[NAZIONALE - 14] GIORN/INTERNI/PAG14 23/03/08 · 2012. 8. 17. · 14 Cronache il Giornale Domenica...

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Cronache 14 il Giornale Domenica 23 marzo 2008 STEFANO LORENZETTO «N umero privato» un cor- no! Se bussi alla mia porta per entrare, pri- ma ti fai riconoscere. Che cos’è que- sta storia per cui Telecom oscura sul display del telefono l’utenza del chiamante? «È la privacy, bellez- za, e tu non puoi farci niente», ti rispondono. Appunto, se vìoli la mia privacy, ho diritto di sapere chi sei. Macché, in Italia le leggi funzionano all’incontrario: la ga- ranzia dell’anonimato è offerta al molestatore. E il molestato si grat- ti. Ecco come va a finire. Tre setti- mane fa ricevo sul numero di casa una chiamata anonima. L’operatri- ce di un call center vuol parlare di mirabolanti offerte finanziarie con mia moglie, in quel momento as- sente. Insiste: «A che ora posso tro- varla?». Taglio corto: la signora non è interessata, si fidi, la conosco bene. Da quel momento il «nume- ro privato» chiama a ore fisse e su- bito riattacca, esclusi i festivi, quan- do evidentemente la persecutrice non lavora. Responso della Tele- com: «Deve pazientare, di solito si stufano. Semmai le cambieremo il numero». Grazie tante. Finirà che dovrò rivolgermi alla magistratu- ra, con tutto quello che ha da fare. Siamo l’unico Paese al mondo che ha trasformato la privacy in un feticcio a cui prosternarsi. Il caccia- tore di nazisti Simon Wiesenthal stava sull’elenco telefonico (m’è ri- masto il numero nell’agenda: 0043.222.5350397). Idem la mam- ma di Silvio Berlusconi, Rosa Bos- si, scomparsa di recente. La casa di vacanza del presidente della Rai, Claudio Petruccioli, è rintrac- ciabile sulle Pagine bianche. Rena- to Farina viaggia con la scorta ma, grazie al 1254, lui e i suoi familiari sono raggiungibili da chiunque nel- l’intimità domestica, come compro- vano le minacce di morte recapita- te a domicilio dal Fronte rivoluzio- nario per il comunismo. Che avran- no mai di tanto importante da oc- cultare gli altri 57 milioni d’italia- ni? Qualcosa che gli preme più del- la loro stessa vita? Il dirigente scolastico di un istitu- to alberghiero della mia città ha de- ciso, in ossequio alla legge sulla pri- vacy, che al compimento del 18˚ anno di età lo studente possa rifiu- tarsi di mostrare la pagella in fami- glia; 20 allievi su 100 hanno optato per i rapporti autogestiti: ai collo- qui con i professori andranno loro, anziché i genitori che li mantengo- no. «Credo che ci sia stato eccesso di zelo burocratico», ha commenta- to al riguardo Stefano Rodotà, dal 1997 al 2005 garante per la prote- zione dei dati personali in quota Ds, «padre del pensiero che ha da- to origine all’ossessione italiana per la privacy» ( Catalogo dei viven- ti , Marsilio). Alla buonora. Vogliamo dare un’occhiata ad al- cuni provvedimenti adottati dal- l’Authority nel periodo in cui era presieduta dal professor Rodotà? Gli istituti di previdenza non devo- no utilizzare la dicitura «pignora- mento» sul cedolino della pensio- ne (è disonorevole per il debitore). Non si può scrivere «bambino adot- tato» senza il consenso dei genitori (nel caso che costoro siano di pelle bianca e il piccolo sia di colore, ma- gari resterà un margine d’incertez- za sui costumi della madre, ma fa niente). Le foto scattate a fini di in- terventi chirurgici sono dati perso- nali (provvedimento su ricorso di una giovane donna che aveva su- bìto tre operazioni al seno per l’im- pianto di protesi e voleva di ritorno le foto delle tette ri- fatte che il chirurgo plastico le aveva scattato col suo con- senso: panico nel- l’archivio di Novella 2000). La raccolta differenziata dei ri- fiuti mediante sac- chetti trasparenti le- de la riservatezza dei cittadini, in quan- to «bollette, estratti conto e lettere d’amore non devo- no finire nelle mani di chiunque» (le Giu- liette e i Romei che vivono nel Napoleta- no sono avvertiti). Vietato diffondere la notizia che una don- na è morta per la ma- lattia di Creutzfeldt-Jakob, il cosid- detto morbo della «mucca pazza» (e perché allora i morti ammazza- ti, i suicidi, le vittime di incidenti stradali, gli intossicati dai funghi fi- niscono sui giornali? Il Parkinson di Karol Wojtyla e l’Alzheimer di Ronald Reagan, su cui s’è ricama- to per anni, erano forse patologie trascurabili?). È ancora vivo il ri- cordo dello zelo selettivo dispiega- to dall’Authority, ora presieduta da Francesco Pizzetti, il 14 marzo dell’anno scorso, quando Il Giorna- le pubblicò il nome - che era sulla bocca di tutti, ma che nessuno ave- va il coraggio di scrivere - di Silvio Sircana, protagoni- sta notturno di un in- contro ravvicinato del terzo tipo sui via- li del vizio: il giorno 15 il garante per la privacy era già inter- venuto. Stupisce che nell’occasione non sia stata censurata anche la notizia che il portavoce di Roma- no Prodi era finito per il dispiacere al Policlinico Gemelli in preda a colica ad- dominale: i dolori crampiformi non rientrano fra i dati sensibili? È applicando alla lettera le disposizio- ni talebane sulla pri- vacy che l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni s’è sentita in dovere di non rendere noti i nomi dei dirigenti medici prescelti per il dipartimento di chirurgia: voleva garantire la tranquillità dei diretti interessati. Qualche giorno fa gli addetti allo sportello di una Ulss ve- neta si sono rifiutati di consegnare il referto dell’esame istologico a un chirurgo del loro stesso ospedale che mi aveva prelevato un lembo di epitelio. Vivaddio, almeno il me- dico avrà ben diritto di sapere se il paziente è malato o no? No, i dati sensibili si comunicano solo al di- retto interessato, come se io m’in- tendessi di actinina Ml, Cd31 e po- doplanina. Persino lo studioso della «società liquida», Zygmunt Bauman, mette in guardia dall’eccesso di privacy che può sconfinare nell’isolamen- to. Siamo arrivati all’assurdo per cui gli occhiuti ispettori del Garan- te sono piombati nell’obitorio di un Comune della Toscana per far ri- muovere le telecamere che erano state installate nelle camere arden- ti in seguito ad alcune profanazio- ni di salme. «Il sistema di videosor- veglianza non era segnalato ai cit- tadini mediante le informative ne- cessarie previste dal codice in ma- teria di protezione dei dati persona- li», hanno verbalizzato con involon- tario senso dell’umorismo. Non è forse lo stesso espediente usato dal- la polizia per scoprire 17 dipenden- ti del centro di smistamento posta- le di Peschiera Borromeo (Milano) che, nascondendosi nei cessi, aprendo i plichi e gettando gli invo- lucri nei water, in quattro anni ave- vano rubato denaro e oggetti di va- lore per un milione di euro? Non avevano diritto all’intimità i lavora- tori onesti che hanno frequentato quelle toilette, ignari del fatto che le telecamere nascoste dagli agen- ti nel soffitto li riprendevano duran- te l’espletamento delle funzioni corporali? Tutto questo avviene mentre i no- stri figli inondano Youtube, Myspa- ce, Facebook, Splinder, Netlog e migliaia di altri siti con dettagli per- sonali, indirizzi, numeri di cellula- re, foto, video, tanto che l’Informa- tion commissioner’s office, l’Auto- rità britannica per la protezione dei dati individuali, prevede che il futuro di ben 4,5 milioni di mino- renni inglesi sarà compromesso dalle tracce che hanno allegramen- te lasciato su Internet. Impronte elettroniche permanenti che non solo i malintenzionati, ma anche un numero crescente di aziende e università, utilizzano come stru- mento per ottenere informazioni e selezionare i candidati. Il 60% dei ragazzi che naviga sul Web è solito rivelare la data di nascita, il 25% il tipo di attività svolto e quasi il 10% l’indirizzo di casa. Ma il bello è che il 75% di loro non è per nulla preoc- cupato dal fatto che il profilo pub- blico possa essere visto da estra- nei, anzi. Se tutto questo accade nel sobrio e appartato Regno Unito, ora capi- te meglio perché pretendere d’infi- lare la camicia di forza della pri- vacy al Paese delle portinaie e del Grande fratello non è solo grotte- sco: è inutile. Stefano Lorenzetto [email protected] Francesco Pizzetti Molti suoi interventi al centro di critiche L ’arma della privacy che ferisce i cittadini LA POLEMICA Il numero telefonico del presidente della Rai, Claudio Petruccioli (a sinistra), è rintracciabile sulle Pagine bianche. A destra Silvio Sircana ex portavoce di Romano Prodi Il paradosso nell’era della comunicazione: l’anonimato è garantito solamente al molestatore telefonico, mentre chi riceve le chiamate non può fare altro che armarsi di santa pazienza

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Cronache14 il Giornale � Domenica 23 marzo 2008

STEFANO LORENZETTO

«Numeroprivato»uncor-no! Se bussi alla miaporta per entrare, pri-

mati fairiconoscere.Checos’èque-sta storia per cui Telecom oscurasul display del telefono l’utenza delchiamante? «È la privacy, bellez-za, e tu non puoi farci niente», tirispondono. Appunto, se vìoli lamia privacy, ho diritto di saperechi sei. Macché, in Italia le leggifunzionano all’incontrario: la ga-ranzia dell’anonimato è offerta almolestatore. E il molestato si grat-ti. Ecco come va a finire. Tre setti-mane fa ricevo sul numero di casaunachiamataanonima.L’operatri-ce di un call center vuol parlare dimirabolanti offerte finanziarie conmia moglie, in quel momento as-sente. Insiste:«Acheoraposso tro-varla?». Taglio corto: la signoranonè interessata, si fidi, laconoscobene. Da quel momento il «nume-ro privato» chiama a ore fisse e su-bitoriattacca,esclusi i festivi,quan-do evidentemente la persecutricenon lavora. Responso della Tele-com: «Deve pazientare, di solito sistufano. Semmai le cambieremo ilnumero». Grazie tante. Finirà chedovrò rivolgermi alla magistratu-ra, con tutto quello che ha da fare.

Siamo l’unico Paese al mondocheha trasformato la privacy in unfeticcioacuiprosternarsi. Il caccia-tore di nazisti Simon Wiesenthalstava sull’elenco telefonico (m’è ri-masto il numero nell’agenda:0043.222.5350397). Idemlamam-ma di Silvio Berlusconi, Rosa Bos-si, scomparsa di recente. La casadi vacanza del presidente dellaRai, Claudio Petruccioli, è rintrac-ciabile sulle Paginebianche. Rena-to Farina viaggia con la scorta ma,grazie al 1254, lui e i suoi familiari

sonoraggiungibilidachiunquenel-l’intimitàdomestica,comecompro-vano le minacce di morte recapita-te a domicilio dal Fronte rivoluzio-narioper il comunismo.Cheavran-no mai di tanto importante da oc-cultare gli altri 57 milioni d’italia-ni?Qualcosa chegli premepiùdel-la loro stessa vita?

Ildirigentescolasticodiun istitu-toalberghierodellamiacittàhade-ciso, inossequioalla leggesullapri-vacy, che al compimento del 18˚anno di età lo studente possa rifiu-tarsidimostrare lapagella in fami-glia; 20 allievi su 100 hanno optatoper i rapporti autogestiti: ai collo-qui con i professori andranno loro,anziché i genitori che li mantengo-no. «Credo che ci sia stato eccessodizeloburocratico»,hacommenta-to al riguardo Stefano Rodotà, dal1997 al 2005 garante per la prote-zione dei dati personali in quotaDs, «padre del pensiero che ha da-to origine all’ossessione italianaper laprivacy»(Catalogodeiviven-ti, Marsilio). Alla buonora.

Vogliamodareun’occhiataadal-cuni provvedimenti adottati dal-l’Authority nel periodo in cui erapresieduta dal professor Rodotà?Gli istituti di previdenza non devo-no utilizzare la dicitura «pignora-mento» sul cedolino della pensio-ne (è disonorevole per il debitore).Nonsipuòscrivere«bambinoadot-tato» senza il consenso dei genitori(nel caso che costoro siano di pellebiancae ilpiccolosiadicolore,ma-

gariresteràunmargined’incertez-za sui costumi della madre, ma faniente). Le foto scattate a fini di in-terventi chirurgici sono dati perso-nali (provvedimento su ricorso diuna giovane donna che aveva su-bìto tre operazionial seno per l’im-pianto di protesi e voleva di ritornole foto delle tette ri-fatte che il chirurgoplastico le avevascattato col suo con-senso: panico nel-l’archivio di Novella2000). La raccoltadifferenziata dei ri-fiuti mediante sac-chetti trasparenti le-de la riservatezzadeicittadini, inquan-to «bollette, estratticonto e lettered’amore non devo-no finire nelle manidichiunque»(leGiu-liette e i Romei chevivononelNapoleta-no sono avvertiti).Vietato diffondere lanotizia che una don-naèmortaperlama-lattiadiCreutzfeldt-Jakob, il cosid-detto morbo della «mucca pazza»(e perché allora i morti ammazza-ti, i suicidi, le vittime di incidentistradali,gli intossicatidai funghi fi-niscono sui giornali? Il Parkinsondi Karol Wojtyla e l’Alzheimer diRonald Reagan, su cui s’è ricama-to per anni, erano forse patologie

trascurabili?). È ancora vivo il ri-cordo dello zelo selettivo dispiega-to dall’Authority, ora presiedutada Francesco Pizzetti, il 14 marzodell’annoscorso,quando IlGiorna-le pubblicò il nome - che era sullaboccadi tutti, ma che nessuno ave-va il coraggio di scrivere - di Silvio

Sircana, protagoni-stanotturnodiun in-contro ravvicinatodel terzo tiposui via-li del vizio: il giorno15 il garante per laprivacyeragià inter-venuto. Stupisce chenell’occasione nonsia stata censurataanche la notizia cheilportavocediRoma-no Prodi era finitoper il dispiacere alPoliclinico Gemelliin preda a colica ad-dominale: i doloricrampiformi nonrientrano fra i datisensibili?

È applicando allalettera le disposizio-ni talebanesullapri-

vacy che l’Azienda ospedalieraSanta Maria di Terni s’è sentita indovere di non rendere noti i nomidei dirigenti medici prescelti per ildipartimento di chirurgia: volevagarantire la tranquillità dei direttiinteressati. Qualche giorno fa gliaddettiallosportellodiunaUlssve-neta si sono rifiutati di consegnare

il referto dell’esame istologico a unchirurgo del loro stesso ospedaleche mi aveva prelevato un lembodi epitelio. Vivaddio, almeno il me-dico avrà ben diritto di sapere se ilpaziente è malato o no? No, i datisensibili si comunicano solo al di-retto interessato, come se io m’in-tendessi di actinina Ml, Cd31 e po-doplanina.

Persino lostudiosodella «societàliquida», Zygmunt Bauman, mettein guardia dall’eccesso di privacyche può sconfinare nell’isolamen-to. Siamo arrivati all’assurdo percui gli occhiuti ispettori del Garan-te sono piombati nell’obitorio di unComune della Toscana per far ri-muovere le telecamere che eranostate installatenellecamerearden-ti in seguito ad alcune profanazio-nidi salme.«Il sistema di videosor-veglianza non era segnalato ai cit-tadini mediante le informative ne-cessarie previste dal codice in ma-teriadiprotezionedeidatipersona-li»,hannoverbalizzatoconinvolon-tario senso dell’umorismo. Non èforse lostessoespedienteusatodal-lapoliziaperscoprire17dipenden-ti del centro di smistamento posta-le di Peschiera Borromeo (Milano)che, nascondendosi nei cessi,aprendo iplichiegettandogli invo-lucrineiwater, inquattroanniave-vanorubato denaro e oggetti di va-lore per un milione di euro? Nonavevanodirittoall’intimità i lavora-tori onesti che hanno frequentatoquelle toilette, ignari del fatto che

le telecamere nascoste dagli agen-tinel soffitto li riprendevanoduran-te l’espletamento delle funzionicorporali?

Tuttoquestoavvienementre ino-stri figli inondanoYoutube,Myspa-ce, Facebook, Splinder, Netlog emigliaiadialtri siti condettagliper-sonali, indirizzi, numeri di cellula-re, foto, video, tanto che l’Informa-tion commissioner’s office, l’Auto-rità britannica per la protezionedei dati individuali, prevede che ilfuturo di ben 4,5 milioni di mino-renni inglesi sarà compromessodalle traccechehannoallegramen-te lasciato su Internet. Impronteelettroniche permanenti che nonsolo i malintenzionati, ma ancheun numero crescente di aziende euniversità, utilizzano come stru-mento per ottenere informazioni eselezionare i candidati. Il 60% deiragazzi che naviga sul Web è solitorivelare la data di nascita, il 25% iltipo di attività svolto e quasi il 10%l’indirizzo di casa. Ma il bello è cheil75%di lorononèpernullapreoc-cupato dal fatto che il profilo pub-blico possa essere visto da estra-nei, anzi.

Se tutto questo accade nel sobrioe appartato Regno Unito, ora capi-temeglioperchépretendered’infi-lare la camicia di forza della pri-vacy al Paese delle portinaie e delGrande fratello non è solo grotte-sco: è inutile.

Stefano [email protected]

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DIFFICILE

L’arma della privacyche ferisce i cittadini

LA POLEMICAIl numero telefonico

del presidentedella Rai,

Claudio Petruccioli(a sinistra),

è rintracciabile sullePagine bianche.

A destraSilvio Sircanaex portavoce

di Romano Prodi

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Il paradosso nell’era della comunicazione:l’anonimato è garantito solamente al molestatoretelefonico, mentre chi riceve le chiamate non può

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