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è - quella raccontata in queste pagine - la prima stagione di “Enfanthéâtre” che ho il piacere di salutare in qualità di Assessore alla Cultura. Confesso un briciolo di emozione, anche perché, data la giovane età, ho nitidamente presente cosa sia in grado di rappresentare questa rassegna, in termini di svago e divertimento, per i bambini.

La forza di questa iniziativa sta proprio nell’essere riuscita, in diciott’anni di vita (di cui quindici quale “Festival di teatro per ragazzi ‘Città di Aosta’”), a restare fedele a se stessa, trovando però una linfa vitale inestimabile in un settore - quello delle compagnie dedicate ai più piccoli - in grado di mantenerla al passo con i tempi, senza far tuttavia mancare le innovazioni che le hanno consentito di arrivare sino ad oggi.

Ecco, quindi, che il calendario che prenderà il via il 23 ottobre si presenta ricco e variegato. All’abituale differenziazione per fasce d’età si aggiunge la tradizionale presenza della francofonia, affinché ogni spettatore possa trovare soddisfazione. Peraltro, il meccanismo storico della rassegna, quello per cui i bambini segnalano il gradimento dello spettacolo cui hanno appena assistito, permette di ricavare indicazioni utili ad allestire un “bouquet” all’altezza delle aspettative.

Concludo quindi con l’auspicio che “Enfanthéâtre” 2010/2011 possa regalare a tutti i suoi spettatori, che spero numerosi come sempre, emozioni e momenti da mettere tra i ricordi belli, quelli che non svaniscono mai.

Andrea Edoardo ParonAssessore alla Cultura

Organizzazione - Coordinamento - ProgrammazioneOrganisation - Coordination - ProgrammationElisabetta Comin, William Parrella, Elena Luboz, Luca Degliangioli, Fulvia Perrino, Vincenza Fabbrini.

Realizzazione Grafica - Réalisation graphiqueTipografia La Vallée Aosta

Stampa - ImprimerieTipografia La Vallée Aosta

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Liberamente ispirato alla celebre fiaba di H.C. Andersen “Il brutto anatroccolo”, lo spettacolo racconta la storia di un “… anatrino un po’ bruttino!...”, ma pieno di vita, di ritmo, di musica dentro, che si confronta con l’esclusione, col non essere accettato per quello che è. Un anatroccolo che ama, soffre e sogna, in un mondo incline ad un’infantile cattiveria, a paure che vengono da lontano.Il nostro fragile e gentile eroe, però, intuisce che in ogni inverno c’è una primavera che urge: deve solo avere pazienza e aspettare “… il canto delle allodole”.

In scena un attore-musicista che suona svariati strumenti con lo stile “one-man-band”, ossia con organetto, ukulele, melodica, armonica, flauti, fischioni, raganelle, ventagli, piume e orpelli, tutti addosso e suonati anche contemporaneamente; evocando cicogne, rospi, pecore nere, tacchini, galline e anatroccoli rappers.

Canzoni dal sapore folk, ritmi blues e musica jazz, ci condurranno nei meandri dei piccoli e grandi pregiudizi, per smascherarli con leggerezza e poterne ridere, ma anche per affermare che i percorsi di crescita sono a volte dolorosi, ma ricchi di soddisfazioni, di incontri inaspettati e di musiche mai sentite prima e che ora fanno “ballare” la tua vita ad un altro ritmo, e poi ad un altro, e poi ad un altro, e poi…

In ogni bruttino c’è un cigno “alato di nere note piumate”, che aspetta solo il momento giusto per poter suonare la più incantevole musica mai sentita prima d’ora: the soul music, la musica dell’anima.

Compagnia vincitrice del 14° Festival internazionale di Teatro per ragazzi “Città di Aosta” – Enfanthéâtre 2009/2010

La Compagnia TeaTraLe di miLano

KOSMOCOMICO TEATROpresenta

BRUTTINO BRUTTINO Di e con: Valentino Dragano

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 23 OTTOBRE 2010

Età consigliata: a partire dai cinque anni

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I peluches ormai da più di un secolo accompagnano i bambini (e non solo loro!) nella vita quotidiana, nei giochi e nelle loro avventure immaginarie. Grazie ai peluches i bambini possono vivere esperienze intense e coinvolgenti, forse perché, passata la soglia del nuovo millennio, son rimasti fra i pochi “soggetti” disponibili ad ascoltare con attenzione e in silenzio quello che i bambini dicono.Li ascoltano per ore, danno loro il tempo e lo spazio necessari per esprimere i pensieri e per riflettere su ciò che hanno detto, per maturare le loro idee e le loro concezioni del mondo: e tutto ciò semplicemente grazie ad un’infinita disponibilità a GIOCARE!

Ed è questo che lo spettacolo propone: un’ora di libertà in cui riscoprire il gusto del gioco semplice, inventato con poco, col corpo in gioco, con i personaggi delle fiabe, gli animali parlanti… lontani da giochi “gabbie” della fantasia.Un grande immenso scatenato e divertente gioco, giocato da un “fanciullo” con i suoi cinquanta peluches! Via libera quindi ad orsi con e senza cervello, a girotondi, pappagalli, nani,alla scimmia Magilla, a principi azzurri, inseguimenti… e per fare tutto questo basta un semplice, morbido, disponibile, dolce amico peluche con cui giocare!

La Compagnia TeaTraLe di Bergamo

PANDEMONIUM TEATROpresenta

PELUCHEPELUCHEDi e con: Tiziano Manzini

Costumi: Chiara MagriScene: Graziano Venturuzzo

Luci: Carlo VillaVoce registrata: Emanuela Palazzi Collaborazione di: Mario Massari

Regia: Tiziano Manzini

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 30 OTTOBRE 2010

Età consigliata: a partire dai tre anni

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Perché stanno scomparendo le api?Poco male, pensano alcuni, vorrà dire che si farà a meno del miele.Purtroppo la questione non è così semplice.

In un vortice di gags, lezioni inverosimili sull’anatomia del popcorn, lezioni di danza delle api, Carlo e Matteo giocano sul rapporto tra ciò che mangiamo ogni giorno e la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Incontreranno mais, trifoglio e girasoli, parassiti e farfalle, ma soprattutto dovranno vedersela con il mistero della scomparsa delle api. Perché lo sviluppo senza controllo e la ricerca esasperata del profitto in agricoltura hanno ripercussioni pesanti su tutti gli abitanti del pianeta.Le api sono un sensibile indicatore della qualità dell’ambiente; ma si occupano anche di trasportare il polline da una pianta ad un’altra, rivestendo un ruolo

essenziale per il paesaggio che siamo abituati a vedere e per i sapori che siamo abituati a gustare.Una storia divertente e poetica per riflettere su come il futuro sia già disegnato dai piccoli gesti che ognuno compie ogni giorno, come il battito d’ali di una farfalla che può scatenare un uragano dall’altra parte del mondo, secondo la celebre teoria dell’“effetto farfalla”.E poi cosa c’entra la passione per i popcorn con la scomparsa delle api? Perché è triste un girasole? Cosa ci vuole per fare un tavolo? E per fare un cavolo? Perché la diabrotica va sempre in vacanza nello stesso campo? Il trifoglio è maleducato?Chi cerca delle risposte forse si sentirà un po’ preso in giro. Chi invece crede nell’importanza delle domande potrà collezionarne qualcuna di nuova, e, magari, anche un bel po’ di risate

La Compagnia TeaTraLe di ViCenza

LA PICCIONAIA – I CARRARApresenta

LA DANZA DELLE APILA DANZA DELLE APICi vuole un fioreCi vuole un fiore

Drammaturgia: Carlo Presotto, Titino Carrara e Paola Rossi Con: Carlo Presotto, Matteo Balbo

Scenografia: Mauro ZocchettaTecnico: Luciano Lora

Assistente alla regia: Giorgia AntonelliRegia: Carlo Presotto e Titino Carrara

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 6 NOVEMBRE 2010

Età consigliata: a partire dai quattro anni

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Lo spettacolo narra le avventure di Alice che, molti anni dopo aver fatto visita al paese delle meraviglie, conduce la vita di un qualunque adulto: lavora, studia, prende il tram, parla, o meglio litiga, al telefonino con vicini di casa ficcanaso e datori di lavoro opprimenti…

Ma Alice, seppur lontana dal paese delle meraviglie, resta sempre Alice. Ogni tanto, infatti, non può fare a meno di compiere l’ennesimo salto nella tana del Bianconiglio, magari trascinando con sé la bambina alla quale fa da baby-sitter che, guarda caso, si chiama anche lei Alice!

Alice, nel suo infinito inseguimento del Bianconiglio, incontrerà i bizzarri e buffi abitanti del Paese delle meraviglie: il Cappellaio matto, la lepre Marzolina, il gatto di Cheshire e, soprattutto, la temibile Regina di cuori.

Il linguaggio utilizzato nello spettacolo è semplice ed immediato, pur avvalendosi di differenti tecniche teatrali: teatro d’attore, teatro musicale e teatro d’oggetti.

L’attrice non racconta la storia ma la “vive”, così come fanno i bambini durante i loro giochi, gli oggetti ed i giocattoli presenti in scena si animano e lo spazio angusto della cameretta si trasforma nel paese delle meraviglie.

La Compagnia TeaTraLe di Torino

I LUNATICIpresenta

A.A.ALICEA.A.ALICEDa “Alice nel paese delle meraviglie”Da “Alice nel paese delle meraviglie”

di Lewis Carrolldi Lewis CarrollTesto: Silvia Désirée Icardi

Con: Barbara Bazzea Musiche originali: Stefano Rosso

Regia: Silvia Désirée Icardi

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 13 NOVEMBRE 2010

Età consigliata: a partire dai tre anni

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C’è un allenatore in un quartiere di periferia che insegue il sogno di compiere la grande impresa sportiva: uscire dall’umiliazione dell’ultimo posto in classifica occupato dalla sua squadra, la Murialdina Football Club. Tutto il quartiere accompagna le sue imprese, chiedendogli conto delle sconfitte sempre più umilianti, anche i ragazzi cominciano ad abbandonarlo e la sua vita sentimentale subisce una minaccia di espulsione. Ma l’importante è vincere, e vincere con la Murialdina non è cosa facile, soprattutto quando si è i soli a crederlo. Se un giocatore sgarra, si smarrisce, si stona, è il Mister ad andare a cercarlo, ovunque: alle giostre, al bar, al parchetto, al cinema… fino in fondo, fino all’anima del quartiere, perché la partita si gioca anche fuori dal campo… fuorigioco.Fuorigioco è un monologo sul calcio, ispirato da una storia reale: lo spettacolo racconta dei giovani calciatori, della loro provenienza, delle loro famiglie, del gruppo di adolescenti che diventa un pericolo, del loro linguaggio incomprensibile, quello di chi si sente

escluso… del quartiere fatiscente, che rappresenta tutte le periferie del mondo, di quando arrivano gli autoscontri in piazzetta.Vincere o perdere, dopo la partita il mondo torna uguale ed anche le classifiche dopo qualche mese torneranno ad azzerarsi: i campioni saranno chiamati alla conferma e i vinti alla rivincita. Il Mister ne è convinto, ma i ragazzi lo capiscono sempre?Un campetto di periferia si fa quindi simbolo, miniatura di un universo umano, dove l’illusione si scioglie nel fallimento e si annacqua nell’egoismo, nella mediocrità, nella pigrizia dei furbi. La panchina viene abitata da speranze e passioni, e anche se non è questo il mondo della vittoria, già nell’insuccesso esiste l’andare avanti, che sia su un tappeto d’erba o sulla strada della vita.Fare parte di una squadra diventa una vicenda epica, che ha bisogno di essere raccontata, anche per chi fuorigioco ci vive continuamente.

La Compagnia TeaTraLe di miLano

COMTEATROpresenta

FUORIGIOCOFUORIGIOCODi e con: Michele Clementelli

Progetto scenografico: Claudio Orlandini

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 4 DICEMBRE 2010

Età consigliata: a partire dagli undici anni

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Lo spettacolo racconta la storia di Fiocco di Nube, una minuscola nuvola messa in disparte dalle Grandi Nubi, che la considerano piccola e inutile. Il senso di impotenza spinge Fiocco di Nube a partire, alla ricerca di un luogo in cui, con enorme sforzo, fa cadere una goccia di pioggia sulla terra arida e addormentata. Una sola, unica goccia di pioggia risveglia la natura e inaugura la nascita di un’immensa foresta. Un’azione coraggiosa ma che sembra destinata all’oblio… se non fosse per la Pietra che non muore mai, sulla quale è caduta la goccia e che tramanderà la storia della metamorfosi di Fiocco di Nube.La storia di Fiocco di Nube suggerisce ai bambini il valore dell’unicità di ciascuno, con l’idea che il senso dell’esistenza di chiunque sia prezioso a prescindere da come si è, salvaguardando chi si è, anche per sottrarsi alla prepotenza di chi sa fare e

opprime o ignora chi sembra non saper fare nulla. La fiaba permette di attraversare una domanda essenziale: che cosa rende autentico un gesto, una parola, un’esistenza, un progetto di vita, una crescita? L’autenticità è, forse, diventare se stessi, trovare il tempo e lo spazio per avviare ogni metamorfosi che da nuvole ci trasforma in gocce, da piccoli in grandi, da ciò che eravamo ieri in ciò che vogliamo essere domani…Con questo spettacolo curiosiamo inoltre nei cicli dell’acqua, dei venti e ci imbattiamo nei segni della Natura, presente sullo sfondo delle nostre città. L’energia della Terra non è un motore veloce e al servizio dell’uomo, come molti pensano, ma ha ritmi e tempi lenti.Gli stessi tempi che hanno i bambini quando giocano.

La Compagnia TeaTraLe di Torino

ONDA TEATROpresenta

FIOCCO DI NUBEFIOCCO DI NUBEProgetto, drammaturgia e regia: Bobo Nigrone

Con: Francesca Guglielmino, Silvia Elena Montagnini e Fabiana RiccaScene: Maurizio Agostinetto

Musiche originali: Marco BaccinoMovimenti coreografici: Roberto Cocconi

Costumi: Elena PeiranoCollaborazione al progetto e alla drammaturgia: Marina Gellona

Allestimento tecnico: Simona Gallo e Lisa GueriniIn collaborazione con: Festival di Teatro per le Nuove Generazioni Giocateatro Torino – Sistema teatro Torino

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 11 DICEMBRE 2010

Età consigliata: a partire dai quattro anni

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C’era una volta una ragazza di carne che era stata una volta una ragazza di legno…

Note di regia:Il Pinocchio di Nuovababette non comincia con il solito pezzo di legno.Lo spettatore si accomoda e presto si trova davanti una graziosa creatura femminile che si è messa in viaggio sulle tracce di Pinocchio per raccontarne le avventure. E’ lei a condurre il gioco e a suscitare “apparizioni”, mentre la curiosità per questo personaggio pian piano si sostituisce alla nostalgia per l’assenza di Pinocchio. Già, perché – siamo sinceri – nella nostra versione teatrale c’è il testo originale di Collodi, in ampi estratti, c’è il linguaggio e lo spirito di questo grande autore, ma Pinocchio non c’è.

O meglio, è ancora più sfuggente e inafferrabile che nelle “Avventure” originali. E’ un birichino svogliato e bugiardo, o, se si preferisce, un ragazzino trasgressivo e anarcoide che passa da una peripezia all’altra, non facendosi mai trovare là dove ci si aspetterebbe che fosse. Non è a casa, non è a scuola, non è neanche nel teatrino di Mangiafuoco.Passa da questi luoghi, ma presto se ne allontana: lo si può incrociare al Gran Teatro dei Burattini, lo si può seguire mentre scappa, si può spiare quando al Paese dei Balocchi si trasforma in un somaro, ma non si riesce davvero ad incontrarlo. Insomma, per conoscerlo e per rappresentare la sua storia, bisogna essere disposti a perdere continuamente il filo della narrazione, a seguire le digressioni, correndo evidentemente qualche rischio.

La Compagnia TeaTraLe di aosTa NUOVABABETTE TEATRO

Présente

PINOCCHIO REMIXPINOCCHIO REMIXDa CollodiDa Collodi

Con: Elisa Galvagno, Carmelo BrustiaMusiche originali: Giuliano Morelli

Scena e costumi: Catherine Chanoux, Alain JolyLuci: Sebastiano Peyronel

Foto: Diego BeltramoTesto e regia: Donatella Cinà

Col sostegno di: Regione Autonoma Valle d’Aosta – Assessorato Istruzione e Cultura Fondazione CRT

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 18 DICEMBRE 2010

Età consigliata: a partire dai sei anni

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Si è raccolto un mito antico per consegnarlo all’oggi. Quello di Icaro che, dal labirinto, vola via…Il labirinto, qui, è una gabbia, e la gabbia è una voliera. Ma è “arredata” come un pollaio… La scena è un pollaio con tutti i suoi percorsi forzati e necessari. Dentro non ci sono polli, ma nemmeno uccelli tropicali, però. Ci sono Icaro e Dedalo: uccellacci in voliera. Non cantano e non fanno uova. Sognano. Di volare. E intanto riciclano la realtà grazie al mezzo di cui dispongono in abbondanza: la vitalità. Uccellacci in voliera sono attori in scena che si preparano al volo indagando il presente, la loro condizione che muta, però, grazie ad un obiettivo condiviso da entrambi, un obiettivo concreto come un sogno: il volo.

Chi sa sognare, chi sa giocare, chi vuol volare, non muore mai. Tutt’al più cade. Ma cadere, si sa, serve per imparare a camminare, per rialzarsi, sempre, e “chi ha paura, non vola mai”.E’ uno spettacolo dedicato alle nuove generazioni perché saranno quelle che voleranno domani.E’ uno spettacolo dedicato ai più giovani perché desidera lanciare uno sguardo oltre le sbarre di una “gabbia dorata”, per sfondare il soffitto di una voliera (ahimè) “aperta a tutti”.E’ uno spettacolo impregnato da un’esigenza: l’ottimismo.

La Compagnia TeaTraLe di aosTa

REPLICANTE TEATROpresenta

ICARO & DEDALOICARO & DEDALOUccellacci in volieraUccellacci in voliera

Ideazione testo e regia: Andrea Damarco Drammaturgia: Damarco & Caviglia

Con: Barbara Caviglia e Andrea DamarcoArchitetture sonore: René Cuignon

Progetto luci e costumi: Lilliana Nelva StellioInstallazioni sceniche: Giovanni Papone

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 15 GENNAIO 2011

Età consigliata: a partire dai nove anni

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Sul palco solo un telo bianco, una sedia, un grande libro. Una scenografia semplice, all’interno della quale la lettura si trasforma attraverso il gioco d’ombre in una specie di “lanterna magica” in cui le figure fisse delle pagine del libro si liberano e prendono vita propria.

Questo nuovo spettacolo è ispirato all’unica favola scritta da Loris Mantegazzi, il noto pedagogista, fondatore dell’importante esperienza didattica delle

scuole e nidi dell’infanzia di Reggio Emilia. Nel suo racconto “Volpino l’ultimo ladro di galline” si narra dell’avventura di Volpino, liberato in una magica notte di primavera dal museo Lazzaro Spallanzani grazie all’aiuto di cento uccellini, fino al suo volo sulla luna.

Lo spettacolo è un gioco/lettura teatrale dedicato ai bambini più piccoli.

La Compagnia TeaTraLe di reggio emiLia

L’ASINA SULL’ISOLApresenta

VOLPINO E LA LUNAVOLPINO E LA LUNADi e con: Katarina Janoskova e Paolo Valli

Disegni e collaborazione artistica: Michele Sambin

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 22 GENNAIO 2011

Età consigliata: a partire dai tre anni

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Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, noci di cocco, meloni, miglio, patate dolci, manioca e tanti altri.Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali, ma tutti risero. “E’ solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò Tartaruga, “sono sicura che esiste davvero. Andrò da nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce”. “Aspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio.Ma ai sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere fretta!

Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E Tartaruga aspettò con la sua nota pazienza, così alla fine…Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un continente che tutti sogniamo, una terra che immaginiamo piena di colori, di suoni e di ritmi, di una natura esuberante e vitale. Ed è così che vogliamo raccontare la storia, con vivacità e tanta musica, come in un sogno.I protagonisti sono gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista. Le musiche sono eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, con tutta la loro carica di energia, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età.

La Compagnia TeaTraLe di Ferrara

IL BAULE VOLANTEpresenta

IL SOGNO DI TARTARUGAIL SOGNO DI TARTARUGAUna fiaba africanaUna fiaba africana

Testo: Liliana Letterese Regia: Andrea Lugli

Musiche: Mauro Pambianchi e Stefano Sardi Pupazzi: Chiara Bettella, Liliana Letterese, Andrea Lugli

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 5 FEBBRAIO 2011

Età consigliata: a partire dai tre anni

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La naissance d’une chenille commence, comme toutes les naissances, par une histoire d’amour…Par une belle nuit d’été deux papillons de la famille des alahoup se percutent. Leur chute est amortie par une fleur. Ils se regardent droit dans les yeux, leurs cœurs de papillons palpitent et c’est le “coup de foudre”.Quelque temps après, la fleur laisse échapper un œuf. Bientôt le temps de l’éclosion est venu, mais à a grande stupeur des chenilles alahoup, de couleur sombre, la petite chenille est toute blanche.Notre petite chenille, surnommée Fleur de coton,

va peu à peu découvrir la vie. Sur son chemin, elle rencontre une poule gourmande, un collectionneur de papillons et un scarabé.Va-elle trouver sa place parmi ses compagnons alahoup?

Cette histoire, parsemée de chansons originales, va nous emmener dans le monde du jardin et des insectes. C’est la découverte de a différence et l’apprentissage des cycles de la vie : du papillon à la chenille ou de la chenille au papillon?

La Compagnie ThéâTraLe de Burdignin (F)

THÉÂTRE JUCADAprésente

FLEUR DE COTONFLEUR DE COTONécriture du spectacle : Muriel Pizza et Charlie Ohana de «la Compagnie Do-minots»

Mise en scène, conception et manipulation des marionnettes : Catherine et Daniel MartinMise en musique des chansons : Pierre Leloup

Musique : extrait des «Quatre saisons» de VivaldiMerci à Pauline Chaffard pour les photos

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 12 FEBBRAIO 2011

Public: à partir de quatre ans

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Lo spettacolo racconta le storie di Giulio Coniglio, nato dalla fantastica creatività di una delle più note e importanti illustratrici italiane, Nicoletta Costa. Le avventure di Giulio Coniglio hanno come filo conduttore l’amicizia. “Amico” è una parola corta e semplice, ma non è una delle prime parole che impariamo. Cominciamo a scoprire l’amicizia alla scuola dell’infanzia, e da allora non facciamo altro

che capire quanto sia importante per la nostra vita. ”Amico” è una parola che può diventare anche difficile, quando ad esempio finisce un’amicizia.Nello spettacolo cercheremo di riflettere su questi semplici, ma fondamentali concetti che riguardano in particolare il mondo dell’infanzia ma che ci accompagnano per tutta la vita, perché una cosa è certa: tutti abbiamo bisogno di amici, prima o poi.

La Compagnia TeaTraLe di genoVa

TEATRO DELL’ARCHIVOLTOpresenta

GIULIO CONIGLIOGIULIO CONIGLIOE GLI AMICI PER SEMPREE GLI AMICI PER SEMPRE

Di Nicoletta Costa

Con: Elena Dragonetti, Alessandro Marini, Vincenzo ZampaRiduzione teatrale e regia: Giorgio Scaramuzzino

Musiche di: Paolo Silvestri

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 19 FEBBRAIO 2011

Età consigliata: a partire dai quattro anni

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Con la testa fra le nuvole è la nuova produzione di Quelli di Grock dedicata ai più piccoli e firmata dal duo di attori Alessandro Larocca e Andrea Ruberti che, mettendo in gioco tutte le loro capacità mimiche, clownesche e teatrali, raccontano una storia tenera e divertente.Lo spettacolo narra di due personaggi comici, Antonio De Colli e Gino Elica, legati dalla fantasia e dal sogno di volare. Conoscono a memoria la vita e l’impresa di molti piloti, fanno volteggiare piccoli aerei nell’aria, imitando i rumori dei motori e le voci delle torri di controllo, simulano battaglie aeree e giocano con allegria e divertimento. L’immaginazione permetterà loro di diventare piloti, esplorare il cielo, atterrare sulle bianche nubi e inventare favolosi paesaggi.L’amicizia fra i due, il contrasto fra i caratteri e le diverse personalità colorano la storia di mille sfumature, in un gioco clownesco sostenuto da

concretezza e visionarietà, da poesia e ironia, in bilico fra sogno e realtà, in cui le due figure condividono il desiderio di fantasticare.La relazione che si sviluppa tra i due personaggi comici, sognatori senza età, fa da filo conduttore alla storia. L’intesa giocosa li porterà a consolidare il sentimento d’amicizia, tanto da non volersi più separare, neanche di fronte all’opportunità di potere pilotare un vero aereo, preferendo volteggiare insieme e con la testa fra le nuvole.Il bambino potrà ritrovare nello spettacolo riferimenti alla propria sfera ludica, riconoscendosi nel gioco clownesco degli interpreti e nella loro intesa creativa. Ogni luogo deputato al gioco può diventare per ciascun bambino un teatro, nel quale gli elementi vengono facilmente trasformati e collocati all’interno di una storia tutta da inventare.

La Compagnia TeaTraLe di miLano

QUELLI DI GROCKpresenta

CON LA TESTA FRA LE NUVOLECON LA TESTA FRA LE NUVOLEDedicato a Igino Ruberti

Ideato, scritto, diretto e interpretato da: Alessandro Larocca e Andrea RubertiScene e costumi: Alessandro Larocca e Andrea Ruberti

Musiche: Gipo GurradoAssistente alla produzione: Marco Pennici

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 12 MARZO 2011

Età consigliata: a partire dai sei anni

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Mille cuori pulsanti abitano Moby Dick a seconda dell’età in cui lo si scopre.Da piccoli, la storia del capitano Achab, della cima aggrovigliata che lo trascinerà nell’abisso, la storia della balena bianca che viene dalle profondità del mare rimane impressa per sempre.Il Moby Dick di Melville è anche una sorta di libro sacro, da consultare come una specie di oracolo, e segretamente si ispira alla Bibbia, portandone continuamente i rimandi. E’ l’avventura del mare come sfida a provare se stessi.Profezia e malinconia, e due chiavi di questo romanzo iniziatico e formativo, sono state le chiavi anche della nostra lettura. Nella nostra locanda Marino Tempesta, uno dei due personaggi, scendendo nel profondo del leviatano evocato si spera trovi la propria vocazione. L’oste della locanda è Ismaele. E’ lui che convive con i resti di questo naufragio. Marino è un cantante

musicista capitato per caso in questo strano ristoro: si deve imbarcare sulla Love Boat, una nave da crociera, e non ha mai visto il mare. Nasce il confronto di un uomo più giovane con un uomo più anziano, e quindi il problema dell’esperienza, della memoria e della trasmissione di questo sapere. Il giovane viene iniziato dal vecchio oste attraverso la storia del Pequod, del Capitano Achab, ma anche attraverso lezioni sulla cetologia. La locanda del baleniere Ismaele diventa come un amplificatore che agisce sulla mente di Marino, sulla sua immaginazione, la storia esce dalle parole del corpo dell’oste per diventare, attraverso il racconto e una serie di visioni sonore, un luogo sommerso e salvato perché abitato dall’unico sopravvissuto.

La Compagnia TeaTraLe di miLano

TEATRO LITTApresenta

ALLA LOCANDA DEL BALENIEREALLA LOCANDA DEL BALENIERELiberamente ispirato a Moby Dick di Hermann Melville

Di: Alberto AstorriCon: Alberto Astorri e Paola Tintinelli

Disegno luci: Marco MeolaSpazio scenico: Paola Tintinelli

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 26 MARZO 2011

Età consigliata: a partire dai sette anni

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Kenji est un enfant maladif; obligé de quitter sa famille à cause de la misère de celle-ci, il est placé dans un monastère. Trop rêveur, il s’attire l’antipathie du vieux moine supérieur. En revanche, un jeune moine lui fait cadeau de pinceaux et de couleurs. Grâce à lui, le talent de Kenji va se révéler. Malgré tout, le vieux moine le chasse du monastère. Ses pas le conduisent alors vers un temple abandonné où règne le terrible rat sorcier.C’est là, sur les paravents du temple, qu’il va découvrir

le véritable pouvoir de son art.

Notre parti pris, celui du conte, est de mettre l’art en valeur, nous servant de la grâce d’une danseuse, de la beauté des dessins, de la recherche d’harmonie dans les phrases, les mouvements, les chansons et la musique.Spectacle comprenant acteurs, danseuses, marion-nettes.

La Compagnie ThéâTraLe de aosTe

GROUPE APPROCHESprésente

L’ENFANT QUIL’ENFANT QUIDESSINAIT DES CHATSDESSINAIT DES CHATS

Conte japonaisConte japonaisAvec: Claudine Chenuil, Jean Pierre Jouglet et Dorothy Rollandin

Mise en scène: Jean Pierre JougletChorégraphie: Dorothy Rollandin

Musiques, comptines et berceuses traditionnellesDécor: Jean Pierre Jouglet

Tableaux: Salvatore CosentinoDessins: Paola Persello Lumière: Luca Minieri

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 2 APRILE 2011

Public: à partir de quatre ans

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Lo spettacolo racconta la storia di una gabbiana morente che, travolta da un’onda di petrolio, termina il suo ultimo volo nel giardino di un “gatto del porto” al quale consegna il suo uovo. Prima di morire, gli fa promettere di prendersi cura dell’uovo e di insegnare a volare al nascituro. Zorba, il gatto neo-mamma, si ritrova così ad accudire l’uovo della gabbiana Kengah. Grazie all’aiuto dei suoi amici, Zorba riesce nell’impresa. Tutti si prodigano per la gabbianella Fortunata che cresce circondata dalle cure e dall’affetto della sua nuova famiglia, ma ben presto dovrà affrontare la realtà: lei non è un gatto ma

una gabbianella. Dopo i falliti tentativi di insegnarle a volare, Zorba e i suoi amici del porto decidono di infrangere il loro tabù: “miagolare con gli umani”.Il prescelto è il poeta Bubulina, perché, come dice Zorba: ”Forse non sa volare con ali d’uccello, ma ad ascoltarlo ho sempre pensato che voli con le parole”. Tutti insieme, uniti dal desiderio di vedere Fortunata libera nel cielo, tengono fede all’ultima delle promesse fatta a mamma gabbiana.A volte imparare a volare è un insegnamento che viene da chi meno ti aspetti.“Vola solo chi osa farlo”.

La Compagnia TeaTraLe di CagLiari

RIVERRUN TEATROpresenta

STORIA DI UNA GABBIANELLASTORIA DI UNA GABBIANELLAE DEL GATTOE DEL GATTO

CHE LE INSEGNCHE LE INSEGNòò A VOLARE A VOLARETratta dall’omonima opera di Luis Sepùlveda

Regia di: Roberta LocciCon:

Poeta: Fausto Siddi Fortunata – Mamma Gabbiana: Monica Serra

Zorba – Mattia: Roberto BoassaDiderot – Colonnello – Segretario – Sopravento: Alessandro Pani

Dattamento teatrale: Fabio SannaAllestimento scenico e costumi: Marco Nateri

Ombre turche (Karagoz): Emin SenyerMusiche originali: Rossella Faa

Luci: Stefano DelitalaDirezione tecnica: Mauro Piras

Ideazione e realizzazione disegni: Valentina Cabras e Roberta LocciSegretario di produzione: Francesco Pisu

Collaboratrici organizzative: Rossana Tuveri, Elisa ZeddaSegreteria organizzativa: Gianna Veroni Responsabile distribuzione: Sonia Soriga

Coordinamento generale: Tullia Agati

AOSTA – TEATRO GIACOSA – ORE 15.00

SABATO 16 APRILE 2011

Età consigliata: a partire dai quattro anni

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INFORMAZIONI

I biglietti saranno posti in vendita alla cassa del teatro il giorno degli spettacoli.

Prezzo di entrata degli spettacoli:Entrata singola :Adulti: Euro 5,00Bambini: Euro 3,00

Ulteriori informazioni potranno essere richieste a:

- Comune di Aosta - Ufficio Politiche Giovanili Piazza E. Chanoux, 1 - tel. 0165/300526 tutti i giorni feriali ore 10,00 -12,00 e ore 15,00 -16,30

- Biblioteca del Quartiere Dora Piazza Battaglione Cervino, 1 - Aosta tel. 0165/32922 Martedì - Sabato ore 14,30-17,00

15° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI TEATRO PER RAGAZZI CITTÀ DI AOSTA

- Ad ogni spettatore verrà consegnata una scheda di votazione per ogni singolo spettacolo.

- Ad ogni spettacolo è possibile attribuire un punteggio da 1 a 10.

- Al termine dello spettacolo la scheda andrà riposta nell’apposita urna all’ingresso del Teatro.

- Tra i bambini, che avranno compilato la parte contenente i dati anagrafici delle schede di votazione e che avranno assistito ad almeno la metà degli spettacoli in calendario, verranno estratti a sorte cinque bambini che consegneranno i premi del 15° Festival Internazionale di Teatro per Ragazzi Città di Aosta alle Compagnie Teatrali e avranno la possibilità di partecipare a titolo gratuito alla prossima rassegna “ENFANTHEATRE 2011/2012”.

Kosmocomico TeatroBRUTTINO

23 OTTOBRE 2010TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Pandemonium TeatroPELUCHE

30 OTTOBRE 2010TEATRO GIACOSA ORE 15.00

La Piccionaia – I CarraraLA DANZA DELLE API

6 NOVEMBRE 2010TEATRO GIACOSA ORE 15.00

I LunaticiA.A.ALICE

13 NOVEMBRE 2010TEATRO GIACOSA ORE 15.00

ComteatroFUORIGIOCO

4 DICEMBRE 2010TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Onda TeatroFIOCCO DI NUBE

11 DICEMBRE 2010TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Nuovababette TeatroPINOCCHIO REMIX

18 DICEMBRE 2010TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Replicante TeatroICARO & DEDALO

Uccellacci in voliera15 GENNAIO 2011

TEATRO GIACOSA ORE 15.00

L’asina sull’isolaVOLPINO E LA LUNA22 GENNAIO 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Il Baule VolanteIL SOGNO DI TARTARUGA5 FEBBRAIO 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Théâtre JucadaFLEUR DE COTON12 FEBBRAIO 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Teatro dell’ArchivoltoGIULIO CONIGLIOE GLI AMICI PER SEMPRE19 FEBBRAIO 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Quelli di GrockCON LA TESTA FRA LE NUVOLE12 MARZO 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Teatro LittaALLA LOCANDA DEL BALENIERE26 MARZO 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Groupe ApprochesL’ENFANT QUI DESSINAIT DES CHATS2 APRILE 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

Riverrun TeatroSTORIA DI UNA GABBIANELLAE DEL GATTOCHE LE INSEGNò A VOLARE16 APRILE 2011TEATRO GIACOSA ORE 15.00

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Finito di stampare nel mese di settembre 2010

presso laTipografia La Vallée

Aosta - Italy

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