INTERVENTI PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETO · sicurezza: parte generale e...

Città di Torino MANUTENZIONE STRAORDINARIA PONTI ANNO 2005 Piano di sicurezza

INTERVENTI PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETO

A. REALIZZAZIONE DI PISTE CORONELLE E ISOLE DI LAVOROB . CONSOLIDAMENTO PILE IN ALVEO CON ESECUZIONE DI MICROPALIC. RIPRISTINO STRUTTURE IN C.A., TRAVI, SETTI A SOSTEGNO DELL'IMPALCATOD. RIPRISTINO INTRADOSSO DELLA SOLETTA E PARAMENTO INTERNO DEI MURI DI TIMPANOE. RIPRISTINO PARAMENTO ESTERNO DEI TIMPANI E DEL BORDO INTRADOSSALE DELL'ARCO OVE LESIONATOF. RIMOZIONE MATERIALE SEDIMENTATO ALL'INTERNO DELLE STRUTTUREG. FORNITURA E POSA SCALE ACCESSO INTERNO STRUTTURE

A. RISANAMENTO STRUTTURE IN C.A. - TRAVI,PULVINI,PILE

B.RIPRISTINO COPRIFERRI - PARAMENTI ESTERNI

C.APPLICAZIONE PROTETTIVI

1PSOP


IMPR

ESA

RESP.C

AN

TIERE

CO

OR

D.ESEC

UZ.

DL

DITTA

ESTERN

A

OPER

ATIVA

OR

GA

NIZZA

TIVA

CP F S

F OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RP CE DL DE OP OR

IMPIANTO DI CANTIERE

a LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO:

b TIPOLOGIA DELLA LAVORAZIONE:

c CARATTERISTICHE E METODOLOGIA DI ESECUZIONE:

X X X XE' NECESSARIO SEGNALARE CON OPPORTUNA CARTELLONISTICA O SBARRAMENTO LE AREE DI CANTIERE IN CUI VI E' RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTO O APERTURE A PAVIMENTO. LE INDICAZIONI RELATIVE ALLE RECINZIONI SONO RIPORTATE NELLA TAVOLA 1 E AL PUNTO 2.0.1 ALL'INTERNO DEL "PIANO DI SICUREZZA: PARTE GENERALE E ORGANIZZATIVA: SEZIONI 1, 2, 3" .

NOTE

FASE SEQUENZA

RISCHIFASE

RESPONSABILITASOTOFASE

OPERAZIONI

SEQUENZA

MISUREMETODO

SEQUENZA

PRIMA DELL'INIZIO DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, COME DA PROGETTO, E' NECESSARIO ALLESTIRE IL CANTIERE. SI DOVRANNO POSARE LE NUOVE RECINZIONI, AL FINE DI SEPARARE IL CANTIERE DALL'AREA ESTERNA; SI DOVRANNO REALIZZARE GLI ALLACCIAMENTI AGLI IMPIANTI PER CONSENTIRE IL FUNZIONAMENTO DELLE MACCHINE E ATTREZZATURE ELETTRICHE; SI DOVRA' POTER DISPORRE DI ACQUA CORRENTE; INFINE SARA' NECESSARIO POSARE LA SEGNALETICA E LA CARTELLONISTICA NECESSARIA PER INDICARE AI LAVORATORI EVENTUALI PERICOLI O ZONE A RISCHIO E RICHIAMARLI ALL'OBBLIGO DI INDOSSARE I DPI. PARTICOLARE ATTENZIONE DOVRA' ESSERE PRESTATA ALLA POSA DELLA CARTELLONISTICA DI VARIAZIONI DELLA VIABILITA' AL FINE DI CONSENTIRE IL REGOLARE FLUSSO DEL TRAFFICO SUL PONTE.

PRIMA DELL'INIZIO DELLE LAVORAZIONI E' NECESSARIO ALLESTIRE IL CANTIERE. NELLO SPECIFICO IL RESPONSABILE DI CANTIERE DOVRA' VERIFICARE LA POSA IN OPERA DELLE RECINZIONI, VERIFICARE I PARAPETTI PRESENTI SUL PONTE I ED INTEGRARLI SE NON IDONEI; DOVRA' VERIFICARE LA POSA IN OPERA DELLE DELIMITAZIONI E SEGNALAZIONI DELLE AREE DI INTERVENTO. LE INDICAZIONI RELATIVE ALLE RECINZIONI SONO RIPORTATE NELLA TAVOLA 1 E AL PUNTO 2.0.1 ALL'INTERNO DEL "PIANO DI SICUREZZA: PARTE GENERALE E ORGANIZZATIVA: SEZIONI 1, 2, 3" .

DOPO LA VERIFICA E POSA DELLE RECINZIONI, IL CANTIERE DI EDIFICIO DOVRA' ESSERE DOTATO DI IMPIANTI IDRICO ED ELETTRICO.LE INDICAZIONI RELATIVE SONO RIPORTATE NELLA TAVOLA 4 E AL PUNTO 2.0.4 ALL'INTERNO DEL "PIANO DI SICUREZZA: PARTE GENERALE E ORGANIZZATIVA: SEZIONI 1, 2, 3" .

PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETO


CAPITOLO

SI DOVRANNO INOLTRE DEFINIRE E SEGNALARE LE AREE DI STOCCAGGIO MATERIALE.LE INDICAZIONI RELATIVE SONO RIPORTATE NELLA TAVOLA 2 E AL PUNTO 2.0.2 ALL'INTERNO DEL "PIANO DI SICUREZZA: PARTE GENERALE E ORGANIZZATIVA: SEZIONI 1 2 3"

2PSOP


CP F S



X X X XSOVRAPPOSIZIONE LAVORAZIONI

* ATTENZIONE!

CONSOLIDAMENTO PILE - ESECUZIONE MICROPALI



ESECUZIONE MICROPALI CON ARMATURA REALIZZATA CON ELEMENTI TUBOLARI DIAM. 139,7 OPPORTUNAMENTE FINESTRATI E VALVOLATI E RELATIVA INIEZIONE DI BO


e NECESSITA' OPERE PROVVISIONALI:

f COORDINAMENTO 3

A VERIFICHE PRELIMINARI CONDIZIONI MINIME PER L'ESECUZIONE DEL LAVORO

A1 FATTIBILITA' 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

A2 1 INFORMARSI PRESSO GLI ENTI ESERCENTI

I CODICI CANT1/CANT6 RIPORTATI ALL'INTERNO DELLA SEQUENZA LAVORI SOTTO RIPORTATA FANNO RIFERIMENTO AL PIANO DI FASE ORGANIZZATIVO, IN CUI SONO RIPORTATI I DETTAGLI E LE REGOLE DA SEGUIRE PER L'ALLESTIMENTO DEL CANTIERE AL PUNTO 3.2.2 ALL'INTERNO DEL "PIANO DI SICUREZZA: PARTE GENERALE E ORGANIZZATIVA: SEZIONI 1, 2, 3" .

IN PARTICOLARE SI SOTTOLINEA LA NECESSITA' DI DEFINIRE SIA NELLA FASE DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA CHE NELLA FASE DI DIREZIONE LAVORI LA TEMPISTICA DI DISARMO DELLE OPERE IN C.A., AL FINE DI EVITARE CROLLI E CEDIMENTI.

I TEMPI DI REALIZZAZIONE DELL'OPERA POSSONO IMPLICARE UNA SOVRAPPOSIZIONE DELLE LAVORAZIONI PREVISTE NELLA SEQUENZA LAVORI. A TALE PROPOSITO SI RICORDA AI RESPONSABILI DELLE IMPRESE DI VERIFICARE GIORNALMENTE NON SOLTANTO LE PROPRIE POSTAZIONI DI LAVORO, MA SOPRATTUTTO LE POSTAZIONI DELLE DITTE CHE LAVORANO NELLE VICINANZE. NASCE QUINDI LA NECESSITA' DI ATTIVARE OPPORTUNI COORDINAMENTI: LE IMPRESE DOVRANNO SCAMBIARSI TRA LORO LE INFORMAZIONI CIRCA I PROPRI RISCHI SPECIFICI CHE POSSONO ESSERE TRASMESSI AGLI ALTRI LAVORATORI. RICEVUTE LE INFORMAZIONI, LE IMPRESE PROVVEDERANNO A FORNIRE I DPI NECESSARI AI LAVORATORI ED AGGIORNARE LE PROCEDURE D'INTERVENTO.

PONTE SASSI - PILE IN ALVEO

REALIZZATE LE PISTE E CORONELLE NECESSASRIE SI PROCEDE ALLA REALIZZAZIONE DEI MICROPALI CON RELATIVE CINGOLETTE

REALIZZAZIONE PISTE, CORONELLE E ISOLE DI LAVORO NELL'ALVEO DI FIUMI - SCAVI - TRASPORTI - RIEMPIMENTI

PRESENZA SOTTOSERVIZI E LINEE AEREE IN TENSIO

3PSOP


CP F S


PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETO2 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE3 COORDINAMENTO IMPRESE

A5 INTERFERENZA CON ALTRE LAVORAZIONI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

B RIPRISTINO DELLA SEZIONE

C1 REGOLARITA AREEE STOCCAGGIO MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

C2 PRESENZA DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 REGOLARITA DELIMITAZIONE

C3 REGOLARITA PIANI DI LAVORO 1 VERIFICA RESP. DI CANTIERE

B 0 0 COORDINAMENTO 0 X X X X

B 0 0 1 X X X X

B 0 0 2 X X X X

B 1 0 REGOLE DI GESTIONE CANTIERE MOBILE

B 1 1 INFORMAZIONI GENERALI 1

VERIFICA DELLA SEQUENZA DELLE

OPERAZIONI PER LA REGOLAMENTAZIONE E LA DEVIAZIONE DEL TRAFFICO

RIUNIONE TRA IL COORDINARORE, LA

DIREZIONE LAVORI E L' IMPRESA

1 SCOORDINAMENTO 1 RIUNIONI CON RESPONSABILI DELLE DITTA CON COORDINATORE

PRESENTARE TUTTE LE OSSERVAZIONI IN FASE DI

RIUNIONE X X X X

DURANTE L'OPERAZIONE DI COORDINAMENTO TRA IL C.E. E IL R.C. SI DOVRANNO DEFINIRE LE REGOLE DI COMPORTAMENTO E DI GESTIONE DELLE OPERAZIONI CON LA REDAZIONE DI UN PROGRAMMA OPERATIVO CHE TENGA CONTO DELLE TECNOLOGIE UTILIZZATE, DELLA PRESENZA DI ALTRI GRUPPI, DELLA TIPOLOGIA DELLE SOSTANZE UTILIZZATE E RELATIVI MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE O

AMBIENTALE, DEI MEZZI DI PROTEZIONE O DEGLI APPRESTAMENTI NECESSARI.

VERIFICA DELLA PRESENZA DI LAVORAZIONI O ATTIVITÀ CHE POSSANO INFLUENZARE O CONDIZIONARE LA LAVORAZIONE PREVISTA O CHE POSSANO ESSERE CONDIZIONATI DALLA LAVORAZIONE PRESENTE. LA VERIFICA DEVE ESSERE EFFETTUATA DAL RESPONSABILE D

CANTIERE E SEGNALATA AL COORDINATORE

NEL TRACCIARE IL PIANO DI SICUREZZA E DI LAVORO SI TRASCURANO RISCHI SECONDARI QUALI SCHIACCIAMENTO DI DITA CON MARTELLI O ALTRI ANALOGHI, PRESTANDO ATTENZIONE SOPRATTUTTO AL RISPETTO DELLE NORME IMPORTANTI CHE EVITANO CADUTA

ECC.

4PSOP


CP F S



B 1 1 2

VERIFICA DELLE REGOLE PER IL CONTROLLO DEI

SERVIZI PRESENTI E PER LA INDIVIDUAZIONE DELLE PROTEZIONI DA METTERE

IN OPERA DURANTE IL CORSO DEI LAVORI

1 MANCANZA DI INFORMAZIONE 1 STESURA DEL PIANO DELLE RIUNIONIE DEL FLUSSO DI INFRMAZIONE

MESSA A DISPOSIZIONE DELL' IMPRESA DI TUTTE LE

INFORMAZIONI SUI SERVIZI, SUGLI OBBLIGHI E SULLE

REGOLE DI COMPORTAMENTO

X X X

B 1 2 DEVIAZIONE DEL TRAFFICO 1COLLOCAMENTO DELLA

SEGNALETICA E BARRIERE DI PROTEZIONE

1 INVESTIMENTO 1 SEGNALAZIONE CON BANDIERE RIPETUTE ATTENZIONE X X X X

B 1 2 1 1 2 SEGNALAZONE CON CARTELLIPROTEGGERE CON

ASSISTENZA CHI ESEGUE LA POSA DEL CARTELLO X X X X

B 1 2 1 2 FOLGORAZIONE 1

VERIFICARE CHE NON CI SIANO LINEE ELETTTRICHE IN TENSIONE

NELLE ADIACENZE COME INDICATO NEL DPR 164/56

X X X XB 1 2 1 2 OPZIONI

B 1 2 1 2 2 MESSA IN OPERA DI PROTEZONI -BARRIERE X X X

B 1 2 1 2 3FARSI PROTEGGERE DA UN

AUTOMEZZO CON SEGNALAZIONE A NORMA X X X

B 1 2 2 CONTROLLO DOPO LA POSA DELLE PROTEZIONI 1 INADEMPIENZE 1 VERIFICARE X X X X

B 1 2 3RISCHIO AGGIUNTIVO

POSSIBILE DURANTE LA POSA DEI CARTELLI

1INVESTIMENTO PER

SLITTAMENTO O PER PERDITA DI CONTROLLO DI UN AUTOMEZZO

1VERIFICARE ASSENZA DI RISCHIO DI

SLITTAMENTO PER GHIACCIO, FANGO, NEVE ECC.

PREDISPORRE DELLE BARRIERE ANCHE

PROVVISORIE APPENA POSSIBILE SULLA CORSIA D

EMERGENZA

X X X

B 1 2 3 1 2 CREAZIONE VIA DI FUGA PREDISPORRE ZONA PROTETTA X X X

B 1 2 3 1 OPZIONE



B 1 2 3 1 4 DEFINIRE CON PRECISIONE PREVENTIVAMENTE LA PROCEDURA X X X X

B 1 3 LAVORO IN CANTIERE GIA IMPIANTATO 1

LAVORAZIONI GENERICHE NELLA ZONA DI INTERVENTO

1 INVESTIMENTO DA PARTE DI VEICOLI ESTERNI 1

VERIFICARE CHE LA DISTANZA DI PASSAGGIO DEI VEICOLI SIA

COMPATIBILE CON LA PRESENZA DI LAVORATORI

VERIFICARE REGOLARMENTE LE CONDIZIONI DELLA

SEGNALETICA X X X

5PSOP


CP F S



B 1 3 1 1 2

PREDISPORRE LE MISURE D PROTEZONE CONSISTENTI IN

BARRIERE DI NOTEVOLE MASSA AD ASSORBIMENTO D ENERGIA

CONTROLLARE LE CONDIZIONI DELLE BARRIERE (

SPOSTAMENTI PER URTI ECC. X X X

B 1 3 1 1 3

SI CONSIGLIA DI MANTENERE DEGLI AUTOMEZZI A MONTE DEL PRSONALE ADDETTO POSTI MOLTO VICINO ALLA LINEA DI DIVISIONE TRA LA CORSIA PERCORSA E LA ZONA PROTETTA

PORRE ATTENZIONE A NON APRIRE LA PORTA DEL MEZZO

VERSO IL TRAFFICO X

B 1 4 INTERAZIONE CON ALTRI SERVIZI 0

DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIE DI PROTEZIONE E LORO POSIZIONAMENTO

1 INIDONEITA DELLE PROTEZIONI ADOTTATE 1 RIUNIONE E CONCORDAMENTO CON

RC X X XB 1 4 VERSO XB 1 4 1 STRADE O SERVIZI

ESTERNI 1 CADUTA MATERIALE 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XB 1 4 1 2 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XB 1 4 2 CORSIE ADIACENTI 1 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XB 1 4 3 LINEE E SERVIZI INTERRATI

O AEREI 1 ROTTURE, DANNI, FOLGORAZIONE 1 COORDINAMENTO OPERAZIONI E

INFORMAZIONI CON SERVIZI E RC X X X

B 1 4 3 2 ROTTURE, DANNI, FOLGORAZIONE 1 RILEVARE TUTTI I SERVIZI ADIACENTI

COLLEGARSI REGOLARMENTE CON IL PROGETTISTA E CON LA STAZIONE APPALTANTE O

LE SOCIETà DI SERVIZIX X X X

B 1 4 3 2 2SEGNALARE TUTTI I SERVIZI

INTERESSATI CON MEZZI VISIVI CHIARI


LE SOCIETà DI SERVIZIX X X

B 1 4 3 2 3

PREDISPORRE UN ATLANTE DEI SERVIZI CORRELATO ALL' ANDAMENTO DEI LAVORI E

VERIFICARE GIORNO PER GIORNO LA PRESENZA



B 1 4 3 2 4INFORMARE SEMPRE PIU VOLTE IL PERSONALE SIA DIRIGENTE CHE

ESECUTIVO

SENSIBILIZZARE IL PERSONALE X X X

B 2 0 MOVIMENTAZIONE DEI MEZZI IN CANTIERE 1

DEFINIZIONE DELLE METODOLOGIE DI

MOVIMENTAZIONE MEZZI E PROTEZIONI

1 INIDONEITA O SCARSA EFFICIENZA 1 CONCORDAMENTO CON RC X X X X

6PSOP


CP F S



B 2 0 2MOVIMENTAZIONE DEI

VEICOLI ALL' INTERNO DEL CANTIERE

1 INVESTIMENTI SCONTRI 1 PREDISPORRE REGOLE E PRECEDENZE TRA I VARI MEZZI

SENSIBILIZZARE IL PERSONALE X X X X

B 2 0 2 1 2DELIMITARE LE ZONE DI

CIRCOLAZIONE DEI MEZZI VELOCI( PALE RULLI ECC )


B 2 0 2 1 3DELIMITARE LE ZONE IN CUI SI

EFFETTUANO LAVORI MENUALI CON PERSONALE A TERRA

PREDISPORRE SEMPRE SEGNALAZIONI DI PRESENZA X X X X

B 2 0 2 1 4 USARE SEMPRE IL GIROFARO SENSIBILIZZARE IL PERSONALE X X X X

B 2 0 2 1 5USARE SEMPRE IL SEGNALE

ACUSTICO OBBLIGATORIO NELLE RETROMARCIA

SENSIBILIZZARE IL PERSONALE VERIFICARNE IL FUNZIONAMENTO AD OGNI

INIZIO LAVOROX X X X

B 2 0 2 1 6VERIFICARE SEMPRE ALL' INIZIO

GIORNATA IL FUNZIONAMENTO DI TALE SEGNALAZIONE


B 3 0 SCAVI E RIPORTI 0

B 3 1 REGOLE GENERALI 1

DEFINIZIONE PRELIMINARE DI UN PIANO DI INTERVENTO E

PROGRAMMA DELLA LAVORAZIONE

1 OPERAZIONI SCORRETTE 1

RISPETTO DEL PIANO CHE DEVE RISULTARE DA DOCUMENTI CARTACEI E DEVE ESSERE

GARANTITO DAL RESPONSABILE DI CANTIERE PER LA QUALITA' E PR LA SUCCESSIONE DELLE OPERAZIONI

INFORMARE GLI ADDETTI DELLA SEQUENZA DELLE

OPERAZIONI X X X X X

B 3 1 1 1 2

NON SI POSSONO EFFETTUARE DEMOLIZIONI PER LE QUALI NON SI

SONO AVUTE INFORMAZIONI O ORDINI PRECISI DALLA DIREZIONE

LAVORI

IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE UN PROGETTO O UNO SCHIZZO O UN ORDINE

SCRITTOX X X X X

VERIFICA DELLA PRESENZA DI LAVORAZIONI O ATTIVITA CHE POSSANO INFLUENZARE O CONDIZIONARE LA LAVORAZIONE PREVISTA O CHE POSSANO ESSERE CONDIZIONATI DALLA LAVORAZIONE PRESENTE. LA VERIFICA DEVE ESSERE EFFETTUATA DAL RESPONSABILE DI CANTIERE E SEGNALATA AL COORDINATORE PER L'ESECUZIONE.

7PSOP


CP F S



B 3 1 2

POSA IN OPERA DELLE OPERE PROVVISIONALI,

SOSTEGNI, PUNTELLAMENTI E PIANI DI

LAVORO DA MONTARE

1 CADUTA, CROLLO SEPPELLIMENTO 1

L' ADDETTO DEVE POTER OPERARE DA UNA ZONA SICURA E STABILE -- NON DEVE CORRERE IL RISCHIO DI CADERE SIA PER LA PRESENZA DI

VARCHI VERSO IL VUOTO NON PROTETTI SIA PER LA POSSIBILITA' DICROLLO DELLA STRUTTURA CHE STA

DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

B 3 1 2 1 2

L'ADDETTO DEVE ESSERE INFORMATO DEI RISCHI CONNESSI AL PROPRIO INTERVENTO E DEVE

RISPETTARE LE ISTRUZIONI RICEVUTE

X X X

B 3 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 PROIEZIONE DI DETRITI E ACQUA 1

SEGNALARE E BEN DELIMITARE L'AREA D'INTERVENTO. DURANTE LA

LAVORAZIONE UN ADDETTO SORVEGLIERA' L'ASSENZA DI TERZI

ALL'INTERNO DI TALE AREA

X X X

B 3 2 CORONELLE E ISOLE DI LAVORO 0 X X X X

B 3 2 1 1 CADUTA 1LA VERIFICA DEI PIANI DI LAVORO E' EFFETTUATA DAL RESPONSABILE DI

CANTIERE OGNI MATTINA X X X


8PSOP


CP F S



B 3 3 OPERAZIONI PRELIMINARI 0 SISTEMA DI ELIMINAZIONE ACQUE DI LAVORAZIONE 0 SCOORDINAMENTO 0

PRIMA DELL'ESECUZIONE DEL LAVORO, L'IMPRESA DEVE

PROVVEDERE AD INSTALLARE UNA POMPA PER L'AGGOTTAMENTO DI

EVENTUALI ACQUE DI INFILTRAZIONE.

X X X

B 3 4 1 1 MANCATA FORMAZIONE 1

GLI ADDETTI ALLE ATTREZZATURE DEVONO ESSERE QUALIFICATI PER

L'USO DELLE ATTREZZATURE STESSE

X X X X X

B 3 4 1 2 CADUTA DI ACQUA E FANGO 1CONVOGLIARE LE ACQUE DI

LAVORAZIONE IN UNA VASCA DI RACCOLTA X X

B 3 4 1 2 2

I FANGHI RACCOLTI DEVONO VENIRE FILTRATI DAI TUBI E SCARICATI IN

VASCHE DI DECAJNTAZIONE PRIMA DI ESSERE INVIATI ALLA FOGNATURA

NERA COMUNALE

X X X X

9PSOP


CP F S



B 3 4 1 2 3

IN ALTERNATIVA POSA DI UNO STRATO FILTRANTE DI TESSUTO NON

TESSUTO DI TIPO GEOTESSILE APPLICATO AL DI SOPRA DELLO

STRATO IMPERMEABILE PER TRATTENERE LE PARTI SOLIDE

B 3 4 1 3 PROIEZIONE DI DETRITI E ACQUA 1 L'ACQUA FILTRATA PUO' ESSERE SCARICATA INCANALANDOLA

B 4 0 RIPRISTINO DELLA SEZIONE 0






GARANTITO DAL RESPONSABILE DI CANTIERE PER LA QUALITA' E PER LA

SUCCESSIONE DELLE OPERAZIONI



B 4 1 2



LAVORO DA MONTARE


L' ADDETTO DEVE POTER OPERARE DA UNA ZONA SICURA E STABILE -- NON DEVE CORRERE IL RISCHIO DI

CADERE PER LA PRESENZA DI VARCHI VERSO IL VUOTO


OPERAZIONI X X X

B 4 1 2 1 MOVIMENTAZIONE CARICHI 2



X X X

B 4 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 SCHIZZI 1




X X X

B 4 2 PREPARAZIONE DI OPERE PROVVISIONALI 0 X X X X

B 4 2 VERIFICA REGOLARITA' PIANI DI LAVORO 1 PONTEGGIO 1 CADUTA 1

LA VERIFICA DEI PIANI DI LAVORO E' EFFETTUATA DAL RESPONSABILE DI

CANTIERE OGNI MATTINA

CFR. PARAGRAFO MONTAGGIO PONT 3.5 X X X

DA COMPILARSI DA PARTE DELL'IMPRESA CONFORMITA' AL PIANO OPERATIVO: SI


10PSOP


CP F S


PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETONO

(SE NO, INDICARE NELLO SPAZIO RETROSTANTE I METODI E L'ATTREZZATURA UTILIZZATA O IL RIFERIMENTO AL PIANO OPERATIVO E DA CONFERMARE DURANTE I COORDINAMENTI )

MONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI





f COORDINAMENTO 2



A2 PRESENZA DEL PROGETTO 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

A3 1 DEFINIZIONE E VIGILANZA RESP. DI CANTIERE

A4 DELIMITAZIONE AREA DI MONTAGGIO 1 PRESENZA E REGOLARITA DELIMITAZIONE

A5 INTERFERENZA CON ALTRE LAVORAZIONI 1 COORDINAMENTO RESP. DI CANTIERE

B MONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI

B1 PRESENZA DI UN PREPOSTO 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

B2 CONOSCENZA PROCEDURE DI MONTAGGIO PONTE ESTERNO 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

B3 REGOLE MOVIMENTAZIONE MEZZI/MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

CAMPATA CENTRALE E LATERALI: INTERNO PONTE E IN CORRISPONDENZA DEI PULVINI E/O PILE

ALLESTIMENTO DI PONTEGGIO E IMPALCATO DI SICUREZZA IN TUBI E GIUNTI.

I PONTEGGI PER ESEGUIRE LE LAVORAZIONI ALL'INTERNO DEL PONTE SONO DEL TIPO A TUBI E GIUNTI. LE CARATTERISTICHE DI TALI PONTEGGI SONO SPECIFICATE ALL'INTERNO DEL PIANO DI FASE ORGANIZZATIVO, SEZIONE 3.2.2 DEL "PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO: PARTE GENERALE ED ORGANIZZATIVA" IN UN CAPITOLO DEDICATO (CODICI PONT1/PONT3) DI SEGUITO RIPORTATA.

ALLESTIMENTO DI PONTEGGIO E IMPALCATO DI SICUREZZA IN TUBI E GIUNTI ALL'INTERNO DEL PONTE (TUTTE LE CAMPATE).

REGOLE DI MOVIMENTAZIONE E SOLLEVAMENTO MATERIALI

11PSOP


CP F S



B4 PRESENZA DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 VERIFICA REGOLARITA DELIMITAZIONE

B5 REGOLARITA PIANI DI LAVORO 1 VERIFICA REGOLARITA PROTEZIONI

B6 REGOLARITA AREEE STOCCAGGIO MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

B7 VERIFICA REGOLARITA' OPERA PROVVISIONALE 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

g MONTAGGIO OPERE PROVVISIONALIPONT

0 0 COORDINAMENTO 0 X X XPONT

0 0 1 X X XPONT

0 0 2 X X XPONT

1 0 OPERAZIONI ESEGUIBILI A LIVELLO 1 CONDIZIONI INIZIALI DA

NON DIMENTICARE 1

RISCHIO DA VERIFICARE : CADUTA A LIVELLO E CONDIZIONI

DELLA SUPERFICIE DI LAVORO CADUTA VERSO ALTRE ZONE PIU

BASSE

1SE LA ZONA DI LAVORO E LIBERA E SENZA BUCHE O ZONE ESPOSTE LE

VERIFICHE SONO SUFFICIENTI

MANTENERE ORDINATO IL CANTIERE E PULITO X X

PONT

1 0 1 1 2DELIMITARE SEMPRE LA ZONA DI

LAVORO CON CAVALLETTI O ANCHE SOLTANTO CON NASTRI COLORATI X X

PON

T 1 0 1 1 3COPRIRE EVENTUALI BUCHI E PROTEGGERE DA RISCHIO DI

CADUTA DALL'ALTO X X XPONT

2 0 OPERAZIONI ESEGUIBILI FINO A 3,50 ML DI ALTEZZA X

PONT

2 1 ANDATOIE E PASSERELLE 1 X XPONT

2 1 2 X X


ECC.

LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L' USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE

LE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE



VERIFICA DELLA PRESENZA DI LAVORAZIONI O ATTIVITA CHE POSSANO INFLUENZARE O CONDIZIONARE LA LAVORAZIONE PREVISTA O CHE POSSANO ESSERE CONDIZIONATI DALLA LAVORAZIONE PRESENTE. LA VERIFICA DEVE ESSERE EFFETTUATA DAL RESPONSABILE D


12PSOP


CP F S


PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETOPONT

2 1 3 CONDIZIONI INIZIALI DA NON DIMENTICARE 1 IRREGOLARITA 1 VERIFICA DPR N. 164/56, ART. 29 X

PONT

2 1 4 2 CADUTA DALL'ALTO 1 PROTEZIONE VERSO IL VUOTO CON PARAPETTO IDONEO X X

PONT

2 1 4 3 SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO 1

FISSARE SUL PIANO DI CALPESTIO LISTELLI TRASVERSALI OGNI 40 CM.

CIRCA X XPONT

2 1 4 4 CADUTA MATERIALE DALL'ALTO 1 PROVVEDERE AL MONTAGGIO DI IMPALCATO DI SICUREZZA X X

PONT

2 1 4 5 STABILITA' 1 NON SOVRACCARICARE CON CARICHI ECCESSIVI X X

PONT

2 1 4 6 IRREGOLARITA' 1SEGNALARE EVENTUALI

IRREGOLARITA' AL RESPONSABILE DI CANTIERE X X X

PONT

3 0 OPERAZIONI ESEGUIBILI OLTRE 3,50 ML DI ALTEZZA 1 MONTAGGIO DI

PONTEGGIO 1 RISCHIO SPECIFICO DI PONTEGGIO 1 VERIFICARE NECESSITA DI

PROGETTO DEL PONTEGGIO

PREPARARE DELLE SCHEDE TIPOLOGICHE TIPO PER IL

PONTEGGIO X X X

PONT

3 1 PONTEGGI 1LE ATTREZZATURE DEVONO ESSERE

CONFORMI ALLE NORME 1 IRREGOLARITA' 1 RIFERIMENTO AI DPR 164/56 ARTT 7

E ARTT 16-29

E' RESPONSABILITA' DIRETTA E COMPLETA DELLA DITTA

FORNIRE MEZZI E ATTREZZATURE CONFORMI

ALLE NORME IN VIGORE

X X X

PONT

3 1 MONTAGGIO 1 PROGETTO 1 IRREGOLARITA' 1

I PONTEGGI CON ALTEZZA SUPERIORE AI VENTI METRI O NON

CONFORMI AGLI SCHEMI STANDARD DEVONO ESSERE ESEGUITI SECONDO UN PROGETTO

PREDISPOSTO

LA DOCUMENTAZIONE DEL PONTEGGIO DEVE ESSERE

SEMPRE DISPONIBILE IN CANTIERE

X XPONT

3 1 1 1 2

NEL CASO DI APPLICAZIONE DI RETI LATERALI SI DEVE EFFETTUARE LA VERIFICA ALLA STABILITA' A SFORZI

ORIZZONTALI DI VENTOX X

PONT

3 1 2 VERIFICHE PRELIMINARI 1 CEDIMENTO DEL TERRENO 1VERIFICA DEL TERRENO E DELLE

EVENTUALI OPERE DI FONDAZIONE DEL PONTEGGIO

PREDISPORRE SEMPRE UNA BASE DI RIPARTIZIONE SUL

TERRENO X XPONT

3 1 2 1 2

IL TERRENO PUO' DIVENTARE NON PORTANTE IN CASO DI PROLUNGATE PIOGGE O PER ALLAGAMENTO DELLA

ZONA DI APPOGGIOX X

13PSOP


CP F S



3 1 2 2 SERVIZI PRESENTI 1

LA PRESENZA DI LINEE AEREE PER ILLUMINAZIONE O PER FORNITURA DI

ENERGIA ELETTRICA OBBLIGA AD UNA VALUTAZIONE SPECIFICA DEL

PROBLEMA

X X XPONT

3 1 3 LINEE ELETTRICHE 1 FOLGORAZIONE 1

LE LINEE DEVONO ESSERE TALI DA NON INDURRE RISCHI DI

TRASFERIMENTO DI TENSIONE E QUINDI PROTETTE SIA ELETTRICAMENTE SIA

MECCANICAMENTE

X XPONT

3 1 4 PRESENZA DI UN PREPOSTO 1 NON RISPETTO DI NORME O DI

PROGETTI 1LA PRESENZA DI UN PREPOSTO E' SEMPRE RICHIESTA DURANTE LE

OPERAZIONI DI MONTAGGIO X XPONT

3 1 4 1 2IL PERSONALE DESTINATO AL

MONTAGGIO DEVE ESSERE PRATICO DELLE OPERAZIONI DI MONTAGGIO X X

PONT

3 1 4 1 3

IL PERSONALE ADDETTO DEVE AVERE A DISPOSIZIONE GLI

STRUMENTI ADATTI E I MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE

NECESSARI

SONO NECESSARI SCARPE, CASCO, GUANTI, CINTURA DI SICUREZZA CON BRETELLE ,

MEZZI DI ASSICURAZIONEX X X

PONT

3 1 4 1 4

PER I MEZZI ANTICADUTA SI RICORDACHE LA ALTEZZA MASSIMA DI

CADUTA CONSENTITA NON DEVE SUPERARE IL METRO E CINQUANTA

IL RESPONSABILE DI CANTIERE DEVE FAR INDOSSARE TALI DPI X X X

PONT

3 1 5 SUCCESSIONE DELLE FASI 1 IRREGOLARITA' 1

LA SUCCESSIONE DELLE FASI DI MONTAGGIO INDICATE NELLA

AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE DEVE VENIRE RISPETTATA

X XPONT

3 1 5 1 2RIFERIMENTO ALLE SCHEDE

GENERALI PER IL PONTEGGIO, PER LE SCALE E PER GLI IMPALCATI X X

PONT

3 1 6 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI MONTAGGIO 1 CADUTA DI PEZZI 1 L' AREA DI MONTAGGIO DEVE VENIRE

DELIMITATA X XPONT

3 1 7MONTAGGIO DEI PRIMI

ELEMENTI VERTICALI E DEI PRIMI COLLEGAMENTI

1 CADUTA DI ELEMENTI 1GLI ELEMENTI SONO TRATTENUTI O

COLLEGATI AD ALTRI PER GARANTIRNE LA STABILITA' X X

PONT

3 1 8 INIZIO MONTAGGIO X XPONT

3 1 9DISCESA DEI TUBI E DELLE TAVOLE ALL'INTERNO DEL

PONTE1 1

I TUBI E LE TAVOLE SARANNO CALATI ALL'INTERNO DEL PONTE MEDIANTE

MONTACARICHI ATTRAVERSO LE APERTURE REALIZZATE

NELL'IMPALCATO

X X XPONT

3 1 9 2POSA ERRATA E NECESSITA' DI

SPOSTAMENTI PERICOLOSI SUCCESSIVAMENTE

1DEFINIRE CON ESATTEZZA I

TRACCIAMENTI E MANTENERE PULITO IL PIANO D'OPERA X X X

14PSOP


CP F S



3 1 9 3 CADUTA DI MATERIALI DI GRANDI DIMENSIONI 1

CONTROLLARE LA STABILITA' E LA ROBUSTEZZA DEGLI AGGANCI ,

VERIFICARE I PESI, RISPETTARE GLI AGGANCI PREDISPOSTI DAL

COSTRUTTORE

X X XPONT

3 1 9 3 2AGGANCIARE GLI ELEMENTI CON

IMBRAGHI IDONEI E MARCHIATI AGLI ANCORAGGI PREDISPOSTI X X X

PONT

3 1 9 4 CADUTA O URTI 1MANTENERE IL PERSONALE LONTANO DALLA ZONA DI

MOVIMENTAZIONE X X XPONT

3 1 9 4 2

IL PERSONALE ALL'INTERNO DEL PONTE PUO' AVVICINARSI SOLO

QUANDO L'ELEMENTO E' A PICCOLA DISTANZA E VICINO AL PIANO DI

POSA E LA SUA CADUTA NON PUO' PROVOCARE DANNI.

X X X

PONT

3 1 10 MONTAGGIO DEL PRIMO IMPALCATO 1 CADUTA 1

DOPO IL MONTAGGIO DEL PRIMO IMPALCATO SI PROVVEDE SUBITO

ALLA SUA PROTEZIONE CON PARAPETTO VERSO IL VUOTO DA

TUTTI I LATI LIBERI.

X X

PONT

3 1

PONT

3 1 11 MONTAGGIO DEI PIANI SUPERIORI 1 1

SI PROVVEDE A INNALZARE I TUBI VERTICALI E I TRAVERSI DEL PIANO

SOPRASTANTE. X X

> DI 20 CM.

> DI 1 M.

15PSOP


CP F S



3 1 11 1 2 SI PROVVEDE A POSARE L'IMPALCATO SUI TRAVERSI MONTATI X X

PONT

3 1 11 1 3

NEL MOMENTO IN CUI IL PERSONALE SALE SULL'IMPALCATO NON ANCORA PROTETTO DEVE ESSERE FORNITO DI IMBRAGATURE DI SICUREZZA E

ESSERE ANCORATO AI TUBI.

IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE IL RISPETTO

DELLE REGOLE PREVISTE PERLA ASSICURAZIONE DEGLI

ADDETTI A PARTI STABILI E LA MASSIMA ALTEZZA DI CADUTA LIBERA NON PUO' SUPERARE

IL METRO E CINQUANTA

X X

PONT

3 1 11 1 4

SI PROVVEDE AL MONTAGGIO DELLE PROTEZIONI CONTRO LA CADUTA

VERSO IL VUOTO MONTANDO PARAPETTI O ALTRE PROTEZIONI SUI

LATI ESPOSTI VERSO IL VUOTO.

X X

PONT

3 1 12 MONTAGGIO SUCCESSIVO 1 1

SI PUO PROVVEDERE AL MONTAGGIO DELLE STRUTTURE VERTICALI,

ORIZZONTALI E IMPALCATI SUCCESSIVI SOLTANTO DOPO AVER

TERMINTATO LA POSA DELL'IMPALCATO COMPLETO E DOPO

AVER PROVVEDUTO ALLA SUA PROTEZIONE

X XPONT

3 1 13 RIPETIZIONE DELLE OPERAZIONI 1 1 X X

PONT

3 1 14 COLLEGAMENTI 1 CADUTA IN VANI 1LE SCALE DEVONO FUORIUSCIRE DI UN METRO DAL PIANO DI SERVIZIO E

DEVONO ESSERE LEGATE X XPONT

3 1 14 1 1 LE SCALE NON DEVONO ESSERE MONTATE IN SUCCESSIONE X X

PONT

3 1 15 LATO VERSO COSTRUZIONI ESISTENTI 1 1

SI RICHIAMA QUANTO PREVEDE LA NORMA CIRCA LA DISTANZA DEI PIANI

DI LAVORO DAL FILO DI FABBRICAZIONE.

X X

PONT

3 1 15 1 2

NEL CASO IN CUI LA DISTANZA SIA TALE DA PRODURRE RISCHIO DI CADUTA VERSO L'INTERNO DEVE ESSERE POSATO UN PARAPETTO

IDONEO. ANALOGAMENTE ANCHE IL PIANO DELLA EVENTUALE SOLETTA

IN COSTRUZIONE DEVE ESSERE DELIMITATA VERSO IL VUOTO CON

SBARRAMENTI O CO PARAPETTI REGOLARI.

X X

PONT

3 1 REGOLE PER GLI SBALZI , GLI IMPALCATI ECC 16 X XLE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO DEI PONTEGGI E DI TUTTE LE SUE PARTI SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE

NELLA PARTE GENERALE

16PSOP


CP F S


PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETOPON

T 3 1 16 X XPONT

3 1 CARICO DEL PONTEGGIO 16 1 1

GLI IMPALCATI NON SONO DESTINATI A SOSTENERE MATERIALI OLTRE

QUELLI NECESSARI PER L'ESECUZIONE DIRETTA DELLE

OPERE

X XPONT

3 1 PIANI DI LAVORO AUSILIARI 17 MONTAGGIO PIANO DI LAVORO IN TUBI E GIUNTI 1 CADUTA DALL'ALTO 1

SE SI PREVEDE L’UTILIZZO DI UN IMPALCATO SUPPLEMENTARE QUESTO DOVRÀ POGGIARE SU STRUTTURA IN TUBI E GIUNTI

FISSATA STABILMENTE AI MONTANTI DEL PONTEGGIO ESISTENTE.

PER RAGIONI DI STABILITÀ, È SCONSIGLIATO L’USO DI PONTI SU CAVALLETTI. X X X X

PONT

3 1 17 1 1

IL NUOVO PIANO DI LAVORO AVRÀ UNA PROTEZIONE VERSO IL VUOTO

FORMATA DA UN PARAPETTO REGOLAMENTARE O DA ALTRA

PROTEZIONE DI PARI EFFICACIA.LA PROTEZIONE DOVRÀ ESTENDERSI

A TUTTO IL PIANO DI LAVORO.

LA NUOVA PROTEZIONE POTRÀ ESSERE REALIZZATA

CON UNA RETE ELETTROSALDATA (AD

ESEMPIO 20 X 20 DI DIAMETRO 8) FISSATA CON ROBUSTE LEGATURE AI MONTANTI

VERTICALI E AI CORRENTI ORIZZONTALI DEL PONTEGGIO

(VEDI SCHEMA). LA RETE ELETTROSALDATA DOVRÀ

SPORGERE OLTRE IL PIANO DI LAVORO DI ALMENO 1.00 MT.

MA SE NE CONSIGLIA L’INNALZAMENTO FINO A 1.20

ML.

X X X X

PONT

3 1 17 1 1

IL PRIMO MONTAGGIO DI TALE PROTEZIONE, IL SUO ANCORAGGIO E

LA SUA ROBUSTEZZA DEVONO ESSERE VERIFICATE E

CONTROLLATE DAL RESPONSABILE DI CANTIERE DELLA IMPRESA

PRINCIPALE.

X X X X

PONT

3 1 17 1 1

PER I MONTAGGI SUCCESSIVI IL LAVORATORE POTRÀ PROVVEDERÀ AL MONTAGGIO E AL CONTROLLO DELLA CORRETTA ESECUZIONE, DOPO CHE IL RESPONSABILE DI

CANTIERE ABBIA VERIFICATO CHE LA TECNICA DI MONTAGGIO È STATA

CORRETTAMENTE ACQUISITA.SI RACCOMANDA DI UTILIZZARE IL

PIANO DI LAVORO SUPPLEMENTARE SOLTANTO IN PRESENZA DELLE PROTEZIONI SOPRA DESCRITTE.

X X X X

LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L' USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE

17PSOP


CP F S



PONT

3 1

PONT

3 1

CONFORMITA' AL PIANO OPERATIVO: SINO

(SE NO, INDICARE NELLO SPAZIO RETROSTANTE I METODI E L'ATTREZZATURA UTILIZZATA O IL RIFERIMENTO AL PIANO OPERATIVO E DA CONFERMARE DURANTE I COORDINAMENTI )

3 COORDINAMENTO IMPRESE

B RIPRISTINO DEI PILASTRI, TRAVI, SETTI A SOSTEGNO DELL'IMPALCATO


DA COMPILARSI DA PARTE DELL'IMPRESA

CAMPATA CENTRALE FASE A; CAMPATA CENTRALE FASE B; CAMPATE LATERALI FASE A; CAMPATE LATERALI FASE B.

18PSOP


CP F S






f COORDINAMENTO 3



PONTEGGIO IN TUBI E GIUNTI ALLESTITO ALL'INTERNO DEL PONTE DOPO AVER CALATO GLI ELEMENTI ATTRAVERSO UN FORO REALIZZATO APPOSITAMENTE

EFFETTUATA LA RIMOZIONE DEL MATERIALE SEDIMENTATO SI PROCEDERA' ALLA PULITURA E PROTEZIONE DEI FERRI EMERGENTI, ESEGUITA PER LO PIU' A MANO CON L'UTILIZZO DI PICCOLI ATTREZZI, SARA' RIPRISTINATA LA SEZIONE DELLE STRUTTURE TRATTATE CON L'APPLICAZIONE DI MALTA SPECIALE A RITIRO COMPENSATO.

RIMOZIONE MATERIALE SEDIMENTATO ALL'INTERNO DELLE STRUTTURE RISANAMENTO TRAVI E SETTI A SOSTEGNO DELL'IMPALCATO E RIPRISTINO DEI COPRIFERRI.

19PSOP


CP F S



A2 1 INFORMARSI PRESSO GLI ENTI ESERCENTI2 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE3 COORDINAMENTO IMPRESE


C RIPRISTINO DELLA SEZIONE

C1 REGOLARITA AREEE STOCCAGGIO MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

C2 PRESENZA DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 REGOLARITA DELIMITAZIONE

C3 REGOLARITA PIANI DI LAVORO 1 VERIFICA RESP. DI CANTIERE

C4 SOSTANZE 1 PRESENZA SCHEDA DI SICUREZZA PRODOTTI

g RIPRISTINO DEI PILASTRI, TRAVI, SETTI A SOSTEGNO DELL'IMPALCATO

B 0 0 COORDINAMENTO 0 X X X X

B 0 0 1 X X X X

B 0 0 2 X X X X

B 1 0 REGOLE DI GESTIONE CANTIERE MOBILE

B 1 1 INFORMAZIONI GENERALI 1







RIUNIONE X X X X







ECC.

20PSOP


CP F S



B 1 1 2








X X X

B 1 2 DEVIAZIONE DEL TRAFFICO 1COLLOCAMENTO DELLA



B 1 2 1 1 2 SEGNALAZONE CON CARTELLIPROTEGGERE CON


B 1 2 1 2 FOLGORAZIONE 1



X X X XB 1 2 1 2 OPZIONI

B 1 2 1 2 2 MESSA IN OPERA DI PROTEZONI -BARRIERE X X X



B 1 2 2 CONTROLLO DOPO LA POSA DELLE PROTEZIONI 1 INADEMPIENZE 1 VERIFICARE X X X X

B 1 2 3RISCHIO AGGIUNTIVO


1INVESTIMENTO PER






EMERGENZA

X X X

B 1 2 3 1 2 CREAZIONE VIA DI FUGA PREDISPORRE ZONA PROTETTA X X X

B 1 2 3 1 OPZIONE



B 1 2 3 1 4 DEFINIRE CON PRECISIONE PREVENTIVAMENTE LA PROCEDURA X X X X

B 1 3 LAVORO IN CANTIERE GIA IMPIANTATO 1






SEGNALETICA X X X

21PSOP


CP F S



B 1 3 1 1 2





B 1 3 1 1 3



VERSO IL TRAFFICO X

B 1 4 INTERAZIONE CON ALTRI SERVIZI 0



RC X X XB 1 4 VERSO XB 1 4 1 STRADE O SERVIZI

ESTERNI 1 CADUTA MATERIALE 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XB 1 4 1 2 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XB 1 4 2 CORSIE ADIACENTI 1 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XB 1 4 3 LINEE E SERVIZI INTERRATI



B 1 4 3 2 ROTTURE, DANNI, FOLGORAZIONE 1 RILEVARE TUTTI I SERVIZI ADIACENTI



B 1 4 3 2 2SEGNALARE TUTTI I SERVIZI




B 1 4 3 2 3





B 1 4 3 2 4INFORMARE SEMPRE PIU VOLTE IL PERSONALE SIA DIRIGENTE CHE

ESECUTIVO


B 2 0 MOVIMENTAZIONE DEI MEZZI IN CANTIERE 1




22PSOP


CP F S



B 2 0 2MOVIMENTAZIONE DEI




B 2 0 2 1 2DELIMITARE LE ZONE DI



B 2 0 2 1 3DELIMITARE LE ZONE IN CUI SI



B 2 0 2 1 4 USARE SEMPRE IL GIROFARO SENSIBILIZZARE IL PERSONALE X X X X

B 2 0 2 1 5USARE SEMPRE IL SEGNALE




B 2 0 2 1 6VERIFICARE SEMPRE ALL' INIZIO



B 3 0 SCARIFICA SUPERFICIALE 0









B 3 1 1 1 2



LAVORI


SCRITTOX X X X X


23PSOP


CP F S



B 3 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

B 3 1 2 1 2



X X X

B 3 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 PROIEZIONE DI DETRITI E ACQUA 1




X X X







24PSOP


CP F S



B 3 3 OPERAZIONI PRELIMINARI 0 0 SCOORDINAMENTO 0


PROVVEDERE A SIGILLARE I TUBI DI SCARICO E AD INSERIRE TUBI

FILTRANTI IN GRADO DI ALLONTANARE L'ACQUA E I

MATERIALI DERIVANTI DALL'IDRODEMOLIZIONE.

X X X

B 3 4 SCARIFICA - SPICCONATURA 1 DEMOLITORE- IDRODEMOLITRICE 1 MANCATA FORMAZIONE 1



X X X X X

B 3 4 1 2 CADUTA DI ACQUA E DETRITI 1CONVOGLIARE LE ACQUE DI


25PSOP


CP F S



B 3 4 1 2 2



NERA COMUNALE

X X X X

B 3 4 1 2 3




B 3 4 1 3 PROIEZIONE DI DETRITI E ACQUA 1 L'ACQUA FILTRATA PUO' ESSERE SCARICATA INCANALANDOLA

B 4 0 RIPRISTINO DELLA SEZIONE 0










B 4 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

B 4 1 2 1 2



X X X

B 4 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 SCHIZZI 1




X X X



26PSOP


CP F S







B 4 3 PULITURA FERRI D'ARMATURA 1 USO DI SABBIATRICE 1 COLLEGAMENTO ELETTRICO 1 VEDI REGOLE PER COLLEGAMENTI ELETTRICI X X X

B 4 3 1 2 PROIEZIONE DI SABBIA 1

L' ADDETTO DEVE ESSERE PROTETTO DA UNA TUTA

IMPERMEABILE DI CONSISTENZA CONFORME ALL' USO E DA UN

CASCO SPECIALE CON VISIERA PER LA PROTEZIONE DELLA FACCIA E IN PRESSIONE PER EVITARE CHE LA POLVERE PENETRI ALL' INTERNO

X X X

B 4 3 1 2 2LA ZONA CIRCOSTANTE DEVE

ESSERE PROTETTA SOPRATTUTTO SE SI E IN VICINANZA DI TRAFFICO X X X

B 4 3 2 SCARTAVETRATURA 1 POLVERE 1DISPONIBILITA' DI MEZZI DI

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

SI RICORDA AL' IMPRESA L' OBBBLIGO DI FAR INDOSSARE I DPI MESSI A DISPOSIZIONE X X

B 4 3 3 LAVATURA CON DETERSIVI 1 SCHIZZI, CONTAMINAZIONE 1

SI DEVE FORNIRE AI LAVORATORI LE PROTEZIONI NECESSARIE, QUALI

GAMBALI, TUTE IMPERMEABILI GUANTI DI GOMMA , OCCHIALI

X X

B 4 3 4 LAVATURA CON ACIDI 1 SCHIZZI, CONTAMINAZIONE 1


GAMBALI, TUTE IMPERMEABILI GUANTI DI GOMMA ECC.

X X X

B 4 3 4 2 CHIMICO 1

LE SOSTANZE AGGRESSIVE DEVONO VENIRE MANIPOLATE DA PERSONA

ESPERTE CHE NE CONOSCANO BENE I RISCHI CONNESSI

X X X

B 4 4 POSA RETI METALLICHE 1 MOVIMENTAZIONE 1 CADUTA DURANTE LO SCARICO 1

NON PROVOCARE CADUTA DAL MEZZO. USARE MEZZI DI

SOLLEVAMENTO E VERIFICARE SEMPRE LA LEGATUR DEI PEZZI

COMPITO DEL PREPOSTO X X X

B 4 4 1 2 ABRASIONI, TAGLI 1 USO DI PROTEZIONI ALLE MANI E AI PIEDI X X X

27PSOP


CP F S



B 4 4 2 POSA 1 ABRASIONI, TAGLI 1 USO DI PROTEZIONI ALLE MANI E AI PIEDI X X X

B 4 5 APPLICAZIONE DI MALTE TIXOTROPICHE 1 TRASPORTO ALL'INTERNO

DEL PONTE1 CADUTA SCHIZZI 1

USARE MEZZI IDONEI E CONTENITORI IN BUONE CONDIZIONI X X X

B 4 5 2 APPLICAZIONE MANUALE O MECCANICA 1 CHIMICO O ALLERGIA 1

LA DITTA DVE SEMPRE CONOSCERE I MATERIALI IMPIEGATI E IL

PERSONALE ADDETTO DEVE ESSERE INFORMATO DEI RISCHI SPECIFICI

DELLE SOSTANZE UTILIZZATE

IL PREPOSTO DEVE SEMPRE AVERE A DISPOSIZIONE LA SCHEDA DI SICUREZZA DEI

MATERIALI USATI E CONOSCERE LE MISURE DI

PRUDENZA E COME INTERVENIRE IN CASO DI

INCIDENTE QUALI ROVESCIAMENTO,

INQUINAMENTO CONTAMINAZIONE

X X X

B 4 5 3 SMALTIMENTO CONFEZIONI VUOTE 1 INQUINAMENTO 1

NON LASCIARE IN LUOGO LE CONFEZIONI VUOTE E NON

ROVESCIARE IL CONTENUTO SUL TERRENO

LE CONFEZIONI DEVONO ESSERE CARICATE SUL

MEZZO DI TRASPORTO E SMALTITE CON LE REGOLE

PER I RIFIUTI SPECIALI

X X

B 4 5 4 APPLICAZIONE A SPRUZZO 1 GETTI, SCHIZZI 1

IL PERSONALE ADDETTO DEVE ESSERE PROTETTO CON TUTE

IDONEE, CON MASCHERINE FILTRANTI ADATTE AL TIPO DI

VERNICE UTILIZZATE

IL COMPITO DI USARE DPI IDONEI E' COMPITO SPECIFICO

DEL DATORE DI LAVORO X X XB 4 6 POSA DI MALTE TIPO EMACO

B 4 6 PREPARAZIONE DELLA MALTA 1 USO DI BETONIERA 1 ELETTRICO 1 VEDI CAPITOLO SPECIALERIFERIMENTO ALLA REGOLARITA DELLA

ATTREZZATURE X XB 4 6 2 TRASPORTO IN QUOTA 1 CADUTA SCHIZZI 1 USARE MEZZI IDONEI E CONTENITORI

IN BUONE CONDIZIONI X XB 4 6 POSA 3 VERIFICA DELL'IDONEITA

DEL PIANO DI LAVORO 1 CADUTA DALL'ALTO 1 VERIFICA IDONEITA DELLE OPERE PROVVISIONALI X X

B 4 6 4 POSA 1 SCHIZZI 1 PROTEGGERE GLI OCCHI X X

28PSOP


CP F S



B 4 6 4 2 MOVIMENTAZIONE CARICHI 1 SOSPENDERE IL LAVORO SE SI RISENTONO SFORZI ALLA SCHIENA

IL DATORE DI LAVORO E TENUTO A PREDISPORRE

SORVEGLIANZA SANITARIA PER TALI LAVORAZIONI E NE E

RESPONSABILE UNICO

X X

B 4 6 APPLICAZIONE DI FISSATIVO 5 CONOSCCENZA DELLE SOSTANZE UTILIZZATE 1 CHIMICO E ALLERGICO 1

RICHIEDERE SEMPRE LE SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE

UTILIZZATE

METTERE A DISPOSIZIONE DEGLI ADDETTI LE SCHEDE E

FORNIRE LE ISTRUZIONI ADEGUATE AGLI ADDETTI

X X X

B 4 6 6 UTILIZZO DI SOSTANZE VOLATILI 1 INQUINAMENTO ATMOSFERICO

LOCALE E INCENDIO O SCOPPIO 1

I LOCAI NEI QUALI SI METTONO IN OPERA O SI UTILIZZANO LE

SOSTANZE VOLATILI DEVONO ESSERE BEN AERATI PER IMPEDIRE

CONCENTRAZIONE DI VAPORI PERICOLOSI SIA PER LA SALUTE CHE

PER EVENTUALI INNESCHI DI INCENDIO O DI SCOPPIO

X X X

B 4 6 7 APPLICAZIONE MANUALE O MECCANICA 1 CHIMICO O ALLERGIA 1


PRESONALE ADDETTO DEVE ESSERE INFORMATO DEI RISCHI SPECIICI







X X X

29PSOP


CP F S



B 4 6 7 2 INQUINAMENTO 1






X XDA COMPILARSI DA PARTE DELL'IMPRESA CONFORMITA' AL PIANO OPERATIVO: SI

NO(SE NO, INDICARE NELLO SPAZIO RETROSTANTE I METODI E L'ATTREZZATURA UTILIZZATA O IL RIFERIMENTO AL PIANO OPERATIVO E DA CONFERMARE DURANTE I COORDINAMENTI )

C RIPRISTINO INTRADOSSO DELLA SOLETTA E PARAMENTO INTERNO DEI MURI DI TIMPANO





f COORDINAMENTO 4





C SIGILLATURA FESSURAZIONI

ESECUZIONE DELL'IDROSCARIFICA SULL'INTRADOSSO DELLA SOLETTA E SUL PARAMENTO INTERNO DEI MURI DI TIMPANO, SIGILLATURA DELLA FESSURAZIONE E RIPRISTINO DEI COPRIFERRI.

PRIMA DELL'ESECUZIONE DEL LAVORO, L'IMPRESA DEVE PROVVEDERE A SIGILLARE I TUBI DI SCARICO ESISTENTI. DOPO LA PULITURA E LA PROTEZIONE DEI FERRI EMERGENTI, ESEGUITA PER LO PIU' A MANO CON L'UTILIZZO DI PICCOLI ATTREZZI, SARA' SIGILLATA LA FESSURAZIONE CON CORDONE A BASE DI GOMMA SINTETICA E SARA' RIPRISTINATA LA SEZIONE DELLE STRUTTURE TRATTATE CON L'APPLICAZIONE DI MALTA SPECIALE A RITIRO COMPENSATO.

PONTEGGIO IN TUBI E GIUNTI ALLESTITO ALL'INTERNO DEL PONTE DOPO AVER CALATO GLI ELEMENTI ATTRAVERSO UN'APERTURA ESISTENTE


30PSOP


CP F S



C1 TRACCIAMENTO E DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 PRESENZA E REGOLARITA DELIMITAZIONE

C2 VERIFICA INDICAZIONI DELLA DL 1 VERIFICA PRESENZA

D RIPRISTINO DELLA SEZIONE

D1 REGOLARITA AREEE STOCCAGGIO MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

D2 PRESENZA DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 REGOLARITA DELIMITAZIONE

D3 REGOLARITA PIANI DI LAVORO 1 VERIFICA RESP. DI CANTIERE

D4 SOSTANZE 1 PRESENZA SCHEDA DI SICUREZZA PRODOTTI

g RIPRISTINO INTRADOSSO DELLA SOLETTA E PARAMENTO INTERNO DEI MURI DI TIMPANO

C 0 0 COORDINAMENTO 0 X X X X

C 0 0 1 X X X X

C 0 0 2 X X X X

C 1 0 REGOLE DI GESTIONE CANTIERE MOBILE

C 1 1 INFORMAZIONI GENERALI 1







RIUNIONE X X X X




ECC.



31PSOP


CP F S



C 1 1 2








X X X

C 1 2 DEVIAZIONE DEL TRAFFICO 1COLLOCAMENTO DELLA



C 1 2 1 1 2 SEGNALAZONE CON CARTELLIPROTEGGERE CON


C 1 2 1 2 FOLGORAZIONE 1



X X X XC 1 2 1 2 OPZIONI

C 1 2 1 2 2 MESSA IN OPERA DI PROTEZONI -BARRIERE X X X

C 1 2 1 2 3FARSI PROTEGGERE DA UN


C 1 2 2 CONTROLLO DOPO LA POSA DELLE PROTEZIONI 1 INADEMPIENZE 1 VERIFICARE X X X X

C 1 2 3RISCHIO AGGIUNTIVO


1INVESTIMENTO PER






EMERGENZA

X X X

C 1 2 3 1 2 CREAZIONE VIA DI FUGA PREDISPORRE ZONA PROTETTA X X X

C 1 2 3 1 OPZIONE

C 1 2 3 1 3FARSI PROTEGGERE DA UN


C 1 2 3 1 4 DEFINIRE CON PRECISIONE PREVENTIVAMENTE LA PROCEDURA X X X X

32PSOP


CP F S



C 1 3 LAVORO IN CANTIERE GIA IMPIANTATO 1






SEGNALETICA X X X

C 1 3 1 1 2





C 1 3 1 1 3



VERSO IL TRAFFICO X

C 1 4 INTERAZIONE CON ALTRI SERVIZI 0



RC X X XC 1 4 VERSO XC 1 4 1 STRADE O SERVIZI

ESTERNI 1 CADUTA MATERIALE 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XC 1 4 1 2 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XC 1 4 2 CORSIE ADIACENTI 1 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XC 1 4 3 LINEE E SERVIZI INTERRATI



C 1 4 3 2 ROTTURE, DANNI, FOLGORAZIONE 1 RILEVARE TUTTI I SERVIZI ADIACENTI



C 1 4 3 2 2SEGNALARE TUTTI I SERVIZI




C 1 4 3 2 3





C 1 4 3 2 4INFORMARE SEMPRE PIU VOLTE IL PERSONALE SIA DIRIGENTE CHE

ESECUTIVO


33PSOP


CP F S



C 2 0 MOVIMENTAZIONE DEI MEZZI IN CANTIERE 1




C 2 0 2MOVIMENTAZIONE DEI




C 2 0 2 1 2DELIMITARE LE ZONE DI



C 2 0 2 1 3DELIMITARE LE ZONE IN CUI SI



C 2 0 2 1 4 USARE SEMPRE IL GIROFARO SENSIBILIZZARE IL PERSONALE X X X X

C 2 0 2 1 5USARE SEMPRE IL SEGNALE




C 2 0 2 1 6VERIFICARE SEMPRE ALL' INIZIO



C 3 0 SCARIFICA SUPERFICIALE 0

C 3 1 REGOLE GENERALI 1








C 3 1 1 1 2



LAVORI


SCRITTOX X X X X


34PSOP


CP F S



C 3 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

C 3 1 2 1 2



X X X

C 3 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 PROIEZIONE DI DETRITI E ACQUA 1




X X X

C 3 2 PREPARAZIONE DI OPERE PROVVISIONALI 0 X X X X

C 3 2 VERIFICA REGOLARITA' PIANI DI LAVORO 1 PONTEGGIO 1 CADUTA 1




35PSOP


CP F S



C 3 3 OPERAZIONI PRELIMINARI 0 SISTEMA DI ELIMINAZIONE ACQUE DI LAVORAZIONE 0 SCOORDINAMENTO 0


PROVVEDERE A SIGILLARE I TUBI DI SCARICO E AD INSERIRE TUBI

FILTRANTI IN GRADO DI ALLONTANARE L'ACQUA E I

MATERIALI DERIVANTI DALL'IDRODEMOLIZIONE.

X X X

C 3 4 SCARIFICA- SPICCONATURA 1 USO DI DEMOLITORE - IDRODEMOLITRICE 1 MANCATA FORMAZIONE 1



X X X X X

C 3 4 1 2 CADUTA DI ACQUA E DETRITI 1CONVOGLIARE LE ACQUE DI


36PSOP


CP F S



C 3 4 1 2 2



NERA COMUNALE

X X X X

C 3 4 1 2 3




C 3 4 1 3 PROIEZIONE DI DETRITI E ACQUA 1 L'ACQUA FILTRATA PUO' ESSERE SCARICATA INCANALANDOLA

C 4 0 SIGILLATURA DELLA FESSURAZIONE 0










C 4 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

C 4 1 2 1 2



X X X

C 4 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 SCHIZZI 1




X X X



37PSOP


CP F S







C 4 3 APPLICAZIONE DI CORDONE A BASE DI GOMMA SINTETICA

C 4 3 1 APPLICAZIONE MANUALE O MECCANICA 1 CHIMICO O ALLERGIA 1









X X X

C 4 3 2 SMALTIMENTO CONFEZIONI VUOTE 1 INQUINAMENTO 1






X X

C 5 0 RIPRISTINO DELLA SEZIONE 0










C 5 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X


38PSOP


CP F S



C 5 1 2 1 2



X X X

C 5 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 SCHIZZI 1




X X X






C 5 3 PULITURA FERRI D'ARMATURA 1 USO DI SABBIATRICE 1 COLLEGAMENTO ELETTRICO 1 VEDI REGOLE PER COLLEGAMENTI ELETTRICI X X X

C 5 3 1 2 PROIEZIONE DI SABBIA 1

L' ADDETTO DEVE ESSERE PROTETTO DA UNA TUTA

IMPERMEABILE DI CONSISTENZA CONFORME ALL' USO E DA UN

CASCO SPECIALE CON VISIERA PER LA PROTEZIONE DELLA FACCIA E IN PRESSIONE PER EVITARE CHE LA POLVERE PENETRI ALL' INTERNO

X X X

C 5 3 1 2 2LA ZONA CIRCOSTANTE DEVE


C 5 3 2 SCARTAVETRATURA 1 POLVERE 1DISPONIBILITA' DI MEZZI DI

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

SI RICORDA AL' IMPRESA L' OBBBLIGO DI FAR INDOSSARE I DPI MESSI A DISPOSIZIONE X X

C 5 3 3 LAVATURA CON DETERSIVI 1 SCHIZZI, CONTAMINAZIONE 1


GAMBALI, TUTE IMPERMEABILI GUANTI DI GOMMA , OCCHIALI

X X

C 5 3 4 LAVATURA CON ACIDI 1 SCHIZZI, CONTAMINAZIONE 1


GAMBALI, TUTE IMPERMEABILI GUANTI DI GOMMA ECC.

X X X

39PSOP


CP F S



C 5 3 4 2 CHIMICO 1

LE SOSTANZE AGGRESSIVE DEVONO VENIRE MANIPOLATE DA PERSONA

ESPERTE CHE NE CONOSCANO BENE I RISCHI CONNESSI

X X X

C 5 4 POSA RETI METALLICHE 1 MOVIMENTAZIONE 1 CADUTA DURANTE LO SCARICO 1




C 5 4 1 2 ABRASIONI, TAGLI 1 USO DI PROTEZIONI ALLE MANI E AI PIEDI X X X

C 5 4 2 POSA 1 ABRASIONI, TAGLI 1 USO DI PROTEZIONI ALLE MANI E AI PIEDI X X X

C 5 5 APPLICAZIONE DI MALTE TIXOTROPICHE 1 TRASPORTO ALL'INTERNO












X X X

C 5 5 3 SMALTIMENTO CONFEZIONI VUOTE 1 INQUINAMENTO 1






X X

C 5 5 4 APPLICAZIONE A SPRUZZO 1 GETTI, SCHIZZI 1



VERNICE UTILIZZATE


DEL DATORE DI LAVORO X X XC 5 6 POSA DI MALTE TIPO EMACO

40PSOP


CP F S



C 5 6 PREPARAZIONE DELLA MALTA 1 USO DI BETONIERA 1 ELETTRICO 1 VEDI CAPITOLO SPECIALERIFERIMENTO ALLA REGOLARITA DELLA

ATTREZZATURE X XC 5 6 2 TRASPORTO IN QUOTA 1 CADUTA SCHIZZI 1 USARE MEZZI IDONEI E CONTENITORI

IN BUONE CONDIZIONI X XC 5 6 POSA 3 VERIFICA DELL'IDONEITA

DEL PIANO DI LAVORO 1 CADUTA DALL'ALTO 1 VERIFICA IDONEITA DELLE OPERE PROVVISIONALI X X

C 5 6 4 POSA 1 SCHIZZI 1 PROTEGGERE GLI OCCHI X XC 5 6 4 2 MOVIMENTAZIONE CARICHI 1 SOSPENDERE IL LAVORO SE SI

RISENTONO SFORZI ALLA SCHIENA



RESPONSABILE UNICO

X X

C 5 6 APPLICAZIONE DI FISSATIVO 5 CONOSCCENZA DELLE SOSTANZE UTILIZZATE 1 CHIMICO E ALLERGICO 1

RICHIEDERE SEMPRE LE SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE

UTILIZZATE



X X X

C 5 6 6 UTILIZZO DI SOSTANZE VOLATILI 1 INQUINAMENTO ATMOSFERICO

LOCALE E INCENDIO O SCOPPIO 1

I LOCAI NEI QUALI SI METTONO IN OPERA O SI UTILIZZANO LE

SOSTANZE VOLATILI DEVONO ESSERE BEN AERATI PER IMPEDIRE

CONCENTRAZIONE DI VAPORI PERICOLOSI SIA PER LA SALUTE CHE

PER EVENTUALI INNESCHI DI INCENDIO O DI SCOPPIO

X X X










X X X

C 5 6 7 2 INQUINAMENTO 1






X XDA COMPILARSI DA PARTE DELL'IMPRESA CONFORMITA' AL PIANO OPERATIVO: SI

NO(SE NO, INDICARE NELLO SPAZIO RETROSTANTE I METODI E L'ATTREZZATURA UTILIZZATA O IL RIFERIMENTO

41PSOP


CP F S


PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETOAL PIANO OPERATIVO E DA CONFERMARE DURANTE I COORDINAMENTI )

D RIPRISTINO PARAMENTO ESTERNO DEI TIMPANI E DEL BORDO INTRADOSSALE DELL'ARCO




RIPRISTINO DEL PARAMENTO ESTERNO DEI TIMPANI MEDIANTE RIMOZIONE DELL'INTONACO AMMALORATO O IN FASE DI DISTACCO IN CORRISPONDENZA DELLA FESSURAZIONE; SIGILLATURA DELLA FESSURAZIONE, ESECUZIONE DI NUOVO INTONACO, RIPRESA DELLA DECORAZIONE CON DISEGNI A FINTI CONCI.

CAMPATA CENTRALE ; CAMPATE LATERALI

42PSOP


CP F S



d SEQUENZA LAVORI:


f COORDINAMENTO 5





B SPICCONATURA D'INTONACI

B1 TRACCIAMENTO E DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 PRESENZA E REGOLARITA DELIMITAZIONE

B2 VERIFICA INDICAZIONI DELLA DL 1 VERIFICA PRESENZA


C SIGILLATURA FESSURAZIONI CONDIZIONI MINIME PER L'ESECUZIONE DEL LAVORO

C1 TRACCIAMENTO E DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 PRESENZA E REGOLARITA DELIMITAZIONE

C2 VERIFICA INDICAZIONI DELLA DL 1 VERIFICA PRESENZA

C3 REGOLARITA PIANI DI LAVORO 1 VERIFICA REGOLARITA PROTEZIONI

D POSA DI INTONACO

D1 REGOLARITA AREEE STOCCAGGIO MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

D2 PRESENZA DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 REGOLARITA DELIMITAZIONE


BY-BRIDGE O PONTEGGIO SOSPESO PER RAGGIUNGERE IL PARAMENTO ESTERNO DEI TIMPANI

PER ESEGUIRE L'INTERVENTO SI FARA' USO DI UN BY-BRIDGE O DI UN PONTEGGIO SOSPESO CHE PERMETTERA' AGLI ADDETTI DI RAGGIUNGERE I PUNTI DELLE PARETI INTERESSATI DALLE LAVORAZIONI. LA RIMOZIONE DELL'INTONACO AVVERRA' CON PICCOLI MARTELLI DEMOLITORI O A MANO. LA SIGILLATURA DELLA FESSURAZIONE SARA' ESEGUITA CON CORDONE A BASE DI GOMMA SINTETICA.

43PSOP


CP F S



D3 REGOLARITA PIANI DI LAVORO 1 VERIFICA RESP. DI CANTIERE

E TINTEGGIATURE

E1 REGOLARITA AREEE STOCCAGGIO MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

E2 PRESENZA DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 VERIFICA REGOLARITA DELIMITAZIONE

E3 REGOLARITA PIANI DI LAVORO 1 VERIFICA REGOLARITA PROTEZIONI

E4 SOSTANZE 1 PRESENZA SCHEDA DI SICUREZZA PRODOTTI

g RIPRISTINO PARAMENTO ESTERNO DEI TIMPANI E DEL BORDO INTRADOSSALE DELL'ARCO

D 0 0 COORDINAMENTO 0 X X X X

D 0 0 1 X X X X

D 0 0 2 X X X X

D 1 0 REGOLE DI GESTIONE CANTIERE MOBILE 0

D 1 1 INFORMAZIONI GENERALI 1







RIUNIONE X X X X




ECC.




44PSOP


CP F S



D 1 1 2








X X X

D 1 2 DEVIAZIONE DEL TRAFFICO 1COLLOCAMENTO DELLA



D 1 2 1 1 2 SEGNALAZONE CON CARTELLIPROTEGGERE CON


D 1 2 1 2 FOLGORAZIONE 1



X X X XD 1 2 1 2 OPZIONI

D 1 2 1 2 2 MESSA IN OPERA DI PROTEZONI -BARRIERE X X X

D 1 2 1 2 3FARSI PROTEGGERE DA UN


D 1 2 2 CONTROLLO DOPO LA POSA DELLE PROTEZIONI 1 INADEMPIENZE 1 VERIFICARE X X X X

D 1 2 3RISCHIO AGGIUNTIVO


1INVESTIMENTO PER






EMERGENZA

X X X

D 1 2 3 1 2 CREAZIONE VIA DI FUGA PREDISPORRE ZONA PROTETTA X X X

D 1 2 3 1 OPZIONE

D 1 2 3 1 3FARSI PROTEGGERE DA UN


D 1 2 3 1 4 DEFINIRE CON PRECISIONE PREVENTIVAMENTE LA PROCEDURA X X X X

45PSOP


CP F S



D 1 3 LAVORO IN CANTIERE GIA IMPIANTATO 1






SEGNALETICA X X XD 1 3 1 1 2





D 1 3 1 1 3



VERSO IL TRAFFICO X

D 1 4 INTERAZIONE CON ALTRI SERVIZI 0



RC X X XD 1 4 VERSO XD 1 4 1 STRADE O SERVIZI

ESTERNI 1 CADUTA MATERIALE 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XD 1 4 1 2 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XD 1 4 2 CORSIE ADIACENTI 1 PROIEZIONE MATERIALI, SCHIZZI

ECC. 1 PREDISPORRE PROTEZIONI LAVORARE CON ATTENZIONE X X XD 1 4 3 LINEE E SERVIZI INTERRATI



D 1 4 3 2 ROTTURE, DANNI, FOLGORAZIONE 1 RILEVARE TUTTI I SERVIZI ADIACENTI



D 1 4 3 2 2SEGNALARE TUTTI I SERVIZI




D 1 4 3 2 3





D 1 4 3 2 4INFORMARE SEMPRE PIU VOLTE IL PERSONALE SIA DIRIGENTE CHE

ESECUTIVO


46PSOP


CP F S



D 2 0 MOVIMENTAZIONE DEI MEZZI IN CANTIERE 1




D 2 0 2MOVIMENTAZIONE DEI




D 2 0 2 1 2DELIMITARE LE ZONE DI



D 2 0 2 1 3DELIMITARE LE ZONE IN CUI SI



D 2 0 2 1 4 USARE SEMPRE IL GIROFARO SENSIBILIZZARE IL PERSONALE X X X X

D 2 0 2 1 5USARE SEMPRE IL SEGNALE




D 2 0 2 1 6VERIFICARE SEMPRE ALL' INIZIO



D 3 0 SPICCONATURA D'INTONACO 0

D 3 1 REGOLE GENERALI 1


PROGRAMMA DELLA DEMOLIZIONE






D 3 1 1 1 2



LAVORI

IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE UN PROGETTO O

UNO SCHIZZO O UN'ORDINE SCRITTO

X X X X X


47PSOP


CP F S



D 3 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

D 3 1 2 2



X X X

D 3 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 PROIEZIONE DI DETRITI, CADUTA

DI MATERIALE 1


DEMOLIZIONE UN ADDETTO SORVEGLIERA' L'ASSENZA DI TERZI


X X X

D 3 2 PREPARAZIONE DI OPERE PROVVISIONALI 0 X X X X

D 3 2 VERIFICA REGOLARITA' PIANI DI LAVORO 1 BY-BRIDGE 1 CADUTA 1




D 3 3 SPICCONATURA DI INTONACI 1 MANUALE 1 POLVERI 1 DISPONIBILITA' DI PROTEZIONI PERSONALI X X

D 3 3 1 2 2

LA ZONA IN CUI SI DEVE ESEGUIRE LA DEMOLIZIONE DEVE VENIRE

MANTENUTA UMIDA PER EVITARE IL SOLLEVAMENTO DI POLVERI

X X X

D 3 3 2 CON DEMOLITORE 1 RUMORE 1

GLI ADDETTI AL DEMOLITORE DEVONO AVERE A DISPOSIZIONE I

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE NECESSARI, CUFFIE,

MASCHERE

EFFETTUARE TURNAZIONI X X X

D 3 3 2 2 VIBRAZIONE 1

GI ADDETTI DOVRANNO AVERE A DISPOSIZIONE DEI DISPOSITIVI COMEGUANTI CHE POSSANO LIMITARE L'

INFLUENZA DELLE VIBRAZIONI

IN CASO DI USO PROLUNGATO EFFETTUARE DELLE

TURNAZIONI X X

D 4 0SCARIFICA SUPERFICIALE BORDO INTRADOSSALE

DELL'ARCO0


48PSOP


CP F S












D 4 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

D 4 1 2 1 2



X X X


DI MATERIALE 1




X X X






D 4 3 SCARIFICA SUPERFICIALE 1 MANUALE 1 POLVERI 1 DISPONIBILITA' DI PROTEZIONI PERSONALI X X

D 4 3 1 2 2

LA ZONA IN CUI SI DEVE ESEGUIRE LA DEMOLIZIONE DEVE VENIRE

MANTENUTA UMIDA PER EVITARE IL SOLLEVAMENTO DI POLVERI

X X X

49PSOP


CP F S



D 4 3 2 CON DEMOLITORE 1 RUMORE 1

GLI ADDETTI AL DEMOLITORE DEVONO AVERE A DISPOSIZIONE I

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE NECESSARI, CUFFIE,

MASCHERE

EFFETTUARE TURNAZIONI X X X

D 4 3 2 2 VIBRAZIONE 1

GI ADDETTI DOVRANNO AVERE A DISPOSIZIONE DEI DISPOSITIVI COMEGUANTI CHE POSSANO LIMITARE L'

INFLUENZA DELLE VIBRAZIONI

IN CASO DI USO PROLUNGATO EFFETTUARE DELLE

TURNAZIONI X X

D 5 0 RIPRISTINO DEL PARAMENTO MURARIO 0










D 5 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

D 5 1 2 1 2



X X X

D 5 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 SCHIZZI 1




X X X



50PSOP


CP F S







D 5 3 POSA RETI METALLICHE 1 MOVIMENTAZIONE 1 CADUTA DURANTE LO SCARICO 1




D 5 3 1 2 ABRASIONI, TAGLI 1 USO DI PROTEZIONI ALLE MANI E AI PIEDI X X X

D 5 3 2 POSA 1 ABRASIONI, TAGLI 1 USO DI PROTEZIONI ALLE MANI E AI PIEDI X X X

D 5 4 APPLICAZIONE DI MALTE TIXOTROPICHE 1 TRASPORTO ALL'INTERNO



D 5 3 2 APPLICAZIONE MANUALE O MECCANICA 1 CHIMICO O ALLERGIA 1









X X X

D 5 3 3 SMALTIMENTO CONFEZIONI VUOTE 1 INQUINAMENTO 1






X X

D 5 3 4 APPLICAZIONE A SPRUZZO 1 GETTI, SCHIZZI 1



VERNICE UTILIZZATE


DEL DATORE DI LAVORO X X X

D 6 0 SIGILLATURA FESSURAZIONE 0VERIFICA DELLA PRESENZA DI LAVORAZIONI O ATTIVITA CHE POSSANO INFLUENZARE O CONDIZIONARE LA LAVORAZIONE PREVISTA O CHE POSSANO ESSERE CONDIZIONATI DALLA LAVORAZIONE PRESENTE. LA VERIFICA DEVE ESSERE EFFETTUATA DAL RESPONSABILE DI CANTIERE E SEGNALATA AL COORDINATORE PER L'ESECUZIONE.

51PSOP


CP F S












D 6 1 2



LAVORO DA MONTARE




DEMOLENDO


OPERAZIONI X X X

D 6 1 2 1 2



X X X

D 6 1 3 DELIMITAZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO 1 SCHIZZI 1




X X X






D 6 3 SIGILLATURA FESSURAZIONE 1 APPLICAZIONE MANUALE O MECCANICA 1 CHIMICO O ALLERGIA 1









X X X

52PSOP


CP F S



D 6 3 1 2 INQUINAMENTO 1






X X

D 7 0 POSA DI INTONACI 0




LAVORO DA MONTARE

1 CADUTA 1 L' ADDETTO DEVE POTER OPERARE DA UNA ZONA SICURA E STABILE


OPERAZIONI X X X

D 7 1 1 2

L'ADDETTO DEVE ESSERE INFORMATO DEI RISCHI CONNESSI AL

PROPRIO INTERVENTO E DEVE RISPETTARE LE ISTRUZIONI

RICEVUTE

X X X


DI MATERIALE 1




X X X






D 7 3 POSA DI INTONACO 0 0 0

D 7 3 PREPARAZIONE DELLA MALTA 1 USO DI BETONIERA 1 ELETTRICO 1RIFERIMENTO ALLA REGOLARITA DELLA

ATTREZZATURE X XD 7 3 2 TRASPORTO CON BY-

BRIDGE 1 CADUTA SCHIZZI 1 USARE MEZZI IDONEI E CONTENITORIIN BUONE CONDIZIONI X X

D 7 3 POSA 3 VERIFICA DELL'IDONEITA DEL PIANO DI LAVORO 1 CADUTA DALL'ALTO 1 VERIFICA IDONEITA DELLE OPERE

PROVVISIONALI X XD 7 3 4 POSA 2 SCHIZZI 2 PROTEGGERE GLI OCCHI X X


53PSOP


CP F S



D 7 3 4 2 MOVIMENTAZIONE CARICHI 1 SOSPENDERE IL LAVORO SE SI RISENTONO SFORZI ALLA SCHIENA



RESPONSABILE UNICO

X X

D 8 0 TINTEGGIATURA 0




LAVORO DA MONTARE

1 CADUTA 1 L' ADDETTO DEVE POTER OPERARE DA UNA ZONA SICURA E STABILE


OPERAZIONI X X X

D 8 1 1 2

L'ADDETTO DEVE ESSERE INFORMATO DEI RISCHI CONNESSI AL

PROPRIO INTERVENTO E DEVE RISPETTARE LE ISTRUZIONI

RICEVUTE

X X X


DI MATERIALE 1




X X X






D 8 4 OPERAZIONE DI TINTEGGIATURA 1 CONOSCENZA DELLE

SOSTANZE UTILIZZATE 1 CHIMICO E ALLERGICO 1RICHIEDERE SEMPRE LE SCHEDE DI

SICUREZZA DELLE SOSTANZE UTILIZZATE



X X X

D 8 4 3 APPLICAZIONE A SPRUZZO 1 VAPORI O AEROSOL O NEBBIE 1



VERNICE UTILIZZATO


DEL DATORE DI LAVORO X X X

D 8 4 3 1 2LA ZONA CIRCOSTANTE DEVE



54PSOP


CP F S



D 8 4 4 APPLICAZIONE MANUALE 1 CHIMICO O ALLERGIA 1









X X X

D 8 4 4 2 INQUINAMENTO 1






X X

D 8 4 4 1 2

EVENTUALE SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI ADDETTI A CARICO DELA DITTA RECEPIRE LE SCHEDE

DI SICUREZZA DEI MATERIALI UTILIZZZATI

DEFINIRE IL TIPO DI SORVEGLIANZA SANITARIA

CON IL MEDICO COMPETENTE DELL' IMPRESA TENEDO

CONTO DELLE SOSTANZE PRESENTI NEI MATERIALI

USATI CONFRONTANDONE LE VALUTAZIONI CON LA

BIBLIOGRAFIA MEDICA PIU AGGIORNATA

X X

DA COMPILARSI DA PARTE DELL'IMPRESA CONFORMITA' AL PIANO OPERATIVO: SI

NO(SE NO, INDICARE NELLO SPAZIO RETROSTANTE I METODI E L'ATTREZZATURA UTILIZZATA O IL RIFERIMENTO AL PIANO OPERATIVO E DA CONFERMARE DURANTE I COORDINAMENTI )

SMONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI




LOCALI INTERNI DEL PADIGLIONE A, PADIGLIONE B, PADIGLIONE C PIANO RIALZATO E PIANO SEMINTERRATO

LE OPERE PROVVISIONALI DA SMONTARE SONO DI DUE TIPOLOGIE: I PONTEGGI IN FACCIATA E I PIANI DI LAVORO QUALI PONTI SU CAVALLETTI E TRABATTELLI UTILIZZATI ALL'INTERNO DELL'EDIFICIO.

FACCIATE DEL PADIGLIONE A, PADIGLIONE B, PADIGLIONE C.

55PSOP


CP F S



d SEQUENZA LAVORI:


f COORDINAMENTO 6



A2 PRESENZA DEL PROGETTO 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

A3 1 DEFINIZIONE E VIGILANZA RESP. DI CANTIERE

A4 DELIMITAZIONE AREA DI MONTAGGIO 1 PRESENZA E REGOLARITA DELIMITAZIONE

A5 INTERFERENZA CON ALTRE LAVORAZIONI 1 COORDINAMENTO RESP. DI CANTIERE

B SMONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI CONDIZIONI MINIME PER L'ESECUZIONE DEL LAVORO

B1 PRESENZA DI UN PREPOSTO 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

B2 CONOSCENZA PROCEDURE DI MONTAGGIO PONTE ESTERNO 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

B3 REGOLE MOVIMENTAZIONE MEZZI/MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

B4 PRESENZA DELIMITAZIONE DELL'AREA 1 VERIFICA REGOLARITA DELIMITAZIONE


B6 REGOLARITA AREEE STOCCAGGIO MATERIALI 1 CONTROLLO RESP. DI CANTIERE

g SMONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI

PONT 0 0

CONFORMITA' AL PIANO OPERATIVO: SINO

(SE NO, INDICARE NELLO SPAZIO RETROSTANTE I METODI E L'ATTREZZATURA UTILIZZATA O IL RIFERIMENTO

REGOLE DI MOVIMENTAZIONE E SOLLEVAMENTO MATERIALI

LE REGOLE DI SMONTAGGIO SONO LE STESSE DEL MONTAGGIO. FARE RIFERIMENTO AI CODICI PONT 3.1

DA COMPILARSI DA PARTE DELL'IMPRESA

I PONTEGGI PER ESEGUIRE LE LAVORAZIONI IN COPERTURA E SULLE FACCIATE POSSONO ESSERE DEL TIPO A TELAI PREFABBRICATI O TUBI E GIUNTI. LE CARATTERISTICHE DI TALI PONTEGGI SONO SPECIFICATE ALL'INTERNO DEL PIANO DI FASE ORGANIZZATIVO, SEZIONE 3.2.2 DEL "PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO: PARTE GENERALE ED ORGANIZZATIVA " IN UN CAPITOLO DEDICATO (CODICI PONT1/PONT3) DI SEGUITO RIPORTATA.

_

56PSOP


CP F S


PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETOAL PIANO OPERATIVO E DA CONFERMARE DURANTE I COORDINAMENTI )

57PSOP

INTERVENTI PONTE SASSI - INTERSCAMBIO STRADALE L.GO GROSSETO · sicurezza: parte generale e...

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