Incontro fra i popoli venticinque anni apr 15

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solidarietà cooperazione condivisione Incontro fra i Popoli 1990 2015

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"Solidarietà Cooperazione Condivisione". Nuovo libro edito da Incontro fra i Popoli in occasione del suo venticinquesimo anno di vita. Un'istantanea sull'associazione, sui suoi valore e sul suo bagaglio di opere e realizzazioni. Per riceverlo in cartaceo scrivici a [email protected] o vieni a trovarci presso la nostra sede o durante i nostri prossimi eventi

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Incontro fra i Popoli19902015

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solidarietàcooperazionecondivisione

Incontro fra i Popoli1990 - 2015

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L’utopia è come l’orizzonte: cammino due passi,e si allontana di due passi.Cammino dieci passi,e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile.E allora, a cosa serve l’utopia?A questo:serve per continuare a camminare. Eduardo Galeano

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Il 16 marzo 1990 un gruppo di giovani si recò da un notaio di Abano Terme (Padova) per fondare una nuova associazione di cooperazione e solidarietà internazionale.La chiamarono “Tortuga Progetti”, un auspicio di rovesciamento della storia, ricordando l’isola Tortugada cui partivano i pirati rapinatori qualche secolo fa.

Tre anni dopo l’associazione fu chiamata

Incontro fra i Popoli.

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SolidarietàCooperazioneCondivisione

Incontro fra i Popoli ha come “vision” il prevalere della “solidarietà” verso il pros-simo rispetto ad ogni altro tipo di relazio-ne umana. E quando è l’empatia ad essere il primo parametro di approccio al prossimo, subito ne nasce un impulso alla “coopera-zione”, intesa come impegno unitario per il raggiungimento di un bene comune.

Anche quando la solidarietà diventa co-

operazione con chi è più debole, l’obiettivo finale non è l’assistenzialismo, ma la piena realizzazione di entrambi le parti, perché an-che chi è in posizione di forza maggiore, lo è solo su qualche aspetto dell’essere persona ed umanità, per cui anche per lui c’è qualche obiettivo da raggiungere.

E in questa differenza di partenza, la soli-darietà genera una cooperazione che è reci-proco scambio di ogni tipo, e si esaurirà solo nella “condivisione”, dove “nessuno conside-ra sua proprietà quello che gli appartiene, ma tutto è in comune e nessuno è nel bisogno”.

I valori in cui crediamo

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No profit

Incontro fra i Popoli è un’associazione fon-data sul volontariato, cioè sulla gratuità del servizio reso. Questo non vuol dire che non ci sia circuito monetario e personale remu-nerato. Tuttavia Il circuito monetario è solo un ricevere per dare, un semplice servizio di passamano fra chi offre per uno scopo uma-nitario e i beneficiari. Per quanto riguarda il personale impiegato, c’è un post-it nella ba-checa della sede dell’associazione: “Lo staff operativo di Incontro fra i Popoli non è un gruppo di impiegati che fanno anche del vo-lontariato, ma è un gruppo di volontari che si danno eventualmente uno stipendio (se non hanno altri introiti).

Incontro fra i Popoli si è sempre voluta dare una struttura imprenditoriale, pur re-stando “no profit”. E come tale si è fatta va-lutare con una tesi dell’Università di Torino,

ricevendone un punteggio lusinghiero. Ma il suo “profit”, che alla fine di ogni anno ci si augura sempre in aumento, lo si ricava solo dalla risposta ad una semplice domanda: “Quante persone nel mondo stanno meglio grazie alla nostra opera? Cosa fare per au-mentarne il numero?”.

Emblematica ma pregnante la risposta data da un giovane diciottenne neosocio di Incontro fra i Popoli agli amici che gli chiede-vano che cosa comportasse per lui la scelta che aveva appena fatta: “Vedi, se ti fai socio di Incontro fra i Popoli, non potrai più com-prarti un’auto da 30-40 mila euro”.

Incontro fra i Popoli è innanzitutto un messaggio valoriale alle persone e alla socie-tà e chi ne diventa parte fa la scelta di coe-renza con chi è più nel bisogno. Il suo opera-re nell’associazione e nella società è un “fare strada ai poveri, senza farsi strada”, come disse don Lorenzo Milani.

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PartenariatoIncontro fra i Popoli fonda la sua presenza

presso altri paesi ed altri popoli sul ‘parte-nariato puro’, ritenendo che la ‘cooperazione internazionale’ preveda uno scenario in cui nessuno deve aiutare nessuno, ma tutti si aiu-tano reciprocamente; nessuno è superiore a nessuno, ma tutti cooperano allo stesso livel-lo; nessuno sa più di un altro, ma tutti hanno da dare e da ricevere.

La presenza di Incontro fra i Popoli in altri paesi non ha il signifi cato di “progetti da rea-lizzare”, quanto di “relazioni” - sempre di alta qualità - da creare e poi mantenere vive. Ci si relaziona con le migliori espressioni della società civile organizzata e strutturata, gene-rate dalla popolazione del posto.

Sono questi “Partner” che, nel servizio reso quotidianamente alle loro popolazio-ni, studiano ed elaborano, anche con il no-stro aiuto, dei progetti di miglioramento e di crescita del servizio sociale che si sono dati come ‘mission’. Con loro abbiamo legami di “reciprocità”: ci consideriamo reciprocamen-te attori di sviluppo presso i nostri rispettivi popoli.

Il nostro rapporto ha durata praticamente infi nita, poiché condividiamo lo stesso ideale di servire i popoli e le persone che li compon-gono, con risorse umane e tecniche proprie.Per noi, avviare un rapporto di partenariato signifi ca iniziare un nuovo impegno che deve essere reciproco, una condivisione di com-petenze e di responsabilità; un nuovo lega-

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me di collaborazione con un altro attore che condivide con noi valori, metodi ed obiettivi a lungo termine. Il partenariato non ha costri-zioni di tempo o di mezzi.

Le caratteristiche di un rapporto di par-tenariato sono la collaborazione paritaria tra società civili, l’osmosi di valori, risorse uma-ne e mezzi tecnici e finanziari, lo scambio tra culture.

Prima di stabilire in maniera stabile un nuovo rapporto di partenariato e dunque anche di aprirsi ad una nuova zona d’inter-vento e conseguentemente impegnarsi su nuovi progetti, Incontro fra i Popoli si dà il tempo necessario per arrivare a conoscere adeguatamente la zona in cui opera il part-ner, lo spessore etico, sociale, organizzativo, gestionale e storico del nuovo partner, la sua capacità di dialogo con le popolazioni del territorio, con le autorità locali, nazionali ed internazionali, la sua struttura, il suo organi-gramma e i suoi riconoscimenti giuridici.Tutto questo è garanzia di costruzione di un rapporto fondato nel rispetto dell’ugua-glianza di potere delle parti e basato sullo scambio, la fiducia, il rispetto degli impegni

concordati, la trasparenza e la reciprocità.Nel caso in cui un nuovo possibile partner

si mostri giovane e debole, tra tutti i criteri per la sua accettazione, il più indispensabile resta l’eticità: onestà dei soci e dedizione alla causa delle fasce sociali deboli.

Per Incontro fra i Popoli essere partner si-gnifica anche accompagnare le giovani ONG autoctone affinché divengano capaci di au-togestirsi, di comprendere ed interpretare correttamente i problemi locali ed interna-zionali e di dialogare con altre espressioni della società civile locale, nonché con ONG di altri paesi e con le agenzie internazionali.

Conseguenza di questo è che Incontro fra i Popoli ha stabilito dei profondi legami di partenariato con diverse ONG di altri paesi, anche senza avere con loro dei “progetti” da realizzare, visto che il partenariato è prima di tutto un legame di vita vissuta in comune, una lunga maratona da percorrere insieme. Certamente il cammino in comune si concre-tizza nella realizzazione di micro e macro in-terventi e dunque di progetti, ma senza ave-re l’ansia di inseguire progetti da realizzare secondo i bandi del momento e della moda.

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osmosi

Saggio è colui che sa cambiare, che sa quando e come cambiare. È stolto colui che si arrocca sulle proprie idee, sulle sue posi-zioni, su modi e metodi consolidati e rassi-curanti. Tutto è continuo cambiamento, sep-pure attorno a valori immutabili. Saggezza, onestà, rispetto, dialogo prendono le forme delle persone, ognuna sempre ‘irripetibile’ e ‘diversa’ da ogni altra, e danno forma alle so-cietà. Soggetti autonomi ma interdipendenti, che cambiano e fanno mutare i tempi.

Una volta si diceva che il ‘Terzo Mondo’

era rimasto indietro rispetto a noi. I missio-nari ci parlavano di gente povera e poco ci-vilizzata. I coloni di gente che doveva essere ‘inquadrata’ per lavorare. E le Nazioni Unite nel primo decennio per lo sviluppo (anni Ses-santa) proponeva, come panacea per svilup-pare i paesi ‘sottosviluppati’, un massiccio trasferimento di tecnologie dal nostro ‘Primo Mondo’.

Poi anche il nostro livello culturale si alzò un po’: “Voi che andate nel Terzo Mondo, la-sciate laggiù le vostre conoscenze e le vostre ‘expertises’, create omologhi che imparino da voi e che sappiano continuare dopo di voi”.

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Infi ne ci si rese conto che nei paesi altri, catalogati come Terzi dai paesi arricchiti, più che ‘povertà’ c’è ‘diversità’. Tutti siamo molto ricchi e molto poveri nello stesso tempo.

Ecco allora un altro salto di qualità nell’evo-luzione culturale: il concetto di osmosi. Diver-si contenitori, ognuno con diff erenti ricchez-ze che si uniscono senza fondersi, perché storicamente, culturalmente, socialmente di-versi, separati da una sottile membrana che tuttavia lascia passare le ricchezze da un po-polo all’altro, dando la possibilità di colma-re le reciproche povertà, senza preconcetti, pregiudizi, imposizioni e superiorità. Allora il dialogo riesce meglio, è più profondo; allora si inizia a concepire il futuro insieme, a pro-spettare insieme miglioramenti sia individuali (io di me stesso, lui di se stesso), che collet-tivi (noi della nostra società, loro delle loro società).

Nel mondo della cooperazione internazio-nale si abbandonò il concetto di ‘omologo’ e

si introdusse il concetto di ‘progetto’, anche perché voluto dalle istituzioni pubbliche che iniziavano a foraggiare le ONG. Si parlò poi di ‘programmi’, articolati in vari progetti e ci si mise la ciliegina del ‘microcredito’. Tutti con-cetti e novità quanto mai preziosi ed impre-scindibili per un vero ‘sviluppo’, ma sempre concepiti purtroppo come ‘sviluppo altrui’ e quindi ancora lontani dal concetto teorico di ‘osmosi’ che in termini moderni si chia-ma ‘partenariato’ e traduce molto bene quel concetto di prezioso e arricchente scam-bio fra persone e mondi diversi, verso uno ‘sviluppo’ comune, pur nella diversità. Un vero ‘Incontro fra i Popoli’ che, partendo da obiettivi occasionali e puntuali (costruzione di pozzi, di scuole, di cooperative agricole…) punta allo scopo ultimo dell’eliminazione del-le cause della mancanza di pozzi, di scuole, di imprenditoria locale e quindi si prefi gge cambiamenti sociali, culturali e soprattutto politici.

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A-politici?È facile essere “a-partitici”, cioè non ap-

partenere ad alcun partito politico, più o meno effimero. Impossibile invece è essere “a-politici”.

È assurdo dire: “La politica non mi inte-ressa, né mi interesso di essa.” È come dire: “Non mi interesso degli affari miei!”. Perché è il politico che decide le tasse che paghe-rai, l’età in cui andrai pensione, il costo della scuola che frequenta tuo figlio, la strada che farai per andare al lavoro o in vacanza, ecc.

È ancora più assurdo sentirsi dire: “Mi ave-te votato, ora lasciatemi fare”. Andare a vo-tare è la punta dell’iceberg della democrazia, che come base più ampia ha la costante pre-senza critica e propositiva di ogni cittadino e di ogni espressione della società a fianco dell’eletto, che sia del partito che si è votato, come di un partito non votato.

Comunque sia, che ci si interessi o no della politica, nessuna azione, individuale e collet-tiva, per quanto piccola, può collocarsi al di fuori della politica, perché “politica” è l’insie-me delle azioni sociali individuali e collettive, perché comunque hanno riflessi negli altri e nell’ambiente. Per il solo fatto che facciamo parte di una società, siamo ‘persone politi-che’. Ogni azione che compiamo, parola che pronunciamo, scelta che facciamo, è schie-rarci, è fare politica, è partecipare al governo della città-comunità (polis).

Anche l’acquisto di una banana è azione

politica: la scelta dell’una o dell’altra marca o la scelta di disinteressarsi della marca. Con quale impronta ecologica è prodotta quella banana? Con quale retaggio di rispetto o di-sprezzo dei diritti umani verso il produttore? Perfino scegliere di guardare un telegiornale piuttosto che un altro è politica.

Ogni nostra scelta ha ripercussioni sull’in-tera collettività, orientandola verso un miglio-ramento o verso un peggioramento. È l’one-stà di fondo che dà valore etico a qualsiasi nostra scelta o orientamento ideologico. Per questo dobbiamo rispettarci, quando ci tro-viamo con idee e punti di vista diversi. Ma non mettiamo l’etichetta “onestà di fondo” alle opinioni ed alle scelte fondate sul disinteres-se, l’indifferenza, la disinformazione, il “non so, non mi interessa”.

È “schiavo sociale” chi fa suo e ripete quanto i media dicono, quanto afferma il po-litico demagogo di turno. Chi non si interes-sa di politica è funzionale alla politica del più forte e quindi fa politica. O scegli tu o gli altri scelgono te e fanno di te lo strumento della loro “politica”.

E che dire quando sono le associazioni di volontariato e di servizio sociale a dichiara-re che non sono ‘politiche’? O peggio ancora quando viene chiesto loro espressamente di non immischiarsi in politica? “Non è bene - ci disse per telefono un simpatizzante - che In-contro fra i Popoli si schieri (in quel caso per il sì al referendum contro la privatizzazione dell’acqua). Un’associazione deve restare al

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di sopra delle parti. Chi fa del bene, non deve schierarsi politicamente!”. Perché solo chi fa del male o vuole restare amorfo può schie-rarsi politicamente?

Non è concesso alle associazioni umanita-rie di restare neutrali. Se si dichiarano “a-po-litiche”, vuol dire che avvallano la politica del momento e si assumono la corresponsabilità delle scelte che fanno i politici di turno. Non si può essere presenti nel proprio paese, nel proprio territorio, nel mondo, come meri sa-maritani che curano le piaghe provocate da altri, disinteressandosi, se non rifiutandosi di conoscere ed affrontare le cause e gli attori. Prima che amorevoli samaritani, si deve esse-re sollecitatori di analisi critiche e promoto-ri di azioni risolutive, che vanno a toccare la politica locale e mondiale, l’opinione pubbli-ca locale e mondiale.

Disinteresse e pietismo sono decise scel-te di schieramento politico, che approva e si accoda a chi genera l’ingiustizia. Nulla è iso-lato; tutto ci coinvolge. Di tutto siamo cor-responsabili, seppure a volte non colpevoli. Ma quando ci disinteressiamo o ci limitiamo a curare le ferite, ne siamo anche colpevoli.

A-confessionali3 Cristianesimo: “Tutto quanto volete che gli uomini faccia-

no a voi, anche voi fatelo a loro.” Vangelo (Matteo 7, 12; Luca 6, 31)

3 Ebraismo: “Non fare ad altri ciò che non vuoi che essi

facciano a te.” Rabbi Hillel, Shabbat 31a

3 Islam: “Nessuno di voi è un credente fintanto che

non desidera per il proprio fratello quello che desidera per se stesso.”

40 Hadithe Detti di Maometto di an-Nawawi 13

3 Buddismo: “Una condizione che non è gradita o pia-

cevole per me, come posso io imporla ad un altro?”

Samyutta Nikaya V, 353.35-354.2

3 Induismo: “Non bisognerebbe comportarsi con gli

altri in un modo che non è gradito a noi stessi”

Mahabharata XIII, 114.8

3 Confucianesimo: “Quello che non desideri per te, non farlo

neppure ad altri uomini.” Confucio, Dialoghi 15,23”

3 Giainismo: “L’uomo dovrebbe trattare tutte le creatu-

re del mondo come egli stesso vorrebbe essere trattato.”

Sutrakritanga I,11.33.

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PaceNoi dell’associazione Incontro fra i Popoli

ci riconosciamo nel valore della Pace, inte-so sia come rifiuto assoluto di ogni conflitto armato, che come risultante di un cammino unitario e un dialogo costruttivo fra i popoli e le persone.

In particolare ci piace essere per:

• un dialogo fra civiltà, dove il meglio di ognuna smussa i limiti dell’altra e fa cre-scere stima e collaborazione reciproca;

• un’economia di condivisione e non di ag-gressione e rapina, che impoverisce i po-poli deboli, li esaspera, fa nascere l’emigra-zione, la povertà, la rabbia, il terrorismo;

• un commercio che privilegi la produzione e la circolazione di merci per rispondere ai bisogni fondamentali, in funzione della promozione della persona, non del profit-to e dell’arricchimento di alcuni popoli;

• un’informazione trasparente e libera da strumentalizzazioni e interessi di parte, in grado di fornire gli elementi necessari alla comprensione dei problemi fin dalla loro origine.

L’altrui civiltàDi che cosa è ricca l’Africa, quel continen-

te che a noi Europei ci è stato inculcato es-sere povero, mendicante, il “non arrivato”, il “mantenuto dai nostri aiuti”?

“Ricordati, figliolo, – dicono i vecchi mis-sionari ai giovani appena arrivati – ricordati che l’Africa non ti entra viaggiando sul cielo e neppure su quattro ruote e neppure dai libri. L’Africa ti entra dai piedi. Cammina, cammi-na… Cammina con gli africani, parla con loro, mangia con loro, danza con loro, lavora con loro. Scoprirai la ricchezza dell’Africa”.Il capo villaggio non è certo stato eletto de-mocraticamente, ma è comunque colui che riassume le esigenze e le potenzialità di tutti. Nulla decide senza il consiglio degli anziani, fra i quali spesso, con lo sviluppo sociale de-gli ultimi decenni, c’è qualche donna. E i sag-gi si consigliano con le mogli e i giovani. Una democrazia dal basso: ogni villaggio è una piccola polis.

Se parli con la gente, quella ancora genui-na, senti respirare Dio. Senti che le persone pure vedono Dio in ogni evento e in ogni es-sere. Il mondo è a servizio dell’uomo, sotto l’occhio vigile di Dio. La visione del mondo in Africa non è utilitaristica.

Non si può dire che in Africa il giovane “prenda moglie”, quanto piuttosto che al gio-vane venga donata la sposa, in cambio di un altro dono, la dote.

Nei mercati mai il venditore chiederà il

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giusto prezzo della merce, ma almeno il suo doppio. E chi acquista si dichiarerà disponibi-le a pagare un quarto di quanto chiesto. Si in-staura così un dialogo che porta entrambi al giusto prezzo, accettato quindi come dispo-nibilità del venditore a lasciar perdere un po’ del suo guadagno e disponibilità dell’acqui-rente ad essere generoso alzando la sua pun-tata. I rapporti umani, commerciali, sociali sono intesi come reciproco “dono” fra per-sone. In Africa vige l’“economia degli affetti”.

A volte all’Europeo “agente di sviluppo in Africa”, viene la pelle d’oca di fronte al te-stardo rifiuto di nuove brillanti iniziative di progresso. Non c’è progetto di sviluppo che regga in Africa se fatto “per” la gente, “sulla” gente. In Africa è radicata la ricerca della di-minuzione del rischio e poco nulla è sentita l’esigenza di aumento del reddito. Per loro il benessere non viene dalla crescita continua, ma dal soddisfacimento dei bisogni.

Ed infine è bello il valore dell’etnicità. Fa sorridere l’ingenuità di certi giornalisti italia-ni alle prese con gli africani. Che significa la parola “fratello” per un africano? Certamente ben oltre che “figlio dello stesso padre e del-la stessa madre”. Fratello è colui che fa parte della famiglia, così espansa da essere tutto il clan, fino a tutto il popolo che si riconosce in una precisa zona geografica, storia e lingua. Il “popolo”, oggi ancora chiamato “etnia”, ai tempi del colonialismo detto “tribù”!

Ed è interessante girando per l’Africa, so-prattutto nelle periferie delle grandi città, ve-dere che sta emergendo un’etnicità trasver-sale, fondata su comuni interessi imprendito-riali, produttivi, religiosi, cooperativi, sociali. Nuovi fratelli, cui non si dirà mai di no, con cui si condividerà fino all’ultimo boccone del-la “polenta quotidiana”, anche se quella fosse l’ultima polenta per tutti. Una solidarietà in-discutibile.

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Cittadinanza Mondiale

“Non ti interessano il Congo, i suoi problemi, i massacri, i milioni di morti, le centinaia di migliaia di donne violentate… tutto per derubarlo senza alcun controllo e a prezzi irrisori del suo coltan, da cui si ricava il tantalio e il niobio che ti permette un computer miniaturizzato in tasca, cioè il tuo smartphone?Il Congo ce l’hai in tasca nel tuo cellulare ‘insanguinato’.”

L’educazione alla Cittadinanza Mondialità per un’associazione di cooperazione interna-zionale è un impegno altrettanto importante degli interventi nei paesi del Sud del Mondo.

Le giovani generazioni recepiscono i valori della giustizia, della positività della diversità, dell’armonia sociale… purché qualcuno colti-vi in loro questa disponibilità, altrimenti essa si spegne, creando giovani apatici o deviati.

È d’obbligo far conoscere ai giovani le in-terrelazioni e le interdipendenze fra i popoli, aiutarli a superare i confini della propria cul-tura e dell’informazione corrente, educarli a scoprire le positività delle altre culture, far loro conoscere le espressioni della società ci-vile presso cui potrebbero diventare attori di cambiamenti positivi, coinvolgerli da subito nei processi decisionali di costruzione di una società conviviale.

Educare alla Cittadinanza Mondiale vuol dire far scoprire quanto il nostro ‘locale’ in-fluenzi il ‘globale’ e quanto del ‘globale’ è presente anche nel nostro locale. Un’atten-zione quindi a ciò che succede nel mondo, nell’umanità lontana e nello stesso tempo un’attenzione a ciò che succede nel nostro paesello, nell’umanità a noi vicina, inevita-bilmente sempre più multietnica. Questo è possibile se insegnanti, educatori, genitori, nonni si implicano, si informano, dialogano, e maturano questa ‘attenzione’ e questi va-lori in loro stessi dapprima, poiché… i ragazzi scrutano gli adulti per capire se quanto detto è “aria fritta” o vita vissuta nella coerenza!

“Non ti poni neppure la domanda del perché c’è un così grande flusso di persone che osano la morte, spinte dal desiderio di vivere libere dalla guerra e dalla fame?”

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Incontro fra i Popoli si affianca ai pro-cessi di miglioramento delle condizioni di vita che i “Popoli alla ricerca di un proprio sviluppo” generano da se stessi per uscire dall’emarginazione cui sono stati confinati.Li accompagniamo nel generare nuove for-me produttive ed imprese societarie nei set-tori dell’agricoltura, allevamento, artigianato, commercio, così da creare lavoro e aumenta-re il reddito.

Li supportiamo nel migliorare i servizi so-ciali, il recupero e reinserimento dei bambini di strada, l’alfabetizzazione, scolarizzazione e formazione professionale di ragazzi, giova-ni e adulti.

Li aiutiamo a realizzare i loro progetti di recupero della dignità delle fasce sociali più deboli, donne, bambini, diversamente abili.

Li affianchiamo nel loro impegno di salva-guardia e valorizzazione della propria cul-tura e delle proprie risorse umane, culturali, ambientali.

Opere e realizzazioniCooperazione internazionale

BurkINA FASo

Nel 2003 Incontro fra i Popoli, in collaborazione col partner locale OCA-DES, nel dipartimento di Fada N’Gourma, a 200 Km dalla capitale, ha costruito sei pozzi trivellati per l’approvvi-gionamento d’acqua, sia per l’utilizzo do-mestico che agricolo; ha fornito materiale agricolo specifico per l’orticultura e formato alla coltivazione di ortaggi numerosi giovani e donne di sei paesi. Costo 76.500 €. Cofi-nanziatori: Unione Europea, Ferrara Terzo Mondo.

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Burkina Faso.

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CAMEruN

Incontro fra i Popoli in Camerun

Presente dal 1990

Zona: Extrême-Nord

Partner: “Tammounde - Speranza”, associa-zione costituita nel 2001 da agronomi ed animatori camerunesi, la cui mission è il so-stegno alle iniziative di sviluppo durevole ed endogeno e il miglioramento delle condizioni e della qualità di vita delle fasce più debo-li della società. Segue cinque filoni operati-vi: “Alfabetizzazione funzionale” di adulti (alfabetizzate circa 2.000 persone), “Acqua potabile per le scuole del Sahel”, concepi-to e gestito insieme a Incontro fra i Popoli, “Artigiani Imprenditori” e “Imprenditoria Comunitaria Locale” sempre con Incontro fra i Popoli, “Formazione delle Amministra-zioni Comunali” (Tammounde è consulente del Ministero della Gioventù e dell’Educazio-ne di base per la redazione di piani educativi sotto l’egida dell’UNESCO e da qualche anno è pure chiamato a collaborare alla realizza-zione del Programma Nazionale di Sviluppo Partecipativo, in particolare nella formazione tecnico-giuridico-amministrativa di Sindaci, Segretari Comunali, Consigli Comunali).

Solidarietà possibile • Stage e tirocini (ambiente, sociologia, an-

tropologia, giovani, donne, imprenditoria);

hanno fatto il loro stage in Camerun cin-que studenti universitari.

• Soggiorni di condivisione; una ventina di giovani ha vissuto un soggiorno di condi-visione in Camerun.

• Sostegno a Distanza di progetti di comu-nità; con questa forma di solidarietà è sta-ta realizzata una decina di piccoli progetti chiesti da comunità locali.

Settori operativiIncontro fra i Popoli è presente in Came-

run su tre settori principali:

• imprenditoria comunitaria agricola, arti-gianale e commerciale, rurale e urbana: Incontro fra i Popoli ha promosso ed ac-compagnato lo sviluppo di circa cinque-cento imprese individuali, famigliari e so-cietarie, nel Nord, Centro e Sud Camerun. L’opera sta proseguendo attraverso il so-stegno alle imprese in fase di costituzione o già formate, che si propongono l’amplia-mento o l’apertura di nuovi settori produt-tivi;

• società civile (oNG, associazioni, fede-razioni, gruppi): Incontro fra i Popoli ha accompagnato la crescita di una decina di espressioni della società civile. Il partner locale più importante, Tammounde, è il ri-sultato di un lungo percorso di crescita di un gruppo locale;

• acqua potabile e igiene nelle scuole (poz-zi, servizi igienici): Incontro fra i Popoli è

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impegnato a dotare le scuole primarie di un pozzo per l’acqua, perché far crescere i bambini con la disponibilità quotidiana di acqua potabile ha implicazioni socia-li e culturali efficaci nel tempo. Oltre che del pozzo, la scuola viene dotata anche di servizi igienici. Finora son state servite di pozzo d’acqua e di toilette una quindicina di scuole.

realizzazioni2015: Incontro fra i Popoli sta realizzan-

do, assieme al suo partner Tammounde, due progetti.

Il primo progetto, finanziato dalla Chiesa Valdese, ha tre settori:

• dotare una scuola primaria nell’Estre-mo Nord Camerun di un pozzo d’acqua a pannelli fotovoltaici, toilette per alun-ni e docenti, una piantagione di Moringa Oleifera (pianta arborea con foglie, fiori e frutti ricchi di vitamine e proteine) e rela-tiva costituzione di un’impresa societaria gestita dal Comitato dei Genitori e degli Insegnanti;

• costruire nella città di Maroua un capanno-ne artigianale per la GIC (Gruppo d’Inizia-tiva Comunitaria) “Adaam”, dove questa potrà realizzare le sue attività produttive e commerciali nel settore fabbro-ferraio. Alla fine GIC Adaam – Tammoun-de – In-contro fra i Popoli costituiranno un’ impre-sa societaria, la “Ferfor”;

• far crescere una GIC (Gruppo d’Iniziativa Comunitaria) di donne della città di Kaélé dedita alla coltivazione di Moringa Oleife-ra fino a costituirsi in impresa societaria, “Moringa Kani” (PMI).

Il secondo progetto, “Donne protagoniste del loro riscatto”, reso possibile grazie alla Regione Veneto, prevede l’alfabetizzazione e lo sviluppo di capacità comunicative per 500 donne dei Monti Mandara, la costruzione di due CADI (Centri di Appoggio allo Svilup-po Integrale delle Donne), il sostegno a mi-croprogetti imprenditoriali in favore di 150 donne ed una campagna di sensibilizzazione su cittadinanza attiva, diritti civili e politici e rapporto di genere.

2013-2014: Incontro fra i Popoli, insieme a Tammounde, ha realizzato un pozzo a gio-stra e le toilette nel terreno della scuola pri-maria di Kay Kay (estremo Nord Camerun). Nella stessa scuola e nelle scuole primarie della città di Kaélé sono state avviate due piantagioni di Moringa oleifera.

Incontro fra i Popoli ha pure finanziato la ricostruzione di un edificio come centro di accoglienza - bed and breakfast per ospiti e persone in soggiorno di condivisione a Ma-roua. Costo 80.000 €.

2010-2014: Incontro fra i Popoli ha aperto il settore “pozzi nelle scuole” anche nella Re-gione Estremo Nord Camerun, con il partner Tammounde - Speranza, ONG locale la cui

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costituzione è stata supportata da Incontro fra i Popoli. Sono stati realizzati sei pozzi, di cui tre “a giostra” e le toilette per alunni e do-centi. Costo circa 200.000 €. Cofinanziatori: Regione Veneto, ATO Brenta, Chiesa Valdese ed altri enti privati e pubblici.

2009-2011: Incontro fra i Popoli ha sup-portato una federazione di gruppi di donne (350 socie), nel dipartimento di Eseka, con l’avvio del microcredito individuale. Molte donne hanno migliorato il loro status produt-tivo e sociale (aumento delle superfici colti-vate, avvio di ristoranti e catering, potenzia-mento dell’allevamento domestico, acquisto di un mulino, ecc.). Contributo: 10.000 €.

2009: grazie alla donazione di due neo-sposi italiani, che hanno rinunciato ai regali di nozze devolvendo a Incontro fra i Popoli la somma corrispondente, è stato realizzato un pozzo per l’acqua a Zouzouì, nell’estremo Nord Camerun.

2008-2011: Incontro fra i Popoli ha sup-portato il Serdif di Mbouda, federazione di gruppi di donne (500 socie), nella sua atti-vità di produzione di pappette alimentari per i bambini denutriti. Lo studio scientifico sulle mescole di farine da prodotti locali fu affidato all’Università di Ngaoundéré. Venne pure data al Serdif una somma con la quale fu acquistato un terreno dove avviare la pro-duzione delle pappette. Contributo totale: 40.000 €.

2008-2011: Incontro fra i Popoli nel dipar-timento di Mbam e Inoubou ha realizzato il suo primo progetto riguardante l’acqua, un progetto cofinanziato dall’UE, Regione Vene-to e altri enti privati e pubblici (700.000 €). Sono stati realizzati: 13 studi geofisici, morfo-logici e idrologici, 10 perforazioni di circa 50 metri l’una, 9 punti d’acqua (pozzi), di cui uno con pompa manuale semplice, uno con pompa elettrica, sette con pompa azionata da un girello, attrazione ludica per i bambini (pozzi a giostra). Otto pozzi sono stati dotati di un serbatoio di 5 o 10 metri cubi, in cemen-to armato. Tutti i 9 pozzi sono ubicati nei ter-reni di altrettante scuole primarie. Il rubinetto al mattino eroga acqua potabile gratuita per gli alunni e gli insegnanti (e le esigenze della scuola), nel pomeriggio per la popolazione, previo modico pagamento (per permettere la manutenzione). Per ogni punto d’acqua c’è un “Comitato Locale di Gestione dell’Acqua”, un fontanaio e un manutentore. Ognuna della scuole fornite di pozzo è stata pure dotata di toilette per alunni e per docenti.

2004: con la CAPEA (Cellula di Appog-gio alla Piccola Imprenditoria Artigianale), Incontro fra i Popoli ha alfabetizzato 380 artigiani della città di Maroua ed ha elevato la capacità professionale e gestionale di 560 piccole imprese artigianali (60% femminili). Sono stati stilati 6 certificati di qualità per 6 categorie artigianali, costituiti e riconosciuti giuridicamente 36 gruppi di artigiani, rea-

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lizzate 2 fiere artigianali. Cofinanziatore UE, costo 150.000 €. Metodologia seguita: “Im-presa help impresa”.

2003: sono stati realizzati a Maroua dei percorsi di formazione per 10 gruppi di don-ne commercianti. Cofinanziatore UE, costo 80.000 €.

2002: Incontro fra i Popoli ha sostenuto Emicam (Centro di Accoglienza di Giova-ni Handicappati e di Strada) di Akonolinga nell’avvio dell’orticoltura, dell’allevamento di ovaiole e della piscicoltura. Cofinanziatori UE e CICA, costo 70.000 €.

2000-2002: nella zona Saheliana del Nord Camerun sono stati realizzati un paio di progetti di supporto formativo, gestionale e finanziario (microcredito) in favore di 124 gruppi (1.200 beneficiari, di cui 780 donne): 60 cooperative di allevamento di ingrasso, 25 cooperative di granai comunitari, 8 di al-levamento di mucche da latte, 31 di agricol-tura di rendita.

Cofinanziatori: UE, Regione Veneto. Co-sto 606.000 €. Metodologia seguita: “Scuola sotto l’albero”.

2000: con il partner CAPEA (Cellula di Appoggio alla Piccola Imprenditoria Artigia-nale) di Maroua, Incontro fra i Popoli ha alfa-betizzato 770 artigiani e offerto formazione

tecnica a 150 imprese artigianali. Cofinan-ziatore UE, costo 52.000 €.

1998-1999: nell’Estremo Nord Camerun, sul modello “Scuola sotto l’albero”, concepi-to da Incontro fra i Popoli, è stata data for-mazione tecnica e riconoscimento giuridico a 30 cooperative di allevatori bovini. Cofi-nanziatore UE, costo 157.000 €.

Nello stesso periodo, con la CAPEF (Cel-lula di Appoggio alla Piccola Imprendito-ria Femminile) sono stati accompagnati 10 gruppi di donne commercianti del mercato di Biyem Assi di Yaounde. In questo merca-to sono stati costruiti due edifici con toi-lette pubbliche e vasche lavatoie per frutta e verdura. Cofinanziatori: UE, COOP; costo 30.000 €.

1997: abbiamo sostenuto, con un credito rotativo, 17 gruppi di agricoltori di Bafia. Co-finanziatore UE, costo 40.000 €.

1994: Incontro fra i Popoli, con 20.000 €, ha aiutato la Comunità Parrocchiale di Moulvou-daye (Regione Estremo Nord) a costruirsi il suo Centro culturale e ricreativo (20x40m).

1990-1994: Incontro fra i Popoli ha avvia-to rapporti con vari possibili partner in Ca-merun ed ha realizzato un primo progetto di sviluppo rurale cofinanziato UE, a nome di un’altra ONG italiana. Costo 70.000 €.

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CIAD

Incontro fra i Popoli in Ciad

Presente dal 1996

Zona: Logone Occidentale, città di Moundou

Partner: “Caprosec”, fondata e gestita da docenti di scuola primaria e secondaria, che hanno scelto di dedicare tempo e compe-tenze ai bambini e ragazzi più svantaggiati a scuola e nella società.

Solidarietà possibile• Sostegno a distanza di bambini; fra il

2003 e il 2015, Incontro fra i Popoli ha so-stenuto le spese scolastiche di oltre 100 bambini, ragazzi e giovani.

• Stage e tirocini (infanzia, intercultura, am-biente, antropologia, sociologia).

• Soggiorni di condivisione.

Settori operativi Incontro fra i Popoli è presente in Ciad con

la valorizzazione del dinamismo delle espres-sioni della società civile locale nei settori strategici della scolarizzazione e della lotta alla povertà.

In questi anni, Incontro fra i Popoli ha fatto crescere e dato forza e struttura al suo part-ner, la Caprosec.

realizzazioni2000-2015: ogni anno Incontro fra i Po-

poli assieme alla Caprosec accompagna la scolarizzazione, il recupero psicoaffettivo e scolastico di una ventina di bambini, ragazzi e giovani in situazione particolarmente diffi-cile. Alcuni di loro ora sono adulti, con una famiglia ed un mestiere.

Contributo medio annuo: 2.000 €.

2004: con un cofinanziamento UE (24.000 €), sono stati costruiti due edifici ed acquistati 20.600 m2 di terreno, utilizzati per la scuola di orto-frutticoltura per i giovani della Caprosec.

2000: con l’associazione ACDAR di Mon-go, è stato costituito un centro di produzio-ne e diffusione di alberi antierosivi, contro l’avanzamento del deserto.

Cofinanziamento UE, costo 30.000 €.

1997: abbiamo costruito una scuola pri-maria, con l’aiuto dell’associazione Ettiguet di Mongo.

Cofinanziamento UE, costo 20.000 €.

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CoNGo

Nel 2006 le Suore Mi-nime di Torino, installate nel quartiere di Moukon-do a 7-8 km dal centro di Brazzaville, chiesero l’aiuto di Incontro fra i Popoli per creare un Centro polivalente che desse speranze ed opportunità di formazio-ne professionale ai giovani.

Con il contributo della Regione Veneto, di alcuni Comuni veneti, di tanti benefattori, e la stretta collaborazione con le Suore Mini-me di Torino, nel 2007 fu costruito il Centro “Scuola Tecnica le rose”, che ebbe subito il riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione congolese.

Al suo interno ora si tengono: corsi di sar-toria per giovani, sartoria pratica per adulti, informatica, alfabetizzazione. C’è pure una sala polivalente per incontri diurni e serali aperti alla popolazione e ai gruppi. Costo del progetto: 120.000 €.

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Congo.

CoNGo rDC

Incontro fra i Popoli in Congo (RDC)

Presente dal 1990

Zone: Regioni di Kinshasa, Nord Kivu, Sud Kivu, Maniema

Partner:- AEJT-uvira (Associazione di ragazzi e Giovani Lavoratori di uvira) è costituita di 11 gruppi di ragazzi e giovani (7-25 anni), per un totale di 210 persone riunite attorno a vari mestieri del settore primario, secondario e terziario. Ha una struttura ben consolidata e rispettata da tutti (assemblee di gruppo, assemblea generale, Consiglio di Ammini-strazione di una decina di eletti, contributo settimanale al gruppo da parte di ogni socio, utilizzo della somma comune per mantenere ed aumentare gli strumenti di lavoro e quan-to altro serve e per sopperire alle necessità dell’uno e dell’altro socio).

Molti sono studenti-lavoratori, altri solo lavoratori, altri impossibilitati ad andare a scuola per mancanza di possibilità economi-che; sono gruppi di solidarietà e mutuo aiuto anche in caso di violenze e abusi da parte di terzi e in caso di malattia o infortunio; arri-vavano anche alla lobbing verso le alte au-torità del territorio. L’AEJT si trova ad Uvira, 300.000 abitanti, sul bordo del lago Tanga-nica.

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- CAB (Comité Anti-Bwaki) di Bukavu nel Sud Kivu. Il Comitato Anti Malnutrizione è la più storica ONG del Kivu (nel 2015 celebra il suo 50esimo); brilla ancora della spiritualità ed eticità dei missionari fondatori, in partico-lare p. Franco Bordignon che ne è rimasto di-rettore fino a circa 10 anni fa; costituita da un gruppo coeso e di alto livello professionale, appare come agenzia preparata e disponibile ad offrire servizi di vario tipo e di alta qualità; è chiamata da vari enti a realizzare scuole, acquedotti e corsi di formazione anche a di-stanza di oltre 1.000 km. Ha sede a Bukavu, città montagnosa sul lago Kivu, un milione e mezzo di abitanti.

- CJFemmes (Circolo delle Donne del kivu) è un’associazione costituta nel 2009 da un gruppo di donne sensibili ed attive; ha uno staff dirigente motivato, coeso, professio-nale; sa cogliere opportunità di partenariato esecutivo da vari enti locali e stranieri, conce-pisce e realizza anche piccoli progetti in pro-prio e con propri fondi (saponeria, sartoria).Si trova a Fizi nel Sud di Kivu sulle colline vi-cino al Lago Tanganica, 10.000 abitanti.

- Fape (Donne Attive per la Protezione dell’Ambiente) è un gruppo di una trentina di donne, fra cui molte con evidenti tracce fisiche e psicologiche di traumi di massa-cri, piene di speranza in un riscatto, sia dal-la guerra che dall’opprimente “tradizione”, coese e dirette da uno staff di 4-5 persone motivate e professionali, che lavorano bene-

volmente. Si trova a Mboko nel Sud Kivu sul lago Tanganica, 40.000 abitanti.

- La Floraison di Baraka è un’associazione sorta nel 2008 per opera di una giovane don-na; ora è diretta da un gruppo di una decina di persone affiatate, motivate, competenti, dinamiche e creative.Realizza attività sia su progetti proposti da altri, sia in proprio (concorsi d’arte negli isti-tuti superiori, teatro partecipativo…); si è dotata di attività generatrici di reddito an-che con risvolti di aiuto/recupero di persone emarginate (donne, giovani ex-ragazzi solda-to) come sartoria, saponeria…

Si trova a Baraka nel Sud Kivu sul lago Tanganica, 120.000 abitanti.

- Muungano Solidarité di Goma nel Nord Kivu, costituita a suo tempo dai Missiona-ri Saveriani; ora è autonoma e gestisce una grande scuola, dove i ragazzi e le ragazze provenienti dalle famiglie più povere ven-gono alfabetizzati ed imparano un mestiere (sartoria, falegnameria).

- oFED di Uvira nel Sud Kivu, fondata negli anni della guerra del 1996-2002 da un grup-po di donne, gestisce ora una scuola primaria frequentata soprattutto da bambini e bam-bine orfani o provenienti da famiglie molto povere.

- Padri Passionisti di Kinshasa: Pierre Shako, a nome dei Padri Passionisti segue una venti-na di ragazzi e ragazze di famiglie povere nel loro percorso di crescita umana e scolastica.

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- PEDEr (Progetto Diocesano per il recu-pero dei ragazzi di Strada) di Bukavu, è la più grande ONG di aiuto ai bambini di strada della città (ne segue circa 1.300); è ricono-sciuta fra le tre migliori in tutta l’Africa; la sua “anima” storica era suor Francesca Valente, passata recentemente alla vita eterna; lo spi-rito di servizio puro e genuino verso i bam-bini è stato pienamente assimilato dallo staff dirigente locale (una trentina di persone) di altissima professionalità pedagogica, psico-logica, giuridica ed amministrativa.

- Sinergie 3F di Baraka nel sud Kivu è la fe-derazione tra le tre associazioni femminili “la Floraison”, “Fape” e “CJFemmes”; sorta su stimolo ed accompagnamento di Incontro fra i popoli, si proietta ora verso attività so-ciali e produttive a livelli elevati, magari con riconoscimenti istituzionali internazionali.

- uWAkI (Unione delle Donne Agricoltrici del Kivu – Maniema) originariamente piccola fe-derazione di gruppi femminili, è oggi l’attore più importante della società civile del Manie-ma (132.520 kmq, due milioni di abitanti), autonoma dal 1998, presente in tutti i sette territori della regione, segue 264 ‘Organiz-zazioni a Base Comunitaria’ (OBC) femminili (20/100 membri ciascuna); ha uno staff di 10 persone, una ventina di stipendiati; è una voce importante all’interno dei cluster tema-tici dell’ONU, protagonista di diverse reti ter-ritoriali, cerca di organizzare la federazione degli agricoltori del Maniema (hanno già con-

tatti e collaborazioni interprovinciali); fanno spesso da capo-fila locali di altri attori non statali, amministrazioni locali, scuole, Chiese. Agiscono su: genere, microcredito, sviluppo rurale, sindacalismo, piscicoltura, animazione scolastica, rimboschimento e rotazione suo-li, riabilitazione e animazione, acqua, sanità, saponerie/falegnamerie con ex-combattenti; scelta dall’ONU per la diffusione del loro pro-totipo di fornello migliorato (fa risparmiare fino al 50% della brace); ha sede principale a Kindu (200.000 abitanti).

Solidarietà possibile

• Sostegno a distanza di bambini, giova-ni, famiglie e progetti di comunità; con queste forme di solidarietà sono state sostenute nel tempo in Congo circa 200 bambini/e, ragazzi e giovani anche univer-sitari, una cinquantina di famiglie ed una trentina di piccoli progetti chiesti da co-munità locali.

• Stage e tirocini (infanzia, intercultura, ambiente, antropologia, sociologia, mi-crocredito, agronomia, scienze forestali, urbanistica); hanno fatto il loro stage in Congo sei studenti universitari.

• Soggiorni di condivisione; hanno vissu-to un soggiorno di condivisione in Congo una ventina di giovani.

Settori operativi Incontro fra i Popoli è presente nella Re-

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pubblica Democratica del Congo su due principali settori:

• imprenditoria comunitaria agricola, ar-tigianale, commerciale (rurale e urba-no): Incontro fra i Popoli ha promosso ed accompagnato verso l’acquisizione di un’adeguata competenza nella gestione delle risorse finanziarie e umane circa un migliaio di gruppi di iniziativa comunita-ria (cooperative) dedite al miglioramento delle condizioni di vita attraverso l’aumen-to della produttività agricola e artigiana-le, il miglioramento dei servizi strutturali ed infrastrutturali, il recupero e il reinse-rimento sociale dei minori in difficoltà, la promozione della scolarizzazione, della preparazione professionale e della cultura;

• società civile (oNG, associazioni, federa-zioni): Incontro fra i Popoli ha favorito la nascita e la crescita di una decina di ONG locali promotrici di sviluppo endogeno, anche nella loro creazione di rapporti na-zionali ed internazionali.

realizzazioni

2015: Incontro fra i Popoli continua il dia-logo specialmente con più giovani dei part-ner congolesi, aiutandoli nella loro crescita; sostiene attraverso di loro un centinaio di bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà; fi-nanzia vari piccoli progetti di sviluppo.

2014: Incontro fra i Popoli, con una mis-

sione specifica in Congo, ha rinforzato il suo legame con i partner più storici ed ha aperto il suo partenariato a “3F” e “AEJT” del Sud Kivu e a Uwaki del Maniema; ha sostenuto l’apertura di una farmacia veterinaria a Kin-shasa; ha realizzato con il PEDER un proget-to di 70.000 € (cofinanziato dalla Regione Veneto) inserendo 150 bambini a scuola, insegnando un mestiere a 80 adolescenti e avviando ad un’attività remunerativa 150 fa-miglie. Costo 25.000 €.

2012-2014: Incontro fra i Popoli ha aiuta-to il PEDER con vari Sostegni a Distanza a scolarizzare una cinquantina di bambini, ad avviare al lavoro in piccole cooperative (sarti, falegnami, ecc.) una quarantina di giovani ex bambini di strada e, con il microcredito, vari gruppi di donne.

2009-2014: con i partner di Bukavu, CAB e PEDER, Incontro fra i Popoli ha realizzato un progetto di 1.700.000 €, cofinanziato dal Ministero Affari Esteri italiano e da altri enti privati e pubblici, con l’obiettivo di creare un ambiente sociale culturalmente aperto ed un ambiente familiare economicamente soddi-sfacente, dove i ragazzi di strada emarginati socialmente e psichicamente, potessero rein-serirsi ed integrarsi, sviluppando le proprie potenzialità, nella salvaguardia di tutti i loro diritti. Ci si proponeva di dare la possibilità alle famiglie immiserite ed emarginate di di-venire un ambiente vivibile, dove il figlio/a potesse reintegrarsi; ed inoltre di condurre la

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società a considerare il minore “soggetto di diritto”.

Ogni anno sono state recuperate circa 800 famiglie, in particolare vedove. Numero-se le ricongiunzioni familiari. Grazie all’aiuto finanziario con il microcredito e a vari corsi di formazione professionale mirati, circa 500 famiglie all’anno hanno avviato una profes-sione remunerativa. La conseguenza è che ogni anno 7-800 bambini sono tornati in fa-miglia e a scuola. La maggior parte di queste famiglie si è, infine, aggregata in una quaran-tina di “gruppi” di mutuo aiuto e sostegno.

È stata molto curata la sensibilizzazione della società. Ogni settimana il CAB e il PE-DER hanno assicurato la presenza del tema “infanzia in difficoltà” presso alcune radio locali, occasionalmente anche nella stam-pa e nella TV. Sono stati realizzati almeno una ventina di incontri all’anno nei quartieri della città e nei paesi satelliti più significa-tivi, cui hanno partecipato la popolazione e le autorità amministrative, culturali, religiose e scolastiche. La maggior parte delle scuole primarie e secondarie di Bukavu e dell’hinter-land sono state coinvolte in percorsi di sensi-bilizzazione e conoscenza dei diritti umani e dell’infanzia, percorsi specifici per insegnanti e per alunni.

A fine progetto sia il CAB che il PEDER hanno avuto nel loro organico uno psicologo, un giurista, quattro operatori sociali formati e ricchi di esperienza e trenta “mamme vo-lontarie” presenti capillarmente nel territorio

cittadino e dell’hinterland. C’è stato anche un risvolto di visibilità e di autofinanziamento. Il CAB è stato dotato di una grande sala poli-valente, dove tenere i suoi meeting e da af-fittare a terzi. Per il PEDER è stata equipag-giata ed avviata una grande officina mecca-nica, funzionale alla città (e quindi redditizia) e nello stesso tempo laboratorio di apprendi-stato per i ragazzi di strada in recupero.

2008-2012: Incontro fra i Popoli ha realiz-zato un corso on line di piscicoltura a favore di una cinquantina di animatori e piscicoltori del Congo e del Camerun.

A seguito di questo corso di piscicoltura, Incontro fra i Popoli ha ampliato la sua pre-senza nella Regione Maniema (Kindu) e ha realizzato, fra il 2010 e il 2012 un progetto cofinanziato UE che ha coinvolto 6 ONG lo-cali. Ora nel Maniema ci sono 12 grandi ani-matori adeguatamente formati con un corso residenziale a Bukavu ed un corso itinerante nel territorio.

La loro azione ricade su circa 300 OBC (Organizzazioni a Base Comunitaria), costi-tuite ciascuna di alcune decine di famiglie di agricoltori e allevatori. Ogni OBC ha un leader, pure lui adeguatamente formato. La quantità, la varietà e la qualità dei prodotti agroalimentari e dell’allevamento nei terri-tori interessati sono migliorate, con un buon aumento del reddito pro capite. Il costo del progetto è stato di 200.000 €.

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2008: di fronte all’emergenza umanitaria provocata da eserciti allo sbando, Incontro fra i Popoli ha inviato 3.000 € al suo partner Muungano di Goma permettendo così ad un centinaio di bambini sfollati dalla guerra di non perdere l’anno scolastico.

Nello stesso anno, Incontro fra i Popoli ha risposto ad un’altra urgenza, il terremoto a Bukavu. Sono stati riabilitati gli edifici per i bambini di strada dei partner PEDER e CAB. Cofinanziatore: Regione Veneto, 20.000 €.

2006-2007: con il progetto “Scuola e La-voro” Incontro fra i Popoli e il PEDER di Bu-kavu inseriscono a scuola 150 bambini, inse-gnano un mestiere a 150 giovani ex ragazzi di strada e, con il microcredito, avviano ad un’attività remunerativa una cinquantina di mamme.

Costo 70.000 €. Cofinanziato UE.

2006: Incontro fra i Popoli ha sostenuto 10 partner con 10 progetti di circa 90.000 € cia-scuno (totale 900.000 €). Il principale finan-ziatore è stata la Comunità Europea. Il tema che univa i 10 progetti era: “L’infanzia e la gio-ventù in difficoltà”.

• Goma (partner Muungano) Equipaggiato di nuovi macchinari e stru-

menti di lavoro la scuola di falegnameria e di cucito in favore di giovani poveri e della strada.

• Bukavu (partner CAB) recuperati 150 giovani ex-bambini sol-

dato, formati una cinquantina di inse-gnanti, riabilitata una scuola primaria e una scuola secondaria.

• Bukavu (partner PEDEr) Avviate attività generatrici di reddito per

150 famiglie povere, inseriti nel lavoro un centinaio di giovani ex ragazzi di strada, aumentata la dotazione didattica di tre centri di recupero di minori in difficoltà.

• Bukavu (partner DMk) Dotata di strumenti di animazione l’asso-

ciazione DMK e sostenuto il suo lavoro di coscientizzazione socio-politica e di citta-dinanza attiva nonviolenta.

• Bukavu – Lurhala e Ikoma (partner AI-BEF)

Costruiti ed avviati una scuola-fattoria e un panificio per giovani ex ragazzi solda-to ed avviate attività produttrici di reddito per una cinquantina di famiglie povere.

• Bukavu – Nduba e Chagombe (partner SoDEBu)

Rilanciate le attività agricole di una cin-quantina di piccole aziende agricole, co-struita una scuola di falegnameria e di cucito per giovani ex bambini soldato e ragazze madri.

• uvira (partner Caritas Développement) ristrutturate e dotate di nuove strumen-

tazioni didattiche una scuola primaria ed una secondaria semidistrutte dalla guer-ra, e rigenerati didatticamente e pedago-

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gicamente una sessantina di insegnanti, inattivi da anni a causa della guerra.

• Shabunda (partner ADr) ristrutturato un edificio quasi distrutto

dalla guerra e trasformato in Centro di formazione professionale per adolescenti ex-bambini soldato e ragazze madri.

• kasongo (partner ASDI) Recuperate psicologicamente e formate

professionalmente (taglio e cucito) una ventina di ragazze madri in un centro ot-tenuto grazie alla riabilitazione di un edi-ficio bruciato durante la guerra.

• kindu-katako (partner APEMA) recuperati una trentina di adolescen-

ti ex-bambini soldato e introdotti nelle scuole normali e in percorsi di formazione professionali in un centro ottenuto riabili-tando un edificio mezzo distrutto.

2005: Incontro fra i Popoli ha finanziato la potabilizzazione di cinque sorgenti (5.000 €) a Shabunda (Sud Kivu).

2004: Incontro fra i Popoli con l’appoggio di sei comuni italiani e della Regione Veneto (20.000 €), ha aiutato il PEDER di Bukavu nella costruzione di un nuovo laboratorio di falegnameria a favore dei ragazzi di strada.

Incontro fra i Popoli è intervenuto poi con un aiuto di emergenza a sostegno della Ca-ritas di uvira (Sud Kivu) in favore della po-polazione di Kamanyola, Luvungi, Luberizi, Mutarule, Sange, spogliate di tutto da bande

armate vaganti nel territorio. Grazie ad un cofinanziamento di due comuni italiani e del-la Regione Veneto, Incontro fra i Popoli ha in-viato ad Uvira 55.000 €, che sono serviti per l’acquisto di coperte e sapone e per l’aiuto alle donne vittime di violenza.

2002-2003: Incontro fra i Popoli è inter-venuto con un aiuto di emergenza in favore della città di Goma (Nord Kivu), colpita dal-la lava del Nyiragongo. Grazie al cofinanzia-mento dalla Regione Veneto e di un comune veneto, (14.000 €) sono stati riabilitati un centro nutrizionale e un piccolo ospeda-le, appartenenti al suo partner congolese‘Muungano’.

2002: Incontro fra i Popoli si è aperto a nuovi partenariati (la Caritas Développe-ment, il Centre Béthanie e l’OFED di Uvira, i Padri Passionisti di Kinshasa).

2001: Incontro fra i Popoli ha realizzato a Cyangugu in Ruanda un seminario di scam-bio di buone pratiche e di formazione per i dirigenti di tre ONG del Congo, una del Ruan-da e una del Burundi, operanti nel settore dell’infanzia in difficoltà.

2000: Incontro fra i Popoli ha avviato il partenariato anche con le associazioni con-golesi Muungano di Goma e PEDER di Bu-kavu e ha cominciato ad interessarsi al tema dell’infanzia in difficoltà, finanziando con 1.000 € un’inchiesta sulla città di Bukavu, rea-lizzata dal CAB.

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1998–2002: in partenariato con il CAB, In-contro fra i Popoli ha realizzato un progetto in favore delle donne: «Appoggio alle inizia-tive delle donne del Sud kivu», riprendendo l’opera dei primi anni ’90. Il progetto è stato cofinanziato dall’UE e dalla Regione Veneto (562.000 €) ed ha interessato direttamente duemila donne, con un impatto su tutta la società. Il progetto consisteva nella promo-zione e nel potenziamento delle associazioni di donne. Il sostegno e l’animazione si sono sviluppati su quattro assi:

• il miglioramento dell’agricoltura: diffusio-ne dell’allevamento stanziale, drenaggio e messa in valore di numerosi fondoval-le (un centinaio di ettari), diffusione del-le buone pratiche di protezione del suolo contro l’erosione e per il rimboschimento. Fu introdotta pure l’iniziativa «Giorna-ta Campestre»: una fiera agricola locale realizzata ogni anno in tre edizioni su tre località diverse, iniziativa che continua tut-tora;

• una buona strutturazione dei gruppi di donne: ogni gruppo si è dotato di statuto e regolamento ed ha acquisito capacità di gestione delle risorse umane e finanziarie;

• lo sviluppo di nuove iniziative produtti-ve: ogni gruppo ha avviato delle attività remunerative (saponifici, mulini, gruppi di consumo, di risparmio e di credito, produzione e tessitura della lana, ecc.)

La donna ha iniziato così a diventare im-portante nella società, poiché proprietaria di beni. Più volte, per emulazione, i mariti sono stati coinvolti, generando una nuova forma di relazione uomo-donna;

• l’educazione/animazione ai diritti: sono stati realizzati vari percorsi di formazione sul ruolo della donna nella società, l’or-ganizzazione amministrativa, i poteri del-lo Stato e dei suoi agenti, i diritti umani, ecc. Finalmente, le donne hanno preso coscienza di essere soggetti di diritto e di avere un ruolo domestico e sociale. In diverse comunità le donne sono entrate a far parte dei Consigli degli Anziani.

Si è iniziato con sei gruppi di donne. Al-tri gruppi si sono costituiti per emulazione, mano a mano che gli anni avanzavano. Ora i gruppi femminili sono 14, con un numero me-dio di 50 socie ciascuno.

Qualche dato sulle realizzazioni del pro-getto: 267 incontri di formazione agricola; 318 incontri sul genere e i diritti umani; di-stribuiti: 150 carriole, 1.225 zappe, 317 forche, 381 macete, 204 badili, 80 rastrelli, 50 pic-coni, 135 annaffiatoi, 5 bascule, 1.000 kg di sementi di fagioli, 1.020 kg di mais, 300 kg di piselli e di soia, 38 kg di sementi di ortag-gi, 1.000 kg di patate, 13.250 piante di pata-te dolci, 1.746 conigli da riproduzione, 3.775 polli, 348 pecore merinos; piantati 92.605 al-beri; realizzate 15.861 concimaie, 267.484 m di siepi antierosive, 8.110 campi coltivati sui

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pendii antierosivi, 623 stalle; prodotti e lavo-rati 677,5 kg di lana merinos.

1996–2006: di fronte alla dittatura oppri-mente e stagnante che regnava in Congo e alla guerra violenta e crudele che l’ha segui-ta, Incontro fra i Popoli ha sostenuto la dife-sa dei diritti umani e la presa di coscienza della popolazione, fino alle libere elezio-ni del 30 luglio 2006. Per questo sostegno all’Educazione politica nel Sud Kivu, Incontro fra i Popoli si è appoggiata all’inizio al GEA-PO (Groupe d’Etudes et Action d’Education Civique) e dopo al CAB.

Incontro fra i Popoli, con un cofinanzia-mento UE di 200.000 €, ha sostenuto Radio Maendeleo creata dal CAB, il giornale «La Chef», la produzione e la diffusione di libretti, fumetti, volantini, di emissioni radiofoniche e televisive e l’animazione capillare sul territo-rio (fino a 500 animatori coinvolti).

1995–2001: a Bukavu, nella Regione del Sud Kivu, Incontro fra i Popoli ha sostenuto la SOLAM, un gruppo di affittuari in difficoltà che, non arrivando a pagare l’affitto mensile, si trovavano spesso sulla strada. Con diversi progetti, cofinanziati anche dall’UE, Incontro

fra i Popoli ha permesso alla Solam di dotarsi di una scorta di cemento e di lamiere, e di un grande allevamento di maiali (fino a 100 capi): il pagamento dell’affitto era effettuato in natura. Costo: 70.000 €.

1990–1995: Incontro fra i Popoli ha avviato la sua presenza nella Repubblica Democrati-ca del Congo, allora chiamata Zaire, avendo come primo partner locale il Comitato Anti Bwaki (CAB – Comitato anti Malnutrizione), portando a termine il progetto di un’altra ONG in favore della costituzione di tre gran-di gruppi femminili.

CoSTA D’AvorIo

Nel 2003 Incontro fra i Popoli ha offerto un pic-colo contributo all’opera umanitaria di un’ONG lo-cale, l’OSEAC, un aiuto a favore di una ven-tina di famiglie e donne vittime del conflitto del 2002.

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Costa d’Avorio.

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GuATEMALA

Incontro fra i Popoli è stata presente in Gua-temala nel 1992, a fianco della Comunità Parrocchiale Nostra Signora di Guadalupe.

Il progetto “Gruppo donne Nostra Signora di Guadalupe” è stato il primo progetto di co-operazione decentrata firmato e cofinanzia-to dalla Regione Veneto. I settori prevalenti delle attività sono state l’educazione civica e l’alfabetizzazione.

L’obiettivo era di promuovere la valoriz-zazione e la dignità delle donne immigrate in città ed alle dipendenze dei ricchi locali, fornendo loro l’aiuto necessario per innesca-re un proprio processo di emancipazione e sviluppo. È stata offerta alle giovani colf una casa appoggio di cui possono usufruire per corsi di taglio e cucito, ma soprattutto di al-fabetizzazione (lettura, scrittura, educazione civica). È per loro un punto di incontro anche con la comunità, che sente il progetto come sua parte integrante ed ha acquisito un atteg-giamento di rispetto e cordialità nei confronti delle ragazze indigene, prima considerate di razza inferiore. Costo del progetto: 10.000 €.

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Guatemala.

GuINEA BISSAu

Nel 2003 Incontro fra i Popoli ha realizzato in Guinea Bissau il progetto “Wilbong” per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni delle città di Bissau e Mansoa, nella zona ovest della Guinea-Bissau e di Gabù, nella zona est del paese.

Il progetto comprendeva attività formati-ve per operatori sanitari di 12 centri e attività di sensibilizzazione della popolazione loca-le, anche attraverso la radio nazionale. Sono stati formati degli agricoltori locali, permet-tendo così un miglioramento della qualità dei prodotti agricoli, aumentandone domanda e offerta. È stato creato un piccolo laboratorio di trasformazione dei prodotti. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il part-ner locale Céu e Terra. Costo 115.300 €.

Cofinanziatori: Unione Europea, CI.CA.Attualmente Incontro fra i Popoli non è

presente in Guinea Bissau.

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kENyA

1992-1995: Ol Kalou è un grosso centro agri-colo abitato dalla po-polazione Kikuyu, a 150 chilometri da Nairobi. Incontro fra i Popoli ha appoggiato il “St. Mary’s Women Ciondo Group”, composto di trenta donne, unite in-torno al comune interesse della tessitura del sisal, una fibra vegetale, che permette di fare borse. All’inizio la produzione era rivolta alle esigenze locali. Quando la parrocchia che le appoggiava, orientò le donne al Commercio equo, ci fu bisogno di Incontro fra i Popoli per far decollare il gruppo verso l’autonomia. È stata elevata la cultura base delle donne, attraverso dei corsi di formazione, è stata migliorata tecnicamente la loro attività pro-duttiva grazie all’apprendimento della lavo-razione del sisal per tutto il gruppo e al per-fezionamento della lavorazione del cuoio. È stato pure costruito un edificio in muratura, sede del gruppo ed equipaggiato un picco-lo laboratorio artigianale.

Costo del progetto: 78.000 € (cofinanzia-to dall’Unione Europea).

1994-1997: Incontro fra i Popoli è interve-nuto nella zona di Ng’arua, a 2.000 metri di altitudine, fuori dalle principali vie di comu-

nicazione. Esistevano 55 cooperative con fi-nalità produttive, commerciali, culturali, ecc., molte delle quali composte da donne, ed un Comitato, il PDC, che le accompagnava. C’era un oleificio, una latteria, un laboratorio tessile (40 socie), vari magazzini-granai comunita-ri, un allevamento di polli, varie cooperati-ve agricole sorte attorno all’installazione di pozzi a eoliana o alla costruzione di laghi di ritenuta di acqua piovana ed infine una co-operativa di donne che aveva costruito ed avviato una scuola superiore per ragazze. Con il partner locale, “Ng’arua Training and Coordination Self Help Group Projet - Parish Development Committee” (PDC), sono sta-ti realizzati dei corsi di formazione, sia per i membri del PDC, sia per i responsabili dei più importanti gruppi, sono stati organizzati 15 seminari e percorsi formativi rivolti ai gruppi e sono stati costruiti due edifici, sede prin-cipale e sede periferica del PDC. Costo del progetto: 179.000 € (cofinanziato dall’Unio-ne Europea).

2002-2007: Incontro fra i Popoli ha soste-nuto un centinaio di bambini figli di famiglie povere nelle Missioni gestite dai Padri Pas-sionisti a Kadem, Karungu, Macalder, Nairobi, Tonga (Sostegno a Distanza).

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Kenya.

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MESSICo

Incontro fra i Popoli in Messico

Presente dal 2003

Solidarietà possibile• Sostegno a Distanza di progetti di comu-

nità

realizzazioni2015: Incontro fra i Popoli ha in program-

ma la costruzione e l’avvio di un conservato-rio musicale a Tepoztlàn.

2003-2005: Incontro fra i Popoli ha aiuta-to la parrocchia Sagrado Corazon de Jesus di San Juanito a costruire un Centro diurno per anziani soli e abbandonati, un luogo acco-gliente e caldo dove trascorrere la giornata, usufruire di un pasto nutriente e non sentirsi soli. Costo: 10.000 €.

NEPAL

Incontro fra i Popoli in Nepal

Presente dal 2007

Zona: tutto il territorio nazionale

Partner: Women for Human Rights (WHR – Donne per i Diritti Umani), associazione sorta nel 1994 ed ora costituita da 84.000 donne single, il 98% delle quali vedove, organizzate in 1.050 gruppi di 70 distretti delle 5 Regio-ni del Nepal. Il WHR è impegnato nella pro-mozione dei diritti delle donne, in particolare delle vedove, che nella cultura locale perdo-no qualsiasi valenza sociale ed economica e vengono spesso maltrattate, abusate e ab-bandonate a se stesse con i propri figli. L’as-sociazione è attore sociale riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale (presiede il SANWED - ‘Rete per lo sviluppo delle don-ne vedove dell’Asia Meridionale’ e ha diverse collaborazioni con le Nazioni Unite). A livello nazionale, WHR è riuscita con le sue cam-pagne ed azioni di pressione, a far cambiare leggi molto discriminatorie verso le vedove e a far produrre leggi in favore delle donne.

Solidarietà possibile• Stage e tirocini (sociologia, antropologia,

donne, microcredito); hanno fatto il loro stage in Nepal cinque studenti universitari.

• Sostegno a distanza di bambini, giovani, famiglie e progetti di comunità; con que-

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ste forme di solidarietà sono stati sostenu-ti nel tempo circa 300 bambini/e, ragazzi e giovani famiglie e realizzati tre piccoli progetti chiesti da gruppi locali.

Settori operativi

In Nepal Incontro fra i Popoli è impegnato soprattutto nell’aiuto a vedove e bambini.

realizzazioni

2015: Incontro fra i Popoli sta sostenen-do il WHR nella costruzione di un ‘Chhahari’ a Kathmandu. Il Chhahari è insieme luogo di primo alloggio, accoglienza e protezione per le vedove che scappano dal loro paese per non essere vittime della tradizione; un servi-zio di supporto giuridico e legale per loro e i loro figli; un polo di presenza “politica” verso la rivendicazione anche legislativa dei propri diritti; un fulcro culturale, con biblioteca, me-diateca, asilo nido, scuola d’infanzia e centro giovanile per i figli delle vedove. Ogni Chha-hari ha anche delle attività redditizie in vista dell’autofinanziamento.

2008-2015: dal 2008 Incontro fra i Popoli ha aiutato il WHR nelle sue iniziative di mi-crocredito ai gruppi di giovani vedove e al reinserimento scolastico dei loro figli. Sono state finora aiutate circa 300 persone. Con-tributo medio annuo: 3.000 €.

2007-2008: Incontro fra i Popoli, con 5.000 €, ha sostenuto un’associazione loca-

le, Light for Nation, che gestiva un piccolo orfanotrofio. Nel 2008 l’orfanotrofio è stato sommerso da una colata di fango provocata dalle piogge monsoniche. I bambini dell’or-fanotrofio sono stati sistemati in altri orfano-trofi di Kathmandu.

NIGEr

Incontro fra i Popoli è stata presente in Niger dal 2002 al 2005 con due progetti in favore di un piccolo popolo, chiamato “Waadabe” (circa 45.000 persone).

Pozzo per i Waadabe: l’ambasciata fran-cese aveva costruito un pozzo, lasciando l’opera incompiuta (profondità 60 metri); In-contro fra i Popoli ha finanziato lo scavo dai 60 ai 96 metri, ottenendo un sufficiente get-tito d’acqua per uomini ed animali.

Costo: 15.000 €.

Appoggio alla scuola primaria di Adjan-gafa: è stata avviata e sostenuta una piccola scuola primaria per i figli dei Waadabe: man-tenimento del maestro, acquisto delle strut-ture di base, un pasto al giorno per ogni alun-no (50 bambini).

Costo del progetto: 5.000 €.Attualmente Incontro fra i Popoli non è

presente in Niger.

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PErù

Incontro fra i Popoli è stata presente in Perù nel 2001 a Cerro de Pascol, la città più alta del mondo (4.330 m) ed importantissimo centro mine-rario, distretto di Yanacancha, con il progetto “Promozione e difesa della cultura e dei di-ritti”.

L’obiettivo era di offrire alla popolazione, alle istituzioni scolastiche e alle persone di cultura di questa zona centrale delle Ande, abbastanza isolata e dimenticata, la possi-bilità di una maggiore circolazione culturale e di confronto con il resto del mondo. Ci si proponeva pure di offrire agli studenti degli istituti superiori la possibilità di una prepa-razione specifica più adeguata e scientifica. I partner locali erano la Parrocchia San Juan Pampa, l’Istituto Superiore Tecnologico e l’Istituto Superiore Pedagogico.

Sono stati acquistati 600 libri, sufficienti per una biblioteca di lettura e di studio, ade-guata agli studenti e ai docenti, e in parte an-che alla popolazione. È stato equipaggiato un piccolo laboratorio tecnico-scientifico per l’istituto “Taller de producción y servi-cios”, su: farmacia, infermeria, elettronica e meccanica motrice. Sono stati acquistati una saldatrice elettrica, un tornio, un caricatore di batterie, una macchina per affinamento dei motori con scanner elettronico, varia altra strumentazione più piccola, medicine e ma-

terie prime per la preparazione di galenici. È stato pure formato un bibliotecario. Costo del progetto: 32.000 €. Cofinanziato da UE.

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Perù.

roMANIA

Incontro fra i Popoli in Romania

Presente dal 2000

Zona: Transilvania (Oradea, Beiuș), Moldavia (Iași)

Partner: - Caminul Francesco, un’associazione rumena, fra le cui socie ci sono anche le suore minime italiane di Beiuș. Gestisce un doposcuola per una quarantina di bambini poveri, fa opera di sensibilizzazione educativa dei minori presso vari enti civili e religiosi, segue alcune donne ex ospiti dei famosi orfanatrofi di Ceaucescu e numerosi casi sociali in difficoltà.

- Caritas della Diocesi greco-cattolica di oradea, dedita soprattutto all’assistenza ai bisognosi della città di Oradea e in genere del territorio della Diocesi, segue pure il cen-tro/doposcuola di Ioaniș.

- Caritas della Diocesi romano-cattolica di Iași, la cui mission è l’assistenza ai più bi-sognosi della regione rumena Moldavia, ma proiettata ed avviata pure a concepire pro-

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grammi e progetti in proprio, progetti di ‘eco-nomia sociale’, cioè rivolti all’utilità sociale, in particolare ai più poveri, sia come autofinan-ziamento che di avvio di imprese individuali e societarie esterne alla Caritas stessa, par-tendo dalla messa in valore delle ricchezze in terreno e in strutture di proprietà della Dio-cesi (foreste, fattorie, falegnameria, ecc.).

Solidarietà possibile• Sostegno a distanza di bambini, famiglie

e progetti di comunità; con queste forme di solidarietà sono state sostenuti nel tem-po una ventina tra bambini/e, ragazzi e fa-miglie ed una decina di piccoli progetti.

• Stage e tirocini (infanzia, intercultura, an-tropologia, sociologia, agronomia, scienze forestali); hanno fatto il loro stage in Ro-mania due studenti universitari.

• Soggiorni di condivisione; ha vissuto un soggiorno di condivisione in Romania una decina di persone, cui si aggiungono cir-ca 200 giovani che hanno partecipato ai “Campi di lavoro – Settimane Giovani”.

Settori operativi In Romania Incontro fra i Popoli è impe-

gnato nel settore dell’infanzia e dell’impren-ditoria individuale e societaria.

realizzazioni2015: Incontro fra i Popoli prosegue il suo

partenariato con:

- Caminul Francesco sostenendo a distanza

alcuni bambini e famiglie e il doposcuola a Beiuș;

- Caritas di Oradea nel suo doposcuola a Ioaniș e nella realizzazione di un orto so-ciale nella città di Oradea;

- Caritas di Iași sostenendo a distanza al-cune famiglie, il doposcuola per bambini poveri a Buruienești e lo studio di pro-getti d’avvio di imprese locali all’interno e all’esterno della Caritas stessa.

Contributo offerto: 30.000 €.

2014: Incontro fra i Popoli ha aperto il suo partenariato con la Caritas delle Diocesi di Oradea, con il dono della proprietà della casa di Ioaniș; è stato pure avviato il parte-nariato anche con la Caritas della Diocesi di Iași nella regione Moldavia.

2007-2014: le Suore Minime di Beiuș, su stimolo di Incontro fra i Popoli, hanno tra-sformato la loro ONG locale in una più aperta alle animatrici rumene loro collaboratrici; è nato così ‘Caminul Francesco’, nuovo partner di Incontro fra i Popoli; è proseguito l’aiuto ai due centri di doposcuola a Beiuș e Ioaniș in favore di un’ottantina di bambini all’an-no: un pasto caldo tutti i giorni e il sostegno scolastico da parte di persone competenti, in grado di affiancarli nello studio. Ne han-no risentito positivamente anche le famiglie dei bambini, specialmente i Rom, che hanno compreso l’utilità di mandare i figli a scuo-la. Molti bambini recuperati, sono ora giovani

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adulti ben inseriti socialmente e professio-nalmente e sono modelli di emulazione per altri. L’edifi cio di Ioaniș a più riprese è stato ampliato e migliorato.

Contributo complessivo circa 30.000 €.

2004-2006: Incontro fra i Popoli ha aper-to la sua collaborazione con le Suore Mini-me di Beiuș anche nel settore dell’infanzia, inviando in Romania di un camion carico di materiale scolastico, comperando una casa a Ioaniș sul terreno delle suore ed avviando il progetto “L’istruzione per tutti” con due centri di doposcuola (a Beiuș e a Ioaniș) per i bambini più poveri, in particolare Rom.

Contributo complessivo: circa 5.000 €.

2001-2003: Incontro fra i Popoli ha rea-lizzato il progetto “Arca di Noè” (3.000 €): una serra e un orto all’interno di una casa di accoglienza per ragazze orfane che, all’età di 18 anni, costrette a lasciare l’orfanotrofi o di Beiuș perché maggiorenni, si trovavano ab-bandonate sulla strada. La Comunità di Suo-re Minime italiane residenti sul posto seguiva queste giovani, insegnando loro l’orticoltura come mestiere utile e redditizio e le educava all’autonomia domestica (manutenzione del-la casa, spese, igiene ecc.), al lavoro di grup-po, alla gestione del denaro e al recupero dell’autostima.

SENEGAL

Incontro fra i Popoli dal 1994 al 1999 ha rea-lizzato un progetto di sviluppo, chiesto e pro-gettato dalla “7A” (Appui, Autoformation, Adultes, Appliqué, Action, Alternance, Alter-native), ONG del Senegal. Il progetto trien-nale mirava al raff orzamento delle organiz-zazioni contadine dell’Alta Casamance. Sono stati realizzati: due stage di formazione per tre leader dello staff dirigente della RECORD (federazione di 359 cooperative rurali) a Da-kar presso l’Association Conseil pour l’Action, sei seminari di cinque giorni ciascuno per i due responsabili di ogni cooperativa, vari corsi di formazione per le donne sull’educa-zione alimentare e sanitaria e sulla gestione delle “casse di gruppo”.

Sono stati costruiti quattro centri di for-mazione ed aggregazione nei paesi più im-portanti (Coumambouré, Coumbacara, Kein-to, Saré Nianthio), un dispensario e un picco-lo centro commerciale in uno dei paesi più dinamici. Costo del progetto: 149.000 € (co-fi nanziato dall’Unione Europea).

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Senegal.

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SrI LANkA

Incontro fra i Popoli in Sri Lanka

Presente dal 2004

Zona: Northern Province

Partner: attualmente Incontro fra i Popoli non è in colla borazione con nessun partner locale, ma solo in dialogo di prima conoscenza.

Solidarietà possibile• Stage e tirocini (società civile locale);

hanno fatto il loro stage in Sri Lanka due studenti universitari.

Settori operativi In Sri Lanka Incontro fra i Popoli è inte-

ressato ad avviare collaborazioni con alcune ONG del Nord del paese, abitato prevalente-mente dai Tamil ancora segnati dalle conse-guenze dei massacri del 2008/09.

realizzazioni2015: Incontro fra i Popoli continua il suo

dialogo con due ONG locali a Mannar e Trin-comalee.

2006: Incontro fra i Popoli ha aiutato vi-cino ad Hikkaduwa (Distretto di Galle) l’orfa-notrofi o “Baranasooriya” (acquistati degli ar-madietti per i suoi 40 ragazzi orfani) e il cen-tro di accoglienza “Somebhodi girls home”, che ospita una cinquantina di donne disabili

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(costruito un pozzo per l’acqua, riparato il tetto dell’edificio centrale, acquistati arma-dietti e materassi nuovi).

2005: a seguito dello tsunami del 26 di-cembre 2004, Incontro fra i Popoli ha rea-lizzato un progetto chiamato “ricostruiamo Wellawatte e Polonwatte”, due paesetti vi-cino a Hikkaduwa, nel distretto di Galle. La gestione del progetto è stata affidata alla comunità locale, che ha eletto un Comitato, il quale ha elaborato un piano di ricostruzio-ne, ha preparato la lista dei beneficiari e del-le priorità e ha preso ogni decisione, con la supervisione di un volontario di Incontro fra i Popoli.

In Italia, hanno contribuito finanziariamen-te numerose associazioni, enti pubblici, co-muni, scuole, istituzioni religiose e privati di ogni tipologia e la Protezione Civile Italiana. Somma investita: 350.000 €.

Risultati raggiunti:

- 2 paesetti resi di nuovo abitabili (60 abi-tazioni ricostruite ex novo, 37 riparate, 2 abitazioni in argilla rese dignitose, 1 bifa-miliare e relativo terreno circostante ac-quistati);

- 1 km di strade interne al paese e 5.000 metri quadrati di laguna ripuliti dai detriti;

- 43 pozzi domestici decontaminati;- 400 m di scolo di acqua reflua ripuliti;- 2 appezzamenti di terra acquistati: il pri-

mo è divenuto strada di accesso a Polon-watte, sul secondo sono state costruite le ultime 15 abitazioni;

- 45 imprese familiari riavviate alla specifi-ca attività produttiva: 40 pesca, 1 edilizia, 1 artigianato, 2 commercio, 2 allevamento;

- 102 famiglie dotate di abitazione confor-tevole di proprietà, su terreno proprio;

- 8 gruppi di pescatori costituiti e dotati ciascuno di un grande peschereccio, pro-dotto localmente;

- 1 cooperativa formata dagli 8 gruppi di pescatori e giuridicamente riconosciuta.

2004-2010 Incontro fra i Popoli ha aiu-tato una quindicina di bambini e famiglie in difficoltà con il Sostegno a Distanza gestito dapprima dall’orfanotrofio “Baranasooriya” di Hikkaduwa, e poi dall’associazione locale “Jana Ekamuthu”.

Contributo medio annuo: 1.500 €.

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TANZANIA

Incontro fra i Popoli dal 2002 al 2007 ha so-stenuto un centinaio di bambini figli di famiglie povere nelle Missioni gestite dai Padri Passio-nisti ad Arusha, Dar Es Salaam, Itiso, Itololo, Mlowa, Veyula (Sostegno a Distanza).

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Tanzania.

uGANDA

Incontro fra i Popoli è stata presente in Uganda nel 1998 - 1999 con il pro-getto “Agricoltura Co-munitaria a Moyo” con il partner locale “The Economist and social Committee - Moyo Pa-rish Counchil” e cofinanziato dall’Unione Eu-ropea. Grazie al contributo di Incontro fra i Popoli (8.000 €), è stata costruita una casa/scuola per portatori di handicap fisici e si è attuato un programma agroforestale artico-lato in due punti:

- rimboscamento di alcune zone del territo-rio parrocchiale distrutte dallo sfruttamen-to e dagli incendi, con la piantagione di eu-calipto, niim, acacia, muvule, cipressi e tick;

- acquisto e semina di patate, riso, arachi-di, caffè, mais, miglio, sorgo, fagioli, pata-te dolci, ortaggi (pomodori, cipolle, aglio, carote, cavolfiori, cavoli, insalata, pepero-ni) e frutti (ananas, mango, papaia, aran-cia, limone, banana e uva).

Attualmente Incontro fra i Popoli non è presente in Uganda.

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Opere e realizzazioniSostegno a Distanza

Si chiamava “adozione a distanza”. Oggi preferiamo definirlo “sostegno a distanza”. È la scelta di condivisione umana e finanziaria in favore di chi, in un paese lontano, è nel bi-sogno; una scelta maturata dopo un cammi-no di crescita interiore, da una persona, una famiglia, una classe, un gruppo, una comu-nità.

‘Adottare’ il figlio di un povero solo perché è povero, è quasi togliere la patria potestà ai genitori, solo perché abbiamo più soldi di loro. È meglio affiancarsi ai veri genitori (o alla comunità che segue il minore), dare un “sostegno” alla loro volontà e impegno di co-struire il futuro del loro figlio.

Noi di Incontro fra i Popoli, inoltre, chie-diamo anche di sostenere una famiglia, una comunità, un paese.

A Sostieni a distanza un BAMBINo (16 € al mese; 198 € all’anno)

Con l’offerta di 198 € permetteresti ad un bambino, un ragazzo, un giovane di frequen-tare un altro anno scolastico e di essere ve-stito, curato, nutrito ed inserito nella società

da chi lo segue, i genitori se ce li ha o gli zii o la famiglia adottiva o gli animatori del centro di accoglienza che lo ospita.

B Sostieni a distanza una FAMIGLIA (50, 100, 200 € all’anno)

Con una somma da 50 a 200 € daresti speranza ad una famiglia bisognosa, che ma-gari ce la mette tutta, ma non ce la fa a vivere con dignità e ad inviare i figli a scuola, perché si trova in un paese con tanti problemi, che non dipendono da lei.

C Sostieni a distanza un’ASSoCIAZIoNE uMANITArIA (50, 100, 500, 1.000 € all’anno)

Non c’è nessun popolo, per quanto pove-ro, che non generi il suo riscatto dal suo in-terno. Vuoi aiutare un’associazione del Con-go, del Camerun, del Ciad, del Nepal, che si dà da fare per redimere il suo popolo?

La tua offerta servirà per pagare gli edu-catori, i maestri, gli psicologi che seguono i ragazzi di strada, i tecnici dei pozzi e delle sorgenti…

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D Sostieni a distanza una Comunità locale (50, 100, 200, 500, … 5.000 €)

In tutti i paesi emarginati ci sono splendidi esempi di spontanee aggregazioni di donne, uomini, giovani, famiglie, che si dedicano a migliorare la loro economia, il loro reddito, la loro capacità professionale, il loro status

sociale. Perché non aiutarli con una somma compatibile con il tuo reddito e le loro atte-se?

Con la tua offerta, l’offerta di amici e co-noscenti, potrebbero costruirsi un pozzo per l’acqua potabile, una scuola, un dispensario sanitario, dotarsi di un mulino, …

Per saperne di più o per avviare un Sostegno a Distanza:

[email protected]

Alcuni dati statistici sul Sostegno a Distanza:

Anno Sostenitoriitaliani

Bambinisostenuti

Famigliesostenute

2007 184 60 15

2008 179 65 20

2009 149 75 9

2010 157 81 15

2011 125 82 9

2012 130 100 10

2013 111 83 12

2014 111 101 8

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Opere e realizzazioniScambi culturali

“Scambio culturale” è condividere un pe-riodo della vita con persone di altre culture, vivendo con loro nel loro stesso ambiente di vita, scoprendo la società civile del posto, le sue forme organizzate (gruppi, cooperative, associazioni), i suoi processi di crescita so-ciale, culturale, economica, democratica.

SoGGIorNI DI CoNDIvISIoNE

una bella esperienza in un paese non “occidentale”? Non perdere l’occasione di vivere uno o più mesi di condivisione con altri popoli, altre culture, da solo, in coppia o con amici. Sceglieremo insieme a te dove potrai andare, in base ai tuoi gusti e ai tuoi desideri. Abbiamo trenta partner nel mondo, impegnati a migliorare la loro società e pron-ti ad accogliere persone come te, desiderose di conoscere, sperimentare, rendersi utili!

- Camerun nella calda zona del Sahel con l’associazione Tammounde, le imprese so-cietarie di donne, di contadini, di artigiani, i pozzi nelle scuole, l’infinita savana e le rocce dei Monti Mandarà.

- Ciad con i bambini seguiti dalla Caprosec, nella città di Moundou, fra savana e zone umide del fiume Logone e le comunità espropriate dei loro terreni dalle compa-gnie petrolifere.

- Congo rD con i ragazzi di strada del PE-DER, o nelle montagne verdeggianti del Bushi, con i gruppi di donne e gli animato-ri del Comitè Anti Bwaki, o ad Uvira con le imprese dei giovani dell’AEJT o a Mboko, Baraka, Fizi, lungo il lago Tanganica con i gruppi delle dinamiche donne della “3F” o nella foresta equatoriale a Kindu con Uwa-ki e i suoi 264 gruppi di donne.

- Nepal con le donne del WHR (Donne per i Diritti Umani) e con i produttori collega-ti al Commercio Equo a Kathmandu, nel-le montagne di Kavre, nelle zone rurali di Surket.

- romania nel verde della Transilvania, con i bambini Rom a Beiuș o con i giovani ad Oradea o nelle infinite distese della regio-ne Moldavia con la Caritas di Iași.

58 59

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STAGE E TIroCINI

Sei universitario? Vieni a fare lo stage o il tirocinio da noi o presso uno dei nostri part-ner nel mondo.

• Italia: Cittadella (Padova)

• Camerun: Maroua

• Ciad: Moundou

• Congo rD: Kindu, Bukavu, Uvira, Fizi, Mboko, Baraka, Goma

• Nepal: Kathmandu, Surket

• Sri Lanka: Mannar, Trincomalee

• romania: Oradea, Iași.

Abbiamo un fornito elenco di ‘tesi in cer-ca d’autore’. Come pure abbiamo una trenti-na di tesi ‘che hanno trovato autore’!

SETTIMANE GIovANI

I tuoi programmi per l’estate? Partecipa ad una delle nostre “Settima-

ne giovani romania”, per ragazzi 15-17enni e per 18-25enni: impegno sociale, scambio umano e culturale, vita di gruppo e crescita personale, visite a siti culturali e naturalistici, incontri con testimoni del periodo dittatoria-le, partecipazione a riti religiosi diversi dai nostri. In una casetta tutta per noi a Ioaniș per un grest con i bambini Rom o ad Oradea a servire i poveri della città e lavorare nell’or-to sociale della Caritas.

In inverno la “Settimana giovani umbria” sempre dal 2 al 6 gennaio.

Ed infine, vari “Weekend Dolomiti giova-ni” in tenda o nelle malghe alpine.

Settimane giovani

Stage e tirociniin Italia

Stage e tirocini all’estero

Soggiorni di condivisione

1990-1994 - - - 21995-1999 - - - 3

2000-2004 6 1 - 82005-2009 8 25 8 162010-2014 5 22 12 22

Totale 19 48 20 51

Per saperne di più o per avviare un soggiorno di condivisioneo uno stage o partecipare alle settimane giovani:

[email protected]

Alcuni dati statistici sugli Scambi culturali:

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Opere e realizzazioniCultura, educazione, formazione

A SCuoLA DI MoNDIALITà

Docenti, educatori, animatori: alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, ai gruppi di formazione gio-vanile e di adulti, Incontro fra i Popoli offre dei percorsi di Educazione alla Cittadinan-za Mondiale, che trasmettono conoscenze e sensibilità sulle ingiustizie generate dai mec-canismi che regolano oggi il mondo, sulle ini-ziative delle popolazioni emarginate e sulla corretta cooperazione fra i popoli. Proponia-mo una settantina di laboratori diversi, fra cui: racconti di favole (Favole dal Mondo, La scoperta di altri continenti), giochi coopera-tivi (Diritto al gioco, alla famiglia, all’acqua), giochi di ruolo (Il lungo cammino del cioc-colato, Il sapore amaro della banana, Il gran-de banchetto mondiale, Il viaggio di un paio di jeans, Morire di debito, La Multicoloralità, Diritti negati), giochi da tavolo (Ciatibali,Naomba Maji, Il gioco della Pace, Mondopo-li), incontri multimediali interattivi (Acqua che sgorga da una giostra, Tappa e stappa, La creatività dei popoli esclusi, Neoveneti e Paleoveneti, Un Europeo nel Sahel).

Anno scolastico Incontri ore Scuole Alunni1991/92 30 60 6 1801992/93 30 60 8 2001993/94 45 70 13 3501994/95 45 70 10 5501995/96 79 130 14 8001996/97 73 125 12 9501997/98 62 105 15 8601998/99 82 140 14 1.1001999/00 113 250 25 1.3002000/01 190 393 56 1.5002001/02 192 400 50 2.0002002/03 216 450 50 2.5002003/04 284 674 45 4.0002004/05 401 864 59 6.0002005/06 507 1.141 72 6.0002006/07 571 1.252 90 6.9652007/08 517 1.155 78 6.5002008/09 433 1.048 66 6.7002009/10 384 869 95 12.2802010/11 401 941 76 7.9802011/12 399 941 73 5.9602012/13 380 700 79 9.0002013/14 454 848 84 9.423

Alcuni dati statistici suIncontro fra i Popoli nelle scuole:

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voLoNTArIATo

Giovane, adulto, anziano, studente delle superiori, universitario, inoccupato, disoc-cupato, pensionato: vuoi essere attivo e crea-tivo e rendere più bella la tua vita? Diventa volontario di Incontro fra i Popoli.

In questi 25 anni sono stati ‘volontari di Incontro fra i Popoli’ oltre 200 giovani, non-ché vari adulti e pensionati… per il periodo che hanno potuto e secondo il tempo e le

Annivolontari

di 1° livello(20/40 ore settimana)

volontaridi 2° livello

(10/20 ore mese)

volontaridi 3° livello

(10/20 ore anno)

1990-1994 1 5 151995-1999 1 5 15

2000-2004 2 10 502005-2009 2 15 502010-2014 4 30 80

Alcuni dati statistici sui Volontari di Incontro fra i Popoli:

competenze che avevano. Ci aiuteresti nelle pubbliche relazioni nazionali ed internazio-nali, nei social media, nell’animazione nelle scuole e nei gruppi, magari anche con dopo-scuola per bambini; c’è anche la contabilità, la segreteria, il settore marketing e fundrai-sing, ecc.

Vivrai una gratificante esperienza umana, culturale, professionale (e professionalizzan-te!).

Per saperne di più, per realizzare dei percorsi di Educazione alla Cittadinanza Mondiale,per farti volontario/a o per iscriverti alla nostra mailing list:

[email protected]

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Page 65: Incontro fra i popoli venticinque anni apr 15

oLTrE I CoNFINI

vuoi andare oltre i tuoi orizzonti cultura-li? Incontro fra i Popoli off re:

• un sito web, una pagina Facebook, un giornale quadrimestrale, una newsletter settimanale (2.500 indirizzi);

• un Centro Documentazione a Cittadella (diviso in dieci settori, fra cui “Progetti rea-

lizzati” e “Tesi degli studenti universitari e delle superiori”);

• vari gadget.

PuBBLICAZIoNI

• Ancora disponibili: - Bisweka

- Celapuoifare

- L’Umana Commedia

- Solo noi bambini giochiamo con i nostri diritti

- La favola del Cioccolato

- Stati del mondo.

• Non più disponibili: - Manuale del Commercio Equo

- L’altra fi nanza

- La mia famiglia sceglie

- La scuola che si illumina.

- Manuale del Commercio Equo

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Struttura, persone, finanze

CoNSIGLIo DI AMMINISTrAZIoNE

• Leopoldo rebellato (66 anni): presidente, responsabile zona Padova e Cittadella (Padova)

• Stefano Benvenuti (33 anni): vicepresidente, responsabile zona Milano

• Caterina Demaldé (44 anni): consigliera, responsabile zona Parma

• Sandra Bordignon (45 anni): consigliera, responsabile zona Bassano del Grappa (Vicenza)

• Simone Pietribiasi (41 anni): consigliere, responsabile zona Schio (Vicenza)

• Gioia Bergamo (26 anni): consigliera, responsabile zona Jesolo (Venezia)

Incontro fra i Popoli è un’associazione di cooperazione e solidarietà internazionale, costituita nel 1990 e fondata sul volontariato.

È oNG (Organizzazione Non Governativa) riconosciuta dal Ministero Affari Esteri ed accreditata presso l’Unione Europea.

È onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale). Fa parte dell’AoI (Assemblea ONG Italiane) e del Forum SaD

(Coordinamento di Associazioni impegnate nel Sostegno a Di-stanza).

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STAFF oPErATIvo

• Leopoldo rebellato (66 anni): coordinamento generale, social media, fundraising, scambi culturali

• Chiara Leonardi (31 anni): sostegno a distanza (SaD)

• Michele Guidolin (28 anni): cooperazione internazionale - Africa

• Alex Pra (26 anni): cooperazione internazionale – Europa e Asia

• Maria Nichele (58 anni): cultura - educazione alla cittadinanza mondiale

• Ariella Mion (42 anni): amministrazione e contabilità

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SoCI

L’associazione Incontro fra i Popoli attualmente è costituita da 47 soci, 27 donne e 20 uomi-ni. L’età media è 41 anni, l’anno di nascita medio è il 1973 (max 1940, min 1995), l’anno medio di iscrizione a socio/a è il 2007.

Alcuni dati statistici: evoluzione numerica dei soci di Incontro fra i Popoli:

50

45

40

35

30

25

20

15

10

5

0

1990

199

1

199

2

199

3

199

4

199

5

199

6

1997

199

8

199

9

2000

200

1

200

2

200

3

200

4

200

5

200

6

2007

200

8

200

9

2010

2011

2012

2013

2014

2015

soci

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Entrate: valori quantifi cati*(arrotondati alla decina di migliaia)Anni valore in € Media annuale

1990-1994 250.000 50.000

1995-1999 300.000 60.000

2000-2004 750.000 150.000

2005-2009 1.750.000 350.000

2010-2014 2.500.000 500.000

Totale 5.550.000 222.000

Entrate: valori contanti in €(arrotondati al migliaio)

Anni Entipubblici

Privatie altro Totale

1990-94 90.000 52.000 142.000

1995-99 582.000 86.000 668.000

2000-04 1.450.000 941.000 2.391.000

2005-09 1.991.000 667.000 2.658.000

2010-14 1.611.000 594.000 2.205.000

Totale 5.724.000 2.340.000 8.064.000

uscite: valori contanti in €(arrotondati al migliaio)

Anni Cooperaz. Sensibilizz. Gestione

1990-94 85.000 47.000 10.000

1995-99 622.000 34.000 12.000

2000-04 2.018.000 148.000 225.000

2005-09 2.146.000 280.000 232.000

2010-14 1.811.000 203.000 191.000

Totale 6.682.000 712.000 670.000

* Valori quantifi cati: è la traduzione dell’apporto benevolo e gratuito dei volontari in valore mo-netario; si considera cioè, secondo i parametri di mercato, il valore delle ore off erte (lavoro di con-cetto, di segreteria, di rappresentanza, trasferte all’estero, ecc.), della messa a disposizione di lo-cali, strumenti e mezzi di trasporto e delle spese sostenute senza chiederne il rimborso.

FINANZE

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Suddivisione per area tematica dei soldi utilizzati nei 25 anni:

3 Enti privati: Chiesa Valdese, parrocchie, associazioni, cooperative, imprese, ban-che e fondazioni bancarie, scuole private presso cui realizziamo interventi di educa-zione alla cittadinanza mondiale, ecc.

Incontro fra i Popoli chiede o accetta fi -nanziamenti da enti privati solo se attua-no politiche di responsabilità sociale ed ambientale, e rispettano i requisiti basi-lari di eticità (diritti umani) in tutta la fi -liera produttiva o di servizio.

Fonti di fi nanziamento:

3 Enti pubblici: Unione Europea, Ministero Aff ari Esteri italiano, Regione Veneto, Pro-vince (Padova, Milano, Parma, Vicenza), Comuni (una ventina), Protezione Civile, AATO Brenta, scuole statali presso cui rea-

lizziamo interventi di educazione alla cit-tadinanza mondiale (un’ottantina), ecc.

Cooperazione fra i popoli

83%

Gestione

8%

Sensibilizzazione

9%

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3 Singoli, famiglie, gruppi attraverso:

- Sostegno a Distanza;- regali e bomboniere solidali (in occa-

sione di battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, lauree, anniversari, ecc.);

- Lasciti testamentari (piccole o grandi somme di denaro, azioni, titoli, che si lasciano in favore di Incontro fra i Po-poli);

Il tuo contributo per migliorare il mondo

3 Posta:

IBAN IT61 F076 0112 1000 0001 2931 358

3 Banca Padovana di Credito Cooperativo:

IBAN IT92 C084 2962 5200 1701 0001 861

3 Banca Etica:

IBAN IT08 R050 1811 8000 0000 0135 242

Le offerte sono deducibili dal reddito (art. 14 co. 1-6 del

D.L. 35/2005) o detraibili dall’imposta (art. 15 co. 2 e 3

della L. 96/2012).

- 5 per mille (basta scrivere il codice fi-scale 920 450 40 281 nella dichiarazio-ne dei redditi o sul CU - Certificazione Unica);

- offerte libere spontanee o in occasio-ne di eventi e campagne organizzati da Incontro fra i Popoli;

- Erogazioni liberali via posta o banca o rid bancari o ‘dona ora’, ecc.

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Page 73: Incontro fra i popoli venticinque anni apr 15

• Sede operativa e indirizzo postale: 35013 CITTADELLA (Padova - Italia) Contrà Corte Tosoni, 99

• Sede legale: 35137 PADOVA Via S. Giovanni da Verdara, 139

• Altre sedi: Bassano del Grappa (Vicenza), Peschiera Borromeo (Milano), San Secondo Parmense (Parma), Jesolo (Venezia)

3 Raggiungici su facebook: https://www.facebook.com/

incontrofraipopoli

3 Visita il sito www.incontrofraipopoli.it

3 Iscriviti alla newsletter: http://eepurl.com/PVJdz

3 Dialoga con noi via skype: Cittadella - Incontro fra i Popoli

3 Scrivici: [email protected]

3 Telefonaci allo 049 5975338 (è anche fax)

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TestimonianzeI Partner

La cooperazione tra il PEDER (Progetto Diocesano di Recupero dei Bambini di Stra-da) e Incontro fra i Popoli è iniziata nel 2000. Su richiesta del PEDER, già in questo periodo erano avviate le prime riflessioni sull’elabora-zione di un progetto in favore dei minori in situazioni particolarmente difficili della città di Bukavu. Questi scambi di idee e riflessioni sono stati approfonditi anche grazie ai sog-giorni a Bukavu dei delegati di Incontro fra i Popoli, in ottobre del 2000 e successivamen-te in febbraio e agosto 2001.

Una di queste visite è stata contrassegna-ta da un seminario di tre giorni organizzato da Incontro fra i Popoli a Cyangugu in Ruan-da, che ha visto la partecipazione del PEDER e di altre quattro organizzazioni partner della regione dei grandi laghi. La visita di Incontro fra i Popoli a Bukavu, dal 3 all’8 agosto 2002, ha avuto un impatto importante sul partena-riato Incontro fra i Popoli - PEDER. Da questo

incontro ha infatti avu-to origine il programma di Sostegno a Distanza per i bambini in situa-zioni particolarmente difficili, rivolto in par-ticolar modo alle famiglie che non hanno le possibilità economiche per garantire la scolarizzazione dei loro figli.

Nel corso degli anni il PEDER ha consoli-dato il suo legame con Incontro fra i Popoli. Durante questo lungo percorso di partena-riato, diversi programmi d’azione sono sta-ti realizzati con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di migliaia di bambini che vivono in condizioni difficili nella città di Bukavu e per migliorare le condizioni eco-nomiche delle loro famiglie.

Grazie all’appoggio di Incontro fra i Popo-li, da marzo 2006 a febbraio 2007, il PEDER ha realizzato il progetto “Scuola e lavoro per

PEDErProjet Diocésain d’Encadrement des Enfants de la rue(Bukavu – Congo rD)

73

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i bambini emarginati”. Il progetto ha risposto ad un bisogno reale dei bambini di strada di Bukavu e delle loro famiglie. Grazie a questo progetto, 150 bambini non scolarizzati e de-scolarizzati sono stati inseriti nel percorso scolastico formale e 100 giovani di strada, avendo superato l’età scolastica, hanno po-tuto imparare un mestiere manuale (falegna-meria, meccanica auto, taglio e cucito…). Per riuscire a prendersi carico della scolarizzazio-ne dei figli, le loro mamme sono state aiutate ad iniziare delle attività generatrici di reddi-to, grazie al micro-credito. Alcuni giovani di-soccupati sono stati recuperati dalla strada e indirizzati ad una formazione professionale, prima di essere appoggiati finanziariamente per integrarsi nel mondo del lavoro.

Domenica 3 febbraio 2008, inaspettata-mente, un forte terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter ha scosso la città di Buka-vu. I centri del PEDER non sono stati rispar-miati da questa catastrofe naturale.

Il centro di Muhumba è stato il più colpi-to. Oltre alle diverse crepe createsi nei muri degli edifici, nei centri di Muhumba e Bagira, le mura di cinta sono state completamente distrutte, con conseguente insicurezza dei bambini accolti. Per riparare le strutture dan-neggiate, il PEDER ha beneficiato dell’ap-poggio finanziario di Incontro fra i Popoli e i centri sono stati riabilitati. Le mura di cinta dei centri di Bagira e Muhumba sono state ricostruite e le crepe sono state riparate.

Dal 20 ottobre 2009 al 19 ottobre 2012,

con i fondi del governo italiano, giunti trami-te Incontro fra i Popoli, il PEDER ha realiz-zato il progetto “Famiglie e società civile recuperano i bambini esclusi e abbandona-ti”. La realizzazione di questo progetto ha implicato un altro partner locale, il Comité Anti Bwaki (CAB), che ha collaborato con il PEDER nei tre anni di progetto. Nell’ambito di questo progetto, il PEDER ha realizzato le seguenti attività:

- riabilitazione dell’hangar adibito a garage per i corsi di meccanica auto;

- equipaggiamento del garage per i corsi di meccanica auto con materiale e automo-bili;

- equipaggiamento degli uffici (computer e accessori, 2 cellulari);

- rinforzo del lavoro con il servizio di 30 ani-matrici volontarie;

- accompagnamento psicologico di 600 bambini all’anno;

- accompagnamento giuridico e giudiziario di famiglie vulnerabili;

- sensibilizzazione nelle scuole primarie per l’iscrizione dei bambini di strada;

- rinforzo delle capacità degli insegnanti dell’ultimo anno sui diritti umani;

- sensibilizzazione e formazione della po-polazione nei quartieri popolari;

- presenza puntuale del tema “bambini ab-bandonati” nei media e in occasione delle

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grandi manifestazioni culturali di Bukavu;

- formazione degli operatori sociali del PE-DER implicati nel progetto;

- micro-credito per 400 famiglie povere della città di Bukavu.

Da marzo 2014 a febbraio 2015, il PEDER ha realizzato il progetto “Le famiglie e le don-ne recuperano i bambini della RDC”. Grazie a questo progetto:

- 150 bambini in età scolare, recuperati dalla strada, sono stati inseriti nel circuito della scolarizzazione formale;

- 150 famiglie povere, con bambini inseriti nel circuito formale della scolarizzazione, sono state appoggiate con programmi di microcredito;

- 80 giovani, non più in età scolare, hanno imparato un mestiere.

Per la realizzazione delle attività sopra descritte, l’apporto di Incontro fra i Popoli è risultato molto importante.

Da Incontro fra i Popoli abbiamo appre-so molti insegnamenti nell’ambito del lavoro con le persone più svantaggiate in generale e in particolare con i bambini in situazione di rottura con le loro famiglie.

I legami di partenariato tra il PEDER e In-contro fra i Popoli, intrattenuti nel corso degli

anni, ci hanno permesso di ridare speranza a migliaia di bambini e alle loro famiglie, in un ambiente in cui la speranza di godere della felicità data dal vivere in una società rispet-tosa dei diritti umani era incerta.

Thomas d’Aquin rubambura Mitugasegretario generale

74 75

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Colgo volentieri l’invito di raccontare quin-dici anni di amicizia e di collaborazione tra Incontro fra i Popoli e la missione delle Suo-re Minime di Nostra Signora del Suffragio in Romania.

Era il mese di febbraio dell’anno 2000 quando la Provvidenza mi fece incontrare, Leopoldo Rebellato, tramite Marino Cusina-to, un amico che avevamo in comune e che ora è nell’eternità di Dio.

Credo che per Incontro fra i Popoli, che si propone di affiancarsi ai processi di migliora-mento delle condizioni di vita dei popoli im-poveriti, appoggiare un progetto che era sta-to avviato nel 1998 dalle suore a Beiuș, nella Transilvania, in favore degli orfani e dei bam-bini Rom, sia stata un’ulteriore bella oppor-tunità di servizio. Nello stesso tempo, mentre appunto Incontro fra i Popoli restava affasci-nato dalla nostra opera sociale e si apriva a collaborare con noi, anche noi siamo rimaste colpite dalla bella spiritualità di questa asso-ciazione e ci siamo fatte socie di Incontro fra i Popoli, sia io che suor Antonella Lazzaro e suor Maddalena Carollo.

In tutti questi anni abbiamo condiviso un buon tratto di strada e di storia; insieme siamo cresciuti con impegno e passione nell’accoglienza del diverso, nel servizio ai più poveri e nella collaborazione.

Da allora, distribuiti in tutti i quindici anni di collaborazione, almeno una ventina di gruppi di giovani e meno giovani italiani, tramite Incontro fra i Popoli, sono passati da noi. Senza pau-ra di sporcarsi le mani, hanno reso abitabili e dignitose vecchie costruzioni; hanno sa-puto infondere gioia e speranza in un futuro migliore a molte giovani donne uscite dagli orfanotrofi e accolte nell’“Arca” di Finis, cui l’Associazione ha anche regalato una serra di 30x9 m, con lo scopo di avviarle al lavoro.

Nel 2003, a Ioaniș, nella zona destinata ai Rom, Incontro fra i Popoli ha acquistato una casa. Insieme abbiamo potuto concretizzare un sogno condiviso: “Istruzione ed educazio-ne per tutti”.

Dopo un lungo e faticoso lavoro di ristrut-turazione ed adeguamento, cui hanno contri-buito volontari provenienti da varie parti del Triveneto, il Centro ha accolto bambini Rom, cui è stato offerto giornalmente un pasto cal-do, puntando in modo particolare sulla loro promozione umana, intellettuale e spirituale.

Utile e preziosa anche l’esperienza avuta con un paio di stagisti universitari mandati da Incontro fra i Popoli.

Nel corso di questi anni, centinaia di bam-

Caminul Francesco(Beiuș – romania)

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bini hanno potuto continuare il loro percor-so scolastico giungendo anche alle superio-ri, pur provenendo da famiglie di analfabeti. Grazie a quanti hanno contribuito con il So-stegno a Distanza.

Un percorso in salita, se vogliamo, ma an-che con tante soddisfazioni e i risultati otte-nuti ce lo confermano.

In questi anni Incontro fra i Popoli e Ca-minul Francesco, associazione rumena sorta grazie a noi Suore Minime, hanno saputo col-laborare nella fiducia e nel sostegno recipro-co, con i piedi per terra e lo sguardo al cielo, fidando soprattutto nell’aiuto della Provvi-denza. Essa si è fatta visibile attraverso ge-nerosi benefattori, primo tra i quali la nostra Congregazione che ha messo a disposizione persone e tempo illimitato in pura gratui-tà per il bene dei più poveri ed emarginati. In particolare suor Maddalena che per dieci anni è stata responsabile del Centro di Ioaniș come Suora Minima e come socia di Incontro fra i Popoli. Non si è risparmiata nel donare tempo, energie e amore ai ragazzi e alle loro famiglie, nonostante i disagi e le non poche difficoltà incontrate.

Come consacrata è passata facendo del

bene a tutti, come ha fatto Gesù, lo ha fat-to conoscere e amare; come lui, insieme alle educatrici, “ha fatto parlare i muti, udire i sor-di e camminare gli zoppi...”.

A Ioaniș ha incarnato l’ideale del nostro Fondatore, il Beato Francesco Faa’ di Bru-no, che diceva: “L’istruirmi e l’essere utile al prossimo sono i cardini della porta della mia felicità!”.

A Ioaniș sta crescendo una nuova gene-razione di giovani che ha capito l’importan-za dello studio per avere un futuro migliore. Con gioia incontriamo i nostri ex ‘bambini’ ora adulti, presso gli uffici della cittadina di Beiuș, a compilare moduli per la patente o altro; ci salutano con rispetto, manifestando la loro riconoscenza e noi siamo orgogliose di vederli capaci di destreggiarsi da soli.

Ringraziamo Dio perché ci ha dato la pos-sibilità e la grazia di lasciarci coinvolgere nel sogno che Egli ha per ogni uomo, per ogni popolo della terra, soprattutto per coloro che stentano a venir riconosciuti pienamente come uomini.

suor Maria BordignonMinima di N.S. del Suffragio

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Il Comité Anti Bwaki (Comitato Anti Mal-nutrizione) è partner di Incontro fra i Popoli dal 1990. Questo partenariato è iniziato gra-zie a dei primi contatti e scambi con il pre-sidente Leopoldo Rebellato e si è concre-tizzato con l’implementazione di un primo progetto che riguardava l’introduzione degli asini per il trasporto di carichi, al fine di sol-levare le donne delle cittadine Kabare e Wa-lungu e della periferia della città di Bukavu da questo pesante incarico.

Il partenariato è proseguito con altri nu-merosi progetti di promozione della donna, attraverso la sua alfabetizzazione, la forma-zione ai diritti, l’accesso alla terra, la produ-zione alimentare e la ripresa economica, l’oc-cupazione di giovani disoccupate, il recupero e il reinserimento sociale dei bambini emar-ginati, il sostegno alle famiglie povere per la scolarizzazione dei figli, la promozione di at-tività generatrici di reddito per i giovani e le donne, il rinforzo delle capacità del persona-le e il supporto logistico del CAB, ecc.

Il partenariato con il CAB si è esteso in se-guito al rafforzamento delle dinamiche asso-ciative, attraverso la promozione di gruppi e associazioni impegnate nella promozione dei diritti politici, socio-economici e cultu-rali, che ruotano attorno al Comité Anti-Bwa-ki e che completano l’azione di quest’ultimo,

in termini di lotta per la ‘governance’ locale e i diritti umani, a Bukavu, nel Sud Kivu, nel Mani-ema e nel Nord Kivu. Ha anche portato ad un cammino comune attorno alle grandi sfide nel contesto dell’est della Repubblica Demo-cratica del Congo e della sub-regione africa-na dei Grandi Laghi.

La collaborazione con Incontro fra i Popo-li ha permesso al Comité Anti Bwaki di au-mentare la propria capacità tecnica e i suoi interventi a favore delle popolazioni povere, di acquisire maggior peso sociale nella dife-sa dei diritti umani, in particolare dei diritti dei bambini, e di affermare il suo posto come organizzazione impegnata nella trasforma-zione sociale. L’impatto delle azioni realiz-zate insieme rimane visibile e incoraggiante. Questi progetti assicurano al CAB una reale esperienza e un radicamento nel territorio, che lo rendono un partner chiave per lo svi-luppo locale sostenibile.

Incontro fra i Popoli è per il CAB un amico, un partner sincero, con il quale le relazioni vanno al di là dei progetti e dei finanzia-menti; un partner che rispetta l’altro e lo tratta con dignità, tenendo conto delle sue esigenze. Il ruolo giocato da Incontro fra i po-

CAB - Comité Anti Bwaki(Bukavu – Congo rD)

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poli nell’ambito dell’educazione alla mondia-lità ha contribuito a dare una corretta lettura della situazione che il popolo congolese ha attraversato negli ultimi venti anni. Perché al di là dei progetti, Incontro fra i Popoli è rima-sto a fianco del CAB e del popolo congolese nei difficili momenti di guerra e violenza de-gli ultimi anni. Ha contribuito a far conoscere la situazione locale e a mobilitare la “buona volontà” a livello internazionale.

In un mondo dove l’egoismo, la violenza e la corsa all’arricchimento e al consumo sono stati elevati al livello di valori, dove il divario tra ricchi e poveri si è ampliato ulteriormente, dove le differenze vengono sempre eviden-ziate, Incontro fra i Popoli è stato, per il CAB, un modello di impegno per la solidarietà, la mondialità e l’uguaglianza tra i popoli. Con Incontro fra i Popoli, il CAB ha contribuito al dinamismo del movimento associativo con-golese, favorendo l’emergere di nuove asso-ciazioni attorno alle azioni realizzate e raffor-zando la società civile, con le formazioni, gli scambi e l’appoggio ai progetti di sviluppo realizzati da queste associazioni.

Lo scambio di esperienze personalizzate, attraverso la presenza degli animatori del

CAB in Europa e il viaggio e l’alloggio di al-cuni studenti e altri membri di Incontro fra i Popoli in Congo, sono stati momenti di te-stimonianza, di arricchimento socio-culturale e di potenziamento delle relazioni di amicizia e solidarietà che vanno oltre i momenti di in-contro.

Effettivamente, i tirocinanti inviati da In-contro fra i Popoli continuano a mantenere i contatti con il CAB e, attraverso gli agenti del CAB, con gli abitanti dei paesi dove avevano soggiornato, anche diversi anni dopo il loro viaggio in Africa. Hanno certamente scoper-to la ricchezza della mondialità e dell’uma-nità.

Un partenariato di oltre 30 anni è pieno di insegnamenti: non possiamo riassumerlo in pochi fatti. È una ricchezza fatta di lezioni di fratellanza, solidarietà e rispetto recipro-co che favorisce la scoperta degli altri, dei loro valori e contributi. Tale collaborazione ha permesso di apprezzarci reciprocamente, per aiutarci nei momenti difficili e in tempi normali. Questo è ciò che Incontro fra i Po-poli è per il Comité Anti Bwaki.

Patient Bagenda Balagizisegretario generale del CAB

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Per la nostra piccola associazione di Kindu, nel Congo, APDI (Associazione per la Promo-zione dello Sviluppo Integrale) l’associazione italiana Incontro fra i Popoli è:• nostra guida: ci ha messo in contatto per-

manente con l’Unione Europea e con nume-rose altre ONG congolesi e ci ha collegati al mondo esterno con internet;

• nostro formatore: ci ha donato un corso on-line di piscicoltura, 6 animatori si sono for-mati; 2 di noi sono ora “grandi animatori” formati a Bukavu con il contributo del CAB e impegnati a rinforzare le nostre 25 OBC (organizzazioni rurali a base comunitaria);

• nostro accompagnatore: con le sue visi-te presso la nostra sede e sul terreno, con i suoi consigli, con il confronto con le altre

ONG del territorio; ci ha dotati di una moto Yamaha e di una foto-copiatrice-stampante;

• nostro partner: ci ha implicati in un gran-de progetto sostenuto dall’Unione Europea e ci ha inviato vari giovani italiani in visita da noi (Mirko, Martina, Giovanni, Lucia, Clé-mentine, Chiara, Andrea, Arsène, Lisa, Mi-chele, Alberto);

• nostro stimolo ci spinge a realizzare grandi sogni, a lasciare il livello di rana e raggiunge-re il livello di bue, lavorando di più e adattan-doci agli standard internazionali delle ONG.

Charles owanga Masudisegretario generale di APDI

APDIAssociation pour la Promotion du Développement Intégral (kindu – Congo rD)

Lily Thapa, fondatrice del WHR, si appre-stava a spedire la sua testimonianza sul par-tenariato con Incontro fra i Popoli da inserire in questo volumetto, quando, il 25 aprile, un violento terremoto ha colpito il Nepal.

Lei e la maggior parte degli operatori del WHR sono salvi e, dopo lo shock iniziale per la devastazione, hanno aperto le porte del

WHrWomen for Human rights(kathmandu - Nepal)

loro “Chhahari” (casa di accoglienza per donne vedove) a tutte le ma-dri, bambini e persone che hanno urgente bi-sogno di riparo e cure mediche, dimostrandosi protagonisti di un Paese che vuole restare ‘forte’.

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Non abbiamo la testimonianza di quest’as-sociazione camerunese, partner storica di In-contro fra i Popoli. Il suo presidente, Adama Loungue Dairou (nella foto), mentre la redi-geva, ci ha lasciato per la vita eterna.

In sua memoria, e, ritenendo di interpre-tare il pensiero suo e degli altri soci di Tam-mounde, riportiamo la riflessione su Adama stesso e sull’ONG camerunese che presiede-va scritta dal presidente di Incontro fra i Po-poli.

Buon viaggio Adama, buon viaggio nella vita eterna, alla quale Dio ti ha chiamato pri-ma di compiere 50 anni di vita terrena.

Tu mi hai considerato un fratello maggio-re, al quale ricorrere di fronte ad ogni tipo di difficoltà della vita.

E tu sei stato per me un fratello minore, da incoraggiare per il pieno sviluppo delle tue belle potenzialità, soprattutto quando altre persone corrotte rischiavano di ridurti a ‘piccolo schiavo’, esecutore dei loro loschi interessi.

Quanti lunghi viaggi fatti assieme nel-la polvere e il calore delle piste infinite nell’Estremo Nord Camerun e in Ciad, inse-guendo un ideale comune tra me cristiano e te islamico: fare della nostra vita un dono ai

fratelli più poveri.Molti bambini del tuo

paese, il Camerun, gioi-scono di acqua potabile nelle loro scuole; molte donne hanno aumenta-to il loro reddito poiché sono divenute vere agricoltrici, allevatrici, commercianti; molte famiglie rurali, unite in «cooperative» hanno una vita migliore; l’intera città di Maroua ha beneficiato delle centinaia di artigiani for-mati. Tutto questo grazie all’armonizzazione della tua opera con la mia, grazie all’unione in partenariato «paritario» tra la tua ONG ca-merunese «Tammounde - Speranza» con la mia ONG italiana «Incontro fra i Popoli».

Grazie infine a tutte le persone, special-mente giovani, che hanno creduto in te e in me, formando la nuova generazione delle nostre due ONG, capaci di continuare la tua opera e, pian piano, anche la mia.

Mi dicesti un giorno: “Mi dà la forza di continuare la mia opera umanitaria, anche in mezzo alle enormi difficoltà, ciò che Allah ci ha detto attraverso Maometto: «Tra voi, nes-suno è ‘credente’ se non desidera per suo fra-tello quello che desidera per se stesso»”.

Leopoldo rebellatopresidente di Incontro fra i Popoli

Tammounde - Speranza(Maroua – Cameroun)

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InsegnantiCon i miei colleghi e i genitori, sostenu-

ti da volontà, curiosità e impegno, abbiamo realizzato un progetto di interculturalità per diversi anni e, finito un ciclo scolastico, conti-nuato con il successivo.

Le iniziative con l’associazione “Incontro fra i Popoli” sono attività giocose e hanno permesso di comprendere lo scambio, la re-ciprocità, nuovi punti di vista. Ai nostri bam-bini Incontro fra i Popoli ha consegnato il “passaporto del cittadino del mondo”; loro lo hanno accolto con responsabilità.

Barbara Forininsegnante di scuola primaria

Fin dai primi anni della mia professione di insegnante ho avuto l’occasione di cono-scere Incontro fra i Popoli e, grazie a colleghi che mi hanno preceduta, di vivere con i miei alunni le attività proposte dall’Associazione.

Realizziamo ogni anno numerosi percor-si adeguati alle diverse età dei nostri alun-ni. ‘Il lungo cammino del cioccolato’ e ‘Storie saporite dal Sud del mondo’ sono i percorsi proposti alle classi prime, alle seconde invece ‘I diritti negati’, mentre alle terze è proposta l’intensa e coinvolgente attività del ‘Grande banchetto mondiale’.

Nel corso del triennio la curiosità iniziale degli alunni si trasforma progressivamente in sensibilità e attenzione per le diverse aree della nostra terra, specialmente le più sof-ferenti. Questo contribuisce a farli crescere come cittadini responsabili.

Chiara Maracciinsegnante di scuola secondaria di primo grado

TestimonianzeEducazione alla Cittadinanza Mondiale

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GenitoriAlla scuola media c’era la possibilità, per

gli insegnanti, di proporre agli alunni e alle famiglie, all’interno del progetto scolastico ‘Educazione alla Mondialità’, dei gesti con-creti di solidarietà ai più bisognosi. All’in-terno del Consiglio d’Istituto ci fu qualche perplessità per il giro di soldi che si sarebbe creato. Fu comunque data a noi genitori la possibilità di fare nostra la proposta e di sup-portarla attraverso i figli.

Mio figlio e i suoi compagni hanno raccol-to una somma che, attraverso Incontro fra i Popoli, è stata inviata in una scuola del Con-go.

È stata un’esperienza positiva, di confron-to ed apertura ad una realtà lontana, diversa, vera e reale.

E per me che l’ho proposta? Un dovere di genitore attento a creare ‘aperture’ nei figli.

Marta Casonato

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AlunniGiocando con Incontro fra i Popoli, ho

capito che è importante dare e non tanto ri-cevere, perché quando dai ti senti più felice.

Maria Nikolic (11 anni)

L’esperienza proposta da Incontro fra i Popoli è stata istruttiva. Abbia-mo “vissuto” quello che i poveri sono costretti a vivere ogni giorno.

Abbiamo capito quan-ta ingiustizia viene riversa-ta nelle società emarginate e come il profi tto personale soppri-ma l’altruismo.

Giulia e Stefano (13 anni)

Abbiamo partecipato al progetto dell’as-sociazione “Incontro fra i Popoli”.

Questa è un’espressione che si addice in modo particolare alla nostra classe, in cui ogni giorno realizziamo un incontro tra popoli: oltre ai ragazzi italiani, nella nostra classe ci sono ragazzi di origine africana, ci-nese, russa…

Gli studenti della 2ª Edell’Istituto Professionale “Bernardi”

di Padova

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Riceviamo con vero piacere notizie di Tumba Plamedie e, se in qualche modo fos-se possibile, desideriamo ricambiare i saluti e portare a lui e a tutti i bambini e ragazzi del quartiere, un pensiero affettuoso.

Ho la presunzione di pensare che il mio piccolo ma sincero affetto, che sovente mi porta a soffermare il pensiero sullo scorrere della sua vita, possa in qualche modo avvol-gerlo e proteggerlo per portarlo verso la rea-lizzazione dei suoi sogni. Concretamente il pensiero si trasforma nel sostegno a distanza che continueremo a versare.

vanda volpato

Abbiamo deciso di donare metà del pre-mio vinto al concorso “Raccogliamo miglia verdi” per l’acquisto di una brillatrice di riso per le donne in Congo.

Gli alunni della 3ª Ddel XIV Istituto comprensivo “G. Galilei”

plesso “Don Minzoni” - Padova

TestimonianzeSostegno a Distanza

Per festeggiare e dare un senso più pro-fondo al Sacramento della mia Prima Comu-nione ho pensato a un gesto di solidarietà nei confronti di alcuni bambini africani miei coe-tanei. Io e la mia famiglia abbiamo pensato di donare la somma di denaro che avremmo destinato all’acquisto di bomboniere al Cen-tre Béthanie di Uvira nel Congo.

riccardo Clemente

Sono stato contento di aver rinunciato alle bomboniere della mia Cresima, e, con i sol-di corrispondenti, aver donato un sorriso in più ai bambini disabili del Centro Béthanie di Uvira in Congo.

riccardo

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In occasione della nostra festa di Matrimo-nio, abbiamo scelto di condividere la gioia con altri giovani, per sognare assieme a loro un futuro migliore: attraverso Incontro fra i Popoli, abbiamo donato la somma di denaro che avremmo destinato all’acquisto di bom-boniere a un’impresa di dieci sarti ex-ragaz-zi di strada seguiti dal PEDER di Bukavu in Congo.

Marina e Andrea

Nel giorno del 50° anniversario del nostro Matrimonio, abbiamo scelto di condividere la nostra gioia offrendo qualcosa a chi è più nel bisogno: invece dei regali abbiamo chie-sto agli invitati un’offerta per aiutare il Centre Béthanie di Uvira nel Congo, centro dedito ad accogliere, curare e seguire persone di-versamente abili, soprattutto bambini.

Armida e Franco

Grazie a quanti, privati, imprese, ditte, hanno dato un contributo in memoria di nostro figlio

Stefano Amadu,per aiutare i bambini del Congo e della Bolivia

e per la costruzione di pozzi in Camerun.

Leopoldo e Maria

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In Romania ho vissuto una settimana di forte impatto emotivo e culturale, ho impa-rato a relazionarmi meglio specialmente con persone adulte e ho avuto modo di mette-re alla prova le mie capacità. Viaggiare per il mondo a contatto con culture diverse ti per-mette di non sentirti più soltanto cittadino del tuo Paese, ma parte di una realtà più am-pia, e ti aiuta a cambiare e aprire il tuo modo di ragionare e di agire.

vlad Teodorescu

Dopo la fantastica esperienza in Romania, quando ho saputo della Settimana giovani in Umbria non ho esitato ad iscrivermi, perché sapevo che sarebbe stata un’esperienza forte per la mia vita… e avevo ragione!

È stato un viaggio alla scoperta della me-ravigliosa Umbria, di San Francesco, ma so-prattutto di me stessa!

Elisabetta Stocco

TestimonianzeScambi culturali

Ho effettuato il mio stage universitario presso Tammounde a Maroua in Camerun: uno studio sulle piccole e medie imprese, uno studio che sarà di stimolo allo sviluppo del Paese. Mi sono confrontata con cultura e tradizioni diverse dalle mie. Ora mi sento cambiata e, tornata in Italia, sono entrata nel mondo di Incontro fra i Popoli e so che, re-standoci, la mia trasformazione non può che continuare.

Giorgia Barbieri

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In parallelo all’elaborazione della tesi di Laurea Magistrale ho fatto uno stage presso Incontro fra i Popoli, nella sua sede a Citta-della. Sono stato coinvolto nella gestione del ‘Sostegno a Distanza’ e nell’implemen tazio-ne di progetti nel Sud del mondo. Ho seguito anche varie attività di Educazione alla Citta-dinanza-Mondialità nelle scuole.

I rapporti umani e di lavoro sono stati ca-ratterizzati da bontà, trasparenza, rispetto e onestà. Fra me e Incontro fra i Popoli c’è sem-pre stata reciproca disponibilità e fl essibilità in relazione ai rispettivi bisogni e necessità. Sono certo dell’utilità di una simile esperien-za per noi studenti in procinto di concludere il nostro percorso universitario e aff acciarci al mondo del lavoro.

È una grande occasione di arricchimento del curriculum e del bagaglio culturale e rela-zionale. Tra l’altro, le attività svolte mi hanno permesso di utilizzare ed arricchire le mie co-noscenze del francese, dell’inglese e dell’in-formatica e di quanto studiato nei precedenti cinque anni universitari.

Michele Guidolin

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I valori in cui crediamo

opere e realizzazioni

Cooperazione internazionale

Sostegno a Distanza

Scambi culturali

Cultura, educazione, formazione

Struttura, persone, finanze

Testimonianze

I Partner

Educazione alla Cittadinanza Mondiale

Sostegno a Distanza

Scambi culturali

I primi 25 anni… in sintesi

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© Tutti i diritti riservati Incontro fra i Popoli.Vietata la riproduzione. Maggio 2015

Coordinamento editoriale: Leopoldo Rebellato

Disegni: Camillo Cusinato

Foto: archivio Incontro fra i Popoli

Grafica e stampa: Bertato srl - Villa del Conte (PD)

Questo volume è stato realizzato con il contributo di

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“Al povero non manca l’intelligenza,ma solo l’opportunità”.

È lo slogan che per venticinque anni ha accomunatosoci e volontari di Incontro fra i Popoli,associazione di cooperazione e solidarietà internazionalecostituita nel 1990 e fondata sul volontariato.

Questo libro è un’istantanea su Incontro fra i Popoli,sui suoi valori e sul suo bagaglio di opere e realizzazioni.Una guida verso le sfi de dell’attualità e del futuro.