Prof.ssa F. Carta 1 Liceo G.M. Dettori Cagliari Apollonio Rodio.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G.M. GISELLU” - DORGALI · interpretarle anche in funzione delle...
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G.M. GISELLU” - DORGALI
Via Lamarmora, 56 08022 Dorgali (NU) Tel. 0784 96107 Fax 0784 94891
e-mail [email protected] Indirizzo Web: www.istitutocomprensivodorgali.gov.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale, elaborato
dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio di
Istituto, attraverso il quale la scuola dichiara la propria identità culturale e il
proprio progetto formativo. Esso, in particolare, comunica le scelte e gli impegni
che la scuola, nell’ambito della propria autonomia, assume per rispondere ai
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bisogni formativi degli alunni, in coerenza con le finalità e gli obiettivi istituzionali e
con le specifiche caratteristiche ed esigenze del contesto culturale e sociale.
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’Istituto Comprensivo “G. M. Gisellu” nasce il 1 settembre 2012
dall’accorpamento della Direzione Didattica e della Scuola Media Statale “S.
Fancello” di Dorgali, per effetto dei provvedimenti voluti dalla Legge n°111 del
2011, che ha ridisegnato l’intera geografia della scuola di base italiana.
Come molti Istituti Comprensivi di recente istituzione, è caratterizzato da
particolari dimensioni (46 classi/sezioni, 967 alunni, 134 dipendenti fra docenti e
personale amministrativo e ausiliario) e da un elevato grado di complessità (8
plessi, uno dei quali articolato in due caseggiati, distribuiti fra i centri abitati di
Dorgali e Cala Gonone).
Tuttavia, anche se sorto per ragioni burocratiche, l’Istituto rappresenta la naturale
confluenza di due istituzioni scolastiche già da tempo collegate in rete e
caratterizzate da una lunga consuetudine alla collaborazione e al dialogo. Negli
ultimi anni, ad esempio, sono stati numerosi gli scambi professionali tra esse, gli
interventi concordati per favorire la continuità educativa e i percorsi congiunti per
la formazione in servizio del personale.
Il nuovo Istituto Comprensivo accoglie e accompagna gli alunni nel loro itinerario
di formazione, dall’infanzia all’adolescenza; deve assumere pertanto la
responsabilità dell’organizzazione di un percorso curriculare di 11 anni, che pur
sviluppandosi per fasi successive e differenziate nei diversi ordini di scuola deve
avere anche caratteri di continuità e coerenza intrinseca, all’interno di una
progressione verticale.
Nell’istituto comprensivo si rafforza inoltre il legame con il territorio . Esso si
caratterizza infatti come scuola di una comunità che si riconosce in un territorio e
concorre in tal modo a rafforzare il senso di appartenenza e l’identità.
A tale scopo esso si impegna a leggere le esigenze formative degli alunni e a
interpretarle anche in funzione delle peculiarità del territorio, per elaborare, in
collaborazione con altri soggetti istituzionali, un adeguato Piano dell’Offerta
Formativa di cui dare successivamente conto in un’ottica di rendicontazione
sociale.
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Il modello di scuola che si vuole realizzare è quello di un Istituto che incrementi la
continuità educativa fra i tre settori formativi (Scuola dell’infanzia, Primaria,
Secondaria di 1° grado), migliorando e arricchendo le pratiche già esistenti, con
un’attenzione particolare al raccordo curricolare, ma che, nel contempo,
riconosca e valorizzi la specificità dei diversi segmenti, le cui peculiarità non
vanno assolutamente perse o appiattite.
Le tre scuole che confluiscono nell’istituto sono infatti diverse per storia,
approccio didattico e formazione professionale degli insegnanti e questa diversità
costituisce un valore, a patto che non diventi chiusura difensiva.
I docenti delle tre scuole, infatti, sono portatori di competenze e di esperienze
che, oltre a costituire la base per un’efficace comunicazione educativa nei
segmenti scolastici corrispondenti alle varie fasi di sviluppo dell’alunno,
rappresentano, proprio per la loro diversità, una grande ricchezza nel più ampio
contesto di scambio professionale dell’Istituto Comprensivo.
In particolare:
le insegnanti della scuola dell’infanzia sono le esperte del “curricolo
implicito” e della didattica indiretta, in cui sono essenziali l’azione di regia e
l’allestimento di contesti attenti alle routines e apparecchiati in modo da
sollecitare le relazioni e l’apprendimento;
i docenti della scuola primaria sono gli esperti dell’alfabetizzazione di
base, attraverso la quale gli alunni, a partire da esperienze concrete e in contesti
di apprendimento ancora caratterizzati dall’unitarietà, acquisiscono conoscenze,
abilità strumentali e competenze, avviandosi verso una prima diversificazione dei
linguaggi disciplinari;
i docenti della scuola secondaria di 1^ grado sono gli esperti delle
discipline, che in questo livello di scuola emergono nella loro peculiarità e
richiedono da parte degli alunni una progressiva capacità di astrazione e
simbolizzazione.
Far dialogare funzionalmente all’interno dell’istituto queste competenze
professionali specifiche può portare ad un’alleanza forte per il raggiungimento di
risultati ottimali in termini di successo formativo degli alunni.
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L’alleanza di queste competenze è indispensabile, infatti, per l’elaborazione di un
percorso formativo continuo, in cui il passaggio da un grado di scuola al
successivo non significhi azzeramento e cancellazione del “vecchio”, ma
transizione progressiva e controllata in cui, come nello sviluppo individuale, il
“nuovo” integra e rielabora a un livello superiore ciò che era stato
precedentemente acquisito.
Dal punto di vista organizzativo, ciò comporta che l’Istituto dovrà essere
caratterizzato da un elevato livello di comunicazione interna, favorito da una
pluralità di livelli di coordinamento e da una diffusa assunzione di responsabilità e
di capacità decisionali.
L’obiettivo è una “vita comune di Istituto” che riduca le formalità e la superficialità
dello stare insieme burocraticamente determinato, attraverso la previsione di
momenti e luoghi di incontro e di discussione (Dipartimenti, Commissioni verticali,
raccordo tra i docenti degli anni - ponte), in cui elaborare e attuare progetti
condivisi.
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I. IL CONTESTO AMBIENTALE E SOCIO-CULTURALE
Dorgali è un Comune che conta oltre 8000 abitanti, di cui un migliaio risiede per
l’intero anno nella frazione marina di Cala Gonone. La sua posizione geografica,
le sue risorse ambientali ed umane e lo sviluppo del turismo, che negli ultimi
quaranta anni ha trasformato la sua economia, lo hanno reso un centro attivo e
dinamico, aperto al nuovo e al confronto con altre realtà. Anche se nel tessuto
sociale permangono profonde radici agro-pastorali, queste si accompagnano a
una spiccata vocazione all’imprenditorialità, al cooperativismo, al lavoro
artigianale e ai servizi turistici, che offrono potenzialità lavorative alle nuove
generazioni. Tuttavia la disoccupazione coinvolge in particolare i giovani alla
ricerca del primo impiego.
Il maggior numero delle donne impegnate in attività lavorative modifica i
tradizionali ruoli all'interno della famiglia e le responsabilità educative
coinvolgendo maggiormente, rispetto al passato, la figura paterna.
La popolazione rivela un discreto grado di scolarizzazione (infatti un certo
numero di abitanti è in possesso di laurea o di diploma di scuola media superiore)
e una forte tendenza a valorizzare l’identità e il patrimonio culturale della propria
tradizione. La comunità infatti è caratterizzata da un codice bilingue, verificata
soprattutto nella scuola dell’infanzia, di bambini la cui lingua madre è il sardo
nella variante locale. A livello di scuola dell’infanzia e primaria i due codici sardo e
italiano sono per gran parte utilizzati e valorizzati con riferimento agli ambiti
disciplinari e a specifiche iniziative progettuali.
Il paese offre delle opportunità formative e di supporto alle famiglie, grazie alla
presenza di numerose associazioni private che propongono attività sportive,
culturali e ricreative: Consultorio familiare, Centro di riabilitazione psicofisica con
servizi rivolti anche all’infanzia, asili nido, ludoteca, servizio di assistenza
educativa domiciliare periodica, Associazioni di volontariato con finalità diverse.
Cala Gonone è frazione di Dorgali. Ha una popolazione, nei mesi invernali, di
oltre 1000 abitanti; durante il periodo estivo può superare i 30.000 abitanti perché
meta turistica.
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La comunità è caratterizzata dalla presenza di numerose giovani coppie. Attività
economiche prevalenti sono il turismo e il commercio. La località è dotata di
buone strutture ricettive (alberghi, residence, campeggio), mentre sono tuttora
carenti le strutture socio-sanitarie e per il tempo libero
L'evidente squilibrio tra stagione turistica e periodo invernale crea nella vita dei
bambini e nell'attività lavorativa due momenti nettamente staccati: il primo, con
una pluralità d'esperienze e d'incontri talvolta caotici; il secondo, limitato al vissuto
scolastico e alle esperienze promosse dalla scuola, con il crescente apporto
dell'attività della biblioteca e di episodica attività d'animazione sociale.
Nei due contesti sopradescritti, ai processi di trasformazione attuali si sono
accompagnati non pochi aspetti problematici. Alcuni di questi, come la crisi dei
valori tradizionali e i condizionamenti di una filosofia di vita sempre più orientata
verso aspetti consumistici ed esteriori, non sono certamente un’esclusività di
Dorgali e Cala Gonone; si rilevano infatti nella fascia di popolazione giovanile
alcuni fenomeni specifici preoccupanti, come l’elevato consumo di bevande
alcoliche o la frequenza di comportamenti che possono preludere alla devianza.
La popolazione scolastica rispecchia il contesto socio-culturale del territorio.
Anche se le rilevazioni sui livelli degli apprendimenti degli alunni collocano il
nostro Istituto Comprensivo in una posizione sostanzialmente mediana o anche
medio - alta rispetto alla provincia di Nuoro, al suo interno sono presenti alunni
che manifestano disagio o demotivazione e hanno un cattivo rapporto con la
Scuola. Questi alunni, pur non uscendo fisicamente dal circuito scolastico fino al
compimento dell’età dell’obbligo, spesso lo hanno già fatto mentalmente.
L’Istituto Comprensivo “G. M. Gisellu” di Dorgali, prendendo atto di questa realtà,
si impegna a offrire a tutti gli alunni effettive opportunità di acquisire le
competenze necessarie per conseguire il successo formativo e inserirsi come
cittadini attivi e consapevoli nella società di domani.
A tale scopo intende rendere più efficace la propria attività di istruzione ed
educazione e la propria organizzazione; intende altresì valorizzare il ruolo della
famiglia nel processo formativo, aprirsi all’esterno per cogliere e sfruttare le
opportunità di arricchimento culturale che il territorio offre, stabilire sinergie
costanti con l'Amministrazione comunale, ricercare la collaborazione con gli altri
soggetti istituzionali, formativi e culturali presenti nel territorio, organizzarsi in una
prospettiva di rete scolastica e inter-istituzionale.
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II. L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
1. RISORSE UMANE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Dottoressa Angela Maria Serra
PERSONALE IN SERVIZIO
Scuola infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1^ grado
Docenti di sezione
Docenti di religione
Docenti di classe
Docenti di sostegno
Docenti. di religione
Docenti L. europea
Docenti di classe
Docenti di sostegno
Docenti di religione
20 1 44 3 2 1 34 5 1
Bibliotecaria
Scuola Primaria Scuola Secondaria I Grado
1
ATA
Direttore dei servizi generali
amministrativi
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
1 5 20
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: Catte Christian
Paolo
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Fronteddu Anna, Fronteddu Angela, Pala
Gianfranca, Palimodde Giuseppino, Moi Alessio.
COLLABORATORI SCOLASTICI: Biscu Maria Luisa, Fronteddu Maria Luigia,
Floris Luciano, Pira Gesuina, Corrias Caterina, Ruiu Serafina, Nurra Salvatore,
Ruiu Maria Antonia, Usai Giovanna, Massaiu Grazia, Fronteddu Anna, Carrus
Pinuccia, Mattana Maria, Arangino Salvatore, Carrus Pasqualina, Murgioni Maria
Rita, Pistis Caterina, Cadau Lucia, Olmi Piera, Gungui Eufemia.
BIBLIOTECARIA: Zoroddu Giacomina
Gli alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo nell’anno scolastico 2014/2015 sono
complessivamente 967 di cui M 524 e F 443, distribuiti come segue:
Scuola dell’Infanzia Statale
SEZ. 1ª 2ª
8
VIA LAMARMORA 25
M 12 F 13
23
M 13 F 10
TOTALE 48 alunni M. 25 F. 23
SEZ. 1ª 2ª 3ª
VIA CERVI 25
M 14 F 11
25
M 12 F 13
25
M 13 F 12
TOTALE 75 alunni M. 39 F. 36
VIA FERMI SEZ. 1ª 2ª
22
M 12 F 10
22
M 12 F 10
TOTALE 44 alunni M. 24 F. 20
SEZ. 1ª 2ª 3ª
CALA GONONE 21
M 12 F 9
19
M 12 F 7
19
M 12 F 7
TOTALE 59 alunni M. 36 F. 23
TOTALE GENERALE 226 alunni di cui M. 124 e F. 102
Scuola Primaria Statale
Plesso Classe
1ª 2ª 3ª 4ª 5ª H 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª
VIA LAMARMORA
Totale
39 M 28 F 11
58 M 32 F 26
48 M 26 F 22
44 M 20 F 24
45 M 29 F 16
1 1 2
TOT. 234 alunni M. 135 F. 99 Tot. H 4
Classe
1ª 2ª 3ª 4ª 5ª H 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª
VIA F.lli CERVI
Totale
35 M 17 F 18
21 M 14 F 7
26 M 10 F 16
36 M 16 F 20
25 M 14 F 11
TOT. 143 alunni M. 71 F. 72
Classe
1ª 2ª 3ª 4ª 5ª H 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª
CALA GONONE
Totale
18 M 9 F 9
16 M 7 F 9
18 M 10 F 8
14 M 6 F 8
18 M 10 F 8
TOT. 84 alunni M 42 F. 42
TOTALE GENERALE 461 alunni di cui M. 248, F. 213, H 4
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Scuola Secondaria di primo grado “Salvatore Fancello”
CLASSI ALUNNI
MASCHI FEMMINE TOTALE
PRIMA 63 37 100 (3 H)
SECONDA 39 42 81 (2 H)
TERZA 50 49 99 (3 H)
TOTALE GENERALE 280 alunni di cui M. 152, F. 128, H 8
2. RISORSE STRUTTURALI
Il nostro Istituto è formato da 8 plessi.
La Scuola dell’infanzia ha quattro plessi, tre siti a Dorgali: uno in via La Marmora,
uno in Via Enrico Fermi, denominato “Ferros”, uno in via Fratelli Cervi. Un plesso
è sito a Cala Gonone in via del Cisto.
La Scuola Primaria ha tre plessi, due siti a Dorgali: uno in via La Marmora e uno
in via F.lli Cervi. Un plesso è sito a Cala Gonone in viale Colombo.
Le risorse strutturali sono così suddivise:
SPAZI SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
Aule classe/sezione 10 24
Spazi laboratorio 4 6 + 6 + 3
Biblioteca 0 2
Aula docenti 1
Auditorium 0 1
Sala giochi 4 0
Aula teatro 0 1
Sala mensa 4 1
10
Servizi igienici 11+11+12+7 35 + 12 + 7
Spazio sportivo 0 1
Campetto 0 1
Campo 1
Cortile 4 3
Aula computer 4 3
Archivio 1
Uffici 3
Magazzino 1
La Scuola Secondaria di primo grado “S. Fancello” ha sede in Dorgali, in via La
Marmora, ed è così articolata:
Istituto A, in via La Marmora: Corsi A, B, E laboratorio di informatica, laboratorio
di musica, sala TV, 7 LIM;
Istituto B, in via La Marmora: corsi C, D, Uffici di Presidenza, laboratorio di
scienze, laboratorio di informatica, sala Tv, biblioteca, 7 LIM;
Istituto C, in Via F.lli Cervi: edificio in uso per il servizio mensa.
La scuola nei due edifici è dotata di aule sufficienti per sei corsi completi, aule
attrezzate per specifiche discipline, laboratori, palestra, campetto polivalente,
anfiteatro.
3. SERVIZI
L’Amministrazione comunale fornisce alla scuola i seguenti servizi:
TRASPORTI per:
- gli alunni diversamente abili;
- gli alunni di Cala Gonone;
MENSA SCOLASTICA disponibile per tutti gli alunni che frequentano le
attività pomeridiane.
4. SICUREZZA
Nella nostra scuola è in vigore un piano di sicurezza scolastico, redatto da tecnici
specializzati nel settore, che analizza in modo dettagliato i seguenti aspetti:
valutazione e classificazione del rischio;
norme comportamentali generali;
analisi dei rischi;
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misure di prevenzione incendi;
rischi a carattere particolare;
piano di emergenza;
informazione e formazione del personale.
III. SCELTE CULTURALI E FORMATIVE
L’obiettivo fondamentale dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Maria Gisellu” di
Dorgali è realizzare la formazione della persona e il successo scolastico di tutti gli
alunni, per il loro futuro inserimento nel tessuto sociale come cittadini responsabili
e partecipi.
Tale obiettivo sarà perseguito realizzando le seguenti azioni che rappresentano
gli indirizzi culturali di fondo dell’Istituto:
1. VALORIZZAZIONE DELLA PERSONA
La scuola si impegna a svolgere attività e iniziative per:
promuovere la centralità della persona, per cui l’alunno è posto al
centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti partendo dai diversi
livelli di scolarizzazione, dalle differenze all’interno gruppo classe, dagli
snodi di apprendimento (le discontinuità) e dalle diversità individuali
(ambienti, ritmi e stili di apprendimento);
favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a
interpretare le proprie emozioni e a gestirle;
promuovere il senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il
proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli
oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali;
elaborare strategie per la formazione della classe come gruppo e per
la promozione dei legami cooperativi tra i suoi componenti;
sollecitare gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di
gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità
della persona e il reciproco rispetto;
abituare i ragazzi a cooperare nelle attività di gruppo e a valorizzare la
diversità;
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promuovere relazioni corrette fra pari, con gli insegnanti e col
personale della scuola.
insegnare le regole della convivenza civile e promuovere lo sviluppo
della cittadinanza attiva (con un’organizzazione operativa e
collaborativa, intendendo la classe come un organismo governato da
una gerarchia di scopi e con il costante richiamo alla valorizzazione del
bene comune);
costruire di un’alleanza educativa con le famiglie degli allievi e con le
comunità di appartenenza, locali e nazionali;
valorizzare le radici culturali di ogni alunno;
formare una cultura unitaria e aperta alle trasformazioni del presente;
far acquisire le strategie d’apprendimento dei saperi intesi in termini di
capacità, conoscenze e abilità.
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2. FORMAZIONE DELLE COMPETENZE PER LA CITTADINANZA
La scuola si prefigge i seguenti obiettivi per l’educazione alla cittadinanza.
Educare alla legalità ossia promuovere il senso di appartenenza alla
comunità, la consapevole adesione alle regole della convivenza civile,
l’atteggiamento di responsabilità verso il bene comune::
- pubblicizzando il Regolamento di Istituto tra gli alunni e le famiglie e
impegnandosi per la sua conoscenza e condivisione;
- illustrando il Regolamento d’Istituto alle famiglie e agli alunni durante
l’accoglienza e condividendo i principali diritti e doveri della convivenza
scolastica;
- sottoscrivendo con le famiglie della Scuola Secondaria di 1° grado il
Patto di corresponsabilità (ai sensi del DPR 245/2007);
- favorendo incontri con le forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia) e con altri
Enti Istituzionali;
- lavorando con le strutture sociali, le associazioni, le istituzioni e gli enti
presenti sul Territorio;
- aderendo a concorsi nazionali (e non) che abbiano come tema la legalità;
- creando un gruppo docenti-genitori finalizzato alla promozione di attività
riguardanti l’educazione al corretto comportamento dei ragazzi, anche
attraverso eventuali autofinanziamenti o ricorrendo alle risorse fornite da
Enti locali, con il coinvolgimento di esperti in psicopedagogia;
- favorendo lo spirito di lealtà sportiva sia come atleti sia come spettatori
accogliendo eventuali proposte di associazioni locali.
Educare all’ambiente ossia promuovere la riflessione sul legame
esistente tra l’uomo e il sistema ecologico, sul valore dell’ambiente
naturale, sui rischi conseguenti al suo cattivo uso:
- partecipando ad iniziative volte alla sensibilizzazione e al rispetto
dell’ambiente;
- visitando siti di interesse naturalistico presenti sul territorio con progetti
dei Consigli di classe;
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- favorendo attività che promuovano la conoscenza e la pratica della
raccolta differenziata;
- favorendo attività che promuovano la conoscenza e la pratica di metodi
agricoli bio-dinamici.
Educare alla salute ossia promuovere comportamenti corretti volti al
benessere psico – fisico dell’alunno:
- partecipando a corsi di formazione sulla prevenzione degli abusi
(rivolto ai docenti);
- promuovendo la partecipazione a manifestazioni sportive;
- portando avanti un discorso sull’igiene a scuola (es.: responsabilizzando i
ragazzi durante il periodo della mensa, per il lavaggio delle mani e per la
cura della propria persona);
- sensibilizzando le famiglie, sin dalle assemblee delle elezioni dei Consigli
di classe, alla prevenzione, alla cura dell’igiene personale, all’attenzione
e al rispetto dei luoghi comunitari (bagni, palestra, mensa);
- fornendo un’accurata informazione su eventuali emergenze sanitarie che
potrebbero interessare la scuola ( pediculosi, pulci, zecche etc. …);
- portando avanti progetti di screening rivolti agli alunni e tutto il personale
della scuola su malattie genetiche ed epidemiche;
- aderendo e/o promuovendo attività, concordate nei consigli di classe,
finalizzate alla presa di coscienza delle problematiche legate all’abuso
di alcol, all’uso di sostanze stupefacenti e ai danni provocati dal fumo.
Educare ad una corretta alimentazione:
- promuovendo comportamenti corretti dal punto di vista alimentare;
- pubblicizzando la scelta dell’Amministrazione Comunale tramite
l’affissione della tabella nutrizionale di riferimento per gli adolescenti nei
locali della mensa.
Educare all’affettività e alla sessualità ossia promuovere
l’alfabetizzazione delle emozioni: affermazione dell’Io, autostima, scoperta
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di sé, paure ed emozioni, l’incontro con l’altro, rispetto del diverso da sé,
dell’adulto e delle istituzioni::
- favorendo attività teatrali, musicali, di cineforum e incontri con autori;
- promuovendo attività di lettura animata e di scrittura espressiva;
- coinvolgendo le famiglie in incontri con figure specialistiche anche
tramite l’autofinanziamento.
Educare al corretto comportamento stradale:
- favorendo incontri con il Corpo di Polizia Municipale e l’Arma dei
Carabinieri;
- attivando corsi di Educazione Stradale nell’ambito dei progetti dei
Consigli di classe.
Educare alla sicurezza nei luoghi di lavoro:
- promuovendo attività atte ad acquisire consapevolezza delle norme di
comportamento nei luoghi di lavoro e nelle proprie abitazioni riflettendo
sul significato di rischio, pericolo, emergenza;
- attuando il corso di formazione rivolto ai docenti sulla sicurezza sui
luoghi di lavoro;
- attuando prove di evacuazione nel corso dell’anno come previsto dal
Piano della gestione delle emergenze.
3. INTEGRAZIONE E RADICAMENTO NEL TERRITORIO
Per rinforzare il legame con il territorio la scuola si prefigge i seguenti obiettivi:
Conoscere e utilizzare didatticamente le risorse e le opportunità culturali
presenti nel territorio.
Valorizzare la conoscenza dell’identità storica, sociale, culturale del
territorio, anche attraverso lo studio della sua lingua e delle sue tradizioni.
Partecipare alle diverse attività, inerenti la valorizzazione della lingua
Sarda anche su proposta degli Enti territoriali;
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Stabilire un raccordo attivo con gli altri soggetti formativi del territorio, altre
scuole, Enti locali, soggetti non istituzionali.
4. APERTURA ALLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE
La scuola si impegna a:
Comunicare in modo efficace, sintetico e tempestivo i contenuti del POF
all’utenza :
- pubblicando il POF integrale nel sito della scuola;
- consegnando alle famiglie durante i consigli di classe e/o interclasse il
mini POF;
- pubblicando informative periodiche sulla bacheca genitori del registro
elettronico.
Raccogliere in modo sistematico informazioni sulle opinioni delle famiglie
riguardo alla scuola, ai fini del miglioramento del servizio scolastico
soprattutto tramite l’autovalutazione d’Istituto.
Favorire il dialogo e la collaborazione tra scuola e famiglia:
- sottoscrivendo con la scuola il Patto di corresponsabilità (per la Scuola
Secondaria di 1° grado):
- informando tutti i genitori ogni qualvolta vengano riuniti i Consigli di
Classe (con comunicazione scritta nel libretto degli alunni) e il Consiglio
di Istituto, in modo che chiunque lo desideri possa partecipare come
uditore (per la Scuola Secondaria di 1° grado);
- curando l’informazione periodica alle famiglie tramite colloqui con i
singoli genitori e assemblee che potranno essere richieste sia dai
genitori che dagli insegnanti:
- Colloqui:
Scuola dell’infanzia: due incontri alla fine di ogni quadrimestre
Scuola Primaria: quattro incontri a cadenza bimestrale
Scuola secondaria di 1° grado: quattro incontri (due a modalità
individuale e due collegiali, per la riconsegna delle schede di
valutazione alla fine del primo quadrimestre);
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- pubblicizzando adeguatamente, anche tramite il registro elettronico, la
disponibilità di ogni docente per i contatti con le famiglie;
- i genitori potranno essere inoltre ricevuti dagli insegnanti per un colloquio
individuale, previa richiesta di un appuntamento, che dovrà essere
fissato entro cinque giorni dalla data della richiesta (Scuola dell’infanzia,
Scuola Primaria).
5. PROMOZIONE DEL SUCCESSO DI TUTTI
Flessibilità del curricolo
La scuola si impegna a realizzare l’arricchimento del curricolo (in orario
curricolare ed extracurricolare), il recupero degli alunni in difficoltà nei processi di
apprendimento, la prevenzione della dispersione scolastica, l’integrazione
scolastica degli alunni in situazione di handicap e/o di disagio psicologico e
sociale:
destinando una quota oraria del 15% al curricolo locale, privilegiando le
attività tese alla valorizzazione della lingua e della cultura sarda,
l’insegnamento di una lingua comunitaria e l’informatica (Scuola
dell’Infanzia);
destinando una quota oraria del 5% al curricolo locale (Scuola Primaria);
lavorando per classi parallele, intersezione o per classi aperte in occasione
di progetti particolari;
svolgendo attività per piccoli gruppi di lavoro per il recupero e il
potenziamento delle abilità degli alunni utilizzando la contemporaneità ove
presente;
svolgendo attività per l’ampliamento e l’arricchimento dell’offerta formativa
soprattutto tramite attività laboratoriali;
organizzando tornei e giochi sportivi tra corsi e classi parallele.
Miglioramento dei livelli di competenza
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Al fine di migliorare le competenze degli alunni (partendo dalle abilità di base) si
intende:
gestire l’apertura delle Biblioteche d’Istituto in orario scolastico per avvicinare
gli alunni alla lettura;
strutturare le attività da svolgersi durante le ore pomeridiane in funzione sia
dello studio assistito sia dello studio guidato per gruppi di lavoro (Scuola
secondaria di 1° grado);
favorire la collaborazione e il raccordo interdisciplinare fra i docenti come
strumento per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;
progettare e realizzare progetti didattici specifici per offrire ad ogni alunno la
possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, valorizzando
conoscenze ed esperienze di ognuno, dando risposte adeguate ai bisogni
educativi;
usare nuove tecnologie tramite modalità laboratoriali;
svolgere le discipline e i campi di esperienza con attività laboratoriali;
utilizzare la didattica metacognitiva;
utilizzare strategie di apprendimento cooperativo.
Integrazione alunni stranieri
L’Istituto registra la presenza di alcuni alunni stranieri in tutti i suoi ordini di scuola;
pertanto per favorire l’integrazione e il successo scolastico di tutti ha definito i
seguenti obiettivi:
accogliere e inserire nelle classi gli alunni di origine straniera, facilitandone
l’ingresso nel sistema educativo e riducendone, per quanto possibile, le
difficoltà di adattamento;
comunicare alle famiglie degli alunni stranieri un clima positivo di accoglienza,
apertura e disponibilità, che contribuisca a vincere timori e diffidenze;
promuovere il successo formativo degli alunni.
Gli interventi didattici ed educativi sono così attuati:
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Per tutti gli ordini di scuola: inserimento “dolce” degli alunni migranti nuovi
arrivati; contatti con le famiglie di provenienza; elaborazione di programmi e
sistemi di valutazione personalizzati.
Scuola dell’Infanzia: attività ludiche con l’utilizzo di materiale specifico.
Scuola Primaria: attività di laboratorio pluridisciplinare e multimediale
(linguaggi extra-verbali, gioco relazionale, …); laboratorio per
l’insegnamento dell’italiano L2. Realizzare percorsi di prima alfabetizzazione
per l’apprendimento della lingua italiana (lingua per comunicare).
Scuola Secondaria di primo grado: interventi individualizzati con
insegnanti curricolari; attivazione di laboratori per l’insegnamento
dell’italiano L2 in collaborazione con gli Enti locali. Realizzare percorsi di
prima alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana (lingua per
comunicare).
Recupero
Con riferimento agli alunni della scuola, il prolungamento dell'orario di apertura
deve essere finalizzato alla realizzazione di:
corsi di sostegno e di aiuto allo studio, da realizzare durante l'anno
scolastico in concomitanza con lo svolgimento delle lezioni, per gli studenti
che evidenzino carenze di preparazione in una o più discipline, ivi
compresa la scarsa padronanza della lingua italiana da parte di studenti
provenienti da altri paesi, in attuazione del combinato disposto del comma
8 dell'art. 3 e del comma 3 dell'art. 4 del D.M. n. 42;
corsi di recupero delle abilità di base rivolti agli alunni con difficoltà di
apprendimento in orario extracurricolare e curriculare
sperimentazione di metodologie didattiche innovative nello studio delle
discipline curricolari;
studio guidato;
attività laboratoriali;
progetto di lettura espressiva;
iniziative complementari di arricchimento del curricolo a forte valenza
socializzante, quali, ad esempio, il teatro, le arti figurative, la musica, il
canto, le attività sportive, e quant'altro risponda a concrete esigenze
20
rappresentate dagli studenti e dalle famiglie, per contrastare la disaffezione
allo studio, per potenziare il senso di appartenenza alla scuola, per favorire
una interazione sistematica ed una corresponsabilità educativa fra scuola e
famiglia.
Integrazione degli alunni diversamente abili
La Scuola garantisce la formazione integrale della persona, nel pieno rispetto
delle diversità e rispondendo ai bisogni del singolo. A tal fine promuove il
successo formativo dell’alunno, la sua integrazione intesa come partecipazione
piena ed attiva alla vita della comunità, in attuazione dei principi enunciati dalla
Costituzione, nonché dalla L. 104/92 e successive modifiche. Tale finalità è
possibile soltanto con la collaborazione di tutti gli Operatori e la condivisione delle
problematiche dell’alunno diversamente abile.
Interventi mirati per i DSA
La legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia, la
discalculia, la non comprensione del testo come disturbi specifici
dell’apprendimento.
Modalità Di Intervento
Attività
Coordinamento insegnanti di
sostegno
- confronto sulle problematiche relative agli alunni certificati - suggerimenti e contributi per la stesura dei PEP - individuazione di adeguate diversificate strategie
educative e/o predisposizione di progetti mirati - confronto e condivisione delle strategie adottate per la
soluzione dei problemi -
Incontri con equipe di riferimento ( GLH)
- aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati
- stesura delle documentazioni - confronto e condivisione delle problematiche relative
all’integrazione - studio di strategie adeguate per le stesse - confronto e scambio di esperienze tra realtà diverse - momento di formazione
Incontri con le famiglie
- la famiglia contribuisce con la fattiva collaborazione a delineare un quadro più ampio e approfondito del bambino a vari livelli.
Incontri con il Dirigente scolastico
- trasmissione delle informazioni relative all’attività’ svolta - scambio di riflessioni sulle tematiche e problematiche
emergenti - legittimazione di eventuali scelte da effettuare
Incontri con la ASL - fornisce la diagnosi funzionale, documento indispensabile per la realizzazione del profilo dinamico funzionale e del PEI.
- Incontra famiglie e scuola su richiesta di una delle parti.
21
Il nostro Istituto si propone di individuare le forme didattiche e le modalità di
valutazione più adeguate per il successo formativo di questo alunni.
Gli obiettivi generali, mirati a una reale integrazione, riguardano:
l’autonomia
la socializzazione
l’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive,
comunicative, espressive;
la conquista di strumenti operativi basilari: linguistici, logico-matematici
l’acquisizione di strategie proprie per compensare le difficoltà di
apprendimento
Inclusione degli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali)
Il Bisogno Educativo Speciale (BES) introdotto concettualmente prima
dall’INVALSI poi dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla C.M. N. 8 del 06/03/2013 si
configura come categoria generale complessa, che chiama in causa l’esigenza di
utilizzare, in modo permanente o temporaneo, i cinque pilastri dell’inclusività:
individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
strumenti compensativi;
misure dispensative;
impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali.
L’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende diverse categorie di alunni, ed
esattamente:
alunni con disabilità;
alunni con DSA e disturbi evolutivi specifici;
alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di
un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in
grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di Scuola e in quello
indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel senso più
ampio. Inoltre la Scuola pone fra le sue finalità quelle appresso elencate:
22
Sviluppare le capacità comunicative e di relazione con adulti e coetanei
Far acquisire consapevolezza della propria identità, delle potenzialità e dei
limiti delle proprie risorse
Promuovere la ricerca di un ruolo sociale e professionale anche attraverso
mirate azioni di orientamento
Far acquisire competenze nell'utilizzo degli strumenti tecnologici
Favorire lo sviluppo di abilità e competenze di tipo non solo scolastico, ma
anche extrascolastico legate al potenziamento dell'autonomia sia individuale
che sociale
Orientamento (offerta formativa scuola secondaria 1°grado)
La scuola si impegna a svolgere le attività di orientamento degli alunni:
costituendo una Commissione Orientamento, la quale predisporrà un
progetto triennale che coinvolga gli alunni per tutto il percorso
scolastico per la Scuola Secondaria di 1°grado;
facendo conoscere le opportunità formative presenti nel territorio;
contattando l’esperto del Centro Territoriale per il Lavoro per svolgere
gli incontri-dibattiti con le famiglie e con gli alunni;
proponendo corsi per le famiglie finanziati dalle stesse e/o dall’ente
locale;
stabilendo i contatti con gli istituti superiori del territorio, con
calendarizzazione degli incontri e distribuzione dei materiali.
6. AUTOVALUTAZIONE
La Scuola si impegna a perseguire il miglioramento dell’Offerta Formativa e del
servizio scolastico attraverso un costante monitoraggio. Pertanto intende valutare
la rispondenza ai bisogni reali della scuola e la realizzazione delle aspettative sul
piano dell'organizzazione, dell'amministrazione e dei risultati scolastici. A questo
proposito è stata istituita la commissione di valutazione degli apprendimenti e del
servizio scolastico e di autovalutazione d’Istituto.
23
7. CONTINUITÀ
La Scuola si impegna a garantire la continuità del processo educativo fra i diversi
ordini del nostro Istituto e la Scuola Secondaria di 2°grado, tra queste ultime in
particolare il Liceo Scientifico, unico istituto superiore presente a Dorgali
ponendosi i seguenti obiettivi:
Elaborare un piano di intervento per promuovere adeguatamente la continuità
educativa e didattica;
Mettere a punto un percorso educativo unitario per sviluppare competenze
trasversali e disciplinari in continuità;
Agevolare l’inserimento nella scuola primaria degli alunni che provengono dalla
Scuola dell’Infanzia e l’inserimento nella secondaria di 1°grado degli alunni delle
quinte della scuola Primaria attivando, mediante svariate iniziative, un ponte di
collegamento tra i vari ordini di scuole;
Individuare strumenti di passaggio di informazioni sulle competenze sociali, sugli
atteggiamenti di apprendimento e sulle caratteristiche cognitive degli alunni che si
iscrivono alla prima classe della Primaria, alla prima della secondaria di 1°grado e
alla prima del Liceo Scientifico con sede a Dorgali;
Utilizzare le informazioni sugli alunni acquisite dalle scuole di provenienza per
formare classi il più possibile equieterogenee.
24
IV. L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
STAFF DI DIREZIONE:
Dirigente, Collaboratori del Dirigente, Funzioni Strumentali, responsabili di plesso
e referenti delle commissioni.
INCARICHI INDIVIDUALI
La Dirigente Scolastica ha individuato due collaboratori:
Maria Fancello: primo collaboratore, con funzione di vicario;
Antonio Masuri: secondo collaboratore, responsabile per la Scuola Primaria.
Ha individuato i seguenti responsabili di plesso:
Sebastiana Loi: responsabile di plesso scuola dell’infanzia di via La Marmora
Maria Giovanna Fancello: responsabile di plesso scuola dell’infanzia di via
Fermi
Anna Maria Fancello: responsabile di plesso scuola dell’infanzia di via F.lli Cervi
Raffaela Loi: responsabile di plesso scuola dell’infanzia di Cala Gonone
Rosa Fronteddu: responsabile di plesso scuola primaria di via La Marmora
Eufemia Mastio: responsabile di plesso scuola primaria di via F.lli Cervi
Agostina Sedda: responsabile di plesso scuola primaria di Cala Gonone
Margherita Loi: responsabile dell’istituto A del plesso scuola secondaria di 1°
grado di via La Marmora
Maria Fancello: responsabile dell’istituto B del plesso scuola secondaria di 1°
grado di via La Marmora
Il Collegio dei Docenti, a sua volta, ha deliberato la attribuzione dei seguenti
incarichi individuali:
Responsabile del laboratorio di informatica della Sc. Sec. di 1°: Giovanni
Carta (il docente ha il compito di predisporre un regolamento di utilizzo
dei laboratori, che preveda, fra l’altro, la compilazione di un registro con
l’indicazione dell’orario di ingresso e di uscita dei vari gruppi con relativa
firma del docente accompagnatore);
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Responsabile del laboratorio di informatica della Sc. Primaria: Rosa
Fronteddu (la docente ha il compito di predisporre un regolamento di
utilizzo dei laboratori, che preveda, fra l’altro, la compilazione di un
registro con l’indicazione dell’orario di ingresso e di uscita dei vari gruppi
con relativa firma del docente accompagnatore);
Responsabile del laboratorio musicale: Donato Di Iorio;
Responsabile del laboratorio di Scienze: Maria Lucia Dettori;
Referente per la Dislessia Sc. Sec 1°: Daniela Pulacchini;
Referente per la Dislessia Sc. Primaria: Annunziata Manca.
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Il Collegio dei Docenti si articola nei seguenti dipartimenti disciplinari:
Per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria:
1) umanistico - linguistico;
2) logico – scientifico - matematico;
3) artistico - espressivo.
Per la Scuola Secondaria di 1°grado
1) umanistico - linguistico (lettere, religione);
2) linguistico (lingue straniere)
3) scientifico - matematico (matematica-educazione tecnica);
4) artistico - espressivo (educazione artistica e musicale, educazione fisica).
I docenti di sostegno si divideranno tra il dipartimento umanistico e quello
scientifico – matematico.
I dipartimenti corrispondono ad aggregazioni di insegnamenti disciplinari affini
che possono scomporsi e riaggregarsi funzionalmente alle esigenze della scuola.
I dipartimenti si incontrano entro il limite delle 40 ore annue (per elaborare la
programmazione didattica di competenza dei Consigli di classe).
Nell’ambito dei dipartimenti, i docenti delle singole discipline:
- designano un coordinatore;
- definiscono in comune i saperi minimi;
- impostano parametri comuni per la valutazione degli apprendimenti;
26
- stabiliscono linee comuni per il conseguimento degli obiettivi minimi;
- prendono accordi sui tempi e i modi di realizzazione del programma;
- predispongono le prove di ingresso.
COMMISSIONI DI LAVORO
Il Collegio dei Docenti ha deliberato la costituzione delle seguenti commissioni le
quali hanno elaborato specifici Piani di lavoro di massima che vengono allegati al
POF-
Commissioni Docenti attribuiti Funzioni
Commissione
Orario
Collaboratori di plesso Elabora l’orario provvisorio
e annuale, adattandolo alle
esigenze degli alunni e dei
docenti
Marina Cei, Maria Fancello,
Bianca Maria Mazzella
P.O.F. Maria Fancello, Graziella
Monni, Sebastiana Loi
Revisiona e integra il POF
G.L.I.
Donato Di Iorio, Maria
Luisa Furcas, Mariano
Incollu, Maria Antonietta
Pireddu, Daniela
Pulacchini, Masuri Rina,
Antonella Loi, Maria
Fancello, Margherita Loi e
insegnanti di sostegno da
nominare
Studia percorsi specifici in
base ai bisogni degli alunni
in collaborazione con il
Comune, la A.S.L. e le
famiglie
Cinzia Marras, Antonella
Palimodde, Teresa
Fronteddu, Gianfranca
Fancello, Eufemia Mastio,
Rosa Fronteddu, Agostina
Sedda, Tonino Masuri
Sebastiana Loi, Maria
Giovanna Fancello, Anna
Maria Fancello, Raffaela
Loi
Autovalutazione Margherita Loi, Maria
Antonietta Pireddu,
Valuta la scuola in termini
di efficacia ed efficienza e
27
Mulas Anna Paola, Maria
Antonia Pisanu, Angela
Dettori, Rosanna
Fronteddu.
determina i livelli di
apprendimento. Elabora
prove comuni per classi
parallele.
Valutazione degli
apprendimenti
Luciana Sagheddu,
Giovanna Bacchitta
Raccoglie, analizza e
condivide con il Collegio i
risultati ottenuti dagli alunni
di tutte le classi in sede di
scrutinio. Raccoglie i dati
delle prove comuni
d’istituto, le analizza e le
restituisce al Collegio.
Daniela Pulacchini
Orientamento
Margherita Ala, Maria Lucia
Dettori, Maria Antonietta
Pireddu.
Elabora progetti triennali
per tutte le classi;
organizza gli incontri con le
scuole Secondarie di
2°grado per l’orientamento
delle classi terze.
Continuità
educativa
Graziella Monni, Daniela
Pulacchini, Antonietta
Fancello, Bianca Maria
Mazzella, Maria Luisa
Furcas.
Rosa Fronteddu, Anna
Maria Fancello, Dettori
Giovanna Antonia,
Francesca Esca, Tanuccia
Bacchitta, Angela Dettori,
Agostina Sedda, Tanuccia
Mula.
Istituisce raccordi e
confronti con gli altri ordini
di scuola
Commissione
elettorale
Maria Antonietta Pireddu
Maddalena Useli Bacchitta
Predispone i documenti
necessari per le elezioni del
rinnovo del Consiglio
d’Istituto.
Regolamento
d’Istituto
Giovanni Carta, Maria Pia
Loddo, Margherita Loi,
Serafina Serra, Elena
Monni, Maria Carmela Pira,
Luisa Maria Muggianu
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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Ai fini della scelta dei docenti cui assegnare le funzioni, il Collegio dei docenti terrà conto
dei seguenti criteri:
titoli e competenze professionali posseduti dagli interessati;
precedenti incarichi ricoperti e relativi risultati;
esperienze e progetti precedentemente realizzati;
capacità di:
elaborazione progettuale;
iniziativa e coordinamento;
percezione e soluzione dei problemi;
relazione e comunicazione.
Il Collegio individua quattro funzioni strumentali:
Funzione strumentale Docenti incaricati Funzione
Funzione strumentale
per l’ uso delle
tecnologie e supporto a
docenti nell’uso del
registro elettronico e
supporto agli alunni
nell’uso degli strumenti
per DSA e altre
difficoltà di
apprendimento
Funzione strumentale
per la valutazione degli
apprendimenti e del
Servizio Scolastico
Mariano Incollu
Si occupa di curare corsi di
formazione per alunni, genitori
e docenti per far conoscere e
adoperare gli strumenti
compensativi e tecnologici
legati alle difficoltà di
apprendimento degli allievi
dell’Istituto. Si occupa di gestire
i dati relativi all’apprendimento
degli alunni, curando anche
l’analisi dei dati Invalsi, creando
una banca dati dell’andamento
triennale delle classi,
analizzando con grafici e
tabelle i dati più significativi,
rilevando criticità e elementi utili
per interventi mirati al successo
scolastico di ognuno. Si
occuperà, inoltre, di raccogliere
i questionari di autovalutazione
d’Istituto e di collaborare con la
Commissione per l’analisi dei
dati.
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Funzione strumentale
per la Biblioteca
Antonella Loi
Rosa Fronteddu
Mele Francesca
Pisanu Maria
Antonia
Si occupa dell’amministrazione
del patrimonio bibliotecario,
dell’apertura della biblioteca,
dell’inventariamento e
catalogazione dei vecchi e dei
nuovi libri in arrivo, della
creazione di un archivio di
DVD, CD e Dvx, sussidi
didattici da mettere a
disposizione dei docenti e degli
alunni.
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V. OFFERTA FORMATIVA
1. Il TEMPO SCUOLA
Calendario Scolastico d’Istituto
Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il seguente:
Tutte le domeniche
1 Festa di tutti i Santi
25 novembre Santo Patrono “Santa Caterina”
8 dicembre Immacolata Concezione
25 dicembre Natale
26 dicembre Santo Stefano
1° gennaio Capodanno
6 gennaio Epifania
17 febbraio Martedì Grasso
06 aprile Il giorno di lunedì dopo Pasqua
25 aprile Anniversario della Liberazione
28 aprile Sa die de sa Sardinia
1° maggio Festa del Lavoro
2 giugno Festa nazionale della Repubblica
Nell’A.S. 2014 -2015 le attività didattiche nella Scuola Secondaria di 1° vengono
sospese inoltre il giorno 27 aprile 2015 e il giorno 2 maggio 2015, usufruendo dei
due giorni a disposizione del Consiglio di Istituto.
Nella Scuola Primaria le attività didattiche vengono sospese il 16 febbraio e il 27
aprile 2015. Si usufruirà inoltre del giorno 24 novembre 2014, posticipando la
chiusura dell’anno scolastico all’11 giugno 2015.
Nella Scuola dell’Infanzia le attività didattiche vengono sospese il 16 febbraio e il
27 aprile 2015.
31
2. LE SCELTE METODOLOGICO – DIDATTICHE
1. Individuare percorsi operativi e strumenti atti a favorire l’instaurarsi di un
positivo clima sociale nei rapporti tra docenti, tra docenti ed alunni e tra
alunni.
2. Favorire la collaborazione e il raccordo interdisciplinare fra i docenti come
strumento per garantire l'unitarietà dell'insegnamento attraverso:
a. assunzione di decisioni di tipo organizzativo per realizzare il raccordo
tra le discipline e la coerenza nella scelta di atteggiamenti educativi
comuni;
b. assunzione di decisioni di tipo metodologico al fine di conseguire
finalità e obiettivi formativi comuni;
c. elaborazione delle programmazioni annuali in collaborazione fra
insegnanti di uno stesso ambito disciplinare e/o delle classi parallele;
d. assunzione di criteri comuni per la rilevazione degli apprendimenti e
la valutazione degli esiti, (eventuale utilizzazione di schemi
prestampati o sussidi informatici.
3. Progettare e realizzare percorsi didattici specifici per offrire ad ogni alunno
la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, valorizzando
esperienze e conoscenze di ognuno, dando risposte adeguate ai bisogni
educativi.
4. Privilegiare l'acquisizione dei concetti di base e delle competenze relative
ad ogni disciplina/campo di esperienza
5. Promuovere l’apprendimento cooperativo e la ricerca di nuove conoscenze
attraverso la riflessione metacognitiva e la didattica laboratoriale.
6. Favorire l’acquisizione di più abilità espressive e comunicative in relazione
ai linguaggi e alle opportunità offerte da media e Tic.
3. IL CURRICOLO
Il curricolo è il piano di studi proprio di ogni scuola. Nel rispetto del monte ore
stabilito a livello nazionale, ogni istituzione scolastica definisce il quadro
unitario in cui sono indicate le discipline e le attività fondamentali definite a
livello nazionale e quelle definite a livello locale, da essa liberamente scelte.
Devono essere indicati anche i limiti di flessibilità per realizzare
32
compensazione tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo.
(art.8 DPR 275/99). Al curricolo spetta oggi il ruolo di prospettiva di lettura
della didattica e delle sue teorie, ma nessuna funzione né egemonica, né
esclusiva.
Il compito fondamentale del POF e del curricolo nel primo ciclo dell’istruzione
è assicurare agli allievi il possesso delle competenze di base, cioè il possesso
non solo di conoscenze, abilità, atteggiamenti, comportamenti, ma anche di
strategie adeguate alla loro utilizzazione. La loro acquisizione costituisce
l’obiettivo essenziale, che deve essere perseguito dalle singole istituzioni
scolastiche in piena autonomia per ciò che riguarda la scelta dei concreti
assetti pedagogici, organizzativi e didattici (ad es. i tempi dedicati alle attività
di aula e di laboratorio, i modi di costituzione dei gruppi di alunni, i contenuti
delle attività facoltative e opzionali, ecc.).
Il Collegio dei Docenti dell’ Istituto Comprensivo di Dorgali ha inteso procedere
secondo queste raccomandazioni. In particolare, ha stabilito un assetto che
consenta di rispondere meglio alle esigenze principali della nostra scuola, che
sono:
il miglioramento dei livelli di apprendimento;
il recupero di motivazioni e partecipazione degli alunni;
l’orientamento e la conoscenza di sé;
un contrasto efficace alla dispersione e all’abbandono precoce;
l’inclusione di tutte le diversità, intese non come ostacolo, ma come
valore;
il legame sempre più stretto con la comunità e le sue articolazioni sociali
ed istituzionali.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella Scuola dell’Infanzia il Curricolo Obbligatorio comprende:
- una quota base, finalizzata al raggiungimento delle competenze definite nella
normativa vigente e relative ai campi di esperienza ( Il se e l’altro - Il corpo e il
movimento – Immagini, suoni, colori – I discorsi e le parole – La
conoscenza del mondo) e alla promozione di attività per l’educazione alla
33
convivenza civile: stradale, ambientale, alimentare, alla salute, alla cittadinanza e
all’affettività;
- una quota locale, finalizzata ad introdurre attività entro un massimo del 15%
del tempo scuola relative a materie non previste dalle indicazioni nazionali:
inglese, informatica e la valorizzazione dell’identità linguistica e culturale.
PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Nel corso dell’anno scolastico saranno promossi ed organizzati diversi percorsi di
arricchimento dell’offerta formativa, gestiti da insegnanti del plesso e dell’Istituto;
saranno inoltre presenti a scuola esperti che opereranno con i bambini in diversi
progetti/ laboratori.
Attività laboratoriali
In ogni Plesso verranno attivati alcuni laboratori inerenti ai percorsi individuati nella
programmazione educativo/didattica, sulla base delle risorse utilizzabili, delle
disponibilità dei docenti ed eventualmente di esperti esterni o di collaborazioni
gratuite da parte di genitori disponibili.
LABORATORI PREVISTI:
- Motoria
- Musica e Canto
- Informatica
- Inglese
- Lingua Sarda
- Animazione alla lettura
FLESSIBILITÀ NELL'ARTICOLAZIONE DEI GRUPPI-MODELLI
ORGANIZZATIVI
Scuola dell’Infanzia: Si opta per la flessibilità nell’articolazione dei gruppi pur
avendo adottato un modello di titolarità legato alla sezione, ritenuta il
fondamentale gruppo di riferimento per i bambini. Non si esclude tuttavia un
34
modello di contitolarità di plesso, funzionale alla realizzazione di progetti o attività
specifiche per determinati periodi di tempo.
Flessibilità dell’orario delle insegnanti
Nei vari plessi le insegnanti di sezione, e dove presenti quella di sostegno e
l’insegnante di religione, elaborano un orario di lavoro che tende ad ottimizzare la
presenza del personale docente nelle diverse fasce orarie di funzionamento della
scuola in base alla frequenza degli alunni e all’organizzazione delle attività e dei
gruppi.
Esse operano in attiva e stretta collaborazione, condividono ampiamente la
metodologia adottata fondata sulla predisposizione di un ambiente che consente
ai bambini di compiere esperienze motivanti sia sul piano affettivo e relazionale
che su quello cognitivo.
Contemporaneità Nell’ orario di servizio delle insegnanti sono previsti momenti di contemporaneità
(due insegnanti con due gruppi di bambini della stessa sezione che operano in
ambienti diversi) e momenti di compresenza oraria (due insegnanti sulla sezione).
Tali momenti sono utilizzati per:
- attività di laboratorio a piccolo e/o medio gruppo - uscite didattiche sul territorio - esperienze di intersezione nel plesso - sostegno a bambini in difficoltà .
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola primaria dell’I C Gisellu di Dorgali, all’interno dell’attuale quadro
normativo e del regolamento sull’autonomia, amplia e approfondisce percorsi e
processi innovativi già in atto nella scuola, in riferimento a:
ricerca curricolare, flessibilità oraria, articolazione dei gruppi classe, realizzazione
di attività opzionali, di arricchimento e di attività mirate al raggiungimento del
successo formativo, con le seguenti motivazioni:
35
maggiore aderenza dell’offerta formativa alla specificità del territorio;
radicamento e valorizzazione dell’identità culturale;
coinvolgimento delle famiglie nella scelta dei percorsi formativi
aumento degli scambi tra scuola, comunità e territorio;
promozione dell’uso dei linguaggi diversificati (musicale, teatrale, iconico,
grafico – pittorico - plastico, motorio, tecnologico…);
sviluppo del senso di appartenenza alla comunità scolastica e territoriale;
formazione di una coscienza ecologica.
TEMPO PIENO
Motivazioni/ Finalità
Vi sono ragioni pedagogiche e didattiche che giustificano questa scelta e
che sono state riconfermate pienamente negli indirizzi del Consiglio di
Circolo per l’anno scolastico 2014-2015:
“Per ciò che concerne l’organizzazione del tempo pieno per le classi prime
seconde terze e quarte occorre garantire il benessere dei bambini, e anche
degli operatori, prevedendo ritmi di lavoro che, pur puntando ad un
incremento dei livelli di apprendimento, evitino un affaticamento eccessivo
che renderebbe poco produttivo per i bambini lo stare a scuola più a
lungo”.
Da ciò deriva la necessità di incrementare la didattica laboratoriale; di alternare
efficacemente momenti/attività di apprendimento strutturate e momenti di
esercitazione/consolidamento delle competenze che evitino l’esigenza di un
ulteriore lavoro dei bambini a casa; di implementare un ambiente di
apprendimento che utilizzi anche didattiche innovative, tese non solo a favorire la
costruzione e il consolidamento di competenze di tipo culturale, ma anche ad
attivare e rinforzare strategie di studio, di autoanalisi e automonitoraggio; di
rafforzare l’attenzione sul versante relazionale per l’incremento delle competenze
sociali e di cittadinanza.
36
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
È prevista di norma l’alternanza di due insegnanti che cureranno l’ambito
linguistico espressivo, storico, sociale (Italiano, Storia, Geografia, Cittadinanza e
Costituzione); e quello logico-matematico (Matematica e Scienze).
Dove necessario ci saranno un insegnante specialista di lingua inglese e uno
per l’insegnamento della Religione Cattolica.
L’organizzazione oraria, quando possibile, si articolerà su due settimane per
garantire una corretta alternanza mattino/pomeriggio dei docenti, delle discipline e
dei carichi di lavoro ed in modo che vi sia un tempo congruo sia per la
presentazione sia per l’approfondimento dei contenuti delle singole discipline.
In questo modello didattico-formativo le attività antimeridiane si integrano con
quelle pomeridiane in un progetto ricco di sollecitazioni operative, dove al saper
dire si affianca anche il saper fare, capace di rispondere alle esigenze dei bambini
e di offrire una maggiore personalizzazione dell’apprendimento, rispettoso, grazie
ai tempi distesi, dei loro ritmi di maturazione e di acquisizione delle conoscenze.
La dilatazione del tempo scolastico soddisfa inoltre l’esigenza, avvertita sia dalla
maggioranza dell’utenza sia dai docenti, di recuperare attraverso un’innovativa e
professionale progettualità di Istituto alcuni settori nevralgici dell’esperienza
educativa: quello ludico-espressivo, quello della ricerca, quello della creatività.
I ritmi di lavoro saranno adeguati all’età e ai bisogni psicofisici degli alunni e i
tempi di apprendimento, maggiormente distesi, adeguati alla complessità del
sapere contemporaneo.
MENSA
Le ore di contemporaneità verranno prevalentemente utilizzate, almeno nelle
classi prime, durante il tempo mensa. Il momento del pranzo collettivo sarà
uno dei principali momenti educativi del tempo pieno: sarà possibile sviluppare
il sentimento di solidarietà che deriva dall’aiuto reciproco; “scambiare
chiacchiere” potrà far nascere o alimentare amicizie; vi sarà la possibilità di
affrontare argomenti relativi all’educazione alimentare e di superare pregiudizi
rispetto ad alcuni cibi poco noti o poco amati.
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La fruizione del servizio mensa è dunque un momento conviviale prezioso e al
contempo un’esperienza educativa importante.
PAUSA
Durante il momento di riposo dopo pranzo ( in genere dalle 14,00 alle 14,30)
nelle belle giornate si potrà lasciare ai bambini la possibilità di organizzare
liberamente i propri giochi all’aperto, mentre durante il periodo invernale sarà
cura dei docenti presentare ai bambini la possibilità di effettuare giochi
collettivi, magari della tradizione locale, anche per sviluppare il discorso del
rispetto delle regole dei diversi giochi, che potrà essere ripreso anche in altri
momenti e contesti.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Orario settimanale delle lezioni
Orario a tempo prolungato: frequenza dell’ orario obbligatorio di 30 ore
settimanali, più altre 4 ore di attività curricolari, più 2 ore per il servizio mensa, per
un totale di 36 ore settimanali. Le ore aggiuntive saranno destinate allo
svolgimento di attività volte a favorire:
- il miglioramento dei livelli di apprendimento;
- il recupero di motivazioni e partecipazione degli alunni;
- la promozione dei legami di gruppo;
- l’orientamento e la conoscenza di sé;
- il contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico;
- il legame sempre più stretto con la comunità e il territorio.
Organizzazione del tempo scuola
Il tempo scuola per tutte le classi è organizzato come di seguito indicato:
Attività Curricolo di base Recupero e
approfondimento disciplinare.
Mensa e Intermensa
Numero di ore settimanali
30 4 2
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Orario Entrata alle ore 8,30
Uscita alle ore 13,30 h. 14.30 – 16.30 h. 13. 30 – 14.30
Distribuzione settimanale
Tutti i giorni Il martedì e il venerdì
per tutti i corsi Il martedì e il venerdì
per tutti i corsi
Gruppi di alunni
Gruppi-classe Gruppi di alunni della
stessa classe Gruppi classe
Quota obbligatoria del curricolo
L’orario settimanale di trentasei ore delle discipline per l’a. s. 2014-2015 viene
strutturato nel modo seguente:
Curricolo di base per tutte le classi
*L’orario delle discipline appartenenti a un medesimo ambito disciplinare e
affidate a uno stesso docente è indicativo, in quanto il docente può effettuare una
ripartizione flessibile delle ore fra le discipline nelle diverse parti dell’anno
scolastico. Inoltre va considerato che le ore eccedenti sono ore di compresenza
fra due docenti.
Quota facoltativa/opzionale del curricolo
L’offerta della quota facoltativa/opzionale del curricolo intende mettere in
relazione le richieste delle famiglie e le disponibilità della scuola; se le risorse
Discipline N° ore
assegnate
Discipline N° ore
assegnate
Italiano* 6+2 Scienze* 2
Storia* 2+1 Tecnologia 2
Geografia* 1 Arte e immagine 2
Inglese 3 Ed. musicale 2
Francese 2 Religione 1
Matematica* 4 +2 Scienze motorie 2
Approfondimento
materie letterarie
1
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finanziarie lo consentiranno, verranno avviate le seguenti attività in orario
pomeridiano aggiuntivo:
attività laboratoriali (es. lettura di un libro contestualizzato nel territorio);
progetto di lettura con la partecipazione di un autore;
prolungamento del tempo scuola per attività di recupero.
Scansione dell’anno scolastico ai fini della valutazione
L’anno scolastico viene diviso, ai fini della valutazione periodica degli alunni, in
due quadrimestri: il primo a decorrere dall’inizio dell’anno scolastico fino al 31 del
mese di gennaio 2015, il secondo dal 1° febbraio 2015 al termine delle lezioni.
Obiettivi Formativi generali
Rafforzare il desiderio di crescita culturale.
Potenziare e sviluppare le quattro abilità di base (ascoltare, leggere, parlare,
scrivere).
Comprendere l’importanza della lingua come strumento di comunicazione ed
espressione attraverso un’adeguata conoscenza delle lingue straniere.
Sviluppare la capacità di analisi ed osservazione.
Acquisire consapevolezza della dimensione spazio temporale e causale dei
fatti storici, prendere coscienza dei principi fondamentali della convivenza
civile, conoscere l’ambiente fisico e umano e la loro interrelazione.
Acquisire la capacità di astrazione e calcolo.
Far propria la terminologia specifica di ogni disciplina.
Saper usare tecniche varie per esprimere la propria fantasia e creatività.
Acquisire la capacità di comprendere ed esprimersi per mezzo di codici
espressivi sempre più complessi.
Raggiungere abilità e competenze attraverso una migliore conoscenza ed
utilizzo del proprio corpo (avviamento e pratica dell’attività sportiva).
Acquisire la capacità di comprendere il codice sonoro, giungendo
gradualmente, ad una sua completa appropriazione.
Acquisire un metodo di lavoro valido.
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Obiettivi disciplinari
Ogni dipartimento disciplinare ha elaborato i documenti specifici relativi agli
obiettivi disciplinari e alle competenze minime per l’ammissione alla classe
successiva, per i quali si rimanda agli allegati per tutti gli ordini di scuola.
Organizzazione dell’ambiente di apprendimento
Partendo dalla considerazione che un alunno cresce "bene" se prova sensazioni di
"benessere" e di coinvolgimento, il nostro Istituto persegue l'obiettivo di coniugare la
possibilità di realizzazione del "dover essere" dell'alunno con l'ambiente scolastico
inteso non solo come organizzazione didattica e metodologica, ma anche come
clima relazionale all'interno del quale si dà valore:
al rispetto per tutti;
all'atteggiamento collaborativo e cooperativo;
al senso di responsabilità;
all'impegno serio e costante;
alla ricerca di valori comuni.
Inoltre i docenti ritengono strumento indispensabile per l'apprendimento
l'organizzazione di un "ambiente motivante", costituito da luoghi, oggetti e persone
con le proprie esperienze e competenze, capace di consentire tutta l'azione didattica
comprendente la pratica, la manipolazione, lo studio individuale e la rielaborazione
personale.
Un ambiente motivante prevede:
l'atteggiamento propositivo e coerente dell'insegnante;
la disponibilità all'ascolto;
l'organizzazione della attività all'interno della classe, secondo caratteristiche
di affettività e livelli di capacità;
un clima di attiva collaborazione;
la presenza di laboratori per attività espressive;
la presenza di aule attrezzate con strumenti tecnici e materiale strutturato;
laboratorio di lingue.
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A tal fine sono state individuate alcune impostazioni metodologiche di fondo:
- Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, attraverso un’azione
didattica diretta a stimolare, richiamare, esplorare, problematizzare la dotazione
di informazioni, conoscenze, abilità possedute dallo studente, dando un senso di
significato a quello che va imparando.
- Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo
che non diventino disuguaglianze. La scuola deve progettare e realizzare
percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi.
Particolare attenzione va rivolta agli alunni con disabilità utilizzando le varie
forme di flessibilità previste dall’autonomia e le opportunità offerte dalle
tecnologie.
- Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la
ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione
sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a trovare
piste d’indagine adeguate ai problemi, a cercare soluzioni anche originali
attraverso un pensiero divergente e creativo.
- Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. La dimensione comunitaria
dell’apprendimento svolge un ruolo significativo per questo è utile introdurre
forme di interazione e collaborazione (dall’aiuto reciproco all’apprendimento nel
gruppo cooperativo, all’apprendimento tra pari…), sia all’interno della classe, sia
attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse.
- Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di
imparare ad apprendere. Riconoscere le difficoltà, le strategie adottate per
superarle, prendere atto degli errori commessi, comprendere le ragioni di un
insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze
necessarie a rendere l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento
e capace di sviluppare autonomia nello studio. Ogni alunno va posto nelle
condizioni di capire il compito assegnato, valutare le difficoltà e stimare le
proprie abilità, imparando così a riflettere sul proprio comportamento, valutare
gli esiti delle proprie azioni e trarne considerazioni per migliorare.
- Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo
stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è una
modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli
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alunni nel pensare – realizzare - valutare attività vissute in modo condiviso e
partecipato con altri, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.
VI. LA VALUTAZIONE
La valutazione nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
La valutazione consentirà l’adeguamento in itinere del percorso didattico rilevando
sistematicamente, documentando e comunicando i risultati raggiunti, contribuendo
a promuovere la continuità del processo educativo e l’efficacia dell’offerta
formativa.
Sono stati individuati i seguenti indicatori:
1. Progetti /Laboratori
Alunni coinvolti
Risposta in termini di interesse degli alunni coinvolti
Frequenza degli alunni e adesione delle famiglie (se la partecipazione è
opzionale);
2. Gruppi di lavoro
Numero delle riunioni
Decisioni assunte
Prodotti (es. piani di attività, progetti, attività di coordinamento);
3. Funzioni strumentali
Attività svolte (coordinamento, ricerca e/o produzione e diffusione di materiali)
Coinvolgimento dei colleghi;
4. Interclasse/intersezione
Sintesi della situazione dai verbali delle diverse interclassi/intersezioni
5. Servizi
Biblioteca: monitoraggio (dati relativi a: frequenza nelle diverse fasce
orarie, preferenze rispetto ai generi, utilizzo degli audiovisivi, fruizione
degli spazi per attività di gruppo e ricerche guidate)
Laboratori (presenza alunni, assistenza ai progetti, prodotti…).
La valutazione dell’offerta formativa viene realizzata ricorrendo a strumenti
diversificati:
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autoanalisi delle équipe dei docenti;
analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti (OO.
CC.);
questionari rivolti alle famiglie;
AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE INTERNA
Procedure di valutazione:
(scuola dell’infanzia) osservazione dei comportamenti e rilevazione degli
apprendimenti,
(scuola primaria) criteri concordati per la verifica in itinere, individuazione
degli strumenti da utilizzare per la valutazione formativa, criteri concordati
per la valutazione sommativa.
rilevazione complessiva dei risultati di apprendimento degli alunni in sede
di valutazione quadrimestrale e finale e analisi in Collegio Docenti dei dati
emersi.
Nella formulazione dei giudizi scritti per la comunicazione con le famiglie si terrà
conto della contestualizzazione dei risultati ottenuti e dell’accessibilità del
linguaggio.
Saranno definite e concordate delle prove quadrimestrali comuni che favoriscano
l’individuazione di soglie minime di accettabilità dei risultati ottenuti dagli alunni
nei vari ambiti, al fine di dare ai termini della valutazione la stessa
interpretazione.
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Verifica e valutazione degli apprendimenti per la Scuola Secondaria di 1°
grado
La verifica “in itinere” e finale viene realizzata in svariati modi:
OGGETTI DELLE VERIFICHE MODALITA' DELLE VERIFICHE
- Conoscenze (nozioni, concetti,
principi, teorie…);
- Abilità (cognitive, operative,
procedurali);
- Comportamenti socio- affettivi e
relazionali;
- Competenze.
- Osservazioni sistematiche;
- Conversazioni, colloqui,
interrogazioni, prove oggettive;
- Produzioni scritte, esecuzione di
compiti di diversa tipologia e
funzione;
- Test di vario tipo (V.F. /
completamenti/ a scelta multipla
…);
- Prove grafico-iconiche;
- Prove “ pratiche”, simulazioni;
- Questionari.
Al fine di rendere omogenea la valutazione a livello d’Istituto, il Collegio detta i parametri
che intende considerare all’atto della valutazione stessa degli alunni:
Partecipazione intesa come capacità di
intervenire sull’argomento che si sta trattando;
mostrarsi attento a tutti gli aspetti della discussione.
Impegno, inteso come capacità di:
eseguire i compiti in maniera regolare e accurata;
essere provvisto del materiale necessario;
non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà.
Metodo di studio, inteso come capacità di:
organizzare in modo autonomo:
materiali, tempi, modalità di lavoro;
le informazioni.
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Socializzazione, intesa come capacità di:
stabilire buoni rapporti con compagni ed insegnanti;
essere disponibile alla collaborazione ed al lavoro di gruppo.
Progressi rispetto alla situazione di partenza, nell’ambito:
delle competenze, intese come:
acquisizione dei contenuti, delle abilità, delle tecniche, dei procedimenti, dei
linguaggi e dei metodi;
rielaborazione personale delle conoscenze e loro utilizzo autonomo in contesti
diversi.
del comportamento:
portare a termine con affidabilità gli impegni presi;
contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico e di vita;
curare la propria persona;
aiutare i compagni nel superare le difficoltà;
utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola;
rispettare le regole convenute;
assumersi le responsabilità dei propri doveri di alunno.
La situazione finale di ciascun alunno va considerata come risultato di un processo
continuo e coerente d’apprendimento. Il Consiglio di Classe perviene alla sua
definizione a partire dall’acquisizione dei giudizi analitici espressi da ciascun
insegnante. I voti definitivamente assegnati nelle singole materie non sono atti
univoci e discrezionali dei singoli docenti, bensì risultato della valutazione collegiale
del Consiglio di Classe. La valutazione finale tiene conto di tutti gli elementi di
giudizio emersi nel corso dell’anno scolastico, ivi compresi quelli derivanti dagli
interventi didattici integrativi cui l’alunno ha eventualmente partecipato. Il giudizio
finale di promozione o non promozione costituisce una sintesi delle singole
valutazioni analitiche, proposte dai singoli docenti, riesaminate e fatte proprie dal
Consiglio di Classe. Sulla base dei criteri di valutazione,
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1) L’alunno è dichiarato “promosso” quando abbia riportato la sufficienza in tutte
le materie o quando, pur presentando insufficienze anche gravi in una o più
discipline, il Consiglio di Classe ritenga:
- che abbia la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto
propri delle discipline interessate nell’anno scolastico successivo, mediante
opportuni interventi didattici e educativi integrativi;
- che abbia la possibilità di seguire il programma di studi dell’anno scolastico
successivo, in virtù delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera
autonoma e coerente;
- che il numero delle insufficienze non sia superiore a 3 e che queste non
siano gravi.
2) L’alunno è dichiarato “non promosso” quando, a giudizio del Consiglio di
classe, le insufficienze riportate evidenzino lacune di preparazione la cui
gravità sia tale da non rendere ipotizzabile alcun recupero, né autonomo né
assistito, e non consentire quindi la proficua frequenza della classe
successiva.
DOCUMENTAZIONE
La documentazione della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria è organizzata
in due settori distinti: uno tecnico, interno alla scuola e uno funzionale alla
socializzazione delle esperienze didattiche.
Le attività e le iniziative relative a questi due settori, elencate di seguito, sono curate
dai docenti assegnatari delle funzioni strumentali (Coordinamento dell’utilizzo delle
N.T. e cura della documentazione educativa) e di incarichi di coordinamento.
Documentazione interna:
ricerca, analisi, selezione, archiviazione e distribuzione di materiali didattici
reperiti in rete;
archiviazione di tutti i materiali prodotti nei plessi della scuola primaria e di
quella dell’infanzia;
digitalizzazione di materiale di vario tipo a supporto di vari progetti in atto nei
plessi.
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Documentazione esterna:
manutenzione e aggiornamento del sito scolastico; realizzazione di
monografie, schede e/o altri documenti relativi ad esperienze didattiche
significative.
Per la Scuola Secondaria di 1° grado verrà predisposta la scheda di valutazione,
con l’inclusione di eventuali debiti formativi, sulla base delle indicazioni ministeriali
e dei criteri stabiliti dal Collegio Docenti.
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VII. AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
L’ AUTOVALUTAZIONE è finalizzata al miglioramento dell’offerta formativa della
scuola.
La Scuola si propone il miglioramento continuo del servizio scolastico attraverso il
monitoraggio e successivo potenziamento di alcuni fattori di qualità:
- realizzazione delle aspettative dell'utenza sul piano dell'organizzazione,
dell'amministrazione e dei risultati scolastici.
- livelli di efficacia del Piano dell'Offerta Formativa.
Per questo motivo la Commissione per l'Autovalutazione di Istituto ha avuto
l'incarico di predisporre il seguente piano di lavoro annuale.
Finalità:
Valutare la Scuola in termini di efficacia ed efficienza
Migliorare l’offerta formativa
Obiettivi:
Conoscere i punti di forza e di debolezza del proprio impianto
organizzativo di Istituto per intervenire in modo mirato.
Prendere consapevolezza che esso deve basarsi sulla partecipazione
attiva di tutte le componenti.
Migliorare il dialogo con l’utenza.
Stabilire un nuovo tipo di rapporto tra Scuola e territorio.
Rendicontare rispetto agli Enti Territoriali erogatori di finanziamenti.
Presentare le proprie credenziali mediante l’esplicitazione dei propri
risultati.
Modalità operative:
durante l'anno scolastico la Commissione individua e predispone
strumenti adeguati (schede di rilevazione) per i diversi ambiti di verifica.
Tutte le attività e gli attori vengono valutati attraverso la compilazione di
una serie di questionari da parte di: dirigente, docenti, personale ATA e
genitori degli alunni;
distribuisce le stesse;
procede alla rilevazione ed elaborazione dati ( Commissione e Collegio);
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elabora apposite relazioni da presentare al Collegio dei Docenti
contenenti proposte per la soluzione delle problematiche rilevate;
pubblicizza i risultati anche all'esterno della scuola.
Tempi : anno scolastico 2014/2015
1^ fase) Predisposizione piano di lavoro annuale e schede di
rilevazione dati
2^ fase) Distribuzione - raccolta schede, scrutinio, registrazione,
pubblicizzazione dati .
3^ fase) Riflessione sui dati elaborati e proposte di intervento:in
Commissione, in Collegio, in Consigli di Istituto, in assemblea del
personale ATA, nelle assemblee con i genitori.
Modalità di lavoro.
Incontri tra i membri della Commissione e tra essi, il Dirigente Scolastico, il
Direttore Amministrativo, i rappresentanti dell’Ente Locale, i genitori e gli
Organismi della Scuola.
Modalità di documentazione :
verbale delle sedute della Commissione
stesura del piano di lavoro
predisposizione schede di rilevazione dati
relazione finale della Commissione
Tutto il personale della scuola esprime una valutazione sull’attività svolta dalle
diverse figure professionali dell’Istituto .
Vengono monitorate anche le attività di progetto con riferimento alle difficoltà
incontrate nella realizzazione e ai risultati ottenuti.
I genitori esprimono un giudizio sul funzionamento generale della scuola e in
particolare su:
orario delle lezioni
rapporti con le varie figure della scuola
ambiente scolastico e attività svolte.