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BILANCIO D’ESERCIZIO ANNO 2011 AOSTA FACTOR s.p.a. Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di FINAOSTA S.p.A. Sede legale: avenue du Conseil des Commis, 25 11100 Aosta telefono 01 65 23 80 65 · fax 01 65 23 89 92 www.aostafactor.it Capitale sociale euro 14.993.000,00 int. vers. Iscrizione Registro Imprese di Aosta e codice fiscale n° 00549000073 Elenco generale U.I.F. n° 28120 Elenco speciale Bankit n° 19175 impaginazione stampa Tipografia Duc - Saint-Christophe Luglio 2012

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BILANCIO D’ESERCIZIO ANNO 2011

AOSTA FACTOR s.p.a.Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di FINAOSTA S.p.A.

Sede legale: avenue du Conseil des Commis, 25 11100 Aosta telefono 01 65 23 80 65 · fax 01 65 23 89 92www.aostafactor.it

Capitale sociale euro 14.993.000,00 int. vers.Iscrizione Registro Imprese di Aosta e codice fiscale n° 00549000073Elenco generale U.I.F. n° 28120 Elenco speciale Bankit n° 19175

impaginazione stampaTipografia Duc - Saint-ChristopheLuglio 2012

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Bilancio 2011

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• Consiglio di Amministrazione Jean-Claude Mochet Presidente Francesco Trifone Vice Presidente

Ugo Ferraris Consigliere Antonio Grosso Consigliere Giancarlo Telloli Consigliere

• Collegio Sindacale Piero Paolo Marchiando Presidente

Guido Falletti Sindaco Effettivo Claudio Vietti Sindaco Effettivo

Pierluigi Berzieri Sindaco Supplente Ugo Malferrari Sindaco Supplente

• Direzione Enrico Dehò Direttore Generale

(in carica fino al 31 maggio 2011)

Marziano Bosio Direttore Generale (in carica dal 1° giugno 2011)

• Elenco Soci FINAOSTA S.p.A. - Aosta Aosta 79,31% BANCO POPOLARE Soc. Coop. a r.l. - Verona Verona 13,79% BANCA ITALEASE S.p.A. - Milano Milano 6,90%

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Relazione del Consiglio

di Amministrazione sulla gestione

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Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione 2011

Signori Azionisti,

il bilancio al 31 dicembre 2011, sottoposto alla Vostra approvazione, è stilato con i criteri I.A.S./I.F.R.S., come prescritto dalla vigente normativa in materia (D.Lgs. 28.02.2005, n. 38) ed è redatto secondo lo schema previsto dalla Banca d’Italia (Provvedimento del 16 dicembre 2009).

L’economia mondiale ha perso slancio negli ultimi mesi del 2011, gli indicatori princi-pali mostrano che la crescita ha rallentato anche se sembrano emergere timidi segnali di stabilizzazione. Le criticità maggiori sono collegate in larga parte alle tensioni sui debiti sovrani dell’Eurozona, mentre, nei paesi emergenti, il più recente rallentamen-to della crescita dovrebbe contribuire ad allentare parte delle pressioni di “surriscal-damento” dell’economia, presenti in alcuni casi. In prospettiva la crescita mondiale dovrebbe rimanere modesta a causa delle accresciute incertezze, delle tensioni sui mercati finanziari internazionali e del processo di correzione economica in atto nelle principali economie avanzate. L’economia italiana ha risentito del quadro interno ed internazionale, il 2012 si presenta come un anno di profonda recessione, il PIL è stimato in calo e gli scenari possibili variano molto e dipendono dagli sviluppi della crisi del debito sovrano e dai suoi riflessi sulla capacità di prestito delle banche. La crisi del debito sovrano nell’area euro ha investito il mercato finanziario italiano con particolare intensità: il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali ita-liani e quelli tedeschi si è ampliato fino a raggiungere nuovi massimi dall’introduzione della moneta unica. Il Governo italiano ha adottato misure che hanno permesso una riduzione del differenziale, risultata tuttavia temporanea stante la perdurante incer-tezza sull’efficacia delle politiche europee e per il peggioramento delle prospettive di crescita. Le tensioni sul mercato dei titoli di Stato e la conseguente incertezza che si è diffusa sui mercati finanziari hanno inciso sulla raccolta delle banche e tali difficoltà si sono trasmesse all’offerta di credito all’economia.

Il contesto economico valdostano non è dissimile dal suddetto quadro di carattere più generale, in parte anche evidenziato dai valori contenuti della produzione che il territorio esprime, unitamente alla storica prevalenza di alcuni settori merceolo-gici. Nell’attuale fase dell’economia regionale si acutizzano le criticità ed emerge un quadro che vede gli indici economici in flessione nel settore manifatturiero e servizi.Rimane la determinazione degli imprenditori locali alla ricerca di nuovi mercati, ad ottimizzare l’organizzazione aziendale e, nonostante tutto, a puntare sulla ripresa, an-che se nel complesso, la situazione attuale e prospettica è improntata al pessimismo: gli indici di produzione e gli ordini totali rilevano dati negativi, in particolare l’export scende in modo sensibile, con un grado di utilizzo degli impianti ancora in leggera flessione. Le prospettive di produzione indirizzano le aziende alla cautela negli inve-stimenti, destinati prevalentemente al mantenimento dell’efficienza. Anche tra le imprese valdostane è aumentata la criticità della situazione di liquidità, determinata

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione

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dall’accentuarsi del ritardo sugli incassi, nonché dalla rigida selezione e dal contin-gentamento creditizio adottati dal sistema bancario e finanziario.

Tabella 1. Principali dati economici - Quadro di sintesi della previsione (variazione %)Principali dati economici (Var. %) 2011 2012 2013/14PIL USA 1,7 2,0 2,05

PIL UEM 1,5 -0,4 1,10

PIL ITALIA 0,3 -1,7 0,85

INFLAZIONE USA 3,2 2,1 2,8

INFLAZIONE UEM 2,7 2,2 1,80

INFLAZIONE ITALIA 2,8 2,6 2,15

fonte: Prometeia - Rapporto di previsione, ed. gennaio 2012

Mercato del factoring e andamento societarioIl mercato italiano del factoring nel 2011 si conferma in sostenuta crescita, consoli-dando il quarto posto nel ranking mondiale. Anche in un contesto socio-economico-finanziario molto difficile come quello che sta caratterizzando i mercati, il factoring conferma la propria valenza anti-ciclica e dimostra la capacità di soddisfare le esigen-ze di una clientela sempre più interessata alla valenza strutturale del prodotto, che ha raggiunto un peso sul PIL del 10% (rispetto all’8,5 % nell’anno precedente). Il turno-ver nel 2011 ha raggiunto i 168 miliardi di Euro (fonte: Assifact), con un importante aumento del 22% rispetto al 2010. Nel corso dell’anno gli indicatori mostrano una sensibile espansione sia del volume di crediti intermediati (outstanding 10%), che della quota finanziata da parte dei factor (anticipi 11%) per sostenere il crescente fabbisogno delle imprese. L’incremento dell’outstanding e degli anticipi, conferma peraltro il tasso tendenziale di peggioramento dei tempi medi di incasso dei crediti e le perduranti criticità del quadro congiunturale. La quota pro soluto dei crediti intermediati, che ormai caratterizza il mercato, è stabile intorno al 67% del turnover complessivo, a dimostrazione che il settore non ha modificato la sua fisionomia e ri-sulta sempre caratterizzato da un’elevata competitività. I volumi restano concentrati sui principali operatori del settore, con le prime 3 società, tutte di emanazione di grandi gruppi bancari, che detengono una quota di mercato pari al 61 % circa, le quali orientano le proprie linee di politica aziendale (commerciali, creditizie e gestionali) alla forte condivisione con i gruppi di appartenenza.

La Vostra Società che, nel 2011, ha festeggiato il ventennale dalla costituzione, ha mantenuto il proprio posizionamento di mercato grazie alla rafforzata capacità di fi-delizzare la clientela, realizzata anche attraverso una rinnovata offerta di prodotti più strutturati come factoring maturity e factoring pro soluto, che affiancano l’offerta di prodotti caratterizzati da forme tecniche tradizionali come l’old factoring. Sotto il profilo dell’attività commerciale, le difficoltà del quadro economico e gli eventi e le incertezze legati alle turbolenze dei mercati finanziari, non hanno impedi-to di centrare le previsioni elaborate in sede di budget 2011. Dopo un primo trimestre stabile, nei periodi successivi la produzione ha segnato una ripresa dei volumi com-plessivi rispetto all’analogo periodo del 2010, confermando la tendenza alla ripresa, che veniva profilandosi soprattutto nella seconda parte dell’anno. L’approccio al mer-cato è stato caratterizzato da una costante attenzione ad ogni esigenza e possibilità operativa a supporto in particolare degli imprenditori valdostani, peraltro senza tra-scurare la necessità di coniugare tale atteggiamento con doverosi criteri di prudenza e di mantenimento di un’adeguata qualità del credito. Si è, invece, di fatto esaurito l’apporto delle operazioni in pool passivo, che erano state una componente rilevante dei risultati conseguiti negli ultimi esercizi.

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Tabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro)

Aosta Factor Anno 2010 Anno 2011 Scostamento 2010/2011

I Trimestre 98.411 97.685 -0,7%

II Trimestre 111.539 145.841 30,8%

III Trimestre 110.677 115.638 4,5%

IV Trimestre 132.366 145.773 10,1%

Totale Turnover 452.993 504.937 11,5%

I dati di produzione relativi alle prime settimane di attività del nuovo esercizio sem-brano confermare la ripresa del turnover e il mantenimento degli obiettivi fissati a budget 2012.

Le scelte manageriali nel corso dell’esercizio hanno puntato al governo delle risorse disponibili attraverso un attento controllo dei rischi, senza perdere di vista la relazio-ne con il mercato e l’evoluzione del business. Sono state selezionate le opportunità commerciali, abbandonando le operazioni a maggior contenuto finanziario (Anco e Fina) e favorendo i crediti a più veloce rotazione, con importanti ricadute positive sulla gestione dei rischi e sulla capacità di autofinanziamento.Il management si è concentrato verso alcune linee strategiche alla base delle nuove politiche distributive:- allargamento della base di nuova clientela e razionalizzazione del portafoglio già

in essere;- severità nella valutazione, amministrazione e controllo dei rischi;- ottimizzazione della marginalità da servizi e difesa della marginalità finanziaria;- ampliamento delle partnership bancarie e abbandono progressivo delle collabora-

zioni con segnalatori/mediatori terzi;- presidio dell’efficienza operativa e potenziamento delle competenze.

Tutto ciò ha consentito alla Vostra Società di realizzare un turnover nel corso dell’e-sercizio di euro 505 milioni, con un aumento dell’11,5 % rispetto ad euro 453 milioni conseguiti nel 2010.

Il numero dei cedenti che hanno concorso al turnover è stato di 210 clienti di cui ben 151 di nuova attivazione. La sensibile crescita è frutto di una costante azione di sviluppo commerciale ed è stata anche determinata dalla definizione di alcune interessanti operazioni di factoring indiretto con dilazione, che hanno consentito di attivare numerosi nuovi cedenti sul finire dell’esercizio.Il risultato dell’attività di sviluppo è stato determinante sui risultati del 2011 (+ 174 %), con volumi di turnover pari a 190,9 milioni di euro contro i 69,6 milioni di euro del 2010, consentendo di recuperare il deficit rappresentato soprattutto dai volumi che sono venuti a mancare dalle operazioni in pool passivo.I cedenti valdostani sono stati 39 con un turnover di circa 106,3 milioni di euro (79,8 milioni di euro nel 2010), pari al 21,1 %, cui si aggiungono circa 12,4 milioni di euro relativi a cedenti fuori Regione, ma con debitori residenti.Anche il numero dei debitori intermediati è stato significativamente più elevato (oltre 24 mila) ed è stato sostanzialmente determinato da alcune nuove operazioni occasionali, frutto di segnalazioni dei partner bancari; al netto delle suddette opera-zioni il numero dei debitori è comunque sostanzialmente aumentato a dimostrazione di un’azione commerciale orientata alla diversificazione e al frazionamento dei ri-schi.

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Per gli stessi motivi anche il numero delle fatture caricate nel 2011 è stato di oltre 100 mila documenti, facendo ampio ricorso a procedure automatizzate.

Per quanto riguarda la composizione qualitativa del turnover hanno prevalso le ces-sioni nel “domestic” (euro 380 milioni, 75%) rispetto all’export (euro 125 milioni, 25%); resta prevalente il flusso delle cessioni in pro solvendo (euro 404 milioni, 80%) pur in presenza di un sensibile aumento dell’attività in pro soluto (euro 101 milioni, 20%); i dati gestionali comprendono, tra i crediti pro soluto, sia quelli relativi al pro soluto iscritto che a quello formale, diversamente da quanto contenuto nella Nota Integrativa, dove i crediti pro soluto sono relativi al solo pro soluto “iscritto” (con trasferimento di rischi e benefici), mentre il pro soluto formale (senza trasferimento di rischi e benefici) è inserito tra i crediti pro solvendo.

Tabella 3. Dati Operativi/Gestionali (in milioni di Euro)

Aosta Factor 2011 2010 Scostamento 2011/2010

Turnover 505 453 11,5%

di cui Pro Soluto 101 8 1162,5%

di cui Pro Solvendo 404 445 -9,2%

di cui Domestic 380 416 -8,7%

di cui Export 125 37 237,8%

Commissioni Nette (%) 0,35% 0,32% 0,03%

Impieghi (Stock) al 31/12 151 110 41,0%

Impieghi Medi 125 101 23,8%

N° Cedenti Attivi 210 91 130,8%

N° Debitori Ceduti 24.454 645 3691,3%

N° documenti lavorati 104.749 47.140 122,2%

Più in dettaglio, la ripartizione regionale, misurata in capo al cedente, si articola come segue:• Piemonte/Liguria euro 164 milioni 33 % • Valle d’Aosta euro 106 milioni 21 %• Lombardia euro 100 milioni 20 %• Veneto/Emilia R. euro 91 milioni 18 %• Altre regioni euro 22 milioni 4 %• Estero euro 22 milioni 4 %

Il confronto con l’esercizio precedente evidenzia un sensibile cambiamento, con una crescita dei volumi nell’area Piemonte/Liguria, frutto in particolare della positiva col-laborazione con un partner bancario dell’area e a scapito della storica prevalenza della Lombardia. In miglioramento, in particolare, l’incidenza della Valle d’Aosta, per la quale occorre, inoltre, tener conto, come per il passato, delle attività identificabili come factoring indiretto, riferite a controparti debitrici in Valle d’Aosta ma censite in relazione alla diversa sede del cedente. Da sottolineare la continua ricerca di am-pliamento del numero delle relazioni attive con le imprese valdostane, allo scopo di sostenere finanziariamente le aziende del territorio, anche attraverso gli accordi con i Confidi locali, in una fase così difficile della congiuntura economica.

Per quanto riguarda la distribuzione del turnover per canale di acquisizione “Introducer”, pur consolidandosi l’apporto del canale “diretto”, l’intensa attività di cura nel mantenimento delle relazioni operative con i partner bancari e la loro vo-lontà strategica a sostenere lo sviluppo del prodotto factoring, hanno contribuito in modo determinante al raggiungimento di risultati, che consentono di sostituire

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pressoché totalmente la storica produzione derivante da accordi con segnalatori/me-diatori terzi, canale non più strategico per la politica distributiva della Società.

Più in dettaglio, la ripartizione per canale di acquisizione, misurata in capo al cedente, si articola come segue:• Diretto 77% (nel 2010 - 89%)• Banche 21% (nel 2010 - 9%)• Terzi 2% (nel 2010 - 2%)

I crediti ceduti (outstanding) ed in essere al 31 dicembre 2011 ammontano a euro 182 milioni a fronte di euro 133,8 milioni del 2010; il dato, rapportato al turnover annuo, delinea un aumento sensibile dovuto alla crescita dei volumi, determinando un ral-lentamento nella rotazione dei crediti, da 108 giorni del 2010 a 131 giorni del 2011; tale circostanza è parzialmente attribuibile alla ripartizione mensile delle cessioni, concentrate nell’ultimo periodo dell’anno, ma anche dovuta ad un allungamento dei tempi di pagamento da parte dei debitori riconducibili all’area del settore pubblico fuori Regione, nonché al rallentamento nella liquidazione di crediti d’imposta (IVA) già oggetto d’intermediazione. In una situazione complessiva del mercato che si ca-ratterizza con una rotazione media dei crediti in peggioramento, sono stati migliorati i presidi sullo scaduto, che non ha superato soglie fisiologiche e che viene costante-mente monitorato sia a livello operativo che dagli organi di controllo interno.

Gli impieghi finanziari a reddito hanno subito un sensibile aumento rispetto al 2010, quale naturale conseguenza di una costante spinta commerciale, che ha consentito di recuperare il deficit derivante dalla già citata diminuzione delle operazioni in pool.Il dato puntuale di fine anno 2011 (151 milioni di euro al netto delle rettifiche) evi-denzia di conseguenza un sensibile miglioramento sul corrispondente valore del 2010 (110 milioni di euro), così come gli impieghi medi progressivi dell’anno 2011 (125 milioni di euro) hanno confermato il trend favorevole del secondo semestre, in netto miglioramento sullo stesso periodo del 2010 (+ 23,8 %).

L’articolazione della provvista, sempre supportata da un autofinanziamento che inci-de in misura basilare sul fabbisogno aziendale, non presenta scostamenti di rilievo ri-spetto al recente passato, con la prevalenza delle fonti riconducibili alla Capogruppo (polizze di credito commerciale di durata massima tre mesi, come sempre regolate a condizioni di mercato e oggetto nel nuovo esercizio di una rinegoziazione in aumento degli spread) e l’utilizzo residuale di fidi bancari di breve periodo, con forme tecniche correlate alla tipologia dell’attività svolta. La Vostra Società ha subito, soprattutto nell’ultima parte dell’anno, le inevitabili turbolenze che hanno colpito il mercato interbancario, dovendo fronteggiare inarrestabili richieste di aumento dei tassi e do-vendo quindi selezionare adeguatamente le fonti di provvista in relazione al costo del denaro, nell’ambito di un “mercato del credito” estremamente difficile, che ha visto acuirsi progressivamente le anomalie determinatesi da quella che gli esperti hanno definito la più grave crisi economico/finanziaria del dopoguerra.

In riferimento agli obiettivi di budget per l’esercizio 2011, i risultati raggiunti sono stati superiori alle aspettative, in particolare per quanto riguarda gli impieghi. Nonostante la complessità del momento, l’attività commerciale ha rappresentato il punto di forza della sociètà, dimostrando come la struttura abbia tutte le potenzialità e l’energia necessarie per un rilancio aziendale, avendo già arricchito sostanzialmente il portafoglio clienti con nuovi rapporti di standing e soprattutto con la consapevolez-za di un mercato che può offrire, anche attraverso le partnership bancarie già avviate e da avviare nei prossimi mesi, molte altre opportunità di crescita.

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I risultati operativi testé dettagliati sono stati conseguiti, come per il passato, con il concreto contributo di tutti i Soci ed, in particolare, della Capogruppo Finaosta S.p.A. (cui la Vostra Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 – 2497-sexies del Codice Civile); Aosta Factor è, inoltre, inclu-sa nel perimetro di consolidamento integrale della Capogruppo stessa e, pertanto, il presente bilancio concorrerà alla stesura del “consolidato” al 31.12.2011.

Andamento economico reddituale

La Società ha chiuso l’esercizio con un utile netto pari ad euro 216.856 dopo aver stanziato rettifiche di valore lorde per deterioramento crediti per euro 2.624.510, al netto di riprese di valore per euro 668.763.Al fine di consentire una più chiara ed immediata visione riguardo all’andamento economico della Società, nella seguente tabella (Tabella 4) si pongono in correla-zione le risultanze ed alcuni principali indicatori dell’esercizio, comparati con i dati relativi al precedente anno.

Tabella 4. Principali dati economici riclassificati (in migliaia di Euro)

Aosta Factor Anno 2011 Anno 2010 Scostamento 2010/2011

Proventi per:

Commissioni nette 1.790 1.443 24%

Margine da interessi 2.933 2.362 24%

Margine lordo da intermediazione 4.724 3.804 24%

Totale costi netti di gestione 2.357 2.397 -2%

Risultato gestione operativa 567 -1.978 128%

Aosta Factor Anno 2011 Anno 2010Cost Income 50% 63%

Roe 1% -5,6%

Margine Interesse/Margine Intermediazione 62% 62%

Margine da servizi/Margine Intermediazione 38% 38%

I risultati economici conseguiti nel 2011 sono stati condizionati da alcuni fattori spe-cifici che necessariamente concorrono alla loro valutazione: la negatività della con-giuntura economica e la crisi progressiva dei mercati finanziari, il deterioramento di alcuni attivi già a rischio e la necessità di criteri doverosamente prudenziali in termini di rettifiche dirette ed accantonamenti netti, nonché il rigido aumento del livello medio dei tassi di interesse sul finire dell’anno, sino a toccare livelli di straordinarietà storica per la Società.Quest’ultimo aspetto, ha rappresentato un’insidia particolarmente dura nella gestione della produzione e degli attivi a reddito in quanto la Vostra Società, soprattutto sul finire dell’esercizio, è stata costretta a valutare e selezionare le opportunità tenendo conto dell’instabilità dell’offerta interbancaria e provvedendo ad operare in una lo-gica di difesa della marginalità finanziaria attraverso essenziali manovre correttive dei tassi. Quanto precede valorizza ulteriormente il risultato del margine da interessi, mentre l’incremento delle commissioni nette è direttamente proporzionale alla dina-mica dei volumi intermediati, ma anche alla capacità di ottimizzare la componente del margine da servizi, infatti, la commissione media è in netto miglioramento anche per un’offerta di mercato più orientata ai prodotti che si distinguono per il contenuto di gestione e garanzia.

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Ciò considerato, il risultato raggiunto può ritenersi soddisfacente ed ha consentito, nonostante i criteri doverosamente prudenti di rettifica sulle posizioni anomale, di riportare la Società in attivo e senza scostamenti sostanziali dagli obiettivi fissati a livello di budget. Costante, attesa la rigidità delle principali poste, la ricerca di conte-nimento dei costi amministrativi, frutto di una particolare attenzione ad ogni singola voce di spesa, che ha consentito una moderata ma indicativa riduzione delle spese amministrative: a tale proposito giova ricordare l’introduzione, dal mese di settembre, della nuova normativa interna su viaggi e trasferte. Anche dal punto di vista della produttività risultano in miglioramento gli indici per dipendente, con un turnover pro capite di euro 46 milioni (euro 41 milioni nel 2010) e un margine d’intermediazione pro capite di euro 429 mila (euro 346 mila nel 2010).

Non vi sono stati, nella prima parte dell’esercizio 2012, fatti o situazioni tali da modi-ficare apprezzabilmente il quadro societario sopra descritto.

In tale ambito, l’entità dei crediti problematici, in particolare come strascico di po-sizioni già problematizzate con riferimento ai precedenti esercizi, ha risentito del de-terioramento del rischio di credito registrato dal “sistema” nel suo complesso ed in particolare in alcuni settori, quali, per quanto riguarda la Vostra Società, l’edilizia e l’immobiliare, colpiti dalla crisi e dalla forte limitazione del credito che ha ridimen-sionato pesantemente la liquidità di molte aziende. La Società ha scelto una linea di rigore assoluto, dando evidenza adeguata ad ogni situazione difficile e ricercando ogni possibile azione di contrasto al deterioramento degli attivi, finalizzando la propria azione ad un atteggiamento prudenziale e trasparente, che trova conferma nel fatto che sono state fatte scelte di sostanziale abbandono di rapporti con forme tecniche puramente finanziarie e che nella gestione delle posizioni deteriorate si è provveduto ad intervenire con tempestività e intransigenza.

In tale contesto, le sofferenze lorde, relative a n° 7 posizioni, rettificate in via diretta per il 67 % ammontano ad euro 6.863.506, a fronte di euro 4.797.224 al 31.12.2010. Le rettifiche dirette, comprensive delle attualizzazioni degli incassi attesi, totalizzano euro 4.579.101 e, pertanto, le sofferenze nette, pari a euro 2.515.875 nello scorso esercizio, si sono ridotte all’importo di euro 2.284.405. Gli incagli lordi, vale a dire le posizioni relative ad aziende valutate in difficoltà solo temporanea, ammontano ad euro 3.461.374, a fronte di euro 3.505.098 di un anno prima. Al netto delle rettifiche dirette e delle attualizzazioni I.A.S., detto importo, riferito a n° 3 evidenze, rettificate in via diretta per il 66% si riduce ad euro 1.162.568 (euro 1.061.290 l’esercizio precedente). Le rettifiche dirette e le attualizzazioni am-montano quindi, al 31.12.2011, a euro 2.298.806. Le stime di recupero del credito tengono conto degli incassi attesi da terzi (debitori ceduti) e delle garanzie accessorie.

I crediti verso clientela “in bonis” sono stati oggetto di rettifica “collettiva” per euro 1.311.494, la contrazione rispetto all’ammontare del 2010 (euro 1.526.558) ha deter-minato una ripresa di valore per euro 215.064. Ai fini del calcolo della rettifica “col-lettiva” hanno trovato applicazione criteri di valutazione, condivisi preventivamente dagli organismi di controllo, frutto di un’azione di approfondimento ai fini della rap-presentazione del rischio riferito alla corrente situazione creditizia, con l’obiettivo di un affinamento della rilevazione, più aderente all’attuale realtà operativa della Società ed in grado di segmentare la clientela con criteri più efficaci. Il risultato delle nuove modalità di calcolo della “collettiva” è stato ritenuto appropriato e non confi-gura, a priori, una minor copertura complessiva dai rischi di credito, atteso l’elevato valore delle rettifiche individuali, conteggiate sostanzialmente su ogni rapporto che abbia evidenziato un andamento anomalo.

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La Nota Integrativa dettaglia i criteri che hanno indotto il Consiglio di Amministrazione ad adottare i nuovi criteri di calcolo, che garantiscono significativi-tà nel tempo e determinano un valore più in linea con le medie di mercato, ancorché collocandosi nella fascia alta delle stesse.

Nell’insieme, le rettifiche su crediti hanno gravato sull’esercizio, al netto delle riprese di valore, per euro 1.851.807, a fronte degli euro 3.420.693 del 2010.

Per quanto riguarda il Fondo Rischi ed Oneri, la chiusura in termini transattivi di una causa giudiziaria di natura revocatoria e la riconsiderazione aggiornata ed attualizza-ta, sulla base di qualificate valutazioni di professionisti esterni, dei rischi potenziali connessi a tutte le vertenze oggi in atto hanno consentito, pur non derogando alla consueta impostazione prudenziale, una significativa riduzione dell’accantonamento.

Attività di Rilievo e Struttura Societaria

Nell’ambito delle attività di rilievo del 2011, oltre a ciò che è stato attuato in con-tinuità con il recente passato (quali l’estensione e l’aggiornamento delle procedure aziendali al fine di recepire innovazioni normative e disciplinare con crescente effi-cienza ogni aspetto operativo; la conseguente revisione del regolamento organizzativo e dei controlli interni; l’annuale rivisitazione dei criteri per la “politica del credito”), meritano menzione particolare:• nel mese di maggio, il Direttore Generale Enrico Dehò, dopo oltre un ventennio

di impegno e dedizione alla Società, rassegnava le dimissioni per i raggiunti limiti di quiescenza; dal mese di giugno la responsabilità della Direzione Generale, con il consenso della Controllante Finaosta, veniva assunta da Marziano Bosio, can-didato verso il quale, per la riconosciuta esperienza, è stato espresso il positivo orientamento.

• Nel corso del secondo semestre 2011 (dal 17 ottobre al 16 dicembre) Banca d’Ita-lia ha effettuato, nell’ambito delle normali attività di vigilanza, un accertamento ispettivo generale, conclusosi con la consegna delle risultanze ispettive in data 17 febbraio 2012. A seguito dei suddetti accertamenti, la Società si è attivata, già du-rante la fase ispettiva, attuando le opportune azioni correttive destinate a permet-tere il superamento delle constatazioni evidenziate. L’ispezione si è conclusa con risultanze “parzialmente favorevoli”, pur nel contesto di alcuni aspetti gestionali che richiedono l’adozione di interventi migliorativi. E’ opportuno sottolineare che la Società aveva già iniziato ancor prima della verifica di Banca d’Italia la fase di pianificazione degli interventi finalizzati alla revisione dei propri assetti strategici in linea con quanto anche successivamente rilevato durante la fase ispettiva.

• In corso d’anno sono stati effettuati diversi incontri con la Filiale di Aosta della Banca d’Italia, nell’ambito di un trasparente, doveroso e articolato confronto con l’Autorità di Vigilanza, allo scopo di aggiornamento ed evoluzione della situazione aziendale, anche con riferimento agli obiettivi di sviluppo, alle attività program-mate e alle strategie messe in campo.

• Nel mese di dicembre è stata portata a termine la stesura del piano strategico triennale ed approvato il nuovo Piano Industriale 2012–2014, dando attuazione al progetto condiviso, all’interno della Società e a livello di Controllante Finaosta, di programmare obiettivi di crescita e di consolidamento dell’attività aziendale, definendoli ed inquadrandoli in un contesto organico e pianificato. Il quadro con-giunturale di straordinaria instabilità ha reso più complessa ma non ha ritardato la definizione della preventivata mirata pianificazione pluriennale, ritenendo non

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procrastinabile l’approccio strategico programmatico, per consentire alla Società di crescere sul piano produttivo e consolidare in futuro le potenzialità economiche. Il piano strategico è stato elaborato considerando le risorse disponibili e gli obiet-tivi realisticamente raggiungibili, per una crescita responsabile in una congiuntura economica prospetticamente caratterizzata ancora da notevole instabilità. E’ stato puntualmente valutato l’impatto dell’ipotesi di sviluppo dell’attività sul livello di assorbimento del Patrimonio di Vigilanza, in ogni caso, alla luce dei risultati degli stress test condotti in sede ICAAP, la crescita delle esposizioni verso clienti non è destinata a compromettere l’adeguatezza patrimoniale complessiva della Società.

• Tra le altre attività di rilievo dal punto di vista commerciale, citiamo l’ampliamen-to delle convenzioni con nuovi partner bancari per l’offerta dei servizi di factoring e la sottoscrizione della nuova convenzione con Valfidi S.c.c. – Società Consortile Cooperativa di Garanzia collettiva dei Fidi delle Imprese della Valle d’Aosta che, unitamente alla convenzione con il Confidi Industriali di Aosta ed alla collabora-zione operativa con la locale Confindustria, si inquadra, in aggiunta alle già citate sinergie di Gruppo, nella ricerca di ogni possibile via di sviluppo dell’attività in Valle d’Aosta, nello spirito della “mission” aziendale e con l’obiettivo di offrire il massimo supporto possibile all’imprenditoria valdostana. Trattasi di un obiettivo da sempre prioritario per la Vostra Società, che nell’anno appena concluso, ha già dato eloquenti segnali di ripresa nonostante lo sviluppo sia stato frenato dal conte-sto socio-economico-finanziario cui più volte si è già fatto cenno.

• Sono state avviate e concluse le attività relative alla pubblicazione sul sito internet aziendale della nuova versione del portafoglio prodotti e si è provveduto all’ag-giornamento dei Fogli Informativi della Trasparenza delle operazioni e dei servizi finanziari.

Anche nel 2011 la Vostra Società ha presentato alla Banca d’Italia, nei termini pre-visti, la rendicontazione in merito all’autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale (I.C.A.A.P.). Tenuto conto le dimensioni e le caratteristiche operative della Società, si conferma un quadro complessivamente adeguato in termini di dotazione patrimo-niale, di idoneo presidio delle aree di valutazione e gestione dei rischi, nonché delle aree organizzazione e controllo. L’assorbimento patrimoniale a fronte dei rischi di “Primo e Secondo Pilastro” configura una situazione di complessiva solidità patrimo-niale della Società, anche in chiave prospettica e lascia ampi margini per la copertura dei rischi non quantificati e per eventuali ulteriori esigenze che dovessero manifestar-si. Sempre sul piano dell’adeguatezza patrimoniale, a fronte di rischi quantificati, si riscontra il pieno rispetto delle soglie stabilite dalla risk policy per il 2011.

L’informativa al pubblico prevista dalla normativa “Basilea 2 – Terzo pilastro”, è stata regolarmente effettuata tramite pubblicazione sul sito internet della Società.

Informativa ex art. 2428 comma 2 Codice Civile

RischiGli indirizzi aziendali, per quanto concerne la gestione dei rischi di mercato, anche con riferimento a quanto previsto dall’art. 2428-6 bis del Codice Civile, non sono variati e non vi sono posizioni squilibrate su tassi e valute; le politiche di raccolta hanno garantito un sostanziale equilibrio di scadenze tra attivo e passivo; è prassi aziendale l’indicizzazione automatica all’andamento dell’Euribor di tutti gli impieghi e la durata di eventuali posizioni a tasso “chiuso”, sia sul fronte degli impieghi che sul fronte della provvista, come già accennato, non eccedono i tre mesi; ne consegue che,

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anche per il 2011, non sono state necessarie politiche di copertura dei rischi finanziari in genere. Quanto ai rischi operativi ed agli altri rischi, il sistema dei controlli interni ha funzionato a pieno regime ai fini di un costante monitoraggio e della tempestiva gestione delle eventuali anomalie. Le verifiche condotte non hanno peraltro evi-denziato situazioni negative degne di menzione. Per maggiori dettagli in merito alle politiche di assunzione e di controllo delle diverse tipologie di rischio, si rimanda alla specifica sezione 3 della Nota Integrativa.

Nell’ambito del citato sistema dei controlli interni, hanno continuato ad operare, ciascuno con specifiche funzioni, il Collegio Sindacale, il Comitato di Vigilanza e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, l’Internal Auditor, il Risk Controller e la Funzione Amministrativa ( con compiti di controllo e di indirizzo dell’outsourcer in ambi-to amministrativo, fiscale, bilancistico e relativo alle segnalazioni di vigilanza). L’interazione fra tali Organi ed il coordinamento e l’informazione nei confronti della società esterna di Revisione sono stati assicurati da regolari riunioni perio-diche. La Direzione Generale e, per quanto di competenza, lo stesso Consiglio di Amministrazione sono stati costantemente informati in merito ai piani di intervento e all’esito delle singole verifiche.In relazione alla normativa “Antiriciclaggio” e alle modifiche introdotte a partire dal mese di settembre, si è provveduto all’aggiornamento della procedura e alla nomina del Responsabile di Funzione.Segnaliamo peraltro che, anche nell’esercizio 2011, non è pervenuto alcun reclamo da parte di clienti o debitori ceduti.

Personale La Vostra Società disponeva al 31.12.2011 di 12 risorse umane, con una presenza me-dia nell’esercizio di 11, invariata rispetto all’esercizio precedente; nel corso dell’eser-cizio, come già accennato, vi è stato il solo avvicendamento del Direttore Generale e l’articolazione per qualifica era la seguente: 1 Dirigente, 4 Quadri, 7 Impiegati, di cui 2 in part time verticale. Il personale dipendente è stato oggetto anche nel 2011 di una mirata politica di formazione ed aggiornamento, tendente a migliorarne i contenuti professionali ed a mantenere adeguatamente elevata la cultura dei controlli, che fa parte integrante e sostanziale, in termini strategici, della politica aziendale. La forma-zione è stata svolta in parte da risorse interne (Internal Auditing e Risk Controller) e in parte con la partecipazione a corsi residenziali organizzati dall’associazione di ca-tegoria Assifact, nonché a convegni specialistici (in particolare in tema di normativa “Antiriciclaggio”).

PrivacyAi sensi del D.Lgs. 196/2003, è stato ulteriormente aggiornato il “Documento pro-grammatico sulla sicurezza dei dati”; sono stati approvati gli aggiornamenti delle pro-cedure in materia di “Privacy” e “Antiusura” ed è stata puntualmente osservata la nuova normativa di segnalazione alla Banca d’Italia delle “Figure aziendali di partico-lare rilievo per la Vigilanza”.

Ambiente Sono state adeguate, nell’ambito della particolare attenzione da sempre posta all’am-biente di lavoro, le procedure aziendali in materia.

La Vostra Società non dispone di sedi secondarie e non detiene, né ha detenu-to nel corso dell’esercizio, direttamente o indirettamente, azioni proprie o della Controllante; i termini delle transazioni eseguite con parti correlate sono riportate in Nota Integrativa, cui si rimanda per ogni informazione in merito.

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Ricerca SviluppoNon è stata svolta, nell’anno 2011, alcuna attività di ricerca e di sviluppo.

In sede di Assemblea è stato conferito alla Societa Deloitte &Touche l’incarico per la revisione dei conti ai sensi del D.Lgs. 30/2010 per gli esercizi 2011-2019.

Indicatori Finanziari e nonIl risultato netto dell’esercizio 2011 ammonta ad euro 216.856, a fronte di una perdita di euro 1.549.451 del 2010, dopo lo stanziamento di euro 349.984 per le imposte di competenza.

A livello disaggregato, si segnala quanto segue, confrontato con il 2010:• Margine da interessi euro 2.933.500 ( + 24 %)• Commissioni nette euro 1.790.076 ( + 24 % )• Margine da intermediazione euro 4.723.576 ( + 24 % )

• Spese amministrative euro 2.357.454 ( –2 %)• Rettifiche nette su crediti euro 1.851.807 ( –54 % )• Cost/income: 50 % (63 % nel 2010).

Il R.O.E. è ritornato, anche se per valori marginali, conseguentemente in positivo (+ 1%, a fronte del –5,6 % del 2010). I risultati conseguiti nel 2011 debbono essere valutati tenendo conto la particolarità dell’esercizio, influenzato ancora in misura significativa dagli eventi particolarmente rilevanti per quanto riguarda i crediti ad andamento problematico, che avevano anche colpito l’esercizio precedente, con rife-rimento ad alcune posizioni di importo consistente del settore edilizia/costruzioni, su clienti attivi da anni con la Società. Con il supporto del parere di qualificati professio-nisti esterni, il Consiglio di Amministrazione della Vostra Società ha continuato ad adottare una politica di assoluta trasparenza, nei confronti dei Soci e dell’Istituto di Vigilanza, provvedendo alla svalutazione dei crediti in misura correlata alle stime più attendibili dei possibili rientri futuri. Altro aspetto non trascurabile nella valutazione del risultato d’esercizio è da considerare l’impatto negativo sensibile per la Vostra Società, determinato dall’improvvisa turbolenza registrata sugli spread sul mercato interbancario, che hanno contribuito a deteriorare il costo della provvista che, unita-mente ai mezzi propri, consistenti in relazione alle dimensioni aziendali, storicamente rappresentano i punti di forza della Società. Il miglioramento del margine da interessi è comunque dovuto anche alla sensibile crescita degli impieghi e alle azioni di difesa degli spread sul fronte attivo.L’incremento delle commissioni nette è da ricondurre ad un diverso mix della tipolo-gia dei rapporti di factoring intrattenuti nell’esercizio e alla continua valorizzazione del margine da servizi, come dimostra la commissione media (0,35 %) in sensibile incremento sull’esercizio precedente.I risultati, raggiunti in termini di turnover, impieghi, commissioni nette, margine da interessi, margine da intermediazione, possono ritenersi apprezzabili in quanto hanno consentito di centrare e superare gli obiettivi fissati a livello di budget; anche la ridu-zione delle spese amministrative dimostra una costante attenzione al contenimento delle spese, pur considerando la rigidità delle principali componenti.

Con la destinazione dell’utile netto così come sottoposto alla Vostra approvazione, il Patrimonio di Vigilanza al 31.12.2011 ammonterebbe ad euro 26.199.086, importo che appare congruo sotto ogni punto di vista ed in grado di assicurare il pieno rispetto di ogni normativa in materia. Il “Tier 1 ratio” (rapporto fra il patrimonio di vigilanza

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di base e attivo ponderato per il rischio) alla stessa data si colloca al 19% circa, a fronte del 25% dell’esercizio scorso. La riduzione, in apparente contraddizione con l’aumento del patrimonio, è motivata principalmente dalla diversa composizione e dall’aumento del valore nominale del rischio di credito, per effetto della crescita degli impieghi ponderati ai sensi della normativa di Vigilanza. Nonostante la riduzione del valore “Tier 1 ratio” la Vostra Società conserva un elevato grado di capitalizzazione, che le consente di far fronte con tranquillità al complesso dei rischi aziendali correnti e sostenere adeguatamente la prevedibile ed auspicata crescita dell’attività.

Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizioNon vi sono stati, nella prima parte dell’esercizio 2012, fatti o situazioni tali da modi-ficare apprezzabilmente il quadro societario sopra descritto.

Evoluzione prevedibile della gestioneIn merito all’evoluzione prevedibile della gestione, la prima considerazione riguar-da l’opportunità per la Vostra Società di operare in un contesto di programmazione strategica, nell’ambito del primo anno del piano industriale 2012–2014. Le previsio-ni sul 2012 sono improntate ad una ragionevole cautela, sia a livello del territorio valdostano che più in generale; l’ostacolo oggettivo dell’attuale contesto economi-co–finanziario, che nel nostro paese ha assunto risvolti particolarmente complessi, ha consolidato la diffusa stima di un prossimo periodo con caratteristiche strutturali ancora particolarmente critiche e, soprattutto, difficilmente prevedibili in termini di prospettive. Gli effetti risultano sfavorevoli sia in termini di maggiori rischi impliciti nell’attività creditizia, che di maggiore complessità del reperimento delle risorse fi-nanziarie sul mercato a costi compatibili con impieghi di buon standing.Tale quadro d’insieme è stato ponderato con molta prudenza, considerando anche la prospettiva che l’attività aziendale sconti una perdita di competitività sul fronte del costo della provvista. Come previsto dalla pianificazione triennale, il 2012 dovrà pre-vedere soprattutto il consolidamento del trend di crescita dei volumi, con lo sviluppo del mercato valdostano e la fidelizzazione delle relazioni d’affari di maggiore interesse nel rapporto rischio/rendimento, con un mix di prodotto e di clientela che valorizzi la componente della marginalità da servizi e con un aumento proporzionale degli impie-ghi; la qualità del credito non potrà che rimanere comunque al centro di una raffor-zata azione strategica e di una consapevole gestione manageriale della Vostra Società.

Per ogni ulteriore approfondimento e dettaglio sulle voci del bilancio, ci permettiamo di rinviarVi alla Nota Integrativa, che ne costituisce parte integrante.

* * *

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Signori Azionisti,

Vi sottoponiamo il bilancio relativo all’esercizio 2011, che chiude con un utile netto di euro 216.856. Vi invitiamo ad approvare il suddetto bilancio, proponendo-Vi, a conferma di una consolidata politica di rafforzamento patrimoniale, di destinare l’utile d’esercizio come segue:

euro 20.000 a riserva legaleeuro 196.856 a riserva straordinaria.

Dopo tale operazione, le riserve straordinarie (inclusa la riserva da “F.T.A.” in sede di prima applicazione dei criteri I.A.S./I.F.R.S.) ammonterebbero ad euro 10.496.086. Di tale importo euro 2.464.853 sono relativi all’effetto economico delle norme vigen-ti in tema di contabilizzazione della fiscalità differita ed in particolare delle imposte anticipate. Pur in assenza di ragionevoli motivazioni che possano mettere in dubbio, allo stato, la redditività futura della Vostra Società e quindi determinare la rettifica di detto importo, riteniamo opportuno, per motivi prudenziali, considerare indispo-nibile, sino al predetto valore di euro 2.464.853 la riserva straordinaria per eventuali, future assegnazioni ai Soci, come meglio precisato nell’apposita tabella della parte B - sezione 12 della Nota Integrativa.

Con l’approvazione del presente bilancio, si esaurisce il mandato triennale del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Ringraziando per la fiducia accordataci ed assicurando di aver profuso il più assiduo impegno per il conseguimen-to dei migliori risultati, Vi invitiamo, pertanto, a nominare i nuovi Amministratori e Sindaci per gli esercizi 2012-2014 e quindi sino all’approvazione del bilancio al 31.12.2014, con l’occasione segnaliamo quanto segue:

• nel corso del 2011, vi sono state 18 riunioni del’Organo amministrativo, numero influenzato anche dall’assenza, per le ragioni già note, del Comitato Esecutivo, con la volontà di assicurare sempre la sollecita evasione delle richieste di factoring pervenute;

• nel mese di dicembre l’Organo amministrativo ha approvato il nuovo Piano Industriale 2012–2014, dando attuazione al progetto condiviso con la Capogruppo, di programmare obiettivi di crescita e di consolidamento dell’attività aziendale, definendoli ed inquadrandoli in un contesto organico e pianificato.

In conclusione, desideriamo esprimere il più sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto modo di collaborare con noi per il raggiungimento degli obiettivi azien-dali ed in particolare, al Direttore Generale uscente e al Suo sostituto, al quale vanno anche i migliori auguri per il nuovo incarico, a tutti i dipendenti e collaboratori della Società, al Consiglio di Amministrazione ed ai dipendenti della Capogruppo, agli altri Soci ed agli enti convenzionati che hanno assicurato il loro contributo all’atti-vità commerciale. Un particolare apprezzamento va, infine, rivolto alla locale Filiale della Banca d’Italia, agli organi dell’associazione di categoria Assifact, con la quale la Vostra Società ha, ove possibile, collaborato alle iniziative intraprese nell’interes-se del settore, nonché al Collegio Sindacale ed alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Aosta, 2 aprile 2012

per il Consiglio di AmministrazioneIl Presidente

Dott. Jean-Claude Mochet

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione

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Bilancio al 31 dicembre 2011

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21Bilancio al 31-12-2011

Contenuto del bilancio

Il bilancio d’esercizio di Aosta Factor S.pA. al 31 dicembre 2011 è redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e secondo le relative interpretazioni dell’International Interpretations Committee (IFRC) in vigore alla data di riferimento del bilancio.Esso è stato predisposto secondo gli schemi e le istruzioni impartite dalla Banca d’Italia il 16 dicembre 2009, integrate da quanto stabilito nel documento emanato in data 13 marzo 2012, ed in osservanza dell’art. 9 del Dlgs. n. 38/2005.

Detta normativa rimanda inoltre a specifiche disposizioni in tema di determinazione delle partite deteriorate contenute nella circolare n° 217 del 5 agosto 1996 e nei successivi aggiornamenti.

Il bilancio d’esercizio, corredato dalla relativa Relazione sulla gestione, è costituito dai seguenti documenti:

Stato Patrimoniale e dal Conto Economico,

Prospetto della redditività complessiva,

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto,

Rendiconto finanziario,

Nota Integrativa.

Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio.

La Nota Integrativa ha la funzione di fornire l’illustrazione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati di bilancio e contiene le informazioni richieste dalla normativa di vigilanza ai fini di fornire tutte le informazioni complementari ritenute necessarie per una rappresentazione veritiera e corretta dell’andamento gestionale dalla Società.

Gli importi riportati nei prospetti di bilancio e nelle tabelle della Nota Integrativa sono espressi in unità di Euro.

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22 Bilancio al 31-12-2011

Stato patrimoniale(valori in euro)

Voci dell’attivo 31-12-2011 31-12-2010

10. Cassa e disponibilità liquide 1.493 1.805

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 20.000 20.000

60. Crediti 156.086.934 112.028.041

100. Attività materiali 48.915 79.661

120. Attività fiscalia) correntib) anticipate

3.413.743948.890

2.464.853

3.580.9091.012.7452.568.164

140. Altre attività 70.833 64.225

Totale attivo 159.641.918 115.774.641

Voci del passivo e del patrimonio netto 31-12-2011 31-12-2010

10. Debiti 43.334.070 29.238.736

20. Titoli in Circolazione 87.888.311 58.598.808

70. Passività fiscalia) correntib) differite

1.029.750245.898783.852

857.16073.329

783.831

90. Altre passività 1.013.775 686.592

100. Trattamento di fine rapporto del personale 99.169 187.165

110. Fondi per rischi e oneri:a) quiescenza e obblighi similib) altri fondi

77.757–

77.757

223.950–

223.950

120. Capitale 14.993.000 14.993.000

160. Riserve 10.989.230 12.538.681

180. Utile (Perdita) d’Esercizio 216.856 –1.549.451

Totale passivo e patrimonio netto 159.641.918 115.774.641

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23

Conto economico(valori in euro)

Voci 31-12-2011 31-12-2010

10. Interessi attivi e proventi assimilati 4.370.310 2.893.616

20. Interessi passivi e oneri assimilati –1.436.810 –532.073

Margine di interesse 2.933.500 2.361.543

30. Commissioni attive 1.914.261 1.549.187

40. Commissioni passive –124.185 –106.264

Commissioni nette 1.790.076 1.442.923

Margine di intermediazione 4.723.576 3.804.466

100. Rettifiche di valore nette per deterioramento di:a) attività finanziarie b) altre operazioni finanziarie

–1.851.807–1.851.807

–3.420.693–3.420.693

110. Spese amministrative:a) spese per il personaleb) altre spese amministrative

–2.357.454–1.242.531–1.114.923

–2.397.157–1.212.093–1.185.064

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali –31.317 –24.253

150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 25.793 19.526

160. Altri proventi e oneri di gestione 58.049 40.567

Risultato della gestione operativa 566.840 –1.977.544

180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti – 9.903

Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte

566.840 –1.967.641

190.Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente

–349.984 418.190

Utile (perdita) della attività correnteal netto delle imposte

216.856 –1.549.451

Utile (perdita) d’esercizio 216.856 –1.549.451

Bilancio al 31-12-2011

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24 Bilancio al 31-12-2011

Prospetto della redditività complessiva degli intermediari finanziari

Voci dell’attivo 31-12-2011 31-12-2010

10. Utile (Perdita) d’esercizio 216.856 (1.549.451)

Altre componenti reddituali al netto delle imposte – –

20 Attività finanziarie disponibili per la vendita – –

30 Attività materiali – –

40 Attività immateriali – –

50 Copertura di investimenti esteri – –

60 Copertura dei flussi finanziari – –

70 Differenze di cambio – –

80 Attività non correnti in via di dismissione – –

90 Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti – –

100Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

– –

110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte – –

120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 216.856 (1.549.451)

L’utile d’esercizio corrisponde alla redditività complessiva, non essendoci valori di attività registrati nell’esercizio in contropartita di riserve di valutazione.Gli utili attuariali su piani a benefici definitivi sono stati imputati direttamente a conto economico in considerazione del loro modesto valore.

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25 Bilancio al 31-12-2011

Pro

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11

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49.4

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– –– –

– –– –

– –– –

– –– –

8.50

8.27

12.

480.

959

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––

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856

216.

856

Patri

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netto

25.9

82.2

30–

25.9

82.2

30–

––

––

––

–21

6.85

626

.199

.086

Page 27: Bilancio 2011 - Aosta Factor · 7 Tabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2010 Anno 2011 Scostamento 2010/2011 I Trimestre 98.411 97.685

26 Bilancio al 31-12-2011

Pro

spet

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elle

var

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oni d

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mon

io n

etto

al 3

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Mod

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sa

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01

-01-

10

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one

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tato

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zio

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oni d

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serc

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Redd

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com

ples

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31

-12-

10

Patri

mon

io

netto

al

31-1

2-10

Varia

zion

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rise

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Ope

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oni s

ul p

atrim

onio

net

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Rise

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Div

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tre

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Dis

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dina

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dend

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Varia

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oni

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tale

14.9

93.0

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14.9

93.0

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(1.5

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27.5

31.6

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––

––

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.549

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)25

.982

.230

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27

Rendiconto finanziario (metodo indiretto)(valori in unità di euro)

A. ATTiViTà OPERATiVA 31-12-2011 31-12-2010

1 Gestione 2.324.944 1.807.499

- risultato d’esercizio (+/-) 216.856 –1.549.451

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (+/-) – –

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) – –

- rettifiche di valore nette per deterioramento (+/-) 1.851.807 3.420.693

- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 31.317 24.253

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) –25.793 –19.526

- imposte e tasse non liquidate (+/-) 245.898 –73.329

- rettifiche di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/-) – –

- altri aggiustamenti (+/-) 4.859 4.859

2 Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie –43.010.310 –8.136.054

- attività finanziarie detenute per la negoziazione – –

- attività finanziarie valutate al fair value – –

- attività finanziarie disponibili per la vendita – –

- crediti verso banche –14.949.639 –

- crediti verso enti finanziari 903.555 –8.530.361

- crediti verso clientela –29.060.929 897.961

- altre attività 96.703 –503.654

3 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 43.489.312 6.788.639

- debiti verso banche 13.087.555 9.378.456

- debiti verso enti finanziari –19.243 –10.705

- debiti verso clientela 1.027.022 –

- titoli in circolazione 29.289.503 –2.753.810

- passività finanziarie di negoziazione – –

- passività finanziarie valutate al fair value – –

- altre passività 104.475 174.698

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 2.803.946 460.084

Bilancio al 31-12-2011

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28 Bilancio al 31-12-2011

B. ATTiViTà Di inVEsTiMEnTO

1. Liquidità generata da – –

- vendite di partecipazioni – –

- dividendi incassati su partecipazioni – –

- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza – –

- vendite di attività materiali – –

- vendite di attività immateriali – –

- vendite di rami d’azienda – –

2. Liquidità assorbita da –571 –59.658

- acquisto di partecipazioni – –

- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza – –

- acquisti di attività materiali –571 –59.658

- acquisti di attività immateriali – –

- acquisti di rami d’azienda – –

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento –571 –59.658

C. ATTiViTà Di PROVVisTA

- emissione/acquisti di azioni proprie – –

- emissione/acquisto di strumenti di capitale – –

- distribuzione dividendi e altre finalità – –

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista – –

Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio 2.803.375 400.426

RiCOnCiLiAZiOnE 31-12-2011 31-12-2010

– Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio– Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio

866.7052.803.375

466.279400.426

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 3.670.080 866.705

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Nota Integrativa

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31Nota integrativa

Nota Integrativa

Parte A – Politiche ContabiliA. 1 – parte generaleSezione 1 – Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili InternazionaliLa società Aosta Factor S.p.A. dichiara che il presente bilancio d’esercizio è stato redatto in applicazione dei Principi Contabili Internazionali emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti e omologati dalla Commissione Europea come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606/2002. La Società Aosta Factor S.p.A. dichiara che per la redazione del presente bilancio sono stati adottati gli schemi e sono state seguite le istruzioni emanate dalla Banca d’Italia in data 16 dicembre 2009, integrate da quanto previsto nel documento emesso in data 13 marzo 2012.Dette disposizioni sono conformi a quanto stabilito dall’art. 9 del D.Lgs n° 38/2005.

Sezione 2 – Principi generali di redazioneLa presente relazione, redatta in unità di euro, si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1.1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della

continuazione dell’attività aziendale: pertanto, attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento.

2) Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.

3) Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il motivo della variazione, nonché le voci interessate. Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono adottati gli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale” come rappresentati nella normativa emanata in data 16 dicembre 2009.

4) Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto.

5) Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale”.

6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili, a meno che un principio Contabile Internazionale o una Interpretazione non prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti, quando utili per la comprensione dei dati.

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32

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancioNon si sono verificati eventi successivi alla data di riferimento che i principi contabili richiedano di menzionare nella nota integrativa.

A. 2 – Parte relativa alle principali voci di bilancioSezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita4.1 Criteri di classificazione.Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziare detenute fino alla scadenza, attività valutate al fair value.Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito e i titoli azionari che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito.Le partecipazioni non qualificabili come partecipazioni controllate o collegate vengono incluse in tale voce.

4.2 Criteri di iscrizione e di cancellazione.Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari.

4.3 Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al costo di acquisto.Nel caso di partecipazioni diverse da quelle di controllo, in mancanza di un prezzo di mercato attivo e qualora non siano osservabili transazioni recenti, non potendo determinare il fair value in maniera attendibile esse sono mantenute al costo e, in presenza di evidenze obiettive di perdita, tali attività sono sottoposte a valutazione al fine di determinare l’entità della perdita di valore. La verifica dell’ esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio.

4.4 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe eventuali minusvalenze o plusvalenze, che si dovessero generare, saranno imputate a conto economico.

Nota integrativa

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33

Sezione 6 – CreditiLa Società Aosta Factor S.p.A. dichiara di aver tenuto in considerazione per la reda-zione del presente bilancio le istruzioni riportate nella circolare della Banca d’Italia n° 217 del 5 agosto 1996 e nei successivi aggiornamenti.

6.1 Criteri di classificazioneIl portafoglio dei crediti include tutti i crediti per cassa – di qualunque forma tecnica – verso banche, verso enti finanziari e verso clientela.

6.2 Criteri di iscrizione e di cancellazioneI crediti sono allocati nel presente portafoglio all’atto dell’erogazione o dell’acquisto e non possono formare oggetto di successivi trasferimenti in altri portafogli; a loro vol-ta, strumenti finanziari di altri portafogli non sono trasferibili nel portafoglio crediti.Tra i crediti vanno altresì annoverate le anticipazioni erogate a fronte di cessioni di crediti pro solvendo ovvero in regime di pro soluto senza trasferimento sostanziale dei rischi e benefici.Sono pure compresi i crediti ceduti alla società iscritti nei confronti del debitore ceduto per i quali si è rilevato il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici in capo alla Società cessionaria.Se oggetto di cessione a terzi, i crediti sono cancellati dalla situazione contabile sol-tanto se sostanzialmente tutti i rischi e benefici vengono trasferiti ovvero non venga mantenuto alcun controllo sugli stessi.

6.3 Criteri di valutazioneAl momento dell’erogazione o dell’acquisto i crediti sono contabilizzati al fair value, che è assimilabile all’importo erogato o al prezzo di acquisto, includendo anche per i crediti di durata superiore al breve termine (considerato per tale periodo l’arco tem-porale superiore ai diciotto mesi intercorrente dalla data di acquisto dello strumento finanziario rispetto alla sua effettiva scadenza) eventuali costi o ricavi di transazione attribuibili specificamente a ciascun credito. Successivamente le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sotto-ponendo i crediti ad impairment test se ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori o degli emittenti. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali l’effetto della logica di attualizzazione risulta trascurabile. Con riguardo specificamente ai cre-diti l’impairment test si articola in due fasi:1) le valutazioni individuali, finalizzate all’accertamento dei singoli crediti deteriora-

ti ed alla determinazione delle rispettive perdite di valore;2) le valutazioni collettive, finalizzate all’individuazione secondo il modello delle

“incurred losses” dei portafogli di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfeta-ria delle perdite in essi latenti.

In base ai criteri dettati dalla Banca d’Italia i crediti deteriorati oggetto della valuta-zione individuale sono rappresentati da:

a) crediti in sofferenza;b) crediti incagliati;c) crediti ristrutturati;d) crediti scaduti da oltre 180 giorni (termine indicato in ragione della proroga con-

cessa per gli intermediari finanziari sino al 31/12/2011).

Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile

Nota integrativa

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34 Nota integrativa

corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate te-

nendo conto sia della specifica capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie reali o personali assunte;

b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;

c) del tasso interno di rendimento.L’impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39, attualizzando i valori di presumibile realizzo dei cre-diti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.

In particolare:- per i crediti in sofferenza sono stati utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

a) previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni e sottoposte a deli-bera del Consiglio di Amministrazione;

b) tempi attesi di recupero stimati caso per caso, sulla base di valutazioni anali-tiche;

c) tassi di attualizzazione “storici”, rappresentati dai tassi contrattuali al momen-to della classificazione a deteriorata della posizione in contenzioso.

- per i crediti ad incaglio sono stati utilizzati i seguenti parametri:a) previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni e sottoposte a deli-

bera del Consiglio di Amministrazione; b) tempi attesi di recupero stimati caso per caso, sulla base di valutazioni anali-

tiche;c) tassi di attualizzazione “storici”, rappresentati dai tassi contrattuali al momen-

to della classificazione a deteriorata della posizione.

Per l’iscrizione delle partite incagliate si è inoltre verificata l’eventuale esistenza di posizioni che presentavano le seguenti caratteristiche:

a) crediti ceduti in regime di pro-soluto scaduti da oltre 270 giorni;b) anticipi, relativi ad operazioni pro-solvendo, che presentino le seguenti condi-

zioni:• non siano fronteggiati da crediti a scadere di valore superiore all’erogato;• esista almeno un credito scaduto da più di 270 giorni e il complesso dei crediti

scaduti, ivi compresi quelli scaduti da meno di 270 giorni, superi il 10% del monte crediti complessivo.

Va detto che tali posizioni sono state identificate dalla normativa come incagli og-gettivi.

Per le partite scadute, diverse da quelle risultanti in sofferenza, incagliate e ristrut-turate, relative ad operazioni in regime di pro-solvendo si è riscontrata per la loro rilevazione l’esistenza di entrambe le seguenti condizioni:- anticipi d’importo superiore ai crediti a scadere;- almeno un credito non onorato da più di 180 giorni unitamente alla rilevazione,

per la stessa posizione, di partite scadute, ivi comprese quelle scadute da meno di 180 giorni, di importo complessivo superiore al 5 % del montecrediti.

Si precisa che, come riconosciuto dalla normativa di vigilanza, le esposizioni per i cre-diti vantati verso controparti, classificate ai fini prudenziali nell’ambito delle “Am-

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35Nota integrativa

ministrazioni Centrali”, delle “Banche Centrali”, degli “Enti territoriali” e degli “Enti del settore pubblico”, non sono state considerate scadute qualora il debitore abbia effettuato il pagamento di almeno una posizione scaduta da oltre 90 giorni.

Con riferimento alle valutazioni collettive dei crediti in bonis si è proceduto:a) a segmentare il portafoglio crediti in bonis sulla base delle caratteristiche della

specifica tipologia di rischio del prodotto commerciale offerto alla controparte debitrice e della sua ubicazione territoriale;

b) stimare su base statistica la probabilità di passaggio a deterioramento (cosiddetti tassi di default) delle posizioni in bonis;

c) determinare i tassi di perdita in caso di insolvenza, su base storico-statistica, uti-lizzando un archivio di posizioni in deterioramento.

Va precisato che, rispetto all’ultimo bilancio chiuso al 31 dicembre 2010, si è provve-duto ad affinare in parte i criteri per la determinazione della ”collettiva”.Il conteggio della probabilità di passaggio a perdita delle posizioni “Loss given de-fault” è stato perfezionato considerando il rapporto tra le perdite contabilizzate, al netto di eventuali successive riprese di valore per incasso, e le esposizioni risultanti alla data di classificazione a deterioramento. Il periodo di rilevazione del fenomeno, pari a 10 semestri, è rimasto peraltro inalterato. In merito alla probabilità di perdita delle singole esposizioni “Probability default”, fermo restando il periodo di rilevazione pari a 16 trimestri, la clientela è stata seg-mentata, in modo più dettagliato rispetto al passato, per teste sulla base del ramo di attività economica e al suo interno per prodotto del servizio di factoring offerto.Per ogni segmento e per ciascuno dei 16 trimestri si è rilevata la probabilità di default in ragione del rapporto tra il numero delle posizioni passate a deterioramento in un certo trimestre rispetto al numero dei rapporti in bonis esistenti alla fine del trimestre precedente, facendone infine la media.Il valore della collettiva, calcolata sulla base dei criteri suindicati, è stato integrato, applicando a tutte le combinazioni, che non presentavano una valorizzazione della “probability default”, la percentuale risultante dal rapporto della collettiva così come sopra determinata e l’ammontare dell’investment, ricalcolando in tal modo il suo ammontare definitivo.

6.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti di reddito nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli interessi attivi dei crediti e dei titoli vengono allocati nella “voce interessi e

proventi assimilati”;b) Le perdite da impairment e le riprese di valore dei crediti e dei titoli vengono

allocate nella voce “rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”.

Sezione 10 – Attività materiali10.1 Criteri di classificazioneLa voce include beni di uso funzionale (arredi, mobili, impianti, hardware e autovet-ture).

10.2 Criteri di iscrizione e di cancellazioneLe attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene o al miglioramento della sua capacità produttiva. I costi di manutenzione ordi-naria sono rilevati a conto economico per competenza.

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36

Le attività materiali sono cancellate dal bilancio all’atto della loro dismissione ov-vero quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.

10.3 Criteri di valutazioneL’iscrizione in bilancio successiva a quella iniziale è effettuata al costo diminuito delle quote di ammortamento e delle eventuali perdite durevoli di valore. Gli ammorta-menti sono di durata pari alla vita utile dei beni. Se ricorrono evidenze sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test con la registrazione delle eventuali perdite di valore. Le successive riprese di va-lore non possono comunque eccedere l’ammontare delle perdite da impairment test in precedenza registrate.

10.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore

vengono allocate nella voce “rettifiche di valore nette su attività materiali”;b) I profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella

voce “utili/perdite da cessione di investimenti”.

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali12.1 Criteri di classificazioneLe voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività cor-renti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo. Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze tempo-ranee tassabili (passività differite).

12.2 Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazioneLe attività fiscali differite formano oggetto di rilevazione, conformemente al “balance sheet liability method”, soltanto a condizione che vi sia piena capienza di assorbi-mento delle differenze temporanee deducibili da parte dei redditi imponibili futuri, mentre le passività fiscali differite sono di regola contabilizzate se di importo signifi-cativo.

12.3 Criteri di valutazione delle componenti redditualiAttività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da ope-razioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al Patrimonio Netto; in questa fatti-specie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.

PassivoSezioni 1 – Debiti1.1 Criteri di classificazioneI debiti verso banche includono tutte le passività finanziarie, diverse dalle passività di negoziazione, che configurano le tipiche operazioni di provvista della Società.Nei debiti verso enti finanziari e clientela è compreso il valore del corrispettivo an-

Nota integrativa

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37Nota integrativa

cora da riconoscere al cedente nell’ambito di operazioni di cessione di crediti che presentano il requisito del trasferimento dei rischi e benefici nei riguardi della Società cessionaria.

1.2 Criteri di iscrizione e di cancellazione Le predette passività finanziarie sono iscritte all’atto del regolamento e per il loro valore corrente che di norma corrisponde, per i debiti verso banche, al valore riscos-so dalla Società e, per quelli verso enti finanziari e clientela, all’importo del debito, stante la durata a breve delle relative operazioni.Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti i relativi diritti contrattuali o sono estinte.

1.3 Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie rimangono iscritte per il loro valore incassato o per il valore originario del debito, stante la loro durata a breve.

1.4 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiL’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli interessi passivi vengono allocati nella voce “interessi passivi e oneri assimi-

lati”.

Sezione 2 – Titoli in circolazione2.1 Criteri di classificazioneI titoli in circolazione includono le passività finanziarie di debito, diverse da quelle di negoziazione, che rappresentano strumenti di provvista per la Società.

2.2 Criteri di iscrizione e di cancellazione Le predette passività finanziarie vengono iscritte all’atto dell’emissione secondo il principio della data di regolamento.La loro contabilizzazione iniziale avviene al fair value, che corrisponde al valore dei fondi raccolti, stante anche la durata di regola a breve dei titoli emessi. La cancellazione avviene all’atto della scadenza dei diritti contrattuali o alla loro estinzione.

2.3 Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie vengono valutate se-condo il principio del costo ammortizzato.Qualora il conteggio del costo ammortizzato abbia determinato valori assimilabili a quello incassato, stante anche la durata di regola a breve del debito, le passività finan-ziarie sono state iscritte per il valore riscosso.

2.4 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiL’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli interessi passivi vengono allocati nella voce “interessi passivi e oneri assimi-

lati”.

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale10.1 Criteri di classificazioneRiflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corri-

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38 Nota integrativa

spondere al momento della risoluzione del rapporto di lavoro.

10.2 Criteri di valutazioneIn base a quanto previsto dalla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Finanziaria 2007), dal 1° gennaio 2007 ciascun lavoratore dipendente è stato chiamato a scegliere di destinare il proprio TFR maturando alle norme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per i lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti (dunque è esclusa la società Aosta Factor), il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Sta-to. I dipendenti sono stati chiamati ad esprimere la propria scelta entro il 30 giugno 2007 (per chi era già in servizio al 1° gennaio 2007), ovvero entro sei mesi dall’assun-zione (se avvenuta successivamente al 1° gennaio 2007). Alla luce di queste nuove disposizioni, gli organismi preposti all’analisi tecnica e giu-ridica dell’argomento hanno stabilito che il TFR maturato dall’ 1.01.07 destinato al Fondo di Tesoreria dell’INPS e quello destinato alla Previdenza Complementare siano da considerarsi come un piano a contribuzione definita e quindi non più oggetto di valutazione attuariale. Tale impostazione riguarda le aziende con media dei dipen-denti dell’anno 2006 superiore a 50 in quanto le altre (come la società Aosta Factor), in caso di scelta del dipendente di tenere il TFR maturando in azienda, continuano effettivamente a mantenere il TFR presso il proprio fondo. Il TFR maturato al 31 dicembre 2006 permane invece come piano a prestazione de-finita ovvero una obbligazione a benefici definiti e pertanto in osservanza ai criteri dettati dallo IAS 19 si è proceduto alla determinazione del valore dell’obbligazione proiettando al futuro, sulla base di ipotesi attuariali, l’ammontare già maturato per stimare l’importo da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e procedendo successivamente alla sua attualizzazione. La determinazione è stata condotta sviluppando la quota di obbligazioni maturate alla data della valutazione nonché le ulteriori quote maturande, nel caso di scelta del dipendente di tenere il TFR maturando in azienda, per effetto dei futuri accantona-menti dovuti per la prosecuzione del rapporto di lavoro.Il piano di sviluppo è stato effettuato mediante la proiezione del valore maturato delle posizioni dei singoli dipendenti alla data di presunta risoluzione del rapporto tenendo conto di parametri demografici, economici e finanziari riguardanti la loro posizione lavorativa.Il valore futuro così ottenuto è stato attualizzato secondo una struttura di tassi in grado di conciliare una logica di corrispondenza fra la scadenza delle uscite e i fattori di sconto da applicare alle stesse.Le prestazioni attualizzate sono state infine riproporzionate in base all’anzianità matu-rata alla data della valutazione rispetto all’anzianità complessiva stimata al momento aleatorio della liquidazione.L’analisi attuariale è stata svolta mediante un incarico assegnato ad un attuario di fiducia.

10.3 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato: a) Gli accantonamenti maturati a fronte del Fondo di trattamento di fine rapporto

del personale sono stati imputati a conto economico nelle spese amministrative;b) Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali

sono state contabilizzate in contropartita del conto economico nelle spese ammi-nistrative.

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39Nota integrativa

Sezione 11 – Fondi per rischi ed oneri 11.1 Criteri di classificazioneI fondi rischi ed oneri esprimono passività certe e probabili, di cui è incerto l’ammon-tare o il tempo dell’assolvimento.

11.2 Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazioneIl Fondo viene cancellato in caso di utilizzo o qualora vengano a mancare le condi-zioni per il suo mantenimento.

11.3 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiL’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:

a) Gli accantonamenti a fronte dei fondi per rischi ed oneri vengono allocati nella voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”.

Operazioni in valutaNel corso del 2011 non sono state effettuate operazioni della presente fattispecie.

Criteri di classificazione Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e passività denominate in

valute diverse dall’Euro.

Criteri di iscrizione e cancellazione Le predette attività e passività in valuta sono inizialmente convertite in euro se-

condo il tasso di cambio a pronti alla data di ciascuna operazione.

Criteri di valutazione Alla data di riferimento della situazione contabile la conversione delle attività e

passività in valuta viene effettuata in base ai tassi di cambio a pronti a quella data.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le operazioni in valuta diverse dall’Euro sono peraltro marginali rispetto all’attività

complessiva; inoltre un’operazione di impiego in divisa estera è di norma fronteg-giata da una provvista in pari valuta, non generando pertanto le condizioni per un rischio sui cambi. Le eventuali differenze di cambio, peraltro marginali, sono rile-vate nella voce del conto economico “risultato netto dell’attività di negoziazione”.

Contabilizzazione dei proventi e degli oneri I proventi e gli oneri per interessi ed altri componenti reddituali assimilati, che non

concorrono alla determinazione del costo ammortizzato stante la natura a breve del credito, sono contabilizzati secondo il principio di competenza temporale.

I proventi per commissioni riferite alle cessioni di crediti con scadenza a breve ter-mine, volte a remunerare in modo differenziato prestazioni di servizio ed eventuale assunzioni del rischio di insolvenza sono contabilizzati applicando il principio sta-bilito dallo IAS 18, ripartendo temporalmente il loro valore in ragione della durata media delle scadenze dei crediti.

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40 Nota integrativa

A.3 - Informativa sul fair value

Nel corso del 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 7 introducendo una serie di modifiche volte a dare adeguata risposta alle esigenze di maggiore trasparenza suscitate dalla crisi finanziaria e connesse con l’elevata incertezza dei prezzi espressi dal mercato.

Al riguardo sono stati istituiti tre livelli di fair value e più precisamente:livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendo-

no a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendo-no a riferimento parametri non osservabili sul mercato.

I debiti finanziari e i titoli in circolazione, quest’ultimi rappresentati da polizze di cre-dito, assumono anch’essi la caratteristica di passività a breve termine, il cui fair value corrisponde al valore delle somme o dei fondi riscossi dalla Società.

Dette partite sono collocate in via gerarchica al terzo livello in quanto esse sono re-golate da accordi contrattuali di natura privatistica di volta in volta convenuti con le rispettive controparti e pertanto non trovano riscontro in quotazioni o in parametri osservabili sul mercato.

Va infine dichiarato che nell’esercizio l’operatività della Società non è stata interes-sata dalle seguenti fattispecie, vale a dire:• l’esistenza di attività immateriali, di avviamenti e partecipazioni per la cui valuta-

zione si renda necessaria la validazione di una procedura di impairment test;• la presenza di titoli di capitale classificati come disponibili per la vendita per i quali

si rendano necessarie informazioni ampie e precise sui criteri utilizzati per la loro valutazione; in tale fattispecie l’unica posizione è rappresentata dalla partecipazio-ne indicata nella sezione 4 dell’attivo, i cui criteri di iscrizione sono ben specificati nella sezione 4 delle Politiche contabili;

• l’esistenza di passività finanziarie, per le quali non siano state rispettate le clausole contrattuali che determinano la perdita del beneficio del termine, ovvero la rine-goziazione di debiti finanziari.

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli.La consistenza dell’attivo patrimoniale è sostanzialmente costituito da crediti relativi ad erogazioni effettuate alla clientela nell’ambito di operazioni di factoring.Non esistono pertanto attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione, da valutare al fair value, ovvero derivati di copertura.Il bilancio presenta unicamente una posizione, peraltro di valore marginale, di un’at-tività finanziaria disponibile per la vendita, come meglio dettagliato nella successiva sezione 4.Per quanto sopra non sono avvenuti trasferimenti tra portafogli che hanno determi-nato effetti sulla redditività complessiva.

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41Nota integrativa

A.3.2 Gerarchia del fair value.A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale

1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – –

2 Attività finanziarie valutate al fair value – – – –

3 Attività finanziarie disponibili per la vendita – – 20.000 20.000

4 Derivati di copertura – – – –

Totale – – 20.000 20.000

1 Passività finanziarie detenute per la negoziazione – – – –

2 Passività finanziarie valutate al fair value – – – –

3 Derivati di copertura – – – –

Totale – – – –

A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3

Non si sono verificate movimentazioni nel corso dell’esercizio.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale

attivoSezione 1 – Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”La sezione ammonta complessivamente a Euro 1.493 rispetto al valore di Euro 1.805 in essere al 31.12.2010.

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”

Voci/ValoriTotale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito1.1 Titoli strutturati1.2 Altri titoli di debito

–––

–––

–––

–––

–––

–––

2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. – – 20.000 – – 20.000

3. Finanziamenti – – – – – –

Totale – – 20.000 – – 20.000

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Attività finanziarie

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Enti finanziarie) Altri emittenti

–––

20.000–

–––

20.000–

Totale 20.000 20.000

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42 Nota integrativa

4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

L’importo è relativo a una partecipazione di minoranza, quale socio sovventore, della società non controllata Valfidi s.c.c. - Aosta e risulta invariato rispetto all’esercizio precedente.

Sezione 6 – Crediti - Voce 606. 1 – Crediti verso banche

ComposizioneTotale

31-12-2011Totale

31-12-2010

1. Depositi e conti correnti 3.668.587 864.900

2.2.12.22.3

2.4

FinanziamentiPronti contro termineLeasing finanziarioFactoring- pro-solvendo- pro-solutoAltri finanziamenti

–––

14.949.639––

–––

–––

3. Titoli di debito- titoli strutturali- altri titoli di debito

––

––

4. Altre attività – –

Totale (valore di bilancio) 18.618.226 864.900

Totale (fair value) 18.618.226 864.900

La tabella evidenzia un’esposizione per una operazione di factoring perfezionata con una importante banca.L’ammontare di Euro 3.668.587 rappresenta la giacenza occasionale e temporanea presso Istituti di Credito originata da incassi ricevuti a fine anno.

6.2 – Crediti verso enti finanziari

ComposizioneTotale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1.1.11.21.3

1.4

FinanziamentiPronti contro termineLeasing finanziarioFactoring- pro-solvendo- pro-solutoAltri finanziamenti

––

12.222.6661.509.158

56.637

––

–––

––

14.352.999–

366.017

––

–––

2. Titoli di debito- titoli strutturali- altri titoli di debito

––

––

––

––

3. Altre attività – – – –

Totale (valore di bilancio) 13.788.461 – 14.692.016 –

Totale (fair value) 13.788.461 – 14.692.016 –

La voce altri finanziamenti è determinata da crediti verso enti finanziari inerenti ad operazioni di factoring in pool, di cui Euro 16.811 sono relativi a fatture da emettere. La voce “Finanziamenti-factoring pro solvendo” comprende un importo di Euro 3.142.191 verso una Società finanziaria non soggetta a vigilanza.Nella determinazione del rischio di credito detta controparte è stata opportunamente collocata e ponderata nelle posizioni di rischio verso imprese.

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43Nota integrativa

6.3 – Crediti verso clientela

ComposizioneTotale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Leasing finanziario di cui: senza opzione finale d’acquisto

––

––

––

––

2. Factoring- pro-solvendo- pro-soluto

94.857.46319.007.529

3.446.973–

73.770.1137.568.317

3.577.165–

3. Credito al consumo – – – –

4. Carte di credito – – – –

5.Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestali – – – –

6.Altri finanziamentidi cui: da escussione di garanziee impegni

6.095.709

11.431.910

7. Titoli di debito- titoli strutturati- altri titoli di debito

––

––

––

––

8. Altre attività 272.573 – 123.620 –

Totale (valore di bilancio) 120.233.274 3.446.973 92.893.960 3.577.165

Totale (fair value) 120.233.274 3.446.973 92.893.960 3.577.165

La voce “Altri finanziamenti” comprende l’importo di Euro 6.038.791 costituito da anticipazioni concesse a fronte di cessione di crediti non disciplinate dalla Legge 52.La voce altre attività per l’ammontare di Euro 272.573 rappresenta i saldi a credito dei c/c postali.

Il totale complessivo dei crediti verso clientela ammonta pertanto ad Euro 123.680.247.

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44 Nota integrativa

6.4

– C

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14.9

49.6

3914

.949

.639

12.2

20.3

7812

.034

.427

97.1

23.0

2896

.618

.025

––

14.3

25.9

9914

.321

.843

69.5

24.4

2269

.322

.324

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49.6

3912

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.378

12.0

34.4

2790

.267

.519

90.0

09.1

44–

–14

.325

.999

14.3

21.8

4362

.349

.619

62.3

49.6

19

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14

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Page 46: Bilancio 2011 - Aosta Factor · 7 Tabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2010 Anno 2011 Scostamento 2010/2011 I Trimestre 98.411 97.685

45Nota integrativa

Sezione 10 – Attività materiali - Voce 10010.1 Composizione della voce 100 “Attività materiali”

Voci/Valutazione

Totale 31-12-2011

Totale 31-12-2010

Attività valutate al costo

Attività valutate

al fair value o rivalutate

Attività valutate al costo

Attività valutate

al fair value o rivalutate

1.1.1.

1.2.

Attività ad uso funzionaledi proprietà:a) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altriacquisite in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

48.915––

1.80645.4201.689

––––––

––––––––––––

79.661––

2.20275.2822.177

––––––

––––––––––––

Totale 1 48.915 – 79.661 –

2.2.1.2.2.2.3.

Attività riferibili al leasing finanziarioBeni inoptatiBeni ritirati a seguito di risoluzionealtri beni

––––

––––

––––

––––

Totale 2 – – – –

3. Attività detenute a scopo di investimentodi cui: concesse in leasing operativo

––

––

––

––

Totale 3 – – – –

Totale 1+2+3 48.915 – 79.661 –

Totale (attività al costo e rivalutate) 48.915 – 79.661 –

Page 47: Bilancio 2011 - Aosta Factor · 7 Tabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2010 Anno 2011 Scostamento 2010/2011 I Trimestre 98.411 97.685

46

10.2 Attività materiali: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili strumentali Altri Totale

A. Esistenze iniziali – – 2.202 75.282 2.177 79.661

B.B.1.B.2.B.3.

B.4.

AumentiAcquistiRiprese di valoreVariazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economicoAltre variazioni

–––

–––

–––

–––

–––

–––

480480

–––

9191

–––

571571

–––

C.C.1.C.2.C.3.

C.4.

C.5.

DiminuizioniVenditeAmmortamentiRettifiche di valore da deterioramento imputate a a) patrimonio netto b) conto economicoVariazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economicoAltre variazioni

–––

––

–––

–––

––

–––

–396–

–396

––

–––

–30.342–

–30.342

––

–––

–579–

–579

––

–––

–31.317–

–31.317

––

–––

D. Rimanenze finali – – 1.806 45.420 1.689 48.915

I beni classificati nelle attività “strumentali” si riferiscono ad autoveicoli e ad har-dware.

Sezione 12 – Attività fiscali e Passività fiscali 12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”

Denominazioni Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Attività fiscali correntiAtività fiscali anticipate-Contropartita del conto economico

948.8902.464.853

1.012.7452.568.164

Totale 3.413.743 3.580.909

La voce ‘attività fiscali correnti’ è composta da crediti verso Erario per acconti IRES per Euro 840.343 e per acconti IRAP per Euro 74.083, da un credito per Euro 24.236 relativo al rimborso chiesto per la parziale deducibilità IRAP ai fini delle imposte sui redditi (art.6, comma 2 e 3 Decreto Legge 29/11/2008 n° 185) e da crediti verso erario per ritenute su interessi subite per Euro 10.228.

12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”

Denominazioni Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Passività fiscali correntiPassività fiscali differite-Contropartita del conto economico

245.898783.852

73.329783.831

Totale 1.029.750 857.160

La voce “Passività fiscali correnti” è costituita da imposte correnti di competenza dell’esercizio e più precisamente: Ires per Euro 83.066, importo già al netto del recu-pero della perdita fiscale pregressa, ed Irap per Euro 162.832.

Nota integrativa

Page 48: Bilancio 2011 - Aosta Factor · 7 Tabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2010 Anno 2011 Scostamento 2010/2011 I Trimestre 98.411 97.685

47Nota integrativa

12.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del Conto Economico)

Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

1 Esistenze iniziali 2.568.164 2.083.422

22.1.

a)b)c)d)

2.2.2.3.

AumentiImposte anticipate rilevate nell’eserciziorelative a precedenti esercizidovute al mutamento di criteri contabiliriprese di valorealtreNuove imposte o incrementi di aliquote fiscaliAltri aumenti

448.817448.817

3.578––

445.239––

670.563670.563

–––

670.563––

33.1a)b)c)

3.2.3.3.

DiminuzioniImposte anticipate annullate nell’eserciziorigirisvalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilitàdovute al mutamento di criteri contabiliRiduzioni di aliquote fiscaliAltre diminuzioni

552.128552.128552.128

––––

185.821185.821185.821

––––

4 Importo finale 2.464.853 2.568.164

La voce si incrementa per Euro 445.239 per nuove imposte anticipate sorte per ef-fetto di rettifiche di valore su crediti e di accantonamenti a fondi rischi assoggettate a tassazione, oltre all’importo di Euro 3.578 per l’adeguamento del saldo delle impo-ste anticipate riferito al precedente esercizio.L’ammontare delle diminuzioni delle imposte anticipate dell’esercizio è costituito principalmente per Euro 218.966 dal recupero a tassazione di imposte relative a ret-tifiche di valore su crediti e ad accantonamenti per fondi rischi di precedenti esercizi e per Euro 332.263 dalla parziale riportabilità del valore della perdita del precedente esercizio a deduzione del reddito imponibile.

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48 Nota integrativa

Attività fiscali anticipate - ripartizione temporale deducibilità fiscale.

Le attività fiscali anticipate rivenienti da rettifiche di valore tassate si ripartiscono temporalmente nel seguente modo:

Anno ires

2012 167.444

2013 167.444

2014 167.444

2015 167.444

2016 167.444

2017 167.444

2018-2020 470.042

oltre 2020 626.886

Totale 2.101.592

Al totale vanno aggiunti i seguenti importi per attività fiscali anticipate rivenienti da:

perdita fiscale - Ires 341.878

Accantonamento fondi rischi ed oneri - Ires 21.383

Altre - Ires –

Altre - Irap –

Totale 363.261

Totale generale 2.464.853

Va precisato che non si è ritenuto raccomandabile convertire in credito d’imposta, ai sensi della Legge 26 febbraio 2011 n. 2, le attività per imposte anticipate in quan-to l’importo convertibile, quantificato in Euro 103 mila, appare contenuto rispetto all’ammontare dei crediti verso Erario vantati dalla Società (cfr sez. 12.1), tenuto anche conto del divieto di poter dedurre dal reddito imponibile le eventuali somme convertite.

12.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del Conto Economico)

Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

1 Esistenze iniziali 783.831 783.648

22.1.

a)b)c)

2.2.2.3.

AumentiImposte differite rilevate nell’eserciziorelative a precedenti esercizidovute al mutamento di criteri contabilialtreNuove imposte o incrementi di aliquote fiscaliAltri aumenti

1.570–––––

1.570

212212212

––––

33.1a)b)c)

3.2.3.3.

DiminuzioniImposte differite annullate nell’eserciziorigiridovute al mutamento di criteri contabilialtreRiduzioni di aliquote fiscaliAltre diminuzioni

1.549–––––

1.549

292929

––––

4 importo finale 783.852 783.831

Page 50: Bilancio 2011 - Aosta Factor · 7 Tabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2010 Anno 2011 Scostamento 2010/2011 I Trimestre 98.411 97.685

49Nota integrativa

Sezione 14 – Altre attività - Voce 14014.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”

Voci/Valori Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Diversi per accrediti da ricevere 365 365

Dipendenti c/anticipi per spese viaggi 1.904 2.280

Clienti per beni e servizi – 19.077

Crediri verso erario per Imposte di bollo 9.726 9.612

Depositi cauzionali 2.514 355

Fornitori di beni e servizi 38.691 7.729

Partite in corso di lavorazione 7 7

Risconti non ricondotti 17.626 24.800

Totale 70.833 64.225

La voce “risconti non ricondotti” è determinata dai seguenti costi di competenza dell’esercizio 2011: affitto e spese condominiali per Euro 1.631, spese per assicurazioni per Euro 10.511, contributi associativi per Euro 5.027 e tasse automobilistiche per Euro 457.

Passivo e Patrimonio nettoSezione 1 – Debiti - Voce 10 1.1 Debiti

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

verso banche

verso enti finanziari

verso clientela

verso banche

verso enti finanziari

verso clientela

1. Finanziamenti1.1 pronti contro termine1.2 altri finanziamenti

42.259.835–

42.259.835

–––

–––

29.182.507–

29.182.507

–––

–––

2. Altri debiti 17.151 30.062 1.027.022 6.924 49.305 –

Totale 42.276.986 30.062 1.027.022 29.189.431 49.305 –

Fair Value 42.276.986 30.062 1.027.022 29.189.431 49.305 –

Il totale complessivo della voce ammonta pertanto ad Euro 43.334.070.L’incremento rispetto al valore dell’esercizio 2010 è correlato al significativo aumen-to degli impieghi per factoring.

Il debito verso banche si riferisce a:Forma tecnica importo

Esposizioni in c/c a vista 735.066

Anticipi effetti salvo buon fine 4.469.289

Denaro caldo ricevuto salvo revoca da restituire entro 48 ore 7.000.000

Denaro caldo a scadenza 30.000.000

Ratei passivi su denaro caldo 55.480

Fatture da ricevere 17.151

Totale 42.276.986

I debiti verso enti finanziari si riferiscono a debiti per forniture, di cui Euro 26.687 verso Società collegate.I debiti verso clientela si riferiscono a corrispettivi ancora da regolare per crediti ceduti in regime di pro soluto.

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50 Nota integrativa

Sezione 2 – Titoli in circolazione - Voce 20 2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Valore bilancio

Fair value Valore bilancio

Fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1 Titoli- Obbligazioni: - strutturate - altre- Altri titoli: - strutturati - altri

–––

87.888.311–

87.888.311

––––––

––––––

–––

87.888.311–

87.888.311

–––

58.598.808–

58.598.808

––––––

––––––

–––

58.598.808–

58.598.808

Totale 87.888.311 – – 87.888.311 58.598.808 – – 58.598.808

La voce “Altri titoli – altri” rappresenta finanziamenti ricevuti, esclusivamente dalla Capogruppo Finaosta SpA, mediante l’emissione di polizze di credito commerciale.L’importo di Euro 87.888.311 è costituito dal valore delle polizze di credito commer-ciale emesse di Euro 87.993.418 al netto del risconto di Euro 105.107.Anche in questo caso l’incremento significativo rispetto al passato esercizio è motiva-to dalla positiva dinamica degli impieghi tipici. Il relativo “fair value” è stato iscritto nella colonna “livello 3” in quanto l’emissione è avvenuta sulla base di accordi contrattuali specifici con la Capogruppo e le polizze non sono rinegoziabili sul mercato.

Sezione 7 – Passività fiscali - Voce 70Per il contenuto della presente voce ‘Passività fiscali correnti’ si rimanda a quanto riportato nella voce 120 dell’attivo “Attività fiscali correnti e anticipate”

Sezione 9 – Altre passività - Voce 909.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”

Voci/valori Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

Debiti verso Erario 71.410 60.639

Debiti verso il Personale 89.341 100.633

Debiti verso Enti previdenziali 70.369 77.024

Debiti verso Fornitori 215.146 336.636

Debiti per incassi in corso di lavorazione 368.706 34.094

Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria 138.793 21.332

Altre partite 60.010 56.234

Totale 1.013.775 686.592

La voce “Debiti per incassi in corso di lavorazione” in particolare si compone:• Euro368.611perrimessedirettericevutemanonancoraimputateallepertinenti

partite;• Euro95pereffettiincorsodiaccredito.

La voce altre partite è composta da Euro 5.183 per partite varie da liquidare e da Euro 54.827 per debiti a vista verso clientela (saldi transitori a credito del cliente).

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51Nota integrativa

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 10010.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

A Esistenze iniziali 187.165 180.653

BB.1B.2

AumentiAccantonamento dell’esercizioAltre variazioni in aumento

9.2016.0193.182

6.5124.8591.653

C.C.1C.2

DiminuzioniLiquidazioni effettuateAltre variazioni in diminuzione

97.19794.5822.615

–––

D Rimanenze finali 99.169 187.165La voce si incrementa per Euro 6.019 per l’adeguamento della componente del va-lore attuale medio delle prestazioni (Current service cost) e per Euro 3.182 per l’ag-giornamento dell’onere figurativo riferito all’eventuale finanziamento della passività (Interest cost).Le diminuzioni si riferiscono a liquidazioni avvenute nel corso dell’esercizio e all’utile attuariale originato per effetto di una minore valutazione attuale rispetto a quella esistente al termine dell’esercizio precedente, importo, quest’ultimo, imputato diret-tamente a conto economico anche in ragione del suo modesto valore.

Sezione 11 – Fondi per rischi ed oneri - Voce 11011.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi ed oneri”

Voci Valori Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

1 Fondi di quiescenza aziendali – –

2.2.12.22.3

Altri fondi per rischi ed onericontroversie legalioneri per il personalealtri

77.75777.757

––

223.950223.950

––

Totale 77.757 223.950

Il fondo in oggetto è stimato per far fronte ai potenziali oneri connessi con le cause in atto ed ammonta ad euro 80.000 al lordo dell’attualizzazione prevista dalle norme IAS calcolata con ipotesi di utilizzo al 31/12/12.

11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi ed oneri”

Fondi di quiescenza

Altri fondi Totale

A Esistenze iniziali – 223.950 223.950

BB.1B.2B.3B.4

AumentiAccantonamenti dell’esercizioVariazioni dovute al passare del tempoVariazioni dovute a modifiche del tasso di scontoAltre variazioni in aumento

–––––

124.207124.207

–––

124.207124.207

–––

CC.1C.2C.3

DiminuzioniUilizzo nell’esercizioVariazioni dovute a modifiche del tasso di scontoAltre variazioni in diminuzione

––––

(270.400)(270.400)

––

(270.400)(270.400)

––

D. Rimanenze finali – 77.757 77.757

Le diminuzioni si riferiscono all’estinzione di accantonamenti per Euro 150.000, es-sendo cessati i relativi rischi che li avevano originati, e ad utilizzi per Euro 120.400 per fondi di pari importo costituiti nel corso di questo esercizio.

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52 Nota integrativa

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 17012.1 Composizione della voce 120 “Capitale”

Tipologie importo

1.1.1.1.2.

Capitale:azioni ordinariealtre azioni

14.993.000–

12.5 Composizione e variazioni della voce 160 “Riserve”

Legale straordinaria Riserva FtaAltre

(iAs-Post 2004)Totale

A Esistenze iniziali 690.000 10.284.808 2.480.959 (917.086) 12.538.681

B.B.1.B.2.

AumentiAttribuzioni di utiliAltre variazioni

––

––

––

––

––

C. C.1.

C.2

DiminuzioniUtilizzi- copertura perdite- distribuzione- trasferimento a capitaleAltre variazioni

––––

(1.882.737)–––

––––

333.286–––

(1.549.451)–––

D. Rimanenze finali 690.000 8.402.071 2.480.959 (583.800) 10.989.230

La riserva straordinaria risulta indisponibile per l’ammontare di Euro 2.464.853 cor-rispondente al valore del credito per imposte anticipate, come risulta dalla voce 120.b dell’attivo.

Voci di bilancioimporto

al 31-12-2011Utile d’esercizio

Quota disponibile

Possiblità di utilizzo

Capitale 14.993.000 – – –

Riserve di utiliRiserva legaleRiseva straordinariaRiserve IAS

690.0008.402.0711.897.159

20.000196.856

–6.134.074

BA, B, C

B

Totale 25.982.230 216.856 6.134.074

Legenda:A = possibilità utilizzo per aumento capitaleB = possibilità utilizzo per copertura perditeC = possibilità utilizzo per distribuzione ai soci

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53Nota integrativa

Parte C – Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Interessi - Voci 10 e 201.1 Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”

Voci/Forme tecnicheTitoli

di debito

FinanziamentiAltre

operazioniTotale

31-12-2011Totale

31-12-2010

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – – –

2. Attività finanziarie valutate al fair value – – – – –

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita – – – – –

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – – – – –

5.5.15.25.3

CreditiCrediti verso bancheCrediti verso enti finanziariCrediti verso clientela

–––

98.173923.542

3.348.582

–––

98.173923.542

3.348.582

5.672544.544

2.343.400

6. Altre attività X X 13 13 –

7. Derivati di copertura X X – – –

Totale – 4.370.297 13 4.370.310 2.893.616

1.3 Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”

Voci/Forme tecniche Debiti TitoliAltre

passivitàTotale

31-12-2011Totale

31-12-2010

1. Debiti verso banche 428.121 X – 428.121 116.536

2. Debiti verso enti finanziari – X – – –

3. Debiti verso clientela – X – – –

4. Titoli in circolazione X 1.008.689 – 1.008.689 414.342

5.Passività finanziarie di negoziazione – – – – –

6.Passività finanziarie valutate in fair value – – – – –

7. Altre passività X X – – 1.195

8. Derivati di copertura X X – – –

Totale 428.121 1.008.689 – 1.436.810 532.073

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54 Nota integrativa

Sezione 2 – Commissioni - Voci 30 e 402.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive”

Dettaglio Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

1. Operazioni di leasing finanziario – –

2. Operazioni di factoring 1.696.013 1.400.956

3. Credito al consumo – –

4. Attività di merchant banking – –

5. Garanzie rilasciate – –

6. Servizi di:– gestione fondi per conto terzi– intermediazione in cambi– distribuzione prodotti– altri

––––

––––

7. Servizi di incasso e pagamento – –

8. servicing in operazioni di cartolarizzazione – –

9. altre commissioni: 218.248 148.231

Totale 1.914.261 1.549.187

2.2 Composizione della voce 40 “commissioni passive”Dettaglio settori Totale 31-12-2011 Totale 31-12-2010

1. Garanzie ricevute – –

2. Distribuzione di servizi da terzi – –

3. Servizi di incasso e pagamento – –

4.4.14.24.3

Altre commissionioperazioni di leasingoperazioni di factoringaltre

124.185–

79.08645.099

106.264–

59.93846.326

Totale 124.185 106.264

La voce “altre” è composta da spese e commissioni bancarie e postali per Euro 36.066 e da spese per informazioni commerciali per Euro 9.033. Come nella tabella precedente si è provveduto a modificare la tabella anche per l’anno 2010.

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55Nota integrativa

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore netto per deterioramento - Voce 1008.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”

Voci/Rettifiche Rettifiche di valore Riprese di valore Totale

31-12-2011Totale

31-12-2010Specifiche Di portafoglio Specifiche Di portafoglio

1. Crediti verso banche- per leasing- per factoring- altri crediti

––––

––––

––––

––––

––––

––––

2. Crediti verso enti finanziari- per leasing- per factoring- altri crediti

––––

––––

––––

––––

––––

99.315–

99.315–

3. Crediti verso clientela- per leasing- per factoring- per credito al consumo- altri crediti

(2.624.510)–

(2.624.510)––

–––

557.640–

557.640––

215.063–

215.063––

(1.851.807)–

(1.851.807)––

(3.520.008)–

(3.520.008)––

Totale (2.624.510) – 557.640 215.063 (1.851.807) (3.420.693)

Le riprese di valore specifiche sono così ripartite: euro 259.229 per riprese di valore da attualizzazione di posizioni deteriorate a seguito di incremento delle relative retti-fiche dirette, euro 194.593 per riprese da valutazione a seguito di incassi su posizioni rettificate ed euro 103.818 per riprese da incasso su posizioni passate a perdita nei precedenti esercizi.

Sezione 9 – Spese Amministrative - Voce 1109.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”

Voci/Settori Totale 31-12-2011

Totale 31-12-2010

1. Personale dipendente

a) salari e stipendi 690.857 688.774

b) oneri sociali 198.450 194.473

c) indennità di fine rapporto – –

d) spese previdenziali – –

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 43.335 50.995

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti

––––

––––

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti

17.88517.885

27.38127.381

h) altre spese 46.683 48.487

2. Altro personale in attività 98.053 59.072

3. Amministratori e sindaci 147.268 142.911

4. Personale collocato a riposo – –

5. Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso le altre aziende – –

6. Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società – –

Totale 1.242.531 1.212.093

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56

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria.

Totale 2011 Totale 2010

Personale dipendentea) dirigentib) quadri c) restante personale dipendente

11146

11146

Altro personale – –

Totale 11 11

9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”

Tipologia di spesa/settori Totale 31/12/2011

Totale 31-12-2010

- Compensi professionali 83.098 79.712

- Noleggio e manutenzione apparecchiature 217 112

- Noleggio e manutenzione EDP 19.693 21.274

- Spese di manutenzione beni materiali 192 203

- Spese di spedizione documenti 1.452 1.030

- Spese per premi di assicurazione 18.681 18.103

- Oneri per imposte indirette e tasse 204.699 220.467

- Oneri per affitti passivi 109.280 114.006

- Oneri per utenze e gestione immobili 3.213 1.873

- Noleggio e spese di gestione autoveicoli 26.130 17.867

- Spese telefoniche 15.630 13.708

- Spese postali e telex 13.985 11.093

- Altri oneri amministrativi 618.653 685.616

Totale 1.114.923 1.185.064

Gli “Altri oneri amministrativi” sono costituiti in prevalenza dal compenso per i servizi ricevuti in outsourcing.

Nota integrativa

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57

Sezione 10 - Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 12010.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche di valore nette su attività materiali”

Voci/Rettifiche e riprese di valoreAmmortamento

(a)

Rettifiche di valore per

deterioramento(b)

Ripresedi valore

(c)

Risultatonetto

(a+b-c)

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri

(31.317)––

(396)(30.342)

(579)––––––

––––––––––––

––––––––––––

(31.317)––

(396)(30.342)

(579)––––––

2. Attività riferibili al leasing finanziario – – – –

3. Attività detenute a scopo di investimento – – – –

Totale (31.317) – – (31.317)

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 15013.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”

Accantonamenti utilizziRiattribuzioni di eccedenze

Totale 2011

Totale 2010

1. Accantonamenti al fondo quiescenza – – X – –

2. Accantonamenti ad altri fondi per rischi ed oneri:a) controversie legalib) oneri per il personalec) altri

(124.207)(124.207)

––

(120.400)(120.400)

––

270.400270.400

––

25.79325.793

––

19.52619.526

––

Totale (124.207) (120.400) 270.400 25.793 19.526

Nota integrativa

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58 Nota integrativa

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione - Voce 16014.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi di gestione “

Totale 31-12-2011

Totale 31-12-2010

Recuperi di imposte 10.009 9.159

Altri 54.672 37.946

Totale 64.681 47.105

La voce “altri” in particolare è composta da ricavi da prestazioni di servizi per Euro 4.000, recupero spese viaggi dipendenti per Euro 2.329, abbuoni e sconti attivi per Euro 29, sopravvenienze attive per Euro 5.195, rappresentate essenzialmente da mag-giori fatturazioni da ricevere stimate nel precedente esercizio e non avvenute, e plu-svalenze su incassi di crediti acquistati non al nominale per Euro 43.119.

14.2 Composizione della voce 160 “ Altri oneri di gestione”

Totale 31-12-2011

Totale 31-12-2010

Altri (6.632) (6.538)

Totale (6.632) (6.538)

La voce in particolare è composta da abbuoni e sconti passivi per Euro 6 e sopravve-nienze passive per Euro 6.626.

Sezione 16 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 18016.1 – Composizione della voce 180 “Utili (perdite) da cessione di investimenti”

VociTotale

31-12-2011Totale

31-12-2010

1. Immobili1.1 Utili da cessione1.2 Perdite da cessione

––

––

2. Altre attività2.1 Utili da cessione2.2 Perdite da cessione

–––

9.9039.903

Risultato netto – 9.903

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59Nota integrativa

Sezione 17 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 19017.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”

2011 2010

1. Imposte correnti 245.898 73.329

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 754 (6.960)

3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio – –

4. Variazione delle imposte anticipate 103.311 (484.742)

5. Variazione delle imposte differite 21 183

Imposte di competenza dell’esercizio 349.984 (418.190)

Le imposte correnti sono costituite da Ires per Euro 83.066 e da IRAP per Euro 162.832 di competenza dell’esercizio.Le variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi si riferiscono a maggiori imposte per Irap versate rispetto a quanto stimato nel bilancio dell’anno scorso.La variazione delle imposte anticipate è determinata da aumenti per Euro 219.865 per il recupero a tassazione di imposte pagate in precedenti esercizi e per Euro 332.263 per il riporto in deduzione dal reddito imponibile delle perdite fiscali pregresse e da decrementi per Euro 445.239 per nuove imposte anticipate, oltre ad Euro 3.578 per adeguamenti riferiti a precedenti esercizi.Per la determinazione dell’IRAP è stata applicata l’aliquota ordinaria, incrementata in corso d’anno dal 3,90% al 4,65%, non essendo in vigore, per l’anno d’imposta 2011, alcuna agevolazione per le banche e per gli intermediari finanziari.

17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES Aliquote IRAP Aliquote

IMPOSTE SULL’UTILE LORDO DI ESERCIZIO 156.658 27,50% 26.490 4,65%

INTERESSI PASSIVI NON DEDUCIBILI 15.805 2,77% 2.672 0,47%

Altre rettifiche ai fini IRES * 16.593 2,91% – 0,00%

Spese per il personale – 0,00% 44.936 7,89%

Rettifiche di crediti in diminuzione –144.606 –25,38% –24.452 –4,29%

Rettifiche di crediti in aumento 411.082 72,16% 69.510 12,20%

Fondo rischi ed oneri –40.203 –7,06% –6.798 –1,19%

Perdita per revocatoria – 0,00% 5.599 0,98%

Altre rettifiche ai fini IRAP – 0,00% 44.875 7,88%

Totale variazioni imposte rispetto a quelle calcolate sull’utile lordo 258.671 45,40% 136.342 23,94%

Imposte sul reddito dell’esercizio ed aliquota fiscale effettiva 415.329 72,90% 162.832 28,58%

RECUPERO PERDITA PREGRESSA –332.263 –58,33% – –

variazione imposte correnti esercizi precedenti – 0,00% 754 0,13%

variazioni anticipate 103.311 18,14% – 0,00%

variazioni differite –16 0,00% 37 0,00%

TOTALE iMPOsTE 186.361 32,71% 163.623 28,71%

Totale imposte complessive 349.984 61,42%

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60 Nota integrativa

Sezione 19 – Conto economico: Altre informazioni19.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

Voci/ContropartiInteressi attivi Commissioni attive

Totale 31/12/2011

Totale 31/12/2010Banche

Enti finanziari

Clientela BancheEnti

finanziariClientela

1. Leasing finanziario- beni immobili- beni mobili- beni strumentali- beni immateriali

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

2 Factoring- su crediti correnti- su crediti futuri- su crediti acquistati a titolo definitivo- su crediti acquistati al di sotto del valore originario- per altri finanziamenti

60.29160.291

––

923.542923.542

––

3.348.5822.418.464

401.038

–529.080

5.4435.443

––

190.109190.109

––

1.718.7091.442.985

57.476

–218.248

6.246.6765.040.834

458.514

–747.328

4.437.1313.895.607

407.657

–133.867

3. Credito al consumo- prestiti personali- prestiti finalizzati- cessione del quinto

––––

––––

----

––––

––––

––––

––––

––––

4. Garanzie e impegni- di natura commerciale- di natura finanziaria

–––

–––

–––

–––

–––

–––

–––

–––

Totale 60.291 923.542 3.348.582 5.443 190.109 1.718.709 6.246.676 4.437.131

Le voci “interessi attivi e commissioni attive verso Enti finanziari” sono determinate per la gran parte da fatturazioni effettuate alla Capofila nell’ambito di operazioni di factoring in pool passivo.

19.2 Altre informazioni

Composizione analitica degli interessi passivi ed oneri assimilati.

Forma tecnica Importo

Scoperti di c/c 83.720

Denaro caldo 321.612

Anticipi effetti s.b.f. 22.789

Polizze di credito commerciale 1.008.689

Totale 1.436.810

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61

Parte D – Altre informazioni

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svoltaB. Factoring e cessioni di crediti

B. 1 – Valore lordo e valore di bilancio

31/12/2011 31/12/2010

Valore lordoRettifiche di valore

Valore netto Valore lordoRettifiche di valore

Valore netto

1. Attività in bonis 143.844.450 1.297.995 142.546.455 96.979.836 1.315.407 95.664.429

– esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) • cessioni di crediti futuri• altre– esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto)

123.282.33011.098.369

112.183.96120.562.120

1.252.563157.039

1.095.52445.432

122.029.76710.941.330

111.088.43720.516.688

89.283.6059.460.221

79.823.3847.696.231

1.187.493157.233

1.030.260127.914

88.096.1129.302.988

78.793.1247.568.317

2. Attività deteriorate2.1 Sofferenze– esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) • cessioni di crediti futuri• altre– esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto)• acquistati al di sotto del valore nominale• altre2.2 Incagli– esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) • cessioni di crediti futuri• altre– esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto)• acquistati al di sotto del valore nominale• altre2.3 Esposizioni Ristrutturate– esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) • cessioni di crediti futuri• altre– esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto)• acquistati al di sotto del valore nominale• altre2.4 Esposizioni Scadute– esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) • cessioni di crediti futuri• altre– esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto)• acquistati al di sotto del valore nominale• altre

10.324.8806.863.5066.863.5064.490.8442.372.662

–––

3.461.3743.461.374

–3.461.374

–––––––––––––––––

6.877.9074.579.1014.579.1012.753.5571.825.544

–––

2.298.8062.298.806

–2.298.806

–––––––––––––––––

3.446.9732.284.4052.284.4051.737.287

547.118–––

1.162.5681.162.568

–1.162.568

–––––––––––––––––

8.302.3224.797.2244.797.2243.522.4291.274.795

–––

3.505.0983.505.098

–3.505.098

––––––––––––––––

4.725.1572.281.3492.281.3491.242.3361.039.013

–––

2.443.8082.443.808

–2.443.808

–––––––––––––––––

3.577.1652.515.8752.515.8752.280.093

235.782–––

1.061.2901.061.290

–1.061.290

–––––––––––––––––

Totale 154.169.330 8.175.902 145.993.428 105.282.158 6.040.564 99.241.594

La tabella fornisce un dettaglio del valore dei crediti iscritti alla voce 60 dell’Attivo, con esclusivo riferimento alle esposizioni relative all’attività specifica del factoring.I crediti sono distinti tra attività in bonis ed attività deteriorate e classificati per tipo-logia di controparte: cedente e debitore ceduto.L’iscrizione di un credito nella categoria “verso debitori ceduti” presuppone che la cessione dei crediti abbia determinato l’effettivo trasferimento al factor di tutti i ri-schi e benefici.A completamento forniamo di seguito l’importo delle anticipazioni effettuate a fronte di cessioni perfezionate ai sensi dell’articolo 1260 c.c. il cui valore netto al 31 dicem-bre 2011 risulta essere di Euro 6.038.836 a fronte di Euro 11.417.176 dell’esercizio precedente.

Nota integrativa

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62 Nota integrativa

B.2 – Vita residua delle esposizioni e del “montecrediti”

B. 2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e “montecrediti”

Fasce temporali 31/12/2011 31/12/2010

Anticipi Montecrediti Anticipi Montecrediti

- a vista 7.261.356 11.763.498 – –

- fino a 3 mesi 79.770.050 84.489.527 53.676.917 71.034.631

- oltre 3 mesi fino a 6 mesi 333.175 11.256.550 1.077.522 4.698.467

- da 6 mesi a 1 anno 3.013.991 4.036.732 3.577.165 889.104

- oltre 1 anno 682.445 1.369.799 701.905 641.824

- durata indeterminata 34.415.723 38.971.215 32.639.768 33.028.897

Totale 125.476.740 151.887.321 91.673.277 110.292.923

La tabella fornisce un dettaglio delle esposizioni delle attività verso cedenti per ope-razioni di factoring e del relativo montecrediti, ripartite temporalmente in ragione delle scadenze.Peraltro per una migliore chiarificazione nel successivo prospetto si riporta dettaglio delle anticipazioni relative esclusivamente alle “altre cessioni” ripartite in via tem-porale.

31/12/2011 31/12/2010

Anticipi Montecrediti Anticipi Montecrediti

– a vista – – – –

– fino a 3 mesi 2.400.493 4.806.194 8.870.174 10.787.472

– oltre 3 mesi fino a 6 mesi 1.253.060 1.620.436 – –

– da 6 mesi a 1 anno – – – –

– oltre 1 anno – – – –

– durata indeterminata 2.385.238 3.190.156 2.547.002 5.004.916

Totale 6.038.791 9.616.786 11.417.176 15.792.388

B. 2.2 – Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni31-12-2011 31-12-2010

Esposizioni Esposizioni

– a vista 67.023 –

– fino a 3 mesi 18.792.547 7.568.317

– oltre 3 mesi fino a 6 mesi 635.878 –

– da 6 mesi a 1 anno 249.769 –

– oltre 1 anno – –

– durata indeterminata 771.471 –

Totale 20.516.688 7.568.317

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63

B.3

– D

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Espo

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te

–4.7

07.2

19–4

.707

.219

–2.2

81.3

48–2

.425

.871

– – – – – – –

–2.6

24.5

10–2

.624

.510

–2.5

78.9

80–4

5.53

0 – – – – – – –

– – – – – – – – – – –

– – – – – – – – – – –

453.

822

453.

822

281.

227

172.

595 – – – – – – –

– – – – – – – – – – –

– – – – – – – – – – –

– – – – – – – – – – –

–6.8

77.9

07–6

.877

.907

–4.5

79.1

01–2

.298

.806

– – – – – – –

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–1.5

26.3

09–1

.526

.309

– – –

– – –

– – –

214.

941

214.

941 –

– – –

– – –

– – –

–1.3

11.3

68–1

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.233

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–2.6

24.5

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––

–8.1

89.2

75

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1.31

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Euro

126

.

Nota integrativa

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B.4 - Altre Informazioni

B.4.1 - Turnover dei crediti ceduti

Totale 31/12/2011

Totale 31/12/2010

1. Operazioni pro soluto - di cui: acquisiti al di sotto del valore nominale

46.056.619–

7.696.231–

2. Operazioni pro solvendo 458.880.043 445.296.381

Totale 504.936.662 452.992.612

La tabella dettaglia il turnover dei crediti ceduti distinguendo le operazioni in re-lazione all’assunzione o meno da parte del cedente della garanzia della solvenza del debitore ceduto.

B.4.2 - Servizi di solo incassoLa Società non ha effettuato servizi di solo incasso negli esercizi 2010 e 2011.

B.4.3 – Valore nominale dei contratti di acquisizione dei crediti futuri

Totale 31/12/2011

Totale 31/12/2010

Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell’esercizio 66.399.825 104.171.698

Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell’esercizio 54.597.375 73.301.160

La tabella riporta i dati principali dell’attività di factoring dell’esercizio relativa alle operazioni con anticipi su crediti futuri.

D. Garanzie rilasciate e Impegni

D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

31/12/2011 31/12/20101) aranzie rilasciate di natura finanziaria

a) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

––––

––––

2) Garanzie rilasciate di natura commercialea) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

––––

––––

3) Impegni irrevocabili a erogare fondia) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incertob) Enti finanziari i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incertoc) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto

753.322––––––

753.322–

753.322

––––––––––

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione – –

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi – –

6) Altri impegni irrevocabili – –

Totale 753.322 –

Nota integrativa

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La tabella evidenzia il margine tra l’importo dei crediti ceduti garantiti dalla Società e delle relative anticipazioni attinenti ad operazioni di factoring per le quali non si sono verificate le condizioni per l’iscrizione del credito ceduto in bilancio.

D.2 – Finanziamenti iscritti in bilancio per intervenuta escussione

Non sono presenti importi.

D.3 – Altre informazioni

Non sono presenti importi.

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 3.1 rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa1. Aspetti generaliIl rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione finanziaria e può essere considerato il principale rischio cui è esposta la Società. L’attività di facto-ring, che costituisce l’esclusivo ambito operativo di Aosta Factor S.p.A., è la princi-pale determinante del rischio di credito. L’attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza di più soggetti (cedente e debitore ceduto) e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra il cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello della ordinaria attività bancaria e, dall’altro, connotano l’intero processo creditizio che in Aosta Factor S.p.A. è regolamentato da specifiche procedure operative.Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della delibe-ra della risk policy, il principio generale cui si ispira la gestione dell’attività riguarda l’obiettivo di ottimizzazione del rapporto rischio–rendimento, che deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento, tenendo conto del livello attuale e prospettico di capitalizzazione, anche in una prospettiva di medio termine, e dell’evoluzione congiunturale.

2. Politiche di gestione del rischio di credito2.1 Aspetti organizzativi

L’assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate annual-mente dal Consiglio di Amministrazione ed è regolata da procedure interne che de-finiscono le attività di gestione, misurazione e controllo e identificano le unità orga-nizzative responsabili delle stesse. Con riferimento al 2011, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti linee guida in materia di composizione e dimensione del portafoglio impieghi:

•Diversificazioneperclassidiimporto,interminidirispettodiunlimitemassimodi affidamento per cedente/ceduto. Il limite è stato definito sulla base delle vigenti Istruzioni di Vigilanza sulla concentrazione dei rischi. E’ stato inoltre fissato, per i casi in cui la tipologia con notifica del rapporto e la ponderazione del rischio sui de-bitori ceduti, adeguatamente frazionati, consente di superare tale plafond, un limite massimo assoluto per ciascun cedente (singole aziende o gruppi) pari al 60% del patrimonio netto della società; analogo limite è fissato per i debitori ceduti (singole aziende o gruppi), ancorché eventualmente ponderati sul cedente, nei rapporti pro solvendo, per la determinazione dei “grandi rischi individuali” ai sensi della norma-

Nota integrativa

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tiva di Vigilanza.•Diversificazionepersettoremerceologico.Nonsiritienenecessarial’esclusionea

priori di aziende operanti in determinati settori, ma è altresì evidente che il protrar-si, ed in alcuni casi l’aggravarsi, della crisi economica impongono una valutazione approfondita e il più possibile circostanziata della situazione economica e patrimo-niale delle imprese maggiormente esposte. Criteri prudenziali devono essere tenuti in debita considerazione soprattutto per quanto concerne le aziende che svolgo-no la loro attività in settori quali l’edilizia, il tessile/abbigliamento e l’automotive; quest’ultimo inteso nel senso più ampio, comprendendo tutto l’indotto, diretto e indiretto. E’ evidente che l’area geografica di primario interessa per la nostra società è anche quella maggiormente soggetta ai contraccolpi legati all’andamento e alle scelte strategiche e finanziarie operate da primario gruppo automobilistico italiano. Tendenzialmente non graditi sono interventi nel comparto del direct marketing (che si traducono in pratica in pagamenti anticipati a fronte di vendite rateali). Eventuali eccezioni dovranno tenere in conto il consolidamento dell’iniziativa, nonché l’immagine e la serietà del cedente e/o lo standing complessivo del gruppo di appartenenza.

•Consistenzadelcedente.Fermiilimitiassolutigiàindividuati,l’importodeliberatodeve essere congruo rispetto agli aspetti dimensionali e patrimoniali del sogget-to, considerate anche la natura e la consistenza di eventuali garanzie accessorie. Inoltre, ove disponibile, dovrà essere tenuto nel debito conto il rating attribuito al nominativo dalle agenzie accreditate ai sensi della normativa “Basilea 2 “.

•Valutazione dell’andamento reddituale. Pur confermando rilievo sull’andamentoeconomico, storico e prospettico, le valutazioni poste in atto nel 2011 non possono non tenere conto dei riverberi della crisi attesi sui bilanci 2010. Si conferma che, in presenza degli ultimi due esercizi consecutivi e completi in perdita (se questa supera il 2% del fatturato), ove gli effetti delle perdite sul patrimonio aziendale si-ano, cumulate fra loro, superiori al 10 % dello stesso, la proposta deve esplicitare le motivazioni analitiche per le quali si ritiene comunque proponibile il rapporto, ma in tale valutazione si terrà debito conto della particolarità del biennio 2009-2010.

•Tipologiadirapporto.L’indicazionestrategicaèorientataaprivilegiareirapportidi factoring a contenuto più tipico (cessione di crediti notificati nei confronti di pluralità di nominativi), nella tipologia pro solvendo. Ove si ritenga di prendere in considerazione approcci diversi per cogliere opportunità commerciali ritenute interessanti e correlate a volumi consistenti, dovrà essere valutato con adeguata attenzione la rispondenza dei cedenti (NOFI) e/o dei debitori ceduti (pro soluto). Il ridotto livello di delega già in essere per i rapporti a contenuto più finanziario (operazioni finanziarie, senza notifica, con notifica ma su debitori infragruppo, an-ticipi su ordini / contratti, che non dovranno di norma superare, salvo eccezioni adeguatamente motivate e correlate sia allo standing del cedente, che ai contenuti della prestazione, il 25 % del contratto stesso) e, seppur in misura attenuata, per i rapporti di factoring monoceduto, esprime la volontà di valutare con particolare attenzione e collegialità tali tipologie di rapporto. L’aspetto oggettivo deve peraltro essere abbinato a quello soggettivo, selezionando quindi lo standing del cedente in presenza di rapporti oggettivamente più rischiosi ed enfatizzando invece la com-ponente rapporto tipico / rispondenza dei debitori ceduti in presenza di cedenti a minor capitalizzazione e/o di recente avvio. Da valutare bene, inoltre, la natura del credito (soprattutto in termini di contestabilità), la tipologia dei debitori (oltre alla rispondenza, la disponibilità alla collaborazione in termini di controllo del credito ceduto e/o di riconoscimenti), la durata attesa (di norma entro i 180 giorni, salvo degli EE.PP. “fuori Valle” ed in particolare delle A.S.L.), e le modalità di incasso, ove diverse dallo standard (bonifico bancario).

Nota integrativa

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•Localizzazioneclientela.PremessochelaSocietàintendeoperareprioritariamentein Valle d’Aosta, nelle zone limitrofe e comunque nel Nord Ovest, eventuali ecce-zioni devono essere motivate da una logica di “factoring indiretto” (debitori ceduti valdostani o limitrofi) o da considerazioni di opportunità, supportate da adeguati riscontri economici (rapporti di dimensione medio grande, tali da giustificare i più complessi aspetti logistici) e da tutelanti valutazioni di rischio o, in ultima analisi, dalla tipologia operativa “pool passivi”, per i quali la localizzazione della clientela è sostanzialmente priva di rilievo pratico.

•Aspettieconomici.Lavalutazionedeveesserefattasiainrelazioneallacomplessi-tà gestionale sia, soprattutto, nell’ottica di obiettivi espressi in termini di rischio/rendimento. In base al principio generale stabilito al punto precedente, l’ottimizza-zione del profilo rischio-rendimento deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento. La valutazione del margine di contribuzione atteso dal rapporto si conferma uno degli aspetti di rilievo dell’istruttoria, con mar-gini unitari adeguati allo standing del rapporto ed ai volumi attesi.

Le linee guida di politica del credito sono riviste e aggiornate almeno su base annuale da parte del Consiglio di Amministrazione e sono comunicate sia alle Aree Commer-ciali sia alla Funzione Operativa.Il Consiglio ha inoltre stabilito obiettivi di allocazione del capitale interno a fronte del rischio di credito e degli altri rischi di primo e di secondo pilastro misurati, defi-nendo gli indicatori di rilevanza utili nell’individuazione di anomalie.I poteri di delibera in materia di affidamenti sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione, al Comitato Esecutivo (se nominato), al Presidente e al Direttore Generale e ad alcune funzioni aziendali, secondo il principio della firma congiunta e della separatezza tra attività istruttorie e attività di gestione e monitoraggio dei crediti. Il controllo sul rispetto dei limiti stabiliti dalle politiche del credito e dalle procedu-re è affidato agli organi di controllo di secondo e di terzo livello (Risk Controller e Internal Auditing), nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche, i cui esiti sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con periodicità trimestrale.Procedure specifiche disciplinano le seguenti attività:- istruttoria, delibera e rinnovo del credito;- valutazione debitori;- gestione dei crediti ad andamento anomalo.Ulteriori procedure normano i diversi profili connessi con le diverse fasi operative di gestione e di monitoraggio del credito. In tutte le procedure sono specificati i con-trolli di primo e di secondo livello sulle singole attività e sono indicate le unità or-ganizzative responsabili. Le procedure sono oggetto di continua manutenzione e di aggiornamento in relazione all’evoluzione delle normative e delle esigenze dell’atti-vità aziendale.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controlloLa gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:a) a livello di singole controparti (cedente e debitore/i ceduto/i) nel momento dell’i-

struttoria della pratica (attività di competenza della Funzione Operativa);b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i crediti erogati (attività di

competenza del Risk Controller);c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività di competenza della Funzione

Operativa).In fase di assunzione della delibera, gli organi incaricati verificano innanzitutto la coerenza delle operazioni proposte con le politiche del credito.

Nota integrativa

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Nella fase di istruttoria viene acquisita tutta la documentazione necessaria per ef-fettuare un’adeguata valutazione del merito creditizio del potenziale cliente sia per quanto riguarda il profilo patrimoniale sia per quello reddituale.Vengono inoltre raccolte le informazioni riguardanti i debitori al fine di ottenere la valutazione degli stessi che si esplicita in una formale delibera sia nei casi di pro soluto che di pro solvendo. Tutte le informazioni raccolte vengono sempre valutate in relazione al prodotto e ser-vizio che si prevede di collocare al potenziale cliente. Le Aree Commerciali possono richiedere garanzie a copertura dell’operazione. In funzione delle politiche di assunzione del rischio di credito, la struttura del fido cedente può prevedere modalità di erogazione specifiche. La fase di affidamento cedente viene attivata inizialmente dall’Area Commerciale e successivamente acquisita e proseguita, nell’ottica della contrapposizione dei ruoli, dall’Ufficio Fidi. Al fine di garantire una omogeneità di giudizio, tale ufficio si occupa di inserire, riclassificare e commentare i bilanci e le altre informazioni raccolte ed inoltre, valutando l’intera operazione, proporre eventuali modifiche alla struttura del fido.Le Aree Commerciali non intervengono in alcun modo nel processo di delibera rela-tivo alla valutazione debitori.La successiva delibera del fido cedente viene assunta in forma collegiale secondo i livelli di autonomia previsti. In questa fase possono essere inseriti vincoli gestionali o ulteriori richieste di garanzie.Successivamente vengono attivate le fasi di “perfezionamento” ed “attivazione” fi-nalizzate alla preparazione della modulistica necessaria all’apertura del rapporto, alla raccolta dei documenti di identificazione dei soggetti, al perfezionamento della ces-sione dei crediti attraverso lo scambio dei moduli e della corrispondenza con i cedenti ed eventualmente con i debitori. Quanto sopra avviene nel rispetto delle specifiche normative vigenti.Al fine di valutare correttamente l’esposizione dell’azienda, sono quindi raccolte ed aggiornate, ove possibile in modo automatizzato, le informazioni legate alle vicende dei crediti acquisiti nell’ambito delle operazioni di factoring (situazione dei debitori ceduti, andamento del contenzioso, etc.) ed alla situazione degli obbligati principali nel caso di “limiti di credito” concessi con acquisizione di garanzie.Sono inoltre previste azioni di monitoraggio atte ad evidenziare eventuali deteriora-menti delle posizioni di rischio mediante l’utilizzo di alcuni supporti informatici tra i quali il flusso di ritorno della Centrale dei Rischi e il tabulato dei crediti in essere, suddiviso tra crediti scaduti e crediti a scadere (“aging”). Nel processo di analisi sono prese in considerazione anche informazioni relative ad eventi esterni che possono incidere sulla determinazione del giudizio complessivo, quali eventi pregiudizievoli e informazioni dirette. Qualora si evidenzino situazioni di rischio, vengono messe in atto misure per recupe-rare il credito. I casi di inadempienza sono gestiti tramite apposite procedure interne, fino al passaggio in contenzioso.I rinnovi dei “limiti di credito” cedenti sono normati da procedure interne. Nell’iter di rinnovo si tengono peraltro in considerazione tutti i dati e gli elementi che deriva-no dalla sperimentazione del rapporto stesso. L’attività di gestione ordinaria (ivi comprese le posizioni codificate in”watch-list” e “sorvegliate”) è affidata all’Ufficio Operativo. L’Ufficio Debitori gestisce i crediti sca-duti attraverso un apposito applicativo che permette anche eventuali annotazioni sugli interventi eseguiti. I nominativi oggetto di particolare attenzione sono segnalati in una apposita “watch list” aziendale che funge da sistema di early warning.Il rischio di credito è sottoposto a monitoraggio continuo e capillare da parte degli

Nota integrativa

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organi preposti come indicato all’interno delle procedure. Il monitoraggio dà luogo a flussi informativi strutturati e ad eventuali attività di approfondimento in merito a particolari argomenti di rilievo. Si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la nuova regolamentazione prudenzia-le, ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio credito Aosta Factor S.p.A. ha adottato la metodologia standardizzata. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di utilizzare i rating esterni pubblicati dall’agenzia di valutazione del merito di credito (ECAI, External Assessment Credit Institution) FitchRatings, solo per i seguenti portafogli regolamentari:- “Esposizioni verso Amministrazioni Centrali e Banche Centrali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti territoriali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pub-

blico”, “Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati”. Le valutazioni del merito di credito relative alle esposizioni non sono estese a esposi-zioni e/o portafogli comparabili. Aosta Factor S.p.A. ha inoltre posto in essere un sistema di misurazione del rischio di concentrazione del portafoglio crediti. Tale rischio è considerato particolarmente rilevante a causa della limitata dimensione operativa concentrata in un territorio abbastanza circoscritto. Ciò nonostante, la Società riesce a mantenere contenuta la numerosità delle posizioni configurabili come grandi rischi e a garantire una relativa diversificazione settoriale della propria clientela. La misurazione del rischio per clien-ti e per gruppi di clienti connessi è svolta secondo la metodologia semplificata del Granularity Adjustment proposta dalla normativa prudenziale in materia di Processo ICAAP. Su tale base, il rischio di concentrazione è monitorato trimestralmente dal Risk Controller ai fini della verifica del rispetto dei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione in materia di assorbimento di capitale interno. La concentrazione geo-settoriale è misurata secondo l’approccio proposta dall’Asso-ciazione Bancaria Italiana, in collaborazione con PriceWaterhouseCoopers.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di creditoAosta Factor S.p.A. non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito ai sensi della normativa prudenziale e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell’attribuzione delle esposizioni alle varie classi di attività (portafogli regolamentari).Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, si acquisiscono peraltro, se ritenuto necessario, garanzie personali (fideiussioni) o reali. La gestione di tali garan-zie è normata da una apposita procedura operativa.

2.4 Attività finanziarie deteriorateLa classificazione delle attività nelle varie categorie (sofferenze, incagli, ristrutturate, scadute e in bonis) fa riferimento alla normativa emanata in materia da Banca d’Ita-lia, integrata con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle diverse categorie di rischio.L’attività di gestione e coordinamento delle attività finanziarie deteriorate (“incagli” e “sofferenze”) è affidata al Responsabile della Funzione Operativa, in stretta collabo-razione con l’Alta Direzione e con il Servizio Legale (in outsourcing).Il Consiglio di Amministrazione riceve, in occasione di ogni riunione mensile, i prin-cipali dati relativi alle posizioni in “contenzioso” (incagli, sofferenze, passaggi a perdi-ta), prodotti dalla Funzione Operativa anche sulla base dei vari aggiornamenti forniti dal Servizio Legale o dai legali esterni, assumendo le conseguenti decisioni in merito alle azioni da intraprendere per il recupero del credito, che trovano poi riscontro nelle relazioni periodiche degli Organi di controllo interno di 2° e 3° livello.

Nota integrativa

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La classificazione è analitica (per singolo debitore) e per classe di rischio (sofferenze, incagli). L’eventuale ritorno in bonis viene proposto sulla base del ripristino delle normali condizioni di rotazione dei crediti ceduti e del venir meno dei presupposti soggettivi che avevano determinato il passaggio fra le attività deteriorate ed è deman-dato a specifica delibera del Consiglio di Amministrazione.Il definitivo ammortamento delle partite deteriorate viene valutato dal Consiglio di Amministrazione sui presupposti di effettiva irrecuperabilità e previa verifica dei re-lativi requisiti civilistici e fiscali. Tale valutazione viene effettuata di norma alla fine del primo semestre ed alla fine di ciascun esercizio. Negli ultimi due esercizi vi sono stati passaggi a perdita per Euro 4.121.627 (media per esercizio Euro 2.060.813), tutti relativi a partite già in sofferenza. Non vi sono quindi stati passaggi a perdita relativi a posizioni classificate “in bonis”.Recente (2010) è l’inserimento di 2 nuove categorie nelle Segnalazioni di Vigilanza: Past-Due (scaduto oltre 180 giorni ridotti a 90 dal 1/1/2012) e Incagli Oggettivi (sca-duto oltre i 270 giorni). Tali posizioni vengono elaborate giornalmente attraverso programmi che segnalano in via anticipata le situazioni di scaduto che potenzialmen-te saranno oggetto di segnalazione, dando la possibilità per un controllo preventivo.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie nette per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Portafogli / Qualità Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute Altre attività Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – – – –

2. Attività finanziarie valutate al fair value – – – – – –

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita – – – – – –

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – – – – – –

5. Crediti verso banche – – – – 18.618.226 18.618.226

6. Crediti verso enti finanziari – – – – 13.788.461 13.788.461

7. Crediti verso clientela 2.284.404 1.162.569 – – 120.233.274 123.680.247

8. Derivati di copertura – – – – – –

31/12/2011 2.284.404 1.162.569 – – 152.639.961 156.086.934

31/12/2010 2.515.875 1.061.290 – – 108.450.876 112.028.041

Nota integrativa

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2. Esposizioni creditizie2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore diportafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute/deteriorate

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIOa) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute/deteriorate

10.324.8806.863.5063.461.374

–––––––

(6.877.907)(4.579.101)(2.298.806)

–––––––

––––––––––

3.446.9732.284.4051.162.568

–––––––

Totale A 10.324.880 (6.877.907) – 3.446.973

B. ESPOSIZIONI IN BONIS- Esposizioni scadute non deteriorate- Altre esposizioni

7.899.627113.430.746

––

(132.609)(964.490)

7.767.018112.466.256

Totale B 121.330.373 – (1.097.099) 120.233.274

Totale A+B 131.655.253 (6.877.907) (1.097.099) 123.680.247

L’elevata incidenza della rettifica di valore sugli incagli (già stanziata negli esercizi precedenti su due posizioni tra loro collegate e che si è ritenuto opportuno non ri-prendere) è dovuta alla significativa contrazione della relativa esposizione lorda av-venuta negli ultimi due esercizi.Le esposizioni scadute non deteriorate si riferiscono a posizioni con crediti scaduti non oltre i 180 giorni. Non esistono inoltre “esposizioni in bonis” oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi, quali, a titolo esemplificativo, Accordi quadro “ABI-MEF”.

2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore diportafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute/deteriorate

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIOa) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute/deteriorate

––––––––––

––––––––––

––––––––––

––––––––––

Totale A – – – –

B. ESPOSIZIONI IN BONISa) Esposizioni scadute non deteriorateb) Altre esposizioni

–32.621.082

––

–(214.395)

–32.406.687

Totale B 32.621.082 – (214.395) 32.406.687

Totale A+B 32.621.082 – (214.395) 32.406.687

Nota integrativa

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3. Concentrazione del credito3.1 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela (nazionale ed estera) per ramo di attività economica della controparte

iMPORTO

Altri servizi vendita 26.724.644

Apparecchiature 2.768.921

Edilizia e opere pubbliche 18.115.630

Editoria 3.204.762

Imprese di assicurazione 1.542.400

Lavorazione metalli 14.739.202

Macchine agricole e industr. 7.952.558

Prod.Energetici 815.849

Prodotti alimentari 10.439.617

Prodotti in metallo 7.453.144

Produzione autoveicoli 534.192

Macch.X ufficio e elab. Dati 618.717

Serv.Comm.Recuperi e riparazioni 15.980.205

Servizi connessi ai trasporti 520.568

Servizi degli alberghi e publ. Esercizi 63.220

Servizi dei trasporti interni 8.025.227

Tessile 11.452.900

Altri 703.497

Totale 31/12/2011 131.655.253

3.2 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per area geografica (Italia) della controparte

IMPORTO

Nord Ovest 87.664.339

Nord Est 16.882.482

Centro 4.919.123

Sud 7.444.616

Isole 1.294.435

Totale 31/12/2010 118.204.995

Il totale si riferisce all’ammontare lordo dei finanziamenti e comprende anche le espo-sizioni verso debitori per competenze.

3.3 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per area geografica (Europa) della controparte

IMPORTO

Italia 118.204.995

Altri paesi Europei 13.450.258

Totale 31/12/2011 131.655.253

L’importo di Euro 13.450.258 si riferisce totalmente a controparti residenti in Ger-mania.

Nota integrativa

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3.3 Grandi Rischi importo 31/12/2011 importo 31/12/2010

a) ammontare 54.930.213 35.936.061

b)numero 9 8

La tabella evidenzia l’ammontare ed il numero delle controparti con esposizione ponderata, come da disposizioni di Vigilanza, maggiore del 15% del Patrimonio di Vigilanza.I rischi nei confronti di singoli clienti del medesimo intermediario sono considerati unitariamente qualora tra i clienti stessi sussistano connessioni di carattere giuridico o economico.L’ammontare è la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente. L’ammontare è al netto delle rettifiche specifiche e collettive.

4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di creditoAosta Factor adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l’approccio standardizzato previsto dalla normativa prudenziale. Il ricorso ai rating esterni è peraltro limitato, per il momento, alle controparti rappre-sentate da Amministrazioni Centrali e Banche Centrali, Enti territoriali, Intermedia-ri Vigilati ed Enti del settore pubblico.

3.2 rischi di mercato

Aosta Factor non ha nel proprio portafoglio prodotti che espongono la Società ad elevati rischi di mercato; il rischio di cambio è l’unica forma di rischio di mercato a cui può essere sottoposta marginalmente l’attività.

3.2.1 Rischio di tasso di interesseInformazioni di natura qualitativa1. Aspetti generaliIl rischio di tasso di interesse è causato dalle differenze nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi di interesse possono determinare sia una variazione del margine di interesse atteso, sia una variazione del valore delle attività e delle passività e quindi del valore del patrimonio netto.L’operatività di factoring è per sua natura concentrata nel breve termine; i finanzia-menti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve diretta-mente connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali ceduti. Inoltre, il factor ha di norma la facoltà contrattuale di:• modificare i tassi in qualsiasi momento in ragione della variazione del costo della

provvista, con l’unico vincolo del preavviso previsto dalla vigente normativa in tema di “trasparenza”;

• chiedere il rimborso delle somme anticipate a fronte del corrispettivo dei crediti ceduti.

Già tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell’esposizione al ri-schio di tasso di interesse.

Nota integrativa

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Aosta Factor ha peraltro adottato una politica di “pricing” che prevede per la sostan-ziale totalità della clientela l’indicizzazione contrattuale, su base mensile, del tasso di interesse ad un parametro di mercato, che di norma è la media dell’Euribor a 3 mesi. Ciò determina un automatico ed immediato adeguamento dei ricavi finanzia-ri all’andamento del mercato, senza necessità di modifiche unilaterali o concordate della parte economica degli aspetti contrattuali. Eventuali, sporadiche operazioni a “tasso chiuso”, di durata che non eccede di norma i tre mesi, sono fronteggiate con provvista di analoga durata e, a sua volta, a condizioni economiche predefinite.Sul fronte della provvista, la situazione è più variegata, in quanto, assieme a forme tecniche rivedibili “a vista” ed indicizzate al mercato (anche in questo caso il para-metro di riferimento è l’Euribor) non sono infrequenti operazioni che prevedano la fissazione del tasso di interesse per tutta la durata dell’operazione; peraltro, tale durata si colloca sempre nel “range” del brevissimo termine: da 1 settimana a tre mesi. Ciò limita oggettivamente la portata del rischio di tasso sul versante della provvista ed assume valenza potenzialmente sfavorevole, ancorché limitata, solo in presenza di una tendenza a flettere dei tassi di interesse.

Il presidio del rischio di tasso di interesse è affidato alla Direzione Generale, che si avvale di servizi in outsourcing per l’esecuzione materiale delle transazioni e per il controllo dei flussi e delle condizioni applicate sulle operazioni di raccolta. Controlli periodici sulle attività di tesoreria svolte in outsourcing sono effettuati dalla funzione Internal Auditing. Dell’esito di tali verifiche la funzione fornisce un reso-conto al Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie relazioni trimestrali.

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse

• La misurazione dell’esposizione al rischio di interesse avviene, nell’ambito del Pro-cesso ICAAP, sulla base della metodologia semplificata proposta dalla regolamen-tazione (Circolare di Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento (Capitolo V, Sezione XI, Allegato M) ) - modello del cash flow mapping/metodo delle fasce di vita resi-dua.

Al fine di implementare tale metodologia, Aosta Factor procede, su base semestrale, a:1. identificare e determinare le valute rilevanti;2. classificare le attività e le passività in fasce temporali; 3. determinare la posizione netta all’interno di ciascuna fascia e ponderarla per il

relativo coefficiente;4. determinare la somma delle posizioni nette ponderate per ciascuna fascia;5. aggregare le esposizioni per le diverse valute;6. determinare l’indicatore di rischiosità e verificarne il rispetto della soglia indicata

dall’Autorità di Vigilanza.

Nota integrativa

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Informazioni di natura quantitativa1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Vocidurata residua

Fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1 anno

Da oltre 1 anno fino

a 5 anni

Da oltre cinque anni

fino a 10 anniOltre 10 anni

Durata indeterminata

1.1.1.1.2.1.3.

AttivitàTitoli di debitoCreditiAltre attività

–148.755.932

40.960

–2.222.229

–1.661.800

934.380

–3.446.9731.227.231

––

764.597

––

499.775

––

20.000

2.2.1.2.2.2.3.

PassivitàDebitiTitoli in debitoAltre passività

43.334.07087.888.311

506.276

–––

––

245.898

––

783.852

–––

–––

–––

3. Derivati – – – – – – –

Tra i “Crediti” nelle scadenze da 1 anno a 5 anni sono state riportate le esposizioni deteriorate.Tra le “Altre attività” nelle scadenze da 1 anno a 5 anni e da oltre 5 anni fino a 10 anni sono stati ricondotti i crediti verso Erario per imposte anticipate. Nelle “Altre attività” è stata inserita la partecipazione di Euro 20.000 con scadenza indeterminata.

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse

Nell’ambito del Processo ICAAP, Aosta Factor rileva periodicamente la propria espo-sizione al rischio di interesse mediante un’analisi della struttura per scadenze dell’at-tivo e del passivo.

3.2.2 Rischio di prezzoInformazioni di natura qualitativaL’ente finanziario non assume, di norma, rischi di oscillazione di prezzo.

3.2.3 Rischio di cambioIl rischio di cambio in Aosta Factor risulta già a priori marginale vista la sporadicità e l’esiguità delle operazioni in valuta. Inoltre, gli aspetti contrattuali consentono sem-pre una rivalsa sul cedente per eventuali oneri legati al rischio di cambio.In caso di impiego in divisa (peraltro attualmente non utilizzato), l’azienda provvede ad accendere una provvista correlata per valuta e scadenza, neutralizzando quindi il rischio potenziale anche a beneficio del cedente. Informazioni di natura quantitativa1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivatiNon sono presenti importi.

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di cambioSi rinvia a quanto già illustrato nella sezione 3.2.3.

Nota integrativa

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3.3 rischi oPerativi

Informazioni di natura qualitativa1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativoIn base alla definizione proposta dal Comitato di Basilea, recepita in seguito anche da Banca d’Italia, il rischio operativo è il rischio di perdite derivate da processi inadegua-ti o inefficaci, dai sistemi informativi, dal personale o da eventi esterni. Poiché il rischio operativo origina da eventi estremamente eterogenei, è necessario procedere ad una classificazione di eventi di rischio, che deve partire da un’analisi molto dettagliata di tutti i microprocessi operativi per individuare i fenomeni che li generano e rendere possibile una rilevazione sistematica degli eventi pregiudizievoli e delle perdite sopportate. A tale scopo, Aosta Factor ha definito una mappa dei pro-cessi aziendali (articolata in aree, macroprocessi e processi), cui sono state ricollegate le diverse procedure operative, e una classificazione degli eventi pregiudizievoli (risk event) specifici per la propria attività, sulla base di una griglia proposta da Assifact, Associazione italiana per il factoring, nell’ambito del Progetto GRIFO - Governo dei rischi operativi nel factoring. Tale modello supporta un’attività di assessment perio-dico della rilevanza (peso/frequenza) dei singoli risk event, effettuata dalla funzione di internal auditing con il personale operativo e con i responsabili delle singole unità organizzative, e una valutazione di adeguatezza dei controlli (di primo e secondo livel-lo) finalizzata a rinforzare i presidi sulle aree di rischio a più alto impatto economico.

Informazioni di natura quantitativaAi fini della misurazione del rischio operativo, Aosta Factor adotta il metodo base (BIA – Basic Indicator Approach), proposto dall’Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo al 31.12.2011 è pari a euro 642.202, pari al 15% della media dei margini di intermediazione 2009-2011, di euro 4.281.345.

3.4 rischio di Liquidità

Informazioni di natura qualitativa1. Politica della liquiditàLa gestione della liquidità e della tesoreria è di competenza del Direttore Generale, che opera sulla base delle linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Generale si avvale, per l’esecuzione e il controllo delle transazioni, delle strutture competenti dell’outsourcer Factorit. La politica della liquidità – formulata dal Direttore Generale – è approvata dal Con-siglio di Amministrazione. Il Consiglio è informato periodicamente della situazione di liquidità della Società. Al riguardo Aosta Factor, pur nel rispetto delle proprie spe-cificità, è allineata ai principi relativi alla governance del rischio di liquidità stabiliti dal documento del Comitato di Basilea, Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, del settembre 2008 (principi nn. 1-4), richiamato dal documento dello stesso Comitato, Basel III: International framework for liquidity risk measurement, standards and monitoring, del dicembre 2010. Si è inoltre tenuto conto, per quanto applicabile all’attività di factoring, dei principi di “governo e gestione del rischio di liquidità”, di cui alla Circolare Banca d’Italia, n.263/2006, 7° agg. del 28 gennaio 2011, Titolo V, Capitolo 2.La Società, pur avendo considerato analiticamente i contenuti della documentazione “Basilea III” prodotta dal Comitato di Basilea, ritiene invece di non dover calcolare i due ratios formulati nel documento del dicembre 2010 (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio), non detenendo riserve di liquidità dal lato dell’attivo, ma avvalendosi solo di fonti di provvista di liquidità rappresentate dai margini di fido inutilizzati verso la Capogruppo e il sistema bancario, e non avendo investimenti oltre il breve termine.

Nota integrativa

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Le linee guida deliberate dal Consiglio stabiliscono che la provvista finanziaria della Società debba essere articolata totalmente sul breve termine e con forme tecniche tali da escludere il rischio di cambio (provvista in valuta solo a fronte di analoghi impie-ghi) e da minimizzare il rischio di tasso, con operazioni a “tasso chiuso” (tipiche degli anticipi s.b.f., dei finanziamenti “denaro caldo” e delle polizze di credito commercia-le) per durate da 15 giorni a massimo 3 mesi; eventuali operazioni di durata maggiore possono essere attivate solo in presenza di un corrispondente impiego sulla clientela. Il Direttore Generale ha l’obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione, con cadenza quanto meno trimestrale, in ordine al totale dei fidi in essere, agli utilizzi per ciascuna forma tecnica ed al relativo costo pro tempore.L’attività svolta dall’outsourcer in materia di gestione della liquidità e della tesoreria è disciplinata da uno specifico Service Level Agreement che costituisce parte inte-grante del contratto di service ed è periodicamente sottoposto a revisione interna da parte dell’Internal Auditing di Aosta Factor. 2. Misurazione del rischio di liquiditàIl rischio di liquidità, che nel caso di Aosta Factor si configura come funding risk non essendovi né un’attività di trading né investimenti in valori mobiliari, è stato rilevato nell’ambito del Processo ICAAP mediante l’approccio dei flussi di cassa (maturity ladder). Il rischio è mitigato dalla presenza di entrate (incasso dei crediti) ed uscite (paga-mento anticipato dei crediti) che normalmente si equivalgono nel caso di turnover costante.

Nota integrativa

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Nota integrativa

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79

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio4.1 - iL Patrimonio deLL’imPresa

4.1.1 Informazioni di natura qualitativaa) La nozione di patrimonio utilizzata Al 31.12.2011, il patrimonio netto di Aosta Factor coincide con la definizione di Patrimonio di Vigilanza di Base, nella sua componente fondamentale (Core Tier 1), essendo composto esclusivamente da capitale, riserve legali ed utili del periodo. La dotazione patrimoniale complessiva (Core Tier 1) è pari a euro 25.982.230. Non si considera, in tale voce, l’utile generato nell’esercizio 2011.

b) Le modalità con cui Aosta Factor persegue i propri obiettivi di gestione del patrimonio

Le politiche di gestione del patrimonio sono stabilite dal Consiglio di Amministrazio-ne, in termini di “Tier 1 ratio”, ossia di rapporto fra il patrimonio di vigilanza di base e l’attivo ponderato in base al rischio (risk appetite), e di livello di capitale massimo allocabile a fronte dei rischi del primo pilastro e del secondo pilastro “misurabili” (risk tolerance). Nella seduta del 20 gennaio 2011, il Consiglio ha deliberato, quale obiettivo per il 2011, una soglia di assorbimento di patrimonio complessivo, a fronte dei rischi misurabili, non superiore al 60% del patrimonio, al fine di consentire alla Società di disporre di un free capital sufficiente per affrontare eventuali nuove linee di sviluppo o perdite inattese a fronte di rischi non quantificati (ad esempio rischio di compliance e rischio di reputazione). Nel 2011, la Società ha rispettato le soglie di esposizione al rischio stabilite dal Consiglio.Ai fini dello sviluppo e del consolidamento patrimoniale, Aosta Factor può ricorrere a fonti ordinarie di reperimento di capitale, rappresentate da: - entrata di un nuovo azionista;- aumento di capitale sottoscritto da vecchi azionisti;- autofinanziamento. Aosta Factor, nell’ambito di quanto sancito dall’art. 27 dello

Statuto, accantona da diversi anni l’intera parte disponibile dei propri utili a riser-ve; ciò ha consentito di raggiungere un livello di patrimonio netto apprezzabile in relazione ai volumi sviluppati.

Nel corso del 2011 la fonte esclusiva di reperimento di capitale è rappresentata da autofinanziamento.

c) La natura dei requisiti patrimoniali esterni minimi obbligatori e le relative modalità di monitoraggio

Aosta Factor è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori, ai sensi del primo pilastro della normativa prudenziale (Circolare Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento), con riferimento al rischio di credito e al rischio operativo. Il rischio di mercato, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è pre-sente nell’attività di Aosta Factor, poiché la Società non detiene un portafoglio di negoziazione di vigilanza. Il rischio non rileva quindi ai fini della determinazione dei requisiti minimi obbligatori.

Anche il rischio di cambio, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenzia-le, non è presente nell’attività di Aosta Factor, poiché data l’operatività corrente la società non presenta una “posizione netta aperta in cambi”. La Società non effettua operazioni di provvista in divisa estera.Al fine di garantire il rispetto degli obiettivi fissati dalla risk policy, viene svolta dal Risk Controller un’analisi trimestrale dell’assorbimento patrimoniale a fronte del ri-schio di credito e semestrale con riferimento al rischio operativo, del cui esito è rego-larmente informato il Consiglio di Amministrazione. Sono oggetto di monitoraggio

Nota integrativa

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periodico e di reportistica al Consiglio anche i rischi c.d. di secondo pilastro misura-bili e, in particolare, il rischio di concentrazione del portafoglio crediti e il rischio di tasso di interesse sul banking book.Le modalità di controllo del rischio di credito e la relativa reportistica di supporto sono descritti nel Regolamento Organizzativo e dei Controlli Interni di Aosta Factor e nelle procedure operative aziendali in materia di: delibera e rinnovo operazioni di factoring; valutazione debitori; gestione della relazione ordinaria con la clientela; gestione crediti ad andamento anomalo; gestione dei rapporti di anticipo su contrat-to; gestione dei rapporti senza notifica; gestione delle garanzie ricevute e rilasciate; processo ICAAP. La presenza dei requisiti operativi strumentali alla traslazione del rischio sul debitore nell’ambito di esposizioni pro solvendo o pro soluto non iscritto è garantita dalle procedure e periodicamente verificata dagli organi di controllo di secondo e di terzo livello. Il presidio del rischio operativo è affidato principalmente alle unità organizzative, ai controlli di linea e di secondo livello definiti in tutte le procedure operative e regolar-mente tracciati, e in particolare al Risk Controller e all’Internal Auditing. In parte è applicato un sistema di risk self assessment per la rilevazione della frequenza e dell’in-tensità del rischio operativo sui processi principali. Tale metodologia è utilizzata a fini di controllo del rischio e a supporto delle attività di internal auditing.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci/Valori Totale 31/12/2011

Totale 31/12/2010

1. Capitale 14.993.000 14.993.000

2. Sovrapprezzi di emissione – –

3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre

690.000––

8.402.0711.897.159

690.000––

10.284.8091.563.872

4. (azioni proprie) – –

5. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto

–––––––––

–––––––––

6. Strumenti di capitale – –

7. Utile (perdita) d’esercizio 216.856 (1.549.451)

Totale 26.199.086 25.982.230

Nota integrativa

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81

4.2 - iL Patrimonio e i coefficienti di vigiLanza

4.2.1 - Patrimonio di vigilanza 4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativaAosta Factor non comprende, nella definizione di patrimonio di vigilanza, strumenti innovativi di capitale o altre poste diverse da quelle rappresentative del patrimonio netto o Core Tier 1. Aosta Factor non presenta voci da inserire nel patrimonio supplementare.

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa Totale

31/12/2011Totale

31/12/2010

A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 26.199.086 25.982.230

B. B.1 B.2

Filtri prudenziali del patrimonio base:Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

–––

–––

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 26.199.086 25.982.230

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base – –

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 26.199.086 25.982.230

F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali – –

G. G.1 G.2

Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

– – –

– – –

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) – –

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare – –

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) – –

M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare – –

N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 26.199.086 25.982.230

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) – –

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 26.199.086 25.982.230

4.2.2 - Adeguatezza patrimoniale 4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativaAosta Factor valuta l’adeguatezza del proprio patrimonio di vigilanza a sostegno delle attività correnti e prospettiche nell’ambito del processo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process). Coerentemente con la propria policy di contenimento del rischio, Aosta Factor defi-nisce le componenti del capitale complessivo (componenti patrimoniali a copertura del capitale interno, ossia del fabbisogno di capitale relativo ad un determinato ri-schio) sulla base della più restrittiva metodologia prudenziale. Le componenti del ca-pitale complessivo coincidono quindi con le poste del patrimonio netto e con quelle del patrimonio di vigilanza di Aosta Factor (Core Tier 1). In ambito ICAAP, la Società misura le seguenti tipologie di rischio: di credito, ope-rativo, di concentrazione, di tasso di interesse sul banking book, di liquidità. A fronte delle prime quattro tipologie, la Società determina il capitale interno necessario per la copertura dei rischi generati dalle attività correnti e prospettiche. I rischi di primo pilastro sono misurati con criteri analoghi a quelli utilizzati per la determinazione dei requisiti prudenziali minimi obbligatori e, in particolare, il metodo standardizzato per il rischio di credito e il metodo base per il rischio operativo. Con riferimento ai rischi di secondo pilastro, Aosta Factor utilizza i seguenti strumenti di misurazione quantitativa:• per il rischio di concentrazione (per teste e per gruppi di clienti connessi), gli

Nota integrativa

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82 Nota integrativa

algoritmi semplificati proposti nella Circolare di Banca d’Italia 263/06 (Titolo III, Capitolo 1, Allegato B), ossia il metodo del Granularity Adjustment;

• perilrischioditassodiinteressesulbankingbook,glialgoritmisemplificatipro-posti nella Circolare di Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento (Capitolo V, Se-zione XI, Allegato M);

• per il rischiodi liquidità, ilmodellomaturity ladderdimisurazionedel fundingrisk, di cui alle linee guida contenute nella Circolare di Banca d’Italia 263/06 (Ti-tolo III, Capitolo 1, Allegato D).

Gli altri rischi di secondo pilastro sono oggetto di valutazione qualitativa. Aosta Factor conduce inoltre prove di stress per i rischi rilevanti - di credito, di con-centrazione, di tasso di interesse sul banking book - secondo un approccio di sen-sitivity analysis, con l’obiettivo di verificare la vulnerabilità delle valutazioni delle esposizione ai rischi, dei relativi sistemi di attenuazione e controllo e, ove ritenuto necessario, dell’adeguatezza del capitale interno, rispetto a variazioni nelle variabili determinanti e/o rappresentative del rischio. Con riferimento alle valutazioni prospettiche, Aosta Factor fonda le proprie stime sui valori stabiliti nel piano operativo annuale approvato dal Consiglio di Ammi-nistrazione, in termini di volumi di impieghi, composizione del portafoglio, profili reddituali e componenti di costo attesi.I risultati delle stime, in termini di capitale interno individuale e complessivo, attuale e prospettico, consentono di accertare se il fabbisogno di capitale derivante dai rischi assunti (capitale interno complessivo) è capiente rispetto ai requisiti patrimoniali ed è compatibile con la dotazione aziendale (capitale complessivo) e con gli obiettivi stabiliti dal Consiglio nell’ambito della risk policy, considerando anche le esigenze di copertura dei rischi non quantificati e la presenza di una dotazione adeguata di capi-tale in eccesso per fronteggiare eventuali esigenze non prevedibili.

4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

Categorie/ValoriImporti non ponderati Importi ponderati/requisiti

31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010

A. ATTIVITA’ DI RISCHIO – – – –

A.1

Rischio di credito e di controparte1. Metodologia standardizzata2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata3. Cartolarizzazioni

–160.395.239

––––

–115.774.641

––––

–126.267.362

––––

–90.468.354

––––

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte 7.576.045 5.428.101

B.2 Rischi di mercato – –

B.3 Rischio Operativo1. Metodo base2. Metodo standardizzato3. Metodo avanzato

642.202––

739.006––

B.4 Altri requisiti prudenziali – –

B.5 Altri elementi del calcolo – –

B.6 Totale requisiti prudenziali 8.218.247 6.167.107

C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 136.998.177 102.805.674

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 19,12% 25,27%

C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (total capital ratio) 19,12% 25,27%

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83Nota integrativa

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto

10. Utile (Perdita) d’esercizio 566.840 (349.984) 216.856

ALTRE COMPONENTI REDDITUALI

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utile/perdite da realizzo c) altre variazioni

––

–––

––

–––

––

–––

30. Attività materiali – – –

40. Attività immateriali – – –

50. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

70. Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

80. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti – – –

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utile/perdite da realizzo c) altre variazioni

––

–––

––

–––

––

–––

110. Totale altre componenti reddituali – – –

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 566.840 (349.984) 216.856

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate (rif. art. 2427, n. 22-bis Codice Civile)La normativa nazionale, allo stato attuale, non fornisce alcuna definizione di “parti correlate”; l’art. 2427, co. 2, rimanda quindi a quanto previsto dalla prassi conta-bile internazionale. Il principio contabile di riferimento è lo IAS 24 la cui nuova versione, approvata dallo IASB il 04.11.2009, è stata omologata con il regolamento 19.07.2010, n. 632. Tale nuova versione, la cui applicabilità ai bilanci chiusi prima del 01.01.2011 è facoltativa, definisce parte correlata una persona o un’entità correla-ta a quella che redige il bilancio (“reporting entity”). Non possono essere annoverate tra le parti correlate due entità per il solo fatto di avere in comune un amministratore o un altro dirigente con responsabilità strategiche.

6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaciSi precisa che la società non vanta alcun credito nei confronti di amministratori e sindaci e che non sono state rilasciate garanzie a favore di Amministratori e Sindaci.

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84 Nota integrativa

6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate (rif. Art. 2428 co. 3, n. 2 Codice Civile) Debiti verso enti finanziari

importo

Finaosta S.p.A. Polizze di credito commerciale 87.888.311

Finaosta S.p.A. Fatture fornitori 1.210

Finaosta Iniziative S.p.A. Fatture fornitori 25.477

Totale 87.914.998

Costi – enti finanziariimporto

Finaosta S.p.A. Interessi su polizze di credito commerciale 988.140

Finaosta S.p.A. Affitti passivi 1.215

Finaosta S.p.A. Consulenze e prestazioni professionali 1.000

Finaosta Iniziative S.p.A. Affitti passivi 85.839

Totale 1.076.194

Costi – clientelaimporto

Pila S.p.A. Interessi su polizze di credito commerciale 11.328

Funivie del Piccolo S. Bernardo Interessi su polizze di credito commerciale 504

Funivie Montebianco S.p.A. Interessi su polizze di credito commerciale 8.717

Totale 20.549

Le transazioni con le parti correlate consistono principalmente in operazioni di provvista fornite dalla Capogruppo.Le precedenti tabelle riportano le consistenze di fine esercizio e i costi sostenuti in corso d’anno.

Impresa CapogruppoLa Società è soggetta a direzione e coordinamento da parte di Finaosta S.p.A. ed è pertanto ricompresa nel Gruppo Finaosta S.p.A. – Via B. Festaz, 22 – 11100 AOSTA.Ai sensi dell’art. 2428 co. 3, n. 2 Codice Civile (vedi informazioni di cui al punto 6.3) si specifica quanto segue:la Società reperisce dalla Capogruppo e da società collegate risorse finanziarie con la forma tecnica delle polizze di credito commerciale di durata massima di tre mesi;la Società mantiene dei rapporti operativi con imprese controllate o collegate alla Capogruppo;la Società svolge la sua attività in locali di proprietà di una controllata della Capo-gruppo alla quale riconosce il relativo canone di locazione.Ai sensi dell’articolo 2497 bis C.C. si espongono, in calce, i dati essenziali, espressi in Euro, dell’ultimo bilancio approvato (31/12/2010) della controllante Finaosta S.p.A. – Finanziaria Regionale Valle d’Aosta

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85Nota integrativa

Sezione 7 – Altri dettagli informativi

Altro

Operazioni “fuori bilancio”:attività in outsourcing (rif. art. 2427, N° 22-ter Codice Civile).La Società si avvale di collaborazioni esterne per una serie di funzioni aziendali. Più in dettaglio, sono in atto le seguenti terziarizzazioni:• ConFactoritSpa:ogniattivitàdi“backoffice”(conparticolareriferimentoa:si-

stema informativo e contabile, segnalazioni di Vigilanza e Centrale Rischi, servizi amministrativi e di tesoreria, legale e contenzioso, segreteria societaria, ammini-strazione del personale, valutazione debitori ceduti).

• Conqualificateedespertefigureprofessionali:– l’Internal Auditing;– l’attività di controllo e di indirizzo in materia amministrativa, fiscale, bilancisti-

ca ed attinente le segnalazioni di Vigilanza.Quanto precede, disciplinato da adeguati accordi contrattuali, è funzionale al mante-nimento di una struttura diretta snella e focalizzata sulla gestione commerciale e del credito, obiettivo da sempre considerato strategico per la Società.In particolare il contratto di servicing è stato rinegoziato alla fine dell’anno 2010 con benefici economici.

Informazioni sui Compensi degli amministratori e dei sindaciCompenso amministratori Euro 77.969Compenso sindaci Euro 69.299.L’importo del compenso amministratori è comprensivo del costo della polizza R.C professionale della Chubb Insurance Company per Euro 10.982.

Corrispettivi spettanti per la revisione legale dei conti e per servizi diversi dalla revisione (Art. 2427, n. 16-bis Codice civile)

Tipologia di servizi soggetto che ha erogato il servizio Competenza 2011

Revisione contabile Deloitte & Touche SpA 18.600

Verifiche trimestrali Deloitte & Touche SpA 8.900I valori sopra espressi non includono IVA e spese.Non sono previsti altri corrispettivi spettanti alla Società di revisione.

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86

FinAOsTA s.p.A.

stato Patrimoniale

Voci dell’Attivo 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009

10 Cassa e disponibilità liquide 8.540 4.380

40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.354.319 11.368.767

50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 250.828 250.771

60 Crediti 1.057.398.663 1.029.173.058

90 Partecipazioni 18.118.597 18.118.597

100 Attività materiali 2.512.351 2.531.500

110 Attività immateriali 242.322 376.476

120 Attività fiscalia) correntib) anticipate

7.179.0555.704.2441.474.811

6.714.4435.194.2061.520.237

140 Altre attività 17.005.751 15.799.347

ToTale aTTivo 1.109.070.426 1.084.337.339

Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009

10 Debiti 874.988.695 856.509.323

70 Passività fiscalia) correntib) differite

15.371.1744.108.151

11.263.023

17.643.5206.376.365

11.267.155

90 Altre passività 10.689.187 9.653.598

100 Trattamento di fine rapporto del personale 1.801.670 1.731.096

110 Fondi per rischi e oneria) quiescenza e obblighi similib) altri fondi

249.647–

249.647

242.876–

242.876

120 Capitale 112.000.000 112.000.000

160 Riserve 85.331.921 75.527.002

170 Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005

180 Utile (Perdita) d’esercizio 7.413.127 9.804.919

ToTale passivo e paTrimonio neTTo 1.109.070.426 1.084.337.339

Nota integrativa

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87

FinAOsTA s.p.A.

Conto Economico

Voci 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009

10 Interessi attivi e proventi assimilati 17.564.033 16.083.041

20 Interessi passivi e oneri assimilati –10.722.104 –8.877.472

Margine di interesse 6.841.929 7.205.569

30 Commissioni attive 16.617.585 19.901.169

40 Commissioni passive –16.000 –26.000

CoMMissioni nette 16.601.585 19.875.169

90 Utile /Perdita da cessione o riacquisto di:a) attività finanziarie –

––78.154

–78.154

Margine di interMediazione 23.443.514 27.002.584

100 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dia) attività finanziarieb) altre operazioni finanziarie

–3.226.189–

–3.226.189–2.104.061–1.300.000

–3.404.061

110 Spese amministrativea) spese per il personaleb) altre spese amministrative

–6.416.585–2.517.901

–8.934.486–5.909.292–2.576.831

–8.486.123

120 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali –175.282 –142.821

130 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali –223.766 –217.733

150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri –118.381 –115.000

160 Altri proventi e oneri di gestione 392.882 51.050

risultato della gestione operativa 11.158.292 14.687.896

180 Utili (Perdite) da cessione di investimenti –3.921 –8.287

Utile (Perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 11.154.371 14.679.609

190 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente –3.741.244 –4.874.690

Utile (Perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte 7.413.127 9.804.919

UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 7.413.127 9.804.919

.

Nota integrativa

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Relazione del Collegio sindacale

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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI AI SENSI DELL’ART. 2429, COMMA 2, C.C.

Signori Azionisti,

premesso che l’incarico della revisione contabile è stato affidato alla società “De-loitte & Touche S.p.a.”, lo scrivente Collegio Sindacale ha esaminato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011 che viene sottoposto al Vostro esame ed alla Vostra approvazione e che ci è stato comunicato dagli amministratori in data 14 marzo 2012.

Il Documento, redatto con l’applicazione dei Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS, conformemente alle disposizioni contenute nel D.Lgs. 38/2005 e secondo lo schema previsto dalla Banca d’Italia con provvedimento del 16.12.2009, come integrato con provvedimento del 13.03.2012, è composto dallo Stato Patrimonia-le, dal Conto Economico, dal prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa ed è corredato dalla relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Società.

La responsabilità della redazione del bilancio compete agli amministratori di “Aosta Factor S.p.a.”, mentre fa carico alla società di revisione “Deloitte & Touche S.p.a.” il giudizio professionale basato sulla revisione contabile.

Il Collegio Sindacale ha proceduto al controllo di tali documenti e condivide le indicazioni ed i dati in essi contenuti, nonché le modalità di rappresentazione pre-scelte ed i criteri di valutazione adottati, ritenendosi pertanto esonerato da ulteriori precisazioni sui dati di bilancio.

Nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2011 il Collegio ha svolto l’attività di vigilanza prevista dalla legge. In particolare il Collegio ha:- vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto sociale e sul rispetto dei principi

di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette e raccolta di informazio-ni dai responsabili delle funzioni organizzative e di controllo ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti;

- vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società;- vigilato sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e può

attestare che l’insieme delle direttive, delle procedure e delle prassi operative adot-tate dall’impresa sono idonee al conseguimento degli obiettivi strategici, operativi, di reporting e di conformità;

- valutato e vigilato sull’adeguatezza e sull’affidabilità del sistema amministrativo-contabile a rappresentare correttamente i fatti di gestione e a produrre dati atten-dibili per la formazione del bilancio di esercizio mediante l’ottenimento di infor-mazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, l’esame dei documenti aziendali e le informazioni assunte dalla Società di Revisione;

- verificato l’osservanza, da parte degli amministratori, delle disposizioni del codice civile sul procedimento di formazione, controllo, approvazione e pubblicazione del bilancio di esercizio;

- partecipato alle riunioni degli organi sociali, svoltesi nel rispetto delle norme sta-tutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento;

- ottenuto dagli amministratori informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società per le quali si può ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono, nel loro complesso, sostanzialmente conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da

Relazione del Collegio Sindacale

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compromettere l’integrità del patrimonio sociale;- tenuto periodici incontri con l’Internal auditor e con il Risk controller che hanno

consentito, oltre al riscontro del rispetto del programma di controllo, un esame dettagliato degli esiti delle verifiche periodiche, nonché delle proposte e delle op-portune misure correttive.

- ottenuto dall’organo amministrativo informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo.

Precisato che non si è verificata la necessità di esercitare deroghe di cui al 4° comma dell’articolo 2423 del Codice civile, il Collegio ha potuto constatare, nel cor-so della propria attività di vigilanza, la sostanziale regolarità amministrativa della ge-stione nel suo complesso nonché l’osservanza della legge e dello statuto della Società.

Comunichiamo, inoltre, che nel corso dell’attività di vigilanza non sono state presentate denunce ex art. 2408 Cod. Civ. così come non sono emersi omissioni, fatti censurabili, limitazioni, eccezioni o irregolarità tali da richiedere una menzione nella presente relazione.

Non essendo demandato al Collegio Sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione generale data allo stesso e sulla sua generale conformità alla legge per quel che concerne la sua formazione e struttura, anche con regolari incontri con la società incaricata del controllo legale dei conti, nel corso dei quali non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debba-no essere evidenziati nella presente relazione. Segnaliamo, infine, che dalle verifiche effettuate dai Revisori della “Deloitte & Touche S.p.a.” non emergono irregolarità e che, di conseguenza, il loro giudizio sul bilancio in chiusura è positivo e senza rilievi.

Nel ricordare che il nostro mandato è giunto a scadenza e che siete, pertanto, chiamati a deliberare in merito, esprimiamo l’assenso, per quanto di nostra compe-tenza, all’approvazione del progetto di Bilancio chiuso al 31 dicembre 2011, unita-mente alla Relazione sulla Gestione, così come sottopostoVi dall’Organo Ammini-strativo valutando la proposta di destinazione del risultato d’esercizio conforme alla legge ed allo statuto.

Aosta, 3 aprile 2012.

Il Collegio Sindacale MARCHIANDO Piero Paolo VIETTI Claudio FALLETTI Guido

Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione della società di revisione

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Verbale di assemblea ordinaria

del 18 aprile 2012

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