ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 6 · ... ha preso avvio l’azione di autoanalisi e di miglioramento...
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1
ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA 6
Relazione sull’attuazione del
Piano di Miglioramento – a.s. 2015-16
“Il cambiamento possibile”
A cura del Gruppo di Miglioramento dell’I.C. Lucca 6
“L’organizzazione dipinge il proprio scenario, lo osserva con
il binocolo e cerca di trovare un sentiero nel paesaggio”
Weick
PREMESSA
Il presente documento ha il compito di raccontare, raccogliere e restituire, in linea sintetica, i
processi attivati, le azioni realizzate, le strategie e le modalità organizzative relative al percorso di
autovalutazione intrapreso dal nostro Istituto e le conseguenti azioni di miglioramento sviluppate
nel corso dell’a.s. 2015-16.
Un percorso che ha come sfonda alcune idee forti della psicologia delle organizzazioni:
1. “L’organizzazione è uno stato d’animo collettivo” (Spaltro)
Perchè fa i conti con i sentimenti, le emozioni, le percezioni, i desideri, i conflitti, le lotte per il
potere … Perché l’organizzazione è’ fatta di persone, di soggettività (quello che non si vede) e non
solo di oggettività (quello che si vede).
2. “Se vogliamo diagnosticare le organizzazioni dobbiamo smettere di contemplarle ed
incominciare a guardarle con gli occhi dei loro componenti” (De Vito Piscicelli,1984) , non senza
però “rispettare anche parzialmente la visione strutturalista delle organizzazioni (Spalro, 1977)
3. “Il piccolo gruppo è fonte e teatro di potere, motore di cambiamento nelle organizzazioni”
(Rollo May ed Enzo Spaltro)
Su queste visioni e utilizzando il piccolo gruppo come strumento di cambiamento – oltre che come
fine – ha preso avvio l’azione di autoanalisi e di miglioramento dell’organizzazione scuola e del
servizio offerto.
2
I PROTAGONISTI DEL PERCORSO DI RICERCA-AZIONE
Il piccolo gruppo è stato dunque lo strumento per favorire la ricerca - azione nell’ambito del
processo di autoanalisi e di avvio dell’azione di miglioramento. Al contempo esso è stato anche il
luogo privilegiato per la valorizzazione delle professionalità che si sono messe in gioco,
sperimentando altresì quella leadership “diffusa”, che è caratteristica forte del modello
organizzativo sostenuto dalla Dirigenza scolastica e dichiarato altresì nel suo Atto di Indirizzo al
Collegio dei docenti per l’elaborazione del PTOF.
Questi dunque i soggetti e i gruppi, attori principali del percorso svolto:
Nucleo Autovalutazione Istituto (NAI):
Dirigente Scolastico, Giovanni Testa
Collaboratrici del DS: Rosalba Monaco e Luisa Roggi
FF.SS. Area POF: Simona Mariniello (infanzia), Daniela Michetti (primaria), Stefano Braccini
(secondaria I grado)
FF.SS. Area Inclusione: Carla Sotgiu (Inclusione Stranieri); Daniele Nocera, Michela Ciucci,
Concetta Cariello (Inclusione disabili per ogni ordine di scuola);
FF.SS. Area Comunicazione e Multimedialità: Monia Cavani e Monica Spartani
Referenti di Istituto: Tania Martini (DSA), Monia Cavani (INVALSI)
DSGA: Antonella Idato (per l’aspetto finanziario)
Referente Piano di Miglioramento: Ins. Rosalba Monaco
NAI (Nucleo Autovalutazion
e d’Istituto)
FF.SS. Area Inclusione
FF.SS. Area Comunicazione
e Multimed.
Referenti Istituto (DSA,
INVALSI)
3
LE TAPPE DEL PERCORSO: DAL RAV AL PTOF, PASSANDO PER IL PDM
Il RAV (Rapporto di Autovalutazione) - L’elaborazione del RAV, con la sua prima pubblicazione
il 30 luglio 2015 e successivamente il 29 settembre 2015, sia sul sito web della Scuola che su
Scuola in Chiaro, ha, di fatto, avviata una importante quanto necessaria riflessione sul cammino che
l’Istituto Comprensivo Lucca 6, ha fino ad oggi percorso, da quando, raccogliendo scuole, storie ed
esperienze umane e professionali diverse, ha visto la luce nel settembre 2012.
Una riflessione centrata sulla “foto” dell’organizzazione scuola così come restituita dal RAV, una
foto con i suoi punti chiari e quelli un po’ sbiaditi, ma utili a indicare possibili percorsi di ricerca,
manutenzione e miglioramento di quegli aspetti ritenuti prioritari in relazione alle finalità, ai
traguardi e gli obiettivi poi dichiarati nel PTOF.
Ma lo “scatto della foto”, e poi il fermarsi a guardarla, hanno rappresentato, nel NAI e poi nel
Collegio dei docenti, già l’avvio del cambiamento cercato, con l’accresciuta consapevolezza della
strada intrapresa, ma anche della voglia di far bene … e di star bene.
Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) - Il 30 Ottobre 2015, tenuto conto anche
dell’Atto di Indirizzo emanato dal Dirigente Scolastico, viene approvato il PTOF, per il triennio
2015-16, 2016-17 e 2017-18.
Un documento che racconta la strada fatta dal pur giovane Istituto, nel contesto in cui è collocato,
con le visioni che lo animano, la ricerca di rotte da seguire, gli strumenti di bordo da maneggiare,
l’attenzione forte alle risorse umane e materiali… Per una meta che si vuole condivisa e con la
consapevolezza che solo insieme si può andar lontani..
Un andare attento, assieme ai nostri allievi, verso obiettivi legati alla loro crescita come persone e
cittadini, ma anche verso traguardi che toccano le conoscenze, le competenze e le abilità in aree
strategiche dei processi di insegnamento - apprendimento.
E saranno proprio questi traguardi, legati agli esiti degli apprendimenti degli studenti, così come
emersi dal RAV, ad essere riportati nel PTOF e perseguiti, nell’arco del triennio, attraverso le azioni
e gli obiettivi di processo definiti nei PDM.
Il PDM (Piano di Miglioramento) - La coerenza tra il RAV e PTOF trova la sua concretezza nel
PDM, quale step di avanzamento proprio verso le priorità individuate e i traguardi dichiarati, che,
per quanto riguarda il nostro Istituto, fanno riferimento agli esiti degli apprendimenti degli studenti,
e, più precisamente, ai risultati nelle prove standardizzate nazionali.
Così, sulla scorta delle indicazioni raccolte nel RAV e in coerenza con il PTOF, nel mese di Ottobre
- Novembre 2015 è stato elaborato il nostro PDM.
Lo stesso Piano, con il titolo “Il cambiamento possibile”, ci ha consentito di ricevere – con non
poca soddisfazione - un utile, per quanto modesto finanziamento, a sostegno delle azioni
progettate.
Il Curricolo d’Istituto, cuore ed essenza della didattica della scuola, ed il Piano di Inclusione,
passando attraverso specifici processi di formazione e valorizzazione delle risorse umane, sono stati
i punti su cui è stata focalizzata l’azione di miglioramento.
4
Di seguito sono specificati i rapporti tra RAV e PDM, come riportati nello stesso Piano.
RELAZIONE TRA RAV E PDM
Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e motivazione delle Priorità
Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento
Area di processo Descrizione degli obiettivi per area Relazione tra gli obiettivi di processo e le priorità
individuate
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Definire il Curricolo d’Istituto
verticale per competenze trasversali
Intervenire sui livelli di miglioramento della performance
degli alunni sulle prove INVALSI di Italiano e
Matematica vuol dire innanzitutto riflettere su quali
percorsi educativi, quali modalità organizzative, quale
approccio metodologico e quali criteri di valutazione
vengono pensati, strutturati ed agiti dai docenti per
garantire il raggiungimento dei traguardi formativi
enucleati all’interno del curricolo d’istituto. Da qui la
necessità di lavorare sulla costruzione, nell’ottica della
continuità che l’I.C. favorisce, alla costruzione del
Curricolo verticale d’Istituto.
Costruire e condividere un modello di
progettazione didattica
L’attenzione al processo di condivisione, che si arricchisce
del confronto tra esperienze e pratiche diverse, diventa
fondamentale per promuovere il cambiamento che vada
nella direzione delle finalità e quindi anche degli obiettivi
dichiarati. Tanto vale quindi anche per la costruzione di
strumenti, quali modelli di progettazione didattica, prove
di verifica e la definizione dei criteri di valutazione che
aiutano a uniformare e tenere sotto controllo i processi di
insegnamento apprendimento e quindi i risultati degli
allievi.
Costruire prove di verifica d’Istituto
per la valutazione delle competenze
disciplinari
Elaborare criteri di valutazione
condivisi per l’italiano e la
matematica nella scuola primaria e
secondaria I grado
Inclusione e
differenziazione
Rilancio del GLI, quale organismo
per
favorire azioni condivise tra tutti i
La difficoltà – dichiarata anche nel RAV - che la scuola
vive nel realizzare efficaci azioni di inclusione, va
affrontata intanto coinvolgendo tutti i soggetti coinvolti
Esiti degli studenti Priorità Traguardi Motivazione delle priorità
Risultati nelle
prove
standardizzate
nazionali
Migliorare la
performance degli
alunni, soprattutto
delle classi seconde e
quinte delle scuole
primarie, nell’ambito
matematico e
linguistico.
Ridurre la
differenza negativa
della performance
degli alunni delle II
e V in Mat. e Ita.
rispetto al punteggio
medio delle scuole
con contesto socio
I docenti del gruppo di lavoro ritengono di dare priorità
alle azioni per il miglioramento dei livelli di
apprendimento degli alunni soprattutto rispetto alle
rilevazioni del SNV, viste le criticità rilevate. Tra
queste si individua quale priorità su cui lavorare: il
miglioramento della performance nell’ambito
matematico e linguistico per le classi seconde e quinte
della Scuola primaria. Ciò si ritiene utile sia per
implementare la riflessione sugli esiti delle prove
nazionali nei Consigli di Classe, Interclasse e Collegio
dei Docenti – attraverso la condivisione di procedure di
progettazione e valutazione – sia per rispondere ad una
legittima aspettativa delle famiglie e del territorio
5
soggetti impegnati nell'area
dell'inclusione
nel garantire il diritto agli studenti, tanto più a quelli in
disagio. Da qui l’obiettivo di rilanciare il GLI e la
presentazione del nostro Piano Annuale di Inclusione,
elaborato dal gruppo delle FF.SS. sulla’Area
Potenziare attività di: recupero in
italiano e matematica, in L2 e di
socializzazione anche con apertura
pomeridiana delle scuole
Con le risorse proprie la scuola si impegna dunque a
favorire i processi di inclusione sia potenziando i
laboratori di recupero delle abilità di base ma anche
laboratori di canto per favorire il contrasto alla dispersione
con l’apertura della Scuola in orario pomeridiano
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
Promuovere interventi di formazione
su: metodologie metacognitive e
problem solving; dinamiche
relazionali e dell'apprendimento;
didattica inclusiva.
Il capitale umano di cui dispone la scuola è il punto di
forza vero su cui puntare per promuovere il cambiamento.
La valorizzazione di tale risorse passa soprattutto
attraverso i processi di formazione. Da qui la scelta di
potenziare, con uno specifico percorso formativo le
competenze dei docenti proprio in relazione a quelle che
sono le priorità e gli obiettivi di processo individuati.
Costruzione di una banca dati delle
competenze presenti tra il personale
docenti, quale valorizzazione del
capitale umano dell'Istituto.
Conoscere nel dettaglio il profilo formativo e di
competenza, maturato negli anni dai docenti, è alla base
della progettazione di percorsi volti al miglioramento
poiché consente di impiagare le risorse su aree strategiche,
concentrando e ottimizzando il potenziale di ciascuno e
legando ad esso il raggiungimento degli obiettivi
individuati nel RAV e nel PTOF.
6
Rispetto alle Aree di processo sopra indicate, è stato quindi definito il Piano di Miglioramento per il
… “Cambiamento possibile” ….
IDEA GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
TITOLO DEL PROGETTO: IL CAMBIANTO POSSIBILE
Problema di fondo.
Viste le criticità emerse negli esiti delle prove INVALSI, tale aree è stata dunque individuata come priorità su cui
lavorare, definendo uno specifico percorso che punta ad un miglioramento delle performance degli allievi, chiaramente
misurabile alla fine di un triennio. Gli obiettivi di processo, definiti per quest’anno scolastico e definiti nel RAV, come
sopra riportati, riguardano quindi quegli ambiti che, secondo noi, meglio possono incidere sui processi di
insegnamento apprendimento degli allievi e migliorare le performances di entrambi.
Punto di forza è senza dubbio il capitale umano a disposizione della Scuola, ricco di esperienza e forti professionalità,
ma anche e la condivisione di un’idea di scuola che accoglie ed include, “dando a tutti in base ai bisogni di ciascuno”.
… con le seguenti linee progettuali …
I PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
1. Progetto: Il Curricolo d’Istituto: il percorso condiviso del nostro essere e fare scuola
Responsabile del Progetto: Daniela Michetti
Gruppo di P rogetto: FF.SS. Area PTOF (Daniela Michetti, Simona Mariniello, Stefano Braccini), Referente INVALSI
(Monia Cavani), Coordinatori dei Dipartimenti (Antonella Pagliai, Enrica Montella, Chiara Natali, M.G. Galli, Gemma
Di Clemente, Serena Folcarelli, Rosanna Lommori)
2. Progetto: Per tutti e per ciascuno
Responsabile del Progetto: Carla Sotgiu
Gruppo di Progetto: FF.SS. Area Inclusione (Carla Sotgiu, Daniele Nocera, Michela Ciucci, Concetta Cariello),
Referente DSA (Tania Martini) Personale Amminisrativo (Fabrizio Nocetti, Annamaria Celli)
3. Progetto: Coltivare il valore delle persone-docenti
Responsabile del Progetto: Rosalba Monaco
Gruppo di Progetto: Personale Amministativo (Patrizia Viviani), DSGA (Antonella Idato)
7
1. Progetto: Il Curricolo d’Istituto: il percorso condiviso del nostro essere e fare scuola
Progetto “Curricolo d’Istituto: il percorso condiviso del nostro essere e fare scuola”
Obiettivo di
processo in via
di attuazione
Risultati attesi Azioni Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Persone
incaricate
Monte ore
utilizzato
Destinat
ari
Correttivi e
modifiche in
itinere
Risultati
raggiunti
1 Individuare e
concordare
strategie e
metodologie
meta-cognitive
che rendano più
semplice
l’approccio alla
prova Invalsi
Costruzione di
procedure volte
ad implementare
lo sviluppo di
competenze
Attività di
Formazione:
“Quale
didattica per lo
sviluppo di un
curricolo per
competenze”
Prof. Franco
Favilli -
Università di
Pisa – Dip. di
Matematica
Prof. Saura
Valeria –
Fondazione La
Crusca -
Firenze
Strutturazione
di percorsi
didattici su
tematiche
specifiche
(Matematica e
Italiano)
Realizzazione
del percorso
formativo
Livello di
Partecipazione
dei docenti
Raccolta e
documentazio
ne dei lavori
Allegato n.1
materiali
prodotti nella
formazione/di
partimenti
FFSS Area 1
Coord.
Dipartimenti
(Fondi PDM)
6 h di
formazione:
Prof. Favilli –
6 h di
formazione.
Prof. Saura
Valeria –
Docenti
tutti
In questo anno
scolastico i gruppi
dipartimentali si
sono concentrati
sulla strutturazione
di prove d’istituto
volte a rilevare
abilità e conoscenze
per affrontare il
compito.
A questi incontri
hanno partecipato
solo i docenti della
Scuola dell’Inf. e
della Prim.
I docenti della
secondaria non vi
hanno preso parte
in quanto il monte
ore nel Piano delle
attività annuali
risultava
insufficiente.
□ SI
□ NO
X In parte
□ ob.
inadeguato
2 Sperimentare e
diffondere
rinnovate
metodologie di
intervento
didattico,
finalizzato al
miglioramento
dell’efficacia
Attuazione di
metodologie
didattiche
innovative
Ricerca-azione
dei docenti
coinvolti nel
processo
d’innovazione
Condivisione
nelle
intersezioni-
Realizzazione
di percorsi
didattici con
metodologie
innovative
(Senza Zaino,
didattica con la
LIS, Fuori
classe…)
Raccolta di
esperienze
realizzate
Questionario
Fuori Classe
rivolto agli
utenti:
alunni/genitori
Ore curricolari Alunni X SI
□ NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
8
delle scelte
previste dal POF
interclassi e
consigli di
classe
Verifica e
confronto tra i
lavori svolti
nei
dipartimenti.
3 Declinare le
competenze, le
abilità, le
conoscenze
necessarie per
l’allievo per
affrontare
compiti autentici
Identificazione
dei processi
meta-cognitivi
che sottendono
all’acquisizione
delle competenze
Gruppi
suddivisi per
ambito
disciplinare e
classe parallela
Strutturazione
del percorso
didattico
Raccolta
materiali
prodotti nella
formazione/di
partimenti
(Allegato n.1)
8 h di
Dipartimenti
disciplinari:
Asse dei
linguaggi
Asse logico –
matematico
6h classi
parallele
Docenti
nei
Dipartim
enti
Docenti
classi
parallele
Il percorso è stato
realizzato per la
scuola dell’infanzia
e primaria.
I docenti della
secondaria non vi
hanno preso parte
in quanto il monte
ore nel Piano delle
attività annuali
risultava
insufficiente.
□SI
□ NO
X In parte
□ ob.
Inadeguato
4 Stabilire i livelli
minimi di
accettabilità, in
termini di
apprendimento,
che tengano
conto degli
obiettivi
trasversali e
disciplinari da
raggiungere al
termine di ogni
ordine di scuola
Dichiarazione
degli obiettivi
minimi da
raggiungere alla
fine dei diversi
anni scolastici, in
ogni materia, ed
al termine di ogni
ordine
Gruppi di
lavoro per
materia
Definizione
dello standard
Raccolta e
documentazio
ne del
Curricolo
d’Istituto
(Allegato n. 2)
Curricolo
Scuola
Secondaria di I
grado
Alunni e
Istituto
Il percorso è stato
completato dalla
Scuola Secondaria
di I grado mentre
resta da effettuarsi
nella scuola
primaria e
dell’Infanzia
□SI
□ NO
X In parte
□ ob.
Inadeguato
5 Costruire
modelli
condivisi per la
progettazione
educativa –
didattica
Adozione di un
Modello unico di
progettazione
Strutturazione
del modello di
progettazione
Acquisizione
nei consigli di
classe e nei
team docenti
del modello di
progettazione
proposto
Raccolta delle
progettazioni
di classe
redatte sulla
scorta del
modello
proposto
FF.SS.
Area 1
Ore definite nel
FIS per FF.SS
Docenti
tutti
X SI
□ NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
6 Definire azioni E’ stato deciso di □ SI
9
di integrazione e
definizione di
massima delle
programmazioni
per obiettivi
minimi e/o
differenziati per
gli alunni
BES
rinviare al
successivo anno
scolastico
l’attuazione di tale
obiettivo.
X NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
7 Definire prove
comuni
(ingresso, in
itinere e al
termine
dell’anno
scolastico) e
criteri di
valutazione.
Costruzione e
adozione di
modalità e
strumenti di
progettazione
didattica, delle
prove di verifica
comuni con
relativi criteri di
valutazione
Gruppi di
lavoro per
classi parallele
Individuazione
di indicatori di
risultato
differenziati
per materia e
classe di
appartenenza
Tabulazione,
raccolta e
lettura dati
FFSS Area 1
&
Referente
Invalsi
Classi parallele
6 h preventivate
nel Piano
Annuale delle
attività
Docenti
Infanzia
e
Primaria
X SI
□ NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
Valutazioni conclusive ad opera del GdM :
Il progetto risulta essere, nel suo complesso Adeguato x Poco adeguato Inadeguato
Il modo con cui è stata realizzata l’attività di progettazione
è
Adeguato x Poco adeguato Inadeguato
Le risorse destinate all’attività di progettazione sono state Adeguate Poco adeguate X Inadeguate
Le modalità con cui si è attuato il progetto sono state Adeguate Poco adeguate X Inadeguate
Mantenimento della tempistica prevista Adeguate Poco adeguate x Inadeguate
10
Nel caso in cui siano stati espressi uno o più giudizi di inadeguatezza, registrarne sinteticamente le motivazioni:
Decisioni prese in conseguenza della valutazione:
Il percorso avviato nel corrente anno scolastico sarà proseguito ed ampliato nel successivo.
Si provvederà ad una revisione del Curricolo d’Istituto in modo da garantire un assetto omogeneo,
tanto nella forma che nella sostanza, riflettendo sui traguardi per lo sviluppo delle competenze, sugli
obiettivi di apprendimento, sugli obiettivi minimi, sulla metodologia e gli strumenti da adottare e sulle
modalità di verifica degli stessi. Tutto ciò in un’ottica verticalizzata del Curricolo d’Istituto, da
svilupparsi all’interno dei Dipartimenti per materia, organizzati a gruppi di lavoro biennali:
infanzia nido e tre anni
infanzia 4 e 5 - cl. I primaria;
cl. II, III e IV primaria;
cl. V primaria e I secondaria di I gr.
II e III sec. di I grado.
Il percorso dovrà essere sostenuto da specifiche azioni di formazione orientate alla progettazione e
sperimentazione di unità didattiche volte all’acquisizione di competenze.
11
Progetto “Per tutti e per ciascuno”
Obiettivo di
processo in via
di attuazione
Risultati attesi Azioni Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Persone
incaricate
Monte ore
utilizzato
Destina
tari
Correttivi e
modifiche
in itinere
Risultati
raggiunti
1 Elaborazione del
PAI
Stesura ed
adozione del
PAI
Rilevazione dei
BES inseriti nelle
varie classi;
Raccolta e
coordinamento
delle proposte
formulate dai
singoli GLH
Operativi;
Elaborazione di
una proposta di
Piano Annuale
per l’Inclusività
riferito a tutti gli
alunni con BES,
al termine di ogni
anno scolastico
(entro il mese di
Giugno)
Adattamento del
Piano a settembre
dell’anno
successivo;
Formazione,
tutoraggio,
progetti di
prevenzione,
Mantenimento
tempistica
prevista
Verifica e
confronto tra i
gruppi di lavoro
coinvolti nella
elaborazione dei
PAI
Livelli di
partecipazione ai
gruppi di lavoro
Soddisfazione
dei docenti
partecipanti ai
gruppi
Monitoraggio e
verifica del
Piano Annuale
per l’Inclusività;
Rilevazione,
Schede di
rilevazione
alunni BES
Raccolta e
documentazione
degli interventi
didattico-
educativi
avviati;
Focus/confronto
sui casi,
consulenza e
supporto ai
colleghi sulle
strategie/metodo
logie di gestione
delle classi;
Questionari di
soddisfazione
dei docenti
partecipanti al
Corso di
formazione
DS
Funzioni
strumentali e
figure di sistema
attinenti alle aree
dei BES
Consigli di classe-
interclasse e
intersezione
Ore definite
nel FIS per
FFSS
Piano Annuale
delle Attività
Ore previste
Fondi PDM
Istituto X SI
□ NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
12
monitoraggio
Formazione per i
docenti di
sostegno sulle
dinamiche di
gruppo
monitoraggio e
valutazione del
livello di
inclusività della
scuola;
Mantenimento di
contatti con il
CTS, i servizi
sociali e sanitari
territoriali per
l’implementazio
ne di azioni di
sistema
Livelli di
partecipazione al
Corso di
Formazione e
soddisfazione
dei partecipanti
2 Rilancio del GLI Costruzione di
una rete e
attivazione del
GLI
Convocazione e
organizzazione
GLI (si riunirà
almeno 1 volte
all’anno)
Mantenimento
tempistica
prevista
Costruzione di
rete tra i soggetti
chiamati al GLI
Livelli di
partecipazione al
GLI
Soddisfazione
dei partecipanti
Convocazioni
GLI
Inviti a
partecipanti e
adesioni
Questionario di
soddisfazione
DS
Funzioni
strumentali/ figure
di sistema
attinenti alle aree
dei BES
Docenti che fanno
parte del gruppo
di supporto alle
funzioni
strumentali di cui
sopra
Docenti
curricolari con
4 h di
convocazione
del gruppo
8 h di
preparazione
dei lavori
Ore da FIS e
Fondi PDM
Docenti,
genitori,
Enti ed
Associaz
ioni del
Territo
rio
X SI
□ NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
13
al GLI
funzioni
organizzative
Numero 2
rappresentanti dei
genitori
Rappresentanti di
istituzioni o enti
con cui la scuola
interagisce ai fini
dell’inclusione,
convocati secondo
le specifiche
necessità
Valutazioni conclusive ad opera del GdM:
Il progetto risulta essere, nel suo complesso Adeguato x Poco adeguato Inadeguato
Il modo con cui è stata realizzata l’attività di progettazione
è
Adeguato x Poco adeguato Inadeguato
Le risorse destinate all’attività di progettazione sono state Adeguate x Poco adeguate Inadeguate
Le modalità con cui si è attuato il progetto sono state Adeguate x Poco adeguate Inadeguate
Mantenimento della tempistica prevista Adeguate x Poco adeguate Inadeguate
14
Nel caso in cui siano stati espressi uno o più giudizi di inadeguatezza, registrarne sinteticamente le motivazioni:
Decisioni prese in conseguenza della valutazione:
Si provvederà ad una riflessione, strutturazione e condivisione di un Curricolo Inclusivo che sia
onnicomprensivo rispetto alle problematiche BES.
L’obiettivo: Definire azioni di integrazione e definizione di massima delle programmazioni per
obiettivi minimi e/o differenziati per gli alunni BES che non ha trovato tempi e modalità organizzative
in grado di supportarlo, sarà centrale per la progettazione delle azioni di Inclusione che l’IC intende
promuovere per il successivo anno scolastico.
A tal proposito saranno attivate tre commissioni, gestite dalle FFSS Area Inclusione e dai Referenti
DSA: GLHO, gruppi accoglienza alunni stranieri ed in disagio.
Consolidamento della rete di collaborazione per il GLI
Formazione per i docenti di sostegno: Le competenze per essere e fare insieme
15
Progetto “Coltivare il valore delle persone-docenti”
Obiettivo di
processo in via
di attuazione
Risultati attesi Azioni Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Persone
incaricate
Monte ore
utilizzato
Destina
tari
Correttivi e
modifiche
in itinere
Risultati
raggiunti
1 Strutturazione di
un percorso
formativo
“Quale didattica
per lo sviluppo
di un curricolo
per
competenze”
Realizzazione
di percorsi
formativi per i
docenti sulle
metodologie
didattiche
innovative in
Italiano e
Matematica
1° modulo con
formatori per
raccolta di
stimoli e
orientamenti -
nov/dic
2° modulo
dipartimenti
d’area con
coordinatori
dipartimenti, con
attività di ricerca
azione – febbraio
3° modulo con
formatori per
verifica
intermedia ed
eventuali
aggiustamenti
delle azioni
marzo
4° modulo
dipartimenti
d’area con
coordinatori
dipartimenti con
attività di ricerca
azione – maggio
5° modulo con
formatori per
chiusura lavori
Mantenimento
della tempistica
prevista
Livelli di
partecipazione e
soddisfazione
dei docenti ai
gruppi di lavoro
Questionario in
uscita
DS
FFSS Area 1
Referente GdM
Ore da FIS
E Fondi PDM
Docenti
tutti
Il percorso è
stato
realizzato
per la scuola
dell’infanzia
e primaria.
I docenti
della
secondaria
non vi hanno
preso parte
in quanto il
monte ore
nel Piano
delle attività
annuali
risultava
insufficiente.
□ SI
□ NO
X In parte
□ ob.
Inadeguato
16
Formazione per i
docenti di
sostegno sulle
dinamiche di
gruppo
Accresciuto
clima
favorevole nel
gruppo dei
docenti di
sostegno
Laboratorio di
formazione
Livelli di
partecipazione al
Corso di
Formazione e
soddisfazione
dei partecipanti
Questionari di
soddisfazione
DS e F.S.
Disabilità
n. 6 ore
Docenti
di
sostegno
X SI
□ NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
2 Costituzione di
una banca dati
sulle competenze
del personale
docente in
servizio nella
Scuola
Documentazion
e delle
competenze
maturate dal
personale
docente
nell’ambito
della
formazione
personale, per
una maggiore
efficienza
nell’impiego ed
organizzazione
delle risorse
umane.
Strutturazione di
una schede di
rilevazione delle
competenze del
personale docente
Creazione sul sito
della scuola di
un’area riservata
alla compilazione
della scheda da
parte dei docenti
Sintesi delle
competenze
possedute dal
personale docente
dell’Istituto
Mantenimento
della tempistica
prevista
Preparazione,
diffusione e
raccolta delle
schede di
rilevazione delle
competenze dei
docenti
Compilazione
del questionario
on line
DS
FFSS Area
Multimediale
Referente GdM
FIS
Fondi PDM
Docenti
tutti X SI
□ NO
□ In parte
□ ob.
Inadeguato
17
Valutazioni conclusive ad opera del GdM:
Il progetto risulta essere, nel suo complesso Adeguato x Poco adeguato Inadeguato
Il modo con cui è stata realizzata l’attività di progettazione
è
Adeguato Poco adeguato x Inadeguato
Le risorse destinate all’attività di progettazione sono state Adeguate x Poco adeguate Inadeguate
Le modalità con cui si è attuato il progetto sono state Adeguate Poco adeguate x Inadeguate
Mantenimento della tempistica prevista Adeguate x Poco adeguate Inadeguate
Nel caso in cui siano stati espressi uno o più giudizi di inadeguatezza, registrarne sinteticamente le motivazioni:
Decisioni prese in conseguenza della valutazione:
In attesa di circolari esplicative sulle azioni di Formazione e sul portfolio delle competenze di ogni
singolo docente, si provvederà ad aggiornare la banca dati sulle professionalità della scuola.