Corso Di Storia Economica - Bocconi 2000
-
Author
antonino-di-sclafani -
Category
Documents
-
view
50 -
download
2
Embed Size (px)
description
Transcript of Corso Di Storia Economica - Bocconi 2000
-
STORIA ECONOMICA CLEA 2000-2001
GIORGIO [email protected]
Classe 1 - Aula 202Gioved: 10.30-12.00 - Venerd: 8.45-10.15
GIORGIO BIGATTI 2000 1
-
Programma di esame
M. Cattini, Introduzione alla storia economica moderna e contemporanea, Modena,1999
F. Amatori (a cura di), Limpresa: una prospettiva storica, Milano, Egea, 2000
F. Amatori - A. Colli, Impresa e industria in Italia dallUnit a oggi, Venezia, Marsilio, 2000
GIORGIO BIGATTI 2000 2
-
Prima dellindustria: Prima dellindustria: popolazione, risorse, agricolturapopolazione, risorse, agricoltura
Cattini, cap. 1, 2.1, 2.3
GIORGIO BIGATTI 2000 3
-
La popolazione europea in et preindustriale
Una crescita demografica contenuta Alternanza di secolari fasi espansive
e di violente contrazioni per lesplodere di catastrofiche crisi di mortalita) la tensione tra popolazione e risorseb) i tre cavalieri dellApocalisse FAME GUERRE EPIDEMIE
PESTE
GIORGIO BIGATTI 2000 4
-
Le costanti di lungo periodo
Prima dellindustria le condizioni economiche e sociali della popolazione erano: a) assillate dal problema della scarsitb) segnate da una estrema vulnerabilit(societ fragili)c) dominate dal senso di precariet dellesistenza
GIORGIO BIGATTI 2000 5
-
La transizione demografica
A partire dalla seconda met del 700 si registra un aumento della popolazione sostenuto e continuo
Riduzione della mortalit per effetto di:a) scomparsa della pesteb) diffusione di pratiche igienico-sanitariec) sviluppo del commercio agricolo
Flessione differita della natalit
GIORGIO BIGATTI 2000 6
-
Popolazione e crescita urbana
La crescita demografica modifica i rapporti tra citt e campagna
Le citt crescono drenando popolazione dalle campagne (immigrazione)
Le citt crescono in relazione a:a) ruolo politico-amministrativo (le capitali)b) funzione economica (citt industriali)c) posizione geografica (nodo di scambi)
GIORGIO BIGATTI 2000 7
-
Lagricoltura tradizionale
Prima dellindustria la grande maggioranza della popolazione (60-90%) viveva sulla e della terra
NellEuropa occidentale e mediterranea gli uomini erano legati alla terra da varie forme giuridico-contrattuali: piccola propriet, affitto, mezzadria
NellEuropa orientale vigeva ancora listituto della servit
GIORGIO BIGATTI 2000 8
-
Istituzioni e mentalit
Uneconomia a bassa produttivit dominata dal problema della sussistenza
Rapporti deboli tra produzione e mercato Il peso delle consuetudini e delle propriet
collettive (campi aperti; maggese) Lindividualismo agrario come risposta al
bisogno di aumentare la produttivit della terra (rotazioni agrarie)
GIORGIO BIGATTI 2000 9
-
La nuova agricoltura
Tra 600 e 700 in Olanda e Inghilterra si afferma un nuovo modello di agricoltura:a) piena privatizzazione della terrab) eliminazione del maggesec) foraggi e rotazioni continue d) integrazione tra agricoltura e allevamento
Aumento della produttivit e dei volumi di produzione destinati al mercato
GIORGIO BIGATTI 2000 10
-
Prima dellindustria: Prima dellindustria: modi di produzione e forme modi di produzione e forme
di distribuzionedi distribuzioneCattini, 2.4, 2.5, 3
GIORGIO BIGATTI 2000 11
-
Lindustria prima dellindustria
Lagricoltura base della produzione materiale delle societ preindustriali: lindustria traeva dalla terra gran parte delle materie prime (lana, cotone, cuoio, legno ecc.) e il combustibile (legno)
Il contributo delle attivit artigiano-manifatturiere non superava in media il 10-20% del PNL
GIORGIO BIGATTI 2000 12
-
Tipologie organizzative prevalenti
GIORGIO BIGATTI 2000 13
Artigianato in citt e villaggi
Industria domestica nelle campagne
Industria a domicilio in campagna
Manifattura accentrata
-
Artigianato urbano
Le attivit artigianali nelle citt erano organizzate in corporazioni di mestiereche disciplinavano:a) salario e formazione dei lavoranti b) standard qualitativi della produzionec) rapporti fra gli affiliati (concorrenza)d) accessi al mestiere (immatricolazione)
Insieme di regole e codici che agisce da freno allinnovazione tecnica
GIORGIO BIGATTI 2000 14
-
Industria domestica
E la forma pi comune di manifattura rurale, ma quella economicamente meno rilevante:a) rivolta al soddisfacimento delle esigenze del consumo famigliareb) solo occasionalmente finalizzata alla vendite sul mercato locale
GIORGIO BIGATTI 2000 15
-
Industria rurale a domicilio
Manifattura dispersa nelle campagne, finalizzata alla produzione per il mercato
Lavoro su commessa nelle pause del lavoro agricolo
Una nuova figura sociale: il mercante-imprenditore
Il prodotto, rifinito nelle botteghe artigiane, viene commercializzato su mercati lontani
GIORGIO BIGATTI 2000 16
-
Punti di forza e strozzature della manifattura diffusa
Forma produttiva estremamente flessibile funzionale a una domanda molto variabile
Non richiede grossi investimenti in impianti e strumenti di lavoro
Sfrutta la disponibilit di forza lavoro a basso costo
Per contro:a) elevati costi di organizzazione del ciclo della produzioneb) nessun controllo sui lavoratori
GIORGIO BIGATTI 2000 17
-
Commerci e mercati
La dicotomia citt e campagna si riflette anche nei rapporti con il mercatoa) nelle campagne prevale lautoconsumo -rapporti deboli con il mercato determinati dal bisogno di monetab) nelle citt lo scambio una realt quotidiana dettata dal bisogno di merci e servizi
GIORGIO BIGATTI 2000 18
-
I luoghi e le forme dello scambio
Ogni citt ha il suo mercato, spazio deputato agli scambi nel rispetto delle regole e consuetudini locali
Separazione della funzione commerciale da quella produttiva (le botteghe)
Commerci a corto raggio e commerci sulla grande distanza per i generi voluttuari
Il capitalismo dei grandi mercanti
GIORGIO BIGATTI 2000 19
-
La Rivoluzione industrialeLa Rivoluzione industriale
Cattini, 4.1, 4.2
GIORGIO BIGATTI 2000 20
-
Che cos la prima Rivoluzione industriale (1760-1830)
Passaggio da uneconomia agricola a una dominata dallindustria e dalle macchine lo sviluppo economico moderno (S.Kuznets)
Continuit o rottura del processo storicoLa R.I. ci fu e fu britannica (M.Hartwell)Le 2 rivoluzioni: neolitico/industria (C.Cipolla)
Niente pi come prima (mutamento sociale)pi di una rivoluzione industriale (H. Perkin)
GIORGIO BIGATTI 2000 21
-
Il motore della R.I.: la tecnologia
Nella seconda met del 700 il ritmo del cambiamento tecnologico accelera Nel 1760 unondata di congegni si abbatt sullInghilterra (T.S. Ashton)
Si registra una serie di processi correlati che sconvolge il mondo della manifattura:a) impiego crescente delle macchineb) utilizzo di energia inanimata (vapore)c) largo impiego di materie prime minerali
GIORGIO BIGATTI 2000 22
-
Il sistema di fabbrica
Le innovazioni non sono solo tecniche ma anche organizzative:a) macchine e vapore favoriscono il passaggio alla fabbrica accentratab) laumento dei costi fissi impone un maggior controllo sul lavoro da parte dellimprenditore
La nascita di un nuovo soggetto sociale: la classe operaia
GIORGIO BIGATTI 2000 23
-
Perch in Gran Bretagna?
Non una causa ma un concorso di fattori materiali (a-c) e immateriali (d-g):a) conformazione del territoriob) risorse minerariec) infrastrutture e mercati regionalid) assetto istituzionale (rivoluzione 1688)e) assenza di rigide barriere fra le classi f) tradizione baconiana (scienza)g) competenze tecniche diffuse
GIORGIO BIGATTI 2000 24
-
Laccelerazione del mutamento in agricoltura
Con laffermazione dellindividualismo agrario (enclosures) aumentano la produttivit e la propensione commerciale di unagricoltura capace di vincere la sfida demografica
Rinnovamento delle tecniche agrarie (mixed farming) e meccanizzazione
Il declino dellagricoltura si rivela funzionale allo sviluppo industriale
GIORGIO BIGATTI 2000 25
-
Il cotone: una storia di successo
Il cotone ebbe un ruolo cruciale nella R.I. e nella nascita del sistema di fabbrica
Unindustria giovane con un mercato dalle grandi potenzialit, senza vincoli dal lato del rifornimento di materia prima
Una fibra vegetale resistente, pi adatta della lana ad essere lavorata a macchina, facile da pulire e da tingere
GIORGIO BIGATTI 2000 26
-
La meccanizzazione del cotonificio
La meccanizzazione della filatura (1769, filatoio idraulico) innesca un processo destinato a rivoluzionare lintero ciclo produttivo del cotone (1820, telaio meccanico)
Vertiginoso aumento della produttivit La creazione dei grandi cotonifici sollecita
lo sviluppo della meccanica e della chimica
GIORGIO BIGATTI 2000 27
-
La metallurgia
La nascita della moderna siderurgia legata a due passaggi chiave:a) la possibilit di impiegare il carbonefossile nel processo di fusione del minerale (1709, Darby il primo a usare il coke)b) la riduzione dei tempi e dei costi per passare dalla ghisa allacciaio(1784, Cort mette a punto il processo di raffinazione della ghisa liquida)
GIORGIO BIGATTI 2000 28
-
Il ciclo del vapore
Il vapore: una fonte di energia economica, versatile e facilmente incrementabile
La sfida: trasformare il calore in energia cinetica (1712, macchina di Newcomen)
Nel 1769 Watt costruisce una macchina molto pi efficiente delle precedenti
Crescente applicazione del vapore:a) nelle fabbriche meccanizzateb) nei trasporti: navi e ferrovie
GIORGIO BIGATTI 2000 29
-
La portata universale della R.I.
La R.I., fenomeno in origine circoscritto ad un ambito regionale, innesca un processo di portata universalea) le potenze europee cercano di emulare il loro potente vicinob) la domanda di cotone e materie prime determina lo sviluppo del commercio internazionale (centro e periferia)
GIORGIO BIGATTI 2000 30
-
La Rivoluzione industriale: lInghilterra e lEuropa
Cattini, 4.3, 4.4, 5.1, 5.2
GIORGIO BIGATTI 2000 31
-
La prima societ industriale: la Gran Bretagna
Gli effetti macroeconomici della grande trasformazione:a) nel 1831 il contributo dellindustria al PIL supera quello dellagricoltura b) aumento delle attivit di intermediazione (commercio, trasporto, credito ecc.) nel settore terziario
GIORGIO BIGATTI 2000 32
-
I nuovi scenari politico-sociali
La R.I. cancella la vecchia Inghilterra rurale e rimodella:a) le strutture del potere b) le gerarchie socialic) valori e mentalit
Le conseguenze sul tenore di vita della popolazione
GIORGIO BIGATTI 2000 33
-
Imprese e imprenditori
Una tecnologia rivoluzionaria ma relativamente poco costosa
Imprese di dimensioni medie gestite dal proprietario e dai suoi famigliari
Una crescita fondata sullautofinanziamento e su network fiduciari
Banche commerciali e banche daffari
GIORGIO BIGATTI 2000 34
-
La politica commerciale
Lopzione libero-scambista e la crescente dipendenza dal commercio internazionale
Squilibrio della bilancia commerciale e perdita di competitivit dei manufatti inglesi
Londra centro finanziario del mondo:a) Gold Standardb) investimenti esteric) servizi e noli
GIORGIO BIGATTI 2000 35
-
La fine del primato inglese
Nellultimo quarto dell800 leconomia inglese appare in affanno rispetto i suoi pi agguerriti competitori (Germania, Usa)
Declino: un concetto ambiguo:a) fattori socio-culturali(M.J. Wiener, Il progresso senza ali, 1985)b) stanchezza del pioniere (D. Landes)c) il capitalismo famigliare
GIORGIO BIGATTI 2000 36
-
La diffusione dellindustriain Europa dopo il 1815
Dopo il 1815 il confronto con lindustria britannica una sfida ineludibile per le maggiori economie continentali
Gli stati cercano di incoraggiare lo sviluppo di manifatture nazionali per mezzo di:a) privilegi e sussidi b) creazione di infrastrutture (dopo il 1830 soprattutto ferrovie)c) politiche commerciali (i dazi doganali)
GIORGIO BIGATTI 2000 37
-
La conquista pacifica
La prima fase della industrializzazione europea avviene nel segno della tecnologia inglese
Limpatto del trasferimento delle nuove tecnologie dipende in larga misura dalle condizioni del paese ospite:a) tradizioni manifatturiere localib) dotazione di risorse (carbone, ferro ecc.)c) organizzazione dei mercati
GIORGIO BIGATTI 2000 38
-
Le peculiarit della modernizzazione francese
Una transizione demografica allinsegna di una precoce denatalit e di uno sviluppo contenuto dellurbanizzazione (ma Parigi metropoli della modernit)
Unagricoltura ricca malgrado assetti produttivi e colturali tradizionali (in grado di sviluppare produzioni specializzate)
Una lunga coesistenza pacifica tra agricoltura e industria
GIORGIO BIGATTI 2000 39
-
Infrastrutture e mercati La necessit di rapidi collegamenti tra
la capitale e le province spinge lo Stato a progettare strade e canali
Tra il 1840 e il 60 vengono costruite le linee portanti della rete ferroviaria (Stato/privati)
La ferrovia promuove la formazione di:a) banche e societ anonimeb) grandi imprese (siderurgia e meccanica)c) mercato interno
GIORGIO BIGATTI 2000 40
-
Settori, imprese e imprenditori
La lenta conversione dellindustria francese alla tecnologia del vapore
Stretto legame tra polarizzazione regionale e specializzazione produttiva(Lione-seta - Alsazia-cotone - Lorena-ferro)
Unimprenditorialit dalla persistente matrice famigliare
Il mancato incontro tra le imprese e banche orientate allinvestimento in titoli pubblici
GIORGIO BIGATTI 2000 41
-
Un modello di sviluppo industriale sui generis
Uno sviluppo graduale senza brusche accelerazioni o cadute
Unindustria molto pi diversificata di quella inglese
Imprese di taglia ridotta, con una persistente impronta artigianale
Produzioni ad alto valore aggiunto per un mercato di lusso (dalla moda allauto)
GIORGIO BIGATTI 2000 42
-
La Germania e la seconda La Germania e la seconda rivoluzione industrialerivoluzione industriale
Cattini 5.3; Amatori 1
GIORGIO BIGATTI 2000 43
-
La seconda Rivoluzione industriale (1870-1914)
Nellultimo quarto dell800 un grappolodi innovazioni d il via a un nuovo ciclodi sviluppo
Si tratta di innovazioni strettamente dipendenti dalla ricerca scientifica che:a) fanno sorgere nuovi settori industrialib) rivoluzionano la struttura dellimpresac) modificano i consumi e lorganizzazione commerciale
GIORGIO BIGATTI 2000 44
-
Le tecnologie della seconda Rivoluzione industriale
Le tecnologie della II R.I sono applicate a: a) produzione dellacciaio su larga scalab) produzione sintetica di fertilizzanti,
coloranti, medicinali, fibre tessilic) raffinazione del petroliod) generazione e trasmissione dellelettricite) macchine utensili, mezzi di trasporto
(motore a scoppio, aeroplani) f) preparazione e conservazione dei cibi
(tecniche di refrigerazione)GIORGIO BIGATTI 2000 45
-
I settori della seconda Rivoluzione industriale
GIORGIO BIGATTI 2000 46
Sorgono ex novo o si trasformano radicalmente numerosi settori industriali
ACCIAIO - CHIMICA - ELETTRICIT -MECCANICA
(macchina per scrivere-bicicletta-auto) Settori ad alta intensit di capitale che
richiedono fonti di finanziamento esterne allimpresaa) la Borsa (soprattutto negli Stati Uniti)b) la Banca (in Europa e Giappone)
-
Le imprese della seconda Rivoluzione industriale
Gli alti costi di progettazione ed esercizio degli impianti impongono una riduzione dei costi unitari attraverso:a) economie di scala e di diversificazioneb) economie di flusso
Per vincere la sfida le imprese devono ridefinire dimensioni (tecnologia), struttura (management), funzioni (produzionee marketing)
GIORGIO BIGATTI 2000 47
-
Prodotti e consumi nella seconda Rivoluzione industriale
La standardizzazione della produzione(il fordismo)
La nascita del mercato di massaa) i consumi alimentarib) i beni di consumo durevoli
La distribuzione dei prodotti, le tecniche di marketing, la pubblicit
GIORGIO BIGATTI 2000 48
-
La Germania: le premesse dello sviluppo
Dalla frammentazione politica allunit attraverso una progressiva integrazione dei mercati promossa dallo stato prussianoa) 1833: unificazione doganale (Zollverein)b) 1840-60: costruzione della rete ferroviaria
La modernizzazione dellagricoltura e il ruolo dellEst come serbatoio di manodopera e derrate alimentari
GIORGIO BIGATTI 2000 49
-
Le tappe dello sviluppo industriale
La meccanizzazione del cotonificio La creazione di una moderna siderurgia
(risorse minerarie e domanda interna) Dopo il 1870 la Germania si mostra pronta
a cogliere le opportunit dalla II R.I. divenendo leader nei settori della:a) chimicab) meccanica di precisionec) elettromeccanica
GIORGIO BIGATTI 2000 50
-
I caratteri originali del modello tedesco
Forte integrazione fra scienza, universit e grande industria
Produzione di beni ad alto contenuto tecnologico
Priorit alla produzione di beni capitali e prodotti intermedi rispetto ai beni di consumo
GIORGIO BIGATTI 2000 51
-
I fondamenti del capitalismo organizzato tedesco
Ruolo cruciale delle banche miste nel finanziamento e nellindirizzo delle imprese
Accordi fra le imprese (cartelli) per la definizione di prezzi e quote di mercato
Priorit al mercato internazionale rispetto a quello interno (dumping)
GIORGIO BIGATTI 2000 52
-
Lo Stato protagonista: Russia, Lo Stato protagonista: Russia, Italia e GiapponeItalia e Giappone
Cattini 6
GIORGIO BIGATTI 2000 53
-
Mercato e Stato: due diversi modelli di industrializzazione
Nel caso inglese sviluppo trainato dal mercato; allo Stato compiti di indirizzo e di garanzia dei diritti di propriet
Si tratta di unesperienza irripetibile e non di un modello prescrittivo
Nei paesi inseguitori si registra:a) un intervento pi deciso dello Stato nelleconomia (Russia, Italia, Giappone)b) un pi stretto legame banca-industria (Germania)
GIORGIO BIGATTI 2000 54
-
Il ruolo dello Stato nei paesi second comers
Lintervento dello Stato a favore dello sviluppo interessa:
a) politica doganale (protezionismo)b) politica fiscale (effetti redistributivi)c) spesa pubblica (investimenti)d) politica monetaria (banca centrale)e) politiche del lavoro e welfare
GIORGIO BIGATTI 2000 55
-
La Russia degli zar
A met 800 la Russia era una nazione:a) in forte crescita demograficab) economicamente arretratac) socialmente sperequata (servit) d) culturalmente inquieta (il confronto con lOccidente)
Tuttavia, malgrado questo, la Russia in virt del numero degli abitanti e delle dimensioni era una grande potenza
GIORGIO BIGATTI 2000 56
-
Lagricoltura: una modernizzazione incompiuta
Labolizione della servit la premessa per una modernizzazione dellagricoltura
La redistribuzione delle terre non innesca un processo di sviluppo:a) la produttivit resta bassab) i rapporti con il mercato restano deboli
Malgrado la persistente arretratezza la produzione riesce a far fronte alla forte crescita demografica (terre vergini)
GIORGIO BIGATTI 2000 57
-
I primi nuclei manifatturieri
A met 800 lindustria occupa meno dell1% della popolazione
Il cotonificio lunico settore di una qualche consistenza tecnica
La Transiberiana (1891) d un formidabile impulso alla creazione di unindustria di base sostenuta dallo Stato (v. Donbass)
Il peso del capitale esteroGIORGIO BIGATTI 2000 58
-
I fondamenti delleconomia socialista
La rivoluzione del 1917 d vita a un sistema economico fondato sulla statalizzazione dei mezzi di produzione (terra, industria, capitale)
la politica a determinare levoluzione delleconomia:a) il comunismo di guerra (1917-21)b) il tentativo di rilanciare leconomia aprendo spazi al mercato: la Nep (1921-28) c) la pianificazione, la collettivizzazione delle terre, la centralit dellindustria pesante
GIORGIO BIGATTI 2000 59
-
Ascesa e declino del sistema sovietico (1929-1989)
I grandi risultati del I piano quinquennale (1929-34) in un mondo travolto dalla crisi
La terribile prova della II guerra mondiale Le insufficienze della politica agricola Uno sviluppo industriale incapace di
rispondere alla domanda di nuovi consumi Un sistema burocratico, privo di sensori e
correttivi alternativi al mercatoGIORGIO BIGATTI 2000 60
-
Un caso di successo: il Giappone
Il Giappone il solo paese di cultura non europea a industrializzarsi prima del 1914
Cooperazione virtuosa tra incentivi pubblici (Stato) e iniziativa privata
Imitazione dellOccidente, nel rispetto dei valori della propria cultura
Uno sviluppo fondato sulla competitivit delle esportazioni
GIORGIO BIGATTI 2000 61
-
Lavvio dellindustrializzazione
Effetti destrutturanti della forzata apertura commerciale del paese:guerra civile - restaurazione Meiji (1868)
Modernizzazione dallalto e imitazione dellOccidente (paese prospero, esercito fortepaese prospero, esercito forte)a) riforme istituzionalib) modernizzazione dellagricolturac) creazione di imprese statali pilotad) sostegno alle esportazioni
GIORGIO BIGATTI 2000 62
-
La creazione di una base industriale
La formazione degli zaibatsu: holding controllate da poche grandi famiglie
Concentrazione del capitale, dispersione degli impianti
Tra le due guerre, grazie al sostegno dello Stato (politica di riarmo) si avvia la costruzione della grande industria di base
GIORGIO BIGATTI 2000 63
-
Lo sviluppo dopo la seconda guerra mondiale
La creazione di una nuova democrazia politica ed economica guidata dagli Usa
Il sistema dei keiretsu: grandi conglomerati coordinati da una banca di riferimento e retti da coorti manageriali
Uso discrezionale del credito in funzione della competizione internazionale (il ruolo del Miti)
Crescita trainata dalle esportazioni e difesa del mercato interno
GIORGIO BIGATTI 2000 64
-
La competizione internazionale La competizione internazionale tra fine 800 e II guerra mondiale: tra fine 800 e II guerra mondiale:
lascesa degli Stati Unitilascesa degli Stati UnitiCattini 7
GIORGIO BIGATTI 2000 65
-
Le origini della potenza americana
Le peculiarit del modello di sviluppo americano rispetto a quello europeo:a) terra e risorseb) lavoroc) capitale
Agricoltura e industria: una crescita senza conflitti allinsegna dellaumento della produttivit del lavoro
GIORGIO BIGATTI 2000 66
-
Struttura e organizzazione economica
Fino agli anni 70 paese agricolo esportatore di derrate alimentari e materie prime:a) tabacco, riso, zuccherob) cotone
Integrazione e specializzazione dei mercati:a) industria, finanza, commercio internazionale (nord-est)b) cereali, mais, carne (ovest)c) prodotti di piantagione: cotone ecc. (sud)
GIORGIO BIGATTI 2000 67
-
Tre passaggi cruciali sulla via dello sviluppo
La guerra di secessione (1861-65): si impone il modello urbano industriale del nord-est
La costruzione della ferrovia (1830-70)a) spinta allo sviluppo della siderurgiab) formazione del mercato nazionalec) elaborazioni forme gestionali avanzate
La seconda rivoluzione industriale e la nascita del big Business
GIORGIO BIGATTI 2000 68
-
Tecnologia e lavoro
La scarsit di manodopera come fattore strutturalmente scarso genera:a) una forte tensione salarialeb) una sollecitazione a sviluppare tecnologie labour-saving
1) macchine operatrici specializzate2) montaggio per parti intercambiabili
c) una progressiva de-qualificazione del lavoro
GIORGIO BIGATTI 2000 69
-
Taylorismo e fordismo
Taylor e i principi dellorganizzazione scientifica del lavoro
Lesempio dei grandi mattatoi di Chicago Il contributo di Henry Ford:
a) la catena di montaggio (1912)b) una nuova politica salariale (alti salari in funzione di un mercato di massa)
GIORGIO BIGATTI 2000 70
-
La nascita del mercato di massa
Una domanda in crescita per effetto di:a) immigrazione e urbanizzazioneb) crescita sostenuta del Pil pro capite
Un mercato vasto ma territorialmente disperso - nuove forme di distribuzione:a) vendita per corrispondenzab) grandi magazzini
Merketing e pubblicit GIORGIO BIGATTI 2000 71
-
Politica economica e commercio
La vittoria degli Stati del nord rafforza lopzione industrialista e ladozione di alti dazi protettivi
Il mercato interno il motore della crescita dellindustria americana nell800, malgrado il non trascurabile incremento delle esportazioni di grano, derrate e manufatti
Lisolazionismo degli Stati Uniti
GIORGIO BIGATTI 2000 72
-
La competizione internazionale (1870-1914)
La rivoluzione dei trasporti pone le premesse per la formazione di un mercato mondiale
Le trasformazioni del commercio coloniale e la creazione di nuovi legami di dipendenza
La reazione difensiva dei paesi europei (protezionismo) e le prime multinazionali
Il dorato tramonto dellegemonia inglese e lemergere di due forti competitori: Germania e Usa
GIORGIO BIGATTI 2000 73
-
La grande crisi del 1929
Dopo la I guerra mondiale, mentre lEuropa attraversa una fase di profondo malessere economico e sociale, leconomia Usa in piena espansione (i ruggenti anni 20)
Dalleuforia al panico: il crollo della Borsa di Wall Street e i suoi effetti
Le ripercussioni mondiali della crisi
GIORGIO BIGATTI 2000 74
-
La competizione internazionale nella seconda met del XX secolo
Cattini 8, 9
GIORGIO BIGATTI 2000 75
-
La ricostruzione dopo gli orrori della guerra
La rifondazione del sistema economico internazionale avviene sotto la regia degli Usa
1944 creazione del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale
1947 Piano Marshall per la ripresa economica europea: cessione gratuita di beni e macchinari e prestiti agevolati
1948 creazione dellOrganizzazione Europea per la Cooperazione
1956 creazione del Mec, cellula dellUEGIORGIO BIGATTI 2000 76
-
Stato, mercato, politiche economiche
La lezione keynesiana e la creazione delleconomia mistaa) sostegno alla domandab) politiche di pianoc) nazionalizzazioni settori strategicid) imposte progressive sui redditie) politiche di Welfare (istruzione, sanit, sistema pensionistico ecc.)
GIORGIO BIGATTI 2000 77
-
Le diverse politiche economiche nazionali
Francia: programmazione settoriale, creazione dei cd campioni nazionali
Gran Bretagna: nazionalizzazione e politiche di pieno impiego
Germania: tra continuit (il peso della tradizione dirigista; lintreccio banche impresa ecc.) e innovazione politica (la cogestione delle imprese)
GIORGIO BIGATTI 2000 78
-
Let della prosperit1951-1971
Un lungo ciclo di sviluppo in un quadro di stabilit monetaria e di progressiva liberalizzazione degli scambi
Leclissi definitiva dellagricoltura (pi output con meno addetti)
Investimenti, produttivit, crescita economica: un circolo virtuoso
La societ dei consumi
GIORGIO BIGATTI 2000 79
-
Rallentamento della crescita, inflazione, ripresa
Un decennio turbolento: gli anni 70:1971 sospensione della convertibilit del $1973 prima crisi petrolifera1972-83 inflazione, disordine monetario
Teorie economiche rivali: neokeynesianicontro monetaristi
Il tramonto delleconomia mista e il ritorno del liberismo (Thatcher, Reagan)
GIORGIO BIGATTI 2000 80
-
I paesi in via di sviluppo: successi e problemi aperti
I processi di decolonizzazione e le politiche di aiuto al Terzo Mondo
Il rapporto tra popolazione e risorse nei PVS: unequazione dalle troppe incognite
Laffermazione dei dragoni asiatici e le loro attuali difficolt
Il crescente divario tra il Nord e il Sud del mondo
I nuovi scenari della globalizzazioneGIORGIO BIGATTI 2000 81