RASSEGNA STAMPA TELERISCALDAMENTO

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L'azienda ospedaliera di Udine sceglie la strada dell'efficienza energetica ultimo aggiornamento: 21 dicembre, ore 15:41 Udine - (Adnkronos) - L'impianto permetterà la riduzione del 32,9% delle emissioni nocive condividi Udine, 21 die. - (Adnkronos) - Udine sceglie la strada dell'efficienza energetica e presenta la nuova centrale tecnologica dell'azienda ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia, realizzata nell'ambito dell'accordo di programma tra ospedale, Università degli studi e Comune di Udine per la realizzazione di un impianto innovativo, in grado di assicurare l'autonomia energetica dell'Ospedale e alimentare una rete di teleriscaldamento al servizio di utenze pubbliche e private. Il contratto di concessione pluriennale è stato affidato alla Società di Progetto Aton per il Progetto s.r.l. La nuova centrale termica di trigenerazione dotata di 3 motori a metano e 2 a olio vegetale, realizzata da Siram Spa e Rizzani de Eccher Spa, oltre a rispondere ai fabbisogni energetici dell'Ospedale fornirà calore a 39 grandi utenti, permettendo l'eliminazione delle vecchie caldaie di 17 istituti scolastici e 16 condomini, sviluppandosi per circa 13 km., in corso di realizzazione da parte di Cpl Concordia Soc. Coop. L'accensione dell'impianto permetterà la riduzione del 32,9%delle emissioni nocive in atmosfera e dell'anidride carbonica, che diminuirà di 16.920 tonnellate annue. Nell'ambito del progetto è stato inoltre appena ultimato il Centro Servizi di Laboratorio dell'Ospedale, realizzato da Siram Spa, Rizzani de Eccher Spa e Ar.Co. Lavori Scc, concepito per diventare un centro di eccellenza a livello nazionale per dimensioni e specializzazione. L'edificio è dotato di soluzioni costruttive e impiantistiche mirate al contenimento dei consumi energetici: il tetto è dotato di pannelli fotovoltaici ed il perimetro esterno è stato rivestito da schermature microforate costituenti una doppia pelle per consentire nel periodo estivo una limitazione della radiazione solare, con conseguenti risparmi nel condizionamento della struttura. L'investimento complessivo di 113 milioni di euro è stato finanziato per oltre i 2/3 grazie a fondi privati messi a disposizione dalla stessa Siram Spa che, oltre ad aver realizzato gli impianti della nuova centrale, svolgerà i servizi energetici e manutentivi per i prossimi 28 anni. La società di progetto si è aggiudicata il contratto di concessione proponendo una riprogettazione che ha consentito la realizzazione di un impianto, con potenza termica ed elettrica superiori rispettivamente del 30% e del 140%, oltre all'ampliamento della rete di teleriscaldamento raggiungendo un numero di utenze 8 volte superiore a quanto previsto inizialmente. Il progetto è il primo esempio in Italia in cui la centrale tecnologica di un ospedale alimenta anche una rete di teleriscaldamento cittadino.

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L'azienda ospedaliera di Udine sceglie la strada dell'efficienza energetica

ultimo aggiornamento: 21 dicembre, ore 15:41

Udine - (Adnkronos) - L'impianto permetterà la riduzione del 32,9% delle emissioni nocive

condividi

Udine, 21 die. - (Adnkronos) - Udine sceglie la strada dell'efficienza energetica e presenta la nuova centrale tecnologica dell'azienda ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia, realizzata nell'ambito dell'accordo di programma tra ospedale, Università degli studi e Comune di Udine per la realizzazione di un impianto innovativo, in grado di assicurare l'autonomia energetica dell'Ospedale e alimentare una rete di teleriscaldamento al servizio di utenze pubbliche e private. Il contratto di concessione pluriennale è stato affidato alla Società di Progetto Aton per il Progetto s.r.l.

La nuova centrale termica di trigenerazione dotata di 3 motori a metano e 2 a olio vegetale, realizzata da Siram Spa e Rizzani de Eccher Spa, oltre a rispondere ai fabbisogni energetici dell'Ospedale fornirà calore a 39 grandi utenti, permettendo l'eliminazione delle vecchie caldaie di 17 istituti scolastici e 16 condomini, sviluppandosi per circa 13 km., in corso di realizzazione da parte di Cpl Concordia Soc. Coop.

L'accensione dell'impianto permetterà la riduzione del 32,9%delle emissioni nocive in atmosfera e dell'anidride carbonica, che diminuirà di 16.920 tonnellate annue. Nell'ambito del progetto è stato inoltre appena ultimato il Centro Servizi di Laboratorio dell'Ospedale, realizzato da Siram Spa, Rizzani de Eccher Spa e Ar.Co. Lavori Scc,

concepito per diventare un centro di eccellenza a livello nazionale per dimensioni e specializzazione.

L'edificio è dotato di soluzioni costruttive e impiantistiche mirate al contenimento dei consumi energetici: il tetto è dotato di pannelli fotovoltaici ed il perimetro esterno è stato rivestito da schermature microforate costituenti una doppia pelle per consentire nel periodo estivo una limitazione della radiazione solare, con conseguenti risparmi nel condizionamento della struttura.

L'investimento complessivo di 113 milioni di euro è stato finanziato per oltre i 2/3 grazie a fondi privati messi a disposizione dalla stessa Siram Spa che, oltre ad aver realizzato gli impianti della nuova centrale, svolgerà i servizi energetici e manutentivi per i prossimi 28 anni.

La società di progetto si è aggiudicata il contratto di concessione proponendo una riprogettazione che ha consentito la realizzazione di un impianto, con potenza termica ed elettrica superiori rispettivamente del 30% e del 140%, oltre all'ampliamento della rete di teleriscaldamento raggiungendo un numero di utenze 8 volte superiore a quanto previsto inizialmente. Il progetto è il primo esempio in Italia in cui la centrale tecnologica di un ospedale alimenta anche una rete di teleriscaldamento cittadino.

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Teleriscaldamento pronto al raddoppio Appalto Tea per il maxi-cantiere da 8 milioni in via Brennero. Tra due mesi via ai lavori per la posa dei tubi e la ciclabile

Metà agosto. È la data stimata di avvio del cantiere di uno dei più grandi investimenti previ­sti dal piano industriale di Tea. Nei giorni scorsi il gruppo di via Taliercio ha aggiudicato provvisoriamente ad un'asso­ciazione temporanea d'impre­sa (formata da Co.Gè, Lami Costruzioni, Tecnoscavi e Cpl Concordia) la gara per la posa di una grande doppia condut­tura (feeder) che collegherà la cabina di scambio calore Eni-power Mantova con il centro della città, in via Mori, per estendere la rete del teleriscal­damento cittadino, potenzian­do la volumetria allacciata (da poco più di 5 a oltre 7 milioni di metri cubi).

Alla gara, avviata alla fine di ottobre 2011, avevano chiesto di partecipare venti imprese (perlopiù associazioni tempo­ranee di imprese); l'importo dei lavori, al netto del ribasso d'asta, sarà di circa 8 milioni e mezzo di euro

La società sta richiedendo la documentazione necessa­ria alla verifica del possesso dei requisiti di carattere gene­rale e speciale per perfeziona­

re l'aggiudicazione. Successi­vamente, il consiglio di ammi­nistrazione delibererà l'aggiu­dicazione definitiva; i lavori potranno iniziare 35 giorni do­po.

Il teleriscaldamento si con­ferma dunque al centro dei progetti industriali del gruppo Tea, che da anni prosegue nell'ampliamento della rete e che nel corso del 2011 ha au­mentato del 15% il calore puli­to venduto (è servito solo il ca­poluogo). E proprio a causa della ramificazione sempre più larga le condotte di via Brennero non bastano più: l'utilizzo dei canali sotterranei è vicino alla sua soglia massi­ma, specie nella stagione in­vernale.

Per questo Tea ha deciso di rilanciare: i vecchi feeder di trenta centimetri di diametro saranno sostituiti da nuovi ca­nali larghi sessanta centime­tri. In questo modo la portata sarà moltiplicata per quattro. Il tratto interessato è quello che, dall'incrocio del passag­gio a livello di via Taliercio, corre sotto a via Brennero in direzione della conca di Diga

Masetti, passando poi via Di­ga Masetti e Valletta Valsecchi fino a via Attilio Mori, punto in cui c'è l'allacciamento con il resto della rete e dei tubi che si ramificano perla città.

Sono circa tre chilometri di condotta che, per essere rifat­ti, richiedono un impegno di spesa di diversi milioni di eu­ro.

Nei piani di Tea l'apertura del cantiere doveva arrivare entro la metà del 2012. Del progetto fa parte anche la ci­clabile di via Brennero: quasi seicento metri di pista che col­legheranno la città con il polo chimico.

Oltre agli otto milioni di eu­ro per i lavori in via Brennero Tea ne ha stanziata un'altra decina per l'estensione della rete in città, che oggi supera i cinquanta chilometri. In tota­le dunque da via Taliercio usciranno quasi venti milioni in tre anni per accelerare sul teleriscaldamento, tanti quan­ti ne erano stati sborsati tra il 1997 e il 2009: sempre meno caldaie domestiche e condo­miniali, con conseguenti be­nefici sul fronte ambientale.

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Cantieri per 15 mesi per il calore pulito Via ai lavori in via Brennero e Valletta Valsecchi: raddoppia il teleriscaldamento e arriva una ciclabile. Viabilità a rischio

di Gabriele De Stefani

Decolla il cantiere Tea per qua­druplicare la portata delle con­dutture che, correndo sotto via Brennero, fanno arrivare il calore pulito del teleriscalda­mento in città. Per la spa a ca­pitale pubblico è un investi­mento da otto milioni e mezzo di euro che consentirà di sfrut­tare al meglio l'energia prodot­ta dal turbogas Enipower, al­largare la rete del teleriscalda­mento e ridurre le emissioni inquinanti dei vecchi impianti domestici. L'operazione porta in dote anche una pista ciclabi­le che collegherà Valletta Val-secchi alla zona industriale, con due passerelle su Diga Ma-setti e lago. Prima però biso­gna passare attraverso quindi­ci mesi di cantieri (termine previsto la fine della primave­ra 2014) in snodi chiave della viabilità cittadina. Inevitabili i disagi per il traffico, anche se Tea e aziende vincitrici dell'ap­palto (Co.Ge, Lami costruzio­ni, Tecnoscavi e Cpl Concor­dia) hanno concordato una ta­bella di marcia che punta a mi­nimizzare i disagi.

Lavori in via Brennero. Il cantiere si è messo in moto al­

la fine della settimana scorsa in via Brennero con la prepara­zione dei lavori veri e propri, che scatteranno tra una deci­na di giorni. Lungo la strada che attraversa il petrolchimico si scaverà per sostituire il co­siddetto feeder, cioè la lunga conduttura tre metri sottoter­ra che porta in città l'energia prodotta dal turbogas: si passe­rà da 30 a 60 centimetri di dia­metro quadruplicando il volu­me di acqua riscaldata traspor­tata. Per farlo bisognerà tenere aperto il cantiere per diversi mesi in una strada trafficatissi-ma. La viabilità sarà gestita evi­tando il ricorso al senso unico alternato e privilegiando il re­stringimento della carreggia­ta: i rallentamenti dunque ci saranno ma si dovrebbe aggi­rare il pericolo di semafori che avrebbero potuto creare guai seri alla circolazione stradale. Più pesante il disagio per i cicli­sti che devono rinunciare al transito in via Brennero fino al­la chiusura del cantiere. Po­tranno però festeggiare tra qualche mese, perché l'opera­zione porta con sé 1.700 metri di pista per le biciclette dall'in­crocio tra via Brennero e stra­da CiData fino a Valletta Val-

secchi. Previste anche due pas­serelle sopraelevate per scaval­care l'uscita del lago e di Diga Masetti verso il Mincio. La ci­clabile si legherà a quella che corre sulla sponda sinistra dei laghi.

Lavori tra Valletta, Porta Cerese e centro. La rete del te­leriscaldamento nasce in zona industriale, prosegue in Valet-ta Valsecchi, avanza verso via­le Te e poi sterza verso via Atti­lio Mori, snodo da cui si ramifi­cano le condutture che rag­giungono il resto della città. Ecco perché i lavori non si limi­tano a via Brennero. Significa­tivo l'impatto su via Luzio, do­ve il cantiere procederà per segmenti successivi lungo 120 metri per un paio di settimane a partire dal 18 marzo. Inevita­bili in questo caso le limitazio­ni alle auto. Il cantiere risalirà poi verso viale Te, via Adige e via Mori. Poi scatterà una se­conda fase nella quale gli ope­rai torneranno in via Luzio in direzione del resto di Valletta Valsecchi (via Scalarmi, strada Diga Masetti e via Ariosto). L'obiettivo è chiudere tutti i cantieri nella primavera 2014.

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FOSSALTA - E oramai in rampa di lancio la realizzazio­ne del teleriscaldamento a Villanova, Vado e Sacilato. In seguito si potrà pensare an­che agli allacciamenti nella zona del centro oltre alla statale 14. L'apposita commis­sione e gli orari comunali hanno aperto la busta conte­nente l'offerta e la documenta­zione della "Società d'Impre­sa CPL Concordia" di Concor­dia Sulla Secchia (Mo), e "Villanova Servizi Sri" di Fos-

e FOSSALTA .eleriscaldamento: il progetto partirà entroTestate di quest'anno

salta di Portogruaro costitui­tesi in associazione tempora­nea d'impresa per la realizza­zione e la gestione dell'im­pianto, riscontrandone validi tutti i requisiti di ammissibili­tà. I primi giorni della prossi­ma settimana saranno aperte le buste contenenti l'offerta e quindi alla assegnazione dei lavori.

Il sindaco Paolo Anastasia si è dichiarato soddisfatto in quanto l'azienda modenese è specializzata sulla costruzio­

ne di questi impianti e l'azien­da consociata è un'azienda locale: questo, afferma il sin­daco, è già oggetto di tranquil­lità e trasparenza. Dopo l'apertura e l'assegnazione, le assegnatane avranno 60 gior­ni per presentare il progetto esecutivo che consentirà l'ero­gazione da parte della Regio­ne dell'acconto previsto e già approvato dalla stessa. Stan­do così le cose, è ipotizzabile l'inizio dei lavori entro il pri­mo semestre di quest'anno.

Luciano Sandron

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Dall'ospedale la rete che darà energìa a scuole e condomìni Entro il mese partono i lavori per il teleriscaldamento

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rime utenze eia ottobre» Costo totale di 113 milioni di euro di Jklassiti.od irei. Cuscinisi.

I primi scavi nel complesso dell'ospedale sono già avvia­ti, ma di fatto i lavori partiran­no entro la fine del mese. Co­mincerà così a prendere for­ma la prima rete di teleriscal­damento della città, gestita dall'ospedale Santa Maria della Misericordia e alimenta­ta da un impianto di cogene­razione. A realizzarla sarà la Aton, ovvero la "Società di progetto" titolare del contrat­to di concessione con l'Azien­da ospedaliera. Ne fanno par­te Siram spa che, con il 99,7% è socio di maggioranza, ma anche Rizzarli de Eccher (0,1%), Cpl Concordia (0,1%) e Ar.Co Lavori (0,1%).

A illustrare tappe e tempi­stica del progetto che permet­terà di eliminare le caldaie da ben 17 edifici scolastici e da 16 condomini è il presidente di Aton, nonché direttore commerciale di Siram, Paolo Maltese.

La centrale tecnologica co-generativa non si limiterà a produrre l'energia necessaria

ad alimentare l'ospedale e il Centro servizi e laboratori, dotato di soluzioni costrutti­ve e impiantistiche mirate al contenimento dei consumi energetici, ma produrrà an­che calore in eccedenza. Per questo motivo è stata ideata la realizzazione della rete di teleriscaldamento che con­sentirà la diffusione di calore in eccedenza (38 Mwt) dalla centrale tecnologica che avrà una potenzialità di trasporto di 46 Mwt, tale dunque da for­nire energia a 39 utenze pub­bliche e private attraverso una rete di tubazioni lunga 13 chilometri. «Ma sicuramente - avverte Maltese - potremo soddisfare anche ulteriori utenze. A breve, infatti, awie-rerno la fase di commercializ­zazione».

La scansione dei lavori è suddivisa per lotti: cinque complessivamente. «Il primo

- annuncia l'ingegnere - ri­guarda l'area universitaria dei Rizzi, piazzale Kolbe e l'ex Cotonificio per il quale l'allac­cio dovrà essere completato entro la fine di ottobre. I suc­

cessivi tre lotti dovranno esse­re portati a termine entro il novembre 2013».

Il secondo lotto compren­de alcuni edifici pubblici co­me il Tomadini, la sede Am-ga, la scuola media Tiepolo, la materna Benedetti, le ele­mentari Rodari e nove condo­mini (piazzale Carnia, Ai sali­ci, Girasole, Difesa fiorenti!, via Val di Resia, via Val Medu­sa, Largo Vaicanale, Stella al­pina, via Val Meduna2).

Il terzo lotto rifornirà il Pa-lamostre, la scuola elementa­re Pascoli, l'Uccellis, la Ellero, gli ex uffici della Regione Fvg e i condomini Alpi, Alpi 1 e Al­pi 2, Case popolari '20, condo­minio Rosa ed Eiios. Infine c'è il quarto lotto, tutto dedi­cato agli edifici scolastici: Ite Zanon, liceo Marinelli, Colle­gio Bertoni, le succursali del liceo scientifico e l'istituto magistrale Percoto. Infine l'ultimo lotto riguarderà an­cora le scuole: in particolare L'Itg Marinoni, la scuola San Domenico, l'Ite Stringher, le elementari Massaua vecchia e Massaua nuova. La tempi-

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stica in questo caso deve esse­re ancora definita in relazio­ne alla commercializzazione di ulteriori utenze private.

«L'investimento complessi­vo, Iva compresa, - annuncia l'ingegner Maltese - ammon­ta a 1 13 milioni di euro. Il pro­getto potrà contare su un con­tributo pubblico da 24 milio­ni di euro, i rimanenti costi sono a carico dei privati».

Le famiglie avranno risparmi fino al 10%

Tutto è partito dall'accordo di programma stipulato tra Comune di Udine, Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia e università degli studi di Udine per la realizzazione e la gestione di una rete di teleriscaldamento e di un sistema di cogenerazione integrato, destinato a servire l'area nord ovest del territorio comunale per la fornitura dei servizi di riscaldamento e di acqua calda, che garantirà risparmi del 10%. A fine luglio il Comune ha dato il via libera al progetto esecutivo, passato in consiglio con 29 voti favorevoli.

A livello energetico e di tutela per l'ambiente, il teleriscaldamento consente di avere impianti di generazione centralizzati con migliore tecnologia di combustione e trattamento fumi, oltre che oggetto di manutenzione sistematica, con maggiore efficacia dei controlli rispetto a tanti piccoli impianti. Energia pulita che dovrebbe garantire la riduzione di emissioni dei principali inquinanti (monossido di carbonio, ossido di azoto, polveri sotti li e biossido di zolfo), oltre che eliminare 12.800 tonnellate di anidride carbonica, in atmosfera.

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La centrale di cogenerazione all'interno dell'ospedale

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FRIULI VENEZIA GIULIA/ Inaugurata la centrale termica del SM. della Misericordia

L'ospedale riscalda la città Il progetto consentirà di attivare a Udine una rete di rifornimento

P artirà dall'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine la pri­ma rete di teleriscaldamento dedica­

ta alla città. Il 21 dicembre è stata inaugu­rata la nuova centrale termica in cogenera­zione del nosocomio friulano, in grado dì produrre calore in eccedenza rispetto alle esigenze della struttura ospedaliera.

Il progetto, nato da un accordo di pro­gramma tra Azienda Santa Malia della Misericordia, Università degli Studi di Udine e Comune di Udine, consentirà dì attivare una rete di teleriscaldamento per utenze esteme (Università, Istituto Toma-dini e Palamostre, oltre ad altre utenze pubbliche e private) con uno sviluppo di 13 chilometri, circa 38 MW reali e la possibilità di incremento del 20 per cento. La rete consentirà un'economia di circa il 15% di energia primaria, intesa come ri­sparmio di combustibile per riscaldamen­to e per la produzione di energia elettrica, oltre alla diminuzione di oltre il 30% delle emissioni globali.

Per quanto riguarda le strutture ospeda­liere, l'intervento complessivo non si esau­risce con la costruzione della centrale ter­mica, poiché saranno a disposizione del nosocomio anche una centrale frigorifera, idrica con potenza totale di circa 26 MW,

una centrale elettrica, due strutture per il contenimento dei gas medicali e il nuovo Centro servizi e laboratori, il tutto tramite la realizzazione di circa 800 metri lineari di gallerie interrate su due livelli per il collegamento integrato del sistema esisten­te nel comprensorio ospedaliero. La poten­za termica disponibile sarà di circa 75 MW, di cui circa 29 MW per il complesso ospedaliero e circa 46 MW disponibili sulla rete di teleriscaldamento.

Il Centro servizi di laboratorio, concepi­to per poter crescere fino a divenire una struttura di eccellenza a livello nazionale sia per dimensioni che specializzazione,

ha una superficie totale di circa 15mila mq. Si tratta di una struttura dotata di grande flessibilità operativa, in grado di garantire l'integrazione con le attività del presidio ospedaliero e del territorio con attività diagnostiche, terapeutiche, didatti­che e di ricerca. Le soluzioni costruttive e gli impianti sono mirati al contenimento dei consumi energetici, come la climatiz­zazione a bassa temperatura, le schermatu­re solari con pannelli fotovoltaici e l'utiliz­zo di tecnologie ad alta efficienza.

Il sistema di schermature multiple, a esempio, consentirà una riduzione di oltre il 50% della radiazione solare nel periodo

estivo, con conseguente risparmio energe­tico per d condizionamento. I volumi inter­ni sono distribuiti su quattro livelli, di cui uno interrato, e l'organizzazione degli spa­zi sarà di tipo dipartimentale, secondo i criteri oggi adottati nei centri ospedalieri all'avanguardia.

Il progetto è stato realizzato in due anni con la formula del project financing e un contributo pubblico di 24 milioni di euro su un totale di circa 113 milioni. Il resto a carico del soggetto privato e precisamente dell'associazione di imprese con capofila Siram Spa (l'Ali è costituita da Siram Spa, Rizzani de Eccher Spa, Arco Lavori Scc e Cpl Concordia soc. coop.), che dopo esser­si aggiudicata la procedura ha dato vita ad Aton per d progetto Sri, la società di sco­po che ha realizzato le opere e si è impe­gnata a curarne la successiva gestione. L'operazione permetterà così di soddisfa­re le esigenze dell'Azienda ospedaliero-universitaria, allargando i benefici ad altri soggetti pubblici e privati, rispondendo a criteri di risparmio energetico e di tutela ambientale.

Riccardo C o r e t t i

La nuova centrale termica dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia

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L'impianto da oltre 125 miiioni di euro renderà autonomo l'ospedale e fornirà energia a 39 utenze pubbliche e private

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È la prima volta in Italia che la centrale tecnologica di un ospe­dale alimenta una rete destinata a fornire energia alla città. Ed è il primo progetto di teleriscalda­mento in regione.

Ammontano a 125 milioni 639 mila euro gli investimenti per realizzare la nuova centrale termica di trigenerazione e il Centro servizi di laboratorio dell'ospedale. L'investimento è stato finanziato per oltre 2/3 dal­la Società di progetto Aton (par­tecipata da Siram spa 99,7%, Riz-zani de Eccher spa, Arco Lavori Scc e Cpl Concordia Soc coop) che ha realizzato la struttura e la gestirà per 30 anni. 24 milioni so­no arrivati dalla Regione per fi­nanziare il Centro laboratorio. L'accordo. «Alla base della realiz­zazione c'è un accordo di pro­gramma siglato nel 2006 tra l'Azienda ospedaliero universita­ria, il Comune di Udine e l'Uni­versità - ha spiegato il direttore generale Carlo Favaretti - per estendere a edifici pubblici e pri­vati le forniture di riscaldamen­to e acqua calda grazie al teleri­scaldamento». La tecnologia. Due anni per rea­lizzarla, ma ce ne vorrà ancora uno per mandarla a regime, la centrale di trigenerazione è do­tata di 3 motori a metano e 2 a olio vegetale (potenza termica totale di circa 86 Mwt, potenza elettrica producibile di circa

10,5 Mw), di una centrale frigori­fera , idrica a servizio dell'ospe­dale, una centrale elettrica a ser­vizio dell'ospedale, due struttu­re di contenimento dei gas medi­cali e 800 metri di gallerie inter­rate su due livelli di collegamen­to funzionale e impiantistico del sistema esistente nel complesso ospedaliero. Energia alla città. Grazie all'effi­cienza della nuova centrale tec­nologica, come ha spiegato il di­rettore generale di Siram Rober­to Rossi, non solo l'ospedale di­venterà completamente autono­mo, in termini di fabbisogno energetico, termico ed elettrico, ma la rete di teleriscaldamento consentirà la distribuzione del calore eccedente le necessità ospedaliera, la rete permetterà la distribuzione del calore (38Mw) generato dalla centrale tecnologica dell'ospedale e avrà potenzialità di trasporto di 46 Mw. Una rete di B km. Un percorso che attraverserà l'area Nord-Ovest della città, mandan­do in pensione le caldaie di 39 grandi utenze, fra le quali 16 edi­fici residenziali, 17 scuole, 3 pa­diglioni universitari, oltre al Pa-lamostre e al collegio Tomadini. In futuro la rete potrà essere am­pliata ad altre aree della città, sia sfruttando l'attuale potenzialità residua della centrale ospedalie­ra (20%), sia attraverso nuove centrali di produzione.

il futuro. «È bello pensare che l'Azienda ospedaliero universita­ria pensa al futuro della città -ha osservato il sindaco Furio Ilonsell- questa è un'opera em­blematica, che traccia una linea di sviluppo della sostenibilità».

La rete infatti garantirà un ri­sparmio di circa il 15% sulla pro­duzione di energia primaria inte­sa come risparmio sia di combu­stibile a uso riscaldamento che per la produzione di energia elet­trica) oltre a una diminuzione del 32,9%) delle emissioni in par­ticolare dell'anidride carbonica, che scenderà di 16.920 tonnella­te annue.

Una benedidom di Dio. L'arcive­scovo monsignor Bruno Andrea Mazzocato, chiamato a benedi­re la nuova opera, ha sintetizza­to così un progetto che «ha mes­so insieme risorse e intelligenze guidate da una motivazione pro­fonda e ha permesso di mettere l'opera a disposizione della co­munità». La sfida. «Alla faccia della profe­zia dei Maya, vedere che le no­stre imprese sono disposte a in­vestire e che il privato spende 113 milioni e produce opportu­nità di lavoro è importante - ha osservato il presidente della Re­gione Renzo Tondo, presente all'inaugurazione ieri - e ancora più importante è vedere che fra pubblico e privato c'è una sinto­nia capace di tradursi in eccel­lenza».

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L'accordo di programma ha messo insieme Università Comune e Azienda. Ridurremo le emissioni di Co2 del 32,9 per cento

11 direttore Carlo Favaretti

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Un momento della cerimonia inaugurale della centrale termica e del centro servizi di laboratorio all'ospedale (Foto Petrussi)

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m • •Non solo l'impianto consentirà una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera, ma permetterà anche di produrre energia elettrica e termica a costi inferiori. Ciò si tra­durrà in un taglio delle bollette per le utenze pubbliche e private.

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vanti con il cogeneratore Opera pronta entro due anni

Teleriscaldamento, approvato il progetto esecutivo VIGNOLA - Costa tanto, per molti l'utilità è persino incerta e forse po­trebbe anche essere inquinante. Ma l'amministrazione la vuole ed entro due anni dovrà già essere realizzata. Si tratta della nuova centrale di coge­nerazione che produrrà calore ed energia elettrica sfruttando un'ali­mentazione a metano. Un progetto che vede anche la realizzazione di re­te di teleriscaldamento che alimente­rà scuole ed edifici pubblici in un rag­gio di 5 km. La zona è quella dedica­ta agli spettacoli viaggianti in via per Sassuolo: l'area è già stata consegna­ta lo scorso 12 giugno e da allora è scattato il countdown per i lavori. Vi-gnola Energia srl (la società costitui­ta con Cpl Concordia) avrà tempo 720 giorni per consegnare l'opera compiuta. E' quanto si apprende dalla risposta della giunta a un'interpellanza pre­senta dalla consigliera comunale di Vignola cambia Chiara Smeraldi. Nel testo si rende noto quindi che «come prevede la convenzione tra il Comune e Vignola Energia è stato approvato il progetto esecutivo della rete di teleriscaldamento e relativa centrale di cogenerazione». L'opera verrà realizzata per stralci funzionali e finanziata attraverso un project fi-nance che prevede anche la parteci­pazione economica del Comune. Il progetto fin dalla sua nascita nel 2006 ha incontrato non poche diffi­coltà. Prima tra tutte la scelta del combustibile. Inizialmente si era pen­sato di utilizzare una centrale a bio­masse poi però si dovuto accantona­re l'idea per via di problemi legati agli odori. Anche la scelta dell'area, individuata agli albori in località 'il Poggio' ha creato qualche intoppo. Dopo aver optato per la zona degli

spettacoli viaggianti in via per Sas­suolo, dove già dovranno sorgere il polo per la sicurezza e quello scolasti­co, la Conferenza dei servizi ha però richiesto misure per diminuire l'im­patto ambientale e acustico. Misure che hanno inevitabilmente fatto lievi­tare i costi e che, stando ai rumors, non sono state affatto gradite dai 'so­ci' di Cpl. Digerita la variante e corretto il pro­getto l'amministrazione ha dovuto fare un passo in dietro su via della Libertà la cui 'rifunzionalizzazione' inserita nel progetto non era formal­mente prevista nell'iter di approva­zione della Conferenza dei servizi. Superati tutti gli ostacoli il progetto esecutivo prevede la fornitura di ca­lore presso alcune strutture pubbli­che della città. Il sistema avverrà tra­mite il convogliamento di acqua cal­da nella rete a tubi che dalla centrale si estenderà sotto le strade cittadine in due rami per circa 5 km complessi­vi. Due le tratte previste: la prima ar­riva fino al centro nuoto (per quasi tre km), la seconda invece arriva fino al municipio.

La centrale di cogenerazione utilizze­rà combustibile a metano per una potenzialità di circa 6MWe produrrà energia elettrica per circa 1 MW. Secondo la giunta l'investimento, che sarà realizzato da Vignola Ener­gia con un contributo del Comune, verrà in parte remunerato dall'introi­to delle tariffe sui consumi attesi dal­le strutture pubbliche. La rete riforni­rà alcune strutture comunali, ma an­che l'Usi e l'Aps Giorgio Gasparini. La centrale permetterà inoltre un ri­sparmio di energia primaria di cirica il 30%. Per quanto riguarda l'aspetto inquinante l'amministrazione conta

di recuperare i valori inquinanti pro­dotti dall'emissione di ossidi di azoto con un minor utilizzo degli impianti termici esistenti. Il cogeneratore sarà quindi dotato di un sistema di abbat­timento di anidride carbonica me­diante un catalizzatore ossidante la cui resa è stimata intorno al 70%. Il tutto nell'area che in futuro dovrà ospitare anche il polo scolastico e a poca distanza (comunque sufficien­te) dalla zona residenziale. Insomma un progetto ambizioso e non sempli­ce, ma che la giunta vuole portare avanti fino alla fine.

B Pier Paoio Pedriaii

Sarà realizzato nell'area di via per Sassuolo da Cpl attraverso la controllata

Vignola Energìa srl

La scheda 3 Vignola Energia srl - So­cietà costituita nel corso del 2009 da Cpl per la gestione dell'impianto di teleriscaldamento.

3 II combustibile - La cen­trale produrrà calore ed elettricità sfruttando l'energia prodotta dal me­tano. Il progetto non prevede una centrale a biomasse.

3 Inquinamento - La Confe­renza dei servizi ha imposto un siste­ma di abbattimento di CO. La centra­le emetterà ossidi di azoto e richie­derà un costante monitoraggio del­l'inquinamento acustico.

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Sopra un esempio di un impianto di cogenerazione realizzato da Cpl a Krancavilla (III*)

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L'arca prevista è quella del luna park

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Teleriscaldamento, Cpl accelera: lavori al via entro fine mese

Ma niente biomasse, il cogeneratore sarà a metano VIGNOLA - Tempo due anni e l'im­pianto di teleriscaldamento con coge­neratore annesso sarà realtà. Un'opera impegnativa e innovativa per il comune di Vignola e secondo Cpl, che realizzerà i lavori tramite la controllata Vignola Energia srl, Gam­biera la vita delle attuali e future ge­nerazioni. L'unico cruccio per gli ad­detti ai lavori è non aver potuto rea­lizzare la centrale con un combustibi­le a biomasse, ma le disposizioni re­gionali in quell'area (la zona degli spettacoli viaggianti in via per Sas­suolo) così vicina al centro non lo permettono. Eppure, fanno sapere da Concordia, in Paesi come l'Au­stria impianti di questo tipo sono la normalità. Ad ogni modo, dopo l'approvazione del progetto esecutivo, l'inizio dei la­

vori è previsto per fine luglio. Le atti­vità proseguiranno quindi per 2 anni con termine a metà giugno del 2014. Nel corso del primo anno si procede­rà alla realizzazione della rete di tele­riscaldamento, che prevede un'esten­sione delle condotte di 5 km lungo le strade cittadine. L'anno seguente sa­rà la volta della centrale di cogenera­zione e del completamento degli al­lacci alle sottocentrali delle varie utenze. L'impianto sarà quindi in grado di produrre 1063 kW elettrici (potenza massima) riuscendo inoltre a fornire riscaldamento e acqua calda per gli edifici pubblici della zona. Il progetto non ha avuto un percorso facile. La prima stesura risale al lon­tano del 2006, ma per arrivare alla definitiva approvazione bisognerà at­

tendere 6 anni e svariate modifiche. Tre queste il tipo di combustibile. Ini­zialmente infatti era prevista una cen­trale a biomasse, ma la Conferenza dei servizi l'ha bocciata per la prossi­mità di un'area residenziale. Un'al­tra modifica, mal digerita da Cpl, so­no state le limitazioni all'impatto am­bientale chieste per l'anidride carbo­nica e per i rumori. L'azienda di Concordia assicura pe­rò che la centralizzazione della pro­duzione energetica in una struttura di nuova produzione consente una serie di economie non visibili, ma rea­li. I consumi saranno ottimizzati, le centrali termiche ridurranno la loro attività così come si abbasseranno i relativi costi di gestione e le emissio­ne nocive.

H Pier Paolo Peclriali

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I dettagli del progetto

3 I I cant ie re -1 lavori si divide­ranno in due fasi: prima verrà realizza­to l'impianto di teleriscaldamento poi sarà la volta della centrale. La rete si estenderà per 5 km nel sottosuolo cit­tadino. I lavori termineranno a giugno 2014. La zona è quella dedicata agli spettacoli viaggianti in via per Sassuo­

lo (a lato la mappa dell'area).

3 II funzionamento - La cen­trale di cogenerazione utilizzerà com­bustibile a metano per una potenzialità che raggiunge 1063 kW elettrici. Il co-generatore sarà quindi dotato di un si­stema di abbattimento di anidride car­bonica mediante un catalizzatore ossi­

dante la cui resa è stimata intorno al 70%.

3 L a rete - La rete rifornirà alcune strutture comunali, ma anche l'Usi e l'Aps Giorgio Gasparini. La centrale permetterà inoltre un risparmio di energia primaria di cirica il 30%.

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«Online i dati sull'inquinamento» Del cogeneratore la Lega non si fida Fiorini accusa: «Poco confronto in commissione»

VIGNOLA - Massima trasparenza sulla nuova centrale di cogenerazio­ne. La chiede a gran voce il capo­gruppo della Lega Nord Graziano Fiorini a pochi giorni dal via ai lavo­ri. L'esponente del Carroccio però non si ferma qui, ma lancia una pro­posta: pubblicare sul web i dati sul­l'inquinamento registrati nei pressi della centrale. In questo modo ver­rebbe così garantita la trasparenza coinvolgendo inoltre i cittadini in un'azione di controllo. Il conto alla rovescia per l'apertura del cantiere in via Per Sassuolo è pe­rò già scattato: Cpl ha annunciato che si partirà prima della fine del me­se e che il progetto, che prevede an­che una rete per il teleriscaldamento, sarà realizzato entro giugno 2014. «Quello che dispiace è che per avere i dettagli delle cose dal nostro comu­ne, anche se si tratta di cose impor­tanti come questa, occorre sempre fa­re interpellanze e istanze varie» ha detto amareggiato Fiorini. Un mese fa infatti era stata Chiara Smeraldi a chiedere lumi sulla vicenda e lì si è appreso dell'approvazione del pro­getto esecutivo che di fatto concede­va l'area a Vignola energia srl. Il se­gretario del Carroccio chiede quindi un maggior confronto in sede di com­

missione consiliare, soprattutto per progetti di questo tipo. L'impianto di teleriscaldamento e la centrale di cogenerazione arrivano da lontano e «l'idea originale è stata cambiata va­rie volte prima di approdare alla so­luzione del cogeneratore a gas - ricor­da Fiorini -, soluzione che a nostro avviso dovrà tenere ben presente co­munque il potenziale impatto am­bientale, sia dal punto di vista acusti­co, sia dal punto di vista delle emis­sioni in atmosfera». Un tema delica­to questo più volte affrontato anche nelle varie tappe di progettazione che dal 2006 sono arrivate a conclusione solo nei giorni scorsi. La stessa Con­ferenza dei serivizi, dopo aver boccia­to l'impianto a biomasse, ha chiesto e ottenuto dispositivi che limitassero l'emissione di anidride carbonica chiedendo inoltre di monitorare co­stantemente anche l'inquinamento acustico. «Auspichiamo quantomeno che ci sia un monitoraggio continuo dei va­lori inquinanti emessi in atmosfera -ha concluso Fiorini -, magari attra­verso dati che vengano pubblicati in tempo reale sul sito internet del ge­store». Il capogruppo della Lega pro­pone insomma che venga dedicato al monitoraggio degli agenti inquinanti

uno spazio sul sito web di Cpl (o Vi­gnola) in cui pubblicare in tempo rea­le i dati raccolti dalle centraline vici­no alla centrale. Da parte sua Cpl aveva spiegato sul­le pagine del nostro giornale che la centrale di cogenerazione porterà be­nefici in termini di risparmio energe­tico e un minor impatto ambientale consentendo così una serie di econo­mie non visibili come la riduzione delle centrali termiche alimentate da combustibili più inquinanti (tipo ga­solio o btz) e di conseguenza, portan­do una riduzione delle emissioni no­cive. La Lega però non si fida e chie­de la massima trasparenza sui dati re­lativi all'inquinamento. Ci sarà co­munque tempo per pensarci visto che il progetto sarà pronto non pri­ma di due anni.

PPP

Si dovrà tenere presente il potenziale imbatto ambientale

sia acustico che di emissioni nocive

Graziano Fiorini, capogruppo della Lega Nord in consiglio

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IL GIORNALIERO - L'Ospedale di Udineall'avanguardiadell'efficienza energetica

-Uno scordo della centrale tecnologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della PJisericordiaa Udine

10 gennaio 2013 - L'efficienza energetica è diventata, ultimamente, un cavallo di battaglia per quanti credono in un modello energetico diverso e più compatibile con lo sviluppo economico e la tutela dell'ambiente. D'accordo, ma se si passa dalle parole ai fatti... si dimostra un'efficienza non solo teorica ma anche pratica. Di quest'ultima offre testimonianza Udine con un'iniziativa decisamente interessante. Infatti, recentemente, ha visto la presentazione della nuova centrale tecnologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia, realizzata in soli due anni nell'ambito dell'importante accordo di programma tra Ospedale, Università degli Studi e Comune di Udine per la realizzazione di un impianto altamente innovativo e doppiamente produttivo, essendo in grado di assicurare l'autonomia energetica dell'Ospedale e alimentare una rete di teleriscaldamento al servizio di utenze pubbliche e private.

11 contratto di concessione pluriennale è stato affidato alla Società di Progetto ATON per il Progetto (partecipata da Siram Spa al 99,7 per cento). Entriamo nel cuore della nuova centrale termica di trigenerazione che è dotata di 3 motori a metano e 2 a olio vegetale; realizzata da Siram e Rizzani de Eccher, oltre a rispondere ai fabbisogni energetici dell'Ospedale fornirà calore a 39 grandi utenti, permettendo l'eliminazione delle vecchie caldaie di 17 istituti scolastici e 16 condomini, sviluppando la rete di teleriscaldamento, in corso di realizzazione da parte di CPL Concordia, per circa 13 chilometri. Con quali benefici ambientali? Una riduzione del 32,9 per cento delle emissioni nocive in atmosfera e dell'anidride carbonica, che diminuirà di 16.920 tonnellate annue.

Ma c'è dell'altro, anche in questo caso, sempre all'insegna della concretezza. Nell'ambito del progetto è stato inoltre appena ultimato il Centro Servizi di Laboratorio dell'Ospedale, realizzato da Siram, Rizzani de Eccher e ARCO. Lavori, destinato a diventare un centro di eccellenza a livello nazionale per dimensioni e specializzazione. L'edificio è dotato di soluzioni costruttive e impiantistiche mirate al contenimento dei consumi energetici. Tra queste, il tetto dotato di pannelli fotovoltaici e il perimetro esterno rivestito da schermature microforate costituenti una doppia pelle per consentire nel periodo estivo una limitazione della radiazione solare, con conseguenti risparmi nel condizionamento della struttura.

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Nuova centrale tecnologica all'Ospedale di Udine La società di progetto costituita da Siram, la capogruppo, Rizzarli de Eccher, AR.CO. Lavori e CPL Concordia ha completato in soli due anni la nuova centrale tecnologica e il centro servizi di laboratorio e pone le basi per lo sviluppo di un'estesa rete di teleriscaldamento cittadino.

Udine ha scelto la strada dell'efficienza energetica e ha presentato la nuova centrale tecnologica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia, realizzata nell'ambito dell'importante accordo di programma tra Ospedale, Università degli Studi e Comune di Udine per la realizzazione di un impianto innovativo, in grado di assicurare autonomia energetica dell'Ospedale e alimentare una rete di teleriscaldamento al servizio di utenze pubbliche e private.

Il contratto di concessione pluriennale è stato affidato alla società di progetto ATON per i l Progetto s.r.l, (partecipata da Siram Spa al 99,7%, Rizzani de Eccher Spa, AR.CO. Lavori Scc e CPL Concordia Soc. Coop.).

La nuova centrale termica di trigenerazione dotata di 3 motori a metano e 2 a olio vegetale, realizzata da Siram Spa e Rizzani de Eccher Spa, oltre a rispondere ai fabbisogni energetici dell'Ospedale fornirà calore a 39 grandi utenti, permettendo l'eliminazione delle vecchie caldaie di 17 istituti scolastici e 16 condomini, sviluppandosi per circa 13 km, in corso di realizzazione da parte di CPL Concordia Soc. Coop.

L'accensione dell'impianto permetterà la riduzione del 32,9% delle emissioni nocive in atmosfera e dell'anidride carbonica, che diminuirà di 16.920 tonnellate annue. Nell'ambito del progetto è stato inoltre appena ultimato il centro servizi di laboratorio dell'Ospedale, realizzato da Siram Spa, Rizzani de Eccher Spa e AR.CO. Lavori Scc, concepito per diventare un centro di eccellenza a livello nazionale per dimensioni e specializzazione.

L'edificio è dotato di soluzioni costruttive e impiantistiche mirate al contenimento dei consumi energetici: i l tetto è dotato di pannelli fotovoltaici ed i l perimetro esterno è stato rivestito da schermature microforate costituenti una doppia pelle per consentire nel periodo estivo una limitazione della radiazione solare, con conseguenti risparmi nel condizionamento della struttura. L'investimento complessivo di 113 milioni di euro (al netto di IVA) è stato finanziato per oltre i 2/3 grazie a fondi privati messi a disposizione dalla stessa Siram spa che, oltre ad aver realizzato gli impianti della nuova centrale, svolgerà i servizi energetici e manutentivi per i prossimi 28 anni.

La società di progetto si è aggiudicata i l contratto di concessione grazie alla presentazione di un progetto innovativo, proponendo una riprogettazione ottimizzata e ampiamente migliorata delle soluzioni poste a base di gara, che ha consentito la realizzazione di un impianto, con potenza termica ed elettrica superiori rispettivamente del 30% e del 140%, oltre all'ampliamento della rete di teleriscaldamento raggiungendo un numero di utenze 8 volte superiore a quanto previsto inizialmente.

Il progetto è i l primo esempio in Italia in cui la centrale tecnologica di un Ospedale alimenta anche una rete di teleriscaldamento cittadino: una soluzione con ricadute sociali, economiche, e ambientali particolarmente significative in una Regione, i l Friuli Venezia Giulia, non ancora dotata di sistemi di teleriscaldamento. Quanto realizzato ad Udine mette in luce un nuovo modo di pensare l'energia nelle infrastrutture sanitarie, che diventano parte integrante della città e contribuiscono al miglioramento dell'ambiente. Un esempio di ammodernamento di sistema che agisce anche sul controllo dei costi energetici dei nosocomi, che attraverso l'adozione di soluzioni progettuali e tecnologiche inedite possono ridurre efficacemente i propri oneri di gestione, contribuendo allo stesso tempo alla collettività.

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ampio raggio in favore delle comunità locali", ha commentato Alain Franchi, amministratore delegato di Siram. "Le nostre capacità progettuali e realizzative offrono risposte concrete alle esigenze di investimenti per opere d'interesse pubblico in un momento di scarsità di risorse economiche, garantendo qualità, certezza dei tempi, ottimizzazione dei costi e maggiore efficienza energetica e ambientale. In questo senso Udine è un esempio per numerose altre città italiane". Carlo Favaretti, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine ha dichiarato: "La centrale tecnologica costituisce la precondizione perché il nuovo Ospedale di Udine sia pienamente operativo. La sua realizzazione, accanto all'edificazione del nuovo Centro Servizi di Laboratorio, punta al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni in atmosfera secondo una logica di sviluppo sostenibile. Alla base della realizzazione c'è un accordo di programma tra l'Azienda Ospedaliero-Universitaria, il Comune di Udine e l'Università per estendere a edifici pubblici e privati le forniture di riscaldamento e acqua calda grazie al teleriscaldamento".

Il progetto

Il progetto nasce da un accordo di programma tra Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia, Università degli Studi di Udine e Comune di Udine e riguarda la realizzazione delle seguenti opere:

• un nuovo edificio adibito a Centrale Tecnologica composto da: centrale termica in cogenerazione a servizio dell'ospedale e della rete di teleriscaldamento (potenza termica totale circa 86 MWt potenza elettrica producibile circa 10,5 MW) di centrale frigorifera, idrica a servizio dell'ospedale (potenza frigorifera totale circa 26 MW,);

• centrale elettrica a servizio dell'ospedale;

• due strutture per i l contenimento dei gas medicali; • nuovo centro servizi e laboratori (CSL) a servizio del complesso ospedaliero dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine integrato sia al complesso delle attività del presidio sia con le attività del territorio di superficie totale di circa 15.000 metri quadrati;

• la realizzazione di circa 800 metri lineari di gallerie interrate su due livelli di collegamento integrato, funzionale impiantistico, del sistema esistente nel comprensorio ospedaliero;

• una rete di teleriscaldamento per utenze esterne (utenze obbligatorie Università, Istituto Tomadini, Palamostre ed altre utenze pubbliche e private) con sviluppo di circa 13 chilometri.

Dati tecnici

Potenze installate nell'edificio centrale:

• 4 caldaie acqua calda con potenza totale 52 MW, e tre caldaie vapore con potenza totale 23,6 MW,

• due cogeneratori ad olio vegetale per produrre 2,5 MW elettrici e per 2,6 MW termici,

• tre cogeneratori a gas metano per circa 8 MW elettrici e 7,6 MW termici;

• centrale frigorifera da 26 MW di produzione di acqua refrigerata abbinata a vasca di accumulo acqua refrigerata da 2500 metri cubi;

• centrale elettrica da 9,5 MW con aggiunti gruppi elettrogeni per circa 7,5 MVA;

• potenza termica disponibile di circa 86 MW di cui circa 40 MW per i l complesso ospedaliero e circa 46 MW disponibili sulla rete di teleriscaldamento.

Rete di teleriscaldamento

La rete di teleriscaldamento di circa 13 chilometri consente di servire attualmente circa 38 MW reali di

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utenza con possibilità di incremento del 20%. La rete consente un risparmio di circa i l 15% di energia primaria (intesa come risparmio sia di combustibile ad uso riscaldamento che per la produzione di energia elettrica) oltre che una diminuzione di oltre i l 30% delle emissioni globali con particolare riferimento alla mancata produzione di C02.

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LA NUOVA CENTRALE

DI TELERISCALDAMENTO

PRESSO IL COMUNE DI

CASTEGNATO (BS). NELLA

SUA MASSIMA ESPANSIONE

LA RETE POTRÀ SERVIRE

CIRCA 1 . 3 0 0 ABITAZIONI

E 9 EDIFICI PUBBLICI

CPL CONCORDIA

La cogenerazione "compatta" a servizio del teleriscaldamento La centrale di telerìscaldamento realizzata presso il Comune di Caste­gnato (BS) è un complesso impiantistico commissionato e gestito da CogemeE S.p.a., multiuti l i ty dell'area bresciana. L'infrastruttura tecno­logica della centrale è costituita da due caldaie a metano da 3 MW ter­mici, inserite in edificio tecnologico, e da un gruppo di cogenerazione in container da 526 kW elettrici e 651 kW termici fornito da CPL Con­cordia: il tu t to allacciato a una rete di teleriscaldamento ramificata asservita alle diverse utenze poste nel terr i torio comunale, in gran par­te complessi residenziali ed edifici pubblici. Anche alla luce dei prossi­mi ampliamenti delle utenze allacciate alla rete, la centrale è stata pre­disposta per poter facilmente far fronte a futuri potenziamenti: gli spazi e la configurazione impiantistica sono tali da poter aumentare sia il numero di caldaie (dalle due attuali alle tre future) sia il numero dei gruppi di cogenerazione (da uno a tre) installati. Nel momento in cui la rete teleriscaldata raggiungerà la sua massima estensione (previ­sta entro il 2015) potranno essere servite circa 1.300 abitazioni e 9 edi­fici pubblici.

La soluzione di containerizzazione fornita da CPL si presenta come estremamente compatta, a basso impatto acustico e dotata di un arti­colato sistema di supervisione/comando/controllo. Oltre alla fornitura del sistema di cogenerazione, CPL è anche titolare di un contratto plu­riennale per svolgere l'attività di Service sullo stesso, realizzata trami­te la pluriennale esperienza di un team di tecnici specializzati.

IL SISTEMA DI

COGENERAZIONE È IN

GRADO DI EROGARE

526 KW ELETTRICI,

A CUI SI ASSOCIANO

UNA POTENZA TERMICA

COMPLESSIVA RECUPERABILE

PARIA 651 KW TERMICI,

PER UN NUMERO STIMATO

DI 4 5 0 0 ORE ANNUE

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L'ospedale di Udine teleriscalda la città i Completata la centrale tecnologica, fornirà calore a 17 istituti scolastici e 16 condomini

UDINE (21 dicembre, ore 13.10) - È stata presentata questa mattina a Udine la nuova centrale tecnologica dell'Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia, realizzata nell'ambito dell'importante accordo di programma tra Ospedale, Università degli Studi e Comune di Udine per la realizzazione di un impianto altamente innovativo, in grado di assicurare l'autonomia energetica dell'Ospedale e alimentare una rete di teleriscaldamento al servizio di utenze pubbliche e private. Il contratto di concessione pluriennale è stato affidato alla società di progetto Aton per il Progetto s.r.l.

La nuova centrale termica di trigenerazione dotata di 3 motori a metano e 2 a olio vegetale, realizzata da Siram Spa e Rizzani de Eccher Spa, oltre a rispondere ai fabbisogni energetici dell'Ospedale fornirà calore a 39 grandi utenti, permettendo l'eliminazione delle vecchie caldaie di 17 istituti scolastici e 16 condomini, sviluppandosi per circa 13 km, in corso di realizzazione da parte di Cpl Concordia Soc. Coop. L'accensione dell'impianto permetterà la riduzione del 32,9% delle emissioni nocive in atmosfera e dell'anidride carbonica, che diminuirà di 16.920 tonnellate annue.

Nell'ambito del progetto è stato inoltre appena ultimato il Centro servizi di laboratorio dell'Ospedale, realizzato da Siram Spa, Rizzani de Eccher Spa e Ar.Co. Lavori Scc, concepito per diventare un centro di eccellenza a livello nazionale per dimensioni e specializzazione. Dotato di impiantistiche mirate al contenimento dei consumi energetici, l'edificio ha un tetto è dotato di pannelli fotovoltaici e il perimetro esterno rivestito da schermature microforate costituenti una doppia pelle per consentire nel periodo estivo una limitazione della radiazione solare, con conseguenti risparmi nel condizionamento della struttura. L'investimento complessivo di 113 milioni di euro (al netto di Iva) è stato finanziato per oltre i 2/3 grazie a fondi privati messi a disposizione dalla stessa Siram Spa che, oltre ad aver realizzato gli impianti della nuova centrale, svolgerà i servizi energetici e manutentivi per i prossimi 28 anni.

Il progetto è il primo esempio in Italia in cui la centrale tecnologica di un Ospedale alimenta anche una rete di teleriscaldamento cittadino: una soluzione con ricadute sociali, economiche, e ambientali particolarmente significative in una Regione, il Friuli Venezia Giulia, non ancora dotata di sistemi di tele riscaldamento.

Carlo Favaretti, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine dichiara: "La centrale tecnologica costituisce la precondizione perché il nuovo Ospedale sia pienamente operativo. La sua realizzazione, accanto all'edificazione del nuovo Centro servizi di laboratorio, punta al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni in atmosfera secondo una logica di sviluppo sostenibile. Alla base della realizzazione c'è un accordo di programma tra l'Azienda Ospedaliero-Universitaria, il Comune di Udine e l'Università per estendere a edifici pubblici e privati le forniture di riscaldamento e acqua calda grazie al teleriscaldamento".

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