IRE Magazine N. 0

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1 come ABBATTERE la spesa energetica Voce alle Istituzioni Risparmiare energia per difendere l’ambiente Intervista all’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano AMEDEO CAIONI il nuovo progetto sviluppo 2014 In primo piano fotovoltaico Autoconsumare di più per ridurre la bolletta Ambiente e Territorio

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Magazine di settore con notizie sul mondo dell'Energia a 360%

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come

ABBATTEREla spesa energetica

Voce alle IstituzioniRisparmiare energiaper difendere l’ambienteIntervista all’assessore all’Ambiente

della Regione Campania,

Giovanni Romano

AMEDEO CAIONIil nuovo progettosviluppo 2014

In primo piano

fotovoltaicoAutoconsumare di piùper ridurre la bolletta

Ambiente e Territorio

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giugno/luglio 2014giugno/luglio 2014

Ci siamo! A cinque anni dalla costituzione di IRE siamo riusciti a mettere un altro importante tas-sello nel progetto di potenziamento e migliora-mento dei servizi o� erti dall’Istituto di ricerca per il Risparmio Energetico ai propri associati. Ho l’onore di essere il presidente in carica da poco più di un anno ed ho il privilegio di poter mettere a disposizione dei lettori questo stru-mento d’informazione nel settore dell’energia. “Share the Energy!” è il pay-o� di IreMagazine. Questo è l’obiettivo che intendiamo percorrere dopo uno strepitoso lustro che ci ha consentito di acquisire conoscenze ed esperienze da poter “condividere” con tutti voi, anzi consentitemi, da dover condividere!IreMagazine è uno strumento attuale, semplice ed e� cace per conoscere le mille forme di “ener-gia sensibile” del nostro quotidiano. I grandi temi legati all’uso corretto delle risorse, lo svi-luppo sostenibile, l’e� cienza, lo scenario ener-getico, costituiscono la missione del magazine che dà voce all’Istituto, ai suoi collaboratori, ai suoi associati, ai suoi partner, alle istituzioni e a tutti coloro che intendano condividere espe-rienza e competenza con i lettori. Si tratta di un prezioso strumento di comunicazione, com-pletamente gratuito, dedicato al mondo delle energie rinnovabili e delle tecnologie ambientali che ha l’obiettivo di spiegare e divulgare i temi che vanno dalla generazione alla gestione dell’e-nergia, attraverso descrizioni accurate e con-tributi di partner, associati ed esperti di settore, interviste alle Istituzioni e rubriche interessanti. IreMagazine è un’iniziativa editoriale matu-rata nell’ambito delle attività dell’Istituto per coinvolgere e avvicinare gli associati al mondo dell’energia. Il periodico bimestrale è strutturato con speci� che sezioni, distinte da colori diversi, che arricchiscono la comunicazione dell’Isti-tuto verso utenti privati, aziende, operatori del settore, professionisti e istituzioni, mettendo a disposizione degli utenti � nali un’opportunità di informazione pratica ed innovativa. Ogni

numero del magazine esaminerà tematiche speci� che focalizzandosi su aspetti estrema-mente attuali quali l’e� cienza energetica, le fonti rinnovabili e la sostenibilità, con analisi e approfondimenti curati da esperti del settore.Non mancheranno, nel periodico, servizi su temi generali che interessano attualmente il settore energetico nel quadro più complessivo delle politiche economiche ed ambientali, spunti di ri� essione sulle questioni strategiche e posizioni delle aziende sulle scelte energetiche. Con questa “rivista” IRE intende puntare i ri� ettori su tutte le forme di energia alternativa e, dunque, “diversa’”. IreMagazine è un contenitore di know-how, di esperienze e di esigenze e, consentiteci un po’ di presunzione, spesso anche di soluzioni. Il nostro periodico “verde” si rivolge ad un target molto eterogeneo, decidendo di dare spazio al mondo associativo, al mondo delle imprese erogatrici di servizi e prodotti, alle Istituzioni e al mondo della ricerca. Si propone come una guida pratica al mercato, alla scelta dei consumatori, alle in-novazioni e tendenze, alle soluzioni progettuali, con l’obiettivo di fornire risposte concrete, dif-fondere la cultura del “rinnovabile” e stimolare il dibattito. Avvalendosi della collaborazione di un quali� cato team di esperti, il magazine, nel corso dei suoi numeri, seguirà l’andamento del mercato e proporrà un aggiornamento compe-tente e puntuale sulle tecnologie, le innovazioni e la normativa per la produzione di energia da fonti rinnovabili; sui prodotti o� erti per il mi-glioramento delle prestazioni ambientali e le soluzioni per il risparmio ed il miglioramento dell’e� cienza energetica. Con� diamo nei lettori a� nché promuovano e divulghino questo inte-ressante progetto di condivisione energetica e ci auguriamo che nel nostro piccolo riusciremo a sensibilizzare l’opinione pubblica e il comune lettore verso tematiche di grande attualità ma spesso sottovalutate. A completamento dell’informazione cartacea, la comunicazione viene resa ancor più e� ca-ce e tempestiva attraverso la versione digita-le del magazine sul sito u� ciale dell’Istituto www.istitutoire.it. Non mi resta che ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla nascita del magazine e alla realizzazione del progetto IRE nel suo insieme, a cominciare dai soci promotori, ai presidenti che mi hanno preceduto, ai collabora-tori interni con i quali condivido la quotidianità dell’Associazione e senza i quali IRE non avrebbe vita, alle decine di consulenti e professionisti che promuovono, perché ci credono, il progetto IRE.Auguri IreMagazine, Share the Energy!Chi è interessato a esprimere opinioni o a porre domande può contattarci al nostro indirizzo mail: [email protected].

Editorialefrancesco finizio

EditoreI.R.E. Istituto di ricercaper il Risparmio Energetico

Via Flaminia Conca, 4347923 Rimini (RN)

Direttore ResponsabileEspedito PISTONE

Consulenza editoriale e giornalistica Iuppiter Group

[email protected]

ireMagazinePeriodico Bimestrale di informazione associativain distribuzione gratuita

RegistrazioneIn fase di registrazionec/o il Tribunale di Caserta

Gra� ca e impaginazioneSAP s.a.s.

StampaFlyeralarm S.r.l.Viale Druso, 26539100 Bolzano

www.istitutoire.it

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sommario

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EditorialeFrancesco Finizio presenta il nuovo magazine dell’Istituto

in primo pianoAmedeo Caioni: “Vi presento l’IREcinque anni dopo”

parola all’espertoScenari futuri e rinnovabili:una nuova visione dell’economia

innovazione ed effi cienzaE� cienza energetica: il Green dealper risparmi vantaggiosi

ambiente e territorioFotovoltaico: più “autoconsumi”e più riduci la bolletta

Operazione“Sole in Classe”

Lo sai che...Abbattere la spesaenergetica

Energia in pilloleMercato Immobiliare E� cienza energetica,questa sconosciuta

Voce alle istituzioniRisparmiare energiaper proteggere l’ambiente

Eventi GreenEcoagendaGiugno 2014

GlossarioL’energia dalla A alla Z

associati & partnerMissione Ecoarea: il progetto delle quattro “E”

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L ’Istituto di R icerca per i l R isparmio Energe -t ico cambia look e s i r innova con una se -r ie di att iv i tà f inal iz -

zate a creare valore aggiunto per i propr i associat i e guidar l i verso una scelta consapevole, s ia in termini d i consumo che di autoproduzione di ener-gia . « I l rest y l ing del Progetto IRE - spiega Amedeo Caioni , del Coordinamento Dirett ivo e Svi luppo I .R .E . - ha lo scopo di mettere in evidenza tutte le att iv i tà che sv i luppiamo e ren-dere sempre più par t i att ive del progetto tutte quel le az iende che credono nel l ’Associaz ione. Ci r ivolgiamo ad un mercato ampio ed eterogeneo perchè, in f in dei cont i , “ tutt i consuma-no” e dove c ’è un contatore c ’è energia . Ed è propr io qui che entr iamo in gioco noi , con una miss ion chiara che potremmo così s intet izzare : formare, in-

formare e indir izzare» .Caioni , t ra i fondator i del l ’ I s t i -tuto, pone l ’accento sul la cre -sc i ta esponenzia le del l ’Associa-z ione dal la sua cost i tuz ione ad oggi : «dopo anni impegnat i nel garant i re un r isparmio tangibi -le, s i è consol idato ulter iormen-te i l rappor to di f iducia con chi ha sempre creduto in noi . L’ I s t i tuto dia loga con par tner che of f rono ser v iz i d i grande qual i tà con vantaggi esc lus iv i per i nostr i associat i . I l nostro obiett ivo è quel lo di guidar l i verso un percorso v i r -tuoso nel l ’ambito del le fon-t i r innovabi l i ed a l l ’insegna del l ’ef f ic ientamento energet i -co.Le att iv i tà del l ’Associaz ione sono state r iv is i tate e aggior-nate, a l f ine di garant i re una consulenza energet ica a 360 gradi su tutto c iò che concerne i l “mondo energia”. Ser v iz i base e ser v iz i aggiunt iv i , d i f ferenzia-

t i per r ispondere a speci f iche es igenze del le diverse t ipolo -gie di utenza, pongono l ’asso -c iato sempre più a l centro del progetto» .Tra le att iv i tà che daranno va-lore aggiunto a l l ’ I s t i tuto, s ia in termini d i v is ib i l i tà che di cre -sc i ta da un punto di v ista is t i tu-z ionale, v i sarà un intenso pro -gramma di az ioni coordinate con le az iende convenzionate. Tra queste, la creazione di I re Magazine, for temente voluto per dare voce a l mondo IRE e “che non vuole avere la pre -sunzione di essere un giornale t radiz ionale, d i testata o pol i t i -c izzato - spiega Caioni - ma un bimestra le che ha come unico scopo quel lo di av vic inare e coinvolgere i l lettore in tutte le att iv i tà svolte dal l ’ I s t i tuto. È necessar io un netto cambio di rotta , far comprendere a l con-sumatore, s ia esso res idenzia le che possessore di par t i ta IVA, che r isparmiare non vuol d i re necessar iamente ottenere un prezzo minore”.La l iberal izzaz ione del mercato del l ’energia , che ha r ivoluzio -nato l ’assetto del settore, ha segnato l ’in iz io di un processo che ha v isto gl i utent i d iven-tare protagonist i att iv i nel la

scelta dei fornitor i d i energia e lettr ica e gas, e non più solo dest inatar i pass iv i d i un ser v i -z io. Dopo anni dedicat i a r icer-care soluzioni per i l r i sparmio energet ico e a costruire ed af -f inare la propr ia miss ion, oggi IRE rappresenta un’impor tante realtà associat iva per guidare i consumator i verso un approv vi -gionamento energet ico s icuro e conveniente. «È fondamentale capire che i l vero r isparmio sul l ’energia - puntual izza Caioni - non è solo quel lo legato a l l ’abbatt imento dei cost i , quant ’anche un ut i -l izzo raz ionale del la stessa : IRE mira ad educare e sensibi l izzare i propr i associat i sul le temati -che del la produzione di energia da font i r innovabi l i , promuo -vendo in iz iat ive in l inea con le logiche del l ’ef f ic ienza ener-get ica e del r i spetto del l ’am-biente ed indir izzando, laddo -ve poss ibi le, verso att iv i tà di autoproduzione. La tutela del consumatore deve v iaggiare di par i passo con la concorrenza ed è impor tante che, in questo scenar io, s i s f rutt ino appieno i vantaggi del la l iberal izzaz ione dei mercat i energet ic i . IRE vuo -le a iutare, attraverso un’infor-mazione più completa , i propr i

AMEDEO CAIONI: “vi PRESENTO L’Ire CINQUE ANNI DOPO”

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In primo pianopar tner a conoscere più approfonditamen-te i l settore del l ’ener-gia in I ta l ia e le oppor-tunità che esso of f re, sostenendolo a sce -gl iere con una maggio -re consapevolezza dei propr i d i r i t t i , del le tu-te le previste e di tutt i g l i s t rumenti a propr ia disposiz ione» . Cinque i punt i cardi -ne del l ’Associaz ione: consulenza su ogni tematica del settore energia ; economicità , intesa come maggior r isparmio sul costo di energia e lettr ica e gas ; ass istenza pre e post contrattuale su ogni fornitura di energia ; qual i tà e profess iona-l i tà . Per far f ronte a l le d iverse e moltepl ic i att iv i tà di sv i luppo e r icerca , l ’Associaz ione s i av vale, come pre -

v isto da Statuto, d i un Comitato Tecnico Scient i f ico a l tamente profess ionale. L’asso -c iato t rova un imme -diato punto di r i fer i -mento per una pronta r isoluzione di even-tual i problematiche t e c n i c o - a m m i n i s t r a t i -ve nel Ser viz io Cl ien-t i , nel l ’U f f ic io Tecnico e in un U ff ic io Legale specia l izzato in ma-ter ia energet ica . Tra i sostenitor i che hanno creduto nel progetto IRE v i sono az iende come Pol is Energia , Mar t i fer Solar I ta l ia , Ecoarea S . r. l . , Moods Energy S .p.A. , che por-tano valore aggiunto a l mondo associat ivo, in termini d i qual i tà dei ser v iz i of fer t i .

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E fficienza energetica, termine ormai di uso comune che pochi però colgono nella sua reale accezione. Alcuni pensano si tratti di calo della spesa energetica, altri di sfrutta-mento delle fonti rinnovabili, altri ancora di

riduzione dell’inquinamento.Se volessimo individuare una definizione univoca, potremmo considerare l’ efficienza come “utile rap-portato alla spesa sostenuta”. Ossia, un indicatore pre-stazionale attraverso il quale misurare le performance di un qualcosa. Tale parametro potrà essere utilizzato per valutare le prestazioni energetiche di un impian-to, rapportando l’energia utile con quella primaria. Facendo, ad esempio, riferimento ad un impianto di riscaldamento tradizionale con radiatori, la spesa rap-presenterà l’energia primaria in ingresso al generatore di calore, mentre l’utile sarà l’energia termica emessa dai terminali. Da ciò si evincerà che tale valore sarà in-feriore all’energia primaria, a causa di svariate perdite lungo l’impianto. Efficienza significa, inoltre, riduzione di inquinamento, in quanto, eccezion fatta per le fonti rinnovabili, l ’e-nergia primaria sarà riconducibile all’energia chimica che si ottiene attraverso una reazione di combustione libera nell’aria, oltre ad energia termica, ossidi di azoto, carbonio, zolfo, particolato e cosi via. Riducendo quindi la spesa energetica, a parità di utile, si avrà un incremento di efficienza ed un decremento di inquinamento. La strada da intraprendere è dunque agire sulle mo-dalità di utilizzo da parte dell’utenza, ossia educare l’utente finale a preferire prodotti che abbiano delle caratteristiche tecniche elevate, come ad esempio: caldaia a condensazione con rendimento a portata no-minale e temperatura in ingresso inferiore o uguale a 30°C pari a 108%; pompa di calore per ACS con COP pari a 3,0; impianti ad illuminazione LED; impianti di rifasamento e tanti altri. Non è possibile generalizzare sugli interventi di effi-cientamento e prescindere dal valutare la tipologia di utenza interessata in quanto, a seconda dei consumi e dei processi effettuati, le azioni correttive possono es-sere marcatamente diverse. Una palestra, ad esempio, avrà dei consumi totalmente

EFFICIENZA ENERGETICA: IL GREEN DEAL PER RISPARMI VANTAGGIOSIdi Lorenzo Lipardi

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innovazione ed efficienza

Etiam faucibus ipsum

diversi da una falegnameria che, a sua volta, si differenzierà notevolmente da un’industria siderurgica. A valle di un audit energetico, in primis attraverso la lettura della fattura energe-tica e successivamente con un eventuale sopralluogo, si potrà redigere un piano di interventi mirati ad ottenere un risparmio energetico e, di conseguenza, an-che economico. Per poter comprendere il beneficio che da ciò ne potrebbe de-rivare, è possibile valutare un case history riguardante una tipologia di consumo energetico dalla quale non si può prescindere: l’illuminazione. Prendendo in considerazione un neon fluorescente con potenza pari a 36 Watt, che equivale ad una lampada a Led con potenza di 20 Watt (corpo illuminante maggiormente presente nelle aziende), e supponendo un tempo di accensio-ne di 2.500 ore l’anno, si potrebbe ottenere un risparmio di 10,8 euro ogni 12 mesi per ciascun elemento. In un ufficio con 200 neon, per esempio, si otter-

rà un risparmio di 2.200 euro l’anno. Considerando, invece, i faretti utilizzati per l’illuminazione delle vetrine, una lampada alogena con potenza di 20 Watt (equivalente ad una a Led di 3,3 Watt), con lo stesso tempo di utilizzo, farebbe registrare un risparmio di 11,3 euro annui. Un’altra casistica molto frequente, facilmente deducibile dalla fattura Power, è la produzione di energia reattiva: la stessa raggiunge valori superiori al 50% di quella attiva laddove è presen-te un fattore di potenza inferiore a 0,8944. Il tutto comporta un notevole in-cremento dei costi energetici. La spesa legata all’energia reattiva può essere abbattuta rifasando l’impianto con un fattore di potenza pari ad un valore superiore o uguale a 0,9. Sono stati riportati solo questi casi poichè sono quelli che si presentano più frequentemente nelle utenze civili ed industriali ma, in realtà, possono essere effettuati tanti altri interventi mirati al risparmio di energia primaria (spesa economica), a parità di utile, indipendentemente dalla tipologia dei consumi.

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parola all’esperto

SCENARI FUTURIe RINNOVABILI:UNA nuova visionedell’economiaN egli ultimi venti anni abbiamo

assistito ad una rivoluzione della comunicazione tanto ra-dicale da lasciare senza fiato. Personal computer, satelliti,

wireless, comunicazione wi-fi hanno già con-sentito di collegare il sistema nervoso cen-trale di un miliardo di persone alla velocità della luce. Si sta sfruttando questo cambia-mento epocale per aumentare la produtti-vità, il modo in cui educhiamo i nostri figli ed il modo stesso in cui ci divertiamo. Solo adesso cominciamo a capire quanto questa rivoluzione della comunicazione stia in-fluenzando il nostro modo di pensare. Fino a centocinquanta anni fa, in tutto il corso della vita di una persona, si entrava in con-tatto al massimo con cinquecento persone mentre oggi, con un semplice “clic”, possia-mo entrare in contatto con centinaia di mi-lioni di esseri umani in tutto il mondo. Que-sta nuova svolta nel modo di comunicare, unitamente all’inevitabile declino dell’era del petrolio, pone le basi per l’avvio di una Terza Rivoluzione Industriale basata sull’i-drogeno, l’elemento di base dell’universo,

l’elemento chimico più leggero che esista, la materia delle stelle. Se si usa l’idrogeno per produrre energia si ottengono solo due sottoprodotti: acqua (così pura da poterla bere) e calore. L’idrogeno non è naturalmen-te una fonte primaria di energia ma può es-sere sicuramente il mezzo di conservazione dell’energia rinnovabile. Come ben sappia-mo il sole non splende sempre; il vento non soffia con costanza; i corsi d’acqua si pos-sono assottigliare o prosciugare e, perfino, la biomassa può avere una resa diversa da un anno all’altro. La capacità di conservare l’energia ed utilizzarla nel momento richie-sto rappresenta la nuova sfida dell’umanità. L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) prevede che la domanda di energia elettri-ca nel mondo arriverà quasi a raddoppiare entro l’anno 2030. Se così fosse sarebbe necessario costruire una centrale elettrica da 1 GW (1 milione di kilowatt) a settimana per i prossimi 16anni, senza considerare gli inimmaginabili adeguamenti strutturali di cui le obsolete reti di trasmissione avranno bisogno. L’inevitabile crisi del sistema di tra-sporto obbligherà le aziende alla autopro-duzione dell’energia elettrica. In termini più facilmente comprensibili, è facile prevedere che ogni azienda (albergo, ristorante, clini-ca ecc.), in un immediato futuro, genererà in proprio l’energia elettrica, utilizzando fonti rinnovabili. L’energia elettrica imme-diatamente richiesta dal processo produt-tivo verrà utilizzata in loco mentre, quella generata in eccesso, verrà conservata sotto forma di idrogeno puro, grazie ad un proces-so di elettrolisi dell’acqua. L’idrogeno stoc-cato servirà successivamente come vettore energetico per alimentare le Fuel Cell per la nuova riconversione in energia elettrica (il termine Fuel Cell può essere anche tradotto semplicemente come pila a combustibile). Analogo discorso riguarderà la nostra mobilità. L’idrogeno alimenterà le auto del futuro. Prototipi funzionanti sono già stati verificati e testati. Per affrontare in modo adeguato le sfide che la nuova rivoluzione industriale proporrà, bisognerà investire ingenti risorse per adeguare i due pilastri dell’economia:

di mario biondi

la comunicazione e l’energia. Lo sviluppo e la fruizione di reti a fibra ottica gratuite per migliorare la comunicazione tra gli es-seri umani è un elemento imprescindibile, al pari della necessità di formare una nuova classe dirigente, maggiormente attenta alle dinamiche dell’energia, in termini di imme-diata razionalizzazione delle fonti prima-rie e di graduale passaggio alla tecnologia dell’idrogeno. Ogni azienda, in questa fase di transizione dalla seconda alla terza era in-dustriale, avrà la necessità di essere suppor-tata da consulenti per l’energia con i quali pianificare ed organizzare la vita produttiva dell’azienda. L’Istituto I.R.E. si pone certo come interlocutore altamente qualificato. Ho avuto il privilegio di ricoprire il ruolo di Coordinatore Nazionale del Comitato Tecni-co Scientifico dell’Istituto di Ricerca per il Risparmio Energetico dalla data di sua co-stituzione fino al Luglio 2010. Nonostante il percorso professionale mi abbia, in seguito, allontanato dall’ operatività di I.R.E. l’oppor-tunità di tenere a battesimo questa nuova iniziativa editoriale, che ricordo rientrava già allora tra le ambizioni del neo costitui-to C.T.S., rappresenta per me un motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Ringrazio, quindi, il più alto Management dell’Istituto, per avermi invitato a condividere questo spazio con l’auspicio che qualche spunto da me proposto possa costituire stimolo per un più ampio dibattito tra gli associati.

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associati & partner

E tica, ecologia, economia, efficienza: fattori cardine della sostenibilità e della eco-innovazione. Un facilitatore di redditività per le aziende che vo-gliono crescere e competere nella pro-

spettiva di uno sviluppo dell’economia sempre più green. Ecoarea nasce con una mission e una vision ben precise e si fonda su quattro pilastri fondamentali che iniziano tutti con la lettera “E”. Parole studiate e scelte che costituiscono il carattere identificativo dell’azienda per porre le fondamenta su una new economy che funzio-ni. “Ecoarea better living”, con sede a Cerasolo Ausa di Coriano, a Rimini è, infatti, un divulga-tore di cultura sostenibile attraverso l’esempio concreto dell’applicazione delle tecnologie eco-sostenibili unite ad una corretta informazione che avvicini il mondo delle imprese all’ambien-te. Rispettare l’ecosistema (Ecologia), creando valore aggiunto (Economia) e consumando in modo intelligente e consapevole (Efficienza) = better living, ovvero perseguire in maniera eti-ca il raggiungimento di una migliore qualità di vita. Dietro tutto, c’è l’idea di Romano Ugolini che, insieme ad altri soci, in un momento di cri-si come quello attuale, ha sfruttato il suo know how nel settore della comunicazione per creare una sorta di fiera sostenibile permanente nel panorama degli eventi in Italia e dare la possibi-lità alle aziende partner di avere grande visibi-lità all’interno del centro, sviluppando progetti di marketing territoriale e promuovendo un mo-dello di sviluppo sostenibile fondato sul rispet-to per l’ambiente e un vivere più sano. All’inter-

no di Ecoarea si svolgono frequenti attività di incontro e aggiornamento sui temi dell’econo-mia verde: convegni, corsi di formazione, lanci di prodotto, workshop e meeting internazionali, mostre di design dedicate al riuso, ai materiali eco compatibili ed innovativi che trovano risalto grazie a una location che amplifica il messaggio green di tutto ciò che è custodito al suo interno. La sede dell’intero progetto è un modernissimo esempio di smart building in classe energetica A, interamente realizzato in bio edilizia con lar-ghissimo uso di tecnologia domotica. In Ecoa-rea, il partner è al centro del mercato green, nel luogo dove nascono progetti e si sviluppano at-tività ed opportunità di mercato. «Sicuramente dobbiamo cercare un nuovo modello - sostiene Ugolini - se vogliamo rinascere o ripartire. Credo che il settore individuato da Ecoarea sia quello giusto, coniugare la parola ecologia o ambiente ad economia, passando attraverso delle neces-sità quali, ad esempio, l’efficienza, altra parola che amiamo molto. Senza dimenticare la parola chiave “etica” che è implicita nelle nostre azio-ni. Il rapporto con I.R.E. è ottimo, siamo aper-tissimi alla collaborazione. Dobbiamo solo dare seguito alle nostre idée con azioni concrete. La mission dell’Istituto è perfettamente in sintonia con le nostre attività. Dobbiamo insieme ini-ziare a collaborare e non vediamo l’ora di far-lo». Partner di Ecoarea, l’Istituto di Ricerca per il Risparmio Energetico si pone come obiettivi strategici la razionalizzazione e la maggior ef-ficienza nell’impiego delle risorse energetiche,

la promozione delle energie rinnovabili per uno sviluppo sostenibile attraverso azioni di sensi-bilizzazione per avvicinare il mondo economico e sociale all’ambiente. Per raggiungere questo obiettivo, infatti, i due partner mettono in cam-po un’azione combinata su diversi fronti offren-do formazione e scambio di idee sulla sosteni-bilità, suggerimenti e consulenza per rendere il proprio business più sostenibile sviluppando un progetto di marketing territoriale: “Air qua-lity book”, una piattaforma web georeferenziata che coinvolge gli albergatori della Riviera ro-magnola, che si estende da Bellaria a Cattolica nella zona sud, ma che comprende anche i bor-ghi storici dell’entroterra, gli agriturismi e gli al-berghi sulla collina. Si tratta di un progetto che mira ad attrarre un turista ‘virtuoso’, attento alle tematiche ambientali. La struttura alberghiera che aderisce ha una visibilità sul web in una sor-ta di portale che si interfaccia con tutti i social network (tripadvisor, facebook etc.), comunica la propria scelta eco e per questo viene premia-ta. «I turisti vengono coinvolti nella scelta del-la struttura ‘eco’, gli albergatori nell’estro degli ‘ecoturisti’, nel loro comportamento in vacanza. Ci rivolgiamo agli alberghi della Provincia di Ri-mini – dice Ugolini - vocata al turismo e ricca di strutture ricettive, ma stiamo valutando l’idea di estendere il progetto su tutta l’area costiera italiana».

missione Ecoarea:IL PROGETTOdelle quattro “e”

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La fi ne degli incentivi del Quin-to Conto Energia per molti avrebbe segnato “la morte” dell’acquisto e dell’installa-zione di impianti fotovoltaici.

Nulla di più falso. Montare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa resta un ottimo aff are, per qualsivoglia consu-mo. Merito del crollo dei prezzi e della detrazione fi scale IRPEF del 50%, per la quale lo stato ha prorogato la data di scadenza della richiesta al 31 dicembre 2014, che consente di recuperare in 10 anni la metà dei costi sostenuti per l’in-stallazione dell’impianto e per i lavori di ristrutturazione del tetto. Ulteriore aspetto da non trascurare è il fatto che, negli ultimi cinque anni, i costi dell’e-nergia elettrica hanno subito un incre-mento del 150%. Questa breve premessa aiuta ancor di più a comprendere come il fotovoltaico sia una tecnologia tutt’altro che supe-rata. L’energia solare diventa ogni gior-no di più un’area strategica per privati ed aziende che decidono di installare un impianto fotovoltaico ad uso auto-consumo. Si tratta, infatti, di un’incen-tivazione indiretta, basata sull’autocon-sumo dell’energia prodotta (evitando, così, di attingere energia dalla rete elet-trica), e sulla remunerazione data dall’e-nergia venduta in rete, che permette di abbattere i costi dell’installazione. Ciò consente di risparmiare in bolletta, mettendo l’utente al riparo dagli ine-vitabili aumenti del costo dell’energia.

Negli ultimi anni il costo dell’impian-to fotovoltaico è sceso del 70%, sono migliorate le tecnologie ed è possibile avere una resa circa tre volte superiore rispetto a quanto investito grazie all’au-toconsumo dell’energia prodotta e alla rivendita della stessa in surplus. Il tutto consente di ammortizzare totalmente la spesa sostenuta inizialmente in un lasso temporale che va da un minimo di 4 anni ad un massimo di 8. Si consuma tutto ciò che si produce, grazie ai nuo-vi sistemi di accumulo ed allo scambio sul posto e, allo stesso tempo, si aiuta l’ambiente abbattendo le emissioni di CO2, uno dei principali gas responsa-bili dell’eff etto serra. Emiddio Fusco, Coordinatore Commerciale della Eco-Moods, divisione della Moods Energy S.p.A., sostiene e conferma che la fi ne degli incentivi statali erogati per la sola produzione di energia dal GSE, Gestore Servizi Elettrici, terminati lo scorso 6 lu-glio, ha determinato il caos nel mercato italiano. Innumerevoli aziende hanno dovuto chiudere, travolte dalla crisi del settore; molte altre, invece, hanno resistito alla scossa e hanno proseguito la propria attività puntando tutto sulla qualità e la longevità dei propri pro-dotti. Il cliente residenziale, così come l’imprenditore, oggi più che mai va in-formato e formato; un buon consulen-te, ancor prima di verifi care di quanta superfi cie disponga un potenziale

cliente, deve analizzare con attenzio-ne i suoi reali consumi. Nel caso di un cliente “tipo” che utilizza 10.000 kwh/anno, per esempio, si deve intervenire nelle fasce dove vengono registrati i maggiori consumi. Se consideriamo un uso in F1 pari a 7000 kwh, F2 di 2000 kwh ed F3 di 1000 kwh, si noterà come questo sia maggiore nelle fasce F1 ed F3; pertanto, si realizzerà un impianto fotovoltaico con l’obiettivo di abbattere il consumo per le due fasce di cui sopra, che ammonta complessivamente ad 8000 kwh/anno.

Il consumo del cliente, in questo caso, è prevalentemente intenso dalle ore 08.00 alle ore 19.00, orario in cui rien-tra la Fascia F1. La fascia F2, invece, va dalle ore 07.00 alle ore 08.00 e dalle ore 19.00 alle 22.00, orari in cui l’impianto fotovoltaico è spento. Per la fascia F3, dalle 23.00 alle 07.00, domenica e fe-stivi, calcoliamo le ore di luce eff ettive. L’impianto fotovoltaico funziona dalle ore 7.30/8.00 e sino alle ore 15.30/16.30 d’inverno e dalle ore 8.00/8.30 alle ore 19.00/20.00 d’estate. Le fasce di cui si valuterà il consumo sono quelle in cui

l’impianto è attivo (pertanto nelle ore diurne), e il cliente riesce ad autocon-sumare l’energia evitando così di attin-gere dalla rete. Nell’esempio riportato, quindi, si devono prendere in conside-razione la fascia F1 ed F3, evitando la fa-scia F2 che, come indicato, segna le ore in cui l’impianto fotovoltaico è spento. In questo modo, verrà realizzata una struttura che possa abbattere il 70 - 80% del consumo. «Il cliente che usa kwh – spiega Fusco - riceve la fattura da parte del fornitore e deve pagarla. Con la progettazione per uso autoconsumo il cliente utilizzerà parte di quel denaro che prima elargiva a fondo perduto per pagare l’impianto fotovoltaico in 4 - 8 anni, per poi benefi ciare per i successivi 20 anni dell’energia a costo zero. La sua fattura, così, diminuirà vertiginosamen-te del 70% - 80%». «La EcoMoods, che opera su tutto il territorio nazionale ed internazionale - ha sottolineato Fusco - utilizza materiali innovativi che consen-tono l’installazione di impianti fotovol-taici anche nei casi di esposizione verso il Nord. Negli anni passati, infatti, era possibile l’installazione degli impianti FV esclusivamente a Sud-Est-Ovest». Affi darsi alla EcoMoods signifi ca rice-vere tecnologie innovative a prezzi ot-timali, nonchè costante cura del cliente per tutta la vita dell’impianto fotovol-taico.

fotovoltaico:più “autoconsumi”e più riduci la bolletta

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operazionesole in classe

LFin dalla sua nascita ANTER, Associazione Nazionale Tu-tela Energie Rinnovabili, or-ganizzazione no-profit, nata per promuovere e tutelare

la diffusione delle energie rinnovabili in Italia, ha guardato alla formazione dei più piccoli come ad uno dei punti cardine della sua mission: tutelare e promuovere le condizioni di sviluppo della green economy a livello istitu-zionale; coinvolgere i cittadini in que-sto cambiamento tramite campagne di informazione e sensibilizzare sulle

opportunità economiche e ambienta-li generate dalla diffusione di queste energie. Antonio Rancati, fondatore e responsabile delle relazioni istitu-zionali ANTER, nonchè coordinatore nazionale de “Il Sole in Classe” e delle iniziative Coordinamento FREE, spie-ga il percorso formativo sviluppato sulla base di molteplici necessità: in-formare, sensibilizzare, educare. L’o-biettivo finale è smuovere le coscien-ze dei bambini, guidandole attraverso il complesso labirinto delle proble-matiche energetiche che affliggono

le nostre città ed il pianeta, offrendo validi strumenti affinché gli studenti possano contribuire, attraverso gesti e comportamenti quotidiani, a dif-fondere uno stile di vita ecocompa-tibile, secondo il principio condiviso da tutte le principali organizzazioni ambientali “Agire localmente, pensare globalmente”. «Per il raggiungimento dei nostri obiettivi – dice Rancati - è richiesta un’attiva partecipazione delle classi e degli insegnanti, con attività di gruppo dirette a promuo-vere il confronto, la cooperazione e la capacità di sviluppare idee e pro-getti per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. Riteniamo, inoltre, che la componente ludica sia essenziale per catturare l’attenzione dei bambini e guidarli verso un percorso “green”». La metodologia di ANTER si basa su occasioni di apprendimento interat-tive, in cui sono privilegiate l’attività sperimentale, il confronto, la discus-sione. Il progetto “Il Sole in Classe”, in particolare, si rivolge principalmente agli studenti delle scuole elementari e medie. Anter ha scelto i più piccini perché rappresentano le generazioni future, i semi da cui nasceranno gli al-beri e le piante del domani. In questa

ottica è stato creato un percorso ludi-co-didattico basato sul gioco e sulla semplicità dei contenuti formativi. Per l’illuminazione delle nostre città, per cucinare, per accendere qualsiasi motore, per far funzionare ogni appa-recchiatura, per fabbricare oggetti è necessario un apporto di energia. In questo percorso si spiega quali sono le fonti energetiche (il sole, l’acqua, il petrolio, l’atomo, il carbone e il vento) e in che modo si differenziano per ef-ficacia e impatto sull’ambiente che ci circonda. «L’energia non è una risorsa distribuita né consumata – continua il responsabile del progetto - in modo omogeneo sul nostro pianeta. Molte fonti energetiche, inoltre, non sono rinnovabili. Per questa ragione è mol-to importante, per il nostro futuro, impiegare le risorse in modo intelli-gente». Ultimo ma fondamentale pez-zo del puzzle: la partecipazione delle istituzioni locali, nazionali ed euro-pee, nella consapevolezza che per salvare la nostra città, il nostro paese, il nostro pianeta occorra un’azione forte e corale.

ambiente e territorio

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giugno/luglio 2014

Tra gli elettrodomestici, quello che “pesa”

maggiormente a fine mese è proprio lo scal-

dabagno elettrico.

• Il suo consumo è circa il doppio rispetto al

modello a metano.

• Molto spesso viene lasciato acceso anche

quando non serve.

Sarebbe opportuno installare un timer al fine di programmare

l’accensione e lo spegnimento automatico secondo le proprie esi-

genze.

La lavatrice è un elettrodomestico indispensabile all’interno di un’abitazione. Proprio per questo motivo il corretto utilizzo della stessa è un’arma vincente per contrastare il caro bolletta.• Utilizzare la lavatrice a pieno carico consente di risparmiare acqua ed energia per un lavaggio più effi cace.• È utile regolare la temperatura del lavaggio. Per la maggior parte dei capi, 40°C sono suffi cienti. Elevate

temperature implicano maggiori consumi energetici e un più rapido logorio dei capi. Una temperatura di 90°C serve esclusivamente per capi molto sporchi.

• Azionare la lavatrice nelle ore notturne permette di usufruire di tariff e più vantaggiose e di conseguenza pagare meno il costo dell’energia.

È il secondo elettrodomestico per consumi, attivo tutto il giorno, 365 giorni l’anno.• Regolare la temperatura fra i 3°c e i 5°c garantisce un’elevata qualità nella conservazione dei prodotti, ed allo stesso tempo aiuta a mantenere i consumi nella norma.• Posizionarlo lontano da fonti di calore (termosifoni, fi nestre esposte al sole), tenerlo distante dai muri e sbrinarlo regolarmente.

In molti credono che per risparmiare sui costi energetici sia doveroso sostituire gli elettrodomestici presenti nelle comuni abitazioni con altri di nuova generazione. Non è del tutto vero. Bastano pochi, semplici accorgimenti ed il consumo di elettricità si riduce di molto. Vediamo cosa si può fare.

lo scaldabagno elettrico

lalavatrice

il frigorifero

abbatterela spesaenergetica

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Lo sai che...

Un computer da ufficio, acce-so per 9 ore al giorno, arriva a consumare fino a 175 kWh in un anno. Impostare l’opzione risparmio energetico potreb-be essere il primo passo verso una riduzione dei consumi. Studi recenti hanno appurato che gli apparecchi in stand-by assorbono circa 305 kWh per abitazione, equivalenti all’11% dei consumi domestici. Per quanto riguarda nello specifico un personal computer è stato stimato circa 8 euro per il monitor, altri 8 per il PC vero e proprio, 7,5 per le cas-se. Non tutti forse sanno che il PC è uno di quegli elettrodomestici che assorbe una potenza elettrica anche da spento, una potenza che può variare dai 3W a 6W a seconda dei modelli. Lasciare il computer acceso 24 ore su 24 significa spendere 130 euro in un anno. I portatili consumano fino all’80% di energia in meno rispetto ai tradizionali desktop.

Per un ufficio con quattro stampanti, utilizzate otto ore al giorno, i consumi elettrici possono superare i 500 kWh l’anno, pari a una spesa elettrica per 12 mesi di circa 100 euro. Anche per questo è importante, prima di effettuare un acquisto, aver valutato con attenzione il tipo di utilizzo che si farà del no-stro apparecchio. Scollegando la stampante fuori dall’orario di lavoro, i consumi possono scendere fino a 48 kWh. Solo l’8%

del consumo energetico complessivo è dovuto alla fase di stampa, mentre il ri-manente 49% è legato alla fase di stand-by e il 43% a quella di spegnimento.Sarebbe preferibile utilizza-re stampanti inkjet multi-funzione di rete per ridurre i consumi del 75% rispetto alle laser di pari categoria.

Ogni giorno consumiamo energia, in qualsiasi ambito ed in qualsiasi contesto, dalla casa passando per l’ufficio, fino ad arrivare a tutte le attività più o meno ludiche del nostro tempo libero. L’energia è il motore di tutto ciò che ci circonda. Come spesso accade, però, tutto ciò ha un rovescio della medaglia tutt’altro che positivo, legato al fatto che per rendere disponibile questa risorsa vengono bruciate ingenti quantità di combustibili fossili, con il conseguente danno ambientale legato all’emissione, tra gli altri, di gas serra. Il consumo di energia, deve diventare più sostenibile e il tutto deve nascere, in primis, dalla sensibiliz-zazione alla consapevolezza che, qualsiasi attività quotidiana, può essere svolta con un minor consumo di energia, utilizzando piccoli ma efficaci accorgimenti. Vediamo ora nel dettaglio alcuni esempi su come risparmiare energia nelle nostre attività lavorative.

portatili e computer

lastampante

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Le famiglie italiane, soprattutto in quest’ultimo periodo di crisi, han-no sviluppato un spiccata capacità di scelta in merito alla fornitura di energia elettrica e gas. Il risparmio energetico, ormai sulla bocca di tutti, è diventato una priorità per i consumatori. Purtroppo, però, il tut-to rimane solo ed esclusivamente vincolato alla fornitura energetica. Il concetto, invece, è molto più ampio e complesso ed abbraccia orizzonti ben più ampi. Il mercato immobili-are, tuttavia, non ha ancora recepito totalmente questa tematica anche se tanto è stato fatto, anche in ter-mini d’incentivi, per lo sviluppo di edifici ecosostenibili. In pochi si ren-dono conto di come la ristrutturazi-one della loro abitazione, con un ex-tra costo per migliorare l’efficienza energetica, permette di incrementa-re il valore dell’immobile e di rispar-

miare sui consumi energetici. L’obi-ettivo deve essere, quindi, quello di affiancare un’attenta scelta tra gli operatori del libero mercato ad una costruzione di case ed edifici con el-evati standard in termini di efficien-za energetica per evitare sprechi e ottimizzare i consumi. È di pochi mesi fa, infatti, il provve-dimento che vincola tutti i venditori ad avere un attestato di prestazione energetica (Ape) che certifichi, ap-punto, il livello di efficienza.Purtroppo, la scarsa informazione e consapevolezza su questi temi, ac-comuna sia venditori che acquirenti. Questo è uno dei motivi per cui il mercato immobiliare italiano risulta arretrato rispetto agli standard eu-ropei, con edifici in vendita vecchi e fatiscenti. Visto il ruolo chiave degli agenti im-mobiliari, l’obiettivo nel breve peri-

odo dovrà essere quello di formare figure professionali in un’ottica di valorizzazione dell’efficienza ener-

getica degli immobili.

mercato immobiliareEfficienza energetica,questa sconosciuta

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energia in pillole

i nuovi fl ussi energetici:

i paesi importatoridiventano

esportatori.

bolletta 2.0L’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico (AEEGSI) ha deciso di avviare un percorso che dovrebbe portare, entro il 2015, a delle modifi che strutturali per ciò che riguarda le fatture di energia elettrica. Nascerà una “bolletta 2.0”, destinata a tutti gli utenti in bassa tensione (esclusa l’illuminazione pubblica), sia del mercato tutelato che di quello libero.Tale necessità deriva dalla diffi coltà nella comprensione dei documenti di fatturazione da parte degli utenti fi nali.

Maggiore chiarezza e semplifi cazione delle voci presenti in bolletta

sono solo alcuni degli elementi sui quali l’Autorità ha posto l’accento al fi ne di garantire una maggiore leggibilità della

fattura.L’obiettivo è quello di defi nire una nuova bolletta che sia di semplice lettura; di immediata comprensione, anche grazie ad una terminologia uniforme e semplifi cata; sintetica; tale da garantire al cliente, pur in poche parole, la disponibilità delle informazioni utili per permettere il

cambio del fornitore.Attraverso la bolletta 2.0, all’utente, verrà inviato solamente

il quadro sintetico più completo, diretto e comprensibile di quello attuale e, solo su richiesta, verrà spedito un documento

che riporta gli elementi di dettaglio (ED) della fattura.

Chiarezza in una sola paginaIl pacchetto di misure presentato dal nuovo Governo guidato da Matteo Renzi, con-tiene anche il taglio del 10% del costo dell’energia elettrica per le imprese. Provve-dimento che, se diventerà eff ettivo, farà di sicuro “respirare” molte aziende italiane soprattutto se si pensa che, sulla base di recenti analisi statistiche di Confi ndustria, il costo medio dell’energia elettrica è di circa il 20-30% superiore a quello dei concor-renti europei e quello del gas è più alto, in media, di un 30-40%. Un taglio del 10% rappresenterebbe per le piccole e medie imprese un risparmio fi no a 1,5 miliardi di euro. Nonostante si tratti di un taglio consistente, resta ancora elevato il divario tra i prezzi dell’energia in Italia e nel resto dell’eurozona. Anche con il risparmio di 8.400 euro annui un’impresa italiana continuerà a spendere 12.150 euro in più dei suoi concorrenti nel resto del continente.

Il quadro energetico mondiale sta cambiando profondamente, con con-seguenze importanti per i mercati e i fl ussi energetici. I principali Paesi importatori stanno diventando esportatori, mentre altri, storicamente grandi esportatori, stanno via via assumendo un ruolo sempre più importante nella domanda globale di energia. Guardando, ad esempio, agli Stati Uniti, il recente aumento della produzione di petrolio e gas sta trasfor-mandone totalmente il ruolo e la posizione nel commercio energetico mondiale: si ritiene possano diventare un Paese esportatore di gas naturale già a partire dal 2017, mentre potrebbero diventare il primo Paese esportatore di petrolio intorno al 2030. Nel Medio Oriente, invece, stanno facendo il percorso opposto: qui la domanda di energia sta crescendo a ritmi vertiginosi: non è un’utopia pensare che, entro il 2035, l’area mediorientale sarà il secondo consumatore mondiale di gas (dopo gli Stati Uniti) e il terzo consumatore mondiale di petrolio (dopo Cina e U.S.A.).

PIANO RENZI IMPRESE, 10% IN MENO PER COSTO ENERGIA

NEW ECONOMYCOSÌ CAMBIANO I MERCATI

ECOINCENTIVIIL VIA DAL 6 MAGGIOIl 6 Maggio 2014 sono scattati i nuovi incentivi per tutti i veicoli, moto e ciclomotori inclusi, a “basse emissioni complessive”. Il mercato privato è suddiviso in due distinte fasce: la prima, per veicoli con emissioni fino a 50 grammi di anidride carbonica per chilometro, prevede un bonus di 5.000 euro (ripartito in modo equo tra con-tributo governativo e concessionario); la seconda, per emissioni inferiori a 95 g/km di CO2, che garan-tisce uno sconto di 4.000 euro. I fondi stanziati dal Ministero dello sviluppo economico ammontano a 31,3 milioni per il 2014, ai quali vanno sommati 32,1 milioni di fondi inutilizzati lo scorso anno, per arri-vare ad un totale di 63,2 milioni. La metà di tale im-porto, circa 31,6 milioni, è destinata esclusivamente alle imprese. Bisogna prestare però attenzione ad un aspetto: gli incentivi non sono per autovetture

destinate a flotte aziendali, ma per veicoli - con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km - destinati all’uso di terzi (come ad esempio il car sharing) o utilizzati “nell’e-sercizio di impresa”, dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo con almeno dieci anni di vita. Si deve, infi-ne, considerare un ultimo aspetto: la gam-ma di scelta è abbastanza ristretta poiché la manovra premia solo i veicoli a basse emissioni complessive, vetture elettriche, ibride oppure che utilizzano biocombusti-bili, metano, biometano, GPL. Sono quindi escluse, autovetture diesel e benzina, an-che se riescono ad abbattere le emissioni sotto la soglia dei 95 grammi di CO2 per km.

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voce alle istituzioni

Quali interventi adottare per ridurre i consumi energetici e salvaguardare l’ambiente? L’attenzione dei cittadini verso la necessità di ridurre i consumi energetici è in costante aumento. Sempre più spesso si incenti-vano misure per evitare dispersioni di calore nelle abitazioni o si utilizzano elementi radianti a maggiore effi cienza. É la somma di queste azioni che contribuisce ad ottenere un regime di vita sostenibile. Penso all’utilizzo delle scale piuttosto che dell’ascen-sore, oppure all’uso delle biciclette per brevi tragitti o, ancora, al car sharing per recarsi al lavoro.

Che lavoro ha svolto la Regione Campania a favore della so-stenibilità ambientale e del nostro vivere più sano?Diverse sono le iniziative. Ne ricordo giusto due, una recente che riguarda l’effi cientamento energetico e la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile a servizio di edifi ci di proprietà dei Comuni campani. L’Assessorato alle At-tività Produttive ha stanziato 52.247.747,28 euro per i progetti presentati dagli Enti locali. Un’altra iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente ha visto lo stanziamento di 7 milioni di euro fi na-lizzati ad incentivare metodologie e strumenti atti a ridurre la produzione di rifi uti, attraverso l’uso di materiali riutilizzabili; l’impiego di materiali e prodotti derivanti da riciclo; l’utilizzo di contenitori di toner e di inchiostro; la realizzazione delle cd. “case dell’acqua” per il consumo dell’acqua pubblica; l’incenti-vazione della pratica del compostaggio domestico degli scarti alimentari e di giardinaggio. L’iniziativa ha visto benefi ciari i Co-muni campani e riscosso molto successo.

Risanamento ambientale, come rendere operativa la Regio-ne Campania?Per troppo tempo vasti territori sono stati deturpati e violentati da pochi criminali allo scopo di procurarsi ille-citi guadagni. Abbandono incontrollato dei rifi uti, sep-pellimento abusivo di scarti industriali e siti produttivi abbandonati o dismessi, rappresentano una dura eredità per chiunque. Oggi, ci troviamo di fronte ad un disastro di cui siamo consapevoli e che stiamo aff rontando con me-todologia e sistematicità, partendo dalla programmazione che ha portato, in soli due anni, alla realizzazione ed ap-provazione del Piano Regionale dei rifi uti urbani, del Piano

Regionale dei rifi uti speciali ed, infi ne, del Piano Regiona-le delle bonifi che. Strumenti fondamentali per aff rontare compiutamente le criticità ambientali campane.

Energia alternativa e sviluppo sostenibile Qual è l’opinione dell’Assessore?Il rispetto dell’ambiente e la crescita economica non sono al-ternativi, bensì devono essere complementari. Dalla ricerca e dall’utilizzo delle fonti alternative, ormai consolidate e sem-pre più effi cienti, può nascere il vero volano di sviluppo per il Paese, che coniuga sia il rispetto per l’ambiente che la crescita economica. Basti solo pensare alle nuove professioni e ai nuovi mestieri collegati con “l’Economia verde” la cui domanda è in costante crescita sul mercato del lavoro.

Quali strategie sono da da intraprendere per tutelare l’am-biente?Grande importanza va accordata all’educazione ambientale fi n dalle scuole primarie. Bambini e ragazzi come vere senti-nelle ambientali. Il futuro appartiene a loro ed è da loro che bi-sogna partire per sviluppare quella sensibilità che salvaguardi l’ambiente e l’ecosistema.

Quali sono i progetti di educazione e di informazione am-bientale degli ultimi anni che ricorda con maggiore soddi-sfazione?Un progetto di educazione ambientale che mi ha parti-colarmente colpito è stato realizzato insieme all’Associa-zione Fare Verde “Mettiamo a dieta il cassonetto”, che ha coinvolto i giovani delle scuole di 5 Province campane e riguardava una serie di seminari per educatori ambientali. A queste, si aggiungono le numerose e consolidate inizia-tive di Legambiente.

Il Paese sta cambiando. Quali sono le politiche ambientali da porre al centro dell’attenzione? Non si può pensare che un radicalismo ambientalista pos-sa risolvere i problemi del Paese, ma neanche sostenere lo sviluppo a tutti i costi minando il futuro delle future gene-razioni. L’attuazione del protocollo di Kyoto attraverso la riduzione dei gas climalteranti, il sapiente uso del suolo e la bonifi ca dei siti, l’utilizzo delle energie rinnovabili sono solo alcune attività che gli amministratori sono chiamati a perse-guire quotidianamente.

Cosa va fatto per coinvolgere soggetti, istituzionali e non, per trovare sinergie comuni e condivise a favore della Sua Regione? In primo luogo, fornire informazioni preventive chiare ed effi caci per consentire alle Comunità interessate dai prov-vedimenti di essere messe compiutamente a conoscenza delle iniziative programmate. Inoltre, occorre ricostruire la “fi liera delle responsabilità”, abbandonando la facile prati-ca dello scaricabarile ed esercitare le proprie funzioni con un rinnovato senso del dovere.

Che proposte sono state o andrebbero formulate per dise-gnare un futuro sostenibile?Incentivare l’effi cienza energetica, ridurre gli sprechi, punta-re sulla mobilità collettiva, riciclare beni e materie, rinunciare alle cose inutili e superfl ue, favorire la fi liera corta della pro-duzione e del consumo di beni e servizi.

I Piccoli Comuni costituiscono una risorsa ambientale e cul-turale da tutelare e valorizzare per lo sviluppo di economie locali di pregio. Come farlo?Uno dei punti di forza della nostra Nazione restano le Comu-nità locali ed il multiculturalismo che aff onda le radici nella storia millenaria del nostro Paese. La tutela delle specifi cità ambientali, la salvaguardia dei pro-dotti enogastronomici, la difesa delle produzioni alimentari di qualità e la bellezza dei paesaggi rurali e urbani. La Re-gione deve puntare su queste specifi cità perché nessun’altra economia ci può portare via o “copiare”.

Qual è lo stato di salute del Suo territorio? Un territorio con luci e ombre. Da una parte aree vaste incon-taminate e di suggestiva bellezza sia montane che marine, dall’altra l’immagine deturpata dall’abbandono dei rifi uti e dal criminale smaltimento illegale degli stessi. Non dimenti-chiamo che la Regione Campania ha ben due parchi nazio-nali di cui uno, quello del Cilento e del Vallo di Diano, tra i più estesi d’Italia (circa 181 mila ettari secondo solo al Parco del Pollino), 8 parchi regionali, 2 riserve naturali e 6 aree marine protette. Purtroppo, abbiamo anche numerose aree inquina-te da siti industriali dismessi, discariche abusive, vasti territori selvaggiamente sfruttati, cementifi cazione selvaggia e abusi-vismo edilizio di rilevanti proporzioni, in particolare nelle aree maggiormente antropizzate.

Uno sviluppo sostenibile e durevole cosa richiede? Il coraggio delle idee, la volontà di sostenerle senza in-dulgere ai populismi demagogici e conformati alle visioni ideologiche, la capacità di essere coerenti senza il dover ricorrere facili consensi.

Assessore la nota dolente: i rifi uti. Cosa ha da dirci?I rifi uti non rappresentano una nota dolente e non dovrebbero essere un problema. Lo diventano se viene gestito male il ciclo industriale del loro trattamento e smaltimento. In tutto il mon-do i rifi uti sono una risorsa che consente di ridurre il consumo di materie prime. In Campania si è fuori dalla fase acuta dell’e-mergenza, ma il ciclo è ancora precario a causa del mancato completamento degli impianti di recupero e smaltimento fi nale. La sindrome Nimby impedisce la realizzazione di im-portanti impianti come i termovalorizzatori che in tutt’Europa funzionano e chiudono il ciclo a valle di una raccolta diff eren-ziata che deve raggiungere le percentuali stabilite dalla legge, deve essere sempre potenziata e va considerata come un ine-liminabile punto di partenza. Come è possibile che i bambini di Copenaghen si riscaldino con i rifi uti di Napoli mentre qui a Napoli il termovalorizzatore viene demonizzato? Quanto CO2 risparmieremmo dai mancati trasporti? Quanta energia pulita immetteremmo in rete? Quanti lavoratori impiegheremmo? E, poi, quanti soldi risparmieremmo? Occorre abbandonare i pregiudizi ideologici e le strumentalizzazioni politiche che provocano ingiustifi cabili ritardi e permanenti ambientali. Ep-pure la Regione Campania ha fatto grandi passi in avanti. La media della raccolta diff erenziata in tutta la Regione, nel 2013, è stata del 42,58%. Una percentuale di tutto rispetto che ci pone tra le migliori regioni italiane ma che, purtroppo, risente dei ritardi della città di Napoli e della provincia, la cui media è stata del 34, 68%. Invece, le altre provincie sono molto più avanti (Avellino 54,75%, Benevento 67,23%, Caserta 48,31%, Napoli 34,68% e Salerno 56,96%).

RISPARMIARE ENERGIA PER PROTEGGERE L’AMBIENTEGià assessore all’Ambiente della provincia di Salerno, docente universitario e con un passato da vicesindaco del Comune di Mercato San Severino, Giovanni Romano conosce bene i vari problemi

legati alla Regione Campania e, con lui, aff rontiamo il tema fondamentale dell’ambiente e, sopratutto, l’annosa questione dell’emergenza rifi uti. Gli chiediamo, inoltre, di fornire una serie di indi-cazioni per proteggere il Suo territorio.

Intervista all’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano

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giugno/luglio 2014

FORUM GREEN ECONOMYScuderie di Palazzo AltieriRoma

GIORNATAMONDIALEDELL’AMBIENTE

BELLA CON BIOCervia e Milano Marittima

VELOLOVE 2014Roma

SMART CITY WEEKS2014

Orari di apertura9,30 - 17,009,30 - 13,00

Orari di apertura9,00 - 18,00

Organizzazionewww.m2mforum.it

Torino

Forum annuale dedicato alla Green Economy con approfondumenti su temi legati alle fonti rinnovabili e agli strumenti per il loro sostegno e sviluppo. Il convegno vuole essere un punto di partenza per un percorso destinato a durare nel tempo dove l’attenzione per questi temi crescerà continuamente e con essa la ricerca di strategie e soluzioni innovative per uno sviluppo energetico ed economico sostenibile a livello globale. I punti chiave del Forum Green Economy saranno, tra gli altri:La Green Economy in Italia; La gestione sostenibile delle risorse in banca e delle imprese; Driver di sviluppo e garanzie a supporto della Green Econo-my; Il futuro delle fonti di energia rinnovabile in Italia; La � liera dell’e� cien-za energetica ed il ruole delle PA.

Ogni anno il 5 Giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dall’O.N.U. per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano del 1972 nel cor-

so della quale venne de� nito il Programma Ambiente delle Nazioni Unite.Da sempre l’O.N.U. ha posto l’attenzione sulle problematiche ambientali, al � ne di o� rire valide soluzioni ad un problema così sentito a livello globale.In più di cento Paesi nel mondo sono organizzate iniziative a favore dell’ambiente per sensibilizzare l’opinione pubblica a generare un impatto positivo sull’intero pianeta.

Bellezza e attenzione per la natura riuniti in un uni-

co evento. “The Green way to Beauty”, la via verde

alla bellezza. è questo lo slogan che animerà l’intera

rassegna. Il raggiungimento di un’estetica soddisfa-

cente e di una salute al top, passa dalla natura, a par-

tire dalla gastronomia biologica e vegana, passando

per le SPA green, le terme, gli aperitivi bio, la cosmesi

ecologica.

La rassegna si caratterizzerà per una serie di incontri

formativi, talk-show rivolti al consumatore, aree es-

positive e testing di prodotti bio. L’obiettivo è quello

di far comprendere al cliente di cosa sia un prodot-

to bio e di quali sono i possibili rischi della cosmesi

chimica.

Il 14 giugno si

svolgerà a Roma

la prima festa na-

zionale dedicata a

chi si sposta sulle

due ruote in città. VeloLove 2014 è una

manifestazione a basso impatto ambien-

tale volta a promuovere la mobilità a zero

emissioni e sensibilizzare una maggiore

sicurezza stradale

La fondazione Torino Smart City per lo svilup-po sostenibile organizza lo Smart City Festival, evento di carattere culturale volto alla comuni-cazione, a spstegno e alla promozione del pro-cesso di trasformazione economica, strutturale e culturale della città in direzione Smart.L’edizione 2014, per il primo anno, si svolgerà in collaborazione con le città di Genova e di Milano.Per maggiori informazioni si rimanda al sito:www.torinosmartcity.it

4/5Giugno2014

5Giugno2014

13/15Giugno2014

14/15Giugno2014

2/8Giugno2014

ecoagendagiugno duemila14

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vacanzeecologicheI n questo primo numero del Magazine abbiamo

deciso di destinare uno spazio ad una delle tendenze in forte crescita nel settore del turismo, quella dei viaggi “ecologici”, da alcuni conosciuti con il nome di “ecoturismo”.

La paternità del termine è da attribuirsi all’architetto messicano Hector Ceballos-Lascurain. Nel 1988 egli definì l’ecoturismo come:«Viaggiare in aree naturali relativamente indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario, le sue piante e animali selvaggi, così come ogni manifestazione culturale esistente (passata e presente) delle aree di destinazione».Nel 2002, in occasione della Dichiarazione del Quebec, è stata coniata una definizione condivisa del significato che ha superato il concetto di turismo ecologico per incorporare anche gli aspetti legati al rispetto della comunità locale (sociale) e il suo sviluppo economico oltre che la soddisfazione del turista.Il tema della riduzione dell’impatto ambientale durante viaggi e le vacanze, che cammina di pari passo con la sensibilità del comune cittadino, spinge un numero sempre maggiore di viaggiatori a scegliere località che dedicano una particolare attenzione alla sostenibilità. Si tratta di aree in cui si sono attuate misure finalizzate al rispetto dell’ambiente e che prestano grandissima attenzione alla promozione socio-culturale del territorio. Vediamo ora nel dettaglio alcune di queste località:- L’isola d’Elba è un paradiso per chi ama camminare e trascorrere giornate a contatto diretto con la natura grazie ad una varietà idrogeologica unica al mondo, con montagne e spiagge bellissime a distanza di pochi chilometri. Ogni anno sull’isola si svolge, a cavallo dei mesi di aprile e maggio, un mese di iniziative finalizzate a far conoscere la parte interna delle isole toscane. I percorsi sono molteplici: si passa dalla Grande traversata

Elbana, da fare in quattro giorni, a piccole escursioni di poche ore. Uno degli itinerari di maggiore successo è l’ascensione al Monte Capanne (1018 metri), sulle cui pendici sarà possibile vedere i famosi caprili dell’Elba, capanne di pietra usate dai pastori per ripararsi da sole e intemperie.- I rilievi dei Colli Euganei in Veneto sono formati da un gran numero di alture assai diverse tra loro per forma ed altezza, frutto di un’eruzione sottomarina avvenuta circa 35 milioni di anni fa, e si caratterizzano per l’incommensurabile ricchezza botanica e l’immenso patrimonio storico-monumentale che racchiudono. Uno dei posti assolutamente da non perdere è Arquà Petrarca uno dei Borghi più belli d’Italia. Famoso

per aver ospitato Francesco Petrarca sul finire del Trecento. E’ possibile visitare la casa-museo del poeta, l’antica Pieve dell’Assunta, l’oratorio della Trinità. Una delle peculiarità del borgo è data dal fatto che ogni abitazione ha un albero di giuggiole in giardino che danno il nome ad una festa che si svolge nel mese di ottobre.- Il parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, in Campania, si caratterizza per i paesaggi mozzafiato, suggestivi corsi d’acqua, passeggiate a stretto contatto con la natura.Di grande impatto è l’escursione che da Ottati porta sino alla Grotta Santuario di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo Fasanella. Il luogo, sede di una comunità religiosa di benedettini, è straordinariamente affascinante per la flora e la fauna e per le leggende ad esso legate. Altro luogo leggendario è la scultura della divinità pagana Antece. Sia la Grotta che la scultura sono patrimonio Unesco.Queste sono solo alcune delle fantastiche località del nostro Paese. Nel prossimo numero di IREmagazine ci soffermeremo su alcune strutture ricettive che hanno puntato su di un ambiente 100% ecosostenibile, adottando una serie di misure che vanno dall’utilizzo delle fonti rinnovabili e sistemi di risparmio energetico ,allo smaltimento corretto dei rifiuti, fino ad arrivare alla qualità dei prodotti alimentari.

eventi green

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giugno/luglio 2014

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ENERGIADALLA “A” ALLA “Z”

Audit energeticoAnalisi approfondita condotta sulla si-tuazione energetica di un ente o azien-

da, che si pone l’obiettivo di capire in che modo l’ener-gia viene utilizzata, quali sono le cau-se degli eventuali sprechi ed, even-tualmente, quali

interventi possono essere suggeriti all’utente.

Biocarburanti o bioliquidi di seconda generazioneTermine col quale vengono generalmente

indicati i biocarburanti o i bioliquidi rica-

vati da biomassa non destinata ad uso

alimentare. Sono considerati, ad esempio,

di seconda generazione, i biocarburanti

prodotti a partire da rifi uti e sottoprodotti.

Caldaia a condensazioneLa caldaia a condensazione è una caldaia in grado di ottenere rendimento termo-dinamico superiore al 100%, e consente di ottimizzare al meglio i consumi. Al contrario delle tradizionali, infatti, costa di più ma permette di recuperare e sfrut-tare anche il calore dei fumi prodotti dalla combustione (di metano, gpl o gasolio) e del vapore acqueo che i fumi contengono.

Consumi fatturati Sono i chilowattora (kWh) fatturati nella bol-letta per il periodo di competenza. È possibile che vi sia una diff erenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati. Questa diff erenza può dipen-dere dal fatto che ai consumi rilevati vengano aggiunti consumi stimati o può dipendere dalla tipologia di off erta.

Consumi stimati Sono i consumi che vengono attribuiti, in mancanza di lettu-re rilevate (o autoletture), sulla base delle migliori stime dei consumi storici del cliente di-sponibili al fornitore.

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Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI)L’Ente predisposto al controllo e alla regolazione dei servizi di fornitura dell’energia che ha la funzione di in-centivare la partecipazione al mercato libero, mediante il contenimento dei prezzi sulla base di un sistema tariff ario specifi co e tutelando i diritti dei consu-matori.

Conto energiaIl conto energia è il decreto che stabilisce il meccanismo di in-centivazione della produzione di energia elettrica per privati, imprese ed Enti pubblici che in-stallano impianti fotovoltaici con-nessi alla rete elettrica.

CogenerazioneCo-generare vuol dire produrre energia termica ed energia elettrica contemporanea-mente con un impianto alimentato da un’unica fonte di energia primaria (metano, ga-solio, biodisel e biomasse, per esempio). La quasi totalità di energia termica non si di-sperde più nell’ambiente ma viene recuperata e messa a disposizione per il riutilizzo. Questo principio permette di ottenere effi cienze energetiche superiori all’80%.

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10 Energia da fonti rinnovabiliEnergia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, ovvero energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di disca-rica, gas residuati dai processi di depura-zione e biogas.

Energia primaria, secondaria, fi nale e utileL’energia primaria è quella generata da fonti energetiche primarie quali il sole, il vento, le maree, i combu-stibili chimici. L’energia primaria non è immediatamente disponibile, ma deve essere trasformata prima di poter essere utilizzata. Ad esempio, il petrolio viene trasformato in benzina prima di essere utilizzato, oppure l’energia solare viene trasformata in energia elettrica grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici. Se la trasformazione è avvenuta, si parla di energia secondaria. Se l’energia resa disponibile dalla fonte pri-maria, oltre che essere stata trasformata, è stata trasportata presso l’utenza fi nale, si parla di energia fi na-le. Il processo di utilizzo dell’energia fi nale comporta delle perdite di energia, e può capitare che l’energia utile resa a noi disponibile è inferiore a quella fi nale. Quest’ultima viene chiamata energia utile.

09 DispacciamentoÈ il “cuore elettrico della rete”, ovvero il centro di controllo che determina le diverse attività elettriche: produzione, trasmissione e distri-buzione. Ha la responsabilità di garantire il migliore utilizzo degli impianti al fi ne di sod-disfare la richiesta di energia e potenza e la continuità del servizio.

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18 Solar coolingSistema per il raffrescamento dell’aria che usa energia solare, abbinando pannelli solari termici e una macchina frigorifera.

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12 Gestore dei Servizi Energetici (GSE)Società per azioni, interamente partecipata dal Ministe-ro dell’Economia e delle Finanze, che eroga gli incentivi destinati alla produzione di energia elettrica da fonti rin-novabili.

13 kWh (chilowattora) È l’unità di misura dell’energia elettrica; rappresenta l’ener-gia assorbita in 1 ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta i consumi di energia elettrica sono fatturati in kWh.

17 RifasamentoSi definisce “rifasamento” un provvedimento di uso razionale dell’energia. Mi-gliorando il fattore di potenza delle macchine e degli impianti, permette di ottenere sensibili risparmi economici con vantaggio sia dell’utente, sia del pro-duttore che del distributore.

Smart building“Edificio intelligente”. Significa progettare e costruire edifici in modo sostenibile, con un migliore utilizzo di materiali “sani ed ecologici”, privi di sostanze tossiche e nocive, per minimizzare l’impatto ambientale, ridurre l’inquinamento e il con-sumo di energia. Si prediligono, quindi, i materiali naturali, di produzione locale e poco inquinanti, come il legno, il sughero (che garantisce un ottimo isolamen-to termoacustico) o la fibra di cellulosa ottenuta dal riciclo della carta.

14 Lampada alogenaLa lampadina alogena è un particolare tipo di lampada a incandescenza. Può essere alimentata con la normale rete elettrica a 220 volt o per mezzo di un trasformatore (ridut-tore) di tensione. Sono maggiormente usate nelle case e nei musei per illuminare quadri, opere d’arte o mobili di alto design.

15PDR (Punto di riconsegna) È un codice composto da 14 numeri che identifica il punto fisico in cui il gas naturale viene consegnato dal fornitore e pre-levato dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore.

16 POD (Punto di prelievo) È un codice composto da lettere e numeri che identifica in modo certo il pun-to fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore.

Tecnologia Domotica

La domotica (dall’unione delle parole domus e robo-

tica) si occupa dello studio delle tecnologie finaliz-

zate a rendere migliore la qualità della vita in casa.

Si tratta, cioè, di tecnologie “intelligenti” che favori-

scano la riduzione dei consumi energetici e l’impiego

di professionalità quali ingegneria edile, ingegneria

energetica, automazione, elettrotecnica, elettronica,

telecomunicazioni ed informatica, per la realizzazio-

ne degli impianti.

glossario

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