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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
“MARIO CILIBERTO” - CROTONE
Codice Meccanografico: KRIS01200B . C.F. 91021680797
E-mail: [email protected] - WEB: www.istitutonauticokr.gov.it
Istituto Tecnico Nautico/Aereo “Mario Ciliberto” – Crotone
Via Siris, 10 - Tel. 0962-24534 -Fax 0962-22424
Istituto Tecnico Commerciale “A. Lucifero” - Crotone
Via G. Carducci Tel. 0962/23572 – Fax 0962/23256
Anno scolastico 2014-2015
Ed. POF.2014- 2015
Stampato il 05/03/2015
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LA NOSTRA STORIA
IL VOSTRO FUTURO
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INDICE
1.La struttura dell’Istituto…………………………………………….PAG.6
2.Presentazione POF…………………………………………………………7
3.Introduzione………………………………………………………………...8
4.Le azioni del POF………………………………………………………….10
5.L’Identità dell’Istituto…………………………………………………….11
6.La storia dell’Istituto………………………………………………………12
7.Storia dell’Istituto tecnico trasporti e logistica………………………….13
8.Storia dell’Istituto tecnico commerciale…………………………………..15
9.Le sedi………………………………………………………………………..17
10.La nostra Mission, la nostra Vision………………………………………18
11.Obiettivi Formativi………………………………………………………..19
12.Profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti tecnici………19
13.Struttura del percorso didattico………………………………………......20
14.I nostri Indirizzi di Studio…………………………………………………21
15.Istituto tecnico trasporti e logistica……………………………………….22
16.Amministrazione finanza e marketing……………………………………26
17.Turismo………………………………………………………………………28
18.Obbligo scolastico…………………………………………………………..30
19.Competenze chiave di cittadinanza……………………………………….31
20.Finalità delle competenze di cittadinanza…………………………………33
21.Assi culturali………………………………………………………………..34
22.II Biennio e V anno…………………………………………………………37
23. Risultati di apprendimento da conseguire al termine
del percorso quinquennale-Area generale, Area di indirizzo……………37
24.Altri apprendimenti a carattere trasversale da perseguire attraverso
tutti gli insegnamenti………………………………………………………40
25.La progettazione curriculare………………………………………………40
26.Metodologia di Insegnamento……………………………………………..41
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27.Clil……………………………………………………………………………42
28.Risorse strutturali Istituto Tecnico Trasporti e Logistica……………….43
29.Risorse strutturali Istituto tecnico Commerciale…………………………46
30.Organigramma……………………………………………………………….52
31.Struttura organizzativa dell’Istituto……………………………………….53
32.La Valutazione……………………………………………………………….57
33.Assenze………………………………………………………………………..58
34.Criteri di promozione………………………………………………………..59
35.Il credito scolastico, modalità di attribuzione……………………………..59
36.Esame di stato e valutazione finale…………………………………………62
37.Valutazione disciplinare……………………………………………………..64
38.ITTL-Griglie per le tipologie prove area tecnico professionale…………..66
39.Griglia di valutazione religione……………………………………………..69
40.Valutazione del comportamento…………………………………………….70
41.Percorso formativo alunni diversamente abili……………………………..71
42.Integrazione alunni stranieri…………………………………………………72
43.Ampliamento Offerta formativa……………………………………………..73
-Accoglienza
-Orientamento
-Recupero
-Attività degli studenti
-I progetti extracurriculari
-Attività sportiva
-Progetti formativi d’Intesa con Enti
44.Piano integrato Istituto……………………………………………………….77
45.Progetto Aree a rischio………………………………………………………..78
46.Progetto Dispersione…………………………………………………………..78
47.Partecipazione ad eventuali attività di interesse culturale previste da Enti
Esterni……………………………………………………………………………..78
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48.Attività formative e didattiche alternative………………………………….79
49.Alternanza scuola-lavoro Stage………………………………………………79
50.Gemellaggi………………………………………………………………………80
51.Educazione alla legalità………………………………………………………..80
52.Visite guidate e Viaggi istruzione……………………………………………..81
53.Scelte organizzative e di gestione……………………………………………...82
54.Verifica e autovalutazione POF……………………………………………….86
55.Piano annuale Attività…………………………………………………………86
56.Coordinatori di classe………………………………………………………….87
57.Referenti…………………………………………………………………………88
58.Commissione elettorale………………………………………………………...89
59.Comitato di Valutazione del servizio docenti…………………………………89
60.Personale ATA -Collaboratori-………………………………………………...89
61.Organi Collegiali………………………………………………………………..90
62.Allegati(parte integrante del presente documento):…………………………99
-Carta dei servizi
-Regolamento d’istituto
-Statuto degli Studenti e delle Studentesse(In Attuazione Del D.P.R. N. 249 Del
24/06/1998
-Patto di Corresponsabilità
- Certificato delle Competenze di Base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo
di Istruzione
-Organigramma- Mansionario Allegato 3 del Manuale Sistema di Gestione MQ
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1.
COLLABORATORI SCOLASTICI
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DIRETTORE SGA
CARMINE LEPERA
ASSISTENTI TECNICI
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ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
8
COLLABORATORI
AMMINISTRATIVI
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CLASSI 31
ALUNNI : 900
ITN 450
ITC 450
DOCENTI
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DIRIGENTE SCOLASTICO
ANTONELLA ROMEO
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“MARIO CILIBERTO”
CROTONE
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Nell’introdurre il Piano dell’offerta formativa relativo all’anno scolastico in corso,in primo luogo,
mi corre l’obbligo di salutare gli studenti, le famiglie e tutti coloro che concorrono alla crescita della scuola con la loro partecipazione e il loro contributo.
L’obiettivo che mi sono proposta di raggiungere è di fare della scuola che dirigo un centro di aggregazione per tutte le componenti che orbitano attorno ad essa, facendola diventare volano di crescita per gli alunni che saranno posti al centro dell’attività didattica e formativa, con i loro
bisogni, la loro specificità e le loro potenzialità. La scuola arricchirà la propria offerta formativa con attività curriculari, extracurriculari, protocolli
d’intessa con Enti, Associazioni e altre Organizzazioni; avvierà attività quali il teatro, la musica dando valore a quelle che sono le attitudini dei ragazzi, darà un ampio spazio alle attività di alternanza scuola-lavoro e costruirà un ponte con l’Europa realizzando Progetti finanziati dal Fondo
Europeo.Quale che sia l’indirizzo scelto, l’Istituto “M. Ciliberto” si propone di formare cittadini responsabili, educati ai valori del vivere civile, capaci di interagire con l’ambiente e rispettarlo,
dotati di una solida preparazione culturale e professionale ; cittadini capaci di vivere in un mondo globalizzato e multietnico, in cui saper operare delle scelte e agire in modo efficace per il proprio benessere e di quello della collettività.
Il mio impegno, unitamente a quello di tutti coloro che collaborano quotidianamente con me, è quello di garantire una Scuola che valorizzi tutti e, in particolare, che sia sempre attenta a leggere i
bisogni di tutti gli studenti rendendoli protagonisti della loro formazione. L’IIS Ciliberto vuole essere una scuola nuova, una scuola dell’inclusione,che adotti strategie organizzative e didattiche diversificate, vicina ai più deboli, ma nel contempo una scuola capace di
valorizzare le eccellenze ed elevare il livello di istruzione dei suoi alunni. Una Scuola equilibrata dove l’acquisizione delle competenze di base, necessarie per svolgere qualsiasi attività specialistica e/o continuare gli studi universitari, e l’acquisizione di un valido percorso formativo ben spendibile
nel mondo del lavoro e delle professioni camminino di pari passo. Tutti dobbiamo prodigarci, con serietà e professionalità,a rendere l’Offerta formativa più attraente
ampliandola ed arricchendola con iniziative e attività finalizzate alla formazione di un cittadino completo che oltre al saper fare sappia interagire con gli altri, rispettando le diversità, e superando incomprensioni culturali , sociali e religiose per contrastare ogni forma di disagio, di marginalità e
di esclusione.Il lavoro sarà lungo ed impegnativo per tutti ma il mio augurio e che si riesca a dare un’Offerta Formativa, sempre in progresso, dinamica, a forma reticolare rispondente alle diverse esigenze degli alunni, una scuola capace di interagire con il territorio per valorizzarne risorse e potenzialità.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Antonella Romeo
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3.
Il Piano dell'offerta formativa (POF) viene elaborato per rispondere agli specifici bisogni del
contesto in cui la scuola opera. In questa ottica l'Istituto Statale di Istruzione Superiore " Mario Ciliberto " di Crotone declina la propria attività formativa nell'ambito delle finalità generali del
sistema scolastico e, in particolare, dei corsi di studi che lo caratterizzano. Nel dettaglio è il documento con cui l’I.I.S.:
interpreta le esigenze di una società in trasformazione e vi adegua le proposte formativo-
culturali; esplicita le scelte culturali, didattiche ed organizzative che intende perseguire nel suo
compito di educazione e formazione; assume impegni nei confronti dell’utenza, delle famiglie, del contesto sociale; si presenta alle altre istituzioni del territorio (enti locali, ASL, scuole, associazioni di
categoria, imprese, altri soggetti pubblici e/o privati) con cui intende cooperare; consente la gestione delle risorse economiche.
Il POF, una volta adottato, viene pubblicizzato con le modalità e i mezzi più opportuni e dopo la stampa sarà messo a disposizione di tutti gli studenti iscritti, di tutti gli insegnanti, di tutti i
componenti del personale ATA e di tutti i soggetti esterni che collaborano a vario titolo con l’Istituto. Il POF viene consegnato ai genitori delle classi prime ed è disponibile e consultabile sul sito
www.istitutonauticokr.gorv.it
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola ( D.P.R. n.275, 8 marzo).
Esso esplicita le scelte curriculari, extracurriculari, didattiche ed organizzative che la
scuola adotta nell'ambito della propria autonomia
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4.
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5.
Il contesto socio ambientale
L’Istituto d’Istruzione Superiore “ Ciliberto” è sito a Crotone, una ridente città che si affaccia sul
Mar Ionio. Il rapporto della città con il mare nel tempo è sempre stato fondamentale per il suo sviluppo economico e sociale e dovrebbe esserlo ancora di più oggi, atteso che le industrie pesanti sono state
quasi tutte dismesse. Gli abitanti di Crotone– nella quasi totalità – sono legati al loro “mare” anche se si avverte il
disagio della mancanza di una cultura marinara. In effetti il rapporto col mare non è vissuto intensamente perché lo stesso è spesso relegato a scopi prettamente ludici (attività balneari, pesca da diporto, ecc.) mentre viene trascurato il lato
economico; aspetto certamente più rilevante ove si considerino le potenzialità dello Jonio. Lo scenario del mondo lavorativo di Crotone, e dei paesi vicini, è cambiato sensibilmente negli ultimi decenni. Si è trattato di un mutamento strutturale che ha visto sempre più ridurre il ruolo del
settore agricolo tradizionale, come fonte primaria di occupazione, a vantaggio del terziario, in particolare nel settore del turismo, del commercio, dei servizi e dell'agricoltura specializzata.
L’economia locale si basa quindi principalmente su attività primarie, con settori in crisi, e terziarie. Un aspetto che influisce sulle attività commerciali è il turismo che, se opportunamente valorizzato, sarà il reale traino per l’intera economia dei paesi circostanti.
Il contesto scolastico
L’Istituto esplica la sua azione educativa e formativa in un territorio abbastanza composito e
variegato. Gli alunni che lo frequentano sono in gran parte pendolari provenienti non soltanto da Paesi del Comprensorio crotonese ma anche da altre realtà dell’entroterra calabrese.
I ragazzi , per arrivare a scuola devono utilizzare la rete dei trasporti e molti di loro impiegano, mediamente, da una a due ore giornaliere.
Ciò è causa di disagio per gli alunni che incorrono anche negli scioperi del personale trasporti e debbono far fronte, in determinati periodi dell’anno, a condizioni climatiche avverse che incidono sulla frequenza, sul regolare svolgimento delle attività didattiche e sul loro rendimento.
Quasi tutte le famiglie degli alunni appartengono a una fascia medio-bassa della popolazione, sia per reddito che per livello d’istruzione, ciò, spesso, determina difficoltà d’integrazione nel tessuto
socio-economico del territorio, nonché difficoltà e/o resistenze nel recepire le innovazioni socio-culturali. Per questo il territorio è a rischio di dispersione scolastica. Tuttavia negli ultimi anni si è notato un maggiore interesse verso il percorso scolastico e attese positive nei confronti della scuola
in previsione di un futuro sociale e lavorativo migliore per i propri figli. La presenza, quindi, di un eterogeneo bacino di utenza con caratteristiche sociali, economiche e culturali varie, per diversi
aspetti, impone all’Istituto la necessità di predisporre, calibrare ed adattare la propria struttura organizzativa alle esigenze degli utenti al fine di offrire opportunità culturali, professionali e formative valide per tutti.
Tenuto conto di questa realtà, il nostro Istituto, con la propria offerta formativa, cerca di fornire agli alunni conoscenze e competenze in grado di formare coscienze critiche e responsabili, capaci di
entrare nel mercato del lavoro e di affrontare con sicurezza i fenomeni del cambiamento del territorio e quelli più complessi generati dalla globalizzazione.
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Le attività programmate hanno come obiettivo il coinvolgimento dell’hinterland nelle sue diverse articolazioni in modo da prevedere un piano di programmazione comune e protocolli di intesa che
favoriscano l’alunno nella conoscenza del mondo del lavoro e delle sue reali possibilità di inserimento. I criteri e le modalità di attuazione per la stipula di accordi, convenzioni ed intese con le istituzioni si rifaranno alle direttive e alle norme vigenti.
6.
L’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) è nato nel corrente anno scolastico , dalla fusione
dell'Istituto Tecnico Nautico “M.Ciliberto” e dell’Istituto Tecnico Commerciale “A.Lucifero”, due storici istituti crotonesi, radicati nel territorio e nel tessuto sociale cittadino, legati alla storia, allo
sviluppo economico, turistico, sociale e culturale di Crotone. I nuovi ordinamenti del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui al
decreto legislativo n.226/05, che hanno avuto attuazione dall’anno scolastico 2010/11, sono fondati sul principio dell’equivalenza formativa di tutti i percorsi con il fine di valorizzare i diversi stili di apprendimento degli studenti e dare una risposta articolata alle domande del mondo del lavoro e
delle professioni.
Agli Istituti tecnici in particolare è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della
tecnica continuamente produce, connotando l’identità degli Istituti tecnici di una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea.
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7 .
L’Istituto Tecnico Nautico Statale “M. Ciliberto”, istituito nell’anno scolastico 1966/1967 come
Sezione staccata dell’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo Calabro diretto dal Preside Prof. Alfonso Barbalace e coadiuvato dai Vicari Proff. Scarfone, Speciale, Russo , ha avuto nel corso degli anni
diverse allocazioni. Inizialmente ubicato presso l’attuale sede A.S.L. di Corso Messina, il Nautico si è esteso inglobando parte dei locali dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Donegani”, sede staccata di Elettrotecnica, mentre successivamente ha occupato in via Cutro la Sede dove un tempo sorgeva
la Scuola Media Statale “Alcmeone”. Grazie al coinvolgimento di Docenti, Famiglie, Alunni, Associazioni, Autorità politiche e civili, si
superavano le tante difficoltà amministrative e l’Istituto otteneva nell’anno scolastico 1970/71 la auspicata autonomia. In questo arco di tempo l’Istituto veniva intitolato – con Atto del Consiglio di Amministrazione fatto proprio dal Ministero della Pubblica Istruzione – al Capitano di corvetta
Mario Ciliberto – crotonese – Comandante del sommergibile“Foca”e medaglia d’argento al valore militare, fulgido esempio di eroe che immolava la sua giovane vita per la Patria durante una
missione al largo di Haifa nel Mediterraneo Centrale tra il 13 – 14 – 15 Ottobre 1940. Dall’Anno scolastico 1974/75 e fino al 1999/2000 il Nautico è stato diretto dal Preside prof. Vincenzo Fulgieri. Dall’Anno scolastico 2000/2001 e fino al 2002/2003 gli succede il prof. Michele
Mario Grande. Nell’Anno Scolastico 2003/2004 e fino al 2005/2006 Dirigente dell’Istituto è stato il prof. Pasquale Greco. Nell’anno scolastico 2006/2007 arriva la prima Dirigente Scolastica la
prof.ssa Maria Caristo. Dall’Anno scolastico 2007/2008 al 2009/2010 la Dirigente Scolastica è stata la prof.ssa Antonella Cosentino. Le succede nell’Anno Scolastico 2010/2011 il Dirigente Scolastico prof. Antonio
Giuseppe Mario Tallarico. Dall’Anno Scolastico 2011/2012 l’Istituto va in reggenza; fino alla data del 27 Ottobre 2011 la
reggenza dell’Istituto va alla Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Casentino; dal 28 Ottobre 2011 la reggenza dell’Istituto è affidata alla Dirigente Scolastica prof.ssa Anna Curatola;nell’anno scolastico 2012/2013 al Dirigente Scolastico prof. Sabatino Naso;nell’anno scolastico 2013/2014 la
reggenza dell’Istituto è affidata alla Dirigente Scolastica prof.ssa Rosanna A. Barbieri.L’Istituto, nell’anno scolastico in corso, è diretto dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Romeo
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Luca Pacioli
L’Istituto Tecnico Commerciale Statale “A. Lucifero” di Crotone nasce nell’anno scolastico
1958/1959 con la denominazione di Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, quale sezione staccata dell’I.T.C. “B. Grimaldi” di Catanzaro. In quel primo anno si formarono addirittura due classi per Ragionieri ed una per Geometri, tutti
ragazzi che avevano già fatto l’iscrizione ed iniziato i loro studi al Ginnasio-Liceo La prima novità, per la scuola e per la città, furono gli “scioperi” degli alunni della Ragioneria per
rivendicare locali e orari di studio più consoni allo status di studenti. Si alloggiava in “aule” dell’edificio Vescovile, al Palazzo Albani, e per palestra si usava lo spiazzo antistante il vecchio porto. Nonostante ciò il gruppo sportivo dell’Istituto raccoglieva ottimi risultati nelle competizioni
scolastiche provinciali fornendo al CONI, attraverso selezione, alcuni atleti quali Tedofori per l’Olimpiade di Roma 1960. Gli inizi furono piuttosto difficili: locali fatiscenti, docenti precari e
spesso provenienti da zone lontane,laboratori inesistenti e soprattutto una Sede Centrale completamente assente data la distanza che separava i due Istituti. Le uniche note positive in quel periodo erano l’entusiasmo dei ragazzi per il nuovo indirizzo di
studi e la crescita delle iscrizioni che avevano coinvolto sin dall’inizio l’intero circondario. L’Istituto divenne autonomo nel 1962 e l’incarico di Presidenza fu affidato alla prof.ssa Fabbrica
Setola Anna Maria già docente di Geografia Economica. Nello stesso anno furono avviati i lavori per la nuova ed attuale sede dell’Istituto, terminati nel 1965.
Prima classe dell’ Istituto, sezione
ragionieri.
Cosenza: visita didattica al Centro
Meccanografico presso la Cassa di
Risparmio di Calabria e di Lucania.
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Intanto, dopo un mitico viaggio d’istruzione Crotone–Milano–Parigi-Londra, nelle sessioni degli
esami di maturità di luglio e settembre 1963, i primi alunni dell’ Istituto Commerciale e per Geometri di Crotone divengono i primi ragionieri e geometri della città e del circondario. Per l’anno scolastico 1970/71 si ebbe la separazione tra Geometri e Ragionieri. L’Istituto veniva
dotato di laboratori di calcolo, di lingue, di scienze e di matematica. Nel 1994, l’Istituto, con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, fu intitolato al personaggio
della storia locale Alfonso Lucifero. Le iscrizioni erano al top storico tanto da progettare e portare a termine una nuova ala della struttura dove alloggiare le 50 e passa classi con circa 1200 alunni, più i laboratori e le aule multimediali.
L’offerta formativa, in linea con gli indirizzi nazionali, si era nel frattempo modificata e il corso di studi divenne quello I.G.E.A. con possibilità di frequentare, ieri come oggi, lezioni pomeridiani di
indirizzo e di seguire corsi e sostenere esami per il conseguimento E.C.D.L. (patente europea per il computer).
1962/65 prof.ssa Fabbrica Setola Anna Maria
1965/67 prof. Vadalà Riccardo
1967/81 prof. Intrieri Michele
1981/92 prof. Bellezza Ugo
1992/93 prof. Grimaldi Luigi
1993/2005 prof. Pascuzzi Giuseppe
2005/2011 prof. Naso Sabatino.
2012/2014 prof.ssa Curatola Anna
2014 prof.ssa Romeo Antonella
Dirigenti Scolastici nel corso degli anni:
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9.
L’Istituto ha due sedi una ubicata in via G. Carducci dove è allocata, la Presidenza, la Vicepresidenza, e i servizi di segreteria. In questo edificio si svolgono le lezioni per tutti gli
studenti dei corsi degli indirizzi Tecnico Economico e per 10 classi del primo biennio del settore Tecnologico
Il triennio dell’ITN è collocato nella sede dislocata nella periferica sud della Città, ubicata sul prolungamento di Viale Gramsci, via per Capocolonna, esattamente in via Siris. La sede è collegata al centro cittadino da un servizio di trasporto urbano
NOI SIAMO QUI :
Via Siris, 10 Via G. Carducci
Istituto tecnico Commerciale
Statale “A. Lucifero”
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10.
La Mission dell’Istituto “M. Ciliberto”
pone al centro dell’attività educativa lo studente e si propone, unitamente alle famiglie, di agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione per valutare i propri comportamenti personali e sociali
a cui corrisponde la seguente Vision:
formare persone capaci di affrontare con competenza situazioni problematiche e di essere
responsabili nell’ambito della loro vita e della loro attività professionale.
Formare cittadini educati alla partecipazione attiva e democratica, nel rispetto dell’altro,
inteso come diverso da sé, nella conoscenza e nel rispetto dell’ambiente. e, in questa ottica persegue le seguenti finalità:
rifiuto della violenza e ricerca del dialogo costruttivo; promozione dei diritti e dei doveri di cittadinanza;
recupero della legalità nella vita quotidiana, cominciando dalla comunità scolastica; valorizzazione delle potenzialità intellettive, artistiche ed umane dei giovani;
diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza; impegno formale al rispetto delle regole stabilite e condivise da parte di tutte le componenti
dell'istituzione.
L’attenzione alla crescita umano-sociale dello studente, viene intesa come:
conoscenza di sé in armonia con la propria maturazione fisica e psicologica
rispetto degli ’ambienti scolastici e non, del valore della vita e della salute, propria ed altrui.
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11.
Obiettivi comuni a tutti gli indirizzi attivi presso l'I.I.S.S. “CILIBERTO” sono: lo sviluppo delle competenze culturali e professionali per consentire da un lato l'agevole
inserimento nel mondo del lavoro, dall'altro la prosecuzione negli studi all'Università o nei percorsi post – diploma;
lo sviluppo delle conoscenze, delle competenze, delle capacità negli ambiti delle varie discipline all'interno del più ampio quadro dell'educazione e formazione delle studentesse e degli studenti che siano in grado di inserirsi a pieno titolo nella società e nel mondo del
lavoro; lo sviluppo di una personalità democratica, educata al rispetto delle differenze personali,
sociali, religiose, etniche, di genere;
lo sviluppo della progettualità per orientare le studentesse e gli studenti in una cornice coerente con le indicazioni della Commissione Europea e orientata verso le linee di sviluppo
del sapere, della conoscenza e del sistema produttivo;
lo sviluppo ed acquisizione di competenze culturali di base e professionali nonché capacità che consentano di comprendere meglio i fenomeni della realtà politica e sociale per meglio
vivere il proprio ruolo di cittadini/e di futuri lavoratori.
12.
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo
sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un’area di istruzione generale comune e in aree di
indirizzo. I relativi risultati di apprendimento sono descritti in competenze, abilità e conoscenze anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EuropeanQualifications Framework -EQF)
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di
istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per
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risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue risultati ottenuti.
I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi
delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
13.
Il corso di studi ha una durata quinquennale, suddiviso in due bienni e in un ultimo anno al termine
del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato. La scelta dell’indirizzo avviene nella classe seconda.
I percorsi formativi ( D.P.R. 88 del 15/03/2010) sono così strutturati:
Un primo Biennio articolato in ore di attività e insegnamento di istruzione generale ed in
ore di attività e insegnamento obbligatori di indirizzo ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, di cui al D.M.139 del 22/08/2007, e dell’acquisizione dei saperi e delle
competenze di indirizzo in funzione orientativa ed anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti;
un secondo Biennio ed un quinto anno articolati in attività e insegnamento di istruzione
generale e attività e insegnamento obbligatori di indirizzo; al quinto anno si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in lingua inglese.
il secondo Biennio e il quinto anno costituiscono articolazioni all’interno di un
complessivo triennio nel quale, oltre all’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi, i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo vengono approfonditi e assumono connotazioni specifiche che consentono agli studenti di
raggiungere, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello di istruzione e formazione superiore con
particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche.
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14.
Gli attuali indirizzi di studio afferiscono ai seguenti settori:
ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA
ARTICOLAZIONE CONDUZIONE DEL
MEZZO OPZIONI:
CONDUZIONE DEL
MEZZO NAVALE
APPARATI ED
IMPIANTI MARITTIMI
CONDUZIONE DEL
MEZZO AEREO
AMMINISTRAZIONE,
FINANZA E
MARKETING
TURISMO
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15.
Certificazione Sistema Qualità
Il settore tecnologico dell’Istituto Ciliberto dal 02/05/2014 ha avviato un progetto, curato e implementato a cura di consulenti incaricati dall’Ufficio I della Direzione Generale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore e per i rapporti con i sistemi formativi con le Regioni che
permetterà di ottenere la certificazione del Sistema Qualità in conformità alla Norma: UNI EN IS0 9001:2008 per il campo di applicazione: Progettazione ed erogazione del servizio educativo
del secondo ciclo d'istruzione secondaria, finalizzato al rilascio del diploma di istruzione tecnica per l'indirizzo "Trasporti e logistica -Articolazione conduzione del mezzo-Opzioni conduzione del mezzo navale (C.M.N.) e conduzione apparati e impianti
marittimi (A.I.M.) Il Sistema Qualità ha lo scopo di elevare la cultura della Qualità nelle persone che operano a Scuola,
coinvolgendole nella conoscenza e nell'applicazione. Il manuale Sistema di Gestione MQ è visionabile presso l’ufficio del DS previa richiesta
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PROFILI
Ufficiale di Coperta (T.M.) deve possedere conoscenze e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento dell’attività e organizzazione dei trasporti marittimi. Deve possedere competenze per l’inserimento in settori di controllo e del monitoraggio ambientale; deve possedere conoscenze della
struttura della nave, dell’impresa, dei trasporti, delle norme e dell’organizzazione dell’indirizzo marino.
Ufficiale di Macchine (A.I.M.) deve possedere conoscenze tecnico-scientifiche sulla teoria dei controlli delle macchine e degli impianti termici, meccanici, elettrici e fluidodinamici utilizzati nella trasformazione e nel controllo dell’energia con riferimento specifico agli impianti navali. Le
competenze sono anche nel campo della gestione degli impianti di tutela e disinquinamento dell’ambiente ed in quello dell’automazione.
Tecnico aereo: deve possedere una conoscenza delle problematiche del trasporto aereo, delle norme vigenti nazionali ed internazionali, conoscenza dei mezzi e strutture utilizzate sia a terra , sia a bordo.
GLI SBOCCHI PROFESSIONALI
Settori lavorativi: strutture portuali, aeroportuali, aziende di spedizioni, assistenza e controllo del
traffico aereo, marittimo e terrestre; monitoraggio dell’ambiente marino e terrestre; settore della ricerca, dell’estrazione, distribuzione dei prodotti petroliferi, impianti di climatizzazione e refrigerazione, impianti di raccolta smaltimento dei rifiuti; sistemi di disinquinamento dell’ambiente
marino e terrestre. Libera Professione: perito nel settore marittimo.
Marina Mercantile: conseguimento del titolo di Ufficiale di Marina Mercantile, attraverso il tirocinio guidato, a bordo di navi e la frequenza di corsi di approfondimento e specializzazione. Accademie Militari: i diplomati possono accedere, attraverso prove selettive ai corsi per ufficiali
delle varie Accademie Militari ( Accademia Navale, Aeronautica)
Prosecuzione negli studi: tutte le facoltà universitarie.
Corsi post- Diploma: I diplomati del Nautico possono accedere alla formazione post-diploma, attraverso i corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).
24
QUADRI ORARI
Primo Biennio
Le materie del primo biennio sono uguali per tutti gli indirizzi
Materia
Ore Ore
1a Classe
2a Classe
Lingua e letteratura Italiana 4 4
Storia 2 2
Lingua Inglese 3 3
Diritto ed economia 2 2
Matematica 4 4
Tecnologie Informatiche 3 (2)*
Scienze integrate( Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze integrate: Fisica 3(1)* 3(1)*
Scienze integrate: Chimica 3(1)* 3(1)*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3(1)* 3(1)*
Scienze e Tecnologie applicate - 3
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione cattolica/attività alternative 1 1
Geografia generale ed economica 1
*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza
degli insegnante tecnico-pratici.
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI SPECIFICI DI OGNI OPZIONE
DELL’INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA
Opzione: Conduzione del Mezzo Navale
Materia
Ore Ore Ore
3^Classe 4^Classe 5^Classe
Lingua e letteratura Italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Complementi di matematica 1 1
Elettrotecnica, elettronica e automazione 3(2)* 3(2)* 3(2)*
Scienze della Navigazione, struttura e
costruzione del mezzo navale
5(4) 5 (5)* 8 (6)*
Meccanica e Macchine 3(2)* 3 (2)* 4(2)*
Logistica 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione cattolica/attività alternative 1 1 1
*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza
degli insegnante tecnico-pratici
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Opzione: Conduzione di Apparati ed Impianti Marittimi
Materia
Ore Ore Ore
3^Classe 4^Classe 5^Classe
Lingua e letteratura Italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Complementi di matematica 1 1 -
Elettrotecnica, elettronica e automazione 3(2)* 3(2)* 3(2)*
Scienze della Navigazione, struttura e
costruzione del mezzo navale
3(2) 3 (2)* 4 (2)*
Meccanica e Macchine 5(4)* 5 (5)* 8(6)*
Logistica 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione cattolica/attività alternative 1 1 1
Totale ore 32 32 32
*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza
degli insegnante tecnico-pratici
Opzione: Conduzione del mezzo Aereo
Materie
ORE
3^ Classe
Lingua e letteratura Italiana
Storia 2
Lingua Inglese 3
Diritto ed economia 2
Matematica 3
Complementi di matematica 1
Elettrotecnica, elettronica e automazione 3(2)*
Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo aereo 5(4)*
Meccanica e Macchine 3(2)*
Logistica 3
Scienze motorie e sportive 2
Religione cattolica /attività alternative 1
*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnante tecnico-pratici
L’opzione conduzione del mezzo aereo inizia nel corrente anno scolastico con il primo anno del
secondo biennio.
26
16.
PROFILO
Il diplomato in “Amministrazione Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e
dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto
internazionale. Lo studente che ha seguito il percorso formativo dell’indirizzo “Amministrazione finanza e
Marketing” sa operare nell’ambito dell’amministrazione e delle vendite di qualsiasi tipo di azienda. E’ in grado di rilevare le operazioni utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili e extracontabili, redigere ed interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali, gestire
adempimenti fiscali, svolgere attività di marketing, collaborare alla organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali, utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione
integrata di amministrazione, finanza e marketing.
27
Sbocchi
Proseguimento degli studi - Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Scienze manageriali, Economia aziendale, Economia e Commercio, Giurisprudenza.
Accesso ai percorsi di specializzazione tecnica superiore brevi o biennali, ai percorsi di studio per l’iscrizione agli albi professionali.
Prospettive occupazionali - Inserimento nelle aziende di qualsiasi tipo, pubblico o privato, nel settore amministrativo-contabile, in attività di coordinamento ai servizi amministrativi, finanziari e di controllo.
AMMINISTRAZIONE,FINANZA e MARKETING
Quadro orario settimanale
DISCIPLINE 1° biennio 2° biennio 5° anno
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 (1)* 3 (1)* 3 (1)* 3 (1)* 3 (1)*
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4(2)* 4(2)* 3(2)* 3(2)* 3(2)*
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia) 2(2)* 2(2)*
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica/ Attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 2(2)*
Scienze integrate (Chimica) 2(2)*
Geografia 3 3
Seconda lingua comunitaria (Francese-
Spagnolo) 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)*
Informatica 2(2)* 2(2)* 2(2)* 2(2)*
Economia aziendale 2 2 6 7 8
Diritto
3 3 3
Economia politica 3 2 3
Totale ore settimanali 32 32 32 32 32
(*) ore di laboratorio
28
PROFILO
Il diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico
e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della
normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e
sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed
ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e
informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia
al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto
internazionale.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato dell’Indirizzo Turismo sa riconoscere e
interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico e i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici
dell’impresa turistica. Sa accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico; interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi
informativi; riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie.
E’ in grado di gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico; analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del
turismo integrato e sostenibile; contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici; progettare, documentare e presentare servizi o
prodotti turistici; collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica; utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. Sbocchi
Proseguimento degli studi - Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Scienze del turismo, Lingue, Mediazione linguistica e culturale, Economia e Commercio, Economia Aziendale,
Prospettive occupazionali
Inserimento in enti e aziende pubbliche e private nel settore amministrativo contabile e staff di direzione; inserimento in aziende del settore turistico.
Per il diplomato con l’indirizzo “Turismo” il mercato del lavoro presenta professioni emergenti e in forte espansione. Accanto all’accompagnatore turistico, alla guida turistica (previo conseguimento
di titolo di studio universitario) al direttore d’albergo, al direttore tecnico di agenzie di viaggio, si richiedono nuovi profili, tra i quali il travel manager (responsabile del controllo di gestione), il sales e revenue manager (responsabile dell’ottimizzazione della ricettività), l’event manager (che valuta
l’interconnessione del turismo con le manifestazioni esterne) e il tecnico di marketing turistico e congressuale.
29
TURISMO
Quadro orario settimanale
DISCIPLINE
1° biennio 2° biennio 5° anno
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)* 3(1)*
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4(2)* 4(2)* 3(2)* 3(2)* 3(1)*
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia) 2(2)* 2(2)*
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica/ attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore area generale 20 20 15 15 15
Scienze integrate (Fisica) 2(2)*
Scienze integrate (Chimica) - 2(2)*
Geografia 3 3
Informatica 2(2)* 2(2)*
Economia aziendale 2 2
Seconda lingua comunitaria (Francese-
Spagnolo) 3(1)* 3 3 3 3
Terza lingua straniera 3 3 3
Discipline turistiche e aziendali 4 4 4
Geografia turistica 2 2 2
Diritto e legislazione turistica 3 3 3
Arte e territorio 2 2 2
Totale ore settimanali 32 32 32 32 32
(*) ore di laboratorio
30
18.
Con Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139, art. 1 la durata dell’obbligo d’istruzione è stata elevata a 10 anni e si realizza secondo le disposizioni indicate dalla legge 27/12/2006,art. 1,comma 622.
L’ introduzione del nuovo obbligo si colloca nel quadro delle norme vigenti sul diritto/dovere all’ istruzione ed alla formazione, divenendo uno strumento in-dispensabile per favorire il successo
formativo e prevenire e controllare la dispersione scolastica. Nell'attuale ordinamento l'obbligo di istruzione riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni. A sedici anni, gli studenti devono acquisire le otto competenze chiave di cittadinanza che consentono di costruire e sviluppare
pienamente la loro persona, creare corrette e significative relazioni con gli altri ed interagire in maniera positiva con la realtà naturale e sociale.
La certificazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione prevede, secondo il Decreto Ministeriale del 27/01/2010,n. 9 ,che siano certificate le competenze dei quattro assi culturali (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse
storico-sociale) definiti nel nuovo obbligo del 2007 “con riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza”.
La certificazione è prevista su tre livelli:
livello base : lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali-
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite –
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione ”livello base non
raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione
Certificazione e assolvimento dell’obbligo di istruzione
La certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento
dell’obbligo di istruzione nelle istituzioni scolastiche e nelle strutture formative accreditate dalle Regioni è prevista all’art. 4, comma 3, del regolamento n°139 del 22 agosto 2007. Il modello di
certificato è unico sul territorio nazionale ed è parte integrante del POF (Allegato al POF)
31
19.
COMPETENZE BIENNIO
Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea con la Raccomandazione del 18
dicembre 2006 hanno individuato 8 Competenze Chiave per l’Apprendimento Permanente e hanno invitato gli Stati membri ad elaborare strategie perché sia consentito: a. ai giovani di sviluppare le competenze chiave per l’apprendimento permanente
b. ai giovani svantaggiati di avere adeguato sostegno per realizzare le loro potenzialità c. agli adulti di sviluppare e aggiornare le competenze chiave per l’apprendimento permanente;
Il quadro di riferimento europeo ha delineato le seguenti otto competenze chiave:
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale
Da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria
(D.M. 22/08/07 – All. 2)
32
L’Italia ha recepito la Raccomandazione e nel documento tecnico allegato ad Decreto del ministro
della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007 n. 139 ha indicato le proprie 8 competenze chiave chiamate Competenze Chiave ( per l’esercizio della) di Cittadinanza Attiva attese al termine
dell’istruzione obbligatoria. Le competenze di base vengono acquisite, quindi, con riferimento alle competenze chiave di
Cittadinanza che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto il dovere all'istruzione
COMPETENZE CHIAVE
DI
CITTADINANZA
Collaborare e
partecipare
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Risolvere
problemi
Individuare
collegamenti e
relazioni
Acquisire ed
interpretare
l’informazione
Imparare ad
imparare
Progettare
Comunicare
33
20.FINALITÀ DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Nei quattro Assi Culturali sono indicate le direttrici fondamentali attorno alle quali costruire i saperi necessari al conseguimento delle Competenze chiave di Cittadinanza:
• l’Asse dei Linguaggi, è inteso non solo relativamente alle conoscenze e competenze strettamente
linguistiche (che beninteso vanno possedute), ma a quelle comunicative ed espressive più generali; • l’Asse Storico – Sociale, è rivolto non soltanto all’acquisizione delle indispensabili
competenze disciplinari, ma anche a permettere una partecipazione responsabile del cittadino alla vita democratica e sociale del proprio paese, ponendo anche attenzione alle necessarie forme di
multiculturalità. • l’Asse Matematico, è inteso non solo riguardo al sapere strettamente disciplinare
(che ovviamente va posseduto), ma anche allo sviluppo delle facoltà di ragionamento e di soluzione di problemi anche utilizzando linguaggi formalizzati;
• l’Asse Scientifico–Tecnologico, è inteso non solo riguardo alle conoscenze delle discipline relative (che vanno possedute) ma anche verso la capacità di sviluppare
metodi atti a interrogarsi e comprendere il mondo che ci circonda, con particolare riferimento al metodo sperimentale;
34
21.
I giovani possono acquisire le competenze chiave attraverso le conoscenze e le abilità riferite alle
competenze di base che sono ricondotte a quattro assi culturali:
Asse dei linguaggi
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale
in vari contesti Leggere , comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi
comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico rappresentandole anche sotto la forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazione
specifiche di tipo informatico
35
Asse scientifico- tecnologico Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico – sociale
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra
epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona , della collettività e
dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-
economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
36
Asse
dei linguaggi
Responsabili
Prof.ssa E. Stellatelli
Prof.ssa S.Nicotera
Asse scientifico-
tecnologico
Asse
Matematico
Responsabili
Prof.ssa V. Rubino
Prof. V. Milelli
Asse
storico-sociale
Responsabili
Prof.ssa A. Vega
Prof.ssa A.Gallucci
Responsabili
Prof. G. Conci
Prof.ssa G. Menzano
37
22.
Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono un percorso unitario di costruzione e consolidamento delle competenze di profilo, alla cui acquisizione concorrono tutte le discipline, sia
dell’area di istruzione generale che dell’area di indirizzo, che a tal fine devono raccordarsi validamente ed efficacemente tra loro. Quanto agli assi culturali caratterizzanti l’obbligo dell’istruzione, vengono rafforzati anche
attraverso l’ ulteriore sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza . Gli obiettivi degli ultimi tre anni , dunque, per la parte comune, si pongono in linea di continuità
con quelli del primo biennio, caratterizzandosi comunque per i livelli di maggiore complessità e articolazione.
Ambito dei linguaggi 1) padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici,tecnologici; 2)riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento sopratutto a tematiche di tipo scientifico,tecnologico ed economico;
3) riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;
4)utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
5) individuare e comprendere le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
38
Ambito matematico Utilizzare e valorizzare, in modo argomentato, il tessuto concettuale e i fondamentali strumenti della matematica per comprendere la realtà ed operare nel campo delle scienze applicate
Ambito Scientifico-tecnologico
1) utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare
dati sperimentali;
2) riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;
3)utilizzare gli strumenti e le reti informatiche nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
4)padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
5)utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza
Ambito storico-sociale
1) collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale, nella consapevolezza della relatività e storicità dei saperi
2) analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori di riferimento, al cambiamento delle condizioni di vita e della fruizione culturale
Scienze motorie e sportive 1) manifestare la consapevolezza dell’importanza che riveste la
pratica dell’attività motorio sportiva per il benessere individuale e
collettivo e esercitarla in modo efficace;
39
Area di indirizzo Settore economico Settore tecnologico
1. analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
2. riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche,sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
3. riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale;
4. analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;
5.orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;
6.operare nei sistemi aziendali con riferimento a previsione,organizzazione, conduzione,gestione e controllo;
7. utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;
8. distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali;
9. operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico;
10. elaborare, interpretare e rappresentare
efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali;
11. analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti.
1. comprendere le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le relative modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
2. orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;
3.utilizzare le tecnologie specifiche ai vari indirizzi e sapersi orientare nella normativa del settore di riferimento;
4. applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
5. intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
6. riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione,della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi;
7. analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
8. comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
9. riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
40
24.
1) operare collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
2) cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;
3) saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;
4) essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
25.
Le linee essenziali della programmazione , tracciate dal Collegio dei docenti, vengono riprese e sviluppate a livello di :
- dipartimenti per assi culturali - consigli di classe - singoli docenti
Il Dipartimento per asse culturale :
definisce gli obiettivi formativi delle discipline
ne individua i nuclei fondanti e/o snodi essenziali
fissa i criteri generali per lo sviluppo dei percorsi di apprendimento
stabilisce gli obiettivi minimi ( livelli minimi di accettabilità)
Il Consiglio di classe, tenuto conto del Piano dell’offerta formativa e delle indicazioni dei
Dipartimenti, elabora la Programmazione educativo-didattica della classe.
Il docente, sulla scorta di quanto stabilito dal Consiglio di classe e dal proprio Dipartimento disciplinare, redige il Piano di lavoro individuale, esplicitando in particolare:
- i livelli di partenza della classe; - gli obiettivi; - i contenuti disciplinari, organizzati in moduli e/o unità di apprendimento;
- i tempi previsti; - la metodologia;
- gli strumenti; - le attività integrative;
41
- le prove di verifica e i criteri di verifica e valutazione. Il piano di lavoro individuale è termine di confronto per la relazione finale che ciascun docente
redige e consegna agli atti della scuola dopo la fine delle lezioni. I Consigli di classe delle quinte redigono , inoltre , il Documento del 15 maggio.
La scuola persegue le finalità educative attraverso le seguenti opzioni:
Accoglienza e orientamento;
Conoscenza e rispetto delle regole di convivenza civile e democratica;
Acquisizione di un valido metodo di studio;
Potenziamento delle abilità linguistiche;
Acquisizione di competenze di base e professionali;
Conoscenza preliminare del mondo marinaro e del territorio;
Sistemazione e collegamento dei contenuti disciplinari;
Eventuali Pause didattiche;
Interventi di sostegno e di approfondimento (I.D.E.I.);
Elemento centrale di tutta l’attività didattica è il coinvolgimento continuo dell’Alunno in una interazione fondata sul dialogo per far cogliere – senza nulla togliere alle diverse esigenze e
caratteristiche delle varie discipline – l’unità sostanziale del processo culturale. Nell’Istituto di Istruzione Superiore “M. Ciliberto” di Crotone, dove si vive serenamente e si studia
bene, i giovani hanno la possibilità non solo di seguire i programmi istituzionali ma di imbattersi in una consistente varietà di studi, ricerche e problematiche di notevole spessore culturale. Variegata è, di conseguenza, la ricchezza di metodologie didattico – educative utilizzate per consentire agli
alunni di essere i veri protagonisti del successo formativo e del processo di insegnamento-apprendimento.
L’insegnamento poggia sui seguenti interventi metodologici e didattica modulare:
Programmazione Modulare: unità didattiche articolate in conoscenze, abilità,
competenze
Progettazione per Competenze per il primo, secondo biennio e V anno
Per il settore tecnologico alle competenze delle linee guida si adattano, per il secondo
biennio e V anno, quelle previste dalla Convenzione STCW 95 emended Manila 2010.
Lezione frontale quale indispensabile momento di confronto e di sviluppo delle
competenze didattiche e relazionali;
Lavori individuali e di gruppo;
42
Percorsi modulari o snodi tematici che consentano agli allievi l’arricchimento del
proprio patrimonio formativo grazie all’apporto sinergico di tutte le discipline
Ricerche su INTERNET su personaggi, fatti, problemi, tematiche di grande valenza
storica, scientifica, sociale e culturale ;
Didattica breve;
Classi aperte;
Dibattiti e conferenze
Attività di laboratorio
27.
In linea con gli orientamenti europei, la Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado introduce nelle classi quinte, a partire dal’anno scolastico 2014/2015, l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera, secondo la metodologia CLIL. Anche l’esame di stato, a
partire dall’anno scolastico 2014/2015, prevede per gli alunni delle classi quinte dei licei e istituti tecnici, l’accertamento del profitto nelle discipline non linguistiche, veicolate in lingua straniera.
Poiché le previste attività di formazione rivolte ai Docenti in servizio sul fronte linguistico e sul fronte metodologico sono in pieno svolgimento, il MIUR con la nota 4969 del 25 luglio 2014 fornisce norme transitorie per l’a.s. 2014/2015, che incoraggiano, comunque, l’introduzione
graduale del’insegnamento delle DNL in lingua straniera da parte dei Docenti attualmente impegnati nelle specifiche attività di formazione.
Il Collegio dei Docenti , pertanto, consapevole del valore didattico e formativo dell’insegnamento CLIL ha individuato nella seduta del 26 settembre 2014 i seguenti Docenti disponibili a garantirne l’avvio graduale mediante la programmazione di moduli disciplinari, nelle classi quinte di
pertinenza:
Settore tecnologico:
prof. Antonio Santoro per la classe 5° B : Meccanica e macchine prof.ssa Morena Vitale per la classe 5° A : Scienze della navigazione
prof.Aiello De Luca per la classe 5° C : Scienze della Navigazione
Settore economico:
Prof. Marangolo Teresa per la classe V sez A Diritto Prof. Maria Luigia Cimino per la classe V sez B Diritto
Prof.Cortese Rosalba per la classe V sez. C Diritto Prof.ssa Elvira Cappa per la classe V°D Diritto
I Docenti, con la collaborazione dei Docenti di lingua inglese e dei Consigli di classe, inseriranno nelle relative programmazioni disciplinari le attività che intendono proporre
43
28.
I
Grande rilevanza ha nell’IIS giusta D.P.R. n° 88 del 15/03/2010, l’attività di laboratorio che svolge un ruolo centrale nel processo di apprendimento.
L’attività di laboratori diventa fondamentale per :
Sviluppare le attività intuitive, di documentazione, di rilevazione e di decodificazione dei dati;
Approfondire la conoscenza delle nozioni tecniche studiate;
Acquisire le competenze necessarie per un impiego razionale dei mezzi di lavoro;
Rendere autonomi e sicuri gli alunni nell’uso della strumentazione specifica.
”
Nell’Istituto ubicato in via Siris, sede del triennio ITN sono ubicati il laboratorio Linguistico, il
laboratorio di Navigazione, di Meteorologia ed Oceanografia. Accanto alla sede è funzionante il Polifunzionale, un manufatto che ospita moderni ed attrezzati Laboratori di Macchine,di Impianti Tecnici,di Elettrotecnica e Tecnologia Meccanica,
di Chimica e di Fisica. Nel 24 maggio 1996 l’Istituto Tecnico Nautico “M. Ciliberto” di Crotone è diventato sede periferica dell’Istituto Italiano di Navigazione.
LABORATORI
Laboratorio di Chimica;
Laboratorio di Elettrotecnica;
Laboratorio di Fisica;
Laboratorio di Impianti Tecnici e Tecnologia Meccanica;
Laboratorio di Lingue;
Laboratorio di Macchine;
Laboratorio di Navigazione;
Laboratorio mobile Multimediale
44
Sala di Navigazione
Per le esercitazioni di Educazione Fisica la Scuola utilizza uno spazio attrezzato ubicato di fronte la
struttura. Diversi segmenti dell’edificio accolgono la Biblioteca d’Istituto che è fruibile dagli Studenti in giorni ed ore prestabiliti.
La Scuola ha da anni attivato in favore degli alunni meno abbienti un servizio di prestito, in comodato d’uso, dei libri di testo da restituire a fine anno scolastico. Tutte le Aule sono dotate di cablatura o di rete wireless risultano essere attrezzate di postazioni di
pc portatili con connessione ad Internet. Sono disponibili televisori e videoregistratore.
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Esercitazioni a mare
Per le Esercitazioni a mare L’Istituto Nautico è in possesso di:
1 imbarcazione per la voga da 12 posti
3 imbarcazioni a remi da 4 posti
1 gommone d’appoggio
2 unità a vela tipo “laser”
IL PLANETARIO
Un motivo di vanto dell’Istituto è la presenza della Sala di Astronomia unica nel suo genere e tra le più grandi del Meridione d’Italia. Il Planetario, inaugurato il 2 Dicembre 1995 con una cerimonia
ufficiale alla presenza di autorità scolastiche e politiche, il 6 Aprile 2011 è stato intitolato al famoso medico e astronomo di Cirò “LUIGI LILIO” padre del calendario introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582. La struttura, oltre ad essere finalizzata a scopi prettamente didattici per allievi dell’Istituto
“Ciliberto”, è aperta all’utenza esterna, ad associazioni culturali, e ad altre scuole anche straniere che hanno la possibilità di assistere a lezioni tenute da docenti del “Ciliberto” anche in lingua
inglese. Nel novembre 2011, il planetario è stato dotato di un sistema di proiezione digitale che ha sostituito quello ottico, ciò dà la possibilità di osservare non solo tutto il sistema planetario con i relativi satelliti, ma anche il cielo profondo con le galassie, gli ammassi stellari, le nebulose ed altre
strutture astronomiche. Dalla sua apertura il Planetario è stato visitato da più di 62.000 persone, di
cui 2174 nel solo periodo 9 gennaio 9 giugno 2012.
46
29.
Biblioteca
Palestra
Aula magna
LABORATORI:
Laboratorio linguistico
Laboratorio di Matematica
Laboratorio Informatica(1 -2)
Laboratorio di economia aziendale
Laboratorio di scienze integrate(scienze della terra- Biologia)
Laboratorio di scienze integrate(Fisica al primo anno e Chimica al secondo anno)
Laboratorio musicale
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Biblioteca
La Biblioteca è dotata di un consistente patrimonio librario incrementato annualmente, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituto, tenendo conto dei suggerimenti espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche.
Essa dispone di una Videoteca che consente un aggiornamento costante su diverse tematiche. La Biblioteca è aperta dal Lunedì al Sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00.
LABORATORIO LINGUISTICO
Il laboratorio linguistico, consta di postazioni individuali Il laboratorio consente l’ascolto in cuffia
di audiocassette, la registrazione e il riascolto da parte degli studenti, il monitoraggio di ogni singolo alunno da parte dell’insegnante, nonché l’interazione degli alunni tra di loro e con
l’insegnante. Il laboratorio è collegato ad un televisore e ad una antenna parabolica, ad un lettore di videocassette e ad un lettore DVD che consente la visione di film in lingua originale con relativo ascolto in cuffia.
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LABORATORIO DI MATEMATICA
La lezione in laboratorio si svolge alla presenza del docente (l’insegnante della disciplina) e dell’assistente tecnico di laboratorio. Durante le ore in laboratorio, oltre all’apprendimento delle modalità di realizzazione di siti e di
pagine web, sono utilizzati i seguenti software: Derive 5
il Sistema Operativo Windows XP; l’intero pacchetto Microsoft Office in modo approfondito; il linguaggio di programmazione Visual Basic per la creazione/realizzazione di progetti;
alcuni software didattici specifici della disciplina.
LABORATORI DI INFORMATICA
La lezione in laboratorio si svolge alla presenza del docente (l’insegnante della disciplina) e
dell’assistente tecnico di laboratorio. Durante le ore in laboratorio, oltre all’apprendimento delle modalità di realizzazione di siti e di
pagine web, sono utilizzati i seguenti software: il Sistema Operativo Windows XP; l’intero pacchetto Microsoft Office in modo approfondito;
il linguaggio di programmazione Visual Basic per la creazione/realizzazione di progetti; alcuni software didattici specifici della disciplina.
INFORMATICA 1
INFORMATICA 2
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LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE
Le classi del triennio, per 2 ore settimanali, utilizzano il laboratorio, con 21 postazioni
informatizzate ciascuno, collegati in rete. In essi si utilizzano programmi gestionali, in particolare il pacchetto MICROSOFT OFFICE e programmi di contabilità generale. Le lezioni si svolgono con la compresenza dell’insegnante di Economia Aziendale e dell’assistente
tecnico di laboratorio
LABORATORIO DI SCIENZE INTEGRATE (Scienze della Terra e Biologia )
Dispone di banchi di lavoro dotati di numerosi microscopi ad alta risoluzione, che permettono
di avvicinarsi ad un mondo invisibile ad occhio nudo. L’ampia dotazione di collezioni riguardanti l’anatomia, la mineralogia, la zoologia e la botanica
permette agli studenti di verificare dal vivo quanto si studia sui libri di testo. Le lezioni si svolgono con la compresenza dell’insegnante della disciplina e di un tecnico di laboratorio.
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LABORATORIO DI SCIENZE INTEGRATE (Fisica al primo anno e Chimica al secondo anno)
E’ molto spazioso, ed è dotato di appositi banchi di lavoro, che permettono agli studenti di eseguire
esperimenti in gruppi di 4 o 5, sviluppando la capacità di lavorare in gruppo e favorendo la comprensione dei fenomeni osservati. Viene inoltre sviluppata anche la manualità richiesta per
l’uso di strumenti di lavoro specifici della disciplina. Le lezioni si svolgono con la compresenza dell’insegnante della disciplina e di un tecnico di laboratorio.
LABORATORIO MUSICALE
Il laboratorio musicale è costituito da un ambiente insonorizzato attrezzato con :
Pianoforte; Batteria, n° due chitarre, un basso, un sassofono, un clarinetto.
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PALESTRA
La palestra è allestita per ogni tipo di attività sportive, sono inoltre presenti attrezzature fisse per la pratica di sport quali pallavolo, pallacanestro e calcio a 5
Aula Magna : è il luogo deputato per la riunione contemporanea di più classi, che possono partecipare ad incontri con personalità della cultura, del mondo del lavoro o degli enti del territorio con i quali la scuola intrattiene rapporti, funzionali all’accrescimento della maturità e della
formazione di cittadini consapevoli. Nell’aula è anche disponibile un impianto di videoproiezione, per materiali multimediali, di
videoconferenza, ed un palco per spettacoli teatrali e musicali.
52
30.
COLLEGIO
DOCENTI
FUNZIONI STRUMENTALI
P.O.F
CONSIGLI DI
CLASSE
ORGANIGRAMMA DELL’IIS “M. CILIBERTO”
COLLABORATORI
Prof.ssa Rossella Muto Prof.Antonio Santoro
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Dott.ssa
Antonella Romeo
D.S.G.A.
CARMINE
LEPERA
RSU
R.S.P.P.-A.S.PP-R.L.S
.
53
31.
La struttura organizzativa dell’istituto e’ sintetizzata nel precedente organigramma. In tale documento vengono definite le linee gerarchiche, assegnate le competenze e conferite le autorità
che caratterizzano la struttura organizzativa di una scuola. In particolare, il personale ha la libertà organizzativa e l’autorità necessarie per: a)promuovere le azioni occorrenti per prevenire il verificarsi di non conformità del servizio, del
processo; b)identificare ogni problema relativo ai corsi didattici, ai controlli;
c)avviare, proporre o fornire soluzioni attraverso i canali stabiliti; d)verificare l’attuazione delle soluzioni.
DIRIGENTE SCOLASTICO
Rappresenta l’Istituto e ne gestisce e coordina tutte le attività organizzative e didattiche,in
particolare: presiede il Collegio dei Docenti;
procede alla formazione delle classi; promuove e coordina le attività didattiche, di sperimentazione, di aggiornamento; propone e coordina il calendario delle assemblee;
cura l'esecuzione delle normative giuridiche e amministrative riguardanti gli alunni e i docenti;
cura l'esecuzione delle deliberazioni degli Organi Collegiali; tiene i rapporti con l'Amministrazione Scolastica, con gli Enti Locali e con i soggetti
esterni che interagiscono con l’Istituto;
adotta i provvedimenti resi necessari da inadempienze o carenze del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario.
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COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
I collaboratori del Dirigente Scolastico sono scelti all’inizio di ogni anno scolastico dal Dirigente e costituiscono l'elemento di raccordo tra il Dirigente Scolastico e tutti gli altri soggetti che operano nella scuola.
I docenti scelti per lo svolgimento di tale incarico per l’a.s. 2014/2015 sono:
Prof.ssa Muto Rosa Prof. Santoro Antonio
Le funzioni strumentali sono docenti di riferimento per aree di intervento strategiche per la vita della scuola, collaborano alla gestione sia dal punto organizzativo che didattico, collaborano con il
Dirigente Scolastico per lo svolgimento di compiti particolari e/o la gestione di specifiche strutture ed operano in stretta connessione con gli altri organismi .
Le figure funzionali al P.O.F. attualmente deliberate dal Collegio dei Docenti sono:
Prof. Massara Vincenza Prof. Nicotera Silvana
Prof. Poerio Rosa
Prof. Corigliano Rosa
Prof. Gerace Pasquale
Prof. Cimino Luigia Maria
Prof. Stellatelli Eleonora
Prof. Menzano Giuseppina
Prof.Carolei Maria Clara
Prof.Ripolo Giovanna
Prof. Sestito Roberto
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Il Collegio dei Docenti
É sede di sintesi del lavoro complessivo di programmazione educativa e di formazione del P.O.F.;
per gli aspetti educativi e didattici, esso: - Definisce le linee generali dell’intervento didattico educativo ed i criteri di tipo metodologico e
procedurale. -Delibera le finalità del processo didattico e gli obiettivi formativi, indica le strategie educative generali, i metodi e le tecniche di insegnamento.
- Prevede, nell’ambito della programmazione educativa l’organizzazione degli interventi didattici, educativi, integrativi da effettuarsi a favore degli alunni per i quali sia stata deliberata la
promozione con debito. -Definisce e convalida il Piano annuale delle attività e il Piano dell’offerta formativa; - Individua le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa;
· Esprime una valutazione a conclusione di ciascun anno scolastico sull’attuazione del POF.
Il Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe è l'organo cui compete la programmazione, l'attuazione e il controllo
dell'intera attività didattica di una classe. Esso è composto dai docenti delle varie discipline di cui è previsto l'insegnamento per la classe. Ad alcune fasi dei suoi lavori partecipano anche i rappresentanti, eletti, dei genitori e degli studenti.
Il Consiglio di Classe ha un presidente delegato dal Dirigente Scolastico al quale sono attribuiti alcuni compiti specifici come:
la conduzione dei lavori delle riunioni del consiglio; il controllo delle assenze degli studenti della classe; il contatto con le famiglie in casi particolari.
La "trasparenza" è condizione essenziale affinché gli alunni diano un loro contributo positivo alla formalizzazione e alla pianificazione dell'attività della classe, nonché all'intero
processo formativo. Durante l'anno scolastico e/o alla fine del medesimo il Consiglio di Classe valuta il raggiungimento degli obiettivi e analizza le cause di eventuali insuccessi. La collegialità del
Consiglio di Classe in tutti i suoi aspetti, dalla progettualità alla pianificazione, alla realizzazione di iniziative, attività e percorsi individualizzati ruota sulla figura del coordinatore.
DIPARTIMENTI
I Dipartimenti svolgono funzioni propositive, organizzative e funzionali. I Dipartimenti sono affidati ad un responsabile coordinatore, individuato in sede di Collegio dei Docenti, con incarico di durata annuale. Lo scopo del lavoro dei Dipartimenti è quello di garantire
standard disciplinari e formativi comuni a tutte le classi. Gli stessi sono stati designati a presiedere le riunioni del Primo Biennio, del Secondo Biennio e del
V° anno per la programmazione per “ASSI CULTURALI”.
Il Comitato di valutazione del servizio dei docenti
Il comitato per la valutazione è formato dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente da quattro
docenti membri effettivi e da due docenti membri supplenti. I membri del comitato sono eletti dal collegio dei docenti. Il comitato provvede alla valutazione del servizio dei docenti immessi in ruolo ed esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova degli stessi.
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R.S.U. Con il conferimento dell’Autonomia alle scuole e della Dirigenza ai Capi di Istituto, nonché
con l’introduzione della contrattazione e privatizzazione del rapporto di lavoro nella Pubblica Amministrazione, al Dirigente Scolastico è attribuita la competenza e la titolarità delle relazioni
sindacali a livello di istituto. Le R.S.U. hanno il compito di attivare con il D.S., che rappresenta la parte pubblica, la contrattazione integrativa di Istituto.
Il Comitato Studentesco
É composto da uno studente per classe (il primo degli eletti nel consiglio di classe, in qualità di rappresentante di classe), dagli eletti nel Consiglio d’Istituto e dagli eletti nella consulta provinciale degli studenti.
Esso elegge, nel suo seno, il Presidente, il vice presidente e un segretario. I suoi compiti sono:
-formula proposte ed esprime pareri al consiglio d’istituto, -promuove le assemblee d’istituto e i temi da discutere , - organizza le attività studentesche.
ORGANO DI GARANZIA
Nelle relazioni fra docenti e studenti, a garanzia di questi ultimi, è intervenuto con D.P.R. 24
giugno 1998 n.249 il cosiddetto Statuto degli Studenti e delle Studentesse che prevede la possibilità di costituire, all’interno dell’istituto, un Organo di Garanzia con lo scopo di disciplinare le
irrogazioni delle sanzioni disciplinari a carico degli studenti. Il nostro regolamento ha previsto la composizione di detto organo che risulta costituito: due docenti (collaboratori del Dirigente Scolastico), dal Presidente del Consiglio di Istituto, da uno
studente (rappresentante degli studenti nella Giunta Esecutiva) e dal collaboratore scolastico addetto alla vigilanza della classe cui appartiene l’alunno.
L’ Organo di Garanzia viene presieduto dal Dirigente Scolastico. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte degli studenti entro 15 giorni dalla data di comunicazione della loro irrogazione.
ASSEMBLEA dei GENITORI
Può essere di classe, di sezione o di istituto; i genitori rappresentanti di classe possono costituire un comitato di genitori di istituto. Alle assemblee possono partecipare con diritto di intervento sia il D.S. che i docenti.
CONSIGLIERE di FIDUCIA
E’ una figura istituzionale interna di garanzia specifica con funzioni di prevenzioni,
consulenza, informazione, formazione e assistenza ai dipendenti oggetto di molestie prevista dal Codice di Condotta allegato alla Raccomandazione CEE n°93/131 del 27-11-1991, dotata dalla scuola di mezzi e strumenti adeguati per adempiere ai propri compiti in piena autonomia,
garantendo la riservatezza della sua attività. E’ reperibile telefonicamente ad un numero che è portato a conoscenza di tutto il personale. Riferisce annualmente al D.S. ed al Collegio dei Docenti
sull’attività svolta.
SICUREZZA E PIANO DI EVACUAZIONE DELL’ISTITUTO
Il Dirigente Scolastico organizza la sicurezza nella scuola istituendo un servizio di prevenzione e protezione avvalendosi a tale scopo della consulenza e dell’ausilio del personale interno
opportunamente formato sulle misure di prevenzione incendi, di evacuazione, e di pronto soccorso.
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Nell’organizzazione di tale servizio il DS oltre al responsabile della sicurezza di prevenzione e protezione ( R.S.P.P.), si avvale del rappresentante per la sicurezza dei lavoratori (R.S.L.)
L’R.S.P.P. predispone il piano di evacuazione, e le relative esercitazioni oltre che alla organizzazione dei servizi di emergenza.
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Il Comitato Tecnico Scientifico è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; consente di consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e
sviluppare le alleanze formative per favorire l’innovazione negli istituti tecnici tecnologici e un proficuo rapporto con il mondo del lavoro.
32.
Lo scopo della valutazione dei processi di apprendimento è quello di verificare come un soggetto cambia in relazione a ciò che apprende. La valutazione rappresenta quindi il momento più delicato della vita scolastica in quanto essa rappresenta non solo un modo per “misurare” l’apprendimento,
ma anche per valorizzare le potenzialità dello studente. Nelle classi viene effettuata sistematicamente la valutazione in funzione formativa orale e/o scritta,
per individuare eventuali difficoltà dello studente e tenere sotto controllo il processo di insegnamento/apprendimento ed in funzione sommativa per accertare i risultati di apprendimento declinati in competenze, conoscenze ed abilità. La valutazione periodica e finale costituisce una
delle principali responsabilità della scuola, assume un alto valore formativo e deve essere un processo assolutamente trasparente.
La valutazione finale costituisce un momento di grande responsabilità e deve rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentalità La valutazione complessiva deve andare oltre la pura media dei voti, ma deve tener conto di diversi
fattori quali:
il profitto
il raggiungimento degli obiettivi formativo-cognitivo fissati
la partecipazione al dialogo educativo
l’impegno
la progressione
i risultati ottenuti dalla partecipazione ai corsi di recupero.
L’istituto ha stabilito, che negli scrutini intermedi di tutte le classi la valutazione dei risultati
raggiunti sia formulata, in tutte le discipline , mediante un voto unico, come già avviene nello scrutinio finale.
La riforma della scuola superiore prevede per il Primo Biennio anche la valutazione delle competenze acquisite al termine dell’obbligo scolastico.
58
Nel corso dei quadrimestri saranno predisposte verifiche orali, scritte e pratiche. Le verifiche possono essere :
interrogazioni (anche programmate)
Colloqui individuali
Relazioni
Interventi effettuati nel corso delle lezioni
Questionari aperti e chiusi
33.
Premesso che ai sensi del DPR 122/2009 ( Regolamento sulla valutazione) art.14 comma 7,
per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, viene richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuo complessivo del curricolo. Eventuali deroghe al suddetto vincolo potranno essere concesse dai Consigli di Classe sulla base dei seguenti
criteri:
gravi problemi di salute, terapie e/o cure programmate, documentati da strutture
pubbliche;
donazioni di sangue;
partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;
adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo;
gravi motivi di famiglia ( attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza);
gravi patologie di un componente del nucleo familiare;
rientro nel paese di origine per motivi legali o per inderogabili motivi di famiglia
autocertificati da un genitore e notificati al Dirigente;
calamità naturali;
sciopero di mezzi pubblici
Tali deroghe sono concesse sempre a condizione che non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilità di procedere alla valutazione dell’alunno interessato. Il Consiglio di Classe determina nel merito con specifica delibera motivata.
59
34.
1) Non è promosso o ammesso all’esame di stato lo studente che presenti un voto inferiore alla
sufficienza nella valutazione del comportamento. 2) Non è promosso lo studente del primo anno che presenti quattro insufficienze gravi ( per
insufficienza grave si intende un voto inferiore a quattro). 3) Non è promosso lo studente del secondo, terzo e quarto anno che presenti tre insufficienze
gravi ( per insufficienza grave si intende un voto inferiore a quattro).
4) E’ sospeso nel giudizio lo studente del primo anno che presenti un numero di insufficienze uguali o inferiori a quattro di cui una o più di una non di grave entità, purchè il CdC
giudichi che il numero e la gravità delle insufficienze non pregiudichino la possibilità di recupero durante il periodo estivo.
5) E’ sospeso nel giudizio lo studente del secondo, terzo e quarto anno che presenti un numero
di insufficienze uguale o inferiore a tre , di cui una o più di una di non grave entità, purché il Consiglio di Classe giudichi che il numero e la gravità delle insufficienze non pregiudichino
la possibilità di recupero durante il periodo estivo.
35.
La normativa sull'esame di Stato prevede in sede di scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni delle scuola secondaria superiore l’attribuzione di punti di credito ( credito scolastico) validi al fine
del calcolo del voto del diploma. Il credito scolastico può essere eventualmente integrato con il credito formativo; il Consiglio di
Classe valuta allo scopo le certificazioni prodotte dall'alunno, attribuendo fino ad un massimo di punti 1 per anno scolastico, rimanendo all’interno della fascia calcolata sulla media.
L’ammontare del credito che lo studente può accumulare al termine del triennio conclusivo del proprio percorso scolastico va da un minimo di 10 a un massimo di 25 punti con la distribuzione
riportata nella seguente tabella
60
In base a quanto indicato nel D.M. n° 42 del 22/05/2007, integrato dal D.M. n° 99 del 16/12/2009, il credito scolastico viene attribuito dal Consiglio di classe nell’ambito delle bande di oscillazione previste dal Ministero ed indicate nella seguente tabella:
TABELLA A
CREDITO SCOLASTICO (Candidati interni )
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o
gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di
oscillazione corrispondente alla media M dei voti. In Sede di scrutinio degli esami di verifica del debito formativo, si provvederà nelle classi del triennio, all’attribuzione del credito scolastico dell’alunno lasciato in sospeso a giugno, in base al D.M. 99 del
16 Dicembre 2009, secondo la tabella A e, a seconda della media dei voti riportati e del credito scolastico cumulato, verrà attribuito il punteggio minimo o massimo della relativa fascia di apparteneza
61
Relativamente alle Tabelle B e C relative all’attribuzione dei crediti scolastici per i candidati
esterni agli esami di idoneità e agli Esami di Stato, si riportano la tabella B e C contenute nel D.M. 99/2009 (tabella relativa all’attribuzione dei crediti per i candidati esterni che si presentano
agli esami di idoneità) :
TABELLA B
CREDITO SCOLASTICO ( Candidati Esterni – Esami di Idoneità)
Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤7 4-5
7 < M ≤8 5-6
8 < M ≤9 6-7
9 < M ≤10 7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità(nessun voto può essere
inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il
punteggio l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C
CREDITO SCOLASTICO ( Candidati Esterni – Prove Preliminari)
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione
indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
Attribuzione Crediti per i Candidati esterni (Privatisti)
Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)
M = 6 3
6 < M ≤7 4-5
7 < M ≤8 5-6
8 < M ≤9 6-7
9 < M ≤10 7-8
62
36.
La valutazione finale è data dalla somma dei punteggi che ciascun candidato ha riportato nel credito
scolastico, nelle tre prove scritte e nel colloquio. Il punteggio è espresso in centesimi. La soglia minima di sufficienza è di 60 punti.
Il punteggio viene così articolato:
• Un massimo di 45 punti per le tre prove scritte • Un massimo di 30 punti per la prova orale.
• Un massimo di 25 punti per premiare il credito scolastico. La commissione dispone inoltre di 5 punti di "bonus" per premiare gli esami particolarmente
brillanti e ben riusciti, purché il candidato abbia conseguito almeno 15 punti di credito scolastico e 70 punti alle prove d'esame.
Il credito scolastico viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:
1) Se la media dei voti è uguale o superiore alla metà fra un intero e l'altro, si attribuisce il punteggio più alto della fascia di appartenenza. 2) Se la media dei voti è inferiore alla metà fra un intero e l'altro si prendono in considerazione le
seguenti : a) Assiduità nella frequenza scolastica
b) Interesse e impegno nell'attività curricolare. c) Partecipazione positiva alle attività extracurricolari organizzate internamente all’Istituto e deliberate dal Consiglio di Classe ( CS )
d) Partecipazione ad attività esterne, in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati (CF).
TABELLA DI VALUTAZIONE DEI PARAMETRI :
Parametro Punteggio
1)Frequenza da 0 a 10 assenze 0,30 punti
da 11 a 15 assenze 0,20 punti
da 16 a 20 assenze 0,10 punti
2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo
educativo, tenendo anche conto dell’interessamento con il
quale l’allievo ha seguito l’insegnamento della religione
cattolica o l’attività alternativa e al profitto che ne ha tratto.
0,25
3) Partecipazione ad attività complementari ed integrative
realizzate dall’Istituzione scolastica
0,10 per ogni attività (max 3 attività valutabili )
63
4)Crediti Formativi : partecipazione ad ogni attività o
esperienza formativa acquisita al di fuori della Scuola e
coerente con gli obiettivi formativi ed educativi propri
dell’indirizzo di studi.
0,20 (max 1 punto)
Griglia per la valutazione delle attività per l'attribuzione del credito
scolastico(da sommarsi ai decimi residui della media, fino a un max di 1 punto)
1 - assiduità nella frequenza scolastica, interesse e impegno nella partecipazione al
dialogo educativo 0,30
2 - stage aziendale/ linguistico
a) giudizio buono 0,50
b) giudizio ottimo 0,75
c) di durata superiore a quella obbligatoria 1,00
3 - frequenza certificata di corsi extracurricolari
(musica, animazione, ECDL, lingue,brevetti, ecc.) 0,25
4 - conseguimento di certificazioni:
a) linguistiche
- livello A1 - A2 0,25
- livello B1 0,50
- livello B2 1,00
b) ECDL
- parziale 0,50
- completo 1,00
5 - partecipazione attiva e documentata a progetti promossi dalla scuola e/o da Enti:
- partecipazione (max tre) 0,10
- qualificazione nei primi tre classificati 0,30
6 - partecipazione volontaria e certificata a manifestazioni promosse da Enti esterni in
orario extra-scolastico connesse con lo svolgimento di tematiche curricolari (min 3)
0,25
7 - crediti formativi (ex art. 1 DL n. 49/2000) extra-scolastici certificati
a) stage formativi non organizzati e promossi dalla scuola
0,20(max.1
punto)
b) corsi riconosciuti a carattere culturale, artistico e ricreativo
(p.e. studio strumento musicale, partecipazione a coro, ...) c) attività lavorative coerenti con l'indirizzo di studi
d) attività di volontariato
e) attività sportive
64
Criteri per la valutazione dei crediti formativi (CF) e scolastici(CS)
( DPR 23 luglio1998 n.323, artt. 11 e 12 - D.M. 24 febbraio 2000 n.49 )
Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi (CF) sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle
attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. La partecipazione ad iniziative
complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico (CS).
Le attività riconosciute per il credito formativo (CF) e scolastico (CS)vengono validate dall’ intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai criteri seguenti.
1) Le esperienze esterne (CF) devono essere coerenti con le finalità educative della scuola, con l'indirizzo e il livello degli studi. 2) Le attività, a norma di legge, devono essere debitamente certificate e definite in base all'aspetto
quantitativo (congruo impegno di tempo) e qualitativo . A tal fine l'attestazione proveniente dall’ente, istituzione o associazione presso i quali l’alunno ha realizzato l’esperienza deve contenere
una sintetica descrizione e valutazione della stessa, ovviamente in relazione al ruolo avuto dal ragazzo. 3) In nessun caso saranno riconosciuti crediti formativi la cui documentazione sia difforme o
carente rispetto a quanto stabilito dalle vigenti disposizioni di legge in materia o pervenuta alla segreteria scolastica oltre il termine ultimo del 15 maggio
37.VALUTAZIONE DISCIPLINARE
Griglia per l’attribuzione del voto
Giudizio Voto Conoscenze Competenze Capacità
negativo 1-3
Nessuna conoscenza o pochissime conoscenze
Non riesce ad applicare leggi,
metodi,procedimenti; è privo di punti di riferimento; commette
gravi errori nella comunicazione linguistica.
Non è in grado di
effettuare alcun tipo di analisi; non sa operare sintesi è organizzare i
dati conoscitivi
insufficiente 4
Frammentarie e piuttosto superficiali,
incomplete.
Riesce ad applicare
qualche elemento conoscitivo in compiti
semplici, commettendo gravi errori.
Effettua analisi e
sintesi, ma non compiute ed approfondite. Se
guidato sa giungere a semplici valutazioni.
mediocre 5
Quasi complete, ma superficiali e in parte
lacunose
Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti piuttosto
semplici.
Effettua analisi e
sintesi, ma non compiute ed approfondite. Se
guidato sa giungere a semplici valutazioni.
sufficiente 6 Complete, ma non approfondite.
Esegue semplici compiti senza commettere errori
sostanziali
Effettua analisi e
sintesi complete. Rielabora con
semplicità, espone in modo lineare
65
Discreto 7
Complete e
generalmente approfondite
Sa utilizzare leggi, metodi
e procedimenti, espone i contenuti con chiarezza.
Sa ordinare e
selezionare dati. Effettua analisi e
sintesi pertinenti, anche se non compiutamente
articolate.
Buono 8 Ampie, organiche ed appropriate
Esegue compiti complessi, utilizzando gli elementi conoscitivi con precisione
e sicurezza.
Usa opportune strategie per effettuare
analisi e sintesi; sa interpretare i dati e argomentare
utilizzando un linguaggio corretto ed
appropriato.
Ottimo 9 -10
Accurate , complete, approfondite da
apporti personali.
Esegue compiti complessi,
applica le conoscenze e le procedure in nuovi
contesti evidenziando sicure abilità specifiche.
Rielabora in modo autonomo e personale;
elabora ipotesi; coglie relazioni; argomenta con rigore logico
utilizzando un linguaggio fluido ed appropriato.
66
38. ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA:
GRIGLIE PER LE TIPOLOGIE DI PROVE AREA TECNICO-PROFESSIONALE
67
68
69
39.GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE
DESCRIZIONE
NUMERICA
DESCRIZIONE RELIGIONE
1 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
2 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
5 NON
6 SUFFICIENTE
7 BUONO
8 DISTINTO
9 OTTIMO
10 OTTIMO
ES ESONERO
NC NON CLASSIFICATO
70
40.
La valutazione del Comportamento degli studenti risponde alle seguenti finalità:
Accertare i livelli di consapevolezza ed impegno raggiunti
Verificare la capacità di rispettare le disposizioni che disciplinano la vita all’interno
della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e con il rispetto dei propri doveri.
Dare significato e valenza educativa al voto inferiore a 6/10.
Il voto di condotta, secondo quanto stabilito dalla O.M. 40 dello 08/04/2009, concorre alla
determinazione del credito scolastico in quanto fa media con i voti di profitto
La valutazione del comportamento si realizza sulla base dei seguenti criteri:
VOTO INDICATORI
10 -Partecipazione attiva, con contributi originali. - Interesse ed attenzione vivi. - Impegno molto positivo nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne.
- Comportamento adeguato al contesto scolastico (puntualità e assiduità della frequenza).
9 -Partecipazione attiva.
- Interesse ed attenzione adeguati. - Impegno nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne. - Comportamento adeguato al contesto scolastico (puntualità e assiduità della
frequenza).
8 -Partecipazione complessivamente attiva. -Interesse ed attenzione generalmente presenti.
- Impegno accettabile nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne. -Comportamento nell’insieme adeguato al contesto scolastico.
7 -Partecipazione non sempre attiva, né sempre adeguata.
-Interesse ed attenzione non sempre adeguati. - Impegno nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne non sempre accettabile.
- Comportamento non sempre adeguato al contesto scolastico (disturbo attività didattica;
-Presenza di note (fino a 3 note sul registro e/o altri richiami scritti).
6 -Partecipazione piuttosto scarsa. -Interesse ed attenzione poco significativi. -Impegno inadeguato nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne.
-Comportamento spesso inadeguato al contesto scolastico (disturbo attività didattica);assenze non giustificate; linguaggio non rispettoso).
- Presenza di note ( più di 5 note ) e provvedimenti disciplinari (sospensioni fino a cinque giorni) per fatti e/o comportamenti censurabili.
5 -Partecipazione inadeguata.
- Interesse ed attenzione quasi assenti. - Scarso impegno nei doveri scolastici e nello svolgimento delle consegne. - Comportamento inadeguato al contesto scolastico (disturbo attività didattica;
ritardi non giustificati; assenze non giustificate; linguaggio non rispettoso; violenze fisiche o morali verso altri; responsabilità personale in reati oggettivi).
-Presenza di provvedimenti disciplinari (sospensioni e/o allontanamento dalla scuola per periodi superiori a 15 giorni) per fatti e/o comportamenti di particolare gravità.
71
-Oltre il 25% di assenze l’ alunno non sarà scrutinato ( sono necessarie ¾ delle presenze)-
Secondo la legge n. 169 del 30/10/2008 la valutazione inferiore a 6/10 determina la non
ammissione dello studente alla classe successiva
.
41.PERCORSO FORMATIVO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Il nostro Istituto presenta un ampliamento dell'Offerta Formativa anche per gli alunni in
situazione di handicap. Il presupposto non è quello di considerare gli alunni tutti uguali, negando i problemi, ma di considerare gli alunni come esseri unici, nell'ottica della valutazione delle differenze, pensando ad esse come una risorsa. La ricchezza dell'Offerta Formativa e Strutturale del
nostro Istituto è sicuramente una condizione necessaria per l'Integrazione Scolastica. Infatti è luogo comune pensare che l'integrazione riguardi solo gli alunni in situazione di handicap, mentre
integrare significa amalgamare e armonizzare tutte le diversità che ogni persona porta con se e che diventano fonte di ricchezza quando si ha l'occasione di condividerle. L'Integrazione non è dunque un esperimento ma un valore. Integrazione è trovare il modo perché ognuno dia il suo personale
contributo per uno scopo comune. Il docente specializzato, di sostegno alle classi è promotore del processo di Integrazione, che trova la giusta realizzazione nella collaborazione tra i colleghi. E' su
queste basi che abbiamo impostato il progetto di Integrazione nella nostra scuola, ponendo l'attenzione all'alunno, ai processi, alle relazioni, ai significati, alle motivazioni, da cui dipendono il successo o l'insuccesso dell'Integrazione stessa, senza tenere separati i tempi e i contesti della
socializzazione da quelli dell'apprendimento che, non si favorisce con deleghe all'insegnante di Sostegno ma attuando percorsi di insegnamento - apprendimento in un contesto di efficace
socializzazione. Presso la nostra scuola è operativo un G.I.O. d'Istituto che presiede alla programmazione generale dell'integrazione scolastica e ha compiti di organizzazione - creando rapporti con il
territorio per il coordinamento delle risorse - e di collaborazione alle iniziative educative predisposte dal P. E. I. (Legge 104/92 art. 15, comma 2). Il gruppo è composto dai rappresentanti
dei docenti di sostegno e curricolari, dai rappresentanti della A.S.L., dai genitori di tutti gli alunni in situazione di handicap, dagli studenti ed eventuali operatori di associazioni, è presieduto dal D.S.. Gli alunni per i quali in base al Profilo Dinamico Funzionale viene stilato un P.E.I. (piano
educativo individualizzato) usufruiranno di un iter specifico che prevede attività di laboratorio insieme a discipline Funzionali e Strumentali che offra loro la possibilità di acquisire abilità e
competenze, attraverso un apprendimento individualizzato i cui contenuti saranno pubblicizzati all'interno della classe.
Il nostro istituto, attento a fronteggiare il tema della integrazione scolastica, fa suo l'assunto di una "scuola inclusiva", intesa come comunità accogliente, nella quale tutti gli alunni sono messi in
condizione di soddisfare i normali bisogni formativi. In ragione di ciò, l’Istituto recepisce appieno le linee di indirizzo della recente Circolare Ministeriale n. 8 del 06/03/2012 che intende realizzare il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà. La stessa estende il campo di
intervento e di responsabilità della scuola all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), “comprendente svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e disturbi
evolutivi specifici nonché le difficoltà derivanti dalla mancata conoscenza della cultura e della lingua italiana di alunni appartenenti a culture diverse.”
72
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
Questo termine si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in particolare a dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Considerato che i disturbi specifici di apprendimento sono un fenomeno di grande impatto sociale, in ottemperanza alle norme vigenti ( legge 170/2010 e le linee
guida che riconoscono e definiscono alcuni disturbi specifici di apprendimento) e a fronte di una segnalazione specialistica del disturbo di apprendimento specifico, l’Istituto prevede che ogni
Consiglio di classe predisponga un Piano Didattico Personalizzato (PDP) con l’impegno da parte dei docenti di utilizzare gli strumenti dispensativi e compensativi per un percorso scolastico più sereno e per un successo formativo in un clima di reciproca collaborazione.
42. INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI
La sempre più numerosa presenza di allievi stranieri, non sempre già scolarizzati in Italia e,
quindi, integrati per uso della lingua e conoscenze di base, porta l’Istituto, pur non presenti, a mettere in atto specifiche iniziative volte a:
creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nell’allievo, la per-cezione di sé come minoranza;
facilitare l’apprendimento linguistico.
La presenza di allievi stranieri rappresenta anche un’ occasione importante per la conoscenza
reciproca e l’educazione alla pacifica convivenza fra i popoli. L’iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella frequentata nel paese di origine o a quella relativa all’età anagrafica, fatto salvo il conseguimento
del titolo di studio equipollente.
73
43.
ATTIVITA’ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI
Accoglienza
Il passaggio dalla pedagogia della tutela della scuola media a quella dell’improvvisa autonomia della scuola superiore è un momento cruciale dell’esperienza formativa individuale, che se non affrontato in maniera adeguata, può generare malessere nei discenti, dando luogo a fenomeni di
abbandono. Per evitare la repentinità di tale cambiamento è necessario favorire la costruzione dell’autonomia attraverso attività finalizzate. L’Istituto avverte perciò la necessità di presentarsi in
forma accogliente ai nuovi alunni che, già scolarizzati, iniziano a frequentare una scuola non più di paese o di quartiere. Nel periodo dedicato all’Accoglienza gli studenti, idoneamente preparati e guidati, prenderanno
visione direttamente di siti territoriali di grande valenza storico-ambientale-professionale. Gli obiettivi generali del progetto possono essere sintetizzati nei punti seguenti:
Promuovere una migliore conoscenza del territorio;
Favorire una cognizione consapevole dell’ambiente scolastico e delle sue regole di
funzionamento;
Sollecitare una corretta relazionalità con tutte le componenti;
Facilitare il passaggio dalla scuola della tutela alla scuola dell’autonomia.
Orientamento
Orientamento in ingresso
Ha lo scopo di favorire una scelta consapevole del corso di studi da parte degli studenti che
frequentano la terza classe degli Istituti di Istruzione secondaria di primo grado. E’ affidato alla Funzione Strumentale supportata da docenti disponibili, con il compito di
promuovere e organizzare attività quali: redazione e divulgazione di materiale informativo sulla scuola; visita alle scuole medie del territorio (ambito Comunale, provinciale e regionale ) per la
presentazione del nostro Istituto ,anche attraverso la proiezione di un DVD, da parte di alcuni docenti e studenti, distribuzione di materiale informativo , ecc.;
pubblicità mezzo stampa e televisione; giornate di accoglienza e socializzazione con gli alunni e docenti accompagnatori delle scuole medie inferiori in visita al nostro Istituto ;
Una giornata di apertura domenicale della scuola (due Istituti) , nel mese di febbraio, per la presentazione di spazi, strutture , programmi e attività o ulteriori informazioni ai
futuri iscritti e ai loro genitori.
74
Orientamento in itinere.
È affidato in primo luogo a tutti i docenti che , nell’ottica di una didattica orientativa , devono aiutare gli alunni a conoscere e valorizzare se stessi affermando la loro personalità anche in attività
laboratoriali . Nel caso , poi, che uno studente si renda conto di non aver effettuato la scelta dell’indirizzo di studi
più consona alle proprie capacità ed aspirazioni , la scuola si impegna a curarne l’eventuale riorientamento, in stretta collaborazione con la famiglia. interventi specifici per gli alunni delle classi seconde per aiutarli ad una scelta responsabile tra i
vari indirizzi presenti a scuola;
Orientamento in uscita.
E’ rivolto agli alunni delle ultime classi come supporto nella maturazione di scelte universitarie o di lavoro consapevoli.
L’orientamento alla scelta universitaria viene realizzata attraverso diverse iniziative quali: distribuzione di materiale informativo su facoltà e corsi di studio, partecipazione a campus di
orientamento universitario, incontri a scuola fra le classi e docenti universitari o esperti del mondo del lavoro. Orientamento alla scelta post-diploma, visita a sedi universitarie. L’orientamento alla scelta post-diploma viene realizzata attraverso diverse iniziative quali contatti
con il servizio orientamento del territorio a cui gli studenti possono fare riferimento, incontri con esperti, incontri con esponenti delle categorie professionali (Camera di Commercio, Assindustria, ecc.).
Preparazione ai test di ammissione all’Università
Recupero
Le attività di recupero e potenziamento costituiscono, ai sensi della normativa vigente, parte
ordinaria e permanente del POF e rappresentano insieme ai corsi di studio, un elemento fondamentale dell’offerta curriculare della scuola.
Gli interventi possono essere:
Corsi tenuti in orario curriculare
corsi tenuti in orario curriculare rivolto a tutta la classe o parallelamente a interventi di potenziamento effettuati con sdoppiamento della classe.
possibilità di sospendere l’attività didattica utilizzando la quota del 20% ( D.M. 80 del 3/10/2007) e di effettuare recupero in itinere sulla base delle specifiche esigenze manifestate
dalle classi. Comunque è il docente, che a secondo della gravità delle lacune, decide la durata (1/2 settimane) della sospensione dell’attività didattica .
Peer Education
Corsi tenuti in orario extrascolastico rivolti ad alunni con lacune non sufficientemente colmate nel corso della normale attività didattica.
Gli studenti al termine dei corsi di recupero dovranno affrontare verifiche intermedie per dimostrare di aver colmato le lacune evidenziate;
Corsi estivi rivolti ad alunni sospesi nel giudizio.
Entro il 31 agosto di ogni anno si dovranno concludere le iniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, si effettueranno le verifiche finali sulla base delle quali il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio, si esprimerà per l’ammissione o la non
ammissione alla classe successiva. I genitori potranno decidere se far seguire ai propri figli i corsi di recupero, sia quelli intermedi che
quelli estivi, oppure se avvalersi di altre modalità di recupero comunicandolo sempre alla scuola. Anche in quest’ultimo caso i docenti della classe mantengono la responsabilità didattica
75
nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi del recupero e nel verificare l’esito.
ATTIVITA’ DEGLI STUDENTI
I nostri studenti ogni anno organizzano momenti di convivialità consapevoli che attraverso lo stare bene assieme, la socializzazione possono veicolare in modo più diretto ed empatico i valori
dell’amicizia, dell’uguaglianza e della solidarietà. Le attività organizzate dai ragazzi del “Ciliberto” sono:
ore liete da trascorrere insieme in occasioni di festività ( Natale- Carnevale)
Attività di solidarietà presso la mensa dei poveri
Attività di cineforum
Attività Musicali
Gli alunni dell’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica hanno realizzato un Blog dal titolo www.NotiziriamoCiliberto.wordpress.com correlato da relativo cartaceo News au board ( Notiziario di bordo
I PROGETTI EXTRACURRICOLARI
Come previsto dalla normativa vigente e dal nuovo C.C.N.L. Scuola, al P.O.F. devono essere
collegati tutti i progetti che i docenti, sia singolarmente, sia in gruppo, non necessariamente
coincidenti con il Consiglio di Classe, si propongono di attuare allo scopo di operare con maggiore
incidenza sulla formazione e sulla crescita culturale e umana degli alunni, anche, al fine, per gli
alunni del triennio, dell’attribuzione del credito formativo. Le attività pomeridiane possono
servire ad evidenziare una potenzialità e capacità degli alunni e a sviluppare abilità e conoscenze
trasversali.
L’apertura pomeridiana della scuola offre all’Istituto la possibilità di programmare attività
gradite agli studenti, di farsi luogo di aggregazione giovanile e ambiente protetto in cui i rapporti tra
gli studenti e gli insegnanti assumono connotazioni tali da contrastare la demotivazione, il
fallimento scolastico con la conseguente dispersione, e da promuovere, invece, responsabilità,
cultura, creatività consentendo il recupero dell’interesse e della motivazione.
Le attività pomeridiane avranno un calendario variabile in dipendenza del progetto dal mese di
ottobre al mese di aprile con valenza anche biennale, ciò al fine di permettere iscrizioni e
partecipazioni a concorsi, festival cinematografici e mostre.
Tutti i progetti presentati dal personale interno dell’IIS devono essere redatti secondo lo schema
della scheda POF, scaricabile dal sito della scuola
La scheda deve essere compilata, in tutte le sue parti, dal responsabile del progetto, con la
collaborazione delle figure che riterrà opportuno consultare.
Per ogni punto della Scheda, cui corrispondono le singole attività di progettazione, è necessario
indicare le figure responsabili e/o addette e i tempi di realizzazione dell’attività. Le sezioni non
applicabili devono essere sbarrate.
La scuola, inoltre, si apre al territorio e alle esigenze della società civile, favorendo il raccordo
con Enti e Associazioni locali e con altre scuole, affinché gli alunni siano sempre pronti a recepire
gli stimoli culturali esterni che rivestono una forte valenza educativa e favoriscono la crescita e la
maturazione psicologica.
I progetti formativi in orario extracurricolare seguono le linee generali della finalità primaria della
scuola, “favorire la crescita umana, civile e culturale del giovane”. Tali progetti, oltre a
caratterizzare la scuola come centro di promozione sociale e culturale, sono un valido strumento per
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contrastare e prevenire la dispersione scolastica, per offrire diverse opportunità nella gestione del
tempo libero e per favorire il successo scolastico. Inoltre mirano a rendere più attraente l’offerta
scolastica, a riavvicinare alla scuola i soggetti che hanno abbandonato prematuramente l’iter
formativo, a suscitare motivazione allo studio e a promuovere opportunità formative che
favoriscano l’integrazione sociale e la transizione scuola-lavoro.
Per l’anno scolastico in corso i progetti finanziati con il fondo d’Istituto sono:
Mare e Lavoro : Il progetto si pone l’obiettivo di far conseguire ai ragazzi l’immatricolazione nel Registro della Gente di Mare con la Qualifica di Allievo Nautico .
First Aid: primo soccorso a bordo di navi mercantili
Eccellenze Calabresi
Viaggio verso l’Informazione Civile
La Voce degli Alunni
Marketing: non solo pubblicità ma custode satisfaction: il progetto vuole offrire agli alunni l’opportunità di ampliare le loro possibilità di crescita arricchendo le competenze/abilità
Progetti
Navigare con le stelle - classi VA e VC -Progetto sostenuto mediante flessibilità oraria
delle ore di compresenza CL. C18- impegno orario previsto 15/20 ore in aggiunta alle ore curricolari -
Imparare a navigare con il simulatore- classi IVA, IVB e IVC- Progetto sostenuto
mediante flessibilità oraria delle ore di compresenza CL. C18- impegno orario previsto 15/20 ore in aggiunta alle ore curricolari )
Attività sportiva
L’attività sportiva è uno strumento di formazione, di crescita e di riflessione molto importante per tutti gli studenti. Gli obiettivi sono:
sviluppare, incrementare ed affinare le capacità psico-motorie degli allievi;
migliorare la conoscenza tecnico-didattica dei giochi di squadra; favorire la socializzazione, il rispetto delle regole e dell’avversario;
sensibilizzare all’ascolto del proprio stato d’animo; acquisire tramite la cultura sportiva un sano stile di vita.
Le attività previste dai docenti di Educazione Fisica impegnati, al fine di offrire a tutti gli allievi, anche a quelli che hanno scarse opportunità di fare sport, la possibilità di essere avviati
correttamente alla pratica sportiva, saranno svolte con un orario flessibile con spazi e tempi anche in orario pomeridiano.
La dotazione di adeguate strutture e la disponibilità dei docenti della disciplina consentono di promuovere e di organizzare varie iniziative. L’Istituto partecipa ai seguenti progetti:
Progetto Nazionale “ Giochi Sportivi Studenteschi” 2014-2015 promosso dal Miur-Coni
Progetto Provinciale “ Campus Vivi la Montagna” promosso dalla FIEFS ‘d’intesa con l’associazione Mare Neve, il comune di Cotronei e l’ATP
Progetto Provinciale “ Nuoto a Scuola” promosso dall’ATP in rete con Provincia di Crotone, IIS Pertini, nuotatori crotonesi e scuola.
Gara dei Nautici Procida 1 alunno classe IV
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Progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni.
L’istituto collabora e organizza incontri con Enti Esterni in particolare:
Fa parte della scuola polo “ POETA”
Collabora con la rete “ Equilibria” per attività di lettura
Formazione personale docente -Accordo di rete regionale tra Liceo Pitagora di Rende e
scuole e istituti secondari di 2°
Collabora con il teatro della “Maruca”
Collabora con l’Associazione Intercultura
Partecipa al progetto Gutenberg-XIII Fiera del Libro- “SGUARDI”
Aderisce al Progetto 'Scrittori di Calabria: un premio speciale per la Calabria che scrive. Tour nelle scuole di Nicola Gratteri magistrato e scrittore
Partecipa al progetto “Libriamoci”
Collabora con l’associazione “Noemi”
Collabora con il Club Velico di Crotone
Organizza attività per celebrare il “Giorno della memoria” e il “Giorno del ricordo”
Organizza attività riguardanti “Cittadinanza e Costituzione”
Organizza incontri rappresentanti delle Istituzioni ( Educazione alla legalità)
Partecipa al progetto di ricerca ESPAD-Italia®2015(European School Survey Project on
Alcohol and Drugs), condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche
Progetto Programma Erasmus Plus (KA2 / Partenariati Strategici) – dal titolo: Giovani
Imprenditori Ambientali- Approvazione rete; Organizza incontri con autorità marittime e militari
Organizza incontri con agenzie Industriali ( Confindustria, Confartigianato, Assindustria)
Collabora con USL per le iniziative di Educazione alla Salute
Collabora con l’associazione Student’s lab- Italia I.G.S. SRL ( Impresa Sociale)
Assegna borse di studio di Basic Training agli alunni meritevoli ( Fondo Marittimo di
Genova)
Progetto :Basic Training C.L.R. 27/85 Finanziato dalla Regione Calabria
Formazione docenti sulla sicurezza negli ambienti di lavoro sugli ambiti disciplinari
Collabora con le capitanerie di Porto per:
Le prove di nuoto e voga ( Capitaneria di Crotone) Gli esami di patente nautica ( Capitaneria di Crotone)
First aid - Primo soccorso sanitario ( Sanità Marittima di Messina)
44.PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO
La Scuola è sempre stata attenta alla programmazione del Piano Integrato d’Istituto per
contribuire allo sviluppo di una nuova metodologia del fare scuola, attraverso la realizzazione di interventi didattici e formativi che sono strettamente correlati agli obiettivi europei di Lisbona e
alle priorità nazionali nonché agli elementi innovativi che caratterizzano la moderna programmazione didattica Il Piano è costituito dall’insieme delle proposte di azioni con cui l’Istituto scolastico intende
affrontare le proprie criticità, le esigenze e le richieste della comunità che ad esso si riferisce. Nel corrente anno scolastico verrà realizzato il modulo “English for life two” relativo all’Azione
C1 FSE- Bando AOODGAI 676- Circolare PON23/01/2014 “Comunicazione in lingua Straniera” sullo sviluppo delle competenze linguistiche della lingua inglese da realizzare in Gran Bretagna destinato agli allievi delle classi quarte dell’Istituto Tecnologico.
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45. Progetto Aree a rischio e a forte processo immigratorio ( ex art. 9 CCNL comparto
scuola A.S. 2014/2015)
IL progetto dal titolo “A Scuola con Piacere” da destinare agli alunni dell’Istituto Tecnologico
prevede percorsi educativi efficaci da realizzare in orario extra-scolastico e avranno l’obiettivo di
migliorare i processi di apprendimento; ciò consentirà, in particolare agli alunni più deboli e con
evidenti difficoltà didattiche e a rischio di insuccesso scolastico, di conseguire competenze di base
nel pieno rispetto della normativa dell’obbligo scolastico.
I moduli del progetto da realizzare in orario extra-curriculare sono:
Laboratorio di chimica
Laboratorio sportivo
Laboratorio di rappresentazione grafica
46. Progetto di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica (ART. 7 del
D.L.12/09/2013 N.104)
Le Azioni del progetto sono destinate agli studenti del primo biennio dell’Istituto Tecnologico e
mirano ad un ampliamento dell’Offerta Formativa tesa al recupero dei processi di apprendimento e
della motivazione allo studio per migliorare il rapporto degli studenti con l’Istituto e con se stessi.
I moduli del progetto sono:
Recupero di Italiano
Recupero di matematica
Vela.
47. PARTECIPAZIONE AD EVENTUALI ATTIVITA’ DI INTERESSE CULTURALE
PREVISTE DA ENTI ESTERNI
La scuola si apre al territorio e alle esigenze della società civile, affinché gli alunni siano
sempre pronti a recepire gli stimoli culturali esterni che rivestono una forte valenza educativa e
favoriscono la crescita e la maturazione psicologica.
Partecipazione alla “Fiera del libro XIII Edizione” di Torino- Progetto Gutenberg
Visita al Parlamento ( Camera o Senato)
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48.ATTIVITA’ FORMATIVE E DIDATTICHE ALTERNATIVE
(INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA)
Gli alunni appartenenti a classi diverse che non si avvalgono dell’ora di religione per i motivi più
vari ( appartenenti ad altre confessioni, atei, ecc……….), verranno inseriti in attività di laboratorio
per seguire una lezione alternativa all’ora di religione.
49.ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’Istituto ha recepito le linee di indirizzo previste dal decreto legislativo n. 77 del 2005 nel quale “l
’alternanza scuola - lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa dei percorsi di
istruzione e formazione destinati agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età”.
L’Alternanza scuola-lavoro va considerata come un’opportunità formativa e come una risorsa per
l’educazione della persona per realizzare un’alternativa al percorso di studi tradizionale di pari
valenza sul piano della formazione globale del giovane.
L’alternanza scuola lavoro:
favorisce il raccordo tra la formazione d’aula e l’esperienza pratica attuando processi di
insegnamento e di apprendimento flessibili e tendenzialmente equivalenti; arricchisce la formazione con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del
lavoro;
realizza un organico collegamento tra istituzioni scolastiche, mondo del lavoro, società civile;
Correla l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Per l’anno scolastico 2014-2015 sono stati attivati i seguenti corsi finanziati dal fondo Regionale:
“Imparare a Bordo” destinato alle classi 4° e 5° del settore Apparati ed Impianti marittimi
“La Scuola in aeroporto” destinato alla classe 3° del settore aeronautica
“Anch’io nel mondo del lavoro” destinato agli alunni del triennio dell’ITC
50.STAGE
La scuola offre ai giovani l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del lavoro già nel corso
degli studi, mediante incontri con qualificati rappresentanti del mondo economico e attraverso l’esperienza di stage con il quale lo studente sperimenta, nella realtà del lavoro, la sua formazione professionale.
Una delle funzioni strategiche più marcate dell’esperienza di stage è quella di mettere in moto nuove energie e nuovi atteggiamenti di apprendimento.
Lo stage, dalla durata di tre-quattro settimane circa, si svolge presso aziende ed enti del settore
privato e pubblico, studi professionali e laboratori. La scuola segue lo studente nell'inserimento,
attraverso un docente tutor, che affianca il tutor aziendale e rileva le valutazioni relative alle
esperienze, sia presso le aziende, sia presso gli studenti partecipanti.
80
Nel quadro della Programmazione dei Fondi Strutturali europei, è sempre stato dato ampio spazio
alla organizzazione di percorsi educativi in alternanza scuola-lavoro allo scopo di completare la
formazione scolastica arricchendola con la maturazione di esperienze in ambito lavorativo volte a
orientare i giovani nelle scelte successive. In particolare, lo stage a bordo navi mercantili sia in
Italia, sia all’estero, ha rappresentato un’esperienza formativa essenziale mirata a collegare
opportunamente le conoscenze acquisite durante la fase scolastica alla pratica professionale di
bordo.
51.GEMELLAGGI
I gemellaggi tra classi di Paesi europei ed extraeuropei sono motivo di arricchimento culturale,
altamente qualificante sul piano formativo e umano in quanto contribuiscono alla crescita e alla
maturazione della persona. I giovani, attraverso gli scambi, hanno l’opportunità di instaurare
rapporti personali e di collaborazione con coetanei appartenenti a realtà, culture e lingue diverse, di
rimuovere pregiudizi e luoghi comuni, di arricchire i propri orizzonti umani e culturali.
Essi hanno la possibilità di confrontarsi con i giovani stranieri, di scambiarsi informazioni
su abitudini e modi di fare, di entrare in contatto con un contesto socio-culturale diverso dal loro,
ma, che come il loro, è pronto ad accoglierli. Non ultimo, attraverso la conoscenza di una realtà
diversa dalla loro e grazie al confronto con abitudini e modi di vivere diversi, imparano a conoscere
il proprio patrimonio culturale . La scuola è sempre aperta agli incontri con scuole estere ed in
passato ha realizzato gemellaggi, progetti Comenius, Gioventù in Azione.
Per l’anno scolastico 2014/2015 sono approvati i seguenti progetti di:
Intercultura
Multikultura
La scuola, in collaborazione con l’Associazione Intercultura , partecipa a un progetto di scambi
internazionali che vede coinvolti studenti, scuole, famiglie in un percorso comune di educazione alla cittadinanza mondiale.
Nel corrente anno scolastico il collegio docenti ha approvato il progetto Multikultura che verrà realizzato nell’isola di Malta, si tratta di un progetto educativo molto importante che permette di compiere una significativa esperienza di crescita, di arricchimento nel dialogo e nel confronto tra
culture diverse, e di sviluppo delle competenze della lingua Inglese.
52. EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
L’Istituto, prendendo spunto dalla nostra realtà quotidiana, che ci vede, purtroppo, spettatori di
molteplici episodi che vanno dalla pura inciviltà a veri e propri atti criminali, ha pensato, di coinvolgere gli studenti in tematiche inerenti alla legalità per renderli consapevoli di ciò che accade,
e protagonisti di un modo di vivere civile e democratico che può sussistere solo sulle basi della legalità.
81
53. Visite guidate e viaggio di istruzione
Il Ciliberto è attento a tutte le opportunità formative che contribuiscono alla crescita umana, sociale e professionale dei suoi studenti, specie per quelle che si basano sul contatto diretto con diversi
aspetti della realtà sociale, umana, civile, economica e produttiva, ambientale e naturale del proprio paese o di altri. In questa ottica,i viaggi d’istruzione e le visite guidate sono un’occasione formativa, hanno un forte valore orientativo professionale per i giovani e possono integrare la normale attività
della scuola sia sul piano della formazione generale della personalità, sia sul piano del completamento della preparazione specifica. Rivestono, inoltre, grande importanza per un positivo
sviluppo delle dinamiche socio-affettive del gruppo classe. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, per il carattere d’interesse culturale e professionale che rivestono e in considerazione delle finalità educative che perseguono, sono considerati come momento integrante dell’attività didattica e
pertanto sono inserite nel progetto didattico-educativo della classe. Possono essere:
•Viaggi d’istruzione culturale: finalizzati alla conoscenza di aspetti paesaggistici, storici, archeologici,monumentali e artistici, economici e produttivi. •Viaggi connessi ad attività sportive: partecipazione ai campionati studenteschi ,partecipazione a
tornei, ecc. •Visite guidate: presso musei, gallerie, monumenti, località di interesse storico e artistico, parchi
naturali; si effettuano nell’arco di una sola giornata. •Uscite didattiche: sono così definite le visite guidate che implicano la partecipazione a manifestazioni diverse (conferenze, spettacoli teatrali e cinematografici, eventi culturali, mostre,
gare sportive...),oppure visite ad aziende, laboratori, unità di produzione, edifici e strutture pubbliche, ubicati o che si svolgano nel territorio; si effettuano nell’arco della mattinata o della
giornata. Le visite guidate e i viaggi di Istruzione faranno parte del normale curricolo di studio e coinvolgeranno corsi o classi parallele, sempre su indicazione dei docenti in sintonia con gli
studenti e sulla base dei centri di interesse connesse alle attività didattiche. Il viaggio di istruzione, la crociera o altra modalità, riguarderà i giovani delle classi terminali; come
ogni anno discusso e scelto durante i primi mesi di scuola sulla base delle indicazioni relative alla destinazione ed ai costi fornite dalle diverse compagnie di navigazione. Nel corrente anno scolastico gli alunni delle classi V parteciperanno ad un PROGETTO: “HIGH SCHOOL GAME & TRAVEL GAME -LA CULTURA DELLA LETTURA-
Il progetto didattico e culturale “Travel Game”è un viaggio d’istruzione che coinvolge più scuole
contemporaneamente per far vivere agli studenti un’esperienza unica grazie alla condivisione di
momenti didattici, culturali e di socializzazione. Il programma di viaggio esclusivo di Travel Game
-La cultura della lettura-comprende oltre alle consuete attività culturali quali visite guidate presso le
città di destinazione, musei, palazzi di particolare interesse storico e culturale, mostre, anche e
soprattutto la partecipazione ad attività multimediali innovative e formative. Gli alunni saranno
infatti i veri protagonisti dell’evento partecipando ad una grande sfida multimediale in un clima di
sana competizione con studenti provenienti da diverse provincie italiane e forte spirito di squadra.
Nell’ambito del progetto Travel game- La cultura della lettura-gli studenti vengono coinvolti in
incontri a scuole con la finalità di avvicinarli al tema della lettura. A tal proposito alcune scuole
hanno partecipato all’evento”TROPEA FESTIVAL LEGGERE&SCRIVERE 2014”-Incontro con
l’Autore- supportati dall’associazione “La Movida” Il 23 Aprile parteciperanno alla festa della
lettura di Barcellona
Destinazione SPAGNA (Barcellona), in collaborazione con la Grimaldi Lines, partenza da
Civitavecchia. Il Progetto è stato deliberato e approvato il 29/02/2015 dal Collegio docenti e dal Consiglio d’Istituto
82
54.SCELTE ORGANIZZATIVE E DI GESTIONE
Tutte le strutture dell’Istituto, potranno essere utilizzate, compatibilmente con il regolare svolgimento delle attività didattiche, e previa autorizzazione degli operanti sul territorio, che ne facciano richiesta.
I tempi relativi all’ingresso nella scuola, all’inizio delle lezioni, al termine delle lezioni,
all’intervallo e alla sua durata, nonché alla durata dell’ora didattica sono stabiliti dal Consiglio di Istituto all’inizio di ciascun anno scolastico.
Per l’a.s. in corso l’orario scolastico è il seguente:
Ingresso docenti ore 7.55 Ingresso alunni ore.8.00
Prima ora 8.00 – 9.00
Seconda ora 9.00 – 10.00
Terza ora 10.00 – 10.50
Pausa Didattica 10.50 – 11.00
Quarta ora 11.00 – 12.00
Quinta ora 12.00 – 13.00
Sesta ora 13.00 – 14.00
QUADRO ORARIO DOCENTI
I quadri orario dei docenti del settore tecnologico e del settore economico per l’anno scolastico
2014/15 vengono allegati al documento.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Il Regolamento d’Istituto ordina la vita della scuola nella equilibrata interazione delle varie componenti, precisandone diritti e responsabilità (Allegato).
RIPARTIZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
Il Collegio Docenti ha deliberato per l’a.s. corrente la ripartizione dell’anno scolastico in due quadrimestri:
• primo quadrimestre 15/09/14 – 31/01/15
• secondo quadrimestre 01/02/15 – 09/06/15
CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
In conformità ai deliberati del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, le classi dovranno essere strutturate in modo omogeneo tenendo conto della parità di genere, dei risultati
conseguiti dagli alunni. Compatibilmente con questo criterio, si possono accogliere richieste degli alunni e delle famiglie circa l’assegnazione del corso per motivi familiari, di provenienza, di studio, ecc.
CRITERI ISCRIZIONE CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2015-2016
La scuola nel rispetto delle libertà e del diritto di scelta degli studenti e delle famiglie e nel rispetto
del principio di ragionevolezza, si impegna ad accogliere le domande di iscrizione, sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli Enti locali competenti.
Comunque la scuola, in ogni caso, garantisce , soprattutto per gli alunni soggetti all’obbligo di istruzione, la fruizione del diritto allo studio attraverso ogni utile forma di razionalizzazione
e di indirizzo a livello territoriale.
Qualora le iscrizioni risultassero in numero superiore al massimo di iscrizioni accoglibili, si darà precedenza agli alunni in ordine ai criteri di seguito riportati.
Classi prime:
1. residenti nel comune di ubicazione della sede/indirizzo richiesto; 2. residenti nei comuni della Provincia di Crotone confinanti; 3. con fratelli frequentanti la sede richiesta;
4. con un genitore che lavora nel comune di ubicazione della sede richiesta; 5. residenti nei comuni viciniori della Provincia di Crotone della sede/indirizzo richiesto,
valutando la minore distanza; 6. di altri Comuni.
I criteri di priorità per l’ ammissione si intendono applicabili ai soli alunni in obbligo
scolastico che abbiano espletato nei modi e nei tempi previsti dalla Circolare Ministeriale e
dall’Istituto la propria iscrizione.
La scuola accoglie tutti gli alunni, siano essi residenti nella provincia di Crotone che provenienti da
fuori provincia, tuttavia i primi hanno la precedenza.
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ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
I criteri di assegnazione, in conformità a quanto stabilito nel Collegio dei Docenti, risponderanno alle seguenti necessità:
a - continuità didattica;
b - posizione nella graduatoria d'istituto;
IIS “M. CILIBERTO”
La stretta collaborazione delle famiglie è cercata ed è considerata essenziale. Con la
partecipazione dei genitori sono previsti:
assemblee periodiche di Istituto; assemblee di classe con docenti e genitori;
coinvolgimento e collaborazione nelle attività; comunicazione scuola – famiglia, chiara e tempestiva, sull'organizzazione e
l'andamento scolastico; corretta gestione del libretto delle giustificazioni e delle assenze; programmazione degli incontri e colloqui.
Il Collegio dei Docenti dell’Istituto ha deliberato la disponibilità degli insegnanti a ricevere i
famigliari sia tutte le settimane di mattina, nel periodo Novembre - Maggio, in un’ora prefissata e previa prenotazione dell’appuntamento da parte delle famiglie, sia in ricevimenti pomeridiani
quadrimestrali.
Si svolgono sotto forma di colloqui individuali riservati tra docente e famiglia. Attraverso questa forma di comunicazione le famiglie sono informate sull’andamento didattico e disciplinare
dell’alunno e possono prendere visione dei voti attribuiti nelle discipline, già comunicati agli alunni in sede di valutazione. Le occasioni e la pratica della comunicazione con studenti e genitori si realizzano anche
attraverso: i Consigli di Classe;
la "modulistica"; i rapporti istituzionali;
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i Consigli di Classe nella loro pienezza, quando cioè sono "aperti" ai rappresentanti di genitori e studenti, costituiscono uno dei momenti privilegiati per stabilire una
comunicazione efficace tra docenti, alunni, famiglie; nel Consiglio il coordinatore, dopo avere dato una breve sintesi sull'andamento didattico
-disciplinare della classe, cede la parola a genitori e studenti, che presentano temi di
discussione, problemi, richieste di spiegazioni, o comunque le loro osservazioni sia su ciò che è stato detto, sia su quello che capita nella classe;
i Consigli, oltre ai rappresentanti, possono accogliere tutti gli studenti e i genitori che abbiano interesse a parteciparvi, con piena facoltà di intervento;
un altro strumento attraverso cui passa la comunicazione tra la scuola e le famiglie è una
modulistica che con il passare del tempo si è fatta più efficace e specifica, ed il registro elettronico.
Lettere prestampate e compilate nello specifico vengono inviate alle famiglie sia per informare di situazioni didattiche particolari dopo i Consigli di classe, sia per avviare controlli su un numero di assenze troppo marcato, sia per ottenere dalle famiglie l'assenso per corsi o iniziative particolari.
Gli studenti, poi, hanno moduli particolari per la richiesta di assemblee di classe, o per assemblee di Istituto.
Qualora la Famiglia abbia necessità di rivolgersi alla Scuola, in qualunque momento dell’anno e per le diverse necessità, può trovare un opportuno referente.
Di seguito si indicano alcuni esempi : se il problema riguarda la richiesta di un certificato, o il ritiro di un documento , deve rivolgersi alla Segreteria Didattica che è aperta tutti i giorni feriali dalle ore 09.00 alle ore 12.30;
se il problema riguarda la sfera didattica, il genitore può contattare : il Docente della disciplina in oggetto nell’ora settimanale di ricevimento dello stesso,
previo appuntamento scritto e tramite il proprio figlio; il Docente Coordinatore , secondo le medesime modalità; il Dirigente Scolastico tramite richiesta di appuntamento per colloquio da inoltrare
rivolgendosi telefonicamente al Centralino dell’Istituto al n 0962/23572.
Se il problema consiste nella necessità di acquisire maggiori informazioni sul Piano dell’ Offerta Formativa può consultare il sito Internet se il genitore , infine, desidera rivolgere domande per iscritto ad una delle figure sopra menzionate , può anche farlo utilizzando il seguente indirizzo
elettronico : www.istitutonauticokr.gorv.it
55. VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE DEL POF
Nell’autovalutazione d’Istituto è fondamentale accertare sia i risultati di apprendimento che quelli educativi per poter valutare la qualità del servizio scolastico offerto. La verifica dei risultati
formativi permette, una revisione delle scelte fatte e la possibilità di definire un insieme di strumenti di controllo utili ad accertare eventuali disfunzioni.
La scuola assume quindi le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro. Per misurare la qualità del servizio scolastico si terrà conto:
delle risorse umane e finanziarie dell’Istituto;
degli obiettivi didattici raggiunti;
dei risultati conseguiti in materia di organizzazione generale del servizio scolastico.
Determinanti sono pertanto, i principi di flessibilità, integrazione e responsabilità poiché su di
essi si fonda l’autonomia scolastica. I lavori del POF saranno valutati considerando i seguenti parametri:
Corrispondenza tra gli indirizzi educativi e didattici enunciati e la loro realizzazione
Effettiva realizzazione delle attività illustrate nel documento
86
Presenza di reclami, obiezioni, proposte da parte dei soggetti interessati
Soddisfazione degli utenti.
Per realizzare tale attività, ci si avvarrà di questionari, le cui risultanze verranno illustrate al Collegio dei Docenti e trasmesse al Consiglio di Isti-tuto in una apposita relazione.
PIANO ANNUALE ATTIVITA’
MESE
SETTEMBRE COLLEGIO DOCENTI
DIPARTIMENTI
COLLEGIO DOCENTI
OTTOBRE COLLEGIO DOCENTI
CONSIGLI DI CLASSE
CONSIGLI DI CLASSE
CONSIGLI DI CLASSE
CONSIGLI DI CLASSE
DICEMBRE COLLOQUI
“ COLLOQUI
“ COLLOQUI
“ COLLEGIO
“
“
FEBBRAIO SCRUTINI
“ SCRUTINI
“ SCRUTINI
“ SCRUTINI
“ COLLOQUI
“ COLLOQUI
COLLOQUI
CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA
MARZO DIPARTIMENTI
“ COLLEGIO
“ CORSI DI RECUPERO
“ CORSI DI RECUPERO
“ CORSI DI RECUPERO
“ CORSI DI RECUPERO
“ CORSI DI RECUPERO
“ CORSI DI RECUPERO
“ VERIFICA ESITI ED INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE
“ CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA
APRILE DIPARTIMENTI
“
“ CONSIGLI
“ CONSIGLI
“ CONSIGLI
“ CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA
87
MAGGIO COLLOQUI
“ COLLOQUI
“ COLLOQUI
“ CONSIGLI V CLASSI PER IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
“ COLLEGIO DOCENTI
GIUGNO
SCRUTINI
SCRUTINI
SCRUTINI
SCRUTINI
COMITATO DI VALUTAZIONE
COLLEGIO
57.COORDINATORI DI CLASSE PER L’A.S. 2014/15
ITN
1^A Prof.ssa Romeo Francesca
1^B Prof.ssa Maiorano Alessandra
1^C Prof.ssa Loria Enza
1^D Prof.Spina Giovanni
1^E Prof.ssa Amodeo Antonella
2^A Prof.Varano Pasquale
2^B Prof. Simone Sergio
2^C Prof.ssa Poerio Rosa
2^D Prof.ssa Sestito Caterina
2^E Prof. Forciniti Michele
3^A Prof.ssa Longo Maria Rosaria
3^B Prof.ssa Stigliano Rita
3^C Prof.ssa Frandina Rossella
3^D Prof.ssa Massara Vincenza
4^A Prof.Vega Alberto
4^B Prof.Gerace Pasquale
4^C Prof.ssa D’Ambrosio Tommasina
4^D Prof.ssa Frandina Rosa Maria
5^A Prof.ssa Stellatelli Eleonora
5^B Prof.ssa Rubino Vincenza
5^C Prof.Grillo Maurizio
ITC
88
58.REFERENTI
Olimpiadi della Matematica
Proff. Corigliano Rosa- Simone Sergio
Ambiente e Salute Proff. Bilotta Serafina-Forciniti Michele
Ed. Stradale
Proff. DeVono Pierino- Marangolo Teresa
Legalità e Pari Opportunità Proff. Cortese Rosa- Conci Giuseppina
Laboratori Proff. Barretta- Santoro- Vega
Planetario
Proff. Devono- Vega
Biblioteca
Prof.ssa Rizza
Progettazione Proff. Muto- Nicotera - Menzano- Liguori Santoro - Vega
Invalsi
Proff. Amodeo - Bellezza
Progetto Qualità
Proff. Bevilacqua - Santoro- Vega - Vitale-
Clil
Prof. Vincenza Massara- Bruno Rosa
Progetto Lettura
Proff: Ripolo- Elia- Poerio Rosa
1ª A Prof.ssa Corigliano Rosa
2ªA Prof.ssa Fossetto Antonella
3ªA Prof.ssa Poerio Rossella
4ªA Prof.ssa Menzano Giuseppina
5ªA Prof.ssa Bruno Rosa
1ª B Prof.ssa Schirripa Mariella
2ªB Prof.ssa Cortese Rosa
3ªB Prof.ssa Ripolo Giovanna
4ªB Prof.ssa Critelli Graziella
5ªB Prof.ssa Cimino Maria Luigia
1ªC Prof.ssa Lucente Marcella
2ªC Prof.ssa Marangolo Teresa
3ªC Prof.ssa De Summa Elisabetta
4ªC Prof.ssa Via Caterina
5ªC Prof.ssa Carolei Maria Clara
3ªD Prof.ssa Muto Rosa
4ªD Prof.re Sestito Roberto
5ªD Prof.ssa Nicotera Silvana
1ªET Prof.ssa Agostino Marina
3ª E Prof.ssa Milelli Vincenzo
4ª E Prof. Muscò Raffaella
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Lega Navale
Prof. Guarascio Francesco
Su designazione del Collegio docenti si è costituito il nucleo RAV così composto:
Dott.ssa Romeo Antonella Presidente
Prof.ssa Nicotera Silvana Teresa Referente
Prof.ssa Massara Enza Componente
Prof.ssa Menzano Giuseppina Componente
Prof.ssa Poerio Rossella Componente
59.COMMISSIONE ELETTORALE
Prof. Guarascio Francesco MEMBRO EFFETTIVO
Prof.ssa Rizza Antonietta MEMBRO EFFETTIVO
60.COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
(Commi 1, 2 e 3 dell’art. 11 D.lgs. 297 del 16/4/94)
DOTT.SSA. ANTONELLA ROMEO PRESIDENTE
Prof.ssa Longo Maria Rosaria MEMBRO EFFETTIVO
Prof.ssa Massara Vincenza MEMBRO EFFETTIVO
Prof.ssa Marangolo Teresa MEMBRO EFFETTIVO
Prof.ssa Corigliano Rosa MEMBRO EFFETTIVO
Prof. Vega Alberto MEMBRO SUPPLENTE
Prof.ssa Elia Franca MEMBRO SUPPLENTE
61.PERSONALE ATA
DIRETTORE SERVIZI AMMINISTRATIVI CARMINE LEPERA
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
AREA AMMINISTRATIVA NICOLETTA PINA
AREA AMMINISTRATIVA ROMANO MARTINO PIETRO
AREA DELLA DIDATTICA DEFINO GIUSEPPE
AREA DEL PERSONALE SACCOMANNO COSTANZA
AREA DEL PERSONALE SINISCALCHI GIUSEPPINA
62.COLLABORATORI COORDINATI
90
GUERRINI GIORGIO
VONA MARIO
PUNZO ANTONIO
ADAMO GIUSEPPE
ASSISTENTI TECNICI
MACHEDA LUCIANO
TURRA’ LUIGI
GARA’ MAURIZIO
GUALTIERI GIUSEPPE
FRAGOMENI SONIA
FABIANO ANTONIO
COLLABORATORI SCOLASTICI
AUDIA MARTINO
BRIO LUCIANO
CHIARAVALLOTI ANNA
DI MARINO RAFFAELE
MACCHIONE RINALDO
TIGANO FRANCESCO
TROCINO GIOVANBATTISTA
ANANIA SALVATORE
MANICA COSTANTINO
SCARA’ FILIPPO
RIZZUTO LEONARDO
63.ORGANI COLLEGIALI
Collegio Docenti
Nel corrente Anno Scolastico il Collegio dei Docenti è così composto: (*)
1 PROF.SSA AGOSTINO MARINA
2 “ AMODEO ANTONELLA
3 PROF. BARRETTA FRANCESCO
4 PROF.SSA BELLEZZA MARIA, GRAZIELLA
5 PROF. BEVILACQUA ANTONIO
6 PROF.SSA BILARDI SIMONA
7 PROF. BILOTTA SERAFINA
8 PROF. BOMPIGNANO ANTONIO
9 PROF.SSA BOMPIGNANO LETTERINA
91
10 “ BRUNO ROSA MARIA
11 “ CAPPA ELVIRA
12 PROF. CAPRIA GAETANO
13 PROF.SSA CAROLEI MARIA CLARA
14 “ CATANZARO DANIELA
15 PROF. CIAMEI LUCA
16 PROF.SSA CIMINO LUIGIA MARIA
17 “ CONCI GIUSEPPINA
18 “ CORIGLIANO ROSA
19 “ CORTESE MARIA ISABELLA
20 “ CORTESE ROSA
21 “ CRITELLI MARIA GRAZIA
22 PROF.SSA D'AMBROSIO TOMMASINA
23 PROF. DE LUCA ANIELLO
24 PROF.SSA DE SUMMA ELISABETTA
25 PROF. DEVONO PIERINO
26 “ DONNICI ALDO
27 PROF.SSA ELIA FRANCA ANTONELLA
28 PROF. FABIANO ALFONSO
29 “ FAMA' ELIO
30 “ FAMIGLIETTI MARCIANO
31 “ FEDELE ROSARIO
32 PROF.SSA FEDERICO CARMELA BARBARA
33 PROF. FORCINITI MICHELE
34 PROF.SSA FOSSETTO ANTONELLA
35 “ FRANDINA ROSA MARIA
36 “ FRANDINA ROSSELLA
37 “ FRUSTILLO ROSARIA
92
38 PROF.SSA GALLUCCI ANGELA
39 PROF. GANGALE POMPEO GIUSEPPE
40 “ GERACE PASQUALE
41 “ GRILLO MAURIZIO
42 “ GUARASCIO FRANCESCO
43 PROF.SSA GUIDO RITA
44 “ INGAROZZA CATERINA
45 “ LARATTA MARIANGELA
46 PROF. LIGUORI LUCIANO
47 PROF.SSA LIOTTI ESTERINA
48 PROF. LONGO FRANCESCO
49 PROF.SSA LONGO MARIA ROSARIA
50 “ LORIA ENZA
51 “ LUCENTE MARCELLA
52 PROF. LUCHETTA ALESSANDRO
53 PROF.SSA MAIORANO ALESSANDRA
54 “ MANCUSO GIUSEPPINA
55 “ MARANGOLO TERESA
56 “ MASSARA VINCENZA
57 PROF. MAZZEI TEODORO
58 PROF.SSA MAZZEI TIZIANA
59 “ MENZANO GIUSEPPINA
60 PROF. MESORACA EMILIO
61 “ MILELLI VINCENZO
62 PROF.SSA MORRONE ANTONELLA
63 PROF. MURANO GUGLIELMO FERNANDO
64 PROF.SSA MUSCO RAFFAELA
65 “ MUTO ROSA
93
66 “ NAPOLI ERMELINDA
67 PROF. NAPOLITANO GIANLUIGI
68 PROF.SSA NICOTERA SILVANA TERESA
69 PROF. OLLA MAURIZIO
70 “ PALLONE MARINO
71 “ PANEBIANCO ALFONSO
72 “ PAPALEO DOMENICO
73 PROF.SSA PIZZIMENTI ALBA
74 PROF. PODELLA SALVATORE VINCENZO
75 PROF.SSA POERIO ROSELLA
76 “ POERIO ROSA
77 “ POLLIZZI BATTISTINA
78 PROF. RASPA LEONARDO
79 PROF.SSA RIPOLO GIOVANNA
80 “ RIZZA ANTONIETTA
81 “ ROMEO FRANCESCA
82 PROF. ROSSITTI MICHELE
83 PROF.SSA RUBINO VINCENZA
84 PROF. RUSSO LEONARDO
85 “ SANTORO ANTONIO
86 PROF.SSA SCHIRRIPA MARIA ANTONIA
87 PROF. SCICCHITANO RAFFAELE
88 PROF.SSA SESTITO CATERINA
89 PROF. SESTITO ROBERTO
90 “ SIMONE SERGIO
91 “ SORRENTINO TONINO
92 “ SPANO' FULVIO
93 “ SPINA GIOVANNI
94
94 PROF.SSA STELLATELLI ELEONORA
95 “ STIGLIANO RITA FRANCESCA
96 “ TODARELLO MARIA ROSA
97 PROF. VARANO PASQUALE
98 “ VEGA ALBERTO
99 PROF.SSA VIA CATERINA
100 “ VIOLI FRANCESCA
101 PROF.SSA VITALE MORENA
102 “ VRENNA ROSA
103 ZIPARO ROSALBA
Consiglio d’Istituto
PERSONALE DOCENTE:
PROF. CORIGLIANO ROSA
“ GUIDO RITA “ GRILLO MAURIZIO
“ LONGO MARIA ROSARIA “ MARANGOLO TERESA “ MASSARA
MESORACA SANTORO
VINCENZA
EMILIO ANTONIO
PERSONALE NON DOCENTE:
SIG. FRAGOMENI SONIA
“ MACHEDA LUCIANO
GENITORI:
SIG. SALICE CARLO SIG. SERRA GIOVANNI
SIG. SIG.
VEGA VRENNA
ALBERTO GIUSEPPE
ALUNNI:
SIG. CHIELLINO DAVIDE “ DE CICCO MARCO “ FANTASIA
SQUILLACE
ILARIA
GIULITTO
Giunta esecutiva
95
COGNOME E NONE COMPONENTE
ROMEO ANTONELLA DIRIGENTE SCOLASTICO
LEPERA CARMINE DIRETT. SERV. GEN. ED AMMINISTRATIVI
SANTORO ANTONIO DOCENTE
ATA
VEGA ALBERTO GENITORE
DE CICCO MARCO ANTONIO STUDENTE
ISTITUTO TECNOLOGICO
Componente Alunni nei Consigli di classe
1a A 1 COZZA
2 DE TURSI
1a B 1 VEGA
2 FERRARI
1a C 1 COSCO
2 GIGLIARANO
1a D 1 MALERBA
2 MEGNA
1a E 1 RIGA
2 SARPI
2a A 1 CATANZARO
2 ASTORINO
2a B 1 ARCURI
2 ARALDO
2a C 1 MILLESIMO
2 CLAUSI
2a D 1 CRESCENTE
2 CITERA’
2a E 1 MAMMOLITI
2 NICOLETTA
3a A 1 MALYUSHYTSKYY
2 MANNONE
96
3a B 1 SULLA
2 LONGO
3a C 1 DE VONA
2 RUSSO
3a D 1 PETTINATO
2 GUALTIERI
4a A 1 BONESSE
2 OLIVERIO
4a B 1 BURBELA
2 AVERSA
4a C 1 SANZONE
2 CIMINO
5a A 1 NICOLETTA
2 SILVA
5a B 1 RIZZA
2 GALATI
5a C 1 CHIARAVALLOTI
2 MONTALEONE
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “A. LUCIFERO”
Componente Alunni nei Consigli di classe
1a A 1 Lumare Beatrice
2 Chiellino Maria Grazia
1a B 1 Sanzo Serafina
2 Pistoia Caterina
1a C 1 Gentile Tania
2 Vasapollo Vincenzo
1a E 1 Carvelli Leonardo
2 Rizzo Rita
2a A 1 De Paola Anna
2 Scarriglia Mattia
2a B 1 Torchia Alessandro
97
2 Salerno Antonio
2a C 1 Iannone Serena
2 Pullano Francesco
3a A 1 Papandrea Chiara
2 Strada Gianfranco
3a B 1 Poerio Giovanni
2 Barbuto Giusy
3a C 1 Chiellino Giuliana
2 Agresta Marcello
3a D 1 Curto Giuseppe
2 Pugliese Michele
3a E 1 Rizzo Ylenia
2 Loria Serafina
4a A 1 Giancotti Giuseppe
2 Cristaldi Serena
4a B 1 Audino Bruno
2 Fragomeli Roberta
4a C 1 Marangolo Gaetano
2 Arena Arianna
4a D 1 Amoruso Giovanni
2 Simbari Valentina
4a E 1 Pirrò Carolina
2 Comito Laura
5a A 1 Gallo Emanuela
2 Caristo Federica
5a B 1 Marcucci Alessia
2 Iemma Giampiero
5a C 1 Fittante Antonio
2 Russo Viviana
5a D 1 Vrenna Francesca
2 Pullano Federica
98
CONSULTA PROVINCIALE
De Cicco
Marco Antonio
Sirianni Rosario
99
Il presente documento è flessibile e pertanto soggetto ad eventuali modifiche ed integrazioni da parte degli Organi Collegiali.
Il presente Documento è stato approvato dagli Organi Collegiali nell’anno scolastico 2014/2015.
Adottato dal Consiglio d’Istituto del 18/12/2014
CARTA DEI SERVIZI DELL’I.I.S. “M.CILIBERTO”
( Approvata nella seduta del Collegio Docenti del27/02/2014
e del CI del 03/03/2015 )
PRINCIPI FONDAMENTALI
100
La Carta dei servizi ,documento che ogni Ufficio della Pubblica Amministrazione è tenuto a fornire ai propri utenti, è stata istituita con Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 7/6/1995 pubblicato sulla G.U. no 138 del 15/06/1995. La carta dei servizi è il documento nel quale l’IIS CILIBERTO in ossequio delle
vigenti disposizioni di legge in quanto soggetto erogatore di pubblici servizi, predefinisce , con il coinvolgimento di tutte le forze scolastiche –DS-DSGA-docenti-
personale ATA OO.CC.-e rende noto all’esterno ( alunni, genitori, Enti Imprese) :
I criteri e le regole attraverso le quali la scuola persegue gli obiettivi didattici
ed educativi del proprio indirizzo;
Gli indirizzi generali cui è ispirata l’attività amministrativa e gestionale;
I fattori di qualità in termini di efficienza ed efficacia che l’utente si aspetta dalla erogazione del servizio scolastico;
Livelli o obiettivi quantitativi e/o qualitativi ai quali tende l’attività della
struttura organizzativa della scuola;
La valutazione del servizio e la possibilità di controllare costantemente le varie
attività proposte dalla scuola e di intervenire con opportune azioni correttive nella attività didattica e nella attività amministrativa;
Le procedure di controllo che l’utente ha a sua disposizione per segnalare
disfunzioni, evitando il ricorso immediato ad eventuale contenzioso;
PRINICI E CRITERI ATTUATIVI La Carta dei servizi dà concreta attuazione a quanto previsto dagli artt. 3, ,33 e 34
della Costituzione Italiana : art. 3 : " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art. 33,: " L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. "art. 34 : " La scuola è aperta a tutti. I capaci e meritevoli, anche se
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privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi..."
La Carta dei Servizi scolastici è quindi il documento attraverso il quale si sanciscono e si tutelano i seguenti diritti fondamentali:
1.UGUAGLIANZA 1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni
politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
2.IMPARZIALITA’E REGOLARITA’
2.1 I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni
collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme
sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
3.ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti
gli operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione
di handicap. 3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei
diritti e degli interessi dello studente.
4.DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello
stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).
4.2 L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e
della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.
5.PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA
5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola,
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nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard
generali del servizio. 5.2 Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività
extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori
dell’orario del servizio scolastico. 5.3 Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione
completa e trasparente. 5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si
informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità, nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.
5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali,
nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.
6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
6.1 La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e
contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di
ciascun indirizzo. 6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale
scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
PARTE I Area didattica
Il processo d’insegnamento e di apprendimento dell’IIS CILIBERTO è rivolto a promuovere la formazione e lo sviluppo umano,
culturale, civile e professionale degli allievi e, per questo motivo l’istituto favorirà una progettazione didattico-educativa qualificante e significativa
nel rispetto degli obiettivi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali .
103
Per questo motivo l’IIS CILIBERTO utilizzerà le conoscenze e le competenze professionali dei docenti, si avvarrà della collaborazione delle famiglie, delle
istituzioni, degli Enti per assicurare a tutti gli allievi una preparazione culturale e professionale idonea ad inserirli senza difficoltà sia nel processo produttivo sia nel
tessuto della società. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i
diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli studenti, avvalendosi della collaborazione di esperti anche estranei all’Amministrazione.
I principi ispiratori e promotori dell’azione didattica sono fissati nel Piano dell’Offerta Formativa nel quale sono indicati:
a) i caratteri, il tipo, i modi e le modalità della programmazione; b) i criteri operativi, le metodologie e le strategie;
c) i criteri di valutazione. L’attività didattica curriculare è comune e concordata per tutte le classi presenti
nell’Istituto nel rispetto delle linee generali indicate dai programmi ministeriali vigenti e dell’Autonomia Scolastica.
Alle attività didattiche vengono assegnati un numero di giorni effettivo per la validità dell’anno scolastico come da calendario scolastico regionale annuale
. Il Collegio dei Docenti, quale responsabile della qualità delle attività didattico-educative, individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra
diversi ordine e gradi, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli allievi.
L’adozione dei libri di testo e l’acquisto degli strumenti didattici sono dettati dalla validità culturale degli stessi, dalla loro funzione educativa con particolare riguardo
agli obiettivi formativi. Nell’assegnare i compiti da svolgere a casa, il docente non obererà di lavoro gli
allievi per lasciare loro il tempo di svolgere altre attività. I consigli di classe, e i singoli docenti all’inizio dell’anno scolastico elaborano la
propria programmazione didattica . La programmazione didattica impegna i docenti, gli alunni e le famiglie
a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali indicate nella stessa.
Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti, le cui funzioni sono illustrate nel P.O.F. Entro il primo mese di attività, il Dirigente Scolastico, acquisisce le proposte dei
responsabili dei Dipartimenti e dei Laboratori I dipartimenti sono coordinati da un docente referente, nominato dal Dirigente
Scolastico,che si avvale dell’ausilio di un segretario. Grande rilevanza nella programmazione didattica assumono i dipartimenti che hanno
compiti di intervenire nella programmazione disciplinare per competenze e per assi culturali nel rispetto della normativa vigente e di ricercare soluzioni unitarie per
l’adozione dei libri di testo .I dipartimenti hanno il compito inoltre di proporre iniziative di natura educativa-didattica-culturale che coinvolgano gli alunni
.
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ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO E APPROFONDIMENTO Sono programmate dai docenti o dai Consigli di classe e si svolgono a diversi livelli(
V.POF) Tali attività sono obbligatorie per quegli allievi il cui rendimento scolastico risulta
deficitario in alcune discipline. Il Consiglio di classe, nel promuovere questa attività, può avvalersi della
collaborazione dei genitori e può esonerare dalla frequenza dei corsi quegli allievi i cui genitori dichiarino di provvedere autonomamente al recupero delle lacune dei propri figli.
PARTE SECONDA
SERVIZI AMMINISTRATIVI 1)L’IIS Ciliberto individua, fissandone e pubblicandone i requisiti minimi e
garantendone altresì l’osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:
celerità delle procedure;
trasparenza;
informatizzazione dei servizi di segreteria;
tempi di attesa agli sportelli, compatibili con la dotazione organica del personale;
flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
2) Ai tini di un servizio più efficace ed efficiente per l’utenza, si può derogare dagli
standard fissati 3) La distribuzione dei moduli d’iscrizione è effettuata a vista nei giorni previsti, in un massimo di quindici minuti dalla consegna della domanda.
5) Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli d’iscrizione e
frequenza e di sette giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. 6) I certificati dell’ Esame di Stato, sostitutivi del Diploma sono consegnati, entro
due/tre giorni lavorativi a partire dal settimo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali, compatibilmente con la dotazione organica del
personale. 7) I documenti di valutazione degli allievi sono consegnanti direttamente dal
Dirigente scolastico o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.
8) L’ufficio di presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura comunicato mediante avvisi. Gli uffici di Segreteria garantiscono un orario di apertura al
pubblico, di mattina. 9) La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al
suo interno modalità di risposta che comprendono il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni.
MODALITÀ DELL’INFORMAZIONE 1)L’Istituto fornisce informazioni di carattere amministrativo ed assicura spazi ben
visibili all’informazione. In particolare sono predisposti:
tabella dell’orario
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organigramma degli Uffici
organigramma degli Organi Collegiali
organico del personale docente e A.T.A.
albi d’Istituto: sito web, bacheca scuola
Sono inoltre resi disponibili spazi per:
bacheca dei docenti bacheca degli studenti
bacheca dei genitori bacheca sindacale
2) Presso l’ingresso e presso gli Uffici è necessari a la presenza di operatori scolastici capaci di fornire all’utenza le prime informazioni. 3) Una copia del regolamento d’Istituto deve essere consegnata a tutti i nuovi iscritti.
PARTE TERZA CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
IGIENE: SICUREZZA E ACCOGLIENZA a) Le condizioni d’igiene e funzionalità dei locali e dei servizi della scuola sono
controllate dal personale ausiliario. b) La vigilanza degli allievi all’interno dell’edificio scolastico è affidata ai docenti e
al personale ausiliario. c) L’istituto si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate
(Provincia, Comune, genitori e degli utenti) affinché si attivino per garantire la sicurezza interna ed esterna (quest’ultima nell’ambito del circondario scolastico).
L’IIS Ciliberto si impegna per mantenere pulito accogliente e sicuro l’ambiente scolastico. Le modalità di erogazione dei servizi di pulizia sono stabiliti con ordini di
servizio dal Dirigente scolastico e dal DSGA. L’IIS Ciliberto si impegna a emanare disposizioni a tutto il personale affinché sia assicurata la continuità della vigilanza e della prevenzione dei comportamenti
pericolosi. L’IIS Ciliberto informa gli alunni, il personale tutto sulle norme di sicurezza da
rispettare e sui comportamenti da tenere in caso di emergenza; L’IIS Ciliberto assicura in proprio e con la collaborazione dell’Amministrazione
scolastica, la formazione del personale e degli alunni sui temi della sicurezza. Il documento di valutazione dei rischi è depositato in presidenza
, le norme sulla sicurezza sono contenute in un opuscolo consegnate all’alunno all’atto della iscrizione e, comunque, pubblicate sul
sito istituzionale. L’IIS Ciliberto dispone di due edifici scolastici: uno in via Siris e uno in via G.
Carducci. Oltre alle aule destinate all’attività didattica ordinaria , entrambi gli edifici dispongono di laboratori e sala professori
L’IIS Ciliberto dispone di -aula magna
-uffici amministrativi e presidenza l’IIS Ciliberto inoltre è dotato di palestra
I locali sono accessibili ai disabili e sono forniti di ascensore.
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PARTE QUARTA RECLAMI E VALUTAZIONI DEL SERVIZIO
I reclami, indirizzati al Dirigente scolastico, possono riguardare il servizio scolastico
sia amministrativo sia didattico, quando quest’ultimo non trovi soluzione nel Consiglio di Classe. I reclami devono essere comunicati in forma orale, scritta, per telefono o via mail e
seguire le procedure specificamente elaborate; devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, successivamente,
essere sottoscritti. Esiste la possibilità di utilizzare dei moduli disponibili all’entrata delle due sedi. I
reclami anonimi non vengono presi in considerazione. Il Dirigente scolastico, verificata la validità e la consistenza
del reclamo con un’opportuna e discreta indagine, risponde sempre in forma scritta con celerità, attivandosi per rimuovere le cause del reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, il reclamante è reso edotto del corretto destinatario.
Ogni anno il Dirigente scolastico redige una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti da sottoporre al Consiglio d’Istituto. Essa è inserita nella relazione generale del Consiglio sull’anno scolastico.
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Per raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una
rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale scolastico e agli studenti.
I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, devono
prevedere anche la possibilità di formulare proposte. All’epilogo di ogni anno scolastico, il Collegio Docenti redige una relazione sull’attività formativa della scuola
da sottoporre poi all’attenzione del Consiglio d’istituto.
PARTE QUINTA ATTUAZIONE
Le indicazioni contenute nella presente carta dei servizi si applicano fino a quando non intervengono cambiamenti organizzativi o disposizioni normative modificative
contenute nei contratti collettivi, in norme di legge o nelle direttive del MIUR.
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REGOLAMENTO DI
ISTITUTO
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(Art. 10 comma 3 lett. a D.L. 297/99)
APPROVATO DAGLI ORGANI COLLEGIALI delibere
25/09/2014 dal C.d.D. verb. n°3 25/09/2014 Commissario ad acta verbale n°3 18/12/2014 dal C.d.I.verb.n° 2
Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Antonella Romeo
Il Consiglio d’Istituto
VISTO l'art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;
VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;
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EMANA IL SEGUENTE REGOLAMENTO
INDICE: Premessa
Osservanza del Regolamento CAPO I
ORGANI COLLEGIALI
Art .1. Convocazione
Art.2.Validità sedute
Art.3. Discussione ordine del giorno
Art.4. Mozione d’ordine Art.5. Diritto d’intervento
Art.6.Dichiarazione di voto
Art.7. Votazioni
Art.8.Risoluzioni
Art.9.Processo Verbale Art.10.Surroga di membri cessati
Art.11. Programmazione
Art.12. Decadenza
Art.13.Discussioni
Art.14.Norme di funzionamento del Consiglio dell’Istituzione Scolastica Art.15.Norme di funzionamento della giunta del Consiglio dell’Istituzione Scolastica
Art.16.Norme di funzionamento del Collegio Docenti
Art.17.Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti
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Art.18Norme di funzionamento dei Consigli di classe
CAPO II
DOCENTI
Art.19.Indicazioni sui doveri dei docenti
CAPO III
PERSONALE AMMINISTRATIVO
Art.20.Doveri del personale amministrativo e tecnico
CAPO IV
COLLABORATORI SCOLASTICI
Art.21.Norme di comportamento e doveri dei collaboratorinscolastici
CAPO V
ALUNNI
Art.22.Norme di comportamento Art.23.Diritto di trasparenza didattica
Art.24.Assemblea studentesca
CAPO VI
GENITORI
Art.25.Indicazioni
Art.26.Diritto di assemblea
Art.27.Assemblea di classe
Art.28.Assemblea di plesso, scuola Art.29.Assemblea dell’Istituzione scolastica
Art.30.Accesso dei genitori nei locali scolastici
CAPO VII LABORATORI
Art.31.Uso dei laboratori
Art.32.Sussidi didattici
Art.33Diritto d’autore
Art.34Sala e strutture audiovisive Art.35.Uso esterno della strumentazione tecnica(macchina fotografica,telecamera,portatili,sussidi vari)
Art.36.Biblioteca/mediateca
Art.37.Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’Istituto
Art.38.Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
CAPO VIII
SICUREZZA
Art.39.Norme di comportamento
CAPO IX
COMUNICAZIONI
Art.40.Distribuzione materiale informatico e pubblicitario
Art.41.Comunicazioni docenti-genitori
Art.42.Informazione sul Piano dell’offerta formativa
CAPO X ACCESSO AL PUBBLICO
Art.43.Accesso degli estranei ai locali scolastici
CAPO IX
CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA
Art.44.Accesso e sosta
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APPENDICI
A. Regolamento Viaggi ed uscite d’istruzione, Attività Di Orientamento in entrata ed in uscita
B. Regolamento rete informatica d’istituto
C. Procedura per la denuncia degli infortuni
D. Acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture
E. Regolamento contenente i criteri dell’assenso per l’autorizzazione alla concessione in uso temporaneo dei locali
scolastici
F. Regolamento concernente la determinazione dei criteri per l’assegnazione di beni in uso gratuito ai sensi dell’art.
39 D.I. n. 44 del 1/02/2001:
G. : Regolamento per la disciplina degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni
PREMESSA
Il presente Regolamento:
è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, emanato con il D.P.R. 24/06/1998 n°249 e modificato con D.P.R. n°235 del 21/11/2007,del regolamento
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 08/03/1999 n° 275, del D.P.R. 10/10/1996, n° 567, e sue modificazioni e integrazioni;
è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato del quale è parte integrante.
OSSERVANZA DEL REGOLAMENTO
Il presente Regolamento, adottato dal Consiglio di Istituto, ai sensi del’art.10.3,comma a, del D.lg.297/1994 ha carattere vincolante. È uno strumento a carattere formativo, che definisce le
corrette norme relazionali e procedurali alle quali fa riferimento, il cui rispetto fa della scuola un luogo di crescita morale e culturale, di partecipazione democratica e consapevole.
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Le norme del presente regolamento sono considerate integrative e/o applicative delle norme di Legge in vigore, alle quali fanno comunque riferimento ed alle quali ci si dovrà richiamare per
esigenze interpretative e/o per lacune del presente regolamento. Tutte le componenti: genitori, alunni, personale dirigente, docente e non docente sono tenute alla scrupolosa osservanza delle norme in esso contenute e si impegnano a farle osservare.
È inoltre possibile dotarsi di altri regolamenti specifici per regolamentare singole discipline di rilevanza interna all’Istituto. Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio d’Istituto
anche per proposta delle singole componenti scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la Comunità scolastica.
CAPO I
ORGANI COLLEGIALI
Art. 1.Convocazione L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Org ano Collegiale stesso
o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente,
è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno
24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più
rapido.La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve
essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
Art. 2.Validità sedute La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di
almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.
Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.
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Art. 3.Discussione ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in
cui il segretario è individuato per legge.
E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in cui compaiono
nell'avviso di convocazione.
Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono
aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti, o a maggioranza dei voti.
Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono essere adottate su proposta della
G.E.
L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa
approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg.
Art. 4.Mozione d'ordine Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione
d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione
dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche
durante la discussione.
Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.
Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese.
L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al
quale si riferisce.
Art. 5.Diritto di intervento Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo
l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.
Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e
quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.
Art. 6.Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazion i di voto, con le
quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i
motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.
Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per
proporre mozioni d'ordine
Art. 7.Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese, per tacito assenzo, per alzata di mano ovvero per appello nominale ad
alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.
La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.
Le sole votazioni concernenti persone si prendono a s crutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete.
La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.
I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere leg ale l’adunanza, ma
non nel numero dei votanti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali
prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.
La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere
ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.
Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione
conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.
Art. 8.Risoluzioni I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire
indirizzi dell'organo su specifici argomenti.
Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.
114
Art. 9.Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi
presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con
relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'odg.
Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto
dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e
nulli).
Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.
Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla
materia oggetto della deliberazione.
I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del
segretario sul verbale.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal
Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno
scolastico.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:
essere redatti direttamente sul registro;
se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da
segretario e Presidente in ogni pagina;
se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e
vidimate dal Dirigente Scolastico.
Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con la convocazione della
seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse pos sibile per
ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva.
Art. 10.Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.
22 del D.P.R. 416/74.
Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo
degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.
I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.
Art. 11.Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze,
allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date,
prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la
necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 12.Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o
non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi.
Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
Art. 13.Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per
iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.
L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.
In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.
Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili.
Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo
Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo.
Art. 14.Norme di funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica l. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è
disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori
membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i
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genitori membri del C.I.S. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti
rapportata al numero dei componenti del C.I.S.
3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa
dei votanti, sempre che s iano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la
votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).
4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio
stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del
Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anzia no di età.
5. II C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. l .
6. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta
Esecutiva.
7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva.
8. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., i singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del
giorno della riunione successiva.
9. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire
commissioni.
10. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali
commissioni di lavoro e/o di s tudio.
11. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle
varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.
12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I.S.; svolgono la propria attività
secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro
coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato
preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale.
13. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono
pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti
rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.
14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corret to il Presidente ha il
potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.
15. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale,
sottoscritta dal segretario del Consiglio, dei testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.
16. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia
della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni.
17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono
consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta,
indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta c motivata in
tutti gli altri casi.
18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo co ntraria richiesta
dell'interessato.
19. II consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le
giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta. sarà dichiarato decaduto dal C.I.S. con
votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano
ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio. il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere
giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.I.S.
Art. 15.Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione
Scolastica 1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel
suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo
modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.
2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il
DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.
3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta
informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.
Art. 16.Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunis ce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato
ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria
ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia
richiesta.
3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di
lavoro e/o di studio.
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4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie
componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le
commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.
Art. 17. Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli
insegnanti 1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal DS:
-in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a
norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;
-alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli
artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;
-ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 18.Norme di funzionamento dei Consigli di Classe 1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a
seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei
docenti.
2. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni
concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
CAPO II
DOCENTI
Art. 19.Indicazioni sui doveri dei docenti: 1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni.
2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni
precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione, se l'assenza è superiore a cinque
giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro
continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.
3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e
ammetterlo in classe.
4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere
l'autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. I docenti delle classi, se lo ritengono opportuno, possono
autorizzare l’uscita anticipata degli alunni solo in presenza di uno dei genitori, il quale apporrà la propria firma sul
libretto delle comunicazioni con la famiglia. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe
l'ora in cui l'alunno è uscito e manda il tagliando del libretto in portineria, che poi sarà portato nella segreteria didattica.
5. I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico: una copia
da inserire nel registro di classe ed una in segreteria.
6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.
7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.
8. Durante l'intervallo i docenti hanno l’obbligo di vigilare sugli alunni in sinergia con gli altri colleghi ed il personale
ATA.
9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi
seriamente motivati.
10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico
o un collega affinché vigili sulla classe.
11. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale
scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire
dell'aula senza creare problemi.
12. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano
riposti negli appositi spazi.
13. Gli insegnanti dell’ultima ora predispongono l’uscita ordinata degli alunni.
14. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni
sulle tematiche della sicurezza.
15. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossich e o dannose per
gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc… Prima di proporre agli alunni
attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite
comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.
16. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di
sicurezza.
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17. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in
qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.
18. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza.
19. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengono risarciti dal
responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in
C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
20. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un
rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
21. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e
gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati.
22. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
23. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la
telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che
effettua la telefonata e sinteticamente l'oggetto della telefonata.
24. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte tramite
diario.
25. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se da un lato
ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una
certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte
errate in situazioni di difficoltà.
26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione
della presidenza.
CAPO III
PERSONALE AMMINISTRATIVO
Art. 20.Doveri del personale amministrativo e tecnico 1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione
delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del s ervizio e per il conseguimento delle finalità educative.
2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro
ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il loro nome.
3. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
4. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione
amministrativa prevista dalla legge.
5. Collabora con i docenti.
6. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a
determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o
attorno alla scuola si muovono.
7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel
registro del personale.
CAPO IV
COLLABORATORI SCOLASTICI
Art. 21.Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici: 1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo
le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale.
2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e
collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.
3. I collaboratori scolastici:
indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;
devono essere sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;
sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;
collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante
dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e nella predispo sizione degli elenchi dei partecipanti al
servizio;
favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;
118
vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite
degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione;
riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, so stano nei corridoi;
sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;
impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria
pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;
sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di
educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
evitano di parlare ad alta voce;
tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi
di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente
Scolastico;
invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola.
A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da
insegnamento;
prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto,
tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;
sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.
4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in
Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla
sostituzione.
5. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di
uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno,
dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha
richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.
6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno
controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:
che tutte le luci siano spente;
che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;
che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.
7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli
avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati a l
personale tutto.
8. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamen to dei locali e di controllare
quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.
CAPO V
ALUNNI Art. 22.Norme di comportamento: 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei comp agni, lo
stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.
2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola é obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e
programmate in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla autogiustificazione
delle assenze; i minori devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.
3. Gli alunni entrano alle ore 8:05; gli alunni che utilizzano la bicicletta possono posteggiarla nel cortile interno
purché ciò avvenga tra le ore 7:55 e le ore 8:05 in modo da consentire al collaboratore scolastico di aprire e
chiudere il cancello di accesso al cortile; è consentito agli alunni, prima dell'ingresso in scuola, di accedere al
giardino interno dove devono mantenere un comportamento corretto. La scuola, in ogni caso, non si assume
alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso.
4. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo
tramite il libretto.
119
5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola
e famiglia. 1 genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli
insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.
6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono essere presentate al rientro in
classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul
registro. Se l'assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica.
L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, se minore, dovrà essere accompagnato da uno dei
genitori e da chi ne fa le veci; se maggiorenne dovrà giustificare direttamente al Dirigente Scolastico. In caso di
ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni
scritte alle famiglie anche degli alunni maggiorenni.
7. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i
genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare
personalmente lo studente (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenn e che dovrà essere munita di
documento di riconoscimento).
8. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il CdC informerà per iscritto la
famiglia.
9. In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono p resentare regolare giustificazione, fatte salve le
competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli
alunni presenti comunque non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né de vono in alcun modo
risentire della particolare circostanza.
10. A1 cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un
comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei
corridoi c nelle aule, ecc...
11. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti. in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione
e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
12. Durante l’intervallo sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e
scendere le scale, ecc... ): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnant i e dei collaboratori scolastici.
13. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.
14. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunn i sia all'interno della
scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.
15. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli
correttamente.
16. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che
non rispettano queste regole.
17. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori sco lastici che assicurano,
con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della
sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.
18. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente
Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.
Per la pratica dell'attività sportiva integrativa. per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l'iscrizione ai
corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.
19. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti c le lezioni c l'eventuale merenda. Non è
consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di
eventuali furti.
20. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scu ola gli affida: coloro
che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuo la o del Comune saranno invitati a risarcire i
danni.
21. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.
Art. 23.Diritto di trasparenza nella didattica: L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno
posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe.
I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.
La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di
autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio
rendimento.
Art. 24.Assemblea studentesca di Istituto 1. Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità previste dagli articoli 12,
13 e 14 del T.U. del 16/4/94 n° 297.
2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei
problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.
3. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.
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4. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea
di classi parallele.
5. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o formulare proposte direttamente al
consiglio di istituto.
6. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al consiglio d'istituto.
7. E' consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese nel limite delle ore di lezione di una giornata ed
una di classe al mese nel limite di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della
settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni,
subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in
numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e
scientifici, indicati dagli alunni unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve
essere autorizzata dal consiglio d'istituto.
8. A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di
ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
9. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o di istituto possono
assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino.
10. L'assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al
consiglio d'istituto.
11. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta
del 10% degli alunni.
12. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente presentat i al Dirigente
Scolastico.
13. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea, garantisce l'esercizio democratico
dei diritti dei partecipanti.
14. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constata
impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.
15. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell'assemblea studentesca di istituto.
CAPO VI
GENITORI
Art. 25.Indicazioni: 1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere
di condividere con la scuola tale importante compito. 2. Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:
trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro
formazione culturale:
stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di
fattivo sostegno;
controllare leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;
partecipare con regolarità alle riunioni previste;
favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; osservare le modalità di
giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
sostenere gli insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa; educare ad un comportamento
corretto durante la mensa.
3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo rich ieda o quando venga
fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario
di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli a lunni
una cartolina di convocazione.
4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo.
Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che g li alunni
presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non
scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.
5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad
utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i
docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di
riunioni suggerite dai genitori stessi.
121
Art. 26.Diritto di Assemblea: 1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste
dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.
2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.
3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe/ sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione Scolastica.
Art. 27.Assemblea di classe 1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Classe.
2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta:
a) dagli insegnanti;
b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.
3. II Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a
diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.
6. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e g li insegnanti di classe.
Art. 28.Assemblea di plesso, scuola:
1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Classe, eletto dall'assemblea.
2. L'Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque g iorni.
3. La convocazione può essere richiesta:
a) da un terzo dei genitori componenti i Consigli di Classe;
b) dalla metà degli insegnanti plesso/scuola;
c) da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola.
4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a
diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
6. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti even tualmente presenti o da
un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea.
7. Copia del verbale viene inviata alla Scuola.
8. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d'Istituto e gli insegnanti del plesso.
Art. 29.Assemblea dell'Istituzione Scolastica: l. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Classe, eletto dall'assemblea. 2. L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.
3. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta:
a) da 50 genitori;
b) da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Classe;
c) dal Consiglio d'Istituto;
d) dal Dirigente Scolastico.
4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a
diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a
cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente.
6. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.
7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti.
Art. 30.Accesso dei genitori nei locali scolastici: 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività
didattiche. 2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche è consentito esclusivamente in caso di uscita
anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività
didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno.
3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.
CAPO VII
122
LABORATORI
Art. 31.Uso dei laboratori e aule speciali 1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla
responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub consegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del
materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre
interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc... 2. II responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con
il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.
3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laborato rio o il docente
di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la
situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di
individuare eventuali responsabili.
4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di
preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei
limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del
materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di
studenti.
7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione di verificare l'integrità di ogni singola
postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare
danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.
8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercita zioni svolte con
la classe ed ogni evento inerente alle stesse.
Art. 32.Sussidi didattici: 1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e
consultabile presso ogni plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori. I
docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei
sussidi.
Art. 33.Diritto d'autore: 1. I1 materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i
docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Art. 34.Sala e strutture audiovisive 1. La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana
successiva. In caso di più richieste relative al la stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa
deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito
un numero inferiore di volte o, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore.
Art. 35.Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere,
portatili, sussidi vari, ecc.) 1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente
Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del
responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli
strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le
eventuali segnalazioni di danno.
Art. 36.Biblioteca/Mediateca 1. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita de lla scuola, essa è
accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A. dalle ore 08.20 alle
ore 13.20.
2. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario,
audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuo verne l’uso da parte di alunni
e docenti.
123
3. I1 Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovrintendere al suo
funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito.
l'aggiornamento della schedatura e del catalogo.
4. Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente
pubblicizzato .
5. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed
informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici
espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.
6. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario. audiovisivo e/o
informatico .
7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc...
8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nes sun altro ha
richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni,
compatibilmente con la programmazione dei docenti.
9. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico.
10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di
sei mesi. I costi relativi ai libri -o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il
danno.
Art. 37.Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto 1. Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area
sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di
funzionamento delle singole infrastrutture in orario curriculare e al coordinamento delle iniziative
extracurriculari.
2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico
in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica.
Art. 38.Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice,
ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, posso no essere utilizzate da tutte le
cornponenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso utilizzo degli strumenti della
scuola per scopi personali.
2. Nella scuola è ubicato un centro stampa dove sono presenti operatori addetti al servizio duplicazione e
fascicolatura. Le modalità di utilizzo e l'orario del centro stampa sono resi pubblici all'inizio di ogni anno
scolastico.
3. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al perso nale incaricato.
4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre giorni il materiale da
riprodurre.
5. L'uso della la fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni c dagli insegnanti, nei
limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente.
6. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il
numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi, i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
CAPO VIII
SICUREZZA
Art. 39.Norme di comportamento 1. Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano
distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro; 2. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore:
3. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici
cartelli o indicate dai propri superiori;
4. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
5. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza, in
casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;
124
6. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per le
scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale
come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;
7. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
8. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o
impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di
sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale
circolazione;
9. Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto; non si devono
utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;
10. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;
11. In caso di infortunio riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento;
12. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta:
13. Non circolare né sostare nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa
autorizzazione dei superiori.
14. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;
15. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
16. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
17. Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel ruolo più idoneo evitando l'uso di mezzi di
fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;
18. Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e
di buona tecnica;
19. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria dove essere concordata con il proprio responsabile;
20. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc. ) mantenere la s chiena eretta e
le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe.
21. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario
appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
22. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
23. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;
24. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavora re nella scuola;
25. Negli archivi, il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm; Riporre le chiavi nelle apposite
bacheche, dopo l'uso;
26. L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.
CAPO IX
COMUNICAZIONI
Art. 40.Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle clas si, o comunque
nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico
(giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).
3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali. ecc....
4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
5. lI Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
6. Per gli alunni si prevede di:
a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l'organizzazione della scuo la;
b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale,
inviato da Enti istituzionali;
c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio gestite da Enti,
Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua tini di lucro.
Art. 41.Comunicazioni docenti - genitori 1. Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un'ora per i colloqui, su appun tamento, con i genitori
e con gli alunni maggiorenni.
2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre,
qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo
i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle
famiglie le valutazioni quadrimestrali .
125
E’ in adozione il registro elettronico che consente ai genitori di conoscere gli esiti formativi e facilita la
comunicazione con le famiglie .
Art. 42.Informazione sul Piano dell'offerta formativa 1. All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle
famiglie le opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche
e formative facoltative e/o opzionali.
2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo tempi e modalità che
tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in
lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti
che devono essere portati a conoscenza di tutti.
CAPO X
ACCESSO DEL PUBBLICO
Art. 43.Accesso di estranei ai locali scolastici 1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di esperti a supporto dell'attività
didattica chiederanno. di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei
locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa
responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o
suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa que lla in cui presta servizio di
vigilanza il collaboratore scolastico addetto.
4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto
per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di presidenza e di segreteria durante l'orario di
apertura dei medesimi.
5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accede re ai locali scolastici
per l'espletamento delle loro funzioni. 6. 1 signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento
CAPO XI
CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA
Art. 44.Accesso e sosta 1. E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci di
alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni.
2. L'accesso ed il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati di pertinenza della scuola sono riservati
agli insegnanti ed al personale A.T.A.. Gli alunni che usano automobili ed intendono usufruire del parcheggio
devono inoltrare domanda scritta al Dirigente Scolastico, il quale concede l'autorizzazione nei limiti di capienza
ed agibilità dell'area.
3. I genitori degli alunni minorenni, e i maggiorenni per loro conto, per il parcheggio dei motorini devono inoltrare
formale richiesta di autorizzazione alla Presidenza, su apposito modulo. In esso sono riportate le dichiarazioni di
responsabilità e gli obblighi d'uso che i genitori, per i minorenni, devono sottoscrivere per ottenere
l'autorizzazione.
4. Moto, motorini e biciclette devono essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamen te nelle aree destinate a
raccogliere tali mezzi.
5. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui
trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi.
6. I mezzi devono procedere a passo d'uomo e con prudenza allorché transitano in aree interne di
pertinenza della scuola.
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7. In casi di emergenza per comportamenti non prudenti e quando si ravvisano difficoltà di funzionamento o di uso
degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere
restrittivo.
8. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura sco lastica sono
autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza.
APPENDICE A
REGOLAMENTO VIAGGI , USCITE D'ISTRUZIONE,ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO IN ENTRATA ED IN USCITA
1. La scuola considera í viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico
o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrat ivi, la partecipazione ad attività teatrali e
sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a
campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e
qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione
2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e verranno effettuate con la collaborazione di tutti
i docenti,
3 II Consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le
attività previste dalla programmazione collegiale e l'effettivo possibilità di svolgimento e nell’ipotesi di valutazione
positiva, indica gli accompagnatori, compreso l'accompagnatore referente.
4 Se l’iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1 ogni 15 alunni; un
accompagnatore ogni uno o due alunni in situazione di handicap secondo le occorrenze. La funzione di accompagnatore
può essere svolta anche dai collaboratori scolastici Nel designare gli accompagnatori í Consigli di classe, provvederanno
ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. E’ auspicabile che gli
accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio interessato. Se l'insegnante accompagnatore presta servizio in altri
plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni.
5 Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e
dei Viaggi Didattici della scuola:
6 Le proposte devono essere approvate dai Consigli almeno 60gg prima della data dell'uscita o del viaggio,
salvo casi eccezionali, per dare modo al Collegio dei Docenti di approvare l'iniziativa e farla rientrare nel Piano delle
Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola
7 Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite
guidate per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa
l’autorizzazione è pari all' 67% (2/3 ) degli alunni frequentanti la classe.
8 II Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un coordinatore del Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della
scuola.
9 Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.
10 II docente referente, dopo l'approvazione del Consiglio di Classe, presenta al Coordinatore gli appos iti moduli
correttamente compilati e sottoscritti (i moduli dovranno essere richiesti al coordinatore) almeno 30gg prima della data
dell'uscita o del viaggio per dare modo alla Giunta Esecutiva dì scegliere ed approvare i preventivi di spesa.
11 Qualora, eccezionalmente, si offrisse l'opportunità di una visita guidata (senza pernottamento) in occasione di mostre o
di altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, si impone comunque dì presentare tutta la
documentazione necessaria non altre il 10 giorno precedente la partenza prevista.
12 II Consiglio dell'Istituzione Scolastica può provvedere su richiesta scritta e motivata ad un contributo (massimo il 50%
di due quote di partecipazione).
12 Il numero degli alunni per docente accompagnatore non può superare 15/18(max).
13 Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10 giorno prima della partenza.
14 II Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia un attestato che riporti le generalità del soggetto e una fot o
dello stesso legata da timbro a secco (in sostituzione del tesserino rilasciato dall'anagrafe) (art. 293 TULPS)
16 A norma di Legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazione dovranno essere
versate sul c/c bancario dell’ Istituto dalle singole famiglie o dal docente referente o da un genitore incaricato.
17 I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici
della scuola compreso il numero dei fax.
18 I docenti accompagnatori al rientro devono relazionare, con una sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe.
19 In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà, attraverso un sondaggio riservato tra le famiglie,
acquisire il parere favorevole al 67% (2/3 almeno, degli alunni).
20 Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio dell’Istituzione Scolastica,
127
21 L'uscita o il viaggio costituiscono vera e proprio attività complementare dello scuola; quindi vigono le stesse norme che
regolano le attività didattiche. 22. La programmazione educativa dell’IIS contempla attività di orientamento si in entrata che in uscita (Università e
mondo del lavoro), prevedendo, oltre alle attività in orario curricolare, iniziative extracurricolari compresi gli stage,
secondo i seguenti criteri organizzativi:
a. Percorsi di orientamento in entrata e di accoglienza per le classi prime, svolti in orario sia curricolare che
extracurricolare; percorsi per le classi quinte
b. Per le pre-iscrizioni all’Università gli studenti delle classi quinte possono collegarsi ai siti delle facoltà
utilizzando l’aula di informatica.
APPENDICE B
REGOLAMENTO RETE INFORMATICA D'ISTITUTO
Norme generali
1. Ogni anno il Dirigente Scolastico individua un Responsabile in ogni plesso per la Rete e per i laboratori
d'informatica.
2. II personale che opera con la rete deve settimanalmente provvedere ad effettuare copie di backup del lavoro
svolto. Tali supporti dovranno essere custoditi in luogo sicuro. II riutilizzo di supporti di memorizzazione per
altri scopi deve prima prevedere la loro formattazione.
3. Gli allievi, gli esterni ed il personale non preposto non possono accedere, né fisicamente né
informaticamente, ai siti in cui sono custoditi dati e/o informazion i sensibili.
4. II calendario delle lezioni con utilizzo dei laboratori e delle postazioni di informatica deve essere stabilito dagli
incaricati della stesura dell'orario all'inizio di ogni anno scolastico in coordinamento con il Responsabile.
5. L'accesso ai laboratori e/o alle postazioni di informatica in altri momenti deve essere autorizzato e concordato
con la Presidenza o con il Responsabile. I collaboratori scolastici riceveranno il calendario con le
autorizzazioni.
6. I docenti che accompagnano gruppi di allievi devono stabilire per ognuno di loro la postazione che
occuperà per tutto l'anno scolastico; i docenti compileranno lo schema-piantina e consegneranno copia al
Responsabile.
7. Copia di tutti gli schemi-piantina sarà consegnato a cura del responsabile al Preside che conserverà
nella cassaforte.
8. Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero malfunzionamenti
o mancanze si dovrà riferire prontamente, senza manipolare alcunché, al Responsabile o alla Presidenza.
9. Nei laboratori gli allievi dovranno compilare il modulo di postazione sul qua le annoteranno data, orario di
utilizzo, classe e nominativi.
10. La richiesta ed il conseguente spostamento di apparecchiature multimediali in altro laboratorio o in
aula, se non previsto nel piano orario di utilizzo, deve essere richiesto con congruo anticipo al Responsabile.
11. Gli allievi devono sistemare gli zaini in zona del laboratorio che non impedisca un regolare sfollamento
e non si arrechi danno agli impianti, altrimenti devono lasciarli fuori in corridoio.
12. Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le cas se o qualunque altra attrezzatura o
stampato senza autorizzazione del Responsabile.
13. II personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di
spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o ingerire liquidi nei laboratori: le briciole
possono causare malfunzionamenti nelle tastiera e/o nelle altre periferiche.
14. E’ possibile l'utilizzo di floppy-disk, CD o DVD personali solo previa autorizzazione del Responsabile.
15. L'uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a una preventiva anteprima di
stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro.
16. Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non vi siano cartacce o
rifiuti e che tutte le apparecchiature elettriche siano spente.
17. In ogni ambiente è conservata la manualistica, opportunamente numerata, del software e dell'hardware delle
postazioni presenti. Per accedere alla manualistica e ai CD o ai floppy relativi occorrerà riferirsi al
Responsabile.
18. Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati dai Res ponsabili senza
alcun preavviso. Si consiglia pertanto di salvare i dati nei supporti di memoria in dotazione o nelle apposite cartelle di
backup previste.
19. Periodicamente il Responsabile provvederà a coordinare l’aggiornamento dei software antivirus e a verificare la consistenza
dei firewall.
20. La violazione del presente Regolamento potrà comportare la temporanea o permanente sospensione dell'accesso ad internet
e/o alle risorse informatiche.
128
Policy d'istituto
21. Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall'Istituzione Scolastica.
22. E’ vietato cancellare o alterare file presenti in hard disk.
23. Gli utenti possono utilizzare le postazioni dell'Istituto per accedere in Internet solo per scopi didattici o
collegati alle attività di lavoro degli uffici.
24. I software installati sono ad esclusivo uso didattico. Chiunque abbia biso gno di aggiornamenti o nuovi
applicativi da acquistare deve farne richiesta al Responsabile tramite l'apposito modulo.
25. Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione del
Responsabile e solo nel caso si tratti di free software.
26. Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di
licenza di utilizzo (l'elenco del software di cui la scuola possiede licenza è a disposizione per la consultazione nei
laboratori; in ogni caso ci si può riferire al Responsabile). Si richiama l'osservanza delle norme per il rispetto del
diritto d'autore e del copyright.
27. E' vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà di espressione.
28. E' vietato leggere o consultare le tracce di navigazione di altri utenti.
29. Non si devono inviare ad alcuno fotografie personali, di amici o di compagni.
30. E' vietato connettersi a siti proibiti.
31. II software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varia natura.
Leggere sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o
redistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.
32. E' vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare dì impedire la propria identificazione.
33. E' vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.
34. Occorre rispettare le regole di buon comportamento in rete (net-quette).
35. 35. In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.
36. Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi e computer
della rete, violare la privacy di altri utenti della rete leggendo o intercet tando la posta elettronica loro destinata,
compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan
horses, ecc.) costruiti appositamente, costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili.
37. I docenti d'aula discuteranno con gli allievi della policy della scuola e degli eventuali problemi che
possono verificarsi nell'applicazione delle regole relative all'uso di internet.
Account 38. Gli utenti che otterranno un account per l'ingresso nella rete d'Istituto dovranno prendere visione del
presente Regolamento e firmare in calce.
39. Gli allievi accederanno alla rete tramite un account di classe e dei diritti da esso gestiti a cura del
Responsabile.
40. II personale può acquisire il diritto all'accesso alla rete completo, locale o remoto, richiedendolo al
Responsabile previa autorizzazione del DS.
41. Per tutti gli account va indicata una data di presumibile scadenza al termine della quale l'account verrà
automaticamente disabilitato per motivi di sicurezza salvo proroga.
42. Verificata la disponibilità di prese per la connessione fisica e di indirizzi di rete, qualunque dipendente
dell'istituto può richiedere di connettere alla rete locale dell'istituzione Scolastica altri calcolatori utili per le
proprie attività didattiche. La connessione è possibile previa autorizzazione dei Responsabile o del DS.
43. Per la connessione temporanea di macchine di visitatori è disponibile un numero di rete, che verrà reso
noto dal Responsabile previa autorizzazione dei Dirigente Scolostico. Tali connessioni saranno annotate
sull'apposito registro che riporterà anche gli eventuali collegamenti Internet.
44. Tutti i dipendenti, docenti, assistenti, collaboratori e allievi secondo disponibilità e previa autorizzazione
del Dirigente Scolastico possono richiedere un account di mail, per la posta.
45. Chiedere un account comporta l'accettazione implicita delle norme d'uso per le macchine comuni e delle
norme previste nei commi precedenti.
Internet 46. Il Responsabile coordina la configurazione dei software di navigazione, con limitazione dei siti proibiti.
47. E' vietato alterare le opzioni del software di navigazione.
48. L'utilizzo di Internet è disciplinato tramite specifca prenotazione da parte degli allievi interessati, il
servizio è comunque da utilizzare per soli scopi didattici e di ricerca da dettagliare e giustificare al momento della
richiesta di prenotazione.
49. Gli allievi dovranno trascrivere su apposito registro i collegamenti ad internet indicando data, orario e
durata dei collegamenti, classe e nominativo.
129
50. L'Istituzione Scolastica possiede un sito web per il quale è stato nominato un Referente. E' possibile
richiedere la pubblicazione sul sito di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata ed eventualmente autorizzata
dal referente. La pubblicazione in rete di foto di allievi è da evitare. Se ciò non fos se possibile occorre acquisire la
liberatoria da parte dei genitori e possibilmente sfocare, con gli appositi software di ritocco fotografico, i volti.
51. Il referente del sito web dell'istituzione assicura che il file delle Frequestiy Asked Questions (FAQ) venga
oggiornato a intervalli regolari quindicinali. Il Responsabile provvede periodicamente a memorizzore su CD i log
di navigazione e lo consegna al DS che lo conserva ìn cassaforte
52. Gli allievi possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrascolastico dalle postazioni presenti nella
Medioteca Scolastica
53. I docenti possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrascolastico dalle postazioni presenti nell'aula
docenti.
54. Nel caso di invii di mail a gruppi di destinatari si devono evitare liste dì indirizzi nei campi "To:" o `Cc:" e si
utilizza il campo "Bcc:".
55. Non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute: non aprire allegati con estensione exe, corn, bo t,
riferirsi sempre al docente d'aula o al Responsabile.
56. Prima di scaricare documenti o file da Internet chiedere al docente dell’aula. Chiedere sempre il permesso
prima di iscriversi a qualche concorso o prima dì riferire l'indirizzo della scuola.
57. Riferire al Responsabile o al docente dell’aula se qualcuno invia immagini che infastidiscono e non
rispondere.
58. Se qualcuno su internet chiede un incontro di persona, riferirlo al docente dell’aula. Le persone che si
incontrano su internet sono degli estranei, e non sempre sono quello che dicono di essere.
59. Chiedere l'autorizzazione al Responsabile per sottoscrivere una news -letter o una chat- room.
60. Il docente dell'aula curerà che gli allievi registrino gli accessi ad Internet, darà chiare indicazioni su come
devono utilizzare internet, la posta elettronica.
61. Le password devono avere un minimo di 8 caratteri, cifre e lettere, possibilmente minuscole e maiuscole
(esempio di password sC52uOla). Sono da evitare la ripetizione di due parole brevi anche rovesciate (es. melapera,
melaalem), le cifre all'inizio o in fondo alla password (es. nicola57), riferimenti espliciti alla propria persona,
famiglia, scuola (es. giovanetti, smsvico3), l'utilizzo dello username come password o sequenze scontate e nomi
comuni. Si suggerisce di utilizzare le iniziali dì una frase che si possa ricordare facilmente (Diplomato nel 1970/71
al liceo Guarini di Ferrara = Dn1 /7aIGdF).
62. Gli utenti eviteranno di utilizzare la stessa password per servizi differenti.
63. Per ragioni di sicurezza, occorre assolutamente evitare di rendere nota a terzi la propria password. Se ciò
accadesse occorrerà cambiare immediatamente password.
64. II Responsabile disabiliterà la funzione di memorizzazione delle password nei browser.
65. II Responsabile attiverà le password sia su Windows che sullo screensaver avendo cura in quest'ultimo caso che i
tempi siano adeguati.
APPENDICE C
Procedura per la denuncia degli infortuni
1. Infortuni in laboratorio o in palestra
1.1 Obblighi da parte dell'infortunato:
1.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi
ne fa le veci;
1.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio;
1.1.3 In caso di prognosi, se l'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.
1.2 Obblighi da parte del docente:
1.2.1 Prestare assistenza all'alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;
1.2.2 Far intervenire l'autoambulanza ove necessario;
1.2.3 Avvisare i familiari;
1.2.4 Accertare la dinamica dell'incidente;
1.2.5 Stilare urgentemente il rapporto sul modulo interno appositamente predisposto e disponibile in segreteria o presso
i collaboratori scolastici che avranno cura di consegnarlo al Dirigente Scolastico.
1.3 Obblighi da parte della segreteria:
130
1.3.1 Registrare l'infortunio sull'apposito Registro Infortuni (devono essere annotati cronologicamente gli infortuni che
comportano un'assenza di almeno un giorno);
1.3.2 Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del docente o di chi ha assistito all'infortunio e inviarlo
in allegato a I.N.A.I.L., ad autorità di P.S. ed all'assicurazione;
1.3.3 Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e facendo compilare il modello interno dal quale è
rilevabile l'orario di consegna, la documentazione medica prodotta: 1 copia nel fascicolo personale, la copia originale
all'I.N.A.I.L., 1 copia conforme all'autorità di P.S., 1 copia conforme agli atti;
1.3.4 In caso di prognosi inferiore o uguale a tre giorni decade l'obbligo della denuncia all'I.N.A.I.L. e all'autorità di
P.S.;
1.3.5 In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l'apposita modulistica per la denuncia d'infortunio (le prime 3
copie da inviare, tramite raccomandata, con lettera di accompagnamento entro 48 ore all'I.N.A.I.L., la quarta copia da
inviare all'autorità di P.S. del luogo dove è avvenuto l'infortunio o in mancanza al Sindaco del Comune con lettera di
accompagnamento entro 48 ore tramite raccomandata o fax o a mano con richiesta di ricevuta, la quinta copia in
originale nel fascicolo personale e la fotocopia agli atti);
1.3.6 In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncia diretta all'I.N.A.I.L. da comunicazione telegrafica
entro 24 ore dall'evento;
1.3.7 Quando l'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto o oltre, il termine
della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medico attestante il prolungamento e seguire
i punti sopra esposti;
1.3.8 Compilare la denuncia per l'assicurazione secondo il modello predisposto dalla stessa e spedirlo entro 3 giorni con
lettera di accompagnamento corredata di tutta la documentazione utile;
1.3.9 Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini previsti per
richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.
2. Infortuni durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione
2.1.Obblighi da parte dell'infortunato:
2.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi
ne fa le veci;
2.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio;
2.1.3 In caso di prognosi, se l'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.
2.2 Obblighi da parte del docente:
2.2.1 Portare con sé il modello di relazione d'infortunio;
2.2.2 Prestare assistenza all'alunno;
2.2.3 Far intervenire l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno in ospedale e richiedere la
certificazione medica con prognosi;
2.2.4 Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;
2.2.5 Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il certificato
medico con prognosi;
2.2.6 Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali
ricevute di spese sostenute.
2.3 Obblighi da parte della segreteria:
2.3.1 Quanto previsto al punto 1.3 con la precisazione che se l'evento è accaduto in territorio estero l'autorità di P.S. da
considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio italiano.
3. Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale dentro l'istituto o nelle immediate vicinanze o durante le visite
guidate o i viaggi d'istruzione
3.1 Obblighi da parte dell'infortunato:
3.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;
3.1.2 Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto sul modulo interno prima di lasciare la scuola;
3.1.3 Se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione:
recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;
trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il certificato medico
con prognosi; consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed
eventuali ricevute di spese sostenute.
3.2 Obblighi da parte della segreteria:
3.2.1 Quanto previsto al punto 1.3 con le opportune integrazioni e/o modifiche.
APPENDICE D
131
ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
Redatto ai sensi dell’art. 125, comma 10 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture” e ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001
CONSIDERATO che le Istituzioni Scolastiche, per l’affidamento di lavori, servizi e forniture,
scelgono la procedura da seguire per l’affidamento in relazione agli importi finanziari,
ovvero per importi da 2.000,00 (o limite preventivamente fissato dal Consiglio d’Istituto)
a 40.000,00 si applica la disciplina di cui all’art. 34 del D.I 44/2001 e per importi da
40.000,00 a 130.000,00 per servizi e forniture e da 40.000,00 a 200.000,00 per lavori, si
applica la disciplina di cui all’art. 125 del D.Lgs 163/2006;
CONSIDERATO che, per le acquisizioni in economia di lavori, forniture e servizi, ai sensi dell’art.
125 comma 10 del D.Lgs 163/2006, deve essere adottato un provvedimento in relazione
all’oggetto ed ai limiti di importo delle singole voci di spesa, preventivamente individuate
da ciascuna stazione appaltante, con riguardo alle proprie specifiche esigenze;
CONSIDERATO che il provvedimento de quo si configura quale atto di natura regolamentare
idoneo ad individuare tali fattispecie;
CONSIDERATO, inoltre, che tale regolamento rappresenta l’atto propedeutico alla determina di
ogni singola acquisizione in economia ;
RITENUTO, che tale atto assume la forma di regolamento interno, tramite il quale viene
individuato l’oggetto delle prestazioni acquisibili in economia, ai sensi dell’art.125 del
D.Lgs 163/2006 ;
RITENUTO, necessario che anche le Istituzioni Scolastiche, in quanto stazioni appaltanti, sono
tenute a redigere un proprio regolamento interno, idoneo a garantire il pieno rispetto delle
norme del codice degli appalti, per gli affidamenti in economia, ai sensi dell’art. 125 del
D.Lgs 163/2006
Art. 1
Il presente provvedimento disciplina le modalità, i limiti e le procedure da seguire per l’esecuzione
in economia mediante cottimo fiduciario, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 125 del D.Lgs
163/2006 e successive modifiche ed integrazioni e le caratteristiche della procedura comparativa, ai
sensi del dal Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 Regolamento concernente le
"Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”.
Art. 2
L’Istituto Scolastico procede all’affidamento mediante procedura di cottimo fiduciario, ai sensi
dell’art. 125 D.Lgs 163/2006, per beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra
40.000,00 e 130.000,00, per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra 40.000,00 e
200.000,00. Tale procedura prevede la comparazione tra 5 operatori economici, se sussistono in tale
numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di
operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. Per lavori, servizi e forniture, il cui
importo sia inferiore a 40.000,00 e superiore a 2.000,00 (o ad altro limite preventivamente fissato
dall’Istituto Scolastico) si applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, mediante la
procedura comparativa di 3 operatori economici. L’osservanza di tale ultimo obbligo è esclusa
quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento.
132
L’Istituto Scolastico procede all’affidamento, nel caso indicati al comma 1 del presente
regolamento, previa Determina di indizione della procedura in economia, ai sensi dell’art. 125 del
D.Lgs 163/2006, (o alternativamente), ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001.
Art. 3
Possono essere eseguiti mediante procedura comparativa di 5 operatori economici (o
alternativamente) di 3 operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art. 2, comma
1 e 2, i seguenti lavori:
a) Lavori di manutenzione ordinaria degli edifici dell’Istituto Scolastico; b) Lavori non programmabili in materia di riparazione, consolidamento, ecc….
c) Lavori per i quali siano stati esperiti infruttuosamente gare pubbliche; d) Lavori necessari per la compilazione di progetti per l’accertamento della staticità di
edifici e manufatti e) Lavori finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FESR “Ambienti per
l’apprendimento” per un importo superiore a 40.000,00 e fino a 200.000,00;
Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA.
Art. 4
Possono essere acquisiti mediante procedura comparativa di 5 operatori economici, (o
alternativamente) di 3 operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art.
2, comma 1 e 2, le seguenti forniture (o alternativamente) servizi:
a) Acquisti, restauri o manutenzione di mobili, arredi, suppellettili di ufficio; b) Studi per indagini statistiche, consulenze per l’acquisizione di certificazioni,
incarichi per il coordinamento della sicurezza; c) Spese per l’acquisto di combustib ili per riscaldamento; d) Spese per l’illuminazione e la climatizzazione dei locali;
e) Acquisti di generi di cancelleria; f) Beni e servizi finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FSE
“Competenze per lo Sviluppo” per un importo superiore a 40.000,00 e fino a 130.000,00;
Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA
Art. 5
E’ vietato l’artificioso frazionamento degli interventi allo scopo di sottoporli alla disciplina di cui al
presente provvedimento.
Art. 6
La determina, che in funzione del presente provvedimento, indice la procedura comparativa
individua il Responsabile Unico del Provvedimento, ai sensi della normativa vigente in materia.
Art. 7
Eseguita la procedura comparativa e aggiudicato il lavoro, bene o servizio, l’Istituto Scolastico
provvederà alla pubblicazione sul profilo del committente (sito internet dell’Istituto Scolastico) del
soggetto aggiudicatario.
133
Art. 8
Il Dirigente Scolastico, con riferimento al bene o servizio acquisibile mediante la procedura di cui
all’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o alternativamente) di cui all’ art. 34 del D.I. 44/2001, provvede
all’emanazione di una Determina per l’indizione della procedura.Il DSGA procede, a seguito delle
determina del DS, all’indagine di mercato per l’individuazione di 5 operatori economici se
l’importo finanziario supera i 40.000,00 e fino alle soglie stabilite dal comma 5 per i lavori (€
200.000,00) e dal comma 9 per servizi e forniture (€ 130.000,00); o di 3 operatori se l’importo
finanziario è compreso tra i 2.000,00 e i 40.000,00(o ad altro limite preventivamente fissato
dall’Istituto Scolastico).
Dopo aver individuato gli operatori economici idonei alla svolgimento del servizio, (o alternativamente) bene o
servizio, il DSGA provvederà ad inoltrare agli stessi contemporaneamente la lettera di invito, contenete i seguenti
elementi:
a) l’oggetto della prestazione, le relative caratteristiche e il suo importo massimo previsto, con esclusione
dell’IVA;
b) le garanzie richieste all’affidatario del contratto;
c) il termine di presentazione dell’offerta;
d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;
e) il indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;
f) il criterio di aggiudicazione prescelto;
g) gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più vantaggioso;
h) l’eventuale clausola che prevede di non procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di
un’unica offerta valida;
i) la misura delle penali, determinata in conformità delle disposizioni del codice e del presente codice;
l) l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e
previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione
dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e penalità;
m) l’indicazione dei termini di pagamento;
n) i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita dichiarazione in
merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti.
Se il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si procede, mediante
determina del DS, alla nomina della Commissione Giudicatrice, ai sensi dell’art.84 e i membri della commissione
procedono alla valutazione delle offerte tecniche, individuando, mediante apposito v erbale, il miglior offerente. Se
invece il criterio di aggiudicazione prescelto è quello del prezzo più basso, procede alla valutazione delle offerte
tecniche pervenute il RUP.
Successivamente si procede alla verifica dei requisiti generali e specifici d ell’operatore economico, considerato il
miglior offerente.
L’Istituto Scolastico, decorsi 35 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto aggiudicatario, provvede
alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal codice degli appalti e nel caso in cui pervenga
una sola offerta o una sola offerta valida. .
Il contratto deve contenete i seguenti elementi:
a) l’elenco dei lavori e delle somministrazioni,
b) i prezzi unitari per i lavori e per le somministrazioni a misura e l’importo di quelle a corpo,
c) le condizioni di esecuzione,
d) il termine di ultimazione dei lavori,
e) le modalità di pagamento,
f) le penalità in caso di ritardo e il diritto della stazione appaltante di risolvere in danno il contratto,
mediante semplice denuncia, per inadempimento del cottimista, ai sensi dell’art. 137 del codice,
g) le garanzie a carico dell’esecutore.
Art. 9
Per quanto riguarda la nomina degli esperti esterni si utilizzeranno criteri di coerenza alle attività da
prestare e comunque sempre nel rispetto della trasparenza.
Art. 10
Per quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alle disposizioni del codice degli appalti
pubblici.
APPENDICE E
134
REGOLAMENTO
CONTENENTE I CRITERI DELL’ASSENSO PER L’AUTORIZZAZIONE ALLA
CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DEI LOCALI SCOLASTICI
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTO l'art. 96 del T.U. 16/4/94 n° 297;
VISTI i criteri generali sull'utilizzazione durante e al di fuori dell'orario di funzionamento del servizio scolastico, dei
locali e delle attrezzature scolastiche per attività formative, culturali, sociali e sportive dell’Ufficio Regionale Scolastico
per la Calabria in data 30.10.2003 prot. n. 19270, dove si ribadisce che la Provincia è l’ente ch e dà l’autorizzazione,
previo necessario assenso del Consiglio d’Istituto;
RITENUTA l'opportunità di fissare i criteri e le modalità per esprimere l’assenso per l’autorizzazione in uso dei locali
scolastici che viene dato dalla Provincia;
con voti unanimi espressi in termine di legge
DELIB ERA di approvare il seguente regolamento contenente le modalità e criteri per l’assenso della concessione in uso temporaneo
dei locali scolastici.
Art.1- Finalità e ambito d’applicazione
I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo ad Istituzioni, associazioni, Enti o Gruppi organizzati,
secondo modalità, termini e condizioni di seguito stabilite, nonché nel rispetto delle norme vigenti in materia. I locali
scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti finì istituzionali e comunque a scopi e attività rientranti in ambiti
d’interesse pubblico e possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l'espletamento d’attività aventi
finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini e senza fini di lucro, valutando i contenuti dell’attività o
iniziativa proposte in relazione:
al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che contribuiscano
all’arricchimento civile e culturale della comunità scolastica;
alla natura del servizio prestato, con particolare riferimento a quelli resi gratuitamente al pubblico;
alla specificità dell'organizzazione, con priorità a quelle di volontariato e alle associazioni che operano a
favore di terzi, senza fini di lucro;
considerando, particolarmente nell'ambito delle attività culturali, la loro qualità e la loro originalità.
Le attività didattiche proprie dell’istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all'utilizzo degli
enti concessionari interessati, che non dovrà assolutamente interferire con le attività didattiche stesse.
Nell'uso dei locali scolastici devono essere tenute in particolare considerazione le esigenze degli enti e delle
associazioni operanti nell'ambito scolastico.
Art.2- Doveri del concessionario
In relazione all'utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti dell'istituzione scolastica i seguenti
impegni:
indicare il nominativo de! responsabile della gestione dell'utílízzo dei locali quale referente dell'istituzione
scolastica;
osservare incondizionatamente l'applicazione e il rispetto delle disposizionì vigenti in materia;
sospendere l'utilizzo dei locali in caso di programmazione d’attività scolastiche da parte della Provincia o
dalla stessa istituzione scolastica;
135
lasciare i locali, dopo l’uso, in condizioni idonee a garantire comunque il regolare svolgimento delle
attività didattiche.
Art.3-Responsabilità del concessionario
II concessionario è responsabile di ogni danno causato all'immobile, agli arredi, agli impianti da qualsiasi azione od
omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione
dell'utilizzo dei locali stessi. L'istituzione scolastica e la Provincia devono in ogni caso ritenersi sollevati da og ni
responsabilità civile e penale derivante dall'uso dei locali da parte di terzi, che dovranno pertanto presentare l'apposita
assunzione di responsabilità e sono tenuti a cautelarsi a riguardo mediante stipula d’apposita polizza assicurativa o
adottando altra idonea misura cautelativa.
Art.4- Fasce orarie d’utilizzo
L'uso dei locali può essere richiesto esclusivamente per giorni feriali e nelle ore in cui non vengono utilizzate dalla
scuola per le proprie attività.
Art.5 - Usi incompatibili
Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell'edificio
scolastico.
Non sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere.
E' vietato l'uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a pagamento.
Art.6 - Divieti particolari
Durante la manifestazione è vietata la vendita e il consumo di cibi e bevande all'interno delle sale.
E' inoltre vietato fumare. II personale in servizio nella scuola in funzione di vigilanza è incaricato di far rispettare il
divieto. L'utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all'osservanza di quanto segue:
è vietato al concessionario l'installazione di strutture fisse o d’altro genere previa autorizzazione
dell’istituzione scolastica;
è vietato lasciare in deposito, all'interno dei locali e fuori dell'orario di concessione attrezzi e quant'altro;
qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all'interno dei locali dovrà essere
tempestivamente segnalato all'istituzione scolastica;
l'inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il concessionario l'assunzione a suo
carico d’eventuali conseguenti responsabilità;
i locali dovranno essere usati dal terzo concessìonario con diligenza e, al termine dell'uso, dovranno essere
lasciati in ordini e puliti e in ogni modo in condizioni a garantire il regolare svolgimento dell'attività
didattica della scuola.
Art.7- Procedura per l’assenso della concessione
Le richieste d’assenso della concessione dei locali scolastici devono essere inviate per iscritto all’istituzione scolastica,
almeno dieci giorni prima della data d’uso richiesta, e dovranno contenere oltre all'indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo della richiesta anche le generalità della persona responsabile.
II Dirigente Scolastico, nel procedere all’assenso della concessione, verificherà se la richiesta è compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono disponibili per il giorno e nelle fasce orarie stabilite. Se il riscontro
sarà esito negativo dovrà comunicare tempestivamente il diniego all’assenso della concessione; se il riscontro sarà
positivo dovrà comunicare al richiedente, anche per le vie brevi, l'assenso di massima subordinato al versamento della
quota stabilita a titolo di rimborso spesa e del deposito cauzionale.
Una volta effettuati i versamenti di cui sopra presso l'istituto cassiere, si emetterà il formale provvedimento d’assenso
all’autorizzazione. Qualora i versamenti di cui sopra non siano stati eseguiti entro il quinto giorno precedente a quel
previsto per l'uso, la richiesta s’intende tacitamente revocata ed i locali potranno essere messi a disposizione per altri
eventuali richiedenti.
Art.8- Corrispettivi
II costo giornaliero dell'uso dei locali, delle attrezzature mobili messe a disposizione dalla scuola e il deposito
cauzionale sono stabiliti su un modello di convenzione con il concessionario in via discrezionale dal DS, comunque non
136
inferiore al costo derivante dalle utenze, pulizie e/o eventuale personale di sorveglianza, perché tali prestazioni vanno
retribuite con parte dei proventi concessori in quanto resi a favore di terzi e, come tali non rientranti tra le prestazioni di
lavoro straordinario reso alla scuola.
Qualora per qualsiasi motivo, la manifestazione programmata non si svolga, il corrispettivo versato resta comunque
acquisito all'Istituzione Scolastica, mentre sarà restituito il deposito cauzionale.
Art.9 - Svincolo del deposito cauzionale
II giorno successivo alla manifestazione il DS, dopo aver accertato che non siano stati prodotti danni alla sala o agli
arredi, emette un provvedimento del deposito cauzionale. Qualora invece si siano verificati danni, n’esegue
l'accertamento la qualificazione.
La stima dei danni è rimessa al consiglio d'istituto il quale l'approva e delibera di incamerare parzialmente o totalmente
la cauzione.
Nel caso che questa risulti insufficiente a coprire il danno il dirigente agirà nei modi di legge nei confronti delle persone
indicate quali responsabili della manifestazione, ove questi non provvedano spontaneamente alla copertura del danno.
Art.10- Assenso della concessione gratuita
In casi del tutto eccezionale, quando le iniziative sono particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti
istituzionali della scuola o dell'ente locale, i locali possono essere concessi anche gratuitamente.
Tale assenso della concessione può avvenire esclusivamente nella fascia oraria dalle ore 8,00 alle ore 14,00, quando non
si richiedano prestazioni di lavoro straordinario al personale d’assistenza e pulizia.
L’assenso della concessione gratuita non esime dal versamento del deposito cauzionale.
Art.11-Provvedimento di assenso
Il provvedimento d’assenso è disposto dal DS e dovrà contenere:
Le condizioni cui è subordinato l'uso dei locali, nonché l'importo da versare alla scuola a titolo di
corrispettivo e di deposito cauzionale, l'aggregato d’entrata del bilancio della scuola e, se del caso,
l'aggregato d’uscita per il pagamento delle spese derivanti dall’assenso della concessione;
Il provvedimento dirigenziale dovrà fare richiamo all'esonero di responsabilità dell'istituzione scolastica e
dell'ente locale proprietario dell'uso dei locali e al rimborso e riparazione d’eventuali danni provocati per colpa o negligenza.
L’assenso alla concessione può essere revocato in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell'istituzione
scolastica.
APPENDICE F
Regolamento concernente la determinazione dei criteri per l’assegnazione di
beni in uso gratuito ai sensi dell’art. 39 D.I. n. 44 del 1/02/2001
Art.1 - Finalità
Il presente regolamento disciplina le modalità ed i criteri per la concessione di beni in uso gratuito ai sensi dell'art. 39,
2° comma, del D.I. n.,44 del 1/2/2001.
Art. 2 - Individuazione dei beni oggetto della concessione in uso gratuito
Il Dirigente Scolastico, con proprio provvedimento, all'inizio di ciascun anno scolastico, individua i beni che possono
essere concessi in uso gratuito.
L'elenco di tali beni deve essere pubblicato all'albo dell'istituzione scolastica e sul sito web della stessa.
Possono formare oggetto della concessione tutti i beni mobili di proprietà dell'istituzione scolastica che abbiano ancora
una residua utilità e non siano impiegati per l'assolvimento dei compiti istituzion ali, nonché libri e programmi di
software a condizione che l'istituzione scolastica sia licenziataria ed autorizzata alla cessazione d'uso.
Art 3 - Modalità della concessione
137
I beni sono concessi in uso gratuito a richiesta degli allievi maggiorenni o se minorenni, a richiesta del genitore
esercente la patria potestà.
La concessione in uso non può comportare per l'istituzione scolastica l'assunzione di oneri eccedenti il valore di mercato
del bene e deve essere subordinata all'assunzione di responsabilità per la utilizzazione da parte del beneficiario ovvero,
se minore o interdetto, dagli esercenti la rappresentanza legale.
La concessione è sempre revocabile e non può estendersi oltre i periodi di tempo predeterminati.
Art. 4 - Doveri del concessionario
In relazione all'utilizzo dei beni il concessionario deve assumere nei confronti dell'istituzione scolastica i seguenti
impegni:
-non cedere a terzi il godimento del bene oggetto della concessione;
-custodire e conservare il bene con la diligenza del buon padre di famiglia;
-restituire lo stesso bene ricevuto alla scadenza della concessione.
Art. 5 - Responsabilità del concessionario
Il concessionario è responsabile di ogni danno causato al bene o per il perimento dello stesso derivante da qualsiasi
azione dolosa o colposa a lui imputabile.
Il concessionario non è responsabile per il deterioramento derivante dal normale uso del bene.
Sono a carico del concessionario le spese per l'utilizzazione del bene.
Il concessionario ha diritto al rimborso delle spese straordinarie eventualmente sostenute per la conservazione della
cosa, se necessarie e d urgenti.
Art. 6 - Criteri di assegnazione e preferenza
Hanno titolo a concorrere alla concessione di beni in uso gratuito gli studenti, iscritti e frequentanti p er l'anno scolastico
2002/2003 che siano in possesso dei seguenti requisiti economici e di merito, fino a concorrenza dei beni messi a
disposizione dell'istituzione scolastica.
Le condizioni di merito del richiedente sono costituite dalla promozione nell'anno precedente con media non inferiore
a sette, o valutazione equivalente se espressa in modo diverso; in presenza di debiti formativi si considera prevalente la
media del sette. Si prescinde dalla valutazione di merito per gli studenti a rischio di abbandono scolastico, dichiarato dai
servizi sociali del comune.
Le condizioni economiche del richiedente sono espresse dalla situazione economica del nucleo familiare di
appartenenza con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a Euro 10.632,94, secondo
le disposizioni stabilite con il Decreto Legislativo 3 maggio 2000, n.130.
L'assegnazione è disposta prioritariamente a favore delle famiglie in condizioni di maggiore svantaggio economico.,
secondo la progressione degli indicatori della situazione economica equivalente.
Nel caso di parità si terrà conto, nell'ordine dei seguenti criteri:
persone in possesso dei requisiti di merito;
richiedenti nel cui nucleo familiare siano presenti soggetti con handicap permanente grave o invalidità superiore al 66%
di riduzione della capacità lavorativa;
richiedenti nel cui nucleo famigliare siano presenti figli minori ed un solo genitore.
Art. 7 - Modalità di presentazione delle domande
Le domande possono essere presentate da uno dei genitori o da chi rappresenta il minore o dallo stesso studente se
maggiorenne.
Le domande vanno redatte su apposito modulo predisposto dall'istituzione scolastica e rese in autocertificazione ai sensi
del DPR n.445/2000, relativamente ai dati inerenti gli aspetti conoscitivi dello studente e del richiedente e della relativa
situazione economica.
Le domande compilate vanno presentate all'ufficio di segreteria che le assume al protocollo nel termine che sarà
annualmente stabilito dal Dirigente scolastico.
Le condizioni economiche vanno documentate tramite l'attestazione ISEE dell'INPS, in corso di validità, in alternativa,
la copia della dichiarazione sostitutiva unica, munita dell'attestazione di presentazione, sempre in corso di validità, con
la quale si attesta la situazione economica del nucleo familiare, rilasciata dal Comune, da un CAF, o dall'INPS.
138
APPENDICE G
Regolamento per la disciplina degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni ai sensi dell’art. 40 D.I.
n. 44 del 1/02/2001
Art.1 - Finalità e ambito di applicazione
1. Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell'art.40 del Decreto interministeriale n.44 del 1/2/2001, le modalità ed i
criteri per il conferimento di contratti di prestazione d'opera per attività ed insegnamenti che richiedano specifiche e
peculiari competenze professionali, nell'ambito della programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a
particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF.
Art. 2 - Requisiti professionali
1. Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla
collaborazione di docenti esperti esterni, il collegio docenti o il progetto stesso stabilisce i requisiti minimi, in termin i
di titoli culturali e professionali, nonché l'eventuale esperienza maturata nel campo che i docenti stessi devono
possedere per accedere all'insegnamento.
2. I criteri fissati dal collegio docenti saranno pubblicizzati mediante affissione all'albo ufficiale della scuola e sul
proprio sito web o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna.
Art. 3 - Pubblicazione degli avvisi di selezione
1. All'inizio dell'anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell'offerta formativa (POF) e alla previsione dei
progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti
contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all'albo ufficiale della scuola e sul
proprio sito web o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna.
2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la
documentazione da produrre, nonché l'elenco dei contratti che s'intendono stipulare. Per ciasc un contratto deve essere
specificato:
-l'oggetto della prestazione;
-la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
-il corrispettivo proposto per la prestazione.
3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l'accesso al pubblico impiego.
4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente scolastico, può presentare
domanda alla scuola ai fini dell'individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.
Art.4 - Determinazione del compenso
1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente regolamento saranno quelli
previsti dalla normativa vigente.
2. Nell'ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il corrispettivo di riferimento per i singoli
contratti conferiti.
In casi particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto, il Dirige nte
Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto e al prestatore di attività
specifiche e particolari..
Art.5 - Individuazione dei contraenti
1. I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico.
2. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
curriculum complessivo del candidato;
contenuti e continuità dell'attività professionale e scientifica individuale o svolta presso studi professionali, enti pubblici
o privati;
pubblicazioni e altri titoli.
3. Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà riferimento almeno ai seguenti criteri:
livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;
congruenza dell'attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiett ivi formativi
dell'insegnamento o dell'attività formativa per i quali è bandita la selezione;
eventuali precedenti esperienze didattiche.
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Art.6 - Stipula del contratto
1. Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazion e motivata in relazione ai criteri
definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto secondo le modalità
previste nei vari progetti e alla copertura assicurativa.
2. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l'obbligo di svolgere l'attività verifica del profitto, se prevista, e
l'obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni.
3. La natura giuridica del rapporto che s'instaura con l'incarico di collaborazione esterna è quello di rapporto privatistico
qualificato come prestazione d'opera intellettuale.
La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita dagli artt.2222 e seguenti del codice civile.
4. I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all'anno scolastico e sono rinnovabili.
5. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso.
Art. 7 - Impedimenti alla stipula del contratto
1. I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell'art.32, comma 4, del Decreto
Interministeriale n.44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività:
-che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali;
-che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro;
-di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna.
Art. 8 - Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla funzione pubblica
1. Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione
pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza di cui
all'art.53 del D.L.vo 30/3/2001, n.165.
2. L'elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al dipartimento
della funzione pubblica entro i termini previsti dall'art.53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo n.165/2001.
STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
(In attuazione del D.P.R. n. 249 del 24/06/1998)
Integrato e modificato
(In attuazione del D.P.R. n. 235 del 21/11/2007) Art. l –Premes s e
Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi
azione disciplinare. Ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme
generali, inquadrando tale comportamento "anomalo" in una strategia di recu pero o inserimento più generale.
La successione delle sanzioni non é, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni
leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati.
La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia.
Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente
collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico.
La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione e di
accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile,
dal singolo docente o dal Consiglio di Classe.
Art.2 - Natura e clas s i ficazione del le s anzioni o deg l i intervent i educativi correttivi
S1. Richiamo verbale,
S2. Consegna da svolgere in classe.
S3. Consegna da svolgere a casa.
S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell'aula, sotto stretta sorveglianza del
Docente;
S5. Invito alla riflessione guidata sotto l'assistenza di un docente.
S6. Ammonizione scritta sul diario dello studente,
S7. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario.
S8. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni,
S9, Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni.
S I0. Sospensione dalle lezioni oltre i quindici giorni.
140
Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una preciso strategia educativo-didattica si può ricorrere a compiti di
punizione per tutto un gruppo.
Art.3 - Soggetti competenti ad infliggere la sanzione
Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7.
II Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S8.
II Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni da Sl a S9: viene convocato entro due giorni dal Dirigente Scolastico in
base al tipo di mancanza o su richiesto della maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti
dei genitori),
II Collegio dei Docenti può irrogare la sanzione S10 e viene convocato dal Dirigente Scolastico su richiesta del
Consiglio di Classe.
Art.4 - Modal i t à di ìrrogazione del le s anzioni
Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni:
verbalmente per le sanzioni da S1 a S8;
verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, per S9 o S10. Nei casi previsti dal presente
articolo i genitori dello studente devono essere prontamente avvisati tramite lettera raccomandata a mano o
fonogramma o telegramma. In essi si dovrà comunicare la data e l'ora di riunione dell'organo collegiale non ché
l'invito ai genitori ad assistere il proprio figlio nell'esposizione delle proprie ragioni. Se i genitori e lo studente,
pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla riunione, il Consiglio di Classe procederà basandosi sugli
atti e sulle testimonianze in proprio possesso, Nel caso in cui i genitori avviseranno che non possono essere
presenti il Dirigente Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione dei genitori ed assisterà lo
studente. Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori né dell'eventuale
tutore. La sospensione può prevedere, invece dell'allontanamento da tutte le attività sco lastiche:
l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;
l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune;
l'obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche;
la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi e simili.
Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di convertire la sospensione con
attività in favore della comunità scolastica. In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione
scritta ai genitori, a cura del Dirigente Scolastico, in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date
a cui si riferisce il provvedimento.
Modifiche all'articolo 4 del D.P.R. 24/6/98, n. 249
Art. 4 (Disciplina).
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari
con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità
scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il
relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al
ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di
natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato
prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire
sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni
correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità
nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale
dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre
offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di
classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione
dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di
istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o
reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
141
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapport o con lo studente e con i
suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici
giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola
promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove
possibile, nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche q uando siano stati commessi
reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso ,
in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato
ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.9-bis. Con
riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da
una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita
dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.9-
ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della
sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente
commessa da parte dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo
stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi,
anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di
esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.".
Art.5 - Corris pon den za mancanze s anzioni
Ritardi ripetuti da S1 o S7
Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7
Assenze periodiche da Sl a S7
Assenze o ritardi non giustificati da S1 o S7
Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7
Non rispetto delle consegne a casa da S1 o S6
Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S8
Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8
Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a 59
Violenze psicologiche verso gli altri da S6 a S9
Violenze fisiche verso gli altri da S6 a S9
Reati e compromissione dell'incolumità delle persone S10.
Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente dovrà porvi rimedio riparando o
ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e ciò in orario extrascolastico o durante le ricreazioni.
Modifiche all'articolo 5 del D.P.R. 24/6/98, n. 249
"Art. 5 (Impugnazioni).
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella
scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di
norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un
rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola second aria di primo
grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di
chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del
presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami
proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del
presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di
un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal
coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito
142
della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per
la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua
attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte
prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza
che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il
direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il
disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241 .
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle
componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento
costante ed efficiente dello stesso.7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.".
Introduzione articolo 5-bis
"Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità).
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei gen itori e
degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e
doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione
condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere
le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione
dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto
educativo di corresponsabilità".
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
La scuola offre “ percorsi formativi che mirano ad avviare il giovane a diventare maturo e responsabile dal punto di
vista umano e civico, e ben preparato professionalmente”. La scuola è “ un ambiente educativo dove imparano a
convivere coloro che si proiettano verso traguardi lavorativi o di istruzione anche di alto livello e coloro che necessitano
di attenzioni e di interventi particolari. Le attività che arricchiscono l’offerta formativa, infine, dann o modo agli studenti
di approfondire tematiche attuali e vicine ai loro interessi, ma anche di particolare valore culturale e sociale, per
preparare non solo tecnici competenti, ma anche cittadini maturi e consapevoli”. La condivisione ed il rispetto delle
regole del vivere e del convivere sono fondamentali ed irrinunciabili per realizzare gli obiettivi che la scuola si è posti.
La scuola si impegna a:
Creare un clima di serenità e di cooperazione con i genitori;
Promuovere con ogni singolo alunno un clima di confronto e di reciprocità per motivarlo all’apprendimento;
Realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel Piano dell’Offerta
Formativa;
Comunicare alle famiglie l’andamento didattico e disciplinare ( valutazioni, assenze, ritardi,…) allo scopo di ricercare
ogni possibile sinergia.
La famiglia si impegna a:
A prendere visione del Regolamento della scuola e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e rispettarli;
Rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate a casi eccezionali, giustificare le assenze;
Controllare quotidianamente il libretto delle comunicazioni scuola\famiglia;
Controllare che l’alunno rispetti le regole della scuola ( sia quotidianamente fornito di libri e corredo scolastico, rispetti
il divieto dell’uso di videofonini,.. ), che partecipi responsabilmente alla vita della scuola, e che svolga i compiti
assegnati;
Partecipare alle riunioni previste in particolare quelle all’inizio dell’anno nel corso delle quali vengono illustrati il
P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno ( interventi di sostegno, di recupero,
sportello didattico,ecc.) ;
Risarcire la scuola per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e alle attrezzature
e di ogni altro danneggiamento provocato da cattivo comportamento;
143
Risarcire il danno, in concorso con altri, anche quando l’autore del fatto non dovesse essere identificato.
I Genitori Il Dirigente Scolastico
____________________
_____________________ __________________________
Art.6 - Organo dì garanzia e impugnazioni
L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, un docente ed
un genitore indicati dal Consiglio di Istituto.
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di Garanzia
interno che decide in via definitiva.
L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che
sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.
REGOLAMENTO DELL'ORGANO DI GARANZIA
1. L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dall'art. 5, commi 2 e 3 dello Statuto delle
studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dai presente regolamento. 2. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume la
presidenza, un docente eletto dal Collegio dei Docenti, un genitore indicato dal Consiglio di
Istituto e, nella scuola del secondo ciclo, da uno studente eletto dall'assemblea degli studenti. 3. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di Garanzia
interno che decide in via definitiva.
4, L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che
sorgano all'interno della scuola in merita all'applicazione del presente regolamento e dello
Statuto delle Studentesse e degli studenti.
5, La convocazione dell'Organo di garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta
in volta, il segretario verbalizzante, l'avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri
dell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni primo della seduta.
6. Per fa validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. II membro,
impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente
per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza.
7. Ciascun membro dell'Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è
palese. Non è prevista I'astensione. in caso dì parità prevale il voto del Presidente.
8. L'Organo di garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5, dello Statuto delle studentesse e degli
studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le sanzioni disciplinari diverse
dal temporaneo allontanamento dalla Comunità scolastica.
9. Qualora l'avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidente
dell'Organo di garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera ì
componenti l'Organo non oltre 15 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo. 10. Il Presidente, in preparazione dei favori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli
elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzato alla puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine del giorno.
11. L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato. 12. L'Organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, decide anche sui
conflitti che, all'interno della scuola, sorgano in merito all'applicazione dello Statuto delle
studentesse e degli studenti.
Deliberato Dal Collegio dei Docenti in data 18.12.2014
144
Ratificato dal Consiglio di Istituto in data 18.18. 2014
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Modello adottato dalla scuola per condivisione delle famiglie
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (ai sensi del ART. 5 bis DPR 245/2007) La scuola è l'ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua
interazione sociale, la sua crescita civile. L'interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l'obiettivo di costruire un'alleanza
educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. A tal fine, questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle studentesse e degli
studenti DPR 245/2007, PROPONE il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a
definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per
costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell'Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.
La Scuola si impegna a:
- creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l'accompagnamento
nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione - realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell'Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere
- sviluppare attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati
- comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi ed alle significative variazioni del profitto nelle discipline di studio, oltre che ad aspetti inerenti il
145
comportamento e la condotta (si ricorda che dal 1° settembre 2008 il voto di condotta fa parte integrante della media dei voti. Con il cinque in condotta non si è ammessi alla classe successiva)
- prestare ascolto, attenzione ai problemi degli studenti, così da favorire l'interazione pedagogica con le famiglie.
- La Famiglia si impegna a:
- instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa
- tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o su web), partecipando con regolarità alle riunioni previste
- far rispettare l'orario d'ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare in modo plausibile le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque
giorni) - verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa
- invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi
- intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico.
- Lo Studente si impegna a:
• conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto • favorire la comunicazione scuola/famiglia
• essere puntuale alle lezioni e frequentarle con regolarità • spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione • non effettuare foto o filmati all’interno della scuola senza previa autorizzazione
• non pubblicare sul web foto o filmati riguardanti docenti e studenti dell’istituto senza previa autorizzazione
• lasciare l'aula solo se autorizzato dal docente - chiedere di uscire dall'aula solo in caso di necessità ed uno per volta - rispettare gli spazi, gli arredi, i laboratori della scuola ed in modo particolare la cartellonistica e le
attrezzature relative alla sicurezza il cui danneggiamento porta a sanzioni penali • conoscere l'offerta formativa presentata dagli insegnanti
• intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente • usare un abbigliamento ed un linguaggio consoni all'ambiente educativo in cui si vive e si opera • sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti
• partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo • rispettare i compagni, il personale della scuola
• rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui. La famiglia e lo studente, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una
corretta convivenza civile, sottoscrivono, insieme con il Dirigente scolastico, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità, copia del quale è parte
integrante del Regolamento d'Istituto. Il DIRIGENTE SCOLASTICO IL GENITORE LO STUDENTE
_________________________ ________________ __________________
146
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA (*)
(DENOMINAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA)(**)
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di
istruzione
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***)
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della
Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio;
certifica(1)
che l... studente/ssa cognome .................................................................... nome ............................................................... nato/a il ..../..../......, a ........................................... Stato ..................................................................... iscritto/a presso questo Istituto nella classe ....... sez .......
(****) indirizzo di studio (*****)..................................................................................................................... nell’anno
147
scolastico .............................................................................................................................. nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito le competenze di base di seguito indicate. (*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al
logo del MIUR anche quella della REGIONE di riferimento. (**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni,
occorre sostituire “Istituzione scolastica” con “Struttura formativa accreditata”. (***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni
occorre sostituire ‘Il Dirigente Scolastico’ con ‘Il Direttore/Legale Rappresentante della
Struttura formativa accreditata’. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è
rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche.
(****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni
occorre sostituire ‘Istituto nella classe ... sezione ...’ con “Struttura formativa accreditata”.
(*****) Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire ‘indirizzo di studio’ con ‘percorso di
qualifica o diploma professionale’.
7 COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (2)
Asse dei linguaggi LIVELLI
lingua italiana: • padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti • leggere comprendere e interpretare testi scritti di
vario tipo • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera
• utilizzare la lingua (3)
..................... per i principali scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi
• utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario • utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
• utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
• confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
• individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi • analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni
e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente
gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
148
applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico
• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di
complessità • analizzare qualitativamente e quantitativamente
fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • essere consapevole delle potenzialità e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-sociale
• comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
• collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,
della collettività e dell’ambiente • riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema
socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
149
Organigramma- Mansionario Allegato 3 del Manuale Sistema di Gestione MQ
150
DSDIRIGENTE SCOLASTICO
CICONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLABORATORI DEL DS
RESP. RELAZIONI ESTERNE
DSGADIRETTORE DEI SERVIZI
GENERALI ED AMM.
SEGRETERIA DIDATTICA
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
AFFARI GENERALI
CONTABILITA’
ASSISTENTI TECNICI
PATRIMONIO
COLL. SCOLASTICI
RESP. SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE
RESP. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’
RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE
CDCOLLEGIO DEI DOCENTI
COMMISSIONI
DIPARTIMENTI
COORD. 1
COORD. N
DIP 1
DIP N
DOCENTI
DOCENTI
CdC 1
DOCENTI
DOCENTI
CdC N
ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI
DSDIRIGENTE SCOLASTICO
CICONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLABORATORI DEL DS
RESP. RELAZIONI ESTERNE
DSGADIRETTORE DEI SERVIZI
GENERALI ED AMM.
SEGRETERIA DIDATTICA
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
AFFARI GENERALI
CONTABILITA’
ASSISTENTI TECNICI
PATRIMONIO
COLL. SCOLASTICI
RESP. SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE
RESP. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’
RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE
CDCOLLEGIO DEI DOCENTI
COMMISSIONI
DIPARTIMENTI
COORD. 1
COORD. N
DIP 1
DIP N
DOCENTI
DOCENTI
CdC 1
DOCENTI
DOCENTI
CdC N
ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI
Antonella Romeo
Antonio Santoro
Muto/Santoro*
Carmine Lepera
Millelli/Santoro**
Lepera/Vitale***
Alberto Vega
* Muto 1° collaboratore sede via Carducci, Santoro 2° collaboratore sede via Siris e biennio ITN
**Milleli (RSPP), Santoro (ASPP sede via Siris)
*** Il Rappresentante della Direzione nella persona del sig. Lepera ha i seguenti
compiti:
a) Supportare la Direzione nel coordinamento delle attività
b) Assicurare la costante applicazione delle prescrizioni del Manuale di gestione
per la Qualità;
c) Monitorare i programmi di miglioramento della Qualità
d) Gestire le relazioni con gli enti esterni per ciò che attiene alle problematiche di
gestione qualità;
e) Partecipare al Riesame da parte della Direzione.
Il Rappresentante della Direzione nella persona della prof.ssa Vitale ha i seguenti compiti:
f) Garantire la rispondenza ai requisiti previsti dal Sistema Qualità;
g) Sovrintendere alla stesura e all’aggiornamento del MQ e della PR (gestionali
e/o operative);
h) Promuovere i programmi di formazione alle problematiche della Qualità in
accordo con la Direzione;
i) Fornire supporto metodologico alla Direzione sulle tematiche relative al SGQ.
151
1.Consiglio di Istituto (CI)
I l Consiglio d i I s t itu to (CI ) Delibera gli at t i essenz iali al la vita dell ’I s t itu to ed al raggiungim ento
dei suo i scopi. In part ico la r e:
a) stab il isce le l inee generali delle att ività dell ’I s t itu to secondo un p iano d i du rata annuale;
b ) elegge al suo in terno i com ponenti la Giunta esecu t iv a;
c) nom ina i com ponenti i l Com itato Tecnico Scient i fi co ;
d ) approva i l b ilancio d i previs ione e i l conto consuntivo pred ispost i dalla Giunta esecu t iv a;
e) approva i l rego lam ento della I s t itu to , pred isposto dalla Giunta esecu t iv a;
f) delibera in ord ine al patrim onio della I s t itu to ;
2. Collegio dei Docenti (CD)
i l Collegio dei docent i, nell ’eserciz io dell ’au tonom ia d idatt ica, organ izzat iva e dell ’au tonom ia della
ricer ca , sperim entaz ion e e sviluppo:
• Cura la program m az ione dell ’az ione educat iva, anche al fine d i adeguare i tem pi
dell ’ insegnam ento e dello svo lgim ento delle s ingole d iscip line ed att ività nel m odo p iù
idoneo alla loro t ipo logia ed ai ritm i d i apprend im ento degli s tudent i;
• Form u la proposte al Dirigente per la form az ione e la com posiz ione delle class i , per la
fo rm u laz ione dell ’orario delle lez ion i, com prese le in iz iat ive d i recupero , sostegno,
continu ità, orientam ento e/o riorientam ento sco last i co ;
• Provvede che la scelta, l ’adoz ione e l ’u t i l izzaz ione delle m etodologie e degli s trum enti
d idatt ici , ivi com pres i i l ibri d i testo , s iano coerent i al POF e s iano attu ate con criteri d i
trasparenza e tem pest ività;
• Propone al Consiglio d i I s t itu to , al fine d i garant ire l ’arricch im ento dell ’Offerta Form ativa,
la realizzaz ione d i specifi ci program m i d i ricer ca e d i sperim ent az ione.
3. Dirigente (DS)
I l Dirigente (DS), dott .ssa Antonella Rom eo, ha la rappresentan za legale della I s t itu to .
a) pres iede i l Collegio dei Docent i.
b ) Cura le relaz ion i con ent i , is t itu z ion i, im prese, part i sociali ed altri organ ism i per instau rare
rapport i d i co llaboraz ion e a sostegno delle att ività della I s t itu to .
c) nom ina i Collaboratori ;
d ) nom ina i l Rappresent ant e della Direz ione (RDD);
e) ha potere d i inform az ione e contro llo su tu tte l ’at t ività della I s t itu to ;
4.Giunta Esecutiva (GE)
La Giunta Esecu t iva d elibera:
a) Pred ispone i prevent ivi e consuntivi d i spesa;
b ) Pred ispone i prevent ivi e consuntivi d i gest ione dell ’I s t itu to ;
Antonella Romeo
152
6.Comitato Tecnico Scientifico (CTS)
I l Com itato Tecnico Scient ifico (CTS) è l ’organo interno dell ’I s t itu to , che form u la proposte e
pareri . Esso è com posto da docent i e da espert i del m ondo del lavoro , delle profess ion i e della
ricerca scient ifica e tecnologica, con funz ioni consu lt ive e d i proposta per l ’organ izzaz ione delle
aree d i ind irizzo e l ’u t i l izzaz ione degli spaz i d i au tonom ia e fless ib il ità.
Esso viene nom inato dal Consiglio d i I s t itu to , tra le persone part ico larm ente qualificate nel settore
d ’interesse per L’I st itu to .
Tali proposte e pareri tu ttavia, pu r avendo ri levanza tecn ica rispetto i l settore d ’ in teresse dell ’
Ist itu to , non sono vinco lant i ai fin i delle deliberaz ion i del Consiglio d i I s t itu to .
7. Collaboratore Vicario (sede via Siris e b iennio)
Su lla base delle delibere e su ind icaz ione del Dirigente i l Collaborator e Vicario , Ing. Santoro :
a) contro lla la realizzaz ione dell e att ività in ord ine al rispetto dei com pit i assegnat i , dei tem pi d i
esecuz ione, ai m etod i, al la m odu lis t ica, agli s trum enti adottat i , agli im pegni finanz iari e ai
risu ltat i ;
b ) ri leva le eventuali crit icità delle att ività progettu ali , propone le so luz ion i p i ù idonee al loro
superam ento , in terviene d irettam ente se necessa rio ;
c) opera s ia in relaz ione agli Enti e Az iende Associat i , s ia in relaz ione a quell i estern i al la
I s t itu to ;
d ) cu ra le relaz ion i d i natu ra non rappresentat iva con il Min istero dell ’I s truz ione, de ll ’Univers ità
e della Ricerca (MIUR), con il Min istero delle Infrastru ttu re e Trasport i , con la Regione, e con
tu tt i g li Enti Pubblici e Privat i che possono intessere relaz ion i proficue con la I s t itu to ;
Relaz iona period icam ente, o su rich iesta, al Dirigent e su ll ’andam ento e su llo s tato d i at tu az ione
delle att ività program m ate.
In tu tte le sue att ività s i avvale delle altre figu re d i s is tem a o del personale operante nella I s t itu to .
8.Rappresentante della Direzione (RDD)
I l Rappresent ant e della Direz ione n ella persona del s ig . Lepera ha i seguent i com pit i :
a) Supportare la Direz ione nel coord inam ento delle att ività, con l ’ob iett ivo d i m onitorarne i
process i
b ) Assicu rar e la costante applicaz ion e delle prescriz ion i del Manuale d i gest ione per la Qualità;
c) Monitorare i program m i d i m iglioram ento della Qualità in s tretta co llaboraz ione con tu tte le
funz ioni;
d ) Gestire le relaz ion i con gli ent i estern i per ciò che att iene alle problem atiche d i gest ione
qualità;
e) Partecip ar e al Riesam e da parte della Direz ione;
153
I l Rappresent ant e della Direz ione nella persona della prof.ssa Vitale ha i seguent i com pit i :
f) Garant ire la rispondenza ai requ is it i previs t i dal Sis tem a Qualità;
g) Sovrintende r e alla s tesu ra e all ’aggiorn am en to del MQ e della PR (gest ionali e/o operat ive) ;
h) Prom uovere i program m i d i form az ione alle problem atiche della Qualità in accordo con la
Direz ione;
i ) Fornire supporto m etodologico alla Direz ione su lle tem atiche relat ive al SGQ;
9. Responsabile del Sistema di Gestione (RSG)
Al RSG, prof. Vega, o ltre ad essere i l R esponsab ile della d irez ione sono affidate le seguent i
m ansioni:
a) ass icu ra r e che i l SG is t itu ito presso l ’az ienda e descrit to nel Manuale risponda ai requ is it i della
norm a UNI EN ISO 9001:2008
b) ass icu ra r e che i l SG s ia attu ato corrett am en t e e che la su a attu az ione s ia contro llat a e
m antenu ta effica ce ;
c) m antenere inform ato i l RDD su ll ’andam ento del SG;
d ) elaborar e la docum entaz ione del SG in co llaboraz ion e con i responsab il i delle funz ioni
az iendali in teressat e;
e) m odificare e m antenere aggiornata la docum entaz ion e del SG;
f) ass icu ra r e che la docum entaz ione del SG, con i relat ivi aggiornam enti e m od ifiche, s ia
rin tracci ab il e e d isponib ile per tu tto i l personale;
g) racco gl ie r e ed elaborar e i dat i necessar i per la realizzaz ione del riesam e del Sis tem a da parte
della d irez ione, pred isponendo una relaz ione su llo s tato del s is tem a;
h ) racco gl ie r e e arch ivi a r e i s ingoli rapport i d i non conform ità, sottoponendoli al la d irez ione nel
corso del riesam e del SG e gest ire le non conform ità d i s is tem a;
i) defin ire le az ion i corrett iv e e p revent iv e necessa r ie a garant ire la conform ità del SG alle norm e
d i riferim ento e verifi ca rn e l ’effica ci a;
j) red igere i l program m a annuale degli aud it in tern i, ass icu rar e l ’effett iv a esecuz ion e delle
verifi ch e, gest irne in m aniera contro llat a verbali e risu l tat i e sottoporne i risu ltat i in sede d i
riesam e del Sis tem a;
k) defin ire le es igenze d i form az ione in m ateria d i im plem entaz ione, m onitoraggio e
m iglioram ento del SG ed elaborar e la proposta d i p iano annuale d i form az ione del personale in
m ateria d i qualità, verifi cando l ’effett iva realizzaz ion e delle az ion i form ative p ian ifica te ;
l) gest ire i dat i provenient i dalle att ività d i m onitoraggio e sorveglianza;
m ) Valu ta l 'effi ca c ia e l 'effici enza del Sis tem a d i Gest ione
n ) Pian ifica le principali at t ività d i gest ione e d i contro llo
o) Effettu a la Qualifica z ion e e m onitoraggio dei Forn itori
10. Gruppo di Auditor Interno
All’AI , com posto da DS, RSG, DSGA,RDD e s ig .ra Sin iscal ch i, sono affidate le seguent i m ansioni:
a) procedu re e le tecn ich e d i aud it ;
b ) pian ifica r e ed organ izzare effica cem ent e i l lavoro ;
c) attu are gli aud it entro i tem pi concorda t i ;
154
d) dare la priorità e concent r ar s i su aspett i s ign ificat iv i;
e) racco gl ie r e le inform az ioni attraverso effica ci in tervis te, l ’asco lto , l ’osservaz ion e ed i l riesam e
d i docum enti, d i regis traz ion i e d i dat i ;
f) com prender e l ’ idoneità e le conseguenze dell ’u t i l izzaz ione delle tecn i ch e d i cam pionam ento
nell ’at t ivit à d i aud it ;
g) verifi ca r e l ’esattezza delle inform az ioni racco lt e ;
h ) conferm a r e la su fficienz a e l ’ idoneità delle evidenze dell ’aud it per suppo rtare le risu ltanze e le
conclu s ion i dell ’aud it ;
i) valu tare quei fattori che possono influ enzare l ’affidab il i tà delle risu ltanze e delle
j) u til izzare docum enti d i lavoro per regis trar e le att ività d i aud it ;
k) pred isporre i rapport i d i aud it ;
l) m antenere la riservatezz a e la s icu rezza delle inform az ioni;
m ) com unicar e in m odo effica ce, o m ed iante l ’ab il ità l ingu ist ica personale o attraverso un
in terprete .
11. Responsabile SPP (RSPP)
Al Responsab ile az iendale per i serviz i d i prevenz ione e protez ione, ing. Millel l i , e al suo
co llabora to re ASPP, ing. Santoro , sono affidate le seguent i m ansioni:
a) ass icu rare l ’osservanza delle norm e contenu te nel decreto legis lat ivo D.lgs 81/2008 per la
prevenz ione degli infortun i e per la s icu rezza su l luogo d i lavoro .
12. Responsabile della Programmazione Didattica, Gestionale ed Esecutiva
(RPD)
I l Responsab ile della Program m az ione Didatt ica, Gest ionale ed Esecu t iva, prof. Vega, ha i l
com pito d i:
a) Diffondere all ’ in terno della Partnersh ip e dei gruppi d i lavoro cost itu it i per ogni s ingola
az ione le inform az ioni e i risu ltat i raggiunt i in riferim ento agli ob iett ivi program m ati.
b ) Portare a conoscenza i l DS su lle opportunità d i finanz iam ento cu i L’I st itu to può att ingere
per svo lgere la propria att ività is t itu z ionale.
c) Pred isporre, gest ire e coord inare le az ion i da in traprendere al fine d i garant ire che le
proposte progettu ali s tab il ite rispett ino le norm ative d i riferim ento , le l inee gu ida previs te e i
rispett ivi term in i d i scadenza.
d ) Garant ire, nella fase in it inere, che la realizzaz ione delle az i on i rispett i i l progetto
esecu t ivo .
e) Ind ividuare e defin ire, sent it i i partner, m etod i, s trum enti e tem pi d i lavoro relat ivi al le
s ingole att ività progettu ali ;
f) Coord inare le s ingole att ività progettu ali , in terfa cci andosi con i coord inator i d i fase.
g) Partecip ar e , se ravvisata la necess ità, al le riun ioni della Giunta Esecu t iva.
h ) Stud iare ed att ivare process i riso lu tori al le crit i ci tà incontrat e in fase progettu ale.
i) Pred isporr e le ind icaz ion i generali per lo sviluppo dei program m i e dei progett i .
j) Vigilare su ll ’esatta attu az ione degli im pegni s tab il it i .
k) Assicu rare che vengano rispettare le norm ative e le l inee gu ida esecu t ive d i ogni s ingolo
progetto .
155
l ) Proporre, relat ivam ente alle risorse s trum entali e d i personale assegnate ai s ingoli
progett i , tu tt i i provved im ent i organ izzat ivi ritenu t i necessari per i l rego lare svo lgim ento delle
att ività e per i l loro potenz iam ento .
m ) Mantenere e sviluppare i contatt i con gli ent i , associaz ion i, im prese anche al fine d i
recep i r e le es igenze d i base e d i prom uovere un coord inam ento delle att ività del settore.
n ) s i relaz iona costantem ente con il Rappresentante della Direz ione e con il Dirigente della
I s t itu to .
o ) defin ire e coord inare, d i concerto con il Dirigente e con il Rappresentante della Direz ione, i
vari responsab il i e le varie fig u re operat ive necessarie alla realizzaz ione dei progett i e percors i
form ativi che s i andranno a realizzar e.
p ) ha la responsab il ità d i at tu are le az ion i necessarie ad adeguare i l s is tem a d i erogaz ione delle
Az ioni program m ate agli im pegni assunt i, rispondend one al Rappresent ant e della Direz ione.
q) red igere annualm ente, in accordo con il Rappresentante della Direz ione, la p ian ificaz ione delle
att ività, che viene success i vam ent e proposto alla Giunta Esecu t iva e da quest i approvato .
r ) Interagisce, d 'in tesa con il Rappresentante della Direz ione, con il Responsab ile dei Serviz i
Am m inistrat ivi e Finanz iari per la corretta gest ione delle risorse finanz iarie relat ive ai s ingoli
progett i .
13. Responsabile dei Servizi Amministrativi e Finanziari (DSGA)
I l Responsab ile dei Serviz i Am m inistrat ivi e Finanz iari , Carm ine Lepera, svo lge i seguent i com pit i :
a) pred ispone la docum entaz ione per la gest ione contab ile delle risorse assegnate;
b ) pred ispone gli s trum enti per la regis traz ion e delle spese;
c) pian ifica le att ività d i rend icontaz ione in it inere secondo quanto pred isposto dalle au torità d i
gest ione;
d ) supervis iona la gest ione contab ile;
e) regis tra gli acqu ist i e i pagam enti effettu at i ;
f) contro lla, arch ivia e conserva la docum entaz ione contab ile ;
g) contro lla, le spese al fine d i verificare la loro rispondenza a quanto prevent ivato nel progetto ,
nonché la loro corretta im pu taz ione e verifica che vengano rispettate le procedu re, le norm e e
le leggi;
h ) relaz iona con continu ità al Rappresent ant e della Direz ione le spese sostenu te;
i) pred ispone e realizza i rend iconti period ici e finale.
Egli s i relaz iona con:
i l Rappresentante della Direz ione e con il Dirigente dell ’I s t itu to per tu tte le att ività
am m inistrat ive, contab il i e rend icontuali s ia in it inere che finali delle att ività dell ’I s t itu to e
delle s ingole att ività progettu ali at t ivate;
la Segreteria Generale e Am m inistrat iva per acqu is ire e d iffondere la m odu lis t ica e le
procedu re da questa adottate in ord ine agli incarich i, al la pred isposiz ione e alla
trasm iss ione delle docum entaz ion i rend iconta li .
Inform a ed ass is te i l personale am m inistrat ivo ed i s ingoli partner su lle procedu re previs te dalle
norm ative vigent i e adottate dalla I s t itu to .
Qualora s i rendesse necessario l ’u t i l izzo d i u lteriori risorse um ane che debbano operare
nell ’am bito am m inis trat ivo , i l Responsab ile dei Serviz i Am m inistrat ivi e Finanz iari d i concerto con
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i l Dirigente e con il Rappresentante della Direz ione, ident ifica le varie figu re operat ive necessarie
alla realizzaz ion e degli ob iett ivi fissat i per le att ività is t itu z ionali e progettu ali .
14. Segreteria Generale e Amministrativa
La Segrete ri a Am m inistrat iva svo lge i seguent i com pit i :
a) cu rare la corrispond enz a;
b ) gest ire i l protocollo in entrata ed u scita;
c) pred isporre i docum enti u fficial i ;
d ) gest ire gli appuntam enti;
e) arch ivi ar e i docum enti;
f) arch ivi ar e la docum entaz ione carta cea ed inform atizzata;
g) partecip a r e, su invito , al le riun ioni degli Organi dell ’I s t itu to per quanto d i com petenza;
h ) ass icu rare l ’efficacia e i l buon andam ento delle att ività progettu ali , at traverso la gest ione
operat iva della com unicaz ione tra i soggett i at t ivi del progetto (partner, coord inatori,
co llabora to ri) ;
i) co llabora s trettam ente con il Rappresentante della Direz ione ed i l Responsab ile dei Serviz i
Am m inistrat ivi e Finanz iari per tu tta l ’at t ività delL’I st i tu to e alla pred isposiz ione dei
rend iconti delle att ività e d i b ilancio .
j) Im plem enta i l s ito web.
15. Funzione di orientamento
La funz ione orientam ento , prof.ssa Stellatel l i , ha i l com pito d i svo lgere le seguent i at t ività:
a) in form az ione per docent i e s tudent i.
b ) organizzaz ione l ’orientam ento .
c) Costruz ione d i rapport i d i co llabor az io ne centri d i form az ione, agenz ie per i l lavoro .
d ) Supervis ione alla d iffu s ione delle inform az ioni su lle proposte;
e) Organizzaz ion e, coord inam en to d i cors i d i form az ione per s tudent i.
f) coord inam ento del gruppo d i lavoro su ll ’at t ività in terna d i consu lenza e orientam ento .
16. Funzione di Monitoraggio e coordinamento didattico
La funz ione m onitoraggio e coord inam ento gest ita dalle prof.sse Longo e Massara, con i com pit i
sotto precisat i :
Prof.ssa Massara
a) Ricer ca ind icatori d i qualità in tern i ed estern i;
b ) Organizzaz ione e coord inam ento del m onitoraggio e della verifica delle att ività relat ive
all ’offert a form ativa;
Prof.ssa Longo
c) Ricer ca e produz ione d i s trum enti d i m onitoraggio e verifi ca d i progetto ;
d ) Coord inam ento e m onitoraggio dei progett i .
17. Servizi informatici
La funz ione serviz i inform atici , svo lta dal prof. Sest ito , ha i l com pito d i svo lgere le seguent i
at t ività:
a) Gestione delle attrezzatu r e inform atich e;
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b) Gestione delle attrezzatu r e d ’au la;
c) Gestione del s ito WEB
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