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1 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “MARIO CILIBERTO” - CROTONE Codice Meccanografico: KRIS01200B . C.F. 91021680797 E-mail: [email protected] - WEB: www.istitutonauticokr.gov.it Istituto Tecnico Nautico/Aereo “Mario Ciliberto” – Crotone Via Siris, 10 - Tel. 0962-24534 -Fax 0962-22424 Istituto Tecnico Commerciale “A. Lucifero” - Crotone Via G. Carducci Tel. 0962/23572 Fax 0962/23256 Anno scolastico 2014-2015 Ed. POF.2014- 2015 Stampato il 05/03/2015

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

“MARIO CILIBERTO” - CROTONE

Codice Meccanografico: KRIS01200B . C.F. 91021680797

E-mail: [email protected] - WEB: www.istitutonauticokr.gov.it

Istituto Tecnico Nautico/Aereo “Mario Ciliberto” – Crotone

Via Siris, 10 - Tel. 0962-24534 -Fax 0962-22424

Istituto Tecnico Commerciale “A. Lucifero” - Crotone

Via G. Carducci Tel. 0962/23572 – Fax 0962/23256

Anno scolastico 2014-2015

Ed. POF.2014- 2015

Stampato il 05/03/2015

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LA NOSTRA STORIA

IL VOSTRO FUTURO

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INDICE

1.La struttura dell’Istituto…………………………………………….PAG.6

2.Presentazione POF…………………………………………………………7

3.Introduzione………………………………………………………………...8

4.Le azioni del POF………………………………………………………….10

5.L’Identità dell’Istituto…………………………………………………….11

6.La storia dell’Istituto………………………………………………………12

7.Storia dell’Istituto tecnico trasporti e logistica………………………….13

8.Storia dell’Istituto tecnico commerciale…………………………………..15

9.Le sedi………………………………………………………………………..17

10.La nostra Mission, la nostra Vision………………………………………18

11.Obiettivi Formativi………………………………………………………..19

12.Profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti tecnici………19

13.Struttura del percorso didattico………………………………………......20

14.I nostri Indirizzi di Studio…………………………………………………21

15.Istituto tecnico trasporti e logistica……………………………………….22

16.Amministrazione finanza e marketing……………………………………26

17.Turismo………………………………………………………………………28

18.Obbligo scolastico…………………………………………………………..30

19.Competenze chiave di cittadinanza……………………………………….31

20.Finalità delle competenze di cittadinanza…………………………………33

21.Assi culturali………………………………………………………………..34

22.II Biennio e V anno…………………………………………………………37

23. Risultati di apprendimento da conseguire al termine

del percorso quinquennale-Area generale, Area di indirizzo……………37

24.Altri apprendimenti a carattere trasversale da perseguire attraverso

tutti gli insegnamenti………………………………………………………40

25.La progettazione curriculare………………………………………………40

26.Metodologia di Insegnamento……………………………………………..41

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27.Clil……………………………………………………………………………42

28.Risorse strutturali Istituto Tecnico Trasporti e Logistica……………….43

29.Risorse strutturali Istituto tecnico Commerciale…………………………46

30.Organigramma……………………………………………………………….52

31.Struttura organizzativa dell’Istituto……………………………………….53

32.La Valutazione……………………………………………………………….57

33.Assenze………………………………………………………………………..58

34.Criteri di promozione………………………………………………………..59

35.Il credito scolastico, modalità di attribuzione……………………………..59

36.Esame di stato e valutazione finale…………………………………………62

37.Valutazione disciplinare……………………………………………………..64

38.ITTL-Griglie per le tipologie prove area tecnico professionale…………..66

39.Griglia di valutazione religione……………………………………………..69

40.Valutazione del comportamento…………………………………………….70

41.Percorso formativo alunni diversamente abili……………………………..71

42.Integrazione alunni stranieri…………………………………………………72

43.Ampliamento Offerta formativa……………………………………………..73

-Accoglienza

-Orientamento

-Recupero

-Attività degli studenti

-I progetti extracurriculari

-Attività sportiva

-Progetti formativi d’Intesa con Enti

44.Piano integrato Istituto……………………………………………………….77

45.Progetto Aree a rischio………………………………………………………..78

46.Progetto Dispersione…………………………………………………………..78

47.Partecipazione ad eventuali attività di interesse culturale previste da Enti

Esterni……………………………………………………………………………..78

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48.Attività formative e didattiche alternative………………………………….79

49.Alternanza scuola-lavoro Stage………………………………………………79

50.Gemellaggi………………………………………………………………………80

51.Educazione alla legalità………………………………………………………..80

52.Visite guidate e Viaggi istruzione……………………………………………..81

53.Scelte organizzative e di gestione……………………………………………...82

54.Verifica e autovalutazione POF……………………………………………….86

55.Piano annuale Attività…………………………………………………………86

56.Coordinatori di classe………………………………………………………….87

57.Referenti…………………………………………………………………………88

58.Commissione elettorale………………………………………………………...89

59.Comitato di Valutazione del servizio docenti…………………………………89

60.Personale ATA -Collaboratori-………………………………………………...89

61.Organi Collegiali………………………………………………………………..90

62.Allegati(parte integrante del presente documento):…………………………99

-Carta dei servizi

-Regolamento d’istituto

-Statuto degli Studenti e delle Studentesse(In Attuazione Del D.P.R. N. 249 Del

24/06/1998

-Patto di Corresponsabilità

- Certificato delle Competenze di Base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo

di Istruzione

-Organigramma- Mansionario Allegato 3 del Manuale Sistema di Gestione MQ

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1.

COLLABORATORI SCOLASTICI

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DIRETTORE SGA

CARMINE LEPERA

ASSISTENTI TECNICI

7

ASSISTENTI

AMMINISTRATIVI

8

COLLABORATORI

AMMINISTRATIVI

4

CLASSI 31

ALUNNI : 900

ITN 450

ITC 450

DOCENTI

91

DIRIGENTE SCOLASTICO

ANTONELLA ROMEO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

“MARIO CILIBERTO”

CROTONE

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Nell’introdurre il Piano dell’offerta formativa relativo all’anno scolastico in corso,in primo luogo,

mi corre l’obbligo di salutare gli studenti, le famiglie e tutti coloro che concorrono alla crescita della scuola con la loro partecipazione e il loro contributo.

L’obiettivo che mi sono proposta di raggiungere è di fare della scuola che dirigo un centro di aggregazione per tutte le componenti che orbitano attorno ad essa, facendola diventare volano di crescita per gli alunni che saranno posti al centro dell’attività didattica e formativa, con i loro

bisogni, la loro specificità e le loro potenzialità. La scuola arricchirà la propria offerta formativa con attività curriculari, extracurriculari, protocolli

d’intessa con Enti, Associazioni e altre Organizzazioni; avvierà attività quali il teatro, la musica dando valore a quelle che sono le attitudini dei ragazzi, darà un ampio spazio alle attività di alternanza scuola-lavoro e costruirà un ponte con l’Europa realizzando Progetti finanziati dal Fondo

Europeo.Quale che sia l’indirizzo scelto, l’Istituto “M. Ciliberto” si propone di formare cittadini responsabili, educati ai valori del vivere civile, capaci di interagire con l’ambiente e rispettarlo,

dotati di una solida preparazione culturale e professionale ; cittadini capaci di vivere in un mondo globalizzato e multietnico, in cui saper operare delle scelte e agire in modo efficace per il proprio benessere e di quello della collettività.

Il mio impegno, unitamente a quello di tutti coloro che collaborano quotidianamente con me, è quello di garantire una Scuola che valorizzi tutti e, in particolare, che sia sempre attenta a leggere i

bisogni di tutti gli studenti rendendoli protagonisti della loro formazione. L’IIS Ciliberto vuole essere una scuola nuova, una scuola dell’inclusione,che adotti strategie organizzative e didattiche diversificate, vicina ai più deboli, ma nel contempo una scuola capace di

valorizzare le eccellenze ed elevare il livello di istruzione dei suoi alunni. Una Scuola equilibrata dove l’acquisizione delle competenze di base, necessarie per svolgere qualsiasi attività specialistica e/o continuare gli studi universitari, e l’acquisizione di un valido percorso formativo ben spendibile

nel mondo del lavoro e delle professioni camminino di pari passo. Tutti dobbiamo prodigarci, con serietà e professionalità,a rendere l’Offerta formativa più attraente

ampliandola ed arricchendola con iniziative e attività finalizzate alla formazione di un cittadino completo che oltre al saper fare sappia interagire con gli altri, rispettando le diversità, e superando incomprensioni culturali , sociali e religiose per contrastare ogni forma di disagio, di marginalità e

di esclusione.Il lavoro sarà lungo ed impegnativo per tutti ma il mio augurio e che si riesca a dare un’Offerta Formativa, sempre in progresso, dinamica, a forma reticolare rispondente alle diverse esigenze degli alunni, una scuola capace di interagire con il territorio per valorizzarne risorse e potenzialità.

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Antonella Romeo

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3.

Il Piano dell'offerta formativa (POF) viene elaborato per rispondere agli specifici bisogni del

contesto in cui la scuola opera. In questa ottica l'Istituto Statale di Istruzione Superiore " Mario Ciliberto " di Crotone declina la propria attività formativa nell'ambito delle finalità generali del

sistema scolastico e, in particolare, dei corsi di studi che lo caratterizzano. Nel dettaglio è il documento con cui l’I.I.S.:

interpreta le esigenze di una società in trasformazione e vi adegua le proposte formativo-

culturali; esplicita le scelte culturali, didattiche ed organizzative che intende perseguire nel suo

compito di educazione e formazione; assume impegni nei confronti dell’utenza, delle famiglie, del contesto sociale; si presenta alle altre istituzioni del territorio (enti locali, ASL, scuole, associazioni di

categoria, imprese, altri soggetti pubblici e/o privati) con cui intende cooperare; consente la gestione delle risorse economiche.

Il POF, una volta adottato, viene pubblicizzato con le modalità e i mezzi più opportuni e dopo la stampa sarà messo a disposizione di tutti gli studenti iscritti, di tutti gli insegnanti, di tutti i

componenti del personale ATA e di tutti i soggetti esterni che collaborano a vario titolo con l’Istituto. Il POF viene consegnato ai genitori delle classi prime ed è disponibile e consultabile sul sito

www.istitutonauticokr.gorv.it

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola ( D.P.R. n.275, 8 marzo).

Esso esplicita le scelte curriculari, extracurriculari, didattiche ed organizzative che la

scuola adotta nell'ambito della propria autonomia

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4.

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5.

Il contesto socio ambientale

L’Istituto d’Istruzione Superiore “ Ciliberto” è sito a Crotone, una ridente città che si affaccia sul

Mar Ionio. Il rapporto della città con il mare nel tempo è sempre stato fondamentale per il suo sviluppo economico e sociale e dovrebbe esserlo ancora di più oggi, atteso che le industrie pesanti sono state

quasi tutte dismesse. Gli abitanti di Crotone– nella quasi totalità – sono legati al loro “mare” anche se si avverte il

disagio della mancanza di una cultura marinara. In effetti il rapporto col mare non è vissuto intensamente perché lo stesso è spesso relegato a scopi prettamente ludici (attività balneari, pesca da diporto, ecc.) mentre viene trascurato il lato

economico; aspetto certamente più rilevante ove si considerino le potenzialità dello Jonio. Lo scenario del mondo lavorativo di Crotone, e dei paesi vicini, è cambiato sensibilmente negli ultimi decenni. Si è trattato di un mutamento strutturale che ha visto sempre più ridurre il ruolo del

settore agricolo tradizionale, come fonte primaria di occupazione, a vantaggio del terziario, in particolare nel settore del turismo, del commercio, dei servizi e dell'agricoltura specializzata.

L’economia locale si basa quindi principalmente su attività primarie, con settori in crisi, e terziarie. Un aspetto che influisce sulle attività commerciali è il turismo che, se opportunamente valorizzato, sarà il reale traino per l’intera economia dei paesi circostanti.

Il contesto scolastico

L’Istituto esplica la sua azione educativa e formativa in un territorio abbastanza composito e

variegato. Gli alunni che lo frequentano sono in gran parte pendolari provenienti non soltanto da Paesi del Comprensorio crotonese ma anche da altre realtà dell’entroterra calabrese.

I ragazzi , per arrivare a scuola devono utilizzare la rete dei trasporti e molti di loro impiegano, mediamente, da una a due ore giornaliere.

Ciò è causa di disagio per gli alunni che incorrono anche negli scioperi del personale trasporti e debbono far fronte, in determinati periodi dell’anno, a condizioni climatiche avverse che incidono sulla frequenza, sul regolare svolgimento delle attività didattiche e sul loro rendimento.

Quasi tutte le famiglie degli alunni appartengono a una fascia medio-bassa della popolazione, sia per reddito che per livello d’istruzione, ciò, spesso, determina difficoltà d’integrazione nel tessuto

socio-economico del territorio, nonché difficoltà e/o resistenze nel recepire le innovazioni socio-culturali. Per questo il territorio è a rischio di dispersione scolastica. Tuttavia negli ultimi anni si è notato un maggiore interesse verso il percorso scolastico e attese positive nei confronti della scuola

in previsione di un futuro sociale e lavorativo migliore per i propri figli. La presenza, quindi, di un eterogeneo bacino di utenza con caratteristiche sociali, economiche e culturali varie, per diversi

aspetti, impone all’Istituto la necessità di predisporre, calibrare ed adattare la propria struttura organizzativa alle esigenze degli utenti al fine di offrire opportunità culturali, professionali e formative valide per tutti.

Tenuto conto di questa realtà, il nostro Istituto, con la propria offerta formativa, cerca di fornire agli alunni conoscenze e competenze in grado di formare coscienze critiche e responsabili, capaci di

entrare nel mercato del lavoro e di affrontare con sicurezza i fenomeni del cambiamento del territorio e quelli più complessi generati dalla globalizzazione.

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Le attività programmate hanno come obiettivo il coinvolgimento dell’hinterland nelle sue diverse articolazioni in modo da prevedere un piano di programmazione comune e protocolli di intesa che

favoriscano l’alunno nella conoscenza del mondo del lavoro e delle sue reali possibilità di inserimento. I criteri e le modalità di attuazione per la stipula di accordi, convenzioni ed intese con le istituzioni si rifaranno alle direttive e alle norme vigenti.

6.

L’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) è nato nel corrente anno scolastico , dalla fusione

dell'Istituto Tecnico Nautico “M.Ciliberto” e dell’Istituto Tecnico Commerciale “A.Lucifero”, due storici istituti crotonesi, radicati nel territorio e nel tessuto sociale cittadino, legati alla storia, allo

sviluppo economico, turistico, sociale e culturale di Crotone. I nuovi ordinamenti del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui al

decreto legislativo n.226/05, che hanno avuto attuazione dall’anno scolastico 2010/11, sono fondati sul principio dell’equivalenza formativa di tutti i percorsi con il fine di valorizzare i diversi stili di apprendimento degli studenti e dare una risposta articolata alle domande del mondo del lavoro e

delle professioni.

Agli Istituti tecnici in particolare è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della

tecnica continuamente produce, connotando l’identità degli Istituti tecnici di una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea.

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7 .

L’Istituto Tecnico Nautico Statale “M. Ciliberto”, istituito nell’anno scolastico 1966/1967 come

Sezione staccata dell’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo Calabro diretto dal Preside Prof. Alfonso Barbalace e coadiuvato dai Vicari Proff. Scarfone, Speciale, Russo , ha avuto nel corso degli anni

diverse allocazioni. Inizialmente ubicato presso l’attuale sede A.S.L. di Corso Messina, il Nautico si è esteso inglobando parte dei locali dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Donegani”, sede staccata di Elettrotecnica, mentre successivamente ha occupato in via Cutro la Sede dove un tempo sorgeva

la Scuola Media Statale “Alcmeone”. Grazie al coinvolgimento di Docenti, Famiglie, Alunni, Associazioni, Autorità politiche e civili, si

superavano le tante difficoltà amministrative e l’Istituto otteneva nell’anno scolastico 1970/71 la auspicata autonomia. In questo arco di tempo l’Istituto veniva intitolato – con Atto del Consiglio di Amministrazione fatto proprio dal Ministero della Pubblica Istruzione – al Capitano di corvetta

Mario Ciliberto – crotonese – Comandante del sommergibile“Foca”e medaglia d’argento al valore militare, fulgido esempio di eroe che immolava la sua giovane vita per la Patria durante una

missione al largo di Haifa nel Mediterraneo Centrale tra il 13 – 14 – 15 Ottobre 1940. Dall’Anno scolastico 1974/75 e fino al 1999/2000 il Nautico è stato diretto dal Preside prof. Vincenzo Fulgieri. Dall’Anno scolastico 2000/2001 e fino al 2002/2003 gli succede il prof. Michele

Mario Grande. Nell’Anno Scolastico 2003/2004 e fino al 2005/2006 Dirigente dell’Istituto è stato il prof. Pasquale Greco. Nell’anno scolastico 2006/2007 arriva la prima Dirigente Scolastica la

prof.ssa Maria Caristo. Dall’Anno scolastico 2007/2008 al 2009/2010 la Dirigente Scolastica è stata la prof.ssa Antonella Cosentino. Le succede nell’Anno Scolastico 2010/2011 il Dirigente Scolastico prof. Antonio

Giuseppe Mario Tallarico. Dall’Anno Scolastico 2011/2012 l’Istituto va in reggenza; fino alla data del 27 Ottobre 2011 la

reggenza dell’Istituto va alla Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Casentino; dal 28 Ottobre 2011 la reggenza dell’Istituto è affidata alla Dirigente Scolastica prof.ssa Anna Curatola;nell’anno scolastico 2012/2013 al Dirigente Scolastico prof. Sabatino Naso;nell’anno scolastico 2013/2014 la

reggenza dell’Istituto è affidata alla Dirigente Scolastica prof.ssa Rosanna A. Barbieri.L’Istituto, nell’anno scolastico in corso, è diretto dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Romeo

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Luca Pacioli

L’Istituto Tecnico Commerciale Statale “A. Lucifero” di Crotone nasce nell’anno scolastico

1958/1959 con la denominazione di Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, quale sezione staccata dell’I.T.C. “B. Grimaldi” di Catanzaro. In quel primo anno si formarono addirittura due classi per Ragionieri ed una per Geometri, tutti

ragazzi che avevano già fatto l’iscrizione ed iniziato i loro studi al Ginnasio-Liceo La prima novità, per la scuola e per la città, furono gli “scioperi” degli alunni della Ragioneria per

rivendicare locali e orari di studio più consoni allo status di studenti. Si alloggiava in “aule” dell’edificio Vescovile, al Palazzo Albani, e per palestra si usava lo spiazzo antistante il vecchio porto. Nonostante ciò il gruppo sportivo dell’Istituto raccoglieva ottimi risultati nelle competizioni

scolastiche provinciali fornendo al CONI, attraverso selezione, alcuni atleti quali Tedofori per l’Olimpiade di Roma 1960. Gli inizi furono piuttosto difficili: locali fatiscenti, docenti precari e

spesso provenienti da zone lontane,laboratori inesistenti e soprattutto una Sede Centrale completamente assente data la distanza che separava i due Istituti. Le uniche note positive in quel periodo erano l’entusiasmo dei ragazzi per il nuovo indirizzo di

studi e la crescita delle iscrizioni che avevano coinvolto sin dall’inizio l’intero circondario. L’Istituto divenne autonomo nel 1962 e l’incarico di Presidenza fu affidato alla prof.ssa Fabbrica

Setola Anna Maria già docente di Geografia Economica. Nello stesso anno furono avviati i lavori per la nuova ed attuale sede dell’Istituto, terminati nel 1965.

Prima classe dell’ Istituto, sezione

ragionieri.

Cosenza: visita didattica al Centro

Meccanografico presso la Cassa di

Risparmio di Calabria e di Lucania.

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Intanto, dopo un mitico viaggio d’istruzione Crotone–Milano–Parigi-Londra, nelle sessioni degli

esami di maturità di luglio e settembre 1963, i primi alunni dell’ Istituto Commerciale e per Geometri di Crotone divengono i primi ragionieri e geometri della città e del circondario. Per l’anno scolastico 1970/71 si ebbe la separazione tra Geometri e Ragionieri. L’Istituto veniva

dotato di laboratori di calcolo, di lingue, di scienze e di matematica. Nel 1994, l’Istituto, con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, fu intitolato al personaggio

della storia locale Alfonso Lucifero. Le iscrizioni erano al top storico tanto da progettare e portare a termine una nuova ala della struttura dove alloggiare le 50 e passa classi con circa 1200 alunni, più i laboratori e le aule multimediali.

L’offerta formativa, in linea con gli indirizzi nazionali, si era nel frattempo modificata e il corso di studi divenne quello I.G.E.A. con possibilità di frequentare, ieri come oggi, lezioni pomeridiani di

indirizzo e di seguire corsi e sostenere esami per il conseguimento E.C.D.L. (patente europea per il computer).

1962/65 prof.ssa Fabbrica Setola Anna Maria

1965/67 prof. Vadalà Riccardo

1967/81 prof. Intrieri Michele

1981/92 prof. Bellezza Ugo

1992/93 prof. Grimaldi Luigi

1993/2005 prof. Pascuzzi Giuseppe

2005/2011 prof. Naso Sabatino.

2012/2014 prof.ssa Curatola Anna

2014 prof.ssa Romeo Antonella

Dirigenti Scolastici nel corso degli anni:

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9.

L’Istituto ha due sedi una ubicata in via G. Carducci dove è allocata, la Presidenza, la Vicepresidenza, e i servizi di segreteria. In questo edificio si svolgono le lezioni per tutti gli

studenti dei corsi degli indirizzi Tecnico Economico e per 10 classi del primo biennio del settore Tecnologico

Il triennio dell’ITN è collocato nella sede dislocata nella periferica sud della Città, ubicata sul prolungamento di Viale Gramsci, via per Capocolonna, esattamente in via Siris. La sede è collegata al centro cittadino da un servizio di trasporto urbano

NOI SIAMO QUI :

Via Siris, 10 Via G. Carducci

Istituto tecnico Commerciale

Statale “A. Lucifero”

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10.

La Mission dell’Istituto “M. Ciliberto”

pone al centro dell’attività educativa lo studente e si propone, unitamente alle famiglie, di agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione per valutare i propri comportamenti personali e sociali

a cui corrisponde la seguente Vision:

formare persone capaci di affrontare con competenza situazioni problematiche e di essere

responsabili nell’ambito della loro vita e della loro attività professionale.

Formare cittadini educati alla partecipazione attiva e democratica, nel rispetto dell’altro,

inteso come diverso da sé, nella conoscenza e nel rispetto dell’ambiente. e, in questa ottica persegue le seguenti finalità:

rifiuto della violenza e ricerca del dialogo costruttivo; promozione dei diritti e dei doveri di cittadinanza;

recupero della legalità nella vita quotidiana, cominciando dalla comunità scolastica; valorizzazione delle potenzialità intellettive, artistiche ed umane dei giovani;

diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza; impegno formale al rispetto delle regole stabilite e condivise da parte di tutte le componenti

dell'istituzione.

L’attenzione alla crescita umano-sociale dello studente, viene intesa come:

conoscenza di sé in armonia con la propria maturazione fisica e psicologica

rispetto degli ’ambienti scolastici e non, del valore della vita e della salute, propria ed altrui.

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11.

Obiettivi comuni a tutti gli indirizzi attivi presso l'I.I.S.S. “CILIBERTO” sono: lo sviluppo delle competenze culturali e professionali per consentire da un lato l'agevole

inserimento nel mondo del lavoro, dall'altro la prosecuzione negli studi all'Università o nei percorsi post – diploma;

lo sviluppo delle conoscenze, delle competenze, delle capacità negli ambiti delle varie discipline all'interno del più ampio quadro dell'educazione e formazione delle studentesse e degli studenti che siano in grado di inserirsi a pieno titolo nella società e nel mondo del

lavoro; lo sviluppo di una personalità democratica, educata al rispetto delle differenze personali,

sociali, religiose, etniche, di genere;

lo sviluppo della progettualità per orientare le studentesse e gli studenti in una cornice coerente con le indicazioni della Commissione Europea e orientata verso le linee di sviluppo

del sapere, della conoscenza e del sistema produttivo;

lo sviluppo ed acquisizione di competenze culturali di base e professionali nonché capacità che consentano di comprendere meglio i fenomeni della realtà politica e sociale per meglio

vivere il proprio ruolo di cittadini/e di futuri lavoratori.

12.

L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e

tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo

sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un’area di istruzione generale comune e in aree di

indirizzo. I relativi risultati di apprendimento sono descritti in competenze, abilità e conoscenze anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EuropeanQualifications Framework -EQF)

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di

istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per

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risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue risultati ottenuti.

I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi

delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

13.

Il corso di studi ha una durata quinquennale, suddiviso in due bienni e in un ultimo anno al termine

del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato. La scelta dell’indirizzo avviene nella classe seconda.

I percorsi formativi ( D.P.R. 88 del 15/03/2010) sono così strutturati:

Un primo Biennio articolato in ore di attività e insegnamento di istruzione generale ed in

ore di attività e insegnamento obbligatori di indirizzo ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, di cui al D.M.139 del 22/08/2007, e dell’acquisizione dei saperi e delle

competenze di indirizzo in funzione orientativa ed anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti;

un secondo Biennio ed un quinto anno articolati in attività e insegnamento di istruzione

generale e attività e insegnamento obbligatori di indirizzo; al quinto anno si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in lingua inglese.

il secondo Biennio e il quinto anno costituiscono articolazioni all’interno di un

complessivo triennio nel quale, oltre all’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi, i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo vengono approfonditi e assumono connotazioni specifiche che consentono agli studenti di

raggiungere, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello di istruzione e formazione superiore con

particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche.

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14.

Gli attuali indirizzi di studio afferiscono ai seguenti settori:

ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA

ARTICOLAZIONE CONDUZIONE DEL

MEZZO OPZIONI:

CONDUZIONE DEL

MEZZO NAVALE

APPARATI ED

IMPIANTI MARITTIMI

CONDUZIONE DEL

MEZZO AEREO

AMMINISTRAZIONE,

FINANZA E

MARKETING

TURISMO

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15.

Certificazione Sistema Qualità

Il settore tecnologico dell’Istituto Ciliberto dal 02/05/2014 ha avviato un progetto, curato e implementato a cura di consulenti incaricati dall’Ufficio I della Direzione Generale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore e per i rapporti con i sistemi formativi con le Regioni che

permetterà di ottenere la certificazione del Sistema Qualità in conformità alla Norma: UNI EN IS0 9001:2008 per il campo di applicazione: Progettazione ed erogazione del servizio educativo

del secondo ciclo d'istruzione secondaria, finalizzato al rilascio del diploma di istruzione tecnica per l'indirizzo "Trasporti e logistica -Articolazione conduzione del mezzo-Opzioni conduzione del mezzo navale (C.M.N.) e conduzione apparati e impianti

marittimi (A.I.M.) Il Sistema Qualità ha lo scopo di elevare la cultura della Qualità nelle persone che operano a Scuola,

coinvolgendole nella conoscenza e nell'applicazione. Il manuale Sistema di Gestione MQ è visionabile presso l’ufficio del DS previa richiesta

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PROFILI

Ufficiale di Coperta (T.M.) deve possedere conoscenze e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento dell’attività e organizzazione dei trasporti marittimi. Deve possedere competenze per l’inserimento in settori di controllo e del monitoraggio ambientale; deve possedere conoscenze della

struttura della nave, dell’impresa, dei trasporti, delle norme e dell’organizzazione dell’indirizzo marino.

Ufficiale di Macchine (A.I.M.) deve possedere conoscenze tecnico-scientifiche sulla teoria dei controlli delle macchine e degli impianti termici, meccanici, elettrici e fluidodinamici utilizzati nella trasformazione e nel controllo dell’energia con riferimento specifico agli impianti navali. Le

competenze sono anche nel campo della gestione degli impianti di tutela e disinquinamento dell’ambiente ed in quello dell’automazione.

Tecnico aereo: deve possedere una conoscenza delle problematiche del trasporto aereo, delle norme vigenti nazionali ed internazionali, conoscenza dei mezzi e strutture utilizzate sia a terra , sia a bordo.

GLI SBOCCHI PROFESSIONALI

Settori lavorativi: strutture portuali, aeroportuali, aziende di spedizioni, assistenza e controllo del

traffico aereo, marittimo e terrestre; monitoraggio dell’ambiente marino e terrestre; settore della ricerca, dell’estrazione, distribuzione dei prodotti petroliferi, impianti di climatizzazione e refrigerazione, impianti di raccolta smaltimento dei rifiuti; sistemi di disinquinamento dell’ambiente

marino e terrestre. Libera Professione: perito nel settore marittimo.

Marina Mercantile: conseguimento del titolo di Ufficiale di Marina Mercantile, attraverso il tirocinio guidato, a bordo di navi e la frequenza di corsi di approfondimento e specializzazione. Accademie Militari: i diplomati possono accedere, attraverso prove selettive ai corsi per ufficiali

delle varie Accademie Militari ( Accademia Navale, Aeronautica)

Prosecuzione negli studi: tutte le facoltà universitarie.

Corsi post- Diploma: I diplomati del Nautico possono accedere alla formazione post-diploma, attraverso i corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).

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QUADRI ORARI

Primo Biennio

Le materie del primo biennio sono uguali per tutti gli indirizzi

Materia

Ore Ore

1a Classe

2a Classe

Lingua e letteratura Italiana 4 4

Storia 2 2

Lingua Inglese 3 3

Diritto ed economia 2 2

Matematica 4 4

Tecnologie Informatiche 3 (2)*

Scienze integrate( Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze integrate: Fisica 3(1)* 3(1)*

Scienze integrate: Chimica 3(1)* 3(1)*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3(1)* 3(1)*

Scienze e Tecnologie applicate - 3

Scienze motorie e sportive 2 2

Religione cattolica/attività alternative 1 1

Geografia generale ed economica 1

*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza

degli insegnante tecnico-pratici.

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI SPECIFICI DI OGNI OPZIONE

DELL’INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA

Opzione: Conduzione del Mezzo Navale

Materia

Ore Ore Ore

3^Classe 4^Classe 5^Classe

Lingua e letteratura Italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Complementi di matematica 1 1

Elettrotecnica, elettronica e automazione 3(2)* 3(2)* 3(2)*

Scienze della Navigazione, struttura e

costruzione del mezzo navale

5(4) 5 (5)* 8 (6)*

Meccanica e Macchine 3(2)* 3 (2)* 4(2)*

Logistica 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione cattolica/attività alternative 1 1 1

*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza

degli insegnante tecnico-pratici

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Opzione: Conduzione di Apparati ed Impianti Marittimi

Materia

Ore Ore Ore

3^Classe 4^Classe 5^Classe

Lingua e letteratura Italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Complementi di matematica 1 1 -

Elettrotecnica, elettronica e automazione 3(2)* 3(2)* 3(2)*

Scienze della Navigazione, struttura e

costruzione del mezzo navale

3(2) 3 (2)* 4 (2)*

Meccanica e Macchine 5(4)* 5 (5)* 8(6)*

Logistica 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione cattolica/attività alternative 1 1 1

Totale ore 32 32 32

*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza

degli insegnante tecnico-pratici

Opzione: Conduzione del mezzo Aereo

Materie

ORE

3^ Classe

Lingua e letteratura Italiana

Storia 2

Lingua Inglese 3

Diritto ed economia 2

Matematica 3

Complementi di matematica 1

Elettrotecnica, elettronica e automazione 3(2)*

Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo aereo 5(4)*

Meccanica e Macchine 3(2)*

Logistica 3

Scienze motorie e sportive 2

Religione cattolica /attività alternative 1

*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnante tecnico-pratici

L’opzione conduzione del mezzo aereo inizia nel corrente anno scolastico con il primo anno del

secondo biennio.

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16.

PROFILO

Il diplomato in “Amministrazione Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei

sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e

dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto

internazionale. Lo studente che ha seguito il percorso formativo dell’indirizzo “Amministrazione finanza e

Marketing” sa operare nell’ambito dell’amministrazione e delle vendite di qualsiasi tipo di azienda. E’ in grado di rilevare le operazioni utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili e extracontabili, redigere ed interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali, gestire

adempimenti fiscali, svolgere attività di marketing, collaborare alla organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali, utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione

integrata di amministrazione, finanza e marketing.

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Sbocchi

Proseguimento degli studi - Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Scienze manageriali, Economia aziendale, Economia e Commercio, Giurisprudenza.

Accesso ai percorsi di specializzazione tecnica superiore brevi o biennali, ai percorsi di studio per l’iscrizione agli albi professionali.

Prospettive occupazionali - Inserimento nelle aziende di qualsiasi tipo, pubblico o privato, nel settore amministrativo-contabile, in attività di coordinamento ai servizi amministrativi, finanziari e di controllo.

AMMINISTRAZIONE,FINANZA e MARKETING

Quadro orario settimanale

DISCIPLINE 1° biennio 2° biennio 5° anno

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 (1)* 3 (1)* 3 (1)* 3 (1)* 3 (1)*

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4(2)* 4(2)* 3(2)* 3(2)* 3(2)*

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 2(2)* 2(2)*

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica/ Attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2(2)*

Scienze integrate (Chimica) 2(2)*

Geografia 3 3

Seconda lingua comunitaria (Francese-

Spagnolo) 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)*

Informatica 2(2)* 2(2)* 2(2)* 2(2)*

Economia aziendale 2 2 6 7 8

Diritto

3 3 3

Economia politica 3 2 3

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

(*) ore di laboratorio

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PROFILO

Il diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico

e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della

normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e

sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed

ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e

informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia

al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto

internazionale.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato dell’Indirizzo Turismo sa riconoscere e

interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico e i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici

dell’impresa turistica. Sa accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico; interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi

informativi; riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie.

E’ in grado di gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico; analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del

turismo integrato e sostenibile; contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici; progettare, documentare e presentare servizi o

prodotti turistici; collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica; utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. Sbocchi

Proseguimento degli studi - Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Scienze del turismo, Lingue, Mediazione linguistica e culturale, Economia e Commercio, Economia Aziendale,

Prospettive occupazionali

Inserimento in enti e aziende pubbliche e private nel settore amministrativo contabile e staff di direzione; inserimento in aziende del settore turistico.

Per il diplomato con l’indirizzo “Turismo” il mercato del lavoro presenta professioni emergenti e in forte espansione. Accanto all’accompagnatore turistico, alla guida turistica (previo conseguimento

di titolo di studio universitario) al direttore d’albergo, al direttore tecnico di agenzie di viaggio, si richiedono nuovi profili, tra i quali il travel manager (responsabile del controllo di gestione), il sales e revenue manager (responsabile dell’ottimizzazione della ricettività), l’event manager (che valuta

l’interconnessione del turismo con le manifestazioni esterne) e il tecnico di marketing turistico e congressuale.

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TURISMO

Quadro orario settimanale

DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)*

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4(2)* 4(2)* 3(2)* 3(2)* 3(1)*

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 2(2)* 2(2)*

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica/ attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore area generale 20 20 15 15 15

Scienze integrate (Fisica) 2(2)*

Scienze integrate (Chimica) - 2(2)*

Geografia 3 3

Informatica 2(2)* 2(2)*

Economia aziendale 2 2

Seconda lingua comunitaria (Francese-

Spagnolo) 3(1)* 3 3 3 3

Terza lingua straniera 3 3 3

Discipline turistiche e aziendali 4 4 4

Geografia turistica 2 2 2

Diritto e legislazione turistica 3 3 3

Arte e territorio 2 2 2

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

(*) ore di laboratorio

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18.

Con Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139, art. 1 la durata dell’obbligo d’istruzione è stata elevata a 10 anni e si realizza secondo le disposizioni indicate dalla legge 27/12/2006,art. 1,comma 622.

L’ introduzione del nuovo obbligo si colloca nel quadro delle norme vigenti sul diritto/dovere all’ istruzione ed alla formazione, divenendo uno strumento in-dispensabile per favorire il successo

formativo e prevenire e controllare la dispersione scolastica. Nell'attuale ordinamento l'obbligo di istruzione riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni. A sedici anni, gli studenti devono acquisire le otto competenze chiave di cittadinanza che consentono di costruire e sviluppare

pienamente la loro persona, creare corrette e significative relazioni con gli altri ed interagire in maniera positiva con la realtà naturale e sociale.

La certificazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione prevede, secondo il Decreto Ministeriale del 27/01/2010,n. 9 ,che siano certificate le competenze dei quattro assi culturali (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse

storico-sociale) definiti nel nuovo obbligo del 2007 “con riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza”.

La certificazione è prevista su tre livelli:

livello base : lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali-

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite –

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie

opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione.

Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione ”livello base non

raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione

Certificazione e assolvimento dell’obbligo di istruzione

La certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento

dell’obbligo di istruzione nelle istituzioni scolastiche e nelle strutture formative accreditate dalle Regioni è prevista all’art. 4, comma 3, del regolamento n°139 del 22 agosto 2007. Il modello di

certificato è unico sul territorio nazionale ed è parte integrante del POF (Allegato al POF)

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19.

COMPETENZE BIENNIO

Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea con la Raccomandazione del 18

dicembre 2006 hanno individuato 8 Competenze Chiave per l’Apprendimento Permanente e hanno invitato gli Stati membri ad elaborare strategie perché sia consentito: a. ai giovani di sviluppare le competenze chiave per l’apprendimento permanente

b. ai giovani svantaggiati di avere adeguato sostegno per realizzare le loro potenzialità c. agli adulti di sviluppare e aggiornare le competenze chiave per l’apprendimento permanente;

Il quadro di riferimento europeo ha delineato le seguenti otto competenze chiave:

Comunicazione nella madrelingua

Comunicazione nelle lingue straniere

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Competenza digitale

Imparare a imparare

Competenze sociali e civiche

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

Da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria

(D.M. 22/08/07 – All. 2)

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L’Italia ha recepito la Raccomandazione e nel documento tecnico allegato ad Decreto del ministro

della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007 n. 139 ha indicato le proprie 8 competenze chiave chiamate Competenze Chiave ( per l’esercizio della) di Cittadinanza Attiva attese al termine

dell’istruzione obbligatoria. Le competenze di base vengono acquisite, quindi, con riferimento alle competenze chiave di

Cittadinanza che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto il dovere all'istruzione

COMPETENZE CHIAVE

DI

CITTADINANZA

Collaborare e

partecipare

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Risolvere

problemi

Individuare

collegamenti e

relazioni

Acquisire ed

interpretare

l’informazione

Imparare ad

imparare

Progettare

Comunicare

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20.FINALITÀ DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

Nei quattro Assi Culturali sono indicate le direttrici fondamentali attorno alle quali costruire i saperi necessari al conseguimento delle Competenze chiave di Cittadinanza:

• l’Asse dei Linguaggi, è inteso non solo relativamente alle conoscenze e competenze strettamente

linguistiche (che beninteso vanno possedute), ma a quelle comunicative ed espressive più generali; • l’Asse Storico – Sociale, è rivolto non soltanto all’acquisizione delle indispensabili

competenze disciplinari, ma anche a permettere una partecipazione responsabile del cittadino alla vita democratica e sociale del proprio paese, ponendo anche attenzione alle necessarie forme di

multiculturalità. • l’Asse Matematico, è inteso non solo riguardo al sapere strettamente disciplinare

(che ovviamente va posseduto), ma anche allo sviluppo delle facoltà di ragionamento e di soluzione di problemi anche utilizzando linguaggi formalizzati;

• l’Asse Scientifico–Tecnologico, è inteso non solo riguardo alle conoscenze delle discipline relative (che vanno possedute) ma anche verso la capacità di sviluppare

metodi atti a interrogarsi e comprendere il mondo che ci circonda, con particolare riferimento al metodo sperimentale;

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21.

I giovani possono acquisire le competenze chiave attraverso le conoscenze e le abilità riferite alle

competenze di base che sono ricondotte a quattro assi culturali:

Asse dei linguaggi

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale

in vari contesti Leggere , comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi

comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione

consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed

algebrico rappresentandole anche sotto la forma grafica

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazione

specifiche di tipo informatico

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Asse scientifico- tecnologico Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti

alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico – sociale

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra

epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona , della collettività e

dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-

economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

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Asse

dei linguaggi

Responsabili

Prof.ssa E. Stellatelli

Prof.ssa S.Nicotera

Asse scientifico-

tecnologico

Asse

Matematico

Responsabili

Prof.ssa V. Rubino

Prof. V. Milelli

Asse

storico-sociale

Responsabili

Prof.ssa A. Vega

Prof.ssa A.Gallucci

Responsabili

Prof. G. Conci

Prof.ssa G. Menzano

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22.

Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono un percorso unitario di costruzione e consolidamento delle competenze di profilo, alla cui acquisizione concorrono tutte le discipline, sia

dell’area di istruzione generale che dell’area di indirizzo, che a tal fine devono raccordarsi validamente ed efficacemente tra loro. Quanto agli assi culturali caratterizzanti l’obbligo dell’istruzione, vengono rafforzati anche

attraverso l’ ulteriore sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza . Gli obiettivi degli ultimi tre anni , dunque, per la parte comune, si pongono in linea di continuità

con quelli del primo biennio, caratterizzandosi comunque per i livelli di maggiore complessità e articolazione.

Ambito dei linguaggi 1) padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici,tecnologici; 2)riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento sopratutto a tematiche di tipo scientifico,tecnologico ed economico;

3) riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;

4)utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;

5) individuare e comprendere le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

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Ambito matematico Utilizzare e valorizzare, in modo argomentato, il tessuto concettuale e i fondamentali strumenti della matematica per comprendere la realtà ed operare nel campo delle scienze applicate

Ambito Scientifico-tecnologico

1) utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare

dati sperimentali;

2) riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;

3)utilizzare gli strumenti e le reti informatiche nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

4)padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

5)utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza

Ambito storico-sociale

1) collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale, nella consapevolezza della relatività e storicità dei saperi

2) analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori di riferimento, al cambiamento delle condizioni di vita e della fruizione culturale

Scienze motorie e sportive 1) manifestare la consapevolezza dell’importanza che riveste la

pratica dell’attività motorio sportiva per il benessere individuale e

collettivo e esercitarla in modo efficace;

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Area di indirizzo Settore economico Settore tecnologico

1. analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;

2. riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche,sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;

3. riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale;

4. analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;

5.orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;

6.operare nei sistemi aziendali con riferimento a previsione,organizzazione, conduzione,gestione e controllo;

7. utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;

8. distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali;

9. operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico;

10. elaborare, interpretare e rappresentare

efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali;

11. analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti.

1. comprendere le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le relative modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;

2. orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;

3.utilizzare le tecnologie specifiche ai vari indirizzi e sapersi orientare nella normativa del settore di riferimento;

4. applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;

5. intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

6. riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione,della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi;

7. analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;

8. comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

9. riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

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24.

1) operare collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

2) cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;

3) saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;

4) essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

25.

Le linee essenziali della programmazione , tracciate dal Collegio dei docenti, vengono riprese e sviluppate a livello di :

- dipartimenti per assi culturali - consigli di classe - singoli docenti

Il Dipartimento per asse culturale :

definisce gli obiettivi formativi delle discipline

ne individua i nuclei fondanti e/o snodi essenziali

fissa i criteri generali per lo sviluppo dei percorsi di apprendimento

stabilisce gli obiettivi minimi ( livelli minimi di accettabilità)

Il Consiglio di classe, tenuto conto del Piano dell’offerta formativa e delle indicazioni dei

Dipartimenti, elabora la Programmazione educativo-didattica della classe.

Il docente, sulla scorta di quanto stabilito dal Consiglio di classe e dal proprio Dipartimento disciplinare, redige il Piano di lavoro individuale, esplicitando in particolare:

- i livelli di partenza della classe; - gli obiettivi; - i contenuti disciplinari, organizzati in moduli e/o unità di apprendimento;

- i tempi previsti; - la metodologia;

- gli strumenti; - le attività integrative;

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- le prove di verifica e i criteri di verifica e valutazione. Il piano di lavoro individuale è termine di confronto per la relazione finale che ciascun docente

redige e consegna agli atti della scuola dopo la fine delle lezioni. I Consigli di classe delle quinte redigono , inoltre , il Documento del 15 maggio.

La scuola persegue le finalità educative attraverso le seguenti opzioni:

Accoglienza e orientamento;

Conoscenza e rispetto delle regole di convivenza civile e democratica;

Acquisizione di un valido metodo di studio;

Potenziamento delle abilità linguistiche;

Acquisizione di competenze di base e professionali;

Conoscenza preliminare del mondo marinaro e del territorio;

Sistemazione e collegamento dei contenuti disciplinari;

Eventuali Pause didattiche;

Interventi di sostegno e di approfondimento (I.D.E.I.);

Elemento centrale di tutta l’attività didattica è il coinvolgimento continuo dell’Alunno in una interazione fondata sul dialogo per far cogliere – senza nulla togliere alle diverse esigenze e

caratteristiche delle varie discipline – l’unità sostanziale del processo culturale. Nell’Istituto di Istruzione Superiore “M. Ciliberto” di Crotone, dove si vive serenamente e si studia

bene, i giovani hanno la possibilità non solo di seguire i programmi istituzionali ma di imbattersi in una consistente varietà di studi, ricerche e problematiche di notevole spessore culturale. Variegata è, di conseguenza, la ricchezza di metodologie didattico – educative utilizzate per consentire agli

alunni di essere i veri protagonisti del successo formativo e del processo di insegnamento-apprendimento.

L’insegnamento poggia sui seguenti interventi metodologici e didattica modulare:

Programmazione Modulare: unità didattiche articolate in conoscenze, abilità,

competenze

Progettazione per Competenze per il primo, secondo biennio e V anno

Per il settore tecnologico alle competenze delle linee guida si adattano, per il secondo

biennio e V anno, quelle previste dalla Convenzione STCW 95 emended Manila 2010.

Lezione frontale quale indispensabile momento di confronto e di sviluppo delle

competenze didattiche e relazionali;

Lavori individuali e di gruppo;

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Percorsi modulari o snodi tematici che consentano agli allievi l’arricchimento del

proprio patrimonio formativo grazie all’apporto sinergico di tutte le discipline

Ricerche su INTERNET su personaggi, fatti, problemi, tematiche di grande valenza

storica, scientifica, sociale e culturale ;

Didattica breve;

Classi aperte;

Dibattiti e conferenze

Attività di laboratorio

27.

In linea con gli orientamenti europei, la Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado introduce nelle classi quinte, a partire dal’anno scolastico 2014/2015, l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera, secondo la metodologia CLIL. Anche l’esame di stato, a

partire dall’anno scolastico 2014/2015, prevede per gli alunni delle classi quinte dei licei e istituti tecnici, l’accertamento del profitto nelle discipline non linguistiche, veicolate in lingua straniera.

Poiché le previste attività di formazione rivolte ai Docenti in servizio sul fronte linguistico e sul fronte metodologico sono in pieno svolgimento, il MIUR con la nota 4969 del 25 luglio 2014 fornisce norme transitorie per l’a.s. 2014/2015, che incoraggiano, comunque, l’introduzione

graduale del’insegnamento delle DNL in lingua straniera da parte dei Docenti attualmente impegnati nelle specifiche attività di formazione.

Il Collegio dei Docenti , pertanto, consapevole del valore didattico e formativo dell’insegnamento CLIL ha individuato nella seduta del 26 settembre 2014 i seguenti Docenti disponibili a garantirne l’avvio graduale mediante la programmazione di moduli disciplinari, nelle classi quinte di

pertinenza:

Settore tecnologico:

prof. Antonio Santoro per la classe 5° B : Meccanica e macchine prof.ssa Morena Vitale per la classe 5° A : Scienze della navigazione

prof.Aiello De Luca per la classe 5° C : Scienze della Navigazione

Settore economico:

Prof. Marangolo Teresa per la classe V sez A Diritto Prof. Maria Luigia Cimino per la classe V sez B Diritto

Prof.Cortese Rosalba per la classe V sez. C Diritto Prof.ssa Elvira Cappa per la classe V°D Diritto

I Docenti, con la collaborazione dei Docenti di lingua inglese e dei Consigli di classe, inseriranno nelle relative programmazioni disciplinari le attività che intendono proporre

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28.

I

Grande rilevanza ha nell’IIS giusta D.P.R. n° 88 del 15/03/2010, l’attività di laboratorio che svolge un ruolo centrale nel processo di apprendimento.

L’attività di laboratori diventa fondamentale per :

Sviluppare le attività intuitive, di documentazione, di rilevazione e di decodificazione dei dati;

Approfondire la conoscenza delle nozioni tecniche studiate;

Acquisire le competenze necessarie per un impiego razionale dei mezzi di lavoro;

Rendere autonomi e sicuri gli alunni nell’uso della strumentazione specifica.

Nell’Istituto ubicato in via Siris, sede del triennio ITN sono ubicati il laboratorio Linguistico, il

laboratorio di Navigazione, di Meteorologia ed Oceanografia. Accanto alla sede è funzionante il Polifunzionale, un manufatto che ospita moderni ed attrezzati Laboratori di Macchine,di Impianti Tecnici,di Elettrotecnica e Tecnologia Meccanica,

di Chimica e di Fisica. Nel 24 maggio 1996 l’Istituto Tecnico Nautico “M. Ciliberto” di Crotone è diventato sede periferica dell’Istituto Italiano di Navigazione.

LABORATORI

Laboratorio di Chimica;

Laboratorio di Elettrotecnica;

Laboratorio di Fisica;

Laboratorio di Impianti Tecnici e Tecnologia Meccanica;

Laboratorio di Lingue;

Laboratorio di Macchine;

Laboratorio di Navigazione;

Laboratorio mobile Multimediale

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Sala di Navigazione

Per le esercitazioni di Educazione Fisica la Scuola utilizza uno spazio attrezzato ubicato di fronte la

struttura. Diversi segmenti dell’edificio accolgono la Biblioteca d’Istituto che è fruibile dagli Studenti in giorni ed ore prestabiliti.

La Scuola ha da anni attivato in favore degli alunni meno abbienti un servizio di prestito, in comodato d’uso, dei libri di testo da restituire a fine anno scolastico. Tutte le Aule sono dotate di cablatura o di rete wireless risultano essere attrezzate di postazioni di

pc portatili con connessione ad Internet. Sono disponibili televisori e videoregistratore.

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Esercitazioni a mare

Per le Esercitazioni a mare L’Istituto Nautico è in possesso di:

1 imbarcazione per la voga da 12 posti

3 imbarcazioni a remi da 4 posti

1 gommone d’appoggio

2 unità a vela tipo “laser”

IL PLANETARIO

Un motivo di vanto dell’Istituto è la presenza della Sala di Astronomia unica nel suo genere e tra le più grandi del Meridione d’Italia. Il Planetario, inaugurato il 2 Dicembre 1995 con una cerimonia

ufficiale alla presenza di autorità scolastiche e politiche, il 6 Aprile 2011 è stato intitolato al famoso medico e astronomo di Cirò “LUIGI LILIO” padre del calendario introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582. La struttura, oltre ad essere finalizzata a scopi prettamente didattici per allievi dell’Istituto

“Ciliberto”, è aperta all’utenza esterna, ad associazioni culturali, e ad altre scuole anche straniere che hanno la possibilità di assistere a lezioni tenute da docenti del “Ciliberto” anche in lingua

inglese. Nel novembre 2011, il planetario è stato dotato di un sistema di proiezione digitale che ha sostituito quello ottico, ciò dà la possibilità di osservare non solo tutto il sistema planetario con i relativi satelliti, ma anche il cielo profondo con le galassie, gli ammassi stellari, le nebulose ed altre

strutture astronomiche. Dalla sua apertura il Planetario è stato visitato da più di 62.000 persone, di

cui 2174 nel solo periodo 9 gennaio 9 giugno 2012.

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29.

Biblioteca

Palestra

Aula magna

LABORATORI:

Laboratorio linguistico

Laboratorio di Matematica

Laboratorio Informatica(1 -2)

Laboratorio di economia aziendale

Laboratorio di scienze integrate(scienze della terra- Biologia)

Laboratorio di scienze integrate(Fisica al primo anno e Chimica al secondo anno)

Laboratorio musicale

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Biblioteca

La Biblioteca è dotata di un consistente patrimonio librario incrementato annualmente, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituto, tenendo conto dei suggerimenti espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche.

Essa dispone di una Videoteca che consente un aggiornamento costante su diverse tematiche. La Biblioteca è aperta dal Lunedì al Sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00.

LABORATORIO LINGUISTICO

Il laboratorio linguistico, consta di postazioni individuali Il laboratorio consente l’ascolto in cuffia

di audiocassette, la registrazione e il riascolto da parte degli studenti, il monitoraggio di ogni singolo alunno da parte dell’insegnante, nonché l’interazione degli alunni tra di loro e con

l’insegnante. Il laboratorio è collegato ad un televisore e ad una antenna parabolica, ad un lettore di videocassette e ad un lettore DVD che consente la visione di film in lingua originale con relativo ascolto in cuffia.

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LABORATORIO DI MATEMATICA

La lezione in laboratorio si svolge alla presenza del docente (l’insegnante della disciplina) e dell’assistente tecnico di laboratorio. Durante le ore in laboratorio, oltre all’apprendimento delle modalità di realizzazione di siti e di

pagine web, sono utilizzati i seguenti software: Derive 5

il Sistema Operativo Windows XP; l’intero pacchetto Microsoft Office in modo approfondito; il linguaggio di programmazione Visual Basic per la creazione/realizzazione di progetti;

alcuni software didattici specifici della disciplina.

LABORATORI DI INFORMATICA

La lezione in laboratorio si svolge alla presenza del docente (l’insegnante della disciplina) e

dell’assistente tecnico di laboratorio. Durante le ore in laboratorio, oltre all’apprendimento delle modalità di realizzazione di siti e di

pagine web, sono utilizzati i seguenti software: il Sistema Operativo Windows XP; l’intero pacchetto Microsoft Office in modo approfondito;

il linguaggio di programmazione Visual Basic per la creazione/realizzazione di progetti; alcuni software didattici specifici della disciplina.

INFORMATICA 1

INFORMATICA 2

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LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE

Le classi del triennio, per 2 ore settimanali, utilizzano il laboratorio, con 21 postazioni

informatizzate ciascuno, collegati in rete. In essi si utilizzano programmi gestionali, in particolare il pacchetto MICROSOFT OFFICE e programmi di contabilità generale. Le lezioni si svolgono con la compresenza dell’insegnante di Economia Aziendale e dell’assistente

tecnico di laboratorio

LABORATORIO DI SCIENZE INTEGRATE (Scienze della Terra e Biologia )

Dispone di banchi di lavoro dotati di numerosi microscopi ad alta risoluzione, che permettono

di avvicinarsi ad un mondo invisibile ad occhio nudo. L’ampia dotazione di collezioni riguardanti l’anatomia, la mineralogia, la zoologia e la botanica

permette agli studenti di verificare dal vivo quanto si studia sui libri di testo. Le lezioni si svolgono con la compresenza dell’insegnante della disciplina e di un tecnico di laboratorio.

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LABORATORIO DI SCIENZE INTEGRATE (Fisica al primo anno e Chimica al secondo anno)

E’ molto spazioso, ed è dotato di appositi banchi di lavoro, che permettono agli studenti di eseguire

esperimenti in gruppi di 4 o 5, sviluppando la capacità di lavorare in gruppo e favorendo la comprensione dei fenomeni osservati. Viene inoltre sviluppata anche la manualità richiesta per

l’uso di strumenti di lavoro specifici della disciplina. Le lezioni si svolgono con la compresenza dell’insegnante della disciplina e di un tecnico di laboratorio.

LABORATORIO MUSICALE

Il laboratorio musicale è costituito da un ambiente insonorizzato attrezzato con :

Pianoforte; Batteria, n° due chitarre, un basso, un sassofono, un clarinetto.

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PALESTRA

La palestra è allestita per ogni tipo di attività sportive, sono inoltre presenti attrezzature fisse per la pratica di sport quali pallavolo, pallacanestro e calcio a 5

Aula Magna : è il luogo deputato per la riunione contemporanea di più classi, che possono partecipare ad incontri con personalità della cultura, del mondo del lavoro o degli enti del territorio con i quali la scuola intrattiene rapporti, funzionali all’accrescimento della maturità e della

formazione di cittadini consapevoli. Nell’aula è anche disponibile un impianto di videoproiezione, per materiali multimediali, di

videoconferenza, ed un palco per spettacoli teatrali e musicali.

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30.

COLLEGIO

DOCENTI

FUNZIONI STRUMENTALI

P.O.F

CONSIGLI DI

CLASSE

ORGANIGRAMMA DELL’IIS “M. CILIBERTO”

COLLABORATORI

Prof.ssa Rossella Muto Prof.Antonio Santoro

DIRIGENTE

SCOLASTICO

Dott.ssa

Antonella Romeo

D.S.G.A.

CARMINE

LEPERA

RSU

R.S.P.P.-A.S.PP-R.L.S

.

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53

31.

La struttura organizzativa dell’istituto e’ sintetizzata nel precedente organigramma. In tale documento vengono definite le linee gerarchiche, assegnate le competenze e conferite le autorità

che caratterizzano la struttura organizzativa di una scuola. In particolare, il personale ha la libertà organizzativa e l’autorità necessarie per: a)promuovere le azioni occorrenti per prevenire il verificarsi di non conformità del servizio, del

processo; b)identificare ogni problema relativo ai corsi didattici, ai controlli;

c)avviare, proporre o fornire soluzioni attraverso i canali stabiliti; d)verificare l’attuazione delle soluzioni.

DIRIGENTE SCOLASTICO

Rappresenta l’Istituto e ne gestisce e coordina tutte le attività organizzative e didattiche,in

particolare: presiede il Collegio dei Docenti;

procede alla formazione delle classi; promuove e coordina le attività didattiche, di sperimentazione, di aggiornamento; propone e coordina il calendario delle assemblee;

cura l'esecuzione delle normative giuridiche e amministrative riguardanti gli alunni e i docenti;

cura l'esecuzione delle deliberazioni degli Organi Collegiali; tiene i rapporti con l'Amministrazione Scolastica, con gli Enti Locali e con i soggetti

esterni che interagiscono con l’Istituto;

adotta i provvedimenti resi necessari da inadempienze o carenze del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario.

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COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

I collaboratori del Dirigente Scolastico sono scelti all’inizio di ogni anno scolastico dal Dirigente e costituiscono l'elemento di raccordo tra il Dirigente Scolastico e tutti gli altri soggetti che operano nella scuola.

I docenti scelti per lo svolgimento di tale incarico per l’a.s. 2014/2015 sono:

Prof.ssa Muto Rosa Prof. Santoro Antonio

Le funzioni strumentali sono docenti di riferimento per aree di intervento strategiche per la vita della scuola, collaborano alla gestione sia dal punto organizzativo che didattico, collaborano con il

Dirigente Scolastico per lo svolgimento di compiti particolari e/o la gestione di specifiche strutture ed operano in stretta connessione con gli altri organismi .

Le figure funzionali al P.O.F. attualmente deliberate dal Collegio dei Docenti sono:

Prof. Massara Vincenza Prof. Nicotera Silvana

Prof. Poerio Rosa

Prof. Corigliano Rosa

Prof. Gerace Pasquale

Prof. Cimino Luigia Maria

Prof. Stellatelli Eleonora

Prof. Menzano Giuseppina

Prof.Carolei Maria Clara

Prof.Ripolo Giovanna

Prof. Sestito Roberto

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Il Collegio dei Docenti

É sede di sintesi del lavoro complessivo di programmazione educativa e di formazione del P.O.F.;

per gli aspetti educativi e didattici, esso: - Definisce le linee generali dell’intervento didattico educativo ed i criteri di tipo metodologico e

procedurale. -Delibera le finalità del processo didattico e gli obiettivi formativi, indica le strategie educative generali, i metodi e le tecniche di insegnamento.

- Prevede, nell’ambito della programmazione educativa l’organizzazione degli interventi didattici, educativi, integrativi da effettuarsi a favore degli alunni per i quali sia stata deliberata la

promozione con debito. -Definisce e convalida il Piano annuale delle attività e il Piano dell’offerta formativa; - Individua le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa;

· Esprime una valutazione a conclusione di ciascun anno scolastico sull’attuazione del POF.

Il Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe è l'organo cui compete la programmazione, l'attuazione e il controllo

dell'intera attività didattica di una classe. Esso è composto dai docenti delle varie discipline di cui è previsto l'insegnamento per la classe. Ad alcune fasi dei suoi lavori partecipano anche i rappresentanti, eletti, dei genitori e degli studenti.

Il Consiglio di Classe ha un presidente delegato dal Dirigente Scolastico al quale sono attribuiti alcuni compiti specifici come:

la conduzione dei lavori delle riunioni del consiglio; il controllo delle assenze degli studenti della classe; il contatto con le famiglie in casi particolari.

La "trasparenza" è condizione essenziale affinché gli alunni diano un loro contributo positivo alla formalizzazione e alla pianificazione dell'attività della classe, nonché all'intero

processo formativo. Durante l'anno scolastico e/o alla fine del medesimo il Consiglio di Classe valuta il raggiungimento degli obiettivi e analizza le cause di eventuali insuccessi. La collegialità del

Consiglio di Classe in tutti i suoi aspetti, dalla progettualità alla pianificazione, alla realizzazione di iniziative, attività e percorsi individualizzati ruota sulla figura del coordinatore.

DIPARTIMENTI

I Dipartimenti svolgono funzioni propositive, organizzative e funzionali. I Dipartimenti sono affidati ad un responsabile coordinatore, individuato in sede di Collegio dei Docenti, con incarico di durata annuale. Lo scopo del lavoro dei Dipartimenti è quello di garantire

standard disciplinari e formativi comuni a tutte le classi. Gli stessi sono stati designati a presiedere le riunioni del Primo Biennio, del Secondo Biennio e del

V° anno per la programmazione per “ASSI CULTURALI”.

Il Comitato di valutazione del servizio dei docenti

Il comitato per la valutazione è formato dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente da quattro

docenti membri effettivi e da due docenti membri supplenti. I membri del comitato sono eletti dal collegio dei docenti. Il comitato provvede alla valutazione del servizio dei docenti immessi in ruolo ed esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova degli stessi.

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R.S.U. Con il conferimento dell’Autonomia alle scuole e della Dirigenza ai Capi di Istituto, nonché

con l’introduzione della contrattazione e privatizzazione del rapporto di lavoro nella Pubblica Amministrazione, al Dirigente Scolastico è attribuita la competenza e la titolarità delle relazioni

sindacali a livello di istituto. Le R.S.U. hanno il compito di attivare con il D.S., che rappresenta la parte pubblica, la contrattazione integrativa di Istituto.

Il Comitato Studentesco

É composto da uno studente per classe (il primo degli eletti nel consiglio di classe, in qualità di rappresentante di classe), dagli eletti nel Consiglio d’Istituto e dagli eletti nella consulta provinciale degli studenti.

Esso elegge, nel suo seno, il Presidente, il vice presidente e un segretario. I suoi compiti sono:

-formula proposte ed esprime pareri al consiglio d’istituto, -promuove le assemblee d’istituto e i temi da discutere , - organizza le attività studentesche.

ORGANO DI GARANZIA

Nelle relazioni fra docenti e studenti, a garanzia di questi ultimi, è intervenuto con D.P.R. 24

giugno 1998 n.249 il cosiddetto Statuto degli Studenti e delle Studentesse che prevede la possibilità di costituire, all’interno dell’istituto, un Organo di Garanzia con lo scopo di disciplinare le

irrogazioni delle sanzioni disciplinari a carico degli studenti. Il nostro regolamento ha previsto la composizione di detto organo che risulta costituito: due docenti (collaboratori del Dirigente Scolastico), dal Presidente del Consiglio di Istituto, da uno

studente (rappresentante degli studenti nella Giunta Esecutiva) e dal collaboratore scolastico addetto alla vigilanza della classe cui appartiene l’alunno.

L’ Organo di Garanzia viene presieduto dal Dirigente Scolastico. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte degli studenti entro 15 giorni dalla data di comunicazione della loro irrogazione.

ASSEMBLEA dei GENITORI

Può essere di classe, di sezione o di istituto; i genitori rappresentanti di classe possono costituire un comitato di genitori di istituto. Alle assemblee possono partecipare con diritto di intervento sia il D.S. che i docenti.

CONSIGLIERE di FIDUCIA

E’ una figura istituzionale interna di garanzia specifica con funzioni di prevenzioni,

consulenza, informazione, formazione e assistenza ai dipendenti oggetto di molestie prevista dal Codice di Condotta allegato alla Raccomandazione CEE n°93/131 del 27-11-1991, dotata dalla scuola di mezzi e strumenti adeguati per adempiere ai propri compiti in piena autonomia,

garantendo la riservatezza della sua attività. E’ reperibile telefonicamente ad un numero che è portato a conoscenza di tutto il personale. Riferisce annualmente al D.S. ed al Collegio dei Docenti

sull’attività svolta.

SICUREZZA E PIANO DI EVACUAZIONE DELL’ISTITUTO

Il Dirigente Scolastico organizza la sicurezza nella scuola istituendo un servizio di prevenzione e protezione avvalendosi a tale scopo della consulenza e dell’ausilio del personale interno

opportunamente formato sulle misure di prevenzione incendi, di evacuazione, e di pronto soccorso.

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Nell’organizzazione di tale servizio il DS oltre al responsabile della sicurezza di prevenzione e protezione ( R.S.P.P.), si avvale del rappresentante per la sicurezza dei lavoratori (R.S.L.)

L’R.S.P.P. predispone il piano di evacuazione, e le relative esercitazioni oltre che alla organizzazione dei servizi di emergenza.

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Il Comitato Tecnico Scientifico è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; consente di consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e

sviluppare le alleanze formative per favorire l’innovazione negli istituti tecnici tecnologici e un proficuo rapporto con il mondo del lavoro.

32.

Lo scopo della valutazione dei processi di apprendimento è quello di verificare come un soggetto cambia in relazione a ciò che apprende. La valutazione rappresenta quindi il momento più delicato della vita scolastica in quanto essa rappresenta non solo un modo per “misurare” l’apprendimento,

ma anche per valorizzare le potenzialità dello studente. Nelle classi viene effettuata sistematicamente la valutazione in funzione formativa orale e/o scritta,

per individuare eventuali difficoltà dello studente e tenere sotto controllo il processo di insegnamento/apprendimento ed in funzione sommativa per accertare i risultati di apprendimento declinati in competenze, conoscenze ed abilità. La valutazione periodica e finale costituisce una

delle principali responsabilità della scuola, assume un alto valore formativo e deve essere un processo assolutamente trasparente.

La valutazione finale costituisce un momento di grande responsabilità e deve rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentalità La valutazione complessiva deve andare oltre la pura media dei voti, ma deve tener conto di diversi

fattori quali:

il profitto

il raggiungimento degli obiettivi formativo-cognitivo fissati

la partecipazione al dialogo educativo

l’impegno

la progressione

i risultati ottenuti dalla partecipazione ai corsi di recupero.

L’istituto ha stabilito, che negli scrutini intermedi di tutte le classi la valutazione dei risultati

raggiunti sia formulata, in tutte le discipline , mediante un voto unico, come già avviene nello scrutinio finale.

La riforma della scuola superiore prevede per il Primo Biennio anche la valutazione delle competenze acquisite al termine dell’obbligo scolastico.

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Nel corso dei quadrimestri saranno predisposte verifiche orali, scritte e pratiche. Le verifiche possono essere :

interrogazioni (anche programmate)

Colloqui individuali

Relazioni

Interventi effettuati nel corso delle lezioni

Questionari aperti e chiusi

33.

Premesso che ai sensi del DPR 122/2009 ( Regolamento sulla valutazione) art.14 comma 7,

per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, viene richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuo complessivo del curricolo. Eventuali deroghe al suddetto vincolo potranno essere concesse dai Consigli di Classe sulla base dei seguenti

criteri:

gravi problemi di salute, terapie e/o cure programmate, documentati da strutture

pubbliche;

donazioni di sangue;

partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo;

gravi motivi di famiglia ( attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza);

gravi patologie di un componente del nucleo familiare;

rientro nel paese di origine per motivi legali o per inderogabili motivi di famiglia

autocertificati da un genitore e notificati al Dirigente;

calamità naturali;

sciopero di mezzi pubblici

Tali deroghe sono concesse sempre a condizione che non pregiudichino, a giudizio del consiglio di

classe, la possibilità di procedere alla valutazione dell’alunno interessato. Il Consiglio di Classe determina nel merito con specifica delibera motivata.

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59

34.

1) Non è promosso o ammesso all’esame di stato lo studente che presenti un voto inferiore alla

sufficienza nella valutazione del comportamento. 2) Non è promosso lo studente del primo anno che presenti quattro insufficienze gravi ( per

insufficienza grave si intende un voto inferiore a quattro). 3) Non è promosso lo studente del secondo, terzo e quarto anno che presenti tre insufficienze

gravi ( per insufficienza grave si intende un voto inferiore a quattro).

4) E’ sospeso nel giudizio lo studente del primo anno che presenti un numero di insufficienze uguali o inferiori a quattro di cui una o più di una non di grave entità, purchè il CdC

giudichi che il numero e la gravità delle insufficienze non pregiudichino la possibilità di recupero durante il periodo estivo.

5) E’ sospeso nel giudizio lo studente del secondo, terzo e quarto anno che presenti un numero

di insufficienze uguale o inferiore a tre , di cui una o più di una di non grave entità, purché il Consiglio di Classe giudichi che il numero e la gravità delle insufficienze non pregiudichino

la possibilità di recupero durante il periodo estivo.

35.

La normativa sull'esame di Stato prevede in sede di scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni delle scuola secondaria superiore l’attribuzione di punti di credito ( credito scolastico) validi al fine

del calcolo del voto del diploma. Il credito scolastico può essere eventualmente integrato con il credito formativo; il Consiglio di

Classe valuta allo scopo le certificazioni prodotte dall'alunno, attribuendo fino ad un massimo di punti 1 per anno scolastico, rimanendo all’interno della fascia calcolata sulla media.

L’ammontare del credito che lo studente può accumulare al termine del triennio conclusivo del proprio percorso scolastico va da un minimo di 10 a un massimo di 25 punti con la distribuzione

riportata nella seguente tabella

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In base a quanto indicato nel D.M. n° 42 del 22/05/2007, integrato dal D.M. n° 99 del 16/12/2009, il credito scolastico viene attribuito dal Consiglio di classe nell’ambito delle bande di oscillazione previste dal Ministero ed indicate nella seguente tabella:

TABELLA A

CREDITO SCOLASTICO (Candidati interni )

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del

secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o

gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.

Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla

determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo

educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di

oscillazione corrispondente alla media M dei voti. In Sede di scrutinio degli esami di verifica del debito formativo, si provvederà nelle classi del triennio, all’attribuzione del credito scolastico dell’alunno lasciato in sospeso a giugno, in base al D.M. 99 del

16 Dicembre 2009, secondo la tabella A e, a seconda della media dei voti riportati e del credito scolastico cumulato, verrà attribuito il punteggio minimo o massimo della relativa fascia di apparteneza

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Relativamente alle Tabelle B e C relative all’attribuzione dei crediti scolastici per i candidati

esterni agli esami di idoneità e agli Esami di Stato, si riportano la tabella B e C contenute nel D.M. 99/2009 (tabella relativa all’attribuzione dei crediti per i candidati esterni che si presentano

agli esami di idoneità) :

TABELLA B

CREDITO SCOLASTICO ( Candidati Esterni – Esami di Idoneità)

Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤7 4-5

7 < M ≤8 5-6

8 < M ≤9 6-7

9 < M ≤10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità(nessun voto può essere

inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il

punteggio l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

TABELLA C

CREDITO SCOLASTICO ( Candidati Esterni – Prove Preliminari)

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione

indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

Attribuzione Crediti per i Candidati esterni (Privatisti)

Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤7 4-5

7 < M ≤8 5-6

8 < M ≤9 6-7

9 < M ≤10 7-8

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62

36.

La valutazione finale è data dalla somma dei punteggi che ciascun candidato ha riportato nel credito

scolastico, nelle tre prove scritte e nel colloquio. Il punteggio è espresso in centesimi. La soglia minima di sufficienza è di 60 punti.

Il punteggio viene così articolato:

• Un massimo di 45 punti per le tre prove scritte • Un massimo di 30 punti per la prova orale.

• Un massimo di 25 punti per premiare il credito scolastico. La commissione dispone inoltre di 5 punti di "bonus" per premiare gli esami particolarmente

brillanti e ben riusciti, purché il candidato abbia conseguito almeno 15 punti di credito scolastico e 70 punti alle prove d'esame.

Il credito scolastico viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:

1) Se la media dei voti è uguale o superiore alla metà fra un intero e l'altro, si attribuisce il punteggio più alto della fascia di appartenenza. 2) Se la media dei voti è inferiore alla metà fra un intero e l'altro si prendono in considerazione le

seguenti : a) Assiduità nella frequenza scolastica

b) Interesse e impegno nell'attività curricolare. c) Partecipazione positiva alle attività extracurricolari organizzate internamente all’Istituto e deliberate dal Consiglio di Classe ( CS )

d) Partecipazione ad attività esterne, in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati (CF).

TABELLA DI VALUTAZIONE DEI PARAMETRI :

Parametro Punteggio

1)Frequenza da 0 a 10 assenze 0,30 punti

da 11 a 15 assenze 0,20 punti

da 16 a 20 assenze 0,10 punti

2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo

educativo, tenendo anche conto dell’interessamento con il

quale l’allievo ha seguito l’insegnamento della religione

cattolica o l’attività alternativa e al profitto che ne ha tratto.

0,25

3) Partecipazione ad attività complementari ed integrative

realizzate dall’Istituzione scolastica

0,10 per ogni attività (max 3 attività valutabili )

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4)Crediti Formativi : partecipazione ad ogni attività o

esperienza formativa acquisita al di fuori della Scuola e

coerente con gli obiettivi formativi ed educativi propri

dell’indirizzo di studi.

0,20 (max 1 punto)

Griglia per la valutazione delle attività per l'attribuzione del credito

scolastico(da sommarsi ai decimi residui della media, fino a un max di 1 punto)

1 - assiduità nella frequenza scolastica, interesse e impegno nella partecipazione al

dialogo educativo 0,30

2 - stage aziendale/ linguistico

a) giudizio buono 0,50

b) giudizio ottimo 0,75

c) di durata superiore a quella obbligatoria 1,00

3 - frequenza certificata di corsi extracurricolari

(musica, animazione, ECDL, lingue,brevetti, ecc.) 0,25

4 - conseguimento di certificazioni:

a) linguistiche

- livello A1 - A2 0,25

- livello B1 0,50

- livello B2 1,00

b) ECDL

- parziale 0,50

- completo 1,00

5 - partecipazione attiva e documentata a progetti promossi dalla scuola e/o da Enti:

- partecipazione (max tre) 0,10

- qualificazione nei primi tre classificati 0,30

6 - partecipazione volontaria e certificata a manifestazioni promosse da Enti esterni in

orario extra-scolastico connesse con lo svolgimento di tematiche curricolari (min 3)

0,25

7 - crediti formativi (ex art. 1 DL n. 49/2000) extra-scolastici certificati

a) stage formativi non organizzati e promossi dalla scuola

0,20(max.1

punto)

b) corsi riconosciuti a carattere culturale, artistico e ricreativo

(p.e. studio strumento musicale, partecipazione a coro, ...) c) attività lavorative coerenti con l'indirizzo di studi

d) attività di volontariato

e) attività sportive

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Criteri per la valutazione dei crediti formativi (CF) e scolastici(CS)

( DPR 23 luglio1998 n.323, artt. 11 e 12 - D.M. 24 febbraio 2000 n.49 )

Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi (CF) sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle

attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. La partecipazione ad iniziative

complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico (CS).

Le attività riconosciute per il credito formativo (CF) e scolastico (CS)vengono validate dall’ intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai criteri seguenti.

1) Le esperienze esterne (CF) devono essere coerenti con le finalità educative della scuola, con l'indirizzo e il livello degli studi. 2) Le attività, a norma di legge, devono essere debitamente certificate e definite in base all'aspetto

quantitativo (congruo impegno di tempo) e qualitativo . A tal fine l'attestazione proveniente dall’ente, istituzione o associazione presso i quali l’alunno ha realizzato l’esperienza deve contenere

una sintetica descrizione e valutazione della stessa, ovviamente in relazione al ruolo avuto dal ragazzo. 3) In nessun caso saranno riconosciuti crediti formativi la cui documentazione sia difforme o

carente rispetto a quanto stabilito dalle vigenti disposizioni di legge in materia o pervenuta alla segreteria scolastica oltre il termine ultimo del 15 maggio

37.VALUTAZIONE DISCIPLINARE

Griglia per l’attribuzione del voto

Giudizio Voto Conoscenze Competenze Capacità

negativo 1-3

Nessuna conoscenza o pochissime conoscenze

Non riesce ad applicare leggi,

metodi,procedimenti; è privo di punti di riferimento; commette

gravi errori nella comunicazione linguistica.

Non è in grado di

effettuare alcun tipo di analisi; non sa operare sintesi è organizzare i

dati conoscitivi

insufficiente 4

Frammentarie e piuttosto superficiali,

incomplete.

Riesce ad applicare

qualche elemento conoscitivo in compiti

semplici, commettendo gravi errori.

Effettua analisi e

sintesi, ma non compiute ed approfondite. Se

guidato sa giungere a semplici valutazioni.

mediocre 5

Quasi complete, ma superficiali e in parte

lacunose

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti piuttosto

semplici.

Effettua analisi e

sintesi, ma non compiute ed approfondite. Se

guidato sa giungere a semplici valutazioni.

sufficiente 6 Complete, ma non approfondite.

Esegue semplici compiti senza commettere errori

sostanziali

Effettua analisi e

sintesi complete. Rielabora con

semplicità, espone in modo lineare

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Discreto 7

Complete e

generalmente approfondite

Sa utilizzare leggi, metodi

e procedimenti, espone i contenuti con chiarezza.

Sa ordinare e

selezionare dati. Effettua analisi e

sintesi pertinenti, anche se non compiutamente

articolate.

Buono 8 Ampie, organiche ed appropriate

Esegue compiti complessi, utilizzando gli elementi conoscitivi con precisione

e sicurezza.

Usa opportune strategie per effettuare

analisi e sintesi; sa interpretare i dati e argomentare

utilizzando un linguaggio corretto ed

appropriato.

Ottimo 9 -10

Accurate , complete, approfondite da

apporti personali.

Esegue compiti complessi,

applica le conoscenze e le procedure in nuovi

contesti evidenziando sicure abilità specifiche.

Rielabora in modo autonomo e personale;

elabora ipotesi; coglie relazioni; argomenta con rigore logico

utilizzando un linguaggio fluido ed appropriato.

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38. ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA:

GRIGLIE PER LE TIPOLOGIE DI PROVE AREA TECNICO-PROFESSIONALE

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39.GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE

DESCRIZIONE

NUMERICA

DESCRIZIONE RELIGIONE

1 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

2 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

5 NON

6 SUFFICIENTE

7 BUONO

8 DISTINTO

9 OTTIMO

10 OTTIMO

ES ESONERO

NC NON CLASSIFICATO

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40.

La valutazione del Comportamento degli studenti risponde alle seguenti finalità:

Accertare i livelli di consapevolezza ed impegno raggiunti

Verificare la capacità di rispettare le disposizioni che disciplinano la vita all’interno

della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e con il rispetto dei propri doveri.

Dare significato e valenza educativa al voto inferiore a 6/10.

Il voto di condotta, secondo quanto stabilito dalla O.M. 40 dello 08/04/2009, concorre alla

determinazione del credito scolastico in quanto fa media con i voti di profitto

La valutazione del comportamento si realizza sulla base dei seguenti criteri:

VOTO INDICATORI

10 -Partecipazione attiva, con contributi originali. - Interesse ed attenzione vivi. - Impegno molto positivo nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne.

- Comportamento adeguato al contesto scolastico (puntualità e assiduità della frequenza).

9 -Partecipazione attiva.

- Interesse ed attenzione adeguati. - Impegno nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne. - Comportamento adeguato al contesto scolastico (puntualità e assiduità della

frequenza).

8 -Partecipazione complessivamente attiva. -Interesse ed attenzione generalmente presenti.

- Impegno accettabile nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne. -Comportamento nell’insieme adeguato al contesto scolastico.

7 -Partecipazione non sempre attiva, né sempre adeguata.

-Interesse ed attenzione non sempre adeguati. - Impegno nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne non sempre accettabile.

- Comportamento non sempre adeguato al contesto scolastico (disturbo attività didattica;

-Presenza di note (fino a 3 note sul registro e/o altri richiami scritti).

6 -Partecipazione piuttosto scarsa. -Interesse ed attenzione poco significativi. -Impegno inadeguato nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne.

-Comportamento spesso inadeguato al contesto scolastico (disturbo attività didattica);assenze non giustificate; linguaggio non rispettoso).

- Presenza di note ( più di 5 note ) e provvedimenti disciplinari (sospensioni fino a cinque giorni) per fatti e/o comportamenti censurabili.

5 -Partecipazione inadeguata.

- Interesse ed attenzione quasi assenti. - Scarso impegno nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne. - Comportamento inadeguato al contesto scolastico (disturbo attività didattica;

ritardi non giustificati; assenze non giustificate; linguaggio non rispettoso; violenze fisiche o morali verso altri; responsabilità personale in reati oggettivi).

-Presenza di provvedimenti disciplinari (sospensioni e/o allontanamento dalla scuola per periodi superiori a 15 giorni) per fatti e/o comportamenti di particolare gravità.

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-Oltre il 25% di assenze l’ alunno non sarà scrutinato ( sono necessarie ¾ delle presenze)-

Secondo la legge n. 169 del 30/10/2008 la valutazione inferiore a 6/10 determina la non

ammissione dello studente alla classe successiva

.

41.PERCORSO FORMATIVO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il nostro Istituto presenta un ampliamento dell'Offerta Formativa anche per gli alunni in

situazione di handicap. Il presupposto non è quello di considerare gli alunni tutti uguali, negando i problemi, ma di considerare gli alunni come esseri unici, nell'ottica della valutazione delle differenze, pensando ad esse come una risorsa. La ricchezza dell'Offerta Formativa e Strutturale del

nostro Istituto è sicuramente una condizione necessaria per l'Integrazione Scolastica. Infatti è luogo comune pensare che l'integrazione riguardi solo gli alunni in situazione di handicap, mentre

integrare significa amalgamare e armonizzare tutte le diversità che ogni persona porta con se e che diventano fonte di ricchezza quando si ha l'occasione di condividerle. L'Integrazione non è dunque un esperimento ma un valore. Integrazione è trovare il modo perché ognuno dia il suo personale

contributo per uno scopo comune. Il docente specializzato, di sostegno alle classi è promotore del processo di Integrazione, che trova la giusta realizzazione nella collaborazione tra i colleghi. E' su

queste basi che abbiamo impostato il progetto di Integrazione nella nostra scuola, ponendo l'attenzione all'alunno, ai processi, alle relazioni, ai significati, alle motivazioni, da cui dipendono il successo o l'insuccesso dell'Integrazione stessa, senza tenere separati i tempi e i contesti della

socializzazione da quelli dell'apprendimento che, non si favorisce con deleghe all'insegnante di Sostegno ma attuando percorsi di insegnamento - apprendimento in un contesto di efficace

socializzazione. Presso la nostra scuola è operativo un G.I.O. d'Istituto che presiede alla programmazione generale dell'integrazione scolastica e ha compiti di organizzazione - creando rapporti con il

territorio per il coordinamento delle risorse - e di collaborazione alle iniziative educative predisposte dal P. E. I. (Legge 104/92 art. 15, comma 2). Il gruppo è composto dai rappresentanti

dei docenti di sostegno e curricolari, dai rappresentanti della A.S.L., dai genitori di tutti gli alunni in situazione di handicap, dagli studenti ed eventuali operatori di associazioni, è presieduto dal D.S.. Gli alunni per i quali in base al Profilo Dinamico Funzionale viene stilato un P.E.I. (piano

educativo individualizzato) usufruiranno di un iter specifico che prevede attività di laboratorio insieme a discipline Funzionali e Strumentali che offra loro la possibilità di acquisire abilità e

competenze, attraverso un apprendimento individualizzato i cui contenuti saranno pubblicizzati all'interno della classe.

Il nostro istituto, attento a fronteggiare il tema della integrazione scolastica, fa suo l'assunto di una "scuola inclusiva", intesa come comunità accogliente, nella quale tutti gli alunni sono messi in

condizione di soddisfare i normali bisogni formativi. In ragione di ciò, l’Istituto recepisce appieno le linee di indirizzo della recente Circolare Ministeriale n. 8 del 06/03/2012 che intende realizzare il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà. La stessa estende il campo di

intervento e di responsabilità della scuola all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), “comprendente svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e disturbi

evolutivi specifici nonché le difficoltà derivanti dalla mancata conoscenza della cultura e della lingua italiana di alunni appartenenti a culture diverse.”

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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

Questo termine si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in particolare a dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Considerato che i disturbi specifici di apprendimento sono un fenomeno di grande impatto sociale, in ottemperanza alle norme vigenti ( legge 170/2010 e le linee

guida che riconoscono e definiscono alcuni disturbi specifici di apprendimento) e a fronte di una segnalazione specialistica del disturbo di apprendimento specifico, l’Istituto prevede che ogni

Consiglio di classe predisponga un Piano Didattico Personalizzato (PDP) con l’impegno da parte dei docenti di utilizzare gli strumenti dispensativi e compensativi per un percorso scolastico più sereno e per un successo formativo in un clima di reciproca collaborazione.

42. INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI

La sempre più numerosa presenza di allievi stranieri, non sempre già scolarizzati in Italia e,

quindi, integrati per uso della lingua e conoscenze di base, porta l’Istituto, pur non presenti, a mettere in atto specifiche iniziative volte a:

creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nell’allievo, la per-cezione di sé come minoranza;

facilitare l’apprendimento linguistico.

La presenza di allievi stranieri rappresenta anche un’ occasione importante per la conoscenza

reciproca e l’educazione alla pacifica convivenza fra i popoli. L’iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella frequentata nel paese di origine o a quella relativa all’età anagrafica, fatto salvo il conseguimento

del titolo di studio equipollente.

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43.

ATTIVITA’ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI

Accoglienza

Il passaggio dalla pedagogia della tutela della scuola media a quella dell’improvvisa autonomia della scuola superiore è un momento cruciale dell’esperienza formativa individuale, che se non affrontato in maniera adeguata, può generare malessere nei discenti, dando luogo a fenomeni di

abbandono. Per evitare la repentinità di tale cambiamento è necessario favorire la costruzione dell’autonomia attraverso attività finalizzate. L’Istituto avverte perciò la necessità di presentarsi in

forma accogliente ai nuovi alunni che, già scolarizzati, iniziano a frequentare una scuola non più di paese o di quartiere. Nel periodo dedicato all’Accoglienza gli studenti, idoneamente preparati e guidati, prenderanno

visione direttamente di siti territoriali di grande valenza storico-ambientale-professionale. Gli obiettivi generali del progetto possono essere sintetizzati nei punti seguenti:

Promuovere una migliore conoscenza del territorio;

Favorire una cognizione consapevole dell’ambiente scolastico e delle sue regole di

funzionamento;

Sollecitare una corretta relazionalità con tutte le componenti;

Facilitare il passaggio dalla scuola della tutela alla scuola dell’autonomia.

Orientamento

Orientamento in ingresso

Ha lo scopo di favorire una scelta consapevole del corso di studi da parte degli studenti che

frequentano la terza classe degli Istituti di Istruzione secondaria di primo grado. E’ affidato alla Funzione Strumentale supportata da docenti disponibili, con il compito di

promuovere e organizzare attività quali: redazione e divulgazione di materiale informativo sulla scuola; visita alle scuole medie del territorio (ambito Comunale, provinciale e regionale ) per la

presentazione del nostro Istituto ,anche attraverso la proiezione di un DVD, da parte di alcuni docenti e studenti, distribuzione di materiale informativo , ecc.;

pubblicità mezzo stampa e televisione; giornate di accoglienza e socializzazione con gli alunni e docenti accompagnatori delle scuole medie inferiori in visita al nostro Istituto ;

Una giornata di apertura domenicale della scuola (due Istituti) , nel mese di febbraio, per la presentazione di spazi, strutture , programmi e attività o ulteriori informazioni ai

futuri iscritti e ai loro genitori.

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Orientamento in itinere.

È affidato in primo luogo a tutti i docenti che , nell’ottica di una didattica orientativa , devono aiutare gli alunni a conoscere e valorizzare se stessi affermando la loro personalità anche in attività

laboratoriali . Nel caso , poi, che uno studente si renda conto di non aver effettuato la scelta dell’indirizzo di studi

più consona alle proprie capacità ed aspirazioni , la scuola si impegna a curarne l’eventuale riorientamento, in stretta collaborazione con la famiglia. interventi specifici per gli alunni delle classi seconde per aiutarli ad una scelta responsabile tra i

vari indirizzi presenti a scuola;

Orientamento in uscita.

E’ rivolto agli alunni delle ultime classi come supporto nella maturazione di scelte universitarie o di lavoro consapevoli.

L’orientamento alla scelta universitaria viene realizzata attraverso diverse iniziative quali: distribuzione di materiale informativo su facoltà e corsi di studio, partecipazione a campus di

orientamento universitario, incontri a scuola fra le classi e docenti universitari o esperti del mondo del lavoro. Orientamento alla scelta post-diploma, visita a sedi universitarie. L’orientamento alla scelta post-diploma viene realizzata attraverso diverse iniziative quali contatti

con il servizio orientamento del territorio a cui gli studenti possono fare riferimento, incontri con esperti, incontri con esponenti delle categorie professionali (Camera di Commercio, Assindustria, ecc.).

Preparazione ai test di ammissione all’Università

Recupero

Le attività di recupero e potenziamento costituiscono, ai sensi della normativa vigente, parte

ordinaria e permanente del POF e rappresentano insieme ai corsi di studio, un elemento fondamentale dell’offerta curriculare della scuola.

Gli interventi possono essere:

Corsi tenuti in orario curriculare

corsi tenuti in orario curriculare rivolto a tutta la classe o parallelamente a interventi di potenziamento effettuati con sdoppiamento della classe.

possibilità di sospendere l’attività didattica utilizzando la quota del 20% ( D.M. 80 del 3/10/2007) e di effettuare recupero in itinere sulla base delle specifiche esigenze manifestate

dalle classi. Comunque è il docente, che a secondo della gravità delle lacune, decide la durata (1/2 settimane) della sospensione dell’attività didattica .

Peer Education

Corsi tenuti in orario extrascolastico rivolti ad alunni con lacune non sufficientemente colmate nel corso della normale attività didattica.

Gli studenti al termine dei corsi di recupero dovranno affrontare verifiche intermedie per dimostrare di aver colmato le lacune evidenziate;

Corsi estivi rivolti ad alunni sospesi nel giudizio.

Entro il 31 agosto di ogni anno si dovranno concludere le iniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, si effettueranno le verifiche finali sulla base delle quali il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio, si esprimerà per l’ammissione o la non

ammissione alla classe successiva. I genitori potranno decidere se far seguire ai propri figli i corsi di recupero, sia quelli intermedi che

quelli estivi, oppure se avvalersi di altre modalità di recupero comunicandolo sempre alla scuola. Anche in quest’ultimo caso i docenti della classe mantengono la responsabilità didattica

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nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi del recupero e nel verificare l’esito.

ATTIVITA’ DEGLI STUDENTI

I nostri studenti ogni anno organizzano momenti di convivialità consapevoli che attraverso lo stare bene assieme, la socializzazione possono veicolare in modo più diretto ed empatico i valori

dell’amicizia, dell’uguaglianza e della solidarietà. Le attività organizzate dai ragazzi del “Ciliberto” sono:

ore liete da trascorrere insieme in occasioni di festività ( Natale- Carnevale)

Attività di solidarietà presso la mensa dei poveri

Attività di cineforum

Attività Musicali

Gli alunni dell’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica hanno realizzato un Blog dal titolo www.NotiziriamoCiliberto.wordpress.com correlato da relativo cartaceo News au board ( Notiziario di bordo

I PROGETTI EXTRACURRICOLARI

Come previsto dalla normativa vigente e dal nuovo C.C.N.L. Scuola, al P.O.F. devono essere

collegati tutti i progetti che i docenti, sia singolarmente, sia in gruppo, non necessariamente

coincidenti con il Consiglio di Classe, si propongono di attuare allo scopo di operare con maggiore

incidenza sulla formazione e sulla crescita culturale e umana degli alunni, anche, al fine, per gli

alunni del triennio, dell’attribuzione del credito formativo. Le attività pomeridiane possono

servire ad evidenziare una potenzialità e capacità degli alunni e a sviluppare abilità e conoscenze

trasversali.

L’apertura pomeridiana della scuola offre all’Istituto la possibilità di programmare attività

gradite agli studenti, di farsi luogo di aggregazione giovanile e ambiente protetto in cui i rapporti tra

gli studenti e gli insegnanti assumono connotazioni tali da contrastare la demotivazione, il

fallimento scolastico con la conseguente dispersione, e da promuovere, invece, responsabilità,

cultura, creatività consentendo il recupero dell’interesse e della motivazione.

Le attività pomeridiane avranno un calendario variabile in dipendenza del progetto dal mese di

ottobre al mese di aprile con valenza anche biennale, ciò al fine di permettere iscrizioni e

partecipazioni a concorsi, festival cinematografici e mostre.

Tutti i progetti presentati dal personale interno dell’IIS devono essere redatti secondo lo schema

della scheda POF, scaricabile dal sito della scuola

La scheda deve essere compilata, in tutte le sue parti, dal responsabile del progetto, con la

collaborazione delle figure che riterrà opportuno consultare.

Per ogni punto della Scheda, cui corrispondono le singole attività di progettazione, è necessario

indicare le figure responsabili e/o addette e i tempi di realizzazione dell’attività. Le sezioni non

applicabili devono essere sbarrate.

La scuola, inoltre, si apre al territorio e alle esigenze della società civile, favorendo il raccordo

con Enti e Associazioni locali e con altre scuole, affinché gli alunni siano sempre pronti a recepire

gli stimoli culturali esterni che rivestono una forte valenza educativa e favoriscono la crescita e la

maturazione psicologica.

I progetti formativi in orario extracurricolare seguono le linee generali della finalità primaria della

scuola, “favorire la crescita umana, civile e culturale del giovane”. Tali progetti, oltre a

caratterizzare la scuola come centro di promozione sociale e culturale, sono un valido strumento per

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contrastare e prevenire la dispersione scolastica, per offrire diverse opportunità nella gestione del

tempo libero e per favorire il successo scolastico. Inoltre mirano a rendere più attraente l’offerta

scolastica, a riavvicinare alla scuola i soggetti che hanno abbandonato prematuramente l’iter

formativo, a suscitare motivazione allo studio e a promuovere opportunità formative che

favoriscano l’integrazione sociale e la transizione scuola-lavoro.

Per l’anno scolastico in corso i progetti finanziati con il fondo d’Istituto sono:

Mare e Lavoro : Il progetto si pone l’obiettivo di far conseguire ai ragazzi l’immatricolazione nel Registro della Gente di Mare con la Qualifica di Allievo Nautico .

First Aid: primo soccorso a bordo di navi mercantili

Eccellenze Calabresi

Viaggio verso l’Informazione Civile

La Voce degli Alunni

Marketing: non solo pubblicità ma custode satisfaction: il progetto vuole offrire agli alunni l’opportunità di ampliare le loro possibilità di crescita arricchendo le competenze/abilità

Progetti

Navigare con le stelle - classi VA e VC -Progetto sostenuto mediante flessibilità oraria

delle ore di compresenza CL. C18- impegno orario previsto 15/20 ore in aggiunta alle ore curricolari -

Imparare a navigare con il simulatore- classi IVA, IVB e IVC- Progetto sostenuto

mediante flessibilità oraria delle ore di compresenza CL. C18- impegno orario previsto 15/20 ore in aggiunta alle ore curricolari )

Attività sportiva

L’attività sportiva è uno strumento di formazione, di crescita e di riflessione molto importante per tutti gli studenti. Gli obiettivi sono:

sviluppare, incrementare ed affinare le capacità psico-motorie degli allievi;

migliorare la conoscenza tecnico-didattica dei giochi di squadra; favorire la socializzazione, il rispetto delle regole e dell’avversario;

sensibilizzare all’ascolto del proprio stato d’animo; acquisire tramite la cultura sportiva un sano stile di vita.

Le attività previste dai docenti di Educazione Fisica impegnati, al fine di offrire a tutti gli allievi, anche a quelli che hanno scarse opportunità di fare sport, la possibilità di essere avviati

correttamente alla pratica sportiva, saranno svolte con un orario flessibile con spazi e tempi anche in orario pomeridiano.

La dotazione di adeguate strutture e la disponibilità dei docenti della disciplina consentono di promuovere e di organizzare varie iniziative. L’Istituto partecipa ai seguenti progetti:

Progetto Nazionale “ Giochi Sportivi Studenteschi” 2014-2015 promosso dal Miur-Coni

Progetto Provinciale “ Campus Vivi la Montagna” promosso dalla FIEFS ‘d’intesa con l’associazione Mare Neve, il comune di Cotronei e l’ATP

Progetto Provinciale “ Nuoto a Scuola” promosso dall’ATP in rete con Provincia di Crotone, IIS Pertini, nuotatori crotonesi e scuola.

Gara dei Nautici Procida 1 alunno classe IV

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Progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni.

L’istituto collabora e organizza incontri con Enti Esterni in particolare:

Fa parte della scuola polo “ POETA”

Collabora con la rete “ Equilibria” per attività di lettura

Formazione personale docente -Accordo di rete regionale tra Liceo Pitagora di Rende e

scuole e istituti secondari di 2°

Collabora con il teatro della “Maruca”

Collabora con l’Associazione Intercultura

Partecipa al progetto Gutenberg-XIII Fiera del Libro- “SGUARDI”

Aderisce al Progetto 'Scrittori di Calabria: un premio speciale per la Calabria che scrive. Tour nelle scuole di Nicola Gratteri magistrato e scrittore

Partecipa al progetto “Libriamoci”

Collabora con l’associazione “Noemi”

Collabora con il Club Velico di Crotone

Organizza attività per celebrare il “Giorno della memoria” e il “Giorno del ricordo”

Organizza attività riguardanti “Cittadinanza e Costituzione”

Organizza incontri rappresentanti delle Istituzioni ( Educazione alla legalità)

Partecipa al progetto di ricerca ESPAD-Italia®2015(European School Survey Project on

Alcohol and Drugs), condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche

Progetto Programma Erasmus Plus (KA2 / Partenariati Strategici) – dal titolo: Giovani

Imprenditori Ambientali- Approvazione rete; Organizza incontri con autorità marittime e militari

Organizza incontri con agenzie Industriali ( Confindustria, Confartigianato, Assindustria)

Collabora con USL per le iniziative di Educazione alla Salute

Collabora con l’associazione Student’s lab- Italia I.G.S. SRL ( Impresa Sociale)

Assegna borse di studio di Basic Training agli alunni meritevoli ( Fondo Marittimo di

Genova)

Progetto :Basic Training C.L.R. 27/85 Finanziato dalla Regione Calabria

Formazione docenti sulla sicurezza negli ambienti di lavoro sugli ambiti disciplinari

Collabora con le capitanerie di Porto per:

Le prove di nuoto e voga ( Capitaneria di Crotone) Gli esami di patente nautica ( Capitaneria di Crotone)

First aid - Primo soccorso sanitario ( Sanità Marittima di Messina)

44.PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO

La Scuola è sempre stata attenta alla programmazione del Piano Integrato d’Istituto per

contribuire allo sviluppo di una nuova metodologia del fare scuola, attraverso la realizzazione di interventi didattici e formativi che sono strettamente correlati agli obiettivi europei di Lisbona e

alle priorità nazionali nonché agli elementi innovativi che caratterizzano la moderna programmazione didattica Il Piano è costituito dall’insieme delle proposte di azioni con cui l’Istituto scolastico intende

affrontare le proprie criticità, le esigenze e le richieste della comunità che ad esso si riferisce. Nel corrente anno scolastico verrà realizzato il modulo “English for life two” relativo all’Azione

C1 FSE- Bando AOODGAI 676- Circolare PON23/01/2014 “Comunicazione in lingua Straniera” sullo sviluppo delle competenze linguistiche della lingua inglese da realizzare in Gran Bretagna destinato agli allievi delle classi quarte dell’Istituto Tecnologico.

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45. Progetto Aree a rischio e a forte processo immigratorio ( ex art. 9 CCNL comparto

scuola A.S. 2014/2015)

IL progetto dal titolo “A Scuola con Piacere” da destinare agli alunni dell’Istituto Tecnologico

prevede percorsi educativi efficaci da realizzare in orario extra-scolastico e avranno l’obiettivo di

migliorare i processi di apprendimento; ciò consentirà, in particolare agli alunni più deboli e con

evidenti difficoltà didattiche e a rischio di insuccesso scolastico, di conseguire competenze di base

nel pieno rispetto della normativa dell’obbligo scolastico.

I moduli del progetto da realizzare in orario extra-curriculare sono:

Laboratorio di chimica

Laboratorio sportivo

Laboratorio di rappresentazione grafica

46. Progetto di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica (ART. 7 del

D.L.12/09/2013 N.104)

Le Azioni del progetto sono destinate agli studenti del primo biennio dell’Istituto Tecnologico e

mirano ad un ampliamento dell’Offerta Formativa tesa al recupero dei processi di apprendimento e

della motivazione allo studio per migliorare il rapporto degli studenti con l’Istituto e con se stessi.

I moduli del progetto sono:

Recupero di Italiano

Recupero di matematica

Vela.

47. PARTECIPAZIONE AD EVENTUALI ATTIVITA’ DI INTERESSE CULTURALE

PREVISTE DA ENTI ESTERNI

La scuola si apre al territorio e alle esigenze della società civile, affinché gli alunni siano

sempre pronti a recepire gli stimoli culturali esterni che rivestono una forte valenza educativa e

favoriscono la crescita e la maturazione psicologica.

Partecipazione alla “Fiera del libro XIII Edizione” di Torino- Progetto Gutenberg

Visita al Parlamento ( Camera o Senato)

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48.ATTIVITA’ FORMATIVE E DIDATTICHE ALTERNATIVE

(INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA)

Gli alunni appartenenti a classi diverse che non si avvalgono dell’ora di religione per i motivi più

vari ( appartenenti ad altre confessioni, atei, ecc……….), verranno inseriti in attività di laboratorio

per seguire una lezione alternativa all’ora di religione.

49.ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’Istituto ha recepito le linee di indirizzo previste dal decreto legislativo n. 77 del 2005 nel quale “l

’alternanza scuola - lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa dei percorsi di

istruzione e formazione destinati agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età”.

L’Alternanza scuola-lavoro va considerata come un’opportunità formativa e come una risorsa per

l’educazione della persona per realizzare un’alternativa al percorso di studi tradizionale di pari

valenza sul piano della formazione globale del giovane.

L’alternanza scuola lavoro:

favorisce il raccordo tra la formazione d’aula e l’esperienza pratica attuando processi di

insegnamento e di apprendimento flessibili e tendenzialmente equivalenti; arricchisce la formazione con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del

lavoro;

realizza un organico collegamento tra istituzioni scolastiche, mondo del lavoro, società civile;

Correla l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Per l’anno scolastico 2014-2015 sono stati attivati i seguenti corsi finanziati dal fondo Regionale:

“Imparare a Bordo” destinato alle classi 4° e 5° del settore Apparati ed Impianti marittimi

“La Scuola in aeroporto” destinato alla classe 3° del settore aeronautica

“Anch’io nel mondo del lavoro” destinato agli alunni del triennio dell’ITC

50.STAGE

La scuola offre ai giovani l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del lavoro già nel corso

degli studi, mediante incontri con qualificati rappresentanti del mondo economico e attraverso l’esperienza di stage con il quale lo studente sperimenta, nella realtà del lavoro, la sua formazione professionale.

Una delle funzioni strategiche più marcate dell’esperienza di stage è quella di mettere in moto nuove energie e nuovi atteggiamenti di apprendimento.

Lo stage, dalla durata di tre-quattro settimane circa, si svolge presso aziende ed enti del settore

privato e pubblico, studi professionali e laboratori. La scuola segue lo studente nell'inserimento,

attraverso un docente tutor, che affianca il tutor aziendale e rileva le valutazioni relative alle

esperienze, sia presso le aziende, sia presso gli studenti partecipanti.

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Nel quadro della Programmazione dei Fondi Strutturali europei, è sempre stato dato ampio spazio

alla organizzazione di percorsi educativi in alternanza scuola-lavoro allo scopo di completare la

formazione scolastica arricchendola con la maturazione di esperienze in ambito lavorativo volte a

orientare i giovani nelle scelte successive. In particolare, lo stage a bordo navi mercantili sia in

Italia, sia all’estero, ha rappresentato un’esperienza formativa essenziale mirata a collegare

opportunamente le conoscenze acquisite durante la fase scolastica alla pratica professionale di

bordo.

51.GEMELLAGGI

I gemellaggi tra classi di Paesi europei ed extraeuropei sono motivo di arricchimento culturale,

altamente qualificante sul piano formativo e umano in quanto contribuiscono alla crescita e alla

maturazione della persona. I giovani, attraverso gli scambi, hanno l’opportunità di instaurare

rapporti personali e di collaborazione con coetanei appartenenti a realtà, culture e lingue diverse, di

rimuovere pregiudizi e luoghi comuni, di arricchire i propri orizzonti umani e culturali.

Essi hanno la possibilità di confrontarsi con i giovani stranieri, di scambiarsi informazioni

su abitudini e modi di fare, di entrare in contatto con un contesto socio-culturale diverso dal loro,

ma, che come il loro, è pronto ad accoglierli. Non ultimo, attraverso la conoscenza di una realtà

diversa dalla loro e grazie al confronto con abitudini e modi di vivere diversi, imparano a conoscere

il proprio patrimonio culturale . La scuola è sempre aperta agli incontri con scuole estere ed in

passato ha realizzato gemellaggi, progetti Comenius, Gioventù in Azione.

Per l’anno scolastico 2014/2015 sono approvati i seguenti progetti di:

Intercultura

Multikultura

La scuola, in collaborazione con l’Associazione Intercultura , partecipa a un progetto di scambi

internazionali che vede coinvolti studenti, scuole, famiglie in un percorso comune di educazione alla cittadinanza mondiale.

Nel corrente anno scolastico il collegio docenti ha approvato il progetto Multikultura che verrà realizzato nell’isola di Malta, si tratta di un progetto educativo molto importante che permette di compiere una significativa esperienza di crescita, di arricchimento nel dialogo e nel confronto tra

culture diverse, e di sviluppo delle competenze della lingua Inglese.

52. EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

L’Istituto, prendendo spunto dalla nostra realtà quotidiana, che ci vede, purtroppo, spettatori di

molteplici episodi che vanno dalla pura inciviltà a veri e propri atti criminali, ha pensato, di coinvolgere gli studenti in tematiche inerenti alla legalità per renderli consapevoli di ciò che accade,

e protagonisti di un modo di vivere civile e democratico che può sussistere solo sulle basi della legalità.

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53. Visite guidate e viaggio di istruzione

Il Ciliberto è attento a tutte le opportunità formative che contribuiscono alla crescita umana, sociale e professionale dei suoi studenti, specie per quelle che si basano sul contatto diretto con diversi

aspetti della realtà sociale, umana, civile, economica e produttiva, ambientale e naturale del proprio paese o di altri. In questa ottica,i viaggi d’istruzione e le visite guidate sono un’occasione formativa, hanno un forte valore orientativo professionale per i giovani e possono integrare la normale attività

della scuola sia sul piano della formazione generale della personalità, sia sul piano del completamento della preparazione specifica. Rivestono, inoltre, grande importanza per un positivo

sviluppo delle dinamiche socio-affettive del gruppo classe. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, per il carattere d’interesse culturale e professionale che rivestono e in considerazione delle finalità educative che perseguono, sono considerati come momento integrante dell’attività didattica e

pertanto sono inserite nel progetto didattico-educativo della classe. Possono essere:

•Viaggi d’istruzione culturale: finalizzati alla conoscenza di aspetti paesaggistici, storici, archeologici,monumentali e artistici, economici e produttivi. •Viaggi connessi ad attività sportive: partecipazione ai campionati studenteschi ,partecipazione a

tornei, ecc. •Visite guidate: presso musei, gallerie, monumenti, località di interesse storico e artistico, parchi

naturali; si effettuano nell’arco di una sola giornata. •Uscite didattiche: sono così definite le visite guidate che implicano la partecipazione a manifestazioni diverse (conferenze, spettacoli teatrali e cinematografici, eventi culturali, mostre,

gare sportive...),oppure visite ad aziende, laboratori, unità di produzione, edifici e strutture pubbliche, ubicati o che si svolgano nel territorio; si effettuano nell’arco della mattinata o della

giornata. Le visite guidate e i viaggi di Istruzione faranno parte del normale curricolo di studio e coinvolgeranno corsi o classi parallele, sempre su indicazione dei docenti in sintonia con gli

studenti e sulla base dei centri di interesse connesse alle attività didattiche. Il viaggio di istruzione, la crociera o altra modalità, riguarderà i giovani delle classi terminali; come

ogni anno discusso e scelto durante i primi mesi di scuola sulla base delle indicazioni relative alla destinazione ed ai costi fornite dalle diverse compagnie di navigazione. Nel corrente anno scolastico gli alunni delle classi V parteciperanno ad un PROGETTO: “HIGH SCHOOL GAME & TRAVEL GAME -LA CULTURA DELLA LETTURA-

Il progetto didattico e culturale “Travel Game”è un viaggio d’istruzione che coinvolge più scuole

contemporaneamente per far vivere agli studenti un’esperienza unica grazie alla condivisione di

momenti didattici, culturali e di socializzazione. Il programma di viaggio esclusivo di Travel Game

-La cultura della lettura-comprende oltre alle consuete attività culturali quali visite guidate presso le

città di destinazione, musei, palazzi di particolare interesse storico e culturale, mostre, anche e

soprattutto la partecipazione ad attività multimediali innovative e formative. Gli alunni saranno

infatti i veri protagonisti dell’evento partecipando ad una grande sfida multimediale in un clima di

sana competizione con studenti provenienti da diverse provincie italiane e forte spirito di squadra.

Nell’ambito del progetto Travel game- La cultura della lettura-gli studenti vengono coinvolti in

incontri a scuole con la finalità di avvicinarli al tema della lettura. A tal proposito alcune scuole

hanno partecipato all’evento”TROPEA FESTIVAL LEGGERE&SCRIVERE 2014”-Incontro con

l’Autore- supportati dall’associazione “La Movida” Il 23 Aprile parteciperanno alla festa della

lettura di Barcellona

Destinazione SPAGNA (Barcellona), in collaborazione con la Grimaldi Lines, partenza da

Civitavecchia. Il Progetto è stato deliberato e approvato il 29/02/2015 dal Collegio docenti e dal Consiglio d’Istituto

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54.SCELTE ORGANIZZATIVE E DI GESTIONE

Tutte le strutture dell’Istituto, potranno essere utilizzate, compatibilmente con il regolare svolgimento delle attività didattiche, e previa autorizzazione degli operanti sul territorio, che ne facciano richiesta.

I tempi relativi all’ingresso nella scuola, all’inizio delle lezioni, al termine delle lezioni,

all’intervallo e alla sua durata, nonché alla durata dell’ora didattica sono stabiliti dal Consiglio di Istituto all’inizio di ciascun anno scolastico.

Per l’a.s. in corso l’orario scolastico è il seguente:

Ingresso docenti ore 7.55 Ingresso alunni ore.8.00

Prima ora 8.00 – 9.00

Seconda ora 9.00 – 10.00

Terza ora 10.00 – 10.50

Pausa Didattica 10.50 – 11.00

Quarta ora 11.00 – 12.00

Quinta ora 12.00 – 13.00

Sesta ora 13.00 – 14.00

QUADRO ORARIO DOCENTI

I quadri orario dei docenti del settore tecnologico e del settore economico per l’anno scolastico

2014/15 vengono allegati al documento.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Il Regolamento d’Istituto ordina la vita della scuola nella equilibrata interazione delle varie componenti, precisandone diritti e responsabilità (Allegato).

RIPARTIZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO

Il Collegio Docenti ha deliberato per l’a.s. corrente la ripartizione dell’anno scolastico in due quadrimestri:

• primo quadrimestre 15/09/14 – 31/01/15

• secondo quadrimestre 01/02/15 – 09/06/15

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI

In conformità ai deliberati del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, le classi dovranno essere strutturate in modo omogeneo tenendo conto della parità di genere, dei risultati

conseguiti dagli alunni. Compatibilmente con questo criterio, si possono accogliere richieste degli alunni e delle famiglie circa l’assegnazione del corso per motivi familiari, di provenienza, di studio, ecc.

CRITERI ISCRIZIONE CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2015-2016

La scuola nel rispetto delle libertà e del diritto di scelta degli studenti e delle famiglie e nel rispetto

del principio di ragionevolezza, si impegna ad accogliere le domande di iscrizione, sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli Enti locali competenti.

Comunque la scuola, in ogni caso, garantisce , soprattutto per gli alunni soggetti all’obbligo di istruzione, la fruizione del diritto allo studio attraverso ogni utile forma di razionalizzazione

e di indirizzo a livello territoriale.

Qualora le iscrizioni risultassero in numero superiore al massimo di iscrizioni accoglibili, si darà precedenza agli alunni in ordine ai criteri di seguito riportati.

Classi prime:

1. residenti nel comune di ubicazione della sede/indirizzo richiesto; 2. residenti nei comuni della Provincia di Crotone confinanti; 3. con fratelli frequentanti la sede richiesta;

4. con un genitore che lavora nel comune di ubicazione della sede richiesta; 5. residenti nei comuni viciniori della Provincia di Crotone della sede/indirizzo richiesto,

valutando la minore distanza; 6. di altri Comuni.

I criteri di priorità per l’ ammissione si intendono applicabili ai soli alunni in obbligo

scolastico che abbiano espletato nei modi e nei tempi previsti dalla Circolare Ministeriale e

dall’Istituto la propria iscrizione.

La scuola accoglie tutti gli alunni, siano essi residenti nella provincia di Crotone che provenienti da

fuori provincia, tuttavia i primi hanno la precedenza.

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ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

I criteri di assegnazione, in conformità a quanto stabilito nel Collegio dei Docenti, risponderanno alle seguenti necessità:

a - continuità didattica;

b - posizione nella graduatoria d'istituto;

IIS “M. CILIBERTO”

La stretta collaborazione delle famiglie è cercata ed è considerata essenziale. Con la

partecipazione dei genitori sono previsti:

assemblee periodiche di Istituto; assemblee di classe con docenti e genitori;

coinvolgimento e collaborazione nelle attività; comunicazione scuola – famiglia, chiara e tempestiva, sull'organizzazione e

l'andamento scolastico; corretta gestione del libretto delle giustificazioni e delle assenze; programmazione degli incontri e colloqui.

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto ha deliberato la disponibilità degli insegnanti a ricevere i

famigliari sia tutte le settimane di mattina, nel periodo Novembre - Maggio, in un’ora prefissata e previa prenotazione dell’appuntamento da parte delle famiglie, sia in ricevimenti pomeridiani

quadrimestrali.

Si svolgono sotto forma di colloqui individuali riservati tra docente e famiglia. Attraverso questa forma di comunicazione le famiglie sono informate sull’andamento didattico e disciplinare

dell’alunno e possono prendere visione dei voti attribuiti nelle discipline, già comunicati agli alunni in sede di valutazione. Le occasioni e la pratica della comunicazione con studenti e genitori si realizzano anche

attraverso: i Consigli di Classe;

la "modulistica"; i rapporti istituzionali;

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i Consigli di Classe nella loro pienezza, quando cioè sono "aperti" ai rappresentanti di genitori e studenti, costituiscono uno dei momenti privilegiati per stabilire una

comunicazione efficace tra docenti, alunni, famiglie; nel Consiglio il coordinatore, dopo avere dato una breve sintesi sull'andamento didattico

-disciplinare della classe, cede la parola a genitori e studenti, che presentano temi di

discussione, problemi, richieste di spiegazioni, o comunque le loro osservazioni sia su ciò che è stato detto, sia su quello che capita nella classe;

i Consigli, oltre ai rappresentanti, possono accogliere tutti gli studenti e i genitori che abbiano interesse a parteciparvi, con piena facoltà di intervento;

un altro strumento attraverso cui passa la comunicazione tra la scuola e le famiglie è una

modulistica che con il passare del tempo si è fatta più efficace e specifica, ed il registro elettronico.

Lettere prestampate e compilate nello specifico vengono inviate alle famiglie sia per informare di situazioni didattiche particolari dopo i Consigli di classe, sia per avviare controlli su un numero di assenze troppo marcato, sia per ottenere dalle famiglie l'assenso per corsi o iniziative particolari.

Gli studenti, poi, hanno moduli particolari per la richiesta di assemblee di classe, o per assemblee di Istituto.

Qualora la Famiglia abbia necessità di rivolgersi alla Scuola, in qualunque momento dell’anno e per le diverse necessità, può trovare un opportuno referente.

Di seguito si indicano alcuni esempi : se il problema riguarda la richiesta di un certificato, o il ritiro di un documento , deve rivolgersi alla Segreteria Didattica che è aperta tutti i giorni feriali dalle ore 09.00 alle ore 12.30;

se il problema riguarda la sfera didattica, il genitore può contattare : il Docente della disciplina in oggetto nell’ora settimanale di ricevimento dello stesso,

previo appuntamento scritto e tramite il proprio figlio; il Docente Coordinatore , secondo le medesime modalità; il Dirigente Scolastico tramite richiesta di appuntamento per colloquio da inoltrare

rivolgendosi telefonicamente al Centralino dell’Istituto al n 0962/23572.

Se il problema consiste nella necessità di acquisire maggiori informazioni sul Piano dell’ Offerta Formativa può consultare il sito Internet se il genitore , infine, desidera rivolgere domande per iscritto ad una delle figure sopra menzionate , può anche farlo utilizzando il seguente indirizzo

elettronico : www.istitutonauticokr.gorv.it

55. VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE DEL POF

Nell’autovalutazione d’Istituto è fondamentale accertare sia i risultati di apprendimento che quelli educativi per poter valutare la qualità del servizio scolastico offerto. La verifica dei risultati

formativi permette, una revisione delle scelte fatte e la possibilità di definire un insieme di strumenti di controllo utili ad accertare eventuali disfunzioni.

La scuola assume quindi le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro. Per misurare la qualità del servizio scolastico si terrà conto:

delle risorse umane e finanziarie dell’Istituto;

degli obiettivi didattici raggiunti;

dei risultati conseguiti in materia di organizzazione generale del servizio scolastico.

Determinanti sono pertanto, i principi di flessibilità, integrazione e responsabilità poiché su di

essi si fonda l’autonomia scolastica. I lavori del POF saranno valutati considerando i seguenti parametri:

Corrispondenza tra gli indirizzi educativi e didattici enunciati e la loro realizzazione

Effettiva realizzazione delle attività illustrate nel documento

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Presenza di reclami, obiezioni, proposte da parte dei soggetti interessati

Soddisfazione degli utenti.

Per realizzare tale attività, ci si avvarrà di questionari, le cui risultanze verranno illustrate al Collegio dei Docenti e trasmesse al Consiglio di Isti-tuto in una apposita relazione.

PIANO ANNUALE ATTIVITA’

MESE

SETTEMBRE COLLEGIO DOCENTI

DIPARTIMENTI

COLLEGIO DOCENTI

OTTOBRE COLLEGIO DOCENTI

CONSIGLI DI CLASSE

CONSIGLI DI CLASSE

CONSIGLI DI CLASSE

CONSIGLI DI CLASSE

DICEMBRE COLLOQUI

“ COLLOQUI

“ COLLOQUI

“ COLLEGIO

FEBBRAIO SCRUTINI

“ SCRUTINI

“ SCRUTINI

“ SCRUTINI

“ COLLOQUI

“ COLLOQUI

COLLOQUI

CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA

MARZO DIPARTIMENTI

“ COLLEGIO

“ CORSI DI RECUPERO

“ CORSI DI RECUPERO

“ CORSI DI RECUPERO

“ CORSI DI RECUPERO

“ CORSI DI RECUPERO

“ CORSI DI RECUPERO

“ VERIFICA ESITI ED INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE

“ CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA

APRILE DIPARTIMENTI

“ CONSIGLI

“ CONSIGLI

“ CONSIGLI

“ CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA

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MAGGIO COLLOQUI

“ COLLOQUI

“ COLLOQUI

“ CONSIGLI V CLASSI PER IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

“ COLLEGIO DOCENTI

GIUGNO

SCRUTINI

SCRUTINI

SCRUTINI

SCRUTINI

COMITATO DI VALUTAZIONE

COLLEGIO

57.COORDINATORI DI CLASSE PER L’A.S. 2014/15

ITN

1^A Prof.ssa Romeo Francesca

1^B Prof.ssa Maiorano Alessandra

1^C Prof.ssa Loria Enza

1^D Prof.Spina Giovanni

1^E Prof.ssa Amodeo Antonella

2^A Prof.Varano Pasquale

2^B Prof. Simone Sergio

2^C Prof.ssa Poerio Rosa

2^D Prof.ssa Sestito Caterina

2^E Prof. Forciniti Michele

3^A Prof.ssa Longo Maria Rosaria

3^B Prof.ssa Stigliano Rita

3^C Prof.ssa Frandina Rossella

3^D Prof.ssa Massara Vincenza

4^A Prof.Vega Alberto

4^B Prof.Gerace Pasquale

4^C Prof.ssa D’Ambrosio Tommasina

4^D Prof.ssa Frandina Rosa Maria

5^A Prof.ssa Stellatelli Eleonora

5^B Prof.ssa Rubino Vincenza

5^C Prof.Grillo Maurizio

ITC

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58.REFERENTI

Olimpiadi della Matematica

Proff. Corigliano Rosa- Simone Sergio

Ambiente e Salute Proff. Bilotta Serafina-Forciniti Michele

Ed. Stradale

Proff. DeVono Pierino- Marangolo Teresa

Legalità e Pari Opportunità Proff. Cortese Rosa- Conci Giuseppina

Laboratori Proff. Barretta- Santoro- Vega

Planetario

Proff. Devono- Vega

Biblioteca

Prof.ssa Rizza

Progettazione Proff. Muto- Nicotera - Menzano- Liguori Santoro - Vega

Invalsi

Proff. Amodeo - Bellezza

Progetto Qualità

Proff. Bevilacqua - Santoro- Vega - Vitale-

Clil

Prof. Vincenza Massara- Bruno Rosa

Progetto Lettura

Proff: Ripolo- Elia- Poerio Rosa

1ª A Prof.ssa Corigliano Rosa

2ªA Prof.ssa Fossetto Antonella

3ªA Prof.ssa Poerio Rossella

4ªA Prof.ssa Menzano Giuseppina

5ªA Prof.ssa Bruno Rosa

1ª B Prof.ssa Schirripa Mariella

2ªB Prof.ssa Cortese Rosa

3ªB Prof.ssa Ripolo Giovanna

4ªB Prof.ssa Critelli Graziella

5ªB Prof.ssa Cimino Maria Luigia

1ªC Prof.ssa Lucente Marcella

2ªC Prof.ssa Marangolo Teresa

3ªC Prof.ssa De Summa Elisabetta

4ªC Prof.ssa Via Caterina

5ªC Prof.ssa Carolei Maria Clara

3ªD Prof.ssa Muto Rosa

4ªD Prof.re Sestito Roberto

5ªD Prof.ssa Nicotera Silvana

1ªET Prof.ssa Agostino Marina

3ª E Prof.ssa Milelli Vincenzo

4ª E Prof. Muscò Raffaella

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Lega Navale

Prof. Guarascio Francesco

Su designazione del Collegio docenti si è costituito il nucleo RAV così composto:

Dott.ssa Romeo Antonella Presidente

Prof.ssa Nicotera Silvana Teresa Referente

Prof.ssa Massara Enza Componente

Prof.ssa Menzano Giuseppina Componente

Prof.ssa Poerio Rossella Componente

59.COMMISSIONE ELETTORALE

Prof. Guarascio Francesco MEMBRO EFFETTIVO

Prof.ssa Rizza Antonietta MEMBRO EFFETTIVO

60.COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI

(Commi 1, 2 e 3 dell’art. 11 D.lgs. 297 del 16/4/94)

DOTT.SSA. ANTONELLA ROMEO PRESIDENTE

Prof.ssa Longo Maria Rosaria MEMBRO EFFETTIVO

Prof.ssa Massara Vincenza MEMBRO EFFETTIVO

Prof.ssa Marangolo Teresa MEMBRO EFFETTIVO

Prof.ssa Corigliano Rosa MEMBRO EFFETTIVO

Prof. Vega Alberto MEMBRO SUPPLENTE

Prof.ssa Elia Franca MEMBRO SUPPLENTE

61.PERSONALE ATA

DIRETTORE SERVIZI AMMINISTRATIVI CARMINE LEPERA

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

AREA AMMINISTRATIVA NICOLETTA PINA

AREA AMMINISTRATIVA ROMANO MARTINO PIETRO

AREA DELLA DIDATTICA DEFINO GIUSEPPE

AREA DEL PERSONALE SACCOMANNO COSTANZA

AREA DEL PERSONALE SINISCALCHI GIUSEPPINA

62.COLLABORATORI COORDINATI

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GUERRINI GIORGIO

VONA MARIO

PUNZO ANTONIO

ADAMO GIUSEPPE

ASSISTENTI TECNICI

MACHEDA LUCIANO

TURRA’ LUIGI

GARA’ MAURIZIO

GUALTIERI GIUSEPPE

FRAGOMENI SONIA

FABIANO ANTONIO

COLLABORATORI SCOLASTICI

AUDIA MARTINO

BRIO LUCIANO

CHIARAVALLOTI ANNA

DI MARINO RAFFAELE

MACCHIONE RINALDO

TIGANO FRANCESCO

TROCINO GIOVANBATTISTA

ANANIA SALVATORE

MANICA COSTANTINO

SCARA’ FILIPPO

RIZZUTO LEONARDO

63.ORGANI COLLEGIALI

Collegio Docenti

Nel corrente Anno Scolastico il Collegio dei Docenti è così composto: (*)

1 PROF.SSA AGOSTINO MARINA

2 “ AMODEO ANTONELLA

3 PROF. BARRETTA FRANCESCO

4 PROF.SSA BELLEZZA MARIA, GRAZIELLA

5 PROF. BEVILACQUA ANTONIO

6 PROF.SSA BILARDI SIMONA

7 PROF. BILOTTA SERAFINA

8 PROF. BOMPIGNANO ANTONIO

9 PROF.SSA BOMPIGNANO LETTERINA

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10 “ BRUNO ROSA MARIA

11 “ CAPPA ELVIRA

12 PROF. CAPRIA GAETANO

13 PROF.SSA CAROLEI MARIA CLARA

14 “ CATANZARO DANIELA

15 PROF. CIAMEI LUCA

16 PROF.SSA CIMINO LUIGIA MARIA

17 “ CONCI GIUSEPPINA

18 “ CORIGLIANO ROSA

19 “ CORTESE MARIA ISABELLA

20 “ CORTESE ROSA

21 “ CRITELLI MARIA GRAZIA

22 PROF.SSA D'AMBROSIO TOMMASINA

23 PROF. DE LUCA ANIELLO

24 PROF.SSA DE SUMMA ELISABETTA

25 PROF. DEVONO PIERINO

26 “ DONNICI ALDO

27 PROF.SSA ELIA FRANCA ANTONELLA

28 PROF. FABIANO ALFONSO

29 “ FAMA' ELIO

30 “ FAMIGLIETTI MARCIANO

31 “ FEDELE ROSARIO

32 PROF.SSA FEDERICO CARMELA BARBARA

33 PROF. FORCINITI MICHELE

34 PROF.SSA FOSSETTO ANTONELLA

35 “ FRANDINA ROSA MARIA

36 “ FRANDINA ROSSELLA

37 “ FRUSTILLO ROSARIA

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38 PROF.SSA GALLUCCI ANGELA

39 PROF. GANGALE POMPEO GIUSEPPE

40 “ GERACE PASQUALE

41 “ GRILLO MAURIZIO

42 “ GUARASCIO FRANCESCO

43 PROF.SSA GUIDO RITA

44 “ INGAROZZA CATERINA

45 “ LARATTA MARIANGELA

46 PROF. LIGUORI LUCIANO

47 PROF.SSA LIOTTI ESTERINA

48 PROF. LONGO FRANCESCO

49 PROF.SSA LONGO MARIA ROSARIA

50 “ LORIA ENZA

51 “ LUCENTE MARCELLA

52 PROF. LUCHETTA ALESSANDRO

53 PROF.SSA MAIORANO ALESSANDRA

54 “ MANCUSO GIUSEPPINA

55 “ MARANGOLO TERESA

56 “ MASSARA VINCENZA

57 PROF. MAZZEI TEODORO

58 PROF.SSA MAZZEI TIZIANA

59 “ MENZANO GIUSEPPINA

60 PROF. MESORACA EMILIO

61 “ MILELLI VINCENZO

62 PROF.SSA MORRONE ANTONELLA

63 PROF. MURANO GUGLIELMO FERNANDO

64 PROF.SSA MUSCO RAFFAELA

65 “ MUTO ROSA

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66 “ NAPOLI ERMELINDA

67 PROF. NAPOLITANO GIANLUIGI

68 PROF.SSA NICOTERA SILVANA TERESA

69 PROF. OLLA MAURIZIO

70 “ PALLONE MARINO

71 “ PANEBIANCO ALFONSO

72 “ PAPALEO DOMENICO

73 PROF.SSA PIZZIMENTI ALBA

74 PROF. PODELLA SALVATORE VINCENZO

75 PROF.SSA POERIO ROSELLA

76 “ POERIO ROSA

77 “ POLLIZZI BATTISTINA

78 PROF. RASPA LEONARDO

79 PROF.SSA RIPOLO GIOVANNA

80 “ RIZZA ANTONIETTA

81 “ ROMEO FRANCESCA

82 PROF. ROSSITTI MICHELE

83 PROF.SSA RUBINO VINCENZA

84 PROF. RUSSO LEONARDO

85 “ SANTORO ANTONIO

86 PROF.SSA SCHIRRIPA MARIA ANTONIA

87 PROF. SCICCHITANO RAFFAELE

88 PROF.SSA SESTITO CATERINA

89 PROF. SESTITO ROBERTO

90 “ SIMONE SERGIO

91 “ SORRENTINO TONINO

92 “ SPANO' FULVIO

93 “ SPINA GIOVANNI

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94 PROF.SSA STELLATELLI ELEONORA

95 “ STIGLIANO RITA FRANCESCA

96 “ TODARELLO MARIA ROSA

97 PROF. VARANO PASQUALE

98 “ VEGA ALBERTO

99 PROF.SSA VIA CATERINA

100 “ VIOLI FRANCESCA

101 PROF.SSA VITALE MORENA

102 “ VRENNA ROSA

103 ZIPARO ROSALBA

Consiglio d’Istituto

PERSONALE DOCENTE:

PROF. CORIGLIANO ROSA

“ GUIDO RITA “ GRILLO MAURIZIO

“ LONGO MARIA ROSARIA “ MARANGOLO TERESA “ MASSARA

MESORACA SANTORO

VINCENZA

EMILIO ANTONIO

PERSONALE NON DOCENTE:

SIG. FRAGOMENI SONIA

“ MACHEDA LUCIANO

GENITORI:

SIG. SALICE CARLO SIG. SERRA GIOVANNI

SIG. SIG.

VEGA VRENNA

ALBERTO GIUSEPPE

ALUNNI:

SIG. CHIELLINO DAVIDE “ DE CICCO MARCO “ FANTASIA

SQUILLACE

ILARIA

GIULITTO

Giunta esecutiva

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COGNOME E NONE COMPONENTE

ROMEO ANTONELLA DIRIGENTE SCOLASTICO

LEPERA CARMINE DIRETT. SERV. GEN. ED AMMINISTRATIVI

SANTORO ANTONIO DOCENTE

ATA

VEGA ALBERTO GENITORE

DE CICCO MARCO ANTONIO STUDENTE

ISTITUTO TECNOLOGICO

Componente Alunni nei Consigli di classe

1a A 1 COZZA

2 DE TURSI

1a B 1 VEGA

2 FERRARI

1a C 1 COSCO

2 GIGLIARANO

1a D 1 MALERBA

2 MEGNA

1a E 1 RIGA

2 SARPI

2a A 1 CATANZARO

2 ASTORINO

2a B 1 ARCURI

2 ARALDO

2a C 1 MILLESIMO

2 CLAUSI

2a D 1 CRESCENTE

2 CITERA’

2a E 1 MAMMOLITI

2 NICOLETTA

3a A 1 MALYUSHYTSKYY

2 MANNONE

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3a B 1 SULLA

2 LONGO

3a C 1 DE VONA

2 RUSSO

3a D 1 PETTINATO

2 GUALTIERI

4a A 1 BONESSE

2 OLIVERIO

4a B 1 BURBELA

2 AVERSA

4a C 1 SANZONE

2 CIMINO

5a A 1 NICOLETTA

2 SILVA

5a B 1 RIZZA

2 GALATI

5a C 1 CHIARAVALLOTI

2 MONTALEONE

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “A. LUCIFERO”

Componente Alunni nei Consigli di classe

1a A 1 Lumare Beatrice

2 Chiellino Maria Grazia

1a B 1 Sanzo Serafina

2 Pistoia Caterina

1a C 1 Gentile Tania

2 Vasapollo Vincenzo

1a E 1 Carvelli Leonardo

2 Rizzo Rita

2a A 1 De Paola Anna

2 Scarriglia Mattia

2a B 1 Torchia Alessandro

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2 Salerno Antonio

2a C 1 Iannone Serena

2 Pullano Francesco

3a A 1 Papandrea Chiara

2 Strada Gianfranco

3a B 1 Poerio Giovanni

2 Barbuto Giusy

3a C 1 Chiellino Giuliana

2 Agresta Marcello

3a D 1 Curto Giuseppe

2 Pugliese Michele

3a E 1 Rizzo Ylenia

2 Loria Serafina

4a A 1 Giancotti Giuseppe

2 Cristaldi Serena

4a B 1 Audino Bruno

2 Fragomeli Roberta

4a C 1 Marangolo Gaetano

2 Arena Arianna

4a D 1 Amoruso Giovanni

2 Simbari Valentina

4a E 1 Pirrò Carolina

2 Comito Laura

5a A 1 Gallo Emanuela

2 Caristo Federica

5a B 1 Marcucci Alessia

2 Iemma Giampiero

5a C 1 Fittante Antonio

2 Russo Viviana

5a D 1 Vrenna Francesca

2 Pullano Federica

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CONSULTA PROVINCIALE

De Cicco

Marco Antonio

Sirianni Rosario

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Il presente documento è flessibile e pertanto soggetto ad eventuali modifiche ed integrazioni da parte degli Organi Collegiali.

Il presente Documento è stato approvato dagli Organi Collegiali nell’anno scolastico 2014/2015.

Adottato dal Consiglio d’Istituto del 18/12/2014

CARTA DEI SERVIZI DELL’I.I.S. “M.CILIBERTO”

( Approvata nella seduta del Collegio Docenti del27/02/2014

e del CI del 03/03/2015 )

PRINCIPI FONDAMENTALI

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La Carta dei servizi ,documento che ogni Ufficio della Pubblica Amministrazione è tenuto a fornire ai propri utenti, è stata istituita con Decreto del Presidente del

Consiglio dei Ministri 7/6/1995 pubblicato sulla G.U. no 138 del 15/06/1995. La carta dei servizi è il documento nel quale l’IIS CILIBERTO in ossequio delle

vigenti disposizioni di legge in quanto soggetto erogatore di pubblici servizi, predefinisce , con il coinvolgimento di tutte le forze scolastiche –DS-DSGA-docenti-

personale ATA OO.CC.-e rende noto all’esterno ( alunni, genitori, Enti Imprese) :

I criteri e le regole attraverso le quali la scuola persegue gli obiettivi didattici

ed educativi del proprio indirizzo;

Gli indirizzi generali cui è ispirata l’attività amministrativa e gestionale;

I fattori di qualità in termini di efficienza ed efficacia che l’utente si aspetta dalla erogazione del servizio scolastico;

Livelli o obiettivi quantitativi e/o qualitativi ai quali tende l’attività della

struttura organizzativa della scuola;

La valutazione del servizio e la possibilità di controllare costantemente le varie

attività proposte dalla scuola e di intervenire con opportune azioni correttive nella attività didattica e nella attività amministrativa;

Le procedure di controllo che l’utente ha a sua disposizione per segnalare

disfunzioni, evitando il ricorso immediato ad eventuale contenzioso;

PRINICI E CRITERI ATTUATIVI La Carta dei servizi dà concreta attuazione a quanto previsto dagli artt. 3, ,33 e 34

della Costituzione Italiana : art. 3 : " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti

alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Art. 33,: " L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. "art. 34 : " La scuola è aperta a tutti. I capaci e meritevoli, anche se

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privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi..."

La Carta dei Servizi scolastici è quindi il documento attraverso il quale si sanciscono e si tutelano i seguenti diritti fondamentali:

1.UGUAGLIANZA 1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni

politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

2.IMPARZIALITA’E REGOLARITA’

2.1 I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni

collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme

sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

3.ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti

gli operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.

Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione

di handicap. 3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei

diritti e degli interessi dello studente.

4.DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA

4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello

stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).

4.2 L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e

della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.

5.PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA

5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola,

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nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard

generali del servizio. 5.2 Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività

extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori

dell’orario del servizio scolastico. 5.3 Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione

completa e trasparente. 5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si

informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità, nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.

5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali,

nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.

6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

6.1 La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e

contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di

ciascun indirizzo. 6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale

scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.

PARTE I Area didattica

Il processo d’insegnamento e di apprendimento dell’IIS CILIBERTO è rivolto a promuovere la formazione e lo sviluppo umano,

culturale, civile e professionale degli allievi e, per questo motivo l’istituto favorirà una progettazione didattico-educativa qualificante e significativa

nel rispetto degli obiettivi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali .

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Per questo motivo l’IIS CILIBERTO utilizzerà le conoscenze e le competenze professionali dei docenti, si avvarrà della collaborazione delle famiglie, delle

istituzioni, degli Enti per assicurare a tutti gli allievi una preparazione culturale e professionale idonea ad inserirli senza difficoltà sia nel processo produttivo sia nel

tessuto della società. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i

diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli studenti, avvalendosi della collaborazione di esperti anche estranei all’Amministrazione.

I principi ispiratori e promotori dell’azione didattica sono fissati nel Piano dell’Offerta Formativa nel quale sono indicati:

a) i caratteri, il tipo, i modi e le modalità della programmazione; b) i criteri operativi, le metodologie e le strategie;

c) i criteri di valutazione. L’attività didattica curriculare è comune e concordata per tutte le classi presenti

nell’Istituto nel rispetto delle linee generali indicate dai programmi ministeriali vigenti e dell’Autonomia Scolastica.

Alle attività didattiche vengono assegnati un numero di giorni effettivo per la validità dell’anno scolastico come da calendario scolastico regionale annuale

. Il Collegio dei Docenti, quale responsabile della qualità delle attività didattico-educative, individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra

diversi ordine e gradi, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli allievi.

L’adozione dei libri di testo e l’acquisto degli strumenti didattici sono dettati dalla validità culturale degli stessi, dalla loro funzione educativa con particolare riguardo

agli obiettivi formativi. Nell’assegnare i compiti da svolgere a casa, il docente non obererà di lavoro gli

allievi per lasciare loro il tempo di svolgere altre attività. I consigli di classe, e i singoli docenti all’inizio dell’anno scolastico elaborano la

propria programmazione didattica . La programmazione didattica impegna i docenti, gli alunni e le famiglie

a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali indicate nella stessa.

Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti, le cui funzioni sono illustrate nel P.O.F. Entro il primo mese di attività, il Dirigente Scolastico, acquisisce le proposte dei

responsabili dei Dipartimenti e dei Laboratori I dipartimenti sono coordinati da un docente referente, nominato dal Dirigente

Scolastico,che si avvale dell’ausilio di un segretario. Grande rilevanza nella programmazione didattica assumono i dipartimenti che hanno

compiti di intervenire nella programmazione disciplinare per competenze e per assi culturali nel rispetto della normativa vigente e di ricercare soluzioni unitarie per

l’adozione dei libri di testo .I dipartimenti hanno il compito inoltre di proporre iniziative di natura educativa-didattica-culturale che coinvolgano gli alunni

.

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ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO E APPROFONDIMENTO Sono programmate dai docenti o dai Consigli di classe e si svolgono a diversi livelli(

V.POF) Tali attività sono obbligatorie per quegli allievi il cui rendimento scolastico risulta

deficitario in alcune discipline. Il Consiglio di classe, nel promuovere questa attività, può avvalersi della

collaborazione dei genitori e può esonerare dalla frequenza dei corsi quegli allievi i cui genitori dichiarino di provvedere autonomamente al recupero delle lacune dei propri figli.

PARTE SECONDA

SERVIZI AMMINISTRATIVI 1)L’IIS Ciliberto individua, fissandone e pubblicandone i requisiti minimi e

garantendone altresì l’osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

celerità delle procedure;

trasparenza;

informatizzazione dei servizi di segreteria;

tempi di attesa agli sportelli, compatibili con la dotazione organica del personale;

flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.

2) Ai tini di un servizio più efficace ed efficiente per l’utenza, si può derogare dagli

standard fissati 3) La distribuzione dei moduli d’iscrizione è effettuata a vista nei giorni previsti, in un massimo di quindici minuti dalla consegna della domanda.

5) Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli d’iscrizione e

frequenza e di sette giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. 6) I certificati dell’ Esame di Stato, sostitutivi del Diploma sono consegnati, entro

due/tre giorni lavorativi a partire dal settimo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali, compatibilmente con la dotazione organica del

personale. 7) I documenti di valutazione degli allievi sono consegnanti direttamente dal

Dirigente scolastico o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.

8) L’ufficio di presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura comunicato mediante avvisi. Gli uffici di Segreteria garantiscono un orario di apertura al

pubblico, di mattina. 9) La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al

suo interno modalità di risposta che comprendono il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni.

MODALITÀ DELL’INFORMAZIONE 1)L’Istituto fornisce informazioni di carattere amministrativo ed assicura spazi ben

visibili all’informazione. In particolare sono predisposti:

tabella dell’orario

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organigramma degli Uffici

organigramma degli Organi Collegiali

organico del personale docente e A.T.A.

albi d’Istituto: sito web, bacheca scuola

Sono inoltre resi disponibili spazi per:

bacheca dei docenti bacheca degli studenti

bacheca dei genitori bacheca sindacale

2) Presso l’ingresso e presso gli Uffici è necessari a la presenza di operatori scolastici capaci di fornire all’utenza le prime informazioni. 3) Una copia del regolamento d’Istituto deve essere consegnata a tutti i nuovi iscritti.

PARTE TERZA CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

IGIENE: SICUREZZA E ACCOGLIENZA a) Le condizioni d’igiene e funzionalità dei locali e dei servizi della scuola sono

controllate dal personale ausiliario. b) La vigilanza degli allievi all’interno dell’edificio scolastico è affidata ai docenti e

al personale ausiliario. c) L’istituto si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate

(Provincia, Comune, genitori e degli utenti) affinché si attivino per garantire la sicurezza interna ed esterna (quest’ultima nell’ambito del circondario scolastico).

L’IIS Ciliberto si impegna per mantenere pulito accogliente e sicuro l’ambiente scolastico. Le modalità di erogazione dei servizi di pulizia sono stabiliti con ordini di

servizio dal Dirigente scolastico e dal DSGA. L’IIS Ciliberto si impegna a emanare disposizioni a tutto il personale affinché sia assicurata la continuità della vigilanza e della prevenzione dei comportamenti

pericolosi. L’IIS Ciliberto informa gli alunni, il personale tutto sulle norme di sicurezza da

rispettare e sui comportamenti da tenere in caso di emergenza; L’IIS Ciliberto assicura in proprio e con la collaborazione dell’Amministrazione

scolastica, la formazione del personale e degli alunni sui temi della sicurezza. Il documento di valutazione dei rischi è depositato in presidenza

, le norme sulla sicurezza sono contenute in un opuscolo consegnate all’alunno all’atto della iscrizione e, comunque, pubblicate sul

sito istituzionale. L’IIS Ciliberto dispone di due edifici scolastici: uno in via Siris e uno in via G.

Carducci. Oltre alle aule destinate all’attività didattica ordinaria , entrambi gli edifici dispongono di laboratori e sala professori

L’IIS Ciliberto dispone di -aula magna

-uffici amministrativi e presidenza l’IIS Ciliberto inoltre è dotato di palestra

I locali sono accessibili ai disabili e sono forniti di ascensore.

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PARTE QUARTA RECLAMI E VALUTAZIONI DEL SERVIZIO

I reclami, indirizzati al Dirigente scolastico, possono riguardare il servizio scolastico

sia amministrativo sia didattico, quando quest’ultimo non trovi soluzione nel Consiglio di Classe. I reclami devono essere comunicati in forma orale, scritta, per telefono o via mail e

seguire le procedure specificamente elaborate; devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, successivamente,

essere sottoscritti. Esiste la possibilità di utilizzare dei moduli disponibili all’entrata delle due sedi. I

reclami anonimi non vengono presi in considerazione. Il Dirigente scolastico, verificata la validità e la consistenza

del reclamo con un’opportuna e discreta indagine, risponde sempre in forma scritta con celerità, attivandosi per rimuovere le cause del reclamo.

Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, il reclamante è reso edotto del corretto destinatario.

Ogni anno il Dirigente scolastico redige una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti da sottoporre al Consiglio d’Istituto. Essa è inserita nella relazione generale del Consiglio sull’anno scolastico.

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Per raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una

rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale scolastico e agli studenti.

I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, devono

prevedere anche la possibilità di formulare proposte. All’epilogo di ogni anno scolastico, il Collegio Docenti redige una relazione sull’attività formativa della scuola

da sottoporre poi all’attenzione del Consiglio d’istituto.

PARTE QUINTA ATTUAZIONE

Le indicazioni contenute nella presente carta dei servizi si applicano fino a quando non intervengono cambiamenti organizzativi o disposizioni normative modificative

contenute nei contratti collettivi, in norme di legge o nelle direttive del MIUR.

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REGOLAMENTO DI

ISTITUTO

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(Art. 10 comma 3 lett. a D.L. 297/99)

APPROVATO DAGLI ORGANI COLLEGIALI delibere

25/09/2014 dal C.d.D. verb. n°3 25/09/2014 Commissario ad acta verbale n°3 18/12/2014 dal C.d.I.verb.n° 2

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Antonella Romeo

Il Consiglio d’Istituto

VISTO l'art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;

VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;

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EMANA IL SEGUENTE REGOLAMENTO

INDICE: Premessa

Osservanza del Regolamento CAPO I

ORGANI COLLEGIALI

Art .1. Convocazione

Art.2.Validità sedute

Art.3. Discussione ordine del giorno

Art.4. Mozione d’ordine Art.5. Diritto d’intervento

Art.6.Dichiarazione di voto

Art.7. Votazioni

Art.8.Risoluzioni

Art.9.Processo Verbale Art.10.Surroga di membri cessati

Art.11. Programmazione

Art.12. Decadenza

Art.13.Discussioni

Art.14.Norme di funzionamento del Consiglio dell’Istituzione Scolastica Art.15.Norme di funzionamento della giunta del Consiglio dell’Istituzione Scolastica

Art.16.Norme di funzionamento del Collegio Docenti

Art.17.Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti

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Art.18Norme di funzionamento dei Consigli di classe

CAPO II

DOCENTI

Art.19.Indicazioni sui doveri dei docenti

CAPO III

PERSONALE AMMINISTRATIVO

Art.20.Doveri del personale amministrativo e tecnico

CAPO IV

COLLABORATORI SCOLASTICI

Art.21.Norme di comportamento e doveri dei collaboratorinscolastici

CAPO V

ALUNNI

Art.22.Norme di comportamento Art.23.Diritto di trasparenza didattica

Art.24.Assemblea studentesca

CAPO VI

GENITORI

Art.25.Indicazioni

Art.26.Diritto di assemblea

Art.27.Assemblea di classe

Art.28.Assemblea di plesso, scuola Art.29.Assemblea dell’Istituzione scolastica

Art.30.Accesso dei genitori nei locali scolastici

CAPO VII LABORATORI

Art.31.Uso dei laboratori

Art.32.Sussidi didattici

Art.33Diritto d’autore

Art.34Sala e strutture audiovisive Art.35.Uso esterno della strumentazione tecnica(macchina fotografica,telecamera,portatili,sussidi vari)

Art.36.Biblioteca/mediateca

Art.37.Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’Istituto

Art.38.Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione

CAPO VIII

SICUREZZA

Art.39.Norme di comportamento

CAPO IX

COMUNICAZIONI

Art.40.Distribuzione materiale informatico e pubblicitario

Art.41.Comunicazioni docenti-genitori

Art.42.Informazione sul Piano dell’offerta formativa

CAPO X ACCESSO AL PUBBLICO

Art.43.Accesso degli estranei ai locali scolastici

CAPO IX

CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA

Art.44.Accesso e sosta

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APPENDICI

A. Regolamento Viaggi ed uscite d’istruzione, Attività Di Orientamento in entrata ed in uscita

B. Regolamento rete informatica d’istituto

C. Procedura per la denuncia degli infortuni

D. Acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture

E. Regolamento contenente i criteri dell’assenso per l’autorizzazione alla concessione in uso temporaneo dei locali

scolastici

F. Regolamento concernente la determinazione dei criteri per l’assegnazione di beni in uso gratuito ai sensi dell’art.

39 D.I. n. 44 del 1/02/2001:

G. : Regolamento per la disciplina degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni

PREMESSA

Il presente Regolamento:

è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, emanato con il D.P.R. 24/06/1998 n°249 e modificato con D.P.R. n°235 del 21/11/2007,del regolamento

dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 08/03/1999 n° 275, del D.P.R. 10/10/1996, n° 567, e sue modificazioni e integrazioni;

è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato del quale è parte integrante.

OSSERVANZA DEL REGOLAMENTO

Il presente Regolamento, adottato dal Consiglio di Istituto, ai sensi del’art.10.3,comma a, del D.lg.297/1994 ha carattere vincolante. È uno strumento a carattere formativo, che definisce le

corrette norme relazionali e procedurali alle quali fa riferimento, il cui rispetto fa della scuola un luogo di crescita morale e culturale, di partecipazione democratica e consapevole.

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Le norme del presente regolamento sono considerate integrative e/o applicative delle norme di Legge in vigore, alle quali fanno comunque riferimento ed alle quali ci si dovrà richiamare per

esigenze interpretative e/o per lacune del presente regolamento. Tutte le componenti: genitori, alunni, personale dirigente, docente e non docente sono tenute alla scrupolosa osservanza delle norme in esso contenute e si impegnano a farle osservare.

È inoltre possibile dotarsi di altri regolamenti specifici per regolamentare singole discipline di rilevanza interna all’Istituto. Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio d’Istituto

anche per proposta delle singole componenti scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la Comunità scolastica.

CAPO I

ORGANI COLLEGIALI

Art. 1.Convocazione L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Org ano Collegiale stesso

o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente,

è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno

24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più

rapido.La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve

essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.

Art. 2.Validità sedute La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di

almeno la metà più uno dei componenti in carica.

Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.

Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.

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Art. 3.Discussione ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in

cui il segretario è individuato per legge.

E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in cui compaiono

nell'avviso di convocazione.

Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono

aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti, o a maggioranza dei voti.

Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono essere adottate su proposta della

G.E.

L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa

approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg.

Art. 4.Mozione d'ordine Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione

d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione

dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche

durante la discussione.

Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.

Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese.

L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al

quale si riferisce.

Art. 5.Diritto di intervento Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo

l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.

Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e

quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.

Art. 6.Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazion i di voto, con le

quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i

motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.

Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per

proporre mozioni d'ordine

Art. 7.Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese, per tacito assenzo, per alzata di mano ovvero per appello nominale ad

alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.

Le sole votazioni concernenti persone si prendono a s crutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete.

La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.

I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere leg ale l’adunanza, ma

non nel numero dei votanti.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali

prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.

La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere

ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.

Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione

conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.

Art. 8.Risoluzioni I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire

indirizzi dell'organo su specifici argomenti.

Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.

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Art. 9.Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi

presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con

relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'odg.

Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto

dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e

nulli).

Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.

Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla

materia oggetto della deliberazione.

I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del

segretario sul verbale.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal

Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno

scolastico.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:

essere redatti direttamente sul registro;

se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da

segretario e Presidente in ogni pagina;

se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e

vidimate dal Dirigente Scolastico.

Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con la convocazione della

seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse pos sibile per

ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva.

Art. 10.Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.

22 del D.P.R. 416/74.

Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo

degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.

I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.

Art. 11.Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze,

allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date,

prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la

necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 12.Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o

non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi.

Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.

Art. 13.Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per

iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.

L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.

In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.

Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili.

Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo

Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo.

Art. 14.Norme di funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica l. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è

disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori

membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i

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genitori membri del C.I.S. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti

rapportata al numero dei componenti del C.I.S.

3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa

dei votanti, sempre che s iano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la

votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).

4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio

stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del

Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anzia no di età.

5. II C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. l .

6. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta

Esecutiva.

7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva.

8. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., i singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del

giorno della riunione successiva.

9. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire

commissioni.

10. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali

commissioni di lavoro e/o di s tudio.

11. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle

varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.

12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I.S.; svolgono la propria attività

secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro

coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato

preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale.

13. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono

pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti

rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.

14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corret to il Presidente ha il

potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.

15. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale,

sottoscritta dal segretario del Consiglio, dei testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.

16. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia

della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni.

17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono

consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta,

indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta c motivata in

tutti gli altri casi.

18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo co ntraria richiesta

dell'interessato.

19. II consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le

giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta. sarà dichiarato decaduto dal C.I.S. con

votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano

ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio. il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere

giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.I.S.

Art. 15.Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione

Scolastica 1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel

suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo

modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.

2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il

DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.

3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta

informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.

Art. 16.Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunis ce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato

ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.

2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria

ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia

richiesta.

3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di

lavoro e/o di studio.

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4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie

componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le

commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.

Art. 17. Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli

insegnanti 1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal DS:

-in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a

norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;

-alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli

artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;

-ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 18.Norme di funzionamento dei Consigli di Classe 1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a

seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei

docenti.

2. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni

concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.

CAPO II

DOCENTI

Art. 19.Indicazioni sui doveri dei docenti: 1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni.

2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni

precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione, se l'assenza è superiore a cinque

giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro

continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.

3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e

ammetterlo in classe.

4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere

l'autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. I docenti delle classi, se lo ritengono opportuno, possono

autorizzare l’uscita anticipata degli alunni solo in presenza di uno dei genitori, il quale apporrà la propria firma sul

libretto delle comunicazioni con la famiglia. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe

l'ora in cui l'alunno è uscito e manda il tagliando del libretto in portineria, che poi sarà portato nella segreteria didattica.

5. I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico: una copia

da inserire nel registro di classe ed una in segreteria.

6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.

7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.

8. Durante l'intervallo i docenti hanno l’obbligo di vigilare sugli alunni in sinergia con gli altri colleghi ed il personale

ATA.

9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi

seriamente motivati.

10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico

o un collega affinché vigili sulla classe.

11. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale

scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire

dell'aula senza creare problemi.

12. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano

riposti negli appositi spazi.

13. Gli insegnanti dell’ultima ora predispongono l’uscita ordinata degli alunni.

14. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni

sulle tematiche della sicurezza.

15. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossich e o dannose per

gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc… Prima di proporre agli alunni

attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite

comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.

16. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di

sicurezza.

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17. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in

qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.

18. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza.

19. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengono risarciti dal

responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in

C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.

20. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un

rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.

21. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e

gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati.

22. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.

23. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la

telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che

effettua la telefonata e sinteticamente l'oggetto della telefonata.

24. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte tramite

diario.

25. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se da un lato

ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una

certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte

errate in situazioni di difficoltà.

26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione

della presidenza.

CAPO III

PERSONALE AMMINISTRATIVO

Art. 20.Doveri del personale amministrativo e tecnico 1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione

delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del s ervizio e per il conseguimento delle finalità educative.

2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro

ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il loro nome.

3. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.

4. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione

amministrativa prevista dalla legge.

5. Collabora con i docenti.

6. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a

determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o

attorno alla scuola si muovono.

7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel

registro del personale.

CAPO IV

COLLABORATORI SCOLASTICI

Art. 21.Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici: 1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo

le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale.

2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e

collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.

3. I collaboratori scolastici:

indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;

devono essere sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;

sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;

collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;

comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante

dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;

collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e nella predispo sizione degli elenchi dei partecipanti al

servizio;

favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;

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vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite

degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;

possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione;

riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, so stano nei corridoi;

sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;

impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria

pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;

sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di

educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;

evitano di parlare ad alta voce;

tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;

provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi

di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;

non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente

Scolastico;

invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola.

A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da

insegnamento;

prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto,

tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;

sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.

4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in

Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla

sostituzione.

5. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di

uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno,

dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha

richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.

6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno

controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:

che tutte le luci siano spente;

che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;

che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;

che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;

che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;

gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.

7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli

avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati a l

personale tutto.

8. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamen to dei locali e di controllare

quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

CAPO V

ALUNNI Art. 22.Norme di comportamento: 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei comp agni, lo

stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere

assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola é obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e

programmate in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla autogiustificazione

delle assenze; i minori devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.

3. Gli alunni entrano alle ore 8:05; gli alunni che utilizzano la bicicletta possono posteggiarla nel cortile interno

purché ciò avvenga tra le ore 7:55 e le ore 8:05 in modo da consentire al collaboratore scolastico di aprire e

chiudere il cancello di accesso al cortile; è consentito agli alunni, prima dell'ingresso in scuola, di accedere al

giardino interno dove devono mantenere un comportamento corretto. La scuola, in ogni caso, non si assume

alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso.

4. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo

tramite il libretto.

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5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola

e famiglia. 1 genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli

insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.

6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono essere presentate al rientro in

classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul

registro. Se l'assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica.

L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, se minore, dovrà essere accompagnato da uno dei

genitori e da chi ne fa le veci; se maggiorenne dovrà giustificare direttamente al Dirigente Scolastico. In caso di

ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni

scritte alle famiglie anche degli alunni maggiorenni.

7. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i

genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare

personalmente lo studente (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenn e che dovrà essere munita di

documento di riconoscimento).

8. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il CdC informerà per iscritto la

famiglia.

9. In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono p resentare regolare giustificazione, fatte salve le

competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli

alunni presenti comunque non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né de vono in alcun modo

risentire della particolare circostanza.

10. A1 cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un

comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei

corridoi c nelle aule, ecc...

11. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti. in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione

e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.

12. Durante l’intervallo sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e

scendere le scale, ecc... ): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnant i e dei collaboratori scolastici.

13. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.

14. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunn i sia all'interno della

scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.

15. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli

correttamente.

16. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che

non rispettano queste regole.

17. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori sco lastici che assicurano,

con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della

sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.

18. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente

Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.

Per la pratica dell'attività sportiva integrativa. per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l'iscrizione ai

corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.

19. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti c le lezioni c l'eventuale merenda. Non è

consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di

eventuali furti.

20. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scu ola gli affida: coloro

che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuo la o del Comune saranno invitati a risarcire i

danni.

21. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.

Art. 23.Diritto di trasparenza nella didattica: L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno

posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe.

I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.

La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di

autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio

rendimento.

Art. 24.Assemblea studentesca di Istituto 1. Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità previste dagli articoli 12,

13 e 14 del T.U. del 16/4/94 n° 297.

2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei

problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.

3. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.

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4. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea

di classi parallele.

5. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o formulare proposte direttamente al

consiglio di istituto.

6. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al consiglio d'istituto.

7. E' consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese nel limite delle ore di lezione di una giornata ed

una di classe al mese nel limite di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della

settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni,

subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in

numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e

scientifici, indicati dagli alunni unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve

essere autorizzata dal consiglio d'istituto.

8. A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di

ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.

9. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o di istituto possono

assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino.

10. L'assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al

consiglio d'istituto.

11. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta

del 10% degli alunni.

12. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente presentat i al Dirigente

Scolastico.

13. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea, garantisce l'esercizio democratico

dei diritti dei partecipanti.

14. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constata

impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.

15. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell'assemblea studentesca di istituto.

CAPO VI

GENITORI

Art. 25.Indicazioni: 1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere

di condividere con la scuola tale importante compito. 2. Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:

trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro

formazione culturale:

stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di

fattivo sostegno;

controllare leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;

partecipare con regolarità alle riunioni previste;

favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; osservare le modalità di

giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;

sostenere gli insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa; educare ad un comportamento

corretto durante la mensa.

3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo rich ieda o quando venga

fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario

di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli a lunni

una cartolina di convocazione.

4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo.

Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che g li alunni

presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non

scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.

5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad

utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i

docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di

riunioni suggerite dai genitori stessi.

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Art. 26.Diritto di Assemblea: 1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste

dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.

2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.

3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe/ sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione Scolastica.

Art. 27.Assemblea di classe 1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Classe.

2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta:

a) dagli insegnanti;

b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.

3. II Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a

diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.

4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.

6. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.

7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e g li insegnanti di classe.

Art. 28.Assemblea di plesso, scuola:

1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Classe, eletto dall'assemblea.

2. L'Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque g iorni.

3. La convocazione può essere richiesta:

a) da un terzo dei genitori componenti i Consigli di Classe;

b) dalla metà degli insegnanti plesso/scuola;

c) da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola.

4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a

diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.

5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

6. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti even tualmente presenti o da

un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea.

7. Copia del verbale viene inviata alla Scuola.

8. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d'Istituto e gli insegnanti del plesso.

Art. 29.Assemblea dell'Istituzione Scolastica: l. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Classe, eletto dall'assemblea. 2. L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.

3. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta:

a) da 50 genitori;

b) da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Classe;

c) dal Consiglio d'Istituto;

d) dal Dirigente Scolastico.

4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a

diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.

5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a

cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente.

6. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.

7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti.

Art. 30.Accesso dei genitori nei locali scolastici: 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività

didattiche. 2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche è consentito esclusivamente in caso di uscita

anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività

didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno.

3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.

CAPO VII

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LABORATORI

Art. 31.Uso dei laboratori e aule speciali 1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla

responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub consegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del

materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre

interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc... 2. II responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con

il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.

3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laborato rio o il docente

di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la

situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di

individuare eventuali responsabili.

4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.

5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di

preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei

limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.

6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del

materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di

studenti.

7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione di verificare l'integrità di ogni singola

postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare

danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.

8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercita zioni svolte con

la classe ed ogni evento inerente alle stesse.

Art. 32.Sussidi didattici: 1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e

consultabile presso ogni plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori. I

docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei

sussidi.

Art. 33.Diritto d'autore: 1. I1 materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i

docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

Art. 34.Sala e strutture audiovisive 1. La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana

successiva. In caso di più richieste relative al la stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa

deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito

un numero inferiore di volte o, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore.

Art. 35.Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere,

portatili, sussidi vari, ecc.) 1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente

Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del

responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli

strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le

eventuali segnalazioni di danno.

Art. 36.Biblioteca/Mediateca 1. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita de lla scuola, essa è

accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A. dalle ore 08.20 alle

ore 13.20.

2. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario,

audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuo verne l’uso da parte di alunni

e docenti.

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3. I1 Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovrintendere al suo

funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito.

l'aggiornamento della schedatura e del catalogo.

4. Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente

pubblicizzato .

5. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed

informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici

espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.

6. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario. audiovisivo e/o

informatico .

7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc...

8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nes sun altro ha

richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni,

compatibilmente con la programmazione dei docenti.

9. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico.

10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di

sei mesi. I costi relativi ai libri -o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il

danno.

Art. 37.Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto 1. Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area

sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di

funzionamento delle singole infrastrutture in orario curriculare e al coordinamento delle iniziative

extracurriculari.

2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico

in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica.

Art. 38.Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice,

ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, posso no essere utilizzate da tutte le

cornponenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso utilizzo degli strumenti della

scuola per scopi personali.

2. Nella scuola è ubicato un centro stampa dove sono presenti operatori addetti al servizio duplicazione e

fascicolatura. Le modalità di utilizzo e l'orario del centro stampa sono resi pubblici all'inizio di ogni anno

scolastico.

3. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al perso nale incaricato.

4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre giorni il materiale da

riprodurre.

5. L'uso della la fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni c dagli insegnanti, nei

limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente.

6. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il

numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi, i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

CAPO VIII

SICUREZZA

Art. 39.Norme di comportamento 1. Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano

distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro; 2. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore:

3. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici

cartelli o indicate dai propri superiori;

4. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;

5. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza, in

casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;

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6. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per le

scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale

come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;

7. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;

8. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o

impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di

sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale

circolazione;

9. Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto; non si devono

utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;

10. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;

11. In caso di infortunio riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento;

12. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta:

13. Non circolare né sostare nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa

autorizzazione dei superiori.

14. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;

15. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;

16. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;

17. Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel ruolo più idoneo evitando l'uso di mezzi di

fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;

18. Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e

di buona tecnica;

19. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria dove essere concordata con il proprio responsabile;

20. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc. ) mantenere la s chiena eretta e

le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe.

21. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario

appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.

22. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;

23. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;

24. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavora re nella scuola;

25. Negli archivi, il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm; Riporre le chiavi nelle apposite

bacheche, dopo l'uso;

26. L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.

CAPO IX

COMUNICAZIONI

Art. 40.Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle clas si, o comunque

nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico

(giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).

3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali. ecc....

4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.

5. lI Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

6. Per gli alunni si prevede di:

a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l'organizzazione della scuo la;

b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale,

inviato da Enti istituzionali;

c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio gestite da Enti,

Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua tini di lucro.

Art. 41.Comunicazioni docenti - genitori 1. Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un'ora per i colloqui, su appun tamento, con i genitori

e con gli alunni maggiorenni.

2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre,

qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo

i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle

famiglie le valutazioni quadrimestrali .

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E’ in adozione il registro elettronico che consente ai genitori di conoscere gli esiti formativi e facilita la

comunicazione con le famiglie .

Art. 42.Informazione sul Piano dell'offerta formativa 1. All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle

famiglie le opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche

e formative facoltative e/o opzionali.

2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo tempi e modalità che

tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in

lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti

che devono essere portati a conoscenza di tutti.

CAPO X

ACCESSO DEL PUBBLICO

Art. 43.Accesso di estranei ai locali scolastici 1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di esperti a supporto dell'attività

didattica chiederanno. di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei

locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa

responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o

suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa que lla in cui presta servizio di

vigilanza il collaboratore scolastico addetto.

4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto

per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di presidenza e di segreteria durante l'orario di

apertura dei medesimi.

5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accede re ai locali scolastici

per l'espletamento delle loro funzioni. 6. 1 signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento

CAPO XI

CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA

Art. 44.Accesso e sosta 1. E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci di

alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni.

2. L'accesso ed il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati di pertinenza della scuola sono riservati

agli insegnanti ed al personale A.T.A.. Gli alunni che usano automobili ed intendono usufruire del parcheggio

devono inoltrare domanda scritta al Dirigente Scolastico, il quale concede l'autorizzazione nei limiti di capienza

ed agibilità dell'area.

3. I genitori degli alunni minorenni, e i maggiorenni per loro conto, per il parcheggio dei motorini devono inoltrare

formale richiesta di autorizzazione alla Presidenza, su apposito modulo. In esso sono riportate le dichiarazioni di

responsabilità e gli obblighi d'uso che i genitori, per i minorenni, devono sottoscrivere per ottenere

l'autorizzazione.

4. Moto, motorini e biciclette devono essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamen te nelle aree destinate a

raccogliere tali mezzi.

5. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui

trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi.

6. I mezzi devono procedere a passo d'uomo e con prudenza allorché transitano in aree interne di

pertinenza della scuola.

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7. In casi di emergenza per comportamenti non prudenti e quando si ravvisano difficoltà di funzionamento o di uso

degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere

restrittivo.

8. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura sco lastica sono

autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza.

APPENDICE A

REGOLAMENTO VIAGGI , USCITE D'ISTRUZIONE,ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO IN ENTRATA ED IN USCITA

1. La scuola considera í viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico

o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrat ivi, la partecipazione ad attività teatrali e

sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a

campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e

qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione

2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e verranno effettuate con la collaborazione di tutti

i docenti,

3 II Consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le

attività previste dalla programmazione collegiale e l'effettivo possibilità di svolgimento e nell’ipotesi di valutazione

positiva, indica gli accompagnatori, compreso l'accompagnatore referente.

4 Se l’iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1 ogni 15 alunni; un

accompagnatore ogni uno o due alunni in situazione di handicap secondo le occorrenze. La funzione di accompagnatore

può essere svolta anche dai collaboratori scolastici Nel designare gli accompagnatori í Consigli di classe, provvederanno

ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. E’ auspicabile che gli

accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio interessato. Se l'insegnante accompagnatore presta servizio in altri

plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni.

5 Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e

dei Viaggi Didattici della scuola:

6 Le proposte devono essere approvate dai Consigli almeno 60gg prima della data dell'uscita o del viaggio,

salvo casi eccezionali, per dare modo al Collegio dei Docenti di approvare l'iniziativa e farla rientrare nel Piano delle

Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola

7 Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite

guidate per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa

l’autorizzazione è pari all' 67% (2/3 ) degli alunni frequentanti la classe.

8 II Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un coordinatore del Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della

scuola.

9 Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.

10 II docente referente, dopo l'approvazione del Consiglio di Classe, presenta al Coordinatore gli appos iti moduli

correttamente compilati e sottoscritti (i moduli dovranno essere richiesti al coordinatore) almeno 30gg prima della data

dell'uscita o del viaggio per dare modo alla Giunta Esecutiva dì scegliere ed approvare i preventivi di spesa.

11 Qualora, eccezionalmente, si offrisse l'opportunità di una visita guidata (senza pernottamento) in occasione di mostre o

di altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, si impone comunque dì presentare tutta la

documentazione necessaria non altre il 10 giorno precedente la partenza prevista.

12 II Consiglio dell'Istituzione Scolastica può provvedere su richiesta scritta e motivata ad un contributo (massimo il 50%

di due quote di partecipazione).

12 Il numero degli alunni per docente accompagnatore non può superare 15/18(max).

13 Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10 giorno prima della partenza.

14 II Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia un attestato che riporti le generalità del soggetto e una fot o

dello stesso legata da timbro a secco (in sostituzione del tesserino rilasciato dall'anagrafe) (art. 293 TULPS)

16 A norma di Legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazione dovranno essere

versate sul c/c bancario dell’ Istituto dalle singole famiglie o dal docente referente o da un genitore incaricato.

17 I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici

della scuola compreso il numero dei fax.

18 I docenti accompagnatori al rientro devono relazionare, con una sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe.

19 In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà, attraverso un sondaggio riservato tra le famiglie,

acquisire il parere favorevole al 67% (2/3 almeno, degli alunni).

20 Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio dell’Istituzione Scolastica,

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21 L'uscita o il viaggio costituiscono vera e proprio attività complementare dello scuola; quindi vigono le stesse norme che

regolano le attività didattiche. 22. La programmazione educativa dell’IIS contempla attività di orientamento si in entrata che in uscita (Università e

mondo del lavoro), prevedendo, oltre alle attività in orario curricolare, iniziative extracurricolari compresi gli stage,

secondo i seguenti criteri organizzativi:

a. Percorsi di orientamento in entrata e di accoglienza per le classi prime, svolti in orario sia curricolare che

extracurricolare; percorsi per le classi quinte

b. Per le pre-iscrizioni all’Università gli studenti delle classi quinte possono collegarsi ai siti delle facoltà

utilizzando l’aula di informatica.

APPENDICE B

REGOLAMENTO RETE INFORMATICA D'ISTITUTO

Norme generali

1. Ogni anno il Dirigente Scolastico individua un Responsabile in ogni plesso per la Rete e per i laboratori

d'informatica.

2. II personale che opera con la rete deve settimanalmente provvedere ad effettuare copie di backup del lavoro

svolto. Tali supporti dovranno essere custoditi in luogo sicuro. II riutilizzo di supporti di memorizzazione per

altri scopi deve prima prevedere la loro formattazione.

3. Gli allievi, gli esterni ed il personale non preposto non possono accedere, né fisicamente né

informaticamente, ai siti in cui sono custoditi dati e/o informazion i sensibili.

4. II calendario delle lezioni con utilizzo dei laboratori e delle postazioni di informatica deve essere stabilito dagli

incaricati della stesura dell'orario all'inizio di ogni anno scolastico in coordinamento con il Responsabile.

5. L'accesso ai laboratori e/o alle postazioni di informatica in altri momenti deve essere autorizzato e concordato

con la Presidenza o con il Responsabile. I collaboratori scolastici riceveranno il calendario con le

autorizzazioni.

6. I docenti che accompagnano gruppi di allievi devono stabilire per ognuno di loro la postazione che

occuperà per tutto l'anno scolastico; i docenti compileranno lo schema-piantina e consegneranno copia al

Responsabile.

7. Copia di tutti gli schemi-piantina sarà consegnato a cura del responsabile al Preside che conserverà

nella cassaforte.

8. Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero malfunzionamenti

o mancanze si dovrà riferire prontamente, senza manipolare alcunché, al Responsabile o alla Presidenza.

9. Nei laboratori gli allievi dovranno compilare il modulo di postazione sul qua le annoteranno data, orario di

utilizzo, classe e nominativi.

10. La richiesta ed il conseguente spostamento di apparecchiature multimediali in altro laboratorio o in

aula, se non previsto nel piano orario di utilizzo, deve essere richiesto con congruo anticipo al Responsabile.

11. Gli allievi devono sistemare gli zaini in zona del laboratorio che non impedisca un regolare sfollamento

e non si arrechi danno agli impianti, altrimenti devono lasciarli fuori in corridoio.

12. Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le cas se o qualunque altra attrezzatura o

stampato senza autorizzazione del Responsabile.

13. II personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di

spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o ingerire liquidi nei laboratori: le briciole

possono causare malfunzionamenti nelle tastiera e/o nelle altre periferiche.

14. E’ possibile l'utilizzo di floppy-disk, CD o DVD personali solo previa autorizzazione del Responsabile.

15. L'uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a una preventiva anteprima di

stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro.

16. Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non vi siano cartacce o

rifiuti e che tutte le apparecchiature elettriche siano spente.

17. In ogni ambiente è conservata la manualistica, opportunamente numerata, del software e dell'hardware delle

postazioni presenti. Per accedere alla manualistica e ai CD o ai floppy relativi occorrerà riferirsi al

Responsabile.

18. Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati dai Res ponsabili senza

alcun preavviso. Si consiglia pertanto di salvare i dati nei supporti di memoria in dotazione o nelle apposite cartelle di

backup previste.

19. Periodicamente il Responsabile provvederà a coordinare l’aggiornamento dei software antivirus e a verificare la consistenza

dei firewall.

20. La violazione del presente Regolamento potrà comportare la temporanea o permanente sospensione dell'accesso ad internet

e/o alle risorse informatiche.

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Policy d'istituto

21. Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall'Istituzione Scolastica.

22. E’ vietato cancellare o alterare file presenti in hard disk.

23. Gli utenti possono utilizzare le postazioni dell'Istituto per accedere in Internet solo per scopi didattici o

collegati alle attività di lavoro degli uffici.

24. I software installati sono ad esclusivo uso didattico. Chiunque abbia biso gno di aggiornamenti o nuovi

applicativi da acquistare deve farne richiesta al Responsabile tramite l'apposito modulo.

25. Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione del

Responsabile e solo nel caso si tratti di free software.

26. Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di

licenza di utilizzo (l'elenco del software di cui la scuola possiede licenza è a disposizione per la consultazione nei

laboratori; in ogni caso ci si può riferire al Responsabile). Si richiama l'osservanza delle norme per il rispetto del

diritto d'autore e del copyright.

27. E' vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà di espressione.

28. E' vietato leggere o consultare le tracce di navigazione di altri utenti.

29. Non si devono inviare ad alcuno fotografie personali, di amici o di compagni.

30. E' vietato connettersi a siti proibiti.

31. II software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varia natura.

Leggere sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o

redistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.

32. E' vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare dì impedire la propria identificazione.

33. E' vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.

34. Occorre rispettare le regole di buon comportamento in rete (net-quette).

35. 35. In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.

36. Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi e computer

della rete, violare la privacy di altri utenti della rete leggendo o intercet tando la posta elettronica loro destinata,

compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan

horses, ecc.) costruiti appositamente, costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili.

37. I docenti d'aula discuteranno con gli allievi della policy della scuola e degli eventuali problemi che

possono verificarsi nell'applicazione delle regole relative all'uso di internet.

Account 38. Gli utenti che otterranno un account per l'ingresso nella rete d'Istituto dovranno prendere visione del

presente Regolamento e firmare in calce.

39. Gli allievi accederanno alla rete tramite un account di classe e dei diritti da esso gestiti a cura del

Responsabile.

40. II personale può acquisire il diritto all'accesso alla rete completo, locale o remoto, richiedendolo al

Responsabile previa autorizzazione del DS.

41. Per tutti gli account va indicata una data di presumibile scadenza al termine della quale l'account verrà

automaticamente disabilitato per motivi di sicurezza salvo proroga.

42. Verificata la disponibilità di prese per la connessione fisica e di indirizzi di rete, qualunque dipendente

dell'istituto può richiedere di connettere alla rete locale dell'istituzione Scolastica altri calcolatori utili per le

proprie attività didattiche. La connessione è possibile previa autorizzazione dei Responsabile o del DS.

43. Per la connessione temporanea di macchine di visitatori è disponibile un numero di rete, che verrà reso

noto dal Responsabile previa autorizzazione dei Dirigente Scolostico. Tali connessioni saranno annotate

sull'apposito registro che riporterà anche gli eventuali collegamenti Internet.

44. Tutti i dipendenti, docenti, assistenti, collaboratori e allievi secondo disponibilità e previa autorizzazione

del Dirigente Scolastico possono richiedere un account di mail, per la posta.

45. Chiedere un account comporta l'accettazione implicita delle norme d'uso per le macchine comuni e delle

norme previste nei commi precedenti.

Internet 46. Il Responsabile coordina la configurazione dei software di navigazione, con limitazione dei siti proibiti.

47. E' vietato alterare le opzioni del software di navigazione.

48. L'utilizzo di Internet è disciplinato tramite specifca prenotazione da parte degli allievi interessati, il

servizio è comunque da utilizzare per soli scopi didattici e di ricerca da dettagliare e giustificare al momento della

richiesta di prenotazione.

49. Gli allievi dovranno trascrivere su apposito registro i collegamenti ad internet indicando data, orario e

durata dei collegamenti, classe e nominativo.

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50. L'Istituzione Scolastica possiede un sito web per il quale è stato nominato un Referente. E' possibile

richiedere la pubblicazione sul sito di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata ed eventualmente autorizzata

dal referente. La pubblicazione in rete di foto di allievi è da evitare. Se ciò non fos se possibile occorre acquisire la

liberatoria da parte dei genitori e possibilmente sfocare, con gli appositi software di ritocco fotografico, i volti.

51. Il referente del sito web dell'istituzione assicura che il file delle Frequestiy Asked Questions (FAQ) venga

oggiornato a intervalli regolari quindicinali. Il Responsabile provvede periodicamente a memorizzore su CD i log

di navigazione e lo consegna al DS che lo conserva ìn cassaforte

52. Gli allievi possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrascolastico dalle postazioni presenti nella

Medioteca Scolastica

53. I docenti possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrascolastico dalle postazioni presenti nell'aula

docenti.

54. Nel caso di invii di mail a gruppi di destinatari si devono evitare liste dì indirizzi nei campi "To:" o `Cc:" e si

utilizza il campo "Bcc:".

55. Non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute: non aprire allegati con estensione exe, corn, bo t,

riferirsi sempre al docente d'aula o al Responsabile.

56. Prima di scaricare documenti o file da Internet chiedere al docente dell’aula. Chiedere sempre il permesso

prima di iscriversi a qualche concorso o prima dì riferire l'indirizzo della scuola.

57. Riferire al Responsabile o al docente dell’aula se qualcuno invia immagini che infastidiscono e non

rispondere.

58. Se qualcuno su internet chiede un incontro di persona, riferirlo al docente dell’aula. Le persone che si

incontrano su internet sono degli estranei, e non sempre sono quello che dicono di essere.

59. Chiedere l'autorizzazione al Responsabile per sottoscrivere una news -letter o una chat- room.

60. Il docente dell'aula curerà che gli allievi registrino gli accessi ad Internet, darà chiare indicazioni su come

devono utilizzare internet, la posta elettronica.

61. Le password devono avere un minimo di 8 caratteri, cifre e lettere, possibilmente minuscole e maiuscole

(esempio di password sC52uOla). Sono da evitare la ripetizione di due parole brevi anche rovesciate (es. melapera,

melaalem), le cifre all'inizio o in fondo alla password (es. nicola57), riferimenti espliciti alla propria persona,

famiglia, scuola (es. giovanetti, smsvico3), l'utilizzo dello username come password o sequenze scontate e nomi

comuni. Si suggerisce di utilizzare le iniziali dì una frase che si possa ricordare facilmente (Diplomato nel 1970/71

al liceo Guarini di Ferrara = Dn1 /7aIGdF).

62. Gli utenti eviteranno di utilizzare la stessa password per servizi differenti.

63. Per ragioni di sicurezza, occorre assolutamente evitare di rendere nota a terzi la propria password. Se ciò

accadesse occorrerà cambiare immediatamente password.

64. II Responsabile disabiliterà la funzione di memorizzazione delle password nei browser.

65. II Responsabile attiverà le password sia su Windows che sullo screensaver avendo cura in quest'ultimo caso che i

tempi siano adeguati.

APPENDICE C

Procedura per la denuncia degli infortuni

1. Infortuni in laboratorio o in palestra

1.1 Obblighi da parte dell'infortunato:

1.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi

ne fa le veci;

1.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio;

1.1.3 In caso di prognosi, se l'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.

1.2 Obblighi da parte del docente:

1.2.1 Prestare assistenza all'alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

1.2.2 Far intervenire l'autoambulanza ove necessario;

1.2.3 Avvisare i familiari;

1.2.4 Accertare la dinamica dell'incidente;

1.2.5 Stilare urgentemente il rapporto sul modulo interno appositamente predisposto e disponibile in segreteria o presso

i collaboratori scolastici che avranno cura di consegnarlo al Dirigente Scolastico.

1.3 Obblighi da parte della segreteria:

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130

1.3.1 Registrare l'infortunio sull'apposito Registro Infortuni (devono essere annotati cronologicamente gli infortuni che

comportano un'assenza di almeno un giorno);

1.3.2 Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del docente o di chi ha assistito all'infortunio e inviarlo

in allegato a I.N.A.I.L., ad autorità di P.S. ed all'assicurazione;

1.3.3 Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e facendo compilare il modello interno dal quale è

rilevabile l'orario di consegna, la documentazione medica prodotta: 1 copia nel fascicolo personale, la copia originale

all'I.N.A.I.L., 1 copia conforme all'autorità di P.S., 1 copia conforme agli atti;

1.3.4 In caso di prognosi inferiore o uguale a tre giorni decade l'obbligo della denuncia all'I.N.A.I.L. e all'autorità di

P.S.;

1.3.5 In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l'apposita modulistica per la denuncia d'infortunio (le prime 3

copie da inviare, tramite raccomandata, con lettera di accompagnamento entro 48 ore all'I.N.A.I.L., la quarta copia da

inviare all'autorità di P.S. del luogo dove è avvenuto l'infortunio o in mancanza al Sindaco del Comune con lettera di

accompagnamento entro 48 ore tramite raccomandata o fax o a mano con richiesta di ricevuta, la quinta copia in

originale nel fascicolo personale e la fotocopia agli atti);

1.3.6 In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncia diretta all'I.N.A.I.L. da comunicazione telegrafica

entro 24 ore dall'evento;

1.3.7 Quando l'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto o oltre, il termine

della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medico attestante il prolungamento e seguire

i punti sopra esposti;

1.3.8 Compilare la denuncia per l'assicurazione secondo il modello predisposto dalla stessa e spedirlo entro 3 giorni con

lettera di accompagnamento corredata di tutta la documentazione utile;

1.3.9 Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini previsti per

richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.

2. Infortuni durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione

2.1.Obblighi da parte dell'infortunato:

2.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi

ne fa le veci;

2.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio;

2.1.3 In caso di prognosi, se l'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.

2.2 Obblighi da parte del docente:

2.2.1 Portare con sé il modello di relazione d'infortunio;

2.2.2 Prestare assistenza all'alunno;

2.2.3 Far intervenire l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno in ospedale e richiedere la

certificazione medica con prognosi;

2.2.4 Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

2.2.5 Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il certificato

medico con prognosi;

2.2.6 Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali

ricevute di spese sostenute.

2.3 Obblighi da parte della segreteria:

2.3.1 Quanto previsto al punto 1.3 con la precisazione che se l'evento è accaduto in territorio estero l'autorità di P.S. da

considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio italiano.

3. Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale dentro l'istituto o nelle immediate vicinanze o durante le visite

guidate o i viaggi d'istruzione

3.1 Obblighi da parte dell'infortunato:

3.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;

3.1.2 Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto sul modulo interno prima di lasciare la scuola;

3.1.3 Se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione:

recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;

trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il certificato medico

con prognosi; consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed

eventuali ricevute di spese sostenute.

3.2 Obblighi da parte della segreteria:

3.2.1 Quanto previsto al punto 1.3 con le opportune integrazioni e/o modifiche.

APPENDICE D

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131

ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

Redatto ai sensi dell’art. 125, comma 10 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a

lavori, servizi e forniture” e ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001

CONSIDERATO che le Istituzioni Scolastiche, per l’affidamento di lavori, servizi e forniture,

scelgono la procedura da seguire per l’affidamento in relazione agli importi finanziari,

ovvero per importi da 2.000,00 (o limite preventivamente fissato dal Consiglio d’Istituto)

a 40.000,00 si applica la disciplina di cui all’art. 34 del D.I 44/2001 e per importi da

40.000,00 a 130.000,00 per servizi e forniture e da 40.000,00 a 200.000,00 per lavori, si

applica la disciplina di cui all’art. 125 del D.Lgs 163/2006;

CONSIDERATO che, per le acquisizioni in economia di lavori, forniture e servizi, ai sensi dell’art.

125 comma 10 del D.Lgs 163/2006, deve essere adottato un provvedimento in relazione

all’oggetto ed ai limiti di importo delle singole voci di spesa, preventivamente individuate

da ciascuna stazione appaltante, con riguardo alle proprie specifiche esigenze;

CONSIDERATO che il provvedimento de quo si configura quale atto di natura regolamentare

idoneo ad individuare tali fattispecie;

CONSIDERATO, inoltre, che tale regolamento rappresenta l’atto propedeutico alla determina di

ogni singola acquisizione in economia ;

RITENUTO, che tale atto assume la forma di regolamento interno, tramite il quale viene

individuato l’oggetto delle prestazioni acquisibili in economia, ai sensi dell’art.125 del

D.Lgs 163/2006 ;

RITENUTO, necessario che anche le Istituzioni Scolastiche, in quanto stazioni appaltanti, sono

tenute a redigere un proprio regolamento interno, idoneo a garantire il pieno rispetto delle

norme del codice degli appalti, per gli affidamenti in economia, ai sensi dell’art. 125 del

D.Lgs 163/2006

Art. 1

Il presente provvedimento disciplina le modalità, i limiti e le procedure da seguire per l’esecuzione

in economia mediante cottimo fiduciario, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 125 del D.Lgs

163/2006 e successive modifiche ed integrazioni e le caratteristiche della procedura comparativa, ai

sensi del dal Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 Regolamento concernente le

"Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”.

Art. 2

L’Istituto Scolastico procede all’affidamento mediante procedura di cottimo fiduciario, ai sensi

dell’art. 125 D.Lgs 163/2006, per beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra

40.000,00 e 130.000,00, per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra 40.000,00 e

200.000,00. Tale procedura prevede la comparazione tra 5 operatori economici, se sussistono in tale

numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di

operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. Per lavori, servizi e forniture, il cui

importo sia inferiore a 40.000,00 e superiore a 2.000,00 (o ad altro limite preventivamente fissato

dall’Istituto Scolastico) si applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, mediante la

procedura comparativa di 3 operatori economici. L’osservanza di tale ultimo obbligo è esclusa

quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento.

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132

L’Istituto Scolastico procede all’affidamento, nel caso indicati al comma 1 del presente

regolamento, previa Determina di indizione della procedura in economia, ai sensi dell’art. 125 del

D.Lgs 163/2006, (o alternativamente), ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001.

Art. 3

Possono essere eseguiti mediante procedura comparativa di 5 operatori economici (o

alternativamente) di 3 operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art. 2, comma

1 e 2, i seguenti lavori:

a) Lavori di manutenzione ordinaria degli edifici dell’Istituto Scolastico; b) Lavori non programmabili in materia di riparazione, consolidamento, ecc….

c) Lavori per i quali siano stati esperiti infruttuosamente gare pubbliche; d) Lavori necessari per la compilazione di progetti per l’accertamento della staticità di

edifici e manufatti e) Lavori finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FESR “Ambienti per

l’apprendimento” per un importo superiore a 40.000,00 e fino a 200.000,00;

Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA.

Art. 4

Possono essere acquisiti mediante procedura comparativa di 5 operatori economici, (o

alternativamente) di 3 operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art.

2, comma 1 e 2, le seguenti forniture (o alternativamente) servizi:

a) Acquisti, restauri o manutenzione di mobili, arredi, suppellettili di ufficio; b) Studi per indagini statistiche, consulenze per l’acquisizione di certificazioni,

incarichi per il coordinamento della sicurezza; c) Spese per l’acquisto di combustib ili per riscaldamento; d) Spese per l’illuminazione e la climatizzazione dei locali;

e) Acquisti di generi di cancelleria; f) Beni e servizi finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FSE

“Competenze per lo Sviluppo” per un importo superiore a 40.000,00 e fino a 130.000,00;

Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA

Art. 5

E’ vietato l’artificioso frazionamento degli interventi allo scopo di sottoporli alla disciplina di cui al

presente provvedimento.

Art. 6

La determina, che in funzione del presente provvedimento, indice la procedura comparativa

individua il Responsabile Unico del Provvedimento, ai sensi della normativa vigente in materia.

Art. 7

Eseguita la procedura comparativa e aggiudicato il lavoro, bene o servizio, l’Istituto Scolastico

provvederà alla pubblicazione sul profilo del committente (sito internet dell’Istituto Scolastico) del

soggetto aggiudicatario.

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133

Art. 8

Il Dirigente Scolastico, con riferimento al bene o servizio acquisibile mediante la procedura di cui

all’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o alternativamente) di cui all’ art. 34 del D.I. 44/2001, provvede

all’emanazione di una Determina per l’indizione della procedura.Il DSGA procede, a seguito delle

determina del DS, all’indagine di mercato per l’individuazione di 5 operatori economici se

l’importo finanziario supera i 40.000,00 e fino alle soglie stabilite dal comma 5 per i lavori (€

200.000,00) e dal comma 9 per servizi e forniture (€ 130.000,00); o di 3 operatori se l’importo

finanziario è compreso tra i 2.000,00 e i 40.000,00(o ad altro limite preventivamente fissato

dall’Istituto Scolastico).

Dopo aver individuato gli operatori economici idonei alla svolgimento del servizio, (o alternativamente) bene o

servizio, il DSGA provvederà ad inoltrare agli stessi contemporaneamente la lettera di invito, contenete i seguenti

elementi:

a) l’oggetto della prestazione, le relative caratteristiche e il suo importo massimo previsto, con esclusione

dell’IVA;

b) le garanzie richieste all’affidatario del contratto;

c) il termine di presentazione dell’offerta;

d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;

e) il indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;

f) il criterio di aggiudicazione prescelto;

g) gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più vantaggioso;

h) l’eventuale clausola che prevede di non procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di

un’unica offerta valida;

i) la misura delle penali, determinata in conformità delle disposizioni del codice e del presente codice;

l) l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e

previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione

dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e penalità;

m) l’indicazione dei termini di pagamento;

n) i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita dichiarazione in

merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti.

Se il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si procede, mediante

determina del DS, alla nomina della Commissione Giudicatrice, ai sensi dell’art.84 e i membri della commissione

procedono alla valutazione delle offerte tecniche, individuando, mediante apposito v erbale, il miglior offerente. Se

invece il criterio di aggiudicazione prescelto è quello del prezzo più basso, procede alla valutazione delle offerte

tecniche pervenute il RUP.

Successivamente si procede alla verifica dei requisiti generali e specifici d ell’operatore economico, considerato il

miglior offerente.

L’Istituto Scolastico, decorsi 35 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto aggiudicatario, provvede

alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal codice degli appalti e nel caso in cui pervenga

una sola offerta o una sola offerta valida. .

Il contratto deve contenete i seguenti elementi:

a) l’elenco dei lavori e delle somministrazioni,

b) i prezzi unitari per i lavori e per le somministrazioni a misura e l’importo di quelle a corpo,

c) le condizioni di esecuzione,

d) il termine di ultimazione dei lavori,

e) le modalità di pagamento,

f) le penalità in caso di ritardo e il diritto della stazione appaltante di risolvere in danno il contratto,

mediante semplice denuncia, per inadempimento del cottimista, ai sensi dell’art. 137 del codice,

g) le garanzie a carico dell’esecutore.

Art. 9

Per quanto riguarda la nomina degli esperti esterni si utilizzeranno criteri di coerenza alle attività da

prestare e comunque sempre nel rispetto della trasparenza.

Art. 10

Per quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alle disposizioni del codice degli appalti

pubblici.

APPENDICE E

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134

REGOLAMENTO

CONTENENTE I CRITERI DELL’ASSENSO PER L’AUTORIZZAZIONE ALLA

CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DEI LOCALI SCOLASTICI

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTO l'art. 96 del T.U. 16/4/94 n° 297;

VISTI i criteri generali sull'utilizzazione durante e al di fuori dell'orario di funzionamento del servizio scolastico, dei

locali e delle attrezzature scolastiche per attività formative, culturali, sociali e sportive dell’Ufficio Regionale Scolastico

per la Calabria in data 30.10.2003 prot. n. 19270, dove si ribadisce che la Provincia è l’ente ch e dà l’autorizzazione,

previo necessario assenso del Consiglio d’Istituto;

RITENUTA l'opportunità di fissare i criteri e le modalità per esprimere l’assenso per l’autorizzazione in uso dei locali

scolastici che viene dato dalla Provincia;

con voti unanimi espressi in termine di legge

DELIB ERA di approvare il seguente regolamento contenente le modalità e criteri per l’assenso della concessione in uso temporaneo

dei locali scolastici.

Art.1- Finalità e ambito d’applicazione

I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo ad Istituzioni, associazioni, Enti o Gruppi organizzati,

secondo modalità, termini e condizioni di seguito stabilite, nonché nel rispetto delle norme vigenti in materia. I locali

scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti finì istituzionali e comunque a scopi e attività rientranti in ambiti

d’interesse pubblico e possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l'espletamento d’attività aventi

finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini e senza fini di lucro, valutando i contenuti dell’attività o

iniziativa proposte in relazione:

al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che contribuiscano

all’arricchimento civile e culturale della comunità scolastica;

alla natura del servizio prestato, con particolare riferimento a quelli resi gratuitamente al pubblico;

alla specificità dell'organizzazione, con priorità a quelle di volontariato e alle associazioni che operano a

favore di terzi, senza fini di lucro;

considerando, particolarmente nell'ambito delle attività culturali, la loro qualità e la loro originalità.

Le attività didattiche proprie dell’istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all'utilizzo degli

enti concessionari interessati, che non dovrà assolutamente interferire con le attività didattiche stesse.

Nell'uso dei locali scolastici devono essere tenute in particolare considerazione le esigenze degli enti e delle

associazioni operanti nell'ambito scolastico.

Art.2- Doveri del concessionario

In relazione all'utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti dell'istituzione scolastica i seguenti

impegni:

indicare il nominativo de! responsabile della gestione dell'utílízzo dei locali quale referente dell'istituzione

scolastica;

osservare incondizionatamente l'applicazione e il rispetto delle disposizionì vigenti in materia;

sospendere l'utilizzo dei locali in caso di programmazione d’attività scolastiche da parte della Provincia o

dalla stessa istituzione scolastica;

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lasciare i locali, dopo l’uso, in condizioni idonee a garantire comunque il regolare svolgimento delle

attività didattiche.

Art.3-Responsabilità del concessionario

II concessionario è responsabile di ogni danno causato all'immobile, agli arredi, agli impianti da qualsiasi azione od

omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione

dell'utilizzo dei locali stessi. L'istituzione scolastica e la Provincia devono in ogni caso ritenersi sollevati da og ni

responsabilità civile e penale derivante dall'uso dei locali da parte di terzi, che dovranno pertanto presentare l'apposita

assunzione di responsabilità e sono tenuti a cautelarsi a riguardo mediante stipula d’apposita polizza assicurativa o

adottando altra idonea misura cautelativa.

Art.4- Fasce orarie d’utilizzo

L'uso dei locali può essere richiesto esclusivamente per giorni feriali e nelle ore in cui non vengono utilizzate dalla

scuola per le proprie attività.

Art.5 - Usi incompatibili

Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell'edificio

scolastico.

Non sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere.

E' vietato l'uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a pagamento.

Art.6 - Divieti particolari

Durante la manifestazione è vietata la vendita e il consumo di cibi e bevande all'interno delle sale.

E' inoltre vietato fumare. II personale in servizio nella scuola in funzione di vigilanza è incaricato di far rispettare il

divieto. L'utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all'osservanza di quanto segue:

è vietato al concessionario l'installazione di strutture fisse o d’altro genere previa autorizzazione

dell’istituzione scolastica;

è vietato lasciare in deposito, all'interno dei locali e fuori dell'orario di concessione attrezzi e quant'altro;

qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all'interno dei locali dovrà essere

tempestivamente segnalato all'istituzione scolastica;

l'inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il concessionario l'assunzione a suo

carico d’eventuali conseguenti responsabilità;

i locali dovranno essere usati dal terzo concessìonario con diligenza e, al termine dell'uso, dovranno essere

lasciati in ordini e puliti e in ogni modo in condizioni a garantire il regolare svolgimento dell'attività

didattica della scuola.

Art.7- Procedura per l’assenso della concessione

Le richieste d’assenso della concessione dei locali scolastici devono essere inviate per iscritto all’istituzione scolastica,

almeno dieci giorni prima della data d’uso richiesta, e dovranno contenere oltre all'indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo della richiesta anche le generalità della persona responsabile.

II Dirigente Scolastico, nel procedere all’assenso della concessione, verificherà se la richiesta è compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono disponibili per il giorno e nelle fasce orarie stabilite. Se il riscontro

sarà esito negativo dovrà comunicare tempestivamente il diniego all’assenso della concessione; se il riscontro sarà

positivo dovrà comunicare al richiedente, anche per le vie brevi, l'assenso di massima subordinato al versamento della

quota stabilita a titolo di rimborso spesa e del deposito cauzionale.

Una volta effettuati i versamenti di cui sopra presso l'istituto cassiere, si emetterà il formale provvedimento d’assenso

all’autorizzazione. Qualora i versamenti di cui sopra non siano stati eseguiti entro il quinto giorno precedente a quel

previsto per l'uso, la richiesta s’intende tacitamente revocata ed i locali potranno essere messi a disposizione per altri

eventuali richiedenti.

Art.8- Corrispettivi

II costo giornaliero dell'uso dei locali, delle attrezzature mobili messe a disposizione dalla scuola e il deposito

cauzionale sono stabiliti su un modello di convenzione con il concessionario in via discrezionale dal DS, comunque non

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inferiore al costo derivante dalle utenze, pulizie e/o eventuale personale di sorveglianza, perché tali prestazioni vanno

retribuite con parte dei proventi concessori in quanto resi a favore di terzi e, come tali non rientranti tra le prestazioni di

lavoro straordinario reso alla scuola.

Qualora per qualsiasi motivo, la manifestazione programmata non si svolga, il corrispettivo versato resta comunque

acquisito all'Istituzione Scolastica, mentre sarà restituito il deposito cauzionale.

Art.9 - Svincolo del deposito cauzionale

II giorno successivo alla manifestazione il DS, dopo aver accertato che non siano stati prodotti danni alla sala o agli

arredi, emette un provvedimento del deposito cauzionale. Qualora invece si siano verificati danni, n’esegue

l'accertamento la qualificazione.

La stima dei danni è rimessa al consiglio d'istituto il quale l'approva e delibera di incamerare parzialmente o totalmente

la cauzione.

Nel caso che questa risulti insufficiente a coprire il danno il dirigente agirà nei modi di legge nei confronti delle persone

indicate quali responsabili della manifestazione, ove questi non provvedano spontaneamente alla copertura del danno.

Art.10- Assenso della concessione gratuita

In casi del tutto eccezionale, quando le iniziative sono particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti

istituzionali della scuola o dell'ente locale, i locali possono essere concessi anche gratuitamente.

Tale assenso della concessione può avvenire esclusivamente nella fascia oraria dalle ore 8,00 alle ore 14,00, quando non

si richiedano prestazioni di lavoro straordinario al personale d’assistenza e pulizia.

L’assenso della concessione gratuita non esime dal versamento del deposito cauzionale.

Art.11-Provvedimento di assenso

Il provvedimento d’assenso è disposto dal DS e dovrà contenere:

Le condizioni cui è subordinato l'uso dei locali, nonché l'importo da versare alla scuola a titolo di

corrispettivo e di deposito cauzionale, l'aggregato d’entrata del bilancio della scuola e, se del caso,

l'aggregato d’uscita per il pagamento delle spese derivanti dall’assenso della concessione;

Il provvedimento dirigenziale dovrà fare richiamo all'esonero di responsabilità dell'istituzione scolastica e

dell'ente locale proprietario dell'uso dei locali e al rimborso e riparazione d’eventuali danni provocati per colpa o negligenza.

L’assenso alla concessione può essere revocato in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell'istituzione

scolastica.

APPENDICE F

Regolamento concernente la determinazione dei criteri per l’assegnazione di

beni in uso gratuito ai sensi dell’art. 39 D.I. n. 44 del 1/02/2001

Art.1 - Finalità

Il presente regolamento disciplina le modalità ed i criteri per la concessione di beni in uso gratuito ai sensi dell'art. 39,

2° comma, del D.I. n.,44 del 1/2/2001.

Art. 2 - Individuazione dei beni oggetto della concessione in uso gratuito

Il Dirigente Scolastico, con proprio provvedimento, all'inizio di ciascun anno scolastico, individua i beni che possono

essere concessi in uso gratuito.

L'elenco di tali beni deve essere pubblicato all'albo dell'istituzione scolastica e sul sito web della stessa.

Possono formare oggetto della concessione tutti i beni mobili di proprietà dell'istituzione scolastica che abbiano ancora

una residua utilità e non siano impiegati per l'assolvimento dei compiti istituzion ali, nonché libri e programmi di

software a condizione che l'istituzione scolastica sia licenziataria ed autorizzata alla cessazione d'uso.

Art 3 - Modalità della concessione

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I beni sono concessi in uso gratuito a richiesta degli allievi maggiorenni o se minorenni, a richiesta del genitore

esercente la patria potestà.

La concessione in uso non può comportare per l'istituzione scolastica l'assunzione di oneri eccedenti il valore di mercato

del bene e deve essere subordinata all'assunzione di responsabilità per la utilizzazione da parte del beneficiario ovvero,

se minore o interdetto, dagli esercenti la rappresentanza legale.

La concessione è sempre revocabile e non può estendersi oltre i periodi di tempo predeterminati.

Art. 4 - Doveri del concessionario

In relazione all'utilizzo dei beni il concessionario deve assumere nei confronti dell'istituzione scolastica i seguenti

impegni:

-non cedere a terzi il godimento del bene oggetto della concessione;

-custodire e conservare il bene con la diligenza del buon padre di famiglia;

-restituire lo stesso bene ricevuto alla scadenza della concessione.

Art. 5 - Responsabilità del concessionario

Il concessionario è responsabile di ogni danno causato al bene o per il perimento dello stesso derivante da qualsiasi

azione dolosa o colposa a lui imputabile.

Il concessionario non è responsabile per il deterioramento derivante dal normale uso del bene.

Sono a carico del concessionario le spese per l'utilizzazione del bene.

Il concessionario ha diritto al rimborso delle spese straordinarie eventualmente sostenute per la conservazione della

cosa, se necessarie e d urgenti.

Art. 6 - Criteri di assegnazione e preferenza

Hanno titolo a concorrere alla concessione di beni in uso gratuito gli studenti, iscritti e frequentanti p er l'anno scolastico

2002/2003 che siano in possesso dei seguenti requisiti economici e di merito, fino a concorrenza dei beni messi a

disposizione dell'istituzione scolastica.

Le condizioni di merito del richiedente sono costituite dalla promozione nell'anno precedente con media non inferiore

a sette, o valutazione equivalente se espressa in modo diverso; in presenza di debiti formativi si considera prevalente la

media del sette. Si prescinde dalla valutazione di merito per gli studenti a rischio di abbandono scolastico, dichiarato dai

servizi sociali del comune.

Le condizioni economiche del richiedente sono espresse dalla situazione economica del nucleo familiare di

appartenenza con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a Euro 10.632,94, secondo

le disposizioni stabilite con il Decreto Legislativo 3 maggio 2000, n.130.

L'assegnazione è disposta prioritariamente a favore delle famiglie in condizioni di maggiore svantaggio economico.,

secondo la progressione degli indicatori della situazione economica equivalente.

Nel caso di parità si terrà conto, nell'ordine dei seguenti criteri:

persone in possesso dei requisiti di merito;

richiedenti nel cui nucleo familiare siano presenti soggetti con handicap permanente grave o invalidità superiore al 66%

di riduzione della capacità lavorativa;

richiedenti nel cui nucleo famigliare siano presenti figli minori ed un solo genitore.

Art. 7 - Modalità di presentazione delle domande

Le domande possono essere presentate da uno dei genitori o da chi rappresenta il minore o dallo stesso studente se

maggiorenne.

Le domande vanno redatte su apposito modulo predisposto dall'istituzione scolastica e rese in autocertificazione ai sensi

del DPR n.445/2000, relativamente ai dati inerenti gli aspetti conoscitivi dello studente e del richiedente e della relativa

situazione economica.

Le domande compilate vanno presentate all'ufficio di segreteria che le assume al protocollo nel termine che sarà

annualmente stabilito dal Dirigente scolastico.

Le condizioni economiche vanno documentate tramite l'attestazione ISEE dell'INPS, in corso di validità, in alternativa,

la copia della dichiarazione sostitutiva unica, munita dell'attestazione di presentazione, sempre in corso di validità, con

la quale si attesta la situazione economica del nucleo familiare, rilasciata dal Comune, da un CAF, o dall'INPS.

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APPENDICE G

Regolamento per la disciplina degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni ai sensi dell’art. 40 D.I.

n. 44 del 1/02/2001

Art.1 - Finalità e ambito di applicazione

1. Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell'art.40 del Decreto interministeriale n.44 del 1/2/2001, le modalità ed i

criteri per il conferimento di contratti di prestazione d'opera per attività ed insegnamenti che richiedano specifiche e

peculiari competenze professionali, nell'ambito della programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a

particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF.

Art. 2 - Requisiti professionali

1. Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla

collaborazione di docenti esperti esterni, il collegio docenti o il progetto stesso stabilisce i requisiti minimi, in termin i

di titoli culturali e professionali, nonché l'eventuale esperienza maturata nel campo che i docenti stessi devono

possedere per accedere all'insegnamento.

2. I criteri fissati dal collegio docenti saranno pubblicizzati mediante affissione all'albo ufficiale della scuola e sul

proprio sito web o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna.

Art. 3 - Pubblicazione degli avvisi di selezione

1. All'inizio dell'anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell'offerta formativa (POF) e alla previsione dei

progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti

contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all'albo ufficiale della scuola e sul

proprio sito web o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna.

2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la

documentazione da produrre, nonché l'elenco dei contratti che s'intendono stipulare. Per ciasc un contratto deve essere

specificato:

-l'oggetto della prestazione;

-la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;

-il corrispettivo proposto per la prestazione.

3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l'accesso al pubblico impiego.

4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente scolastico, può presentare

domanda alla scuola ai fini dell'individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.

Art.4 - Determinazione del compenso

1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente regolamento saranno quelli

previsti dalla normativa vigente.

2. Nell'ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il corrispettivo di riferimento per i singoli

contratti conferiti.

In casi particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto, il Dirige nte

Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto e al prestatore di attività

specifiche e particolari..

Art.5 - Individuazione dei contraenti

1. I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico.

2. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:

curriculum complessivo del candidato;

contenuti e continuità dell'attività professionale e scientifica individuale o svolta presso studi professionali, enti pubblici

o privati;

pubblicazioni e altri titoli.

3. Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà riferimento almeno ai seguenti criteri:

livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;

congruenza dell'attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiett ivi formativi

dell'insegnamento o dell'attività formativa per i quali è bandita la selezione;

eventuali precedenti esperienze didattiche.

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Art.6 - Stipula del contratto

1. Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazion e motivata in relazione ai criteri

definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto secondo le modalità

previste nei vari progetti e alla copertura assicurativa.

2. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l'obbligo di svolgere l'attività verifica del profitto, se prevista, e

l'obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni.

3. La natura giuridica del rapporto che s'instaura con l'incarico di collaborazione esterna è quello di rapporto privatistico

qualificato come prestazione d'opera intellettuale.

La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita dagli artt.2222 e seguenti del codice civile.

4. I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all'anno scolastico e sono rinnovabili.

5. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso.

Art. 7 - Impedimenti alla stipula del contratto

1. I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell'art.32, comma 4, del Decreto

Interministeriale n.44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività:

-che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali;

-che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro;

-di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna.

Art. 8 - Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica

1. Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione

pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza di cui

all'art.53 del D.L.vo 30/3/2001, n.165.

2. L'elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al dipartimento

della funzione pubblica entro i termini previsti dall'art.53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo n.165/2001.

STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

(In attuazione del D.P.R. n. 249 del 24/06/1998)

Integrato e modificato

(In attuazione del D.P.R. n. 235 del 21/11/2007) Art. l –Premes s e

Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi

azione disciplinare. Ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme

generali, inquadrando tale comportamento "anomalo" in una strategia di recu pero o inserimento più generale.

La successione delle sanzioni non é, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni

leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati.

La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia.

Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente

collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico.

La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione e di

accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile,

dal singolo docente o dal Consiglio di Classe.

Art.2 - Natura e clas s i ficazione del le s anzioni o deg l i intervent i educativi correttivi

S1. Richiamo verbale,

S2. Consegna da svolgere in classe.

S3. Consegna da svolgere a casa.

S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell'aula, sotto stretta sorveglianza del

Docente;

S5. Invito alla riflessione guidata sotto l'assistenza di un docente.

S6. Ammonizione scritta sul diario dello studente,

S7. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario.

S8. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni,

S9, Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni.

S I0. Sospensione dalle lezioni oltre i quindici giorni.

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Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una preciso strategia educativo-didattica si può ricorrere a compiti di

punizione per tutto un gruppo.

Art.3 - Soggetti competenti ad infliggere la sanzione

Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7.

II Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S8.

II Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni da Sl a S9: viene convocato entro due giorni dal Dirigente Scolastico in

base al tipo di mancanza o su richiesto della maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti

dei genitori),

II Collegio dei Docenti può irrogare la sanzione S10 e viene convocato dal Dirigente Scolastico su richiesta del

Consiglio di Classe.

Art.4 - Modal i t à di ìrrogazione del le s anzioni

Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni:

verbalmente per le sanzioni da S1 a S8;

verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, per S9 o S10. Nei casi previsti dal presente

articolo i genitori dello studente devono essere prontamente avvisati tramite lettera raccomandata a mano o

fonogramma o telegramma. In essi si dovrà comunicare la data e l'ora di riunione dell'organo collegiale non ché

l'invito ai genitori ad assistere il proprio figlio nell'esposizione delle proprie ragioni. Se i genitori e lo studente,

pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla riunione, il Consiglio di Classe procederà basandosi sugli

atti e sulle testimonianze in proprio possesso, Nel caso in cui i genitori avviseranno che non possono essere

presenti il Dirigente Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione dei genitori ed assisterà lo

studente. Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori né dell'eventuale

tutore. La sospensione può prevedere, invece dell'allontanamento da tutte le attività sco lastiche:

l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;

l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune;

l'obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche;

la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi e simili.

Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di convertire la sospensione con

attività in favore della comunità scolastica. In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione

scritta ai genitori, a cura del Dirigente Scolastico, in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date

a cui si riferisce il provvedimento.

Modifiche all'articolo 4 del D.P.R. 24/6/98, n. 249

Art. 4 (Disciplina).

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari

con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità

scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il

relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al

ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di

natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato

prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire

sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni

correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità

nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale

dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre

offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di

classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione

dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di

istituto.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o

reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.

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8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapport o con lo studente e con i

suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici

giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola

promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove

possibile, nella comunità scolastica.

9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche q uando siano stati commessi

reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso ,

in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato

ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.9-bis. Con

riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da

una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un

reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita

dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di

Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.9-

ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della

sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente

commessa da parte dello studente incolpato.

10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo

stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi,

anche in corso d'anno, ad altra scuola.

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di

esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.".

Art.5 - Corris pon den za mancanze s anzioni

Ritardi ripetuti da S1 o S7

Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7

Assenze periodiche da Sl a S7

Assenze o ritardi non giustificati da S1 o S7

Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7

Non rispetto delle consegne a casa da S1 o S6

Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S8

Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8

Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a 59

Violenze psicologiche verso gli altri da S6 a S9

Violenze fisiche verso gli altri da S6 a S9

Reati e compromissione dell'incolumità delle persone S10.

Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente dovrà porvi rimedio riparando o

ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e ciò in orario extrascolastico o durante le ricreazioni.

Modifiche all'articolo 5 del D.P.R. 24/6/98, n. 249

"Art. 5 (Impugnazioni).

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla

comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai

regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella

scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di

norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un

rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola second aria di primo

grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.

2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di

chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del

presente regolamento.

3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami

proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del

presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di

un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal

coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito

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della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per

la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua

attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte

prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.

5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza

che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il

direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il

disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241 .

6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle

componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento

costante ed efficiente dello stesso.7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.".

Introduzione articolo 5-bis

"Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità).

1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei gen itori e

degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e

doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione

condivisa, del patto di cui al comma 1.

3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere

le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione

dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto

educativo di corresponsabilità".

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

La scuola offre “ percorsi formativi che mirano ad avviare il giovane a diventare maturo e responsabile dal punto di

vista umano e civico, e ben preparato professionalmente”. La scuola è “ un ambiente educativo dove imparano a

convivere coloro che si proiettano verso traguardi lavorativi o di istruzione anche di alto livello e coloro che necessitano

di attenzioni e di interventi particolari. Le attività che arricchiscono l’offerta formativa, infine, dann o modo agli studenti

di approfondire tematiche attuali e vicine ai loro interessi, ma anche di particolare valore culturale e sociale, per

preparare non solo tecnici competenti, ma anche cittadini maturi e consapevoli”. La condivisione ed il rispetto delle

regole del vivere e del convivere sono fondamentali ed irrinunciabili per realizzare gli obiettivi che la scuola si è posti.

La scuola si impegna a:

Creare un clima di serenità e di cooperazione con i genitori;

Promuovere con ogni singolo alunno un clima di confronto e di reciprocità per motivarlo all’apprendimento;

Realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel Piano dell’Offerta

Formativa;

Comunicare alle famiglie l’andamento didattico e disciplinare ( valutazioni, assenze, ritardi,…) allo scopo di ricercare

ogni possibile sinergia.

La famiglia si impegna a:

A prendere visione del Regolamento della scuola e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e rispettarli;

Rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate a casi eccezionali, giustificare le assenze;

Controllare quotidianamente il libretto delle comunicazioni scuola\famiglia;

Controllare che l’alunno rispetti le regole della scuola ( sia quotidianamente fornito di libri e corredo scolastico, rispetti

il divieto dell’uso di videofonini,.. ), che partecipi responsabilmente alla vita della scuola, e che svolga i compiti

assegnati;

Partecipare alle riunioni previste in particolare quelle all’inizio dell’anno nel corso delle quali vengono illustrati il

P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno ( interventi di sostegno, di recupero,

sportello didattico,ecc.) ;

Risarcire la scuola per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e alle attrezzature

e di ogni altro danneggiamento provocato da cattivo comportamento;

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Risarcire il danno, in concorso con altri, anche quando l’autore del fatto non dovesse essere identificato.

I Genitori Il Dirigente Scolastico

____________________

_____________________ __________________________

Art.6 - Organo dì garanzia e impugnazioni

L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, un docente ed

un genitore indicati dal Consiglio di Istituto.

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di Garanzia

interno che decide in via definitiva.

L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che

sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.

REGOLAMENTO DELL'ORGANO DI GARANZIA

1. L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dall'art. 5, commi 2 e 3 dello Statuto delle

studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dai presente regolamento. 2. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume la

presidenza, un docente eletto dal Collegio dei Docenti, un genitore indicato dal Consiglio di

Istituto e, nella scuola del secondo ciclo, da uno studente eletto dall'assemblea degli studenti. 3. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di Garanzia

interno che decide in via definitiva.

4, L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che

sorgano all'interno della scuola in merita all'applicazione del presente regolamento e dello

Statuto delle Studentesse e degli studenti.

5, La convocazione dell'Organo di garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta

in volta, il segretario verbalizzante, l'avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri

dell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni primo della seduta.

6. Per fa validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. II membro,

impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente

per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza.

7. Ciascun membro dell'Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è

palese. Non è prevista I'astensione. in caso dì parità prevale il voto del Presidente.

8. L'Organo di garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5, dello Statuto delle studentesse e degli

studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le sanzioni disciplinari diverse

dal temporaneo allontanamento dalla Comunità scolastica.

9. Qualora l'avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidente

dell'Organo di garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera ì

componenti l'Organo non oltre 15 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo. 10. Il Presidente, in preparazione dei favori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli

elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzato alla puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine del giorno.

11. L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato. 12. L'Organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, decide anche sui

conflitti che, all'interno della scuola, sorgano in merito all'applicazione dello Statuto delle

studentesse e degli studenti.

Deliberato Dal Collegio dei Docenti in data 18.12.2014

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Ratificato dal Consiglio di Istituto in data 18.18. 2014

IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE

Modello adottato dalla scuola per condivisione delle famiglie

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (ai sensi del ART. 5 bis DPR 245/2007) La scuola è l'ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua

interazione sociale, la sua crescita civile. L'interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l'obiettivo di costruire un'alleanza

educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. A tal fine, questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle studentesse e degli

studenti DPR 245/2007, PROPONE il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a

definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per

costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell'Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.

La Scuola si impegna a:

- creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l'accompagnamento

nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione - realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell'Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere

- sviluppare attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati

- comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi ed alle significative variazioni del profitto nelle discipline di studio, oltre che ad aspetti inerenti il

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comportamento e la condotta (si ricorda che dal 1° settembre 2008 il voto di condotta fa parte integrante della media dei voti. Con il cinque in condotta non si è ammessi alla classe successiva)

- prestare ascolto, attenzione ai problemi degli studenti, così da favorire l'interazione pedagogica con le famiglie.

- La Famiglia si impegna a:

- instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa

- tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o su web), partecipando con regolarità alle riunioni previste

- far rispettare l'orario d'ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare in modo plausibile le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque

giorni) - verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa

- invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi

- intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico.

- Lo Studente si impegna a:

• conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto • favorire la comunicazione scuola/famiglia

• essere puntuale alle lezioni e frequentarle con regolarità • spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione • non effettuare foto o filmati all’interno della scuola senza previa autorizzazione

• non pubblicare sul web foto o filmati riguardanti docenti e studenti dell’istituto senza previa autorizzazione

• lasciare l'aula solo se autorizzato dal docente - chiedere di uscire dall'aula solo in caso di necessità ed uno per volta - rispettare gli spazi, gli arredi, i laboratori della scuola ed in modo particolare la cartellonistica e le

attrezzature relative alla sicurezza il cui danneggiamento porta a sanzioni penali • conoscere l'offerta formativa presentata dagli insegnanti

• intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente • usare un abbigliamento ed un linguaggio consoni all'ambiente educativo in cui si vive e si opera • sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti

• partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo • rispettare i compagni, il personale della scuola

• rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui. La famiglia e lo studente, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una

corretta convivenza civile, sottoscrivono, insieme con il Dirigente scolastico, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità, copia del quale è parte

integrante del Regolamento d'Istituto. Il DIRIGENTE SCOLASTICO IL GENITORE LO STUDENTE

_________________________ ________________ __________________

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA (*)

(DENOMINAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA)(**)

CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di

istruzione

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***)

Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della

Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio;

certifica(1)

che l... studente/ssa cognome .................................................................... nome ............................................................... nato/a il ..../..../......, a ........................................... Stato ..................................................................... iscritto/a presso questo Istituto nella classe ....... sez .......

(****) indirizzo di studio (*****)..................................................................................................................... nell’anno

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scolastico .............................................................................................................................. nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,

ha acquisito le competenze di base di seguito indicate. (*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al

logo del MIUR anche quella della REGIONE di riferimento. (**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni,

occorre sostituire “Istituzione scolastica” con “Struttura formativa accreditata”. (***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni

occorre sostituire ‘Il Dirigente Scolastico’ con ‘Il Direttore/Legale Rappresentante della

Struttura formativa accreditata’. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è

rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche.

(****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni

occorre sostituire ‘Istituto nella classe ... sezione ...’ con “Struttura formativa accreditata”.

(*****) Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire ‘indirizzo di studio’ con ‘percorso di

qualifica o diploma professionale’.

7 COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (2)

Asse dei linguaggi LIVELLI

lingua italiana: • padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti • leggere comprendere e interpretare testi scritti di

vario tipo • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

lingua straniera

• utilizzare la lingua (3)

..................... per i principali scopi comunicativi ed operativi

altri linguaggi

• utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario • utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

• utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

• confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

• individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi • analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni

e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente

gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

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applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico-tecnologico

• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di

complessità • analizzare qualitativamente e quantitativamente

fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • essere consapevole delle potenzialità e dei limiti

delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico-sociale

• comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il

confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,

della collettività e dell’ambiente • riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema

socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

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Organigramma- Mansionario Allegato 3 del Manuale Sistema di Gestione MQ

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DSDIRIGENTE SCOLASTICO

CICONSIGLIO DI ISTITUTO

COLLABORATORI DEL DS

RESP. RELAZIONI ESTERNE

DSGADIRETTORE DEI SERVIZI

GENERALI ED AMM.

SEGRETERIA DIDATTICA

SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

AFFARI GENERALI

CONTABILITA’

ASSISTENTI TECNICI

PATRIMONIO

COLL. SCOLASTICI

RESP. SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE

RESP. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’

RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE

CDCOLLEGIO DEI DOCENTI

COMMISSIONI

DIPARTIMENTI

COORD. 1

COORD. N

DIP 1

DIP N

DOCENTI

DOCENTI

CdC 1

DOCENTI

DOCENTI

CdC N

ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI

DSDIRIGENTE SCOLASTICO

CICONSIGLIO DI ISTITUTO

COLLABORATORI DEL DS

RESP. RELAZIONI ESTERNE

DSGADIRETTORE DEI SERVIZI

GENERALI ED AMM.

SEGRETERIA DIDATTICA

SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

AFFARI GENERALI

CONTABILITA’

ASSISTENTI TECNICI

PATRIMONIO

COLL. SCOLASTICI

RESP. SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE

RESP. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’

RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE

CDCOLLEGIO DEI DOCENTI

COMMISSIONI

DIPARTIMENTI

COORD. 1

COORD. N

DIP 1

DIP N

DOCENTI

DOCENTI

CdC 1

DOCENTI

DOCENTI

CdC N

ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI

Antonella Romeo

Antonio Santoro

Muto/Santoro*

Carmine Lepera

Millelli/Santoro**

Lepera/Vitale***

Alberto Vega

* Muto 1° collaboratore sede via Carducci, Santoro 2° collaboratore sede via Siris e biennio ITN

**Milleli (RSPP), Santoro (ASPP sede via Siris)

*** Il Rappresentante della Direzione nella persona del sig. Lepera ha i seguenti

compiti:

a) Supportare la Direzione nel coordinamento delle attività

b) Assicurare la costante applicazione delle prescrizioni del Manuale di gestione

per la Qualità;

c) Monitorare i programmi di miglioramento della Qualità

d) Gestire le relazioni con gli enti esterni per ciò che attiene alle problematiche di

gestione qualità;

e) Partecipare al Riesame da parte della Direzione.

Il Rappresentante della Direzione nella persona della prof.ssa Vitale ha i seguenti compiti:

f) Garantire la rispondenza ai requisiti previsti dal Sistema Qualità;

g) Sovrintendere alla stesura e all’aggiornamento del MQ e della PR (gestionali

e/o operative);

h) Promuovere i programmi di formazione alle problematiche della Qualità in

accordo con la Direzione;

i) Fornire supporto metodologico alla Direzione sulle tematiche relative al SGQ.

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1.Consiglio di Istituto (CI)

I l Consiglio d i I s t itu to (CI ) Delibera gli at t i essenz iali al la vita dell ’I s t itu to ed al raggiungim ento

dei suo i scopi. In part ico la r e:

a) stab il isce le l inee generali delle att ività dell ’I s t itu to secondo un p iano d i du rata annuale;

b ) elegge al suo in terno i com ponenti la Giunta esecu t iv a;

c) nom ina i com ponenti i l Com itato Tecnico Scient i fi co ;

d ) approva i l b ilancio d i previs ione e i l conto consuntivo pred ispost i dalla Giunta esecu t iv a;

e) approva i l rego lam ento della I s t itu to , pred isposto dalla Giunta esecu t iv a;

f) delibera in ord ine al patrim onio della I s t itu to ;

2. Collegio dei Docenti (CD)

i l Collegio dei docent i, nell ’eserciz io dell ’au tonom ia d idatt ica, organ izzat iva e dell ’au tonom ia della

ricer ca , sperim entaz ion e e sviluppo:

• Cura la program m az ione dell ’az ione educat iva, anche al fine d i adeguare i tem pi

dell ’ insegnam ento e dello svo lgim ento delle s ingole d iscip line ed att ività nel m odo p iù

idoneo alla loro t ipo logia ed ai ritm i d i apprend im ento degli s tudent i;

• Form u la proposte al Dirigente per la form az ione e la com posiz ione delle class i , per la

fo rm u laz ione dell ’orario delle lez ion i, com prese le in iz iat ive d i recupero , sostegno,

continu ità, orientam ento e/o riorientam ento sco last i co ;

• Provvede che la scelta, l ’adoz ione e l ’u t i l izzaz ione delle m etodologie e degli s trum enti

d idatt ici , ivi com pres i i l ibri d i testo , s iano coerent i al POF e s iano attu ate con criteri d i

trasparenza e tem pest ività;

• Propone al Consiglio d i I s t itu to , al fine d i garant ire l ’arricch im ento dell ’Offerta Form ativa,

la realizzaz ione d i specifi ci program m i d i ricer ca e d i sperim ent az ione.

3. Dirigente (DS)

I l Dirigente (DS), dott .ssa Antonella Rom eo, ha la rappresentan za legale della I s t itu to .

a) pres iede i l Collegio dei Docent i.

b ) Cura le relaz ion i con ent i , is t itu z ion i, im prese, part i sociali ed altri organ ism i per instau rare

rapport i d i co llaboraz ion e a sostegno delle att ività della I s t itu to .

c) nom ina i Collaboratori ;

d ) nom ina i l Rappresent ant e della Direz ione (RDD);

e) ha potere d i inform az ione e contro llo su tu tte l ’at t ività della I s t itu to ;

4.Giunta Esecutiva (GE)

La Giunta Esecu t iva d elibera:

a) Pred ispone i prevent ivi e consuntivi d i spesa;

b ) Pred ispone i prevent ivi e consuntivi d i gest ione dell ’I s t itu to ;

Antonella Romeo

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6.Comitato Tecnico Scientifico (CTS)

I l Com itato Tecnico Scient ifico (CTS) è l ’organo interno dell ’I s t itu to , che form u la proposte e

pareri . Esso è com posto da docent i e da espert i del m ondo del lavoro , delle profess ion i e della

ricerca scient ifica e tecnologica, con funz ioni consu lt ive e d i proposta per l ’organ izzaz ione delle

aree d i ind irizzo e l ’u t i l izzaz ione degli spaz i d i au tonom ia e fless ib il ità.

Esso viene nom inato dal Consiglio d i I s t itu to , tra le persone part ico larm ente qualificate nel settore

d ’interesse per L’I st itu to .

Tali proposte e pareri tu ttavia, pu r avendo ri levanza tecn ica rispetto i l settore d ’ in teresse dell ’

Ist itu to , non sono vinco lant i ai fin i delle deliberaz ion i del Consiglio d i I s t itu to .

7. Collaboratore Vicario (sede via Siris e b iennio)

Su lla base delle delibere e su ind icaz ione del Dirigente i l Collaborator e Vicario , Ing. Santoro :

a) contro lla la realizzaz ione dell e att ività in ord ine al rispetto dei com pit i assegnat i , dei tem pi d i

esecuz ione, ai m etod i, al la m odu lis t ica, agli s trum enti adottat i , agli im pegni finanz iari e ai

risu ltat i ;

b ) ri leva le eventuali crit icità delle att ività progettu ali , propone le so luz ion i p i ù idonee al loro

superam ento , in terviene d irettam ente se necessa rio ;

c) opera s ia in relaz ione agli Enti e Az iende Associat i , s ia in relaz ione a quell i estern i al la

I s t itu to ;

d ) cu ra le relaz ion i d i natu ra non rappresentat iva con il Min istero dell ’I s truz ione, de ll ’Univers ità

e della Ricerca (MIUR), con il Min istero delle Infrastru ttu re e Trasport i , con la Regione, e con

tu tt i g li Enti Pubblici e Privat i che possono intessere relaz ion i proficue con la I s t itu to ;

Relaz iona period icam ente, o su rich iesta, al Dirigent e su ll ’andam ento e su llo s tato d i at tu az ione

delle att ività program m ate.

In tu tte le sue att ività s i avvale delle altre figu re d i s is tem a o del personale operante nella I s t itu to .

8.Rappresentante della Direzione (RDD)

I l Rappresent ant e della Direz ione n ella persona del s ig . Lepera ha i seguent i com pit i :

a) Supportare la Direz ione nel coord inam ento delle att ività, con l ’ob iett ivo d i m onitorarne i

process i

b ) Assicu rar e la costante applicaz ion e delle prescriz ion i del Manuale d i gest ione per la Qualità;

c) Monitorare i program m i d i m iglioram ento della Qualità in s tretta co llaboraz ione con tu tte le

funz ioni;

d ) Gestire le relaz ion i con gli ent i estern i per ciò che att iene alle problem atiche d i gest ione

qualità;

e) Partecip ar e al Riesam e da parte della Direz ione;

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I l Rappresent ant e della Direz ione nella persona della prof.ssa Vitale ha i seguent i com pit i :

f) Garant ire la rispondenza ai requ is it i previs t i dal Sis tem a Qualità;

g) Sovrintende r e alla s tesu ra e all ’aggiorn am en to del MQ e della PR (gest ionali e/o operat ive) ;

h) Prom uovere i program m i d i form az ione alle problem atiche della Qualità in accordo con la

Direz ione;

i ) Fornire supporto m etodologico alla Direz ione su lle tem atiche relat ive al SGQ;

9. Responsabile del Sistema di Gestione (RSG)

Al RSG, prof. Vega, o ltre ad essere i l R esponsab ile della d irez ione sono affidate le seguent i

m ansioni:

a) ass icu ra r e che i l SG is t itu ito presso l ’az ienda e descrit to nel Manuale risponda ai requ is it i della

norm a UNI EN ISO 9001:2008

b) ass icu ra r e che i l SG s ia attu ato corrett am en t e e che la su a attu az ione s ia contro llat a e

m antenu ta effica ce ;

c) m antenere inform ato i l RDD su ll ’andam ento del SG;

d ) elaborar e la docum entaz ione del SG in co llaboraz ion e con i responsab il i delle funz ioni

az iendali in teressat e;

e) m odificare e m antenere aggiornata la docum entaz ion e del SG;

f) ass icu ra r e che la docum entaz ione del SG, con i relat ivi aggiornam enti e m od ifiche, s ia

rin tracci ab il e e d isponib ile per tu tto i l personale;

g) racco gl ie r e ed elaborar e i dat i necessar i per la realizzaz ione del riesam e del Sis tem a da parte

della d irez ione, pred isponendo una relaz ione su llo s tato del s is tem a;

h ) racco gl ie r e e arch ivi a r e i s ingoli rapport i d i non conform ità, sottoponendoli al la d irez ione nel

corso del riesam e del SG e gest ire le non conform ità d i s is tem a;

i) defin ire le az ion i corrett iv e e p revent iv e necessa r ie a garant ire la conform ità del SG alle norm e

d i riferim ento e verifi ca rn e l ’effica ci a;

j) red igere i l program m a annuale degli aud it in tern i, ass icu rar e l ’effett iv a esecuz ion e delle

verifi ch e, gest irne in m aniera contro llat a verbali e risu l tat i e sottoporne i risu ltat i in sede d i

riesam e del Sis tem a;

k) defin ire le es igenze d i form az ione in m ateria d i im plem entaz ione, m onitoraggio e

m iglioram ento del SG ed elaborar e la proposta d i p iano annuale d i form az ione del personale in

m ateria d i qualità, verifi cando l ’effett iva realizzaz ion e delle az ion i form ative p ian ifica te ;

l) gest ire i dat i provenient i dalle att ività d i m onitoraggio e sorveglianza;

m ) Valu ta l 'effi ca c ia e l 'effici enza del Sis tem a d i Gest ione

n ) Pian ifica le principali at t ività d i gest ione e d i contro llo

o) Effettu a la Qualifica z ion e e m onitoraggio dei Forn itori

10. Gruppo di Auditor Interno

All’AI , com posto da DS, RSG, DSGA,RDD e s ig .ra Sin iscal ch i, sono affidate le seguent i m ansioni:

a) procedu re e le tecn ich e d i aud it ;

b ) pian ifica r e ed organ izzare effica cem ent e i l lavoro ;

c) attu are gli aud it entro i tem pi concorda t i ;

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d) dare la priorità e concent r ar s i su aspett i s ign ificat iv i;

e) racco gl ie r e le inform az ioni attraverso effica ci in tervis te, l ’asco lto , l ’osservaz ion e ed i l riesam e

d i docum enti, d i regis traz ion i e d i dat i ;

f) com prender e l ’ idoneità e le conseguenze dell ’u t i l izzaz ione delle tecn i ch e d i cam pionam ento

nell ’at t ivit à d i aud it ;

g) verifi ca r e l ’esattezza delle inform az ioni racco lt e ;

h ) conferm a r e la su fficienz a e l ’ idoneità delle evidenze dell ’aud it per suppo rtare le risu ltanze e le

conclu s ion i dell ’aud it ;

i) valu tare quei fattori che possono influ enzare l ’affidab il i tà delle risu ltanze e delle

j) u til izzare docum enti d i lavoro per regis trar e le att ività d i aud it ;

k) pred isporre i rapport i d i aud it ;

l) m antenere la riservatezz a e la s icu rezza delle inform az ioni;

m ) com unicar e in m odo effica ce, o m ed iante l ’ab il ità l ingu ist ica personale o attraverso un

in terprete .

11. Responsabile SPP (RSPP)

Al Responsab ile az iendale per i serviz i d i prevenz ione e protez ione, ing. Millel l i , e al suo

co llabora to re ASPP, ing. Santoro , sono affidate le seguent i m ansioni:

a) ass icu rare l ’osservanza delle norm e contenu te nel decreto legis lat ivo D.lgs 81/2008 per la

prevenz ione degli infortun i e per la s icu rezza su l luogo d i lavoro .

12. Responsabile della Programmazione Didattica, Gestionale ed Esecutiva

(RPD)

I l Responsab ile della Program m az ione Didatt ica, Gest ionale ed Esecu t iva, prof. Vega, ha i l

com pito d i:

a) Diffondere all ’ in terno della Partnersh ip e dei gruppi d i lavoro cost itu it i per ogni s ingola

az ione le inform az ioni e i risu ltat i raggiunt i in riferim ento agli ob iett ivi program m ati.

b ) Portare a conoscenza i l DS su lle opportunità d i finanz iam ento cu i L’I st itu to può att ingere

per svo lgere la propria att ività is t itu z ionale.

c) Pred isporre, gest ire e coord inare le az ion i da in traprendere al fine d i garant ire che le

proposte progettu ali s tab il ite rispett ino le norm ative d i riferim ento , le l inee gu ida previs te e i

rispett ivi term in i d i scadenza.

d ) Garant ire, nella fase in it inere, che la realizzaz ione delle az i on i rispett i i l progetto

esecu t ivo .

e) Ind ividuare e defin ire, sent it i i partner, m etod i, s trum enti e tem pi d i lavoro relat ivi al le

s ingole att ività progettu ali ;

f) Coord inare le s ingole att ività progettu ali , in terfa cci andosi con i coord inator i d i fase.

g) Partecip ar e , se ravvisata la necess ità, al le riun ioni della Giunta Esecu t iva.

h ) Stud iare ed att ivare process i riso lu tori al le crit i ci tà incontrat e in fase progettu ale.

i) Pred isporr e le ind icaz ion i generali per lo sviluppo dei program m i e dei progett i .

j) Vigilare su ll ’esatta attu az ione degli im pegni s tab il it i .

k) Assicu rare che vengano rispettare le norm ative e le l inee gu ida esecu t ive d i ogni s ingolo

progetto .

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l ) Proporre, relat ivam ente alle risorse s trum entali e d i personale assegnate ai s ingoli

progett i , tu tt i i provved im ent i organ izzat ivi ritenu t i necessari per i l rego lare svo lgim ento delle

att ività e per i l loro potenz iam ento .

m ) Mantenere e sviluppare i contatt i con gli ent i , associaz ion i, im prese anche al fine d i

recep i r e le es igenze d i base e d i prom uovere un coord inam ento delle att ività del settore.

n ) s i relaz iona costantem ente con il Rappresentante della Direz ione e con il Dirigente della

I s t itu to .

o ) defin ire e coord inare, d i concerto con il Dirigente e con il Rappresentante della Direz ione, i

vari responsab il i e le varie fig u re operat ive necessarie alla realizzaz ione dei progett i e percors i

form ativi che s i andranno a realizzar e.

p ) ha la responsab il ità d i at tu are le az ion i necessarie ad adeguare i l s is tem a d i erogaz ione delle

Az ioni program m ate agli im pegni assunt i, rispondend one al Rappresent ant e della Direz ione.

q) red igere annualm ente, in accordo con il Rappresentante della Direz ione, la p ian ificaz ione delle

att ività, che viene success i vam ent e proposto alla Giunta Esecu t iva e da quest i approvato .

r ) Interagisce, d 'in tesa con il Rappresentante della Direz ione, con il Responsab ile dei Serviz i

Am m inistrat ivi e Finanz iari per la corretta gest ione delle risorse finanz iarie relat ive ai s ingoli

progett i .

13. Responsabile dei Servizi Amministrativi e Finanziari (DSGA)

I l Responsab ile dei Serviz i Am m inistrat ivi e Finanz iari , Carm ine Lepera, svo lge i seguent i com pit i :

a) pred ispone la docum entaz ione per la gest ione contab ile delle risorse assegnate;

b ) pred ispone gli s trum enti per la regis traz ion e delle spese;

c) pian ifica le att ività d i rend icontaz ione in it inere secondo quanto pred isposto dalle au torità d i

gest ione;

d ) supervis iona la gest ione contab ile;

e) regis tra gli acqu ist i e i pagam enti effettu at i ;

f) contro lla, arch ivia e conserva la docum entaz ione contab ile ;

g) contro lla, le spese al fine d i verificare la loro rispondenza a quanto prevent ivato nel progetto ,

nonché la loro corretta im pu taz ione e verifica che vengano rispettate le procedu re, le norm e e

le leggi;

h ) relaz iona con continu ità al Rappresent ant e della Direz ione le spese sostenu te;

i) pred ispone e realizza i rend iconti period ici e finale.

Egli s i relaz iona con:

i l Rappresentante della Direz ione e con il Dirigente dell ’I s t itu to per tu tte le att ività

am m inistrat ive, contab il i e rend icontuali s ia in it inere che finali delle att ività dell ’I s t itu to e

delle s ingole att ività progettu ali at t ivate;

la Segreteria Generale e Am m inistrat iva per acqu is ire e d iffondere la m odu lis t ica e le

procedu re da questa adottate in ord ine agli incarich i, al la pred isposiz ione e alla

trasm iss ione delle docum entaz ion i rend iconta li .

Inform a ed ass is te i l personale am m inistrat ivo ed i s ingoli partner su lle procedu re previs te dalle

norm ative vigent i e adottate dalla I s t itu to .

Qualora s i rendesse necessario l ’u t i l izzo d i u lteriori risorse um ane che debbano operare

nell ’am bito am m inis trat ivo , i l Responsab ile dei Serviz i Am m inistrat ivi e Finanz iari d i concerto con

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i l Dirigente e con il Rappresentante della Direz ione, ident ifica le varie figu re operat ive necessarie

alla realizzaz ion e degli ob iett ivi fissat i per le att ività is t itu z ionali e progettu ali .

14. Segreteria Generale e Amministrativa

La Segrete ri a Am m inistrat iva svo lge i seguent i com pit i :

a) cu rare la corrispond enz a;

b ) gest ire i l protocollo in entrata ed u scita;

c) pred isporre i docum enti u fficial i ;

d ) gest ire gli appuntam enti;

e) arch ivi ar e i docum enti;

f) arch ivi ar e la docum entaz ione carta cea ed inform atizzata;

g) partecip a r e, su invito , al le riun ioni degli Organi dell ’I s t itu to per quanto d i com petenza;

h ) ass icu rare l ’efficacia e i l buon andam ento delle att ività progettu ali , at traverso la gest ione

operat iva della com unicaz ione tra i soggett i at t ivi del progetto (partner, coord inatori,

co llabora to ri) ;

i) co llabora s trettam ente con il Rappresentante della Direz ione ed i l Responsab ile dei Serviz i

Am m inistrat ivi e Finanz iari per tu tta l ’at t ività delL’I st i tu to e alla pred isposiz ione dei

rend iconti delle att ività e d i b ilancio .

j) Im plem enta i l s ito web.

15. Funzione di orientamento

La funz ione orientam ento , prof.ssa Stellatel l i , ha i l com pito d i svo lgere le seguent i at t ività:

a) in form az ione per docent i e s tudent i.

b ) organizzaz ione l ’orientam ento .

c) Costruz ione d i rapport i d i co llabor az io ne centri d i form az ione, agenz ie per i l lavoro .

d ) Supervis ione alla d iffu s ione delle inform az ioni su lle proposte;

e) Organizzaz ion e, coord inam en to d i cors i d i form az ione per s tudent i.

f) coord inam ento del gruppo d i lavoro su ll ’at t ività in terna d i consu lenza e orientam ento .

16. Funzione di Monitoraggio e coordinamento didattico

La funz ione m onitoraggio e coord inam ento gest ita dalle prof.sse Longo e Massara, con i com pit i

sotto precisat i :

Prof.ssa Massara

a) Ricer ca ind icatori d i qualità in tern i ed estern i;

b ) Organizzaz ione e coord inam ento del m onitoraggio e della verifica delle att ività relat ive

all ’offert a form ativa;

Prof.ssa Longo

c) Ricer ca e produz ione d i s trum enti d i m onitoraggio e verifi ca d i progetto ;

d ) Coord inam ento e m onitoraggio dei progett i .

17. Servizi informatici

La funz ione serviz i inform atici , svo lta dal prof. Sest ito , ha i l com pito d i svo lgere le seguent i

at t ività:

a) Gestione delle attrezzatu r e inform atich e;

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b) Gestione delle attrezzatu r e d ’au la;

c) Gestione del s ito WEB