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domenica 25 gennaio 2015 Anno 5 n. 6 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO BUONA LA PRIMA SHAQIRI RISPONDE MANCINI CHIAMA INTER TORINO Prendete il Toro per le CORNA

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domenica 25 gennaio 2015 Anno 5 n. 6 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

BU ONA L A PR I M A

SHAQIRI RISPONDEMANCINI CHIAMA

I N T E R

TORINO

Prendete il Toro per le CORNA

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domenica 25 gennaio 2015 2

STADIO

HandanovicCampagnaro, Andreolli, Vidic, D’Ambrosio;

Guarin, Kuzmanovic;Palacio, Kovacic, Podolski;

Icardi

PadelliMaksimovic, Glik, Moretti;

Darmian, Vives, Gazzi, Farnerud, Molinaro;Quagliarella, Maxi Lopez

MEAZZA ORE 15.00

INTER(4-2-3-1)

TORINO(3-5-2)

Siamo riusciti a battere la Sampdoria in Coppa

Italia, ma quanta fatica ra-gazzi! Abbiamo avuto bi-sogno prima di un rigore, fallito da Icardi, poi dell’e-spulsione per far nostra

IN COPPA ITALIAQUALCHE PASSO IN AVANTIla qualificazione. Non vo-glio tornare sulla gara con l’Empoli perché altrimenti ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Auguria-moci che il successo con la Sampdoria possa dare la spinta giusta alla squadra cancellando con un colpo di spugna tutte le amerez-ze del girone d’andata. Col Torino non sarà facile, però penso che i ragazzi ce la possano fare a conquistare i tre punti in palio. Servono assolutamente per risalire la classifica e magari mette-re alle spalle i nostri cugi-ni che fino all’altro giorno

sorridevano dall’alto della loro posizione. I granata di Ventura, dopo un perio-do di appannamento, sono tornati alla vittoria vincen-do a Cesena e sicuramente proveranno a farci lo sgam-

RobertoMancini

GiampieroVentura

betto. Uno sgambetto proi-bitivo per noi perché d’ora in avanti non si possono più commettere errori get-tando al vento ogni pos-sibilità per risalire la cor-rente. Spero che Shaqiri ci regali ancora un gol e ma-gari pure Podolski pronto a darci ancora una mano. Per quanto concerne il cam-pionato questo turno do-vrebbe essere sicuramente

favorevole alla Juventus, anche se il Chievo scende-rà in campo con il dente avvelenato per la sconfitta

rimediata a Verona dalla Fiorentina all’ultimo mi-nuto. Molto dipenderà, per la fuga della Juventus, dal risultato di Firenze tra Fiorentina e Roma. I gial-lorossi non li ho visti tanto bene con l’Empoli in Cop-pa Italia, idem a Palermo con i rosanero. Probabil-mente risentono dell’assen-za di Gervinio impegnato in Coppa d’Africa. Per il terzo posto lotta aperta fra Napoli e Sampdoria. I blucerchiati hanno vinto tranquillamente a Parma mentre il Napoli ha com-piuto l’impresa di battere la Lazio all’Olimpico. Sicu-ramente sarà un bel brac-cio di ferro fra queste due squadre dal momento che i partenopei dovranno af-frontare domani il Genoa mentre la Samp dovrà ve-dersela col Palermo al Ma-rassi. Una giornata, questa prima del girone di ritor-no, senz’altro interessante soprattutto per Napoli e Sampdoria, le due candi-date nella corsa ai prelimi-nari di Champions League.

Con il calciomercato protagonista (mai

come quest’anno ci sono così tanti giocatori che ar-rivano o che cambiano ma-glia) l’Inter riceve il Torino con qualche novità ancora. Dopo Podolski e Shaquiri ecco il croato Marcelo Bro-zovic: testa, piede, qualità, rapidità. 22 anni, proprietà Dinamo Zagabria, è il ram-picante predestinato della nuova era; l’ennesimo fiore profumato del florido viva-io balcanico, e il difensore colombiano Murillo, anche lui ventiduenne. Il difenso-re sudamericano arriverà a luglio, anche se la trattativa con il Granada continua, con i nerazzurri che prova-no a portarlo subito a Mi-lano. Sulla sponda interista si sta facendo di tutto per accontentare Mancini, che prova anche a cercare un centrocampista di qualità e sostanza (Mario Suarez o Luca Leiva). La diffe-renza dei cugini rossone-ri, il Mancio ha un nome da spendere, l’esperienza vincente col Manchester City in Premier League gli hanno giovato e non poco. Andreolli e Vidic partiran-no titolari contro i granata, mentre Ranocchia, recupe-

rato, andrà in panchina. E’ una delle scelte del tecnico jesino che sta provando ad amalgamare la squadra che, a parte il campionato, ha ancora Coppa Italia ed Europa League. Un picco-lo passo indietro. Proprio negli ottavi di Coppa Ita-lia, i nerazzurri hanno fa-ticato ad avere ragione di una Sampdoria coriacea, che ridotta in 9, alla fine si è dovuta arrendere. Un successo, comunque, che ha alzato l’autostima di Handanovic e compagni che con gli uomini di Ven-tura devono solo vincere. Qualsiasi altro risultato sarebbe un fallimento che creperebbe la crescita di un gruppo che ha ancora tanto da lavorare. Mazzarri non ha lasciato un gran ricordo, ma Mancini ha qualcosa in più da perdere. Se non ri-uscisse a centrare un posto per la Champions sarebbe-ro dolori, poiché potreb-be anche partire verso lidi più interessanti. Eppure la società si sta muovendo su sue direttive e questo fa accrescere speranze di avere il Mancio anche la prossima stagione, comun-que vada a finire questa in corso. Al suo arrivo l’ex Ci-tizen aveva promesso rivo-luzione, e rivoluzione sarà. Perché “Laddove tutti pen-sano allo stesso modo, nes-suno pensa un gran che”, è il grande credo del Mancio.

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia

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3domenica 25 gennaio 2015

la partita

EnzoOcchiuto

bioritmi

UN POKER QUASI PERFETTO

L’Inter, forte del successo conquistato in Coppa Ita-

lia con la Sampdoria, torna in campo oggi a San Siro per af-frontare il Torino di Giampiero Ventura. I nerazzurri, sulla car-ta, sono potenzialmente favori-ti grazie ai nuovi innesti di Po-dolski e di Shaqiri che tra l’altro hanno fatto guadagnare alla squadra di Mancini un migliore tasso tecnico rispetto alla squa-dra guidata precedentemente da Walter Mazzarri. Il Torino arriva gasato dal successo con-seguito contro il Cesena ne-gli ultimi minuti della partita. Questo, sul piano psicologico, costituisce sicuramente un pic-colo vantaggio rispetto all’Inter che invece è stato bloccato sullo 0 a 0 dall’Empoli. Comunque secondo i bioritmi, per un sof-fio, l’Inter dovrebbe farcela ad avere la meglio sul Toro. I va-lori complessivi della squadra di Mancini si aggirano intorno al 6,02 contro il 6,00 dell’undici

PER L’INTER UN SOFFIO DI SPERANZA

Andrea Ranocchia Maxi Lopez

di Ventura. La differenza è lieve, anzi lievissima, però salvo cam-biamenti di formazione dell’ulti-ma ora, il verdetto premierebbe i nerazzurri, facendoli fare un importante passo in avanti in classifica generale. Nello spe-cifico delle potenzialità di ren-dimento dei singoli giocatori entrambe le squadre risultano avere un grande vigore fisico e una ottima resistenza alla fatica. Dal punto di vista delle energie intellettive la formazione me-neghina risulta più concentrata e determinata agonisticamen-te. Attenzione però alla forte capacità del Toro dal punto di vista creativo e dell’intuizione personale dei propri attaccanti Fabio Quagliarella e Maxi Lo-pez che risultano essere capaci di esprimersi al massimo delle loro capacità. Partita quindi che potrebbe nascondere, durante i cambi, qualche pericolo per i padroni di casa. Tra i giocatori che maggiormente si dovrebbe-

Hernanes , Icardi e Kovacic in grande spolvero, men-tre tra granata si differen-ziano soprattutto Makxi-movic, Benassi, Gazzi, Darmian, Vives, Masiello e i due attaccanti Quaglia-rella e Maxi Lopez (nel-la foto) in stato di grazia.

ro mettere in bella evidenza segnaliamo Ranocchia (nel-la foto), Campagnaro, Vidic,

L’Inter manciniana è a buon punto, a trazione

anteriore, una squadra che gioca, rischia anche sba-gliando, ma non si ferma e tiene il pallino del gioco senza lasciare molto tem-po agli avversari di pensare sul da farsi. Questa è l’Inter che vuole Mancini ed è an-che quella voluta di tifosi. Contro la Sampdoria a San Siro, per acciuffare i quarti di finale di Coppa Italia, il tecnico di jesi non ha ba-dato a spese, subito dentro Podolski,Kovacic, Icardi e Shaqiri. Lo svizzero non ha deluso al suo esordio da titolare al Meazza. Dopo il rigore sbagliato da Icardi, ancora molto emozionato per la nascita della figlia Francesca, ci ha pensato lo svizzero a sbloccare la

situazione nella ripresa, prontamente imitato dallo stesso Icardi sul finale di gara. Per avere la meglio sui blucerchiati bisogna attendere, in superiorità numerica dal 10’, un rigo-re sbagliato e 71 minuti, non si può pensare di fare altrettanto contro il Torino ma la strada è quella giu-sta. Mancini deve studiare molto bene come contene-re la furia degli uomini di Ventura. Là davanti l’ini-zio promette bene, bisogna porre lo stesso impegno nel reparto arretrato. I ne-razzurri iniziano a piacere ma il timore è il gambero, vietato fare ancora passi indietro. Mancini deve riu-scire a trovare continuità di risultati, il teso posto sem-bra sempre più lontano, ma con i tre punti in palio ba-sterebbe anellare 3-4 suc-cessi consecutivi per vede-re muoversi piacevolmente la classifica. Gli onori sono tutti per Xherdan Shaqiri ma l’intera squadra inizia a girare bene. Podolski, da vero panzer, attira gli uo-mini su di lui contenendoli senza perdere palla. Il gioco inizia a girare e oggi contro il Torino bisogna mettere in campo la stessa vivacità. Il Toro arriva a San Siro gal-vanizzato dalla bella pre-stazione di Cesena (2-3 il risultato finale) e che da sei

turni non incassa sconfitte, l’ultima nel derby contro la Juventus del 30 novem-bre. Anche l’Inter potrebbe giocare convinta di portare a casa il risultato, i neraz-zurri non perdono contro i granata da ben 21 partite e la scida d’andata finì a rete inviolate all’Olimpico di Torino. Ancora una volta Mancini deve fare i conti con le assenze, Juan Jesus e Medel squalificati, Na-gatomo ancora impegnato col Giappone in coppa d’A-sia oltre all’ormai latitante

Osvaldo. Ranocchia potrebbe partire dalla panchina. La benamata dovrebbe scendere in campo col 4-2-3-1: Handanovic, i terzini Campagnaro e D’Ambrosio, a centrocampo la coppia Andreolli-Vidic, sulle fasce Guarin e Kuzmanovic, Palacio e Podolski, invece, pron-ti a servire Icardi. Quasi sicuramente Shaqiri partirà dalla panchina. Ventura non si farà cogliere impreparato, Bruno Peres il grande assente, e punterà tutto sulla coppia d’attac-co Fabio Quagliarella ed il neo acquisto Maxi Lopez che ha già segnato contro il Cesena.

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Marco Papetti

riflessioni

Luigi Rubino NON TEMETE IL TOROOttenuta brillantemen-

te la qualificazione ai quarti di Coppa Italia a spese della Samp, l’Inter versione Shaqiri si rituffa in campionato. Al Meazza c’è il Torino, squadra che dista in classifica di appe-na quattro punti, ma che assolutamente i nerazzurri devono battere per con-tinuare ad inseguire un piazzamento europeo per il prossimo anno. Si spera che sia quello della Champions League, ma non è facile, vista la folta concorrenza di avversari che precedo-no l’Inter in classifica. Gli innesti di nuovi colpi sul mercato invernale, comun-que, potrebbero far volare la squadra verso il terzo posto, obiettivo dichiarato da tempo dalla società me-neghina. Contro il Torino inizia anche il girone di ri-torno e l’Inter non si deve far trovar impreparata. All’andata la sfida tra gra-nata e nerazzurri, con Maz-zarri in panchina, finì sen-za reti. Handanovic parò un rigore a Larrondo e i nerazzurri fecero poco per vincere. Ora però la musica

do subito 21 gol in 19 gare giocate. I bomber maggio-ri dei granata sono finora Quagliarella e Glik, un di-fensore quest’ultimo con il vizietto del gol e che, con i suoi costanti inserimenti in avanti, sta dando un gran-de contributo al tecnico Ventura in fase offensiva. Il Torino comunque viaggia positivo da ben sei giorna-te. L’ultima sconfitta risale al derby con la Juve (2-1) disputato il 30 novembre 2014. Poi sono arrivati tre pareggi e due vittorie. Ul-tima affermazione quella di domenica scorsa in trasfer-ta contro il Cesena per 3-2, con il primo gol realizzato in questa stagione dall’ex e giovane centrocampista scuola Inter, Marco Benas-si. Per gli amanti delle stati-stiche, il Torino non vince a Milano contro l’Inter da 27 anni. Era il 1 febbraio del 1988 e a decidere il match fu un gol del difensore Cravero su rigore. Nell’ul-tima gara di campionato dello scorso anno, l’Inter di Mazzarri sconfisse il Toro per 1-0. A decidere la sfida fu un gol dell’allora prolifico bomber Palacio.

è cambiata. I protagonisti in campo sono diversi. I nuovi arrivati, Podolski e Shaqiri, sembrano aver tra-sformato l’Inter in un mo-dello quasi alla…tedesca.

Il Toro va quindi preso per le corna. Il suo attacco è vero punge poco (terz’ulti-mo del campionato), ma la difesa è una delle migliori, risultando la quinta aven-

Con lo scialbo pareggio di Empoli e la convincente

vittoria con la Sampdoria negli ottavi della Coppa Italia si è conclusa la prima parte della stagione interista ed inevitabilmente è tempo di primi bilanci indicatori da un lato dell’andamento stagionale e dall’altro co-struttivi per fare meglio nel-

SI RIPARTE

PRIMA I BILANCI

la seconda fase. Ancora una volta l’Inter sta disputando una stagione altalenante dove accanto a prestazioni convincenti sono accoppia-te partite poco spettacolari. Per gli interisti questa alter-

nanza non è nulla di nuovo dato che questa è una carat-teristica intrinseca del dna nerazzurro ma l’obiettivo è limitare al massimo questa discontinuità e iniziare un percorso di vittorie condito con qualche passo falso. Nel corso della stagione abbia-mo visto innanzi tutto un cambiamento di strategia del vertice aziendale che con l’avvento di Mancini ha messo mano al portafoglio mettendo a disposizione del tecnico una rosa di livello potenzialmente capace di lottare per il terzo posto. Podolsky e Shaqiri hanno

portato entusiasmo nell’am-biente e probabilmente le loro prestazioni contribui-ranno a rendere la squadra competitiva su tutti i fronti

eliminando il cacofonico contrasto tra partite spetta-colari e match inguardabili. Mancini sta lavorando mol-to e molto bene sulla testa dei giocatori e i risultati non dovrebbero tardare: certo

l’Inter di Empoli e quella di mercoledì sera contro la Sampdoria sembrano an-cora due squadre diverse ma l’esperienza del mister dovrebbe eliminare le am-nesie di gioco e le ansie da prestazione. L’Inter inizia il girone di ritorno con l’obiet-tivo del terzo posto ancora a portata di mano, la qualifi-cazione ai quarti di Coppa Italia (dove affronteremo il Napoli) e la qualificazione ai sedicesimi di Europa Le-ague (contro il Celtic) ma soprattutto con un rinnova-to entusiasmo della rosa e dei tifosi. Bilancio positivo!

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di Luigi Rubino

Si è a lungo vociferato che soldi all’Inter non ce ne

erano molti, anche perché l’obbligo partito da Thohir era quello di assestare il bilancio in rosso della so-cietà, invece, da quando è andato via Mazzarri dalla

Inter inarrestabile sul mercatoPreso il giovane talento croato Brosovic

panca nerazzurra n’è passata acqua sotto i ponti. Ar-rivato Mancini, la società si è scate-nata sul mer-cato e sotto

il flusso del tecnico di Jesi e l’abili-tà strategica di Ausilio, è an-data all’attacco, sferrando colpi quasi a ripetizione in questa sessione inver-nale del calcio mercato. Dopo gli ingaggi di gio-catori di sicuro valore come Shaqiri e Podolski, ecco arrivare il giovane e

promettente Brosovic, ra-gazzo 22enne proveniente dalla Dinamo Zagabria già da tempo in orbita naziona-le, un acquisto, questo del centrocampista croato, che rispecchia i programmi a medio e lungo termine del-

la società nerazzurra e che soddisfa in pie-no la volontà del pre-sidente Thohir; cioè quella di creare una squadra valida, giova-

ne e che diventi na-turalmente competi-tiva per molto tempo. La mossa a sorpresa

dell’Inter e soprat-tutto di Fassone ed Ausilio ha spiazza-to la concorrenza di altri club come Everton, Liverpo-ol, Valencia, Milan, Arsenal e soprat-tutto Napoli, che

ha cercato fino all’ultimo di soffiare Brosovic al club nerazzurro, per sostituire Inler che, poco impiegato, sembra non rientrare più negli schemi di Don Raf-faè Benitez. Decisivo per la buona riuscita del trasferi-mento del giocatore, i buoni rapporti esistenti da tempo tra il presidente della Dina-mo Zagabria, Zdavko Mamic e la beneamata. Marcelo Brosovic passa alla socie-tà nerazzurra per una cifra pari a 8 milioni di euro più bonus, in prestito onero-so per 18 mesi con obbli-

go di riscatto nel 2016 (3 milioni di euro verranno versati subito nei 18 mesi, 5 al momento del riscatto, con un contratto di quattro anni e mezzo da 1,5 milioni di euro. Ambidestro, gran-de personalità in campo, nonostante la giovane età, Marcelo fa parte di quella generazione di ragazzi ta-lentuosi del calcio dell’Est, in auge a livello europeo ed anche mondiale soprattutto negli ultimi 14 anni. I suoi piedi sanno disegnare tra-iettorie precise ed indiriz-zare la palla con una preci-sione e freddezza unica, da lunga distanza e sottoporta. Il ragazzo in campo poi è un vero martello. Corre, corre e sembra non stancarsi mai.

cugini

L’onestà intellettuale vor-rebbe la consapevolezza

del presidente Berlusconi, e prima ancora del tecnico Pippo Inzaghi, che questo Milan poco può fare. Una nave alla deriva, senza con-dottiero e con motori quasi in avaria. Contro la Lazio all’Olimpico ha dimostra-to ancora una volta tut-ti i limiti tecnici di questa

Milan alla derivaRischia grosso Pippo Inzaghi

squadra, priva anche di un progetto concreto seppur a lunga gettata. Nonostan-te ci abbia provato ancora una volta il solito Menez, e ancora una volta non è stato sufficiente, alla Lazio sono bastati quattro minu-ti per la corsa al recupero e mandare a gambe per aria l’intero pianeta rossonero. Ogni merito va riconosciu-to agli aquilotti, Un doppio Parolo e Klose hanno solo finalizzato quanto il gruppo ha creato in modo ordinato e con schemi ben studiati, se la Lazio occupa il momen-

taneo terzo posto ci sarà pure una ragione! Riscia grosso il Milan e ancor di più rischia Filippo Inzaghi. E’ sì una squadra priva di elementi validi a trascinare il gioco e i risultati, eccezio-ne fatta per per il fenome-nale portiere spagnolo che con le sue miracolose para-te si guadagna con sudore ogni centesimo del suo sti-

pendio, ma è anche eviden-te quanto il gruppo manchi di una vera e propria guida tecnica. Il Milan mette in campo tutto il nervosismo di chi sa di non avere molte armi per attaccare e ancora meno per difendersi. Il 3-1 di Roma la dice lunga sullo stato di salute del Diavo-lo che ha subito la seconda sconfitta consecutiva, terza in quattro partite. Le mace-rie rossonere sono poco utili alla ricostruzione. Intanto, per coerenza, almeno una testa deve saltare e la più accreditata è quella di un

“incolpevole” Inzaghi che poco avrebbe potuto anche una squadra a gran com-pleto di nomi eccellenti. Al tecnico piacentino manca comunque la necessaria gavetta, non basta vincere in Primavera per divenire leader in Serie A, vedasi lo Stramaccioni interista. Oggi all’Udinese mostra maggio-re maturità. Al Milan, come già abbondantemente detto anche nelle precedenti gior-nate, non possono bastare i miracoli di Lopez né il solito personale gol di Menez, co-munque bravo nella caval-cata dei 200 metri che infil-za Marchetti con un preciso sinistro, regolarmente vani-ficato perché l’intero gruppo latita. Alla Lazio sono ba-stati quattro minuti, nella ripresa, per decidere di fare sul serio e Parolo, seguito a ruota da Klose, ha messo il sigillo alle vere intenzio-ni laziali. E’ andata anche bene alla banda di Inzaghi, un super Diego Lopez ha evitato, in più di un occasio-ne, l’umiliazione rossonera. Sul comportamento anti-sportivo, sono buona a defi-nirsi semplicemente tale, di Mexes preferisco non profe-rire parola, evidentemente nessuno ha provveduto ad informare il francese che la gara si giocava su un pra-to verde e non sul tappeto di un ring. Imbarazzante ed indegno di indossare la gloriosa maglia rossonera.

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Infermerianerazzurra

Marjlja Bisceglia

Ancora grossi limiti per Mancini. L’Inter è anco-ra lontana dalla rosa al gran completo. Il tecni-co nerazzurro spera di recuperare almeno An-drea Ranocchia, distor-sione al ginocchio per lui, e di averlo in pan-china contro il Torino di Giampiero Ventura. Fuori ancora Jonathan per infiammazione al ginocchio. Oltre a Na-gatomo, impegnato in Coppa d’Asia, Mancini è orfano ancora di Juan Jesus e Medel, squalifi-cati dai giudici di gara, Pablo Osvaldo merita una considerazione a sè. L’indisciplinato Johnny Depp di casa nostra non accetta nessun tipo di

affronto entrando spesso in collisione anche con i suoi stessi compagni. Bene ha fatto Roberto Mancini a sbarrargli le porte di Appiano Gen-tile dopo che per cinque giorni ha fatto il desa-paresidos senza dare alcun segnale e soprat-tutto senza esserne sta-to autorizzato. Ormai è divorsio tra l’italo-ar-gentino e l’Inter. Pecca-to, un ottimo elemento in grado di risolvere la partita con una qua-si genialità dell’ultima ora. Il Milan e la Juven-tus lo vorrebbero, ma Inzaghi e mister Allegri hanno veramente voglia di tirarsi in casa una patata così bollente?

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7domenica 25 gennaio 2015

Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso

Fabio Quagliarella si distingue come cal-

ciatore per le sue gran-di capacità. L’attaccante è in grado di giocare da prima punta ma anche come trequartista. Il suo repertorio include il colpo di testa, di tacco, la rove-sciata e la sua precisione e potenza nei tiri gli ha per-messo di fare gol a gran-di distanze. Quagliarella, nato a Castellammare di Stabia il 31 gennaio 1983, nella provincia di Napoli, è cresciuto come calciatore nelle giovanili del Torino

Marjlja Bisceglia

L’Ospite

Draconcello DOCe l’esordio in Serie A, nel 2000, è proprio con i gra-nata nella partita Torino-Piacenza vinta 2-1. Verrà in seguito dato in presti-

to alla Fiorentina Viola in serie C2, senza però grandi risultati, nel 2002 viene infatti dato in pre-stito al Chieti in C1 dove svolgerà una grandio-sa stagione, 17 reti in 32 partite. L’anno successivo il Torino quindi lo ripren-de in vista della serie B. Nell’agosto del 2005 però, a seguito del fallimento della società, il calciatore si ritrova svincolato e va a giocare nell’Ascoli dove trova un posto da titola-re. L’udinese, titolare del suo cartellino dal 2005,

ne cede metà alla Sam-pdoria  con la quale avrà una stagione spettacolare, con nove partite su sedi-ci nella prima stagione, e quattro nella seconda, che gli permettono di diventa-re tredicesimo nella clas-sifica dei cannonieri di quella stagione. Nel 2007 le due squadre, Sampdo-ria e Udinese proprieta-rie del cartellino, offrono rispettivamente 6,5 mi-lioni e 7,3 milioni per il so cartellino, L’udinese si aggiudica quindi il calcia-tore. Nel 2009 l’attaccante

viene acquistato dal Na-poli per sedici milioni di euro, esordisce con la ma-glia azzurra nella partita di Coppa Italia contro la Salernitana, vincendo tre a zero.  Nel gennaio 2010 ottiene l’Oscar del calcio  AIC per aver realizzato il migliore gol della stagione nella partita contro l’Udi-nese del 31 gennaio 2009. Il suo destro da fuori area non poteva passare inos-servato agli addetti ai la-vori. Nell’agosto del 2010 il Napoli, nonostante le contestazioni dei tifosi

partenopei, vende Fabio Quagliarella alla Juven-tus. Nella partita contro la Sampdoria segna il suo primo gol in bianconero e il 30 ottobre realizza la rete che contribuirà alla vittoria della sua squa-dra contro il Milan a San Siro. Nel 2012-2013 inizia

la stagione con la Super-coppa italiana grazie alla vittoria sul Napoli, esor-disce inoltre nella Cham-pions League nella partita

Chelsea-Juventus segnan-do il gol definitivo del 2-2 e tre giorni dopo ottiene una maglia da titolare. Nel 2013 segna il primo ed ultimo gol della stagio-ne contro il Chievo, e a di-cembre segna l’unico gol in coppa Italia contro l’Avel-lino. Il 17 luglio del 2014

il calciatore viene nuo-vamente acquistato dal Torino, dopo nove anni, firmando un contratto triennale. Ma la carriera di Quagliarella non fini-sce qui, venne infatti con-vocato per la prima volta nella Nazionale maggiore da Roberto Donadoni, a 24 anni, nella partita Italia-Scozia, giocata allo stadio San Nicola di Bari. Lo stesso anno sigla una doppietta contro la Litua-nia a Kaunas.  Con 372 presenze e 107 reti nel campionato 4 reti nelle coppe nazionali e 17 nelle coppe continentali Fabio Quagliarella ha sicura-mente contribuito alla storia del calcio italiano.

Fabio Quagliarella

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A pranzo con gli Ex

Danilo D’ambrosio è cre-sciuto a Caivano e calcisti-

camente inizia con la Salernitana ma milita subito nella Fiorentina che ne comprende le sue doti. Ma il grande pubblico può apprezzar-ne le sue qualità con indosso la maglia granata. Gioca col Torino dal 2010 al 2014, 119 presenze e 10 reti. Il 30 gennaio 2014, nella sessione di mercato invernale, ap-proda all’Inter con la maglia nu-mero 33. L’esordio in nerazzurro è contro la Juventus a Torino en-trato in sostituzione di Jonathan. Il suo primo gol con la beneamata arriva in Europa League contro lo Stjarnan nell’andata dei pla-yoff vinta dall’Inter per 0-3 il 20 agosto. Il 18 settembre si ripete, sempre in Europa League, segna il gol decisivo contro il Dnipro nella prima giornata della fase a gironi e, per non perdere il vizio, il 2 ottobre successivo castiga gli azeri del Qarabag. L’esordio in Coppa Italia è nell’incontro vinto per 2-0 dall’Inter contro la Sam-pdoria. In nerazzurro, ad oggi, ha totalizzato 27 presenze e reti.

Marco Benassi, at-tuale centrocam-

pista granata, è un ‘figlio’ dell’Inter. Cresciuto nelle giovanili nerazzurre ha fatto una capatina anche in prima squadra. Nella stagione 2011-2012 con-quista la prima edizione del NexGen Series, vince il campionato di categoria ed il relativo campionato Pri-mavera. La stagione suc-cessiva, una volta stabilita la compartecipazione con il Modena per 250.000 euro, pur restando un giocatore della Primavera, viene ag-gregato in prima squadra esordendo in Europa Le-ague il 22 novembre 2012 contro il Rubin Kazan. Il mediano modenese deve

attendere solo due mesi per il debutto in Serie A da titolare, nella partita casalinga contro il Pescara giocherà tutti i 90’. Pochi giorni dopo la socie-tà di Vittorio Emanuele ne rileva il 100% del cartellino. La stagione successiva l’In-ter lo manda a Livorno a fare gavetta e nel luglio 2014 vie-ne ufficializzato l’accordo di compartecipazione tra Inter e Torino. Il primo gol in maglia granata arriva il 18 gennaio 2015 nella trasferta di Cesena.

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9domenica 25 gennaio 2015

Impossibile pensare di tenere il cacio moderno fuori dai vari social, tutto è postato o twitta-

to. Francesco Totti manda in rete in tempo reale un selfie appena dopo il suo secondo gol utile al pareggio nel derby contro la Lazio, Mauro Icar-di comunica, sempre in tempo reale, al mondo la nascita di sua figlia Francesca e Xherdan Shaqiri non vuole essere da meno. Il giorno dopo il gol che ha difatti deciso il match di Coppa Italia contro la Sampdoria ha affidato ad un Tweet la sua gioia: Grande prestazione di squadra ieri! E sono felice di segnare il mio primo gol per Inter.

La nuova moda

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VendoComprodi Marjlja Bisceglia

E’ proprio il caso di dir-lo, scatenata Inter. Nes-

suna squadra di Serie A è risultata così attiva in que-sto mercato riparatore di gennaio. Thohir non ave-va intenzione di spedere, mancano i soldi e soprat-tutto bisogna far quadrare i bilanci pericolosamente in rosso. Ma Mancini par-la una lingua universale, comprensibile anche in Oriente. O la squadra vie-

ne creata a mia immagine e somiglianza, o a Milano la mia resterà una mera passeggiata… questo il messaggio del Mancio che nel calcio vuole solo vin-cere e non parteciparmi da inerme protagonista e spettatore del l’altrui gioco. Messe a segno le cessioni di

Taider e Alvarez, si lavora per l’uscita di Kuzmanovic in partenza per l’Amburgo con una contropartita più che dignitosa: 4,5 milioni circa. L’inevitabile divorzio con Pablo Osvaldo dovreb-be portare altro danaro utile alle casse nerazzurre. Nonostante l’italo-argen-

proprio attacco. Dopo Po-dolski e Shaqiri la scena si sposta sull’acquisto del ta-lentoso trequartista croato, subito disponibile in rosa, Marcelo Brozovic, preso dalla Dinamo Zagabria, e Jeison Murillo, strappa-to al Granada, bravo nella zona centrale di difesa. Il difensore colombiano ar-riverà a Milano a luglio, la speranza di Mancini è di averlo già settimana pros-sima, al costo di 8 milioni di euro da pagare a rate. Sorvegliato speciale resta il mediano brasiliano Lucas Leiva, ormai ai ferri corti con il Liverpool. Anche il centrocampista ivoriano Yaya Tourè, in scadenza di contratto col Manchester City, è nel mirino neraz-zurro. Quest’ultimo lascia un po’ perplessi gli addetti ai lavori a causa della sua età non più così verde. I 32 anni del calciatore po-trebbero essere un limite

ma pare che non la pensi così Mancini che mira a portarlo a Milano con uno stipendio dimezzato rispet-to all’attuale. L’Inter può dunque tirare un sospiro di sollievo, ben quattro i colpi già messi a segno: Podolski, Shaqiri, Brozovic e Murillo

tino sia in forza all’Inter sotto la formula del pre-stito, spetta comunque alla società nerazzurra gestire le eventuali trattative. Di-verse le squadre interessate al capriccioso nerazzurro, su tutte Milan e Juventus interessate a rinforzare il

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11domenica 25 gennaio 2015 amarcordÁlvaro Alexander Recoba

Rivero, soprannominato El Chino, esordisce nel campiona-to italiano nella stagione ‘97-’98 proprio con la maglia dell’Inter che lo aveva acquistato per 7 mi-liardi di lire. Nelle 8 partite gio-cate segna 3 gol e conquista la Coppa UEFA battendo la Lazio in finale. Già al suo esordio, con-tro il Brescia, fu amore a prima vista con i tifosi: nerazzurri sotto di un gol contro le rondinelle e nel secondo tempo Recoba, che giocava in coppia con Ronaldo, con un tiro dai 30 metri segna il pareggio e subito dopo il gol vittoria a conclusione di una punizione con palla a girare sot-to l’incrocio sinistro. Dopo una pausa al Venezia, torna in neraz-zurro fino al 2007. In 176 partite con la Benamata ha segnato 53 reti. Il 31 agosto 2007 passa in prestito al Torino dove, nell’uni-ca stagione, segna un solo gol in 22 partite giocate.

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domenica 25 gennaio 2015 12

giù al nord

Fiore Marro

Ci voleva il famoso “Stellone”di Rafa Beni-

tez per risolvere in positivo la giostra dei rigori di ieri sera al San Paolo, questa situazione di fortuna non è la prima che si manifesta quando in panchina siede il tecnico iberico. Anche a Doha contro gli odiati bianconeri la dea bendata ha scelto da che parte stare, così come quando l’allena-tore pluridecorato fu bacia-to dalla fortuna in occasio-ne della finale del 2005 di Champions contro il Milan e della FA Cup contro il West Ham sempre ai rigori. C’è poco da fare, puoi es-sere il migliore di tutti ma senza la sorte amica, non vinci. Quanti ne ho visti in questi anni di tecnici capa-ci, anche in campionati di periferia, allenatori pieni di idee, volontà, capacità, che non avendo quel pizzico di fortuna a favore, si sono persi scomparendo nel nul-la. Certo che Napoli – Udi-nese non è stata solo fortu-na, in fondo riguardando la formazione partenopea, qualche brivido viene. Mettere assieme Henrique e Britos assieme è un atto di coraggio unico, riproporre gli Hamisk eJorginho  di questi tempi è davvero un atto di coraggio enorme, eppure a tenere in piedi la partita sono stati proprio loro due con i gol che han-no consentito di arrivare fino ai rigori, tra l’altro il gol di Marekiaro è stata una perla magnifica. Ultime considerazioni vanno fat-te su Panagiotis Kone, che

Lo “Stellone” di Benitez colpisce ancora, mentre ci accingiamo ad accogliere i fratelli genoani

Gemellaggio ultra trentennale tra Napoli e Genoa

quando gioca contro di noi si trasforma in CR7. An-che ieri sera ha fatto un gol fantasmagorico mentre per noi c’è da sottolineare  che Manolo Gabbiadiniancora deve inserirsi negli schemi mentre Ivan Strinic pare sia stato davvero un acquisto azzeccato. Lunedì sera ci sarà Napoli – Genova, “fra-telli contro”, che è il gemel-laggio più bello della storia della tifoseria napoletana, tante cose ci accomunano con il Grifone ligure e la sua gente. Il mare su tutto, ma pure, storicamente par-lando, le aggressioni pie-montesi di casa Savoia oltre che una visione dello sport e soprattutto del calcio che ambisce a unire i popoli e non a dividerli. E’ appun-to su questo fenomeno tra le due tifoserie che voglio

spendere qualche parola in più. Il gemellaggio tra le ti-foserie di Napoli e Genoa è il più longevo di Italia.  Per illustrare la nascita di que-sta amicizia bisogna andare indietro col tempo a circa 30 anni fa, precisamente  il 16 maggio 1982. Il Napoli di Rino Marchesi aveva or-mai ipotecato il quarto po-sto e la conseguente qua-lificazione in Coppa Uefa. Il Genoa, disperato, arrivò al San Paolo bisognoso di punti per la salvezza. La partita si mise subito dalla parte degli ospiti che riu-scirono ad andare in van-taggio nei primi minuti di gioco. Il Napoli aveva bi-sogno di un solo punto per garantirsi il piazzamento europeo, riuscì però a rifi-lare un micidiale uno due che gli permise di iniziare

la seconda frazione di gio-co in vantaggio. La diretta avversaria per la salvezza dei liguri era il  Milan di Italo Galbiati, che intan-to vinceva a Cesena. Dal

La gioia del Napoli dopo il gol risolutivo di Gonzalo Higuian

vantaggio partenopeo  in poi, il popolo del San Pa-olo cominciò a tifare per il Grifone, invitando i propri calciatori a subire gol. La rete per i rossoblù arrivò quasi a tempo scaduto, un calcio d’angolo per i geno-ani. Proprio grazie al cross, che scaturì da quel corner, l’ischitano Marco Faccen-da riuscì a marcare in rete, consentendo la permanen-za in serie A dei rossoblù e condannando, per la prima

volta nella sua storia, il Mi-lan alla serie B. Il tifo dei partenopei nei confron-ti della squadra genovese colpì molto sia i tifosi che la dirigenza del Genoa, che ringraziarono il pubblico presente allo stadio per il bel gesto. Da lì in poi le due tifoserie inscenarono gran-di feste e belle coreografie ogni qualvolta ci fosse una sfida tra le due squadre.  Il momento più bello rima-ne comunque la grande festa che si ebbe il 10 giu-gno, quando il sodalizio fra queste due tifoserie amiche fu consolidato in manie-ra inossidabile. Entrambe protagoniste di un campio-nato cadetto spettacolare, il Napoli e il Genoa raggiun-sero a braccetto, la promo-

zione in serie A. Lo stadio Marassi ribolliva di bandie-re e vessilli rossoblu e az-zurri. La gioia a fine partita fu incontenibile. Napoli e Genova erano vicinissime, i carruggi distavano pochi metri dai vicoli partenopei, nord e sud Italia erano uniti dalla stessa felicità. Il pesto genovese quel giorno sape-va un po’ di pizza napoletana.Quando il calcio diventa “anima” neanche i Taglia-vento posso rovinarlo.

Paolo Tagliavento

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13domenica 25 gennaio 2015

estero

La Vecchia Signora oggi allo Stadium parla an-

cora veneto. Dopo i dieci gol segnati al Verona tra Coppa Italia e campiona-to ecco un’altra avversa-ria scaligera, il Chievo di Maran intenzionato però a non fare la vittima sacri-ficale con Pogba e compa-gni. Cifre alla mano c’è da scommettere che i cam-pioni d’Italia, con tutta probabilità, riusciranno a compiere una ulteriore accelerata in classifica, dal momento che la Roma, squadra che va a braccetto o quasi con i bianconeri, sarà impegnata questa sera al Franchi contro una Fio-rentina su di giri per il suc-cesso chiuso in cassaforte sette giorni fa col Chievo. In teoria battendo i clivensi

LA JUVE PROVA L’ALLUNGO COL CHIEVO

La preoccupazione di Rafa Benitez

San Paolo con l’Udinese, qualificazione ai quarti di finale conquistata all’ulti-mo rigore. Un Napoli che posticiperà a domani sera la sua fatica affrontando in casa un Genoa che sta

di Garcia. La Roma, l’altro giorno, in Coppa Italia ha faticato le proverbiali sette camice per battere l’Empo-li, un po’ come è successo al Napoli giovedì sera al

Sassuolo. A difendere il terzo posto con i parteno-pei c’è anche la Sampdoria impegnata questo pome-riggio col Palermo. Partita della disperazione al Tardi-

ni fra il Parma e il Cesena mentre la pimpante Ata-lanta, reduce dalla vittoria di San Siro col Milan, sarà al Bentegodi col Verona. A San Siro va in onda invece Inter-Torino, coi nerazzur-

Marek Hamsik

la Juventus, scendendo in campo prima della Roma, nella classifica provvisoria potrebbe portare a 8 punti il vantaggio sui giallorossi

esprimendo un gioco spu-meggiante malgrado i due pareggi conseguiti negli ultimi turni, vedi il piro-tecnico 3-3 di Marassi col

ri ringalluzziti dal 2-0 con la Sampdoria in Coppa Ita-lia ma con la mente ancora ad Empoli dove Handano-vic ha salvato il risultato.

L’esultanza al rigore vincente

Prova del nove oggi a Lione per la capolista

di Ligue 1 contro il Mets, squadra dei bassifondi del-la classifica ma tosta e sem-pre pronta a fare lo sgam-betto alle vip. Il Marsiglia, alle spalle del Lione, ha anticipato la 22° giornata disputando il derby del-la Costa Azzurra contro il

IL CAPOLISTA LIONE OGGI OSPITA IL METZ

classifica, tutte in campo ieri sera col Real Madrid a Cordoba, il Barcellona a Elche e l’Atletico al Cal-derom nel derby di Ma-drid col Rayo Vallecano. Il Siviglia, quarta forza del campionato, proverà oggi a respingere l’assalto del Va-lencia, piazzato un gradi-no più giù dai Valenciani.

ai quarti di finale col Bar-cellona vittorioso sull’Atle-tico Madrid con un gol di Messi a cinque minuti dalla fine. Coppa di Lega anche in Inghilterra col pareggio

Nizza. Per il PSG prova di fuoco oggi a Saint Etienne, formazione attualmente in quarta posizione, davanti al Monaco sceso in campo ieri sera contro il Lille. Per il vertice del campionato, praticamente, tutte in un fazzoletto nel giro di sei punti. Questo pomeriggio in campo anche il Reims contro il Lenz invischia-to nelle sabbie mobili a 1 punto sopra il fanalino di coda Caen in trasferta que-sta sera sul difficile terreno del Rennes. In Spagna le tre squadre al comando della

In campo anche l’Atletico Bilbao contro un Malaga deciso a risalire la corren-te. In Galizia il Deportivo La Coruna, pericolante in classifica con soli 17 pun-ti, proverà ad allontanare i fantasmi della retrocessio-ne incrociando le armi col Granada ultimo in classifi-ca. Difficile trasferta anche per l’Almeria a Barcellona contro l’Espanyol mentre il Getafe dovrà vedersela col Celta Vigo, una delle squa-dre più in forma della Liga. In Spagna, intanto, si è gio-cata la Coppa del Re giunta

del Chelsea a Liverpool. Conto alla rovescia, invece, in Germania dove fra cin-que giorni, con l’anticipo Wolfsburg-Bayern Mona-co, riparte la Bundesliga. Il match dei bavaresi è ad alto livello dal momento che il Wolfsburg è secon-do in classifica. Il giorno successivo altro scontro fra big, quello di Leverku-sen col Bayer impegnato col Borussia Dortmund, attualmente penultimo in graduatoria davanti al solo Frigurgo fanalino di coda.

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domenica 25 gennaio 2015 14

Chiara Franzettiatletica

Ambasciatore, o meglio, Ambassador; per la

precisione, SuisseGas Mi-lano Marathon 2015 Am-bassador. Nessun timore: il pluricampione Danilo DANILO GOFFIAMBASSADOR PER LA SUISSEGAS MILANO MARATHON 2015

nello specifico, ad incenti-vare le iscrizioni alla Suis-seGas Milano Marathon del prossimo 12 aprile - o a una delle staffette previ-ste dal Charity Program della manifestazione. “Non potevo rifiutare questa pro-

la scritta follow me to the SuisseGas Milano Mara-thon indosso, e via verso nuovi allenamenti specifici, di gruppo, per finalizzare la preparazione in vista della gara meneghina - i dettagli che vedranno attivamente coinvolto Danilo saranno svelati nei prossimi giorni.

Basterà contattare diretta-mente il campione via mail all’indirizzo [email protected]. E infine, perché non seguire Danilo nelle sue gare per sostenere il progetto Am-bassador e verificare come si comporta lui in compe-tizione? I suoi prossimi im-

Goffi non ha intenzione di darsi alla politica - non per il momento, almeno; poi, un domani, si vedrà. L’at-tuale detentore del titolo italiano sui 42km è stato invece coinvolto in questo progetto volto ad avvicina-re quante più persone alla pratica attiva della corsa; e,

posta”, ci spiega l’atleta nervianese, “perché correre è la cosa che mi piace e mi riesce meglio. E adidas -tra i sostenitori di questa inizia-tiva, e la SuisseGas Milano Marathon hanno significato tanto per me: è giunta l’o-ra di ricambiare!” Quindi, maglietta adidas rossa con

Per il momento, segnalia-mo che coinvolgimento di Danilo al programma Ambassador darà benefici anche al portafogli di chi decide di seguirlo: chi si iscriverà alla gara di Mila-no tramite l’Ambassador Danilo Goffi avrà diritto ad una scontistica particolare.

pegni sono la Mezza delle Due Perle di sabato 1 feb-braio; la Mezza delle Terre Verdiane del 22 febbraio; la Roma-Ostia del 1 marzo. E a Milano... “Beh, non posso dirvi ora cosa farò a Mila-no: sono un Ambassador, creiamo un po’ di suspense e...chi mi segue, lo saprà!”

Cross per Tutti 2015, è in arrivo la seconda tappaDopo il debutto più che positivo di Cesa-

no Maderno (bel tempo e 1204 partecipanti, il mi-glior debutto di sempre) di domenica 11 gennaio, do-menica 25 è invece la volta di Seveso con il 29° Cross Marathon Seveso: orga-nizza il Marathon Club Seveso, in collaborazione con il Comitato Provin-ciale della Federazione di Atletica Leggera. Da Ce-sano a Seveso, solo pochi chilometri di distanza per due gare invece molto di-verse. A Seveso si correrà nel Bosco delle Querce, il parco artificiale sorto let-teralmente sulle ceneri dell’area devasta dalla dios-

Assoluti (All-Jun-Pro-Sen)1 ATLETICA MONZA 10 (atleti in gara) 226 punti2 PRO SESTO ATL. 9 1913 FRIESIAN TEAM 9 175Giovanile (Eso-Rag-Cad)1 ATLETICA MONZA 43 (atleti in gara) 662 punti2 EUROATLETICA 2002 58 6303 ATL. CONCOREZZO 52 533Master1 EUROATLETICA 2002 40 (atleti in gara) 3062 punti2 ATLETICA CINISELLO 28 19463 ATL. VIRTUS SENAGO 20 1466

Davide Viganò

atletica

sina del 10 luglio 1976. Un luogo ricco di storia, di un evento mondiale che cam-biò per sempre l’approccio

ecologico di ogni attività industriale. Per il quarto anno migliaia di atleti po-tranno correre su un pezzo

di storia del nostro paese, per una gara che va al di là del semplice evento agoni-stico. Il Bosco delle Querce è però anche un fiero cam-po di battaglia per crossi-sti veri. Se buona parte del percorso scorre veloce su ampi spazi verdi dal fondo regolare, un terzo è inve-ce immerso nel profondo del bosco: stretto, nervoso, ricco di saliscendi insidiosi e curve improvvise. Mol-to dipenderà dalla tenuta del terreno: nel week end è previsto il sole, vedremo

quanto potrà aiutare gli at-leti. Il programma gare è quello già visto e Cesano Maderno e che resterà tale fino all’ultima delle 5 pro-ve: partenza alle 9 con le due gare master e assoluti maschili (6 km), poi la gara unica delle donne insieme ad allievi e juniores (4 km). Dalle ore 11 via all’attività giovanile con tutte le pro-ve Esordienti, i Ragazzi e i Cadetti. L’anno scorso furono in 1071 all’arrivo della prova che assegnava anche i titoli di Campione

Provinciale di corsa cam-pestre. L’appuntamento è in viale Redipuglia a Seveso, una zona ricca di parcheg-gi e facile da raggiungere. Dopo la prima gara è dif-ficile disegnare un quadro dei favoriti per la vittoria finale nelle classifiche in-dividuali.  Qualcosa in più invece si può vedere nelle tre classifiche di società. Atletica Monza ed Euro-atletica 2002 Paderno Du-gnano dimostrano subito di avere la forza per pun-tare a più classifiche, starà agli avversari inseguire le due fuggitive.  La prova di Seveso avrà anche un pas-

saggio televisivo giovedì 29 gennaio su Rete 82 (canale 82 del digitale terreste) alle ore 21.30, in una sintesi vi-deo realizzata da  Telestu-dio8 con Fabrizio Gulmini. La sintesi video relativa alla gara di Cesano Maderno è disponibile invece su  You-Tube. Il servizio fotogra-fico sarà invece curato dal fotografo ufficiale del cir-cuito, Roberto Mandelli del sito Podisti.net, dove è possibile trovare le imma-gini relative alla 1° prova del circuito http://www.crosspertutti.it/cross-per-tutt i-2015-e-arrivo-la-seconda-tappa-seveso/

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15domenica 25 gennaio 2015

RiccardoSada

musica

Smash the House arriva in Italia su JEL’etichetta Smash the

House di Dimitri Vegas e Like Mike continua a far sognare e ballare i fan e ha una sorpresa per quelli ita-liani: sbarca ufficialmente nel nostro Paese grazie a JE Just Entertainment. Uno dei primi singoli sarà “Ma-gic” della star belga Yves V, responsabile dei più grandi inni che Smash The House abbia pubblicato sino ad oggi, dall’anthem dell’after movie di Tomorrowland, “King Cobra”, al massiccio “Crash”. Unendo le forze con l’olan-dese Sidney Samson per “Magic”, Yves V punta drit-to al vertice delle classifiche internazionali grazie a un pezzo euforico ed energico, fatto di build-up ed epici drop. Dopo aver ricevuto il supporto dalle più grandi stazioni radiofoniche dan-ce, tra cui l’olandese Slam! FM e Dutch youth station Radio 538, Yves V va all’as-salto di Beatport.Info su www.j-e.com

Shed Club the kingdom of house

Venerdì 30 gennaio 2015 lo Shed Club di Busto

Arsizio, a pochi chilometri da Milano e dall’aeropor-to internazionale di Mila-no Malpensa, si conferma sempre più The Kingdom of House, il regno della house music. Dopo aver ospita-to David Morales e Louie Vega, venerdì 30 gennaio il locale bustocco propone in-fatti un’altra leggenda della musica che più di ogni altra ha rivoluzionato il sound da club: Tony Humphries. Il modo migliore per cele-brare l’anteprima nazionale di questa scintillante serata, con la quale viene presenta-ta la nuova bottiglia Dom Pérignon con etichetta lu-minosa. Classe 1957, Tony Humphries è stato resident di locali epici quali lo Stu-dio 54 di New York e lo Zanzibar Club nel New Jer-sey, così come il suo radio-show è stato trasmesso per quindici anni dall’emittente Kiss Fm; oltre 200 suoi re-mix, per artisti quali Don-na Summer, Chaka Kan e Queen Latifah, giusto per citarne alcuni. In Europa è conosciutissimo e amatissi-mo, grazie alle sue residenze

al Ministry of Sound e all’E-choes di Misano Adriatico; è pertanto merito suo se il cosiddetto New York Gara-ge Sound è approdato nel vecchio continente. Hum-phries è tutt’ora attivissimo anche sul fronte discografi-co, grazie alla sua etichetta Tony Records, fondata nel

2005 e che è succeduta alla sempre sua Yellorange. I set di Humphries sono sempre garanzia di qualità assolu-ta, per merito suo e di pochi altri la house music godrà sempre del posto che merita nei cuore dei veri appassio-nati di un sound immortale.Info su www.shedclub.it

Tony Humphies

Little Louie Vega

Dave Morales

L’hanno attesa dalle 23 e 30 sino a oltre le due

di notte. Star incontrasta-ta della serata, la starlette Paris Hilton sabato 17 gen-naio scorso ha creato attimi di delirio all’interno del Just Cavalli di Milano, davvero al limite della capienza. Ini-ziato verso le 2 e 30, il suo dj set è stato tutto a base di musica EDM. Ancora una volta il Just Cavalli con la sua esclusiva cornice per gli eventi più glamour, è sta-to il fulcro di una nottata all’insegna del tutto esauri-

Paris Hilton e il Just Cavalli tutto esaurito

Foto di Marco Vitelloni

to. Non si era mai visto così, pieno come un uovo, il loca-le firmato dal noto stilista Roberto Cavalli. In occasio-ne dell’inaugurazione della Settimana della Moda Ma-schile a Milano, il pubblico ha potuto divertirsi in una serata unica alla quale han-no partecipato diversi vip. La Hilton si era già esibita in serate all’Amnesia Club di Ibiza, o all’Harrah Resort di Atlantic City, in Vietnam, a Shangai e ad un party di chiusura della Settimana della moda di Parigi e non

ha mai perso occasione di dichiarare che la musica è la sua vera passione; “E’ meraviglioso essere paga-ta per quello che ami fare e lo dico senza vantarmi”, ha commentato davanti al backdrop del Just Cavalli. Paris Hilton ha sfruttato in tutti i modi il sistema audio ad alta tecnologia del posto, forte anche di un’illumina-zione con fibra ottica e mini proiettori, tra zone lounge e chill-out sotto il dehor.Info su www.justcavalli-milano.com

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domenica 25 gennaio 2015 16

Raffaella Fico, la showgirl della qua-

le si discute molto ulti-mamente, sarebbe pronta per convolare a nozze con Gianluca Tozzi, figlio del noto cantante Umber-to Tozzi. Pare che i futuri sposi desiderino celebra-re il matrimonio d’estate, a giugno, a Napoli o sulla costiera Amalfitana. La fi-glia della Fico, la piccola Pia, nata dalla precedente relazione con il calciato-re Mario Balotelli, porterà gli anelli alla coppia. La showgirl ha inoltre smen-tito le voci riguardanti la sua possibile gravidanza che avevano invaso il web. Un’altra notizia smentita

è quella che vedeva il ma-trimonio di Gianluca Toz-

zi con la sua ex compagna Elisa Persoglio ancora va-

lido. È quindi previsto un roseo futuro per la coppia.

Il matrimonio più atte-so del 2015 è senz’altro

quello tra Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, che però è stato nuovamente rimandato. Il matrimonio doveva essere celebrato que-sta estate in Sardegna, ma a causa dei vari impegni della coppia sembra impossibile da organizzare. La show-girl a sempre dichiarato di essere pronta a sposarsi e di stare solo aspettando il momento giusto, ora inter-vistato dal settimanale chi

ha ionizzato: “ Il matrimo-nio? È finito nel freezer”. Tra la coppia non vi è al-cuna crisi, non è la prima volta però che le nozze sono rimandate, dal 2012 infat-ti, quando il calciatore ha regalato l’anello di fidanza-mento alla Satta, le nozze sembrano sempre immi-nenti. D’altronde però si sa che il matrimonio perfetto richiedete tempo per essere organizzato, cosa che sem-bra mancare ad entrambi.

***

*** Michelle Hunziker a circa due mesi dal-

la nascita della sua terza figlia, seconda con il ma-rito erede Trussardi, appa-re meravigliosa nelle foto pubblicate da lei stessa sui social network e sulle foto pubblicate sul sito ufficiale di Verissimo, che la ritrag-gono raggiante con la pre-sentatrice del programma, Silvia Toffanin. La condut-trice di Striscia La Notizia,

***

Francesco Facchinetti fa parlare molto di sé

ultimamente, prima a causa delle discussioni in tv e sul web con i cantante Fedez, poi a causa del gossip ri-guardante il suo matrimo-nio con la modella Wanda. Ora l’ennesima polemica sarebbe nata da degli scatti pubblicati dalla rivista Diva

e Donna che ritraggono il dj e conduttore, duran-te una presunta lite sotto casa della sua ex di Alessia Marcuzzi. Dalla preceden-te relazione con la condut-trice è nata una bambina di nome Mia. Facchinetti ribadisce tramite Facebook che, anche se i giornali vor-rebbero che lui smettesse

che la loro è una famiglia confusionaria e violenta, in realtà lui e la Marcuzzi si vogliono bene, pur essendo sposati con altre persone. Ed essendo lui di nuovo padre di un bimbo nato dall’attuale relazione con Wanda, ribadisce il concet-to affermando inoltre: “Ev-viva le famiglie allargare”.

si è scattata qualche foto in uno studio medico, dove si sarebbe sottoposta ad un esame di routine, foto che ha voluto condividere con i suoi innumerevoli fan. La showgirl è già mamma di Aurora, ormai grande, nata nel 1996 dal matrimo-nio con Eros Ramazzotti e Sole, nata nel 2013 dall’at-tuale marito Tomasi Trus-sardi, figlio dello scompar-so stilista Nicola Trussardi.

Dopo la scottante foto sulla copertina della

una nota rivista Caras che raffigurava Wanda Nara in dolce attesa con la camicia sbottonata ed il calciatore Mauro Icardi, ecco il selfie

della piccola bimba appena nata Francesca. Alla rivista aveva dichiarato che sareb-be stato proprio il compa-gno a usurate il taglio dopo la nascita della bambina. La coppia è famosa proprio per l’abitudine di condividere sui social momenti impor-tanti della loro vita insie-me, come quello della na-scita della loro prima figlia, che a pochi minuti di vita è già protagonista di un selfie fatto dal calciatore che ag-giunge in spagnolo una di-dascalia alla foto: “ auguri mio amore Wanda, ora ab-biamo Francesca, le amo!”.

***

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011