Inibizione ricorrente cellule di renshaw

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Inibizione ricorrente ( cellule di Renshaw ) Le cellule di renshaw sono al centro di un intricato circuito che coinvolge per intero la popolazione neuronale delle corna anteriori del midollo spinale ( ma anche la porzione intermedia). Questi interneuroni ricevono un collaterale dal motoneurone e inviano i loro assoni allo stesso e ad altri motoneuroni della stessa popolazioni, esercitando su di essi una azione inibitoria. In questo modo la frequenza di scarica dei motoneuroni viene stabilizzata su determinati valori che rappresentano la frequenza limite oltre la quale la contrazione muscolare risulta essere indebolita ( per via della frequenza troppo elevata degli stimoli che provengono dai motoneuroni). L’ ipotesi che servano a realizzare un

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Inibizione ricorrente ( cellule di Renshaw )

Le cellule di renshaw sono al centro di un intricato circuito che coinvolge per intero la popolazione neuronale delle corna anteriori del midollo spinale ( ma anche la porzione intermedia). Questi interneuroni ricevono un collaterale dal motoneurone e inviano i loro assoni allo stesso e ad altri motoneuroni della stessa popolazioni, esercitando su di essi una azione inibitoria. In questo modo la frequenza di scarica dei motoneuroni viene stabilizzata su determinati valori che rappresentano la frequenza limite oltre la quale la contrazione muscolare risulta essere indebolita ( per via della frequenza troppo elevata degli stimoli che provengono dai motoneuroni). L’ ipotesi che servano a realizzare un semplice circuito di retroazione negativa (con la funzione di attenuare la scarica dei motoneuroni) appare troppo semplicistica alla luce del fatto che questi interneuroni proiettano anche a diversi altri bersagli: interneuroni Ia che mediano l inibizione reciproca , altre cellule di Renshaw, motoneuroni associati , neuroni dai quali origina il tratto spino-cerebellare ventrale

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Inoltre si deve considerare la loro scarsa efficacia inibitoria (inferiore a quella degli interneuroni Ia) e la loro assenza nel caso di motoneuroni che innervano i muscoli delle parti più distali degli arti.

Considerando tali informazioni si ritiene che le cellule di renshaw abbiano un ruolo fondamentale nella divergenza del segnale di attivazione e nella modulazione di quest’ultimo.

Importantissimo risulta essere anche il guadagno computazionale che ne deriva( per guadagno computazionale si intende il fatto che a parità di impulsi provenienti dalla corteccia verso il midollo l'attivazione muscolare potrà essere più o meno intensa (modulazione) in funzione del funzionamento, o del blocco, delle cellule di Renshaw). In questo modo lo stesso comando motore viene trasformato in risposte muscolari di diversa intensità senza aver bisogno di generare sequenze di comandi specifiche.

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Neurofisiologia del movimento: anatomia, biomeccanica, chinesiologia, clinica

 Di Maurizio Marchetti,Paolo Pillastrini