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Indice

Introduzione

Lettera del Presidente 4

Lettera del Segretario Generale 5

Struttura del documento e mappa degli stakeholder 6

Parte 1. L’identità1.1 Il territorio 12

Caratteristiche generaliLe infrastruttureLa struttura economica e produttivaIl grado di internazionalizzazione

1.2 L’assetto istituzionale e organizzativo 24

1.3 La politica etica: valori, mission, impegni 27Valori e principiMissionCarta degli impegni verso gli stakeholder

Parte 2. Il prospetto del valore aggiunto

2.1 Il conto economico consolidato 36

2.2 La produzione del valore aggiunto 40

2.3 La distribuzione del valore aggiunto 44

Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

3.1 Imprese 48Il sistema produttivo localeI servizi amministrativi tipiciI nuovi serviziLe Aziende SpecialiContributi diretti alle PMI

3.2 Risorse umane 83La composizione del personaleQualificazione e FormazioneAgevolazioni per i dipendentiRelazioni SindacaliLe Aziende Speciali

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3.3 Associazioni di categoria 93La rappresentanzaI progetti

3.4 Enti ed istituzioni locali 99Contributi alla “Governance Pubblica”Attività di studio e ricercaContributi al Sistema Educativo - Formativo Imposte e Tasse

3.5 Fornitori 110

3.6 Partner di rete 113Il sistema CameraleLa Cooperazione internazionale

3.7 Comunità 118Servizi di regolazione del mercatoLe Partecipazioni Interventi nei settori dell’istruzione, formazione e cultura La comunicazione

3.8 Ambiente 134La registrazione EMAS I principali risultati dell’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)

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Con la realizzazione del suo primo bilancio sociale la Camera di Commercio di Ancona si dota di un nuo-vo metodo per rendere conto del proprio operato ai suoi principali interlocutori e per colloquiare con es-si; non solo le imprese e le loro associazioni, che certo restano i nostri principali “clienti”, ma anche le al-

tre istituzioni, i consumatori, i lavoratori dipendenti, i singoli cittadini e tutti i portatori di interessi rilevanti. In questo senso, il bilancio sociale può e deve essere l’occasione ed insieme il mezzo per instaurare un dialogocontinuo con tutti i nostri referenti che porti, attraverso la concreta conoscibilità delle scelte e dei risultati, all’in-dividuazione di linee di intervento e al miglioramento continuo delle politiche camerali. La scelta di questo percorso si spiega anche in relazione ad un contesto che ci vede come protagonisti nella pro-mozione della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità del modello di sviluppo locale. Crediamo che questi principi debbano essere tra gli ispiratori del nostro operare per promuovere le imprese edil territorio in cui esse vivono e confidiamo che da essi possano giungere risposte innovative alle sfide e ai pro-blemi posti dalla competizione mondiale.Per affermarsi in questo complesso scenario occorre perseguire un modello di sviluppo che, pur facendo leva sul-l’identità territoriale, tenga conto anche delle necessità di innovazione; questo duplice esigenza è espressa, nona caso, dal titolo della presente pubblicazione: “Sviluppo Innovazione Territorio”.Da parte nostra siamo consapevoli di dover continuare a lavorare, con impegno sempre crescente, in piena col-laborazione con gli enti locali, con le realtà associative, con le altre autonomie funzionali e con quanti possanocontribuire alla promozione degli interessi generali delle imprese, facendo la nostra parte, pur nel rispetto deiruoli di ciascuno, nell’ambito di un sistema di governo del territorio che non può che vedere la cooperazione ditutte le istituzioni; solo in tal modo sarà possibile che crescita economica, coesione sociale e tutela dell’ambien-te vadano di pari passo.

Il PresidenteGiampaolo Giampaoli

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Camera di Commercio di Ancona Bilancio Sociale

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La Camera di Commercio di Ancona rappresenta oggi un ente moderno ed efficiente, erogatore di servizi al-le imprese, partecipe attivo in tutti i tavoli di lavoro con associazioni di categoria ed enti locali, organismodi frontiera tra pubblico e privato, locale e globale, uno strumento di governo del territorio che agisce nel-

l’interesse generale del sistema economico provinciale. Occorre, ora, far conoscere meglio il ruolo dell’ente, lesue potenzialità, e migliorare la percezione delle attività svolte e delle opportunità offerte: si inserisce in quest’ot-tica la predisposizione del nostro primo bilancio sociale, redatto secondo gli standard più attuali.Il documento parte dall’individuazione dell’identità aziendale, riferita allo scenario ed al contesto economico incui l’ente è inserito, nonché all’assetto organizzativo ed al disegno strategico che ne ha ispirato l’azione. Viene,poi, evidenziata la ricchezza prodotta, attraverso la riclassificazione dei dati contabili ed il calcolo del valore ag-giunto, al fine di comprendere il valore generato dai progetti e dai servizi svolti. Infine, sono rappresentati i ri-sultati ottenuti nei vari ambiti di competenza e gli effetti prodotti a favore delle varie categorie di stakeholder,con cui l’ente ha stabilito relazioni strutturate e permanenti.Il bilancio sociale, che abbraccia il periodo 2003-2006 denso di attività e cambiamenti, è stato realizzato secon-da un approccio che mira a farne non un documento fine a se stesso, bensì uno strumento collegato al processodi programmazione, di controllo strategico e di rendicontazione sociale, che riflette un nuovo atteggiamento cul-turale caratterizzante la struttura e le logiche di governo dell’ente. Viene introdotta, così, una filosofia di gestione nuova, che orienta le scelte strategiche, guida l’organizzazione nelperseguire l’interesse del sistema imprenditoriale locale di riferimento e la aiuta ad esprimere e comunicare, nelrispetto della trasparenza e delle finalità istituzionali, i valori di cui è portatrice e la sensibilità sociale, ambienta-le ed etica di cui è capace. Doveroso, infine, ricordare che questo lavoro ha visto l’apporto costruttivo e parteci-pe di uno staff camerale composto dal personale di varie aree organizzative e la qualificata supervisione del Cen-tro Space dell’Università Bocconi di Milano. A tutti loro va il nostro ringraziamento.

Il Segretario GeneraleMichele De Vita

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Camera di Commercio di Ancona Bilancio Sociale

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Camera di Commercio di Ancona Bilancio Sociale

Questo documento rappresenta il primo Bilancio Socialeprodotto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigia-nato e Agricoltura di Ancona e fa riferimento alle attivitàdel periodo 2003 - 2006.La Camera di Commercio interagisce con il contesto socia-le in cui è inserita e l’esclusivo orientamento allo svolgi-mento delle tradizionali funzioni amministrative non esau-risce il suo ruolo, che comprende ulteriori finalità come la

promozione del sistema economico territoriale, la tutela ela valorizzazione della comunità locale delle imprese e deiconsumatori e la protezione dell’ambiente.

Da ciò quindi l’esigenza di tenere conto, nelle scelte stra-tegiche e di gestione, delle necessità e aspettative espressedai diversi portatori di interessi (stakeholder) che agisconocon l’Ente.

Struttura del documento e mappa degli stakeholder

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Imprese

Enti e istituzioni locali

Partner di rete

Fornitori

Risorse umane

Associazioni di categoria

Comunità

Ambiente

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Camera di Commercio di Ancona Bilancio Sociale

Figura 1: La mappa degli stakeholder

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Camera di Commercio di Ancona Bilancio Sociale

Nasce perciò la necessità di rilevare e misurare la capacitàdella Camera di Commercio di soddisfare le richieste deglistakeholder e lo strumento più idoneo a monitorare e comu-nicare queste informazioni è il BBiillaanncciioo SSoocciiaallee..Questo documento è stato redatto secondo il modello pre-disposto da SSPPAACCEE (Centro Europeo per gli Studi sulla Pro-tezione Aziendale dell’Università Bocconi), che si caratte-rizza per:

- la ffoorrttee aatttteennzziioonnee aallllaa ggeessttiioonnee ddeellllee rreellaazziioonnii ccoonn ii ddiiffffee--rreennttii ssttaakkeehhoollddeerr;;

- il ruolo di ssuuppppoorrttoo aallllee aattttiivviittàà ddii ggeessttiioonnee ee ccoonnttrroolllloo re-lative alla dimensione di responsabilità sociale e di sosteni-bilità dei processi dell’organizzazione;

- l’iinntteeggrraazziioonnee ccoonn llaa ccoommuunniiccaazziioonnee aazziieennddaallee, al fine diinstaurare rapporti chiari e trasparenti con gli stakeholder.

Per valutare la qualità/sostenibilità delle relazioni con glistakeholder è stato sviluppato un PPiiaannoo ddeeii CCoonnttii, articola-to in una serie di conti e sottoconti cui vengono ricondot-ti gli indicatori di tipo qualitativo, quantitativo ed econo-mico, funzionali alla misurazione delle performance, e cherispecchi gli orientamenti espressi nella Politica Etica.

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Camera di Commercio di Ancona Bilancio Sociale

Il documento si articola in tre parti: 1. l’’IIddeennttiittàà ddeellllaa CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo ddii AAnnccoonnaa, all’in-terno della quale si trovano la sua Politica Etica, compostadalla Carta dei Valori e dei Principi, dalla Missione e dallaCarta degli Impegni nei confronti degli stakeholder;2. il PPrroossppeettttoo ddeell VVaalloorree AAggggiiuunnttoo, che consente di quan-tificare la ricchezza creata e distribuita dalla Camera diCommercio;3. le RReellaazziioonnii ccoonn ggllii SSttaakkeehhoollddeerr,, al fine di evidenziare irapporti sviluppati dalla Camera di Commercio con i prin-cipali portatori di interessi.

In questo primo Bilancio Sociale le informazioni raccoltevengono presentate secondo ccrriitteerrii ddii sseelleettttiivviittàà ee ddii ssiinnttee--ttiicciittàà, per rendere il documento leggibile e snello, enfatiz-zando gli aspetti maggiormente significativi ai fini della mi-surazione delle ppeerrffoorrmmaannccee ppiiùù ccaarraatttteerriizzzzaannttii rispetto adanaloghi soggetti del panorama nazionale.

Per la rilevanza strategica dello strumento, l’inizio del pro-cesso che porta alla costruzione del Bilancio Sociale

avviene con la costituzione del Gruppo di Lavoro, ossia conla creazione di un’unità che segue in maniera continuativa ilprogetto e che garantisce una funzione integrativa e di coor-dinamento all’interno dell’organizzazione. Successivamente si procede con un’analisi del contesto diriferimento, dei processi e delle attività per comprendere ilprofilo complessivo dell’impatto sociale e per identificare leistanze e le esigenze presenti sul territorio.Le fasi successive prevedono l’elaborazione della PoliticaEtica, all’interno della quale si definiscono i principi e gli impe-gni su cui misurare prestazioni e risultati, e la definizione delPiano dei Conti, il sistema contabile basato su misure quali-tative e quantitative per monitorare le performance sociali.È previsto un continuo coinvolgimento e confronto con le areestrategiche dell’organizzazione e con gli stakeholder, perascoltare e ricevere suggerimenti e proposte di miglioramento.Si procede quindi con la raccolta delle informazioni neces-sarie e all’implementazione di un vero e proprio sistemainformativo di gestione e controllo dell’attività dell’Ente. Sulla base di questi dati si procede alla redazione delBilancio Sociale.

IL PERCORSO DEL BILANCIO SOCIALE

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Parte 1. L’identità

1.1 Il territorio 12

1.2 L’assetto istituzionale e organizzativo 24

1.3 La politica etica: valori, mission, impegni 27

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CARATTERISTICHE GENERALI

La Provincia di Ancona, nella Regione Marche, occupa un’a-rea che è sempre stata punto di incontro tra il nord e il sud,l’est e l’ovest, attraversata per secoli da popoli e culture di-verse.

Si affaccia sul Mare Adriatico con 59 km di costa e si esten-de verso l’interno fino al confine con l’Umbria. Inserita inun ccoonntteessttoo aammbbiieennttaallee ricco di risorse naturalistiche, qua-li il Parco del Conero, il Parco della Gola della Rossa e leGrotte di Frasassi, la Provincia di Ancona è caratterizzatada numerosi centri storici che costituiscono, insieme allerinomate zone costiere (a sud rappresentate da Sirolo, Nu-mana e Portonovo, a nord da Senigallia) importanti attra-zioni turistiche. Un ruolo significativo riveste inoltre, il tu-rismo religioso diretto al santuario di Loreto. La Provincia copre una ssuuppeerrffiicciiee di 1.940 kmq, con unapopolazione di 464.427 abitanti. Il territorio è suddiviso in49 comuni, di cui 6 oltrepassano la soglia dei 20.000 abi-tanti, raccogliendo complessivamente il 59,3% della popo-lazione provinciale (dati 2006).Ancona, secondo quanto riportato nel “Il dossier del lunedì- Sole24Ore del 18 dicembre 2006”, si colloca al ventesi-mo posto tra le province italiane nella graduatoria sulla qquuaa--lliittàà ddeellllaa vviittaa in Italia ottenendo 534 punti (contro i 589

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

1.1 Il territorio

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

della città capolista, Siena) e migliorando di 13 posizioni laprecedente graduatoria del 2005.Il PPrrooddoottttoo IInntteerrnnoo LLoorrddoo per abitante nel 2005 si attestaad € 26.143,65 (ultimo dato elaborato da Unioncamere-Istituto Tagliacarne), valore superiore a quello medio na-zionale che si ferma ad € 24.152,13 e a quello regionale di€ 23.765,00. I dati ISTAT del 2006 mostrano una situazione del merca-to del lavoro piuttosto buona: gli occupati sono stimati innumero di 201.000 per un ttaassssoo ddii ooccccuuppaazziioonnee (riferitoagli occupati in rapporto alla forza lavoro - popolazione trai 15 e i 64 anni) del 66,3%, superiore a quello nazionale(58,4%). Gli occupati provinciali si distribuiscono tra 4.000operatori nell’agricoltura (2,0% del totale), 74.000 nell’in-dustria (36,8%) e, infine, 123.000 nei servizi (61,2%). Il ttaassssoo ddii ddiissooccccuuppaazziioonnee al 2006 mostra un dato provin-ciale del 4%, ben più contenuto di quello nazionale (6,8%).

Tabella 1.1: La Provincia di Ancona in cifre

Superficie 1940 kmq

Abitanti 464.427

Numero dei Comuni 49

Km di costa 59

Prodotto Interno Lordo per abitante 2005 2.6143,65 euro

Tasso di occupazione 2006 66,3%

Tasso di disoccupazione 2006 4%

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LE INFRASTRUTTURE

Il livello di infrastrutture di un territorio incide direttamen-te sul sistema produttivo, essendo un elemento di sostegnoalla competitività delle imprese e un fattore che influenzanotevolmente le scelte relative alla localizzazione delle atti-vità produttive. Una buona dotazione di infrastrutture (siaeconomiche che sociali) è considerata tra gli elementi essen-ziali per garantire lo sviluppo e la crescita di un territorio.

LLee iinnffrraassttrruuttttuurree eeccoonnoommiicchhee Nella relativa graduatoria nazionale (secondo gli ultimi da-ti elaborati da Unioncamere - Istituto Tagliacarne anno2004) la Provincia di Ancona è passata dal 26esimo postodel 2000, al 10mo posto nel 2004 con un indice pari a174,2 (infrastrutture al netto della rete portuale) grazie, so-prattutto, al notevole impulso della rete ferroviaria.

Grafico 1.1: Rappresentazione grafica della dotazione di Infrastrutture Economiche della Provincia di Ancona - Anno 2004

Fonte Unioncamere - Istituto Tagliacarne 2004

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

350

300

250

200

150

100

50

AnconaMarcheItalia

rete stradale

totale

reti bancarie e servizi vari

strutture per telefonia e telematica

impianti e reti energetici ambientali

porti

rete ferroviaria

Indicatore delle infrastrutture economiche - 2004Fonte Unioncamere - Istituto Tagliacarne 2004

Tabella 1.2: Indice di Dotazione Infrastrutture Economiche - Dati riferiti all’anno 2004

totale rete rete porti aeroporti imp.e reti strutture per reti bancarie e stradale ferroviaria energ.-amb.li telefonia e telematica servizi vari

Ancona 152,6 107,2 303,8 199,6 111,6 105 113,5 127,3

Marche 85,8 108,1 106,5 71,1 50,4 83,1 84,1 97

Italia 100

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

IIll PPoorrttoo ddii AAnnccoonnaaPer la sua posizione geografica strategica la città di Anconaè da sempre definita la “Porta d’Oriente”. Si affaccia infattisia sui paesi dell’area Balcanica che sulle regioni dell’Est Me-diterraneo rendendo il suo porto snodo economico e prin-cipale infrastruttura non solo per la provincia ma anche perl’intera regione. Il servizio passeggeri ha registrato un aumento consistentenegli ultimi anni arrivando, nel 2005, a toccare gli oltre 1,5milioni di passeggeri concentrati soprattutto nella stagioneestiva (grazie anche all’arrivo di croceristi). Il traffico mer-cantile tocca i 9 milioni di tonnellate con 3700 navi l’anno. Si prevede inoltre l’allargamento del porto turistico che po-trà contenere fino a 2mila imbarcazioni, diventando unodei porti più grandi d’Italia.

LL’’iinntteerrppoorrttoo MMaarrcchheeL’interporto è una nuova struttura logistica finalizzata alloscambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, com-prendente uno scalo ferroviario idoneo a formare e riceve-re treni ed in collegamento con porti, aeroporti e viabilitàdi grande comunicazione, nonché aree coperte e scopertead uso depositi, sosta e servizi. I primi 5.000 mq di super-ficie coperta sono già stati realizzati in un’area industrialedel Comune di Jesi, ma l’obiettivo della società è realizzare45.000 mq coperti complessivi, progetto già approvato dal

Ministero dell’Ambiente. La realizzazione dell’interporto,per cui è previsto un investimento di circa 90 milioni di eu-ro, consentirà di abbattere almeno il 25% dei costi di tra-sporto.

LL’’aaeerrooppoorrttoo ““RRaaffffaaeelllloo SSaannzziioo”” L’aeroporto di Falconara garantisce uno stabile collegamen-to con le principali destinazioni nazionali e internazionali,inclusi i principali aeroporti europei e rappresenta un po-lo logistico di comunicazione con un notevole impatto eco-nomico - sociale sull’intera regione. Nel 2005 sono stati inaugurati due nuovi terminal per gliarrivi e le partenze portando la superficie totale della strut-tura a circa 12.600 mq.

LLaa rreettee ssttrraaddaallee Nella provincia sono presenti 3.782 km di strade (di cui950 km di strade provinciali) che negli ultimi anni sonostati oggetto di interventi di riqualificazione, a garanzia diuna maggiore sicurezza stradale, e di potenziamento peruna più efficiente viabilità nord-sud /est-ovest. Nel 2005 è stato dato l’avvio alla realizzazione del proget-to di integrazione auto-treno ovvero della “metropolitanadi superficie” che prevede la realizzazione di quattro ferma-te (due già operative) ritenute strategiche rispetto agli at-tuali flussi di traffico pubblico e privato.

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LLee iinnffrraassttrruuttttuurree ssoocciiaalliiAnche per quanto riguarda le infrastrutture sociali, la pro-vincia di Ancona risulta possedere un indice superiore siaa quello regionale che a quello nazionale, valore che rag-giunge il massimo nelle categorie “Strutture Sanitarie” e“Strutture per l’Istruzione”. In queste sezioni la provincia, infatti, è in grado di offrirestrutture all’avanguardia e di eccellenza quali: - un polo universitario, l’UUnniivveerrssiittàà PPoolliitteeccnniiccaa ddeellllee MMaarr--cchhee,, che offre 48 tipologie di corsi di laurea ed è frequen-tata da oltre 14.500 studenti che si ripartono tra le Facoltàdi Agraria, Economia, Ingegneria e Medicina;- un servizio sanitario che ha la sua punta di eccellenza nel-l’AAzziieennddaa OOssppeeddaalliieerraa UUmmbbeerrttoo II che vanta 1.500 posti lettoe offre servizi di emergenza e specialistici all’avanguardia;- un SSiisstteemmaa TTeeaattrraallee di alta qualità diffuso su tutto il terri-torio: il Teatro delle Muse di Ancona, recentemente recupe-rato, il Teatro Pergolesi di Jesi, il Teatro Gentile da Fabrianoe molti altri che costituiscono una straordinaria rete di teatristorici e di pregio presenti anche nei centri minori.

LA STRUTTURA ECONOMICA E PRODUTTIVA

Il VVaalloorree AAggggiiuunnttoo (VA) della Provincia di Ancona, indiceche misura l’effettiva capacità di un territorio di produrrericchezza, è nel 2005 pari a 10.683,40 milioni di euro. Il principale settore produttivo della Provincia che concor-re alla creazione del VA è quello del CCoommmmeerrcciioo ee ddeeii SSeerr--vviizzii (che comprende i trasporti, le comunicazioni e l’inter-mediazione finanziaria, l’informatica, la ricerca e le attivitàimmobiliari) con una quota pari al 66,5%, valore legger-mente inferiore sia al dato regionale (67,1%) che a quello

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

Tabella 1.3: Indice di Dotazione Infrastrutture Sociali - Dati riferiti all’anno 2004

totale strutture culturali strutture per strutture e ricreative l’istruzione sanitarie

Ancona 129,6 102,2 131 155,5Marche 97 96,8 102,1 92,2Italia 100

Fonte Unioncamere - Istituto Tagliacarne 2004

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

nazionale (70,9). Di diversa entità è il contributo dato dalsettore IInndduussttrriiaa (comprendente anche il settore delle co-struzioni) che è pari al 31,7% del VA, percentuale tuttaviasuperiore sia a quella regionale (30,8%) che a quella na-zionale ( 26,9%). A questi valori significativi si contrappone il peso secon-dario dell’AAggrriiccoollttuurraa che contribuisce alla creazione delVA solo per il 1,7%, valore inferiore alle percentuali regio-nali (2,1%) e nazionali (2,3).

Sebbene il sseettttoorree aaggrriiccoolloo svolga un ruolo marginale nellaproduzione del VA provinciale, si segnala la produzione divini d’eccellenza, con marchi D.O.C. riconosciuti a livellonazionale e internazionale (Rosso Conero, Lacrima di Mor-ro d’Alba, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Esino), e di pre-giate qualità di olio extra vergine di oliva.

Una componente di rilievo del sistema imprenditoriale lo-cale è data dall’aarrttiiggiiaannaattoo, che, a fine 2006, costituiva il26,2% delle imprese provinciali, superando la soglia delle12.000 unità, mentre a livello nazionale la quota scende al24,2%. L’artigianato provinciale si concentra su produzio-ni tipiche quali la carta, gli strumenti musicali, il cuoio e lapelle, il restauro di mobili e dipinti, l’oreficeria, la creazio-ne di articoli da regalo e religiosi, tutte attività legate al pa-trimonio e alla cultura locale.

Il ttaassssoo ddii ffeemmmmiinniilliizzzzaazziioonnee delle imprese (vale a dire l’in-cidenza percentuale delle imprese femminili sul totale del-le imprese senza distinzione di genere) nella provincia, a fi-ne del 2006, è del 24,1%, circa un punto percentuale in piùrispetto alla media nazionale (23,0%) e a quella regionale(23,2%), evidenziando una presenza rilevante di impren-ditrici impegnate soprattutto, in settori quali il commercioe l’agricoltura.

AgricolturaIndustriaCommercio e Servizi

1,7%

31,7%

66,5%

Grafico 1.2: Distribuzione del Valore Aggiunto Provincia di Ancona per Macro settori di attività - Anno 2005

Fonte Unioncamere - Istituto Tagliacarne 2005 - Ultimi dati elaborati e disponibili

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Il tessuto produttivo della provincia di Ancona è caratteriz-zato dalla presenza di alcuni importanti ddiissttrreettttii iinndduussttrriiaallii::- il ddiissttrreettttoo ddeellllaa mmeeccccaanniiccaa che ha i suoi poli a Fabriano,centro internazionale per la produzione di elettrodomesti-ci e di cappe da cucina, e a Jesi, in cui è concentrata la pro-duzione di macchine per l’agricoltura e degli stampi;- il ddiissttrreettttoo ddeell tteessssiillee ee aabbbbiigglliiaammeennttoo che ha i suoi puntinevralgici tra Corinaldo, Ostra e San Marcello;

- il ddiissttrreettttoo oorraaffoo aarrggeennttiieerroo composto da poco meno di150 PMI distribuite in un’area a cavallo tra le province diAncona e Macerata specializzate nella produzione di ogget-tistica da regalo e religiosa in metalli preziosi;- il ddiissttrreettttoo mmuullttiiffuunnzziioonnaallee che si estende tra le zona suddi Ancona ed i Comuni di Castelfidardo e Osimo e racco-glie numerosissime PMI con produzioni assai varie qualistrumenti musicali, microcircuiti elettronici, ma anche ma-teriali plastici e stampi.

Vanno inoltre segnalate due particolari specializzazioni pro-duttive della Provincia legate ad antiche tradizioni: - l’iinndduussttrriiaa ccaarrttiieerraa ddii FFaabbrriiaannoo, fondata su saperi secolari,- la ccaannttiieerriissttiiccaa nnaavvaallee aadd AAnnccoonnaa,, specializzata nella pro-duzione di megayacht di lusso, che nasce dall’unione di abi-lità artigianali, ricerca e innovazione e che occupa oltre1000 dipendenti.

Fra le altre attività che caratterizzano la Provincia di Anconasi segnala quella marittima e, in particolare, quella della ppee--ssccaa,, tanto che il porto di Ancona risulta tra i primi porti pe-scherecci dell’Adriatico: la marineria è composta da circa 180motopescherecci con circa 800 marinai imbarcati. Ancona èinoltre sede di un mercato ittico tra i più moderni d’Europa.

In tutti i settori produttivi pprreevvaallggoonnoo llee ppiiccccoollee ee mmeeddiieeiimmpprreessee (PMI) con una dimensione media di 4 addetti.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

Figura 1.1: I principali distretti industriali nella Provincia di Ancona

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

IL GRADO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

La provincia di Ancona ha un peso notevole nel commer-cio estero regionale. Infatti le sue esportazioni, con un va-lore di € 4.395 milioni rappresentano il 38,1% del trafficoin uscita dalle Marche mentre le importazioni, con € 2.829milioni, rappresentano oltre il 43% del totale regionale. La grande integrazione dell’economia locale con quella de-gli altri paesi emerge in tutta la sua rilevanza se si analizza-no i dati relativi al grado di apertura dell’economia e allapropensione all’export.

Il ggrraaddoo ddii aappeerrttuurraa ddeellll’’eeccoonnoommiiaa (indice ottenuto dallasomma delle importazioni e delle esportazioni rapportateal valore aggiunto, in percentuale) si attesta nel 2005 al58,5% (contro il 47,9% dell’Italia ed il 44,4% delle Mar-che) evidenziando dal 2003, un trend costante di crescita.

La pprrooppeennssiioonnee aallll’’eexxppoorrtt (l’apporto delle esportazioni allacreazione di valore aggiunto) è, nel 2005, del 37,4%, bensuperiore a quella delle Marche (29,4%) e ancor di più del-l’Italia (23,6%).

Tabella 1.4: Grado di apertura dell’economia e Propensione all’export - Anno 2005

Provincia Grado di apertura dell’economia Propensione all’exportAncona 58,5% 37,4%Marche 44,4% 29,4%Italia 47,9% 23,6%

Fonte ISTAT - Istituto Tagliacarne 2005

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Le esportazioniNel periodo considerato (2003-2006) a livello provincialeil valore assoluto delle eessppoorrttaazziioonnii è cresciuto passandodai 3.703 milioni di euro del 2003 ai 4.395 milioni di eu-ro del 2006 con un incremento percentuale pari al 18,7%.Si tratta tuttavia di un valore nettamente inferiore sia allavariazione registrata a livello regionale (+30,5%) che a quel-la nazionale (+ 23,6%).

Analizzando i mmeerrccaattii ddii ddeessttiinnaazziioonnee,, nel 2006, all’Euro-pa, complessivamente, è destinato l’81,0% delle esporta-zioni totali provinciali, contro un dato regionale del 81,1%e nazionale del 71,6%. L’Unione Europea a 25 paesi è il principale mercato di sboc-co delle esportazioni provinciali: alla UE25 sono destinati2.975 milioni di euro di prodotti, pari al 67,7% del totale.In dettaglio Regno Unito, Francia, Germania e Spagna dasoli coprono quasi il 42% delle esportazioni. Le esportazioni verso l’Europa centro orientale ammonta-no a 867 milioni di euro e hanno registrato un tasso ten-denziale del 15,8% rispetto al 2005. In particolare è inte-ressante esaminare le esportazioni verso la Romania, la Bul-garia e la Polonia che hanno registrano un tasso di crescitaannuale rispettivamente del 10,2%, del 30,5% e 18,7% ,rispetto al 2005.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

Tra gli altri continenti merita di essere menziona l’’Americasettentrionale che rappresenta il 5,1% delle esportazioni pro-vinciali e nel 2006, ha registrato un tasso positivo del 2,0%. Si sono registrati maggiori incrementi percentuali ancheverso l’Africa (25,9%), verso l’America centrale e meridio-nale (18,7%) e verso l’Asia centrale (168,5%).

L’analisi delle esportazioni provinciali relative al 2006, di-saggregata per i pprriinncciippaallii sseettttoorrii mmeerrcceeoollooggiiccii (FonteCoeweb - ISTAT) conferma il forte peso della classe dei pro-dotti trasformati e manufatti che, con 4.375 milioni di eu-ro rappresenta il 99,5% del valore del totale provinciale eregistra, rispetto alla fine del 2005, una crescita del 10%. Entrando nel dettaglio di questa classe si evidenzia una for-te preminenza della voce ““MMaacccchhiinnee eedd AAppppaarreecccchhii mmeeccccaa--nniiccii”” che, nell’anno 2006, si attesta sulla cifra di 2.668 mi-lioni di euro di prodotti esportati con un incremento del9,8%. All’interno della categoria dei prodotti meccanici me-rita una particolare attenzione il settore degli “Apparecchiper uso domestico” (es. elettrodomestici): con 1.948 milio-ni di euro si conferma come il più importante della classe deiprodotti meccanici (rappresentano infatti il 73% del totaledegli apparecchi meccanici) e registra una variazione positi-va pari al 9,7% rispetto al 2005. È opportuno sottolineareche fa capo alla provincia di Ancona circa un quarto del to-

tale delle esportazioni italiane di tale tipologia di prodotti. Continuando l’analisi della categoria dei prodotti meccani-ci si evidenziano le performance positive di entrambe le vo-ci “ Macchine per impieghi generali” e “Macchine per im-pieghi speciali “ con un + 21,1%. La grande rilevanza dei prodotti metalmeccanici nell’ambi-to dell’export è controbilanciata dalla minore quota che ri-vestono altri settori caratterizzanti come: - il SSeettttoorree MMooddaa ((TTeessssiillee -- AAbbbbiigglliiaammeennttoo -- PPrrooddoottttii iinnccuuooiioo)) che rappresenta appena il 5,8% delle esportazionidoriche con 255 milioni di euro. Complessivamente ha re-gistrato un calo del 4,3% rispetto all’anno 2005 (che na-sconde tuttavia la crescita del +6,4% del settore relativo alcuoio ed il calo ben più consistente del tessile e abbiglia-mento pari al -8,5%);- iill SSeettttoorree CChhiimmiiccaa,, ggoommmmaa ee ppllaassttiiccaa che assorbe il 4,3%delle esportazioni;-- iill SSeettttoorree ddeeii MMeettaallllii ee pprrooddoottttii iinn mmeettaalllloo con una quotadel 6,9% delle esportazioni provinciali, pari a 303 milionidi euro ed un tasso di incremento del 16,3%;-- ii MMeezzzzii ddii ttrraassppoorrttoo con una quota del 6,0% delle esporta-zioni totali, corrispondente a 265 milioni di euro (+ 45,9%);-- llee MMaacccchhiinnee eelleettttrriicchhee eedd aappppaarreecccchhiiaattuurree eelleettttrriicchhee,, eelleett--ttrroonniicchhee eedd oottttiicchhee pari a 5,9% e a 261 milioni ( un tassodi crescita rispetto al 2005 del +17,2%).

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Le importazioniLe importazioni della provincia di Ancona si sono attesta-te, nel 2006, a 2.829 milioni di euro con un tasso di cre-scita del 25,1% (inferiore a quello regionale del 32,9%, masuperiore al dato nazionale del 12,6%). A tale proposito, sipossono evidenziare alcune peculiarità provinciali che si di-scostano dall’andamento sia nazionale che regionale.

Mentre a livello nazionale è il settore Metalmeccanico chetraina le importazioni e a livello regionale quello della Chi-mica, gomma e plastica, a livello provinciale è il settore re-siduale delle mmaatteerriiee pprriimmee eenneerrggeettiicchhee a rivestire un ruo-lo di spicco pari al 44,3% (contro i 21,6% del valore regio-nale e il 21,1% di quello nazionale) seguito da quello me-talmeccanico con il 29,7% (contro un 25,7% del dato re-gionale e del 43% del dato nazionale). Il trend di questo settore evidenzia una continua ed inarre-stabile crescita: rispetto al 2005 si è registrato un valore del+20,5% (con 1.211 milioni di euro), nel 2004 il valore as-soluto era di 692 milioni di euro. Le importazioni di mine-rali energetici e non energetici sono costituite quasi esclu-sivamente da petrolio greggio e gas naturale (1.187 milio-ni di euro pari al 98,6% del totale).

L’Europa ed il Medio Oriente costituiscono le aree di ap-provvigionamento più significative, rappresentando rispet-tivamente, il 41,6% (pari a 1.176 milioni di euro) e il 39,8%(pari a 1.126 milioni di euro) del totale import. Le impor-tazioni provenienti dai Paesi medio orientali sono crescitedel 22,2% e quelle dall’Europa del 22,1%. Altre aree dallequali, nel 2006, si sono registrati tassi tendenziali di note-vole entità, sono l’Africa ( +248,9%) gli altri paesi europei(+64,8%) e l’Asia Orientale ( 43,9%).

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Ai sensi dell’Art. 1 della Legge n. 580 del 1993 e del suoSSttaattuuttoo, la Camera di Commercio è un “Ente autonomo didiritto pubblico che svolge nell’ambito della circoscrizione terri-toriale di competenza, funzioni di interesse generale per il siste-ma delle imprese curandone lo sviluppo nell’ambito delle eco-nomie locali” ed è espressione dell’intero sistema economi-co provinciale.

Si tratta di una Istituzione che, nel corso degli anni, accan-to alla sua tradizionale attività di tipo amministrativo-ana-grafico, ha sviluppato nuove funzioni orientate a incentiva-re, valorizzare e supportare il sistema delle imprese e quel-lo economico in generale. L’attuazione della suddetta Legge ha trasformato le Cameredi Commercio in vere e proprie autonomie funzionali chesvolgono un ruolo di raccordo tra le imprese del territorio,le associazioni di categoria, la Pubblica Amministrazione, iconsumatori e gli operatori economici.

Agli Enti camerali sono attribuiti, in particolare, le seguen-ti funzioni:- funzioni di tipo aannaaggrraaffiiccoo ee cceerrttiiffiiccaattiivvoo quali la tenutadel Registro delle Imprese (di cui all’art. 2.188 del CodiceCivile), la gestione di Albi, Ruoli ed Elenchi vari, nonchéaltre attività amministrative riferite al sistema delle impre-se provinciali;- funzioni di rreeggoollaazziioonnee ddeell mmeerrccaattoo quali la gestione del-le procedure di conciliazione e di arbitrato per la soluzio-ne di controversie tra imprese e tra imprese e consumato-ri; la tutela del consumatore, la repressione della concor-renza sleale, la predisposizione e promozione di contratti-tipo fra imprese, la raccolta di usi e consuetudini locali;- funzioni ddii pprroommoozziioonnee ee ddii ssvviilluuppppoo eeccoonnoommiiccoo,, quali ladiffusione della cultura d’impresa, la promozione dello svi-luppo sostenibile, la valorizzazione del territorio e delle suetipicità, l’incentivazione della ricerca e dell’innovazione tec-nologica, il sostegno all’imprenditorialità ed ai processi diinternazionalizzazione delle imprese.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

1.2 L’assetto istituzionale e organizzativo

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PRESIDENTEG. Giampaoli

COLLEGIO REVISORI CONSIGLIO GIUNTA AZIENDE SPECIALIANCONA PROMUOVEA.S.P.eA.R.P.Q.

SEGRETARIO GENERALEDr. M. De Vita

CONTROLLO STRATEGICO e DI GESTIONE

AREA ANAGRAFE ECONOMICADr.ssa P. Castellucci Vice Segretario Generale

AREA SVILUPPO ECONOMICODr.ssa L. Frontini Dirigente

PROVVEDITORATO RAGIONERIA CONTABILITÀ

SEGRETERIA DIREZIONALE

Comunicazione Cassa e Forniture

Ufficio Tecnico

Agenti Tecnici

Servizio

Sistemi Informativi

Uffici distaccati:Fabriano, Senigallia, Jesi

CommercioRuoli e Albi

Promotori Finanziari

Servizio Metrico

Commissione Provinciale Artigianato

AMBIENTE E PROTESTI

REGISTRO IMPRESE

Registro Imprese

REGOLAZIONE DEL MERCATO, PROMOZIONE ATTIVITÀ

ECONOMICHE E STATISTICA

INTERNAZIONALIZZAZIONENUOVE IMPRESE E ORIENTAMENTO

ConciliazioneArbitrato

Commissione ContrattiTutela Consumatori

Brevetti e MarchiPat - Lib

Sanzioni Amministrative

Promoz. Attività Economiche Sportello CSRScuola EMAS

Studi e Statistica

Progetti Comunitari

FORUM delle Camere di Commerciodell'Adriatico e dello Jonio

Sportello Internazionalizzazione Eurosportello

Nuove Imprese e Orientamento

Servizio Biblioteca

Segreteria Particolare e Affari Istituzionali

Segreteria di Giunta e Consiglio

Archivio e Protocollo

Gestione Risorse Umane

Formazione

Gestione Entrate e Contabilità

Gestione Spese

Personale e Stipendi

Sanzioni

Diritto Annuale

Ambiente

Protesti

CertificazioniCommercio

Estero

Indirizzo e Controllo

Direzione Amministrativa

Gestione ed Esecuzione

AREA DIREZIONALEDr. M. De Vita Segretario Generale

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

L’organizzazione della Camera di Commercio si struttura in relazione alle diverse attività svolte:

Figura 1.2: Organigramma Camera di Commercio di Ancona - al 03/04/2007

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

Alla luce del quadro socio-economico delineato in prece-denza, emerge l’importanza del ruolo svolto dalla Cameradi Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di An-cona a supporto del sistema territoriale.Per svolgere al meglio questo ruolo, la Camera, nella defi-nizione delle sue linee strategiche e nello svolgimento del-la sua attività, segue vvaalloorrii e pprriinncciippii condivisi e diffusi alsuo interno.

Il CCooddiiccee EEttiiccoo presenta i valori in cui tutte le componentidella Camera si riconoscono e che sono alla base dei rappor-ti con le imprese, le associazioni, gli Enti, le Istituzioni, i cit-tadini e tra le persone che operano all’interno della Camera.

L’elaborazione della PPoolliittiiccaa EEttiiccaa è avvenuta sulla base didocumentazione e materiale interno nonché attraverso in-terviste effettuate a:

· Presidente

· Vice Presidente - rappresentante settore commercio

· Membri di Giunta:

rappresentante settore agricolturarappresentante settore industriarappresentante settore artigianato

· Presidente dell’Azienda Speciale Ancona Promuove

· Presidente dell’Azienda Speciale A.S.P.eA.

· Segretario Generale.

1.3 Politica etica: valori, mission, impegni

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VALORI E PRINCIPI

RReessppoonnssaabbiilliittààLa Camera di Commercio punta a un modello di gestioneche tenga conto dei grandi e attuali temi dell’economia, co-me l’etica d’impresa e la sostenibilità. Essere consapevolidella responsabilità del proprio operato rappresenta unodei nuovi fattori di competitività su cui puntare per distin-guersi e far distinguere l’imprenditorialità locale all’internodel sistema economico nazionale e internazionale in un qua-dro di forte coesione sociale.

IInnnnoovvaazziioonneeLa Camera di Commercio fonda la propria attività sulla con-sapevolezza del dinamismo del contesto economico, com-petitivo e sociale, in cui sono inseriti i soggetti che alla Ca-mera fanno riferimento. In questa prospettiva, è necessario innovare in maniera con-tinua processi e servizi a beneficio delle imprese, delle as-sociazioni, degli enti, del territorio. Ciò si traduce in unorientamento gestionale forte, che pervade tutta l’organiz-zazione della Camera e coinvolge tutte le sue risorse.

TTeerrrriittoorriiooLa Camera di Commercio è consapevole del proprio ruolodi leadership nel territorio di competenza per l’indirizzo,

lo sviluppo e la promozione del sistema economico locale.Tale ruolo deve essere supportato da una strategia gestio-nale che consenta di identificare le opportunità a favore diimprese, associazioni, enti locali e comunità, valorizzandole risorse del territorio e le sue specificità secondo una pro-spettiva ampia e condivisa.

SSiisstteemmaa//RReetteeLa Camera di Commercio deve rappresentare il nodo cen-trale di un sistema di relazioni locali, nazionali e interna-zionali a beneficio delle imprese, delle associazioni, deglienti, dei cittadini, che alla Camera fanno riferimento. Losviluppo della competitività imprenditoriale deve trovaresostegno in un network collaborativo, di cui la Camera siapunto di riferimento, mediante il quale valorizzare il patri-monio di risorse umane, materiali, immateriali e ambien-tali di tutti i portatori di interessi (stakeholder).

RRuuoolloo ddii sseerrvviizziiooLa Camera di Commercio si deve affermare sempre più co-me un ente al servizio della collettività. L’attività della Ca-mera si realizza a vantaggio delle imprese, dei cittadini edell’intera comunità, di cui essa è parte integrante e fonda-mentale. In particolare, la Camera promuove lo sviluppodel sistema economico-sociale locale attraverso l’identifica-zione e l’offerta di un set ampio di servizi avanzati, che vie-

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

ne configurato e modulato secondo logiche flessibili e in-novative in funzione dell’evoluzione delle richieste e dei bi-sogni espressi dal territorio.

EEffffiicciieennzzaa ee qquuaalliittààLa Camera di Commercio basa la propria attività sul rico-noscimento del carattere prioritario da attribuire all’efficien-za e alla qualità. Solo una gestione delle risorse impronta-ta all’efficienza e alla qualità dei servizi offerti consente al-la Camera di essere promotore di interventi che permetta-no di incidere sullo sviluppo locale e di svolgere un ruolo at-tivo e propositivo all’interno del sistema socio-economico.

TTeerrzziieettààLa Camera di Commercio sostiene e promuove gli interes-si generali della comunità, attraverso il coinvolgimento, inuna prospettiva sistemica, di un ampio numero di stakehol-der. Imprese, associazioni di categoria, enti - locali, nazio-nali ed europei -, cittadini devono poter contare sulla pre-senza forte della Camera nel territorio quale soggetto pub-blico in grado di catalizzare e coordinare interventi e risor-se a vantaggio dell’intera collettività.

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MISSION

Finalità ultima della Camera di Commercio, Industria, Ar-tigianato e Agricoltura di Ancona è svolgere, in linea conquanto previsto dalla Legge di riforma n. 580 del 1993, unrruuoolloo pprrooppuullssiivvoo ddeelllloo ssvviilluuppppoo llooccaallee anche attraverso at-tenti processi di regolazione del mercato.

La Camera si vuole affermare sempre più come un EEnnttee ddiisseerrvviizziioo,, pprrooppoossiittiivvoo, ssiisstteemmiiccoo, pprrooggeettttuuaallee e iinnnnoovvaattiivvoo,capace di fornire aiuto e sostegno concreto ai progetti dipromozione del sistema economico locale. In questo quadro, il ruolo propulsivo della Camera deve ne-cessariamente passare attraverso la tutela delle imprese loca-li, soprattutto quelle di piccola e media dimensione, e il so-stegno alle loro capacità di crescita e internazionalizzazione.

Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

CARTA DEGLI IMPEGNI VERSO GLI STAKEHOLDER

IImmpprreessee La Camera di Commercio opera nell’interesse prioritariodelle imprese che a essa aderiscono, al fine di tutelarne erafforzarne le posizioni all’interno del più ampio sistemaeconomico nazionale e internazionale. Il ruolo attivo e pro-positivo della Camera è basato in primo luogo sull’impe-

gno nei loro confronti attraverso l’eerrooggaazziioonnee eeffffiiccaaccee eedd eeff--ffiicciieennttee ddeeii sseerrvviizzii amministrativi tipici e lo sviluppo di in-terventi strategici su tematiche innovative, quali il marke-ting territoriale, le politiche di sostegno ai distretti indu-striali, l’internazionalizzazione, la Corporate Social Respon-sibility e la sostenibilità. Per raggiungere tali obiettivi, i rap-porti con le imprese sono improntati a principi di massimattrraassppaarreennzzaa,, aassccoollttoo ee ccooiinnvvoollggiimmeennttoo.

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RRiissoorrssee UUmmaanneeLa Camera di Commercio assicura ai dipendenti e ai colla-boratori pari opportunità, condizioni di lavoro eque, rispet-to della dignità personale e valorizzazione delle competen-ze professionali. Nella Camera le risorse umane sono il ffuull--ccrroo ddii uunn ssiisstteemmaa che consente lo sviluppo di funzioni dipromozione, di attività progettuali e di servizi avanzati. Per garantire la sostenibilità di un sistema di questo tipo,le risorse umane devono essere pienamente coinvolte e mo-tivate attraverso percorsi di crescita professionale e proces-si di partecipazione alle scelte strategiche fondamentali del-la Camera.

AAssssoocciiaazziioonnii ddii ccaatteeggoorriiaaLa Camera di Commercio opera attraverso la piena vvaalloorriizz--zzaazziioonnee ddeellllee rreellaazziioonnii con le Associazioni di Categoria chepartecipano alla sua attività. Le Associazioni hanno un ruo-lo fondamentale nello sviluppo del sistema economico lo-cale, in quanto portavoce di soggetti che influenzano conle proprie istanze e al tempo stesso beneficiano delle atti-vità della Camera. Di conseguenza, la Camera, grazie a meccanismi di gover-nance trasparenti, corretti, stabili e duraturi, instaura con leassociazioni forme di interazione volte al congiunto svilup-po del sistema economico locale, a vantaggio di tutta la col-lettività.

EEnnttii ee iissttiittuuzziioonnii llooccaalliiDato il suo specifico ruolo all’interno della comunità, la Ca-mera di Commercio si propone come soggetto in grado disupportare gli Enti e le Istituzioni locali nella pprreeddiissppoossii--zziioonnee ee pprroommoozziioonnee ddii iinniizziiaattiivvee aa ssoosstteeggnnoo ddeell tteerrrriittoorriioo.In questa prospettiva risulta imprescindibile la collabora-zione con il sistema educativo/formativo (Scuole e Univer-sità) al fine di assicurare un corretto e adeguato sviluppodel capitale umano, fattore essenziale per la competitività del-le imprese, la coesione sociale, la sostenibilità ambientale. Pertanto, i rapporti tra la Camera, gli Enti e le Istituzionilocali si fondano sui principi di affidabilità e collaborazio-ne, nel rispetto dei reciproci e specifici ruoli e prerogative.

FFoorrnniittoorriiLa Camera di Commercio sviluppa con i propri fornitorirraappppoorrttii ssttaabbiillii ee dduurraattuurrii, caratterizzati da ccoorrrreetttteezzzzaa ee ttrraa--ssppaarreennzzaa. Il ruolo dei fornitori è fondamentale per l’equili-brato svolgimento delle attività della Camera, poiché con-tribuiscono all’efficienza e all’efficacia delle sue operazionie alla qualità dei suoi servizi. Di conseguenza, le relazionidella Camera con i fornitori hanno ripercussioni dirette sul-le condizioni del sistema economico locale. Alla luce di que-ste considerazioni, la Camera sceglie con accuratezza i pro-pri fornitori, tenendo in debito conto le esigenze del siste-ma imprenditoriale locale e di tutti i propri stakeholder.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

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Camera di Commercio di Ancona Parte 1. L’identità

PPaarrttnneerr ddii rreetteeLa Camera di Commercio riconosce una valenza prioritariaallo ssvviilluuppppoo ddeellllee rreellaazziioonnii ccoonn ii pprroopprrii ppaarrttnneerr nnaazziioonnaallii eeiinntteerrnnaazziioonnaallii. Questo network favorisce lo scambio di cono-scenze e competenze e la condivisione di risorse, supportan-do lo sviluppo di progetti e iniziative che possono generareun ritorno ampio e positivo per il sistema economico e im-prenditoriale locale e per l’intero territorio. La Camera, dun-que, seleziona con attenzione i propri partner e collabora conloro sulla base di obiettivi e programmi strategici.

CCoommuunniittààLa Camera di Commercio svolge un ruolo centrale nella co-munità attraverso una funzione di Authority locale per la re-golazione del mercato, a tutela dei consumatori e dei citta-dini. Inoltre, la Camera contribuisce in maniera attiva al be-nessere generale attraverso tutte le azioni volte allo svilup-po e alla promozione del sistema economico. Il suo opera-to è improntato alla ssoosstteenniibbiilliittàà e la Camera si impegna atrasferire/comunicare questo orientamento ai soggetti checon essa interagiscono, favorendo il raggiungimento diobiettivi di ccrreeaazziioonnee ddii rriicccchheezzzzaa ee ssvviilluuppppoo ssoocciiaallee. La Camera, quindi, struttura la propria azione secondo iprincipi della responsabilità e diffonde sul territorio una vi-sione strategica attraverso cui persegue, come key-issue perla comunità, il miglioramento della qualità della vita.

AAmmbbiieenntteeLa Camera di Commercio ritiene la sseennssiibbiilliizzzzaazziioonnee ssuulllleetteemmaattiicchhee aammbbiieennttaalli a livello locale un’attività strategica.L’impegno della Camera nello sviluppo e indirizzo dellarealtà imprenditoriale locale, infatti, si caratterizza, attra-verso iniziative di rilievo assoluto, per la diffusione di buo-ne pratiche di gestione ambientale. La Camera, di conse-guenza, coinvolge i propri stakeholder in progetti innovati-vi, secondo un approccio orientato alla sostenibilità e allaresponsabilità, che abbia come punto di riferimento la tu-tela dell’ambiente. Quest’ultima va intesa come driver fon-damentale per il successo e la competitività delle impresee come fattore decisivo di un modello di sviluppo locale,fondato sul rispetto e sulla valorizzazione del territorio.

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Parte 2. Il prospetto del valore aggiunto

2.1 Il conto economico consolidato 36

2.2 La produzione del valore aggiunto 40

2.3 La distribuzione del valore aggiunto 44

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In questa parte del Bilancio Sociale viene analizzata la ca-pacità della Camera di pprroodduurrrree rriicccchheezzzzaa e la capacità diddiissttrriibbuuiirree ttaallee rriicccchheezzzzaa ttrraa ii ddiivveerrssii ssttaakkeehhoollddeerr..Per operare tale analisi si è innanzitutto proceduto a riclas-

sificare il Conto Economico per gli anni 2003 - 2006, som-mando i valori contabili della Camera e delle tre AziendeSpeciali (Ancona Promuove, A.S.P.eA. e R.P.Q.) al netto deitrasferimenti di contributi dalla Camera alle Aziende.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 2. Il prospetto del valore aggiunto

2.1 Il conto economico consolidato

Camera di Commercio di Ancona Parte 2: Il prospetto del valore aggiunto

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Camera di Commercio di Ancona Parte 2. Il prospetto del valore aggiunto

Per pprroovveennttii ddeellllaa ggeessttiioonnee ccoorrrreennttee della Camera si inten-dono i ricavi per diritto annuale, per diritti di segreteria, iproventi da gestione di servizi, i contributi e i trasferimen-ti e gli altri proventi (es: interessi attivi bancari, interessi suprestiti al personale, fitti attivi, rimborsi della Regione perfunzionamento Commissione Provinciale Artigianato, rim-borsi CONSOB per Albo Promotori Finanziari, rimborsi delMinistero dell’Ambiente per l’Albo Gestori Rifiuti).A questi sono aggiunti i proventi della gestione corrente delle

Aziende Speciali al netto dei contributi ricevuti dalla Camera.Al totale dei proventi da gestione corrente si sottraggono glioonneerrii ddeellllaa ggeessttiioonnee ccoorrrreennttee ddeellllaa CCaammeerraa ee ddeellllee AAzziieennddeeSSppeecciiaallii,, ossia le spese per gli organi istituzionali, le spese peril personale, il funzionamento, l’automazione, le consulen-ze, la pubblicità, la rappresentanza, le imposte e tasse, le quo-te associative e gli interventi di promozione economica.La differenza tra i proventi correnti e gli oneri correnti rap-presenta il rriissuullttaattoo ddeellllaa ggeessttiioonnee ccoorrrreennttee: si tratta di un

Tabella 2.1: Conto Economico Consolidato - Periodo 2003 - 2006 (valori in euro)

2003 2004 2005 2006

Proventi Gestione corrente Camera Commercio (CC) 9.340.901,76 9.912.091,70 11.123.924,52 11.364.444,43

Proventi Gestione corrente Aziende Speciali (AS)1 431.864,93 538.315,78 463.432,98 601.563,43

TOTALE PROVENTI GESTIONE CORRENTE 9.772.766,69 10.450.407,48 11.587.357,50 11.966.007,86

(Trasferimenti da CC a AS) 947.500,00 977.663,00 1.019.765,00 1.005.000,00

Oneri Gestione corrente CC 2 7.999.683,22 8.862.663,79 8.093.009,60 8.650.213,98

Oneri Gestione corrente AS 1.176.278,54 1.526.330,54 1.592.716,05 1.686.064,28

TOTALE ONERI GESTIONE CORRENTE 9.175.961,76 10.388.994,33 9.685.725,65 10.336.278,26

RISULTATO GESTIONE CORRENTE 596.804,93 61.413,15 1.901.631,85 1.629.729,60

Saldo poste straordinarie (CC + AS) 242.809,72 702.742,60 388.651,50 - 1.605.178,51

Ammortamenti (CC + AS) 289.659,10 325.613,88 331.629,46 363.268,65

Accantonamenti (CC + AS) 412.055,10 682.251,30 777.632,91 785.491,00

Rettifiche di costo e ricavo 16.534,00 11.465,25 1.880,25 311,40

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO 121.366,45 - 255.174,68 1.179.140,73 - 1.124.519,96

(1) al netto dei trasferimenti provenienti dalla Camera di Commercio (2) al netto dei trasferimenti operati alla Aziende Speciali

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importante indicatore di Bilancio in quanto si riferisce al-l’utile/perdita determinato dalle attività tipiche della Came-ra, cioè delle attività istituzionali e dalle attività delle Azien-de Speciali.Analizzando il ttrreenndd si evidenzia sempre un risultato posi-tivo della gestione corrente sia pure minimo nell’anno 2004(Euro 61.413) - dovuto ad un incremento maggiore deglioneri rispetto ai proventi - risultato ben più consistente ne-gli anni 2005 e 2006, giustificato da un forte aumento deiproventi correnti e da una consistente riduzione degli one-ri, principalmente oneri del personale (minore ricorso alpersonale interinale sulla base dell’indirizzo espresso dallaGiunta, maggiore tendenza alla stipula dei contratti a ter-mine piuttosto che di contratti a tempo indeterminato).

Al risultato della gestione corrente si aggiunge il saldo tra iproventi della ggeessttiioonnee ssttrraaoorrddiinnaarriiaa (sopravvenienze atti-ve, plusvalenze) e oneri straordinari (sopravvenienze pas-sive e minusvalenze); il saldo risulta essere sempre positi-vo nel triennio 2003-2005 e negativo nell’anno 2006 per imotivi specificati successivamente.Si sottraggono poi gli aammmmoorrttaammeennttii, calcolati sulla basedella durata utile del cespite e della residua possibilità diutilizzazione del bene, gli accantonamenti relativi alle in-dennità di anzianità e al TFR, al fondo svalutazione credi-ti (dal 2004) per i presunti minori incassi del diritto annua-le e, dal 2005, al fondo spese per i rinnovi contrattuali delpersonale non dirigente; infine, si sottraggono le rettifichedi costo (variazione delle rimanenze). Tutte le poste di bi-lancio sopraddette vanno considerate sia per la Camera cheper le Aziende Speciali.Si ottiene così il rriissuullttaattoo eeccoonnoommiiccoo dd’’eesseerrcciizziioo costituito nel2004 da una perdita dovuta principalmente da un incremen-to notevole degli accantonamenti (fondo svalutazione credi-ti di Euro 432.538), nel 2005 da un utile determinato dallagestione corrente e nel 2006 da un’ulteriore perdita giustifi-cata dall’elevata incidenza degli oneri straordinari.Il Conto Economico consolidato e riclassificato è la baseper determinare il vvaalloorree gglloobbaallee ddeellllaa pprroodduuzziioonnee pari aiproventi della gestione corrente al netto dei rimborsi e del-le variazioni delle rimanenze.

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È necessario analizzare innanzitutto la ccoommppoossiizziioonnee ddeell VVaa--lloorree AAggggiiuunnttoo nel periodo di riferimento, vale a dire il mec-canismo di produzione della ricchezza.La maggiore fonte di finanziamento della Camera (Proventi)è rappresentata, come per tutto il Sistema Camerale, dal ddii--rriittttoo aannnnuuaallee versato da tutti i soggetti iscritti al Registro del-le Imprese. La norma istitutiva del predetto tributo risale al1981, ma è del 2001 la riforma che ne ha modificato in ma-niera sostanziale la natura e le modalità di riscossione. Fo-calizzando l’attenzione sul dato delle riscossioni, l’importodel diritto annuale ha fatto registrare, dal 2003 al 2004, unconsistente incremento, imputabile in massima parte all’au-mento degli importi dovuti dalle diverse categorie econo-miche. Più debole risulta l’impatto della consistenza relati-va alle imprese iscritte; il numero delle imprese iscritte alRegistro Imprese, infatti, subisce ogni anno un lieve incre-mento che non incide in maniera significativa sull’importocomplessivo del diritto riscosso. Ancora più rilevante risul-ta l’aumento della riscossione tra il 2004 ed il 2005, ma inquesto secondo caso lo stesso non può essere attribuito agli

incrementi tariffari (le misure del diritto sono rimaste pres-soché invariate), bensì all’applicazione di una differenteprassi tecnico-contabile che ha previsto l’istituzione del Fon-do Svalutazione Crediti tra le poste passive degli accanto-namenti, e, dal lato delle entrate, ha reso necessaria la rile-vazione di un dato al lordo dei crediti del diritto annuale,compresi quelli di difficile esigibilità (fino all’anno prece-dente il dato era depurato dei suddetti crediti).Altra significativa fonte di ricchezza dell’Ente è rappresen-tata dai ddiirriittttii ddii sseeggrreetteerriiaa, vale a dire le quote che gli uten-ti sono tenuti a versare per accedere alle attività istituzio-nali svolte dalla Camera di Commercio e che si concretiz-zano nei servizi connessi alla gestione dell’anagrafe com-merciale delle imprese (Registro delle Imprese), iscrizioni,modifiche, cancellazioni, alla gestione dei vari albi e ruoli,al rilascio di certificati e visure, ecc. L’importo subisce unleggero incremento dal 2003 al 2004; nel 2005 va registra-to, al contrario, un forte incremento che va attribuito all’in-troduzione delle nuove tariffe dei diritti di segreteria en-trate in vigore il 3 dicembre 2004 e disposte con Decreto

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2.2 La produzione del valore aggiunto

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del Ministero delle Attività Produttive 29 novembre 2004.La voce dei ccoonnttrriibbuuttii ee ttrraassffeerriimmeennttii risulta la più variabilenell’ambito dei proventi correnti in quanto essa accoglie, ac-canto a voci stabili correlate ai finanziamenti relativi ai pro-getti del Fondo di Perequazione, altri contributi riferiti a ini-ziative o progetti di natura non continuativa (ad esempio,progetti comunitari). Nell’anno 2003, in particolare, il con-sistente introito realizzato va riferito anche all’erogazione daparte del competente Ministero di un contributo straordina-rio per la ristrutturazione della Loggia dei Mercanti.Inoltre aumentano in maniera costante sia i proventi aven-ti carattere commerciale inseriti nella voce “Proventi da ge-stione di servizi” (come quelli derivanti dall’organizzazione dicorsi di formazione a pagamento), sia quelli correlati ad atti-vità non commerciali (rimborsi diversi) che trovano colloca-zione nella voce “Altri proventi Camera di Commercio”.Il trend descritto si mantiene pressoché invariato anche nel-l’anno 2006. Dal Valore della Produzione così ottenuto, sisottraggono ii ccoossttii ssttrruuttttuurraallii ossia quei costi che non rap-presentano la remunerazione degli stakeholder, ma che ven-gono sostenuti per il funzionamento della Camera (costiper organi istituzionali, spese per automazione servizi, uten-ze, manutenzione, pulizia, vigilanza, autovetture, materia-le di consumo, stampati, ecc.). Per tali costi si registra unadiminuzione sia pure debole nell’anno 2004 e più signifi-cativa nell’anno 2005: tale diminuzione è giustificata dallarigorosa azione di contenimento e razionalizzazione dellespese di funzionamento di natura non obbligatoria intra-

presa dalla Camera, anche in ottemperanza della legge fi-nanziaria 2005 e del D. L. 211/2005, le cui disposizioni so-no state recepite dagli art. da 11-ter a 11-terdecies del D.L.203/2005 convertito con L. 248/2005, recante le misure dirazionalizzazione e di contenimento della spesa pubblica.Al valore aggiunto della gestione caratteristica si aggiungonoi saldi della gestione accessoria, ossia le svalutazioni delle par-tecipazioni azionarie e di altre quote capitali, e della gestionestraordinaria. Si ottiene il VVaalloorree AAggggiiuunnttoo GGlloobbaallee LLoorrddoo..Come si evince dalla tabella 2.2, si è registrato nel triennio2003-2005 un incremento di tale valore aggiunto giustifi-cato da un incremento del valore globale della produzionee una contrazione dei costi come sopra giustificato.

L’analisi dei dati a consuntivo relativi all’anno 2006 meritaun discorso a parte; iill nnuuoovvoo rreeggoollaammeennttoo ddii ccoonnttaabbiilliittàà, dicui al D.P.R. 54/2005 recante la disciplina della gestione pa-trimoniale e finanziaria delle Camere di commercio, ha, in-fatti, introdotto numerosi elementi di novità, sia di caratte-re meramente contabile, sia di tipo amministrativo, laddo-ve prevede l’adozione di un sistema integrato di conduzio-ne aziendale ispirato ai principi, di carattere tipicamenteprivatistico, della gestione d’impresa, orientata al migliora-mento della qualità dei servizi erogati con particolare atten-zione all’utente finale.Dal punto di vista tecnico, il nuovo disposto normativo de-termina il passaggio da un sistema contabile misto finanzia-rio ed economico ad un sistema di sola contabilità economi-

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co-patrimoniale e pone fine ad un processo di sperimenta-zione avviato con il precedente dettato del D.M. 287/1997.Va precisato, a tal riguardo, che il risultato negativo della ge-stione straordinaria dell’anno 2006 è giustificato propriodalla transizione cui si accennava in precedenza; essendotale esercizio l’ultimo gestito in base alle norme contabilidel suddetto Decreto 287/97, l’Ente camerale è stato obbli-gato a definire la situazione creditoria e debitoria reale al31/12/2006, invitando in particolare tutte le associazioni

di categoria e gli uffici camerali a concludere definitivamen-te tutte le iniziative degli anni precedenti. Questo ha com-portato un notevole innalzamento degli oneri straordinarirelativi agli interventi promozionali diretti ed indiretti rife-riti agli anni 2004 e 2005, ai quali si aggiungono quelli dianaloga natura riferiti al personale, derivanti dal rinnovodel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) delpersonale non dirigente (biennio 2004-2005) e del perso-nale dirigente (biennio 2002-2003).

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Tabella 2.2: Produzione del Valore Aggiunto Globale Lordo - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006Diritto annuale 6.524.634,62 6.937.875,89 7.494.706,54 7.624.227,11Diritti di segreteria e oblazioni 1.628.165,81 1.776.263,27 2.159.942,97 2.249.552,06Contributi e trasferimenti 425.696,52 163.082,00 296.314,81 307.584,94Altri proventi Camera di Commercio 696.432,00 961.851,41 1.082.079,22 1.090.434,36Proventi da gestione di servizi 65.972,81 73.019,13 90.880,98 92.645,96Rimborsi - 42.376,91 - 28.306,52 - 28.201,20 - 17.648,66Variazione rimanenze 16.534,00 - 11.465,25 - 1.880,25 - 311,40VALORE GLOBALE DELLA PRODUZIONE (TOTALE PROVENTI) 9.315.058,85 9.872.319,93 11.093.843,07 11.346.484,37Costi strutturali 1.513.633,40 1.508.709,30 1.378.843,72 1.479.640,53VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO 7.801.425,45 8.363.610,63 9.714.999,35 9.866.843,84SALDO GESTIONE ACCESSORIA - 16.663,88 - 200.992,84 - 353.510,50 - 208.024,14Plusvalenze e sopravvenienze attive 258.494,62 733.476,55 390.304,26 603.183,49Minusvalenze da alienazione e sopravvenienze passive - 30.025,90 - 85.050,05 - 16.576,65 - 2.225.657,65SALDO GESTIONE STRAORDINARIA 228.468,72 648.426,50 373.727,61 - 1.622.474,16SALDO GESTIONE STRAORDINARIA + ACCESSORIA 211.804,84 447.433,66 20.217,11 - 1.830.498,30VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 8.013.230,29 8.811.044,29 9.735.216,46 8.036.345,54

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Il Valore Aggiunto prodotto viene ripartito, come remune-razione, tra gli stakeholder della Camera, che sono suddi-visi tra le seguenti categorie:-- SSiisstteemmaa eeccoonnoommiiccoo pprroodduuttttiivvoo: esso comprende tutti i sog-getti (imprese, utenti, consumatori) che beneficiano diret-tamente dei servizi erogati dalla Camera (servizi anagrafi-ci, promozionali, di regolazione del mercato). La loro re-munerazione, relativa ai costi sostenuti per espletare i sud-detti servizi, ha registrato complessivamente un leggero au-mento. -- AAllttrrii EEnnttii ddeell ssiisstteemmaa ccaammeerraallee: si tratta di quei soggetti acui la Camera annualmente versa quote come l’Unionca-mere Nazionale, l’Unione Regionale Marche, le Camere ita-liane all’Estero e altri soggetti che concorrono allo svilup-po economico del territorio; anche la remunerazione di ta-le categoria è aumentata;

-- PPuubbbblliiccaa AAmmmmiinniissttrraazziioonnee:: rappresenta anch’essa un ti-tolare di remunerazione in quanto la Camera è soggetta alpagamento di imposte e tasse; si tratta comunque di unaremunerazione esigua rispetto al totale essendo compresa,in termini percentuali, tra lo 0,2 % e lo 0,3%;-- PPeerrssoonnaallee ccaammeerraallee: rappresenta la categoria più remune-

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2.3 La distribuzione del valore aggiunto

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rata, sia in termini assoluti - i valori si aggirano attorno ai 4milioni di euro registrando valori più elevati sia nell’anno2004 - giustificati dal rinnovo del CCNL del personale nondirigente e da un grande ricorso ai contratti di somministra-zione lavoro - che nel 2006 dovuti ad un nuovo rinnovo deiCCNL sia del personale dirigente che di quello non dirigen-te - sia in termini percentuali;- Lo stesso EEnnttee CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo è uno dei destina-tari del valore aggiunto attraverso il risultato dell’esercizio,gli accantonamenti (diversi dal TFR) e gli ammortamenti.Si registra un notevole incremento di tale remunerazionenell’anno 2005 giustificato principalmente da un risultato

economico d’esercizio molto elevato determinato dalla net-ta prevalenza dei proventi correnti rispetto agli oneri cor-renti. È da sottolineare che, a fronte di risultati economicipositivi, l’Ente si è impegnato a investire in partecipazionie conferimenti di capitali in soggetti economici operanti insettori significativi per il territorio (es. Aerdorica, Mecca-no); questi rappresentano investimenti duraturi e strategi-ci per l’Ente. Il valore registrato nel 2006 è determinatoesclusivamente da un risultato d’esercizio negativo giusti-ficato dall’applicazione del nuovo sistema di contabilità cheha comportato un incremento degli oneri straordinari (co-me precedentemente illustrato).

Tabella 2.3: Distribuzione del Valore Aggiunto tra i vari Stakeholder - Periodo 2003-2006

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

2003 2004 2005 2006

Remunerazione del sistema € 2.861.473,92 35,71% € 2.895.170,83 32,86% € 2.922.729,13 30,02% € 3.043.671,46 37,87% economico produttivo

Remunerazione degli € 990.864,13 12,37% € 1.077.784,86 12,23% € 1.101.912,70 11,32% € 1.148.331,53 14,29%altri enti del sistema camerale

Remunerazione della € 21.590,76 0,27% € 30.925,32 0,35% € 21.778,17 0,22% € 24.995,31 0,31%pubblica amministrazione

Remunerazione del € 3.924.847,20 48,98% € 4.543.336,84 51,56% € 3.868.587,14 39,74% € 4.073.783,80 50,69%personale camerale

Remunerazione dell’ente € 214.454,28 2,68% € 263.826,44 2,99% € 1.820.628,46 18,70% € -253.813,76 -3,16%

Valore aggiunto globale lordo € 8.013.230,29 € 8.811.044,29 € 9.735.635,60 € 8.036.968,34

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Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

3.1 Imprese 48

3.2 Risorse umane 83

3.3 Associazioni di categoria 93

3.4 Enti ed istituzioni locali 99

3.5 Fornitori 110

3.6 Partner di rete 113

3.7 Comunità 118

3.8 Ambiente 134

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

3.1 Imprese

IL SISTEMA PRODUTTIVO LOCALE

Al 31 dicembre 2006 le iimmpprreessee iissccrriittttee al Registro risultano46.805, di cui attive 41.917. Nel periodo in esame si eviden-zia un costante e progressivo incremento nel numero com-plessivo di imprese (nel 2003 le imprese registrate erano45.568). Il ttaassssoo ddii ssvviilluuppppoo ha avuto il suo punto di massi-mo nel 2004, per poi calare leggermente nel 2005. Nel 2006il tessuto imprenditoriale provinciale si è mantenuto sostan-zialmente stabile, con un tasso di sviluppo dello 0,07%.

Tabella 3.1: Andamento numero delle imprese - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

Iscrizioni 2.935 3.148 3.179 3.249

Cessazioni 2.757 2.574 2.619 3.217

Saldo 178 601 560 32

Tasso di sviluppo 0,39% 1,32% 1,21% 0,07%

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

La tteerrzziiaarriizzzzaazziioonnee in atto nel tessuto imprenditoriale si ma-nifesta nel progressivo assottigliamento del settore agrico-lo, sia in termini assoluti, sia in termini relativi, e in una so-stanziale stabilità di quello manifatturiero (non così l’indu-

stria in senso ampio, che solo grazie all’apporto delle co-struzioni, risulta in crescita). Il settore del commercio e ser-vizi invece è in espansione, sia in termini di numeri asso-luti, sia di incidenza relativa.

Tabella 3.2: Ripartizione imprese per settore di attività economica - Valori assoluti - Periodo 2003-2006

Settori di Attività 2003 2004 2005 2006AGRICOLTURA E PESCA 9.121 8.999 8.877 8.577Agricoltura, caccia e silvicoltura 8.909 8.784 8.665 8.379Pesca, piscicoltura e servizi connessi 212 215 212 198INDUSTRIA 11.353 11.694 11.900 12.087Estrazione di minerali 18 19 21 20Attività manifatturiere 6.218 6.299 6.303 6.240Prod.e distrib. energ. elettr., gas e acqua 25 28 29 30Costruzioni 5.092 5.348 5.547 5.797COMMERCIO E SERVIZI 22.383 23.151 23.675 23.845Commercio ingrosso e dettaglio 12.033 12.248 12.304 12.209Alberghi e ristoranti 1.778 1.876 1.948 1.979Trasporti magazzinaggio e comunicazioni 1.624 1.648 1.648 1.611Intermediaz.monetaria e finanziaria 1.041 1.019 1.034 1.048Attiv. immob., noleggio, informatica, ricerca 3.745 4.068 4.411 4.655Istruzione 140 141 145 143Sanità e altri servizi sociali 125 155 170 191Altri servizi pubblici, sociali e personali 1.897 1.996 2.015 2.009Servizi domestici presso famiglie 0 0 0 0IMPRESE Non Classificate 2.711 2.337 2.300 2.296TOTALE 45.568 46.181 46.752 46.805

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Con riferimento, invece, alle ffoorrmmee ggiiuurriiddiicchhee di impresa, siassiste ad un costante incremento in termini assoluti e rela-tivi solamente delle società di capitali, che passano dalle6.850 unità (15% del totale) del 2003, alle 8303 (17,7%) del2006. Diminuiscono invece, sia in numero assoluto sia in in-cidenza relativa, le società di persone (dal 22,1% del 2003,al 21,1% del 2006) e, soprattutto, le imprese individuali (dal60,3% del 2003, al 58,6% del 2006). Malgrado, dunque,l’impresa individuale continui a rappresentare la forma giu-ridica più diffusa, il sistema imprenditoriale si rafforza me-diante un accresciuto peso delle società di capitali, forma piùstrutturata e solida, quindi maggiormente in grado di affron-tare la competizione su mercato globali.

Le iimmpprreessee ffeemmmmiinniillii,, così definite sulla base dei criteri indi-viduati dalla Legge 215/1992, sono 11.377 (a fine 2006) erappresentano il 24,3% delle imprese provinciali, valore su-periore di un punto percentuale sia a quello nazionale che aquello regionale. Anche per le imprese femminili la forma giuridica più fre-quente è quella individuale, con il 64,6%, seguita dalle so-cietà di persone, 23.6%, e dalle società di capitale, con il10.4%. I dati mostrano, inoltre, una predilezione delle don-ne a fare impresa nel settore del commercio (26,9%) e dell’a-gricoltura (22,8%). Non manca, tuttavia, la presenza femmi-nile in settori come quello manifatturiero (13%), i servizi pub-blici, sociali e personali (9,4%) ed i servizi alle imprese (9,9%).

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Agricoltura e pescaIndustria

Commercio e serviziImprese N.C.

2003 2004 2005 2006

20

24,9

0

10

20

30

40

50

60

49,1

5,9

19,5

25,3

50,1

5,1

19

25,5

50,6

4,9

18,3

25,8

50,9

4,9

Società di capitaleSocietà di persone

Ditte individualiAltre forme

2003 2004 2005 2006

15

22,1

0

10

20

30

40

50

60

7060,3

21,716,7

2,6

59,8

21,9

15,8

2,6

58,6

21,117,7

2,6

59,1

2,6

Grafico 3.1: Ripartizione imprese per settore di attività economica Valori % - Periodo 2003-2006

Grafico 3.2: Ripartizione imprese per Forma GiuridicaValori % - Periodo 2003-2006

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Le iimmpprreessee aarrttiiggiiaannee nel 2006, rappresentano circa il 26%del totale delle imprese (valore rimasto più o meno costan-te nel triennio) pari ad un valore assoluto di 12.262 unità.

Nel periodo esaminato, tuttavia, il tasso di sviluppo delleimprese artigiane provinciali si è ridotto, passando dall’1,15% del 2003 allo 1,06 % del 2006.

Tabella 3.3: Ripartizione imprese artigiane per settore di attività economica. Valori Assoluti - Periodo 2003-2006

Settori di attività economica 2003 2004 2005 2006

AGRICOLTURA E PESCA 111 103 109 119

Agricoltura, caccia e silvicoltura 111 103 109 114Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0 0 0 5INDUSTRIA 7.735 7.917 8.008 8.162

Estrazione di minerali 5 6 6 0Attività manifatturiere 3.967 3.968 3.913 3.882Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua 0 0 0 0Costruzioni 3.763 3.943 4.089 4.280COMMERCIO E SERVIZI 4.109 4.069 4.009 3.970

Commercio ingrosso e dettaglio 1.001 952 917 910Alberghi e ristoranti 38 31 23 22Trasporti magazzinaggio e comunicazioni 1.174 1.139 1.118 1.088Intermediaz.monetaria e finanziaria 4 4 3 1Attiv. immob., noleggio, informatica, ricerca 533 541 549 568Istruzione 19 18 18 19Sanità e altri servizi sociali 8 4 1 1Altri servizi pubblici, sociali e personali 1.332 1.380 1.380 1.361Servizi domestici presso famiglie 0 0 0 0IMPRESE Non Classificate 28 7 7 11

TOTALE 11.983 12.096 12.133 12.262

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La ripartizione delle imprese artigiane per ffoorrmmaa ggiiuurriiddiiccaa evi-denzia una crescita in termini assoluti le imprese individualie le società di capitali, mentre le società di persone risultanoin diminuzione. Le imprese artigiane, nel 2006, sono per ol-tre il 73% costituite da ditte individuali, per il 22,9% sono so-cietà di persone e per il 3,8% sono società di capitali. Dall’analisi temporale si evince dunque che anche nelle im-prese artigiane si sta verificando un graduale processo diconsolidamento, grazie alla maggiore presenza di impresesocietarie sempre più strutturare.

I SERVIZI AMMINISTRATIVI TIPICI

Le Camere di Commercio sono titolari, ai sensi dell’art. 2della Legge 580/1993, delle principali funzioni amministra-tive di tipo anagrafico e certificativo a supporto delle im-prese e di altri utenti, ovvero:- la tenuta del RReeggiissttrroo ddeellllee IImmpprreessee di cui all’art. 2188 delCodice Civile, - la tenuta ddeellll’’AAllbboo NNaazziioonnaallee GGeessttoorrii AAmmbbiieennttaallii e la rice-zione delle DDiicchhiiaarraazziioonnii aammbbiieennttaallii MMUUDD ((MMooddeelllloo UUnniiccooddii DDiicchhiiaarraazziioonnee));- la gestione dell’AAllbboo ddeellllee iimmpprreessee aarrttiiggiiaannee, - la tenuta del RREECC (RReeggiissttrroo EEsseerrcceennttii iill CCoommmmeerrcciioo) e di aall--ttrrii AAllbbii ee RRuuoollii AAmmmmiinniissttrraattiivvii (agenti di commercio, media-tori, spedizionieri, agenti marittimi, periti ed esperti, ecc.);- la tenuta dell’AAllbboo ddeeii VViiggnneettii DD..OO..CC.;- le funzioni certificative per il CCoommmmeerrcciioo EEsstteerroo.

L’esercizio di tali funzioni comporta l’erogazione di unacomplessa serie di servizi alle imprese e/o ai professionistiche agiscono per loro conto (iscrizioni, cancellazioni, cer-tificazioni, rilascio di visure, deposito di bilanci, accerta-mento dei requisiti professionali anche tramite lo svolgi-mento di esami, ecc.).

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Agricoltura e pescaIndustriaCommercio e serviziImprese N.C.

Ripartizione imprese artigiane per settore di attività economica2003/2006

2003 2004 2005 2006

00

10

20

30

40

50

60

70

80

64,5

34,3

0,2 0,9

65,4

33,6

0,1 0

66

33

0,1 0,9

66,6

32,4

0,1

Grafico 3.3: Ripartizione imprese artigiane per settore di attività economicaValori % Periodo 2003-2006

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Il processo di informatizzazione dei servizi Con riferimento a tali funzioni, la “bussola” dell’azione del-l’Ente non può essere altro che la rreeaalliizzzzaazziioonnee ddeellllaa sseemm--pplliiffiiccaazziioonnee aammmmiinniissttrraattiivvaa (anche in relazione ai numero-si interventi legislativi degli ultimi anni, almeno a partiredalla Legge n. 241 del 1990) passando definitivamente dauna amministrazione burocratica ad una orientata all’effi-cienza, alla semplificazione delle procedure, al servizio al-l’utente e all’impiego di strumenti informatici e digitali diE-Government. In particolare, nel periodo preso in considerazione i servi-zi amministrativi e certificativi della Camera di Commer-cio, e soprattutto il Registro delle Imprese, sono stati inte-ressati da un graduale pprroocceessssoo ddii iinnffoorrmmaattiizzzzaazziioonnee dellepratiche che ha consentito alle imprese e ai professionistidi presentare le pratiche per via telematica, o su supportoinformatico, invece di recarsi allo sportello. Lo strumento principe che ha permesso questa “rivoluzio-ne telematica” è la ffiirrmmaa ddiiggiittaallee, che consente di autenti-care un documento informatico con la stessa efficacia giu-ridica della firma autografa e determina indubbi vantaggiin termini di riduzione dei tempi di evasione delle stesse.L’utilizzo della firma digitale da parte degli utenti è reso pos-sibile da una serie di specifici strumenti/servizi aggiuntiviavviati dal Registro delle imprese:- la ssmmaarrtt ccaarrdd, una carta magnetica rilasciata gratuitamen-

te dalla Camera con il relativo lettore, sostituita, dal 2005,dalla CCaarrttaa NNaazziioonnaallee ddeeii SSeerrvviizzii (CNS) che consente, attra-verso il certificato di autenticazione, l’accesso ai servizi ero-gati da ogni Pubblica Amministrazione per via telematica;- il ssooffttwwaarree//pprrooggrraammmmaa FFeeddrraa per la compilazione dellepratiche su formato telematico o in via telematica;- il canale Internet TTeelleemmaaccoo PPaayy che consente di accedereal patrimonio informativo del Registro delle Imprese, diconsultare il registro dei marchi e brevetti, i dati relativi aiprotesti e il contenuto dei Registri delle imprese di 14 na-zioni Europee (EBR);

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- la Posta Elettronica Certificata (PP..EE..CC) che garantisce l’i-dentificazione del mittente, l’integrità e la confidenzialitàdel messaggio e certifica l’avvenuto recapito dello stesso;-- iinnffoorrmmaattiizzzzaazziioonnee oottttiiccaa dei bilanci e di altri atti societaridelle imprese che prevede una standardizzazione nella strut-tura e nel linguaggio da applicare ai Bilanci Economiciaziendali consentendo in questo modo una rapida ricercadelle informazioni

Il processo di informatizzazione del Registro delle Impresesi può quantificare analizzando i dati 2006 relativi al servi-zio Telemaco Pay: a fronte di circa 300 convenzionati sonostati evasi per via telematica circa 58.000 documenti qualivisure, certificati, copie di atti, ecc. Per contro, si è registra-

ta una considerevole riduzione delle pratiche evase allosportello, passando da 28.678, del 2003, a 21.340 del2006. Il calo è imputabile non solo al graduale maggior uti-lizzo di strumenti telematici ma anche alle semplificazioniintrodotte dalla recente Legge Bassanini; tutto ciò si riflet-te nelle modalità di gestione delle domande di iscrizione,variazione e cancellazione presentate dagli utenti e riporta-te nella tabella sottostante. Dalla tabella 3.5 emerge una diminuzione del numero diSmart Card /CNS emesse e ciò è riconducibile al fatto checirca 80% delle società iscritte al Registro hanno già prov-veduto a dotare i propri legali rappresentanti della firma di-gitale e dunque si tratta prevalentemente di rinnovi piutto-sto che nuovi rilasci.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 3.4: Registro delle imprese: numero domande (di iscrizione, variazione e cancellazione) evase suddivise per modalità di presentazione 2003/2006

ANNO Cartaceo (allo sportello % Supporto informatico % Telematico o su floppy % Totaleo a mezzo posta) non firmato digitalmente firmato digitalmente

2003 4.017 20,00 9.046 45,00 7.037 35,00 20.100

2004 3.558 15,1 594 2,5 19.478 82,4 23.630

2005 3.573 14,67 478 1,96 20.297 83,37 24.348

2006 4.043 17,19 426 1,82 19.054 80.99 23.532

Tabella 3.5 Registro delle imprese: Numero smart card/CNS emesse - Triennio 2004-2006

2004 2005 2006

Numero smart card emesse 3.364 2371 2341 (di cui 406 sono rinnovi)

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

La riorganizzazione del Registro delle Imprese e l’informa-tizzazione delle procedure hanno determinato la ppoossiittiivvaarriidduuzziioonnee ddeeii tteemmppii ddii eevvaassiioonnee ddeellllee pprraattiicchhee con un no-tevole beneficio in termini di efficienza per l’utente finale.

Tabella 3.6: Registro imprese: tempi medi di evasione delle pratiche - Periodo 2003/2006

2003 2004 2005 2006

Giorni 10 6 5 5

I tempi medi di evasione delle pratiche cartacee sono, adoggi, ancora pari a circa 8 giorni.

Il graduale processo di ammodernamento e informatizza-zione delle procedure amministrative sta riguardando, inparticolare, anche le funzioni amministrative in materia AAmm--bbiieennttaallee (MUD e Albo Nazionale Gestori Ambientali) e leattività certificative del servizio CCoommmmeerrcciioo EEsstteerroo..Le Camere di Commercio dispongono di un importante pa-trimonio informativo nel campo ambientale, che deriva dal-la raccolta dei dati MUD e dalla possibilità di incrociarli conle informazioni statistiche, relative al tessuto economico ter-ritoriale. Il MMUUDD -- MMooddeelllloo UUnniiccoo ddii DDiicchhiiaarraazziioonnee (intro-dotto con la Legge n. 70/1994, è un documento con il qua-le ogni anno devono essere denunciati i rifiuti prodotti dal-le imprese e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasporta-

ti) può essere presentato direttamente allo Sportello dellaCamera ma anche telematicamente o su supporto magne-tico, modalità che l’Ente sta promuovendo attraverso un’in-tensa attività di sensibilizzazione all’utente finale.

Tabella 3.7: Servizio MUD:modalità di invio della Dichiarazione ambientale - Periodo 2003-2006

ANNO Cartaceo Telematica Su supporto Totalemagnetico (CD)

2003 729 65 4233 4962

2004 663 100 4007 4670

2005 660 101 4133 4793

2006 748 274 3884 4632

La Camera di Commercio gestisce, inoltre, l’AAllbboo NNaazziioonnaa--llee GGeessttoorrii AAmmbbiieennttaallii che, con l’entrata in vigore del D. Lgs.152/2006, si è sostituito all’Albo Nazionale Gestori Rifiutie presso il quale hanno l’obbligo di iscriversi le imprese cheeffettuano la raccolta, il trasporto, il commercio e l’interme-diazione dei rifiuti, nonché quelle che gestiscono impiantiautorizzati allo smaltimento e al recupero in conto terzi. Ai fini del rispetto tempestivo degli adempimenti prescrit-ti dalla legge (dai 10 ai 90 gg) l’ufficio si avvale di unsoftware (AGEST) in grado di curare tutta l’istruttoria del-le pratiche ricevute in modalità informatica. Il servizio è

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stato recentemente ampliato con l’entrata in vigore del D.Lgs 152/2006 con il quale si sono incrementate notevol-mente il numero delle nuove iscrizioni e quindi è ulterior-mente emersa la necessità di velocizzare e semplificare l’in-serimento delle pratiche attraverso un potenziamento delsoftware AGEST. L’Ente camerale intende inoltre favorire edincentivare il recupero ed il riutilizzo dei rifiuti, con van-taggi economici ed ambientali da parte delle imprese dellaprovincia, promuovendo la BBoorrssaa tteelleemmaattiiccaa ddeell RReeccuuppeerrooattraverso la quale, via internet, le imprese offrono e com-prano i rifiuti recuperabili come materie prime.

La Camera di Commercio provvede, inoltre, all’attività cer-tificativa in materia di IImmppoorrtt--EExxppoorrtt richiesta dalle normee dagli usi internazionali. L’ufficio Commercio Estero rila-scia certificati di origine delle merci (per lo sdoganamentoe l’immissione delle merci nel proprio paese), attestati di li-bera vendita (per l’esportazione dei prodotti alimentari elegalizzazioni per l’autenticazione delle firme degli opera-tori sui documenti), visti, codici meccanografici (o nume-ro di posizione delle ditte operanti con l’estero, avente va-lore statistico) e carnet ATA (documenti rilasciati per l’am-missione temporanea di merci nei Paesi extra UE per finiquali fiere, mostre, ecc). Per quest’ultimi l’ufficio, in attesa della definizione di unsoftware nazionale da parte di Unioncamere, ha elaborato un

proprio programma informatico che tende a rendere ancorapiù efficiente, veloce e snella la compilazione del carnet.L’ufficio della Camera, preposto dalla Regione Marche, allatenuta dell’AAllbboo ddeellllee IImmpprreessee AArrttiiggiiaannee -- la cui iscrizioneè obbligatoria ex lege 443/85 per tutte le imprese individua-li o società che rientrano nella definizione normativa di im-presa artigiana - permette alle suddette imprese di poter be-neficiare delle agevolazioni a favore del settore e comportal’automatica iscrizione negli elenchi assicurativi e previden-ziali tenuti presso l’INPS. Le registrazioni avvengono uni-camente tramite presentazione cartacea della domanda,mentre l’invio all’INPS delle iscrizioni, cessazioni e varia-zioni avvengono, dal 2004, mediante una procedura tele-matica (è stato predisposto apposito software) rendendo ilservizio più agevole e snello.

Altro importante ruolo istituzionale delle Camera di Com-mercio è la tenuta di RReeggiissttrrii,, AAllbbii ee RRuuoollii in cui sono iscrit-ti i soggetti che esercitano attività varie nei campi del com-mercio e dei servizi. Per l’esercizio di determinate attivitàprofessionali l’iscrizione in questi registri è addirittura con-dizione necessaria e avviene a seguito di rilascio di apposi-ta abilitazione da parte di una commissione di esperti. L’En-te gestisce il RREECC (Registro Esercenti il Commercio), l’Albodei promotori finanziari, il Ruolo agenti e rappresentanti dicommercio e degli agenti di affari in mediazione.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

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Anche l’ufficio Albi e Ruoli è stato investito negli ultimi an-ni di un graduale processo di snellimento delle proceduregrazie, soprattutto, al maggior ricorso a strumenti informatiz-zati e al maggior utilizzo delle e-mail e del sito Camerale.

La certificazione della qualità VISION 2000 del Registro ImpreseI processi di informatizzazione e di miglioramento dell’ef-ficienza ed i correlati cambiamenti organizzativi che stan-no investendo il Registro delle Imprese, hanno trovato unloro riconoscimento nell’ottenimento, a novembre 2006,della CCeerrttiiffiiccaazziioonnee ddeellllaa QQuuaalliittàà -- IISSOO 99000011 nneellllaa nnuuoovvaavveerrssiioonnee VVIISSIIOONN 22000000. Essa è intesa come impegno a garantire ben definiti stan-dard di servizio e ad assicurare un sistematico ascolto del-le esigenze dei cittadini e dei livelli di soddisfazione degliutenti, e rappresenta inoltre un fattore di competizione e diregolazione con il fine di disciplinare i rapporti negozialitra l’ente locale e l’impresa e tra quest’ultima e gli utenti.L’obiettivo di un sistema di gestione della qualità è, comedefinito nella Vision 2000, la soddisfazione del cliente, daperseguirsi in un’ottica di miglioramento continuo attraver-so un’efficace gestione dei processi necessari alla realizza-zione di prodotti servizi. Il Registro Imprese funge così daapripista per arrivare, nei prossimi anni, alla certificazionedi qualità di tutti i servizi della Camera di Ancona.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Il Registro delle imprese, coerentemente con le finalità e gli impegni

dell’Ente, intende perseguire i seguenti obiettivi per la qualità:

- ricercare continuamente la soddisfazione del cliente

- assicurare una informazione (pubblicità dei dati nella banca dati) tem-

pestiva e corretta

- formare e coinvolgere il personale per favorire la crescita di una cul-

tura operativa orientata sia alla risoluzione dei problemi che all’inter-

pretazione dei bisogni e delle aspettative delle imprese e degli utenti

- formare i cosiddetti utenti professionali (studi commerciali, associazio-

ni di categorie, agenzie ecc.) sull’utilizzo di strumenti tecnici e sulle no-

vità regolamentari più importanti tramite corsi e/o convegni specifici

- razionalizzare le procedure e fornire servizi di supporto, anche non

istituzionali, al fine di semplificare l’approccio alla telematica

- agevolare l’acceso al servizio attraverso orari di ricevimento al pub-

blico ambi, con lo sviluppo di modalità di contatto tecnologicamente

avanzate (sito Camerale, mailing elettronici)

- coinvolgere costantemente gli utenti professionali per ricercare so-

luzioni semplificate e condivise in materia di procedure ed adempi-

menti (workshop con gli ordini della provincia)

IL MANIFESTO DELLA QUALITÀ - Registro Imprese

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

L’attività formativa ed informativa dei servizi amministrativiGli uffici Amministrativi ed Anagrafici hanno promosso, nelperiodo considerato, una intensa attività di formazione, infor-mazione e sensibilizzazione agli utenti finali - imprese, asso-

ciazioni di categoria, liberi professionisti - per consentire lo-ro di utilizzare correttamente i nuovi strumenti telematici.Queste iniziative si sono dunque inserite a complemento edintegrazione dei tradizionali servizi amministrativi.

Tabella 3.8: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse dai Servizi amministrativi tipici - Periodo 2003-2006

Corsi di formazione Seminari Workshop Convegni

argomento Deposito telematico del Bilancio d’esercizio Compilazione modello MUD - Diritto societarioAgenti rappresentanti commercioAgenti di affari in mediazione

n° iniziative 13 1 - 1

n° part. 392 70 - 102

argomento Deposito telematico del Bilancio d’esercizio Compilazione modello MUD Regolamento locale Informatizzazione dei Agenti rappresentanti commercio del Registro delle imprese servizi alle impreseAgenti di affari in mediazione

n° iniziative 14 7 1 -

n° part. 469 469 78 6

argomento Agenti rappresentanti commercio Compilazione modello MUD Regolamento locale -Agenti di affari in mediazione del Registro delle imprese

n° iniziative 9 1 1 1

n° part. 158 60 5 80

argomento Agenti rappresentanti commercio - Regolamento locale Registro impreseAgenti di affari in mediazione del Registro delle imprese novità

n° iniziative 9 - 1 1

n° part. 145 - 6 70

2003

2004

2005

2006

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I NUOVI SERVIZI

Oltre alle funzioni amministrative, sempre ai sensi del ci-tato art. 2 della Legge 580/1993, le Camere di Commerciosvolgono “funzioni di supporto e di promozione degli interessigenerali delle imprese”, ovvero pongono in essere, diretta-mente o indirettamente (ovvero mediante l’erogazione dicontributi a soggetti terzi, pubblici o privati, o la parteci-pazione a società, consorzi od altri organismi), una serie diinterventi rivolti a promuovere e sostenere lo sviluppo e leimprese del territorio di competenza. Gli interventi posti in essere direttamente dall’Ente came-rale (mediante, quindi, la propria struttura organizzativa ole proprie aziende speciali) si sostanziano, pertanto, in aatt--ttiivviittàà ee sseerrvviizzii iinnnnoovvaattiivvii alle piccole e medie imprese.

Nell’attuale difficile contesto della competizione globale siritiene che le politiche e i servizi per le imprese debbanopuntare, oltre a tentare di ammortizzare i “costi” che si stan-no già pagando sul fronte della ridotta capacità competiti-va, ad accompagnare il sistema produttivo nella transizio-ne, incoraggiando il cambiamento e sostenendo le spintepiù innovative, tutto ciò senza perdere di vista le peculia-rità del modello locale di sviluppo. La “Strategia di Lisbona” secondo la quale “l’Unione Europeadeve diventare l’economia basata sulla conoscenza più competi-tiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescitaeconomica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e unamaggiore coesione sociale” rappresenta l’imprescindibile qua-dro di riferimento nel quale collocare le politiche; da qui, ilrilievo sempre più importante da dare a questioni quali laricerca, l’istruzione, la formazione, l’accesso all’innovazionetecnologica, la sostenibilità del modello di sviluppo.

Tale orientamento generale si traduce in servizi che carat-terizzano l’attività della Camera di Commercio di Anconacon particolare riferimento ad alcuni ambiti consideratiprioritari: -- IInnnnoovvaazziioonnee, -- SSvviilluuppppoo SSoosstteenniibbiillee, -- CCrreeaazziioonnee dd’’IImmpprreessaa ee SSvviilluuppppoo ddeellll’’IImmpprreennddiittoorriiaalliittàà,-- IInntteerrnnaazziioonnaalliizzzzaazziioonnee.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Servizi a supporto dell’InnovazioneIl ssoosstteeggnnoo aallll’’iinnnnoovvaazziioonnee, sia di processo che di prodot-to, rappresenta un fattore strategico per la tenuta competi-tiva del sistema d’impresa locale, che non può più speraredi affrontare il mercato semplicemente mediante il conte-nimento dei costi. Da questo punto di vista, l’innovazioneva intesa, non tanto e non solo come fenomeno legato allosviluppo tecnologico, ma anche come un’attitudine o unnuovo approccio culturale nel fare impresa, che l’Ente ca-merale deve contribuire a diffondere, incentivare e sostene-re. In questo ambito vanno inquadrate le attività rivolte alletutela della proprietà intellettuale e volte ad incoraggiare ilricorso alla brevettazione da parte delle imprese locali. L’UUffffiicciioo BBrreevveettttii ee MMaarrcchhii è referente, a livello provinciale,dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi di Roma (UIBM), isti-tuito presso il Ministero delle Attività Produttive, a cui è at-tribuita, a livello nazionale, la tutela della proprietà indu-striale (invenzioni, modelli di utilità, disegni e modelli, mar-chi). L’ufficio è attualmente abilitato a ricevere le domandedi deposito di marchi e brevetti (invenzioni, modelli di uti-lità, disegni e modelli, marchi d’impresa) per via telemati-ca, attraverso la nuova procedura di deposito on line (Te-lemaco Pay). Accanto a questa funzione tradizionale, la Camera ha intra-preso altre azioni volte a promuovere la diffusione della cul-tura brevettuale con iniziative mirate, a livello nazionale e

internazionale, sia a incentivare il deposito e la registrazio-ne dei marchi e dei brevetti, sia a contrastare i fenomenidella contraffazione e della pirateria commerciale. In particolare il CCeennttrroo RReeggiioonnaallee PPaatt--LLiibb (Patent Library) -istituito in data 2 marzo 2001 e accreditato ufficialmentedall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e dall’Ufficio Europeodei Brevetti - costituisce una biblioteca brevettuale, unica alivello regionale nelle Marche, che svolge ricerche di ante-riorità per le imprese che intendano registrare marchi o bre-vetti, al fine di verificarne l’originalità e l’innovatività. L’ufficio supporta, inoltre, iniziative per la promozione del-l’innovazione tecnologica nelle imprese locali. In particola-re, nel 2004 è stato dato avvio al progetto “LL’’iinnnnoovvaazziioonneeeedd iill ttrraassffeerriimmeennttoo tteeccnnoollooggiiccoo aallllee PPMMII”, realizzando un’a-nalisi dello stato dell’arte della ricerca scientifica e dell’in-novazione tecnologica nel settore della meccanica nella pro-vincia di Ancona ed individuando delle sue potenzialità in-novative. È stata, quindi, avviata, a settembre 2005, una rete di mo-nitoraggio sistematico dei fabbisogni tecnologici manifesta-ti dalle imprese appartenenti a questo settore, attraverso larealizzazione di visite aziendali e check up tecnologici, favo-rendo le relazioni con le Università e i Centri di Ricerca pre-senti sul territorio. Complessivamente sono stati svolti 100check up.

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La Camera ha avviato, nel corso del 2006, delle iniziativedi sensibilizzazione sul tema della ccoonnttrraaffffaazziioonnee, rivolte aiconsumatori/utenti, alle imprese ed agli Enti istituzionaliinteressati al fenomeno (associazioni di categoria e dei con-sumatori, scuole superiori, Università, ordini professiona-li, enti previdenziali e del lavoro, sindacati, etc.). Nello spe-cifico l’Ente, in collaborazione con la Provincia e il Comu-ne di Ancona, ha promosso un convegno e ha sottoscrittoun protocollo di intesa per promuovere l’adozione di un

Codice di Comportamento per le imprese e i consumatori. È stato inoltre lanciato un concorso rivolto agli studenti del-le scuole medie superiori chiamati ad interpretare creativa-mente il tema della contraffazione dal titolo “La contraffa-zione è una brutta bestia”. L’ufficio Marchi e Brevetti ha at-tivato, nel corso del periodo analizzato, diverse iniziativedi sensibilizzazione sui temi legati all’innovazione, alla tu-tela della proprietà industriale e alla contraffazione, riscuo-tendo un notevole interesse da parte delle imprese.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 3.9: Riepilogo delle attività dell’ufficio Brevetti e Marchi - Periodo 2003-2006

ANNO DEPOSITI RICERCHE CHECK UP TECNOLOGICI INVESTIMENTO (valori in euro)

2003 Mod.Utilità 35 90 0 0 Marchi 342

Invenzioni 71Disegni ind. 15

2004 Mod.utilità 22Marchi 351

Invenzioni 68Disegni ind. 8 100 8 40.000,00

2005 Mod.utilità 13Marchi 245

Invenzioni 58Disegni ind. 22 120 100 65.000,00

2006 Mod.utilità 25Marchi 314

Invenzioni 81Disegni Ind.11 123 30 55.000,00

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Tabella 3.10: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse dall’Ufficio Marchi e Brevetti - Periodo 2003-2006

Corsi di formazione Seminari Workshop Convegni

argomento - Competitive intelligence - Trend tecnologici Turchia e tutela dellaTrend tecnologici settore meccanica proprietà industrialesettore meccanica

n° iniziative - 3 1 1

n° part. - 19 27 80

argomento - Tutela della Innovazione - -proprietà industriale Trend tecnologici

settore meccanica

n° iniziative - 1 2 -

n° part. - 40 80 -

argomento Brevetti - Innovazione tutela della Trasferimento tecnologico settore nautico proprietà industriale

contraffazione industriale

n° iniziative 2 - 1 3

n° part. 19 - 17 310

2004

2005

2006

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Servizi per lo sviluppo sostenibileIn conformità agli orientamenti comunitari sopra richiama-ti e in relazione alle trasformazioni dei mercati e dei siste-mi produttivi a livello europeo e mondiale, diventa esigen-za rilevante la promozione dello Sviluppo Sostenibile an-che come strategia di rilancio e di riqualificazione del siste-ma d’impresa locale. Il tema è strettamente correlato a quello dell’innovazione, lad-dove la sostenibilità dei processi di creazione di ricchezza daparte dell’impresa postula la necessità di approcci e modelligestionali innovativi che implicano una crescente attenzionealle relazione con il territorio, le comunità locali, l’ambiente,le risorse umane e gli altri stakeholder rilevanti.In tale ambito si colloca l’attività dello “SSppoorrtteelllloo ppeerr llaa pprroo--

mmoozziioonnee ddeellllaa CCoorrppoorraattee SSoocciiaall RReessppoonnssiibbiilliittyy -- CCSSRR” avvia-to sperimentalmente nel 2005 (a seguito di un protocollo d’in-tesa tra Ministero del Lavoro e Unioncamere Nazionale) cheopera per la diffusione della cultura e delle pratiche di re-sponsabilità sociale tra le imprese e le organizzazioni del ter-ritorio, anche mediante la ricerca di partenariati e collabora-zioni con gli altri soggetti pubblici e privati che operano intale contesto (Regione Marche, Università, associazioni di ca-tegoria e dei consumatori, centri di ricerca, ecc). Attraversoil perseguimento delle alleanze e dei rapporti di rete, l’Entecamerale mira a diventare un punto di riferimento istituzio-nale per le politiche provinciali su queste tematiche.Il servizio svolge attività di sensibilizzazione e/o informa-zione alle imprese: direttamente allo “sportello”, mediante

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Tabella 3.11: Attività dello Sportello CSR - Periodo 2005/2006

2005 2006

Organizzazioni contattate 70 90(telefono, e-mail, sportello)

Imprese sensibilizzate 45 55

Assistenza personalizzata alle imprese 15 32(visite in azienda, incontri presso l’Ente)

Premi /Concorsi Nazionali Csr in Pole Position - Maranello (4 candidature 4 vincitori) Premio Unioncamere - RSI (11 candidature 1 vincitore)Città di Rovigo - Rovigo (5 candidature 4 vincitori) Sodalitas Social Awards (4 candidature)

Premio Impresa Ambiente (4 candidature 1 vincitore)

Fiere nazionali - Terra Futura - Firenze (marzo 2006) - 8 impreseEcomondo - Rimini (novembre 2006) - 8 imprese

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

un sito web dedicato e attraverso l’organizzazione di conve-gni, seminari tecnici, corsi di formazione ed altre iniziativeanaloghe. Nel 2004, è stato organizzato un importante con-vegno sulle tematiche ambientali dal titolo “La responsabi-lità Ambientale: oltre il vincolo le opportunità”, a cui ha fat-to seguito nel 2005 un’analoga iniziativa dal titolo “ La Re-sponsabilità Sociale: un’opportunità per le imprese “ con ilquale è stato dato avvio all’attività dello “Sportello CSR”.

Lo Sportello presta, inoltre, assistenza personalizzata alle im-prese che intendano avviare percorsi di autovalutazione azien-dale e incoraggia e sostiene la candidatura di “best practice” lo-cali a premi e concorsi nazionali. Nel corso del 2006 è statasperimentata, inoltre, la partecipazione a fiere nazionali suitemi della sostenibilità; gli uffici preposti hanno supportato lapartecipazione di 16 imprese del territorio provinciale a even-ti quali “Terra Futura” a Firenze ed “Ecomondo” a Rimini.

Tabella 3.12: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse dallo Sportello CSR - Periodo 2004-2006

Corsi di formazione Seminari Workshop Convegni

argomento Certificazione qualità Sistema di gestione integrato - Responsabilità(qualità, ambiente e sicurezza) ambientaleResponsabilità ambientale

n° iniziative 1 2 - 1

n° part. 15 40 - 100

argomento Corso per Sistemista SA8000 Introduzione alla RSI Costruzione del ResponsabilitàIl progetto ministeriale Social Statement socialeCSR -SC

n° iniziative 1 3 1 1

n° part. 8 70 25 100

argomento - Rendicontare e RSI costo o opportunità? - comunicare la RSI Esperienze a confrontointroduzione norma SA8000

n° iniziative - 2 1 -

n° part. - 53 35 -

2004

2005

2006

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Creazione d’impresa e sviluppo dell’imprenditorialitàFondamentale per lo sviluppo economico del territorio è in-coraggiare l’imprenditorialità e sostenere le giovani impresenella difficile fase di start-up, obiettivo che l’Ente cameralepersegue in collaborazione con le altre istituzioni locali com-petenti in materia: i Centri Provinciali per l’Impiego, l’Orien-tamento e la Formazione (CIOF) e l’Agenzia Regionale diSviluppo Italia. In particolare, ll’’UUffffiicciioo NNuuoovvee IImmpprreessee eeOOrriieennttaammeennttoo offre informazioni, idee e soluzioni che aiu-tano il potenziale imprenditore a ridurre il rischio nella fa-se di avvio, fornendo gli strumenti idonei per valutare l’idead’impresa, le opportunità e i finanziamenti disponibili, com-presa l’assistenza alla compilazione di domande di finanzia-mento (elaborazione di business plan, piani d’impresa, ecc.). L’ufficio organizza inoltre corsi di formazione per l’avvio diattività in proprio e seminari di orientamento all’imprendi-toria e al mondo del lavoro; assiste le imprese avviate me-diante percorsi di “tutoraggio” personalizzati in collabora-

zione con alcuni professionisti e consulenti aziendali. Dalsettembre 2000 è operativo, quale sezione peculiare del servi-zio Nuove Imprese e Orientamento, il CCoommiittaattoo ppeerr llaa PPrroommoo--zziioonnee ddeellll’’IImmpprreennddiittoorriiaa FFeemmmmiinniillee. L’organismo, compostoda 8 rappresentanti delle associazioni di categoria e delle or-ganizzazioni sindacali maggiormente significative in ambitoprovinciale, è stato istituito con lo scopo di promuovere, so-stenere e diffondere la cultura d’impresa al femminile. In particolare, si propone di monitorare lo stato dell’im-prenditoria femminile nel territorio provinciale, individua-re strumenti necessari per valutare la reale fattibilità delleidee imprenditoriali delle donne che vogliono iniziare o rin-novare le loro imprese e sviluppare proposte e programmianche per mutare l’approccio delle banche nei confronti deiprogetti presentati dalle donne. Più in generale, mira allacreazione di un partenariato locale che rafforzi il ruolo fem-minile nell’economia e che promuova occasioni di coope-razione nazionale ed internazionale.

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Tabella 3.13: Attività di supporto dell’ufficio Nuove Imprese e OrientamentoPeriodo 2003-2006

Incontri di assistenza N° partecipanti personalizzata (aspiranti imprenditori)

agli incontri

2003 29 66

2004 32 59

2005 26 54

2006 35 74

Tabella 3.14: : I numeri del Bando “Impronta d’impresa” - Periodo 2004-2006

Numero e tipologia di partecipanti

Anno 2004 - I Edizione 64 partecipanti di cui:22 Società (in prevalenza provenienti dai settori Commercio e Servizi)

+ 42 Imprese individuali (in prevalenza provenienti dai settori Commercio e Agricoltura)

Anno 2005 - II Edizione 79 partecipanti di cui:32 Società (in prevalenza provenienti dai settori Artigianato e Commercio)

+ 47 Ditte individuali (in prevalenza provenienti dai settori Artigianato e Commercio)

Anno 2006 - III Edizione 43 partecipanti di cui:16 Società (in prevalenza provenienti dai settori Artigianato e Servizi)

+ 27 Ditte individuali (in prevalenza provenienti dai settori Servizi e Commercio)

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Il Comitato ha, inoltre, ideato e promosso, dal 2004, il concor-so “Impronta d’Impresa” riservato alle imprese femminili delterritorio che si sono distinte per l’originalità dell’attività svol-

ta, per l’innovazione e per aver favorito l’occupazione. Alla mi-gliore impresa femminile, in forma societaria ed in forma indi-viduale, viene assegnato un premio in denaro e in formazione.

Tabella 3.15: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse dall’Ufficio Nuove Imprese e Orientamento - Periodo 2003-2006

Corsi di formazione Workshop Convegni

argomento Creare impresa - Imprenditoria femminile

n° iniziative 1 - 2

n° part. 16 - 120

argomento Creare impresa - - Imprenditoria femminile

n° iniziative 2 - -

n° part. 32 - -

argomento Imprenditoria femminile - Etica e imprese femminiliGestire l’impresa

n° iniziative 3 - 1

n° part. 53 - 100

argomento Creare impresa Rete di imprese Imprenditoria femminilefemminili

n° iniziative 2 1 1

n° part. 28 15 100

2003

2004

2005

2006

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InternazionalizzazioneIl problema della competitività sui mercati internazionali siè posto negli ultimi anni in misura sempre più urgente epressante e risente di alcune circostanze che nella nostra re-gione sono anche più spiccate. Soprattutto la ridotta dimen-sione della maggior parte delle imprese locali costituisce unlimite reale al perseguimento di un efficace processo di in-ternazionalizzazione. Si tratta, pertanto, di sostenere taleprocesso fornendo alle imprese servizi informativi e di pro-mozione all’estero altamente professionali. La Camera di Commercio investe risorse importanti in que-sto ambito, sia mediante gli uffici interni che svolgono ser-vizi di assistenza ed informazione, come lo SSppoorrtteelllloo ppeerrll’’IInntteerrnnaazziioonnaalliizzzzaazziioonnee -- EEuurroo IInnffoo CCeenntteerr, sia con la pro-pria azienda speciale ““AAnnccoonnaa PPrroommuuoovvee”” che svolge atti-vità di promozione nei mercati esteri. L’EEuurroo IInnffoo CCeennttrree è parte di una rete internazionale istitui-ta dalla Commissione Europea (Direzione Generale Impre-se) al fine di favorire la crescita e l’integrazione delle PMInel Mercato Unico. La rete opera, attualmente, attraversocentri ufficiali di informazione comunitaria, denominati ap-punto “Euro Info Centre”, che attraverso le loro articolazio-ni periferiche (Relay) coprono, in modo uniforme, tutto ilterritorio dei 25 Paesi dell’Unione Europea.L’ufficio fornisce principalmente informazioni alle impresesulla legislazione comunitaria e sulla sua applicazione in

Italia e negli altri Paesi Europei, nonché sulle politiche, suiprogrammi, i finanziamenti ed i bandi comunitari diretti al-le piccole e medie imprese e presta una prima assistenza inmerito all’accesso ai finanziamenti e ai programmi comu-nitari, nazionali, regionali, cercando di facilitare il dialogotra le imprese locali e le istituzioni comunitarie.L’EIC Relay garantisce, inoltre, una prima assistenza infor-mativa gratuita alle imprese che esprimono fabbisogni infor-mativi nel loro percorsi di internazionalizzazione riguar-danti fiscalità internazionale, procedure doganali, traspor-ti, contrattualistica e pagamenti internazionali e normativavalutaria. Per le richieste più complesse l’ufficio si avvaledel supporto di un pool di consulenti esterni.

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Lo Sportello soddisfa le esigenze informative delle azien-de anche attraverso una NNeewwsslleetttteerr con cadenza settima-nale, mailing cartaceo e garantendo un aggiornamento quo-tidiano del SSiittoo IInntteerrnneett che rappresenta il principale stru-mento di contatto con l’utenza. A tale riguardo, è possibi-le notare un trend di progressivo maggior utilizzo da par-te degli utenti delle modalità di contatto on-line: se nel2003 circa il 50% delle richieste allo sportello provenivaper e-mail, tale percentuale è passata orientativamente al60 % nel 2004, fino al 70% nel 2006. L’ufficio svolge, inoltre, le seguenti attività: - gestisce banche dati sulle imprese locali come la BBaannccaaDDaattii EEsstteerroo ((BBDDEE)), disponibile anche on-line, che prevedeun continuo e costante aggiornamento dei dati relativi adoltre 700 aziende provinciali e la BBaannccaa DDaattii ddeellllaa SSuubbffoorr--

nniittuurraa, anch’essa consultabile on-line, che raccoglie infor-mazioni, costantemente aggiornate, sulle imprese che ef-fettuano lavorazioni in subfornitura;- gestisce, a partire dal 2004, un progetto di EE--LLeeaarrnniinngg eeWWeebbccoonnffeerreennccee (denominato FFOORRMMAAWWEEBB),, che ha comeobiettivo l’attuazione di un sistema informatico che con-senta alle aziende di seguire attività formative, seminaria-li e/o convegnistiche a distanza, con un semplice collega-mento via Internet al sito Camerale;- gestisce il progetto “AAffffiiaannccaammeennttoo aallll’’eexxppoorrtt” con il qua-le si sostengono le aziende che intendano implementareuna strategia duratura di internazionalizzazione ed avvia-re azioni di marketing e vendita all’estero dei propri pro-dotti, attraverso un’assistenza personalizzata e con la for-mazione di una risorsa umana specificamente dedicata (ti-

Tabella 3.16: Principali quesiti ricevuti dall’Eurosportello - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006Val. Ass % Val. Ass % Val. Ass % Val. Ass %

Ricerca partners/cooperazione 170 36,2 132 33,4 82 21,4 90 30,7Trasporti e dogane 48 10,2 48 12,2 49 12,8 34 11,6Stand., politiche e legislazione 48 10,2 25 6,3 40 10,4 45 15,3Informazioni su mercati esteri 76 16,2 85 21,5 125 32,6 56 19,1Internazionalizzazione, programmi e finanziamenti 72 15,4 49 12,4 53 13,8 51 17,4Altro 55 11,7 56 14,2 34 8,9 17 5,8Totali 469 395 383 293

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rocinante). Il progetto realizzato per la prima volta nel2004 ha coinvolto 4 allievi e 4 aziende; per l’edizione suc-cessiva, progettata nel 2005 e realizzata nel 2006, il nume-

ro degli allievi e delle aziende coinvolte è raddoppiato;- organizza, inoltre, aattttiivviittàà ffoorrmmaattiivvee,, sseemmiinnaarrii ee ccoonnvveeggnniisulle problematiche di competenza dell’ufficio.

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Tabella 3.17: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse dallo Sportello per l’Internazionalizzazione - Periodo 2003-2006

Corsi di formazione Seminari Convegni

argomento - Nuove tecnologie del Il mercato americanocommercio internazionaleNormativa doganale (import/export)

n° iniziative - 3 1

n° part. - 108 120

argomento Export manager Contrattualistica dei trasporti nel Ambasciata italiana in Turchia commercio internazionaleSicurezza dei prodottiVendere ed acquistare in ambito CE

n° iniziative 1 3 1

n° part. 15 46 38

argomento Tecniche degli scambi internazionali - Presentazione risultati Affiancamento all’Export

n° iniziative 1 - 1

n° part. 15 - 40

argomento Qualità e certificazioni - -

n° iniziative 3 - -

n° part. 30 - -

2003

2004

2005

2006

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LE AZIENDE SPECIALI

ANCONA PROMUOVELL’’AAzziieennddaa ssppeecciiaallee ppeerr ll’’iinntteerrnnaazziioonnaalliizzzzaazziioonnee ddeellllee iimmpprreesseeè attiva dal 2001 e opera nel contesto economico interna-zionale caratterizzandosi come un’azienda di servizi vicinaalle esigenze delle PMI del territorio. La mmiissssiioonn di Ancona Promuove è “allargare il numero delleimprese operanti sui mercati esteri e favorire la crescita dimen-sionale, le aggregazioni tra imprese e la creazione di reti com-merciali, in modo che all’estero vengano svolte azioni congiun-te di promozione, di servizi, di produzione, di commercializza-zione e di approvvigionamento”. Per affrontare le complessità e criticità di tali processi e inlinea con le problematiche legate all’organizzazione inter-na, alle dimensioni e alla capacità di investimento delle PMI,l’Azienda programma annualmente una serie di attività (pro-gramma promozionale) rivolte a Paesi che risultano più fa-cilmente accessibili per vicinanza geografica e che rappre-sentano ancora il più diretto sbocco commerciale per le no-stre piccole e medie imprese. L’Azienda coinvolge, nella predisposizione del programmapromozionale, oltre alle associazioni di categoria anche lestesse PMI attraverso i principali Consorzi Export presentinella Regione. Inizialmente l’Azienda svolgeva le sue attività seguendo unapproccio tradizionale legato, principalmente, alle parteci-

pazioni collettive di manifestazioni fieristiche internaziona-li di maggiore interesse, mentre negli attuali programmipromozionali annuali vengono inseriti anche:-- WWoorrkksshhoopp;;-- IInnccoommiinngg;;-- MMiissssiioonnii eedd iinnccoonnttrrii mmiirraattii con operatori stranieri; -- PPrrooggeettttii ssppeecciiaallii per creare strumenti di penetrazione per-manente in nuovi mercati e canali di commercializzazione; -- DDeesskk ooppeerraattiivvii aallll’’eesstteerroo di servizio alle imprese; -- FFoorrmmaazziioonnee ssppeecciiaalliissttiiccaa per preparare professionisti da in-serire nelle imprese interessate, in grado di coordinare e ge-stire le attività legate ai processi di internazionalizzazione; - partecipazione e realizzazione di PPrrooggeettttii ccoommuunniittaarrii perun efficace utilizzo dei finanziamenti dell’Unione Europea; - adesione a PPrrooggeettttii ddii ssiisstteemmaa con le altre Aziende Specia-li delle Camere di Commercio Italiane.

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La figura 3.1 sintetizza l’attività di progettazione e lo svi-luppo delle varie iniziative di internazionalizzazione.In linea con questo indirizzo l’Azienda Speciale favorisce i pro-cessi di aggregazione per distretti o per filiere, sfruttando i pun-ti di forza che le imprese presentano nei settori dell’eccellenza(meccanica, moda, arredo casa, agroalimentare), ma sostieneanche i settori di nicchia di cui la nostra provincia è ricca (can-tieristica navale, strumenti musicali, argentieri e articoli regalo).

Tabella 3.18: Ripartizione iniziative promozionali per settore produttivi Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006 Totali

Agroalimentare 2 2 3 4 11

Edilizia 1 2 2 3 8

Meccanica e stampi 2 5 12 9 28

Argenteria e articoli da regalo 1 1 1 1 4

Moda 3 4 2 3 12

Strumenti musicali 1 1 4 2 8

Nota: sono escluse le iniziative destinate a più mercati

Il numero di imprese partecipanti alle iniziative è cresciu-to inoltre esponenzialmente dal momento che alle impreselocali sono state offerte opportunità diversificate di inter-nazionalizzazione.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Argenteria e articoli da regaloModaStrumenti musicali

AgroalimentareEdiliziaMeccanica e stampi

2003 2004 2005 20060

2

4

6

8

10

12

Grafico 3.4: Ripartizione iniziative per settore

Le imprese e le associazioni segnalanointeresse perun mercato

Ricerca partnernel mercatostraniero per coordinareiniziative in loco

Missioni istituzionali (solo per mercati emergenti)

Formazionetecnica especialisticadedicata all’economia del mercato estero

Partecipazione aworkshop, incoming o fiere per instaurare rapporti commerciali con operatori stranieri

Attività di Follow-up

Figura 3.1: Le fasi di progettazione e sviluppo delle attività di internazionalizzazione di AnconaPromuove

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Come si può notare dal grafico sottostante anche le tipolo-gie dei mercati cui vengono destinate le attività promozio-nali sono soggette a continui sviluppi e cambiamenti defi-niti seguendo le reali opportunità commerciali dei Paesi ele richieste che derivano dalle associazioni di categoria e di-rettamente dalle imprese.

Tabella 3.19: Ripartizione delle iniziative promozionali per Area Geografica Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006 Totali Europa 6 7 6 4 23Est Europa 4 7 8 12 31Mediterraneo 2 5 2 9Balcani 2 1 1 1 5Asia 3 6 5 6 20Medio Oriente 1 1 3 1 6Nord America 1 - - 1 2Sud America - 1 - 2 3

Nota: sono escluse le iniziative destinate a più mercati

Il forte fabbisogno di figure tecniche e manageriali specia-lizzate nel commercio estero, di cui le nostre imprese ma-nifestano grande necessità, viene soddisfatto con uunn’’ooffffeerr--ttaa ffoorrmmaattiivvaa diversificata in: - seminari tecnici; - corsi di formazione - giornate formative sui mercati stranieri

L’intera attività promozionale e formativa dell’Azienda spe-ciale è riassunta nella tabella di seguito riportata.

Numero di partecipanti alle diverse attività promozionali - 2003/2006

2003 2004 2005 2006

272

453

747 698

0100200300400500600700800

Grafico 3.5: Numero di partecipanti alle diverse attività promozionaliPeriodo 2003-2006

EuropaEst EuropaMediterraneoBalcani

AsiaMedio OrienteNord AmericaSud America

2003 2004 2005 20060

2

4

6

8

10

12

Grafico 3.6: Ripartizione iniziative per area geografica

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Tabella 3.20: Riepilogo delle attività promozionali, formative e informative promosse da Ancona Promuove - Periodo 2003-2006

FORMAZIONE

Seminario "Opportunità del mercato Usa"

Convegno "Progetto imprenditoriale Singapore: porta di ingresso per l'Asia"

Corso di alta formazione "International Sales and Marketing Management" - I edizione

ATTIVITÀ PROMOZIONALI

Progetto "Shopnet" - settore moda - Russia

"Workshop* della Subfornitura meccanica"

"Road show agroalimentare Norvegia"

Progetto speciale "Shoowrom Kazakistan" - settore moda

FIERE

"The Big Five" - settore edilizia - Emirati Arabi

"Euromold" - settore meccanica stampi - Germania

"Music China" - settore strumenti musicali - Cina

"Carat" - settore articoli da regalo - Ungheria

"Moda Italia" - settore moda - Russia

"Salone dell'olio" - settore agroalimentare - Italia

MISSIONI

Croazia

Francia

Russia

Grecia

ANNO 2003

FORMAZIONE

Seminario "Contrattualisttica internazionale"

Presentazione "Opportunità mercato malese"

Incontro informativo mercato turco

Corso di alta formazione "International Sales and Marketing Management" - II edizione

ATTIVITÀ PROMOZIONALI

"Promozione Meccanica in Baviera"settore meccanica e stampa - Germania

"Road show agroalimentare Norvegia" - II fase

Progetto in rete "Bravo italia" - plurisettore - Ucraina

Iniziativa "Bravo italia" - settore moda - Ucraina

Incomin* operatori bavaresi - settore meccanica e stampi - Germania

"Mostra autonoma della calzatura" - Ucraina

Progetto "Shopnet" - settore moda - Russia

Progetto speciale "Le Muse" - multisettore - Singapore

Progetto speciale "Shoowrom Kazakistan" - settore moda

FIERE

"Premium & Gifts" - settore articoli da regalo - Cina

"Kitchen & Bath" - settore edilizia - Cina

"Music China" - settore strumenti musicali - Cina

"K 2004" - settore meccanica e stampa - Germania

"The Big Five" - settore edilizia - Emirati Arabi

"Salone del gusto" - settore agroalimentare Italia

MISSIONI

Costa Rica

Austria

Bosnia

ANNO 2004

* iniziative che prevedono incontri personalizzati tra imprenditori locali e stranieriNel 2004 sono stati attiviati degli uffici distaccati all'estero a Mosca e a Singapore, attualmente rimane attivo il Desk Mosca

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FORMAZIONEIncontro informativo delegazione brasilianasettore meccanica e stampi

Incontro informativo sulla Bielorussia

Corso di alta formazione "International Sales and Marketing Management" - III edizione

Seminario tecnico "Contratto di agenzia internazionali"

Meeting "Progetto Emerge"settore meccanica e stampi - Malesia

Incontro informativo delegazione del Messico

Seminario formativo "Rapporti con i Paesi dell'Est"

Seminario formativo "La competitività internazionale"

Convegno India - settore meccanica e stampi

Convegno "Internazionalizzazione e nuovi scenario delrapporto Banca - Impresa"

Giornata Paese Polonia

Seminario tecnico "La rintracciabilità cogente e volontaria"

ATTIVITÀ PROMOZIONALIProgetto "Filiera edilizia in Romania"

Progetto in rete "Afficanamento all'export"

Incoming* buyer russi dell'agroalimentare

Progetto "Emerge" - finanziato dalla comunità Europeasettore meccanica e stampi - Malesia

Incoming* operatori dell'India - settore meccanica e stampi

Settimana degli strumenti musicali - Canada

Workshop* "Turchia chiavi in mano" - settore edilizia

Workshop* del tessile a Mosca

Progetto subfornitura automotive Germania - "Interpart"

Progetto subfornitura automotive Germania - "Forum One on one"

Consorzio export agroalimentare "Compat"

Progetto "Cantieristica Navale" - focus group

Progetto speciale "Le Muse" - multisettore - Singapore

Progetto speciale "Shoowrom Kazakistan" - settore moda

Progetto "Integrated Promotion Days in Russia"II fase - settore meccanica e stampi

FIERE"Domotechnica" - settore meccanica e stampi - Germania"CPM Moscow" - settore moda - Russia"Decor & Gifts" - settore articoli da regalo - Ucraina"Music China" - settore strumenti musicali - Cina"The Big Five" - settore edilizia - Emirati Arabi"Salone del gusto" - settore agroalimentare - Italia

MISSIONITunisiaPoloniaBosnia

INIZIATIVE ISTITUZIONALIDelelgazione istituzionale russa

Ambasciatore del Salvador

Ambasciatore del Venezuela

Rappresentante ambasciata nigeriana

Consigliere commerciale ambasciata d'Austria

Delegazione della provincia di Dimitrov (Russia)

Rappresentatne Camera di Commercio di Lione (Francia)

ANNO 2006

FORMAZIONEIncontro informativo con il referente del Desk Mosca

Seminario tecnico "La contraffazione"

Seminario automotive mercato tedesco

Seminario formativo "Opportunità di business nell'Europa dell'Est"

Seminario "Automotive in Baviera"

Seminario formativo "Pianificazione degli investimenti esteri"

Seminario tecnico "Condizioni generali di Vendita"

Seminario "Canali distributivi dell'agroalimentare nel centro Europa"

Giornata Paese Tunisia

Giornata Paese Iran

ATTIVITÀ PROMOZIONALIWorkshop* della meccanica in Egitto

Workshop* della meccanica in Turchia

Progetto subfornitura automotive Germania"Forum Zuliefer Innovativ"

Progetto subfornitura automotive Germania"Forum One on one"

Incoming* operatori russi - settore strumenti musicali

Incoming* agroalimentare giornalisti stranieri

Progetto "Fashion day" - settore moda

Workshop* agroalimentare in Costa Azzurra

Progetto speciale "Le Muse" - multisettore - Singapore

Progetto speciale "Shoowrom Kazakistan" - settore moda

Progetto "Integrated Promotion Days in Russia"settore meccanica e stampi

FIERE"Music Messe" - stand istituzionalesettore strumenti musicali - Germania

"Dubai Musica" - stand istituzionalesettore strumenti musicali - Emirati Arabi

"Baltic Build" - settore edilizia - Russia

"Music China" - settore strumenti musicali - Cina

"Decor & Gifts" - settore articoli da regalo - Ucraina

"The Big Five" - settore edilizia - Emirati Arabi

"Euromold" - settore meccanica stampi - Germania

"Interplastica" - settore meccanica e stampi - Russia

MISSIONISingapore

Tunisia

Turchia

India

Montenegro

INIZIATIVE ISTITUZIONALIDelegazione egiziana

Funzionari dal Mediterraneo e Balcani

Delegazione cilena

Delegazione Czestochowy

Delegazione Uzice

Delegazione thaiwan

ANNO 2005

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RPQReal Precious QualityNel 2003 è stato avviato un innovativo progetto con la crea-zione dell’Azienda Speciale RRPPQQ, RReeaall PPrreecciioouuss QQuuaalliittyy,, laprima in Italia specializzata nel saggio dei metalli preziosi,realizzata dalla comune volontà della Camera di Commer-cio di Ancona e della Camera di Commercio di Maceratacon la seguente missione. L’iniziativa è, inoltre, sostenutada: Associazione Argentieri, Camera di Commercio di Asco-li Piceno, Comune di Castelfidardo, Comune di Montelu-pone, Provincia di Ancona, Provincia di Macerata, Fonda-zione Cassa di Risparmio di Macerata, Cassa di Risparmiodi Loreto. L’Azienda speciale, mediante un apposito laboratorio, svol-ge diverse attività: in particolare, iill ssaaggggiioo ddeeii mmeettaallllii pprree--zziioossii ee iill rriillaasscciioo ddeellllaa cceerrttiiffiiccaazziioonnee aaggggiiuunnttiivvaa attraverso imarchi (come disposto dal D.Lgs. 251/99) R.S.Q. (Real Sil-ver Quality), per gli oggetti in argento, e R.G.Q. (Real GoldQuality) per gli oggetti in oro. Attualmente, l’Azienda hainiziato ad operare per la certificazione di una particolaretipologia produttiva, il “bilaminato”, una lastra di argentoapplicata su una lastra di alluminio.Tramite l’’OAMI (Ufficio per l’Armonizzazione del MercatoInterno), il laboratorio ha depositato i suddetti marchi dicertificazione in tutti i 25 paesi dell’Unione Europea e sta,inoltre, ultimando il deposito anche in Canada e negli Usa.

In generale, il laboratorio realizza tutte quelle attività chepossono caratterizzare qualitativamente le produzioni cherichiedono la certificazione aggiuntiva, in modo da acqui-sire progressivamente nel settore il ruolo di vero e proprioente di verifica e attestazione degli standard qualitativi, ri-conosciuto da tutti gli operatori nazionali ed esteri.Per rendere lo strumento della Certificazione efficace ed ef-ficiente per i produttori e, soprattutto, per il cliente, R.P.Q.accompagna ogni singolo oggetto certificato con una ccaarrddddii ggaarraannzziiaa.. Attualmente il numero delle aziende certifica-te è in notevole crescita, eccellente segnale dell’utilità diquesto servizio.La certificazione aggiuntiva in effetti si sta rivelando un ot-timo strumento per: - controllare il proprio sistema prodotto;- tutelare il consumatore;- garantire trasparenza del mercato;- proteggere i prodotti dalla contraffazione;- creare tracciabilità;- aumentare il valore aggiunto degli oggetti preziosi.

Su questi pilastri si fonda la mmiissssiioonn dell’Azienda “dare mag-giore visibilità, competitività, garanzia e tutela ad una realtàproduttiva, quella orafo/argentiera che ha già raggiunto una po-sizione di primaria importanza sia a livello nazionale sia in mol-ti Paesi esteri”. Nel contempo risponde anche ad una esi-

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

genza dei consumatori che lamentano da tempo l’eccessivadifficoltà a stabilire il valore degli articoli in argento e oroe il loro effettivo rapporto qualità/prezzo.

Per consentire alle aziende certificate di sfruttare appienole potenzialità della certificazione aggiuntiva, RPQ, ha crea-to un portale web che consente ai propri clienti di control-lare on-line i risultati delle analisi effettuate sui loro prodot-ti; di essere informati sulle normative e sui regolamenti vi-genti, sulle principali attività svolte dal laboratorio, sui con-tratti che sarà possibile stipulare, sulle tariffe delle prove edelle “Card” e su molto altro. Il Laboratorio ha, inoltre, ottenuto l’’aaccccrreeddiittaammeennttoo ddaa ppaarr--ttee ddeell SSIINNAALL - Sistema Nazionale di Accreditamento dei La-boratori di prova. Essere accreditati SINAL vuol dire che

tutti gli altri laboratori nel mondo riconoscono ed accetta-no il risultato delle analisi eseguite presso RPQ come se fos-sero eseguite presso le loro stesse strutture accreditate.

Tabella 3.21: Analisi e certificazione rilasciate dal Laboratorio RPQ - Periodo 2004-2006

2004 2005 2006

(1) Numero analisi eseguite per:

- imprese 658 869 1235

- Camere di Commercio (AN-MC-TE-PU) 527 339 203

- Uffici Governativi 0 24 0

- Privati 3 0 6

(2) Numero Analisi eseguite in Certificazione Aggiuntiva 971 1217 2437

Totale Analisi eseguite (1+2) 2159 2449 3871

Totale Numero Aziende Certificate 11 12 16

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All’intensa attività di diffusione e sensibilizzazione si affian-ca una notevole attività di promozione che si realizza attra-verso uscite pubblicitarie in riviste di settore (es. Panorama

Economy, Casa Idea, Argento, ecc) e mediante la partecipa-zione, a partire dal 2004, alle principali fiere nazionali qua-li il Macef di Milano e Orocapital.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 3.22: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse da RPQ - Periodo 2004-2006

Seminari Convegni Iniziative pubblicitarie

argomento Introduzione alla Certificazione Aggiuntiva Conferenza stampa: -presentazione Azienda RPQ

n° iniziative 2 1 -

n° part. 169 25 -

argomento Mercato orafo Resoconto sull’attività svolta dalla RPQ Riviste: L’Orafo Italiano;legge 251/99 Il Venerdì di Repubblica (n. 2 uscite);la Certificazione aggiuntiva D Donne di Repubblica (n. 2 uscite);

Casa Viva (n. 2 uscite);Specchio (n. 3 uscite);Elle Decor (n. 2 uscite);Famiglia Cristiana (n. 2 uscite);Gioia Casa; Gente; Grazia, D Casa.Casa Idea inserto Donna Moderna (n. 2 uscite);Argento (n. 2 uscite)

n° iniziative 4 1 20

n° part. - 20 -

argomento - Innovazioni settore orafo-argentiero; Riviste: Panorama Economy;l’arte orafe nelle Marche Argento; Gioia; Casa Idea,

inserto di Donna Moderna.

n° iniziative - 2 4

n° part. - 75 -

2004

2005

2006

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A.S.P.EA.Azienda Speciale per lo sviluppo della Pesca e dell’Agricoltura L’’AA..SS..PP..ee AA. Azienda Speciale della Camera di Commerciodi Ancona per la Pesca e l’Agricoltura, si è costituita nel1992 con l’obiettivo di pprroommuuoovveerree ee ssvviilluuppppaarree iill sseettttoorreeddeellllaa PPeessccaa ee ddeellll’’AAggrriiccoollttuurraa in considerazione della parti-colare rilevanza che tali settori assumono per l’economiaprovinciale.Il suo ssccooppoo è “valorizzare e sostenere i prodotti ittici e agricolitipici della nostra provincia ricercando opportune sinergie con gliatri settori economici, svolgendo attività di formazione, anche perla creazione di imprese piccole e medie, azioni di supporto, al fi-ne di favorire l’accesso alla innovazione tecnologica di processo edi prodotto, e iniziative di promozione, al fine di migliorare la qua-lità della produzione ed il livello di produttività”.L’Azienda Speciale punta a fornire un supporto tecnicoscientifico agli imprenditori agricoli e della pesca attraver-so la realizzazione di studi e ricerche su tematiche specifi-che, rivolgendo particolare attenzione alla tutela dell’am-biente ed alla valorizzazione del territorio.ASPeA si rivolge anche ai consumatori: negli ultimi anni,infatti, l’attenzione di questa categoria si è rivolta alla ricer-ca dell’origine dei prodotti alimentari, la cosiddetta traccia-bilità, che offre maggiori garanzie della “ssaalluubbrriittàà”” (totalerispetto della normativa igienico-sanitaria in tutte le fasi del

processo di produzione) e della “ttiippiicciittàà” (stretto legame trail territorio di produzione e il prodotto) dei prodotti.

I progettiDurante il periodo in esame si segnalano in particolare:- il progetto CCeerrttiiffiiccaazziioonnee ddii pprrooddoottttoo ppeerr llaa ttrraaddiizziioonnee aallii--mmeennttaarree mmaarrcchhiiggiiaannaa per l’individuazione di una pluralitàdi prodotti tipici della Provincia di Ancona non ancora benconosciuti e quindi bisognosi di un marchio che ne tutelila peculiarità legata ad un disciplinare di produzione;- il progetto “LLaa TTrraassffoorrmmaazziioonnee ee llaa vveennddiittaa ddeeii pprrooddoottttiiaalliimmeennttaarrii ddaa ppaarrttee ddeellll’’aazziieennddaa aaggrriiccoollaa ddeellllaa PPrroovviinncciiaa ddiiAAnnccoonnaa”” il cui scopo è principalmente quello di fornire in-dicazioni agli operatori agricoli in merito alla commercia-lizzazione dei prodotti vendibili direttamente in azienda opresso esercizi di commercio al dettaglio o esercizi di som-ministrazione a livello locale, sulla base di quanto stabilitodai Regolamenti CE;- il progetto “NNoorrcciinneerriiaa nneellllaa PPrroovviinncciiaa ddii AAnnccoonnaa” che hainteso valorizzare e qualificare la produzione suinicola pro-vinciale anche attraverso l’individuazione dei prodotti de-rivati tipici o di tradizione, come tali strettamente legati alterritorio. Il progetto si è concretizzato con la presentazio-ne al Ministero della richiesta di riconoscimento della D.O.P.per il Salame Lardellato;- il progetto per llaa pprroommoozziioonnee ddeellllaa RRaazzzzaa BBoovviinnaa MMaarrcchhii--

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ggiiaannaa con cui si è inteso rilanciare il consumo della carnemarchigiana presso il grande pubblico (soprattutto dopo ilfenomeno della BSE ed i periodici allarmi sulla qualità deiprodotti animali). Attraverso l’identificazione di un mar-chio è possibile rintracciare le peculiarità della carne e ri-salire al modo in cui il capo è stato allevato, garantendo si-curezza e qualità al consumatore e determinando un valo-re aggiunto per la produzione marchigiana. Il progetto si èsvolto in collaborazione con la Bovinmarche che ha realiz-zato una campagna di sensibilizzazione attraverso conve-gni, mostre/mercato nei Comuni, manifestazioni sui pro-dotti tipici, iniziative con i piccoli e grandi distributori ediniziative nelle scuole;- le ricerche sulla “BBiioo--vvaalloorriizzzzaazziioonnee ddeeii rreefflluuii oolleeaarrii” e sul-la “GGeessttiioonnee iinntteeggrraattaa ddeeii rriiffiiuuttii aaggrriiccoollii” promosse allo sco-po di indirizzare gli imprenditori agricoli verso la culturadella tutela ambientale e del rispetto del territorio. I bene-fici derivanti dall’individuazione di sistemi di trasformazio-ne/smaltimento dei rifiuti prodotti dalle lavorazioni agrico-le ricadono direttamente sugli imprenditori ed indiretta-mente su tutto il territorio, poiché ne deriva una maggiortutela ambientale ed una possibilità di creazione di reddi-to per gli operatori;- il progetto “CCiilliieeggiioo ddoollccee nneellllaa PPrroovviinncciiaa ddii AAnnccoonnaa” conil quale si è voluto offrire ai produttori interessati le cono-scenze tecniche per avviare processi di trasformazione, com-

mercializzazione e marketing di colture in grado di offrire al-ternative produttive e di reddito. Le attività progettuali han-no sin qui permesso l’identificazione e la formazione di azien-de con elevate competenze tecniche per la gestione di im-pianti innovativi di ciliegio con una produzione significativache permetta di soddisfare le aspettative qualitative e com-merciali. I risultati di tale progetto potranno costituire il ri-ferimento intorno al quale si potrà rilanciare e proporre alconsumatore la produzione del territorio provinciale comerispondente alle esigenze di mercato in materia di qualità;- la duttilità dell’azienda ha permesso di organizzare persette anni consecutivi (a partire dal 1999), in collaborazio-ne con l’Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche, ilconcorso “SSeelleezziioonnee NNaazziioonnaallee VViinnii ddaa PPeessccee” con il qualesi intende far conoscere e valorizzare, a livello nazionale edinternazionale, la produzione enologica del territorio pro-vinciale e l’offerta dei prodotti ittici locali. Rappresenta unamanifestazione unica tra le più originali nei concorsi tema-tici, affermata ormai a livello nazionale ed internazionale.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 3.23: I numeri del concorso “Selezione Nazionale Vini da Pesce” Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

N° campioni di vini presentati 414 422 385 455

N° regioni rappresentate 18 19 20 20

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

CONTRIBUTI DIRETTI ALLE PMI L’Ente camerale persegue le proprie finalità anche median-te la ccoonncceessssiioonnee ddii ccoonnttrriibbuuttii ddiirreettttii alle PMI (aiuti in re-gime di “de minimis”), disciplinati da specifici regolamentiin relazione alle diverse tipologie di intervento finanziate.

In particolare:- dal 2001 è stato istituito un FFoonnddoo ppeerr llaa ccoonncceessssiioonnee ddiiccoonnttrriibbuuttii aallllee ppiiccccoollee ee mmeeddiiee iimmpprreessee ccoommmmeerrcciiaallii cchhee iinn--tteennddoonnoo ddoottaarrssii ddii ssiisstteemmii ddii ssiiccuurreezzzzaa per affrontare il pro-blema della microcriminalità. Dal 2004 l’iniziativa è statasupportata anche da Fondi Regionali e questo ha consenti-to una cospicua erogazione di fondi nell’anno 2005. Allostato attuale i bandi per questa misura sono chiusi stante lacarenza di nuovi fondi regionali (i contributi erogati nel2006 si riferiscono a residui dell’anno precedente);- dal 2002, l’Ente camerale promuove ed incentiva lo ssvvii--

lluuppppoo ddii ssiisstteemmii ddii qquuaalliittàà aazziieennddaallee nneellllee ppiiccccoollee ee mmeeddiieeiimmpprreessee ddii aauuttoorriippaarraazziioonnee, al fine di favorire la qualifica-zione dei servizi resi da questa categoria (definita ai sensidella Legge n. 22/1992), anche in vista di una auspicabilemaggiore tutela della sicurezza nella circolazione stradale.In particolare, sono ammissibili a contributo gli interventiper la certificazione dei sistemi di qualità aziendale confor-me alle norme ISO 9001. Al momento questo tipo d’inter-vento sembra non più così interessante per le imprese, tan-to che se ne sta valutando la soppressione;- infine, parallelamente all’avvio di attività per la promozio-ne dello sviluppo sostenibile, dal 2004 è stato varato un nuo-vo intervento con il quale si intende promuovere, mediantela concessione di contributi, l’adozione da parte delle PMIprovinciali, di ssiisstteemmii ddii ggeessttiioonnee aammbbiieennttaallee EEMMAASS ee//oo ddeell--llaa rreessppoonnssaabbiilliittàà ssoocciiaallee SSAA 88000000. Dall’attivazione dell’inter-vento sono stati finanziati 23 progetti di certificazione.

Tabella 3.24: Contributi diretti alle PMI - Periodo 2003-2006

TIPOLOGIA CONTRIBUTO 2003 2004 2005 2006

Contributi alle imprese di autoriparazione per la Certificazione di Qualità - ISO9001 30.000,00 6.000,00 700,00 0(Regolamento Camerale N.12 del 16 ottobre 2002)

Contributi alla imprese che adottino Sistemi di 0,00 5.000,00 52.500,00 46.300,00Gestione Ambientale EMAS e/o della Responsabilità Sociale SA 8000 -(Regolamento Camerale libera Consiliare N.8 del 2004 e successive modifiche)

Contributi per l’installazione di Impianti di Sicurezza a seguito Bando Regionale DGR Marche N.1280/2004 (ex. Regolamento Camerale N.246/2001) 71200,00 61.200,00 118.000,00 9.100,00

Totali 101.200,00 72.200,00 171.200,00 57.406,00

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

LA COMPOSIZIONE DEL PERSONALE

La Camera di Commercio ha adottato, negli ultimi anni,una politica sul personale attenta ad adattare la propriastruttura organizzativa alla natura di azienda pubblica ero-gatrice di servizi. Si tratta di un nuovo ruolo, ridisegnatodalla legge 580/1993 e dai successivi interventi normativi,che richiedono alle Camere di Commercio di svilupparecriteri quali fflleessssiibbiilliittàà,, mmooddeerrnniittàà ee pprrooffeessssiioonnaalliittàà..Il personale viene orientato sempre più in una logica di ser-vizio alle imprese ed ai consumatori di tipo aziendalistico.Accanto a conoscenze di tipo amministrativo e normativo,vengono sviluppate competenze specialistiche, capacità diprogrammazione, abilità relazionali, capacità di ascolto delmercato, orientamento al risultato e al raggiungimento de-gli obiettivi.È in atto quindi da alcuni anni un cambiamento in lineacon la necessità di fornire risposte rapide e concrete ai bi-

sogni ed alle necessità emergenti dal sistema imprendito-riale e dal territorio: per fare questo occorre un’organizza-zione dalla struttura più flessibile ed orientata alla perfor-mance, che superi logiche di carattere burocratico.Il personale rappresenta il pprriinncciippaallee ssttaakkeehhoollddeerr per afferma-re il ruolo che l’Ente intende svolgere, in quanto è propriodalla capacità di programmazione e di allineamento funzio-nale delle risorse umane ai nuovi scenari che la Camera puòrispondere in maniera sempre più efficace ai bisogni del ter-ritorio ed alle evoluzioni normative.

3.2 Risorse umane

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La Camera ha avviato nel 2006 un progetto di analisi e rior-ganizzazione della struttura organizzativa, con relativo ag-giornamento della dotazione organica triennale che, parten-do dalle caratteristiche dell’assetto dell’Ente, si pone l’obiet-tivo di allineare l’organizzazione in modo funzionale ai nuo-vi scenari ed ai mutati bisogni, nonché di delineare, in ma-niera condivisa tra organi politici, direzione e rappresentan-ze sindacali, il processo di evoluzione dei sistemi professio-nali e delle competenze, vvaalloorriizzzzaannddoo llee rriissoorrssee uummaannee piùcoinvolte e consapevoli nella gestione del cambiamento al-l’interno dell’ente.

Tabella 4.1: Composizione del Personale in Ruolo - Periodo 2003-2006

Categoria 2003 2004 2005 2006

Segretario Generale 1 1 1 1

Dirigenti 1 1 1 2

D 29 31 32 29

C 42 41 41 41

B 6 11 10 10

A 5 0 0 0

Totale 84 85 85 83

Per quanto riguarda il personale in ruolo il contratto di lavoro attualmente applicato èil CCNL Comparto Regioni e Autonomie Locali sottoscritto in data 22/01/2004 e il Con-tratto Collettivo Decentrato Integrativo per il personale della Camera di Commercio diAncona, sottoscritto in data 05/06/2006.

Una conseguenza di questo graduale e significativo proces-so di riqualificazione del personale Camerale è il basso tur-nover accompagnato da una crescente “ffiiddeelliizzzzaazziioonnee” deldipendente.

Tabella 4.2: Turnover Personale di Ruolo(Flussi in entrata ed uscita) - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

Flussi in ingresso

Concorsi 0 0 0 0

Concorsi per formazione lavoro 0 0 1 4

Mobilità e trasferimenti 1 1 1 0

Inserimento obbligatorio l.68/99 1 0 1 0

Flussi in uscita

Collocamento a riposo 2 2 3 0

Dimissioni 0 0 0 0

Passaggi ad altre amministrazioni 0 1 0 1

La tabella mostra i flussi in ingresso e in uscita del personale a ruolo Camerale, inten-dendo per flussi in ingresso: concorsi, concorsi per formazione e lavoro, mobilità etrasferimenti da altri enti e inserimento obbligatorio delle persone disabili, e per flus-si in uscita: i pensionamenti per limiti di età, le dimissioni e i passaggi ad altre ammi-nistrazioni.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 4.3: Turnover Personale non di ruolo (Flussi in entrata ed uscita)Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

Flussi in ingresso

Contratto formazione e lavoro 0 0 1 4

Somministrazione lavoro 5 1 0 0

Tempo determinato 0 0 1 0

Collaborazioni coordinate e continuative 2 3 3 0

Flussi in uscita

Contratto formazione e lavoro 0 0 0 0

Somministrazione lavoro 0 0 0 5

Tempo determinato 2 1 0 1

Collaborazioni coordinate e continuative 0 0 0 1

Nel periodo considerato è emersa anche la necessità di pro-fessionalità nuove e di un approccio diverso sulla spintadelle trasformazioni tecnologiche, sociali e istituzionali,mentre le professionalità tradizionali vengono chiamate adesprimersi in modo differente.Fondamentale è il ruolo svolto dalla direzione (dirigenti eposizioni organizzative) nella gestione del personale, cheassume inevitabilmente una dimensione diversa, per assi-curare la capacità di risposta della struttura alle esigenze diefficienza e di efficacia dei servizi, di flessibilità di interven-to, di capacità di coordinamento, valorizzazione, crescita esviluppo delle conoscenze e competenze professionali, re-

lazionali e gestionali che si rendono necessarie per l’attua-zione dei programmi e l’erogazione dei servizi.Gli indicatori mostrano un ricorso crescente da parte del-l’Ente a ccoonnttrraattttii ddii llaavvoorroo fflleessssiibbiillii, avendo utilizzato datempo nuove forme contrattuali, come contratti di forma-zione lavoro, collaborazioni coordinate e continuative/a pro-getto o somministrazione lavoro.

Tabella 4.4: Tipologia dei contratti flessibili - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006Contratto formazione e lavoro 0 0 1 5Somministrazione lavoro 7 8 8 3Tempo determinato 3 1 3 2Collaborazioni coordinate e continuative 6 9 12 11Totale 16 18 24 21

La tabella mostra il personale con contratti flessibili. La Camera, in base agli art. 36 e7 del Dlgs 165/2001, utilizza le forme contrattuali flessibili sopra indicate.

Si tratta di un trend sicuramente in linea con il mercato dellavoro e con i vincoli amministrativi e legislativi che carat-terizzano ormai da anni il pubblico impiego (le limitazioninelle assunzioni impediscono infatti agli enti pubblici dibandire concorsi ed effettuare assunzioni a tempo indeter-minato). I contratti flessibili, oltre a colmare necessità cuil’Ente non può far fronte con il proprio personale in ruolo,rispondono anche ad altre esigenze primarie, di tempo (re-

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lative alla necessità per la Camera di fornire un tempestivoriscontro alle richieste provenienti dal mercato) e di mo-dernizzazione dei servizi dell’ente (ricorrendo a personalesempre più qualificato e professionale). Pertanto il vincolonormativo si è trasformato per la Camera di Commercio inun’opportunità interna di arricchimento e valorizzazionedelle competenze.Quasi il 21% delle risorse umane che operano per l’Ente haun contratto flessibile, di queste circa l’80% ha un’eettàà infe-riore ai 35 anni. Il 31% del personale in ruolo ha un’età in-feriore ai 45 anni; considerando anche il personale flessi-bile, tale fascia arriva a comprendere il 44% delle risorseumane. Il trend dell’ultimo triennio evidenzia la costanteriduzione dell’età media, collegata alla crescita dei contrat-ti flessibili.

Tabella 4.5: Età del personale di ruolo e del personale con contratti flessibiliSituazione al 31/12/2006

Età Maschi Femmine Totali

18 - 25 anni 1 1 2

26 - 35 anni 5 15 20

36 - 45 anni 7 16 23

46 - 55 anni 13 32 45

56 - 65 anni 8 6 14

Totale 34 70 104

Alto è il ttiittoolloo ddii ssttuuddiioo del personale della Camera di Com-mercio: relativamente al personale in ruolo il 16% è laurea-to e il 50,6% ha un diploma di scuola superiore. Se si com-prendono nell’analisi anche i contratti flessibili, il livelloscolastico complessivo ne risente positivamente, in quantoi laureati raggiungono il 41,9% della forza lavoro ed i di-plomati il 46,6%.

Tabella 4.6: Titolo di studio personale di ruolo - Situazione al 31/12/2006

Licenzia Diploma Diploma Laurea Totalemedia universitario

Segretario generale 0 0 0 1 1Dirigenza 0 0 0 2 2D 0 11 0 18 29C 5 27 1 8 41B 6 4 0 0 10Totale 11 42 1 29 83

Tabella 4.7: Titolo di studio personale con contratti flessibili Situazione al 31/12/2006

Licenza Diploma Laurea Totalemedia

Contratto formazione e lavoro 0 1 3 4Somministrazione lavoro 0 2 2 4Tempo determinato 1 0 1 2Collaborazione coordinate e continuative 0 4 7 11Totale 1 7 13 21

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

In relazione alle ppaarrii ooppppoorrttuunniittàà, la distribuzione tra ma-schi e femmine vede la prevalenza del personale femmini-le, che rappresenta il 66,2% del totale dei dipendenti diruolo. La prevalenza si manifesta anche nelle categorie piùalte (D e dirigenti), dove il personale femminile raggiungeil 56,2%.

Tabella 4.8: Pari opportunità: distribuzione di maschi e femmine tra il personale di ruolo - Situazione al 31/12/2006

Maschi Femmine

Segretario generale 1 -

Dirigenti - 2

D 13 16

C 7 34

B 7 3

Totale 28 55

Da un punto di vista salariale alle due categorie di genere, a parità di categoria, vienegarantito lo stesso trattamento contrattuale.

QUALIFICAZIONE E FORMAZIONE

Le evoluzioni in atto hanno determinato la necessità di av-viare un processo di rriiqquuaalliiffiiccaazziioonnee ddeell ppeerrssoonnaallee,, a partiredal basso: è stata eliminata la categoria A, consentendo pas-saggi verticali per le figure a più basso inquadramento versole figure di agenti tecnici in categoria B, sono state effettuateprogressioni orizzontali, che hanno premiato tutto il perso-nale di categoria C che abbia ottenuto valutazioni positive esono stati consentiti percorsi di carriera e di valorizzazioneper le figure di maggiore professionalità ai vertici della strut-tura (in ruoli di posizioni organizzative e di dirigente a tem-po determinato). Il personale inquadrato in categoria C è ilpiù numeroso, rappresentando il 49,3% del totale: tuttavia,a seguito del percorso di progressioni verticali realizzato nel2002, la categoria D ricopre oggi il 36% del personale.

Tabella 4.10: Percorsi di carriera verticale del personale di ruolo - Periodo 2003-2006

Progressioni verticali

2003 2004 2005 2006

Dal livello A al livello B 0 4 0 0

La tabella evidenzia le progressioni verticali del personale Camerale. Le progressioniverticali sono il passaggio da una categoria di inquadramento a quella immediatamen-te superiore.

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Tabella 4.11: Percorsi di carriera orizzontale (sistema di incentivazione) del personale di ruolo - Periodo 2003-2006

Progressioni orizzontali

2003 2004 2005 2006

All’interno della categoria A 0 4 0 0

All’interno della categoria B 0 6 4 5

All’interno della categoria C 0 22 12 11

All’interno della categoria D 0 9 6 4

La tabella riporta, per le varie categorie di inquadramento e per le diverse posizionieconomiche, le progressioni orizzontali. Le progressioni orizzontali sono il passaggioda una posizione economica a quella immediatamente superiore, sempre però all’in-terno della stessa categoria di inquadramento.

Importante e crescente è l’investimento nella ffoorrmmaazziioonneedel personale: nel quadriennio considerato sono stati svol-ti 118 corsi di formazione e nell’ultimo anno sono state rea-lizzate 86 giornate formative, che hanno coinvolto perso-nale delle diverse categorie.

Tabella 4.12: Tipologia dei corsi di formazione interna - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006 Totale

Tipologia corso Numero corsi

Segreteria generale 1 3 5 1 10

Personale e sviluppo risorse umane 3 2 4 1 10

Ragioneria e contabilità 5 5 7 4 21

Comunicazione 0 0 0 1 1

Provveditorato 5 5 5 3 18

Aggiornamento informatico 1 3 5 6 15

Promozione e regolazione del mercato 2 5 3 1 11

Anagrafico - certificativo 1 9 8 9 27

Protocollo 2 2 0 0 4

Statistica 1 0 0 0 1

Trasversale 0 0 0 3 2

Totale 21 31 37 29 118

La tabella evidenzia le tipologie e il numero di corsi a cui hanno partecipato i dipen-denti camerali.

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Tabella 4.13: Giornate di formazione interna divisa per categoriaPeriodo 2003-2006

Categorie 2003 2004 2005 2006

Dirigenti 0 2 4 5

D 38 71 36 43

C 19 31 28 38

B 5 0 0 0

A 0 0 0 0

Totale 62 105 68 86

La tabella mostra le giornate di corsi di formazione a cui hanno partecipato i dipenden-ti camerali.

Tabella 4.14: Spesa per la formazione interna - Periodo 2003-2006

Spesa per la formazione interna in euro

2003 2004 2005 2006 Totale

36.805 34.801 35.521 48.791 155.918

In sede di contrattazione decentrata, si è istituito un Fondo diproduttività, che mira ad incentivare qualità della prestazione,assunzione di responsabilità e raggiungimento degli obiettivi.La Camera ha fornito anche ai giovani occasione di espe-rienza e conoscenza, ospitando ttiirroocciinnii ee ssttaaggee aperti a stu-denti di scuole medie superiori, studenti universitari e lau-reati, con una punta nel 2004 di ben 26 giovani.

Tabella 4.15: Numero e tipologia di tirocini e stage attivatiPeriodo 2003-2006

Tirocini e stage attivati

Tipologie 2003 2004 2005 2006

Studenti scuole superiori 11 13 7 10

Studenti universitari 1 6 2 1

Laureati 1 6 9 10

Studenti stranieri 1 1 2 0

Totale 14 26 20 21

Il tirocinio è un istituto che permette al tirocinante di svolgere un periodo in azienda oin un ente pubblico ed è quindi finalizzato a:- apprendimento conoscenze specifiche sull’impresa;- acquisizione di competenze professionalizzanti.Scopo principale del tirocinio è la formazione e l’orientamento del tirocinante. Il tiro-cinio non costituisce, né da vita, ad un rapporto di lavoro subordinato. La Camera diCommercio, secondo il dettato legislativo, può ospitare contemporaneamente al mas-simo 8 tirocinanti.

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AGEVOLAZIONI PER I DIPENDENTI

Ai dipendenti sono state offerte alcune aaggeevvoollaazziioonnii di ri-lievo: innanzitutto la Cassa Mutua istituita con finalità as-sistenziali e previdenziali a favore del personale e dei lorofamiliari e l’assegnazione di Borse di Studio per i figli deidipendenti relative sia ai corsi universitari sia alle scuolemedie superiori ed inferiori. In fine, i dipendenti usufrui-scono di un incentivo per l’utilizzo del trasporto urbano edextraurbano, attraverso l’abbattimento del costo dell’abbo-namento annuale.

RELAZIONI SINDACALI

In base all’art. 56 del CCNL Comparto Regioni e AutonomieLocali del 14/09/2000 i dipendenti della Camera di Com-mercio hanno diritto di partecipare, durante l’orario di lavo-ro, ad assemblee ssiinnddaaccaallii in idonei locali concordati conl’amministrazione, per 12 ore annue pro capite senza decur-tazione della retribuzione. Inoltre, a seguito della sottoscri-zione del CCNL Comparto Regioni e Autonomie Locali del22/01/2004, si stanno attivando il Comitato Pari opportu-nità e il Comitato Paritetico sul fenomeno del Mobbing.

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Tabella 4.16 Percentuale dei dipendenti iscritti al Sindacato - Periodo 2003-2006

Anno 2003 2004 2005 2006

Percentuale 42,52% 45,88% 40,47% 39,75%

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LE AZIENDE SPECIALI

Secondo l’Art. 2 comma 2 della Legge 580/93 le Camere diCommercio “possono inoltre costituire aziende speciali operantisecondo le norme del diritto privato”. La Camera di Ancona haistituito tre aziende speciali che si sono dotate dunque di au-tonomia amministrativa, contabile e di bilancio. Il contrattocollettivo di riferimento applicato ai dipendenti delle tre azien-de speciali è quello del Commercio. Possiedono propri orga-ni di governo rappresentati da: Presidente, Consiglio di Am-ministrazione e Consiglio dei revisori dei conti e un propriostaff dedicato allo sviluppo delle attività proprie dell’azienda.

Tabella 4.17: Il personale impiegato nelle tre Aziende SpecialiPeriodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

Composizione del personale

In ruolo 3 5 6 7

Collaboratori COCO Pro 3 4 3 2

Contratti a tempo determinato 1 2 2 1

Tabella 4.18: Caratteristiche del personale in ruolo nelletre Aziende Speciali - Situazione al 31/12/2006

Età media 34 anni

Titolo di studio 5 posseggono la Laurea e 2 il Diploma di Scuola Superiore

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LA RAPPRESENTANZA

Ai sensi dell’art. 48 del proprio Statuto, la Camera di Com-mercio, “nel perseguimento delle proprie finalità e per la rea-lizzazione di interventi a favore del sistema delle imprese e del-l’economia provinciale, ispira la propria azione al principio disussidiarietà valorizzando la realizzazione di servizi da partedelle associazioni imprenditoriali”. D’altra parte il rapporto strettissimo con le associazioni dicategoria appare connaturato alla stessa esistenza e alla sto-ria degli Enti camerali, laddove il legislatore prevede la pre-senza di rappresentanti delle medesime associazioni all’in-terno degli organi direttivi. La Legge 580/1993 ha, infatti, profondamente rinnovato l’or-dinamento degli enti camerali nella direzione di una loro cre-scente democratizzazione, prevedendo tre organi direttivi: - il CCoonnssiigglliioo, oorrggaannoo ddii iinnddiirriizzzzoo ggeenneerraallee cui spetta la pro-grammazione e l’approvazione dei bilanci e nel quale sie-

dono i rappresentanti di tutti i settori di rilevante interesseper l’economia provinciale (designati dalle associazioni dicategoria più rappresentative a livello provinciale, secondomeccanismi assai complessi disciplinati dalla legge). Il nu-mero di consiglieri, 2277 per la Camera di Commercio di An-cona, è stabilito in proporzione al numero delle impreseiscritte nel Registro delle Imprese, - la GGiiuunnttaa, oorrggaannoo eesseeccuuttiivvoo cui spetta l’attuazione del pro-gramma, è composto dal Presidente e da un numero ristret-to di membri eletti dal Consiglio tra i suoi componenti. LoStatuto prevede un numero di 99 membri - ed, infine, il PPrreessiiddeennttee (del Consiglio e della Giunta) cuispetta la legale rappresentanza dell’Ente.Lo schema richiama quello tipico di molte organizzazionipubbliche, in cui vi è un “parlamento”, nel quale si con-frontano le rappresentanze di tutte le associazioni ritenutesignificative nel territorio di riferimento, ed un organo di“governo” nel quale siedono solo i rappresentanti delle as-

3.3 Associazioni di categoria

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sociazioni, per cosi dire, “di maggioranza”. Il carattere lar-gamente rappresentativo del Consiglio è testimoniato an-che da un’altra importante novità introdotta con la riformae, cioè, la presenza obbligatoria al suo interno di due com-ponenti in rappresentanza delle organizzazioni sindacali deilavoratori e delle associazioni dei consumatori. Si assicura, in tal modo, la rappresentanza, nell’ambito del

sistema economico locale, di interessi generali diversi da quel-li di cui sono portatori le sole associazioni imprenditoriali.L’Ente camerale si configura, pertanto, come soggetto pubbli-co chiamato a promuovere lo sviluppo dell’economia localetenendo conto delle istanze di tutte le sue componenti eco-nomiche e sociali, fungendo da “stanza di compensazione” diinteressi anche potenzialmente concorrenti o contrapposti.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 5.1: Composizione del Consiglio CameraleAssociazioni di Categoria rappresentate nel periodo 2004-2009

Settore Rappresentanti Associazione di categoria Totale consiglieriDesignazioni effettuate in apparentamento da parte di:

Agricoltura Coldiretti - CIA 2Unione Provinciale Agricoltori

Artigianato Confartigianato - Cna 5

Industria Assindustria 5

Commercio Confcommercio - Confesercenti 5

Cooperative Confcooperative - AGCI Marghe 1Legacoop - UNCI Marche

Turismo Confcommercio 1

Trasporti e spedizioni Confcommercio - Confartigianato 2Cna - AMSEA - Assindustria

Credito e Assicurazioni ABI - ANIA 1

Servizi alle imprese Confcommercio - Assindustria 2

Attività portuali Confcommercio - Assindustria 1

Tutela consunatori CGIL- CISL - UIL 1

Totale 27

2

Trasporti e spedizioniAltri settori (cooperative, turismo, credito, sindacati, consumatori, attività portuali)

AgricolturaArtigianatoIndustriaCommercio

6

25

5

5

Grafico 5.1: Composizione del Consiglio Camerale

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Tabella 5.2: Composizione della Giunta Camerale - Associazioni di Categoria rappresentate nel periodo 2004-2009

Settore economico Rappresentanti - Associazione di categoria n° totale consiglieri

Agricoltura Coldiretti - Confagricoltura - Unione Provinciale Agricoltori 2

Artigianato Confartigianato - Cna 3

Industria Assindustria 2

Commercio Confcommercio - Confesercenti 1

Turismo Confcommercio 1

Servizi alle imprese Confcommercio - Assindustria 1

Totale 10

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I PROGETTI

Il fondamentale rapporto tra l’Ente e le associazioni di ca-tegoria si sostanzia, oltre che nella loro partecipazione agliorgani direttivi, anche nella realizzazione di attività e pro-getti in comune o in collaborazione con esse, in gradi e for-me assai diversi. Come altrove ricordato, l’Ente camerale persegue i propri obiet-tivi sia direttamente che indirettamente, mediante la parteci-pazione, anche finanziaria, a progetti ed iniziative di terzi. La concessione di ccoonnttrriibbuuttii aa tteerrzzii - essenzialmente asso-ciazioni di categoria e loro Consorzi Fidi, Enti Pubblici Lo-cali ed organismi partecipati - è disciplinata dal Regolamen-to n.4 del 28/4/2004, secondo il quale “possono essere finan-ziati solo progetti o iniziative che siano coerenti con le finalità

istituzionali e gli indirizzi programmatici dell’ente e di dimen-sioni significative sia in termini economici che sul piano dell’in-fluenza territoriale”. Il contributo non può, in ogni caso, su-perare il 50% del costo complessivo del progetto. La parte assolutamente più rilevante di tali contributi è con-cessa alle associazioni di categoria per la realizzazione dipprrooggeettttii ddii iinntteerreessssee ggeenneerraallee che abbiano le caratteristichesopra descritte. Si tratta di iniziative assai varie che riguar-dano la formazione ed informazione delle PMI, la diffusio-ne della cultura d’impresa, l’innovazione tecnologica, l’ag-gregazione tra imprese, la promozione turistica ed il marke-ting territoriale, il sostegno alle produzioni tipiche, la rea-lizzazione di iniziative promozionali (mostre/mercato, edu-cational tour, ecc.), la realizzazione di studi, convegni e se-minari, ecc.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 5.3: Contributi a progetti delle Associazioni di Categoria - Periodo 2003-2006

Ripartizione dei progetti N° progetti 2003 N° progetti 2004 N° progetti 2005 N° progetti 2006per settori di interventoProgetti a favore del settore dell’industria 6 97.250,00 8 84.500,00 3 50.000,00 5 68.000,00Progetti a favore del settore dell’artigianato 11 149.000,00 14 173.000,00 11 152.000,00 14 161.350,00Progetti a favore del settore del commercio 9 77.200,00 8 99.500,00 7 87.500,00 5 81.500,00Progetti a favore del settore dell’agricoltura 9 122.000,00 8 121.000,00 9 145.000,00 6 115.000,00Progetti a favore del settore del turismo 0 0,00 5 77.000,00 6 100.600,00 7 152.850,00Progetti a favore del settore dei trasporti 0 0,00 1 9.000,00 2 21.000,00 0 0Progetti a favore del settore della cooperazione 1 7.750,00 0 0,00 0 0,00 1 3.300,00Progetti a favore del settore bancario 0 0 0 0 0 0 1 4.200,00Totali 36 453.200,00 44 564.000,00 38 556.100,00 39 586200,00

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tradizionalmente, inoltre, la Camera di Commercio sostie-ne l’attività dei CCoonnssoorrzzii ddii GGaarraannzziiaa CCoolllleettttiivvaa FFiiddii,, orga-nismi associativi - emanazioni delle medesime associazio-ni di categoria - che favoriscono l’accesso al credito dellePMI prestando garanzie collettive sui prestiti bancari. Il so-stegno ai Confidi si sostanzia nella erogazione di contribu-ti disciplinati da uno specifico regolamento e parametratiall’ammontare degli affidamenti garantiti ed al numero del-le imprese che ne usufruiscono.

Si sottolinea, infine, che al di là dei contributi, la collabo-razione con le associazioni di categoria resta essenziale perla realizzazione di tutte le attività dell’Ente. Si può afferma-re che non c’è attività o progetto promozionale realizzatodirettamente dagli uffici che non preveda forme di consul-tazione e/o concertazione con le associazioni di volta in vol-ta interessate (gruppi di lavoro, riunioni preparatorie, fo-cus-groups, coinvolgimento in convegni e seminari, ecc.).

600.000,00

500.000,00

400.000,00

300.000,00

€ 453.200,00

€ 556.100,00

€ 586.200,00

€ 564.000,00

Grafico 5.2: Trend dei contributi a progetti delle Associazioni di Categoria -Valori in euro - Periodo 2003-2006

Tabella 5.4: Contributi ai Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi - Periodo 2003-2006

Ripartizione dei contributi per settori di intervento 2003 2004 2005 2006

Contributi ai Consorzi Fidi del settore Industria 129.000,00 129.000,00 135.000,00 135.000,00

Contributi ai Consorzi Fidi del settore Commercio 77.000,00 77.000,00 77.000,00 77.000,00

Contributi ai Consorzi Fidi del settore Artigianato 100.000,00 100.000,00 100.000,00 100.000,00

Totali 306.000,00 306.000,00 312.000,00 312.000,00

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

CONTRIBUTI ALLA “GOVERNANCE PUBBLICA”

Alla base delle politiche di rilancio dell’economia provincia-le resta la centralità dello sviluppo locale, ispirata agli orien-tamenti comunitari e ancorata a due concetti fondamentali: - l’assunzione del tteerrrriittoorriioo ccoommee rriissoorrssaa eesssseennzziiaallee ppeerr lloossvviilluuppppoo,, che diventa valore in sé, sempre più centrale nel-le dinamiche produttive perché è riconosciuto come l’am-biente nel quale nascono e si affermano i fattori della com-petizione ma anche quale fattore di attrazione di economiee investitori esterni;- la diffusione della consapevolezza che non sia possibile ra-gionare di sviluppo economico senza coniugarlo con la ccooee--ssiioonnee ssoocciiaallee, che si pone come il “prodotto” del rapporto dicollaborazione fra gli attori istituzionali: enti locali ed altreamministrazioni pubbliche, autonomie funzionali, univer-sità e centri di ricerca, sindacato e forze del privato sociale.

Per poter perseguire gli obiettivi proposti si ritiene essen-ziale la cooperazione di una pluralità di attori, a vario tito-lo interessati allo sviluppo locale. I soggetti coinvolti concorrono attivamente alla definizio-ne ed all’implementazione delle scelte mediante gli stru-menti della concertazione, con l’apporto di uno specificobagaglio di competenze acquisite sul campo della rispetti-va esperienza. La Camera di Commercio si propone, pertanto, di svolge-re un ruolo di leader nel processo di aggregazione e di rac-cordo delle politiche proposte da tutti i soggetti coinvolti,in qualità di ente storicamente rappresentativo degli inte-ressi della collettività economico-sociale della provincia.D’altra parte, il riconoscimento costituzionale della naturagiuridica di “AAuuttoonnoommiiaa FFuunnzziioonnaallee” pone l’ente in una po-sizione sostanziale e formale di pari dignità con gli enti lo-cali nell’ambito del sistema di Governance del territorio.

3.4 Enti e istituzioni locali

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Regione Marche Il raccordo con le politiche regionali è garantito prevalen-temente dall’Unione Regionale delle Camere di Commer-cio che è il soggetto istituzionalmente preposto a curare lerelazioni con l’ente regionale ed alla concertazione su ma-terie inerenti il sistema delle PMI. Da questo punto di vistasi intende potenziare il ruolo che il sistema Camerale devesvolgere attraverso l’Unioncamere, rafforzando la presenzae le deleghe che possono essere ottenute in ambiti specifi-ci dove le Camere di Commercio possono vantare impor-tanti professionalità, esperienza e risorse. In particolare, con riferimento alle politiche per l’interna-zionalizzazione, le attività poste in essere dall’Azienda Spe-ciale “Ancona Promuove” (e dalle altre omologhe) vengo-no ad inquadrarsi in un contesto di programmazione ecoordinamento regionale, mediante la partecipazione ad unapposito Tavolo costituito presso la Regione Marche.

Provincia di AnconaSe il rapporto con l’Ente Regione resta sostanzialmente me-diato dall’Unione Regionale, fondamentale è invece quellocon la Provincia di Ancona, l’ente locale con il medesimoambito territoriale di competenza, con il quale esiste datempo un rapporto di proficua collaborazione sfociata nel2005 nella stipula di un protocollo d’intesa per “L’integra-

zione delle azioni di comune interesse nell’ambito delle politichedi sviluppo locale”. Lungi da essere un mero atto formale, tra l’altro piuttostoraro nel panorama nazionale, il protocollo d’intesa ha rico-nosciuto una situazione di fatto per la quale vi è la parteci-pazione della Camera di Commercio alla Consulta Provin-ciale per lo Sviluppo, la sistematica concertazione delle at-tività da porre in essere, soprattutto con riferimento alla va-lorizzazione delle produzioni agroalimentari, tipiche e diqualità, al marketing territoriale ed alla promozione turisti-ca ed, infine, la realizzazione e/o la partecipazione in co-mune a numerose iniziative promozionali.Tra gli interventi più qualificanti che vedono insieme la Pro-vincia e la Camera di Commercio di Ancona emergono al-cuni progetti di marketing territoriale:

- la promozione del DDiissttrreettttoo RRuurraallee ddii QQuuaalliittàà, progettoche mira alla valorizzazione turistica delle aree interne aprevalente vocazione rurale, realizzato in collaborazionecon il Consorzio “Colli Esini” (che riunisce quasi tutti i Co-muni della Comunità Montana) e che ha visto la costituzio-ne di una rete di operatori turistici della ricettività diffusa,aziende agroalimentari, commercio ed artigianato tipico, si-no alla creazione di un soggetto di incoming; - la partecipazione congiunta a FFoorr..MMaa, società promossa

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

dai Comuni di Senigallia e del suo interland per l’attrazio-ne di investimenti e lo svolgimento in comune di azioni dimarketing territoriale e di formazione;- il DDiissttrreettttoo ddeell MMaarree, che mira allo sviluppo della cantie-

ristica da diporto, presente nel porto di Ancona soprattut-to nel segmento dei maxi yacht di lusso, e dell’indotto chetale settore può generare con riferimento sia alla catena disubfornitura che allo sviluppo di servizi turistici avanzati.

Particolarmente significativa la partecipa-zione dell’Ente camerale al sistema pro-

vinciale della promozione turistica nell’intentodi contribuire alla costruzione di un quadro pro-grammatico quanto più possibile integrato ecoerente. Uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi an-ni è la crescente complessità del modo in cuil’offerta turistica del territorio e la sua promo-zione si stanno organizzando. Tra livello regio-nale di “governance” del turismo ed i Comuni(tradizionalmente, l’unità elementare della pro-mozione turistica, nonché in molti casi, i ma-teriali detentori delle risorse) si vanno affer-mando una pluralità di soggetti con competen-ze su aree vaste (non più coincidenti con con-fini amministrativi) e che vedono spesso lacooperazione tra soggetti pubblici e privati. Il caso più lampante è quello dei Sistemi Turi-stici Locali (STL) voluti dalla Legge di riforma

del turismo; ma più in generale, si assiste adun crescente protagonismo in ambito turisticoda parte di nuovi attori (oltre ai citati STL, il Di-stretto Rurale di Qualità, le Strade del Vino, leassociazioni di categoria, ecc.). Il coordinamento sistematico degli interventicon l’Assessorato provinciale al Turismo, lapartecipazione ai Comitati di Coordinamentodi entrambe gli STL costituti in provincia, “Ri-viera del Conero” e “Misa Esino Frasassi”, edil sostegno finanziario di questi ultimi, fanno as-sumere all’Ente camerale un ruolo chiave nel-la costruzione della rete della promozione turi-stica, anche in ragione del rapporto privilegia-to con le associazioni degli operatori turistici.Di particolare rilievo, in questo ambito, il pro-getto Welcome To Ancona volto al coordina-mento delle iniziative di promozione e di acco-glienza turistica poste in essere dai diversisoggetti pubblici e privati in occasione dell’ap-

prodo ad Ancona, nel periodo estivo, delle na-vi della Costa, della MSC e di altre compagniecrocieristiche. In tal caso, la Camera di Com-mercio sin dal 2005 ha assunto il ruolo di en-te capofila che funge da collettore di risorse fi-nanziare da parte degli enti locali - RegioneMarche, Provincia e Comune di Ancona - e dagestore ed attuatore delle diverse iniziative se-condo un piano concordato nell’ambito di unComitato di Coordinamento. La Camera di Commercio vede nel crescenteinteresse delle principali compagnie crocieri-stiche per il porto di Ancona un’importante oc-casione per l’affermazione della città capoluo-go e del suo territorio come destinazioni turi-stiche autonome, obiettivo che sino ad oggi èstato perseguito solo parzialmente. Il proget-to assume, pertanto, una valenza strategicarispetto all’innovazione delle politiche di marke-ting territoriale legate al “waterfront”.

LA CAMERA DI COMMERCIO E IL TURISMO

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Comune di AnconaCon il CCoommuunnee ddii AAnnccoonnaa, in quanto capoluogo della pro-vincia, si promuovono congiuntamente iniziative che ne ac-crescano l’immagine e l’attrattività, nonché per quanto ri-guarda le infrastrutture (porto, viabilità, arredo urbano) edi servizi alle imprese ed ai cittadini.

Università Politecnica delle Marche Con l’UUnniivveerrssiittàà PPoolliitteeccnniiccaa ddeellllee MMaarrcchhee si è attuata un’al-leanza sempre più stretta, per utilizzare le competenze e leprofessionalità del mondo universitario per analisi ed ap-profondimenti scientifici sulle tematiche di maggiore inte-resse per il sistema economico locale e per una fruttuosacollaborazione nelle analisi statistiche, per sfruttare al me-glio il patrimonio di dati di cui la Camera di Commerciodispone. Frequente è il ricorso agli stage ed ai tirocini formativi, siafacendo da tramite con le imprese sia con l’inserimento digiovani laureati nella stessa struttura camerale per determi-nati progetti. In linea con questo approccio il progetto CCaamm--ppuussWWoorrlldd che prevede la possibilità per laureandi e laurea-ti di fare un’esperienza di tirocinio presso aziende esterecon il coordinamento di tutor selezionati dall’Università. Si stanno promuovendo forti accordi di collaborazione, sul-l’esempio di quanto realizzato a livello nazionale tra Union-camere e la Conferenza dei Rettori, al fine di favorire so-

prattutto l’avvicinamento dell’ateneo al mondo della PMI,la ricerca e l’innovazione e di aiutare congiuntamente la cre-scita umana e professionale dei giovani, aprendo loro la stra-da per un inserimento soddisfacente nel mondo del lavoro. Allo stato attuale, in particolare, sono stati avviati alcuniprogetti in comune a seguito della stipula di accordi qua-dro su “Innovazione e Trasferimento tecnologico”, “Lottaalla contraffazione e alla concorrenza sleale” ed, infine, la“Sperimentazione di un modello di misurazione del capi-tale intangibile delle imprese”. Gli accordi prevedono la realizzazione di iniziative di sen-sibilizzazione in comune, la realizzazione di attività di con-sulenza e formazione, sino alla eventuale creazione di Spin-Off universitari.

ATTIVITÀ DI STUDI E RICERCHE

Governare il territorio presume evidentemente la sua cono-scenza. Da questo punto di vista va evidenziato il contribu-to offerto dalla Camera di Commercio al monitoraggio del-le variabili socio economiche del territorio provinciale edallo studio di rilevanti fenomeni del sistema economico, at-traverso l’attività del proprio UUffffiicciioo SSttaattiissttiiccaa ee SSttuuddii..L’Ente camerale è ufficialmente parte del SISTAN (SistemaStatistico Nazionale) e come tale partecipa, quale organi-

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 6.1: Contributi alla Governance Pubblica - Valori in Euro - Periodo 2003-2006

Contributi alla Governance pubblica 2003 2004 2005 2006

(dimensione finanziaria degli interventi)

Cura e pubblicazione, in collaborazione con la Provincia di Ancona, 19.000,00 49.640,00 0,00 0,00della Guida Verde del Touring Cub Italiano della Provincia di Ancona

Iniziative condotte in collaborazione con la Provincia di Ancona per la 51.000,00 119.100,00 59.000,00 68.000,00promozione del territorio e delle produzioni locali (Vivere il Mare; Giornate Mediterranee dell’Olio di Oliva, Salone del Gusto di Torino, Tipica, Pane Nostrum)

Sostegno all’ITALCOOK di Jesi - Scuola delle Cucine Regionali d’Italia 16.000,00 10.000,00 15.000,00 15.000,00

Contributo al Gonsorzio “Colli Esini” per lo sviluppo e 10.000,00 10.000,00 7.000,00 300,00la valorizzazione turistica delle aree rurali della provincia (Distretto Rurale di Qualità)

Partecipazione al progetto “Distretto del Mare - ANKS MARINA” 0,00 0,00 40.000,00 60.000,00

Contributi ai Sistemi Turistici Locali della provincia di Ancona 15.000,00 22.000,00 22.000,00 5.000,00(“Riviera del Conero” e “Misa Esino Frasassi”) per la promozione turistica dei rispettivi territori

Progetto Welcome to Ancona - coordinamento delle iniziative per 0,00 0,00 19.000,00 50.000,00l’accoglienza dei crocieristi che fanno scalo su Ancona - (risorse proprie)

Contributi ai Comuni della provincia per manifestazioni promozionali varie e 35.500,00 31.000,00 25.500,00 25.500,00progetti di marketing urbano

Contributo al Progetto CampusWorld 20.000,00 20.000,00 20.000,00 20.000,00

Contributi a consorzi misti (pubblico/privati) per 36.000,00 0,00 0,00 0,00la promozione delle produzioni tipiche locali

Contributi ad altre istituzioni pubbliche o di interesse pubblico per 26.600,00 4.700,00 8.000,00 7.000,00attività di promozione del territorio

Totali 209.100,00 246.440,00 195.500,00 230.800,00

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smo provinciale, alla realizzazione periodica dei censimen-ti ISTAT sull’industria e i servizi, sull’agricoltura e alla rea-lizzazione di altre indagini statistiche obbligatorie. Pubblica trimestralmente la Newsletter “Statistica News”con i principali dati dell’economia provinciale legati alla te-nuta del Registro delle Imprese (natalità e mortalità delleimprese, classificazione per settori, ecc) e all’import-export,ed annualmente, “l’Analisi statistica della Provincia di An-cona”, realizzata in collaborazione con il Gruppo Perma-nente di Statistica, costituito presso la Prefettura, che vedela partecipazione del Comune e della Provincia di Anconae dell’ufficio regionale dell’ISTAT. Sempre con cadenza an-nuale viene organizzata la “GGiioorrnnaattaa ddeellll’’EEccoonnoommiiaa”, in con-comitanza con tutto il sistema camerale nazionale, nel cor-so della quale viene presentato e discusso, alla presenza ditutte le principali istituzioni locali, un rapporto dal titolo

“L’Economia Reale dal punto di osservazione della Cameradi Commercio”. La Camera di Commercio promuove, inoltre, la realizzazio-ne di attività di studio, monitoraggio e progettazione su te-matiche di rilievo per il sistema economico locale con par-ticolare attenzione alla dotazione infrastrutturale. Si segnala, a tal proposito:- il monitoraggio sistematico dei traffici marittimi (merci epasseggeri) intrapreso, già dal 2003, con la costituzione, incollaborazione con l’ISTAO (Istituto di Studi Adriano Oli-vetti per la Gestione dell’Economia e delle Aziende) di An-cona, dell’OOsssseerrvvaattoorriioo ssuull PPoorrttoo ddii AAnnccoonnaa;; - sempre in collaborazione con l’ISTAO è stato realizzatouno studio di fattibilità sui possibili utilizzi dell’AAeerrooppoorrttooddii FFaallccoonnaarraa MMaarriittttiimmaa ai fini del marketing del territorio edello sviluppo di servizi di accoglienza avanzati.

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Tabella 6.2: Attività di studi e ricerche (impegni finanziari) - Periodo 2003-2006

Dimensione finanziaria degli interventi 2003 2004 2005 2006

Attività dell’Osservatorio del Porto di Ancona: monitoraggio dei traffici marittimi e 35.000,00 24.000,00 20.000,00 21.200,00delle variabili economiche ad essi collegati nello scalo dorico e nell’area Adriatica

Progetto per l’elaborazione di uno studio per l’utilizzo degli spazi inutilizzati 0,00 0 15.000,00 18.000,00dell’Aeroporto di Falconara Marittima ai fini del marketing del territorio

Studi ed elaborazioni dell’Ufficio statistica (Bollettino trimestrale di Statistica, 5.700,00 25.000,00 46.800,00 50.000,00Giornata dell’Economia ed altre indagini di settore

Totali 40.700,00 49.000,00 81.800,00 89.200,00

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Sono stati realizzati, inoltre, approfondimenti ed analisi sualtri settori caratterizzanti il territorio provinciale quali “Ilsistema Moda” ed “Il distretto industriale della Meccanica”

CONTRIBUTI AL SISTEMA EDUCATIVO - FORMATIVO

L’attenzione dell’Ente è rivolta anche a tutto il mondo dellascuola; in particolare la sua azione è rivolta a favorire l’inte-razione tra il mondo del lavoro con quello dell’istruzione. A tal fine ha intensificato la collaborazione con la DirezioneScolastica Regionale e con gli Istituti di Scuola Superiore del-la provincia, proseguendo l’esperienza positiva delle primeapplicazioni della riforma Moratti sui percorsi di “Alternan-za scuola-lavoro” come componente centrale di tutti i per-corsi di istruzione e formazione della scuola secondaria.

Servizio Alternanza Scuola LavoroL’art. 4 della Legge n. 53/2003 riconosce alle Camere di Com-mercio un ruolo istituzionale nella progettazione, attuazione

e valutazione dei percorsi formativi in Alternanza Scuola-La-voro. In virtù di ciò, la Camera di Commercio di Ancona, at-traverso ll’’UUffffiicciioo NNuuoovvee IImmpprreessee ee OOrriieennttaammeennttoo,, svolge dal2004 un’attività di formazione e di orientamento nei con-fronti degli alunni degli Istituti Scolastici Superiori della Pro-vincia. Tale attività, co-finanziata da Unioncamere Naziona-le e realizzata in collaborazione con la Direzione ScolasticaRegionale e con docenti esperti nell’orientamento al mondodel lavoro, riveste un importante ruolo di congiunzione trail sistema scolastico/formativo e il mondo delle imprese. Il progetto prevede il coinvolgimento tanto degli allieviquanto dei tutor aziendali e scolastici.In particolare per gli allievi è prevista sia una formazione tra-sversale in aula e tramite laboratori, sia un’esperienza profes-sionalizzante in azienda attraverso uno stage di 3 settimane.

Sportello Stage e Tirocini FormativiA fine 2006 la Camera di Commercio, in partenariato conla Provincia di Ancona, ha attivato un nuovo servizio gra-

Tabella 6.3: I numeri del progetto Orientamento e alternanza “ - Periodo 2004-2005

N° scuole N° studenti N° imprese e istituzioni N° tirocini attivati N° tutor scolastici N° tutor aziendali Spesa

2004 5 97 26 imprese + 0 istituzioni 97 14 10 €22.000

2005 6 104 58 + 4 istituzioni 97 22 17 €25.128

Nel 2006 non sono stati attivati tirocini formativi.

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tuito denominato ““SSppoorrtteelllloo SSttaaggee ee TTiirroocciinnii FFoorrmmaattiivvii””.Tale servizio si propone di agevolare l’inserimento lavora-tivo dei giovani attraverso un’esperienza diretta nel mondodel lavoro tramite tirocini formativi.Giovani e aziende sono messi in contatto seguendo un per-corso specifico caratterizzato da: - pre-selezione dei candidati in relazione alle loro aspira-zioni professionali e ai profili richiesti dalle aziende; - colloqui di selezione effettuati presso le aziende al fine direalizzare il migliore incrocio domanda/offerta sulla basedelle reciproche aspettative; - formazione dei tirocinanti attraverso un corso di caratte-re trasversale volto a prepararli al meglio all’esperienza for-mativa e di orientamento in azienda.

Progetto ExcelsiorSi tratta di un sistema informativo permanente per l’occu-pazione e la formazione, realizzato dal sistema delle Came-re di Commercio e delle loro Unioni Regionali, a partire dal-l’anno 1997. È un progetto finanziato dal Ministero del La-voro e dal Fondo Sociale Europeo e realizzato in collabora-zione con Unioncamere Nazionale. Si tratta di un’indagine che raccoglie le previsioni nel bre-ve periodo sulla dinamica dell’occupazione e della doman-da di professioni, attraverso le interviste effettuate diretta-

mente presso le imprese private extra agricole e le informa-zioni disponibili nei principali archivi amministrativi (Re-gistro delle imprese, INPS e INAIL). I risultati provincialidella ricerca vengono presentati pubblicamente ogni annoad istituzioni locali, mondo imprenditoriale e sistema sco-lastico e, successivamente, agli studenti delle scuole secon-darie superiori avvalendosi di un volume chiamato “Versoil Lavoro” appositamente elaborato dall’Ente per una facilelettura da parte degli studenti.

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Tabella 6.4: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse dagli uffici Statistica e Studi e Nuove imprese e Orientamento - Periodo 2003-2006

Corsi di formazione Seminari Workshop Convegni

argomento - Orientamento al lavoro e Distretti industriali 1° Giornata dell’Economia; all’imprenditoria Provincia di AN Progetto Excelsior;

Verso il Lavoro

n° iniziative - 1 1 3

n° part. - 100 10 250

argomento Alternanza scuola e lavoro Orientamento al lavoro e - 2° Giornata dell’Economia; all’imprenditoria Progetto Excelsior;

Verso il Lavoro;Alternanza scuola e lavoro

n° iniziative 1 1 - 4

n° part. 153 97 - 468

argomento Alternanza scuola e lavoro Alternanza scuola e lavoro (L. 53/03) Progetto Exelsior; 3° Giornata dell’Economia;Risultati progetto Orientamento 2005 Sovracampionamento Verso il Lavoro

Excelsior settore meccanica

n° iniziative 1 2 2 2

n° part. 212 144 23 263

argomento Alternanza scuola e lavoro Orientamento al lavoro Progetto Exelsior; 4° Giornata dell’Economia;Verso il lavoro Verso il Lavoro

n° iniziative 2 1 3 2

n° part. 46 96 43 245

2003

2004

2005

2006

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IMPOSTE E TASSE

Tabella 6.5: Imposte, tributi e tasse pagate dall’Ente - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

€ 21.590,76 € 30.925,32 € 21.778,17 € 24.995,31

Le imposte, tributi e tasse pagati riguardano concessioni demaniali, ICI, tassa per smaltimento rifiuti, TOSAP.

La Camera è soggetta al pagamento delle seguenti imposte,tributi e tasse:-- TTOOSSAAPP permanente per l’occupazione di spazi ed aree pub-bliche (passo carrabile in via Vecchini e Vicolo della Fonte);-- IICCII per i fabbricati e terreni di proprietà non utilizzati perattività istituzionale;-- TTaassssaa ppeerr lloo ssmmaallttiimmeennttoo ddeeii rriiffiiuuttii ssoolliiddii uurrbbaannii;;- l’IIRREESS (imposta sul reddito delle società, ex IRPEG).

Oltre alle imposte riportate nella tabella, la Camera, qualo-ra svolga un’attività di prestazione di servizi in forma d’im-presa (attività commerciale), diviene un soggetto passivo aifini IVA ed è quindi sottoposta alle disposizioni di cui alDPR 633/1972.Inoltre, la Camera è tenuta al versamento dell’IRAP qualeimposta sui redditi da lavoro dipendente, sui compensi percollaborazioni e prestazioni di servizi; tale tributo è peròconsiderato come onere per il personale.

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La fornitura di beni e servizi necessari allo svolgimento del-le attività della Camera di Commercio viene garantita dal-l’UUffffiicciioo PPrroovvvveeddiittoorraattoo, struttura che opera attraverso di-verse forme contrattuali, con lo scopo di conseguire le mi-gliori condizioni sia economiche che qualitative. Nello specifico l’Ente può ricorrere alla stipula, con il con-traente, di un “Contratto” per ordinativi di importo piutto-sto rilevante per i quali il pagamento avviene tramite boni-fico bancario, oppure di un “Ordinativo di acquisto” perquelle forniture di modesto importo unitario e per le qua-li si ricorre all’utilizzo del Fondo Cassa (in contanti).

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

3.5 Fornitori

Tabella 7.1: Andamento degli acquisti- periodo 2004-/2006

Contratti Ordinativi di acquisto TOTALEn° Valore in euro n° Valore in euro

2004 91 420.719,04 560 93.331,59 € 514.050,63 2005 111 972.749,11 613 84.479,03 € 1.057.228,14 2006 103 586.113,96 597 65.537,87 € 651.651,83 TOTALE € 2.222.930,60

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Nel triennio considerato, 2004/2006, si rileva una tenden-ziale prevalenza al ricorso di ffoorrnniittoorrii llooccaallii rispetto a con-traenti fuori provincia. Le percentuali infatti dimostranoquesta situazione: sia i contratti, con l’85% , che gli ordi-nativi di acquisto, con il 90%, sono stipulati con fornitoricon sede nella Provincia di Ancona.

Le ffoorrnniittuurree riguardano essenzialmente:- beni e servizi per la gestione delle sedi;- beni e servizi per il funzionamento degli uffici e l’eroga-zione dei servizi;- servizi postali e di trasporto;- servizi di vigilanza;- servizi assicurativi;- servizi consulenziali;- convenzioni CONSIP (su affidamento del Ministero Eco-nomia e Finanze, la Consip S.p.A. prevede la stipula diConvenzioni quadro, in base alle quali le Imprese fornitri-ci prescelte si impegnano ad accettare ordini di forniturada parte delle Amministrazioni con condizioni e prezzi sta-biliti fino a un predeterminato quantitativo complessivo).

Le pprroocceedduurree ddii sscceellttaa ddeell ccoonnttrraaeennttee, in relazione all’im-porto del contratto e alla natura del bene/servizio, sono sta-te principalmente

- trattativa privata (DPR 287/97 - DPR 254/2005);- acquisti in economia (DM 3 dicembre 2004);- affidamento diretto, in relazione al limitato valore del con-- tratto o alla natura esclusiva del bene/servizio;- rinnovi contrattuali, previa verifica della convenienza esoddisfazione della fornitura precedente.

Nel 2006 con il D. L. n. 163 del 12/04/2006 è stato introdot-to il NNuuoovvoo ccooddiiccee ddeeggllii aappppaallttii per gli Enti Pubblici che ride-finisce le procedure di acquisto: aperte, negoziate e ristrette. Ad oggi le “procedure in economia” sono le più utilizzate:il D.M. 3 dicembre 2004 prevede che “sono acquistate in eco-nomia le forniture di beni e servizi […] necessarie allo svolgi-mento dell’attività istituzionale della camera di commercio, chenon superano singolarmente la somma di euro 200.000,00, ol-tre IVA”. I preventivi sono richiesti ad almeno tre impreseper importi sino a euro 50.000,00 oltre IVA e ad almenocinque per importi superiori.È consentito il ricorso ad una sola impresa nei casi di ur-genza o specialità della fornitura, ovvero quando l’impor-to complessivo non superi i 20.000,00 euro oltre IVA.

Non si sono registrati contenziosi sia in ordine alle proce-dure di scelta del contraente che in ordine alla esecuzionecontrattuale.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

IL SISTEMA CAMERALE

Protagoniste nell’universo delle economie locali, le Came-re di Commercio costituiscono un importante punto di ri-ferimento per i settori produttivi, sia nel panorama nazio-nale che in quello internazionale.

In ItaliaIl sistema camerale a livello italiano è rappresentato daUUnniioonnccaammeerree, l’Unione Italiana delle Camere di Commer-cio Industria e Artigianato, che “promuove, realizza e gesti-sce… servizi e attività di interesse” per l’intera Rete Camera-le. Al suo fianco operano altre Strutture Nazionali del Si-stema in grado di offrire servizi tecnici e professionali alleaziende e alle stesse Camere, nei campi più svariati:- informatizzazione (IInnffooCCaammeerree) - formazione (IIssttiittuuttoo GG.. TTaagglliiaaccaarrnnee -- RReetteeccaammeerree) - internazionalizzazione (AAssssooccaammeerreesstteerroo -- MMoonnddiimmpprreessaa)

- promozione (AAssssoonnaauuttiiccaa -- AAssssiiccoorr)- comunicazione (RReetteeccaammeerree)- infrastrutture (UUnniioonnttrraassppoorrttii -- TTeeccnnoohhoollddiinngg)- ambiente (EEccoocceerrvveedd)- innovazione (DDiinntteecc)- ricerca (IIssnnaarrtt).

L’UUnniioonnccaammeerree NNaazziioonnaallee rappresenta gli interessi generalidelle Camere di Commercio, cura i rapporti del sistema conle Istituzioni Internazionali, Nazionali e Regionali - anchetramite le Unioni Regionali - e con le categorie, elabora in-dirizzi comuni, promuove e realizza iniziative coordinate,sostiene l’attività del Sistema Camerale in tutte le sue arti-colazioni, anche per favorirne lo sviluppo a rete. A tal fineUnioncamere mette a disposizione delle singole Camere,un valido strumento finanziario (il Fondo Perequativo) perla promozione e la realizzazione di progetti innovativi sin-goli e/o di sistema.

3.6 Partner di rete

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L’Ente camerale in questi ultimi anni, ha svolto un ruolo diprimo piano per garantire un’azione più omogenea ed effi-cace inserendosi a pieno titolo e con prestigio in alcuni TTaa--vvoollii ddii LLaavvoorroo promossi da Unioncamere Nazionale qualiad esempio: - Sportello sulla responsabilità sociale, - Gruppo di lavoro delle aziende speciali sull’internazionalizzazione, - Gruppo di lavoro sull’arbitrato, - Gruppo di lavoro sulla progettazione comunitaria INTERREG, - Rete per la ricerca brevettuale Pat-Lib,- Rete sui Contratti Tipo. In particolare la Camera di Commercio di Ancona è statainserita da Unioncamere a partire dal 2001, in un grup-po di lavoro nazionale costituito con l’obiettivo di unifor-mare l’erogazione dei servizi di conciliazione camerali intutto il territorio nazionale, sia sotto il profilo delle regoleprocedurali, sia per quanto riguarda le modalità operative.

Grazie all’attività del Tavolo di Conciliazione Nazionale so-no stati elaborati un regolamento di conciliazione organicoe ben strutturato, un tariffario e un insieme di regole eticheracchiuse in un Codice deontologico, adottati dalla quasi to-talità delle Camere di Commercio italiane, consentendo lacreazione di una rete compatta e coesa tra tutti i Servizi con-ciliativi. Gli incontri si svolgono circa 10-11 volte all’anno.

In Europa EEuurroocchhaammbbrreess, è l’associazione alla quale aderiscono 41 or-ganismi camerali di rappresentanza nazionale di paesi eu-ropei e che rappresenta più di 2.000 enti camerali che rac-colgono 17 milioni di imprese. La SSeeddee UUnniioonnccaammeerree ddiiBBrruuxxeelllleess promuove le attività del sistema Camerale italia-no verso istituzioni europee.

Nel mondoLe Camere di Commercio italiane all’estero sono libere as-

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Tabella 8.1: Progetti finanziati alla Camera di Commercio di Ancona da Unioncamere attraverso i Fondi Perequativi - Periodo 2003-2006

Anno Numero progetti approvati Costo riconosciuto Finanziamento concesso Finanziamento erogato

2003 10 329.735,77 131.894,31 121.992,58

2004 8 279.070,00 111.628,00 95.065,37

2005 9 454.500,00 153.580,00 127.575,06

2006 12* 422.140,00 168.856,00 84.428,00* I 12 progetti approvati comprendono anche quello contrassegnato dal cod. 22 gestito dall’azienda speciale Ancona Promuove; gli importi si intendono al netto delle somme dicompetenza del suddetto progetto

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

sociazioni di imprenditori e di professionisti, italiani e lo-cali. In Italia è attiva la SSeezziioonnee ddeellllee CCaammeerree ddii CCoommmmeerr--cciioo iittaalloo eesstteerree oo eesstteerree iinn IIttaalliiaa per favorire i rapporti bila-terali tra i rispettivi Paesi d’origine e la nostra penisola, coninterventi che mirano all’inserimento delle imprese nel mer-cato. La Camera di Ancona è attualmente associata a 17 Ca-mere di Commercio italo-estere ed è stata sede fino al 2005della Camera di Commercio italo-albanese, ora confluitanell’AAssssoocciiaazziioonnee PPrroommAAddrriiaa, dedicata a tutta l’area dei pae-si P.A.O. (Adriatico Orientale).

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Sin dal 2004 la Camera di Commercio ha inteso dotarsi diun UUffffiicciioo ddii PPrrooggeettttaazziioonnee CCoommuunniittaarriiaa ee CCooooppeerraazziioonneeIInntteerrnnaazziioonnaallee per la gestione di nuove risorse volte a im-plementare azioni a sostegno dell’economia del proprio ter-ritorio nonché interventi per la realizzazione di progetti stra-tegici allo sviluppo d’impresa.In tale contesto i Balcani rappresentano un’area prioritariadell’azione politica del nostro Paese, della Regione Marcheed, in particolare, della Camera di Commercio, la quale,avendo intuito tale opportunità, ha avviato fin dal 2001 unastrategica collaborazione con la Camera dell’Economia diSpalato ed ha attivato risorse nazionali (L. 84/01 c.d. Leg-ge Balcani), comunitarie (Interreg) e regionali (Legge regio-

nale n° 9 del 18/6/2002) per affrontare problematiche diinteresse comune alle due sponde dell’Adriatico.L’intensa collaborazione con la Camera di Spalato è sfocia-ta, nel 2001, nella firma di un Protocollo d’Intesa con ilquale i soggetti firmatari si sono impegnati a promuoverela costituzione di un organismo associativo con lo scopo difare incontrare le Camere di Commercio dei paesi che si af-facciano sull’Adriatico per discutere problematiche comu-ni all’intera area transfrontaliera e promuovere congiunta-mente progetti di cooperazione. Il progetto si propone dun-que di coordinare ed armonizzare le azioni delle Camere diCommercio associate, per giungere ad un’integrazione giu-ridica ed amministrativa e fare sistema nell’ottica di una ma-cro regione adriatica. Nel 2003 si è costituita ufficialmente un’Associazione vo-lontaria e transnazionale senza scopo di lucro “FFoorruumm ddeell--llee CCaammeerree ddii CCoommmmeerrcciioo ddeellll’’AAddrriiaattiiccoo ee ddeelllloo JJoonniioo” la cuisegreteria permanente è stata collocata presso la Camera diCommercio di Ancona. Si tratta di un organismo che an-novera tra i suoi associati, 30 Enti Camerali appartenenti aregioni RAI (Regioni Italiane dell’Adriatico) e Paesi PAO(Paesi dell’Adriatico Orientale).Ogni anno i componenti del Forum si incontrano per di-scutere su argomenti di interesse comune per la macro re-gione adriatico-jonica attraverso l’organizzazione di Tavolidi Lavoro tematici quali infrastrutture, turismo, ambiente,agricoltura e pesca, ecc.

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Attraverso l’Associazione si sono avviati proficui partena-riati che hanno permesso la realizzazione di importati pro-getti di cooperazione orientati ad una promozione delle at-tività economiche dell’area adriatica. Nello specifico la Camera di Commercio ha ottenuto il fi-nanziamento dei seguenti progetti particolarmente signifi-cativi: -- AAddrriiaattiicc--RReeppoorrtt per valorizzare la portualità turistica e lo svi-luppo dell’offerta nautica favorendo la nautica da diporto;- la costituzione della CCoorrttee AArrbbiittrraallee IInntteerrnnaazziioonnaallee ddeellll’’AA--ddrriiaattiiccoo ee ddeelllloo JJoonniioo (con sede in Ancona presso la Came-ra di Commercio): si tratta di una istituzione, di carattereinternazionale, il cui compito è offrire servizi di arbitrato,di conciliazione, di arbitraggio e di perizia contrattuale perla risoluzione delle controversie tra operatori appartenentia paesi diversi del bacino adriatico-jonic;-- OOsssseerrvvaattoorriioo AAddrriiaattiiccoo ddeellllaa PPeessccaa (AAFFOO) che intende pro-muovere la cooperazione istituzionale e scientifica nel set-tore dlela pesca e dell’acquacoltura, incentivando una ge-stione integrata della zona costiera e favorendo la coopera-zione imprenditoriale fra gli operatori delle due sponde del-l’adriatico; -- SSeeggrreettaarriiaattoo ddeellll’’AAddrriiaattiiccoo: obiettivo del progetto è quel-lo di costituire una rete di soggetti istituzionali, che con-senta di attivare una gestione più coordinata dei rapporticon i paesi dell’area balcanica, costituendo una sede conti-

nua e certa di relazione e contatto tra i soggetti pubblici eprivati che operano nell’area; -- SSvviilluuppppoo ddeeii ssiisstteemmii ttuurriissttiiccii iinn AAllbbaanniiaa: l’obiettivo delprogetto è quello di rafforzare lo sviluppo turistico delle Re-gioni di Durazzo e Valona attraverso interventi di recuperodi strutture tradizionali da destinare ad attività ricettiva, diformazione del personale addetto, e di individuazione distandard minimi di qualità dell’offerta; -- IITTAACC ((IInnnnoovvaattiioonn TTeeccnnoollooggyy ffoorr AAddrriiaattiicc CCoommppeettiittiivvee--nneess): il progetto mira a realizzare audit tecnologici a favo-re delle PMI delle regioni italiane affacciate sull’Adriatico edei paesi PAO, con il supporto del sistema Camerale e dicentri di ricerca;-- MMAARRIINNAASS:: il progetto intende valorizzare un’offerta turi-stica integrata dell’Adriatico partendo dalle marinerie del-la zona costiera adriatica per poi allargarsi anche ai territo-ri dell’entroterra.

I numerosi progetti finora individuati mirano ad implemen-tare corretti rapporti di collaborazione fra reti partenarialidi carattere trasfrontaliero anche in vista del nuovo perio-do di programmazione dell’Unione Europea (2007-2013),basato sull’assunzione del territorio come risorsa essenzia-le per lo sviluppo, riconosciuto come luogo in cui nasconoe si affermano i fattori della competizione ed anche fontedi attrazione di economie e di imprese esterne.

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SERVIZI DI REGOLAZIONE DEL MERCATO

Il SSeerrvviizziioo ddii RReeggoollaazziioonnee ddeell MMeerrccaattoo della Camera di Com-mercio di Ancona si è sviluppato a partire dalla legge n.580/1993 di riforma degli Enti camerali, divenendo unpunto di riferimento locale a tutela della correttezza, tra-sparenza e buon funzionamento dei rapporti economici tragli operatori commerciali, in linea con gli orientamenti del-l’Unione Europea.

Nel 1998, è stato avviato il SSeerrvviizziioo ddii CCoonncciilliiaazziioonnee perconsentire la risoluzione delle controversie commerciali traimprese, tra imprese e consumatori, tra utenti e PubblicheAmministrazioni. Dalla costituzione ad oggi l’impegno del-la Camera di Commercio si è rivolto lungo due direzioni: - accrescere in misura sostanziale la sua vviissiibbiilliittàà sul terri-torio mediante la realizzazione di iniziative promozionalidi alto profilo, campagne di comunicazione attentamente

pianificate, la stipula di protocolli d’intesa con associazio-ni di categoria, ordini professionali, istituzioni; e rafforza-re la ccooooppeerraazziioonnee con gli altri Sportelli di conciliazione ca-merali nell’ottica di creazione di una rete sempre più inte-grata ed omogenea;

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3.7 Comunità

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- accrescere la qquuaalliittàà nella conduzione delle procedure ele competenze dei conciliatori in modo da offrire un servi-zio in grado di soddisfare le aspettative degli utenti attra-verso la creazione di un elenco di oltre 120 conciliatori qua-lificati ed avviando un valido progetto formativo (cinquecorsi di formazione base ed un corso di aggiornamento) de-dicato all’acquisizione delle tecniche di conciliazione.

Nella stessa ottica, la Camera di Commercio ha aderito conentusiasmo alla proposta di realizzare annualmente la “Set-timana della conciliazione” (18-23 ottobre 2004; 24-29 ot-tobre 2005; 16-21 ottobre 2006), progettando e organiz-

zando importanti e partecipate azioni promozionali coor-dinate con le altre Camere attive su questo settore. Il lavo-ro complessivamente svolto sui molteplici fronti indicati haconsentito, inoltre, il conseguimento di un trend positivodelle domande di conciliazione, che ha avuto nel 2006 unpicco altamente significativo.

Nel 1999, l’Ente camerale ha costituito la CCoommmmiissssiioonnee CCoonn--ttrraattttii,, che in questi anni di attività si è dedicata sia all’emissio-ne di pareri in tema di clausole vessatorie contenute in con-dizioni generali di contratto o formulari, sia alla elaborazionedei contratti-tipo nei settori di maggior interesse giuridico.

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

4

1316 18

2225 26

60

0

10

20

30

40

50

60

Grafico 9.1: Numero di conciliazioni Periodo 1999-2006 Tabella 9.1: Contratti Tipo - Periodo 2000-2006

Contratto-tipo di Subfornitura luglio 2000

Contratto-tipo di collaborazione coordinata e continuativa ottobre 2002

Contratto-tipo di Agenzia gennaio 2003

Contratto-tipo di collaborazione coordinata novembre 2004con modalità a progetto/programma

Contratto-tipo di multiproprietà novembre 2004

Contratto-tipo di affiliazione commerciale aprile 2005

Contratto-tipo di Associazione in partecipazione gennaio 2006

Modello di Statuto di Società a responsabilità limitata marzo 2006

Contratto-tipo di cessione di marchio novembre 2006

Contratto-tipo di licenza di marchio novembre 2006

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Tabella 9.2: Pareri in tema di clausole vessatorie - Periodo 2003-2006

Anno N°pareri

2003 4 pareri22 Formulari di Agenzie Immobiliari esaminati

2004 5 pareri30 Formulari di Agenzie Immobiliari esaminati

2005 10 pareri6 Formulari di Agenzie Immobiliari

2006 2 pareri La Commissione è stata impegnata ed è tuttora impegnata nella realizzazione di un modello di formulario per le agenzie immobiliari

I risultati raggiunti sono stati apprezzati dall’intero sistema,tanto che la Camera di Commercio di Ancona è stata chiama-ta a partecipare al Tavolo di coordinamento per l’armonizza-zione delle iniziative e delle attività relative al settore della Re-golazione del Mercato, insieme agli altri Enti camerali che co-stituiscono punte d’eccellenza sul settore e sarà impegnata neiprossimi mesi nella stesura di un contratto tipo che avrà unavalenza nazionale sul tema del diritto marittimo.Nel 2001 si è provveduto alla costituzione della CCaammeerraa AArr--bbiittrraallee ““LLeeoonnee LLeevvii””,, gestita direttamente dall’Ente camera-le per offrire alle imprese, consumatori, ed utenti, un ser-vizio di arbitrato interno (rituale ed irrituale), di arbitratointernazionale, di arbitraggio e perizia contrattuale di ele-vato livello qualitativo e garantito sotto il profilo della im-parzialità, neutralità, affidabilità e riservatezza. La Camera

Arbitrale dispone di propri Regolamenti che vengono co-stantemente aggiornati in modo da offrire un servizio effi-ciente e che sono stati affiancati da un apposito CodiceDeontologico,, in grado di assicurare l’equidistanza, la com-petenza, il rigore professionale e l’indipendenza dei sogget-ti chiamati a giudicare. Nel 2004 si è perfezionata l’unificazione con la CCaammeerraa AAee--ssiinnaa ddii AArrbbiittrraattoo ee CCoonncciilliiaazziioonnee, camera locale di grandeprestigio e tradizione. La Camera Arbitrale “Leone Levi” puòdunque avvalersi oggi di significativi contributi di esperien-za e professionalità. L’accorpamento si è aggiunto al prece-dente operato con la Camera Interprofessionale di Anconae rappresenta il primo passo del progetto di creazione diuna camera arbitrale e conciliativa di dimensione egionaleobiettivo di lungo periodo dell’Ente camerale.Dalla costituzione di questo servizio ad oggi, si è lavoratocostantemente nella diffusione della conoscenza della Ca-mera Arbitrale Leone Levi sia realizzando e diffondendoguide (contenenti i Regolamenti), brochures informative (il-lustranti i vantaggi in ordine ai tempi e ai costi dell’arbitra-to) e Cd-Rom (comprendenti tutta la documentazione e lamodulistica necessaria) sia realizzando iniziative progettua-li a partire dal 2003 con il progetto “La conciliazione e l’ar-bitrato nella contrattualistica internazionale”.Il lavoro compiuto ha permesso il conseguimento di un in-cremento nel numero di procedure arbitrali amministratecome riportato nel Grafico 9.2.

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A completare il quadro dei Servizi di Regolazione del Mer-cato è stato istituito e si è consolidato nel tempo il SSeerrvviizziiooddii TTuutteellaa ddeell CCoonnssuummaattoorree, con l’obiettivo di fornire stru-menti di supporto e di conoscenza della complessa legisla-zione vigente sui temi del consumo. A partire dal 2002, si è provveduto alla realizzazione di spe-cifiche aree sul sito Camerale dedicate alle diverse materiedi particolare interesse per i consumatori (assicurazioni,credito ecc.) ed è stato avviato un costante studio e un’at-tiva ricerca delle normative nazionali e internazionali in vi-gore, anche sulla base delle richieste formulate dai consu-matori direttamente allo Sportello. Tale attività ha permes-so la realizzazione di un archivio cartaceo e di una banca

dati telematica gestita dall’ufficio, costantemente aggiorna-ta ed implementata.Sono state realizzate:- una pubblicazione “LLaa CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo ee llaa ttuutteellaaddeeii ccoonnssuummaattoorrii”, una vera e propria guida ai comporta-menti che devono essere osservati dalle imprese e dai con-sumatori in determinati settori; - una GGuuiiddaa aallll’’ee--ccoommmmeerrccee,, dedicata alle problematichepiù rilevanti in materia di commercio elettronico e transa-zioni telematiche; - è in corso di pubblicazione un opuscolo che raccoglie iprincipali riferimenti normativi relativi all’EEttiicchheettttaattuurraa ddeeiipprrooddoottttii aalliimmeennttaarrii..

2002 2003 2004 2005 2006

1

2 2

5 5

0

1

2

3

4

5

6

Grafico 9.2: Numero di arbitrati - Periodo 2002 - 2006

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Il processo di informatizzazione del Servizio di ConciliazioneNegli ultimi anni l’impegno del Servizio di Regolazione delMercato è stato indirizzato al potenziamento dell’impiegodegli strumenti informatici e telematici (rete Internet, e-mail), al fine di accelerare la circolazione delle informazio-ni, semplificare le procedure, ridurre i tempi ed eliminarele distanze territoriali. Grande attenzione è stata rivolta alle nuove tecniche di co-

municazione, dando vita a progetti ad alto contenuto tec-nologico come l’attivazione del “SSeerrvviizziioo ddii CCoonncciilliiaazziioonneeoonn lliinnee”, avvenuta nel 2002 e per consentire lo svolgimen-to della procedura conciliativa interamente “on line”.Il servizio è stato ideato per la risoluzione delle seguenti ti-pologie di liti:- tra Internet Service Providers ed utenti in materia di inter-pretazione ed esecuzione dei contratti di fornitura di accesso

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alla Rete Internet e servizi connessi quali l’hosting e l’housing; - tra le imprese venditrici di prodotti e/o servizi on line edi consumatori;- fra le imprese per le forniture on line.Può essere utilizzato inoltre anche per la risoluzione di ognicontroversia per la quale non risulti conveniente incontrar-si fisicamente. Anche in questo caso sono stati sviluppatiinterventi di carattere formativo e di carattere promozionale.

Ufficio Sanzioni e Ufficio Ispettivo / MetricoCon il D.P.C.M. 26/05/2000 le funzioni attribuite agli ufficiU.P.I.C.A. sono state acquisite dalle Camere di Commercioistituendo un UUffffiicciioo SSaannzziioonnii. Tale attività sanzionatoria siinquadra nell’ambito della tutela di consumatori poiché san-ziona quei comportamenti commerciali scorretti e nonconformi ai dettati della normative nazionali e comunitarie.

Tabella 9.3: Attività Ufficio Sanzioni - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

N. verbali ricevuti 271 382 265 285

N. ordinanze emesse 326 312 153 139

Opposizioni promosse nell’anno 5 9 3 3

N. audizioni per memorie difensive 7 5 9 10

N. udienze 14 20 42 16

L’Ufficio Sanzioni in collaborazione con l’UUffffiicciioo MMeettrriiccoosvolge attività di ispezione, finalizzata alla difesa del con-sumatore, presso luoghi di commercializzazione e produ-zione di determinati beni (metalli preziosi, prodotti elettri-ci, giocattoli, tessuti, ecc) con l’obiettivo di tutelare il con-sumatore sulla sicurezza dei prodotti posti in commercio,garantire una corretta competitività del sistema delle im-prese che operano nel settore e verificare la correttezza al-le normative comunitarie dei prodotti importati.Con l’entrata in vigore, a gennaio 2006, di nuovi regola-menti CEE le Camere di Commercio sono state incaricatedi rilasciare le ccaarrttee ttaacchhiiggrraaffiicchhee da applicare sui tachigra-fi digitali in dotazione a tutti i mezzi adibiti a trasporto dimerci superiori a 3,5 tonnellate ed adibiti a trasporto diviaggiatori, per assicurare gli standard di sicurezza e salva-guardia dell’ordine pubblico. Al 31/12/2006 sono state ri-lasciate 454 carte.

Tabella 9.4: Attività Ufficio Metrico - Periodo 2004-2006

2004 2005 2006

N. richieste evase 2.623 1.803 1.526

Totale strumenti verificati 5.390 5.467 3.022

Ispezioni- accertamenti 58 44 28

Attività amministrativa 2.574 1.702 2.129(compreso rilascio Carte tachigrafe dal 2006)

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Tabella 9.5: Riepilogo attività di formazione e informazione promosse dall’Ufficio Regolazione del Mercato - Periodo 2003-2006

Corsi di formazione Seminari Convegni

argomento Conciliatori on line; Strumenti della conciliazione e dell'arbitrato; Arbitrato nel nuovo diritto societario;Diritto europeo Strumenti ADR per la risoluzione controversie societarie; La tutela del consumatori dei consumatori Contratto tipo di agenzia

n° iniziative 2 4 2

n° part. 38 91 248

argomento Corso base per Strumenti della conciliazione e dell'arbitrato; Appalto e somministrazione;conciliatori Contratto tipo di multiproprietà e di collaborazione a progetto; La conciliazione in Italia e in Europa;

Vantaggi conciliazione on line; Contrattualistica internazionale Conciliazione e Arbitrato

n° iniziative 1 9 3

n° part. 30 179 278

argomento Corso per conciliatori; Conciliazione ed arbitrato; L'affiliazione commerciale dopo la Corso in arbitrato Processo internazionalizzazione imprese; E- Commerce; legge n° 129/2004;

Pronunce arbitrali nell’area Adriatico-Jonica; I mercati Balcanici Il franchising; Riforma dell'arbitraton° iniziative 3 6 3n° part. 72 160 351

argomento Corso in arbitrato Contratto tipo di Associazione in Partecipazioni; Conciliazione ed arbitrato; I tachigrafi digitali;Modello di statuto società a responsabilità limitata; Gestione delle criticità nella procedura di conciliazione; La conciliazione come risorsa diLe clausole vessatorie; La Sicurezza e la Qualità dei prodotti; Il sistema delle garanzie per i beni di consumo; Customer Relationship Management”Le nuove tutele in alcuni settori specifici; La contraffazione dei prodotti; Contratti turistici e multiproprietà; Contratti bancari, servizi finanziari e credito al consumo; L’accesso dei consumatori alla giustizia;Il commercio elettronico e gli strumenti ODR; Informazioni al Consumatore e nuove Regole in materia dipubblicità ingannevole e comparativa. Le pratiche commerciali sleali;“Contratto tipo di licenza di marchio e di cessione di marchio”

n° iniziative 1 16 2n° part. 31 490 190

2003

2004

2005

2006

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

LE PARTECIPAZIONI

Ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 580 del 1993 “per il rag-giungimento dei propri scopi le Camere di Commercio promuo-vono, realizzano e gestiscono infrastrutture di interesse econo-mico generale a livello locale, regionale e nazionale, direttamen-te o mediante la partecipazione, secondo le norme del codice ci-vile, con altri soggetti pubblici e privati, ad organismi anche as-sociativi, ad enti, a consorzi e a società”. Gli Enti camerali pos-sono, quindi, secondo le forme proprie del diritto privato,aaccqquuiissiirree ppaarrtteecciippaazziioonnii oo qquuoottee ddii ssoocciieettàà oo ddiivveennttaarree ssoo--cciiee ddii aallttrrii oorrggaanniissmmii quali consorzi, associazioni, fondazio-ni e quant’altro.In effetti, la Camera di Commercio di Ancona ha largamen-te utilizzo tale possibilità acquisendo un ruolo rilevante inquasi tutti i più importanti organismi di gestione delle in-frastrutture locali (materiali ed immateriali) ed in molti or-ganismi del sistema camerale.

Partecipazioni azionarieTra le partecipazioni azionarie si segnalano in particolarequelle in Aerdorica, Interporto Marche, La Marina Doricae Rete Marche riportate nella tabella seguente (il valore del-la quota è valutato secondo il criterio del patrimonio net-to). Al possesso di azioni consegue, evidentemente, la pre-senza di rappresentanti negli organi direttivi delle società.

In tal modo, l’Ente camerale partecipa a pieno titolo al go-verno del sistema delle infrastrutture locali. Seguono le partecipazioni a società per azioni costituite epromosse dal sistema Camerale a livello nazionale per lagestione di servizi integrati di rete.Singolare è poi la costituzione da parte della Camera diCommercio di una società di diritto singaporeano, le MU-SE Pte Ltd, nata nel 2004 per la gestione di un “Marche Li-

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Tabella 9.6: Partecipazione azionarie dell’Ente- Periodo 2003 - 2006 / Valutate al Patrimonio Netto

PARTECIPAZIONI AZIONARIE 2003 2004 2005 2006

LA MARINA DORICA S.p.A. (società di gestione del nuovo porto turistico di Ancona) 14.400,00 15.300,00 15.000,00 14.400,00

AERDORICA S.p.A. (società di gestione dell’aeroporto di Falconara Marittima) 228.800,00 244.900,00 212.000,00 120.500,00

INTERPORTO MARCHE S.p.A. (società di gestione dell’Interporto di Jesi ancora in fase di completamento) 71.400,00 283.000,00 242.500,00 236.000,00

RETEMARCHE S.p.A. (società nel cui azionariato sono presenti molte delle public utilities del 49.000,00 38.500,00 57.000,00 45.000,00territorio regionale, nata per il potenziamento e la gestione in rete di infrastrutture e servizi)

BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA S.p.A. (METEORA SpA sino al 2005 società del sistema Camerale per 4.800,00 15.600,00 3.200,00 300,00la gestione dei servizi relativi alla borsa telematica dei prodotti agricoli ed agroalimentari)

TECNOHOLDING S.p.A. (la società, nel cui azionariato sono presenti tutte le Camere di Commercio Italiane, 175.000,00 193.700,00 197.700,00 212.000,00alcune Unioni Regionali e l’Unione Nazionale, svolge attività di organizzazione, di gestione e di potenziamento,nell’interesse dei soci e di terzi, di strutture immobiliari e di partecipazioni strumentali per lo sviluppo di servizi alle imprese)

TECNOBORSA S.c.p.A. (società consortile per azioni del sistema Camerale che opera e 8.300,00 8.300,00 7.700,00 7.800,00fornisce servizi per lo sviluppo e la regolazione del mercato immobiliare italiano)

INFOCAMERE S.c.p.A. (società consortile per azioni del sistema Camerale che gestisce il sistema telematico che 80.400,00 92.000,00 99.800,00 109.000,00collega tra loro tutte le Camere di Commercio e che assicura la realizzazione e gestione in maniera centralizzata delleapplicazioni necessarie al funzionamento dei servizi amministrativi alle imprese e ai cittadini)

ISNART S.p.A. (società del sistema Camerale che svolge attività di studio, monitoraggio e promozione del turismo nazionale. 2.500,00 2.500,00 2.600,00 2.500,00Offre servizi alle Camere di Commercio e non solo per lo sviluppo di attività di promozione turistica)

LE MUSE P.t.e. Ltd (società di diritto internazionale promossa dall’azienda speciale ANCONA PROMUOVE della 0 75.000,00 115.500,00 115.500,00Camera di Commercio di Ancona per la gestione di un negozio plurisettore a Singapore, che presenti lo stile di vita italiano con l’introduzione del Marche Lifestyle)

Meccano S.p.A. (centro di servizi per la piccola e media industria finalizzato alla promozione, 0 0 0 20.000,00all’attivazione e al coordinamento dell’innovazione nel campo industriale. Si propone come polo di riferimento per lo sviluppo della ricerca applicata, e a questo scopo partecipa alle principaliiniziative europee. Opera sui temi della qualità per il settore meccanico come Laboratorio di Prove accreditato dal SINAL/WELAC e come centro di consulenza per la certificazione alle norme ISO 9000).

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festyle Shop” in un importante centro commerciale di Sin-gapore, quale forma peculiare di promozione dei prodottilocali e di penetrazione in un mercato innovativo conside-rato strategico. Oltre alla Camera di Commercio, che è ilprincipale azionista, partecipano tra gli altri la Confartigia-nato e la Confcommercio di Ancona.

Partecipazioni non azionarieIn altri casi, la Camera di Commercio partecipa a società aresponsabilità limitata promosse da Enti Pubblici, normal-mente con la partecipazione di soggetti privati, per l’attua-zione di progetti di sviluppo relativi a settori produttivi oaree territoriali ritenuti strategici per l’economia provincia-le (SCAM, COLLI ESINI e FORMA).

Tabella 9.7: Partecipazioni non azionarie dell’Ente Periodo 2003-2006 -Valutate al Patrimonio Netto

PARTECIPAZIONI NON AZIONARIE 2003 2004 2005 2006

SCAM S.r.l. (società per la calzatura marchigiana, partecipata anche dalla Camera di Commercio di Macerata, per 8.400,00 800,00 0,00 0la promozione del prodotto in Italia e all’estero)

COLLI ESINI - SAN VICINO S.r.l. (società partecipata dai Comuni dell’entroterra per la gestione delle 900,00 900,00 800,00 0azioni finanziate dal programma comunitario LEADER PLUS per lo sviluppo delle aree rurali)

FORMA S.r.l. (società promossa dal Comune di Senigallia e partecipata da altri Comuni della zona per 5.000,00 3.100,00 3.700,00 3.300,00il marketing territoriale e la formazione nelle zone del comprensorio delle Valli del Misa e del Nevola)

Consorzio Z.I.P.A (Consorzio delle Zone Industriali della Provincia di Ancona, organismo partecipato dalla Provincia di Ancona e da 285.900,00 0,00 0,00 -molti comuni, avente natura di ente pubblico economico a base territoriale, con compiti di pianificazione urbanistica e di propulsione dello sviluppo globale del territorio e dell’economia provinciale mediante l’organizzazione di zone imprenditoriali dotate di servizi ed infrastrutture)

Consorzio CON. STAR (consorzio promosso da Assindustria provinciale e Università Politecnica delle Marche 0,00 5.000,00 4.700,00 4.400,00per la ricerca universitaria ed il trasferimento tecnologico)

Fondazione EQI (fondazione partecipata da diversi soggetti pubblici e privati della Regione per la 28.200,00 28.600,00 26.700,00 24.000,00promozione e la fornitura di servizi alle imprese in tema di qualità)

Fondazione TEATRO DELLE MUSE (fondazione promossa dal Comune di Ancona per la gestione 46.400,00 36.000,00 5.300,00 0delle attività del Teatro delle Muse) - conferimento iniziale al patrimonio

RETECAMERE S.C.A.R.L. (MEDIACAMERE SCARL sino al 2005 - società consortile del sistema 40,00 40,00 100,00 50,00Camerale che fornisce servizi integrati di comunicazione, marketing e promozione)

AGROQUALITA’ S.r.l. (società del sistema Camerale per la promozione a livello nazionale del prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità) 7.400,00 7.900,00 8.000,00 8.000,00

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Partecipa, inoltre a Consorzi e Fondazioni sempre promossia livello locale per specifiche finalità. Si segnala, al riguardo,che nel 2004 l’Ente camerale è uscito definitivamente dal Con-sorzio Z.I.P.A. che aveva sostenuto sin dalla sua fondazione,mentre nello stesso anno è entrato in CON.STAR, con l’As-sindustria della Provincia di Ancona e la locale Università.Altre partecipazioni minori sono detenute in organismi del si-stema camerale.

Altre forme di partecipazioneLa Camera di Commercio partecipa, inoltre, alla gestionedell’Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche, ERF,che ha natura di ente pubblico (istituito con Legge Regio-nale), contribuendo al suo finanziamento con un ccoonnttrriibbuu--ttoo aannnnuuaallee. Partecipa, infine, in qualità di socio sostenito-re al Consorzio MARKEXPORT e alla Fondazione EQI.

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Tabella 9.8: Altre forme di partecipazione (contributi annui) dell’Ente - Periodo 2003-2006

CONTRIBUTI 2003 2004 2005 2006Contributo annuo all’E.R.F. (Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche, ente pubblico istituito con 25.800,00 25.800,00 25.800,00 25.800,00Legge Regionale e partecipato dalla Regione Marche e dagli enti locali delle province di Ancona e Macerata per la gestione integrata dei poli fieristici di Ancona e Civitanova Marche)Contributo annuo al Consorzio MARKEXPORT (consorzio di imprese promosso da Confindustria Marche 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3. 000,00allo scopo di operare nel settore della promozione all’esportazione e supportare le imprese nel processo d’internazionalizzazione. L’Ente Camerale partecipa in qualità di socio sostenitore erogando un contributo annuo.Contributo Fondazione EQI (organismo misto a carattere regionale partecipato dalle Camere di Commercio di 0 0 8.000,00 8.000,00regionali e dalle Province marchigiane, da Confidunstria Marche e dalle Associazioni di categoria artigiane, dalle Università regionali e dai Centri Servizi per la promozione delle certificazioni di qualità fra le imprese)

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INTERVENTI NEI SETTORIDELL’ISTRUZIONE/FORMAZIONE E CULTURA

Oltre agli interventi strettamente inerenti la propria missio-ne istituzionale, l’Ente camerale sostiene, mediante l’eroga-zione di contributi liberali, anche alcune importanti istitu-zioni culturali del territorio. Assai significativi sono: - la partecipazione quale socio sostenitore alla FFoonnddaazziioonneeTTeeaattrroo ddeellllee MMuussee ddii AAnnccoonnaa, che gestisce l’importante tea-tro del capoluogo marchigiano (pienamente recuperato dal2002) organizzando nutrite stagioni teatrali, liriche, sinfo-niche e musicali in genere; - il contributo al FFeessttiivvaall PPeerrggoolleessii SSppuunnttiinnii, prestigiosa ras-segna dedicata alla musica dei due autori marchigiani chesi svolge ogni anno presso il Teatro Pergolesi di Jesi; - la partecipazione all’AAssssoocciiaazziioonnee ““FFoonnddoo MMoollee VVaannvviitteell--lliiaannaa” che si propone di attuare un progetto di riuso della

Mole Vanvitelliana di Ancona (o “Lazzaretto”) attraverso ilsuo recupero funzionale, l’organizzazione di mostre e ras-segne culturali e, più in generale, l’utilizzo di questo straor-dinario contenitore come volano per lo sviluppo culturale,turistico ed economico; - il contributo annuo all’IISSTTAAOO di Ancona, lo storico “IIssttii--ttuuttoo AAddrriiaannoo OOlliivveettttii ddii SSttuuddii ppeerr llaa GGeessttiioonnee ddeellll’’EEccoonnoo--mmiiaa ee ddeellllee AAzziieennddee” fondato nel 1967 dal grande econo-mista Giorgio Fuà: una delle più vecchie scuole manageria-li operanti in Italia, finalizzata non solo alla formazione difigure professionali per la gestione dell’economia e delleaziende ma anche allo sviluppo dell’imprenditorialità inte-sa come impegno morale e come capacità operativa. Da al-lora, l’Istituto ha fornito e continua a fornire un importan-te contributo alla formazione della classe dirigente locale enon. L’ISTAO collabora con la Camera anche per lo svolgi-mento di attività di studio, analisi e progettazione.

Tabella 9.9 : Contributi ai settori dell’istruzione/formazione e cultura - Periodo 2003-2006

2003 2004 2005 2006

Istruzione e formazione

Contributo annuo all’ISTAO di Ancona (Istituto Adriano Olivetti di studi per la gestione dell’economia e delle aziende) 5.000,00 5.000,00 5.000,00 5.000,00

Cultura

Contributo alla Fondazione Pergolesi Spontini 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00

Contributo alla Fondazione Teatro delle Muse 52.000,00 100.000,00 100.000,00 100.000,00

Contributi alla Associazione “Fondo Mole Vanvitelliana” 16.000,00 10.500,00 10.500,00 16.000,00

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La Camera di Commercio di Ancona ha ottenuto inoltre l’AAcc--ccrreeddiittaammeennttoo aallllaa FFoorrmmaazziioonnee ddaallllaa RReeggiioonnee MMaarrcchhee,, cioèl’idoneità ad offrire al mercato un’attività di formazione pro-fessionale e/o di orientamento anche attraverso il ricorso arisorse pubbliche (partecipazione a bandi regionali o pro-vinciali attivati con i Fondi Sociali Europei - FSE/IFTS).La Camera è stata accreditata per le tre macrotipologie pre-viste dal Regolamento istitutivo del Dispositivo di Accredi-tamento (DAFORM) delle strutture formative della Regio-ne Marche: obbligo formativo, formazione superiore e for-mazione continua.

Dopo il biennio di accreditamento provvisorio (27/05/2003-26/05/2005), la Camera ha ottenuto l’accreditamento defi-nitivo per la durata di 3 anni con Decreto del Dirigente delServizio Formazione Professionale e Problemi del Lavoron.304 del 7/06/2005. Attraverso la procedura di accreditamento l’Ente intendeadeguarsi ai principi affermati dalla Regione Marche: garan-tire agli utenti finali (giovani e adulti) l’erogazione di unaformazione professionale di qualità, attraverso la definizio-ne di una serie di requisiti minimi, giuridici, di risorsa, diprocesso e di risultato.

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Tabella 9.10: I corsi di formazione FSE - IFTS promossi e realizzati dall’Ente - Periodo 2003-2006

CORSO DI FORMAZIONE

anno argomento durata partecipanti

2003 Operatore import/export tecnico commercio estero (FSE - Provincia di Ancona) 1500h 20

2004 Tecnico Commercio Estero (Scuola di commercio estero) - IFTS Regione Marche 1200 h 20Corso di Formazione Superiore:“Corso per consulente e revisore ambientale EMAS specializzato nel settore metalmeccanico” - F.S.E. 114/04 Provincia Ancona- Tecnico controllo tutela ambientale

2005 Corso di Formazione Superiore:“Corso per consulente e revisore ambientale EMAS specializzato nel 300h 15settore agroalimentare” - F.S.E. 308/03 Regione Marche- Tecnico controllo tutela ambientale

Corso di Formazione Superiore:“Corso per consulente e revisore ambientale EMAS specializzato nel 300h 15settore del mobile” - F.S.E. 307/03 Regione Marche- Tecnico controllo tutela ambientale 300h 15

Tecnico Commerciale/ Marketing/ Organizzazione Vendite - Tecnico Superiore Commercio Estero -IFTS 1200h 18

2006 Esperto d’internazionalizzazione dell’impresa 800h 18

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LA COMUNICAZIONE

Negli ultimi anni in particolare con l’insediamento del nuo-vo presidente, l’Ente si è prefissato l’obiettivo di potenzia-re e valorizzare la propria ppoolliittiiccaa ddii ccoommuunniiccaazziioonnee pun-tando su un approccio più organico, più tempestivo, piùcompleto e più attraente, anche nello stile grafico. L’esigenza è quella di migliorare la propria identità e di riu-scire a comunicare meglio con i propri interlocutori, al fi-ne di accrescere la visibilità e la percezione del ruolo dellaCamera di Commercio di Ancona nel contesto socio-eco-nomico di riferimento.Per questo è stato realizzato un nuovo sistema di comuni-cazione che comprende: - un nuovo logo; - nuova immagine coordinata; - nuovo sito/ portale;- nuovi prodotti editoriali.

Si è partiti dunque dalla definizione di un “Piano di comu-nicazione del sistema Camerale integrato”, alla costituzio-ne di un vero e proprio “UUffffiicciioo CCoommuunniiccaazziioonnee”, al resty-ling grafico del marchio/logotipo dell’Ente, all’estensionedel simbolo a tutti gli strumenti di comunicazione, ad unpotenziamento dei canali di comunicazione: dal sito-por-tale, alla realizzazione di newsletter dei servizi camerali sia

on line che cartacee e agli annunci su stampa quotidiana eperiodica.

A settimane alterne esce sulle testate locali “Corriere Adria-tico”, “Messaggero” e “Il Resto del Carlino”, la rubrica ““LLaaCCaammeerraa IInnffoorrmmaa”” contenente informazioni di servizio suiniziative, convegni, corsi e bandi promossi dall’Ente came-rale. “La Camera Informa” ha anche una versione radiofo-nica in onda dal lunedì al venerdì su Radio Arancia, emit-tente regionale.

Vengono realizzate due NNeewwsslleetttteerr in formato elettronico: - l’una relativa all’Ufficio Statistica e Studi, uno strumentoper comunicare direttamente con il sistema imprenditoria-le e con gli altri operatori economici, allo scopo di condi-videre le informazioni statistiche disponibili e confrontarsisui temi economici più attuali;- l’altra riguarda l’attività del Servizio Regolazione del Mer-cato con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle proce-dure di risoluzione alternativa delle controversie (arbitrato econciliazione) ed i vantaggi legati alla cultura brevettuale edalla tutela della proprietà intellettuale, nonché di informaresulle iniziative, sui progetti proposti dal Servizio.

A partire da luglio 2006, la Camera di Commercio di An-cona dispone inoltre di una RRuubbrriiccaa TTeelleevviissiivvaa, in onda il

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primo giovedì di ogni mese sull’emittente regionale Tv Cen-tro Marche, in coda al notiziario delle 19,30. Il magazineillustra le iniziative della Camera di Commercio di Anco-na, lancia gli appuntamenti del mese ed approfondisce letematiche dello sviluppo territoriale, scaricabile dal sito.Inoltre vengono pubblicate rriivviissttee ppeerriiooddiicchhee che illustra-no le attività e i servizi dell’Ente, approfondiscono temi eco-nomico-giuridici e forniscono indicatori statistici riferiti alterritorio provinciale elaborando e diffondendo un patri-monio di dati indispensabili a tratteggiare la fotografia del-la locale realtà economica e sociale: - la nuova rivista ufficiale dell’Ente, ““QQuuii EEccoonnoommiiaa”” l’hou-se organ pubblicato dal primo gennaio 2006 con periodi-cità trimestrale. Il nuovo prodotto editoriale, che ha presoil posto del precedente “Bollettino Economico”, raccontal’economia provinciale e i suoi protagonisti, dando contodelle iniziative promosse dalla Camera di Commercio diAncona per lo sviluppo del territorio; - alla rivista si affiancano i ““QQuuaaddeerrnnii ddii ssttuuddiioo eeccoonnoommiicciiee ggiiuurriiddiiccii””, una collana d’approfondimento circa l’assettoeconomico-giuridico del territorio, dedicata ai temi di mag-gior interesse per la Camera di Commercio di Ancona e peri suoi interlocutori. La pubblicazione in questione esce co-me supplemento al periodico trimestrale Camerale “QuiEconomia”.

Si sono inoltre sperimentate iniziative di comunicazione in-novative e destinate ai più giovani (studenti) come ad esem-pio la pubblicazione “Verso il Lavoro” e una rivisitazionedel Gioco dell’Oca: si tratta di strumenti utilizzati per farconoscere ai giovani le previsioni occupazionali e i fabbi-sogni formativi delle imprese. Si è realizzato, infine, un audiovisivo “Camera Mia” per laSettimana dell’Orientamento. Tutte le iniziative promosse dai diversi canali a disposizio-ne della Camera di Commercio confluiscono nel sito, ag-giornato quotidianamente: in home sono segnalati servizi,incontri, convegni, corsi, bandi in scadenza. Ogni eventoviene raccontato sul sito con una documentazione multi-mediale: comunicato stampa, foto e registrazioni in mediaplayer dei servizi televisivi.

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Tabella 9.11: Sintesi delle attività dell’Ufficio comunicazione - Periodo 2005-2006

Tipologia di comunicazione 2005 2006Comunicati stampa 80 90Conferenze stampa 10 28Rubriche giornalistiche 95 206 (giornali e compresa la rubrica quotidiana su Radio Arancia)Pubblicazioni 14 27

Fonte: Relazione annuale sulle attività camerali a cura della Segreteria Direzionale della Camera di Commercio di Ancona

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La Camera di Commercio già da tempo ha a cuore il temadella ssoosstteenniibbiilliittàà tanto da farne una delle priorità dei pro-pri programmi. La qualità, l’ambiente e l’etica rappresenta-no infatti i nuovi fattori di competitività, gli elementi dellanuova strategia su cui l’Ente intende puntare per il rilancioe la qualificazione del territorio. Partendo da questo assunto la Camera ha offerto al sistemaimprenditoriale locale due nuovi servizi fortemente inte-grati fra loro, attraverso i quali diffondere la cultura e i prin-cipi della sostenibilità:- nel 2002 ha dato avvio all’attività formativa della SSccuuoollaaEEMMAASS;- nel 2005, alle iniziative informative e di scambio di buo-ne pratiche dello SSppoorrtteelllloo ppeerr llaa RReessppoonnssaabbiilliittàà SSoocciiaalleedd’’IImmpprreessaa..

I nuovi servizi non debbono tuttavia essere considerati se-parati all’intera struttura dell’Ente bensì si intende perse-guire il progetto di definire un unico ambito organizzativochiamato “servizi per lo sviluppo sostenibile del territorio”che vada ad integrarsi con le altre attività per la promozio-ne del territorio, dell’innovazione e delle nuove culture diimpresa.

La Camera di Commercio ha inoltre istituito, a partire dal2004, un regime di aiuti alle imprese che decidono di con-seguire la registrazione ambientale EMAS e, dal 2005, an-che a quelle che intendono ottenere la certificazione eticaSA8000. Al 31/12/2006 hanno richiesto i contributi 23 PMIdella Provincia, di cui 10 per l’ottenimento della Registra-zione EMAS.

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3.8 Ambiente

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LA SCUOLA EMAS DI ANCONA

La Camera ha istituito nel marzo 2001 la Scuola per Consulenti e Revisori Ambientali Singoli EMAS, primo modello di Scuola EMAS ri-conosciuto in ambito europeo. Con Delibera di Giunta Camerale n°83 del 19/03/2001 si è stipulata la convenzione tra la Camera di

Commercio di Ancona e il Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit per l’istituzione del primo Corso nazionale ed europeo per Consulenti eRevisori ambientali EMAS. A questa convenzione hanno aderito successivamente la Provincia di Ancona, il Comune di Ancona e l’Univer-sità Politecnica delle Marche ed ottenendo anche il patrocinio dalla Regione Marche. Obiettivo della Scuola è quello di creare figure pro-fessionali riconosciute in grado di assistere le organizzazioni (Enti ed imprese) nella predisposizione e attuazione del sistema di gestioneambientale (Consulenti EMAS) o per le fasi specifiche di Audit interno (Revisori).La Scuola EMAS di Ancona ha maturato nelle 3 Edizioni del Corso, una consistente esperienza nei principali settori produttivi marchigia-ni, quali Agroalimentare e Mobile (I Edizione- 2002/2003), Filiera Ittica, Metalmeccanico e Pubblica Amministrazione (II Edizione), Turismoe Pubblica Amministrazione (III Edizione). Dalla costituzione della Scuola ad oggi, si sono diplomati 67 Consulenti e Revisori EMAS pro-venienti per il 71,64% dalla Regione Marche e per il 28,36% da altre regioni d’Italia. La Scuola EMAS di Ancona ha assunto in questi an-ni di attività il ruolo di capofila nel progetto di diffusione del “Sistema Scuola EMAS” in tutta Italia contribuendo all’apertura di altre Scuole(come ad esempio quella di Forlì- Cesena) e con il preciso obiettivo di creare una rete per la condivisione di documenti, aggiornamenti,esperienze e criticità per un miglioramento continuo delle performance.

Tabella 10.1: Attività formativa della Scuola EMAS – Periodo 2003-2006

Anno Corso di formazione realizzato durata partecipanti

2003 I Edizione Scuola EMAS: Agro-alimentare e Mobile 300 h 22

2005 II Edizione: Filiera Ittica, Metalmeccanico e Pubblica Amministrazione 300h 31

2006 III Edizione: Turismo e Pubblica Amministrazione 300h 14

Il bilancio delle emissioni di CO2 previste dalla Dir. 2003/87/CE 16 h 8

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LA REGISTRAZIONE EMAS

Che cosa è EMAS?Il RReeggoollaammeennttoo EEMMAASS (Eco-Management and Audit Sche-me) n 761/2001 è entrato in vigore il 27 aprile 2001 e sta-bilisce uno schema / sistema di gestione e controllo al qua-le possono aderire, su base volontaria, tutte le organizza-zioni che, oltre a rispettare le leggi e le norme vigenti, in-tendono razionalizzare e migliorare le proprie performan-ce ambientali e comunicare in modo trasparente i propriobiettivi e prestazioni ambientali. Con la Registrazione EMAS l’Ente intende dunque creareun rapporto nuovo e di fiducia con le istituzioni e il pub-blico,, garantire una partecipazione attiva dei dipendenti eoffrire un valido esempio da seguire per l’intero sistema eco-nomico locale. Oggi EMAS si presenta come uno strumento formidabilead ampio spettro per attuare concretamente i principi del-lo sviluppo sostenibile.

Perché EMAS?Coerentemente con lo sviluppo delle politiche camerali sulletematiche etiche ed ambientali, è maturata la volontà di avvia-re il processo verso la Registrazione EMAS per l’intero Ente. Il percorso è iniziato nel 2005 e si prevede di completarlonel corso del 2007.

Le motivazioni che hanno spinto la Camera di Commerciodi Ancona ad impegnarsi nel processo di RegistrazioneEMAS sono essenzialmente due: -- mmiigglliioorraarree llee pprroopprriiee pprreessttaazziioonnii aammbbiieennttaallii, implemen-tando un Sistema di Gestione Ambientale che sia condivi-so e seguito da tutti i dipendenti;-- ccoossttiittuuiirree uunn eesseemmppiioo per le imprese che operano sul ter-ritorio provinciale, con l’intento di stimolare tutti coloroche non si sono ancora attivati nell’ adozione di comporta-menti virtuosi in campo ambientale.Si tratta di un impegnativo e ambizioso traguardo non an-cora raggiunto da alcuna Camera di Commercio.

Il processo di Registrazione EMAS Per aderire al Regolamento EMAS l’Organizzazione è tenu-ta a procedere secondo un preciso percorso logico sinteti-camente rappresentato nella Fifura 10.1: - definizione ed adozione di una PPoolliittiiccaa aammbbiieennttaallee cioè gliobiettivi ed i principi generali di azione rispetto all’ambien-te, definendo il quadro di riferimento per fissare obiettivispecifici e target;- esecuzione di una AAnnaalliissii AAmmbbiieennttaallee IInniizziiaallee ((AAAAII)) con laquale viene stabilita la posizione iniziale dell’organizzazio-ne rispetto alle condizioni ambientali e raccogliere i dati re-lativi agli impatti ambientali; - individuazione e predisposizione degli oobbiieettttiivvii ddii mmiigglliioo--

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

rraammeennttoo ee iill PPrrooggrraammmmaa AAmmbbiieennttaallee che contiene la tempi-stica, le risorse e le tipologie di intervento necessarie perraggiungere i target della Politica ambientale; - implementazione ed attuazione del SSiisstteemmaa ddii GGeessttiioonnee AAmm--bbiieennttaallee (SGA) cioè quella parte del sistema complessivo digestione (struttura, pianificazione, responsabilità, pratiche,procedure, processi e risorse) che consente di sviluppare,mettere in atto, realizzare e mantenere la politica ambien-tale (come da Allegato 1 del Regolamento EMAS, il SGA siconforma ai requisiti della norma UNI EN ISO 14001:2004);- realizzazione ddeellll’’AAuuddiitt AAmmbbiieennttaallee cioè svolgere una valu-tazione sistematica, periodica, documentata e obiettiva del-le prestazioni dell’organizzazione, del sistema di gestione am-bientale e dei processi destinati a proteggere l’ambiente;- redazione della DDiicchhiiaarraazziioonnee AAmmbbiieennttaallee rivolta al pubbli-co, che comprende la politica ambientale, una breve descri-zione del sistema di gestione ambientale, una descrizionedell’organizzazione, degli aspetti ambientali significativi,degli obiettivi e target ambientali ed in generale delle pre-stazioni ambientali dell’organizzazione.-- ccoonnvvaalliiddaa della Dichiarazione Ambientale da parte di unverificatore ambientale accreditato indipendente dall’orga-nizzazione -- rreeggiissttrraazziioonnee da parte dell’organismo nazionale competentein un apposito Elenco EMAS europeo. Ottenuta la registra-zione, le organizzazioni possono utilizzare un apposito logo.

Figura 10.1: Il processo di adesione al Regolamento EMAS 761/01

ORGANIZZAZIONEadotta

effettuano

effettuano

predispone

POLITICA AMBIENTALE

ANALISI AMBIENTALEINIZIALE

REVISORE AMBIENTALE

ORGANISMO COMPETENTE

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTOE PROGRAMMA

SISTEMA DI GESTIONEAMBIENTALE

CERTIFICAZIONE ISO 14001(Organismo Certificazione)

DICH. AMBIENTALE(Verificatore Ambientale)

DOCUMENTAZIONETECNICA

RISPONDENZA AL REGOLAMENTO

CONVALIDA DELLA D.A.

PUBBLICO

ISO 14001EMAS

AUDIT

REGISTRAZIONE

accerta

trasmette

trasmette

rende disponibile

documentazionedivulgativa

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Di seguito si riporta la Politica Ambientale convalidata dal Consiglio camerale nel marzo 2006.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

La Camera di Commercio, di Ancona,

consapevole dell’importanza che la sal-

vaguardia dell’ambiente riveste per tutti gli

attori economici del territorio della provincia

di Ancona, ha deciso di implementare un Si-

stema di Gestione Ambientale conforme al

Regolamento Europeo 761 del 19 marzo

2001 EMAS per tutte le attività che l’Ente ca-

merale svolge presso la sede centrale in

Piazza XXIV Maggio n. 1 e presso la sede

di rappresentanza “Loggia dei Mercanti”.

Il Sistema di Gestione Ambientale ha lo sco-

po di diminuire il proprio impatto ambientale

e di fornire un concreto esempio di buone pra-

tiche per la gestione dell’ambiente, nell’ottica

di fornire un contributo concreto alla sviluppo

sostenibile del territorio, nel rispetto della le-

gislazione ambientale vigente, delle esigen-

ze delle comunità locale e dei dipendenti del-

la Camera di Commercio di Ancona.

IMPEGNI

FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E

COMUNICAZIONE

Promuovere l’impegno ambientale attraver-

so l’informazione, la formazione e la sensi-

bilizzazione del personale, degli operatori

economici e dei cittadini.

Divulgare la Politica Ambientale, gli Obietti-

vi, il Programma ambientale, presso le impre-

se iscritte alla Camera di Commercio di An-

cona tramite la Dichiarazione Ambientale.

Favorire e stimolare l’adesione al progetto

da parte delle impresa iscritte alla Camera

di Commercio di Ancona.

ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI

Mettere a disposizione tutte le risorse neces-

sarie per il raggiungimento degli obiettivi am-

bientali programmati promuovendo l’utilizzo

delle migliori tecnologie disponibili ed eco-

nomicamente realizzabili.

TUTELA DELL’AMBIENTE

Migliorare l’andamento delle proprie presta-

zioni ambientali, per contribuire al conteni-

mento dei consumi energetici, con partico-

lare riguardo all’energia elettrica

promuovere l’uso sostenibile delle risorse,

impegnandosi a valutare l’aspetto della so-

stenibilità ambientale in fase di approvvigio-

namento di beni e servizi.

LA POLITICA AMBIENTALE

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

I PRINICIPALI RISULTATI DELL’ANALISI AMBIENTALE INIZIALE (AAI)

Di seguito vengono riportati sinteticamente i dati più rappre-sentativi delle prestazioni ambientali dell’Ente in termini di:- CCoonnssuummii IIddrriiccii;- CCoonnssuummii EEnneerrggeettiiccii;- CCoonnssuummii GGaass MMeettaannoo ee ggaassoolliioo;- PPrroodduuzziioonnee ddii rriiffiiuuttii.

Consumi idriciCome si può notare sia per la Loggia dei Mercanti che per laSede Centrale dal 2003 al 2006, il consumo di acqua è au-mentato. Questo è dovuto principalmente per la Sede Cen-trale ad un numero sempre maggiore di dipendenti (tempoindeterminato, a tempo determinato, tirocinanti, etc.) e di at-tività interne come seminari, workshop, etc., mentre per laLoggia ad un aumento, nel tempo, del numero di convegniorganizzati. Per tenere sotto controllo i suoi consumi la Came-ra si è dotata di alcuni indicatori di monitoraggio che rappor-tano al totale dei consumi il numero dei dipendenti per la Se-de Centrale ed il numero di eventi organizzati per la Loggia.In riferimento al consumo di acqua, quanto riportato in va-lore assoluto è confermato per la Sede Centrale dall’anda-mento dello specifico indicatore di monitoraggio, mentreper la Loggia si può notare come dal 2003 al 2005 l’indi-

Sede centrale

0 500 1000 1500 2000

2003

2004

2005

2006

1.154

1.295

1.596

1.893

Loggia

0 8 16 24 32 40

2003

2004

2005

2006

21

21

23

40

Grafico 10.1 Grafico 10.2: Consumi idrici Sede Centrale e LoggiaPeriodo 2003-2006

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catore abbia un andamento decrescente per poi ritornarenel 2006 agli stessi livelli del 2003. La Camera si impegna ad utilizzare ogni strumento a suadisposizione (formazione e sensibilizzazione dei dipenden-ti, interventi diretti sulle strutture) al fine di invertire que-sto trend di crescita (vedi grafico seguente).

Grafico 10.3: Indicatore di monitoraggio consumi idrici - Periodo 2003-2006

Consumi energeticiIl consumo di energia elettrica, dovuto all’illuminazione de-gli ambienti, all’alimentazione delle apparecchiature per gliuffici e dei sistemi di climatizzazione, ha visto il suo apicesia per la Loggia che per la Sede Centrale nell’anno 2005.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

2003

5

10

15

2004 2005 2006

9,23 9,18

11,1612,96

0,91 0,58 0,52 0,91

Sede centrale: mc/n. dipendentiLoggia: mc/n. eventi

Consumi energia elettrica Sede Centrale e Loggia - 2003/2006

Loggia (KWh)

0 5.000 10.000 15.000 20.000

2003

2004

2005

2006

10.353

13.300

18.380

16.900

Sede centrale (KWh)

0 150.000 200.000 250.000

2003

2004

2005

2006

268.400

262.279

286.261

276.067

Grafico 10.4 e Grafico 10.5: Consumi energia elettrica Sede Centrale e LoggiaPeriodo 2003-2006

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Il consumo pro-capite della Sede e l’indicatore di monito-raggio della Loggia sono risultati nel tempo piuttosto alta-lenanti (come riportato nel grafico sottostante).

Grafico 10.6: Indicatore di monitoraggio consumi energia elettricaPeriodo 2003-2006

La Camera si riserva di adottare specifici interventi al finedi migliorare le proprie prestazioni.

Consumi di combustibili (gas metano e gasolio) In riferimento al consumo di combustibile per il riscalda-mento dei locali viene utilizzato il gas metano all’internodella Sede Centrale, ed il gasolio alla Loggia dei Mercanti.

Come dai grafici riportati di seguito nel 2006 si è verifica-ta una diminuzione dei consumi di entrambi i combustibi-li. La motivazione di tale riduzione, soprattutto in riferi-mento alla Sede Centrale 2006, è stata addebitata alle con-dizioni meteorologiche che anno caratterizzato il 2006, in-fatti il periodo di funzionamento dell’impianto di riscalda-mento della Loggia è molto ridotto e strettamente dipen-dente agli eventi organizzati che di norma richiedono il ri-scaldamento dei locali per tempi molto brevi.

Grafico 10.7: Consumo Gas Metano Sede Centrale - Periodo 2003-2006

Indicatore di monitoraggio consumi energia elettrica - 2003/2006

2003

500

1000

1.500

2000

2.500

2004 2005 2006

2.147,2

1.860,1

2.001,81.890,9

450,1 369,4 417,7381,4

Sede centrale: KW/h. dipendentiLoggia: Kh/n. eventi

2003

19.000

19.500

20.000

20.500

21.000

21.500

22.000

22.500

2004 2005 2006

22.158

20.900

21.700

19.251

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Al fine ridurre l’utilizzo di tali combustibili (di metano in pri-mo luogo), verranno promosse azioni di sensibilizzazione eformazione nei confronti di tutti i dipendenti camerali.

Produzione di rifiutiI rifiuti prodotti durante lo svolgimento delle diverse atti-vità camerali sono molteplici come riportato nella tabellasottostante. È necessario evidenziare che la Camera di Com-mercio già prima di intraprendere il percorso di Registra-zione EMAS si è dimostrata sensibile al riciclaggio ed alladifferenziazione dei rifiuti. Nello specifico, dato che la ti-pologia di rifiuto maggiormente prodotta dalla Camera eraed è tutt’ora la carta, da qualche anno è stato adottato unsistema di rraaccccoollttaa ddiiffffeerreennzziiaattaa della carta; inoltre da tem-po si utilizzano solamente drum rigenerati.

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

2003

120

140

160

180

200

220

240

2004 2005 2006

177,6

148,2151,7

131,8

Grafico 10.8: Indicatore di monitoraggio consumi Gas MetanoPeriodo 2003-2006

2003

120

140

160

180

200

220

240

2004 2005 2006

177,6

148,2151,7

131,8

Grafico 10.10: Indicatore di monitoraggio consumi gasolioPeriodo 2003-2006

2003

2500

2600

2700

2800

2900

3000

3200

3100

2004 2005 2006

2700

30003000

2800

Grafico 10.9: Consumo Gas Metano Sede Centrale - Periodo 2003-2006

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Camera di Commercio di Ancona Parte 3. Le relazioni con gli stakeholder

Con l’implementazione del Sistema di Gestione Ambienta-le verranno meglio definiti i modi e le responsabilità per lacorretta gestione dei rifiuti camerali. La Camera inoltre si

sta attivando per dotare l’edificio di appositi contenitori alfine di ampliare la gamma dei rifiuti da differenziare fra cuiprimeggiano la plastica ed il vetro.

Tabella 10.2: Tipologie di raccolta dei rifiuti

Rifiuti prodotti Destinazione

Carta riciclaggio (riutilizzo)

Cartone ed altro materiale cartaceo non riutilizzabile raccolta differenziata

Rsu smaltimento

Toner smaltimento

Drum riciclaggio (riutilizzo)

Materiali e attrezzature informatiche smaltimento/riciclaggio (riutilizzo)

Neon e altri rifiuti da manutenzione smaltimento

Mobilia obsoleta smaltimento/riciclaggio (riutilizzo)

Pile raccolta differenziata

Hcfc attualmente in uso secondo quanto concesso dalla normativa, ma destinato a smaltimento

I dati riportati sono stati estratti dall’Analisi Ambientale Iniziale della Camera di Commercio e saranno parte integrante del documento che conclude ed attesta la RegistrazioneEMAS: la Dichiarazione Ambientale.

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Gruppo di lavoro

Il Bilancio Sociale è stato realizzato da un Gruppo di Lavoro composto dai funzionari delle diverse aree organizzative, coa-diuvato dal Prof. Antonio Tencati e dal team del Centro di Ricerca SPACE - Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Mi-lano, sotto la responsabilità del Segretario Generale della Camera di Commercio, Dott. Michele De Vita, del VicesegretarioGenerale Vicario Dirigente Area Anagrafica Dott.ssa Paola Castellucci e del Dirigente Area Sviluppo Economico Dott.ssaLuciana Frontini

SSeeggrreetteerriiaa oorrggaanniizzzzaattiivvaa:: l’elaborazione del documento è stata coordinata dal Dott. Giovanni Manzotti con la collaborazio-ne della Dott.ssa Daniela Sediari (Promozione Attività Economiche - Sportello Responsabilità Sociale d’Impresa).

Si ringraziano inoltre tutti i colleghi che hanno collaborato attivamente alla raccolta e all’aggiornamento dei dati e delleinformazioni indispensabili per l’elaborazione di questo documento.

È possibile scaricare il documento in formato elettronico (PDF) dal seguente sito: wwwwww..aann..ccaammccoomm..iitt//bbiillaanncciioossoocciiaallee.Per inviare commenti, suggerimenti, formulare quesiti o richiedere informazioni inviare una mail a bbiillaanncciioossoocciiaallee@@aann..ccaammccoomm..iitt o contattare telefonicamente la segreteria del Gruppo di Lavoro (071/5898270 - 326).

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Camera di Commercio di Ancona Bilancio Sociale