N 2 2015 inter genoa

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domenica 11 gennaio 2015 Anno 5 2 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO INTER GENOA ? AAA... CERCASI TRIDENTE

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domenica 11 gennaio 2015 Anno 5 n° 2 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

I N T E R

GENOA

? AAA...CERCASI

TRIDENTE

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domenica 11 gennaio 2015 2

STADIO

HandanovicCampagnaro, Andreolli, Vidic, D’Ambrosio;

Guarin, Medel;Shaqiri, Hernanes, Podolski;

Icardi

PerinIzzo, Burdisso, De Maio;

Edenilson, Sturaro, Bertolacci,Rincon, Antonelli;

Falque, Matri

MEAZZA ORE 12.30

INTER(4-2-3-1)

Arbitro: Mxx Bexxi di Gxx GENOA(3-5-2)

Roberto Mancini Gian PieroGasperini

L’Inter che non t’aspetti, il Milan che non t’aspet-

ti. I nerazzurri non perdo-no allo Juventus Stadium, i rossoneri, invece, perdono eccome al Meazza con il Sassuolo. Roba d’altri tempi, quando battere una grande non destava così clamore. La Juventus era la padrona, mentre il Milan ha rialzato la testa solo alla fine degli anni Ottanta, l’Inter più a intermittenza. Era il calcio dei Bagnoli, Liedholm, Tra-pattoni, Sacchi, poi Capello e Lippi. I bianconeri face-vano paura in Italia, in Eu-ropa un po’ meno. In Cop-pa Campioni legnate con Ajax, Amburgo, Borussia Dortmund, Real Madrid, senza dimenticare il Milan di Ancelotti. Ci piace parla-re di quello che sarebbe stato se l’Inter avesse iniziato con Mancini. La squadra non ci fa andare in giro tronfi, ma ora sembra avere qualche nastrino luccicante in più. Contr Madama i nerazzurri hanno disputato un secondo tempo gagliardo, con voglia di piegare una squadra più forte. Ciò si chiama menta-lità. La Premier League ha fatto bene al Mancio che,

come quando era giocatore, non è mai entrato in cam-po per perdere. Per il Milan il discorso non può essere paragonabile. Inzaghi è un carneade e, per il momen-to, non appare neanche un predestinato, come lo è il tecnico di Jesi. Piaceva di più la squadra allenata da Seedorf, mandato via con troppa fretta, ma il discorso è da trovare in altre stanze. Questo turno di campiona-to (matinée di domenica) vede l’Inter contro il Genoa dell’ex Gasperini. Una si-gnora squadra che in que-sta stagione ha castigato Juventus e Milan e ha fatto sudare più del previsto la Roma, che ha vinto grazie a una perla di Nainggolan. Non sarà un compito facile per Icardi e compagni, che avranno anche la possibili-tà di far giocare Shaqiri al fianco di Podolski. Lo sviz-zero di origine kosovara è un’ala, che sa giocare anche da prima punta, quindi un attaccante che potrebbe fare molto comodo per il ritorno di campionato. Un successo per i vincitori di tutto nel 2010 li portereb-be in una zona di classifi-ca più interessante, perché Roma-Lazio e Napoli-Ju-ventus potrebbero regala-re delle sorprese. E se ini-ziasse oggi il campionato?

Sicuramente l’Inter che scende in campo oggi a

San Siro contro il Genoa è una squadra più qualitati-va rispetto alla precedente grazie all’innesto di Po-dolski e Shaqiri. Il tedesco è un campione del mondo

E’ TORNATA L’INTER DEI CAMPIONICon Podolski e Shaqiri bel salto di qualità

ed ha già dimostrato tutto il suo valore in nazionale e col Bayern Monaco ed Arsenal mentre lo svizze-ro-kosovaro l’ho seguito con molta attenzione nel campionato elvetico e in Champions. E’ un ragazzo di grandi capacità tecniche e realizzative, l’uomo giu-sto direi per questa Inter che fa parecchia fatica ad andare in gol. Avete visto tutti, in particolare modo, nella gara con la Juventus di inizio settimana quan-do nel primo tempo Buf-fon è rimasto disoccupato e pronto ad andare a bersi un caffè mentre l’Inter non

superava la metà campo. A proposito di derby d’I-talia devo dire che Icardi

l’ha fatta veramente grossa non passando la palla gol a Osvaldo. L’italo-argentino, per conto mio, è un ele-mento prezioso per l’Inter e la società commetterebbe un grosso errore cederlo. Oggi mi attendo una gran-de prestazione della mia In-ter, al di là dell’innesto dei nuovi arrivati. Mi si strin-ge il cuore quando guardo la classifica vedendo che l’Inter è nella parte destra. E’ un campionato aperto alla sfida fra le due prota-goniste Roma e Juventus. Sicuramente se la Roma batterà oggi la Lazio diven-terà dura per la Juventus

impegnata al San Paolo col Napoli. Se la Roma scatterà al comando della classifica ci sarà un bel vedere, anche se sul piano tecnico e qua-litativo la Juventus mi sem-bra superiore alla Roma, che tra l’altro in questo mese sarà costretta a ri-nunciare a Gervinho im-pegnato in coppa d’Africa.

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3domenica 11 gennaio 2015

la partita

EnzoOcchiuto

bioritmi

Il Genoa espugnerà San Siro

Samir Handanovič, il più in forma dei nerazzurri

INTER A TRAZIONE ANTERIORE

Dall’analisi dei poten-ziali bioritmi che ri-

assumono la forza Fisica, il coordinamento motorio, la partecipazione Emoti-va, la visione del gioco e la rapidità delle Intuizioni personali dei singoli atleti, si evince un maggior stato di benessere psicofisico del Genoa 6,22 contro un valo-re medio di 6,01 dell’Inter. L’interpretazione di questa lettura bioritmica avvan-

taggia la squadra dell’otti-mo Gasperini che promet-te maggiori possibilità di vittoria rispetto alla com-pagine nerazzurra allenata da Roberto Mancini, salvo rivoluzioni di formazioni dei due trainer dell’ultima ora. Pertanto, nello spe-cifico delle potenzialità di rendimento dei singoli gio-catori, i rossoblu risultano essere più tonici e resistenti alla fatica 6,20 rispetto ai

padroni di casa con 6,11. Dal punto di vista emotivo i liguri risultano fortemen-te stimolati agonisticamen-te con 6,42 contro 6,07 dei nerazzurri. Anche sul fron-te delle energie intellettive ed intuitive il Genoa risulta più incisivo mentalmente e con maggiore fantasia ispi-ratrice 6,02 contro 5,84 dei nerazzurri. Singolarmente i giocatori che vanno per la maggiore sono quelli,

come detto, in maglia ros-soblu. Specificatamente possiamo dire che i più in palla in casa Inter sono: Handanovic, Ranocchia, Guarin, Osvaldo, Icardi e Podolski mentre da parte del Genoa troviamo Perot-ti, Fetfatzidis, Iago, Tino Costa, Antonelli, Matri e il portiere Perin. Gasperini espugnerà San Siro, salvo clamorosi errori arbitrali.

Alessandro Matri, l’uomo vincente di rossoblu

L’Inter vuole fare sul serio e ce la sta mettendo tutta per impedire

a Mancini di rifare le valige a giu-gno. Scatenatissima sul mercato di riparazione, e che riparazione! I pri-mi segnali positivi sono arrivati dal derby d’Italia, l’Inter di Mazzarri allo Juventus Stadium avrebbe perso 5-0.

dare maggiore potenza ad una squadra arrivata fin qui persa e senza alcuna perso-nalità, in balia della squa-dra fortunata del momen-to che poteva incamerare

senza particolare difficoltà i tre punti. Oggi sembra già diversa, più consape-vole di essere l’Inter e non una squadra che può lotta-re per il posto che occupa in classifica. Dalla partita di oggi contro il Genoa la benamata può solo fare meglio pur consapevole di incontrare una squadra che Gian Piero Gasperini ha

accompagnato nei piani alti della classifica non certo per caso. Il Ge-noa chiuderà sicuramente i canali con una solida difesa a quattro e Mancini potrà contare su Palacio rientrato sereno nel gruppo e sul possibile impiego di Guarin a dare forza al reparto offensivo. Bella mossa di Mancini se schiera subi-to in campo Shaqiri e Podolski, da lui voluti per vincere, a foraggiare Icardi unica punta. Roberto Man-cini questa partita la vuole vincere e quindi col muro Handanovic in campo oggi alle 12.30 ci manderà

quasi tutta, bisogna soltanto fare attenzione che non bruci! Gaspe-rini, li davanti va sul sicuro, Fal-que e Matri sono una garanzia. Fin qui contiamo 94 incontri di Serie A a San Siro e l’Inter è net-tamente in vantaggio con 47 vit-torie contro le 18 dei Grifoni. Di contro, però, i nerazzurri hanno vinto solo una gara delle ultime quattro disputate in campionato col Genoa (2 pareggi e 1 vitto-ria rossoblu). Il Genoa non vin-ce al Meazza dal 1994 e Mancini vuole allungare la serie positiva.

Campagnaro, Andreolli, Vidic e D’Ambrosio a stop-pare le incursioni dei rosso-blu. Guarin e Medel a crea-re gioco e confondere gli avversari, nel reparto avan-zato del campo ne vedremo delle belle: Shaqiri, Herna-nes e Podolski dovrebbero dare del lungo agli uomini di Gasperini oltre a forag-giare la punta di riferi-mento Maurito Icardi. Ora la carne al fuoco è messa

Una chiara dimostra-zione che i nerazzurri iniziano ad acquisire la mentalità vincente del mister che sin da calciatore scendeva in campo per vincere anche contro la prima della classe. I nuovi innesti possono solo

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Marco Papetti

riflessioni

Dominare il Genoa Mancini alla ricerca della prima vittoria casalinga in campionatoGrande attesa per Shaqiri

Luigi Rubino

Nel giro di 10 giorni l’Inter affronta en-

trambe le squadre di Geno-va partendo domenica con il Genoa e terminando il 21 gennaio con la Sampdoria per gli ottavi di Coppa Ita-lia. La squadra di Mancini ha così la possibilità di te-stare, valutare, analizzare le due squadre rivelazio-ne di questa stagione ar-rampicatesi fino ai vertici

della classifica e che non sembrano intenzionate a mollare il colpo. Ma d’al-tra parte l’Inter dopo l’ot-tima prestazione contro la Juventus ha la necessità di raggranellare punti e qua-lificazione per non gettare al vento una stagione che finalmente sembra sboc-ciare verso una serie di ri-sultati positivi e continui. Podolski è un acquisto in grado di accontentare l’esi-gente pubblico di San Siro e portare l’entusiasmo dei tempi migliori: la rosa inte-rista infatti è composta da ottimi giocatori che hanno bisogno di un scintilla per accendersi e bruciare via la negatività che li attana-glia. E’ un lavoro di testa che Mancini prima e poi i leader in campo devono compiere per conquistare punti e vittorie. Si pensava che Vidic potesse assume-re questo ruolo in base alla sua esperienza e al curricu-lum ma per motivi miste-riosi non si è mai inserito nell’ambiente. L’ultimo ar-rivato invece ha un carat-tere espansivo e il desiderio di dimostrare di non esse-re arrivato al capolinea di una carriera ricca di sod-disfazioni personali e titoli.

Brava Inter, bravo Man-cini. A Torino, i neraz-

zurri, contro l’eterna rivale Juventus, hanno sfiorato l’impresa. Il pareggio siglato da Icardi, dopo il vantaggio lampo di Tevez, ha spento i bollori di un match tiratis-simo, avvincente come non mai soprattutto nel finale. L’Inter, contro la Vecchia Signora, dopo aver subi-to tanto nella prima parte della gara, ha rischiato ad-dirittura di vincere anche in inferiorità numerica. Un segnale confortante che deve concretizzarsi, quest’oggi, nella gara un po’ scomoda contro il Genoa. Contro i grifoni, selvaggi battaglieri e forse vera rivelazione di questa prima parte del cam-pionato, i nerazzurri devo-no sferrare l’assalto ad una squadra che nelle otto gare disputate finora in trasfer-ta ha vinto per ben quattro volte (contro Parma, Chie-vo, Udinese e Cesena), tre i pareggi (Fiorentina, Verona e Cagliari). Unica sconfitta del grifone, lontano da casa, è invece recente ed è datata 21 dicembre: Torino–Genoa

2-1. L’impegno dei neraz-zurri contro la squadra di “Gaspersini” non è agevole, anche perché i rossoblu non vincono da tre giornate in campionato. L’ultima vitto-ria genoana risale addirit-tura al 7 dicembre e, guarda caso, contro l’altra squadra di Milano, (1-0 ) davanti ai propri tifosi. Gli scongiuri per i tifosi interisti sono qui di rito. L’Inter dovrà fare molta attenzione soprattut-to in difesa. Impressionante è infatti il numero di reti realizzate dal Genoa nelle gare finora disputate lon-

tano dalle mura amiche: ben 15. Circa la metà dei gol sono stati messi a segno da Matri (7 centri), attuale miglior cannoniere in tra-sferta. L’ultima vittoria ge-noana, in campionato e al Meazza contro i nerazzur-ri è datata 26 marzo 1994: 1-3. ( doppietta di Ruotolo e gol di Skuhravy per i ros-soblu. Rete di Schillaci per i nerazzurri). Il pari conqui-stato a Torino e strappato con tanta grinta e coraggio contro la Juve capolista ha

comunque caricato tutto l’ambiente nerazzurro. Il pubblico della beneamata ora veramente ci crede; so-prattutto dopo l’ingaggio di Luca Podolski, (determi-nante la sua forza prorom-pente, a fianco di Icardi) e dell’altro validissimo e gio-vane talento svizzero Shaqi-ri. Vincere contro il Genoa è fondamentale per la classifi-ca, per smorzare polemiche, acquisire la giusta mentali-tà, quella vincente, mai ri-scontrata con Mazzarri alla guida. La gara di oggi sarà stimolante soprattutto per Mancini, ancora alla ricer-ca della prima vittoria casa-linga sulla panchina neraz-zurra in questo campionato, dopo sei gare. Umori diver-si invece per Osvaldo che, dopo la reazione scomposta contro Icardi per un passag-gio mancato, con rissa sfio-rata in campo e il diverbio con Mancini, potrebbe esse-re giustamente punito, con un’ eventuale cessione, che potrebbe concretizzarsi su-bito, portando contante fre-sco nella casse della società utile ad un nuovo acquisto per potenziare l’organico… che colpo sarebbe l’arrivo dell’esterno Januzaj (n.d.r).

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5domenica 11 gennaio 2015

Giovanni Labancaospiti

Grifone ad alta quota. Eccolo lì tra le migliori

squadre del momento con i suoi 27 punti veleggiare tra le maggiori con un vento in poppa che fa onore alla più antica, alla prima squadra del campionato. Ha origine straniere dall’alba dei suoi giorni, tanto da chiamarsi anche Cricket e dal 1893 ad oggi ha ben figurato nei suoi numerosi passaggi in serie A, anche con il trico-lore sulla maglia rossoblu. Oggi con Gasperini sulla tolda mostra il meglio della sua struttura societaria e di squadra velleitaria, che non concede tregua a nessuno. Basta vedere il pareggio di domenica per rendersi conto che ,in fatto di verve e gioco, ha da impartire le-zioni a più di una rivale. Il “maghetto”, mancato mago nerazzurro per le vicende che sappiamo, ha trasmes-so quello che non dimostra di avere, almeno in appa-renza: coraggio e determi-nazione che ne fanno non più una cadetta destinata a salvarsi, ma una bella si-gnora d’epoca che mena fendenti senza remore e irriverenza. Sembra voglia dire: qui ci sono anche io a fare la gran dama del cam-pionato e non ho intenzioni di mollare. Sarà. Lo potrà dimostrare già a mezzodì di oggi alla Scala del Cal-cio, a San Siro, chiamato così per abitudine più che

La Lanterna magicaper il valore espresso dalle milanesi di questi ultimi tempi. Sempre Scala rima-ne e, quindi, bisogna fare bella figura e stare attenti a non steccare. Il maestro lo sa e dalla sua bacchetta potrebbero anche scaturire delle note di movimento andante con moto, molto moto, per mettere in crisi il Biscione, appena rianimato dal pareggio con la Juve. Gasperini cova vendetta e non lo può nascondere e un bel successo lo consa-crerebbe alla storia della città che potrebbe pensare anche ad un monumen-to in suo onore, a fianco a quello di Colombo. La sto-ria viene scritta anche dai “piccoli” uomini che ,però, sono capaci anche di com-piere grandi imprese. “Cer-to, non lo nascondo. Al-cune cose non si possono

dimenticare ,come doloro-se ferite incarnate. Rispetto l’Inter che mi avevo scelto, ma ora alleno il Genoa e per questa squadra lavoro per vincere. Ho gli uomini per farlo se prendono alla lettera le mie indicazioni e le trasformeranno in azioni di gioco. L’Inter si è trasfor-mata con il nuovo arrivato e avrà tanta voglia di riscat-to, che suonerebbe bene anche alle orecchie dell’a-mico Mancini. Vedrete una bella gara, anche per rispet-to dei nostri tifosi che ci se-guiranno numerosi”. Ipse dixit e c’è da giurare che i giocatori vogheranno con foga, con tanta foga, nel ve-dersi davanti nuovamente colori a strisce nerazzurre. San Siro ritroverà lo spet-tacolo, dunque e, se lo au-gurano i liguri, anche bel-lissimi …giochi Preziosi.

L’Inter rinvigorita dal mercato di gennaio,

con gli arrivi di Podolski e Shaqiri, torna a San Siro per affrontare il Genoa dell’ex Gasperini, nella pe-

Inter-Genoa, si balla per l’Europa nel segno dell’Over 2,5

Grande attesa per i nuovi arrivati Podolski e Shaqiri, ma occhio al Grifonenultima gara del girone di andata. I nerazzurri hanno l’obbligo di vincere, dopo l’ottimo pareggio di Torino contro la Juventus, per pro-vare a riavvicinare la zona Champions ora distante 8 punti. Mancini deve fare a meno degli squalificati Ranocchia, Jesus e Kova-cic, oltre a Nagatomo im-pegnato in Coppa d’Asia, e dunque scelte obbligate in difesa con Vidic al fianco di Andreolli e Campagna-ro confermato sull’out de-stro. Anche Gasperini deve fare i conti con assenze di rilievo: non saranno della gara per squalifica, infatti, Perotti e Roncaglia ma Gri-fone che si affiderà al sini-stro del neo arrivato Tino Costa. Una gara che ci at-tendiamo equilibrata ma che, viste le tante assenze in difesa, dovrebbe vedere tanti palloni in rete: viria-mo dunque con decisione verso l’Over 2,5 che i vari concessionari italiani of-frono mediamente intorno all’1,85. Per quanto riguar-da il ‘Primo Marcatore’

dell’incontro di San Siro, le quote vanno in direzione di Icardi, che paga 4 volte la giocata, più staccati Po-dolski (5,50), Palacio (6,5) e Guarin (8,00), mentre tra i rossoblu i più gettonati ri-sultano essere Matri (7,00) e Bertolacci (9,50). Atten-zione alla quota di Yago

Falque che viene posto in lavagna intorno a dieci volte la giocata. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet pote-te scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permette-

tenopei e la Juventus. Per Allegri l’occasioni di ven-dicare la sconfitta di Doha in Supercoppa ma anche di mantenere il vantaggio, o consolidarlo, nei confronti della Roma impegnata nel derby alle 15. Napoli che ha l’occasione di accorciare le distanze dai bianconeri e

riaprirsi un piccolo spira-glio tricolore. Gara equili-brata, come sempre tra le due compagini, che potreb-be riproporre il medesimo risultato del 22 dicembre al 90’: dunque l’opzione del pareggio, offerto a 3,35, è quella da preferire. Provia-

ranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordate-vi di GIOCARE CON RE-SPONSABILITA’.Infine diamo un’occhiata al posticipo delle 20,45 quan-do al San Paolo di Napoli si accenderanno i rfilettori sulla gara più importan-te della giornata tra i par-

mo a sbilanciarci sul ‘Risul-tato esatto’ proponendovi l’1-1 offerto mediamente a 6,50. In bocca al lupo e alla prossima.

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Infermerianerazzurra

Marjlja Bisceglia

Continuano a cadere tegole sull’Inter. Il giu-dice sportivo ha dato quattro giornate di squalifica a Juan Jesus per la gomitata rifilata al difensore bianconero Giorgio Chiellini al 32’ del primo tempo dell’ul-tima partita di campio-nato disputata dai ne-razzurri allo Juventus Stadium. Il difensore brasiliano era già diffi-

dato, grazie alla doppia ammonizione ha preso una giornata di squa-lifica da sommare alle tre. Una giornata è stata rimediata anche da An-drea Ranocchia, già dif-fidato, e Mateo Kovacic espulso nella stessa par-tita contro la Juventus per un fallo grave di gio-co. Indisponibile ancora Nagatomo sempre im-pegnato in Coppa d’Asia

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7domenica 11 gennaio 2015

Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso

v i t a d i c l u b

Inter Club Terranova di Pollino

Le notizie che non vor-resti mai scrivere, pur-

troppo, non tardano ad arrivare. Il 6 gennaio scor-so, ci ha lasciato Salvatore Caprara, Toro per tutti, se-gretario e grande sostenito-re dell’Inter Club sin dalla fondazione avvenuta nel lontano 1972. Per amore della squadra nerazzurra aveva fatto del suo mitico Bar 007, in piazza Gene-rale Virgallita, la sede uffi-ciale del sodalizio, il primo della Basilicata. Era, è, e lo sarà il ritrovo di ragazzi e seniores che, specialmente durante le partite della Be-neamata, vi trascorrevamo momenti di tifo indimenti-cabili, nella buona e cattiva sorte, sempre animati dal grande calore umano che

Toro Caprara con la Coppa dei Campioni Toro Caprara al lavoro

Toro sapeva infondere in ogni occasione. Una figura, quella di Salvatore, che non

potrà mai essere cancellata dalla memoria e dal cuore dei moltissimi che hanno

avuto la fortuna ed il piace-re di conoscerlo, anche per la sua attività di raffinato

barista. Tutti i soci conti-nueranno, in nome suo, a tenere alto il nome dell’In-

ter Club che coincide non a caso, con quello del Pa-ese: Terranova di Pollino.

Il 18 Dicembre scorso, dopo la Festa con Capitan Zanetti

per la sua Fondazione PUPI, l’Inter Club Castellanza Ga-nassa raddoppia e organizza, presso il Caffè Club di Castel-lanza, un Xmas, per il tradi-zionale scambio di auguri e per l’immancabile e meritoria serata a favore del progetto “Agorà97” che fa capo ai G.S. Bindùn. L’intero ricavato del-la serata, totalmente offerta dal Club è stato, infatti, devo-luto a favore di Casa di Gabri comunità socio-sanitaria, per bambini e neonati affetti da

Inter Club Castellanza patologie ad alta complessità assistenziale e tecnologica-mente dipendenti, Progetto di Agorà97 Onlus (G.S. Bin-dun). “E’ la fine di un anno che ha visto l’Inter Club Ca-stellanza chiudere in bellezza dodici mesi pregni di attività sportive, volte, oltre alla di-sciplina dei ragazzi, alla soli-darietà che fa parte del DNA dei nostri soci, ci dice il pre-sidente Bettino Calcaterra.Presidente, quindi non è la solita festa di routine, or-ganizzata tanto per rimpin-guarsi di ottime mangiate? “Non direi. La dimostrazione che la nostra azione è decisa-mente mirata alla beneficenza per le ONLUS viene dalla par-

tecipazione accorata dei nostri numerosi soci che, oltre ov-viamente al calcio e quindi al tifo, si occupano anche di seri e sentiti problemi sociali che non sono pochi nella nostra zona. Un vero Inter Club, oltre allo striscione allo stadio, deve ostentare con orgoglio la sua natura benevola ed affettiva, se vuole considerarsi maturo e vero sportivo. Noi, sin dalla fondazione, abbiamo posto come obiettivo fondamentale del nostro statuto quello della condivisione della speranza per una esistenza migliore per chi ha più bisogno di noi e lo stiamo perseguendo, anche se le difficoltà non sono poche. Di questo devo dare atto all’impe-gno del direttivo e dei soci tutti che coinvolgono pure le rispet-tive famiglie in questa grande e bella gara di vita. Io ne sono personalmente orgoglioso e gratificato anche dai numerosi riconoscimenti ufficiali che ci vengono dal Centro, dalla stes-sa Società e dalle istituzioni della nostra provincia”.Insomma, caro Presidente, vincete facile uno scudetto speciale ogni anno, proprio come vorreste fosse per l’In-ter. A proposito, vi soddisfa la scelta di Mancini e la nuo-va gestione societaria?

“E’ proprio così: è come por-tarsi a casa una Coppa dei Campioni. Quanto alla nostra Beneamata, fatti salvi il rispet-to e la riconoscenza per Maz-zarri, abbiamo tanta fiducia in Mancini e nella nuova ge-stione, nella speranza di rive-dere presto la luce, già come è successo contro la Juve. Vor-remmo sempre una squadra così determinata, ma per tutta la partita”.Tantissimi gli ospiti della se-rata accorsi per sostenere la fondazione, a cominciare da Beppe Bergomi, Giuseppe Baresi, Evaristo Beccalossi, Nazzareno Canuti, Danie-le Gilardoni (canoista, 11 volte campione del mondo) e Alessandro Scanziani. In-somma un parterre de roi, a testimonianza della altissima stima di cui gode il sodalizio in terra lombarda e non solo. Beppe Bergomi, a nome del Bindun, un gruppo sportivo formato da vecchi calciatori e atleti vari che giocano solo per beneficenza, ha avuto sin-cere parole di ringraziamen-to per l’accoglienza ricevuta, ben “condita” da un robusto assegno per la sua ONLUS. Presenti anche gli Inter Club di Busto Arsizio, il Capitano, le Monelle e quello di Cislago.

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Rodrigo Sebastián Pa-lacio, attaccante ar-

gentino dell’Inter. El Trenza è figlio d’arte, suo padre, José Ramòn Palacio, è stato un giocatore dell’Olimpo de Bahìa Blanca degli anni 80. L’attaccante dal doppio pas-saporto, argentino e spagno-lo, è dotato di intelligenza tattica e buone capacità tec-niche, può ricoprire diversi ruoli del reparto avanzato: prima punta, seconda punta e ala. Dal Boca Juniors ap-proda a Genova per indos-

A pranzo con gli Ex

sare la maglia del Grifone il 15 luglio 2009 per circa cinque milioni di euro. La prima rete nella città della lanter-na arriva il 5 novembre successivo in una partita di Europa League contro i francesi del Lille, incontro vinto per 3-2. In dicembre arriva anche la pri-ma rete in campionato contro il Parma (2-2) e la prima doppietta arriva sem-pre contro il Parma, in trasferta, 3-2

il risultato finale. L’ultima partita in rossoblu porta la data del 6 maggio 2012 contro l’Udi-nese. Con i Grifoni, dal 2009 al 2012, totaliz-zerà 90 presenze mettendo a segno 35 reti. Il 7 giugno 2012 viene acquistato dall’Inter per 10,5 milioni di euro con un contratto trienna-le che scadrà il 30 giugno di quest’anno da 2,7 milioni l’anno. Anche in nerazzurri siglerà la prima rete in Europa Legue il 23 agosto con-tro il Vaslui. La prima rete in Serie A arriva nell’ottobre successivo contro il Catania e la prima doppietta, ancora in Europa League, contro il Partizan Belgrado. Palacio ha digni-tosamente indossato anche i guantoni del por-tiere, in sostituzione di Luca Castellazzi, negli

ultimi 15 minuti di Inter-Ve-rona, incontro di Coppa Italia, mantenendo inviolata la por-ta nerazzurra (2-0). In questa stagione è rimasto a digiuno di gol, dopo l’infortunio alla caviglia rimediato al mondia-le, solo nell’ultima gara prima della sosta natalizia rompe il silenzio segnando la rete del 2-2 contro la Lazio a San Siro.

MarjljaBisceglia

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9domenica 11 gennaio 2015

XherdanShaqiri

LukasPodolski

Lukas Podolski, clas-se 1985, è arrivato in

nerazzurro, primo acqui-sto del mercato inverna-le, tenendo fede rigoro-samente alla formula del prestito seppur oneroso, grazie anche alla riduzio-ne dell’ingaggio accettata dal calciatore tedesco. L’ex Arsenal, ormai ai margini del progetto, ha accettato di buon grado la nuova av-ventura agli ordini di Ro-berto Mancini che è stato subito accontentato, il pri-mo esterno offensivo è ar-

rivato. L’attaccante tedesco, dotato di fisicità e tecnica oltre ad un buon spirito di sacrificio per il bene della squadra, potrà finalmente soddisfare le idee di gioco del tecnico nerazzurro nei moduli a lui più cari. Schie-rabile sia nell’attuale 4-3-1-2 che nel più ambito 4-3-3, anche nel ruolo di seconda punta si trova bene, sulle fasce è capace di sfruttare rapidità e precisione del tiro. L’esperienza interna-zionale e nei club più tito-lati della Premier League e Bundesliga lo annoverano tra i calciatori più incisivi attualmente in circolazione e dalla mentalità vincente. Altro colpo secco l’arrivo di Xerdan Shaqiri, svizze-ro dalle origini Kosovare-albanesi, centrocampista

o ala dalla spiccata potenza fisica. Un ottimo esterno destro dotato anche di gran velocità e dribbling, voluto anche dalla Juventus, ma il calciatore vedeva solo neraz-zurro. L’Inter ha messo sul ta-voloe un contratto di 4 anni a 2,5 milioni di ingaggio a sta-gione più i bonus legati agli obiettivi raggiunti dal Messi svizzero, al Bayern Monaco,

invece, prestito oneroso per 2 milioni con riscatto fissato a 13-15. Ottima manovra quel-la nerazzurra che con l’arrivo del 23enne svizzero ha dato potenza al reparto offensi-vo. Bel colpo per l’Inter della nuova era Thohir-Mancini.

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domenica 11 gennaio 2015 10

Vendo

Il mercato dell’Inter vor-rebbe lasciare il segno,

ma poco può in considera-zione del fair play finan-ziario. Nonostante i limiti economici, l’Inter in questo mercato riparatore prova comunque a portare a San Siro calciatori di esperienza e ancora giovani che pos-sano garantire l’attuazione del progetto esteso almeno ai prossimi tre anni oltre a soddisfare le esigenze di gio-co di Roberto Mancini. Nel cassetto è ormai al sicuro il contratto di Lukas Po-dolski, arrivato in prestito oneroso fino a giugno con la clausola del riscatto, a fargli compagnia, e presto, arriva

Comproto tutti sul tempo, un lavoro lampo come quello di Podolski. Un buon investimento quello nerazzurro, Sušić arriverà a risolvere parzialmente i pro-blemi a centrocampo con un contratto quadriennale a costo accessibilissimo per le casse la-sciate vuote dal patron Thohir, cinque milioni di euro il costo del cartellino. Non finisce qui il mercato dell’Inter, il ds Piero Ausilio si da un gran da fare. Occhi puntati sempre su Eze-quiel Iván Lavezzi, trattativa

Tino

Sven

Sušić

Xherd

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Xher

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Shaq

iri

quello di Tino Sven Sušić, centrocampista dell’Hajduk Spalato. Il calciatore bo-sniaco, con il consenso di Mancini, resterà all’HS fino a fine campionato, a giugno si presenterà alla corte del tecnico jesino. L’Inter è riu-scita a spiazzare il Siviglia che ha prontamente messo sul tavolo un offerta di cir-ca 5 milioni di euro oltre al PSG e il Chelsea. Anche Wenger ha sperato di por-tare all’Arsenal il nazionale bosniaco. Ausilio ha battu-

che si fa sempre più difficile. Intanto il progetto giovani procede come auspicato dal presidente Erick Thohir, i giovani prima di tutto e Bo-ris Rapaic, come già sapete, è stato tesserato dall’Inter in prestito con diritto di riscat-to fino a giugno, da luglio partirà il contratto trien-nale. L’attaccante croato si è ben inserito nella Primavera allenata da Vecchi e Man-cini lo vede bene in prima squadra sia come prima che seconda punta. Avanti così.

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iEzequiel Iván Lavezzi

di Marjlja Bisceglia

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11domenica 11 gennaio 2015

Molti ricorderanno la mezzala An-tonio Valentín Angelillo, italo-ar-gentino cresciuto calcisticamente nell’Arsenal de Lavallol. Dall’Ar-gentina va a giocare in Perù, dove si fa notare da molti club europei. L’Inter lo porta a Milano nell’esta-te del 1957, alla prima stagione in nerazzurro segna 16 gol, ma il capolavoro lo confeziona l’an-no successivo con 33 reti (in due occasioni segna 5 gol) in 33 pre-senze, un record imbattuto nei tornei a 18 squadre. Nel 1961 passerà alla Roma, successiva-mente al Milan, piccola parentesi al Lecco, e nella stagione 68-69 giocherà con il Genoa segnando

5 gol in 22 presenze. Un uomo simbolo della grande Inter è sta-to il centrocampista Mario Corso, scoperto dalla società nerazzurra agli inizi della sua carriera quando giocava nell’Audace San Michele. Soprannominato “Mariolino” o “il piede sinistro di Dio”. Si trasferi-sce a Milano nel 1957 e vi resta

Antonio Valentín Angelillo

fino al 1973. Con un contratto da settantamila lire al mese esordi-sce in maglia nerazzurra a 17 anni in Coppa Italia. Con l’Inter vincerà quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Interconti-nentali, segnerà 75 gol in 413 pre-senze. Lascerà l’Inter a giugno del ’73 per giocare due stagioni nel Genoa, dove concluse la carriera,

Mario Corso

Mario Corso

segnando 3 reti in 23 presenze. Il centrocampista Camillo Achilli, detto Dino, è cresciuto nell’Inter e, dopo una stagione in prestito al Caproni Milano, fa il suo esordio nel campionato 1945-1946 se-gnando 11 gol, resta in nerazzurro fino al 1951 segnando 19 gol in 198 presenze, l’anno successivo passa al Genoa, dove segna un

Camillo Achilli

solo gol in 25 presenze. L’attac-cante Claudio Ambu, di origine sarda, debutta in maglia nerazzur-ra il 2 gennaio del 1977 contro la Roma, questa resterà l’unica pre-senza della stagione. Viene man-dato a fare esperienza nell’Ascoli in Serie B. Torna all’Inter nella sta-gione 79-80 e vince lo scudetto, l’anno successivo viene ceduto e

Claudio Ambu

Roberto Bergamaschi

arriva al Genoa nella stagione 86-87 dove se-gna sei gol in 38 presenze. Il centrocampista Roberto Bergamaschi, di proprietà dell’Inter dal 78 all’83, viene mandato a Pisa (Serie B) e Brescia per fare esperienza. Il primo anno in nerazzurro non gioca neppure una partita, vi farà ritorno a Milano nel campionato 82-83 e scenderà in campo 25 volte segnando 2 reti. L’anno successivo viene ceduto al Genoa, dove segnerà ancora due reti ma in cinquanta presenze. Mauro Bicicli, di ruolo attaccante, fu soprannominato, per la sua rapidità, “bi-cicletta”. Il suo nome è legato a quello della ‘Grande Inter’, dove fa il suo esordio in Serie A il 17 aprile 1955, in Inter-Genoa. Giocherà in nerazzurro, ad intermittenza, per nove sta-gioni e con 27 gol all’attivo in 182 presenze. Successivamente gioca, per due stagioni, nel Genoa di Gigi Meroni. Con l’Inter vincerà solo uno scudetto. Mauro Bicicli scomparve per

Mauro Bicicli

un tumore al fegato nel 2001. La sua morte fu accostata all’inchie-sta sull’uso di sostanze dopanti nel calcio, a seguito delle dichia-razioni rilasciate all’Espresso da Ferruccio Mazzola. Gli attuali ex di entrambe le squadre sono tanti, partiamo da Leonardo Bonucci, attuale difensore della Juventus e della nazionale italiana, che cre-sce nelle giovanili della Viterbese, viene ingaggiato dall’Inter l’11 luglio 2005 che lo inserisce nella propria squadra Primavera. L’anno

successivo Roberto Mancini lo fa esordire in prima squadra all’ulti-ma giornata di campionato in so-stituzione di Solari al novantesimo minuto, sarà questa l’unica pre-senza in nerazzurro in Serie A. La stagione successiva vince il Cam-pionato Primavera 2007. Dopo essere passato da Treviso e Pisa approda a Genova, che lo acqui-sta a titolo definitivo nel 2009, ma con il Grifone non giocherà alcuna partita. Nel luglio 2012 viene de-ferito dalla Procura Federale della

Leonardo Bonucci

amarcordvince anche il Torneo di Viareggio 2008 senza, però, mai esordire in prima squadra. Il 21 luglio 2010 viene ceduto al Genoa, attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino a favore della squadra ligure. Con il Genoa fa il suo debutto in Se-rie A, Genoa-Chievo, realizzando il suo primo gol dopo sei minuti. Chiudiamo la carrellata degli ex con “El Principe” l’argentino di ori-gini italiane, Diego Alberto Milito. L’attuale attaccante dell’Inter non

FIGC nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse, con l’accusa di illecito sportivo, ma sarà assolto in due gradi di giudizio. Il 30 novem-bre la procura di Cremona chiede una proroga di sei mesi per lui a altri 32 degli indagati per illeci-to sportivo. Il figlio d’arte Mattia Destro, attaccante della Roma e della nazionale italiana, inizia a tirare i primi calci nel settore gio-vanile dell’Ascoli, arriva all’Inter nel 2005 e vince due scudetti con i Giovanissimi e gli Allievi, diviene capocannoniere nella Primavera e

ha bisogno di grandi presentazio-ni, dal 2009 ha conquistato uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppe italiana, una UEFA Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA. Nel 2010 viene premiato come UEFA Club Footballer of the Year. Ha vinto, inoltre, quattro edizioni dell’Oscar del calcio AIC, un Guerin d’oro e il Premio Olimpia nel 2012 come calciatore argentino dell’anno. Pri-ma di approdare all’Inter, l’argenti-no ha giocato nel Genoa, due cam-pionati in Serie B e uno in Serie A.

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giù al nord

Fiore Marro

Vogliamo ricordarlo così

Dove va la palla? Maradona e Dio lo sanno!

Neanche il tempo di gioire per Doha,

nemmeno un momento per salutare il 2015 spe-rando in un anno migliore e Napoli torna a piangere, piange la perdita di un suo figlio prediletto, “magico”, il “menestrello” con la chi-tarra. Da qualche giorno siamo lazzari meno felici. Ciao Pinuccio nostro, an-drai a procurare giorna-te effervescenti e piene di ritmo&blues agli angeli lassù e non dimenticare di

sonora. Ma Pino Daniele in verità  non morirà mai veramente, lui è come il  Vesuvio, il nostro mare, il nostro sole, non è morto perché si muore quando il mondo si dimentica di te, e le sue canzoni, le sue parole non moriranno mai, perché non saranno mai dimenticate. Che la terra ti sia lieve. Certo scrivere di calcio con lo stato d’ani-mo di questi giorni diventa davvero difficile, in ogni angolo di strada, per radio, sui network  si “sente”  l’o-dore dell’aria triste che solo la perdita di un amico, un fratello, un amore trasmet-te ma come amano dire gli

siamo a meno dieci punti dalla “Vecchia Signora”, dal risultato che scaturirà dal match in questione si deci-derà il futuro della stagione partenopea che ha già pro-dotto senza dimenticarlo un titolo nazionale. La par-tita di Cesena ha dato le ri-sposte che cercavamo, Cal-lejon, Hamisik e Higuain stanno facendo la loro par-te e il resto della banda ha capito che il momento è propizio come diceva uno famoso: Se non ora, quan-do? Partita perfetta in ter-ra emiliana anche se non è certo la squadra di Mimmo Di Carlo il banco di prova assoluto. Nemmeno l’even-

to merita di essere indica-ta come la vera rivelazione del campionato 2014-2015. Di partite indimenticabili in questi anni tra il Napoli e la Juve ce ne sarebbero a iosa da sottolineare, l’ulti-ma quella del 22 dicembre scorso, ma pure una sfida europea che ci portò poi a vincere l’allora Coppa Uefa, dove ribaltammo con un 3 a 0 lo 0 a 2 dell’anda-ta. Maradona, Carnevale e Renica all’ultimo minuto del secondo tempo sup-plementare trascinarono gli azzurri verso la semi-finale contro il Bayern di Monaco. Una rete in ro-vesciata nel 2006 di Paolo Cannavaro che consentì il passaggio del turno della Coppa Italia, riconsegnò al Napoli il colore del ritorno tra le big, i gol di Lavezzi e Cavani nell’era De. La. mo-menti di gioia infinita, ma ritengo assolutamente che l’esperienza più bella resta quella del campionato 85-86. Al San Paolo arrivava  la Juve di Trapattoni redu-ce da un filotto di 8 vittorie in 8 gare, ma l’imbattibilità

della Vecchia Signora ven-ne infranta dal sinistro vel-lutato di Diego Armando Maradona. Dopo un pri-mo tempo opaco, la gara si sbloccò al 27’ quando l’ar-bitro fischiò una punizione indiretta nell’area di rigore bianconera. Pecci toccò il pallone, l’argentino calciò inventando una traiettoria “assurda” contro ogni leg-ge della fisica: la sfera salì e scese in un lasso di tem-po brevissimo beffando un esterrefatto Tacconi. Una magia pazzesca divenu-ta storia.   Giampaolo Or-mezzano splendido gior-nalista sportivo, durante una trasmissione televisiva disse: “Dove va il pallone? Maradona e Dio lo san-no.”  Napoli deve crederci, perché la Juve di adesso non è nemmeno la brutta copia della squadra dell’an-no passato e la Roma vista a Udine è una squadra per nulla imbattibile, anzi. Pec-cato per i tanti  punti persi per strada: Chievo, Udine-se, Atalanta, Cagliari. Però non è certo più il caso di piangere sul latte versato.

salutarci Massimino no-stro, la nostra Terra avrà una Stella di meno, quella tua che ci ha accompagna-to come fa una colonna

americani: The show must go on. La partita di do-menica: Napoli-Juventus sarà un punto cruciale per il campionato del Napoli,

tuale vittoria sui piemonte-si zebrati a mio sommesso avviso potrà essere consi-derata la svolta, la vittoria servirà solo per accorciare

ulteriormente le distanze, la partita che dirà se siamo tornati in piena lotta scu-detto sarà lo scontro con la Lazio che a questo pun-

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13domenica 11 gennaio 2015

estero

Il clou è quello del San Pao-lo fra il Napoli e la capoli-

sta Juventus che sente il fiato sul collo della Roma. Ma è il derbyssimo a tenere ban-co questo pomeriggio con i giallorossi decisi a prender il comando provvisorio del campionato in attesa del ri-sultato della Vecchia Signo-ra con l’undici di Benitez. La Lazio è caricata a dovere, sei giorni fa ha mandato al

ULTIMA CHIAMATA PER IL NAPOLI CON LA JUVENTUSOggi derbyssimo all’Olimpico tra Roma e Lazio

tappeto la Sampdoria, una delle più belle sorprese del torneo, e vista la facilità con cui ha conquistato i tre pun-ti con i blucerchiati sicura-mente sarà un avversaria molto ostica per i giallorossi di Garcia che hanno sì ac-corciato ad un solo punto lo svantaggio con i bianconeri di Allegri, ma sono anche reduci dalla contestata vit-toria di Udine per il gol fan-

tasma deciso dall’arbitro fra la contestazione generale dei tifosi friulani e di tutta la di-rigenza dell’Udinese. Detto questo, se la Roma riuscirà ad avere la meglio nel derby senz’altro il vantaggio prov-visorio sulla Vecchia Signo-ra in campo al San Paolo in serata, probabilmente potrà servire da viatico per il pros-simo turno che vedrà im-pegnata la Roma a Palermo con i rosanero di Iachini. Per la Juve l’attesa per l’assegna-zione dello scudetto d’in-verno, passerà attraverso la sfida di Torino con l’Hellas

Verona. Ma tutto potrebbe decidersi per il titolo inver-nale tutto questa sera se la Roma cederà le armi alla La-zio. Oggi a mezzogiorno con Podolski e Shaqiri vedremo il nuovo volto dell’Inter di Mancini a Sn Siro contro il Genoa che pur avendo ral-lentato il passo, resta sempre un cliente difficile per qual-siasi squadra. I rossoblu di Gasperini hanno pareggiato

con l’Atalanta e vorranno riprendersi con i nerazzurri quanto hanno perso in par-te a Marassi. Da seguire con attenzione la sfida del Fran-chi tra Fiorentina e Palermo, con la Viola in flessione pre-occupante non solo per la sconfitta di martedì al Tardi-ni col Parma. I siciliani sono in forma smagliante, infatti, ne sa qualcosa Zola dopo aver incassato cinque pe-santi ceffoni nel suo esordio sulla panchina del Cagliari, chiamato oggi allo scontro salvezza del Sant’Elia col Cesena, pure lui col dente

avvelenato per il poker in-cassato al Manuzzi per ope-ra del Napoli. Atteso rilancio della Sampdoria fra le mura amiche con l’Empoli dopo la debacle dell’Olimpico con la Lazio. In programma una sfida salvezza anche a Ber-gamo fra Atalanta e Chievo, mentre il Parma sarà impe-gnato a Verona alla ricer-ca di Altri pungitopo il bel successo sulla Fiorentina.

In Liga dopo la caduta delle due big, Real Ma-

drid e Barcellona, tornano i riflettori sui colchone-ros di Simeone, pronti al sorpasso se riusciranno a far loro la sfida di oggi del Camp Nou con i blaugrana di Luis Enrique. Il Barcel-lona ha gettato al vento una buona occasione per met-tere la freccia nei confronti della capolista Real Madrid finita a gambe all’aria nello scorso turno a Valencia. Il Barca, invece di approfit-tare del passo falso di Ro-naldo e compagni ha perso clamorosamente a San Se-bastian con la Real Socie-dad, che sul suo campo ha dimostrato di essere vera-mente micidiale visto che aveva battuto sia il Real che l’Atletico Madrid. Nei bas-sifondi della classifica fini-sce intanto 0-0 l’anticipo fra il Levante e il Deportivo La Coruña, mentre questo pomeriggio è l’Almeria ad essere chiamata alla prova del fuoco col Siviglia quin-ta forza del campionato. un occhio anche al Cordoba,

BARCELLONA-ATLETICO MADRID, CI VEDIAMO ALLE 17.00impegnato domani a Ma-drid contro un Rayo Valle-cano in gran spolvero per la serie positiva intrapresa prima di Natale. In Francia, dove si piange per quanto accaduto a Parigi, tutte le squadre osserveranno un minuto di silenzio in me-moria delle vittime degli attentati portando anche una fascia nera in segno di lutto. Il Montpellier nell’an-ticipo di venerdì ha intanto mandato al tappeto la ca-polista Marsiglia, autrice di una sconcertante presta-zione. L’OM è caduto sotto i colpi di Berlgaud e Lasne accorciando le distanze con Omrani. Glignac s’è “man-giato” sulla’1-0 un gol cla-moroso sparando altissi-mo un facile tiro all’altezza del dischetto di rigore. Di conseguenza questo pome-riggio il Lione, secondo in classifica a due punti dai marsigliesi, battendo il To-losa passerebbe al coman-do della classifica. Altra partita da seguire, quella di questa sera, fra il Monaco e il Bordeaux in program-

ma nel Principato. In In-ghilterra esaurito il turno di Fa Cup si riprende con la sfida ad alto livello tra il Manchester United nello col Southampton mentre la seconda gara odierna vedrà l’Arsenal impegnato davanti al pubblico ami-co contro lo Stoke City. In Bundesliga, intanto, è co-minciato il conto alla ro-vescia per la ripresa delle ostilità. A fine mese il ca-polista Bayern Monaco è atteso nello scontro diretto con la seconda in classifica Wolfsburg. L’unica squa-dra che potrebbe intaccare, si fa per dire, il vantaggio dei bavaresi, dal momento che la terza forza del tor-neo il Bayer Leverkusen è staccato di sedici punti. Le “aspirine” ospiteran-no il sempre più in crisi Borussia Dortmund, rele-gato in fondo alla classifi-ca col modesto Friburgo.

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IN EDICOLA LA NUOVA COLLEZIONE “CALCIATORI 2014-2015”NOVITA’: LE FIGURINE DELLE MAGLIE, “CALCIOMERCATO” E “L’ITALIA CHE VERRA’” E CON IL RETRO DELLE FIGURINE SI GIOCA AL “QUIZ DEL TIFOSO”

E’ appena uscita in edicola “Calciatori 2014-2015”, la

54esima edizione della collezio-ne di figurine Panini dedicata ai protagonisti del campionato di calcio italiano. Questa nuova raccolta comprende 782 figuri-ne (di cui 656 di carta e 126 in materiali o lavorazioni speciali) su giocatori e squadre di Serie A TIM, Serie B, Primavera TIM, Lega Pro, Serie D e Serie A Fem-minile. L’album di 128 pagine ha una copertina di grande impat-to, stampata in rilievo con una verniciatura ed un trattamento particolari: quest’anno è dedi-cata a 20 giovani talentuosi gio-catori della Serie A TIM, oltre all’immancabile immagine del “calciatore in rovesciata”. Tante sono le novità e le sezioni specia-li della raccolta, tra cui “L’Italia che verrà” dedicata alle giovani promesse del calcio italiano e “Calciomercato” con le figurine sui colpi del mercato di gennaio. Un’altra novità riguarda proprio le figurine: sul retro hanno stam-pati centinaia di appassionanti quiz sulle squadre di Serie A. Per la prima volta poi, a tutte le maglie ufficiali di Serie A TIM è dedicata una figurina speciale. Anche quest’anno, la collezione è accompagnata da un grande concorso a premi, che consentirà alle scuole di ricevere in regalo attrezzature e materiali didattici o sportivi. L’album “Calciatori 2014-2015” si apre con la se-zione dedicata ai “simboli” della Serie A TIM, con le figurine di loghi e trofei. Ogni club è rappre-sentato dalle figurine di 20 gio-

catori, che sono una vera “carta d’identità” sportiva dei singoli calciatori, con dati e informazio-ni anagrafiche, numero di ma-glia e trofei vinti in Italia, oltre all’indirizzo Twitter. Una grande novità riguarda i retro di queste figurine, che potranno essere utilizzati per un simpatico gioco tra appassionati di calcio: vi sono stampate, infatti, 400 domande del “Quiz del tifoso”, 20 per ogni squadra di Serie A TIM. Anche sull’album sono stampate delle domande, la cui risposta è rap-

presentata da una figurina. Per ciascun club, sono previsti anche la figurina dell’allenatore e dello scudetto su materiale metallico, oltre a degli spazi prestampati per tutti gli altri giocatori della rosa, con foto e principali infor-mazioni. Le 4 pagine dell’album dedicate a ogni squadra di Serie A TIM – i cui sfondi sono ca-ratterizzati dalle immagini della rosa schierata e dell’esultanza di un calciatore dopo un gol – con-tengono anche altri elementi tra cui spiccano, per la prima volta,

tutte e 3 le divise di gioco di ogni squadra che hanno, altra novità, una figurina dedicata stampa-ta su “raso” per ricreare l’effet-to del tessuto. Presenti inoltre i dati societari, i profili Facebook e Twitter, i risultati sportivi e le curiosità sulla storia del club. Nella sezione dedicata alla Serie B, sulla pagina di ogni squadra trovano spazio 18 calciatori, 3 per figurina, ognuno con una serie di dati anagrafici e sportivi. Presente anche la figurina dello scudetto, dell’allenatore e della squadra schierata. Non manca-no le informazioni sulla società, i principali risultati e l’immagi-ne di I e II divisa da gioco. Ai team di Lega Pro è dedicata la figurina di squadra schierata e scudetto, oltre a logo della Lega e pallone ufficiale; per i club di Primavera TIM la figurina della squadra schierata, oltre al loghi e trofei delle competizioni di ca-tegoria; per la Serie D lo scudet-to di Lega e della competizione. Una pagina dell’album è dedica-ta anche ai club di Serie A Fem-minile, con la figurina del logo di Lega e del campionato, oltre all’immagine di tutte le squadre, stampata in formato figurina. La collezione “Calciatori 2014-2015” contiene diverse sezioni speciali. Innanzitutto, le pagine “L’Italia che verrà”, con le figu-rine di 12 giovani promesse che stanno calcando i campi della Serie A TIM e che, in futuro, po-trebbero vestire la maglia della Nazionale maggiore. Un’altra se-

zione speciale è “Calciomercato”, realizzata in collaborazione con Sky Sport HD, dove troveranno spazio le figurine di 44 calciatori protagonisti dei colpi di mercato. Confermata la sezione “Film del Campionato”: saranno realizzate ben 16 figurine extra sui leader del girone di andata e di ritorno dei campionati di Serie A TIM e di Serie B, che verranno distri-buite gratuitamente in abbina-mento con i quotidiani Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport il 2 febbraio e il 29 giugno 2015. A “Calciatori 2014-2015” sono anche legate due grandi opera-zioni. La prima è denominata “Panini per la Scuola e lo Sport”: le scuole elementari e medie inferiori come anche le società sportive dilettantistiche che, gra-zie all’aiuto dei propri studenti e iscritti, raccoglieranno le bustine vuote “Calciatori” e le spediran-no a Panini, potranno ricevere gratuitamente buoni spesa per attrezzature e materiali didatti-ci e sportivi; e quest’anno anche le famiglie che supporteranno l’iniziativa potranno vincere: 10 vacanze per tutta la famiglia. La seconda operazione è invece “Crescendo si scambia”: le scuo-le primarie e d’infanzia potran-no ricevere un kit didattico per impostare delle attività basate sulle figurine e la comunicazione e lo scambio tra le generazioni, coinvolgendo anche le famiglie; gli elaborati migliori saranno premiati con dei buoni-spesa a favore dell’Istituto. Il lancio del-la nuova collezione prevede una grande campagna di comunica-zione su tutti i media: tv, stam-

pa, radio e web. Saranno anche sviluppate tante attività multi-mediali, collegate dall’hashtag #celocelomanca: dal sito internet www.calciatoripanini.it alla pa-gina Facebook Calciatori Panini, dal canale YouTube e feed Twit-ter dedicati al profilo Instagram, la app “iCalciatori” e MyPanini per creare la propria figurina personalizzata. A febbraio par-tirà il “Panini Tour 2015 – Le Figuriniadi”, che proseguirà fino ad aprile: le strutture itineranti Panini raggiungeranno le prin-cipali piazze ed i grandi centri

commerciali di tutta Italia (con un totale di oltre 120 giornate/evento) per presentare al pubbli-co, attraverso attività e giochi a premio, le novità della collezio-ne “Calciatori 2014-2015” e altri prodotti Panini. “La collezione Calciatori 2014-2015 rappre-senta per noi un punto di svolta nella storia di questa raccolta”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. “Quest’anno abbiamo in-

trodotto tante novità sul prodot-to, sia modificandone elementi tipici, come il meccanismo degli aggiornamenti a seguito del Cal-ciomercato, che introducendo nuovi elementi, come ad esem-pio le figurine delle divise e i quiz del tifoso. Siamo fiduciosi che i collezionisti di tutte le età sapranno apprezzare queste in-novazioni ad arricchimento del prodotto” La collezione “Cal-ciatori 2014-2015” è in vendita in tutte le edicole. Una bustina contiene 6 figurine e costa 0,70 euro, come negli ultimi anni.

In vendita, sono disponibili an-che due speciali blister: il primo contiene l’album e 18 figurine al prezzo di 1,40 euro, mentre il secondo contiene 16 bustine (di cui 2 in omaggio) a 9,80 euro. Ogni scatola da 100 bustine, in vendita al prezzo di 70 euro, contiene una maxi-card da colle-zionare con una delle 20 squadre di Serie A TIM. Disponibile an-che una scatola da 50 bustine (di cui 8 in omaggio) a 29,40 euro.

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15domenica 11 gennaio 2015

Chiara Franzettiatletica

Si è tenuta lo scorso 8 gennaio presso il Palaz-

zo della Regione la confe-renza stampa di presenta-zione del Cross per Tutti -edizione 2015, il circuito lombardo di corsa campe-stre che apre i battenti oggi a Cesano Maderno.  A fare gli onori di casa davanti a un discreto pubblico di giornalisti ed appassionati della disciplina, Antonio Rossi, Assessore allo Sport e alle Politiche per i Giova-ni, che ha subito evidenzia-to l’importanza e il ruolo della corsa campestre - do-menica scorsa era infatti a San Giorgio su Legnano in occasione del Campac-cio.  “Il Cross è un mezzo per far capire ai giovani che fare fatica è bello e fa sen-tire bene quando si torna a casa. E l’atletica è capace di fare numeri eccezionali nella partecipazione, è uno

CROSS PER TUTTI 2015: PRESENTAZIONE UFFICIALEsport che piace.”E il Cross per Tutti non fa che confermare le dichia-razioni dell’Assessore Ros-si. Questi i numeri della manifestazione snocciolati dalla voce ufficiale del cir-cuito, Gianni Mauri: - 7 prove per 2198 parteci-panti unici alla prima edi-zione, quella del 2012;- stesso numero di gare, ma con 3309 partecipanti unici l’anno successivo;- e, la scorsa edizione, una tappa in meno rispetto alle due precedenti, ma 3343 partecipanti unici e 7742 presenze-gara per un totale di 292 società rappresenta-te.Assente giustificata Sabri-na Fraccaroli, Presidente Fidal Milano che affianca le società sportive nell’orga-nizzazione del circuito, la parola passa alla professo-ressa Grazia Maria Vanni, Presidente Fidal Lombar-

dia, che riconosce la valen-za della manifestazione non solo per li atleti assoluti. “Il Cross per Tutti è una festa e uno spettacolo meraviglioso per le categorie promozio-nali. I miei complimenti agli organizzatori che interpre-tano al meglio il concetto di

corsa campestre.Il ramma-rico è non avere prove di ca-rattere regionale nel circuito di quest’anno: mi auguro che l’anno prossimo si possa trovare un accordo, magari anche ‘sposando’ la Giorna-ta regionale del Cross a una tappa del Cross per Tutti.” Risponde positivamente e con entusiasmo alla Pre-sidente FIDAL Lombar-dia Felice Delaini, patron di EuroAtletica 2002 e da sempre portavoce delle società che animano il cir-cuito.  “Accolgo volentieri lo spunto di Grazia Van-ni”, esordisce dal tavolo dei relatori,  “per il 2016 avere una prova di respiro regio-nale é un nostro obiettivo. Consorziandoci, cerchiamo di creare un evento di spes-sore: il nostro motto è ‘l’u-nione fa la forza!” Anche quest’anno la conferenza stampa è stata imprezio-

sita da altri due addetti ai lavori: Giorgio Rondelli, allenatore che ha guidato al successo grandi campioni di ieri e di oggi - Alberto Cova, solo per ricordare un nome; e Omar Guerniche, atleta del CS San Rocchino che ha già vestito la maglia azzurra.  “Perché amare il cross?”,  esotdisce Rondelli, penna de La Gazzetta dello Sport.  “Per più di un mo-tivo: perché è la specialità promozionale per eccellen-za; perché è un indicatore estremamente attendibile dei miglioramenti di un at-leta dal punto di vista or-ganico; perché nella corsa campestre si può apprezzare meglio di qualunque altro settore le qualità tecniche degli specialisti africani. Il Cross per Tutti deve arriva-re a conquistare soprattutto i giovani e giovanissimi, e gli amatori e i Master: trovare

appeal nel settore Assoluto è difficile, e non è detto nep-pure che ne valga la pena.”  Si è messo alla prova sul circuito anche l’azzurrino ai Mondiali  Juniores 2014 sui 10.000 e nell’Incontro internazionale su strada di Udine:  “Lo scorso anno corsi a Cesano Maderno”, ci ricorda Guerniche,  “dove giunsi terzo: fu una campe-stre d’altri tempi con molto fango. Spero che quest’anno ci sia maggiore competizio-ne a livello assoluto.”

Ricordiamo le tappe del Cross per Tutti 2015:- 11.01.2015: Cesano Ma-derno- 25.01.2015: Seveso- 01.02.2015: Cinisello Balsamo- 08.02.2015: Paderno Dugnano- 22.02.2015: Lissone

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domenica 11 gennaio 2015 16

RiccardoSada

musica

Carola Pisaturo si sta confermando sempre

più una delle pochissime dj donne da esportazio-ne, come certificano le sue performance alla Red Bull Music Academy e le sue performance al Momà di New York e al Sonar di Barcellona. A dicembre ha

“Lock and Key” è il ritorno di Amana

Melomè, un EP che vede nuove collaborazioni mu-sicali ed un sound più contemporaneo che co-munque sempre gravita nel mondo nu-soul e nu-jazz. Con questo progetto c’è la ricerca di un maggiore sviluppo del sound e della visione musicale di Ama-

Amana MelomèIl nuovo album è “Look and Key”

na anche grazie all’avvio di nuove ed emozionanti collaborazioni: Itai Shapira (Rhye, The Decoders, Aloe Black, Kelis) e Adam Berg (produttore nominato per Grammy) risultando pro-babilmente uno dei suoi progetti più forti ed intimi. “Look and Key” è un e.p. di cinque tracce che dise-gnano i diversi stati d’ani-

mo di Amana Melome’ che ci vuole accompagnare in un viaggio di alti e bassi e chiaroscuri dalla sua vita, cercando con la voce di es-sere elegante quanto since-ra, “nu-soul meets nu-jazz vibes”. “Ognuno di noi può essere il peggior nemico di se stesso: lucchetto (lock) oppure, all’opposto, la chia-ve alla propria felicità (key), essendo comunque tutti en-

trambe le cose”, spiega l’ar-tista. “One By Blood” è la canzone che racconta l’in-contro, per la prima volta, di Amana con il suo vero padre che non vedeva dalla tenera età due anni. “If and When” narra di alti e bas-si, “Save My Soul Yonight” è una canzone d’amore e “Icarus” è l’ascesa e poi la caduta dello stesso perso-naggio mitologico.

Durante le feste, tra Natale e la Befana, è

molto difficile essere a po-sto col proprio corpo. An-che i più sportivi qualche caloria di troppo spesso la accumulano. Ma ecco la soluzione! Muovere il cor-po e nutrire l’anima con la musica di Katerine, Nicky Romero, Mark Knight, Tocadisco, Calvin Harris, Miley Cyrus, Gareth Eme-ry, Amtrack e decine di altri artisti. Muoviti a tem-po della musica di Just Fit Playlist, su Spotify, la co-lonna sonora per il tuo mo-

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vimento con stile selezio-nata da Just Entertainment.Su “https://play.spotify.c o m / u s e r / j u s t . e n t e r -tainment” gratis un sacco di musica per il tuo piacere. Tra le recenti playlist crea-te dalla label italiana: Just New, con le hit più recenti, Just the Best, Just Party e Just the Best Annual 2015 “https://play.spotify.com/user/just.entertainment/playlist/1UZLDcRszSHR06ag2DYvK8”per chi vuol ri-ascoltare e magari ballare il meglio della musica del 2014.

Carola Pisaturo regina dell’Amnesia Milanostavo lavorando su un suono e decido che è il caso di fare una pausa e ascoltare altro. Inizio a sentire delle tracce di riferimento e trovo somi-glianze, similitudini a cui non avevo fatto caso, così mi sono autoproclamata una copiona, ma insomma tutti assorbiamo quello che ci piace e inconsciamente tendiamo a riproporlo, più

suonato a San Francisco e a Capodanno – in Toscana – ha diviso la consolle con Sven Vath; nel frattempo la sua label Clacque Mu-sic sforna produzioni che suscitano sempre più at-tenzione da parte di tutti i dj. A Milano Carola Pisa-turo è di casa, grazie alla sua residenza all’Amnesia, dove si è esibita in un par-

ty pre-natalizio che ha su-scitato grandi entusiasmi. Quali sono stati i tuoi esordi artistici? “La passione per il djing è nata a Napoli, il colpo di fulmine l’ho avuto sentendo quello che allora era un nerd pelato, che faceva una mu-sica molto diversa da quelli che avevo sentito fino ad al-lora, lui era Richie Hawtin. Ho iniziato per gioco e mi sono ritrovata quasi subi-to in consolle a fianco a dj come Sven Vath, Villalobos, lo stesso Richie. Da ognuno di loro ho cercato di rubare qualcosa e di farlo mio. Da lì è arrivata poi la voglia di lavorare in un negozio di dischi, di produrre, di stu-diare ingegneria del suono, di lavorare come fonico, di fondare una label”.Come nascono le tue pro-duzioni discografiche? “A volte rimango stupita da come le cose ci influenzino, senza che ce ne rendiamo conto. Ad esempio ieri ero alle prese con una traccia,

o meno dignitosamente”. Ti ispiri a qualcuno in particolare? “A nessuno in particolare, a parte i miei nonni. Ammi-ro chi lavora con determi-

nazione senza farne un’os-sessione, a chi conserva la curiosità anche dopo tanti anni di carriera, a chi sa essere leggero senza essere superficiale”.

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17domenica 11 gennaio 2015

arte

Marby Belle Epoque tricolore

Mostra di Boldini ispirata ai miti francesi

Il GAMManzoni, centro studi per l’Arte moderna

e Contemporanea, ospita una mostra dedicata a Gio-vanni Boldini. L’esposizio-ne curata da Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, ripercorre le tappe fonda-mentali del pittore ferra-

Dal 24 Ottobre 2014 al 18 Gennaio 2015

GAMManzoni Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di Milano

info +39 02 62695107E-MAIL INFO: [email protected] UFFICIALE: http://www.gammanzoni.com

rese attraverso la selezione di quaranta opere, alcune delle quali mai esposte al pubblico, provenienti da prestigiose collezioni pri-vate italiane, privilegiando opere eseguite tra il 1871 e il 1920. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 18 gennaio, ci narra attra-verso le opere dell’artista uno dei periodi più fecondi della sua arte a Parigi dove il gusto della Belle Epoque spadroneggiava. E lui ne

colse l’essenza più vera. An-che se  nella sua giovinezza aveva frequentato il Caffè Michelangelo e gli amici Macchiaioli come Fattori, Giovanni Boldini non si era soffermato all’ambien-te  italiano. Lui amava il bel mondo parigino e fu-

rono gli stessi Macchiaioli a stimolarlo alla frequen-tazione dell’arte europea. Quando si recò per la pri-ma volta a Parigi, egli potè conoscere l’opera di Gu-stave Courbet e Edouard

Manet e nel  1870 volò a Londra per eseguire piccoli

ritratti sotto l’influsso della ritrattistica inglese di fine Settecento. Ed è soprattutto nei ritratti femminili la sua vera forza creativa che lo fecero apprezzare da pittori come Edgar Degas e John

Sargent. Da non perdere a questo punto l’ispirazione dell’artista che rappresen-ta le donne dell’alta socie-tà in pose sensuali e di un erotismo venato di pizzi ma non di passione. Vani-tose e belle nei loro vestiti quasi scintillanti, le mani come dice la mia amica, fatte di ali d’uccello vi-branti e quasi inesistenti, ma vive e in movimento. E’ bello osservare queste donne che si guardano allo

specchio compiaciute della loro estrema femminilità tutta grazia e merletti con qualche furbizia maliziosa come nel quadro “Don-na alla toilette”, lei nuda davanti allo specchio che guarda quasi sorpresa le sue bellissime gambe e an-che il suo grazioso fondo-schiena. Boldini è l’artista che con l’immediatezza

della pennellata ci ricorda la tecnica degli impressio-nisti francesi e in alcuni quadri quella del maestro Toulouse Lautrec che a dif-ferenza di lui si spingeva oltre le case degli aristocra-tici francesi dell’epoca. Lui andava nei Salon parigini a ritrarre anche quel pezzo di

società meno riconosciuta ma pur sempre viva e scan-zonata. Boldini sceglie in-vece le donne più borghesi con la loro fragilità nasco-sta e il loro erotismo meno eloquente. Eppure nei suoi quadri fatti di un meravi-glioso virtuosismo tecni-co l’occhio scivola felice e vibra di un po’ di lussuria. Le sue pennellate veloci e

sicure si trasformano da macchie informi a gioiosi corpi vibranti che si staglia-no in ambienti quasi inesi-stenti perché ciò che conta di più sono loro, le donne direi “boldiniane” perché solo lui ha saputo rappre-sentarle così bene nel suo inconfondibile stile.

Le viole del pensiero 1910

Donna in casacca rossa 1878

Il cappellino nuovo (Lina Cavalieri) 1900

Ritratto della contessa de Leusse nata Berthier 1890

La toeletta 1880 Al parco 1872

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domenica 11 gennaio 2015 18

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La lunghissima storia d’amore tra Francesco

Totti e Ilari Blasi vede l’in-sorgere di parecchie tensio-ni. La coppia, che da sem-pre prende le distanze dalla vita mondana, sarebbe stata avvistata durante un furente diverbio in un noto ristorante di Roma. La cau-sa del litigio tra il calciatore  e la conduttrice sarebbe il desiderio di lui di avere un terzo figlio. La signora Tot-

ti, da anni impegnata nella conduzione del program-ma televisivo “Le Iene”, sa-rebbe candidata anche alla conduzione de “Il Grande Fratello”, vorrebbe quindi concentrarsi sulla sua car-riera, mentre il capitano della Roma desiderereb-be allargare la famiglia.

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***Fiocco azzurro per la ballerina Eleonora Abbagnato e

il calciatore Federico Balzaretti, il 3 gennaio 2015 è infatti nato, al Policlinico Gemelli di Roma, Gabriel,  se-condo figlio per la coppia. Nel 2012 è nata la primogenita Julia, la quale avrebbe scelto il nome del fratellino. La bal-lerina dell’Operà di Parigi, con alle spalle una meraviglio-sa carriera, ha messo su famiglia con il calciatore. Fede-rico Balzaretti, noto difensore della Roma è invece padre di altre due bambine, nate da una precedenze relazione, Lucrezia e Ginevra. Nonostante i due figli la Annegato non vuole appendere le scarpette al chiodo, le ultime in-discrezioni la vorrebbero giudice di Italia’s got talent 2015.***

Kaká e Caroline Celico  sono tornati insieme

dopo la separazione avve-nuta a novembre, la ricon-ciliazione è stata resa nota dallo stesso ex calciatore del Milan con uno scatto romantico pubblicato su Instagram accompagna-to dalla didascalia “per sempre felici e contenti”. La coppia storica, sposata nel 2005, dopo 3 anni pa-

reva giunta ad una fine, lo scorso novembre. La causa sembrava essere  dovuta alla presenza di Jakelyne Oliveira, Miss Brasile 2013, con la quale Kakà avreb-be tradito la compagnia. Dopo natale alcune foto postate dal calciatore la-sciavano intendere un riav-vicinamento reso noto infi-ne dalla foto in questione.

Arturo Vidal si è spo-sato con Maria Tere-

sa Matus, nella chiesa di San Ignacio de Loyola, a Santiago in Cile, approfit-tando della sosta natalizia della serie A. La coppia era già unita in matrimonio con rito civile avvenuto nel 2009. Alla cerimonia il calciatore della Juventus ha indossato un vestito poco sobrio, dal colore blu elet-trico. Al matrimonio han-

no partecipato numerose personalità cilene, come la presidentessa Michelle Ba-chelet e il ministro dell’in-terno Rodrigo Peñailillo. Hanno partecipato alle nozze anche alcuni colleghi del calciatore, come Martin Carcere, difensore della Juve e Gary Medea, centro-campista dell’inter. Per la meravigliosa festa, conclu-sasi all’alba, Vidal avrebbe speso 800000  mila dollari.

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011