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ANNO SCOLASTICO 2012/2013 ANNO SCOLASTICO 2012/2013 ANNO SCOLASTICO 2012/2013 ANNO SCOLASTICO 2012/2013 P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa Elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 25/10/2012 Adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 26/10/2012 Viale Carducci, 34/L – 41012 Carpi (Modena) Tel. 059/688421 – Fax 059/688727 e-mail: [email protected] sito: www.scuole.comune.carpi.mo.it/4circ IV CIRCOLO DIDATTICO STATALE di CARPI - Scuola dell’infanzia Bollitora Scuola dell’infanzia Meloni Scuola dell’infanzia Pascoli Scuola primaria A. Frank Scuola primaria Giotto Scuola primaria S. Pertini

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ANNO SCOLASTICO 2012/2013ANNO SCOLASTICO 2012/2013ANNO SCOLASTICO 2012/2013ANNO SCOLASTICO 2012/2013

P.O.F.

Piano dell’Offerta Formativa

Elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 25/10/2012 Adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 26/10/2012

Viale Carducci, 34/L – 41012 Carpi (Modena) Tel. 059/688421 – Fax 059/688727 e-mail: [email protected]

sito: www.scuole.comune.carpi.mo.it/4circ

IV CIRCOLO DIDATTICO STATALE di CARPI

----

Scuola dell’infanzia

Bollitora

Scuola dell’infanzia

Meloni

Scuola dell’infanzia

Pascoli

Scuola primaria

A. Frank

Scuola prim aria

Giotto

Scuola primaria

S. Pertini

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Logo riconosciuto all’Istituzione del IV Circolo di Carpi con attestazione di “SCUOLA AMICA”, assegnata nel giugno 2010 per la valutazione ottenuta nelle azioni del Progetto “Verso una scuola amica dei bambini e dei ragazzi ”. Triennio di validità riconosciuta per avere continuato a mantenere attiva la progettualità solidale e di potenziamento dei diritti dell’infanzia. Per quest’anno sono stati assegnati gli attestati e il logo "Scuola amica dell'UNICEF".

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INDICE

CAPITOLO Pagina 1 Introduzione 3 2 Presentazione dell’Istituzione 3

Il Dirigente Scolastico 4 Scuola dell’infanzia Bollitora 5 Scuola dell’infanzia Meloni 7 Scuola dell’infanzia Pascoli 9 Scuola primaria Frank 11 Scuola primaria Giotto 13 Scuola primaria Pertini 16

3 Le scelte educative “La vision” 19 Finalità e obiettivi istituzionali 19 Bisogni educativi nella società contemporanea 20

Contesto ambientale in cui la scuola opera 20 Scelte educative della scuola: il profilo della persona educata-istruita-formata 21

4 Le scelte curricolari 22 Discipline e attività 22 Orario delle discipline 23 Discipline e attività trasversali 24 Obiettivi generali disciplinari e trasversali (scuola dell’infanzia) 25 Obiettivi generali scuola primaria 26 Progetti di particolare rilevanza 27 Progetti in rete 28 Progetti di Circolo 30

5 Le scelte didattiche 35 Criteri generali di conduzione delle attività didattiche 35 Scuola dell’infanzia 36 Scuola primaria 37 Metodologie 38 Modalità di intervento in rapporto alle differenze individuali 39 Alunni diversamente abili: integrazione scolastica 39 I Disturbi Specifici dell’Apprendimento 40 Intercultura 41 Continuità 43 Criteri per la rilevazione degli apprendimenti (verifiche) e per la formulazione dei giudizi (valutazione)

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6 Le scelte organizzative 48 Modalità di funzionamento degli Organi Collegiali Componenti Consiglio di Circolo

48 49

Distribuzione di funzioni e compiti tra i docenti 50 Ambiti disciplinari e tempi della didattica 51 Tempi di contemporaneità 51 Incarichi attribuiti; commissioni e gruppi di lavoro costituiti 52 Organigramma - Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento 54 Organizzazione del lavoro del personale A.T.A. 56 Orario Segreteria 59 Orario di vigilanza – Apertura e Chiusura dei Plessi 60 Rapporti con le famiglie 61

7 Le scelte di supporto alla qualità dell’offerta f ormativa : Le attività di formazione 62 Reti di scuole e Attività extrascolastiche 64-65 Allegati: 66 Il piano di sicurezza 67 Lettera ai genitori sulla gestione dell’emergenza 77 Corso Dott.ssa A. Reverberi “La gestione delle emergenze nella scuola” 78

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INTRODUZIONE

Il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale del Circolo ed esplicita l’Offerta Formativa a cui si riferiscono le seguenti progettazioni: educativa, curricolare, extracurricolare ed organizzativa adottate nell’ambito dell’autonomia scolastica (Legge Delega o Bassanini del 15/03/’97 n. 59 Art. 21 e DPR 275-8/03/’99) e alla luce delle vigenti disposizioni legislative. Il P.O.F. è coerente con le finalità generali ed educative determinate a livello nazionale1, tiene conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e della programmazione territoriale dell’offerta formativa, valorizzando l'autonomia didattica in attuazioni flessibili, sulla base delle reali esigenze formative degli alunni.

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUZIONE

1 DM 31/07/2007 e Direttiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007 di emanazione “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione”, preso atto dei provvedimenti definitivi di riordino della scuola

dell'infanzia e del primo ciclo ( DPR n. 89 del 20.3.2009, in G.U. n. 162 del 15.7.2009) e successivo Atto di Indirizzo dell’8/09/2009. Aggiornamento Nota 5559 del 5/09/2012: Indicazioni Nazionali per il curricolo scuola Infanzia e 1° Ciclo.

COSA FANNO I GENITORI

Definiscono con gli insegnanti il contratto formativo, per la parte che li riguarda direttamente. Quale componente essenziale di organi collegiali scolastici, fanno proposte e attuano iniziative per migliorare i servizi della scuola a supporto dell’attività educativa e didattica. Dialogano con la scuola per condividere i percorsi e gli obiettivi formativi nel rispetto delle reciproche responsabilità.

COSA FANNO I BAMBINI Sono protagonisti del proprio personale percorso di crescita individuale, sociale e di apprendimento. Con motivazione sono guidati a divenire sempre più consapevoli del valore e del rispetto della persona (propria e altrui), del valore della cultura e della sua conoscenza, per favorire, con istruzione motivata, il pensiero divergente; maturano e s’impegnano a vivere nell’ambiente scolastico relazioni positive in modo coerente con i valori e i principi educativi (diritti/doveri) in essa presenti.

COSA FANNO I DOCENTI

Individualmente e collegialmente adottano strategie qualificate di insegnamento utili a favorire un apprendimento personalizzato negli alunni con trasparenza dei risultati, stabiliscono il contratto formativo con gli alunni e le loro famiglie; individuano e mettono in atto le strategie e le metodologie più idonee per favorire l’integrazione e la crescita sociale ed educativa di ogni alunno.

COSA FA LA NOSTRA ISTITUZIONE

Si occupa dell’educazione e istruzione degli alunni adottando gli ordinamenti e i programmi dello Stato. Attraver so l’insegnamento che viene attuato dai docenti in modo unitario, l’istituzione si occupa di ogni singolo alunno nelle sue specifiche capacità e opera in modo da aiutare ogni bambino a raggiungere il successo formativo, a collaborare con gli altri per essere capace di inserirsi nella società apportandovi un contributo attivo e costruttivo.

COSA FA IL DIRIGENTE SCOLASTICO Art. 21 Legge 15/03/1997, n. 59, e successivamente nell’Art. 25 del D. L. 30 Marzo 2001, n.165: Rappresenta legalmente l’Istituzione, promuove, organizza e coordina le attività delle varie sedi dell’Istituto scolastico, in modo da favorirne l’unitarietà degli indirizzi, pur nelle diverse spe cificità. Attua iniziative volte a favorire l’arricchimento d elle condizioni organizzative, culturali e professionali per l’espletamento della didattica e delle attività educative. E’ responsabile della gestione delle risorse disponi bili e del personale. Ottempera alle mansioni di tutela della sicurezza.

COSA FA IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E

AMMINISTRATIVI Sovrintende, con autonomia operativa, i servizi generali e amministrativo-contabili; ne cura l’organizzazione. Coordina le attività e promuove la verifica dei risultati rispetto agli obiettivi individuati.

COSA FANNO GLI AMMINISTRATIVI E GLI AUSILIARI (A.T.A)

Assicurano tutte le attività relative agli aspetti amministrativi riguardanti il personale in servizio e l’utenza; collaborano per il funzionamento delle attività scolastiche.

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Il 4° Circolo di Carpi ha subito nel tempo diverse riorganizzazioni determinate, fino agli anni ’70, da un crescente indice di natalità e, dopo gli anni ’90, dal calo delle nascite. Negli ultimi 10 anni la popolazione scolastica è in leggera crescita per effetto delle immigrazioni da vari stati extraeuropei di famiglie ora inserite e residenti nel territorio d’utenza delle scuole del Circolo. Dal 1 settembre 2005, dopo la riorganizzazione della rete scolastica di base carpigiana, il 4° Circolo Didattico di Carpi è costituito da 3 ple ssi di scuola dell’infanzia (Bollitora, Meloni, Pascoli) e da 3 di scuola primaria ( Frank, Giotto, Pertini). Nel corrente anno scolastico 2012/2013 i bambini delle scuole dell’infanzia sono 229 e le docenti sono 19 + 1 insegnante specialista di Religione Cattolica + 2 di sostegno; i bambini delle scuole primarie sono 562 e i docenti 65 e comprendono 1 insegnante specialista di lingua inglese, 10 di sostegno e 3 di Religione Cattolica. Il personale di segreteria è composto da un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e da 5 Assistenti Amministrativi. I Collaboratori Scolastici sono 14.

a.s. 2012/2013 Scuola dell’infanzia Scuola primaria Totale

Alunni ⇒⇒⇒⇒ 1

229 562 791

Docenti ⇒ 22 65 87

Personale A.T.A. ⇒ 1 D.S.G.A., 5 assistenti amministrativi, 14 collaboratori scolastici

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IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa MARIA CRISTINA SANTINI

La descrizione del ruolo e delle attribuzioni dei Dirigenti scolastici, preposti alle istituzioni scolastiche ed educative alle quali è stata attribuita personalità giuridica ed autonomia a norma dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni ed integrazioni, è contenuta nell’Art. 25 del Decreto Legislativo 30 Marzo 2001, n.165; se ne riportano qui i passaggi essenziali; Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto degli Organi Collegiali, il Dirigente ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative. E’ titolare delle relazioni sindacali. Promuove gli interventi per assicurare: ♦ la qualità dei processi formativi; ♦ la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del

territorio; ♦ l’esercizio della libertà di insegnamento; ♦ l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie; ♦ l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. Spetta al Dirigente l’adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il Dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Quale datore di lavoro è responsabile legale della sicurezza. La Dirigente è disponibile a ricevere tutti i giorni, si consiglia comunque di prendere l’appuntamento.

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La scuola dell’infanzia, di recente costruzione, è ubicata in via Atene n.3, tel. 059/695508; e-mail: [email protected] è organizzata in 3 sezioni omogenee per età.

ORARI ATTUALI

Entrata

Prima uscita

Seconda uscita

Orario prolungato

Prescuola (autocertificazione)

Ingresso Dalle ore alle ore dalle ore alle ore dalle ore 16.00 alle ore 18.00

7.30 / 8.00

8.00 / 9.00

12.30

13.00

15.30

16.00

gestito dal Comune in relazione alle esigenze delle famiglie

RIPARTIZIONE NUMERICA DEI BAMBINI PER SEZIONE E INSEGNANTI ASSEGNATI SEZIONE ⇒ 3 A. (1 sezione) 4 A. (1 sezione) 5 A.(1 sezione ) N° BAMBINI ⇒ 26 26 (*1alun. H) 25 (*1alun. H) INSEGNANTI ⇒

Marastoni Maura Pegoli Maria Grazia

Clemente M. Giulia Masciali Patrizia

Munari Manuela Sala Enrica

Insegnanti specialisti : Bruno Serena (I.R.C.); * Ingellis Lucia (sostegno) STRUTTURE La scuola comprende: - una cucina - 3 sezioni che sono utilizzate anche per il riposo pomeridiano di coloro che si fermano fino

alle ore 16.00; - un ampia sala di accoglienza per le attività comuni; - area cortiliva attrezzata con altalene, strutture ludiche, sabbiere e relativi giocattoli.

SERVIZI La mensa è gestita dalla ditta C.I.R. Il servizio delle ausiliarie è gestito dalla Manutencoop.

PROGETTI SPECIFICI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “BOLL ITORA” 2

I progetti di seguito elencati rappresentano le azioni specifiche del plesso, caratterizzate da scelte didattiche diversificate. La parte della progettualità condivisa con le altre scuole è inserita nello spazio dei progetti in rete e di Circolo.

2 La scuola aderisce poi a progetti di rete/Circolo (vedi da pag. 28 a pag.34 ).

Scuola dell’infanzia ““““Bollitora””””

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L’ARTE DEL CONOSCERE

“Immersi nel colore” “Leggere le emozioni…per raccontarsi”

“Per fare un albero”

Per la sezione 3 anni : esplorazione delle caratteristiche e delle infinite trasformazioni che è possibile realizzare con i colori.

Per la sezione 4 anni: percorso alla scoperta delle emozioni più frequenti: paura, rabbia, gioia, tristezza… e divenirne consapevoli per riconoscerle.

Per la sezione 5 anni: "L'arte e la cultura sono bisogni necessari perché offrono conoscenza e inducono al sogno". Viaggio nel mondo dell'albero attraverso l'arte e i diversi linguaggi espressivi.

“LA GIORNATA DELLA MEMORIA” per le tre sezioni.

In occasione della “Giornata della Memoria” viene organizzato un coinvolgimento di tutti i bambini e le bambine della nostra scuola in un progetto caratterizzato di volta in volta da attività differenti. Punto di partenza è la lettura di libri sul tema guerra/pace come tema portante per il percorso e da cui scaturiscono le conversazioni, gli scambi di idee, i pensieri e le parole dei bambini. Lo scopo è che essi diventino a modo loro “memori” di quanto accaduto in passato “una devastante guerra” e di conseguenza inizino ad agire nei giochi come soggetti attivi di pace, perché ciò che è stato non si ripeta mai più. Tutto il materiale prodotto viene raccolto in pubblicazioni, pannelli e depliant che restituiscono ai genitori le tappe principali del progetto. Il “Cortile delle Stele” rappresenta la meta finale del percorso: è il luogo della “memoria” dove siamo soliti lasciare un segno visibile della nostra presenza in questa giornata “speciale”. A completamento della visita coi bambini, ci soffermiamo ad osservare un minuto di silenzio in ricordo di chi soffre ancora per la guerra e per auspicare un futuro di pace a tutta l’umanità. Fonti di finanziamento: F.I.S.

“COLAZIONE A SCUOLA CON MAMMA E PAPÀ” per le 3 sezioni.

Lo svolgimento è in 2 fasi: la 1^ a novembre con i bambini usciti dalla scuola e ora in classe prima elementare la 2 ̂ad aprile con le famiglie e i frequentanti il nido “Melarancia” prossimi al passaggio alla scuola dell’infanzia. Le colazioni a scuola si pongono come obiettivo quello di permettere ai genitori di condividere con i propri figli un’esperienza mattutina diversa dalle normali routine quotidiane, dando la possibilità ad adulti e bambini di vivere l’ambiente scuola con una valenza distinta dalla consuetudine. Queste occasioni di particolare intensità e significato saranno ricordate da genitori e figli come momenti in cui si sono dedicati “Tempo per star bene insieme”. Le colazioni a scuola fanno parte del percorso di continuità tra nido- scuola dell’infanzia e tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Fondo di finanziamento: F.I.S.

NOTA2: I progetti delle 3 scuole dell’infanzia di comune identificazione negli scopi e nei contenuti, pur con scelte metodologico-operat ive diversificate, sono inseriti tra i progetti di Circolo.

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La scuola dell’infanzia Meloni è ubicata in via Meloni di Quartirolo n°2, tel.059/692365 ; e-mail: [email protected] è organizzata in 3 sezioni omogenee per età. ORARI ATTUALI Prescuola (autocertificazione)

Entrata 1°uscita 2°uscita orari o prolungato

dalle ore 7.30

Dalle h 8.00

dalle ore alle ore dalle ore alle ore dalle ore 16.00 alle ore 18.00

alle ore 8.00 alle ore 9.00 12.30 13.00 15.30 16.00 gestito dal Comune

RIPARTIZIONE NUMERICA DEI BAMBINI PER SEZIONE E INSEGNANTI ASSEGNATI SEZIONE ⇒⇒⇒⇒ 3 anni 4 anni 5 anni N° BAMBINI ⇒⇒⇒⇒ 26 (*1alun. H) 26 25 INSEGNANTI ⇒⇒⇒⇒

Galdini Silvana Gualtieri Paola

Fresegna Angela Spagone Isabella (partime) Gualdi Daniela (part-time)

Gargiulo Maria Zapparoli Paola

Insegnanti specialiste : Bruno Serena (I.R.C.) ; Ronzoni Diletta * (sostegno) STRUTTURE La scuola comprende:

- una cucina interna con dispensa - 3 sezioni, utilizzate anche per il riposo pomeridiano di coloro che si fermano fino alle

16,00 - Un ampio salone per attività comuni - Area cortiliva attrezzata che circonda tutta la scuola.

SERVIZI

La mensa è gestita dalla ditta C.I.R.; il servizio delle ausiliarie è gestito dalla Manutencoop.

Scuola dell’infanzia ““““Meloni””””

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PROGETTI SPECIFICI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “MELO NI” 3

I progetti di seguito elencati rappresentano le azioni specifiche del plesso, caratterizzate da scelte didattiche diversificate. La parte della progettualità condivisa con le altre scuole è inserita nello spazio dei progetti in rete e di Circolo.

L’ARTE DEL CONOSCERE

Per le tre sezioni il sottotitolo tematico è “A scuola insieme a tanti amici. Il bello che c’è in ognuno di noi” .

Sono previste attività didattiche e socio-educative atte a favorire ed accrescere la conoscenza della propria identità e di quella altrui, attraverso vari linguaggi espressivi. Ogni sezione approfondirà l’argomento in rapporto all’età e agli interessi suscitati.

“TANTI GIOCHI, TANTE PAROLE” Progetto di alfabetizzazione di lingua italiana per le sezioni dei bambini dei 4 e 5 anni.

Il progetto si propone di far interagire bambini stranieri ed italiani sulla promozione della lingua italiana come aspetto fondante di conoscenza delle parole per attivare giochi di ruolo e imitativi, per un’alfabetizzazione guidata a livello ludico-cognitivo. Tempi di svolgimento: da gennaio in poi per 8 settimane. Fondi di finanziamento ministeriali per l’intercultura e dal FIS.

NOTA3: I progetti delle 3 scuole dell’infanzia di comune identificazione negli scopi e nei contenuti, pur con scelte metodologico-operativ e diversificate, sono inseriti tra i progetti di Circolo.

3 La scuola aderisce poi a progetti di rete/Circolo (vedi da pag.28 a pag. 34).

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La scuola dell’infanzia Pascoli è ubicata in via Pascoli 32, tel. 059/693264; e-mail: [email protected] è organizzata in 3 sezioni omogenee per età. ORARI ATTUALI

Entrata Prima uscita Seconda uscita Prescuola

(autocertif.x lavoro) Ingresso Dalle ore alle ore dalle ore alle ore

7.30 / 8.00

8.00 / 9.00 12.15 13.00

15.30

16.00

RIPARTIZIONE NUMERICA DEI BAMBINI PER SEZIONE E INSEGNANTI ASSEGNATI SEZIONE ⇒ 3 anni 4 anni 5 anni N° BAMBINI ⇒⇒⇒⇒ 25 26 24 INSEGNANTI ⇒⇒⇒⇒

Begatti Lorella Preti Cristina

Bruschi Patrizia Cavazzuti Rossella

Ciullo Giuseppa Corradini Miria

Insegnanti specialiste :Bruno Serena(I.R.C.)

STRUTTURE La scuola comprende: - una cucina (non adibita alla preparazione dei pasti) - le 3 sezioni che sono utilizzate anche per il riposo pomeridiano di coloro che si fermano

fino alle 16.00. - due salette per le attività comuni - un ampio salone per le attività comuni - ampio giardino attrezzato con altalene, sabbiere e relativi giocattoli. SERVIZI La mensa è gestita dalla ditta C.I.R. presso il nido “Scarabocchio” adiacente la scuola; il servizio delle ausiliarie è gestito dalla Manutencoop.

Scuola dell’infanzia ““““Pascoli””””

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PROGETTI SPECIFICI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “PASC OLI” 4

I progetti di seguito elencati rappresentano le azioni specifiche del plesso, caratterizzate da scelte didattiche diversificate. La parte della progettualità condivisa con le altre scuole è inserita nello spazio dei progetti in rete e di Circolo.

L’ARTE DEL CONOSCERE

Per le tre sezioni il sottotitolo tematico è “Tanti e tutti diversi come i pesci del mare” Sono previste attività didattiche e socio-educative atte a favorire ed accrescere la conoscenza della propria identità e di quella altrui, attraverso: ♥ vari linguaggi espressivi: lettura, musica, disegno e pittura, drammatizzazione; ♥ realizzazione per piccoli gruppi di lavoro di intersezione verticale. “ALFABETIZZAZIONE” per piccoli gruppi di alunni stranieri della sezione 5 anni.

Attivazione: da febbraio a marzo con 2 appuntamenti la settimana, condotto da 2 docenti del plesso. Fonti di finanziamento: Fondazione Cassa di Risparmio Carpi e fondi per i flussi migratori. Le attività sono impostate a far apprendere le parole e la semplici frasi di uso quotidiano e sociale attraverso giochi di movimento, di società e di drammatizzazione.

“PROGETTO DI LINGUA INGLESE” per la sezione dei 5 anni.

E’ progettato e gestito senza oneri di finanziamento, perché promosso e condotto da un’esperta esterna volontaria. Il progetto sarà attuato nel periodo gennaio - marzo e sarà condotto insieme alle docenti di sezione attivando giochi di ruolo e simbolici per apprendere parole, frasi e canzoncine in lingua inglese, in piena armonia tra aspetto cognitivo e ludico.

NOTA4: I progetti delle 3 scuole dell’infanzia di comune identificazione negli scopi e nei contenuti, pur con scelte metodologico-operativ e diversificate, sono inseriti tra i progetti di Circolo.

4 La scuola aderisce poi a progetti di rete/Circolo (vedi da pag.28 a pag. 34).

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La scuola “Anna Frank” è ubicata in via Cremaschi 1, tel 059/694593; e-mail: :[email protected]; è organizzata con 5 classi a 40 ore sett. di tempo pieno ( L. n. 176 del 25/10/2007). ORARI ATTUALI

CLASSI A 40 ORE SETTIMANALI - TEMPO PIENO da Lunedì a Venerdì Entrata Mensa e dopo-mensa Rientro pomeridiano Uscita

8.25

12.30 – 14.30 dalle14.15 alle 14.30 oppure alle 13.50 -14.00 (con certificazione di lavoro)

16.30

RIPARTIZIONE NUMERICA DEI BAMBINI PER CLASSE E INSEGNANTI ASSEGNATI

CLASSI

N° ALUNNI

INSEGNANTI

I 26 Castagnoli Daniela Turchi Paola

II 23 Vincenzi Paola Baraldi Cristina ⇒ suppl. Pinto Maria

III 23 Corneli Maria Notardonato Mirella

IV 23 Barbi Giuliana Ganzerli Felice

V 25 Brancolini Licia D'Elia Filomena

� IRC: Lanza Rossana. Insegnanti specialiste: �Sostegno : Lugli Cristina, Di Liddo Annalisa, Arbucci Antonietta.

STRUTTURE

L’edificio comprende: - 5 classi - 4 laboratori (musica, informatica, biblioteca, immagine) - 1 aula speciale(utilizzata per attività di recupero e potenziamento) - 1 aula speciale allestita per arricchimento e attività individualizzate per alunni con

handicap

Scuola primaria “Anna Frank”

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- palestra - mensa - area cortiliva - ascensore SERVIZI Il plesso è dotato del servizio mensa che distribuisce i pasti forniti da enti esterni (C.I.R.), secondo le indicazioni stabilite dall’amministrazione comunale.

TITOLO

ABSTRACT

CLASSI

FINANZIAMENTI

“A scuola ci andiamo da soli ”

Conoscere il quartiere attraverso lo studio di mappe. Sviluppare l’autonomia, il senso di responsabilità dei bambini e promuovere un rapporto di attenzione positiva con il proprio ambiente e le istituzioni di riferimento. Attivazione dei gruppi di alunni delle classi coinvolte che all’entrata mattutina e all’uscita pomeridiana effettuano una parte di percorso sicuro da soli, con un punto di ritrovo concordato coi genitori.

II – III – IV - V Fondo di Istituto

“Iniziativa di solidarietà per il Natale”

Tutti i bambini e le famiglie sono coinvolti a contribuire ad una iniziativa di solidarietà ricorrente per il Natale. Quest’anno, il ricavato del contributo individuale degli alunni per le 4 giornate del pane, come merenda sostitutiva, è offerto per sostenere un progetto di aiuto post-sismico alla scuola primaria di Disvetro (Direzione Didattica di Cavezzo).

Tutte le classi Contributo libero delle famiglie

“A lezione di sicurezza”

Progetto di potenziamento delle azioni già in atto per accrescere la consapevolezza di vivere in sicurezza negli spazi scolastici seguendo le norme richieste con piena e cosciente partecipazione. 2 fasi di intervento coordinato dal personale della protezione civile: la 1^ riguarda lezioni teoriche distinte secondo le età dei bambini e la 2^ con prove di evacuazione dirette e coordinate dagli agenti preposti.

Tutte le classi Periodo: marzo

Nessun onere finanziario

PROGETTI DI PLESSO5

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Progetto speciale per collaborazione e donazione: “Scuola chiama scuola”

Il progetto è in fase organizzativa, proviene dalla richiesta di una scuola di omonima denominazione che propone una collaborazione tra gli alunni delle 2 scuole, attraverso la relazione epistolare su argomenti comuni, per concludersi con un incontro in luogo, promosso anche per consegnare un contributo alla nostra scuola realizzato attraverso una simpatica iniziativa di quegli alunni.

Tutte le classi del plesso

Promozione e donazione da Scuola primaria “A. Frank” di Pesaro

NOTA5: I progetti elencati rappresentano le scelte carat terizzanti specifiche azioni del plesso. La parte della progettualità con affini tà comuni alle altre scuole è inserita nello spazio della progettualità in rete e di Circolo. La scuola “GIOTTO” è ubicata in via Giotto n. 22, tel. 059/692401; e-mail: [email protected]; E’ organizzata con 10 classi a 40 ore settimanali, di tempo pieno. ( L. n. 176 del 25/10/2007). ORARI ATTUALI

CLASSI A 40 ORE SETTIMANALI - TEMPO PIENO da Lunedì a Venerdì

Entrata Mensa e dopo-mensa Rientro pomeridiano Uscita 8.25

12.30 – 14.30 dalle14.15 alle 14.30 oppure alle 13.50 -14.00 (con certificazione di lavoro)

16.30

5 La scuola aderisce poi a progetti di rete/Circolo (vedi da pag.28 a pag. 34).

Scuola primaria “Giotto”

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RIPARTIZIONE NUMERICA DEI BAMBINI PER CLASSE E INSEGNANTI ASSEGNATI

CLASSI

N° ALUNNI

INSEGNANTI

A 20 Catellani Antonella Pacella Tiziana

I B 20 Castagnoli Rita

Oliva Lorella

A 22 Cucchi Liliana Spina Giuseppina

II B 18 Gasparini Marisa Bellini Emanuela (suppl. Ruberti Antonietta)

A 25 Macrì Maria Fiorentino Virgilia ra

III B 25 Tasselli Antonella

Netti Carmela

A 19 Marcedula Giulia Vignoli E. (suppl. Ganci Sofia)

IV B 21 Femiano Maria Petruzziello Laura

A 19 Linari Erica DienaGiulia/ Beltrami Grazia

V B 19 De Luca Adelina (suppl.Gaudino Antonella) Beltrami Grazia/ Donnici Adelina

-L.C. (Inglese ): Vaccaro Rosina (suppl. Capoccello M. Francesca)

-I.R.C.: Manfredi Pierina Mirca

Insegnanti specialiste:

-Sostegno: Rossi Lara –Bongiovanni Sara –Albanese Immacolata –

Arbucci Antonietta – Amato Rosaria-Petillo Clelia - Ponzetti Caterina. STRUTTURE L’edificio comprende: - 10 aule - 2 salette speciali (utilizzate per attività a piccoli gruppi di alunni e individuali) - 3 laboratori (informatica, immagine e uno multifunzionale per scienze e musica) - 1 sala di lettura (biblioteca) - 1 palestra - 2 sale mensa - 1 cucina collegata per la distribuzione dei pasti - 1 bidelleria - 1 ascensore - 1 atrio, al piano superiore, attrezzato per la lettura libera e organizzata - spazi esterni: area cortiliva. SERVIZI Il plesso è dotato del servizio mensa che distribuisce i pasti forniti da enti esterni (C.I.R.),

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secondo le indicazioni stabilite dall’amministrazione comunale. Un servizio aggiuntivo è il prescuola, organizzato da personale non statale. NOTA6: I progetti sottoelencati rappresentano le scelte caratterizzanti specifiche azioni del plesso. La parte della progettualità con affinità comuni alle altre scuole è inserita nello spazio dei progetti in rete e di Cir colo.

TITOLO

ABSTRACT

CLASSI

FINANZIAMENTI

“La Protezione civile va a scuola. Pronti via…”

Questo progetto è scaturito dal bisogno di accrescere nel personale della scuola e negli alunni una nuova e diversa acquisizione di comportamenti indispensabili per la sicurezza personale e collettiva. L’intervento del personale della Protezione Civile a scuola è stato dettato dalla necessità di avere suggerimenti adeguati per l’assunzione di comportamenti corretti nell’affrontare situazioni di emergenza. Dopo gli eventi sismici, questa azione sottolinea l’importanza che la scuola diventi il canale principale di informazione.

Tutte le classi

“Festa del pane” e “Un dono per gli altri”

Iniziativa di solidarietà ricorrente per il Natale in cui, il ricavato del contributo individuale degli alunni nelle giornate del pane, come merenda, è offerto per sostenere un progetto specifico pluriennale di adozione a distanza. Altra donazione parallela, di sensibilizzazione a livello locale, è stata offerta alla mensa del povero di S. Nicolò con generi alimentari portati dagli alunni.

Tutte le classi

6 La scuola aderisce poi a progetti di rete/Circolo (vedi da pag.28 a pag. 34).

PROGETTI DI PLESSO6

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La scuola “S. Pertini“ è ubicata in via Atene 1, tel. 059/694694; e-mail: [email protected] è organizzata con 10 classi a 40 ore settimanali di tempo pieno. ( L. n. 176 del 25/10/2007). ORARI ATTUALI

CLASSI A 40 ORE SETTIMANALI -TEMPO PIENO da Lunedì a Venerdì Entrata Mensa e dopo-mensa Rientro pomeridiano Uscita

8.25

12.30 – 14.30 dalle14.15 alle 14.30 oppure alle 13.50 -14.00 (con certificazione di lavoro)

16.30

RIPARTIZIONE NUMERICA DEI BAMBINI PER CLASSE E INSEGNANTI ASSEGNATI

CLASSI

N° ALUNNI

INSEGNANTI

A 24

Fontanarosa Maria Frulio Maddalena

I

B 24 Alessi Vanessa Salemme M. Ausilia

A

21 Spagnol Paola Polipi Margherita

B

19 Mazzeo Luciana Lodi Rosita

II

C

20 Zimmitti Maria Conte Eliana

III

A

25

Casarini Marinella Damino Anna

A 26 Magnani Elisabetta Marrazzo Virginia

IV

B 26 Gasparini Gabriella Artale Paola

Scuola primaria “S. Pertini”

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A

25 Saguatti Marzia Ferrarello Mauretta

V

B

24 Fantetti Floriana Martella Francesca Cosima

-L.C. (Inglese ): Vaccaro Rosina (suppl. Capoccello M. Francesca)

-I.R.C.: Manfredi Pierina Mirca- Lanza Rossana –Tamelli Roberto

Insegnanti specialiste:

-Sostegno: Stentarelli Antonella– Righi Margherita – Petillo Clelia – Ponzetti Caterina.

STRUTTURE L’edificio comprende:

- 10 classi - 4 laboratori (informatica, biblioteca, immagine, scienze) - 2 aule speciali (1utilizzata per attività di recupero e potenziamento e 1 per

l’arricchimento formativo-espressivo di alunni con handicap) - 1 bagno attrezzato e allestito per alunni in situazione di handicap - palestra - mensa - ascensore - spazi esterni: area cortiliva con strutture mobili e fisse per giochi di gruppo.

SERVIZI Il plesso è dotato del servizio mensa che distribuisce i pasti forniti da enti esterni (C.I.R.), secondo le indicazioni stabilite dall’amministrazione comunale. Un servizio aggiuntivo è il pre-scuola, organizzato dall’Ente Locale. NOTA7: i progetti sottoelencati rappresentano le scelte caratterizzanti specifiche azioni del plesso. La parte della progettualità con affinità comuni alle altre scuole è inserita nello spazio dei progetti in rete e di Cir colo. 7 La scuola aderisce poi a progetti di rete/Circolo (vedi da pag.28 a pag. 34).

TITOLO

ABSTRACT

CLASSI

FINANZIAMENTI

"Natale di solidarietà "

Coinvolgere in modo attivo gli alunni in attività di promozione della donazione attraverso iniziative di sensibilizzazione verso la nostra popolazione colpita dall’evento sismico del 20 e 29 maggio. Dal ricavato delle giornate del pane, sono stati acquistati materiali scolastici per gli alunni della scuola primaria di Cavezzo che una delegazione di bambini, docenti e genitori ha consegnato direttamente sul luogo.

Tutte le classi

Fondo di Istituto Contributo dei

genitori

PROGETTI DI PLESSO7

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Educazione alla sicurezza: “Sicura…mente- Segnali di sicurezza”

Il progetto vuole promuovere la cultura della sicurezza, in merito all'emergenza e non solo. L'obiettivo è quello di saper riconoscere il livello di sicurezza sostanziale della scuola. Si provvede così a far conoscere e pianificare i comportamenti adatti per limitare i danni alle persone e alle cose, in modo che nell’emergenza tutti sappiano come comportarsi per la difesa della propria ed altrui incolumità.

Tutte le classi e i

collaboratori. Periodo: maggio

/

Progetto di MUSICA

Utilizzare la musica come canale comunicativo per favorire l’aggregazione tra gli alunni, creare occasioni per utilizzare codici comunicativi alternativi. Apprendere ad esprimere sentimenti e descrivere situazioni secondo i gusti musicali, pensare, progettare e creare momenti dimostrativi con la collaborazione di Assist di Carpi ( Associati per l'Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli).

Tutte le classi Collaborazione con Assist di Carpi

“SCUOLA PULITA” (mattinata ecologica)

Il progetto è un percorso di educazione ambientale che vuole formare una coscienza ecologica del rispetto e della protezione dell’ambiente in cui si vive e delle sue risorse. Con la presente proposta si vuole rendere viva e concreta la collaborazione scuola-famiglia nell’organizzare un proficuo lavoro di pulizia degli spazi cortilivi della scuola.

Volontari di tutte le classi I genitori I docenti

Periodo: 24 nov. 2012 1 dicembre 2012

“Riparti dalla colazione!”

La colazione fra genitori, bambini e docenti è stata programmata come occasione di scambio, conoscenza e condivisione. L’iniziativa del consumo insieme della colazione favorisce la creazione del senso di appartenenza e di identificazione come plesso, classe, aiuta a promuovere un clima costruttivo e di aggregazione tra i genitori, specialmente per quelli in ingresso.

Tutte le classi e i genitori. Periodo:

19 dic.2012 ed in primavera.

Progetto speciale da donazione: “Tanti libri… tanti amici”

Il presente progetto si realizza per la donazione pervenuta a seguito del sisma dalle istituzioni scolastiche citate. E’ stata approntata una procedura per ricollocare ed adeguare la biblioteca della scuola, per incrementarla e conformarla ai sistemi di fruizione più aggiornati, attraverso: � l’integrazione di risorse documentarie

multimediali (dal libro al software) nel processo di apprendimento e di aggiornamento degli insegnanti;

� la sperimentazione di stili diversi di insegnamento – apprendimento.

Tutte le classi Donazione da

parte delle

scuole di San

Giuliano di

Puglia,

Colletorto,

S.Elia a Pianisi

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SCELTE EDUCATIVE: “LA VISION”

FINALITÀ E OBIETTIVI ISTITUZIONALI “La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. (…) Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della compe tenza, della cittadinanza. � Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare

nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità …

� Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni…

� Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti ..

� Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise… ; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.” (Direttiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007 “Indicazioni per il curricolo” Cap.: La scuola dell’infanzia”).

"L'obiettivo è quello di valorizzare l'unicità e la singolarità dell'identità culturale di ogni singolo studente".

“… la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

“La scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura ( Articoli 2- 3 –4 – 21 della Costituzione).

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a

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quello europeo.” (D. M. n. 68 del 3/08/2007 “Indicazioni per il curricolo” Cap.: La scuola del primo ciclo.)

BISOGNI EDUCATIVI NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA Il ciclo di vita tradizionale che aveva una prima fase di formazione (la scuola), una seconda di vita attiva (il lavoro) e un’ultima di riposo (la pensione), non ha ora più suddivisioni così nette. Infatti gli apprendimenti della giovinezza non valgono per tutta la vita, occorre costantemente rinnovarli; il lavoro richiede ripetuti aggiornamenti, perciò c’è continua alternanza tra formazione e lavoro; la fase di vita della pensione è spesso caratterizzata da impegno attivo in molteplici settori della vita associata... Le relazioni e la comunicazione sono complesse, così si complica l’integrazione sociale dell’io, dell’individuo nella società. La pluralità di modelli di comportamento e di orientamento dei valori, la contradditorietà degli stili di vita sempre più influenzati dai mass media, la rapidità dei mutamenti sociali, l’accentuata situazione multiculturale e plurietnica, determinano la complessità della società attuale e richiedono nuove frontiere educative che rispondano prontamente alle richieste, ma con scelte ponderate, coerenti e costruttivamente critiche. Se pensiamo a sistemi culturali diversi e concomitanti, occorre avere sempre presente che la stessa categoria non vuol dire che abbia lo stesso significato, lo stesso valore. Il compito fondamentale della pedagogia contemporanea contestuale è di incamminarsi più verso l’interazione che l’integrazione. CONTESTO AMBIENTALE IN CUI LA SCUOLA OPERA Carpi è una città che si è caratterizzata e affermata attraverso numerosissimi insediamenti produttivi, specialmente nel settore tessile–abbigliamento e meccanico che hanno contribuito a formare una diffusa mentalità imprenditoriale. Ultimamente però varie componenti quali i flussi migratori, la diffusione di tecnologie avanzate di informatizzazione del lavoro, la conseguente contrazione dei posti nell’occupazione con la richiesta di prestazioni professionali più specializzate e per tempi più flessibili, la crisi dell’industria e la crisi economica, hanno contribuito a modificare progressivamente e rapidamente il tessuto sociale carpigiano. Negli ultimi 4 decenni si è riscontrato un progressivo flusso migratorio proveniente dal sud dell’Italia, ora è più evidente l’insediamento di famiglie provenienti da paesi extraeuropei soprattutto dal Pakistan, dell’area del Maghreb, dall’India e dalla Cina e in minor numero dal centro –sud dell’Africa, per ricongiungersi ai familiari che qui si sono inseriti nella vita lavorativa locale affrontando difficoltà di ogni tipo: linguistiche, socio-culturali, ambientali ed economiche, resesi attualmente più preoccupanti. Dai recentissimi dati statistici amministrativi della Segreteria del IV Circolo, aggiornati al 19/12/2012, si rileva che vi sono in totale su 791 alunni, 228 alunni stranieri iscritti e frequentanti le scuole che ne fanno parte, corrispondenti al 28,8% dell’intero bacino d’utenza e così ripartiti nei due ordini scolastici: il 30,1% nelle scuole dell’Infanzia e il 28,3% nelle primarie, con punte fino al 57,9%. Occorre precisare che i dati relativi agli alunni sono in progressivo aggiornamento, per il forte flusso migratorio. In questo contesto socio-ambientale in rapido e continuo cambiamento, l’ istituzione scolastica ha recepito il disagio psicologico e ambientale nel quale si trovano i bambini che non condividono con quelli autoctoni la lingua, la cultura, la religione, le attività ludiche e le pratiche scolastiche, promovendo iniziative e interventi educativi di supporto per trasformare il loro inserimento nelle classi in progressiva e concreta integrazione. Nelle

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Nuove Indicazioni per il curricolo (D.M. 31/07/2007), nel cap. 1° si evince che " lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire apporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un'identità consapevole e aperta". Ponendo estrema attenzione ai vissuti e alle esigenze socio-educative, sono stati attivati vari interventi di studio e ricerca su fenomeni specifici, messi in atto dall’amministrazione statale e dalle sinergie con Enti territoriali e Istituzioni Universitarie per azioni atte a: � indirizzare una formazione più specifica e valorizzante la professionalità dei docenti, � fornire risorse professionali esterne di mediatori linguistico-culturali, � promuovere azioni d’intervento e supporto in orario scolastico e post-scolastico, � dotarsi di sussidi librari e informatici idonei, rivolti a favorire ed accrescere l’identità

interculturale e i saperi essenziali di tutti gli alunni, � accrescere la comunicazione e l’interazione educativa con le famiglie.

La scuola recepisce le esigenze del mondo sociale dal quale è composta e costantemente si impegna per evolversi in loro favore, mantenendo saldi i principi del rispetto e del riconoscimento delle differenti valenze individuali, sociali, linguistiche, culturali, educando nell’istruire, a cogliere i valori positivi comuni di ogni cultura, attraverso la conoscenza, il dialogo, il confronto, la solidarietà. SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA : IL PROFILO DELLA PERSONA EDUCATA – ISTRUITA – FORMATA

L’offerta formativa progettata intende dare una risposta ai bisogni di formazione e di istruzione nei confronti della collettività, con l’impegno di educare, valorizzare le potenzialità di ciascuno per una crescita rispettosa nei valori della convivenza civile democratica.

Per rispondere ai bisogni educativi sopra menzionati, la scuola si impegna affinché:

� ogni bambino viva la scuola come un’esperienza di comunità, in cui si promuovono

occasioni di cooperazione, di solidarietà e di dialogo interpersonale e interculturale; � ogni bambino in situazione di handicap o di difficoltà o disagio abbia le opportunità di

piena integrazione scolastica; � ogni bambino si abitui a: ascoltare, riflettere, concentrarsi, rispettare gli altri, le cose

(proprie e altrui), l’ambiente; � ogni bambino deve accedere ai vari saperi attraverso conoscenze connotate da

gradualità, organicità, approfondimento e sistematicità per una solida formazione culturale di base del sapere attraverso il “saper fare” ;

� ogni bambino sperimenti la pluralità dei linguaggi con mezzi e strategie educativo-didattiche per promuovere il raggiungimento di competenze trasversali;

� ogni bambino conosca e valorizzi le testimonianze e le offerte del territorio attraverso percorsi ed esperienze formative integrate;

� ogni bambino costruisca la propria identità, valorizzi le altre diverse identità attraverso la conoscenza delle proprie e altrui radici culturali in un rapporto di dialogo e di rispetto reciproco.

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SCELTE CURRICOLARI

DISCIPLINE E ATTIVITÀ La scuola ha recepito la nuova normativa afferente al D.M. del 31 luglio 2007 e successiva Direttiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007 sulle “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” che si collocano, quale normativa vigente, in sostituzione delle “Indicazioni Nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle sc. dell’Infanzia e Indicazioni Nazionali per i piani personalizzati nella sc. Primaria” (Legge n.53, 28 marzo 2003, Dlgs. n.59, 19 febbraio 2004, allegati A B C D). Il Collegio dei Docenti, nelle sue articolazioni funzionali, ha analizzato e riflettuto sull’impianto delle Nuove Indicazioni e ha riscontrato, nelle proprie impostazioni programmatiche, coerenza e sintonia con gli obiettivi di apprendimento intermedi e finali indicati per il raggiungimento delle competenze degli alfabeti di base e per lo sviluppo integrale dell’alunno. Rileva inoltre di adottare le misure previste dall’art. 2 del suddetto D.M. n.68 sulla gradualità dell’attuazione sperimentale e le testuali affermazioni dei principi in esso contenuti: “CONSIDERATA l’esigenza che la definizione delle scelte curricolari per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione siano rispettose della discrezionalità professionale degli insegnanti e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche ; … utilizzando a riguardo tutti gli strumenti di flessibilità previsti dal D.P.R. 275/1999, con particolare riferimento agli articoli 4, 5 e 6.” Sono state considerate le successive norme intervenute: la Legge 169 del 30/10/2008, l’Atto di indirizzo dell’8/09/2009 per la scuola dell’infanzia ed il primo ciclo di istruzione recante i criteri generali per armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi del Regolamento, D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009 (Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15-7-2009), concernente la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico. La scuola, opera le scelte curricolari con motivata e documentata flessibilità organizzativa. In questo senso è stato possibile programmare ed organizzare le attività dell’attuale anno scolastico conformemente all’impianto orario settimanale, riservato alle classi a “tempo pieno”, di 30 ore frontali + 10 ore per mensa e attività ricreative, per effetto della Legge di conversione 25.10.2007, n. 176 e successiva C.M. n. 110 Prot.n. 1032 del 14 dicembre 2007 che asserisce: ” L’offerta di tempo pieno, in base alla ripristinata norma legislativa e nei limiti di quanto previsto da tale disposizione, si avvale di un modello organizzativo unitario senza articolazione di momenti opzionali e facoltativi, per complessive 40 ore settimanali.” (e la programmazione didattica deve prevedere l’orario obbligatoriamente antimeridiano e pomeridiano). I tempi settimanali delle varie discipline (scuola primaria) possono essere applicati con una certa flessibilità per concretizzare progettazioni che realizzino un’offerta formativa calibrata su esigenze adeguatamente documentate di ciascuna classe e/o di ciascun alunno e ciascuna alunna. Il Collegio dei Docenti ha ratificato con piena condivisione le decisioni assunte nelle classi parallele di Circolo stabilendo, per l’anno sc. 2012/13, l’orario settimanale, in 40 ore: 30 curricolari + 10 comprensive del tempo mensa e dopo mensa, secondo la seguente suddivisione:

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ORARIO DELLE DISCIPLINE

Tempo pieno = 30 ore curricolari CLASSE PRIMA DISCIPLINE Ore settimanali

Ore annuali

RELIGIONE CATTOLICA / ATT. ALTERNAT.* 2 66 ITALIANO 9 297 INGLESE 1 33 STORIA – GEOGRAFIA + CITTADINANZA e COSTITUZIONE **

2 66

MATEMATICA 7 231 SCIENZE 2 66 TECNOLOGIA – INFORMATICA *** 1 33 MUSICA 2 66 ARTE E IMMAGINE 2 66 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 66 Totale 30 990 CLASSE SECONDA DISCIPLINE Ore settimanali Ore annuali RELIGIONE CATTOLICA /ATT. ALTERNAT.* 2 66 ITALIANO 8 264 INGLESE 2 66 STORIA + CITTADINANZA E COSTUTUZIONE **

2 66

GEOGRAFIA 1 33 MATEMATICA 7 231 SCIENZE 2 66 TECNOLOGIA – INFORMATICA*** 1 33 MUSICA 1 33 ARTE E IMMAGINE 2 66 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 66 Totale 30 990 CLASSE TERZA DISCIPLINE Ore settimanali Ore annuali RELIGIONE CATTOLICA / ATT. ALTERNAT.* 2 66 ITALIANO 8 264 INGLESE 3 99 STORIA + CITTADINANZA E COSTITUZIONE**

2 66

GEOGRAFIA 2 66 MATEMATICA 7 231 SCIENZE 2 66 TECNOLOGIA – INFORMATICA*** 1 33 MUSICA 1 33 ARTE E IMMAGINE 1 33 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 33 Totale 30 990

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CLASSE QUARTA E QUINTA DISCIPLINE Ore settimanali Ore annuali RELIGIONE CATTOLICA / ATT. ALTERNAT.* 2 66 ITALIANO 8 264 INGLESE 3 99 STORIA + CITTADINANZA E COSTITUZIONE**

2 66

GEOGRAFIA 2 66 MATEMATICA 7 231 SCIENZE 2 66 TECNOLOGIA – INFORMATICA*** 1 33 MUSICA 1 33 ARTE E IMMAGINE 1 33 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 33 Totale 30 990 DISCIPLINE E ATTIVITA’ TRASVERSALI * Attività Alternative all’Insegnamento R.C.: il quadro di presentazione è stato

aggiornato a quanto previsto dall'ultima circolare sulle iscrizioni e dall'ultimo Bilancio dello Stato, oltre che facendo tesoro di quanto contenuto nelle comunicazioni dell’USR E.R. Le istruzioni per esercitare la scelta relativa all’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) e alle attività ad esso alternative, sono contenute nella Circolare Ministeriale n. 96 del 17/12/2012 che disciplina le iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2013/2014. Alla luce di tale circolare, ma senza tralasciare quanto consolidato in materia da altre circolari ministeriali, compariranno: A) Attività Didattiche e Formative(sotto la guida dell'insegnante); B) attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente; C) Non frequenza della scuola nelle ore d’IRC con obbligo di ritiro dell’alunno/a da

parte della famiglia. Il Collegio Docenti, con un delibera di inizio a.s., ha stabilito quale tipo di attività didattica e formativa fare svolgere agli alunni, puntando molto sul rinforzo e lo studio della lingua italiana, vista l'alta percentuale di bambini stranieri presenti che se ne avvalgono. Secondo la norma consolidata che salvaguarda il carattere di libera programmazione da parte degli organi collegiali, è sempre rispettato il vincolo che tali attività culturali e di studio debbano “concorrere al processo formativo della personalità degli studenti”; Per le vere e proprie ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE (opzione A) la norma dice che esse debbano essere “rivolte all'approfondimento di quelle parti dei programmi, in particolare di storia,… educazione civica, che hanno più stretta attinenza con i documenti del pensiero e della esperienza umana relativi ai valori fondamentali della vita e della convivenza civile, quindi possono essere programmate anche attività inerenti a discipline di carattere curricolare”. Nei plessi è prevalsa la necessità didattica di percorsi di: - recupero delle difficoltà linguistiche e/o matematiche, - attività di studio guidato, - mini-progetti sulla pace, le regole di convivenza e i pericoli ambientali per favorire

l’inclusione e la responsabilizzazione personale e collettiva nella vita sociale. Il DPR 122/2009, Regolamento sulla valutazione, per valutare le Attività Alternative non fa distinzione tra Attività educative e didattiche e il cosiddetto “studio individuale”.

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** Cittadinanza e Costituzione è l’insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30.10.2008 e sostituisce l’Educazione alla Cittadinanza,

ha l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. S’inserisce nell'ambito delle aree storico- geografica o storico-sociale e nel monte ore complessivamente previsto per le stesse. La valutazione è prevista al loro interno. ***Tecnologia e Informatica è svolta in tutte le classi in modo trasversale alle discipline per:

a) metodologia di apprendimento, sperimentazione di abilità e potenziamento didattico; b) conoscenza e uso operativo delle macchine e delle applicazioni specifiche correlate.

SCUOLA DELL’INFANZIA I campi d’esperienza, previsti dal D.M. del 31 luglio 2007 con Direttiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007 sulle “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia”, e Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo, Nota 5559 del 5/09/2012, rappresentano un indice tematico, in base al quale progettare itinerari di apprendimento utili alla maturazione e allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino con continuità, unitarietà e coerenza e alla valorizzazione dell’autonomia didattica e organizzativa delle scuole, anche in ottemperanza alla Legge 169 del 30/10/2008 Art. 1.

IDENTITA’ – AUTONOMIA - COMPETENZE

↔ Il sé e l’altro: Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme ↔ Il corpo e il movimento: Identità, autonomia, salute

Trasversalità tematica con Cittadinanza e Costituzione

↔ Linguaggi, creatività, espressione: Gestualità, arte, musica,

multimedialità

↔ I discorsi e le parole: Comunicazione, lingua, cultura

↔ La conoscenza del mondo: Ordine,misura, spazio, tempo, natura

↔ Religione cattolica / Attività alternative (1,30 h settimanale per sezione)

↔ OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI E TRASVERSALI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell'infanzia, operando attraverso le aree tematiche, tende al conseguimento di precisi obiettivi formativi di traguardo dello sviluppo delle competenze che il bambino aspirerà a raggiungere nel proprio percorso in modo globale e unitario: ♥ prendere coscienza della propria corporeità ♥ maturare il senso di autonomia e di identità ♥ acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive ♥ impegnarsi a manifestare idee proprie

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♥ passare da una visione indifferenziata di fatti e fenomeni della realtà, all'acquisizione delle abilità per conoscerla e interpretarla

♥ accogliere ed usare, il più consapevolmente possibile, i linguaggi: corporei, sonori/musicali, visivi e grafico-pittorici

♥ esplorare i nuovi linguaggi multimediali per conoscere nuove forme artistiche e comunicative

♥ avere rispetto attivo delle diversità: accettare, aiutare gli altri e capire i loro comportamenti

♥ accrescere la consapevolezza dei propri legami familiari e d’appartenenza alla prima comunità sociale del “gruppo sezione”

♥ essere capaci di capire e di cooperare: accettare ed eseguire incarichi, svolgere mansioni, lavorare insieme per uno scopo comune.

OBIETTIVI GENERALI DELLA SCUOLA PRIMARIA Nell’attuazione del processo formativo la Scuola Primaria opera per: � Valorizzare l’esperienza del bambino: la scuola primaria si propone di apprezzare,

esplicitare e sviluppare le concettualizzazioni intuitive che i bambini hanno già maturato grazie alle loro esperienze in famiglia, nella scuola dell’infanzia, nel rapporto con gli altri e col mondo;

� Riconoscere la corporeità come valore: la scuola, consapevole che l’espressione corporea è il risultato dello sviluppo di tutte le altre “dimensioni” della persona, provvede perché ogni bambino esprima il proprio modo globale di essere nel mondo e nella società;

� Esplicitare le idee e valori presenti nell’esperienza del bambino: la scuola in

collaborazione con la famiglia, nel rispetto morale e civile di ciascuno, mira a far esprimere chiaramente, ai bambini, pratiche e teorie che hanno accumulato, per integrarle armonicamente ai valori propri della Costituzione italiana e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia.

� Passare dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali: la scuola accompagna i bambini nel passaggio dal mondo delle categorie empiriche, presenti nel loro patrimonio culturale, valoriale, e comportamentale, al mondo delle categorie formali presenti nelle discipline di studio, mantenendo costante l’attenzione alla visione unitaria della cultura;

� Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale; la scuola, sempre in stretta

collaborazione con la famiglia si propone di arricchire la “visione del mondo e della vita” del bambino, di integrare tale visione nella sua personalità in un continuo confronto interpersonale di natura logica morale e sociale, in un contesto affettivamente significativo. Le maturazioni acquisite dal bambino vanno tese al miglioramento del sé e della realtà che lo circonda, a partire dalla scuola.

� Riconoscere come ricchezza la diversità delle persone e delle culture: nella scuola,

attraverso situazioni reali e percorsi preordinati, il bambino acquisisce dapprima la consapevolezza di varie forme di disagio, di diversità, di emarginazione, di disabilità, ma successivamente anche la competenza necessaria ad affrontarle e a superarle con autonomia di giudizio, creatività e sensibilità partecipativa.

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� Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale: nella scuola attraverso la sperimentazione dell’impegno personale, del lavoro di gruppo attivo e solidale e del dialogo, il bambino riconosce l’importanza dell’altro, lo accetta, lo rispetta e partecipa in modo costruttivo alla realizzazione di obiettivi comuni (qui trovano esito le buone pratiche delle educazioni afferenti a Cittadinanza e Costituzione).

� Attuare il processo informativo e formativo con piena unitarietà di intenti e di obiettivi

per “imparare ad imparare“ e sviluppare prime competenze relative ad un saper fare intenzionale, efficace e contestualizzato, che richiede l’uso di diverse abilità e conoscenze .

In conclusione il percorso complessivamente realizzato nella Scuol a Primaria promuove l’educazione integrale della personalità d ei bambini, stimolandoli:

all’autoregolazione degli apprendimenti, ad un’elevata percezione di autoefficacia, all’autorinforzo cognitivo e di stima della

personalità, alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati, attraverso l’esercizio:

a. dell’autonomia, b. della condivisione culturale come crescita formativa personale e collettiva, c. del senso di responsabilità intellettuale, morale e sociale educato nelle pratiche

costanti di convivenza civile e democratica, d. della creatività e del gusto estetico.

PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA Il progetto è un percorso didattico/formativo scandito con metodologie e modalità organizzative diversificate e trasversali; è un arricchimento/ampliamento dell’Offerta Formativa disciplinare e nasce come risposta ad un bisogno ritenuto prioritario nella classe, nel plesso e nel Circolo. Il progetto può essere di recupero, integrazione e sviluppo; può prevedere:

⇒ l’interazione con le agenzie educative presenti sul territorio per il confronto con la realtà circostante;

⇒ l’intervento di esperti per la conduzione dell’esperienza e/o la formazione degli insegnanti;

⇒ l’uso di spazi attrezzati; ⇒ di solito ha collegamenti interdisciplinari, per la realizzazione di un curricolo

verticale o orizzontale; ⇒ facilita l’integrazione con alunni portatori di culture diverse e con alunni in

situazione di handicap; ⇒ favorisce la socializzazione e l’integrazione del sapere disciplinare

sperimentandone le relazioni e i collegamenti logici e causali. L’assunzione di una prospettiva trasversale nei progetti afferma la necessità che i saperi debbano essere letti con uno spirito di interconnessione, in una visione dell’unicità integrata degli insegnamenti e degli apprendimenti.

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Il Collegio dei Docenti ha assunto i criteri per la connotazione di un percorso definibile “progetto”: � Nasce da esigenze specifiche della scuola e/o del Circolo; � Viene formalizzato dai docenti che lo attueranno; � Ha necessariamente carattere trasversale e interdisciplinare di approfondimento; � Mira a rendere più organica ed esplicita l’unicità dei saperi; � Necessita di ore eccedenti rispetto al normale orario; � Richiede un’organizzazione metodologico-didattica coesa e coerente da parte dei � docenti; � Ha una ricaduta visibile sul piano “sociale”; � Necessita di documentazione “leggibile” e valutabile. Il Collegio dei Docenti ogni anno definisce gli aspetti organizzativi che si ritengono prioritari in funzione dei bisogni e delle risorse

Titolo

Abstract Tipologia di rete Enti /

Finanziamenti

Integrazione culturale Attività laboratoriali con alfabetizzatori e mediatori culturali per l’accoglienza di alunni stranieri e prime linee guida per inserimento e integrazione linguistico-sociale.

Scuole dell’infanzia Meloni–Pascoli e classi interessate Scuole primarie

Amministrazione comunale * Patto Intercomunale per la scuola”

Progetto “FULL IMMERSION” per le scuole a forte processo migratorio

Coinvolgimento di alunni stranieri in attività di integrazione e alfabetizzazione socio-linguistiche a più livelli, nei 15 giorni prima dell’inizio scolastico.

Scuole primarie e dell’infanzia della provincia di Modena

U.S.P. Modena Amministrazione comunale Fondazione Cassa Risparmio Carpi

Progetto di alfabetizzazione per alunni stranieri

Percorsi didattici, in orario scolastico, di alfabetizzazione per bambini con scarse conoscenze linguistiche d’italiano programmati in corso d’anno e suddivisi per livelli di avanzamento.

Scuole primarie e sezioni 4-5 anni scuole d’Infanzia Meloni, Pascoli.

F.I.S. Patto Intercomunale per la Scuola Fondazione Cassa di Risparmio

Progetto: “Fronteggiare il disagio per promuovere il

benessere a scuola” (ex progetto SbulloUniamoci) per la Scuola Primaria

Formazione per insegnanti della sc. primaria sul metodo Gordon: 2 corsi (vedi Attività di formazione). Per gli alunni di cl. 5^: Laboratori di educazione socio affettiva – benessere personale e convivenza civile (18 ore + programm. condotti da esperti esterni) finalizzati a: rafforzare l’autostima, migliorare il benessere del gruppo-classe, educare ai valori della convivenza civile. Sportello di Counseling individuale: consulenza di

Docenti scuole Primarie dei 4 Comuni Terre D'Argine. Classe V A scuola Pertini e Genitori classe.

*Patto Intercomunale per la scuola “Unione Terre d'Argine” Fondazione Cassa di Risparmio

PROGETTI IN RETE

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sostegno riservata ad alunni, genitori e insegnanti delle classi con i laboratori di ed. socio-affettiva.

“ In ascolto per la promozione dell'agio scolastico” scuole primarie “Sfida al linguaggio”

Superare l’impoverimento linguistico- comunicativo svantaggiante, con tecniche cooperative, per sviluppare abilità linguistiche e relazionali. Incontri in orario scolastico di 1 ora e mezza ciascuno, a cadenza settimanale (mercoledì), attraverso diverse attività creative, esplorative,di simulazione, condotte da una psicologa e da una logopedista.

Alunni di classe 3^ e 4^ - Scuole Primarie Terre d’Argine: per 4° Circ. 8 alunni scuola A. Frank (dal 17/04 al 24/05/2013).

*Patto Intercomunale per la scuola “Unione Terre d'Argine” Fondazione Cassa di Risparmio

“ In ascolto per la promozione dell'agio scolastico” scuole dell’Infanzia per osservazione/rilevazione

Breve ciclo di osservazione in sezione della psicologa D.ssa Vaccari per migliorare dinamiche di gruppo e individuali di gestione e socializzazione dei bambini. Colloqui con le insegnanti per presentazione e restituzione dell’intervento.

Sezioni delle scuole d’ infanzia Meloni e Pascoli.

*Patto Intercomunale per la scuola “Unione Terre d'Argine” Fondazione Cassa di Risparmio

Interventi di screening e recupero su D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) e discalculia

Somministrazione di screening per il monitoraggio D.S.A (cl. I) e Discalculia (cl. II) delle scuole primarie. Interventi con attività specifiche di recupero e compensazione per alunni con disturbi apprenditivi di letto-scrittura e/o di abilità nel calcolo.

Scuole primarie di Carpi e Novi ( cl. prime per D,S.A. linguistico e classi II per discalculia)

*Patto Intercomunale per la scuola “Unione Terre d'Argine” Fondazione Cassa di Risparmio

Progetto “Muoviti muoviti: divertirsi giocando e imparando lo sport”

Potenziamento delle attività motorie nelle scuole dell’infanzia e primarie, per promuovere l’avviamento allo sport e il benessere fisico-mentale con giochi di squadra. in continuità con i precedenti anni.

Alunni delle scuole primarie di I, II, III classe e delle sezioni 5 anni dell’infanzia del territorio.

Comune di Carpi Regione Emilia R. Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

Progetto per il “Sostegno delle Funzioni Genitoriali”

Progettazione di attività informative e formative interattive su temi pregnanti emersi dai sondaggi all’utenza, per supportare e accrescere la consapevolezza delle proprie funzioni genitoriali nella gestione di problematiche educative genitori /figli/ scuola/ ambito sociale.

Genitori delle scuole primarie e dell’infanzia del Circolo.

* Patto Intercomunale per la scuola” Terre d’Argine da fondi regionali

Progetto RIMILab: azione di ricerca sugli effetti del terremoto su bambini e genitori.

Ricerca di psicologia sociale sulle strategie di coping attuate dai bambini per fronteggiare le situazioni traumatiche del sisma e sulle influenze subite nei processi di mentalizzazione. Indagine con somministrazione in classe di 2 questionari graduati per età, con breve intervista individuale.

Istituzioni distrettuali a campione. Tutti gli alunni delle classi delle sc. primarie del Circolo e genitori in anonimato (mese di novembre 2012).

Università degli studi di MO- RE – Dipartimento di Educazione e Scienze Umane - Facoltà della Formazione

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Consegna parallela di 1 questionario ai genitori.

(*) Il Patto per la Scuola di base del distretto carpigiano nasce nel corso dell’anno 2000, grazie all’evoluzione normativa che ha visto l’introduzione dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche e il decentramento di ulteriori funzioni amministrative di cui i Comuni hanno assunto la responsabilità. L’obiettivo di questo accordo è quello di sostenere l’autonomia delle scuole e un’alta qualità dell’offerta formativa dando vita ad importanti progetti condivisi da tutte le Scuole e le Amministrazioni. Dopo la sperimentazione dei primi tre anni, l’accordo è stato recentemente rinnovato su proposta unanime dei Dirigenti scolastici, dei Presidenti dei Consigli delle Scuole e degli Assessorati alle Politiche scolastiche dei quattro comuni del distretto: Carpi, Novi, Soliera, Campogalliano, ora coordinati come “Unione delle Terre d’Argine”. In questo settore sono inseriti interventi per il Piano Territoriale riguardanti la promozione delle pari opportunità formative, la prevenzione della dispersione scolastica e la qualità della scuola.

1 - PROGETTI COMUNI ALLE 3 SCUOLE DELL’INFANZIA

Le tematiche dei campi d’esperienza messe in atto in queste azioni sono state individuate collegialmente nelle finalità educative e didattiche generali, poi nell’attuazione si caratterizzeranno con le peculiarità interdisciplinari trasversali determinate da ogni plesso.

Progetto “SCUOLA DELL’ INFANZIA IN FESTA”

per le tre sezioni dei plessi. Vuole promuovere la socializzazione fra i bambini e con le famiglie. Le “feste” sono un momento di identità della scuola, che sviluppano il senso di appartenenza, favoriscono l’integrazione culturale e sociale. Gli appuntamenti significativi considerati sono quelli di festa desunti e scanditi dal calendario durante l’anno scolastico: S.Martino, Natale, Carnevale, Festa di fine anno…. Fondo di finanziamento:F.I.S.

Progetto “ACCOGLIENZA”

per le sezioni dei 3 anni. Il progetto prevede attività in compresenza delle insegnanti, atte ad agevolare e a promuovere l’inserimento personale e l’integrazione col gruppo. Gli interventi sono volti a realizzare il benessere psicofisico del bambino all’interno della scuola, a veicolare la sua socializzazione, con particolare attenzione a riconoscere ed accogliere le prassi di routine quotidiana. Fondo di finanziamento:F.I.S.

Progetto “SCUOLE E’ organizzato dalle docenti per l’ accoglienza e la visita alla scuola

1 ⇒⇒⇒⇒ SETTORE SCUOLE

dell’INFANZIA

2 ⇒⇒⇒⇒ SETTORE SCUOLE

PRIMARIE e MISTO

PROGETTI DI CIRCOLO

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Progetto “SCUOLE APERTE”

E’ organizzato dalle docenti per l’ accoglienza e la visita alla scuola delle famiglie con bambini di prossima iscrizione. La giornata di apertura della scuola a genitori e bambini al compimento dei 3 anni, ha come obiettivo quello di offrire visite guidate nei plessi alle famiglie mostrando gli spazi e le strutture, fornendo specifiche informazioni orientative sull’organizzazione metodologico-didattica e gestionale, in vista della scelta della scuola da far frequentare. Fondo di finanziamento:F.I.S.

Progetto “CONTINUITÀ NIDO-INFANZIA”

Per le docenti e i bambini dei 5 anni, nell’attuazione della continuità fra le due istituzioni attraverso incontri, attività, percorsi. Il progetto pone le sue basi sul concetto e la pratica che la continuità educativa-didattica si fondi principalmente sulla costruzione di relazioni significative e accoglienti tra bambini, docenti, spazi, modelli progettuali, famiglie e territorio. Fondo di finanziamento:F.I.S.

Progetto “L’ARTE DEL CONOSCERE”

Il progetto si propone di stimolare la curiosità conoscitiva attraverso lo sviluppo di abilità percettive e cognitive che concorrono all’elaborazione della personalità dei bambini attraverso i vari linguaggi espressivi e pre-scientifici. Ogni scuola nello spazio pagina ha sviluppato argomenti diversi con sottotitoli specifici, sperimentando la trasversalità dei campi tematici d’esperienza. Fondo di finanziamento:F.I.S.

PREVENZIONE DEL DISAGIO 0-6 ANNI. ⇒⇒⇒⇒ ESPRESSIVITA’ CORPOREA DANZA-ASCOLTO

Per tutte le sezioni 4 anni delle tre scuole. Il progetto, condotto da un’esperta esterna e dalle docenti di sezione, sperimenta la relazione coordinata o alternata tra sonorità musicale e movimento corporeo educando al rispetto dei tempi di ascolto e di esecuzione di danza. Il progetto è finanziato da fondi regionali e provinciali erogati dall’Unione Terre d’Argine.

2 – PROGETTI COMUNI DELLE SCUOLE PRIMARIE E CON SCUOLE INFANZIA

Le tematiche messe in atto in queste azioni sono state individuate collegialmente nelle finalità educative e didattiche generali, poi nell’attuazione si caratterizzano con le peculiarità interdisciplinari trasversali determinate da ogni plesso. I seguenti progetti concorrono allo sviluppo-di: - apprendimenti e competenze; - ambito espressivo e l inguistico - sostegno della crescita formativa della persona: Cittadinanza e Co stituzione, Educazione all’affettività, Educazione alla Salute; - Educazio ne motoria.

TITOLO

ABSTRACT

SCUOLA/ CLASSI

ENTI FINANAZIAMENTI

Progetto “CONTINUITA’ ”

Ha lo scopo di promuovere un positivo il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all'altro, consapevoli che la continuità è un modo di intendere la scuola come un servizio appunto "continuo" in cui ogni alunno possa trovare l'ambiente e le condizioni più

Le tre sezioni dei 5 anni delle scuole Infanzia del Circolo + sc. inf. comunale Pegaso e le classi quinte

F.I.S.

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favorevoli per realizzare un percorso formativo completo e coerente. Attività espressive e cognitive di conoscenza e socializzazione per i bambini nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Primaria e per gli alunni tutors delle classi quinte: visite guidate, giochi d’accoglienza, attività ludico-espressive ed informatiche nei laboratori.

delle scuole primarie del Circolo.

“ACCOGLIENZA – SCUOLE APERTE”

Iniziativa d’accoglienza dei bambini della scuola dell’infanzia coi genitori, in visite guidate e attività laboratoriali, nella giornata d’apertura delle scuole primarie ai futuri alunni delle classi I + l’ incontro con Dirigente e docenti.

Docenti dei plessi di primaria e alunni di classe V Dirigente Scolastico

F.I.S.

“SCUOLA IN FESTA”

1 – Natale: produzione di canti, spettacoli con drammatizzazioni, intrattenimenti ispirati ai valori di solidarietà e pace della festa. Ogni plesso sviluppa percorsi specifici. 2 - Festa di carnevale e fine anno: promuovere iniziative progettuali musicali, ludiche, rappresentazioni a tema, per sviluppare le risorse espressive e creative dei bambini che ogni plesso traduce in spettacoli significativi. Arricchire e consolidare i rapporti di condivisione educativa con le famiglie e con la comunità sociale.

Alunni di tutte le classi delle primarie e genitori

F.I.S.

ANIMAZIONE DELLA LETTURA E SVILUPPO DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

1) Iniziative promozionali diversificate di coinvolgimento di tutti gli alunni e delle famiglie per sensibilizzare interesse e incremento delle biblioteche scolastiche. 2) Promuovere, motivare e accrescere il piacere alla lettura con animazioni a classi aperte; valorizzare il ruolo della biblioteca scolastica. Settimane di promozione della lettura in biblioteca con gare -gioco e quiz a squadre per gruppi di alunni in verticale, su testi prescelti. 3) Catalogazione, informatizzazione delle Biblioteche: aggiornamento inventariale cartaceo e informatizzato in rete dei testi in uso e nuovi. Revisione tematica della catalogazione e della etichettatura libraria in sezioni.

Alunni di tutte le scuola primarie Genitori

F.I.S. Contributi privati

“CREATIVITA’ PER CRESCERE”

Sono percorsi espressivi interdisciplinari d’integrazione scolastica per offrire un’opportunità

Alunni in situazione di handicap e

F.I.S. Ideazione del Centro Educativo

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scolastica per offrire un’opportunità educativa integrativa e di supporto all’attività didattica ai gruppi classe in cui siano presenti bambini/e in situazione di handicap. Le attività si caratterizzano sul piano dell’aggregazione per promuovere relazioni positive, di educazione all’incontro con l’altro volte a rafforzare l’autonomia sociale. Il progetto prevede l’intervento dell’esperto esterno per l’attivazione dei laboratori espressivi differenziati, scelti e condivisi dai docenti curricolari e di sostegno delle classi stesse, in relazione alle caratteristiche del gruppo.

handicap e sezioni scuole Infanzia e classi delle Primarie dove sono inseriti.

Centro Educativo ArServizi di Carpi Conduttore: esperto esterno Benatti Umberto Stefano

“ACQUATICITA’ “ Scopo del Progetto è di promuovere l’elemento acqua quale elemento essenziale ai fini riabilitativi, rieducativi, funzionali in alunni/e che, per la caratteristica dei disturbi che presentano, necessitano di attività formative, anche alternative che integrino quella educativo-didattica dell’ambito scolastico. Percorsi e durata diversi secondo i bisogni e le risorse.

Bambini/e in situazione d’handicap delle scuole primarie “A.Frank”, “Giotto” e “S.Pertini”.

Contributi privati delle famiglie. Trasporto a cura dell’ associaz. Il Ponte.

Progetto di ricerca su“contatto immaginato e riduzione del pregiudizio”

E’ dimostrano che semplicemente immaginare un’esperienza di contatto positivo con persone appartenenti a gruppi diversi dal proprio è sufficiente per ridurre il pregiudizio. L’adozione di tale tecnica in ambito scolastico è il tema di ricerca-azione di questo percorso per promozione di relazioni positive tra italiani e immigrati. L’obiettivo di questo studio è quello di estendere i risultati dello studio precedente “RIMILab”e di integrare la tecnica in maniera efficace nei curricula scolastici dei bambini.

Classi quarte e quinte del Circolo.

Promosso da: Facoltà di Scienze della Formazione - Università Studi Modena- Reggio Emilia

TIROCINIO per docenti ed educatori

È inteso come spazio di incontro dialettico tra Università e Scuola. Sono percorsi attivi con i tirocinanti in contesti lavorativi reali, per favorire: l’acquisizione di competenze operative e di organizzazione didattica, le pratiche e gli atteggiamenti più efficaci nell’azione formativa e nelle relazioni intersoggettive.

Sezioni delle sc. Infanzia e classi delle scuole primarie con accordi progettuali tra docenti e tirocinanti.

Università di MO –RE: Dipartimenti di Scienze Formazione primaria e educazione

Progetto: “EXTRASCUOLA un tempo per

Attivazione di un post-scuola per bambini stranieri e italiani delle cl. V per interventi di rinforzo della comprensione dei contenuti di

Classi V dei tre plessi di primaria: gli incontri sono previsti dal 2°

Comune di Carpi – Fondi flussi migratori.

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crescere” comprensione dei contenuti di studio, anche con la costruzione di mappe concettuali. Percorsi di sostegno all'apprendimento durante lo svolgimento dei compiti per sviluppare autonomia di lavoro, metodo di studio e intervenire sulle difficoltà di letto-scrittura di alunni immigrati, italiani, DSA.

previsti dal 2° quadrimestre.

Progetti e laboratori di: arte, storia, cultura, espressività linguistica e non verbale

Percorsi didattici trasversali, visite guidate e atelier sperimentali condotti da esperti per rielaborazioni creative della realtà su proposte organiche di esigenze specifiche. Promuovere e valorizzare la conoscenza del patrimonio storico-artistico, l’offerta di opportunità culturali integrative e interattive del territorio e di soggetti cittadini.

Sezioni e/o classi singole, o parallele o in verticale che aderiscono volontariamente.

Collaborazioni con Assessorati e Enti pubblici e Partner del territorio, Associazioni e Centri educativi. Eventuali contributi privati.

“LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NELLE CLASSI”

Attivazione quotidiana della raccolta differenziata dei rifiuti organici e non, prodotti nelle mense scolastiche e nelle classi. Percorsi di educazione ambientale con costante attenzione al rispetto e alla cura della pulizia consapevoli dell’ambiente circostante.

Tutti i plessi di scuola primaria

/

Progetto “INTERNET SICURO”

Utilizzo di programmi protetti per rendere sicura la navigazione degli alunni sul web per la ricerca informativa e applicativa interdisciplinare e nella comunicazione e-mail.

Classi guidate del primo e secondo biennio delle primarie.

/

Progetto “EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE”

Percorsi di educazione stradale teorici e pratici sulle fondamentali norme del Codice per pedoni e ciclisti, condotti da agenti di Polizia locale.

Classi V delle scuole primarie

Polizia Municipale di Carpi

Progetto “AVVIAMENTO ALLO SPORT”

Pratiche motorie di avvio ad alcune discipline sportive a cura delle società sportive promotrici.

Classi del primo e secondo biennio delle sc. primarie

Società sportive del territorio

Progetto “VICTORIA”

Scambio interculturale linguistico e metodologico-didattico con studenti tirocinanti statunitensi, ospiti presso famiglie del Circolo per un’esperienza scolastica di collaborazione culturale e di formazione professionale.

Tutte le classi delle scuole primarie del Circolo. Periodo: 3 settimane tra maggio e giugno.

Associazione culturale Victoria language and culture di Carpi

Progetto ”ENGLISH SUMMER CAMP”

Partecipazione volontaria di bambini ad attività di campo estivo per ampliare le conoscenze linguistiche in forma ludica con insegnanti tutors di madre lingua inglese. Attivazione dopo la chiusura delle scuole.

Alunni dei plessi delle primarie Durata: 1 o 2 settimane in giugno c/o sc. A. Frank.

Associazione “BELL Beyond English Language Learning “ Contributi privati. F.I.S.

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LE SCELTE DIDATTICHE

CRITERI GENERALI DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Ogni anno gli insegnanti stilano la Programmazione didattica annuale e operano delle scelte considerando che:

- il bambino appartiene ad un mondo reale, in cui egli ha elaborato strategie e conoscenze e da cui parte per ogni ulteriore accrescimento significativo.

- ogni bambino deve essere messo in grado di raggiungere il successo formativo attraverso l’acquisizione di conoscenze e abilità operative che promuovono il progressivo sviluppo delle competenze concettuali di analisi e formalizzazione delle esperienze fatte.

Per cui l’azione didattica si esplicita seguendo questa prassi:

⇒ l’insegnante deve attivare molteplici strategie di insegnamento/apprendimento con proposte variamente strutturate per far conseguire un efficace esito;

⇒ gli approcci ai concetti vanno diversificati e considerati all’interno di una programmazione comune e trasversale, proprio per dare ad ogni “tipo di intelligenza” la possibilità di trovare un aggancio personale e proficuo;

⇒ l’insegnante formula gli obiettivi formativi, esplicitandoli nelle programmazioni didattiche, come traduzione degli ob. Generali e degli ob. Specifici in compiti di apprendimento realmente accessibili per il bambino; gli Obiettivi di Apprendimento fanno riferimento a problemi e situazioni che riproducono la complessità del reale, sui quali è possibile attivare riflessioni che mobilitano suggestioni e prospettive afferenti a più discipline; rappresentano il nucleo fondante della relazione apprendimento/insegnamento in forma aperta e flessibile;

⇒ l’insegnante partendo dall’esperienza dei bambini promuove la nascita di motivazioni e interessi, che favoriscono nel bambino la formazione di un metodo personale di apprendimento e approfondimento appropriato, legato alla trasversalità e alla ricerca di senso;

⇒ il territorio è un punto di riferimento indispensabile, in quanto è il contesto d’azione della relazione insegnante/alunno.

Nella Programmazione “in itinere” a scansione settimanale, i docenti impostano e/o adeguano con opportuni correttivi i percorsi didattici della classe sulla base dei livelli di apprendimento degli alunni, dell’evoluzione delle conoscenze, del grado di interesse e curiosità suscitati. Aggiornano e confrontano le loro reciproche azioni su:

� osservazioni sistematiche riferite ai profitti e al comportamento degli alunni; � utilizzo di strumenti e delle attività di laboratorio; � interventi sistematici sulle difficoltà di apprendimento; � progettualità didattica; � forme e modalità comuni d’intervento: uscite didattiche non calendarizzate, richieste

alle famiglie, provvedimenti disciplinari, colloqui straordinari con genitori, metodi e contenuti delle ore di contemporaneità;

� pratica della continuità educativa.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

Le attività didattiche concorrono all’educazione e allo sviluppo affettivo, psichico, motorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini e delle bambine. Sono progettate per assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative e per compensare le differenze di partenza che sempre bambine e bambini evidenziano con la prima scolarizzazione.

Attività di accoglienza: è un momento di incontro tra scuola e famiglia con reciproca presentazione, conoscenza, scambio informativo e consapevole collaborazione. Ogni bambino col suo carico di emozioni viene accolto in modo personalizzato.

Attività curricolari: nell’ambito dei campi di competenza e tematici, i docenti attuano sperimentazioni, esplorazioni, riflessioni, apprendimenti.

Attività ricorrenti di vita quotidiana: offrono ai bambini più spazio all’autonomia e, attraverso l’affinamento di abilità semplici accrescono autocontrollo, precisione e costanza (curricolo implicito).

Laboratori operativi con gruppi omogenei e/o eterogenei per età.

Attività per la preparazione di feste e momenti comuni per tutte le sezioni della scuola.

Attività di intersezione per gruppi di bambini di età eterogenea.

ORGANIZZAZIONE

DIDATTICA DEL TEMPO SCUOLA

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SCUOLA PRIMARIA Le attività didattiche vengono svolte in modo da porre il bambino in condizione di operatività evolutiva perché:

attivi processi pratici e/o mentali per la risoluzione di un problema, sperimenti ed esplori le sue attitudini e capacità personali, intuisca fin dove l’abilità è acquisita e dove è da consolidare (imparare ad imparare), sviluppi un' identità consapevole, anche attraverso prime forme di autovalutazione, aumenti la sua capacità di scelta consapevole.

Per l’adeguamento delle proposte alle esigenze formative di ogni bambino si usano molteplici e diversificate strategie didattiche.

Attività specifiche da svolgersi nelle aule di laboratorio (scienze, informatica, inglese, immagine, musica, biblioteca, palestra, area cortiliva...).

Attività personalizzate mirate al recupero/sviluppo e/o alla piena integrazione degli alunni: - in difficoltà di apprendimento; - portatori di altre culture; - in situazione di handicap. Gli alunni possono essere aggregati per gruppi di livello/di compito/di progetto secondo le esigenze.

Attività multidisciplinari e trasversali in cui una singola disciplina si arricchisce dell’apporto, del confronto e dell’integrazione con le altre, per il raggiungimento degli Obiettivi formativi.

Laboratori in cui prevale il modello

operativo, per arrivare a “sapere”

attraverso il ”fare” e la

progettazione partecipata.

Attività curricolari: le varie discipline vengono insegnate con diverse strategie metodologiche elaborate dal team...

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METODOLOGIE

L’insegnante sceglie le strategie metodologiche in relazione alla realtà del gruppo-classe o sezione, dell’alunno specifico e sulla base della sua formazione professionale e delle modalità operative e relazionali personali. SCUOLA DELL’INFANZIA

La relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza, come condizione per pensare, fare, agire

La valorizzazione del gioco, in tutte le sue forme d’espressione: di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo della capacità di elaborazione di trasformazione simbolica dell’esperienze

Il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura Il lavoro di gruppo L’esplorazione La riflessione guidata Il primo approccio alla lettoscrittura Le attività individuali con materiali e tecniche diverse L’insegnamento personalizzato.

SCUOLA PRIMARIA L’insegnante: � informa l’alunno sugli obiettivi del lavoro, rendendolo partecipe e responsabile; � Valorizza il vissuto dell’alunno, facendo emergere le “conoscenze esperienziali”; � Orienta l’attenzione dell’alunno; � Stimola il ricordo e l’associazione con gli apprendimenti pregressi; � Sollecita la partecipazione e l’impegno autonomo dell’alunno; � Fa emergere e incoraggia le potenzialità del singolo; � Valuta la prestazione offerta dall’alunno; � Invita l’alunno ad autovalutarsi per “conoscersi meglio”; � Fornisce il feedback per la regolazione degli interventi successivi.

TECNICHE E PROCEDURE METODOLOGIGHE

la conversazione guidata il circle-time il lavoro di gruppo anche a classi aperte (in orizzontale e in verticale) la ricerca-azione l’utilizzo del metodo scientifico: formulazione ipotesi, sperimentazione – ricerca dati,

tabulazione, verifica, conclusioni la pratica attiva nei laboratori il problem solving il mastery learning le mappe concettuali le tecniche multimediali le tecniche di comunicazione orale d’apprendimento con audio-supporti (L2) le esercitazioni individuali con materiali e supporti diversi la lezione frontale il gruppo dei pari…..

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MODALITÀ DI INTERVENTO IN RAPPORTO ALLE DIFFERENZE INDIVIDUALI La scuola che realizza la personalizzazione didattica e metodologica intende soddisfare il principio che “tutti i bambini devono star bene a scuola” e che “a tutti devono essere garantite uguali opportunità educative” secondo l’affermazione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione. I docenti operano per adattare le azioni di insegnamento/apprendimento nel pieno rispetto delle personalità indirizzando azioni e interventi di supporto e di adeguamento: � ai bambini che rivelano situazioni di disagio, � ai bambini immigrati portatori di nuove culture, � ai bambini che presentano difficoltà e/o disturbi negli apprendimenti di base, � ai bambini “diversamente abili” che manifestano bisogni, interessi specifici, capacità

particolari, esigenze individuali. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DIMENSIONE INCLUSIVA DELLA SCUOLA

La scuola, in base alla legge 59/1977, ha potere di autonomia organizzativa e didattica discrezionale: deve garantire agli alunni diversamente abili l'interesse primario al diritto allo studio; promuovere la partecipazione di tutte le componenti scolastiche al processo di integrazione attraverso la collaborazione e il coordinamento con il territorio; pianificare, in maniera puntuale e logica, gli interventi educativi-formativi e riabilitativi come previsto dal P.E.I. Il GLH (Gruppo di Lavoro sull’Handicap) si adopera per l’inserimento scolastico degli alunni con difficoltà, seguendo il Progetto di Vita di ciascuno di loro per aiutarli nella normalità intesa come uguaglianza di valori ed identità di diritti, pur non negando la diversità o il bisogno speciale in rapporto al deficit. CRITERI RIGUARDANTI L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per l’integrazione degli alunni diversamente abili vengono seguiti due criteri fondamentali. � Il criterio della flessibilità: la piena integrazione degli allievi che presentano difficoltà si

realizza rispettando le singole esigenze e le specificità proprie di ogni singolo alunno. I programmi non vengono seguiti in maniera rigida, ma contemplano sempre la possibilità di un adattamento in base alle sollecitazioni che intervengono nel corso dell’anno scolastico (sia per quanto riguarda i cambiamenti nella vita scolastica sia per i cambiamenti nella vita extrascolastica).

� Il criterio di condivisione: la stesura di un Progetto Educativo Individualizzato è il frutto di un lavoro condiviso che coinvolge l’intero team docenti.

LA PROGRAMMAZIONE

Obiettivo fondamentale della legge 104/92 è lo sviluppo e il potenziamento degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale. La progettazione educativa deve scaturire dal principio del Diritto allo studio e allo Sviluppo nella logica di una costruzione del Progetto di Vita che consenta all’alunno di “avere un futuro”. Il raggiungimento di questo fine lo si attua attraverso: � definizione di un Progetto di vita; � progettazione educativa individualizzata; � interventi equilibrati tra apprendimento e socializzazione nell'ambito della classe;

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� definizione collegiale degli obiettivi di apprendimento per gli alunni con disabilità in correlazione con quelli previsti per l'intera classe (tutti i docenti curricolari insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento per gli alunni con disabilità in correlazione con quelli previsti per l’intera classe);

� cooperazione e corresponsabilità del team docenti; � conoscenza della programmazione educativa da parte delle famiglie. L’apprendimento deve avvenire preferibilmente nell’ambito della classe e nel contesto del programma in esso attuato, attraverso pratiche didattiche individualizzate e di gruppo. LA VALUTAZIONE La valutazione va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Tale valutazione dovrà sempre essere considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. LA COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE

La partecipazione della famiglia degli alunni con disabilità al processo di integrazione avviene mediante una serie di adempimenti previsti dalla legge. Infatti la famiglia ha diritto di partecipare alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del P.E.I., nonché alle loro verifiche. La famiglia rappresenta un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità tra educazione formale e educazione informale. Di particolare importanza è l’attività rivolta ad informare la famiglia sul percorso educativo.

I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO:

ACCOGLIENZA, ORGANIZZAZIONE E BUONE PRASSI DIDATTIC O-EDUCATIVE I disturbi specifici dell’apprendimento , riconosciuti e supportati con la Legge 170/ 2010 con decreto attuativo e relative Linee guida nel luglio 2011, sono quella gamma di disturbi che interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo), lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale e che comprende dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia e disgnosia. Si manifestano in vari modi, più o meno evidenti, ma spesso passano inosservati per molto tempo, rendendo gli eventuali interventi molto meno efficaci. La tempestività, infatti, è il fattore più importante e decisivo ai fini prognostici. La scuola, attraverso le competenze acquisite, mette in atto forme di rilevazione e percorsi di supporto riabilitativo, per modificare o integrare potenzialità carenti per far sì che gli effetti del disturbo neurofunzionale tendano ad attenuarsi o a trovare supporto di tipo psicologico e di rendimento scolastico. La diagnosi spetta allo specialista (psicologo, neuropsichiatra infantile, logopedista, ecc.), ma prima dell'intervento dello specialista, la scuola si adopera al fine di tentare di individuare, attraverso l’identificazione dei segnali di rischio già nella scuola dell’infanzia e, nella primaria, attraverso esperienze di rilevamento precoce, ossia procedure (screening o test) basate sulla somministrazione di prove agli/alle alunni/e per raccogliere informazioni che servono ad evidenziare se vi sono rischi di un disturbo come la Dislessia e/o la derivante Discalculia e che successivamente debbano essere inviati dagli specialisti per la valutazione. La scuola pertanto s’impegna a: � individuare tali disturbi o difficoltà similari in età precoce, per consentire la messa in atto

di interventi tempestivi per ottenere una maggiore percentuale di successo;

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� coinvolgere gli aspetti neurofunzionali carenti e consentirne una reintegrazione più organizzata dei prerequisiti e delle capacità di apprendimento di base del bambino: letto-scrittura e/o apprendimento/automatizzazione del processamento numerico e del calcolo.

La legge 170/2010, inoltre, dispone che le istituzioni garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico…”. I compiti dei diversi attori che partecipano con azioni specifiche al processo di apprendimento degli alunni sono individuati dalle Linee Guida suddette, allegate al decreto Ministeriale 12 luglio 2011 e coinvolgono il Dirigente Scolastico, tutti i docenti, la famiglia, con rispetto della privacy e della riservatezza e la prassi didattica. Pertanto la formazione degli insegnanti è fondamentale per adeguare gli strumenti che la scuola utilizza per l’individuazione precoce del rischio DSA, le strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo e dispensativo, nonché l’attenzione alle ricadute psicologiche delle scelte educative e didattiche effettuate. Attenzione particolare va inoltre riservata all’adeguatezza delle forme di verifica e valutazione che dovranno concretizzarsi in prassi concrete di modalità di differenziazione a seconda della disciplina o del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite. Per ogni disciplina saranno perciò individuate le modalità più consone ad appurare l’effettivo livello di apprendimento. Per gestire i vari compiti ci si avvale di un docente Referente per i DSA con compiti di informazione, consulenza e coordinamento: ha la funzione di sensibilizzazione e approfondimento delle tematiche ed è di supporto ai colleghi direttamente coinvolti. Pertanto, fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; attiva e/o coordina azioni specifiche di rilevamento precoce del ritardo di apprendimento della letto-scrittura e i successivi laboratori di recupero con metodologia mirata; fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; offre supporto ai/alle colleghi/e riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno del Circolo; diffonde le iniziative di formazione specifica e di aggiornamento; fornisce indicazioni riguardo ad enti, associazioni, università ai quali fare riferimento per le tematiche in oggetto; fornisce informazioni riguardo a siti, piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA; funge da mediatore tra colleghi/e e famiglie, operatori dei servizi sanitari ed agenzie formative accreditate nel territorio. Nel Circolo l’incarico è affidato alla docente Lugli Cristina. INTERCULTURA La pedagogia interculturale nel nostro circolo ha i seguenti obiettivi:

⇒ attua concrete iniziative di educazione come forma più alta e globale d’integrazione; ⇒ evidenzia positivamente le diversità in uno spirito di comprensione e cooperazione; ⇒ permette di scoprire elementi di differenza, identità, e pluralità tra mondi vicini e lontani; ⇒ avvia in modo coinvolgente il rispetto, il dialogo e l’incontro tra diverse culture.

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INIZIATIVE per….

Tutti i plessi scuole d’infanzia/ primarie

Primaria: �Frank �Pertini �Giotto

Infanzia: �Bolliotra �Pascoli �Meloni

Tutti gli alunni della classe

Partecipazione a laboratori di intercultura con mediatori culturali del Comune di Carpi.

Progetto in collaborazione con la facoltà di scienze della formazione di Mo-Re “Contatto immaginato”.

Solo alunni stranieri

Full immersion, prima alfabetizzazione per bambini con scarse conoscenze linguistiche (a settembre per due settimane) Insegnanti: 2

Corsi di alfabetizzazione per alunni arrivati in corso d'anno e di italiano come L2 per alunni che hanno l'italiano non come lingua madre e che necessitano di imparare l'italiano per lo studio. Insegnanti coinvolti 17

Alunni stranieri e italiani di classi diverse

Attivazione di un post-scuola per bambini stranieri e italiani delle scuole primarie del Circolo da febbraio. Insegnanti coinvolti: 3

Nel territorio dell’Unione Terre d’Argine da tempo un gruppo di insegnanti (solitamente le funzioni strumentali) lavorano congiuntamente in una Commissione Intercultura Distrettuale. Questo ha permesso di: a) attivare uno Sportello unico di iscrizione presso il CDE di Carpi che vede coinvolte tutte

le scuole di base locali (primarie e secondarie di primo grado) e i mediatori culturali. Tale iniziativa permette di facilitare l’iscrizione, in corso d’anno, dei bambini stranieri di nuova immigrazione, agevolando il lavoro delle segreterie e le modalità d’inserimento nelle classi, dà anche indicazione per l’assegnazione della classe.

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b) Presentare un progetto alla FCRC al fine di ottenere i fondi per la Full-immersion, per l’attivazione di corsi di italiano L2, per l’utilizzo dei mediatori.

c) Formulare dei livelli di conoscenza dell’italiano da parte dei bambini stranieri; d) provvedere alla stesura dell’opuscolo informativo “Una scuola a colori” che, tradotto,

permette di favorire la conoscenza della scuola italiana ad parte dei genitori stranieri, soprattutto per i neo-arrivati.

Nel nostro Circolo inoltre è attiva una Commissione Intercultura che ha i compiti di: 1. tenere monitorati i dati e le situazioni dei bambini stranieri; 2. programmare e attivare i corsi di italiano come L2 nei vari plessi; 3. attivare forme di documentazione dei corsi; 4. suddividere i finanziamenti su mandato del collegio; 5. pubblicizzare progetti futuri e i corsi aggiornamento; 6. studiare e divulgare i documenti del Ministero.

CONTINUITA’

La Scuola, per realizzare una continuità educativa e didattica, deve: 1. essere attenta all’ambiente di provenienza dell’alunno (continuità orizzontale): la famiglia, prima di tutto; il territorio e le sue caratteristiche e problematiche, la conoscenza di tutte le risorse culturali e strumentali in esso presenti, la valorizzazione delle potenzialità educative della società civile. Ogni bambino, infatti, non vive solo a scuola, ma nella sua famiglia e nel suo ambiente naturale e sociale, col quale le scuole s’impegnano a collaborare. 2. ricercare un’unità di significato tra ciò che si è fatto ed appreso prima, e quanto si intende fare e insegnare adesso e dopo (continuità verticale). Se l’attenzione alla continuità verticale è importante sempre, diventa cruciale nelle classi-ponte: sezione dei 5 anni (con la sc. primaria 1^ classe) e classe quinta (con la 1^ classe della secondaria di primo grado). 3. coltivare l’intreccio tra gli interventi progettati per la continuità orizzontale e verticale e le attese di maturazione che la scuola stessa si aspetta dall’autonoma evoluzione di ciascuno. Percorsi e attività per la Continuità Educativa:

NIDO e SCUOLA DELL’INFANZIA

INSEGNANTI NIDO

INSEGNANTI Sc. d’INFANZIA

GENITORI

Programmazione di una attività didattica per il passaggio Nido – scuola dell’infanzia; ad ogni bambino viene consegnata una “valigetta” contenente materiali di simbolico accompagnamento verso il grado scolastico successivo.

Informazione ai genitori sul Progetto e sul materiale che il bambino dovrà iniziare al Nido o in famiglia e completare alla scuola d’infanzia.

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Presenza in sezione dei bambini del Nido con le loro Educatrici.

Accoglienza dei bambini in ingresso e delle loro famiglie in sezione: per l’intrattenimento sono messi a disposizione giochi, libri, materiali; i genitori sono guidati dalle insegnanti a conoscere i locali della scuola.

SCUOLA DELL’INFANZiA e SCUOLA PRIMARIA

NSEGNANTI Sc. d.INFANZIA

INSEGNANTI Sc. PRIMARIA

GENITORI

“Progetto continuità” di Circolo Programmazione di attività didattico-educative fra i bambini della sezione di 5 anni e quelli della scuola primaria di classe quinta in qualità di tutors. Testo di riferimento per le attività espressive e logiche del progetto: “Alfabeto delle fiabe”.

Incontro di presentazione tenuto dalla Dirigente e i futuri insegnanti delle classi prime per illustrare: i modelli organizzativi delle scuole del Circolo; l’offerta formativa e le attività disciplinari.

Uso di spazi comuni per le attività didattiche programmate. Presenza (visite) e attività laboratoriali con i bambini nella scuola Primaria.

Visita alla scuola Primaria e partecipazione coi figli ad attività ludico-laboratoriali.

Incontri specifici dedicati al passaggio dei bambini con handicap, con la presenza degli operatori dell’U.S.L.

Contributo di informazioni per la formazione delle classi prime. (maggio- giugno).

Contributo alla scelta dei libri di testo.

Eventuali contatti durante i primi mesi di frequenza. Eventuali colloqui individuali con le insegnanti volti ad un migliore inserimento del bambino.

Percorso di continuità “Il Ponte” tra le scuole dell’infanzia e Primarie. Viene consegnata una cartellina dal valore prevalentemente simbolico di accompagnamento, che reca materiali relativi a momenti della vita sociale del bambino da eseguire in tempi diversi per il raccordo tra i due gradi scolastici: infanzia - primaria.

SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRAD O

INSEGNANTI PRIMARIA INSEGNANTI SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GENITORI

Sono previsti incontri tra docenti dei due gradi scolastici per il passaggio delle informazioni relative agli alunni: compilazione di una scheda personale documentativa elaborata dalla commissione Continuità del Patto intercomunale per la Scuola.

Incontro con il Dirigente Scolast. per la presentazione dell’organizzazione oraria della scuola secondaria di 1° grado.

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commissione Continuità del Patto intercomunale per la Scuola.

scuola secondaria di 1° grado.

Colloqui tra docenti per il passaggio delle consegne a maggio/giugno.

Eventuali visite guidate nei locali della scuola.

Visite guidate con gli alunni alla scuola secondaria di primo grado e incontro con gli studenti delle classi prime e i professori.

Incontri specifici dedicati al passaggio delle informazioni dei bimbi con handicap, alla presenza degli operatori dell’U.S.L.

CRITERI PER LA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (VERIFICHE) E PER LA FORMULAZIONE DEI GIUDIZI (VALUTAZIONE) Attraverso l’osservazione informale e le osservazioni sistematiche e le griglie di rilevazione si valutano i processi di apprendimento dei bambini e, in base alla qualità delle loro risposte, si riequilibrano le proposte educativo-didattiche. Nelle Nuove Indicazioni Nazionali del settembre 2012 si esplicita in modo più chiaro che "il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave dell’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (…). Nella scuola primaria: � si valuta all’inizio per conoscere la situazione d’ingresso di ciascun bambino e, su

questi risultati, viene predisposto il percorso curricolare, anche in rapporto alle potenzialità e necessità di ogni bambino;

� si valuta in itinere per monitorare l’andamento delle attività di classe e di laboratorio, le risposte degli alunni e individuare gli interventi necessari per superare eventuali problemi;

� si valuta alla fine dei quadrimestri per poter accertare i risultati conseguiti e certificare le competenze disciplinari acquisite;

� si valutano, in base a criteri osservativi, oltre agli esiti, i progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza, il grado di partecipazione, di interesse-motivazione e di autonomia personale, le potenzialità, le attitudini, l’impegno dimostrato e il comportamento.

La valutazione ha carattere formativo, non sancisce, né sanziona: ■ serve ai docenti per capire come modificare o integrare la proposta curricolare in

rapporto agli obiettivi d’apprendimento e ai traguardi di sviluppo delle competenze; ■ serve agli alunni per controllare i progressi compiuti, orientare impegni e sforzi in

positivo al fine di conseguire obiettivi di apprendimento e traguardi di maturazione e di sviluppo della personalità.

■ Serve a costruire una certificazione delle competenze al termine della scuola dell’infanzia e primaria a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze.

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■ La certificazione di una competenza è la descrizione e la relativa valutazione di un saper fare intenzionale, efficace e contestualizzato, che richiede l’uso di diverse abilità e conoscenze. La certificazione delle competenze, così intesa, costituisce un documento integrativo alla scheda di valutazione dell’ultimo anno della primaria. .

Per l’anno scolastico in corso si fa riferimento, in materia di valutazione, all'art.3 della Legge di conversione del 30 ottobre 2008, che fornisce alle scuole indicazioni per la valutazione degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrati, nel quadro finale, con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno. Il Collegio dei Docenti ha inoltre recepito il D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009 (Regolamento sulla valutazione degli alunn) che al comma 5 – art. 1 riporta: “ Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”.

Pertanto da un modello di documento di valutazione personale dell’alunno a struttura predefinita, a livello di autonomia scolastica, ne è stato desunto uno parzialmente modificato per predisporre gli indicatori disciplinari più idonei e “coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa”. il Ministero propone alla libera determinazione delle scuole, a titolo esemplificativo, alcune tipologie di abilità desunte dagli Obiettivi di Apprendimento delle Nuove Indicazioni per il Curricolo, suddivise secondo le seguenti scansioni: 3°anno; 5°anno (traguardi de lle competenze). Nella nostra scuola il collegio dei docenti ha approvato in precedenza un modello di scheda, predisposto da una commissione di lavoro intercomunale del Patto per la Scuola a cui il collegio aveva affidato il compito di elaborare proposte per una stesura condivisa e unica del documento tra tutte le scuole primarie dei comuni partecipanti. I criteri (ambiti d’osservazione) e gli indicatori (elementi osservabili) delle abilità disciplinari sono stati scelti estrapolandoli tra quelli utilizzati lo scorso anno in coerenza con le Programmazioni elaborate dalle classi parallele. Nel presente documento è inoltre prevista la valutazione di Cittadinanza e Costituzione insieme a Storia, con un indicatore specifico graduato progressivamente secondo la classe/biennio. Le Attività d’Insegnamento Opzionali non sono più previste, poiché tutte le classi delle primarie del Circolo funzionano a tempo pieno (Legge di conversione n. 176 del 25 ottobre 2007 e Legge 169 del 30 ottobre 2008). Per valutare il comportamento dell’alunno la Commissione ha individuato una scala sintetica di aggettivazione di valore più osservativo: “Corretto/ adeguato/ non adeguato”. I riferimenti adottati dal 4° Circolo per la valuta zione in decimi delle discipline nella valutazione intermedia e finale, sono i seguenti: VOTO DECIMALE GIUDIZIO SIGNIFICATO 10/10 Ottimo

Completa padronanza degli obiettivi d’apprendimento o pieno raggiungimento degli obiettivi d’apprendimento.

9/10 Distinto

Soddisfacente raggiungimento degli obiettivi d’apprendimento

8/10 Buono Buono il raggiungimento degli obiettivi d’apprendimento

7/10 Più che sufficiente/ discreto

Adeguato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento

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6/10 Sufficiente Raggiungimento essenziale degli obiettivi d’apprendimento o non completo

5/10 Scarso/ Non sufficiente (lieve)

Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi d’apprendimento

4/10 Non sufficiente (grave)

Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di apprendimento

Nella valutazione periodica degli apprendimenti le prove predisposte devono essere sempre calibrate agli obiettivi o alle abilità da verificare, personalizzandole in base al percorso previsto per gli alunni o l’alunno specifico. Le prove di verifica devono sempre esplicitare gli obiettivi o le abilità che si intendono controllare, di conseguenza si differenziano in funzione del grado di difficoltà del percorso didattico da valutare, e pertanto il docente può modificare convenzionalmente il livello di sufficienza. Nell’applicazione della gradualità del processo di scolarizzazione e di acquisizione delle strumentalità di base, si è convenuto che per la classe prima si cerca di evitare il voto 4 e si utilizza il voto 5 per difficoltà non superate. Su proposta della Commissione POF, Autonomia e Qualità della Scuola, il Collegio dei Docenti ha approvato e riproposto l’uso di un “Allegato al documento di valutazione” per alunni che non raggiungano la sufficienza in una o più discipline negli esiti finali. L’attestazione sulla scheda valutativa della loro ammissione alla classe successiva viene giustificata nell’allegato con motivazioni specifiche delle carenze riscontrate e del loro avvio al superamento, richiedendo formalmente l’impegno dell’alunno/a ad effettuare, durante il periodo estivo, un percorso di recupero. Il Collegio Docenti con tale misura ha attivato le procedure di valutazione previste dalla Legge 169, art.3 del 30/10/2008, recante norme sulla valutazione del rendimento scolastico degli alunni e dal D.P.R. n.122 del 22/06/2009, Art. 2 comma 7. Per la valutazione degli alunni diversamente abili che usufruiscono di una programmazione annuale individualizzata e adeguatamente semplificata, è stata disposta dalla commissione di lavoro sull’handicap e lo svantaggio, la seguente tabella di riferimento per la valutazione: VOTO DECIMALE SIGNIFICATO 8/10 Si sente sicuro ed esegue i compiti con sufficiente autonomia. 7/10 Esegue i compiti assegnati con aiuto, in modo abbastanza preciso ed

adeguato. 6/10 Esegue i compiti con aiuto, complessivamente corretti. 5/10 Si avvia ad eseguire i compiti richiesti. La stessa Commissione ha escluso la valutazione della insufficienza grave (4/10) perché tutti gli apprendimenti per questi bambini sono più faticosi e necessitano di tempi lunghi di sperimentazione. La valutazione di 5/10 va utilizzata solo in casi strettamente necessari, debitamente documentati. Per gli alunni con D.S.A. i criteri generali per la valutazione sono stati inseriti a pag.41. Il Collegio dei docenti del 4° Circolo � nel rispetto delle Nuove Indicazioni per il Curricolo (D.M.31/07/07) e in un percorso

di costruzione del curricolo, armonizzando gli aspetti legislativi precedenti con quelli in sperimentazione sulle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del I Ciclo dell’Istruzione (settembre 2012),

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� nella sperimentazione di una fase applicativa degli ordinamenti, di riflessione critica che i docenti sono impegnati a condurre nel/nei prossimi anni scolastici, che porti alla individuazione degli strumenti più idonei attraverso l’esame dei contributi e delle esperienze realizzate nella propria e in altre istituzioni scolastiche,

� nell’ottica della più completa valorizzazione dell’autonomia dell’istituzione scolastica e delle professionalità, esperienze, competenze in essa presenti,

prosegue con l’utilizzo e la piena valorizzazione degli strumenti di documentazione dei processi formativi e di apprendimento in uso, aggiornandoli costantemente.

LE SCELTE ORGANIZZATIVE

MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

ORGANO COMPONENTI

FUNZIONI

CONSIGLIO DI CIRCOLO7

Presidente: un genitore Membri di diritto: il Dirigente scolastico Membri eletti: 8 docenti, 8 genitori e 2 A.T.A.

Dura in carica per tre anni. Elabora e delibera circa scelte di carattere organizzativo, gestionale e contabile. Elegge la Giunta esecutiva.

GIUNTA ESECUTIVA8

Presidente: il Dirigente scolastico Membri di diritto: il Dirigente scolastico e la Direttrice Amministrativa Membri eletti: 1 docente, 1 non docente e 2 genitori

Dura in carica per tre anni. Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del consiglio di circolo, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

COLLEGIO DEI DOCENTI9

Presidente: il Dirigente scolastico Membri : tutti i docenti (di ruolo e non) in servizio nel Circolo

Ha durata annuale. Elabora e delibera circa scelte in ambito educativo, metodologico, didattico, valutativo. Elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto; elegge, nel suo seno, i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio dei docenti.

CONSIGLIO DI INTERSEZIO-NE10 (scuola dell’infanzia)

Presidente: : il Dirigente scolastico o un docente delegato della scuola dell’infanzia Membri : tutti i docenti della scuola Membri eletti: un rappresentate dei genitori per sezione

Ha durata annuale. Si occupa della progettazione educativo didattica per la scuola / le sezioni e valuta i risultati. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione con la sola presenza dei docenti.

CONSIGLIO DI INTERCLAS-SE11 (scuola primaria)

Presidente: il Dirigente scolastico o un docente della scuola primaria da lui delegato Membri: tutti i docenti del plesso Membri eletti: un rappresentate dei genitori per classe

Ha durata annuale. Si occupa della progettazione educativo didattica per la scuola / le classi e valuta i risultati. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio interclasse con la sola presenza dei docenti. 3

7 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.8, art.10; 8 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.8, art.10; 9 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.7; 10 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.5; 11 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.5;

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ASSEMBLEE DEI GENITORI12

Membri: tutti i genitori Le assemblee dei genitori possono essere di sezione/classe, di plesso o di Circolo. Nelle assemblee di sezione/classe i genitori eleggono i loro rappresentanti. All'assemblea di sezione, di classe o di istituto possono partecipare con diritto di parola il dirigente e i docenti rispettivamente della sezione, della classe o del Circolo. Le assemblee possono essere convocate dalle insegnanti e/o dai rappresentanti.

COMITATO PER LA VALUTAZIO-NE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI13

Presidente: il Dirigente scolastico Membri eletti: 4 docenti quali membri effettivi e 2 supplenti.

La valutazione del servizio ha luogo su richiesta dell'interessato, previa relazione del Dirigente scolastico; esercita altresì le competenze previste in materia di anno di formazione del personale docente del Circolo e di riabilitazione del personale docente.

COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO E DELLA GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente scolastico *

GENITORI ELETTI

PLESSO

1 Bernini Enrico Sede Pertini 2 Bertesi Giancarlo Sede Pertini 3 Costa Valeria * Sede Giotto – Presidente 4 Palazzi Laura Sede Giotto 5 Tugnoli Stefano * Sede Meloni - vice Presidente 6 Turci Simona Sede Bollitora 7 Viola Domenico Sede Pascoli 8 Viola Massimo Sede A. Frank

DOCENTI ELETTI

PLESSO

9 Bellini Emanuela Sede Giotto 10 Bruschi Patrizia Sede Infanzia Pascoli 11 Clemente M. Giulia Sede Infanzia Bollitora 12 Galdini Silvana Sede Infanzia Meloni 13 Gasparini Marisa Sede Giotto 14 Lodi Rosita Sede Pertini 15 Saguatti Marzia Sede Pertini 16 Vincenzi Paola* Sede A. Frank

PERSONALE A.T.A.

SEDE

17 Brutto Clementina* Sede Infanzia Bollitora 18 Silvestri Michele Sede Pertini I nominativi contrassegnati con * sono i membri della Giunta esecutiva (oltre che del Consiglio), di cui fa parte anche, come membro di diritto, Calandruccio Salvatore (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi). Presiede la Giunta Esecutiva il Dirigente Scolastico .

12

D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, sezione II; art .15 ; 13 D.L. n°297 del 16/04/1994; capo I, art.11

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* DOCENTI DEL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

Scuola Primaria

Scuola dell’Infanzia

Barbi Giuliana - Membro effettivo Sala Enrica - Membro effettivo Fontanarosa Maria - “ Bruschi Patrizia – Membro supplemte Petruzziello Laura - “ Tasselli Antonella - Membro Supplente

*Al termine dell’anno scolastico si riuniscono alla presenza del Dirigente per valutare l’anno di prova del personale appena entrato di ruolo, del quale deve essere proposta la conferma all’Amministrazione Pubblica.

DISTRIBUZIONE DI FUNZIONI E COMPITI TRA I DOCENTI

AMBITI DISCIPLINARI

In tutte le scuole le discipline previste sono ripartite in ambiti. Nelle tre scuole primarie del Circolo a 40 ore ( tempo pieno riconfermato dal Decreto legge n. 147 del 07 settembre 2007- Art. 1 e successiva Legge di conversione 25.10.2007, n. 176 e legge 169 del 30/10/2008 con relativi Regolamenti applicativi n. 89/2009), con 2 docenti per classe, gli ambiti, di norma, sono articolati in: a) ambito linguistico-espressivo: lingua italiana, storia con Cittadinanza e Costituzione, arte

ed immagine, musica. b) ambito logico-matematico: matematica, scienze, geografia, scienze motorie e sportive. c)L’ora di tecnologia e informatica viene utilizzata secondo applicazioni trasversali alle

discipline e gestita generalmente in alternanza da entrambi i docenti. N.B. Possono verificarsi variazioni di assegnazione di discipline, anche in considerazione che un docente sia specializzato e abilitato all’insegnamento di Lingua Comunitaria: inglese. L’organizzazione degli ambiti avviene considerando i seguenti criteri: � Aggregazione delle discipline per: competenza

continuità didattica logica didattica

� Equivalente “dignità” didattica con conseguente congrua ripartizione del tempo e

delle presenze � Reciproca conoscenza ed integrazione delle attività formative fra gli ambiti, nella

programmazione annuale e periodica di regolazione. � Integrazione dei percorsi delle discipline, per sostenere l’unità del sapere e del

saper fare.

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I TEMPI DELLA DIDATTICA

Una sapiente organizzazione dei tempi è fondamentale per favorire processi distesi e proficui di apprendimento, creare un clima sociale positivo, evitare affaticamento e dispersione, porre attenzione ai ritmi individuali. La definizione dei tempi viene impostata considerando i seguenti criteri: � Tempo significativo dedicato al raggiungimento degli O. d’Apprendimento, evitando

l’eccessiva frammentazione e la parcellizzazione degli insegnamenti; � Struttura organizzata della didattica in fase di progettazione e impiego di strumentazioni

tecniche, capaci di supportarne l’azione realizzativa; � Attenzione al carico cognitivo: rispetto degli stili di apprendimento e dei tempi

individuali; � Alternanza di attività e metodologie diverse; � Articolazione degli orari in modo flessibile; � Attenzione ai tempi di intervallo e dei vissuti informali; � Conoscenza dei contesti sociali e culturali di vita degli alunni e della loro situazione di

partenza; � Distribuzione equilibrata e funzionale della presenza dei diversi docenti nell’arco della

giornata e della settimana.

TEMPI DI CONTEMPORANEITA’ I tempi di contemporaneità sono riconosciuti come tempi di qualificazione e differenziazione dell’offerta formativa, come “risorsa di cui le classi devono poter fruire in una congrua misura e che la scuola deve gestire in termini rigorosamente progettuali”.14 La C.M. n°38 (Organici di Diritto) del 2 aprile 200 9, dettando i passaggi applicativi della L. 169/08, indica i possibili utilizzi delle ore eccedenti/ex compresenze/contemporaneità: … per le classi a Tempo Pieno“ ……potranno essere utilizzate prioritariamente per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie e, successivamente, per organizzare e programmare le attività educative e didattiche in base al Piano dell’offerta Formativa” (pag.9.) Attuale utilizzo della contemporaneità nei plessi del Circolo: a) Attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica/ studio individuale

guidato; b) Attività varie di: laboratori, classi aperte, lavoro per gruppi omogenei o eterogenei,

ricerche, progetti multidisciplinari; c) Attività di recupero, potenziamento, integrazione e/o sviluppo dell’offerta formativa; d) Utilizzo delle ore in modo funzionale all’attivazione di progetti di Circolo / di plesso / di

classe; e) Completamento dell’orario di sostegno all’interno della classe, in caso di mancata

nomina dell’insegnante specialista; f) Sostituzione insegnanti assenti per periodi brevi; g) Uscite per visite didattiche e viaggi di istruzione.

14 Documento di Lavoro per la consultazione delle scuola, inviato dal M.P.I. nel 1996; art. 28 commi 2, 3, 5, CCNL, 29/11/2007, art 4, comma 2 CCNI 25/6/2004); art. n°3,4,5,6 del D.P.R. 275/99 (Autonomia scolastica)

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INCARICHI ATTRIBUITI; COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

Oltre all’attività specificatamente didattica, i docenti hanno incarichi per lo svolgimento di compiti funzionali all’insegnamento, all’ampliamento dell’offerta Formativa, all’organizzazione del plesso/Circolo. Le professionalità esistenti all’interno del Circolo vengono indirizzate a: a) Attività di collaborazione con il Dirigente Scolastico15 b) Interventi mirati, “prestiti professionali” con o senza ore aggiuntive c) Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa16 d) Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento17

Situazione nel Circolo per l’anno scolastico 2012/2 013:

INCARICO E NOMINATIVO

FUNZIONI E COMPITI

a)Collaboratori del D.S.: 1 Magnani Elisabetta* 2 Sala Enrica

- Sostituta del Dirigente scolastico, delegata alla firma - Coordinatrice scuole dell’infanzia.

b) Funzioni Strumentali ogni F.S. si mantiene aggiornata sulle innovazioni legislative della propria area e le applicazioni in altri Circoli; stila una relazione finale scritta, da riferire alla Commissione Autonomia e al Collegio Docenti.

�Area coordinamento Progetti di Circolo: Notardonato Mirella

- Coordina e promuove i Progetti di Circolo e coordina la Commissione preposta;

- Agisce da tramite tra i vari soggetti, a diverso titolo, coinvolti: Dirigente scolastico, Ufficio di Segreteria, docenti, Enti esterni istituzionali e non, Fondazione, CSA, esperti e collaboratori esterni

- Elabora strumenti di monitoraggio per i progetti, in collaborazione con la Commissione e coi docenti che li hanno realizzati.

- Stila una relazione finale da sottoporre al collegio dei Docenti.

�Coordinatore interventi e servizi per alunni (handicap e svantaggio) Rossi Lara

-coordina il lavoro della Commissione Handicap e Svantaggio; -partecipa, come referente del Circolo, alla Commissione Tecnica

“Handicap e Svantaggio” prevista dal Patto Intercomunale per la Scuola;

-si occupa del raccordo con le scuole materne per i percorsi di continuità;

-mantiene i contatti con gli Enti Istituzionali quali l’ASL; -Individua strategie atte a migliorare problematiche legate a

difficoltà di apprendimento e relazione;

15 C.C.N.L. 2002-2005; art. 31 16 C.C.N.L. 2002-2005; art.30; 17 C.C.N.L. 2002-2005; art.28;

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-è referente per i DSA e la Discalculia; -ricerca esperienze già effettuate e ne cura la diffusione; -si occupa di acquisti specifici richiesti dalla Commissione

Handicap e Svantaggio.

�POF - Autonomia – Qualità della scuola

Notardonato Mirella

-Propone le linee fondamentali mirate al miglioramento dell’offerta formativa in collaborazione con la Commissione Autonomia;

- Mantiene i contatti con la Direzione Amministrativa e Commissioni tecniche del Patto Intercomunale per la Scuola;

- Elabora proposte per il monitoraggio e il miglioramento della qualità della scuola in collaborazione con la commissione qualità;

- Promuove e coordina le attività di continuità soprattutto con la scuola dell’Infanzia;

- Coordina la Comissione Autonomia e la informa sul percorso realizzato: Punti forti, Punti deboli;

- Stila una relazione finale da sottoporre al collegio dei Docenti.

�Interventi e servizi per alunni – Responsabile attività interculturali, Spagnol Paola

- Coordina la Commissione Intercultura - mantiene i rapporti con i mediatori culturali e con le figure

disponibili ad interventi didattici (alfabetizzatori esterni); - partecipa, come referente del Circolo, alla Commissione Tecnica

“Integrazione e Intercultura ” prevista dal Patto Intercomunale per la Scuola, redige un verbale e ne invia copia a ogni plesso;

- ricerca esperienze già effettuate e ne cura la diffusione; - individua strategie idonee per migliorare l’intervento;

- si occupa dello “Sportello Centro Unico Iscrizione” per alunni

stranieri.

�Area coordinamento Informatico di Circolo Petruzziello Laura

- Coordina i lavori della Commissione Informatica. - Elabora strategie idonee per l’attivazione dell’alfabetizzazione informatica e s’informa sulle innovazioni predisposte. - Controlla la dotazione informatica all’interno delle scuole inviando la documentazione richiesta agli Enti di competenza. - Partecipa come referente del Circolo alla Commissione “Nuove Tecnologie” prevista dal Patto Intercomunale per la Scuola. -Raccoglie e seleziona materiali prodotti dai plessi. - Aggiorna le pagine Web. - Si occupa degli acquisti specifici richiesti dalla Commissione Informatica .

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ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE A.T.A. La segreteria è composta del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi e da 5 assistenti che assicurano l’organizzazione amministrativa. Indirizzo di posta elettronica: mailto:[email protected] I servizi generali sono assicurati dai collaboratori scolastici.

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi

Calandruccio Salvatore

Svolge attività lavorativa di rilevante complessità e avente rilevanza esterna. � Sovrintende con autonomia operativa:

- ai servizi generali amministrativo contabili, ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti;

- al personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze. � Organizza l’attività del personale A.T.A., nell’ambito delle direttive del Dirigente

scolastico e, quando necessario, attribuisce incarichi di natura organizzativa e prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo.

� Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili.

� Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi e attuativi.

� Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale.

� Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell’ambito delle istituzioni scolastiche. � Può svolgere attività di supporto amministrativo alla progettazione e realizzazione di

iniziative didattiche, decise dagli organi collegiali.

Bandieri Paola (Area personale docente)

Costabile Lucia (Area contabile amministrativa)

La Rocca Rachela (Area personale ATA e protocollo)

Ripa Mario Giacomo (Area Alunni)

Assistenti amministrativi

Giorgio Roberto

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Svolgono attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta � Eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e

capacità di esecuzione delle procedure anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione.

� Hanno competenza diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo. � Possono essere addetti, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla

registrazione (entrate e uscite) del materiale e delle derrate in giacenza.

Collaboratori scolastici

Segreteria Giotto Pertini A. Frank Sette Michele

De Soricellis Maria Garagnani Cristina Rega Nicla Romano Angelo

De Santis Daniela Finocchio Teresa Galdi Valeria Silvestri Michele

Corradini Simonetta Livaldi Patrizia

Infanzia Pascoli Infanzia Bollitora Infanzia Meloni Caggia Antonietta

Brutto Clementina Bottazzi Diella

Eseguono, nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzate da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di: � Accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente

antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione. � Accoglienza e sorveglianza nei confronti del pubblico. � Pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi. � Vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria

durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti.

� Ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e all’uscita da esse, nonchè nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.

� Apertura e chiusura dei locali, controllo degli accessi e dei movimenti interni degli alunni.

� Collaborazione nell’accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi anche non scolastiche: palestre, laboratori, visite guidate e i viaggi di istruzione.

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Gli incarichi specifici individuati per gli Assiste nti Amministrativi per l’anno scolastico 2012/2013 sono:

- Funzione vicaria del Direttore SGA Delegato alla organizzazione ed al coordinamento servizi amministrativi e generali, nonchè al coordinamento specifico aree contabilità, bilancio e patrimonio. Gestione Revisori dei Conti;

- Responsabile dell’iter istruttorio propedeutico alla predisposizione e alla redazione dei provvedimenti di inquadramento e di ricostruzione carriera di tutto il personale;

Incarichi assegnati ai titolari della 1° posizione economica:

- Responsabile dell’ufficio di protocollo e delle comunicazioni sul sito web – Ass.Amm.vo La Rocca Rachela ;

- Responsabile del coordinamento ed organizzazione generale dell’ufficio per la didattica - Ass.Amm.vo Ripa Mario Giacomo.

Le attività aggiuntive individuate per l’anno scola stico in corso per gli Assistenti Amministrativi sono:

- Responsabile e Coordinamento Front e Back Office ufficio per la gestione del personale Docente;

- Responsabile e Coordinamento Front e Back Office ufficio per la gestione del personale ATA

- Responsabile dell'attività negoziale compreso i viaggi di istruzione; - Attività di collaborazione con gli uffici amministrativi degli enti locali; - Intensificazione per carico di lavoro per sostituzione del collega assente; - Collaborazione a progetti;

Oltre alle attività aggiuntive sopra descritte viene stanziato un fondo che verrà utilizzato per altre attività che si potrebbero presentare durante l'anno, per la premialità del servizio e/o della disponibilità resa, per la retribuzione delle ore straordinarie. Le ore straordinarie per gli assistenti amministrat ivi e del DSGA sono:

- per situazioni particolari che si possono verificare nel corso dell’anno scolastico

Gli incarichi specifici individuati per i Collabora tori Scolastici per l’anno scolastico 2012/2013 sono:

- Responsabile assistenza materiale alunni scuola dell’infanzia e diversamente abili; - Responsabile assistenza materiale alunni diversamente abili;

Incarichi assegnati ai titolari della 1° posizione economica:

- Responsabile del centralino e relazioni con il pubblico – ( Sig.re Sette Michele) - Responsabile del centralino e relazioni con il pubblico e agli alunni per l'utilizzo del

badge dei pasti scuole primarie – ( Sig.ra De Santis Daniela) - Responsabile assistenza materiale alunni diversamente abili – (Sig.ri Silvestre

Michele, Garagnani Cristina, Livaldi Patrizia); - Responsabile assistenza materiale alunni scuola dell’infanzia e diversamente abili –

(Sig.re Brutto Clementina, Bottazzi Diella);

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Le attività aggiuntive individuate per l’anno scola stico in corso per i collaboratori scolastici sono:

1. Responsabile assistenza materiale alunni scuola dell’infanzia e diversamente abili; 2. Responsabile assistenza materiale alunni diversamente abili; 3. Supporto agli alunni per l'utilizzo del badge dei pasti scuole primarie; 4. Responsabile per l’approvvigionamento del materiale di pulizia e medico del plesso; 5. Piccola Manutenzione; 6. Intensificazione per carico di lavoro per assenza di personale nel proprio plesso; 7. Intensificazione per carico di lavoro per assenza di personale in altra sede; 8. Flessibilità per turno di servizio su due sedi; 9. Responsabile per l’approvvigionamento del materiale di pulizia e medico del plesso;

Oltre alle attività aggiuntive sopra descritte viene stanziato un fondo che verrà utilizzato per altre attività che si potrebbero presentare durante l'anno, per la premialità del servizio e/o della disponibilità resa, per la retribuzione delle ore straordinarie. Le ore straordinarie, individuate per il recupero d ei prefestivi per i collaboratori scolastici, sono: 1. riunioni di assemblea di classe,interclasse docenti e docenti/genitori (collegio dei docenti), elezioni organi collegiali e colloqui individuali; 2. riunioni di Giunta e di Consiglio di circolo; 3. riunioni di commissioni varie, 4. apertura scuole di sabato per i genitori delle future prime e scuole dell’infanzia; 5. feste di natale e di fine anno scolastico; 6. riunioni del comitato genitori; 7. riunioni non previste che per qualsiasi ragione si dovessero rendere necessarie; 8. sostituzione di colleghi assenti per pulizie;

ORARIO DI SEGRETERIA

Orario di ufficio Ricevimento per il pubblico, per il personale docente e A.T.A.

Giorno

Dalle Alle Dalle Alle Lunedì 7.30 14.00 11.00 14.00

7.30 14.00 11.00 14.00 Martedì 14.30 17.30 15.00 17.00

Mercoledì 7.30 14.00 11.00 14.00 7.30 14.00 11.00 14.00 Giovedì

14.30 17.30 15.00 17.00 Venerdì 7.30 14.00 11.00 14.00

CHIUSURE PRE-FESTIVI:

24 Dicembre 2012 - 31 Dicembre 2012 – 14 Agosto 2013 – 16 Agosto 2013 L’ufficio di segreteria, nei giorni di sospensione delle attività didattiche, osserverà l’orario dalle ore 7,30 alle 14,42 con orario al pubblico dalle 10,30 alle 12,30.

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ORARI DI VIGILANZA, APERTURA E CHIUSURA DEI PLESSI

I collaboratori scolastici assicurano in ciascun plesso l’apertura e la chiusura dei locali come segue:

SCUOLA GIORNI dalle ore alle ore A. Frank dal lunedì al venerdì 7,30 16.30 Giotto dal lunedì al venerdì 7,30 16.30 Pertini dal lunedì al venerdì 7.30 16.30 Nelle scuole primarie l’assocciazione Lilluput dalle 16,30 alle ore 18,30 svolgerà il servizio di post-scuola. N.B. : Il servizio del pre-scuola funziona dalle ore 7,30 alle 8.25 in tutti i plessi di scuola

primaria. Alla scuola A.Frank e Giotto è gestito da personale inviato dal Comune, mentre alle

primarie Pertini è svolto sia un collaboratore scolastico che da personale inviato dal Comune.

Le norme sulla vigilanza alle entrate ed alle uscite degli alunni, approvate dal Consiglio di Circolo, prevedono: a) il ritiro del minore, al termine delle lezioni, da parte di un genitore, o chi per lui, purchè sia maggiorenne e autorizzato con regol are delega scritta; b) la promozione di servizi di post e pre-scuola nei p lessi dove ve ne sia la richiesta.

Presso gli uffici di Segreteria del 4° Circolo, sit uati in viale Carducci 34/L negli orari previsti di apertura al pubblico, l’utenza può ricevere tutte le informazioni e indicazioni utili

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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Il Collegio dei Docenti ha deliberato le seguenti modalità di comunicazione e collaborazione tra la scuola e le famiglie: � Ricevimenti generali bimestrali; mensili individuali,secondo il calendario predisposto e,

ogni volta si renda necessario, anche su appuntamento. � Colloqui individuali con i genitori dei bambini iscritti al primo anno della scuola

dell’Infanzia. � Per i genitori degli alunni delle classi prime, all’inizio dell’anno scolastico viene indetta

una assemblea per illustrare: finalità, metodologie di lavoro, aspetti organizzativi della scuola, e per raccogliere ulteriori elementi conoscitivi sui bambini.

� Consigli di intersezione, di interclasse con i rappresentanti dei genitori. � Assemblee di classe convocate dagli insegnanti e/o dai rappresentanti dei genitori. � Colloquio di consegna del documento di valutazione quadrimestrale (2 volte). � Collaborazione per l’allestimento delle feste delle scuole di fine anno. � Strumenti ordinari di comunicazione: avvisi sul diario, circolari del Dirigente Scolastico,

lettere apposite per situazioni o esigenze particolari. � Sensibilizzazione verso i ruoli educativi della famiglia attraverso indagini relative ai

bisogni per attuare progetti di formazione per il sostegno delle funzioni genitoriali. COMMISSIONE DI CIRCOLO PER: “PROGETTO DI SOSTEGNO DELLE FUNZIONI GENITORIALI”

Nominativi

Funzioni e compiti

Componente genitori: Sc. primaria “Frank”: Adami E. - Richiusa A. Sc. primaria “Giotto”: Garuti G. Sc. primaria “Pertini”:Vecchi M.C.- Djarboui N. Componente docenti: Sc. Primaria “A. Frank”: Barbi Giuliana Sc. Primaria “Giotto”: Bellini Emanuela Sc. Primaria “Pertini”: Notardonato Mirella

-Rileva i bisogni sui temi più rifcorrenti nel rapporto genitori-figli –scuola-società. - Elabora questionario sui temi più pregnanti e lo sottopone ai genitori del Circolo. -Tabula i dati e valuta gli esiti. -Elabora il Progetto sull’argomento più richiesto individuando le scelte organizzative e gestionali più opportune e condivise. - Predispone tempi, spazi del progetto, contatta esperti, divulga materiali informativi- pubblicitari, -Attua il monitoraggio in itinere di dati quantitativi e qualitativi relativi ai partecipanti. -Sottopone ai genitori il questionario/qualità del gradimento ed efficacia delle attività proposte. -Tabula i dati di verifica e li formalizza. -Effettua la valutazione finale del percorso. - Produce la fase di rendicontazione economica al Patto per la Scuola per rimborso dei costi del progetto. - Tiene rapporti con gli Organi Collegiali Istituzionali e imposta la progettazione futura.

Referenti: Componente docenti: Notardonato Mirella

rappresenta il Circolo all’interno della commissione tecnica distrettuale del “ Patto per la scuola”.

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LE SCELTE DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ DELL’OFFERTA FOR MATIVA LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

Nell'attuale fase di progressiva trasformazione dei processi di autonomia e di riforma del sistema scolastico, è stato predisposto un piano di formazione dei docenti finalizzato al sostegno dei processi innovativi. Nell'ambito di tale piano sono previste iniziative di formazione dei docenti anche di tipo e-learning integrato, cioè un ambiente di apprendimento basato su un modello di blended e-learning, che propone una combinazione di formazione ondine, piattaforme specialistiche ed incontri in presenza.

“EMERGENZA TERREMOTO” promosso dall’Unione Terre d’Argine Formatore e consulente: Dr. M. Maggi

Il progetto rientra nel quadro generale degli interventi di prevenzione secondaria per il sostegno psico-sociale, successivo all’evento sismico, evitando l’evolversi di un disturbo post-traumatico da stress. Il progetto è strutturato in interventi-azioni per aumentare le informazioni e le competenze professionali e relazionali di gestione dell’ansia e delle paure. Il corso di 8 ore per ogni ordine scolastico, si è svolto in settembre 2012.

PROGETTO DI INTERVENTO PSICOLOGICO POST EMERGENZIALE A.U.S.L. di MO - Dipartimento Salute Mentale Settore di Psicologia. Relatrice Dott.ssa Avanzi

Il corso è rivolto al personale docente delle scuole modenesi colpite dal sisma per offrire sostegno nella fase di rientro a scuola, come parte di una normalità e di una ordinarietà che presentano segni eccezionali, sia nella dimensione emotiva legata al terremoto (vissuti, paure passate e future) che per quella di supporto e counselling nella relazione con i bambini e le famiglie. Svolgimento: 30/10/2012 e 6/11/2012 c/o sc. Infanzia Pascoli.

“LA RESILIENZA NELL’AFFRONTARE LE PERDITE E I LUTTI” Strategie e strumenti operativi per docenti e genitori. Formatore e conduttore: Dott. M. Maggi

Corso di formazione per docenti (h10)e genitori (h 3) del 4° Circolo per aiutare le persone nel “resistere” alle situazioni avverse della vita, come le perdite affettive (separazioni), le perdite geografiche (allontanamento dalla propria casa, terra, lingua, cultura e religione) ed eventi traumatici e difficili come i lutti. Inoltre, il corso vuole fornire strategie, strumenti operativi per sostenere e rafforzare questa resilienza. Svolgimento: ottobre-novembre 2012, c/o sc. Infanzia Bollitora.

LINGUA COMUNITARIA: INGLESE (Corsi del MIUR)

Attivazione di un corso di formazione per Generalizzazione dell'inglese nelle classi della scuola primaria: attuazione di corsi residenziali e online per formazione nuovi docenti specializzati su aspetti didattici e metodologici.

CORSO AGGIORNAMENTO INFORMATICO; LIVELLO BASE

Il corso di formazione è promosso e gestito all’interno del 4° Circolo per favorire la generalizzazione dell'informatica con

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l'acquisizione da parte dei docenti delle conoscenze di base del sistema operativo e degli applicativi. Istituzione di 2 corsi paralleli dal 22/01/2013: c/o sc. Pertini e c/o Giotto. Ogni corso dura 16 ore, divise in 8 lezioni da 2 ore ciascuna. Docenti formatori: Frulio Maddalena e Petruzziello Laura.

SEMINARIO "UTILIZZARE LA LIM PER UNA DIDATTICA ATTIVA"

Relatrice: Prof.ssa A. Greco (A.N.P) Scuola Capofila 4° Circolo Did. Carpi

Formazione in servizio del personale docente sulle caratteristiche tecnico-strumentali dell’uso della LIM nella comunicazione e nella didattica. Data: 28/02/2013 CARPI - MO – ore 16.30-19.00.

LA DIDATTICA PER COMPETENZE Formazione promossa e gestita all’interno del 4° Circolo – Carpi per incontri sulle innovazioni introdotte dall’avvio della didattica per competenze. Il richiamo al testo e alla struttura delle Indicazioni del settembre 2012, valorizza la verticalità del curricolo, consente scelte graduali e progressive, costituisce un’occasione importante per superare la separatezza culturale e pedagogica fra scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado.

LA DIDATTICA PER PICCOLO GRUPPO (conduzione Dirigente Scolast. Prof.ssa M. Cristina Santini)

Il lavoro di piccolo gruppo come strategia didattica per consentire la partecipazione più attiva di chi apprende attraverso la pratica della discussione con gli altri sui contenuti, lo scambio di idee e punti di vista per risolvere i problemi. L’insegnate diviene il facilitatore dell’apprendimento. Metodi applicativi : Il role playing, l’apprendimento cooperativo,…. Iniziativa di autoaggiornamento per i docenti del 4° Circolo prevista per giugno 2013.

PROGETTO: “FRONTEGGIARE IL DISAGIO PER PROMUOVERE IL

BENESSERE A SCUOLA”

(ex progetto SbulloUniamoci)

per la Scuola Primaria

Progetto formativo per le Scuole del Patto Intercomunale dell’Unione Terre d’ Argine. Formazione per insegnanti di sc. primaria sul metodo Gordon, a livello teorico e simulato: 1° corso: “ LA GESTIONE DELLA DISCIPLINA , LA DEFINIZIONE REGOLE E DEL CONFLITTO IN CLASSE ” 2° corso: “ PREVENZIONE, AGGRESSIVITÀ, BULLISMO” .I due corsi si propongono di aiutare i docenti a comprendere i vari fattori che interagiscono fra loro, aumentare le competenze professionali e la capacità di gestire situazioni “problematiche”, individuare strategie che migliorino la gestione della classe, della disciplina e del conflitto (24 ore l’uno).

PIANO DI SICUREZZA – U.S.P. di MO Formazione e aggiornamento continui del personale docente e A.T.A. su sicurezza e privacy e rinnovo dei corsi per gli addetti alla

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Sicurezza e per gli incaricati del Primo Soccorso e dell’Antincendio.

Il Collegio Docenti per quanto riguarda il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione dei docenti dell’istituzione scolastica delibera inoltre per l’anno scolastico 2012/13: � Iniziative di formazione ed aggiornamento promosse e deliberate dal Collegio

Docenti in data 25/10/2012 e sopra citate; � iniziative realizzate in autoaggiornamento, in pratica iniziative promosse da Enti

accreditati a cui i docenti decidono di partecipare di loro iniziativa; � il Collegio riconosce la più ampia libertà ai singoli docenti di accedere ad iniziative

di aggiornamento che migliorino la loro professionalità, con le modalità previste dalle normative del contratto.

RETI DI SCUOLE

Il 4° Circolo favorisce e promuove accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali: • Rete interna: Team – insegnanti / operatori – Scuola dell’Infanzia – Scuola Secondaria

di primo grado • Rete esterna: famiglie – territorio – strutture locali – Plessi – Circoli – Rete nazionale –

Rete internazionale L’accordo18 di rete può avere in oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità, ferma restando l’autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali. L’accordo può prevedere lo scambio temporaneo di docenti che liberamente vi aderiscono. Nell’ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti laboratori finalizzati, tra l’altro a :

a) la ricerca didattica e la sperimentazione; b) la documentazione, secondo procedure definite a livello nazionale, per la più

ampia circolazione, anche attraverso la rete telematica, di ricerche, esperienze, documenti e informazioni;

c) la formazione in servizio del personale scolastico. Nelle reti di scuole, gli organici funzionali di Istituto possono essere definiti in modo da consentire l’affidamento a personale dotato di specifiche esperienze e competenze organizzative e di raccordo interistituzionale e di gestione dei laboratori. Il Circolo, sia singolarmente che in collegamento in rete, stipula convenzioni con Università statali o private, ovvero con Istituzioni, Enti, Associazioni anche del volontariato e del privato sociale o Agenzie operanti sul territorio che intendano dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi nel campo educativo e formativo. Per l’anno scolastico in corso sono previste attività nelle classi con: • esperti dei servizi forniti dall’Amministrazione Comunale, quali: C.D.E. di Carpi, teatro

(sospeso al momento), biblioteca “Il falco magico”, ludoteca del Castello dei Ragazzi, fonoteca, videoteca, archivio storico, polizia urbana, ambiente, sanità, canile intercomunale;

18 C.M. n°14 del 22/1/91 applicata dal DPR n°202 del 23/6/90 che ha modificato l’intesa del 14/12/85

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• esperti di società sportive operanti sul territorio: avviamento allo sport e ad alcune discipline, nuoto, psicomotricità.

ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE Dal primo giorno di scuola, e fino al termine delle lezioni, viene attuato il servizio di pre-scuola, nei locali dei singoli plessi, a domanda individuale. Le iscrizioni e il pagamento delle quote sono da espletare presso l’Assessorato alle Politiche Scolastiche che ne è referente. In risposta alle richieste delle famiglie degli alunni, per coloro che ne faranno domanda, dal mese di ottobre sarà possibile prolungare il tempo scolastico19 in tutti i pomeriggi della settimana, dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Il servizio, a pagamento, è assicurato dalla presenza, nei tre plessi, di operatori qualificati con competenze per settori espressivi, musicale, didattico-disciplinare,….La frequenza può essere continuativa o concordata secondo le necessità quotidiane, settimanali o mensili. Scuola Primaria A. Frank: dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, attività gestite dalla Associazione Solidarietà Lilliput; Scuola Primaria “Giotto”: dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, attività gestite dalla Associazione Solidarietà Lilliput; Scuola Primaria “Pertini”: dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, attività gestite dalla Associazione Solidarietà “Lilliput”.

19 D.L. 16/04/94 n°.297; art.10, comma 3, lettera e

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1) PIANO DI SICUREZZA

2) Lettera ai genitori sulla gestione

dell’emergenza

3) Materiali della Dott.ssa A. Reverberi

per il corso di formazione: “ LA GESTIONE DELLE EMERGENZE NELLA SCUOLA”

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IL PIANO DI SICUREZZA 20

Il piano per l’attuazione della normativa in materia di sicurezza nell’Istituzione Scolastica si

compone di due parti essenziali: documento di valutazione dei rischi e piano di

emergenza .

1. Il documento di valutazione dei rischi(DVR) contiene tutte le indicazioni in merito alla valutazione e stima dei vari rischi presenti all’interno dell’edificio scolastico, viene periodicamente aggiornato(periodicità sistematica del controllo: impianti elettrici, dispositivi antincendio/uscite emergenza, a seguito delle rilevazioni effettuate in loco dal DS (Dirigente scolastico = datore di lavoro), dal RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) e dal RLS(Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza); il DVR è depositato presso la Direzione per attivare le necessarie misure di tutela degli alunni e dei lavoratori della scuola.

2. Il piano di emergenza è invece il documento che, inserito all’interno di ogni processo informativo dei dipendenti, deve rappresentare la raccolta delle informazioni necessarie all'attuazione del piano stesso.

La procedura deve essere una guida di facile consultazione per tutti i dipendenti della

scuola in tutte quelle occasioni di emergenza che si possono verificare durante l'attività

lavorativa.

Il manuale descrive chiaramente le procedure da seguire in caso di emergenza e i

comportamenti che dovranno tenere tutte le persone presenti nell’Istituto, sia quelle

addette all'intervento, sia quelle non addette, gli esterni (ditte di manutenzione) e i

visitatori.

SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA Scopo del piano di emergenza, di evacuazione e di pronto soccorso è di ridurre le conseguenze di eventuali incidenti, in ambito scolastico, mediante il razionale impiego di risorse umane e materiali. Esso deve quindi contenere una chiara e semplice indicazione riguardo alle modalità delle operazioni di evacuazione e di pronto intervento in situazioni di pericolo.

Obiettivi e finalità del piano di emergenza

Gli obiettivi del piano sono:

• soccorrere le persone

• curare i feriti

• evitare ulteriori infortuni

• limitare i danni alle cose ed all'ambiente

• controllare l'evento, rimuovere la causa

• identificare le vittime

20 secondo il D.L. 626/94 e il D.M. 392/98

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• collaborare con i soccorsi esterni

• conservare la registrazione dei fatti

• prevedere ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili),

il coinvolgimento degli interessati nelle diverse fasi del processo;

• considerare le difficoltà specifiche presenti per le persone estranee al luogo di

lavoro;

• conseguire adeguati standard di sicurezza per tutti senza determinare alcuna forma di discriminazione tra i lavoratori; progettare la sicurezza per i lavoratori con disabilità in un piano organico, che incrementi la sicurezza di tutti, e non attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori(Circolare Ministero Interno 01/03/2002, n.4, “Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili”).

INCARICHI DI RESPONSABILITÀ

Incarico Nome

Responsabile S.P.P. Dott.ssa Angela Reverberi (per triennio)

Rappr. dei lavoratori per

la sicurezza(R.L.S.)

Begatti Lorella (docente)

Medico competente Dott.ssa La Rosa Giovanna

• figure sensibili: squadre addetti antincendio e primo soccorso, evacuazione.

ORGANIZZAZIONE DELL'EMERGENZA Obiettivi del piano Il piano tende a perseguire i seguenti obiettivi: • affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla

popolazione scolastica; • pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che

esterni; • coordinare i servizi di emergenza, secondo le indicazioni dello staff tecnico e della

direzione didattica; • fornire una base informativa/formativa per la formazione del personale docente, degli

alunni e dei genitori, nell’ottica di un’autentica cultura della sicurezza da diffondere tra tutti i protagonisti della comunità scolastica.

• sapersi orientare nel caso di presenza di persone disabili:; • essere in grado di percepire il pericolo e/o l'allarme.

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Informazione L'informazione agli insegnanti e agli studenti prevede incontri per l'acquisizione delle procedure e dei comportamenti individuati nel piano, lo studio di casi esemplari tramite la visione di video e la partecipazione a dibattiti. E' necessario sintetizzare il Piano di Emergenza in un foglio informativo da distribuire ai vari soggetti. In caso di presenza di persone disabili, occorre puntualizzare le specifiche procedure per l’esodo dall’Istituto scolastico dei singoli casi. Classificazione emergenze EMERGENZE INTERNE EMERGENZE ESTERNE Incendio Ordigno esplosivo Allagamento Emergenza elettrica Fuga di gas Versamento Infortunio/malore

Incendio Attacco terroristico Alluvione Evento sismico Emergenza tossico-nociva

Centro di Coordinamento E' qui che si svolgono le funzioni preposte per coordinare l'emergenza, tenere i contatti con le autorità esterne, decidere le azioni per affrontare l'emergenza e, in caso di evacuazione, è il punto di riferimento per le informazioni provenienti dalle aree di raccolta. Composizione della Squadra di Emergenza La squadra di Emergenza è composta da tre gruppi: 1- SQUADRA DI PREVENZIONE INCENDI, 2- SQUADRA DI PRONTO SOCCORSO, 3- SQUADRA DI EVACUAZIONE. La squadra di emergenza è poi suddivisa nelle seguenti figure: INCARICO FIGURA Emanazione ordine di evacuazione

Coordinatore dell'emergenza

Diffusione ordine di evacuazione

Addetto Segret. o non docente

Chiamata di soccorso

Addetto Segreteria

Responsabile dell'evacuazione della classe

Docente o non docente

Responsabile centro di Addetto Segreteria o Docente

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raccolta esterno ______ Interruzione energia elettrica/gas Piano_________

Non Docente di piano

Controllo operazioni di evacuazione Piano_________

Non Docente di piano

Controllo chiusura apertura cancelli esterni

Non Docente di piano

PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione • Compiti del Coordinatore delle emergenze Valuta la situazione di emergenza e, di conseguenza, la necessità di evacuare l’edificio, attuando la procedura d’emergenza prestabilita. Dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali. Dà il segnale di evacuazione generale e ordina all'addetto di chiamare i mezzi di soccorso necessari. Sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso. Dà il segnale di fine emergenza.

• Responsabili dell'area di raccolta All’ordine di evacuazione dell’edificio: 1) Per i non docenti:

- si dirigono verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di piano;

- acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza dei loro alunni e la trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto);

- comunicano al Capo d’Istituto la presenza complessiva degli alunni;

2) Per i docenti:

- effettuano l’evacuazione della propria classe, come previsto dalla procedura d’emergenza;

- arrivati all'area di raccolta, acquisiscono la presenza dei loro alunni e la trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto);

• Responsabile chiamata di soccorso

All’ordine di evacuazione dell’edificio: attende l'avviso del Coordinatore dell'emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso seguendo le procedure previste. Si dirige verso l'area di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano.

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• Responsabile dell'evacuazione della classe - Docente All’insorgere di una emergenza: contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell'emergenza. All’ordine di evacuazione dell’edificio: fa uscire ordinatamente gli alunni iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli alunni procederanno in fila indiana, tenendosi per mano senza spingersi e senza correre; un alunno assume la funzione di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila". Prende il registro delle presenze, con gli alunni si reca all'area di raccolta e fa l'appello per compilare l'apposito modulo allegato al registro. NOTE Nel caso di presenza di disabili, deve intervenire la persona designata per l'assistenza di tali alunni. I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle procedure di evacuazione della classe. • Responsabile di piano - (personale non docente) All’insorgere di una emergenza: individua la fonte del pericolo, ne valuta l’entità e suona la campanella di "inizio emergenza". Avverte immediatamente il Coordinatore dell'emergenza e si attiene alle disposizioni impartite. All’ordine di evacuazione dell’edificio: toglie la tensione elettrica al piano, agendo sull’interruttore e chiude la valvola di intercettazione del gas. Se è addetto alla portineria, apre i cancelli, li lascia aperti fino al termine dell'emergenza ed impedisce l'ingresso agli estranei. Favorisce il deflusso ordinato dal piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell’esodo). Vieta l'uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non di sicurezza; Al termine dell’evacuazione del piano, si dirige verso l'area di raccolta esterna. • Alunni apri-fila chiudi-fila soccorso All’ordine di evacuazione dell’edificio: Mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente. Gli Apri-fila devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i compagni alla propria area di raccolta. I Chiudi-fila hanno il compito di verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe evacuata e di chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota). Per tutti gli Istituti è necessario che vengano individuati in ogni classe Studenti per il Soccorso o personale dipendente dislocato specificatamente per aiutare i disabili o persone ferite durante tutte le fasi dell'evacuazione.

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Enti esterni di pronto intervento PRONTO SOCCORSO 118 VIGILI DEL FUOCO 115 POLIZIA 113 CARABINIERI 112 CENTRO ANTIVELENI MILANO

02-66101029

Chiamate di soccorso Tra la Scuola e gli Enti preposti deve essere definito un coordinamento perché sia organizzato il soccorso nei tempi più rapidi possibili in relazione all'ubicazione della Scuola, delle vie di accesso, del traffico ipotizzabile nelle varie ore del giorno. NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE NORME PER L'EVACUAZIONE Interrompere tutte le attività. Lasciare gli oggetti personali dove si trovano. Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare. Uscire ordinatamente Incolonnandosi dietro gli Apri-fila; Procedere in fila indiana, tenendosi per mano o con una mano sulla spalla di chi precede. Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell'evacuazione; Seguire le vie di fuga indicate; Non usare mai l’ascensore; Raggiungere l'area di raccolta assegnata. IN CASO DI EVACUAZIONE PER INCENDIO RICORDARSI DI: Camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi dal fumo, non uscire dalla classe, sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; segnalare la propria presenza dalle finestre. NORME PER INCENDIO

Chiunque si accorga dell’incendio: � avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore che interviene immediatamente; � avverte il Coordinatore che si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di pre- � allarme. Questo consiste in: � interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno. � se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVFF e se necessario il Pronto

Soccorso;

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� dare il segnale di evacuazione; � avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione; � coordinare tutte le operazioni attinenti.

Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone lo stato di cessato allarme. Questo consiste in: � dare l'avviso di fine emergenza; � accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci; � arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori � far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a

strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari). Chiedere eventualmente consulenza a VVF, tecnici;

� avvertire (se necessario) compagnie Gas, Enel. NORME PER EMERGENZA SISMICA Il Coordinatore dell’emergenza in relazione alla dimensione del terremoto deve: - valutare la necessità dell'evacuazione immediata ed eventualmente dare il segnale di stato di allarme; - interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell'energia elettrica; -avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione; - coordinare tutte le operazioni attinenti.

I docenti devono:

- mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale evacuazione.

Gli alunni devono:

- Posizionarsi ordinatamente nelle zone sicure individuate dal piano di emergenza; - Proteggersi, durante il sisma, dalla cadute di oggetti riparandosi sotto i banchi o in corrispondenza di architravi individuate; - Nel caso si proceda alla evacuazione seguire le norme specifiche di evacuazione.

I docenti di sostegno devono:

- con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici curare la protezione degli alunni disabili.

NORME PER EMERGENZA ELETTRICA

In caso di black-out: Il Coordinatore dispone lo stato di pre-allarme che consiste in:

- verificare lo stato del generatore EE, se vi sono sovraccarichi, eliminarli; - azionare generatore sussidiario (se c’è) - telefonare all'ENEL - avvisare il responsabile di piano che tiene i rapporti con i docenti presenti nelle

classi; - disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell’interruzione elettrica.

NORME PER SEGNALAZIONE DELLA PRESENZA DI UN ORDIGNO Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione:

- non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo; - avverte il Coordinatore dell’emergenza che dispone lo stato di allarme.

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Questo consiste in: - evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’area sospetta; - telefonare immediatamente alla Polizia; - avvertire i VVF e il Pronto Soccorso; - avvertire i responsabili di piano che si tengono pronti ad organizzare l’evacuazione; - attivare l’allarme per l’evacuazione; - coordinare tutte le operazioni attinenti. NORME PER ALLAGAMENTO

Chiunque si accorga della presenza di acqua: avverte il Coordinatore che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme.

Questo consiste in: - interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno; - aprire interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra

operazione elettrica; - avvertire i responsabili di piano che comunicheranno alle classi l’interruzione di

energia elettrica; - telefonare all’A.I.M.A.G.; - verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile

rottura di tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici adiacenti).

Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.), il Coordinatore, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua dispone lo stato di cessato allarme. Questo consiste in:

- dare l'avviso di fine emergenza; - avvertire l’A.I.M.A.G.;

Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il Coordinatore dispone lo stato di allarme. Questo consiste in: - avvertire i vigili del fuoco

- attivare il sistema di allarme per l’evacuazione.

NORME PER I GENITORI La loro collaborazione è preziosa anche in questo particolare settore dell’attività scolastica: essi possono segnalare ai docenti o al dirigente scolastico situazioni che abbiano rilievo sotto il profilo della sicurezza, e in caso di emergenza sono invitati ad agire in modo collaborativo nei confronti della scuola, principalmente non facendosi prendere dall’ansia che può produrre comportamenti che rendono difficoltosi gli eventuali movimenti dei mezzi di soccorso.

NORME PER L’EVACUAZIONE DI PERSONE DISABILI

Il Capo d'Istituto ha nominato, tra il personale della scuola o tra gli studenti, quando possibile, una o più persone incaricate di porgere aiuto alle persone disabili presenti all’interno degli ambienti scolastici. La persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate ad accompagnare una persona con difficoltà sensoriali e a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e sintetico, le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi per facilitare la fuga; la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate per agevolare i soccorritori e per dare a questi i riferimenti per meglio trarre in salvo la persona.

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In corso d’anno, saranno possibili eventuali integrazioni al presente documento. Si riportano in conclusione alcune indicazioni contenute nel “Progetto per la sicurezza scuola” presentato dal RSPP, valide anche per questo anno scolastico: “Gli obblighi derivati dall’attuale quadro normativo indicano come ogni singolo istituto scolastico deve ottemperare una serie di disposizioni periodiche. In particolare deve essere strutturato e mantenuto un sistema di gestione della sicurezza, definito SGSL in ambito normativo italiano, che deve trovare rispondenza in un sistema equilibrato di documentazione, certificazione, formazione e organizzazione specifica del personale. L’adesione al sistema SGSL dà una garanzia di qualità nell’erogazione del servizio di prevenzione e protezione , nonché la completa tutela delle responsabilità del Dirigente Scolastico e di tutti i preposti della scuola; Le attività da svolgere nel presente anno scolastico sono relative alle procedure da applicare seguendo i disposti del DLgs 626/94 e successive integrazioni e modifiche PLGS 81/2008.

In particolare sono da strutturare le seguenti attività:

� informazione e formazione del personale dipendente

� formazione del personale dipendente impegnato nelle attività di emergenza e di

organizzazione della sicurezza, compresi gli addetti al primo soccorso e alla

prevenzione incendi, iscritti ai corsi di formazione attivati nel 2012;

� strutturazione della documentazione di rito presente presso la scuola con gli

aggiornamenti previsti;

� rapporti con gli enti proprietari: verifica della programmazione in merito agli

interventi previsti da parte dell’ente proprietario e omologazione nella

documentazione di valutazione dei rischi del singolo istituto scolastico;

� strutturazione del processo di informazione in merito a interventi di manutenzione

ordinaria e collegamento con le attività dell’ente incaricato.

La documentazione deve essere aggiornata sia sul documento di valutazione dei rischi

che sulle varie documentazioni di vigilanza periodica (es.: verifiche di impianti a terra,

impianti antincendio ecc..).

La gestione delle emergenze prevede inoltre i vari incontri con le squadre e con gli addetti

incaricati, al fine di rendere efficace la procedura di evacuazione dall’edificio scolastico, in

qualsiasi condizione di efficienza e di adeguamento alle norme di sicurezza.

Il plesso Giotto ha recentemente ottenuto da VVFF il CPI, già in possesso degli altri 2

plessi di scuola primaria.

La vigilanza durante le attività di cantiere, durante le attività di manutenzione e il rispetto

dell’art.7 del DLgs 626/94 confluito nel PLGS 81/2008, rappresentano una attività di

controllo e prevenzione che deve essere affinata in ogni edificio scolastico, applicando il

modello previsto dal Sistema di gestione della sicurezza previsto in ambito normativo UNI.

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La formazione del personale e l'aggiornamento delle figure sensibili, ai sensi del D.Lgs

81/2008 e successive integrazioni e modifiche richiama l'obbligo per tutto il personale di

essere formato con corsi specifici territoriali e provinciali.

Carpi, 25 ottobre 2012

IL Dirigente scolastico Prof.ssa Maria Cristina Santini

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A tutti i genitori degli alunni

OGGETTO: gestione dell’ emergenza all’interno della scuola.

La presente per ricordare a tutti i genitori che all’interno di ogni plesso scolastico dello

scrivente Istituto/Direzione Didattica, è stato messo a punto un PIANO DI EMERGENZA

INTERNO che viene attivato al verificarsi di qualsiasi evento che possa mettere in pericolo

la salute e sicurezza del personale scolastico e degli alunni.

Il Piano di Emergenza prevede l’attivazione di una serie di procedure che vengono

verificate e messe a punto in occasione delle prove di evacuazione organizzate

periodicamente a scuola.

La gestione ottimale di una situazione di emergenza necessita della piena collaborazione

sia da parte del personale scolastico (docente e non docente) che da parte dei ragazzi.

Risulta però di fondamentale importanza il rispetto di un comportamento corretto

anche da parte dei genitori ; in particolare occorre tenere presente che in caso di eventi

gravi vengono attivati, da parte del coordinatore dell’emergenza della scuola, i soccorsi

esterni (Vigili del Fuoco e Pronto Intervento sanitario).

Si ricorda pertanto che in caso di emergenza (es. terremoto) i genitori devono:

- Evitare di precipitarsi a scuola implementando il traffico veicolare: ciò potrebbe

ostacolare il transito dei mezzi di soccorso;

- Evitare di chiamare a scuola : le linee telefoniche devono essere libere per

garantire i contatti con i soccorsi esterni;

- Non prelevare i propri ragazzi senza avvertire il d ocente responsabile della

classe;

- Nel caso ci si trovi a scuola mettersi a disposizione del personale scolastico e

collaborare all’attuazione del piano di emergenza i nterno .

Certi di una vostra piena collaborazione, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa M. Cristina Santini

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LA GESTIONE DELLE EMERGENZENELLA SCUOLA

1. ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI

Per ognuno degli incarichi occorre individuare una persona e uno o più sostituti (per avere garanzia della

copertura in tutto l’orario di apertura della scuola).

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1. ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI

INCARICO FIGURA

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1. ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI

La gestione delle emergenze all’interno della scuola coinvolge TUTTO IL

PERSONALE docente e non docente: tutti devono collaborare con il coordinatore

per le emergenze e tutti devono conoscere il piano di emergenza.

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2. COMPITI DELLE FIGURE INDIVIDUATE

COORDINATORE DELLE EMERGENZE:

• Ricevuta la segnalazione di "inizio emergenza" il Coordinatore dell'Emergenza attiva gli altri componenti della squadra e si reca sul posto segnalato.

• Valuta la situazione di emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l’edificio, attuando la procedura d’emergenza prestabilita.

• Dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali.

• Dà il segnale di evacuazione generale e ordina all'addetto di chiamare i mezzi di soccorso necessari.

• Sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso.

• Dà il segnale di fine emergenza.

2. COMPITI DELLE FIGURE INDIVIDUATE

RESPONSABILE CHIAMATA DI SOCCORSO:

• Attende l'avviso del Coordinatore dell'emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso seguendo le procedure previste.

• Si dirige verso l'area di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano

Cellulare?

Cordless?

Telefono fisso?

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2. COMPITI DELLE FIGURE INDIVIDUATE

RESPONSABILE DELL'EVACUAZIONE DELLA CLASSE:

All’insorgere di una emergenza:

• Contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell'emergenza.

• Si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.

All’ordine di evacuazione dell’edificio:

• Fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti procederanno in fila indiana tenendosi per mano senza spingersi e senza correre; uno studente assume la funzione di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila".

• Prende il registro delle presenze, con gli alunni si reca all'area di raccolta e fa l'appello per compilare l'apposito modulo allegato al registro.

2. COMPITI DELLE FIGURE INDIVIDUATE

RESPONSABILE DI PIANO (PERSONALE NON DOCENTE):

All’insorgere di una emergenza:

• Individua la fonte del pericolo, ne valuta l’entità, avverte immediatamente il Coordinatore dell'emergenza e si attiene alle disposizioni impartite.

• Solo nel caso in cui la situazione sia valutata come “grave” aziona direttamente il segnale di evacuazione.

All’ordine di evacuazione dell’edificio:

• Toglie la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore nonché chiude la valvola di intercettazione del gas.

• Favorisce il deflusso ordinato dal piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell’esodo);

• Vieta l'uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non di sicurezza;

• Al termine dell’evacuazione del piano, si dirige verso l'area di raccolta esterna;

• Se specificatamente incaricato apre i cancelli.

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2. COMPITI DELLE FIGURE INDIVIDUATE

STUDENTI APRI-FILA E CHIUDI-FILA:

All’ordine di evacuazione dell’edificio:

• Mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente.

• Gli apri-fila devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i compagni alla propria area di raccolta.

• I chiudi-fila hanno il compito di verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe evacuata e di chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota).

3. PROCEDURE DA RISPETTARE

NORME PER L’EVACUAZIONE:

• Interrompere tutte le attività;

• Lasciare gli oggetti personali dove si trovano;

• Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare;

• Uscire ordinatamente incolonnandosi dietro gli apri-fila;

• Procedere in fila indiana tenendosi per mano o con una mano sulla spalla di chi precede;

• Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell'evacuazione;

• Seguire le vie di fuga indicate;

• Non usare mai l’ascensore;

• Raggiungere l'area di raccolta assegnata.

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3. PROCEDURE DA RISPETTARE

L'evacuazione degli studenti disabili viene curata dai docenti di sostegno con l'aiuto degli insegnanti di classe e del personale A.T.A. presente sul piano ed avviene al termine dell'uscita degli

allievi dalla classe.

L'evacuazione degli allievi disabili temporanei

(infortunati) sarà curata dai compagni di classe designati.

3. PROCEDURE DA RISPETTARE

E SE LA SITUAZIONE DI EMERGENZA (CON CONSEGUENTE ORDINE DI EVACUAZIONE) SI VERIFICA DURANTE LA RICREAZIONE O

COMUNQUE QUANDO UN ALUNNO E’ FUORI DALLA PROPRIA AULA?

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3. PROCEDURE DA RISPETTARE

Se un alunno è fuori dall’aula deve, se possibile, raggiungere la propria classe,

altrimenti deve aggregarsi al gruppo classe più vicino segnalando la propria presenza all’insegnante di quella classe una volta

raggiunta l’area di raccolta.

3. PROCEDURE DA RISPETTARE

NORME PER L’INCENDIO:

Chiunque si accorga dell’incendio:

• avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore che interviene immediatamente;

• avverte il Coordinatore che si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di pre-allarme. Questo consiste in:

� interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno.

� se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVF e se del caso il Pronto Soccorso;

� avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;

� dare il segnale di evacuazione;

� coordinare tutte le operazioni attinenti.

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3. PROCEDURE DA RISPETTARE

NORME PER L’INCENDIO:

• Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone lo stato di cessato allarme. Questo consiste in:

� dare l'avviso di fine emergenza;

� accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;

� arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori

� far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari). Chiedere eventualmente consulenza a VVF, tecnici, …;

� avvertire (se necessario) compagnie Gas, Enel.

3. PROCEDURE DA RISPETTARE

NORME PER EMERGENZA SISMICA:

Il Coordinatore dell’emergenza in relazione alla dimensione del terremoto deve:

• valutare la necessità dell'evacuazione immediata ed eventualmente dare il segnale di stato di allarme;

• interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell'energia elettrica;

• avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;

• coordinare tutte le operazioni attinenti.

I docenti devono:

• mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale evacuazione.

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3. PROCEDURE DA RISPETTARE

NORME PER EMERGENZA SISMICA:

Gli studenti devono:

• Posizionarsi ordinatamente nelle zone sicure individuate dal piano di emergenza;

• Proteggersi, durante il sisma, dalla cadute di oggetti riparandosi sotto i banchi o in corrispondenza di architravi individuate;

• Nel caso si proceda alla evacuazione seguire le norme specifiche di evacuazione.

I docenti di sostegno devono:

• supportati da operatori scolastici, curare la protezione degli alunni disabili.

4. PROVA DI EVACUAZIONE

NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO DEVONO ESSERE EFFETTUATE ALMENO DUE PROVE DI EVACUAZIONE.

LE PROVE DI EVACUAZIONE SONO ORGANIZZATE DAL REFERENTE PER LA SICUREZZA DI PLESSO E DEVONO

COINVOLGERE TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO E TUTTI GLI ALUNNI.

E’ OPPORTUNO SIMULARE SIA L’INCENDIO CHE IL TERREMOTO, ED EFFETTUARE LA PROVA ANCHE IN MOMENTI

PARTICOLARMENTE CRITICI (ES. MENSA).

SUL MODULO DA COMPILARE AL TERMINE DELLA PROVA (A CURA DI OGNI DOCENTE DI CLASSE) OCCORRE ANNOTARE EVENTUALI SITUAZIONI PROBLEMATICHE RISCONTRATE IN

OCCASIONE DELLE PROVA.

IL REFERENTE DI PLESSO DOVRA’ RIPORTARE IN UN VERBALE LE PROBLEMATICHE EVENTUALMENTE EMERSE E

DOVRA’ RIFERIRNE AL DIRIGENTE SCOLASTICO.

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5. IL COMPORTAMENTO DEI GENITORI

ANCHE I GENITORI DEVONO ESSERE COINVOLTI IN MERITO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE E DEVONO ESSERE ISTRUITI SULLE CORRETTE MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZE ESTERNE ALLA STRUTTURA SCOLASTICA:

Evitare di precipitarsi a scuola implementando il traffico veicolare: ciò potrebbe ostacolare il transito dei mezzi di soccorso;

Evitare di chiamare a scuola: le linee telefoniche devono essere libere per garantire i contatti con i soccorsi esterni;

Non prelevare i propri ragazzi senza avvertire il docente responsabile della classe;

Nel caso ci si trovi a scuola mettersi a disposizione del personale scolastico e collaborare all’attuazione del piano di emergenza interno.