Presentazione di PowerPoint · Meccanismi di elusione alla fagocitosi da parte dei batteri 1)...
Transcript of Presentazione di PowerPoint · Meccanismi di elusione alla fagocitosi da parte dei batteri 1)...
C1
AmbienteAmbiente
MALATTIAMALATTIA
PatogenoPatogeno OspiteOspite
GermiGermic2
Periodo incubazionePeriodo incubazioneInf.Inf.
inapparenteinapparente
(sub. clinica)(sub. clinica)Inf.Inf.
latentelatenteInf.Inf.
persistentepersistentePortatore Portatore
commensalicommensali
patogenicitpatogenicitààVirulenza, Virulenza, patogeni patogeni
opportunistiopportunisti
Dlso DLso
PP SS
AAMM
InfezioneInfezione
MalattiaMalattia
Inf.localeInf.locale
Inf.sistemicaInf.sistemica
BatteriemiaBatteriemia
SetticemiaSetticemia
Malattia Malattia xx
infettivainfettiva contagiosacontagiosa
invasione dei tessutiinvasione dei tessuti
postulati di postulati di KochKoch
produzione di tossineproduzione di tossine
TossicitTossicitàà
InvasioneInvasione
Meccanismi di Meccanismi di patogenicitpatogenicitàà dei batteridei batteri
ColonizzazioneColonizzazione
C3
C 5C 5Fattori di Fattori di patogenicitpatogenicitàà
--
Utilizzo del Utilizzo del FeFe
((sideroforisiderofori))
--
Adesione (Adesione (adesineadesine))--
capsulacapsula--
glicocaliceglicocalice--
fimbriefimbrie--
pili (K 99 pili (K 99 F 5, K 88 F 5, K 88 F 4)F 4)--
lanuginelanugine
--
DiffusioneDiffusione
--Rapporti con la fagocitosi difensivaRapporti con la fagocitosi difensiva
--
extracellulareextracellularecapsula (capsula (Bac.anthracisBac.anthracis, , Staph.aureusStaph.aureus, Salmonella , Salmonella typhityphi))leucocidinaleucocidinacoagulasicoagulasi
--
intracellulariintracellulari
((Mycobact.tubercolosisMycobact.tubercolosis, Brucella , Brucella abortusabortus))
--
Tossine..Tossine..
Meccanismi di elusione
alla fagocitosi da parte dei batteri
1) Inibizione chemiotassi2) Capsula3) Inibizione fusione fago-lisosoma4) Catalasi5) Struttura resistente6) Inibizione azione IFNg7) Inibizione presentazione Ag8) Fuga nel citoplasma
Meccanismi di elusione
alla fagocitosi da parte dei batteri
1) Inibizione chemiotassi2) Capsula3) Inibizione fusione fago-lisosoma4) Catalasi5) Struttura resistente6) Inibizione azione IFNg7) Inibizione presentazione Ag8) Fuga nel citoplasma
C 16C 16
IFNγ
11XX
22
XX 3344 55
66
88XX 77
C 18C 18
CaratteristicheCaratteristiche EsotossineEsotossine EndotossineEndotossineOrigine Specie Gram-positive e
Gram-negativeSolo specie Gram-negative
Localizzazione
nel
batterio Sintesi
nel
citoplasma
e rilascio
extracellulareComponenti
della
parete cellulare
Natura
chimica Proteine Lipopolisaccaridi
contenenti lipide
ACapacità
a formare tossoidi
Presente Assente
Stabilità In genere
termolabili
a 60-100 °C per 30 minuti
Termostabili
Attività Effetto
distintivo
per ciascuna
tossinaEffetto
comune
per tutte: febbre
e danni
al sistema circolatorio
Quantità
necessaria
per l’effetto
Minima Maggiore
Principali
caratteristiche
delle
tossine
batterichePrincipali
caratteristiche
delle
tossine
batteriche
C 19C 19Principali
enzimi
extracellulari
implicati
nella
virulenza
battericaPrincipali
enzimi
extracellulari
implicati
nella
virulenza
batterica
EnzimaEnzima AzioneAzione Microrganismo Microrganismo Jaluronidasi Degradazione
dell’acido
jaluronico(fattore
di diffusione)Streptococcus pyogenes
Coagulasi Coagulazione
del sangue: la fibrina
isola
i batteri
proteggendoliStaphylococccus aureus
Fosfolipasi Lisi
delle
cellule del sangue(resistenza
alle
difese
dell’ospite)Staphylococccus aureus
Lecitinasi Distruzione
delle
membrane cellulari
dei
globuli
rossi
e di altre
cellule dei
tessuti(fattore
di diffusione)
Clostridium perfrigens
Collagenasi Degradazione
del collagene
del tessuto
connettivo
(fattore
di diffusione)
Clostridium perfrigens
Fibrinolisina (chinasi)
Dissoluzione
dei
coaguli
di fibrina(fattore
di diffusione)Streptococcus pyogenes
Leucocidina Distruzione
dei
leucociti
fagocitari(resistenza
alle
difese
dell’ospite)Staphylococccus aureus
C C 2020AttivitAttivitàà
biologiche del lipide A dellbiologiche del lipide A dell’’endotossinaendotossina
PirogenicitPirogenicitààLeucopeniaLeucopenia, leucocitosi, leucocitosiAttivazione del complementoAttivazione del complementoAbbassamento della pressione sanguignaAbbassamento della pressione sanguignaAttivazione delle piastrineAttivazione delle piastrineInduzione dellInduzione dell’’attivatoreattivatore
del del plasminogenoplasminogeno
Necrosi del midollo osseoNecrosi del midollo osseoIpotermia nel topoIpotermia nel topoTossicitTossicitàà
letale nel topoletale nel topo
Induzione della sintesi di Induzione della sintesi di prostaglandineprostaglandineGelificazione del Gelificazione del lisatolisato
di di LimulusLimulus
--
Induzione di resistenza nonInduzione di resistenza non--specifica specifica a infezionia infezioni
--
Induzione di tolleranza allInduzione di tolleranza all’’endotossinaendotossina--
AttivitAttivitàà
mitogenamitogena
per linfocitiper linfociti
--
Attivazione dei Attivazione dei macrofagimacrofagi--
Induzione alla sintesi di interferoneInduzione alla sintesi di interferone
--
Induzione alla sintesi di TNFInduzione alla sintesi di TNF
MICRORGANISMO MALATTIA TOSSINA AZIONE SINTOMI
Bacillus anthracis Carbonchio
ematico Complesso
di tossine Agenti
chelanti, aumento
permeabilità
vascolareEdema
ed
emorragie
Bordetella pertussis Pertosse
(tosse
convulsa) Tossina
unica Danno
epitelio
ciliato
dell’apparato
respiratorioTosse
ad accessi
Clostridium botulinum Botulismo Otto neurotossine
tipo-specifiche
Blocco
secrezione
acetilcolina
Paralisi
flaccida
Clostridium tetani Tetano Tetanospasmina Blocco
attività
neuroni
inibitori
Paralisi
spastica
Clostridium perfrigens Gangrena
gassosaIntossicazione
alimentareAlpha-tossinaEnterotossina
LecitinasiAttivazione
adenil-ciclasi
e aumento
di c-AMP
Necrosi
tessutiVomito
e diarrea
Corynebacterium diphteriae
Difterite Tossina unica Inibizione sintesi proteica cellulare
Necrosi cellule con danni cardiaci, nervosi ed epatici
Escherichia coli
Gastroenterite Enterotossina Attivazione adenil-ciclasi e aumento di c-AMP
Diarrea
Shigella dysenteriae
Dissenteria Enterotossina e Neurotossina
Attivazione adenil-ciclasiDanno endotelio vascolare (cervello)
Diarrea e disturbi neurologici
Staphylococcusaureus
Sindrome della pelle ustionataSindrome da shock tossicoIntossicazione alimentare
Tossina esfoliativa??????Enterotossina
Danno cellule epiteliali
Azione sul centro nervoso del vomito
Esfoliazione bollosa della cute.Eruzioni cutanee, febbre, vomito e diarrea.
Streptococcuspyogenes
Scarlattina Tossina
eritrogenica, Streptolisina, Leucocidina, Streptochinasi
VasodilatazioneLisi
macrofagi
e emazieLisi
della
fibrina
Eruzioni
cutanee
tipicheFagocitolisi, emolisi, diffusione
tessutale
dei
batteri
Vibriocholerae
Colera Enterotossina Adesione
recettori
per i gangliosidi
sulle
cellule epiteliali.Attivazione
adenil-ciclasi
e aumento
di c-AMP
Perdita
acqua
ed
elettroliti, blocco
riassorbimento
di sodio, diarrea
grave
H 5
H 7H 7Simmetria viraleSimmetria virale
--
ElicoidaleElicoidale--
CubicaCubica
--
ComplessaComplessa
ElicoidaleElicoidale
Le Le subunitsubunitàà
proteiche sono legate in modo periodico a formare un proteiche sono legate in modo periodico a formare un nastro con andamento ad elica, allnastro con andamento ad elica, all’’interno interno èè
contenuto lcontenuto l’’acido nucleicoacido nucleico
Virus animale a simmetria Virus animale a simmetria elicoidale RNA a gomitolo (no elicoidale RNA a gomitolo (no RhabdoviridaeRhabdoviridae) + ) + envelopeenvelope
H 1H 111Cubica (Cubica (icosaedricaicosaedrica))Icosaedro Icosaedro 20 facce, 12 vertici20 facce, 12 vertici
CapsomeriCapsomeri
costituiti da 2, 3, 4, 5, 6 costituiti da 2, 3, 4, 5, 6 subunitsubunitàà
strutturali (monomeri)strutturali (monomeri)--
dimeridimeri--
trimeritrimeri--
tetrameritetrameri--
pentameripentameri--
esameriesameri
ComplessaComplessaVirus ad elevata complessitVirus ad elevata complessitàà
Porcine Parvovirus
Capsid
Retrovirus
HH
1414Struttura viraleStruttura virale
Acido nucleico (+ proteine = core) circondato da struttura proteAcido nucleico (+ proteine = core) circondato da struttura proteica ica ((capsidecapside))
In alcuni casi In alcuni casi èè
presente un involucro esterno generalmente presente un involucro esterno generalmente lipoproteicolipoproteico((envelopeenvelope))
Il Il capsidecapside
èè
composto da un numero definito di unitcomposto da un numero definito di unitàà
morfologiche morfologiche ((capsomericapsomeri))
H 15
H 23Ciclo replicativo
virale
1) Adsorbimento
2) Penetrazione
3) Svestimento
4) Replicazione
5) Maturazione
6) Liberazione
F 1IMMUNOLOGIA
Studio delle interazioni tra:
- antigeni-
anticorpi
-
funzioni cellulo-mediate (malattie)-
reazioni di ipersensibilità
-
allergie-
rigetto di tessuti estranei
Immunità:
Stato di resistenza o insensibilità
a molecole, microrganismi, cellule estranee
F 1IMMUNOLOGIA
Studio delle interazioni tra:
- antigeni-
anticorpi
-
funzioni cellulo-mediate (malattie)-
reazioni di ipersensibilità
-
allergie-
rigetto di tessuti estranei
Immunità:
Stato di resistenza o insensibilità
a molecole, microrganismi, cellule estranee
F 3Immunità
naturale
-
Aspecifica
-
Barriera ai patogenipelle (pH)mucose (muco)cellule NK (natural killer)fagocitosiinterferoneinfiammazioneflora batterica normale (competizione)lisozima e lattoferrinacomplementobattericidine
F 3Immunità
naturale
-
Aspecifica
-
Barriera ai patogenipelle (pH)mucose (muco)cellule NK (natural killer)fagocitosiinterferoneinfiammazioneflora batterica normale (competizione)lisozima e lattoferrinacomplementobattericidine
F 4aF 4a
GRUPPO NOME PRINCIPALE FONTE
ATTIVITA’
Enzimi Lisozima SieroLeucociti
Batteri gram positivi e gram negativi, alcuni virus
Peptidi basici Β-lisinaFagocitina
PiastrineNeutrofili
Batteri gram positivi
Peptidi leganti il ferro TransferrinaLattoferrina
SieroLeucociti, latte
Batteri gram positivi e gram negativi
Amine basiche Spermina Pancreas, Rene, Prostata
Batteri gram positivi
Complemento Siero Batteri, Virus, Protozoi
Radicali liberi Leucociti Batteri, Virus, Protozoi
Proteine leganti i carboidrati Collectine Siero Batteri, Virus
Interferone Molte tipologie di cellule
Batteri, Virus
Alcuni elementi dell’immunità
naturaleAlcuni elementi dell’immunità
naturale
F 4bF 4b
Anticorpi (neutralizzazione della tossina)Anticorpi (neutralizzazione della tossina)Lisozima
(lisi)Lisozima
(lisi)
Complemento(lisi)
Complemento(lisi)
Citotossicità cellulo-mediata
(lisi)
Citotossicità cellulo-mediata
(lisi)
Linfociti TLinfociti TCellule NKCellule NKAnticorpi
(opsonizzazione)Anticorpi
(opsonizzazione)
Complemento(opsonizzazione)Complemento(opsonizzazione)
Macrofago attivatoMacrofago attivato
Immunità
acquisita
-
Specifica
-
Mediata sia da anticorpi che da cellule linfoidi
Passiva Ac a vita breve, subitanea disponibilità
di anticorpi
-
Sieri
immuni (artificiale)-
Trasferimento
transplacentare (naturale)
-
Colostro (naturale)
AttivaProduzione
attiva di Ac a seguito di contatto
con Ag estranei
(patogeni, vaccini, tessuti estranei)
-
produzione di Ac, immunità
cellulo-mediata-
non immediata disponibilità
di Ac, ripetuti
contatti con l’Ag
Immunità
acquisita
-
Specifica
-
Mediata sia da anticorpi che da cellule linfoidi
Passiva Ac a vita breve, subitanea disponibilità
di anticorpi
-
Sieri
immuni (artificiale)-
Trasferimento
transplacentare (naturale)
-
Colostro (naturale)
AttivaProduzione
attiva di Ac a seguito di contatto
con Ag estranei
(patogeni, vaccini, tessuti estranei)
-
produzione di Ac, immunità
cellulo-mediata-
non immediata disponibilità
di Ac, ripetuti
contatti con l’Ag
}
F 5F 5
Risposta
immune-
Ac-mediata (umorale)
-
Cellulo-mediata (cellulare)- Entrambe
CARATTERISTICHE DI UN ANTIGENE
-
Estraneità
(non-self) autoanticorpi
-
Peso molecolare> PM > immunogenicità (10˙000 D 100˙000 D)
Piccole
molecole sono immunogeniche solo se unite a proteine carrierApteni (Penicillina eritrociti)
Gli aminoacidi non sono immunogenici
-
Struttura genetica dell’ospite (variazioni individuali)
Risposta
immune-
Ac-mediata (umorale)
-
Cellulo-mediata (cellulare)- Entrambe
CARATTERISTICHE DI UN ANTIGENE
- Estraneità (non-self) autoanticorpi
-
Peso molecolare> PM > immunogenicità (10˙000 D 100˙000 D)
Piccole
molecole sono immunogeniche solo se unite a proteine carrierApteni (Penicillina eritrociti)
Gli aminoacidi non sono immunogenici
-
Struttura genetica dell’ospite (variazioni individuali)
F 6F 6
F 7- Natura
chimica
Sono più
immunogene le sostanze complesseProteine ++Polisaccaridi (LPS++)Lipidi –
(apteni)
Ac. Nucleici –
(apteni)
- Dose, via e tempo di contatto dell’Ag
Via
parenterale: introduzione nell’organismo
di una sostanza per via diversa
dalla digerente
Via
oraleVia
inalatoria
Via
cutanea
F 7- Natura
chimica
Sono più
immunogene le sostanze complesseProteine ++Polisaccaridi (LPS++)Lipidi –
(apteni)
Ac. Nucleici –
(apteni)
- Dose, via e tempo di contatto dell’Ag
Via
parenterale: introduzione nell’organismo
di una sostanza per via diversa
dalla digerente
Via
oraleVia
inalatoria
Via
cutanea
F 8Epitopo o determinante antigenico
Parte di Ag che realmente si inserisce nel sito combinatorio dell’Ac o ad un TCR
Reattività
crociata (cross-reattività)
Quando 2 Ag possiedono epitopi comuni o strutturalmente simili, gli Ac prodotti verso uno di questi Ag tendono a reagire anche verso l’altro
F 8Epitopo o determinante antigenico
Parte di Ag che realmente si inserisce nel sito combinatorio dell’Ac o ad un TCR
Reattività
crociata (cross-reattività)
Quando 2 Ag possiedono epitopi comuni o strutturalmente simili, gli Ac prodotti verso uno di questi Ag tendono a reagire anche verso l’altro
F 9aF 9aBasi cellulari della risposta immuneBasi cellulari della risposta immune
Cellule linfoidiCellule linfoidi
Precursori cellule ematichePrecursori cellule ematiche
Feto (fegato)Feto (fegato) Adulto (midollo osseo)Adulto (midollo osseo)
F 9bF 9bDifferenziazioneDifferenziazione
Serie rossaSerie rossa Serie linfoideSerie linfoide
Linfociti BLinfociti B
Midollo osseo (primati) Placche peyer (ruminanti)Borsa di Fabrizio (volatili)
Midollo osseo (primati) Placche peyer (ruminanti)Borsa di Fabrizio (volatili)
Linfociti TLinfociti T
TimoTimo ORGANI LINFOIDI PRIMARI
ORGANI LINFOIDI PRIMARI
Linfonodi, milza, aggregati linfoidi gastroenterici, respiratori ed urinari
Linfonodi, milza, aggregati linfoidi gastroenterici, respiratori ed urinari
ORGANI LINFOIDI SECONDARI O PERIFERICI
ORGANI LINFOIDI SECONDARI O PERIFERICI
MaturazioneMaturazione
ColonizzazioneColonizzazione
Producono AcProducono Ac Immunità
cellulo-mediataImmunità
cellulo-mediata
2 tipologie (k o λ)2 tipologie (k o λ) 5 tipologie (γ, μ, α, δ, ε) corrispondenti alle classi anticorpali IgG, IgM, IgA, IgD, IgE
5 tipologie (γ, μ, α, δ, ε) corrispondenti alle classi anticorpali IgG, IgM, IgA, IgD, IgE
Contengono regioni ipervariabili costituite da3-4 sequenze di 5-10 aminoacidiContengono regioni ipervariabili costituite da3-4 sequenze di 5-10 aminoacidi
F 10F 10
Anticorpi
(immunoglobuline)
-
Glicoproteine-
20%
delle proteine plasmatiche
- Sono
formate da catene leggere
(L)
(PM
25˙000 D) e pesanti
(H)
(
PM 50- 70˙000 D)
Regioni
variabili (VL, VH)
Regioni
costanti (CL, CH)
Anticorpi
(immunoglobuline)
-
Glicoproteine-
20%
delle proteine plasmatiche
- Sono
formate da catene leggere
(L)
(PM
25˙000 D) e pesanti
(H)
(
PM 50- 70˙000 D)
Regioni
variabili (VL, VH)
Regioni
costanti (CL, CH)
Il
legame con l’Ag è
di tipo non covalente
Gli Ac sono sensibili all’azione di sostanze proteolitiche o che rompono i legami S-S
Il
legame con l’Ag è
di tipo non covalente
Gli Ac sono sensibili all’azione di sostanze proteolitiche o che rompono i legami S-S
β-mercaptoetanoloβ-mercaptoetanoloLL
HH
PapainaPapainaSeparazione frammento legante l’Ag(FAB) e frammento costante (FC)Separazione frammento legante l’Ag(FAB) e frammento costante (FC)
F 11F 11
Separazione catene pesanti (H)e leggere (L)
Separazione catene pesanti (H)e leggere (L)
FABFAB
FCFC
PepsinaPepsinaSeparazione F(ab’)2
e frammento costante (FC)
Separazione F(ab’)2
e frammento costante (FC)
- Attivazione complemento- Legame con recettori cellulari- Attivazione complemento- Legame con recettori cellulari
F(ab’)2
F(ab’)2
FCFC
Ig proteine Ag potenziali
Isotipo:
disegno antigenico comune alle differenti
catene H e L tipico della specie (mH
diversa da gH)
Classi isotipiche
(γ, μ, α, ε, δ)Sottoclassi
(γ1
, γ2
, γ3
, γ4
, α1
, α2
)Catene leggere
(k, λ)
Allotipo:
antigenicità
legata al singolo individuo
(genotipo individuale)
IgG allotipo Gm γ
IgA allotipo Am α
Catene L Inv o Km km = marker accertamento paternità
Ig proteine Ag potenziali
Isotipo:
disegno antigenico comune alle differenti
catene H e L tipico della specie (mH
diversa da gH)
Classi isotipiche
(γ, μ, α, ε, δ)Sottoclassi
(γ1
, γ2
, γ3
, γ4
, α1
, α2
)Catene leggere
(k, λ)
Allotipo:
antigenicità
legata al singolo individuo
(genotipo individuale)
IgG allotipo Gm γ
IgA allotipo Am α
Catene L Inv o Km km = marker accertamento paternità
F 12F 12
Idiotipo: disegno antigenico della regione ipervariabile (sito combinatorio)
Ogni Ac è
una struttura unica
Idiotipo: disegno antigenico della regione ipervariabile (sito combinatorio)Ogni Ac è
una struttura unica
IgG-
2 catene L; 2 catene H (H2
, L2
)
-
2 siti di legame a Ag (bivalenza)
-
4 sottoclassi (IgG1 IgG4) in uomo
- IgG1
= 65%, IgG2
importanti per batteri capsulati
-
unico Ac che transita la placenta
-
Risposta secondaria
IgG-
2 catene L; 2 catene H (H2
, L2
)
-
2 siti di legame a Ag (bivalenza)
- 4 sottoclassi (IgG1 IgG4) in uomo
- IgG1
= 65%, IgG2
importanti per batteri capsulati
-
unico Ac che transita la placenta
-
Risposta secondaria
F 13F 13
Legame
sui batteri attivazione del C attivazione fagociti che si legano attraverso recettori per C e per FC fagocitosi
IgM-
Risposta primaria
-
Presenti sulla superficie dei linfociti B- 5 H2
L2 uniti in pentamero + catena J
-
Valenza teorica 10, reale 5 per difficoltà
dei
siti di aprirsi e di dare la bivalenza
-
Ac molto avidi-
Importanti in agglutinazione e FdC
Legame sui batteri attivazione del C attivazione fagociti che si legano attraverso recettori per C e per FC fagocitosi
IgM-
Risposta primaria
-
Presenti sulla superficie dei linfociti B- 5 H2
L2 uniti in pentamero + catena J
-
Valenza teorica 10, reale 5 per difficoltà
dei
siti di aprirsi e di dare la bivalenza
-
Ac molto avidi-
Importanti in agglutinazione e FdC F 14F 14
Catena J Catena J
IgA-
Presenti nelle secrezioni: latte, saliva, lacrime, intestino, app.
respiratorio, urinario, genitale-
Protezione delle mucose
-
IgA seriche H2
L2
(monomeriche)-
IgAS (mucosali) 2 H2
L2
+ catena J +
pezzo secretorio S (protegge da enzimi
proteolitici)
-
2 sottoclassi: IgA1
, IgA2
IgA-
Presenti nelle secrezioni: latte, saliva, lacrime, intestino, app.
respiratorio, urinario, genitale-
Protezione delle mucose
-
IgA seriche H2
L2
(monomeriche)-
IgAS (mucosali) 2 H2
L2
+ catena J +
pezzo secretorio S (protegge da enzimi
proteolitici)
-
2 sottoclassi: IgA1
, IgA2
F 15F 15
IgE-
Legate a mastociti e basofili con la porzione FC
-
Struttura monomerica-
Il legame con l’Ag porta a liberazione di sostanze vasoattive dei
mastociti anafilassi-
Presenti nel siero a bassa concentrazione
-
Proteggono la mucose a livello di sottomucosa Patogeno + IgE sostanze vasoattive richiamo di granulociti-Aumentano in corso di infestazioni parassitarie
IgD-
Non hanno funzione anticorpale specifica (recettori di membrana)
-
Sono presenti sulle cellule di alcuni tumori linfatici
IgE-
Legate a mastociti e basofili con la porzione FC
-
Struttura monomerica- Il legame con l’Ag porta a liberazione di sostanze vasoattive dei mastociti anafilassi-
Presenti nel siero a bassa concentrazione
-
Proteggono la mucose a livello di sottomucosa Patogeno + IgE sostanze vasoattive richiamo di granulociti-Aumentano in corso di infestazioni parassitarie
IgD-
Non hanno funzione anticorpale specifica (recettori di membrana)
-
Sono presenti sulle cellule di alcuni tumori linfatici
F 16F 16
Immunità
Ac-mediata (UMORALE)
Cellula staminale maturazione
Riarrangiamento genico cloni cellulari
1 cellula 1 anticorpo
Ogni linfocita B presenta molecole di anticorpi (IgM) sulla superficie che servono da recettori per un determinato Ag
Immunità
Ac-mediata (UMORALE)
Cellula staminale maturazione
Riarrangiamento genico cloni cellulari
1 cellula 1 anticorpo
Ogni linfocita B presenta molecole di anticorpi (IgM) sulla superficie che servono da recettori per un determinato Ag
F 17F 17
-
Antigene
reagisce con il recettore (Ac)
-
Stimolazione
dei linfociti B a dividersi per formare un
clone
(selezione clonale)
-
Antigene
reagisce con il recettore (Ac)
-
Stimolazione
dei linfociti B a dividersi per formare un
clone
(selezione clonale)
F 18F 18
Plasmacellule che producono Ac della stessa specificità
di Ag del
linfocita precursore
Plasmacellule che producono Ac della stessa specificità
di Ag del
linfocita precursoreCellule della memoria Cellule della memoria
Ulteriore
stimolazione:
-
Fagocitosi dell’Ag da parte dei PMN o macrofagi
Presentazione
dell’Ag ai linfociti B
Presentazione dell’Ag ai linfociti T-helper
Ulteriore
stimolazione:
-
Fagocitosi dell’Ag da parte dei PMN o macrofagi
Presentazione
dell’Ag ai linfociti B
Presentazione dell’Ag ai linfociti T-helper
Contatto diretto Interleuchina-4Contatto diretto Interleuchina-4
Linfociti B già
attivatiLinfociti B già
attivati
AnticorpiAnticorpi
Ag T-indipendenti (PVP, destrano, LPS)Ag T-indipendenti (PVP, destrano, LPS)
F 19F 19
Commutazione
di classeCommutazione
di classe
Risposta immunitaria
012345678
0 2 4 6 8 10 12
Tempo
Ac
Effetto booster
Risposta primaria
Risposta secondaria
IgM
IgEIgA
IgG
Controlli di “feedback” -
Competizione degli Ac sugli Ag
-
Linfociti T-suppressor (B, T-helper)
-
Ac anti-idiotipo
Controlli di “feedback” -
Competizione degli Ac sugli Ag
-
Linfociti T-suppressor (B, T-helper)
-
Ac anti-idiotipo
F 21F 21
Funzioni
protettive degli Ac
-
Attività
neutralizzanteTossine e virus
-
Attività
agglutinante Fagocitosi(mucose respiratorie)
-
Attività
precipitante Fagocitosi
-
Attività
opsonizzante
-
Fissazione del complemento
Funzioni
protettive degli Ac
-
Attività
neutralizzanteTossine e virus
- Attività agglutinante Fagocitosi(mucose respiratorie)
- Attività precipitante Fagocitosi
-
Attività
opsonizzante
-
Fissazione del complemento
Ag + AcAg + Ac
Ag + Ac + CAg + Ac + CFagocitiFagociti
(Batteri capsulati)(Batteri capsulati)
Ag + AcAg + Ac
CC Chemiotassi per fagocitiChemiotassi per fagocitiLisiLisi
F 22F 22
Sistema
complemento
18 proteine presenti nel siero normale
Non aumentano a seguito di processi di immunizzazione
Sono indicate da C + numero o lettera
Le proteine del C sono sintetizzate principalmente nel fegato
Il C è inattivato a 56°C per 30’
Funzioni:
Lisi cellulare
Fagocitosi di Ag-Ac-C
Azione anafilattica
Sistema
complemento
18 proteine presenti nel siero normale
Non aumentano a seguito di processi di immunizzazione
Sono indicate da C + numero o lettera
Le proteine del C sono sintetizzate principalmente nel fegato
Il C è inattivato a 56°C per 30’
Funzioni:
Lisi cellulare
Fagocitosi di Ag-Ac-C
Azione anafilattica
F 26F 26
Chemiotassi
Mediatori della flogosi
Chemiotassi
Mediatori della flogosi
F 27F 27ATTIVAZIONE CLASSICAATTIVAZIONE CLASSICA
Attivazione alternativa
LPS + Properdina + Fattori B e D
Attivazione alternativa
LPS + Properdina + Fattori B e D
Complesso enzimaticoComplesso enzimatico
Poliperforina….C9, C9, C9, C9….(12-15 polyC9)Poliperforina….C9, C9, C9, C9….(12-15 polyC9)
Ag + Ac (IgM, IgG1
, IgG2
, IgG3
) Ag + Ac (IgM, IgG1
, IgG2
, IgG3
)
C1q + C1r + C15C1q + C1r + C15
C1qrsC1qrs
C2 C4C2 C4
C3C3
C5C5
C5aC5aC6C6
C5bC5b
C7C7
C8C8
LegamiLegami
LISI MEMBRANA CELLULARELISI MEMBRANA CELLULARE
F 28F 28
Effetti biologici del C
Opsonizzante: i fagociti hanno recettori per C3b fagocitosi facilitata
Chemiotassi: C5a, C6, C7 attraggono i PMN
Anafilotossina: C3a, C4a e C5a degranulazione dei mastociti
Effetti biologici del C
Opsonizzante: i fagociti hanno recettori per C3b fagocitosi facilitata
Chemiotassi: C5a, C6, C7 attraggono i PMN
Anafilotossina: C3a, C4a e C5a degranulazione dei mastociti
F 29F 29
Citolisi: C5, C6, C7, C8, C9 lisi di batteri, eritrociti e cellule tumorali
Funzione patogena in malattie autoimmuniVasculopatie
e nefriti
Citolisi: C5, C6, C7, C8, C9 lisi di batteri, eritrociti e cellule tumorali
Funzione patogena in malattie autoimmuniVasculopatie
e nefriti
Aumentata permeabilità
vascolare
Aumentata permeabilità
vascolare
Contrazione della muscolatura liscia
Contrazione della muscolatura liscia
Fagocitosi
Inglobamento di microrganismi e molecole solubili principalmente da parte di:
-
Macrofagi (fagociti mononucleati)
-
Granulociti (leucociti polimorfonucleati)
Macrofagi
Si formano nel midollo osseo
Cellula staminale monociti sangue 1-2gg tessuti macrofagi tissutali
La migrazione è
favorita e diretta da sostanze chemiotattiche (C5a, C3b) e da fattori prodotti durante la flogosi
Fagocitosi
Inglobamento di microrganismi e molecole solubili principalmente da parte di:
-
Macrofagi (fagociti mononucleati)-
Granulociti (leucociti polimorfonucleati)
Macrofagi
Si formano nel midollo osseo
Cellula staminale monociti sangue 1-2gg tessuti macrofagi tissutali
La migrazione è
favorita e diretta da sostanze chemiotattiche (C5a, C3b) e da fattori prodotti durante la flogosi
F 30F 30
F 31F 31
Dopo la fagocitosi:-
Aumenta consumo di O2
-
Aumenta produzione di O-
2, H2
O2 e metaboliti ossigenati (burst
respiratorio)
-
Fusione di lisosomi a fagosomi
-
Digestione enzimatiche delle particelle fagocitate
Dopo la fagocitosi:-
Aumenta consumo di O2
-
Aumenta produzione di O-2, H2
O2 e metaboliti ossigenati (burst
respiratorio)
-
Fusione di lisosomi a fagosomi
-
Digestione enzimatiche delle particelle fagocitate
I macrofagi possiedono recettori per FC delle Ig e per C3I macrofagi possiedono recettori per FC delle Ig e per C3
Riconoscimento particelle opsonizzateRiconoscimento particelle opsonizzate
FAGOCITOSIFAGOCITOSI
Il macrofago è
attivato da:-
microrganismi e loro prodotti
-
complessi Ag-Ac-
linfochine dei linfociti T
Macrofago attivato produce:-
enzimi (migliori possibilità
digestive)
-
interleuchina-1 (attivazione dei linfociti)-
C2, C3, C4 e C5
- PGA- Interferone-α
Funzioni del macrofago:- fagocitosi-
processazione degli Ag
-
partecipa a immunità
contro i tumori
Il macrofago è
attivato da:-
microrganismi e loro prodotti
-
complessi Ag-Ac-
linfochine dei linfociti T
Macrofago attivato produce:-
enzimi (migliori possibilità
digestive)
-
interleuchina-1 (attivazione dei linfociti)-
C2, C3, C4 e C5
- PGA- Interferone-α
Funzioni del macrofago:- fagocitosi-
processazione degli Ag
-
partecipa a immunità
contro i tumori
F 32F 32
Granulociti o polimorfonucleati
NeutrofiliDal circolo ematico vengono richiamati verso il focolaio flogistico (diapedesi) soprattutto da C5a e prodotti batterici (chemiotassi)
FagocitosiFacilitata dall’opsonizzante (Ac o C3)
Morte dei microrganismi fagocitati per:Burst respiratorioLattoferrinaLisozimaProteine cationiche
Granulociti o polimorfonucleati
NeutrofiliDal circolo ematico vengono richiamati verso il focolaio flogistico (diapedesi) soprattutto da C5a e prodotti batterici (chemiotassi)
FagocitosiFacilitata dall’opsonizzante (Ac o C3)
Morte dei microrganismi fagocitati per:Burst respiratorioLattoferrinaLisozimaProteine cationiche
F 33F 33
Eosinofili
-
Attività
difensive nei confronti delle infestazioni parassitarie
-
Partecipano alle reazioni allergiche di tipo anafilattico (IgE)
Basofili
-
Scarsa attività
fagocitaria
-
Possiedono recettori per IgG, IgE
e C3b
Eosinofili
-
Attività
difensive nei confronti delle infestazioni parassitarie
-
Partecipano alle reazioni allergiche di tipo anafilattico (IgE)
Basofili
-
Scarsa attività
fagocitaria
-
Possiedono recettori per IgG, IgE
e C3b
F 34F 34
Categorie delle cellule T
Sulle superficie dei linfociti T esistono diversi tipi di recettori:
-CD3 tutti i linfociti T-CD4 linfociti T helper-CD8 linfociti T citotossico/suppressor
Tutti i T originano nel midollo osseo e maturano nel timo
Linfociti T helper o CD4Sono cellule regolatrici CD4+ e CD8-:
- helper per B plasmacellule-
helper per CD8 citotossicità
-
helper per CD8 suppressor-
helper per macrofagi, ecc. ipersensibilità ritardata
Categorie delle cellule T
Sulle superficie dei linfociti T esistono diversi tipi di recettori:
-CD3 tutti i linfociti T-CD4 linfociti T helper-CD8 linfociti T citotossico/suppressor
Tutti i T originano nel midollo osseo e maturano nel timo
Linfociti T helper o CD4Sono cellule regolatrici CD4+ e CD8-:
- helper per B plasmacellule- helper per CD8 citotossicità- helper per CD8 suppressor- helper per macrofagi, ecc. ipersensibilità ritardata
CD
= Clusters
of
differentiationCD
= Clusters
of
differentiation
F 35F 35
Linfociti T citotossici/suppressor o CD8
Sono cellule effettrici citotossiche/sopprimono la risposta immunitaria(CD8+, CD4-)
T citotossici distruggono cellule con diversi Ag di istocompatibilità
(MHCI)
-
cellule allogeniche-
cellule singeniche modificate da virus, neoplasia o aptene
T suppressor sopprimono direttamente o indirettamente l’attività di:
-
linfociti B-
linfociti T
-
macrofagi
Possono essere Ag-specifici o Ag-non
specifici
Linfociti T citotossici/suppressor o CD8
Sono cellule effettrici citotossiche/sopprimono la risposta immunitaria(CD8+, CD4-)
T citotossici distruggono cellule con diversi Ag di istocompatibilità
(MHCI)
-
cellule allogeniche-
cellule singeniche modificate da virus, neoplasia o aptene
T suppressor sopprimono direttamente o indirettamente l’attività di:
-
linfociti B-
linfociti T
-
macrofagi
Possono essere Ag-specifici o Ag-non
specifici
}F 36F 36
I linfociti T riconoscono l’Ag attraverso il T cell receptor (TCR)
Il TCR è
simile a Ig ed è
associato a CD3
α/βTCR γ/δTCR
Attivazione di T helper:Macrofago
(MHCII) + Ag TCR + CD3 + CD4
Attivazione di T citotossico:Cellula
(MHCI) + Ag TCR + CD3 + CD8
I linfociti T riconoscono l’Ag attraverso il T cell receptor (TCR)
Il TCR è
simile a Ig ed è
associato a CD3α/βTCR γ/δTCR
Attivazione di T helper:Macrofago
(MHCII) + Ag TCR + CD3 + CD4
Attivazione di T citotossico:Cellula
(MHCI) + Ag TCR + CD3 + CD8
F 37F 37
F 38
-
Dopo il contatto con l’Ag si producono cellule della memoria T
Linfociti non B e non T
-
Cellule killerPopolazione eterogenea ad azione citotossica cellulo-
mediata Ac dipendente
-
Cellule natural killerAzione citotossica indipendentemente da Ac o stimolazione di Ag fondamentali nella sorveglianza immunitaria dei tumori
F 38
-
Dopo il contatto con l’Ag si producono cellule della memoria T
Linfociti non B e non T
-
Cellule killerPopolazione eterogenea ad azione citotossica cellulo-
mediata Ac dipendente
-
Cellule natural killerAzione citotossica indipendentemente da Ac o stimolazione di Ag fondamentali nella sorveglianza immunitaria dei tumori
F 39
Complesso maggiore di istocompatibilità
(MHC)
Elementi di riconoscimento tipici del singolo individuo situati sulla superficie cellulare
I linfociti T riconoscono e reagiscono-
verso MHC estraneo (non self)
-
verso MHC alterato (infezioni virali, infezioni intracellulari, neoplasie, invecchiamento)
Sono glicoproteine e ne esistono 3 tipi:- MHCⅠ
Ag
di istocompatibilità
di I classe
-
MHCII Ag
di istocompatibilità
di II classe-
MHCIII Ag
di istocompatibilità
di III classe
F 39
Complesso maggiore di istocompatibilità
(MHC)
Elementi di riconoscimento tipici del singolo individuo situati sulla superficie cellulare
I linfociti T riconoscono e reagiscono-
verso MHC estraneo (non self)
-
verso MHC alterato (infezioni virali, infezioni intracellulari, neoplasie, invecchiamento)
Sono glicoproteine e ne esistono 3 tipi:- MHCⅠ
Ag
di istocompatibilità
di I classe
-
MHCII Ag
di istocompatibilità
di II classe-
MHCIII Ag
di istocompatibilità
di III classe
F 40
Antigeni di istocompatibilità
di I classe
-
Presenti su tutte le cellule nucleate-
In modo minore, in cellule muscolari e nervose
-
Assenti su eritrociti
Rigetto trapianti e cellule alterateReagisce con CD8 (citotossici)
I CD8 non lisano una cellula virus infetta se questa non esprime lo stesso MHCI della cellula sensibilizzante
F 40
Antigeni di istocompatibilità
di I classe
-
Presenti su tutte le cellule nucleate-
In modo minore, in cellule muscolari e nervose
-
Assenti su eritrociti
Rigetto trapianti e cellule alterateReagisce con CD8 (citotossici)
I CD8 non lisano una cellula virus infetta se questa non esprime lo stesso MHCI della cellula sensibilizzante
F 41
Antigeni di istocompatibilità
di II classe
-
Presenti su: linfociti B,linfociti T attivati,macrofagi,ecc.
Presentano ai CD4 (helper) l’Ag processato
Il linfocita T helper specifico per l’Ag deve anche essere organismo-specifico per MHCII
F 41
Antigeni di istocompatibilità
di II classe
-
Presenti su: linfociti B,linfociti T attivati,macrofagi,ecc.
Presentano ai CD4 (helper) l’Ag processato
Il linfocita T helper specifico per l’Ag deve anche essere organismo-specifico per MHCII
F 42
Antigeni di istocompatibilità
di III classe
I geni codificati MHCIII controllano anche la produzione di:
-
frazioni di complemento-
enzimi (idrolasi)
-
tumor necrosis factor (TNF)- HSP7O
F 42
Antigeni di istocompatibilità
di III classe
I geni codificati MHCIII controllano anche la produzione di:
-
frazioni di complemento-
enzimi (idrolasi)
-
tumor necrosis factor (TNF)- HSP7O
F 43
Processazione e presentazione dell’Ag ai T helper da parte dei macrofagi
1)
Fagocitosi di Ag
2)
Degradazione di Ag in peptidi3)
Associazione a MHCII
4)
Esposizione di Ag + MHCII a T helper
Ag ↔ TCR+
Macrofago + CD3 T helper+
MHCII ↔ CD4
F 43
Processazione e presentazione dell’Ag ai T helper da parte dei macrofagi
1)
Fagocitosi di Ag2)
Degradazione di Ag in peptidi
3)
Associazione a MHCII4)
Esposizione di Ag + MHCII a T helper
Ag ↔ TCR+
Macrofago + CD3 T helper+
MHCII ↔ CD4
F 44
Processazione e presentazione dell’Ag ai T citotossici da parte di cellule virus infette
1)
Cellula infetta
2)
Produzione di peptidi virali3)
Associazione a MHCI
4)
Esposizione di Ag + MHCI a T citotossici
Ag ↔ TCR+
Cellula infetta + CD3 T citotossico
+MHCI ↔ CD8
F 44
Processazione e presentazione dell’Ag ai T citotossici da parte di cellule virus infette
1)
Cellula infetta2)
Produzione di peptidi virali
3)
Associazione a MHCI4)
Esposizione di Ag + MHCI a T citotossici
Ag ↔ TCR+
Cellula infetta + CD3 T citotossico
+MHCI ↔ CD8
F 45Interleuchine (linfochine)
Interleuchina-1 (Il-1)
-
E’
prodotta soprattutto dai macrofagi attivati-
Stimola i linfociti T a produrre Il-2
-
Partecipa all’attivazione dei B-
Induce proliferazione di granulociti e macrofagi
-
E’
il pirogeno endogeno-
Ruolo rilevante nella flogosi
F 45Interleuchine (linfochine)
Interleuchina-1 (Il-1)
-
E’
prodotta soprattutto dai macrofagi attivati-
Stimola i linfociti T a produrre Il-2
-
Partecipa all’attivazione dei B-
Induce proliferazione di granulociti e macrofagi
-
E’
il pirogeno endogeno-
Ruolo rilevante nella flogosi
F 46Interleuchina-2 (Il-2)
-
Induce la proliferazione di B e T attivati e cellule NK-
E’
prodotta dai T helper attivati
Interleuchine-3 (Il-3)
-
E’
prodotta dai T helper attivati-
Induce la proliferazione di T immaturi
Interleuchina-4 (Il-4)
-
E’
prodotta dai T helper attivati-
Stimola la crescita dei B attivati
Interleuchina-5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, …
F 46Interleuchina-2 (Il-2)
-
Induce la proliferazione di B e T attivati e cellule NK-
E’
prodotta dai T helper attivati
Interleuchine-3 (Il-3)
-
E’
prodotta dai T helper attivati-
Induce la proliferazione di T immaturi
Interleuchina-4 (Il-4)
-
E’
prodotta dai T helper attivati-
Stimola la crescita dei B attivati
Interleuchina-5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, …
F 47
Fattori stimolanti la proliferazione di colonie cellulari (colony stimulating factor)
-
Prodotte da macrofagi
-
Inducono la proliferazione di macrofagi (M-CSF), granulociti (G-CSF), granulociti + macrofagi (GM-CSF)
Tumor necrosis factor (TNF)
- TNFα
è
prodotto da macrofagi, linfociti, monociti, cellule NK induce citotossicità
verso cellule tumorali
- TNFβ
è
prodotto da linfociti T attivati, l’azione è
verso cellule
tumorali e cellule bersaglio
F 47
Fattori stimolanti la proliferazione di colonie cellulari (colony stimulating factor)
-
Prodotte da macrofagi
-
Inducono la proliferazione di macrofagi (M-CSF), granulociti (G-CSF), granulociti + macrofagi (GM-CSF)
Tumor necrosis factor (TNF)
- TNFα
è
prodotto da macrofagi, linfociti, monociti, cellule NK induce citotossicità
verso cellule tumorali
- TNFβ
è
prodotto da linfociti T attivati, l’azione è
verso cellule tumorali e cellule bersaglio
F 51F 51
Ag
organismo (neutrofili) macrofagi processazione
AgAg
organismo (neutrofili) macrofagi processazione
Ag
Linfociti BCellule dendriticheLinfociti BCellule dendritiche
Milza, Linfonodi, Balt, GaltMilza, Linfonodi, Balt, Galt
Linfociti BY YY
Ag Ag Ag
Plasmacellula
Ac Cellule della memoria
Macrofago
Linfocita T-helper
TCR-CD4
Ag-MHCII
IL-1
IL-2, IFNγ
TCR-CD4
Ag-MHCII
IL-4
Linfocita B
Ag
Ag
IL-2
IL-2
MHC
Antigen presenting cell
F 54F 54
IL-1IL-1
Linfocita T citotossico
Interferoni α
-
Prodotto da leucociti (?)
-
Indotto
da virus RNA doppia catena, cellule eterologhe- Proteina-
Inibisce i virus
β -
Prodotto da fibroblasti (?)-
Indotto
da virus e ac. nucleici prodotti
da batteri
-
Glicoproteina-
Inibisce i virus
γ
-
Prodotto da linfociti T attivati-
Indotto da Ag
-
Lipoproteina-
Amplifica la risposta di T (CD4 e CD8) e
NK
Interferoni α
-
Prodotto da leucociti (?)
-
Indotto
da virus RNA doppia catena, cellule eterologhe- Proteina-
Inibisce i virus
β -
Prodotto da fibroblasti (?)-
Indotto
da virus e ac. nucleici prodotti
da batteri
-
Glicoproteina-
Inibisce i virus
γ
-
Prodotto da linfociti T attivati-
Indotto da Ag
-
Lipoproteina-
Amplifica la risposta di T (CD4 e CD8) e
NK
F 55F 55
F 56
Meccanismo d’azione di interferone α
e β
ds DNA proteina-chinasi
Inattivazione di fattore di inizializzazione della sintesi proteica (eIF-2α)
Oligonucleotide
sintasi
Attivazione di ribonucleasi
F 56
Meccanismo d’azione di interferone α
e β
ds DNA proteina-chinasi
Inattivazione di fattore di inizializzazione della sintesi proteica (eIF-2α)
Oligonucleotide
sintasi
Attivazione di ribonucleasi
Immunità
locale o mucosaleMeccanismi immunitari specifici che si realizzano
a livello delle
mucose
Sistemi innati non specifici mucosali:- muco-
ciglia
-
secrezioni-
movimenti peristaltici
-
succo gastrico-
lattoferrina
-
lisozima
Sistema specifico mucosale:
- IgAS
Immunità
locale o mucosaleMeccanismi immunitari specifici che si realizzano
a livello delle
mucose
Sistemi innati non specifici mucosali:- muco-
ciglia
-
secrezioni-
movimenti peristaltici
-
succo gastrico-
lattoferrina
-
lisozima
Sistema specifico mucosale:
- IgAS
F 57F 57
F 58
Pompaggio selettivo di:
-
IgA monomeriche + Ag
- IgG + Ag
verso
saliva e bile
Immunoesclusione
Ag alimentare o microbico penetra Immunocomplesso con IgA dimeriche Fegato fornisce S bile intestino
F 58
Pompaggio selettivo di:
-
IgA monomeriche + Ag
- IgG + Ag
verso
saliva e bile
Immunoesclusione
Ag alimentare o microbico penetra Immunocomplesso con IgA dimeriche Fegato fornisce S bile intestino
Ripresentazione a GALTRipresentazione a GALT
Produzione
di IgAS (mucosa intestinale)
Ag
assorbito da:-
cellule M
-
enterociti-
cellule dendridiche + MHCII
-
linfociti intraepiteliali + MHCII
Produzione
di IgAS (mucosa intestinale)
Ag
assorbito da:-
cellule M
-
enterociti-
cellule dendridiche + MHCII
-
linfociti intraepiteliali + MHCII
Linfocita B
T helper
Plasmacellula Cellula epiteliale S
IgA IgAS
S
F 59F 59
Le
IgAS sono presenti nei secreti di:-
cavità
nasali
-
lume bronchiale-
lume gastro-intestinale
-
saliva- lacrime- urine-
latte
- colostro
Le IgAS:-
agglutinano
e precipitano gli Ag presenti
nei secreti
-
prevengono l’adesione di batteri e virus alle superfici epiteliali-
neutralizzano le tossine
-
competono per l’Ag con IgGno flogosi locali
-
immunoesclusioneno allergie alimentari
Le
IgAS sono presenti nei secreti di:-
cavità
nasali
-
lume bronchiale-
lume gastro-intestinale
-
saliva- lacrime- urine-
latte
- colostro
Le IgAS:-
agglutinano
e precipitano gli Ag presenti
nei secreti
-
prevengono l’adesione di batteri e virus alle superfici epiteliali-
neutralizzano le tossine
-
competono per l’Ag con IgGno flogosi locali
-
immunoesclusioneno allergie alimentari
} suino } suino
F 60F 60
Seconda
linea di difesaIgE mastociti sostanze vasoattive Passaggio di IgG
Aggregati linfoidi diffusi-
BALT
Bronchus associated lymphoid tissue- GALT- Gut
associated lymphoid tissue
Seconda
linea di difesaIgE mastociti sostanze vasoattive Passaggio di IgG
Aggregati linfoidi diffusi-
BALT
Bronchus associated lymphoid tissue- GALT- Gut
associated lymphoid tissue
F 61F 61
Produzione di:-
linfociti B IgA secernenti attivati
-
plasmacellule- IgA
Produzione di:-
linfociti B IgA secernenti attivati
-
plasmacellule- IgA
Ricircolo tra mucose di:-
Polmoni
-
gh. salivari-
app. uro-genitale
-
gh. mammaria
Ricircolo tra mucose di:-
Polmoni
-
gh. salivari-
app. uro-genitale
-
gh. mammaria
Sistema mucosale comuneSistema mucosale comune
Asse entero-mammarioAsse entero-mammario
F 62F 62IMMUNITA’
ACQUISITAIMMUNITA’
ACQUISITA
PASSIVAPASSIVA ATTIVAATTIVA
NATURALEcolostro
NATURALEcolostro
ARTIFICIALEimmunoglobuline
ARTIFICIALEimmunoglobuline
ARTIFICIALEvaccinazioneARTIFICIALEvaccinazione
NATURALEinfezione
NATURALEinfezione
F 63F 63IMMUNITA’
PASSIVA NATURALE
Protegge il neonato dalle malattie infettive
IMMUNITA’
PASSIVA NATURALE
Protegge il neonato dalle malattie infettive
Animali Placentazione
Passaggio Ig
Primati
Emocoriale
IgGCarnivori
Endoteliocoriale
5-10% IgG
Ruminanti
Sindesmocoriale NO
Animali Placentazione
Passaggio Ig
Primati
Emocoriale
IgGCarnivori
Endoteliocoriale
5-10% IgG
Ruminanti
Sindesmocoriale NO
Composizione colostro
Maggior parte degli animali
Composizione colostro
Maggior parte degli animali65-90% IgGIgMIgA
65-90% IgGIgMIgA
Composizione latte
Non ruminantiRuminanti
Composizione latte
Non ruminantiRuminanti
spt.
IgAspt.
IgG
spt.
IgAspt.
IgG
IMMUNITA’
PASSIVA ARTIFICIALE
Si ottiene tramite l’inoculazione ad un animale recettivo di Ac verso un determinato Ag provenienti da un animale
precedentemente immunizzato
Vantaggi Svantaggi
Immunità
immediata Immunità
breve
Comparsa
di fenomeni anafilattici
Possibilità
di trasmissione
di agenti
patogeni
IMMUNITA’
PASSIVA ARTIFICIALE
Si ottiene tramite l’inoculazione ad un animale recettivo di Ac verso un determinato Ag provenienti da un animale
precedentemente immunizzato
Vantaggi Svantaggi
Immunità
immediata Immunità
breve
Comparsa
di fenomeni anafilattici
Possibilità
di trasmissione
di agenti
patogeni
F 67F 67
IMMUNITA’
ATTIVA ARTIFICIALE
Vaccinazione: trattamento immunizzante effettuato
a scopo profilattico mediante somministrazione
di un vaccino
Vaccino: preparazione antigenica somministrata
per indurre
una risposta immunitaria
nei confronti di agenti o sostanze patogene
Svantaggi Vantaggi
No immunità
immediata
Immunità
prolungata nel
tempo
Vaccino ideale:-
economico
- sicuro-
immunità
efficace, durevole e distinta da quella indotta dal
patogeno
IMMUNITA’
ATTIVA ARTIFICIALE
Vaccinazione: trattamento immunizzante effettuato
a scopo profilattico mediante somministrazione
di un vaccino
Vaccino: preparazione antigenica somministrata
per indurre una risposta immunitaria
nei confronti di agenti o sostanze
patogene
Svantaggi Vantaggi
No immunità
immediata
Immunità
prolungata nel
tempo
Vaccino ideale:-
economico
- sicuro-
immunità
efficace, durevole e distinta da quella indotta dal
patogeno
F 68F 68
Vaccini
inattivatiSomministrazione del patogeno ucciso mantenendogli
inalterata la costituzione antigenica
Inattivazione mediante:-
calore, raggi UV
-
formalina, β-propiolattone, ecc.
Vantaggi Svantaggi
Sicuri Alterazione
degli Ag
Insufficiente immunità
locale
Scarsa immunità
cellulo-mediata
Ripetute inoculazioni
Vaccini
inattivatiSomministrazione del patogeno ucciso mantenendogli
inalterata la costituzione antigenica
Inattivazione mediante:-
calore, raggi UV
-
formalina, β-propiolattone, ecc.
Vantaggi Svantaggi
Sicuri Alterazione
degli Ag
Insufficiente immunità
locale
Scarsa immunità
cellulo-mediata
Ripetute inoculazioni
F 69F 69
Adjuvante
Sostanza in grado di potenziare l’immunogenicità
di una sospensione antigenica
-
Sali di alluminio
-
Emulsioni acqua in olio-
Frazioni batteriche
-
Saponine-
Carboidrati complessi
-
Liposomi-
IsCom (immunostimulating complex)
Adjuvante
Sostanza in grado di potenziare l’immunogenicità
di una sospensione antigenica
-
Sali di alluminio-
Emulsioni acqua in olio
-
Frazioni batteriche-
Saponine
-
Carboidrati complessi-
Liposomi
-
IsCom (immunostimulating complex)
F 70F 70
Vaccini
attenuatiPreparazione antigenica costituita da microrganismi a patogenicità
ridotta
Vantaggi Svantaggi
Poche inoculazioni Virulenza
residuaNo adjuvanti Possibilità
di cross-contaminazioni
Immunità
efficace
Retromutazioni e durevole
Attenuazioni mediante:
-
colture in condizioni inusuali, passaggi seriali
su colture cellulari o ospiti non naturali
-
virus sierologicamente correlati, ma di altra
specie animale-
somministrazione del patogeno tramite una
via diversa da quella
naturale -
impiego di mutanti TS
Vaccini
attenuatiPreparazione antigenica costituita da microrganismi a patogenicità
ridotta
Vantaggi Svantaggi
Poche inoculazioni Virulenza
residuaNo adjuvanti Possibilità
di cross-contaminazioni
Immunità
efficace
Retromutazioni e durevole
Attenuazioni mediante:
-
colture in condizioni inusuali, passaggi seriali
su colture cellulari o ospiti non naturali-
virus sierologicamente correlati, ma di altra
specie animale
-
somministrazione del patogeno tramite una
via diversa da quella naturale-
impiego di mutanti TS
F 71F 71
Modalità
di vaccinazione
ParenteraleMucosale
Fenomeni legati alla vaccinazione
-
Effetto della dose-
Tolleranza indotta
-
Blanketing (anticorpi passivi)-
Fase negativa (rivaccinazione)
-
Crowding out (affollamento)-
Effetto booster
Modalità
di vaccinazione
ParenteraleMucosale
Fenomeni legati alla vaccinazione
-
Effetto della dose-
Tolleranza indotta
-
Blanketing (anticorpi passivi)-
Fase negativa (rivaccinazione)
-
Crowding out (affollamento)-
Effetto booster
Le IgAS non compaiono più
velocemente in seguito a rivaccinazioneper via non parenterale
Le IgAS non compaiono più
velocemente in seguito a rivaccinazioneper via non parenterale
F 72-73F 72-73
F 74Nuove tipologie di vaccini
-
Vaccini purificati
-
Vaccini subunitari da DNA ricombinante
-
Vaccini sintetici
-
Vettori virali di immunogeni
-
Vaccini a delezione genomica
-
Vaccini anti-idiotipo
-
Vaccini a DNA
F 74Nuove tipologie di vaccini
-
Vaccini purificati
-
Vaccini subunitari da DNA ricombinante
-
Vaccini sintetici
-
Vettori virali di immunogeni
-
Vaccini a delezione genomica
-
Vaccini anti-idiotipo
-
Vaccini a DNA
FALLIMENTO DELLA VACCINAZIONEFALLIMENTO DELLA VACCINAZIONE
Somministrazione sbagliataSomministrazione sbagliata
Dose insufficiente del vaccino
Dose insufficiente del vaccino
Morte del vaccino vivo
Morte del vaccino vivo
Somministrazione correttaSomministrazione corretta
Ceppo patogeno
Ceppo patogeno Vaccino somministrato
troppo tardi, animale già infetto
Vaccino somministrato troppo tardi, animale già
infetto
Mancanza di risposta immunitaria
Mancanza di risposta immunitaria
Vaccino inadeguato
Vaccino inadeguato
Variazioni biologicheVariazioni biologiche
Animale immunodepresso
Animale immunodepresso
Pregressa immunizzazione
passiva
Pregressa immunizzazione
passiva
F 77F 77