Inter verona 35 2013

16
Sabato 26 ottobre 2013 Anno 3 n. 35 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA INTER VERONA

description

http://www.stadio5.it/images/Inter_Verona_35_2013.pdf

Transcript of Inter verona 35 2013

Page 1: Inter verona 35 2013

Sabato 26 ottobre 2013 Anno 3 n. 35 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 6621100 Varese (VA)

0332-335588

TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

02-97270960

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

INTER VERONA

Page 2: Inter verona 35 2013

sabato 26 ottobre 2013 2

Allenatore:Walter Mazzarri

INTER (3-5-1-1)

Arbitro: Domenico Celi di Bari

STADIO MEAZZA ORE 20.45INTERIn Casa

Ultima Vittoria 25/9/13Inter-Fiorentina 2-1

Ultimo Pareggio 15/9/13Inter-Juventus 1-1

Ultima Sconfitta 19/5/13Inter-Udinese 2-5

Fuori Casa

Ultima Vittoria 22/9/13Sassuolo-Inter 0-7

Ultimo Pareggio 29/9/13Cagliari-Inter 1-1

Ultima Sconfitta 5/5/13Napoli-Inter 3-1

VERONAIn Casa

Ultima Vittoria : 20/10/13Verona-Parma : 3-2

Ultimo Pareggio : 18/05/13Verona-Empoli : 0-0

Ultima Sconfitta : 02/03/13Verona-Padova : 0-2

Fuori Casa

Ultima Vittoria : 06/10/13Bologna-Verona : 1-4

Ultimo Pareggio : 25/09/13Torino-Verona : 2-2

Ultima Sconfitta : 22/09/13Juventus-Verona : 2-1

Allenatore Andrea

Mandorlini

VERONA ( 4-3-3)

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Giulietta va a far visita al Me-azza a un’Inter che non è

per nulla disposta a sentimenta-lismi. Walter Mazzarri vuol vin-cere contro la grande sorpresa di questo campionato. Andrea Mandorlini, tecnico scaligero di indubbie qualità, ha perso in due occasioni, con Roma e Juventus, non due qualsiasi, poi ha inanel-lato prestazioni super, ora è a tre vittorie consecutive. Quarto po-sto in classifica, a tre lunghezze di distanza dai campioni d’Italia. Una matricola che sta incantan-do tutti, anche se qualcuno pen-sa che durerà poco. Intanto, sta mettendo fieno in cascina, per i momenti di crisi, quando altre squadre cresceranno e la stan-chezza morderà i muscoli non proprio abituati al grande palco-scenico della Serie A. L’Inter è in salute, non è fortunata, ma è in salute. Lo dimostrano i risultati e una quadratura tattica che con-vince molto di più rispetto alla scorsa stagione. Contro il Torino c’è stato l’harakiri finale ma, a parte l’inizio, la squadra, in dieci dopo soli cinque minuti, ha gio-cato bene e, soprattutto, reagito meglio, dopo essere stata sotto per ben due volte nel risultato. I nerazzurri non vincono da un mese: dopo il successo sulla Fio-rentina, due pareggi in trasferta (Cagliari e Torino) e una scon-fitta in casa (Roma). Tra le mura amiche torna Mandorlini, cam-pione d’Italia con l’Inter di Tra-pattoni, che non vuole fare scon-ti: Jorginho è il grande osservato speciale, ma non c’è solo lui. I

STATISTICHE

P A R T I T A Verona senza vittorieGli scaligeri hanno pareggiato ben dieci volteInter-Verona, stasera, si gioca

per la 25ª volta in campiona-to di Serie A, a Milano. In tota-le sono stati segnati 39 goal. La squadra di casa ha collezionato 14 vittorie e pareggiato 10. La vit-toria con più gol dei nerazzurri accade nella stagione 1968-1969, giornata numero 14: finisce 4-1 con tripletta di Bertini e rete di Domenghini, mentre per gli sca-ligeri segna Maddé. Inter-Vero-na finisce con lo stesso risultato anche nella stagione 1970-1971: in gol Mazzola con una doppiet-ta, Bedin e Boninsegna, mentre per i gialloblu realizza l’ex di turno Reif. Complessivamente, nei 24 match sono stati messi a segno 39 gol, di cui 34 per l’Inter e 5 per il Verona. Il maggior nu-mero di reti è stato realizzato nel secondo tempo: 25. Nella prima frazione di gara, invece, Inter e Verona hanno segnato solo14 gol. Nel primo tempo i nerazzur-ri hanno messo a segno 12 reti, contro 2 dei veneti. Nella ripresa i milanesi hanno bucato per 22 volte la rete avversaria, il Verona solo 3. I gialloblu non hanno mai espugnato il campo avversario. L’ultima vittoria dell’Inter, inve-ce, risale alla 6ª giornata della stagione 2001-2002 e finì con il punteggio di 3-0, con doppietta

di Ronaldo e gol di Vieri.

Mario Bertini.

L’Inter con il Verona deve vincere ad ogni costoLa miglior squadra nel peg-

gior momento. Il calendario di serie A per l’Inter di Walter Mazzarri non poteva rivelarsi più beffardo di così. A San Siro, infatti, è attesa probabilmente la squadra più informa di tutto il campionato. Con un’Inter estre-mamente alla ricerca di punti e risultati, quindi, la sfida, sulla carta abbordabile, contro il Ve-rona rischia di trasformarsi in un clamoroso punto di svolta per questa stagione. Il Verona con il 4-3-3 risulta solido tanto nella fascia centrale del campo, quan-to nella difesa che ritrova capitan Maietta al rientro dall’infortu-nio, e con Jorginho in formato nazionale in cabina di regia e ag-gressivo in fase di ripartenza lun-go gli esterni con Iturbe e Gomez pronti ad innescare la testa di un

ritrovato Luca Toni. Uno stile di gioco tremendamente speculare (nell’identità di quadra più che nel modulo) a quello che Walter Mazzarri sta provando ad appli-care con la formazione neraz-zurra. Anche l’allenatore di San Vincenzo, infatti, sedutosi sulla panchina interista ha lavorato in primo luogo sulla ricerca di una solidità difensiva mancante nella disastrosa gestione Stra-maccioni. Le prime cinque gare di campionato avevano restituito un’Inter tanto quadrata quanto cinica, ma il crollo coinciso con l’assenza dal rettangolo verde di Hugo Campagnaro, ha portato ad un tris di risultati negativi che accorcia clamorosamente il margine di errore a disposizione della Beneamata. Campagnaro, purtroppo, non sarà della parti-

ta. Walter Mazzarri proseguirà sul cammino tracciato nelle gare disputate finora. 3-5-2 con Ro-lando principale indiziato a so-stituire il trentaduenne difensore argentino, ma anche con un pen-sierino a Walter Samuel, lontano dai campi di gioca da sei mesi. Handanovic lascerà i galloni da titolare a un Carrizo bisognoso di rifarsi dopo l’errore costato tre punti nel finale del match all’O-limpico. Formazione confermata fra centrocampo e attacco, con l’unico dubbio relativo all’im-piego del duo Kovacic-Alvarez. Nessuna possibilità di errore,il Veron è una squadra pronta a metterti in difficoltà. L’avversa-rio più ostico nel momento peg-giore. Per Walter Mazzarri è già arrivata l’ora del primo esame senza appello.

Break point

Carrizo;

Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo;

Alvarez, Palacio.

Rafael;

Cacciatore, Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Donati, Jorginho;

Martinho, Toni, Iturbe.

ben informati dicono che stasera in tribuna c’è Erik Thohir a vede-re la sua creatura. Un momento quasi ieratico, cerimoniale. Ep-pure questo non deve distrarre Palacio e compagni, poiché di fronte c’è una bella squadra. Non è sottovalutare, perché è mol-to pericoloso. I gialloblu non si accontentato di fare bella figu-ra o di passare o per quelli che fanno il gioco-spettacolo. Loro sono il Verona, quelli che hanno già stupito. Non è una finale di Champions League, ma se l’Inter perdesse, sarebbe una sconfitta due volte dolorosa: per i tre pun-ti che l’allontanerebbe in modo pericoloso dall’Europa (anche se manca un’eternità ai verdetti fi-nali), ma soprattutto per il lavoro fatto sin qui che andrebbe lette-ralmente in fumo. E se è vero che L’ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili; il pessimista teme che possa es-sere vero. Bisogna vedere chi lo dirà alla fine del match...

Page 3: Inter verona 35 2013

3sabato 26 ottobre 2013

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO TURNO

classifica marcatori

9ª Giornata Sabato 26 Ottobre ore 18:00 Sampdoria - Atalanta Stadio Luigi Ferraris, Genovaore 20:45 Inter - Verona Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Domenica 27 Ottobre ore12:30 Napoli - Torino Stadio San Paolo, Napoli ore 15:00 Bologna - Livorno Stadio Dall’Ara, Bolognaore 15:00 Catania - Sassuolo Stadio Angelo Massimino, Catania ore 15:00ore 15:00 Chievo - Fiorentina Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona ore15:00 Juventus - Genoa Juventus Stadium, Torinoore 15:00 Parma - Milan Stadio Ennio Tardini, Parmaore 15:00Udinese - Roma Stadio Friuli, Udineore 20:45 lLazio - Cagliari Stadio Olimpico, Roma

10ª GiornataMartedì 29 Ottobreore20:45 Atalanta - Inter Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo

Mercoledì 30 Ottobre ore 20:45 Cagliari - Bologna Stadio Sant’Elia, Cagliariore 20:45 Fiorentina - Napoli Stadio Artemio Franchi, Firenzeore20:45 Genoa - Parma Stadio Luigi Ferraris, Genovaore 20:45 Juventus - Catania Juventus Stadium, Torinoore 20:45 Verona - Sampdoria Stadio Marc Antonio Bentegodi, Veronaore 20:45 Livorno - Torino Stadio Armando Picchi, Livornoore 20:45 Milan - Lazio Stadio Giuseppe Meazza, Milanoore 20:45 Reggio Emilia

Giovedì 31 Ottobre31 Ott, 20:45 Roma - Chievo Stadio Olimpico, Roma

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Roma 24 8 8 0 0 22 1 212 Napoli 19 8 6 1 1 18 6 123 Juventus 19 8 6 1 1 16 10 64 Verona 16 8 5 1 2 16 12 45 Inter 15 8 4 3 1 19 9 106 Fiorentina 15 8 4 3 1 17 10 77 Atalanta 12 8 4 0 4 11 11 08 Milan 11 8 3 2 3 14 13 19 Lazio 11 8 3 2 3 12 12 010 Torino 10 8 2 4 2 13 13 011 Udinese 10 8 3 1 4 9 9 012 Cagliari 10 8 2 4 2 10 12 -213 Parma 9 8 2 3 3 13 15 -214 Livorno 8 8 2 2 4 9 12 -315 Genoa 8 8 2 2 4 8 12 -416 Sampdoria 6 8 1 3 4 8 14 -617 Catania 5 8 1 2 5 6 13 -718 Sassuolo 5 8 1 2 5 7 22 -1519 Chievo 4 8 1 1 6 6 15 -9

8 retiRossi (Fiorentina; 2 rigori)6 retiCerci (Torino; 3 rigori)5 retiPalacio (Inter)Hamsik (Napoli)4 retiDenis (Atalanta)Tevez (Juventus; 1 rigore)Callejon (Napoli)Florenzi (Roma)

3 retiDiamanti (Bologna; 2 rigori)Barrientos (Catania)Gilardino (Genoa)Vidal (Juventus)Candreva (Lazio; 1 rigore)Paulinho (Livorno)Balotelli (Milan; 1 rigore)Muntari (Milan)Higuain (Napoli)Pandev (Napoli)Cassano (Parma)Parolo (Parma)

Gervinho (Roma)Ljajic (Roma; 1 rigore)Pjanic (Roma; 1 rigore)Totti (Roma; 1 rigore)Eder (Sampdoria; 2 rigori)Gabbiadini (Sampdoria)Cacciatore (Verona)Jorginho Frello (Verona; 2 rigori)Toni (Verona)2 retiStendardo (Atalanta)Laxalt (Bologna)

Ibarbo (Cagliari)Nainggolan (Cagliari)Pinilla (Cagliari)Paloschi (Chievo)Gomez (Fiorentina; 1 rigore)Lodi (Genoa; 1 rigore)Alvarez (Inter)Cambiasso (Inter)Icardi (Inter)Milito (Inter)Nagatomo (Inter)Pogba (Juventus)Hernanes (Lazio)

C O M M E N T O

INTER AVANTI TUTTA

Lo studio dell’analisi dei bio-ritmi mette in evidenza un

rilevante stato di benessere psi-cofisico della squadra nerazzur-ra 6.03 contro un valore medio di 5.90 della squadra veneta allenata dal bravo Mandorlini. Secondo questa lettura biorit-mica, l’Inter dovrebbe avere, quindi, un margine superiore di vittoria rispetto al Verona. Nel-lo specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli atleti, la compagine allenata da Maz-zarri risulta molto più tonica e resistente alla lotta 6.06 (valore assoluto) rispetto agli ospiti con 5,87; i più in forma risulteran-

no: Kovacic 6.50, Campagnaro 6,47, Juan Jesus 6.32 e Icardi 6.20 contro Toni 6.41, Agostini 6.26, Gonzalez e Martinho 6.20. Emo-tivamente parlando, anche se in casa gialloblu dopo la vittoria contro il Parma il morale è alto, l’indice di 5.90 della squadra di casa è leggermente superiore al 5,86 degli ospiti; i più motivati: Wallace 6.49, Ranocchia e Al-varez 6.39 contro Maietta 6.31, Toni e Donati 6.22. Sul fronte delle energie intellettive ed intu-itive il Verona risulta molto più concentrata e dotata di maggior fantasia con 6.17 contro 6.02 del-la formazione interista; i più in-cisivi: Gonzalez e Agostini 6.49, Rafael e Donati 6.48, Maietta e Gomez 6.46 contro Carrizo 6.49, Kovacic e Wallace 6.46, Nagato-mo 6.45.

L’INTER DEVE CONQUISTARE I TRE PUNTIOra che il balletto Morat-

ti-Thohir è finito, si può tornare, finalmente, al calcio giocato, anche se in casa Inter non si può mai stare veramen-te tranquilli. Ora è la volta dei cambiamenti che l’indonesiano vorrà portare in casa nerazzurra. Si parla da settimane del sicuro licenziamento di Walter Mazzar-ri a fine campionato per fare po-sto a Michael Laudrup. L’attuale allenatore dei gallesi dello Swan-sea non ha dato nessun segnale di replica, e questo è un bene, almeno per ora. A questo pun-to se l’ex calciatore di Juventus e Lazio dovrà tornare in Italia per

sedere sulla panchina nerazzurra sarebbe bene porsi l’interrogati-vo a fine stagione e pensare di portare, intanto, a casa una po-sizione in classifica degna di una squadra come l’Inter. La squadra è praticamente la stessa e, pur-troppo, anche i problemi sono gli stessi, nonostante i notevoli sforzi del tecnico livornese. La stagione è lunga e tempo per re-cuperare ce ne, bisogna evitare la pericolosa discesa di cui è stata vittima nella passata stagione, peraltro vittima di se stessa. A Torino, contro i granata, ha di-mostrato di saper lottare a denti stretti, l’Inter dello scorso anno avrebbe perso sotto una valanga di gol, e invece ha saputo tenere duro ed ha rischiato di vincere. Questa sera contro il Verona non

sarà una passeggiata. L’Inter non può permettersi di piangere sul-la partita di Torino che l’ha vista nei secondi finali rinunciare, suo malgrado, a 2 punti d’oro ma non determinati nel proseguo del campionato. Con Handanovic fuori e Alvarez in forse, si può sperare solo in un pronto rien-tro di Campagnaro, Mazzarri ci conta più di tutti, a dare sostegno a Palacio e compagni per battere i ragazzi allenati dall’ex neraz-zurro Andrea Mandorlini che si gode la quarta posizione in clas-sifica, in vantaggio di un punto sull’Inter, che profuma d’Europa. Il tecnico del Verona, da canto suo, reduce dal quarto successo casalingo ai danni del Parma, potrà contare sull’intera squadra a gran completo dopo il recupe-

ro dei difensori Maietta e Moras, se a questo ci aggiungiamo una punta di diamante come Jor-ginho, fantastico nelle giocate e freddo calcolatore nei momenti importanti, non ci si può stupire dell’attuale posizione in classifi-ca, a soli tre punti dalla squadra campione d’Italia in carica. Ma l’Inter non può permettersi passi falsi, soprattutto in casa, se vuo-le restare nella scia delle prime e giocare la Champions League il prossimo anno.

Page 4: Inter verona 35 2013

sabato 26 ottobre 2013 4

Jorge Luiz Frello Filho Jorginho: samba e magiaArsenal, Liverpool, Chelsea e Man chester City lo voglionoEcco il brasiliano più corteggiato dalla Premier League

Il ds del Verona Sean Sogliano è quasi sconvolto da tutti quei

club inglesi che stanano Jor-ginho da un po’ di tempo. L’in-teresse attorno al centrocampista di Imbituba. “Ma a oggi ancora nessuno è venuto a chiederlo (esplicitamente)”, precisa il diri-gente scaligero. Di certo, il Vero-na non si priverà del suo talento almeno fino a giugno. Quando, inevitabilmente, scatterà l’asta. Si parte dalla base espressa da Setti: dieci milioni di euro. Ma il prezzo è destinato a salire. Sem-pre più in fretta. Vedremo cosa dirà e farà il suo agente, Joao Santos, dal suo arrivo in Italia in poi. Cresciuto calcisticamen-te nel vivaio gialloblù, Jorginho ha iniziato la propria carriera con la squadra Beretti. Prestato al Sassuolo per disputare il Tor-neo Viareggio, ha poi giocato per una stagione in Lega Pro Secon-da Divisione nelle file della Sam-bonifacese scendendo in campo per 31 volte e siglando anche un gol. Ha esordito in B nelle file del Verona il 4 settembre 2011 dive-nendo in breve tempo un gioca-

tore importante della formazio-ne veneta. Nella scorsa stagione ha contribuito alla promozione in Serie A dell’Hellas Verona con 41 presenze e 2 gol. Il 24 agosto 2013 ha fatto il suo esordio in A nella partita vinta contro il Mi-lan dagli scaligeri 2-1. Il 25 set-tembre 2013 ha segnato su rigore il suo primo goal in Serie A con-tro il Torino e il 20 ottobre se-guente ha realizzato la sua prima doppietta contro il Parma (3-2). Jorginho possiede il passaporto italiano in quanto il trisnonno paterno era di Lusiana, un picco-

lo comune nella provincia di Vi-cenza. Jorginho ha scelto in se-guito di giocare con la Nazionale italiana. E il 16 ottobre del 2012 è stato il cittì Mangia a convocarlo tra le file degli azzurrini.Chi è Jorginho:Nato a Imbituba il 20 dicembre del ’91, Jorginho, all’anagrafe Jorge Luiz Frello Filho, è un cen-trocampista capace di ricoprire ogni posizione nell’area centrale del campo da gioco. Nella squa-dra guidata da Mandorlini, il brasiliano è un elemento insosti-tuibile.

Verona cerca il colpaccioG L I O S P I T I I C U G I N I

L’anticipo di questa sera al Meazza sembra, a ben guar-

dare, quasi uno scontro al verti-ce. Verona, molto più dell’Inter, rappresenta la vera sorpresa di questo inizio di campionato, es-sendo tra le prime della classe, con convinzione. Vive il suo mo-mento magico che rassomiglia tanto a quello del lontano 84-85, l’anno dell’unico scudetto, che un superlativo e sorprendente Osvaldo Bagnoli riuscì a farle cucire sulle maglie gialle, con le grandi sgroppate di un non mai dimenticato Pietro Fanna, soprattutto. Altro importante momento, e qui gli interisti gon-golano ancora felici ed ironici,

che può ritenersi “storico” a se-condo dei punti di vista, fu la legnata che gli scaligeri rifilaro-no sul collo del povero Diavolo che di stelle ne videro tante, ma non quella che pensavano di conquistare per appuntarsela sul vigoroso petto, per lo scudetto numero dieci. L’astro lucente , invece, rimase ancora qualche anno nel firmamento calcisti-co. Fu da allora, per i rossoneri distrutti, la “fatal Verona”, che è entrata di diritto nella mitologia del calcio (si fa per dire). Dalla mitologia, o meglio dal mondo antico, Verona ha tratto il suo se-condo nome: Hellas. Affascinan-te quanto la Grecia, l’Ellade della filosofia e del diritto, fu voluto dal gruppo di studenti e profes-sori del liceo Classico “ Scipione Maffei”, fondatori della società sportiva, nel 1903. E’ un nome che fa storia ed anche tanta ele-ganza, nel mondo turbolento

del calcio e suona anche bene dal punto di vista cacofonico. Stasera, nell’anticipo, si troverà a danzare con l’Inter che con il ve-stito migliore proverà a conqui-stare, a suon di gol, il cuore del-la Giulietta, che, sempre al suo balconcino, attende il Romeo innamorato. Il Verona, tanto bravo nella propria Arena, alla Scala del calcio potrebbe stecca-re al cospetto della più blasonata Beneamata. Ed è proprio questa consapevolezza a rendere forti i figli del Pandoro che sono decisi più che mai a portare almeno il cadeau di un pareggio alla loro Giulietta, quella del balcone che aspetta sempre tra sospiri e lacri-me. E se fosse un Romeo a tinte nerazzurre ad omaggiarla di un bel trifoglio? Questo finale Wil-liam Shakespeare vorrebbe scri-verlo lui. Noi ci accontenteremo solo di una bella partita, sempre in onore di Giulietta da Verona.

Tanti ex pronti a fare male

Iniezione di fiducia. Le ul-time uscite del Milan han-

no restituito all’ambiente un po’ di ottimismo a partire dai punti presi passando per il recupero degli infortunati e per chiudere anche il gio-co espresso. In campionato Birsa-gol ha regalato gran parte dei punti che costrui-scono la classifica attuale, in Champions League invece c’è stata un’ottima prestazione di squadra e da quegli uomini cui ci si aspettava di più sono arrivate risposte importanti. L’impegno e l’attenzione mes-se contro il Barcellona non possono rimanere isolate, Al-legri sta lavorando sull’aspet-to psicologico che è la base per ricominciare a marciare a suon di tre punti a prescin-dere dall’avversario di turno. Le note positive sono arrivate anche dai brasiliani, un tem-po una colonna portante del Milan, oggi una piccola colo-nia che però ha fatto vedere sprazzi di classe. Robinho e Kakà, ognuno a modo suo, si serviranno della serata di coppa per svoltare la stagione.

Kakà ha allontanato di colpo molto di quello scetticismo che lo accompagnava dopo la prima uscita a Torino e il conseguente infortunio, Ro-binho invece ha finalmente fatto vedere di essere ancora un giocatore su cui fare affi-damento. A tutto questo va aggiunto che l’infermeria do-vrebbe staccare il certificato di sana e robusta costituzio-ne per Balotelli e De Sciglio, in pratica due rughe in meno sul volto del tecnico toscano. A Parma il Milan troverà una formazione affamata di punti e farcita di volti noti sicura-mente stimolati e vogliosi di fare bene. Donadoni è stato accostato alla panchina dei rossoneri più volte e non c’è modo migliore per farsi am-bire che mettersi in mostra alla guida di una squadra che fa punti proprio contro il Mi-lan. Cassano, ex di turno, ha il dente avvelenato con Gal-liani, oltre allo stesso Allegri

e farà coppia con un certo Amauri che i tifosi del Mi-lan accostano a quel gol che stroncò la corsa allo scudetto rossonero di due stagioni or-sono. Insomma le insidie non mancano ma i rossoneri non possono sbagliare ancora. Allegri ha parecchi dubbi da sciogliere, in sostanza in ogni zona del campo. Abbiati non è ancora al meglio e, sia Ga-briel, sia Amelia, si sono com-portati bene nelle rispettive occasioni quindi si potrebbe optare per un recupero lento e gestito. In difesa rientrerà Silvestre al posto dello squali-ficato Mexes e rimane il dub-bio De Sciglio fuori da oltre un mese per un intervento al ginocchio. Sulla linea media-na torna dalla squalifica De Jong, accompagnato da Mon-tolivo e Poli, dietro le punte Kakà in versione ispiratore di Balotelli e Matri, quest’ultimo però in ballottaggio con Ro-binho.

Page 5: Inter verona 35 2013

5sabato 26 ottobre 2013

Domenico Morfeo al Verona nel 2000

amarcord

Domenico Morfeo all’Inter 2002-2003

Pietro Fanna al Verona 1982-1985 e 1989-1993.

Cristian Brocchi con l’Inter 2000-2001 Cristian Brocchi al Verona 19998-2000

Pietro Fanna all’Inter 1985-1989

Silvano Fontolan 1983-1988

Silvano Fontolan oggi, ha giocato nell’Inter 1978-1979

Roberto Bonisegna oggi, ha giocato nel Verona la stagione 1979-1980

Roberto Boninsegna all’Inter 1969-1976Sébastien Jacques André Frey all’Inter 1998-1999 Sébastien Jacques André Frey al Verona 1999-2000

Page 6: Inter verona 35 2013

sabato 26 ottobre 2013 6

LA ROMA NON LA FERMA PIU NESSUNOLa Juventus affondata a Firenze cerca il riscatto Chi la ferma la Roma? La

squadra giallorossa ha or-mai innestato il turbo e, dopo aver collezionato l’ottava vittoria consecutiva, tenta domani po-meriggio al Friuli con l’Udinese il nono centro personale, che significherebbe record assoluto del campionato. Totti (augu-ri per una pronta guarigione) e compagni sette giorni fa hanno steso il Napoli senza tanto af-fanno all’Olimpico ed ora, grazie al capitombolo della Juventus a Firenze, viaggiano al comando delle operazioni con ben cinque lunghezze di vantaggio sui bian-coneri di Conte e i partenopei di Benitez. In Spagna, Atletico e Barca hanno interrotto il loro fi-lotto di successi (8) consecutivi; vedremo se la Roma saprà fare di meglio battendo fra ventiquattro ore l’Udinese di Guidolin rien-trata in sede col dente avvelenato per la sconfitta di San Siro col Mi-lan. I rossoneri martedì sono sta-ti bravissimi a fermare il Barcel-lona in Champions bloccandolo sull’1-1 e domani proveranno a ripetersi al Tardini contro un Parma che non ancora del tutto digerito il 3-2 incassato al Ben-tegodi dal Verona in pieno recu-pero. Un Verona, comunque, su-per al quarto posto in classifica davanti all’Inter costretta al pari a Torino con i granata di Ventu-ra dopo una pirotecnica gara ha avuto come episodio principale, e determinante, l’espulsione di Handanovic dopo solo cinque minuti di partita. Una regola, quella dell’espulsione del por-tiere sicuramente da rivedere se non si vuole falsare il risultato delle partite. D’accordo che è l’ar-bitro a decidere ma questi bene-detti arbitri in queste circostanze

dovrebbero mettere un po’ da parte la loro fiscalità partorita da questo assurdo regolamento. Walter Zenga qualche anno fa aveva lanciato una battaglia per-sonale contro i quattro secondi fissati per il rinvio dall’area del portiere, alla fine il regolamento è stato cambiato. Auguriamoci che succeda la stessa cosa per gli interventi attuali dei portiere, se così non fosse, per non punire ancora i numero 1, occorrerebbe poter disporre di tre o quattro estremi in panchina. Tornando al campionato, il Napoli, reduce del bel successo del Velodrome col Marsiglia, sarà di scena al San Paolo col Torino mentre la Fiorentina scenderà in campo al Bentegodi contro un Chievo in piena crisi di risultati.

Inter–Verona, una vittoria per la scalataA San Siro i nerazzurri affrontano la sorpresa del torneo

L’Inter di Mazzarri si trova di fronte all’ottimo Verona di

Mandorlini, in una partita molto importante per il proseguimento della stagione in cui come primo obiettivo c’è da invertire il senso di marcia dopo il ko contro la Roma e il pareggio, non senza polemica, dell’Olimpico contro il Torino: una sfida quella coi granata che ha lasciato l’amaro in bocca per come è sfumata la vittoria ma ha confermato il ca-rattere della Mazzarri’s band e l’impossibilità di fare a meno di uno come Rodrigo Palacio. A proposito, invece, dei gialloblu di Mandorlini, ex interista, lascia-mo spazio ai numeri: 5 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte arrivate in casa di Juventus e Roma e un gioco che a tratti ha incantato; attenzione alla voglia di grandi palcoscenici di un rigenerato Luca Toni e all’estro della nuova stella del calcio Iturbe, giocatore già sul taccuino degli osservatori nerazzurri e non solo. Ci aspet-tiamo una sfida equilibrata con le due squadre che hanno en-trambe molte chance di andare a rete e la quota 1,75 dell’opzione Gol si fa preferire di gran lunga.

Proviamo ad azzardare anche una combinazione con il segno per la sfida del Meazza, ipotiz-zando un successo nerazzurro sofferto ma con entrambe le for-mazioni in rete: 1 + GOL che in questo caso paga ben oltre 3 vol-te e mezzo la puntata. Come pri-mo marcatore della sfida occhio a Palacio offerto a 4,50 e al gio-vane talento Iturbe mediamente bancato sopra 8 volte la posta. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete sca-ricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSA-BILITA’. Diamo uno sguardo alle gare della domenica partendo dal “lunch match” del San Paolo tra Napoli e Torino con i parte-nopei reduci dalla sconfitta con la Roma ma rigenerati dal suc-cesso a Marsiglia che ha rilancia-to le ambizioni dei ragazzi di Be-nitez in chiave europea; granata che dopo il pareggio con l’Inter cercano altri punti per continua-re l’ottima stagione fin qui di-

sputata. Tutto pende dalla parte dei padroni di casa, quota non esaltante ma spendibile in una multipla, offerti intorno all’1,40. Attenzione alla voglia di riscatto della Juventus di Conte che ospi-ta il Genoa di Gasperini con in bianconeri vogliosi di riscattare le due sconfitte in 3 giorni rime-diate a Firenze e Madrid: segno 1 a 1,25 per cui vale lo stesso di-scorso della sfida di Fuorigrotta, mentre impegno complicato a Parma per il Milan contro Cas-sano e compagni dove l’opzione gol offerta a 1,70 sembra la solu-zione ideale. Incrociamo le dita.

Pietro Fanna: “Il Verona vuole sorprendere l’Inter”

Ala  destra in grado di sva-riare su ambo i fronti del

campo, era dotato di tecnica, velocità e fantasia.  Pietro Fan-na non è mai riuscito a rendere al 100% in grandi piazze, bensì è riuscito nel processo opposto: rendere grandi compagini di medio livello, dove poteva essere spesso coinvolto nel gioco della squadra. Si parla del magico Ve-rona, quello guidato da Osval-do Bagnoli, capace di vincere lo scudetto rimasto impresso nella storia come l’ultimo vinto in una piazza diversa da Roma, Tori-no o Milano. A Milano, all’In-ter, Fanna è stato anche uno dei comprimari più importanti a disposizione di Giovanni Tra-pattoni che, nell’annata ’88-’89 consegnò alla storia il cosiddetto “Scudetto dei Record”. Appesi gli scarpini al chiodo, intraprese la carriera da allenatore arrivan-do, salvo poi fermarsi, ad essere il vice allenatore di quello che, oggi, è il selezionatore della na-zionale italiana di calcio: Cesare Prandelli Che partita si aspetta di vedere a San Siro?“Mi aspetto di vedere una partita affrontata in maniera tranquilla e serena dal Verona, che sta gio-cando bene e che sta meritando i punti conquistati e, quindi, per l’Inter non sarà per niente facile. E’ una gara in cui l’Inter dovrà fare molta attenzione, soprattut-to al reparto avanzato del Verona guidato da Luca Toni, che è forse il simbolo di questo Verona, una

squadra che vuole stupire in po-sitivo anche gli scettici. Sarà, una bella partita, giocata a viso aper-to da entrambe le squadre”.Inter bisognosa di punti, dopo 3 risultati non positivi. Cosa è cambiato dall’inizio sprint di questa squadra ad oggi?“L’Inter è una squadra che sta cambiando pelle, con tanti ele-menti che, come ad esempio i senatori, a fine anno probabil-mente non saranno neanche più all’interno della squadra. Accanto a loro ci sono giovani interessanti che però hanno bisogno di cresce-re, nonostante tutti noi abbiamo fretta. Mazzarri sta portando la sua esperienza, ovviamente, ma ci vorrà del tempo e, probabil-mente, anche qualche giocatore nuovo più avanti. Non si può pre-tendere oggi che sia da primi po-sti, perché è ancora in costruzione e per costruzione intendo qualche anno”.Campagnaro probabilmente non sarà della partita. E’ lui l’uomo chiave per ridare equi-librio a questa squadra?“Più che uomo chiave, che mi sembra un po’ esagerato, mi sem-bra un calciatore che Mazzarri conosce alla perfezione e, proprio per questo motivo, può dare delle garanzie in più. Questo genere di giocatori, che hanno determina-zione, voglia di lottare, fare grup-po, sono fondamentali per l’alle-natore e per questo Campagnaro può essere importante. Per Maz-zarri, però, non dimentichiamoci che l’importante non è il singolo, bensì il collettivo”.La sorpresa di questo campio-nato è il Verona di Mandorlini, qual è il segreto di questa squa-dra? Può potenzialmente ripe-

tere la stagione dello scudetto di Osvaldo Bagnoli?“Ma, in realtà è meglio evitare proprio i paragoni, perché nel cal-cio è cambiato tutto da allora. Se devo fare un confronto, però, sce-glierei non l’annata dello scudetto, bensì quello prima l’annata 82’-83’. Un’annata in cui il Verona è salito in Serie A, abbiamo stupito, fatto un quarto posto con l’Uefa a fine stagione. Era un gruppo so-lido salito dalla serie B, con l’in-nesto di 6 o 7 nuovi calciatori che portavano esperienza. Il Verona deve guardarsi alle spalle finchè non ci sarà una classifica che dà garanzie, poi, si potrà divertire e vedremo dove potrà arrivare. Entrare in Europa sarebbe come vincere lo scudetto”.E’ stato il vice di Prandelli a Ve-rona e Venezia. Consiglierebbe Jorginho per la nazionale? E’ pronto per una big come l’Inter“E’ un giocatore giovane, deve crescere, seppur abbia già buo-ne potenzialità. Ha bisogno di

tempo, sicuramente, e per questo io credo che per la nazionale sia ancora troppo presto. Non ragio-ne in base alla nazionalità, credo che sarà lui a dover scegliere alla fine, ma se considerassi l’annata, che è quella che porterà al mon-diale, credo che sia troppo vicino per poter fare degli esperimenti. Per Jorginho il futuro in una big è certo. È veramente sulla buona strada, probabilmente anche alla nazionale”.Cosa ne pensa della trattativa Thohir-Moratti?“È una strada tracciata e credo sia solo l’inizio. Ai miei tempi si parlava solo di calciatori, ora si muovono anche i presidenti. Può esserci la possibilità che portino una cultura differente dalla no-stra e potrebbe essere positivo. Moratti ha fatto la storia, e il calcio italiano ha goduto di pre-sidenti mecenati come lui, però la globalizzazione c’è nel mondo, è impensabile che non rientri anche nel calcio”.

Consiglia

Page 7: Inter verona 35 2013

7sabato 26 ottobre 2013

Portieri troppo penalizzati dalle regoleCol Verona niente errori

Prima di entrare nel vivo del-la partita di questa sera col

Verona, vorrei spendere due parole su quanto è accaduto all’Olimpico di Torino dome-nica scorsa. Ho stampata nella mente l’uscita di Handanovic su Cerci che ha provocato il rigore contro l’Inter e l’espulsione del nostro portiere. Una decisione, per conto mio, assurda non solo per quanto concerne la gara di Torino, anche per le penalizza-zioni a cui vanno incontro in ogni gara tutti i portieri, quando intervengono su un avversario in area di rigore. Stavolta, a pagare dazio è stata l’Inter, la prossima volta toccherà ad altre squadre. Ma non si può parlare di legge di compensazione. Il regolamen-

to è troppo severo e qualcosa va sicuramente cambiato. Tanto di cappello per quanto concerne la rete granata di Bellomo allo sca-dere, però l’Inter avrebbe meri-tato la vittoria dal momento che ha disputato quasi tutta la partita in inferiorità numerica. Stasera i nerazzurri affronteranno il Ve-rona, una delle formazioni più in palla del momento, di conse-guenza dovremo tenere gli occhi bene aperti e non commettere errori. I veronesi, bene impostati da Mandorlini non solo da ora, hanno tra l’altro in squadra quel ragazzino terribile di nome Toni, che non finisce mai di stupire. Toni è un vero falco dell’area di rigore e i nostri non dovranno perderlo d’occhio. Batto le mani

ai cugini per il bel pareggio di San Siro col Barcellona ma a Parma non sarà facile conquista-re punti. Un applauso particolare alla Fiorentina per aver capovol-to alla grande la partita del Fran-chi con una Juventus che pensa-va già di avere la vittoria in tasca. Una rimonta formidabile quella dei viola. Un elogio, infine, alla Roma che non finisce di stupire. Fare un filotto di otto partite non è facile per nessuno. Se vince an-che a Udine difficilmente Juve e Napoli riusciranno a recuperare.

Uefa Youth League, un Barcellona super stritola il Milan di InzaghiI blaugrana si impongono per 6-2 in casa dei rossoneri

A differenza del Milan di Alle-gri, SuperPippo deve arren-

dersi allo strapotere dei blaugra-na, i quali rispetto ai suoi ragazzi sembravano di un altro pianeta. Sicuramente il tecnico dei baby milanisti può appellarsi a tanti alibi: prima di tutto la condizio-ne fisica precaria causata dalla sosta forzata del campionato Primavera per via del Mondiali Under 17 negli Emirati, poi per le tantissime assenze tra le fila rossonero nonostante ‘il presti-to’ di Cristante da parte di Al-legri. Il match e’ terminato 6-2 per i catalani, i quali sono stati superiori rispetto ai rossoneri, ma non cosi tanto da giustificare una ‘scoppola’ cosi forte. Eppu-re il Milan aveva dato l’illusio-ne di poter controllare il match grazie all’immediato vantaggio di Barisic, ma l’entusiasmo si e’ spento poco dopo con la rimon-ta del Barca grazie alle reti di El Haddadi, Sanabria e Godswill al termine dei primi 45 minuti. Poi nella ripresa Cristante ha illuso di poter pervenire al pareggio, ma la doppietta di Sanabria ha affossato qualsiasi speranza ros-sonera. Inzaghi, a fine partita, ha espresso tutta la sua amarez-za: ‘Non dobbiamo attaccarci alle assenze. Oggi c’è un pò di rammarico perché penso che il risultato non sia così ampio. Ab-biamo avuto delle occasioni per fare gol. Loro a ogni tiro l’han-no messa dentro, noi facciamo fatica a fare gol e contro i più

forti d’Europa puoi perdere, ma dobbiamo giocare sempre con la convinzione che ce la possiamo giovare”. Poi aggiunge: “Dopo l’o-ra di gioco abbiamo fatto fatica. Il loro quarto gol ci ha tagliato le gambe ma abbiamo continuato a giocare. Il girone dipende ancora da noi. Siamo in lotta per quali-ficarci. Fino ad ora non avevamo mai perso ma è una sconfitta che ci deve far crescere. Abbiamo la consapevolezza d’essere stati in partita. Ogni volta che andava-mo in profondità abbiamo mes-so l’uomo davanti al portiere. I ragazzi hanno dato tutto. Con lo stop del campionato abbiamo perso qualcosa. Sono 20 giorni

che non giochiamo ma non vo-gliamo accampare scuse”. Una batosta, che servirà ai ragazzi di Inzaghi per rialzarsi in fretta, e che comunque non compromet-te la situazione in Youth League: i rossoneri restano saldi secon-di in classifica con 6 punti, alle spalle del Barca a punteggio pie-no, grazie alle due vittorie otte-nute nelle prime due partite con-tro l’Ajax e Celtic. Intanto, l’Inter continua la sua preparazione per presentarsi al meglio alla ripresa del campionato. Settimana pros-sima, infatti, sfiderà allo Stadio Giacinto Facchetti il Padova di Storgato, impantanato nelle zone basse della classifica con 4 punti.

Chiellini, dopo il rigore e l’e-spulsione contro il Real, chie-de scusa alla squadra, a Conte e a tutti i tifosi : “Mi sono distratto, pensavo di giocare nel campionato italiano”.

Buona prestazione del Milan col Barcellona. Complimenti ad Allegri: è l’unica persona pagata dal Cavaliere per fare cose legali.

Il Milan affiancherà un ex poliziotto del G8 a Mario Ballotelli. Sarà il suo tutor.Forse vogliono raddrizzare SuperMario a manganellate.

Page 8: Inter verona 35 2013

sabato 26 ottobre 2013 8

INTER CLUB Quarto OggiaroL’Inter Club Quarto Oggiaro

volta pagina e rinnova qua-dri e sede nella più classica del-le operazioni. Il primo ottobre, con la massiccia partecipazione dei soci vecchi e nuovi, con le ri-spettive famiglie, si è svolta una grande Festa che è culminata nella inaugurazione della nuo-va Sede dell’Inter Club Quarto Oggiaro Nerazzurra, presso il

Circolo ricreativo Giuseppe Me-azza, centro molto importante, non solo per il nome, ma anche per le varie attività sociali e ludi-che del quartiere. La presiden-tessa ha accolto nel migliore dei modi gli illustri ospiti che hanno reso onore alla manifestazione: Sergio Spairani, presidente del CCIC, Mauro Bellugi e Alessan-dro Buono, dirigente del CCIC. La stessa ha rimarcato l’impor-tanza della funzione del Club che, con le sue attività ricreative e culturali si pone come valida alternativa alla difficile situazio-ne sociale del quartiere che, negli ultimi anni ha dato e continua a

INTER CLUB MERATEIl socio più ”anziano” Gio-

vanni Gargantini ha fe-steggiato il suo compleanno numero 100, un traguardo as-sai speciale con parenti, amici e simpatizzanti nerazzurri. Con in testa un cappellino della squadra del cuore ha ri-cevuto regali davvero speciali, tra cui un pallone firmato dal Presidente dell’Inter Massi-mo Moratti. Massimo Isetti e Giacomo Ventrice del di-rettivo dell’Inter Club Merate hanno consegnato una ma-glia nerazzurra autografata da Cordoba, infine il sindaco lo ha omaggiato di un gagliar-detto della città e di un libro di fotografie storiche. La festa si è conclusa con il classico ta-glio della torta naturalmente nerazzurra.

100 anni da interista

dare soddisfacenti segnali di crescita morale. Ai soci “vete-rani” come la signora Giancarla e il signor Giacomo è toccato il felice nostalgico compito di ri-cordare la Grande Inter ai più piccini, che li hanno abbracciati in una grande foto di gruppo. Durante l’evento è proseguita senza sosta l’iscrizione che ha raccolto le adesioni di nuovi soci e molti rinnovi. La serata si è, quindi, conclusa con il classico taglio della torta, con il logo del Club, e un corale ben augurante brindisi di buon auspicio alla no-stra Inter, accompagnati dall’in-no “C’è solo l’Inter”.

VITA DI CLUB

Page 9: Inter verona 35 2013

9sabato 26 ottobre 2013

IL CHELSEA VINCE IN TERRA TEDESCA CON LO SCHALKE 04Il Basilea acciuffato sul filo di lana dalla Steaua

Colpaccio dello Zenit in Portogallo contro il Porto

che recrimina su una espulsio-ne iniziale decretata dopo soli sette minuti di gara dal nostro Tagliavento alla faccia del buon senso. La squadra di Spalletti ha faticato parecchio però prima di chiudere a proprio favore (0-1) la sfida con i lusitani già battuti dall’Atletico Madrid davanti ai propri tifosi nel turno preceden-te del Gruppo G. I russi di San Pietroburgo, grazie a questo in-sperato successo, si collocano in seconda posizione alle spalle degli spagnoli dell’Atletico di Cholo Simeone dominatori in trasferta a Vienna contro l’Au-stria grazie una tripletta accom-pagnata da un gol firmato dal brasiliano Diego Costa. L’Atleti-co si conferma leader con nove punti, nove reti realizzate contro una subita nel match col Porto del primo ottobre. Tagliata fuori dalla corsa al passaggio del tur-

no l’Austria Vienna, ferma ad un solo punto in classifica con uno zero nel tabellino delle reti. Gli austriaci sono degli esordien-ti in Champions a girone e con l’Atletico hanno inseguito invano la prima marcatura come fosse la rete della vittoria. Da seguire martedì prossimo la sfida di San Pietroburgo fra lo Zenit e l’Atle-tico Madrid. Nel Gruppo E per un soffio il Basilea non si porta a casa un’altra vittoria esterna. A Bucarest gli svizzeri vanno in vantaggio ma si fanno recupera-re dalla Steaua proprio sul filo di lana. Peccato, perché il Basilea

avrebbe meritato di condividere il primo posto in classifica col Chelsea e lo Schalke, quest’ul-timo battuto pesantemente a Gelserkinken dai ragazzi di Mourinho con un secco 0-3 che riscatta in parte il passo falso compiuto nella prima giornata a Londra col Basilea. Gli inglesi trascinati da Torres adesso co-mandano le operazioni in com-pagnia dei tedeschi a pari punti, col Basilea staccato di due. Fuori ormai i rumeni della Steaua, ul-timi con un solo pareggio nella casella della classifica.

Austria Vienna - Atletico MadridHulk, attaccante dello Zenit

IL NAPOLI REGALA UN SORRISO A BENITEZ Il Milan respinge l’attacco della corazzata BarcellonaSta girando nel verso giusto la

Champions di Milan e Na-poli. I rossoneri mettono paura al Barcellona a San Siro mentre l’undici di Benitez, addirittura, va ad espugnare il Velodrome strappando i tre punti al Marsi-glia Classifica alla mano il Grup-po F parla napoletano, dal mo-mento che il Borussia Dortmund ha fatto il colpaccio a Londra

battendo, contro ogni prono-stico, la capolista Arsenal. L’im-presa del Napoli va sottolineata perché ai francesi, per restare in corsa, non restava che la vittoria. Ma i partenopei ce l’hanno fatta, portandosi a casa un bel succes-so firmato da Callejon e Maer-tens che li ripaga del passo falso in campionato. Qualche brivido il Napoli l’ha sentito in dirittura

gli inglesi li hanno ripresi con un gol di Giroud ma il solito Le-wandowski, alla fine, ha messo le cose a posto chiudendo l’im-pegno alla grande. Il Marsiglia in pratica, a quota zero,può già sa-lutare la Champions in anticipo e pensare solo alla Ligue 1. Nel Gruppo H, il Milan con il Barca era partito alla grande: Robinho, col suo gol, aveva messo le ali ai

Milan Barcellona, Constant ferma Messi Esultanza dei giocatori del Napoli per il primo gol contro Marsiglia

STASERA TIENE BANCO IL CLÁSICOBarcellona e Real si giocano il primato

E venne il giorno. In Liga le tossine della Champions

verranno sicuramente cancella-te con il Clasico in programma stasera al Camp Nou fra il Bar-cellona e il Real Madrid. Per i ca-talani è importante non mollare, dal momento che i madridisti nell’ultimo turno di campionato hanno rosicchiato due punti a

Messi e compagni recuperando qualche lunghezza di ritardo in classifica. Per il Barca il mezzo passo falso di Pamplona con l’O-sasuna (0-0) ha lasciato qualche smagliatura regalando alle Me-rengues di Ancelotti una giorna-ta positiva, soprattutto in consi-derazione del kappaò incassato dall’altra capolista Atletico Ma-drid battuta a Barcellona clamo-rosamente dall’Espanol. Lo stop alla serie positiva di otto vittorie consecutive delle formazioni di Marino e Simeone si è fermata quasi inaspettatamente conside-rando che le avversarie di turno

non erano sicuramente conside-rate le big della Liga. A cogliere l’attimo giusto ci ha, come detto, pensato il Real lesto nello sten-dere al Bernabeu il Malaga per 2-0 con i gol del solito Cristiano Ronaldo, giunto al nono centro in campionato. Novità anche in Ligue 1 dove il Monaco è stato staccato in classifica dal Psg. La squadra di Ranieri è stata rimon-tata (da 0-2 a 2-2) dallo Sochaux mentre i parigini al Parco dei Principi hanno rifilato un poker al Bastia. Da seguire nel weekend la gara della quarta forza del tor-neo Saint Etienne in casa contro il Psg mentre il Monaco ospiterà il Lione. Bomber Falcao 7 gol, Cavani 6. In Germania il Ba-yer Leverkusen, grazie a un gol fantasma, tallona in Bundesliga il Bayern e agguanta il Borus-sia a quota 22. In Inghilterra l’Arsenal tiene sempre lo scettro di leader tallonato da Chelsea e Liverpool con alle spalle il Tot-tenham. Oggi Chelsea-City. Fre-nano lo United, bloccato in casa Southampton dell’ex romanista Osvaldo mentre il già citato Li-verpool di Gerrard si ferma sul 2-2 col Newcastle.Cristiano RonaldoLionel Messi

CHAMPIONS

CHAMPIONS

ESTERO

d’arrivo dopo il gol del Marsiglia che ha riaperto la gara, però i ragazzi di Benitez hanno tenu-to duro intascandosi con pieno merito, e con l’applauso di De Laurentiis, i punti essenziali per balzare al comando del girone in compagnia di Arsenal e Bo-russia Dortmund. I tedeschi di Klopp sono andati in vantaggio per primi con Mkhitaryan, poi

rossoneri dando l’impressione di poter respingere la forza d’urto degli spagnoli di Messi. Ma la “Pulce” argentina, senza strafare, poco per volta ha ridato ossige-no alla sua squadra andando in rete con una stilettata a fil di palo con Amelia battuto senza scam-po. Per il Milan, dove Allegri ha fatto ricorso a Balotelli nella seconda parte della partita, una

buona serata col solo rammarico del successo del Celtic con l’Ajax che rilancia gli scozzesi nel giro-ne. In sintesi: Barcellona a quota sette, inseguito a due lunghezze dai rossoneri, col Celtic al terzo posto con tre punti. Fuori causa, o quasi, l’Ajax dopo la sconfitta di Glasgow.

Page 10: Inter verona 35 2013

sabato 26 ottobre 2013 10

IL SIGNOR GRAFE PUNISCE LA JUVENTUSUn rigore inventato e un espulsione assurda in una serata assurdaJuventus sfortunata al Berna-

beu col Real Madrid. I bian-coneri sono usciti dalla sfida con un pugno di mosche grazie ad un pessimo arbitraggio che ha condizionato la gara a partire dal

IBRA A RAFFICA CON L’ANDERLECHT

Ibra ne fa quattro all’Ander-lecht nella sfida di Bruxelles

del Gruppo C vinta dal Psg per 0-5. E’ stata una notte magi-ca per lo svedese, grande, anzi grandissimo, nel proiettare i parigini di Blanc verso una qua-lificazione anticipata, conside-rando i risultati poco positivi delle avversarie conquistati nella serata di mercoledì. Il Psg è in-fatti al comando della classifica a punteggio pieno con Benfica e Olympiacos ferme a quota quat-tro, vale a dire a cinque lunghez-ze da Ibrahimovic e compagni. A Lisbona per poco i greci, sotto un vero nubifragio, non face-vano il colpaccio e solo a una manciata di minuti dal fischio di chiusura i padroni di casa sono riusciti a strappare un pareggio che tiene in corsa la squadra per il secondo posto del Gruppo C. Fuori gara ormai i belgi dell’An-derlecht con tre sconfitte in tre partite. Insieme al Psg sorride anche il Bayern Monaco. I tede-schi all’Allianz Arena, nella gara del Gruppo D, per un po’ hanno

Solare Fiorentina, pallida La-zio. In Europa League la

squadra di Montella si mangia con un sol boccone al Franchi i rumeni del Pundurii rifilandogli tre pesanti ceffoni mentre la for-mazione di Petkovic a Cipro non va oltre un deludente zero a zero con l’Apollon Limassol gettando alle ortiche una valanga d’occa-sioni da gol di fronte ai propri tifosi allibiti e sconcertati. Co-munque è bene tutto quello che finisce bene perchè la Lazio con questo pareggio resta in corsa nel Gruppo J superata in classi-fica solo dai turchi del Trabzon-spor bravi a stendere i polacchi del Legia Varsavia per 2-0 con le reti di Janko e Olcan Adin. Alle spalle della Lazio, a un solo punto, i ciprioti dell’Apollon av-versari il prossimo 7 novembre all’Olimpico dei biancocelesti nel quarto turno di Europa Le-ague. Splendida invece, come è stato sottolineato, la Fiorentina pur impegnata contro i modesti ragazzi del Pandurii. La Viola è andata in vantaggio a metà del

giochicchiato col Viktoria Plzen poi quando hanno cominciato a pigiare l’acceleratore per i cechi non c’è stato più nulla da fare. Cinque palloni sono finiti alle spalle del povero portiere ceco con tanti saluti agli scommetti-tori dell’under. Il City di Pellegri-ni, dopo aver preso tre sberle da Guardiola nel turno precedente, si è subito riscattato andando a vincere a Mosca col Cska grazie a una doppietta di Kun Aguero. I russi erano passati in vantaggio e il City è stato bravo a rimon-

primo tempo con Joaquin ed ha messo il sigillo alla partita nella ripresa con Cuadrado entrato al posto di Matos, autore del secon-do gol. I toscani sono al coman-do del Gruppo E a punteggio pieno con gli ucraini del Dnipro corsari in Portogallo a Guimares per 0-2 con il Paco de Ferreira. A firmare il successo Rolan e Ko-noplyanka. Altre quattro squa-dre, comunque, possono vantare il primato della Fiorentina con tre vittorie in tre partite. Sono Tottenham, Eintracht Franco-forte, Salisburgo e Ludogorets, questi ultimi la vera sorpresa del torneo, insieme agli austriaci. Gli Spurs sono andati in Moldova a sbancare il campo dello Sheriff mentre l’Eintracht davanti al pubblico di casa, avvantaggiato dall’espulsione iniziale di Ma-chevic, ha steso per 2-0 gli isra-

Replica del Bayern con Cinque squadre a punteggio pieno, Fiorentina compresa

C H A M P I O N S

C H A M P I O N S EUROPA LEAGUE

la delusione del coach Antonio Conte

secondo tempo quando è stato cacciato Chiellini per un fallo su Cristiano Ronaldo. Un arbitro troppo fiscale per la formazione di Conte, anche in occasione del calcio di rigore poi realizzato da CR7 appena dopo il 45°. La Ju-ventus adesso rischia grosso, la sconfitta del Bernabeu è stata accompagnata dal successo per

3-1 del Galatasaray di Manci-ni, successo che ha rilanciato i turchi in seconda posizione con due lunghezze di vantaggio sui bianconeri. La squadra di Conte ha giocato una buona partita, ag-gredendo le Merengues fin dall’i-nizio, tanto da dare l’impressione di poter andare in gol in qualun-que momento contro una difesa

leggermente traballante che ha fatto arrabbiare Ancelotti in più di una circostanza. Casillas, che sostituiva fra i pali Lopez, è ap-parso insicuro in diverse occa-sioni e la Juventus ci ha provato. Ma Il Real è sempre il Real anche se, per tutto il secondo tempo, ha dato l’impressione di volersi accontentare di una sola rete di

vantaggio ed amministrare sen-za spendere molto in energia, la testa era già all’incontro con il Barcellona. Il fuoriclasse re-sta sempre lui, Ronaldo. Lesto e bravo a infilare Buffon sul primo errore dei difensori bianconeri. La reazione della Juventus è stata immediata e Llorente poco dopo la rete del portoghese ha subito fatto capire di non volerci stare al gioco degli spagnoli infilan-do Casillas con una fiondata a fil di palo. Ma al signor Grafe il pareggio evidentemente non piaceva, così ha pensato di con-cedere un penalty al Real per un fallo molto dubbio. Dagli undi-ci metri Cristiano Ronaldo ha bruciato senza scampo Buffon. Nella ripresa quindi il patatrac con il cartellino rosso a Chiellini che fa infuriare non poco Conte. Una serataccia per la Juventus ma pure per il direttore di gara tedesco Manuel Grafe, un arbi-tro incapace e da allontanare al più presto dai rettangoli di gio-co, prima che combini altri guai. La Juventus martedì 5 novembre riproverà di nuovo a vincere col Real, con la speranza che non le capiti un altro Grafe. I biancone-ri pronti al riscatto.

il rammarico di Chiellini

l’esultanza di Cristiano Ronaldo

cinque reti al Plzentare il passivo e chiudere con un successo che li proietta a sei punti, tre in meno del capolista Bayern. Nel Gruppo A si scatena il Bayer Leverkusen che manda al tappeto lo Shakhtar di Luce-scu con un poker significativo in funzione della qualificazione. Le “Aspirine” grazie alla vittoria con gli ucraini sono adesso a un solo punto dal Manchester United a segno dopo soli 30 secondi con la Real Sociedad. I baschi hanno tentato di reagire ma gli inglesi hanno chiuso con l’1-0 iniziale.

eliani del Maccabi Tel Aviv, che restano secondi in classifica con 4 punti nel Gruppo F. Ormai qualificati anche i bulgari del Ludogorets vincitori in Ucraina col Chamomorets per 0-1 grazie a una prodezza di Zlatinski per il Ludogorets altra impresa dopo aver espugnato Eindhoven nella gara inaugurale giocata col Psv. Infine il Salisburgo, quinta delle vip a punteggio pieno (Gruppo G), ha avuto la meglio battendo per 2-1 i belgi dello Standard Liegi con i gol di Soriani e Ra-mahlo. Colpaccio degli slove-ni del Maribor in Olanda con lo Zulle per 1-3 e il ritorno alla vittoria del Bordeaux sull’Apoel per 2-1. Da segnalare il 5-1 del Valencia al San Gallo e il 3-0 della Dinamo Kiev con il Thun, a conferma della serataccia delle squadre elvetiche.

FIORENTINA OK. LAZIO DELUDENTE A CIPRO

Page 11: Inter verona 35 2013

11sabato 26 ottobre 2013

Mandorlini è bravo ma col Verona non c’è storia Thohir deve prendere esempio dalla passione di Moratti e mettere mano al portafogli: all’Inter serve un terzino sinistro e un’ala destraDopo 18 anni e finita l’era

Moratti e comincia l’av-ventura Thohir. Ma non era meglio affidarsi agli imprendi-tori cinesi ? “Come si può ben immaginare, il problema non è la nazionalità degli imprenditori ma la loro solidità finanziaria e la loro prospettiva di stabilità e crescita del Club. La trattativa è stata lunga e complessa e Massi-mo Moratti ha detto di ‘aver posto l’Inter in mani credibili’. Ci augu-riamo che sia cosi”. Moratti ha detto che ha considerato l’Inter non come un’azienda ma una passione. È finito il tempo dei sentimenti? “Non credo che quel tempo sia finito. L’attaccamen-to alla maglia avviene e avverrà sempre sulla base di forti senti-menti ed emozioni, e Thohir si accorgerà presto di tutto questo. Capirà che l’Azienda FC Inter-nazionale vivrà ed avrà un futu-ro solo se l’ingrediente essenziale della passione verrà esaltato”. A gennaio, con la riapertura del mercato, Thohir dovrà metter mano al portafogli e con quali obiettivi? “Sicuramente servono alcuni ritocchi alla rosa, e penso sopratutto a difesa e centrocam-po. Abbiamo bisogno di coprire

adeguatamente la fascia sinistra con un giocatore in grado di di-fendere e di proporsi in attacco. A centrocampo avremmo bisogno di quello che una volta si sareb-be detto un ‘numero 7’, e oggi si chiama cursore di fascia destra. Queste due operazioni saranno essenziali per esaltare le caratteri-stiche dei nostri attaccanti”. Mi-lito può reggere una stagione?“È indubbio che il desiderio sia quello che regga la stagione, ma ho l’impressione che l’età e gli in-fortuni rendano questo desiderio difficile da esaudire”. L’Inter avrà un nuovo stadio? “Difficile dare una risposta. Con la cordata cine-se la cosa sembrava fattibile, ma ora siamo in un’altra fase; comun-que l’esigenza di un nuovo stadio è evidente, anche per far decollare l’idea di uno sviluppo moderno del progetto Inter”. Qual è il suo ricordo più bello dei 18 anni dell’avventura Moratti e il più brutto? “Il più bello è il Triplete, una cosa che rende l’Inter ancora più unica: unica squadra italiana ad averlo realizzato (che anno ra-gazzi!). Il più brutto è del 26 apri-le 1998: il rigore negato a Ronal-do a Torino per il fallo di Iuliano. Lì il mondo del calcio, e non solo

quello, capì che c’era qualcosa che non andava nell’ambiente, cose che poi emersero con le condanne di ‘calciopoli’”. La sconfitta in-terna con la Roma ha ridimen-sionato le ambizioni nerazzur-re? “Non penso che la sconfitta con la Roma e il pareggio di To-rino abbiano ridimensionato le ambizioni nerazzurre. È chiaro che con Mazzarri è iniziata una stagione di ricostruzione, che mi sembra stia procedendo adegua-tamente. Bisogna insistere perche è l’unica strada per toglierci molte soddisfazioni, a iniziare dall’o-biettivo di conquistare un posto in Champions”. Veniamo al match col Verona, squadra rivelazione del campionato allenata da un ex nerazzurro. “Mandorlini sta lavorando molto bene a Verona, squadra solida con acquisti fatti per reggere bene la massima serie. Ma ciò detto ed esauriti i compli-menti, questa partita in casa non può avere storia: queste partite si vincono e basta, se si hanno ambizioni importanti come le nostre”. Che opinione ha delle polemiche sulle chiusure delle curve per cori razziali? “C’è un problema di cultura sportiva da affrontare molto seriamente: do-

vremmo tutti capire che il calcio rimane un gioco e non una guer-ra, uno sport che dovrebbe esal-tare i sentimenti giusti e corretti della passione. L’ironia e lo sfottò all’avversario fanno parte delle regole del gioco e se fatti senza degenerare rivelano anche un lato simpatico e divertente. Ma i cori razzisti no, non sono accettabili, devono essere banditi e puniti e non devono trovare cittadinanza negli stadi. C’è bisogno che anche le società non accettino supina-mente gli eventi, ma intervengano con una certa determinazione. Ne guadagnerebbe il calcio, lo spetta-colo, e si darebbe un buon segnale sopratutto ai giovani”.

LANCIANO SUPER NEL CAMPIONATO CADETTOProvano a tenere il passo degli abruzzesi Cesena e Empoli

Lanciano superstar in serie B. La squadra di mister Baroni

è la vera sorpresa del campiona-to cadetti giunto oggi all’undice-simo turno. Partito senza alcun favore del pronostico, l’undici abruzzese, con il recente risultato positivo conseguito a Crotone, è tornato al comando della classifi-ca lasciando alle proprie spalle a due lunghezze di distacco la cop-pia Cesena-Empoli vittoriose la scorsa settimana rispettivamente con Bari e Varese. Oggi a Lancia-no scenderà il Padova finalmen-te tornato al successo contro la Juve Stabia dopo una partenza veramente disastrosa. E’ andata bene anche al Palermo di Iachini che ha trovato i tre punti nel po-

sticipo di lunedì col Siena diretta concorrente nella corsa alla serie A. Al Franchi ci sono state scin-tille fra toscani e siciliani ma alla fine, pur in inferiorità numerica per l’espulsione di Morganella il Palermo ha trovato il gol vin-cente regalando a Zamparini un successo importante. I rosanero questo pomeriggio sfideranno alla Favorita il Varese squadra dal dente avvelenato per la pe-sante sconfitta rimediata a Em-poli. Stesso discorso per il Nova-ra. La formazione piemontese è uscita con le ossa rotte dal match con la Ternana (5-0) e dopo do-mani al Piola col lanciatissimo Cesena di Bisoli proverà a rialza-re la testa cercando una rimonta verso l’alto della classifica dove

la posizione gli compete. L’Em-poli terza forza del torneo sarà invece di scena a Castellamare contro uno Stabia che non riesce più a vincere. Maccarone e com-pagni proveranno a rispondere alla capolista Lanciano tentando l’aggancio o il sorpasso nel caso al Padova riuscisse il colpaccio a Lanciano. Alla prova del nove dopo il successo di Pescara il La-tina di Breda chiamato in quel di Carpi con gli emiliani alla ri-cerca dei tre punti dopo il poker incassato ad Avellino. Gli irpini, dal canto loro, quarti in classifi-ca, andranno a Cittadella marte-dì sera dove si giocheranno i tre punti contro un avversario anco-ra sotto choc per le quattro reti incassate a Brescia sabato scorso.

Lara Comi Intervista Antonio Panzeri, europarlamentare ed ex segretario della Cgil di Milano

SERIE B

Page 12: Inter verona 35 2013

sabato 26 ottobre 2013 12

RISCHIO GROSSOMilano prova a espugnare Caserta, leader del campionatoC’è Caserta. Peggior avversa-

rio non poteva incontrare l’EA7 Milano a questo punto del campionato. Sono passate poche giornate, ma l’inizio a rilento del team griffato Armani ha fatto te-mere il peggio. La vittoria su Va-rese non deve fare stappare bot-tiglie di champagne, ma è stata una vittoria importante. Tornan-do a Caserta, infatti, dopo due partite è in testa alla classifica, senza problemi e sciorinando un buon basket. All’esordio ha preso a schiaffi Venezia, mentre dome-nica scorsa ha espugnato Pesaro, campo notoriamente ostico. L’O-limpia sta risalendo la china, ma e proprio con la squadra di Ema-nuele Molin che deve dimostra-re se, anche in trasferta, le cose

si stanno sistemando. I campani iniziano da Stephon Hannah, play di Chicago che viaggia a 11 punti di media, ma non con per-centuali altissime. Interessante Chris Roberts, mano morbide e percentuali interessanti: oltre il 73% da due e oltre il 44% dalla linea dei 6,75 m. Michele Vitali è una guardia che con Pesaro ha provato, per alcuni sprazzi anche a giocare ala piccola. Ventidue anni con un buon 54,6% da due. Ottimo talento, buona persona-lità, Molin farà sicuramente affi-damento su di lui anche contro l’Olimpia. Jeff Brooks è un’ala forte con molti rimbalzi nelle mani: ne ha già catturati venti in due partite, una media astrono-mica dalle nostre parti. L’uomo

di Louisville ha anche una buo-na percentuale da due (47,4%). Il centro titolare della squadra casertana è Cameron Todd Mo-ore: 70% al tiro, buon intimida-tore d’area. Ventitre anni, ancora tanto margine di miglioramento. Nella squadra di Molin non di-mentichiamo Marco Mordente e Andrea Michelori: due ex di tur-no che conoscono molto bene i milanese e che solitamente nei momenti topici del match dan-no un apporto decisivo. Banchi è avvisato, anche perché al Pa-laMaggiò il clima sarà terribi-le. Le scarpette rosse provano a recuperare qualcuno ancora alle prese con guai fisici, ma fino a poche ore dal match tutto è affi-dato alla sorte.

VETTEL VICINO AL QUARTO TITOLO IN INDIA

Impossibile sbagliare. Con solo quattro gare al termi-

ne e con un distacco di ben 90 punti dal diretto inseguitore Fernando Alonso, è quasi certo che Sebastian Vettel domani si laureerà campione del mondo per la quarta volta consecuti-va. Secondo i calcoli, anche un quinto posto gli basterebbe per aggiudicarsi il titolo iridato, a prescindere dalla posizione dello spagnolo. Difficile però che il te-desco si accontenti di un sempli-ce piazzamento. I precedenti lo confermano: in entrambe le due edizioni della corsa, Vettel ha tagliato il traguardo per primo. Inutile ribadire che nella breve storia del Buddh International Circuit figura un solo nome in

cima a tutte le statistiche, quello del fuoriclasse di Heppenheim. Per quel che riguarda la situazio-ne della Ferrari si è fatto sentire Luca Cordero di Montezemolo, il quale non ha affatto gradito le dichiarazioni rilasciate negli ulti-mi tempi dai membri del Caval-lino. Monito che è giunto dritto alle orecchie di Stefano Dome-nicali, che non ci sta a prendersi tutte le responsabilità e l’ha ri-badito in modo più o meno ve-lato in settimana. Tuttavia anche Alonso ha manifestato più volte la delusione di non poter compe-tere a pari armi con Vettel. Colpa degli aggiornamenti introdotti a luglio che non hanno sortito l’ef-fetto sperato, un duro colpo con-siderando le modifiche apporta-te ai pneumatici dalla Pirelli. Le aspettative dell’australiano per domani sono almeno di salire sul podio, se non altro per difendere

il secondo posto in classifica. La gara verrà trasmessa in differita alle 15 su Rai Uno. Un evento da seguire, perché quello di do-mani sarà l’ultimo GP d’India sul Buddh International Circuit. Il motivo principale è lo scar-so interesse del pubblico locale: al momento sono stati venduti solo 20 mila biglietti per doma-ni, ma gli organizzatori sperano nell’arrivo degli appassionati all’ultimo minuto. Il tracciato si trova al centro di un sito di oltre mille ettari, comprendente cam-pi da golf e due stadi. Progettato dall’architetto Hermann Tilke, lo stesso che ha disegnato i più recenti circuiti del mondiale, ha una lunghezza totale di 5137 metri con un totale di 16 curve e due rettilinei, che corrispondo-no alle due zone in cui è conces-so l’uso del DRS, punti ideali per effettuare sorpassi.

MARC MARQUEZ VUOLE IL TITOLO IN GIAPPONE

Tempi duri per Marc Mar-quez dopo la bandiera nera

rimediata a Phillip Island, che ha di fatto riaperto il mondia-le riducendo il suo vantaggio su Lorenzo a soli 18 punti. Re-sta comunque in vantaggio sul primo pilota Yamaha e questo gli consentirebbe di chiudere la pratica Mondiale, con una gara d’anticipo, già in Giappone. Lo spagnolo targato Honda sembra essere andato oltre l’accaduto: “Ovviamente sono dispiaciuto per quanto successo a Phillip Island, ma queste cose possono accadere. L’importante è che, ancora una volta, abbiamo di-mostrato di essere competitivi

e pronti alla battaglia. Adesso dobbiamo lasciarci tutto alle spalle e concentrarci su Mote-gi”. Al numero 93 della Honda basterà recuperare solo 8 punti in più rispetto al connazionale della Yamaha per laurearsi Cam-pione del Mondo 2013: “Dovre-mo lavorare molto sul setup per accelerazione e frenata, che è un’area in cui siamo migliorati. Lavoreremo dall’inizio, seguen-do il nostro normale program-ma e spingendo al 100% per recuperare dopo l’Australia”. Le ultime due gare terranno i so-stenitori incollati alla televisio-ne, per la lotta al titolo, almeno matematicamente, rientra anche Dani Pedrosa, dispiaciuto per le occasioni buttate via in alcune gare e per non avere a disposi-zione altre gare per recuperare: “Quella in Australia è stata una gara strana, ma sono soddisfatto

del lavoro fatto e di un buon se-condo posto. Sono sempre impa-ziente di correre a Motegi, è una gara importante per la Honda e poi la pista mi piace. E’ l’ultima gara di tre consecutive e siamo un po’ stanchi, per questo sarà importante mantenere la con-centrazione. La pista ha tante frenate e accelerazioni difficili e per questo bisogna trovare il giusto setup per la stabilità della moto e avere una buona trazione fuori dalle curve”. Ovviamente il più soddisfatto è il campione in carica Jorge Lorenzo, bandiera nera per Marc e vittoria per lui a Phillip Island: “Sono felice, è una vittoria importante. Non so cosa sia successo a Marquez. Ab-biamo corso un grande rischio quando lui è rientrato in pista dopo il cambio gomme, perché io ero un po’ lungo e per questo ci siamo toccati”.

Curtis Jerrells, playmaker di Milano

Page 13: Inter verona 35 2013

13sabato 26 ottobre 2013

RGM all’assalto contro i CaimaniRUGBY

PUGILATO

Serve una vittoria per dimenticare la sconfitta al derby

di Toni Morandi

Rugby Grande Milano, dopo la sconfitta nel derby contro

l’ASR Milano, è chiamata subito al riscatto, in una trasferta che nasconde molte insidie. Il Cai-mani di Mantova infatti, dietro l’etichetta di neo promossa, na-scondono ambizioni importanti e una campagna acquisti di va-lore per la categoria. Sono tra i pretendenti ai playoff e in casa promettono di costruire gran parte della loro reputazione. “Il Derby è stato una partita strana - dice Gianluca Ragusi - perché è andato tutto storto nel primo quarto d’ora. Poi siamo riusciti

a tenere il campo, ma non con sufficiente efficacia e maturità per riuscire nella rimonta. Nel-la seconda parte del secondo tempo, a causa di due cartellini gialli, abbiamo giocato in infe-riorità numerica. Sul piano della disciplina dobbiamo senz’altro migliorare e lo faremo già da do-menica”. A RGM serve una vitto-ria per ritrovare morale: “Siamo una squadra molto giovane - af-ferma il ds Antonio Raimondi - e cadute come quella di domenica scorsa, fanno parte del percorso di crescita. Domenica avevamo in campo una formazione che ri-entrava nelle regole del campio-nato Under 23 dello scorso anno. I ragazzi erano abbattuti dopo la partita, ma già lunedì all’allena-mento c’era lo spirito giusto, la

volontà di riprendersi e soprat-tutto quella di dare una risposta principalmente come squadra. Ho visto un gruppo davvero molto unito e questo è un segna-le importante, che dice che non lasceremo per strada nulla d’in-tentato”. Dopo quattro partite sarà fondamentale il recupero: “La condizione fisica generale è buona - continua Antonio Rai-mondi - anche se naturalmente qualche piccolo acciacco c’è. Do-menica non ci sarà Baraggia, ma contiamo di recuperare Manto-vani e Guizzetti assenti la scorsa settimana. E’ rientrato dall’Au-stralia Bissolotti e potrebbe di-ventare importante nelle prossi-me settimane. Possiamo essere ottimisti e attendere una crescita della squadra”.

Al via a Milano il progetto Olimpia@schoolE’ un progetto voluto dall’EA7 e Ufficio Scolastico Regionale per la LombardiaOtto classi per otto squadre.

Al via a Milano il proget-to Olimpia@school, voluto da Pallacanestro Olimpia Ea7 – Emporio Armani Milano e Uf-ficio Scolastico Regionale per la Lombardia, che coinvolgerà otto istituti superiori di Milano e provincia: i licei scientifici Vit-torini, Vittorio Veneto, Salesiani di Sant’Ambrogio e Cardano, il liceo classico Beccaria, l’Itis Ales-sandrini di Vittuone, l’Itis Ettore Conti e l’ITCS Verri entrambi di Milano. “Si tratta di un progetto formativo - commenta Marco Bussetti, dirigente ufficio attività sportive dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia  - che veicola in modo immediato valori im-portanti dal rispetto delle regole e dell’avversario, allo spirito di gruppo e al senso di appartenen-za, valorizzando le potenzialità individuali di ogni studente. In-fatti la classe-squadra parteciperà al progetto prevedendo un ruolo per ogni studente. Non ci saran-no solo i ‘giocatori’ che scende-ranno direttamente in campo, ma anche l’allenatore, il secondo allenatore, i dirigenti, il medico, il

massaggiatore, l’addetto stampa, il fotografo. Una squadra al com-pleto in cui la parola ‘collabora-zione’ sarà il vero capitano”. Dello stesso parere il general manager dell’Olimpia Milano, Flavio Por-taluppi: “Questa collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Lombardia ci rende orgogliosi – afferma Portaluppi – sia per il suo valore tecnico, promozionale che educativo. Da anni la nostra società è impegnata nella diffu-sione di valori etici e di inclusio-ne dei giovani, in campo e fuori, nelle proprie attività”. Il progetto - Ad un primo incontro tra la dirigenza Olimpia, il docente di educazione fisica e la classe che avverrà nell’ora di educazione fisica e sarà utile a spiegare ai ra-gazzi gli obiettivi e le modalità di svolgimento del progetto, seguirà un incontro tecnico-pratico nella palestra della scuola con un alle-natore del settore giovanile della società insieme ad un giocato-re della prima squadra. Il coach svolgerà un regolare allenamen-to, pianificato insieme al docente, con il giocatore e con gli studenti aiutandoli nell’apprendimento di

alcuni fondamentali.  Obiettivo sarà prepararsi per il Game Day, una gara di palleggio, passaggio e tiro tra due istituti durante una delle partite di Euroleague 2013-2014. In primavera verrà poi svolta OlimpiaDì, una mattinata in programma nelle strutture del Lido, nella quale tutti gli istituti si sfideranno nelle gare propo-ste (palleggio-staffetta slalom; passaggio-quadrato; Tiro- sho-ot contest; Tiro – fulmine; Tiro – infinity; 3c3 maschile e 3c3 femminile). E’ stato studiato da Olimpia EA7 un sistema di pun-teggio che comprenderà anche un bonus per ogni “tifoso” (com-pagni di altre classi, docenti, ge-nitori) portato dalla classe alle partite di Euroleague e il “Premio comunicazione” per la classe più attiva nella produzione di foto, video, articoli relativi al progetto. La prima sfida al Game Day-Eu-roleague 2013-2014 si disputerà il 15 novembre p.v. nell’incon-tro Olimpia EA7- Strasburgo. In campo gli studenti dell’ITT Etto-re Conti e dell’ITIS Alessandrini Vittuone.

Foto di Alessandro Fornasetti Gli allievi dell’ITT Ettore Conti insieme con Angelo Gigli

RUSSO CAMMARELLE VALENTINO TRE MEDAGLIE AI MONDIALI DI BOXEIl lombardo e i due campani tengono alto il pugilato italiano

Clemente Russo, Roberto Camerelle e Domenico Va-

lentino In Kazakistan. I rap-presentanti italiani del pugilato dilettantistico conquistano me-ritatamente una finale. Clemente Russo, il pugile di Marcianise, conquista la finale battendo il croato Calic nella categoria dei 91 kg dominando senza alcuna difficoltà. Il verdetto è stato una-nime. Si prevede una finale con l’azero Mammadov, idolo di casa che ha superato il cubano Savon dato per favorito. Per Domenico Valentino, invece, non è stato fa-cile il passaggio del turno nella categoria 60 chili. Isayev ha det-tato i tempi costringendo, in più di un occasione, il nostro pugile a ritmi indiavolati sin dalla pri-

ma ripresa. Ma l’esperienza di Valentino ha avuto la meglio sul pugile di casa. Altra vittoria in scioltezza quella del super massi-mo Roberto Camerelle, opposto al croato Hrgovic. Il colosso di Cinisello Balsamo, con la poten-za dei suoi colpi, avrebbe potuto chiudere anche prima del limite,

Roberto Cammarelle

ma l’esperienza gli ha insegnato che un combattimento, se pos-sibile, è meglio gestirlo che ri-schiare. Sconfitto invece Manuel Fabrizio Cappai, peccato, è an-dato molto vicino dal compiere l’impresa contro l’imbattuto pu-gile cubano Vieta Soto. Il caglia-ritano esce comunque a testa alta

e con gli onori del ring. Tutto da rifare, invece per Vincenzo Man-giacapre. Il campano ha errone-amente sottovaluto l’incontro con Yeleussinov, già battuto alle Olimpiadi di Londra, nella ca-tegoria 69 Kg. Nulla ha potuto arrendendosi ai colpi del pugile di casa.

Clemente Russo

Page 14: Inter verona 35 2013

sabato 26 ottobre 2013 14

Un Halloween da impazzireLe festa delle zucche riempie le discoteche del mondoAutentico capodanno d’au-

tunno, giovedì 31 ottobre Halloween trova a Milano una ideale location dove divertirsi sino all’alba. Per gli amanti della techno di qualità, meta obbli-gata l’Amnesia, che ha appena festeggiato il suo undicesimo compleanno. In consolle Sven Vath e Maurizio Schmitz; per un divertimento musicale globale, niente di meglio di Monsterland Festival In The Circus presso l’ex

Halloween tutto meneghinoDepositivo dei Treni in Porta Genova, con tanto di area truc-co. All’insegna del suo mantra House Forever, Joe T Vannelli è allo Shu con la sua one-night Su-palova e la diretta radiofonica su m2o. Per chi volesse uscire dalla cerchia dei Navigli, meritevoli le serate al Fellini di Pogliano Mi-lanese con gli eventi prodotti da Big Mama Production e l’Arena di Mendrisio con un party a sor-presa. E che la notte sia con voi.

Monsterland Halloween Festival con Global Byte

Il 31 ottobre prossimo il dj Glo-bal Byte con il suo suono EDM

sarà tra i dj che faranno ballare il popolo del “Monsterland Hal-loween Festival in The Circus”, presso l’ex Deposito dei Treni FS di Milano (via Valenza 2, Porta

Stormy Six e Moni Ovadia insieme

Tornano gli Stormy Six con un nuovo album di inediti

a distanza di 31 anni dalla loro ultima fatica discografica. Già di suo questa è una notizia strepito-sa ma non é tutto. In “Benvenuti Nel Ghetto” infatti, insieme alla band, c’è un’altra grande presen-za, quella di Moni Ovadia. Due significative entità artistiche e culturali si uniscono (diretta-mente per la prima collaborazio-ne artistica organica) in un pro-

getto di grande impegno storico e civile per raccontare in parole e musica la drammatica rivolta del ghetto di Varsavia del 1943. Gli Stormy Six in 11 tracce inedite e in perfetto stile con la storia del-la band rievocano quell’episodio storico supportati dalle parole dell’attore regista Moni Ovadia. Il tutto è stato registrato lo scor-so 20 aprile 2013 al Teatro Ario-sto di Reggio Emilia.

Unite All Originals incontra Fabri Fibra

Fabri Fibra si unisce a Run DMC e A-Trak nell’ultima

campagna di adidas Originals. L’ultimo capitolo della campa-gna Unite All Originals viene solennizzato dalla presenza del rapper italiano che ha rappato sulla traccia originale di Run DMC e A-Trak, prendendo ispi-razione dalle idee condivise in rete dai suoi fan con l’hashtag #unitewithfabrifibra. Il risultato è questo pezzo inedito tutto da ascoltare e vedere in un video

carico di animazioni ed effet-ti grafici nel quale Fibra stesso si aggira tra i grattaceli di New York insieme ai Run DMC.

Genova). Circus di nome e di fatto, in quanto il party milane-se viene allestito e sviluppato in autentici tendoni da circo, una location creata appositamen-te per vivere una notte magica,

senza tempo, nella quale trave-stirsi e trasformarsi come me-glio aggradi. Mai come in questa circostanza sarà obbligatorio mascherarsi e truccarsi: saranno questi gli autentici lasciapassare

La copertina è la finestra sull’attualità del nostro mon-

do, è ciò che ci seduce prima dell’acquisto di qualsiasi gior-nale. La mostra,100 copertine d’artista ideate in esclusiva per l’ inserto “la Lettura” del Corriere della Sera, al palazzo della Trien-nale di Milano dal 16 ottobre al 24 novembre, ci conduce alla riscoperta della grafica più raf-finata e colta. Le 100 copertine dell’inserto “La lettura” sono la prova dice l’art director, Gianlu-igi Colin, di aver infranto quella barriera che separa l’arte colta dalla vita quotidiana. L’arte in copertina è un modo per far co-noscere a un pubblico più vasto le idee degli artisti contempora-nei attraverso un’immagine. Un

connubio felice, che non coin-volge solo l’arte ma anche l’espe-rienza grafica, il fare copertina come esperienza per illustrare un evento, un notizia di cronaca o semplicemente un segno per esprimere l’assenso o il dissenso di un fatto. Alle volte la pregnan-za di un’immagine ci racconta più di mille parole, perché arriva nel profondo. E questo è ciò cui l’arte vuole arrivare, uno sguar-do di riflessione su una realtà in continua trasformazione, come lo sono queste cover, diverse per linguaggio, stile e tecnica. E gli artisti in campo sono molti e im-portanti: da Anselm Kiefer a Mi-chelangelo Pistoletto, da Emilio Isgrò a Bill Viola, Mimmo Pa-ladino, Vanessa Beecroft, Arnal-do Pomodoro, Gabriele Basilico, Anish Kapoor, Christo, Fernan-do Botero, David LaChapelle e poi l’ultima di questa settimana dell’artista Yoko Ono che ci invia in copertina un’augurio di buona colazione e di buona giornata. L’idea della mostra, nasce, dice il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, per dare continuità alla tradizionale rivi-sta culturale, “La lettura”, mensile illustrato del Corriere della Sera pubblicato dal 1901 fino al 1945 che aveva, fin dal suo esordio, un volto colto ma anche popolare e faceva riferimento a una  media borghesia con il desiderio di ac-

culturarsi. E, infatti ,nell’arco di mezzo secolo scrivono sulla rivi-sta le firme più prestigiose della prima metà del ‘900. La sua ca-ratteristica principale era quella di avere una copertina ideata da-gli illustratori più noti dell’epoca: da Enrico Sacchetti, al prestigio-so Marcello Dudovich, dal fia-besco Umberto Brunelleschi al caricaturale Sergio Tofano (alias «Sto»). “In questi due anni - dice De Bortoli - abbiamo voluto ri-lanciare la bellezza di quell’an-tica rivista e abbiamo ideato un’inserto culturale degno di aver in copertina ogni volta un’artista diverso che ci desse un interpretazione della realtà. Quello che abbiamo chiesto agli autori-artisti è: come vedete la realtà che vi circonda? Qual è il messaggio caratteristico che tra venti o trent’anni vorreste con-segnare ai posteri?” Ma l’idea più interessante di questa rassegna è anche quella di aver organizzato un concorso a cui hanno parte-cipato artisti di fama mondiale insieme ad artisti e illustratori esordienti. Al concorso iniziato nel 2011 hanno partecipato circa 600 autori, di cui una seleziona-ta, Antonia Barbarossa. L’auspi-cio è che attraverso mostre e ini-ziative di questo genere, anche la grafica e l’illustrazione ritornino ad essere un modo per comuni-care il nostro tempo.

COPERTINA D’AUTOREAlla Triennale il linguaggio della cover nella comunicazionedi Marby

per l’evento. Tra gli altri guest, Monoloc, Emerson, Franchino, Vitalic, Ambivalent, Datura, 00 Zicky, Stephan Esse, B.Converso, Andres Diamond.

Altri inediti per Ellie Goulding“Halcyon Days” di Ellie

Goulding contiene sette nuove tracce, tra le quali il sin-golo “Burn” che ha debuttato al primo posto della classifica dei brani più venduti in Gran Bre-tagna, ed è la nuova edizione del suo secondo album di pla-tino, “Halcyon” (che conteneva “Anything Could Happen”, “Ex-plosions” e “I Need Your Love”). L’artista, spesso al fianco di Cal-vin Harris, vanta collaborazioni con Madeon, DJ Fresh, Burns e Nate Ruess dei Fun. Classe ’86, la Goulding aggiunge un nuo-vo tassello alla sua discografia sempre in equilibrio tra musica electropop e indie folk. Dal suo debutto nel 2009 a oggi vanta brani di successo, preziose colla-borazioni anche con Tinie Tem-pah, Jessie J e Skrillex.

Page 15: Inter verona 35 2013

15sabato 26 ottobre 2013

padre oppure no, devo ancora mettermi alla prova.” Il calcia-tore e Melissa voglio fare sul serio, la notizia dell’arrivo della cicogna potrebbe arrivare prima della fine dell’anno. Il calciatore è innamorato della sua compa-gna che trova speciale e non ha dubbi, sarà una mamma perfet-ta: “Vedo in lei la mamma dei miei figli. Melissa è ancora una

bambina ma quando ar-rivano le cose serie è molto matura. Quan-do vedo i bambini che impazziscono per lei

penso ‘Questa è una mamma perfetta’.

*** Manuela Arcuri aspetta un bambino.La bella attrice italiana annun-

cia la gravidanza prometten-do, però, di tornare più in forma e bella di prima. Si sa, la mater-nità rende sempre più belle. Ma-nuela è raggiante: “…Ero a casa, lo aspettavo e ci speravo. Il mio compagno era al lavoro e la sera, quando è tornato, gli ho prepa-rato una bella cenetta romanti-ca e gli ho dato la bella notizia”. Con il compagno Giovanni Di Francesco sembra fare sul se-rio. A quando le nozze? Sembra essere nell’aria ma non ancora confermato e soprattutto smen-tisce il loro matrimonio fatto in gran segreto, come si vociferava: “Quanto piace ai giornali chiac-chierare su di me! Non è vero che ci siamo sposati, abbiamo solo due fedine di fidanzamento e io l’ho messa sulla mano sba-gliata, quella degli sposi. In futu-ro vogliamo sposarci, me lo im-magino in spiaggia con il mare

sullo sfondo”. In occasione della gravidanza, e non solo, come confermato dalla stessa attrice, si prenderà il tempo necessario per recuperare e soprattutto per godersi e coccolare il bambino: “Dopo la nascita di mio figlio

*** Rocío Muñoz MoralesSembra, secondo le voci gos-

sippare, che abbia proprio fat-to perdere la testa a Raoul Bova. I due si sono conosciuti due anni fa durante le riprese del film “Immaturi - il viaggio”, lui inter-pretava la parte del marito che tradisce e lei quella dell’amante. Il caso gioca a favore delle voci. Raul Bova si separa dalla moglie Chiara Giordano dopo 13 anni di matri-monio e si fa beccare con lei in un albergo in Spa-gna. Sembra che il nostro attore abbia perso la testa per la ven-ticinquenne spagnola, attual-mente impegnata ancora nelle riprese di un film. Di Bova sap-piamo praticamente tutto, ma chi è la bella e sexy spagno-la? Dopo il film con Bova, dove mostrava un lato B da far perdere la testa a mol-ti uomini, probabilmente anche al nostro attore, ha

calcato, già famosa, le scene dell’in-tera Spagna e non solo. Ha alle spalle già u n a

lun-g a c a r -riera

c o m e d a n z a -

trice pro-

fessionista e il programma televisivo ‘Mira Quién Baila’ le ha dato notorietà facen-dola conoscere al grande

pubblico. Ha anche accom-pagnato in tour il cantante

Julio Iglesias e David Bu-stamante oltre ad intra-prendere la carriera di fotomodella posando per importanti riviste. Dopo il film diretto da

Paolo Genovese si sono aperte anche le porte del

cinema, come anzidetto la bella madrilena è attualmen-te impegnata nelle riprese del film ‘The Glorious Seven’ diretto da Harald Franklin. Non c’è che dire, per Rocío è un periodo veramente d’oro sia nell’ambito professionale che, se le voci fossero confer-mate, nella vita privata.

A 50 anni continua una vita che procede a gonfie vele

dopo alcuni bassi, come dichia-rato dallo stesso cantante. Come sempre, è l’amore a dare la forza, quella forza capace di farci senti-re imbattibili. L’amore, soprattut-to per Eros, è sempre stato la for-za motrice, a partire da Michelle Hunziker, dalla quale e divor-

*** Eros Ramazzotti ziato da ormai 11 anni e madre della sua primogenita Aurora. Con Michelle ha conservato un rapporto sano fatto anche di complicità: “Da me non sentirete una parola negativa su Michel-le. A volte ho peccato di troppa sicurezza, ho fatto lo sborone. Il fondo l’ho toccato nel 2001. Pensavo di avere in mano tutto,

Si preparano a chiudere l’an-no con un grande dono sotto

l’albero di Natale, un figlio. La voglia di maternità dell’ex velina, per nulla contrastata dal Boa, sembra prendere il sopravven-to. Melissa non ne ha mai fatto mistero, vuole una famiglia e un figlio. L’ex attaccante del Milan, ora gioca a Düsseldorf, ha già un figlio di 5 anni avuto da una precedente re-lazione: “Ho un figlio di 5 anni, vive con sua mamma in Germania e non l’ho visto molto. Adesso sarà più facile perchè abita a 30 Km da me. Non sono stato con lui ogni giorno, non so se sono un buon

*** Kevin Boateng e Melissa Sattaanche un patrimonio economi-co, e non avevo in mano niente. Ero diventato uno spendaccio-ne, a mia insaputa. Lì ho capito che il tuo vero patrimonio è dato dall’amore della gente. Se non hai quello non hai nulla”. Oggi il cantante romano vive felice-mente la sua storia d’amore con la top model Marica Pellegrini, madre della secondogenita Raf-faella. “Questo 50° compleanno coincide con la mia quinta rina-

scita: perché vivo accanto a una persona giusta come Marica e alle figlie Aurora e Raffaela, che mi amano davvero. Per amore ho smesso di fumare. Da quattro anni amo perdutamente Marica, amo la bambina nata da questa unione, amo Aurora. Con la mia compagna il rapporto va sempre migliorando. Spero di avere con-ferme con il passare dei giorni”

Terzo in linea di successione al trono britannico, È sta-

to battezzato, si potrebbe dire, a porte chiuse. Pochissimi gli invi-tati anche della famiglia reale. La cerimonia si è tenuta nella Cha-pel Royal di St. Jame’s Palace in compagnia di 22 invitati tra cui la Regina Elisabetta e consorte, il nonno Carlo con Camilla e non-ni materni. Il piccolo Principe è arrivato in braccio al suo elegan-te papà con la mamma, anche lei elegantissima e dalla linea per-fetta. Dopo la cerimonia, tutti gli invitato hanno proseguito i festeggiamenti a Clarence Hou-se con un “tea party”. Auguri al piccolo Alexander e all’intera fa-miglia reale.

*** Alexander George, figlio di William e Kate

non tornerò subito al lavoro, mi prenderò una pausa di qualche mese solo per lui”.

Page 16: Inter verona 35 2013

EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.it

Amministrazione eMail: [email protected] pubblicitàEdizioni SBM Tel. 329 3847157eMail: [email protected]

Direttore responsabile GraficaBeppe Vigani - eMail: [email protected] Team grafico Edizioni SBM eMail: [email protected]

Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Velia Paini, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011