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Isso ue gne 2010-2011 Poste Italiane S.p.A. Spedizione a.p. DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 DCB Aosta INFOVALLEE n 07-2011

Transcript of Issouegne -...

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Comune di IssogneLoc. La Place, 2611020 Issogne (Valle d’Aosta)

Issouegne 2010-2011Notiziario di informazione dell’Amministrazione comunale di Issogne

Infovallée n° 07 - 2011.Registrazione presso il Tribunale di Aosta n° 5227/11/88Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1 comma 1 DCB (Aosta)

Direttore responsabile: Dario Bordet

Coordinamento per il Comune: Omar Borettaz

Collaboratori non istituzionali: Fiorenza Cout, Maurizio Broglio, Angela Ferrari, Fabio Mazzucco.

Progetto grafico e impaginazione:Studio Pier Francesco Grizi grafico

Gestione editoriale: Le Roy srl - Verrès - tel. 0125 [email protected] - www.infovallee.it

Questo numero del giornale è aggiornato al mese di giugno 2011

A tutte le associazioni del paese sono stati richiesti testi sulle attività svolte tra l’estate 2010 e la primavera 2011. Sin d’ora le associazioni sono pubblicamente invitate a presentare, entro la fine del prossimo mese di aprile, il materiale da inserire nel nuovo numero.

Copertina:Il gioco dei Palet a Issogne. Bassolirievo su pannello di noce di Giovanni Thoux.Foto di Mario Gaiardo.Si ringrazia l’artista per la gentile concessione.

Il presente notiziario è recapitato a tutti i residenti nel Comune di Issogne. La informiamo che i dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici da altri saranno utilizzati da parte di “Issouegne” nel pieno rispetto dei principi dettati dalla direttiva 94/46/CE e dalla legge 657/96 per la protezione dei dati personali, dalla direttiva 97/66/CE e dal d. lgs 171/98 per la tutela della privacy nelle teleco-municazioni, dalla direttiva 97/7/CE e dal d. lgs 185/99.

In questo numero♦ PresentazIone 1

♦ ComunItà montana 3

♦ LavorI PubbLICI 6

♦ aGrICoLtura&terrItorIo 9

♦ PoLIChe soCIaLI 11

♦ CuLtura, turIsmo sPort e CommerCIo 14

♦ assoCIazIonI 21

♦ mInoranza ConsILIare 30

♦ tra storIa e LeGGenDa 31

♦ Lo GnaLeI 33

non avendo ancora avuto la possibilità di farlo, colgo l’occasione di questa pubblicazione per ringraziare i cittadini della fiducia che ci hanno voluto accor-

dare il 23 maggio 2010, a nome mio personale e di tutto il gruppo di maggioranza. Con qualche mese di ritardo rispetto al previsto, ma ris-pettando la cadenza annuale del periodico, esce il giorna-lino della nostra comunità, che, come avrete già notato, si presenta rinnovato nella forma grafica e, almeno in parte, nei contenuti. nell’ottica dell’attenzione all’ambiente, che ci ha guidato in questi mesi, abbiamo pensato di stampar-lo su carta ecologica. oltre alle notizie sull’attività dell’Amministrazione e del-le nostre associazioni e alla rubrica sulle piante officina-li, troverete in questo e nei prossimi numeri, ricette della tradizione gastronomica locale e brani scritti nel passato sulla storia e le tradizioni del nostro Paese. Spero che una tale ricchezza e varietà di contenuti vi induca a collezio-nare i diversi numeri, attraverso i quali la nostra comunità racconta la sua vita e la sua evoluzione verso un futuro che spero possa essere per tutti di progresso e di sempre maggiore benessere. Intanto, sin da questa prima pagina, vorrei confermare le uniche cose che personalmente avevo promesso in campagna elettorale: l’impegno nell’esercitare la carica, la serietà del lavoro e la volontà di partecipare alla vita del Paese nelle occasioni ufficiali come nei momenti di festa o di dolore. Chiunque abbia avuto bisogno di incontrarmi in questo anno mi ha trovato in ufficio tutti i giorni feriali, dalla mat-tina alla sera, ad eccezione del martedì, giorno di ricevi-mento del Presidente e degli Assessori della Regione.

nel lasciare ai vari assessori il compito di spiegarvi, nelle pagine che seguono, le iniziative portate avanti e quelle ancora in cantiere inerenti ai rispettivi mandati, vorrei spie-garvi brevemente come ho cercato di lavorare in questo primo anno da sindaco. nei primi tempi ho cercato di capire il funzionamento del sistema amministrativo, poi ho cercato di conoscere il personale dipendente, che desidero ringraziare pubblica-mente per lo spirito di collaborazione e la professionalità che mi ha mostrato sin dai primi giorni. Ho quindi iniziato, insieme con la giunta, a pianificare le cose ritenute prio-ritarie, dedicando, nel limite del possibile, un giorno alla settimana a fare sopralluoghi in tutte le frazioni, per indi-viduare gli eventuali problemi e scambiare opinioni con la gente. Un’altra grande parte del mio tempo lo impiego recando-mi ad Aosta nelle sedi dei vari assessorati, dei dirigenti e funzionari regionali, con l’obiettivo di ottenere finanzia-menti o interventi per realizzare le opere che abbiamo pia-nificato per i prossimi anni nel nostro paese. Prima di passare al prossimo argomento vorrei ringraziare tutti i consiglieri che, affiancati agli assessori, stanno dan-do loro una mano importante.Desidero, infine, informarvi brevemente anche sui grandi progetti che sono stati programmati dalle passate ammi-nistrazioni e precisamente:1. La ricostruzione della scuola elementare e materna;2. La riqualificazione del centro storico;3. Il piano regolatore.Per quanto riguarda le scuole, si è dovuto modificare il termine dell’affitto contratto dalla precedente Ammini-strazione con i proprietari dei terreni destinati ad acco-

Presentazionea cura del Sindaco battIstIno DeLChoz La Giunta comunale

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gliere i moduli prefabbricati. Su richiesta della Regione, al contratto di affitto dei terreni per la durata di cinque anni si è dovuto sostituire un atto di diritto di superficie della durata di dieci anni. nei mesi scorsi è stata appaltata la progettazione dell’area nella quale saranno eseguiti i ba-samenti delle scuole provvisorie. non avendo una data precisa sullo spostamento delle aule, possiamo ipotizza-re che questo possa avvenire prima dell’inizio dell’anno scolastico 2012- 2013. Si ricorda che i lavori di sistemazio-ne dell‘edificio scolastico sono necessari per adeguare la struttura alle norme anti-sismiche. In merito al riordino del centro storico, la precedente am-ministrazione aveva passato in Consiglio in data 8 aprile 2009 il progetto preliminare dei lavori da svolgere sulla

piazza e nella zona del municipio. In questo periodo abbia-mo valutato attentamente alcune modifiche che vorremo sottoporre al progettista e successivamente al Consiglio.non nascondo che un certo rallentamento nel program-ma di attuazione di tale progetto è dovuto alla precedenza data alla soluzione dei problemi venuti alla luce relativa-mente alla pavimentazione del piazzale del Municipio.Infine, il Piano Regolatore Comunale, di cui l’architetto Angela ferrari ci propone in queste pagine un breve profi-lo, sarà presentato nei prossimi mesi, dopo le ultime con-certazioni con i vari organi regionali competenti. organiz-zeremo però ancora altri incontri aperti con tutti i cittadini, per informarli sulle ultime novità.vi auguro una piacevole lettura e saluto tutti cordialmente

QuestIone PIazzaLe DeL munICIPIo

La lista "Insembio pe lo païs que vouèn“ che ha espresso, alle elezioni comunali del maggio 2010, l‘attuale maggioranza consiliare.

Ci sembra doveroso informare la popolazione sulla situazione del piazzale antistante il Municipio, vi-

sto che i lavori iniziati nell’ottobre 2009, con termine di consegna fissato in giorni 60, poi prorogato in gio-rni 70, risultano tutt’ora incompiuti. All’indomani stesso del nostro insediamento, nel maggio 2010, abbiamo riscontrato che dopo una normale giornata di pioggia, nella sottostante autori-messa comunale si evidenziavano copiose perdite in corrispondenza dei carotaggi eseguiti per il recupero dell’acqua piovana del piazzale. Problema, questo, che la direzione lavori segnalava all’Amministrazione comunale e all’impresa esecutrice dei lavori sin dal dicembre 2009, ma che veniva ignorato dal Comu-ne, dal momento che, nel giornalino consegnato alle famiglie in prossimità delle elezioni 2010, il piazzale veniva vantato tra i lavori terminati.La nuova Amministrazione ha, nei mesi scorsi, prov-veduto ad eseguire alcune opere integrative, quali il rifacimento dell’impermeabilizzazione del marciapie-

de lato est e delle fioriere lato ovest del piazzale, per capire se le perdite fossero da imputarsi a lavorazioni non eseguite o alla non corretta esecuzione dei lavori del piazzale. Dopo una serie infinita di riunioni con la direzione lavori e con l’impresa esecutrice, la causa delle infiltrazioni sembra individuata nel non corretto posizionamento della guaina bitumosa impermeabi-lizzante. A questo punto, per evitare ulteriori spese interlocu-torie che rischierebbero di moltiplicarsi nel tempo, si è deciso, anche su parere di un consulente legale, di affrontare la questione alla radice: si provvederà al ri-facimento dell’opera, affidando la posa della guaina ad una ditta specializzata. I lavori inizieranno la prossima primavera, saranno svolti nel più breve tempo possibile e finalmente a regola d’arte, tenendo presente che il via alla riquali-ficazione delle piazze e del centro del paese non potrà prescindere dalla disponibilità di questo parcheggio.

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È trascorso ormai oltre un anno dallo scorso 3 giugno, giorno in cui, per la prima volta, mi sono recato nella sede della Comunità Montana evançon in qualità

di delegato a rappresentare il Comune di Issogne in seno al Consiglio dei Sindaci, organo di governo della Comunità Montana.Il ruolo di una Comunità Montana nell’ambito del terri-torio regionale è ben noto a tutti, vorrei però soffermar-mi su alcuni concetti. L’obiettivo che una Comunità Montana si pone è quel-lo di unire gli interessi di tutti i Comuni associati per la valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità so-cio-culturali. Le funzioni che, per le loro caratteristiche, vengono gestite dai Comuni attraverso la Comunità Montana sono molteplici e, tra queste, troviamo il dist-retto scolastico, i servizi socio-assitenziali, gli interventi di realizzazione e gestione degli acquedotti e degli im-pianti di irrigazione, la raccolta dei rifiuti, la manuten-zione dei sentieri e della viabilità montana, il servizio di protezione civile.La Comunità Montana si occupa inoltre di servizi per i minori, come l’asilo nido, i trasporti scolastici, i centri estivi, i corsi di sci, la ginnastica correttiva, i soggior-ni marini, i progetti formativi scolastici (Pof). In favore degli anziani invece vengono gestite le Microcomunità, l’assistenza domiciliare, i soggiorni marini, il trasporto sociale, il telesoccorso.In questo primo anno tanti sono stati i progetti approva-ti, altri sono già in fase di attuazione. Per esempio, per quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata, sono stati affidati i lavori di predisposizione e adeguamento della sede delle assistenti domiciliari (fabbricato ex Tele-com) che sarà dotata di cucina, lavanderia e archivio.

Sono stati affidati inoltre i lavori per l’adeguamento e l’ampliamento della Microcomunità di Brusson.Per quanto riguarda la questione dei rifiuti solidi urbani, è stata avviata una campagna informativa per l’introduzione della raccolta “porta a porta”, attraverso incontri con la po-polazione e l’invio di documentazione cartacea. La par-tenza effettiva del servizio, svolto dalla ditta Quendoz che si è aggiudicata l’appalto, è avvenuta lo scorso 14 febbraio. Sono stati approvati infine i progetti dei centri comprensoriali di conferimento di Issogne (zona Mon-tillon) e Challand-Saint-victor.Relativamente alla funzione di Subato del servizio idrico integrato, è stata affidata la progettazione per la realiz-zazione della condotta di collegamento tra il serbatoio di Praz-Charbon in Comune di Ayas e il Col-de-Joux (ac-quedotto intercomunale) e per la progettazione del tratto di condotta intercomunale tra Brusson e Grand-Hoël di Montjovet. Il bilancio personale di questo primo anno di lavoro nel Consiglio dei Sindaci è molto positivo e gradual-mente sto assimilando concetti per me anche nuo-vi, che mi aiuteranno a capire meglio certi aspetti dell’amministrazione. Tale esperienza mi permetterà di lavorare sempre meglio per la mia comunità.Per tutte le informazioni sui servizi ci si può rivolgere direttamente alla Comunità Montana, nella sede di ver-rès, piazza René de Challant 5, o telefonare al n° 0125 929455.Per quanto riguarda l’ufficio dei Servizi sociali per an-ziani‚ e l’Ufficio tecnico occorre recarsi, invece, all’ex cascina Murasse, o telefonare al n° 0125 929269.In alternativa si può visitare, comodamente da casa, il sito della Comunità: www.cm-evanconvda.it

Dalla Comunità Montana “Evançon”

a cura di steFano Cout

I paesi di Arnad, Verrès e Issogne. Panorama da Brignet

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L’aumento della produzione di rifiuti e l’esaurimento della discarica regionale di Brissogne hanno imposto

la necessità di dover incrementare la raccolta differenzia-ta, che permette di avere minori quantità di rifiuti da porta-re in discarica e quindi rispetta l’ambiente in cui viviamo. I rifiuti differenziati vengono avviati al riciclo e quindi si possono creare dei nuovi oggetti utilizzando il materiale di scarto: per esempio, con 800 lattine di alluminio è possi-bile realizzare una bicicletta. Il precedente sistema per la raccolta dei rifiuti presentava, però, alcuni problemi, che non permettevano di raggiungere la percentuale di rifiuto differenziato imposta dalla normativa. entro il 31 dicembre 2011 bisognerà infatti raggiungere il 60% di raccolta differenziata e, con il sistema di raccolta dei rifiuti precedente, eravamo fermi al 37,5%. Per migliorare tale aspetto è stato scelto dalla Comunità Montana un nuovo sistema di raccolta e gestione dei rifi-uti, il cosiddetto “porta a porta”, che richiede un importan-te cambiamento delle nostre abitudini, ma che presenta anche numerosi vantaggi. Questa novità non riguarda solo il nostro Comune, ma tutti i comuni del fondovalle della Comunità Montana evançon. In altre parti della Regione il metodo è già stato sperimen-tato, ottenendo ottimi risultati e siamo tutti fiduciosi che, superate le prime difficoltà, il nuovo sistema funzionerà

bene anche nel nostro paese.Un altro vantaggio del sistema "porta a porta" deriva dal fatto che ha previsto la rimozione di tutti i cassonetti dis-posti lungo le strade del nostro paese, a beneficio del miglioramento della circolazione stradale e della bellez-za del paesaggio. L’introduzione del sistema “porta a por-ta” può spaventare un pò, in quanto richiede un maggior impegno della popolazione e costituisce un cambiamento importante, ma permetterà di ottenere ottimi risultati per l’ambiente in cui viviamo. Per aiutare la popolazione, la Comunità montana ha organizzato un incontro informativo presso il salone polivalente, il giorno 30 novembre 2010, al quale han-no partecipato circa 150 persone che hanno dimostra-to interesse, partecipazione e senso di responsabilità. L’amministrazione comunale ringrazia tutte le persone che si sono impegnate per far sì che, durante questo incontro, gli esperti abbiano potuto rispondere alle nu-merose domande del pubblico. A tutte le famiglie è stato inoltre distribuito del materiale informativo che riassume quanto spiegato nel corso della serata.

Per ogni dubbio o informazione, invitiamo i cittadini a rivol-gersi all’Amministrazione comunale o contattare diretta-mente il numero verde 800-77 87 97.

La raccolta dei rifiuti “porta a porta”

Il nostro consigliere Julien vuillermin, delegato dal Comune come rappresentante nel Consorzio BIM,

è stato eletto Presidente della giunta del Consorzio nel settembre 2010 e rimarrà in carica sino al 2015. In questo breve testo ci spiega di cosa si occupa l’istitu-zione della quale è a capo.

Il Consorzio BIM è composto da tutti i 74 Comuni del-la Regione valle d’Aosta e si occupa di riscuotere i sovracanoni dai produttori di energia idroelettrica e ridistribuirli poi sul territorio valdostano, al fine di pro-muovere lo sviluppo socio economico della popola-zione. Relativamente all’anno 2011 sono stati erogati ai Comuni circa 13 milioni di euro, secondo un riparto che tiene conto del numero di residenti: al Comune di Issogne sono stati erogati 179.000 euro. oltre a svol-gere questa funzione storica, il Consorzio BIM, da cir-ca 10 anni, si occupa anche di investimenti, gestione e tariffazione del Servizio idrico integrato e cioè di tutto quanto ha a che fare con acquedotti, fognature

e depurazione: il BIM sta erogando 25 milioni di euro per opere relative al servizio idrico, gestisce un fondo per le emergenze di 7,5 milioni di euro e ha intenzio-ne di cartografare tutte le sorgenti e le reti idriche del territorio valdostano, collaborando con l’Amministra-zione regionale. Tra le iniziative per la promozione e la valorizzazione della risorsa acqua, il Consorzio sta realizzando con i Comuni una rete di case dell’acqua, che sono fontane pubbliche, allacciate all’acquedotto, in grado di ero-gare acqua gassata a prezzi minimi, contribuendo ad annullare la produzione di rifiuti plastici.

Il Bima cura di JuLIen vuILLermIn

Consorziodei Comunidella valle d’aostaBacino Imbrifero MontanoAutorità d’ambitodel Servizio Idrico Integrato

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In questo primo anno di attività amministrativa abbiamo iniziato a pensare a come sfruttare le varie novità tecno-logiche presenti sul mercato, cercando di valutare gli ef-

fetti positivi che ricadrebbero sulla nostra comunità. Sicu-ramente in questo momento un tema di assoluta impor-tanza per gli enti locali è quello del risparmio energetico, quindi l’applicazione di nuove tecnologie per abbattere i consumi e migliorare la qualità e la resa degli impianti è da prendere in considerazione. Un primo aspetto che abbiamo approfondito e su cui ab-biamo effettuato alcuni ragionamenti riguarda l’illumina-zione pubblica e quindi abbiamo preso in considerazione l’eventualità di sostituire le attuali lampade a vapori con nuove apparecchiature a led. Un dispositivo a led è già stato sperimentato in località Glair con ottimi risultati di qualità luminosa. In effetti questa tecnologia ha la caratte-ristica di mantenere la resa luminosa costante nel tempo,

per una vita presunta di circa 60.000 ore (circa 15 anni). È stata quindi avviata un’analisi dei costi finalizzata alla sostituzione nel tempo delle lampade esistenti, con ap-parecchiature a led di nuova generazione. Per la verifica di fattibilità sono stati presi in considerazione 206 punti luce equipaggiati con lampade tradizionali, facilmente sosti-tuibili con nuove apparecchiature. nella tabella seguente sono riepilogate le differenze tra la tecnologia tradizionale a vapori, in uso ad oggi nella gran parte del Comune, e la tecnologia a led che si ha intenzio-ne di installare.Come si può osservare, il risparmio energetico annuo è di 63.200 kWh, da cui deriva un beneficio annuo di 13.580 € per il Comune. A fronte di una spesa totale pari a 143.858 € Iva inclusa, che ingloba la fornitura e la sostituzione di 206 punti luce, tale investimento potrebbe essere am-mortizzato in circa 10 anni e mezzo.

Innovazioni e nuove tecnologiea cura di anDrea CoLLé e steFano Cout

IL GaL (Gruppo di azione Locale)

Il GAL Bassa valle è stato costituito, il 15 settembre 2009, per attuare il Piano di Sviluppo Locale, strumento

introdotto dalla Comunità europea per valorizzare aree con problemi di sviluppo economico.Composto da operatori sul territorio e da enti pubblici, come i Comuni e le Comunità Montane, il GAL pensa a strategie per elaborare dei progetti finanziati a livello europeo, allo scopo di migliorare la qualità della vita nelle zone rurali.I progetti mirano a diversificare l’attività agricola, ad in-centivare le attività turistiche, a rinnovare e a sviluppare i nostri villaggi, più in generale a tutelare e riqualificare il

patrimonio rurale. Le opportunità per coloro che deside-rano rivalorizzare anche nel nostro paese strutture rurali abbandonate, per farne per esempio aziende di acco-glienza turistica, sono concrete e l’assistenza per i primi passi è assicurata dallo staff tecnico.Attualmente è in pubblicazione un bando di gara, repe-ribile sul sito del GAL.La Comunità Montana evançon fa parte del GAL Bas-sa valle, insieme alle Comunità montane Monte Cervi-no, Mont-Rose, Walser-Alta valle del Lys, e detiene la presidenza dell’assemblea, affidata ad Alain Lanièce, di Champdepraz.Per maggiori informazioni si può contattare l’indirizzo di posta elettronica [email protected].

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In questa sede cercherò di proporre un bilancio del pri-mo anno di attività dell’Assessorato ai Lavori pubblici, nel quale ho potuto contare sulla collaborazione dei

consiglieri valter Borettaz e Andrea Collé, due persone estremamente competenti in questo settore, alle qua-li desidero esprimere pubblicamente la mia più sincera gratitudine. Conto sul loro prezioso aiuto anche nei pros-simi anni. Sin dall’avvio della legislatura abbiamo dovuto lavorare sodo per avviare una serie di interventi su strutture ed edifici di proprietà comunale che presentavano problemi legati agli alti costi di gestione o a una scarsa qualità di esecuzione, mantenendo fede all’impegno assunto in campagna elettorale di risolvere prima di tutto i piccoli problemi legati alla vita di tutti i giorni, per poi passare alle grandi opere, anch’esse importanti per valorizzare e rendere più vivibili le frazioni del nostro paese.

ParcheggiUno dei punti deboli del paese è certamente la mancan-za di parcheggi in alcuni punti cruciali del territorio, le cui strade sono spesso intasate di veicoli, col rischio di ostruire il passaggio anche per i mezzi di soccorso quali

ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco. In secondo luogo tali interventi intendono puntare alla riqualificazione delle frazioni, in modo da garantire maggiori servizi ai cittadini e, in ultima analisi, accrescere il valore dei loro immobili.

viabilitàSempre per quanto riguarda il tema della sicurezza, sono stati avviati numerosi interventi atti a ridurre il pericolo per i cittadini. Ultimo in ordine cronologico è un’analisi sulla viabilità che mira a rendere più sicuri i tratti della strada regionale in fraz. La Colombière e della strada comunale che costeggia la Dora e conduce alla località Mure. Com-patibilmente con la normativa sulla sicurezza stradale, molto complessa, lungo questi tratti verranno installati a seconda dei casi dispositivi per diminuire la velocità degli autoveicoli, come emettitori luminosi, semafori, dossi.

Piano regolatoreParallelamente, è proseguito l’iter di progettazione del nuovo Piano regolatore generale comunale, innovativo in alcune scelte poiché prevede zone più ampie da desti-nare alla costruzione di nuovi edifici. Su questo tema si rimanda all’approfondimento dell’arch. Angela ferraris.

La piazza del paese nei primi anni ‘60

Lavori Pubblicia cura di erIK borettaz

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nel ringraziare di cuore tutti coloro che, con sensibili-tà civica e amore per il proprio paese, osservano tutti i giorni atteggiamenti rispettosi dei vicini e del territorio, ci permettiamo di portare l’attenzione su alcuni compor-tamenti che sarebbe bene correggere, per migliorare la qualità della vita della comunità.

Impariamo dal passatoIn mancanza di tutte le risorse disponibili oggi, un tem-po erano gli stessi abitanti dei paesi a provvedere, me-diante corvées, alla manutenzione di sentieri, ruscelli ir-rigui e altri beni comuni. nel frattempo molte cose sono cambiate e le tasse pagate dai cittadini servono anche ad eseguire quei lavori. Tuttavia, se ciascuno provve-desse ad alcune semplici operazioni davanti alla sua proprietà, o persino all’interno, tutto sarebbe più facile: la pulizia del piccolo tratto di sentiero davanti al proprio terreno, la pulizia dei canaletti a bordo strada per evitare allagamenti davanti alle case, la potatura dei rami che invadono il territorio dei vicini sono operazioni che rive-lano senso civico e che, nel tempo, hanno permesso di ridurre al minimo gli incidenti di vario tipo.

abbandono di rifiutiAltro aspetto da biasimare è l’abbandono di rifiuti lun-go le strade e angoli nascosti. Ci si indigna per quel che succede in altre realtà dell’Italia, poi non si esita a la-sciare in giro rifiuti, rottami, inerti, materassi ed elettro-domestici. eppure la Comunità Montana ha elaborato, con grande impegno finanziario che alla fine pagano i cittadini, un sistema che prevede lo smaltimento di ogni tipo di rifuto, ritirato a casa in determinati orari oppure dietro comunicazione telefonica. va detto anche che la rimozione straordinaria di rifiuti da parte dell’Ammi-nistrazione comunale comporta altri costi, anch’essi a carico della comunità.

siepi e piante invasiveSpesso la sede delle nostre strade è invasa da rami di siepi e alberi piantate lungo i confini delle proprietà e non sufficientemente controllate. Senza rendersene conto, si obbligano le automobili e gli altri mezzi a por-tarsi in mezzo alla carreggiata, con evidente rischio di incidenti. Ciò accade nelle vie del paese come nelle stra-de di campagna, come pure lungo la strada che sale da Bosset a visey. Basterebbe provare a fare un giro con un occhio critico per rendersi conto dei pericoli ai quali si sottopongono persone e veicoli.

Cani scioltiSi raccomanda, infine, alla popolazione di non permet-tere ai cani di abbandonare le zone recintate delle ri-spettive proprietà: se lasciati liberi, cani sia grandi che piccoli rischiano di creare incidenti e in ogni caso posso-no spaventare i passanti, che devono poter percorrere le nostre strade in condizioni di tutta tranquillità.

Rifiuti abbandonati sul territorio

acquedottoSi sta proseguendo la realizzazione di un progetto già avviato dalla precedente Amministrazione, al quale sono state apportate alcune migliorìe. Tra queste, si segnala il rifacimento di alcuni tratti di dorsale che ver-sano in condizioni di degrado e la creazione di oppor-tuni pozzetti esterni ispezionabili per l’alloggiamento dei contatori. Grazie a questi interventi si mira a ridurre il numero di allacciamenti provvisori e le notevoli per-dite di acqua potabile che oggi si verificano. Sempre a proposito dell’acquedotto, è in fase di valutazione il rifacimento della dorsale che parte dalla vasca del ni-siey e scende fino alle Garinne, servendo tra le altre –le frazioni di Sommet-de-ville, Barmet, Les Genot.

riqualificazione del centro storicoL’Amministrazione sta lavorando anche allo sviluppo del progetto di riqualificazione del centro del paese, che richiede una particolare attenzione, perché destinato a modificare radicalmente l’aspetto estetico e funzionale di Issogne. Anche in questo caso il progetto originale, già approvato dallo scorso Consiglio comunale nella sua fase preliminare, ha subito qualche minimo ripensamento, che gli architetti stanno provvedendo a trasferire sulla carta.

numerose altre idee e progetti sono in cantiere: l’inten-to dell’Amministrazione è di portare a termine qualsiasi intervento che possa migliorare la qualità della vita della popolazione. In questa ottica, si invitano i cittadini a dialo-gare col Comune, a fornire consigli e a proporre soluzioni, in modo da raggiungere risultati il più possibile condivisi.

Un paese più bello, con l’aiuto di tutti

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nell’aprile del 1998 la Regione valle d’Aosta ha vara-to la Legge regionale 13, meglio conosciuta come Piano Territoriale Paesistico (PTP), con la quale

forniva disposizioni prescrittive e di indirizzo in materia ambientale alle sue Amministrazioni comunali. A seguito degli ingenti danni al patrimonio e al terri-torio causati dalle alluvioni del 1997 e del 2000, la Re-gione ha recepito il Piano Assetto Idrogeologico (PAI), a cui tutte le Amministrazioni comunali hanno dovuto attenersi nell’adeguamento dei propri Piani Regolatori.Per quanto riguarda Issogne, la revisione del Piano Re-golatore, già iniziata sotto la passata Amministrazione, è proseguita sotto quella attuale, che, nella sostanza, ne ha condiviso l’impostazione, mantenendo così una continuità di intenti.Gli obiettivi che l’Amministrazione comunale intende perseguire nell’ambito dell’organizzazione del territo-rio vanno dalla valorizzazione del patrimonio edilizio storico e dei percorsi che lo caratterizzano, integrandoli con le attività artigianali e di produzione agricola tipica, alla riorganizzazione delle aree industriali; dall’amplia-mento dell’area intorno al Centro polifunzionale, all’in-dividuazione di aree edificabili mirate a soddisfare le necessità dei cittadini, fino al miglioramento della via-bilità di alcune porzioni del Comune e l’organizzazione delle piazzole di sosta veicolare, di cui sono esempio i

due parcheggi di Pied-de-ville e follias, la cui realizza-zione inizierà a breve. I molti pregi che caratterizzano il paese, come gli orti ben conservati, le vigne e il bel recupero delle vecchie abitazioni, si scontrano con altri aspetti che mal si inse-riscono, a volte fino al contrasto, nel contesto di riqua-lificazione urbana intrapreso dall’Amministrazione. Il riferimento è in particolare rivolto ai bassi fabbricati a pertinenza delle abitazioni, di cui si rende necessaria una riorganizzazione e riqualificazione. Per questa ra-gione l’Amministrazione, in concerto con i progettisti, sta approntando una soluzione che coniughi il fabbiso-gno di fabbricati con detta destinazione con l’armonia degli stessi nell’ambiente. Anche per quanto riguarda la ristrutturazione delle abitazioni si sta approntando un vademecum (relativo all’uso di materiali e forme tradizionali, così come del colore), volto a recuperare il patrimonio edilizio in chiave il più possibile coerente con l’originale.naturalmente, terminato l’iter di raccordo con gli Uffici regionali, il Piano Regolatore sarà portato alla cono-scenza dei cittadini che, nei tempi e nei modi previsti dalla Legge, potranno far pervenire le loro osservazio-ni all’Amministrazione comunale, perché siano esami-nate e valutate dal Consiglio comunale, che si espri-merà sul loro accoglimento.

Veduta di Issogne dal CrestonIl Piano RegolatoreGenerale Comunale (PRGC)

a cura dell’arch. anGeLa FerrarI

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L’Amministrazione comunale è particolarmente sensibile al rispetto dell’ambiente e alla conser-vazione del territorio. Si espongono brevemente

di seguito le azioni promosse in questo senso.

torrentiLa Regione ha provveduto alla pulizia, in somma urgen-za, del canale di fleuran. entro l’anno sarà forse accolta la richiesta di pulizia e rifacimento dell’alveo del canale Barmetta e la pulizia degli alvei dei torrenti Tieve e Sort. Al canale Grape, invece, si provvederà ricorrendo ai can-tonieri comunali, come pure per il rifacimento del ponte sul Mascon, previsto a breve. Prossimamente, inizierà la recinzione di alcuni tratti ritenuti più pericolosi, a par-tire dal tratto di località Mascon, relativamente al quale la richiesta avanzata dal Comune è già stata accettata. L’Assessorato regionale dei lavori pubblici ha inoltre già stanziato i soldi per il rifacimento del ponte sul torrente Sort, composto attualmente di due tubi di cemento af-fiancati di piccolo diametro, facilmente ostruibili in caso di piogge abbondanti.

sentierinel corso del 2010 sono stati effettuati numerosi so-pralluoghi con i tecnici regionali per poter stabilire le priorità tra le nostre richieste in merito al ripristino o alla pulizia dei sentieri. Al momento è stato rifatto il sentiero,

che era ormai perso, da località Pianet al luogo detto Piccola Cresta (Piquioda Crehta), collegandosi alla mu-lattiera che sale da Télin, la cui pulizia è stata a carico dei cantieri forestali. Questo sentiero è molto impor-tante per la linea di monticazione Issogne-Crehta-Aveuil. È stata anche accettata la richiesta, avanzata dalla precedente Amministrazione, di ripristino del sentiero Cousse-Brignet-Mont-Blanc, che andrebbe ad allacciarsi al tratto già sistemato negli anni scorsi. Per gli altri lavori occorrerà valutare le disponibilità dei cantieri regionali, ai quali abbiamo proposto, tra l’altro, il rifacimento di un sentiero ormai invisibile che porta dall’alpe Pofouey all’alpe Brenve, in particolare dal col Pofouey al col de Brenve, passando per il Grand-Crest. Si ricaverebbe in tal modo un itinerario ad anello molto interessante: da Pianfey al col fenêtre, al col Pofouey, al colle e all’alpe di Brenve, quindi a visey, per finire il giro ritornando al punto di partenza.Si precisa che la Regione si occupa della manutenzio-ne straordinaria dei sentieri (crolli di muretti, stacciona-te, ripristino sentiero ove interrotto), mentre il Comune deve provvedere alla manutenzione ordinaria (pulizia dalle erbacce, da rovi e detriti vari, ecc.): una parte dei lavori verrà pertanto eseguita dai cantonieri comunali, un’altra parte da artigiani del posto, secondo una for-mula sperimentata recentemente nei sentieri di fleu-ran e favà, che ha dato ottimi risultati.

Area giochi, 10 giugno 2011. Festa degli alberi con i bambini delle Scuole

Agricoltura,territorio e ambiente

a cura di FabrIzIo sQuInobaL

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ambienteLa novità più importante è senza dubbio la raccolta dei rifiuti “porta a porta”, trattata in altra pagina. Pare che Issogne sia tra i comuni più virtuosi: questo significa che la popolazione ha capito l’importanza di una drastica ri-duzione dei rifiuti da destinare alle discariche e che ha superato le diffidenze e le difficoltà iniziali. Accanto a queste note positive, esistono purtroppo an-che comportamenti che denotano in chi li mette in atto uno scarso senso civico. Mi riferisco alla zona della bou-derouye, sopra Bosset, diventata col tempo una zona abituale di scarico rifiuti di ogni genere. Per scoraggiare tale uso di discarica abusiva, è stata installata una recin-zione, rimovibile senza difficoltà nel periodo dei falò.Come già ricordato, l’uso di gettare cartacce dai finestrini delle auto è purtroppo diffuso e lungo i bordi delle strade si trovano pacchetti vuoti di sigarette e di rifiuti vari che, oltre a non far dare una bella immagine della nostra co-munità, sporcano i prati dove pascolano gli animali. Una giornata ecologica sarà prossimamente organiz-zata per ripulire gli angoli più sporchi del paese, ma soprattutto per educare anche i più piccoli al rispetto dell’ambiente.

agricolturaUno dei problemi che saranno affrontati dall’Ammini-strazione per migliorare il settore agro-pastorale sarà l’attenta valutazione in merito all’opportunità di realiz-zare una concimaia comunale, secondo le norme vigen-ti. Anche i piccoli allevatori sono infatti ormai obbligati ad avere una concimaia a norma, nonostante la realiz-zazione di questa possa comportare spese insostenibili per le loro minuscole aziende. Il problema va dunque risolto in qualche modo, dopo aver vagliato le diverse possibilità, anche perché quello che una volta era chia-mato letame oggi è diventato… un rifiuto speciale!

Piano comunale di Protezione civileIl Comune ha l’obbligo di aggiornare e mettere periodi-camente alla prova questo documento, redatto dall’ing.

Patrik Thuégaz nel 2007, in modo da renderlo vera-mente efficace in caso di bisogno. Dopo incontri di for-mazione con la popolazione, a rotazione, inizieranno a breve le prove di evacuazione delle frazioni ritenute maggiormente a rischio. varie altre cose sono state fatte negli ambiti operativi dell’Assessorato all’agricoltura, territorio e ambiente, altre sono in corso di studio e saranno portate avanti nei prossimi anni. L’acquisto dei grandi gazebo messi a disposizione delle associazioni del paese e quello dei tavoli con relative panche e gabbia di contenimento, si sono ri-velati azzeccati ed estremamente utili alla comunità. In conclusione, desidero esprimere il mio ringrazia-mento ai cantonieri comunali, con i quali mi trovo spesso per discutere della programmazione dei lavo-ri, dell’acquisto di attrezzature e mezzi utili o sempli-cemente per scambiare opinioni e consigli.

mezzi comunaliTra gli acquisti di mezzi e attrezzature più rilevanti ef-fettuati nel 2010 si ricordano la piastra vibrante per piccole asfaltature, la forca pallet per la pala venieri, la gru manuale per l’aggancio e lo sgancio della lama neve del Bremach e il trattorino tosaerba professio-nale. Quest’anno si è proceduto a un aggiornamento importante del parco macchine, contando di rispar-miare notevolmente sui costi di gestione: in sostitu-zione dell’Iveco ecoDaily, che pur essendo quasi nuo-vo si è verificato non essere idoneo allo sgombero neve e allo spargimento di sale e che è già stato alie-nato, verrà acquistata una trattrice agricola a doppia trazione, con rimorchio e pianale portato, alla quale si potrà in seguito applicare una lama per lo sgombe-ro neve e uno spargisale portato. Prossimamente si procederà anche alla vendita dell’Antonio Carraro e dell’ormai obsoleto oM 50 con relativo spargisale. In pratica, tre mezzi del parco macchine vengono sosti-tuiti con uno solo, polivalente, in grado di assolvere a tutte le operazioni.

La Désarpa

Sabato 23 ottobre 2010 si è svolta la prima edizione della désarpa di Issogne, organizzata dall’Amministrazione

comunale con alcune associazioni del paese per accogliere in amicizia gli allevatori del vallone di visey, al ritorno dopo la stagione estiva. Semplice ma genuina, con una piccola ban-da giovanile di ottoni ad aprire la sfilata, seguita dai bam-bini delle scuole elementari accompagnati dalle loro inse-gnanti, dal gregge delle capre di Attilio Borettaz e dei fratelli Roberto e fabio Pinet e infine dalla mandria dell’alpeggio Brenve di Patrizio Duguet. L’allegro corteo ha attraversato il capoluogo e raggiunto il parco giochi, dove i bambini hanno proposto alcune canzoni e la Pro Loco ha distribuito a tut-ti bevande calde, caldarroste, fiocca e torte. Queste ultime erano state realizzate dai genitori e hanno partecipato a una gara vera e propria, che ha visto i seguenti vincitori: 1° Attilio Borettaz; 2° Patrizia Beuf; 3° Sonia Dublanc.

La désarpa 2010

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Iniziative per i bambini

Le attività a favore dei piccoli sono iniziate a pochi giorni dall’insediamento della nuova Amministra-zione: il 4 giugno, per festeggiare la conclusione

dell’anno scolastico, i bimbi delle scuole hanno trascor-so la giornata a bosset, pranzando allegramente sotto i castagni dell’area Palet, messa gentilmente a dispo-sizione dalla Società “San Rocco”. Poco dopo il rientro a scuola, il 4 ottobre, ai bambini sono state offerte le caldarroste preparate dagli Alpini e, all’epifania, la tra-dizionale calza della befana.Continuando una buona consuetudine avviata negli scorsi anni, su iniziativa del CeLvA (il Consorzio degli enti locali della valle d’Aosta), i nati nel 2010 hanno ri-cevuto la Pouetta, una bambolina di pezza il cui acqui-sto da parte delle Amministrazioni coinvolte contribui-sce all’attività dell’UnICef, mentre a tutti i bambini delle scuole, in occasione della recita di fine anno scolastico, è stato consegnato un pelouche a beneficio dell’aISM (Associazione italiana contro la sclerosi multipla).Accanto agli allevatori, i bambini sono stati anche i pro-tagonisti della festa della désarpa, con la quale la popo-lazione ha voluto accogliere, il 23 ottobre 2010, pastori, greggi e mandrie al rientro dalla montagna. Per una serie di problemi indipendenti dall’Amministra-zione comunale, non è stato possibile organizzare l’ulti-ma parte dei progetti extrascolastici finanziati con fondi europei, né avviare i nuovi che, finalmente approvati, saranno portati avanti nei prossimi mesi. Sono previste, per i bambini, varie attività sportive, ludico-ricreative e di conoscenza del territorio.

Infine, si segnala il lodevole impegno di Roger, consi-gliere comunale e presidente della “Compa gnin de la Lippa” nel coinvolgere nell’esperienza teatrale un grup-po di bambini (la “Lipetta”), la cui innata capacità di far ridere ha già conquistato tutti.

Politiche giovaniliPer la prima volta nel nostro Comune, il 4 luglio 2010 è stata consegnata ai coscritti residenti a Issogne la carta di maturità civica, a segnare l’importante passag-gio dei ragazzi all’età adulta. nella splendida cornice del salone comunale, ai ragazzi è stato donato anche uno zainetto contenente una penna USB con, caricati, i quattro testi giuridici che regolano la vita delle diverse

Politiche sociali a cura di rInaLDo Foy

I Coscritti del 1992alla consegna dell‘attestato

di maturità civica

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Sopra: i partecipanti alla gita a Candelo e Oropa, il 4 giugno 2011.Sotto: durante la visita al ricetto di Candelo, la novantenne Piera ha contribuito a tessere la bandiera tricolore poi donata al Presidente Napolitano in occasione dei 150 anni dell‘Unità d‘Italia.

comunità alle quali apparteniamo: lo Statuto comunale, lo statuto regionale, la Costituzione italiana e la carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.Il 16 ottobre una rappresentanza dell’Amministrazione comunale ha partecipato a Hône al 1° forum sulle politi-che giovanili, organizzato su impulso della Regione per concordare linee guida in quest’ambito per i Comuni del comprensorio.Anche sulla base di quanto emerso alla riunione, la giunta comunale ha deciso di convocare una riunione dei ragazzi di Issogne, per verificare la disponibilità di questi a nominare un gruppo rappresentativo di tutte le fasce d’età, con funzioni di coordinamento delle ini-ziative e di consulenza per l’Amministrazione in merito alle politiche giovanili. L’invito, trasmesso anche sul

web grazie al video realizzato da Mattia Paladini, è sta-to accolto da trentacinque giovani che, il 14 gennaio, si sono trovati nell’auditorium delle scuole. Le proposte non sono mancate: viaggi in città d’arte, gemellaggi sportivi, escursioni in montagna, visite in luoghi del-la memoria. nel corso della riunione, coordinata dalla presidente della Commissione di gestione della biblio-teca, Stefania Anardi, sono stati delegati a far parte del consiglio direttivo Mietta Sciessere, Katrin Dondeynaz e Stefano Doveil per la fascia 14-16 anni; Andrea Boret-taz, Simona Cout (17-19 anni): Julien Pramotton. Jean-Pierre Treves, Mattia Pramotton (20-23 anni); valérie Pramotton, Saverio Bosc, Alex Ducly (24-29 anni).

Il Centro anzianinumerose attività, organizzate tra giugno 2010 e giu-gno 2011, hanno offerto agli anziani del paese la possi-bilità di trascorrere del tempo in compagnia, nel centro diurno o all’aperto. ne diamo di seguito un sintetico resoconto.Dopo i soggiorni marini, il 3 giugno 2010 è stato ria-perto, per un paio di settimane, il Centro anziani del Comune, la cui chiusura per la pausa vacanze è stata festeggiata con un pranzo a Bosset, il 29 giugno.Il tradizionale incontro conviviale estivo si è tenuto l’an-no scorso, sabato 31 luglio, nel rinnovato ristorante “La Pyramide”, presso l’ex area follioley in località Mure. Al ricco pranzo hanno fatto seguito un ballo, la visita guidata alla vicina cascina e la pesca nel laghetto.Alla ripresa, il 23 settembre, gli anziani hanno visto in-tegrate le loro attività con un corso di ginnastica dolce, tenuto il mercoledì pomeriggio da Tiziana, consigliere comunale e fisioterapista di professione. Durante gli incontri sono state date anche informazioni su argo-

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Papaveri e patate in fricassea

Raccogliete piante fresche di papavero prima che abbiano il bocciolo. Lessarle con un po’ d’acqua fino a renderle morbide. Intanto cuocere 4 o 5 patate di medie dimensioni in poca ac-qua e quando sono cotte schiacciatele in una pentola con una forchetta,aggiungete un bel pezzo di burro, unite i papaveri ben strizzati e salate a piacere.A parte fate rosolare salsiccia o salame, guarnite la pentola e fate ancora amalgamare il tutto insieme per 5 minuti. Se la pietanza risultasse troppo densa aggiungete un po’ di liquido di cottura dei papaveri e buon appetito!

Le piatì de nonna Tissia a cura di tIzIana PInet

31 luglio 2010. Il pranzo al ristorante "La Pyramide"

menti sanitari legati all’età dei partecipanti, quali l’oste-oporosi e la prevenzione delle cadute, l’artrosi, le corret-te posture ecc.Ad ottobre, è stata particolarmente gradita la casta-gnata preparata da Marino e Giovanni e, a dicembre, la chiusura natalizia del Centro è stata allietata dai bambi-ni delle scuole che, preparati e accompagnati dalle in-segnanti, hanno tenuto un breve, ma apprezzatissimo, concertino e recitato poesie, tra non pochi occhi lucidi e qualche lacrima che solcava le guance dei presenti.nella palestra delle scuole, il 6 gennaio si è tenuta la fe-sta dell’epifania per gli “over 65”, che ha visto la presen-za di ben 142 persone, servite da un gruppo di volontari che si ringraziano pubblicamente in questa occasione.

Desidero infine esprimere la mia più sincera gratitudine a Tiziana Pinet, coadiuvata nelle animazioni del centro diurno da Monica Challancin, per la sua preziosa e fon-damentale collaborazione.

Tutte le persone ultra sessantacinquenni sono viva-mente invitate a frequentare il Centro e a partecipare alle attività, per incontrarsi e trascorrere alcuni mo-menti insieme. Sono ben accolti anche volontari che diano una mano agli operatori e a coloro che già met-tono a disposizione della comunità il loro tempo libero.

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Sin dal suo insediamento, la nuova Amministra-zione ha organizzato un’intensa attività nel campo culturale, con iniziative di vario genere,

che hanno cercato di accontentare gli interessi più svariati, dall’ambito storico a quello naturalistico, coinvolgendo numerose istituzioni valdostane e svol-gendo anche un’importante opera di promozione del territorio.

mostra di mattia PaladiniSabato 24 luglio è stata inaugurata nel salone dell’oratorio l’esposizione di Mattia Palladini dal titolo Diversa: paesaggi valdostani. Il giovane fo-tografo di Issogne, fresco della laurea con-seguita presso lo IeD (Istituto europeo del design) di Torino, ha proposto 14 immagini inconsuete di angoli della valle d’Aosta: non monumenti del passato e amene ve-dute, ma viadotti, dighe e altre strutture architettoniche del nostro tempo.

veillà valdôtaineSi è svolta venerdì 4 settembre 2010 nel salone polivalente della Colombière, con la collaborazione del Comité des traditions

valdôtaines, per celebrare i 60 anni del flambeau, storica rivista del Comité. Joseph-César Perrin, diret-tore del periodico, ed enrico Tognan, presidente del Comité, hanno parlato dell’attività del CTv, mirata so-prattutto a salvaguardare l’uso della lingua francese e delle tradizioni locali. La serata è stata animata dai gruppi folcloristici “Traditions valdôtaines” e “La Clic-ca” di Saint-Martin-de-Corléans e si è conclusa con un ressegnon a cura della Pro Loco.

Giornata in ricordo di vittorio avondoIl 14 dicembre 2010 si è tenuto nel salone del giardino del castello un miniconvegno in occasione del centesi-

mo anniversario della morte di vittorio Avondo, pro-prietario del maniero dal 1872 al 1910 e benefattore

dello Stato italiano e della nostra comunità. San-dra Barberi, esperta del “revival” neogotico che ha visto protagonisti i castelli valdostani nella seconda metà dell’ottocento, ha tracciato il profilo del restauratore del castello di Issogne, l’amicizia con Alfredo d’Andrade, l’attività di direttore del Museo civico di Torino. Rosanna Maggio Serra, già direttrice della Galleria d’arte

moderna (GAM) di Torino, ha invece parlato di Avondo pittore, formatosi a Ginevra e a Roma,

Cultura, turismo,sport e commercio

a cura di omar borettaz

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ma dallo stile personale, riconoscibile negli splendidi paesaggi, di cui erano presenti in sala due esemplari originali messi a disposizione per l’occasione dal colle-zionista, il prof. Paolo Sibilla.

Conferenze di storia valdostananell’autunno 2010 ha preso avvio la serie di conferenze di storia, proseguita nella primavera successiva.Il 22 ottobre Antonella Dallou ha presentato la figura di Fe-derico Chabod, un personaggio il cui ruolo è stato decisivo in diversi ambiti. Primo presidente del Consiglio valle dopo la Liberazione, Chabod compì sin da giovanissimo impor-tanti imprese alpinistiche e, soprattutto, fu tra i più autore-voli storici delle età moderna e contemporanea. Il venerdì successivo è stata la volta di Silvia Bertolin, che ha parlato dei processi per stregoneria nel Medioevo val-dostano, incentrando il suo intervento sulla procedura giu-diziaria che partiva dalla denuncia, passava attraverso gli interrogatori, spesso accompagnati da torture, e termina-va con la sentenza e l’eventuale esecuzione. Il 12 novembre la prof. Augusta vittoria Cerutti, geografa esperta di climatologia storica, ha trattato delle influenze del clima sullo sviluppo economico e sociale della valle d’Aosta nel corso della storia: basti pensare al ruolo dei colli alpini, dal cui grado di innevamento dipendeva la con-dizione della regione di crocevia di traffici europei oppure di lembo periferico senza sbocchi internazionali.Il 26 novembre, infine, Pierpaolo Careggio ha esposto i suoi studi sulla pratica dei sanctuaires à répit, antica usan-za di portare i bambini nati privi di vita in determinate chie-se (fra cui santuari mariani come Machaby) nella speranza che la potenza spirituale del luogo servisse a farli rinvenire l’attimo sufficiente per amministrare loro il Battesimo.Le conferenze sono riprese il 18 febbraio 2011 con un intervento di Stella Bertarione, archeologa della Soprin-tendenza di Aosta, sulla via Francigena: più che una strada ben precisa, con questo nome si indicava l’insie-me degli itinerari, alcuni dei quali attraversavano la no-stra regione, che erano percorsi da pellegrini diretti nei centri spirituali più importanti della cristianità.La conferenza successiva è stata tenuta venerdì 4 mar-zo da francesco Degl’Innocenti, dell’Università di Roma Tor vergata, sull’italianizzazione dei toponimi valdosta-ni nell’Italia post-unitaria e sotto il fascismo: uno degli aspetti più vistosi della campagna contro l’uso della lin-gua francese, che ebbe origine ben prima delle ben note riforme introdotte dal regime nel 1939.Ultimo appuntamento della serie è stato l’intervento del-la prof. Cerutti sul monte rosa e la sua gente. Il versante valdostano del massiccio ha attratto nel Medioevo popo-lazioni di origine germanica che, insediatesi nelle zone alte delle valli dei torrenti Marmore, evançon e Lys, hanno pra-ticato faticose opere di disboscamento, dando origine a quella particolare cultura conosciuta col nome di “walser”.

Incontri sul territorio di Issognenel corso della primavera 2011 l’impegno dell’Assesso-rato è stato rivolto alla conoscenza del territorio nei suoi vari aspetti. Grazie alla fondamentale collaborazione con la société de la Flore valdôtaine e con il Parco naturale

mont avic si sono tenute tre conferenze vertenti rispettiva-mente sugli animali (Massimo Bocca, direttore del Parco), sulle piante (Maurizio Bovio e Maurizio Broglio, della Sfv) e sulle rocce (francesco Prinetti, della Sfv). Con un linguaggio professionale, ma chiaro, gli esperti hanno spiegato le particolarità del nostro territorio, presen-tando l’esistenza di rare specie botaniche e di animali nel contesto della formazione delle rocce in tempi remotissi-mi e delle diverse correnti climatiche. Queste ultime fanno sì che convivano piante dalle elevate esigenze idriche con piante degli ambienti steppici, specie tipicamente alpine con specie di origine mediterranea.Alle conferenze hanno fatto seguito i sopralluoghi: il 15 maggio a mont-blanc, in una splendida giornata che ha vi-sto riunite ottanta persone provenienti anche da fuori valle; l’11 giugno al lago di Pana, con la guida scientifica di Massi-mo Bocca e l’assistenza di un guardaparco.

tour Du Château 2010Il 1° luglio 2010 si è svolta nelle strade del paese l’8a edi-zione della gara podistica valida per il campionato Avmap, organizzata dal Comune in collaborazione con la locale Pro Loco e l’Atletica Pont-Donnas. Sono risultati vincito-ri Alberto Boldrini dell’Atletica Cogne di Aosta (uomini, 6 km, tempo 16’44), Samia Soltane dell’Atletica S. Calvesi (donne, 6 km, 19’09), Louis Aymonod dell’Atletica Zer-bion (cadetti, 2 km, 5’47), Samy Grande dell’Atletica Co-gne (ragazzi, 1.5 km, 4’15) e Alberto Rabellino, della Poli-sportiva S. orso (esordienti, 0.5 km, 1’23).

La classe 1a della Scuola primaria di Issogne ha vinto il primo premio della sua categoria al concorso “eau en images” organizzato dall’Istituzione scolastica evançon 2 e dall’Alliance française.

11 febbraio 2011. I bambini della Scuola dell‘infanzia alla ciaspolata a Chevrère.

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1981- 2011: son passati 30 anni dal primo giorno che sono entrata in Biblioteca a seguito di un bando di selezione del Comune, per una sostituzione di maternità.

era il mio primo lavoro e a questo punto penso sarà anche l’unico. non sapevo nemmeno cosa fare in quella stanza piena di libri (i locali in seguito usati da Radio Monterosa): pensate che ho aspettato l’arrivo del primo utente, per chiedergli come funzionasse il prestito! A quei tempi veni-vano quasi solo ragazzini: adesso, dopo tutti questi anni, devo riconoscere che gli abitanti di Issogne sono cambia-ti, in positivo. Tanti adulti oggi vengono in biblioteca, alla quale si avvicinano per caso, o per una necessità diversa, per frequentare un corso, per inviare un fax, una foto-copia, per leggersi la posta elettronica, per consultare Internet, ma alla fine prendono anche un libro e questa è la vera conquista del “bibliotecario”: riuscire a fare amare il libri e la lettura. Mi ritengo molto fortunata, perché, ogni giorno, è sempre bello entrare da quella porta; questo ambiente mi ha sem-pre aiutata durante il percorso della mia vita, nei momenti belli ed in quelli un po’ più difficili: il rapporto di amicizia che si crea con le persone, bambini e ragazzi soprattutto, i quali hanno sempre bisogno di aiuto nel loro percor-so scolastico, ma anche personale a volte, ti coinvol-ge in modo totale.Quanti ragazzi posso ricordare, a tutti ho voluto bene, chi più studioso, altri più monelli. Tante volte li ho sgrida-ti perché facevano baccano, ma il giorno dopo entravano

in biblioteca sempre sorridenti e mi salutavano come se niente fosse, perché sapevano che io ero dalla parte della ragione. Ho visto nascere le loro prime amicizie sentimen-tali, a loro ho dato consigli, a volte li ho visti anche soffrire, alcuni di loro non sono più tra noi, ma tutti hanno lascia-to un ricordo bellissimo e indelebile. La cosa più bella e gratificante per me, è che adesso quei ragazzi arrivano in biblioteca con i loro bimbi, e non mi sembra vero che sia passato così tanto tempo. Anche la professione di bibliotecario si è aggiornata ed evoluta a seguito di tanti cambiamenti, in parte grazie an-che alle migliaia di persone che nel tempo sono passate in biblioteca, perché ognuno di noi ha tanto da insegnare agli altri e tanto da imparare per crearsi il bagaglio della vita. In tutti questi anni, la biblioteca si è ingrandita, informatizza-ta, ci siamo sempre adeguati ai cambiamenti e alle innova-zioni, senza fermarci, perché ciò significherebbe perdere gli utenti, che sono sempre più informati ed esigenti. Devo dire che molte cose le ho imparate forzatamente, proprio per le svariate richieste che ricevo ogni giorno; ho dovuto documentarmi e aggiornarmi, per poter dare comunque sempre una risposta. Mi piace paragonare la vetrina di una Biblioteca a quella di un negozio. Se si vuole stare al passo con i tempi e conservare i clienti occorre sempre rinnovar-la con i frutti di stagione, con le novità ed i colori del mo-mento, per dare un servizio continuo ai clienti e catturarne ogni tanto uno nuovo. La biblioteca ha sempre fatto tante manifestazioni, attività e corsi vari. Partendo a ritroso nel

Trent’annidi biblioteca

a cura di GrazIeLLa PrIoD

L’ora del racconto (La biblioteca in piazza, 9-10 aprile 2011)

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La bIbLIoteCa In PIazza

Per due giorni, sabato 9 e domenica 10 aprile, in oc-casione della XIII Settimana della Cultura, la biblio-teca di Issogne è uscita dal chiuso della sua sede

per conquistare lo spazio aperto della piazza del paese, di fianco al castello, dove è stato allestito un padiglione con libri per adulti e, soprattutto, per bambini, che hanno potuto anche rotolarsi lungo lo scivolo gonfiabile, truc-carsi la faccia, mangiare lo zucchero filato, disegnare e colorare, giocare con palloncini e divertirsi in vari altri modi. L’ora del racconto, organizzato e gestito in modo professionale da Bianca, ha visto i bambini ascoltare at-tentamente le storie e interagire con la lettrice. Per finire, merenda per tutti a base di frutta fresca. L’iniziativa, –la prima del genere in valle d’Aosta, –sarà certamente ripe-tuta il prossimo anno.

tempo vorrei ricordare qui di seguito i più importanti:•I concerti di musica classica nel salone del castello: gli

abitanti di Issogne non erano molto sensibili a questa musica, ma abbiamo sicuramente lasciato un bel ricordo anche nelle persone che venivano da fuori e che li ricor-dano ancora adesso;

•La giornata ecologica con tutti i ragazzi delle scuole elementari;

•I nostri corsi di musica che durano nel tempo: dapprima pianoforte, flauto, ritmica per la scuola materna, poi fi-sarmonica ed infine quello di chitarra, che continua ad essere affollato;

•Il Concerto di Capodanno, organizzato da ben 11 anni nella chiesa parrocchiale per iniziare il nuovo anno tutti insieme;

•Da due anni organizziamo in collaborazione con il Coro di verrès, la rassegna di corali Pino Cerruti, per ricordare il grande Maestro scomparso da alcuni anni;

•La festa del dolce a Champdepraz: da dodici anni la Biblioteca con i suoi volontari partecipa attivamente a questa grande manifestazione il cui ricavato è devoluto in beneficenza;

•La mostra estiva nel salone parrocchiale “il Melograno”: ogni anno nei mesi di luglio ed agosto un tema nuovo ed interessante;

•Il corso di scultura, che dura dal lontano 1978, nel quale si sono formati tanti bravi scultori che possiamo oggi am-mirare alla fiera di S. orso, tra i quali franco Pinet che da tanti anni ormai è l’insegnante;

•Il corso di intaglio, servito a tanti scultori a perfezionare la loro tecnica manuale e ad ampliare la fantasia;

•Il corso regionale di taglio e cucito, che per tanti anni ha formato delle brave “sarte”;

•Il Concours Cerlogne, un grande evento che nel 1997 ha coinvolto tutta la popolazione, impegnata nell’accogliere una marea di bambini delle scuole valdostane: occasione servita anche per iniziare ad abbellire il nostro paese con tanti fiori. eravamo proprio vestiti a festa!;

Durante il Carnevale, in varie occasioni, abbiamo organiz-zato mostre fotografiche per ricordare i personaggi, i carri e le maschere negli anni. La Biblioteca comunale ha anche visto nascere, nel 2002, la Pro Loco, con la quale collabora a promuovere l’imma-

gine turistica del paese, partecipando alla festa delle Pro Loco della Comunità montana evançon, –quando si è riempito di gente il verger del castello, –e ad altre iniziative, come la veillà di Brusson, in concomitanza col Master di fondo. Con la Pro Loco ha valorizzato il prodotto tipico di Issogne, la piata dolce, anche attraverso la partecipazione a una puntata della trasmissione Rai Sereno variabile, iniziando la procedura per il riconoscimento della De.Co. per proteg-gerne l’autenticità locale. Anche con il Gruppo storico la Biblioteca ha collaborato sin dall’inizio, confezionando costumi e organizzando la mostra estiva “Costumi medievali al castello di Issogne”, durante la cui inaugurazione è stato presentato ufficial-mente anche il Gruppo degli “enfants autour du château”. nell’ambito scolastico, la nostra struttura ospita durante tutto l’anno scolastico, in collaborazione con gli Istituti su-periori, ragazzi con la necessità di inserirsi nel mondo del lavoro. Inoltre, essa organizza annualmente per le scuole dell’In-fanzia e della Primaria, per conto del Comune, due gite e vari corsi sportivi (tennis, mini-basket ed altri ancora) e fornisce il materiale per l’attività della Scuola dell’Infanzia, che a fine anno scolastico si trasforma in una bellissima mostra di tanti mini artisti. Uno dei fiori all’occhiello delle attività è il corso di compu-ter, iniziato nel 2003 e gestito dal bravo Andrea, già in ser-vizio civile nel 2001 presso la Biblioteca, il quale è riuscito ad insegnare anche alle persone non più giovani a muo-versi in un mondo sempre più informatizzato e complesso. Questo corso, che si svolge nei locali della Biblioteca, ha portato col tempo molti nuovi utenti affezionati da tutta la bassa valle. Ultima fatica e grande soddisfazione è stata La biblioteca in piazza, organizzata nell’ambito del progetto La biblio-teca fuori di sé, che prevede l’allestimento temporaneo sulla piazza del paese di una vetrina, messa gentilmente a disposizione dalla ferramenta Bosc, per stuzzicare, in coloro che passano da lì, la curiosità e la voglia di leggere.

Trent’anni di storia della comunità, di cambiamenti, di evo-luzione del paese e della sua gente…

Graziella con le stagiste Carmen e Martina

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L’Amministrazione comunale, con il prezioso aiuto della Pro Loco e di alcuni volontari del pa-ese, ha voluto ricordare tutti gli Issognens che

amavano il canto. Sarebbero tantissimi i nomi da ricor-dare e sarebbe dunque facile dimenticarne qualcuno.La nostra bibliotecaria è riuscita a trovare molti ricordi fotografici, che sono stati esposti nella vetrina tematica in piazza. La sera si è tenuto nella chiesa parrocchiale un memorabile concerto che ha visto riuniti la cantoria parrocchiale di Issogne, il coro di verrès, diretto dal M° Albert Lanièce, e quello di Saint-vincent, diretto dal M° Corrado Margutti. Allo spettacolo ha fatto seguito un incontro conviviale, durante il quale le fotografie sono state proiettate sul muro in formato gigante. oggi nel

nostro paese il canto è soprattutto rappresentato dal-la cantoria parrocchiale, ma sono ancora molti i nostri compaesani che partecipano ai cori dei comuni vicini e che comunque in occasione di feste e sagre continua-no ad evocare i canti di un tempo.nel passato, rispettivamente verso l’inizio e la metà degli anni ’70, nel nostro paese sono stati creati due cori, uno maschile e uno femminile, che sfortunata-mente oggi non ci sono più.L’Amministrazione desidera ringraziare sia i 3 cori presenti, che hanno partecipato gratuitamente alla se-rata, che la bibliotecaria Graziella e tutti quelli che si sono adoperati per l’organizzazione.

Recorden-le in tsanten

Il 12 giugno 2011 si è svolto il primo appuntamen-to sportivo organizzato, insieme, dai Comuni di Montjovet, Champdepraz, Issogne, Arnad, verrès

e Challand-Saint-victor, con le rispettive Pro Loco La formula di “Pedalando e curiosando”, unisce la pratica sportiva del ciclismo amatoriale con la cultu-ra: in ogni paese attraversato sono stati offerti l’as-saggio di un prodotto tipico e la visita ad un edificio storico poco conosciuto. Partiti dal borgo di Montjo-vet, i ciclisti sono giunti alla cappella di viéring, quin-di alla chiesa di Saint-Solutor, al ponte di echallod, per terminare il giro alla Murasse di verrès

Pedalando e curiosando

foto AgnelloSaint-vincent

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Abbiamo chiesto a Maurizio Bovio, botanico della So-ciété de la flore valdôtaine, di sintetizzare per i lettori del nostro giornalino il contenuto della sua conferenza del 29 aprile scorso e dell’escursione da lui guidata lun-go il sentiero per Mont-Blanc, svoltasi il 15 maggio 2011.

La FLora DI mont-bLanCa cura di maurIzIo bovIo Société de la flore valdôtaine

È noto che il substrato litologico e le condizioni cli-matiche influenzano la flora e la vegetazione di una determinata località. ebbene, da que-

sto punto di vista il territorio di Issogne oc-cupa una posizione strategica in rapporto alla flora della valle d’Aosta. nel Comu-ne di Issogne passa infatti il confine tra le rocce continentali subdotte qui rappresentate soprattutto da gneiss (Zona Sesia-Lanzo) e le rocce oceani-che costituite da serpentiniti, metaba-siti e calcescisti (Complesso Piemon-tese dei calcescisti con pietre verdi). Quindi troviamo i substrati litologici più diversi, da acidi a basici fino agli ultrabasi-ci delle serpentiniti. Il territorio si trova poi nel cuore del lungo corridoio della bassa valle, che vede il graduale passaggio climatico dalle piovose Alpi ester-ne al cuore arido della valle d’Aosta. nel territorio di Is-sogne possiamo così trovare, quasi in contatto, specie

che hanno importanti esigenze di umidità come il fag-gio, e specie adattate agli ambienti aridi come la Rove-rella e il Pino silvestre; basta così cambiare l’esposizio-ne del versante per vedere un improvviso mutamento di flora e vegetazione. Gran parte del territorio è ricoperto dai boschi e quello di Issogne è uno dei rari comuni val-dostani dove troviamo tutte le sei conifere arboree della regione: ben diffusi Pino silvestre, Pino uncinato, Abe-te rosso e Larice, rari Abete bianco e, soprattutto, Pino cembro. Le latifoglie dominanti sono invece rappresen-tate dal Castagno che però lascia il posto alla Roverella sui pendii più secchi e soleggiati e al faggio sui più fre-

schi e umidi versanti esposti a nord. Per trovare la flora più rilevante bisogna però generalmente

uscire dal bosco e andare all’esplorazione dei praticelli aridi, non irrigati, delle rupi

di calcescisto e di serpentino, delle rare zone umide.Il 29 aprile, presso l’auditorium delle Scuole elementari, si è tenuta una con-ferenza sugli aspetti più interessanti della flora del territorio di Issogne, vista

anche all’interno della biodiversità flori-stica della valle d’Aosta; la presentazione

è stata scandita dalle splendide fotografie di Maurizio Broglio.

Come uscita sul territorio per esaminare da vicino al-cuni degli aspetti trattati nel corso della conferenza, si è scelta la comoda e ben tracciata mulattiera che dal-la cappella di S. Solutor, in 600 metri di dislivello, sale

Alla scoperta delle montagne attorno a Issogne La lunga fila dei partecipanti

all’escursione a Mont-Blanc.

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al piccolo ma gradevolissimo poggio del Mont-Blanc. L’escursione, proposta congiuntamente dal Comune di Issogne e dalla Société de la flore valdôtaine, ha avu-to un notevole riscontro, dato che sono stati circa una sessantina i partecipanti. La salita al Mont-Blanc è par-ticolarmente interessante dal punto di vista litologico (e di conseguenza floristico) perché impostata in buona

parte su una stretta fascia di calcescisti pizzicati tra gli gneiss del Sesia-Lanzo e le serpentiniti; queste ultime prendono poi il sopravvento proprio nel tratto superiore del percorso. I calcescisti sono tra le rocce ed i substrati con la più alta biodiversità floristica e sono quindi una garanzia per fare interessanti scoperte. nei prati e nei boschi aridi si è andati soprattutto a caccia di orchidee, come l’orchis tridentata, l’orchis morio e la Platanthera bifolia. Sulle rupi ombreggiate e fresche si è cercata in-vece una rara ed elegante felce, l’Asplenium fontanum, che vede ad Issogne una delle sole tre stazioni note in valle d’Aosta e sicuramente la più ricca di esse. La camminata è stata assai fruttuosa anche per le novi-tà riscontrate; sono state infatti trovate tre nuove specie per il territorio di Issogne di notevole rilevanza. Si tratta di due orchidee, la neottia nidus-avis e la Platanthera chlorantha, e di un verbasco di origine mediterranea, il verbascum boehravii, finora noto in valle d’Aosta solo per il cuore più arido della media valle centrale.All’arrivo una magnifica sorpresa aspettava i parteci-panti, ossia la squisita polentata preparata dalla signora Anna aiutata da un organizzatissimo “staff” di collabo-ratori, degna conclusione dell’escursione nella bellissi-ma cornice del Mont-Blanc.

Il rosmarino

vivere in una realtà di paese e di villaggio permet-te a molte persone di avere a disposizione un pezzetto di terra dove coltivare l’orto familiare.

Insieme a insalate, fagiolini, zucchine si piantano anche bulbi di gladioli, tuberi di dalie e si seminano zinnie e astri, per abbellirlo. nell’angolo più assolato e asciut-to generalmente si mette a dimora un bel cespuglio di rosmarino. Crescendo esso diventerà un arbusto dal portamento eretto e ramificato con numerose foglioli-ne, quasi aghiformi, coriacee verdi e con infiorescenza azzurro-violetto. Questa pianta è impiegata per aroma-tizzare tantissimi piatti e se ne può far tesoro anche per un utilizzo di tipo officinale.Il rosmarino era tenuto molto in considerazione dagli antichi e ha conosciuto nel tempo un utilizzo rituale, re-ligioso e magico. Per riassumere la sua popolarità si può dire che nelle diverse tradizioni sono nate delle favole per tramandare le sue virtù; nel periodo medievale era propiziatorio per il matrimonio e le spose ne portavano rami tra le braccia durante la cerimonia; Shakespeare lo mette nelle parole che ofelia dice a Laerte nella tragedia Amleto; ed è ancora oggi famosa l’acqua della regina d’Ungheria, rimedio che rinnova le forze del corpo fisico e solleva lo spirito. Il rosmarino è ricco di principi attivi e per le diverse preparazioni si raccolgono le sommità fio-rite dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate e si fanno essiccare, con cura, all’ombra. esso è indicato

per calmare i dolori degli spasmi muscolari e i disturbi del sistema nervoso; possiede un’azione balsamica e antin-fluenzale; aiuta la digestione, facilita le secrezioni biliari; è un buon vermifugo; senza tralasciare la sua azione cor-roborante e tonica. nel caso che non possiamo coltivarlo in piena terra non può mancare in vaso, sul nostro balco-ne, una bella e salutare pianta di rosmarino!

L’angolo delle piante officinali a cura di FIorenza Cout

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La sezione AnPI di Issogne e zona, in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Issogne e verrès e l’Istituzione scolastica evançon 2 ha organizzato, in

occasione della celebrazione del 25 aprile, la festa della Resistenza. Gli eventi si sono svolti da sabato 23 aprile a martedì 26 aprile 2011 a Issogne e a verrès. In questo particolare momento della storia politica italiana risulta più che mai necessario e urgente ribadire che la Co-stituzione è frutto della Resistenza antifascista e della lotta partigiana. Si tratta di manifestazioni organizzate per il do-vere della memoria e per risvegliare le coscienze civili, ricor-dando che giovani, donne e uomini erano pronti a dare la vita per i valori della giustizia, della pace e della democrazia. Sabato 23 aprile si è tenuta la tavola rotonda “Parlare di Resistenza tra vecchi partigiani e nuovi resistenti” presso il salone polivalente di Issogne. Hanno partecipato la staf-fetta Matilde valleise di Arnad; i partigiani della 176a Brigata Garibaldi Aldo Dublanc (Tigre), Renato Pinet (Janes), orlan-do Bee (Gagno); Cesare Dujany (César) e Yves francisco (Yves) della banda Marmore; Cristoforo Joly (Tigro) della 112a Brigata Garibaldi; Cesarino Rodoz (Abete) della 76a Brigata Canavesana L. Gallo Battisti; Gaspard nicco (Moro) del Di-staccamento Mario Colliard; Rosset Donato (Purosangue) della Banda Lexert. essi hanno sottolineato che la scelta di diventare partigiani fu spontanea e dettata dal senso della libertà e dal rifiuto di prestare servizio militare per il duce. nel corso della tavola rotonda è anche emerso che ieri come oggi è indispensabile costruire una società in cui la convivenza democratica permetta di raggiungere obiettivi utili a tutti i cittadini. Infatti si ricorda che occorre valorizzare le diversità, attuare il confronto e il rispetto delle differen-ze. nella serata di domenica 24 aprile in località Castagneti di Issogne il cantautore fabrizio Zanotti ha tenuto un con-certo durante il quale ha eseguito Poco di buono, canzone dedicata alla Resistenza. A verrès il 66° anniversario della Liberazione è iniziato con la partenza della mezza mara-

tona per i 150 anni dell’Unità d’Italia a cui ha partecipato Pietro Parisi, nome di battaglia Brindisi, 87 anni, partigiano della 176a Brigata Garibaldi di Issogne. Il corteo colorato dal-le bandiere della pace portate dai bambini delle scuole ha percorso il borgo di verrès, dove il vicepresidente dell’AnPI valle d’Aosta nedo vinzio ha tenuto il discorso celebrativo. vinzio ha esordito dicendo: “Questo è anche l’anno in cui si ricorda l’altra ricorrenza fondativa dello stato italiano: i 150 anni della sua unità. È con la Resistenza che abbiamo con-quistato ancora una volta, per la seconda volta, la nostra indipendenza. È anche per questo che oggi vogliamo ricor-dare qui anche i 150 anni dell’Unità d’Italia e la nostra carta fondamentale: la Costituzione della Repubblica che, frutto della Resistenza, ha riscattato questo paese dal fascismo a prezzo di atroci sofferenze di popolo, ha garantito che gli italiani, i valdostani, abbiano potuto vivere nella pace, nella libertà e nella democrazia”. Il vicepresidente dell’AnPI ha inoltre condannato la proposta avanzata da parte di al-cuni senatori del Pdl, di un ddl costituzionale per abolire la norma transitoria della Carta che vieta la ricostituzione del Partito nazionale fascista. La seconda parte della ma-nifestazione si è svolta a Issogne presso il monumento ai caduti della 176a Brigata Garibaldi dove i bambini delle scuole hanno cantato “Bella ciao” prima dell’arrivo della mezza maratona. Come da consuetudine la comunità della zona ha condivi-so il pranzo con i partigiani. Più tardi in loc. Bosset di Issogne si è svolta la tradizionale gara di palet “Trofeo della Liberazione”. Ha chiuso le giornate dedicate alla festa della Liberazione la conferenza “La Resistenza in valle d’Aosta” a cui hanno partecipato tre relatori, Antonella Dallou ha parlato delle vi-cende della 176a Brigata Garibaldi; Paolo Momigliano Levi si è soffermato sulle parole chiave della Resistenza; Roger vuillermin ha introdotto e commentato il filmato Journal fil-mé d’une pièce théatrâle sur la Résistance.

A Issogne si ricorda la Resistenza a cura di DonateLLa borney e Lorena borettaz…

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Associazioni

Quest’anno il nostro Gruppo Alpini ha festeggiato il 30° anniversario della sua rifondazione.Il 20 giugno 1981, su iniziativa dell’Alpino Luigi

vuillermin, si ritrovarono gli Alpini Allemand Giovanni Battista, Borettaz Attilio, Borettaz Giovanni Camillo, Borettaz Pietro, Borettaz Pietro enrico, Challancin eugenio, Cout Italo, Creux Pietro, Locatelli Silvestro, Morelli Luciano, nordera Giovanni, Pace Giuliano, Pinet Martino, Pinet Rino, Priod Marco, vuillermin Luigi, i quali, insieme, ricostruirono il Gruppo. Luigi vuillermin venne eletto capogruppo, Locatelli Silvestro vice capogruppo e Luciano Morelli segretario e cassiere.Da allora il gruppo è cresciuto e oggi conta un centinaio di iscritti. L’Associazione nazionale Alpini è un’associa-zione non a scopo di lucro, che ha il fine di aiutare la po-polazione in caso di necessità, sia con interventi diretti, per le calamità naturali e la sicurezza del territorio (esiste un gruppo Alpino in seno alla protezione civile nazionale e tanti gruppi a livello locale in tutta Italia), sia con aiuti economici ai più bisognosi. L’impegno del gruppo ad or-ganizzare le feste annuali va proprio in questa direzione: poter avere la possibilità economica per queste iniziative. Il Capogruppo, durante la festa, ha voluto ringraziare tutti i volontari che in quei giorni con il loro lavoro hanno aiu-tato gli Alpini: senza il loro lavoro, l’incontro annuale con la comunità non sarebbe possibile.noi Alpini crediamo fermamente che in questo partico-lare momento che la nostra società vive, i nostri valori di unità, di fratellanza, di solidarietà alpina e di senso del dovere sono più che mai attuali. In questo senso, l’atmo-sfera che abbiamo vissuto a Torino durante l’Adunata nazionale, l’Adunata dei 150 anni dell’Unità d’Italia, è stata incredibile, un’emozione unica. Anche quest’anno,

nonostante la pioggia, si sono svolte tre giornate di fe-sta, tra serate danzanti, canti e giochi per i bimbi, il tutto accompagnatato dai piatti preparati dai nostri bravissimi cucinieri, tra cui le apprezzatissime costine, e da un bic-chiere di buon vino. Domenica 5 giugno si è svolta la cerimonia ufficiale con la S. Messa, celebrata da don eraldo, la deposizione delle corone ai monumenti ai Caduti e agli Alpini e l’inaugura-zione della nuova sede, la “casa degli Alpini”, dataci in uso dall’Amministrazione comunale. Peccato solo per la pioggia incessante: per questo motivo la sfilata con la fanfara dell’AnA valdostana è stata breve, ma comun-que emozionante. erano presenti tra l’altro 30 gagliar-detti provenienti anche da fuori valle, il vicepresidente dell’AnA valdostana, Alessandro Glarey, i Consiglieri se-zionali Tiziano Borettaz, issognen, e Rinaldo Martignene, oltre al nostro Sindaco Battistino Delchoz e all’Assessore regionale alla Sanità Albert Lanièce. Gli Alpini ringraziano ancora una volta tutti i volontari, tut-te le associazioni che hanno dato loro una mano, i bam-bini con le loro insegnanti, l’Amministrazione comunale, infine tutti quelli che hanno partecipato alla festa e danno l’appuntamento all’anno prossimo.

Il gruppo Alpini

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È un periodo ricco di novità per i pompieri volontari di Issogne. Con un pizzico d’orgoglio il distacca-mento di Issogne può affermare di essere stato

il primo in valle a lanciare l’idea di costituire un locale gruppo giovanile, come previsto dalla legge regionale.Purtroppo la burocrazia ha allungato i tempi, ma il nuovo Direttivo regionale ha promesso di sbloccare la situazione e i gruppi giovanili dovrebbero presto diven-tare realtà. A livello ufficioso i pompieri di Issogne fan-no già partecipare alcuni giovani (dai 14 ai 18 anni) del paese a diverse attività. Si tratta di Anthony Lazzaroni, Roberto Dublanc, Christopher Pes, Simone Ceretta, Kevin Pinet, Luca Gradizzi, Diego Pinet. A loro si ag-giungono Moreno Pinet, Davide Dublanc e Manuel Impieri, nuovi aspiranti pompieri che tra poco comin-ceranno i corsi base organizzati dal Comando regiona-le. Per garantire il necessario ricambio generazionale, i vigili del fuoco hanno bisogno di nuove leve e chiun-

que fosse interessato (donne comprese) può contatta-re i responsabili dell’associazione. A marzo si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche. Il nuovo capodistaccamento è Camillo Pinet, affiancato dal vice André Cretier. Il Consiglio direttivo è formato da vittorio obert (responsabile delle mo-topompe), Patrick Thuégaz (segretario), Jean Pierre Brunet (vice segretario e responsabile gruppo gio-vanile), Alex Duguet (responsabile carburanti e jeep fuoristrada), fabrizio Squinobal (responsabile auto-botte) e Aurelio Pinet (responsabile volkswagen). nel mese di giugno Patrick Thuégaz è stato eletto alla ca-rica di ispettore antincendio di zona della Comunità Montana evançon. Quest’anno i pompieri festeggiano Santa Barbara do-menica 4 dicembre. Sarà un’edizione particolare, pen-sata per celebrare chi ha contribuito per molti anni alla crescita del distaccamento.

I Vigili del fuoco I nostri pompieri impegnati

in una esercitazione

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La Pro Loco è da sempre un’associazione che ha il compito di far conoscere il territorio, la cultura e le tradizioni del proprio paese, con un occhio rivolto

anche al turismo. Issogne, secondo noi, ha ancora mol-to da scoprire, sia per coloro che non la conoscono, sia per noi che ci abitiamo e ci viviamo tutti i giorni. Un concetto importante che contraddistingue le nostre attività è la collaborazione. Infatti, da sempre, ma for-se più frequentemente in quest’ultimo anno, abbiamo collaborato e organizzato eventi con varie associazioni che operano sul territorio del paese e con l’Ammini-strazione comunale. Un elenco completo e dettagliato delle attività svolte po-trebbe risultare noioso, ma possiamo dire che sono tut-te riuscite come ci si poteva aspettare. A partire dai vari corsi di yoga, tricotage, all’ormai ricorrente mercatino

della festa della Mamma, sul tema fiori e sapori di pri-mavera (in cui ci impegniamo nel promuovere il nostro dolce tipico, la piata), la giornata medievale, continuan-do col patrono di visey, e il Secondo Patrono di Issogne ad ottobre, la Madonna del Rosario (che abbiamo risco-perto da alcuni anni con buoni risultati), i tanti eventi le-gati al periodo natalizio, epifania, rinfreschi, merende, giochi, Carnevale, ecc...ogni tanto, evidentemente, si cerca di proporre cose nuove, idee diverse, come ad esempio quest’anno in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, in col-laborazione con il Comune, si è pensato di aprire al pubblico la centrale idroelettrica di Sommet-de-ville, coinvolgendo anche le scuole elementari, in modo da sensibilizzare i bambini sull’utilizzo delle energie rin-novabili, molto importanti per la salvaguardia dell’am-biente in cui viviamo.La Pro Loco rappresenta quindi una realtà che, con pic-coli passi alla volta, tanti sacrifici, ma anche tante sod-disfazioni, va avanti da ormai quasi 10 anni e l’unione di forze per noi è molto importante in quanto più persone collaborano, più idee si hanno, e più si riesce a lavorare bene per la buona riuscita delle manifestazioni. è importante notare che, facendo parte dell’UnPLI, un’Associazione nazionale che ingloba tutte le Pro Loco d’Italia, siamo sempre informati e aggiornati su nuove leggi e obblighi burocratici, così da essere tutelati e non rischiare che facendo del volontariato si abbiano dei problemi. In ogni caso, siamo sempre pronti ad acco-gliere gente nuova che vuole impegnarsi per il proprio paese, imparando anche cose nuove e insegnandone!!

La Pro Loco I partecipanti

al 1° corso di sci di fondo

I bambini delle Scuole alla Centrale idroelettrica in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.

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Il gruppo storico “Château d’Issogne” anche nell’anno 2010 ha continuato a portare avanti le sue attività.oltre ad animare i vari Carnevali locali, molte sono sta-

te le partecipazioni alle rievocazioni storiche medioevali sia in valle che in Piemonte e a Lugano.Siamo riusciti con soddisfazione ad organizzare la mani-festazione Rendez-vous au château, incontro di gruppi storici al castello di Issogne. vi hanno partecipato circa 180 persone in costume, che fanno parte dei vari gruppi

che ci hanno ospitato nelle loro feste, ai quali abbiamo così potuto restituire l’invito. Bilancio positivo, dunque, anche grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, della Pro Loco, degli Alpini e dei vigili del fuoco, che ringraziamo di cuore.La speranza è di poter ripetere l’incontro nel 2012!Abbiamo inoltre partecipato, con altri gruppi valdostani, al festival del Medioevo organizzato dalla Regione, che si è tenuto ad Aosta e a Quart.Buon successo ha riscosso la visita al castello di Chil-lon, in Svizzera, e al mercatino di natale a Montreux, organizzata all’inizio di dicembre 2010.È nostra intenzione continuare a far conoscere il nostro paese e il nostro castello.Chi volesse unirsi a noi è il benvenuto!

Il Gruppo storico

Il gruppo storico alla gita al castello di Chillon e al mercatino di Natale di Montreux.

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Anche quest’anno, don eraldo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, è riuscito ad organizzare il corso di sci per i bambini dell’ultimo

anno della Scuola dell’infanzia e della Scuola primaria e quello per i ragazzi più grandi. Articolato in otto lezioni, da sabato 8 gennaio a sabato 26 febbraio, il corso dei più piccoli si è svolto nel comprensorio sciistico di Pila, ove i ragazzi, aiutati dalla professionalità dei maestri della scuola di sci locale e sotto la vigilanza di alcuni volenterosi genitori, hanno potuto trascorrere alcune giornate di svago, cimentandosi lungo le piste, tutt’altro che facili, della località. Al termine, si è svolta la consueta gara di fine corso, vinta, per la categoria maschile da Luca Borettaz e per la categoria femminile dalla bravissima Sophie Borettaz. Tutti i partecipanti, nonostante l’emozione pre-gara, hanno dimostrato un elevato spirito agonistico, degno dei migliori campioni.La primavera scorsa, l’oratorio ha anche avviato una nuova iniziativa, consistente in un doposcuola per i bambini delle scuole elementari che, due pomeriggi alla settimana, sono stati assistiti nei compiti, hanno giocato e consumato insieme la merenda. Alla fine dell’anno scolastico sono poi iniziate le escursioni in montagna con bambini, ragazzi e rispettive famiglie, anche in preparazione del trekking di più giorni in alta montagna previsto per il mese di luglio.

L’oratorio“il Melograno”

Luglio 2010. Trekking con i ragazzi sulle montagne del Parco del Mont Avic

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La Compagnin de la LippaLa compagnia teatrale “La Lippa” ha continua-to la sua attività tra l’estate e l’inverno 2010-2011, proponendo alcuni sketch nell’ambito della veillà che ha preceduto la festa patronale di visey e presentando lo spettacolo principale la vigilia di natale, prima della Messa di mezza-notte. Anche quest’anno sono state particolar-mente apprezzate le scene del gruppo di gio-vanissimi, che ormai possono contare su una grande platea di ammiratori.

nel decennale della sua fondazione la società calcistica Sporting Issogne ha organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale

il 1° torneo di calcio a 7 intitolato al compianto amico Mirko fichera, scomparso prematuramente lo scorso anno a seguito di un incidente stradale. Abbiamo pensato a un trofeo biennale non consecutivo, con l’intenzione di intraprendere un progetto ambizioso la cui finalità è di far diventare questo uno dei tornei più interessanti del mondo calcistico amatoriale locale.Il numero di squadre partecipanti e di spettatori ci hanno aiutato a concretizzate il nostro obiettivo, per rendere degno omaggio al ricordo di Mirko e alle iniziative benefiche a lui collegate. Concludiamo ringraziando l’Amministrazione comunale, gli sponsor e tutti coloro che hanno contribuito per la buona riuscita della manifestazione.

Calcio: 1° Trofeo Mirko Ficheraa cura dello F.C. sPortInG IssoGne 2001

Lo Sporting Issogne nel campionato 2010-2011

La premiazione del trofeo Fichera

Luglio 2010. Trekking con i ragazzi sulle montagne del Parco del Mont Avic

50 ans de Palet! È con questo motto che la So-cietà Palet San Rocco ha festeggiato il 2010.In effetti l’anno appena trascorso è stato il

50° dalla nascita della Società (1960-2010): un traguar-do importante e che crediamo renda orgogliosi un po’ tutti gli Issogneins. In 50 anni di storia la Socie-tà Palet San Rocco, che conta ad oggi circa 90 tesserati, tra campionati individuali, campionati per società, campionati di categoria (A-B-C) e trofei vari, è stata ed è tutt’ora la più titolata della valle d’Aosta. Per l’occasione, l’anno pas-sato è stato creato il nuovo simbolo della società e sono state acquistate le nuove polo, le felpe e le borse per i palet. L’andamento della stagione scor-sa è stato, come tutti gli anni, ricco di im-pegni. Si sono svolte tre gare di campiona-to di categoria (A-B-C), diversi trofei (trofeo 50 ans, trofeo”nivo Borettaz”, trofeo “franco Allemand”, trofeo “flavio Dublanc”, trofeo “Amato Danna”), circa 18 gare sociali organizzate il venerdì sera e il consue-to appuntamento di San Rocco il 16 agosto, giorno del Patrono. Inoltre dall’anno scorso, per avvicinare i più giovani al gioco dei palet, si è pensato di far giocare l’ultimo venerdì di ogni mese, da maggio a settembre, gli juniores dai 9 ai 14 anni. L’idea ha riscosso un note-

vole successo, visto i circa 15 ragazzi che il venerdì si sfidano sui campi di Bosset. Purtroppo c’è da ricordare che il 2010 è stato caratterizzato da un grave lutto che ha colpito tutto il mondo dei palet ed in particolar modo la comunità di Issogne: il 19 maggio in un incidente in

moto ci ha lasciati un nostro grande atleta ed amico, Mirko fichera.

Sotto il profilo agonistico è stato un anno ricco di soddisfazioni, in quanto a livel-lo individuale, la Società San Rocco ha avuto due campioni italiani, Aldo Colmar per la cat. A (già vincitore nel 2006), ed Alex Pinet per la cat. C. La stagione è poi terminata domenica 26

settembre con la celebrazione della S. Messa, il pranzo offerto a tutti i tesserati,

le premiazioni del vincitore delle gare sociali e di tutti i juniores e la consegna di una targhetta

commemorativa a tutti gli ex presidenti della società dal 1960 ad oggi. Concludendo vogliamo cogliere l’oc-casione per ringraziare prima di tutto l’Amministrazio-ne Comunale, l’attuale e la precedente, e tutti coloro (da chi si occupa della preparazione e manutenzione dei campi da gioco alle bariste) che in questi anni han-no offerto il loro contributo alla Società. Merci!!

Società Palet“San Rocco” a cura del DIrettIvo

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ormai da tempo immemorabile, un comitato organizza il Carnevale di

Issogne. Il tradizionale pranzo, a base di seupé, salumi, formaggio e polenta si ripete probabilmente da secoli, così come il corteo in maschera: il loro si-gnificato originale era di festeggiare in allegria gli ultimi giorni di "libertà", prima delle privazioni quaresimali. Quest’anno il corteo è stato imprezio-sito da un nuovo carro riproducente il castello in miniatura con annessa fon-tana del Melograno. In queste foto, gli organizzatori dello scorso carnevale e quelli di ... qualche anno fa.

Il 10 ottobre dello scorso anno si è svolta in località Bosset l’ormai tradizionale Bataille des chèvres.Alla fine degli appassionanti combattimenti sono risultate regine:

1* categ.: Poison, di Giulio Cretier di Montjovet2* categ.: Bomba, dei fratelli Bosonin di Donnas3* categ.: furia, di Mirko Rollandoz di Introdcat. bime: Topo, di Giulio Cretier di Montjovet

La bataille des chèvres

Lo Carnaval

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ormai è quasi passato un anno dalle elezioni e attraver-so questo piccolo spazio vogliamo informare i nostri concittadini sulle attività ed azioni intraprese dal no-

stro gruppo. Come prima cosa vi elenchiamo le interpellanze e mozioni che abbiamo presentato in Consiglio comunale:• Interpellanza sulla consegna dell’attestato civico ai nostri

coscritti;• Interpellanza sull’ incompatibilità tra le carichedel Sinda-

co e degli Assessori comunali Sqinoball fabrizio e Boret-taz eric con la presenza nel direttivo dell’associazione dei vigili del fuoco volontaridi Issogne;

• Interpellanza sulla necessità di affidare ad un privato l’in-carico dell’irrigazione del fiori del centro paese ( spesa 2.115,959 euro )visto che all’interno del territorio comuna-le erano presenti 6 persone delle squadre LUS e 4 operai comunali;

• Interpellanza sull’organizzazione della gara podistica Tour du chateau;

• Interpellanza per avere chiarimenti su alcuni impegni di spesa: lavori straordinari al tappeto erboso del campo sportivo (1.344 euro + iva ), sull’acquisto di 10 bacheche senza preventivi (euro 4828,056 + iva ) e sulla necessità di pulire la strada Mariettes , Bosset dopo “ la desarpa “;

• Mozione sull’amianto e il suo relativo smaltimento; • Mozione sull’introduzione del Question Time nel consi-

glio comunale;• Mozione per sollecitare l’aggiunta di punti luce nella fra-

zione Mure;• Mozione sulla possibilità di stipulare una convenzione

con la piscina di verrès per favorire la pratica del nuoto a costi ridotti;

• Mozione per rimodulare il calcolo della tassa rifiu-ti non solo più in base ai metri quadri ma anche in base al numero degli utenti residenti nell’abitazione Mozione sul miglioramento della sicurezza stradale nel-la strada regionale per Issogne e nella strada dell’envers Issogne-Champdepraz ;

• Mozione per proporre la realizzazione di una casa dell’ac-qua che permetta di prelevare acqua gasata e naturale a poco costo diminuendo il consumo di bottiglie di plastica;

• Interpellanza sulla situazione del progetto di arredo urba-no delle piazze. Ad oggi dopo un anno e mezzo di legisla-tura non si hanno più notizie di questo importante pro-getto, ci sembra che la giunta stia dormendo e si pensi più ad organizzare feste e manifestazioni che impostare progetti importanti.

• Mozione su alcuni lavori da eseguire urgentemente nel territorio comunale. Abbiamo presentato questa mo-zione in quanto tutte le strade del territorio comunale sono piene di buche , cosa si aspetta ad asfaltare? Al-tra cosa gravissima sono gli alvei dei torrenti diventati delle vere e proprie foreste, in caso di forti piogge cosa succederà? In giunta ci sono tre vigili del fuoco, non si rendono conto del pericolo?

L’ultima mozione che abbiamo presentato nel mese di ottobre 2011 è stata sulla realizzazione del giornalino comunale in quanto abbiamo scritto il primo articolo a marzo 2011 e ad ottobre lo abbiamo aggiornato in quanto dopo sei mesi non c’era neanche la traccia di una bozza di” Issougne “. Il giornalino è nato come mezzo per far conoscere e ricordare tutto quello che avviene nel no-stro paese nell’anno precedente, ma se la pubblicazio-ne viene fatta a novembre 2011 che senso ha parlare del 2010 , possibile che la maggioranza non è neanche in grado di completare il periodico comunale? Ripeto an-cora meno feste e manifestazioni e più concretezza … Come potete notare in pochi mesi abbiamo presentato una serie di proposte e chiesto chiarimenti sull’operato della giunta e del consiglio comunale. Purtroppo spes-so le nostre proposte non vengono prese in considera-zione, soprattutto l’applicazione del Question Time po-teva essere uno strumento che avrebbe permesso di isti-tuire un ulteriore momento di incontro tra cittadinanza e amministrazione e ci è sembrato assurdo non applicarlo visto che tutti i comuni limitrofi lo hanno fatto. La nuova amministrazione ha sempre sostenuto che ci sarebbe stata più comunicazione con i cittadini e invece hanno rifiutato l’applicazione di uno strumento democratico ed utile. Saremo sempre vigili sull’operato della giunta anche perché fino a questo momento si è parlato tanto ma di fatti concreti se ne sono visti pochi, sicuramente si sono spesi tanti soldi per conferenze, rinfreschi e festic-ciole varie. nei primo consiglio comunale del 2011 verrà analizzata la nostra proposta di rimodulare il calcolo della tassa rifiuti non solo più in base ai metri quadri ma anche in base al numero degli utenti residenti nell’abi-tazione. Con la raccolta dei rifiuti “porta a porta” vi sarà un aumento notevole della tariffa (circa il 40%) ci sembra assurdo che un anziano che vive solo in una casa di 100 metri quadri paghi come una famiglia di quattro persone che vive in una casa delle stesse dimensioni. Purtroppo anche questa proposta non è stata accettata ci doman-diamo il perché visto che permetteva di rimodulare una tassa in maniera più equa.nel 2012 cercheremo di stimolare l’amministrazione ad accelerare la realizzazione dei grandi progetti messi in cantiere dalla giunta precedente, la riqualificazione del centro e la ristrutturazione delle scuole. Siamo consape-voli che non è facile amministrare un comune, soprat-tutto la burocrazia spesso ha la meglio però la nuova amministrazione comunale fino a questo momento è stata abbastanza deludente come sottolineato prima vengono fatti tanti proclami, realizzazione parcheggi, grandi idee ma fino a questo momento di concreto si è visto e fatto ben poco. Per terminare facciamo presente alla popolazione che sia lieti di prendere in esame qual-siasi prposta da portare all’esame del consiglio comu-nale per migliorare la vita ad Issogne.

La lista Pour le Pays continuità amministrativa

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Minoranza consiliare

Dans la cour du château d’Issogne une fresque représente deux géants qui cherchent à se terrasser. on a cru y voir la lutte entre Hercule

et Antée. C’est possible, car les souvenirs mytholo-giques étaient fréquents dans nos châteaux. voici une légende qui pourrait se rapporter à cette singulière peinture.

C’était vers 1458 et le jour de la grande dîmerie, celui où l’on apportait la cense du blé. Les paysans traversaient le pont-levis, entraient timidement dans la grande salle du château de Châtillon et déversaient leurs bichets. Au coin de la salle, un scribe, tout fier de son importance, de temps à autre trempait sa plume d’oie dans le cala-mar de laiton et prenait note des contribuables et de la contribution. Le comte de Challant, le comte Jacques et c’était vraiment une perle de brave homme que celui-là, dans cette lignée qui a eu tant de bons et braves sei-gneurs, le comte Jacques faisait des apparitions dans la salle, jetait un regard sur le tas de blé qui grossissait et il ne dédaignait pas de causer avec ses serfs. Il se plaisait même à les asticoter sur leur force, leur adresse, leurs habitudes, lorsque arriva le gros Poguel de Grinda, un bonhomme un peu balourd et timide, qui fit une grande et gauche révérence et versa sa besace. Un paysan, qui en connais-sait la force herculéenne, lui dit : « Grinda, serais-tu capable d’emporter tout ce blé ? ». « Pourquoi pas ? » repondit Poguel. « essaye donc - lui dit le comte de Challant - si tu réussis, tu auras du pain à cuire pour six hivers et tes enfants ne s’en plaindront pas ».Poguel, qui ne s’attendait pas à cette aubaine, sourit béatement et accepta la proposition. La difficulté était de trouver un récipiant. on se servit d’une grande paillasse, mais ce singu-lier fardeau ne s’adaptait pas facilement sur les épaules. Dans le coin de la salle, il y avait encore un sac bourré de seigle. Poguel le de-manda comme coussinet.« emporte tout - lui dit le comte - et nous ver-rons si tu as plus de force que d’appétit ». Po-guel se coucha, souleva le pesant fardeau sur ses larges épaules et descendit tranquillement la rampe du château. Challant le fit suivre par deux hommes.Les Poguel, une famille de colosses, habitaient alors une localité appelé Treyan, au dessus du hameau de valmeriana, où l’on voit encore des restes d’anciennes masures. La maison était éloi-gnée d’une bonne heure du château. Poguel sans

se reposer gravit de son pas calme et assuré le chemin raboteux de la colline et on dit même qu’il se mit à fre-donner une vieille chanson du pays avant d’arriver chez lui. Il déposa aux pieds de sa femme le lourd fardeau et lui dit : « Tout ceci est à nous ».Le comte ne fut pas mécontent de cet exploit qui fit grande rumeur dans tout le pays. Au château, à la bourgade et dans tous les villages de Châtillon on ne parlait que de la force de Poguel qui avait eu son quart d’heure de célébrité et du pain à cuire pour plu-sieurs hivers.Jacques de Challant aimait les spectacles, les joutes et les tours de force. en sa feue jeunesse, il avait été lui-même vainqueur dans le célèbre tournoi dit de l’arbre de Charlemagne à la cour de Philippe, duc de Bourgogne. Durant les années d’exil que lui avait valu sa conspiration contre les favoris d’Anne de Lusi-gnan, il avait ferraillé dans presque toutes les cours de l’europe et il s’était battu vaillamment, dans les campagnes de Lombardie, contre le fameux Barto-

Poguel de GrindaLe Lutteur Du Château D’IssoGne

par françois-Gabriel frutaz (Le Messager valdôtain, 1922)

La lotta di Poguel nel castello di Issogne. Pannello di Giovanni Thoux.Foto di Mario Gaiardo

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Tra storia e leggenda

lomeo Colleoni.en ses châteaux d’Aymavilles, de Châtillon et d’Issogne, il donnait bon feu et bon gîte à trouvères et ménestrels et il organisait volon-tiers des parties de champs, le jeu classique et traditionnel du man-dement de Châtillon.Un jour, à Issogne, lui arrive un fameux lutteur français, invincible comme tous ceux de sa nation, qui allait promenant ses défis par monts et par vaux. Il s’appelait Jé-han Lestournel.Le comte Jacques, désireux de se procurer un beau spectacle, se souvint de Poguel de Grinda et le fit venir à Issogne pour le mesu-rer avec le lutteur français. Le paisible et inoffensif paysan, qui n’avait guère envie de se battre, dût pourtant se rendre à l’invita-tion de son seigneur.Par une belle journée de printemps, la cour du château d’Issogne pré-sentait un aspect animé et insolite. Des différents manoirs de la vallée arrivaient des chevaliers, des pages, des châtelaines sur leurs fringantes haquenées, et le peuple se pres-sait aux alentours pour assister à la barra. Le comte fit servir aux jouteurs un bon repas qu’ils mangèrent à des tables séparées. Poguel se contenta d’un modeste bouilli. Jéhan Lestournel s’amusait, en guise de défi, à casser entre ses doigts les os d’un poulet dont il lançait les débris dans la salle. Poguel lui répondit en brisant avec la même aisance des côtes de bœuf.Après s’être bien toisés, les partenaires se rendirent enfin à la cour du château toute bondée de spectateurs. Un héraut d’armes sonna du cor et les deux athlètes se saisirent, la lutte fut longue et pénible.Poguel fut plusieurs fois sur le point de succomber, mais le comte l’encourageait de son regard. Dans un effort suprême, Poguel brisa l’épine dorsale de son adversaire et le lança sur le carreau.De longs applaudissement saluèrent la victoire du pay-san valdôtain qui ne put jamais se consoler du meurtre

involontaire qu’il avait commis. on retira le cadavre du lutteur français ; le comte le fit inhumer honorable-ment dans l’église d’Issogne, où l’on célébra une messe pour le re-pos de son âme.Cette joute fameuse fit époque dans les annales du château d’Is-sogne et le comte Jacques de Chal-lant voulut en perpetuer le souvenir en la faisant dépeindre sur le mur de la demeure seigneuriale. on y voit encore les deux lutteurs à la mine féroce, au torse puissant, aux bras musculeux, qui essayent de se ter-rasser. Le visiteur qui pénètre dans cette demeure où le moyen-âge et les mœurs féodales ont laissé leur empreinte si vivante, se demande avec curiosité quels pouvaient être ces deux géants.Plusieurs localités s’attribuent le lutteur d’Issogne dont le nom est consigné dans une note de Pierre Bosco, secrétaire du comte Jacques, et qui fut probablement témoin de la scène. on en parlait

encore au commencement du XIXe siècle et l’avocat victor Bich, de Châtillon, lui dédia une de ses meilleures compositions poétiques.D’autres luttes de ce genre ont eu lieu dans l’antique manoir et la tradition nous a conservé aussi l’exploit d’un autre vainqueur, le gros Jacques, de Brusson, dont la famille porta ensuite le nom.Dans les longues veillées d’hiver, nos ancêtres aimaient à rappeler ces tours de force dont le souvenir grandis-sait à travers les générations. Combien de ces légendes poétiques ou guerrières, qui ont bercé l’enfance de nos aïeux, ont disparu dans les brumes de l’âge féodal et sous les ruines de nos châteaux!J’avais trois ou quatre ans. Un soir, à la maison pater-nelle, l’abbé Jean-Antoine Gorret, alors archiprêtre d’Issogne, me prit sur ses genoux et me raconta, avec sa bonhomie patriarcale, l’histoire de Poguel de Grinda qu’il avait recueillie lui-même de la bouche de quelques vieillards de cette paroisse.

L’autore

Il canonico François-Gabriel Frutaz, storico e giornalista, è nato a Torgnon nel 1859 ed è morto ad Aosta nel 1922. fu ispettore onorario alle antichità e scrisse vari testi di storia, alcuni dei quali dedicati alla famiglia Challant e ai suoi castelli. Le vicende di Poguel de Grinda, che gli sono state raccontate dal parroco di Issogne Jean-Antoine Gorret (1809-1881), vanno probabilmente col-locate a metà tra storia e leggenda. L’affresco che a Issogne ritrae la lotta dei giganti, risale infatti alla campagna di lavori promossa da Giorgio di Challant alla fine del ‘400 e non, come è detto nel testo, al tempo del conte Giacomo, morto 50 anni prima.

Il personaggio di Poguel è stato il protagonista, nel 1973, di uno dei primi fumetti valdostani,

a cura di E. Machet, G. Vuillermoz, G. De Giacomi,

in Pékelin, n° unico, 1973

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Lo Portset é Lo rat

Lé béhque y an po l’arma, ma coque cou y an in cor pieu grou qué hi lai di crehquià !

In cou, dé-z-amis dé fameuye y an dounoù a la momma in portsignòn. Pora béhque… y ire tro solet !vehquévèn inte l’ahtobio, mé touit hi-z-àn, é lo portsignòn sé pormounouve tranquille dé hé é dé lai. A midzor é a hin-na, lo pi-quiot portset vignive tot lo ten dizot la tobia pé couyìn lé frézaye.In bi dzor, lo portsignòn arive avó… in rat fimìn tot biàn !Mé récordo qué, can byitsivo lé vatse, touit do, lo portsignòn é l’amiza, vignivon tsertsin-me perqué savon qué ié dounouvo n’ahcouéla pyina dé lahì quiep.Tototén, ou mout dou véhpro a seu oure, can byitsive la momma, lé do coppaborse tournouvon dizot la tobia.Pé dormìn sé bétovon eun contre l’otro inte na bouite. Sé quié-tovon pomì é sé fizivon compagnìn insembio ma la momma y ire fastiguioye : « In dzor ou l’otro, avó hi rat, n’arèn dé tsagrén ! » diyive, é dzo tsertsivo dé calmi-la : « Gneun avìn pouire, lo rat pécque bi pyen é apoué y at na compagnìn pé pasé-se lo ten… ».Tanque in bi dzor, can dz’èit aló tsertsìn in papìn dé mùzica de-deun lo mén arméra, èit avìn na beurta sorpréza : y ire tot riziyà ! La momma y at béto-se a brayìn : « Henque y avo deu-te ? Y avo rézòn ou gneun ? ».Èra prénèn in tsét perqué, récorde-té, sé vouèi hi rat y a riziyà lé papìn, démàn débéle-pe d’otro.n’en trovó in tsét tot nér avó eun ouèi dzono é l’otro gris. Do dzor aprì n’en pomì vyin hi poro rat biàn.Lo portset tsertsive la sén amiza dapertot inte l’ahtobio : « Rouì, rouì, rouì ! », réfiove pomì.Do dzor aprì lo portset y ire crépó int’ou sén bouet. Y ire crépó dé creppacor !

Conquia dé Roje Gal proponeuvva dé Adelina Roulet dé La Thuile

Dohe Dzor In PIeu

L’an 45 dévàn Jézù Cri Jules César y at réformoù lo calendario romàn é y at tsandzà l’an dé la leunna avó l’an dou solèi. Pé aré-vé-ie y at dévìn djouenté dohe dzor a l’an dé la leunna é y at be-to-le a la fén dou calendario. Hita calendario y at sobró lo mimo tanque a la réforma grégoriana qué lo poppa dé Romma y at fét int’ou 1532, lo mimo dé èra avó cohque piquiot tsandzémèn.Lé dohe dzor djouentó y an itó diquiaró dé féhta é èra son lé dohe dzor qué van dé Tsalende i Rèi.L’Iguize cristiana, avó dé boun-ne rézòn, y at méhquió, int’ou ca-lendario, dé féhte pagane qué la dzen cognisive é y at dounou-ie dé idèye nouve protso a la rélidjòn dou Cristo. Inte heutte dohe dzor l’Iguize récorde lo dzor qué y ét nisà lo Cristo (25 guizembro) lo primìn martér, Sent Équenne, la tchircontchiziòn dou Cristo

(1 dzénìn), lo batémo dou Cristo, lo Sent esprì, lo primìn mérah-quio i nohe dé Canaan é l’adorasiòn di Rèi aprì qué y an vyin la cométa (lo 6 dzénìn, lé Rèi). Heutte féhte, in mouì cognisèye, y an itó tchélébroye in val d’ohta avó na grousa dévosión cris-tiana co sé y an vardó dé manire profane.Tsalende y ire surtoù na féhta dé fameuye. La vèye touit helle qué y ire bon, alovon a Messa mianét. Lo mondo vignive dzun insembio, na lanterna in man. In pyizoùn parotse y iron lé ber-dzìn é lé berdzire é portavon co eun agnì. Can tournouvon i mite fizivon na boucounoù avó dé fiocca é na gotta dé tchiquet pé gavé-se lo freut.Lo dzor aprì totta la fameuye sé sétove a l’entor dé la tobia é y ire quicca pieu da piqué qué dé cohtin-ma.Y ire po grousa féhta pé lo primìn dé l’an. Y ét dépouì pocca dé ten qué y ét cognisà.Hén écque sé comprèn perqué lo calendario dé Grégorio, qué fèit inviounì l’an na guizèina dé dzor pieu vito, y at rempiahà lo calendario dé Jules César macque a la fén dou XvI° sécolo. fot pensé qué in cohque post dé l’oroppa, int’i tère di tédesc surtoù, y an récognisà lo nouvo calendario macque int’ou XvIII° sécolo.Int’in mouì dé parotse y ét (oun y ire) la cohtimma dé la quita di min-noù (lo bondzor d’an). Tabeusson a totte lé porte, dion bon an é in tsandzo ié doun-non in mingòn : na tsahtagne, na pom-ma, dé bignet, cohque cou dé bombòn oun dé pourtigal qué var-don cohque dzor, oun dé més, é né péccon quicca per dzor.Heutta cohtin-ma sina a valgrisenche, oun Gabe, a Tsandépró, a Perlo, la fèi qué y ire co inte d’otre parotse, come inte la ota val dé Suza é inte la val Chisone. Ma lo dzor di régal i min-noù y ire lo dzor di Rèi can lé Rèi pasavon é impyisivon lé méscaouset oun lé hacolle di min-noù avó cohque douh.Lo dzor di Rèi y ire co in bon momèn pé fare lé préviziòn dé l’An nouvì. Sé bétove n’ahcouéla pyina d’éve sun la boura ou dzé-vro dou net é lo matén sé tsertsive dé comprenne lé reppie dé la guiahe.

Icrì pé Alexis Bétemps

Lo Gnalei

assessorat de l’éducation et de la cultureLo Gnalèi - Guetset Leungueusteucco :16/18, rue Croix-de-ville - 11100 AosteTél. 0165 32413 - fax 0165 44491 usager skype : [email protected] Internet : www.patoisvda.org

« Lo gnalèi » se propose de publier des textes en patois afin de stimuler tous les lecteurs à entrer en contact avec ses colla-borateurs : souhaitez-vous contribuer au travail du guichet pour que votre patois reste toujours vivant ?nous sommes à votre disposition pour suggestions, conseils, documentation !

Collaborateur d’Issogne pour les traductions : Sandra CoutIllustration : © 2009 A. Roveyaz pour Metrò Studio Associatotranscription : Guichet linguistique

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