ilGalloNumero06_2013_Nordsalento
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Anno 18, numero 06 (506) - 23 marzo/5 aprile 2013 - www.ilgallo.it - [email protected]
ililGallo I riti della SettimanaSanta nel Salentoda pagina 6
pubblicità ilgallo.it2 23 MARZO/5 APRILE 2013
In meno di 4 anni (dal 2005 al 2008) il Comune ha acceso 25 (!) mutui per operepubbliche. Mentre in altri uffici si tagliava il panettone, nel dicembre 2006, ne sono
stati accesi 2: uno da 930mila el’altro da 263mila euro. Dal mese
successivo sono state regolarmentepagate le rate ma in sette anni, non è...mai stato ritirato dalla banca il capitale!
Anno 18, numero 06 (506) - 23 marzo/5 aprile 2013 - www.ilgallo.it - [email protected]
ililGallo
No alla CentraleNo alla Centrale””““10
Trova i galletti e telefona lunedì 11,alle ore 9, tanti i premi in palio
TROVA I GALLETTI E VINCI
REGOLAMENTO A PAGINA 21
Galatone e Nardò. Il Comitato Cittadini, Associazioni e Industrialiha presentato un esposto in Procura, con oltre 500 sottoscrizioni
MIGGIANOLa prima stazionedi servizio elettricapugliese
Comune di Casarano: accende mutui,paga le rate e non ritira il capitale!
1411
la peregrinatioilgallo.it4 23 MARZO/5 APRILE 2013
Ildono di Papa Francesco, che ha già conquistato il
mondo con la Sua straordinaria semplicità e che in
virtù della sua umiltà ha scelto il nome del Santo di
Assisi, in questi giorni popola e rinfranca i cuori di
tutti, anche di coloro che, complici la crisi econo-
mica e di valori, non riuscivano a vedere la luce in fondo al tun-
nel. E con eccezionale coincidenza di tempi, Poggiardo si
appresta a vivere in questo periodo uno straordinario evento di
Fede e devozione che affonda le proprie radici nella storia, la
storia di San Giuseppe da Copertino del quale quest’anno ri-
corre il 350° anniversario della morte. Anch’egli, come il nuovo
Pontefice argentino, nella Sua vita terrena aveva scelto di rifarsi
alla figura del Poverello di Assisi (era infatti un francescano
conventuale) col quale condivideva l’amore per la povertà ma
anche il dono di comunicare con gli animali. Proprio nel corso
di una Processione in onore di San Francesco, il 4 ottobre 1630,
si sollevò da terra dando vita alla prima levitazione che in se-
guito gli valse l’appellativo con il quale è comunemente noto,
ovvero il “Santo dei voli”. Il suo legame speciale con Poggiardo
si consolidò definitivamente 385 anni fa quando proprio nella
Chiesa del SS. Salvatore ricevette l’ordinazione sacerdotale.
Dopo la distruzione di Castro per mano turca, nel 1572 il ve-
scovo Luca Antonio Resta trasferì a Poggiardo la residenza ve-
scovile e il 28 marzo 1628, grazie anche ad una serie di fortunate
coincidenze, fra Giuseppe, senza nemmeno sostenere l’esame
e con scarsa preparazione teologica, divenne sacerdote. Per que-
sto episodio viene indicato anche come Patrono degli studenti e
degli esaminandi. Così, in occasione della “peregrinatio” delle
sacre spoglie del Santo, la comunità poggiardese, guidata dal
Parroco don Gino De Vito, si è candidata ad ospitare per due
giorni il suo Patrono secondario e già da alcuni giorni si sta pre-
parando all’appuntamento: già lo scorso 17 marzo, presso la
Chiesa Madre si è avuta la presentazione dell’inno a San Giu-
seppe da Copertino e la rappresentazione teatrale a cura di un
gruppo di ragazzi di Copertino; il 20 marzo, invece, ha avuto
luogo l’approfondimento culturale “Il modello di santità di San
Giuseppe da Copertino” alla presenza di docenti ed esperti.
Il programma prosegue venerdì 22 quando, alle 17,30, è previ-
sto l’arrivo dell’urna con le Sacre Spoglie del Santo con la re-
lativa cerimonia d’accoglienza seguita dalla Processione verso
la Chiesa Madre, dalla Santa Messa e dalla Veglia di preghiera
animata dai giovani della Parrocchia.
Sabato 23, dopo la Santa Messa delle 7,30, gli studenti potranno
venerare le Sacre Spoglie e partecipare alla Messa delle ore 10,
mentre alle 11.30 vi sarà la Solenne Celebrazione Eucaristica
presieduta dall’Arcivescovo di Otranto, Mons. Donato Negro
alla quale parteciperanno fedeli inabili e ammalati. Nel pome-
riggio, alle 16, un momento di preghiera per i ragazzi del Cate-
chismo e, alle 18,30, dopo la celebrazione dei Primi Vespri della
Domenica delle Palme, la cerimonia di commiato in piazza Um-
berto I.
Le iniziative in onore di San Giuseppe proseguiranno fino a
metà giugno: dal 7 al 25 aprile, infatti, presso il Palazzo della
Cultura, sarà allestita la mostra fotografica iconografica “SanGiuseppe da Copertino nel mondo” a cura di Franco Copparo;
dal 13 maggio al 15 giugno, lo stesso Palazzo ospiterà la mo-
stra di pittura itinerante “Il Santo dei voli agli occhi delmondo” a cura di ArcheoClubCopertino.
Tre mesi di appuntamenti, dunque, per ricordare e venerare un
Santo da sempre legato alla comunità poggiardese e che ancora
oggi offre segni tangibili della propria presenza. Tanta è la de-
vozione nei confronti del Santo dei voli che si percepisce già da
diversi giorni la crescente trepidazione tra la gente, tanti i rac-
conti di grazie ed intercessioni ed alcune testimonianze di ap-
parizioni e veri e propri miracoli a beneficio di persone viventi
che a Lui si sono rivolte o ai quali è apparso mentre erano in si-
tuazioni di vita disperate, persino in coma. Ecco perché l’attesa
è di quelle palpabili, da evento storico, anche perché in que-
st’anno ricorrono vari anniversari: dal 350° della morte, al 385°
dell’ordinazione sacerdotale, al 50° della prima e finora unica
visita del Santo a Poggiardo nel 1963, per volere del parroco di
allora Don Salvatore Rausa del quale, peraltro, ricorre il de-
cimo anniversario della morte.
“Per la nostra comunità si tratta di un evento straordinario”,
conferma il parroco, don Gino De Vito, “desiderato sin dalprimo momento in cui è stata decisa la “peregrinatio” delleSacre Spoglie mortali di San Giuseppe da Copertino. Con ilsostegno dell’Arcivescovo, Mons. Donato Negro, infatti, cisiamo attivati da subito e, grazie alla comunità dei frati di Co-pertino, anche Poggiardo è stata inserita tra le tappe della “pe-regrinatio Josefina”. Quest’evento si inserisce nellacelebrazione dell’Anno della Fede voluto da Papa BenedettoXVI: San Giuseppe da Copertino ritorna in mezzo a noi, dopocinquant’anni, per spronarci a rendere la nostra fede in GesùCrocifisso e Risorto sempre più vera, forte, gioiosa e decisa. Lapresenza del Corpo del Santo ci aiuta altresì ad accoglierel’appello del nuovo Papa Francesco che ci invita a confessarela Fede in Gesù crocifisso di cui San Giuseppe da Copertino,come sappiamo, è innamorato, tanto da essere raffiguratosempre con la Croce. L’auspicio della nostra comunità è chel’esempio di San Giuseppe da Copertino diventi un appello ri-volto ai giovani: “camminare” con Gesù ci conduce ad unavita piena anche se segnata dalla Croce. “Come nelle monete,per mettere l’impronta del principe c’è bisogno di martellate,così Gesù Cristo dona la sua impronta ai suoi servi per via dimartellate di varie tribolazioni”, diceva San Giuseppe”.
Anche l’Amministrazione Comunale si è adoperata per la buona
riuscita di questo avvenimento storico. “Per la nostra Città”,
sottolinea il Sindaco Giuseppe Colafati, “è un grande onoreaccogliere le sacre spoglie di San Giuseppe da Copertino cheproprio a Poggiardo venne ordinato sacerdote nel 1628. Lacomunità si è preparata da tempo a vivere un momento di se-rena riflessione e gioia”.
Carlo Quaranta
San Giuseppe da Copertino a PoggiardoIl “ritorno”. Le Sacre Spoglie del Santo dei Voli nella cittadina in cui fu ordinato sacerdote nel 1628Don Gino ai giovani: “Camminare con Gesù ci conduce ad una vita piena anche se segnata dalla Croce”
Ilnostro Paese è stato il primo in Europaad introdurre l’inclusione scolastica ge-neralizzata degli alunni con disabilità, econ le Linee Guida del 4 agosto 2009 ha
riordinato i principi della stessa. Nel 2011 poi, aseguito della Legge 170/2010 sono state ema-nate le linee guida relative all’inclusione scola-stica degli alunni con DSA (Disturbi Specificidell’Apprendimento).Lo scorso gennaio il Miur ha pubblicato la diret-tiva contenente indicazioni sugli strumenti di in-tervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali(BES) e sull’organizzazione territoriale per l’in-clusione scolastica. Si tratta di una direttiva dinotevole importanza in quanto il Ministero for-nisce indicazioni organizzative anche sull’inclu-sione scolastica di quegli alunni che non sianoclassificabili e quindi certificabili né come disa-bili (tutelati dalla Legge 104/92) né come DSA(tutelati dalla Legge 170/2010), ma che abbianodifficoltà di apprendimento dovute a svantaggiopersonale, familiare, socio-ambientale, disturbispecifici di apprendimento e/o disturbi evolutivispecifici, difficoltà derivanti dalla non cono-scenza della cultura e lingua italiana perché ap-partenenti a culture diverse, che possono esseregravi o lievi, permanenti oppure soltanto transi-torie.Anche questi alunni hanno il diritto di essere aiu-tati a realizzare pienamente le loro potenzialità ela direttiva del MIUR del gennaio scorso estende
anche a questi alunni i benefici delle citata Legge170/2010 e della Legge 53/2003. Mentre per glialunni con diagnosi di disabilità e di DSA restal’obbligo della presentazione della relativa certi-ficazione per l’esercizio dei diritti conseguenti,e’ compito doveroso dei Consigli di Classe indi-care in quali altri casi sia opportuna e necessarial’adozione di una didattica personalizzata edeventualmente delle misure compensative e di-spensative, nella prospettiva di una presa in ca-rico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.Individuare in una classe i Bisogni Educativi Spe-
ciali non significa “costruire” alunni “diversi” perpoi emarginarli o discriminarli in qualche modo;significa invece rendersi bene conto delle variedifficoltà, grandi o piccole, per sapervi rispon-dere in modo adeguato. Non farlo, quello si chesarebbe discriminante, sarebbe incuria. Come sa-rebbe discriminante doversi obbligatoriamentesottoporsi ad una diagnosi medica per ottenerequalche risorsa in più. Gli alunni con bisogni educativi Speciali hannonecessità di interventi mirati alla loro situazionedi difficoltà e dei fattori che la originano; inter-
venti che possono essere i più vari nelle modalità(interventi tecnici oppure informali), nelle pro-fessionalità coinvolte, nella durata, nel grado di“mimetizzazione” all’interno delle regolari atti-vità scolastiche. Una scuola davvero inclusiva do-vrebbe essere in grado di individuare tutti iBisogni Educativi Speciali nella loro molteplicità,e predisporre tutte le risorse adeguate a dare lerisposte necessarie. Molto importante è quindiun’adeguata formazione dei docenti. Il Miur dopoun accordo con le Università ha attivato già dal-l’anno accademico scorso dei corsi/master in “Di-dattica e psicopedagogia dei disturbi specifici diapprendimento” in tutto il territorio nazionale.Altre iniziative sono previste per il futuro. Sa-rebbe però opportuno che in ogni scuola si atti-vassero dei corsi di primo livello in modo cheogni insegnante curriculare abbia un’adeguataformazione per affrontare le situazioni di diffi-coltà così come sarebbe opportuno che ogniscuola nomini un referente che si interfacci con iCentri Territoriali di Supporto (CTS) e informi do-centi, alunni e genitori sulle risorse tecnologichedisponibili e preveda iniziative di formazione sul-l’inclusione e sui BES. Facendosi carico dei BES,la recente direttiva pubblicata dal MIUR apparecome un progetto meritorio, ma esso potrà dive-nire un obiettivo realmente perseguibile soltantose libero dalle logiche finanziarie dei tagli alle ri-sorse destinate alle scuole.
Claudio Marulli (SNALS-CONFSAL)
Scuola: alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) CLAUDIO MARULLI(SNALS - CONFSAL)
“Anche questi alunnihanno il diritto diessere aiutati arealizzare pienamentele loro potenzialità: siattivino iniziative diformazione peri docenti curricularisull’inclusionescolastica”
ora parlo io23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 5
Sono dati in chiaro-scuro quelli che ci ven-
gono forniti riguardo alle liste d’attesa nelle
nostre strutture sanitarie. Come è noto si
tratta, purtroppo, di un problema atavico
della nostra sanità, ed essere riusciti a ridurre i
tempi e razionalizzare le liste in alcuni ambiti, no-
nostante le ristrettezze imposte dal piano di rientro
tra tagli e blocco del turnover, rappresenta sicura-
mente un segnale positivo ed incoraggiante.
Quando però si costringono i cittadini ad attendere
in alcuni casi 7-8 mesi per un esame, fino a rag-
giungere i dieci mesi per una risonanza magnetica,
mi sembra che ci si addentri in un territorio situato
ben al di là dei limiti di tolleranza della civiltà. Ci
sono purtroppo patologie per le quali l’imperativo è
solo uno: far presto. Ed è proprio sulla tempistica di
alcuni controlli medici che molto spesso si giocano
le vite dei cittadini. Ecco, io credo che proprio alla
luce di queste considerazioni tutti noi siamo chia-
mati a lavorare sodo per ricondurre i tempi di attesa
nei limiti della tollerabilità. Questo a mio parere
dovrà rappresentare, insieme ad altre drammatiche
emergenze come quella occupazionale, uno degli
obiettivi prioritari del governo regionale da qui alla
fine della legislatura. Qualche preoccupazione in
meno rispetto ad equilibri e prospettive politiciste e
migliori garanzie di efficienza nella tutela della sa-
lute dei cittadini. Questo, a mio parere è ciò che ci
chiedono i cittadini pugliesi.
Teresa Bellanova (deputata PD)
Liste d’attesa sanità: bisogna far presto!Teresa Bellanova. “Quando si costringe ad attendere 7-8 mesi per un esame, fino a raggiungerei dieci mesi per una risonanza magnetica, si va ben al di là dei limiti di tolleranza della civiltà”
Serve un salvifico panettone per poter attuare la corretta post gestionedella discarica di Castellino? Ovviamente no! Una favoletta raccontatatante volte e da tante fonti che un po’ tutti, amministratori in primis,si sono convinti, o forse sono stati convinti, che questo panettone s’ha
da fare. Il costo di tale panettone, circa 20 milioni di euro, è tale, da destarel’appetito di molti. L’ultima emergenza rifiuti portò le autorità competenti aconcedere una sopraelevazione definitiva di circa dieci metri rispetto al pianocampagna. Tale concessione prescriveva di sagomare il profilo della discaricaconferendole una forma trapezoidale (esemplificando, a panettone), onde ga-rantire le pendenze utili ad un corretto displuvio delle acque meteoriche. Unaprescrizione, cui, a suo dire, per forza maggiore la società concessionaria nonpoté ottemperare, per l’intervenuta anticipata chiusura. Ciononostante, alladiscarica vennero comunque assicurate delle idonee pendenze, che a quantopare, sino ad oggi, nonostante lo stato di abbandono in cui e stata lasciata,hanno adeguatamente garantito il displuvio delle acque meteoriche; qualchepiccolo ristagno di acqua piovana, attualmente rilevabile sulla superficie delladiscarica, è la riprova della tenuta stagna delle guaine stesse. Ecco la genesidella favoletta, scaturita evidentemente da una letterale, quanto interessata,interpretazione lessicale. In effetti, nessuna legge parla di forme trapezoidalio a panettone, peraltro difficilmente rinaturalizzabili e integrabili armonica-mente al paesaggio, anche a distanza di decenni, bensì di assicurare le pen-denze. L’ultima ipotesi avallata e finanziata dalla Regione che ipotizza la
risagomatura della discarica con le eco balle provenienti da Cavallino, è inac-cettabile, in quanto, tale soluzione comporterebbe, di fatto, inevitabilmentela riapertura della discarica che tanto si è lottato per chiudere; inoltre, setali balle sono frutto di un idoneo processo di lavorazione del rifiuto perchénon vengono destinate allo scopo per cui sono state prodotte (CDR - combu-stibile da rifiuto), e perché non vengono conferite alla termovalorizzazione?Anche la risagomatura con inerti sarebbe quanto mai inopportuna e, nell’arcodi qualche anno, si andrebbe a ripresentare il problema, in quanto i rifiuti ten-dono a degradarsi abbassandosi in spessore, invece lo spessore degli inertirimarrebbe pressoché invariato; ciò andrebbe a variare nel giro di qualcheanno nuovamente il profilo, vanificando lo scopo dell’intervento e provo-cherebbe delle tensioni sulle guaine che inevitabilmente nel giro di qualcheanno si andrebbero a lacerare con le gravi conseguenze che ne deriverebbero.Tutti gli autorevoli tecnici consultati dai componenti della Consulta dell’am-biente concordano sull’inopportunità dell’intervento in parola e lo defini-scono un ennesimo inutile scempio di risorse economiche. Risorse chedovrebbero essere recuperate dagli oneri di ristoro ambientale mai versati daicomuni conferitori e che qualora, ma la forma dubitativa è d’obbligo, do-vessero essere recuperate, potrebbero, anzi dovrebbero, essere più proficua-mente impiegate nelle tante necessarie opere di ripristino e riqualificazioneambientale di cui abbisogna il nostro martoriato territorio.
Massimo Vaglio (M5S Nardò)
Castellino? Un panettone da 20 milioni di euro
verso Pasquailgallo.it 23 MARZO/5 APRILE 20136
IRiti della settimana Santa a Gallipoli iniziano il venerdì cheprecede la Domenica delle Palme, quando la Confraternita
di Santa Maria del Monte Carmelo, porterà in processione
il simulacro della Madonna Addolorata. Venerdì 22marzo, Processione nella Memoria dei Dolori di Maria,
comunemente chiamata “a Prucissione ta Matonna”.
Alle 12 in punto il simulacro della Madonna Addolorata varcherà
la soglia della Chiesa confraternale di Santa Maria del Monte Car-
melo (in via Carmine Fontò) per raggiungere la cattedrale e, dopo
la messa e l’esecuzione dell’oratorio sacro sui dolori di Maria e la
Passione del Cristo, la Processione percorrerà tutta la città.
Il simulacro della Madonna Addolorata ha abito in stoffa nero con
ricco ricamo in oro, segno evidente della dominazione spagnola e
per tradizione, veniva abbigliato dalle donne della famiglia Ra-
venna, nella cappella del palazzo omonimo antistante la Chiesa del
Carmine, prima dell’inizio del solenne settenario di preparazione
alla festività.
La lunga e suggestiva Processione, culminerà all’imbrunire, con la
suggestiva benedizione del mare e delle imbarcazioni da pesca sul
Bastione che domina il Porto Mercantile, il tutto assorto in un si-
lenzio quasi mistico, interrotto al termine della benedizione dal
suono delle sirene delle imbarcazioni e dal clacson delle auto.
Il 24 marzo, Domenica delle Palme, alle 9,30 Processione con i
rami d’ulivo; alle 10 solenne celebrazione in Cattedrale ; alle 20,
Rievocazione meditata itinerante della Passione e Morte di Cristo,
realizzata dalla Parrocchia di Sant’ Agata.
Giovedì 28 marzo (Giovedì Santo), alle 18, 30 solenne Messa in
coena domini in Cattedrale; alle 20, in alcune chiese verranno
aperti al pubblico i “Sapurchi”: gli altari della Reposizione. Al-
l’imbrunire inizierà il pio pellegrinaggio in abito confraternale al
suono del tamburo, della tromba e della “trozzula”delle confrater-
nite di Santa Maria del Monte Carmelo, del SS. Sacramento, di S
Maria ad Nives, del Rosario e di S. Giuseppe, che compiono la vi-
sita agli altari della Reposizione. Le confraternite di Maria SS. Im-
macolata e della SS. Trinità e Anime del purgatorio lo compieranno
il Venerdì mattina.
Il 29 marzo, Venerdì Santo, Processione dei Misteri e della Tomba
di Gesù. Alle 18, in riviera N. Sauro, sul sagrato della chiesa del
Crocifisso, al suono della trozzula, si snoderà mestamente la Pro-
cessione dei Misteri e della Tomba di Cristo. Suggestivi sono i
confratelli incappucciati e coronati dalla corona di spine vere, in-
trecciate in asparagina selvatica. Dopo il passaggio delle cinque
statue dei misteri, il culmine sarà l’arrivo dell’”Urnia”, composta
da una portantina portata a spalla da “squadre” di 10 caricatori per
volta, sui cui viene allestita la scena delle deposizione di Gesù (ar-
tistica scultura lignea), sorretta da figure di Angeli o Santi, in base
al modello che anno per anno viene scelto dalla confraternita. Se-
guono i confratelli di S. Maria degli Angeli in abito confraternale,
con il simulacro della Madonna Addolorata che, costeggiando il
mare sulla riviera, saluterà il tramonto.
La Processione si snoderà per tutto il tessuto urbano fino al prime
ore del Sabato, quando le statue allineate sul bastione del Giardino
di fronte alla chiesa del Crocifisso aspettano la benedizione del sa-
cerdote e silenziosamente rientrano in chiesa fino al prossimo
anno.
L’alba del Sabato Santo (30 marzo) saluterà la processione di
Maria Desolata, organizzata dalla confraternita di S. Maria della
Purità. Gli incappucciati, con saio e cappuccio bianco, mozzetta
giallo paglierino e cingolo rosso, precedono le statue del Cristo
Morto, adagiato in un’urna dorata e di Maria Desolata.
Quest’ultima ha l’appellativo di Desolata perché ha la caratteri-
stica di essere seduta ai piedi della Croce, ed è una pregevole ma-
nifattura in cartapesta del XIX sec.
La Processione prenderà le mosse intorno alle 3 del mattino, nel
buio della notte squarciato solo dai quattro lampioni, dallo squillo
lacerante della tromba e dal lugubre rullare del tamburo.
Il momento più suggestivo e toccante della processione è quando la
Madonna ed il Cristo Morto si incontreranno al largo della Chiesa
per l’estremo saluto, con il mare e la spiaggia della Purità a far da
sfondo ad una folla immensa commossa ed orante quasi il silenzio
riuscisse a trasmettere tutta la religiosità di questo popolo.
Si chiuderà in tal modo la lunga settimana santa gallipolina, in un
rincorrersi di riti e tradizioni che da secoli scandiscono il cammino
della popolazione verso la Pasqua.
Domenica di Pasqua: Scoppio della Caremma. La Caremma è
una figura di donna vestita in gramaglie che simboleggia l’asti-
nenza e la mortificazione del corpo. Da qualche anno questa antica
usanza di appendere ai crocicchi delle strade questo fantoccio di
donna il mercoledì delle ceneri è tornata, non solo nel borgo antico
ma in tutta la città. La caremma nella tradizione popolare è una
figura propiziatoria ed esorcizzante, viene raffigurata con in mano
il fuso e la conocchia a simboleggiare la laboriosità e lo scorrere
del tempo. Ai suoi piedi è legata una marangia (arancia amara), il
cui sapore acre rappresenta la sofferenza, l’afflizione e il penti-
Il Salento e i riti della Gallipoli: sette giorni di Passione di Francesca Fontò
“Luce fra nuvole in fuga”, l’evento
musicale che si tinge dei colori
della carità e della prossimità sarà
in scena a Nardò, presso il Teatro
Comunale (Via Vittorio Emanuele II) lunedì 25marzo alle ore 19,30 e due volte a Gallipoli: do-menica 24, ore 19,30, presso la Parrocchia San
Gabriele dell’Addolorata (via Berlinguer) e mer-coledì 27, ore 19,30, presso il Teatro Garibaldi
(centro storico Gallipoli).
Un percorso artistico-musicale ideato e tracciato
sulle note e parole dell’album “La Buona No-
vella” del cantautore genovese Fabrizio De
Andrè, liberamente interpretato, con alcune can-
zoni del cantautore cristiano don Piero Nestola
e del genio artistico di Renato Zero. Eseguito e
realizzato dai musicisti e dal Coro della Parroc-
chia San Gabriele dell’Addolorata, in Gallipoli
con la direzione artistica di don Piero Nestola, il
concerto artistico-musicale si presenta come una
riflessione forte e provocante sul senso del mi-
stero pasquale. Il ricavato della serate, frutto
esclusivo della generosità dei partecipanti, rac-
colto attraverso un obolo volontario, sarà intera-
mente devoluto a sostegno della Caritas
Diocesana e in particolare per la Mensa-Caritas
di Gallipoli e per le opere sociali delle Suore
Marcelline, in Nardò. Luce tra nuvole in fuga:
per cantare la Luce di un Evento che ha cambiato
il corso della storia ed ha liberato il cielo dalle
nuvole della condanna, del giudizio, della paura.
La Luce del Risorto per dissipare ancora oggi le
nuvole presenti nel cuore dell’uomo: nuvole che
seminano panico, incertezza lavorativa, crisi fa-
miliare, immoralità affettiva, infedeltà coniugale.
Nuvole che costruiscono sempre più ri-
fugi alternativi per tutti quei
giovani che non intravedono
prospettive di vita per un
futuro sempre più lontano
e dai contorni marcati
dalla sfiducia.
Nuvole colorate dalle diverse sfu-
mature di grigio con i pennelli del rancore, del
pregiudizio, dell’orgoglio, della diffidenza e del-
l’ipocrisia. Nuvole che riguardano tutti gli stati
di vita e in cui tutti, loro malgrado, possono tro-
vare tratti offuscati di una libertà sciupata. Per
tutte queste nuvole solo una Luce può accendere
la speranza e narrare con i fatti la via da seguire.
È la luce che rifulge da una storia già ascoltata
ma sempre nuova e che oggi si incarna nella crisi
socio-economica per offrire una possibilità di
comprensione e di salvezza: all’uomo lacerato,
tra le nuvole instabili di una vita smarrita, si offre
la possibilità della luce della Fede, l’unica Luce
capace di dissipare le tenebre e radicare la vita di
ciascuno nell’Amore stabile e sicuro del Cristo
Risorto.
L’evento, patrocinato dal Comune
di Gallipoli e in collaborazione
con l’Assessorato alla Cultura e
all’Istruzione del Comune di
Nardò, andrà in scena: domenica, 24marzo, ore 19.30, presso la Parrocchia
“San Gabriele dell’Addolorata”, in Gallipoli; lu-nedì 25, ore 19:30, presso il Teatro Comunale,
via Vittorio Emanuele II, in Nardò; mercoledì 27,
ore 19.30, presso il Teatro “Giuseppe Garibaldi”
nel Centro Storico di Gallipoli.
Luce fra nuvole in fuga… per ascoltare e vivere
un’emozione che lascia il segno!
Nardò e Gallipoli: Luce fra nuvole in fugaIl Canto della Passione. Arte e musica live, evento musicale che si tinge dei colori della caritàPercorso artistico-musicale ideato e tracciato sulle note e parole de “La Buona Novella” di De Andrè
Con alcunecanzoni del cantautore
cristiano don PieroNestola e del genioartistico di Renato
Zero
riti & tradizione23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 7
Settimana Santa
mento. Sulla superficie del frutto sono in-
filzate sette penne di cappone, come le sette
settimane di Quaresima per giungere alla
Pasqua. Ogni settimana di Quaresima che
passa viene tolta una penna fino al giorno della
risurrezione quando, tolta l’ultima penna, alle
12 in punto ( mezzogiorno) di Pasqua, la
Caremma viene bruciata a simboleggiare la
fine del tempo di Quaresima come rito salvi-
fico e di purificazione. Essa si identifica nelle
nostre tristezze nei nostri affanni, nelle nostre
pene che devono esser eliminate col fuoco per
poter godere a pieno la Pasqua.
A corollario della Settimana Santa una serie di
eventi, tutti gratuiti e patrocinati dal Comune
di Gallipoli. L’Associazione Gallipoli Nostra
presenta la Mostra fotografica sulle compo-
sizioni dell’Urnia (la Tomba di Cristo). La
mostra potrà essere visitata dal 16 marzo al 2aprile, dalle10 alle 12 e dalle 16 alle 19, presso
il Museo Diocesano di Gallipoli Attraverso la
riproduzione e stampa dei modelli della
Tomba degli ultimi 40 anni, la mostra è una ri-
costruzione storica delle diverse composizioni
allestite dalla confraternita del SS.Crocifisso
per la processione del Venerdì Santo.
Sabato 23 il Convegno sulla “Settimana
Santa e devozione popolare”, presso il
Museo Diocesano alle 18, con la partecipa-
zione del priore della Confraternità del SS.
Crocifisso. Gallipoli360 propone Percorsi
alla scoperta della devozione popolare: dal28 al 31 marzo quattro visite guidate con l’au-
silio di una guida esperta volte alla valorizza-
zione della bellezze storico artistica della città,
immergendosi nella devozione popolare e nei
riti della Settimana Santa a Gallipoli.
La Domenica di Pasqua per lo Scoppio della
Caremma, nell’Antico fossato del Castello,
l’Associazione Fideliter excubat ripropone
quest’antica usanza e vi aggiunge un’esposi-
zione dei dolci pasquali tradizionali. Galli-
poli360 e Fideliter Excubat infine presentano:
Pasqua ed i Giochi di una volta, alle16, nel-
l’Ex Mercato Coperto: laboratori manuali per
la costruzione di Aquiloni e degli antichi gio-
chi di una volta. Come è facile costruire con
oggetti che sembrano ormai inutili, simpatici
giochi, come con le carte colorate delle uova
pasquali sarà possibile realizzare dei colora-
tissimi aquiloni.
(foto tamixvideo)
A Matino la Passione è... Vivente
Cerfignano rivive i dolori di Maria
Quello di Matino è uno degli appuntamenti più suggestivi con decine di figuranti che, sabato 23marzo, nelle piazze e nelle vie del paese insceneranno le scene più importanti delle ultime ore
di vita di Gesù: dall’ultima Cena fino alla crocifissione che sarà rappresentata lungo la strada
per Casarano. In caso di maltempo la manifestazione sarà posticipata a domenica 24.
Venerdì 29, dopo la liturgia per la Passione e la Morte di Cristo che si celebrerà in Chiesa Madre,
avrà inizio intonro alle 20, la Processione del Venerdì Santo con le statue del Cristo Morto e della
Madonna Addolorata ch,e dopo aver raggiunto piazza San Giorgio rispettivamente dalla Chiesa Ma-
trice e dalla Chiesa del Carmine, attraverseranno le strade del paese accompagnate dalle confrater-
nite e dal Concerto bandistico.
Venerdì 22 la frazione di Santa Cea-
srea “rivive” i dolori di Maria. La
Statua della Vergine lascia la
Chiesa dell’Immacolata per essere intro-
nizzata nella Chiesa Madre. Nel pome-
riggio, dopo la tradizionale vestizione
della statua “a macinula”, la Vergine sarà
portata in Processione, accompagnata
dal concerto bandistico e dai confratelli.
Al rientro in Chiesa, meditazione e pre-
ghiere prima della Processione dei Mi-
steri del Venerdì Santo, quando
sfileranno le statue del Cristo nell’Orto,
del Cristo alla Colonna, dell’Ecce Homo,
del Cristo con la Croce e del Crocifisso.
La Processione che attraverserà il paese
adornato di fiaccole e candele, è organiz-
zata dalla Confraternitra dell’Immacolata
ed avrà inizio alle 20,30, con il tradizio-
nale richiamo della “trozzula”. Alla fine
della Processione la Statua tornerà in
Chiesa in attesa della veglia pasquale.
LaProcessione di Ve-nerdì Santo, il 29marzo alle ore 17,
parte dalla Chiesa
Madre. Un tempo, era aperta dal
gruppo dell’Ora Pro Nobis, ovvero
una ciurma di vivaci ragazzi con la
testa coronata di spine che traina-
vano un carretto con un calvario e
tre croci urlando “Ave Maria orapro nobbi, nobbi, nobbi”. Le statue
dei misteri rappresentano: Cristo
all’orto, Cristo alla Colonna, Cristo
tra Pilato ed un Pretoriano, Ecce
Homo, Cristo in Croce, Gesù che
incontra la madre, La Pietà. Le
fanciulle, velate di nero, accompa-
gnate dalle note della banda can-
tano il monotono, struggente e
ritmato lamento dell’inno di sedici
versi senari composto nel 1888 da
Luigi Visconti, compositore saler-
nitano. Gli uomini in nero furono
introdotti dal maestro artigiano
Giuseppe Panarese primo presi-
dente del Comitato dal 1924 al
1968. La divisa da cerimonia è
composta da smoking con petti lu-
cidi, colletto inamidato, gilet
bianco, cravattino nero a farfalla,
bottone gemello, guanti di pelle
bianchi, calze nere e scarpe lucide.
La Processione prende il via da tre
chiese: Collegiata di San Nicola,
Chiesa della Madonna delle Gra-
zie, Chiesa della Madonna Addolo-
rata. Dalla Chiesa della Madonna
delle Grazie, accompagnata dai
fratelli della Confraternita, esce la
bara di Gesù Morto scortata da
quattro Carabinieri in alta uni-
forme per avviarsi in processione
verso la Chiesa Collegiata; dalla
Chiesa della Madonna Addolorata,
accompagnata dai Fratelli della
Congregazione e da un gruppo di
“piccole Addolorate” esce la statua
dell’Addolorata per avviarsi verso
la Collegiata; da qui escono le Sta-
tue dei Misteri.
Così composta la Processione si
avvia in religioso silenzio per le
strade del centro storico, dove la
gente può apprezzare la solennità
dei movimenti scanditi dal maestro
cerimoniere del Comitato, dal la-
mento delle donne in nero ed un
tempo anche dal frastuono della
ciurma di ragazzini.
Maglie: “Ora pro nobbi”
Settimana Santailgallo.it 23 MARZO/5 APRILE 20138
Nelle 5 settimane di Quaresima che
precedono la celebrazione pasquale,
in alcune famiglie, si usa seminare, in
piattini di creta o in coppette di pla-
stica, diversi tipi di semi: ceci, orzo, lentic-
chie, grano e lupini. Chiamati “Sabburchi”,
si depongono negli angoli più bui e asciutti
della casa, e, dopo poco tempo, producono
germogli di forme diverse. Decorati con fiori,
e nastri colorati, vengono portati in chiesa e
completano l’addobbo dell’altare della repo-
sizione , che i fedeli cominciano a visitare
dopo la celebrazione dell’Ultima Cena.
Giovedì 28 marzo: alle ore 18, in Chiesa
Madre inizia la Celebrazione dell’Ultima
Cena del Signore, in questo giorno le cam-
pane smettono di suonare. Riprenderanno a
suonare la notte di Pasqua. Per annunciare le
funzioni religiose i chierichetti percorrono le
strade del paese suonando la“trozzula”. Du-
rante la messa si svolge la lavanda dei piedi ai
dodici Apostoli, impersonati dal sindaco con
alcuni componenti dell’Amministrazione Co-
munale di Salve, i giovani, gli adulti e gli an-
ziani, vestiti con lunghe tuniche bianche. Al
termine della messa spetta a loro distribuire il
pane benedetto a tutti i fedeli presenti. Alle ore
22 davanti all’altare della reposizione avrà ini-
zio l’ Adorazione Eucaristica comunitaria.
29 marzo, Venerdì Santo: tutto il paese, rac-
colto in preghiera, partecipa alla solenne pro-
cessione con le quattordici tappe della “Via
Crucis”. Prima di attraversare le strade in cor-
teo, alle ore 18:00 in Chiesa Madre ha inizio
l’Azione Liturgica della Passione del Sig-
nore, comunemente chiamata“Missa Scer-rata” (messa scordata), così chiamata perché
non presenta l’abituale sequenza della cele-
brazione, manca la Consacrazione del pane e
del vino e i fedeli ricevono la comunione con
le ostie consacrate la sera del Giovedì Santo.
Alle 19:30 uscirà la processione per le strade
del paese con le statue del Cristo alla Colonna,
la Madonna e san Giovanni ai piedi del gran-
dissimo Crocefisso ligneo del 1600, l’Addo-
lorata e il Cristo morto. Il corteo è
accompagnato dalle marce funebri eseguite
dal Complesso Bandistico “Città di Salve”.
La Settimana Santa si conclude il 30 marzo,Sabato Santo, con la Solenne Veglia Pasquale
che inizia alle 22,30. Al momento della Ri-
surrezione di Cristo avviene la caduta del telo
nero che durante la veglia copre il presbiterio
della chiesa nascondendo la statua del Risorto.
Le campane riprendono a suonare, la statua
della Madonna Addolorata vestita con abiti di
festa entra trionfante dalla porta principale
della chiesa e va incontro al Cristo Risorto.
La Domenica di Pasqua le Sante Messe sono
alle 8, 10, 11 e un quarto e 17,30.
Salve: la trozzulachiama a raccolta
LaConfraternita dell’Assunta ha
conservato, sino ad alcuni
anni addietro, alcuni riti in-
terni per il periodo della Qua-
resima. Durante ogni sabato, i suoi soci si
riunivano nella Congrega e partecipavano
ad alcuni riti, che venivano chiamati “di-
scipline”. Quando il Padre Spirituale into-
nava l’inno: “Gesù mio, con dure funi chi
crudel ti rilegò?”. I confratelli, muniti di ru-
dimentale cilicio, chiamato appunto “disci-
plina”, partivano dalla porta centrale e
giungevano sino all’altare maggiore bat-
tendosi le spalle con tale arnese ripetendo:
“Sono stato io l’ingrato, Gesù mio, perdon
pietà”. Alla Confraternita spettava anche
l’organizzazione della processione del Ve-
nerdì Santo. La partecipazione ufficiale
della Confraternita ai riti della Settimana
Santa aveva inizio la sera del giovedì, du-
rante la predica della passione. Nella chiesa
gremita di popolo, il predicatore esordiva
invocando, anzitutto, la Croce, che il sa-
cerdote e due chierichetti trasportavano dal
presbitero sull’altare. Avveniva poi la pre-
sentazione dell’Ecce Homo, cioè della sta-
tua che rappresentava il Cristo denudato
dopo la flagellazione. Intanto, fuori dalla
chiesa, vicino al portone centrale, sosta-
vano in processione i membri della Con-
fraternita con la statua della Madonna
Addolorata, che avevano trasportato dalla
Congrega. Ad un certo punto, il predica-
tore, con voce solenne e altisonante, rivol-
geva l’invito: “Entra Maria, Ecco tuo
Figlio, tutt’insanguinato…”. I fedeli, che
stavano in chiesa, si alzavano tutti in piedi,
si spalancava la porta centrale e la Ma-
donna veniva fatta entrare in chiesa e col-
locata vicino all’Ecce Homo. Fuori, un tri-
ste motivo era eseguito dalla tromba, ac-
compagnata dal rullo lugubre di un
tamburo. In chiesa, vecchi e bambini, nel
silenzio delle campane e dell’organo, ri-
producevano i rumori del caos battendo le
scarpe e agitando le “trenule” (raganelle)
col loro rauco suono. Alla fine della pre-
dica, la Madonna veniva riportata nella
Congrega, dove è allestito il sepolcro.
Nella notte del Venerdì Santo, tra le due e
le tre antelucane, la tromba, accompagnata
dal rullo del tamburo, percorreva le vie del
paese, eseguendo una lentissima e strug-
gente melodia. Secondo la tradizione, lo
squillo della tromba rappresentava il pianto
della Vergine e il rullo del tamburo il mor-
morio del popolo in tumulto.
Sabato 30, alle 6 del mattino, le statue del
Cristo Morto e della Vergine Addolorata la-
scieranno la Cappella dell’Assunta per at-
traversare il paese in Processione e tornare
in sede alle 8,30 circa per la benedizione
del parroco.
Le “discipline”di Botrugno
pubblicità 23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 9
attualitàilgallo.it 23 MARZO/5 APRILE 201310
Èormai a buon punto la realizzazione della
Centrale a Biogas in agro di Galatone, al con-
fine con l’agro di Nardò. Per richiamare l’at-
tenzione dei media, delle istituzioni sulla
questione, i cittadini aderenti al MoVimento 5
Stelle di Nardò e Galatone hanno manifestato la pro-
pria contrarietà davanti ai cancelli della costruenda
centrale. Ciò che si contesta, in larga parte, è la “as-soluta mancanza di coinvolgimento delle popolazioniin queste scelte così fortemente impattanti; da unaparte Nisi e dall’altra Risi, sembrano non esseremolto informati sulla vicenda, visto che, a loro dire,tale centrale non necessita di specifiche autorizza-zioni locali”.
Il Comitato Cittadini, Associazioni e Industriali di Ga-
latone e Nardò ha presentato un esposto in Procura, a
firma di oltre 500 cittadini, nel quale si evidenziano al-
meno decine di lampanti incongruenze amministrative,
prima ancora che ambientali.
La manifestazione, cui hanno preso parte i volontari
della Guardia Nazionale AEZA ed altri esponenti di as-
sociazioni ambientaliste, si è poi mossa dai cancelli
della Centrale a biogas verso quelli del Depuratore,
posto a pochissimi metri di distanza ed intervallato da
un campo fotovoltaico.
Anche sullo sversamento di queste acque, che si pre-
sume siano depurate, nel corso del canale Asso, i ma-
nifestanti hanno espresso i loro timori, legati sempre
“all’impossibilità di essere informati sui metodi e tec-niche della depurazione. Il canale Asso, infatti, con-fluisce nelle “vore” naturali, le quali, com’è noto,rappresentano un importante contatto con le faldesottostanti”.
Il timore dei manifestanti è che, “ancora una volta, siprediliga l’aspetto speculativo a quello della difesadel territorio. L’incremento di patologie sembra, in-fatti, tristemente legato a queste forme di abuso dellanatura. Seguiranno altre forme di protesta”, giurano
gli attivisti del MoVimento 5 Stelle, ”allo scopo diaprire un dibattito politico in cui i cittadini siano ar-tefici del propri futuro”.
“Prefetto, fermi la centrale a biogas”Galatone e Nardò. Allarme a 5 stelle: “Il canale Asso confluisce nelle vore naturali,le quali, com’è noto, rappresentano un importante contatto con le falde sottostanti”
Nel vasto panorama culturale italiano, fatto di piccole realtà volte a proteggere i particola-rismi locali, sta prendendo velocemente forma una nuova realtà dinamica e carica di entu-siasmo, in quel lembo di terra spesso definita come l’ultimo baluardo dei confinimeridionali: il Salento. Terra in cui è approdata la civiltà greca per fondare le proprie co-
lonie nell’ Italia meridionale e luogo in cui, secondo una leggenda popolare, è sbarcato San Pietronel corso del suo viaggio verso l’Antica Roma pagana, il Salento è sempre stato definito - dai localie non - “De finibus terrae”, il posto in cui finisce la terra e comincia il mare. La neo-costituita as-sociazione culturale “Salento Caput Mundi”, nata da un’idea di Manuel Pitton e Barbara Miele, sipropone di demolire la convinzione che le terre salentine sono in fondo a tutto: non si tratta infattidei luoghi dove finisce la terra, ma dei luoghi in cui la terra, e quindi anche la cultura, comincia.Per questo l’Associazione di promozione sociale e culturale “Salento Caput Mundi” si pone l’obiet-tivo di promuovere e valorizzare il territorio, la cultura, le memorie e le tradizioni salentine a livello
nazionale e internazionale, attraverso attività ed iniziative che spazianodall’arte all’editoria, alla musica, al teatro, alla cinematografia, alla fo-tografia e in generale con tutto ciò che abbia a che fare con la liberaespressione e gli scambi culturali in tutte le loro manifestazioni. Il primoprogetto è già stato messo in cantiere dal Consiglio Direttivo ed è denominato“Salento Cosa, Dove, Quando”, un libro che vuole essere una guida per un turismodi qualità, sostenibile. Che mette in evidenza le particolarità e le eccellenze del territorio, nel ri-spetto dei luoghi, della popolazione e delle tradizioni della cultura salentina e nello specifico diLecce e provincia. Chiunque condividesse l’ideologia e gli obiettivi dell’Associazione “Salento CaputMundi” può sostenerla attraverso piccole donazioni oppure associandosi alla stessa usufruendodei servizi che offre agli artisti nei loro rispettivi ambiti. Per info, visitare il sito internetwww.salentocaputmundi.org o inviare una mail a [email protected]
Salento Finibus terrae o Caput Mundi?
dai Comuni23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 11
Casarano: i retroscena del dissestoChe scandalo! Nel dicembre 2006 sono stati accesi 2 mutui, dal mese successivo ad oggipagate regolarmente le rate ma, in sette anni… non è stato ritirato dalla banca il capitale!
Qualcuno dice che sia stata la cultura dell’effi-
cienza ad aver concepito e realizzato i campi di
sterminio mentre invece sarà la perfetta incom-
petenza a salvare il mondo! Onestamente non ri-
cordo il maestro che possa aver partorito cotanto
profondo pensiero ma se guardiamo un po’ at-
tentamente la professionalità di alcuni funzionari ed impiegati
del Comune di Casarano, ci rendiamo conto che… possiamo
star tranquilli che taluno in grado di salvarci di sicuro c’è.
Casarano ha le proprie casse in una situazione che sfiora il dis-
sesto; questo lo sappiamo e spesso ne abbiamo parlato addi-
tando i politici che, nell’ultima decina d’anni abbondante,
hanno occupato le poltrone del potere, quali responsabili prin-
cipali di questo stato di cose. E questo è infatti; ci manche-
rebbe altro ma, come in ogni puntata di “quarto grado”, dopo
aver parlato dei colpevoli è bene occuparsi anche dei complici.
E che ci fossero dei complici (senza mai pensare al dolo) nella
gestione così sballata del Comune, lo avevamo intuito quando
abbiamo dovuto pagare 22mila euro di consumo d’acqua per
bagni pubblici chiusi da anni o quando ci si accorge che fra la
presentazione di un’istanza in campo edilizio e la relativa au-
torizzazione, passano più di 10 mesi o, peggio, quando (come
spesso abbiam ripetuto) riusciamo a sforare il patto di stabilità
durante il periodo di commissariamento; forse perché i Com-
missari individuati dal Prefetto non erano poi delle punte di
diamante ma anche perché chi avrebbe dovuto tenere i conti,
probabilmente ha sbagliato a farlo.
Prima però di parlare di “quelli che lavorano sul Comune”, la
precisazione che non ci riferiamo a tutti i funzionari ed im-
piegati ma solo ad alcuni, non è solo un atto dovuto di carat-
tere cortese e formale ma la verità. Ci sono Vigili Urbani che
sono sempre al lavoro anche sotto l’acqua, impiegati che
aprono l’ufficio anche di sabato per una carta d’identità ur-
gente anche se non sei l’amico dell’Assessore ma solo perché
sono disponibili, o funzionari che hanno ancora ferie da fruire
da due anni perché non possono as-
sentarsi. Ma… ci sono anche gli
“scalda sedie” che, quando va bene,
non fanno nulla ma che, quando
vengono colti da voglia di fare…
combinano guai.
Un esempio concreto è rappresentato
dai mutui che gravano sul Comune. In
meno di 4 anni (dal 2005 al 2008) il Co-
mune ne ha accesi ben 25 (!) per l’effettuazione
di opere pubbliche. Dovete sapere che il mutuo si ac-
cende per l’importo presunto dei lavori; in sede di gara, le ditte
fanno ovviamente delle offerte al ribasso per aggiudicarsi l’ap-
palto e gli “sconti” producono dei risparmi che potrebbero es-
sere utilizzati per fare del’altro.
Antonio Memmi, Presidente del Consiglio (solo omonimo di
chi scrive) si è armato di determinazione e santa pazienza e si
è andato a controllare uno per uno questi mutui (cosa che ma-
gari avrebbero potuto/dovuto fare gli impiegati preposti), e di
questi residui ne ha trovati qualcosa come un milione e
600mila euro!!! Ma dalle carte impolverate firmate in quegli
anni davanti al notaio è uscito anche qualcosa di veramente
incredibile: a dicembre del 2006, mentre negli uffici si tagliava
il panettone, sono stati accesi 2 mutui: uno da 930mila e l’al-
tro da 263mila euro. Dal mese successivo sino ad oggi ab-
biamo regolarmente pagato le rate ma, da sette anni… non
abbiamo ritirato dalla banca il capitale!
Questi soldi non possono andare a coprire i debiti perché per
legge devono necessariamente essere impiegati per opere pub-
bliche ma vi rendete conto di quante strade si sarebbero
potute asfaltare con tutti questi soldi che invece
sono rimasti in banca? E chi incolpare di
tutto ciò e del milione e seicentomila di
cui abbiamo detto se non l’incuria, il
menefreghismo e soprattutto l’incom-
petenza di chi avrebbe potuto leg-
gere quelle carte e non lo ha fatto e
quindi quegli impiegati e quei fun-
zionari? Ai politici, che una volta
tanto non sono i diretti responsabili,
il rimprovero e la raccomandazione è
invece un altra: partendo dal presuppo-
sto che in Italia non è possibile cacciare a
pedate i responsabili di ciò, quello che la
gente normale si chiede e vi chiede è almeno di
non premiarli con i cosiddetti “premi di produzione”; sa-
rebbe come chiamare un idraulico, pattuire con lui il prezzo
per un lavoro e poi dargli una lauta mancia perché quel lavoro
lo ha fatto davvero! Senza pensare che poi, in questo caso, il
lavoro non è stato fatto proprio…
Antonio Memmi
““E chi incolparedi tutto ciò, se non l’incuria,
il menefreghismo e soprattuttol’incompetenza di chi avrebbepotuto leggere quelle carte e
non lo ha fatto, e quindiquegli impiegati equei funzionari?
l’eventoilgallo.it 23 MARZO/5 APRILE 201312
Fino a domenica 24 marzo i comuni di Calimera, Ster-
natia e Zollino presentano la rassegna I Passiùna tu
Christù, nell’ambito del progetto Polysong, pro-
gramma di cooperazione territoriale europea, Grecia –
Italia 2007-2013.
La rassegna I Passiùna tu Christù è una manifestazione dedi-
cata al recupero ed alla riproposizione dei canti devozionali
della Passione di Cristo. All’interno e sui sagrati delle chiese, e
in altri luoghi-simbolo dei paesi organizzatori, gli anziani can-
tori e i giovani interpreti della tradizione musicale griko-salen-
tina si misureranno con i canti che narrano la vita e la morte di
Cristo.
Nei canti di Passione si contemplano gli ultimi istanti della vita
di Gesù: solo di fronte alla morte, solo nella propria condizione
umana, con la responsabilità e tragica consapevolezza che l’es-
senza umana contempla la morte. Nella Grecìa salentina questi
canti devozionali hanno resistito al tempo e alle mode, conse-
gnandoci, attraverso il loro svolgimento liturgico, l’essenza del
divenire umano: la Passione rappresenta la pietas popolare e la
modalità più complessa e articolata attraverso la quale il popolo
esprime il suo misticismo e la necessità di comunicare con la di-
vinità.
La Passione in lingua grika, oltre ad essere tratto unificante e di-
stintivo dei paesi della Grecìa salentina, può sicuramente con-
siderarsi una delle forme più antiche di teatro popolare ed essere
inserita a pieno titolo nella grande tradizione italiana del “Bru-
scello”: sacre rappresentazioni di carattere popolare, ispirate a
storie di eroi o personaggi biblici, che nel XII secolo si tene-
vano, nella piazza o nei crocicchi dei paesi, su palcoscenici che
avevano come scene rami fronzuti.
Questa ricca eredità culturale, insieme a quella che proviene
dall’altra sponda del Mediterraneo - il Comune di Pogoni, città
dell’Epiro, partner greco del progetto - è oggi al centro dell’at-
tività del progetto Polysong, giunto al suo secondo appunta-
mento dopo la giornata di apertura dei lavori tenutasi a Zollino
lo scorso 7 febbraio. La rassegna musicale, dedicata alla valo-
rizzazione dei canti devozionali di Passione, s’inscrive in un
progetto di riscatto e rilancio del senso di appartenenza, che è
anche fattore di crescita culturale e spirituale, e infine opportu-
nità di sviluppo, inteso anche in senso turistico.
Giornata d’apertura della manifestazione a Zollino il 21 marzo
con il Convegno “ Riti religiosi e canti di questua in Puglia e
nella Grecìa Salentina: I Passiùna tu Christù a Zollino.
Si prosegue venerdì 22, alle 19,30 presso la Chiesa Madre di
Calimera con “Ta Prakalímmata jô Paska (Le Preghiere per
Pasqua)” e “Prakàlıso mín glòssasu” (Prega con la tua lingua):
lettura di preghiere in lingua grika per la Pasqua a cura del-
l’Associazione Kaliglossa.
L’associazione Kaliglossa costituita in Calimera nel 2006 da un
nutrito gruppo di cultori della lingua Greco-Salentina, persegue
come primo obiettivo statutario ed operativo la rivitalizzazione
del griko e delle tradizioni culturali dell’intera area ellenofona.
In tal senso vanno sia le iniziative intraprese per la diffusione
scritta e parlata della lingua (la prima scuola di griko, organiz-
zata in Calimera nel 2010), sia la specifica attività di ricerca ed
approfondimento della peculiare e comune identità etnico-cul-
turale che caratterizza tutti i centri della Grecìa salentina, ivi
compresa la tradizione dei riti sacri in occasione delle princi-
pali festività cristiane. Sull’ispirazione del “Prakàliso min glòs-
sasu” (Prega con la tua lingua) di Don Mauro Cassoni,
Kaliglossa ha curato e redatto i “Traùdia tu Kristù” (Canti di
Natale) ed i “Ta Prakalìmmata jò Paska”, ovvero canti liturgici
e preghiere in lingua grika per la Pasqua, la cui lettura sarà pro-
posta in occasione della rassegna.
Occhi puntati poi su Antonio Melegari e Andrea Stefanizzi
sono i portatori del Santu Lazzaru di Cutrofiano. Loro maestri
sono stati gli indimenticabili cantori Uccio Bandello, Uccio
Aloisi e Leonardo Vergaro. Da sempre affascinati dal canto del
Santu Lazzaru, Antonio e Andrea si sono dedicati ad un’accu-
rata ricerca per tramandare e riproporre la melodia originale,
priva di variazioni. Spazio poi a Gianni De Santis, Antimo
Pellegrino e Mattia Manco (I Passiùna tu Christù). Gianni
De Santis è interprete genuino e raffinato della tradizione grika.
Conoscitore finissimo della tradizione e innovatore per scelta,
ripropone la versione tradizione della Passione in lingua grika
in duetto con Antimino Pellegrino. Tra i più anziani cantori
della Grecìa salentina, Antimino è l’ultimo depositario dell’au-
tenticità di questa cantica, tramandata, con viva voce e appas-
sionata gestualità, sino a oggi. Li accompagna, alla fisarmonica,
Mattia Manco, che vanta profonda conoscenza del griko e va-
riegate collaborazioni a diversi progetti di musica popolare; at-
tualmente è membro attivo del gruppo Su’ D’Est fondato da
Gianni De Santis, e da anni collabora con la Bottega del Teatro
di Zollino e col maestro Antimino Pellegrino in occasione de I
Passiùna tu Christù.
Sabato 23, alle 19,30, a Sternatia nella Chiesa Matrice Maria
Ss. Assunta la Fabbrica Folk, ospite Ninfa Giannuzzi (SantuLazzaru) e gli Astèria (I Passiùna tu Christù). Il gruppo Fab-
brica Folk nasce dall’ispirazione di sette musicisti provenienti
da universi stilistici ed espressivi variegati, ma accomunati dal-
l’esigenza di scandagliare le radici della tradizione salentina per
capire le sfumature e i linguaggi strumentali che fanno della
musica un “non luogo” geografico. Il risultato è una rielabora-
zione del patrimonio tradizionale dell’Italia Meridionale, in un
sound che mescola prog-folk, ambient rock ed ethno-fusion. Per
la rassegna, proporranno il celebre Santu Lazzaru e una ver-
sione dell’inno Stabat Mater, affidato all’interpretazione di
Ninfa Giannuzzi. Il calore e la potenza espressiva della voce di
Ninfa riconducono le suggestioni al sentire intenso e passionale
propria della spiritualità grika.
Asteria – parola grika per “stelle” – è un’associazione cultu-
rale per la tutela della lingua e delle tradizioni dei paesi elleno-
foni, nata nel 1993 su iniziativa di Giorgio V. Filieri, docente di
Greco salentino e cultore del patrimonio dei Chorìa Grika. I
cantori del gruppo sono tra i protagonisti della stagione del folk
revival: hanno, infatti, contributo a riportare in auge molte tra-
dizioni come I Passiùna tu Christù, cantata in griko nelle mas-
serie della zona durante la Settimana Santa, e la Strina, canto
natalizio della strenna.
Domenica 24, alle 19, si torna all’Auditorium Tondi di Zolino
con Criamu (Santu Lazzaru) e i Cantori della Bottega del teatro
di Zollino (I Passiùna tu Christù).
Lu Santu Lazzaru, pur inserendosi nella tradizione dei canti po-
polari a sfondo religioso, affonda le radici nella millenaria sto-
ria dei trovadori, di cui conserva il chiaro intento di questua. A
questa duplice anima s’ispira l’interpretazione dei Criamu: pur
intonando il canto in tonalità minore, la voce possente di
Cosimo Giagnotti enfatizza la sofferenza della Passione, con-
ducendo l’ascoltatore lungo un sentiero che profuma di storia,
di creatività, di favola bella.
I Passiùna tu Christù rappresenta, per Zollino, la testimonianza
più alta della propria identità grika. Dopo aver recuperato la
cantica, nel 1981, e formato la storica coppia di cantori con An-
timino Pellegrino e il compianto Tommaso Lifonso, la Bottega
del Teatro ha mantenuto viva la tradizione sino ad oggi, pro-
ponendo i canti di Passione nella Grecìa salentina, nella Grecìa
calabrese (1986) e in Grecia (2001).
I Passiùna tu Christù nella Grecìa Ta Prakalímmata jô Paska. Calimera, Sternatia, Zollino: i giovani interpreti della tradizionemusicale griko-salentina si misureranno con i canti che narrano la vita e la morte di Cristo
“Piazza Fontana nessuno è Stato”Galatina incontra Fortunato Zinni. L’autore del libro scritto 36 anni dopo l’eccidio
“Continuare la battaglia in favore della verità e della giustizia per nondimenticare quello che la strage di Piazza Fontana ha significato nellastoria del Paese e raccontare dentro quella storia l’esperienza vissuta
e la storia di un ragazzo del sud come tanti, dalle due patrie, costretto ad emi-grare, l’esperienza umana come sindacalista e pubblico amministratore”.
Con queste parole Fortunato Zinni, sindaco di Bresso, introduce il saggio
“Piazza Fontana nessuno è Stato”, scritto dopo la sentenza della Cassazione del
3 maggio 2005, dopo quasi trentasei anni dall’eccidio avvenuto il 12 dicembre
1969 a Milano. Un’esperienza che coinvolse direttamente l’autore, all’epoca fun-
zionario presso la Filiale dela Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fon-
tana.
Martedì 19 marzo, alle ore 19.00 presso il Palazzo della Cultura la Città di Ga-
latina incontra il sindaco di Bresso in un dibattito aperto sul tema, condividendo
“una immutata volontà di lottare per tenere viva la memoria perché la verità daqualche parte c’è”.
L’evento è inserito nel programma promosso dall’Amministrazione comunale di
Galatina “Identità in dialogo - Prospettive Meridiane, a cura dell’Assessoratoalla Cultura”.
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dai Comuniilgallo.it14 23 MARZO/5 APRILE 2013
Liberarsi dalla dipendenza asso-
luta da fonti energetiche
destinate ad esaurirsi
come il petrolio è
oramai da considerarsi un
diktat imposto dalla loro
non rinnovabilità che in-
duce a considerarla più
che una scelta, una prio-
rità irrinunciabile. Tale ne-
cessità appare ancora più
impellente dal fabbisogno di
energia dalla quale il progresso del
nostro mondo sempre più tecnologico
ci rende dipendenti. Complice il costo dell’ener-
gia elettrica che sale in maniera indiscriminata si è
assistito al moltiplicarsi di azioni mirate alla ri-
cerca di soluzioni versatili e ingegnose. Un aiuto
concreto è rappresentato dalle fonti rinnovabili: fo-
tovoltaico e non solo. L’energia solare rappresenta
un’importante realtà nell’ambito di quelle fonti
energetiche rinnovabili la cui diffusione su scala
mondiale è considerato un obiettivo di sostenibilità
ambientale ed economica. L’acqua, il vento, ma
soprattutto il sole, dunque, per produrre, attraverso
la tecnologia fotovoltaica, energia pulita e sicura.
“Nessun paese utilizza tanta energia quanta ne ar-
riva quotidianamente sulle nostre case in forma lu-
minosa” (Denys Hayes, ex direttore del Solar
Eenrgy Research Institute del Governo degli Stati
Uniti). Questa affermazione da sola basterebbe per
motivare le politiche di promozione ed incentiva-
zione dell’energia solare. Il fotovoltaico dunque
quale interlocutore tecnologico di prestigio in sva-
riati campi compreso quella della mobilità. La mo-
bilità diventa finalmente sostenibile, dunque,
attraverso la centralina fotovoltaica per la ricarica
di veicoli elettrici, una soluzione intelligente anche
per le Pubbliche Amministrazioni
che vogliano rendere più vivi-
bili le loro città promuo-
vendo ed incentivando
l’utilizzo di questo tipo
di vetture ecologiche.
In tal senso Miggiano
risponde presente al
fondamentale appellodella salvaguardia del-
l’ambiente e della sosteni-
bilità delle soluzioni.
Mostrandosi particolarmente at-
tenta alle tematiche ambientali ed allo
sviluppo sostenibile ha raccolto la sfida per
un’energia pulita e presenta l’imminente installa-
zione di un impianto ad hoc che consente di con-
cretizzare un risparmio energetico con una
fornitura “green”: un sistema per la ricarica dei
veicoli elettrici sia pubblici che privati. In un mer-
cato ormai in pieno fermento la diffusione di vei-
coli elettrici, a basso impatto ambientale, può
essere sostenuta attraverso l’installazione di sta-
zioni di ricarica elettrica. Per Miggiano c’è la vo-
glia di essere parte attiva di un’efficace idea di
cambiamento, a carattere rivoluzionario: essere tra
i primi a fare la mossa giusta. “Il Comune di Mig-giano punta sull’ecosostenibile, sul rispetto del-l’ambiente e sul risparmio dei costi dell’energiasia per il funzionamento degli impianti pubblicisia per i cittadini. Siamo orgogliosi di annunciareche il nostro Comune sarà il primo in Pugliaa dotarsi di una stazione di ricarica per veicolielettrici alimentata da un impianto fotovoltaico”.
Lo rende noto il Sindaco di Miggiano, Giovanni
Damiano, che spiega: “L’impianto fotovoltaicoavrà una potenza di 18,30 kWp e sarà installatoa copertura di una pensilina ombreggiante che
avrà molteplici funzioni: sul tetto ci saranno pan-nelli che produrranno energia elettrica per ali-mentare la Sede Municipale e lo spaziosottostante sarà un parcheggio coperto per au-toveicoli, ospiterà molti stand espositivi in occa-sione della nostra Fiera Regionale EXPO 2000,sarà sede di spazi destinati all’informazione oalla pubblicità su pannelli luminosi e, soprattutto,sarà una stazione di ricarica per veicoli elettricie mezzi comunali come auto, scooter, bici e cosìvia. Intendiamo inoltre attrezzare un punto di ac-cesso ad una rete Wi-fi, illuminazione notturnamediante luci a led; schermi informativi con mo-nitor a led e touchscreen“. Dalla realizzazione di
questo impianto multifunzionale, molti saranno i
vantaggi per la Pubblica Amministrazione e per i
cittadini di Miggiano e del territorio circostante,
tra cui la riduzione di ben 13 tonnellate all’anno di
emissione di CO2, incentivi economici di 7mila
euro all’anno per 20 anni grazie al Conto Energia
e possibilità per i cittadini di acquistare veicoli
elettrici, usufruendo degli incentivi previsti dal
Governo nazionale, con il doppio vantaggio di ri-
sparmiare carburante e di poter comodamente ri-
caricare il veicolo elettrico sotto casa.
“Questa realizzazione”, conclude il Sindaco di
Miggiano, “testimonia ancora una volta l’atten-zione di questa Amministrazione sia per l’am-biente ed il territorio, sia per le tasche deicittadini, posto che uno dei vantaggi più imme-diati derivanti dalla entrata in funzione di questoimpianto, sarà il risparmio dei costi dell’energiae di funzionamento dei mezzi della Sede Munici-pale, mentre in prospettiva offriamo a tutti i cit-tadini del nostro territorio la possibilità di poterutilizzare mezzi di trasporto elettrici con rispar-mio per le loro tasche e benefici per l’ambiente”...
Donatella Valente
L’auto elettrica si ricarica a Miggiano
Una macelle-
ria aziendale
con filiera
corta (km 0)
a Tricase. La
nuova aper-
tura di Agri-
service, dei
F.lli Pispero, è
in via San
G i o v a n n i
Bosco, 16. Che differenza c’è ri-
spetto ad un supermercato o ad
una normale macelleria? “Alle-viamo i nostri animali da oltre40 anni tenendo conto della tra-dizione locale”, dicono da Agri-
service, “la carne bovinavenduta nella nostra macelleriaproviene esclusivamente dal no-stro allevamento. L’alimenta-zione degli animali”,
continuano, “è ottenuta esclusi-vamente dalle nostre coltiva-zioni. Questa cura perl’animale, per la sua alimenta-zione, si traduce in una carne diqualità e genuinità superiore.Ed è proprio per poter offriretutto questo”, concludono, “cheabbiamo creato la nostra macel-leria aziendale”. Info:
328/2614498 e 328/6590637
Primi in Puglia. A dotarsi di una stazione di ricarica per veicoli elettrici alimentata daun impianto fotovoltaico. Il Sindaco Giovanni Damiano: “Orgogliosi di questo primato”
Tricase: dove lacarne è a km 0
23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 15questione di Fede
Anche in questo paese risuona forte e chiara la coscienza della
necessità di proteggere, conservare, valorizzare il patrimonio
storico-architettonico, inteso quale responsabilità tanto indi-
spensabile quanto imprescindibile nei confronti dei suoi citta-
dini e non solo. Rilanciare l’immagine di un paese significa dare
nuova forza ai suoi luoghi simbolo che permettano di proiet-
tarlo al futuro, restando però saldamente legati alle radici del
territorio attraverso il recupero del patrimonio materiale e cul-
turale. In quest’ottica il “Santuario San Donato” è di certo più
di un luogo simbolo per gli abitanti di Montesano. In estate, in-
fatti, si svolge in tale spazio la tradizionale fiera all’interno della
festa patronale particolarmente cara alla comunità che in tale
occasione esprime tutta la sua devozione al Santo Patrono.
L’intervento previsto perseguirà gli obiettivi di rivalutazione
funzionale del complesso dell’area di San Donato, che potrebbe
essere considerata un po’ la porta del Sud Salento per chi arriva
da Maglie, con sviluppi pratici e efficienti di collegamento di
quest’area periferica con il resto del centro urbano: saranno rea-
lizzate alcune strade ed altre già esistenti saranno adeguate in
modo da poter usufruire di percorsi alternativi alla strada statale
275.Il progetto (finanziato nell’ambito del P.O. FERS – Azione
7.2.1. – Lavori di Rigenerazione Urbana e Territoriale – per un
importo di circa 600.000 Euro), è entrato, dopo diverse vicissi-
tudini, nella sua fase esecutiva. Esso prevede un’opera di rige-
nerazione riguardante una vasta area, di circa 9000 mq, in cui
sono previsti interventi di recupero attraverso pavimentazioni,
creazione di parcheggi, sistemazione a verde attrezzato e illu-
minazione che renderanno fruibile l’area in oggetto e amplie-
ranno in maniera consistente gli spazi attrezzati destinati alla
Fiera di S. Donato. Si realizzerà una nuova viabilità dell’area
che permetterà di raccordare al meglio la Fiera con la parte ovest
(uscita per Ruffano) e collegare con il centro abitato una zona
periferica ormai altamente urbanizzata denominata “ Pitine”.
“Con la realizzazione di questo progetto”, commenta il Sin-
daco Eusebio Ferraro, “si raggiunge un duplice obiettivo; daun lato si sistema e si valorizza una grossa area che crea i pre-supposti logistici per il definitivo decollo della Fiera di SanDonato, già divenuta in questi anni Fiera Regionale, dall’al-tro creerà una nuova viabilità che permetterà agli abitanti
della zona “Pitine” di raggiungere il centro abitato attraversouna via comunale senza dover necessariamente, come succedeadesso, percorrere la S.S. 275, i cui rischi, purtroppo, son bennoti alla nostra comunità. È una grande opportunità che siconcretizza per il nostro Comune che, a breve, si coniugheràcon l’altro progetto di Rigenerazione Urbana, già finanziatoe prossimo alla cantierizzazione, riguardante il completa-
mento del centro storico, ovvero la pavimentazione in baso-lato di parte di via S. Donato, dei Palmenti e delle vecchiecorti. Come Amministrazione Comunale siamo davvero orgo-gliosi di questi risultati”, conclude il Sindaco.
In sostanza il progetto prevede di operare sui quattro sub sistemi
principali individuati all’interno dell’ambito “Santuario San Do-
nato”.
Largo Fiera: posta a nord-est dell’area interessata. Questa zona,
adiacente al Santuario di San Donato e al cimitero comunale, si
trova in pessime condizioni, non essendo fornita di adeguata pa-
vimentazione. Gli interventi riguardano la realizzazione di zone
per gli espositori in pavimentazione in prato carrabile in gri-
gliato, mentre per i percorsi che collegano tali spazi saranno uti-
lizzati dei masselli autobloccanti. Il resto dell’area sarà
realizzato con apporto di stabilizzato naturale. Davanti alla
chiesa si pavimenterà con basoli di pietra di Soleto unito ad una
zona fornita di terreno vegetale seminato con un tappeto erboso.
Zona Teatrino (a sud del Largo Fiera). In tale area di compe-
tenza del teatrino comunale all’aperto, vista la buona manuten-
zione della struttura e l’utilizzo frequente che se ne fa, non si
prevede nessun tipo di intervento.
Villetta comunale a confine col centro abitato. In tale area il
degrado è molto evidente e necessita, in sostanza, di adeguato
ripristino a verde della parte centrale (piantumazione di diverse
specie autoctone), vista la scarsa vegetazione arborea in modo
da poter realizzare uno spazio sufficiente per lo sviluppo di rap-
porti sociali. Verranno installate panchine con schienale, fio-
riere di forma circolare e portabiciclette.
Pineta campo di calcio (sud-ovest, nord-ovest dell’ambito). In
tale area sono previsti percorsi pedonali nella zona pinetata in
modo da raggiungere, con un unico percorso, tutte le varie fun-
zioni dell’ambito, dal teatrino, al largo fiera, al chiosco esistente
e il tutto verrà realizzato con apporto di stabilizzato naturale.
L’intervento da realizzare nel largo del campo sportivo riguarda
la realizzazione di parcheggi in pavimentazione carrabile com-
prensivi di percorsi pedonali. L’area sarà attrezzata anche di ido-
neo arredo urbano con panchine, tavoli pic-nic e portabiciclette.
d.v.
Montesano riscopre il Santuario di San DonatoIl progetto. Prevista un’opera di rigenerazione riguardante un’area di circa 9000 metri quadrie interventi di recupero attraverso pavimentazioni, parcheggi, verde attrezzato e illuminazione
Discutendo una Tesi in MedicinaInterna dal titolo “Acidi grassi
plasmatici ed eritrocitari e determinantidel rischio cardiovascolare” si è laureatain Medicina e Chirurgia presso l’Universitàdegli Studi di Bologna, EMANUELA CALÒ.Papà, mamma, Alessandro ed Elisa, conaffetto, formulano alla neo Dottoressa imigliori auguri di una radiosa esoddisfacente carriera.
Festa di laurea
attualitàilgallo.it16 23 MARZO/5 APRILE 2013
Ritorna la partecipazione giovanile
alla vita pubblica locale con il
nuovo Consiglio Comunale
dei Ragazzi. Sono stati
comunicati i risultati
dell’elezione del Consiglio
Comunale dei Ragazzi con
l’immediata proclamazione
del Sindaco e dei Consiglieri.
Due erano le liste presenti
nella competizione
elettorale: “ Uniti per
cambiare” e “Ragazzi di Cutrofiano”. La prima
lista, “Uniti per Cambiare”, ha ottenuto il maggior
numero di preferenze e quindi ha fatto salire in
consiglio il sindaco e i consiglieri di maggioranza tra i
quali saranno poi scelti gli assessori che comporranno la
giunta. Il giovane Alberto Melissano siederà sulla
poltrona di sindaco a capo di una maggioranza formata
da Rachele Mele, Anna Scrascia, Francesco Rizzo,
Alessandro Ligori, Federico Mangione, Giorgia
Giannuzzo, Stefano Maggio, Marco De Donatis,
Antonio Donno, Giovanni Colì, Stefano De
Magistris, Roberta Colì. Sui banchi dell’opposizione
siederanno Caterina Magnolo, Matteo Meleleo,
Daniele Roberti, Mauro Pellegrino. Negli anni
passati, questa autentica istituzione dell’avviamento
giovanile alla dimensione civica e amministrativa, era, a
dire il vero, caduta in desuetudine a Cutrofiano. I
giovani lamentavano l’assenza di un loro
coinvolgimento da parte delle passate amministrazioni.
È stato così che il sindaco Oriele Rolli e l’assessore
all’istruzione e alle politiche giovanili Lillino
Masciullo, trovando fattiva collaborazione nel dirigente
scolastico Antonio Maniglio e nei docenti interessati
dell’istituto comprensivo, hanno rilanciato questa bella
iniziativa nella certezza che il miglioramento della
qualità della vita in paese cominci proprio dalla
partecipazione dei giovani concittadini alla vita politica.
Lamanifestazione “Laspesa a km. 0 fruttasalute” è organiz-
zata dalla LILT di
Lecce, in collaborazione con la
Confederazione Italiana Agricol-
tori (CIA) di Lecce e col patrocinio
della Provincia di Lecce.
L’iniziativa rientra nella “Settimana
Nazionale per la Prevenzione Onco-
logica”, uno dei principali appunta-
menti nazionali della LILT.
La LILT di Lecce, come al solito, ha
aderito all’iniziativa, e sarà presente
nelle piazze dei principali centri sa-
lentini domenica 24 marzo 2013,
con i propri volontari, che allesti-
ranno dei gazebo per diffondere ma-
teriale divulgativo ed il gadget della
manifestazione.
Accanto alla LILT, grazie alla colla-
borazione della Confederazione Ita-
liana Agricoltoridi Lecce, saranno
presenti in piazza gazebo di aziende
locali del settore dell’agricoltura
biologica, che offriranno gratuita-
mente i prodotti sicuri della nostra
terra, allo scopo di promuovere una
sana alimentazione. Questi i centri
interessati: Lecce, Casarano, Galli-
poli, Nardò, Specchia, Leverano,
Martano, Calimera e Arnesano.
Il messaggio che verrà diffuso dalla
LILT di Lecce toccherà il tema
dell’alimentazione “sicura” e non
contaminata da fattori di rischio
oncologico, privilegiando i pro-
dotti locali (la cosiddetta spesa a
“km. 0”).
Si insisterà quindi sul fatto che la
prevenzione primaria (ossia la
lotta alle cause del cancro), nel
caso dell’alimentazione, non
deve limitarsi a dei consigli per
una dieta corretta (meno grassi e
carni, più frutta e verdura), ma
deve anche chiamare in causa la
sicurezza stessa degli alimenti, il
fatto cioè che non siano contami-
nati (pesticidi, inquinamento di
aria, acqua, terreni, ecc.). E
quindi coinvolgere una rifles-
sione più grande sul tema del-
l’ambiente.
Per questo, saranno promosse le
“azioni virtuose” che cittadini ed
Istituzioni dovrebbero mettere in
atto ai fini di una corretta pre-
venzione (non sprecare l’acqua,
l’energia, il cibo; dieta bilanciata
e diversificata; mangiare frutta e
verdura in abbondanza; preferire
verdure coltivate all’aperto, cre-
sciute grazie all’energia del sole
e lontano da fonti di inquina-
mento; scegliere prodotti locali e
stagionali; preferire i prodotti
biologici, coltivati senza concimi
chimici o pesticidi; fare atten-
zione ai cibi transgenici).
Cutrofiano ha ilsuo baby Sindaco
La spesa a km 0 frutta saluteLILT, il messaggio. L’alimentazione “sicura” e non contaminatada fattori di rischio oncologico, privilegiando i prodotti locali
A LECCE, NARDÒ, GALLIPOLI,CASARANO, SPECCHIA,LEVERANO, MARTANO,
CALIMERA E ARNESANOAccanto alla LILT e alla CIAdi Lecce, saranno presenti
in piazza gazebo di aziendelocali del settore
dell’agricoltura biologica,che offriranno
gratuitamente i prodottisicuri della nostra terra,
allo scopo di promuovereuna sana alimentazione
guardiamoci intorno23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 17
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i lGallo CORRISPONDENTI
Massimo AlligriGiuseppe AquilaGianluca Eremita
Vito LecciFiorella MastriaAntonio MemmiCarlo Quaranta
Donatella ValenteStefano Verri Il Gallo su Facebook:
“Redazione il Gallo”
Il Gallo su Twitter:il Gallo @RedazilGallo
Grazie a Facebook Francescas di Padova, 66 anni, ha ritrovato i figli datiin adozione 27 anni fa. La donna all'epoca era stata considerata non ido-nea al ruolo di genitore a causa della sua "condotta hippy", motivo per cuiil tribunale aveva disposto l'adozione dei figli. Tutto è iniziato grazie alla sponso-rizzazione del libro di Enrico Zorzato, dedicato alla storia della donna: "Paglì, unastoria hippy". La figlia della donna ha subito riconosciuto la storia e ha contat-tato gli editori che l'hanno messa in contatto con la madre e con i due fratelli, ancheloro dati in adozione. All'appello manca ancora il quarto figlio della donna.
Accantonato (finalmente!) il rapper co-reano Psy, "Gangnam Style" ecco unaltro tormentone che nell'ultimo pe-riodo ha decisamente invaso il web:"Harlem shake". Si tratta di un vero eproprio video virale: per i primi secondiuna persona balla tra la generale indif-ferenza. Poi d'improvviso tutti si agitanoscatenandosi sulle note della hit del dj
Baauer. Il virus dell’Harlem Shake ha contagiato anche la Juventus ed è addiritturaentrato nella “sacralità di una conferenza stampa (nella foto da sinistra Bonucci,Vidal e Quagliarella).
HARLEM SHAKE, IL NUOVO TORMENTONE
Quasi duemila euro. Questo quanto un bambino di 5 annidi Bristol è riuscito a spendere in 10 minuti! Il tutto è su-
cesso su uno store per il download di app. Il bimbo, intentoa giocare con un tablet, ha chiesto al padre di inserire la pas-
sword per il download gratuito di un'applicazione. Il giorno dopo, i geni-tori si sarebbero accorti del misfatto, con un'ondata delle notifiche per acquisti inapp, il cui prezzo andava da pochi centesimi a 70 euro...
DONNA RITROVA FIGLI DOPO 27 ANNI!
Si sono appartati in un vicolettodi Manchester, convinti diessere al sicuro da sguardi indiscreti, ma l'obiettivo impie-toso di Google Street View li ha immortalati. Così una cop-pia di amanti, clandestini o colti da un irrefrenabile raptusdi passione, è finita in rete, vista da centinaia di migliaiadi utenti del motore di ricerca più usato al mondo.I visi e...qualcos’altro sono stati oscurati ma i due protagonisti inglesi restano comunqueben riconoscibili.Pare che Google, accortosi della gaffe, abbia già oscurato l'im-magine, anche se, per il protagonista dello 'scatto fatale' colto con i pantaloni ab-bassati insieme a una moretta provocante, il guaio potrebbe già essere stato fatto.
SESSO IN STRADA, NIENTE PRIVACY
TABLET AL BIMBO E 2MILA EUROGETTATI IN FUMO IN 10 MINUTI
Febbraio: cassintegrazione alle stelle
Crisi di liquidità? Vola il factoring
Non tutti soffrono la crisi. Da quando è iniziata la recessione, sono cresciuti gli affari di rottamatori e ri-ciclatori di rifiuti. Anche insospettabili raccolgono gli elettrodomestici abbandonati nelle campagne o la-sciati vicino ai cassonetti e li portano nelle aziende che li reinseriscono nella catena di produzione. Lebanche hanno adottato questo stesso “ciclo di smaltimento”, da quando i debitori hanno iniziato ad avere
difficoltà nel pagamento delle fatture. Per ripulire i bilanci da queste “scorie” ci si affida sempre più spesso a so-cietà specializzate di recupero crediti che mettono sotto pressione famiglie ed imprese. Se c’è crisi di liquidità,“vola” il factoring e gli utili di queste società crescono vertiginosamente. A rivelarlo è il Centro Studi di Confar-tigianato Imprese Puglia che ha elaborato gli ultimi dati della Banca d’Italia. Se la pubblica amministrazione ri-tarda nei pagamenti e i fornitori non riescono a riscuotere in tempi brevi i loro crediti, l’alternativa al fallimentoè la stipula di un contratto di “factoring” con una società che si occupa di gestioni creditizie. Il factoring è uncontratto attraverso il quale l’azienda-cliente cede ad una società specializzata i propri crediti, sia quelli già ma-turati sia quelli futuri. Oltre alla riscossione, la società garantisce una serie di servizi, a cominciare dall’antici-pazione di una somma rispetto alla data d’incasso. A conti fatti, considerato il panorama rarefatto del credito,questa operazione si è rivelata un’ottima occasione di finanziamento per le imprese pugliesi. Un’occasione che inmolti hanno colto. Al 30 settembre scorso, ammontavano a 532 milioni di euro tali crediti, di cui 64 milioni “prosoluto” (quando la società di factoring si accolla anche il rischio di insolvenza dell’impresa) e 468 “pro solvendo”(cioè salvo buon fine, quando anche l’azienda-cliente rischia in caso di mancato incasso). Di questi 144 milionisono a carico delle banche e ben 388 a carico degli intermediari finanziari, autorizzati ad operare in virtù degliarticoli 106 o 107. La differenza tra questi ultimi due organismi è che il 107 si occupa direttamente dei servizidi incasso, pagamento e trasferimento di fondi. Per usufruire del factoring, si paga una commissione e, se sichiede un anticipo sulle somme da riscuotere, si devono corrispondere pure gli interessi che variano in base allecondizioni di mercato. Alla fine dell’anno scorso, i tassi d’interesse applicati dalle banche sulle nuove operazionidi prestito alle imprese risultavano più alti rispetto al passato. Questo ha permesso alle società di factoring dimuoversi meglio sul mercato e di incassare di più. Inoltre, contrariamente a quanto accade nel credito, le societàdi factoring non valutano solo l’impresa che cede i crediti, ma anche la “qualità” dei crediti stessi e quindi deidebitori. I rischi che corrono sono dunque più contenuti. “In un periodo di prestiti delle banche con il contagocce,tempi di pagamento dilatati e una mole di fatture da riscuotere, sempre più imprese scelgono lo strumento delfactoring”, spiega il presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza. “Occorre monitorare l’ef-fettiva applicazione e il rispetto da parte degli enti pubblici della direttiva comunitaria entrata di recente in vi-gore”, che fissa a un massimo di trenta giorni i tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni.Inoltre, “bisogna affrontare il nodo del debito pregresso e coordinare le norme esistenti con quelle sui tempi dipagamento”. Per il presidente, “la crescente insolvibilità spinge le imprese a ricorrere alle società di factoring,ma le banche e gli intermediari devono ridurre le commissioni e gli interessi applicati su questo tipo di opera-zioni”. In provincia di Lecce banche ed intermediari tengono in carico 59 milioni di euro, di cui 20 a carico dellebanche e 39 a carico degli intermediari. Rappresenta poco più dell’11 per cento.
Balzo in avanti della cassa integrazione a feb-braio. Rispetto al primo mese dell’anno, le ri-chieste di questo ammortizzatore sociale daparte delle aziende salentine sono aumentatedel 238,5%: il monte ore complessivo è pas-
sato da 156.913 a 531.199. Nel dettaglio, secondo lostudio effettuato dalla Uil sui dati Inps, la richiesta dicig ordinaria è passata da 155.533 ore a 294.359(+89,3%); la cig straordinaria, da zero a 16.017 ore; lacig in deroga, da 1.380 a 220.823.“La febbre è ancora troppo alta”, commenta il segre-tario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto,“la condizione del nostro territorio, dal punto di vistaeconomico, ma non solo, è sempre più precaria. I datisulle richieste di ore di cassa integrazione rispecchianoperfettamente la situazione del nostro sistema produt-tivo. Crescita nulla, imprese in difficoltà, impatto sullaquantità e qualità del lavoro immediata. Ad unacostante crescita del numero di disoccupati, del calodegli occupati, si affianca il fortissimo utilizzo del prin-cipale ammortizzatore sociale: la cassa integrazione.L’aumento della cassa ordinaria”, prosegue Giannetto,“indica, pur in presenza di meno giornate lavorate afebbraio, che altre aziende si affacciano sul bacino delledifficoltà e della crisi. Infatti, se confrontiamo le richi-este di cig nel primo bimestre 2013 con quelle 2012,
balza all’occhio un altro dato preoccupante: +10,6 %.Complessivamente, nei primi due mesi dell’anno le oreautorizzate sono state 688.112 a fronte delle 621.913dei primi due mesi del 2012. Insomma”, osserva ancorail segretario Uil Lecce, “i dati raccolti ci dicono che lostato di crisi continua ad aggravarsi, ma nel frattempoil mondo politico, a livello nazionale e regionale, con-tinua inspiegabilmente a giocare al rinvio, senza garan-tire alcuna stabilità di governo. Nel Salento come intutta la Puglia, la situazione è ormai al limite del col-lasso: se non riprende l’economia, l’emorragia di postidi lavoro, anche se temporaneamente protetti dallacassa integrazione, sarà inevitabile. Nell’immediato”,sostiene Giannetto, “occorre sostenere finanziaria-mente lo strumento che in questi anni ha evitato che sitrovasse nella disoccupazione senza ritorno un grandenumero di lavoratrici e lavoratori. Dare certezze dellerisorse per la cassa in deroga oggi, più che mai, è un im-perativo che anche un Governo “provvisorio” dovràgarantire. Resta tuttavia intatto e prioritario”, con-clude il segretario UIL; “il tema della costruzione dipolitiche attive, formazione e non solo, per gli oltre 7mila lavoratori salentini in cassa integrazione, per con-sentire loro un rapido rientro nel sistema produttivo”.
in concessionariailgallo.it18 23 MARZO/5 APRILE 2013
Le novità dal Salone LaFerrari Mercedes CLALaFerrari, la nuova attesissima serie speciale limi-
tata, prodotta in soli 499 esemplari è stata l’indi-
scussa regina del Salone Internazionale dell’Auto di
Ginevra. 963 CV per la prima ibrida nella storia del
Cavallino con perfomance da record: da 0 a 100
km/h in meno di 3 secondi e da 0-200 Km/h in
meno di 7. Ed ha tagliato di ben il 50% le emissioni
di Co2! Vettura straordinaria destinata ai collezioni-
sti, con soluzioni tecniche che in futuro saranno ap-
plicate ai modelli della gamma.
Alfa Romeo 4CLa seducente 2 posti si è svelata gli occhi del
mondo durante la presentazione ufficiale al Salone
di Ginevra. Rivelata anche l’esclusiva “Launch Edi-
tion”, un’edizione numerata e prodotta in serie limi-
tata, disponibile solo in 400 esemplari destinati a
Europa, Africa e Middle East, 500 in Nord America
e 100 nel resto del mondo. Potrà anche essere ordi-
nata ad un prezzo di 60.000 euro. Per la commercia-
lizzazione della 4C bisognerà attendere ancora
qualche mese.
Audi S3 SportbackVettura molto leggera che dovrebbe perdere circa
70 kg e raggiungere performance ed efficienza di
assoluto livello. L’ ibrida (Audi A3 e-tron 2013),
grazie alla propulsione combinata tra motore ter-
mico ed elettrico, riesce a coniugare prestazioni ele-
vate a consumi ridottissimi. La casa dei quattro
anelli dichiara un’accelerazione da 0 a 100 km/h in
7,6 secondi ed una velocità massima di 222 km/h.
Grazie al motore elettrico, l’Audi A3 e-tron può
percorrere 100 km con appena 1,5 litri di benzina!
Con il nuovo Modello la Casa di Stoccarda vuole
fondere la praticità di una vettura da famiglia allo
stile di una filante coupé. Le dimensioni sono molto
generose: pensate che la CLA è lunga 4 metri e 62
centimetri, quasi come una Classe C, tanto per ca-
pirci. Anche gli interni riprendono lo stile dell’abi-
tacolo della Classe A, mentre per quanto riguarda le
motorizzazioni le due vetture avranno una gamma
del tutto analoga. Il prezzo di partenza del modello
CLA 180 BlueEfficiency sarà di 29.900 euro.
BMW Serie 4 Rispetto alla 3, la nuova Serie 4 si mostra con uno
stile più aggressivo e ricercato, una linea più ele-
gante e dinamica con volumi ben proporzionati
Anche se si tratta di una concept car, le forme sa-
ranno quasi identiche sulla versione di serie. La
gamma a benzina sarà composta dalle versioni
BMW 420i 2.0 da 184 cavalli, BMW 428i 2.0 da
245 cavalli e BMW 435i 3.0 da 306 cavalli. Sul
fronte dei diesel ci saranno le BMW 420d 2.0 litri
da 184 cavalli e BMW 430d 3.0 da 258 cavalli.
Skoda Octavia Sarà 9 cm più lunga e 5più larga e sembrerà quindi
più piantata a terra. Grazie ai gruppi ottici anteriori
con bordo di colore nero ed alle nervature sul co-
fano, il nuovo modello risulterà più aggressivo del
precedente. Motori tutti turbo ad iniezione diretta,
quattro a benzina e due diesel: 1.2 TSI da 86 e da
105 cavalli, 1.4 TSI da 140 cavalli, 1.8 TSI da 180
cavalli alimentati a verde ed i 1.6 TDI da 105 ca-
valli e 2.0 TDI da 150 cavalli a gasolio. Verrà ven-
duta a partire da aprile a circa 20.000 euro.
in concessionaria23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 19
dell’auto di GinevraNuova VW Golf GTD Opel CascadaLa nuova GTD migliora sotto tutti i punti di vista:
più leggera grazie al telaio MQB e più performante
grazie al nuovo motore. Sotto il cofano troviamo un
TDI common rail 2 litri quattro cilindri che può
contare su 184 cv di potenza a 3.500 giri al minuto
ed una coppia di 380 Nm erogata costante da 1.750
giri a 3.250: accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,5
secondi e velocità max di 230 chilometri orari. Mi-
gliorano anche i consumi: la casa dichiara un con-
sumo nel ciclo misto di appena 4,1 litri di gasolio.
Renault CapturÈ un crossover, che “cattura” il meglio della mono-
volume, della berlina, del SUV: un’offerta molto in-
teressante sul mercato italiano. Captur ha delle
dimensioni molto compatte, una vettura di 4 metri e
12, solo 6 cm più lunga di una Renault Clio. Vettura
con una grande abitabilità, con il divano posteriore
scorrevole di 16 cm per offrire diverse possibilità di
abitabilità e poi tanta tecnologia come il sistema
multimediale e l’ultima generazione dei motori
Energy Stop&Start del Gruppo Renault.
Ford EcosportUn piccolo SUV che non rinuncia a voler sembrare
un vero fuoristrada. Il frontale si caratterizza per
una grossa presa d’aria centrale con delle cromature
di decorazione. I gruppi ottici sono a sviluppo oriz-
zontale e danno un’aria abbastanza accigliata al
muso. Gli interni hanno il tipico stile futuristico del
costruttore americano. I motori: 1.0 EcoBoost tre
cilindri a benzina, con 125 cavalli; 1.6 TDCi turbo-
diesel da 95 CV ed il 1.6 aspirato da 105 CV a ben-
zina abbinato al cambio automatico Powershift.
Vettura media scoperta lunga 4.697 mm e larga
1.840 mm., va a posizionarsi nella nicchia di mer-
cato già occupata dalla base di gamma di BMW
Serie 3 Cabriolet e Audi A5 Cabriolet. Per affron-
tare la sfida con le “colleghe” tedesche l’Opel Ca-
scada fa affidamento su una elevata rigidità della
scocca unita all’avantreno HiPerStrut, su una buona
gamma di motori che includono il nuovo 1.6 SIDI
Turbo ECOTEC a benzina e su un soft top elettrico
azionabile fino a 50 km/h.
Jepp Compass Per l’americana nuova trasmissione automatica a sei
rapporti, offerta sulle motorizzazioni a benzina 2.0 e
2.4 litri, le quali producono rispettivamente 156 e
170 cv di potenza. Il motore diesel 2.2 litri eroga in-
vece 136 e 163 cv ed è disponibile solo con il cam-
bio manuale a sei marce. Il modello Limited
presenta una griglia rivista, nuovi fari antinebbia,
fari posteriori oscurati e cerchi in lega da 18 pollici.
Tutti i modelli sono equipaggiati dalla telecamera
posteriore ParkView.
Dacia Logan MCV La SW che può arrivare ad ospitare fino a sette pas-
seggeri, riceverà gli stessi aggiornamenti già visti
sulla berlina: i fanali presentano profili squadrati e
sono uniti da un’ampia mascherina; il posteriore si
basa su soluzioni più elaborate e moderne. Notevol-
mente migliorati gli interni. Spicca il nuovo sistema
multimediale dotato di touch screen, anche se lo
stile si mantiene nel complesso sobrio e razionale. I
prezzi, invece, dovrebbero rimanere gli stessi non
sconvolgendo il profilo low cost del marchio.
il Gallo (506) - 23 marzo/5 aprile 2013 - www.ilgallo.it - [email protected]
Sport
Pasqua è in arrivo, è tempo dei con-
sueti bilanci per le squadre salen-
tine, che si apprestano ad affrontare
la parte finale, la più avvincente
nonché più impegnativa, dei rispet-
tivi campionati. Il bimestre conclu-
sivo della stagione agonistica è quello decisivo,
ma anche quello in cui emergono i dubbi mag-
giori. Le opinioni di appassionati e protagoni-
sti si dividono fra chi afferma che “in due altri
mesi può succedere di tutto” e chi si rassegna
con un perentorio “ormai i giochi sono fatti”.
Siamo però sicuri che, come ogni anno, al-
l’emissione dei verdetti ultimi non manche-
ranno le sorprese. A partire dalla Lega Pro, la
prima divisione nazionale a vedere impiegata
una salentina, il discontinuo Lecce, sino ai
“bassifondi” dei campionati dilettantistici, in
cui il divertimento è assicurato dal calore della
gente che ogni domenica riempie le gradinate
nonostante il freddo... e la pay-tv!
Lecce, Serie B diretta?Sì, col cannocchiale
Il2 settembre scorso, quando i giallorossi
aprivano le danze ospitando la Cremo-
nese, nessuno avrebbe immaginato un
cammino così sofferto e irto di insidie, nell’in-
ferno della terza serie. 3-0 al termine del primo
tempo e risultato (quasi) al sicuro, salvo due di-
sattenzioni ad inizio ripresa e 3-2 finale, con i
lombardi che sfiorarono l’impresa: fu il primo
campanello d’allarme, il segnale che in Lega
Pro non esistono certezze. Chi, in estate, con
molta presunzione tranquillizzava tutti dicendo
“Il Lecce stravincerà il campionato, mano sul
fuoco”, può ben ritirare quella mano. La situa-
zione non è delle migliori: conduce il Trapani
con 49 punti, Lecce staccato di una sola lun-
ghezza ma con una gara in più rispetto ai sici-
liani. Troppe le incertezze per una compagine
candidata inizialmente al ruolo di dominatrice
assoluta del girone A. Nemmeno la cura Toma,
subentrato in panca al posto di mister Lerda,
sembra aver donato serenità e continuità, per-
fette sconosciute in questa travagliata stagione.
A sette giornate dal termine Giacomazzi e com-
pagni dovranno ricambiare la fiducia del pub-
blico, che ha sempre donato il suo sostegno,
conquistando il primo posto, valevole per la
promozione diretta senza passare dai play-off:
gente come Benassi, Jeda, Memushaj ed Espo-
sito meritano senza dubbio tutt’altro palcosce-
nico.
Serie D,speranzaNardò
Cambio in corsa
per i granata,
forti ora di mi-
ster Vito Sgobba alla
guida tecnica, in so-
stituzione del dimissionario
Luca Renna. La linea-giovani
offre valide e solide basi su cui
costruire la salvezza, ma la zona
play-out dista la pochezza di due
punti. I neretini, a 33, dopo la scon-
fitta per 2 a 1 in terra ischiana, dovranno
rimboccarsi le maniche e ripartire dalla sfida
interna contro il Trani che occupa la penultima
piazza del girone H. La crescita del giovane
Mirarco fra i pali, la qualità di Corvino e
l’esperienza di Vetrugno lasciano presupporre
la terza salvezza consecutiva nella “massima
serie dilettante”.
Tricase,enigma
d’Eccellenza
Con il Racale
ormai condan-
nato alla retro-
cessione, a quattro
turni dal termine, ci
si chiede quale destino attenda il Tricase, fermo
a 19 punti e falcidiato da una crisi societaria
senza fine che sembra essere in parte risolta
dall’approdo del presidente Buccoliero. I risul-
tati deludenti e il clima di sfiducia regnante
negli ambienti rossoblù dall’inizio della sta-
gione non danno certo spazio a presagi postivi.
Non se la passa meglio il Manduria, a 22 punti,
mentre il tranquillo Galatina, a quota 34, ha ab-
bandonato qualsiasi velleità di play-off dopo lo
0-4 di San Severo. Ci sperano ancora Gallipoli
e Copertino, a tre e quattro lunghezze dalla
“zona verde”.
Èsfida a due fra Casarano e Ostuni, in testa
al girone B di Promozione con 61 e 60
punti (i brindisini hanno però una gara in
più). Decisamente staccate, Virtus Francavilla
(a 55) e Leverano (51) stanno comunque di-
sputando una grande stagione, ben oltre le
aspettative. Più giù, il Martano (26) continua a
costruire la sua salvezza a piccole dosi, a suon
di 0-0, parimenti allo Scorrano (27) e all’insi-
curo San Cesario (23). Con più di due mesi
d’anticipo Maglie (35) e Otranto (41) possono
dirsi già salve. Azzardare pronostici sarebbe
però una perdita di tempo: l’interminabile cam-
pionato, su cui calerà il sipario il 9 giugno, ri-
mane aperto a qualsiasi scenario.
Stefano Verri
Anche nel calcio è tempo di... passioneSi decidono i campionati. In Lega Pro il Lecce doveva fare un solo boccone degli avversariinvece... Le speranze di Nardò e Gallipoli, l’enigma Tricase e le ansie del Casarano
Promozione:Casarano,
attentoall’Ostuni
la novità23 MARZO/5 APRILE 2013 ilgallo.it 21
Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”,telefona lunedì 25 marzo dalle ore 9
potrai vincere una CERAMICA PASQUALE in porcellana o una ANTIPASTIERA IN PORCELLANA offerteda STG (Strada statale 275 Lucugnano-Alessano, km 23,5). E poi: i BIGLIETTI per i CINEMA
di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO e TRICASE; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO;DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sul-l’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIG-GIANO e CASTRO; 1/2 KG DI MIGNON o 1/2 KG DI PRALINE E CIOCCOLATINI presso la nuova pasticceriaAROME DE CACAO di CORSANO; un LITRO DI VINO SFUSO offerto da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE;PUCCIA E BIBITA offerto da PANDIVIA a TRICASE; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE.
Al cinemaAl cinema
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SURBO - THE SPACE CINEMA
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CASARANO - CINEMA MANZONI
TEL. 0833/505270
17 (sab. e dom.) - 19 - 21benvenuto presidente
- settegiornisabato 23 domenica 24 martedì 26 mercoledì 23 giovedì 28 venerdì 29
mattin
apom
eriggio
sera
lunedì 25
15°
7°
La primavera permolti arieti si rivelaun po’ pesantesotto vari aspetti, itransiti negativi nonmancano e voi do-vete continuare apazientare.
I nati tra la prima ela seconda decaderestano sempre isuper favoriti dal tri-gono di Plutone. Glialtri per ora sonoesenti da transiti im-portanti.
Continuano Giovecongiunto e Uranoin sestile per moltigemelli: è un mo-mento favorevole ebisogna approfit-tarne. Fate la vostraparte.
Plutone continua lasua corsa in opposi-zione e Uranoquella in quadra-tura che frenano lavostra vita su varifronti. Saturno,però, vi protegge.
Per il vostro segno,la primavera pro-cede benino,conpossibili interessantinovità. Attenti allaquadratura di Sa-turno e valutatebene le scelte.
Giove e Nettunosono in posizionenegativa e possonocreare confusionementale e rischi dispese extra. Plutonefavorisce solo primae seconda decade.
Plutone in quadra-tura e Urano in op-posizione: continuail momento grigioper la prima decadeRimandate i pro-getti. Gli altri più li-beri di muoversi
Plutone, Nettuno eSaturno a favoredella prima decadepossono aiutare arealizzare progetti.Gli altri meno favo-riti, ma senza tran-siti negativi.
Urano continua astimolarvi e vi incitaa repentini cambia-menti su vari fronti.Attenti all’opposi-zione di Giove chepotrebbe indurvi aspese extra.
Saturno, vostro pia-neta personale, vistimola a realizzarequalcosa di con-creto e a lasciarvialle spalle ciò chenon serve. Urano,però, vi blocca.
Saturno proseguecon la sua azionefrenante. Urano, ilvostro pianeta, viincita a cambiarequalcosa nella vo-stra vita. Ponderatele vostre scelte.
Plutone e Nettuno,continuano con laloro azione costrut-tiva: sotto con i pro-getti. Attenti, però,alla quadratura diGiove e controllate ilconto bancario.
lloo ddiiccoonnoo llee sstteell lleedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)
dal 23 marzo
al 5 aprile 2013
Ariete Toro Gemelli
Cancro Leone Vergine
Bilancia Scorpione Sagittario
Capricorno Acquario Pesci
7°
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11°
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16°
10°
9°
TELEFONA LUNEDÌ 25 MARZO DALLE ORE 9: 0833/545 777NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA
LECCE - MULTISALA MASSIMO
TEL. 0832/307433
GALATINA - CINEMA TARTARO
TEL. 0836/568653
UN SORRISO ON LINE
in programmazione
dal 21marzo
La foto - vignetta
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