Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro)...

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Bilancio 2012

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• Consiglio di Amministrazione Jean-Claude Mochet Presidente Francesco Trifone Vice Presidente

Luca Merano Consigliere Antonio Grosso Consigliere Giancarlo Telloli Consigliere

• Collegio Sindacale Piero Paolo Marchiando Presidente

Giuseppe Gambardella Sindaco Effettivo Claudio Vietti Sindaco Effettivo

Pierluigi Berzieri Sindaco Supplente Guido Falletti Sindaco Supplente

• Direzione Generale Marziano Bosio Direttore Generale

• Elenco Soci FINAOSTA S.p.A. - Aosta Aosta 79,31% BANCO POPOLARE Soc. Coop. a r.l. - Verona Verona 13,79% BANCA ITALEASE S.p.A. - Milano Milano 6,90%

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Relazione del Consiglio

di Amministrazione sulla gestione

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Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione 2012

Signori Azionisti,

il bilancio al 31 dicembre 2012, sottoposto alla Vostra approvazione, è stilato con i criteri I.A.S./I.F.R.S., come prescritto dalla vigente normativa in materia (D.Lgs. 28.02.2005, n. 38) ed è redatto secondo lo schema previsto dalla Banca d’Italia (Prov-vedimento del 13 marzo 2012 e successive comunicazioni).

La dinamica dell’economia globale nel 2012 è rimasta debole e le stime di crescita del commercio internazionale sono state riviste al ribasso; l’espansione del prodotto mondiale dovrebbe rafforzarsi solo nel 2014. I rischi per l’economia mondiale non sono venuti meno, anche se si sono attenuati a seguito dell’accordo raggiunto negli Stati Uniti per evitare il “fiscal cliff”, dell’allentamento delle tensioni finanziarie nell’area dell’euro e del consolidamento delle prospettive nei paesi emergenti. Nell’area dell’euro l’attività economica ha continuato a perdere vigore nell’ultimo trimestre del 2012; le conseguenze delle tensioni finanziarie che hanno colpito, nel corso dell’anno, alcuni Paesi dell’area e gli effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie finora ritenute più solide; di conseguenza, sono state riviste significativamente al ribasso le previsioni di crescita per il 2013. Le condizioni dei mercati finanziari, il cui deterioramento aveva finora rappresentato un ostacolo alla ripresa ciclica nell’area euro, sono molto migliorate; i rendimenti dei titoli di Stato sono scesi nei paesi maggiormente interessati dalle tensioni; gli afflussi di capitali verso alcune delle economie più colpite dalla crisi del debito sovrano sono ripresi. Nel nostro paese la domanda interna non ha ancora raggiunto un punto di svolta: la dinamica del PIL è stata negativa anche nel quarto trimestre dello scorso anno e dovrebbe rimanere debole nel 2013. Secondo le previsioni originarie, il PIL dell’I-talia sarebbe sceso sulla media dello scorso anno; la stima per il 2013 è stata rivista al ribasso, per effetto del peggioramento del contesto internazionale e del protrarsi della debolezza dell’attività nei mesi più recenti. Lo scenario prefigura tuttavia un ritorno alla crescita nella seconda metà dell’anno, sia pure su ritmi modesti e con ampi margini di incertezza. La svolta ciclica sarebbe resa possibile dalla graduale ripresa degli investimenti, a seguito della normalizzazione delle condizioni di finanziamento e del recupero della domanda nell’area dell’euro, nonché del parziale miglioramento del clima di fiducia. In tale quadro la dinamica del prodotto resterebbe comunque negativa nella media del 2013 e tornerebbe lievemente positiva nel 2014.

Anche i dati sul quadro economico valdostano fanno emergere una situazione carat-terizzata da un rallentamento economico per le imprese del territorio, anche se, rispetto a quanto registrato nell’ultimo periodo, i giudizi concernenti le diminuzioni delle attività risultano più contenuti.Nella prima parte dell’anno è proseguito il deterioramento congiunturale iniziato alla fine dell’anno scorso. Nel settore manifatturiero l’indebolimento della domanda

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interna ed estera ha determinato un calo della produzione e del fatturato delle imprese. L’attività di investimento è rimasta debole. Le aspettative delle imprese non prefigurano un miglioramento significativo della congiuntura nei prossimi mesi.Nelle costruzioni è proseguita la fase negativa iniziata nel 2009; vi ha influito la debolezza della domanda sia pubblica che privata. Nei servizi la congiuntura è stata complessivamente sfavorevole; segnali positivi si sono avuti nel comparto turistico. Le condizioni nel mercato del lavoro hanno risentito del quadro congiunturale negativo: nel primo semestre gli occupati e il tasso di occupazione sono calati; il tasso di disoc-cupazione ha raggiunto il 7%; è tornato a crescere il ricorso alla Cassa integrazione guadagni. Nei primi sei mesi dell’anno i prestiti bancari alle famiglie sono diminuiti; vi ha ancora influito la debolezza della domanda. Dopo il picco toccato nella seconda metà del 2011, l’irrigidimento dell’offerta di prestiti si è attenuato. Il credito alle imprese è ancora aumentato anche se a ritmi modesti: all’aumento dei finanziamenti alle aziende di maggiori dimensioni si è contrapposta la diminuzione di quelli concessi alle imprese più piccole. La domanda di credito delle imprese è rimasta debole, in particolare nel comparto delle costruzioni, riflettendo soprattutto una ridotta attività di investimento in capitale fisso. Hanno invece agito in senso moderatamente espan-sivo le esigenze di copertura del fabbisogno di circolante e quelle connesse con la ristrutturazione del debito. La qualità del credito erogato alle imprese è ulteriormente peggiorata, mentre è rimasta stabile quella per le famiglie consumatrici. La raccolta bancaria presso le famiglie e le imprese è tornata a crescere, anche se in misura lieve.

Tabella 1. Principali dati economici - Quadro di sintesi della previsione (variazione %)Principali dati economici (Var. %) 2013 2014PIL MONDO 3,5 4,1

PIL USA 2 3

PIL AREA EURO -0,2 1

PIL ITALIA -1 0,5

PIL GERMANIA 0,6 1,4

PIL CINA 8,2 8,5fonte: World Economic Outlook FMO - gennaio 2013

Mercato del factoring e andamento societarioIl mercato italiano del factoring, pur in evoluzione, nel 2012 ha rallentato la soste-nuta crescita degli anni precedenti, che aveva consentito di raggiungere il terzo posto nel ranking mondiale. La perdurante crisi, che sta caratterizzando i mercati, non ha intaccato la valenza del factoring nei periodi in cui il calo dei prestiti bancari risente della debolezza della domanda, confermando come il prodotto sia in grado di soddi-sfare le esigenze organiche di una clientela multiforme e sempre più qualificata. Il settore factoring conferma un peso sul PIL del 10%, a testimonianza che il prodotto sostiene in modo concreto l’economia reale italiana, fornendo un supporto strategico nei momenti di crisi. Il turnover nel 2012 ha raggiunto i 171 miliardi di Euro (fonte: Assifact), con una crescita contenuta del + 4% rispetto al 2011. Risultano in margi-nale aumento anche alcuni indicatori importanti quali il volume di crediti interme-diati (outstanding + 0,9 %), e la quota finanziata (anticipi + 2,6 %). Il mercato è ormai da alcuni anni caratterizzato da una quota prevalente del pro soluto dei crediti intermediati, che nel 2012 ha raggiunto il 67% del turnover complessivo, di cui il 12% a titolo definitivo, a conferma di una sempre più importante componente di servizio nell’offerta di factoring. I principali operatori del settore, tutti di emanazione di grandi gruppi bancari, detengono quote determinanti del mercato (i primi 3 svilup-pano il 64% circa), confermando la raggiunta e solida integrazione con i gruppi di appartenenza nell’offerta al mercato delle imprese di ogni dimensione.

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La Vostra Società nel 2012 ha migliorato la propria quota di mercato grazie alla sempre importante azione di sviluppo ed al rilancio delle relazioni con la clientela, realizzate attraverso una completa offerta di prodotti, dai più strutturati a prevalente componente di servizio alle forme tecniche tradizionali, caratterizzate da una proposta finanziaria. L’attività commerciale, pur in un quadro economico problematico ed instabile, ha consentito di raggiungere e superare gli obiettivi elaborati in sede di budget 2012. Già dal primo trimestre e così in quelli successivi, la produzione ha segnato un rilancio importante dei volumi complessivi rispetto all’analogo periodo del 2011, confermando la tendenza a quella ripresa che si era già profilata nella seconda parte dell’esercizio precedente. L’azione commerciale è stata rivolta in particolar modo agli imprenditori valdostani, ma non ha trascurato di cogliere tutte le opportunità meri-tevoli che il mercato ha offerto fuori Valle, sempre mantenendo costante l’attenzione alla qualità del credito, criterio indiscusso di crescita aziendale.

Tabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro)

Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012

I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

II Trimestre 145.841 180.094 23,5%

III Trimestre 115.638 149.803 29,5%

IV Trimestre 145.773 164.770 13,0%

Totale Turnover 504.937 636.067 26,0%

I dati di produzione relativi alle prime settimane di attività del nuovo esercizio sembrano confermare una tenuta del turnover, in linea con gli obiettivi fissati dal Piano Industriale 2012 - 2014, pur con un punto di attenzione per l’evoluzione dell’at-tività economica e per i possibili riflessi sulla domanda e sulla qualità del credito.

Le strategie manageriali nel corso dell’esercizio sono state dirette ad ottimizzare le risorse disponibili, con un tenace impegno nella gestione dei rischi, ma sempre orien-tate ad allargare le opportunità di mercato per aumentare la produzione.Particolare attenzione è stata posta alla selezione delle nuove iniziative commerciali, confermando l’indirizzo a limitare le operazioni a maggior rischio (Anco e Fina) e puntando a migliorare la rotazione dei crediti, con effetti positivi sulla qualità dei rischi e sulla capacità di autofinanziamento.Il management ha mantenuto una linea di coerenza rispetto agli obiettivi del Piano Industriale ed alle relative politiche distributive, puntando a:

- allargare la base di clientela e valorizzare il portafoglio già in essere;- migliorare la qualità dei rischi, attraverso più stringenti criteri di valutazione,

amministrazione e controllo;- incrementare la marginalità da servizi e finanziaria;- sviluppare le partnership bancarie sul loro territorio di riferimento;- potenziare l’efficienza operativa e migliorare la professionalità della struttura.

Tutto ciò ha consentito alla Vostra Società di realizzare un turnover nel corso dell’e-sercizio di Euro 636 milioni, con un aumento del 26% rispetto a Euro 505 milioni conseguiti nel 2011.

Il numero dei cedenti che hanno concorso alla produzione è stato di 268 clienti, di cui ben 47 di nuova attivazione, rivenienti ancora principalmente dalle opera-zioni di factoring indiretto con dilazione attivate sul finire dell’esercizio precedente.

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L’azione di sviluppo commerciale è stata ancora determinante per il raggiungimento degli obiettivi concentrandosi sulle aree territoriali più interessanti, in primis la Valle d’Aosta, nonché sulle partnership bancarie più dinamiche.Il risultato dell’attività di sviluppo è stato determinante anche sui risultati del 2012, con volumi di turnover pari a Euro 134 milioni, consentendo di assicurare alla produ-zione il costante contributo di nuova clientela e recuperando il deficit rappresentato dai volumi di alcuni rapporti, ai quali si è rinunciato, in quanto abbandonati e/o ridi-mensionati per ragioni di rischio. I cedenti valdostani e/o riconducibili al territorio sono stati circa 50, con un turnover di circa Euro 120 milioni (Euro 106,3 milioni nel 2011), pari al 18,9 %, cui si aggiungono circa Euro 25 milioni relativi a cedenti fuori Regione, ma con debitori residenti.Anche il numero dei debitori intermediati, pur in sostanziale riduzione, rimane signi-ficativamente elevato, pari a 2.463, a dimostrazione di un’azione commerciale sempre orientata alla diversificazione ed alla ripartizione dei rischi (erano 24.454 nel 2011, dato atipico per la Società in quanto determinato da due operazioni occasionali di fine periodo molto frazionate). Il numero delle fatture caricate nel 2012 è stato di 82.181 documenti (nel 2011 erano 104.749), ovviamente facendo ampio ricorso a procedure automatizzate.

Per quanto riguarda la composizione qualitativa del turnover hanno prevalso le ces-sioni nel “domestic” (Euro 477 milioni, 75%) rispetto all’internazionale (Euro 159 milioni, 25%); resta prevalente il flusso delle cessioni in pro solvendo (Euro 431 mi-lioni, 68%) pur in presenza di un sensibile aumento dell’attività in pro soluto (Euro 205 milioni, 32%), dato peraltro ancora distante da quello medio di settore. I dati gestionali comprendono, tra i crediti pro soluto, sia quelli relativi al pro soluto iscritto che a quello formale, diversamente da quanto contenuto nella Nota Integrativa, dove i crediti pro soluto sono relativi al solo pro soluto “iscritto” (con trasferimento di ri-schi e benefici), mentre il pro soluto formale (senza trasferimento di rischi e benefici) è inserito tra i crediti pro solvendo.

Tabella 3. Dati Operativi/Gestionali (in milioni di Euro)

Aosta Factor 2012 2011 Scostamento 2012/2011

Turnover 636 505 25,9%

di cui Pro Soluto 205 101 103,0%

di cui Pro Solvendo 431 404 6,7%

di cui Domestic 477 380 25,5%

di cui Export/Import 159 125 27,2%

Commissioni Nette (%) 0,38% 0,35% 0,03%

Impieghi (Stock) al 31/12 127 151 -15,9%

Impieghi Medi 139 125 11,2%

N° Cedenti Attivi 268 210 27,6%

N° Debitori Ceduti 2.463 24.454 -89,9%

Più in dettaglio, la ripartizione regionale, misurata in capo al cedente, si articola come segue:• Piemonte/Liguria euro 131 milioni 21 % • Valle d’Aosta euro 120 milioni 19 %• Lombardia euro 117 milioni 18 %• Emilia Romagna euro 78 milioni 12 %• Veneto euro 73 milioni 11 %• Altre regioni euro 77 milioni 13 %• Estero euro 40 milioni 6 %

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Si consolida la crescita sui territori di riferimento, confermando l’apporto commer-ciale delle aree Piemonte/Liguria e Lombardia, risultato anche delle produttive colla-borazioni con i partner bancari. Stabile l’incidenza della Valle d’Aosta, per la quale occorre, inoltre, tener conto, come per il passato, delle attività identificabili come factoring indiretto, riferite a controparti debitrici in Valle d’Aosta ma censite in rela-zione alla diversa sede del cedente. Anche nel 2012 è risultato strategico l’impegno a sostenere le imprese valdostane, per garantire un supporto finanziario in uno scenario economico sfavorevole, anche attraverso gli accordi con i Confidi locali.

Per quanto riguarda la distribuzione del turnover per canale di acquisizione “Intro-ducer”, fermo restando il crescente decisivo contributo del canale “diretto”, appare in consolidamento l’apporto dei partner bancari, a conferma di un condiviso indi-rizzo strategico per lo sviluppo del prodotto factoring. Come previsto sono residuali gli accordi con segnalatori/mediatori terzi, canale non più essenziale per la politica distributiva della Società.

Più in dettaglio, la ripartizione per canale di acquisizione, misurata in capo al cedente, si articola come segue:• Diretto 83% (nel 2011 77%)• Banche 17% (nel 2011 21%)

I crediti ceduti (outstanding) in essere al 31 dicembre 2012 ammontano a Euro 167,8 milioni a fronte di Euro 181,5 milioni del 2011; il dato, rapportato al turnover annuo, delinea un efficientamento nella rotazione dei crediti, da 131 giorni del 2011 a 96 giorni del 2012, parzialmente attribuibile alla ripartizione mensile delle cessioni, concentrate nell’ultimo periodo dell’anno, ma soprattutto dovuto ad un ridimensio-namento dei crediti verso debitori riconducibili all’area del “pubblico”, con l’avve-nuto incasso di crediti d’imposta (Iva) ed il disimpegno da posizioni relative ad alcuni cedenti storici, già oggetto di intermediazione di crediti commerciali verso commit-tenza pubblica con pratiche di pagamento rallentate e prive di regolarità.Permanendo una situazione di mercato caratterizzata da un differimento generalizzato nei tempi medi di pagamento dei crediti, sono stati rafforzati i presidi sullo scaduto, consentendo di mantenere il fenomeno nell’ambito di valori tollerabili e assicurando un incessante monitoraggio a livello di gestione operativa ed attività di controllo interno.Gli impieghi finanziari a reddito, specificatamente sui valori medi dell’esercizio (139 milioni di Euro), hanno seguito lo sviluppo progressivo della produzione commer-ciale, in concreto aumento rispetto al 2011 (125 milioni di Euro) e in apprezzabile crescita sugli obiettivi di budget.Il dato puntuale dello stock degli impieghi a reddito 2012 (127 milioni di Euro al netto delle rettifiche) denota invece una riduzione sul corrispondente valore del 2011 (151 milioni di Euro), ciò in considerazione di una ridotta attività di sviluppo, speci-ficatamente nel mese di dicembre, delle operazioni caratteristiche di fine periodo.

La provvista aziendale continua ad essere strutturata dalle fonti messe a disposizione dalla Capo Gruppo (Polizze di credito commerciale di durata massima tre mesi, regolate a condizioni di mercato opportunamente negoziate) e dall’utilizzo dei fidi bancari disponibili, con forme tecniche di breve periodo (sempre di durata massima tre mesi) correlate al ciclo dei crediti intermediati. L’autofinanziamento continua ad incidere in misura sostanziale sul fabbisogno aziendale.E’ continuata un’opportuna selezione delle fonti di provvista in relazione all’andamento dell’offerta bancaria, che si è ampliata su nuove controparti, nell’ambito di un mercato peraltro ancora carat-terizzato da una certa instabilità e da criteri di costo non sempre allineati e conformi agli standard storici.

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La Vostra Società ha provveduto a mantenere gli impegni assunti in sede di Piano Industriale 2012/2014 con la Controllante Finaosta, assicurando entro la fine dell’anno il previsto rimborso di parte dei finanziamenti che storicamente venivano messi a disposizione.

L’esercizio appena concluso, primo anno del nuovo Piano Industriale triennale, ha fatto registrare risultati superiori alle aspettative in relazione agli obiettivi di budget per il 2012, in particolare per quanto riguarda il turnover ed il margine da inter-mediazione. Pur in presenza di una situazione congiunturale non favorevole, i piani aziendali sono stati orientati a valorizzare l’attività commerciale, che continua a rappresentare il caposaldo delle strategie di successo e il punto di forza della società, a dimostrazione delle potenzialità che il mercato è ancora in grado di offrire, in partico-lare rinvigorendo e potenziando le partnership bancarie avviate in questi mesi.

Rapporti con la Controllante e società collegate

I risultati operativi sono stati conseguiti, come per il passato, con il concreto contri-buto di tutti i Soci ed, in particolare, della Capo Gruppo Finaosta S.p.A. (cui la Vostra Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli artt. 2497-2497-sexies del Codice Civile). Aosta Factor è, inoltre, inclusa nel perimetro di consolidamento integrale della Capo Gruppo stessa e, pertanto, il presente bilancio concorrerà alla stesura del “consolidato” al 31 dicembre 2012.

Ai sensi dell’art. 2427, n. 22-bis Codice Civile si specifica quanto segue:- i rapporti con la Capo Gruppo e con società collegate sono prevalentemente di

affidamento di risorse finanziarie mediante la sottoscrizione di polizze di credito commerciale di durata da uno a tre mesi, accordate a condizioni di mercato;

- la Società promuove dei rapporti operativi con imprese controllate o collegate alla Capo Gruppo, cogliendo le sinergie derivanti dall’appartenenza al Gruppo e utilizzandole per una migliore gestione e sviluppo del proprio business;

- la Società svolge la sua attività in locali di proprietà di una controllata della Capo Gruppo alla quale riconosce il relativo canone di locazione.

Andamento economico reddituale

La Società ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di Euro 2.502.876 che ha determinato un utile netto di Euro 1.646.430 dopo aver stanziato rettifiche di valore lorde per deterioramento crediti per Euro 1.911.134, al netto di riprese di valore per Euro 748.382.Al fine di consentire una più chiara ed immediata visione riguardo all’andamento economico della Società, nella seguente tabella (Tabella 4) si pongono in correla-zione le risultanze ed alcuni principali indicatori dell’esercizio, comparati con i dati relativi al precedente anno.

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Tabella 4. Principali dati economici riclassificati (in migliaia di Euro)

Aosta Factor Anno 2012 Anno 2011 Scostamento 2011/2012

Proventi per:Commissioni nette 2.428 1.790 36%

Margine da interessi 3.608 2.934 23%Margine lordo da intermediazione 6.036 4.724 28%Totale costi netti di gestione 2.422 2.357 3%Risultato gestione operativa 2.494 567 340%

Aosta Factor Anno 2012 Anno 2011Cost Income 40% 50%

Roe 6,2% 1,0%

Margine Interesse/Margine Intermediazione 60% 62%

Margine da servizi/Margine Intermediazione 40% 38%

I risultati economici conseguiti nel 2012 sono stati influenzati da alcuni fattori speci-fici che necessariamente concorrono alla loro valutazione: il perdurare di un ciclo economico dominato da una grave crisi congiunturale e l’instabilità dei mercati finan-ziari che ha consolidato la tendenza alla restrizione del credito, l’osservanza di criteri doverosamente prudenziali in termini di rettifiche dirette su alcune note storiche posizioni che hanno avuto origine nei passati esercizi, nonché gli impegni assunti con la Capo Gruppo in termini riduzione del sostegno finanziario.Quest’ultimo aspetto, sul finire dell’esercizio ha determinato un rallentamento nella gestione della produzione e degli attivi a reddito in quanto la Vostra Società è stata costretta a valutare e selezionare le opportunità in una logica di difesa e recupero della marginalità finanziaria, anche attraverso manovre correttive dei tassi. Ciò nonostante il risultato del margine da interessi è stato realmente migliorato, così come il sostan-ziale incremento delle commissioni nette, che ha preso il via dalla progressiva crescita dei volumi intermediati, sviluppando la componente di servizio del prodotto e deter-minando un incremento delle commissioni medie, specialmente attraverso un’offerta di mercato orientata alle componenti di gestione e garanzia.Tutto ciò considerato ed avendo applicato criteri doverosamente prudenti di retti-fica sulle posizioni anomale, il risultato raggiunto è da ritenersi senza dubbio tra i migliori realizzati dalla Società, avendo peraltro consentito di superare ampiamente i traguardi fissati a livello di budget ed anticipando decisamente gli obiettivi del Piano Industriale. Attesa la rigidità delle principali poste, la ricerca di contenimento dei costi amministrativi è stata costante e portata avanti con determinazione, frutto di una particolare attenzione ad ogni singola voce di spesa, nonostante ciò si è determi-nata una moderata crescita, generata principalmente dall’aumento delle spese legali, dei costi del service e dell’iva indetraibile per effetto dell’aumento della produzione.Dal punto di vista della produttività risultano in miglioramento gli indici per dipen-dente, con un turnover pro capite di Euro 58 milioni (Euro 46 milioni nel 2011) e un margine d’intermediazione pro capite di Euro 549 mila (Euro 429 mila nel 2011).

In tale ambito, l’entità dei crediti problematici, in particolare come strascico di posizioni già discendenti da precedenti esercizi, ha risentito del deterioramento del rischio di credito registrato dal “sistema” nel suo complesso ed in particolare da quei settori, per quanto riguarda la Vostra Società, come l’edilizia e l’immobiliare, colpiti dalla crisi e che avevano già profondamente penalizzato i risultati degli ultimi anni. La Società ha scelto una linea di rigore assoluto, dando evidenza adeguata ad ogni situazione difficile e ricercando ogni possibile azione di contrasto al deterioramento degli attivi, finalizzando la propria azione ad un atteggiamento prudenziale e traspa-

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rente, che trova conferma nel fatto che sono stati abbandonati rapporti con forme tecniche puramente finanziarie e che nella gestione delle posizioni deteriorate si è provveduto ad intervenire con tempestività e intransigenza.

In tale contesto, le sofferenze lorde, relative a n° 8 posizioni, rettificate in via diretta per l’81% ammontano ad Euro 6.573.713, a fronte di Euro 6.863.506 al 31.12.2011. Le rettifiche dirette, comprensive delle attualizzazioni degli incassi attesi, totalizzano Euro 5.339.757 e, pertanto, le sofferenze nette, pari ad Euro 2.284.405 nello scorso esercizio, si sono ridotte all’importo di Euro 1.233.956. Gli incagli lordi, vale a dire le posizioni relative ad aziende valutate in difficoltà solo temporanea, ammontano ad Euro 2.778.086, a fronte di Euro 3.461.374 al 31.12.2011. Al netto delle rettifiche dirette e delle attualizzazioni I.A.S., detto importo, riferito a n° 2 evidenze, rettificate in via diretta per il 93% si riduce ad Euro 189.934 (Euro 1.162.568 l’esercizio precedente). Le rettifiche dirette e le attualizzazioni ammontano quindi, al 31.12.2012, a Euro 2.588.152. Le stime di recupero del credito tengono conto degli incassi attesi da terzi (debitori ceduti) e delle garanzie accessorie.I crediti verso clientela “in bonis” sono stati oggetto di rettifica “collettiva” per Euro 865.189, la contrazione rispetto all’ammontare del 2011 ha determinato una ripresa di valore per Euro 454.561.Ai fini del calcolo della rettifica “collettiva” hanno trovato applicazione gli stessi criteri di valutazione del 2011 che, condivisi dagli organismi di controllo, hanno generato una ripresa di valore per l’effetto combinato di alcuni fattori.Innanzitutto vi è stata la riduzione della percentuale delle perdite prodotte dalle posi-zioni deteriorate, che è diminuita dal 31,1 % al 24,3 % in considerazione del conte-nuto valore dei passaggi a perdita avvenuti negli ultimi due esercizi; tale fenomeno ha inciso per circa 240 mila euro sullo scostamento.Gli altri fattori sono da ricondurre in parte alla minore incidenza della percentuale di “probabilità default”, diminuita dallo 0,71 % allo 0,60 %, assegnata alle attività economiche che non hanno presentato in passato situazioni di deterioramento ed in parte alla riduzione degli impieghi.Si sono registrate, infine, minori esposizioni verso controparti, che esercitano un’at-tività economica interessata in passato da una significativa probabilità di rischio di deterioramento. Il risultato della “collettiva” è ritenuto appropriato e non configura, a priori, una minor copertura complessiva dai rischi di credito, atteso anche l’elevato valore delle rettifiche individuali, conteggiate sostanzialmente su ogni rapporto che abbia eviden-ziato un andamento anomalo.

Nell’insieme, le rettifiche su crediti hanno gravato sull’esercizio, al netto delle riprese di valore, per Euro 1.162.752, a fronte degli Euro 1.851.807 del 2011.

Per quanto riguarda il Fondo Rischi ed Oneri, il riesame aggiornato ed attualiz-zato, sulla base di qualificate valutazioni di professionisti esterni, dei rischi poten-ziali connessi a tutte le vertenze oggi in atto ha consentito, pur non derogando alla consueta impostazione prudenziale, di mantenere invariato l’ammontare dell’accan-tonamento.

Attività di Rilievo e Struttura Societaria

Nell’ambito delle attività di rilievo del 2012, oltre a ciò che è stato attuato in conti-nuità con il recente passato (quali l’estensione e l’aggiornamento delle procedure

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aziendali al fine di recepire innovazioni normative e disciplinare con crescente effi-cienza ogni aspetto operativo; la conseguente revisione del regolamento organizzativo e dei controlli interni; l’annuale rivisitazione dei criteri per la “politica del credito”), meritano menzione particolare:

• Nel corso del mese di marzo 2012 si è provveduto a riferire formalmente all’Au-torità di Vigilanza, in ambito alle misure già fatte proprie dalla Società o in corso di assunzione, in merito ai rilievi e alle osservazioni formulate in occasione degli accertamenti ispettivi che Banca d’Italia ha effettuato sul finire dell’esercizio precedente, conclusi con la consegna delle risultanze ispettive in data 17 febbraio 2012 con esito “parzialmente favorevole”. In corso d’anno, sono stati presentati i resoconti trimestrali e semestrali con i previsti aggiornamenti richiesti sugli aspetti oggetto dei rilievi e delle osservazioni relativi all’ispezione; a tale proposito ed allo scopo di riferire in merito all’evoluzione della situazione aziendale, sono proseguiti gli incontri con la Filiale di Aosta della Banca d’Italia, nel solco di una consue-tudine di relazioni con l’Autorità di Vigilanza ispirate ad un trasparente, aperto e irrinunciabile confronto.

• Tra le altre attività di rilievo, dal punto di vista commerciale è proseguito lo sviluppo di nuovi accordi con partner bancari del territorio piemontese, per l’of-ferta dei servizi di factoring e la sottoscrizione di nuove convenzioni. Nell’am-bito delle intese siglate con Valfidi S.c.c. – Società Consortile Cooperativa di Garanzia collettiva dei Fidi delle Imprese della Valle d’Aosta sono state avviate iniziative per dare concreto impulso alla collaborazione, attraverso l’avvio anche di un programma di co-marketing rivolto a tutti i loro associati e finalizzato alla presentazione di un prodotto factoring dedicato. Allo scopo di rinvigorire l’attività in Valle d’Aosta, confermando strategico l’obiettivo di sostenere in via prioritaria l’imprenditoria valdostana, sono state consolidate anche le relazioni nell’ambito degli accordi con il Confidi Valle d’Aosta e la collaborazione operativa con la locale Confindustria, collocate a pieno titolo nelle sinergie di Gruppo. I posi-tivi risultati raggiunti nell’esercizio appena concluso, pur scontando un quadro ancora problematico dell’economia locale, confermano l’efficacia e la concretezza dell’azione commerciale rivolta al territorio, quale obiettivo primario della Vostra Società.

• Sono state avviate e concluse nel mese di marzo le attività relative agli schemi rappresentativi di comportamenti anomali ai sensi della normativa antiriciclaggio, specifici per l’attività di factoring, pubblicati da UIF in data 16 marzo 2012. In relazione all’argomento, tenuto conto dell’importanza della materia e delle diverse implicazioni legate all’attività svolta, sono stati previsti degli interventi formativi per tutto il personale, allo scopo di informare e sensibilizzare tutta la struttura su questo tema così delicato e sotto costante osservazione in modo particolare degli organi di controllo. L’attenzione posta allo schema contrattuale del factoring discende anche dal suo utilizzo fraudolento che potrebbe prestarsi ai fini dell’e-vasione fiscale e riciclaggio; da ciò ne deriva l’invito per gli intermediari all’im-mediata segnalazione di operazioni sospette riconducibili alla corrente operatività factoring e alla diffusione ampia fra il personale e i collaboratori della comunica-zione pubblicata dall’Autorità preposta.

• Nel mese di maggio, in conseguenza dell’entrata in vigore dell’art. 36 del D.L. 201/2011 detto “salva Italia” (divieto di interlocking), che prevede il divieto di cumulo tra le cariche detenute dagli organi gestionali e di sorveglianza, di controllo e funzioni di vertice, in imprese o gruppi di imprese concorrenti operanti nel mercato del credito, assicurativi e finanziari. Consiglieri, Sindaci effettivi e Direttore Generale hanno prodotto idonea dichiarazione di assenza di situazioni

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di incompatibilità, della quale è stata data alla Banca d’Italia successiva idonea comunicazione.

• In seguito alle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, in relazione al funzionamento dell’ODV (Organismo di Vigilanza ex D.Lgs 231/2001) della Società, nel mese di aprile è intervenuta l’unificazione dell’incarico in capo al Collegio Sindacale, che ha provveduto a presentare il nuovo regolamento, rece-pendo i più recenti aggiornamenti. Si è quindi provveduto alla pubblicazione sul sito aziendale dell’informativa aggiornata, così come sono state divulgate le nuove nomine dell’Assemblea.

• Sono state avviate e concluse le attività relative alla pubblicazione sul sito internet aziendale, ai sensi della normativa prevista nel “Terzo Pilastro” di Basilea 2, dell’in-formativa al pubblico relativa all’adeguatezza patrimoniale, all’esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi di gestione e controllo degli stessi con riferimento ai dati al 31 dicembre 2011; in corso d’anno si è provveduto all’ag-giornamento dei Fogli Informativi della Trasparenza delle operazioni e dei servizi finanziari.

Anche nel 2012, la Vostra Società ha presentato alla Banca d’Italia, nei termini previsti, la rendicontazione in merito all’autovalutazione dell’adeguatezza patrimo-niale (I.C.A.A.P.). Tenuto conto le dimensioni e le caratteristiche operative della Società, si conferma un quadro complessivamente adeguato in termini di dota-zione patrimoniale, di idoneo presidio delle aree di valutazione e gestione dei rischi, nonché delle aree organizzazione e controllo. L’assorbimento patrimoniale a fronte dei rischi di “Primo e Secondo Pilastro” configura una situazione di complessiva soli-dità patrimoniale della Società, anche in chiave prospettica e lascia ampi margini per la copertura dei rischi non quantificati e per eventuali ulteriori esigenze che dovessero manifestarsi. Sempre sul piano dell’adeguatezza patrimoniale, a fronte di rischi quan-tificati, si riscontra il pieno rispetto delle soglie stabilite dalla risk policy per il 2012.

Informativa ex art. 2428 comma 2 Codice Civile

RischiGli indirizzi aziendali, per quanto concerne la gestione dei rischi di mercato, anche con riferimento a quanto previsto dall’art. 2428-6 bis del Codice Civile, non sono variati e non vi sono posizioni squilibrate su tassi e valute; le politiche di raccolta hanno garantito un sostanziale equilibrio di scadenze tra attivo e passivo; è prassi aziendale l’indicizzazione automatica all’andamento dell’Euribor di tutti gli impieghi e la durata di eventuali posizioni a tasso “chiuso”, sia sul fronte degli impieghi che sul fronte della provvista, come già accennato, non eccede i tre mesi, con una media fra 1 e 2 mesi; ne consegue che, anche per il 2012, non sono state necessarie politiche di copertura dei rischi finanziari in genere. Quanto ai rischi operativi ed agli altri rischi, il sistema dei controlli interni ha funzionato a pieno regime ai fini di un costante monitoraggio e della tempestiva gestione delle eventuali anomalie. Le verifiche condotte non hanno peraltro evidenziato situazioni negative degne di menzione. Per maggiori dettagli in merito alle politiche di assunzione e di controllo delle diverse tipologie di rischio, si rimanda alla specifica sezione 3 della Nota Integrativa.

Nell’ambito del citato sistema dei controlli interni, hanno continuato ad operare, ciascuno con specifiche funzioni, il Collegio Sindacale, il Comitato di Vigilanza e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, l’Internal Auditor, il Risk Controller e la Funzione Amministrativa (con compiti di controllo e di indirizzo dell’outsourcer in ambito amministrativo, fiscale, bilancistico e relativo alle segnalazioni di vigilanza). L’intera-

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zione fra tali Organi ed il coordinamento e l’informazione nei confronti della società esterna di Revisione sono stati assicurati da regolari riunioni periodiche. La Direzione Generale e, per quanto di competenza, lo stesso Consiglio di Amministrazione sono stati costantemente informati in merito ai piani di intervento e all’esito delle singole verifiche.Segnaliamo peraltro che, anche nell’esercizio 2012, non è pervenuto alcun reclamo da parte di clienti o debitori ceduti.

PersonaleLa Vostra Società disponeva al 31 dicembre 2012 di 12 risorse umane, con una presenza media nell’esercizio di 11, invariata rispetto all’esercizio precedente; nel corso dell’esercizio, non vi sono state né assunzioni, né cessazioni e l’articolazione per qualifica era la seguente: 1 Dirigente, 4 Quadri, 7 Impiegati, di cui 2 in part time verticale. Il personale dipendente è stato oggetto anche nel 2012 di una mirata politica di formazione ed aggiornamento, tendente a migliorarne i contenuti profes-sionali ed a mantenere adeguatamente elevata la cultura dei controlli, che fa parte integrante e sostanziale, in termini strategici, della politica aziendale. La formazione è stata svolta in parte da risorse interne (Internal Auditing e Risk Controller) e con la partecipazione a corsi residenziali organizzati dall’associazione di categoria Assi-fact, nonché a convegni specialistici (principalmente in tema di normativa “Anti-riciclaggio”). In particolare, in materia di sicurezza sul posto di lavoro, i dipendenti hanno partecipato, insieme alla Capo Gruppo Finaosta, a corsi di base ed avanzati della durata prevista dalle specifiche normative in materia.

PrivacyLa società ha recepito le istruzioni contenute nel D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 (decreto semplificazioni) che ha consentito di eliminare l’obbligo di stesura entro il 31 marzo di ogni anno del Documento Programmatico della Sicurezza (DPS).

Ambiente Sono state adeguate, nell’ambito della particolare attenzione da sempre posta all’am-biente di lavoro, le procedure aziendali in materia.

La Vostra Società non dispone di sedi secondarie e non detiene, né ha detenuto nel corso dell’esercizio, direttamente o indirettamente, azioni proprie o della Control-lante; i termini delle transazioni eseguite con parti correlate sono riportate in Nota integrativa, cui si rimanda per ogni informazione in merito.

Ricerca SviluppoNon è stata svolta, nell’anno 2012, alcuna attività di ricerca e di sviluppo.

Indicatori Finanziari e nonIl risultato netto dell’esercizio 2012 ammonta ad Euro 1.646.430, a fronte di un utile di Euro 216.856 del 2011, dopo lo stanziamento di Euro 856.446 per le imposte di competenza.

A livello disaggregato, si segnala quanto segue, confrontato con il 2011:

• Margine da interessi Euro 3.607.857 ( + 23 %)• Commissioni nette Euro 2.427.622 ( + 36 % )• Margine da intermediazione Euro 6.035.479 ( + 28 % )

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• Spese amministrative Euro 2.421.769 ( + 3 %)• Rettifiche nette su crediti Euro 1.162.752 ( - 37 % )• Cost/income: 40 % (50 % nel 2011)

Il R.O.E. migliora sensibilmente (+ 6,2 %, a fronte del + 1% del 2011). La valuta-zione dei risultati economici conseguiti nel 2012 va effettuata tenendo conto, tra gli altri, di alcuni fattori specifici: l’eccezionale complessità del contesto economico, l’aumento significativo dei volumi, l’approccio doverosamente prudenziale in termini di rettifiche dirette sui crediti ad andamento problematico, con particolare riferi-mento ad alcune posizioni su clienti attivi da anni con la Società. Con il supporto del parere di qualificati professionisti esterni, il Consiglio di Amministrazione della Vostra Società ha continuato ad adottare una politica di assoluta trasparenza, nei confronti dei Soci e della Banca d’Italia, provvedendo alla svalutazione dei crediti in misura correlata alle stime più attendibili dei possibili rientri futuri. Altro aspetto non trascurabile nella valutazione del risultato d’esercizio è da considerare il miglio-ramento del margine da interessi, dovuto alla sensibile crescita degli impieghi e alle continue azioni di difesa degli spread sul fronte attivo, quale riflesso all’andamento mutevole del costo della raccolta sul mercato interbancario.Anche il sensibile incremento delle commissioni nette è da correlare alla continua ricerca di valorizzazione del margine da servizi, ottimizzando l’offerta nell’ambito dell’ampio panel di prodotti e diversificando il portafoglio clienti, come evidenziato dal valore della commissione media netta (0,38 %), in sensibile incremento sull’eser-cizio precedente (0,35 %).I risultati raggiunti in termini di turnover, impieghi, commissioni nette, margine da interessi, sono senza dubbio da ritenersi elogiabili, in quanto hanno consentito di centrare e superare ampiamente gli obiettivi fissati a livello di budget e di Piano Industriale; in termini di spese amministrative, nonostante una costante attenzione al contenimento e considerando la rigidità delle principali componenti, abbiamo subito un contenuto aumento, causato in particolare dall’incremento delle spese legali, da alcune voci di spesa non previste del service esterno e dall’incidenza dell’iva indetrai-bile per effetto dell’aumento della produzione.

Con la destinazione dell’utile netto così come sottoposto alla Vostra approvazione, il Patrimonio di Vigilanza al 31.12.2012 ammonterebbe ad Euro 27.845.516, importo che appare congruo sotto ogni punto di vista ed in grado di assicurare il pieno rispetto di ogni normativa in materia. Il “ Core Tier 1 ratio” (rapporto fra il patrimonio di vigilanza di base e attivo ponderato per il rischio) alla stessa data si colloca al 21,91 %, a fronte del 19,12 % dell’esercizio scorso. La Vostra Società conserva un elevato grado di capitalizzazione, che le consente di far fronte con tranquillità al complesso dei rischi aziendali correnti e sostenere adeguatamente l’eventuale auspicata crescita dell’attività.

Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizioNon vi sono stati, nella prima parte dell’esercizio 2013, fatti o situazioni tali da modi-ficare apprezzabilmente il quadro societario sopra descritto.

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Evoluzione prevedibile della gestioneLe previsioni sull’evoluzione dell’esercizio 2013 sono connesse, in primo luogo, alla situazione generale dell’economia e a quella valdostana in particolare, di conseguenza alle reali prospettive di un contenimento della recessione e non di meno dall’evolu-zione della crisi del debito sovrano che, se positiva, permetterebbe anche una norma-lizzazione dei mercati finanziari e del credito.In considerazione della perdurante situazione congiunturale, anche nel 2013 la Società dovrà confermarsi determinata e dinamica sul piano commerciale ed efficace nel presidio dei rischi. Le politiche creditizie dovranno necessariamente conformarsi agli scenari economici attuali, che si caratterizzano ancora per livelli di rischio elevati. La tutela dei rischi, come contemplato da una coerente interpretazione dell’attività di factoring, troverà attuazione soprattutto nella quotidiana gestione dei rapporti con la clientela e nel costante monitoraggio delle posizioni relative ai cedenti e ai debitori.La chiusura dell’esercizio 2012 su livelli di attività che hanno superato le attese, conferma l’importanza di operare nel contesto del coordinamento strategico rappre-sentato dal Piano Industriale 2012 – 2014. Nella previsione di un ordinario anda-mento gestionale, per il 2013 sono stati fissati obiettivi superiori alle previsioni della programmazione triennale, ciò in considerazione proprio dei risultati già raggiunti nell’ultimo esercizio, che, di fatto, hanno consentito di anticipare sostanzialmente gli obiettivi del piano industriale. La crescita dei volumi per il 2013 andrà comunque verificata alla luce del generale andamento del mercato e delle strategie di Gruppo, puntando soprattutto allo sviluppo del territorio valdostano e alle sinergie con i partner bancari, sia nel segmento piccole e medie imprese che in quelli più tradi-zionali del mid-corporate e delle grandi relazioni. Tale quadro d’insieme è stato comunque considerato in ottica prudenziale, valutando gli effetti di un previsto anda-mento del costo della provvista meno favorevole. La Società rimarrà ancora focaliz-zata sui prodotti a maggior valore aggiunto con il duplice scopo di massimizzare le proprie potenzialità nei servizi ed ottenere la maggiore fidelizzazione della clientela, valorizzando comunque sempre i più tradizionali e standardizzati prodotti a matrice finanziaria, con particolare riguardo al sostegno delle imprese valdostane in questo periodo di grave difficoltà nel reperire il credito. La crescita del prodotto resta legata alle prospettive di andamento del PIL, ma viene confermata la scelta strategica del management, che punta a preservare un soddisfa-cente livello di ritorno sul capitale investito anche attraverso una tenace difesa dei clienti a maggiore profittabilità. Anche nel 2013, la Società realizzerà le proprie politiche commerciali in piena armo-nizzazione con le linee guida e gli orientamenti strategici della Capo Gruppo. In considerazione del fatto che la Società non presenta problemi di patrimonializzazione e ha una storia di utili prodotti, gli amministratori valutano positivamente il sostegno finanziario ricevuto dalla Capo Gruppo, volto a mantenere la continuità aziendale.

Per ogni ulteriore approfondimento e dettaglio sulle voci del bilancio, ci permettiamo di rinviarVi alla Nota integrativa, che ne costituisce parte integrante.

* * *

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione

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18 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione

Signori Azionisti,

Vi sottoponiamo il bilancio relativo all’esercizio 2012, che chiude con un utile netto di Euro 1.646.430; Vi invitiamo ad approvare il suddetto bilancio, propo-nendoVi, a conferma di una consolidata politica di rafforzamento patrimoniale, di destinare l’utile d’esercizio come segue:

Euro 82.000 a riserva legaleEuro 1.564.430 a riserva straordinaria.

Dopo tale operazione, le riserve straordinarie (inclusa la riserva da “F.T.A.” in sede di prima applicazione dei criteri I.A.S./I.F.R.S.) ammonterebbero ad Euro 12.852.516. Di tale importo Euro 2.170.372 sono relativi all’effetto economico delle norme vigenti in tema di contabilizzazione della fiscalità differita ed in particolare delle imposte anticipate. Pur in assenza di ragionevoli motivazioni che possano mettere in dubbio, allo stato, la redditività futura della Vostra Società e quindi determinare la rettifica di detto importo, riteniamo opportuno, per motivi prudenziali, considerare indispo-nibile, sino al predetto valore di Euro 2.170.372 la riserva straordinaria per eventuali, future assegnazioni agli Azionisti, come meglio precisato nell’apposita tabella della parte B - sezione 12 della Nota Integrativa.

L’esercizio testé concluso è stato il primo del mandato triennale affidato al Consiglio di Amministrazione in carica. Nell’assicurare, a nome di tutti i Consiglieri, il massimo impegno per conseguire al meglio gli obiettivi aziendali, segnaliamo quanto segue:• nel corso del 2012, vi sono state 15 riunioni dell’Organo amministrativo, numero

influenzato anche dall’assenza, per le ragioni già note, del Comitato Esecutivo, con la volontà di assicurare sempre la sollecita evasione delle richieste di factoring pervenute;

• con l’esercizio appena concluso ha preso il via il nuovo Piano Industriale 2012–2014, dando attuazione al progetto condiviso nel 2011 con la Capo Gruppo, di programmare obiettivi di crescita e di consolidamento dell’attività aziendale, defi-nendoli ed inquadrandoli in un contesto organico e pianificato.

* * *

In conclusione, desideriamo esprimere il più sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto modo di collaborare con noi per il raggiungimento degli obiettivi azien-dali ed in particolare, al Direttore Generale, a tutti i dipendenti e collaboratori della Società, al Consiglio di Amministrazione ed ai dipendenti della Capo Gruppo, agli altri Soci ed agli enti convenzionati che hanno assicurato il loro contributo all’atti-vità commerciale. Un particolare apprezzamento va, infine, rivolto alla locale Filiale della Banca d’Italia, agli organi dell’associazione di categoria Assifact, con la quale la Vostra Società ha, ove possibile, collaborato alle iniziative intraprese nell’inte-resse del settore, nonché al Collegio Sindacale ed alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Aosta, 13 marzo 2013.

per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Dott. Jean-Claude Mochet

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Bilancio al 31 dicembre 2012

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21Bilancio al 31-12-2012

Contenuto del bilancio

Il bilancio d’esercizio di Aosta Factor S.pA. al 31 dicembre 2012 è redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Co-munitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e secondo le relative interpretazioni dell’In-ternational Interpretations Committee (IFRC) in vigore alla data di riferimento del bilancio.Esso è stato predisposto secondo gli schemi e le istruzioni impartite dalla Banca d’Ita-lia in data 13 marzo 2012 e nelle successive comunicazioni.Dette disposizioni sono conformi a quanto stabilito dall’art. 9 del D.Lgs n° 38/2005.

La normativa rimanda inoltre a specifiche disposizioni in tema di determinazione delle partite deteriorate contenute nella circolare n° 217 del 5 agosto 1996 e nei successivi aggiornamenti.

Il bilancio d’esercizio, corredato dalla relativa Relazione sulla gestione, è costituito dai seguenti documenti:

Stato Patrimoniale e dal Conto Economico,

Prospetto della redditività complessiva,

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto,

Rendiconto finanziario,

Nota integrativa.

Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situa-zione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio.

La nota integrativa ha la funzione di fornire l’illustrazione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati di bilancio e contiene le informazioni richieste dalla nor-mativa di vigilanza ai fini di fornire tutte le informazioni complementari ritenute necessarie per una rappresentazione veritiera e corretta dell’andamento gestionale dalla Società.

Gli importi riportati nei prospetti di bilancio e nelle tabelle della nota integrativa sono espressi in unità di Euro.

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22 Bilancio al 31-12-2012

Stato patrimoniale(valori in euro)

Voci dell’attivo 31-12-2012 31-12-2011

10. Cassa e disponibilità liquide 2.381 1.493

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 20.000 20.000

60. Crediti 134.763.824 156.086.934

100. Attività materiali 26.948 48.915

120. Attività fiscalia) correntib) anticipatedi cui alla L.214/2011

3.046.601772.951

2.273.650103.278

3.413.743948.890

2.464.853-

140. Altre attività 32.302 70.833

Totale attivo 137.892.056 159.641.918

Voci del passivo e del patrimonio netto 31-12-2012 31-12-2011

10. Debiti 67.642.875 43.334.070

20. Titoli in Circolazione 39.999.664 87.888.311

70. Passività fiscalia) correntib) differite

1.473.679689.671784.008

1.029.750245.898783.852

90. Altre passività 727.148 1.013.775

100. Trattamento di fine rapporto del personale 123.437 99.169

110. Fondi per rischi e oneri:b) altri fondi

79.73779.737

77.75777.757

120. Capitale 14.993.000 14.993.000

160. Riserve 11.206.086 10.989.230

180. Utile (Perdita) d’Esercizio 1.646.430 216.856

Totale passivo e patrimonio netto 137.892.056 159.641.918

Page 23: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

23

Conto economico(valori in euro)

Voci 31-12-2012 31-12-2011

10. Interessi attivi e proventi assimilati 5.615.564 4.370.310

20. Interessi passivi e oneri assimilati –2.007.707 –1.436.810

Margine di interesse 3.607.857 2.933.500

30. Commissioni attive 2.531.705 1.914.261

40. Commissioni passive –104.083 –124.185

Commissioni nette 2.427.622 1.790.076

Margine di intermediazione 6.035.479 4.723.576

100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:a) attività finanziarie

–1.162.752–1.162.752

–1.851.807–1.851.807

110. Spese amministrative:a) spese per il personaleb) altre spese amministrative

–2.421.769–1.226.945–1.194.824

–2.357.454–1.242.531–1.114.923

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali –21.995 –31.317

150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri –1.980 25.793

160. Altri proventi e oneri di gestione 66.714 58.049

Risultato della gestione operativa 2.493.697 566.840

180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 9.179 –

Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte

2.502.876 566.840

190.Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente

–856.446 –349.984

Utile (perdita) della attività correnteal netto delle imposte

1.646.430 216.856

Utile (perdita) d’esercizio 1.646.430 216.856

Bilancio al 31-12-2012

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24 Bilancio al 31-12-2012

Prospetto della redditività complessiva degli intermediari finanziari

Voci dell’attivo 31-12-2012 31-12-2011

10. Utile (Perdita) d’esercizio 1.646.430 216.856

Altre componenti reddituali al netto delle imposte – –

20 Attività finanziarie disponibili per la vendita – –

30 Attività materiali – –

40 Attività immateriali – –

50 Copertura di investimenti esteri – –

60 Copertura dei flussi finanziari – –

70 Differenze di cambio – –

80 Attività non correnti in via di dismissione – –

90 Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti – –

100Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

– –

110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte – –

120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 1.646.430 216.856

L’utile d’esercizio corrisponde alla redditività complessiva, non essendoci valori di attività registrati nell’esercizio in contropartita di riserve di valutazione.Gli utili attuariali su piani a benefici definitivi sono stati imputati direttamente a conto economico in considerazione del loro modesto valore.

Page 25: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

25 Bilancio al 31-12-2012

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12

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480.

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––

––

––

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646.

430

27.8

45.5

16

Page 26: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

26 Bilancio al 31-12-2012

Pro

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25.9

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6.85

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.199

.086

Page 27: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

27

Rendiconto finanziario (metodo indiretto)(valori in unità di euro)

A. ATTIVITA’ OPERATIVAImporto

31/12/2012 31/12/2011

1. GESTIONE 3.528.847 2.324.944

- risultato d’esercizio (+/-) 1.646.430 216.856

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (+/-) – –

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) – –

- rettifiche di valore nette per deterioramento (+/-) 1.162.752 1.851.807

- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 21.995 31.317

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 1.980 -25.793

- imposte e tasse non liquidate (+/-) 689.671 245.898

- rettifiche di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/-) – –

- altri aggiustamenti (+/-) 6.019 4.859

2. LIQUIDITA’ GENERATA/ASSORBITA DALLE ATTIVITA’ FINANZIARIE 20.390.092 -45.813.997

- attività finanziarie detenute per la negoziazione – –

- attività finanziarie valutate al fair value – –

- attività finanziarie disponibili per la vendita – –

- crediti verso banche 10.871.358 -17.753.326

- crediti verso enti finanziari -214.464 903.555

- crediti verso clientela 9.503.464 -29.060.929

- altre attività 229.734 96.703

3. LIQUIDITA’ GENERATA/ASSORBITA DALLE PASSIVITA’ FINANZIARIE -23.918.023 43.489.312

- debiti verso banche 25.337.589 13.087.555

- debiti verso enti finanziari -1.762 -19.243

- debiti verso clientela -1.027.022 1.027.022

- titoli in circolazione -47.888.647 29.289.503

- passività finanziarie di negoziazione – –

- passività finanziarie valutate al fair value – –

- altre passività -338.181 104.475

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 916 259

Bilancio al 31-12-2012

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28 Bilancio al 31-12-2012

B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO

1. LIQUIDITA’ GENERATA DA 128 –

- vendite di partecipazioni – –

- dividendi incassati su partecipazioni – –

- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza – –

- vendite di attività materiali 128 –

- vendite di attività immateriali – –

- vendite di rami d’azienda – –

2. LIQUIDITA’ ASSORBITA DA –156 –571

- acquisto di partecipazioni – –

- acquisti attività finanziarie detenute sino alla scadenza – –

- acquisti di attività materiali –156 –571

- acquisti di attività immateriali – –

- acquisti di rami d’azienda – –

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA DALL’ ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO –28 –571

C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA

- emissione/acquisti di azioni proprie – –

- emissione/acquisto di strumenti di capitale – –

- distribuzione dividendi e altre finalità – –

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista – –

LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ ESERCIZIO 888 –312

RICONCILIAZIONEImporto

31-12-2012 31-12-2011

– Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio– Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio

1.493888

1.805–312

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 2.381 1.493

Diversamente dai precedenti bilanci si è preferito ricondurre nella voce “crediti verso banche” l’importo dei saldi attivi di conto corrente prima riportati nella “Cassa e dispo-nibilità liquide”. Si è provveduto, pertanto, a modificare anche il dato del precedente bilancio.

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Nota Integrativa

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31Nota integrativa

Nota Integrativa

Parte A – Politiche ContabiliA. 1 – parte generaleSezione 1 – Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili InternazionaliLa società Aosta Factor S.p.A. dichiara che il presente bilancio d’esercizio è stato re-datto in applicazione dei Principi Contabili Internazionali emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Finan-cial Reporting Interpretation Committee, vigenti e omologati dalla Commissione Europea come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606/2002. La Società Aosta Factor S.p.A. dichiara che per la redazione del presente bilancio sono stati adottati gli schemi e sono state seguite le istruzioni emanate dalla Banca d’Italia in data 13 marzo 2012 e nelle successive comunicazioni.Dette disposizioni sono conformi a quanto stabilito dall’art. 9 del D.Lgs n° 38/2005.

Sezione 2 – Principi generali di redazioneLa presente relazione, redatta in unità di euro, si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1.1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della con-

tinuazione dell’attività aziendale: pertanto, attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento.

2) Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal mo-mento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.

3) Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mante-nute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significativi-tà e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il motivo della variazione, nonché le voci interessate. Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono adottati gli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci de-gli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale” come rappresentati nella normativa emanata in data 13 marzo 2012 e nelle successive comunicazioni.

4) Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto.

5) Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono com-pensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Conta-bile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco specia-le”.

6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili, a meno che un principio Contabile Internazionale o una Interpretazione non prescrivano o con-sentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti, quando utili per la comprensione dei dati.

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32

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancioNon si sono verificati eventi successivi alla data di riferimento che i principi contabili richiedano di menzionare nella nota integrativa.

A. 2 – Parte relativa alle principali voci di bilancioSezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita4.1 Criteri di classificazione.Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziare detenute fino alla scadenza, attività valutate al fair value.Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito e i titoli azionari che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito.Le partecipazioni non qualificabili come partecipazioni controllate o collegate ven-gono incluse in tale voce.

4.2 Criteri di iscrizione e di cancellazione.Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momen-to del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancella-te quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari.

4.3 Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalo-rate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al costo di acquisto.Nel caso di partecipazioni diverse da quelle di controllo, in mancanza di un prezzo di mercato attivo e qualora non siano osservabili transazioni recenti, non potendo determinare il fair value in maniera attendibile esse sono mantenute al costo e, in presenza di evidenze obiettive di perdita, tali attività sono sottoposte a valutazione al fine di determinare l’entità della perdita di valore. La verifica dell’ esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio.

4.4 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe eventuali minusvalenze o plusvalenze, che si dovessero generare, saranno imputate a conto economico.

Nota integrativa

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33

Sezione 6 – CreditiLa Società Aosta Factor S.p.A. dichiara di aver tenuto in considerazione per la reda-zione del presente bilancio le istruzioni riportate nella circolare della Banca d’Italia n° 217 del 5 agosto 1996 e nei successivi aggiornamenti.

6.1 Criteri di classificazioneIl portafoglio dei crediti include tutti i crediti per cassa – di qualunque forma tecnica – verso banche, verso enti finanziari e verso clientela.

6.2 Criteri di iscrizione e di cancellazioneI crediti sono allocati nel presente portafoglio all’atto dell’erogazione o dell’acquisto e non possono formare oggetto di successivi trasferimenti in altri portafogli; a loro vol-ta, strumenti finanziari di altri portafogli non sono trasferibili nel portafoglio crediti.Tra i crediti vanno altresì annoverate le anticipazioni erogate a fronte di cessioni di crediti pro solvendo ovvero in regime di pro soluto senza trasferimento sostanziale dei rischi e benefici. Sono pure compresi i crediti ceduti alla società iscritti nei confronti del debitore ceduto per i quali si è rilevato il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici in capo alla Società cessionaria.Se oggetto di cessione a terzi, i crediti sono cancellati dalla situazione contabile sol-tanto se sostanzialmente tutti i rischi e benefici vengono trasferiti ovvero non venga mantenuto alcun controllo sugli stessi.

6.3 Criteri di valutazioneAl momento dell’erogazione o dell’acquisto i crediti sono contabilizzati al fair value, che è assimilabile all’importo erogato o al prezzo di acquisto, includendo anche per i crediti di durata superiore al breve termine (considerato per tale periodo l’arco tem-porale superiore ai diciotto mesi intercorrente dalla data di acquisto dello strumento finanziario rispetto alla sua effettiva scadenza) eventuali costi o ricavi di transazione attribuibili specificamente a ciascun credito. Successivamente le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sotto-ponendo i crediti ad impairment test se ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori o degli emittenti. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali l’effetto della logica di attualizzazione risulta trascurabile. Con riguardo specificamente ai cre-diti l’impairment test si articola in due fasi:1) le valutazioni individuali, finalizzate all’accertamento dei singoli crediti deteriorati

ed alla determinazione delle rispettive perdite di valore;2) le valutazioni collettive, finalizzate all’individuazione secondo il modello delle “in-

curred losses” dei portafogli di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti.

In base ai criteri dettati dalla Banca d’Italia i crediti deteriorati oggetto della valuta-zione individuale sono rappresentati da: a) crediti in sofferenza,b) crediti incagliati,c) crediti ristrutturatid) crediti scaduti da oltre 90 giorni.

Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

Nota integrativa

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34 Nota integrativa

a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate te-nendo conto sia della specifica capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie reali o personali assunte;

b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;

c) del tasso interno di rendimento.L’impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39, attualizzando i valori di presumibile realizzo dei cre-diti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.

In particolare:- per i crediti in sofferenza sono stati utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

a) previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni e sottoposte a delibe-ra del Consiglio di Amministrazione,

b) tempi attesi di recupero stimati caso per caso, sulla base di valutazioni analiti-che;

c) tassi di attualizzazione “storici”, rappresentati dai tassi contrattuali al momento della classificazione a deteriorata della posizione in contenzioso.

- per i crediti ad incaglio sono stati utilizzati i seguenti parametri:a) previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni e sottoposte a delibe-

ra del Consiglio di Amministrazione, b) tempi attesi di recupero stimati caso per caso, sulla base di valutazioni analiti-

che;c) tassi di attualizzazione “storici”, rappresentati dai tassi contrattuali al momento

della classificazione a deteriorata della posizione.

Per l’iscrizione delle partite incagliate si è inoltre verificata l’eventuale esistenza di posizioni che presentavano le seguenti caratteristiche:

a) crediti ceduti in regime di pro-soluto scaduti da oltre 270 giorni,b) anticipi, relativi ad operazioni pro-solvendo, che presentino le seguenti condizio-

ni: - non siano fronteggiati da crediti a scadere di valore superiore all’erogato;- esista almeno un credito scaduto da più di 270 giorni e il complesso dei crediti sca-

duti, ivi compresi quelli scaduti da meno di 270 giorni, superi il 10% del monte crediti complessivo.

Va detto che tali posizioni sono state identificate dalla normativa come incagli og-gettivi.

Per le partite scadute, diverse da quelle risultanti in sofferenza, incagliate e ristrut-turate, relative ad operazioni in regime di pro-solvendo si è riscontrata per la loro rilevazione l’esistenza di entrambe le seguenti condizioni:

- anticipi d’importo pari o superiore ai crediti ceduti a scadere,- almeno un credito ceduto non onorato da più di 90 giorni unitamente alla rile-

vazione, per la stessa posizione, di partite scadute, ivi comprese quelle scadute da meno di 90 giorni, di importo complessivo superiore al 5 % del montecrediti.

Si precisa che, come riconosciuto dalla normativa di vigilanza, le esposizioni per i cre-diti vantati verso controparti, classificate ai fini prudenziali nell’ambito delle “Am-ministrazioni Centrali”, delle “Banche Centrali”, degli “Enti territoriali” e degli “Enti

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35Nota integrativa

del settore pubblico”, non sono state considerate scadute qualora il debitore abbia effettuato il pagamento di almeno una posizione scaduta da oltre 90 giorni.

Con riferimento alle valutazioni collettive dei crediti in bonis si è proceduto:a) a segmentare il portafoglio crediti in bonis sulla base delle caratteristiche della

specifica tipologia di rischio del prodotto commerciale offerto alla controparte de-bitrice e dell’attività economica svolta;

b) stimare su base statistica la probabilità di passaggio a deterioramento (cosiddetti tassi di default) delle posizioni in bonis;

c) determinare i tassi di perdita in caso di insolvenza, su base storico-statistica, utiliz-zando un archivio di posizioni in deterioramento.

Il criterio per la determinazione della probabilità di passaggio a perdita delle posizioni “Loss given default” è rimasto inalterato.Più precisamente per la sua rilevazione è stato considerato il rapporto tra le perdite contabilizzate, al netto di eventuali successive riprese di valore per incasso, e le espo-sizioni risultanti alla data di classificazione a deterioramento. Il periodo di rilevazione del fenomeno, pari a 10 semestri, è rimasto anch’esso inalterato. Nessun cambiamento è pure avvenuto per la definizione della probabilità di perdita delle singole esposizioni “Probability default”.In tal caso la rilevazione è avvenuta, come per il passato, considerando un periodo temporale pari a 16 trimestri e segmentando la clientela per teste sulla base del ramo di attività economica e al suo interno per prodotto del servizio di factoring offerto.Per ogni segmento e per ciascuno dei 16 trimestri si è rilevata la probabilità di default in ragione del rapporto tra il numero delle posizioni passate a deterioramento in un certo trimestre rispetto al numero dei rapporti in bonis esistenti alla fine del trimestre precedente, facendone infine la media.Il valore della collettiva, calcolata sulla base dei criteri suindicati, è stato integrato, applicando a tutte le combinazioni, che non presentavano una valorizzazione della “probability default”, la percentuale risultante dal rapporto della collettiva così come sopra determinata e l’ammontare dell’investment, ricalcolando in tal modo il suo ammontare definitivo.

6.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti di reddito nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli interessi attivi dei crediti e dei titoli vengono allocati nella “voce interessi e

proventi assimilati”.b) Le perdite da impairment e le riprese di valore dei crediti e dei titoli vengono allo-

cate nella voce “rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”.

Sezione 10 – Attività materiali10.1 Criteri di classificazioneLa voce include beni di uso funzionale (arredi, mobili, impianti, hardware e autovet-ture).

10.2 Criteri di iscrizione e di cancellazioneLe attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene o al miglioramento della sua capacità produttiva. I costi di manutenzione ordi-naria sono rilevati a conto economico per competenza.Le attività materiali sono cancellate dal bilancio all’atto della loro dismissione ov-

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36

vero quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.

10.3 Criteri di valutazioneL’iscrizione in bilancio successiva a quella iniziale è effettuata al costo diminuito delle quote di ammortamento e delle eventuali perdite durevoli di valore. Gli ammorta-menti sono di durata pari alla vita utile dei beni. Se ricorrono evidenze sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test con la registrazione delle eventuali perdite di valore. Le successive riprese di va-lore non possono comunque eccedere l’ammontare delle perdite da impairment test in precedenza registrate.

10.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali. L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore

vengono allocate nella voce “rettifiche di valore nette su attività materiali”.b) I profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella

voce “utili/perdite da cessione di investimenti”.

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali12.1 Criteri di classificazioneLe voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività cor-renti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo. Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze tempo-ranee tassabili (passività differite).

12.2 Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazioneLe attività fiscali differite formano oggetto di rilevazione, conformemente al “balance sheet liability method”, soltanto a condizione che vi sia piena capienza di assorbi-mento delle differenze temporanee deducibili da parte dei redditi imponibili futuri, mentre le passività fiscali differite sono di regola contabilizzate se di importo signifi-cativo.

12.3 Criteri di valutazione delle componenti redditualiAttività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da ope-razioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al Patrimonio Netto; in questa fatti-specie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.

PassivoSezioni 1 – Debiti1.1 Criteri di classificazioneI debiti verso banche includono tutte le passività finanziarie, diverse dalle passività di negoziazione, che configurano le tipiche operazioni di provvista della Società.Nei debiti verso enti finanziari e clientela è compreso il valore del corrispettivo an-

Nota integrativa

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37Nota integrativa

cora da riconoscere al cedente nell’ambito di operazioni di cessione di crediti che presentano il requisito del trasferimento dei rischi e benefici nei riguardi della Società cessionaria.

1.2 Criteri di iscrizione e di cancellazione Le predette passività finanziarie sono iscritte all’atto del regolamento e per il loro valore corrente che di norma corrisponde, per i debiti verso banche, al valore riscos-so dalla Società e, per quelli verso enti finanziari e clientela, all’importo del debito, stante la durata a breve delle relative operazioni.Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti i relativi diritti contrattuali o sono estinte.

1.3 Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie rimangono iscritte per il loro valore incassato o per il valore originario del debito, stante la loro durata a breve.

1.4 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiL’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli interessi passivi vengono allocati nella voce “interessi passivi e oneri assimila-

ti”.

Sezione 2 – Titoli in circolazione2.1 Criteri di classificazioneI titoli in circolazione includono le passività finanziarie di debito, diverse da quelle di negoziazione, che rappresentano strumenti di provvista per la Società.

2.2 Criteri di iscrizione e di cancellazione Le predette passività finanziarie vengono iscritte all’atto dell’emissione secondo il principio della data di regolamento.La loro contabilizzazione iniziale avviene al fair value, che corrisponde al valore dei fondi raccolti, stante anche la durata di regola a breve dei titoli emessi. La cancellazione avviene all’atto della scadenza dei diritti contrattuali o alla loro estinzione.

2.3 Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie vengono valutate se-condo il principio del costo ammortizzato.Qualora il conteggio del costo ammortizzato abbia determinato valori assimilabili a quello incassato, stante anche la durata di regola a breve del debito, le passività finan-ziarie sono state iscritte per il valore riscosso.

2.4 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiL’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:a) Gli interessi passivi vengono allocati nella voce “interessi passivi e oneri assimila-

ti”.

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38 Nota integrativa

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale10.1 Criteri di classificazioneRiflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corri-spondere al momento della risoluzione del rapporto di lavoro.

10.2 Criteri di valutazioneIn base a quanto previsto dalla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Finanziaria 2007), dal 1° gennaio 2007 ciascun lavoratore dipendente è stato chiamato a scegliere di destinare il proprio TFR maturando alle norme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per i lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti (dunque è esclusa la società Aosta Factor), il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Sta-to. I dipendenti sono stati chiamati ad esprimere la propria scelta entro il 30 giugno 2007 (per chi era già in servizio al 1° gennaio 2007), ovvero entro sei mesi dall’assun-zione (se avvenuta successivamente al 1° gennaio 2007). Alla luce di queste nuove disposizioni, gli organismi preposti all’analisi tecnica e giu-ridica dell’argomento hanno stabilito che il TFR maturato dall’ 1.01.07 destinato al Fondo di Tesoreria dell’INPS e quello destinato alla Previdenza Complementare siano da considerarsi come un piano a contribuzione definita e quindi non più oggetto di valutazione attuariale. Tale impostazione riguarda le aziende con media dei dipen-denti dell’anno 2006 superiore a 50 in quanto le altre (come la società Aosta Factor), in caso di scelta del dipendente di tenere il TFR maturando in azienda, continuano effettivamente a mantenere il TFR presso il proprio fondo. Il TFR maturato al 31 dicembre 2006 permane invece come piano a prestazione de-finita ovvero una obbligazione a benefici definiti e pertanto in osservanza ai criteri dettati dallo IAS 19 si è proceduto alla determinazione del valore dell’obbligazione proiettando al futuro, sulla base di ipotesi attuariali, l’ammontare già maturato per stimare l’importo da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e procedendo successivamente alla sua attualizzazione. La determinazione è stata condotta sviluppando la quota di obbligazioni maturate alla data della valutazione nonché le ulteriori quote maturande, nel caso di scelta del dipendente di tenere il TFR maturando in azienda, per effetto dei futuri accantona-menti dovuti per la prosecuzione del rapporto di lavoro.Il piano di sviluppo è stato effettuato mediante la proiezione del valore maturato delle posizioni dei singoli dipendenti alla data di presunta risoluzione del rapporto tenendo conto di parametri demografici, economici e finanziari riguardanti la loro posizione lavorativa.Il valore futuro così ottenuto è stato attualizzato secondo una struttura di tassi in grado di conciliare una logica di corrispondenza fra la scadenza delle uscite e i fattori di sconto da applicare alle stesse.Le prestazioni attualizzate sono state infine riproporzionate in base all’anzianità matu-rata alla data della valutazione rispetto all’anzianità complessiva stimata al momento aleatorio della liquidazione.L’analisi attuariale è stata svolta mediante un incarico assegnato ad un attuario di fiducia.

10.3 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato: a) Gli accantonamenti maturati a fronte del Fondo di trattamento di fine rapporto

del personale sono stati imputati a conto economico nelle spese amministrative.

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39Nota integrativa

b) Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono state contabilizzate in contropartita del conto economico nelle spese ammi-nistrative.

Sezione 11 – Fondi per rischi ed oneri 11.1 Criteri di classificazioneI fondi rischi ed oneri esprimono passività certe e probabili, di cui è incerto l’ammon-tare o il tempo dell’assolvimento.

11.2 Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazioneIl Fondo viene cancellato in caso di utilizzo o qualora vengano a mancare le condi-zioni per il suo mantenimento.

11.3 Criteri di rilevazione delle componenti redditualiL’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato: Gli accantonamenti a fronte dei fondi per rischi ed oneri vengono allocati nella voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”.

Operazioni in valutaNel corso del 2012 è stata effettuata un’unica operazione in valuta: l’impiego in divisa è stato fronteggiato da una provvista nella medesima valuta, non determinando in tal modo alcun rischio di cambio.

Criteri di classificazioneLe operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall’Euro.

Criteri di iscrizione e cancellazioneLe predette attività e passività in valuta sono inizialmente convertite in euro secondo il tasso di cambio a pronti alla data di ciascuna operazione.

Criteri di valutazioneAlla data di riferimento della situazione contabile la conversione delle attività e pas-sività in valuta viene effettuata in base ai tassi di cambio a pronti a quella data.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe operazioni in valuta diverse dall’Euro sono peraltro marginali rispetto all’attività complessiva; inoltre un’operazione di impiego in divisa estera è di norma fronteggiata da una provvista in pari valuta, non generando pertanto le condizioni per un rischio sui cambi.Le eventuali differenze di cambio, peraltro marginali, sono rilevate nella voce del conto economico “risultato netto dell’attività di negoziazione”.Contabilizzazione dei proventi e degli oneriI proventi e gli oneri per interessi ed altri componenti reddituali assimilati, che non concorrono alla determinazione del costo ammortizzato stante la natura a breve del credito, sono contabilizzati secondo il principio di competenza temporale.I proventi per commissioni riferite alle cessioni di crediti con scadenza a breve termi-ne, volte a remunerare in modo differenziato prestazioni di servizio ed eventuale as-sunzioni del rischio di insolvenza sono contabilizzati applicando il principio stabilito dallo IAS 18, ripartendo temporalmente il loro valore in ragione della durata media delle scadenze dei crediti.

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40 Nota integrativa

A.3 - Informativa sul fair value

Nel corso del 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 7 introducendo una serie di modifiche volte a dare adeguata risposta alle esigenze di maggiore trasparenza suscitate dalla crisi finanziaria e connesse con l’elevata incertezza dei prezzi espressi dal mercato.

Al riguardo sono stati istituiti tre livelli di fair value e più precisamente:livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono

a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato.

I debiti finanziari e i titoli in circolazione, quest’ultimi rappresentati da polizze di cre-dito, assumono anch’essi la caratteristica di passività a breve termine, il cui fair value corrisponde al valore delle somme o dei fondi riscossi dalla Società.

Dette partite sono collocate in via gerarchica al terzo livello in quanto esse sono re-golate da accordi contrattuali di natura privatistica di volta in volta convenuti con le rispettive controparti e pertanto non trovano riscontro in quotazioni o in parametri osservabili sul mercato.

Va infine dichiarato che nell’esercizio l’operatività della Società non è stata interes-sata dalle seguenti fattispecie, vale a dire:

• l’esistenza di attività immateriali, di avviamenti e partecipazioni per la cui valuta-zione si renda necessaria la validazione di una procedura di impairment test;

• la presenza di titoli di capitale classificati come disponibili per la vendita per i quali si rendano necessarie informazioni ampie e precise sui criteri utilizzati per la loro valutazione; in tale fattispecie l’unica posizione è rappresentata dalla partecipazio-ne indicata nella sezione 4 dell’attivo, i cui criteri di iscrizione sono ben specificati nella sezione 4 delle Politiche contabili;

• l’esistenza di passività finanziarie, per le quali non siano state rispettate le clausole contrattuali che determinano la perdita del beneficio del termine, ovvero la rine-goziazione di debiti finanziari.

A.3.1 Trasferimenti tra portafogliLa consistenza dell’attivo patrimoniale è sostanzialmente costituito da crediti relativi ad erogazioni effettuate alla clientela nell’ambito di operazioni di factoring.Non esistono pertanto attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione, da valutare al fair value, ovvero derivati di copertura.Il bilancio presenta unicamente una posizione, peraltro di valore marginale, di un’at-tività finanziaria disponibile per la vendita, come meglio dettagliato nella successiva sezione 4.Per quanto sopra non sono avvenuti trasferimenti tra portafogli che hanno determi-nato effetti sulla redditività complessiva.

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41Nota integrativa

A.3.2 Gerarchia del fair value.A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale

1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – –

2 Attività finanziarie valutate al fair value – – – –

3 Attività finanziarie disponibili per la vendita – – 20.000 20.000

4 Derivati di copertura – – – –

Totale – – 20.000 20.000

1 Passività finanziarie detenute per la negoziazione – – – –

2 Passività finanziarie valutate al fair value – – – –

3 Derivati di copertura – – – –

Totale – – – –

A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3

Non si sono verificate movimentazioni nel corso dell’esercizio.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale

attivoSezione 1 – Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”La sezione ammonta complessivamente a Euro 2.381 rispetto al valore di Euro 1.493 in essere al 31.12.2011.

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”

Voci/ValoriTotale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito1.1 Titoli strutturati1.2 Altri titoli di debito

–––

–––

–––

–––

–––

–––

2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. – – 20.000 – – 20.000

3. Finanziamenti – – – – – –

Totale – – 20.000 – – 20.000

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

Attività finanziarie

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Enti finanziarie) Altri emittenti

–––

20.000–

–––

20.000–

Totale 20.000 20.000

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42 Nota integrativa

4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

L’importo è relativo a una partecipazione di minoranza, quale socio sovventore, della società non controllata Valfidi s.c.c. - Aosta e risulta invariato rispetto all’esercizio precedente.Non essendo state riscontrate transazioni recenti e non essendo state evidenziate per-dite di valore è stato mantenuto il costo come valore di bilancio.

Sezione 6 – Crediti - Voce 606. 1 – Crediti verso banche

ComposizioneTotale

31-12-2012Totale

31-12-2011

1. Depositi e conti correnti 7.746.868 3.668.587

2.2.12.22.3

2.4

FinanziamentiPronti contro termineLeasing finanziarioFactoring- pro-solvendo- pro-solutoAltri finanziamenti

––

–––

––

14.949.639––

3. Titoli di debito- titoli strutturati- altri titoli di debito

––

––

4. Altre attività – –

Totale (valore di bilancio) 7.746.868 18.618.226

Totale (fair value) 7.746.868 18.618.226

L’ammontare di Euro 7.746.868 è costituito da giacenze temporanee presso Istituti di Credito originate da incassi ricevuti a fine anno. Rispetto al precedente esercizio si è chiusa l’operazione di factoring che si era perfezionata con una importante banca.

6.2 – Crediti verso enti finanziari

Composizione

Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

BonisDeteriorate

BonisDeteriorate

Acquistati Altri Acquistati Altri

1.1.11.21.3

1.4

FinanziamentiPronti contro termineLeasing finanziarioFactoring- pro-solvendo- pro-solutoAltri finanziamenti

––

14.002.925––

––

–––

––

–––

––

12.222.6661.509.158

56.637

––

–––

––

–––

2. Titoli di debito- titoli strutturati- altri titoli di debito

––

––

––

––

––

––

3. Altre attività – – – – – –

Totale (valore di bilancio) 14.002.925 – – 13.788.461 – –

Totale (fair value) 14.002.925 – – 13.788.461 – –

La voce “Finanziamenti-factoring pro solvendo” comprende un importo di Euro 2.641.247 verso una Società finanziaria non soggetta a vigilanza.Nella determinazione del rischio di credito detta controparte è stata opportunamente collocata e ponderata nelle posizioni di rischio verso imprese.

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43Nota integrativa

6.3 – Crediti verso clientela

Composizione

Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

BonisDeteriorate

BonisDeteriorate

Acquistati Altri Acquistati Altri

1. Leasing finanziario di cui: senza opzione finale d’acquisto

––

––

––

––

––

––

2. Factoring- pro-solvendo- pro-soluto

88.525.39819.013.375

––

1.423.890711.347

94.857.46319.007.529

––

3.446.973–

3. Credito al consumo – – – – – –

4. Carte di credito – – – – – –

5.Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati – – – – – –

6. Altri finanziamentidi cui: da escussione di garanzie e impegni

3.274.923–

––

5.567–

6.095.709–

––

––

7. Titoli di debito- titoli strutturati- altri titoli di debito

––

––

––

––

––

––

8. Altre attività 59.531 – – 272.573 – –

Totale (valore di bilancio) 110.873.227 – 2.140.804 120.233.274 – 3.446.973

Totale (fair value) 110.873.227 – 2.140.804 120.233.274 – 3.446.973

La voce “Altri finanziamenti” comprende l’importo di Euro 3.220.899 costituito da anticipazioni concesse a fronte di cessione di crediti non disciplinate dalla Legge 52/91. La voce altre attività per l’ammontare di Euro 59.531 rappresenta i saldi a credito dei c/c postali.Il totale complessivo dei crediti verso clientela ammonta pertanto ad Euro 113.014.031.Il fair value risulta coincidente con il costo ammortizzato dei crediti in ragione della natura di breve termine degli stessi e del tasso variabile.

Page 44: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

44 Nota integrativa

6.4

– C

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44

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Page 45: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

45Nota integrativa

Sezione 10 – Attività materiali - Voce 10010.1 Composizione della voce 100 “Attività materiali”

Voci/Valutazione

Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1.1.1.

1.2.

Attività ad uso funzionaledi proprietà:a) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altriacquisite in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

26.948––

1.44324.2261.279

––––––

––––––––––––

48.915––

1.80645.4201.689

––––––

––––––––––––

Totale 1 26.948 – 48.915 –

2.2.1.2.2.2.3.

Attività riferibili al leasing finanziarioBeni inoptatiBeni ritirati a seguito di risoluzionealtri beni

––––

––––

––––

––––

Totale 2 – – – –

3. Attività detenute a scopo di investimentodi cui: concesse in leasing operativo

––

––

––

––

Totale 3 – – – –

Totale 1+2+3 26.948 – 48.915 –

Totale (attività al costo e rivalutate) 26.948 – 48.915 –

10.2 Attività materiali: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altri Totale

A. Esistenze iniziali – – 1.806 45.420 1.689 48.915

B.B.1.B.2.B.3.

B.4.

AumentiAcquistiRiprese di valoreVariazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economicoAltre variazioni

–––

–––

–––

–––

–––

–––

––

–––

156156

–––

156156

–––

C.C.1.C.2.C.3.

C.4.

C.5.

DiminuizioniVenditeAmmortamentiRettifiche di valore da deterioramento imputate a a) patrimonio netto b) conto economicoVariazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economicoAltre variazioni

–––

––

–––

–––

––

–––

–363–

–363

––

–––

–21.194–

–21.194

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–––

–566–128–438

––

–––

–22.123–128

–21.995

––

–––

D. Rimanenze finali – – 1.443 24.226 1.279 26.948

I beni classificati nelle attività “strumentali” si riferiscono ad autoveicoli e ad hardwa-re. Nel corso dell’esercizio è stato alienato un autoveicolo, la cui vendita ha originato una plusvalenza di euro 9.225 come evidenziato successivamente nella sezione 16 della presente nota integrativa.

Page 46: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

46

Sezione 12 – Attività fiscali e Passività fiscali 12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”

Denominazioni Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

Attività fiscali correntiAtività fiscali anticipate-contropartita del conto economico

772.9512.273.650

948.8902.464.853

Totale 3.046.601 3.413.743

La voce ‘attività fiscali correnti’ è composta da crediti verso Erario per acconti IRES per Euro 515.882 e per acconti IRAP per Euro 162.832, da un credito per Euro 24.236 relativo al rimborso chiesto per la parziale deducibilità IRAP ai fini delle imposte sui redditi (art.6, comma 2 e 3 Decreto Legge 29/11/2008 n° 185), da un credito per Euro 24.626 relativo al rimborso IRES chiesto in merito alla possibilità di dedurre dall’im-ponibile IRES in via retroattiva la quota di imposta IRAP versata riferita al costo del personale (ex Legge 201/2011) e da crediti verso erario per ritenute su interessi subite per Euro 45.375.

La voce per attività fiscali anticipate è composta per Euro 2.170.372 da imposte rela-tive a rettifiche su crediti soggette a tassazione negli esercizi precedenti, il cui importo è deducibile in futuri esercizi, e per Euro 103.278 dal credito d’imposta derivante dalla trasformazione da imposte anticipate ex Legge 214/2011.

12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”

Denominazioni Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

Passività fiscali correntiPassività fiscali differite-contropartita del conto economico

689.671784.008

245.898783.852

Totale 1.473.679 1.029.750

La voce “Passività fiscali correnti” è costituita da imposte correnti di competenza dell’esercizio e più precisamente: Ires per Euro 510.916, importo già al netto del recu-pero della perdita fiscale pregressa, ed Irap per Euro 178.755.Si evidenzia che la perdita fiscale pregressa è stata interamente recuperata a tassazione nel corso del presente esercizio.

Nota integrativa

Page 47: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

47Nota integrativa

12.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del Conto Economico)

Totale 31-12-2012

Totale 31-12-2011

1 Esistenze iniziali 2.464.853 2.568.164

22.1.

a)b)c)d)

2.2.2.3.

AumentiImposte anticipate rilevate nell’eserciziorelative a precedenti esercizidovute al mutamento di criteri contabiliriprese di valorealtreNuove imposte o incrementi di aliquote fiscaliAltri aumenti

214.842214.842

–––

214.842––

448.817448.817

3.578––

445.239––

33.1a)b)c)d)

3.2.3.3.

a)b)

DiminuzioniImposte anticipate annullate nell’eserciziorigirisvalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilitàdovute al mutamento di criteri contabilialtreRiduzioni di aliquote fiscaliAltre diminuzionitrasformazioni in crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011altre

509.323406.045406.045

––––

103.278103.278

552.128552.128552.128

–––––––

4 Importo finale 2.170.372 2.464.853

La voce si incrementa per Euro 214.842 per nuove imposte anticipate rilevate nell’e-sercizio e diminuisce per Euro 64.167 per effetto del recupero a tassazione di imposte relative a rettifiche di valore su crediti di precedenti esercizi, per Euro 341.878 per avere totalmente riportato a deduzione del reddito imponibile il saldo residuo della perdita fiscale pregressa relativa all’anno 2010 e per Euro 103.278 per aver trasforma-to imposte anticipate in credito d’imposta ex Legge 214/2011 in ragione delle perdite d’esercizio registrate nell’esercizio 2010.

12.3.1 Variazione delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Importo iniziale – –

2. Aumenti 103.278 –

4. Importo finale 103.278 –

La tabella rappresenta il nuovo credito d’imposta sorto per effetto della conversione da imposte anticipate ex Legge 214/2011.Secondo le disposizioni di legge l’importo è stato determinato dal prodotto della per-dita d’esercizio dell’anno 2010 per il rapporto fra le imposte anticipate risultanti dal bilancio di detto esercizio, dovute a rettifiche di valore su crediti ex “art. 106 comma 3 T.U. imposte sui redditi”, e la somma del capitale sociale più riserve risultanti in bilancio al termine del medesimo anno.Va precisato che si è deciso di trasformare le imposte anticipate in credito d’imposta anche in relazione all’orientamento ed alle istruzioni emanate dall’Agenzia delle En-trate con la Circolare n. 37/E del 28 settembre 2012.

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48 Nota integrativa

Attività fiscali anticipate - ripartizione temporale deducibilità fiscale.

Le attività fiscali anticipate rivenienti da rettifiche di valore tassate si ripartiscono temporalmente nel seguente modo:

Anno Ires

2013 179.349

2014 179.349

2015 179.349

2016 179.349

2017 179.349

2018-2020 505.758

oltre 2020 745.941

Totale 2.148.444

Al totale vanno aggiunti i seguenti importi per attività fiscali anticipate rivenienti da:

perdita fiscale - Ires –

Accantonamento fondi rischi ed oneri - Ires 21.928

Altre - Ires –

Altre - Irap –

Totale 21.928

Totale generale 2.170.372

12.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del Conto Economico)

Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

1 Esistenze iniziali 783.852 783.831

22.1.

a)b)c)

2.2.2.3.

AumentiImposte differite rilevate nell’eserciziorelative a precedenti esercizidovute al mutamento di criteri contabilialtreNuove imposte o incrementi di aliquote fiscaliAltri aumenti

1.726–––––

1.726

1.570–––––

1.570

33.1a)b)c)

3.2.3.3.

DiminuzioniImposte differite annullate nell’eserciziorigiridovute al mutamento di criteri contabilialtreRiduzioni di aliquote fiscaliAltre diminuzioni

1.570–––––

1.570

1.549–––––

1.549

4 Importo finale 784.008 783.852

Page 49: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

49Nota integrativa

Sezione 14 – Altre attività - Voce 14014.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”

Voci/Valori Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

Diversi per accrediti da ricevere 365 365

Dipendenti c/anticipi per spese viaggi 1.674 1.904

Crediri verso erario per Imposte di bollo 7.077 9.726

Crediti verso erario per IVA 2.815 –

Depositi cauzionali 2.498 2.514

Fornitori di beni e servizi 251 38.691

Partite in corso di lavorazione 7 7

Risconti non ricondotti 16.260 17.626

Altre partite 1.355 –

Totale 32.302 70.833

La voce “risconti non ricondotti” è determinata dai seguenti costi di competenza dell’esercizio 2013:- affitto e spese condominiali Euro 152- spese per assicurazioni Euro 10.125- contributi associativi Euro 5.531- tasse automobilistiche Euro 452

Passivo e Patrimonio nettoSezione 1 – Debiti - Voce 10 1.1 Debiti

Totale 31/12/2012 Totale 31/12/2011

verso banche

verso enti finanziari

verso clientela

verso banche

verso enti finanziari

verso clientela

1. Finanziamenti1.1 pronti contro termine1.2 altri finanziamenti

67.578.948–

67.578.948

–––

–––

42.259.835–

42.259.835

–––

–––

2. Altri debiti 35.627 28.300 – 17.151 30.062 1.027.022

Totale 67.614.575 28.300 – 42.276.986 30.062 1.027.022

Fair Value 67.614.575 28.300 – 42.276.986 30.062 1.027.022

Il totale complessivo della voce ammonta pertanto ad Euro 67.642.875.L’incremento rispetto al valore dell’esercizio 2011 è determinato da un maggior uti-lizzo degli affidamenti ricevuti dal sistema bancario e da un minor ricorso al credito mediante l’emissione di polizze commerciali.

Il debito verso banche si riferisce a:Forma tecnica Importo

Esposizioni in c/c a vista 3.511.117

Anticipi effetti salvo buon fine 4.127.863

Anticipi in divisa estera 2.816.801

Ratei passivi su anticipi in divisa estera 3.018

Denaro caldo a scadenza 57.000.000

Ratei passivi su denaro caldo 120.149

Fatture da ricevere 35.627

Totale 67.614.575I debiti verso enti finanziari si riferiscono a debiti per forniture, di cui Euro 27.363 verso Società collegate.

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50 Nota integrativa

Sezione 2 – Titoli in circolazione - Voce 20 2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”

Totale 31/12/2012 Totale 31/12/2011

Valore bilancio

Fair value Valore bilancio

Fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1 Titoli- Obbligazioni: - strutturate - altre- Altri titoli: - strutturati - altri

––

39.999.664–

39.999.664

–––––

–––––

––

39.999.664–

39.999.664

––

87.888.311–

87.888.311

–––––

–––––

––

87.888.311–

87.888.311

Totale 39.999.664 – – 39.999.664 87.888.311 – – 87.888.311

La voce “Altri titoli – altri” rappresenta finanziamenti ricevuti, esclusivamente dalla Capogruppo Finaosta SpA, mediante l’emissione di polizze di credito commerciale.L’importo di Euro 39.999.664 è costituito dal valore facciale delle polizze di credito commerciale di breve durata, emesse, di Euro 40.028.618 al netto del risconto di Euro 28.954.Il relativo “fair value” è stato iscritto nella colonna “livello 3” in quanto l’emissione è avvenuta sulla base di accordi contrattuali specifici con la Capogruppo e le polizze non sono rinegoziabili sul mercato.La voce presenta una considerevole riduzione a seguito della politica della Capogrup-po di contenimento degli impieghi.

Sezione 7 – Passività fiscali - Voce 70Per il contenuto della presente voce ‘Passività fiscali correnti’ si rimanda a quanto riportato nella voce 120 dell’attivo “Attività fiscali correnti e anticipate”.

Sezione 9 – Altre passività - Voce 909.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”

Voci/valori Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

Debiti verso Erario 67.785 71.410

Debiti verso il Personale 98.421 89.341

Debiti verso Enti previdenziali 75.193 70.369

Debiti verso Fornitori 167.805 215.146

Debiti per incassi in corso di lavorazione 203.949 368.706

Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria 82.346 138.793

Altre partite 31.649 60.010

Totale 727.148 1.013.775

La voce “Debiti per incassi in corso di lavorazione” in particolare si compone:- Euro 35.872 per rimesse dirette ricevute ma non ancora imputate alle pertinenti

partite;- Euro 168.077 per effetti in corso di accredito.

La voce altre partite è composta da Euro 8.014 per partite varie da liquidare, di cui Euro 4.626 per ricevute bancarie richiamate, e da Euro 23.635 per debiti a vista verso clientela (saldi transitori a credito del cliente).

Page 51: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

51Nota integrativa

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 10010.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

A Esistenze iniziali 99.169 187.165

BB.1B.2

AumentiAccantonamento dell’esercizioAltre variazioni in aumento

24.26811.46212.806

9.2016.0193.182

C.C.1C.2

DiminuzioniLiquidazioni effettuateAltre variazioni in diminuzione

–––

97.19794.5822.615

D Rimanenze finali 123.437 99.169La voce si incrementa per Euro 9.311 per l’adeguamento della componente del valore attuale medio delle prestazioni (Current service cost), per Euro 2.151 per l’aggiorna-mento dell’onere figurativo riferito all’eventuale finanziamento della passività (Inte-rest cost) e per Euro 12.806 per l’adeguamento della valutazione attuariale.

Sezione 11 – Fondi per rischi ed oneri - Voce 11011.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi ed oneri”

Voci Valori Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

1 Fondi di quiescenza aziendali – –

2.2.12.22.3

Altri fondi per rischi ed onericontroversie legalioneri per il personalealtri

79.73779.737

––

77.75777.757

––

Totale 79.737 77.757

Il fondo in oggetto è stimato per far fronte ai potenziali oneri connessi con le cause in atto ed ammonta ad euro 80.000 al lordo dell’attualizzazione prevista dalle norme IAS calcolata con ipotesi di utilizzo al 31/12/13.

11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi ed oneri”

Fondi di quiescenza

Altri fondi Totale

A Esistenze iniziali – 77.757 77.757

BB.1B.2B.3B.4

AumentiAccantonamenti dell’esercizioVariazioni dovute al passare del tempoVariazioni dovute a modifiche del tasso di scontoAltre variazioni in aumento

–––––

1.9801.980

–––

1.9801.980

–––

CC.1C.2C.3

DiminuzioniUilizzo nell’esercizioVariazioni dovute a modifiche del tasso di scontoAltre variazioni in diminuzione

––––

––––

––––

D. Rimanenze finali – 79.737 79.737

Page 52: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

52 Nota integrativa

Sezione 12 – Patrimonio - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 17012.1 Composizione della voce 120 “Capitale”

Tipologie Importo

1.1.1.1.2.

Capitale:azioni ordinariealtre azioni

14.993.000–

12.5 Altre informazioni: Composizione e variazioni della voce 160 “Riserve”

Legale Straordinaria Riserva FtaAltre

(IAS-Post 2004)Totale

A Esistenze iniziali 690.000 8.402.071 2.480.959 (583.800) 10.989.230

B.B.1.B.2.

AumentiAttribuzioni di utiliAltre variazioni

20.000–

200.033–

––

(3.177)–

216.856–

C. C.1.

C.2

DiminuzioniUtilizzi- copertura perdite- distribuzione- trasferimento a capitaleAltre variazioni

––––

––––

––––

––––

––––

D. Rimanenze finali 710.000 8.602.104 2.480.959 (586.977) 11.206.086

La riserva straordinaria risulta indisponibile per l’ammontare di Euro 2.170.372 cor-rispondente al valore del credito per imposte anticipate, come risulta dalla voce 120.b dell’attivo.

Voci di bilancioImporto

al 31-12-2012Utile

d’esercizioQuota

disponibilePossiblità

di utilizzazione

Capitale 14.993.000 – – –

Riserve di utiliRiserva legaleRiseva straordinariaRiserve IAS

710.0008.602.1041.893.982

82.0001.564.430

–7.996.162

BA, B, C

B

Totale 26.199.086 1.646.430 7.996.162

Legenda:A = possibilità utilizzo per aumento capitaleB = possibilità utilizzo per copertura perditeC = possibilità utilizzo per distribuzione ai soci

Le riserve IAS non sono state affrancate da imposta e pertanto saranno assoggettate a tassazione nel caso di una loro distribuzione.Per tale motivo è appostato nella voce 70 “Passività Fiscali Differite” il relativo valore delle imposte, che si stima di versare nell’eventuale distribuzione.

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53Nota integrativa

Parte C – Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Interessi - Voci 10 e 201.1 Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”

Voci/Forme tecnicheTitoli

di debito

FinanziamentiAltre

operazioniTotale

31-12-2012Totale

31-12-2011

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – – –

2. Attività finanziarie valutate al fair value – – – – –

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita – – – – –

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – – – – –

5.5.15.25.3

CreditiCrediti verso bancheCrediti verso enti finanziariCrediti verso clientela

–––

238.587497.965

4.879.012

–––

238.587497.965

4.879.012

98.173923.542

3.348.582

6. Altre attività X X – – 13

7. Derivati di copertura X X – – –

Totale – 5.615.564 – 5.615.564 4.370.310

L’incremento degli interessi attivi è la diretta conseguenza del maggior impiego me-dio avvenuto nell’esercizio rispetto al precedente.

1.3 Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”

Voci/Forme tecniche Finanziamenti TitoliAltre

passivitàTotale

31-12-2012Totale

31-12-2011

1. Debiti verso banche 808.666 X – 808.666 428.121

2. Debiti verso enti finanziari – X – – –

3. Debiti verso clientela – X – – –

4. Titoli in circolazione X 1.199.041 – 1.199.041 1.008.689

5.Passività finanziarie di negoziazione – – – – –

6.Passività finanziarie valutate in fair value – – – – –

7. Altre passività X X – – –

8. Derivati di copertura X X – – –

Totale 808.666 1.199.041 – 2.007.707 1.436.810

L’aumento degli interessi passivi per finanziamenti bancari è dovuto principalmente all’effetto della variazione della composizione della provvista come anche evidenziato alla voce 10 “Debiti”.

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54 Nota integrativa

Sezione 2 – Commissioni - Voci 30 e 402.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive”

Dettaglio Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

1. Operazioni di leasing finanziario – –

2. Operazioni di factoring 2.320.980 1.696.013

3. Credito al consumo – –

4. Attività di merchant banking – –

5. Garanzie rilasciate – –

6. Servizi di:– gestione fondi per conto terzi– intermediazione in cambi– distribuzione prodotti– altri

––––

––––

7. Servizi di incasso e pagamento – –

8. servicing in operazioni di cartolarizzazione – –

9. altre commissioni: 210.725 218.248

Totale 2.531.705 1.914.261

L’importo della voce “altre commissioni” è riferito a compensi percepiti a fronte di operazioni non rientranti nel perimetro della legge 52/91 (altri finanziamenti, altre cessioni, ecc.) e risulta molto frazionata.Le voci più significative sono rappresentate dai recuperi per spese di istruttoria pari ad Euro 36.058, per la tenuta conto per Euro 42.750, per gestione dei documenti, giustificativi dei crediti ceduti, pari ad Euro 20.285 e per recuperi spese inerenti alla movimentazione degli estratti conto per Euro 22.711.La crescita delle commissioni di factoring è motivata dall’aumento del volume dei crediti ceduti avvenuto nel corso dell’esercizio.

2.2 Composizione della voce 40 “commissioni passive”Dettaglio Settori Totale 31-12-2012 Totale 31-12-2011

1. Garanzie ricevute – –

2. Distribuzione di servizi da terzi – –

3. Servizi di incasso e pagamento – –

4.4.14.24.3

Altre commissionioperazioni di leasingoperazioni di factoringaltre

104.083–

58.68345.400

124.185–

79.08645.099

Totale 104.083 124.185

Le commissioni passive per operazioni di factoring sono rappresentate da provvigioni corrisposte a soggetti che hanno presentato clientela per rapporti di factoring.La sottovoce “altre” è composta da spese e commissioni bancarie e postali per Euro 45.280 e da spese per informazioni commerciali per Euro 120.

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55Nota integrativa

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore netto per deterioramento - Voce 1008.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”

Voci/RettificheRettifiche di valore Riprese di valore

2012 2011Specifiche Di portafoglio Specifiche Di portafoglio

1. Crediti verso banche – – – 116.117 116.117 (116.117)

- per leasing – – – – – –

- per factoring – – – 116.117 116.117 (116.117)

- altri crediti – – – – – –

2. Crediti verso enti finanziari – – – 77.782 77.782 (25.212)

Crediti deteriorati acquistati

- per leasing – – – – – –

- per factoring – – – – – –

- altri crediti – – – – – –

Altri crediti

- per leasing – – – – – –

- per factoring – – – 77.782 77.782 (25.212)

- altri crediti – – – – – –

3. Crediti verso clientela (1.902.880) (8.254) 293.821 260.662 (1.356.651) (1.710.478)

Crediti deteriorati acquistati

- per leasing – – – – – –

- per factoring – – – – – –

- per credito al consumo – – – – – –

- altri crediti – – – – – –

Altri crediti

- per leasing – – – – – –

- per factoring (1.902.766) – 293.821 260.662 (1.348.283) (1.890.193)

- per credito al consumo – – – – – –

- altri crediti (114) (8.254) – – (8.368) 179.715

Totale (1.902.880) (8.254) 293.821 454.561 (1.162.752) (1.851.807)

Le riprese di valore di portafoglio trovano la loro giustificazione nella diminuzione degli impieghi a fine anno e nella minore incidenza della percentuale di “probabilità di default” assegnata alle attività economiche, che non hanno presentato in passato situazioni di deterioramento, oltre al fattore della riduzione del rapporto tra le perdite registrate negli ultimi cinque esercizi rispetto alle relative esposizioni classificate a deterioramento. Si sono, inoltre, registrate minori esposizioni verso controparti che esercitano attività economiche appartenenti a settori, che avevano evidenziato in passato probabilità di rischi di deterioramento.

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56

Sezione 9 – Spese Amministrative - Voce 1109.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”

Voci/Settori Totale 31-12-2012

Totale 31-12-2011

1. Personale dipendente

a) salari e stipendi 693.454 690.857

b) oneri sociali 199.367 198.450

c) indennità di fine rapporto – –

d) spese previdenziali – –

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 55.900 43.335

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti

––

––

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti

11.35911.359

17.88517.885

h) altre spese 37.036 46.683

2. Altro personale in attività 71.400 98.053

3. Amministratori e sindaci 158.429 147.268

4. Personale collocato a riposo – –

5. Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso le altre aziende – –

6. Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società – –

Totale 1.226.945 1.242.531

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria.

2012 2011

Personale dipendentea) dirigentib) quadri c) restante personale dipendente

11146

11146

Altro personale – –

Totale 11 11

Nota integrativa

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57

9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”

Tipologia di spesa/settori Totale 31/12/2012

Totale 31-12-2011

- Compensi professionali 107.300 83.098

- Noleggio e manutenzione apparecchiature 465 217

- Noleggio e manutenzione EDP 3.737 19.693

- Spese di manutenzione beni materiali 25 192

- Spese di spedizione documenti 904 1.452

- Spese per premi di assicurazione 22.444 18.681

- Oneri per imposte indirette e tasse 238.486 204.699

- Oneri per affitti passivi 103.900 109.280

- Oneri per utenze e gestione immobili 3.953 3.213

- Noleggio e spese di gestione autoveicoli 36.206 26.130

- Spese telefoniche 13.528 15.630

- Spese postali e telex 19.004 13.985

- Altri oneri amministrativi 644.872 618.653

Totale 1.194.824 1.114.923

Gli “Altri oneri amministrativi” sono costituiti in prevalenza dal compenso per i ser-vizi ricevuti in outsourcing.

Sezione 10 - Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 12010.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche di valore nette su attività materiali”

Voci/Rettifiche e riprese di valoreAmmortamento

(a)

Rettifiche di valore per

deterioramento(b)

Ripresedi valore

(c)

Risultatonetto

(a+b-c)

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri

(21.995)––

(363)(21.194)

(438)––––––

––––––––––––

––––––––––––

(21.995)––

(363)(21.194)

(438)––––––

2. Attività riferibili al leasing finanziario – – – –

3. Attività detenute a scopo di investimento – – – –

Totale (21.995) – – (21.995)

Nota integrativa

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58 Nota integrativa

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 15013.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”

Accantonamenti utilizziRiattribuzioni di eccedenze

Totale 2012

Totale 2011

1. Accantonamenti al fondo quiescenza – – X – –

2. Accantonamenti ad altri fondi per rischi ed oneri:a) controversie legalib) oneri per il personalec) altri

(1.980)(1.980)

––

––––

––––

(1.980)(1.980)

––

25.79325.793

––

Totale (1.980) – – (1.980) 25.793

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione - Voce 16014.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi di gestione “

Totale 31-12-2012

Totale 31-12-2011

Recuperi di imposte 15.580 10.009

Altri 58.081 54.672

Totale 73.661 64.681

La voce “altri” in particolare è composta da ricavi da prestazioni di servizi per Euro 4.000, recupero spese viaggi dipendenti per Euro 1.488, abbuoni e sconti attivi per Euro 1.139, sopravvenienze attive per Euro 23.694, rappresentate essenzialmente da fatture ricevute dal 2004 al 2006 da un fornitore per costi relativi ad un progetto che non fu mai completato a causa delle difficoltà finanziarie del fornitore successivamen-te sfociate in una procedura concorsuale, e plusvalenze su incassi di crediti acquistati non al nominale per Euro 27.760.

14.2 Composizione della voce 160 “ Altri oneri di gestione”

Totale 31-12-2012

Totale 31-12-2011

Altri (6.947) (6.632)

Totale (6.947) (6.632)

La voce in particolare è composta da abbuoni e sconti passivi per Euro 22 e sopravve-nienze passive per Euro 6.925.

Sezione 16 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 18016.1 – Composizione della voce 180 “Utili (perdite) da cessione di investimenti”

VociTotale

31-12-2012Totale

31-12-2011

1. Immobili1.1 Utili da cessione1.2 Perdite da cessione

––

––

2. Altre attività2.1 Utili da cessione2.2 Perdite da cessione

9.1799.225

(46)

–––

Risultato netto 9.179 –La voce “Utili da cessione” si riferisce ad una plusvalenza derivante dal corrispettivo incassato per la vendita di un’autovettura il cui costo risultava interamente ammor-tizzato.

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59Nota integrativa

Sezione 17 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 19017.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”

2012 2011

1. Imposte correnti 689.671 245.898

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (24.584) 754

3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio – –

3 bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011

103.278 –

4. Variazione delle imposte anticipate 87.925 103.311

5. Variazione delle imposte differite 156 21

Imposte di competenza dell’esercizio 856.446 349.984

Le imposte correnti sono dovute per Euro 510.916 da Ires e per Euro 178.755 da Irap.Le imposte correnti di precedenti esercizi si riducono per effetto di una minore im-posizione Ires riveniente dalla possibilità di dedurre dall’imponibile Ires la quota di imposta Irap versata riferita al costo del personale (Legge 201/2011).La trasformazione delle imposte anticipate in credito d’imposta produce a conto eco-nomico un effetto positivo nella voce 3.bis e una variazione di segno negativo indica-ta nella voce 4. La movimentazione di quest’ultima voce è determinata dalla somma algebrica tra le variazioni delle imposte anticipate dell’esercizio pari ad Euro 191.203 e la variazione negativa dovuta alla trasformazione delle imposte anticipate in credito d’imposta. L’importo di Euro 191.203 rappresenta l’incidenza a conto economico del-la differenza tra la riduzione di imposte anticipate per Euro 341.878 per recupero to-tale del credito d’imposta sorto per perdite pregresse e per Euro 64.167 per recupero a tassazione di imponibile tassato in precedenti esercizi e l’incremento di Euro 214.842 dovuto per nuove imposte anticipate. Per l’applicazione dell’IRAP è stata applicata l’aliquota agevolata del 3,73% stabilita per l’anno 2012 dalla Legge Regionale Valle d’Aosta del 13 dicembre 2011 n° 30 – art.1.

17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES Aliquote IRAP Aliquote

IMPOSTE SULL’UTILE LORDO DI ESERCIZIO 695.051 27,50% 94.275 3,73%

Interessi passivi non deducibili 22.085 0,87% 2.995 0,12%

Altre rettifiche ai fini IRES -15.189 -0,60% 0 0,00%

Spese per il personale 0 0,00% 34.796 1,38%

Rettifiche di crediti -64.164 -2,54% -8.703 -0,34%

Rettifiche di crediti 214.298 8,48% 29.066 1,14%

Fondo rischi ed oneri 544 0,02% 74 0,00%

Altre rettifiche ai fini IRAP 0 0,00% 26.252 1,04%

Totale variazioni imposte rispetto a quelle calcolate sull’utile lordo 157.573 6,23% 84.480 3,34%

Imposte sul reddito dell’esercizio ed aliquota fiscale effettiva 852.623 33,73% 178.755 7,07%

Recupero perdita pregressa -341.707 -13,52% – –

Totale imposte parziale 510.916 20,21% – –

variazione imposte correnti esercizi precedenti -24.584 -0,97% 0 0,00%

variazioni anticipate 191.203 7,57% 0 0,00%

variazioni differite 137 0,01% 19 0,00%

TOTALE IMPOSTE 677.672 26,82% 178.774 7,07%

Totale imposte complessive 856.446 33,89%

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60 Nota integrativa

Sezione 19 – Conto economico: Altre informazioni19.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

Voci/ContropartiInteressi attivi Commissioni attive

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011Banche

Enti finanziari

Clientela BancheEnti

finanziariClientela

1. Leasing finanziario- beni immobili- beni mobili- beni strumentali- beni immateriali

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

–––––

2 Factoring- su crediti correnti- su crediti futuri- su crediti acquistati a titolo definitivo- su crediti acquistati al di sotto del valore originario- per altri finanziamenti

11.71411.714

––

497.965450.617

–47.348

4.879.0123.953.011

393.469

–532.532

3030

––

145.565119.480

–26.085

2.386.1102.137.888

63.422

–184.800

7.920.3966.672.740

456.891

–790.765

6.246.6765.040.834

458.514

–747.328

3. Credito al consumo- prestiti personali- prestiti finalizzati- cessione del quinto

––––

––––

----

––––

––––

––––

––––

––––

4. Garanzie e impegni- di natura commerciale- di natura finanziaria

–––

–––

–––

–––

–––

–––

–––

–––

Totale 11.714 497.965 4.879.012 30 145.565 2.386.110 7.920.396 6.246.676

19.2 Altre informazioni

Composizione analitica degli interessi passivi ed oneri assimilati

Forma tecnica Importo

Scoperti di c/c 23.451

Denaro caldo 731.095

Anticipi effetti s.b.f. 51.102

Anticipi in divisa estera 3.018

Polizze di credito commerciale 1.199.041

Totale 2.007.707

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61

Parte D – Altre informazioni

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svoltaB. Factoring e cessioni di crediti

B. 1 – Valore lordo e valore di bilancio

B.1.1 Operazioni di factoring

31/12/2012 31/12/2011

Valore lordo Rettifiche di valore Valore netto Valore lordo Rettifiche

di valore Valore netto

1. Attività in bonis 122.385.134 843.436 121.541.698 143.844.450 1.297.995 142.546.455

• esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) 103.335.690 807.367 102.528.323 123.282.330 1.252.563 122.029.767

– cessioni di crediti futuri 8.907.449 122.025 8.785.424 11.098.369 157.039 10.941.330

– altre 94.428.241 685.342 93.742.899 112.183.961 1.095.524 111.088.437

• esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 19.049.444 36.069 19.013.375 20.562.120 45.432 20.516.688

2. Attività deteriorate 10.077.663 7.942.426 2.135.237 10.324.880 6.877.907 3.446.973

2.1 Sofferenze 6.573.713 5.339.757 1.233.956 6.863.506 4.579.101 2.284.405

• esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) 6.573.713 5.339.757 1.233.956 6.863.506 4.579.101 2.284.405

– cessioni di crediti futuri 4.490.844 3.611.729 879.115 4.490.844 2.753.557 1.737.287

– altre 2.082.869 1.728.028 354.841 2.372.662 1.825.544 547.118

• esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 0 0 0 0 0 0

– acquistati al di sotto del valore nominale 0 0 0 0 0 0

– altre 0 0 0 0 0 0

2.2 Incagli 2.778.086 2.588.152 189.934 3.461.374 2.298.806 1.162.568

• esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) 2.778.086 2.588.152 189.934 3.461.374 2.298.806 1.162.568

– cessioni di crediti futuri 0 0 0 0 0 0

– altre 2.778.086 2.588.152 189.934 3.461.374 2.298.806 1.162.568

• esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 0 0 0 0 0 0

– acquistati al di sotto del valore nominale 0 0 0 0 0 0

– altre 0 0 0 0 0 0

2.3 Esposizioni Ristrutturate 0 0 0 0 0 0

• esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) 0 0 0 0 0 0

– cessioni di crediti futuri 0 0 0 0 0 0

– altre 0 0 0 0 0 0

• esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 0 0 0 0 0 0

– acquistati al di sotto del valore nominale 0 0 0 0 0 0

– altre 0 0 0 0 0 0

2.4 Esposizioni Scadute 0 0 0 0 0 0

• esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) 0 0 0 0 0 0

– cessioni di crediti futuri 0 0 0 0 0 0

– altre 0 0 0 0 0 0

• esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 725.864 14.517 711.347 0 0 0

– acquistati al di sotto del valore nominale 0 0 0 0 0 0

– altre 725.864 14.517 711.347 0 0 0

Totale 132.462.797 8.785.862 123.676.935 154.169.330 8.175.902 145.993.428

La tabella fornisce un dettaglio del valore dei crediti iscritti alla voce 60 dell’Attivo, con esclusivo riferimento alle esposizioni relative all’attività specifica del factoring.I crediti sono distinti tra attività in bonis ed attività deteriorate e classificati per tipo-logia di controparte: cedente e debitore ceduto.L’iscrizione di un credito nella categoria “verso debitori ceduti” presuppone che la cessione dei crediti abbia determinato l’effettivo trasferimento al factor di tutti i ri-schi e benefici.

Nota integrativa

Page 62: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

62 Nota integrativa

A completamento forniamo di seguito l’importo delle anticipazioni effettuate a fronte di cessioni perfezionate ai sensi dell’articolo 1260 c.c. il cui valore netto al 31 dicem-bre 2012 risulta essere di Euro 3.220.899 a fronte di Euro 6.038.791 dell’esercizio precedente.

B.2 – Vita residua delle esposizioni e del “montecrediti”

B. 2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e “montecrediti”

Fasce temporali 31/12/2012 31/12/2011

Anticipi Montecrediti Anticipi Montecrediti

- a vista 1.476.410 2.139.065 7.261.356 11.763.498

- fino a 3 mesi 74.978.539 86.107.796 79.770.050 84.489.527

- oltre 3 mesi fino a 6 mesi 9.695.830 6.215.021 333.175 11.256.550

- da 6 mesi a 1 anno 3.219.157 – 3.013.991 4.036.732

- oltre 1 anno 1.043.367 – 682.445 1.369.799

- durata indeterminata 13.538.910 47.745.815 34.415.723 38.971.215

Totale 103.952.213 142.207.697 125.476.740 151.887.321

La tabella fornisce un dettaglio delle esposizioni delle attività verso cedenti per ope-razioni di factoring e del relativo montecrediti, ripartite temporalmente in ragione delle scadenze.Peraltro per una migliore chiarificazione nel successivo prospetto si riporta dettaglio delle anticipazioni relative esclusivamente alle “altre cessioni” ripartite in via tem-porale.

31/12/2012 31/12/2011

Anticipi Montecrediti Anticipi Montecrediti

– a vista – – – –

– fino a 3 mesi 2.909.065 3.430.436 2.400.493 4.806.194

– oltre 3 mesi fino a 6 mesi – – 1.253.060 1.620.436

– da 6 mesi a 1 anno – – – –

– oltre 1 anno – – – –

– durata indeterminata 311.834 2.388.592 2.385.238 3.190.156

Totale 3.220.899 5.819.028 6.038.791 9.616.786

B. 2.2 – Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni31-12-2012 31-12-2011

Esposizioni Esposizioni

– a vista 1.061.926 67.023

– fino a 3 mesi 11.898.000 18.792.547

– oltre 3 mesi fino a 6 mesi 5.541.651 635.878

– da 6 mesi a 1 anno – 249.769

– oltre 1 anno – –

– durata indeterminata 1.223.145 771.471

Totale 19.724.722 20.516.688

Page 63: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

63

B.3

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62

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o 11

3.

Nota integrativa

Page 64: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

64

B.4 – Altre Informazioni

B.4.1 – Turnover dei crediti ceduti

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Operazioni pro soluto - di cui: acquisiti al di sotto del valore nominale

97.242.932–

46.056.619–

2. Operazioni pro solvendo 538.824.442 458.880.043

Totale 636.067.374 504.936.662

La tabella dettaglia il turnover dei crediti ceduti distinguendo le operazioni in re-lazione all’assunzione o meno da parte del cedente della garanzia della solvenza del debitore ceduto.

B.4.2 – Servizi di solo incassoLa Società non ha effettuato servizi di solo incasso nell’esercizio 2012.

B.4.3 – Valore nominale dei contratti di acquisizione dei crediti futuri

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell’esercizio 33.618.000 66.399.825

Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell’esercizio 32.978.726 54.597.375

La tabella riporta i dati principali dell’attività di factoring dell’esercizio relativa alle operazioni con anticipi su crediti futuri.

Va, infine evidenziato che al 31 dicembre 2012 il margine fra il plafond riconosciuto ai clienti e l’importo dei crediti acquistati che non presentavano i requisiti per l’iscri-zione in bilancio era di Euro 355.965.

D. Garanzie rilasciate e ImpegniD.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

31/12/2012 31/12/20111) Garanzie rilasciate di natura finanziaria

a) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

––––

––––

2) Garanzie rilasciate di natura commercialea) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

––––

––––

3) Impegni irrevocabili a erogare fondia) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incertob) Enti finanziari i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incertoc) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto

380.946––––––

380.946–

380.946

753.322––––––

753.322–

753.322

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione – –

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi – –

6) Altri impegni irrevocabili – –

Totale 380.946 753.322La tabella evidenzia il margine tra l’importo dei crediti ceduti garantiti dalla Società e delle relative anticipazioni attinenti ad operazioni di factoring per le quali non si sono verificate le condizioni per l’iscrizione del credito ceduto in bilancio.

Nota integrativa

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65

D.2 – Finanziamenti iscritti in bilancio per intervenuta escussione

Non sono presenti importi.

D.3 – Altre informazioni

Non ci sono informazioni da segnalare.

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 3.1 rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa1. Aspetti generaliIl rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione finanziaria e può essere considerato il principale rischio cui è esposta la Società. L’attività di facto-ring, che costituisce l’esclusivo ambito operativo di Aosta Factor S.p.A., è la princi-pale determinante del rischio di credito. L’attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza di più soggetti (cedente e debitore ceduto) e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra il cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello della ordinaria attività bancaria e, dall’altro, connotano l’intero processo creditizio che in Aosta Factor S.p.A. è regolamentato da specifiche procedure operative.Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della delibe-ra della risk policy, il principio generale cui si ispira la gestione dell’attività riguarda l’obiettivo di ottimizzazione del rapporto rischio–rendimento, che deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento, tenendo conto del livello attuale e prospettico di capitalizzazione, anche in una prospettiva di medio termine, e dell’evoluzione congiunturale.

2. Politiche di gestione del rischio di credito2.1 Aspetti organizzativi

L’assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate annual-mente dal Consiglio di Amministrazione ed è regolata da procedure interne che de-finiscono le attività di gestione, misurazione e controllo e identificano le unità orga-nizzative responsabili delle stesse. Con riferimento al 2012, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti linee guida in materia di composizione e dimensione del portafoglio impieghi:

• In osservanza alla normativa di Vigilanza sulla concentrazione dei rischi – che dal 1 gennaio 2012 fissa nel 25% (ex 40%) del patrimonio di vigilanza il livello massi-mo dei grandi rischi individuali o di gruppo – il fondamentale ed incontrovertibile limite è rappresentato dalla direttiva di Banca d’Italia pro tempore vigente, che si intende quindi integralmente richiamata. Fermo quanto precede , e nel rispetto dei limiti di rischio considerati, viene confermata la possibilità di superare tale plafond, esclusivamente nelle tipologie di affidamento che prevedano la ponde-razione del rischio sui debitori ceduti, adeguatamente frazionati, se soddisfatti i requisiti operativi volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai pagamenti effettuati dai debitori ceduti piuttosto che dalla solvibilità dei cedenti; in tali casi il limite massimo assoluto per ciascun cedente ( singole aziende o gruppi) potrà essere pari al 60% del patrimonio netto della Società, con un valore assoluto fissato a € 15.000.000 (importo a sua volta basato sull’ipotesi

Nota integrativa

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66

prudenziale del Patrimonio di Vigilanza). Eventuali eccezioni, per gruppi o singoli cedenti, dovranno essere motivate esclusivamente dal riconosciuto standing dei nominativi e solo dopo approfondita analisi del loro merito di credito e/o del rating qualora convenuto. Analogo limite è fissato per i debitori ceduti (singole aziende o gruppi), ancorchè eventualmente ponderati sul cedente, esclusivamente nei rap-porti pro solvendo e pro soluto “mitigato” (che non abbia superato il test per la derecognition), per la determinazione dei “grandi rischi individuali” ai sensi della normativa di Vigilanza pro tempore vigente.

• Con riferimento al settore merceologico non si ritiene necessaria l’esclusione a pri-ori di aziende operanti in determinati settori, ma è altresì evidente che il protrarsi, ed in alcuni casi l’aggravarsi, della crisi economica impongono una valutazione approfondita e il più possibile circostanziata della situazione economica e patrimo-niale delle imprese maggiormente esposte. Criteri prudenziali devono essere tenuti in debita considerazione soprattutto per quanto concerne le aziende che svolgono la loro attività in settori quali l’edilizia, il tessile/abbigliamento e l’automotive; quest’ultimo inteso nel senso più ampio, comprendendo tutto l’indotto, diretto e indiretto.

E’ evidente che l’area geografica di primario interesse per la nostra società è anche quella maggiormente soggetta ai contraccolpi legati all’andamento e alle scelte strategiche e finanziarie operate da primario gruppo automobilistico italiano.

Tendenzialmente non graditi sono interventi nel comparto del direct marketing (che si traducono in pratica in pagamenti anticipati a fronte di vendite rateali). Eventuali eccezioni dovranno tenere in conto il consolidamento dell’iniziativa, nonché l’immagine e la serietà del cedente e/o lo standing complessivo del gruppo di appartenenza.

• Consistenza del cedente. Fermi i limiti assoluti già individuati, l’importo delibera-to deve essere congruo rispetto agli aspetti dimensionali e patrimoniali del sogget-to, considerate anche la natura e la consistenza di eventuali garanzie accessorie. Inoltre, ove disponibile, dovrà essere tenuto nel debito conto il rating attribuito al nominativo dalle agenzie accreditate ai sensi della normativa “Basilea 2 “.

• Valutazione dell’andamento reddituale. Pur confermando rilievo sull’andamento economico, storico e prospettico, le valutazioni poste in atto nel 2012 non possono non tenere conto dei riverberi della crisi attesi sui bilanci 2011. Si conferma che, in presenza degli ultimi due esercizi consecutivi e completi in perdita (se questa supera il 2% del fatturato), ove gli effetti delle perdite sul patrimonio aziendale si-ano, cumulate fra loro, superiori al 10 % dello stesso, la proposta deve esplicitare le motivazioni analitiche per le quali si ritiene comunque proponibile il rapporto, ma in tale valutazione si terrà debito conto della particolarità del biennio 2010-2011.

• Tipologia di rapporto. L’indicazione strategica è orientata a privilegiare i rapporti di factoring a contenuto più tipico (cessione di crediti notificati nei confronti di pluralità di nominativi), nella tipologia pro solvendo. Ove si ritenga di prendere in considerazione approcci diversi per cogliere opportunità commerciali ritenute interessanti e correlate a volumi consistenti, dovrà essere valutato con adeguata attenzione la rispondenza dei cedenti (NOFI) e/o dei debitori ceduti (pro soluto).

Il ridotto livello di delega già in essere per i rapporti a contenuto più finanziario (operazioni finanziarie, senza notifica, con notifica ma su debitori infragruppo, an-ticipi su ordini / contratti, che non dovranno di norma superare, salvo eccezioni adeguatamente motivate e correlate sia allo standing del cedente, che ai contenuti della prestazione, il 25 % del contratto stesso) e, seppur in misura attenuata, per i rapporti di factoring monoceduto, esprime la volontà di valutare con particolare attenzione e collegialità tali tipologie di rapporto. L’aspetto oggettivo deve peraltro essere abbinato a quello soggettivo, selezionando quindi lo standing del cedente in

Nota integrativa

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presenza di rapporti oggettivamente più rischiosi ed enfatizzando invece la com-ponente rapporto tipico / rispondenza dei debitori ceduti in presenza di cedenti a minor capitalizzazione e/o di recente avvio. Da valutare bene, inoltre, la natura del credito (soprattutto in termini di contestabilità), la tipologia dei debitori (oltre alla rispondenza, la disponibilità alla collaborazione in termini di controllo del credito ceduto e/o di riconoscimenti), la durata attesa (di norma entro i 180 gior-ni, salvo degli EE.PP. “fuori Valle” ed in particolare delle A.S.L.), e le modalità di incasso, ove diverse dallo standard (bonifico bancario).

• Localizzazione clientela. Premesso che la Società intende operare prioritariamente in Valle d’Aosta, nelle zone limitrofe e comunque nel Nord Ovest, eventuali ecce-zioni devono essere motivate da una logica di “factoring indiretto” (debitori ceduti valdostani o limitrofi) o da considerazioni di opportunità, supportate da adeguati riscontri economici (rapporti di dimensione medio grande, tali da giustificare i più complessi aspetti logistici) e da tutelanti valutazioni di rischio o, in ultima analisi, dalla tipologia operativa “pool passivi”, per i quali la localizzazione della clientela è sostanzialmente priva di rilievo pratico.

• Aspetti economici. La valutazione deve essere fatta sia in relazione alla complessità gestionale sia, soprattutto, nell’ottica di obiettivi espressi in termini di rischio/ren-dimento. In base al principio generale stabilito al punto precedente, l’ottimizzazio-ne del profilo rischio-rendimento deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento. La valutazione del margine di contribuzione atteso dal rapporto si conferma uno degli aspetti di rilievo dell’istruttoria, con mar-gini unitari adeguati allo standing del rapporto ed ai volumi attesi.

Le linee guida di politica del credito sono riviste e aggiornate almeno su base annuale da parte del Consiglio di Amministrazione e sono comunicate sia alle Aree Commer-ciali sia alla Funzione Operativa.Il Consiglio ha inoltre stabilito obiettivi di allocazione del capitale interno a fronte del rischio di credito e degli altri rischi di primo e di secondo pilastro misurabili, defi-nendo gli indicatori di rilevanza utili nell’individuazione di anomalie.I poteri di delibera in materia di affidamenti sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione, al Comitato Esecutivo (se nominato), al Presidente e al Direttore Generale e ad alcune funzioni aziendali, secondo il principio della firma congiunta e della separatezza tra attività istruttorie e attività di gestione e monitoraggio dei crediti. Il controllo sul rispetto dei limiti stabiliti dalle politiche del credito e dalle procedu-re è affidato agli organi di controllo di secondo e di terzo livello (Risk Controller e Internal Auditing), nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche, i cui esiti sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con periodicità trimestrale.Procedure specifiche disciplinano le seguenti attività:- istruttoria, delibera e rinnovo del credito, - valutazione debitori,- gestione dei crediti ad andamento anomalo.

Ulteriori procedure normano i diversi profili connessi con le diverse fasi operative di gestione e di monitoraggio del credito. In tutte le procedure sono specificati i con-trolli di primo e di secondo livello sulle singole attività e sono indicate le unità or-ganizzative responsabili. Le procedure sono oggetto di continua manutenzione e di aggiornamento in relazione all’evoluzione delle normative e delle esigenze dell’atti-vità aziendale.

Nota integrativa

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2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controlloLa gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:a) a livello di singole controparti (cedente e debitore/i ceduto/i) nel momento dell’i-

struttoria della pratica (attività di competenza della Funzione Operativa);b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i crediti erogati (attività di

competenza del Risk Controller);c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività di competenza della Funzione

Operativa).In fase di assunzione della delibera, gli organi incaricati verificano innanzitutto la coerenza delle operazioni proposte con le politiche del credito. Nella fase di istruttoria viene acquisita tutta la documentazione necessaria per ef-fettuare un’adeguata valutazione del merito creditizio del potenziale cliente sia per quanto riguarda il profilo patrimoniale sia per quello reddituale.Vengono inoltre raccolte le informazioni riguardanti i debitori al fine di ottenere la valutazione degli stessi che si esplicita in una formale delibera sia nei casi di pro soluto che di pro solvendo. Tutte le informazioni raccolte vengono sempre valutate in relazione al prodotto e ser-vizio che si prevede di collocare al potenziale cliente. Le Aree Commerciali possono richiedere garanzie a copertura dell’operazione. In funzione delle politiche di assunzione del rischio di credito, la struttura del fido cedente può prevedere modalità di erogazione specifiche. La fase di affidamento cedente viene attivata inizialmente dall’Area Commerciale e successivamente acquisita e proseguita, nell’ottica della contrapposizione dei ruoli, dall’Ufficio Fidi. Al fine di garantire una omogeneità di giudizio, tale ufficio si occupa di inserire, riclassificare e commentare i bilanci e le altre informazioni raccolte ed inoltre, valutando l’intera operazione, proporre eventuali modifiche alla struttura del fido.Le Aree Commerciali non intervengono in alcun modo nel processo di delibera rela-tivo alla valutazione debitori.La successiva delibera del fido cedente viene assunta in forma collegiale secondo i livelli di autonomia previsti. In questa fase possono essere inseriti vincoli gestionali o ulteriori richieste di garanzie.Successivamente vengono attivate le fasi di “perfezionamento” ed “attivazione” fi-nalizzate alla preparazione della modulistica necessaria all’apertura del rapporto, alla raccolta dei documenti di identificazione dei soggetti, al perfezionamento della ces-sione dei crediti attraverso lo scambio dei moduli e della corrispondenza con i cedenti ed eventualmente con i debitori. Quanto sopra avviene nel rispetto delle specifiche normative vigenti.Al fine di valutare correttamente l’esposizione dell’azienda, sono quindi raccolte ed aggiornate, ove possibile in modo automatizzato, le informazioni legate alle vicende dei crediti acquisiti nell’ambito delle operazioni di factoring (situazione dei debitori ceduti, andamento del contenzioso, etc.) ed alla situazione degli obbligati principali nel caso di “limiti di credito” concessi con acquisizione di garanzie.Sono inoltre previste azioni di monitoraggio atte ad evidenziare eventuali deteriora-menti delle posizioni di rischio mediante l’utilizzo di alcuni supporti informatici tra i quali il flusso di ritorno della Centrale dei Rischi e il tabulato dei crediti in essere, suddiviso tra crediti scaduti e crediti a scadere (“aging”). Nel processo di analisi sono prese in considerazione anche informazioni relative ad eventi esterni che possono incidere sulla determinazione del giudizio complessivo, quali eventi pregiudizievoli e informazioni dirette. Qualora si evidenzino situazioni di rischio, vengono messe in atto misure per recuperare il credito. I casi di inadempienza sono gestiti tramite apposite procedure interne, fino al passaggio in contenzioso.

Nota integrativa

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I rinnovi dei “limiti di credito” cedenti sono normati da procedure interne. Nell’iter di rinnovo si tengono peraltro in considerazione tutti i dati e gli elementi che deriva-no dalla sperimentazione del rapporto stesso. L’attività di gestione ordinaria (ivi comprese le posizioni codificate in “sorvegliate”) è affidata all’Ufficio Operativo. L’Ufficio Debitori gestisce i crediti scaduti attraverso un apposito applicativo che permette anche eventuali annotazioni sugli interventi eseguiti. I nominativi oggetto di particolare attenzione sono segnalati in una apposita categoria “sorvegliate” che funge da sistema di early warning.Il rischio di credito è sottoposto a monitoraggio continuo e capillare da parte degli organi preposti come indicato all’interno delle procedure. Il monitoraggio dà luogo a flussi informativi strutturati e ad eventuali attività di approfondimento in merito a particolari argomenti di rilievo. Si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la nuova regolamentazione prudenzia-le, ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio credito Aosta Factor S.p.A. ha adottato la metodologia standardizzata. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di utilizzare i rating esterni pubblicati dall’agenzia di valutazione del merito di credito (ECAI, External Assessment Credit Institution) FitchRatings, solo per i seguenti portafogli regolamentari:- “Esposizioni verso Amministrazioni Centrali e Banche Centrali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti territoriali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pub-

blico”, “Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati”.

Le valutazioni del merito di credito relative alle esposizioni non sono estese a esposi-zioni e/o portafogli comparabili. Aosta Factor S.p.A. ha inoltre posto in essere un sistema di misurazione del rischio di concentrazione del portafoglio crediti. Tale rischio è considerato particolarmente rilevante a causa della limitata dimensione operativa concentrata in un territorio abbastanza circoscritto. La misurazione del rischio per clienti e per gruppi di clienti connessi è svolta secondo la metodologia semplificata del Granularity Adjustment proposta dalla normativa prudenziale in materia di Processo ICAAP. Su tale base, il rischio di concentrazione è monitorato trimestralmente dal Risk Controller ai fini della verifica del rispetto dei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione in ma-teria di assorbimento di capitale interno.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di creditoAosta Factor S.p.A. non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito ai sensi della normativa prudenziale e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell’attribuzione delle esposizioni alle varie classi di attività (portafogli regolamentari).Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, si acquisiscono peraltro, se ritenuto necessario, garanzie personali (fideiussioni) o reali. La gestione di tali garan-zie è normata da una apposita procedura operativa.

2.4 Attività finanziarie deteriorateLa classificazione delle attività nelle varie categorie (sofferenze, incagli, ristrutturate, scadute e in bonis) fa riferimento alla normativa emanata in materia da Banca d’Ita-lia, integrata con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle diverse categorie di rischio.L’attività di gestione e coordinamento delle attività finanziarie deteriorate (“incagli” e “sofferenze”) è affidata al Responsabile della Funzione Operativa, in stretta collabo-razione con l’Alta Direzione e con il Servizio Legale (in outsourcing).

Nota integrativa

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Il Consiglio di Amministrazione riceve, in occasione di ogni riunione mensile, i prin-cipali dati relativi alle posizioni in “contenzioso” (incagli, sofferenze, passaggi a perdi-ta), prodotti dalla Funzione Operativa anche sulla base dei vari aggiornamenti forniti dal Servizio Legale o dai legali esterni, assumendo le conseguenti decisioni in merito alle azioni da intraprendere per il recupero del credito, che trovano poi riscontro nelle relazioni periodiche degli Organi di controllo interno di 2° e 3° livello.La classificazione è analitica (per singolo debitore) e per classe di rischio. L’eventuale ritorno in bonis viene proposto sulla base del ripristino delle normali condizioni di rotazione dei crediti ceduti e del venir meno dei presupposti soggettivi che avevano determinato il passaggio fra le attività deteriorate ed è demandato a specifica delibera del Consiglio di Amministrazione.Il definitivo ammortamento delle partite deteriorate viene valutato dal Consiglio di Amministrazione sui presupposti di effettiva irrecuperabilità e previa verifica dei rela-tivi requisiti civilistici e fiscali. Tale valutazione viene effettuata di norma alla fine del primo semestre ed alla fine di ciascun esercizio. Negli ultimi due esercizi vi sono stati passaggi a perdita per Euro 544.526 (media per esercizio Euro 272.213), tutti relativi a partite già in sofferenza. Non vi sono quindi stati passaggi a perdita relativi a posizioni classificate “in bonis”.Le posizioni scadute deteriorate e gli incagli oggettivi sono monitorate giornalmente attraverso programmi che segnalano in via anticipata le situazioni di scaduto che potenzialmente saranno oggetto di segnalazione, dando la possibilità per un controllo preventivo.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie nette per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Portafogli / Qualità Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute Altre attività Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione – – – – – –

2. Attività finanziarie valutate al fair value – – – – – –

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita – – – – – –

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – – – – – –

5. Crediti verso banche – – – – 7.746.868 7.746.868

6. Crediti verso enti finanziari – – – – 14.002.925 14.002.925

7. Crediti verso clientela 1.233.956 189.934 – 716.914 110.873.227 113.014.031

8. Derivati di copertura – – – – – –

31/12/2012 1.233.956 189.934 – 716.914 132.623.020 134.763.824

31/12/2011 2.284.404 1.162.569 – – 152.639.961 156.086.934

Nota integrativa

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2. Esposizioni creditizie2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore diportafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute/deteriorate

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIOa) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute/deteriorate

10.083.3446.573.7132.778.086

–731.545

–––––

(7.942.540)(5.339.757)(2.588.152)

–(14.631)

–––––

––––––––––

2.140.8041.233.956

189.934–

716.914–––––

Totale A 10.083.344 (7.942.540) – 2.140.804

B. ESPOSIZIONI IN BONIS- Esposizioni scadute non deteriorate- Altre esposizioni

15.209.98296.507.937

––

(234.562)(610.130)

14.975.42095.897.807

Totale B 111.717.919 – (844.692) 110.873.227

Totale A+B 121.801.263 (7.942.540) (844.692) 113.014.031

Le esposizioni scadute non deteriorate si riferiscono a posizioni con crediti scaduti non oltre i 90 giorni. Non esistono inoltre “esposizioni in bonis” oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi, quali, a titolo esemplificativo, Accordi quadro “ABI-MEF”.

2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore diportafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute deteriorate

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIOa) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute deteriorate

––––––––––

––––––––––

––––––––––

––––––––––

Totale A – – – –

B. ESPOSIZIONI IN BONISa) Esposizioni scadute non deteriorateb) Altre esposizioni

–21.770.290

––

–(20.497)

–21.749.793

Totale B 21.770.290 – (20.497) 21.749.793

Totale A+B 21.770.290 – (20.497) 21.749.793

Nota integrativa

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3. Concentrazione del credito3.1 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela (nazionale ed estera) per ramo di attività economica della controparte

Importo

Altri servizi vendita 17.085.322

Apparecchiature 418.008

Edilizia e opere pubbliche 22.671.102

Editoria 2.845.353

Lavorazione metalli 4.009.030

Macchine agricole e industr. 9.508.605

Prod.Energetici 6.897.444

Prodotti alimentari 7.832.525

Prodotti in metallo 9.324.643

Produzione autoveicoli 3.665.503

Macch.X ufficio e elab. Dati 574.718

Serv.Comm.Recuperi e riparazioni 22.599.000

Servizi connessi ai trasporti 87.149

Servizi degli alberghi e publ. Esercizi 147.987

Servizi dei trasporti interni 562.528

Tessile 597.356

Altri 12.974.990

Totale 31/12/2012 121.801.263

3.2 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per area geografica (Italia) della controparte

Importo

Nord Ovest 81.155.431

Nord Est 15.963.406

Centro 3.144.778

Sud 7.334.822

Isole 2.274.988

Totale 31/12/2012 109.873.425

Il totale si riferisce all’ammontare lordo dei finanziamenti e comprende anche le espo-sizioni verso debitori per competenze.

3.3 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per area geografica (Europa) della controparte

Importo

Italia 109.873.425

Altri paesi Europei 11.927.838

Totale 31/12/2012 121.801.263

Nota integrativa

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3.3 Grandi Rischi importo 31/12/2012 importo 31/12/2011

a) ammontare 57.472.407 54.930.213

b) numero 12 9

La tabella evidenzia l’ammontare ed il numero delle controparti con esposizione ponderata, come da disposizioni di Vigilanza, maggiore del 10% del Patrimonio di Vigilanza.I rischi nei confronti di singoli clienti del medesimo intermediario sono considerati unitariamente qualora tra i clienti stessi sussistano connessioni di carattere giuridico o economico.L’ammontare è la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente. L’ammontare è al netto delle rettifiche specifiche e collettive.

4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di creditoAosta Factor adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l’approccio standardizzato previsto dalla normativa prudenziale. Il ricorso ai rating esterni è peraltro limitato, per il momento, alle controparti rappre-sentate da Amministrazioni Centrali e Banche Centrali, Enti territoriali, Intermedia-ri Vigilati ed Enti del settore pubblico.

3.2 rischi di mercato

Aosta Factor non ha nel proprio portafoglio prodotti che espongono la Società ad elevati rischi di mercato; il rischio di cambio è l’unica forma di rischio di mercato a cui può essere sottoposta marginalmente l’attività.

3.2.1 Rischio di tasso di interesseInformazioni di natura qualitativa1. Aspetti generaliIl rischio di tasso di interesse è causato dalle differenze nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi di interesse possono determinare sia una variazione del margine di interesse atteso, sia una variazione del valore delle attività e delle passività e quindi del valore del patrimonio netto.L’operatività di factoring è per sua natura concentrata nel breve termine; i finanzia-menti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve diretta-mente connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali ceduti. Inoltre, il factor ha di norma la facoltà contrattuale di:• modificare i tassi in qualsiasi momento in ragione della variazione del costo della

provvista, con l’unico vincolo del preavviso previsto dalla vigente normativa in tema di “trasparenza”;

• chiedere il rimborso delle somme anticipate a fronte del corrispettivo dei crediti ceduti.

Già tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell’esposizione al ri-schio di tasso di interesse.

Nota integrativa

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Aosta Factor ha peraltro adottato una politica di “pricing” che prevede per la sostan-ziale totalità della clientela l’indicizzazione contrattuale, su base mensile, del tasso di interesse ad un parametro di mercato, che di norma è la media dell’Euribor a 3 mesi. Ciò determina un automatico ed immediato adeguamento dei ricavi finanzia-ri all’andamento del mercato, senza necessità di modifiche unilaterali o concordate della parte economica degli aspetti contrattuali. Eventuali, sporadiche operazioni a “tasso chiuso”, di durata che non eccede di norma i tre mesi, sono fronteggiate con provvista di analoga durata e, a sua volta, a condizioni economiche predefinite.Sul fronte della provvista, la situazione è più variegata, in quanto, assieme a forme tecniche rivedibili “a vista” ed indicizzate al mercato (anche in questo caso il para-metro di riferimento è l’Euribor) non sono infrequenti operazioni che prevedano la fissazione del tasso di interesse per tutta la durata dell’operazione; peraltro, tale durata si colloca sempre nel “range” del brevissimo termine: da 1 settimana a tre mesi. Ciò limita oggettivamente la portata del rischio di tasso sul versante della provvista ed assume valenza potenzialmente sfavorevole, ancorché limitata, solo in presenza di una tendenza a flettere dei tassi di interesse.

Il presidio del rischio di tasso di interesse è affidato alla Direzione Generale, che si avvale di servizi in outsourcing per l’esecuzione materiale delle transazioni e per il controllo dei flussi e delle condizioni applicate sulle operazioni di raccolta. Controlli periodici sulle attività di tesoreria svolte in outsourcing sono effettuati dalla funzione Internal Auditing. Dell’esito di tali verifiche la funzione fornisce un reso-conto al Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie relazioni trimestrali.

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse

• La misurazione dell’esposizione al rischio di interesse avviene, nell’ambito del Pro-cesso ICAAP, sulla base della metodologia semplificata proposta dalla regolamen-tazione (Circolare di Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento (Capitolo V, Sezione XI, Allegato M) ) – modello del cash flow mapping/metodo delle fasce di vita resi-dua.

Al fine di implementare tale metodologia, Aosta Factor procede, su base semestrale, a:1. identificare e determinare le valute rilevanti;2. classificare le attività e le passività in fasce temporali; 3. determinare la posizione netta all’interno di ciascuna fascia e ponderarla per il

relativo coefficiente;4. determinare la somma delle posizioni nette ponderate per ciascuna fascia;5. aggregare le esposizioni per le diverse valute in presenza di situazioni significative;6. determinare l’indicatore di rischiosità e verificarne il rispetto della soglia indicata

dall’Autorità di Vigilanza.

Nota integrativa

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Informazioni di natura quantitativa1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Vocidurata residua

A vistaFino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1 anno

Da oltre 1 anno fino

a 5 anni

Da oltre cinque anni

fino a 10 anniOltre 10 anni

Durata indeterminata

1.1.1.1.2.1.3.

AttivitàTitoli di debitoCreditiAltre attività

–7.806.399

–124.816.959

–716.576

–591.125

–832.765

–––

–––

–––

2.2.1.2.2.2.3.

PassivitàDebitiTitoli di debitoAltre passività

3.651.439––

63.991.43639.999.664

–––

–––

–––

–––

–––

–––

3. Derivati – – – – – – – –

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse

Nell’ambito del Processo ICAAP, Aosta Factor rileva periodicamente la propria espo-sizione al rischio di interesse mediante un’analisi della struttura per scadenze dell’at-tivo e del passivo.

3. Altre informazioni quantitative in materia di rischio di tasso di interesseIn osservanza a quanto stabilito dai principi dettati dallo IFRS 7 par. 41 e 42 si sono determinati gli effetti, secondo le metodologie prima descritte, sul patrimonio nell’i-potesi di variazioni sostanziali sul mercato dei tassi di interessi.Più precisamente in presenza di una variazione in aumento dei tassi di 400 punti base, riferita all’ammontare degli impieghi e della relativa provvista al 31 dicembre 2012, si rileva un assorbimento percentuale del patrimonio di vigilanza pari al 2,08%.Nel caso, invece, di una variazione in diminuzione dei tassi di 100 punti base, sempre riferita all’ammontare degli impieghi e della relativa provvista al 31 dicembre 2012, non si registra assorbimento di patrimonio di vigilanza in quanto l’effetto risulta ne-gativo per una percentuale pari allo 0,52%.

3.2.2 Rischio di prezzoInformazioni di natura qualitativaL’ente finanziario non assume, di norma, rischi di oscillazione di prezzo.

3.2.3 Rischio di cambioIl rischio di cambio in Aosta Factor risulta già a priori marginale vista la sporadicità e l’esiguità delle operazioni in valuta. Inoltre, gli aspetti contrattuali consentono sem-pre una rivalsa sul cedente per eventuali oneri legati al rischio di cambio.In caso di impiego in divisa l’azienda provvede ad accendere una provvista correlata per valuta e scadenza, neutralizzando quindi il rischio potenziale anche a beneficio del cedente. Nell’esercizio 2012 la Società ha effettuato un’unica operazione di impiego in divisa fronteggiata da una provvista di pari valuta.

Nota integrativa

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Informazioni di natura quantitativa1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

VociValute

Dollari USA Sterline YenCorone Svedesi

Dollari Canadesi

Altre Valute

1. Attività finanziarie 2.816.801 – – – – –

1.1 Titoli di debito – – – – – –

1.2 Titoli di capitale – – – – – –

1.3 Crediti 2.816.801 – – – – –

1.4 Altre attività finanziarie – – – – – –

2. Altre attività – – – – – –

3. Passività Finanziarie 2.816.801 – – – – –

3.1 Debiti 2.816.801 – – – – –

3.2 Titoli di debito – – – – – –

3.3 Altre passività finanziarie – – – – – –

4. Altre passività – – – – – –

5. Derivati – – – – – –

5.1 Posizioni lunghe – – – – – –

5.2 Posizioni corte – – – – – –

Totale attività 2.816.801 – – – – –

Totale passività 2.816.801 – – – – –

Sbilancio 0 – – – – –

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di cambioSi rinvia a quanto già illustrato nella sezione 3.2.3.

3.3 rischi oPerativi

Informazioni di natura qualitativa1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativoIn base alla definizione proposta dal Comitato di Basilea, recepita in seguito anche da Banca d’Italia, il rischio operativo è il rischio di perdite derivate da processi inadegua-ti o inefficaci, dai sistemi informativi, dal personale o da eventi esterni. Poiché il rischio operativo origina da eventi estremamente eterogenei, è necessario procedere ad una classificazione di eventi di rischio, che deve partire da un’analisi molto dettagliata di tutti i microprocessi operativi per individuare i fenomeni che li generano e rendere possibile una rilevazione sistematica degli eventi pregiudizievoli e delle perdite sopportate. A tale scopo, Aosta Factor ha definito una mappa dei pro-cessi aziendali (articolata in aree, macroprocessi e processi), cui sono state ricollegate le diverse procedure operative, e una classificazione degli eventi pregiudizievoli (risk event) specifici per la propria attività, sulla base di una griglia proposta da Assifact, Associazione italiana per il factoring, nell’ambito del Progetto GRIFO - Governo dei rischi operativi nel factoring. Tale modello supporta un’attività di assessment perio-dico della rilevanza (peso/frequenza) dei singoli risk event, effettuata dalla funzione di internal auditing con il personale operativo e con i responsabili delle singole unità organizzative, e una valutazione di adeguatezza dei controlli (di primo e secondo livel-lo) finalizzata a rinforzare i presidi sulle aree di rischio a più alto impatto economico.

Nota integrativa

Page 77: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

77

Informazioni di natura quantitativaAi fini della misurazione del rischio operativo, Aosta Factor adotta il metodo base (BIA – Basic Indicator Approach), proposto dall’Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo al 31.12.2012 è pari a euro 728.176, pari al 15% della media dei margini di intermediazione 2010-2012, di euro 4.854.507.

3.4 rischio di Liquidità

Informazioni di natura qualitativa1) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità 1. Politica della liquiditàLa gestione della liquidità e della tesoreria è di competenza del Direttore Generale, che opera sulla base delle linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Generale si avvale, per l’esecuzione e il controllo delle transazioni, delle strutture competenti dell’outsourcer Factorit. La politica della liquidità – formulata dal Direttore Generale – è approvata dal Con-siglio di Amministrazione. Il Consiglio è informato periodicamente della situazione di liquidità della Società. Al riguardo Aosta Factor, pur nel rispetto delle proprie spe-cificità, è allineata ai principi relativi alla governance del rischio di liquidità stabiliti dal documento del Comitato di Basilea, Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, del settembre 2008 (principi nn. 1-4), richiamato dal documento dello stesso Comitato, Basel III: International framework for liquidity risk measurement, standards and monitoring, del dicembre 2010. Si è inoltre tenuto conto, per quanto applicabile all’attività di factoring, dei principi di “governo e gestione del rischio di liquidità”, di cui alla Circolare Banca d’Italia, n.263/2006. La Società, pur avendo considerato analiticamente i contenuti della documentazione “Basilea III” prodotta dal Comitato di Basilea, ritiene invece di non dover calcolare i due ratios formulati nel documento del dicembre 2010 (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio), non detenendo riserve di liquidità dal lato dell’attivo, ma avvalendosi solo di fonti di provvista di liquidità rappresentate dai margini di fido inutilizzati verso la Capogruppo e il sistema bancario, e non avendo investimenti oltre il breve termine. Le linee guida deliberate dal Consiglio stabiliscono che la provvista finanziaria della Società debba essere articolata totalmente sul breve ter-mine e con forme tecniche tali da escludere il rischio di cambio (provvista in valuta solo a fronte di analoghi impieghi) e da minimizzare il rischio di tasso, con operazioni a “tasso chiuso” (tipiche degli anticipi s.b.f., dei finanziamenti “denaro caldo” e delle polizze di credito commerciale) per durate da 15 giorni a massimo 3 mesi; eventuali operazioni di durata maggiore possono essere attivate solo in presenza di un corrispon-dente impiego sulla clientela. Il Direttore Generale ha l’obbligo di riferire al Consi-glio di Amministrazione, con cadenza quanto meno trimestrale, in ordine al totale dei fidi in essere, agli utilizzi per ciascuna forma tecnica ed al relativo costo pro tempore.L’attività svolta dall’outsourcer in materia di gestione della liquidità e della tesoreria è disciplinata da uno specifico Service Level Agreement che costituisce parte inte-grante del contratto di service ed è periodicamente sottoposto a revisione interna da parte dell’Internal Auditing di Aosta Factor. 2. Misurazione del rischio di liquiditàIl rischio di liquidità, che nel caso di Aosta Factor si configura come funding risk non essendovi né un’attività di trading né investimenti in valori mobiliari, è stato rilevato nell’ambito del Processo ICAAP mediante l’approccio dei flussi di cassa (maturity ladder). Il rischio è mitigato dalla presenza di entrate (incasso dei crediti) ed uscite (pagamento anticipato dei crediti) che normalmente si equivalgono nel caso di tur-nover costante.

Nota integrativa

Page 78: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

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Nota integrativa

Page 79: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

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Nota integrativa

Page 80: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

80

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio4.1 - iL Patrimonio deLL’imPresa

4.1.1 Informazioni di natura qualitativaa) La nozione di patrimonio utilizzata Al 31.12.2012, il patrimonio netto di Aosta Factor coincide con la definizione di Patrimonio di Vigilanza di Base, nella sua componente fondamentale (Core Tier 1), essendo composto esclusivamente da capitale, riserve legali ed utili del periodo. La dotazione patrimoniale complessiva (Core Tier 1) è pari a € 26.199.086. Non si con-sidera, in tale voce, l’utile generato nell’esercizio 2012.

b) Le modalità con cui Aosta Factor persegue i propri obiettivi di gestione del patrimonio

Le politiche di gestione del patrimonio sono stabilite dal Consiglio di amministrazio-ne, in termini di “Tier 1 ratio”, ossia di rapporto fra il patrimonio di vigilanza di base e l’attivo ponderato in base al rischio (risk appetite), e di livello di capitale massimo allocabile a fronte dei rischi del primo pilastro e del secondo pilastro “misurabili” (risk tolerance). Nella seduta del 23 gennaio 2012, il Consiglio ha deliberato, quale obiettivo per il 2012, una soglia di assorbimento di patrimonio complessivo, a fronte dei rischi misurabili, non superiore al 60% del patrimonio, al fine di consentire alla Società di disporre di un free capital sufficiente per affrontare eventuali nuove linee di sviluppo o perdite inattese a fronte di rischi non quantificati (ad esempio rischio di compliance e rischio di reputazione). Nel 2012, la Società ha rispettato le soglie di esposizione al rischio stabilite dal Consiglio.Ai fini dello sviluppo e del consolidamento patrimoniale, Aosta Factor può ricorrere a fonti ordinarie di reperimento di capitale, rappresentate da: - entrata di un nuovo azionista;- aumento di capitale sottoscritto da vecchi azionisti;- autofinanziamento. Aosta Factor, nell’ambito di quanto sancito dall’art. 27 dello

Statuto, accantona da diversi anni l’intera parte disponibile dei propri utili a riser-ve; ciò ha consentito di raggiungere un livello di patrimonio netto apprezzabile in relazione ai volumi sviluppati.

Nel corso del 2012 la fonte esclusiva di reperimento di capitale è rappresentata da autofinanziamento.

c) La natura dei requisiti patrimoniali esterni minimi obbligatori e le relative modalità di monitoraggio

Aosta Factor è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori, ai sensi del primo pilastro della normativa prudenziale (Circolare Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento), con riferimento al rischio di credito e al rischio operativo. Il rischio di mercato, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è pre-sente nell’attività di Aosta Factor, poiché la Società non detiene un portafoglio di negoziazione di vigilanza. Il rischio non rileva quindi ai fini della determinazione dei requisiti minimi obbligatori.

Anche il rischio di cambio, secondo la definizione fornita dalla normativa pruden-ziale, non è presente nell’attività di Aosta Factor, poiché data l’operatività corrente la società presenta un’unica “posizione netta aperta in cambi” dove gli impieghi in divisa sono fronteggiati da una provvista nella medesima valuta. Al fine di garantire il rispetto degli obiettivi fissati dalla risk policy, viene svolta dal Risk Controller un’analisi trimestrale dell’assorbimento patrimoniale a fronte del ri-schio di credito e semestrale con riferimento al rischio operativo, del cui esito è rego-larmente informato il Consiglio di Amministrazione. Sono oggetto di monitoraggio

Nota integrativa

Page 81: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

81

periodico e di reportistica al Consiglio anche i rischi c.d. di secondo pilastro misura-bili e, in particolare, il rischio di concentrazione del portafoglio crediti e il rischio di tasso di interesse sul banking book.Le modalità di controllo del rischio di credito e la relativa reportistica di supporto sono descritti nel Regolamento Organizzativo e dei Controlli Interni di Aosta Factor e nelle procedure operative aziendali in materia di: delibera e rinnovo operazioni di factoring; valutazione debitori; gestione della relazione ordinaria con la clientela; gestione crediti ad andamento anomalo; gestione dei rapporti di anticipo su contrat-to; gestione dei rapporti senza notifica; gestione delle garanzie ricevute e rilasciate; processo ICAAP. La presenza dei requisiti operativi strumentali alla traslazione del rischio sul debitore nell’ambito di esposizioni pro solvendo o pro soluto non iscritto è garantita dalle procedure e periodicamente verificata dagli organi di controllo di secondo e di terzo livello. Il presidio del rischio operativo è affidato principalmente alle unità organizzative, ai controlli di linea e di secondo livello definiti in tutte le procedure operative e regolar-mente tracciati, e in particolare al Risk Controller e all’Internal Auditing. In parte è applicato un sistema di risk self assessment per la rilevazione della frequenza e dell’in-tensità del rischio operativo sui processi principali. Tale metodologia è utilizzata a fini di controllo del rischio e a supporto delle attività di internal auditing.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci/Valori Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Capitale 14.993.000 14.993.000

2. Sovrapprezzi di emissione – –

3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre

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690.000––

8.402.0711.897.159

4. (azioni proprie) – –

5. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto

–––––––––

–––––––––

6. Strumenti di capitale – –

7. Utile (perdita) d’esercizio 1.646.430 216.856

Totale 27.845.516 26.199.086

Nota integrativa

Page 82: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

82 Nota integrativa

4.2 - iL Patrimonio e i coefficienti di vigiLanza

4.2.1 - Patrimonio di vigilanza 4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativaAosta Factor non comprende, nella definizione di patrimonio di vigilanza, strumenti innovativi di capitale o altre poste diverse da quelle rappresentative del patrimonio netto o Core Tier 1. Aosta Factor non presenta voci da inserire nel patrimonio supplementare.

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Voci/Valori Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 27.845.516 26.199.086

B. B.1 B.2

Filtri prudenziali del patrimonio base:Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

––

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C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 27.845.516 26.199.086

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base – –

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 27.845.516 26.199.086

F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali – –

G. G.1 G.2

Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

– –

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H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) – –

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare – –

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) – –

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare – –

N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 27.845.516 26.199.086

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) – –

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 27.845.516 26.199.086

Page 83: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

83Nota integrativa

4.2.2 - Adeguatezza patrimoniale 4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativaAosta Factor valuta l’adeguatezza del proprio patrimonio di vigilanza a sostegno delle attività correnti e prospettiche nell’ambito del processo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process). Coerentemente con la propria policy di contenimento del rischio, Aosta Factor defi-nisce le componenti del capitale complessivo (componenti patrimoniali a copertura del capitale interno, ossia del fabbisogno di capitale relativo ad un determinato ri-schio) sulla base della più restrittiva metodologia prudenziale. Le componenti del ca-pitale complessivo coincidono quindi con le poste del patrimonio netto e con quelle del patrimonio di vigilanza di Aosta Factor (Core Tier 1). In ambito ICAAP, la Società misura le seguenti tipologie di rischio: di credito, ope-rativo, di concentrazione, di tasso di interesse sul banking book, di liquidità. A fronte delle prime quattro tipologie, la Società determina il capitale interno necessario per la copertura dei rischi generati dalle attività correnti e prospettiche. I rischi di primo pilastro sono misurati con criteri analoghi a quelli utilizzati per la determinazione dei requisiti prudenziali minimi obbligatori e, in particolare, il metodo standardizzato per il rischio di credito e il metodo base per il rischio operativo. Con riferimento ai rischi di secondo pilastro, Aosta Factor utilizza i seguenti strumenti di misurazione quantitativa:• per il rischio di concentrazione (per teste e per gruppi di clienti connessi), gli

algoritmi semplificati proposti nella Circolare di Banca d’Italia 263/06 (Titolo III, Capitolo 1, Allegato B), ossia il metodo del Granularity Adjustment;

• per il rischio di tasso di interesse sul banking book, gli algoritmi semplificati pro-posti nella Circolare di Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento (Capitolo V, Se-zione XI, Allegato M);

• per il rischio di liquidità, il modello maturity ladder di misurazione del funding risk, di cui alle linee guida contenute nella Circolare di Banca d’Italia 263/06 (Ti-tolo III, Capitolo 1, Allegato D).

Gli altri rischi di secondo pilastro sono oggetto di valutazione qualitativa. Aosta Factor conduce inoltre prove di stress per i rischi rilevanti - di credito, di con-centrazione, di tasso di interesse sul banking book - secondo un approccio di sen-sitivity analysis, con l’obiettivo di verificare la vulnerabilità delle valutazioni delle esposizione ai rischi, dei relativi sistemi di attenuazione e controllo e, ove ritenuto necessario, dell’adeguatezza del capitale interno, rispetto a variazioni nelle variabili determinanti e/o rappresentative del rischio. Con riferimento alle valutazioni prospettiche, Aosta Factor fonda le proprie stime sui valori stabiliti nel piano operativo annuale approvato dal Consiglio di Ammi-nistrazione, in termini di volumi di impieghi, composizione del portafoglio, profili reddituali e componenti di costo attesi.I risultati delle stime, in termini di capitale interno individuale e complessivo, attuale e prospettico, consentono di accertare se il fabbisogno di capitale derivante dai rischi assunti (capitale interno complessivo) è capiente rispetto ai requisiti patrimoniali ed è compatibile con la dotazione aziendale (capitale complessivo) e con gli obiettivi stabiliti dal Consiglio nell’ambito della risk policy, considerando anche le esigenze di copertura dei rischi non quantificati e la presenza di una dotazione adeguata di capi-tale in eccesso per fronteggiare eventuali esigenze non prevedibili.

Page 84: Bilancio 2012 - Aosta FactorTabella 2. Andamento trimestrale del Turnover (in migliaia di Euro) Aosta Factor Anno 2011 Anno 2012 Scostamento 2011/2012 I Trimestre 97.685 141.400 44,8%

84 Nota integrativa

4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

Categorie/ValoriImporti non ponderati Importi ponderati/requisiti

31/12/2012 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2011

A. ATTIVITA’ DI RISCHIO

A.1

Rischio di credito e di controparte1. Metodologia standardizzata2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata3. Cartolarizzazioni

138.273.001

–––

160.395.239

–––

114.904.814

–––

126.267.362

–––

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte 6.894.289 7.576.045

B.2 Rischi di mercato – –

B.3 Rischio Operativo1. Metodo base2. Metodo standardizzato3. Metodo avanzato

728.176––

642.202––

B.4 Altri requisiti prudenziali – –

B.5 Altri elementi del calcolo – –

B.6 Totale requisiti prudenziali 7.622.465 8.218.247

C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 127.066.490 136.998.177

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 21,91% 19,12%

C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (total capital ratio) 21,91% 19,12%

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85Nota integrativa

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto

10. Utile (Perdita) d’esercizio 2.502.876 (856.446) 1.646.430

ALTRE COMPONENTI REDDITUALI

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utile/perdite da realizzo c) altre variazioni

––

–––

––

–––

––

–––

30. Attività materiali – – –

40. Attività immateriali – – –

50. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

70. Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

80. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni

––––

––––

––––

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti – – –

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utile/perdite da realizzo c) altre variazioni

––

–––

––

–––

––

–––

110. Totale altre componenti reddituali – – –

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 2.502.876 (856.446) 1.646.430

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate (rif. art. 2427, n. 22-bis Codice Civile)La normativa nazionale, allo stato attuale, non fornisce alcuna definizione di “parti correlate”; l’art. 2427, co. 2, rimanda quindi a quanto previsto dalla prassi conta-bile internazionale. Il principio contabile di riferimento è lo IAS 24 la cui nuova versione, approvata dallo IASB il 04.11.2009, è stata omologata con il regolamento 19.07.2010, n. 632. Tale nuova versione, la cui applicabilità ai bilanci chiusi prima del 01.01.2011 è facoltativa, definisce parte correlata una persona o un’entità correla-ta a quella che redige il bilancio (“reporting entity”). Non possono essere annoverate tra le parti correlate due entità per il solo fatto di avere in comune un amministratore o un altro dirigente con responsabilità strategiche.

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6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaciSi precisa che la società non vanta alcun credito nei confronti di amministratori e sindaci e che non sono state rilasciate garanzie a favore di Amministratori e Sindaci.

6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate (rif. Art. 2428 co. 3, n. 2 Codice Civile) Debiti verso enti finanziari

Importo

Finaosta S.p.A. Polizze di credito commerciale 40.028.618

Finaosta S.p.A. Fatture fornitori 1.210

Finaosta Iniziative S.p.A. Fatture fornitori 26.153

Totale 40.055.981

Costi – enti finanziariImporto

Finaosta S.p.A. Interessi su polizze di credito commerciale 1.199.041

Finaosta S.p.A. Affitti passivi 1.234

Finaosta S.p.A. Consulenze e prestazioni professionali 1.000

Finaosta Iniziative S.p.A. Affitti passivi 84.316

Totale 1.285.591

Le transazioni con le parti correlate consistono principalmente in operazioni di prov-vista fornite dalla Capogruppo.Le precedenti tabelle riportano le consistenze di fine esercizio e i costi sostenuti in corso d’anno.

Impresa CapogruppoLa Società è soggetta a direzione e coordinamento da parte di Finaosta S.p.A. ed è pertanto ricompresa nel Gruppo Finaosta S.p.A. – Via B. Festaz, 22 – 11100 AOSTA.Ai sensi dell’art. 2427, n. 22-bis Codice Civile (vedi informazioni di cui al punto 6.3) si specifica quanto segue:la Società reperisce dalla Capogruppo e da società collegate risorse finanziarie con la forma tecnica delle polizze di credito commerciale di durata massima di tre mesi;la Società mantiene dei rapporti operativi con imprese controllate o collegate alla Capogruppo;la Società svolge la sua attività in locali di proprietà di una controllata della Capo-gruppo alla quale riconosce il relativo canone di locazione.Ai sensi dell’articolo 2497 bis C.C. si espongono, in calce, i dati essenziali, espressi in Euro, dell’ultimo bilancio approvato (31/12/2011) della controllante Finaosta S.p.A. – Finanziaria Regionale Valle d’Aosta.

Nota integrativa

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Sezione 7 – Altri dettagli informativiAltro

Operazioni “fuori bilancio”:attività in outsourcing (rif. art. 2427, n. 22-ter Codice Civile).La Società si avvale di collaborazioni esterne per una serie di funzioni aziendali. Più in dettaglio, sono in atto le seguenti terziarizzazioni:• Con Factorit Spa: ogni attività di “back office” (con particolare riferimento a: si-

stema informativo e contabile, segnalazioni di Vigilanza e Centrale Rischi, servizi amministrativi e di tesoreria, legale e contenzioso, segreteria societaria, ammini-strazione del personale, valutazione debitori ceduti).

• Con qualificate ed esperte figure professionali: – l’Internal Auditing;– l’attività di controllo e di indirizzo in materia amministrativa, fiscale, bilancisti-

ca ed attinente le segnalazioni di Vigilanza.Quanto precede, disciplinato da adeguati accordi contrattuali, è funzionale al mante-nimento di una struttura diretta snella e focalizzata sulla gestione commerciale e del credito, obiettivo da sempre considerato strategico per la Società.In particolare il contratto di servicing è stato rinegoziato alla fine dell’anno 2010 con benefici economici.

Informazioni sui Compensi degli amministratori e dei sindaciCompenso amministratori Euro 76.657Compenso sindaci Euro 81.772.L’importo del compenso amministratori è comprensivo del costo della polizza R.C professionale della Chubb Insurance Company per Euro 11.017.

Corrispettivi spettanti per la revisione legale dei conti e per servizi diversi dalla revisione (Art. 2427, n. 16-bis Codice civile)

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Competenza 2012

Revisione contabile Deloitte & Touche SpA 20.500

Verifiche trimestrali Deloitte & Touche SpA 9.500I valori sopra espressi non includono IVA e spese.Non sono previsti altri corrispettivi spettanti alla Società di revisione.

.

Nota integrativa

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88 Nota integrativa

FINAOSTA S.p.A.

Stato Patrimoniale

Voci dell’Attivo 31 dicembre 2011 31 dicembre 2010

10 Cassa e disponibilità liquide 7.187 8.540

40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 16.391.480 6.354.319

50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 250.934 250.828

60 Crediti 1.085.248.176 1.057.398.663

90 Partecipazioni 18.118.597 18.118.597

100 Attività materiali 2.365.132 2.512.351

110 Attività immateriali 123.406 242.322

120 Attività fiscalia) correntib) anticipate

6.491.0854.675.9461.815.139

7.179.0555.704.2441.474.811

140 Altre attività 18.236.142 17.005.751

ToTale aTTivo 1.147.232.139 1.109.070.426

Voci del Passivo e del Patrimonio Netto 31 dicembre 2011 31 dicembre 2010

10 Debiti 900.725.903 874.988.695

70 Passività fiscalia) correntib) differite

15.795.2274.346.407

11.448.820

15.371.1744.108.151

11.263.023

90 Altre passività 17.565.689 10.689.187

100 Trattamento di fine rapporto del personale 1.734.662 1.801.670

110 Fondi per rischi e oneria) quiescenza e obblighi similib) altri fondi

292.605–

292.605

249.647–

249.647

120 Capitale 112.000.000 112.000.000

160 Riserve 92.745.049 85.331.921

170 Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005

180 Utile (Perdita) d’esercizio 5.147.999 7.413.127

ToTale passivo e paTrimonio neTTo 1.147.232.139 1.109.070.426

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89Nota integrativa

FINAOSTA S.p.A.

Conto Economico

Voci 31 dicembre 2011 31 dicembre 2010

10 Interessi attivi e proventi assimilati 32.015.272 29.501.466

20 Interessi passivi e oneri assimilati –13.032.824 –10.722.104

Margine di interesse 18.982.448 18.779.362

30 Commissioni attive 4.951.284 4.680.152

40 Commissioni passive –13.320 –16.000

CoMMissioni nette 4.937.964 4.664.152

Margine di interMediazione 23.920.412 23.443.514

100 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dia) attività finanziarieb) altre operazioni finanziarie

–4.012.655–1.300.000

–5.312.655–3.226.189

–3.226.189

110 Spese amministrativea) spese per il personaleb) altre spese amministrative

–6.723.769–2.560.342

–9.284.111–6.371.406–2.563.080

–8.934.486

120 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali –177.736 –175.282

130 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali –259.092 –223.766

150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri –158.160 –118.381

160 Altri proventi e oneri di gestione 335.285 392.882

risultato della gestione operativa 9.063.943 11.158.292

180 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 300 –3.921

Utile (Perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 9.064.243 11.154.371

190 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente –3.916.244 –3.741.244

Utile (Perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte 5.147.999 7.413.127

UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 5.147.999 7.413.127

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Relazione del Collegio sindacale

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92 Relazione del Collegio Sindacale

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93Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione della società di revisione

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Verbale di assemblea ordinaria

del 18 aprile 2012

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