ilGiornale - STEFANO LORENZETTO · 2012. 8. 17. · Telepace e il Digitale Terre-stre, stampata in...

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Record AI LETTORI In occasione della festività del Ferragosto, domani il Giornale, come tutti gli altri quotidiani, non sa- rà in edicola. L’appuntamento è per martedì 17 La Chiesa cattolica ha sempre dettato preghie- re per le più disparate necessità: per la pace, per l’unità dei cristiani, per le vocazioni sacerdotali, per la guarigione fisica, per la guarigione interiore, per i defunti, per la famiglia, per i fidanzati e gli spo- si, per le donne in gravidanza, per la semina e il raccolto (le rogazioni), per la pioggia, per la libera- zione dal maligno (con l’intercessione degli (...) «Tipi italiani» di Lorenzetto nel Guinness dei primati ALLA «TV DEL PAPA» Arriva la preghiera per il digitale terrestre Alfieri a pagina 12 di Stefano Lorenzetto segue a pagina 15

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  • GIORN - NAZIONALE - 1 - 15/08/10- Plate PRIMA - Autore: PROTO Stampa: 14/08/10 21.46 - Composite

    ´di Vittorio Feltri

    l’editoriale

    La suocera? Ma per favore, roba dapreistoria.Avremmodovuto capirlounpo’tutti,ma,datociòcheèaccadu-toeglistaaccadendo,avrebbedovu-tocapirlo,soprattutto,GianfrancoFi-ni.Avrebbedovuto fidarsidiunson-daggio. Che, già da quattro anni aquestaparte, ce lo stadicendo (...)

    Record

    CASA DI MONTECARLO:FINI ERA UN HABITUE

    AI LETTORI

    www.ilgiornale.it - 1.20 euroDirettore VITTORIO FELTRI

    LETTERA AL PRESIDENTECHE PREFERISCEI RIBALTONI AL POPOLO

    DOMENICA 15 AGOSTO 2010 - Anno XXXVII - Numero 193

    Verdini nel mirino di BankitaliaLa replica: accuse inconsistenti

    Inoccasionedella festivitàdelFerragosto,domaniilGiornale, cometuttigli altriquotidiani,nonsa-rà in edicola. L’appuntamento è per martedì 17

    In politica La disgraziadi avere un cognato

    LaChiesa cattolicaha sempredettatopreghie-re per le più disparate necessità: per la pace, perl’unità dei cristiani, per le vocazioni sacerdotali,per la guarigione fisica, per la guarigione interiore,peridefunti,per la famiglia,per i fidanzatieglispo-si, per le donne in gravidanza, per la semina e ilraccolto (le rogazioni), per la pioggia, per la libera-zione dal maligno (con l’intercessione degli (...)

    Il presidente della Re-pubblicahariparlato.Ma stavolta, anzichéL’Unità, qualemega-

    fono ha scelto il Corrieredella Sera. Non c’è dub-bio, un progresso. Gior-gio Napolitano mette lemaniavanti,epergiustifi-care un eventuale gover-no tecnico (o di garanzia,o istituzionale, o di re-sponsabilità, o del cavo-lo) cui ricorrere qualoracadesse l’attuale sceltodal popolo sovrano, so-stieneche i governi tecni-ci nonesistono, non sonomai esistiti, e che nean-che quello di Carlo Aze-glio Ciampi (aprile1993-maggio1994) loera.Vero. Infatti a quel tempolagentevotavaunqualsia-sipartito,poiprovvedeva-noipartiti-fortidelladele-ga in bianco ricevuta - adallearsieaspartirsi ilpote-re.Forse il capo dello Sta-

    to, che non si accorge ditantecose,nonsièneppu-re accorto però che nelfrattempolaprassi(cuiie-risirichiamava)ècambia-ta, anche se laCostituzio-ne è rimasta quella delCarloCodega.Oggi-esuc-cede daparecchi anni or-mai - l’elettore va in cabi-na, guarda la scheda enon si limita a scegliere ilsimbolo che gli aggrada:traccia la croce anche (osolo) sul nome del candi-datopremierpropostoda-gli schieramenti. Inveceieri il premier lo sceglievailQuirinale in base ai gio-chidellesegreteriepartiti-che.Alle ultime politiche,

    quelledel2008, icandida-tipremierdegnidiquestonome, cioè i più rappre-sentativi, erano due: Sil-vio Berlusconi e WalterVeltroni.Vinsedilargami-sura il primo, e Napolita-no,correttamente,loscel-se(perchévolutodagli ita-liani) quale presidentedel Consiglio, in quantogodeva della maggioran-za. Ora si dà il caso cheuna parte di quella mag-gioranza, i finiani, abbiacostituito un partito (ungruppo) denominato Fu-

    turo e libertà che, essen-do un po’ schizofrenico,nonha deciso se stare colgoverno oppure se votar-gli contro. Dipende. Dache cosa? Bisogna chie-derlo a Gianfranco Fini,ma il presidentedellaCa-mera, quando si tratta dirispondere, tace e quere-la. Sicché molti politiciipotizzanocheFuturoeli-bertà alla prima occasio-ne tirerà un bel siluro alCavaliere.Questoèalver-tice delle ambizioni di Fi-ni:farfuoriilpremier,pos-sibilmente per sempre.Seciòdovesseaccadere

    in settembre, o in ottobreal più tardi, si porrebbe ilproblema:andarealleur-ne oppure ignorare laprassi (è il popolo cheelegge il capo del gover-no,nonilPalazzo)etenta-re di costruire una mag-gioranzaparlamentareal-ternativa,formatadall’op-posizione odierna conl’ausilio di alcuni tradito-ri sedotti dalla promessadi poltrone? Ecco il pun-to. SeNapolitanooptasseper la seconda soluzione-infischiandosenedelfat-to che gli elettori hannoscelto Berlusconi - si ren-derebbe responsabile diun atto legittimo sul pia-no formale, perché la no-straèunademocraziaco-stituzionalmente parla-mentare, ma lesivo dellasovranità popolare.La chiacchierata del

    presidente della Repub-blica con Marzio BredadelCorrieredellaSeraten-de a spiegare - in modononconvincente-cheNa-politanosarebbeautoriz-zatodallaCartaaorganiz-zare un ribaltone pur dievitareilvoto,ancheaco-stodi ricorrereaun’inde-centeammucchiataaven-te, come minimo comundenominatore, l’antiber-lusconismo. Se lo scriveBreda, quirinalista dauna vita, è segno che Na-politano lo pensa. Tantoche il presidente confidaal giornalista: «È questa,aldi làdelle illazioni sullequali oggi aspramente siscontra (...)

    il GiornaleSPUNTANO ALTRI TESTIMONI

    segue a pagina 2Chiocci, Filippi e Malpica da pagina 2 a pagina 4

    De Francesco a pagina 8

    «L’ho incontrato lì anche in novembre: era con la Tulliani e il fratello»E sulla data della vendita l’ex leader di An ha scritto il falso: perché?

    «Deve dimettersi»: oggi allegatoun inserto con ottomila firme

    «Tipi italiani» di Lorenzettonel Guinness dei primati

    ALLA «TV DEL PAPA»

    Arriva la preghiera per il digitale terrestre

    Gianfranco Fini fa filtrare all’agenzia Ansa,tramite fonti della presidenza della Camera,chegiudicairrilevanti, lenotiziesuimobilidesti-nati a Montecarlo pubblicate dal Giornale. Faaddiritturalospiritososull’acquistodiunporta-ombrelli.CifapiacerechelaterzacaricadelloStatoabbia

    ritrovatoilbuonumorecheultimamentesembra-va aver perduto, ma temiamo che il suo statod’animosiafruttodiunequivoco.IlGiornaleinfat-tiha intervistatounodeidipendentidellaCastel-lucciArredamentiche,connomeecognome,rife-riscedellevisitedelpresidentedellaCameraedel-la sua compagna Elisabetta Tulliani al mobilifi-cio, dei loro colloqui con il designer, del fatto chesiparlavaespressamentediarredidestinatiaunaresidenza diMontecarlo. Oggi aggiungiamo altriparticolaricheconfermanolaveridicitàdiquestatestimonianza.All’ultimomomentoFiniesignorahannocam-

    biato idea, dirottando la cucina in altramagione,comelasciacapire lanotapassataall’Ansa?Si so-noforseaccorticheeratroppograndeperl’appar-tamentodiBoulevardPrincesseCharlotte, comeinopinatamente sostiene BenedettoDella Vedo-va (ma che ne sa lui? Non stava con Pannella aitempiincuilostatomaggiorediAnfacevasopral-luoghinelprincipatodiMonaco?Ci si è recato inseguito? Quando? Con chi? E chi gli ha aperto laporta?Mah...)?. Questo al momento non lo sap-piamo. Sappiamo però la cosa che conta e cioèchenel2009,unannodopoche lacasa lasciata inereditàadAndallacontessaColleonierastataven-dutaaunasocietàoff-shoreeFini,comegiuraperiscritto,nonneaveva saputopiù«assolutamentenulla», lui e la Tulliani parlavano davanti a testi-moni di acquistare arredi per un’abitazione aMontecarlo.Quale? Noi pensiamo sia la stessa ricevuta in

    eredità da An, venduta a società off-shore e (...)

    segue a pagina 3

    di Gabriele Villa

    L’INCHIESTA

    Alfieri a pagina 12

    La foto è tratta dal libro di Luciano De Crescenzo «Il pressappoco»

    di Stefano Lorenzetto

    segue a pagina 5Bracalini, Cesaretti, Fontana, J. Granzotto, Lussana,

    Scafuri, Setti, Signore da pagina 5 a pagina 7

    di Massimo de’ Manzoni

    L’INIZIATIVA

    da pagina 19 a pagina 26

    segue a pagina 15

    SPED

    IZIONEIN

    ABBONAMEN

    TOPOSTALE

    -D.L.353/03(CONV.IN

    L.27/02/2004

    N.46)-ARTICO

    LO1CO

    MMA1,DCB

    -MILANO-*PREZZO

    SOLO

    PER

    L’ITALIA

  • GIORN - NAZIONALE - 15 - 15/08/10- Plate SINGOLA - Autore: PROTO Stampa: 14/08/10 19.48 - Composite

    15CRONACHEil GiornaleDomenica 15 agosto 2010

    (...)arcangeliMichele,Raf-faele e Gabriele), per la con-versione degli ebrei («i perfi-di giudei» fino al pontificatodi Giovanni XXIII), per l’Ita-lia e per l’Europa (orazionicompostedaGiovanniPaoloII). Tutto regolare. Lo avevaconsigliato il Fondatore: «Inverità, in verità vi dico: sechiederete qualche cosa alPadre nel mio nome, egli vela darà» (Giovanni 16, 23).Qualunque cosa? In teoria

    sì.Peròlapreghieraperilpas-saggio dall’analogico al digi-tale terrestre non s’era maisentita.Diciamolo pure: noncelasaremmoproprioaspet-tata. Vabbè che delle tre per-sone divine della SantissimaTrinità l’ultima è senz’altroquellapiùsoggettaalmotodi-scensionale nell’etere, comeciricordaogniannolaPente-coste.Ma che c’entrerà la fe-de con prosaiche vicende diripetitori, antenne, decoder,canali, segnali, bande, pianifrequenze,efficienzespettra-li, alte definizioni?E invece eccola qui la Pre-

    ghiera allo Spirito Santo perTelepace e il Digitale Terre-stre, stampata in quadricro-mia suunsantinoadueante.Roba seria, niente di estem-poraneo: porta addirittural’autografodelvescovodiVe-rona che ha accordato l’im-primatur.Delrestosuaeccel-lenza Giuseppe Zenti ha undeboleper gli spazi interstel-lari,essendosidirecentepro-vato, senza successo, a con-vertire l’astrofisica ateaMar-gheritaHackduranteunpub-blico dibattito. Sulla primafacciata, la Colombadel Ber-nini che diffonde raggi d’oroedi fuocosopra lacattedradiSan Pietro e un’invocazionechesuonacomeunimperati-vo:«Vieni,SpiritoSanto,esal-va Telepace». All’interno, seisuppliche accorate. Quelledecisive sono la seconda («OSpirito Santo, ti preghiamoper Telepace e i suoi satelli-ti»), la terza («O Spirito San-to, tisupplichiamoperildigi-tale terrestre») e la sesta («OSpirito Santo, Sposo di Ma-ria, Stella dell’Evangelizza-zione, confortaci in que-st’ora di grande apprensio-ne,maancheditantasperan-za. Consolaci, sostienici, sal-vaci. Amen»).«Salvaci»? Dopo averle let-

    te, si è colti da angosciosi in-terrogativi. Chi ha deciso diuccidere Telepace, «la Tv delPapa», casa madre a Cerna,sui monti Lessini, sedi a Ro-ma, Gerusalemme, Bet-lemme e Nazareth, famosaper aver intervistato capi diStato(Gorbaciov,Walesa,Pe-res,Arafat,DeKlerk,Mande-la, Cardoso, Menem, Havel,Cossiga, Ciampi), first lady(Laura Bush), primi ministri(Rabin, Kohl, Amato, Berlu-sconi),segretarigeneralidel-l’Onu (Ghali, Annan), im-prenditori (Agnelli)? PerchéPaolo Romani, viceministrocondelegaallecomunicazio-ni, non fa qualcosaper evita-re che il passaggio al digitaleterrestre spenga l’emittentetelevisivaincaricatada32an-

    nidiseguire ilPontefice ingi-ro per il mondo? Come mail’ultima facciata del santinoraccomanda, manco fosseunamedicina, «Preghieraal-lo Spirito Santo, da recitarepossibilmente ogni giorno,per il passaggio di Telepaceal Digitale Terrestre», scrittoconlemaiuscole,quasichesitrattasse d’un anticipo di pa-radiso? Per qualemotivo vo-gliono impedirle questopas-saggio? L’hanno forse esclu-sa dal piano frequenze?Rapida indagine. Per sco-

    prire da Luigi Vinco, diretto-rediTelenuovo,ilnetworkre-gionale col maggior numerodi giornalisti professionisti,che sì, è vero chenelNordestun po’ dimaretta sul digitaleterrestrec’è(probabileslitta-

    mento a fine dicembre delloswitch-off preventivato peril periodo 21 ottobre-25 no-vembre, minacce di ricorsial Tar),ma legata soltanto alfattoche l’assegnazionedel-le frequenze deve esserecompatibile con quella neiPaesi dell’ex Jugoslavia:«Nelle regioni costiere il se-gnale “sparato” troppo fortepotrebbe sconfinare. Peròfrequenzecenesonopertut-ti, anche per le televisionipiù piccole, anzi ogni fre-quenza dispone di ben 6 se-gnali». Quindi non si capi-sce di che cosa abbia pauraTelepace (peraltro presenteanche sul canale 802di Sky),al punto da appellarsi alloSpirito Santo. Tanto più chea Roma dal giugno 2009 tra-

    smette già in digitale terre-stre.Persvelarel’arcanononre-

    stacherivolgersidirettamen-te a don Guido Todeschini,73anni,preteda49, giornali-stada35, fondatoreediretto-re dell’emittente cattolica,nonchéredentoredicarcera-tifraItaliaeStatiUniti:daPie-tro Maso, il massacratore diMontecchia di Crosara, aMarco Furlan, uno del duoLudwig, fino agli sconosciutiIvan Ray Murphy e BryanEricSolfe,giustiziatinelbrac-ciodellamortediHuntsville.«Frequenze? Che frequen-ze?Nonèmicaquelloilmoti-voper cui imploriamo loSpi-rito Santo di salvare Telepa-ce». Ah no, e qual è allora?«Ma lei lo sa che per passare

    al digitale terrestre occorro-no2milioni emezzodi euro?Dobbiamo buttar via tutte leapparecchiature, tutte, an-chel’ultimaacquistataappe-na duemesi fa, che è costata50.000 euro! In-ser-vi-bi-li.Incompatibilicoldigitaleter-restre. Ferro vecchio».Ederaproprio indispensabile tirarein ballo lo Spirito Santo percosì poco? «E me lo chiede?Già spendiamo 900.000 eurol’annodiaffittoper i tre satel-liti che ci permettono di tra-smettere dagli Usa fino al-l’Australia. Ora si aggiungequesta nuova mazzata. Senon ci salva lo Spirito Santo,chi altro?».Il latopiùsorprendentedel-

    la faccendaèche laColombapareaversubitodispiegato le

    alisullatelevisionemoritura:«Proprio inquestomomentosono uscite dal mio ufficiodue persone che mi hannoportatouna fettaper ildigita-le terrestre». Una fetta? «Unafetta di pane». Una volta lichiamava «segni». Poi «goc-ce». L’importante è semprestato non pronunciare la pa-rola innominabile: soldi.Orala circonlocuzione per rag-granellare offerte è uscitacroccante dal forno, vederela quinta supplica del santi-no: «O Spirito Santo, fa’ chesullamensa di Telepace nonvengamai amancare il panequotidiano necessario».Peròbisogna capirlo, il po-

    vero don Guido. La sua Tvperstatutononpuòmandarein onda la pubblicità. Perciò

    hasemprerespintotutteleri-chiestearrivatedaipotenzia-li inserzionisti, alcuni con lespalle grosse, come Trenita-lia e Telecom. «Viviamo solodicarità.MadreTeresadiCal-cuttamidisse: “DonGuido,osi lavora per qualcosa o si la-vora per Qualcuno”, con la“q” maiuscola. Telepace de-ve fare i conti con quello chenon ha. Non ha niente. Anzino,ha tantidebiti. Eper vive-re le servono ogni giorno cir-ca15.000euro.Quindinon lerestacheaffidarsi alloSpiritoSanto».Conlecauseimpossi-bili, d’altronde, don Tode-schinihaunacertaconsuetu-dine. Adriana Malacchini,moglie di Dino Serpelloni, ilresponsabile tecnicodiTele-pace, vent’anni fa guarì in-spiegabilmente da un tumo-reallaterzarecidiva,resisten-te alla chemioterapia e com-plicato da un’epatite, dopoesserestataricevutainudien-za privata da Papa Wojtylagrazieaibuoniufficideldato-re di lavoro di suomarito.Resta il fatto che in epoche

    piùseriediquellapresente loSpirito Santo s’invocava ap-punto per cose più serie, aesempioperlesortidellaneo-nataRepubblica italiana, co-me ebbemodo di raccontar-mi il compianto Jader Jaco-belli. Era l’11marzo 1947 e ilfuturo moderatore delle tri-bune politiche esordiva inRai con Oggi a Montecitorio,resoconto radiofonico seraledei lavori della Costituente.ChieseaBenedettoCroceco-pia del discorso che l’anzia-no filosofo aveva pronuncia-to sulla Costituzione. «Nonce l’ho qua con me», si sentìrispondere,«malapregodici-tare testualmente ilVeni, cre-ator Spiritus che ho recitatoin assemblea». Emozionatis-simo, Jacobelli obbedì. Laconclusione di Croce, cam-pione di laicità sensibile alletematiche religiose, era que-sta: «Io vorrei chiudere ilmiodiscorso, con licenza degliamicidemocristianidei qua-li non intendo usurpare laparte, raccogliendo tuttiquanti qui siamo a intonarele parole dell’inno sublime:“Veni, creator Spiritus.Men-testuorumvisita.Accendelu-mensensibus. Infunde amo-rem cordibus”». Un pittore-sco socialista, Tommaso To-nello,cheinaulas’eraappiso-lato,uditalatrasmissioneag-gredìJacobelli inTransatlan-tico:«Comeosa,pretaccio,in-fiorarelecronacheparlamen-tari con canti di sagrestia?».Chiarito l’equivoco, a mo-menti Tonello cadeva in gi-nocchio.Bei tempi quando c’era so-

    lo la radio.Oraèbenverochela televisione è diventata ildio della modernità. Ma amaggior ragione converreb-be mantenere la giusta di-stanza fra il Paraclito e il Pa-linsesto.InvochiamoloSpiri-to Santo - chi ci crede - per-ché comincino a farlo i pretiperprimi.Magaricon l’inter-cessione di una figura cara adonTodeschini: laMadonnadell’Equilibrio.

    Stefano Lorenzetto

    [email protected]@ g

    Già spendiamo 900milap

    euro l’anno per l’affittop

    dei tre satelliti con cui

    trasmettiamo dagli Usag

    all’Australia. Adesso

    ci tocca buttar via tutte

    le apparecchiaturepp

    dell’analogico, l’ultimag

    acquistata due mesiq

    fa: sono ferro vecchio

    DON TODESCHINI

    LA «TV DEL PAPA» IN PERICOLO

    Inventata la preghieraallo Spirito Santoper il digitale terrestreAltri tempi quando Benedetto Croce alla Costituenteinvocava il «Veni, creator Spiritus» sulla Repubblica

    Un santinodi Telepacecon tantod’imprimaturper far pioveredal cielo2,5milionidi euro...

    dalla prima paginap p g

    MISSIONE SPAZIALE Il «si stampi» finale del vescovo di Verona,Giuseppe Zenti, che voleva convertire l’astrofisica Margherita Hack

    INNO SUBLIME Il filosofo non credente Benedetto Croce nel 1947invocò lo Spirito Santo sulla Costituzione: «Mentes tuorum visita...»

    NUOVE FRONTIERE DELLO SPIRITO (E DELL’ETERE)La Colomba del Bernini raffigurante lo Spirito Santo sul frontespizio delsantino che invita a pregare «possibilmente ogni giorno» per la salvezza diTelepace. A sinistra, il direttore don Guido Todeschini, 73 anni, prete da 49,giornalista da 35. L’emittente nata a Cerna, nel Veronese, ha sedi a Roma,Gerusalemme, Betlemme e Nazareth. Ha intervistato capi di Stato e di governo

    Catanzaro.«ConsumaeSpendiCa-labrese», con questo slogan si èsvolta a Catanzaro, la conferen-zastampadipresentazionedellacampagnadicomunicazione,de-dicata alla valorizzazione deiprodotti regionali. Su iniziativadell’AssessoratoalleAttivitàPro-duttive, rappresentato dall’as-sessoreAntonioCaridi, i giovanidi Confindustria Calabria, han-noavutomododi testimoniare illoro impegno al fine di promuo-vere sempre di più e tutelare lemigliori produzioni regionali.

    Lacampagnaèstata ideataalcu-niannifadall’AssociazioneJoni-cidiCatanzaroe,dopoaveravu-to numerosi positivi riscontri eattenzioni da parte di soggettipubblicieprivati,vienefattapro-pria anche dall’Assessorato re-gionale alle Attività ProduttivenonchédaiGiovani imprendito-ri della Calabria. Nel corso dellaconferenza stampa è stato pre-sentatoinanteprima,unmanife-sto6x3cheaffidal’appello«Con-sumaeSpendiCalabrese»,inpri-ma persona all’assessore regio-

    nale Antonio Caridi, insieme alpresidente del Gruppo GiovaniImprenditori di ConfindustriaCalabria: «É un progetto impor-

    p

    tante per la nostra regione e perlenostre imprese – ha affermatol’assessore Caridi – da sempre ilnostro obiettivo è quello di cre-scere bene, tutti insieme, crean-do sviluppo e occupazione.L’idea di questa iniziativa è natanelle scorse settimane durantela fiera internazionale di Shan-gai inCina, nel corso della qualeci è stato chiesto l’istituzione di

    un tavolo dedicato all’economiacalabrese. Suquesti presupposticisiamomossiancheaffinchèol-treall’iniziativaconsumaespen-di calabrese, si possa avviarel’iterperlacertificazionedeipro-dotti regionali, incentivando il“made in Calabria“». La Cala-briavantaunamiriadediprodot-tidinicchiaestagionalichehan-nolacaratteristicadellagenuini-tàancheperchénasconointerri-tori che sono in prevalenza in-contaminati.

    fmc

    L’iniziativa Il nuovo made in Italy: «Consuma e spendi calabrese»