.: 0442 30902 - www.mercatinodicerea.it

apertura al pubblico di villa scopoliPiazza Plebiscito, Avesa

Lunedì 21 giugno, ore 21.00

Apre al pubblico uno degli angoli più sugge-stivi del borgo, la tenuta di Villa Scopoli che sorge nel cuore di Avesa vicino alla duecente-sca chiesa di Camaldola

Per informazioni: [email protected]

festa delle fateParco Carrara Bottagisio, Bardolino

Dal 25 al 26 giugnodalle ore 19.00 alle ore 23.00

Una festa completamente dedicata al mondo fantastico delle fate con manifestazioni e stand a tema

Per informazioni: Tel.: 045 6212586 - www.lafestadellefate.it

mary poppins...un pò di tuttoPiazza Pallone, Malcesine

Domenica 13 e 27 giugnodalle ore 17.00 alle ore 22.00

In mostra a Malcesine per due domeniche i prodotti artigianali del luogo e non solo.

Per informazioni: Tel.: 045 7400837 - www.malcesinepiu.it

17^ raduno internazionale di barche d’epocaPorto Manfredi, Peschiera del Garda

Dal 18 al 20 giugno

Dal 1994 l’evento di motonautica per eccellen-za del Lago di Garda ritorna anche quest’anno con un numero sempre maggiore di barche esposte e qualità dei partecipanti

Per informazioni: Tel.: 045 6402385 - www.yachtclubgarda.it

Immagine tratta da www.yachtclubgarda.it

appuntamenti da non perdere

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

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KYOS verOna appuntamenti da non perdere

golosine 37136Parrocchia di Santa Maria Assunta, Verona

Dal 12 al 20 giugno, dalle ore 19.30

Arriva anche quest’anno la festa Golosine 37136 giunta alla sua quinta edizione. La ma-nifestazione animerà la rinnovata via Caccia e tutto il quartiere Golosine con concerti, spet-tacoli per bambini, giochi e teatro

Per informazioni: www.golosine37136.it

festa della sardellaSan Benedetto di Lugana, Peschiera del Garda

Sabato 19 giugno, dalle ore 19.00

Festa della sardella del lago di Garda organiz-zata dalal Parrocchia di San benedetto di Lu-gana con Musica, stand Gastronomici e giochi in piazza

Per informazioni: Tel.: 045 6402385 www.comune.peschieradelgarda.vr.it

cori giovanili artisti in corte 2010Corti e Piazza, Nogarole Rocca

Il 9 - 18- 25 giugno

Dopo il grande successo delle scorse edizioni torna la rassegna “artisti in corte”, tr e gior-nate all’insegna della sanza, musica, cinema e spettacolo nel suggestivo scenario delle corti di Nogarole Rocca

Per informazioni: Tel.: 045 7925384 www.comune.nogarolerocca.vr.it

festa della bandieraFraz. Oliosi, Castelnuovo del Garda

Dal 20 al 23 giugno, ore 18.00

Festa popolare con stands enogastronomici, musica e serate danzanti. Viene allestita an-che una mostra riguardante l’episodio det-to “Bandiera” avvenuto nell’ambito della 3° guerra di Indipendenza

Per informazioni: Tel.: 045 7596216 www.comune.castelnuovodelgarda.vr.it

festa della birraloc. Sandrà, Castelnuovo del Garda

Dall’11 al 13 giugno

Tradizionale festa popolare con musica, birra e serate enogastronomiche organizzato dal gruppo “ Amici di Sandrà”

Per informazioni: Tel: 045 7596216www.comune.castelnuovodel garda.vr.it

un sorriso per tuttiLoc. Marra, Lazise

Sabato 26 giugno, dalle ore 16.00 Domenica 27 giugno, dalle ore 17.00

La calda estate di lazise di colora ques’tanno di un fresco e folkloristico evento ricco di attra-zioni per i grandi e i piccini

Per informazioni:Tel.: 045 7580114 www.tourism.verona.it

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

festa della repubblica italianaSede Alpini, Peschiera del Garda

Mercoledì 2 giugno, ore 10.30

In occasione della Festa della Repubblica Italia-na ci sarà il tradizionale Alza Bandiera ed ese-cuzione dell’inno nazionale

Per informazioni: Tel.: 045 6402385 www.comune.pescieradelgarda.vr.it

festa del fustoPiazzale Canove, Affi

Dal 17 al 20 giugno, dalle ore 19.00

Ancora una volta torna la famosa festa del Fu-sto, la tradizionale festa della birra con nume-rosi stand eno-gastronomici e musica dal vivo per tutti i gusti

Per informazioni: Tel.: : 045 7235411www.comune.affi.vr.it

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KYOS verOna

Parola d’ordine: libertà. Può sembrare un termine tra i meno adatti dato che nelle prossime righe della ru-brica VeronaSolidale parleremo di carcere e di lavoro. Eppure non esiste parola più azzeccata e ora, grazie ai volontari de La Fraternità, l’associazione che si oc-cupa dei detenuti del carcere di Montorio e dei loro familiari, vi sveleremo il motivo.“Il carcere non rappresenta l’unica soluzione per far

scontare a chi ha sbagliato le proprie colpe. Al contra-rio, questa politica di rinchiudere può avere, e spesso ha, effetti deleteri. Non solo per i carcerati ma anche per la società e i costi pubblici che questa è chiamata a sostenere”, spiega Roberto Sandrini, Presidente de La Fraternità. Ma seguiamo meglio il ragionamento dal principio e capiamone bene la logica.In Italia è altissima la percentuale di recidivi, che una volta usciti dal carcere tornano a delinquere: sono circa il 70 per cento, e la situazione sul territorio ve-ronese è perfettamente in linea con i dati nazionali. Solo trenta ex carcerati su 100 riescono a ricostruirsi una vita, reinserirsi nella società e tenersi un lavoro, si-nonimo di dignità e rispettabilità. Questa percentuale davvero alta e preoccupante, viene però nettamente abbattuta fino ad assestarsi intorno al 10 per cento, nei casi in cui i detenuti siano seguiti ed accompagnati nei loro primi passi al di fuori della struttura carcera-ria, durante i colloqui con i datori di lavoro, nei mesi e nelle settimane che precedono e seguono la fine della pena detentiva. Inoltre, nei casi in cui vengano attuate le misure alternative al carcere come il regime di semilibertà, durante il quale il detenuto può uscire dal carcere per qualche ora per lavorare. “Questa e le altre messe a disposizione dalla legge, sono tutte soluzioni che mirano ad un graduale reinserimento in società e nell’ambito lavorativo del detenuto ma che vengono però sempre meno concesse”, sottolinea Sandrini. “Fino a qualche anno fa c’erano intere se-zioni di persone che godevano di queste misure, ora l’esasperazione della politica della sicurezza ha indot-

to l’opinione pubblica a credere invece che l’unica so-luzione sia la linea dura delle sbarre. E inevitabilmente questo ha avuto una ricaduta sull’intero sistema”. Con quali risultati? “I carceri scoppiano, spesso le condizio-ni umane dei detenuti sono indecenti e inaccettabili. E i recidivi, come spiegano i numeri, sono tantissimi, a riprova del fatto che fuori dalla prigione per i carcera-ti c’è il nulla, sociale e lavorativo. E l’unica prospettiva, che non è comunque una giustificazione, è quella di sopravvivere continuando a delinquere. Con le relati-ve conseguenze in fatto di sicurezza e i costi pubblici di ulteriori carcerazioni che sono ovviamente a carico dei contribuenti. Si instaura così un circolo vizioso de-leterio per tutti e per la società che, finora, nessuna soluzione o intervento politico è riuscito ancora a sovvertire”. Ad esempio, per legge, i tossicodipenden-ti potrebbero chiedere di trascorrere in comunità la propria pena detentiva, iniziando così in simultanea un programma di riabilitazione. “Ma sono sempre meno quelli che ne possono godere purtroppo, a causa dei tagli alla Sanità. E quindi rimangono in car-cere dove la loro dipendenza non migliora, anzi, e una volta usciti il triste esito è quasi scontato”, spiega il presidente Sandrini. “Progetti di lavoro in e durante il carcere, inoltre, sono molto importanti, fondamentali. Durante la pena, infatti, la persona perde ogni contat-to con la realtà. E una volta uscita è difficile riprendere i normali ritmi di vita e di lavoro, con turni impegnativi di 8, 10 ore, dopo aver passato mesi o addirittura anni sostanzialmente facendo scorrere il tempo gior-no dopo giorno, settimana dopo settimana”.

LIBERI... PER LAVORAREdi Ilaria Noro

volontariato

∙ Foto di La Fraternità

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RISORSA COOPERATIVE

Il momento per il lavoro, data la crisi economica impe-rante, non è dei migliori per nessuno. Tanto meno per gli ex detenuti appena usciti dal carcere. Nonostante la legge infatti preveda sgravi fiscali per i datori di lavo-ro che assumono i carcerati alla fine della pena, cause varie, non ultimi molti pregiudizi tutt’ora presenti, è mol-to difficile in pratica trovare un impiegno. Al carcere di Montorio, però, i detenuti hanno una possibilità in più. E’ lo Sportello lavoro de La Fraternità che si occupa pro-prio di questo aspetto, seguendo passo dopo passo gli ex carcerati dal momento della libertà, e anche prima, fino al posto di lavoro, facendo da ponte tra il potenziale lavoratore e l’azienda pronta ad assumerlo. “Il vero pro-blema è che gli sbocchi sono molto pochi. Uno sbocco importante è però quello delle Cooperative sociali in cui gli ex detenuti vengono assunti facilmente e impiegati in diversi ruoli”, spiega il Presidente.

CASA CIRCONDARIALE, IL PROBLEMA SONO I NUMERI

I numeri che non tornano mai sono quelli dei detenuti, che troppo poco hanno a che vedere con il numero delle celle e la capienza massima stimata per la casa circondariale alle porte di Verona. Progettato negli anni ‘70 come carcere di sicurezza per arginare l’emergen-za terrorismo, quello di Montorio è stato effettivamente costruito ed ultimato negli anni ‘80. “Rimasto chiuso per una decina d’anni si è iniziato ad utilizzarlo nei primis-simi anni ‘90. Inizialmente, era stato previsto un dete-nuto per ciascuna delle 250 celle. Dopo soli sei mesi erano già in due a condividere quel poco spazio. Oggi abbiamo raggiunto cifre inimmaginabili. I detenuti sono poco meno di mille, vale a dire circa quattro detenuti per cella”, denuncia Sandrini.

“FRATERNITÀ” COME SOSTEGNO E INFORMAZIONE

Nel 1968 Fra Beppe Prioli, fondatore dell’associazione, entrava già nelle carceri italiane, quando alcuni reclusi di Porto Azzurro lo consigliarono di cercare volontari che lo aiutassero nel suo operare: nasce così La Fraternità. L’Associazione, di ispirazione cristiana, è nata per forni-re un sostegno morale ai detenuti e alle loro famiglie, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul significato della pena e sul problema carcerario in genere, attraverso un’informazione seria, puntuale e corretta. Ha creduto e lavorato per la riforma penitenziaria del 1975, occupan-do in modo concreto e positivo gli spazi che la riforma stessa (per quei tempi innovativa) dava al volontariato. Nel 1984 è stata iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato adeguando il proprio statuto alle variazioni legislative avvenute nel corso degli anni. L’esperienza maturata, ha portato la Fraternità a colla-borare positivamente con gli operatori penitenziari, con gli enti pubblici e altre associazioni regionali e nazionali operanti nel settore penitenziario e del disagio. Con gli anni, il modo di presentarsi e proporsi dell’associazione è cambiato, di pari passo con la continua evoluzione del pianeta carcere.

Carcere di Montorio, dove l’occupazione professionale è fondamentale per il reinserimento dei detenuti nella struttura sociale

cooperativefraternitànumeri

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GRANDE ANTEPRIMA A VERONA

Presentato in puro stile americano nella nostra bel-la Verona, Letters to Juliet. La pellicola americane è stata per tre giorni protagonista attesa dai media italiani e internazionali. Per l’occasione anche il pre-zioso e antico corridoio che porta alla Sala Maffe-iana è stato trasformato nel famoso red carpet che ha così ospitato l’intero cast e la produzione. Kyos Verona aveva seguito da vicino i set cinematografici del film già nel mese di giugno 2009, raccontando l’evento del tutto particolare per la città attraverso gli occhi di alcuni protagonisti “dietro le quinte” che, con grande professionalità hanno portato proprio a Verona la sede principale del film americano. Final-mente a distanza di undici mesi possiamo apprez-zarne il risultato e coglierne le più diverse sfaccet-tature, consci dell’immenso lavoro che c’è dietro le quinte di una produzione così importante.Il film diretto da Gary Winick e prodotto da Marc Canton (già produttore della fortunata saga Twi-light) e vanta un cast notevole per il suo genere, dalla protagonista è Amanda Seyfrid (lanciata dal musical Mamma Mia 2008) agli altri interpreti ma-schili come Gabriel Garcia Bernal (I diari della mo-tocicletta 2004) e Christopher Egan (interprete di Eragon 2006 e Kings 2009).La presenza sottile, affascinante ed elegante di Va-nessa Redgrave (mito della recitazione teatrale e attrice eccezionale per grandi registi come Anto-nioni) e del suo compagno nella vita Franco Nero, altro non hanno fatto che dare una connotazione

ancor più romantica al film portando l’attualità dell’amore vissuto nonostante il tempo passi se-gnando anche i loro volti. Oltre a Franco Nero, l’Italia è bene rappresenta anche nel cast femminile con la partecipazione di Milena Vukotic, Luisa Ra-nieri e Marina Massironi nel ruolo delle “segretarie di Giulietta”.Letters to Juliet nasce da un romanzo di Ceil e Lisa Friedman che ha come protagonista le migliaia di lettere che ogni anno vengono inviate a Giulietta. Proprio una di queste lettere, rimasta nascosta die-tro un anfratto del cortile di Giulietta, diventerà la chiave per lo svolgimento e l’intreccio del film.Verona è la vera stella della prima parte del film, con i suoi angoli, scorci e vedute di sera con il sole rosato che tramonta sull’Adige. La sensazione nello spettatore del film è piacevole grazie ad alcune sce-ne ben curate anche nei minimi dettagli. Non a caso un merito particolare va alla fotografia di Marco Pontecorvo, che denota una luce brillante e calda allo stesso tempo. Il racconto del film è immediato e diretto al grande pubblico, l’impatto è emotivo e leggero ma ha il pregio di non scadere quasi mai, grazie anche alla presenza di attori di grande calibro. Sicuramente la città acquista in fascino e si presen-ta al mondo e al pubblico oltre oceano non solo come la città dell’amore ma anche come un luogo affascinante, tra le colline e il fiume, le pietre antiche e il vino buono divenendo un vero e proprio invito a visitare la nostra Verona.

Letters to Juliet: una prima mondiale al Filarmonico in un evento tutto da raccontaredi Cristiana Albertini

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∙ I protagonisti del film sul red carpet veronese

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KYOS verOna

MARE NOSTRUM

Con l’inizio della bella stagione, comincia anche il tour de force! Con il primo sole ecco il via alle diete, la rincorsa all’abbronzatura e le ultime iscrizio-ni in palestra. Tutta questa preparazione ci porterà alla scelta del nostro nuovo costume da bagno per quest’estate. Spontaneamente viene da dire “pove-re noi”. Quanto lavoro ci attende in solo due mesi. Ma, indiscutibilmente come ogni anno, ce la farem-mo. Diamo un’occhiatina alle nuove proposte 2010. Una vasta gamma di costumi da bagno ci attende nelle vetrine dei nostri negozi, tutti bellissimi e chic, diversi i modelli glamour, coloratissimi e molto sexy, la maggior parte dei costumi firmati e realizzati inte-ramente in Italia, dove il Made in Italy fa la differenza. Le collezioni sono studiate per esaltare la femminilità e le curve, per migliorare la silhouette e soprattut-to per nascondere, quando si può in piccola parte, i difettucci che abbiamo qua e là. I costumi da bagno comprendono numerosi bikini, costumi interi e sva-riati parei in abbinamento. Le stampe presentano tin-te in bianco e nero ma anche stampe geometriche, fantasie animalier, tribali o zebrate e fantasie floreali. Presenti anche in alcune collezioni diversi modelli ispirati agli anni 70. Risaltano tra le proposte nuove per il 2010 delle bellissime lavorazioni d’intreccio e anche degli innovativi tagli al laser che troviamo in

numerosi modelli di costumi interi.Il bikini a triangolo tra i modelli più ricorrenti, pezzo intramontabile ogni estate, ma non manca il bikini a fascia con reggiseno a balconcino per le ragazze che vogliono valorizzare il loro dècoleteès, e poi il triki-ni, il costume per eccellenza più sexy e provocante, unico pezzo a metà tra un bikini ed un costume inte-ro. Sempre più spesso troviamo anche dei costumi impreziositi da pietre, gioielli e da monili con parti in metallo. Alcuni tessuti flash presentati quest’an-no sono realizzati con una speciale composizione, questi nuovi tessuti, infatti, assorbono la luce del sole durante il giorno e poi la sera diventano lumine-scenti offrendoci la possibilità di rimanere sempre eleganti e sofisticate anche in costume da bagno, magari per partecipare ad una pool-party, di moda quest’anno nei resort di alcu-ne mette estive. Sono tantissime e meravigliose tutte le proposte costumi per quest’anno ri-mane solo l’imbarazzo della scelta. Look and find !

Costumi da bagno per l’estate 2010a cura di Mercedes Maltés

questione di stileKYOS verOna

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SEBASTIANO ZANOLLI

Un manager e uno scrittore di successo: conoscia-mo meglio Sebastiano Zanolli. Di professione fa il manager, un pò atipico, perchè sceglie un approccio alla professione misto di pragmatismo e di sentimen-to. E’ giovane, classe ‘64 nato a Bassano del Grappa ma ha ottenuto immediatamente il successo merita-to in campo lavorativo. Dopo la laurea in Economia all’Università di Cà Foscari, incontra alcune grandi aziende, tra cui Adidas, nella quale ha ricoperto il ruolo di direttore marketing in Germania, e Diesel, di cui è stato General Manager per la filiale italiana. Dall’Aprile del 2007 ricopre la funzione di Ammini-stratore Delegato di 55DSL, azienda streetwear del Gruppo Diesel. Una passione che lo contraddistin-gue da sempre è la scrittura. Innamorato della lettura, della scrittura e, sempre, della vita. Chi lo conosce sa che vorrebbe cancellare l’ansia e la preoccupazione dalla vita di chi incontra e forse per questo ha pro-vato a mettere su carta nei suoi libri i consigli che avrebbe voluto ricevere. Quattro sono i suoi lavori,

pubblicati con Franco Angeli nella collana Trend dal 2003 al 2008: La grande differenza, Paura a parte, Una soluzione intelligente alle difficoltà quotidiane, Io società a responsabilità illimitata. Tutti saggi mo-tivazionali che si leggono d’un fiato e in ogni pagina smuovono il lettore ad agire. Sebastiano ha molti amici tra i quali Mario Silvano, Enzo Spaltro, sportivi coraggiosi come Kristan Ghedi-na, e Diego Dalla Palma che ha scritto la prefazione del libro “Io società a responsabilità illimitata”.

Cosa ci dice del suo titolo Io società a responsabi-lità illimitata?E’ un saggio in cui mi dedico a suggerire come affron-tare il contesto economico in cui ci troviamo, ma an-che che offre dei consigli ai lettori dal punto di vista non solo professionale ma anche personale dedicato proprio a chi si sente in una fase di cambiamento.

Fase di cambiamento, come ci si deve muovere?

Il lavoro di manager e scrittoredi Georgia Passuello

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Cambiare prospettiva. Certamente ora come ora siamo in un contesto storico particolare che non siamo abituati a vivere. I nostri avi erano avvezzi alle difficoltà più di noi, certo abbiamo tante possibilità per rimetterci in gioco ora come ora ed è un punto in più rispetto ai nostri padri o nonni.

“Motivate” è il titolo di un capitolo che ci sembra importante Ssi c’e’ una parte di responsabilità personale nel mo-tivarsi nel dare delle motivazioni. questo implica un minimo di lavoro personale di definire i propri obiet-tivi ed i propri progetti che più sono dettagliati più danno la spinta necessaria.

Il libro “Paura a parte (prefazione del discesista del circo bianco Kristian Ghedina) contiene un vero e poprio kit contro l’ansiaSe vogliamo gestire la nostra paura dobbiamo con la nostra intelligenza vagliare le minacce che percepia-mo specialmente dai media e dare loro una maggio-re o minore importanza. ridimensionare certe fobie o ansie del tutto immotivate.

Come ha scoperto la passione per la scrittura? Feci un tema in 4 elementare che riscosse un bel successo. La maestra mi chiese di leggerlo in più clas-si. Fu una bella soddisfazione personale. A quell’età

è bello essere apprezzati nel settore in cui si è bravi. Poi mi sono dedicato alla mia carriera mai trascu-rando la scrittura e la lettura e intorno ai 30 anni ho iniziato a scrivere i primi libri.

Difficoltà?Non è facile trovare un editore che ti dia fiducia. Non avviene dall’oggi al domani; ho spedito a tutte le case editrici il mio manoscritto, non ho mai mollato la ricerca ed alla fine la mia attuale casa editrice ha creduto in me ed ha investito nella pubblicazione. Poi dopo l’esito positivo di conseguenza sono arrivati gli altri. Il prossimo saggio, lo posso già anticipare uscirà nel 2011. Consiglio agli scrittori in erba di non de-mordere e continuare a cercare un editore.

Ci sembra un tipo che pensa “positivo” è un otti-mista.Lo sono, ma non nel senso meramente fittizio in stile americane per capirci. Sostengo che oggi come oggi andando contro al sarcasmo e il cinismo della società si possono fare tante cose, nuove scoperte, nuove in-venzioni, nuovi lavori. Basta avere l’intuito, le capacità e la voglia di fare un qualcosa di nuovo.

Ma dove trova il tempo per fare tutto?Il segreto è nel focalizzare le priorità e dopo averlo fatto, iniziare una selezione.

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METHODICA: CON “SEARCHING FOR REFLECTIONS” SI CONFERMANO BAND DI LIVELLO INTERNAZIONALE

E’ disponibile da pochissimo su tutti i portali digitali internazionali (iTunes, Amazon, Napster, Emusic) la versione deluxe di “Searching for Reflections”, l’al-bum di debutto della band veronese Methodica. Il disco, uscito nella versione fisica a Settembre per l’etichetta di settore Underground Simphony, ha rac-colto unanimi consensi dalla critica specializzata di genere prog/rock/metal. Tanto che già molti in città considerano il vocalist Massimo Piubelli come uno dei più dotati (vocalmente) di tutta la scena musi-cale cittadina. Ma è tutta la band (Marco Piccoli alla batteria, Marco Ciscato alla chitarra, Alessandro Bru-sco al basso e Marco Baschera alle testiere) che gira alla grande inanellando diversi brani riusciti come il primo singolo “Neon” (nella versione online è pre-sente anche la radio edit del brano), oppure la bel-lissima “The Marble Column” con la partecipazione straordinaria di Angela Merlin in un’introduzione veramente emozionante e spiazzante. Quasi tute le tracce sono sopra i dieci minuti di lunghezza: i cam-bi di ritmo non mancano come i rimandi ai maestri del genere, i Dream Theater ; il tutto masterizzato allo Sterling Sound di New York e confezionato in un elegante digipack (la cui unica pecca è il titolo scritto in uno specchio, quindi di non immediata lettura ma sicuramente intrigante).In molti si sono accorti della bravura dei Methodica, persino il regista di Mtv Cristian Biondani, che seppur con una produzione indipendente e con pochi mezzi a disposizione, ha aiutato la band a confezionare un videoclip veramente all’altezza del progetto. Per que-sto motivo, in concomitanza con la presentazione del video di “Neon”, primo singolo della band, “Searching For Reflections” esce finalmente anche in distribu-zione digitale compiendo un passo essenziale visto la lingua inglese e la chiara matrice internazionale del gruppo.Il gruppo di esibirà in acustico alla Fnac di Verona in occasione della Festa della Musica.www.myspace.com/methodicaband

TRACKLIST01_NEON02_GHOSTS03_HEAVENLAND (marble column pt.1)04_THE MARBLE COLUMN05_NAIL IN MY HAND06_PRESENTIMENTS07_MACHINE08_NEON (Radio Edit)

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Puntuale come le stagioni e le rondini a Primavera ecco il ritorno di Pierfrancesco Coppolella (in arte Ruben) con il suo progetto discografico forse più ambizioso. Il nuovo singolo “Schiuma” ha tutte le carte in regola per farsi ricordare: è sicuramente il brano più radiofonico del cantautore; vede la partecipazione straordinaria di una delle più belle voci italiane, quella di Francesca Dragoni, voce ed autrice della band orvietana dei Petramante; senza contare che la produzione artistica del brano (curata dallo stesso Ruben insieme a Luca Tacconi dello studio Sottoilmare) eccelle nell’incedere degli archi tutti registrati dal vivo e che donano al brano un’atmosfera quasi magica.Il cd singolo comprende la radio edit del brano, la versione completa che sarà inclusa nell’album di pros-sima pubblicazione “Il Rogo della Vespa (il quarto LP del cantautore veronese) e la cover di David Bowie “Heroes”, uscita per iTunes lo scorso anno. “Schiuma”, da cui è stato realizzato un videoclip per la regia di Gigi Carnevale, è un perfettto esempio dell’abilità di Ruben sia nello stile compositivo sia, soprattuto, nella produzione artistica e negli arrangiamenti. Al cantautore, dotato di una voce precisa e riconoscibile, mancava quel brano spensierato che è “Schiuma” per ampliare lo zoccolo duro di fans finora raccolti.www.myspace.com/rubenmyspace

I lettori di Kyos che si abboneranno questo mese riceveranno in omaggio il cd “Schiuma” di Ruben.

Il mese scorso si è tenuta all’Agriturismo Ca’ Ver-de in Valpolicella la presentazione in anteprima del nuovo album dei Farabrutto “Estremoriente Me-diocre Occidente” pubblicato in questi giorni dalla Doc Servizi. Ed è stato un piacere ritrovare tutti gli addetti ai lavori della città in una simile occasione. D’altronde l’attesa per il secondo album del trio guidato da Luca Zevio era molta. Purtroppo il mal-tempo ha guastato la serata che è stata spostata in un tendone allestito velocemente per l’occasione in una zona adiacente l’Agriturismo. C’è stata co-munque la possibilità di ascoltare le nuove canzoni della band in bilico tra indie rock e cantautorato che tanto aveva appassionato la critica con il pre-cedente capitolo “Alzare la voce”. Subito il trio ha dimostrato di saperci fare con gli strumenti guidati dalla maestria di Sbibu alla batteria (con una parti-colare seduta ribassata) ed il mandolino elettrico di Niccolò Sorgato (suonato come una chitarra elet-trica) ad accompagnare Luca Zevio alla voce e chi-tarra. A parte un incipit troppo frettoloso (dovuto sicuramente alla temperatura della sala) l’atmosfera si è scaldata con i brani del disco curatissimi negli arrangiamenti (molte le divagazioni strumentali) e soprattutto nei testi non convenzionali, vero punto di forza della band. Tra i brani migliori citiamo “Vi-vere”, “Danza” e “Streghe di città” che sanciscono un importante passo in avanti per la band attesa alla prova della maturità. Ora serve solo una maggior cura per l’impatto scenico (la band risulta statica) e, probabilmente, l’integrazione di un bassista dal vivo che renda maggiormente accattivante il groove dei brani, cosa tra l’altro perfettamente riuscita nel disco in studio grazie all’apporto di Paolo Terrac-ciano.www.myspace.com/farabrutto

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FARABRUTTO: ARRIVA LA SECONDA PROVA PER LA BAND VERONESE

RUBEN: IL NUOVO SINGOLO “SCHIUMA” è IL SUO BRANO PIù RADIOFONICO GRAZIE ANCHE ALLA PARTECIPAZIONE DI FRANCESCA DRAGONI

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KYOS verOna

∙ In alto: assessore provinciale al lavoro Fausto Sachetto; qui sopra: Andrea Marani, presidente Ance, Verona (a destra) insieme all’assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti

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“Chi non lavora, non fa l’amore”, ritmava il ritornello della celebre canzone degli anni ‘60 di Adriano Ce-lentano che affrontava così, con leggerezza ma intel-ligenza, il tema dello sciopero e dei problemi legati al mondo del lavoro.Temi leciti ed importanti a cui, tuttavia, in questi anni se ne affiancano altri decisamente più gravi. La crisi economica che attanaglia l’Italia, così come gran par-te dell’Europa e del mondo, si sente forte anche nella nostra città e tra i primi a farne le spese sono pro-prio i lavoratori e le famiglie. Ed è il tema che questo mese occupa il nostro appuntamento con “Che si dice a Verona”, che affrontiamo, dati alla mano, in-sieme .all’assessore provinciale al Lavoro Fausto Sa-chetto e al presidente di Ance Verona, Associazione nazionale costruttori edili, Andrea Marani. Quello dell’edilizia è, infatti, uno dei settori che maggiormen-te hanno risentito della crisi economica. “Eccezione fatta per i comparti dell’agroalimentare e del turi-smo, sono moltissimi comunque i settori che stanno soffrendo in questi ultimi anni”, sottolinea Sachetto.“Siamo stati tra gli ultimi a risentire della congiuntura economica ma ora la situazione è tragica: da circa due anni, sono molti imprenditori ormai sull’orlo del-la bancarotta. E le notizie di fallimenti si moltiplicano, così come i numeri della cassaintegrazione”, inizia Marani, snocciolando i dati che riguardano il com-parto edilizia sul territorio tra città e provincia. Un giro d’affari che fino a due anni fa rappresentava circa l’11 per cento del PIL nazionale (di poco più alta la percentuale locale) e che ora, invece, ne indica poco meno del 5 per cento. I venti di denuncia soffiano forti anche a livello regionale. “In Veneto chiudono 17 imprese di costruzioni al giorno” ha reso noto infatti Confartigianato Veneto, che alcune settimane

fa, in occasione dell’anniversario degli stati generali dell’Edilizia, insieme alle altre due organizzazioni de-gli artigiani, Cna e Casartigiani, e ad Ance Veneto, ha presentato le proposte degli operatori del settore ai responsabili delle istituzioni e a tutte le forze politi-che, per il rilancio dell’economia. A Verona, solo negli ultimi quattro mesi sono “evaporati” tre mila posti di lavoro. Cifra che sale ad ottomila se consideriamo l’ultimo anno. Delle 2.645 imprese di costruzione at-tive nel 2009, nel 2010 ne mancano all’appello ben 553. Di conseguenza, la disoccupazione è cresciuta in modo esponenziale nell’ultimo periodo. E i numeri relativi all’aumento esponenziale delle ore di cassa integrazione, non solo relativi all’edilizia ma generali, resi noti dalla Provincia fanno rabbrividire.

LE RICETTE ANTI-CRISI

Marani punta il dito contro le molteplici cause che, a suo parere, hanno aggravato una situazione econo-mica già decisamente sfavorevole non solo a livello nazionale ed europeo ma mondiale, finendo col met-tere letteralmente in ginocchio molte aziende locali. E ancor più i lavoratori, le prime persone a pagare le conseguenze di questa crisi dato che molti di loro ora sono in mobilità, in cassa integrazione o, peggio, senza alcun tipo di sostentamento.“Il patto di stabilità ci penalizza, le amministrazioni pubbliche pagano con tempi sempre più lunghi, le risorse stanziate per le infrastrutture non si sono vi-ste”, elenca Marani che chiede alla politica “a tutti i livelli: dal Governo alle amministrazioni locali”, un impegno concreto per poter avere degli strumenti per cercare di sopravvivere alla crisi. “Confidavamo nel Piano Casa, che però si è concluso

I venti di crisi soffiano forte sul territorio: molti lavoratori, sono in cassa integrazione o in mobilitàIl settore dell’edilizia è uno dei più colpiti, i segnali di ripresa ci sono ma ci vorrà tempodi Ilaria Noro

QUANDO IL LAVORO è UN LUSSO

che si dice in città

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in un niente di fatto. Si pretende regolarità, ma non c’è nessuna garanzia dalla concorrenza sleale per chi opera nel rispetto delle norme, con i co-sti e gli oneri aggiuntivi che ne derivano. Infine si sperava nella estensione della Cassa di integrazione ordinaria, ma ne ha usufruito solo il settore industriale”, rincara la dose il presidente, specificando che la crisi dell’edi-lizia provoca, a cascata, difficoltà alle molte altre imprese artigianali che ruotano attorno al comparto delle costruzioni. “Se ci fermiamo noi, come in questi ultimi mesi, a farne le spese sono anche le piccole imprese che si occupano dei sottoservizi”.Fortunatamente, a sostegno dei lavoratori e delle famiglie in crisi sono stati attivati a livello locale alcuni accordi con le banche ed altre iniziative promosse dalla Provincia. “Paracadute” sociali che di certo non risolvono la situazione ma cercano di tamponare le emergenze più gravi. è il caso dell’accordo sottoscritto con le banche dall’assessorato provinciale al Lavoro per l’anticipazione straordinaria della cassaintegrazione. “Si tratta di riceve da subito i soldi mensili di cui il lavoratore ha diritto, anziché attendere dai 5 ai 6 mesi: un lasso di tempo che in queste situazioni fa davvero la differenza”, spiega Sachetto. Inoltre, “abbiamo investito 450 mila euro nella formazione specifica dei lavoratori in mobilità, affinché possano avere nuovi strumenti per ricollocarsi nel mondo del lavoro. A chi aderisce, inoltre, spettano mille euro suddivisi nei quattro mesi della formazione”, aggiunge Sachetto. è allo studio in queste settimane, inoltre, in collaborazione con la Prefettura, l’istituzione di un Fondo di garanzia per le emergenze destinato a chi non ha più nulla: ai lavoratori che hanno terminato il periodo di mobilità e la cassaintegrazione. “Si tratta di risorse che andranno alle famiglie che non possono più permettersi di pagare nemmeno la mensa dei propri figli”.“Per quanto riguarda l’edilizia, larga parte del problema è la burocrazia. Potrebbero partire moltissimi cantieri di opere pubbliche, finanziati in project financing e quindi a costo zero per i cittadini, già domani mattina. Ma invece è tutto bloccato, come nel caso del Traforo. Proporrei, in questi casi, la figura di un commissario straordinario che possa decretare il via ai lavori senza sprecare troppo tempo, considerato che negli altri Stati le tempistiche sono circa un terzo delle nostre”, conclude l’assessore.

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KYOS verOna ciak si giraKYOS verOna

COSA VOGLIO DI PIU’

∙Alcune scene tratte dal film “ Cosa voglio di più ”

∙Soldini e la Rohrwacher durante la prima del film a Schermi d’amore

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Cosa Voglio di più: l’ultimo film di Silvio Soldini.La nuova pellicola di Soldini con emozione, racconta di una strana avventura in un racconto che dilaga nel tempo del sentimento e nello spazio vuoto di vite spente. E’ una relazione dell’oggi, amara ma vera.Lei è Anna (Alba Rohrwacher), una donna appa-rentemente modesta, brava, vitale e affettuosa con gli amici, la famiglia e il suo compagno, con il quale condivide la casa, la quotidianità, le riparazioni do-mestiche, la televisione, gli incontri con gli amici, il bar del sabato sera. Il suo compagno Alessio è un buon uomo la cui bontà però non soddisfa Anna che nasconde, dentro di se, desideri sopiti. In questa tran-quilla vita di “coppia” irrompe Domenico (Pierfran-cesco Favino), semplice cameriere ma uomo assolu-tamente attraente, forte e poco appagato. Complice un primo “casuale” incontro, tra i due nasce una pas-sione travolgente e fuori di ogni schema. Domenico oltretutto è sposato con due bambini piccoli, ha una moglie giovane e carina forse delusa dalla difficile ge-stione della famiglia, con giornate scandite tra lavoro, pannolini, scuola e precarietà quotidiana.L’incontro tra Anna e Domenico diventa imprenscin-dibile e la passionalità cresce come bisogno di senso del tempo della vita, gli incontri diventano pieni di attesa, si consumano tra bugie e sms ed assumono un aspetto reale all’interno di spazi fuori dell’esisten-za vissuta: la stanza di un motel, il retro dell’ufficio ed il fine settimana in Tunisia.Poi il rientro diventa quasi inaccettabile, i rispettivi partners colgono il tradimento e ognuno reagisce a modo suo: Miriam, la moglie di Domenico, con rabbia e disperazione, Alessio, compagno di Anna, con delu-sa rassegnazione. La storia delle due coppie pare ri-comporsi grazie anche alla scena del suocero di Do-

menico che, in macchina, lo invita a non buttare tutto all’aria perchè nella vita prima o poi succede a tutti. Ma il dubbio resta e il finale non è così limpido, nè per Domenico che ritorna dai figli né per Anna che lascia sospesa la richiesta di una possibile maternità.

Soldini e’ riuscito a raccontare una storia d’amore tra due persone comuni.Il film si basa su di una storia vera, di una contabile che un giorno mi raccontò questa storia di passione clandestina. L’ho sviluppata ed è uscito questo nuovo film che vede come protagonisti due attori straordi-nari Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino che si sono cimentati in scene erotiche molto impegnative, ma inserite nel film proprio per spiegare la storia che narro.

Si avverte un passaggio da “Pane e tulipani” e “Giorni e nuvole” al film di oggi. In “ Cosa voglio di più” il senso del respiro è bloccato da una claustrofobia dell’anima che si chiude nella ricerca quasi ossessiva di trovar risposta al proprio bisogno nel rapporto carnale e fisico dell’altro. Narra, in modo tutto italiano, la rin-corsa affannosa di un significato alla vita di oggi, ora e qui, che sembra non avere altri sbocchi e altri signifi-cati. E questo pare essere anche uno stile più nostro, se il film traduce un sentire attuale la percezione è azzeccata: la sensazione di uno sguardo soffocato che esprime la crisi e che guarda al rapporto come possi-bile soluzione. Questa visione prende tutto lo spazio del film e lascia l’amaro in bocca quando si esce dalla sala. Bravi gli attori,in particolare la Rohrwacher che, con questa interpretazione, muta il suo aspetto fino ad interpretare una sensualità inaspettata, e Battiston, l’ “Alessio” di Anna, dolce, tranquillo e desolato com-

pagno di strada. Da sottolineare la fotografia lineare e particolare di Ramiro Civita, argentino, che insieme alla scelta degli spazi, ripercorre una Milano sciatta, periferica, reale e vera.

Non è la prima volta che lavora con Alba Rohrwa-cher.E’ la seconda volta. In “Giorni e Nuvole” recitava in un ruolo differente. In questo nuovo film è stata sot-toposta ad una prova difficile con un personaggio molto lontano da Alba. Il risultato per me è ottimo.

Cambia spesso registro nei suoi film. Commedie oppure drammi, che sono spaccati veri e propri della nostra società.Per me cambiare stile o registro è come una sorta di sfida da affrontare e cercare di vincere. Le sfide sono stimolanti e le chiavi comiche o drammatiche nei testi sono anch’esse dei risultati da realizzare molto importanti. Il mio lavoro è stimolante proprio per questo motivo cogliere e vincere sfide sempre nuove.

Quanto è difficile il mestiere del regista?“E’ un mestiere sempre in difficoltà, non si arriva mai direi. Dipende sempre dalla storia, dai finanziatori, di-stributori e dagli incassi dei precedenti film. Certo in tutto questo può sembrare che ci sia poco di crea-tivo, non è però del tutto così. E’ stimolante trovare una storia da sviluppare, come una sorta di fotografia istantanea da raccontare. Selezionare gli attori e spie-gare loro che cosa si vuole in determinate scene o addirittura accompagnarli i quelle difficoltose.

L’ultimo film di Soldinidi Cristiana Albertini

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speciale latinoamericando-pagina publiredazionale

INTERVISTA A JUAN JOSè

FABIANI Latinoamericando Expo è la manifestazione più im-portante dedicata all’America Latina a livello euro-peo. Come è nata l’idea di fare un Festival rivolto alla Cultura latinoamericana?Prima di tutto perchè, da italo-latino-americano, vi-vevo in Italia da pochi anni, e volevo, far conosce-re ai miei nuovi amici italiani la vastità della cultura latino americana, trasmettendo come convivono in me le due culture. L’occasione mi venne data nell’89 quando si chiuse l’ultima fiera campionaria a Milano. All’interno della Fiera si venne a creare un vuoto per gli espositori che seguivo io in quanto addetto com-merciale del Perù. Da qui mi venne l’idea. Io ero un funzionario diplomatico all’epoca e ovviamente non potevo pensare di proporre una manifestazione che avesse solo contenuti ludici per cui, sin dall’inizio, il format dell’evento, oltre alla musica e ai concerti, è connotato da una forte impronta culturale.

Quale è stata accolta dal pubblico?Il primo show nel 1991, fu da subito sold out: la rea-zione del pubblico è stata di grande entusiasmo, con la nostra allegria siamo riusciti a contagiare da subito, molti milanesi. Ma oltre al pubblico che ci fa vivere tutt’ora dopo vent’anni, sono state le istituzioni, le ambasciate, i consolati e lo stesso sindaco di allora, il Sig. Pilliteri, il quale venne ad inaugurare la manifesta-zione con grande partecipazione della stampa. L’uffi-cio stampa lo feci io in prima persona bussando alle porte di tutti i caporedattori di Milano, ottenendo

addirittura la copertina di“ Vivi Milano”con il titolo: “L’America Latina espugna il Castello Sforzesco”.

Quali sono state le principali difficoltà che ha in-contrato per la realizzazione?Tantissime, da quelle ambientali, alla struttara non collaudatissima. Abbiamo avuto anche difficoltà bu-rocratiche, anche se sono molti i ringraziamenti che devo fare per l’incoraggiamento che ho ricevuto, sia da parte delle istituzioni che dai consolati. Ci racconta qualche aneddoto di questi vent’anni di manifestazione?Ce ne sono tanti. Per esempio, molteplici sono le ri-chieste particolari e bizzarre degli artisti che ricevia-mo da sempre. Mi piace ricordare un’artista in parti-colare: la grande Celia Cruz. Si era creato un legame affettivo con lei, ci sentivamo anche telefonicamente dalla sua casa a NY, per mille motivi. Uno dei ricordi più calorosi, intensi che ho di lei è di una persona squisita e deliziosa, come solo i grandi sanno essere.

Si aspettava questo grande successo?Diciamo che soltanto al terzo anno abbiamo capito che poteva diventare un lavoro e non una cosa fatta per hobby, come era inizialmente partita. Alla terza edizione ci siamo spostati a San Siro, dove abbiamo fatto il primo record di pubblico: 100mila presenze in solo 18-20 giorni. Poi, ad Arona, sulle sponde del lago Maggiore, per presentare la manifestazione in replica bloccammo la città, non si riusciva a passare

da nessuna parte per il successo. Nel ‘95 a Viareggio abbiamo organizzato il concerto con gli Inti Illimani che cantavano dopo tanti anni delle zone dalle quali erano stati esiliati. La città era bloccata, abbiamo fatto il tutto esaurito, con la gente in platea che saltando cantava, “el pueblo unido jamas será vencido”. Una cosa commovente.

Che cosa significa trasmettere e diffondere la cul-tura latinoamericana in Italia?Significa far rivivere il più possibile, nel modo più au-tentico e genuino, quella che è la nostra espressione che si trasmette attraverso l’architettura, la pittura, la letteratura, l’arte tante sono gli aspetti culturali che si sono espressi attraverso i popoli nei millenni: parlo degli avi, dalle culture autoctone dell’America Latina, le civiltà Inca, Azteche e Maya. Una ricchezza cultu-rale che ha origine in quelle vestigia, in quel passato. Il modo di rappresentarlo, come dicevo prima, è a 360°, con noi la cultura non si esprime soltanto at-traverso espressioni artistiche ma anche attraverso il cibo, i dialoghi, la danza, il folklore, la musica: sono tutti aspetti e sfaccettature che fin dal primo Festival abbiamo cercato di diffondere.

Quali sono i rapporti che intercorrono tra la vo-stra organizzazione e i Consolati?è un rapporto stretto perchè io stesso lavoravo nel consolato del Perù. Nei Consolati ci sono ancora i miei colleghi. Sono molto amico di diversi ambascia-tori e consoli con il quale collaboro tutto l’anno e

∙Juan Josè Fabiani e Franca De Gasperi

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DIRETTORE DI LATINOAMERICANDO ExPOnon soltanto per la manifestazione, creata grazie al loro appoggio.

E con le Istituzioni?I rapporti con le istituzioni, ovunque siamo andati - perchè non siamo stati solo a Milano ma anche in altre città- sono sempre stati splendidi e c’è sempre stato un rapporto positivo. Era anche una premessa perchè senza l’appoggio istituzionale era difficile rea-lizzare una manifestazione cosi complessa,

Che cosa la rende più orgoglioso del suo lato la-tino?Io sono di origini latine in quanto di sangue italiano anche se sono nato e vissuto in Sud America per metà della mia vita, per cui in me coesistono queste due culture.

Come, perchè e con quale obiettivo nasce www.latinoamericando.it ?Molto sinceramente, non soltanto motivi altruisti-ci ma anche concreti e pratici. Nasce in quanto le connessioni al sito e le visite degli utenti sono cre-sciute in maniera esponenziale, soprattutto dal 2003 : una crescita incredibile, fino ad arrivare a milioni di utenti nel mondo intero, non soltanto in Italia. Abbia-mo pensato che avevamo fra le mani un patrimonio, molta gente ha cominciato a scriverci attraverso il sito e abbiamo notato che come organizzazione, ve-nivamo visti sin dai primi anni, un punto di riferimen-to per quanto riguarda l’America Latina, a 360°.

Così abbiamo deciso facciamo un portale a chi è attirato dalla cultura latino americana che fra pochi giorni diventa ancora più ricco e totalmente rinnova-to in base anche alle esigenze e alle richieste che ci ha comunicato il pubblico stesso.

Quali sono i nuovi obiettivi di Latinoamericando ?Noi stiamo andando avanti su un progetto in conti-nua evoluzione, ovviamente cerchiamo di migliorarlo ogni anno, abbiamo sempre cercato di rinnovarci, anno dopo anno, senza smettere mai, e questo credo che sia uno dei successi della manifestazione.

Cosa ci attende per l’edizione 2010?Molte, moltissime sono le news che anche quest’an-no vengono proposte, una maratona letteraria che apre i festeggiamenti dei vent’anni, una mostra cele-brativa, musica sempre innovativa con gli artisti più attuali dell’America Latina ma per scoprirle tutte basta varcare la “Puerta del Sol” dal 16 giugno al 16 agosto 2010. Cosa rende “speciale” la manifestazione?Ogni anno esplode una festa di immagini, colori suoni e sapori tipici e autentici della cultura latino america-na. L’atmosfera è magica e di festa. La manifestazione è un trionfo di musica, cultura, balli, sapori questo credo sia uno dei motivi principali che rende speciale questo evento.

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A PICCO SUL LAGO: SENTIERO DEL VENTRAR

Sul Monte Baldo, percorrendo la strada Graziani da Novezza in direzione nord, poco prima di giungere a Bocca di Navene, si svolta a sinistra e si prosegue per un chilometro salendo alcuni ripidi tornanti, fino a raggiungere un parcheggio.Poche decine di metri oltre lo spiazzo del parcheggio, sul versante del lago costeggiando il vecchio recinto che delimita il bosco, inizia uno dei percorsi più belli ed affascinanti del Monte Baldo, un luogo mitico e sicuramente magico e poco noto.Per certi versi aspro e selvaggio, per altri intenso ed emozionante, il sentiero del Ventrar è uno dei volti peculiari della montagna Baldense.In poco tempo si passa dal bosco, ricco di rosa di macchia e rododendro, alle prime pareti rocciose, tra le quali fiorisce la primula meravigliosa; da qui inizia-

no i punti panoramici attraverso i quali lo sguardo può iniziare a catturare il Lago di Garda nella sua piena bellezza.Iniziano poi i canaloni e gli anfratti, che si gettano verticali e ripidi direttamente nel Lago, alternati agli spuntoni di roccia presidiati dai gracchi, che si staglia-no nel blu del cielo, quasi a bilanciare le verticalità circostanti.La vegetazione sembra quasi lanciarsi nel vuoto, co-steggiando il sentiero che è leggermente esposto ma agevole e sicuro. I paesaggi sono infiniti ed intensi, in più di un’occasione si ha l’impressione di poter abbracciare con un sol gesto tutto il Lago di Garda, e di toccare con un dito la sponda bresciana.Giunti ad un versante prativo, dove si trova un car-tello esplicativo del sentiero, si tiene la sinistra in

direzione sud, proseguendo su di una traccia ben evidente che solca il lato occidentale della Colma di Malcesine.Qui, salendo tra le splendide fioriture, si ha un pano-rama mozzafiato sulle Prealpi e Alpi Bresciane; si pro-segue nel pascolo tra i massi di Rosso ammonitico, scortati dalle marmotte, fino a raggiungere la dorsale, arrivo dell’impianto della cabinovia.Verso nord, svetta l’ultimo monte della catena del Baldo, l’Altissimo di Nago, con uno splendido scena-rio composto dal Gruppo del Brenta, dalla Presanella e dall’Adamello.Si prosegue quindi, scendendo da un’agevole e fre-quentato sentiero sul lato orientale della Colma di Malcesine che porta direttamente allo spiazzo del parcheggio.

emozioni in movimento

a cura di Emozioni in Movimento

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∙Foto fornite da Emozioni in Movimento

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Come offrire le donazioniLe donazioni possono essere effettuate a favore dieccomi - associazione di volontariato onlusvia g.a.Pasquale, 11 - 00156 roma indicando il nome del progetto che si intende sostenere- tramite conto corrente postale: n° 78044310- tramite assegno non trasferibile o bonifico bancario:Banca Popolare etica, agenzia di roma, via rasella, 14 - 00187 romacoordinate bancarie internazionali: iT77 Q 05018 03200 000000118601.

L’associazione di volontariato eccomi onlus è una organizzazione non Lucrativa di utilità sociale con sede legale in roma debitamente registrata presso l’agenzia delle entrate, Direzione regionale del Lazio ai sensi dei D.Lgs 460/97 e D.M. 266/03. Pertanto le donazioni in denaro e in natura erogate da persone fisiche sono deducibili dal reddito complessivo o detraibili dall’imposta lorda del soggetto erogante a norma di legge.

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il mondo del lavoro

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