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115 rapporto sull’energia Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino 6

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1155° rapporto sull’energia

Il sistemadi teleriscaldamento inProvincia di Torino

6

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6.1 PremessaIl capitolo definisce un quadro conoscitivo dei sistemi di teleriscaldamento esistenti e previsti nella Provincia di Torino

e fornisce dati e metodi per la valutazione del potenziale di ulteriore espansione. Le analisi sono tratte dallo studio

“Teleriscaldamento in Provincia di Torino: stato di fatto e potenzialità di sviluppo” realizzato da Tecnoapi s.a.s in

collaborazione con Ecofys Italia e Golder Associates per conto della Provincia di Torino.

6.2 Quadro di sintesi dei sistemi di teleriscaldamento in esercizioI sistemi di teleriscaldamento in esercizio in Provincia di Torino (alla data del settembre 2005) sono indicati nella Tabella

6.1. Come si può osservare, la parte più rilevante dei sistemi (per numero e importanza) è situata nella Città di Torino e

all’interno dell’Area Metropolitana Torinese. Gli altri sistemi sono collocati nel Canavese (2) e nelle aree montane dell’Alta

Val Susa (1) e dell’Alta Val Chisone (1).

6.2.1 Analisi dell’utenzaIn Figura 6.1 sono riepilogate le volumetrie servite, distinte per tipologia di utenza residenziale, terziario e industriale.

Complessivamente in Provincia di Torino vi sono 32,6 Mm3 serviti da teleriscaldamento (circa 28,7 Mm3 nella Città di

Torino e 3,9 Mm3 nel resto della provincia). Mediamente la volumetria delle utenze residenziali (Figura 6.2) costituisce

il 78% circa del totale mentre il terziario copre il 19% circa. La quota delle utenze industriali è limitata a meno del 3%.

In ciascun sistema, la ripartizione per tipologia è legata ad aspetti locali inerenti le caratteristiche dell’utenza e le modalità

di sviluppo del servizio di teleriscaldamento. A tale proposito, la rilevante quota industriale del sistema Area Nord-Ovest

costituisce un caso particolare: inizialmente nato per l’area industriale di Rivoli (Consorzio CIPR), il servizio è attualmente

in fase di allargamento anche ad utenze civili.

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Tabella 6.1 - Provincia di Torino: sistemi di teleriscaldamento in esercizio

116 5° rapporto sull’energia

DENOMINAZIONE

Città di Torino1

Torino Sud

Torino Le Vallette

Area metropolitana

Area Nord-Ovest

Settimo

Leinì

Altri comuni

Sestriere

Bardonecchia

Colleretto Giacosa

Castellamonte

AREE SERVITE OPERATORE

Torino (zona sud), Moncalieri

Torino (Le Vallette)

Rivoli, Grugliasco

Settimo Torinese (zona sud)

Leinì

Sestriere

Bardonecchia

Colleretto Giacosa (Bioindustry Park)

Castellamonte

IRIDE

IRIDE

ASM Settimo (SEI)

ASM Settimo (SEI)

Provana Leinì

MetanAlpi Val Chisone

MetanAlpi Val Susa

AEG Ivrea

ASA Castellamonte

(1) Comprende Moncalieri e Nichelino, dove sono presenti aree servite dal sistema Torino Sud

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Figura 6.1 - Provincia di Torino: volumetria servita in base alla tipologia di utenza (2004)

1175° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Figura 6.2 - Provincia di Torino: ripartizione della volumetria servita in base allatipologia di utenza (2004)

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Dividendo le volumetrie servite per il numero di utenze allacciate è possibile valutare per ciascun sistema la dimensione

unitaria dell’utenza media (Figura 6.3). I risultati ottenuti mostrano tre differenti situazioni:

- i sistemi della Città di Torino presentano un’utenza media intorno a 10.000 m3;

- l’Area Nord-Ovest ha una dimensione media molto elevata in quanto attualmente serve un’utenza prevalentemente

industriale;

- gli altri sistemi sono caratterizzati da una dimensione media intorno a 5.000 m3.

Mediamente in Provincia di Torino, la dimensione media dell’utenza si colloca intorno a 11.000 m3.

In Tabella 6.2 e Figura 6.4 sono riportati i valori annui dell’energia termica erogata, distinti per tipologia di utenza.

Complessivamente in Provincia di Torino nel 2004 sono stati forniti poco meno di 1,39 TWh di energia termica in

teleriscaldamento (circa 1,20 TWh nella Città di Torino e 0,19 TWh nel resto della provincia). Mediamente le utenze

residenziali hanno assorbito l'83% circa dell’energia erogata totale mentre il terziario ha richiesto il 16% circa.

Dividendo l’energia termica erogata per il numero di utenze allacciate è possibile valutare per ciascun sistema il fabbisogno

annuo unitario dell’utenza media (Figura 6.5). I risultati ottenuti mostrano tre differenti situazioni:

- i sistemi della Città di Torino, Sestriere e Castellamonte presentano un fabbisogno annuo medio dell’utenza tra

350 e 500 MWh;

- il fabbisogno medio dell’Area Nord-Ovest ha una valore molto elevato per i motivi già illustrati;

- gli altri sistemi sono caratterizzati da un fabbisogno annuo medio di 200 MWh.

Mediamente in Provincia di Torino, il fabbisogno medio dell’utenza si colloca intorno a 460 MWh.

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Figura 6.3 - Provincia di Torino: volumetria unitaria media per sottostazione (2004)

118 5° rapporto sull’energia

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Tabella 6.2 - Provincia di Torino: energia termica e potenza termica di picco erogate all’utenza (2004)

1195° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Città di Torino1

Torino Sud

Torino Le Vallette

totale

Area metropolitana

Area Nord-Ovest

Settimo

Leinì

totale

Altri comuni

Sestriere2

Bardonecchia

Colleretto Giacosa

Castellamonte2

totale

totale complessivo

ET,U [ GWh ]

891,1

131,6

1.022,7

3,4

18,1

6,5

28,0

43,4

44,9

-

7,2

95,5

1.146,2

DENOMINAZIONERESIDENZIALE TERZIARIO INDUSTRIALE TOTALE

QU, max [ MW ]

162,5

14,0

176,5

0,7

1,9

4,8

7,4

23,3

-

1,4

10,1

34,8

218,7

-

-

-

17,5

-

-

17,5

-

-

-

2,7

2,7

20,2

1.053,6

145,7

1.199,3

21,6

20,0

11,3

52,9

66,6

44,9

1,4

20,0

133,0

1.385,2

570,0

65,0

n.d.

16,0

8,5

45,3

30,0

n.d.

8,2

(1) Comprende Moncalieri e Nichelino, dove sono presenti aree servite dal sistema Torino Sud(2) I dati di energia erogata comunicati sono stati integrati con stime

Figura 6.4 - Provincia di Torino: energia termica erogata in base alla tipologia di utenza (2004)

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La Tabella 6.2 riporta anche la potenza termica di picco complessivamente richiesta dalle utenze. Tale dato può essere

confrontato (Figura 6.6) per ciascun sistema con la somma delle potenze termiche installate presso le sottostazioni di

scambio delle utenze.

Analogo confronto (Figura 6.7) può essere effettuato per l’utenza media, dividendo i valori delle medesime potenze per

il numero di utenze. Le dimensioni medie delle sottostazioni sono generalmente comprese tra 200 e 350 kW; fa eccezione

l’Area Nord-Ovest per i motivi già illustrati.

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Figura 6.5 - Provincia di Torino: energia termica erogata unitaria media per sottostazione (2004)

120 5° rapporto sull’energia

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Figura 6.6 - Provincia di Torino: potenza termica installata presso l’utenza e erogata di picco (2004)

1215° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Figura 6.7 - Provincia di Torino: potenza termica unitaria media installata presso l’utenzae erogata di picco (2004)

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Dividendo l’energia termica erogata a ciascuna tipologia di utenza per la relativa volumetria servita è possibile valutare

per ciascun sistema il fabbisogno termico annuo specifico. I risultati ottenuti sono illustrati nella Tabella 6.3.

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Tabella 6.3 - Provincia di Torino: energia termica specifica erogata e potenza termicaspecifica di picco (2004)

122 5° rapporto sull’energia

Città di Torino1

Torino Sud

Torino Le Vallette

media pesata2

Area metropolitana

Area Nord-Ovest

Settimo

Leinì

media pesata2

Altri comuni

Sestriere

Bardonecchia

Colleretto Giacosa

Castellamonte

media pesata2

media pesata2

ET,U [ KWh/m3 ]

43,6

50,4

44,3

38,0

31,0

55,2

34,5

84,9

44,9

-

55,9

41,3

43,8

DENOMINAZIONERESIDENZIALE TERZIARIO INDUSTRIALE TOTALE

QU, max[ W/m3]

30,7

43,1

31,4

35,0

38,0

30,9

31,8

83,6

-

23,3

87,8

50,8

32,8

-

-

-

25,0

-

-

24,3

-

-

-

23,9

23,5

24,2

40,9

49,6

41,8

26,7

31,5

41,3

30,0

84,5

44,9

23,3

56,0

42,3

41,2

22,1

22,1

n.d.

25,2

31,1

57,5

30,0

n.d.

22,9

GRADIGIORNO

2617

2617

2617

2687

2664

2722

2617

5165

3043

2779

2659

2617

2617

(2) Media pesata su volumetrie e gradi giorno, espressa rispetto ai gradi-giorno di Torino(1) Comprende Moncalieri e Nichelino, dove sono presenti aree servite dal sistema Torino Sud

La Figura 6.8 mostra i valori ottenuti di fabbisogno specifico per ciascun sistema e per ciascuna tipologia di utenza; si

evidenziano le differenze dovute soprattutto alle diverse condizioni climatiche. Per consentire il calcolo di valori medi

del fabbisogno, nella Tabella 6.3 si è utilizzata una media pesata in base alla volumetria servita e ai gradi-giorno del

comune. Tali risultati (espressi con riferimento ai gradi-giorno di Torino) possono essere considerati rappresentativi delle

rispettive tipologie di utenza: in Provincia di Torino, il valor medio del fabbisogno termico annuo specifico si colloca

intorno a 41 kWh/m3.

Analogamente a quanto fatto per il fabbisogno specifico, dalla potenza di picco è possibile ottenere il carico termico di

picco specifico; questo dato può inoltre essere confrontato con la potenza termica specifica installata per unità di

volumetria servita. La Figura 6.9 mostra come il carico termico di picco specifico si colloca tra 20 e 30 W/m3; per ovvie

ragioni climatiche fa eccezione il sistema di Sestriere con oltre 57 W/m3. A fronte di questa omogeneità del carico di

picco, il sovradimensionamento adottato della potenza installata specifica risulta essere estremamente variabile: da

valori intorno a 30 W/m3 fino a massimi di oltre a 65 W/m3.

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Figura 6.8 - Provincia di Torino: energia termica specifica erogata in base alla tipologia di utenza (2004)

1235° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Figura 6.9 - Provincia di Torino: potenza termica specifica installata presso l’utenza e erogata di picco (2004)

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6.2.2 Reti di teleriscaldamentoIn Tabella 6.4 e Figura 6.10 sono riepilogate le caratteristiche delle reti di teleriscaldamento, distinte per tipologia di fluido

termovettore. Complessivamente in Provincia di Torino vi sono poco meno di 316 km di rete (circa 258 km nella Città di

Torino e circa 57 km nel resto della provincia).

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Tabella 6.4 - Provincia di Torino: caratteristiche delle reti di teleriscaldamento (2004)

124 5° rapporto sull’energia

Città di Torino1

Torino Sud

Torino Le Vallette

totale

Area metropolitana

Area Nord-Ovest

Settimo

Leinì

totale

Altri comuni

Sestriere

Bardonecchia

Colleretto Giacosa

Castellamonte

totale

totale complessivo

T ESERCIZIO [ °C ]

acqua surriscaldata

acqua calda

acqua surriscaldata

acqua calda

acqua calda

acqua calda

acqua surriscaldata

acqua calda

acqua calda

DENOMINAZIONERESIDENZIALE MANDATA RITORNO

L [ Km ]4 Qd [ % ]5

120,0

90,0

120,0

85,0

82,0

80,0

115,0

87,0

87,0

70,0

60,0

70,0

65,0

62,0

60,0

65,0

65,0

67,0

231,9

26,5

258,4

15,0

5,9

10,0

30,9

7,5

13,0

2,5

3,5

26,5

315,8

5,6%

22,6%

7,3%

14,4%

6,0%

16,7%

13,0%

6,0%

16,2%

6,0%

4,3%

10,5%

7,9%

(1) Comprende Moncalieri e Nichelino, dove sono presenti aree servite dal sistema Torino Sud

Le reti ad acqua surriscaldata sono prevalenti in quanto rappresentano circa l’82% circa dell’estensione totale e servono

l’85% della volumetria complessiva. Dividendo l’estensione delle reti per il numero di utenze allacciate è possibile valutare

per ciascun sistema il percorso medio di rete per raggiungere le sottostazioni di utenza. I risultati ottenuti mostrano tre

differenti situazioni:

- la maggior parte delle reti hanno un’estensione media compresa tra 50 e 100 m;

- la rete di Leinì presenta un’estensione media superiore rispetto a quella degli altri sistemi, pari a 200 m circa;

- la rete nell’Area Nord-Ovest costituisce un caso particolare in quanto questa attualmente serve un’utenza

prevalentemente industriale.

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Mediamente in Provincia di Torino, il percorso medio di rete per raggiungere le utenze è di circa 100 m.

Un’analisi simile può essere fatta dividendo l’estensione delle reti per la relativa volumetria servita; in questo modo è

possibile valutare per ciascun sistema l’estensione specifica della rete per unità di volumetria. Anche in questo caso i

risultati ottenuti mostrano tre differenti situazioni:

- la maggior parte delle reti hanno un’estensione specifica intorno a 10 km/Mm3;

- le reti di Leinì e Colleretto Giacosa presentano un’estensione specifica decisamente superiore rispetto a quella

degli altri sistemi, tra 35 e 40 km/Mm3;

- la rete nell’Area Nord-Ovest costituisce un caso particolare per i motivi già illustrati.

6.3 Analisi del potenziale di sviluppo del teleriscaldamentoIn questo paragrafo si descrivono le metodologie adottate per una valutazione del potenziale di sviluppo del

teleriscaldamento sul territorio della Provincia di Torino.

L’analisi prende in esame l’utenza termica potenziale da servire in teleriscaldamento, con i seguenti obiettivi:

- la determinazione della volumetria teleriscaldabile teorica e di progetto, con riferimento alle potenziali utenze

residenziali e terziarie;

- la definizione della sua distribuzione spaziale sul territorio.

Figura 6.10 - Provincia di Torino: estensione delle reti di teleriscaldamento in base allatipologia di fluido termovettore (2004)

1255° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

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6.3.1 Dati disponibiliIl metodo utilizzato per la stima della volumetria teoricamente allacciabile al teleriscaldamento si è basato principalmente

sulla superficie calpestabile delle abitazioni presenti in ogni sezione di censimento (dati ISTAT 2001). Questa grandezza

è stata moltiplicata per un’altezza media di 3 metri e successivamente corretta con il rapporto tra il numero di abitazioni

servite da impianti centralizzati sul totale di quelle presenti nella sezione (si considerano interessanti dal punto di vista

del teleriscaldamento unicamente le utenze con riscaldamento centralizzato). Tale dato è stato poi ridotto del 10% per

tenere conto dei possibili vani tecnici o volumetrie non riscaldate ed evitare quindi delle sovrastime. Si è operata

un’ulteriore selezione considerando solo quelle sezioni di censimento in cui si registra una densità di volume superiore

al valore limite di 0,5 m3/m2. I volumi così determinati sono stati infine moltiplicati per un fattore 0,7 (fattore di

penetrazione commerciale comunemente utilizzato negli studi di fattibilità) giungendo alla determinazione della

volumetria teoricamente allacciabile al teleriscaldamento.

I dati del settore residenziale sono stati inoltre integrati con le informazioni presenti negli archivi della Provincia di Torino

relative a strutture del terziario:

- ospedali e case di cura (ubicazione spaziale e volumetria);

- scuole superiori (ubicazione spaziale e volumetria);

- strutture della grande distribuzione commerciale (ubicazione spaziale e superfici di vendita).

Non sono disponibili ulteriori informazioni su altre tipologie di edifici ad uso terziario, quali scuole materne, elementari

e medie, uffici e strutture pubbliche, università, impianti sportivi, ecc. La carenza di informazioni nell’ambito terziario

comporta una significativa sottostima delle volumetrie teleriscaldabili appartenenti a questa tipologia di utenza.

In base a questa metodologia sono stati individuati i Comuni che presentano potenzialità di sviluppo di reti di

teleriscaldamento, limitatamente a quelli con volumetria superiore ai 150.000 m3 (Tab. 6.5).

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Tabella 6.5 - Individuazione dei comuni con potenziale di sviluppo

126 5° rapporto sull’energia

INTERO TERRITORIO COMUNALE SEZIONI con DENSITÀ EDILIZIA > 0,5 m3/m2

COMUNEdensitàediliziamedia

volumetriaediliziatotale

quotaTLR

teorica

volumetriaTLR

teorica

densitàediliziamedia

volumetriaediliziatotale

quotaTLR

teorica

volumetriaTLR

teorica

operatoreTLR

presente

[m3/m2] [Mm3] [%] [Mm3] [m3/m2] [Mm3] [%] [Mm3]

TORINO

COLLEGNO

MONCALIERI

SETTIMO T.SE

RIVOLI

GRUGLIASCO

NICHELINO

PINEROLO

BARDONECCHIA

CHIERI

VENARIA REALE

IVREA

ORBASSANO

CARMAGNOLA

IRIDE

ASM SETTIMO

IRIDE

ASM SETTIMO

ASM SETTIMO

ASM SETTIMO

IRIDE

METANALPI VALSUSA

AEG IVREA

0,71

0,26

0,12

0,13

0,17

0,28

0,20

0,08

0,01

0,07

0,17

0,10

0,09

0,03

92,40

4,64

5,86

4,35

5,12

3,61

4,19

3,85

1,67

3,68

3,41

3,07

2,07

2,76

69%

58%

52%

49%

48%

53%

52%

47%

78%

39%

34%

44%

44%

38%

64,03

2,70

3,05

2,14

2,46

1,92

2,19

1,80

1,29

1,45

1,17

1,34

0,92

1,05

2,10

1,31

0,94

1,07

1,13

1,29

1,06

1,28

1,02

0,78

1,17

0,81

0,84

0,83

86,55

4,37

3,58

3,76

3,72

3,33

3,14

2,88

1,28

2,20

2,88

1,48

1,52

1,41

71%

60%

63%

54%

53%

55%

57%

56%

81%

45%

34%

54%

50%

51%

61,38

2,63

2,27

2,02

1,99

1,83

1,78

1,62

1,03

0,99

0,97

0,81

0,76

0,72

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Tabella 6.5 - Individuazione dei comuni con potenziale di sviluppo (segue)

1275° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

CHIERI

VENARIA REALE

IVREA

ORBASSANO

CARMAGNOLA

BEINASCO

CHIVASSO

PIOSSASCO

SESTRIERE

SAUZE D'OULX

ALPIGNANO

SAN MAURO T.SE

CIRIE'

BORGARO T.SE

SANTENA

RIVALTA DI TORINO

CASELLE T.SE

OULX

CESANA T.SE

TROFARELLO

GASSINO T.SE

CUORGNE'

CARIGNANO

RIVAROLO C.SE

VOLVERA

PIANEZZA

BANCHETTE

LEINI

DRUENTO

PRAGELATO

BRANDIZZO

VINOVO

AVIGLIANA

BUTTIGLIERA ALTA

AEG IVREA

ASM SETTIMO

METANALPI VALCHISONE

ASM SETTIMO

METANALPI VALCHISONE

AEG IVREA

PROVANA LEINI'

METANALPI VALCHISONE

0,07

0,17

0,10

0,09

0,03

0,25

0,05

0,04

0,03

0,05

0,15

0,16

0,11

0,08

0,07

0,07

0,06

0,01

0,01

0,09

0,05

0,06

0,02

0,04

0,03

0,08

0,21

0,04

0,03

0,01

0,12

0,08

0,06

0,10

3,68

3,41

3,07

2,07

2,76

1,71

2,52

1,78

0,68

0,83

1,75

2,04

2,01

1,21

1,13

1,84

1,64

0,97

0,78

1,09

1,00

1,13

1,03

1,44

0,70

1,24

0,42

1,27

0,87

0,49

0,77

1,47

1,32

0,81

39%

34%

44%

44%

38%

58%

42%

43%

85%

83%

34%

36%

38%

39%

39%

28%

25%

45%

72%

29%

33%

31%

29%

27%

38%

34%

67%

31%

37%

65%

35%

31%

27%

35%

1,45

1,17

1,34

0,92

1,05

0,99

1,07

0,76

0,58

0,69

0,59

0,73

0,77

0,47

0,44

0,51

0,41

0,44

0,56

0,32

0,33

0,35

0,30

0,38

0,26

0,43

0,28

0,39

0,32

0,32

0,27

0,46

0,36

0,29

0,78

1,17

0,81

0,84

0,83

0,81

1,00

0,78

1,04

0,87

0,87

0,87

0,94

1,05

0,62

0,79

0,72

0,72

0,68

0,60

0,84

0,81

0,78

0,70

0,63

0,65

1,24

0,70

0,72

0,75

0,62

0,80

0,61

0,80

2,20

2,88

1,48

1,52

1,41

1,20

1,23

0,90

0,61

0,59

0,99

0,92

0,75

0,69

0,43

0,61

0,84

0,44

0,26

0,60

0,51

0,45

0,56

0,45

0,28

0,39

0,20

0,44

0,42

0,22

0,43

0,54

0,34

0,35

45%

34%

54%

50%

51%

59%

52%

61%

86%

84%

42%

45%

48%

50%

55%

38%

27%

52%

89%

37%

40%

44%

35%

39%

61%

43%

84%

37%

38%

72%

36%

29%

45%

43%

0,99

0,97

0,81

0,76

0,72

0,71

0,64

0,55

0,52

0,50

0,42

0,42

0,36

0,34

0,23

0,23

0,23

0,23

0,23

0,22

0,20

0,20

0,20

0,18

0,17

0,17

0,17

0,16

0,16

0,16

0,16

0,16

0,15

0,15

INTERO TERRITORIO COMUNALE SEZIONI con DENSITÀ EDILIZIA > 0,5 m3/m2

COMUNEdensitàediliziamedia

volumetriaediliziatotale

quotaTLR

teorica

volumetriaTLR

teorica

densitàediliziamedia

volumetriaediliziatotale

quotaTLR

teorica

volumetriaTLR

teorica

operatoreTLR

presente

[m3/m2] [Mm3] [%] [Mm3] [m3/m2] [Mm3] [%] [Mm3]

Page 14: Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino€¦ · 6.1 Premessa Il capitolo definisce un quadro conoscitivo dei sistemi di teleriscaldamento esistenti e previsti nella

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Tabella 6.6 - Sistemi di teleriscaldamento in progetto

128 5° rapporto sull’energia

6.3.2 Rassegna dei progetti e delle iniziative in programmaLa Tabella 6.6 indica i progetti e le iniziative allo studio per nuovi sistemi di teleriscaldamento o l’estensione di sistemi

esistenti, al settembre 2005.

Tale elenco è stato compilato in base alle recenti richieste di autorizzazione pervenute alla Provincia di Torino, alle notizie

acquisite durante i contatti con gli operatori e integrate da informazioni in possesso di Tecnoapi.

DENOMINAZIONE

Torino Sud e Centro

Torino Nord

Area Nord Ovest

Termovalorizzatore

Settimo

Pragelato

San Sicario

Ivrea

COMUNI AREE OPERATORE

Torino (estensione zona sud e zona centro)

Torino (Le Vallette, zona nord)

Rivoli, Grugliasco (estensioni), Collegno

Beinasco (Fornaci)

Settimo (zona nord), San Mauro

Pragelato

Cesana Torinese (San Sicario)

Ivrea, Banchette

IRIDE

IRIDE

ASM Settimo (SEI)

ASM Settimo (SEI)

ASM Settimo (SEI)

MetanAlpi Val Chisone

MetanAlpi Val Chisone

AEG Ivrea

6.3.3 Individuazione delle aree da servireUna volta esaminate singolarmente tutte le sezioni di censimento, si procede ad una successiva analisi della distribuzione

geografica della volumetria teleriscaldabile teorica al fine della loro aggregazione in potenziali aree di utenza. Di seguito

si illustrano gli elementi da considerare in questa fase.

In primo luogo sono state prese in considerazione le aree attualmente servite o sulle quali è prevista la realizzazione di

reti di teleriscaldamento. Inoltre l’attenzione deve essere concentrata sulle sezioni di censimento a maggiore densità di

utenza.

Le sezioni evidenziate da questo primo livello di analisi sono successivamente aggregate e integrate mediante l’ausilio

delle rappresentazioni georeferenziate. I criteri utilizzati per questa operazione sono i seguenti:

- la continuità territoriale delle aree servite (attuali e/o potenziali), in coerenza con la struttura di una distribuzione

a rete attuata mediante tubazioni;

- l’eventuale prossimità di volumetrie particolarmente rilevanti, non evidenziate dal precedente criterio della densità

territoriale;

- le eventuali opportunità di espansione delle reti esistenti, che emergono in conseguenza alle potenzialità evidenziate

nella presente analisi;

- i vincoli fisici presenti sul territorio che possono condizionare il passaggio e/o lo sviluppo della rete, quali corsi

d’acqua, linee ferroviarie, autostrade.

Questo processo di associazione produce la definizione di aree di utenza potenziale. La volumetria teleriscaldabile

complessiva, ottenuta come somma del dato relativo a tutte le sezioni di censimento che fanno parte di una determinata

area, rappresenta la potenzialità teorica di allacciamento presente, di seguito indicata in tabella 6.7.

Nelle figure 6.11 e 6.12 si illustrano le aree servite da reti di teleriscaldamento e le potenzialità di sviluppo nella Provincia

di Torino e nell'area metropolitana torinese.

Page 15: Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino€¦ · 6.1 Premessa Il capitolo definisce un quadro conoscitivo dei sistemi di teleriscaldamento esistenti e previsti nella

Tabella 6.7 - Provincia di Torino: potenziale di sviluppo TLR

1295° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

sistemi TLR in esercizio

sistemi TLR in realizzazione o progetto

ipotesi di estensioni/completamenti

di sistemi TLR esistenti,

in realizzazione o progetto

ipotesi nuovi sistemi TLR

totale

UNITÀ DIMISURA

VOLU

MET

RIA

ALLA

CCIA

BILE

UTENZA POTENZIALE CITTÀ DITORINO

AREAMETROPOLITANA

(escl. Torino)

ALTRI COMUNIDELLA PROVINCIA

DI TORINO

PROVINCIA DITORINO

[Mm3]

[Mm3]

[Mm3]

[Mm3]

[Mm3]

28,68

25,0

12,0

0,0

62,1

2,24

4,6

2,4

2,7

12,0

2,74

0,3

0,8

3,3

7,2

33,66

23,3

18,2

6,0

81,2

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Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

Figura 6.11 - Aree teleriscaldate e teleriscaldabili in provincia di Torino

130 5° rapporto sull’energia

Page 17: Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino€¦ · 6.1 Premessa Il capitolo definisce un quadro conoscitivo dei sistemi di teleriscaldamento esistenti e previsti nella

Figura 6.12 - Aree teleriscaldate e teleriscaldabili nell'area metropolitana

1315° rapporto sull’energia

Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

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Il sistema di teleriscaldamento in Provincia di Torino

132 5° rapporto sull’energia